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la vita
Galileo Galilei è nato a Pisa nel 1564. (Lo stesso anno di Shakespeare). egli si dedicò agli studi della
matematica e fisica. Nel 1589 gli assegnarono la cattedra di matematica presso università di Pisa. Egli
condusse molte scoperte però quest'ultime iniziarono ad avere importanza nel 1591 dove venne
chiamato a insegnare nell'università di Padova. Le condizioni di vita durante il suo periodo nel
Veneto erano nettamente migliorate poiché aveva stretto legami con gli intellettuali del tempo i
quali erano molto più liberi rispetto al Ducato di Toscana o altri Stati poiché non subivano influenze
dallo stato pontificio. nel 1609 perfezionarono la fabbricazione del cannocchiale che gli permise di
compiere importanti scoperte come l'esistenza di macchie lunari. L'anno dopo pubblica il “sidereus
nuncius” un trattato scritto in latino dove comunicava agli scienziati del tempo risultati di queste
scoperte che misero in discussione la validità della teoria geocentrica(tolomeo), rispetto a quella
eliocentrica (Copernico). queste grandiose scoperte invitarono Galileo Galilei a condurre altri
incarichi a Pisa. Purtroppo questo ritorno in Toscana fu davvero traumatico per Galileo Galilei il
quale si era abituato all'ambiente veneziano. Aumentò anche l'inquisizione in Toscana soprattutto da
parte dei gesuiti, però Galilei non si arrese infatti per difendere le proprie opinioni scrisse le lettere
copernicane le quali sostenevano le tesi del l'astronomo polacco, le quali però vennero condannate
come eretiche. Galilei era fortemente preoccupato dalla potenza della Chiesa allora inizio a scrivere
le sue opere in volgare affinché potessero capirlo non solo i dotti, ma tutte le persone. in quell'anno
era stato eletto come Papa urbano VIII, il quale prima di diventare pontefice era un amico di Galilei.
Galileo Galilei pensava di essere appoggiato dal pontefice infatti si dedicò alla scrittura del “dialogo
sopra i 2 massimi sistemi del mondo” dove in principio galileo anticipo di non schierarsi da nessuna
delle due parti, però dopo pochi mesi dalla pubblicazione del libro si evinse la chiara posizione
dell'autore a riguardo, a tal punto che Galilei venne incarcerato a Roma. Il processo si concluse nel
1633 con l'abiura dello scienziato e con gli arresti domiciliari a vita. Inoltre gli era stato proibito di
continuare a praticare i suoi studi sull'astronomia, e allora si ri dedicò alla matematica e alla
meccanica. Mori nel 1642
microsaggio
Galileo Galilei viveva in una concezione della vita diversa, dove si credeva che tutta la conoscenza
fosse stata scoperta. nei testi aristotelici e nella Bibbia per le persone del medioevo, si celava tutto il
sapere punto quando prima si voleva confermare un'ipotesi si diceva “ipse dixit” (l'ha detto lui e non
può essere messo in discussione). mentre con Galileo Galilei sia la scoperta del metodo scientifico, il
quale esso è diviso in 5 fasi. Spesso nel Rinascimento ci sono state delle scoperte, però spesso
vengono fraintese con la magia. nel 4 secolo a.C. Un astronomo ci da le prime spiegazioni di come
fosse fatto all'universo egli si chiamava eudosso di cnido il quale era stato molto razionale per le
conoscenze dell'epoca. Egli immaginava l'universo come una sfera con la terra al centro e gli altri
pianeti che giravano intorno inoltre, pensava che gli altri pianeti fossero composti da un materiale
diverso che egli chiamava ”etere” il quale era perfetto e incorruttibile. Aristotele si basa sulla teoria
di cnido. Ma anche per Dante la terra è composta da materiali diversi rispetto a quelli dei cieli.
Tolomeo scrive l'Almagesto e si accorge che quella teoria di eudosso di cnido era sbagliata, infatti
egli attribuisce ai pianeti due moti, i pianeti girano intorno alla terra ma inoltre giravano anche su
un'altro punto. Con la scoperta del cannocchiale il cielo si vedeva meglio virgola e i calcoli non
tornavano, fin quando Copernico ipotizzò che forse anche la terra poteva muoversi virgola e forma la
teoria eliocentrica.
dialogo sopra i massimi sistemi del mondo
Quest'opera è stata terminata nel 1630, Ed è stata pubblicata dopo avere avuto all'autorizzazione da
Papa urbano, al quale galileo aveva preventivamente promesso di non esporsi riguardo alla
faccenda, ma di lasciare l'opera come un semplice dialogo tra scienziati, senza avvalorare nessuna
delle due tesi. a queste condizioni la chiesa accettò, però Galileo Galilei non mantenne i patti infatti
quest'opera divenne la più importante dimostrazione della validità del sistema copernicano.
quest'opera viene ambientata a Venezia dove c'è un dialogo tra tre persone suddiviso in quattro
giornate, in ogni giornata si affronta un tema diverso: nel primo libro si parla delle differenze tra la
terra e i corpi celesti, nel secondo si parla della confutazione dell'ipse dixit, nel terzo viene posto il
problema delle maree il quale viene argomentato anche nel quarto che diventa il tema centrale
dell'opera fornendo la prova decisiva che la teoria geocentrica fosse errata. Ci sono due controparti
infatti l'opera è basata sul confronto. C'è la tesi copernicana sostenuta Da Filippo salviati, e quella
tolemaica difesa dall aristotelico simplicio, un personaggio succube dell ipse dixit il quale si oppone a
ogni forma di innovazione. nel mezzo c'è la figura di sagredo, il quale neutrale ma solo in apparenza
poiché viene convinto dalle argomentazioni di salviati, e prende in chiave ironica e polemica quelle di
simplicio. Simplicio alla fine verrà schiacciato dalle dimostrazioni contrarie alla sua tesi, e il suo
personaggio induce alla riflessione perché è caratterizzato da un uomo il quale ha paura di affrontare
i problemi essi affida a qualcuno che giudica e pensa al posto suo, come se stesse percorrendo una
strada già percorsa senza uno spirito di nuova ricerca. Per quanto riguarda la forma e lo stile di
scrittura per molti aspetti quest'opera è rinascimentale poiché reincarna un senso di armonia e di
equilibrio, la scelta del dialogo esalta le doti di Galileo Galilei come scrittore e inoltre vengono
risaltate le grandi abilità di argomentazione (Uso di paragoni corrispondenze), d'ironia, e di giudizio ,
che servono a colpire gli avversari. Però c'è da dire che il carattere dei personaggi induce alla ricerca
di un effetto sorpresa che fa avvicinare l'opera alle peculiarità della prosa barocca. L'uso del volgare
toscano da prova dell'ampia precisione del linguaggio e della grande educazione letteraria infatti
Galileo Galilei ha ispirato Giacomo Leopardi in alcuni passi delle sue opere.