Sei sulla pagina 1di 3

GALILEO GALILEI

Biografia

L’infanzia e la formazione
Galilei nasce a Pisa nel 1564 da una famiglia nobile ma con difficoltà economiche.
Nella prima fase approfondisce gli studi classici, studiando la letteratura e il latino.
Il padre Vincenzo lo indirizza presso studi di medicina ma che abbandona per concentrarsi sulle scienze fisiche e
matematiche.

Sistema copernicano
In questo periodo si contengono due diverse visioni del sapere:
sistema geocentrico Sistema eliocentrico
Tolomeo Copernico
Terra immobile al centro dell’universo Terra gira intorno al Sole

Sostenuto dalla chiesa Sostenuto da Galileo

Galileo a Pisa
Diventa docente di matematica presso l’università di Pisa per tre anni.

Galileo a Padova
Viene chiamato per insegnare matematica a Padova e svolge consulenze per conto della repubblica di Venezia. In
questo periodo costruisce e brevetta molte macchine ed è molto rigoroso negli esperimenti. Comincia a ricevere i
primi attacchi: Baldassarre Capra cerca di rubare uno strumento di Galilei per eseguire operazioni matematiche
e geometriche e ciò sfocia in un confronto pubblico, dove Galilei smonta punto per punto le sue affermazioni.
Il contesto di Padova è molto più tollerante, libero e stimolante rispetto a quello di Pisa.

Siderius Nuncius
In questo periodo Galilei sviluppa interesse per l’astronomia e per il sistema copernicano; costruisce inoltre il
cannocchiale. Tutte le osservazioni le raccoglie all’interno del Siderius Nuncius, dove tra le scoperte ci sono
anche i satelliti di Giove.

Galileo a Firenze
Le sue scoperte astronomiche garantiscono una grandissima fama. Galilei torna a Firenze, dato che ottiene da
parte dei Medici un prestigioso incarico che gli consente di incentrarsi totalmente sugli studi.
Galilei parte per un viaggio a Roma di due mesi e stringe amicizia col principe Federico Cesi, fondatore
dell’Accademia dei Lincei. Una volta tornato, da una parte studia il galleggiamento dei corpi e dall’altra osserva
le macchie solari
Lettere copernicane
Sono quattro lettere in cui Galileo interviene nel dibattito sulla teoria copernicana

 Prima lettera – dichiara l’indipendenza della scienza dalle Sacre Scritture


 Altre tre lettere – dopo essere stato attaccato e segnalato all’Inquisizione, fa rientrare la polemica.

Clima della controriforma


La controriforma toglie la libertà di pensiero e costringe al silenzio gli intellettuali che non si adeguano al
principio di autorità. La chiesa condanna la teoria eliocentrica di Copernico, inserendola all’interno dei libri
proibiti. Galileo, grazie alla protezione dei Lincei, viene soltanto ammonito, chiedendogli di non sostenere
l’effettiva realtà della teoria copernicana ma solo “per ipotesi”.

Il Discorso delle comete e il Saggiatore


Galilei viene coinvolto in una disputa col padre gesuita Orazio Grassi, pretesto dato dalla apparizione di tre
comete. Grassi accusava Galileo di compiere errori di logica nelle proprie deduzioni. Grassi pubblica un’opera
che Galilei considera piena di falsità scientifiche ed errori di metodo. Galileo e Mario Guiducci scrivono una
risposta all’interno del Discorso delle comete, anche se lo scritto non appare col nome di Galileo. Grassi ribatte
pubblicando un'altra opera. Galilei, nel Saggiatore, risponde punto per punto in modo molto diretto. L’opera
piace al papa Urbano VIII. Nel Saggiatore, lo stile è ironico e pungente. Il testo di Grassi è scritto in latino,
mentre quello di Galileo in italiano, per essere comprensibile a tutte le persone colte, non solo coloro che hanno
studiato all’università.

Il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo


Galileo, negli ultimi anni della sua vita, per paura che i suoi studi vadano persi, riprende i vecchi appunti e scrive
il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo. Galilei decide di difendersi in anticipo: presenta sia il sistema
geocentrico che quello eliocentrico, senza schierarsi apertamente ma pone il lettore a comprendere che il
geocentrismo è un’assurdità. Galileo avrà polemica sul contenuto dell’opera e subisce un processo in cui viene
condannato ad abiurare e agli arresti domiciliari.
Sostiene che chiunque studi la natura guardandola attraverso la matematica e attraverso esperimenti può aspirare
a una conoscenza paragonabile a quella di Dio; la differenza è che l’uomo potrà raggiungere a poche verità,
mentre Dio sa ogni cosa.
In quest’opera critica la formula ipse dixit ossia che la validità di un concetto è data da quanti più studiosi
l’hanno sostenuta. Nelle scienze il riferimento assoluto era Aristotele, ma Galileo afferma che chi studia le
scienze non si deve far guidare dai filosofi del passato ma invece servirsi direttamente dei propri occhi e della
propria capacità deduttiva e logica per elaborare teorie valide e corrispondenti alla verità. Bisogna quindi fidarsi
più alle proprie esperienze che alle opinioni altrui.
Il pregiudizio che deve combattere Galilei è quello di un personaggio che prende come immutabili le idee di
Aristotele. Il dialogo si svolge fra tre personaggi:

 Simplicio – conservatore degli studi aristotelici


 Salviati – nuova scienza di Galileo
 Sagredo – mediatore
Ci sono quattro giornate in cui Salvati discute su diversi argomenti:
1. Smonta i principi della scienza aristotelica
2. Sostiene il moto di rotazione della Terra
3. Ipotizza il moto di rivoluzione della Terra intorno al Sole
4. Presenta la teoria delle maree
, l’anatomopatologo sezione un cadavere e fa vedere che il sistema nervoso non parte dal cuore ma dal cervello.
Simplicio dice che se non ci fosse stato Aristotele che dice che i nervi partono da un'altra parte ci crederebbe.
Siccome l’ha detto Aristotele (o siccome l’ha detto la bibbia) bisogna crederci assolutamente, è sufficiente questo
per dire che ciò che lui ha detto è vero. Galilei dice che bisogna verificare se una tesi è ragionevole
all’osservazione dei fatti.

La sua vecchiaia
Galileo sente ormai il peso della vecchiaia ed inoltre diventa cieco. Pubblica i Discorsi e dimostrazioni
matematiche intorno a due nuove scienze attenenti alla meccanica ed i movimenti locali. In quest’opera scrive
sui moti e sulla resistenza dei corpi solidi ed inoltre descrive nel dettaglio le pratiche del metodo scientifico.
Nel 1642 muore.

Il metodo scientifico
Galilei inizia una attività scientifica elaborando e sistematizzando un metodo di ricerca, che viene definito come
metodo scientifico: osservazione di un fenomeno e il trovare quali sono le case e gli elementi che costituiscono
questo fenomeno; dopo che si è stabilito con ripetuti esperimenti quali sono gli elementi che vengono da questo
fenomeno, solo a quel punto si può enunciare una teoria.
Galilei è un grandissimo divulgatore, non tiene le sue scoperte per sé ma le vuole far conoscere perché percepisce
l’arretratezza culturale dell’epoca e quindi vuole far sapere al maggior numero di persone le sue scoperte.

Galilei e le Sacre Scritture


All’epoca si discuteva sulla struttura del cosmo e il rapporto tra scienza e Sacre scritture. Galileo sceglie la forma
dell’epistola per descrivere le sue idee liberamente.
Galileo non discute le Sacre Scritture ma critica la loro interpretazione alla lettera. Afferma che le verità che ci si
presentano con ragionamenti scientifici non possono essere messe in dubbio da parte delle Sacre Scritture.
Galileo sostiene, quindi, che la funzione delle Sacre Scritture non sia quella di descrivere esattamente l’universo
ma di guidare le genti alla fede.
Nella lettera a Cristina di Lorenza lo scienziato afferma che l’intenzione dello Spirito Santo è di indicare come
salvare l’anima, non spiegare come sia fatto il mondo celeste. Per questo. Galilei sostiene l’indagine diretta del
mondo.

Potrebbero piacerti anche