Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
PRECIPITAZIONI
Ci dobbiamo occupare delle precipitazioni oggi.
Se vi ricordate, avevamo fatto vedere, trattando i cenni di meteorologia, questa curva.
Questa curva fornisce in funzione della temperatura, l’umidità relativa. In particolare la curva separa le
zone di aria insatura da quelle di aria supersatura. La curva di Klaus-Clapeyron definisce le condizioni
di saturazione dell’aria, in corrispondenza della quale noi abbiamo il massimo di vapore acqueo che
può essere contenuto all’interno della nube. Eccesso condensato in goccioline d’h2o o cristalli
ghiaccio.
GENERALITA’
Precipitazione = apporti meteorici sia liquidi che solidi (pioggia, neve, grandine).
Alle volte il vapore acqueo si condensa su superfici solide come piante o terreni, creando BRINA o
RUGIADA.
Questa condensazione su superfici solide è un apporto trascurabile di precipitazione, succede nelle
zone temperate. Nelle zone aride, invece, questo risulta essere importante. Noi abbiamo abbondanti
precipitazioni, quindi non ci tocca molto come apporto. In zone con scarsa precipitazione (ordine di
grandezza 100/200 mm/yr, sapendo che la media globale è circa 1100 mm/yr, sia su land che su
ocean), ad esempio nel Sahara. Precipitazioni sotto 100/200 mm/yr non permettono la crescita della
normale vegetazione (infatti solo piante grasse). In queste zone, questa condensazione è un apporto
utile alla vita della vegetazione stessa. Fa comodo avere queste forme di precipitazioni denominate
PIOGGE OCCULTE.
Avviene ad esempio in città, a seguito di un riscaldamneto differenziale delle superfici. Centro urbano,
dove abbiamo aree a verde e aree urbanizzate. Sulle aree urbanizzate, si ragigungono 40/50°, il
riscaldamento differenziato delle zone, porta a riscaldamento differenziato di queste zone. Il
riscaldamento notevole di aree urbanizzate dà luogo a formazione di nubi che danno luogo poi dopo
a temporali. Quello che succede a Milano durante il periodo estivo di Luglio e Agosto (temporali di
fine giornata, 9/10/11 di sera). Temporali brevi ed intensi.
Hai due superfici , hai un’area verde e area urbana. AU si riscalda di + di area verde. Il parco non
ragigunge mai temperature di 40/50 gradi, questo riscaldamento differenziato si propaga anche
nell’aria. Questo, se ci sono degli specchi d’acqua, delle fonti di acqua (corso d’acqua, lago, pozze),
questo porta ad un’evaporazione di acqua. Devi avere da una parte il riscaldamento differenziato, che
porta ad un riscaldamento differenziato dell’aria. Questo, importante sulle aree urbanizzate,
cementificate, porta ad una evaporazione importante, grosso passaggio allo stato gassoso di acqua.
Evaporazione importante. Durante la sera, queste evaporazioni e riscaldamenti portano ad un
movimento di aria verso l’alto. Venti verticali. Un andamento verso l’alto del vapore acqueo, che
durante la sera vede un raffreddamento, raggiungimento di condizioni di saturazione e
precipitazione. I classici temporali di Milano.
EQUILIBRIO DELLE FORZE AGENTI SULLA SINGOLA
PARTICELLA
Cosa succede sulla aprticella? Raggiungono certa dimensione, sono pronte a precipitare.
Immaginiamo una particella che precipita.
Su questa particella agiscono determinate forze. Forza di gravità, forza di galleggiamento perché
particella è immersa in fluido aria e forze di attrito.
Forza di attrito E’ invece legata alla sezione frontale della goccia che sta
cadendo. Se S è l’area della sezione frontale, v è la velocità e c_r coefficiente dinamico di resistenza;
In condizioni di equilibrio: peso equilibrato da galleggiamento + attrito. Facendo equilibrio tra queste
forze; facendo un equilibrio di forze e calcoliamo la velocità della particella in condizioni di equilibrio.
Otteniamo v_inf come in figura. Perché infinito? Per indicare che è la velocità in condizioni di
equilibrio. Anche denominata VELOCITA’ TERMINALE, raggiunta quando foccia sta per arrivare in
corrsipondeza della superficie. In letteratura si trovano delle misure di velocità delle particelle e
vengono messe in relazione al diametro delle particelle. V_inf= a*D^b. Viene riportato in grafico
bilogaritmico. In questo grafico la legge di potenza è rappresentata da una retta. Chiaramente le
gocce acqua hanno velocità terminale maggiore dei cristalli di ghiaccio.
Dimensione massima delle gocce è di 7-8 mm. Le gocce che non hanno dimensione maggiore in
quanto che durante la caduta, le gocce di dimensione più grande si rompono in gocce di dimensione
minore. La dimensione massima di una goccia per poter arrivare al suolo senza rompersi o
partizionarsi è 7-8 mm.