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Emilio Rodríguez-Almeida

Monte Testaccio : i mercatores dell'olio della Betica


In: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité T. 91, N°2. 1979. pp. 873-975.

Résumé
Emilio Rodriguez Almeida, Monte Testaccio: I «mercatores» dell'olio della Betica, p. 873-975.

Si tratta della lista aggiornata all'anno 1978 di tutti i personaggi coinvolti nel traffico del materiale oleario betico, dall'epoca claudia
fino a quella di Valeriano e Gallieno. Si adoperano i materiali CIL, XV, 1, 2 di Castro Pretorio e Testaccio, del CIL, TV (Pompei),
della nave di Port-Vendres II di recente ritrovamento, e, in fine, i nuovi materiali del Testaccio ritrovati e catalogati dall'autore tra
gli anni 1968 e 1978.

Riassunto
Emilio Rodriguez Almeida, Monte Testaccio: I «mercatores» dell'olio della Betica, p. 873-975.

Si tratta della lista aggiornata all'anno 1978 di tutti i personaggi coinvolti nel traffico del materiale oleario betico, dall'epoca claudia
fino a quella di Valeriano e Gallieno. Si adoperano i materiali CIL, XV, 1, 2 di Castro Pretorio e Testaccio, del CIL, TV (Pompei),
della nave di Port-Vendres II di recente ritrovamento, e, in fine, i nuovi materiali del Testaccio ritrovati e catalogati dall'autore tra
gli anni 1968 e 1978.

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Rodríguez-Almeida Emilio. Monte Testaccio : i mercatores dell'olio della Betica. In: Mélanges de l'Ecole française de Rome.
Antiquité T. 91, N°2. 1979. pp. 873-975.

doi : 10.3406/mefr.1979.1215

http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/mefr_0223-5102_1979_num_91_2_1215
EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

MONTE TESTACCIO:
I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA

PREMESSA

Dopo la pubblicazione delle Novedades de epigrafia anforaria del Monte


Testacelo1 nel voi. 10 della Collection de l'École française de Rome, intitolato
Recherches sur les amphores romaines, molti altri materiali sono venuti ad ar
ricchire la serie epigrafica iniziata da H. Dressel2. È ormai vicino il centena-
rio della prima pubblicazione del Dressel su questi materiali anforari3, e, so
prat ut o in ragione di tale imminente ricorrenza, mi sembra, più che opport
uno,doveroso rendere al grande archeologo il minimo omaggio di un più
completo aggiornamento di questi materiali.
Accingendomi a commentare queste epigrafi, appaiono necessarie a
lcune precisazioni, che cercherò di tenere nel minimo spazio possibile, ed en
tro limiti di chiarezza che favoriscano la lettura e l'uso che il lettore potrà in
seguito fare.

Si trattò allora del primo studio vero e proprio sull'epigrafia anforaria del
1

Monte Testacelo dopo un secolo, da quando Dressel intraprese il suo lavoro di ricerca
sul monte stesso, verso l'anno 1873.
2 Pubblicata nel Corpus Inscriptionum Latinarum, voi. XV, II, 1.
5 Nell'anno 1878, dopo cinque anni di studi, vide la luce il suo primo lavoro su
questi materiali, le famose Ricerche sul Monte Testacelo, negli Annali dell'Istituto di Cor
rispondenza Archeologica. L'anno seguente pubblicava il non meno famoso Di un depos
itodi anfore rinvenuto nel nuovo quartiere di Castro Pretorio, nel Bullettino della Comm
issione Archeologica Comunale, p. 143 ss. Infine, nell'anno 1880, di nuovo negli Annali,
p. 31 1 ss., completava il lavoro relativo al materiale del Testacelo con importanti annot
azioni relative ai graffiti anforari.
Di questi tre lavori è compendio e magistrale corollario la serie epigrafica rac
colta nel CIL, XV, II, 1, che, d'ora in avanti, citeremo per brevità semplicemente con la
abbreviazione CIL. Nei pochi casi in cui il volume CIL da citare non sia il CIL, XV, no
teremo eccezionalmente il volume.
874 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

II suddetto lavoro Novedades . . . , pubblicato in spagnolo, considera 75


epigrafi, per la maggior parte tituli picti, disposti in ordine alfabetico secondo
il gentilizio dei personaggi. Non avrebbe senso ordinare ora una nuova serie
secondo lo stesso criterio, senza includervi i nominativi già pubblicati, attr
ibuendogli nuovi numeri di serie, fossero essi continuativi della serie prece
dente ο ripetitivi. Ho creduto, dunque, opportuno rifare la serie interamente
con esemplari editi e inediti.
Risparmiando i commenti e le riproduzioni grafiche dei tituli conosciuti
dal lavoro precedente, rimanderemo il lettore al suddetto lavoro, lasciando
così spazio alquanto maggiore ai pezzi di nuova apparizione.
Nell'ordinazione si introduce una novità : vengono considerati per primi
i tituli imperatorum, la cui formula era incompleta nel precedente lavoro,
mentre ora è conosciuta in tutta la sua integrità e in diverse forme. Solo in
questo gruppo di importanti epigrafi verranno riprodotti e commentati tutti
gli esemplari, sia vecchi che nuovi, e ciò in considerazione della loro partico
lare importanza.
Come già al tempo delle Novedades . . . , prima dell'elenco descrittivo dei
frammenti, la lista generale dei tituli picti finora conosciuti faciliterà al le
ttore anche l'analisi e la ricerca delle novità nominali. Tale lista va integrata
con dati relativi alla provenienza particolare dei pezzi, datazione sicura ο
probabile, luogo di origine della recensio ο controllo, etc.
Non credo necessario riprendere i concetti introduttivi ampiamente
esposti nel suddetto lavoro, benché qualche precisazione minore potrebbe
sembrare utile. Non parleremo infatti delle installazioni portuali intorno al
monte, del modo di crescita e meccanica degli accumuli, della topografia
particolare del luogo stesso, delle precisazioni minori che possono venir
fatte al magistrale lavoro di analisi storica e di lettura già fatto da Dressel.
Per tutte queste questioni si invita il lettore alla lettura del citato articolo.
Di molte altre novità epigrafiche uscite ultimamente alla luce dovremo
per ora fare a meno, per non allungare eccessivamente queste note : tituli
picti di anfore africane, iscrizioni anomale su anfore betiche, graffiti, etc. La
sceremo anche per un'altra occasione le recensiones ο controlli corsivi anche
a conservazione parziale, che abbiano un particolare interesse.
L'insieme di frammenti epigrafici da me raccolti in quasi dieci anni di r
icerca sulla superficie del Monte Testaccio (ca. 2.300) forma oggi il più consi
stente gruppo di ceramiche anforarie epigrafiche del mondo romano, e
ssendo andate perdute ο risultando inaccessibili quelle della serie Dressel,
commentate nel Corpus Insc. Lai., voi. XV, II, 1. Coprono un arco di tempo
che comprende dall'anno 138 d.C. alla fine dell'impero di Gallieno.
MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 875

Si capisce, dunque, che le novità vere e proprie sono poche rispetto ai


materiali ripetenti nomi di mercatores già conosciuti ο controlli corsivi senza
particolare interesse. Non pochi, poi, di questi materiali sono bolli anforari.
A quest'ultimo gruppo di materiali, dopo la pubblicazione da parte di
Μ. Η. Callender4 di un poco fortunato saggio di aggiornamento generale, sto
ora dedicando particolare attenzione, e spero di portare a termine un pic
colo corpus grafico, la cui parte introduttiva ha già visto la luce nel Bullett.
Archeol. Comunale di Roma, vol. LXXXIV, 1976, sotto il titolo Bolli anforari
del Monte Testacelo.

Roma, ottobre 1977.

4 Roman amphorae, London (Oxford University Press), 1965.


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APPENDICE I

Dopo la stesura di queste note introduttive è apparsa un'opera di impor


tanza determinante, di cui credo conveniente offrire qui una rapida scheda
riassuntiva, dato che nel testo si farà uso dei materiali inediti che l'opera
contiene.

DALI COLLS, ROBERT ETIENNE, ROBERT LEQUÉMENT,


BERNARD LIOU, FRANÇOISE MAYET :

L'épave PORT-VENDRES II et le commerce de la Bétique a l'époque de


Claude. ARCHEONAUTICA 1 (Collection). Éditions du Centre National de la
Recherche Scientifique. Paris, 1977.

Il ricco materiale di questo relitto, finora solo parzialmente conosciuto,


appare ora in una pubblicazione monografica, a beneficio di una larga fascia
di studi sull'antichità classica. Alla descrizione del relitto, scavo e presenta
zione sintetica del materiale, va dedicata una breve introduzione (D. Colls,
B. Li ou) con una pianta.
Segue una lunga analisi dei lingotti metallici di stagno, rame e piombo
(B. Liou), continuazione di un lavoro precedente (D. Colls, C. Domergue,
F. Laubenheimer, B. Liou : Les lingots detain de l'épave Port-Vendres II, in
Gallia, 33, 1975, p. 61-94). Materiale epigraficamente ricco (numerosi bolli e
punzoni di fonderia) e cronologicamente riferibile agli anni 41-42 d.C, che
servono a datare l'intero carico del relitto, sebbene la lettura del bollo L VA-
LEri AVGastae Libertus A COMmentariis lascia qualche perplessità.
Il carico principale della nave è costituito da anfore, di cui (p. 23-47) ven
gono analizzate le principali forme (F. Mayet, B. Liou). Fanno la parte del
leone le anfore Dressel 20, olearie della Betica, del tipo più antico finora co-
MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 877

nosciuto, estremamente vicino al materiale simile di Castro Pretorio scavato


da Dressel (Di un grande deposito di anfore . . . , in Bull. Comm. Archeol. Co-
mun. di Roma, 1879, p. 36-196). I bolli, sufficientemente abbondanti, consti-
tuiscono un buon punto di appoggio a questo scopo. In proposito, è da se
gnalare che gli autori fanno in questo caso uso di un metodo di riproduzione
dei bolli a disegno identico a quello tutt'altro che raccomandabile di Callen-
der (Roman amphorae . . . , London, 1965), che, purtroppo, ha fatto scuola. I
bolli a rilievo normale (lettere escise) appaiono disegnati al negativo su
fondo oscuro uniforme e senza il necessario raddrizzamento delle cartelle
rettangolari; metodo che non favorisce una corretta «lettura» del bollo
stesso e della sua immagine fotografica.
Altre anfore (Haltern 70, Dressel 28) vengono rapidamente analizzate
come spagnole e si tenta di capire l'uso dell'una (vinaria) e dell'altra (in
certa). Quanto al tipo Pompei VII, una volta ancora si conferma la destina
zionea carichi di salse di pesce.
Le iscrizioni dipinte (B. Liou, R. Lequément) occupano il capitolo più
ricco e interessante (p. 49-101), e, tra di esse, quelle corrispondenti a anfore
della Betica sono ancora maggioranza. Gli autori presentano il problema ge
nerale e particolare della documentazione finora acquisita di tale materiale,
da Castro Pretorio e Pompei al Testacelo, da H. Dressel a E. Rodrìguez-Al-
meida. Veramente sorprendente è questa serie di tituli picti, non tanto per i
nuovi mercatores che Port Vendres II annovera (5 su una serie di 14 fram
menti di Dressel 20, 4 su 8 frammenti di Haltern 70) quanto per la simulta
nea presenza di almeno uno di essi su due anfore di diverso tipo e per i nu
merosis imi frammenti di controlli ο recensiones, che definiscono meglio il
corredo epigrafico di ambedue i tipi.
Lievi errori di lettura (più che giustificabili, dato lo stato di deperimento
della maggior parte dei tituli, estremamente frammentari).
Meno comprensibile, invece, appare l'esitazione nell'accettare il princi
pio generale di correzione alle letture fatte da Dressel per le cifre α e γ di
queste iscrizioni, principio accettato oggi senza riserve dagli specialisti in
materia (E.R.A., Novedades de epigrafia anforaria del Monte Testacelo, in Coli.
École Française de Rome, 10, p. 122).
Vi si accenna a un nuovo intento di verifica della metrologia sui presupp
ostidi Dressel, ma lo stato generale dei reperti non lascia agli autori un
campo generoso per un contributo sensibile al riguardo.
Conclude il capitolo epigrafico una serie di note sull'interpretazione dei
diversi elementi delle recensiones : sigle, nomi generici al neutro, etc., e sulle
implicazioni di politica commerciale generale e annonaria in particolare che
tali elementi sottointendono. Vi si avverte, in questo contesto, la mancanza di
878 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

un esame critico dei nuovi tituli picti più tardi, scoperti da Rodrìguez-Al-
meida, che documentano ancora più precisamente il cambiamento amminis
trativo introdotto in questo commercio all'epoca di Settimio Severo (E.R.A.,
Novedades . . . , p. 197 ss.), cambiamento già intuito da Dressel, ma solo ora
dimostrato. Ma il contenuto generale di queste note è altamente interes
sante,e offre nuovi spunti alla ricerca storica.
Si chiude questo brillante studio con un capitolo dedicato alla ceramica
minore, vetri e instrumentum vario (F. Mayet, R. Lequément, B. Liou; p. 105-
128) e una conclusione sulla diffusione commerciale dei prodotti spagnoli
trasportati dal relitto Port-Vendres II (R. Étienne; p. 129-139).
Questo studio segna un passo importante nella ricerca anforaria non
meno che in quella epigrafica, e, in genere, nel campo della ricerca storica le
gata ai traffici marittimi, specialmente per quanto riguarda l'approvvigion
amento annonario di materie prime come l'olio, nel primo secolo dell'Impero.
L'eccellente veste tipografica, il ricco corredo, sia grafico che fotografico,
del volume, lo fanno apprezzabile anche da quest'ultimo punto di vista.

Roma, gennaio 1978.


MONTE TESTACCIO I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 879

:
APPENDICE II

In data 18 marzo 1978 è cominciata sul Monte Testacelo la posa di un s


istema di paletti di ferro numerati, con base in cemento, destinati a coprire
tutta la superfice del monte stesso. La prima parte dell'operazione va ridotta,
per il momento, alle zone più agibili della collina.
I paletti (di cm 60 di altezza, asta a T, testa piatta rettangolare) vanno di
sposti secondo coordinate Cassini-Soldner, a distanze regolari di m 20, e del
imitano quadrati di mq 400. Sporgono da terra di pochi centimetri, e portano
inciso sulla testa rettangolare il numero progressivo corrispondente a cia
scuno.
I quadrati così delimitati sono destinati a sostituire in futuro quelli teo
rici e più piccoli (ca. 15 χ 15 m = 225 mq ca.) da me utilizzati finora per le
operazioni di catalogazione del materiale reperito in superfice. Allo stesso
tempo, essi constituiranno ugualmente dei punti di riferimento sicuri e cont
rollabili per future ricerche, prospczioni ο scavi.
Per il momento sono stati collocati solamente i primi paletti del settore
centro-nord del pianoro alto, vale a dire, i numeri 16, 17, 18, 19, 23, 24, 25, 26,
30, 31, 32, 33, 34 e 40. Si prevede che la posa possa essere finita prima della
fine del mese di maggio 1978.
Sulla disposizione dei paletti, nonché sulla corrispondenze del vecchio e
nuovo sistema di coordinate, si vedano i due schemi comparativi della fig. 1.
Brevemente si deve notare che, nell'effettuare i piccoli cavi per la posa
dei paletti, ho avuto occasione di controllare il materiale fuoriuscito dai sin
goli punti; materiali che hanno dimostrato ancora una volta che gli strati su
periori del monte rappresentano accumuli accurati rispondenti a epoche
ben definite. Infatti, mentre i paletti 18, 19, 26, 33 e 34 hanno dato materiali
(bolli e tituli picti) di epoca antoniniana, tutti gli altri, in maggior ο minor nu
mero, hanno dato materiali (molti bolli, pochi e rovinati tituli) di epoca
880 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

2 3 4 7 8 9 10

Se. 1:2.000

Fig. 1 - Schemi comparativi dei due sistemi di coordinate usati per il catalogo
E. Rodriguez- Almeida (A) e per la ricerca futura (B).
(I numeri minori indicano le quote principali).
MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 881

Fig. 1 bis
882 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

postseveriana. In schema, questa disposizione del materiale (ormai da tempo


ipotizzata, ma solo ora confermata pienamente) può essere sintetizzata come
nella fig. 2.

Fig. 2 - Schema approssimativo del sistema di depositi accertati nelle parti alte del
Monte Testacelo (taglio Est-Ovest secondo la coordinata E del vecchio schema).
l : cantine; 2 : Via Monte Testacelo occidentale; 3 : Via Monte Testacelo orientale; 4 :
Via Nicolo Zabaglia. - A: Depositi antoniniani della metà del sec. II; Β : Materiale be-
tico preseveriano?; C : Fascia di materiali betici e africani severiani; D : Materiali be-
tici e africani post-severiani; E : Materiali sconosciuti.

Il rilevamento topografico del Monte Testacelo effettuato per questo


scopo alla scala 1 : 500 è opera dei servizi tecnici della X Ripartizione del Co
mune di Roma. Le nostre piantine a scala 1 : 2.000 ne constituiscono una sin
tesi.

Roma, marzo 1978.


MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 883

A - «MERCATORES» del Sec. I


(C. Pretorio, Villa Ludovisi, Pompei, Port-Vendres II)
CIL, XV
E Nome del MERCATOR Ritrovamento « Recensio
di
» DATA
ALTRI
CIL, XV, 3639 A. ATILI MACRI C. Prêt. ca. 50 d.C.
3637-38 C. ATILI SECVNDI C. Prêt. ca. 50 d.C.
3639-41 M. ATINIS[...]5 C. Prêt. ca. 50 d.C.
3642-45 P. ATTI SEVERI C. Prêt. ca. 50 d.C.
3646 QQ. CAECILI(orum) 6 C. Prêt. ca. 50 d.C.
IV, 9480 DD. CAECILIORVM Pompei ca. 79 d.C.
364749 C. CASSIDARI CONVIVAE C. Prêt. ca. 50 d.C.
3650 [...] CLODIPRISCI C. Prêt. ca. 50 d.C.
3651 M. COELI L.L. SATVRNINI7 V. Ludov. 80-90 d.C.
- COELIORVM8 P-Vend. II ca. 45 d.C.
3652 Q. CONNI VERAfCIS] ? V. Ludov. 80-90 d.C.
3653 A. COSCONI AVITI9 Sconosciuto Incerta
3654 C. CRASSI LATINI Sconosciuto Incerta
3655-56 M. FABI [...] C. Prêt. ca. 50 d.C.
3657-58 L.I(...)P(...) C. Prêt. ca. 50 d.C.
3659 IVNIORVM C. Prêt. ca. 50 d.C.
C. Prêt.
3660-61 M. LOCILLI ALEXANDRI V. Ludov. ca. 50 d.C.

3662 C. LVCILLI [...] C. Prêt. ca. 50 d.C.


3663 P. MOEVI FAVSTI C. Prêt. ca. 50 d.C.

5·6 Notevoli dubbi sussistono ancora su questi tituli; a me sembra che non è amm
issibile la lettura Dressel QQ. CAECILIS, AA. ATTINIS al dativo, che in queste anfore
non ha né precedenti né tantomeno continuatori. (Cfr. F. Zevi : Appunti sulle anfore ro
mane, in Archeologia Classica, 18, 1966, p. 235).
7 Non è possibile datare con sicurezza queste anfore. Qualche caso isolato sem
bra coevo del gruppo Castro Pretorio (titulus di M. Locillius Alexander), mentre altre
anfore anepigrafe tuttora conservate sembrano morfologicamente alquanto più tarde.
s La datazione del relitto Port-Vendres agli anni 41-42 d.C. va data con criteri in
terni allo scavo da B. Liou e R. Léquement, op. cit.
4 Dressel, che la include in questo gruppo, la considera cronologicamente affine.
884 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

CIL, XV
E Nome del MERCATOR Ritrovamento « Recensio
di
»
DATA
ALTRI
3663 M. NVNfNIDI?... C. Prêt. ca. 50 d.C.
IV, 5807 MM. OCT(aviorum ?) MARO ET Pompei a. 79 d.C.
IV, 9382 NATAL(is)
- C ? POMPEI VRBANI P-Vend. II a. 45 D.C.
3665 L. RASINI SATVRNINI C. Prêt. ca. 50 d.C.
3666-67 MM. SEIORVM C. Prêt. ca. 50 d.C.
- C. TITI CAPRARI P-Vend. II ca. 45 d.C.
IV, 3911 M. VALERI EVPHILETI Pompei ca. 79 d.C.
3688 L. VIBI HERMETIS C. Prêt. ca. 50 d.C.
- C. VOC[CONI...] P-Vend. ca. 45 d.C.
- Q. VRITTI REVOCATI P-Vend. ca. 45 d.C.
IV, 9617
IV, 5904 M. TER(enti) ARRICINI M. F. ?10 Pompei ca. 79 d.C.
XV, 3669

NOMI INCOMPLETI :

3670-72 MONTANI C. Prêt. ca. 50 d.C.


3673 VICTORIS C. Prêt. ca. 50 d.C.

Β - MERCATORES dei sec. II e III. - Monte Testacelo

3691 ACILIAE FELICISS[IMAE], sive Ο. Tori. - s. III?


ACILI A.L. FELICISSIMI]
3692 C. AELI FABIANI Test. - a. 160
3693-94 L. AELI OPTATI CAESIANI Test. Hispalis ? a. 154
AELIANI LVPATI11

10 Non mi sembra accettabile la lettura Dressel M. TER( . . )ICI ATIMETI. La sua


stessa riproduzione da come sicura la forma F dell'ultimo segno. Credo, infatti, che si
tratti della filiazione, aggiunta eccezionalmente alla fine, in quanto dimenticata dopo il
gentilizio. Anche un'altra anfora pompeiana di forma alquanto diversa (Pompei 29)
portava un titulus identico, mal letto (M.VIMBRICI ATIMETI). Si noti che sono almeno
tre le forme pompeiane (10, 23 e 29) che portano il corredo epigrafico betico, e che de
vono considerarsi olearie. Quella ora citata è l'iscrizione CIL, IV, 1617.
Penso che così debba intendersi (come polionimo, e non come associazione) la
1'

trascrizione grafica fornita da Dressel.


MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 885

CIL, XV « Recensio »
E Nome del MERCATOR Ritrovamento di DATA
ALTRI
3695 L. AEMILI ALT... Test. Corduba a. 154
- M. AEMILI CVTIANI Test. - (a. 146)
3696 M. AEMILI EVPORIONIS Test.
Noved. 1 (Hispalis) (147, 149)

Noved. 2 M. AEMILI PASTORIS Test. - ca. 149


- M. AEMILI RVSTICI Test. - ca. 149
Noved. 3 M. AEMILI SILVINI Test. - ca. 149
Noved. 6, 7 Q. ALVI THESEI Test. (Astigis) (145)
3697 M. ANNI O. Tori. - s. Ili ?
Noved. 8 L. ANTISTI Test. - ca. 149
3699 C. ANTONI BALBI Test. - ca. 149
3700-01 L. ANTONI CRASSINI Test. - (138, 145)
3702-10 L. ANTONI EPAPHRODITI Test. Astigis 149
3711-15 L. ANTONI IVCVNDI Test. Astigis 154
3716-27 L. ANTONI PLEBEIANI Test. - (147), 149
3724 L. ANTONI SECVRI Test. - 149
3725-28 L. ANTONI SEVERI Test. Corduba 149
4078-80 PEREGRINI12 MELISSI ET Test.
ANTONIORVM - -
Noved. 9
3729 ANTONIAE AGATHONICES Test. - 149
ET SEMPRONI AGATHONIS
V SOCIorum III APRONiorum
3730 AVRELIANI ...CRINI ET O. Tori. - s. III?
AVRELiani? ET VIN...
- L. ASINI Test. - (a. 254?)
3731 D. ATICI ATTICI TROPHIMIANI Test. Hispalis a. 149
3735-39 D. ATICI HERENNI Test. - a. 149

12 A questa nuova lettura va ricondotta la precedente di Dressel (ANTONIORum


AVRELiani ET IDAEI), come chiaramente mostra il suo stesso disegno (cfr. n° 27 di
questa serie e relativa fig. 9).
886 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

CIL, XV
Ritrovamento « Recensio
E Nome del MERCATOR »
di DATA
ALTRI
3740 D. ATICI D.L. ONESIMI Test. - ca. 149
Noted. 10 D. ATICI TROPHIMI Test. - ca. 149
- D. ATICI SEVERI Test. - ca. 149
3741 ATICIORVM Test. - ca. 149
3742 ATILIAET.F. PA... O. Tori. - s. III?
2743-45 M. ATTI TAVRI Test. (Lacca ?) 154, (155)
Noved. 11 Q. ATTI CI...? Test. - ca. 149
3746 ATTIORVM sive ATEIORVM Test. - s. III
3745 D. ATTI... Test. - ca. 149
3747 M. AVD[EI,-ASI, -ENI] . . . Test. - s. III
- SEX. AVFIDI E... Test. - ca. 149
3748 M. AVRELISOTAT... O. Tori. Corduba s. III
- . . . AVRELI VINITORIS Test. - ca. 149
3751-53 D. CAECILI CALLIPHYTI Test. - a. 154
3754-55 D. CAECILI CHRYSOGONI Test. - ca. 149
3756-61 CAECILIORVM EVELPisti ET Test. Astigis 153, 154
DAPhni 1 Λ "~ 11"
3762-64 D. CAECILI HOSPITALIS Test. - 145, 147
3765-68 D. CAECILI MATERNI Test. - 149, (160)
3769-81 CAECILIORVM HOSPITALIS Test. - 154
ET MATERNI
3783 D. CAECILI ONESIMI Test. - ca. 149
- D ? CAECILI ONESIMI ET Test. - ca. 149
CHARITOSAE FILiae
Noved. 12 CAECILIORVM ONESIMI ET Test. - ca. 149
HOSPITALIS
3784 . . . CAECILI PAPIAE O. Tori. - s. III?
3785 . . . CAECILI VICTORIS Test. - ca. 149
3786 T. CAECILI... Test. - ca. 149
MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 887

CIL, XV
E Nome del MERCATOR ■ Ritrovamento « Recensio
di
» DATA
ALTRI
3787-89 . . . CAECILIORum ET LIBert . . . O. Tori.
Test.
- s. III?
- DD. CAECILIORVM... SIAES? Test. - s. Ili
3795 DD. CAECILIORVM ET AELI O. Tori. - s. Ili ?
OPTATI
3796 II CAESENNI ? ... O. Tori. - s. IH ?
3877 T. CESATI HERMETIS Test. - ca. 149
3878 CAESATIORVM Test. - ca. 149
3800-01 L. CAESI EVMENIS Test. - ca. 149
3802 Q. CAESI SENECIONIS O. Tori. - ca. 149
3797-99 QQ. CAESIORVM CAESIANI Test. - ca. 149
ET MACRINI

3803 C. CALPVRNI LEGVLIANI ? O. Tori. - ca. 149


Test.
- C. CANTI SVLPICIANI Test. - a. 149
3804 CASSIORVM PROCV[LI ? . . . ] Test. Astigis a. 149
3805 CASSIORVM P.T.O. Test. - s. Ili ?
3806-09 CASSIORVM Test. Astigis a. 149
Noved. 13 C. CELSI . . . PLACIDI Test. - ca. 149
3810-11 T. CLAVDI NOBILIS Test. Astigis ca. 149
3812 M. CLAVDI SENECIONIS Test. - 149, 154
3813-18 MM. CLAVDIORVM Test. - ca. 149
SENECIONVM
3819-20 CLAVDIORVM Test. - a. 145
3821 [... C]LODI HESPERI O. Tori. - s. III?
- C. CONSI CARICI Test. - ca. 220-230
XII, 10.004 C. CONSI CARICI ET Mus. Bonn - ca. 220-230
FILIORVM
3822 C. CONSI EVCARPI Test. - ?
3825-28 C. CONSI HERMEROTIS Test. - a. 154
3829-30 C. CORNELI KARI Test. Ca[rmo] ? a. 154

MEFRA 1979, 2. 57
888 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

CIL, XV
E Nome del MERCATOR Ritrovamento « Recensio
di
» DATA
ALTRI
3831 Q ? CORNELI FVSCINI Test. - ca. 154
3832 Q. CORNELI GALENI Test. - a. 149

3833-36 M. CORNELI IANVARI Test. - (148), 149,


153, 161

3837-38 M. CORNELI PROTOGENIS Test. -


O. Tori. s. Ili ?

3839-42 M. CORNELI SEVERI O. Tori. Astigis a. 254 ?, 255 ?


257?
3843 MM ? CORNELIORVM SEVERI O. Tori. - a. 254 ?, 255 ?
ET [PROTOGENIS]? 257?
3844 CORNELIORVM III (vel IIII) V. Ludov. - ca. 80 ?
3845-47 CORNELIAE Q.F. PLACIDAE O. Tori. - a. 191
- T. COSMI FELICIS ? Test. - a. 149
3848 COTISIORVM Test. - ca. 149
- CRASSIORVM Test. - ca. 149
Noved. 14 ... CRVSI DIONYSI -
4067 ? Test. ca. 149

3849 CVTI CELSIANI ET FABI O. Tori. - s. Ili ?


GALATICI
3850 M. DECI RVFINI Test. - Incerta
(s. Ili ?)
3851 M? DECI RVFINI ET Test. - Incerta
CAELIORVM (s. Ili ?)
3852 C. ENNI ENNIANI O. Tori. - s. Ili ?
3853 . . . FABI BENIGNI ? O. Tori. - s. Ili ?
Noved. 15 M. FABI LENTIS Test. -
3854 O. Tori. a. 250-260

3855-61 SEX. FADI ANICETI Test. Corduba a. 149, 154


Noved. 16 SEX ? FADI ANTIOCHI Test. - ca. 160
3862 SEX. FADI PAONI Test. - ca. 149

3863-73 SEX. FADI SECVNDI Test. Hispalis a. 146, 149,


Astigis 154, 161
3874 FADIORVM Test - ca. 149
MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 889

CIL, XV « Recensio »
E Nome del MERCATOR Ritrovamento di DATA
ALTRI
3875 T. FLAVI ALEXANDRI O. Tori. - s. III?
3876 FVLVIORVM II Test. - s. III?
CHARISIANORVM ET ROGATI
3879 M. HELVI CALLISTI O. Tori. - s. Ili ?
3880 .. HELVI?IVN1 HYACINTHI Test. - s. III?
- . . HORATI ? OCLV. . . Test. - ca. 149
3881-82 SOCIORVM HYACINTHI Test. - ca. 149
ISIDORI POLLIONIS 13
- Q. IGNI PRISCIANI Test. - ca. 149
3883-88 C. IVLI ALFI THESEI Test. Astigis 154
- C. IVLI AMOENI ? Test. - ca. 149
3889 Ili IVLIORVM ALFIORVM Test. - ca. 149
FIRMI NA...
Noved. 18 L. IVLI CANDIDI14 Test. - ca. 149
3890-91 M. IVLI CARPOPHORI Test. - 161
3892 C. IVLI EVTYCHIANI Test. - ca. 149
- IVLIORVM AE. ET AE (sive Test. - ca. 149
E. ET E)
- [C ?] IV[LI EV?]TYCHIANI Test. - ca. 149
ET E...
3893-96 C. IVLI FIRMI Test. Astigis a. 154
3897 M. IVLI HERMETIS Test. - ca. 149
Noved. 17 C. IVLI C. LANCISCI F Test. Malaca ? ca. 250-260
3898 C. IVLI PROTOGENIS O. Tori. - s. Ili ?
3899 C. IVLI SENIS Test. - ca. 230 ?
3900 TI. IVLI TAVRILLI Test. - ca. 149
3901-02 II IVLIORVM TROPHIMIANI Astigis Astigis a. 149
ET ZOSIMI (Hispalis) (Hispalis)

13 Una associazione degli stessi anni risulta da un nuovo frammento della mia se
rie : QVAttuorPARTeniorum? HYACinthi ISI[Dori ...ET POLLIONIS?]. Cfr. infra, n° 73.
14 È piuttosto dubbio che si tratti di un titulus di olearia betica, ragion per cui non
viene ora incluso questo pezzo nella lista descrittiva che segue.
890 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

CIL, XV
E Nome del MERCATOR Ritrovamento « Recensio
di
» DATA
ALTRI
3903-05 C. IVLI VALERIANI Test. - - a. 161
3907-08 II IVLIORVM15 Test. - - ca. 149
3909-10 L. IVLI HERMAPHILI Test. - - a. 147
3911 C. IVNI PRISCIANI Test. Astigis ca. 149
3914 D. IVNI... O. Tori. - s. III?
- M. IVNI?... Test. - ca. 149
- IVNIORVM E. ET M Test. - ca. 149
3915 Q. LABERIP... O. Tori. - s. Ili ?
Noved. 20 UH? LABERIORVM DIOGAE Test. — ca. 160
ZOSIMI CALLISTI
APOLAVSTI?
3916 QQ. LABERIORVM ZOSIMI Test - (a. 154)
ET DIOGAE
3917-23 QQ. LABERIORVM ZOSIMI Test. - ca. 149
ET EVTYCHI
- [III LABERIORVM DIOGAE ?] Test. - ca. 149
ET ZOSIMI ET [EVTYCHI?]
3924 QQ. LABERIORVM Test. - ca. 149
3925 SEX. LAELI STEPHANI Test. - ca. 149
3926-28 LAELIORVM III SSS , Test. - a. 149, 150
Noved. 21 C. LICINI CAMPINI Test. - ca. 149
(4060 ?)
3929 M. LICINI MATERNI Test. - ca. 149
3930-31 SEX. LICINI RIPANI O. Tori. - s. III?
Noved. 22 S. LICINI... Test. - ca. 149
3932 LICINIORVM Test. - ca. 149
3933 LICINIAE OPTATAE O. Tori. - s. III?
3934-38 T. LITVCCI SABINI Test. Corduba 149, 153, 154

15 Data la cronologia di questi pezzi, è probabile che si tratti degli stessi soci Tro-
phimianus et Zosimus di CIL, 3901-02.
MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 891

CIL, XV
E Nome del MERCATOR Ritrovamento « Recensio
di
» DATA
ALTRI
3939-42 M. LVCRETI OPTATI Test. Astigis (148), 149
Noved. 23 L. LVNI VEGETI 16 Test. Hispalis
3912-13 (145), 149

3943-48 L. MARI PHOEBI Test. - 161


3949-59 L. MARI PHOEBI ET VIBIORVM Test. Car(mo ?) 153, 154, 161
VIATORIS ET REStuti?
3960-61 MARIAE Q.F. POSTVMINAE Test. - ca. 149
- MARIAE Q.F. FESIANAE?17 Test. - ca. 149
- .. MEMMI ALEXANDRI Test. - ca. 149
3962 L. MEMMI BERYLLI Esquilino - ca. 80 ?
Noved. 24 L. MEMMI EVTYCHI Test. - ca. 149
- L. MEMMI HYPEREPHONI Test. - ca. 149
3963 L. MEMMI HISPANI Test. - ca. 149
3964 L. MEMMI HOMERI18 Test. - ca. 149?
Noved. 25 L. MEMMI MEMMIANI Test. - ca. 149
3965-67 MEMMIORVM M. ET M Test. - ca. 149
3968 L. MEMMI.. MI... NIS Test. - a. 154
3969 L. MEMMI R... O. Tori. - s. III?
- L. MVMMI M...DI Test. - ca. 149
3970-71 L. (vel Q ?) NIGIDI SENECIONIS Test. - a. 154
Noved. 26 L. OCANI PATROINI Test. - (145)
4056 CAECILIANI EVPLI
Noved. 27 L. OCRATI MODESTI ET Test. - ca. 149
3972 T. CASSI APOLAVSTI
3973 L. OCRATI SATVRNINI ET Test. Hispalis a. 154
CASSIORVM APOLAVSTI
ET ARTHEMI

lh La costante grafia, sia nei vecchi, sia nei nuovi esemplari, consiglia per il mo
mento includere questo nominativo al posto del precedente L. IVNI VEGETI.
17 Contemporanea e quasi sicuramente parente della precedente.
IX Non è sicuro il punto di ritrovamento nel lato est del Testaccio.
892 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

CIL, XV
E Nome del MERCATOR Ritrovamento « Recensio
di
» DATA
ALTRI
3974-75 P. OLITI APOLLONI Test. Corduba (147), 149
3976 P. OLITI FAVSTI Test. At Portum a. 149
3977-82 M. OVI AVILLIANI Test. - (140?), 149
3983 L. PACVLI FELICIONIS O. Tori. - s. Ili ?
QVAtuorPARTeniorum ?
- HYACinthi ISIDori Test. - ca. 149
(POLLIONIS...?)
Noved. 28 M. PINNI EVPREPETIS Test. - a. 145
III POMPeiorum (sive POMPo-
niorum) CORNELIANI PA- Test.
3984-85 TRIS ET FILIORVM MAR- O. Tori. - s. IH
CIANI EPITYNCANI COR
NELIANI
Noved. 29, 30 M. POMPEI CALLISTI Test. - ca. 149
Noved. 31 C. POMPEI MATERNI Test. (Corduba?) ca. 149
- T. POMPEI PATERNI Test. (Corduba ?) ca. 149
3987-89 M. POMPONI PARTHENI Test. - a. 147, 148
- M. POMPONI PARTheni ET Test. - ca. 149
P. ACI[LI...]
3990 L. POMPONI PATERNI Test. - ca. 149
L. POSTVMI POLLIONIS ET
3991 M..A.. ONI LAETI NIGRI O. Tori. - s. Ili ?
ET CORNELI LVPI
Noved. 32 C. PROCVLEI FIRMANI Test. (Astigis) ca. 149
3992 L. SAB[IDI?...] O. Tori. - s. Ili ?
3993 L. SEGOLATI ALEXANDRI Test. - ca. 220-230
3994 L. SEGOLATI ENCOLPI Test. Corduba a. 161
3995-96 L. SEGOLATI EVCHARISTI Test. - ca. 149
3997 L. SEGOLATI IVSTI O. Tori. - s. Ili ?
3998-99 IL SEGOLATIORVM ET F19 Test. - ca. 149

19 1 due Segolatii nominati nel titulus dovrebbero essere presumibilmente Encol-


pius e Eucharistus che vediamo sopra.
MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 893

CIL, XV « Recensio »
E Nome del MERCATOR Ritrovamento di DATA
ALTRI
4000 TI? SEMPRONI LIVIANI20 O. Tori. - s. III?
Noved. 38 [SEMPRONIORVM LIVI A]Ni Test. - ca. 149
ET AGATHONIS ?21
4001 ..SEMPRONIORVM22 Test. - Incerta
Noved. 39 L ? SEVERI SEVERI ANI Test. - ca. 230?
Astigis
4002-11 C. VALERI ALEXANDRI Test. Corduba a. 149, 154
Hispalis
4012 C. VALERI CESTI[ANI] Test. - ca. 149
4013 C. VALERI EPAGATHI Test. - ca. 149
C. VALERI EVTYCHI Test. - ca. 149
4014 (s. EVTYCI) a O. Tori.
4015 C. VALERI FRONTONIS O. Tori. - s. III?
Noved. 40 QQ. VALERIORVM GALLI ET Test. - ca. 149
NIGRINI
4016-20 Q. VALERI HERMETIONIS Test. - a. 145, 149
4021 Q. VALERI LINI O. Tori. - s. III?
4022 C. VALERI ONESIMI Test. - Incerta
4023-24 C. VALERI PATERNI Test. Astigis a. 149
4025-27 II. VALERIORVMPATERNI ET Test. Corduba a. 154
VALERIANI
4028 M. VALERI PRIMIGENI Incerto - Incerta

20 Data molto incerta. Il titulus associativo seguente potrebbe far pensare a collo
carlo nella metà del sec. II.
21 Un Sempronius Agatho conosciamo associato con Antonia Agathonices nel titulus
CIL, XV, 3729 dell'a. 149. Per questa ragione mi inclino a credere, malgrado l'incomple
tezza iniziale del frammento, ad una associazione di due Sempronii, di cui il primo por
tasse il cognomen Livianus. Che, poi, quest'ultimo sia lo stesso del CIL, 4000 (apparen
temente più tardo), ο sia di epoca precedente (cosa più probabile), non è possibile
dirlo.
22 Forse la stessa associazione precedente. Dressel dice che proviene il frammento
da Or. I-II; e ciò lascia un gran margine all'incertezza, in quanto a metà di tale lato del
Testacelo esistono i materiali più tardi (aa. 250-260), ma accanto possono anche tro
varsi materiali dai crinali alti, di metà del s. II.
23 Potrebbe trattarsi di due personaggi omonimi di epoca interamente diversa.
894 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

CIL, XV
Ritrovamento « Recensio
E Nome del MERCATOR »
di DATA
ALTRI
4029 C. VALERI SILVANI Test. - S. II?

4030-35 M. VALERI VALENTIS Test. Astigis a. 149, 153


Corduba
Noved. 41 M. VALERI VALGONIS Test. - ca. 149
(sive VALIONIS)
- VALERIORVM SEVERI ET Test. - ca. 149
AV... (sive RV...)
4036 . . VARRONI PACATI O. Tori. - s. III?
4037-39 SEX VERATI EPIGONI Test. Corduba a. (147), 149,
154
Noved. 42 L. VERNE...? Test. - ca. 149
4040-43 VERRIORVM Test. - ca. 149
4044 VIBIANORVM PATRIS ET Test. - a. 179?
IVNIORIS
4045 L. VIBI POLIANTHI ET Test. - ca. 149
L. FABI PHOEBI
4046-51 Q. VINISI SERENI Test. Astigis a. 148, 149
4052-55 VINISIORVM SERENI ET Test. Corduba a. 154
VINISIANI

C - TITOLI DEI SEVERI

DOMINORVM NOSTRORVM
SEVERI ET ANTONINI Test. 1 1 1
AVGVSTORVM
DOMINORVM NOSTRORVM Test. 4 1 I
SEVERI ET ANTONINI
Noved. 33-37 AVGVSTORVM NN? Test. 1 1 I
e nuovi SEVERI ET ANTONINI
esemplari DOMINORVM NOSTRORVM
SEVERI ANTONINI ET GETAE Test. 7 1 I
AVGGG
ANTONINI ET GETAE Test. 1 ! I
[AVGG NN?]
DOMINORVM. . . 2
MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 895

CIL, XV « Recensio »
E Nome del MERCATOR Ritrovamento di DATA
ALTRI

D - TITOLI della RATIO FISCI

217,218
FISCI RATIONIS PATRIMONI Test.
O. Tori.
33 Astigis
3 Corduba a· 219, 222
221, 220
4102-33 PROVINCIAL· BAETICAE Alibi. 1 Hispalis 227, 228

FISCI RATIONIS PATRIMONI Test. 5


4134-36 -
PROVINCIAL· TARRACONENSIS O. Tori. 1 a. 235
Alibi. 1

E - TITULI FRAMMENTARI 0 SCARSAMENTE LEGGIBILI

Noved. 43 AGRICOLAE Test. - ca. 149


4058 ABASCANTHI Test. - ca. 149
- ONI APRI Test. - ca. 149
4057 ATICI? MESSL·NI? Test. - ca. 149
4059 BARBATI? Test. - s. II?
4061-63 CANDIDI Test. - 145, 160
4064 ETCAPITONIS O. Tori. - s. Ili ?
- . . . . SI CESIANI O. Tori. - ca. 220-230
4065 CINNAL· O. Tori. - ca. 220-230
- CORINTHI? ET P... Test. - ca. 149
LEANDRI ?
4066 COSMI ET FAVSTI O. Tori. - s. III?
- DVORum ET COT.... Test. - ca. 220-230
4067 DIONYSI24 Test. - ca. 149
4068 DONATI Test. - s. III?
4069 ^LOGI LIBerti Test. - Incerta
4070 ^TYCHI NICANDRI Test. - ca. 149

24 Potrebbe trattarsi dello stesso che ora figura in questa serie come [ ] CRVSIVS
DIONYSIVS.
896 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

CIL, XV « Recensio »
E Nome del MERCATOR Ritrovamento di DATA
ALTRI
4071 [.. IV?]LIORVM F. ET V Test. Astigis ca. 149
4072 FELICIS Test. - 149
4073 FVSCI Test. - Incerta
- GEROSIMI ? Test. - ca. 149
4074 LI HERCVLANI Test. - ca. 220-230
- NI HERMOfGENIS] Test. - ca. 149
(s. HERMO[DORI])
4075 I EROTIS ET Test. - ca. 149 ?
...[HERM]EROTIS
4076 HOSPes?,-italis? Test. - a. 180
4077 MARCELLI . . . SEVERI Test. - Incerta
Noved. 48 [ NYCJEPHORI ? Test. - a. 160
- [ NYCOMJEDIS ? Test. - ca. 220-230
4082 ONESIMI ET DIADVMENI Test. - ca. 149
FILI
- .... AES NYMPHES Test. - ca. 149
4083 ONESIMORVM Test. - a. 179
- PAVLLINI. . . OCTAVIANI Test. - a. 147
4085 PHOEBI BADIANI Test. - s. Ili ?
4086 PROCVLI Test. - ca. 149
CORNEL[IANI] ?
- SEVERINI Test. - ca. 220-230

4087 ΝΑΕ ? SALVDENAE O. Tori. Hispalis 254?, 255?,


257?
- TROPHMI? Test. - 257?
(per TROPHIMI)
- VERI Test. - ca. 149
- ET VIRIORum ? Test. - ca. 220-230
- ORVM VRBICI Test. - ca. 149
ROMANI
- ET FILI Test. - ca. 220-230
- ETFILIOR... Test. - ca. 220-230
MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 897

TITULI DEI SEVERI

Ν» 1.* β: [DOMINORVM NOSTR]ORVM


[SEVER] I ET ANTONINI
γ: [CC]XVI

Pubblicata25.
PROV. TEST. : HI-3/608; DATAZ. APPROSS. : aa. 198-204; TITULI CONSERVATI: β, γ;
ANFORA : Dr. 20.

Come per tutte le altre dello stesso gruppo, che vedremo di seguito, e
allo scopo di non ripetere il concetto, è da notare che nell'articolo Novedad
es ... la formulazione iniziale di queste iscrizioni non era ancora conos
ciuta. In base ai frammenti n. 33 e 34 (7 e 8 di questa serie) avevo creduto di
poter ricostruire la lettura CAES NN e CAES NOSTRORVM. I nuovi fram
menti non lasciano dubbi : l'inizio è sistematicamente DOMINORVM NO
STRORVM, sebbene in qualche caso forse con qualche elemento abbreviato
in diversi modi.
Le iscrizioni a nome de Settimio Severo e Caracalla vanno circoscritte
cronologicamente tra gli anni 198 (anno della incorporazione all'impero di
quest'ultimo) e il 205 (in cui anche Geta Settimio appare associato).
Molto più ricca di implicazioni è la questione relativa all'origine e signifi
cato di questa nuova formulazione, sconosciuta a Dressel e precedente, come
ho già avuto modo di dimostrare, la famosa FISCI RATIONIS PATRIMONI,
che non appare documentata fino a Elagabalo26. Ho ipotizzato, al tempo
della precedente pubblicazione, un passaggio dei beni oleari della Betica alla
ratio privata dei Severi, secondo la interessante tesi di P. Baldacci27. Rimane

25 Novedades . . . , cit., n° 36.


26 Si veda quanto detto a questo proposito nelle Novedades . . . , p. 200, a dimostra
zione del fatto che queste iscrizioni vanno sostituite, dopo la morte di Caracalla, dalla
conosciuta formula FISCI RATIONIS . . . , che non è severiana (come si è finora soste
nuto).
27 Commercio e stato nell'età dei Severi, in Rendiconti dell'Accad. di Scienze e Lettere
di Milano, 1967, p. 745, nota 21.
898 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

0 10 cm

Fig. 3 - Schema della disposizione del corredo epigrafico di un'anfora betica (attorno
alle iscrizioni, l'indicazione dei pittacìa ο tele gommate preventive). La figura ha un
valore didascalico e non documentale.

però il fatto che non appare probabile una controriforma (in senso liberaliz-
zatore di tali beni) sotto Elagabalo, così poco incline alla buona amministraz
ione, intento solo alla dilapidazione sistematica dei beni pubblici come di
quelli privati28.
I tre sistemi di titolatura β nelle olearie betiche suggeriscono invece tre
diverse gestioni della vectura ο trasporto del prodotto, e non una diversa
proprietà di esso. Se è chiaro che Severo si appropria e mette sotto proprio

28 Historia Augusta, Sev. Alex., XXII, 2.


MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 899

nome alcune delle grosse figlinae betiche29, ciò può essere spiegato con la ne
cessità di disporre di contenitori adatti al trasporto via mare del prezioso
prodotto, ma non implica automaticamente una appropriazione al peculium,
dei beni oleari, che appartenevano, semmai, al fiscus. Le iscrizioni DOMI-
NORVM NOSTRORVM dicono però chiaramente che al meno la vectura è
fatta in proprio da Severo ed i figli, che si sostituiscono ai privati, così da i
ncas are personalmente una tangente che prima andava a questi. È dunque
una operazione di lucro di un amministratore senza scrupoli quale era Se
vero, ma probabilmente un colpo di mano meno audace di quanto io ho sup
posto in un primo momento.
È da appurare fino a che punto una tale operazione sia una imitazione ο
un prolungamento nel tempo di quella iniziata da Commodo per l'approvv
igionamento granario con la Classis Commodiana HerculeaM). L'idea è cert
amente la stessa, ma finora non abbiamo sicurezza che sia stato Commodo
stesso a dare il via al licenziamento dei mercatores privati nel commercio
dell'olio betico; sebbene la grossa lacuna di documentazione ancora es
istente per gli anni 160-190 nel Testacelo induce a sperare di trovar la prova
che questa prassi sia cominciata appunto con la megalomania (non del tutto
esente di buon senso) della amministrazione commodiana.

29 Lo provano abbondantemente i bolli delle figline Ceparia, Grumense e Barba (o


Barbense?) a nome degli Augusti très (CIL, 2559-60, 2564-65, 2569-70), essendo chiaro
che almeno una di queste figline è già esistente a metà del s. II. Ma è chiaramente sba
gliato il concetto espresso da R. Etienne (Les amphores du Testacelo au IIIe siècle, in
MEFRA, XLI, 1948-49, p. 151-181), che cioè precedentemente ai Severi tali figline siano
state proprietà degli Aureli Heracla pater et filius (CIL, 2561, 2566, 2571); questi, per
aver forse parteggiato per Clodio Albino, sarebbero stati spogliati dei loro beni da Se
vero dopo la battaglia di Lione; di tutto ciò i bolli degli Augusti très sarebbero una lam
pante dimostrazione . . .
I proprietari delle figline non appaiono menzionati con chiarezza assieme al nome
delle figline stesse e sullo stesso bollo durante tutto il s. II, almeno nel numerosissimo
materiale finora conosciuto nel Testacelo. Allo stesso modo, bolli a doppia linea (come
quelli degli Heracla) non appaiono mai nel Testacelo (almeno fino al presente giorno)
prima dei Severi. Anzi, questo uso sembra appunto da loro introdotto, come anche il
costume di bollare in ventre.
Bisogna dunque concludere che, così come subentra al titulus β dei Severi quello
della Ratio Fisci, e più tardi ancora quello dei privati, così, dopo i bolli degli Augusti
très e Augustus noster, alla morte di Caracalla subentra sulle anfore delle figline in que
stione quello degli Heracla, e non al contrario.
30 H.A., Comm., XVII, 7 : Classent africanam instituit, quae subsidio esset, si forte ale-
xandrina frumenta cessassent; ridicule etìam Carthaginem «Alexandriam Commodianam
Togatam» appellami, cum classem quoque «Commodianam Herculeam» appellasset.
900 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

Ν" 2.* β: [DOMINORVM NOSTRORVM]


[SEVERI] ET ANTONINI
γ: [...V...]

Pubblicata".
PROV. TEST. : H-3/704; DATAZ. APPROSS. : aa. 198-204; TITOLI: β, γ; ANE : Dr. 20.

La conservazione molto precaria del frammento non impedisce di notare


che siamo davanti ad un titulus sostanzialmente uguale al precedente, anche
se con lettere a formato alquanto maggiori, con contignatio ο nesso basso tra
le lettere AN come unica caratteristica interessante.
Degli altri elementi epigrafici resta solo l'apice di una delle caratteristi
che V del gruppo γ, come quella che vediamo nell'iscrizione precedente.

N« 3. α: CI
β : DOMINORV[M NOSTRORVM]
SEVE[RI ET ANTONINI]

PROV. TEST. : GH-2/990; DATAZ. : aa. 198-204; TITOLI : α, β; ANF. : Dr. 20.

Il gruppo numerico a, con valore 101, appare sufficientemente alto (lo


« standard » è intorno a 80-90) perché non passi inosservato. Infatti, nelle an
fore del s. Ili non è infrequente notare che sia questa, sia la cifra γ (« stan
dard» 216) sorpassino i valori abituali.
Lettere tondeggianti, inziali più alte (si noti la S della seconda linea), una
tendenza a impiccolire verso destra, sono le caratteristiche più rimarcabili
dell'epigrafe, di conservazione scarsa nella quantità e mediocre (o peggio)
nella qualità.
La presenza del nome di Severo in seconda linea assicura la ricostru
zione proposta per gli elementi mancanti. Come vedremo in seguito, Severo
si trova alla fine della prima linea nei tituli che menzionano i tre imperatori,
in seconda quando appare solo insieme a Caracalla.

51 Noved, n° 37.
MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 901

H-^3/744

Fig. 4
902 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

Ν" 4.* β : [DOMINORVM NN?]SEVERI


[ET AN]TO[NINI AVG]VSTOR

Pubblicata'2.
PROV. TEST. : H-2,3/744; DATAZ. : aa. 198-204; TITULUS : β; ANF. : Dr. 20.

La pessima conservazione del frammento non impedisce di osservare la


peculiarità di questo titulus, diversa da quella dei precedenti di Severo e Ca-
racalla. Gli elementi conservati permettono di ricostruire solo i nomi dei
due, in quanto a destra appare evidente la fine di ambedue le righe.
Come di frequente in questi tituli e in molti altri del s. Ili, le lettere ap
paiono poco regolari e sistematiche (si notino i piedi, rivolti ora verso destra,
ora verso sinistra, senza molta compostezza, gli spazi disuguali).
Non si conservano anche minimamente altri elementi del resto della t
itolatura. Il frammento, piuttosto abbondante nei margini, appare fortemente
corroso in superfice.

N°4A. β: AVGVSTORVM Ν?
SEVERI ET ANTONINI

PROV. TEST. : C-2/2-140; DATAZ. : aa. 198-204; TITULUS : β; ANF. : Dr. 20.

Ancora una formula alquanto diversa per un titulus dei due Severi : AV
GVSTORVM N(ostrorum)?, e non DOMINORVM NOSTRORVM. Rimane il dub
bio che avanti a Augustorum vi fosse ancora un segno (incomprensibile, data
la formula), se non si tratta di un apice esagerato della S iniziale della s
econda linea. Il finale di prima linea, poco chiaro potrebbe essere N[N].
Il titulus, mancante degli altri elementi α, γ e δ, con il chiaro segno del
pictacium, appare rovinatissimo per erosione superficiale (consumata in
buona parte l'ingubbiatura); l'inchiostro è del tutto scomparso, ma, avendo
la colla del pictacium preservato uno specchio ingubbiato, esso appare cor
roso dall'inchiostro, e mostra con estrema chiarezza i segni grafici, e la le
ttura è abbastanza agevole.
Come può rilevarsi dalla sigla di localizzazione (C-2), anche questo esem
plare è uscito a circa 3/4 della altezza del monte e dai pendìi occidentali,
dove scorre la fascia di materiali severiani che ha restituito tutti gli esemp
lari 1-15. Dalla grossa frana da cui proviene l'esemplare in esame erano
usciti in data precedente (31 die. 1976) i seguenti bolli betici, in parte note-

32 Noved, n° 35.
MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 903

vole post-severiani : F'CVC[VM] (CIL, 2586 α), in due esemplari; Τ FAMV


(CIL, 2831 a), due esemplari; CAP (CIL, 2658 α ο b); DFF (CIL, 2840 a); DFN
(2857); FF[M]? (CIL, 2843); GRA, retrogrado (2903 c); [LJFCCVCAT (CIL,
2588 c), in due esemplari di matrici diverse; ILFT (2952 h); LFCCVFS (CIL,
2594 α); ΡΝΝ (CIL, 3041 k).

N° 5. β: D0M[IN0RVM NOSTRORVM]
SEVERI [ET ANTONINI?]
γ: LL[C . . . ]
PROV. TEST. : H-2/ 1-127; DATAZ. : aa. 198-204; TITULI : β, γ; ANF. : Dr. 20.

Per la ricostruzione di questo titulus si tenga presente quanto detto


prima, cioè : la presenza di SEVERI all'inizio della seconda riga consiglia l'i
ntegrazione ET ANTONINI; ma nel caso presente un certo dubbio viene dal
fatto che dopo SEVERI non sembra sicura la E, ma piuttosto A ο Ν. Ma si
tratta di un'ombra poco visibile, e, d'altra parte, se si dovesse integrare SE
VERI [ANTONINI] automaticamente subentrerebbe ET GETAE AVGGG,
come negli esempi che vedremo dopo, risultando così una seconda linea
troppo lunga riguardo a quella superiore. Pertanto, appare più logico sup
porre che si tratti di un titulus dei soli Severo e Caracalla.
Lettere minute e tondeggianti. Notare l'altezza diversa data alle due ini
ziali DO della prima riga.
Nel gruppo numerico γ·, notare l'inizio LL, sostitutivo della prima delle
due C con cui si compongono normalmente queste cifre. È un costume poco
usato nel s. II (qualche esempio però si osserva verso gli anni 147-149), ma
che invece ritorna con forza dopo i Severi33.

N° 6. β : DOMINORVM Ν SEV[ERI]
[A]NTON[INI ET GETAE]AVGGG
γ: [CC]X[ ]
PROV. TEST. : F-3/ 1-365; DATAZ. : aa. 205-211 ; TITOLI : β, γ; ANF. : Dr. 20.

Diverse cose sono da notare in questa malridotta epigrafe, non ultima


quella delle lettere, sufficientemente belle e regolari, al contrario del nor-

33 Noved, p. 139 ss. Un esempio tipico di questo uso già nel sec. II è quello del
n° 17 delle Novedades ... (C. lunius Priscianus); nel sec. Ill, tra molti ben documentati
in catalogo, fa spicco il n° 15 delle stesse Novedades ... (M. Fabius Lens), nonché altri
esempi della presente serie, quale il n° 28.

MEFRA 1979, 2. 58
904 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

male. La abbreviazione Ν (di regola, dovrebbe essere NNN); la possibilità


che in seconda linea fosse scritto ANTONini e non ANTONINI; le G a forma
di C, con la sola eccezione dell'ultima, caudata lungamente in basso.
Il frammento fu trovato in situ in una delle «pareti» di frammenti del
lato occidentale del monte, ad una altezza di circa 3/4 del totale di quella del
monte. Altri frammenti di simili titilli sono stati trovati ad altezza simile in al
tri punti del lato occidentale. Si definisce, dunque (anche se in modo non
troppo netto), una fascia di giacenze severiane ben al disotto del pianoro su
periore del Testacelo, coperto di materiali certamente post-severiani, a
quanto ci è dato osservare fino ad oggi (cfr. fig. 2).

N° 7.* β : [DOMINORV]M NNN? SEVERI


[ANJTONtlNI ET] GE[T]AE AVGGG
Pubblicata34.
PROV. TEST. : H-2/883; DATAZ. : aa. 205-211; TITULUS : β; ANF. : Dr. 20.

Cauda dell'unità finale della cifra a, che scende fino a toccare la prima l
inea del titulus β.
Non è chiaro se prima di SEVERI la abbreviazione nostrorwn sia fatta da
tre Ν contignatae dal basso, ma sembra probabile (il frammento, messo in
magazzino; non è più osservabile).
Evidente invece è la contignatio in AVGGG.
Lettere minute e nervose, regolari e ben distribuite, ma le due linee sem
brano più aperte a sinistra.
Il frammento, di conservazione precaria, non offre altri elementi delle t
itolature complementari.

N° 8.* β: [DOMINORVM] NOSTRORVM


[SEVERI AN]TONINI ET GETAE AVGGG
Pubblicata33.
PROV. TEST. : H-3/695; DATAZ. : aa. 205-211; TITULUS : β; ANF. : Dr. 20.

Si avvertono miseri resti dell'ultima riga corsiva (estremo sinistro) della


recensio, nonché l'apice caratteristico di una V del gruppo numerico γ.
La prima riga presenta lettere molto spaziate, tondeggianti (si notino,

34 Noved., n° 33.
35 Noved., n° 34.
MONTE TESTACCIO I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 905

:
·""-. ."■ · "4 Κ. ■» _ λ

HUA

Fig. 5
906 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

per esempio, le R), mentre la seconda ha spazi molto ridotti, ciò che obbliga,
nella trascrizione, a fare due righe a sviluppo molto diverso.
Lo scrivente sbagliò certamente a scrivere GETE, rimediando più tardi
con una pennellata traversa tra Τ e E.
Come in un esempio precedente, le G appaiono con piede rialzato a
punta e senza il ritorno in basso comune in queste lettere nei tituli di epoca
anteriore.

N° 9. α: XC
β : DOMINOR[VM] Ν SEVERI
[ANTONINI ET GETAE AVGGG]
PROV. TEST. : F-2/ 1-370; DATAZ. : aa. 205-211; TITULI : a, β; ANF. : Dr. 20.

Si noti la caratteristica configurazione della cifra XC, dove per pigrizia


dello scrivente il tratto curvo della C non è stato realizzato alla fine di quello
largo e orizzontale della X, essendosi limitato a tracciare in alto a destra il
tratto superiore solo. Che non vi fossero altri elementi in questa cifra è s
icuro, essendo essa la parte meglio conservata del titulus.
Come in un caso precedente, appare chiaro anche qui che nostrorum è
stato scritto Ν e non NNN.
La iniziale D essendo stata tracciata ad altezza normale, è stata dotata
più tardi di un apice posticcio. La S di Severi è invece altissima.
Lettere, del resto, simili a quelle di quasi tutti questi tituli dei Severi,
tondeggianti, alquanto più alte della media piuttosto scarsa.
Anche questo frammento è stato trovato in situ, a ca. 3/4 dell'altezza to
tale del monte.

N° 10. β: [DOMINORVM NOSTRORVM SEVERI]


[ANTONINI ET GETE AVGGG
PROV. TEST. : G-2/ 1.874; DATAZ. : aa. 205-211; TITULUS : β; ANF. : Dr. 20.

Si vede in basso l'apice di una V numerica, con il suo ritorno verso il


basso (realizzato mediante diversa pennellata) per ricongiungersi alle unità
finali. Ugualmente, a destra di AVGGG, si incrociano la I caudata finale di SE
VERI e la cauda dell'unità finale di a.
Lettere esili, esigui spazi. Ancora l'errore GETE, questa volta non cor
retto. Dopo la G finale, una piccola pennellata sembra indicare, piuttosto che
un punto, la traversa della G stessa, allo stesso modo che in un esempio pre
cedente è stata indicata la natura della lettera mediante lunga cauda.
MONTE TESTACCIO I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 907

Fig. 6
908 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

N° 11. β: [DOMINORVM NOSTRORVM SEVE]RI


ANTONINI ET GETAE AVGGG
γ : CCVW[ ]
PROV. TEST. : GH-3/1.838; DATAZ. : aa. 205-211; TITOLI: β, γ; ANF. : Dr. 20.

Come nell'esempio precedente, è probabile che la trascrizione NO


STRORVM che do per intero fosse sostituita in realtà da una abbreviatura;
ma essendovi diversi modi di indicarla in questi tituli, preferisco non deci
dere per l'uno ο l'altro, benché alla vista di altri esempi sia più probabile che
si trattasse di una semplice N.
Caratteristiche calligrafiche molto simili a quella dell'esempio prece
dente, col quale ha in comune anche la cauda nella / di Severi e le G a piede
ancora più ricurvo, la lettera sottile e slanciata. Notare il nesso AN del princi
pio della seconda riga, dove, a giudicare dai piedi, la A era anche di formato
maggiore.

N° 12. β : [DOMINOR]VM NOS[TRORVM]


[SEVE]RI [A]NTONINI ET G[ETAE AVGGG]
PROV. TEST. : GH-2/1.235; DATAZ. : aa. 205-211; TITULUS : β; ANF. : Dr. 20.

Epigrafe rovinatissima, è però sicuramente appartenente al nostro


gruppo. La formulazione è però alquanto diversa.
In prima riga, alla formula DOMINORVM NOSTRORVM non seguiva,
come di regola, SEVERI, che è stato scritto al principio della seconda. Alla
diversità della lunghezza dei due testi l'amanuense deve aver rimediato,
come in altri casi, con spazi più generosi nella riga alta.

N° 13. β: DOMIN[ORVM NOSTRORVM . . . ]

γ: C[C ]
PROV. TEST. : G-2/ 1.648; DATAZ. : Severiana; TITULI : β, γ; ANF. : Dr. 20.

Dagli scarsi resti conservati, non è facile stabilire se questa epigrafe fac
cia riferimento a due ο tre imperatori. È più probabile la seconda ipotesi.
In prima riga le lettere sono belle e regolari, di buon formato. Per la se
conda, l'osservazione è più difficile.
Che lo scriptor sia però un calligrafo si osserva anche nella perfezione
con cui ha tracciato la C iniziale della cifra γ, perfetta come le migliori di
MONTE TESTACCIO I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 909

15

Fig. 7
910 EMILIO RODRIGUEZ- ALMEIDA

metà del s. II, diversissima dalle brutte, antiestetiche cifre in uso in questo
periodo.
Il frammento è uno di quelli trovati in situ, a poco più dei 2/3 dell'al
tezzatotale del monte.
Insieme a questo frammento comparve anche un bollo in ansa, con let
tura GVIDD . . . (G-2/ 1.651 di catalogo), finora sconosciuto.

N° 14. β: DOMINO[RVM NOSTRORVM]

PROV. TEST. : Lato Nord, Catal. 1.007; DATAZ. : Severiana; TITULUS : β; ANF. : Dr. 20.

Il frammento, molto scarso, è stato raccolto da un visitatore del Testac-


cio in un punto imprecisato del versante nord, probabilmente ai confini
dell'angolo nord-ovest.
Come per il precedente, non si può assicurare se si riferisse a due ο a tre
imperatori.
La lettera è curata, larga nel corpo e negli spazi, cosa che fa pensare ad
una seconda linea più densa, come in altri casi già visti.

N° 15. β : ANTONINI ET GET[AE AVGG NN] ?


PROV. TEST. : D-2/1.388; DATAZ. : aa. 205-211; TITULUS : β; ANF. : Dr. 20.

La pessima conservazione del pezzo non permette di assicurare al 100%


l'impressione che si ricava a prima vista, cioè, che non esistesse una riga su
periore e che il titulus fosse contenuto nei termini proposti nella nostra let
tura. Sarebbe, in tal caso, una lettura del tutto nuova, una variante alla fo
rmula usuale Dominorum Nostrorum che predomina nei tituli dei Severi. Al
tempo stesso, sarebbe precisa l'indicazione cronologica, in quanto solo tra i
pochi mesi che separano la morte di Severo da quella di Geta sarebbe situa-
bile l'espedizione dell'anfora. Essendo in genere espedizioni di primavera
quelle dell'olio betico, la data non potrebbe che essere che l'anno 211.
Il frammento è stato trovato in situ, nella fascia di materiali severiani
della parte occidentale, a ca. 2/3 dell'altezza totale del monte.
MONTE TESTACCIO I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 911

:
TITVLI DEI MERCATORES PRIVATI

N° 16. β : largo et messalino cos


: M AEMILI CVTIANI
γ: CXCVIIII
PROV. TEST. : C-7/ 1.234; DATAZ. : a. 147; TITULI : β, γ, 5 (parziale); ANF. : Dr. 20.

Alla lista dei vari M. Aemilii già conosciuti dall'articolo Novedades ... si
aggiunge ancora un nome. Come nei casi precedenti, anche questo è un mer-
cator di metà del secolo IL
Sulla collocazione della datazione consolare al disopra del titulus β, non
appare necessario insistere : si tratta di un costume che troviamo accertato
tra gli anni 140-147, e che più tardi di quest'ultima data non si ritrova più tra
il materiale del Testacelo.
La grafia ricorda da vicino quella del frammento n° 17, il cui cognome
sembra cominciare anche dalla lettera C (oppure P). Sono infatti lettere a
lquanto sgraziate, a tratti disunite, andamento irregolare e spazi non ben di
stribuiti. Le / finali presentano un piede rivolto verso il basso, come nelle L.
La cifra γ è insolitamente bassa, con valore 199, ben lontana dallo «stan
dard» di 216 libbre di contenuto.

N° 16 Α. α: LXXIII
β: claro ii et severo cos
M AEMILI CVTIANI
5 : ce ... ?
rustici firm?
PROV. TEST. : F-7/2.016 e E-8/2.106; DATAZ. : a. 146; TITULI : α, β, γ, δ; ANF. : Dr. 20.

Giorni dopo aver redatto il precedente commento al n° 16, durante un


sopraluogo al Testacelo, è venuto alla luce questo nuovo titulus dello stesso
mercator, che aggiunge nuovo interesse alla sua novità.
Innanzi tutto, nuovamente la datazione consolare appare sovrastante il
titulus β, e, come di regola, è una datazione anteriore all'anno 148 : claro ii et
severo cos, dell'anno 146. Particolarità curiosa : claro appare scritto con un
calamus diverso e più grosso (lo stesso con cui sono stati scritti gli elementi
visibili della recensio 5) di quello con cui si è aggiunto ii et severo cos; cosa
912 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

non nuova, come ho già fatto notare a proposito di questi controlli nelle No-
vedades . . .
Un'incrostazione pesante e opaca di calcite, nonché la forte erosione
subita dalla parte destra del frammento, rendono estremamente difficile la
lettura della recensio, dove appena il nome rustici (o rufi . . . ?) e la abbrevia
zione p(onderavit) sembrano sicuri; potrebbe seguire firmi(us), nome dello
scrivente.
Nota p.sc. - In data 28 febbraio 1977 comparve un nuovo frammento in
tegrante questo titulus, come riprodotto alla relativa figura. Si tratta del
frammento E-8/2.106 del catalogo. Su questo secondo frammento si vede an
che parte di una V del n° γ.

N° 17.* α: XX[C . . . ]
β : M AEMILI C?
Pubblicata"1.
PROV. TEST. : K-6/460; DATAZ. : metà sec. II; TITOLI : α, β; ANF. : Dr. 20.

Vedere n° 16, con il quale presenta alcuni tratti comuni. Ciò suggerisce
che, essendo apparentemente C la prima lettera del cognomen non conser
vato nel frammento, potrebbe trattarsi di un'altro esemplare del mercator
M. Aemilius Cutianus, che presenta datazioni del 147 e 146.
Due lunghe caudae alla parte alta assicurano che il valore della cifra α
era all'incirca 80-85, cioè, dello standard normale.

N° 18.* α: XXCIIIII
β : M AEMILI PASTORIS
Pubblicata".
PROV. TEST. : BC-7/651; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : α, β; ANF. : Dr. 20.

Notevole (ma non unica in questo genere di cifre) la composizione del


valore 85 di a; altri casi non meno notevoli si trovano sia nella serie CIL, sia
in questa stessa'8.

36 Noved., n° 3.
37 Noved, n° 1.
3X La composizione XXCIIIII (85) non è più bizzarra di tante altre. Senza ricorrere
a certi casi estremi della mia raccolta, (p.e., CICI per la cifra 200!) nello stesso CIL, XV
MONTE TESTACCIO I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 913

:
16 A

16
C7/1.234

Fig. 8
914 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

N° 19. β : M A[E]MILI PASTORIS


γ: [C]CXVI
PROV. TEST. : C-7/ 1.897; DATAZ. : metà sec. II; TITOLI : β, γ; ANF. : Dr. 20.

Conservazione pessima, grafia simile, ma molto meno curata di quella


del precedente. Anche in questo caso il rialzo delle iniziali è discreto, senza
eccessi.

N° 20. β: M? AEMILI? · RVSTICI


γ: CCII
PROV. TEST. : C-6/1.418; DATAZ. : metà sec. II; TITOLI : β, γ; ANF. : Dr. 20.

A destra, lunga cauda dell'unità finale della cifra a.


Ridotto in pessimo stato, questo frammento presenta anche un tipo di
grafia sgraziata, che complica ancora l'intelligibilità; si può infatti dire che
non una delle lettere risponda appieno alle forme più usuali.
La caudatura in basso dell'elemento sinistro della lettera iniziale nel
frammento assicura due cose : che a sinistra non vi fossero altre lettere, e
che quella parzialmente visibile sia una M prenominale. Quanto alla lettura
AEMILI, dubbia, mi sembra l'unica possibile. Possibile è ugualmente il punto
tra gentilizio e cognomen. RVSTICI mi sembra lettura sicura.
È assodato che due pennelli diversi servono a scrivere le cifre e il nome
del mercator. Che però vengano iscritti in due momenti ben diversi non è pa
cifico. Ma in questo caso (e ve ne sono altri) la differenza della mano che ha
tracciato i tria nomina da quella che invece ha scritto le cifre è più evidente.
Le cifre di γ sono tracciate con una cura molto superiore.
Si noti il segno (tratteggiato nella figura) del pittacium di tela gommata
apposto in figlina a protezione del campo dell'iscrizione, di cui ho parlato in
altra occasione. Nei frammenti di questa serie possono vedersi diversi altri
casi non meno chiari.

vediamo la cifra 90 indicata XXCVIIIII (3753); 100 indicato XCVIIIU (3830); e così via.
La spiegazione non è poi così difficile come sembra a prima vista. Mentre durano le
operazioni di peso, si vanno scrivendo i diversi valori segnati dalla stadera. Un difetto
di appoggio di questa può essere stato rilevato dopo che la cifra era ormai registrata.
Per il peso netto, per esempio, basta la fuoruscita di una bolla d'aria, intrappolata nel
panciuto corpo dell'anfora, a obbligare lo scrivente a una correzione, in quanto l'olio
non poteva rimanere troppo al disotto del tappo. Dunque, aggiunta di olio e aggiunta
di unità alla cifra γ.
MONTE TESTACCIO I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 915

:
^ i

1.897
C-7
19

BC-6/893 27

Fig. 9
916 EMILIO RODRIGUEZ- ALMEIDA

N" 2 1 . * β : [ M ? AE] MILI SILVINI


δ: [ c]ord cxxcvii

[ f] aus tini

Pubblicata39.
PROV. TEST. : G-6,7/525; DATAZ. : metà sec. II; TITOLI : β, δ; ANF. : Dr. 20.

Le lettere, corpose, hanno conservato tutta la loro nitidezza grazie alla


protezione di un forte strato cristallino di calce molto dura, le cui impurità
difficoltano solamente l'osservazione degli apici e qualche altro punto iso
lato.
Sull'opportunità di ricostruire il cognomen Marcus in questo caso, vale la
pena ricordare che tutti gli Aemilii finora conosciuti nel Testaccio sono della
stessa epoca (metà del s. II) e portano il praenomen Marcus4".

Ν" 22.* α: Χ[ ]
β : M AEMIL[I ]
Pubblicata41.
PROV. TEST. : FG-7/588; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : α, β; ANF. : Dr. 20.

Vedere il n° seg.

N" 23.* β: M AEMILI


Pubblicata42.
PROV. TEST. : C-8/858; DATAZ. : metà sec. II; TITULUS : β; ANF. : Dr. 20.

■™ Noved., n° 2.
40 Si veda il n° seguente, M. Aemilius Cutianus, nonché i diversi frammenti degli
Aemilii da me pubblicati.
41 Novea, n° 4.
42 Noved, n° 5.
MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 917

Ν" 24.* α : XCVI


β: Q ALFI THESEI
5: imp antonino aug
iulianum? astigi m

Pubblicata41.
PROV. TEST. : K-6/264; DATAZ. : metà sec. II; TITOLI : α, β, δ; ANF. : Dr. 20.

Vedere l'esemplare seguente.

Ν" 25.* β : Q ALFI THESEI


γ : CCVI?
Pubblicata44.
PROV. TEST. : C-8,9/826; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : β, γ; ANF. : Dr. 20.

Il commento a questi esemplari è sostanzialmente quello fatto nelle No-


vedades. La datazione della recensio deve essere dell'anno 145 (Antonino Au
gusto TV et Vero Caesare II consulibus).
Forse deve intendersi, in questa stessa recensio, il generico iulianum
(nome del prodotto) dove apparentemente dice iulianus.
Della relazione familiare tra questo personaggio e C. Iulius Alfius The
seus^ ed altri Alfii4b ho già fatto cenno.

N" 26.* β : L ANTISTI [ ]


γ: [Crac...]
Pubblicata47.
PROV. TEST. : B-8/815; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : β, γ; ANF. : Dr. 20.

Unico personaggio finora conosciuto con questo vecchio e illustre gentil


izio, tra i mercatores del Testacelo. Le lettere del titulus sono tra le più cu-

41 Noved , n° 6.
44 Noved, n° 7.
"CIL, 3883-85.
ibCIL, 3889.
47 Noved, n° 8.
918 EMILIO RODRIGUEZ- ALMEIDA

rate, sia in altezza sia negli spazi, sia nell'elegante ondeggiare delle aste e i
piedi. Altri elementi mancano, ma si avverte in mezzo alle lettere la presenza
di un apice della X del gruppo numerico γ, e, data la sua posizione sotto le
prime lettere di β, è chiaro che il numero non dovette raggiungere le 200 lib
bre, e doveva essere composto : CXC . . .

N° 27.* α : XX[C . . ]

.
β: ANT[O]N MELISSI ET PEREG
Pubblicata 4S.
PROV. TEST. : BC-6/893; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : α, β; ANE : Dr. 20.

Resti delle caudae di due X del gruppo α son visibili in alto al fram
mento (e non riprodotte nella figura relativa).
Una scrostatura della superfice difficolta l'esatta trascrizione del gentili
zio, perché non sembra sufficiente lo spazio mancante per ricostruire
ANT[O]N, e, allo stesso tempo, non pare possibile l'abbreviazione ANTO.
Dell'identità con i tre frammenti incompleti CIL, 4078-80 abbiamo già
parlato. Uno di questi porta datazione dell'anno 154. Il nostro esemplare po
trebbe essere anteriore di qualche anno, a giudicare dal punto di ritrov
amento (BC-6), dove non si supera la data 149.
Grafia curata ed elegante, R aperta, G con cauda (indicativa dell'abbre
viazione), A iniziale alzata.
A proposito di questa epigrafe, ho già notato nelle Novedades che alla
sua formulazione va anche ricondotto il gruppo CIL, 4078-80. Ma vi è ancora
qualcosa di più interessante da notare.
Non esiste, e va senz'altro cancellata dalla serie CIL, una associazione
ANTONIORum AVRELiani ET IDAEI {CIL, 3698) letta da Dressel su un fram
mento piuttosto chiaro, come si deduce dal suo stesso disegno. Anche questo
frammento è da contrastare con il nostro, e la lettura dell'esemplare CIL va
ora intesa ANTONIOR MEL ET PEREG, come si constaterà comparando i
due disegni nella fig. 9.

48 Noved., n° 9.
MONTE TEST ACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 919

N° 28.* β: L ASItNI ]
γ : LL[C]VI
δ:

[ gal]lieno ii[ . . . ]
Pubblicata4y.
PROV. TEST. : H-8/348; DATAZ. : aa. 254-256; TITOLI : β, γ, δ; ANE : Dr. 20.

Nelle Novedades . . . questo frammento venne considerato per via della


sua datazione, non presente nel Testacelo tra i materiali di Dressel (le data
zioni di Valeriano e Gallieno in tale serie provengono dalla pianura a nord, i
famosi Orti dei Torlonia). Avanzai l'ipotesi que il titulus β fosse a due righe,
vista la piccolezza dei caratteri. Ad ogni modo non volli introdurlo nella serie
alfabetica perché rimaneva qualche dubbio nella lettura, per via dello sbia
dito segno lasciato dall'inchiostro. Osservato altre volte il pezzo in epoca po
steriore, credo che la lettura L ASI . . . possa darsi per sicura.
Non è chiaro che la datazione contenesse, come ho supposto preceden
temente, anche il nome di Valeriano prima di quello di Gallieno; il fram
mento conservato è della parte centrale della recensio, e penso che la dici
tura più probabile sia d η gallieno ii[ . . ? cos].
Si noti anche qui la composizione LL[C]VI, al posto di CCVI nella cifra γ.
Abbiamo già notato che questo uso, documentato da pochi esempi anche nel
s. II, presenta un notevolissimo incremento nel seguente.

N° 29. β: D ATICI SEVERI


γ: CX[C . . . ]
PROV. TEST. : BC-7/917; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : β, γ; ANF. : Dr. 20.

Ancora un personaggio del folto gruppo degli Aticii conosciuti tra i mer-
catores del Testacelo50, tutti più ο meno contemporanei nell'attività ο succed
utisi in un periodo non lungo. Anche il presente personaggio va inquadrato
nelle stesse date, più ο meno, dato il luogo di rinvenimento del pezzo.

4" Noved, n° 59.


50 Senza parlare dei due che seguono il questa serie, nel CIL troviamo tra i memb
ridi questa famiglia D. Aticius Atticus Trophimianus (3731-34), D. Aticius Herennius
(3735-39), D. Aticius Onesimus (3740), tutti della metà del sec. II. Poi, una associazione
di Aticii sempre dello stesso periodo (3741). Di conseguenza questo gruppo famigliare
è forte di almeno cinque ο sei mercatores in tale periodo.

MEFRA 1979, 2. 59
920 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

La scrittura, che comincia con le lettere prenominale e nominale alzate,


tende a diminuire a destra; è corposa e serrata negli spazi, non troppo aggraz
iata. I finale caudata.
Lo spostamento a sinistra del gruppo CX iniziale di γ potrebbe indicare
che seguivano diverse unità, componendo un numero intorno a 198 libbre.

N» 30.* a: XC
β : D ATICI TROPHIMI
Pubblicata31.
PROV. TEST. : C-8/848; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : α, β; ANF. : Dr. 20.

Lettere di grande slancio ed eleganza, piedi separati dalle aste, notevoli


apici, spazi ben curati. Semplice ed elegante al massimo il gruppo numerico
a.
Sulla relazione di questo personaggio con il resto degli Aticii conosciuti,
può dirsi esattamente come per il n° precedente.

N° 31.* α: X[C . . . . ]
ß: Q? ATTI CI[ . . . .
Ύ· C[C . . . ]
Pubblicata52.
PROV. TEST. : H-8/555; DATAZ. : metà sec. Ili; TITOLI : α, β, γ; ANF. : Dr. 20.

Frammento molto scarso, a inchiostro molto labile, come è frequente nei


materiali tardi di H-8.
A differenza del M.Attius Taurus conosciuto nel Testacelo53, che è docu
mentato nell'anno 154, nel presente caso la cronologìa (come è ormai noto, e
come si può comprovare nel n° 28 già commentato, nonché in altri che ve
dremo) è di dopo gli anni 250.
Dubbia appare la natura della lettera prenominale; la cauda del segno X
di α viene dall'alto a unirsi ad essa, e, sebbene all'interno della lettera sembri
che non passi, la cauda che riappare in basso potrebbe esserne il prolunga-

51 Noved, n° 10.
52 Noved, n° 11.
53 CIL, 3743.
MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 921

) fil

Fig. 10
922 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

mento. In tal caso, il prenome sarebbe Decimus; ma mi sembra più probabile


Quintus.
L'inizio del cognome potrebbe essere CI . . . . , ma altre soluzioni sono
sempre possibili (PI ο Gì, p.e.).

N° 31 Α. β: SEX AVFIDI F?
γ: CXC ....
PROV. TEST. : C-7,8/2.124; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : β, γ; ANF. : Dr. 20.

Durante la redazione di queste note, con il sistema numerico di schede


ormai stabilito, comparve (Aprile 1977) questo frammento in un cavo aperto
dai clandestini sul ciglio alto del monte, in prossimità dell'angolo nord-est. È
coperto da una durissima patina calcarea che ha conservato, sì, l'inchiostro,
ma che rende difficile la lettura. Manca quasi tutto il cognomen, la cui prima
lettera può essere F ο E; per il resto degli elementi, la lettura è sicura.
I caratteri sono fini, quasi filiformi, con accurati piedi e apici e con spa
ziatura molto regolare.
Dallo stesso cavo uscirono due recensiones, una certa dell'anno 147, l'a
ltra probabile del 160, nonché un bollo SAXOFERREO, retrogrado (CIL,
3167 a) e ancora un titulus associativo incompleto che vedremo in seguito,
con menzione di due navicularii, Urbicus e Romanus, finora sconosciuti (cfr.
n° 101).

N° 32. β: [ . AV]RELI VINITORIS


γ: [C]C WVI
PROV. TEST. : B-6/ 1.094; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : β, γ; ANF. : Dr. 20.

La lunghissima cauda oblicua tra β e γ appartiene forse all'unità finale


di a.
Lettera curata, sia nel disegno, sia nell'altezza, sia negli spazi, senza pre
tese, ma senza manchevolezze. Il formato, alquanto più piccolo del solito.
Dello stile calligrafico del amanuense ο amanuensi parla ugualmente la
cifra γ, composta da segni perfetti, tra cui spiccano le V ad apici corti e pro-
filatissimi : uno degli esempi calligraficamente più perfetti che si vedono.
Quanto al nome (mancante del praenomen), non vi è dubbio che fosse
Aurelius Vinitor. Il cognome, che suona alquanto peregrino, non lo è però più
MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 923

di quanto non lo siano i diversi Vindemitor'^, Vindemialis55, Vindimiola™, Vin-


demius^1 ο Vindemio^ dell'epigrafia classica.

N° 33. β: [D] CAE ONESIMI


[ET CH]ARITOSAE FIL
PROV. TEST. : BC-9/ 1.934; DATAZ. : metà sec. II; TITULUS : β; ANF. : Dr. 20.

Diciamo in primo luogo che nell'epigrafe β appaiono la cauda dell'ultima


unità di α e l'apice di una lettera (più probabile V che X) del gruppo γ. Se si
prescinde di questi due elementi parassitari, è facile rilevare le caratteristi
che della scritta principale.
Alla Ο alzata di Onesimi rispondeva senz'altro una lettera prenominale
ugualmente alzata e separata da CAE. Infatti, anche l'intervallo tra gentilizio
abbreviato e cognome, tra il cognome della donna (seconda linea) e la finale
FIL, sono stati scrupolosamente osservati. / finale della primera linea cau
data abbondantemente.
La abbreviazione del gentilizio Caecili è stata posta in evidenza mediante
il prolungamento esagerato dell'apice di E, come si fatto con FIL (F con
l'apice, L caudata).
Le lettere sono regolari; non belle, ma ben distribuite. R notevolmente
aperta, poco frequente nelle iscrizioni del s. II, ben comune nel III.
L'integrazione [CHJARITOSAE è molto probabile39. La maggior lun
ghezza apparente della seconda linea era senz'altro compensata dallo sposta
mento della D prenominale verso sinistra nella prima.
D. Caecilius Onesimus appare da solo come navicularius in pochi esemp
lari CILm ed in altri quattro ο cinque della mia serie.
Sembrava uno dei meno brillanti dei vari Caecilii presenti in questo
ramo del commercio, tutti, a quanto pare, membri di una stessa famiglia di
astigitani e cordubensesbi ; ma dopo la apparizione di un titolo associativo che

54 CIL, III, 2243, 6358.


55 CIL, XII, 364.
5ft CIL, XII, 2075.
57 CIL, III, 2223, 6008, 64.
™CIL, III, 2141.
59 Troviamo, p.e., una Septimia Charitosa nel Bull, di Corrisp. Archeol., 1870, p. 16.
60 CIL, 3782.
61 Già Dressel nota la presenza di un D. Caecilius Hospitalis e una Caecilia D.f. Mat
erna nell'epigrafia astigitana (CIL, II, 1484, 1474). A Corduba sono ancora più rappres
entati (CIL, II, 2263-4, 2.272).
924 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

lo vede in compagnia del più illustre Hospitalis (si veda il n° 34), questa
nuova associazione con la figlia Charitosa sembra indicare che non era meno
intraprendente dello stesso Hospitalis ο Maternus62.

N° 34.* β: [DD C]AECILIO[RVM]


[ONE]SIMI ET H[OSPITALIS]
Pubblicata"3.
PROV. TEST. : G-6,7/423; DATAZ. : metà sec. II; TITULUS : β; ANF. : Dr. 20.

Questo rovinatissimo titulus conserva appena l'ombra dell'inchiostro, ma


da una certa sicurezza nella lettura soprattutto la seconda linea, sufficient
emente chiara.
Non è facile stabilire se i diversi Caecili associati in varie forme forma
vanocompagnie stabili ο la associazione era più ο meno occasionale. Mentre
Hospitalis appare attivo da solo tra gli anni 145-147, Maternus fa altrettanto
tra il 149 ed il 160 (come documenta un mio esemplare), e Onesimus sembra
attivo negli stessi anni. Le associazioni appaiono così documentate : Euelpi-
tus e Daphnus64, 153, 154; Hospitalis e Maternus, 154; mentre per le associa
zioni di Onesimus non abbiamo data esatta.
Altre associazioni di Caecilii presenti nel CIL65 sono più tarde di quasi un
secolo (vedere n° seguente).

N» 35. β: II? CAECILIOR


. . SIAES?
PROV. TEST. : H-3/912; DATAZ. : postseveriana; TITULUS : β; ANF. : Dr. 20.

Le diverse associazioni dei Caecilii indicate in modo più ο meno generi


camente, appaiono, per quanto si vede nella serie CIL, piuttosto tarde. In-

62 Ho già notato nelle Novedades l'intensa attività di questi mercatores.


63 Noved, n° 12.
64 CIL, 3756-61.
65 Così sembra, almeno, per l'associazione . . . CAECILIORVM ET LIBertorum {CIL,
3788-90), i cui quattro diversi esemplari provengono dagli Orti dei Torlonia (3) e dal
cavo M sul Monte Testacelo. È probabile che sia la stessa associazione che vediamo
(CIL, 3791-94) anche nelle forme DD. CAECILIORVM oppure semplicemente CAECI
LIORVM, provenienti i diversi frammenti dagli stessi Orti, dal Cavo M e da altri punti
della città.
MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 925

Fig. 11
926 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

fatti, vengono quasi tutte dai saggi degli Orti Torlonia, dove l'immensa mag
gioranza del materiale è, senza ombra di dubbio, del s. III. Certo, non si può
escludere per questa via che qualcuna di esse possa costituire un'eccezione,
ma rimane poco probabile.
Che una associazione indicata simpliciter CAECILIORVM sia comunque
di metà del secondo, essendo apparso il titolo nel cavo C di Dressel66, sem
bra accertato; tanto più che su di uno dei manici appariva il bollo M.Q.F.F.07,
certamente contemporaneo dei tituli degli anni 147-149. Ma non è da esclu
dere l'uso di una formula associativa anche nel s. III.
Il punto H-3 delle nostre coordinate, con il suo materiale vario del s. Ili
mescolato nel pendìo, attesta che questo titulus che ora vediamo, viene molto
probabilmente dai livelli alti del lato ovest del pianoro, con materiali della
Ratio Fisci e posteriori.
Pare sicuro l'inizio //, malgrado lo strano piede, sotto la prima delle due
aste. Il gentilizio pare abbreviato : CAECILIORum. Il resto appare quasi int
eramente abraso, tranne poche lettere ininterpretabili della seconda linea,
forse di un nome femminile.

N° 36. β : C CALPVRNI LEGVLIANI


PROV. TEST. : C-8/2.028; DATAZ. : metà sec. II; TITULUS : β; ANF. : Dr. 20.

Benché avanzino i relativi spazi, non è rimasto segno visibile di α e γ.


Non saprei dire se, come sembra in qualche caso isolato, la loro abrasione
sia stata intenzionale.
Nessun membro di questa famiglia è conosciuto in questo commercio
tranne l'esemplare CIL, 3803, mancante del cognomen, proveniente degli Orti
Torlonia. Benché il materiale degli Orti sia in genere del sec. Ill, non si può
escludere che si tratti dello stesso personaggio. E non offrendo il CIL una r
iproduzione grafica del titulus, non è possibile risolvere il dubbio.
È probabile il nesso AN nel cognomen.
Il contesto cronologico di ritrovamento è, come ben sappiamo, degli
anni 147-154.

66 Si tratta dell'esemplare CIL, 3794 b.


67 CIL, 3103 c.
MONTE TESTACCIO I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 927

:
N° 37. α: CXI?
ß: M?CANTI SVLPICIANI
γ: [CC]XV . . .
5: [ astiici? ρ ccxvi
agro rus ? ...
orfito et prisco cos
PROV. TEST. : B-7/ 1.273; DATAZ. : a. 149; TITULI : α, β, γ, δ; ANF. : Dr. 20.

Lettera molto regolare, ma altrettanto stilizzata in β, che lascia qualche


perplessità per il gentilizio68. Qualche capriccio grafico (C alzata in mezzo al
cognomen). Il praenomen, a giudicare dai pochi resti, deve essere Marcus.
Mentre sembra evidente il nesso AN in CANTI, nel finale ANI, dove forse
l'intenzione era di replicare lo stesso nesso, il piede sinistro di Ν è stato
messo a forza all'ultimo momento.
Il finale della seconda linea in δ sembrerebbe cord, ma già in prima sem
bra vedersi l'ultima sillaba di astici(per astigi?). È chiaro il p(ondo) (avanti
alla cifra ccxvi), non molto frequente nel s. IL

N° 38.* β: C. CELSI
PLACIDI
γ: ... II?
Pubblicata69.
PROV. TEST. : D-7/85; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : β, γ; ANF. : Dr. 20.

Tranne che per la mutuazione parziale delle lettere della prima riga,
forse il titulus è completo, e non vi manca (come ho pensato precedente
mente) l'indicazione della filiazione (C(ai) f(ilius), M(arci) f(ilius)), prassi che
nel Testacelo vediamo solo in alcuni esempi tardi, e molto più di rado in ti-
tuli di metà del s. II come questo (si veda, però, l'unico esempio finora sicuro
al n° 56 di questa serie, nonché quello di Maria Q.f. Postumina, CIL, 3960-61).

08 Per quanto non ben documentata, questa gens non manca di rappresentanti
nell'epigrafia urbana ed italica.
M Noved., n° 13.
928 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

Ν" 39. β : C CONSI CARICI


PROV. TEST. : K-4,5/1.151; DATAZ. : ca. 220-230; TITULUS : β; ANF. : Dr. 20.

A sinistra della scritta del mercator si vedono, in rosso, altre tre lettere di
maggior formato, . . . ED ... In alto, resti di una lettera nera, tracciata con
una specie di matita grassa. Ambedue queste scritte sono senz' altro annotaz
ioniportuali posteriori alla espedizione, forse di sdoganatura.
L'interesse di questo titulus è grande, in quanto trova riscontro nel titu-
lus CIL, XIII, 10.004, 1, un'anfora di Bonn senza labbro né manici, col se
guente corredo epigrafico :

a: ... I
β : C CONSI CARICI ET FILIORVM
γ : (resti illeggibili).
δ : lxx hispalim ρ ccxvi
ilianum veri cvs ? tryphon
(a)ccep eros

Nel relativo commento si indica che vi era stampato (sicuramente in


ventre, visto che vi mancano i manici) il bollo P.NN70.
La relazione (ipotizzata, anzi, data per sicura, nel CIL, XIII) di questo
personaggio con i mercatores C. Consius Hermeros11 e C. Consius Eucarpus72,
di metà del s. II, è chiaramente da rifiutare. Infatti, se nell'anfora di Bonn la
convivenza insieme di formule come accepit e piando) suonano come proprie
di un'anfora tarda, e se il bollo in ventre lo assicura ancora di più, il nostro
esemplare fuga qualsiasi dubbio potesse ancora rimanere a proposito della
datazione, venendo, come viene, dal punto K-4,5, con contesti cronologici
fissi e costanti del periodo 220-230.
È dunque sicuro che questo personaggio e i suoi figli non sono di epoca
anteriore ai Severi.
Anche la grafia, alta fuori del consueto nel s. II, appoggia la cronologia
tarda dell'anfora ora in esame.

70 CIL, 304 id.


71 CIL, 3825-28.
72 CIL, 3822.
MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 929

40
IK- 4,5
1.158

Fig. 12
930 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

Alla lista dei mercatores che trasportano l'olio betico si aggiungono dun
que due nuovi tituli : C.Consi Carici e C. Consi Carici et filiorum, non ancora
trovato al Testacelo, ma che con grande probabilità vi si troverà un giorno.
Questione diversa e ben più complessa è la spiegazione che possa avere
il fatto di trovare nel limes germanico una olearia betica con la titolatura che
in principio si spererebbe di trovare soltanto a Roma, in quanto il prodotto è
certamente fiscale. Ma essendo il luogo di ritrovamento dell'anfora di Bonn
sicuramente in relazione con l'organizzazione militare del limes stesso, e data
la relazione stretta tra gli interessi del fiscus e dello aerarium militare in
epoca postseveriana, il dirottamento appare meno difficile da spiegare.
Tutt'al più, sarebbe da stabilire se esso è avvenuto direttamente a partire
della Betica (la cosa più probabile) ο dopo l'arrivo a Roma del prodotto.
Sarebbe anche interessante rivedere il contesto di ritrovamento dell'an
fora CIL, XIII, 10.004, di data così tarda.

N° 40. β : COR]NELIOR[VM . . .
PROV. TEST. : IK-4,5/1.158; DATAZ. : postseveriana; TITULUS : β; ANF. : Dr. 20.

Questo piccolo frammento non può chiarire se il titulus avesse all'inizio


la cifra iterativa, né tanto meno se al genitivo plurale seguissero ο meno i
nomi dei membri della associazione. Ma il formato delle lettere e gli spazi l
iberi nel frammento dicono che era un'iscrizione a una sola riga.
Dal luogo di ritrovamento si deduce che la cronologia del pezzo non può
essere anteriore ai Severi, ma piuttosto contemporaneo dei tituli Fisci Ratio-
nis dell'epoca di Severo Alessandro.
È certo comunque che la associazione è diversa da quella dei Cornelii III
(vel UH) del CIL1*, un titulus proveniente da Villa Ludovisi, con cronologia
non posteriore ai Flavi, negli esemplari più tardi.

73 CIL, 3844. Proveniente da Villa Ludovisi, porta il doppio bollo (una parte su
ogni manico) C.I.R. EX OF ARR e IANVARIS (CIL, 2938α e b)f II titulus è oggi meno leg
gibile (specialmente nella recensio ο controllo). Per il resto, è una delle poche anfore
conosciute e catalogate da Dressel ancora conservate, e su di essa ho potuto fare un
saggio metrologico seguendo le indicazioni di Dressel, che fece altrettanto con quattro
esemplari del lotto di Castro Pretorio. I risultati non si discostarono affatto da quelli
ottenuti da Dressel.
MONTE TEST ACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 931

Ν" 41. β : Τ COS[MI?] FELICIS


γ: [CC]VI[II]
δ : lxxxv
ρ xxxv mas ? ...
orfito et prisco c[os]
ccviii
PROV. TEST. : B-6/ 1.883; DATAZ. : a. 149; TITOLI : β, γ, δ; ANF. : Dr. 20.

In β appaiono perdute diverse lettere del gentilizio, ma non è facile dire


quante. Dato il tipo di spazi adottati dallo scrivente, si direbbero due, per cui
mi inclino per l'inusitato Cosmius1 A, piuttosto che per un Cosconius ο altri
gentilizi slmilmente lunghi. Il cognomen Felicis è più sicuro, malgrado le
mancanze.
La cifra lxxxv della recensio è il riflesso (poche volte presente nelle re-
censiones) del n° a. In seconda riga, invece, xxxv deve intendersi riferimento
alla arca di cui dipende l'operazione.
Dati i pochi resti rimasti, γ deve integrarsi come proposto, visto il r
ifles o relativo dell'ultima riga della recensio.

N"42. ß: CRASSIO[RVM?]
γ: CC[ . . . ]
PROV. TEST. : B-8/ 1.045; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : β, γ; ANF. : Dr. 20.

Doppio frammento. Lettere spaziate, ad andamento alquanto incerto.


L'iniziale dal lungo piede (non si vede apice) inviterebbe a leggere L RASSI
Ο . . . . , ma un simile gentilizio e troppo inusitato per accettarlo. Non che
Crassius sia frequente, ma è più in linea con altri derivati da cognomina
(come Severius)75, ed è noto tra questi personaggi dall'anfora CIL, 3654.
Pochi resti della cifra γ, comprendenti le due prime C.

74 Sia Cosmius che Cosmia ο Cosmio appaiono come cognomina.


75 Noved., n° 39.
932 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

N° 43.* α: XXCI . . .
β : // CRVSI DIONYSI
γ: ....V....
Pubblicata7".
PROV. TEST. : G-7/797; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : α, β, γ; ANF. : Dr. 20.

N° 44.* β: MARCI FABI LENTIS


γ : LLCXVI
Pubblicata77.
PROV. TEST. : H-8/556; DATAZ. : metà sec. Ill; TITULI : β, γ; ANF. : Dr. 20.

Della stranezza del praenomen exaratum, della particolarità del cogno


men,dell'identificazione del personaggio con un altro di lettura incerta della
serie Dressel78, ho già parlato nelle Novedades . . . Aggiungo ora che forse an
che il titulus CIL, 3853 è da annoverare nel gruppo.
Notevole il nesso in MAR e la composizione del n° γ
(LLCXVI = CCXVI = 216), caratteristica, soprattutto, delle anfore del sec. III.

° 45.* α : I
ß: [SEX. FA?] DI ANTIOCHI
Y: ... V....
Pubblicata79.
PROV. TEST. : H-7/453; DATAZ. : a. 160; TITULI : α, β, γ; ANF. : Dr. 20.

Ho già spiegato le ragioni in base alle quali si può attribuire una cronol
ogiaa questo nuovo mercator, nonché per la collocazione di esso nel novero
dei diversi Fadii conosciuti nel Testacelo; di modo che non credo di dover
aggiungere ο correggere ora il ragionamento di base.

7" Noved., n° 14. Un nuovo esemplare, comparso di recente in C-7, di epoca cert
amente antoniniana, chiarisce senza dubbio la lettura del gentilizio : CRVSIVS, e non
DRVSIVS, come supposto in precedenza.
77 Noved., n° 15.
7fi CIL, 3854.
74 Noved, n° 16.
MONTE TESTACCIO I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 933

Fig. 13
934 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

Ν» 46. β: M? HORATI? OCL[...


PROV. TEST. : K-6/915; DATAZ. : metà sec. II; TITULUS : β; ANF. : Dr. 20.

Questo rovinatissimo titulus, dalle lettere molto belle e regolari, è da da


tarsi, come tutto il materiale proveniente da K-6, tra gli anni 143-147.
La lettera alzata al centro è senz'altro la finale del gentilizio, non l'in
iziale del cognomen. Risulta chiaro altresì che la R appare in nesso con la let
tera seguente, di modo che dovrebbe trattarsi di RA. Un'interpretazione
. . ORMI di questi primi elementi mi sembra poco probabile. Mi inclino, dun
que, per . . ORATI, malgrado la supposta Τ non sembri molto ortodossa.
Nel cognomen, è possibile la lettura OCLVT . . . , ma non trovo un com
pletamento soddisfacente, e non mi sembra di poter leggervi OCLAT. . .

N» 47. α: XXCII
β : Q IGNI PRISC[IANI]
γ: CCII[ . .
PROV. TEST. : BC-6/977; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : α, β, γ; ANF. : Dr. 20.

Frammento di conservazione buona e senza altri problemi interpretativi


che quelli derivanti dalle parti mancante, come nel cognomen (PRISC[I?],
PRISQIANI?]).
Tra altri casi, il gentilizio Ignius appare documentato ad Arles*"1 e a Grot-
taminarda* .
'

N° 48. β: II IVL ZOSIMI? ET . . . CTI?


γ : [C]CXII
PROV. TEST. : GH-7/953; DATAZ. : metà sec. II?; TITULI : β, γ; ANF. : Dr. 20.

La pessima conservazione, le incrostazioni e aderenze fanno la lettura


difficile e alquanto aleatoria.
L'iterazione iniziale {duorum) sembra sicura, così come il gentilizio
IVLiorum. Molto meno sicuri i cognomina, di cui il primo potrebbe essere
ZOSIMI, mentre il secondo sembra concludersi con le lettere CTI ο ΡΤΙ.

80 CIL, XII : Q.Ignius Epictetus.


Sl CIL, IX, 1272 : A. Ignius Crispinus, Ignia Crispina.
MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 935

Nessun'altro frammento di quanti, incompleti ο con lettura difficile, of


fre Dressel nel CIL, presenta elementi utili all'identificazione di tituli simili a
questo. Ma è possibile che il Zosimus che qui sembra leggersi sia lo stesso
che in data 149 troviamo associato a suo parente Trophinianus*2, anche sotto
il generico // IVLIORVM^. Ma la vicinanza del punto H-8 impone notevole
dubbio sulla cronologia del pezzo.

N° 49. α : XXCI
β: C. IVLI ΑΜΟΕΝΙ
γ: CCXVI
PROV. TEST. : C-7/ 1.435; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : α, β, γ; ANF. : Dr. 20.

È chiara l'interpunzione tra praenomen e gentilizio, abbastanza rara in


questi tituli per non notarla. È anche chiaro il gentilizio TVLI ed il finale
. . . NI del cognomen. Il resto, molto abraso, consiglia la lettura AMOENI.
Mentre α e γ sembrano curate e calligrafiche, il nome del mercator pre
senta lettere grandi e sgraziate, meno che mediocri. Da questo (come, del re
sto, da qualche altro esempio) sembra dedursi che siano due mani distinte
quelle che hanno scritto la titolatura principale; α e γ possono essere scritte
al momento del pesaggio, mentre forse β è stato fatto solo al momento della
consegna in nave. Ma queste sono solo ipotesi.
Noto anche che una grafia molto simile presentano alcuni frammenti da
me raccolti nel Testacelo del mercator C. Iulius Valerianus, certamente con
temporaneo di questo nuovo personaggio della famiglia.

N° 50.* β : C IVLI C LANCISCI F


γ : [CC]X[ . . .
δ: ccxxvi?
MCA
Pubblicata84.
PROV. TEST. : K-6/831 ; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : β, γ, δ; ANF. : Dr. 20.

In γ, dove solo l'apice di una X è presente, abbiamo forse la cifra « stan


dard» 206, mentre in δ il valore, forse errato, sembra essere più alto (226).
Per il resto, si veda il commento a questo esemplare nelle Novedades . . .

82 CIL, 3901-02.
83 CIL, 3907-08.
^CIL, 3909-13.

MEFRA 1979, 2. 60
936 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

49
C-7
1.435

Fig. 14

N°51. a: ....I
β : II?] IVL EVTYCH ET E[ . . .
γ : [CC?]X[ . . .
PROV. TEST. : B-6/1.870; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : α, β, γ; ANF. : Dr. 20.

È molto probabile che il primo personaggio nominato in questa associa


zionesia il C. Iulius Eutychianus che conosciamo dal CIL, 3892, dal cavo C e
con contesti cronologici degli anni 149. Non è sicura la formula usata nell'ini-
MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 937

zio, forse l'iterativo II, ma è certo che IV L de va intendersi IVLiorum, cioè,


che entrambi i personaggi appartengano alla famiglia.
Malgrado la pessima conservazione dell'inchiostro, si avverte che la gra
fia è buona, regolare e ben destribuita. Notevole la H, con l'elemento tran
sversale flesso in due movimenti.

N° 52. α : LXXVIIII
β: . . IV?]LIORVMAEM AE
γ: [C]X[C]V[ . . .
PROV. TEST. : AB-8/ 1.876; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : α, β, γ; ANF. : Dr. 20.

Circa le cifre visibili in questo pezzo, si noti la composizione di α


(LXXVIIII), nonché il suo valore al disotto dello «standard» (79, invece dei
normali 85-90). Questo dettaglio, nonché la posizione relativa dell'asta della
X in γ, ci assicurano che anche questa seconda cifra era al disotto dello
«standard» normale : poco meno di 200, al posto di 216.
Per quanto riguarda la associazione, pare probabile che anche qui si
tratta di Iulii, e che siano tre i membri lo assicura la presenza di tre nomi ab
breviati senza ET interposto tra i due ultimi. Già questa particolarità costi
tuisce qualcosa di estremamente peculiare tra i tituli picti di questo genere.
Non meno particolare è la forma di due E dal piede geminato, la cui
unica spiegazione può stare nell'intento di evidenziare il fatto che i due nomi
abbreviati cominciavano col dittongo AE, oppure E A.
Ancora peculiarità in questo titulus : credo che sia il primo a mostrare
un'interpunzione così meticolosa. (Si veda anche il n° 73).

N" 53. β: IVLI? EVTY[CHI? . . .


PROV. TEST. : H-2/ 1.007; DATAZ. : incerta, sec. Ill; TITULUS : β; ANF. : Dr. 20.

La conservazione di questo frammento è molto meno buona di quanto


sembri dalla figura a disegno. È questa una nota che potrebbe essere appos
ta a tanti altri casi, a beneficio di chi non ha troppa dimestichezza con que
sto tipo di epigrafi e con l'ingrato compito della loro trascrizione.
Visibile, ma troppo abraso, l'inizio conteneva forse una cifra indicativa
di vari soci (II?, III?). Seguono otto-nove aste, ma non è possibile stabilire
quante lettere compongano. Dubbio, ma possibile, è il gentilizio IVLI e l'ini
ziodel cognomen EVTY, forse abbreviatura di Eutychus, nome molto ricor-
938 EMILIO RODRIGUEZ- ALMEIDA

rente, sia nei tituli β, sia in quelli δ di queste anfore. Resti di due lettere, forse
di un altro nome.
Lettere grandi, disuguali in altezza e in spaziatura, con apici rivolti all'in-
dietro, tranne che sulle aste destre di V e Y, che richiedono il contrario. Τ
dall'apice non particolarmente caratterizzato. La prima lettera ο cifra della
riga, filiforme, prolungata sia in alto che in basso.
Il luogo di ritrovamento (H-2), alterato a mescolato da lunga data, resti
tuisce mischiati materiali severiani e più tardi, poche volte in situ.
Due macchie di atramentum, probabilmente accidentali e senza signifi
cato,traversano la parte alta del frammento. Non esistono resti delle cifre α
e γ.

N° 54. α: XCI
β : M IVNI? (sive FVRI? . . . . )
γ: [C]XX[C . . ?
PROV. TEST. : CD-6/ 1.070; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : α, β, γ; ANF. : Dr. 20.

L'unica cosa perfettamente conservata e leggibile nel frammento è la ci


fra α : XCI, 91 libbre di tara. Su questa base può sembrare piccola la cifra γ
nella forma e con il valore proposto in trascrizione, che non supera in nes
sun modo le 190 libbre di netto, mentre, in genere, nelle anfore di metà del
sec. II (come è questa) bisogna aspettarsi una cifra di netto del tutto nor
male, intorno alle 116 libbre, a, infatti, presenta in media nel sec. Il un rap
porto con γ che può esprimersi con la formula : γ : α = 2,40, oppure
α χ 2,40 = γ. Nelle anfore meno capaci del sec. I, l'indice risultante è, in med
ia, 2,34.
Di conseguenza, ο si tratta di anfora particolarmente rude, in cui la creta
adoperata è, per imperizia del lavorante, eccessiva a discapito della capienza,
oppure i resti di due apici di due apparenti X in γ sono da interpretare in
modo diverso. Certo è che non sembra possibile considerare questi apici
come di una seconda riga del titulus β.
Probabilmente la lettera prenominale è M; molto meno chiaro il gentili
zio. Lettere alte, filiformi, molto mal conservate.

N° 55. α : XXCII
β: IVNIORVM? E ET M
PROV. TEST. : FG-2/ 1.825; DATAZ. : incerta, sec. Ili; TITULI : α, β; ANF. : Dr. 20.

Mentre tra i mercatores conosciuti sono frequenti i Iunii, dei Livii (altra
lettura possibile) non si trova ancora traccia. Mi sembra, dunque, che la
MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 939

prima sia preferibile. È certo però che tra i Iunii conosciuti non figurano c
ognomina ravvisabili nella abbreviazione E( ) ET M( ).
La località del rinvenimento offre materiali severiani e post- severiani.

53
H-2
1.007

Fig. 15
N° 56/ XCI
β: [IIII?] LABERIORVM DIO
[ET? Z]0 CALLIS APO?
γ: [CC]VIIII?
Pubblicata85.
PROV. TEST. : H-7/780; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : α, β, γ; ANE : Dr. 20.

85 Novea, n° 20.
940 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

N° 57. β:
ET? ZO ET E[VTYCHI?]
PROV. TEST. : C-6/1.422; DATAZ. : aa. 145-149; TITULUS : ß; ANF. : Dr. 20.

Questo rovinatissimo titulus lascia poco margine a una lettura, ma la


presenza dell'abbreviato ZOsimus, seguito da un altro nome che inizia con E,
fa pensare immediatamente ai Laberii che ben conosciamo nel CIL*6. D'altra
parte, l'inizio della prima riga è ben lontano dell'inizio QQ che in tali titoli è
sempre presente, mentre la seconda riga, che sembra cominciare con ET,
suggerisce che al principio della prima vi fosse la cifra indicativa del numero
di associati, che potrebbero essere i due Laberii e qualcun altro.
Il frammento è databile alla metà ca. del sec. II.

N° 58.* β: C LICINI CAMPINI


γ: CCII?
Pubblicata87.
PROV. TEST. : C-8/896; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : β, γ; ANF. : Dr. 20.

Ν" 59. β: C LICINI CA[MPINI]?


γ: ι
PROV. TEST. : K-6/ 1.333; DATAZ. : metà sec. II; TITOLI : β, γ; ANF. : Dr. 20.

Incompleto come è, questo titulus può essere attribuito a Licinius Campi-


nus per due caratteristiche particolari. La prima è costituita dal praenomen
Gaius (gli altri Licinii conosciuti in queste anfore sono un Marcus e un Sex-
tus; cfr. CIL, 3929-31); la seconda caratteristica particolare è la grafia, ta
lmente simile a quella del n° 58 da pensare che entrambe si devano alla
stessa mano, sebbene l'ultima nel tempo sembra di poco più regolare (diamo
ambedue le riproduzioni alla fig. 16).
Questo personaggio è comunque contemporaneo di uno solo dei Licinii
citati, Maternus. Per Sex. Licinius Ripanus, come per Licinia Optata (CIL,
3933), conosciuti negli Orti Torlonia, la cronologia è probabilmente più
tarda.

86 CIL, 3917-23.
87 Noved., n° 21.
MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 941

57

59
K-6/-1.333

Fig. 16
942 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

N° 60.* β : S LICINI
γ: CCX[VI?]
Pubblicata88.
PROV. TEST. : D-8/114; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : β, γ; ANF. : Dr. 20.

Ν» 61.* a: X[C]I?
β: L LVNI VEGETI
γ : CC ....
Pubblicata89.
PROV. TEST. : B-6,7/617; DATAZ. : ca. a. 145; TITULI : α, β, γ; ANF. : Dr. 20.

N° 62. β : [imp antonino aug]IIII et uero II[cos]


L. LUNI VEGETI
PROV. TEST. : B-8/ 1.772; DATAZ. : a. 145; TITULI : β, δ (parziale); ANF. : Dr. 20.

Questo nuovo esemplare conferma ancora, se ve ne fosse bisogno, che,


come ho sostenuto nelle Novedades . . . , il gentilizio di questo personaggio
non può essere il più usuale Iunius, ma lo sconosciuto Lunius, e che la nota
di Dressel (CIL, 3912 : prima luterà gentilicii est L potius quam I; 3913 : in duo-
bus fragmentis prima luterà gentilicii L apparet, non I) toglie qualsiasi dubbio
sulla volontarietà ed esclude assolutamente l'errore.
Datazione corsiva dell'anno 145 d.C, soprascritta al titulus β.

N° 63. α: LXX ....


β : MARIAE Q F FESIA[NAE]?
γ: [CC]?X[....
PROV. TEST. : BC-8/2.021 ; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : α, β, γ; ANF. : Dr. 20.

Dressel trovò nel cavo C (coordinate C-7 del nostro schema topografico)
un titulus simile di una Maria Q.f. Postumina90, e un altro frammentario con

88 Noved., n° 22.
m NovecL, n° 23.
90 CIL, 3960.
MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 943

Db/i.985

Fig. 17
944 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

solo il gentilizio e l'inizio della filiazione, che attribuì allo stesso personaggio,
trovò sul versante nord91.
Dalle immediate vicinanze proviene anche il nostro esemplare, e non vi
sono dubbi sulla contemporaneità di tutti e tre. È verosimile, dunque, una
relazione familiare tra i due nomi.
Date le caratteristiche E e F usate dallo scrivente, non credo possibile al
tra lettura per il cognomen che quella proposta.
L'apparente punto divisorio dopo la Q centrale è sicuramente l'apice r
igonfio della X della cifra γ.

N° 64.* β : [L?] MEMMI ALEXANDRI?


• γ : CCVI
PROV. TEST. : B-8/ 1.043; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : β, γ; ANF. : Dr. 20.
Titulus molto danneggiato, sia per una frammentazione piuttosto comp
lessa, sia per erosione della superficie. Tuttavia credo che la lettura non of
fra altri dubbi che quello relativo al gruppo AN (in nesso, per dimenticanza,
forse della A in un primo momento?).

N° 65.* α :
β: L MEMMI EVTYCHI
γ: CCI
Pubblicata92.
PROV. TEST. : B-8/825; DATAZ. : metà sec. II; TIW LI : α, β, γ; ANF. : Dr. 20.

N° 66. α: XCIII
β : L MEMMI HYPEREPHONI
γ : [CC]XV[I?]
PROV. TEST. : F-8/2.020 e D-8/1.985; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : α, β, γ; ANF. : Dr.
20.
Come mostrano i numeri di catalogo dei due frammenti che compon
gono
questo titulus, essi furono trovati ad una certa distanza di luogo e di

91 CIL, 3961. - Dressel nota che il frammento fu trovato in Sept. I, 3/4, in situ, ment
relui stesso nota in diverse occasioni che i materiali dei pendìi sono soggetti a conti
nuislittamenti e provengono dai crinali alti, cosa che si osserva facilmente ancora
oggi. Il settore Sept. I di Dressel, infatti, è quello coperto dai nostri punti B-7,8 e 9, i cui
materiali portano sempre date degli anni 140-149.
92 Noved, n° 24.
MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 945

tempo, e riuniti più tardi in laboratorio. Malgrado una pesante coltre di


calce nerastra, la lettura è agevole, la conservazione quasi perfetta. Lettere
iniziale e finale alzate, l'ultima leggermente caudata. Il resto delle lettere è i
r egolare in altezza, con spazi ristretti ma uguali, di modo che l'insieme è, se
non calligraficamente perfetto, di buon aspetto grafico. Vi è una macchia di
inchiostro sopra β, che non può essere che casuale. Un chiaro punto di sepa
razione tra la lettera prenominale e il gentilizio.
Ma la caratteristica più interessante è il cognomen di questo personagg
io; un cognomen sconosciuto finora, un vero e proprio « ghost-name », di cui
però fa fede la perfetta leggibilità del pezzo.
Potrebbe derivare, come agnomen, da υπερήφανος, arrogante, in forma
lievemente corrotta.
Ambedue i pezzi, al momento del ritrovamento, presentavano frattura
comune antica molto calcificata, e la calce che li ricopriva mostrava una
estrazione recente da uno dei numerosi cavi aperti da clandestini sul crinale
alto del monte.
Come per gli altri Memmii conosciuti finora nel Testacelo, il pezzo pre
sente mostra che i membri di questa famiglia portavano praenomen Lucius9*.
È possibile che a questo personaggio debba attribuirsi il frammento
molto rovinato riportato da Dressel nel CIL, 3970, con lettura molto incerta L
MEMMI///MID//NIS.

N° 67.* a: XCI?
β: L MEM[MI MEMJMIANI?
γ: [C]X[C . . .
Pubblicata94
PROV. TEST. : HI-5/315; DATAZ. : incerta, sec. III?; TITULI : α, β, γ; ANE : Dr. 20.

N° 68. β: L?MVMMIM. ..DI?


γ: CCII
PROV. TEST. : EF-8/ 1.592; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : β, γ; ANE : Dr. 20.
La pessima conservazione dell'inchiostro non impedisce di assicurare
che si tratta di un Mummius, il cui praenomen può essere tanto Lucius come

93 Con questo praenomen figurano già nella lista di Dressel Beryllus (CIL, 3962), Hi-
spanus (3963), Homerus (3964), più altri due dal cognomen illegibile (3969-70).
"Noved, n° 25.
946 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

Gains, e il cui cognomen appare estremamente confuso. (Nella recensio 3749,


cordubense, di epoca incerta, appare come proprietaria una Mummia Quar-
tula).

Fig. 18

II n° 202 della cifra γ appare scritto con grafia molto curata nei singoli
elementi, ma spostato a destra sotto β, mentre in genere tra α, β, e γ esiste
sempre un allineamento verticale più curato.

N° 69/ a: X[C...
β : L OCANI PATROINI
CAECILIANI EVPLI
Ύ- CC[ ....
Pubblicata y\
PROV. TEST. : C.7,8/5; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : α, β, γ; ANF. : Dr. 20.

" Novea, n° 26.


MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 947

Fig. 19

N° 70. α: X[C . . .
β: imp anton cos
L OCANI PATROINI
[CAECILIANI EVPLI]
PROV. TEST. : B-7/ 1.638; DATAZ. : a. 145; TITULI : α, 3, δ (parziale); ANE : Dr. 20.
Corroso quasi interamente, come tutti i tituli finora accertati di questo
personaggio. Cfr. n° seguente.
948 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

No 71. β: L OCAN[I PATROINI]


CAECCICLIANI EVPLI]
PROV. TEST. : C-7/ 1.087; DATAZ. : metà sec. II; TITULUS : β; ANF. : Dr. 20.

Nelle Novedades ... ho spiegato le ragioni di questa lettura, e quelle


dell'identificazione di questo personaggio dal lungo polionimo con quello del
titulus CIL, 4056. Notavo allora che era anche possibile che il cognomen do
vesse essere letto PATROINVS, tanto come PATRVINVS. I nuovi due esemp
lari non sono decisivi al riguardo, ma il n° 70 appoggia piuttosto la lettura
PATROINI, come anche i pochi elementi trascritti da Dressel, dal suo esemp
lare.
Nello stesso n° 70 occorre un'altra singolarità : la presenza della data
zione consolare soprascritta all'elemento β, fenomeno di cui ho già parlato.
In questo caso deve trattarsi di una data 140 (si dovrebbe dunque integrare :
imp anton[aug Hi et vero caes] cos), oppure della più ricorrente del 145 (imp
anton . . . iiii et vero . . . ii cos). Delle due, la prima mi sembra più probabile,
ma il corsivo è ridotto a una semplice ombra.
I due nuovi pezzi confermano comunque che il personaggio, come avevo
già proposto, era attivo a metà del sec. II.
Quanto al nome Ocanius, sconosciuto finora in queste anfore, è da ricor
dare la presenza di una Ocania Nebris a Ostia (CIL, XIV, 3364).

N° 72.* β: L OCRATI MODESTI ET


Τ CASSI APOL[AVSTI]
Pubblicata96.
PROV. TEST. : C-6/222; metà sec. II; TITULUS : β; ANF. : Dr. 20.

N° 73. α : XXCVII . .
β : QVA.PART?.HYAC.ISI[DORI POLLIONIS?]
sive
QVA.S ART.HYAC.ISIEDORI ET POLLIONIS?]
PROV. TEST. : C-6/ 1.020; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : α, β; ANF. : Dr. 20.

Noto, in primo luogo, che, come in molti altri casi, in questo frammento
si nota con grande nitidezza il segno dei pittacia ο rettangoli di tela resinata

9(1 Noved., n° 27.


MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 949

che servivano a preservare pulite durante le operazioni di carico dell'olio le


superfici destinate a ricevere gli elementi del corredo epigrafico, in questo
caso, quelli di α e β.
Quanto a β, stranissima (e tuttavia abbastanza chiara) è la abbreviazione
QVA. Le ipotesi sono due : ο bisogna intendere Q( ) V( ) A( ) come tria no
mina, seguito da una serie di agnomina; oppure QVAttuor, seguito da genitivo
plurale PARTheniorum? e dei nomi dei diversi soci. Nessuna delle due solu
zioni mi sembra definitiva.
A favore della soluzione associativa sta il titulus alquanto diverso CIL,
3881, con la dicitura SOCIORum HYACinthi ISIDori POLLIONIS, membri, ev
identemente, senza interrelazione familiare, e, di conseguenza, nominati solo
con i cognomina. In questo contesto, l'espressione QVAPART, può avere due
valori : ο intendendo PARTheniorum come il nome sociale del gruppo, ο i
ntendendo PARTicipum ο qualcosa di equivalente. Comunque, l'identità con i
personaggi CIL, 3881 è fuori dubbio. Cambia solo la formulazione del titulus,
e dalla precedente va distinta, in quanto si tratta di una delle più singolari
espressioni conosciute in queste anfore. (Cfr. n° 103).
Certo è che non si può vedere nel nostro esemplare l'inizio SOCIORum ο
qualcosa di simile.
Vi è ancora una differenza con il precedente titulus CIL : in esso i soci
sono tre e non si fa menzione di Parthenii, mentre il nostro parla di quattro
associati. Qual è il quarto? Figurava dopo Pollio? Ο si può ancora pensare ad
un'altra interpretazione di questo genere : QVAttuorSociorum ARTemisi HYAC
inthi ISIDori et POLLIONIS?
Come si vede, le possibilità sono diverse, e non saprei decidere quale sia
la meno improbabile. Forse l'ultima.

N° 74.* imp antonino aug ρ iii et vero caesare cos


β: M PINNI EVPREPETIS
Pubblicata97.
PROV. TEST. : C-7/667; DATAZ. : a. 140; TITULI : β, δ (parziale); ANE : Dr. 20.

A quanto detto nelle Novedades . . . devo solo aggiungere che la difficoltà


di interpretazione della data allora rilevata (leggevo antonino aug UH,
dell'anno 145, ma mancava la necessaria iterazione per Vero) si risolve grazie
ad un altro frammento di datazione, dove chiaramente si legge Antonino
Aug(usto) p(io) iii et Vero Caes(are) cos. Date, dunque, dell'anno 140, e non del
145.

97 Noved, n° 28.
950 EMILIO RODRIGUEZ- ALMEIDA

N° 75.* α : XXCVIII
β : Μ ΡΟΜΡΕΙ CALLISTI
γ: [CC]V[ . .
Pubblicata98.
PROV. TEST. : BC-7/450; DATAZ. : a. 147?; TITOLI : α, β, γ; ANF. : Dr. 20.

N°75A.* a: XCVI?
β: [M] P[OMP]EI CAL[L]ISTI
δ:
la(rgo et messallino cos) ?
Pubblicata99.
PROV. TEST. : C-6/635; DATAZ. : a. 147?; TITOLI : α, β, δ; ANF. : Dr. 20.

Ν" 75 Β. β: Μ ΡΟΜΡΕΙ CALLISTI


PROV. TEST. : C-7/ 1.463; DATAZ. : metà sec. II; TITULUS : β; ANF. : Dr. 20.

Questo nuovo frammento conferma sia la lettura, sia la cronologia di


massima dei due precedentemente pubblicati.
Il finale TI di quest'ultimo frammento appare attraversato dalla lunga
cauda dell'unità finale della cifra a.

N° 76. a: XCII . .
β : Τ ΡΟΜΡΕΙ M[ATERNI] ?
γ : CXCV . . .
PROV. TEST. : K-6/318; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : α, β, γ; ANF. : Dr. 20.

Questo frammento, raccolto molti anni addietro in pessimo stato di con


servazione e di quasi impossibile lettura, mi sembra ora leggibile nel modo
proposto, grazie anche all'apporto dato dall'esemplare n° 77, e tutti e due
chiariscono la lettera prenominale considerata C nella prima pubblicazione
del n° 76 A. (Cfr. Novedades, n° 31).
Ho ripetuto in più occasioni che il punto K-6 (nei primi tempi indicato
in catalogo come K-5) da materiali degli anni 143-47 d.C.

98 Noved., n° 29.
1)9 Noved., n° 30.
MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 951

73

1283
AB- 7
78

ν.

Fig. 20

MEFRA 1979, 2. 61
952 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

N° 76 Α.* α : Cil
β : Τ ΡΟΜΡΕΙ MATERNI
γ : [C]CXVI
Pubblicata100.
PROV. TEST. : BC-6/678; DATAZ. : metà sec. II; TITOLI : α, β, γ; ANF. : Dr. 20.

N° 77. β : T.POM[PEI?
γ : CCXVI
δ: (lievi resti)
ε: III
PROV. TEST. : EF-7/ 1.918; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : β, γ, δ, ε; ANF. : Dr. 20.

Molto probabilmente si tratta di uno dei due Pompei che portano lo


stesso praenomen Titus, vale a dire, Maternus e Paternus, sebbene in rigore il
familiare può sempre essere Pomponius.
Il frammento, molto logoro, porta elementi anche della recensio, dove
solo la città (Cord(uba)) appare leggibile.
Sopra la recensio, alquanto a destra, appare anche la cifra ε, dal valore
molto basso (III), come di regola nel sec. II. (La zona di ritrovamento, EF-7, è,
infatti ricca delle datazioni 147-161). Anche la grafia di questa cifra è del tipo
«urbano», e non «ispanico», e anche questa è caratteristica del sec. IL
Quando questo frammento fu trovato era stato da poco scavato da clan
destini, che avevano staccato un manico, probabilmente bollato.

N° 78. β: Τ POMPEI PATERNI


γ: CCV
PROV. TEST. : AB-7/1.283; DATAZ. : metà sec. II; TITOLI; β, γ; ANF. : Dr. 20.

Conservazione sostanzialmente buona per β e γ. Lettera curata, regolare,


ben spazieggiata, iniziale e finale alzata e caudata rispettivamente.
I praenomina di questo e del precedente personaggio, con la loro con
temporaneità, mostrano che si tratta di due membri probabilmente della
stessa cerchia familiare, forse cordubense ο astigitana, dati anche i cogno
mina, ben documentati nella zona.

100 Noved., n° 31.


MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 953

Fig. 21
954 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

N° 79. α : XX[C . . .
β : M.POMPONI PART ET Ρ ACI[LI . . . . ]
γ : CX[C . . . . ]
PROV. TEST. : BC-7/1.941 ; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : α, β, γ; ANF. : Dr. 20.

Il primo dei due personaggi è conosciuto come mercator indipendente


mente attraverso CIL, 3987-87, tre frammenti datati, di cui due all'anno 148,
l'altro al 147 d.C. : M. POMPONIVS PARTHENIVS.
L'altro personaggio dovrebbe essere un ACI[LIVS], famiglia della quale
ci è conosciuto un membro : la Acilia Felicissima di CIL, 3691 (frammento tro
vato negli Orti Torlonia, dalla data incerta, forse tarda).
L'elemento β conserva ancora parte dell'impronta suU'ingubbiatura del
ritaglio di tela resinata rettangolare servito per preservare dall'olio la super-
fice destinata alla scrittura (pittacium).
La grafia è molto curata, regolare in altezza e spazieggiatura. Notare
l'elegante e semplice M prenominale, il nesso (poco frequente) POMPONI, le
Ρ a testa molto raccolta, la T.
A sinistra della scritta principale appare, tracciato con una matita grassa
bluastra, un gruppo di segni, di cui non si può assicurare se siano scrittura ο
semplice disegno.

Seguono ora cinque tituli già conosciuti dalle Novedades . . . , ai quali non
abbiamo bisogno di aggiungere alcun commento di rilievo. Per questa ra
gione, come (in genere) per tutti gli altri già pubblicati, non si danno le r
iproduzioni, limitandoci alla scheda e trascrizione dei pezzi.

N° 80.* α : XXCII?
β : C PROCVLEI FIRMANI
δ: astigi ccùiii
ca[l]listi secun[d]us
Pubblicata101.
PROV. TEST. : BC-7/363; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : α, β, δ; ANF. : Dr. 20.

Noved, n° 32.
MONTE TESTACCIO I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 955

:
N° 81.* β: [IL SEMPRONIOR LIVIA]NI ET AGATHONIS
γ: [C]CXVI
Pubblicata102.
PROV. TEST. : C-7,8/725; DATAZ. : metà sec. II; TITOLI : β, γ; ANE : Dr. 20.

Ν° 82.* β: L?. SEVERI SEVERI[ANI]


γ : [C]X[C ... ?
Pubblicata103
PROV. TEST. : H-2/788; DATAZ. : sec. Ili; TITOLI : α, β, γ; ANE : Dr. 20.

N° 83.* a : XX[C . . .
β: QQ VALERIOR GALLI ET NIGRINI
γ: [C]CXVI
Pubblicata104.
PROV. TEST. : E-6/2; DATAZ. : metà sec. II; TITOLI : α, β, γ; ANE : Dr. 20.

N° 84.* β : M VALERI VALGONIS?


γ : [C]CXIII . .
Pubblicata105.
PROV. TEST. : K-6/153; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : β, γ; ANE : Dr. 20.

Si ricordi che questo nuovo e strano cognome (Valgo, -onis) è stato da me


proposto in forma ipotetica (data la difficoltà oggettiva di lettura dei singoli
segni) in alternativa ad altri non meno strani e improbabili, come Umio ο Va-
lio.

102 Novea, n° 38.


103 Moved., n° 39. - Rimane incerta la lettera prenominale, Lo C.
104 Noved., n° 40. - Dopo la stesura di questo testo, in data 5 ottobre 1978, e apparso
nella zona C-6,7 un nuovo esemplare (2.227) di questi due mercatores, che, come il
pezzo dimostra, erano due Quinti, e non due Marci; la lettura, dunque, va corretta in
questo modo : QQ. VALERIORum GALLI ET NIGRINI.
105 Noved, n° 41.
956 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

N° 85. α : XCIII . .
β : VALERIORVM [ . . ?
SEVERI ET RV[ . . ?
PROV. TEST. : GH-3/ 1.838; DATAZ. : post-severiana; TITULI : α, β; ANF. : Dr. 20.

Si noti, in primo luogo, la provenienza GH-3. Un tale punto occidentale


del monte può normalmente offrire materiali solamente del periodo seve-
riano ο posteriori.
La grafia, simile a tante altre della Ratio Fisci ο dei Severi, conferma an
cora che siamo davanti ad un frammento indicante personaggi del trasporto
privato posteriore ai Severi stessi.
Di conseguenza, non vi è una relazione immediata tra questi Valerli e
quelli che conosciamo nel C7L106, di cui la maggior parte (Paternus, Alexand
er, Hermetio, Valerianus, Valens, i più rappresentati) sono della metà del
sec. II. Di Valerius Eutychus si può assicurare quasi la stessa cosa, essendo
stato trovato da Dressel almeno uno dei suoi tituli nel cavo C. Dubbia è la po
sizione cronologica de C. Valerius Linus (Orti Torlonia); mentre forse l'unico
con cronologia sicura del sec. Ili è C. Valerius Onesimus (Testacelo, cavo L).
Nel nostro titulus non è sicuro se dopo VALERIORVM vi fosse ο meno
ancora qualche elemento. Tutto però fa supporre che si tratti di due soli
soci. Se è così, il secondo nome doveva essere corto, dato che le due linee
sono sempre perfettamente simmetriche. Si può dunque pensare a l'integra
zioni RV[FI].

N° 86.* β : L. VERVE ... ?


γ : CCX . . .
Pubblicata107.
PROV. TEST. : B-7/892; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : β, γ; ANF. : Dr. 20.

Vale la pena riconsiderare brevemente questa epigrafe per due ragioni :


a) non mi sembra più accettabile considerare abbreviato il gentilizio ÇVE-
Rati?) come avevo proposto, data la scarsa lunghezza che avrebbe avuto il t
itulus, e data la relativa altezza delle lettere; b) l'unica cosa che potrebbe giu-

11)6 CIL, 4002-35.


107 Noved., n° 42.
MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 957

Fig. 22
958 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

stificare una simile abbreviazione sarebbe l'uso del polionimo, sufficiente-


niente raro in questo genere di tituli per non dargli troppa probabilità.
Detto questo, il dubbio sul gentilizio non si risolve certamente. Si po
trebbe pensare a una lettura VERVETI ο VERNETI (il nesso RN essendo ac
certato in altri casi)108.
Certo è che non si tratta del Veratius Epigonus che ben conosciamo nel
Testacelo {CIL, 4037-39).

TITULI FRAMMENTAR! Ο SCARSAMENTE LEGGIBILI

Consideriamo qui i frammenti epigraficamente meno redditizi, meno


chiari ο meno completi. In genere si tratta di frammenti portanti certamente
cognomina e non gentilizi, cosa che impedisce di situarli nella parte prece
dente della lista. Tuttavia, vi si troveranno anche altri esemplari dove è
molto possibile si contengano dei gentilizi, ma la cui incompletezza impone
troppi dubbi.

N° 87. α: XXCIII
β: [ ]TI? ADIVTORIS
γ: ]I
(Bollo in ansa : M.I.M.), CIL, 2933 e.
PROV. TEST. : B-7/1211; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : α, β, γ; ANE : Dr. 20.

Bocca, collo, un manico completo e parte del secondo, di una olearia be-
tica, con i tituli α, β, e γ totale ο parzialmente conservati. Manca, invece, qual-
siasi resto della recensio δ. (Fig. 22). Malgrado la forte abrasione, il cognomen
è di lettura sicura e risulta finora sconosciuto in queste anfore. Il punto B-7
del ritrovamento assicura che si tratta di personaggio del periodo antoni-
niano, come conferma anche il ben documentato bollo MIM (CIL, 2933 c).

lus Per esempio, il nostro n° 76 A


MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 959

Ν" 88. α : I
3: ]ONI APRI
γ: [CC]X . . ?
PROV. TEST. : BC-516/1946; DATAZ. : metà sec. II?; TITOLI : α, β, γ; ANF. : Dr. 20.

È sicuro il cognomen Aper del personaggio, il cui gentilizio può essere


Antoni, Pomponi, etc.
A destra di β si nota la grossa cauda dell'ultima unità di a, mentre la Ν
del gentilizio appare in parte coperta dall'apice della X centrale della cifra γ.
Dalla / finale del cognomen parte verso il basso ancora una lunga caudatura.
Il punto BC-5,6 è situato sulla divisoria dei materiali del sec. Ill (che co
prono il resto del pianoro verso occidente) e quelli di metà del sec. II (rialzo
allungato sui versanti nord e est). Ma la grafia sembra molto più propria di
quest'ultimo periodo.

N» 89. 3: SPCESIANI
γ: ....II
PROV. TEST. : K-3,4/2022; DATAZ. : I* metà sec. Ili; TITOLI : 3, γ; ANF. : Dr. 20.

Il pendìo scosceso del punto K-3,4 riceve materiali frananti dal mezzo
crinale K-5, le cui poche datazioni sono del periodo di Severo Alessandro. A
questa epoca (in cui ai tituli Fisci Rationis tornano a accompagnarsi quelli
dei privati) bisogna attribuire il presente personaggio. La stessa grafia fil
iforme e piuttosto grande sembra confermarlo.
Il cognomen CESIANVS appare nel Testacelo col dittongo : CAESIANVS;
si tratta di un derivato del gentilizio CAESTVS, e lo porta appunto un Caesius
Caesianus associato ad un familiare, Caesius Macrinus. Ma sono senza dubbio
mercatores del periodo antoniniano, con almeno una datazione sicura
dell'anno 149 109.
Dagli scarsi resti del finale del gentilizio si potrebbe pensare che il no
stro personaggio si chiamasse anche lui Caesius (o Cesius); si potrebbe dun-

109 Si tratta di CIL, 3797, con recensio così concepita : orfito et prisco cos/ -R- astigi
XX ccxvi/ stagsiese artem u ... ? - Un recentissimo esemplare del mio catalogo (E-
8/2.058) dell'anno 145 d.C. da la lettura sicura di stagnese per il nome del prodotto, che
corregge definitivamente il poco probabile stagsiese di Dressel.
960 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

que ipotizzare una lettura [Q.CEJSI CESIANI, supponendo (cosa molto pro
babile) che si tratti di omonimo e discendente del Q.Caesius Caesianus del pe
riodo precedente.

N° 90. β: MEDIS?
PROV. TEST. : K-4,5/1164; DATAZ. : Ia metà sec. Ili; TITULUS : β; ANF. : Dr. 20.

Il frammento è troppo scarso per offrire elementi utili ad una lettura.


Tuttavia, quel poco che ci conserva dell'elemento β è abbastanza chiaro. Le
tre ultime lettere sono DIS, l'ultima alzata esageratamente, tutte slanciate e
filiformi, come si vedono di frequente nei tituli del sec. III. Avanti a queste
tre lettere sembra vedersi un nesso ME, come se la E fosse stata aggiunta a
M per essere stata prima dimenticata.
Il cognomen (se di cognomen, e non di vari elementi abbreviati, si tratta)
potrebbe essere [DIO]MEDIS,[NICO]MEDIS.
In basso si vede un lungo apice di una delle cifre del gruppo γ (una V?).
A destra, miseri resti ininterpretabili dell'ultima riga della recensio cor
siva.
K-4,5 è un punto i cui materiali databili sono uniformemente del periodo
di Severo Alessandro.

N" 91. β: EVTYCH ET?..


.

PROV. TEST. : K-4,5/1.165; DATAZ. : periodo di Severo Alessandro; TITULUS : ß; ANF. :


Dr. 20.

Sempre dal punto K-4,5, quest'altro piccolo frammento a grandi lettere


(anche questa caratteristica è più frequente nei periodi tardi del Testacelo) e,
soprattutto, dai caratteri bizzarri (grosse pennellate nell'elemento medio di
E, piccoli piedi per le lettere ad asta verticale e pesanti appoggi per quelle ad
andamento curvo ο obliquo, come C ο V). Il titulus sembra associativo, e non
di una sola persona, come potrebbe pensarsi a prima vista (EVTYCHET[IS]).

N" 92. β: ... INI HERMO[DORI?]


PROV. TEST. : EF-7/ 1.282; DATAZ. : metà sec. II; TIW WS : β; ANF. : Dr. 20.

A prima vista si direbbe che il gentilizio possa essere integrato in


[LICJINI, ma lo stato di deperimento dell'inchiostro è notevole. Quanto al co-
MONTE TESTACCIO I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 961

:
88
Β C- 5, β/ '-1.948

91
Κ- 4,5
1.1 SS

Fig. 23
962 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

gnomen, HERMO[D0RI], HERMO[GENIS] sembrano le integrazioni più logi


che.
Il titulus è di epoca antoniniana, dato il luogo di ritrovamento. Le belle e
regolari lettere di cm. 2,5 di media, spazieggiate con cura, lo confermano.

N° 93. β: NGINAE?
PROV. TEST. : K-4/1.619; DATAZ. : periodo di Severo Alessandro; TITULUS : β; ANE :
Dr. 20.

Vi è da notare in primo luogo che le grandi lettere sono in genere più in


dicate per tituli associativi molto corti (Fadiorum, Caeciliorum, etc.) ma che si
trovano anche in tituli di mercatores singoli, specialmente del periodo post-
severiano. Infatti, nel caso presente certamente siamo davanti ad un fram
mento di tale periodo, dato il punto di ritrovamento. Per la E che leggiamo
alla fine, si ricordi il n° 90. L'unica lettura ipotizzabile è LOJNGINAE.

N° 94. β: NI]CEPHORI
PROV. TEST. : FG-2/1.848; DATAZ. : post-severiana; TITULUS : β; ANF. : Dr. 20.

Altra lettura, come EPHORI, è sempre possibile, ma l'elemento basso


della lettera precedente questo gruppo sembra C. Si escluderebbero comun
que letture come [TELESJPHORI, [PHOS]PHORI, etc.
Il materiale di FG-2 è mescolato, e appartiene ai periodi severiano e
post-severiano.

N° 95. β : F NYMPHES (sive NYMPHAES)


γ : [CC]V[ . . .
PROV. TEST. : CD-6,7/1.008; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : β, γ; ANF. : Dr. 20.

Apparentemente la lettura di questo breve testo è sicura : il cognome di


una donna, delle tante che troviamo in questo tipo di commercio (cfr. n° 63).
Qualche dubbio però viene dal fatto che la H trova molto spostato il suo el
emento transversale, che sembra addirittura partire dalla P, come se fosse
stato scritto NYMPHIES. Anche alla E sembra essere stato aggiunto un tratto
per correggere in NYMPHAES l'iniziale sbaglio NYMPHES.
MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 963

92 »mm
EF-7
1.282 ν i/UOOO

Fig. 24
964 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

N° 96. α: (resti minimi)


β : . . ONE] S ET DIADVME
FILI
γ: . . . . ]VII
PROV. TEST. : AB-7,8/1.128; DATAZ. : ca. a. 149; TITULI: α, β, γ; ANF. : Dr. 20.

In CIL, 4081-82 troviamo due letture incomplete, che non riescono a inte
grarsi mutuamente : . . OJNESIMI ET DIAD.F. e ... IOR ONESIM ET DIAD F.
Dressel intese i nomi come Onesimus e Diadumenus, e la loro relazione famil
iare, indicata dalla F, come F(ratres). Dal nostro esemplare, dove tale rela
zione è stata scritta per esteso, si deduce che Onesimus è il padre di Diadu
menus.
Sia il primo degli esemplari di Dressel (Cavo C), sia il nostro, dimostrano
che la associazione è del periodo antoniniano.

N" 97. β : ILI PAVLLINI


. . . OCTAVIANI
5: ... Larg[o] cos ρ ccviiii
.... herennius
PROV. TEST. : F-7/ 1.948; DATAZ. : a. 147; TITULI : β, δ; ANF. : Dr. 20.

Non è dubbio che si tratti di un nuovo titulus del periodo antoniniano,


molto composto, regolare e curato. Quello che non è chiaro è se si tratti ο
meno di una formula associativa.
Nel CIL, 3797-99, troviamo i tituli a doppia riga disuguale dei QQ.CAESI
CAESIANVS/ET MACRINVS, dello stesso periodo. Ma nel nostro caso non
sembra che si possa vedere in nessun modo indicato al plurale il gentilizio
comune dei personaggi, e altra soluzione (che fossero, per esempio di due di
verse famiglie), supporrebbe un eccessivo allungamento dell'iscrizione.
Di conseguenza, credo piuttosto che si tratti di un polionimo, e che Octa-
viani rimanga da solo in seconda linea.
La dicitura largo cos per la data dell'anno 147 non è la sola che si trovi in
questi controlli. (Cfr. CIL, 4149).
Non è molto frequente in questo periodo l'indicazione p(ondo), che in
vece risulta di uso corrente nelle recensiones del sec. III.
MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 965

96
ΑΒ-7,8
1.128

Fig. 25
966 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

Ν« 98. β: I SEVERINI
PROV. TEST. : K-4/ 1.207; DATAZ. : periodo di Severo Alessandro; TIW WS : β; ANF. :
Dr. 20.

Lettere alte al disopra della media, come è frequente nei tituli del
sec. III.
Come ho detto in più occasioni, il materiale proveniente da K-4,5 è del
periodo di Severo Alessandro, e frequenti appaiono quelli della Rado Fisci.

N° 99. β : TROFMI?
δ: p. cclxiii
. . aenix ρ optandus
[d]n ualerano? iiii? . . . cos
PROV. TEST. : H-8/1.103; DATAZ. : ca. 254-257; TITULI : β, δ; ANF. : Dr. 20.

In β tutto è estremamente confuso. Davanti a TROFMI (per Trophimi?)


potrebbe trovarsi un altro cognomen, SILANI, ma non può dirsi sicuro. Let
tere alquanto più grandi della media, come succede frequentemente in epoca
tarda.
In δ appare molto alta la cifra in libbre del contenuto : 263 (cinquanta
libbre, quasi 18 Kg. in più dello standard), ma appare scritta con estrema
chiarezza. Dubbio l'inizio della seconda riga : . . aen ix?, aeni x?. Il nesso f
inale del nominativo Optandus è frequente, sia nel CIL, sia nei nuovi esemp
lari. Quanto al nome, lo troviamo già in due recensiones (CIL, 4329,
dell'anno 154, e 3810, senza data).
Per la prima e (credo) unica volta troviamo invece la η corsiva in questa
peculiarissima forma.
Dubbia è la datazione, ma sembra che si tratti senz' altro di un consolato
di Valeriano, forse l'ultimo (a. 257).
Si ricordi"0 che GH-8 è il punto dove si trova una discarica degli ultimi
anni di uso accertato del Testacelo.

"»Novea, pp. 116-17, figg. 3 e 4.


MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 967

Fig. 26

MEFRA 1979, 2. 62
968 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

N° 100. α: . . χ. . . . ?
β : VERI
PROV. TEST. : A-819/ 1.272; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : α, β; ANF. : Dr. 20.

In mezzo ad uno specchio ingubbiato appare questa sola parola. A buona


distanza, a sinistra, un'asta di cui non si può assicurare se corrisponde alla
parte bassa di una X della cifra α ο, invece, ad una lettera di un altro prece
dente elemento di β. Sembra però la prima la cosa più logica.
Il cognomen Veras non si vede in quale relazione possa stare con la famig
lia imperiale, trattandosi di titalas di metà del s. II, come dimostra il luogo
di provenienza.
A destra appare ancora una pennellata obliqua, che si perde da una
parte nel margine basso e dall'altra in una zona fortemente erosa. Potrebbe
trattarsi dello svolazzo di una V della cifra γ. Non vi sono resti della recensio
che, per altro, forse non arrivava a toccare la superfice conservata.

N° 101. a: X[C]IIII?
β: RVM VRBICI
ET] ROMANI
S: ccxiiii?
fauentini fel
PROV. TEST. : C-7,8/2.123; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : α, β, δ; ANF. : Dr. 20.

Titulus abbastanza regolare in lettere e spazieggiatura, certamente asso-


ciativo, come dimostra (davanti a VRBICI) la presenza del finale di un geni
tivo plurale, probabilmente del gentilizio.
Urbicus appare per la prima volta tra questi titoli β, ed è nuovo Romanas
ugualmente.
Nella recensio, carente di data consolare, Faventinus è il nome del pro
duttore, Fel(ix) dello scriptor.

N° 102. α : X[C . . .
β: COT[ISIORVM?]
γ : L[LC . . .
PROV. TEST. : K-6/978; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : α, β, γ; ANF. : Dr. 20.
MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 969

Fig. 27
970 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

Ν" 103. β: DVOR . .


ET COT
PROV. TEST. : K-5/1.028; DATAZ. : periodo di Severo Alessandro?; TITULUS : β; ANF. :
Dr. 20.

Anche se non interamente uguali, questi due tituli β meritano un com


mento comune per il fatto che i tratti frammentari ο dalla lettura incerta,
forse contengono in entrambi il nome gentilizio dei Cotisii, che conosciamo
nella serie CIL. Il primo, dalle grandi e corpose lettere, dovrebbe essere il
noto COTISIORVM del CIL, 3848. Ma la pochezza degli elementi conservati
non ne da la sicurezza assoluta. Certo è che il suo n° γ era composto «alla
antica» con doppia L e C (uso che ritorna di nuovo nel sec. III). Se per
l'esemplare CIL non esiste una vera sicurezza per quanto riguarda la cronol
ogia, ragionevole sicurezza esiste invece per il nostro esemplare, prove
niente da K-6 : metà ca. del sec. II.
Per quanto riguarda il secondo di questi tituli, è da notare che, sparito
del tutto Χ atramentum, è rimasta solo la corrosione da esso provocata sull'in-
gubbiatura. È chiaro che il risultato della lettura in queste circostanze non
sempre è soddisfacente come nel n° 4 A di questa serie. Si riesce a leggere
l'inizio DVORum (ricordare la dicitura iniziale QVAttuor del n° 73 di questa
serie), nonché l'inizio della seconda riga : ET COTisiorum? (ma è sempre pos
sibile la lettura ET C Ο
La cronologia di questo secondo frammento è del periodo di Severo
Alessandro, in quanto proviene da K-5.

N° 104. β : FEL? ET? VIRIOR?


PROV. TEST. : 1-4/1.150; DATAZ. : post-severiana; TITULUS : β; ANF. : Dr. 20.

Dico subito che la trascrizione proposta è solo un volenteroso intento di


leggere qualcosa in questo consuntissimo frammento dall'inchiostro labile e
dalla grafia (a quanto pare) sgraziata.
Si può solamente affermare che il disegno riproduce quanto oggi è visi
bile, ma che l'iscrizione si stendeva ancora a sinistra dei primi segni dise
gnati, mentre a destra essa si conclude negli ultimi elementi del disegno.
Cronologia del periodo di Severo Alessandro.
MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 971

Fig. 28
972 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

N° 105. α: I
β: ...ILIORLVPI?...
PROV. TEST. : B-8/ 1.268; DATAZ. : metà sec. II; TITOLI : α, β; ANE : Dr. 20.

Il commentario potrebbe essere lo stesso che per il precedente, se non


per quel che riguarda una grafia più regolare ed una cronologia di metà del
sec. II, antoniniana.

N° 106. β:
ET FILIOR? . . .
PROV. TEST. : H-2/1.073; DATAZ. : post-severiana; TITULUS : β; ANF. : Dr. 20.

Grafia curata e ben allineata. In seconda riga, la spazieggiatura è stata al


terata tra ET e FILI . . . , come se in questa riga non fossero scritti altri el
ementi nominali all'infuori del generico et filiorum. Di consequenza, in prima
riga bisogna supplire un solo nome, probabilmente, del principale dei tito
lari dell'associazione.
Datazione probabile : periodo post-severiano.

N° 107. α: X[C . . . ]I
β : ET FILI
PROV. TEST. : K-5/ 1.280; DATAZ. : periodo di Severo Alessandro; TITOLI : a, ß; ANF. :
Dr. 20.

Rimangono le caudature di X e / finale della cifra a.


In β, davanti al gruppo leggibile ET FILI, si contano non meno di tredici
lettere, due delle quali (prima e quinta) alzate; forse F la seconda, ma Τ la
prima. Lettere molto alte e sgraziate, filiformi.

N° 108. α: I
β: .... PATORVM? LIC? . . .
PROV. TEST. : 1.905; DATAZ. : metà sec. II; TITULI : α, β; ANF. : Dr. 20.

Frammento molto logoro e consumato, trovato fuori posto nell'inizio


della rampa di accesso, prima della biforcazione delle stradelle orientale e
settentrionale.
La grafia si direbbe del periodo antoniniano.
MONTE TESTACCIO : I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 973

Fig. 29
974 EMILIO RODRIGUEZ-ALMEIDA

N° 109.
PROV. TEST. : H-8/1.096; DATAZ. : metà sec. Ill; TITULUS : β; ANF. : Dr. 20.

Senza trascrizione. Il frammento, da H-8, mostra bene le caratteristiche


dei tituli tardi, con lettere molto al disopra della media in altezza, dal disegno
un poco bizzarro. Alla fine sembra leggersi FELICVL?
Databile nell'ultimo periodo di uso del Testacelo, ca. a. 250-60 d.C.

N° 110.
PROV. TEST. : D-5,6/ 1.034; DATAZ. : metà sec. II?; TITULUS : β; ANF. : Dr. 20.

Titulus a doppia linea di scrittura, con iniziale (L?) molto alzata, lettere
piccole e regolari, poche di esse riconoscibili.
Proviene della superfice alta, da una zona in cui predomina il materiale
antoniniano, ma dove, verso occidente, compare anche quello post-severiano.

N° 111.
PROV. TEST. : H-8/1.097; DATAZ. : metà sec. II; TITULUS : β; ANF. : Dr. 20.

Come il n° 108, proviene da H-8, ed appartiene all'ultimo periodo di uso


del Monte Testacelo. Poche lettere chiare, tutte di gran formato riguardo al
normale.

N° 112.
PROV. TEST. : AB-8,9/1.177; DATAZ. : metà sec. II?; TITULI : β e γ; ANF. : Dr. 20.

Poche lettere identificabili in una lunga linea di scrittura virtualmente


completa, ma illeggibile. Tale lunghezza fa pensare ad un titulus associativo.
Infatti, le prime lettere a sinistra potrebbero appartenere al cognomen
[HYAJ-CINTHI, e ciò supporrebbe il seguito di un altro nome di socio da que
sto punto alla fine. Si può pensare anche alla lettura [CO]RINTHI P... ET
LEANDRI.
Il titulus β appare attraversato dalla cauda di una delle cifre del gruppo
α (probabilmente l'unità finale). In basso, quasi interamente conservato e
ben leggibile, il gruppo γ : CCVIII . .
Ho voluto presentare questi ultimi frammenti dalla lettura pressoché im
possibile per due ragioni : la prima, che non è improbabile che qualcuno di
MONTE TESTACCIO I MERCATORES DELL'OLIO DELLA BETICA 975

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essi si veda integrato in futuro con altri elementi che lo rendano meno
oscuro. La seconda, che dovunque ci sono lettere, un bravo epigrafista può
sempre trovare una chiave di interpretazione, sia con gli elementi a disposi-

Fig. 30

zione nel frammento, sia mediante la comparazione con qualche altro caso
simile. Ed è mia speranza che tra i lettori questo epigrafista esista.
In ultima analisi, anche questi frammenti meno espressivi testimoniano
sufficientemente, dal punto di vista della grafia, delle varianti che il corredo
epigrafico di queste anfore porta in sé nei diversi periodi.

Roma, 1978 Emilio Rodriguez-Almeida


Scuola Spagnola di Archeologia, Roma

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