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ABSTRACT: The Miscellanea includes the following points: A) Last results of research con-
cerning the mercatores, published in the second volume of the review Archaeonautica;
B) The philological-epigraphical question of the value of the conjectured semis in the
inscription /3; C) Other results of the research from Monte Testaccio; D, E) Corrigenda to
CIL, XV, 2, 1; F) lnterpretation of the store inscription 0 in Dr. 20 amphorae; G) The stan-
dard of 216 pounds in the value y of the B'etic amphorae; HJ Index of mercatores olearii
actually known.
Tra l'interessante materiale epigrafico anforario riunito ne! lavoro di B. Liau B. Liau mi fornisce una fotografia e relativo apografo. Si tratta di un'altro titolo
e R. Marichal, occupano le prime pagine i diversi tituli delle olearie betiche (n' simile a CIL, 3646. Ebbene, anche in questo casa, davanti alla S finale troviamo
1-26), di cui le novità, per quel che riguarda la lista stessa di questi per- alzata generosamente la I. Come ne! suo gemello CIL, mentre il resta delle lettere
sonaggi, vanna da! n." 2 al 7. Sono, nell'ordine alfabetico dei nomina, due fram- stanno a metà strada tra il corsivo (Q, A) e -il capitale a pennello (C, L), la S ap-
menti di un T. Gesatius Frontinus (n' 2-3), uno di un L. Julius Luc[anus?, pare esattamente corne una S corsiva, collocata alquanto sotto la linea delle altre
-illianus?, etc.] (n." 4), uno di Q. Iuventius M[ ... ] (n." 5), uno di un non meglio lettere.
precisato Stercorius (titulus praticamente completo, dove non sembra nemmeno
possibile intendere l'abbreviazione di una società (Stercor[ior](um)) (n." 7). Il
n." 6 appartiene a un C. Licinius ... , che potrebbe identificarsi (ma non è sicuro)
con il C. Licinius Campinus di recente apparizione ne! Testaccio.
Le caratteristiche grafiche dei tituli, insieme alla presenza di altri personag- Cl L.3646
gi ben conosciuti ne! Testaccio, danno la certezza che tutti questi personaggi
sono da situare in un periodo di tempo simile a quello dei primi finora cono-
sciuti ne! Testaccio, vale a dire, tra la fine dell'impero di Adriano (a. 138 d. C.)
e i primi anni di Antonino Pio. Ma una delle caratteristiche più curiose di questo
lotto di iscrizioni è quella di non avere nelle recensiones (per lo più ben leggi-
bili, anche se frammentarie) nessuna datazione consolare.
Fos ,1 2
Trattandosi in buona parte di materiali variamente raccolti, corne gli autori
specificano nell'introduzione, si spiega bene che qualche p,;,zzo isolato si dimostri
variamente spostato da! termine cronologico del gruppo principale. Tale è il casa
del n." l, un frammento con l'iscrizione AA Ati ... , in cui è facile riconoscere il
titulus CIL, 3639-41, che Dresse! intende A(ulis duobus) Atiniis; una lettura che
sembrerebbe rinforzata nella sua eccezionalità da un'altra simile (CIL, 3646) dei
Mus. Lyon 3
Caecilii, ma che io ho creduto sempre (e credo tuttora) non accettabile, non solo
in quanta completamente eccezionale tra l'abbondatissimo materiale oggi cono-
sciuto e la ricca serie nominale dei mercatores di epoca claudio-flavia (una tren-
tina), ma, sopratutto, per ragioni epigrafiche esterne. A questo riguardo, il nuovo
FIG. 1. Iscrizioni /3 di epoca claudia, apparentemente al
frammento da Fos non appare decisivo, forse, ma è comunque sicuro che, men- dativo.
tre per i due primi apparenti segni di A non si usa la linea trasversale ( oppure
obliqua) di questa lettera, la terza (l'iniziale di Atini) è una regolarissima A a
traversa obliqua, data perfettamente rilevabile sia nella fotografia (p. 115), sia Ora, una A di tipo quasi-corsivo pu6 normalmente strarripare sopra e sotto
nell'apografo (p. 114). Le versioni grafiche fornite da! CIL per questi tituli pare la linea di scrittura. La stessa I potrebbe (anche se non lo vediamo in altri casi
che portino sempre A aperte, ma ne! supposto QQ. Caecilis (sua contemporaneo dove non sia Jettera finale) prolungarsi in basso. Ma che ragione c'è di prolun-
e sua simile) troviamo ancora una A a traversa obliqua. E' ben singolare che garla in alto, un modo di scrivere che, sia ne! corsivo, sia in capitali a pennello,
solo le lettere prenominali siano A aperte. E non è affatto assurdo che si tratti si trova solo quando la Jettera è chiaramente finale?
di un unico segno M, invece di doppio A. Rimango, dunque, dell'opinione che i tituli /3 in questione sono ancora di
Certo, questo rilievo non muta il fatto che in ambedue i casi il gentilizio fi- ]ettura incerta; che una lettura al dativo è improbabile; che, in fine, devono
nisca in S, dando chiaramente l'impressione di una locuzione al dativo. Ma anche essere diversamente interpretati. Eccezione per eccezione, si potrebbe pensare ad
qui appare un'altra bizzarria: davanti alla S finale, in CIL, 3646, troviamo una I una dicitura al nominativo in uno dei due casi (Q(uinti duo) Caecili(i) s(ocii?)).
alzata molto al disopra della riga di scrittura. Anche senza l'apografo, vediamo Quanta al primo dei due, si potrebbe anche pensare a M( arci) Atini(i) S( .. .), corne
che in 3639, Dresse! ha notato lo stesso fenomeno per uno dei tituli simili a di regola, al genitivo.
quello di Fos. Se tutti questi dati non bastassero a convincerci che tale è la prassi, La figura 1 mostra gli apografi relativi ai due titoli dei Caecilii (CIL, 3646 e
vi è ancora il testimonio di un colla d'anfora Dr. 8 da Lyon, di cui gentilmente Lyon) e il frammento di Fos dei supposti Atinii (duo).
-- ---..
Del resta dei tituli con qualche nuovo elemento di novità, contenuti ne! la- E' certo comunque che la Via Lata è da riferire con maggior probabilità alla
voro che ora commentiamo, non è mia intenzione occuparmi ora, essendo il lavoro reg. V II della divisione augustea che non alla strada stessa che gli clona il nome.
in questione esemplare ne! commento particolareggiato. Due soli rilievi marginali Quanta al nome del!' insu/a, 2 non puà dirsi che N ymphodotiana abbia più proba-
meritano il n. 15 (un titulus ô, corsivo, su anfora Dr. 20) e 33 (collo di Dr. 28,
0
bilità che Lymphodotiana. Se Lymphodotus non appare finora documentato a
con indirizzo del destinatario a Roma). Roma, è certo che nell'ambiente italico conosciamo Lymphus came nome di un
Per gentilezza di B. Liou, che me lo aveva fatto conoscere e autorizzato a
farne uso, io stesso ho dato notizia del primo in un lavoro di recente appari-
zione. 1 Dalla fotografia a suo tempo fornitami avevo tratto un apografo alquanto
più dettagliato di quello fornito da Archaeonautica 2, e che ripeto ora nella fig. 2.
Si tratta di un controllo di eccezionale interesse, in quanta dotato (2." linea) di
una datazione con i suffecti di Maggio-Giugno dell'anno 71 d. C.: Domitiano
Caes(are) et P(edio) Casco co(n)s(ulibus).
''i
\)
FIG. 3. Iscrizione di un'anfora Dr. 28, con menzione della
Regio VII (Via Lata) di Roma. E, 1: 1.
:_ï
artigiano del bronza che balla diversi strigiles. In fonda, le due forme Lympho-,
Nympho- sono equivalenti, corne dimostra l'usa di parole quali lymphatus, per
FrG. 2. Iscrizione ô (recensio) di un'anfora flavia, con da- ''furioso", "invaso dalle Ninfe".
tazione dell'anno 71 d.C.
to della lista dei mercatores. Precisazioni tanto più necessarie in quanto ne! cor- dovesse servire a spiegare quello "ispanico ", nu ovo e fi.no ad allo ra non docu-
so "del lavoro R. Marichal si dissocia del suo collaboratore in punti specifici che mentato.
riguardano il giudizio su alcuni punti delle mie affermazioni riguardanti l'epigra- Ma Io scrupolo metodico, ne! caso in questione, non era giusto. In primo luo-
fia di queste anfore. Mi limitera particolarmente a due punti specifici: la suppo- go, doveva apparire assurdo che tutti i pesi delle anfore vuote ( 0 ) e tutti i valori
sta lettura semis alla fine delle iscrizioni a e y, da una parte, e lo strumento ado- del netto contenuto ( y) fossero frazionari. E non vi è dubbio che tutte le anfore
perato per questo tipo di iscrizioni, dall'altra. portassero cifre con caudature sia ne! uno che nell'altro caso. (Sia ne! CIL, sia
Sulle cifre cosiddette "ispaniche", in particolare sulla corrispondenza della ci- nella mia serie, che conta più di 1.200 esemplari, le eccezioni sicure si contano
fra y con uno dei valori numerici espressi nella recensio, di cui abbondantemente con le dita di una sola mano).
si occupo Dresse!, io ho affermato (e, credo, dimostrato) 3 quanto segue:
Io credevo che questo mio ragionamento fosse talmente chiaro, e che la pro-
a) a e Y sono due cifre a pennello (largo ca. 1 cm) a testa piatta. /î è un'iscri- posta fosse talmente ragionevole, da essere accettata da tutti. Ma sbagliavo. In
zione corsiva scritta a calamus. Sia per l'una che per l'altra, non si nota diffe- questo lavoro di Archaeonautica 2 R. Marichal (p. 113, nota firmata n. 14) se ne 0
renza ne! tipo di atramentum o inchiostro. dissocia in toto con le seguenti parole:
b) In a e y il ductus della scrittura è caratteristico, e, in genere, il modo di
unire o separare gli elementi numerici è uniforme, chiaro, facilmente ricostruibile. E. Rodriguez Almeida, Novedades, p. 123, a soutenu que les prétendus
Questa uniformità permette di leggere anche delle cifre a conservazione estrema- s de Dresse! dans les chiffres espagnols y e les chiffres /î étaient des
simples "fions". C'est une méprise certaine: les s cursifs sont asurément
mente precaria. des s, les s "espagnols" sont une stylisation parfaitement reconnaisable
c) Le unità sono sempre perfettamente riconoscibili dalla figura di piccoli des s de la capitale, conforme à celle qui a présidé à la création des
chiffres espagnols et que E. Rodriguez a fort bien expliqué page 138 et s.,
romboidi oblicui verso il basso-destra. ln epoca antica, l'inizio e la fine di ogni sous cette seule réserve que les chiffres de y n'ont pas été écrits à la
unità puo presentarsi affilato, in forma di corti apici. L'ultima unità della serie "brosse" de poils, ni ceux de ô au "calame", mais les uns et les autres
(sempre finale di cifra) presenta una lunga cauda, che è la conseguenza naturale avec des joncs écrasés -qu'on apelle d'ailleurs couramment "pin-
del ductus oscillante (da! alto al basso) che la mano imprime al pennello, e della ceaux"-, comme ceux avec lesquels ont été écrits les textes araméens,
volontà dello scrivente di indicare che con essa la cifra "si chiude". hiératiques et démotiques, et même les plus anciens papyrus grecs jus-
qu'au IIr s. avant notre ére, etc.
d) Per eccesso di ortodossia ne! metodo interpretativo, Dresse!, che per la
prima volta scopri il valore numerico di questi segni, credette di poter vedere in Dopo un simile totale rifiuto, mi meraviglio che l'amico Marichal abbia de-
quest'ultima unità caudata una s, corne indicazione del valore s(emis). In questo finito molto eufemisticamente (garbo del quale è un piacere dargli atto) corne
modo, leggeva, per esempio, XXCVIS = 86 1/2, CCXVI = 215 1/2 dove, invece, una "méprisse certaine", e non corne qualcosa di peggio, tutto il mio ragionamen-
bisogna leggere 87, 216. to, che io credevo convincente. L'arnica mi perdonerà, dunque, se io, a mia volta,
e) All'origine di questo abbaglio di Dresse! si trova la sua stessa scoperta definisco il suo un rifiuto gratuito e senza prova. A lavorare diuturnamente con
del fatto che il valore y appare registrato in corsivo nella recensio o controllo /î. l'esemplare e abbondantissimo materiale del Testaccio per ben 11 anni si puo ca-
Questo controllo, scritto a calamus con un ductus ad andamento orizzontale, im- pire quanto poco "evidente" e "certo" sia quello che a Marichal appare tale.
pone alle lettere un diverso tipo di addattamento e di deformazione calligrafica. Dovro, dunque, dimostrare di nuovo quello che pensavo ormai da tempo
Le unità vanho rappresentate quasi sempre corne i, ma l'ultima, a differenza delle dimostrato.
aitre, proprio perché lo scrivente stà preparandosi a "chiudere" la scrittura, rivol-
Dresse! non era affatto sicuro che in y si potesse vedere la deformazione sti-
ge il piede a sinistra e si prolunga dalla parte alta con un lungo svolazzo oriz-
lizzata di una S. A tale conclusione arrivo dubbioso dopo il processo di compa-
zontale (o di poco obliquo verso l'alto), di modo che la sua apparenza è, a pri-
razione sopra spiegato. Tanto è vero che afferma: "Meno certa riesce l'identifi-
ma vista, di una s corsiva. Con un metodo interpretativo formalmente corretto,
cazione delle note ... che trovandosi alla fine, credo che siano il segno per indicare
Dresse! intese che, essendo il corsivo il tipo di lettura più frequente e chiaro,
la metà, e quindi = S". 4 Più tardi, ne! sintetico commento introduttivo del CIL
nelle nostre iscrizioni. Come puà sostenersi, dunque che le cifre finali caudate
di " e y, interamente uguali aile unità, tranne che nella cauda stessa, siano stiliz-
2 3 4
zazioni di S? E' ammissibile che esperti scriventi corne questi, da due segni or
ginalmenti diversissimi (I, S), tirino fuori due segni praticamente uguali, e ch
2 3 4
non abbiano dubbi sulla comprensibilità di tale risultato?
Se bisognasse trovare nella serie dei controlli una controprova ad una cos
di per se chiara, potremmo anche trovarla. E' vero che, in genere, le unità dell
cifra corsiva banna tutte la forma di i, con il piede rivolto a destra; ho già spi<
gato anche che solo l'ultima, proprio perché l'amanuense si prepara allo svolazz
di "chiusura", rivolta il piede all'indietro e prende la forma di s che gli è cara·
teristica. Tuttavia, è evidente che R. Marichal non ha avuto moite occasioni è
FIG. 4. Schema delle varianti caligrafiche delle controllare la sua sicurezza con il CIL XV in mana; se lo avesse fatto, avrebb
lettere V, C, 1, nelle cifre ci: e y delle notato che in moiti controlli corsivi, tutte o quasi tutte le unità finali ( e no1
Dr. 20.
solo l'ultima) rivoltano il piede a sinistra. Tale è il casa, per esempio, di CI,
3707, 3718, 3724, 3731, 3752, 3773, 3863, 3919, 3940, etc. Nella mia serie, non pc
chi altri casi fanno fede della stessa prassi. Certo, l'ultima unità è anche in quest
XV, non riprende affatto il discorso sulla certezza o mena del segno, limitandosi casi, più slanciata più appariscente, e lo svolazzo che si stacca dalla sua parte ait,
a ricordare le sue Ricerche e le conclusioni ivi esposte. accentua ancora il suo slancio, la sua ,,diversità". Ma cio stà, corne abbiamo spie
Il processo deformativo dei segni adoperati nelle cifre ispaniche viene sinte- gato, nella natura delle case, nell'esenza del ductus peculiare, nella norma dell,
ticamente esemplificato nella fig. 4, tratta da esempi CIL e della mia serie. I tre prassi calligrafica adottata e seguita dalla scrivente in migliaia di operazion
segni sono talmente chiari, e talmente naturali i loro successivi passaggi, che, se identiche.
davvero anche il segno S fosse stato adoperato sistematicamente da questi scri- Se poi rimanesse ancora qualche dubbio sui valore di "chiusura" che quest,
venti, esso avrebbe quasi sicuramente preso la forma definitiva che vediamo nel- lettere finali racchiudono, basterebbe comparare, per esempio, le belle lettere j
l'ipotetica ricostruzione della fig. 5, n. 4, unico sbocco naturale del ductus del
0
capitali di moiti nomi dei tituli fJ con le relative I finali, ridotte a un semplic,
pennello. Ora, è evidente ( questa volta si) che un simile segno non è riscontrabile fila più o mena retto, che sprofonda al disotto dell'iscrizione. Dunque, se anch,
114 EMILIO RODRfGUEZ ALMEIDA VARIA DE MONTE TESTACEO 115
le belle e posate lettere capitali dell'inscrizione /3 non sfuggono alla legge della corne quelli del Testaccio riprodotti nella fig. 7 bastano, se non bastasse la sem-
"chiusura" calligrafica, perché dovrebbero sfuggire quelle aitre corsive, nervose e plice considerazione che un giunco ( di papiro o di altro genere) largo ne] taglio
11
tirate via" a punta di penna? (obliqua) 1-2 cm, difficilmente puà scrivere su questo tipo di superficie. Lo stesso
In fine, la fig. 6 ci da l'apografo di una delle iscrizioni corsive pubblicate da si dica della canna. Tutte le prove da me fatte per anni con i materiali più diversi
B. Liou-R. Marichal nell'articolo in commento (p. 167, n.0 70, fig. 26). Mi sorpren- mi hanno convinto che il migliore, il più semplice, resistente e duraturo strumen-
de molto che si sia interpretato ne! testo g(ari) f(los) scombr(i), lettura assoluta- to (oltre che il più addatto, al difuori dei moderni "markers" di feltro, natural-
mente ineccepibile, ma che, stando aile constatazioni di R. Marichal, dovrebbe es- mente) è lo stesso pennello adoperato certamente nelle anfore del Testaccio.
Per quanto riguarda i controlli corsivi ô, posso benissimo convenire con l'ami-
co Marichal che le anfore da lui stesso pubblicate in Archaeonautica 1 {Port-Ven-
dres II, di epoca claudia) abbiano controlli (alcuni al meno) scritti con strumenti
diversi del calamus adoperato in quelle di epoca antoniniana (le uniche di cui io
ho parlato). Anche per i controlli corsivi del sec. II ho fatto moite prove tendenti
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sere stata da lui stesso letta: g(ari) f(los) scomb(ri) s( ). Si dirà: "Ma, in questo
caso, è evidente che si tratta di una r di forma capricciosa, una r di chiusura".
Bene, e non è evidente che le cifre di tutte le anfore devano finire in una unità?
E in una unità altrettanto capriccios a e calligrafica corne la r di scombr(i)?
* * *
Per quel che riguarda lo strumento scrivente, sarebbe lungo addurre tutte le
prove relative all'uso del pennello o del calamus nelle nostre anfore. Ma ho l'im-
pressione che il dissenso de R. Marichal ("le chiffres y n'ont pas été écrits a la
brosse de poils, ni ceux de ô au calame, mais les uns et les autres avec des joncs
FIG. 7. Iscrizioni y (1), 6 (2) e ex (3) dal Testaccio, con evi-
écrasés") sia andato più in là delle sue stesse intenzioni. Perle cifre y, frammenti denti segni del pennello scrivente.
116 EMILIO R0DRÎGUEZ ALMEIDA VARIA DE MONTE TESTACE0 117
alla definizione della strumento, che Dresse! già considerava calamus 5 (sia esso di
canna, sia di penna d'ave, sia metallico). I risultati, riassunti, sono questi:
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canna: scarsa durata del fila, scarsa aderenza, scarsa elasticità, macchie
frequenti. Segno grafico eccellente, ma non continuo.
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.,, .,1 C' Cl n n (' n (\ [\ r,',
legno di pino: fragilità estrema, scarsa fluidità dell'inchiostro, segno /1 .. 1 ;h ~'- -1 'I · 1\.r, H \l'.(i,,
grafico molto irregolare. (Altri legni, risultati ancora inferiori.)
penna d'ave: grande elasticità e duttilità, discreta durata (circa il doppio
della canna), eccellente tratto grafico, il più complesso e variabile
a volontà dello scrivente. Perfetta aderenza alla superficie.
penna metallica in rame (moderna): capace di riprodurre tutti gli ef-
fetti più riusciti degli altri materiali; durata, elasticità, aderenza:
ottime. Qualche difficoltà di scorrimento. Stessi risultati con pen-
nino d'acciaio temperato; macchie frequenti, segno grafico sottile,
estremamente elegante per scrittura minuta, meno addatto per linee
a lettere alte.
al{3~ ü. . . D·•·. c:i ~ i\-
Queste prove possono essere ripetute da chiunque; questi materiali sono alla
portata di chi vorrà ripetere l'esperimento e, naturalmente, gradirei sapere, anche
da! arnica R. Marichal, se qualcuno ne otterrà di diversi.
no cos) e con la curiosa novità di far figurare Cassius Apolaustus nella seconda
linea (in veste di produttore o proprietario dell'olio).
Sostanzialmente la nuova associazione ora apparsa si mantiene entra la stes-
sa cerchia di interessi commerciali delle precedenti, con la sola sostituzione di
T. Ocratius Modestus al posta di L. Ocratius Saturninus.
La certezza della nuova lettura appare suffragata da un frammento alquan-
to più scarso della mia serie (Testaccio, AB-8/1691), fig. 8, 2, che non mi ero azzar-
dato a pubblicare in precedenza proprio in virtù della scarsità degli elementi si-
curi e di qualche dubbio di lettura. In esso appare confermato il praenomen
T(itus) di Ocratius Modestus. Che non si tratti, poi, dell'associazione dei soli
Modestus e Cassius Apolaustus di CIL, 3972, ma di esso con i Cassii, va confer-
mato dalla mancanza di lettera prenominale nella seconda linea.
Rimane da osservare che il ciglio del pianoro che vediamo in H-5,6 ha dato
con abbondanza datazioni dell'anno 160 (Bradua et Varo cos) e solo di questa
data, 6 il chè fa pensare che la nuova associazione passa essere di qualche anno
posteriore aile due precedentemente conosciute.
2) Dopo il caso certo e assicurato (su anfora del I sec.) del gentilizio Cras-
sius del CIL, 3654, recentemente ho pubblicato un frammento antoniniano di una \
associazione dei Crassii. 7 Ora è il turno di un nuovo personaggio della stessa 1
Per il cognomen, alla vista della E iniziale e degli apici di una seconda lettera,
si potrebbe pensare all'inizio EV ... non meno che a EN ... - Il pezzo proviene FIG. 9. Nuovi mercatores da! Testaccio K-6/s.n. y K-6/s.n.
dalle coordinate K-6.
3) Un caso particolare di titulus /3 è quello che offre la fig. 9, 2, un fram-
mento proveniente dalle stesse coordinate K-6, dove le datazioni appaiono co- prio nome le anfore giacenti in magazzino, è cosa ancora incerta. Certo è, invece,
stanti tra gli anni 143-147 d. C. Per ragioni che ignoriamo, all'originale titulus /3 che il nuovo nome si sovrappone al vecchio, il quale, a sua volta, dà la sensazio-
(riconoscibile in seconda linea, grazie alla grafia), forse M. Licinius Campinus, ' ne di essere stato eraso previamente. Cià porterebbe a affermare che si tratti di
si è sostituito un'altro dalla grafia diversa, apparentemente urbana. Se si tratti di un mercator vero e proprio, subentrato (per ragioni che ignoriamo) al primo
un mercator vero e proprio da incorporare alla lista già compilata, o se, invece, dopo la consegna in nave dell'espedizione. Eccone il testa doppio:
si tratti di uno dei tanti diffusores della città, che abbia fatto segnare col pro-
/3': L J;.~J;:LI? DOMITI
6 Nel giacimento si trovano, poco al disotto del terreno, rnateriali antoniniani, che han- /3: C? LIÇINI CAfylfINI?
no data datazioni solo di tale anno. La copertura (al livello del pianovo centrale) è una
coltre di pochi centimetri di materiali del III sec. abbondante. Cfr. E. Rodriguez Almeida,
0
Per il primo dei due, il gentilizio appare difficile a leggersi, dato che le parti
"Bolli anforari del Monte Testaccio", in Bull. Cam. di Archeologia, 84 (1974-75), 1977, p. 215, basse delle prime lettere si fondono con i resti ancora notevoli della lettera pre-
a proposito dell'organizzazione dei depositi nel Monte.
nominale del titulus originale. Sembra comunque che debba leggersi un Laelius,
7 "Mercatores ... ", cit., n. 42.
0
Nel titulus originale, molto sbiadito, la prenorninale (probabilrnente C, non Presento brevernente questo frammento al quale ho fatto cenno in un mio
T), la quantità di lettere del gentilizio e del cognomen sernbrano dirnostrare che precedente lavoro a dirnostrazione di un nuovo gentilizio e a correzione di una
si tratta del mercator C. Licinius Campinus, conosciuto nel Testaccio da altri precedente lettura in cui pareva probabile la lettura Drusius. Non vi è dubbio ora:
esernpi da me raccolti precedenternente. 9 Crusius (fig. 10, 1).
Il pezzo, da C-7, è di epoca antoniniana. Porta il numero di catalogo 2.234.
4) a; XC ... 5) Recentemente è apparso aile coordinate K-6 (contesta degli anni 143-147
/3: C.CRVSI DIQ ... d. C.) un grande frarnrnento molto sbiadito con i seguenti elernenti:
a: ... III
/3: II IVLIORVM
... ET ... ANI
Nella seconda riga potrebbe ipotizzarsi (si veda la fig. 10, 2) la lettura Mon-
tani o Rosciani, non certo Romani. Il primo dei due soci non appare affatto leg-
gibile, ma, data la forma delle ultime lettere, potrebbe pensarsi ad un nome con
finale .. .ensis. E' certo, cornunque, che si tratta di associazione nuova a rneno
C-7/2 234 che si tratti di una di quelle dei Iulii che conosciarno in forma molto ;bbreviata
e dalla difficile interpretazione. 10
6) Fuori dall'arnbiente del Testaccio, esattamente dagli ultirni scavi dei Ca-
stra Peregrina che ha portato a termine sotto S. Stefano Rotondo la Prof. E. Lis-
r
si-Caronna (alla cui gentilezza devo la conoscenza del pezzo, e che ringrazio viva-
rnente per la liberalità), è stato raccolto un frarnrnento di olearia betica di epoca
alquanto tarda (postseveriana?), corne si deduce facilrnente dalla particolare gra-
29Cm fia. Nel piccolo spazio di 12 cm sono cornprese le tre linee di scrittura dei tituli
a, /3 e y (fig. 10, 3):
1 K-6/2.305
a;
/3:
y:
XXC
'fERENTIAE P ...
XLLL. ..
l
1
Sull'identità della grafia, la comparazione tra i due apografi credo cancelli ogni dubbio,
e, sebbene il nome del fumante non sia del tutto cbiaro, le probabilità sono a favore
della lettura Lucrionis di Dresse!.
36r5c, 36r5d.-Lettura Dr.: cer, cur, rispettivamente. Credo che in entrambi la lettura debba
intendersi cer, probabile sigla di Cel( e )r. Altri esempi della stessa sigla, dovuti alla stessa
mano e di epoca certamente an!oniniana, sono stati da me raccolti nel Testaccio
2 (fig. II, I-2 e 7-8).
3615k.-Lettura Dr.: ... mpici. Ho raccolto nel Testaccio un altro esempio simile, anch'esso in-
completo, con la lettura .. .impici, forse per Olimpici, Olympici (fig. II, 4-6). Contesta
antoniano.
3615m, 3615n.-Lettura Dr.: qui ... , .. .quia ... , rispettivamente. Probabilmente in entrambi i casi
4 deve vedersi l'inizio del nome al genitivo Quinti, un lavorante di figlina che, sempre
con la stessa grafia, appare in altri quattro esempi da me raccolti sui Testaccio negli
ultirni anni (fig. 12). Si tratta comunque (e i contesti lo fanno vedere chiaramente) di
un personaggio del III sec.
6 3669.-Lettura Dr.: M. TER ... RICI (vel TER ... RI C- L.) ATIME(ti). Molto più semplicemen-
te potrebbe trattarsi del nome M.TER(enti?) [A]RJ,UCINI M. F., con la filiazione po-
sposta.
5 3689.-Cifra y.-Lettura Dr., dubbia: CLXXV. Tenendo presente la media della capacità delle
Nijmegen
anfore di epoca claudia (l'anfora porta una datazione aggiunta posteriormente, in rossa,
forse dell'anno 91 d.C.) e alla vista dei segni conservati, pensa piuttosto che il valore
in libbre sia indicato CLXLV (195), una composizione bizzarra ma non più di tante
altre di questi stessi tituli. 17
3698.-Titulus ,B.-Lettura Dr.: ANTONIOR(um) AVREL(iani) ET IDAEI. Ho spiegato in
altro luogo 18 che si tratta di un'errata interpretazione della associazione (parzialmente
conservata in altri frammenti CIL, 4078-4080) ANTONIOR(um) MEL(issi) ET PEREG-
(rini).
3797.-Titulus ô.- Lettura Dr., 3" linea: stagsiese artel'n(J ... Da leggere, senza dubbio, stag-
nese (vedere in fig. 13, 1 un altro esempio raccolto nel Testaccio recentemente) e, pro-
babiltnente, artemu(s).
~
7
16 Cfr. supra, p. 106.
17 Clr. CIL, 3753, 3830 e tanti altri.
FIG. 11. Graffiti su Dr. 20, dal CIL, XV e di nuovo ritrovamento 1: 3615c; 2: 18 "Mercatores ... ", cit., n." 27.
3615d; 3: 3595; 4: 3651K; 5: Nijmegen; 6: C-6,7, 1074; 7: C-7,8, 1265; 8: C-7,
2019; 9: 3614
VARIA DE MONTE TESTACEO 127
126 EMILIO RODRIGUEZ ALMEIDA
3912-3913.-Tituli /3.-Ho già spiegato per quale ragione non vi è dubbio che il gentilizio, per
quanto strano possa sembrare, è certamente LVNIVS, non IVNIVS, che Dressel ha pre-
ferito. Dunque: L.LVNI VEGETI. C!r. Mercatores ... , n." 61-62.
CiL3615~ 3972.-Titulus /3.-Lettura Dr.: ... OCRAT! MODESTI ET/ ... CASSI A[P]OLAVSTI. Un
--------- nuovo esemplare da me pubblicato 20 sembrava dimostrare che il praenomen del primo
dei due personaggi era L(ucius), mentre il seconda era T(itus) (fig. 8). Sembrava ancora
più probabile in quanta una associazione (3973: L.Ocrati Saturnini et Cassior(um)
Apol(austi) et Art( ) ) ci presentava Apolaustus in compagnia di un L. Ocratius.
Ma due nuovi pezzi recentemente trovati mostrano senza dubbio che Ocratius Modes-
tus aveva anche lui praenomen T( itus ). Visto il "piede" della lettera prenominale di
uno dei nuovi esemplari e considerando che i due soci sono sempre Apolaustus e Art-
(emisius?, -emidorus?), viene il dubbio se la associazione CIL 3973 non sia la stessa, cioè,
se il Saturninus ivi presente non sia frutto di una lettura errata su un pezzo di pesima
conservazione, corne sono in genere quelli del Testaccio. Vedasi quanto detto a p. u6.
4056.-Titulus /3.-Alla lettura molto incerta proposta da Dresse! su una trascrizione troppo
scarsa e diffettosa ho gia confrontato in altro luogo 21 altri esemplari che chiariscono che
si tratta dell'unico vero polionimo presente in questo tipo di iscrizioni: L.OCANI PA-
TROINI/CAECILIANI EVPLI.
4081-4082.-Titulus /3.-Letture Dr.: ... O]NESIMI ET DIAD(umeni) F(ratrum)?, ... IOR-
,_, (rum) ONESIM(i) ET DIAD(umeni) F(ratrum)? Datazione del 149 in una delle due.
1135
4rr8.-Recensio o titulus 8.-Lettura Dr. (3." linea): Modesto ii etc. In nota aggiunge: prioris
consulis nomen correctum est ex alio quodam nomine. Infatti (vedi fig. 13, 3), vi era
stato scritto inizialmente il nome Maxima. La ragione puô essere la seguente: essendo
la datazione definitiva dell'anno 228 d.C., è evidente che un errore di memoria della
scrivente puô essere spiegato solo perchè, trattandosi di una delle prime operazioni di
H-1.2 espedizione della campagna annuale, l'automatismo invita a trascrivere il consolato usato
''° nella campagna precedente (fig. r 3, 2 A, B). Infatti, nell'anno 227 i consoli sono M.Num-
mius Senecio Albinus e M.Laelius Maximus Aemilianus, e quest'ultimo (chi sà perché
qui doveva figurare per primo nella bina consolare?) è il personaggio che ha provocato
errore e correzione. Si veda più avanti una correzione simile nella datazione consolare,
ma questa volta provocata da una delle abbreviazioni usuali nei controlli (43n).
4160.-Recensio 8.-Lettura Dr., 3.a linea: castillense. E' chiara, invece in 5.a posizione una
e: castellense.
FIG. 12. Graffiti su Dr. 20, dal CIL, XV e di nuovo ritrovamento. 42ro.-Recensio 8.-Lettura Dr., 3." linea: pupilloruaddaspret?? Forse bisogna leggere pupillo-
rum d(omini) n(ostri) caes? (fig. 13, 3).
-4246.-Recensio 8.-Lettura Dr., 2.a linea: leucam(us). Più probabile è leucami, completo, al
3853, 3854.-Tituli /3.-Letture Dr.: ... RI FABI B ... (BENIGNI?), MARC! FACICI ... Si genitivo (fig. 13, 6).
tratta, con probabilità, di due esemplari della stesso mercator del sec. III da me trovato
ne! Testaccio (con cronologia di metà del secolo): MARC! FABI LENTIS. 19
20 "Novedades .. " cit., n.° 27; "Mercatores .. ", n. 72.
0
4311.-Recensio 8.-Lettura Dr., linea 3.": Commodo et ... , etc. In nota, aggiunge: litterae mm
correctae sunt ex duabus aliis litteris. Infatti (vedi fig. 13, 7), isolando i tratti eccedenti
si ottiene la abbreviazione ace(epit) precedente il nome del acceptor in moiti di questi
controlli. Vedasi il n.0 seguente.
'\~of/;/,
;/ (i ~?FJ~:::f 4330.-Recensio 3.-Lettura Dr., 1." linea: accep(it) Pissolmaeus. ln nota aggiunge: Ptholmaeus
=Ptolemaeus dubitanter proposuit Mommsen. In realtà, appare più chiaro di quanto non
!L. ' , . sembri a prima vista accep(it) ptholomaeus, con h senza asta alta e gruppo ma contig-
natae. Al massimo, puo sussistere il dubbio che lo scriptor abbia sbagliato (ptholomeus)
ma non sembra probabile, visto lo sviluppo che avrebbe l'asta destra di m in contrasta
con le aitre (fig. 13, 5).
4366.-Recensio 3.-E' probabile che il controllo originale cominciasse in prima linea solo alla
destra: lxx ccxv[i], e que l'attuale inizio -jt hispa(li) sia stato aggiunto per due ragioni
(forse da un'altra mano): completare il testa e, sopratutto, correggere in xx il valore lxx
previamente scritto. Di controlli la cui prima riga cominci al centro o solo a destra ve
ne sono moiti; cfr. 3869, 4016, 3752, etc.
A~~J«.ff?~P 4402.-Recensio 3.-Altro caso di interpolazione. La prima riga, originalmente formata dalla
sigla -Jt=:- a sinistra e dalla cifra cci a destra, ha ricevuto al centro, in un seconde mo-
B 4~ }~
,___=._.:_.:___ _ ___, 2
mento, il completamento GORD in maiuscolette, indicativo della città di competenza
dell' operazione.
4414.-Recensio S.-Lettura Dr., 2.a linea: arri atilia... A me sembra chiaro il neutro arria-
num, indicativo del nome dell'olio.
E' da notare che nell'introduzione al CIL, XV, I, 2 (p. 560, § 1) Dresse! de-
cide di dare l'indicazione E a un numero (non sempre presente nelle anfore) che
appare accanto alla recensio o controllo, infra ansam dextram, tanto in cifre nor-
5 mali corne in quelle che chiama "ispaniche". Di queste cifre ho avuto anch'io oc-
casione di parlare in qualche lavoro precedente.
Orbene, mentre in genere agni titulus pictus che riporti tali numeri va se-
gnalato da Dresse! dopa la recensio 8, è curioso osservare che in non pochi con-
trolli ha scritto la nota: E desideratur, mentre la cifra appare evidente sopra, al
lato o in mezzo al controllo stesso. Tale è il casa di CIL, 4243 (la cui prima riga
è costituita da una grande cifra VIIII; è accompagnata dalla nota superest tan-
tum 8); 4284 (cifra II scritta direttamente sui controllo); 4340 (superest tantum
ô; ma alla sinistra figura un grande numero XXX, scritto, secondo Dresse!, prima
6 del controllo stesso); 4342 (E desideratur; invece, a sinistra del controllo, appare
una grande cifra VIII); e cos\ in 4367, 4374 e in altri ancora.
Non saprei spiegare queste irregolarità di comportamento. Per un momento
FIG. 13. Corrigenda aile recensiones del CIL XV. 1: E-8 potrebbe pensarsi che Dresse! consideri queste cifre corne componenti il titulus E
2058; 2: 4118; 3: 4210; 4: 3797; 5: 4330; 6: 4246; solamente ne] casa in cui esse figurino al disotto della recensio, non sopra o ai
7: 4311. lati. Ma, a vista di 4336, un frammento in cui non esistono spazi sotto, né a si-
130 EMILIO RODRÎGUEZ ALMEIDA VARIA DE MONTE TESTACEO 131
nistra nè a destra, ma solo nella parte alta, e dove, invece, appare la lettura pretativa. A vista delle nuove iscrizioni, tentavo allora un'interpretazione che ri-
(solo in trascrizione, purtroppo) di E con valore XV, questa ipotesi cade. tengo tuttora valida, e cioè, che si tratti di note scritte in magazzino nella zona
E' chiaro che tali numeri, di formato notevole, da! valore molto vario ( da I portuale, e che stiano a segnalare la mancanza giustificata di un quantitativo di
a XV i più frequenti) scritti da altra mano, ma collocati sopra, sotto, a sinistra, olio nell'anfora in questione {fig. 14, 1-2).
a destra o direttamente sulla recensio o controllo, sono sempre da considerare Tra gli esempi Dresse! citavo allora tre: CIL, 4494, 4495, 4496 (due di essi
corne il titulus E di Dresse!. in fig. 15). Allo stesso genere di epigrafi bisogna attribuire sicuramente aitre
iscrizioni CIL, corne 4493, 4487 e le iscrizioni in rosso 4497, 4502, 4504, 4505, 4506.
J_Q)~N} CIL,4496
1/V(Jl'[LV QL~-
1lJA1) ~~iJlJCZ
.,
-
FIG. 14. lscrizioni anomale da magazzino dalle Dr. 20 recentemente ritrovate.
--- JHlXlV
22 "Novedades ... ", cit., n. 0 s 4647. FIG. 15. lscrizioni anomale da magazzino, dal CIL, XV.
132 EMILIO RODRfGUEZ ALMEIDA VARIA DE MONTE TESTACEO 133
ria) L.
Come si vede, è questo un genere di iscrizioni che sembra ormai formar parte
del corredo di queste anfore, sebbene in modo saltuario, a scopo ben preciso e
con origine locale e funzionale interamente diverso del resto del corredo che po-
8-8 tremmo chiamare "di partenza". Bisogna dunque in futuro tenerne conto e cerca-
643
re di arrivare ad una precisa interpretazione del testo e delle implicazioni di
esso. Le note che seguono prendono spunto, in parte, da! contenuto di queste
scrizioni.
In fine, nella mia serie figurano al meno altri due frammenti di simili iscri-
zioni, ambedue dalla cronologia antoniniana, provenienti da C-7 e da K-6 rispetti-
vamente. La prima (fig. 16, 2) aveva in prima riga una datazione consolare di cui
si conserva il finale ... 0 COS, il che fa pensare che la G finale di seconda linea
risponda alla indicazione calendariale: [KAL?, NON?, ID? AV]G; la terza linea
sembra contenere un gentilizio; la quarta, una cifra exarata ([VIG]INTI S[EX?,
1 -EPTEM?]).
La seconda di queste ultime iscrizioni è molto scarsa. In seconda riga si vede,
forse, l'inizio dell'abbreviazione D(atum, -atae) E(mptori, -mptoris) [N(omine)].
C-7 I ~ K-6 Cfr. fig. 16, 3.
1690 !·
a. \ _\2326
,,. ,.~ ,,
G) IL VALORE Y DI 216 LIBBRE (STANDARD) DELLE ANFORE BETICHE
Queste iscrizioni da magazzino danno luogo ad una riflessione sui reali valori
in cui il contenuto veniva stimato. In sostanza, esse recavano la sigla DEN, DEN,
seguita da un nome di persona (alcune volte anche da una data), da un'espressio-
ne numerica exarata (quadraginta novem, p.e.) e dalla corrispondente cifra latina
indicante heminae o mezzi sextarii (S(extariorum) H(eminae) XXXXVIIII). Appa-
\·~ re singolare che, mentre ci consta che la cifra y (scritta alla partenza dalla Beti-
\·'
: ;_,;. :::_,-;; /' !/
ca) indicava valori di peso, queste note di magazzino indichino valori di capacità,
corne se nell'Urbe fosse in uso un diverso modo di stimare il contenuto.
f{. ,-,. , ,.
Ora, è chiaro che tale diverso sistema di stima non poteva adoperarsi senza
(r)
'.\
una ragione per un materiale strettamente controllato dall'Annona sin dalla par-
tenza e lino alla conservazione di scorte sicure e al consuma progressivo di esse,
Ho già fatto notare 23 che la cifra 216 constituisce lo "standard" pressoché
immutabile in y a partire da! periodo antoniniano, almeno. Cià non significa che
tutte le anfore avessero la stessa esatta cifra; ma questa rimane di grau lunga
la più frequente.
2 3
FIG. 16. Aitre iscrizione anomale da magazzino delle Dr. 20, di recente
ritrovamento. 23 "Mercatores ... ", cit., passim.
134 EMILIO RODRÎGUEZ ALMEIDA VARIA DE MONTE TESTACEO 135
3694a
3696
a. 150 ca.
a. 150 ca.
••
VALORI y IN LIBBRE
INCERTI
3699b
3700
a. 150 ca.
a. 150 ca.
••
T=
•
OLTRE
CIL, XV DATA 170-190 191-200 201-210 211-213 214 215 216 210-ZZO 220-230 230 3702 a. 149
3731 a. 149
• 3778 a. 154 ca. .?
3732 a. 149
•• 3779 a. 154 ca.
•
3734b
3734c
a. 149 ca.
a. 149 ca.
•
3780e
3780f
a. 154 ca.
a. 154 ca. ••
3734d a. 149 ca.
• • • 3781 a. 154 ca .
•
•
3735 a. 149 3782 a. 154 ca.
3736 a. 149
••
3785
3792a
a. 149 ca.
incerta •
3742
3744b
incerta
a. 149 ca.
3797 a. 149 ••
3744d
3745
a. 149 ca.
a. 149 ca.
• • 3799a
3801
a. 149 ca.
incerta • ••
3747
3748
a. 149 ca.
a. 149 ca.
•• 3804
3806
a. 149 ca.
a. 149
•
3752
3753b
a. 154
a. 154 ca. • ••
3807
3808b
a. 154
a. 154 ca. • •
3756
3757
a. 153
a. 153
•
3809e
3809h
a. 154 ca.
a. 154 ca. ••
3758
3761a
a. 154
a. 154
• 4D?
3809k
38091
a. 154 ca.
a. 154 ca. ••
376lf
3762
a. 154
a. 145
• •
3810
3814
a. 149 ca.
a. 153
•• •
3763
3764a
a. 147
a. 147 ca.
•• 3815
3818a
a. 154
a. 154 ca.
•
3765 a. 149
•
3818b a. 154 ca.
• •
••
3822b incerta
3766 a. 149
3767 a. 149
3825 a. 154
•
3763d a. 149
•
3826 a. 161
• •
••
3827 25 a. 149 ca.
a. 154
•
3769
3828c a. 149 ca .
3770 a. 154
3773
3774
a. 154
a. 154
••
3829 a. 149
•
•
25
a. 154 ca. Lettura Dressel: 182. Credo più possibile, per "pentirnento" e successiva correzione da
3777 CXXVII a CXCXVII), 207.
138 EMILIO RODRÎGUEZ ALMEIDA VARIA DE MONTE TESTACEO
139
3834 a. 153
• 3888k a. 154 ca. 9?
3836b a. 149 ca.
•• 38881 a. 154 ca.
•
3836f
3838
a. 149 ca.
incerta .? 3889
3890
a. 154 ca.
a. 161
•• •
3844 a. 80 ca?
• •
3891 a. 161 ca.
3853 incerta
•
3894 a. 154
•
3856
3858
a. 149
a. 149
•
3897
3899
incerta
etâ di Commodo? • •
3860
3861a
a. 149
a. 149 ca.
• • 3900
3905d
a. 149 ca .
a. 161 ca . ••
3861c
3862
a. 149 ca.
a. 149 ca.
• • 3905e
3906
a. 161 ca.
incerta ••
3863
3864
a. 146
a. 149
•• 3907
3911
incerta
a. 146 • .?
3865 a. 149
• 3912 a. 149
•
3866
3867
a. 154
a. 154 • • •
3913
3916
a. 149 ca.
a. 149 ca.
• •
3868
3869
a. 154
a. 161
•
3917
3919
a. 149 ca.
a. 149
•• •
3872 a. 149-161 • ? 3921 a. 149
3873h a. 149-161
•• 3927 a. 150
•
3873m
38730
a. 149-161
a. 149-161
•
3932
3934
incerta
a. 149 • •
3873p a. 149-161
• 3935 a. 149
•
3880
3883
incerta, sec. III?
a. 149 ca.
•
• ? 3938b
3938f
a. 149 ca .
a. 149 ca. • •
3884
3885
a. 154
a. 154 ca.
• • 3939
3940
a. 149
a. 149 ••
3888c a. 154 ca.
• 3942 a. 149 ca.
•
3888f
3888h
a. 154 ca.
a. 154 ca.
0?
••
3943
3945
a. 161
a. 161 ••
3888i a. 154 ca. 3946 a. 161
•
!i
140 EMILIO RODRÎGUEZ ALMEIDA VARIA DE MONTE TESTACEO 141
3947 a. 161
• •
3991 incerta
•
3949
3950
a. 153
a. 153
•
3992
3999
incerta
a. 149 ca. O?
•
3951 a. 153
• 4002 a. 149
•
3952
3954
a. 153
a. 154 • •
4004
4007
a. 149
a. 154
• •
3956
3957
a. 154
a. 154
• •
4008
4009b
a. 154
a. 154 • .?
3958 a. 149 ca.
• ••
4010 a. 154 ca.
•
3959b
3959d
a. 149 ca.
a. 149 ca.
4011a
4011d
a. 154 ca.
a. 154 ca.
•• •
3959e
3959f
a. 149 ca.
a. 149 ca. • •
4011e
4013a
a. 154 ca.
a. 154 ca.
••
3960
3962
a. 149 ca.
incerta .?• 4013b
4013e
a. 154 ca.
a. 154 ca.
•
3963
3964
a. 149 ca.
incerta
• •
4016
4018
a. 145
a. 149 ca .
9
9
3966
3967c
a. 149 ca.
a. 149 ca.
• •
4020d
4020e
a. 149 ca.
a. 149 ca. • 9
3970
3973
a. 149 ca.
a. 154
• ••
4020f
4020h
a. 149 ca.
a. 149 ca . 9
•
3974 a. 149 ca. 4020k a. 149 ca . 0?
3975a a. 149 ca.
•• 40201 a. 149 ca. 9?
3976
3977
a. 149
a. 149
•
4021
4022
incerta
a. 170 ca.? • •
3978 a. 149
• 4025 a. 154
•
3980
3981
a. 149 ca.
a. 149
0?
•
4029
4030
sec. III?
a. 149 9? •
3983a incerta
• • 4031 a. 153 9
3986
3987
a. 149 ca.
a. 147
•
4032
4034a
a. 153 ca.
a. 149 ca.
• •
3990 a. 149 ca. 9? 4034c a. 149 ca.
•
J
142 EMILIO RODRfGUEZ ALMEIDA VARIA DE MONTE TESTACEO 143
• • 4085 S. III?
•
4035f a. 149 ca.
• 4091 incerta
•
4037
4038
a. 149 ca.
a. 149 ca.
•
4099
4100
a. 216
a. 217 ••
4039d a. 149 ca.
•• 4102 a. 217
•
4040
4041
a. 154
a. 154
•
4103 26
4105
a. 217
a. 217
••
4043a
4043b
a. 161 ca.
a. 161 ca. • •
4106
4107
a. 217
a. 217 ca. ••
4043f
4043g
a. 161 ca.
a. 161 ca. • •
4108
4109
a. 218
a. 218
•
41P
4043h
4047
a. 161 ca.
a. 148
•
• ? 4110
4120
a. 218
a. 230 • •
4049
4051e
a. 148 ca.
a. 148 ca. • • 4124b
4126
a. 230 ca .
a. 230 ca.
CP
9?
405lf a. 148 ca. .?
•
4137 a. 230 ca.
••
.?
4052 a. 154 4142 a. 230 ca.
4053c
4053d
a. 154 ca.
a. 154 ca. • • ?
4145
4150
a. 145?
a. 147
•
4053e
4055
a. 154 ca.
a. 154 ca. •• 4151
4152
a. 147
a. 147
• •
4056 a. 149 ca.
•• 4154 a. 147
•
4061
4063
a. 145
a. 160
•
4157
4158
a. 147
a. 147 • •
4071 a. 149 ca.
• 4159 a. 147
•
4072
4078
a. 149
a. 154 • • •
4160
4162
a. 148
a. 148 ••
4079
4080
a. 154
a. 154 ca.
••
4163
4164
a. 148
a. 149
• •
4081 a. 149
4082 a. 149
• 26 Come in altre anfore che seguono, il valore è estremamente alto: 270!
i
4165 a. 149
• .? 4226 a. 149
• .?
4166
4172
a. 149
a. 149
• 4227
4228
a. 149
a. 149
•
4174 a. 149
• 4230 a. 149
• ••
4175
4177
a. 149
a. 149
• • 4232
4234
a. 149
a. 149
4178 a. 149
• 4235 a. 149
• ••
4179
4181
a. 149
a. 149
• • 4236
4237
a. 149
a. 149
4186 a. 149
• 4238 a. 149
• •
4188
4189
a. 149
a. 149 • •
4239
4240
a. 149
a. 149
•
4190
4199 z,
a. 149
a. 149 .?• 4241
4242
a. 149
a. 149
• •
4200 a. 149
• 4244 a. 149
••
4201
4203
a. 149
a. 149 • •
4246
4247
a. 149
a. 149
••
4204
4206
a. 149
a. 149
• • 4248
4249
a. 149
a. 149
••
4207
4208
a. 149
a. 149 •• 4250
4252
a. 149
a. 149
•
4209 a. 149
• 4253 a. 149
••
4210
4213
a. 149
a. 149 • ••
4254
4255
a. 149
a. 149
•
4216 a. 149 4256 a. 149
• •
4218
4219
a. 149
a. 149
• • 4257
4258
a. 149
a. 149
•
4221 a. 149
• 4261 a. 149
••
••
4223 a. 149 4262 a. 149
4224 a. 149 4272
4279
a. 153
a. 153 • ••
4280 a. 153
27 Lettura Dresse!: 212. Forse, invece, era 216.
146 EMILIO RODRIGUEZ ALMEIDA VARIA DE MONTE TESTACEO 147
CIL, XV DATA 170-190 191-200 201-210 211-213 214 215 216 210-220 220-230 230 CIL, XV DATA 170-190 191-200 201-210 211-213 214 215 216 210-220 220-230 230
4282
4287
a. 153 ca.
a. 153
•• 4346
4348
a. 160
a. 160
• •
4288
4289
a. 153
a. 153
••
4351
4352
a. 161
a. 161
••
4290 a. 153?
• 4353 a. 161
••
4291
4293
a. 153
a. 153
• .? 4357
4358
a. 161
a. 161 .?
4296 a. 154
• •
4359 a. 161
• •
4302
4303
a. 154
a. 154
•
4362
4366
a. 174
a. 179 .?
4305
4306
a. 154
a. 154
• •
4368
4372
a. 179
a. 179
••
4307 a. 154
• 4374 a. 179
• ••
4308
4311
a. 154
a. 154
• • 4375
4377
a. 179
a. 179
4313 a. 154
• 4381 a. 179?
•
4317
4318
a. 154
a. 154
• • 4383
4385
a. 179
a. 180 • •
4321 a. 154 • ? 4386 a. 180
• •
4323
4324
a. 154
a. 154 • •
4387
4388
a. 190
a. 191
•
4325
4326
a. 154
a. 154
• •
4392
4393
a. 254
a. 254 • •
4327
4329
a. 154
a. 154 • •
4397
4398
a. 161?
a. 147 • ••
4330
4331
a. 154
a. 154 •• 4399
4400
a. 149 ca.?
a. 149 ca.
•
4334
4335
a. 154
a. 154
• • 4401
4402
a. 149 ca.
a. 149 ca .
• •
•• •
4338 a. 154 .? 4404 a. 149 ca.
4339 a. 160
• 4406 incerta
4344 a. 160
• 4407 incerta
148 EMILIO RODRÎGUEZ ALMEIDA VARIA DE MONTE TESTACEO 149
VALORI IN LIBBRE
-
VALORI y IN LIBBRE y
lNCERTl INCER'l'l
T= OL= OL=
CIL, XV DATA 170-190 191-200 201-210 211-213 214 215 216 210-220 220-230 230 CIL, XV DATA 170-190 191-200 201-210 Zl.1-213 214 215 216 210-&20 ZZ0-230 230
4432
4443a
a. 149 ca.
incerta
• • • 4491,
4491,
76
TI
incerta
incerta
•
4444 incerta 4491, ,. incerta e2
4445
4446
a. 149 ca.
a. 149 ca.
•• 4491, ,,
4491, .,
incerta
incerta
••
93
4447
4449
incerta
a. 149 ca. •• 4491,
4491, .,
81 incerta
incerta 92
4462
4463
a. 149 ca.
a. 149 ca. • •
4491,
4491,
83
84
incerta
incerta • 92
4467
4470
a. 149 ca.
a. 149 ca.
•• • 4491,
4491, ..
85 incerta
incerta
incerta
• es
4471a a. 149 ca. 4491, 87 92
4472
4474
a. 149 ca.
incerta
•• 4491,
4491,
88
89
incerta
incerta
93
•2
4475
4476
a. 149 ca.
a. 149 ca.
• • 4491,
4491,
00
91
incerta
incerta
82
•
4477
4479
a. 149 ca.
a. 149 ca.
• • • 4491,
4491,
n
93
incerta
incerta
84
•
4480 incerta 4491, ,. incerta es
4481 incerta
• •
4491, ,. incerta 83
4486
4491, ,
a. 250 ca.?
a. 50 ca.
•
4491,
4491, ,.
n incerta
incerta • e2
4491, ,
4491, ,
incerta
incerta
• •
• I numeri indicano altrettanti esemplari riuniti dotto lo stesso numero CIL .
28
4491, , incerta l
'
150 EMILIO RODRÎGUEZ ALMEIDA VARIA DE MONTE TESTACEO 151
possibile, sebbene la fabbricazione rnanuale delle anfore non potesse garantire l'e-
VALORI y IN LIBBRE satta capacità a tutte. Un valore che, dato il sisterna dodicesirnale usato in anti-
INCERTl
.9
102
dozzine di libbre e 12 dozzine di sestari. Ecco corne, nell'una o nell'altra misura,
4491, 103 incerta e2 il calcolo totale risulta agevolato.
4491, 104-108 incerta
Ecco, nei diversi rnultipli della libbra e del sestario, le equivalenze del valo-
4491, 109-111 incerta .36 re standard delle Dr. 20:
Esemplari: 40 87 145 33 11 19 175 36 9 20
Percentuale: 6,9% 13,3% 25,5% 5,73% 1,9% 3,3% 30,43% 6,43% 1,5% 3,45% Librae Sextaria Heminae Congii Modii Quadrantalia
(1,5 librae (0,5 sextar. (Sestaria (Sext. 16 sive ''amphorae"
pro sext.) pro h.) 6 pro c.) pro mod.) (Cong. 8 pro q.)
CIL, XV Recensio
H). CATALOGO AGGIORNATO DEI MERCATORES E TITVLVS µ Ritrovamento di DATA
ALTRI
1 - MERCATORES del Sec. I
(C. Pretorio, Villa Ludovisi, Pompei, Port-Vendres II, Fos-sur-Mer)
29 IV, 5807
IV, 9382
l MM. OCT(aviorum?) MAR()
ET NATAL(is)
Pompei a. 79 d.C.
Noved. 2 M. AEMILI SILVIN! Test. ca. 149 SEX AVFIDI E[ ... Test. ca. 149
Noved. 6, 7 Q. ALPI THESE! Test. (Astigis) (145, 146) 3748 M. AVRELI SOTAT ... Test. Corduba S. III
3697 M. ANNI... .. O. Tor!. S. III? 3749 T. AVRELI SPERATI 38 O. Tor!. Corduba Incerta
Noved. 8 L. ANTIST! ... Test. ca. 149 . .. AVRELI VINITORIS Test. ca. 149
3699 C. ANTON! HALBI Test. ca. 149 3751-53 D. CAECILI CALLIPHYTI Test. a. 154
3700-01 L. ANTON! CRASSINI Test. (138, 145, 143?) 3754-55 D. CAECILI CHRYSOGONI Test. ca. 149
3702-10 L. ANTON! EPAPHRODITI Test. Astigis 149 3756-61 CAECILIORVM EVELPisti Test. Astigis 153, 154
ET DAPhni
3711-15 L. ANTON! IVCVNDI Test. Astigis 154
3762-64 D. CAECILI HOSPITALIS Test. 145, 147
3716-27 L. ANTON! PLEBEIANI Test. (147), 149 145, 147
3724 L. ANTON! SECVRI Test. 149 3765-68 D. CAECILI MATERNI Test. 149, (160)
3725-28 L. ANTONNI SEVERI Test. Corduba 149 3769-81 CAECILIORVM HOSPITALIS Test. 154
ET MATERNI
4078-80 ANTONIORVM MELISSI ET Test.
Noved. 9 PEREGRINI"' 3782-83 D. CAECILI ONESIMI 39 Test. ca. 149
ANTONIAE AGATHONICES D? CAECILI ONESIMI ET Test. ca. 149
3729 ET SEMPRONI Test. 149 CHARITOSAE FILiae
EPAGATHONIS ,1
Noved. 12 CAECILIORVM ONESIMI ET Test. ca. 149
V SOCiorum III APRON ... HOSPITALIS
3730 AVRELIANI ... CRIN! ET O. Tor!. S. III?
AVRELiani? ET VIN ... 3784 .. .CAECILI PAPIAE O. Tor!. S. III?
L. ASINI ...... Test. (a. 254?) 3785 ... CAECILI VICTORIS Test. ca. 149
3731 D. ATICI ATTICI TROPHI- Test. Hispalis a. 149 3787 T. CAECILI Test. ca. 149
MIANI ... CAECILIORum ET O. Tor!. S. III?
3788-90
3735-39 D. ATICI HERENNI Test. Astigis a. 149 LIBert ... 40 Test.
D. ATICI D.L. ONESIMI Test. ca. 149 DD. CAECILIORVM ... SIAES? Test. s. III
3740
3795 DD. CAECILIORVM ET AELI O. Tor!. S. III?
Noved. 10 D. ATICI TROPHIMI Test. ca. 149
OPTAT!
D. ATICI SEVERI Test. ca. 149
3796 M? CAESENNI? ... O. Tor!. S. III?
3741 ATICIORVM ...... Test. ca. 149
3797 T. CESATI HERMETIS Test. ca. 149
3742 ATILIAE T.F. PA O. Tor!. S. III? ca. 149
3800-01 L. CAESI EVMENIS Test.
2743-44 M. ATTI TAVRI Test. (Lacca?) 154, (155)
3802 Q. CAESI SENECIONIS O. Tor!. ca. 149
Noved. 11 Q. ATTI Cl ... ? Test. ca. 149
3797-99 QQ. CAESIORVM CAESIANI Test. ca. 149
3746 ATTIORVM sive ATEIORVM Test. S. III ET MACRIN!
3745 D. ATTI ..... . Test. ca. 149 3803 C. CALPVRNI LEGVLIANI? O. Tor!. ca. 149
Test.
3747 M. AVD[EI, -ASI, ENI]. .. Test. s. III
C. CANTI SVLPICIANI Test. a. 149
36 Ho già fatto notare ("Mercatores ... ", cit.) che a questa nuova lettura vanno senz'altro
ricondoti sia gli esemplari CIL XV, 4078-81 con tituli frammentari, sia il n. 3698, con sup-
0
3B Omesso per errore nei "Mercatores ... ", cit.
posta lettura Antonior(um) Aurel(iani) et ldaei. 39 Indicazione CIL, XV, incompleta nei "Mercatores ... ", cit.
37 Errata Agathonis nei "Mercatores ... ", cit. 40 Indicazione CIL, errata nel lavoro precedente.
156 EMILIO RODRÎGUEZ ALMEIDA VARIA DE MONTE TESTACEO 157
3804 CASSIORVM PROCV[LI?... Test. Astigis a. 149 3849 CVTI CELSIANI ET FABI O. Tor!. s. III?
GALATICI
3805 CASSIORVM P.T.O. Test. s. III?
3850 M. DECI RVFINI Test. Incerta
3806-09 CASSIORVM Test. Astigis a. 149 (s. III?)
Noved. 13 C. CELS!... PLACIDI Test. ca. 149
3851 M? DECI RVFINI ET Test. Incerta
3810-11 T. CLAVDI NOBILIS Test. Astigis ca. 149 CAELIORVM (s. III?)
3812 M. CLAVDI SENECIONIS Test. 149, 154 3852 C. ENNI ENNIANI O. Tor!. S. III?
3813-18 MM. CLAVDIORVM Test. ca. 149 O. Tor!. III?
SENECIONVM 3853 ... FABI BENIGNI? S.
3890-91 M. IVLI CARPOPHORI Test. 161 [Ill LABERIORVM DIOGAE?J Test. ca. 149
ET ZOSIMI ET [EVTYCHI?]
3892 C. IVLI EVTYCHIANI Test. ca. 149
3924 QQ. LABERIORVM Test. ca. 149
IVLIORVM AB. ET AB (sive Test. ca. 149
B. ET E) L. LAELI? DOMITI Test. ca. 149
[C?] IV[Ll EV?]TYCHIANI Test. ca. 149 3925 SEX. LAELI STEPHANI Test. ca. 149
ETE[ ... 3926-28 LAELIORVM III SSS Test. a. 149, 150
3893 M. IVLI FAVSTINI 43 Test. Incerta Noved.
(4060?)
211 C. LICINI CAMPIN[ Test., Fos, 6? ca. 149
3894-95 L. IVLI FIRMI Test. Astigis a. 154
3897 M. IVLI HERMETIS Test. ca. 149 3929 M. LICINI MATERNI Test. ca. 149
Noved. 17 C. IVLI C. LANCISCI F Test. Malaca? ca. 250-260 3930-31 SEX. LICINI RIPANI O. Tor!. S. III?
3896 C. IVLI FO[ ... 44 O. Tor!. Incerta Noved. 22 S. LICINI ... Test. ca. 149
L. IVLI LVC[ ... Fos, 4 ca. 149 3932 LICINIORVM Test. ca. 149
3898 C. IVLI PROTOGENIS O. Tor!. S. III? 3933 LICINIAE OPTATAE O. Tor!. s. III?
3899 C. IVLI SENIS Test. ca. 230? 3934-38 T. LITVCCI SABIN! Test. Corduba 149, 153, 154
3900 TI. IVLI TAVRILLI Test. ca. 149 3939-42 M. LVCRETI OPTAT! Test. Astigis (148), 149
3901-02 II IVLIORVM TROPHIMIANI Test. Astigis a. 149 Noved. 23
3912-13
f L. LVNI VEGETI 47 Test. Hispalis (145), 149
ET ZOSIMI's (Hispalis)
3903-05 C. IVLI VALERIAN! Test. a. 161 (147) 3943-48 L. MARI PHOEBI Test. 161
3907-08 II IVLIORVM Test. ca. 149 L. MARI PHOEBI ET VIBIO-
3949-59 RVM VIATOR!S ET Test. Car(mo?) 153, 154, 161
3909-10 L. IVNI HERMAPHILI 46 Test. a. 147 REStuti?
3911 C. IVNI PRISCIANI Test. Astigis ca. 149 MARIAE Q.F. POSTVMINAE Test. ca. 149
3960-61
3914 D. IVNI... O. Tor!. s. III? MARIAE Q.F. FESIANAE? Test. ca. 149
M. IVNI? ... Test. ca. 149 .. .MEMMI ALEXANDRI Test. ca. 149
IVNIORVM E. ET M Test. ca. 149 3962 L. MEMMI BERYLLI Esquilino ca. 80?
Q. IVVENTI M[ ... Fos, 5 ca. 149 Noved. 24 L. MEMMI EVTYCHI Test. ca. 149
3915 Q. LABER! P ... O. Tor!. S. III? L. MEMMI HYPEREPHONI Test. ca. 149
llll? LABERIORVM DIOGAB 3963 L. MEMMI HISPANI Test. ca. 149
Noved. 20 ZOSIMI CALLISTI Test. ca. 160
APOLAVSTI? 3964 L. MEMMI HOMER! 48 Test. ca. 149?
3916 QQ. LABERIORVM ZOSIMI Test. (a. 154) Noved. 25 L. MEMMI MEMMIANI Test. ca. 149
ET DIOGAE 3965-68 MEMMIORVM M. ET M Test. ca. 149
3917-23 QQ. LABERIORVM ZOSIMI Test. ca. 149 3968 L. MEMMI ... Ml.. .NIS Test. a. 154
ET EVTYCHI
3969 L. MEMMI R ... O. Tor!. S. III?
43 Omesso per errore nella serie dei "Mercatores ... ", cit.
44 Idem. 47 Il gentilizio appare assicurato, sia da alcuni esemplari CIL, sia da altri nuovi.
45 Mancante di indicazione di provenienza della serie precedente.
48 Incerta la provenienza (e, quindi, anche la cronologia) da un punto indeterminato del
46
Errore di stampa Iuli nella serie precedente. lato est del Testaccio.
160 EMILIO RODRÎGUEZ ALMEIDA VARIA DE MONTE TESTACEO 161
3990 L. POMPON! PATERN! Test. ca. 149 4030-34 M. VALERI VALENTIS Test. Astigis a. 149, 153
Corduba
L. POSTVMI POLLIONIS ET
3991 M ... A.. ONI LAETI NIGRI O. Tor!. S. III? Noved. 41 M. V ALERI V ALGONIS Test. ca. 149
ET CORNELI LVPI (sive VALIONIS)
Noved. 32 C. PROCVLEI FIRMAN/ Test. (Astigis) ca. 149 V ALERIORVM SEVERI ET Test. ca. 149
AV.. (sive RV ... )
4044-45 VIBIANORVM PATRIS ET Test. a. 179? 4058 ...... ABASCANTHI Test. ca. 149
IVNIORIS ...... ONI APRI Test. ca. 149
4046 L. VIBI POLIANTHI ET Test. ca. 149 4057 . ........... ATICI? MESSENI? Test. ca. 149
L. FABI PHOEBI
4059 ...... BARBAT!? Test . S. II?
4047-51 Q. VINISI SEREN! Test. Astigis a. 148, 149
4061-63 ...... CANDIDI Test . 145, 160
4052-55 VINISIORVM SEREN! ET Test. Corduba a. 154
VINISIANI 4064 . . . . . . . .. ET CAPITONIS O. Tor!. s. III?
...... SI CESIANI O. Tor!. ca. 220-230
4065 ...... CINNAE O. Tor!. ca. 220-230
3- TITULI DEI SEVERI ... ... CORINTHI? ET P ... Test . ca. 149
LEANDRI?
DOMINORVM NOSTRORVM 4066 ...... COSMI ET FAVSTI O. Tor!. S. III?
SEVERI ET ANTONIN! Test. (1 es.)
AVGVSTORVM DVORum ...... ET COT ... Test. ca. 220-230
DOMINORVM NOSTRORVM Test. (4 es.) 4067 ...... DIONYSI Test . ca. 149
SEVERI ET ANTONIN!
4068 ...... DONAT! Test . S. III?
Noved. 33-37 AVGVSTORVM NN? Test. (1 es.)
e nuovi SEVERI ET ANTONIN! 4069 ...... ECLOGI LIBerti Test . Incerta
esemplari DOMINORVM NOSTRORVM ca. 149
4070 ......... EVTYCHI NICANDRI Test.
SEVERI ANTON/NI ET GE- Test. (7 es.)
TAE AVGGG 4071 [ ... IV?]LIORVM F. ET V Test. Astigis ca. 149
ANTONIN! ET GETAE Test. (1 es.) 4072 ...... FELICIS Test . 149
[AVGG NN?]
4073 ... ...... FVSCI Test . Incerta
DOMINORVM ... Test. (2 es.)
4074 .. .. . .LI HERCVLANI Test . ca. 220-230
...... NI HERMO[GENIS] Test. ca. 149
(s. HERMO[DORI])
4- TITULI della RATIO FISC!
4075 ...... ! EROTIS ET Test. ca. 149?
[ ... HERMJEROTIS
Astigis 217, 218
FISC! RATIONIS Test. 33 219, 220 ...... HOSPes?, ~italis? a. 180
4102-33 PATRIMONI O. Tor!. 3 Corduba 4076 Test .
a. 221, 222
PROVINCIAE BAETICAE Alibi. 1 Hispalis 227, 228 4077 ...... MARCEI.LI .. .SEVERI Test. Incerta
FISC! RATIONIS Test. 5 Noved. 48 [ ...... NICJEPHORI? Test. a. 160
4134-36 PATRIMONI O. Tor!. 1 a. 235
PROVINCIAE [ ...... NICOMJEDIS? Test. ca. 220-230
Alibi. 1
TARRACONENSIS
53 Mancante per errore nella lista precedente, anche se presente nel commenta.
l
164 EMILIO RODRÎGUEZ ALMEIDA
CIL, XV Recensio
E TITVLVS /3 Ritrovamento di DATA
ALTRI