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Consiste nel prendere a riferimento i prezzi di mercato noti di beni simili al bene da stimare.
Richiede pertanto che:
•esistano beni con caratteristiche simili al bene oggetto di stima;
•si siano verificate compravendite in epoca prossima alla data di stima;
•il perito possa accedere alle informazioni relative ai prezzi di compravendita pattuiti.
c) determinazione del valore di stima: i valori rilevati devono essere aggiustati tenendo
conto delle specifiche caratteristiche del bene da stimare.
c) calcolo del valore di capitalizzazione, ottenuto (in presenza di colture annuali o di colture
con redditi medi annui costanti) dividendo il beneficio fondiario per il saggio di
capitalizzazione, e apportando aggiunte e detrazioni per investimenti fondiari non ordinari
e per fattori che influenzano il valore e non il reddito.
• Il rendimento nominale di un buono ordinario del tesoro (BOT) decennale è pari al 4,5%
Il rendimento reale deflazionato (inflazione 2,5%) è pari al 2% (4,5 - 2,5 = 2).
Il BOT può essere considerato un investimento a rischio nullo, pertanto il saggio del 2%
deve essere aumentato dell’1,5% per tenere conto della rischiosità del settore specifico
cioè quello agricolo: 2% + 1,5% = 3,5%.
V = € 100 / 0,035 = € 2.857
VALORE DI PRODUZIONE
Questo criterio determina il valore di un bene come somma delle spese per l’acquisto di
tutti i fattori produttivi, ovvero come somma delle spese che sosterrebbe l’imprenditore
astratto per produrre il bene.
presupposto: possibilità di riproduzione.
SPESE DA CONSIDERARE:
• reintegrazioni dei capitali consumati nel processo produttivo:
- spese varie (materie prime e servizi),(Sv)
- quote (reintegrazione, manutenzione, assicurazione);(Q)
• tributi (Tr);
• retribuzioni dei fattori della produzione:
- Beneficio fondiario (Bf) =Vf*r, oppure canone di affitto annuo normale, al netto di tutte le
spese a carico del “puro” proprietario.
- Interessi (I).
- Salari (Sa).
- Stipendi (St): (comprendono il lavoro di organizzazione e di coordinamento dei fattori
della produzione e per l’assunzione dei rischi relativi).
VALORE DI SURROGAZIONE
Per valore di surrogazione si intende quel valore che si attribuisce ad un bene capace di
sostituire il bene oggetto di stima ovvero la somma delle spese che comporta la
sostituzione del bene oggetto di stima con un altro (o altri), atto a svolgere le medesime
funzioni.
Casi applicativi:
- un concime organico con concimi minerali;
- una fonte di energia o di calore con un’altra fonte;
- una partita di foraggio con un altro mangime.
Presupposti: a) esistenza di beni che possono surrogare;
b) conoscenza del valore di mercato del surrogato;
c) mancanza di un mercato per il bene oggetto di stima.
- Se vi è inequivalenza tecnica occorre fare aggiunte o detrazioni.
- Applicazioni scarse (letame, ecc.).
Es.: Il valore di surrogazione di una partita di letame si ottiene addizionando, al
valore di mercato in equivalenti fertilizzanti minerali, il costo relativo all’esecuzione
di un sovescio di leguminose capace di offrire una corrispondente quantità di
massa organica (concimazione verde).
VALORE COMPLEMENTARE
La terra è un bene per sua natura irriproducibile e pertanto nelle valutazioni immobiliari si
verificano spesso fenomeni di complementarietà. Il valore del bene si ottiene dalla
differenza tra il valore di mercato del complesso di beni con i quali ha rapporti di
complementarietà d’uso o produttiva ed il valore della parte residua:
A = (A + B) -B (si esegue in pratica una doppia stima)
A = Valore del bene da stimare
A + B = Valore complessivo del bene
B = Valore della parte residua
VALORE DI TRASFORMAZIONE
Va riferito alla persona economica dell’imprenditore puro
• Differenza tra il valore di mercato dei beni ottenuti dalla trasformazione del bene oggetto
di stima ed il costo della trasformazione stessa
• Il costo della trasformazione corrisponde al criterio del costo di produzione, riferito ai
beni ottenuti dalla trasformazione al netto della spesa relativa all’impiego del bene oggetto
di stima (che è l’incognita)
applicazioni: - prezzo di macchiatico
- foraggi, uva, olive, etc.
- fabbricati e aree fabbricabili
Attivo:
- quantità prodotta per prezzo di mercato
- quantità eventuali sottoprodotti per prezzo di mercato
Passivo:
- reintegrazioni: quote (reint., man., ass.), spese varie
- tributi
- remunerazioni: salari, stipendi, interessi, prezzo d’uso cap.fondiario
VALORE DI MACCHIATICO
Valore di macchiatico di un lotto di piante in piedi = valore degli assortimenti all’imposto
(piazzole su strada camionabile ove vengono depositati legnami tondi alla fine dell’esbosco)
meno le spese per il taglio, l’allestimento e l’esbosco, nonché per il trasporto quando
l’imposto non si trova immediatamente a piè di bosco.
Il problema della difficile trasportabilità del legname comporta accentuate differenze nei
prezzi a seconda del luogo di compravendita