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I venti hanno nomi diversi a seconda della direzione dominante e talvolta anche in
relazione alla zona geografica considerata.
Il vento essendo un vettore si misura
descrivendone intensità e direzione.
La direzione si esprime come angolo rispetto al
nord, mentre la velocità si esprime in m/s.
Nella nautica le velocità del si esprimono
generalmente in nodi.
Il nodo è un’unità di misura delle velocità
corrispondente ad un miglio marino orario.
Pertanto:
1 nodo = 1 miglio m./h = 1,852 Km/h
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Associazione Velica Alto Sebino - Appunti del corso primo comando
Nelle giornate limpide il sole scalda più in fretta e maggiormente la terra che il mare,
quindi dalle 10 circa del mattino cominceranno a spirare i venti dal mare verso terra che
aumenteranno di intensità nelle ore più calde.
L’opposto succede dopo il tramonto del sole, quando l’acqua mantiene più a lungo il
calore rispetto alla terra e quindi la direzione del vento sarà opposta.
Queste brezze non sono mai intense e raramente superano la velocità di 8-10 m/s.
Di giorno la direzione di questi venti segue più o meno lo spostamento del sole
sull’orizzonte.
Scoperti i principi elementari che governano gli spostamenti di masse d’aria passiamo
ora in rassegna i principali venti che potrete trovare navigando sul lago d’Iseo.
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Associazione Velica Alto Sebino - Appunti del corso primo comando
Prima o poi navigando sul lago vi capiterà di imbattervi in condizioni meteo proibitive, il
tempo al lago può cambiare rapidamente ed in un batter d’occhio vi potrete trovare nel
settimo girone dell’Inferno:
Tramontana e Phon (A) di solito questi due venti
non arrivano improvvisamente quindi se deciderete di
uscire ad affrontarli, quanto meno non vi
sorprenderanno, entrambi provengono da Nord e si
incanalano nella Valle Camonica con grande
violenza.
Essendo la Valle orientata leggermente ad Est il
disassamento provoca in alcune zone dei violenti
rotori e venti di caduta da non sottovalutare.
Riducete la velatura in modo opportuno fino ad
armare se necessario una tormentina. Fate molta
attenzione all’uscita dal porto perché se la vostra
bolina non sarà efficace andrete irrimediabilmente a
scogli contro la punta dello stabilimento!!
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Associazione Velica Alto Sebino - Appunti del corso primo comando
Vento dalla Val Borlezza (C) anche questo vento si genera per il collassamento di un
temporale che però si trova in Valle Seriana o in Valle Borlezza (Cerete Basso, Piazze
di Sovere).
I suggerimenti sono uguali a quelli dati per il vento di Valle salvo il fatto di non riparare a
Castro in quanto proprio davanti a Castro ci sono dei venti di caduta mostruosi (se vi
capita di essere a terra durante questo evento andate alla chiesina di San Lorenzo
sopra Castro e osservate il fenomeno dall’alto)
Sarneghera (D) Questo vento mitico può arrivare una o più volte nell’arco di tre anni
ed è generato da un complesso sistema di temporali.
Solitamente non si genera in condizioni standard, in quanto le condizioni sono già
parecchio instabili con un ORA molto forte.
Il preavviso varia dai 30 secondi ai due minuti, dalla direzione di Sarnico si vede
avanzare una striscia di schiuma inconfondibile alta circa un metro. Questo è il fronte
del vento a 50 nodi che investirà la vostra barca. Preparatevi quindi a riceverlo:
indossate tutti il salvagente, disarmate tutte le vele e serratele a ferro, se avete la costa
sottovento armate un ancora galleggiante alla bitta di prua e calatela in acqua, se
invece avete acque libere sottovento cercate di limitare i danni assecondando la furia
degli elementi. Passata la prima botta che dura circa due minuti il vento si stabilizzerà
intorno ai 35-40 nodi per circa 15 minuti se avete la costa sottovento è questo il
momento di armare una tormentina e scappare dal naufragio partendo al lasco e
cercando quindi di stringere il vento per quanto vi è possibile.
Maroso (E) Quest’ultimo fenomeno temporalesco è il più raro infatti si verifica ogni 5/10
anni.
Per la sua direzione ed intensità è il più pericoloso in quanto provenendo dalla valle
sopra Pisogne investe in pieno il porto turistico creando notevole disagio anche alle
imbarcazioni all’ormeggio. Nel caso veniste coinvolti in questo fenomeno prediligete la
fuga verso Sud piuttosto che cercare un incauto rientro in porto.
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Associazione Velica Alto Sebino - Appunti del corso primo comando
-Almeno una volta ogni quattro uscite, provate la simulazione del recupero
dell’uomo a mare (o per meglio dire ….a lago), forse il giorno che vi
capiterà davvero, potrete evitare la tragedia.
Buon vento…