POZZO
LICEO TECNOLOGICO
ISOSTASIA
Ancora non è chiaro quali dei due modelli è quello che si ritrova nella realtà
e quindi non possiamo escludere nessuna delle due possibilità
considerando anche che non solo i prismi hanno altezze diverse ma anche
che la densità può variare all'interno di uno stesso prisma, ma sembra che
la teoria di Airy giustifichi meglio le condizioni che troviamo in natura.
Con i modelli di Pratt e Airy si
possono fare dei calcoli
teorici per stabilire se una
certa zona è in equilibrio sul
suo substrato o è soggetta ad
innalzamenti o abbassamenti;
infatti la Terra non è mai in
perfetto equilibrio e vi sono
sempre delle modificazioni
che possono rompere
l'equilibrio raggiunto in milioni
di anni.
Questi squilibri possono essere generati da fenomeni connessi con i grandi
movimenti delle placche, o attraverso la periodica copertura di masse
glaciali, come i passaggi da ere glaciali a ere interglaciali con il
conseguente cambiamento di peso al di sopra di determinate zone, o anche
grazie a fenomeni connessi con erosione e denudamento tettonico;
infatti questo tende a spostare i sedimenti dalle parti più alte e a deporli in
quelle più basse e di conseguenza le parti erose tenderanno a risalire
poiché il loro peso è diminuito (come per la catena Himalaiana che si sta
alzando, ma non è chiaro se questo è dovuto all'isostasia o al fatto che la
placca Indiana sta costantemente spingendo verso quella Asiatica, mentre
quelle parti dove si ha accumulo dei sedimenti aumentano la loro massa e
tenderanno quindi a sprofondare.
Un esempio molto interessante è quello che coinvolge la penisola
Scandinava e la Groenlandia: queste zone sono state più volte coperte,
durante le ere glaciali, da vaste calotte di ghiacci con spessore che
raggiungevano i 2-3 Km che hanno apportato un peso aggiuntivo e quindi
hanno costretto "il prisma" Scandinavo e Groenlandese ad affondare
maggiormente nel mantello poiché il suo peso è aumentato (addirittura la
superficie topografica della parte centrale della Groenlandia è tanto depressa
da trovarsi a quote più basse del livello del mare; Ma cosa succede quando,
entrando in un era interglaciale, i ghiacci iniziano a sciogliersi ed a ritirarsi?
Naturalmente il "prisma" non sarà più in equilibrio e quindi tenderà a
ricercarlo sollevandosi.
È appunto quello che sta succedendo, in particolare per la Scandinavia,
infatti questa si sta alzando con una velocità variabile tra 2 e 9 millimetri
all'anno e questo innalzamento è documentato dalla presenza di spiagge
marine a varie quote. Si ritiene che per tornare al suo equilibrio isostatico
originario la Scandinavia dovrà innalzarsi per altri 200 metri.