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cronologia leopardiana

1809 - studio erudito “sette anni di studio matto e disperatissimo” nella biblioteca
paterna

1816 - conversione letteraria dal vero al bello (passa alla poesia)

1818 - si allontana dalla religione, fino ai 20 anni portava abiti monacali, ma l'amico
Giordani lo allontana da questo mondo

1819 - scrive l'infinito e si aggrava la sua malattia

1820 - nello zibaldone scriverà di essere diventato filosofo di professione:

“cominciai... a divenire filosofo di professione (di poeta ch'io era), a


sentire l'infelicità certa del mondo, in luogo di conoscerla”

cronologia leopardiana 1
1820 - parla della teoria del piacere, la ricerca del piacere

1822 - crolla il sistema delle illusioni, lo capiamo nel canto di Saffo, la morte di Saffo
era per lui l’avvenimento decisivo che segnava la fine di un periodo poetico

tematica del suicidio in Saffo

si tratta dell'amore disperato di Saffo per il giovane Faone, che


la disprezzava per la sua bruttezza. Il tema fondamentale è il
suicidio; Il suicidio di Saffo è la sconfitta personale di una donna
alla quale è negata la felicità per il fatto di possedere un aspetto
sgradevole. Incomincia a svilupparsi l'idea di mortalità. Infine
Leopardi fa una critica alle apparenze, poiché nonostante Saffo
sia bella d'animo viene rifiutata perché non rispetta i canoni di
bellezza della società

1823 - Nello zibaldone parla della sua adesione alla corrente materialistica e
meccanicistica

si allontana dal cristianesimo

l'idea di un dio che ci premierà o punirà a seconda delle azioni


fatte è una sorta di consolazione, se non hai questa fede credi
solo nelle tue azioni.

Leopardi crede che il cristianesimo da delle speranze all'uomo


che non sono vere; promette all'uomo una felicità che non è
tangibile ed è effimera.

cronologia leopardiana 2
sì sofferma sul discorso della noia “la noia è come l'aria riempie
tutti gli intervalli degli oggetti, chi dice assenza di piacere dice
noia” (confronto con shopenhauer)

suicidio

Leopardi affronta la vita con coraggio, è facile arrendersi al


suicidio, la cosa difficile è capire che il dolore appartiene a tutti,
quindi bisogna accettarlo e aiutarsi tra loro secondo un progetto
di fratellanza (ribadisce il concetto di fratellanza)

1824 - scrive le operette morali, chiamate così quasi per sminuirle, anche se hanno
una morale.

1831 - prima edizione dei canti

1835 - seconda edizione dei canti

1836 - scrive la “ginestra” che diventerà la conclusione dei canti

1837 - muore a Napoli

cronologia leopardiana 3

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