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AERONAUTICA
Parte
III
METEOROLOGIA
A ERONAUTICA
Parte
III
24/07/12
enav.it
METEOROLOGIA AERONAUTICA
PARTE III
Nella parte III si parlerà di:
– Temporali:
• Cosa sono
• Come si formano
• Come si classificano
• Loro ciclo di vita
– Icing, o contaminazione da ghiaccio:
• Definizione e intensità delle formazioni di ghiaccio
• Cause della loro formazione
• Pericoli per il volo
– Riduzioni di visibilità
• Fenomeni che riducono la visibilità in volo e a terra
• Nebbia
– Tipi di nebbia
– Meccanismi di formazione
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TEMPORALE
DEFINIZIONE
Definizione: perturbazione locale caratterizzata da:
Nubi del tipo cumulonembo
Fenomeni elettrici (lampi e tuoni)
• Breve durata (1-3 ore)
• Forti raffiche di vento
• Violente correnti verticali
• Rovesci di pioggia (anche grandine)
All’interno del temporale si possono produrre tutti i fenomeni
meteorologici pericolosi per il volo:
Turbolenza
Wind shear
Condotta di volo -> Evitare
Formazione di ghiaccio
Riduzione di visibilità 3
TEMPORALE:
CUMULONEMBO
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TEMPORALE:
CUMULONEMBO
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TEMPORALI:
FORMAZIONE
Le condizioni favorevoli alla formazione dei temporali sono:
Presenza di aria umida in uno strato considerevole
Presenza di un meccanismo di sollevamento dell’aria:
Orografico: il sollevamento è favorito da rilievi montuosi
Frontale: l’aria si solleva perché altra aria la scalza
Convergenza: l’aria converge in un punto ed è costretta a
salire
Termico: l’aria a contatto con il suolo, più calda e quindi più
leggera, sale verso l’alto
Aria instabile:
La diminuzione della temperatura con la quota dell’atmosfera
è superiore a quella della particella d’aria che si solleva
(adiabatica):
Essa sarà sempre più calda dell’aria circostante e continuerà a
salire, formando una nube a forte sviluppo verticale.
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TEMPORALI:
TIPI
I temporali vengono divisi in temporali di massa d’aria e
temporali frontali, a seconda del meccanismo di formazione.
I temporali di massa d’aria:
Sono prevalentemente di tipo convettivo
Sono dovuti al riscaldamento del suolo da parte del sole
Si verificano più facilmente a fine pomeriggio sulla terra, di
notte sul mare
I temporali frontali:
Sono più frequenti nel fronte freddo che nel fronte caldo, per
le caratteristiche dei due fronti
Si possono formare anche davanti al fronte (temporali
prefrontali)
Sono ugualmente probabili in tutti i momenti della giornata.
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TEMPORALI:
INTENSITA’ IN BASE AI TIPI
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TEMPORALE:
CICLO VITALE
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TEMPORALE:
CICLO VITALE
Fase di formazione, o di cumulo:
– Prevalgono le correnti ascendenti
– Caratterizzata dalla formazione della cella temporalesca
Fase matura:
– Inizia la precipitazione
– E’ caratterizzata dalla presenza di lampi e tuoni
– La circolazione all’interno della nube è organizzata e
presenta correnti ascendenti e correnti discendenti (gust
front, microburst)
– E’ la fase più pericolosa per il volo
Fase di dissipazione:
– Caratterizzata da sole correnti discendenti
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TEMPORALE:
CICLO VITALE
Doc. 9817 11
ICING
CONTAMINAZIONE DA GHIACCIO
Definizione: formazione di un deposito di ghiaccio sulla
struttura dell’aeromobile o sul motore.
Questo può avvenire nei seguenti due modi:
Per congelamento di acqua sopraffusa
Attraverso il processo di deposizione, nel quale il vapore d’acqua è
trasformato in ghiaccio senza passare dallo stato liquido
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CONGELAMENTO
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CONGELAMENTO
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CONTENUTO D’ACQUA IN NUBE
Valori indicativi:
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CONTENUTO D’ACQUA IN NUBE
E PRECIPITAZIONE
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FATTORI AERODINAMICI
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ICING IN VOLO NELLE NUBI
Rimedi:
– Termometro per monitorare la temperatura del carburatore
– Dispositivo di riscaldamento del carburatore
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ICING A TERRA
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PRINCIPALI TIPI DI GHIACCIO
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RIDUZIONI DI VISIBILITA’
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NEBBIA DA IRRAGGIAMENTO
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NEBBIA DA IRRAGGIAMENTO
Meccanismo di formazione:
– Nelle ore più fredde, il suolo perde il calore accumulato
durante il giorno e raffredda gli strati d’aria immediatamente
sovrastanti
– Se la temperatura raggiunge la temperatura di rugiada
l’umidità presente nell’aria condensa e forma una nube al
suolo (la nebbia)
• Temperatura di rugiada: la temperatura a cui si ha l’inizio della
condensazione se l’aria è raffreddata a pressione costante senza
aggiunta o sottrazione di vapore
• Quando la temperatura e la temperatura di rugiada sono uguali
l’umidità relativa è pari al 100%
– L’aria deve essere stabile
– Si forma una inversione termica al suolo (la temperatura dei
primi strati dell’atmosfera sale anziché scendere)
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STABILITA’ DELL’ARIA
E INVERSIONE TERMICA
• Si ha inversione termica
quando la temperatura
di uno strato d’aria
aumenta con la quota
anziché diminuire
• L’inversione blocca i
moti verticali e quindi
impedisce la dissipazione
della nebbia
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NEBBIA DA AVVEZIONE
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NEBBIA DA EVAPORAZIONE
Nebbia frontale:
– E’ associata al passaggio di un fronte caldo
• Si forma principalmente per l’evaporazione delle precipitazioni
nell’aria fredda sottostante
• L’aggiunta di vapore provoca la saturazione dell’aria fredda
– Si può formare anche davanti al fronte (nebbia pre-frontale),
come formazione di una nube al suolo
– Può interessare zone molto estese per lungo tempo
Nebbia di vapore:
– Si forma quando l’aria fredda si sposta su una superficie di acqua
più calda
– Si ha evaporazione di una parte del vapore
– Il vapore condensa nell’aria fredda sovrastante
• Effetto di “mare fumante”
– La durata e la persistenza sono inferiori alle nebbia da avvezione
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