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Tredicesima lezione

Credibilità
Gesù dice:
Io sono la via, la vita e la verità

in che modo è la verità?


Contestazione di questa
affermazione
sia a livello storico:
- Gesù non è mai esistito
- Gesù non ha detto le cose che la Chiesa gli
attribuisce
-Non possiamo più capire che cosa Gesù voleva dire
e che cosa la Chiesa gli attribuisce
-C’è una differenza tra il Gesù della storia ed il Cristo
della fede
Contestazione di questa
affermazione
sia a livello filosofico-teoretico:
- la verità è un concetto teorico, universale,
generale,
- Gesù è una realtà concreta, storica,
particolare, singolare
A livello storico
ricerca sulla vita di Gesù
Leben-Jesu-Forschung
Tre parole chiave / keywords
• Discontinuity – fracture – tear
Discontinuità – frattura - strappo
• Seam
cucitura
• Contest
contesto
La ricerca sul Gesù storico /0
La ricerca sul Gesù della storia comincia con
Hermann Samuel Reimarus (1694-1768).
Professore di lingue orientali ad Amburgo,
egli scrisse un’opera intitolata Apologia
degli adoratori razionali di Dio, pubblicata
postuma da Gotthold Ephraim Lessing. 
In quest’opera Reimarus sostiene una tesi
secondo la quale la nascita del
cristianesimo si basa su un falso storico,
determinato dal fatto che Gesù riteneva di
avere uno scopo (Zwecke) politico,
pensava cioè di essere il messia liberatore
degli Ebrei dal dominio romano; dopo la
sua morte, segno del fallimento della sua
missione, i discepoli avrebbero rubato il
suo cadavere, inventato l’annuncio della
sua risurrezione e creato una nuova
religione.
La ricerca sul Gesù storico /1
La prima grande tappa della ricerca storica su Gesù è quella di stampo
liberale, illuministico e romantico, che dura dalle ultime decadi del 700 fino ad
Albert Schweitzer, all’inizio del 900. Essa era improntata al tentativo di liberare
la figura storica di Gesù dai vincoli e dalle sovrastrutture che sarebbero
rappresentate dal dogma ecclesiastico, per riscoprirlo nella sua genuinità, che
sarebbe quella del sommo maestro di morale, come la morale era concepita
nell’800. Ma alla fine della ricerca diventa evidente la dimensione escatologica
della figura di Gesù, cioè la sua attesa del regno di Dio, in altre parole della
salvezza ad opera di Dio, che sta per venire. Così, conclude Schweitzer, Gesù
esce dal nostro tempo e ritorna nel suo. E’ seguita una fase di scetticismo
storico, che tendeva ad escludere la possibilità di conoscere con certezza
qualcosa del Gesù storico, ad eccezione della sua esistenza, della sua morte in
croce e di poco altro: l’esponente di maggior spicco di questa fase è stato il
grande esegeta Rudolf Bultmann, celebre per la sua teoria della demitizzazione
e per la sua interpretazione esistenziale del messaggio del Nuovo Testamento.
La ricerca sul Gesù storico /2
In una celebre conferenza del 1953 un
discepolo di Bultmann, Ernst Käsemann,
riaffermava però la necessità e la
possibilità dello studio del Gesù della storia
e apriva così la nuova, seconda ricerca
sul Gesù storico, ricca di risultati ma
ancora molto condizionata da
precomprensioni derivanti da Bultmann.
Questa seconda ricerca, ancora a
dominanza germanica, si può dire sia
durata fino agli inizi degli anni '80.
La ricerca sul Gesù storico /3
L’opera di Ed Parish Sanders, Gesù e il giudaismo, uscita nel 1985, può forse
dirsi l’inizio della “terza ricerca”, quella che dura tutt’oggi e che si distingue
dalle precedenti soprattutto per aver superato la contrapposizione tra Gesù e il
giudaismo e per aver messo invece l’accento sull’appartenenza di Gesù al
giudaismo palestinese del suo tempo. La maggiore espressione della terza
ricerca sono i quattro grossi volumi di John P. Meier, sacerdote cattolico
nordamericano, Un ebreo marginale. Ripensare il Gesù storico, editi dalla
Queriniana.

Negli anni più recente la terza ricerca si è caratterizzata dal riconoscimento


della sostanziale attendibilità storica delle tradizioni su Gesù conservateci nei
Vangeli e risalenti appunto alla memoria della comunità di Gesù e in particolare
ai “testimoni oculari” di lui, delle sue parole e delle sue opere. Così la figura
storica di Gesù riacquista il suo spessore e la sua concretezza, in maniera
nuova e criticamente più consapevole.
Sintesi di J.P. Meier:

«La prima indagine produsse una sfilza di “biografie liberali” di Gesù nella Germania del
XIX secolo e raggiunse il suo culmine e la sua conclusione nella Ricerca sui Gesù
storico di A. Schweitzer (1906). Queste biografie liberali spesso rispecchiavano la
fantasia fin troppo fervida dei loro autori. anziché i dati dei vangeli.
La seconda ricerca, portata avanti specialmente da “postbult­manniani” come E.
Käsemann e G. Bornkamm negli anni ‘50, cercò di essere più attenta nella
enunciazione dei criteri per le valutazioni storiche.
Negli anni ‘90, la terza ricerca ha tentato di essere più sofisticata nella sua metodologia,
più autocosciente e più auto­critica nell’affrontare le precomprensioni e gli
orientamenti di un dato autore, e più determi­nata a scrivere storia, invece di una
teologia o cristologia nascoste. La terza ricerca beneficia delle recenti scoperte
archeologiche, di una migliore conoscenza della lingua aramaica e del contesto
culturale della Palestina del I secolo e di una concezione variegata del giu­daismo
(o giudaismi) intorno al trapasso delle epoche, nonché di nuove intuizioni offerte
dall'analisi sociologica e dalla teoria letteraria moderna»

(J.P. Meier, Un ebreo marginale. Ripensare il Gesù storico. vol. II: Mentore, messaggio e
miracoli, Queriniana, Brescia 2002, pp. 7-8).
Per lo studio

Capitolo 8: pagine 161-167


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Giovedì 20 aprile
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Mercoledì 26 aprile – ore 12,00

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