IGNAZIO GUIDI
ROMA
ISTITUTO PER L'ORIENTE
VIA LUCRI!ZIO CARO, 67
"':'" :'i
PROPRIETA LETTERARIA
..
(1) Cfr; H. Dt..-RN'SING, Dii .Ilbessitiier in fonualnr leitschrift
.d. Palsrina-Vereins , 1916;
II
era punto necessaria; anche -in Roma,. per molto tempo, '
. ,il gr~oIes~, la lingua della Cliesa., Solo pi tardi, quando,
ci0, il .cristianesimo si .era dHfuso"fra gl' indigeBi di Abis-
strilii, si dov Ilennreil bisogno di una: traduzione gc'ez,'e
ciO. verso la. med.del ysecolo, se Don dopo; .. "
Credo cbe i traduttori ,siano da ricercare: fra i mon~:ci
siri Jllonofisiti che venner() in Abissinia, fuggendo la per-
secuzionedl Bisanzio, specialmente dopo il Concilio di
~edoriia '(45 i).. D~ "questo. num,ero erano.' ,aSSai, ptoba-
'bilmlte:' i fwsi'
-
9 Si~ti, che"..fOhdarono
. ' .
~oPaster('~
Abissinia, e che anche' ora sono i vi tanto ve}lerati. Jnfatti
c~ essi fossero' mon06sitila ~teDza -di gratl-l~ga pi
pTob~hile'~ dimostrata taleda A: Dillmanri ii.. dal'I88o{I).
QestL monaci ebbero grandissima . parte \nella' diffusione
. ddCtistiaqesitno, e Ch .ad: essi
O ai loto
disCepoli #
d~'bba' la tradzione dcdla S:n:ra Scrittura enominataniente
dei" Va~li, si pu ~feri~e W' ~ttQ cbeilksto i~ es~
seguito nQn' .gi quello di \Esichio, ricevuto nel Patriar-
atoalssail'drino, cui certatnente avrebbe seguito 'Frt1;.;
~. innZio; ma bensi il sir-occldentale di S. Luda~o, ricevuto.
~ ~yasto.patriaf~to ~ Antiochia ed olge (~); .ond~ '. che
. ::' .. . ." ~
,
con note a~ariche e tigrine erano stati. pubblicati dall3 stessa Mis-
sione, Roma 1907: Edizioni parziali: O. BOYD, Gen., Exod., Letil.,
t( Bibliotheca Abessinica (Littmann), IC)04.; E. PERE IRA, Esdra e Nu
mia,PO, XIII, 5; Ester, PO, IX 1 (cfr. B. STADE, De [saiae tlaticiniis aethio-
pids, Lipsia (873); J. SCHAFf.R, Die thiopische Uiberselz..ung des Pro-
rhet&H lerenda;. Freiburg i. B Herder. 19[2; O. LFGREN, Die aeth.
"hus. des Proph. Dauiel. Paris 1927 (Ree. M. Chaine, ROC, 1927-
28, p. 442); J. BACHl.L't.NN, Gtr,nia (Threni) Ob!Jdia, MalAcbia, Halle
I891-q3; W.' WRIGHT, Giona, Londoo IlI,7; E. P"REIRA, Giobbe.
PO, II, i, cfr. AE, 2611, 1612, BL, 39 seg.; di recentissima pubbli.
cazione: OSCAR LOFGREN, lona, Nabum, HRbakl/k, Zephanja, Haggai.
5Mbarja Iwd Maleacbi Aetbiopiscb, Upsala 1930; DIltMANN, loel
(in MERX, Ioel); E. PEREJRA, Amos, e tradutione, Coimbra 1917.
(Accad. di Lisbona); O li'l/l'i' d() Profeta Amos ea 5tUt .ver,iioetiopicll,
Coi,uhra 1918 (( Acad. das,Sciencias ); F. O. KRAMER, Zacbarilf,
Leipzig 1898. Per il Salteno vedi DORN, De Psalterio Aetbit,p. Com-
melJlatio, Lipsia, 1925; S. GRBAUT, ROC, 1925-16 p. 196; recentis.
S. A, B. MERCIER, Tbe Etbiopian Text oj The Book of Ecclesiastes.
( Oriertt. Res. Series i6 . Cfr. J. GOODSPEED, 'Aet71iop; mI. of 101m!
Gospel in Amer. Journal of Semit. Languages a. Litter. , XX, 3. Per
i Canoni di Ammonio ed Eusebio \'. S. GRBAUT, ROC, 191 h p: 31..1,
e per una notizia su S. Matteo, Ibid, p. 312; 'Sull'espressione biblica
FigHo dell'Uomo , cfr. L. GRY, La dtlominationmessianiq.u Fils
dr l' Homme dans la Bible et ls APoclJPlJes tbiopie;lS.
'--I5 -,
menzio, A~baSala:m:r, il siriaco ~).,Sono queste Ch~e
il1dicaziooi qul fosse I2. proveienz~,d~gli autori delle ver-
siotii' eoUe quali ~minia la letter;ttura ge' ez; evvi ,anche-
~ ~one ruerita. negli Atti di Liqanos, uno deir9 Santi,..
Seoondo'la quale questi avrebbe .trdotto i Vangeli.
{.ai s~delle traduzioni della Sacra Scrittur si chiude,
.a' qiw).to credesi, colla versione dell' Ecclesiastico (~
~. ch~risali~bbeall'a:nno 676. Tutti i libri bibtici ,
.fijruno :ttat~, ad eccezione dei libri dei Ma~c~i(che
"~.~~:'att~j, ~9tll~\..~~1~~~neloo .'(a~9no ,.ed, a1 i ); a:
~ i '~Htiri. "l:te' ~ '~nome "presso: glico Abissini non
,', cri.~0l]-6ch~. ,~,,~legge~l+/ ch r:is~Ie':tuttavia'~'
prlaJ' ,'ip,et.. dcl'.xv ~ecolo, poich ad essi' si accenna da'
Zu"a/ili'qob (J:'4 34":1468) e nella lettentura, agi.ografica. '
del ,detto seColo.' .
'La/traduii~n'edd.r:l,Bibbiac~mpreride, oltre i libri cano-
utti edeutercaoooici(apocrili. per i Protestanti),a.lcuoi libri
~-apcrifi'ep!;,eud~pigra.fi; ma creduti genuini in, Abissinia~
~ncevutigeD.eralmeote come canonici. Sono questi (I):
". ,-LI .~ 1i9z:iattri~uj,a~ Esdra e corrispondenti, il
if primo alI'Apocalissi Q(Esdr~; e ii secondo al "EaapiXl; oc o-
~'primo li~t() di Esdra ,nei LXX(2) ;
7
5 . .H. ,I ParaJ~pomenidi 13arul) Q l'arati nagar
. : ' .~ '. _ , . ~.). ~ '.' . / . .' " ", ,
(1) Ediz. e traduz.: A. O' ABBADIE. (C Abhandl. f. die Kunde des Mor-
genlandes), t. p, n. I (BL, 46); cfr. G. D. ScHODDll, Hermil Nabi,
Lipsia 1876 e A. Drf.LMANN, ZDMG, XV, III.
(2) F. HOMMEL, Vie aetb. Uebers. d. Ph)'siol., Lipsia 1877; Der
1UIh. Pbyd<Jl., Roman. Forschung., Erlangen 1890; N. MARR, Fisiolog.,
Texty i Raziskaniya po Anneno-Gruzinskoi Litent.". VI. (Boll.
ital. St. Orient., I, p. 447) .
. (3) Ediz.: A. DILDlANN Chrest. Aethiop.,)7; BA, VIII.
- 18-
,Drecta:fide (mpl 6p~~~) di S. Cirillo~ donde il
titolocdel ,libr'intero~ tit()lo dato probabilmente in tempo
posteriore,: a' quel m~do che il Weddiis! Alilllili, ebb iL
, titolo di B~selyosJ (\'. p. 80). Se.lo scrittO o t i g i ti al e
avesse \1n titolo e qale, non 51 sa. I testicristologki ivi tac-,
colti si rifetiscono, in genere, al Concilio di Efeso, insisten
dovi che Cristo era uno , e sono, dovuti a grandi nemici
dei Nestriani; ma Nestoriani si pu dire, cheI!on erano in,
Abissinia,'e non si capisce lo' scopo d compilare apposi~
tamente per l'Abissinia monofisita, una simile raccolta . .5e-
nonch i Diofisiti ortodossi che ritenvano 1~ due nature
d i s t i n t e, , ma unite in UOlii sola Persona, erano dai loro
nemici monofisiti equiparati ai Nestoriani, onde il Ke-
rnIos,) poteva aver di mira i Diofisiti, senz alUre l'or-
todossia ,ufficiale di Bisanzio, la cui amiciZia 'era per Aksum '
preziosa (I). '
, Oltre le dette opere, appartiene,sembra, al 'periodo
akst;lmh:a. e sarebbe tradotta dal greco, la. vita di Paolo
primo eremita e cos il Gdla Azqir j) (2). Quanto al
, , '
(I) Ediz. parziale in DILIJd!.NN, Chrest. Aetbiop., 70. Vedi il mio
breve artfcol~,Bisa~io' e il Regno di' Aksum, Studi bizantini li, Roma
1924. L'omelia di Prodo v~ovo di Cizico pubblicata' e 'tradotta
da 'E~ PEaEIRA (XI Congrs IS Oritntalistis, Parls 1897). S. GRtaAtrr~
ha trdotto (ROC, 19 lO, p. 115) la lettera di Giovanni di AJniochi a '
Cirillo (DILLMANN, Cbrest~ A~tbiop., 70) le omelie.di Firmo di ce:..
sarea (DILLMANN, 106), ibid. p. ~24. di Giovenale di Gerusalemme
(DILLMANNi p. 1(0), ibid., 440 e di Eusebio di Eraclea (D1Ll.MANN~ ,
pp. J02-103), R0C, 1911, p. 424
, (2) E. PEREIRA, .4 lIida t S. PauZo de TbibIJS (test~)f Lisbona 193-
traduzione Combra 1904 (ma cfr. ABC, ms. 172, l); C. CNTl Ros-
-19-
(\ Deggua l), si dir in seguito p. 66-67: Noter in fine che
l'attivit dei monaci siri si estendeva .anche, in. qualche
modo, alla liturgia.
Da quel che precede appar chiaro che la letteratura
del periodo aksumita consisteva in traduzioni dovute (come"
det resto, in gran parte, anche nel secondo grande periodo)
al clero ed ai mon~4 probabHnleRte'oon"rutti :issini' di
nascita; non e quindi una letteratura che rispecchi tutt,a la
vita del paese, e possa chiamarsi una letteratura propria-
mente nazionale. E se fossero andate perdute altre tradu-.
zioni o scritti (di cui per non si ha veruna notizia sicura),
non punto probabile .,hesarebbe cambiata la Caratteri-
stica della letteratura aksumita. Di una qualsiasi 'letteratura
popolare,. che facesse riscontro alla letteraria, nOn si ha del
pari notizia.
Alla met del VII secolo l'Egitto, come l'Arabia, erano
ormai. sotto il dominio musulmano, e l'Abissinia resto
separata da Bisanzio e dal mondo. cristiano; alcuni punti
deUa costa furooo O"wpatid musulman.
Tutto ci condusse necessariamente ad una rapid de-
cadenza del regno di Aksum. E com'':'' si parva licet {((lm-"
ponere magnis - la decadenza dell'Impero romano favor
le invasioni dei Barbari, cos le semibarbare pOpolzioni
non 'semitiche, .e" specialmnte j Begia, tenute a freno nel
bel periodo di Aksum, occuparono vaste regioni del regno.
Come era naturale, alla decadenza del paese segui, in pari
SINI, UII dOCllmento sul Cristiantsimo uello Yetnen ai tempi di SariJ~bil Yak-
tuf. RRAL, ser. V, voI. XJX, p. iO), Roma 910 (ABC, rns. 164 XXIV)~
tempo, quella della. religine cristian e :della letteratura
che~e~a. essenzialmente religiosa. Non si conoscono, per pi
secoli, produzioni letterarie in Abissinia.' -
Ma noo per questo si d~"e credere che cessasse ogni
ordinamento di vita religiosa cristiana ed ogni. attivitpo.
liticae commerciale, sebbene in q~este due ultime "avessero
parte preponderante le popolazioni cuscitiche e .arabe mu
sulmane, e non j discendenti' dai-cristiani del' regno di
Aksum. Dalle testimonianze degli autori arabi,- invero non
sempre concordi, .musulmani e cristiani (per la parte reli-
giosa, specialmente" la storia del Patriarcato alessandrino
di Severo Ibn al-Muqaffa'), da queste testimonianze, dico,
maestrevolmente raccolte ed esaminate da C. ContiRos-
sini (r),risulta che venivano ancora dal Cairo ili AbiSsinia
sebbene interrotta1llente, i metropoliti. Ma il sopravvento
delle popolazioni cuscitiche e la grande invasione dei B~gia
da un Jato, e dall'altro la rivalit dei regni Nuba, fecero s
che a poco a poco il centro politico si portasse lontano, verso.
n sud in regione sicura. Tacendo di altri, sorse, nel XII sec.,
nel LastI il regno degliZague (della stirpe Zagua, come
dire: Zaguani); la popolazione era Agau, quindi facile a con-
yertirsi al cristianesimo, qu.ale religion~ superior~, che aveva
un Libro sacro e un clero r.eg~lare.. Credo probabile che
in tutto ci influiss lo ~tato del Patriarcato alessandrino.
In questo, ad un periodo di decadenza sotto il Patriarca
Cirillo III, successe, come suole avvenire, una reazione' re-
;
-34-
(Ama Heraeis) (Lisbona 1902; non pare probabile che
risalg al sec, XIIt), la vita di S. Maria Egypcia (Egiziaca)
(Lisbona 1903), di S. A1JUnafre (S. Onofrio), di Abba:
Samu'el di Kalamon (v. p. 29) fondatore del convento di
questo nome, nel Fayyurn, nella prima met del VII secolo CI)
(Lisbona r894, v. BL, 60), di S. Gregorio Patriarca di
Armenia (Lisbona' t 93, v. BL, 60). Inoltre la vita del-
l'archimandrita monofisita Bar ~oma, Siro, v. S. Grbaut.
ROe, 1908, p. 337; 1909, pp. 135, 264,4 1 (4 1 4). Questa
agiografia ge' ez deriva generalmente dalla ricca' agiografia
copta di Santi o Martiri, spedalmente del ciclo di Diocle-
ziano, degli Atti apocrifi dagli Apostati, ecc. Ed era naturale
che questo genere di letteratura, cOSI cara ai monaci egiziani,
si diffondesse fra i monaci abissini, nel rifiorire della loro
letteratura. E forse di questo tempo, o non nolto poste-
riore, la leggenda di Antonio il Neomartire tradotta ,dal-
l'arabo, ma ampliata. Questo martire sarebbe stato ucciso
sotto Harun-ar-Rasid, nell'anno 847 (2).
Delia fine del XIV o del principio del xv sec. (e non
pi recente come stato affermato) il Senkesar o
Sinassario tradotto dar Sinassario arabo (3) alessandrino,
pIeta biblio~rafia del Sinassario nei du suoi periodi vedi BL, 57, S8 .
Per i menologi vedi S. GRBAIJT, ROe, 1914, p. 199; 191 ;-17,' p. 20.1;
1920.-21, pp. 95, 100 (cIr. F. NAU , Le SyllQxaire tbiopim, ROC, IC}I~,
p. 328). H. DUENSING, Theo!. Literaturz. , Jahrg. B. n. 17.
(I) Il ms. SO del Trocadero, litto conoscere da M. CHhiNE e.
illustrato da S. GRBA1JT (JA, CCXI, p. 1:29), ha il testo deUa primi:
\ tiva traduzione quale quello del ms. d'Abbadie, che era creduto
unico, e di cui sembra .vere migliori lezioni.
(2) T/le Lves DJ Maba' $c)'OI/ aud Gabra Kresros; London .1898.
Cfr. R. H. CHARLES, Hermathena , Dublin 1899,vol. X. n. XXV.
p. 397; TH. NOLDEKE, Zur Alexiusl'R"etlde, ZDMG, LIII, p. 25,6.
- 36 -
Patriarcha da Armenia l), edita da E'. PERElRA, Lisbona 1903
(cc Societ Geogr. ). Ricorder fra altre, la favolosa l(:!g':';
genda di S. Tertag (Tiridates) re d' Armenia,di Sarkis'
(Sergius) ecc. (I).
Le opere menzionate sono traduzioni, ma non manca.
probabilmente qualche scritto pi o meno originale,. quale il
Zena Abaw keburan o {( qedusan " Storia dei Padri ve-.
nerati ) o Gannata ManakosiIt o Giardino (lei Monaci
(imitato, pare, dal Paradisus o Hist. Laus.di Palladio)~ opera,
certo, anteriore a; 1425 (2). Original sarebbe anche la
citata omelia di Satama (v. sopra p. 29), supponendo elle egli
la scriveSse dapprima in arabo, e poi fosse tradotta in ge' ez.
Le traduzioni, si detto, sono dall'arabo, ma bisogna
osservare in riguardo di alcune opere, come r Horologiuml)
e il Ma~l].afa Genzat , che la parte di esse di gran lunga
maggiore consiste in salmi, lezioni dai Vangeli e dall~' Epi;'
'stole, e quindi quello che doveva essere. tradotto si riduceva,
relativamente, a ben poca cosa. Questo poteva esser tradotto
dall~arabo che accompagna sempre il testo copto, ma
probabile che il testo copto abbia influito talvolta sulla
versione ge'ez. Perocch non sembra inverosimile che mo-
naci copti spiegassero oralmente il testo a chi lo traduceva
in ge' ez. Deduzini sicure non' ~i potranno fare finch non
si abbia un'edizione critica del Diurno coptC>-'arabo, ma qual-
che osservazione pu farsi fin da pra. Cosi, a p. 41. 6 delle edi-
zioni di Turaiev ""ile (bis) risponde meglio a e,w.B.che
(I) Cfr. J. BACHMANN, .4eth. Lesest., r, e p. 16. Cfr. A. Dn.LMANN
(Catalogo dei mss. di Berlino, p. 54. rns. 64, 2).
(2) Vedi ABC, ms. 1;2. I; 162. II.
-37
non a J6..j invece a p. 12 L 9 il 0814. ... A~+tradtice
nEnnA tr'TE llE'TWEP', che tradotto in alcuni codici
0014.'" (+10..+ e la sostituzione non pu spiegarsi che CQn "
l'arabo i~, ,~; a p. 12 l. 6A.'V'Eps,yopn tr.adotto nel-
l'arabo ~1, ma nel ge'ez R~~, che meglio corrisponde
al copto; a p. 12 1. I6 e'TEnCllH tradotto J\t\-"'~. m,"
nell'arabo t..:,jlyol, che probabilmente in alcunicooid fu.
scambiatocn L.:.:i r ; a I2I. 141'arabo~-, ~\.).)\ ~
4)I.,;l..I tradotto in alcuni codici : tj:~CP.:y. I tlm-il'T I OJ4.
~cP+ I Ift..tt:t.., ma in altri in..vece: f1t...,..~ I OJa"''''~, che
meglio corrisponde al copto nEn.llWIT ee,o"tH -nEll
nEftllWlT 6'&02\; 48 1. 14 un codice aggiunge QAlht,
che sembrerebbe correzione posteriore fa:tt;t su qu~sto .co-
diCe, la quale )eggesirtell'arabo Ce:;c)e nel:bpt~, ma '
omesso negli altri codici del testo ge'ez. Facile octasione
a questedifferenz~, do~te Ofa al, testo arahoed ora al
testo c~pto, er~ ]a circostanza' ch i libri liturgici avevano
due testi copto ed ara9~, l'uno d Eronte ,all'altro. Ad ogni
modo non si pu dire, io penso, che talune parti di
questi libri liturgi~F siano state tradotte dir e tt am e n t e
dal copto.'
Di grandissimaimportanta.,amio credete~fu 1a tra:..
du~one di due opere, la quale risale forse alla se~onda
met del XIV secolo o,ad ogni modo, non oltre il I42~, ed
anche essa dovuta probabilmente' all'impulso di Abba Sa-
lnma. Intendo parlare del S~nodos (I) e della Didesqe-
(i) Vedi il mio articolo: Der thwpiscbe- Slnodos, ZDMG, t. LV,
p., 49S '(rlid., ,leggi' Aba 'l-Fa4~'il in luogo di Abtll~~iiq). Una parte
lya (I), fontid~l diritto canonico. Dei .:anoni e comanda-
menti ivi comenuti,molti in di"erse redazioni, sooo attribuiti
a Ges Cristo stesso, agli Apostoli (Canones Apostolomm), a
S. Clemen~e, che li avr~bbe avuti, direttamente o indiret-
tamente, da Gesu Cristo; vi ,figurano i canoni dei primi
Concili (Ancira, Neocesarea ecc..). e del Concilio di Nicea,
anche i cosiddetti CanQl1es arabici (2), che erano creduti
gnuini, e godevano di autorit grandissima. L,a traduzione -
del Senodos, fu fatta, cQme sono pe~suaso,sopra un origi-
nale melc~ita, ma II traduttore si fermato ai canoni di,
La()dice~,. ed ha omesso. tutti i ~anoni r~lativi ~ que-
sii6~icr\stologiche e nominatamente quetIi del .Concilio di.
Calcedonia, evitando cos tut,to ci che divideva i copti
m~nofisiti dai me1chiti; la brev introduzione di questa
red;lzion me1chita abbreviata nel testo etiopico, nmi.
natamente per quel che riguarda il detto Concilio.
Le regole di vita cristiana e gli ordinamentiecclesia-
stici quali erano contenuti nei detti due libri, Sen'odos e
Oidesqelya, dovevano mostrare quanto la vita in essi co-
Patriarca di Armenia.
(2) Re III (I) IO.
..,....: 47 -
Kebra Nagast questa cre~enza araba sul MahdI fosse
nota e influisse sulla composizione del suo libro, non saprei
dire. Quanto al significato dei nomi, per Menilek si po.,.
trebbe forse pensare. a fU"): f.AU+ quanto grande,.
qual principe ! e per Ma:kada a I J.s' L.o (qui( huie rei [viro]
simile?); ma ci sia detto con ogni riserva. notevole tut-
tavia che ql:lesto nome Makeda era portato da un cavallo
di Iyasu Ilo (Annal., esco, p. 77); questo par confermare la
supposizione sul significato di: Makeda:. Nonostante i para-
dossi storici, il libro ha avuto ed ha in Abissinia autorit grande,
~ gr4nde stata la sua influenia sulla letteratura posteriore.
In. fine del Kebra Ngast sono spesso aggiunti alcun
testi e documenti divisi in tre parti, i quali, in grande misura
almeno; si connettono con esso. Queste aggiunte ebbero da
Bruce il nome, che ritengono tuttora, di Libro di Aksum,
e sono state pubblicate e tradotte da Conti Rossini (I),
che le ha dottamente dichiarate.
Le vittorie riportate da 'Amda $eyon, sui musulmani,
specialmente nel 13 33, rinvIgorirono lo spirito nazionale;
e porsero occasione e materia a comporre la breve sto':'
ria elegantemente scritta, sulle imprese compiute da quel
re; n vi ha rgione sufficiente per credere. che - questa
storia sia stata scritta postriormente (2), Essa , per cos
(I) esco, Scripto. eth., ser. alt., .t. VIII; cfr. H. DUNSJNG;
(Theol. Literaturz., XXXVI, no 22); A. GUERINOT, JA, 19 I, l.
p. 154
(2) J. PERRUCHON, Hisloire det Guerre; d" Amda Seyon rDi d'thiopie.
JA, 1889, sr. 8. voI. 14. p; 27 I. 38r (Rec. TH. NOLDEKE, Liter; Cn~
tralbl , 1890 p. 1086) {F; BEGUINOT,. Cron.: Abbr., .8}.
dire, il riscontro letterario delle canzoni popolari che s
cantavano in onore di 'Amda ~eyon (I). A questo re si
attribuiscono anche ordinamenti riguardanti la corte reale,
le scuderie ecc.; primo nucleo del tardo Ser' ata Man-
gest (2).
L'interesse che in pari tempo si prendeva per la storia
attestato dalla traduzione, che risale almeno al xv secolo,
dell'opera nota nella letteratura neo ebraica ,01 nome di
Yosippon o il Gorionide, la quale nel ge'ez porta il titolo:
Zena 'Ayhud o Storia degli Ebrei La traduzione ge'ez
deriva direttamente non dl1'ebraico, ma dall'arabo, n ora
si potrebbe de.terminare in quale relazione stia con l'ori-
ginale neoebraico .
.Questa motteplice attivit letteraria, dai XIII ai primi
decenni del xv secolo, attesta l'operosit del.clero che ve-
niva dell'Egitto, e il vigore dell'elemento puramente abissino.
Grande lode devesi ad Abba SalIma, la cui opera potrebbe
paragonarsi a quella di Senute,nella letteratura copta, se non
per il genere e r indirizzo della sua attivit, almeno per
l'importanza avuta nello sviluppo de11a letteratura dei ri-
sono state edite da -E. Pereira (i). Molte omelie del Cri-
sostomo sono contenute nella raccolta Retu'a Ibymlnot
un fiS. della quale, ABC, 133, .del XIV-XV secol().
attribuita a Teofilo Patriarca alessandrino un'omelia
sulla fuga della S. Famiglia in Egitto, a Quesq~m; lo spi-
rito nazionale e leggende agiografiche. di Santi bissini
poterono f~ credere che la S. Famigli,a ponata sulle nu.-
vole; visitasse 1'Abissinia (2). A questo periodo da ri-
ferire anche.la traduZione' di leggende apocrife relative alla.
Vergine (3).
Grande sviluppo ebbe l'agiografia ruizi~nale(iniziata come
S1 detto sopra a p.
2 I, con la 'leggendaria vita di Gabi"a
(I) Edita e tradotta da.J. PtRRuCHON, Parigi 1882; cfr. Th. NOL-
DERE, GGA, 1893, n. 6, p. 234. Per la vita di Na'aqueto La'Ah 'vedi
ABe, ms. ta2,V. (Cfr.. p. 39).
'(2) La prima pubblicata da c." CONTI ROSSINI, ll'Gadl TaTei(
Hayrnduot' secolldo' la redazione Valdebbana, RRAL, ser. y, voI.. II, I
(1896), p. 97, ree. TH. NOLDEKE,(<< Liter. Centralblatt, 1896,eo1. r608);
la seconda da sir E. A. W. Bl:DGE, ne iife and' Miracles oJ Tale/a
Haymanot, Londra 1906; cfr. E. PEREIRA, Vida de Takla Haym. pele
P. Man. De Almeida; Lisbona '1399 (Takla Hiiymanot ha un posto
~nche nell'innografia copta, e la sua vita fu tradotta in ;trabo).
- 59-
discepolo Ta:d1iwos (Taddeo) (ABC, n,lS. r87 II) e special-
mente ql1ella dell'altro discepolo e successore Filpos.
Di grande interesse la vita di Ewos~atewos o Eu-
stazio) CI} fiorito nel 'Nord d'Abissinia nella prima met
del XIV' secolo; il fondatore dl secondo grande ordine
monastico d'Abissinia. Inoltre la vita di Anorewos (Ono-
rio) (2) efage capo dei monaci; non che altri ,che ebbero
grande parte nelle lotte del clero con "Amda $eyon (3'): Le
vite di alcuni Santi tratte dal cod. D'Abbadie e cio di Yafqe-
rana Egzi', d Taddeo di Bartarwff, diSamu'el di Gadama
yvlIli (Waldebba:) e di Takla l:fawaryat sono state tr~tte
e illustrate da B. Turaiev (4). Il quale'ha pubblicato altres
il testo, con parziale trad .,' della vitdi Aron Mankerrr\vi (5)
(1) B. TURAIEV, esco, Ser. aeth., ser. altera, vo1. XXIII, Feri:!
Mik" p. 3 (testo), p. 3 (trad.) ;.Zar'a AbreJ:tam, p. I) (testo), p. 13 (trad.).
(2) .CSCO,Scr. aeth., ser. alt. XXII, p. ; (test6), p. l (tradU-
zione}. Ree-. TH. NLi)EKE, - Utero ZentralbL , 190); p. 22.
O) C CO);T! ROSSINI, Di alU1li scritti etiopici inediti, RRAL,
ser. 6', t. III.
(.4) MICHELANGELO Gl:IDl, Contribuii all'agiografia etiopica, RRAL,
ser. V, t, XXV, p. 659 (testo traduzione), Roma 1916.
- 63-
Con le omeli e con 1'agiografia si collega, anzi
molta parte di esse, la 'narrazione di miracoli i Ta'amr l)
dei vari Santi ed Angeli, ma specialmente della' Madonna.
Nel 144I-42 fu tradotto dall'arabo un libro che ebbe poi
grande diffusione e in varie redazioni, i Ta'amera Ma:-
ryam o' Miracoli di Maria l). Il testo di molti (con la.
vita di S. Anna) fu pubblicato dal Budge in una splendida
edizione (I). Ma precise ed importanti notizie letterarie
sono date dal Conti Rossini sul libro, le sue redazioni e
le aggiunte fattevi in seguito (2).
. Sono qui da ricordare i Ta'lmera Iyasus o Mira-
coli di Ges, pubblicati e tradotti da S. Grbaut (3);' come
dallo stesso S. Grbaut (ROC, 1913, pp. II3, 277), i mira
(I) VedL ABC, p.282 (ta'limer) ii! WBM (Miracles, p. 359 ecc.).
S. GRBAUT, ha pubbJicato e tradotto allche i miracoli dell'arcangelo'
Rtguel (nel Libro d. Enoch), ROC. 191;, pp. 113, 277.
(2) Cfr: anche U. BENIGNI, l selte Dormimti, Siena 1897. (Un
antico oratorio dei Sette Dormienti era anche a Roma, sulla via Appia
ed uno a S. Elia p~esso Nepi):
(3) Les miracle de, saints Cyr el flan, Aethiops ,1923. p. 9;
Les miraCles du saint snfant CY"iaque, ROC. -l913, P.419; 19 1 4. p. 93;
19 1 )-17, p. 106. j 1918-19, p. 409 ;1.925-26, p. 187. WBM, ms. 37;
ib., ros. 254. J. '.
. (4) ThecloTrill Officium S. Virginis coplice et arabi" Roma 1764 j
dr. il catalogo dei mss. copti del British. Museum (CRUM). p. 362.
comprende inni non solo in onore della Vergine, come
farebbe supporre il titolo, ma anche di molti Santi.
Gl' inni S,lCti in onre di Angeli e Santi, sono assai nu-
merosi in questo periodo ed anche nel seguente, ma, come
si pu facilmente immaginare, gl' inni in ono~e della Ver-
gine sono veramente innumerevoli, e ad essi ha dedicato
un grosso libro, dotto e pieno di esatte notizi~ il Groh-
r
mann (I Un testo di simili inni, il M;r~le~a $ege' o
Inno del Fiore, esaurientemente dichiarato dal Groh-
ma.nn, che lo giudica composto sotto Zar'a 'a:'qob (2) o
poco dopo, ma a giudicare dall'et dei mss., sarebbe piu re-
cente; esso ebbe molto favore an.che nel seguente periodo
minore. Sotto il re Na:'od (1494-1508), furono composte le
laudi della Vergine, pubblicate da C. Conti Rossini (3).
Del resto, le feste in onore della Vergine comandate da
Zar'a. Y"qob cos't numerose, dovevano, nel suo secolo e
nel seguente, porgere l'occasione a comporre somiglianti
raccolte d'inni e di preghiere E lo stesso re Zar' a Ylfqob,
sarebbe autore della raccolta d'inni 'Egzi'abeger nagsa
o Dominus re.gnavt (Psalm., 92, I). Una raccolta si-
mile in pi redazioni e che spesso porta lo stesso titolo,
pi recente (4). Il re Zar'a Ya'qob avrebbe anche com~
posto o fatto comporre P Arganona Marylrm Dengel o
. '
(I). Cfr. ZOT, rns. I r9 (t 2), che d il novera dei capitoli delle
due opere.
(2) Cfr. lOT, ms. tU, ove sono noverati gli estratti di
S5 f'Pe i documenti, insieme con il loro contenuto.
-73-
di efag-e (I). TI libro, scritto dapprima. in arabo e poi tradotto
in. ge'ez; giustificava presso gli antichi correlIigionari la
conversione dell'autore. Compendio dell'opera sembra essere
l' Anqa~a Amin (2) o Porta della Fede ", libro che.
se sia opera originaria o tradotta, nulla si sa di preciso.
L'opera di Embaqom doveva anche contribuire a far tom:xre .
alla fede gli apostati del tempo dell'invasione musutmana.
Forse di questo tempo, relativo come a questioni
allora agitate, il (C Ma~l:].afa Tom;tra Atena~wos ) o Il
Libro della lettera di Atanasio (3); esso narra la nota leg-
genda della lettera caduta dal cielo a Roma, sotto un papa
Atanasio, che non mai esistito. Il libro, oltre diversi pre-
cetti di vita. cristiana, inculca l'osservanza ~ sabato;ma
da notare che la detti controversia era agitata anche prima
di Zar'a Ya'qob, che rese l'osservanza del sabato obbligatoria
(vedi sopra p .. 5.I). TI (t Tornar) tra~otto dall'arabo eIa
sua forma diversa dall'occidentale,-
Verso la fine del XVI secolo e precisamente nel 1583 fu
tradotta dall'arabo, che a.sua volta traduzione dal greco (4)
6
- 82-
s~ment .geIinar ) sulle otto cattiye passioni , che d-
vuta al monaco Evagrio, l'asceta del Ponto Galatino, morto
nel 3 98;I'operettafu tradotta in arabo, e da questo in ge'ez( I)
Inoltre il. Ma~~afa Falasfa: TabiblIn o (C Libro dei sapienti
filosofi, che sarebbe tradotto dall'arabo in ge'ez da un tal
Mkhelenglio di Michele vescovo (2)' f: in due redazioni
distinte, e forse alla sua composizione ha influito il libro.
d I:Iunayn Ibn I~~ll'q u~ ~ ~~\ u~\ '-:-Jl::.S)
~ ~I), a cui per non uguale. Sono sentenze
di filosofi greci e latini e tal una .anche di Ebrei. (Salomone)
e Persia~i (Cosroe). da ricordare in fine la vita e le
sentenze del sofista Secundus, 1:exou\l8o, vissuto al tempo
di Adriano e maestro di Erode attico (3)-
La letteratura profana, come si detto sopra, pago 45.
non senza intenti religiosi. Un impulso a questa Iette-
l'atura fu dato daU'Embiiqom, sopra nominato, che tr~dusse
nel 1553 il romanzo di Barlaam e Giosafat (4), e la co-
Rmance of Alex. /hl! Creat, p. 259 (trad. p. 437). 3 17Ie Hislory of the
blessed mw 1l!bo lived in thedays of jeremia/J tbe Pro?blt, p. 3 'i ~
In altro testo storico si narra la velluta dei re di Persia
contro Nisibi; questo testo detto essere di Giacomo ve-
scovo di Nisibi (I).. ma. invece tolt dalla quinta omelia
di Afraat~ (sulle guerre f.:,;g p). Ad Em baqom .dovuta altres
la.traduiione della storia e cronologia d .,..t..:Jl AbElSa:kir (2).
Nel 1602 (I 594?) fu tradotta in ge\~z la storia di Giovanni
Madabbar, vescovo di Nikiou (3), perduta, a quanto dicesi,
nella versione araba, dalla quale deriva il ge'ez; con essa'
ci satebbecosi conservata un'opera di grandissima impor.:.
tanza per la storia d'Egitto, nominata mente nel periodo della
conquista araba. Dei tempo di Sar~a Dengel o di poco
anteriore, L10 squarci9 storico sull'invasione musulmana
in Abissinia inserito neUa Cronaca Abbreviata (4). Del 1595
un prezioso opuscolo sul popolo Gal1a,~l Zena Galla (s)
(trad. p. 455..). Sono ancq.e dati i testi etiopici delle parti del G>rioni-
des, di al-Makin, Aba S1fkir relative ~d Alessandro). Cfr. K. FR. WEY-
MANNj Di. aethiop. u. arabo (;bers~ttung des Pseudo.;Kallisthmes, Kirch-
7
L~ ( Salata Muse l), Preghie~a di Mos , d'indole ma-
gica, forse si connette' con questa letteratura (cfr. ABC~
ms. 36, I). Specle'melzi.one merita iI ~ Te'zazaSanbat:)}
o Precetto del Sabato ; edito e illustrato da J. Halevy
(Paris F:
Bouillen 190Z), strano libro nel quale il sabato
(femminile) personificato qual figlia di Dio e mediatrice.
fra Dio egli uomini (I). -L'autore falasci pi ragguarde-
,vole sarebbe stato un tal $abr!. Notevoli sonoie preghiere
che hanno brevi squarci in lingua agau, e he meritano
uno studio critico sulialoro' origine~
RE SALOMONID-I DI ABISSINIA.
CV. WBM, p. 6, C. ROSSINI, L'Abissinia, p. t58, Roma- 1929}.
4. .Sema
' r Asgad fino .al 1297 (?).
). I:Iezba Ar'ed (ovvero lJezba Asgad?).
6. Qedma Asgad ~
A . A
7 uIn sgad (Sab'a A))
.: fino al 12 99 ..
8. Wedem. Ra'ad (o Ar'ed); fino aI I314.
9; 'Amda ~eyon I, Gabra MasqaI, fino al I344.
IO. Newya Krestos, Sayta Ar'ed, fi~o al I312.
II. Newll:yaMltryalJl. :Wedem Asfare (o GeI'Ill3 Asfare),.
fino al I 382~
12. DWt (David) l, abdica nel 14 II, muore il 6 ottobre
141}~
14; Yes}:laq (Isa,co), Gabra Masqal, mQito nelI' agoSto deJ 1429.
IS. Endreyas (Andrea), m.nel marzo del 1430.
:16. ,Takla Marylin, I;Iezba Nan, mortO' nel maggio del, I4l3.
J7.~arwe Iyasus, Mehteka Nan, morto nel seti.embre
, del" 14331, ,,' -
18. ~Amda Iyasus; Bad~CNai, mortonetgiugno del I.4.~
'19. Zar'a-Y~q'oD; Q\Vas;ti~nos (CoStantino) Ii>, m., il
- 26 agostodet' 1468. , . ".':,. '
~O" Ba' eda Matyam lo (o Ciriaco}, m, l'8, tiovmbre deb478.
'21; 'rEskender (Alessandro), 'Qwaspm~nos' (COitantinO) II~,
,mort il 7, maggio del 1494- "
22. 'Amda '$e:yonIIo,n~OrtO nl, nvembre del 1494. "
2J.Na'od, Anbasa. Ba~ar, morto tI. 3 r luglio delr jp8.,
D. =dabr (mnstero) . =
G. gadla (4Y~,,) . Ma. =M~~f (libro)
S:. = Santo . St. = Storia Vi. :; Vita~
Aron di Scrag, Vi.. 62. Cirillo. S., '(di Aless.), sua omelia.
Aron Manker1!wi. G., 59. 43
Asmata Egzi'ena, 54. OauJio (Galadewos) re, COlifessi",
Asrllta Mlrym, cfr. Sina D. ',71-72; sua St., 85.
Ata'nasio: Il, 29. 2.) di Antiochia, Cosroe, 81.
, biografo di Severo Patr. di An- Cristo Ges, Dialoghi coi Disce-
tiochia, 79. peH;-.'4 al-
Croce, Invenzione della, H. 61.
Ba"eda Mltryam re, St., 69.
Crollaca Abbre\iata, 89, 91-92.
Balli),la Mikt'el (aut. del M. Me-
Cronaca (recente, fino al 1840),90.
stira zasamty-wamedr.), H.
Bal;rey l) M. 51.2) (cfr. lenl
Dlgem m~'atu lakrestos waten-
Gllll):
si'e n1ewtitn; 42.
Barlaam e Giosafat (romanzo),
David re (padre di Salomone), S4.
82;..83.
Davicj..Jo, re (leggende), minaccie
Bar ~alibi, (Giacomo. Dionigi b.
all'Egitto, reliquie ponate da
~.), 6~. ,
Gerusalemrile, 93.
, Bar ~ma siro, 34-
Deggua, 66-~7'
Ba,~lota ,Mika'el di Sagll (Scioa),
Demil]., D., 62.
60.
Didesqelyl (Didascalia), l7-38.
Blselyos v'-Weddiis 'Amlitk.
DMJaae\:!lI\r'.~''''';''''-:''''<''':'';''''''
Basilide v. Flsiladas.
DEwho';' M;. Derho"qT, .Jl"'f..";' .
Be'laNagast, 9"
Behitn. M., ) l.
Bersabl, 54.
Ebrei di (Abiss, XV ,sec.). sa.
Efrem, S., S6.
Besu'IAmltk{autore: Isl}iq) G., 61.
Egzi'abeJ]er nagsa, l) opera diZa-
Bibbia, traduzione' della, t 3 sg.,
r'a Ylrqob, 65.2.) Anonima,6s.
'10S; revisione del testo, 2 S. 7) ;
Embll.q~m v: ijabitkuk.
{amaria), 71.
Emerayes (Ama Heraei) S.G., J;.
Bizan, D., 60.
Enda Sellise, D., 61. '
Canones' arabici, 38. Encomium' caelest. et terrestr.,
Canti~o dei Cantici (amarico), 71., v. Weddirsl! samawyln wame-
Ciriaco, S., vesc;. di Ge~salemille, drawyitn.. ,
n En~one5,S., G., (S. Antonio), 62.
- ~7-,
, GabI1 Endreyls, 60.
EpifaDio vesc. di Cipro, v. ApkI'- Gabra iIeinlmn, '0.-
,ritos e Kksidros. . Gabra Iyasus, 60: .
, Erma (Hermas) il Pastore 1I9&1l*" Gabra KrestQs, S. (&Alessio),. 3So
. 17. Gabra: Krestos(alaql)", 89.',
Es~ra I; (libri apocr,). 43, 54. Gabra Manfas Qedd~:1, '9>S~
Eskender, I) re,' St., 69. 2) cfr. 58
. Z!nt Esk. ('A,les~. n Grapde). Gallidwos, re, v.' OaudiG, re. '
Eustazio v~ Ewos!ateW:os.GmIa, St~,c:fr. ZI!nI G4 otigine dei;
Evagtio, ascta del Ponto Galat., (leggenda), 93.
82~cfr. ,A"f'GP.Ol ~G. Gafinata monakaslt;: D., j6.
Ew.e:wos (EllStazio); 'Vi.~ 40, Garima (a,bbl, dei 9 Santi). 60.;
, 59. " 'Geogiifia. 94-
1!zanir~, re, iscnz., Ii. -, Geremia: (Pi-ofeta.). LeggeDdadi,
1;-16;, leggenda degli: uomini'
Falasci, 62; letteratura"9,. v,isSuu nel suo tempo, 83 'nota 2-.
Fal'lsflf Tabibln, v.,~Q&fa. F. T. Germi ~yon. v. Zad Ambi. ' -'.
Ftsiladas. S., (Basilide) G., p. Gesuiti, Missio~e dei, 'i I.
Flsi1:ldas, re; 74. Giacomo bar $alIbi (scr. siro), 68.
,Faws M4ftfasawi,78. Giacomo di Nisibi (scr. siro), 84-
',F~ IyasU5; 42, 4', '44. Giacomo Inttrciso, S., H.
. :Fekklt& MalakOt:,72. " Giaco~o di Serilg (sr~siro).29, '
Fere Miklt'l1; 'G 62. 56;
FemM.dei. P. gosuita;74 .' (Giorgio cfr. Giyorgi5).
FetQa Naga", 78-'79;- , Giorgio discp. di, ,Antonio Siro;
Fi\kesyus (Filossen); ,o. v. Talmid. ' "
Filosseno, v. Filkesyus. . GIOrgiO, di Lydqa, lJ. . ,
'FdpOs(Filippo), I) contem~1'an Giorgio di SagIt, 49- '.
di S4mueledi Gad. Wiili, 60. Giovaimi Grisostomo .s.~ ST. S&-
,:a)'di Scio, successore- di T akla 57 '
~, ~ym~ot., 59- Giovanni Evangel.. ,$.;,' omdia .t..;,
Filpos eag! (autore del ,libro delle , tribuitag Il,44. ,. ... , ,. .
leggende). 93. .. GiC)'Van.Di Madab1nr~ ~eSc. di N"~
FisaIg05 (FisioJogo), 17.. ' 'kiI1, 84- . , ...
.. ','
"
Giubilei, . libro dei, (parva. Gene- : l}o})ta BerMn ($adIta B. ~adila
. sia). 16. sably), 66.-
Giusto p'. da Urbino, 77. Horologium, 36; SUI relaZione col
Giyorgis Ameni, 66. testo del DiurnO copto, 36-37.
Giyorgis WaJda Amid (al-MakIn), ijunayn b. Ishlq (~ ~
70 , ";6.:.-1); .82. ,
Gorionide(Z&1it Ayhud), 48.
GaSu (dagazmlr.!),90. lbn al-'Ass4l, 25, 78-79.
Gregotio (Rluminatore, Patr. di Innografia, 6-t.
Armenia), 34. ~ 5-3 6. Isaia, ascensione di, - I 6.
Gubll'e malke', 66. Isl)1i,q.;.,cfr. Isacco.
Gubit'e salllmta, 66. Is\liq (falasci), 97.
Isacco, v. ~'a Amlak).
Habakuk (Embitqom), suo libro, lsacco (nebura'ed di' Aksum), 46.
7'-.13. 8l. Isacco di NiIive, 69.
Haletltt (raccolta di inni); 68. Isl)aq (lPetropolitaj mtore della
Hamlet-Texte;93 n. 4. vita di Panp:lewon dei ~fSanti).
ijaslb, )4. 60.
ija~ura. Masqal, 54. Iyasu fO, re, St., 88,-89._
Ijatatl Zara Y1'qob, 77. , lylSu IlO, re, Sto. 58, 89-90.
Ijawlrya Krestos, 89. . Iyasus Mo'a, 2t.
Ijawaryitt,G., ~2. Iyo'asIo, re, St., 89.
Hlwi (cfr. SItik). 73-74.
ijayla MIryIm, 92. K1ilb, v. ~llou- Qed. KlIlb.
ijlryb. Mika'el, St. 91. Kebra Nagast, 45-46.
ijlylu (dagumac), 89-90. Kefu. M1ryam. Giureconsulto, sua
Hayminot rete't, -76. storia, 91.
HlIymanota Abaw(~4\!1 JIf"I)i Kel)data Slt}1in, 51.
71 ' J{enfa Mika'el(figlio di SinO<r).
IJedar, M., 78;. v. Severo vescovo 89
di Uimanayn. Keperyanos S., v.~alota K.
Heraei (AmI), cfr. Eme~yes, ;4. KerIllos (S. Cirillo), raccolta di
Herqll1 (Hadqal), v. Sargis Aber- testi di SP. 17'-
gawi. Kd1n, M.,' 40.
- 109';;"";
8:
- Iq --
p. 33: Allo strano nome Iyaluta corrisponde nel Sinass. a.rabo
~.,:. (l S abtb., ediz. Forget, esco, voI. II, p. 227)
p. 34; 1. 7: Recens. di N. MARR, ZVOIRAO, t. XV, p. 0185
p. 34. n. l : Vida do abba Samuel do mosuiro de KalaI/lOtI, Li-
sbona 1894.
p. ;6-J7: Il titolo dell'Horologium copto mXWll m-e nte~XH
JllmeeOOY neu mexwp8 (Roma '7)0, Tuki). .
p. 40 n. 1: Per !a relazione fra i Canoni penitenziali e il Qal~.
men'tos, v~ ROC, 19 18- 1 9, p.' 345.
p. 4S:.La recens!on~ 'di GRESSMANN l~ggesi in ZDMG, t. LX, p. 66q;
quella di FLEM~!lNG in GGA, Jahrg. 17', p. 90;; q~lelladi PRA,ETORlUS
in ((Ute~. CentraI:~. Jahrg. 56, col. 1')28; quella di CHRIGHTON in.
Revie--.y of theoL, Edinqurgh. I, p..22).
p, 50, 1.,2: Negliannali di Iy~5u l (CSeO), p. 81;-89 si legge
l.alunga s't()~ia di un concilio presieduto dal.metropolit,a Sinod~; in esso
si.trat~rono l~questioni reIativealla Trinit e qUl:!lle sulla Uozione e
l'Vpione.
. ' p. 56, l. 29: USQ1(lnayn. Questa la, forma correlta del nome,
della citt, quale (jato da YaqQt C;;I~\ ~). Renaudot nella
Rist. Pati-. scrisse episc.esmonirrae; la tol1la pill usata ora
Asmunain (Achm.), in '\TBM. Esm". II nome Opto e 6'llOYllt (AMt.
UNE.W, GJJgraphie de l'gypte il l'poqlle coplt, 182) chI:! reso in arabo;
..:..>~ I richiede la vo::"1.leprostetica u per l'" li dell sillaba
seguente. ome ad es.,. d;t q'll/l, si fa IIqtui.
p. 59. n. 2: 11 G. Filpos (Filippo) era gi stato pubblicato e 'tra-
dotto 'in B: TURAlEV, MOl/um. acthiop. /Jagioo g. ' .
p. 63. n. 3: Miracoli della T"illita; B. 'fURAIEV, (c Christ. Vostok~.
!Il, Bai-laalllc Giosafat; B. Te nAIEt', "ChrisL Vostok ,,', I .
p. 71,lin. 17: Naturalmente non parlo dei libri dovuti allr;:. ~llis-
sioni ur'opee. ' . . ,
p74;n. I: Cfr. p'er copiose notizie slIl' libro WBM. 1m. CCCXL VIII
specialmente ZOT, n1S. I lO. ..'
p. 7S, 11',3: Il titolo : Su' ala IIcgs. Ch-11lol/itl 'dII s~~e, Iq,d
(= 1930) ge'ez e arruaric:o con traduz. francese, cfr, E.CERuLL.l:, opente
Moderno. XII, 170. .
". 79, l. 3: In A. BAUMSTARK, Di~ Cbristl. Liter. de~'Orietlfs, II, p. 244
(cfr. ABC, ros. 128; WBM, ms. CCLV, 48), no~ si legge'Ghe Severo
scrivesse una storia speciale de! Condlio di Nicea; infa~ti nel catalogo
di Abtl l-Barakat (W. RIEDEL, Accad. di (;Qttinga, 190z, n. non
figura questa storia speciale; Irul"Solo il libro dei Concili; Ma per la
parte preponderante che ha in questo libro il Concilio di Nice:t era
naturale che il " Li bro dei CondIi" fosse chiamato: Storia del Concilio
di Nicea. Si 1eggeva il giorno 9 di I].edar, nel qual giorno ca~e la com-
memorazione del Concilio di Nicea; onde il titolo "Ma~t:ufill].ed[r.
p. 8). n. 1: Le recensioni sono pubbHcare; la, la (GUlOI) in RSO,
1,22[; la z ,PRAETOlUtlS) in ZDMG, LXIV. p. 60J; la 3" (Scaw.uLY)
in Liter. Zentrabl. ", J:thrg, 80. col. 1175; la 4' (NESTLE) in "Theol.
Literaturz. ". 19IO, col. 749.
p."86 : Varianti de! cod: di Oxford 'omesse nella p. -86 e sg.:
27 l. 23 > tJD9.,11:r
z8 Acrz? ; 1'11 .
)I cl...tfoQkt: J.C ; b'e" .
28 I. 17 ClDft1'tJD~ (si,) questa parola non mi nDt:l.
19 1111=11 l H"
20 DA11" , H.fiHl6D"-. (AlIDDt AIfIJ;
21 Md: ~tu : ID"'''''' .
22 > mt"l 23> Acl.
2)aOArh't: A.".
3I-:P 1iJ" : b" ($ic).
29 I. 2} n" Il't.e-t. ; th" ; A" : L": A.m:r : ID7o{l~ ; (h" : (ID"
30 l. 8 Mh; "In
31 L r 4-15 Avt:Cl1f'fl..
321. 1 ID"1=.
2Z tD(\n l. (tro : l''S"A+ : OD~A : .el'lthc) : r"
27lil" : fIloA1= : 9'""tf H1A1... : be ... Il't : '1,..arr' ... :
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11m
't'I=: l A'tl". ult.~: A.n".
II6
,,33 t3:-4-'!':~" 1-1;11".
I 5 llA.nl1-- :; ~l\J. ...
.J ,troduzione ,; . . . pago S
'Primo graud:, Periodo (Aksumita) '.
_" I l
~ndo grande Periodo. . " ,. , 2.1
Primo Periodo nliJtore o di'Amda. ~on , 34:
Seconoo Periodo miDoreo di Zar'a Yll'qob . ', 49
Terzo Periodo minore ' III 70
~eratura FaIasci . . " , 9S
Lista di Re Salomonidi '. . ' . . . '. -98
hidi,e d~gli autori e dei titoli delle "Opere. ,. 105
Aggiunte _ uJ
~ '.'
",' . "
, -
PUBBLICAZIONI DELL'ISTITUTO PER L'ORIENTE