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Galileo Galilei nacque Pisa nel 1574 studiò nel convento fiorentino di Santa Maria di
Vallombrosa e successivamente all'Università di Pisa. Partecipò agli scritti di critica
letteraria e si aprì alla polemica aperta dai sostenitori del poema cavalleresco di
Ariosto e a quello eroico di Tasso.
Nella città natale fece soprattutto studi scientifici come la medicina la matematica e la
filosofia naturale. Molto più fertile per il periodo trascorso all’ Università di Pisa
dove si trasferì nel 1592. Qui inizia il suo periodo di insegnamento che va fino al
1610.
In questo periodo lui ha modo di perfezionare il cannocchiale già in uso in Olanda e
scrive le Sidereus Nuncuis (trattati latini che contengono affermazioni di scoperte
astrologiche). Riceve inoltre l'incarico di primario matematico e filosofico dal
granduca di Toscana e successivamente comincia a subire contestazioni da parte di
molti esponenti
della Chiesa.
Galilei si trasferì poi a Firenze nel settembre del 1610 e il titolo di filosofo gli
consentì di pronunciarsi ufficialmente facendosi scudo della verità ecclesiastiche.
Decise allora di ricorrere a scritti in volgare per permettere un pubblico più vasto di
studiosi (non legati all'insegnamento universitario) di partecipare al dibattito.
Nel 1615 venne denunciato dai domenicani all'inquisizione e nel febbraio del 16 con
la
teoria eliocentrica fu condannato come "incompatibile con la fede cristiana" e l'opera
di Copernico, fino a quel momento tollerata, fu sospesa in vista di un eventuale
ritrattazione. Secondo il verbale della seduta Galilei ha accettato di sottomettersi al
volere dell'inquisizione pur di evitare la condanna pubblica e nonostante la malattia
che lo colse e lo indebolì, lo scienziato non rinunciò mai al proposito di persuadere il
mondo, quello ecclesiastico in particolare, divulgando le visioni scientifiche.
L'elezione del pontefice Papa Urbano VIII, ovvero il cardinale Barberini, diede
speranze a Galileo di riproporre e portare a termine la sua opera chiamata "Dialogo
sopra i due massimi sistemi del mondo" data l'apertura mentale del Pontefice. Galilei
propone il contrasto tra alle tesi cosmologiche tolematiche copernicane e conferma la
scelta del volgare come lingua della speculazione scientifica.
Successivamente Galileo elabora il metodo sperimentale che consistente in tre
momenti:
- osservazione diretta dei fenomeni e la trascrizione dei dati
- elaborazione dei dati e una dimostrazione matematica
- la realizzazione di un esperimento che riproduca il fenomeno rilevato.
Produce anche nuovi strumenti per la rilevazione dei dati quali il compasso
geometrico, il cannocchiale e il microscopio. Pone quindi una nuova visione
dell'universo
e determina è convinto del fatto che se necessario "rifare cervelli" cioè trasformare
abitudini secolari di vita e pensiero.