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Viene composta da Leopardi nella primavera del 1836. La canzone fu poi stampata postuma
nei Canti del 1845
METRO: canzone libera di settenari ed endecasillabi variamente disposti con rime irregolari.
7 strofe in totale.
La ginestra sembra prediligere i luoghi desolati che testimoniano di gravi catastrofi naturali
come per esempio l’eruzione del vulcano nel 79 d.c. che distrusse Pompei, Ercolano e
Stabia. Rappresenta quindi per il poeta un piccolo segno di vita in quanto la fragilità del fiore
sembra compiangere la realtà desolata.
Dal punto di vista allegorico possiamo capire che la ginestra è avvicinabile all’uomo in
quanto è un fiore che descrive il modo di stare al mondo di chi sa affrontare con dignità il
proprio destino e aiuta gli altri. Per Leopardi quindi il fiore ha un carattere di tipo nobile.
Poi abbiamo la ginestra che col suo profumo conforta questo ambiente aspro e difficile.
Alcuni termini riferibili possono essere “Odorata ginestra”, “cespi solitari intorno spargi”,
“amante e d’afflitte fortune ognor compagna”, “dove tu siedi, o fior gentile, e quasi i danni
altrui commiserando”, “mandi un profumo che consola”.
Quindi questo fiore simboleggia il coraggio, c’è questo atteggiamento di non rassegnazione.
La ginestra diventa proprio il simbolo che dovrebbero avere anche gli uomini, cioè di non
rassegnarsi di fronte alla natura nemica.
Ha questi due atteggiamenti: il riso e la pietà verso gli uomini della sua epoca.
L’io lirico osserva la vastità del cielo stellato, confrontata con la limitatezza della Terra e
l’irrilevanza dell’uomo nell’universo. Ciò suscita nel poeta riso e pietà per la condizione di
infelicità dell’uomo.
Ci sono diverse forme verbali che ci mostrano questa natura che velocemente interviene e
distrugge tutto ( “Schiaccia, diserta e copre”, “dell’utero tonante” che è una METAFORA:
La natura non è più madre, ma matrigna. Il parto è voluto dalla matrigna, ossia la natura.
(connotato negativamente). Questo parto infatti non produce la vita, bensì la morte.
La natura non distingue tra essere umano o essere vegetale, lei distrugge tutto.