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TESINA FINALE
Esaminanda: Relatore:
Introduzione ................................................................................... 3
CAPITOLO I
Da un capo all'altro, due premi Nobel per un unico teatro ............... 6
1.1 Pirandello tra follia e sogno……………………………………7
CAPITOLO II
CAPITOLO III
Conclusioni…………………………………………………………15
Bibliografia………………………………………………………….17
2
Introduzione
A partire dal XX secolo, il teatro non ha più la stessa funzione del teatro del XIX
secolo; non rappresenta più storie di commedia o tragedia o riflette sulla realtà
quotidiana. Il teatro diventa uno strumento per lo sviluppo del linguaggio e incoraggia
sull'interiorità del personaggio. Gli avvenimenti esterni non sono importanti in quanto
tali, ma per le implicazioni sulla psicologia dei personaggi. Questo ha portato a una
mutazione del ruolo del teatro; non esiste più un modello unitario, ma molteplici idee
di teatro.
abbiamo Luigi Pirandello 1, considerato un'icona del teatro italiano. Nel suo percorso
artistico scrive e porta in scena idee che non sono mai state scritte e messe in scena
Una delle sue opere che meglio riflette la libertà del cambiamento e della rivoluzione
teatrale che caratterizza Pirandello è Come tu mi vuoi2, anche se non è la più famosa
delle sue opere, rappresenta uno specchio del Pirandello di cambiamento, e riunisce
Pirandello che, pur introducendo grandi cambiamenti sotto molti aspetti, la sua idea di
1
Luigi Pirandello (Agrigento, 28 giugno 1867 – Roma, 10 dicembre 1936), drammaturgo, scrittore e poeta italiano,
insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1934.
2
Come tu mi vuoi Luigi Pirandello. Dramma scritto alla fine degli anni venti. Prende lo spunto da un avvenimento di
cronaca realmente accaduto tre anni prima (si tratta del caso Bruneri-Canella o dello "smemorato di Collegno").
3
elemento di contrasto alla piena definizione del significato poetico, e attribuisce
grande importanza al mantenimento del significato originale dei testi per raggiungere
drammaturgo che ha segnato le pagine della storia dell'arte teatrale, Dario Fo. Il suo
Pirandello sono tragiche e grottesche, Dario Fo, invece, è tipico della commedia
d'arte. Per Pirandello la commedia mette in evidenza gli aspetti negativi della vita,
non è altro che un atto culturale, mentre Fo la usa per denunciare il potere, usando la
satira. Importante esponente della creazione dei teatri civili e sociali istrumento di
protesta contro le ingiustizie. Insieme alla moglie Franca Rame 3, crea importanti
opere teatrali su temi sociali, illustrando, tra l'altro, l'importante ruolo della donna in
borghese, un teatro di personaggi che si raccontano le proprie storie, i propri umori, che
3
Franca Pia Rame (Parabiago, 18 luglio 1929 – Milano, 29 maggio 2013) ,attrice teatrale, drammaturga e politica
italiana.
4
La Medea, D. Fo, F. Rame, versione modernizzata della Medea di Euripide
5
Dario Fo, Compagni senza censura, 1970
4
La tradizione non istituzionale gioca un ruolo decisivo nel teatro di Fo. Egli fa spesso
commedia dell'arte e agli scrittori del XX secolo come importanti fonti di ispirazione.
Entrambi vincitori del Premio Nobel per la letteratura, sono un modello costante per
6
Persone che dovevano essere in grado di far divertire la corte e soprattutto il re: nell'antichità erano perlopiù giovani
schiavi
5
CAPITOLO I
Luigi Pirandello e Dario Fo, due drammaturghi che hanno segnato la storia del teatro
italiano, lasciando impronte eterne. Le loro opere sono diventate dei classici
d'onore. Sebbene il loro talento sia ineguagliabile, il loro approccio al teatro è molto
diverso.
del 14 dicembre 2014 per ricordare gli 80 anni della consegna del premio Nobel per la
letteratura a Luigi Pirandello. Un vincitore del premio Nobel per la letteratura, Dario
Fo, parla di un altro vincitore: Luigi Pirandello. Sono due tipi di teatro, i loro, diversi,
opposti7. Fo trova interessante del suo “collega”, l’aver fondato i primi lavori sulle
storie locali, anche usando il dialetto. L'uso del dialetto è uno dei punti di
somiglianza, Fo lo usa anche nelle sue opere per dare anche lui un'idea di
tradizionalità popolare. Sebbene Pirandello sia il suo opposto, dice di aver studiato il
suo modo di fare teatro, la struttura e le strategie. Per Fo il teatro è una importante e
usare il teatro per rompere le regole, i concetti definitivi. Entrambi sviluppano nuove
7
D. Fo, Nell’intervista contributo di Dario Fo alla cerimonia al teatro comunale di Agrigento del 14 dicembre 2014 per
ricordare gli 80 anni della consegna del premio Nobel per la letteratura a Luigi Pirandello
6
1.1 Pirandello tra follia e sogno
Non ho mai desiderato d’esser folle quanto adesso […]. Tutti dormendo siamo folli. Ai folli
il sogno dura anche coi sensi svegli […]. Ah vendicarsi, dormendo, di tutti i pudori e di tutta
la logica del giorno! Rovesciare con beata tranquillità tutte le cose dette verità più fondate!
verità! Moltiplicare tre per tre diciotto; quattro per cinque sessantanove, con l’agile
sicurezza di chi possiede ormai istintivamente la più elementare e ovvia delle nozioni, e
praticarla così, con la massima serietà e senza far ridere nessuno! Ora se il sogno è una
breve follia, pensa che la follia è un lungo sogno, e immagina come debbano essere beati i
folli…- I folli, s’intende, che non siano cattivi. Perché guai se il sogno diventa cattivo! 8
La teoria pirandelliana sostiene che la follia è il mezzo con cui ogni uomo riesce,
considerato "sano" quando è all'altezza dei ruoli assegnati dalla società, ossia quando
funziona secondo le richieste sociali. I luoghi in cui l'uomo si libera dalle regole
8
L. Pirandello, lettera scritta alla sua amante Marta Abba, 1929
9
A. Leone de Castris, Storia di Pirandello, Laterza, 1989, p 86
7
solitudine dell'uomo contemporaneo.
Il suo lavoro teatrale diventa una sorta di terapia psicologica in una costante
dimostrazione di quello che è il pensiero produttivo della realtà, dove pensiero e realtà
si sovrappongono in maniera inevitabile nel flusso della vita anche agli occhi della
Oh, gente, venite qui che c’è il giullare! Giullare son io, che salta e piroetta e che vi fa
ridere, che prende in giro i potenti e vi fa vedere come sono tronfi e gonfi i palloni che
vanno in giro a far guerre dove noi siamo gli scannati, e ve li faccio sfigurare, gli tolgo il
tappo e … pffs… si sgonfiano. Venite qui che è l’ora e il luogo che io faccia da pagliaccio,
che vi insegni. Faccio il saltino, faccio la cantatina, faccio i giochetti! Guarda la lingua
come gira! Sembra un coltello, cerca di ricordartelo. Ma io non sono stato sempre … e
La nascita del giullare è una delle battute più rappresentative di Mistero Buffo, il
capolavoro di Dario Fo. È una storia emblematica: il giullare non nasce giullare, ma è
contadino, simbolo degli sfruttati di tutto il mondo, in un giullare che scende nelle
10
D. Fo, Mistero buffo, monologo, 1969
8
contemporaneo più rappresentato e la sua influenza è stata enorme. Se c'è qualcuno
che merita l'epiteto di buffone, nel vero senso della parola, è proprio lui. La sua
sugli abusi e le ingiustizie della vita sociale, ma anche su come questi problemi
La forza di Fo sta nella capacità di creare testi che allo stesso tempo divertono,
coinvolgono e offrono nuove prospettive. Come nella commedia dell'arte, questi testi
Fondano insieme la compagnia teatrale che porta i loro nomi ad un livello altissimo.
Come ogni sera, passavo dal camerino di Franca che, immancabilmente, mentre finiva di
truccarsi, stava ripassando la sua parte. Le bastava sbirciarmi appena per indovinare di che
umore io fossi.
«Non ti preoccupare – mi diceva subito –, come snoccioli dieci minuti di battute questa
«Lo so, lo so, ma non capisco come tu possa ogni sera riuscire a mantenere lo stesso umore,
non solo, ma come puoi fare a meno di ripeterti i passaggi più ostici del testo da recitare con
tanto distacco?»11
11
D. Fo, Manuale minimo dell’attore, a cura di Franca Rame, Torino, Einaudi, 1989, p9
9
CAPITOLO II
“Come tu mi vuoi”, Pirandello oltre gli schemi
Il conflitto d'identità tra essere e apparire è la chiave che meglio identifica l’opera di
Luigi Pirandello Come tu mi vuoi. La trama non è delle più semplici, il tema scelto
l'unico che tratta di un fatto realmente accaduto in Piemonte nel 1926, la celebre
vicenda giudiziaria, quella del famoso caso Canella-Bruneri12 che ha tenuto gli animi
sospesi sulla vera identità della persona alla quale i due nomi erano attribuiti, senza
personaggio femminile
Al centro della storia c'è l'enigmatica figura di una donna, l’ignota, che ricorda i tratti
L'italiano Boffi crede di riconoscerla come Lucia, la moglie del suo amico Bruno
Pieri, scomparsa dopo l'occupazione della sua casa da parte dei soldati tedeschi
durante l'invasione del Veneto. L'Ignota sembra interessata e divertita dalla nuova
diventata la vera Cia, quella che voleva riconquistare una vita pura con il suo amore.
La situazione della trama arriva al punto in cui tutti i personaggi, anche gli stessi
spettatori, si interrogano sulla vera identità della donna. In un certo modo anche lei
12
Il caso dello smemorato di Collegno, noto anche come caso Bruneri-Canella, è un famoso caso giudiziario e
mediatico che si svolse in Italia tra il 1927 e il 1931, riguardante un individuo affetto da amnesia ricoverato presso il
manicomio di Collegno.
10
perde il senso della sua identità, nel dilemma di chi è e chi vorrebbe essere, fino al
punto di passare per pazza. Infine, lascia il sogno di purezza e autenticità nell'identità
di Cia e torna alla sua vita precedente, lasciando tutti nel dubbio sulla sua vera
identità.
È davvero notevole come Pirandello riesca a dare forma a una storia romanzesca con
situazioni inaspettate che provocano una profonda riflessione. Presenta una trama
d'altri tempi e stravolge tutto con il comportamento fuori dal comune del protagonista,
mettendo in crisi tutti gli altri personaggi che a loro volta rappresentano il pensiero
comune13.
Per questo motivo “essere è diventare", prendere le distanze da se stessi per donarsi
agli altri, che a loro volta formano la propria personalità, no può essere una soluzione.
Il prezzo per uscire indenni dalle brutture della società è la verità. Dobbiamo essere
fedeli a noi stessi, alla nostra identità, a qualsiasi costo. Questo è il messaggio
13
L. Abbatantuono, Art. Come tu mi vuoi di Luigi Pirandello: critica e analisi. La verità non si cerca, si vive, il Chaos
Rivista di Arte e Cultura.
11
CAPITOLO III
La donna, ruolo fondamentale nel teatro
. La figura della donna è presente nella vita e nell'opera di Dario Fo. Prima di tutto
nella collaborazione con la grande Franca Rame che ha segnato la sua traiettoria
artistica, insieme hanno prodotto una serie di opere teatrali che imitano contenuti e
popolarità.
Per fortuna in scena c’era anche Franca che, con un gesto della mano, senza darlo a
Insomma, recitare con Franca è stata l’occasione di apprendere l’arte della scena, come
frequentassi un’accademia 14
Tra le tante opere che riflettono le sue caratteristiche di drammaturgo, da non perdere è
il Manuale minimo dell'attore, in cui racconta la sua vita sul palcoscenico. Con
lui e Franca conoscono così bene, per smontare gli schemi tradizionali che la
circondano. Attraverso esempi tratti dalla sua esperienza, parla delle scene, delle
maschere, del mestiere dell'attore, dell'uso della voce, dei gesti, dei costumi e persino
del trucco.
Parla di strategie come la rottura della quarta parete, in modo che lo spettatore sia
attivo e partecipi alla narrazione, e di come tenere il pubblico incollato alla poltrona
14
D. Fo, Manuale minimo dell’attore, a cura di Franca Rame, Torino, Einaudi
12
El manuale minimo dell’attore è "un trattato di storia del teatro, di storia della
consigliabile non solo agli aspiranti attori, ma a ogni essere umano con aspirazioni 15.
La figura della donna ha un significato ampio nella natura del personaggio, nella sua
situazione, nel suo profilo, nella sua psicologia in tutte le forme che possono assumere
i diversi personaggi femminili, sempre presenti nel teatro di Dario Fo e Franca Rame.
Un tempo le donne erano escluse dal teatro. Non potevano recitare e persino i ruoli
femminili erano interpretati da uomini. Il divieto di recitare per le donne esisteva già
nell’antichità; infatti, era stato imposto fin dal VII secolo. Le uniche donne ammesse a
convento bretone, ovviamente destinate a un pubblico femminile e con ruoli quasi tutti
femminili.
Analizzare la figura femminile è anche un mezzo per poter abbordare certe tematiche
C’è da ribadire che i primi esseri umani comici, all’origine della mitologia, furono le
donne, e che lo spettacolo comico era un atto fondamentale in tutti i riti iniziatrici: per
rendere sacro il luogo della festa, il primo a entrare nello spazio del rito era il comico e
15
G. Manin, nella sua introduzione, il Manuale minimo dell'attore
16
P. Frediani, Maggio: Il delitto di Medea, Copiato da me Angiolo Bernardini di Buti l'anno 1897pubblicato in Leopoldo Baroni, I
Maggi, cit., pp. 111-136.
13
Dario e Franca mettono in scena una serie di spettacoli dedicati ai conflitti femminili,
la maggior parte dei quali sono monologhi. Tra tutti spicca Medea, una versione
contrappone agli altri monologhi dell'opera perché il tono è molto più drammatico.
La scena si apre con le donne del villaggio che gridano che Medea è impazzita e
cercano di farla ragionare. Suo marito Giasone l'ha abbandonata per sposare la giovane
figlia del re e Medea si rifiuta di accettarlo. L'atteggiamento delle altre donne mostra
come esse interiorizzino e accettino le dottrine dettate dalla società maschile. ". 17 Ma
Medea, proprio come le altre protagoniste dello spettacolo, ha un’opinione del tutto
diversa sulla questione, molto più sviluppata, riflessiva e moderna e incita alla
ribellione.
L’atto tragico di questa donna non è un incitamento alla violenza ma serve a spingere
le donne a riflettere sulla loro condizione e a non rimanere schiave delle regole stabilite
Questi personaggi femminili diventano sempre più maturi e consapevoli, più vicini alle
idee di Franca che, oltre a interpretarli, è sempre più coinvolta nella scrittura degli
spettacoli.
17
A. Barsotti, Il teatro dei maggi in Toscana, cit., p. 11.
14
Conclusioni
apportati, tra gli altri, dai grandi drammaturghi Luigi Pirandello e Dario Fo. Analizza
Le opere di Pirandello sono soprattutto storie paradossali che riflettono la vita chiusa
l'eccessiva serietà del mondo. Pirandello rompe le convenzioni, elimina la barriera tra
Un esempio fermo dei conflitti identitari che si riflettono nelle opere di Pirandello è la
commedia Come tu mi vuoi, l'Ignota è un corpo senza nome che aspetta che qualcuno
lo prenda, crea un’atmosfera evocativa sulla scena che conduce lo spettatore quasi
produzioni. Un lato dunque illustrato sia nei suoi aspetti d’interazione fra immagini
parlanti e azioni figurate sia in quelli delle “lezioni d’arte”, come punti d’approdo
Dall’altro, con la Rame spicca, nella coppia, non solo il lato femminile, ma la sua
autonoma creatività, che tocca l’apice nello psicodramma dello stupro, e s’afferma già
in quella Medea che costituisce una sorta di “mito secondo”, nell’intreccio di cultura
15
classica e contemporaneità 18.
La donna ritrova con Dario Fo e Franca Rame la sua dimensione comica che le era
stata tolta da secoli, e le permette di aprirsi ad una riconsiderazione del suo statuto per
quindi per la prima volta delle problematiche di donne in scena, e questo riporta la
Anche nell'opera di Pirandello troviamo una forte presenza della figura della donna.
fondamentale e lascia messaggi molto forti sull'identità della donna nella società.
un teatro vivo, che ripercorre in parte la vita personale dei due scrittori. Sono piene di
contemporaneo.
18
A. Barsotti, E. Marinai, Dario Fo e Franca Rame, Una vita per l’arte, Bozzetti, figure, scene pittoriche e teatrali,
Titivillus, 2011,
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BIBBLIOGRAFIA
Abbatantuono L., Art. Come tu mi vuoi di Luigi Pirandello: critica e analisi. La verità
non si cerca, si vive, il Chaos Rivista di Arte e Cultura.
D'Amico S., Storia del Teatro drammatico, Garzanti, Milano 1960
Barsotti A., E. Marinai, Dario Fo e Franca Rame, Una vita per l’arte, Bozzetti, figure,
scene pittoriche e teatrali, Titivillus, 2011
Fo D., Manuale minimo dell’attore, a cura di Franca Rame, Torino, Einaudi
Fo D., Rame F, La Medea, in Commedie di Dario Fo, VIII, Torino, Einaudi, 1989
Fo D., Rame F., Venticinque monologhi per una donna
Frediani P, Maggio: Il delitto di Medea, Copiato da me Angiolo Bernardini di Buti l'anno
1897
Leone de Castris A., Storia di Pirandello, Laterza, 1989
Mango L., Il Novecento del teatro. Una storia, Roma, Carocci, 2020
Mariani E., Viene fuori Euripide! La figura popolare di Medea nella mitografia di Fo-
Rame, in Anna Barsotti, Eva Mariani (a cura di), Dario Fo e Franca Rame, una vita per
l’arte, Bozzetti, figure, scene pittoreschi e teatrali, Corazzano, Pisa, Titivillus, 2011
Pirandello L., Come tu mi vuoi, Mondatori, 1971
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