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SCALETTA - 2013
INTRODUZIONE
1
1 Omero, Odissea V, vv. 315-352 Track n°2 + KP-M1:70/1.1
Risarcimento
3
Mix “Hall” 04 + Track n.4 + KP-M2:72/1.8
Dante, Inferno XXVI, vv. 85-142: [“HALL” *a h.7/**ah.8/*** a h.9]
* Lo maggior corno de la fiamma antica d'i nostri sensi ch'è del rimanente
cominciò a crollarsi mormorando, non vogliate negar l'esperïenza,
pur come quella cui vento affatica; di retro al sol, del mondo sanza gente.
ma misi me per l'alto mare aperto Cinque volte racceso e tante casso
sol con un legno e con quella compagna lo lume era di sotto da la luna,
picciola da la qual non fui diserto. poi che 'ntrati eravam ne l'alto passo,
L'un lito e l'altro vidi infin la Spagna, quando n'apparve una montagna, bruna
fin nel Morrocco, e l'isola d'i Sardi, per la distanza, e parvemi alta tanto
e l'altre che quel mare intorno bagna. quanto veduta non avëa alcuna.
Io e ' compagni eravam vecchi e tardi Noi ci allegrammo, e tosto tornò in pianto;
quando venimmo a quella foce stretta ché de la nova terra un turbo nacque
dov' Ercule segnò li suoi riguardi e percosse del legno il primo canto.
acciò che l'uom più oltre non si metta; Tre volte il fé girar con tutte l'acque;
da la man destra mi lasciai Sibilia, a la quarta levar la poppa in suso
da l'altra già m'avea lasciata Setta. e la prora ire in giù, com' altrui piacque,
*** "O frati", dissi, "che per cento milia infin che 'l mar fu sovra noi richiuso».
perigli siete giunti a l'occidente,
a questa tanto picciola vigilia Track n.4< >
4
Mix “Chamber” 14 + Track n.5 + KP-M3:76/4.7
5
1 Simonide, Lamento di Danae (trad. S. Quasimodo) Track n.6
Quando nell'arca regale l'impeto del vento
e l'acqua agitata la trascinarono al largo,
Danae con sgomento, piangendo, distese amorosa
le mani su Perseo e disse: «O figlio,
qual pena soffro! Il tuo cuore non sa;
e profondamente tu dormi
così raccolto in questa notte senza luce di cielo,
nel buio del legno serrato da chiodi di rame.
E l'onda lunga dell'acqua che passa
sul tuo capo, non odi; né il rombo
dell'aria: nella rossa
vestina di lana, giaci; reclinato
al sonno del tuo bel viso.
Se tu sapessi ciò che è da temere,
il tuo piccolo orecchio sveglieresti alla mia voce.
Ma io prego: tu riposa, o figlio, e quiete
abbia il mare; ed il male senza fine,
riposi. Un mutamento
avvenga ad un tuo gesto, Zeus padre;
e qualunque parola temeraria
io urli, perdonami,
la ragione m'abbandona». Track n.6 stop
6
1 [ a secco]
Catullo, carme n°68 vv. 1-14 (trad. di Luca Canali)
7
1 Constantinos Kavafis: Itaca Track n.9
Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga
colma di avventure, colma di esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere d'incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo
né nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti.
Quando nei porti - finalmente, e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta, più profumi
inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dòtti.
Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
in viaggio: che cos'altro ti aspetti?
E se la trovi povera, Itaca non ti ha illuso.
Fatto ormai saggio, così esperto
avrai capito ciò che Itaca vuole significare. Track n.9 < >
8
2 Walter Benjamin È una barca con una tal merce
2° campanello (a 54”)
2Allegria di naufraghi
(da Allegria)
E
subito
riprende
Il
viaggio
Come
Dopo
il
naufragio
Un
superstite
Lupo
di
mare.
3° campanello (a 1’12”)
11
Petronio, Satyricon 115, 17: Track n.12
Se ci rifletti bene,
è naufragio dappertutto! Fade Out Track n.12
12
(1 1 ) 1 Giovanni Pascoli Track n.13 (in a landscape)
Il naufrago
(da Nuovi Poemetti)
13
III
14
(1 1 ) 2 Eduardo, ‘O mare
15