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mmmmm,

EDITORE "

BEROAMO

mm

MANUALE

DI

STORIA DELL'ARTE

Presented

LIBRARY

to the

ofthe

UNIVERSITY OF TORONTO
from
the estate of

GIORGIO BANDINI

Tav.

tRWKIt

Ul l'RASilitLL-.,

OLIMPI

\.

1.

ANTONIO SPRINGER

MANUALE
DI

STORin
3.a

Edizione

DELL

italiana

cura

di

ARTE

CORRADO

RICCI

VOLUME PRIMO

Di

NUOVO TRADOTTO ED AMPLIATO SULLA


DA

Con

12.'

EDIZIONE TEDESCA DI

PAOLO WOLTERS

ALESSANDRO DELLA SETA

1104 Illustrazioni, 9

lavole colorale e 8 tavole in fototipia.

BERGAMO
ISTITUTO ITALIANO

D"

ARTI GRAFICHE

EDITORE

TUTTI

DIRITTI RISERVATI

d'Arti
Officine' dell' Istituto uSlSio

G^^fidir^=^Bergamo, 1927.

AVVERTENZA ALLA PRLWA EDIZIONE ITALIANA

Ecco, finalmente, l'edizione italiana del


cosi diffuso

in

Germania

Austria, da

in

volume non si faccia la ristampa.


Questo primo (che comprende l'esame
classica,

dello Springer^^ cosi

apprezzato e
qualche suo

di

delle antiche arti orientali e dell'arte, cosi detta,

moderna

ossia greca e greco-romana), sino a che la storia dell'arte medioevale e

non diverr generale materia


d'Italia, sar anche fra di noi
sici

Manuale

non passare anno senza che

d'
il

insegnamento

volume pi

tutte

in

le

universit

necessario, perch

si

tutti

in

licei

collega agli studi clas-

e archeologici gi impartiti nelle nostre scuole.

Ora per mostrare come questo Manuale


bont,

e,

in

altre parole,

nato

sia

che Adolfo Michaelis premise alla quinta edizione:


blico tolto dal libro d testo con

della

storia

dell'arte

sia

pervenuto

sua

all'odierna

all'odierna sua misura od equilibrio, tradurremo qui la notizia

cui

{Kii'isthstorisclie

"11

Marmale che presentiamo

A. Springer accompagnava
Bilderbogen)

tavole

le

1879 messe

nel

al

pub-

illustrative

insieme

senza

un

piano troppo rigoroso. Al libro fu poi assegnato uno scopo diverso quando nel 1895, dopo

morte dell'autore, facendosene una quarta edizione, apparve come Manuale della StoIl
testo doveva allora mirare ad una coordinata rappresentazione storica e
questa doveva venir completata con illustrazioni scelte e adatte allo scopo. di buon
la

ria dell'Arte.

animo che mi sono messo a lavorare intorno alla presente quinta edizione (1898) col permesso del prof. Jaro Springer, per -apportarvi quei cambiamenti di cui appariva chiara
antica non formava parte degli studi speciali d'Antonio
la necessit. L'arte classica
libro, con tutto il rispetto dovuto
Springer. Perci mi parve doveroso fare in modo che
ai principi e al metodo d'esposizione dell'autore, si mantenesse al corrente dei rapidi progressi fatti in questo ramo degli studi e mi sentivo tanto pi incitato a questo, in quanto
mio onorato amico, nelle edizioni precedenti, aveva sempre e prontamente accolto
che
ogni mio consiglio, quand'era del caso, e con la sua dedica mi aveva in certo modo
invitato ad aver cura almeno di quella parte del suo lavoro. Stimo quindi come un dovere
di piet, come un'eredit d'affetto, adoprarmi a mantenere giovine e fresca un'opera che
dar ai lettori, nel medesimo tempo, diletto e istruzione. E poich il rapido smercio dellettori
l'edizione precedente e gli incoraggiamenti- che ebbi, mi hanno persuaso che
erano entrati nel mio convincimento, cosi mi sono inoltrato anche di pi su quella strada
il

il

ho cercato d'introdurre

Springer, sull'architettura

in

ogni parte migliorie, soprattutto nel capitolo, prediletto allo

greca

che ho tutto

poi alle antiche figurazioni egiziane

lega ed amico l'egittologo prof. Spiegelberg.


ellenistica e

della

romana non potevano trovar posto

rappresentazione

esser l'arte classica del

generale

afforzato

mi sono giovato

della

IV secolo

Tutti
in

delle

scoperte.

Quanto
mio

col-

minuti particolari intorno all'arte

un'opera che non

storia dell'arte. Perch,


la

ultime

delle notizie fornitemi dal

come

la prima parte
non v'ha dubbio

che

pi alta espressione dello spirito

greco, cosi

certo

base

rispetto all'arcliitettur;! e alla scultura, l'arte

cliu.

tutto

di

Alessandro Magno, sotto


e

per

stabilirsi

lo

romaniche

legame con

come

rinnovata influenza orientale,

la

per

Rinascenza:

Per

la

tutte

stessa ragione

le

trascur l'arte cosi

si

sempre

romane,

serbarono un

detta

preistorica

suo contenuto artistico

il

per parlare d'opere

d'arte

perch quello deve rimanere pur

illustrazioni,

le

parte principale, sorretta e non

la

dell'arte

le arti

stretta fusione del testo con

la

forme

infine che

arti

la

con

poche eccezioni, minimo e nel gran corso della storia universale dell'arte
Fu argomento di cura speciale, in questo rinnovamento del-

pochissima influenza.

l'opera,

le

linguaggio artistico che in seguito parlarono

il

e quelle della

l'arte classica.

l'arte sorta

svilupparsi delle nazioni

lo

quella che presenta un interesse pi storico che artistico

anzi, salvo

di

iudirettaiiieuto

solo

monarchie, quella che fece diventare universali

delle

greca e inizi, per cosi dire,


bizantine

urreca

svolgimento artistico ulteriore fino all'epoca moderna.

lo

da queste. Dir con Goethe, che

sopraffatta

con utile altrui

bisogna

proprio,

parlare in

presenza,

loro

danno un'idea del soggetto ".


La nostra edizione italiana segue senz'altro la tedesca, ma non senza aggiungere, a
guisa di brevi appendici, alcune notizie che abbiamo ritenute utili pei giovani italiani.
monumenti delle arti esaminate, che si trovano sparsi in Italia,
E le notizie riguardano
perch se l'interesse o l'amore o la curiosit d'una qualsiasi d'esse arti dovesse sorgere
nell'anima loro sappiano, senza uscire, se possibile, dal loro paese, dove ammirarne
saggi. Cosi abbiamo parlato un po' delle principali antichit egiziane e greche che si
vedono nel nostro paese, dei vari monumenti romani sparsi per le singole province,
dalle Alpi a Siracusa, non trascurando pure un cenno intorno alle altre antichit asiatiche
che non avrebbero pi trovato posto negli altri volumi del Manuale.
perocch solo allora

parole riescono efficaci, precise e

le

Adolfo Michaelis chiude


tedesco che

ha

sua

la

petere un simile elogio per

Istituto

l'

un

con

prefazione

generosamente ornato

cosi

all'ardimento

elogio

l'opera.

d' incisioni

Italiano d'Arti Grafiche di

trenta originali, spingendo

circa settecento, e

superando

il

numero complessivo (comprese


quanti

cos

manuali

altri

nelle
le

storia

di

ri-

Bergaino, che ha voluto

anche maggiore ricchezza d'illustrazioni, consentendoci d'inserirne


altre

dell'editore

noi sia consentito di

nostre appendici

tavole

colori)

dell'arte sono stati

finora pubblicati.

Ma
La
si

ammirazione per tanta dovizia

la sola

seriet del testo c'interessava di pi, e

veramente. Non

trovi

ticce,

messe insieme,

sintetica di chi,

sunto sicuro
Roma,

aprile

nel

si

vede bene

riproduzioni,

di

che

parso

nel

non

ci

sarebbe bastata

Manuale

Springer

dello

un Manuale fatto con notizie raccogli-

procedere del lavoro, da un

conoscendo ampiamente

misurato

ci

fondo

semplice

la

ma

compilatore,

l'opera

darne

materia che tratta, sa

un

CORRADO

igo^.

RlCCI.

AVVERTENZA ALLA SECONDA EDIZIONE.


di

Corrado Ricci ha voluto che curassi

stata

condotta sulla ottava tedesca (1907)

La benevola fiducia
del

volume. Essa

questa
e

si

nuova edizione

presenta quindi dif-

numero di illustrazioni (comprese le


novecento cinquanta). Il cortese interessamento
Adolfo Michaelis, che mi ha comunicato un numero rilevante di aggiunte e di corre-

ferente per mole, per distribuzione del testo e per

tavole a colori superano ora


di

zioni

che ha riletto

in

il

numero

bozze tutta

la

di

traduzione, ha fatto

anche segnare un progresso ulteriore rispetto

modo
la

turbare

quello

si

tedesco.

che questo volume possa

Non volendo

organico innalzato cosi sapientemente dal Michaelis


mia opera a quella di fedele traduttore ed ho aggiunto solo illustrazioni

vazioni

Roma,

l'edificio

dove erano
aprile

richieste

da nuove scoperte

nuove

ho
e

in

alcun

limitato

brevi osser-

teorie.

iqm.

Alessandro Della Seta.

AVVERTENZA ALLA TERZA EDIZIONE

Questa terza

edizione

Paolo Wolters ha
zioni

l'edificio

leghi

nel

W.

F.

V.

gi

per

Bissing.

Con

parte

la

cortesia di cui

per aggiunte o modificazioni

quando

Certo

non mi sfugge

troppi!

Ma

era

che

modificare

capitoli

il

compito

traduttore. .Ad
osservi che

1104,
le

le

pagine

cui

di

13 a

mi ha

edizione

nomi

tedesca.

di osserva-

per

parte

la

col-

orientale

ha voluto anche comunicarmi

egli

per

antico

testo

si

sono

arte d' Italia

l'

altre e con

anche

nel

richieste

se

impegno

dell'opera
solo

era

si

confronti questa

con

da

661,

salite

lungo

549

non

di

stato

fosse

ci

carattere

il

Roma

trattata

l'autore,

questo non poteva

obbligato
l'edizione
le

d'Italia.

sua originalit.

consenziente
e

nuove

da

resulta

riconoscimento della

scarso

doverosa una parola

secondato

quando erano

solo

maggior luce qualche monumento

in

profondamente

17,

Schuchhardt,

introdotte

questo libro

alle

modo, quando

ogni

tavole da

cure con
Roma,

le

chi

di

ho

mettere

relativi,

avrebbe significato turbare


essere

le

in

brevemente rispetto

di dati, di

da Adolfo Michaelis ed ha avuto

Carlo

rendo grazie

gli

dodicesima

dalla

minuzia

tedesca. Nella fittissima trama quindi poco luogo vi era

necessario

teorie

tratta

costruito

preistorica

edizione

all'

stata

precisione

sapientemente

cos

lavoro

correzioni

ulteriori

italiana

rafforzato con

ad

essere

fedele

precedente

illustrazioni

da

di lode all'Istituto d'Arti Grafiche


facile

si

939

lavoro.

febbraio i^-'j.

A. D. S.

per

SOMMARIO
Le Origini dell'Arte

Et

I.

paleolitica,
11.

A.

Et

L'

ORIENTE

Periodo
Medio Impero,

Periodo arcaico, 13

tinitico, 13

Antico Impero, 17

Nuovo Impero, 35

(56

Tombe

Babie Akkad, 58
Architettura,
Assiria, 69

Colonne, 72

Asia

stile,

77

Arti figurate, 74

Sopravvivenze

81

Arte

monumenti

83
ittita,

83

Asia Mi-

nore (Frigia, Licia, Paflagonia), 87

Tombe

rupestri

PO.

Stile

165

ionico,

L'interno dei templi,

174.

medio evo greco

Il

Persia

Vili

al

Sistemi

di

(dall'

Influenze

179

177

struzione,

178

175

176

orientali,

Costruzioni

co-

predoriche,

Inizi dell'architettura dorica

Grecia,

L'architettura dorica in Occidente e

dell'architettura
184
Lo sviluppo
rative, 192 La pittura su terracotta
dell'arcaismo primitivo, 193 Rilievo
caico primitivo, 200 Sviluppo della statua,
206 Fusione
bronzo, 211 Toreutica,

Oriente,

Inizi

188

ionica,

delle

arti

figu-

ar-

in

VI.

98

Palazzi,

Il

Arte ionica, 219

periodo

II

delle

guerre persiane

237

rio

Scultura ionica in
turo, 243

marmo

113

sione

bronzo nel

Arte del periodo

tura, 130 Ceramica, 134 Tombe, 134


Arte micenea primitiva, 135 Arte micenea media, 136 Mura, 136 Palazzi, 137
Tombe, 142 Scultura, 144 Ceramica, 145 Arte micenea tarda, 145
Palazzi
Pittura,

Architettura, 238

L'arte egea

medio minoico, 116

Arte dorica, 217


Arte attica, 228.

213

(510-460)

Troia

Arti figurate, 125

213

periodo pisistrateo

101.

GRECIA

Periodo primitivo, 114

1.

92

Cipro, 96

B.

157.

VI secolo)

VII.

II.

171

Policromia,

Architettura,

Tombe, 99

I.

159

glittica e conio, 21

Fenicia e Cipro

Fenicia, 92

151

tempio

sistema dell'architettura ellenica 159

dorico,

172

....

Origini del

La decorazione greca,

Stile corinzio,

in

Minore

di

licie,

154

Il

Stile

Egit-

geometrico, 151

IV.

Raccolte

57

Sumer

Periodo antichissimo, 83

IV.

Transizione all'arte ellenica

greco,

libio-etio-

Mesopotamia
Babilonia:

Sviluppo dello

V.

149.

57.

lonia,

70

30

V.

III.

Periodo

Periodo saitico, 54

antichit egiziane in Italia, 56

tologi

II.

III.

13

Sguardo retrospettivo,

Egitto

pico, 53

Rapporti con l'Egitto, 147


la Mesopotamia, 148

Rapporti con

Stile

di

Et

neolitica, 5

146

Glittica,

del bronzo,

cretesi,

127

118

Scul-

in

Pittura attica, 240

Scultura attica, 248

frontoni di Egina, 251

nell'Attica,

guerre

256

persiane,

Magna Grecia

Peloponneso,

Fusione

in

La
249

Sicilia.

fu-

bronzo

La generazione dopo

257

ma-

dell'arcaismo

Olimpia,

259

Pitagora,

267

le

Mirone, 272
Statue conservate, 276 Polignoto
scuola pittorica elladica, 277 Arte induAtene. Kalamis,

270

striale, 282.

la

INOrCE

283

L'et di Pericle (460-431)

Vili.

niil.LE

Olimpia, 301
Partenone, 288 Fidia
Altre costruzioni
303 Cerchia
Fidia, 307 Altri
314 Pittura
attica, 317 Policleto, 318.
IX.
periodo della guerra del Pelo322
ponneso (431-403)
Architettura, 322 Scultura attica, 326
Scultura peloponnesia, 329 Scultura
nica, 329 Influssi
nell'Attica, 333

283

Fidia,

L'Acropoli di Atene, 286

MAH

RIE

sca,

483

in

Il

III.

di

atticiic,

io-

ionici

Pittura asiatica, 334

338

(403-338)

sicionia, 341

Scultura

Pittura sicionia, 342

tura attica, 344

Pit-

Architettura e scultura

346
Edifici dell'Asia
Skopas, 353
Minore, 357
Prassitele,
Il Mausoleo, 359
362
Arte
Gruppo dei Niobidi, 370
L'Occidente, 374.
attica, 372
attica,

Il

periodo

Alessandro

di

Architettura, 378
Lisippo, 387

mento
alla

Gli

500

403

Casa portico, 411


Pittura, 421 Decorazione
mosaico, 425 Scultura, 427
Arte aulica, 434 Egitto, 440
450 Battriana
India, 453 Pergamo,
454 Rodi, 462.
Architettura, 404

Mercato

e citt,

415

Siria,

guerra

annibalica

Pompei

I.

II

ITALIA

Italia

superiore, 470

nel

Etruria e Lazio

Ultimo

Cr.

516

Roma, 517

edilizio di

Province,

Co520

Scultura, 525 Glittica


toreutica, 531 Pittura, 532.
535
V. Da Tiberio a Traiano (14-117)
Claudii (14-68), 536
Flavii (60-96),
546 Traiano (98-117), 552.
e

..

Da Adriano ad Alessandro

VI.

Adriano

(1

564
569

192),

235),

17-138), 559

Severo
Sarcofagi,
e

Severo

559
Oli Antonini (138-

sua famiglia (193-

la

574.

L'arte nelle Province

Le province
577

settentrionali,

gna, 584

La

577

Siria,

592

583

577
Gallia,

Norico,

Rezia,

Britannia,

Africa,

Asia Minore, 589

585

Germania, 582

Pannonia, 583

Spa-

Grecia, 587

Egitto, 597.

599
Probo (235-282), 599
Da
Diocleziano a Costantino (284-330), 602
Costantinopoli, 609
La sopravvivenza

Vili.

fine dell'arte antica


a

meridionale,

Monumenti

Mo Monumenti

d'arte greca in Italia, 614

numenti d'arte etrusca, 621


d'arte romana, 623.

Architettura, 477

dell'arte antica, 610.

473.
II.

503

d. Cr.)

470
Italia

periodo primitivo nel nord

sud dell'Italia

ellenistica,

periodo augusteo (30 a.

Il

Da Massimino

498

(338-201),

Tombe, 523

C.

495

(510-338),

struzioni in Italia e nelle

Pittura attica, 400.

periodo ellenistico (281-30)

Campania

della

all'assoggetta-

periodo repubblicano (80-30), 506.

VII.
li

sino

re

(117-235)

dei

Dalla guerra annibalica sino a Siila (200-80),

Dia-

e dei

378
La pittura ionica, 382
di
scolari
Lsippo, 393

Scultori attici, 396

dochi (336-281)

XII.

495

cacciata

Rinnovamento

L'ultimo periodo della libert greca

romana

Dall'assoggettamento della Campania sino

IV.

Architettura peloponnesia, 338

XI.

Dalla

ceramica

Pittura

Sicilia, 337.

Plastica e

periodo della Repubblica

II

14

X.

336

attica,

Arti minori, 487

(510-30)

indirizzi,

Il

scultura etrusca, 491.

476
Pittura parietale etru-

Indice generale

631

COLLOCAZIONE DELLE TAVOLE FUORI TESTO

I.

II.

Ermete Prassitele. Olimpia


Arte industriale egiziana. A. Tessuto del
-

Cairo

III.

sioni

IV-A.

B.

Frammento

al

tempio

al

V.

d'argilla dipinto.

Amenophis

II

(XV

secolo).

Universit, Strasburgo ....

Haghia Triada presso

di

'di

Pesto.

Haghia Triada presso Festo.

Metaponto (Debacq);

(1) e

Partenza per

spirali; 2.

Policromia dell'architettura.

E.Stefani)

di

Museo, Candia

del palazzo pi recente di

Tirinto

Da

donne

la

caccia; 3.

Dal tempio B

1.

in

"un corteo

di

Selinunte (Koldewey);

2.

in

Vili.

di

XIV.

'.

Mosaico

di

XVI.

Dalla Casa del Fauno

Il

Pompei.

Calata morente.

Parte

di

una parete

.<

secondo

Ritratto femminile dal Fajuni.

129

s.

141

s.

174

208

235

267

296

316

395

proveniente da

Museo Capitolino, Roma

del

s.

Museo, Napoli 400, 426, 504

Museo, Costantinopoli

stile dalla

dro centrale: Allevamento del piccolo Dioniso.

XVII.

in

Dalla caccia alla pantera nel sarcofago detto di Alessandro

Sidone (Fianco).

XV.

Alessandro.

129

in

Roma
XIII.

161,

di

in

68

Da

Dal Partenone (Fenger)

3.

di

in

Offerte

Statua marmo un giovane. Dall'Attica. Monaco


Statua marmo una fanciulla. Dall'Acropoli. Atene
bronzo
un Auriga vincitore.
Delfi
IX. Statua
Atene....
X. Poseidon, Apollo, Artemide.
Dal fregio orientale del Partenone.
XI. Niobide dai giardini Sallustiani.
Museo delle Terme, Roma
XII. F.inciulla sacrificante. Statua
marmo da Porto d'Anzio. Museo delle Terme,
VII.

53

Museo, Candia -^Sa-

defunto. (Dagli acquarelli originali di E. Stefani)

Ornamento

pag.

Rilievo in mattoni smaltati dalla strada delle proces-

Pitture parietali del palazzojpi antico

di

agli di. (Dagli acquarelli originali

Sarcofago dipinto

(2, 3). 1.

VI.

tempo

Marduk

di

Sarcofago dipinto

crificio e libazioni

IV-B.

un vaso

di

leone di Babilonia.

Il

Frontispizio

di

Casa della Farnesina

Museo

delle

Universit, Strasburgo

. -

402

455

Nel qua-

Terme, Roma.. 424, 510, 511


t

599

Vis.
. Chcll.-Ti.

Achewlfii.

b.

1.

e.

Slniineiiti dell'elfi ixilediitica. Berlinci.

Moustrien.

il.

Aiiriijnacien.

Solutren.

i-.

/.

MagchilOnieil.

LE orgini DELL'ARTE

ricerche della nostra et

tempo per

nel

hanno permesso

ci

Le straordinarie rappresentazioni
occidentale, da principio

sono rivelate di

si

anche

fatto

come opere

nelle grotte

di animali

considerate quasi per


originali

potevano

dell'

con

pi

lo

come

vetustissime,

Non

babilonese ed egiziana.

di tutta la civilt

sempre pi su

di risalire

stabilire l'origine dell'antica civilt e l'origine dell'arte.

Europa

disdegno,

precorritrici

essere trascurate gi

quando apparivano come un enigmatico e solitario prodotto di opera umana, quanto


pi dovranno essere ora tenute in considerazione dopo che si cominciato a vedere
che

ricollegano con ogni sorta di rapporti

si

ai

prodotti della civilt e dell'arte dei

periodi seguenti.

Et paleolitica.
lo

sviluppo sicuramente

di periodi,

quali

si

L'antichissima et della pietra,

determinato delle

forme

dei

Chellen, PAcheulen,

memente,

sorgere e

il

il

il

la

sua punta,

stata

l'

chelle'en essa

nell'acheulen

essa

arma conserva su una

distaccata

faccia, essa

nucleo di

dal

pi

faccia

selce

ed

lati,

la

lavorata

finemente

Sprenger: Manitatt'

I.

una
le

serie

forme

tre primi periodi,

certo

modo

mano

dell'

uomo,

rozzamente ed
orlata,

di

accuratamente

quella del moustrien soprattutto


dalla

i).

in

moustrien

nel

superficie

anche pi piccola e pi aguzza. Mentre

arma da percossa,
veniva impugnata

divide, per

si

unifor-

perfezionarsi della grossa ascia a forma di mandorla, che

rotondeggiante ed fatta tagliente anche sui


tecnica

(fig.

Moustrien, presentano, ancora

di solito in selce. Nel periodo

tuata

paleolitico,

sogliono denominare dalle localit francesi nelle quali

corrispondenti furono per prime o pi largamente trovate


lo

il

suoi strumenti, in

la

arma da

si

lavorata

accen-

forma pi

di

semplifica

frattura con

l'ascia del

seconda

la

solo

la

quale
sull' altra

periodo chellen era

taglio:

mentre

era immanicata

la

prima

destinata
I

I.r.

ORIGINI

OEI.l,

Alni-

Wmr

***^->

ET

PAI.liOI.n ICA

osservazione della forma e del mo-

vimento

con una grande

di tecnica.

Gi

cien appartiene

abilit

periodo aurigna-

al

la

Danubio,

sul

2) e

tg.

gure femminili

Ve-

cos detta

Krems

nere di \\'illendorf (presso

varie

le

piatto

fi-

rilievo

del riparo sotto roccia di Laussel

(Dordogne,

fig.

Esse rappre-

3).

sentano nell'uno e nell'altro caso

donne nude, mostruose

delle

sviluppo delle

nello

pitture, particolarmente nelle grotte di

Eyzies (Dordogne),
graffito

di

e poscia tutto

il

figure isolate dritte o sdraiate,

(fg.

4,

medesimi
5,

cervi e di renne.

mali

di Thainjjen.

e di

Font de Gaume, presso

Costanya.

Combareiles

mammut,

in

dei

talvolta

soggetti,

trattati a

figura

figure

inoltre figure di pesci,

della

mandre con

in

dito,

bisonti,

grandi proporzioni (lungh. m.

o delicatamente

La scarsezza

dei cavalli,

si

umana, l'abbondanza

pesche con

ma uno

mentre
renne

talvolta

scaglionate,

trovano sottilmente
su corna di

delle figure di ani-

la

moltiplicazione figurata degli animali da cui esse traevano cibo e vesti.

apprendiamo

in

ordine

quale

si

distribuiscano

periodi dallo chelle'en al magdalenien durante l'avvicendarsi del clima freddo e


nell'et

diluviale.

Nello

chellen.

nell'acheule'en e fin gi nel

animali del clima caldo, l'elefante e

tarsi del clima in freddo


il

in

una

1'

l' ipotesi
che non un raffinato senso estetico guidasse queste
scopo magico, protettivo, quello di assicurarsi abbondanti cacce

Dalla fauna associata noi

gli

les

schizzo

delle

1.20),

su ossa e

bassorilievo

lo

hanno suggerito

genti all'arte,
e

6)

Renna

contorno eseguito con una linea nera larga un

sono cos rappresentati spesso

graffiti

Altamira nella Spagna settentrionale, presentano

l'interno riempito di cinabro. Dei

dietro l'altra.

Ili.

Le

grasse.

parti

renne,

il

bisonte,

il

il

cavallo.

t-ramica incisa

Verso

la

il

loro posto

fine del

il

sei

moustrien dominano

rinoceronte (rhinoceros Merckii). Col

umido prendono

caldo

mammut

mu-

dal lungo pelame,

periodo moustrien e nel periodo

Fig. 8.

Ceramica

iberica. El

Argar

LE ORIGINI

\)EA.

ARTE

magdalc'nien, col trasformarsi del clima

freddo secco, predominano

in

artici.

Adunque

riodo

moustrien

met

fino alla

del pe-

troviamo

ci

una

in

interglaciale calda, poscia

l'ase

roditori

muta

si

clima e con leggiera oscillazione

il

mane

ri-

fine

del periodo

della

fauna verso

freddo sino alla

magdalenien.

Col mutamento

primo ritrovamento

dal

presso Dusseldorf

Spy

1856)

che

Krapina (Croaziai

(Belgio),

comparsa

miesco, con

la

sua

enorme dentatura,
Europa

in

che precede quella dell'uomo


Durante

il

limitata

sinora alle

appare

periodo

un'altra

razza Grimaldi.
cien cio
del

moustrien
di

si

la

gene-

una razza

di

quanto

grotte dei Balzi Rossi,


di

tipo negroide, la
Dolmen (camera funeraria denudata

IO.

gi nel periodo aurigna-

trova

del tumulo) in Zelanda.

terminare

il

per

sparsa

Europa una

tutta

cosiddetta razza

la

nega che

Cro-Magnon. La scienza antropologica

di

potuto svilupparsi da quella di

razza abbia

questa

umana completa-

razza

con cranio allungato, dentatura delicata

struttura, grande e slanciata,

mento sporgente,

Dordogne [Francia meridio-

periodo moustrien. Essa con

al

di et neolitica.

immediatamente dopo

mente diversa

con

e
la

moustrien, per

razza

Ma

Neander-

in

suo mento scim-

suoi femori curveggianti costituisce


rale apparizione

ac-

anche altrove presso

appresso

in

e piirticolarmente nella

nale) appartiene alla fine del periodo acheulen e

sua fronte sfuggente, col

si

compagna un mutamento della razza


umana. La razza detta di Neandertal

funeraria presso Roeskilde

tal

moustrien

del periodo

fine

la

Neandertal cosi rapidamente con


deve adunque ammettere che

mutazioni cosi
razza

la

grandi.

Neandertal,

di

verso

riodo glaciale sia stata respinta

razza ne abbia preso


nuta non

quelle

ma

e la

donde quest'ultima

nuova razza

questa

di

arte

l'

posto,

zone

sia ve-

ancora cosa chiara. Notevole che soltanto con

r apparire

mondo

il

altre

Si

quale

nuovo penuova

ricollega alla fauna di clima caldo, al sorgere del

si

la

prime

appunto

delicata

meravigliose

figure

apparsa nel

sia

aurignacien appartengono

periodo

al

piccola sta-

rilievo e in

tuaria di cui

Le opinioni

^,,^**L,^

^'^^
\

f\

^^>^

^"^ 7

abbiamo

parlato.

dei geologi

quanto abbiano durato


Vi

diluviale.

le

disgelo, v' chi lo calcola


hig. n. Tende. Disegni da
cavernc dcir et neolitica (a.
Aitamira. b.c. Font de oaume).

sidercvolmentc
,

glaciale che

elcvauo

.
i

SI

il

a 40.000 anni.
le

cifre

vuole Sia durato

sul

interglaciali

glaciali e

calcola a -yioo anni

chi

assai

differiscono

fasi

periodo

problema
dell' et

dell'

per l'ultimo periodo

100.000

ultmio

ancora pi con-

anni.

t
L

interi

archeologia

ET

Fig. 12.

preferir

Tomba

a cupola con

ad ogni modo

cifre pi

le

appaiono

di

molti

in

Et neolitica.
in

aiiada. (M.

Gnicz-Moreno).

periodi della pi antica et

assai semplici e la civilt e l'arte della

come uno

in generazioni

stadio iniziale dell'et neolitica.


di

uomini non

biano con

il

L'et neolitica,

la

settentrionale con

ceramica a fasce e

la

ceramica non ha ancora

ceramica delle

palafitte

potr decidere

si

mioliaia di anni in tale organica successione.

recente et della

pi

pietra,

modo

Firopa tre grandi gruppi di civilt che vengono contraddistinti nel

dalla loro ceramica:

cui

di

modeste perch

forme
lati

Chi avvezzato a calcolare sviluppi


ad introdurre diecine

so, presso Aiitequcra,

una successione

paleolitica offrono

pi recente gi

PAI.EOI.iriCA

il

ceramica

la

ma

terremare

(fig.

7,

nel cui

8\ In

tutti

piano

il

danu-

meridionale

anteriore

tre

pi chiaro

incisioni,

gruppo dell'Europa occidentale

un nome unitario

e delle

profonde

comprende

la

sta la

questi territori

r aspetto naturale della ciotola emisferica tratta dalla zucca, sembra aver costituito
la

forma primordiale.

Ma

nel settentrione essa era stata sostituita

dal cestello intrecciato che apportava

diamo

di vasi

in

con

linee pi

argilla dallo strato pi antico, cio

dalle

completamente

Ci che noi posse-

rigide.

tombe megalitiche

(fig.

9 e

IO, imita nella forma e nell'ornamento l'intrecciatura


i^^^i!
*"'.

'

.''j
'(j^i

Fig. 13. Menlir nella Bretagna.

di

vimini

(fig.

7 a). Nella valle del

Danubio invece

pi antica ceramica fa ancora riconoscere

precedente della ciotola

Fig. 14.

Veduta

di

zucca

ricostruita di

il

la

modello

con ornamento va-

Stonelienge (Da Brownc).

lacci

(fig.

I):i.i,

arie

o con motivi

fiato di spirali
di

ORIGINI

.!:

Neirocci-

b).

mezzogiorno finalmente [Inghilterra, Francia, Italia, Spagnai la ciotola


dente

nel

a zucca stata convertita in

un

intreccio di corregge e di

vimini

con

strette

forme
(fig.

centinate

8).

portato

ha

che

ci

questa cer-

chia occidentale di civilt ap-

anche

partiene

gione del

ramica

tutta la re-

Reno dove

la

ce-

ha special-

relativa

mente assunto quell'aspetto


che

si

me

di

conosce

sotto

Micheisberg

stile di

Queste

Fig. 15.

tre cerchie di

litico.

Pianta.

600.

da iMicheisberg presso Bruchsal.

durante

civilt

il

hanno subito la reciproca


hanno cooperato alla creazione della

loro sviluppo

influenza e poscia, ciascuna per la sua parte,


civilt

Gigantia

no-

il

greca. La civilt dell'Europa occidentale si sviluppata sul terreno del paleoLe forme con le quali essa ha servito alla morte e alla vita, cio la casa

rotonda e

il

sepolcro prominente trovano gi

loro precedenti

sulle

pareti delle

caverne sono spesso rappresentate delle tende con un sostegno mediano che possono
essere state sohanto delle costruzioni circolari
e

nei Balzi

fortemente

sono spesso

Rossi

origine di canne, poscia in pietra,

Essa

in

origine

domina

luppo e particolarmente
case e delle
(fig.

21

tombe

attraverso

in

le

tombe

circolari dei

strade

ai

"

quali

si

cadaveri nella Dordogne

La capanna
meridionale.

pu seguire

avevano

e raggiunge
si

hanno

nel

all'intorno delle deposizioni

quali spesso

grandiose

Orcomeno

micenee. In occidente

cromlechs

mezzo o sulTorlo
sepolcrali e

circolare,

in

Il

suo

svi-

nella costruzione delle

un continuo progresso tecnico esteso nel tempo dalla Spagna


la Sardegna, Malta, Creta fino in Grecia dove essa appare

a cupola
<i

),

Baleari,

negli strati inferiori di Tirinto e di


nelle

cerchia occidentale e

sua copertura a volta

la

riceveva una copertura a volta con strati aggettanti.

tutta la

in

(fig.

rannicchiati.

nella

conducono

firma

di

delle

larghi viali

Prospetto.
Fi";.

16.

Modello

di casa

da Melos.

Mo

il

suoi

suo massimo sviluppo


precursori nei recinti

lA N'I-OI.IIICA

i:

hii.'.

Figura femminile

17.

Mail,

stdvil.i.

IS.

Figura femminile giacente. Halsaflieni, Malta

fiancheggiati da pietre. Nella Bretagna accanto al grande recinto circolare di Kerle-

skan

un lungo

vi

(come

131 alto

fig.

sepolcro dei giganti

quattro metri.

Una

che ha alla sua estremit un

magnifica

<

menhir

un chilometro

strada di circa

di

lunghezza costituita da 13 ordini di pietre conduce al cromlech. Nello stonehenge


presso Salisburv (fig. 14 una grande pista unita al recinto circolare. E chiaro
che questi cromlechs debbono aver
luppato,
Sicilia,

pare

che

quali

le

alla

Uno
la

sono ad essi

luce con

il

affini

un culto

servito ad

per

tombe

per

la

intermedia

copertura a volta

ma

se ne

si

pianta

la

ma

si

riap-

volta

Micene.

in

casa

nella

abitazione.

di

conservare

volle

L dove
circo-

la

accoppiarono due costruzioni circolari con una corte

una disposizione a ferro

sviluppo e un modello di casa di

Melo

Questa disposizione, tradotta poscia

(fig.

in

cavallo di spazi circolari intorno

di

ad un cortile aperto. Delle costruzioni conservate

altri

svi-

aggiunsero anche un secondo e un terzo paio nella parte poste-

riore cosicch ne resulta

per Creta e per

altamente

ancora una

che

reali

semplice casa circolare divenne troppo piccola

larit

di

ma

pianta,

la

recinto circolare delle

sviluppo particolare ha avuto

gi

di eroi

disposizioni sotterranee di Sardegna e di

poscia continuato nelle

si

in

16)

Malta

(fig.

mostra

il

15)

quadrato, ha offerto

paesi del Mediterraneo,

fin

anche

mostrano

fasi

le

resultato finale.

nella

il

tipo del palazzo

regione

degli

Ittiti

iBoghaskoi) e forse ha dato origine persino all'antica casa nobile etrusca.


Nel

rito sepolcrale

predomina

l'uso

del

rannicchiamcnto

del

cadavere, sin da

Fig. 21. Pianta di casa.

Pianta di casa in Schiissenried.

capanna

da .Aschersleben

Romcrschanze presso Potsdam.

LI-:

Fii,'.

22.

ORIGINI DEM. AIME

Vasi di et neolitica. Da Cucuteni

principio, nell'occidente, in Italia, negli strati

meno,

manca

invece completamente nel

dove anche

la

nel fatto che nel

mezzogiorno

si

non ha per

.Ma tale spiegazione

Una

Il

rito

singolare quindi esiste

mondo

ma

le

egeo.

Il

ed

ma

di quella

sfugge di esso

ci

artistici si

che voleva vedere

della posizione del feto nell'utero


la

ragione religiosa.

aggiunge per dare testimonianza

la civilt

della

secondo strato di Troia)

si

Il

largo

Spagna, passa attraverso Creta

bicchiere occidentale a fasce giunge per lo

al

ceramica,

posizione del sonno nel mezzogiorno.

la

due forme pi frequenti della ceramica iberica

El Argar (uguale

la

dall'occidente verso oriente nel Mediterraneo.

pugnale, quale quello che caratterizza


nel

danubiana o appare

apportare con se un rannicchiamento del

maggiore evidenza

serie di prodotti industriali

di un'antica corrente di civilt

cerchia

suole dormire sulla nuda terra senza letto, ci che.


l'effetto di

rannicchiamento del cadavere una riproduzione

materno.

egea (Tirinto, Orco-

periodo preistorico in Egitto:

insieme ritrovata, specialmente

posizione rannicchiata sarebbe

la

e nella

il

occidentale. Si voluto vedere la ragione di questo

causa del freddo del suolo, ha

corpo, quindi

di

inferiori della ci\ilt

settentrione

suppellettile,

rivela un'influenza dell'Europa

nel

Rumenia. Berlino.

Cicladi, Hanai-tepe presso Troia) ed anche durante

soltanto

in

meno

sino alla Sicilia,

tombe dello strato


diffondono ampiamente verso oriente.
(fig.

8)

nelle

dopo che ad esso aggiunto un manico, diviene forma prediletta nella civilt micenea e il vaso centinato
a doppio tronco di cono (fig. 8,
provveduto di un piede acquista il predominio nelle Cicladi. Le singolari placche "di
Il

boccale

(fig.

8,

-,),

NEOi.niCA

i:ta

OSSO con borchie,

di

Tesoro

detto

di

Priamo presentano

sono state

Troia anche

paiono, per quanto assai pi rozze, in Troia, in


del

cui alcune riccamente ornate

pi stretta

la

trov-.'t.i

Sicilia, riap-

grandi vmi d'argento

parentela con

iberici

v.isi

dello stile di Michelsberg.

Finora

considerati

Mediterraneo orientale

il

dentale per

pi antica sono

l'et

come due mondi

dal periodo minoico

separati.

sempre
Soltanto

sempre

un'influenza

civilt

raneo a cui era collegata

ma

Fibt:la settentrionale

Ora ogni giorno

nell'Europa occidentale in

dell'et paleolitica

con l'ultimo periodo glaciale

25.

cre-

scente sarebbe giunta nel bacino occidentale.


l'alta

^'0
^Ks:

Fccci-

stati

pi

nessun

fa

si

modo

chiaro che
spenta

si

che ha fortemente influito nella cerchia del .Mediter-

sin dalle origini,

africana, la quale soltanto a causa della

certamente anche con

sua odierna barbarie

ci

l'aiuto della costa

poco cono-

cosi

Anche le figurazioni umane dell'et paleolitica pi recente sembrano acquistare un collegamento con l'Oriente. Delle statuette di Malta (fg. 17, 18^ presentano
la medesima adiposit di quelle di Laussel ma tuttavia gi in qualche caso il vestimento cretese. Altre di Creta presentano il medesimo atteggiamento delle donne
In alcune la mano sollevata e
2, 3).
di Laussel, di Mentone, di \Mllendorf lg
sciuta.

il

corno che esse sostengono

cordano
che

in tal

nelle

modo

le

ri-

figure

rappresentazini

pregano

cretesi-micenee

dobbiamo donon sia da am-

sacrificano che

mandarci se
Fig. 2>. Coll.ma di bronzo. Periodo pi recente dcll'ct. del

mettere qualche cosa

hr

di si-

mile anche gi per quegli


bitanti di caverne.

essi seppelliscono

loro morti con tutti

gli

a-

ornamenti e

corredo degli strumenti di lavoro, cio con una determinata credenza nell' al
non sarebbe in nessun modo da escludere anche una fede nella divinit.
Le altre due cerchie di civilt dell'et neolitica, la settentrionale e la danubiana,

con
di

Siccome

il

l,

hanno certamente subito qualche influenza dalla civilt dell'Europa occidentale e meridionale come mostrano le imitazioni di coppe a fasce sulla costa del mar del Nord e
le forme della ceramica nelle palafitte della Germania meridionale, ma nel comple.sso
mantengono il loro proprio .stile e carattere. La casa nella Germania settentrionale
e
le

la

meridionale

sin dalle origini rettangolare

quali dispongono di lungo

sua

costruzione.

Schussenried
vestibolo

la

(flg.

Nella

legname per
palafitta

casa ha anche gi

19)

completamente

spondente ad un megaron con


al

suo posto

del cosidetto
l'et

del

Una

si

presenta

la

lancia

il

di

suo

corri-

focolare

casa germanica

fortilizio dei

Romani

bronzo presso Potsdam

i'

del-

(fig.

21).

vasta dilusione ha soprattutto

ceramica a fasce danubiana


si

il

(fig.

come una "rande onda

la

7 b). Essa
di

civilt

come

si

comprende da

in

regioni

ORIGINI

Li:

attraverso

(lermania

la

Ancor

sino nel Belgio.


l

trasforma

Balcani
al

essa

bronzo

(fig.

si

stile

dipendente

verso

riempie

pittura e

in

meridionale

Russia

nella

discendendo

Danubio

il

soltanto

regioni dei

le

la

quale,

minoica. Pur

dalla
e

Reno

il

V oriente,

una corrente

di

appartiene ancora completamente alT et neolitica

prima

alla

tut-

et del

22).

giunto in luoghi diversi

come

lungo

distende

si

vorrebbe pensarla

Questa ceramica dipinta


dall'altra

Braunschweig

nel

tino

essa

Carpazi sino

suo sorgere,

tavia

pi

sua ornamentazione a graffito

la

dei

centrale

AKTE

DELI.

l'Italia

sul basso

delle regioni

meridionale e

Danubio

balcaniche ha,

Mediterraneo vale

il

la

la

Sicilia.

Ma

con

particolari, rag-

una parte

Tessaglia

la

non predomina in nessun modo


con spirali, assai pi si fa valere lo

qui

decorazione a fasce

della cerchia settentrionale

forme

in

da

a dire

motivi a treccia e

a nodi. Infatti dalla

cer-

medio Elba attraverso la Boemia, la Moravia e la


Slavonia, si mossa alla sua volta una corrente la quale ha fatto giungere la
sua inluenza nella parte orientale della regione balcanica. Delle particolari forme
di vasi e di ornamenti si possono seguire dalla Marca attraverso la Tessaglia fino
nelle tombe a fossa micenee (fig. 23, 24)
altre compaiono prima nella palude di
chia settentrionale,

partendo dal

Lubiana e poi

mancano ancora perch

gradini intermedi

in Tessaglia. I

l'Albania non sono sufficientemente conosciute.

mente

fare la congettura che

zione, da

una

presso Valona,

Questa

parte

dall' altra

civilt

dei suoi tratti

verso

Noi possiamo

appunto da queste regioni

l'Italia

meridionale

parte verso

la

si

compiuta

sia

attraverso

la

casa a

la

ramifica-

dell'Adriatica

stretta

la

Tessaglia.

come uno

danubiana, sotto l'influenza del nord, ha portato con se

principali

Serbia

la

soltanto provvisoria-

megaron,

la

come

quale,

stanza

con

focolare,

ricoperta al disopra e pro\ veduta per Io pi di vestibolo, sta in netto contrasto con
la

casa della civilt meridionale,

cui vani si

dispongono intorno ad

un^cortile^aperto.

L dove

essa ap-

pare, presso BeIgrado,'^a Troia, in

Tessaglia, a |Tirinto, a Micene,

pu essere ;'sicuri di trovarsi


nanzi ad una forte influenza
l'Europa centrale e

tombe

delle

del-

settentrionale.

L' antico strato delle capanne


colari

si

di-

cir-

a cadavere

rannicchiato viene ora coperto da

un nuovo strato con case a megaron e inumazione a


steso. Talvolta
col

nuovo.

Il

si

cadavere

di-

mescola l'antico

recinto circolare delle

tombe reali in Micene ancora


una disposizione simile al cromlech
dell' Europa occidentale, ma non
contiene pi cadaveri rannicchiati.

La nuova
vaso della civilt di Latne, proveniente da Mitzhausen, Baviera.

,,

tata

alla

spesso

ci^'ilt
,

precedente,

si

adat-

.
,

COSI

ne ha

ET NEOLITICA
anche

tratto

come da lungo tempo

costruzione delle acropoli con pietre colossali,

la

era in uso nel Mediterraneo.

Come
glie

ed

per

le

in

gi stato ricordato l'Italia ha ricevuto T inlluenza settentrionale nelle

da principio attraverso

Sicilia,

la

padana dove

distesa nella pianura

si

remare

e poscia

vimenti

di

civilt

come

te.-

abbiano da interpretare e denominare questi mo-

si

serviamo

sicuro che

tutta

Tutto

preindo-europea.

cerchia del-

la

ci

che noi con-

della sua civilt in avanzi linguistici pi antichi e pi recenti sta

stimoniarlo:

basco, Petrusco,

il

cretese,

il

tengono da occidente verso oriente


carattere indo-europeo

Iberi,

gli

greca

della lingua

nomi

popoli

di

alle

Al pi pu essere concesso

ginaria germanica;

considerata

come

la

cerchia

originaria

celtica

Omero

apprezzate ancor presso


Gli indo-europei,

troppo

cerchia

la

arrischiato

settentrionale

come

ori-

qualche diritto ad essere


neolitica

fioritura della civilt

pu con qualche sicurezza designare come

si

quale appartiene Orfeo e della quale sono

civilt tracia, alla

Lelegi.

loro rapporto

il

l'emigrazione dall'Europa

ancora

a fasce ha

meravigliosa

la

Cari,

dire

che hanno principalmente contribuito a

ceramica

nei paesi dei Carpazi e dei Balcani

Ma

a te-

li

questa cerchia appar-

Pelasgi,

con

spiega

considerare

di

della

e latina, vale a

si

cerchie di civilt

Tittito.

Liguri,

documentata.

archeologicamente

che

lemnio,

il

particolarmente col germanico, col celtico,


centrale,

Ma

dal punto di vista etnico.

l'Europa occidentale e del Mediterraneo

grande

trasformata nella civilt delle

si

deve immaginare che attraversando l'Appennino abbia percorso

si

Questione spinosa

ci.

Pu-

poscia scesa gi

penisola se ritroviamo una terramara allo Scoglio del tonno presso Taranto.

tutta la

unire

ma

Alpi, ad occidente dalla Svizzera e ad oriente dalla Carniola, la civilt delle pa-

lattte,

Il

penisola balcanica,

la

particolarmente

spade e preziose coppe d'oro.

quali finora

si

solevano considerare solo come un puro con-

cetto linguistico, acquistano cos per opera della ricerca archeologica aspetto, storia e
patria.

Perfino l'indagine filologica,

a poco generalmente rinunciato


sanscrito risultato
affini.

Anche

dal

non pi

punto

la

madre

si

muove da

neppure

Come

la

nessun

si

sorella pi antica delle lingue

conduce

filo

nell'et neolitica

gi nel territorio del Mediterraneo l'antica

occidente verso oriente, cos

dalla lingua pregreca nella greca


dall'

vista archeologico

di

da quella regione verso l'Europa.


corrente

quale aveva costruito questa patria, ha a poco


provenire dall'Asia centrale, dopo che il

la

farli

trasformazione dalla

la

civilt e

per opera di confluenze

compie senza dubbio

Europa centrale e settentrionale, e a giudicare dal loro forte influsso debbono


non soltanto importazioni di civilt ma perfino emigrazioni di popoli.

essere state

La mescolanza

nel

Mediterraneo

si

compiuta solo a poco a poco. La

indo-europeo
vince

suo popolo

il

completamente con

la

dominatore.

Ma

civilt

mi-

qualcuno che considera

Certo per altro

l'elemento indo-europeo

cenea ha ancora un forte sostrato mediterraneo.

vi

nuova ondata che proviene

dal nord-ovest e che

si

estrin-

seca nella civilt del Dipvlon.

Et del bronzo.
neir et neolitica
nella

si

preparazione

degli

lare nel corso dell'et del

tentrionale

(tg.

Ma

frattanto proprio la civilt del settentrione, che gi

contraddistingueva per
strumenti,

bronzo

la

sviluppa

finezza della tecnica,

come ad esempio

sempre

suo

pi

quale

l'ornamentazione tecnica

2^) rivela ancora chiaramente

Come

l'origine della fibula

stile
la

partico-

fibula set-

da un ago con

ORIGINI

I.E

un

che esce dalla sua testata e avvolge

filo

d'ornamento come
zione nel metallo
di

tessuto o di

un vero e proprio

delle

com.incia gi

stile

lo

piatto

greca

civilt

alla

ceramiche sono sorte

tessile e dell'intreccio.

ci

civilt di

Dipylon. Le sue

del

riempie

settentrione

molto

si

periodo mi-

il

presenta a nord

si

Hallstatt,

forme

posto da quelle dell'et del bronzo;

sul

umane sono come

mezzogiorno

Nel

Troia

in

del

oggetti

altri

del metallo, in dipendenza dalla

stile

Alpi (Germania meridionale e Austria) nella

risponde per et

ed

Esso

della martellatura.

anche

cos

materiale deperibile, cio di fasce

in

di cordelle.

sopracucitura

La sua fusione con

noico.

punta,

26-27) sono semplicemente tradu-

(fig.

o decorative

di parti protettive

pi rapidamente sviluppato

tecnica

sua

la

collane, piastre di cintura

cuoio con

ARTI-

ini-l.

le

quale cor-

la

ornamentazioni

ed

figure animalesche

nello stile del Dipylon uscite dalla rigida intelaiatura dell'arte

Ma

nella tecnica del

metallo

trova qualche eco ornamen-

si

miceneo, particolarmente nel lavoro a borchie, e l'elemento figurato si riconnerte all'arte ionica, susseguente alla micenea, come fanno riconoscere gl'interessanti

tale del

fregi

nelle

bronzo

situle in

Hallstatt

si

rapporti

attivi

largamente verso

forme

con

sviluppati

dapprima importati

stati

diffuso assai

Spagna, e in verit

d'Austria.

sono

si

ed ornamenti sono

Molti vasi
di

Bologna

di

Hallstatt

Nella civilt di

unitarie e

cosi

la

settentrione.

col

Lo

poscia imitati.

Francia

e di l

stile

passato in

nuove per quelle contrade, che

in

questa espansione possiamo riconoscere pi che una corrente di civilt l'occupazione


celtica di queste

ad allora iberiche. Anche l'indagine filologica ammette


come relativamente tarda, mentre l'antica ipotesi che la GaUia
origine dei Celti non trova in nessun luogo un appoggio, giacch essa
terre fino

ora questa conquista


fosse

il

paese di

era soltanto una conclusione derivata dal dato di fatto che


l'et della

civilt di

Latne

stata

!a

Gallia pi

tardi nel-

territorio principale dei Celti.

il

La civilt di Latne la figlia della civilt di Hallstatt, e indica, particolarmente nell'elemento figurato, rapporti di derivazione dalla civilt del Mediterraneo.
Un vaso in argilla di Matzhausen (Alto Palatinato) nel museo di Berlino porta inciso
vasi rodioti
(fig. 28]. Ma tali apparizioni sono
un fregio di animali che ricorda
sempre soltanto degli innesti, il tronco anche nella civilt di Latne profonda le
i

sue radici

completamente

nello trato indigeno e poscia

suo

il

aspetto

si

modifica

nelle varie regioni.

Un

simile tronco di civilt con innesto

ridionale in territorio scitico.

razione a figure di animali.

greco

Esso ha come sua

Con

ancora

tratti

si

sviluppato nella

caratteristica

relativamente

Russia me-

una particolare deconaturalistici

questa

presenta nel grande pesce del tesoro d'oro di Vettersfeld, appartenente circa
a.

Cr.

mento

nell'et
di

seguente essa

antichi

ornamenti

si

sempre

stilizza

come

pi, tanto che

si

510

al

appare solo avvi\a-

Cos qualche

cosa

gi nel periodo di Latne ha emigrato dalla

Rus-

lineari

sia

la

spirale

(fig.

meridionale lungo

mani,

il

29).

Danubio.

quali erano qui giunti dal

mar

cosi

Ger-

hanno

Baltico,

appreso a conoscere questa mescolanza scitico-romana, se ne

sono impadroniti

e poscia

grazioni

attraverso tutta

1'

fino nella
Fig. 20. Intaglio in osso di arte scitica. Berlino.

emi-

nelle loro

Europa l'hanno

diffusa

Francia e nella Spagna, anzi l'hanno con-

Servata nella Scandinavia fino in et romanica.

Fig. 30. Vasi in argilla del periodo arcaico della civilt egiziana.

A.

OR ENTE

L'

EG

I.

Periodo arcaico verso


Nilo sono

nella valle del

4500).

il

selce

di

quali tornano

rorlo delle terrazze de! deserto che digradano verso

o negli

nel santuario del Sole in

tro\'ati

in

abbondanza

Abusir appartenente

l'abilit

degli Egiziani nella preparazione dei coltelli

mine

prodotti di questa et

Europa. Delle
giunto pochissimo lavoro sono

pongono accanto

si

anche

stati

con gambe unite. Delle

completa figura

volta

ai

primi

umane

(fig.

offrono su ambedue
tutte le

arti

pi

la

Noi distinguiamo
argilla

senza

la ruota.

si

con

sviluppa invece

civilt

il

sono

suo

Periodo

uomo
dell'

essi delle

ha agEgitto

verde assumono tal-

rosse

arte

di

rossa,

o dipinte

in

(fig.

quali giungono sino al periodo tinitico,

le

svilupparsi e

ceramica

anni

(I-II

Assuan

rozze figure

animali, pi raramente con

di

rappresentazioni ad altorilievo, per

incise

tinitico

"

cul-

pi

la

rosso-nera

lo

pi di animali.

Tra

la ceramica.

nera, che

alle

bianco, da una ceramica a fondo

30).

Tutti

vasi in

Negade

vasi

tempo vengono

lavorare

varia

pietra.

dalla

sono

lavorati

usati solo raramente,

Questo periodo

di

grandissima necropoli

periodo trovata a Negade.

r alto Egitto da

ticinque

raggiunge

si

tinitico

dell'

lati

rapida a

viene di solito denominato di

di tale

periodo

"

mano

la

migliori di esse,

figure

1'

del

tavol-ette per belletto in pietra

metalli in questo

del periodo primitivo.

dinastia (3200)

prodotti figurati

Le

una

volte presenta figure

colore

sul-

presso Tebe)

es.

animale, talvolta sono ornati ad incisione o a piattorilievo

di

31).

luce o

alla

migliori ritrovati nelle regioni

accompagnano ad

si

con figure animalesche e terminano in alto con teste


teste

selce

di

nelle quali

selci naturali

rappresentano degli animali. Ben presto


d'argilla

tombe
alla

Al principio

degli strumenti di selce.

settentrionali di

fiume (ad

il

pi profondi delle localit abitate o nelle

strati

Anche

umana

pi antichi prodotti dell'attivit

degli strumenti

1^

necropoli e

dinastia,

prima del 4000

Memphis sono
templi

clic

ci

a.

C.

state scoperte

hanno

fatto

In tutto

da circa

conoscere

ven-

prece-

Fig. 31.
pak-tta p!

col

Peiric.

A.

'4

iiil.iCci.

l'orii NTi;

di

et:ile

Pittill-

itgitto

i.

una tomba

Hieiakonpoli:

di

denti dell'arte del periodo delle piramidi. Al volgere della

di

una tomba

(fig.

dinastia appartiene

come anche

parte dei ritrovamenti di Kom-el-achmariHierakonpolis),

una

le pitture parietali

32) eseguite in bianco, nero e rosso: esse rappresentano delle grandi


la vita sulla terra, uomini ed animali, in un linguaggio

barche nilotiche e all'intorno

primitivo. Vi

per quanto assai

figurato chiaro
tistica

trova

si

medesima concezione

la

uno sviluppo

che nei vasi del periodo arcaico, ed

sino all'et imperiale romana. All'inizio del periodo tinitico

fondamentali

zione
il

figura principale per

della

sono rappresentate

profilo,

di

contorno della

mammella,

volto di profilo

(fig.

64)

colare trionfa sopra

loro

eseguiti in

portato

doni

modo

un

la

sono

ricerca della

fini

rilievi

con

per

votivi /palette

principi

prospetto,

di

maggiore
quali

ma

cos

chiarezza

fig.

gambe

aggiunta del

1'

anche l'occhio nel


possibile
tali

di questa

33-34, clave

del tutto simile a quelli dei periodi posteriori

progresso solo nei particolari. Questa

cominci

Teste e

con

conduce a

principi

belletto,

allora

spaziale.

torace anch'esso di profilo


spalle

le

problema

il

verit dell'immagine generale e

la

quei

nel disegno. Cosi

ornare

il

delle proporzioni maggiori,

risolvere

di

fissati

ar-

qua

occhi di un bambino, quel!' ingenua esalta-

gli

mezzo

primo, ancora inesperto tentativo

sono

si

di

quella peculiare maniera del disegno

sorse

allora

guardare con

sembra

che

egiziano

egiziana

dell' arte

porta

ininterrotto

sono
hanno ap-

parata)

quali

convenzionalit

parti-

epoca facevano
di

nel

compromessi

del

disegno

con

del rilievo egiziano, questo uso esclusivo delle vedute di profilo e di prospetto,

assoluta rinuncia agli scorci, questa distribuzione delle figure scaglionate nel piano,

senz'alcuna riduzione di proporzioni per

forma
rarsi,

reale del piano disegnativo.

mentre

l'arte

prospettiva, quel

greca se ne

fenomeno

da cui

affranc

prospettiva,
l'arte

con

di tutte le arti

dell' obliquit,

spetto e per

l'arte,

costretta a limitarsi

ridurre

lo

scorcio,

primitive,

questa

non ha
col

tutte

le

alle

parti del

sole

obbedienza
saputo

mai

chiaroscuro,

alla

libe-

con

la

come anche delle arti dei


generico di paralleil nome

comprendiamo sotto
non sapendo dare al piano disegnativo

popoli incolti e dei bambini, che


lismo, inquantoch

cio

egiziana

vedute parallele

il

valore illustrativo

di

profilo e di pro-

corpo a questa rappresentazione parallela

TiNirico

i>tKiono

Fi?. 33, 34. Palette

tratta

spezzare

animalesco,

naturale

coordinazione

la

nel periodo tinitico

rimarr

che afferra

membra

delle

si

fissano per

le

forme

nemico vinto per

quel

stabilisce

capelli (fig.

esempio

33]

ma

un caduto che

battaglia nella quale


34).

umano ed
E come

si

artisti

di

soggetti

Faraone trionfante
di

questo

periodo

costretti dal vincolo della tra-

dizione, essi cercano ed esperimentano. Ci mostrato ad

(fig.

corpo

patrimonio

tipo del

il

gli

meno

disegnano con maggiore libert e vivezza, sono


del corpo di

nel

canoni di tutta l'ulteriore arte egiziana,

si

uso, anche pi tardi, quale ad

in
il

ti iWiis

distribuzione naturale degli oggetti e degli esseri nello spazio.

la

cosi ora gi nelle rappresentazioni ufficiali


elle

Cairo

helletto. Ardesia. 33

d.i

esempio

dalla parte inferiore

eccellentemente eseguita nella rappresentazione di

vuole che un leone, fortemente stilizzato, rappresenti

anche

Osservazione naturale e stilizzazione

altrove

il

una

Faraone

appaiono contempora-

neamente tanto in rilievi quanto in figure di tutto tondo, cosi l' arte della medesima et pu produrre ad esempio un leone di argilla fortemente stilizzato (fig.
36) e un cane di avorio di viva naturalezza (fig. 35). E in egual modo di fronte a
delle teste di una libera concezione leggermente idealizzatrice
si

ha

il

avorio

meraviglioso
riproduce

un vecchio re
tutto

(fig.

tondo fu

di

realismo

col

37).

Per

lo

una

quale

posizione curva

ed

sviluppo

della

stanchi

di

statuaria

di

particolare importanza la scultura in avorio

questo materiale che era facile a lavorarsi

via resistente

statuetta di

tratti

abbiamo or ora presentato due

della quale noi


in

la

che era di un

colore

belle

ma

attraente
si

opere

era tutta-

gli

scultori

arrischiarono a se-

parare

corpo

arti

gli
e^"

d;

poterono

ri

produrre ogni finezza:

aggiunga una

si

larga applicazione di
"

Fig. 35.

Cine

in

avorio. Oxford.

particolari inClSI.

La

FiS'

3fi.

Leone

in terracotta.

Hierakonpolis.

antichissima appare assai

statuaria in metallo che nell'et

maggior

frequenza

hanno

raramente

(con

rame)

molti elementi l'ereditiera di quest'arte

in

mentre

intaglio in avorio,

l'

vasi in
del-

coroplastica, fatta astra-

la

non

zione dai primi principi,

si

nessuna parte impor-

ha

tante neir arte egiziana.

da Koptos mostrano

nienti

anche

tinitico appartiene

Al periodo

delle divinit egiziane:

lipi

le

la

la

creazione dei

Min

statue del dio

prove-

figura in quell'aspetto colon-

niforme con gambe serrate, completamente imprigionate


di a testa

tipici

durante

prima

IV

la

parire queste

mane

animale

di

dinastia,

questa

di

et.

trovano gi

si

ma debbono

costituiti

sviluppati

essersi

Per quanto singolari possano ap-

umane

figure

con

animale,

di

testa

ri-

ammirevole con quanta naturalezza ed

sempre

organicit sia

apparente

mummia.

che pi tardi fu tradotto come

nel materiale,

compiuta l'unione

stata

delle

due nature.
periodo

Dell' architettura del

reali

fortificati

molti

luoghi

minore
Fii;.

37.

Re

della

tombe

innalzate

riodo primitivo
il

(fig.

la

38)

tomba

monumento

Il

del re

4000) che stata scoperta

in

Ehe

palazzi

maggiore
lo

sviluppo

in legno, sia quello

pi importante di questo pe-

(Alenes:),

Negade.

con

possiamo seguire

costruzione del tetto piatto

sia della

sono giunti

tracciato di

santuari completamente distrutti, in

delle

arte e nelle quali

della volta.

toni,

di

il

dinasti;

Ahydos.

nastia (verso

tinitico

Abido

noi solo scarsi avanzi: in

E un

un principe
edificio

della

isolato in

di-

mat-

lungo 54 m. e largo 27 m. Alla tomba vera e propria appartiene una salda


cinque camcrj le quali erano destinate al cadavere del re e alla

costruzione a
suppellettile

che iu d.-posta

vano centrale per


pita furono

il

murate

con

lui.

Manca ancora

qui una stanza per

ca.iavere alquanto pi profondo.


tutte

le

rivestimento architettonico

porte
la

l'

intera

cui parete

Dopo che

costruzione

esterna

Tomba

reale di

Negade

(Borcliardt). a. Pianta

il

tomba

fu circondata da

sporgente e

rientrante

r;

Fig. 3S.

la

li.

Profilo.

culto
fu

il

riem-

un saldo

(fig.

38-b),

l'RRIODO

variamente
si

riNlTlCO

scompartita,

rastremava leggermente

verso
cos
di

cerimo-

finte

niali ,

presso

est

risulta

serie ininterrotta

porte

"

Ne

r alto.

una

sud

quali ad

le

furono

e-

nomi
tombe pi

rette delle stele coi

morti

dei

(le

grandi ne avevano in generale due), in


la

modo

culto.

di

nicchia

ghiera
a

Da questa
per

aperta

pre-

Fg. 39.

come

lo

fanno riconoscere chiaramente

morti nella costruzione superiore

deposto

Mastabe

(Perrot-Chipiez).

sviluppa a poco

si

poco,

^^

come ,^^^^i

ne veniva designata
luogo

che

corrispondente

nicchia

tombe conservate,

le

mastaba,

della

mentre

met

cadavere viene profondato sotterra e dalla

il

unito con

la

costruzione superiore per mezzo

di

lo

una

il

tempio dei

spazio nel

della

pi tardi per

scala,

quale era
viene

dinastia

mezzo

di

uno o pi pozzi.

Antico Impero
'

Abusir, Sakkara),

costruzioni funerarie
privati,

dinastia, verso

si

dei nobili privati,

e tetto piatto. Sotto la


il

;-;50o).

Le necropoli

ci

stata

mastaba

il

quale per lo pi

in

contemporaneamente

all'

Gise,

Memphis

piramidi e in tombe di

(fg.

39),

mastaba

Le

nobili

(banco).

si

mattoni o in pietra, con muri esterni obliqui

cadavere veniva calato


si

di

sono sviluppate da quella


indicata dalla tomba di Ehe. Esse formano
in

un pozzo profondo dai

elevava fino all'altezza del tetto della mastaba.

Sul lato orientale una finta porta disposta in

tomba

centri principali dell'attivit artistica.

mastabe

le

una costruzione rettangolare, bassa,


30 metri,

dividono in tombe dei re o

costruzione a magazzino che

3 ai

il

un nome arabo vengono chiamate

quali con

le

Le tombe

:'IlI-\'

Medum, Dasciur sono

una

oltretomba che

nicchia
s'

indicava

immaginava

l'

ingresso

collocato

alla

nell' occi-

~p^

Fig. 40.

Tomba

Springer

Fig. 42.
di'lla

VI

din.

Dende

Spaccato e pianta.

(Petrie).
:

Marniate

I.

Fig. 41. Passaggio a volta in una


a mattoni. IRekakna.

tomba

HI dm. (Oarstang).

Tombe con scalc^obliverticali pressc'Abydos (Cirstang).

que e pozzi

i8

I.

orii;nii;

i.

Eoirro

ANTICO IMPERO

Fig. 40. Pi

famiglia avevano a

le

pie persone della

questa stanza del culto era annessa

serdab

morto,

colte le statue del

conda

dell' estensione

erano

annesse

per

della

dedicato o

camera

realmente o

appartata

(con

figuratamente.

nome

arabico

racse-

tomba,

anche

altre

culto

funerario,

le

erano

accessibili

soltanto in

il

parte

erano

nella quale

),

lui

una

stanze
quali in

ricorrenze particolari ed ai sacerdoti


del culto sepolcrale.

tombe

tetto delle

Il

nastia

spesso

gi

della

di-

provveduto

di

una volta pianeggiante con sporgenza


dei blocchi.

Noi possiamo seguire

perfezionamento di
fu

tale tecnica

ci

il

da principio assai primitiva; nelle

tombe

della

corridoi

ducono
(fg.

III

a volta
gi

dinastia

fanno quasi

numentale e
anche

in

tipo della

si

un

con-

mo-

etletto

imitano

ben

tosto

pietra, particolarmente nel

tomba

rupestre del

Impero, dove l'arco

rnvam
scavato

brevi

camera funeraria
VI dinastia queste

nella

40-42), nella

volte

dei

o delle scale

in

Medio

ogni caso

accni piatto
niattr Hnlla
aaiia
assai

rr^rric
roccia

r,n
na-

^ig. 47. Sfinge e piramidi di Cliephren (destra) e di Mykerinos


(sinistra): a sinistra sui davanti il tempio a valle. (Manette).

i.'oriknte:

Recentemente sono

turale.

anche

vere

delle

volte

quanto

per

state riconosciute,

proprie

Egitto

i.

casi del tutto

in

isolati,

Impero.

dell'Antico

alle

ma-

Negade

e di

Gi intorno

stabe reali di

Abydos sono disposte in


un ordine regolare, ciascuna

semplice

colla sua

pi modeste

stele, le tosse

delle donne, dei cortigiani,

perfino

mentre
una son-

cani,

dei

ha

principe

il

tuosa pietra funeraria col

suo

nome

la prote-

sotto

zione del falco di Horus


(fig.

43). Cos

aggrup-

si

pano neir Antico Impero


le mastabe dei nobili e le
48.

Le

Spaccato della piramide di Cheops. Qise.

pi antiche,

dubbio sopra

piramide a

mastaba

la

Per

il

gradini.

sorgere di essa

maginare

che

il

sia

in-

nalzato,

zione

mentre

protettiva

la

lasciano alcun

fase dello sviluppo seguente

nocciolo

stato straordinariamente

della

Medum, non

deve im-

si

mastaba

struttivo

piramidi dei Faraoni.

piramidi a gradini di Sakkara e di

sorgere della forma delle piramidi

il

a quella della

le

la

costru- -s

manteneva

dimensioni basse. Questo da-

;-

rebbe una tomba a due graGettando all' intorno


dini.
altri ripari costruttivi di

pro-

porzioni sempre minori

(fig.

44) ne scaturisce

la

alle. (Borchardt).

vera e propria piramide

conservato

il

gradini quale

del re Tosorthros iZoser; III dinastia) presso

Sakkara

(fig.

abbiamo

che per la prima volta passa


quadrata nella piramide a gradini

piano oblungo della mastaba

(Soris)

Medum

presso

tomba

nella

questa ha persino

45):

(fig.

alla

forma

di

Snofru
quale

la

46),

cos straordinariamente istruttiva per

struzione

dei

ripari periferici

Oltre a questa piramide a

cipe

della

IV

dinastia verso

Dasciur

costruito presso

(Borchardt).

Abu Gorab.

co-

la

quale

primo

prin-

3500) si
una seconda pirail

cosiddetta piramide rossa, per opera


j'
j n
r
*
;i
,,rt ^ .^.~^.^,.: ,
della quale egli e divenuto il vero e proprio

mide,

Fig. 50. Santuario solare di Lathures in

(il

la

[Borchardt].

gradini,

Soris

rimasta incompleta.

la

...

ANTICO IMI'ERO

La piramide

creatore del tipo della piramide regolare.

con un angolo

d' inclinazione

alquanto prima,

ma non

divengono

piramidi

piatto

pi

cose

modo

Sopra

seguente.

si

poi

in

le

trovano sempre presso

la

quali

le

confermano

molte

in

costruzione veniva condotta nel

la

camera funeraria ordinata secondo

una mastaba con ingresso

tipo di

nr-^s--.

nuove ricerche,

le

relazione di Erodoto,

la

regali

collocarsi

'

piramidi del Medio Impero vedi sotto pag. 34.

le

Secondo
.

come tombe

pi frequenti, e

IV dina^ua

ancora sicuramente databile. Dalla

residenza della dinastia. Sopra

la

ottusa, posta al sud di questa,

sua parte superiore,

nella

nord,

al

innalzava

si

struzione a

con
ai

gradini
orientati

lati

il

co-

la

punti cardinali.

Da

principio essa veniva

cominciata

ma

pro-

in

modeste,

porzioni

poscia raggiun-

geva per tutto il tempo

viveva

in cui

come con
di

il

re,

l'aggiunta
un' altezza

anelli,

sempre maggiore.
Tuttavia non raramente veniva anche

primo

cambiato

il

progetto:

ne

risul-

neir interno

tavano

restaurazioni

delle

aggiunte ed

delle

il

mantello

esterno

am-

doveva essere
(piramidi

pliato

^^^^
Fig. 53.

Colonna

palma.

Fig,

1.

Colonna a ninfea e

capitello a bocciolo.

Abusir.

loto

Abusir.

F'g-

con

Colonna a

52.

papiro con capitello


Medio Inp.

a bocciolo.

moriva
ne a

allora dall'alto verso


di

Mencheres

della

nelle

il

basso rivestita

parti

di

Mykerinos)

(fig.

la

sibile

La

(fig.

48).

blocchi quadrangolari di calcare (nella piramide

pi conosciuta quella di Cheops,

il

distribuzione di spazi vuoti sopra

allo scarico della pressione,


tale

forma

Cheops, Chephren e Mencheres

di

47), tutte presso Gise, costituiscono l'orgoglio della

dano interamente a

la'^COStrUZlo

gradini veniva

inferiori di granito rosso) e veniva data all'opera la

piramide aguzza. Le tre piramidi pi famose,

3300). Di esse

di

Sakkara e di Menrherpsl Ouando


vudiiuu il re
^JICICS;.

IV

dinastia (dal

cui interno facilmente acces-

la

camera

del re doveva servire

per quanto le particolarit della disposizione non corrispon-

scopo.

La

perfetta connessione e levigazione dei blocchi di

pietra all'interno mostra a quale altezza gi fosse giunta

principio del III millennio

ziani

al

sulla

sua semplice grandiosit,

si

a.

la

capacit tecnica degli Egi-

C. La forma delle piramidi,

ripete in tutte

le

il

cui effetto riposa

misure dalla gigantesca piramide

di

Cheops che raggiunge quasi


che cosi frequentemente

tabili

Per
queste
perto

la

alle

il

prima volta
loro

pi

ai

140 metri fino

l'altezza di
si

tombe

ritrovano nelle

nostri tempi

l'

tempio funerario con

gli edifici

Nuovo Impero.

Abusir

sud

al

Gise stato sco-

di

annessi appartenente alla piramide

[V

verso

dinastia,

mide. Dal

pvlon

porta,

pira-

detta

Greci

dai

conduceva ad un lungo pas-

",

che stabiliva

coperto

piramide

della

Simili

tempio una co-

del

cortile

struzione

saggio

Neuserre

di

3300}.

il

appartenevano ad ogni

impianti

da

sulle piramidi stata estesa

indagine

dirette vicinanze. Cosi in

piramidi nane traspor-

alle

egiziane del

unione

l'

tempio

suo

e del

col

Era questa una


edicola collocata su uno zoccolo e era
tempio

a valle

posta sul confine


dalle alluvioni

terreno

del

invaso

del Nilo: essa stabiliva

grande

cos l'accesso al santuario dalla

Egualmente

il

cosi

detto tempio dello Sfinge in Gise

l'fig.

via fluviale (fig. 49).

si

47)

come

presenta

piramide

della

tempio' a valle

il

Esso

Chephren.

di

una pesante costruzione

in pietra: ol-

ad alcune camere annesse e corri-

tre

doi

collegamento ne

di

da

nute

costituiscono

essenziale due

parte

la

semplici

r anteriore

stanze

pilastri

soste-

granito,

in

trasversalmente

disposta

rispetto air altra.

Del tutto particolari sono

Re

solare

del dio

Faraoni della

nalzati dai

verosimilmente secondo

tempio del

grande
Il

punto centrale

di

che

di

il

sole

un

il

aperto

cielo

si

svolgeva

un vestibolo nel quale

un passaggio aperto con stanze


avevano

luogo

le

cerimonie.

stanze di culto erano riccamente ornate

di

rilievi

monie

in

vestibolo
ficali

di

onore del dio del sole e tutto ci che


si

trovavano ad oriente

alabastro

magine

del dio del sole,

si

egli

quali

modello del
Eliopoli.

in
tale

santuario
obelisco
innalzava

una

sopra

il

il

file

di

Vi

in

so50).

recingeva

pareti e quelle

creato

le

Egitto.

delle

ceri-

Nel

grandi bacini sacri-

sangue delle vittime per mezzo di

quale appare qui isolato

ritrova gi dalla

che

(fig.

rappresentavano

aveva

e a settentrione delle

nei quali veniva condotto

canaletti nel pavimento. L'obelisco,

di culto,

Le sue

in-

dinastia,

struzione a forma di mastaba


Tutt' intorno

templi

stati

Re era costituito da un
come feticcio del dio si

sotto

Gisc. Diorite. C.ii

che sono

dinastia (dopo

come grandiosa imil

3000) appaiato

al-

ANTICO IMIM-RO
1'

ingresso dulie

Lo

del Sole.

si

tombe

Medio Impero, dinanzi alla porta del tempio


usualmente in granito rosso con cu-

poscia, dal

innalza solo

come

23

monolite,

spide dorata.
Il

sostegno usuale del tetto dei templi di questo periodo, dei quali molti erano

innalzati ancora con

mattoni di argilla

smussato

quale pu essere anche


A'ano

qui

di

si

sono poscia sviluppati

Fig. 55.

Il

cotti

al

angoli

agli

.sole,

per

fare

pilastri

il

pilastro

quadrangolare,

il

maggior luce nel


Medio Impero. Re-

entrare

poligonali

del

principe Raliotep e la principessa Nofret, da Meduin. Calcare. Cairo.

centemente abbiamo appreso a conoscere anche in edifici della ^' dinastia (verso il
3300) un pilastro liscio cilindrico, simile ad una pertica piantata nel suolo. Ad esso
risalgono
loto

(lg.

le

51),

tre
la

forme

di colonne, gi conosciute nelT

colonna a papiro

(fig.

queste su una base bassa e circolare


tale

al

disopra

di

si

e la

eleva

il

a loto ed a papiro

da|un

fascio di boccioli

tenuti insieme per

sono
e

di

mezzo

costituiti
fiori

di

il

di

Antico Impero,

colonna a palma

(fig.

la

colonna a

53).

In tutte

tronco, coronato dal capitello vege-

questo una lastra (abaco) forma

pitelli

steli

52)

il

passaggio all'architrave.

ca-

regola appunto nel periodo pi antico

tronco della colonna

consta

di

un

fascio di

legami, cio a seconda del tipo del capitello o

steli

ORIENIE:

FGITTO

I.

rotondi

di loto

del

rientrante

triangolari di pa-

steli

Nella colonna

piro.

papiro

base

volto al disopra della


radicali della pianta

(cfr.

dalle foglie

pergolati

baldacchini

di

chiaramente come

qui

colonne

le

nelle frequenti rappresentazioni

fasci

di

Par-

8h).

fig.

ticolarmente snelle appaiono


a

piede

il

appare inoltre av-

fusto

vede

si

colonne

le

in

pietra siano nate da tali steli di piante,

insieme

legati

ad una pertica

intorno

centrale in legno.
Neil' arte

chiaramente
ricordati,

Noi

li

tarda

due

il

sopra

gi

naturalistico.

ambedue

ritroviamo
et

distinguono

si

indirizzi

stilizzato

lo

pi

figurata
i

nella

fiino

uno accanto

altro

all'

medesima tomba, sulle pareti del


medesimo tempio. Quello ha aspetto
nella

solenne e sublime, questo appare pieno


naturalezza.

vita e di

di

parlare di

un' arte

popolare

ma

mina

diverso aspetto

Fi-. 55. Alentliesiipliis, lit;liiri

Da Hiirakunpoli;

il

il

Non

aulica e

di

pu

si

un' arte

contenuto che deterrappre-

della

sentazione. Alle volte certamente lo


naturalistico s'insinua nel terreno proprio delle rappresentazioni

appare nella riproduzione

classicistico

Lo

mali e simili.

stile

figura di re,

kerinos e

le

riconoscere

senso

il

m. 2,30

medesime

le

elevata T arte dalie

attraverso
le

figure

Chesechem

(II

fanno

55),

cromia rialza
sono per
della

il

il

pari con le

come

fascino

la

lo pi rosso-bruni, le

loro

attivit

raggi del sole. Noi


egiziane,

fatta

che

si

la

(fig.

delle figure
in

dobbiamo immaginarci

astrazione da quelle

di

et

M3-

La

gli

37)

Le

Medum

coppia di

donne chiare

rado un'altra

gruppi di

sia

si

del 3800'.

svolgeva nella casa

aninella

arcaico

statue dei principi.


vita

di
I

stile

solo pochi centimetri fanno

alte

periodo

prima

di

stile

padronanza

Abydos

di

dinastia,

migliori delle statue di privati,


(fig.

del

argilla

in

come

monumentale.

quale altezza

fino a

lo

maniera insuperabile

in

che rivela,

54),

effetto

Cheops che sono

figura di re in avorio

la

statuette di

l'

qualit, la stessa piena

mostrano

Esse

(fig.

per

Egiziani

degli

statuette in avorio di

sul materiale.

scene della vita giornaliera, di figure

di

accademico idealizzante appare

celebre statua di Chephren, alta

classiche e

poli-

uomini

conseguenza
riparo dei

al

tutte

le

tarda,

statue

perfino

quelle lavorate in preziosi materiali, interamente o in parte

Le

dipinte.
^
,

statue di

legno
^

si

rivestivano

con
,

una

fine
,

Stoffa di lino che alla sua volta era spalmata di un sottile

Fig. 57.

Scimmia

Porcellana.

Da

col suo

piccmo.

Hierakonpolls.

ANTICO IMPERO
Strato di gesso in

modo

pareggiate tutte

ineguaglianze della

le

ciie

superfcie del materiale e

venivano

piani ac-

maggiore rotondit.
pone soprattutto gran

una

quistavano
L' Egiziano

nella vivace espressione

valore

degli

occhi, di cui egli intarsia bulbo ed

iri-

de in materiale diverso ed aggiunge

non

rado

di

trovamenti

le ciglia in

hanno

konpolis)

bronzo gi per

in

(verso

dinastia

rivelato un'alta per-

degli Egiziani

fezione tecnica
nel lavoro

bronzo.|Dei]ri-

Kom-el-achmar (Hiera-

in

pi grande ed

anche

presentanti con grande viv^ezza

Phiops

VI

la

3000J. Una; statua


una pi piccola rap-

il

(Pepi) e suo tglio

re

il

Mcnthe-

suphis sono costituite da placche

bronzo martellate dello spessore


circa

1-5

mm.,

ad un nucleo
testa e forse

di

inchiodate

legno

anche

(fig.

piedi

in

di

intorno
56)."

sono

Scriba. Calcare.

Da Sakkar

La
fusi.

Il

Mosso per mezzo


il

materiale

meraviglia

Fig. 59. Sacerdote orante. Qilcare. Cairo.

di

in

analisi haistabilito

bronzo,

nessun

cosa

modo

che

che

non

data

Fig. 60. Servo con cassette. Calcare. Cairo.

la

26

A.

61.

Fabbricante

probabile

di birra.

I.

ORiENir:

Cale

Fig. 62.

esistenza dello stagno nei

della tecnica fa

Secondo

le

roi ito

i.

Sindaco del villaggio

Il

Legno. Sakkara. Cairo.

monti della costa del mar Rosso. La sicurezza

indurne una lunga esperienza anteriore.


leggi del parallelismo

che appaiono libere

naturali,

come

sono composte
la

madre ed

il

ed aggruppate anche ligure

bambino,

la

scimmia ed

il

suo

('prima
tinitico
di periodo
57
del 3500), giacch le vedute con le quali le
figure sono costruite sono sempre quelle pa-

piccolo

(fig.

senza alcuna

rallele di profilo e di prospetto,

sfuggenza

l'artista

zione

ma

sua opera

coordinazione

violenza

al

cose, che

reale

Sakkara.

d' arte

ha

scorci.

vedute

di

abbiamo

evitato

parallele,

riscontrato

le

medesi-

la

con

esseri e delle

nel

disegno,

ha nella statuaria. ^la mentre nel disegno

la

difficolt

il

di

bisogno

nanzi allo
Da

gli

aspetto degli

delineare
di

salvo

il

il

volto di

rappresentare

azione hanno fatto

stitja in legno.

del-

nell'esame delia natura e nella crea-

della

vedute oblique cio

si

con incontro netto

vedute ad angolo retto, ci che prova che

le

ma

di piani

si

che

esse

le

prospetto
figure

passino

in

di-

spettatore senza volgersi ad esso,

caso che

di

qucsto rapporto

Voglia

ANTICO IMPERO

un segno

vedersi

zione
Ilio,

prospetto nel volto di pr-

nella statuaria invece stato conservato, sia

nella figura

isolata

sia

nel

gruppo, questo rap-

porto

tra l'opera e lo spettatore

veduta

di

nel

rappresenta-

nella persistente

occhio di

dell'

27

prospetto

gruppo

anche

mento

sia

corpo. Del

resto

una

posizione

tale

statue

il

porta se re o privato, nel

lietamente

si

preghiere che

Questa

gli

frontalit

caratteristiche

incontro

fa

vengono

come

la

frontale

natura

ligure

non

morto,

momento
ai

in

sacrifici

le

im-

cui egli
e

alle

offerte dai superstiti.

evidente anche

in

quella dello Scriba

che siede a terra con

della

richiedevano

delle

il

movi-

tale

posizione del

scopo

suo

dovevano presentare

che

alla

generale

in

ed

cos

piccolo,

torce la testa di prospetto

male coordinato

rappresentazione

suo

col

nonostante

spettatore

lo

facendo della

veduta principale.

scimmietta

della

quest' ultimo

\erso

la

gambe

posizioni
(fg. 38;,

Fig. 64. Servo

Tu

gazzella.

<

incrociate e tiene
sulle ginocchia

rotolo di pa-

il

piro di cui regge un' estremit

con

mentre con

sinistra

la

destra muo\'e lo

come

in

una

serie di altre sta-

tue e statuette,

ginocchiato

il

(fig.

Chnumhotep,

sacerdote in-

nano

il

59),

ragazzo

il

col

sacco sulle spalle, quello con

borsa e

cassetta

una quantit

di

colte nella vita,

a ragione

morto,

del

figure,

so

il

61) ed

figure

simili

sono ricono-

dei
a

servi

sono

"

dire queste

che dalla VI dinastia

3000)

il

la

(fg.

si

vale

60),

(lig.

fabbricante di birra

sciuti

la

In esso.

stilo.

unite

dovevano

(ver-

anche

esercitare

in

gruppi,

le

loro funzioni nell'oltretomba

a
di

morto per mezzo


una forza magica. Molte di

favore del

esse sono mediocri prodotti industriali,

sopra

Fig. 50. Oche. Pittura di una toinb.i. Meiiu

ma

alcune,

nominate,

come

quelle

appartengono

alle

migliori creazioni degli ar-

tisti

dell'Antico Impero e mo-

28

A.

l'oriente

EGITTO

I.

Strano

la

medesima

che ammiriamo nel


62) e

(fig.

in

forza

di

caratteristica

Sindaco del villaggio

"

sua moglie, nel sacerdote nudo,

in una testa di Sakkara (fig. 63), che si


debbono attribuire alla V dinastia (prima
del 3000), cio al maggior fiorej dell' arte

dell'Antico Impero. Questi lavori, che sono


nel

tipici

miglior

senso della parola, cer-

tamente non costituiscono

condo
la

il

nostro

dei ritratti

intendimento

rappresentazione

di tutte

le particolarit

aspetto nella testa e nel corpo, ancor

dell'

meno

essi cercano di fissare la vita

intima

Tut-

spirituale della persona rappresentata.

tavia risale fino all'Antico

SB^Mo^^^sm^
i^5ai^i^'y*^tf2iSt<rHL

tativo

con

sporgenza delle ossa. Tuttavia con

la

Imperoj

rappresentata non

anche nel viso per mezzo


l'

eccezione

del re della

ten-

il

espressivamente'

l'

et

solo nelle

forme generali del corpo, grasse

ma
e

rendere

di

figura

della
Ptahliotep.

se-

vale a dire

e flaccide,

delle

rughe

dinastia

(fig.

rimane del tutto convenzionale e si limita ad accenni; inoltre


sembra che non appaia mai nelle figure femminili. Ad ogni modo rimane mera37) questo tentativo

vigliosa la vivezza e la

volte anche nei loro


assai quelle

strano

chiara

corpo.

individualit

Le

figure

completamente vestite;

una lavorazione

le

materiale

Il

delle

opere

Come

figurate

lo

le

del-

pietre dure,

pi legno o calcare tenero.

opera grandiosa, scalpellata completa-

mente

dalla

Sfinge presso

viva roccia
la

piramide

domina il grande
di Chephren (fig.

Esso rappresenta il re, forse appunto


Chephren sotto immagine di un leone a testa
umana, e simboleggia cos la potenza del
47).

Faraone. Solo
duto in

le

questa

et pi recenti
figura

leonina

l'

hanno veimmagine

Sole, Harmachis. Il legno ed


non opponevano alcuno impedimento alla lavorazione ed erano perci adatti
a rendere la maggior naturalezza possibile.
Le statue in legno sono ancor pi libere di

del dio del


il

calcare

quelle

in

calcare nella trattazione

pi facilmente

gli arti

possono

in esse

sciogliersi dal

Impero e alle
superano
interamente nude mo-

dell'Antico

con una

poche rappresentate

non man-

sebbene anche

chino gi nel tempo pi antico


era tuttavia per

teste

solo

artistica particolarmente accurata.

puramente schematica.

l'Antico Impero,

nelle

coperte

La

vesticciola

trattazione del vestito

ANrico
corpo. Nei bassorilievi

nano

r interno delle

sono pi

rari

tutta la

Egitto passa dinanzi

vediamo

dell'antico

vita

nostri occhi. Noi

ai

osserviamo

nel lavoro

dei

conoscere

le

campi
sue

suoi famigliari

apprendiamo a

ed

possessioni

greggi

le

nei prati, la selvaggina nel deserto,

si

assicura

si

il

pesci

defunto non soltanto

ancora delP apparenza della

allieta

ma

Cosi

stagni.

negli

ma

defunto colto nelle sue occu-

il

noi

pazioni,

quali or-

camera

non sono sconosciuti

affondati

rilievi

dipinti,

tombe

29

i.Mi'i:i;o

il

quadri sorprendono

Questi

r oltretomba.

vita

suo sostentamento nel-

per la perfetta verit della rappresentazione.

Ci

vale soprattutto per

nimali

(fig.

le

figure

63) che anche

64,

degli a-

nelle

pit-

ture di questa et sono resi con mirabile

vivezza

(fig.

uomini sono

66).

Ma

pure

tratti

variet.

manifesta una coscienziosa

Inoltre

si

renza

nella

strati

sociali.

i'

con

una grande

individuali ed offrono

degli

teste

le

talvolta riprodotte

rappresentazione
I

re e

atteggiamento

dei

conservano

nobili

dignitoso

diffe-

diversi

compassato

che dovevano presentare anche nella

mentre
minuto

vita,

popolo

il

compie-

tamente

m. Amenemes

r^g.

nelle posizioni e nei

movimenti. La

osservazione della natura, che

immagini
dal

a tutte

Cosi

Ptahhotep
in

si

1"

spiega

servire ad

la

autore

111.

Or

Cairo.

uno

scopo
dell'

compimento

della sua

capacit

rivela

un" acuta

di

anche

in particolari

abilit tecnica

sua propria figura in una delle


celebri

lo

della tomba di
Onchen-Ptah siede

rilievi

scultore

banchettare e di trincare

religioso

cio

nel

il

legame

propriet,
di questi

del lavoro.

creazione avrebbe

una

fun-

defunto, dive-

escludeva

con

671.

egiziana

suo complesso

esercitare

oltretomba a favore del


esclusiva

(fig.

di artisti nell'arte

pensando che, dovendo essa

intruso l'artista:

Da Karnak.

in atto di

nendo quindi sua

Fig. 70. Scsostns

la

dei

scarsezza delle firme

zione magica

va al

Kaj,.,.,.

rappresentazioni, che l'artista in qualche

Sakkara,

in

una barca

Del resto

si

Una grande

potenti.

le

caso firma aggiungendo


scene.

Calcare.

persone invecchiate, adunque solo limitata

di

rispetto per

comune

III.

libero

come un

l'opera

cessa-

La sua firma come vanto

presupposto un rapporto non

L orienti:

i;(jitto

i.

ma

pi solo col defunto

un popolo

Solo

tatori.

con degli spet-

ma un

priet individuale
di tutti,
al

il

pro-

importanza

da richiederne

modesti

prodotti

Medio Impero. (VI-XVI

dinastia,

anche

firma

la

una

bene comune

poteva dare tanta

creatore dell'opera,

come

libero

greco, che dell' arte lece non

sui

ceramica.

della

verso

il

21)00).

che ha
Impero
^

il

L' arte

Medio

del

suo centro nel Fajum,


u

72.518^6113 fem-

f's-

Medio Impero.

minile.

continua nel suo complesso quella del-

Bissing.

coii. v.

rAntico~ Impero.

Le
di

teste dei re di questo periodo presentano spesso

fronte a quelle pi antiche un' accentuazione

La

dividuale.

espressione talvolta

loro

all'occasione oscura

giero tentativo
la

costruttore del labirinto

che rappresentano uno

esempio
tristrale

questi re

da una statua seduta


dell' arte

di

Fajum

veniente dal

viene

realistica' la

69).

(fig.

quale

(fig.

sorriso.
delle

come anche
68).

Senwosret

immagini
gli

leg-

di Sesostri III e del

Sfingi detti

(Sesostris)
in

anzi

un

AI tipo severo appartengono

L' espressione pi

una statua

Si osservi la

68, 70), talvolta mostra

calcare

(fig.

di

Hyksos'

degli

aperta

ad
Un'opera ma-

71).

data

Amenemes

buona rappresentazione

pro-

III

del petto,

delle

maggiore precisione per l'anatomia in tutte queste opere.


gi menzionata differenza nella rappresentazione di
vecchi; accanto alla concezione ideale (fig. 71) ne appare una
la

accresciuta

uomini giovani

di

III,

questo periodo

"inocchia e in generale
Inoltre

maggior parte

Amenemes
di

di

(fig.

pi in-

severa,

all'

la

occasione accentuata sino

a raggiungere

un

effetto patetico

ed

si

ha

nelle

fi-

essa

anche
gure

femminili

(fig.

721,

che tra

le

An-

statue

privati vi so-

di

no

delle creazio-

ni

sorprendenti:

vecchi avvolti in

ampi

mantelli,

seduti

acco-

vacciati al suolo,

donne

colla pe-

sante

parrucca

del

72)
Fig. Ti. Rilievo da Meir. Costruzione di battelli di papiro.

(Fot. doli.

H. Kees).

tempo
in

(fig.

vestito

Strettamente

3.-

MEDIO

IMIMCRO

Dtnihasan.

ale di

derente.

Tra

condurre

le

ligure di

morto

il

serventi

prevalgono

Abydos

luoghi sacri di

ai

ora operai, soldati, compagni di ogni genere che


di

profilo e di prospetto,

rappresenta

dove avrebbero potuto condurre


concezione religiosa

prendere
artisti

dei

sostituti

le

lotta

la

.Ma

danno

al

morto. In alcuni gruppi

"

con straordinaria vivezza. Noi

vie dell'arte egiziana se con

figure dei serventi

le

del

suo posto nei lavori

il

si

battelli che debbono


non mancano neanche

ciurme dei

pur non liberandosi dallo schematismo delle vedute parallele

lottatori l'artista,

mummiformi

le

Busiris.

morto

dell'

quei compiti che loro poneva

non fossero

il

state cacciate

mutamento

della

via dalle

figure

che dovevano

(uscebti),

cio

dalle figure

oltretomba, e

non

fossero stati cos

la

rappresentazione dei

liberi

tolti

movimenti

agli

delle

gure dei serventi. Che l'arte

non arretrasse anche dinanzi


ad opere di grande mole lo
indicano

le

sedute

di

Amenemes

so

2400)

il

colossali

in

statue
ver-

III

Biahmu,

le

quali a giudicare dagli avanzi

conservati

erano

alte

circa

12 metri, e

quell'immagine

seduta, alta

metri,

cui

il

trasporto dalla casa al luogo


di culto figurato nella

ba

di

Thothothes

Accanto
nel!"

interno

ai

degli

tom-

in Bersce.
rilievi,

che

edifici,

seconda uelle condizioni

a
di

pig. 75.

corone d'oro con

di

sentiamo

pietre incastonate di vario colore. D.isciiir.

fi-

l'oriente

32
sono

luce,

dire

contorni

(.1

M(

sono incavati

sprofondati nel piano con

rilievi

netti,

cfr.

io6),

fig.

delle pitture parietali

Con

oppure, per ottenere un pi


[reliefs en creux,

piatti

ciiiaro elletto,

vale

I.

quale sicurezza

su
le

trovano anche

si

superficie intonacata.

scene della vita fossero


osservate in tutte

vari et

loro

le

rapidamente muper essere

tevoli,

riprodotte

in

schizzi liberi, qua-

^_^_^

^pm^W^/^^^MC^^py-'f'
Fig. 76.
a

forma

si

cinematografici

mostrato ad

dalle sce

parete

dipinta in

Benihasan

privata del Medio Imp.


piramide. Abydos. (Maspcro).

Tomba
di

Pi

74).

(fig.

rara-

appaiono

mente

ed

in questo periodo quadri di guerra,

singole scene:

e-

sempio

in

tal

tipo negro sorge per altro solo alla fine del


ritrovati

come documento

dell' attivit

che sempre sorgono nei periodi


tente della capitale, dei
(tig.

73).

caso con una

Sono scene

presentazione di

di

rilievi

di

di un' officina provinciale,


e

lotta,

di

quali sono quelle

tombe di Meir nel medio Egitto


come anche una grande rap-

pastorizia

non smentiscono

Ptahhotep)

il

stati

spezzano l'influenza prima onnipo-

assai realistici nelle

danza, di

caccia e realmente

antica tradizione (tomba

Medio Impero. Recentemente sono

decadenza

di

chiara divisione delle,

particolarit caratteristiche,

popoli stranieri sono colti nelle loro

molti

una pi

da

dipendenza

la

per quanto in

elementi

siano

si

li-

berate dai suoi convenzionalismi.

Anche

le

arti

un vanto dell'Egitto, gi nel


Medio Impero sono rappresen-

minori, che costituiscono in genere

tate

da prodotti eccellenti, ad

esempio dai
del

tempo

da

quelli

Dasciur

di

gioielli

di

Amenemes

pi

presso

Medum

tesoro

di

Dasciur

Nel

Illahun.

trovano,

si

tra r altro, pettiere

giorno,

III e

trovati

antichi

oro

in

(iffrire

un mosaico

la-

modo da

in

vorate

di

pietre

multicolori (lapislazuli, corniole


e smeraldi) circondate
d' oro,

corone

da fregi

ornamentali

d'oro e pietre preziose, lavorate


Pilastri poligonali nel vestibolo di

una tomba

di Benihasan.

COn Stl'aordinaria finezza

buOn

impero

mi:dio

33

diTTadmosUM.

V-

'>^

(\7e/Tipio
Colossi di

Tempio

TEBE lima
XVm

fine della
Proporzione

50.000"

79.

hii;.

gusto

;fig.

Collane

73).

completano

corredo

il

ed

possono additare dalla

antichi

scarabei,

o di papiro

talvolta

con

ivi

sepolte.

Allora di-

ancor sempre incerto

di

appartengono
in

vasi

rame. Pi

di

rari

anche

porcellana

pi

azzurra,

ossidiana), di vasi in

sono degli

intagli in

Medio Impero possano a ragione essere

al

si

una

di

papiro ornato con una

il

(tra essi alcuni

talvolta in

se

manico ha forma o

loro

quale

al

un grande numero

bronzo e

in

Il

talvolta

periodo,

pittura nera, di vasi in pietra

bronzo e di statuette

questo

Di

conservato

famiglia principesca

di

specchi di metallo di forma quasi circolare che

gli

del periodo tinitico.

fine

Hathor.

di

pendagli e corone frontali a forma di serpente

persone

clava o di pilastrino

doppia faccia

avorio.

Carta della pianura tebana. (Steindorff).

anelli,

delle

vennero pi frequenti anche


specie di

diAmonoph

Memnone

ThutmcjisTS,

di

as-

segnati alcuni mosaici policromi in vetro.

Al Medio Impero appartengono


\'i

distinguono

si

le

mura

acropoli, le strade che


sulle quali

crudi
in

tutto

Le

gruppi.

pi antichi impianti di citt finora conosciuti.

difesa,

spesso

scale

le

non hanno

trovano delle case, costruite

si

come

di

il

in

resto, piccole per lo pi

corrono parallele

vie

conducono

che

sbocco e
mattoni

ma

unite

sboccano su

una strada principale disposta ad angolo retto rispetto


ad esse (Kahun in Fajum).
pi spaziosa e vi

da

abitazione,

ornate

con

si

Qualche casa

possono riconoscere

letto e

per

decorazioni

Le

ospiti.

colorate

(fig.

83'

camere da

pareti

erano

volte

anche

alle

gi con pitture parietali. Dei templi di questo periodo

solo

che

poco
sia

giunto sino a

uso per essi

in

pietra quella
Spbinopr

in

mattoni

Mannaie.

I.

noi.

Ancor sempre pare

accanto

alla

crudi.

Fra

costruzione
i

meglio

in

con-

ad

una specie

di

34

I,

Due forme

servati, e nello stesso

il

tempio

Bahri.

EGITTO

r.

del disco solare alato. Der-el-Bahri. (Na\ille).

tempo particolarmente interessante dal punto di vista artistico,


dei re Menthuhotep (XI dinastia, verso il 2700) in Der-el-

funerario

punto centrale

Il

ORIENTE

di

questa costruzione a terrazze, che

si

appoggia

pen-

alle

una piramide circondata da


portici a colonne, quali noi conosciamo da rappresentazioni figurate. La forma della
piramide, per quanto in proporzioni pi modeste ed in un materiale di minor
pregio (particolarmente mattoni), viene sempre mantenuta per la tomba reale (Lischt,
dici deir altipiano,

Dasciur, Illahun,

era costituito, a quel che sembra, da

Harawa,

ecc.).

piramide perde soprattutto

provveduta

picciolita e
I

principi,

quali

di

sempre

quanto che essa, rim-

in

zoccolo, viene imitata nelle costruzioni private

pi

si

sono

resi

distretti delle

con gigantesche camere nella

tombe

lo

cali,

si

suggerivano

il

rupestre

non

della

la

Fig. 82.

La dea Nechtit

avvoltoio. Der-el-Bahr

varie.

^'I

di

colonne

posto
P'orse

differenza

e la

tomba

molte tombe rudinastia (prima


e

Eforma

nelT alto

imitano esternamente

della mastaba.

fanno

medio

del 3000) nel

tipi

nell'Antico

Una

mastaba

esiste

condizioni lo-

le

3500).

anche

rupestre,

gi sviluppata

sostanziale tra

gitto

tomba

della

Impero (dopo

pestri

Ma

Bersce, Benihasan).

forma

dove

76).

rupestri, di pianta assai differente,

(Siut,
la

(fig.

nelle loro province, ora si

indipendenti

roccia

La

interna differisce sensibilmente.

uno

scavano per lo pi nei loro


talvolta

La disposizione

suo esclusivo carattere reale,

il

la

semplici pilastri ed

Impero
sempre pi

dell'Antico

forme

di

antica

origine

la

MEDIO IMPERO
protodorica

cosiddetta colonna

77;, che

(fig.

appare gi sviluppata nel tempio dei Menthuhotep a Der-el-Bahri e nelle tombe rupestri

Benihasan

(fig.

78).

Essa

nata

di

dal pilastro

quale con lo smussamento


il
una colonna da principio ad otto

quadrangolare
divenuto

e poscia a sedici

circolare

nalata

eleva

si

coronata

quadrata.

nome

Il

Su una base

facce.
la

una

da
che

semplice

tavia

memoria

manca

forma
quale

che

pilastro

del

Particolarmente
la

di

Non pu adunque
una derivazione dalla
minoica, e dalla

dell'et

colonna dorica.

poscia sviluppata la

si

amata

colonna a fascio

bocciolo,

soprattutto

T echino dorico.

altro

trattarsi

tut-

una simiglianza esteriore

neppure del tutto concordante,


\'i

pa-

la

colonna dorica dei Greci,

la

solo

vi

lastra

dato a questa

si

t'orma di colonna riporta alla

rentela con

piatta

colonna leggermente sca-

di

nel

Medio Impero

loto

con capitello

cui fusto risulta di

il

pi

le-

steli

83.

FiEf.

Pianta
(Boi-chardt).

gati insieme, che


(fig.

51);

(tg.

53)

ihor

ma

si

abbiamo

anche

le

gi additato

prima

colonne col capitello a papiro Oig. 52) e col capitello a palma


Anche lo sviluppo delle colonne a testa di Ha-

ritrovano frequentemente.

(pi tardi ad

esempio

ma un

tx

quali

il

pilastro

di

hanno

la

loro analogia

ded

((

Osiride

certamente

1'

sono

(tig.

88

come

la

statua

questi pilastri

da

conosciuti solo

finora

dei,

un dio nano,

di

pseudocariatidi)

cosiddette

(le
ci

immagine

un periodo

e 93).

Nuovo Impero XVII-XX dinastia,

i) i)
SALA DEILE COLONNE

Dopo
1620-1090).
Hyksos si inaugura verso il 1580 colla
Nuovo Impero con la capitale Tebe, quale

l'interregno degli

XVIII dinastia

il

punto centrale donde dei principi



(>

torio di
sulle

PianU

del tempio d\
Karnak. (Borchardl).

Tebe

dalle

cento porte

(fig.

79)

Il

terri-

distende

si

due sponde del Nilo. Sulla sponda sinistra

disotto

al

margine del deserto esso abbraccia le rovine


Der-el-Bahri, Scech Abd-el-Gurna e Gurna, Medine Habu,

di

tempio

destra
in

valendosi della loro

dello scosceso

grandi

Chon

forti,

potenza militare, spezzarono l'antico stato feudale.

il

Fig. S4.

del

pilastri simili

in

appoggiano simboli o immagini degli

si

pi tardo

quale appoggiata l'immagine

pilastro al

culto di Hathor, ed
ai

Esse rappre-

appartiene a questo periodo.

Bender)

in

sentano non un sistro eretto

di

Amenophis

necropoli
i

terruorio

luoghi

di

sui

III

Luksor

della citt.

ed

il

Ramesseum come anche


della

sponda

Karnak additano

l'antico

monti. Nella
e di

pianura

Cos verso occidente

verso

il

de-

36

A.

serto, la sede del

distendeva

si

la

mondo

si

orienti:

I.

dei morti,

si

Egitto

i.

distendevano

le

avanz

Nuovo Impero

l'Egitto divenne

una monarchia mondiale

avuto

gli

stretti

legami con Creta e con tutta

come

l'anfora a falso collo

imbuto, per quanto non senza una

alle

civilt

influenze straniere. Spe-

come uno

stelo

Ne sono

deri-

bicchiere ad

il

come quando

di

hanno

del Mediterraneo

80) e forse

(fig.

propria trasformazione

dell'anfora a falso collo viene concepita

il

la

soprattutto sull'arte industriale.

effetti assai vivi sull'arte egiziana,

vate delle forme di vasi

la

e ripe-

vittoriosa nell'Asia; essa seppe per molti secoli atfermare le sue

conquiste nella Siria e rimase perci facilmente aperta


cialmente

tombe, ad oriente del fiume

citt dei vivi.

Nel periodo del

tutamente

staffa

la

papiro col suo ciuffo e

pancia viene ornata di una corona di foglie. Nell'arte figurata prevale soprattutto
carattere accademico

dinastia.

dei

re,

Le

figurazioni

pu esteriormente ricollegarla all' arte


sembrano nella maggior parte destinate

si

che sono strettamente legati

inesauribile agli

artisti.

Medio Impero, prendono ora


storici e

agli di

Le rappresentazioni

mitologici, mentre

un

l'arte

pi

di

le

battaglie, ancora rare

largo posto.

dell'Antico

Si

Impero

prediligono
e

del

XII

alla glorificazione

offrono un soggetto

gesta

cui

classica della

nell'Antico e

anche

soggetti

Medio rappresentava
prevalentemente

modesta
vata.

vita

la

pri-

Nel volto degli

di e dei re giunto

piena

estrinseca-

un

zione

sorriso

stereotipo gi ten-

Medio Imcostume
diviene pi comtato nel

pero.

'.

Il

pleto e pi ricco.
'

L' architettura
riceve

ora

il

suo

NUOVO IMPERO
perfezionamento

risplenJe di una sontuosit accresciuta dalla policromia. Le case,

quando non si trattava


costruite con mattoni

semplici capanne di legname e di giunchi intrecciati, erano

di

cotti

sole

al

travature in legno o in pietra, ed

palma. Nei templi e negli

La

tempio

il

quali

ellenistico

Impero

Edfu)

di

mantenne

consiste

in

due

della

ali

l'antica inclinazione

blocchi per

ossia edificio

da

incorniciate

costruzione.

la

porta,

forma

di

confr.

del

88

fig!

torre

alta

tra

e
le

simbolo del

appartenente gi all'Antico
Si).

(fig.

sentimento espresso

Il

simbolo

questo

in

pylon

si

erano

ricoperto da forti tronchi di

trova un basso ingresso ornato superiormente, nella gola,

si

solare,

dio

ragguardevoli

erano adoperati

finestre

le

tetto era spesso

di solito

tempio

facciata del

porte e

le

il

altri edifici

anche quando

delle pareti

37

stilisticamente

per

efficace

trattazione

la

forme

di

reali

riappare da per tutto, ad esempio nell'avvoltoio

pinto
lone

Nechbit dell'Alto Egitto

di-

Nel

pi-

Der-el-Bahri

in

muri

sono obliqui, sono

delle ali

coronati

superiormente

comune

nell' Egitto,

una gola ed
cheggiati

in

due

nei

di

da

bastoncelli,

stipiti legati

scrittura

di

rilievi dipinti, di

con fasce

canne ed ar-

un

arazzo

ricca rivestitura

la

muro

(geroglifici;

e di

grande effetto d'ombra,

ad

pensare

sembra
del

in
fian-

La parete completamente coperta

segni

fa

sono

lastra e
lati

fregio,

consiste

dell'antica architettura in
gilla.

un

da

che

una

derivazione dagli

82).

(fig.

disteso

ornamentale

sottostante.

Secondo una moderna teoria di


cui non luogo discutere la giustezza,
tempio egiziano come casa del dio
il
(fig.

casa

84) sorto nella


abitazione,

di

sua pianta

che

in

dalla
Fig. S7.

sostanza

tripartita (fig. 83).

Ad

una

trasversalmente, poscia

sala disposta

fondit e che
varie

un

atrio

una terza camera che


in pi

parti.

Un

Habu,

paragonare
sino

di

si

la casa,

servi),

ampia

quale con una pianta pi

spesso
e

una

Amenophis III al sud di MeE[-.\marna). Il tempio si pu in qualche modo


la quale per mezzo di una serie
di cortili con-

allarga a palazzo (palazzo di

Amenophis IV

in

ad una strada ornata,


al

la

estende in pro-

si

cortile dinanzi all'atrio,

camere adiacenti (stanze per dormire, cucina, abitazioni per

decorazione pi ricca

duce

segue

pu essere anche suddivisa

anche un giardino completano


dine

La grande sala
(Prima della

santuario pi interno celato agli occhi dei profani. L' accesso

al

re-

tempio era fiancheggiato da Stngi giacenti o da arieti


talvolta sono
Sfingi con testa maschile (androsfinge, cfr. fig. 68] o con testa d'ariete (criosfinge).

cinto del

talvolta

sono semplici

arieti

accovacciati

(fig.

85

per

lo

pi tengono

l'

immagine

38
del re fra

le

zampe

erano

di

un grande

essi

orienti;

1.

i.

egitto

come guardiani sulla strada del tempio


Su questa via la processione giungeva alla

anteriori. Cos schierati


effetto decorativo.

ricorfacciata del tempio, dinanzi alla quale stavano obelischi o colossi e che nelle

renze
si

festive era

ornata di fiamme colorate su

degli

XV

Un

di.

a colonne

pilone chiudeva

(ipostilio;,

secolo

C.)

a.

mediana pi

alta,

sala ftg. SG].

cortile

il

lati

da

con

le

porta

la

(peristilio,

porticati

imprese del re

cui

le

con figure

conduceva in una seconda sala coperta,


prima volta sotto Tuthmosis III,

nella quale per lo pi iper la

una

colonne sostenevano

alla

ed all'esterno

ornate all'interno

erano

pareti

pali; poscia attraverso

alti

passava nel cortile aperto, circondato su tre

fila

un

colonne

di

nuovo segnava la strada: le alte


una specie di navata

di

cosi che ne resultava

ampie

pareti aperte superiormente in

le cui
Il

mediana

soffitto elevato,

disseminato

soffitto era

stelle

gialle

SU '^

di

finestre

come

davano luce
volta

se fosse la

''^^r-,'^"

*''^AA''

^V^i^^^: ^i;fe-v ^.l??r?^V^!nK?jd^i


<^

Fig. 88. Piano e spaccato del

del cielo che

stantemente
la

gli

forza

di

si

tempio

Ramesses

quali

cessioni

ma

l'estremit del fusto, co-

il

capitello floreale, accentua

sostegno delle colonne, sulle quali poggia

il

cielo

si

che a

eleva.ssero

aspetto costituisce

maniera

come

il

il

piccolo

sacerdote

liberamente
in

modello

neh' aria

uno stagno. Alla


della

ed oscuro
nel

di

quale

ed esclude l'idea che

come

sale solenni dei loro santuari

le

talvolta ancora altri porticati, con

sommo

scavato nella roccia in Gerf Hussein nella Niibia. (Chipiez).

abaco sovrasta

guadassero

finalmente

in
II

distendesse sopra la selva di colonne,

visibile,

Egiziani abbiano concepito

dalle

Su

ti

di

sala a colonne

sala egizia

(fig.

soltanto

dietro dei cortinaggi riposava in

tale

seguono

del periodo ellenistico,

accessibile

pro-

le

che in

87),

piccole stanze adiacenti, sino a chj


sacello (sekos),

paludi

delle

piante e nelle quali

delle

raggiunge

si

al

re

una barca

o
la

al

mi-

di Amon a Karnak in Tebe, le


XII dinastia e che fu poscia ampliato dai Faraoni, dalla XVIII dinastia (dal 1580) sino ai Tolemei, d una immagine
della pianta ramificata estesa di un tempio egiziano
essa si ripete, per quanto

steriosa

immagine

della divinit.

Il

cui origini al pi tardi risalgono al

grande tempio

tempo

della

solo in proporzioni ridotte, nel piccolo tempio di

Chon

in

Karnak

("fig.

84).

Anche

NUOVO

dove

la

1)4.

so.

imp;ro

empio

zione usuale,

il

piano

tempio

del

come mostra

il

veniva

tempio

di

cortile

tuttavia volentieri

Gerf Hussein

parte posteriore del tempio qui scavata

un

Lliks.ii.

natura del suolo, cio l'avanzarsi della roccia sino alla sponda del Nilo.

determinava

struito

dL

nella roccia

nella

ma

piloni,

Nubia

la

(fig.

disposi88).

La

dinanzi alla grotta co-

libero.

L'effetto dei templi egiziani, che circondati da salde


solo con

mantenuta

non

rapporti delle singole parti architettoniche,

Fig. 00.

mura tendevano

verso

l'alto

sta n nella chiusa delimitazione della pianta n negli stabili

Tempio

di

Amenopliis

III.

ma, accanto

alla

ricca

ornamentazione

Elefantine. (Cliipiez da Description de PEgypte).

40

policroma,

EGITTO

I.

proporzioni

grandiose

nelle

sta

ORIENTE

mole largamente

della

accorda all'ampia pianura circostante. Tuttavia gli Egiziani sapevano anche adoperare ahri mezzi. Cos appaiono compledistesa che

si

tamente differenti dai grandi templi tebani di Luksor (fig. 89) e di


Karnak, e in generale dal tipo predominante, alcune costruzioni minori
a forma di edicole, stanze quadrangolari circondate da uno stretto
portico aperto.

tempio

Il

un

si

pu indurre gi

muro

alto

(As-

III

esistenza per

1'

a zoccolo

Syene

Elefantine presso

di

(1411-1375) e distrutto soltanto nel


migliore questo genere di costruzione, di

modo

1822, esemplifica nel


cui

nell' isola

Amenophis

suan), costruito da

innalzava

si

Medio Impero

il

l'atrio

solamente

quale conduceva una scala, era ornato di colonne


beazione, che terminava in una

nuta da semplici

pilastri.

salda

grandioso

Il

(fig.
l'

Su

90).

ingresso,

del resto la

al

tra-

gola, era soste-

era

edificio

cir-

palme. La leg-

condato una volta da un boschetto di

giera somiglianza col tempio greco dal colonnato libero

merita attenzione

il

dorica,

Greco

il

di

Se

edifici

nella

mo-

particolari dal

Nubia o

caso appaia
qui

se

sia

si

conservata una forma di architettura locale fino in et

Fig. 92.

Colonna

composita.

romana

problema che lasciamo insoluto.

Mentre

Medio Impero aveva

il

ancora frequentemente

esclusivamente T architettura
di

questo tipo solo per

frequentemente appunto
Fig. 91. Colonna
composit.1.
XVIII dimistia.
El-Amarna. (Petrie)

nuovo, come nella colonna

libera in tutti

si

orientale.

dello

concetto della casa del dio sembra

ma

di origine egiziana,

lavoro semplici

artisti

gli

costruito

in

mattoni e legno, nel

in

pietra.

Dal materiale

Pittura

parietale. XVIII
dinastia. (Frisse).

piccoli

Nuovo Impero domin


il

quasi

pi duro e con istrumenti

traevano dei membri architettonici

grande ricchezza

di

Fra questi emergevano per grandiosit e bellezza di lavoro colonne


Le svariate forme di colonne dei periodi pi antichi (fig. 51-53) sono pi

ornamentale.
e pilastri.

riccamente sviluppate, tuttavia

la

colonna a loto diviene pi rara e prevale

lonna a papiro, tanto quella col capitello a bocciolo e fusto diviso in


dalla fine della

XVIII

dinastia (1400' cilindrico e liscio

quella col calice aperto

(fig.

86, 89).

(fig.

steli

quanto

87, 89,

la

co-

(fig.

89)-

ispecie

in

suo capitello a campana largamente espanso

Il

sembra fatto per sostenere una pesante trabeazione, e il tronco compatto e liscio
una superficie adatta per lo svolgimento di una ricca decorazione figurata, ma
nello stesso tempo questo tronco piatto lascia meno apparire le singole colonne

offre

come membri a
(fig. S71. Anche

s,
le

anzi

le

subordina

all'

immagine generale della selva di colonne


di Hathor (confr. pag. 35) appaiono

colonne col capitello a testa

pi frequentemente e in forme pi svariate nei templi di divinit femminili (Der-elBahri)

le

colonne a

palma invece

si

incontrano raramente.

ad uno sviluppo pi ricco delle colonne

mento

delle

tano una

forme;

cos

naturali tanto nel disegno

fa

prevalente

In

complesso accanto

anche un

certo

impoveri-

unioni di tronchi con capitelli di diversa natura appor-

qualche inorganicit.

sempre pi dimenticare
la

le

si

La tendenza ad

rapporti delle

quanto

forme

effetto di

nei

nella colorazione.

passione per una svariata complicazione

di

forme

maggiore ricchezza

capitelli

con

loro

Quanto grandemente
e di colori lo

si

mostrano

lascia

modelli
sviluppi
in

modo

r'ilastri

con statue

.li

Osjriile nel cortile del tempio di Ramcsses III a


1.1
colonna a papiro di TearUcs.

Kariiak.

NUlo sfondo

Fig. 04. Colossi di

Ramesses

II

all'

ingresso del grande tempio rupestre

di

Ahu

Simbel.

I.

al

particolarmente chiaro

Amenophis IH

di

(in

tempio

I.

IIGITTO

Amenophi

di

colonne

le

luce nel palazzo

decorati\'e in legno tornate alla

palazzo

nel

pietra

ORIENTE

Amenophis IV

di

in

El-Amarna,

ma

colonne simili pi spesso appaiono soltanto dipinte sulle pareti

un

tronco snello pi capitelli

abbaglia

per

la

quello a doppie volute,

vincente

Per

Tuthmosidi

si

1'

formano un

policroma. Da uno

voluto far derivare

rapporto di esso con

il

resto

il

sovrapposti

sua magnilcenza

architettura del

la

il

fantastico

di

(tg.

ionico

compositi,

molto pi con-

palmetta fenicio-cipriota e col capitello eolico.

Nuovo Impero presenta

notevoli dilferenze.

XVIII dinastia (15,80-1447) si distingue per la finezza


esecuzione, mentre da Amenophis III si tende pi alla colossalit e
delle

Ora
i

91),

coronamento che

questi capitelli

capitello

fig.

92): sopra

della

Sotto

della sua
all'effetto

proporzioni, spesso nel capitello e nel fusto a danno del particolare artistico.
pi frequentemente

si

combinano insieme membri

talvolta figure sporgenii di Osiride

Hussein,

fig.

ovoli

gola

architettonici diversi.

Anche

ricevono un ornamento plastico, talvolta una decorazione vegetale saliente,

pilastri

88) oppure

o con

la

le

(Ramesseum, Karnak,

facce dei pilastri,

maschera

di

le

quali

fig.

93,

Abu

Simbel, Gerf

terminano superiormente con

Hathor (Abu Simbel), prendono una

ricca de-

corazione pittorica.
Oltre

ai

grandi templi nettamente

circondate di colonne

il

delimitati all'esterno ed alle piccole edicole

Nuovo Impero conosce anche

larmente nella Nubia dove l'altipiano quasi da per tutto


alcuni dei
Il

templi rupestri, partico-

avvicina

al

Nilo. Del resto

pi antichi luoghi di culto della regione erano stati dei santuari rupestri.

pi celebre esempio olTerto

Ramesses

dei
si

II

(1292-12251,

il

dal

tempio a grotta

pi appassionato costruttore

di
di

Abu Simbel
tutti

(tg.

94)

di

Faraoni, a ricordo

NUOVO
delle sue vittorie sopra gli Etiopi e

e sacello del dio (sekos)

si

sopra

obliqua della roccia arenaria: cos


le

forme

di

Siri.

ritrovano anche qui,

spettatore quattro grandiosi colossi seduti,

Tra

IMPERO

essi

sepolcri perdura

43

nel vestibolo

si presentano allo
20 m., scavati direttamente dalla parete

alti

mirano gi
la

tre vani, atrio, sala principale

soliti

ma

ai

loro piedi la valle

piramide del Medio Impero

(fig.

del Nilo.

76) e spe-

cialmente nel basso Egitto, dove l'altipiano era difficilmente raggiungibile, anche la
camera sepolcrale costruita per met sotterranea. NelFalto Egitto predomina quasi
la tomba rupestre. Le pi celebri
sono le tombe dei re delle tre
(XVIII-XX) nella gola appartata, e protetta contro i predoni da castelli, di
Biban-el-Meluk (tig, 79). Anche in questi edifici funerari del Nuovo Impero il sarcofago viene per sempre sottratto agli occhi del mondo. Delle gallerie profonde

esclusivamente
dinastie

scavate nella roccia a

Fig. 96.

modo

di

miniere ed adorne

Tempio rupestre

dei Tuthniosidi

di

scene

(XVIII dinastia)

dipinte della vita ultra-

Der-el-Bahri.

44

[.oriente:

EGITTO

I.

conducono

terrena,

funeraria

camera

alla

cui accesso esteriore

il

collocato

modo da

in

essere

non

celato. Delle cappelle funerarie

sono conciliabili con queste tombe

trovano dei

Dinanzi

tombe

rupestri,

si

templi funerari a

s.

tempio ora distrutto

al

Amenophis
stavano
del

re

sulF orlo

completamente se-

dalle

parati

vece

loro

In

scerete.

deir altipiano,

(verso

III

due

(fig.

immagini

colossi

dei

95)

di

1400)

il

uno,

quali

Memnon,

fu

considerato una meraviglia da

vi-

pi tardi riportato a

sitarsi.

l'esteso

Un poco pi antico
tempio funerario di Der-

el-Bahri innalzato dalla regina Hat-

met

(prima

scepsowet

XV

del

secolo), in posizione straordinaria-

mente

1;

grandiosa

sotto

balza dell'orlo del deserto

la

nella sua pianta a terrazze


bito

evidentemente

vicini

nastia
simili,
Medine Habu.

Fig. 97. L" alta porta di

tombe

(HIscIilt).

tri

ai

potenti re della

Gurna ed
tempio

di

XIX

Ramesseun di Ramesses li; inoltre


Ramesses III (Rampsinit, 1198-1167)

maniera del tutto

questo

di

fortezza

torrioni

al

una
in

97)

state

in

disposizione

prospettiva.

che

Da per

ha forma
cornice, le

forma

applicate

di

busti

delle

teneva

il

conto
il

ali

del
della

ai

sono

analoghi

presso

il

in

in

veduta

degli

di reali.

La mancanza

una delicata partizione e di


si farebbe sentire molto pi
1111
^
IV.
disaggradevolmente
nel! architettura, come pure il
di

proporzioni armoniche

11

-1

Fie. QS. Testa della statua seduta


di

le

appartengono

Sethos

divinizzato

templi

di-

e di Bersce. Al-

vinti,

re

alle divinit locali

suo tempio rassomiglia

XI

mensole

popoli

dio

precedenti

di

di costruzioni

una porta

cui

di

ingresso in

di

statue

tutto

che qui viene adorato accanto


perci

d'

nel lato interno delle

disopra della

erano scolpite

erano

insolita

(fig.

porta

la

templi

cui

Assuan

tempio sepolcrale

il

il

Habu. In

.Medine

dinastia (1350-1205):

di

34)

96;

ha su-

influenza dei

l'

templi funerari della


(pag.

ripida

(fig.

Ramesses

11.

Torino.

NUONO IMPERO

45

gigantesco

tiute_ le misure desterebbe

in

un senso

golVaTpesantezza, se

di

aggiungesse

si

non

vi

decora-

la

zione figurata die compieta


l'insieme, mitiga Timpres-

spezza

sione

u-

le linee

niformi. Dei rilievi dipinti,

ed atfondati, ador-

bassi

nano

pareti, delle statue

le

s'innalzano davanti

Inni

pilastri.

ai

Queste statue co-

inserite ncU' archi-

lossali

ma

tettura,

poste

difficil-

rapporto

con
sono severamente as-

inente
essa,

f*^-

ai pi-

appoggiano

si

in

soggettate alla legge della

mancano

simmetria, e
Fig.

in

qi|.

Anienophis

III.

Oranito

cui esse seggono,

strettamente unite
nel

modo

a.

le

al

Museo

gambe

corpo,

Britannico.

piegate

cui esse stanno erette

le

gambe

serrate

espressione individua-

le,

personale.

ad

angolo

modo
braccia

le

(fig.

93),

dinanzi ai pilastri colle braccia

(fig.

un riposo impassibile ed eterno.

Nel

retto,

prospetto

testa rivolta di

la

in

incrociate

dell'

93',

appaiono quasi simbolo

adornano

colossi che

del

tempio

di

facciata

la

rupestre

Abu Simbel

di

94) o

(fig.

la

immagine tanto celebre in


et
romana di Memnon
(fig-

sere
di

95) "o" possono

vista

es-

dal punto

giudicate

puramente

statua-

rio.

Essi appaiono piutto-

sto

costruiti

che scolpiti.

Una maggiore vivezza


della

concezione avrebbe

fatto

loro

perdere

il

ca-

rattere di eterni custodi.

rata

Anche nell'arte figudel Nuovo Impero

domina ancora
contrasto
classico

tra

ed

il

quell'antico
l'

indirizzo
realistico

che abbiamo visto consistere pi nel


100.

Amenophs

III.

Da Tebe.

Berlino.

trattato che

soggetto
nella

forma

Fig. 101.

Pugnale

di

Aahotep,

+"
l %

1^

I.'ORII^NTE

EGITTO

I.

(f

''"^'y/ii^^L.

un muro nel tempio

Fig. 102. Operai alla costruzione dT

Amun. Tebe. Tomba

di

Redimire. (Lepsius).

L' in-

sua trattazione.

della

di

dirizzo naturalistico oltre che

alcune opere statuarie

in

soprattutto

valere

fa

Sebbene

pittura.

mezzo

il

abbraccia

che

millennio

si

nella

Nuovo Impero,

fronte

di

ai

periodi anteriori e posteriori,


presenti

un carattere

unitario, tuttavia
tutto

del

artistico

arte

irrigidita

rivela piuttosto

che

1'

uno sviluppo,

corrispondenza

in

non
Essa

centralizzazione

dello

alia

stato
Fig. 104. Regina Tcje. Legno.
Coli. James Simon.

trova essenzialmente sotto

si

dei singoli

r influenza

ne riceve

raoni, anzi

sonale.

Il

in

suo culmine

Faparte un'impronta del tutto perlo

raggiunge,

tettura (pag. 37), durante la

Nelle

costruzioni

tradizioni del

le

ufficiali

XVniI

al

pari

dell'archi-

dinastia (1580-1350).

dominano

soprattutto ancora

Medio

Impero.
I

tano
lo

stile

della

XII, e

il

primi principi del-

XVIII

la

tempio

di

dinastia imi-

intenzionalmente
Der-el-Bahri

pu quasi valere come un tempio


Impero. Anche pi tardi si pu ancora

q6)

r influenza

di

leggiero sorriso

questa
il

arte

del

(fig.

Medio

rintracciare

classiccheggiante

nel

quale tentava di apparire talvolta

Medio Impero e che alcuni arti.sti


sempre sanno rievocare (fig. 98-100; testa
della dea Mut prima detta regina Teje, nel Cairo).
Ma nella maggior parte delle opere degenera in
nelle teste del

ancor

un sorriso inespressivo e stereotipo.


immagini degli di T accumulamento

Come

nelle
Fig. 105.

dei

simboli,

Figlia di

Anienophis IV. Calcare.

NUOXO
rappresentazioni

nelle

COSI
dei re

I.MI'EI-'O

vestito cerimoniale

il

impedisce una delicata

trat-

tazione delle forme, per quanto

degno

ammirazione

di

possa apparire

puro lavoro

il

tecnico delio scalpello. Di

tal

genere sono ad esempio

al-

cuni

del

rilievi

menophis
Sethos

III

Tuttavia,

no

gli

so

il

A-

di

loo) e di

112:

(fig.

tempo

(fig.

come mostra-

oggetti ritrovati pres-

regina

cadavere della

Aahotep (verso il 1600, fig.


loi); e nella tomba di Moiheri-pri sotto la regina Hat-

(verso

scepsowet

1500,

il

r arte egiziana, specialmente


espressione del movi-

nella

mento

zione, ha

perato

il

ornamenta-

nella
di

gran lungo su-

grado di

sentato dal

stile pre-

Impero.

iMedio

La conoscenza con
dell'arte

dotti

era cominciata
linea dal

al

popolo

Hyksos

degli

Keftiu

Amenopiiis IV

^lie.

El-Amarna.

Medio Impero. Al che

grandi avvenimenti 'storici

Nuovo Impero
posero

opere,
quali

non

dizione

v'

in

di

che

aggiunse

si

quali

che davano ad essi incarichi di


dinanzi a compiti per

era nessun punto

il

modo

noi

ci

senso artistico

non inceppato da prescrizioni


di

corte.

nuovi

egiziana

di riferimento

imbattiamo

Anzi comincia

tra-

(fig.

102;,

muove liberamente

si

di

nella

in rappresen-

tazioni vive della semplice attivit giornaliera


nelle

cui furono testimoni gli artisti del

e coloro
l'arte

ogni

trasmessa in prima
pu aver contribuito alla

poscia era stata

che

Asia Minore? di Creta?)

(di

liberazione dell' arte della fine dei

rapporti mondiali,

lOb.

che

tempo
dei

Fig.

prr-

cretese,

culto o da cerimoniale

presso a poco con Tuthmosis

suoi succesmutamento che sotto


e Amenophis III 141
sori Amenophis II, Tuthmosis
-1375) indirizza verso un sano naturalismo. Questo mo-

III

(i

501 -1447)

>'"

\'imento assai promettente avrebbe potuto dare un nuovo


slancio all' arte che si andava invecchiando, se dal suc-

cessore di
Torso di una statuetta femEi-Amarna. Quarzo. Londra.

107.
le.

Amenophis

III,

Amenophis IV (Chu-en-Aten,

Echuaton, IS75-I357) "00 fossc


^,^^^

rivoluzione

arti.stica.

Stato

innalzato ad una

L'ardito innovatore che sostitu

48
r adorazione esclusiva del disco

che trapiantava
na, indulgeva

neir arte
tratti

oriente:

solare

belli

Le immagini

(la

del

citt

la

verit

EGITTO

culto del dio del

al

sua residenza da Tebe,

ad un largo verismo

ufficiale.

non

che non

la

I,

da

di
lui

sole e degli altri di e

Amon,

nell'odierna

esaltata, che egli

riproducono senza

re stesso

El-Amar-

introduceva

idealizzazione

magra ma panciuta (fig. lo'^). Sembra


senza influenza sulle riforme'del figlio la madre del re, la regina
di bassa condizione. Una testina di legno trovata in
El-Amarna

del suo viso e la sua figura

sia stata

Teje. un' egiziana

'fig.

104)

secondo una

congettura un suo ritratto

ed
di

un ritratto reale
donna attempata di

un pregevole realismo che


si
tiene lontano da qual-

Non

esagerazione.

siasi

meno eccellente
smo nella piccola
una principessa
rende

con

nerale

serv

reali-

testa di

quale

la

sorprendente

espressione
infantile

il

la

semplicit
105). In ge-

(fig.

nuova arte con-

la

patrimonio tradi-

il

zionale delle forme (soltanto che

tore

Dio,

il

"

l'omnicrea-

rappresentato

era

",

come corpo naturale, come


disco solare

mani),
le

raggi

cui

terminavano

stilizzati

ma

il

in

carattere del-

rappresentazioni

ufficiali

mut tuttavia forteinvece di essere


mente
rappresentato come prima
come un nume inaccessibile, ora il re appare come
si

ig.

ins. A\odello dall'officina di Tuthii

uomo
sua famiglia

al

banchetto

quadretti di genere. Del

ecc.,

tutto

cosicch

le

nuova

ad esempio

coppia reale in un rilievo dipinto


la

tradizione a favore della

(fig.

verit

106).

si

scene

antiche

nella cerchia

solenni

della

divengono spesso

la posizione movimentata della


Certamente anche a questa reazione contro

accompagn qualche esagerazione, ma

tut-

nuovo realismo ha creato pur molto di buono; mani e piedi, ad esempio,


sono trattati pi naturalmente ed un torso femminile di El-Amarna appunto un
tavia

il

capolavoro unico nell'arte egiziana

(fig.

uthmosis

Gli scavi

107).

El-Amarna ci hanno permesso


artistica di quel tempo e realmente non tra
di un uomo il quale si era messo
con tutto
I

in

di
i

gettare

prodotti
lo

nell'officina

dello

scultore

uno sguardo sopra V attivit


di un artista mediocre ma

spirito nel

nuovo

indirizzo.

suoi

NUOVO IMPERO
natura

dalla

studi

mezzo

conservati

dei quali egli

per

calchi,

in

divenne capace

di

49

met-

ter gi le scene piene di vita della corte reale,

sono di una freschezza fino ad allora inau(fig.


io8. Ad ogni modo non si sono

dita

studi

trovati

immediatamente

genere

di tal

re e d'altra parte

del

figura

dalla

tratti

le

si

presentano come

interamente non toccate dal

nuovo indirizzo

tombe

-tatue private nelle

In tutta

d'arte.

arte antica fino al Rinasci-

1'

medioevali

mento (con poche eccezioni


\i

nulla

possa essere posto

che

queste maschere-ritratti

tanto

non

a lato di

pi

significa-

'^'''"'pimIia''|wri''tX'rirEi-''m!inu

che questa me-

livo per la civilt dell'Egitto

maggior parte dei contemporanei


non abbia presentito l'enorme progresso che poteva apportare questo studio della natura. Anche tra le pitture parietali delle camere di un cortigiano di Amenophis IV
ravigliosa fioritura sia rimasta senza frutto, che la

si

non indegni

trovano quadri
109

figura

reale in

mente

il

quale

mezzo

alle

delle maschere,

apparteneva ad
sue

figliole.

La riproduzione

delle

le

pavimenti simili e sui


Subito dopo

la

Harmais,

tradizioni,

il

morte

soffitti

di

primo

forme del corpo, particolar-

Amenophis III
ritorno a Tebe ed

dipinti del palazzo di

Amenophis

s'inizi

XIX

dinastia

re della

nella

coppia

la

scene di animali sui pavimicnti in gesso del palazzo di El-Amarna

sono
e sui

frammento riprodotto

il

merita ogni lode. Di straordinaria vivezza

delle labbra, del ventre e dei piedi

Amon

cos

un quadro maggiore rappresentante

il

(i350-i3i5\ tornava

senza che tuttavia andassero perdute tutte

le

nophis. Nello stile del vestito, nelle teste, anche in alcuni

rilievi

al

no)

ni).

culto di

antiche

alle

tempo

conquiste del

(fig.

(fig.

Ame-

di

noi possiamo rin-

met della XVIII dinastia fino a Ramesses II


Ramesses III (iigS-ny); ma l'ingenua originalit

tracciare gli effetti dell'arte della seconda

1292-1225;

fig.

98) financo a

and perduta per sempre,

la

vera vita

si

spense nell'arte.

Ma

ci che questa per-

dette

intima

in

essenza

guadagn tuttavia
tecnica.

lit

gressi

si

rivelano

tutto

in

Tebe,

richiamo

fece
di

fioritura,

montato,
gizia

ed

in

in abi-

Questi

al

prosopra-

dove

si

periodo

da poco

dell' arte

tra-

neoe-

di
Amenophis III,
Memphis, dove pro-

babilmente ancora eserci-

tavano influenza

le

splen-

dide creazioni dell'Antico

Impero.
pio
.

110.

Dal paviii

Manuale

I.

nto del palazzo in El-Aniarna. (Pctrie).

in

di

rilievi

nel tem-

Sethos 1(1313-1292)

Abydos

segnano

un

orii:nte

i.

Egitto

punto culminante di capacit tecnica e


mostrano una trattazione straordinaria-

mente delicata

e fine

(fig.

Parti-

112).

colarmente amate sono ora delle grandi


scene di battaglia, non pi aggruppate
cos

perspicuamente come nei

ma

pi

an-

maggior vivezza ed
espressione nell'effetto d'insieme. Sopra
tichi rilievi,

ogni altra cosa


nastia,

*St

,^'^

-:

^,ll
Fig. 111. Dal

soffitto di

Habu

dine

mento
sopra

si

di-

meso-

valgono del paesaggio per

indicazione dello spazio e giungono cos

tiva,

poco ad un'apparente prospet-

senza

proporzioni

tuttavia
delle

scena di caccia

di

XIX

modelli

di

la

riduzione delle

figure,

la

Ramesses

quale nella
III in

Me-

che

re

erge

si

corpi dei barbari

i-

raggiunto un cul-

ha

pur

mine

che

stato

anche

scelto
il

troppo

termine

il

dello sviluppo.

quale

potamici,

a poco a

artisti della

ordina-

nel!'

prigionieri (egualmente
vi)

J^

gli

forse ispirati da

gruppi espres-

dei

del

sivi

una sala nel palazzo


Tebe. (Tytus).

di

Per

lo pi

momento

il

Faraone

nel

aspetto

in

gigantesco sul suo carro

da guerra insegue

mico

fuga

in

ne-

il

(fig.

3),

ma

gli

dei

Ramessidi sanno an-

del periodo

artisti

che rappresentare

una

di

battaglia

corso

il

con

l'ac-

centuazione dei singoli episod.

Nel grande quadro

della battaglia di Kadesc,

con

la

quale

il

Sethos, Ramesses

1225)

arrest

marcia degli

chiaro

ma
il

di

292-

l'ulteriore
reso

Ittiti,

accanto

lotta

figlio
II

all'ulti-

decisiva

anche

principio della battaglia

con

tutte

le

sue partico-

presenta l'immagine della dea della verit (Me). Rilievo


del suo tempio in Abydos.

NUOVO

IIJ.

i^.

IMl'Ei;0

DjIIj

(interrogatorio delle spie, sorpresa del

iarit

campo

egiziano;. Gli artisti di

Ramesses

arrischiano anche nella rappresentazione di una battaglia navale.

III

(1198-1167)

La

statuaria libera del periodo dei

si

Ramessidi ebbe

realt

in

molto a

soffrire dalla

non manca tuttavia completamente di opere straordinarie, nelle quali sopravvivono le buone tradizioni della XVIII dinastia. Divengono
ora pi frequenti anche
gruppi, che noi conosciamo solo sporadicamente dai periodi pi antichi, quale ad esempio quello di Ramesses VI (verso il
140) in cui egli
esagerazione delle proporzioni

dal ^suo leone di 'guerra afferra per

accompagnato
1

Amato

14).

motivo

il

terra

accoccolata

della figura

La

pittura

disegno

per

toni,

1'

armonico

zioni

cerimoniali, talvolta

una

effetto

pi

lo

(fig.

risalgono

finezza- del

la

115);

(fig.

Le

coloristico.

ricoperte

ordinate in pi

sola linea

pareti

di

rappresenta-

file

sovrapposte,

sono

soffitti

multicolori o di motivi

con buon gusto di stuoie

ornati
spirali-

formi e vegetali artisticamente intrecciati. Alle pitture

sono

rietali

nivano

affini

deposti

le

pitture dei libri funerari,

insieme

servissero quasi

al

appartengono

le

servivano

dell'arte

per

l'

elegante

Nuovo Impero

(fig.

scopo decorativo, e che

della loro esecuzione e

pa-

quali ve-

l'altra vita.

del

figure scolpite in legno

cadavere nella tomba affinch

come passaporto per

Ai pi attraenti prodotti
parte

cui origini

giustapposizione, senza trapassi,

la

tombe sono per

talvolta su

per

distingue anche ora

si

nonostante

e,

delle

gli

le

Medio Impero.

fino al

dei

un Libio prigioniero

capelli

116),

per

snellezza

la

che

in

finezza

loro

delle

proporzioni esercitano un grande fascino, per quanto tuttavia

neirinespressivit dei tratti del viso tradiscano l'intima

povert

di

una

tecnica esclusivamente

un campo vige ancora


periodi

precedenti,

nella

1
1

j-

indirizzo

virtuosa. Solo
1-

^*

realistico

rappresentazione

ITI

dell arte

delle

in
J

dei

differenti

Pie;. 114.

Ramesses VI, accompa-

gnato dai suo leone

'Te 0'

di battaglia,

'K'nmk" Vairo!"'

6'^

I.

orii:nie:

i.

igi ito

5>-=

NLOVO'MMPFRO
Torino

di

"airo,

Numerosi
i

53
e di Londra).

conservati

schizzi

uino testimonianza della

.ura scioltezza con

questo periodo

di

iitori

tratti

(fig.

18,

19).

anche

cos

laffinato ed

campo

nel

industriale

deir arte

il

gusto

talento inventivo

il

ha dato sino

degli artisti

tempi

ultimi

sa-

con pochi

abbozzare

pevano

si-

quale

la

pi bei

In ricca scelta

si

agli

frutti.

sono conser-

oggetti d'uso personale in

\ati

legno della pi fine esecuzione


12!); dei vasi po-

120 e

ifig.

da Bihan-el-Meluk.

tori in porcellana imitano

buon gusto

forma graziosa e prasono ornati con una esecu-

zione

stilizzata di

pinte,

che

stume

di

incoronare

occasioni

festive

dei vasi

laminati

in

legno.

di-

co-

il

vasi

^tav.

in

II.

2)

oro ser-

di

lusso crescente. Delle

al

presentano

cerimoniali

lavorate

(?).

corone

richiamano

daii

Tebe

Ciicciiiaio

di

asce
pittore di

12 2); dei

i'fig.

gilla

vono
Una

110.

Fig. 120.

ornament,ale

vasi di ar-

tali

tica

Fiu'.

con

forme vege-

delle

traforo

figure

di

umane. I manichi
degli specchi assumono ora volentieri la forma di fanciulle che
talvolta tengono un uccello in una mano. Anche la tessitura,
animali ed

quale possediamo

della

esemplari

praticata

con arte come

(tav.

1)

dall' et

mostra un

lo

pi

pezzo

antica,

veniva

stoffa di

di

lino
Fii;.

II,

fabbricato verso

il

1400.

122.

(Coli.

Periodo
opere

d' arte

Libio-Etiopico iiogo-663).
di

del periodo dei


si

fa

della

questo periodo, sparse

Ramessidi

valere

la

forma

specialmente

nella pittura.

grazia

Stele e

l'intima

In

per tutto

generale

loro vita ancor pi irrigidita

esteriore

anche

casse fune-

di

pi minuzioso han-

no creato

pittori

pig. 121.

Mac Gif

le

T Egitto, continuano

rarie dipinte appar-

tengono a ci che

liicchicic

di lui, l'orccllana

Fanciulla nuotante clic portava una coppa a forma di

le

tradizioni

ma sempre

pi

A.

ORU-NTE:

I,

Da

Nili.

egiziani e ci richiamano
si

rivelano delle

due

Nili

XXI

EGITTO

Tanis. Caii

Gi

arte delia miniatura.

all'

tendenze

I.

con

arcaizzanti

prima met del periodo

nella

di -opere

riflesso

da Tanis, erratamente prima attribuiti agli Hyksos,

dinastia,

1090-945,

degli Etiopi queste

l'Antico Impero.
vole grandezza

fig.

tendenze

123J e del principio della

manifestano

si

Appartengono qui anche alcune

(fig.

Medio Impero

risale al

figure in bronzo

in teste

come

(i

prodotto della

Con

dinastia.

si

signoria

la

Medio ed

spesso di

riccamente niellate con metalli

parte

124) e in

realismo non ancora morto:

XVIII

apertamente,

del

in realt

Ma

diversi.

Menthuemhet (fig. 125)


vecchio del Medio Impero e

quella di

al-

noteil

rivive

in una forma nuova assai naturalistica il tipo del


della
XVIII dinastia. E Io scultore del re etiope Tearkos (688-663) assolveva in modo meraviglioso il suo compito di rappresentare un negro nella dignit di Faraone fig. 126).
i

Periodo saitico

(663-332).

La

del periodo saitico ancor pi di quella

civilt

Medio Impero. Come tipi


camere sepolcrali con pozzi straordinariamente profondi, tombe
di piramide che si era sviluppata nel Medio Impero (fig. 76).
del precedente

si

all'Antico ed al

rifa

Dei restauri e delle imitazioni


antico sono oltremodo

di

opere o distrutte

Poich

frequenti.

Sais

si

di

tombe appaiono

rupestri e

danneggiate

la

tempo

del

trovava nella regione

forma

del

Delta

questa attivit and particolarmente a favore delle opere dell'Antico Impero, mentre
l'alto

Egitto

veniva

trascurato.

creazioni, tanto dei ritratti

un

Lo

stile

arcaizzante

il

maggior valore

si

impadronisce

alla capacit

morte

tecnica, alla

di

un'epoca

levigatezza della

finissima trattazione del particolare. Si preferiscono proporzioni

pi un po' al disotto dal vero

di

tutte le

127) quanto delle rappresentazioni a rilievo. Di solito

indirizzo artificiosamente arcaicizzante precede la

attribuisce
alla

(fig.

si

lavorano

preferenza

artistica.

Si

superficie,

minori, per lo

materiali scuri simili al

PERIODO

SAiriCO

55

Da Karnak. Ca

Testa di Mcnthiieiiihct.

Ji Takiivcit

argento.

l1

bronzo

divinit

musei

una gran parte


bronzo

in

periodo. Verso
sotto

tico,

con

ascritta
la

'nuovo

in

parte

fine del

in

parte

modelli del

ai

gi

batte

stilizzazione

che

nei

nostri

ragione a questo

dinastia dei

la

(379-343), Tarte
di

delle figure di

sparse

le

noi

periodo

sai-

Nektanebos
si

appoggia

Nuovo Impero,
nuove vie
sentiamo

caratteristica dell'et tolemaica

(fig.

della

come

Fijj.

126. Testa del re Etiope

L'intenzionale ripresa e continuazione di antichi motivi

meno
pi
e
fig.

in

un membro architettonico, nel

antica
tutta

il

capitello

in

r ornamentazione

pietra

Tearkos.

Da Karnak.

Caii

128).

veniva

particolare

capitello.

scolpito

veniva

Mentre

solo nelle

invece

mostra anche per

si

nell' architettura

sue

affidata

forme

alla

lo

egiziana

essenziali,

pittura

(confr.

89, a destra), ora anche questa partizione degli elementi viene eseguita in scul-

S6

A.

1,

ORIENTE

I.

EGITTO

tura e con ci
anclie pi

effetti

un fondo

alla

pittura

(fg.

Questo
domina tutta

che

tolemaico,

detto

pitello

prepara

si

ricco di

126).

cala

tarda architettura egiziana e contribuisce essen-

suo

zialmente

al

Impero,

quali

effetto, risale a

si

tura privata e nella piccola arte

del

tipi

sono sviluppati

nell'

Nuovo

architet-

91, q2) ed

(fig.

hanno assunto stabili forme nel periodo saitico


ma nella grande architettura non si pu addi;

tare

prima del tempo

negabile

r influenza

Nektanebos ed

dei

del

capitello

in-

corinzio

sul

suo sviluppo monumentale.

Nel periodo dei principi


TEgitto era divenuto

troppo avanzata era vicina

un popolo ancor

coloni

Di qualche

novella

sulla

persiana

zia

decadenza
sulle

trattare di 'uno sviluppo

di

ionici

l'Egitto stesso per

nuovo

sua arte

arte entrarono nell'orizzonte di

influ

Quando saremo

la

morte, paese ed

priarono

ancora una volta camminarono

allorquando

alla

giovane, dei Greci.

struttori (File).

saitici,

gi vecchio e

due secoli sotto

(525-332)

declin

al

la

dei

Tolemei

ed

essa

lunga

indigeni

come grandi
noi

Ma

suprema-

una

in

soltanto gli ultimi principi

periodo

appro-

si

Greci.

arte' figurata dei

tracce degli antichi Faraoni

giunti

cosa

Naucrati

dovremo

codi

ulteriore dell' arte egiziana.

Molti musei italiani come Napoli,


Raccolte di antichit egiziane in Italia.
Parma, Modena, ecc. contengono oggetti importanti d'arte egiziana, ma raccolte speciali non possono dirsi se non quelle di Torino, di Bologna, di Firenze e di Roma.
A Torino nel Museo d' antichit si conservano grandi Sfingi, statue di
divinit e di re, rilievi, sarcofagi, un tabernacolo in legno dipinto (XX dinastia) una
statua di Tuthmosis I, altre di Tuthmosis II, di Amenophis II, di Haremheb, tutte
pregevolissime, di Sethos II (XIX dinastia) ed una preziosissima in pietra nera di
Ramesses II (XIX dinastia;, la pi bella, che si conosca, di quel re. E grandemente
arricchito

si

il

museo

in

questi ultimi

condotte dal suo direttore E. Schiaparelli.


importanza.

Fig. 12S. Corteo di offerenti din.inzi al defunto.

anni per
Vi sono

Rilievo di una

tomba

all'

le

campagne

molte

inoltre

incirca del

papiri

IV

della

di

scavo

massima

secolo. Sakkara. Cairo.

RACCOLTE

ANTICHIT EGIZIANE

DI

ITALIA

IN

EGITTOLOGI

57

monumenti egiziani occupano due sale del Museo Civico, e consistono


casse funerarie di legno dipinte, rettangolari o a forma di mummia.
Non vi mancano per altro sculture, frammenti di bassorilievi e di stele, una statuetta in basalto della XIII dinastia, due scarabei di Ramesses III (XX dinastia), ecc.
A Firenze il Museo Archeologico presenta agli studiosi dell'arte e della storia
ben sette sale d'oggetti egiziani, in parte raccolti da Giuseppe Nizzoli, ma nella parte
maggiore portati dal Rosellini reduce dalia missione franco-toscana in Egitto, oppure
Bologna

specialmente

in

Roma e principalmente in Egitto dallo Schiaparelli, cui dovuto il


presente ordinamento. Alcuni sono di singolare valore. La prima sala di monumenti relativi alle divinit la seconda, d'iscrizioni, con pregevolissime sculture e
pitture; la terza e la quarta, di mummie e di papiri; la quinta, di cimeli alessandrini o d'arte greca in Egitto, la sesta, di tombe e d'utensili; la settima ed ultima,
della Biga, l'unica che si conosca, rinvenuta in un sepolcro di Tebe. In dette sale
acquistati in

trovano bassorilievi, statue, pitture, vasi, tessuti, oggetti d'ornamento, ecc.


A Roma, nel Museo Vaticano, Pio VII e Gregorio X\"I raccolsero quanti oggetti
d'arte egiziana poterono, venduti dal Gavazzi e da Silvestro Guidi o rinvenuti negli
scavi di Roma stessa. Vi si trova di pi notevole
una statua di granito nero
brecciato (rinvenuta negli Orti Sallustiani) della madre di Ramesses II sotto aspetto
divino, due leoni fatti scolpire da Nakor (XIX dinastia) o da Nektanebos (XXX dinastia), di cui si trova pure un frammento di statua
le figure gigantesche, in granito,
di Tolemeo II Filadelfo (283-247 a. C.) e di sua moglie Arsinoe; uno scarabeo che
risale, ad Amenophis III (XVIII dinastia) e alcuni papiri funebri.
E tnalmente da notare che se le raccolte di Bologna e di Torino furono esclusivamente formate da archeologi o studiosi lungamente rimasti in Egitto, quella
romana ed anche la fiorentina contengono invece diversi oggetti rinvenuti in iscavi
praticati in Roma, dove erano stati anticamente portati dall' Egitto.
si

Diversi illustri egittologi vanta l'Italia, dal Rosellini allo Schiaparelli,


Egittologi.
molti viaggiatori ed esploratori dell'Egitto, dei quali Giacomo Lumbroso ha riuniti
cenni in una memoria pubblicata nel 1879 dalla R. Accademia dei Lincei. Egli comincia da Buono di Malamocco e Rustico di Torcello, che nel sec. IX carpirono il
corpo di S. Marco ad Alessandria, per arrivare a Pellegrino Matteucci ma naturalmente abbondano i geografi, naturalisti e anche i semplici visitatori, poco preoccupati
di ricercare e scoprire parti di monumenti o monumenti per V innanzi mal noti o sepolti.
Fra coloro che compirono tali ricerche registreremo invece Tito Livio Burattini
vissuto nel sec. X\'II, che penetr in a-lcune piramidi
Vitaliano Donati di Padova
e Bernardino Drovetti di Barbania (Canavese),
quali, nella seconda met del secolo
XVIII, raccolsero gran parte degli oggetti che formano il museo egiziano di Torino,
alla ricchezza del quale contribu pure
Giuseppe Sossio nel secolo passato e lo
Schiaparelli recentemente.
Gian Battista Belzoni. nato in Padova nel 1778 e morto a Gato nel 1823,
dei pi noti pel trasporto del busto colossale di Memnon a Londra, per la scoperta
dello speco d'Abu Simbel sepolto sotto le sabbie, per molti scavi fatti a Karnak. pei
ritrovamenti nelle tombe dei re a Biban-el-Muluk, per l'apertura della seconda piramide di Gise, per la ricognizione della citt di Berenice, ecc. Finalmente Gian
Battista Caviglia, ligure, diresse lavori nella gran piramide di Gise, e pratic scavi
intorno ad essa e vicino allo Sfinge, che liber all'intorno dai cumuli di sabbia,
scoprendo un piccolo tempio.
e
1

II.

Come
terminata

l'arte egiziana
alle origini

MESOPOTAMIA.

dal Nilo cosi l'arte dei popoli

dall'Eufrate e dal Tigri.

Il

della

Mesopotamia

fu de-

duplice fiume imponeva agli abitanti

condizioni e regole di vita ed esercitava un' influenza essenziale anche sul materiale

A. - L ORIENTI-:

58

zione

mattoni crudi e quindi

ai

Solo per

(fig.

Il

143).

delle torri a

Le opere

cotti.

altre costruzioni idrauliche

architettoniche

innalzavano

si

impianti

in

mattoni colorati.

due ultimi

sacrali

materiale disadorno e in parte non resistente alle intemperie traeva

o erano ricoperte

di asfalto

di

pietra.

di

sistema del rivestimento delle pareti. Le pareti all'interno erano spalmate

costru-

la

anzich mura

adoperate

furono

gradini (zikkurrat)

per

ricorrere

argilla

di

mura, per fontane ed

vennero in uso gi per tempo mattoni


a terrazze

dovette

si

ebbero mura

si

rivestitura esterna delle

la

MESOPOTAMIA

II.

degli edifici. Nella bassa pianura

forma

e sulla

di

tipi

Il

pietra o erano adorne di mosaici, pi tardi

lastre di

di

al

gesso

di

richiamo a tappeti originariamente appesi e distesi chiaro nei

decorazione.

Mesopotamia

L'attivit artistica dei popoli della

solo attraverso racconti leggendari

sino

per lungo

fu

verso

che

met

la

tempo conosciuta
passato

secolo

del

primo luogo il Botta e il Layard) con


scavi sotto gli antichi cumuli nella regione di Mossul hanno illuminato la nostra
conoscenza. Innanzi tutto questa nuova luce fu a favore delle citt principali delesploratori

italiani,

inglesi e francesi

(in

Solo alquanto pi tardi cominciarono

l'Assiria.

esplorazioni

le

pianura

nella

dionale della Mesopotamia, nell'antica Babilonia. Degli esploratori inglesi,


e

Taylor, fecero conoscere

il

tardi

il

lavoro

rovine

le

di

Warka

meri-

Loftus

il

hanno ripreso pi

(Uruk, dove

Tedeschi), Senkere (Larsam), El Mugheir (Ur). Gli scavi posteriori

del francese de Sarzec rivelarono le antichissime rovine di Tello (Lagasc). Gli sforzi

Americani per lunghi anni, sotto

degli

la

guida

dedicati al tempio di Bel in Nuffar (Nippur)

Scheil

lo

Abu Habba

in

(Sippara).

Koldewey ha lavorato lunghi anni

posto

in

Koldewey per

Il

Abu Hatab

ha lavorato in Fara (Sciuruppak) e in


il

Peters, Haynes, Hilprecht, furono


Banks ha scavato in Bismaya (Adab),

di

il

A
Sumer

Akkad

la

medesima

Babylon

Assur (Kalat Scergat).

del paese di Sinear che pi tardi fu deno-

minato da Babylon suonava


meri, che risiedevano

al

Sumer

tanti del

nord o

Sumeri

in

ricacciati

periodo ar

canalizzazione

Akkad

Su-

sud ed erano emigrati da un

paese montuoso, non erano semitici,

societ

l'Andrae ha

BABILONIA.

nome

L'antico

Per

a scoprire gli edifici di

luce gli avanzi dell' antica capitale assira

tedesca d'Oriente

Societ

la

(Kisurra).

.so

gli

Accadi, abi-

nord, erano semitici.

il

jhissimo per mezzo di una

grandiosa

con

relative arginature

le

resero in gran parte coltivabile

la

pianura profonda

ed esposta a costanti inondazioni sul corso inferiore


dei

due

fiumi, Eufrate e Tigri. Dei canali sotterranei

con delle

volte

poco conforme
vivano

allo

palazzi.

e
Fie:.

I2Q. Antico canale mesopotamico


coperto a volta. Nippur.

rilievi,

pi

eseguite ad incuneamento
alle

regole

scarico

delle

dell'arte

acque delle

monumenti

antichi

sono tornati

alla luce in

in

citt

conservati,

Nippur

modo
ser-

129)

(fig.

dei

statue

in Tello.

Essi presentano delle proporzioni tarchiate, le statue


i^
'i_
az
x j
-ii
-n
-.^
specialmentc dei corpi gom. Uno scialle villoso co

SUMER

AKKAD

59

stituisce di regola l'unica veste,

che neiruomo lascia

bera

la

li-

superiore de!

parte

corpo, nella donna lo ricopre

almeno

interamente

met. Guerrieri e

alla

lunga

portano

spesso anche

V una

tentativo

Il

barba

la

capelli,

radono

cerdoti
altri.

sino

simili
,

s;i

e gli
distin-

di

guere sui monumenti da questi

segni

vrebbe

riuscito;

venire

guenza che

tutti

meri fossero
mitico.

come
mento

pi

Semiti e

esteriori

Sumeri non

si

do-

alla

conse-

gli

di su-

di aspetto

se-

antichi rilievi,

uomo con

130.

del capo a ventaglio

sono

sporgenza. In contrapposizione
frequenti
dalle

le

alla

piatti,

parallelismo,

pi

tardi

figure acquistano

le

meno

che domina

per

viso,

il

anche

ma

con questo non usciamo

completamente

qui

tevole che sin da principio riesce felicemente la rappresentazione

maggiore

loro rarit nell' arte egiziana, sono relativamentq

vedute di prospetto, per lo

regole del

Rilievo del principi

V orna-

schile

_.

nuda

tendenza

la

del

corpo,

e qui

l'arte.

si

no-

ma-

fa gi valere

allo sviluppo
alla

della figura

atletico

rappresentazione

pi dei muscoli e delle carni che


delle ossa.

Le opere pi mature

periodo postarcaico sono


e

rilievi

SOfio:,

Fig. 131.

Un

lato della stele degli avvolt(J.


in battaglia. Tello.

Il

principe Eannatu

di

del re
cui

le

Urnina (verso

uno rappresenta

suoi figliuoli

alla

del

statue
i

lui

costruzione

Fig. 132. Fregio di un vaso di argento


del principe Entemena, Tello.

oriknte:

I,

mesopotamia

ir.

un

di

santuario

(tg.

130).

La

rappresenta-

zione disposta antiteticamente in due

grandezza delle figure diversa

la

file

ma come

nell'arte egiziana le proporzioni

date

maggiori sono
personaggio pi importante. Un pro-

al

decisivo presen-

gresso

tato dalla cosi detta


degli avvoltoi"
il

di

monumento
Eannatum

(verso

131),

di

vittoria

di

Lagasc

2950), dove

il

per

tista

stele

(fig.

la

prima

l'ar-

volta

presenta delle masse (Tesercito attaccante,

pri-

Statuetta del

FiK. 134.
Fig.

133.

Testa di capn

Lupad

gionieri nella rete del dio,

di

Umma.

i^cadaveri nella fossa e sul

campo

di

Ma

battaglia).

presentazione

della

anche

qui

prospettiva

con

spazio: esse sono scaglionate in


facce quanto sui

scono

nell'aria le

mena

(verso

di

lati stretti

membra

file

come

nell'arte

riduzione

delle

sovrapposte.

sculture, deve

dei nemici uccisi.

il

La

proporzioni
stele,

suo nome
rilievi

manca una

egiziana

in

reale rap-

figure nello

delle

che coperta tanto sulle

agli avvoltoi,

pietra

del

quali rapi-

tempo

Ente-

di

2900) e il sontuoso vaso in argento con fregi di animali graffiti


(fig. 132) rivelano la tendenza verso l'eleganza, che perfino non rifugge dal trasformare scherzevolmente il sacro stemma di Lagasc, l'aquila a testa di leone che poggia
le

sue zampe

costrittrice

il

sul

dorso

oppure

mentati costituiscono
vaso, in quanto che
qui,

come anche

leone ed
la

altri

di

vengono

leoni addentano

nelle

leoni spalancano la

da cervi

da

cervi e gli

bocca contro

stambecchi. Gli

gruppi antitetici una catena senza

in
i

due leoni
sostituiti

fine

intorno

stambecchi

rappre.sentazioni posteriori della

lotta

di

tendenza a trattare

la

figura di animale

come elemento

al

alla testa.

l'arte

loro
tor-

corpo del
Si

Gilgamesc

mostri sui cilindri arcaici, una profonda differenza con

la

animali

rivela

con

il

egiziana,

decorativo, tendenza che

attraverso l'arte cretese-micenea passa all'arte greca (vasi corinzi). La ragione principale sta nel fatto che la religione babilonese-assira, che rappresentava i suoi di

in

aspetto puramente

mali per

umano o

sotto simboli, pochissimo tolse dalle figure di ani-

sue rappresentazioni, non le circond quindi di quel carattere sacro che


invece esse assunsero nel pantheon egiziano, in prevalenza teriomorfico. Delle teste
le

Fig. 135, 136. Se

ulte di cilindri sigillari del

tempi

dei re di .\kkad. (Furtwangler).

SUMER
di animali
e

superiorit
di fronte

Nella

rappresentazione degli animali

nella

Lupad

del

di

appartenere presso a poco


col

naso

sbarrati ad ogni

modo

testa

la

corpo, privo di forme


solo

oltre a

mesopotamica, delle

tempo

che pu
di

Eannaocchi

cogli

assai superiore al tozzo

nel quale

si

petto

al

una

secondo

ci,

Umma,

sporgente,

braccia incrociate

le

al

uomini.

degli

rappresentazione

alla

statuetta

tum,

6i

bronzo provenienti da Tello (toro)


mostrano la
^r
(capra, fig. 13

in

Nippur

da

AKKAD

distinguono

(fig.

spiacevole

iscrizioni

Ed

134).

abitudine

coprono l'intero

corpo.

Di

fronte

questi

lavori

progresso che presentano

grandioso

il

creazioni della di-

le

nastia degli Accadi; gi la statua di Manischtu-

sus (verso
naturale

2700

il

della

questo periodo,
nosciuti,

tecnica

in

del

corpo
da

parte

lungo

cilindri

tempo

di

co-

distinguono tanto per splendore di

si

quanto

per riproduzione

composizione. Che essi


getti

semplici,

leone

ifig.

la

una concezione Vpi

rivela

testa

come

133), T

la

si

di

limitino

forme

e di

a dei sog-

lotta dell' eroe

abbeveramento del toro

con

preghiera alla divinit, Tandata al sacrificio

(fig.

136),

il

sacro,
(?)

non pu essere a loro rimproverato, poich

Fij;.

137-a.

Toro androccfalo.

Steatite.

frammenti

Louvre.

di

alcune stele

62

A.

l'oriente

Fig- 137-b.

Cane

del

tempo

II.

MESOPOTAMIA

del re Sumu-ilu. Steatite. Louvre.

con rappresentazione di battaglia dimostrano che questi artisti potevano trattare


anche soggetti pi compHcati se ne era loro intendimento gli incisori di cilindri si
sforzano verso una chiara rappresentazione. Anche nella riproduzione del corpo umano
:

e del

corpo animalesco,

della

muscolatura nelle braccia e nelle gambe gli artisti di


questo periodo sono superiori ai loro predeces-

pu ora parlare di uno sviluppo uniun chiaro progresso di arte. E i ritrovamenti di oggetti sparsi per tutta la Mesopotamia sono sufficienti appunto per testimoniare quesori.

tario,

Si

di

st'unit di
locali.

Fig. 138. statua seduta di


Tello. Louvre.

sviluppo,

senza

Certamente qua e

noi

notevoli

abbiamo

Gudea.
Fig. 139. Testa di

Gudea. Tello. Louvre.

differenze
a che fare

SUMER
con

il

di

personalit

singole

delle

come

predominanti,

artistiche

creatore della stele di vittoria

Naram-Sin,

sportata

da

(fig.

137).

hanno

montagna
al

suoi

Lulubi fino

dove

troneg-

disopra della scoscesa


sole

il

tra-

Susa

Naram-Sin ed

inseguito

sulla

cima

quale fu

la

Sippara

giano

dei nemici

Alcuni

luna.

e la

sono

gi

cipitano

morti

per

e pre-

pendice boscosa, uno cade

un momento isolato

e avviva

rimane

la

lotta coi

Lo

insieme.

l'

come

sulla stele degli avvoltoi

rappresentata tutta

di cui

uno con
la forma

Non

ma

terzo millennio

il

C.

(fig.

tale altezza

dinastie di
linciato

Uruk

non

e di

tori a testa

come

Sumu-ilu,

lo

riporta

lo

dall' altra

variati,

la

artisti.

Si

cui

in

sdraiati,

vivamente

anche nel piccolo cane


ultimi

agli

cui era inserito

l'

introduzione di

secoli

anche

tracce

le

che poscia diviene

con

la

(dal 2225).

che precede di poco

dinastia

di

Al periodo
dinastia

la

Ur (verso il 2500) appartiene


Gudea di cui sono tornate alla
luce numerose statue sedute

di

Lagasc

erette'; in

La

140).

(fig.

per lo pi un turbante

prima

138-

testa espressiva porta

della dinastia

non compare.

mani sono

nel vestito

assai
.,

il

il

degli

quale

Ac-

Gambe

bene

trattate,

n
cadere delle pie,

del

tempi delle

ci apporta da

soggetti

superava

riproduzione

trovano

forte

Babylon

un vasetto.

pi

Nippur.

tutto

incavo nel dorso

arcaizzante

ntfriore a Oudea.

il

pratico, servi-

1'

cadi

umana

non soltanto

ed

Queste statuette avevano uno scopo

un notevole impoverimento,

afferrare

mantenuta l'antica arte mesopotamica


Ur segnano una lenta decadenza e nei cilindri
si

ma

paesaggio par-

il

Della statuaria di tutto tondo del-

137-a). In esso

(fig.

ii3\

(fig.

Di fronte a questo hanno

fantasia.

di disegno.

re

il

137-b).

vano per calamai, come indica

alla sua

carattere dell'animale,

che menziona

a.

egiziana

pu con un solo sguardo

spettatore

Accadi danno un'idea favorevole

anche

l'uccisione del re di|Kisc

nei quadri di battaglia

ricco intarsio colorato

cui iscrizione,

come

Lulubi che abitano nella montagna;

sufficiente giuoco d'intuizione

l'ultima dinastia degli

la

implorano grazia. Tutto V av-

figura gigantesca del re sovrasta

la

della battaglia,

poca importanza alcune imperfezioni

colta

all'

del principe, altri

piedi

ai

concepito simbolicamente

Testa

140.

ciascuno dei suoi uomini, ciascuno dei nemici rappresenta delle schiere.

tutti,

qui figurato

tisce

Fi-.

dirupata

la

venimento storico

AKKAD

la

di

mitologici

capacit

un

degli

indirizzo

r:

^^^ .^^;UW^Hvvu^^^^
Fig. 143-a.

La torre

Fig. 143-b.

La

Babylon. Ricostruzione

di

torre di Babylon. Pianta di Th.

Th. Doinbart (Bildarchiv 24S

Dombart

(Bildarcliiv 24S).

A. Altare. B. Principio della rampa. C. Trono.

STMIlR

mm

un palazzo a Warka

della parete di

ma

ghe riprodotto naturalisticamente,

come

di teste calve,

Mesopolamia meiidionalc.

iielLi

(LiiI'tus).

proporzioni generali rimangono

le

quasi senza collo

poggia

testa

la

65

i^M.

Fig. 144. Rivestii

infelici,

akkad

p.

larghe

sulle

Un

spalle.

quella della figura 140 e quella ritrovata in

Nippur

ancora

numero

certo

141)

,fig.

Naram-Sin e di
Gudea: alcune potrebbero essere pi recenti di Gudea. Come pi recente pu anche
valere un delizioso rilievo di Tello che rappresenta la dea Ningul e la non meno
fa

conoscere

sorgere

graduale

il

graziosa statuetta femminile

Qui prevalgono

gi

di

periodo dei Cassiti

la

dell'

di

nuovo
Al

figure

perduta

periodo

con ambedue

principale dei

l'

Abramo,

architettura.

(Hille).

-Al

Ur

di

citta

la

di

che noi

nel

dagli

rilievo,

schemi

(fig.

possiamo seguire gi

importante progresso del periodo

fuori

ma
del

di

corpo

di

tozzo che

donna

una

la

principi

quale

e che

sudest

tardi acquista

(El Mugheir) donde sarebbe

fu sede di principi

Ancora

pi

amanti

prevalse

tardi

trovava

si

Babilonia

della

del-

Babyloii

Nippur (Nuffar) che

racchiudeva

un grande santuario

del dio principale

Enlil, la pi

importante sede del

suo culto. Ancora

per circa 30 m. i cumuli di rovina


grande torre del tempio (zikkurrat). La celebre

oggi s'innalzano
della

torre

babilonese

distrutta solo da

(nel

sopra

di

un

si

di

Marduk) che

innalzava secondo

la

fu

vero-

143; confr. anche fig. 150) al


basamento, che si poteva rag-

simile ricostruzione
di

santuario

Serse
(fig.

alto

giungere per mezzo

di

una

scala

S^**t

libera ^'ad essa adh:iinmnrabi. Kiticvu

dossata,

portava sull'alto un tempio. Torri simili

SpRiNorR: Manuale

I.

142).

fino

al

Gudea

notevole che questa

parallelismo,

cassitico.

Akkad. Alquanto pi

settentrionale fu

prevalenza

tempo

Ur appartengono molte

testa,

la

il

braccia sostiene un canestro sul capo.

le

La sede

di

un toro

potentemente

solleva

uscito

re

cos

Un

occhio di profilo

periodo

nel

dei

rame,

in

proporzioni

non esce

conquista, che del resto

tra

stile

Tello conservata solo nella parte superiore

pag. 7).

l'confr.

rappresentazione

di

snelle

le

questo

di

Museo

Britannico.

andata

66

A.

I.

ORIENTE

MESOPOTAMIA

II.

da per tutto

costituivano quasi

una parte

conducevano

pe obliquamente ascendenti
torno

alla

poco sino
In

torre che
alla

all'

osservazione

Nippur accanto

alla

ma oblunga,

dentro

drata

mura,

da

non qua-

corte circondata

la

esistesse la bassa

nata a cerimonie del culto


zione delle offerte votive

quale
stelle.

doveva essere

quale

la

la

delle

qui

torre,

immagina che

s'

casa del dio,

in-

rastremava a poco a

si

piattaforma superiore,

anche

serviva

Babilonia

in

principale dei santuari. Delle ram-

desti-

conserva-

alla

una grande porta

costituiva l'accesso a quella corte da un ve-

egualmente circondato

stibolo

quale

conteneva

Tutte

le

mura erano

Sippara

golare diviso

Babylon. 714

di

a.

una

Cr. Berlino.

scuola.

sopiM una

estendeva

terrazza

Degli edifici profani

artificiale

mattoni che sono

nella loro patria

non

lunghi.

lati

frammento

allineati

profondit

ma

di

mattoni

che

di

nulla.

cerchio

si

La

disposto

Warka

(fig.

un pilastro sporgente,
mosaico con-

dell'

Eufrate.

ma
Il

riun

144), che costituito


ci

istruisce

per

prima

la

Babilonia sotto
le

estesa

rete

grandiose

secolo
intera

scettro

di

si

Un

sulle

una

quanto a
Babylon

canali

costruzioni,

(Babil) posta

regione.

suo

l'

sue cure tanto ad

rivolse

l'Eufrate

il

volta

due

rive

del-

innalz a capitale della


rilievo dei

Museo

Bri-

sin-

avevano

il

Fig. 147. Drago. Rilievo in mattoni smaltati


Berlino. (Andrae).

suoi

in-

mosaico;

da mezzi

argilla

XX

li

tanto sul processo

momento

Dal
nel

ste^a

vano princi-

trasversalmente ed ha

muro) quanto anche

Hammurabi

erano in-

citt

Sumeri evidentemente

suo aspetto artistico di tappeto.

cui

ve-

che sia

La colonna trov uso

decorazione architettonica serviva talvolta

di

In

rettan-

ritiene

abitazione
crudi.

sostegni a colonna,

architettonici nelle pianure

Come

lunghi cunei di

Babilonia.
in

lati

singole parti del

conficcati nel

come un segmento

di parete trovato in

due

ai

sistono di

sul

crudi.

edificio

messa insieme faticosamente con

montuosa avevano conosciuto

stende in

si

gressi dai

tagliati

come membri

abbandonati

(le

un

alta metri 6- io.

conservato presso

si

solo in una destinazione sacra e viene inoltre

il

mattoni

il

piccoli.

spazi e con stretto

sei

Le case

con

nalzate

pale

pi

Pietra di confine del re Marduk-baliddin

146.

goli

in

appoggiato di lato

stibolo

si

di

stato ritrovato

mura

di

santuari

dei

cilindri

tecnico

67
tannico

(tg.

ncrgici

mostra

145)

tratti

e-

gli

del potente prin-

cipe senza alcun abbellimento

ma

tuente,

quella

lunga

discende

barba

la

contrapposizione

in

Naram-Sin

di

ha

una partizione orizzontale

gi

Anche

neir alto.

tondo

di tutto

creazioni

ha

la

statuaria

questo periodi,

di

ma

rispettabili

non importanti. L'antico impero


babilonese decadde dopo

la

sua

conquista per opera dei Cassiti


verso

(Cossei,
di

il

1760).

L'arte

questo periodo ancora poco


cosicch

noi

pos-

siamo soltanto constatare

attra-

verso

investigata,

cilindri

sorilievi

sigillari e

bas-

delle pietre di confine

(kudurru)

che

nelT originaria

arcaistica povert di

forme pe-

parietale a mattoni

Babylon. (Andrac).

un vigoroso naturalismo

netra
il

in

quale appare specialmente

alcune

in

figure

animali e in statue

di

avorio di regine, provenienti da Susa. Noi vediamo qui sorgere

caratteristiche di quello che sar in appresso lo stile

costume assiro

e la stoffa

riccamente ornata di figure.

nese del re iMarduk-nadinachi (verso

monumento

antico
sacri,

appare

la

di stile

figura del Grifo,

iioo)

si

gi anche

a ragione considerata

come

il

pi

resi alati gli animali

il
drago del dio straniero Ninprime sicure rappresentazioni dell' al-

cui precursore

il

si

bronzo

pietra di confine babilo-

Nel periodo cassitico vengono

assiro.

gischzida, introdotto da Gudea, e

il

Appaiono

assiro.

Una

in

pi splendide

le

trovano

le

(fig.
173). Molte influenze sembrano additare verso occidente, verso
Minore e verso l'Assiria, donde verosimilmente anche provenne V immagine
dea nuda
la quale non appare prima del tempo della dinastia di Babylon.

bero sacro
l'Asia
della

In

una

confine, cassitiche

delle pi antiche pietre di

quale stata trovata in Susa,

la

sono degli uomini,

vi

quali rassomigliano alle pi antiche rappresentazioni

In breve, per quanto tutto ancora sia qui oscuro,


non pu essere messa in dubbio l' importanza del periodo cassitico per la storia dell'arte mesopotamica.
Come lo mostra la pietra di confine del re Mardukittite.

baliddin dell'anno

714

146;

(fig.

anche l'arte babilo-

nese ha subito l'influenza dell'arte assira potentemente


fiorente sin dal principio del

L'ultima fioritura d'arte


ai
Fie.

una

statuetta maschile
Testa di
da Assur (verso il 2500).

14**.

re caldei, soprattutto a

Le testimonianzc

ii

primo millennio.
di

Babylon-

Nebukadnezar

si

II
..^

ricollega

(604-561).

della sua attivit architettonica

-......
sono

DO

A.

venute ora

luce per

alla

oriente:

I.

mezzo

MESOPOTAMIA

II.

degli scavi,

hanno messo

quali

rocca (El Kasr) costruita su un'alta terrazza, con cortile e sala,

mere, e
per

le

tempio
di

le

di

Marduk

banchine con

(Esagila?) con
laterali

suo zikkurrat (confr.

il

ig.

la

sua

con corridoi e caluoghi di ormeggio

selciata

che conduceva

al

143) e lo spazioso tempio

della strada processionale proviene

un corteo

di

draghi

147) e di leoni in mattoni smaltati e in leggiero rilievo, vigorosamente disegnati,

con giubba

talvolta bianchi

su fondo celeste (tav.

Fig. 153.

La medesima

gialla, talvolta gialli

per lo

essi

Ili):

Tempio

tecnica, solo

colori ancora pi
(fig.

della citt oltre alle

sono trovate anche una strada processionale

Ninmach. Dai muri

(tg.

mura

gigantesche

navi. Si

scoperto

allo

.-i

ramp; con parco, da un

senza

nel

rilievo di

si

sviluppano dei

leoni di Ninive.

ai

(Layard),

prediletta

rivestimento

148). Sulle pareti azzurro-scure della facciata

Dalla loro estremit superiore

inferiori

Kiijuiidscik.

quale anche

rilievo,

dominava

ricchi,

con giubba verde (forse una volta rossa?)

meno non sono

in

susseguivano dei

si

con

Assiria,

grande sala della rocca

della

fiori cilestrini

pilastri

del tipo degli

gialli.

iris,

due,

uno sopra l'altro, con una specie di palmetta nel calice. E stato qui riadoperato per
un libero coronamento superiore un motivo egiziano (fig. 92) nello stesso modo che
esso appare

in

trova di nuovo

coppie di

Cipro
in

capitelli.

in

capitelli reali (fig.

Assiria

(fig.

154).

Degli

raddoppiamento

202)

steli

ricurvi

il

Nella parte superiore della parete

si

con

fiori

di

delle volute

si

loto uniscono

le

distende un fregio di palmette

bianche contrapposte. Si tratta in complesso non di un'architettura reale imitata

una decorazione parietale che si vale


sponde il bianco orlo che circonda tutte
di

di
le

motivi

forme

architettonici.

questo

ma

corri-

produce una gradevole separa-

zione dei colori.

Non molto dopo


la

sua indipendenza

questa magnifica creazione


nel

538 essa

dell' arte

fu conquistata dai

caldea Babylon perdette

Persiani.

I1HHHB5BSB5
II
1

li

BABILONIA

69

J^Ei

lQ

3-

Fig. 151. ['alazzo di

hi

Chorsabad. (Place).

ASSIRL-Si.

B.

Gli scavi in

Sargon

Assur (Kalat-Scergatj,

l'antica capitale dell'Assiria,

hanno cominciato

uno sguardo nel secondo, perfino nel terzo millennio dell'arte assira.
Da pi lungo tempo invece conosciamo gli ultimi tre secoli dell'Assiria. Dei ricchi
documenti di arte assira furono ritrovati sulla sponda sinistra del Tigri nelle vicinanze di Mossul. Essi vengono denominati dai luoghi di ritrovamento Nimrud
(Kalach), Chorsabad (Dur-Sarrukin) e Kujundscik iNinive). Esse sono soltanto le
a permetterci

ultime onde
la

di

un'antica corrente di civilt.

tradizione letteraria,

le

impronte

di cilindri

dati

di fatto

assiri

sopra riportati

(p.

67

s.),

sopra documenti cappadoc del

jO

A.

rO RIKM'K

terzo millennio fanno indurre l'esistenza

MESOPOTAMIA

II.

un'arte sino dal 2500 circa:

di

sculture finora additabili, appunto da datarsi verso

mesopotamica, esse imitano le cos dette opere sumeriche


Assur (fig. 1^9) presenta accanto ai

l'influenza dell'antica arte


in

maniera

inabile.

una

corti

capelli

Una

folta

delle teste trovate in

labbro superiore rasato. Poscia mancano


e
tempo di Tiglathpileser I, ^verso il 1100) e soltanto
prima monarchia mondiale assira, il bellicoso Asurnazirpal

barba

sculture di tutto tondo sino


sotto

fondatore della

il

(885-860),

ricciuta

stata trasportata la residenza

quale costru

governo

di

il

626)
il

il

Una

si

deve

il

documenti

fondatore

di

divengono pi

in

di

Kujundscik

particolare ultima fioritura ebbe sotto

Ninive sotto

di

prima

gi

era

in

Sotto

abbondanti.

suo

il

il

Sennaherib

figlio

l'arte

Asurbanipal

quale complet l'opera di suo nonno Sennaherib

La caduta

(dove

Salmanassar (860 825),

figlio

Chorsabad.

palazzo meridionale

il

palazzo settentrionale.

alla

Nimrud

da Assur) e sotto suo

palazzo centrale,

Sargon (722-705),

(705-681), a cui
slancio.

il

al

costruttore del palazzo di nord-ovest a

il

pi antiche

le

mostrano chiaramente

'2500,

il

nuovo

prese un

668-

(Sardanapalo,

Kujundscik, costruendo

un

pose

.Medi ((^06)

termine

fiorente arte assira.

Architettura.
tempio del dio del

Assur sono

In

cielo

Anu

grande

cortile era circondato

genere

di

camere interne

e di

state

suo

scoperte

figlio

dinanzi

nel fondo

si

sui

Adad
lati

da

trovavano

conteneva un vestibolo trasversale e dietro

le

fondamenta

di

sino

al

che

risale

mura

assai

due

templi,

un doppio

di

100.

con

spesse
cui

Un
ogni

ciascuno

tempio babilonese,
pag. 6*5) una cella allungata che si stendeva in profondit e che terminava con una
profonda nicchia. Nella ricostruzione del tempio per opera di Salmanassar (860-825)
al

(in

contrapposizione

al

posto della nicchia fu stabilita una vera e propria camera posteriore.

evidente

Salomone (fig. 196); la lunga cella invece


della cella trasversale babilonese rappresenta un notevole progresso artistico, il quale
tuttavia risale ad influenze straniere, di Asia Minore. La grande pianta completata
da due zikkurrat (torri a rampe, fig. [50; confr. fig. 143), una in immediato collegamento di ciascun tempio. Dopo questo si potuto riconoscere anche come un gruppo
la

di
di

somiglianza della pianta col tempio

tre

templi

Chorsabad

(G)
(fig.

con

loro cortili

151) che

prima

Fig. 152. L' ingresso de! palazzo di

si

di

(D,

E,

Fi

con<;idera\-a

Sargon

in

Chorsabad

!'

angolo

come

(fig.

151

meridionale

del

gineceo: tutte e tre

L).

(Restaurazione di Place),

palazzo

hanno

ARCHITETTURA ASSIRA

un comune zikkurrat (O
interamente isolato,
alto

m.

45

ed

il

come

rivestito

era

solito

al

quale in origine era

mattoni

di

smaltati di vario colore.

Tra

gigantesche

teramente

uso

costruzioni
in

profano

numerosi

pi

^'

Queste

palazzi.

eseguite quasi

in-

,-

mattoni crudi (raramente ap-

anche dei

paiono

d'

edifici

gli

importanti sono

mattoni

cotti)

sono

si

\.

pur troppo conservate solo nelle loro parti


inferiori,

le

quali sono rimaste coperte e

;;

protette dallo scarico delle parti superiori.

Con

gli

conservate nello
di

rilievi

in

pietra che rivestivano

internamente.

reti

smaltati, che

strutti

si

di

e a fregio,

poco

resistente,

trice

del

suolo

ma

per
di

la

inoltre

sono andati

per differenti cause, per

pa-

mattoni

alabastro e

sono conservati,

mosaico

le

quali ap-

palazzi, ai

partenevano lastre

pitture a

.,

mura si sono spesso


stesso tempo lunghe serie

avanzi delle

il

di153.

materiale

Canale

di scarico a volta in Chorsabatl.


(Chipiez, da Place).

salsedine corrodi-

argilla

polvere o scarico informe,

ed anche per
le

parti

di

il

legno

fuoco. Cosi
si

delle pareti invece, che consisteva in la.stre di pietra,

simo

con quello degli avanzi


pianta dei palazzi
In generale
e

rimase per
dove stava originariamente. Con

posto, in piedi o giacente,

di

mura

possibile

stato

divennero

parti argillose

le

ridussero in carbone,

pi

lo

loro

il

di rintracciare

rivestitura

la

per

lo

mede-

al

aiuto

meno

e
la

assiri.

palazzi assiri

partizione per quanto

sopra alte terrazze

la

mostrano attraverso

loro estensione sia assai

murate

in

mattoni, crudi,

tre

secoli

la

differente.

che terminavano

medesima forma

Essi

si

innalzavano

un parapetto

con

ed una cornice, costituita come

Egitto da una gola e da una lastra sporgente.


in
Avevano come punto centrale un gruppo di cortili intorno ai quali erano disposte camere grandi e piccole e numerosi passaggi di larghezza relativa. Nelle iscri;;;3^

\-^-^^^^'^^-''-^^'. -^'^'^'^^K/^^!^'yJS^J^J<u\.^

zioni

palazzi

vengono

tavia in nessun luogo

Fig. 154. Costruzione a colonne su


di Cliorsabad. (Botta).

un

rilievo

Fig. 155

si

indicati
offerto

Edificio con

come

chilani

(Koldewey).

alti,

tut-

un dato sicuro

I.

ORiKNri:

mesopotamia

ii.

per ammettere

una costruzione a pi

Prendiamo come tipo


Sargon in Chorsabad

piani.

piano del palazzo

il

(fig.

151)

di

distingue-

remo'facilmente tre parti separate. Per mezzo


_

JT

nate

B,

che
Hekal

ittito

mezzo

androne

M,

conduce

152

(fig.

mentre accanto

dell'

stato che

nord-ovest
col

le

da quel gruppo

al

parleremo

poi

di

armature

155).

in legno e dei

frequentemente
dei

(fig.

Da

tali

popolo e probabilmente

del

palazzi

anche

di templi

padiglioni

palazzi colossali che

mezzo

per

solo

mente

nell'

Colonne.

fenomeno

II

J.

Al-

L'an-

loro zikkurrat

il

differivano assai
dei

di

principi.

animali

le

Delle

ritornano

Assur presso un

ad androne e talvolta
Oltre a ci

esterne.
ricchi

graziosi giardini agli Egiziani;

tornata alla luce in

villa

cortile

al

all'angolo occidentale

157, 163) presentavano

palazzi fossero circondati da

tanto agli Assiri quanto


tale

(fig.

mura

aspetto delle alte e chiuse

ritenere che

pelli

il

contrasto voluto alle massi uniformi

delle porte

partizione delle pareti in fasce perpendicolari

variazione

oscure

di

figurate,

pa-

K,

abitazione.
servizio

di

(D-H) con

il

porta di gala ad

come

abitazioni d' estate

ricoperti

nelle rappresentazioni

re

tre

ha

si

C,

dei

oblungo

La

naturalmente

reali

le

essa

di

cortile

numerose stanze

(O) di cui abbiamo parlato. Del singolare edificio separato

case

unione

di

distendono intorno

si

servivano

piccole

l'angolo orientale del palazzo sono disposte

golo meridionale occupato

punto

il

ingresso particolare S.

sale di

alle

stanze pi

delle

attraverso

principale quadrata

corte

principale

lazzo

quale reso accessibile per

nella

costituisce

quartieri.

Kujundscik. (Koldevvey).

giunge,

si

porte ad androne riccamente or-

tre grandi

Fig. 136.

una scala aperta

di

la

parchi,

di

una

una leggiera

si

deve certa-

quali piacevano

regolare disposizione di una

edificio destinato a

cerimonie

festive.

pi sorprendente dell'antico palazzo assiro che esso,

per quanto finora possiamo giudicare, non adopera

la

colonna,

la

quale

nell'archi-

sempre pi si rivela come la vera e propria patria di questa


forma architettonica, ha una cosi grande funzione ad ogni modo si sono ritrovati
in Assur dei frammenti di colonne di basalto, appartenenti al pi tardi all'XI secolo,
tettura dell'Egitto, che

che sono per altro


sedici facce

si

quale ha

forma

ninfea

quale

la

schiusa
si

da

direttamente

un

al

il

una

poggiata sopra un pesante cuscino

l'arte

l'arte ittita)

modelli

fusto a

capitello,

calice dal profilo di

dell'Asia
il

egiziani.

minore

o della

Forse
Siria

tipo potrebbe essere derivato

Sulla

sole di Sippara (verso l'Syo)


di

il

ritrova anche pi tardi nell'Assiria.

attraverso

(non

di

Qui

uso incerto.

di

collega

cos

detta

tavola del

appare come sostegno

un baldacchino una leggiera colonna

che risale

XI secolo. Ma porticati e sale


a colonne sembrano mancare in origine all' architettura assira. La copertura delle stanze si faceva
ad un originale

con

travi

di

dell'

cedro su cui poggia\-a uno

strato di

'''^>'ilieV?d^'KiJundscik'.^Lad^^

ARGUITETI URA ASSIRA

73

et::.
Pilaslri

Fig. 158.

e colonne su leoni e tori

Delle volte a botte

argilla.

sappiamo, soltanto
battiamo anche

in

tipi

pi

mente

si

trovano dei

costruite solo

in

ed

Assur, Sippara)

difficili

di

in

erano

fig.

Musco

Hi itannico.

per quanto noi

in uso,

impianti idraulici dove

copertura a volta

erano volentieri chiusi ad arco tondeggiante


sentazioni

Kilievo da Kiijinutscik.

eseguite ad incuneamento

tombe

in

alati.

(lig.

Anche

153).

Se d'altro

152).

munemente adoperato dipende anche

im-

ci

androni

lato nelle rappre-

erano certa-

piccoli edifici coperti di ripide cupole, queste

mattoni crudi.

gli

Dalla scarsa solidit di questo materiale co-

grande spessore

il

delle

mura,

quale era

il

necessario in un clima con rapidi mutamenti di temperatura.

Per

prima volta

la

nella

met

seconda

dell'

Vili

secolo,

nel

nuovo impero

assiro che comincia con Tiglathpileser III 1745-727), gli Assiri appresero a conoscere

un

particolare uso architettonico della colonna dai

ti

(vedi sotto,;

Ittiti

legname da costruzione. Innanzi tutto


"

BitChilani

(casa

come aftermano

Un

colonne.

151 N"

fig.

gli

r atrio

costituisce

ali

una sala

l'ingresso ad
(fig.

in
le

Pi tardi

155).

Kujundscik, anche
piene vengono

ali

adattate a

camere

finalmente

steriori

mente
a

pi
in

do

da

lonna
colo

hekal

(1

Partenorigini

tali

che
nel

sia

svi-

ricca-

ittita

56).

sembra

nei

un

maniera

fig.

vani po-

vengono

luppati

la

\'II

cose-

penetrata

grandi

la

palazzi

colonna

si

presenta

colonna), una parte di edificio preso

Assiri, la cui caratteristica

Bit-Chilani appare nella

tale

tiancheggiato da due
forti

loro vicini occidentali,

Chat-

dall'occidente traevano essi anche una gran parte del loro

forma

distintiva
j-i

era

semplice

come membro

a prestito

un
fg.

dagli

atrio aperto

154)

in

del
Ittiti.

con

C^horsabad

l.'oKIEMi;:

74

II.

Mi:SOPOTAMlA
parte nella Jormazione

in

assiri,

passaggi aperti da una

di

air altra,

mento

in

di

finestre

parte

abbaini

(fig.

a forma di

(?)

157).

distinguere due

sala

riempi-

nel

Si

possono

di

colonne.

tipi

Talvolta esse erano alte e snelle

venivano

tallo.

costruite

forse

in

con rivestimento di me-

legno

Avevano una base

rigonfia

con ornamentazione all'intorno


Leone

160.

bronzo

in

Sargon. Da Chorsabad. Lonvre.

di

serie

di

una ninfea schiusa

(\edi pag.

talvolta sul dorso di

La base posava

Altre volte invece

sopra l'altro

In qualche pilastro

154).

eolico (confr.

mezzo

per

si

di

a volute

la

di

Sfingi in pietra

il

assumeva

la

forma

scultoria

pittorica.

il

Il

rivestimento

assai

di ffuso

diffe-

quale

la

come

fram-

dei

essi

menti di una palma


dorata,

in

bronzo

ne erano col-

locate dinanzi ad un ingresso


nel palazzo di

Chorsabad, ed
bronzo bat-

alcune lastre di
tuto che

servivano di coper-

di cipresso o di

ch,

palma. Poi-

contrapposizione

in

portali

legno

porte in

tura a salde

aperti

Bit-Chilani,

ai

a colonne dei

portoni princi-

pali

erano chiusi saldamente

con

simili

stre

collina

Wat,

battenti.

furono
di

ad

il

158).

quale

valore artistico dato preva lente-

una grande parte,

tra

(fig.

del cosi detto capitello

sono conservati solo scarsi

avanzi;

di

motivo a voluta della comune colonna ionica

capitello

dalle iscri-

metallo,

in

aveva

forma

(confr. fig. 148).

Anche dell'ornamenta-

zione
vi

tori,

iris

legno, noi lo

renti generi di

conosciamo solo
zioni.

il

Alle costruzioni assire

dalla decorazione

pareti

di

ed un capi-

148).

fig.

Arti figurate.

mente

leoni,

foglie

colonne oltre ad una base bassa ave\'ano un capitello

le

ripete due volte l'uno


(fig.

72)0 terminava come un

di

che o aveva

tello

Tali

ritrovate

rottami
oriente

di
di

la-

nella

Bala-

Mossul

f;.

101. statua arcaica

da Assur. Verso

il

1100

delie

ARIE FIGURATA ASSIRA

825

Anche

degU dei

dei simboli

un anello

differente grandezza, con


e portano

la

regola

di

che

conservate,

una

muscolatura sporge con un

del periodo

sono rare oltre a statue

risalto

immagini

anche

come

pesi

completamente
al tempo

statue

come anche

nel dorso.

un chiaro contrasto

mesopotamica.

di

giacenti,

appartengono

petto; in esse,

al

che costituisce

statuette di re (Asurn;i/.irpal,

appaiono

antiche

porte dei

alle

leoni

di

160); essi servivano

(fg.

Le pi

indicazioni.

fioritura dell'antica arte

di

dorso

braccia sono incrociate

UGO. Le

il

relative

le

sul

serie

possono designare come colonniformi,

si

Salmanassar (860-

di

oro ed argento erano apph'cati

in

Eccellente per concezione e per fusione

templi.

verso

gesta pacifiche e guerresche

rappresentano

esse

i^g};

(fig.

75

Le

statue

allo stile

pietra

libere in

Salamanassar, Asurbanipal]

di

ad esempio della dea nuda

di,

Nebo.

Isctar, del dio

Scultura e pittura sono in

esclusivamente

quasi

Assiria

all'immediato

servigio dell'ar-

costituiscono

chitettura: esse

rivestimento

152)

(fig.

accumulava una

si

Degli orna-

decorazione.

ricca

androne

ad

porte

tutto nelle

il

Sopra-

parietale.

menti, per lo pi

su fondo

gialli

azzurro dipinti a fuoco su mat-

circondavano

toni,

porte

delle

ravano
gure

ifig.

deco-

tempio

del

Delle gigantesche

alate,

umana,

tori e leoni

scalpellati dalla pietra

principale.

tipo

Il

quello antico babilonese

r esecuzione

assira

ritroviamo presso
176).

gli

ma

noi lo

Ittiti

Fig. 162. Cornice di porta in nwttoni smaltati. Cliorsahacl.

del

Le

facciate adiacenti.

sino a

leone, anche esse di

camere

pareti delle

considerevole

altezza,

gigantesche,

proporzioni

talvolta in

vita di

corte,

distendevano

cerimonie religiose,
nelle

camere

con rappresentazioni
erano ornate

di

forse

figurate,

pitture

Nei palazzi pi antichi

in

doppia

in

anche

guerre,

fregi

di

di

in

cacce.

Nimrud sono comuni

Chorsabad predominano, accanto

ad una
a

comuni

le

rive-

sovrapposta, di lastre di

fila

bassorilievo scene della

Al disopra dei

parte con motivi ornamentali

insieme

erano

lastre di argilla smaltata,

decorative e nelle stanze

mette, boccioli, bacche di abete)


;

sacrifici,

adornavano

e dei grandi corridoi

ufficiali

calcare tenero alabastrino nelle quali erano rappresentate

ciate

(Place).

(fig.

Figure simboliche o l'eroe nazionale Gilgamesc (secondo l'usuale interpretazione)

come domatore
.stite

fi-

a testa

164) stavano a guardia del

portone
s,

stanze

le

163).

(fg.

archi

gli

162)

(fig.

altrimenti

erano

dei pesanti

rilievi

parte

le

pareti

imbiancate.

solo

motivi vegetali

ornamentazione

leggiere palmette e

di

fiori

si

in

(pal-

corde intrecdi

loto,

delle

I.

ORIUNTE

11.

MI SOI'OTA.MIA

FIGURAIA

ARli:

cerimoniale,

quale

il

barba toglie

sono

ornamenti

gli

di gala

L'acconciatura

ed espressione.

movimenti appaiono

con

esagerato

arti-

rappre-

Nelle

regolati

irrigidiscono intorno ai corpi,

si

anzi

vigorosamente,

costruiti

teste vita

alle

sentazioni della vita religiosa e di corte


pi riijoroso,

costume.

rispecchia specialmente nel

si

e della

capelli

dei

ficiale

77

modo

nel

qua'.i del

resto

sviluppo muscolare, presentano

proporzioni tozze e portano chiaramente nelle teste l'impronta del tipo di razza. Se
costumi non llinno alcuna piega essi presentano d' altronde una straordiiiaria
i

ricchezza di guarnizioni
colori,

un

riconoscibili, rivelano

per

arti

Queste frange, balze

mostre multi-

numerosi

del

ri-

quali la Babilonia

le

famose

erano

e l'Assiria

yo.

grado

alto

tessitura e

sviluppo della

camo,

con linee incise sono ancora

tracciati

di

ih6,

165,

(fig.

contorni accuratamente

cui

anche

rappresentati e

strumenti

lavori in metallo testimoniano tanto

produceva cosi
capacit

della

che

dello scultore,

dell" abilit

ri-

li

fedelmente,

quanta

lavoranti

e della

dei

bellezza degli originali.


L" effetto dei rilievi era rialzato

generale policromia.

loro

dalla

non

Assiri

disponevano

numerosa

serie

Gli

'alcuna

di

Le' scene

di xolori.

dipinte su mattoni smaltati presentano


di

regola

azzurro
verde

figure

le

viene

adoperato per
per

accessori,

gli

il

eccezionalmente

solo

particolari,

su fondo

gialle

anche talvolta bianco

rosso e

il

nero

il
il

bianco

soltanto per gli ornamenti. Tuttavia

bastavano questi colori per ottenere


grandi

risalti,

specialmente

namentazioni dei

vestiti (fig.

nelle or-

162, 163

Nelle opere puramente decorative

Le opere
mentre

al

Nimrud

pi antiche di

tempo

l'arancione, con

di

Sargon

quali

si

stilistiche tra

le

coloristico appare

preferiscono

predominano

anche

l'azzurro pallido,

il

bianco, nero,

bianco,

Il

carattere singolare della

cos esclusivamente l'occhio

opere di epoche diverse

riescono

appena

concezione,

moderno che

il

ralezza. In essa l'elemento aulico reprimeva

l'espressione.

giallo e

percettibili.

degli

Noi abbiamo a che

fare

con

il

vigore e apportava

delle classi

umane;

in

atteg-

differenze

le

Tuttavia

Messa a confronto delle pi antiche opere babilonesi,


come insieme non presenta nessun progresso sulla via di una pi

differenze esistono.
assira

splendido.

pi

colori forti, turchino,

otteneva un effetto pi delicato.

Sviluppo dello stile.


e del costume occupa

giamenti

l'effetto

la

tali

scultura

viva

natu-

l'uniformit del-

luogo

di

individui

MnSOPOTA.MIA

11.

appaiono esclusivamente dei


Solo

dove entra

hanno

degli esseri misti


e l

dove

la

uomini

uomini

barbati,

qui,

come presso

rivela

si

pu chiaramente

imberbi

ed

eunuchi

Babilonesi (pag. 67) un gran

natura del soggetto lo richiede, ad esempio

scene guerresche,
si

tipi

nella

".

giuoco un elemento fantastico, come nelle figure mitiche

in

posto

rappresentazione di

una maggiore vivezza. Tuttavia anche dentro l'arte assira


uno sviluppo stilistico. Le sculture del medio impero

seguire

Nimrud e appartenenti al IX secolo presentano proporzioni


una muscolatura assai accentuata (fig. 165). Tutto riprodotto in grandi,

assiro provenienti da

tozze e

vigorosi tratti

ma

alquanto pesanti. Oltre che nelle scene cerimoniali

Fig. 166. stele di Asailudduii e.


Etiopia. 671 a. Cr. Da Sendsi
Berlino, u

1U7. L
Salmanassar

di

accanto

al

chiudere

re

sono

quadro,

il

Museo

re

demoni

sogliono

nella caccia ai leoni o ai tori selvaggi,

(fig.

Britannico.

di piazze

di

gradini

guerriero di Sargon.

ali

dei servi, e dei

nero

II

Un

Da Chorsabad.
Museo

Britannico.

forti,

Salmanassar

16S.

Da Nin

11.

nei

protettori a quattro

sacrifici.

Sul

167), colpisce, nelle

cinque zone a

rilievo,

la

cosi

detto

poca sporgenza del

rilievo,

gliare durezza del basalto. In generale soggetti

neoassire

del palazzo che pi

distruzione di Bab\'lon

(710';

di

cento

anni

fece innalzare in

alla

una piramide a

precisa

caratterizzazione

quale costringeva

stile

obelisco

con

(860-825), che termina superiormente

dei popoli che prestano omaggio, ad esempio degli Israeliti nell'ambasceria


(842), nonostante la

dove

appare su carro e a piedi, in guerra, nell'assedio

figurati
il

Fig.

olieliSL

di stato,

la

di

lehu

non fami-

ritornano anche nelle sculture

dopo Sargon, verso il tempo della


Chorsabad presso il pendio ricco di

ARII-:

FIGURATA ASSIRA

acque dell'altipiano (tg. 151). Le lastre sono pi piccole, le forme sono rese con
maggiore naturalezza e vivezza (anche nelle statue), il vestito spesso pi riccamente

adorno che
(pai.

75,)

Nimrud

in

dei templi.

(fig.

167), particolarmente fine la

accrescevano

1"

mezzi

straordinari

Degli

etVctto.

re testimonianza la rapida

esecuzione,

quali disponeva

il

morto

Al periodo sargonico appartiene una

nel 705.

Museo

un'altra testina nel

femminile che

trova in Erlangen

si

Vig.

leziosi

Vita in un

100.

figura

Kujundscik dove
naherib costru

il

sui
le

poich

di

lavoro delle

Sargon era gi

testina in ossidiana di

sono dei lavori finissimi

assiro. Rilievo da Kujundscik.

accimpamcnto

ornamentazione

Napoli,

tripode in bronzo coronato da una figura

171): essi

(fig.

alla

maniera egiziana

nell'VIII secolo.

prodotti industriali cosi

il

forze

quasi

Berlino.

danno un alto concetto deltempo uno di quei


scarsamente conservati per quanto cos spesso siano rappre-

con qualche richiamo

l'abilit artistica assira

sentati in

Berlino e

di

decorazione del quartiere

e l'elegante colorazione ed

fregi di argilla smaltata

rilievi.

Il

e ci

tripode nello stesso

Il

successore Sennaherib

trasportava

la

residenza

antiche costruzioni di Ninive furono ricoperte dalle nuove. Sen-

palazzo meridionale.

Una

stele di

suo

figlio

Asarhaddon trovata

in

Sendscirli, nella Siria settentrionale, celebra la sua vittoria sopra l'Egitto nell'anno 671
fig.

i6(); un'altra

la stretta

lii

immagine

del re

guarda ancor oggi da una parete rupestre gi verso

Nahr-el-Kelb (Lykos: sulla grande strada costiera della Siria che conduce

verso r Egitto.

Ma

la

maggior parte

settentrionale di Asurbanipal.

Essi

dei rilievi di

sono

pi

Kujundscik proviene dal palazzo

ricchi

di

particolari,

raccontano

con

^UUMte^^

Fig. 170. Festa in giardino del re Asurbanipal.

Rilino da Kujimdscik. Museo Britanni(

ARTE FIGURATA ASSIRA

8i

maggiore estensione e vivezza (fig. ig\ riempiono il fondo con pi elementi, introducono volentieri nella rappresentazione il paesaggio (ci che stata sempre una
caratteristica dell'arte assira, la quale forse qui si ricollegava ad antichi modelli
mesopotamici,

137),

fig.

maticamente, vanno
accessori. Persino

alla

mentre trattano

regina,

la

le figure con poco rilievo e quasi schemaggiore naturalezza nella riproduzione degli
quale non appariva mai nelle pi antiche rappre-

ricerca della
la

sentazioni, prende parte in giardino alla festa del suo sposo

capacit artistica stanno

di tale

Kujundscik. Esse sono

col pi

colte

(fig.

Al culmine

170).

animali nelle grandi scene di

figure di

le

grado

alto

naturalezza e

di

caccia di

vivezza

e rag.
giungono, ad esempio nel leone che sputa sangue o nella leonessa che colpita nella
schiena trascina a fatica la parte posteriore del corpo (fig. 172], un effetto sorpren-

dente.

contrasto rispetto

Il

pi antichi

pensato

si

mente perch

influenza

all'

una corrente
da

opere dei periodi

greca

sviluppo dello

lo

Asurbanipal (accanto

di

alle

forte in questi elementi che

cos

al

a torto certa-

stile naturalistico

quale va di pari passo

possiamo seguirlo sino


Sargon mentre l'arte ionica nel VII secolo
arcaistica)

difficilmente era
vire

tanto

sviluppata da poter ser-

da modello.

Sopravvivenze.
sira,

che,

L' arte

assai

babilonese-as-

tramonto

dal

di

Kalach nel 606 (Dur-Sarrukin era


gi abbandonata prima), ebbe ancora in

Ninive
stata

danneggiata

e di

una breve

Caldea

rifioritura (pag.

66

s.)

sino

che anche Babylon nel 538 fu conquistata da


Ciro, ha lasciato delle tracce nella storia dela

Kii,

171.

Tiipii.ic in

arte.

Ad

ogni

modo

particolare nell'arte

RriariKcn.

mente solo

le

sopravvivenze, in

babilonese sono

soggetto.

di

semitiche o di altra origine dell'Asia Minore e della

Persiani,

perfino

Siria,

la

modo

frequentele

stirpi

popolazione

hanno direttamente o indirettamente subito V infigure fantastiche alate ebbero un gran posto
concezioni religiose degli Orientali. Anzi una rappresentazione

pregreca sulle coste e sulle isole


fluenza

mesopotamica. Le

dell' arte

anche pi tardi nelle


prediletta in tutta

l'arte assira,

quella dell'

albero sacro

guardato da due figure

adoranti, una costruzione artistica di pilastri, nodi e palmette ornamentali

non solo ritorna

nell'arte pi

antica sul

valore decorativo attraversa

il

arte l'elemento assiro

si

altra

mento miceneo,
in

in

quell' arte

Cipro o altrove, certo

Mediterraneo, cos
lettili

delle

tombe

in
di

in

suolo greco,

ma

medio evo come motivo

('fig.

di tappeti.

Pi che in ogni

conserva, giustapposto all'elemento egiziano e


orientalizzante

(bronzi,

173),

ridona certo ad un puro

avori,

ori,

all'ele-

argenti) che sorta

paese semitico, fu nel VII secolo diffusa dai Fenici nel

Creta (bronzi dell'antro Ideo)

Praeneste

di

Caere).

come

nell'Italia centrale

(suppel-

82

A.

Fig. 172.

l'

oriente

Leonessa morente. Rilievo

dell' et di

II.

MESOPOTAMIA

Asurbanipal.

Da

Kiijundscik.

Museo

Britannico.

L' Italia non possiede nessuna vera e propria raccolta di antichit asiatiche. Conta
appena qualche oggetto ne' suoi principali musei, in ispecie a Roma e a Torino.
Non si creda per altro che il suo nome manchi del tutto nella storia delle grandi
scoperte archeologiche di quei paesi orientali, che anzi una pagina assai gloriosa vi
ha segnato Paolo" Emilio Botta, tglio del celebre storico, nato in Piemonte nel 1804.
Istruito nelle scienze ed entusiasta de' viaggi, fece il giro del monJo indugiando
sulle coste occidentali d'America; poi (1830-33) segu in qualit di medico la spedizione di .Mehemet-Ali. Ritornato in Francia fu nominato console in Alessandria
d'Egitto, indi agente consolare a Mossul in Mesopotamia. Fu egli il primo a sospetgrandi cumuli di sabbia che si vedevano lungo il Tigri segnassero il
tare che
posto delle antichit assire, e si diede agli scavi 1843) che condussero alla conoscenza
del palazzo di Sargon a Chorsabad, ritenuto da lui l'antica Ninive (illustrato in
celebri pubblicazioni), che procurarono al Louvre preziose sculture e valsero ipu
dirsi) a fondare l'archeologia assira. Il Botta Ju in seguito console a Bagdad, a Gerusalemme, a Tripoli ecc. Mor nel 1870.
i

-^C:^^-^

"%

Fig. 173. Albero sacro con

-^y^'m

demoni

inginoccliiati.

Da Kujundscik. Museo

Britannico.

ARIE ITTITA

L'ampio
cidente

nudo

altipiano,

con

anatolica,

gran parte, che costituisce

in

suoi orli montuosi a nord e a sud e con

da lungo tempo

ASIA MINORE.

III.

83

alacremente esplorato.

nucleo della

il

penisola

suoi contrafforti ad oc-

sempre pi chiaramente

cos

palesa l'importanza della regione per l'antica civilt ed arte, tuttavia ancora non

si

un'immagine generale e in qualche modo coordinata del loro svidobbiamo contentarci provvisoriamente di additare le molteplici ditVerenze

possibile farsi

luppo. Noi
nello

artistico dei singoli

stile

tla

che rian-

nodano questo da un
l'arte mesopotamica,

dall' altro

paesi e seguire

europea.
stanno

territori occidentali

rapporto col

stretto

in

mar Egeo,

bacino del

parte

la

Minore guarda

ii7terna dell'Asia

piuttosto verso sud,

al d;

Tauro. Noi

ci

successione

cronologica

quanto

con

lato

greca o altrimenti

r arte

con

le

del

atteniamo

possibile

alla

per

stabilirla.

Periodo antichissimo.

Della civilt della pietra in Asia

siamo

Minore sempre pi

ma

stanno

non adatto
cose per

le

tig. 174. Porta dell.i cinta di Bogliaskoi veduta daM' iute

suo antico insieme

dal

e perci

ve-

vari,

ancora sporadico,

tutto

sciolto

avanzi

conoscere

nuti a

fornirci

vrapposti. Dei resultati che

ha

Arte
Ittiti,

ittita.

dei

per

ottenuto

p' sotto in altro contesto (pag.

gli

immagine evidente

Hissarlik (Troia) con

di

anzitutto la collina

un'

periodo successivo,

il

no

dominio

sulla
al di

tamica: una

cronaca

Il

Chatti

I)

Nel secondo millennio

(con

maggior parte
l del Tauro,

babilonese

babilonese

antichi

suoi nove strati so-

dei

Schliemann

si

parler

estesamente

Asia Minore occupano il primo posto


abbiamo acquistato una pi sicura coCappadocia essi non soltanto estesero il
in

in

si

spinsero

mesopo-

della

penisola sino

annuncia persino
fin

Boghaski

di

indigena

mar Egeo ma

nella Siria settentrionale e nella pianura

pag. 67)

Cassiti,

ritrovamento fatto

lingua

pi

essa appartiene

quali solo negli ultimi decenni

anche a sud,

"

Ad

bronzo.

del

ss.).

noscenza. Dall'aspro e nudo altipiano della


loro

lo

Diversamente

complessa.

l'et

mostra

nella

al

una

Babilonia

un grande
infatti

nel

tavolette

di

XIV

XIII

re dei Chatti trattava sul

medesimo piede con

parte imparentati con

Nel XIII secolo noi ritroviamo poscia

lui.

dei

principio del XV'III secolo.

al

archivio

che

spedizione

vittoriosa

principi

di

d'argilla

secolo

il

in

gran

Bab\'lon e di Egitto, in
i

Chatti in Siria in

A.

I.

oriente:

ASIA MINORE

III.

con Ramesses

lotta

II

XII

(pag. 36. 49). Alla fine del

secolo essi subirono una decisiva disfatta per opera


del re assiro Tiglathpileser I;

ci

sovranit

Dopo

as'^ira.

Asia Minore

in

fonti

vimenti
nel

sud.

fusione

dei

una

pose

quale

al

monumenti
Halys

a sud; al di l

si

nelle

trovano

dell'

ad ovest

popoli sorge

in

Karkemisc

del

l'

da questi mo-

fine

impero

questo

della

Sendscirli

sono

mantenne

si

regno

La

storia

Nel nord della

Boghaski ed Ugiuk,

oltre a

Soltanto

frigio.

sull'Eufrate

corso

la

sorgono

Chatti,

di

alla

assiro Sargon.

re

il

linee principali.

la capitale

Tauro

di

nostre

nelle

lungo tempo un piccolo

nel 717

corrisponde

ittiti

noi finora possiamo seguire solo

ad oriente

fine

nome
che

di

per

ancora
indipendente,

sparisce

ci

il

altre popolazioni sino a

Boghaski.

conseguenza

in

sud del Tauro caddero sotto

regioni al

le

altri

ittito

larga dif-

che

ittita,

Cappadocia
luoghi sono

particolarmente

da

ricordare Marasc e Dscerablus .Karkemisc).

Per

l'architettura degli

Specialmente

scirli.

Ittiti

capitale

la

sono essenzialmente

Boghaski o Chatti

pianta grandiosa con acropoli, citt alta e citt bassa.


della costruzione in pietra
di

con

la

istruttive

distingue

si

Anche

costruzione in legno e

Boghaski

Send-

per l'estensione e

argilla.

Le mura

della citt

Boghaski. che sono straordinariamente grandiose e appartengono sicuramente,

periodo
(confr.

vono

di
fig

nelle

fioritura

assai ricche di torri; le sue semplici porte

pi recenti di Sendscirli

(verso

con vestibolo e cortile interno tra torri. Tra gli


(palazzi?) in Boghaski (fig 17^); 'a loro pianta
tempio.

Un

artistico

edifici

la

cui

predominano

da qualsiasi

m. 20X27),

pilastri

174. 170) rice-

(fig.

un pi ricco sviluppo

si

il

grandi templi
altra pianta di

quale circon-

stende davanti

alla

sala principale assai difficilmente accessibile.

ha qui alcun uso di colonne. Del tutto insolita


fin

secolo

difierisce

propileo conduce in un cortile

pi interna dell'edificio

giungono

il

dato all'intorno da abitazioni; a nord un portico a

talvolta

al

dell'impero, sono in pi punti interrotte da porte con finta volta

271)6 sono

mura

la

qui ritroviamo l'unione

presso terra,

di

la

parte

Non

si

quantit di grandi finestre, che

fronte allisolamento dell'edificio altrove in uso.

ARTE ITTITA

85

177. Rilievu rupestre di

Fifj.

presso Boghaski.

Jasili-kaja

All'intorno sono disposti numerosi e grandi magaz7.ini. Apparentemente


editici

sono presso a poco contemporanei, ci che

tasse di palazzi reali, e contro ci parla anche la pianta dell'edificio.

contemporaneit non presenterebbe alcuna

la

ma

difficolt,

spazio isolato in un angolo del cortile sia una cappella.

micenea, mentre poco

giustamente additate
appare nel Bit-Chilani

di

le

vuole, che

ragione

si

la

m.esopotamica.

quella

si

trat-

dei santuari

r^jnder

un piccolo

insistito sul-"
civilt

Anche

cretesesi

sono

differenze dagli impianti molto pi recenti di Sendscirli dove

(fig.

come anche si sono posti


.Ma dobbiamo guardarci
l^a

si

Boghaski hanno rapporti con

comune hanno con

Per

ditfcile allora

come

ragione della natura dell'edificio e soprattutto ritenere,

l'osservazione che questi edifici di

questi

tutti

spiegherebbe difficilmente se

si

15^, 156) la colonna che era ancora sconosciuta a Boghaski,

in luce certi contrasti

con

gli Ittiti

della restante

Asia Minore.

dal dare troppo peso sia alle somiglianze sia alle dilTerenze.

pianta generale di Boghaski appartiene a quel principio di collegamento di vani

isolati

che

in

Creta non

si

trova,

mentre

palazzi

possono riportare

si

al

sistema

un cortile. Alcune somiglianze, come


spiegano per
quelle con
magazzini di Tirinto ancor pi che con quelli di Cnosso,
la natura stessa delle cose. Bisogna essere guardinghi anche di fronte all'affermazione di

greco del coordinamento unitario intorno ad

.si

rapporti con l'Europa settentrionale e persino occidentale.

mesopotamica

possibilmente

anche

additano

porte

fig.

La

leoni o

come

(Ugiukt
l't

rapporti con l'architettura

ad influenze egiziane,

7('>
1

Sfingi

le

guardiani

confr.

scultura

fig.

ittita

di

52).

ci

divenuta particolarmente nota

per opera dei suoi

che

rupestri

mente
regione

sparsi

sono
per

rilievi

ampiatutta

che, talvolta

la

con

una rappresentazione inabile,


altra con una rappresen-

tal'

La cosiddetta

Cappella ^. Dal
rilievo rupestre presso Boghaski.

Fig. 178.

<

taZlOUe piU Curata

ma

lavorati

pig. 179. Stcle da

Marasc

8fi

orii-nte:

I.

asia minorf

ih.

per

pi

lo

un piatto

in

che

rilievo

sporge dal piano affondato con netti


contorni e senza sottosquadri, rappre-

sentano

figure

animali.

costume

particolare

conico

berretto

numenti

iscrizioni

ittiti.

Queste sculture

tano

in

"

in

ci

perfezione

una

mo-

figure

caratteri geroglifici

presen-

si

maggior numero

roccia figurata

ghaskc'i,

becco

unite alle

delle

pi grande

con

maschile

nei pi antichi

trovano

si

essa un

in

calzari

ma non

spesso

umane od

divine ed

caratteristico

in

con

la

Jasili-kaja

fronte a Bo-

di

specie di sala rupestre

naturale non coperta, con un

fregio

a rilievo all'intorno sulle pareti roc-

Uomini e donne
paesano sono disposti
ciose.
Fig. ISO.

cosiddetto Sesostri. Rilievo rupestr


presso Nymphi.

II

lunghe

file,

s'incontrano

ed una dea

trovano cosi

si

fronte,

di

questa poggiando sopra un leopardo

pardo

sopra un" aquila

compare anche
tistiche
in

di

(fig.

sulle

177):

talvolta
i

un grande dio

teste di

due uomini

dietro vi sono altre divinit su

Singolarmente

ci

colpisce

sopravvivenza

la

ancor

nale

ittita

deve tuttavia

si

origi-

conside-

rarla perch essa appare forse

Anche pi

nell'arte cretese.

sante

gantesca

(fig.

colonne

ricordano

da una figura

178), in

scrittura

ittita,

gi

noto

d'

le

forme

delle

si

deve

esso soltanto un segno

in

gi-

quanto che

una

del capitello ionico, anche se

vedere

un

di

due colonne che

mano

portato sulla

prima

interes-

rappresentazione

la

baldacchino con

di

altronde,

una rielaborazione decorativa. Al-

quanto

pi arcaici dei

ghaskcii

sono

occidentale

dei

questo

stile

rilievi

di

quelli di Lgiuk.

il

rilievi

Karabel

Il

rupestri

(la

Bopi
di

pietra
1.

nera)

in

Nymphi,

non

lontano

da

La

pietra dei leoi

presso Hairan-veli

leo-

alcune forme ar-

di

come imma-

creazione

un

doppia aquila (essa

fu resa nota

oggi

Non

in

due- cortei

occidente per opera delle crociate

perdura

gine araldica.

in

al

camminando

Ugiuk), esempio della lunga

in

pi tardi essa

bicipite.

quegli

talvolta

costume

nel

Arslan-tasc

n Frigia.

")

TOMBE RUPESTRI

Smirne

sulla via

ad Efeso

MONUMKNII

FRIGIA, LICIA, PAKl-ACONIA

DI

87

montagna che da Sardi conduce

di

opera

180),

(fig.

un'errata

che

interpreta-

zione antica riteneva egiziana e metteva in rapporto

dubbio esso un principe

con Sesostri. Senza

del

che qui sui confini


sulla parete

roccia

della

nel caratteristico

la

costume;

contiene forse

ittici

il

impero

suo

fece

sua guerresca immagine


un'incisione

Ittiti,

rilievi

presentano

pi rozzo, cosi ad

esempio una

due donne siedono

di fronte

79

ghaskiji

eseguiti
edifici.
ittita,

parte

d' altra

in

alcuni

regione

Marasc, dove

stele di

dinanzi ad una tavola

esempio

ad

(fig.

Bo-

in

sono assai accuratamente

V ingresso delle pareti

Senza dubbio nella

mesopotamica ed

de-

un carattere alquanto

rilievi,

Sendscirli,

adornano

caratteri

in

suo nome.

Nella Siria, parte meridionale della


gli

ittito

scalpellare

egiziana

hanno

degli

Siria settentrionale

arti

le

largamente
rig. IS2. Arslan-kaja

agito r una sull'altra. Talvolta 'come nel Bit-Chilani)

(Rupe dei

leoni)

presso Diiver in Frigia.

(come
pu derivare dai Mesopotami o dagli
Egiziani
ma sempre gli Ittiti (come ad esempio nello sfinge egiziano maschile che
essi hanno ridotto femminile) hanno rielaborato per proprio
conto le ispirazioni
straniere e le hanno tradotte nel loro stile.
r influenza

pu derivare

dagli

talvolta

Ittiti,

negli esseri misti, nella .scrittura ideografica)


;

Tombe

rupestri e

monumenti

di

Asia Minore, (Frigia, Licia, Paflagonia).


la parte occidentale
dell' Asia Mi-

In tutta

nore,

ad

sono

sparse

quali

talvolta

tal'

esclusione

sono
che

pi

riccamente ornate

dubbio

senza

rappre.sentano

altra

culto, tanto

Caria e della Lidia,

della

grotte

delle

piuttosto

delle

le

tombe,

luoghi di

dei

corso del tempo pu

nel

un' antica tomba essersi mutata in santuario.


L'ornamento figurato che appare in questi monumenti costituiti spesso da grotte naturali per
pi riadattate dalla

lo

Arslan-tasc

per lo

stile

chiaro

ad

Tomba

<i

facciata
si

spezzata

di

subordina

r intluenza

detta di Mida presso


(jasiii-kaja in Frigia).

Doghanlu

o
1

03

),

ui

si

nel

Ittiti,

della

immediate
l

la

come

di

modo

-i

Ingia Jasili-kaja.

pi

cosiddetta
vicinanze

dove,

come

parte

ornamentale

appare innegabile.
queste

in

ricollega

alla struttura architettonica (fig.


ittita

dato dalla cosiddetta

Tomba

anche

181),

leone

nelle

Arslan-kaja,

dido esempio
IS3.

Ma

nel

dell'uomo,

(fig.

arte degli

all'

esempio

Arslan-tasc.

di

mano

Frigia

nella

Il

nella

182)

pi splen-

facciate architettoniche

Tomba
Lomc la
/-^

di

Mida

(fig.

maggior parte

H
88

A.

I.

ORIENTE

III.

ASIA MINORE

TOMBE RUPESTRI
sposizioni per

MONUMENTI

FRIGIA, LICIA, l'AFLAGONIA

DI

seppellimento, l'apertura d'ingresso non ha

il

mai

frequentemente

si

trovano delle tnestre nella camera funeraria.

tombe

si

estende a sud

rupestri

rupestri

ittiti

incontreremo

ma non

nuovo presso

di

rupestre con facciata a


capitelli delle

nei

come

in

quasi

fin

Persiani da Dario in gi

colonne

senza accesso

apparenza anche motivi e

parcamente usato, ricollegano


d

tuttavia piuttosto

di

rapporti con

stretti

colonne (qui leoni oppure


stile

tombe

le

fig.

il

uso

Noi

ittita.

tipo della

protome

le

largo

Il

ornamento

patlagonie

l'arte

209)

come anche

arieti?).

dell'

d'uomo

l'altezza

territorio di queste

del confine settentrionale dei rilievi

al di l

sono da additare pi

II

tomba

di animali

della

colonna

scultorio, che del resto

all'arte

quel che non riceva. D'altra parte

cretese-micenea

la

sembra innegabile

quale
la

pa-

rentela delle figure frontonali di Kasta-

muni presso il contine della Bitinia e


IsUalib emblemi maschili giganteschi

di

con

U-

retti tra animali;

frontoni

frigi.

c-

na costruzione circolare sotterranea sulla

cima

dell"

Iscikdagh

metri,

1970

alta

terrazze rupestri ed una galleria scavata


nella roccia presso Karalar additano e-

gualmente a rapporti con

Fig. 1S6.

Tomba cappadoca

in

l'

occidente e

Terelik-kalessi

(Kannenhcrg).

dall' altra

1S7.

parte verso l'Armenia. Si

facciate patagonie a frontone

spesso

fatto

Tombe

rupestri in

richiamo

Myra. (Niemaim).

alla

parentela

con un santuario armeno rappresentato su un

delle
rilievo

Qui appaiono pilastri al posto di colonne. Purmanca la possibilit di una sicura datazione.
E ipotesi probabile che i cinque monumenti presso Amasia che mancano di colonne
pi recenti e siano da ascrivere ai re del Ponto cio in complesso al HI
siano
secolo a. Cr. Ma gli altri sono sicuramente pi antichi della discesa dei Cimmeri,
dovrebbero quindi appartenere alla fine dell' Vili secolo. Poich il numero complessivo delle tombe scarso non sono sicuramente rintracciabili degli elementi
di un lungo sviluppo e non neppure
sicuro se ve ne siano senza frontone e se
assiro della fine dell' Vili

troppo anche per

le

secolo.

facciate paflagonie

in

questo caso siano realmente pi antiche,

la

loro datazione

fluenze di arte
degli stati

uno spazio

ittita

ittiti

possono

di

la

mezzo o

esservi giunte o

sopravvissuti alla

verosimiglianza, attraverso

cosicch potr ritenersi sufficiente per

indi due secoli. Le deboli


immediatamente per opera di uno
distruzione del grande impero o, con maggior

un secolo

Friizia.

go

In rapporto con

gine delia

Madre

scalpellata su

I.

ORIFNTE

grandi sculture

le

ASIA MINORE

frigio-ittitc sta

del Sipilo

degli di (Cibele)

una parete ripida

III.

di roccia che

senza dubbio

184): essa

l'fig.

eleva

si

metri

25

celebre

la

di

al

imma-

metri

alta

sopra

ed
di

donna in trono dentro una nicchia. Gli antichi abitanti


attribuivano questa immagine al figlio di Tantalo, Broteas; Pausania la ricorda come
immagine della Madre degli di, la pi antica di tutte, solo moderni hanno creduto
di avervi ritrovato la figura rupestre di Niobe ricordata nell' Iliade (XXIV, (m 4 ss).
Magntisia.

una figura

di

Altre simili immagini rupestri gigantesche sono conservate presso Ikonion.

Non

lontano da questa Madre degli

appartiene ad una serie

di sta

Sipilo, all'altezza di

diffcilmente accessibile del

il

250

trono

di Pelope,

sopra

metri

la

una vetta

su

pianura. Esso

santuari e terrazze rupestri che venivano innalzate

di

Fig. I8S, 1S9.

sedi delia divinit nelle isole greche

Tombe

ma

come

rupestri in Pinara.

soprattutto

La

nell'Asia Minore.

loro cro-

nologia in particolare rimane incerta.

Finalmente

si

deve qui ancora far menzione del tipo di tomba a tumulo prove-

niente dal nord e forse giunto

la sua diffusione dalla


coli' immigrazione dei Frigi
Troade e dalla Frigia (Bosojiik) attraverso l'Asia Minore non ancora sufficientemente determinata (confr. pag. i^).

Tombe
tombe

Hcie.

La

Licia offre

rupestri d'Asia Minore.

il

terzo e pi recente stadio di sviluppo delle

Questa regione alpestre che

s'avanza ripidamente sul mare ricchissima

come

erte pareti delle rupi, talvolta


talvolta

rivestite

appartengono

al

di

VI o

facciate
al

di

tombe.

In

costa

sulla

parte

esse

meridionale

coprono

le

semplici caverne difficilmente accessibili (Pinara),

architettoniche

(Myra,

tg.

187).

secolo, presentano in pietra la

Queste

forma

di

facciate,

se

case in legno.


TOMBE

LIGIE

91

Sopra una base sorge una impalcatura

ad

un

tetto

pali cilin-

di

porta uno strato di argilla

esternamente

tombe

a tavole

fasciato

Anche

1891

188,

(fig.

lo

sporgente che

piatto

sopra un ripiano
drici

per

travi,

forti

di

un piano, coronata da

pi

nelle

libere ritorna quest'archi-

tettura in legno tolta a prestito


dalla
tra

casa

piatto appare
in

pannellatura.

di

rado sopra

di

egual

piani

sostegno presen-

tano una specie

Non

loo);

'fig.

travi di

le

un

soffitto

il

tetto costruito

maniera

con

pareti

abbastanza ripide e

laterali

leg-

germente arrotondate

(fig.

Questo coronamento

tolto a

prestito

da

una

predilette delle

della

due

licie

servit, nel piano

disopra ricopriva

rilievi,

tombe

fig.

a destra

191

come tomba

licie

tetto

del

ad esempio

da Xanthos appartenenti

(Scliaif).

si

eleva sopra un gradino'

spaziosa (sorosi serviva

sono sempre tombe

al

nei

suo trave maestro

monumenti

o IV secolo (per

la

a poco a poco accanto a questa forma nazionale di


r

Xanthos.

ru|ustr

di

famiglia),

tutto l'alto tetto arrotondato. In casi particolari

il

cos

Tomba

che nel pianterreno (hyposorion) era destinata

principale

tomba, dei frontoni, del


ornate di

libere; nella

piani,

della famiglia (poich la


al

Fig. IQD.

forme

delle

tombe

una costruzione

188).

'

funerari di

forma confr.
-1

fig.
il

cadaveri

membri

finalmente

pareti della

le

sono

chiglia

di

Merehi

tomba appare
;"-

7?t

a forma

ai

ai

di

188,

Pajava
Solo

191).

frontone greco, da

principio ancora'in unione

con

la

costruzione

a travi,"dal IV

come

sec.

licia

anche

parte di un perfezio-

nato edificio ionico a colonne. Se questo presenta

anche forme alquanto antiquate ci da riportarsi


ai

modelli

La

adoperati.

appunto preva-

Licia sta

lentemente sulla corrente


dell'arte ionica confinante,

per ci anche
\'anzi

troveranno

ricchi

scultura

della
il

a-

licia

loro posto na-

turale nel complesso dello


Fig. 191.

Tombe

in

.Xanthos.

sinistra

il

monumento

di-ttn

.Ielle

Arpie.

SviluppO

dell'

arte gtCCa.

A.

92
Solo una forma

ORIENTE

tombe

di

licie, in

FENICIA E CIPRO

IV.

.'

tempo una

pari

delle pi antiche (VI-IV sec.)

potrebbe essere un' originaria creazione d'Asia Minore

il

cui pi celebre

forma

esempio

a sinistra).

191

(fig,

piatto

un

di casa

a destra),

191

tomba

la

il

tutte

ma

le

Un

in

le

terre da esso bagnato

La

la

il

nuovi elementi, "non


artistica.

fantasia e

Tuttavia
la

rilievo,

ora

forma

gruppo. Questa forma


tombe libere a forma
tomba a torre (fig. 208) si

si

commercio

soltanto della civilt

loro arte

la

crearono

come ad esempio

mura

in

di

il

(Renan)

il
il

in

materiale

attingendo elemnti

fondamenta innalzate

Marathos, Amrith). da enormi zoccoli


tabernacolo

di

egiziana,
di

volta

Fig. 193.

dentelli

Tomba

ri-

Amrith (fig. 192), il cui


e da monumenti funeegualmente in Amrith
e merli

alla

che del resto non sono tanto antichi, incontriamo

Santuario in Amrith

tutto

innalzano tabernacoli o piccole edicole,

quale riccamente partito ed ornato di

assira. In questi edifici,

loro

Fenici erano mediocremente dotati

coronamento superiore ha gola ed urei alla maniera


rari come quello circolare, apparentemente coperto

192

assai sporgente

bacino del Mediterraneo, e diffusero

loro valentia tecnica dimostrata da

cettacoli dei simboli divini,

Fig

Xanthos

in

quadrangolare a

FENICIA E CIPRO.

cavati fuori dalla viva roccia sui quali

il

verso
a torre

camera funeraria, che

tetto pesante e

Persia accanto alla

con giganteschi blocchi (costruzioni del porto

193),

Arpie

rivestimento

loro navi ed abbracciarono col

spesso anche delia civilt

per quello che riguarda

(fig.

207).

(fig.

allora conosciuto, vale a dire tutto

dalle arti vicine.

delle

la

(il

diffusa

Fenici, di origine semitica e abitanti della stretta costa lungo

Libano, percorsero con

mondo

e solleva

blocco

pilastro

pilastro

alto

disopra del suolo

si

quale poteva trovar posto un

come

Ciro

di

IV.

Fenicia.

al

sua influenza anche sulla costruzione delle

la

(fig.

eleva anche

solo

tolto nella figura).

coronamento sopra

ha esercitato

monumento

cos detto

il

una piccola porta,

di

Londra, appare gi

in

l'offre

di

tomba a

singolare

la

Sopra un gradino s'innalza un

di torre, costituito da

provveduta

il

Persia. Essa

Siria e perfino verso la

la

maniera

adunque

a torre in Amrith. (Renan).

ARIE FENICIA

Fig. 194. Aloneta Ji Bylilos con rLipprfseiitazioiie

93

del te

e del belilo di Afrodite. (Donaldson).

reminiscenze
I

ed

egiziane

piani dei templi

Fig. 193. Incensiere da

talento particolare artistico

assire;

limitano ad una corte chiusa con un

si

Tcll-el-Mulesellim.

difficilmente

si

trova.

tabernacolo nell'interno.

offre un'immagine approssimativa un medaglione


romano (fig. 194'. Il tempio a sinistra chiaramente una creazione greca; puragrande cortile chiuso a destra sull'alta sostruzione
mente fenicio, al contrario,
con in mezzo il cono recinto. Sono inoltre notevoli
pilastri; si possono additare

Del santuario di Byblos (Gebal

il

anche colonne
i

pi

con

esempi

belli

vegetali da

capitelli

forme

di

(X secolo) che era


terraz7.a artificiale

due colonne

in

la

da

stata eseguita

di

una scala

bronzo

con un capitello a

primo millennio

architetti

(fig.

Esso

tre

ingressi

sala principale (hekal) senza alcuna partizione a

di legno di cedro e di lastre d'oro,

Una

era della met pi basso

tempio,
ili

mura
un esempio

{confr.

molto pi
sviluppo
risale

(pag.

dell'asse

pianta

tardi
nella

si

cristiane.

ss.)

era
al

su

un'ampia

accessibile

vestibolo

Huram-abi che

tirio

Gerusalemme
dal

(elam);

terminavano

colonne. Le

pareti

un

circondavano

il

la

lati

met

Tre

lunghi e

nella

senza

egiziana
alta,

soffitto

piani

camere,

parte

posteriore

il

ornamento. Se
finestre noi avremm.o

alcun

recinzione fossero state disposte delle

laterale

il

dell'altezza dell'hekal, che era

sembrano essere rimaste

della sala

cipresso,

la

rivestite

tabernacolo e l'arca dell'alleanza,

piano superiore.

sui

di

erano

che

doveva trovare uno splendido

ma

basilica,

pianta

alla

101

di

86) dalla luce

fig.

aveva

raggiungevano soltanto

15,75),

disopra delle

allora qui

ma

cui pareti esterne

le

in

parete di assi di cedro separava l'hekal

dal santissimo (debir), che, destinato a ricevere

alto 30 cubiti (m.

ed

piancito era di legno

il

era costituito da lunghe travi di cedro.

del

evidentemente

palazzo

soprattutto

anatolico

nell'accentuazione

lunghezza, una volta che questa


pu seguire gi sino alle basiliche

di

Ne If

atrio

oltre al

grande altare

in

i()5).

(fig.

innalzava

s'

Questa conduceva

196).

cipriote

stavano accanto o dentro l'ingresso. Al vestibolo seguiva

fiore

quali tuttavia insieme

Cr.

a.

fenici.

massicce fuse dal

alte e

egiziane e

costruzione del tempio di Salomone

dentro un grande atrio con

mezzo

davanti per

del

di l

al

iMaggiori meriti reclama

forme

provengono certamente dagli

vegetali architettoniche

non risalgono

incensieri, che

ricollegarsi

pig. 195.

11

tempio

d,

saiom^ecLcondoVsmrnd).

A.

94

L ORlliNTE

FENICIA E CIPRO

IV.

bronzo

per

bronzo

in

olocausti,

gli

diametro ed

met, che

alto la

Altre

buoi in bronzo.

dici

era anche

vi

un bacino panciuto

mare

il

circa

di

m.

di

poggiava sopra do-

bronzo

suppellettili in

completavano l'arredo del tempio, ad esempio bacini


ruote di cui

pro

(fig.

sono trovati alcuni simili

si

Tutte queste opere

197).

in (2i-

sono

fusione

di

attribuite a queir artista tirio.

Non
per

come
Fig. 107. Bacile a carretto da Cipro.
(Furtu-.nsler).

madre

nella

il

nuove immigrazioni

fornirci assai scarsi ritrovamenti.

maggiori

forma

la

per l'ornamento del collo.


(fig.

numerosi
imitano

esempio

ad

Escemunazar

del re

non mai molto

Egitto. Altri rilievi

casse

le

all'intorno:

applicato

sarcofagi, del resto

gran

in

importarono
il

senso

della

singoli

neir Vili

nella

preparazione

policroma,
nella

verso

l'uso

tistica

del loro

parte

essi

del

dall'

Egitto,

oro,

com-

essi stessi in

nella tessitura

pi

procuravano

tardi

anche

all'attivit

smercio

di

trasportavano

tessuti

essi a

stati

ar-

d' altra

prodotti di

ceramiche, porcellane

arte

ad esempio nel lavoro

di

nuove vie

frequentemente

metallo

dopo che

(porpora),

vetro,

paese

altri

ciprioto ed^,anatolico,' e

ornamenti

popoli di antica civilt


in

artistica,

nelP arte tintoria

lavorazione

antica

di

Mediterraneo, par-

del

secolo

rame

lavori

con ricchi disegni dalla

Babilonia, stoffe di seta ed oggetti d'ornamento dall'Assiria,

nelle terre che essi

commercio.
Fenici

si

Cos

trova

da

uno

per
stile

avevano
tutto

misto,

ma

di

recente

aperte

ove commerciavano
le

cui origini (verso

al
i

il

dif-

come anche
rap-

incrostati.

pig. igs. dv

forma umana,

quando, come

esportarono ed

metalli,

mare. Esperti

il

del

di

sull'

degli Assiri erano

rami dell'industria

metalli con

egiziane,

nuovi modelli, ed accrebbero

MI

supremazia
spinti

erano

lavoro delle miniere,

il

dei

artistico negli abitanti

pletamente

dei

commercio

sulle loro navi

ticolarmente

causa

il

occhi

gli

monumentale

l'arte

misura

industriale. Essi resero lucrativo

svilupparono

ittite

rivestimento d'argento

antichi, col coperchio a

mummie

delle

il

Sidone (prima del 300), non sono perfino


mostrano l'influenza dell'arte ionica antica. Per

influirono

avanzi

della forma. Alcuni

opere

di

poterono esercitare alcuna azione sopra


trario essi

possa

popoli

pochi

sono grossolani. Nella figura di divinit qui

visi

fenicia

suolo sconvolto
di

egittizzante della cintura e della corona

198) che proviene dai dintorni di Tiro

maldestramente

abbastanza

un proprio senso

di

Fenicia di modesto lavoro appaiono simili a

in

feriscono da esse per

presentata

mancano

conservati

scultura

di

bronzi trovati

patria

certamente rimane da pensare,

per l'architettura, che qui

sempre

da

ma

scultura,

la

per T ar-

in condizioni pi favorevoli che

chitettura ci troviamo

il

stati

ci

sarcofago
lavorati in

Fenici^non

popoli.

Al con-

ARTE FENICIA

Fig. 199.

si

ed egiziani

ed

Italia

in

ornamentali

sigilli

nella

prima dai

alcune di esse

cilindri

la

da

provenienza

(fig.

201),

ricevono

solo

di rado,

cos

essi

giungono

Fenicia

(fig.

zone

creazioni

quello

mai raggiunto una

egiziani

Ma

della

dai

regolarmente

Fenici
la

Schema
medesima

di

.sigillo

Asaph

di

notevoli.

stile

sono completamente

dagli scarabei

specialmente per quel che riguarda

non hanno

Cipro

due

riunisce

199)

Palestina

la

poscia

200) o

(fig.

in

scene pacifiche e guerresche in uno

mesopotamici,

TelI-el-.Mutesellim

Delta. Motivi

coppe ritrovate

figure per atteggiamento e

le

esempio

una ad

ed assiro a

glittica

in

agli altri

rotondi di Asia Minore. Tuttavia anche qui, ad esempio nel

proveniente

dare,

in

greca;

egiziano

Anche

ma

(Ccsnola).

nelle officine egiziane del

accanto

uni

gli

l'inriuenza

tipo

di

assiro-greco.

dipendenti

appaiono

(Praeneste e Caere),

rivelano

vestito

Coppa d'argento da Aniathus.

possono ad ogni modo rintracciare

12^0)
assiri

95

sembrano

forma,

reale

indipendenza

di

poter attribuire

artistica

neanche una innegabile caratteristica propria.

Aggiungiamo una parola


Nella seconda met del

II

.sull'arte

che

si

millennio appaiono
pietra

giace

crede

tombe con
con

coperti

disteso, e

nanitiche

in

sarcofagi

grandi

non come

posizione

rannicchiata ed ha la testa
rivolta

verso oriente. Gli

ornamenti

morto
torno

le

cretesi e
200. Sigillo di

Schema

d.i

Tdid-Miittsciiim.

il

vitto

del

collocati in-

cadavere

al

ricorda

sono

tombe

micenee.

il

tutto

a fossa
Si at-

tribuiscono ai Filistei an-

Filistei.

ai

rettangolari in

lastre:

il

morto

nelle sepolture ca-

1,'ORIENTE

96

IV.

FENICIA E CIPRO

che

animali

di

simili,

derivazione dell' arte

barica

ceramica

questa

rivela

si

quale

continuazione

quale

mostra influenze

di

Ma

caso

cipriote

pu

Si

cretesi.

la

forse

sar opportuno essere

molto cauti nel trarre

delle illazioni tanto

tombe sicuramente filistee


di Gezer appunto non compare la ceramica filistea.

pi

Capitello ciprioto. Louvr

Fig. 202.

ogni

importazione di vasellame

l'

tardo miceneo.

Ma

minoica.
in

una pi antica

egiziane accanto a quelle

additare anche

con orna-

colori

piante, con spirali

di

appaiono come una bar-

quali

dipinti

vasi

dei

menti

che

nelle

In molti punti si comporta egualmente l'isola


Cipro.
grande isola del Mediterraneo orientale ricca di grano, legno

forse abitata da una popolazione affine

Asia

di

stirpi

alle

di Cipro,

rame,

la

seconda

in

origine

Minore. Anche

qui

si

trovano insieme influenze d'ogni genere, nel periodo pi antico babilonesi ed egiziane,
poscia anche minoiche, nell' ultimo millennio, di nuovo, assire ed egiziane, forse

dovute

in parte

una

vette

mediazione

alla

finalmente

fenicia,

serie di ispirazioni diverse che essa

incrocio ed intreccio e di mescolare con

opere cipriote per

con
ed

coppe d'argento

le

motivo del

fiore di

soprattutto

lo

un certo elemento

ornamenti

di

la

c<

XVIII

ornamenti

nelle

Opere in metallo
comuni a Cipro

Innumerevoli

statue

bianco calcare

lo

due animali

rivelano

locale,

Esse

indigeno.

generalmente figure

sono

dei

dedicanti.

eseguite senza finezza, ci che

morbido

posizione serrata.
riore lasciata

appaiono

ed

che a figure di

nelle

teste

altri

stili

Sono

(fig.

204)

Il

202),

un
stile

vestite

loro didi regohi

ma

loro parte poste-

paragonabili assai pi a

tutto

vestito

ma

(fig.

uniformi nella lord

tondo,

un'impronta particolare
artistici.

la

dipendeva dal

causa della

sono

rozza

maniera propria

203).

in

un particolare

pi rappresentano, secondo

ferente condizione,

(fig.

lavorate

statuette,

in

appare ancora su vasi

Cosi

forme.

si

d'argilla l'albero sacro tra

egiziana

imprime

deri-

antichi

rilievi

caratteristica.

riccamente trasformato

iris

palmetta cipriota

mantengono qui

Tenacemente

dinastia.

teriale

locale che

oro, vetrerie, sono

vata da modelli egiziani del principio della

che per

rice-

Fenicia. Particolarmente ciprioti sono certi capitelli a pilastro che presentano

alla

l'antico

come

iqg,

(fig.

greche. Cosi Cipro

gran parte un loro carattere particolare. Confrontata

in

Cipro artisticamente pi ricca e pi

la Fenicia,

come

meno

lo

anche

sforz di sviluppare con particolare

si

ma mostrano
differente

ricorda talvolta

l'

da
arte

pi frequentemente appare

pig. 203. Brocca in argilla da Cipro.

arti; cipriota

il

97

costume indigeno, chitone


(fig. 205). Secondo
stile queste statue giungono

e mantello
lo

periodo

dal

arcaico

pieno

del

quello

quando appare

fino

sviluppo,

chiaramente

l'imitazione di modelli greci

antiche sono

l'i
le

gran parte

in

innumere\'oli figure

di terra-

sono

tra le quali

Cdtta,

fre-

quenti anche immagini degli

TAfrodite

specialmente

di,

nuda, derivata da modelli a-

massa

siatici.

Dalla grande

lavori

da dozzina emergono

dei

solo poche opere. L' influenza

un paio

greca

si

rilievi

(ad es. Eracle e

palesa

Un

ne).

di

modelli dato da

un sarcofago
:

di

Ceno-

vero campionario

differenti

206)

in

di

Amathus

(fig.

con ornamenti architte-

tonici greci sulla cornice su-

periore
in

Cipro.

si

uniscono palmette

di tipo ciprioto (confr.

fig.

sugli stipiti di angolo,

corteo di carri

hanno
i

seni

sui

lati

con

le

alla

maniera ionica o hcia

corti o figure femminili

sui lati lunghi si


si

premono

fenicio

o figure

nude che

mani secondo un moJello

caratteristiche del dio egiziano

202)

con un

Bes. Cosi

1'

arte cipriota,

sottratta per luogo e per spirito alla corrente vivificatrice dello sviluppo ellenico,

mane

fedele

anche

in

tempi pi

tardi alle vecchie tradizioni

ri-

ed esercita nell'antichit

gS

l'oriente:

A.

una funzione simile a quella delF arte

persia

v.

ciprioto-fenicia

forme

sulle

elleniche,

Medio

nel

siciliana

veva origine e splendore ad un molteplice incrocio

Anche

I-^vo.

ma

di civilt,

questa

meno

tanto

do-

dell'arte

poteva essa esercitare una durevolj influenza

suir arte italiana.

V.

Tra Tarte persiana

PERSIA.

e quella babilonese-assira esistono

Le

dalla pi antica.

antichit. Dal

mondo
anche

loro

il

loro fantasia

la

in

Persiani

dominio molto

come

presentarono

si

di

al

nell'

nel

Egitto,

minore
del

della loro stirpe,

ma

territorio sirio-fenicio,

recente

la

conquistatori

confini

dei

con

dischiuse in pi larga mi.sura alle influenze

si

contemplavano

che essi

cui

di contatto,

pi

dell'arte

differenze non possono essere spiegate soltanto

momento

portarono

numerosi punti

derivazione

senza che tuttavia appaia possibile una semplice

Ci

straniere.

particolarmente

arte che rappresenta il pi giovane ramo


Anche degli arti.sti stranieri lavorarono per
opere dell'antico orafo Teodoro di Samo (VI secolo) adornavano il paPersiani
lazzo di Susa, si ha testimonianza dell'attivit di uno scultore Telefane, oriundo

sul suolo ionico,

si

loro

rifletteva nella

nella serie delle arti dell'Asia anteriore.


:

Focea, per

ionia

della

sono

secolo

sorti nel

re persiani

Dario e Serse (521-41)5);

palazzi del

periodo di fioritura dell'arte greca e avanzi

IV^

per

vasi greci,

di

quanto isolatamente, sono tornati ivi alla luce insieme a bronzi greci.
Noi distinguiamo tre gruppi principali di monumenti, che in parte

debbono

si

fondatore dell'impero persiano (559-529', in parte ai re Achemenidi (da


Dario in poi, 521). Due gruppi si trovano nella Persia ad oriente del golfo Persico,
a Ciro,

il

ambedue

Pulvar (Medos), attraverso

nella valle del

si

pu collocare Pasargade con


dove

tomba

fiume sbocca nella pianura

il

Persepoli e

centro

la

la

rocciosa

parete

monumenti,

di

Susa,

palazzi di Ciro;

Mervdscet

trova

si

la

Naksci-Rustem coperta

di

recentemente

Morgan), giace lontana verso nord-ovest

conduce

quale

la

non lontano dal

Ispahan a Sciras. In un ripiano della vallata,

esplorata

dai

la

villaggio

strada da

Murghab

pi lontano

valle,

terrazza dei palazzi di

tombe

di

francesi

reali.
(

terzo

Il

de

Dieulafoy,

nella regione dell'EIam. presso a

poco

alla

latitudine di Babylon.

In una regione oggi altrettanto ricca in pietra quanto povera in legno non pu

Tanto pi deve

arrecare meraviglia un'accurata utilizzazione del materiale in pietra.

sorprendere perci che l'architettura persiana nel suo nucleo tuttavia non risalga
preferenza

alla

costruzione in pietra

ma

presenti

piuttosto

legno, dell'argilla e del mattone. Dalla costruzione


le

colonne oltremodo

costruite

le

agli edifici

quelle
1'

Elam

il

forme

di

la

una

antica

edifici

di

di

uso del

largo

sembrano essere

tolte

tradizione,

la

quale

risale

Asia Minore pi antichi. In

legno era abbondantemente a disposizione.

Solo

in Persia

e nel-

della costruzione in legno furono tradotte in pietra e fu accolta la

mesopotamica
Ma, come nel tempio
per l'esecuzione

legno

in

cos

loro trabeazione bassa; di mattoni crudi vengono

Ecbatana, forse anche ad

tecnica

profani, e

con

mura. Tutto questo riporta ad

medi

regioni
le

sottili

un

della

sembra che

di

rivestimento con

di

Salomone, l'uso

pianta.
in

Si

lastre

del

di

pietra

di argilla

smaltata.

legno rimase una necessit

sono conservati quasi esclusivamente

realt dei templi persiani

non siano mai

tecnica

degli edifici

esistiti

prima

di

99

Fijj.

Artaserse.

die

si

verso r

non

si

Al culto del fuoco

sono

pu

con una

(fig.

agli
fila

Fra

tomba

le

Tomba

di

Ciro

persiano

il

vecchio

in

bastavano

Pasargade.

angoli con
di

merli che

tombe

rupestre. Al

colonne legate
chiude

con sicurezza

reali

conservate

come

i^^-ESft--.

il

fuoco.

di

Ad

un arco

ogni

modo

tipi, la tomba a
tomba di Ciro presso Pasargade
tomba della madre di Salomone

la

la

tomba

mezzo

loro per

per

distinguono due

si

(Mescehedi-maderi-Suleiman). Essa concorda con

"due

queste costruzioni.

di

l'et

primo appartiene

207) che designata dagli abitanti

tra

dadi di pietra rastremati

dei

spazio

lo

come

semplici altari,

dei

presso Naksci-Rustem, cio

tnora determinare

Tombe.
torre e la

conservati
ornati

alto,

e coronati

207.

descrizione data da Arriano della

la

mezzo ad una

Ciro. In

di

corte,

che una volta era chiusa da un porticato


(colonne lisce con un toro sca-

su tre

lati

nalato

come

base),

si

innalza una pesante

sostruzione a gradini sulla quale, sostenuta

da tre gradini pi bassi,


a

forma

si

coperta

di casa,

eleva

la

tomba

disopra della

al

cornice con un tetto a spioventi costituito

da un

solo

chitettoniche

grande blocco. Le forme


presentano

pi

la

ar-

grande

semplicit, ci che data l'altezza totale -di

m. 10,70 accresce
vero delie cornici
air antica

architettura

una costruzione
Torre funeraria persiana
presso Naksci-Rnstem.

l'effetto;

Fig. 20S.

appartengono

nelle

,,

alla

profilo

il

se-

porta corrisponde

della

Avanzi

ionica.

di

immediate vicinanze
,

casa dei magi che erano

A.

quale

a torre persiana

Queste
forma

conservata

si

in

Kig. 20Q.

una

completa

la

le

il

tutto.

tutta l'Asia

sola

camera

in

rupestre

camera interna
alto

iti

che

Minore e

fino nella Siria),

Naksci-Rustem

(fig.

ed elevata.

Gli

alta

pareti, nelle quali

Tomba

sono coronate nelF

scala,

soltanto una particolare variante della

Ciro

Pasargade stessa,

pilastri sporgenti,

ed una porta per

di

del resto diffusa in

tombe contengono una


di

ORIENTli

1.

La tomba

ouardia della tomba.

tomba

208) e altrove.
spigoli

hanno

sono disposte delle finestre

finte

Serse presso Naksci-Rustem.

una volta era

con una

dentellatura.

ammaestrativo che questa forma non

accessibile

Un

tetto

per

mezzo

di

piatto in pietra

sia stata creata apposita-

tomba ma sia stata tolta a prestito dalla casa.


Le tombe pi recenti degli Achemenidi da Dario in poi presentano tutt'altro
sono
carattere. Come le facciate di tombe d'Asia Minore (fig. 183 s., 187 s.) esse
scavale nella parete rocciosa. Mentre il re ed i suoi pi stretti parenti, deposti in
sarcofagi, riposano nascosti in camere funerarie inaccessibili, tutta la parete esterna
mente per

la

tomba rupestre

della

Naksci-Rustem a
accanto

uno scenario a due

trasformata in

km.

da Persepoli

circa

contate dalla pianura,

all'altra,

tombe

le

l'ultima sola contraddistinta dall' iscrizione

di

II,

tumbe

queste

Artaserse

l'una

e Dario

I,

inoltre nella parete della roccia sporgente

III

Persepoli,

trova

si

secolo.

Artaserse
di

di Dario

la tomba di Serse (fig. 2091. Qui adunque riposavano


re
mancava altro spazio, i re del IV secolo Artaserse II ed
hanno avuto le loro tomb; nella roccia sopra la terrazza dei palazzi

ad angolo retto
del

piani. NelLt roccia presso

trovano tre

si

poich

come sembra,

e.

ciascuno sopra

proprio palazzo

il

(fig

21

h ed

i,

Una

i).

pu essere stata destinata forse


all'ultimo degli Achemcnidi. Tutte queste facciate di tombe presentano la medesima
tipo di una facciata di palazzo. Il piano
disposizione. Sostanzialmente in esse si ha
due pilastri angolari quattro svelte
inferiore ha V aspetto di un alto portico. Tra

tomba incompleta che

si

trova

al

sud di

queste

il

colonne sostengono un
fregio

piano

alla

maniera ionica.

Un

corona questo

gruppo

nel

tombe

delle

ctm dentellatura

epistilio tripartito

del

secolo esso liscio.

due tombe pi

nslle

ornato di

recenti

Nel

leoni gradienti.

mezzo,

colonne

delle

leva

il

letto,

la

trono

o-

forma

di

con piedi

una

riempie

uniti

traversa,
lo

spazio;

traversa ed

no

e-

si

piano supe-

Un

riore.

blungo
da

disopra

al

del letto

il

pia-

sono

10.

Tomba

achemenidica. Susa. (de Morgan).

so-

stenuti da lunghe

file

di

uomini rappresentanti

a seconda delle condizioni dei singoli regni)

;'

popoli dellTmpero

sopra

del cosiddetto liocorno. Sul trono alla sinistra, sopra

a destra l'ara per

re,

il

fuoco,

mentre

nell'alto

l'immagine del buon dio AhuramazJa con

il

condizione riposavano

di

Al cadavere

si

Palazzi.

forma

sarcofagi a

dava una ricca suppellettile

Accanto

dell'arte perdiana.
al

in

Come

alle

tombe

(fig.

si

disco

sulla

libra

solare.

scena
Persiani

palazzi costituiscono

il

comune
in fosse.

pi caratteristico

come

nell'Assiria ciascun re

amava

di

un particolare

titolo di

Questa condizione

gloria.

Persepoli

dagli abitanti
del

di

2ro).

cosi

sbocco

il

sacrificio

di

vasca che venivano deposti

costruzioni dei suoi predecessori un nuovo palazzo (apadhana)

vengono denominate

varia

sono protomi

segno

neir.Assiria essi venivano innalzati su piattaforme artificiali

disopra della pianura, e

giaceva allo

numero

una gradinata particolare, sta

alle

nelle rovine dei palazzi di

(il

piedi del trono vi

Pulvar

(fig.

di

cose

appare

di

accanto

acquistarsi

chiaramente

211), tanto spesso descritte e figurate, che

Tachti-Dscemscid (trono

sulla

collocare

di

pianura presso Istachr,

Dscemscidi.

ma

la

La

citt

sua rocca fu

(PIENTE

collocata da Dario un po' distante

La

212).

(fig.

terrazza

m.

costruzioni era, insieme ai mattoni delle mura,

sono

parti

di

marmo

fig.

tatsciara

vani adiacenti

fiancheggiavano
serse

IIIi.

stesso

un calcare
content

si

complesso

il

cristallino bi^io

un piccolo

di

delle

solo alcune

palazzo

(A,

211, 213]; dietro al vestibolo sostenuto da ben otto colonne al quale


doppia scala libera 'fig. 213) e alla sopraelevata sala a colonne

conduceva una
con

bianco. Dario

materiale per

Il

montagne

parete della catena di

sotto la ripida

473x283

misura

PERSIA

V.

si

trovavano delle stanze di abitazione bene ordinate. Due torri

vestibolo.

il

(La

scala di sud-ovest

piccola

un'aggiunta di Arta-

anche (come una volta

Dario stesso verosimilmente innalz

Cambise

aveva fatto

Pasargade accanto

in

al pa-

lazzo di suo padre Ciro) quale edificio

cerimonie 'apadhana)

per

cento colonne
di lato.

Oltrech

questa

bolo

come

costru per s

ma

lazzo B.

era ac-

due porte

di

di

figlio

il

vesti-

il

del trono

Serse,

lunghi.

lati

attraverso

sala

mezzo

cessibile per

sala a

la

che misura m. 68

sui

Dario,

abitazione

pa-

il

a questa dimora, in s

manca

stessa grandiosa,

parte pi

la

interna e perci sono pi riccamente


costituiti

vani laterali. Poscia

egli

poneva mano nella parte nord-ovest

una

ad

costruzione

fastosa

pi

pi grande. Probabilmente appartiene

a questa la celebre scala

mo

bianco,

cos

comnda che

che

larga 7

pi cavalieri in

ne possono salire

re

costruzione

per
drato con uno spazio interno a quattro colonne,

alati e tori

tetrapyla

apadhana

prova
lazzi

la

a testa

umana

siriaci tanto

E,

il

mancanza

A, F, H.

in

alla

l'confr.

amati pi

quanto che

scala libera, le cui pareti

bolo

le

si

le

iscrizioni

cui

le

164I.

quattro

un

edificio

porte

Noi scorgiamo qui

La porta

tardi.

le travi di

legno del

erano ornate con

palazzo di abitazione

trovano intorno

alla

qua-

aprivano

si

il

modello

soffitto

del

330

come

sala

lo

pa-

precipitando gi col loro pesante


a.

Cr.

rilievi di cortei

dei

a de^tra conduceva al grandioso

maceria, che invece ha completamente seppellito

cui torri laterali di fiancheggiamento

a colonna che

collocata su-

maniera assira fiancheggiato e guardato da

fig.

carico di argilla (nell'incendio di Persepoli

tolta a prestito dal

porte

quale sembra che non sia stato mai condotto a termine,


di qualsiasi

fila

Per quan-

gradini.

periormente, che attribjita a Serse

Fig. 211. Palazzi di Persepoli. Pianta.

ciascuna su un lato. L'ingresso era

essa non sia legata al nome del


sembra tuttavia inscindibile dalla

to

tori

in marm. ed

ricoprirono

solenni,

tutto.

conduceva

Una

al vesti-

un'innovazione nell'apadhana che

non furono mai

costruite. I tre vestiboli

principale portano

capitelli di

ordine

di-

PALAZZI
verso

ma

eguale altezza. Invece

di

di pi metri

(confr.

fig.

le

restanti

si

trovano

con un muro

dall'altra,

liscio.

11

ascritto l'edificio a porte

il

come

colonne sono,

le

la

piccolo apadhana

sud

loro sviluppo:

che

si

il

palazzo di Ciro,

palazzo

medo

Fig. 212.

sono

quali

dobbiamo
un

atrio

da

colonne,

era

pi

sui Iati e separati

basse
di

rali

1'

alta

da

palazzi di

vengono

dietro

dal

secondo
quale

dell' atrio

mura.

pu senza

Ciro,

di

tomba

la

II

I.

fatica seguire

di

presenta

si

Polibio

Artaserse

tombe

modello delle

attraverso

d'

Dietro

tra

come uno

due

torri,

per

basta

ingresso
la

una

sala

ma

porta

si

a torre e

nelle quali

passa

anche

due

le

ed

anche

vani

possono mancare. L' atrio centrale stesso ha


l'

intera costruzione

costruzione di Cambise, che

si

sala

atri adiacenti aperti

degli

con

cui

ma

trova

si

lunga

nella

dimostrare che questa sala non

centrale

stanze

le

II.

avvicinarsi alla forma quadrata,


la

tomba

epoli dalla

il

si

forma non determinata (fig.


abitazione rimane la medesima
soltanto che

atrio centrale

Dario

appartenenza epigraficamente attestata e

della

chiusi e separati in singole

lunghezza. Gi

III:

vere e proprie abitazioni del periodo pi antico,

trovano altre stanze

si

tutti

le

eseguite

posteriormente

appartiene forse ad Artaserse

Ecbatana descritto da

una colonna conservata

centrale di cui

soltanto

la cui

Veduta dei pala

restaurarsi

riconoscere

di

scopo certamente rimane ancora oscuro.

cui

nell'immediata vicinanza

trova

sviluppo del

PasargaJe,

in

ad Artaserse

Nelle rovine dei palazzi di Persepoli e di Pasargade


il

supe'.;'i

loro altezza. L'apadhana

nell'angolo di

incompleta J

costruzione

la

le

cosicch possibile stabilire

pietra,

tnisce

colonne della sala centrale

212). In questo unico palazzo nel quale esse inoltre

maggior distanza Tuna

in

103

conserva

trova accanto

navate
214).

laterali

La

pianta

vestiboli

che
la

la

si

late-

trovano

tendenza

ad

direzione

in

a quella

di

Ciro e

104

ORIENTE

che su una porta ha V immagine a riHevo


re egiziano (lg.

dhana cio

dhana

una

in

Dario,

di

r apadhana

conserva

delle

tombe

(fig.

diviene a

della

di ingressi monumentali. L' aparimane ancora fedele a questa tendenza,

colonna

liscio,

11

fusto delle colonne

stato nel palazzo

Ecbatana

di

di

abitazione

dei

discoidali,

diversamente

che

palazzo

di

ricco.

nelle

di

Pasargade.

Dario

abitazione di

Ma

Da

corrispondenza delle

in

Bissng e Schuier).

costruzioni

le

di

capezzale per l'appoggio delle travi djl tetto

toro

sulle facciate delle

sirie

tombe,

(fig.

195),

il

un

inserisce

si

evidentemente

Serse,

a palma alla maniera egiziana


greci

periodo antico,

di

ordine

a).

si

di

tra

liocorni

di

216

apadhana

(fig. 2i().

Serse (E
quali

(fig.

(fig.

(lg.

309)

trova

architettonico

312, 347

per

53)

ad esempio

e,
s.).
il

in

Al

toro. Capitelli a

il

quale

persiano nel

una certa
di

sta

Altrimenti da per tutto,

cesto di foglie ricadenti che ricorda forme

capitello eolico

ornamentali ioniche primitive

(fig.

posto del liocorno

al

sono sostenuti anche dal terzo

fusto e capitello

dell'

servono come capitello due avancorpi

nella pianta 211)

anche

capi-

a forma di campana il cui


Le adornano delle foglie ricadenti
facciate delle tombe hscio
cos

abitazione di Dario e negli atri laterali

di

ma

facciate

nelle

dipendenza da modelli greci, presentano una ricca scanalatura del fusto

Nel

il

palazzo

al

basi sono

le

Persepoli

in

Fig. 213. Ricostruzione del palazzo di

in

pianta

nella

poco a poco sempre pi

pu anche esserlo

colonne

del

un apa-

in

palazzo di abitazione aveva soppresso.

il

conservato,

attributi

gli

centrale

provveduta

pi

di

sala

209) appaiono nei palazzi delle basi

forme diverse.

di

fusto

il

purtroppo nulla

profilo

avvicina

atri laterali aperti che

In Pasargade
telli

cerimonie

sala a cento colonne,


si

Ciro divinizzato con

di

altro che l'isolamento della

da

sala

la

Serse

di

gli

non

215),

l'ERSrA

V.

sopra

misura,
si

anche forme

innalza un capitello

quale egualmente

nel tesoro dei Massalioti

tra

ittite

vi

in

sono

paralleli

Delfi (fig. 346).

passaggio da queste forme rotonde al capitello oblungo a tori costituito da


un membro quadrangolare (fig. 216 e sezione) che spinge innanzi, verso tutti e

Il

quattro
assira

ma

lati,

delle

orizzontali

doppie

volute verticali,

come coronamento

di

quali

sono

colonna

conosciute anche dall' arte


quali appaiono

similmente

'05

anche

campo

nel

ma

ricco

dell' arte

tutto inorganico

del

Questo

ionica.

216

(fig.

aver avuto altro scopo che quello

aspetto

non pu

b)

accrescere

di

l'al-

tezza delie colonne senza dover ancor pi rastremare


lo snello fusto

astrazione dai

paiono
trova
dell'

che misurava circa 12 diametri. Fatta

propilei

sua

la

di

Serse dove

numero, questo ordine

piccolo

in

applicazione

solo

apadhana costruito da Serse,

sala dell'apadhana di

nella

esse

ap-

di

colonne

sala

centrale

nella corrispondente

Susa (fondata

da

Dario e

rin-

novata nella sua forma presente da Artasersei e nel


dell'apadhana

vestibolo

trava

medesimo ordine

il

l'interno.

Serse

di

Persepoli dove

in

Fig. 214. Piano del palazzo di Ciro il


vecchio a Pasargade, La chiusura poste-

evidentemente voleva presentare a chi en-

l'architetto

Ma

colonne

riore siccome incerta stata tralasciata.

che

v' era

nel-

(Secondov. Bissinge SchulerdaDieulafoy).

l'allungamento del fusto della colonna fu

determinato dal fatto che


altre parole

di

aveva

la

la

sala principale era

costituzione di basilica.

vani adiacenti,

elevata dei

pi

sembra

centrale e in esso aprire delle finestre per la illuminazione dei vani laterali

derivare dall'Egitto dove noi lo troviamo applicato nel tempio


(pag. 22) e nella

fosse
in

stato

un tipo

torri e

le

di

Karnak
Salomone

grande sala a colonne

anche applicato

al

tempio

di

di

(fig.

(pag.

costruzione includendovi organicamente

stanze

laterali

sembra essere
per

stato
ci

ben

delle

valle

E probabile che esso


Ma averlo sviluppato

86).
9-^,).

che

Bit-Chilani

del

due
servi

si

(pag. 73).

che questa forma architettonica


noi

presso

gli

sud,

del

Ittiti

quale trov ingresso presso

la

Chefren

di

dell'arte persiana

forme

possibile

tempo

dal

vestibolo esistente tra le

il

merito

il

comprensibile per

forma

in

principio di sopraelevare uno spazio

Il

Assiri

gli

Sargon e sembra essere stata nota


tempio di Salomone, avesse suqualche lungo di Asia Minore o del regno
di

all'architetto del

bito in
di

Mitanni

sciuta.

Ad

vince,

ancora a

un' elaborazione

modo non

noi scono-

pu considerare
palazzo persiano semplicemente come un Bitil
Chilani. Poich
palazzi dei satrapi nelle proogni

si

quali

servivano

come

anche

quartiere

di sosta del re,

furono costruiti secondo

dei

di

castelli

reali

Susa

di

tipo si ditfuse e pot cosi diventare

solo

per

kinos
dai

edifici
le

cristiani

pagani

come

il

modello non

ma

nella Siria e nell'Asia

come

pianta

Hyr-

palazzo di

costruzioni di Erode

all'Armenia, e delle ch'ese

la

Persepoli, questo

accolto

fu

Minore

quella di

fino

Kalb-

Lusae o di Turmanin fanno chiaramente riconoscere r aspetto

persiano tanto delle loro

facciate

quanto delle loro piante.


Fig. 215. Pilastro con
divinizzato, in

Pimmagine
Pasar^de.

di

Ciro

Non mancano

111

altri

..

elementi rapporti del-

io6

r architettura

persiana con

gli

stili

ORIENTE

PERSIA

V.

pi antichi

Persepoli, collocate singolarmente basse tro\ano

costruzioni
in

ittite

di

Boghaskoi

le

gole

al

di

il

numerose

finestre

poneva

un

palazzo mesopotamico

corridoi coperti a volta.


tecnica

era

antica

Non

con

sopra

delle

numerosi

certo prodotto del caso che

tradizionale,

provengano

dei

palazzi di

loro parallelo nelle finestre delle

porte e

Persepoli sono tolte dall'arte egiziana. In Susa Dario accanto

persiano

la

le

anche

gli

cortili,

delle

suo

al

finestre

apadhana

con vani e con

appunto da Susa, dove


esemplari

di

mattonelle

I07
nella trattazione delle

sentire

vesti

218).

(fig.

modo

in

particolare nella

disposizione delle pieghe, forse anche nel giusto disegno di profilo

quanto

ancora sia rappresentato

occhio

l'

di prospetto,

e inoltre nei

nell'incorniciatura delle porte e delle finestre e nella trabeazione.

confronto dei

per

vigorosi ovoli,

un'altra dire-

rilievi

sala delle cen-

nella

con

to colonne

217) a sud-est

ri-

iMalamir

lievi di

sa,

Ad

stilizzata

figure,

un

accenna

zione

cieile

di

l'fig.

Sn-

contrada dalla

la

quale proveniva Ci-

Qui

ro.

trotino

si

nella

alti

scolpiti

lunghi

dei

roccia

figure

cortei

di

mane.

in

pi

r una sopra

ufile,

l'altra,

e gradienti da destra
e

da

Nel

sinistra.

pi

rilievo

neggia

il

alto tro-

re al quale

uomini barbati

due

piedi

in

un

fare

sembrano

rapporto
una

mentre

figura

inginocchiata dietro

ad

essi

evidentemen-

te personifica

un po-

polo tributario. Dietro al re stanno

due

o cortigiani e

servi
vi

un

bile

con

piccolo
vasi.

mo-

Il

co-

stume ricorda quello

medo. Alcuni uomini sembrano portare


il

corto vestito e

le

brache della contra-

da

di

al

di

,.,,,

^|-

k.iuio

mpont

di

Maiaiim.

Susa. In aria

sopra della tavola

posta dinanzi

Malamir appartengono secondo


esistono tra questi

rilievi e

al

l'ipotesi pi

re appaiono

verosimile

sia

per

il

ligure divine.

(oo circa a. Cr.

quelli persiani tanto nei palazzi

concordanze che colpiscono immediatamente

rilievi

quanto nelle tombe

contenuto

di

Se adunque

sia per la

delle

dispo-

che in .Malamir stata trovata una delle


Per quanto possa ancora apparire maldestra l'esecuzione, il

sizione esteriore, se ne deve concludere


radici dell'arte persiana.

tre

al

I.

oriente:

solenne aspetto e nello stesso tempo

come anche

l'avversione a

sembrano essere

state

la

agli

di

artisti

di

Susa e di Persepoli. Non


spirito aulico,

re

anche nelle sue occupazioni quotidiane

cui

i'

aggruppamento

maggiori

figure

di

il

PERSIA

predilezione per

rappresentare

comuni

V.

Malamir

della

e ai loro

un'arte straordinariamente

compito costante

la

lotta

del

medo-persiani

ma

un'arte piena

ricca,

re

umana

vicini

rappresentare

quello di

delle figure

grandezza

la

contro

persona

del

mostri

che

rappresentano il male. A servigio di questa idea della vittoria del bene sul male si
rilievi con lotte di animali magnificamente stilizzati che trasforpongono anche
mano in un aspetto nuovo, lontanissimo dal naturalismo, degli antichissimi motivi
asiatici. Degna di osservazione appare la ricca policromia di tutti i rilievi in pietra
i

persiani: essa resa sicura da antiche osservazioni ed anche provata per


di

Asia Minore e

Pi volte
greca sovra

le

nostre considerazioni

ci

hanno

di

rilievi

gi condotto a ricordare l'influenza

popoli antichi dell'Oriente. Sulla costa occidentale dell'Asia

sviluppavano gi da lungo tempo questi contatti reciproci,


frivano

assiri.

ponti naturali tra l'Oriente e l'Occidente.

isole costituiscono la

Grecia vera e propria,

la

Le

le

isole del

Minore

mar Egeo

terre circondanti questo

Fig. 218. Oli

Immoitali

Figure a

rili.

mare

quale rielabora per suo conto

ispirazioni tratte dall'Oriente e restituisce ad esso pi di ci che ha dato.

attoni smaltati.

Da

Siisa.

Louvre.

si

of-

le

iiiimum imiiiMHtmui]

..

..aiisu'

'*' "''^"'".

fh-^Jp^

^H^y

lB..b :^0

b (Tirinto, alabastro con paste

a (Micene, avorio).

aperto,

occidente

hanno

isolate

abitatori di queste regioni


e

con

r Egitto.

Ma

questa dipendenza

il

sino

pane

rafforz negli EUeni

trovavano

coscienza

la

tutti

in pi

di

una

che

stretto rapporto

umana

notizie

gli

antichi

con l'Oriente"

ha saputo

altro

la

greco;

distendeva

si

Ritrovamenti

autonomia. Nel

sapienza

la

riconoscere che

qualunque

libera

mondo

il

mar Egeo

Sicilia.

meno

era

lati

isole del

da lungo tempo

popolo greco pi

ed innalzarsi ad

le

coste della

alle

fatto gi
si

da

accesbibile

esso abbracciava da ogni


verso

140).

GRECIA

B.

IMAM ENTE

vitree).

Ornameilli a fregio micenei. (Confr. pag.

10.

iM

^^::i:M ^"^te

sciogliere

momento in cui
bellezza umana e

si

la

umana virt sono un dono degli di benigni e la loro cura un culto religioso, in
modo che impressero tratti es.senzialmente etici nelle figure della divinit, essi posero
definitivamente un termine

passato e aprirono

al

nuove. Essi parlavano del loro passato

come

Cos anche l'arte greca ha cancellato

le

di

alla civilt

un mondo

delle vie

tracce della via faticosa che per secoli

aveva percorso e desta facilmente l'impressione che essa, al pari


di

Zeus, sia balzata perfetta fuori dalla' fantasia di un artista.

allieta di

una arte

vitale

non ha pi

faticosa e sassosa per la quale ha

culmine

lo

completamente

straniero.

di

Athena

dalla testa

Quando un popolosi

desiderio e la pazienza di investigare

il

dovuto

inerpicarsi.

attraggono, nel volgere uno sguardo

al

Anche quando

passato, solo

vette

delle

la

via

giunto sul
simili.

Cos solo nei nostri giorni caduta una luce maggiore sulla oscurit della pi antica
civilt greca.

Soprattutto per

le

scoperte di Enrico Schliemann e dei suoi successori

scoperte che hanno fatto epoca

Essa

l'arte greca.

si

distende per

siamo ora meglio

tutto

il

II

millennio e

facciamo qui astrazione in complesso dalle tracce

abbiamo parlato sopra

(pag.

ss.)

di

sulla

edotti
risale

preistoria del-

anche

un'epoca neolitica

al

Noi

III.

delle

poche osservazioni possono bastare per

quali
il

ri-

collcgamento.

Avanzi

mancano finora completamente nel territorio greco, cosa che


pu essere casuale, per quanto la ragione di ci ci sfugga. Al contrario
neolitica assai ampiamente rappresentata da nuove scoperte, soprattutto
paleolitici

difficilmente
la

civilt

in

Tessaglia, regione che,

al

pari delle altre terre

settentrionali della penisola

canica, sta sotto l'influenza della civilt danubiana e

della sua

bal-

ceramica policroma

IO

Dimini presso Volo,

(confr. pag. io)

un colore,

TROIA

I.

e rosso

cui decorazione in parte

la

pi notevole delle stazioni neolitiche, e ricca

la

un vasellame nero, bianco

soprattutto di
in

GRFCIA

I!.

oppure vigorosamente ornato solo


parte spiraliforme fa Y effetto

rettilinea in

un tappeto variopinto (fg. 220). Questa civilt si pu seguire tno in Beozia e nel
Peloponneso dove, ad esempio, si presenta in Orcomeno e presso Corinto pi a
sud mancano le sue tracce, ma finora mancano soprattutto degli avanzi collegati
della civilt di questo periodo primitivo. Soltanto Creta offre per lo meno numerosi
palazzi di Cnosso
avanzi ceramici dell'antico neolitico negli strati pi profondi sotto
di

ma

Presto,

(pag.

come europea

5 ss.)

decorazione policroma
in

parte scalfendo

punti

Sopra
anch'essa
civilt

pi

di

essa

strati

un luogo
tavia

non

Asia

in

in

Un

neolitica

civilt

con

tut-

ma

Troia.

con

Fig.:220. Vasi

ma

primo,

Hissarlik, collocata

ma

esse

veramente

le

rilla

di et neolitic

Grecia, che esistono non nel solo mito,

la

concordanza

in

e scoperto

il

si

con

tradizione

l'antica

prevalente, lo

adiacenti

favorevole

stendeva

si

citt

trovavano sulla collina nominata,

greca di
l'hanno

anzi

Nove strati sovrapposti conducono qui dal periodo preistorico


romana. Lo strato pi basso si voluto attribuirlo al periodo neolitico

per quanto difficilmente a ragione. Cinque metri pi alto s'incontra

nella quale

lo

in

tre

gradi

Schliemann voleva

il

secondo

cosicch questa

sviluppo,

di

riconoscere

all'et del

della pi antica stazione e

bronzo

(confr.

pag.

si

rivela

che riveste

ampiezza ed

di stretti

arte,

adoperata diffusa

accessi,

circondano
in

tutto

il

la

ma

in-

deve

mostra

chiaramente come ap-

la

perpendicolari invece e costruite con mattoni nella loro parte

dute di torri e

strato,

citt

mura, assai inclinate

8j. Delle,"|Spesse

tuite di piccoli ciottoli nella loro parte inferiore,

Troia omerica,

la

essere stata di assai lunga durata. Essa era soltanto una piccola acropoli,

uno sviluppo pi ampio


partenente

vicinanze

nelle

la

creata.

diviso esso stesso a sua volta

adatta

luogo dell'antica Troia sulla bassa collina

straordinariamente

posizione

in

pi antiche abitazioni

sino all'et

cendiata

rendono

TROIA.

dell'Ellesponto. Sulla larga catena di colline


Ilio,

la

questo punto.

in

Schliemann ha riconosciuto
di

locali,

I.

il

distende,

si

dilferen/.e

nella

Europa

sua trattazione

per

campi

qua-

che

Minore,

Non

o rosso

bianco

color

di

perspi-

ma

molteplici rapporti
la

di

volte

assai celebre

leggenda greca

vigorosa

offerto da

ci

riempiendo

avvivano

li

delle

dro particolarmente

cuo

una

di

incisi.

bronzo.

del

mancano

nelT et pi recente combinano, con linee incise e

fondo levigato, dei semplicissimi motivi geometrici (scacchiera,

il

questi
il

cerchia caratterizzata sopra

alla

meridionale

occidentale e

soltanto

larga fascia a zig-zag) e


scalfiti

appartengono piuttosto

loro forme

le

e costi-

vera e propria collina,


superiore, e

provve-

quali a poco a poco furono disposti con maggiore

piattaforma dell'acropoli. La tecnica costruttiva qui

mondo

antico e in tutti

tempi

sopra

delle

fonda-

ARTK PREISTORICA

menta

in pietra, che trattengono l'umidit

innalzate

mura con mattoni

le

vengono

del terreno,

Nei punti pericolosi erano

crudi.

protette con legname e erano assicurate al di sopra contro

qua

piovana

mezzo

per

passaggio di ronda, in legno.

ma

cui avanzi sono

all'

profonde m.

Al

legno

221); esse appar-

(tg.

La

muro

quale era

il

di

le

le

pietra; delle

di

traversavano per lungo e per largo e davano

poscia all'estremit chiuso con delle larghe tavole


le

intemperie.

argilla contro le

mattoni.

di

Gruppo d case
Troia. Secondo strato.
(DCrpk-id).

Fig. 221.

.di

mura

pesanti

precorrono

che

perpendicolari

rivestimento

loro

di

tecnica

maggiore (A)

qui

poggiano sopra uno zoccolo

1,44,

al

Anche

222).

(tig.

legno collegate tra

un appoggio
di

conservati sull'acropoli

...

queste case

travi di

costruzione

di

trova nelle case di abitazione

ultimo periodo di questo secondo strato.

,.

di

si

ricono-^cere pi sicuramente che altrove nella

pu

si

medesimo sistema

Il

con un particolare sviluppo

tengono

Wr

l'ac-

una copertura, probabilmente un

di

posteriori

Uno

ante ed era protetto con un

strato di

come pavimento

argilla

ed un tetto piatto, forse sporgente,

so

formato
strato

di
di

completano
casa,

la

disopra,

al

costruzione della

quale

la

con uno spes-

pali

terra

mostra

nella sua

pi perspicua formazione la pianta

un megaron (confr.

di

cui

fig.

elementi fondamentali

21) e

po-

si

trebbero ritrovare ancor oggi nelle

capanne
sia

r antica
Fig 222

Angolo

di

muro

dalla costruzione

(anta)
nnttoni crudi con tri\
A nella figura 11\. (Dorpfcldi.

lo

10

sala larga

da due mura

sono

laterali:

gli

alla

forma

ditfe-

(pag.

118.

Nella

riore

il

palazzi

cretesi

ben conservato

vestibolo poste-

il

quale aveva soltanto

proteggere dalla pioggia con


la

parete posteriore

ed

K con doppia camera

Squali tuttavia

si

debbono preil megaron

la

principale

contiene

vestibolo fiancheggiato

lo

scopo

^
.

all'

antichissima

"^-u,
""

'----''

-'-

'-_^

di

sua sporgenza

della sala.

Le case

(stanze di abitazione

o magazzini?) debbono essere state destinate

membri

ad

altri

gli

edifici,

della

mura,

famiglia. Tutti e tre

che sono separati soltanto da uno

stretto spiraglio per

costituiscono

al-

di sostegni in legno,

incontriamo in contrapposizione

e diffusa casa circolare

trova

si

elementi fondamentali persistenti della casa greca e


qui

rcnte dei

nel-

Troia non

un tetto a spioventi. L'edificio


m. con il focolare circolare ed un

del posteriore tempio, che noi

casa

Per-

spazio era assai ampio, e d'altra parte, in molti casi,

deve essere completato con

una grande

di

che

cuna traccia
i

supporre quando

Asia Minore e

223). Soltanto

di

(tg.

mantenere
un insieme

asciutte

con

le

cor-

''''"'
"'^h^r^lTo^^troy)."''''"''"''^-

GRECIA."

224-226. Vasi in argilla da Troia.

Fig.

tile

comune

comune costruzione

un propileo aperto

tardi usuale di

La massa

TROIA

I.

a porta (Ci

quale

la

sul prospetto e verso

secondo strato

del vasellame ritrovato nel

mostra

gi

forma

la

l'interno (confr.

tg.

pi

272 H, K).

e nei poveri strati superiori

Troia, fabbricato in complesso

(III-\') di

senza ruota e cotto imperfettamente, ha


il

ornamento principale

suo

colorazione rossa o nera

sono

lineari

tivi

riempiti

di

un

bianco

Fi;;.

_-..

'.

i.-.,,i

del

tratti

confr.

fig.

viso

che

umano ed

224).

mo-

incisi

rado

sono

Le forme

Alcuni

dei

vasi

sono variate per

particolarmente preferiti sono

panciuti su tre piedi

bacili

anche qui dei vasi

rari

Da

Troja,
Berlino.

d' oru.

becco

viva

opaco.

quanto spesso alquanto goffe


a

nella

scarsi

pi

lo

pi di

bianco,

con

dipinti

per

gli

adoperano

altre

225

(fig.

come

elementi

alle

armi

in

bronzo sono

(mammelle, ombelico,

parti del corpo

piccoli idoli piatti in pietra

227) appaiono

(fig.

Tesoro

chini

(fig.

di

Priamo

228),

il

la

si

trovano soprattutto nel

quale contiene anche ricchi ornamenti per la fronte, orec-

braccialetti,

ornamentali spicca

splendi-

levigate, in pietra verde o in lapi-

slazzuli azzurro. Dei vasi d'argento e d'oro (confr. pag. 9)


(I

Creta.

in

modo

ad ogni

rari degli utensili in pietra,

damente rappresentati da alcune asce cerimoniali,

sono

forma

della

anche altrove ad esempio in Misia e sembrano aver avuto influenza sino

Accanto

boccali

ma non

s.),

spilli.

spirale

(fig.

Tra

L' oro straordinariamente puro.

229) e accanto ad essa raramente

la

rappresentata

L'arte

questo

in

rico di

forme

le

rosetta.

strato preisto-

Troia non era

tata alla

limi-

Troade, ma, come

mostrano singoli

ritrova-

menti, aveva un'ampia


fusione

Essa

con

stava

delle

Fig. 230.

Il

tumulo dettn

di

Achille

al

capo Sigeo.

il

rapporto

contemporanea arte
isole del mare Egeo

la

(confr.
51

in

dif-

Minore.

nell'Asia

pi

pag.

114).

antico

cipriotO

Anche

vasellame

raSSOmgla

al

"3

ARTE PREISTORICA

troiano (pag. Q) senza che da questo resulti necessariamente un;, parentela delie
due popolazioni. In Troia stessa si ebbe nel sesto strato una nuova toritura, nella
quale le mura dell'acropoli furono innalzate ancora all'antica maniera, con sostruzione obbliqua ma con pietre sempre pi accuratamente connesse per quanto irre-

mentre

golari,

minia

>>

namentazione
questo strato

La pianura

il

si

terrazza

met

innalzava

affine specialmente a quella


argilla bigia,

imitati

riportano

luogo,

sul

dalla scarsa

or-

di vasi cretesi del tardo

data

la

di

del II millennio.

Troia

di

anche

riempita di case simili

veniva

L'importazione

eleganti.

furono

poscia

che
alla

da

circondata

singoli eroi

steriori attribuivano a

mura

forme

incisa e dalle

minoico,

stile

disposta

interna

parte

la

megaron (confr. fig. 273). La ceramica, che


di Orcomeno. contraddistinta dalla fine

del tipo a

grandi

omerici

(fig.

tumuli funerari che

un

Sopra

230).

Greci po-

basso

cerchio

di

tumulo che racchiudeva

il

Tumuli di tal genere risalgono


primo periodo troiano, ma par-

sepolcro.

torse gi al

ticolarmente frequenti essi divengono nel periodo della dominazione

frigia,

tanto che essi

poscia anclie nel Peloponneso erano chiamati

tombe

nell'Attica venivano deno-

Frigi:

dei

minati dalle Amazoni, egualmente provenienti


dall'Asia .Minore. Essi

trovano anche nella

si

ad e-

patria tracia dei Frigi e nella Frigia,

sempio

nella necropoli di

700).

costume

11

Gordion (verso

frigio si diffuse

il

ampiamente

nei paesi confinanti della Caria e della Lidia

non

nella Lidia

solo la cosiddetta

ma

Tantalo presso Smirne

(Bin-bir-tep
sino nel

Yl

mille e

tomba

soprattutto

un tumuli

Qui appaiono,

secolo.

la

Passaggio a volta nel tumulo


(Perrot-Chipiez da Olfers).

Fig. 231.
;

di Aliulte

di

vasta necropoli di Sardi presso

sta a

testimoniare

di

file

lago Gigeo

il

persistenza di questo uso

camere funerarie a mura, coa poco a poco sporgenti

nell'interno, delle

perte o con grandi lastre di pietra o con

la

pietre

il tumulo di
Aliatte, padre di Creso (morto nel 560), alto ancor oggi
o metri ed avente 353 metri di diametro, un'opera che sembrava sfidare il paragone con le Piramidi, contiene anche un accesso con una volta regolarmente

verso l'alto;

incuneata

(i\".

2-,\).

L'ARTE EGEA.

II.

Appunto per
una torma d'arte

scoperte dello Schlimann

le

quale

la

civilt del

bronzo

sufficiente

sicurezza

si

e che dal
si

pu

elev

primo luogo

attribuire

questa forma d'arte unitaria furono


di

al
le

noi

maniera

in

di

abbiamo appreso

determinata

ritrovamento

si

aggiungono tombe ed altri avanzi


gruppo pu rimanere

ponneso. Per questo

nome

generale esso ha perduto

SpRiNcrR

Manuale

I.

il

conoscere

chiam micenea. Con

antiche sedi principesche achee

Tebe

complesso della

secondo millennio. Testimoni

Tirinto nelTArgolide, Atene e Thorikos nell'Attica,

ad esse

si

sul

principali di
di

Orcomeno

Micene
in

Beozia;

in

Beozia, Tessaglia. Cefallonia, Pelo-

in

uso l'aggettivo miceneo,

ma come

suo valore dopoch nuovi ritrovamenti per tempo


8

'4

e per luoghi

hanno

ci

parallela

forma

per

che

di civilt

ed

et

la

Ma

le

vista sono state fatte in Creta. Soprattutto

Paribeni

Savignoni, Pernier,

Mackenzie
{Miss

Seager

nelle

varie

parti

regione

Creta, che

di

in

questo

scoperte pi notevoli da ogni punto di


gli

scavi condotti dagli italiani

Halbherr.

Haghia Triada), dagli Inglesi (Evans e


Dawkins in Preso e Paleocastro), dagli Americani

Gurni,

in

Tylissos, Xanthudidis nella

quella

Koraku, presso

di

Pesto e

in

Cnosso, Bosanquet e

in

Boyd, Hall,

ritrovamenti

partico-

greco

continente

neolitica, nel

Elladica:

chiara successione degli strati conservati, sono

una particolare importanza.

di

particolare civilt (arte delle Cicladi

nelF insieme, per quanto diversa nei

affine

suole chiamare

si

Corinto, assai istruttivi per

campo

mare Egeo una

il

sviluppava, riannodandosi alla civilt

si

lari,

ad essa

egea.

n. arti-:

conoscere sviluppi assai pi ampi. Gi nella pi antica

fatto

et si distendeva in tutto

(Rkcia

t'-

Psira,

la

Mochlos)

Greci

dai

(Chatzidakis

Messar) dai Francesi (Renaudin

di

mondo

sbarra meridionale del

in

Malli

insulare greco,

hanno riportato alla luce cosi ricchi avanzi di una civilt pi antica e pi originale,
di cui vediamo appunto un'irradiazione nell'arte micenea ", che l'intero quadro ne
resultato essenzialmente mutato. Tuttavia il nome, che ne venuto di conseguenza in uso da questi due centri maggiori, di civilt cretese-micenea non abbraccia
l'intero territorio;

riodo preistorico

ma

loro complesso tutte


civilt

possono adoperarsi

adoperare per

locale di

regioni bagnate da questo

le

anche

appare

se appare pi conveniente

denominazione puramente

la

coste

sulle

nomi

occidentali

egea

mare non

della

dimentichi che questa

si

penisola.

questo pe-

l'arte di

quale comprende nel

la

Per

singoli territori

si pu
Evans di minoico, tratto dal potente re Minosse e
tanto pi adatto per indicare con una sola denominazione espressiva
intero passato di Creta. L' Evans ha distinto questa civilt in tre periodi u antico, medio e
tardo minoico ; ciascuno di questi periodi viene suddiviso in tre stadi. Anche per
la civilt cicladica ed elladica si proposta una simile tripartizione e sia qui ricor-

usare

il

di cicladico,

nome proposto

elladico e per l'intero sviluppo cretese

dall'

l'

dato che

il

cosiddetto

tardo

elladico

chiama miceneo. Nella trattazione


zione

corrisponde a quel periodo che altrimenti

della civilt egea

soprattutto alla ricca arte cretese (minoica) e a

deriva, di fronte alle quali le altre presentano

Periodo primitivo
per

il

nostro territorio

millenni.
II

noi rivolgeremo

comincia

millennio.

Il

III

il

(III

millennio;. Al volgere dal

lungo

l'et

periodo

quella tarda elladica

minore interesse

neolitico

del bronzo, la quale in

IV

si

nostra atten-

la

che ne

storico-artistico.

millennio ha termine

al III

che forse

aveva abbracciato dei

complesso

si

stende per

millennio costituisce un periodo primitivo che offre,

il

III

accanto ad

alcuni caratteri generali, anche considerevoli differenze locali.

Nel campo dell'architettura

capanna circolare,

la

gli

scavi ci

hanno ora fornito


pi
la forma

quale spesso rappresenta

la

cono.scenza che

antica

la

dell'abitazione

umana, ha dominato da principio anche nel territorio egeo (confr. pag. 6 s.) per quantonon esclusivamente. Appaiono accanto ad essa delle piante ovali, alcune con una
parete anteriore rettilinea, e quelle rettangolari trasformate con un'abside semicircolare
nella parte posteriore,

ma

soprattutto noi troviamo in Creta, gi in et molto antica

(Vassilik) delle case interamente

con pi piani

rettangolari suddivise

in pi vani e

invece in Tessaglia e nella Troia preistorica (pag.

gi dal periodo neolitico

il

tipo stabile di

1 1

un megaron rettangolare

s.)

forse anche
noi troviamo-

costituito essen-

PERIODO

l>Rl.\Ur[VO

(fig. 221). La casa circolare si presenta nel modo pi chiaro


Orcomeno dove sono stati messi allo scoperto un certo numero di strati
La strato pi basso conteneva delle case circolari di proporzioni mo-

zialmentc da una sala


nella beotica

sovrapposti.
deste,

quali

le

innalzavano una volta sopra uno zoccolo in pietra con una costru-

si

zione a cupola in mattoni relativamente alta e della forma che a noi famigliare
dalle pi recenti tombe a cupola micenee (fig. 276). Alle case circolari segue in

Orcomeno un secondo

strato

con case

pianta ovale,

di

mag-

quale permetteva una

la

uno o due vani, si trovata recentemente in Creta una casa ovale lunga 22 m. e larga m. 14,50, che, come
una quantit di vani particolari di
di Vassiliki, contiene tutta
le case rettan^okiri
essa appartiene al primo
differente forma ma essenzialmente rettangolari (fig. 232)
strato del medio minoico vale a dire al principio del II millennio, ma sembra essere
giore estensione. Mentre queste case di regola contengono

un caso particolare determinato da circostanze locali.


Ben presto, come imitazione delle dimore dei vivi, appaiono accanto
anche

circolari

maniera

una

tombe

le

costruttiva

abbastanza primitiva

pietra naturale senza malta


della

razione

manca

pietra

alle

case

Esse presentano

circolari.

una pi

in

artistica lavo-

ancora

in generale

in

questo periodo. Delle piccole tombe di questo tipo


Siro, delle pi

sono ad esempio venute alla luce in


grandi fino a m. 9,50 di diametro,

delle quali alcu-

ne contenevano circa 200 scheletri, nella parte meridionale di Creta presso Festo e
vi

cs. in

pietra,

Ma

Haghia Triada.

sono costruzioni rettangolari a forma

casa (ad

di

Mochlos) ed inoltre delle piccole tombe a cassa messe insieme con lastre di
le altre a quel che sembra coperte in origine con canne e argilla.
le une e
posteriore sontuoso

A\ precursori del
nente costruzione

di

palazzo di

ranea .scavata nella roccia a forma di alveare e


di

altezza.

Fssa

si

Cnosso appartiene un'impo-

questo periodo primitivo, una gigantesca sala a cupola sotter-

trova sotto

l'

di

circa

10 metri di diametro e

16

ingresso meridionale del palazzo e rimase nascosta

colmata dall'elevazione di esso (nella pianta,

fig.

236,

all'incirca

dove

il

n.

17};

un simile impianto sono state riconosciute anche nelle vicinanze (presso


100). Secondo quanto ha dimostrato l'investigazione della prima essa presen-

tracce di
il

n.

tava, aperto nella parete

conduceva
collina

esso

dall'alto.

rocciosa di

fondo, uno stretto accesso

vi

sono tracce. Singolare sarebbe anche

spreco di lavoro che poscia aveva reso possibile

simile.

gradini

presuppone l'esistenza di un ingresso sotterraneo nella sala a cupola

non

moda

scalinata,

che

vi

L'ipotesi che questo sia un passaggio alle abitazioni poste sulla

come anche sarebbe

Sembrerebbe raccomandarsi

pianto in .Micene, quella che dentro


terranee ed invisibili alle quali

potrebbe trattarsi che

si

di cisterne,

intonaco, ci che qui non

il

al

soltanto una

di pi un'altra

il

ipotesi,

circuito della fortezza

discendeva per mezzo


e allora

di

cosi stretta ed inco-

una seconda costruzione


indicata da un simile im-

si

stabilissero fontane sot-

di scale.

Ma

in

Cnosso non

avrebbero dovuto avere un rivestimento

caso. Cosi noi

momento

ma

tecnicamente grandioso

singolare l'esistenza di

ci

di

troviamo dinanzi ad un problema inso-

luto e l'interpretazione prediletta in simili casi, di

nerale sacrale, non pu

l'insolito e

una destinazione sepolcrale o

in

ge-

presente essere messa avanti con molta insistenza.

IlO
Nella ceramicn

del periodo

mano, ma

ARIE

U.

pi antico

troviamo

Cicladi e nella terraferma noi


lavorati a

(IRKCIA

B.

l-(.EA

separano

si

diverse

le

soprattutto ancora vasi

accurati per l'argilla,

con

morivi lineari

contrade. Nelle

monocromi,

scuri,

incisi

quali

ai

ag-

si

giungono anche motivi curveg^ianti. spiraliformi, mentre contemporaneamente divengono pi variate le forme dei vasi. Diversamente stanno le cose in Creta (antico
periodo minoico). Invece della linea incisa comincia ad avere qui

la

sua funzione

il

colore e ad acquistare contemporaneamente splendore per un processo ancora rela-

tivamente imperfetto

ma

sempre perfezionantesi (erratamente chiamata per lo pi


importanza per tutta l'ulteriore fabbricazione

una innovazione

vernice):

Da

ceramica.

vengono

della pi alta

ancora in uso

principio sono

ma

colore scuro sul fondo chiaro dell'argilla,

non soltanto

in

motivi

antichi

gli

corrispondenza

rebbe ammettere,

anche sotto

verso

comoda

alla

minciano

precedente

l'influenza della

a divenire pi

periodo antico minoico,

la fine del

Anche

spirali.

dalle pareti pi sottili

lussuosa sono da

larit

per

gi

nominate

materiale

carie

pi piccoli, presentano delle figure

233)

fig.

"

quali

le

quali ve ne

come prova

si

si

il

delle

periodo

di

di

cam.pi,

che

da

il

si

essa

nell'

il

vicine

si

posto.

architettura e

trae

il

marmo

che

nome

l'

influenza

egiziana. Gli

da

dell' et

feticci

anche

Attica,

in

neolitica.

Eubea,

in

di

resto

Impero e con la
abbiamo fatto accenno

l'Egitto dell'Antico

pietra gi vi
il

cui materiale, cio


a

prova

esse.

di

T avorio,

Creta

fa

costi-

paese del Nilo 'confr. pag. 47).

met

prima

del

sviluppata ulteriormente

anche

II

ornamenti

agli

Mentre

millennio).

ancora

per un lungo

dipinti

a colore

Creta ancor pi vigorosamente che nel periodo

dell' argilla.

primo

sotto

pu ricordare

[tempo e nella ceramica passa

precedente prende

per

chiaramente dalle

distinguono assai

bocciolo,

periodo medio minoico

altre regioni

scuro sul fondo chiaro

due

sigillo a

con l'esterno,

naturale ponte verso

Arte del
l'arte

figure primitive in

derivate

tuisce

ma

delle Cicladi

di antiche relazioni commerciali, in Creta, che del

ed anche un particolare tipo


relazioni

le

trovano

sembra essere stata gi allora in rapporto con


Mesopotamia (cilindri babilonesi). Per
vasi di
le

tombe

bianco) sono di natura del tutto

certo sono

rado come rozze immagini quasi informi

riconoscere

Mo-

variegati

sono di notevole grandezza ma che sono per lo


nude prevalentemente femminili e appaiono non

Esse oltrech nel loro proprio territorio


sporadicamente,

rari nelle

(marmo

ed anche

quelli cretesi

marmi

erano osservate sporadicamente da tempo e venivano decretesi

figurine

Cicladi, tra

il

vasellame

una singo-

l'influenza egiziana.

non sono

pietra

di

un

Come

ricordare accanto alla ceramica, nel secondo

nei quali e\idente

diversa da

di

regolari.

ciilos

\'asi

idoli delle

forme pi

dell'antico minoico, dei vasi lavorati in

forme

co-

quale con l'aiuto

la

preparare

di

stadio

!e

'^ Berlino'"'

possibile

e dalle

colori

Di pari passo con questi perfeziona-

ricchi.

rende

un'argilla pi fina

vo-

si

vengono

arte cicladica,

menti va l'introduzione della ruota del vasaio,


di

come

lavorazione a pennello ma,

preferiti motivi curveggianti e semplici

Fig. 233. Idoli delle

che talvolta

lineari,

con un color bianco opaco sul fondo nero splendente, talvolta con

dipinti

nella

nuovi tempi
ceramica.

Kamares

l'intero

si

rivelano qui particolarmente in

Quest' ultima
periodo

il

cos

caratferistica

nome proviene

dal

primo

ARTK
luogo

ritrov;imento

di

di

pt:Kiooo

Di:i,

questo genere

minoico

.mi:di(>

che

\asi.

di

117

una

grotta

pendice

alla

meridionale del monte Ida.

La ceramica

continua

fondo nero splendente

con

giallo,

vasi di

"

suo indirizzo verso un ricco elTetto coloristico. Su un

poscia quasi esclusivamente curveggianti e spirahformi.

Kamares

scuro ora chiaro,

gli

"

in

svariati

quanto che

ornamenti riempiono quasi


il

menti lineari hanno

(fg.

Accanto

anche dei motivi vegetali

viene rappresentata unicamente nelle sue parti separate

ed anche

mente, emergente dal

suolo

decorativo, essa pi

un elemento

sia un' intera

Fk. 234. V:lso

allora, ci

che
lore

caratteristico,

il

(fg.

pi.rti.

Kamares da Cnosso.

tipo di

Solo

il

Kii;.

naturalismo che porta

ma

era

sufficiente

per

o foglia, di quello

Vaso

la

pianta

tutto

del tipo di

lo

scopo

non

che

insieme delle

Ka

tardo minoico sembra essersi sfor-

al

che mostrasse

zato di dare una rappresentazione

235.

235';

sviluppa

si

simili orna-

soltanto pi tardi e rara-

e,

immagine organica naturalmente crescente con

dt-l

disegno

spirali e a

alle

fondo ora

il

ad una ricca e pos-

effetto veniva richiesto

234).

Nei veri e propri


tutto

del

insieme a questo anche

e ricchezza

loro parte

la

maggior

ma

sibilmente armonica policromia;

con straordinaria grazia

sue varie

ma anche

arancione, rosso scuro, rosso ciliegio; da principio ancora prevalentemente

ma

rettilinei

il

motivi non appaiono pi soltanto con un bianco opaco,

la

reale

natura organica, mentre

ceramica del medio minoico rimane interamente nell'indirizzo di un'ornamentazione tanto nel disegno quanto nel colore. Lo splendore dei colori si unisce ad una
la

cosi alta perfezione della tecnica che


al

guscio dell'uovo

anche

la

le

pareti sottilissime

ricchezza

chieri

con manichi e tazze sono particolarmente

mares

costituisce

un

tutto caratteristico

possono essere paragonate

forme diviene sempre maggiore

delle

preferiti.

cos

quest'arte di

bic-

Ka-

sontuoso che d una splendida testimo-

nianza del senso artistico e della passione per

colori dei

Cretesi. L'intero genere

tuttavia alcuni esemplari ne


sembra essere esclusivamente cretese
ritrovafurono esportati. Poich dei frammenti di questa ceramica-.appaiono tra
menti egiziani del .Medio Impero tardo, .secondo alcuni perfino gi della XII dinastia,
a Kahun (pag. 33 e soprattutto un vaso caratteri.stico appare in una tomba all'in-

di

questi

vasi

circa dello stesso periodo in Abvdos,

minazione cronologica

Non meno

non dopo

importanti sono

il

si

acquistata

cos

un' approssimativa deter-

1800).

progressi

di

centuano un'accurata la\'orazione delle pietre e

questo periodo nell'architettura. Si acla

loro squadratura, per quanto ancora

ii8

Grecia:

B.

arte egea

ii.

manchi una precisa connessione tra di esse. I vani rettangolari costituiscono la regola;
presso a poco contemporaneamente all'epoca media minoica comincia la costruzione
dei grandi

palazzi.

possibile che

avuto un'influenza su di
differente.

Cnosso,

e di Festo, siano

ma

in scarsi avanzi,

minori cio

abbiano

pianta comple-

ampi,

pi

Egitto

in

la

cio

ad indicare

palazzo di Festo. Per

il

Cnosso

palazzi di

posteriori che vi

sono

costituzione delle

mura

che

stabilire

un

rettangolare ed

e di

nuove costruzioni, le
parte completamento
anche

nel suo insieme

s'intende da

parti

difesa perfino di

delle

medesimi,

che essa col tempo

simili,

la

il

di

2000

muro

anch'esso

Le

costruzioni a torre.

Kamares), sono

di

parti

di

distrutte.

forme architettoniche,

costruzione de!

ed

in

Poich

generale

in

palazzo viene qui trattata

sempre pi riccamente

sviluppi

si

palazzi sono

per

il

calce

Intorno

massi

sempre

cosa, che

al cortile

in

si

Festo

nel palazzo di

236

(fig.

dispongono

pi

lo

a,

zoccolo

nello

argilla intonacate

stipiti

punto centrale

Il

cortile lastricato

met,

la

pietra.

in

squadrati

con pietre

costruiti

porte ed ingressi avevano per

da un grande

m. 52,50 e largo

di pilastri.

con

costruiti

sono

resto

soglie e gli architravi erano


stituito di regola

file

critica della

leggermente arrotondati

angoli

parte sostituzione

antiche, in

delle

palazzi

s.

malta di argilla

lungo

ha permesso

racchiusi

cominciano subito dopo (periodo

quali

Palazzi cretesi.
in

esse

con

rettangolari

provvisti per

stati

sono

della tecnica,

un'indagine

soltanto

in

anche con

che poscia erano stati chiusi dentro un

elementi principali della pianta

gli

ceramici

Festo

edifici

costruzione originale ('periodo medio minoico, verso

la

cortile,

erano

Ma

ricostruiti.

e degli avanzi

singoli edifici

di

disposti intorno ad

sopra

stati

Cnosso

in

resultava

Cr.)

ma

somiglianza della pianta non soltanto tra loro

la

di

quelli

Malli sono conservati

di

avanzi conservati sono sufficienti a dare un'idea della grandiosit degli

gli

ed

sia

Tylissos e

quelli di

ma

tecnica,

la

pi perspicuo nella sua pianta e quello che pi mantiene

il

della costruzione originaria

a.

per

Gli antichissimi palazzi cretesi,

tamente
solo

meno

XII dinastia

della

palazzi

per lo

essi,

di

con

pietra, le

del palazzo

Cnosso

(fig.

co-

236. 19

40) in parte circondato da

vari gruppi di camere, tutte rettan-

con una forte tendenza ad allineamenti diritti. Si distinguono quartieri per


uomini e per donne, sale, stanze da abitazione e da letto, bagni. latrine (fig. 236, 93)
come anche da osservare un eccellente sistema di canalizzazione gi nel primo

golari,

stanze per domestici

impianto), inoltre
(fig.

1-18 e 236

236,

collegate tra loro


Inoltre

hanno

vi

compensare

gruppi

una

pi

grande

delle piccole

da un

grandi

di

funzione

differenze

all'architettura di et posteriore,

magazzini

e grandiosi

di

le

vengono

stanze
scale

livello

l'fig.

separati

237)

ma,

innalzava
palazzo,

il

palazzo.
l

confr.

fig.

238

cortile

ai

piani

si

Questo

comunicazione

la

quale

superiori

pi piani

le

pendici della

di

da

corridoi.

in

casa illuminata

tra piani diversi.

avanzi e soprattutto
collina sulla

quale

Cnosso specialmente per la parte orientale


migliore esempio di una tale scala (fig. 236,

il

a quattro pianerottoli sale

un" opera imponente.

con

per

contrasto

vale in

trova anche

Fi,

inferiore

soltanto

proprio

anche gi nella forma della scala

cortile aperto, adiacente, la quale stabiliva la

occupate con costruzioni

non

realmente

Di un piano superiore sono conservati, anche altrove, notevoli

erano

piano

nel

L^ singole camere sogliono essere direttamente

27-37).

a,

leggiera

elevazione

si

del
86.
dal

PAI.A7./I

La presenza

di

per quanto non da sola,

piani,

pi

disposizione di numerosi lucernari


e alle sale; essi costituiscono

i>9

CRETESI

un

quali

davano

luce

ha

ed aria

anche determinato
alle

tratto caratteristico dtlla costruzione cretese.

duale colle^a^"lento delle singole costruzioni in un gigantesco palazzo

evidente mancanza, pur con tutta

particolarmente necessari.

ad esempio
vicino nel

il

corridoio e

piano

doppia ascia

della

incisi

nei

Un
la

la regolarit,

tale

lucernario

galleria

sala delle

pilastri),

accanto a quella scala

doppie ascie

(cosi

fig.

Il

unitario

d'una costruzione simultanea


tratteggiato nella

la

scale, ai corridoi

li

grae la

rendeva

238) rischiara

un secondo appare

denominata

dai segni

della

che presenta una forma tipica di queste sale cretesi

B.

GRECIA

il.

ARTE EGEA

CRKTKSI

PALAZZI
a pilastri

;tg.

2^'),

88

238 A-C;. Lo spazio principale B in parte chiuso da salde


da pilastri
cui spazi intermedi davano ingresso alla

delimitato

pareti; in parte

luce, all'aria e alle persone,


di

tappeti o di

Dinanzi

porte.

profondi (C) o stretti (A)

forma alquanta

ma

variata

pareti aperte

alle

di

il

orientale,

caratteristica

la

si

ihil

si

essa

la

parete

secondo

udienze che.

sala delle

la

il

cortile all' ingrcssd del pala/

trovava fuori del

palazzo.

Qui come

sale cretesi

nelle altre

della sala

Cnosso

conduce gi

qui vi un
in

un

piano pi

240 Di fronte al
un paio di gradini
quale forse serviva anche come stanza da

basso,
in

il

una

numerosi

abitatori

che

caratteristica
fila

di

quella

di

si

(fig.

colonne

questo caso all'uso

generale dalla sovrabbondanza di singoli vani


di

236, 240). Dal grande

(fig.

torma

con

lucernario

bagno. Si pu giustamente pensare

grandiosit monumentale.

(fig.

239) e da questo per mezzo di una


B. All' intorno dei banchi sono disposti lungo le pareti,

nel fondo vi un trono in pietra di

anche

scende gi nell'atrio

doppia porta nella stanza

agiata

colonne

reale che stata scoperta a

disposizione regolare dei sostegni nel senso trasversale

cortile del palazzo si

in

atri a

lucernario. In una

sala a pilastri, collocata dietro

cosiddetta sala del trono appunto nel palazzo di

ma

villa

il

nel senso della lunghezza, l'naltra sala di genere intimo costituita dalla

anzich

trono

aprono verso

una

in

la

sono disposti degli

apre verso l'esterno, termina con una nicchia

si

trono; evidentement'j

Fig. 237. Scal.i

costume

appare

tale sala

Cnosso. Qui

a colonne con pilastri retrostanti che

separata per

loro volta

quali alla

una

poca distanza dal palazzo

potevano anche essere facilmente chiusi per mezzo

di

abluzioni religiose,

ma

ha pi l'impressione dell'esistenza

una concentrazione

di

vita

in

una

GRECIA

Ma
nei

quali

non soltanto racchiudevano

palazzi

anche stanze

custodivano

si

un corridoio

le

derrate e

magazzini

oblunghi

ed

(i-i8j

sono provveduti nel pavimento

doli e

dei

ultimi sono disposti spesso

mani

oggetti preziosi a

furtive.

Una

contengono

quali

protezione

tale

era

godevano

singoli

si

tanto

pi

necessaria in-

qualsiasi fortificazione, ci che

di

una eloquente testimonianza della sicurezza nella quale

mare

una

T altro cosicch erano bene adatti a sottrarre

quantoch questi antichi palazzi cretesi mancavano


natrice del

lungo

dei giganteschi

maniera ingegnosa questi

con

conduce

236, 02]

lg.

ripostigli

di

Tuno sopra

Cnosso, ad esempio,

In

principi.

nella parte occidentale del palazzo

serie di stretti

come pure ampli magazzini

genere,

tesori

ma

sale di cerimoniale e di abitazione

diverso

lavoro per artieri di

di

ARTE EGEA

II.

sentiva di fronte a nemici esterni

il

popolo dell'isola domipace

della

interna

di

cui

principati.

Sala delle doppie asce

Fig. 23S.

(Evans e Drpfeld).

Una

particolarit dei palazzi cretesi

conducono immediatamente
grande,

ma

nel palazzo

sono
(fig.

inoltre le costruzioni a porte le

quali

236, 6<); nella costruzione a porte pi

pi tarda, di F'esto, alla quale conduce

(fig
237), seguiva ad un
un piccolo lucernario scoliberi che noi abbiamo tro-

scala

la

porticato esterno ed interno con una parete a porte inteimedia


perto, cosicch

un

tale

ingresso ricorda anche

vato senza colonne gi nel secondo strato


negli edifici delle acropoli del continente

numero
se ne

dispari di sostegni,

hanno due o quattro


quali spesso

esterni

236

i)

a,

catture

di

Infine

uno o

di

(fig.

propilei

Troia

cosicch non

tre,

(hg.

si

221

un

ha un mgresso mediano

ma

adiacenti. Fuori del palazzo sogliono

sono provveduti

di

gradinate a

ritroveremo

e che

usato a preferenza

272. Inoltre

modo

esservi

teatro

dei

conili

236, 3 ;
probabilmente essi erano destinati ad adunanze e a spettacoli, lotte, danze,

tori,
i

provveduti in

comenoi ne vediamo

palazzi di Pesto e

parte ancora

di

di

tutto

sulle

di

pitture parietali dei palazzi.

Cnosso contengono anche


il

(fig.

corredo

di oggetti sacri

dei

piccoli

e doni

sacrari

votivi.

Dei

luoghi sacri sulle cime dei monti, sorti, a giudicare dai ritrovamenti (doni votivi\ nel

PAr.A/Zl CRETESI

''
k

WM

'

i:

cretesi. Porcellana.

Case

Fi?. 241.

Crosso.

Da

periodo medio minoico


in

123

ad

es.

Petsof presso Paleocastro e

sullo Juktas,

luogo designato

il

ancor oggi come tomba


sono

provveduti

stati

tarda di

di

editici

di

Zeus)

in et

culto;

pi

delle

caverne (quella di Kamares, celebre per

ritros'amento dei vasi

il

a cui ha dato

nome) sono

il

Fig. 242.

state

frequentemente destinate

inoltre

e rimaste in uso per

il

Colonne

ilL-tlo
Tesoro eli Atrco
Da nn
Leoni
in Micene.
3.
Colonnina in avorio da Spaia.

Dal cosi

in
ri

culto.

sono anche spesso consen'ate delle semplici case sia in


sia in Melo (Filacopi). Tutte le stanze appaiono
anche qui rettangolari ed in variato aggruppamento; in Melo ed in Gurni colpisce
una casa pi grande con una sala la quale non richiama al tipo delle sale cretesi
Oltre

palazzi

ai

si

Creta (Zakro, Gurni, Paleocastro

a pilastri
del

ma

megaron

al

continente

:fig.

272):

dell'antica

sala

con

L'aspetto esterno delle case cretesi

Troia

(fig.

mosaico che riproducono diverse costruzioni

fig.

(confr. pag.

137

ss.).

lastrine di porcellana di

illustrato dalle

ci

monumentale

221) e a quello pi

ed atrio aperto

focolare

241

Anche

un

appaiono pi

qui

piani sovrapposti.

Ai
colonne.
edifici

tratti

Noi

pi notevoli dell'architettura cretese appartiene


le

troviamo

insieme

porte, negli atri aperti,

ai

pilastri

come sostegno

nelle scale, nell'interno

strato

di

Troia

delle

frequente uso delle

il

dell'architrave
sale.

possiamo

Per

solo

il

congetturare

\)=d/

Jf^
Fig. 243. Costruzione di carattere sacro. Pittura parietale di Cnosso. (Evans).

negli

secondo

cREciA

124

II.

egea

arti;

dei sostegni del tetto


ittita

ci

un simile uso
colonne

solo

tardi

s.

il

pi

di

uso

largo

gi proprio dell'archi-

egiziana

tettura

221). Nell'arte

ma

colonne negli atri

delle

ingresso (pag. 73
delle

(tg.

presentato

si

antica

forse

di

\enne l'impulso anche per Creta. Soltanto la costituzione della colonna egizia

completamente

colonna

della

colonna

con

pietra

in

da

differente

cretese.

quella

tratta di

si

motivi vegetali

nel fusto e nel capitello,

qua

di

colonne

originariamente in legno, di altra statura


e

scala di accesso al piano superiore nel


palazzo di Cnosso. Ricostruzione.

di

pietra.

Con

tesi.

Di colonne

non

in pietra

trovato

si

qualche variante nei particolari

e talvolta debbono ricostituirsi


una rastremazione verso il basso, la quale

sporgenti verso

l'alto

Leoni

la

280)

(fig.

(fig.

la

edifici nei

eleva qui

si

un fondo policromo,
ad

in questione e, accanto

fig.

un

sopraelevata appare

come

al di

sotto

.Micene: esso

di

cretese,

zione

Cnosso

Nella

colonna

(fig.

colonna

245). Si

si

303,

ha una

accanto

alla

di

ornamento

Si

sembra, adoperato a modo


Cnosso mostra anche la seconda
capitello, le cui parti costitutive sono

il

iconfr.

338J.

era,

fig.

Una

242}

pu ammettere che

l'esistenza di
(fig.

steatite di

-I-

visibili

nelle

richiama

ci

quadrata corona

lastra

certi

il

tipi

capitello

fig.

259)

Il

la

restaura-

sul posto in

scala fatta

un secondo

tipo

ma finora esso
24
Haghia Triada fig. 258
.

mostrano che

collocati sulle fronti


-1

questo caso sono solo

un elemento favorito
sono trovati esemp

pittura di

grande

l'alto

ed altre simili rappresentazioni

si

importante creazione dell'arte

ammette anche

rastremata verso

di alti pilastri di

quale

monumentale pu dare un'idea

del cui effetto

del lucernario

fig.

apparso soltanto su un vaso

in

La

sopra

di

al

dorici primitivi

capitelli

nell'alto.

di

colonna cretese-micenea,

una gola ed un cuscino

corna che avevano una gran

colonne

delle

oltre che in Creta, a Tirinto

In tutte e tre le

sostegni della doppia ascia sacra. Nella

confi", fig. 219). del

fregio in varie parti degli edifici.

parietali di

delle colonne differentemente colorate del tipo

della decorazione di questo periodo

caratteristica della

si

case

Sopra dei grandi blocchi

244).

edificio tripartito.

esse, degli utensili bianchi a

parte nel culto del tempo, ad esempio

di

legno, se

centrali delle

hanno una funzione im-

quali tali colonne

brattea d'oro di Micene,

rettangolari di pietra (ortostati

centrale

sostegni

costantemente
di

misura tre centimetri e delle pitture

rastremazione

portante (confr. anche

parte

resto

colonne

in

cre-

sono

Baleari, che sono costituiti da pietre sempre pi


sembrano presentare una qualche analogia. Nella Porta dei

243) rappresentano

parti appaiono, su

presentano

spiegabile

si

(tala\'ots) nelle

rotonde preistoriche

Cnosso

nei palazzi

colonne, che talvolta

le

sugli avanzi,

nostre tavole o sedie. Del

ai piedi delle

di capitello del tutto diile-

poggia sopra una base piatta

minimo avanzo

il

242

(fig.

conservate

pensa

con forma

rente, che

si

dei palazzi

tratta
e che
Fii;.

nella loro parte interiore.

nuove costruzioni

dei

palazzi

246.

un vaso
la

Colonna da
di steatite di

confr."'fig"25s.

ARII FKiURAlR

abbia avuto sin dn principio una

parietale

pittura

importante

parte

ma

tanto

al

periodo seguente.

parte

le

pitture

mente pubblicate

plessivamente tutta

numero

delle

modo

sol-

ogni

Poich per

maggior

la

pittura parietale nel period

la

deve qui essere

ricordata

quanto

per

caratteristica,

assai

in

non sono state ancora suttciente pi opportuno di trattare com-

seguente, tuttavia

gura

pi gran

il

appartiene

conservate

pitture

solo in frammenti, del raccoglitore di

la

fi-

conservata
fiori

di zaf-

ferano proveniente da Cnosso: essa quasi TLinico

frammento conservato di tale arie


nuda, salvo una stretta cintura

nile,

un terreno roccioso

a gran passi in

vaso a forma

di

grigio azzurro e

rosso:

fiori

decorativa

quest'opera con
tativi
1

I-

che

la

il

stabiliti dall'

il

le

china per raccogliere

di

stabilita

natura

la

fiori
la

la

fiori

Questa policromia

permettono

al

Evans dobbiamo porlo verso

non provengono da Creta

Fg.

24S.

ma

la fine

anzitutto

dalle

che noi potremo osservare

naturalismo. Se noi

pi vivo

tombe

paragonare

di
i

primi ten-

come media minoica.

Nella pittura parietale del giovine che coglie

passaggio

in

bruno

della vegetazione in atto (confr. pag.

sua cronolooia

artistico

un

in

dal fondo

metterla in relazione con

di

muove

si

croco

figura dipinta

come una macchietta scura

rocce sono nere e rosso-chiare.

opere naturalistiche noi ricordiamo


Kssi

si

caratteristico disegno dei

maggior mutamento

tese: questo

una rappresentazione

di

con ci e anche

prepara

sinistro,

ceramica di Kamares e

appaiono

Arti figurate.
si

il

figura giova-

un nastro all'avambraccio

spicca cos

sono bianchi,

come anche

Una

minoico.

pieno contrasto con

canestro. In

un color

periodo medio

del

del periodo

alcuni

nell' arte

atteniamo

di

metalli

Micene (pag. 134

Pugnale con decorazione ageminata. Da Mii

ai

croco
cre-

periodi

medio minoico. Di queste

lavori

a fossa di

ci

di

fiori

ageminati.
s.)

che ap-

GRECIA

ARTE EGEA

U.

partengonoal nostro periodo,

XVI

circa al

vano tanto

ma

secolo,

all'in-

che

si ele-

sopra del restante

al di

contenuto di quelle tombe che per

come per

essi,

alcune altre opere

ritrovate nel continente ed

mente straordinarie,

egual-

per lo

meno

verosimile la provenienza da Creta.

Appartiene a queste una coppa

in

argento massiccio con piede saldato

manico chiodettato,

elegante

(fig.

247;.

una forma

di

Lungo

collo,

il

che orlato di graziose strisce di


metallo nero e d'oro, torna ripetuta tre volte
di

un mastello basso con piante

L'artistico

presentano

genere
in

ageminata. Dal fondo oscuro

si

in

oro

pu

che

esserne

ottenuto,

ci

si

alcune lame di pugnali in bronzo con decorazione

in

distaccano smagliantemente

le

scene che sono lavorate

oro pallido e oro azzurro; esse colpiscono tanto per

nica combinazione di colori quanto per

La fuga

rappresentazione incrostata

la

vogliono invece riconoscervi un altare con rami.

lavoro e l'elfetto policromo

di

grado superiore

in oro, argento,

altri

la

loro

la

armo-

fresca naturalezza della rappresentazione.

precipitosa delle gazzelle inseguite dai leoni,

movimenti

vivi dei

leoni e dei

guerrieri che sono usciti alla loro caccia in pieno assetto d'armi sono riprodotti con

carattere ed individualit.

rassomiglianti a

sponda

di

fig.

Ancor

(fig.

pi fina

rappresentazione di quelle

la

che insidiano degli uccelli attraverso

un fiume popolato

rietali cretesi

gatti,

di pesci

(fig.

248). Simili

scene appaiono su pitture pa-

2^4), ed anche delle rappresentazioni egiziane offrono dei paralleli

Ilo) e ricordano di

nuovo

rapporti che unirono Creta con la regione del Nilo.

questi rapporti poi fa anche richiamo la tecnica dell'ageminatura (confr.

La

fresca vivezza che

anima queste opere domina anche

nei

fig.

straordinaria nella

sua naturalezza,

per

ancora ad una qualche crudezza

loi;.

numerosi lavori

probabilmente proveniente dall'Egitto) che sono

cretesi in porcellana ftecnica

cata colorazione.

snelle,

fiere

piante di papiri sulla

le

di deli-

quanto accompagnata
di stile, la

rappresenta-

zione a rilievo di una capra selvatica con due piccoli di


cui

uno poppa

249); di non

(fig.

servazione sono

le

conchiglie (sopra altre o-

pere in porcellana di questo periodo v. pag.


Il

per

130).

medesimo senso

viv.

natura

come

la

gi

stato

osservato,

tratto caratteristico

ceramica

di

questo

Fig.

250.

Vaso con

gigli,

da Cnosso.

epoca seguente,

noica tarda.

alla

Essa

il

della

pe-

riodo nel suo passaggio


l'

minore acutezza d'os-

rappresentazioni

al-

mi-

segna

di

pesci volanti e di

tempo una completa

nello stesso

colore

tondo scuro e viceversa, e

Kainares,

di

vengono distribuite con

particolarmente preferiti e caratteristici sono

ma

anche

appaiono

altre piante

un nuovo

sorprendentemente

gigli

sottili

e degli iris (fig.

250,

naturalezza e

tutto

di

2:,i

chiocciole

Octapodi

motivi

queste pitture che

vengono

leggerezza e so-

prattutto senza alcun riguardo


(tig.

dei

le

libera disposizione sul fondo;

una riproduzione piena

in

fedeli,

rappresentati sui vasi con

tria

iF

quanto che animali marini, in im-

l'arte, in

magini

per

pochi colori, chiaro su

di

conquistato per

viene

territorio

ornamentale

passione

contenta

si

sforza di riprodurre solo con leggiera modificazione

si

delle piante che

forme naturali

con quella

rottura

periodo

precedente

del

simme-

alia

animali,

simili

riempiono

coralliformi

una particolare

rivelano

visione acquistata nel fondo del mare, forse

spugne. In esse

nella pesca delle


al

suo culmine

questo

sentimento

il

natura

di

stile.

passaggio

Il

precedente

dal

viene denominato

periodo, che

tardo minoico,

lati

presenta

si

della

stato graduale.

^juesto

termini

contrapposizione

in

improvviso allo

quello

a
in

naturalistico,

stile

periodo nel quale nel-

il

Micene e di
met del II millennio).
hi Creta appartengono al passaggio a questo
periodo il palazzo di Haghia Triada e il
nuovo palazzo di Festo (pag. 118, mentre
TArgolide sorgono
(seconda

lirinto

nel

palazzo

Cnosso

di

e ricostruzioni

trono

si

la

(fig.

fanno rielaborazioni

vengono assegnate

e cosi

nostro periodo
del

palazzi di

reale

villa

Ma

239'.

del cosiddetto

Pittura.

"

il

Prendono qui
i

il

puramente ornamentali,

figure e paesaggi.

cos

"

cerimoniali

Un
di

raggiunto
i

di

il

fine

met

la

primo posto

effetto

si

il

le

pitture parietali

la

colori di queste
il

pitture

cui tecnica forse

XVIII

verde assai raro. Sulle pareti, accanta

dispiega una grande ricchezza di rappresentazioni

solenne

che

sono un azzurro

fanno

in

Cnosso alcune

coppiere (hg. 252), nella sua rigida

profilo,

de-

del periodo,

diciama

figure,

considerevole grandezza e di accurata esecuzione, tra

divenuto presto popolare


statura snella ed

la

".

chiaro, nero, bianco, giallo e rosso scuro;

di

l'arredamento e

ricchi

sviluppo verso

rapporti di Creta con l'Egitto contemporaneo della

dinastia sono stati particolarmente vivi.

a motivi

Fig. 252. Coppiere. Pittura parietale rfa Cnosso.

divengono pi

loro pi pieno
del palazzo

stile

stata tratta dall'Egitto;

al

sia

soprattutto

corazione che raggiungono

tempo

e la

"

mostra

una

freschezza

quale

le

posa, con
l'arte

la

quali

sua

greca ha

nuovo solo negli ultimi stadi del suo sviluppo arcaico. La figura trova
secolo, le cui
compagni in una tomba egiziana della met del

suoi pi vicini

128

GRECIA:

ARTE EGEA

II.

pitture rappresentano
i

cio probabilmente

Ket'tiu

portano ollerte

Cretesi che

confr. sopra pag. 47

Dei lunghi cortei di figure simili adornavano


cessi

al

travano realmente
giore

Cnosso

di

persone

alle

che

ace

en-

vi

scene dispiegano una mag-

Altre

libert e

mobilit

danze

con figure

caccia,

palazzo

cortile occidentale del

sembravano accompagnarsi

gli

sono scene
vivaci.

Di

guerra e

di

di

una particolare

predilezione godevano scene di lotte o di esercizi con

dove figure

tori,

confr.
--

fig.

anzich

F.s. 253. Tesi.1 femminile. Pittura pa-

273

ai

Qui

tutto

particolari.

o anche fem-

mira

vivo effetto d'insieme

al

Le scene assumono

carattere di rapprcsentazioni

da Cnosso.

rietale

di acrobati maschili

minili volteggiavano al disopra del dorso dell'animale

'

miniatura;

in

spesso

il

l'edificio

',

riprodotto alla fig. 243 costituisce il punto centrale


un'ampia rappresentazione con una folla accalcantesi di spettatori, uomini dal
color rosso bruno e donne dal color bianco, che sono vivacemente resi con un paio
di

di colori,

a linee

viso delle

donne sono

il

ma

secche

loro vestito che

pi balze sovrapposte (confr.

fig.

per

ma

magri

lo pi

e nervosi

soltanto di una

ricoperti

con

scoperto

lascia

sullo stucco

sicure

riprodotti

il

bianco

della

seno e che presenta

255). riproduce la

moda

del

la

una

vesticciola.

tratti del
fig.

253

veste a crinolina, con

tempo. Gli uomini sono

energici nella posizione e nel

cintura o di

parete.

piena ingenuit, senza adulazione

movimento ;

essi

sono

Particolarmente sorprendenti

sono dei paesaggi, con chiara determinazione delle piante e degli alberi ad esempio
un paesaggio fluviale con alberi fra i quali anche palme e cespugli e con una an;

Cnosso, quadri marini con pesci volanti (FilacopI in Melo". Anche


Haghia Triada presso Festo appaiono pi fresche e pi naturali a

guilla nell'acqua
le

pitture in

confronto dei quadri


presentazioni con

di rap-

loro ac-

il

centuato carattere di cerimoniale


il

transizione

di

esuberante
vita
l

Esse mostrano

aulico.

naturalismo

con

natura.

la

sono

piante di straordi-

ma

listicamente

ancora

loro

per

Vi

naria vivezza

dalla

sua

la

passione

della

fiori

periodo

del

tutta\'ia sti-

legati

preoccupazione
preciso

di

un

ordinamento

anche uomini ed animali non

mancano

in questi

paesaggio.

La

quadri

nostra

di

figura

254 ne offre un esempio


un avido gatto selvatico tende

un fagiano.
da Haghia Triada.

Fig. 254. Gatto selvatico che apposta

agguato ad un variopinto

fa-

Pittura parietale

7av. IV-a.

Hd

Tav. IV-B.

a.

giano che

tranquillo in

sta

Cnosso sono

mente

in

aquile

sulle rocce

ancor

cosa

e,

mezzo ad un

cenna ad una fauna scomparsa


con

della

ac-

o imitata

punto

Il

ed

hanno avuto

fondamentale

artistico

desiderato

il

complemento
la

nella

decorazione della casa,

gitto,

la

dimora dei

spiraglio sui

cofago ha

defunti,

presenta una

ma

pitture di

un sar-

Haghia

Triada

non esauriva

suo compito

il

come

abbelliva anche,

questa

larnakes

su

figurata

"

risalto

parti
al

25,2)

maggiore
nella

ai

ha forse soltanto
colori delle

met destra

suo sepolcro

ed

il

inferiore del corpo di


del liquido,
dalla

forse

doppia ascia

una veste

vaso

su cui

corti

suona

la

cetra.

Fig. 236.

dei

di

Vaso

Il

secondo

a rilievo. Steatite.

""'^orcena

dare

di

lunghi

lati

vitelli

poggiati

un

e di-

ritrova

divide

(I)

un mantello lanoso,
un altare a gradini, da

collocato

sono

donna porta due secchie pendenti da


e capelli

artistico

rituale lanosa; nella

sangue, in un
d' oro,

mezzo

una barca e due

si

Le

verticale (anche nel

defunto, avvolto in

separato, per

offerenti che portano a lui

Uno

figure.

lati.

scopo

lo

sar-

Il

fondo tripartito

in altre pitture cretesi in disposizione


fig.

E-

cretesi

versamente colorato, e questa policromia del fondo, che


coppiere

nell'

civilt.

casse

e quattro

tiitti

un

distaccano da

si

parietali

e dal punto di vista religioso apre

delle

decorazione

ligure sui iati lunghi

pittura

senso

pitture

presso

sulle concezioni di

riti

forma nota

la

nelle

stato ritrovato

Esso mostra che

IV).

Queste

movimento.

il

cofago in calcare che

anche

Egitto,

dall'

come anche un

acute,

straordinariamente

realt

vita

uno

con

sorprendente perch

queste pitture sono un'osservazione ed una rappresentazione

preciso per la

(tav.

pi

recente-

parietali

nelP isola

figure di piccole scimmie.

di tutte

cespuglio.

luce affreschi

tornati alla

2q

met

due

sinistra

uccelli.

ed un

lungo

Da Haghia

coperti

(II)

Dietro

uomo

tre figure di
nella

parte

sormontati
di

lei

una

con lungo vestito

sembra che debba

Triada. Candia.

due

dinanzi

una donna versa

due tronchi verdi

tra

bastone,
lato

che sono

in

ritto

ricol-

GRECIA

AR lE EGEA

II.

legarsi

met

alla

qui una

primo, giacch anche

sinistra del

donna, in un recinto sacro caratterizzato

da un tronco sormontato dalia doppia ascia e da un


su cui sono collocati

grande,

pi

altare

quattro

corni di consacrazione e da cui sporge una pianta,

compie un atto

libazione

di

sollevando

un' oino-

Che la libazione fosse fatta col sangue lo


possiamo desumere dalia scena che si trova dietro
choe.

la

donna; un toro legato

della

figura

che

raccolto

una

in

piette vicine attendono

Dietro

suona

doppio

il

con gesto rituale verso


riuniti

scena di libazione e

Lina
tre

tronchi con

tutti

lato

che

in
I

le

Che

asce.

scena

'di

il

si

due
al

avanzano
lati

lunghi

morto ed

essere immaginati

direzione dei due uccelli del

la

abbiamo da una

corti

lati

due figure

sacrificio,

come

una canna

divina infera rappresentata da

trinit

indichi

lo

che sono volti verso l'esterno. Nei due


della

ca-

sacrificio.

corti

cui

donne

tavola.

la

questi tre tronchi debbano

un solo recinto sacro sembra che

spezza l'unit

di

di

presentano dunque una oierta

ad una

sacrificio

di

doppie

in capelli

flauto,

a piva, e tre coppie

finiva

due

turno del loro

un uomo,

tavola

la

citarista,

il

sangue

il

mentre

secchia,

disteso

sopra una tavola e dal suo collo sgorga

di

dee o

di

parte,

quella

defunte su un

carro tirato da Grifi e su cui vola un uccello variopinto, dall'altra due figure su un

quanto queste scene

carro tirato da cavalli.fPer


riti

egiziani,

per

altri

riti

per alcuni elementi richiamino

affermano

greci,

nel

loro

complesso

il

carattere

originale di questa civilt nella concezione religiosa.

'"'^ '"'"*

Scultura.

La

scultura lavora in

stLicco, porcellana, avorio,

pietra,

fastosa decorazione dei palazzi cretesi.

ture

libere e

zioni

le

nonostante

modelli egiziani

non dovevano addirsi alla


tese. Le pi conosciute sono
dea

'I

dei

serpenti

in

stretta

le

le

statuette

in porcellana

un

allo stile

vestito ce-

serpenti (hg. 255) essa era stata collocata


votivo,

sacello

in

un'j

so.

Ma come

sono anche
cotta.

Pi

in
alla

pi rare sono le scul-

statue grandijal vero o colos-

rimoniale campanato, col seno scoperto,


con alto cappello a punta, avvolto in tre

come dono

Le

civilt cre-

appartengono gi

dipinta, che

naturalistico;

differenti:

poche conservate hanno soltanto piccole propor-

sali

della

materiali

oro; anch' essa contribuisce

con

del

statuette

di quelle

grandiosa

altre

palazzo
del

in
si

compagne,
Cnos-

di

culto ve ne

semplice terrarivela

la

scul-

'3

Pg. 2b0. Tazza d' oro, da Vafi

con maggiore o minore sporgen/-a, adornavano insieme alle pitture le pareti


una testa di toro ad alto rilievo viene a ragione celebrata come ani;

dipinto,

dei palazzi

basso

mata di una vita straordinaria, la figura a


superbamente con la sua corona di penne
muscoli pi accurata

preminente

di

Tra

quella delle pitture.

vasi di steatite

essi

sono

in

rilievo di

un principe, che incede

pavone, presenta

di

le

opere

in

una

pietra

trattazione dei

hanno un posto

parte ornati di rappresentazioni

figurate.

met superiore di un vaso, dalla forma assai simile alPariballo greco,


trovato ad Haghia Triada fig. 250}, in cui rappresentato, con sorprendente energia,
un corteo di uomini che portano sulle spalle uno speciale strumento, un'accetta dal
lungo manico a cui sono legati degli spiedi in metallo o delle verghe flessibili. Essi
seguono a grandi passi un duce dalla corazza squamata che tiene im bastone sulla
spalla, mentre un obeso suonatore di sistro e tre cantatrici accompagnano con la
musica il ritmo della marcia. Tutta la schiera si avanza con una vivacit che non
Ricordiamo

la

potrebbe essere resa con maggiore espressione. La digradazione nella linea delle teste,
cosi in contrapposizione all'isocefalia dell'arte greca fa congetturare che

zasse su un terreno ondulato, cosa che trova


delle accidentalit del terreno di altre di

Ma

quello che d

il

il

camento

queste opere d'arte (confr.

da

le

tazze di ^'afio).

la

marcia uno dei partecipanti caduto

passo ritmico delle coppie seguenti, ci che produce non soltanto un accaldella

fila

ma

anche

testa indietro. Si discute


citori

corteo avan-

carattere pi singolare a questa scultura l'elemento episodico,

anche esso proprio dell'arte cretese. Durante


e turba

il

suo riscontro nella rappresentazione

il

una

impresa

se

la

la
il

protesta verbale del

scena rappresenti

il

compagno dinanzi che

gioioso ritorno di contadini

lavoro agricolo per cui sia adatto l'uso

di

volge

la

ritorno trionfale di guerrieri vindalla mietitura

o da altro

quello speciale strumento a verghe,

ma

tale

GRECIA

132

dubbiosit non toglie nulla

tendenza

scena

alla

di

ARTE EGEA

II.

nostro godimento artistico che coglie in quest'opera una

al

genere e

ma

Le medesime

ad un senso di grazia

qualit, aggiunte

che

chiere egualmente di Haghia Triada

poggiato od un alto bastone

rigidamente

impalato

posa

significato reale della scena, giacch dietro

emergono

vinetti che

anche qui

ama

solo con

l'arte cretese

da

testa

la

nuta

mano

in

parallele;

la

Haghia Triada

di

dal coppiere

prima,

gono

il

chiaro che

pelli

mondo

Un

bovine;

elevato degli di e degli eroi

vero vaso agonistico

Esso un rhyton conico,


circa m. 0.45. ed spartito

luoghi

in

sfugge

ma

grandi

tre

pugilato che

di

ci

tre altri gio-

cominciando

terza e la quarta,

la

occupate da scene diverse

l'alto,

Anche qui

dell'attenti.

258;.

(fig.

252), alto

(fig.

ritrovano nel bic-

due personaggi appaiono

anzich trasportarci nel

cogliere l'episodico della vita mortale.

frammentario

si

dare ordini ad un altro giovane che sta

di

nella

lui

infantile,

quale un principe giovinetto ap-

nel

257

atto

in

dinanzi a

all'arte

greca raggiunger solo con l'ellenismo.

l'arte

(tg.

non solo ignota

tendenza

naturalismo,

al

egiziana ed all'assiro-babilonese

in

forma

te-

quattro zone

dal-

svol-

si

come

chiusi,

due

indicano nei primi

terzo vaso

il

della

casi

colonne collocate ad eguali

le

(sul tipo della co-

intervalli

lonna vedi sopra

fig.

246),

la

seconda occupata da una

sce-

na

No-

volteggio sui

di

sono

tevoli

tori.

elmi con

gli

ci-

miero e con paragnatidi da


cui

sono

della

vivezza
la
Fig. 262. Lotta intorno ad una

Vaso

di

citt.

argento da Micene. Atene.

protette

prima

degli

precisione dell'anatomia

mangono anche

sono tanto pi notevoli

mai

liberata,

La

atteggiamenti,

caratteristiche
tese e

figure

le

e terza zona.

in

ri-

Fig. 263.

Palazzo

qui

le

doti

dell' arte

cre-

quanto che anch'essa

qui,

Vaso
dalla

nello

tomba

combinazione

di

come

nella pittura,

non

si

Che

solo con

esse che riesce a darci quel senso della profondit, quasi

quell'illusione dello scorcio che

cattura dei tori.

del

pari delle altre arti antiche anteriori alla greca, dagli schemi del pa-

al

rallelismo, cio dall'uso esclusivo delle vedute di profilo e di prospetto.


un' abile

stile

di Isopata

(pag. 134).

ammireremo

soprattutto nella coppa di Vafio con

la

questi rilievi in steatite, ritrovati in cos cospicui esemplari in

Haghia Triada, fossero anche noti a Cnosso lo mostrano alcuni frammenti tra cui ricordiamo uno (fig. 259) che presenta gli avanzi di una processione di portatori di vasi
i

quali

passano dinanzi ad un singolare edificio ascendente costituito da costruzioni

in

blocchi squadrati, e chiuse tra pilastri, con corna di consacrazione al di sopra di esse.

Questi vasi sembra che avessero un rivestimento d'oro, ma esso si conservato


un caso. Oggetti d'oro sono stati ritrovati in Creta assai raramente e
questo si spiega per le depredazioni a cui furono soggetti
palazzi: tuttavia qui di
solo in

nuovo sopperisce
steatite

ci

cretese

il

continente greco. Se in Micene

che

sembra accennare

servivano alla
a Creta

come

si

sono ritrovate delle forme

preparazione di oreficerie
sede

di

una maestranza

sul

di

luogo (pag. 135)

di orafi.

quindi,

come

dei pugnali ageminati

nel caso

dinanzi

g. 248),

ad un

paio

altro

oggetti di

di

eguale eccellenza ovvio ammettere una provenienza cretese, tanto pi che a ci

adattano

una tomba

luce in

alla

Con

vigoroso

a cui

in

sono rese

260)

(tg.

rilievo,

ha

si

a cupola presso V'afio (Pharis

spazio

cattura

essi

con

le

quietamente,

due sembra,

loro schiavit,

della

prima

legato dall'uomo. Nella

l'una e l'altra v' stata

tra

l'

scene di

uno

Sparta

260

(fig.

s.].

in

Su una

tori.

animali

degli

senso

delle tazze

incappato nella

inverso

quello

di

uomini che hanno teso l'agguato, lanciandone uno"


261)

(tg.

tori

una scena

v'

di violenza, nella

quel senso etico che applicato ad altri .soggetti sar


si

uno pascola

comunichino

si

il

cammina muggendo, perch

imposizione della volont

.Ma dilVerente dallo spirito classico greco

domati:

sono

col volgere della testa, che

terzo ancora insofterente

il

di

distaccano nettamente dal fondo,

si

fuggono

due

altri

gli

corna. Nell'altra tazza


altri

delle

selvaggi

dei tori

destra travolge nella sua fuga

sud

al

si

sono tornate

d"oro. che

rappresentazione delle nuvole in cielo e delle zolle

muggisce dolorosamente,

rete e

di

la

maniera pi viva

nella

la

due tazze

alle

con figure meravigliose che

l'illusione dello

terra,

Noi accenniamo

e soggetto.

stile

rivela

seconda

umana

una
anche

tranquillit;

di

e quindi

dolore
stato

si

pale.sa qui

delle doti dell'arte greca.

qui

quella

passione per

abbiamo constatato essere proprio di tutta l'arte


cretese. E l'amore del contrasto non solo nell' insieme della scena, anche nei
mentre la cattura dei fori si s\olge in un paesaggio deserto in cui
suoi particolari
predomina la palma, il loro pascolo solo all'ombra di due gi'andi ulivi, e n.-lla
terra coltivata dagli uomini. F"enomeno singolal'episodico nella vita naturale che

come

rissimo poi, che mostra


di cogliere

nella natura

mentaneo, r

zampe
essi

ha

artista

rappresentato

dei tori fuggenti

sollevati.

Come

quest'arte cercasse

transitorio e

il

la

il

mo-

sotto

le

nuvoli di polvere da

tecnica dei pugnali age-

minati di -Micene richiama quella omerica dello

scudo

di

scudo

fa

Achille,

alle

scene

del

medesimo
la

scena

pacifica e quella violenta delle tazze di

Vafio.

appello

contrasto

il

tra

Ancora pi

immediatamente ricorda questo


(fig. 262) che pu provenire
egualmente da Creta in un terreno collinoso,
guerrieri, con frombole ad archi, sono usciti
il

vaso

d'argento

di

Micene. Atene.

34

CIRECIA:

li.

per difendere

la

li.

ARIK EGEA

loro citt da un assalto,

gesti di dolore allacciandosi alle

dominava

che
I

scacchiera

((

Come

Cnosso pu

nel palazzo di

le

donne fanno

segno del lusso

una tavola

valere

che nella maniera pi sontuosa combinata

ornata con oro,

ed

mentre

mura.

avorio e cristallo di rocca, foderato di

argento, e lapislazzuli. Avanzi di un oggetto simile sono stati


trovati

sposizione e di tutto

colonne

Dalle

tutto.

'

una

in

Un

arredamento.

Il

a fossa di .Micene.

medesimo

dai vasi di

dalle pareti,

tombe

delle

tratto saliente dei palazzi cretesi l'unit della

metallo

prezioso e

sino

pietra

di

medesimo

prodotti ceramici tutto concepito e decorato nel

gi ai modesti

di-

fondamentale domina

carattere

d;

stile

meravigliosa \ivezza.

Ceramica.
sempre pi
le

La ceramica

medio minoico,

del

pitture

mente

divengono

vegetali,

tuttavia acquistano nel co.si detto

domina
ad un

ricollega a

si

dal fondo

distaccano in bruno e nero

si

XV

secolo,

tutta l'arte

cretese

air incirca

questo periodo

di

nel

ricco

stile

del palazzo

di questo periodo

(fig.

della

ceramica

ceramica micenea tarda

cretese,

1'

raggiunge

(elladica tarda

senso

Inoltre

ulteriore

j^erde

convenzionali

pi

quel

di

263).

ma

ornamenti, special-

Gli

sempre
che

s.),

fondo scuro e tutte

il

ornamentale, accresciuto dalla simmetria.

ctletto

la

giallo.

poco

una grandiosa espressione

rappresenta l'ultimo rigoglio

decadenza con

poco a

quella della fine

126

dire del periodo naturalistico fpag.

suo fine e diretto senso della natura. Sparisce

il

motivi

vale

si

Lo

il

di

suo
fasto

fiore

che

mira soprattutto
.stile

del palazzo

sua sorte segna

la

Le tombe assumono in questo periodo forme diverse, Frequenti sono


camera scavate nella roccia. La tomba reale di Isopata, non lontano da Cnosso, comprende due camere rettangolari l'una dietro l'altra, costruite con
blocchi squadrati, e che alla maniera delle gallerie di Tirinto (hg. 271), sono coperte
a volta con sporgenza graduale dei filari. Le antiche tombe a cupola fpag. 115), le
quali mantenevano per le abitazioni dei morti la forma circolare non pi in uso

Tombe.

le

i<

per

tombe

casa dei

la

minoico

ma

restano

assai

riodo

vengono

solo nel

periodo tardo

medesimo pe-

il

costruite

ss.). I

Creta pi frequentemente

per effetto a

indietro

che

in

piccolezza

loro

la

verso

quelle

nente (pag. 142

appaiono

vivi,

per

conti-

sul

cadaveri venivano

spesso deposti in sarcofagi di argilla,


pi di

rado

in

riccamente

pietra, talvolta

ornati

ftav.

IV),

assai
la

scarsa lunghezza obbligava a dare

morto una
chia

posizione, con

ritratte,

le

cui
al

ginoc-

simile a quella antica

rannicchiata.
V^erso

il

1400

palazzi

cretesi.
|

certo

in

seguito

ad

avvenimenti

rig. 257. Stele funeraria da Micene. Atene.

CERAMICA
furono

guerreschi,

decadde

isola

distrutti

e V alta civilt del-

saccheggiati,
l'

TO.MHE

poco

poco

senza tuttavia sparire. Frattanto


si

uno sviluppo pa-

era compiuto

che vogliamo ora seguire,


nel continente greco ed asiatico.

rallelo,

Arte micenea primitiva


L'arte
met del II millennio).
micenea primiti\a appunto contemporanea presso a poco della
cocci delle pi
minoica media
antiche tombe a fossa di Micene

si

sono considerati come avanzi


di

vasi

di

ma

Kamares

sono solo

gli

presentano per

Da un vaso

258.

Le tombe

ultimi prodotti di questa tecnica.

noi

antiche testimonianze

pi

le

di

117,

(pag.

gruppo

tombe, 8 m.

di

tarda).

Leoni, stato
suolo che

disotto del

al

Micene rap-

(elladica

dietro la posteriore Porta dei

Neil' interno del recinto dell' acropoli,

scoperto dallo Schliemann un

fossa di

micenea

dell' arte

stato in appresso rialzato. Esse furono scavate nella roccia e furono anche in parte

Ed hanno

costruite.

evidente

l'aggettivo

un corredo

restituito

d'oro

ricca

"

ricchezza

di

Omero

che

importati da Creta (pag.

lamine
le

sottili

132

s.).

volte

pi delle

11

sembrano quindi aver avuto

coppe che presentano forme assai variate.

abbiamo

uno

ma

senso dell'adattamento

.squisito

particolarmente ornamentazioni a

variet e

buon gusto.

(fig.

spirale

loro decorazione ditVeriscono

oggetti,

b)

essenzialmente

con

rappresentano,

farfalle

a)

polipi

(c>

grande

disposte e combinate con

anche l'ornamento preferito di

pur con

quali

esse

rotondo,

spazio

sembra che abbiano

quali

le

204)

e borchie costituiscono

Spirali

diademi, fasce, pettorali e simili

fatte di

un uso funerario. Numerose sono


In due delle tombe pi antiche si sono

legno

allo

sono

oreficerie

le

il

indicato

solo

trovate pi di un migliaio di laminette d'oro circolari,


servito alla decorazione dei sarcofagi in

potr fare

Si

tentativo di distinguere dei prodotti locali da quelli che qui sopra

come

rendendo

straordinaria,

Micene.

tutta

la

naturalistica

dall' arte

maturit
di

Creta

della
e

per

questo possono considerarsi prodotti del luogo. Due delle

tombe hanno

pi antiche
schili in

oro,

le

zabile

di

morto

(fig.

esse

rappresentano

rendere

il

'''''"<>"'
'

l.iMib.1

.1

Micene. Atene.

li,>sa

ili

un costume

tratti

di

ornamento,
pag.

132,

sopra

non disprezdel

volto
in

siccome esse sono

appare chiaro

di

del

pietra
di

nuovo

rapporto con Creta; rappresentazioni della doppia ascia

cretese
_

tentativo

sono ritrovate anche forme

steatite cretese (confr.

uii.i

un

individualmente

265;. Si

per piccoli oggetti

alcune maschere ma-

assai diffuso, e testimoniatoci anche per T Egitto,

cadaveri

restituito

quali venivano poste, secondo

ed

altri

Origine Cretese

oggetti
accennano alla medesima cosa.
""
appunto si potrebbe ammettere pjr un

GRECIA;

13(3

anello d'oro

266) che rappresenta una scena

(fig.

e la doppia ascia sacra

tombe

Alle
rilievo

sono

costume

il

donne

delle

appartengono anche delle pietre sepolcrali ornate da piattole singole tombe. Sulla migliore di esse 'fig. 267;

a fossa

insegue un'antilope.

ma

di culto;

cretesi.

che una volta stavano sopra

un uomo su carro passa


sono

ARTF EGIA

II.

scono

al

rozza lavorazione,

mano

la

disopra di un guerriero caduto, mentre a fianco un leone

di

tombe

Nelle

un

questa rappresentazione e

vivezza di

che ritornano da

tratti

la

La

per

tutto

come anche

la

slancio

lo

parte decorativa

confr.

leone

del

cretese-micenea (confr.

nell' arte

fig.

248),

264, b; tradi-

fig.

artista locale.

a fossa infine

sono

si

ritrovati dei vasi di argilla dipinti.


di

Kamares

opachi

pag. iitS

ad isolate e tarde derivazioni della ceramica cretese


plari della pittura vascolare indigena a colori

mente

ii

(pag.

predomina essenzial-

vasellame

Creta o di

Accanto

ed a esem-

.!4

fabbricato

in

dipendente, nel quale

oltre a svariati motivi lineari, par-

ticolarmente
figure

marine

sono preferite

spirali,

mondo

del

marino,

piante

268), molluschi e po-

(fig.

dai tentacoli distesi

lipi

Tutto

(fig. 269
riannoda nel rnodo pi

si

stretto

allo stile

naturalistico svi-

luppatosi in Creta (pag.

127).

Atie micenea media (verso

X\

il

Fig. 270.

Mura, porta e rampa

in Tirinto.

(Confr.

fig.

272

in

Essa presenta

ad ammettere

che

qui

collocati in

luoghi aperti,

cos suddivisa
in

maniera

l'architettura

qui

prende

col

come
primo

il

l'opera di architetti

cosi

grande concordanza, che


per

cretesi

si

continente.

edifici del

gli

mancano anche delle forti differenze. Queste dipendono in parte dal


non si tratta come in Creta di palazzi liberi di principi potenti,

Tuttavia non
fatto

suo periodo

Il

qualche

con l'architettura cretese, anzi mostra

tanti punti di contatto

qualche elemento di tecnica e di forma una

obbligati

in

periodo minoico tardo

J).

posto.

secolo.

coincide

e dilaniata

ma

di

da

contese, avevano

rocche di piccole

dinastie,

quali

le

nella

Grecia,

bisogno di una salda fortificazione,

parte dipendono forse da una diversa origine degli abitanti di cui

si

conservano

tracce nelle diverse tradizioni legate a questi luoghi.

Le pi antiche costruzioni, che per la maggior parte risalgono al


Mura.
primo periodo miceneo, sono rappresentate dalle mura delle acropoli. Dei massi
pi possibilmente grandi e pesanti, nella loro forma naturale o almeno non regogli spazi intermedi erano
larmente scalpellati erano collocati l" uno sopra 1" altro
i

riempiti di piccole pietre e tutti


si

gli

interstizi chiusi

con

ascrissero queste potenti ed informi costruzioni, che

la loro

mole,

ai

giganti del periodo mitico,

con maggior arte

'fig.

ai

Ciclopi.

323) appartengono solo ad

argilla

(fig.

sopprattutto

Le mura

270).

Pi

tardi

colpiscono per

poligonali costruite

un periodo pi tardo.

In

Troia

(VI strato) invece

mura

potenti

le

mura

sizione alle

di Grecia,

zione,

sotto l'influenza di

quelle

mura

ciclopiche,

si

mi dia

mici;ni:.\

Alili-;

acropoli che

dell"

un materiale pi facilmente

sempre

quali quasi

le

strati aggettanti,

gonare con

passaggi similmente costruiti,

Con

Neil' interno

pag. 84

(fig.

secondo

(tg.

271); essi

s.).

Su

272

di

un

di

R) e

in

il

sistema degli

si

possono, para-

questi corridoi, con dei

aprono dei magazzini, disposti a modo di casematte


ai magazzini cretesi (pag. 122).

si

appartenevano

gli

essi traversarono la palude

bracciava

circa

240 km-

preistorico

.Mini,

la

opera

tec-

Copaide che abcon

di estensione

erano

cui lunghi argini

periodo

in

Argonauti, hanno

eseguito nella Beozia una meravigliosa

nali

Tirinto

in

blocchi,

simile sistema di costruzione ciclopica

stirpe alla quale

lavorabile.

che corrispondono nella loro destinazione

(B, P),

nica

grossi

Boghaski

in

ittite

contrappo-

in

pi recente di costru-

presentano come rivestimento

si

un'apparente volta a sesto acuto

in

porticine

le

con

corridoi, disposti

lunghi

dei

sono inclinate

avvicinano gi a questo tipo

declivio della roccia retrostante, sogliono estendersi

Micene

'37

tre ca-

murati verso

l'in-

terno con quel sistema, e cosi regolavano l'aftusso

acque

delle

monti

namento

per

dell'esecuzione

grandiosit

la

questa un'opera

quale ha additato

Palazzi.
dal cretese sia

via al

la

Il

per

prosciugamento

giro

di

necessit,

differente.

distingue

si

proporzioni,

acropoli circondate di un

mura che non

senza una grave


del tutto

le

potevasi ampliare

per

sia

la

disposizione

contrapposizione

In

della

nostri giorni.

modeste

pi

le

ai

miceneo

palazzo

erano adatte per

saldo

meravigliosa dell'antica idraulica,

palude Copaide di nuovo eseguita

quali

dell'orlo dei

guadagnando delle ampie distese


fertilissima. Per la precisione dell'ordi-

di terra

la

spacchi sotterranei

[negli

catavothra)

Galleria orientale

co-

alla

ni (confr.

fig.

272 R).

struzione a pi piani con cortile centrale e sale a


pilastri,

esso

Ci appare
oggi
della

ricollega piuttosto all'antico edificio troiano.

si

nel

modo

conservalo

pi chiaro nell'acropoli di Tirinto

nella

parte

bassa ed oblunga

antico

questo

{in

disotto

poi

272).

mura occupa

sue

ma

ricostruzione

avanzi

degli

di

un

di

edifici

altro

particolari,

il.

(fig.

221).

palazzo ancor

met meridionale

la

collina idell'acropoli fortemente murata.

luogo

giacciono

inferiore delle

mcgaron

al

(tg.

Esso non

il

pi

alquanto anteriore;

al

non

ancora

sufficiente-

mente spiegati, soprattutto di una grande costruzione circolare, che appartengono


prima et del bronzo. Quando si T salita la rampa (fig. 272 A, tg. 270) fino
ad una torre dominante (F) e si entrati nella porta d'ingresso (nella pianta la via

alla

accennata

da una linea punteggiata)

da mura ed una

volta sbarrata

grande propileo isolato (H)

un

il

si

giunge per una strada stretta fiancheggiata

da una porta

ulteriore sviluppo del sistema troiano antico

mentale

del

posteriore

i,W

ad uno spiazzato libero e?ad un

quale, differendo dal cretese (pag.

propileo

classico

(fig.

libero;

221),

esso

122) e presentando

mostra gi
si

apre

la

forma fonda-

egualmente

verso

li.

l'esterno e verso

Traversandolo

si

bolo, circondato

l'interno in

ORECIA

atri

II.

.\RTi:

da portici

I,

il

il

quale,

al

E; ed lastricato. Pi in

medesima pianta

lastricato con calce (L)

EGRA

con colonne ed ha una sola apertura di^porta.

passa nel grande cortile (F)

piccolo propileo della

mente

(K;

si

pari del
l

precedente vesti-

attraverso un secondo

entra in un cortile interno accurata-

quale ugualmente

circondato da portici e

si

apre

PALAZZI

139

vano principale cio sulla sala degli uomini (M megaron. Appunto di fronte
la
A). Il megaron si apre con un atrio a due colonne
si trova un altare
sua parete di fondo, in cui sono aperte tre porte, presenta un evidente ricordo delle
pilastri non
pareti delle sale cretesi a pilastri (fig. 238 s.), soltanto che in Tirinto
sul

ad esso

erano

che aperte
sala

ma

blocchi

di

appoggiavano

si

Le

legno.

di

potevano chiudersi con imposte

tre porte

Un

fianchi dei pilastri.

ai

era costituito dal pavimento decorato a pitture

particolare

di

legno

ornamento

della

pag. 49) e

(cfr.

riquadri pre-

sim-

sentavano alternati un motivo a reticolato e delle coppie di delfini e di polipi


metricamente disposte. Al posto della parete a pilastri nel palazzo miceneo
ancora una comune parete a porta,
strettamente

come

modelli cretesi (lucernari.

ai

sembra

invece

cortile

il

vano

Il

rotondo

e da esso dipende

forma

la

.sono conosciute nelle sale

focolare

del tutto differente della sala nei due luoghi.


cretesi

pilastri

quattro colonne

le

Tinnto

in

chiudeva soltanto con

si

m. 11,80 e largo m. 9,75. 11 suo


esso non compare mai in Creta

lungo

un tappeto, conduce nel megaron, che


centro occupato dal basso

costituisce

ha
pi

attenui?

essersi

adiacente

.Micene un'anticamera; un unica porta aperta, che

in

si

Tanto meno
intorno

disposte

sothtto

focolare, che sostenevano la trabeazione del

e sulle quali probabile che s'innalzasse una costru-

zione con aperture per

sul continente

passaggio della luce e

il

fumo, mentre

del

scita

contrario

al

sono

l'u-

1 <%

inusitati

lucernari dei palazzi cretesi. Colonne

~'

'

omerico

lazzo
questi

uomini ricordano

degli

focolare nella sala

Alcinoo.

di

In

fine

il

pa-

megaron

il

'
'

di

'

^ cwra?i,a 'e'd^ma cohlV

i^'o.

come

palazzi del continente, concepito ancora

una costruzione isolata senza collegamento con

anche in questo

vani, differisce

altri

questo suo isolamento esso offre nella sua


forma pi semplice, sala e vestibolo aperto con due colonne fra le testate dei muri,

dalle sale cretesi a

il

In

modello

per

il

273).

divisa nella sua lunghezza in

121) per

pag.

trattarsi

m. 8

larga

mezzo

solamente
;

profondo

qui

abitazione della divinit

295).

di

Troia

la

sala

due navate '(anche questo differisce dall'uso cretese, vedi

tre colonne di cui si sono conservate le basi in pietra. Pu


un espediente tecnico per ricoprire con pi sicurezza la sala
alla luce

questa disposizione a doppia navata venuta

nella

fig.

megaron nel VI strato


manca delle colonne, ma
il

di

di

tempio greco fconfr.

Come

come

incontriamo

differente

vestibolo non

Il

in

posteriore tempio greco

una forma alquanto

(fig.

Appunto

pilastri.

anche

in

qualche

329, 3361.

fig.

Troia preistorica

221

fig.

tre

megara

furono

adiacenti

riuniti in

un solo insieme, cosi anche in Tirinto si ripete altre volte in proporzioni minori e
con forma alquanto semplificata la costruzione principale col suo cortile (N. O). Ma
anche qui non mancava
pinto.

la

Nell'antica acropoli

decorazione policroma

della

pi chiaramente separate tra loro.

pi svolte gira intorno


lontane, che

gilla

megaron

si

trova

la

da un grandioso blocco di pietra


era decorata con motivi

dipinti.

si

pu additare

notevole in Tirinto

due megara, e stabilisce

vengono considerate come stanze da

djl vestibolo del

tuito

ai

Arne queste case

beotica

la

letto e

Tracce

misura m.
di

pavimento

di-

delle stanze pi

magazzini
il

cui

3X4

una scala

il

appaiono ancora

lungo corridoio che con

il

comunicazione

stanza da bagno,

della

isolate

ad occidente

pavimento

costi-

e la cui vasca in ar-

accennano

alla

presenza

GRIXIA:

140
di

un piano superiore,

ma

ARTE EGEA

li.

esso sicuramente non

si

ed invano noi cerchiamo una scalea monumentale

Mentre

colonne e

le

dello cretese,

distendeva sopra

come

intero edificio

!'

quella di (^reta.

parete a pilastri nell'edilcio principale tradiscono

la

mo-

il

disposizione d'insieme dei tutto differente. In Creta noi troviamo

la

un pi organico s\iluppo del palazzo come costruzione unica. In 'l'irinto ed in Troia


predominano le sale monumentali o megara. Ma queste sono soltanto esteriormente
riunite e per
altre stanze.
l

ma

mezzo

ci

dei

si

lunghi corridoi sono collegate solo insufficientemente con

le

aggiunga l'aspetto completamente ditferente delle sale principali,

circondate dai numerosi vani minori e

comodamente separate

a causa dei lucernari largamente aereate, qui invece,

mondo

dal

pi freddo^ col grande focolare nel mezzo, saldamente separate dall'esterno

immediatamente intorno

al cortile

da esso accessibili: tutto accenna

versa origine della disposizione che

esterno,

corrispondenza

clima

ma

poste

una

ad

di-

un clima meridio-

adattata alle esigenze di

qui a quelle di un

nale,

ma

al

settentrionale.

cli-

se ne

possono anche indurre delle


abitudini di vita

sto

hanno

si

cordanze

di

tutto

del

accanto a que-

differenti. .Ma

con-

delle

tecnica e delle

somiglianze nella decorazione dell'interno che mostrano


che

ambedue

gruppi

di

e-

sono derivazioni dello

ditci

Ad

stesso indirizzo d'arte.

esempio

sulle pareti del pa-

lazzo di Tirinto tornano for-

me ornamentali
le

di

come un motivo che in .Micene


amato come membro architettonico

Creta,

Creta

piccolo pilastro a

rilievo al quale

si

simili a quel-

Tirinto adoperato in fregi ed

(fig.

'iici,

b,

riattaccano a destra ed

in

esso consiste di un

dei ventagli

sinistra

semicircolari a forma di palmette. Se questo motivo che adoperato anche nell'arte

minuta

(fig.

una specie

219,

a)

di fregio,

paragonata con

come ornamento

isolato, viene disposto in

ne sorge una forma,

triglifi

la

metope greche.

le

Ma

sviluppato realmente un altro ornamento greco,


Nell'artistico fregio a zoccolo di Tirinto
rilievo in alabastro

anche

la

file

Della magnificenza con

(fig.

219, b)

si

aggiunge

ed anche altrove accentuavano


la

quale erano dipinte anche

ed hanno fornito una immagine

frammento

maschile cretese,

la

fig.

si sia
i

lati.

all'ornamento a

pi ricca

gli

le

le

come

scavi fatti

dai

occhi

linee ornamentali.

pareti

dei

scene guerresche trovati

degli avanzi di

Qualche esemplare ne era gi primo conosciuto


il

qui

di

doppia palmetta rivolta verso

decorazione colorata, in quanto che della paste vitree

continente danno testimonianza

tante

da costituire

sembra piuttosto che

la

azzurre (kyanos), quali sono frequenti anche in Egitto, erano inserite


nelle rosette e nelle spirali

quale, per quanto erratamente, stata

Tedeschi

palazzi del
in

in

e tra essi particolarmente

Micene,
Tirinto.

impor-

274. Esso presenta una donna dipinta in bianco col costume

quale eseguisce degli esercizi arrischiati sopra un toro selvaggio.

Fav. V.

imrfffltinfrfw

PITTURE PARIETALI DEL PALAZZO PlC ANTICO


1.

Ornamento

a spirali

2.

(1)

E DEL PALAZZO PI RECENTE DI TIRINTO


la caccia; 3. Da un corteo di donne.

Partenza per

(2. 3).

pane-

CI clic pitture
dell'isola

tali

ed

altre

rappresentazioni indi-

cano

un [uso

essere

Qui dunque

cretese.

r intuenza

sicura

nuovi

cretese.

vamenti

(tav.

come

quali

del toro

gi

al

V
la

ritro2, 3)

scena

appartengono

palazzo pi

cente, vale a

re-

dire

al

periodo miceneo tardo,

offrono

oltre

motivi puramente or-

namentali spesso
cortei

Cos

dei

processionali.

sia ricordato

so-

un lungo corteo di donne (tav. V 3) che portano degli utensili:


frammento riprodotto la donna regge una cassettina d' avorio intagliata. Sono
conservati anche il coronamento superiore e lo zoccolo, e l'ultimo presenta 1' imi-

pra

tutti gli

altri

nel

ta/.ione

di

lastre

pietra

di

travi

di

legno

incastrate

al

notevole che delle ligure assai simili sono state ritrovate

disopra nella parete.

ncll

seno scoperto

col

anche esso

Un

senta

l'uscita

due

che
delle

nobili che

serventi dai corti capelli


della caccia.

passano davanti

che conducono cani


11

vestito qui nelle

vettuola cretese,

senza

alia

quale

alla

prendono parte an-

Fig. 276. Spaccato del coi

le

cretese.

altro fregio pre-

caccia

realmente non solo

Casa di Cadmo
in Tebe. U ricco costume delle donne

ma

consiste

in

in
al

cocchio
pari

forme

il

donne,

ma

2)

la

anche

maschili

aiutanti

degli

donne non presenta

moda

ci-

una tunica interamente chiusa e

cintura. L' influenza di Creta

trattazione delle

(tav.

anche

chiara

semplice

costume sono
contrasto

col

puro cretese.

-4

questo
nella

si

qui,

ma

la

evidente

in

carattere

Lo

stile,

riscontra anche

ceramica, presenta

quel progressivo irrigidi-

77.

Punl.i

dd

cosi dello

Tesoro

di

Alreo

(F. v. Thieiscli).

mento
tempo

cos piene di vita,

si

pu riconOSCere

i-"he

delle

forme, un

142

GRECIA

II.

ARTE EGEA
penino

dove

patrimonio

scena

caccia

di

ghiale

.stanato

(fig.

275).

pi

il

come

nella
cin-

Il

precipita attra-

si

macchia, in.seguito dagli

la

mastini ed spinto verso

svelti
i

offre

movimento

vivace

verso

tradizionale

il

forme

di

che

cacciatori

varco

coi loro

purtroppo

ciatori

attendono

lo

Dei

spiedi.

al

cac-

conservano

si

solo scarsi avanzi.

decorazione

Della

palazzo

del

figurata

antico

pi

di

appartenente

riodo

miceneo, possediamo qua-

solo

si

via

(tav.

potuto

i).

dente

il

anche

fig.

al

frammenti,

dei

si

magnifico

ornamento

Anche per esso


279).

la

del disegno,
inclinati

Tombe.

rappresentata dille
simili di

La pi grandiosa
tombe a cupola,

Creta (pag.

saglia,

Peloponneso

Cefallenia,

trove. In

Micene esse sono fuori

cinta delTacropoli.

merita

il

che

onservata
delle

Il

cos detto

tombe

quanto non

la

pi

a cupola
sia

la

la

loro

otTrono

tardo. Col

nome

particolarmente

si

di

mano

di

cretesi immigrati.

di

questo

molto

le

periodo

Micene

tombe

recenti

esemplari pi

vicino

il

conosciuti,

Tese

al-

S'anu.mij kxLMJJ^d

JAh.IiLjiliiJ^^Jii-i^i

'Jj ^'

u.^_

della

bene
i^fig.

la

meglio

eseguita

276

s.)

per

pi antica giacch

al

colore, ed

del

9'

secondo recenti osservazioni esso appartiene soltanto

si

la

maggiore freschezza

a pensare alla

influenza.
gli

per

primo posto lo
Tesoro
d'A-

pi famosa,

la

Orcomeno

(Vafio),

se ne trovano in Attica, in

altri

treo

hanno subito

134) che

Heraion, Tirinto. Pharis

quali superano

quali

soprattutto

creazione architettonica di
le

evi-

Anzi appunto, per

maggior vivezza
anche per

artisti

un

spirali

rapporto con Creta (confr.

distinguono

Micene. Ricostruzione. (Perrot-Chipiez).

tutta-

restaurare

questi avanzi pi antichi

ili

Ti-

primo pe-

rinto,

vi 2

periodo miceneo
"

thesauros

posteriori greci indicavano queste son-

279. Soffitto del

Tesoro

di

Orcomeno.

'43

La costruzione a cupola si trova sotterra nella pendice della


un corridoio orizzontale fiancheggiato da muri a blocchi squadrati (dromosl
conduceva all' alta porta di accesso della sala principale (fig. 276'!. Dei due blocchi,
tuose tombe a volta.
collina:

l'architrave

costituiscono

quali

profondo

m.

:^

circolare

sala

sempre

ci

si

che

fa

porta,

della

indurre

un peso

rastrema ^l'adualmcntc

l'interno
di

alto

122 quintali.

\cr^ci l'alto, in

m. lungo 9 m.

mura

della

tlari di

pietre

giro di

Il

quanto che

33

pi

sporgenti sono

obli-

tagliati

quamente

e ac-

curatamente li-

modo

in

sciati

assumere

da

una

l'aspetto di

volta a cupola.

Nonostante

modeste

ic

pro-

porzioni (metri
14.20

dia-

'di

metro per m.
13.00

di

alt.

della

r effetto

stanza, pur nel-

man-

sua

la

canza

orna-

di

mentazione,

straordinari

mente

gran-

Per

dioso.

pi

lo

stessa

la

camera

pola serviva

tesoro

nel

Atreoe
lo

Mi-

ad Or-

comeno,

anche

in

mano

del

mentre

di

in quel-

di

nyas

^..

ma

sepolcro,

il

bassa e a

riff.

2S0. L.1 Porta dei Leoni

quali
altri

elementi mostrano una

medesimo

architetto,

essa

cos

era

grande

vero e proprio sepolcro era costituito


soffitto

piatto. Dell'antica

parentela

da

soprattutto destinata

da

decorazione delle

una stanza

indurre

farne
al

laterale

sale a cupola

la

culto dei morti,

in

quadrata

ambedue

le

tallico

sono conservati solo scarsi avanzi. Essi accennano ad un ornamento medelle pareti (rosette?) regolarmente distribuito. Con .squisita magnificenza era

ornata

la

tombe

la

si

parete d'ingresso intorno alla grande porta della tomba, alta m. 3.50

varia colorazione delle pietre adoperate fverde. rosso, bianco

ne rialzava

fig.

278):

l'effetto.

GRECIA

144

Frammenti
,

[liufl

avanzi

"^^

i''^^'^

24?.,

2SI. Cletcl.T (impronta di

Da Cnosso.

Testate rotonde

'.

tomba a cupola

un'altra

anello d'oro).

mezze colonne

di

sopra

di

travi

funeraria

a foglie,

colonne (confr.

Micene un

di

pareti

del palazzo

canto

a queste

in

fila

imitano

in

piatto al di-

soffitto

189, 223, 280); simili testate di

fig.

appartengono nel tesoro

spirali

di

file

loro motivo preferito

il

messe

Atreo

di

al

scarico sopra la porta. In unione alle rosette, che derivano

ci

Orcomeno

di

gli

rivestimento della parte .superiore, specialmente del triangolo


di

ventagli

come

di travi

parimenti dalla tecnica dei metalli e sono, secondo

con

sono

e dei loro capitelli, che

questo ornamento della facciata, mostrano linee a

di

zig-zag e spirali (confr. pag. 142)


(tg.

j.

ARTE EGEA

II.

presentano

si

(fig.

Tirinto

di

medesimo motivo

Il

279;.

\\

(tav.

modello egiziano,

il

cupola del tardo miceneo.

costruzioni a

ripete

si

non ha

Creta

i).

combinate

nel soffitto della piccola

spirali

le

camera

pittura

in

nelle

nulla che possa porsi ac-

medesimo senso

Il

della

monumentalit grandiosa che ispir a fare del megaron greco il punto centrale e a
stabilire un ingresso immediatamente aperto sull'esterno ha evidentemente determianche

nato

queste importanti costruzioni

qui riconoscere realmente

1'

Un'opera

Scultura.

che supera per grandezza e soprattutto per

monumentale

dinario etktto

decorazione a rilievo

tutta la restante

del continente e di Creta, l'offre Micene con

una ricostruzione

appartiene ad
cupola. Sopra
della porta,

di
in

il

il

suo straor-

uso nei palazzi

tempo

(tg.

280), che

delle

tombe

forma

di

altare,

a parte):

le

una colonna

di

tombe

con

triangolo di scarico al disopra

innalzano araldicamente due leonesse rivolte un tempo verso


loro teste (lavorate

le

basamento, a

sul

si

con

tatore

dell'acropoli, del

quale sbarra

il

in

sua Porta dei Leoni

la

mura

delle

poderoso architrave,

il

Noi dobbiamo

suolo greco.

sul

spaziali

apparizione dello spirito greco.

zampe

anteriori esse

(confr. fig.

287,

d),

lo spet-

poggiano

proprio

come

Secondo l'analogia
monumenti cretesi, soprattutto di un'impronta di un sigillo di Cnosso conservata
pi esemplari (fig. 281), noi possiamo ammettere che qui, come non di rado nel

il

caso nelle facciate delle

culto greco, la colonna

nica della

divinit,

sia

posteriori

frigie

una rappresentazione

proteggeva l'ingresso dell'acropoli. Si creduto


noscere che

ma

leoni reali,

potevano
ogni

ali'

che

essergli

queste

caso

egli

lavorasse

forniti

soltanto

ora

simili,

volezze

gli

note,

razza

flessuoso della

errori

espressione, e T intera

nei

La

dall'

Oriente

che

ma

in

le

numerose rappresenegea

pur con

particolari,

il

tutte le

molle,

il

manche-

reso con chiara

scultura egregiamente adattata

Che

grande finezza pu trovare

antica origine.

secondo modelli

dell' arte

felina,

alio spazio architettonico.

chitettonica.

noti dei

leonesse concordano pienamente, per

r osservazione della natura, con


tazioni

an ico-

di rico-

non dovessero essere

artista

181).

suoi animali,

quale, guardata dai

la

(fig.

la

essa

non

sia

eseguita con

ragione nella funzione ar-

disposizionejaraldica corrisponde ad una


Fig. 2S2.

Vaso

nello

stile del

Da Kakovatos

(Pilo).

palazzo

ARIE

Fig, 284. Oitiuc

Fig. 2S3. Oiniicho

Ceramica.

Nella tecnica

precedente (pag. 136). Argilla


io

iarda

mi(:i:nka

la

fina,

ricchezza di forme di vasi, tra

ceramica

questo periodo continua quella del

di

vasi a pareti

polipi,

vernice

sottili,
la

regola

si

lucente e

Il

ma

si

come

in

Creta (pag.

134]

una graduale stilizzazione

con

fanno pre-

si

forme

delle

altri

sepie,

trovano anche

piante e rami, rosette di vario genere, spirali correnti ecc. In complesso


valenti

per

grande

sagoma ed

mondo marino

chiocciole e coralli interessa ancora vivamente,

nautili,

viva,

una

sviluppa

quali anfore panciute, tazze di varia

che sopravvivono nella posteriore ceramica greca.

tipi

Coppa da Jalysos/

Fig, 285,

buona, costituiscono

pi tecnicamente assai

'45

naturali,

un disegno pi convenzionale ed una maggiore preoccupazione della simmetria, con


ci viene soprattutto accresciuta
la

ceramica

non

"

micenea

ricchezza dell'effetto

la

soltanto nel suo paese di origine, in Creta,

greco e in realt

Nel palazzo

di

in

ciascuno

Tirinto

(confr. fig. 282).

trova una diffusione sempre maggiore

come

di

questi luoghi

nella

Casa

caratteristica, delle fornaci di vasaio.

di

ma

anche

sembra che

Cadmo

in

in

Col tempo

noi la incontriamo

Rodi,

sul

continente

sia di fabbricazione locale.

Tebe

si

sono trovate, cosa

Nel comune carattere generale non

si

possono

disconoscere delle varianti.

Arte micenea tarda (XIV


non

esiste

nessun

distacco

e XIII

netto.

Si

ha

secolo'.

una

Tra questo periodo


continuazione

Fig. 286. Guerrieri in marcia. Pittura da un vaso

Sprinoer

Manuale

nella

miceneo tardo.

il

precedente

costruzione dei

GRECIA

'46

da VafiO;(a,

Fig. 2S7. Pietre

palazzi, nella disposizione

Atreo e

tomba

alla

ARTE EGEA

II.

Micene

b),

(d).

tombe a cupola

delle

Orcomeno

di

Creta

(e),

oltre

appartiene forse

la tomba a cupola di Menidi (Acharnai) nell'Attica. Qui


tomba attica presso Spata (Erchiai) come gi prima in

"drcrefa'.'"""

viamo

piccoli

vitrea.

Il

intagli

carattere

avorio

in

questo periodo

di

nella ceramica, la quale ora

soltanto in tutto

Cipro

Sicilia.

Fenicia e

la

mare Egeo

territorio del

il

fin

Le forme pi

falso collo (fig. 2831,

alto piede (fig. 285).

l'oinochoe
tratto

dei motivi, nei quali a stento

di

sferica

comune
si

tardo

sua

la

ampia

ma

e la

l'Italia

anfora a

la cos detta

coppa

la

su

un crescente irrigidimento

della decorazione

riescono a riconoscere

non

diffusione

profonda e

284), la tazza

tro-

pasta

in

ad oriente verso

ad occidente verso

questo periodo sono


(fig.

Pilo noi

rivela particolarmente

si

pi

sue coste,

e delle

nell'Egitto (El- Amarna),

caratteristiche

Il

trova

un'altra

in

[di

periodo

ed ornamenti

242, 3, 4)

(fig.

tesoro

al

questo

gli originali

modelli naturali:

immagine della chiocciola marina si trasforma in un ghirigoro (fig. 284), e predominano


motivi lineari. Inoltre la tecnica diviene peggiore, l'argilla pi impura.
il colore pi pallido.
Verso la fine del periodo appaiono anche sporadicamente rapr

presentazioni figurate, tori ed uomini

modo

assai rozzo per tecnica, noi

di guerrieri

schinieri

su

un grande vaso
in

286), figurazione la quale trova

di

Micene, che ad ogni

proporzioni notevoli

marcia, con elmo a cimiero, ed armati

in

fig.

vediamo

di spada,

delle schiere

scudo, corazza e

suo parallelo in una stele funeraria

il

dipinta di periodo miceneo tardo.

Glittica.

iXVI

fossa micenee

secolo),

vivace rappresentazione

ticolarmente

scene

pietre delle isole

nello stesso

esse,

presentano animali, scene di guerra e

di culto (fig.
",

266, confr.

fig.

numero che

in

Creta e

nelle

altre

Corniole, agate, sardonici ed altre pietre nobili sono

solo

di olivo,

come ornamento o avessero

straordinario di cretule con

isole,

la

sono
la

le

meno

sigilli (ci

(fig.

287), che

volentieri

sono

modo

mentre

le

realt

in

alla luce

tornate

cupola o a camera.

che

sia

usate

fossero

che mostrato dal

loro impronta ritrovate nei

ricche di figure che negli anelli d'oro. In

animali

caccia e par-

di

pi adoperate; hanno forma

sempre perforate

funzione di

sono

tombe

numero

palazzi cretesi) esse

sentano una grande ricchezza di scene incise. Le rappresentazioni

di

nelle

28 il Assai pi numerose sono

cos dette dai primi luoghi di ritrovamento,

o a nocciolo

comuni in
tombe a

assai

trovati

mostrano gi una tecnica perfettamente sviluppata ed una

essi

sono

si

nell'Argolide, in Laconia. nell'Attica, particolarmente in

lenticolare

sono

Anelli e pietre con rappresentazioni incise

tutta r arte cretese-micenea. Degli anelli d' oro, che

eccellente

disposti araldicamente

sono per

riescono

come

le

nella

pre-

lo pi

figure

Porta

CUTI
dei

Leoni

inoltre

ICA

147

sono preferiti degli esseri misti formati

lesche, che per altro

il

umane

parti

di

pi delle volte anzich immagini

fantastiche

hanno variato
pi possibile per dare
demoni si pu additare solo un tipo fig. 288)
con corpo a corsaletto e testa che sembra equina

composizioni senza contenuto, che

artisti

gli

il

carattere individuale al sigillo. Di veri

da un animale eretto

costituito

esso non ha nulla a che fare col Minotauro dell'arte


della capacit tecnica ed artistica sono

rappresentati

fondo

la

medesima sincera vivezza

di

un comune senso

tutta la glittica sta

stile,

scelta dei soggetti e le singolarit del

di

dubbio che una

Rapporti con l'Egitto.

Che

Pur con

tutte le differenze nei particolari

tra le isole ed

il

continente

si

co.se

di

Cnosso

si

sono trovati blocchi

la

lavorazione, cos dei vasi di pietra, che erano deposti

lo

di

marmo

quantit. Delle forme in steatite per

le

sottili

fatto.

di

essi

nelle

sono

oreficerie,

fuori

distesa su tutto

commercio

Come

nel palazzo

pronti

per

tombe a cupola

del

laconio colorato

provengono senza dubbio da Creta dove

si

svolgesse un vivo

indicano gi alcuni dati

le

artistiche,

opere

altre

ricollegano anche per

si

costume.

anche per

continente,

ed un' arte unitaria nel suo complesso

civilt

gradi

sommariamente ma
giacch domina qui

e chiarezza di rappresentazione di tutte le

la

territorio egeo.

dello

incisi

Tutti

gemme, da opere

queste

in

quale questi prodotti dell'arte minuta

dell'arte minoica, alla

il

greca classica.

decadenza

eccellenti finemente modellate sino a lavori di


al

anima-

sono

religiose

(porfido;

stati ritrovati in

sebbene trovate

in

grande
Micene,

sono per il materiale di sicura origine cretese (pag. 132); infattigli oggetti d'ornamento in Creta ed in Micene, a Sparta ed in Tessaglia sono come tratti dalla medesima forma. Una completa eguaglianza domina

armi

nelle

nell'altra

sentazione del corpo

suppellettile

umano

e degli

in

esempio

Ma

ma

anche

il

come

137

ss.,

sue

le

la

caratteristiche,

pi

ad

144).

sembra aver gi intrattenuto dei rapporti nel periodo primitivo con


e\Medio Impero (pag. 11 6,5 17) ed essi divengono sempre pi evi-

l'Egitto dell' Antico

denti nel corso del secondo millennio. Siano qui ricordati, probabilmente
rivazioni dall'Egitto, l'uso delle colonne (pag.

pavimento

di avorio,

quella che d, la sua civilt

continente conserv

nella disposizione della casa (pag.


Ct-eta

e nei rilievi

nell'ornamentazione, nella rappre-

animali, nella forma delle colonne ecc. ecc. In

generale Creta deve essere considerata


antica e la creatrice,

gemme

nelle

metallo,

pag.

127,

139), e

124), della

pittura delle

vasi'policromi in pietra (pag. 116).

come- de-

pareti

e del

rapporti divengono

Nuovo Impero, dalla XVIII dinastia (1580-133O, ma


degli Hyksos vi erano attive comunicazioni commerciali, come ci dimostrato da un coperchio di
alabastro con il nome del re Hyksos
Chian (Siaan). che stato trovato nel palazzo di Cnosso. Tra ritrovamenti egiziani del
.Medio Impero a Kahun e ad Abydos .sono tornati alla luce dei cocci di vasi cretesi dello stile di Kamares (pag.
di Cnosso stata
17), e nel palazzo pi antico
ritrovata una statua egiziana del medesimo periodo XIII dinastia). Sul pugnale della
tomba a fossa micenea (verso
XVl secolo) con
paesaggio fluviale (fig. 248)
quasi per ogni elemento si possono additare modelli egiziani del Medio Impero,
mentre delle armi ageminate dalla tomba di Aahotep, la madre del vincitore degli
Hyksos, Amosis (fig. loi, principio del XVI secolo, potrebbero stare sotto l'influenza di quei modelli cretesi-micenei. Nel periodo della XVIII dinastia vasi dello

pi evidenti al principio del


gi al

tempo

delia

dominazione

il

il

148
cretese

Stile

trovati

d-'l

Palazzo

portazione cretese-micenea, e
(

i':;75-i3c,7),

luogo

il

modo

allo stesso

miceneo >, che si sono ridanno testimonianza della imspecialmente El-Amarna, la residenza di Amenophis IV'

minuta con

sono tornate
erano

quali

(fig.

come dipendente da
Amenophis II e III

Con

Rodi

Micene.

256, verso

(fig.

XV^

il

di

tesi

egiziani sopra

ricordi

fsi

Tuthmosis

il

nome

pitture funerarie egiziane,

le

dina.stia. Infine

camera sepolcrale

della

soffitto

Il

iio\ Opere

(fig.

moglie Teje (1448-1375)

e di sua

vaso di

sistro sul

il

accenna caratteristicamente

secolo)

Keftiu, vale a dire, secondo

XV

tombe

parietali nelle

secolo

In conclusione fuori di

fluenza tra l'Egitto e


esercitato

il

dell'arte

vazione della natura,

in

secolo

arte

furono mai

confronto tra

servilmente

accolte

ed

particolare

il

una reciproca in-

unitario aspetto

pugnali sopra ricordati

monumentalit egiziana,

per quanto l'arte

in freschezza di osser-

semplicit, vivezza, energia, libert dell'espressione figurata,

essa supera di gran lunga

XV

la

la

composta, formalistica arte della regione del Nilo.

Keftiu spariscono quasi completamente dai documenti egiziani:

forse questo in rapporto con lo spegnersi del periodo aureo cretese verso

n4

(pag.

s.).

Ma

con

r Egitto,

met

del

XIV

egea non cessa con questo, e tanto

mostrano

molti

nomi

nomi

di

ritrovamenti

gi

popoli del nord

Danuna,

particolari (Leka,

meno

il

cessa

Akaivascia, Turscia)

cui

il

difendono con

XllI secolo

si

XII

questi popoli

.secolo

difficolt dai

sono

vinti

faraoni

recentemente

alla

II e

loro attacchi, fino a che

Pulesata, cio

nessuno

per

Amenepthes

nel

principio del

al

da Ramesses IH. Di origine cretese

origine cipriota sono tra quei popoli del nord


argilla tornati

Ramesses

con

suono richiama

popoli storici (Liei, Danai, Achei, 7~irreni) senza che tuttavia

possa essere sicura l'identificazione.

1400

il

popoli delle isole

il

commercio
della
di E!-Amarna
medesimo periodo ap-

ricordati

secolo (pag. 485.). Al posto dei Keftiu verso

documenti egiziani

paiono nei

essi

la civilt

come

di

per quanto possa l'Egitto aver

svantaggio dei prodotti cretesi.

minoica non possa competere con

Cre-

(Senmuth, Rechmere) nelle

di

Ma

non

cosicch
Il

tempo

dei preziosi vasi di tipo cretese.

scambio

della civilt egea.

minoica non ne fu pregiudicato.

248) non sicuramente a

Col

come dono

dubbio un vivace

mondo

rielaborate con piena indipendenza,

(fig.

opinione prevalente,

esse vengono completate dalle contem-

sua influenza queste ispirazioni

la

l'

di dignitari egiziani

quali dei Keftiu vestiti alla cretese portano

di

steatite

all'Egitto.

F\aphtor della Bibbia;, notizie che provengono dal

(prima met del

III

poranee pitture

di

tardo,

stile

questi dimostrabili rapporti di Creta con l'Egitto stanno in accordo le notizie dei

documenti

ma

egee

influenze

pi stretta parentela con

la

uso specialmente dalla XVIII

in

Haghia Triada

di

270) ha

numerosi cocci minoici

di

di

luce in Creta,

alla

Orcomeno

di

nome

il

stile

secolo),

questo principe eretico, cosi diPFerente dalla tradizione

di

egiziana, spiegata da molti


dell'arte

Gurob (XV

in

ritrovamento

di

che l'arte

ARIE EGEA

II.

contemporaneo

e del

"

esempio

Egitto, ad

in

tilJECIA:

H-

Filistei:

se
i

non

di

loro vasi

luce in Palestina sono un'ultima degenerazione

ceramica cretese (pag. 95 s.). Nel disco di terracotta di Phaistos, con scrittura
ideografica ignota finora in Creta e quindi forse messaggio venuto da altre terre,
della

compare

la

stessa testa dei Pulesata con corona piumata che

Rapporti con la Mesopotamia.


far dimenticare che questa
la

civilt

con

l'arte

civilt

cne

dalla

Ma

si

rapporti con l'Egitto

hanno delle
Mesopotamia si distese
quest'arte

ha nei

rilievi

non debbono

innegabili
fino

egiziani.

nelle

affinit

coste

con
della

RAPPORTI CON

misti

degli esseri

tratto alcuni

'49

abbia

micenea

che l'arte

bra

AMIA

sem-

Dalla Mesopotamia

Siria.

MI-SOIT,

I.A

(Grifo) e in generale sullo stesso

indirizzo della religione caldeo-

un

di

assira

simboli sembra che

si

siano anche

grado

tgura

Haghia Triada

trovata in

incrostazione, lo

Sumu-ilu

del re

stile,

il

s""*;^'

^i-'

"''"' t-'-uIu. st.ate. c.n.dia.

(tg.

da quello egiziano,

tipo del tutto dilTerente

di

steatite,

in

288-a: che per

il

materiale,

proporzioni,

le

l'uso l'calamaio a cui serviva, richiama

androcefalo

toro

sopra ricordate. Additiamo infine tra


figure di

^''-'-

una

in

Sfinge

di

'

rapporti

commerciali, l'abbiamo
piccola

rapsino

ridotti

semplici

di

la

Una

evidente di questi

prova
porti,

dell"

sotto

trovi

cretese-micenea.

religione

al

divinit

culto

rappresentate

spirituali

demoni che hanno

137

(fig.

a,

b),

ritrovamenti

opere
di

tecnica

noi

caldea da

arte

di

la

cane del tempo

il

una conchiglia con


scongiuro in bronzo

Pesto

loro affini solo nelle tavolette di

d'arte mesopotamica.

Sguardo retrospettivo.
Grecia appena

al

di

prima

.Mentre

si

Porta dei Leoni

avanzo

solitario

di

Micene

di

porsi accanto all'egiziana e alla babilonese e di fronte alla quale


l'arte

l'arte della

rintracciare

poteva

del principio delle olimpiadi e la

un'epoca spanta, noi ora sappiamo che le


coste del mar Egeo possedevano nel secondo millennio un'arte che pu

rimaneva come un
isole e le

primi secoli

del-

greca appaiono una cosa povera. Fino a che non ritroveremo forse sulle coste del

.Mediterraneo :.\sia Minore, Siria;

biamo considerarne Creta come

il

prima

la

culla

di

arte noi dob-

grande

questa

L richiamano anche

suo punto di partenza.

leggendarie tradizioni della talassocrazia cretese del potente re Minosse,

il

le

fondo

cui

reale ci .stato rivelato dalle scoperte archeologiche.

Un problema
Che

l'

isola

l'Odissea.

fosse

importante e

da

abitata

Pur troppo non

linguistica delle

iscrizioni

sono conservate nei

di

Fasto, di

sono qui
ed

leggere e

di

che pi tardi erano

incomprensibile. Scavi

limitati

sedi

alla

antichi

essi

(n

erano

nere l'arte antica cretese

minoica

considerati

come

confini della stirpe e trov

degli

essere

ed

Ma

sul

essa

quella
e

identificati

greci.
si

pi

con

Cnosso

antichi

Keftiu.

Pi

verso

il

nord

controversa

ecc.

di

rappre-

Anche

Noi quindi dobbiamo

diffuse

continente.

di

si

non greca

Eteo Cretesi (Zakro. Paleocastro,

come non

pregreca.

accoglienza

terracotta di Cnosso.

parte orientale dell'isola e difatti

sentanti dell'arte cretese

dal-

parentela

la

agli Eteo-Cretesi (Cre-

alfabeto greco, la cui lingua

in

hanno dimostrato che la loro civilt era la medesima di


Pesto. Quindi possono essere considerati come
fondatori
dagli

scoprire

e nelle tavolette di

sigilli

iscrizioni

nelle

Cretesi.

etnica dei

testimoniato

ideografici e in scritture sillabiche che in cos

in caratteri

ritrovati avanzi di

ci

di

Haghia Triada. Probabilmente esse appartengono

originari),

tesi

natura

della

lingue diverse

parlanti

ancora riuscito

gran numero

si

quello

difficile

popoli

rite-

oltre
la

qut-

150

(Mini

transizione

ih.

secondo alcuni

perch

etnica,

stione

griicia:

B.

anche qui

come

abitanti posteriori di Cret.i,

antichi abitatori. Cos

gli

negli strati superiori dei palazzi rappresentano

sono anche

duale decadenza

la

civilt

la

un paio

come

ma

la

civilt

la

sua gra-

medesima

dei vinti.

egea decadde del

micenea del continente appartenne a

sarebbe stata

tutto,

Per coloro invece

fine.

le

quali ritengono

pregreche

stirpi

non

distruzione,

la

soltanto

dei vincitori infatti sarebbe stata la

discussa 'emigrazione dorica a porvi una

che anche

gli

avanzi ceramici, che

gli scarsi

periodo dopo

il

secoli pi tardi la civilt

di

tra

Achei, sareb-

gli

avrebbero cacciato verso

costituiscono nessuna brusca rottura con l'arte precedente

E quando

E siccome

Argolide.

dell'isola e

spiegherebbe

si

pregreca

invece fu qui accolta

altri

1400 avrebbero conquistato e distrutto

il

mediana

sedi principesche cretesi nella parte

oriente

nell'

attesta l'Odissea, vi

quindi essi coloro che verso

stati

una popolazione

trov

Pelasgi nell'Attica e altrovei. secondo

nella Beozia,

da popolazioni greche, particolarmente dagli Achei

bero

ei.i.knica

ai.i.'artk

occu-

le

pazioni e distruzioni intermedie dei palazzi cretesi sarebbero dovute soltanto ad av-

venimenti interni di questa


vilt nel

civilt

ed invece

completa distruzione

la

E
Comunque

zione dell'elemento greco, alla discesa degli Achei.

sono piuttosto

favore di questa ipotesi.

in

della civilt cretese,

verso

non

furono

soffocati

tutti

dati archeologici e cronologici

compiuta

siasi

suoi germi

dettero origine alla civilt ed all'arte

Pi complicata
poesia omerica, cio

essi

(Tirinto, Micene).

la
la

questione dei rapporti


poesia degli Achei.

tra

la

Ma

Ed

alcuni elementi

nello stesso

tempo

che assai pi corrispondono


e vestiti assai pi

che

poemi omerici

nei

alle

manifestazioni
della

quelli

le

due colombe trova

il

vi

per soggetti e per tecnica rievoca

la

opere

reali

vi

greca

contemporanea.
sono

quelli della

oreficerie

le

cretese. Solo

se la descrizione

dei

ricol-

si

coppa

la

di

una coppa proveniente


scudo

di

Achille

micenei,

la

critica

dello

pugnali

dei pi recenti del

il

distacco di secoli tra

cretese-micenea e l'origine dei poemi omerici,

la

ma

si

pu comprendere

civilt

cre-

il

tra

il

1'

le

Vili secolo. Tut-

sorgere dell'epopea omerica, cio

con un'opera grandiosa

e perfetta,

del trapasso siano rimaste vive per

quanto na-

questo miracolo di una letteratura che

pensando che negli oscuri secoli


scoste le fonti donde erano scaturite

ci-

l'Iliade

rispecchiano nel loro complesso

condizioni di vita della Grecia contemporanea, cio


l'arte ionica,

della

fine

quando pensiamo che

conservano come un eco dell'et eroica, cio dell'et della

tese-micenea traendola da tradizioni popolari,

come per

dal-

civilt

poema ed anzich il
vede una pura immaginazione poetica. Siamo adunque sul

terreno pi sicuro, e a ci conforta anche

e l'Odissea

l'una

cretes2-micenea

all'arte

continente

del

dati e condizioni di fatto

della civilt

civilt

magnificenza

omerica considera questo brano come uno


riflesso di

la

rigoglioso

ricevono cosi grande

separare

sono

suo pieno riscontro

da una delle tombe a fossa di Micene.

solo

palazzi

greca classica. Le opere d'arte menzionate, soprattutto

Nestore con

primo

il

descrizione epica

della

legano assai pi all'arte orientalizzante che non

tavia,

cretese-micenea

civilt

due poemi sono

luce dai ritrovamenti archeologici, che sarebbe illogico

vilt

nuovo

greca e rispecchiano uno stato politico che bene corrisponde a ci

fiore della civilt

civilt

distruzione

la

salvarono attra-

si

greca.

che possiamo indurre dall'esistenza dei palazzi cretesi e dei

Armi

la ci-

posteriore periodo greco, soprattutto per opera della stirpe ionica, e di

il

vivificati

l'altra.

tutta

di

continente, in Creta e nelle altre isole, sarebbe dovuta alla prima appari-

la

si

inizia

civilt

l'arte

cretese-micenea.

STILE GEOMKIRICO

TRANSIZIONE ALL'ARTE ELLENICA

III.

Per opera

quei movimenti di

di

secondo millennio

avvennero negli

popoli clie

Cr. e che per alcuni segnano

a.

la

ultimi

prima discesa

secoli del

Greci nella

dei

penisola, per altri soltanto l'emigrazione dorica, fu posta fine alla civilt egea. Tuttavia
si

Ma

anche se non

si

cortile

carattere

profano

ne

si

ed

pitture

cui

Cadmo

con

nascita di

la

in

a cupola di

Menidi (pag.
nel

gi

sin

esercitato

con

morte

la

di

Dioniso

e nella

era

tomba

culto eroico stato

il

secolo

ed

piuttosto di

sor-

(tav. \', 3;

Dioniso

146)

rapporti simili

presentano

una

Tirinto

di

aspetto di colonna

qui onorato

come

Tebe, un palazzo

in

miti sacri di Grecia

nei

Semele

culto sull'antico

il

ricostruzione

elladica

presentano

parietali

prendente somiglianza con quelle


riappare

questa

un' origine

ascriverle

cos continuato

sia statai

considerare

volesse

tarda, tuttavia la casa di


le

d'incendio

dalle tracce

indotta

tempio di Hera e

altare nel

una loro devastazione per opera di guerra.


dovesse accettare la congettura che in Tirinto il megaron sia

se

stato trasformato in

miceneo

sempre come violento

questo mutamento

concepito

negli antichi palazzi

anche

altrove

nuovo

il

si

si

mescola

con l'antico. Cosi ad esempio nell'Iliade accanto allo


scudo ionico rotondo ed alla corazza di bronzo si
conserva traccia del grande scudo miceneo a forma
con ampie

costituito

di otto

Aiace Telamonio).
metallo

dell'

et del ferro

geometrico.
nuovo periodo ci

Stile

ed

il

bronzo appare

al

La

differenza tra l'antico

e questa

troviamo

la

modo

dirticilmente

immaginare un contrasto maggiore

piante

cretese, le
di

E
gli

pi

naturalistici

acquatiche,

della fantasia

vita

lineari,

pi chiaro nella ceramica. Si

Kamares,

di

egea e

quali presenta lo stile

vero che

lo

elementi

modo una

stile

lineari,

gli

animali

spirale

ramica egea

Anche

tra

le

loro

policromi

marini ed altre creazioni mobili e piene

egeo nella sua decadenza aveva sempre pi lasciato prevalere


ma lo stile geometrico che ora si sviluppa non in nessun

si

erano gi
il

diffusi

si

irrigidiva.

Esso ha un'altra

nell'Europa centrale e meri-

principio dell'et del bronzo,

li

sviluppa con

un sistema unitario e puramente geometrico che non conosce


per non parlare dei motivi vegetali. Invece il rapporto con la cein

provato nella tecnica dall'uso persistente del colore lucido

prodotti

nonostante

vi

vegetali del periodo aureo

combinazioni invece rigide ed uniformi di modelli


geometrico che ormai giunge a predominare (fig. 289).

periodo neolitico ed

il

piena conseguenza

che

quello

motivi

pura rielaborazione di quell'arte minoica che

dionale durante

la

sfarzosi

pu
di

le

impronta e quei motivi lineari che

neppure

il

presenta particolarmente

si

espressa nel

vasi

di

nell'ornamentazione,

evidente

(scudo

bovine

pelli

accanto

ceramici della fine del

forme

li

millennio

(all'

tozze, determinate dall' unica

incirca

dal

o vernice.

1200

a.

preoccupazione della

Cr.)
facile

(IRECIA

'52
fabbricazione e

comodo uso

del

caduta irrigidendosi
l'arte

TRANSIZIONE AI.l'aRTE ELLENICA

III.

e nonostante

decorazione

la

tardo-minoica.

lineare,"

prodotti

ai

estremo grado
ancora

1'

di

presentano

geometrici

cui

in

con

rapporti

appunto per

Creta,

di

povert

chiari

peso

il

di

questa tradizione sar necessario concedere un posto a parte, giacch recenti scavi
italiani nel

luogo dell'antica Arkades, cio probabilmente

l'emigrazione continentale nell'isola, hanno rimesso


geometrici

et geometrica, vasi

una

in

largamente

quali presentano

delle fondazioni del-

da tombe a cupola di

luce,

alla

\egetali,

animali

ne

motivi lineari,

uniti a

elementi

divine

figure

di

uma-

leoni) e figure

cosiddetta

(la

Artemide Persiana;. In generale

[pu bene spiegare

si

sorgere di questa

il

che

che domin

fino

decora-

pensando

geometrica

zione

la

pi nobile arte minoica e ve-

nivano importati
dotti

od imitati

stile

indigeno

come

loro pro-

nel paese lo
ritirato

sia

si

contadinesca

un' arte

ed abbia continuato a vivere

come una corrente

sotter-

ranea per riprendere

do-

la

minazione nel nuovo

mondo

decadere

della

greco

col

egea. Fatta astrazione

civilt

da ci r apparire di motivi
geometrici

nella

primitivi

decorazione

anche

altri-

menti facilmente spiegabile.

Spesso

si

congetturato che

l'ispirazione
l'arte

venuta

sia

tessitura, per

dal-

dell'intreccio

della

quanto motivi

geometrici sviluppati di queFif. 290.

Anfora dello

sta

Dipylon da Atene. Boston.

stile del

ceramica

solo

per l'arte

tessile.

come sono

stati

zione geometrica

Inoltre

accolti

come

importanza.

forma

Nella

un' intima legge,

medesimo

che

gi

si

dell'

annunciava

la

severamente

ornamentazione con

nei

palazzi

nelle

adatti

dal

costruita
la

parte

maniera

una decora-

tutto particolari.

geometrica sino

arte

dei vasi, che

concordanza

nella

Invece

questi sono stati combinati in

nella vera e propria

attive

dell'ultimo millennio.

spirito

motivi e

ha poca

unitaria la prova di doti di stile del

vediamo

doti noi le

derivazione

la

siano

piccolissima

in

queste

principio

secondo

forma vive quel

tombe

cupola

del

periodo elladico tardo e che era destinato sul suolo greco a sviluppare ulteriormente
il

senso per

la

chiarezza

la

regolarit

plastica.

Accanto

agli

avanzi

di

lavori

in

SIILE GEOMETRICO

metallo (soprattutto

Con

Olimpia)

in

la

compare

particolare purezza

ceramica

ci

offre

monumenti

importanti.

pi

Thera

di

stile nell'isola

sviluppo pi antico dello

lo

e lo sviluppo pi tardo nell'Attica.

Gli elementi principali della decorazione i^eometrica sono


costituito

da

linee rette

zig-zag,

meno

prattutto meandri pi o

semplici e complicali.

cerchi uniti da linee obblique in

modo da

linee ondulate, circoli concentrici

spirali,

semplici.

triangolo, scacchiera, croce e croce

questi

nucleo

Il

gammata

aggiungono

si

e so-

piccoli

una somiglianza esteriore con le


(fig.
289). Particolarmente ca-

offrire

o raggiati

chiarezza nell'ordinamento di questi singoli ornamenti, del tutto


opposizione alla ridondanza dell'ornamento figurato nella ceramica minoica. I motivi
ornamentali sono per lo pi limitati al collo ed alle spalle del vaso, mentre le parti
la
inferiori o non sono per nulla decorate o lo sono assai semplicemente, cosicch

ratteristica la
in

struttura

vaso

del

trova

un'espressione sempre pi
chiara nella sua
tazione.

sono

ornamen-

motivi

Questi

sem-

talvolta ordinati

plicemente a strisce, preferibilmente

zone

pi

in

sovrapposte, talvolta sono


campeggiati, talvolta sono
disposti

una

in

ritmica

alternazione di gruppi verticali

detto

e orizzontali

(il

cosi

a metope). Ri-

stile

gido, convenzionale appare


in

qualche

stile,

modo

questo

simile quindi a quello

delle parti pi recenti del-

l'epopea

omerica

Ma

danti in formule stabili.

una

Fic;.

291.

Corteo

Cratere dello

firn

nipylon

del

stile

d.i

Atene.

ridon-

accanto a ci spno propriamente suoi un carattere unitario,

una sicurezza ed una

perspicuit dell'aggruppamento,

danno ai prodotti una grazia severa, simile a


semplice, non ancora raffinato, sentimento delle giovani
deva della natura un

della decorazione

prosaica

po'

della tecnica

precisione

quella

che

dorico.

dello stile

non

greche

stirpi

Il

offen-

si

quanto fosse popolare presso

mostra la grande variet degli stili locali. Poich mentre


nell'arte aulica del periodo minoico nonostante alcune differenze predomina un canelle innumerevoli variarattere unitario che accenna ad un centro regolatore,

di

esse

questa

zioni dello
tanti singoli
alla

stile

arte lo

geometrico

stati;

rielaborazione

ogni

ed

gusto,

suddivisione

la

degli

forma

ma

di

sempre

nello

vasi

limitata

al

elementi,

vasi solida e raggiunge in alcuni di particolare

dinario grado di sicurezza.

colori

sono

greca.

stesso

puro

in

modo

in

comune

simile

alla

Questo nuovo sistema

tempo

della

Grecia

sistema

il

corrispondente allo

necessario.

grandezza

medesimi

nuova

della

ogni regione partecip dentro

nello sviluppo della lingua

decorativo presuppone una


di

rispecchia

combinazione

alla

partecipazione dei dialetti

scopo e piena

si

stirpe,

(alti

m.

La
1,75)

tecnica

uno

dei

straor-

ceramica minoica: tutto

'54

CRTCIA

B.

TRANSIZIONE

III.

l'elemento decorativo risalta

AKTE ELLENICA

AI.L

color bruno-nero sul fondo giallo-

in

gnolo dell'argilla.

non

.Ma lo stile geometrico

canto
(fig.

motivi lineari appaiono dei piccoli animali disposti in

ai

2S9,

ma

290).

Tuttavia non sono


Cavallo

Fig. 292.

favolosi

da Olimpia.

realt

al

2Qi

(fig.

morto,

I,

tutto

il

distribuito

ma

miceneo

appartengono

primo

con fgure

ritrovamento

una porta

presso

mescolano per

trico

prima volta anche motivi

vasi di argilla dipinta costituiscono solo

accanto ad essi

tripodi

maggiori dell'arte

di

Invece

figurata.

una donna su una nave

in

vita,

suo

ciascun

ri-

vasi ricchi

Atene

di

si

suole

animali sono state


solo

prodotti

in

vegetali e spirali.

quali sono particolarmente im-

l'interesse del contenuto, tanto

sviluppa

si

potrebbe

Un

di

vaso

(fig.

2941,

presenta

Eracle, tra

esse

senza dubbio

Nelle regioni del continente greco ed in alcune isole lo stile

maniera pi conseguente

nella

distende molto pi in

coste

l fino alle

La sua

fioritura coincide presso a

tuttavia

la

e pi

col

ma

ricca

che
ratto

esso

si

la

lotta

svilup-

si

e fino a Cipro.

d' Italia

poco

il

ad Arianna. Alcune fibule spesso di

riferirsi

notevoli presentano imprese

l'Idra.

pato

che

di

(fig.

prime rappresentazioni del mito.

le

proporzioni

con

pieni

293} ma in complesso quest'arte geonessun luogo appare un richiamo ad opere

dedicati nei santuari

metrica strettamente delimitata e

appaiono

senza

si

292), ed inoltre svariati utensili di bronzo tra

portanti

sulla

una parte dei prodotti dello stile geomehanno specialmente numerose figurette di bronzo di aniuomini nudi quali sono tornati alla luce in grandi quantit in Olimpia

mali e di
(fig.

estese

riferiscono

si

come una formula. Questi

pi tardi

la

:j

angolose

sottili e

inserite per
si

compiti

modo

nome di stile del Dipylon. Se qui figure umane ed


lo meno come ormmento nella decorazione lineare,

designare col

esseri

speciale proprio soprattutto dell'Attica, che

genere

di

gli

Vaso deposto

del

per una chiarezza ornamentale e

un

ad

pi ricco luogo

maggiori

appaiono 'in fconfronto

286^

fig.

leoni e

eseguito con linearit e prestezza,

ripetuto con perfetta eguaglianza quasi

di figure

dal

tentano

naturalezza,

la

ciascun soggetto semplificato

torno

si

domestici o da caccia della

probabilmente in egual

zone

in

alcuno sforzo notevole verso

animali

adattano allo scopo

si

marine che

battaglie

ma

Poscia

fila

pretendono un posto proprio.

essi

pesci e gli animali marini,

circostante.

guerrieri del tardo vaso

ben tosto

minoica

dell'arte

scene di trasporto del morto, quali

tomba

contenta soltanto dell'elemento

si

anche l'elemento figurato. Da principio ac-

ornamentale, aggiunge

IX

il

secolo.
^~'

sua durata stata diversa nei diversi luoghi.

Anche nell'architettura
Origini del tempio greto.
nuovo che appartiene alle creazioni pi importanti dell'arte
greca primitiva si ricollega all'antico. La vecchia maniera di

il

costruire con mattoni crudi,


soffitto piatto

in

legno,

al

disopra (confr.

venti ed

il

infine la

fig.

ji

larga applicazione di sostegni

con uno

di travi

pag.

anche

forse

223),

partizione

col cortile sul davanti

la

della

casa

j-o
iii'

strato

gi
in

sala

tutto questo

di argilla

tetto a spio-

il

vestibolo

Greci

ave1-

lo

vano ereditato dai loro predecessori, sopravvissero anche

sin-

Tripode da Olimpia.
Restauro FurtwSngier.

Fig- 293.

ORICIM

GUtCO

TLMI'K)

DEI.

apisce Ar

S'oli

membri

arcliitettonici e

ITesuppone

necessit un'

di

naos) della

immagine

vano

accanto

poesia?:

nella

la divinit,

il

rivela

gi

secolo

le

per V Athena

reale della
l'

templi

pochi

solo

di.

questi nelle parti pi

si

sa se

riferisca

si

immagine: ad ogni modo

una sua

delle

divinit in argilla, legno

richieggono dei templi. Luoghi di culto

l'episodio

della

pi

grande

loro carattere e

il

nume

importanza. Per

abitazione alla maniera degli uomini, essi

si

VII

templi e senza simulacri continua-

.senza

casa del

la

il

pietra divengono pi frequenti

cime dei monti e,nei

sulle

Greci abbiano derivato

artisticamente

il

quali simboleggia-

le

inflenza ateniese del culto panatenaico sull' Acropoli. Solo verso

immagini

pietre,

del tempio di Ilio (VI libro) non

divinit o ad

rono ad esistere anche pi tardi

Che

alle

"conoscesse anche immagini degli di questione controversa, giacch

Che

solo ricordo

alla figura

realmente

un

religione

stata allora fissata nella

colonne,

alle

tempio non

il

ed invece di esse, dovettero essere create delle immagini degli

L'epopea omerica conosce


recenti.

alberi,

agli

se

stato dedicato ad

pu essere

per aver bisogno di un'abitazione doveva

dio

il

Anche

divinit.

acquistato forma umana, quale appunto era

aver
e

nume

del

culto aniconico tuttavia regola che

ser-

sua pi nobile estrinsecazione nel tempio,

la

(questo significa la parola

nella casa

forme ereditate

tuttavia queste

forme ornamentali:

vono ad un nuovo sviluppo che trova

il

dall'

bo.schi.

abitazione degli uomini

fatto

che

di

gli

hanno una

umana

avvicinano di pi alla cerchia

loro culto ricevono in conseguenza dei tratti umani. L' indirizzo

della fantasia artistica veniva con

ci stabilmente regolato.

Come

gli di

abitano nella

loro corpi delle


umana pi bella e pi sontuosa, cosi anche essi rivestono
forme umane pi belle e pi vigoro.se. Ma anche nel ristretto campo dell'architettura
un' influenza decisiva sullo svila scelta della casa come punto di origine esercita

casa

luppo del tempio. Esso acquista, dato


sizione sopratutto al tempio egiziano,

il

carattere misurato dei Greci, in contrappo-

una forma chiusa ed organica. Anche quando

esso giunto

conserva

l'

al

pi

impronta

alto
di

gradino della

perfezione

una casa, ad ogni

una casa ideale creata senza alcun riguardo

modo
ai

di

bisogni

contingenti e comuni.

Ma

prima che

il

tempio ellenico raggiungesse

le

sue forme perfette trascorsero dei secoli. Gli antichissimi

templi

nel

santuario di Apollo in Thermos,

capitale dell' Etolia,

,ps:r^:

r^^

thia

in

""'m'oeir'"'""^*""'"'

Sparta risalgono fino

Ambedue avevano
sembra

e nel santuario di

delle

al

colonne

periodo geometrico.
in

legno

il

primo

forma originaria^della
presentava al difuori una

che''avesse conservato la

casa oblunga con abside e

la

Artemide Or-

1-6

GRECIA

TRANSIZIOMK

Iir.

ARIE ELLENICA

Ari,

corona
aveva

di sostegni in legno,
nell'

interno una

correva nell'asse

ctie

(confr.

fig.

27j!j.

adoperati

per

anche

templi

di

possiamo

immaginarceli

passaggio

Grecia;
senta
I

due templi

Nemesi

di

plari.

Ramnunte.

in

sauros

accennare

o edicola della

"

templi

della

erano

rivestite

posto

di

tale riparo

citt siciliana di

Grecia,

una trabeazione
contro

III

e II secolo

minor grado valgono

facciamo

l'aspetto presente quali

una spaccatura
euboiche

di

il

lastre d'argilla

preseritano

si

bisogno

legno con

in

piano

(fig.

secondo

lastre

le

in

fondamentale

delle

questo

un sistema,

gi os-

221. 273),

due colonne,
muri ( templum

megaron

),

quale

scontra ad esempio nei

il

Olimpia
tempio

di

co-

alla forma dei templi.


non antichissime nelKynthos in Delo (fig. 294-a):

sul

parte

le

molto

antica.

costruzioni
gli

Invece

micenee,

antichissimi

case in pietra

come

tra
in

le

272)

fig.

templi greci

difatti
"

si

ri-

thesauroi

"

e di

Delfi

ed

Ma

anche per

Apollo Pythios

in

Taso

Figr.

205.

11

tempio presso r

presupporre

cella

te-

antis

templi

potrebbe (tenendo

si

di

la

per quanto

295 in basso). Solo da pensare


che una forma cos semplice (tempio

d' argilla

argilla.

fig.

un

riguardo

et

Rimangono anche da

altare.

monte Ocha non

con

state dei

di

che risale ad un

servato nella Tessaglia per l'et della


pietra,

in

trabeazione

della

quale evidentemente ha preso

tetto

del
di

the-

330), nel quale colonne ed epistilio

(fig.

primitive

simile semplicit anche per

e vestibolo

ultimo

sporgenti

come anche

Olimpia,

(Ocha, Stoura) che a lungo furono erratamente considerate

oltre a ci quella del

d'occhio

in

Particolarmente importante

grotta di Apollo

la

meridionale

dell' Italia

della roccia ricoperta di grandi lastre di pietra inclinate l'una verso

dinanzi un luogo per

l'altra e

forme

differenze

forme

offre

Cr.

decorazione

le

da

astrazione

a.

Thermos

in

legno appaiono uniti ad una

Noi

Le
la

rivestimento della trabeazione

il

in pietra si

per lo

legno, giacch soltanto questa aveva

in

struzione del tempio di Apollo

In

342).

in pietra,

pareti in le-

le

tempio

intemperie. Nel tempio italico o tuscanico

le

conservato fino al

in

Gela dedicato

(fig.

una trabeazione

di

maniera

se essi ave-

s.)

costruzioni in legno. Nel

le

parti superiori

le

con terrecotte policrome

antico stadio d'arte


si

un rapporto con

ad

Magna

Sicilia e

come rivestimento

qui
il

ancora

quali noi

alla

nella Sicilia e nella

templi

questi

sembra

al

sappiamo

Magna
meno esso ci si prein un grandioso numero di esemUna caratteristica evidente di

pu seguirlo

Fijr. 295.

Ma

legno

in

90
vano realmente anche
Il

vano

del

Mattoni crudi erano

delle case licie (pag.

gno.

sostegni

lungo

pareti.

le

secondo

il

di

fila

iiisso.

Atene.

megaron)

ORKllNI

secolo),

IHMIMO GKIXO

Di:i,

pu avere avuto antemgi

che un altro valore

lfIL'!HinU[]nUEl

maggiori pi antichi, tanto

pli

quelli dorici

del

Peloponneso

della Sicilia quanto


nici

dell'Asia

tano

la

Minore, presendella divinit cir-

casa

di regola all'intorno

condata

una

io-

quelli

corona

di

colonne,

da

Ornami

Fig. 2Q7.

cio

come peripteros lg. 293 in alio Questa forma perfetta del tempio la pi
grandiosa creazione dello spirito greco. Si trova forse al fondo di essa una costru.

che ampiamente

zione con tetto a spioventi

sporgendo su

protezione delle pareti, aveva bisogno di sostegni?

e quattro

tutti

lati,

questo sembra accennare quel-

Thermos, gi ricordato a pag. 155, nel quale la pianta ovale


non permette alcun' altra costituzione di tetto. Soltanto appuntf) negli
esempi pi antichi tempio e colonnato non sogliono avere alcuno stretto rapporto
l'antichissimo tempio in

del recinto

334 s. e 337). Cos iorse ha condotto alla creazione del peripun puro bisogno artistico le nudi pareti del tempio a megaron quanto pi
grande era il tempio tanto pi richiedevano una decorazione, e cosi il tetto sostenuto da colonne si allarg come un baldacchino sopra il tempio e l' insieme si

tra loro (confr. fig.

teros

chiuse

in

una torma

semplici e pi o

amphiprostylos

1'"

colonne libere

delle
la

forma

teros
le

unitaria.

meno

ricche.

queste

a
al

296)

(fig.

preferita per

le

quali

piccoli templi.

il

lo

monia

Lo

templi, sopravvive

nuato a servire perennemente

mu

supera per

la

di

stile

come

il

al

modelli

prostylos

modello. La

questa
(" dip-

turbasse un po'

colonnato.

modo

posteriore ed ha conti-

l'arte

costituzione

il

sufficienti.

delle

sue

singole parti

In questo affine allo stile gotico

1'

(ondi-).

con

dallo

le

pi chiara
gli

Essi sono in parte

meandro deriva

Kymatia

la

stile

stretti

lati

Sono relativamente pochi

zioni a foglie nata sotto

Fig. 2qs.

"

ricchezza dei suoi mezzi di espressione, per l'equilibrio e

ma sono

ad esempio

il

ambedue

architettonico greco, rappresentato nel

logica impronta di necessit.

architettonici.

a questo scopo

forme pi o meno

sorsero

"

leggerezza al tempio.

e per l'intima connessione delle parti struttive

membri

altre

antis

colonnato era raddoppiato

ideale in tutta

ultime mirano soprattutto allo scopo di dare


dei

tempio anche pi grande, per quanto

La decorazione greca.

sembra portare una

in

aggiungono

Oppure

proporzioni giacch dava troppa prevalenza

pi puro dai

sorsero

tempio

che presentano sul lato anteriore o su

e faceva apparire

>')

Vicino

Accanto

l'ar-

forme decorative. Questo


espressione alla funzione

ornamenti
tolti

che

prestito

geometrico, una serie

da

antichi

di

decora-

influenza di modelli egiziani o mesopotamici.

leshio, cuoriforme. (E

adattano

si

Ma

l'arte

IRANSIZIONE

ili.

greca ha con tanto spirito creativo rielaborato

che soltanto ora questi dispiegano

come

erano

lo

oriente, nello

in

decorazione destinata a

lo spazio.

a fascia, soprattutto adoperato l

fascia;

motivo del

il

ornamento

dell'

stanti,

onda

mostra

dove

l'alto

ha bisogno

uliovo

carattere

rappresenta

r alto,

ma

piega

Una

per una

forze contra-

foglie,

Le

cisa.

basso ed

in

maggiore

la

di

esso

animato

scimento
ovolo

(b,

chiamato

punte alternativamente rotonde


("

astragalos

mation lesbio

che

le

(e,

cuoriformi

tiene ferme

"!,

prendono aspetto cuoriforme ed anche

di

di

(fig.

298).

che

foglie

kymation do-

"),

piegano

Ancor

pi

gola

la

si

quanto

profilo

gii

serie di

le

corrispondentemente

loro

le

di perle

fila

appare

delicato

foglie

le

che

un

ad

sino

ma

al loro na-

rovesciano

in

incli-

egiziana

Fino

vita.

quanto che ambedue

in
il

nome

maggior

inferiore

si

basso.

in

acquatica

foglia

rigide

ricorda

kymation ionico

((

loro natura

la

vigorose

presenta soltanto una mezza

(a)

I)

nazione;

il

pressione o quanto pi cede-

viene designato col


rico

verso

inclinano

si

vero tanto pi fortemente quanto-

vole immaginata

L'ordine

delle

chiara e pre-

stilizzata,

punte

loro

questo

53),

mezzo

intenzionalmente sono state

una forma

ridotte ad

si

nel

non sono riprodotte natura-

ma

listicamente

verso

come

(fig.

reso manifesto per

quali

le

tende

dal disopra

Cos,

fuori.

a palma

egiziano

movimento

Ma

parte di edificio o di

pressione

in

raffi-

chiaramente

due

di

conflitto

il

sporge

capitello

"

una

297).

l'fig.

pi

significativo

per peso.

piegarsi

del

l'alto

mobile^concepita come elastica

nel cosi detto

di essere,

soltanto

cingere, di legare con una

di

un libero tendere verso

di

questo

geometrico,

stile

dal di fuori,

tolti

Cosi cessano

meandro ad esempio, un ornamento

Il

si

motivi

essi celata.

palmetta tratto dall'oriente regolato e

e della

fkvma, kymation) che

tendere verso

del

come simbolo

nato nelle sue forme

nessun

loto

"

in

egeo e nello

stile

riempire

forme ed

le

vera vita

la

ARTE ELLENICA

Ali.

alla

ky-

foglie

forma

uno slancio pi vivace. Cos profilo e forma della foglia mutano


a seconda che il contrasto debba essere pi o meno fortemente accentuato. Nel
punto in cui
due ultimi generi di kymatia formano un angolo, una foglia trattata

della foglia

riceve

naturalisticamente e incurvata segna distintamente l'origine ed

r ornamentazione,

nelle

ante ioniche

riverse stilizzata in aspetto di voluta

modo

la

novit

di

t;ile

ornamenti perdono tosto


guaggio
al

noi

puramente

principio e poscia

poniamo

quello in cui

decorazione
le

antiche
(fig.

una

significato di tutta

Ma

origine

di

storicamente
il

lo

queste foglie

in questo si rivela nel

esteriore

sviluppo

culmine

miglior

dalla fantasia ellenica gli

parlano

Anche per questa ragione noi trattiamo

seguiremo

stati di

il

veduta di profilo

una volta avvivati

base dell'esame sistematico

gli

299).

tracce della loro

artistico.

la

del

dell'architettura.

dei vari

stili

un

lin-

sistema
Inoltre

architettonici,

ricerca tentennante sono stati oltrepassati ed stata

raggiunta una costituzione ormai esemplare. Questo avviene per lo

stile

dorico nel

LA DECORAZIONE GRECA

si

possono porre

per

I\',

evidenza

in

nel

il

corinzio

modo

nel

I\'

pi chiaro

le

nei seguenti.

sinj^olarit

degli

architettonici.

stili

IV.

Stile

IL SISTE.MA

dorico

(fig.

300).

Una

nascoste nel terreno.

DELL' .ARCHITETTURA ELLENICA


Le fondamenta

il

tempio

del

al

bates',

al

formata

1'

J
'^-N^^-'''
I

;j,.

;ui.

cokfnna"dorica.

quale nei
di

maggiori

templi

piccoli

gradini

Peloponneso'!, s'innalzano

le

suo

Sul

conduce

piano

mura

e le colonne.

altri.

ri-

(stilo-

una gradinata

una rampa (cos nel


Le mura sono anche

che non sono tenuti insieme con calce

per lo pi sono legati con grappe di metallo.

inferiore l'orthostatai)

superiore

talvolta

intermedi, talvolta

esse fatte di blocchi squadrati

ma

bassa

disopra del piano circostante; essa fatta

blocchi squadrati ed ha per lo pi tre gradini.


,

tempio (stereobates) rimangono

gradini (krepis, krepidoma), pi

costruzione a

spetto a tutto Tedificio, eleva


di

ionico nei secoli

secolo, per lo

Nel tempio

hanno un'altezza

Questi nei templi minori corrono

e
in

una

blocchi dell'ordine

lunghezza doppia degli

semplici fasce, nelle pareti

GRECIA

i6o

IV.

DIil.I.'ARCHirETTURA EI.I.I-NICA

SISri-:MA

II.

un

pi spesse icome nel Partenone)

blocco di legamento messo in profondit

si

alterna con una coppia di

blocchi messi

lunghezza. Le co-

in

hjnne, al pari di alberi nel bosco,

si

elevano tutte direttamente dal piano

comune senza alcuna base che ad


esso

Gi

ricolleghi.

le

appare

in ci

una caratteristica fondamentale dello


dorico,

stile

Flg.

302.

colonna

concavi che

maggior semplicit
di tutte

Capiteli.

le

della

la

l'immediata connessione

si

vale

scanalato,

dire

singole

provvisto

riattaccano l'uno all'altro con

spigolo

parti

venti

di

acuto

struttive.

solchi

Il

fusto

leggermente

301); cos forte-

(fg.

mente accentuata l'energica tendenza della colonna all' elevazione. Corrispondentemente alla struttura in pietra la colonna si rastrema verso l'alto, non con un con-

ma

torno rettilineo inerte

colonna resiste

alla

1'

enta.si

pressione dall'

o tensione

leggiera rigonhatura

con una

astrazione da ragioni ottiche,

segna

grado

il

di

Piatta

(entasis).

con

elasticit

quale

la

la

All'estremit superiore del fusto, che per lo

alto.

composto di singoli tamburi imperniati, si osserva un'incisione ffig. 302) che


doveva solo proteggere nel suo collocamento l'orlo inferiore del tamburo pi
alto che comprendeva anche il capitello. In questo tamburo veniva infatti principiata la
scanalatura atfnch pi tardi servisse di modello per la lavorazione dell' intero fusto;
pi

in origine

spigoli acuti senza

gli

l'

incisione facilmente

si

per un effetto particolare


tichi

Tirinto

sono contro

megaron

(tg.

che provenga da un tempio

del palazzo (pag.

151).

e separa

un

capitello di

capitello che consiste di

si

sa

dubbi

forti

ricostruito sull'antico
il

collarino (hypo-

e caratterizzato

leggermente sporgente d un

cui profilo

effetto

un cuscino circolare

da pi
di

cin-

ombra

(echinos)

di

am-

lastra di copertura (plinthos, abacus);


i

Hera

un solo blocco

vigorosa. Segue poi

il

di

Al disopra dell'intaglio comincia

il

fig.

338). Quest'ultima in

quale tempio questo capitello appartenga non

l'ipotesi

ghie od anelli (anuli,

bedue

suo significato estetico

parte superiore della scanalatura, dove in esempi pi an-

trachelion) lavorato insieme al capitello in

una

il

303) sembra innalzarsi immediatamente dalla scanalatura senza separa-

(fg.

zione orizzontale.
vi

la

trova una specie di corona di foglie

si

Ma

sarebbero smussati nel trasporto.

questo elemento richiesto dalla tecnica ha anche

risalgono al capitello miceneo.


invece del semplice cuscino, l'echino

membri

242),

ma

^riccio

marino)

offre

un con-

torno pi
vo,

verso
e

trante.
Calettilo di Tirinto.

l'alto

poscia

temente

ili).

vi-

svasato

corso

tor-

IliM

:rQAO&0

rien-

Nel

dello

Fig. 304. Capitello dorico di anta dipinto : collo


con corona vegetale, anelli, kymation dorico
e plinto con meandro. (Borrmann).


.ti-.

-8

STILE DORICO

sviluppo

sua forma

la

grandemente

si

mutata, a seconda che volle darsi maggior espressione alla gravit oppressiva

peso o all'energia della resistenza e


sostegno. Cos V echino, col suo

del
del

contorno talvolta pi panciuto, talvolta


teso elasticamente,

metro per

dinamo-

giusto

il

resistenza della colonna,

la

meno salda, alla trabeazione, pi


meno pesante. Nella cos detta " anta

pi o

fronte

cio

la

,'fig.

304)

tello

la

egualmente introdotto

di scarsa altezza,

un

capitelli

In

ambedue

talvolta

decorato

anelli.

plinto,

un meandro a colori,
coronamento supcriore

costituisce

di

da intermediario tra

drica del fusto e

nea.

su

tuito

veduta

Icilin-

rettili^'s- 305.

grande

il

egualmente

essere

di

forma
ha

dorico

capitello

Il

vantaggio
"<^

la

trabeazione

la

il

colonna

nella

fa

capi-

da un k\mation dorico

costituita

da un collarino e tre
i

sporgente

parete

della

parte principale del

a.

lati

VI.

(tav.

con

i,

la

3,

il

trave

305)

membro

il

comincia
che

pietra

in

ad asse

saldo fondamento unitario

termina con una piccola lastra


quale poggia

e.

con T

di colonna,

per

della trabeazione superiore.

trave rivestito con assicelle particolari, cio

questo rimane verosimile sebbene

le

(fig.

Le

300, 303).

scanalature dei

il

330)

presenta dei

dorico,

stile

fg.

fregio (triglyphon).

tre incavi

fig.

triglifi), si

presentano chiaramente

L'antichit vide in essi

un ricordo

testate del

le

dell'antica costruzione in legno,

travi del tetto, quasi

triglifi

L' epistilio

anche

trigh'phoi o

disposte non dietro (cos sono nell'antica Tholos di Delfi,


glifi

mo-

(il

305) o metopai . I triglifi,


scanalatura l rotonda sia qui an-

delle lastre rettangolari incastrate tra di essi (confr.


la

posto di quella in

(confr.

seguente delia trabeazione, cio

golare una conseguenza della forma angolare dei

geison

poggia orizzontalmente

sporgente rialzata col colore

scanalati secondo l'analogia delie colonne (che

il

soprastruttura.

la

sostegni a forma di pilastro, con scanalature prismatiche

come un sostegno

ogni posto.

in

epistylion

ha preso

Questo, una delle parti costitutive pi caratteristiche dello

gocce, e trlglitio, d.
sima o grondaia.

le

pu essere ugualmente adoperato


fig.

legno. Esso, separato in blocchi da asse

con

o cornice,

derno architrave), cio

sulla

b. regula

non ha nessuna

di prospetto e di lato e perci

La trabeazione

sulle colonne e

epistilio,

tutti

tempio dorico

tetto nel

rabeazione e struttura del


Tra

(secondo Viollet-le-Duc).

costi-

senza

fig.

non prendono

333)

eccezione, siano

ma

sopra

tutta la loro altezza,

terminano .superiormente per lo pi con un taglio rotondo e lasciano


una fascia leggermente sporgente mentre sotto la fascia dell' epi.stilio

tri-

ma

spazio per

lo
le

cos dette

gocce, sei corpicini a forma di bottoni pendenti da uno stretto regolo (regula), pre-

parano l'occhio

ai

triglifi

e alle lastre con le gocce che vi sono al disopra.

che una notizia non sicura d

sempre chiuse
SpRiNOf

monumenti

nei

Manuale

1.

come

talvolta aperte nel

conservati: secondo

il

tempo

loro

nome

Le metope,

pi antico,
("

si

trovano

tra le aperture

><).

II

102
esse sono

Grecia:

B.

murati tra

tratti

il

iv.

sistema dell'architettura ellenica

quali veniva risparmiato lo spazio per la collocazione

uno spazio adatto ad una decorazione scultoria. Nell'asse


dell' intercolumnio, cosicch
di ogni colonna si trova un triglifo, un secondo nel mezzo
loro metope. Agli angoli
a ciascun intercolumnio corrispondono due triglifi con le
Esse offrono

delle travi.

1' asse
della colonna, perch altrimenti la
triglifi non potevano essere disposti sopra
qui perci gli intercolumn estremi venivano
cofonna in parte sarebbe rimasta libera
delle variau contratti
cio fatti pi stretti. Questo aveva quindi per conseguenza
che
differenze
delle
evitare
volevano
si
poich
metope
delle
;

zioni nella larghezza

dessero troppo"^

all'

occhio ed in

modo

tal

questa

contrazione

nel

costitu

tempo

attenersi alle proporuna difficolt sempre maggiore quanto pi gli architetti vollero
delle connessure. Architetti tardi ripudiazioni e tesero ad una precisa alternazione
rono perci completamente lo stile dorico.

intorno al tempio il geison (corona o


che costituisce nello stesso tempo l'odo del sofalquanto inclinato in corrispontetto. Il suo piano inferiore intagliato e
retpendenza del tetto porta tre file di gocce pendenti (guttae) da lastre

Sopra

il

sporge potentemente

triglifo

cornicione, tav. VI, 3,


fitto

e del'

denza

alla

fig.

305)

ciascun triglifo e di ciascuna metangolari ^'mutuli o modiglioni), una al disopra di


a testate
la regub, accenna
sotto
quelle
di
come
gocce,
queste
topa. La forma di
nella costruzione in legno. L'intero edidi perni di legno qui adoperati una volta
minori coronato sui lati lunghi dalla gronda (simai eretta, che
ficio

nei templi

colatoi, spesso a leste di leone


raccoglie la pioggia del tetto e la riversa attraverso

maggiori manca per


(hegemones leon^okephaloi. fig. 305- tav. VI, 2). Nei templi
della quantit delcausa
a
essa,
poich
VI.
(tav.
sima
la
scolo
3)
pi^nei lati di
colossale. Come simbolo di corol'acqua scorrente dal tetto, avrebbe dovuto essere
che nel Pelonamento dipinta sulla sima per lo pi una fascia di foglie erette,
tralci
a rilievo. Il
di
ornamento
ad
un
posto
il
cede
poi
ponneso dal IV secolo in
del tempio
frontone (aetos, tympanon) sul lato anteriore e posteriore
lo

campo

del

incorniciato da

con

rec^ule

corazione

le

un geison basso (con un kymation dorico o lesbio al disotto, senza


una sima, soprattutto per alzare di pi la de-

gocce;, e al disopra v'

(tav.

VI,

minali 'akroteria),

basso e piatto

Il

3).

venice e

quando non

vi sia

gli

angoli

del frontone

un ornamento

elevazione di 13-14 gradi)

in

finiscono

tegole

in

ter-

greco sempre
frontone eno e pesante

figurato. Il frontone

contrasto

al

pag. 89) e romani. Il tetto a due spioventi leggermente


(sphekiskoi), che sono legati da corinclinati sostenuto da saldi travicelli obliqui
rivestimento di tavole
rentini orizzontali (himantes, fig. 305). Sopra vi poggia un
argilla impermeabile
di
strato
uno

disteso
costume,
antico
sul quale, secondo un

degli edifici di

(dorosisl.

Asia Minore

Questo sostiene

il

tetto a tegole

rophe): delle tegole piatte (solenes)

davano

di terracotta
la via

sure erano coperte con embrici (kah-pteres). Gli

piano

Il

lunghi

del

un numero

sciuto di uno,

di

marmo

mentre

le

(keramos, oloro connes-

embrici sull'odo del tetto (ante-

pi a forma di palmetta (kalypteres anthemotoi, tav. VI.


secolo sui
periptero dorico per lo pi presenta nel

terminano per

fisse)

all'acqua,

lo

colonne

di

cio

13,

eguali a quello dei

17

lati

calcolando due

stretti

3).
lati

raddoppiato e accre-

volte le colonne

di

angolo.

minore (0X12 in
Tuttavia particolari condizioni possono condurre a una lunghezza
Poseidonia, fig. 427-a :
in Ramnunte, fig. 322, 295) o maggiore 0X14 in
Egina e

6X15

in Delfi,

fig.

394^ La fronte a

sei

colonne costituisce

la

regola,

quella

ad

STILE DORICO

Sima
(Krondaia)

^^f2^<^5?^p|^l:^c^
(ieison
(cornice)

Geisipodes
(dentello)

Fig. 306.

Otto,

come

Ordine ionico dell'Asia Minore. (Tempio

le

Alhcna

in

Priene).

alla loro

Partenone, l'eccezione. L'altezza delle colonne rispetto

il

sezza assai differente giacch

Mentre

di

si

accorda

al carattere

generale di ciascun

gros-

tempio.

colonne nei paesi dorici sono di un materiale pi rozzo e con poche ec12 raggi inferiori o moduli) presentano delle proporzioni

cezioni (iholos di Delfi:


pili

pesanti (Poseidonia 8

(moduli 10

colonne

marmo

in

Ramnunte)
nel

tempio

mente con
vano

infatti

columni

3)

la

Apollo

in

loro varia

ad essa una

12

Segesta 9 -3 moduli),

9,
il

il

ampiezza

salgono da moduli

'

il

di

Egina

passaggio

alle

(Partenone, Thescion,

Anche

gii

all'effetto dell'edificio.

diametro

Gli

antichi

'

j),

architetti

templi

con intercolumni densi syst\


>

^l^).

diametri 2

13

intercolumni contribuiscono essenzial-

particolare importanza e distinguevano

belli (eustylo',

tempio

materiale similmente rozzo,

-3 nel tempio del capo Sunio e perfino a moduli

Selinunte.

stretti (pyknostyloi,

con intercolumni

Olimpia

attiche, le quali

sino a moduli
di

.,,

nonostante

costituisce,

loi,

con intercolumni ampli

con

da-

inter-

diametri

2),

(diastyloi, dia-

164

B.

CRECIA

IV.

SIStEMA

IL

MEI.!.'

ARCHITET lURA ELLENICA

^ metri
\l

nmimM^^^

'i

"^

ii^

'l

--^-

^Siiiim^

impressione

fluisca suir

monu-

anche
in-

di tutto l'edi-

differenza di tutti questi rap-

la

altezza

porti,

[12)

Quanto realmente

numeri.

v^l tcio

presentano

'^"s^'"^^"

'^^'^"^'

altri
'^"-

e con intercolumni radi (a-

3)

raiostyioi, diametri

grossezza

lonne, pesantezza

delle

co-

trabeazione,

della

ampiezza degli intercolumni &cc., lo


mostra ad esempio un confronto del
saldo tempio di Poseidonia

con

Tassai

(fg.

S02).

Lo

(fig.

apparen-

dorico

stile

427-b)

Partenone

leggiero

pi

temente uniforme col sistema chiuso


suoi singoli membri appare
di tutti
i

dalle

rapporto
tra

di

I.

IJ

II

il

cos

Ci

Greci at-

elemento

questo

di-

cio dal

parti dell'-edifcio

tutte le

loro e con V insieme.

tribuivano

sempre

editcio

sempre nuovo.
svmmetriai ,

differente

pende

ciascun

in

tuttavia

una

grande importanza che ne sorse

una considerevole letteratura tecnica


sopra le simmetrie dei singoli stili.
erano

In essa

contemplate tanto

generali proporzioni di ciascuno

quanto

edifici.

possono

mente
Fig. 307. Ordine attico-inico. (Portico
settentrionale dell' Eretteo, colonna d'angol

suo aspetto individuale nei

il

singoli

le

stile

Un

chiarire.

a rapporti

paio

di

esemp

Si tendeva possibil-

numerici semplici,

ad esempio, che sulla fronte del pronao, larghezza ed altezza, sino all'an-

che l'altezza
golo superiore della trabeazione, comportassero la proporzione di 2 3,
da asse a asse, nella
delle colonne si trovasse rispetto alla loro distanza, misurata
:

proporzione di 2

e rispetto all'altezza dell'epistilio nella

proporzione

di

3:1.

Ma

rapporti fondamentali in diverse parti dell' ediin modo particolare tornavano


occidentale;
Cosi ad esempio nel Partenone, lo stilobate, il tempio (cella e stanza
certi

ficio.

e la navata

da colonne presentavano lo stesso rapZeus in


4:9; una cosa simile si ha nel tempio di
campo agissero delle
nei Theseion. Noi dobbiamo credere che in questo
della cella fiancheggiata

mediana

porto tra larghezza e lunghezza

Olimpia

di

concezioni personali o tradizionali


porzioni e chi, con

il

metro

alla

prosulla necessit e sulla bellezza di determinate

mano, controlla un

tale edificio cosi

accuratamente

medesimi rapporti anche per parti che, n appaiono contempoavveniva non perch
ranee ne dipendono immediatamente le une delle altre, e tutto ci
sigolo caso l'architetto cosi
lo spettatore doveva veder questo ma perch in ogni
combinato trover

sentiva. Nelle

moderne

teorie

stato spesso dato troppo

peso a queste

corrispon-

IONICO

srii.i-:

denze numeriche poichc

ma

1"

impressione non dipende da esse

concezione egualmente

da una

quindi anche nelle proporzioni.


zioni che regolano tutto,

nismo

dominatrice

sono

in

Ed a
modo in

ragione
cui

in

triglifi,

basso verso

modo

regule con

ma

l'alto

raddoppiano sempre
misura e

ditlerenza dello stile dorico, in cui

reciproco

membri

presenta nel

si

sono pi

isolati

e pi

divisori (kymatia e simili),

renza dello

stile

pi libera.

conservata pi

modo

giore indipendenza e libert.

pi perspicuo,
singoli

autonomi

che nello

ionico,

di

fermamente

l'architettura

membri

il

ionica

architettonici,

lo

stile

dorico poggia sull'antico


si

alcune loro

membri

di piccoli

ionico sono trattati plasticamente a diffe-

stile

onde

coor-

la

una mag-

rivela

come anche

una quantit

e vi inserita

l'intero edificio.

loro stretto rapporto

dorico dove sogliono essere soltanto dipinti, cosicch

E mentre

colto nessun elemento straniero,


stile

numero
numero governa

di

di

Stile ionico, ihg. 306, 307).

lo

ri-

membri

gocce) perdono d'importanza

le

si

anche

si

singoli

che un rapporto determinato

dinazione dei singoli

parti,

analogia all'insieme.

principalmente l'effetto meravigliosamente armo-

nico che fa un tempio dorico.

colonne,

:f

con queste propor-

Cosi,

chiamata l'attenzione sul

dal

S^>l^v

in tutto e

tempio diviene un grande orga-

il

cui singole parti

le

in ci sta

165

coordinazione

la

miceneo, e non ha ac-

stile

pu considerare come un puro

originario di Asia Minore,

sviluppato sotto una

si

stile

greco,

influenza

forte

dell'elemento antico asiatico; specialmente

la sua colonna non un prodotto orgacomposizione di vari elementi. Per quanto anche qui noi si abbia soprattutto a che fare con l'apparizione dello stile al culmine del suo sviluppo non

nico

ma una

possiamo rinunciare ad una

ricerca dell'origine delle

biamo distinguere due diverse correnti

sue

forme.

Oltre

dob-

ci

di sviluppo: l'asiatica e l'attica. Nell'Asia

nore

lo stile nel V^

Monumento
IV' dal

Nereidi

delle

Mausoleo

Mi-

secolo rappresentato dal

Xanthos, nel

in

di Alicarnasso, dal

tempio
Athena
in Priene
lo Smintheion nella Troade, che
in quel secolo fu ornato di una statua da
Skopas, lo possediamo soltanto in una ridi

Artemide

in

Efeso e dal tempio

di

costruzione romana, e di un tempio ionico


in

Lesbo (Messa,

non
alto.

fg.

625) per

lo

meno

sicuro se possa essere collocato

La derivazione

in piccoli

tempio

ma

di

attica ci

si

antichi edifci del

cos

presenta solo

secolo nel

.^thena Nike sull'Acropoli e nel

tempio presso

l'Ilisso,

ma

con maggiore

ricchezza nella sontuosa costruzione dell'Eretteo.

Debbono essere prese

zione anche

Fif. 309. Capitello eolico di Neandria.

le

in

considera-

colonne ioniche della navata

centrale dei Propilei.

La trattazione

ionico indicher

differenze dei

le

dello stile

due

tipi.

grfxia:

i66

sistema

il

!v.

di:ll

architettl'ka ellenica

^3^
Fig. 311. Capitello ionico

Fig. 310. Capitello ionico dipinto clell'Acropoli. Atene.

Fondamenta

non

e stilobate

comincia

differenza

con

ditleriscono essenzialmente

Essa

colonna.

la

ciascuna colonna (come l'assira,

non

154, 158 e

fig.

senza

dallo

base

persiana,

la

d(

fig.

dorico

stile

come
216)

la

si

dorica

la

ma

separa dallo

mezzo di una propria base ispeira). La base in Asia Minore a due


trochilos, un disco pi o meno profondamente
membri. L'elemento inferiore

stilobate per

il

scavato

tutto

l'altro;

nel

chiuso

all'intorno,

IV secolo

due

solo

tondini,

tra

volte.

ripetuto

zontali caratterizza

inferiore
il

base

216)

fig.

corrispondenza

posta tra due cuscini,


e

tripartita.

480 appare ancora

il

in

attici la

il

alle

primo

il

La gola

profilo di

piccole

base attica

rimasta sino

comune.

ha

(al

linee

di foglie

dei

rovesciate, confr.

semplice,

templi,

il

(fig.

307).

predominio anche

Questa forma, sotto


su territorio

pi perduto

la

il

asiatico,

giorni la pi

hanno sempre

loro originaria altezza

hanno acquistato una


forma pi bassa e pi delicata.

e pesantezza ed

Il

pi

fusto della colonna

snello

quello della

ionica

meno rastremato

colonna

dorica

sua

la

di

colonna in legno an-

origine dalla

cora pi chiara. Nella sua forma

svi-

luppata e normale (diversa ancora


la

fig.

la

312)

colonna

presenta

24

scanalature profonde, dal profilo semicircolare,


trarsi
stile

A^
da

dorico,

..^r.^^,-."

stretti

quali

le

spigolo

anzich incon-

acuto,

come

sono separate

i;^^

11;

listelli

*:;~

ihg.

308).

tra
/-

nello
loro
Fig. 312.

Cosi

si

Colonna dell'antico Artemision

Museo

Britannico.

(Nuovo

ma

maniera ionica

Gii elementi della base, nel

corso dello sviluppo,

oriz-

del fusto.

cui posto nella stoa degli Ateniesi

una corona

dei quali per lo pi scanalato alla

acquistato

nostri

ai

delle

movimento ascendente

proporzioni

circondato anche di un intreccio di corregge

di

(torus)

base ionica poggia sopra una lastra rettangolare (plinthos).

la

Nei monumenti

dopo

accentuazione

forte

riposo della base rispetto al

In periodo pi recente

in Delfi

La

306).

(fig.

sopra

l'uno

volte

orizzontalmente o per intero o

di profilo semicircolare, talvolta liscio, talvolta solcato

solo nella sua met

pi

un saldo cuscino

Al disopra poggia

in Efeso,

restauro).

nome
ed

ionico

siili:

ha

ombre,

di

anche

appare

ed

maggiore

elletto

Lin

luci

fusto

il

snello

pi

accentuata

ib:

ten-

la

denza della colonna verso


l'alto.

rico,

dallo

do-

stile

terminano superior-

mente
a

sempre a

canali,

ditferenza

ed

taglio

ciascuna

pare

inferiormente

rotondo,

come

un

stesso

s allo

sicch

scanalatura

ap-

tutto

modo

che

Fig. 313. Capitello attico-ionico. Propilei.

ciascuna colonna per mez-

zo della sua base afferma


della colonna,

secolo.

Due

solo a

tipi

la

sua indipendenza.

poco

poco a

differenti

conduce verso l'Egitto

pu

92). si

Il

capitello, la parte pi caratteristica

forma normale del V


con volute

alla

L'uno

precedettero.

lo

(fig.

giunto

dopo

rintracciarlo

nell'Assiria

in

Cipro

nel

MI

mato
sto

<c

capitello colico

dei capitelli persiani

fig.
(fig.

di

di

statue a

stilizzato

250) per svoldue lati in vigorose

di
j

al

il

fiore

anche un cesto

contrario essa trov larga

vengono

volute

do

pitello

fiore del

il

in

fu.sto

si

Nean-

di foglie di

saggio

al

VI secolo

(fig.

310).

Qui

le

da una fascia orizzontale, e


'\,

:^m- K-^-

pas-

il

sem-

partico-

subito
Gi

larmente
r

di capitello

applicazione nel-

secondo

al

aver

forma

come anche per coronamento

riunite

questo ca-

forma

tipo, del quale

bra

troni)

appartenenti

colonna,

con

^p:il^ f^:',l:)x^':^|^^|^W'^p

influenza.

verso

il

700

si

trova

nell'arte assira
Fig. 315. Capitello ionico. Priene.
laterale (lato del cuscino).

Tra

il

fig.

216-b). Nell'architettura greca di questa

forma

fu-

monu-

mentalmente

inserirono (conservato

industriale (scettri, utensili, appoggi di

base

Dal

n.

innalza

148) e una corona di foglie ricadenti, questa simile a quella

non appare altrove nessuna traccia


r arie

si

giglio (confr.

dria)

confr.

incontra

si

TroaJe (fig. 309)


modernamente chia-

cilindrico

volute.
Veduta anteriore.

ci

148) e

nella

gersi verso

tipo asiatico

202) e

(fig.

Lesbo e

in

(fig.

IV

secolo in territorio eolico,

e perci

Fig. 314. Capitello ionico. Basse.

e del
erette,

pi antico,

Veduta

154)

un

(fig.

capitello

Fig. 316. Capitello ionico

comune. Spaccato.

GRECIA."

IV.

SISTEMA DEM, ARCHITETTl'RA EI.I.IMCA

II.

con fascia orizzontale, che


Jll

~~~J!'JSZ il.

Ma

in

ce

rendono possibile

la

quali

voluta.

laterale

la

una

di

corona

sue proporzioni,

le

pu bene spiegare come un capezzale


corte

con foglie riverse


vedute di profilo
Fig. 317. Capitello

sui

legno

di

cui

lati

(fig.

k\'mo,

lunghi presenti

queste foglie cio

di

le

223),

come un

ornate,

.siano

si

legno, posto

di

volute

le

le

(fig.

299) cosi noi riconosciamo in questo secondo tipo


colonna ionica una costituzione che, sorta dall'ar:

angolare. Spaccato.

sostegno

sul

cui estremit

ionici antichi

come veduta
rovesciate. Ora il

foglie

pezzo ornato con volute, per


traversalmente

questa forma

voluta

la

di

due estre-

alle

di

monumenti

dei

fanno riconoscere

ci

avvolge

si

comprensione

mit

di

chitettura

legno, deve

in

sua forma artistica

la

kymatia

corazione a foglie che troviamo nei

ha completamente cacciato via


concepite separate,

corona

la

primo,

il

tempio

presenta

Artemide

di

Efeso

in

normale

capitello

il

quanto che

in

la

(fig.

parte superiore invece, cio

conduce su
fiori

Con

312).

Una

abbassamento

un accrescimento

rivela

con

Mnesicle

di

Il

Nella sua pienezza di

presenta

la

La

forme,

in

parte infe316), la

(fig.

sono collegate tra loro da

parti

le

nell'Eretteo

adorno

una

insolita

modo

qualche

giri

(fig.

delle

palmette e

di

ricchezza
irrazionale,

(confr.
il

307)

nel

spirali
la
fig.

si

treccia
e

307

capitello ionico

esso mira interamente ad un ef-

pi vivo contrasto con quello dorico;

il

306).

quale propria della veduta anteriore,

collarino

inserita tra l'ovolo e le volute dispiegano


ss.).

(fig.

si

viene

313) e

(fig.

curve e nel raddoppiamento dei

elasticit.

legno

in

magistrale chiarezza ed unitaci

sua pi ricca espressione

delle
di

capezzale

il

diversa veduta di prospettore di lato,

la

piena di slancio,

elasticit

negli esemplari attici trova la

maggiore

voluta

la

trabeazione rettilinea: ambedue

alla

angolari.

sua disposizione alla colonna cilindrica

riattacca nella

si

detipo

sue parti, originariamente

le

3111

poscia ulteriormente sviluppato nei capitelli del IV secolo


riore, l'ovolo,

secondo

quale gi raggiunta nel magnifico capitello

Propilei ateniesi

nei

medesima

alla

Questo

antichi.

di foglie rovesciate (fig.

con volute, tendono verso un'unit


del

esclusivamente

greci

fetto decorativo.

Un

tentativo del tutto isolato di trasportare

anche sui
Basse

lati

(fig.

fascia

su tutti e tre

colonne

lati.

volute

la

veduta

pilastri

anteriore

(fig

314

del capitello

nel

tempio

di

con-

si

potentemente ricurve

La soluzione non trov

accoglienza e di regola

la

da

emergenti

Rinunciando all'ovolo esso

560).

una

tenta di

ha nelle

si

allora

veduta laterale del capitello

ionico rimane differente dalla veduta anteriore e p


steriore

(fig.

movimento

invece delle volute in

principio presenta
312), pi

una

tardi

serie di

(fig.

315)

essa

da

foglie pendenti riunite


il

cuscino

arrotolato

fermo nel mezzo da una fascia (balteus). Nel capitello di una colonna angolare,
che deve presentare una veduta frontale tanto sul
(pulvinus) viene tenuto

^^

lato Stretto

quanto

11,1

sul lato lungo,

j-

..1

diversamente che

Fig. 31S. Capitello angolare attico-ionico


(Eretteo), veduta intern.i.

IONICO

sru.i-;

comune

nel

capitello

spigolo esteriore
confr.

fig.

si

^G, dovevano

tg.

internamente

volute,

due

le

facce

incontrarsi esternamente

pulvino per cui

si

forma

un

318). Questi espedienti artistici indicano chiaramente che

Una bassa

diagonale.

necessit del capitello

alla

contornata nel profilo da un kymation

costituisce

angolo

(in

Atene

trave

icpistylion"

nell'Asia

ionico,

quale quasi sempre

il

leggermente sporgenti verso

in

quale

la

Minore

lesbio)

colonne pi

alle

Essa comincia con

pi delicata che nello stile dorico.

sovrapposte

due)

(raramente

(fig.

tempio periptero port

La trabeazione

e sottili, pi bassa e

lo

317,

rientrante

lastra (plinthos, abacus),

coronamento superiore del capitello.


del tempio ionico, corrispondentemente

il

verso
(fg.

capitello ionico in origine

il

sviluppato su vedute frontali; soltanto l'adattamento al

si

due facce a

le

volute collocate

le

spostano dal loro piano essendo costrette ad avanzarsi

mentre nello spigolo interno

307),

169

appresso appare costituito

da

snelle
l'archi-

fasce

tre

l'al-

sono un evidente ricordo

to che

della costruzione in legno (confr.

306 s.). Anche l'epistilio


mina superiormente con un

ter-

tg.

mation.
Il

Ma

qui

separano

si

sembra essere
L di

tipo pi antico

quello

Minore.

Asia

di

ky-

le vie.

tempo pi antico

regola nel

e in

quello della maggior fioritura se-

gui\ano immediatamente
stilio

a dire
genti

le

all'epi-

(geisipodes), vale

dentelli

testate fortemente spor-

delle

del

travi

ci

tetto,

che di nuovo un chiaro avanzo


dell'

annca costruzione

Tale

disposizione

la

della Licia,
(fig.

negli

nel

Mausoleo

il

tempio

piano del

dei dentelli

di

soffitto

che

Essa rinuncia
dorico, occupa

mostra

la

ai

Priene

la

tal

(fig.

306).

le

fatto

Con

travi

quale pi tardi

dentelli e

ma

sua struttura
Il

pone
il

fregio,

mato zophoros, portatore


di

Fp

eli

nelle

facciate

modo

ad ogni

ioniche

sepolcrali

Olimpia

di

discusso, e sono stati

ammessa

mancanza

della

questa disposizione concorda

il

fatto

di

al

posto

del

loro posto
della

rivestito di
talvolta

Ma

soffitto.

domina anche
il

fregio

travatura

il

del

una fasciatura

liscio,

immagini), circonda

gi

prima noi troviamo

nello stile ionico di tipo attico.


quale,

al

soffitto,

pari del triglifio

soltanto che

talvolta ornato a rilievo


il

(perci

la

base

chia-

tempio senza interruzione; esempi

genere noi troviamo gi nel VI secolo nei tesori degli Gnidi e dei Sifni

come pure

non

e fornisce alla trabeazione

410 ss.) e anche nel tesoro di Massalia in Delfi (fig. 346), e nel
viamo nel tempio di Athena Nike fig. 526) e nell'Eretteo (fig.
fregio attico,

del

che

co.stantemente poggia sull'epistilio, adunque appunto all'altezza

nell'elevato

altezza e grandiosit.

antichi,

contro l'opinione sinora

rappresentano

un'altra disposizione,

Tholos

la

817), ed anche nel Leonidaion

(fig.

lo stato di

addotti dei motivi importanti

fregio nel

pi

edifici

Pergamo

nell'altare di

458. L)

Jm. Capitello esemplare per

Hii.

legno.

in

attica della colonna,

secolo

307).

li

(fig.

tro-

Pi tardi

entrato nell'uso

anche

il

nel-

Grecia:
l'Asia Minore.

iv.

sistema dell architettura ellenica

ii.

coronamento superiore,

11

sia del dentello

sia

nuovo

del fregio, di

costituito da un k\mation.

L'ultimo

membro

Minore esso sporge

La

fregio.

il

lastra sporgente

ha regule con

le

geison che pi Lxisso che nel tempio dorico

disopra

al

dei

pi che

dentelli di

alquanto

incavata

nell'Attica

ma

non

alto alla

sima

sua faccia inferiore

nella

Un kymation

gocce o simili interruzioni.

conduce

in

coronamento, che ha nel profilo

di

Anche

297, 304).

culmine e

del frontone,

figurata,

sima ed

dalla

ornato

tempio

del

ionico

Minore. Nell'.^ttica, dove

del

(fig.

al

forma

lo stile ionico

(fig.

entr

lo

pi

a quattro colonne

dell' anfiprostilo

296); l'Eretteo

IV
A-

nell'

appaiono solo piccoli templi per

nella

dal

acroterl

di

agli angoli.

Le piante
sia

porta

incorniciato

di
fig.

quale

il

secolo sono assai differenti nell'Attica e

tardi,

di

confr.

eccezionalmente

solo

decorazione

geison e

anthemia,

campo

il

ionici

negli edifici

forma

la

ornata con una serie

(corona di

erette

foglie

una

ed

cornice

un'alta

Asia

in

disopra del

al

un

561),

prostilo a sei

colonne, una costruzione insolita ed irregolare

da ogni punto di
nominati hanno

vista. Gli edifici di

forma

la

domina

l'oriente al contrario

sua

forma pi semplice

tempio
fig.
si

Athena

di

come un

presenta

colonne

tempio

di

Hera

maion presso
sulle fronti e

mento
^""nifmVnto df us"crat\n''Ak^^^

mentre

Per

sui

come

proporzioni o

nel dorico (pag.

presso rilisso

quanto

gli

(fig,

altri,

la

"

164

296)

si

quanto

contentano

symmetriai
s.).

lati.

il

suo

cella nella sua

di

lunghi

lunghi, ed

8
;

il

il

Didy-

ha io colonne

664)

Con

Efeso

con

una fronte

con

tale

accumulaalla co-

imponente. L'al-

effetto

di

nell'Eretteo

come

diametri 7

regna nello

stile

blocchi

delle

ionico

pareti,

lunghezza e finalmente

lonne e trabeazione presentano sempre

la

medesima

9-10 diametri infe-

nello stile dorico per raggi),

Per addurre solo un esempio,

singoli

lati

ha,

(fig.^

colonne,

colonne assicurata

delle svelte

per diametri, non

piccoli anfiprostili attici


le

tczza delle coloune raggiunge tanto negli edifici

'"

asiatici
riori (nello stile ionico si calcola

colossale

sui

sui lati

Mileto
2

20

Samo

in

struzione colossale
'^''

(6

diptero

fronti

sulle

eguale, 24 colonne

^4,

presenta nel

si

Accanto ad esso l'Artemision

6(32).

prima

periptero. Nella

il

esso

Priene

in

Delfi

templi in antis. Nel

di

tanto

"

la

nel
le

l'intero

proporzione

'

'.

legge dell' analogia


cosi detto
ortostati

tempio

inferiori

tempio con

co-

1:2 per

l'al-

di

tezza rispetto alla lunghezza.

Per quanto

lo

stile

ionico

non possa paragonarsi

col dorico per severit e gra-

STILI

CORINZIO

171

per organica e stabile concatenazione delle sue parti, per logicit nello sviluppo,

vita,

tuttavia la sua ricchezza e la sua eleganza, la

sione, per

l'irrazionalit

fino

scino, per cui nel corso dei

erratamente

tempi pot sopraffare

allo

attribuivano

sua

leggerezza e

sua scarsa

la

coe-

alcune sue parti costitutive danno ad esso un

di

lo

dorico. Gli

stile

fa-

non

antichi

dorico un carattere maschile, allo ionico un ca-

stile

rattere femminile.

Stile corinzio.

scente

colonna

della

.\ntichissimo l'elemento pi caratteristico

corinzia,

avvolto da una corona di foglie


(fig.

hanno avuto

53) ed

proprio capitello ionico


avrebbe, verso
riodo

un calice
nell'

L'aneddoto per

cui

Egitto

vero

Kallimachos

scultore

Io

al

ne

y^

guerra

della

del

346,1

appari-

pi

un casto

formazioni simili abbiamo gi incontrato

pe-

il

come

concepito

anche nell'architettura ionica arcaica accanto

vita

(fig.

capitello,

il

Peloponneso,

tratto per la

prima

volta

l'idea

da un

cesto

erano

cui

intorno

cresciute

delle foglie d'acanto


sulla

tomba

non

una

di

corinzia.

fanciulla

-Storicamente

Ma

documentato.
tuttavia

il

capitello

ad acanto non fu a-

doperato dai Greci

prima di quel tempo, dopo che gi


negli acroteri

ornamenti

simili

mente imitata

mento

di

tralci.

il

isolato del

1'

tempio

di

eolico

(fig.

Basse verso

tempio

nel

presso Epidauro

di

capitelli di

monumento

solo l'edificio rotondo


telli

presentano

anche
tello

il

il

non

foglia

diretta-

nel capitello corinzio

420
Athena a
il

(fig.

1'

309). Nelle opere greche

.si

appare

solo

aggiunge nel

Tegea

di

quale gi

alto,

al

Ad

il

rotondo

(fig.

colon-

(Tholos)

coregico di Lisicrate in Atene (334

599) circondato da

tetto,

che sosteneva

il

gli

319). Particolare la soluzione

mezze colonne

a.

tripode, offre le

riccamente sviluppato. Decorativo per sua natura,

il

C). Qui non

corinzie,

motivo fondamentale ingegnosamente perfezionato

grande trionfo sul

un esempio

secolo seguente

nell'edificio

aveva

periodo, an-

bel

del

rado.

l'ele-

1'

quest'ultimo, di egregia fattura, contengono gi

elementi fondamentali del tipo divenuto classico


architettonica nel

sua

la

accentuazione della tendenza verso

capitello corinzio del resto

il

corinzio

applicazione

tro\ato

soltanto fatta simile ad essa, da principio inserita

Accanto all'ornamentazione vegetale

capitello

cora esistenti,

aveva

ma

partenza delle volute e poscia anche nelle volute stesse sviluppa-

caratteristico

conosciuta

nato

stele

di

dalla natura

punto inferiore
tesi in liberi

Fig. 321. Struttura del soffitto nell'opistodomo del Parte!

in

forme

cui capi-

320),

(fig.

di

capitello corinzio

ma

un capipermette

172

B.

appunto
volta
a

alla

GRECIA:

IV.

ARCHI] Ei TURA ELLENICA

IiEI.L

fantasia artistica una svariata modificazione dell'elemento vegetale. Tal-

nucleo attorniato da una corona semplice e rada di grandi foglie di acanto

il

margini spinosi e dentellati (acanthus spinosus)

delia Grecia,

^uj;

tg.

raddoppia

si

dal calice

Un

leggermente ricurvo.

stingue

il

sporgenze

le

gusto pi tardo e sta

l'ornamentazione nello

in

Ma

capitello corinzio oltre all'eleganza

168) e condivide
capitello

Il

sua

il

snellezza

giore in quanto che o sale

anche

161

dorica,

predominante

ionico o

porre

di

egual-

fregio

Il

movimento mag-

slanciato, alle volte

un

torus

colonne

sulle

ripudia interamente

egli

La base

attico-ionico

tripartito.

profilo panciuto di

permette

teoretico

mentre pure

Ma

corinzie

mescolanza

la

con

degli

nell'et pi recente.

L'interno dei templi.


nella costruzione

stile corinzio.

solo pi tardi esso acquista un

il

del-

trionfo

il

sua adattabilit ad

del fusto snello

come un k\-mation delicatamente

perfino Vitruvio nel suo libro

assicur

la

appare

epistilio

l'

pro-

contraddi-

ionico che ha due vedute

stile

La scanalatura

plinto.

leggermente ricadenti, oppure presenta

una trabeazione

dallo

ripiegano

sommario

carattere

il

al capitello

partizione

tratta dalla colonna ionica. Cosi

corrisponde a quello attico-ionico

stili

sua

la

emergono

si

pi ha un

lo

appresso

privilegio del capitello dorico (pag.

il

soprattutto non ancora in uso

foglie

in

svi-

aggiungono

vegetale

ad acanto l'elemento pi caratteristico dello

della colonna toglie a prestito

mente

quale per

il

ci che

la

le si

spigoli

agli

nell'elemento

ogni parte dell'edificio. In ci esso superiore


(pag.

ma

fiori

aperto contrasto con

pi antico.

stile

acanto e

di

voluta (helikes). Questi

dell'abaco

maggiore

realismo

Con uno

pi leggiere.

corona

la

come passaggio all'abaco, dei tralci a


come degli steli, portano nel mezzo dei

a chiocciola e sostengono

pi splendida pianta decorativa

foglie

spigoli,

agli

filo

la

quale se ne eleva un' altra di

sulla

luppo pi ricco iconfr.

al

SISTEMA

II.

esterna.

Da

Lo

stile

questa,

tempio greco

del

cio

dai

si

esprime soprattutto

cosiddetti ordini

delle

colonne ha

non di
minore importanza per l'architettura greca (fig. 32 1;; e le sue forme evidentemente
derivano di nuovo dalla costruzione in legno per quanto tuttavia in molti casi fosse
eseguita in pietra. Sopra le travi poggiano delle lastre di copertura kalymmata) provviste nel loro piano inferiore visibile di campi simmetricamente spartiti e scavati
(kalymmatia, phatnomata), il modello dei moderni cassettoni. Delle stelle d'oro oppure motivi simili su fondo azzurro adornavano il centro dei diversi campi e sim.
boleggiavano, richiamando l'idea del cielo stellato (con fr. pag. 38), una libera sospensione. Spesso i campi sono delimitati da orli a meandri ed astragali. Le travi di
tratto

il

pi anche

l'

arte posteriore. Tuttavia

costruzione

la

del

soffitto

sostegno presentano nella loro estremit superiore


feriore,
Il

in

epoca pi tarda, presentano

soffitto a

ionico.
all'aria

kahmmatia

essenzialmente

il

un kymation, nel loro piano inun intreccio dipinto o intagliato.

medesimo

le

marmo

travi in

era reso necessario anche

ampi colonnati

il

nel

rafforzamento

dei pseudodipteri

(fig.

soffitto

dei

con

travi

625) erano

tempio

dorico e nello

quali costituivano

la

regola negli spazi interni

Propilei
di

(fig.

molto

conservati

ampi;

ma

s.)

ma

Per

gli

soffitti

in

524

ferro inserite.

certamente necessari

legno anche nelle parti libere. Naturalmente non sono


i

nel

Esso era limitato a vestiboli, a colonnati e ad altre parti degli edifici esposti
che non avessero d'altronde una troppo larga campata; la maggior ampiezza

(m. (3,70] presentano


si

alle volte

soffitti

in

possiamo

legno
far-

'

iNTKRNo nri

1.

cene

un'idea dalle loro imitazioni

gara

in

tetto

Olimpia

ed anche

la

noi

conosciamo

navate, per lo pi tre.

due

sovrapposte

file

la

(fig.

oppure essa

322.

navate

pu additare

si

rLlev.ito di-I

laterali

tanto al sostegno del

di

te-

soffitto.

L dove

interno e nessuna galleria laterale


ioniche

nell'

di

Me-

mezzo

di

erano collocate

potevano

.\plKii.i

essere

diametro delle

stabilite

gallerie

questo doppio piano (Egina)

Egina) secondo Ficchtc

in

in

grande

il

colonnati in pi

altri

adunque

dubbia

casi invece essa


le

colonne servivano

sol-

veniva richiesto un solo ordine di colonnato

sostegni

ad esse

l'esistenza di

inverosimile (Partenone), cosicch

(colonne

tesoro

regola queste colonne

di

attestata dalla tradizione lOlimpia),

(Poseidonia) o

leggiero

un caso particolare

per non dare

322,

nelle

singoli casi

rit;.

in

cella era volentieri divisa per

Nel tempio dorico

colonne esterne, cosicch

(hvperoa. In

pietra,

disposizione delle travi in legno di sostegno del

loro decorazione laterale a palmette.

Nei templi maggiori


in

in

la

i;mi'I.i

interni furono tratti

da uno

stile

pi

interno dei Propilei e forse nella sala occidentale del

Partenone!.
In base a notizie

messa da

ambigue

molti, oltre ai templi

monumenti tacciono su questo punto


comuni con soffitt chiuso che ricevevano
i

dall'ingresso, anche l'esistenza di templi con un'apertura nel soffitto.

discusso sulla costituzione di questi templi


in generale dimostrabile.
ridionali,

Quello

che

si

i<

ipetrali

pu dire

di

Molto

stato

tuttavia la loro esistenza

sicuro

ricchi di sole, la luce che entrava dalla porta bastava

che

am-

luce solo

nei paesi

ad illuminare

non
me.suff-

74

i^-

cientemente

mezzi

un

dicevano ipetrali

si

sistema

ii.

deli,

architettura
non

assai grandi, che

particolari condizioni

in

all'occasione l'aspetto di

poich

iv.

In templi

cella.

la

soliti,

Grecia:

"

di

potevano ricoprire

si

con

V intero spazio principale riceve

culto,

aperto (Basse,

cortile

soprattutto

eit.en'ica

560; Didymaion,

fig.

degli spazi

cielo

cos

libero,

fig.

6()4),

designava

si

Didymaion come tempio ipetrale anche un tale gigantesco luogo di culto


la forma di un diptero a io colonne (confr. pag. 157).

nel caso del

che aveva assunto esternamente

Policromia

VI).

(tav.

comprende come anche presso

Si

Greci

il

colore

ama

il

colore

abbia cooperato all'elTetto dell'architettura. Ogni vera arte popolare

perch questo soltanto rende l'impressione completa della vita e

che veramente

nell'arte solo ci

meridionali dove tutta

maggiore precisione

la

vitale.

Questo

membri

popolo apprezza

vale particolarmente

natura circostante ricca di colori.

singoli

il

per

colore

li

paesi

con

rialza

architettonici e fa risaltare meglio l'ornamen-

non faccia anche la pi accurata esecuzione scultoria. Numenon lasciano alcun dubbio sopra la larga diffusione e la lunga
durata della policromia e anche la misura di essa si pu stabilire con relativa
sicurezza. Inoltre non si constatato che, se alcuni membri di un edificio erano
dipinti, dipinto completamente dovesse essere stato il tutto. Questa opinione, la quale
ha prodotto una quantit di ricostruzioni policrome, vale nell'architettura tanto
tazione di quello che
rosi dati di scavo

meno che
Per
pi

nella scultura (pag. 23(5).

tecnica della policromia decisivo

la

comunemente

in

uso

(calcare,

materiale da costruzione.

il

lumachella,

"

poros

richiedevano gi un rivestimento od una custodia per

oppure

fig.

56

Il

342).

rivestimento

di

decorazione colorata era applicata prima della loro cottura

la

un

materiale pi nobile, che gi ha in s

Le

pietre

legno e l'argilla

loro conservazione e questo

la

rivestimento non poteva essere che colorato. Nelle parti


(pag.

il

effetto

in

argilla

(tav.

VI, 2,

permetteva

artistico,

un'applicazione immediata dei colori a cera (encausto).

Per
l'Attica,

lo stile

dorico secondo

in Egina,

risultati

concordanti di osservazioni accurate nel-

ad Olimpia e nell'occidente, adunque nelle contrade pi diverse,

pu stabilire come regola sicura che le grandi parti massicce dell'edificio (gramura, colonne, epistili, cornici) apparivano bianche o per una rivestitura in
anche una leggiera
stucco del materiale rozzo o per il colore naturale del marmo
colorazione quale stata ammessa in qualche caso non si constatata in modo sicuro.

si

dini,

Cosicch erano bianche


nelle parti superiori

pi

le

parti inferiori dell'edificio ed

Qui erano

delicate.

un

sporgenti dalla massa, e lo erano talvolta- in

menti. Cos

(tav.

goli sotto

triglifi,

per

lo

pi

in

VI,

I,

cio

colore

membri

unico,

architettonici

talvolta

triglifi,

le

lastre a

gocce

un sistema

di

membri

collegati verticalmente,

3)

turchino scuro o anche in nero

invece, cio la fascia superiore dell'epistilio e

della

membri

cornice e

correnti

re-

erano dipinti

orizzontalmente

triglifo

il

il

geison era talvolta

Le gocc presentavano per lo pi una colorazione gialla optriglifi oscuri rimanevano bianche
Le metope tra
a meno che le

talvolta rossa.

pure pi chiara.

sculture non richiedessero un fondo colorato (rosso o turchino, errato


VI, 3); similmente trattati erano
capitelli

con ornapiccoli

piani inferiori del geison tra le lastre

a gocce (viae) erano colorati in rosso; la fascia tra

turchina

colore appariva soltanto

il

alcuni

dipinti

delle

colonne erano per

lo

campi

dei frontoni e

pi rossi, inoltre

il

fregi.

Gli

sulla

anelli

tavola
sotto

capitello delle ante era ricca-

POI.ICROiMIA

mente dipinto

(fig.

come anche

304),

loro motivi a foglie

disotto del fregio a

297). Dei

(fig.

triglifi

k\ matia

la

sima

meandri coprivano

le

fasce

tutti

qualche caso anche

in

175
portavano

dipinti

sopra

di

al

regula era ornata con

la

al

fiori ri-

cadenti (Partenone) e pi spesso l'angolo del piano inferiore del geison portava una

Non

decorazione a palmette.
al nero,

al turchino,

templi ateniesi

tempio

del
I

poco

marmo

in

il

gusto

il

contrario

al

anche ornate di

spesso

pitture.

o motivi simili (inoro? pag. 172). In

stelle

rosso e

piuttosto .severa,

nero su fondo

il

fondo

tardo, su

pi

dominano

che

al

marmo

il

con

pi

marmo

che piuttosto

sia

giallo,

bianco

colori

dei

bell'accordo col tono caldo e splendente del

qui spicca da per tutto

sontuosi

si

colori vigorosi delle parti in argilla (sima, rivestimento del

geison) sia che presentino

presentino, secondo

per

l'oro;

anche sicuro. Nell'interno

parte

in

colorazione nei templi puramente dorici

la

adattano egregiamente

attici

adoperato oltre

fosse

anche

giallo,

di

erano senza dubbio colorate,

lacunari avevano fondo turchino con

complesso

qual misura

stabilire in

suo uso assai probabile

il

pareti

le

pu

si

rosso e a un

al

VJ,

(tav.

pi

chiari,

fiorenti

lo

Nei templi

2).

in

trasparente; invece dell'argilla

suoi ornamenti, turchini, rossi, aurei e pi

raramente verdi.

Secondo ogni apparenza per lo stile ionico


medesime regole di policromia; ad esempio ci

e corinzio

l'abaco del capitello ionico. Difficilmente inoltre

si

ad esempio dovevano risplendere per una decorazione


e figurata.

marmo prezioso per


A questi mezzi l'et
ne esempio

il

Con
il

in

epoca

le

pareti

sontuosa

pi

IL

pittura or-

ci s'accorda l'uso di pietre di vario colore, di lastre di

rivestimento delle pareti e di bronzo

dorato

pi antica aveva ricorso solo eccezionalmente

a quel che pare, erano ornati di pietre colorate ed avevano

V.

di

per
e

MEDIO EVO GRECO

figure bianche

le

e co-

capitelli.

una decorazione dorata.

AL

(DALL' MII

capitelli.

parcamente:

distaccavano da un fondo nero di calcare eleusinio e

si

le

ammettendo che

pi ricco edificio di Atene, l'Eretteo, in cui

lorate del fregio

generale

in

sempre maggiore;

errer

pi tarda la colorazione abbia acquistato un'importanza

namentale

valevano

accertato per l'ovolo, le volute e

SECOLO)

VI

Greci misuravano l'origine della loro storia regolare dal principio delle Olim-

piadi (776). Difatti nel!' Vili secolo la costituzione

un aspetto

determinato

stabile

dalla

differenza

degli
e

in

stati

raggiunse nell'Eliade

parte

anche

dal

contrasto

delle stirpi.

Prima

e pi riccamente che

sul

costa occidentale dell'Asia Minore.

verso l'inospitale

fin
si

.spinsero sino nel

Ad

essi

seguirono

mar Nero

continente europeo

e nel Delta del

Italia e

crearono qui

ridionale,

ma

golfo, l'unica
fioritura e

la

Nilo. Gli

svolse

la

vita greca sulla

mand numerose
Ioni

dall'

colonie

euboica Calcide

mare Tirreno e fondarono Kvme sulla costa della Campania.


Dori. Da Corinto fu fondata Siracusa, da Rodi Gela. Sottraen-

dosi ai loro ristretti confini patri gli Achei


l'

si

Particolarmente Mileto

Magna

la

Grecia.

si

.stabilirono sulle coste

meridionali del-

Locri presero sede presso

la

punta

me-

fondazione pi considerevole fu Taranto nell'angolo pi interno del

importante colonia

superarono

le

di

Sparta. Tutte queste colonie giunsero a

rapida

loro citt madri per potenza e per benessere.

Nel medesimo tempo

in

cui

nuovi

.stati

greci svolgevano tanta energia

crea-

17^
trice di

primo piano

il

IL

V.

MEDIO HVO GRECO

della

luminosa Ionia

poco

si

regioni esterne

le

imposero a tutto

mondo

il

fioriva

oriente

di

poesia greca. Anche qui

la

SECOI.O)

VI

AI.

occidente.

di

avevano raggiunto quella forma

canti omerici

(daI.l'vIII

commerciale

politica e di espansione

vita

occupano

GRRCIA

B.

greco. Sorta e coltivata in

Sulle coste
a

poco a

mezzo ad una

societ

in cui

nobile e regolata dalle loro condizioni di vita questa poesia ha offerto al mito e alla

una chiarezza umana che

religione dei Greci una dignit eroica e

con essa

rono

Anzitutto

agi.

gli

rivestiti

di

una

Anche

la

casa del dio,

l'arte.

piena luce del giorno

in
la

il

ogni tratto

di

con essa
demonico fu-

diffuse

si

fantastico e

umanit che noi troveremo poscia operante

bella e libera

Demetra racconta che


l'Olimpo

di spogliati

tempio, per effetto di

concordanza

per

ratto della

il

figliola

abbandonato

ha

sconosciuta, ha trovato accoglienza alla corte reale di Eleusi fino a che

e,

l'intempestiva scoperta del suo divisamente di rendere immortale col fuoco

Demofonte

r>

-C~^'

un tempio

IR

|(ii*j
I

ij(

jj"^

comunit,

la

s\olgeva

in

prende dimora.

in cui essa

modo un

eco non in alcun

per

~-i

"
\ir

Pi

piccolo

il

costringe a rivelarsi e a cercarsi un'altra abitazione; allora da Celeo

la

e dagli Eleusini le viene innalzato

^,1f^^

sul-

sviluppa alla

si

nobile casa dei signori. L'inno omerico a

alla

dea addolorata

concezioni

tali

il

luogo

di

Il tempio
adunanza

culto solo in piccolissima parte

esso, perfino l'altare

ne da principio n sempre

si

appresso

in

si

trovava di fuori,
il'

luogo

un'immagine del dio una tale immagirfe


pu mancare completamente sebbene per lo pi la
divinit che l dimora sia resa palese da una statua
che da principio anche sempre pi piccola della
pei innalzarvi

,'ll'

-V

'..T(. --*..

v-&-v^l^^-

libere concezioni
di,

Fig. 323. Restauro poligonale delle mura


dell'acropoli. Micene. (Da Geli).

l'uomo
r

uomo

ma

innalz

lo

Lo

a pi

quali
nrimeaaiavano,
t
r
on

s,

per splendore

ma

mente umano,

l'arte

alta dignit, allo

sviluppo

dell' arte
si

greca va

greca.

Tuttavia in questo

greca

spetta

una

rigidezza e

stesso

si

nume

il

modo

in

campo come

il

gli altri

in tutti
I

Dori

rivelano nell'architettura

loro carattere chiuso, nelle arti figurate

tempo

il

loro senso conser-

l'interesse all'educazione ginnastica del corpo. Gli Ioni,

mostrano nell'architettura pi

accessibili

ad influenze straniere, di-

spirituale e lanciano in tutti

lo

della loro ispirazione.

sguardo verso

Ambedue

gli

lo

influssi

Influenze orientali.
in

nell'

epopea

la

loro abilit narrativa; dal

raccoglier in s, qui

campi l'impulso

come da per

tutto,

questo periodo essa emerge ancora poco.

Pur riconoscendo questa

greche non debbono essere trascurate

Gi

la

della vita intellettuale

corporeo innalzano

in

del-

un monumento ono-

come

ma

pura-

che essa ci faceva per

spiegano nella pittura e nella scultura

l'Attica,

aspetto

ad immagine

pari passo con quello della lingua, della poesia

di

parte diversa alle singole stirpi.

vativo e nello stesso


mobili,

per bellezza,irper forza,


r

avevano natura
cre

assai

alle

omerica aveva degli

riconnette armonicamente all'organismo naturale di tutta

civilt

pi

societ

la

votivo per un santuario.

e della filosofia; esso

loro

che

rappresentandolo ad ornamento della sua tomba o

come dono

rario

la

Corrispondentemente

giandezza naturale.

f^
'''''aV^^

le

un periodo pi antico abbiamo

artistica sensibilit delle stirpi

ispirazioni che esse ricevettero


visto le forti influenze

dall'oriente.

dell'Egitto e dell'O-

SISrKMI DI COSTRU/IONT

77

riente su Creta e sull'arte egea. Colla decadenza della

egea

civilt

principio

al

del

periodo geometrico queste influenze per un periodo di tempo si allentarono, tuttavia


per farsi valere con rinnovata forza verso la line di esso. La caduta della talassocrazia cretese e
al

commercio
Fenici,

basso

il

quali gi nei

il

Zeus
tombe etrusche

di

monte Ida

del

Creta

in

tappeti o fabbricati da loro stessi o

Un

coste greche

importatori di arte

in-

eguale origine in parte

di

altro articolo fenicio di

La decorazione

assiri.

bronzo,

in

commercio

vegetale stilizzata

e fantastici accanto a scene

ornamentazione figurata 'animali feroci

e la varia

le

e latine, ricco di oggetti di ogni genere in

oro, in argento e in altro materiale prezioso.

erano

come

presentano

si

aprirono

stirpi

poco neU'MII secolo, apparirono

decorative, lavorate sotto l'influenza fenicia, sono tornate

luce nella grotta di

corredo

nuove

delle

civilt

di

poemi omerici

Armi

dustriale in metallo.
alla

livello

straniero. In questa pausa, presso

della

erano fondamentalmente diverse dalla rigida arte lineare dello stile geometrico. Esse acquistarono una grande influenza sulla nuova arte greca in via di

vita umana'i

sviluppo e

possiamo seguire

la

loro decorazione pittorica.

Ma

esteriore di elementi stranieri

nel

modo

pi evidente nei prodotti ceramici e nella

anche qui non


;

si

un'accoglienza puramente

tratta di

ispirazioni straniere furono fuse

le

stiche greche e riconiate nello spirito greco, per apparire quindi

come questo abbiamo

zioni proprie

pag. 157

s.).

monumentali dell'Egitto, con

dato

impulso

all'architettura

avuto un'influenza sulla greca.


orientali lo

mostra

il

loro

stile

nuove crea-

gi veduto nella trasformazione degli ornarnenti

magnificenza

loro

la

come

greca,

Come

vuole che

si

siano

architettonico

il

la

Le

scultura egiziana
Ioni

gli

alle

maestro

abbia

ispirazioni

elementi

quale accolse in s tanti


il

costru-

colonne possono aver

di

sensibili

stati

Cos ancora una volta l'Oriente stato

per essere, per

caratteri-

le

Altre ispirazioni vennero dall'Egitto e dall'interno dell'Asia.

zioni

stranieri.-

con
quali

della giovane arte greca,

tosto superato dallo scolaro.

altro,

A quel che sembra si compi nel nostro periodo


Sistemi di costruzione.
una trasformazione dell'antico sistema di mura ciclopiche (pag. 136 s.) nella costruzione poligonale pi regolare. La saldezza delle mura fu ricercata non pi nella pesantezza e nella grossezza dei blocchi

erano

pietre che
tagliate

di

ma

in

una

modeste proporzioni. Le

stretta

pietre

connessione

venivano

poligonalmente, accuratamente scalpellate ed adattate l'una

messure regolari

non venivano

e di aspetto artistico

tagliate

contorno ricurvo,

al

(fig.

poligonalmente con linee rette

quale poscia

si

adattavano

sura (mura di sostegno del tempio di


quella di prendere l'impronta

con

Delfi).

una

Facendo astrazione

le

di

difficile

dalla precisa

un sistema

ma

singole

all'altra

particolare

conservavano

il

con comle

pietre

loro vario

con accurata commescome un'invenzione dei Lesb


piombo dei vari contorni dei

pietre vicine

Valeva

striscia

blocchi e di aver reso possibile con ci la


''canone lesbio).

323). In

delle

esternamente,

lisciate

esecuzione

di

connessione che

forme cos variate


si raggiungeva nei

per mezzo di malta o di grappe, le mura


maggiore stabilit per il fatto che ciascun blocco poligonale nella sua
commessura (spigolo su spigolo e linea su lineai diviene di per s stesso un

due sistemi senza alcun collegamento


acquistavano
abile

la

membro di un sistema di archi diversi che si scaricano e si sorreggono reciprocauna suU' altra ed
mente. Ne sorge cos un' immagine di forze vivamente operanti
l'

appunto questa varia impressione d


Springer

Mannaie

I.

alle

mura

poligonali

la

loro

particolare

bel12

GRECIA.-

5=*

V.

IL

MEDIO EVO GRECO (DALL

Vili

Al.

VI

SECOLO)

INIZI

ornato di figure a

nei

rilievo e

sono scarsi

menti

medesima

partiene

della

casa di bronzo

tempio

ele-

gli

sembra

m-

derivare

quale ap-

arcaica alla

tradizione

dea

Athena

dea protettrice di Sparta.

la

Chalkioikos

dalia

327. Copertura del tetto con tegole


argilla nell' Heraion di Olimpia.

Un

presunta et mitica fu rielaborato dal-

di

l'architetto, scultore e poeta di inni Gitiadas (VI secolo


di

in

rilievi

bronzo,ci che richiama

Feaci .confr. pag. 143

s.)

il

micenea, tuttavia una creazione nuova,


si

Grecia.

Lo

fonda sempre pi decisamente sulla costruzione

vero

preferenza per

la

la

quelle in legno cretesi verso

il

le

colonne

basso

ed essere pi addensate per sostenere


dell'epistilio dovette
l'altra,

la

ma

sua durabilit,

tutto proporzioni pi pesanti e

essere divisa

in

in

bronzo del palazzo

La

d'

se

epoca

insieme

pietra meritava in-

essa apport numerosi mutamenti, sopra

verso

pi robusta

peso della pesante trabeazione,


da un asse

che andavano

come

l'alto

dovettero assumere forma

esse

il

dell'

che nel suo aspetto

dovettero rastremarsi

parti

dei

architettonico dorico,

vale di conquiste

in pietra.

travatura

la

colonna al-

di

cornice fu costretta a prendere forma diversa per conservare, nonostante

l'ampia sporgenza, un saldo piano d'appoggio. In


dotto

stile
si

quanto

in

in

metallo dei palazzi assiri (pag. 74).

in

riconnette all'antica costruzione in legno e

si

e fu rivestito nell' interno

?)

omeriche pareti

le

rivestimento

dorica

Inizi dell'architettura

anche

'79

tempio, non necessariamente molto pi

il

recente,

statuaria,

in

ricca decorazione a rilievo

la

architetture

nelle

vestiti

dalla

ARCHITETTURA DORICA: GRECIA

DEI. I.

passando dal legno

nuovi rapporti

breve

alla pietra.

dovette essere

tutto

tra-

Questo passaggio noi pos-

siamo ancora chiaramente seguirlo negli antichissimi templi della Grecia vera e
propria, mentre nella Magna Grecia e nella Sicilia la pietra domina gi come materiale e le forme decorative tolte dalla costruzione in
legno sin da principio si
presentano
nente greco

meno

chiare e solo pi tardi sotto l'influenza dello sviluppo

divengono

la

norma anche

una via

sviluppo in oriente e in occidente segue

Come

patria dello stile

in

Olimpia, che

di

vasi ritrovati nelle loro

si

pu

dorico

colarmente antichi erano ritenuti

considerato

essere

il

nel

Peloponneso. Parti-

Secondo
ripteri

al

principio del VII secolo.

avanzi conservati essi erano pe-

gli

(pag.

157}.

Questa forma

di

sorse dunque gi assai presto nello


rico. Difatti

su

tutti

gliore ad

erano ancora

in

tempio

esteriore.

emerge

la

l-'indaro qui

il

trabeazione

Per

legno.

in

fatto

che

origine

sviluppo del

lo

tradizione particolar-

nella

mente Corinto. Secondo


i-i-

do-

modo miAmbedue

appare adatta nel

'lati,

un colonnato

colonnato

il

tempio
stile

colonna dorica, che eguale

la

templi sono anche arcaici per

dcllHcraion

lo

diversa.

di

fondamenta sono da datarsi

Fig. 328. Acroterio apicale in argilla


di Olimpia.

conti-

elementi

altri

Hera non lontano da Micene ed


a tempi mitici. Ma ambedue per
frammenti

due templi

facevano risalire

Pure per
completamente

in occidente.

la
i

testimonianza
i

di

/-

templi degli dei furono per

i8o

B.

GRECIA:

\-.

|i.

MEDIO EVO GRECO

l'l)Ar.I."vi

11

AL VI SECOLO)

DELI.

INIZI

una

ad

quattro

laterali.

Uno

co-

sporgenti

due serie

stituivano

181

tuttavia

navata,

sola

pilastri

ARCHITKTrURA DORICA: GRECIA

di nicchie

zoccolo in pietra

rivestito di ortostati e

diso-

al

pra delle mura in mattoni crudi,


raUorzate sulle fronti con travi
legno a

di

modo

di ante, ricor-

dano ancora l'antica costruzione


micenea (fig. 222). Le colonne
erano

peristilio

del
cos

anche

in

legno e

trabeazione.

la

Ma

tempo avvennero
grandi mutamenti. Le colonne
nel corso del

in

legno furono a poco a poco

sostituite

con colonne

in

pietra,

le

quali nella rastremazione ver-

so

l'alto, nelle

scanalature piatte,

nel capitello ad echino presen-

tano tutte gi
golare (pag.

il

160

tipo dorico res.).

ma

nelle

i-^-

'<'

i-mp;

misure e nelle proporzioni, nel


numero delle scanalure, nel grado della rastremazione
del capitello ed in certe particolarit ^tecniche offrono

le

.n

,\poiio in corim...

dell" entasi,

pi grandi

forma

nella

differenze

(fig.

^25, 326;. Certamente questa trasformazione de! tempio in legno in un tempio in


pietra si compiuta lentamente, a seconda che dei pii dedicanti o condizioni di

cose offrivano

mezzi per questo abbellimento. Ancora nel

II

secolo d. Cr.

servava neir opistodomo un' ultima colonna in legno, evidentemente con

come avanzo venerando


allo stesso

Fig. 332.

Tempio

in poros dell' Acropoli di Atene


(secondo Wiegand).

modo

della

con-

si

intenzione

di

colonna

altra
in

Fig. 333. Costruzione circolare in Delfi

(Pomtow).

et,

legno

l82

GRECIA:

B.

IL

V.

MEDIO EVO GRECO

AL

(dALI.'VIII

Fig. 337.

Fig. 336.

La cosiddetta

del vicino

Basilica

in

Enomao

palazzo di

"

Poseidonia (Pesto).

D'altra parte

Il

in

pi

le

SECOLo)

VI

cosiddetto tempio
Poseidonia (Pesto).

Cerere

di

antiche delle colonne in

VI secolo in questo periodo era gi cominciata la trasformazione. Tuttavia questa non apport anche il mutamento della trabeazione
giacch non si trovata alcuna traccia di una trabeazione in pietra, evidentemente
questa rimase sempre in legno. Ci non ostante deve aver gi posseduto un triglifio
pietra risalgono lino al

sviluppato, poich

spiegare soltanto
di

il

restringimento degli intercolumnt

angolo. Anche l'interno sub una trasformazione

sostegno e

le

come per

navate laterali ad ogni


lo

furono

la

modo

soltanto

costituivano

delle tegole

leggermente

terminazione frontale di questi ultimi embrici

grandioso acroterio

Esso

mezzo

degli

pi nei templi pi antichi. Del tetto a spioventi

servati considerevoli avanzi

la

tolti di

si

dei
i

pu

triglifi

pilastri di

due file di colonne in pietra. Cos la cella


forma posteriormente normale dei templi mag-

dipinto

di

m. 2,25

di

il

e degli

soliti

colori

sono con-

embrici a se-

trave maestro

(fig.

327),

disopra del frontone, cio un

al

diametro, vero capolavoro di

con ricchi motivi nei

passaggi

stretti

argilla si

in

ricur\'e

zione quasi semicircolare, tanto sugli spioventi quanto sopra


e

posizione

della

loro vece furono stabilite

in

divenne a tre navate ed assunse


giori

angolo sulla fronte

di

come dovuto ad una preoccupazione

tecnica

nero, rosso, giallo,

(fig.

328).

come era

in

uso nel VII secolo nella pittura ceramica corinzia e simile: appunto allora svolgeva
Boutades, secondo quell'indirizzo sopra

la

sua

si

dubitava se questo tetto obliquo

attivit

tenesse soltanto ad
piatto (confr.
di

una

fig.

appunto

al

1'

un rinnovamento ed avesse preso

('cocci

periodo

Ma

al

al

ricordato (pag.

il

posto

di

un

tetto pi antico

indicare la leggenda

recentemente dei ritrovamenti

VII secolo, e

la

in

Prima

180).

originario o se esso apparte-

come sembrava

protocorinz ed una statuetta

dono un'origine anteriore


tata

argilla fosse

223; o di un tetto a padiglione,

cos antica origine del tetto.

sue fondamenta

in

fatti

sotto le

bronzo contemporanea) esclu-

costruzione deve quindi essere

quale appartiene anche lo

condizioni assai primitive richiama egualmente

stile
il

ripor-

degli acroter.

tempio

di

Apollo nella capitale

INIZI

Thermos

dell' Etolia. in

come

senta

VII secolo,

s.

32()

(fig.

ITURA DORICA: GRI;CI\

li:

In css(j tutto singolare.

Anche questo

il

e poi era stato devastato da Filippo

ma

ricostruito in pietra

conservando

l'antica pianta.

(218

11

a. Cr.),

legno sostenevano un epistilio anch'esso in legno,

quale

il

per mezzo di una lastra di copertura in legno o argilla

normale

della fascia superiore nell'epistilio


triglifio in

legno murato

e al disopra di
(pag. 162

'

pre-

per essere infine

suo aspetto originario

ricostruire con sufficiente sicurezza per opera degli avanzi conservati. Delle
in

si

un tempio primitivo pag. 15,5 s.) in legno e in argilla del


quale aveva subito dei rifacimenti 'e uno spostamento ?) verso la met

sostituzione di

VI secolo

del

ARCHI

DKI.I.

che

esso

il

al

pi volte

sopra era protetto

al di

ricordato a pag.

161

di

e sosteneva

metope

rinnovato, in legno, in argilla e terracotta

era ornato di teste (ektypa, pag.

180).

pianta del tempio presenta solo cinque colonne sui


lunghi. Alle tre colonne

due navate

zioni del tempio,

essa

si

fa valere

mediane

e la fila

non sarebbe
tal

in

dei

mediana

modo

stretti

lati

di

un

argilla

in

Le metope

(fig.

357) ornate

di pitture a figure nere del VII secolo additano alla cerchia artistica di Corinto.

cella a

pu

e questa l'origine tecnica

con mattoni e provveduto

di dietro

tetto,

si

colonne

colonne,

Iati

stretti

corrispondono
la

con quindici
le

il

La
lati

pareti lunghe della

quale forse, dato

stata necessaria per

sui

sostegno del

le

modeste propor-

tetto.

Pur

che traversa perfino l'opistodomo e ha impedito

tuttavia
la

costi-

tuzione di un pronao chiuso, non essendovi posto adatto per una porta.

Perfezionato appare lo

appartenere ancora
periptero

modo

di

al

6X15

pesanti

(alte

colonne,
in

loro capitelli panciuti,

a sostenere

il

stile

periodo

dorico nel tempio

di
le

dominio

di

dei Cipselidi

Apollo

in

Corinto,

fino al 381).

il

quale pu

Esso era un lungo

quali, oltre-

media raggi 8'

2'

coi

sembrano poco adatte

peso della

grave

trabeazione

33 ; ^^ cella offriva la particolarit di


una doppia .sala, una maggiore a tre navate
(fig-

'

verso oriente ed una minore verso occidente.

Fe. 338. Capitello del tempio a sei colonne in Poseidonia


(Pesto).

Fig. 339.

Tempio

a sei colonne in Poseidonia (Pesto).

i84

(;R1CIa:

11.

\'.

MEDIO EVO GRECO (daLi/vII

II.

ciascuna cnn un vestibolo aperto: torse

Questo

ammesso anche

SI

pi recente

per

che era stato eretto sull'Acropoli

re/za, anzi senza

fig.

SECOLO;

\'l

servi\'a

un tempio
tuttavia

332),

come

in

senza

della sua pianta e della sua

una sicura conoscenza

con certezza che esso era un tempio


traddistingueva per

marmo

suoi

rilievi

riccamente dipinte. Sotto

namento

frontoni

dei

(fig.

375

per

s.)

Della trasformazione

340.

Il

tempio mediano (C) sull'acropoli

Di grande interesse sono due edifici

Theodoros,
costru

circolari della

nuovo una forma di pianta antica


quale aveva lavorato anche all'Heraion

il

rotonda Skias col tetto a padiglione,

la

scavi

tholos

tale

hanno

intrapresi ci

ivi

si

poco

legno circondavano

essa abbia contenuto

cassero del tutto


di

le

L'architettura
si

il

sua

VI

del

In Sparta

come luogo

di

secolo,

samio

il

patria (pag.

riunione

la

purtroppo
In Delfi

fig.

333): tredici colonne straordinariamente snelle (12

cella
si

circolare,

la

cui

le

proporzioni della costruzione

ristrettezza

(m. 3,40 di diametro)

adunanze e favorisce l'ipotesi che


(Hestia). Appaiono segni di arcaismo che

tenessero grandi

gocce

(confr. pag.
(fig.

161).

Il

capitello presenta,

303), la corona di foglie separata sotto l'echino.

dorica in Occidente

in Oriente.

Per quanto

sua patria nel Peloponneso, alcuni degli esemp pi antichi

sono invece conservati

Grecia, che appartengono

forma micenea

tutti

del

man-

ancor pi chiara-

alla periferia delle

di

al

pi tardi al VI

megaron con

lo

stile

questo

regioni occupate dalle prime colo-

nizzazioni greche. Cos in generale nei templi pi antichi della Sicilia e della

l'originaria

188),

esecuzioni

sulla di.sposizione originaria.

istruiti

focolare di stato

quello di Tirinto

dorico abbia
stile

15).

fossero disposti senza rapporto determinato rispetto alle colonne e che

triglifi

mente

la

possibilit che vi

la

della

origine destinata alle

in

raggi) e spaziate (2 diametri), che ricordano con ci

esclude

prima met

(pag.

in Orti-

Siracusa.

potuta ricostruire dal materiale incastrato nelle fondamenta del

posteriore tesoro dei Sicioni

17

ti

ga presso

musicali, fiorenti in Sparta, pi tardi adoperata

in

in

questo tempio

di

Dal tempio di Apollo

341.

di Selinunte.

quali accolgono di

una

con-

si

sue cornici

le

appresso.

in

Fig.

gli

ma

_s

..

Fig.

sicu-

pu dire

si

del colonnato,

TT

reale

generale dispo-

cornice obliqua del frontone sono dipinte, or-

la

singolare, aquile e cicogne \olanti.

im periptero parleremo

mancava

antis e

in

jti

ripostiglio.

poros alquanto

Soltanto questo, sulla base degli avanzi architettonici e figurati,

sizione.

in

vano occidentale

il

Hekatompedon

V'i

AI.

secolo,

il

Magna

tempio mostra ancora

vestibolo, e chiuso posteriormente, cio

I.

A[;i:Hiri;riLRA dorica

Fig.

)42.

non mai con opistodomo aperto, che


al

simulacro del dio mentre

altare per

fronte

tempio) ed

del

sacrifici

dei doni votivi.


la

alla

la

Quante differenze potesse


tare

piano d'un tempio

il

due pi antichi templi


pilli

334),
il

di

il

di

i5

Seliiiunte.

contrario rara in Grecia (pag.

era adibita ad

la cella.

una parte

is6)

Spesso

Questa era

del culto

(il

desti-

grande

sulla

conservazione
rad\'ton

statua del dio.

tuttavia presenlo

mostrano

Selinunte e

antichi templi di Poseidonia.

mediano

la cella

L dove mancava

conteneva anche

cella

al

advton), aperta verso

sempre

stava

occidi-nil k in orienta

dal lato lungo del tempio

neis

invece appare una stanza di fondo

nata

in

Il

due

tempio

sull'acropoli di Selinunte (C,

]:

tg.

o
Fig. 343.

Tempio

in

10

i5

Asso. Pianta. (Clarke).

quale sorto presso a poco verso

580, ha una cella tripartita chiusa anche sul davanti con porte, ci che forse era

di un culto segreto. Inoltre esso ha un vestibolo libero


ampio che era richiesta una fila trasversale di colonne per sostegno della trabeazione. Questa disposizione, che si pu additare anche nel tempio di Apollo in

determinato dalla necessit


cos

Fig. 344.

Tempio

in

Aiso. Restaurazione

dell' elevato.

(Clarke).

.86

GRECIA:

V.

MEDIO EVO GRECO

II.

^DAI-I-'vilI

Al.

SECOLO)

VI

fig. 341) e nelTOlympieion della medesima citt, dava nello


un aspetto grandioso in mancanza del pronao aperto. Il temp'o
poco pi recente (fig. 333) manca di questo colonnato malia

Siracusa (nell'isola Ortigia,


stesso

tempo

alla fronte

in Selinunte solo di

invece sul pronao aperto una

vano posteriore

delle ante.

Il

una

La

scala.

gione

in

che

tutti

fu

Un

locali.

particolari

tempio

la

suo grande
fronte

pianura

Poseidonia,

tanto singolare

dipende e dietro

due navate del periodo pi

Thermos,

",

che caratterizzato

336).

Il

numero

muro, forse

in

pi antico

il

come tempio

luce

alla

posto un advton rialzato. Dei templi a

noi ne

fa appena si conoscevano,
abbiamo incontrato gi uno in

Neandria). Essi

191

due navate dell'jepoca egea

se

sostegno

di

(fig.

uso

pu avervi

contribuito

cosi

poco che

lo

non sono

ionica;

posteriore.

Ed

nao quanto

la

La

Pompei.

di

quale

alcuni

suo numero

il

Il

notevole tanto

tempio pi recente

pianta di

rivelano

(6X13)

la

loro

cella

(nell'

per

come

Olympieion

al

dinanzi

canone
al

pro-

pi

Io

generale

dei

di

Siracusa

6X17

cosicch

stretta

di vista

non

esterno ri-

(fig.

ancora regolato, oscilla tra

co-

colonnato

il

proporzioni del pseudodiptero posteriore

dei gradini

templi

in

acquista una piacevole ampiezza che dal punto


le

gi l'influenza

corrisponde

libero colonnato

il

questi templi,

tutti

lonne)

numero

come

di questo

disposizione delle scale accanto alla porta della cella.

assai allungata

corda gi

dispari

da principio preoccupava

ci

particolari

di colonne

antichi,
;

ma

329),

cosiddetto tempio di Cerere a sei colonne in Poseido-

il

337) nel

(fig.

(fig.

trova anche in templi con cella semplice,

si

quello pi antico

gruppo

ri-

desiderio di

il

mezzo conduce facilmente ad un numero


fronte

di

certo

per

Occidente durante questo stadio dell'architettura.

in

colonnato nel
colonne

ricol-

soprattutto

stabiliva

si

si

273).

trova anche talvolta in piccoli templi, dove

si

esisteva tale necessit,

in

dal

colonne della

delle

pi ricca suddivisione dello spazio. Celle a tre navate

delle

nia

dispari

329, con fr. anche pag.

(fig.

alla

che fino a poco tempo

antico,

al soffitto

ancora

in

il

partizione in due navate della cella che ne

la

che questo colonnato

non
una

di

sua ra-

la

caratteristica

la

sua volta

Basilica

fig.

legano alle sale

guardo

ha

parapetti

alti

quanto

sono ora tornati frequentemente

Il

Diverso

ha

citt,

culto.

quale sembra che fosse

la

tempio

al

luogo

in

per mezzo

cella

di

cosidetta

Poseidon?,

altare (di

9X18

dalla

orientale della

intercolumn del peribolo erano chiusi con

gli

semicolonne

due

di

accessibile

terzo tempio di Selinunte F, alquanto pi recente,

sull'ampia

stabilito

anche qui per ragioni


in

ed

posizione obliqua del grande altare rispetto

condizioni

primo che

due colonne e

di

fila

rialzato

Il

393).

(Ortigia),

Selinunte C), 5 (Pompei) e perfino 6 (Selinunte D). La pianta della


cella non ancora in istretto rapporto con la collocazione delle co-

lonne del peribolo,

la

forma

avuto ancora qualche cosa


degli
in

'tmpto%uinTco

df'

^"^'TMurrayr^"

intercolumn

uso

tardi,

che

in

dalla

rapporto

spinta

a travi deve perci avere

soffitto

irregolare.

alla

del tetto.

delle

colonne

d'

disposizione dei
Sui

lati

anche

Cos

pienamente regolata

maggior serramento

il

mandato

non

del
di

stretti,

angolo,
triglifi

che

l'ampiezza

non

ancora

comune

pi

ed racco-

erano

pi

so-

ARCHITETIURA

I.

DC1RICA

colonne

le

mentre pi tardi

regola appunto

contriamo

per

pianta cos vanno

la

differenze di

certe

molto

IN

ORIENTE

pi serrate che nei

Da per

contrario.

il

tutto

La

stirpe.

le

cose anche per l'elevato. Qui

achea

colonia

ad una esagerata rastremazione ed entasi, una gola


di una corona di foglie

erette

vava similmente ad esempio nel tempio primitivo dorico


(fig.

Achei dalla loro patria

agli

Un

abbiamo

Certamente noi

303).

una rielaborazione

160),

come

li,

ma

a sei colonne

pag.

conserva

al

tone e dei

la

osservato

242),

che era noto

forme dello

stile

dorico.

invece del

offre inoltre,

dell'epistilio.

di

corona-

Nei tempio

337-339) mancano le gocce sotto i triglifi e sotto la cornice (confr.


terminano la trabeazione superiormente. La cor-

fig.

manca

La

del tutto.

cornice dei

essa

importante,

era

Pompei,

invece

su cinque

anche

che

fa

del

(fig.

393).

in Selinunte

tempio
ad

ed straordinariacolonne)

la cella

Anche

caratte-

oltremoJo

stretta

pseudodiptero

nelle colonie doriche

Fra

particolari.

tratti

pi antichi

richiamano

avanzi del

tempio

cusa nell'isola

anche

ritorna

ha conservato alcun avanzo archi-

Esso poggia

pianta.

la

tempio uno

non mancano

ci

Campania, un rappre-

(7X12

ristica

frontone

ha forse,

stile nell'antico

gradini

mente corto

non

339).

fanno riconoscere con

ci

sicurezza solo

del

(fig.

ripiegamento carat-

il

principale

cui avanzi conservati,

modo,

centro

il

della civilt nella

sentante del suo

calcidese, che

la colonia

tettonico proprio

giacch

obliqua

superiore

cornice

Cuma,

340).

obliqui del fron-

lati

lunghi decorata di piccoli cassettoni nella faccia inferiore

lati

teristico della

ogni

stato sopra

(tg.

forma pi antica

sopra

di

Tutte queste particolarit sono esclusivamente achee;

di

tro-

184); dei poderosi kymatia

nice orizzontale del frontone

ifig.

si

anch'essa

alle

l'anta

una gola pesante cio

(confr. pag. 161); qui pi niente si

panciuto

il

Essa

338).

un antico tempio presso Tegea.

336)

(fig.

esempio,

Tirinto, citt

gi

che viene cos riadattato

Nel tempio a nove colonne di Poseidonia


solito capitello dorico (fig. 304),

ffig.

di

miceneo

dell'antico capitello

capitello simile, di recente, stato ritrovato in

mento

in-

antichi notevole, oltre

quale gira sotto

la

echino ed ornata a rilievo

achea

ci

tanno valere

si

presenta, ad

Poseidonia

di

alcune particolarit. Nelle colonne dei suoi due templi pi

(pag.

lunghi,

lati

adunque noi

tentennamenti, prove e ricerche.

in

Come

la

OCCIDINTE

sono

invece

vraccarichi di peso,

IN

V attenzione gli

Apollo

di

in

Sira-

Esso
pu appartenere ancora al MI secolo.
Le colonne fortemente rastremate, con
Ortigia

capitelli

panciuti

.stavano

cos

(fig.

largamente svasati,

serrate

nell'esempio pi
'

341).

che

qui,

recente

di

come SSBiiiS^
Delfi

^.

,,^
Fig. 345.

sopra menzionato

(fig.

333),

triglifi

sono

ricostruiti

Tesoro

..

.,

,,.

,
.
,
di Massilia in Delfi (Ponitow).
.,.

r architrave e n

kyma, r incorniciatura

dei

i88

Grecia:

oppure erano disposti


e lo spazio
i

in

medio evo greco

ii.

modo

che soltanto un

tone caratteristico
(fig.

triglifo

secolo)

vi

trovasse su ciascuna colonna

si

il

nella

pi antico

tempio

il

la

cui disposizione ritorna nel

abbiamo

gi fatto parola. Inoltre nel

(fig.

339),

rivestito di lastre

Selinunte

di

340),

d'argilla dipinte che sostenevano

traforate per lo scolo delle acque

spesso

ae

(deei.'viii

intermedio fosse occupato da una metopa allungata (confr.

templi conservati

Poseidonia

v.

Magna Grecia

(fig.

342)

e in Sicilia

(fig.

tempio

Tra

371).

Del suo fron-

colonne

a sei

tempio

una sima

fig.

334).

geison

il

di

era

costituita da paimette

una particolarit che soprattutto torna


il
tempio C
metope a rilievo
sebbene anche per questo non

(confr. pag.
si

Finalmente

1791.

distingue per

(fig.

369),

sia

isolato,

sono

perch

gi

Selinunte

in

avanzi simili un poco

trovati

templi dorici appartengono inoltre

selinuntini

(pag.

P'

si

pi

un tempio sparito (Europa


questo gruppo pi antico

antichi di
toro).

sue

le

sul
dei'

templi

i8(5).

In alcune particolarit

accorda con

si

questi templi deH'occid.'nte l'unico tempio

dorico antico di Asia Minore.

meridionale della

sta

Troia,

mare

di fronte
citt

la

Lesbo,

di

domina

sul

tempio

ffig.

Un

Asso.

di

Sulla co-

regione

eolica

343 s.) costruito in dura trachite comprende un megaron senza opistodomo

X13

ed un peribolo a
spondente

norma

alla

colonne

piezza degli

intercolumn e

stremazione

delle

colonne

dell'occidente

Per ricchezza
tempio

di

nel

monumento, molto

non

Samo,

di

nuovo

tinuato, sotto
figlio

il

Metagenes,

guerre

rivestito di

Xanthos

persiane,

una

volta

il

primo grado

e,

dopo

in proporzioni

consiglio di

essere

sua

Theodoros,

ma compiuto
per

la

maggiori

(fig.

soltanto

incendiato

il

maoltre

dello stile
di

stile

propor:

l'He-

Rhoikos, continuato poscia pro-

l'Artemision

opera dei Persiani,

in

356 da

di

rico-

Efeso, cominciato e con-

dall'architetto cretese

dopo un periodo
nel

in

VJ6j.

sviluppo dello

di

distruzione per
;

la

187).

rilievi

storia pi antica

la

le

372), ci che riappare solo

fig.

Purtroppo

forse cominciato nel VII secolo da

babilmente da Theodoros
struito di

supera

gacch,

ancora sufficientemente nota. Tre templi in marmo, dipteri,

zioni colossali, rappresentavano

raion

confr.

pi tardo, delle Nereidi in

Inizi dell' architettura ionica.

ionico

344

(fig.

(pag.

sculture esso

Selinuutc

di

niera insolita,

che nelle metope anche nell'epistilio

legno

in

qualsiasi goccia richiama ai

di

templi achei

Fig. 347. cipiteiio e Sfinge della coioii.m dei Nassi.

forte ra-

la

ricordano

proporzioni dell'architettura

mancanza

corri-

L'am-

posteriore.

Chersiphron

120 anni

Erostrato;

il

da suo

tempo delle
Didymaion di
al

Apollo Philesios presso


proporzioni

colossali

che

.Milcto

nel 494.

gi stato distrutto

quali superano di gran lunga

II.

iri.IJA

IONICA

189

era

Dario.

da

Le

templi,

questi

di

ARCHI

DELI,

INIZI

templi do-

contemporanei, sembrano essere state

rici

con

scelte in gara

egiziane

tali

Se
sebbene

essi

Ioni.

il

le

quali

le

non erano ignote

erano circondati

capitello

monumen-

costruzioni

ionico per sua natura

non fosse a ci adatto, deve averci


l'esempio del periptero dorico

trasform qui

in

dare alla doppia corona

di

riptero

ziate

si

agli

colonne,

di

colonne un pondo

influito

ma

pe-

il

un diptero per
snelle

simile

e spa-

quello

che per natura possedeva una semplice co-

rona

di

colonne doriche a

causa del loro


LOCRI

addensamento

e della loro statura.

Perci

he arcaiche.

questo sviluppo del tempio ionico deve essere considerato

come alquanto

in

Samo

determinata dal loro rapporto

La

pi recente delle origini del periptero dorico.

cella

forma micenea del. megaron chiuso posteriormente


anche nella nuova ricostruzione del Didymaion (fig. 664) essa era sicuramente cos.
NelFArtemision invece si crede di poter ammettere 1' esistenza, sui due lati stretti, di
passaggi con ricchi colonnati. Le colonne dei lati stretti nell'Heraion e nell'Artemision
non erano disposte con eguali intervalli; nel primo la fronte posteriore aveva nove
colonne e l'anteriore otto. Poich la posizione delle tre colonne esterne a ciascun angolo
accenna ancora

all'antica

al

peribolo e alla parete lunga della cella,

intercolumnl mediani dovevano corrispondere


lato anteriore.

esterni.

Anche nell'Artemision

Questo

edificio,

il

quale

erti

gli

sul

lato posteriore ai

tre

quattro

maggiori del

intercolumnl mediani erano pi grandi degli

stato preceduto

medesimo luogo da due

sul

templi minori e da un luogo di culto apparentemente senza tempio, offriva a causa


del suolo paludoso delle grandi

difficolt

tecniche

le

quali

quelle derivanti dalla grandezza colossale dei blocchi di


parte alla costruzione;

Lidi, Creso, regalava

si

seppero vincere come

marmo. Tutta

una gran parte

l'Asia prese

colonne
sono ancora conservati alcuni avanzi con resti dell' iscrizione dedicatoria del re. Queste (fig. 312, 343' presentano la particolarit che il fusto, ancora
strettamente scanalato con spigoli ad angolo acuto, circondato nella sua parte in-

delle quali

il

re dei

si

v<4-^S

m'
'V

M
Fig. 349.

Da un

cratere di Tebe. Alene

delle

iqo

IL

feriore di rilievi

MEDIO EVO GRECO iliALLMII

SECOLO

VI

Al.

imitazione del rivestimento orientale con lastre di bronzo.

ligurati.

coronamento superiore a foglie rovesciate di grande vivezza e vigoria


fig. 373). Accanto
a questi templi giganteschi sono stati innalzati in Delti
edifici di marmo di piccole proporzioni in forma di templi in antis. Due di

(confr.

Il

tesoro di Massalia
e di

tori)
(fig.

^3,

Clazomene

504),

il

346, finora considerato per lo pi

(lg.
(?)

come uno

alcuni
essi,

il

dei templi espia-

presentano delle colonne con una specie di capitello a palma

quale per altro

mantenuto

chitettonica ionica antica (ovoloi. Gli

forme

nelle

due

altri

(tesori di

ornamentazione ar-

dell'

Cnido

e di Sifno;

adoperano

invece di colonne figure femminili (cenefore o cariatidi) e saranno da noi esaminati


pi tardi

410).

(fig.

restituito Delfi in

Un

importante esempio

Fig. 350. Apollo e Artemide.

Nass delia prima met del VI secolo


trovati

anche

in

architettura

di

ionica

antica

ha

lo

una colossale colonna che sosteneva una Sfinge, dono votivo dei

Egina. In

ambedue

Da un grande vaso

(fig.

casi

347)
si

di

Melo. Atene.

una simile sono .stati


nuovo osservare nel] fusto la

avanzi di

deve

di

scanalatura antica, nell'una 44 nell'altra 36 canali stretti e piatti che si incontrano


a spigolo acuto, cosicch le colonne rassomigliano a quelle persiane (fig. 216). Anche
in

Efeso noi abbiamo nell'Artemision questa forma

arcaica

(fig.

312) questa volta

con 40 canali; numero che si pu additare anche altrove (ad esempio in Naucrati,
fig. 348). Le
due colonne isolate di Delfi e di Egina presentano ancora la base
evidentemente originaria a forma di alto e liscio tamburo; altrimenti in uso la base

composta

kyma

di

toro e di trochilo

foglie (ovolo) sul

ma

quale

variamente

combinati. Del

poscia viene posto

La

con

abbiamo

gi parlato (pag.

canali

sviluppa nella forma normale posteriore.

si

ridionale
stretti
i

canali,

348), ha

(fig.

listelli

che

come

in

le

i68).

il

scanalatura

Il

la

24 scanature per quanto piatte

Persepoli, giungono

una corona

fin
a

sotto

il

di

capitello,

in

quella

in

del

Locri

e nello stesso

Nass e

dividono. Nella colonna dei

della colonna ornato di

riduzione

tempio

del suo

capitello e

capezzale, ornato

a volute,

numero

nell'Italia

tempo ha

dei

me-

gi

gli

dell'Artemision

Locri invece

il

collo

palmette, in Naucrati (dove lo sviluppo delle

INIZI

volute seguiva forse

galo costituisce

sopra

:confr.

norma

la

passaggio

il

un

eolica)

alla

in

348

fg.

ARCHITETTURA IONICA

l)i:i.L

corona

alto;,

colonna dei Nass nella sua rigidezza e


foglie ricorda assai pi

losa delle sue

298)

(lg.

il

quale prese pi tardi

il

poderoso astrafoglie ricadenti

di

come

quale qui

la

191

nella

forma angokymation dorico

nella

il

suo posto. Quest'ultimo

appare gi in forma chiara in Efeso e nella sua forma pi

VI

tarda normale in Samo. Capitelli ionici antichi del

presentano

colo

come una
347);
a

che unisce

stretta fascia rettilinea

forma

vibrata

Minore

servato nulla. Probabilmente non vi era


tuttavia gi

compjre

tutto singolare,

era ornata di

periodo

cos primitivo in

greca

nell'architettura

dorico

marmo

lo

si

Come una

occidente

a conoscere
offre la

come

colatoi.

di

il

cre

le

la

cosidetto

cella al pari che in

stile

di

tegole per

eolico (pag.

Neandria nel

Gggera

pag.

Lckyrn^ protoconnzia.

Il

marmo, ancora non usato


la

delicata

la

prima

il

Quanto grande

dipinti.
il

167),

suo

il

mentre

fosse l'uso

del

quale per la prima volta dal ma-

tetto (circa
stile

volta

esecuzione dei

trattazione degli ornamenti a rilievo,

ornamenti

derivazione assai antica dallo

citt troiana

^'s- ^5'-

Grecia, appare per

nella

Asia Minore; esso favoriva

in

contentava

isola

346},

maniera

mostra V invenzione del nassio Byzes

teriale della sua

quale

(fig.

composizioni figurate a

graziosi elementi architettonici ionici e


lo stile

conil

sima, in

la

leoni che servivano

rilievo tra le teste di


in

Efeso

Dell'ar-

si

nei ricordati tesori di Delfi

invece di esso nel tempio di


del

non

fregio,

il

(fig.

311, 312J, e

(fig.

riattacca lo sviluppo ulteriore.

chitrave dei grandi templi di Asia

se-

volute talvolta

le

leggermente scavata

elasticamente

gi

talvolta

questa

canale

il

il

principio del

ionico noi

cui

VI

secolo).

abbiamo gi appreso

esemplare pi caratteristico

antichissimo

tempio

(^'II

secolo).

lo

La

178)0 costruita come un semplice vano oblungo

senza vestibolo ed opistodomo ed divisa in due navate per mezzo di un colonnato mediano. A queste colonne appartengono dei capitelli di forma diversa nei
loro particolari: di essi

Fig. 352 a, b.

Il

uno

stato riprodotto sopra

dello stile

piii

(fig.

3091.

antico.

Monaco

Sembra che come

(Reiclihold e Sieveking).

192

Grecia:

!'..

v.

11,

evo greco

meiiio

al

(I)AIi. \iii

base della colonna anche qui abbia servito una forma assai

un tamburo

Lo sviluppo

delle arti figurate.


altre

le

quali pur condussero

Delle

la via alla

vale

a dire

figurate nello stretto senso della

arti

anche con

mezzi modesti
una sempre maggiore perfezione

pittura,

la

ad

della pittura in

dell'espressione. Nella composizione e nel linguaggio delle

addita

semplice,

poco sporgente.

liscio,

parola va innanzi a tutte


argilla,

secolo)

vi

forme

la

della tecnica e

pittura soprattutto

poich questa costantemente faceva calcolo suU'effetto del

.scultura, e

campo

della scultura in misura maggiore di quella a cui


siamo avvezzi noi moderni, cosicch ad esempio tra pitture semplici e bassorilievi dipinti
non esiste alcuna differenza fondamentale ma solo una differenza nel grado dell'effetto.

colore, la pittura invade

il

Noi riconosceremmo ancora pi chiaramente questa predominanza della pittura nelgreca se

l'arte

gli

avanzi

opere pittoriche non fossero cos

di

Nella scultura bisogna fare una distinzione netta tra


loro sviluppo del tutto differente.

come abbiamo

gi osservato,

grediscono

pari

di

rilievo

Il

che

sviluppo

lo

scarsi.

rilievo e

statuaria.

la

Il

trova pi vicino alla pittura, cosicch,

si

loro confini facilmente

passo, soltanto

il

toccano.

si

del

rilievo

lavoro in pietra o in metallo alquanto pi inceppato. Anche

il

Ambedue
per

le arti

prodel

difficolt

la

come

rilievo,

la

pit-

tura, risale gi all'epoca egea; alla sua applicazione in opere d'arte industriale accen-

nano spesso
razione

con

la

di

poemi omerici

Anche

armi.

loro parti pi recenti, specialmente nella deco-

nelle

se lo scudo di Achille, preparato dallo stesso dio Hephaistos.

sua ricca rappresentazione


si

dell'arte orientale

199)

(fig.

di

scene

di tutta

la

appoggia tuttavia a creazioni

fantasia artistica, esso

le

quali secondo

umana,

vita

dell'arte

una semplice

egea o pure ad opere

frequenti accenni dell'epopea venivano

importate da Fenici ipag. 94 s.) nei mondo greco


Sidone e Cipro sono vantate come
centro di esportazione di queste artistiche opere in metallo. Del resto rilievo e pittura
:

in

quest'epoca sono ancora in prevalenza a servizio dell'arte decorativa.

Diverso

caso per

il

lonia, tanto rare

sono

le

statue.

Quanto numerose

esse sono nell'Egitto e in Babi-

nell'arte assira e quasi sconosciute nell'arte

egea

solo le parti

poemi omerici ricordano occasionalmente delle statue ed in parte di


nuovo come opere favolose di Hephaistos. Qui ci appare in un certo senso una nuova

pi recenti dei

creazione dell'arte ellenica,


L'arte greca, appena
rare con chiarezza
tutto dei

tipi,

si

la

dest

quale per ci sorge pi tardi e


il

si

sviluppa pi lentamente.

sentimento nazionale indipendente, cominci ad

semplici tratti naturali e generali della figura

uomini nudi, donne

vestite,

umana

affer-

e cre sopra-

ora in piedi, ora seduti, in una posizione

che ricorreva costantemente, costruendoli secondo un rigido parallelismo cio destinano alla sola veduta

doli

dei

due

fianchi.

di

prospetto o

Solo a poco a poco

alle

vedute parallele del prospetto, del dorso e


loro una

essa dette

vita .sempre

pi delicata

ed un carattere individuale sempre pi preciso. In un lavoro paziente fu cos acquistato

il

gusto per

scere
la

ma

corpo umano

il

verit

rirono

purezza della forma e

la

studio dell'anatomia

il

immediata
delicato

loro rapido

tentavano

di

la

grazia plastica dei

ad afferrare

le

essi

movimenti; non

leggi della sua funzionalit.

spontanea delle opere greche. In fine

e graduale

aumento;

la

lo

viva osservazione degli esercizi ginnastici insegn a cono-

perfezionamento

non mutavano ad

migliorarlo gradatamente.

di

gli

Da

un numero limitato

arbitrio

il

ci proviene

scultori greci prefedi

tipo tradizionale,

tipi

ma

ad un
si

con-

LA IMITURA Sf

Fl'.

TI

Mll

RR ACUII A

353. Ducllu di AiaCL-

i-d

tncu.

l'ittur.i

ili

AICCAIS.MO

PRIMliUC

19S

un

Poich mancano comLa pittura su terracotta delTarcaismo primitivo.


pletamente pitture parietali del tempo pi antico sul sLiolo greco ('un certo compenso
lo

offrono

pitture etrusche'' noi

le

su lastre o su vasi.
nel continente

Lo

europeo e

abbiamo da occuparci soltanto

di pitture

in argilla,

geometrico, che nei primi secoli del millennio dominava

stile

qua

di

Minore, sopravviveva ancora

in

misura crescente. Vasi

attici

si

era anche avanzato verso

le isole

e verso l'Asia

numerosa variet e riceveva influenze dall'oriente in


beotici mostrano le due correnti mescolate insieme

(ceramica del Falero). Fiere ed animali favolosi dell'oriente, leoni e pantere. Sfingi
e Grifi

uniscono con

si

un gruppo

motivi geometrici

vasi che nella

di

forma pi

(fig.

349).

Una

domina in
La scena di un

simile mescolanza

caratteristica appare in Melo.

di Melo ffig. 350) presenta Apollo che suona la lira con due
.Muse su un carro tirato da quattro cavalli, alati alla maniera orientale, mentre sua so-

grande vaso panciuto

rella

Artemide

gli si fa

incontro con un cervo.

la

sua derivazione dagli animali dello

in

parte

cavalli
(fig.

gli

sono

250

ornamenti sparsi
tolte dalle

e nel

sul

stile

fondo;

al

Il

fregio superiore di oche

geometrico,
contrario

le

al

non smentisce

quale appartengono anche

piante che .spuntano sotto

palmette orientali o dall'antico motivo ad

iris

dell'arte egea

disegno degli uomini e degli animali noi ritroviamo l'influenza del-

l'arte cretese.

Uno

sviluppo

parallelo lo presentano

vasi del ti|30 protocorinzio,

diverse gradazioni furono fabbricati dair\'III sino

al

MI

.secolo,

quali con

ed ebbero un'ampia

'94

[il.

grei'ia:

\'.

MEDIO

11.

greco idam.'vhi

i-:vo

ai.

secolo)

vi

dilTusione ed anche svariate limitazioni locali.

accuratezza e grazia.

La decorazione come

razione parte

stile

line

dallo

motivi a loto

ai

geometrico

ed

le

lepri; negli esemplari

come

ed

la lotta

giudizio di Paride (vaso Chigi),

il

con precisione
certa

La

rosso.

pensa per

si

il

ed anche

leoni,

di

Centauri

inse-

pi belli noi

(tg.

351)

tutto rappresentato

con grazia e ravvivato con colori vari,

particolarmente bruno

non

lotte

in

dall'oriente.

scene di cani che

Eracle contro

di

giungere

tolti

pi recenti

incontriamo delle battaglie, delle


miti,

l'intera lave-

per

palmette

Sono particolarmente amate


guono

si

Sono per

pi dei piccoli vasi spesso con colori vivaci e notevole

lo

ma

firma un pittore Pirro

patria

questo

di

Sidone.

pi a

lo

Una

stile

volta

su un vaso imitato (forse

heotico).

Come

continuazione

considerarsi

merciale

nella

zione

rivelano

si

La

qui allo

stile

stilizzate,

prono
si

fatto
si

che

l'intero

al

l'intiuenza

ma

si

si

dello

simili

fiorito

Da un fondo

degli

stile

Fi^. 337.

le

citi

pi

muta

ornamenti vegetali

geometrico

(fg.

289

in

ligure

giunge
il

con-

forme

ss.)

rico-

rosette e certe piante a palmetta;

tappeti importati dall'oriente,

b.

Metope

di

si

dei vasi d'argento nella poesia omerica,

ornamenti vegetali per

jrsa.

non

riannoda anche

perfeziona.

sempre maggiore. Aiicor

lineari

dell' f-

per quanto

particolare,

piuttosto opaco risaltano delle

Sono particolarmente amate

richiamo all'ornamento

sono supposti

sotto

stile,

chiaramente qui appunto nei piccoli

Noi troviamo

pitt(rica.

pari dei motivi

fondo.

Corinto, citt com-

Gli effetti di un'eccessiva produ'-

geometrico

giallastra

eletto coloristico

tenuto della decorazione

in

con l'aggiunta del rosso, e pi tardi del bianco,

lino a che

gradualmente ad un

questo genere pu

di

tecnica delle pitture vascolari

d'argilla

brune o nere,

lo

sua

la

espressione.

raffinata,

vasi.

quale

raggiunse

riente,

stilistica

ceramica fabbricata

la

Tre dee

tcnipij di Apollo in

in

Thermos.

trono

(|iilt;ira

ritoccata).

seb-

LA PITTURA SU TERRAc;OTTA DKI.L ARCAISMO PRIMIIIVO

Omero appunto non

bene

vegetali

352

^fig.

mai adoperi quell'aggettivo per

ed anche animali

fantastici

fenicie.

Ai motivi

la

Grecia europea non conosce

ed esseri misti

di

ogni genere, particolarmente

sempre aveva amato

figure alate, quali

opere

le

clie

accompagnano quegli animali

si

95

feroci

rappresentate con tratto

l'arte asiatica, tutte

vigoroso, con una conoscenza penetrante delle forme naturali e con un severo sen-

timento dello

stile.

quella delle

trico,

prattutto

mondo

352

(fig.

ma

0);

composizione

di

tutto questo si

comune come

della vita

come

la

sua influenza

la

scene rigide

(fig.

353).
la

soggetti che spesso ritornano, banchetto, caccia, duello, ecc., tee,

su

tipi

sono individualizzati

fissi,

plesso agisce ancora

Ma un

razione.

come semplice

sua firma,

(lerti

vengono ordinati

decoap-

ci

La

occhi.

agli

ricco

com-

il

graduale progresso

chiaramente dinanzi

pare

il

\'engono ag-

ap-

in

parenza con l'aggiunta dei nomi:

geome-

caccia sul coperchio del vaso

ed un pittore Chares gi pone

delle iscrizioni esplicative

nello stile

aggiungono figure umane. So-

su quest'arte

esercita

talvolta

miti greci, per quanto ancora in

dei

giunte

sovrapposte.

tratta di scene

si

Dodvveil

La forma comune

file

ceramica corinzia pi recente [Vi

pittura

secolo) che

contraddistingue per

si

colore rosso, probabilmente

Boutades (pag. 180, 1S2

rinuncia

suo

il

un ritrovato

di

sem-

ai

ornamenti riempitivi, tende ad una


maggiore ricchezza di colori e sviluppa so-

plici

prattutto una maniera narrativa pi chiara,


pi estesa e pi individualizzante

che lascia
niche

fortemente m^colata
Calcide non

infatti

elementi

di

lontana.

era
e

ionici,

Fig. 33S. Lotte tra Ettore e

Mcntkio per

II

cadi

vere di Euforbo.

Inoltre accanto

(Iliade XVII). Piatto rodio.

Museo

Britannico.

rappresentazioni mitiche vediamo che

alle

lo

era

(fig. 35_|

influenze io-

popolazione di Corinto

la

riconoscere delle

sguardo

si

apre sulla realt circostante. Questo appare specialmente

una grande

in

provengono da un santuario corinzio di PoseiJon.


sua moglie Anfitrite, a piedi o in carro, il primo anche a cavallo,

quantit di tavolette di argilla che

Oltre
tra

dio e a

al

su

l'altro

talvolta scene di

Anche

isolata.

portanza
di

pittori

stadio pi

comune

in

presso

recente di

delle

Apollo

di pittori

corinzi, dei

occupano

mezzo

nomi

sulle lastre

lo

cui

si

lastre di

Thermos

mostrano che tecnica


di argilla (pinakes

e
il

si

stile

il

VII

argilla dipinte,

eseguite con grande

s.).

sono eguali tanto

(fig. 356) e Milonidas. L'immanifesta soprattutto in una serie

graduali progressi sapeva

329

355),

pi antico tipo di pittura

dar ragguaglio

esso Telephanes

secolo.

Noi

adoperate

possiamo

come metope

Esse abbracciano

accuratezza

il

nero,

.scene
il

l'antica storia

Sicione),

di

farci

un

questo sviluppo, tramandato in forma

fig.

l'fig.

accrescono: Timonidas

sviluppo della pittura

poco

miniere

di

principale dell'industria corinzia (pag. 180),

Kleanthes, Aridikes, (accanto ad

dell'arte:
essi

356), e

(fig.

quanto

Corinto per

di

ramo

ceramica, un

genere

vasi di argilla

sui

presentano talvolta scene

animali marini, esse

di fonderia, di industria

(fig.

Ekphantos;

un' idea

po' teoretica,

dello

per

357) nel tempio

di

mitiche e .scene della vita

bianco,

il

rosso (rosso ciliegio,

MEDIO EVO GRECO

i()0

(dAI,l'\']1I

Al.

SECOl.o)

VI

rosso bruno, rosso chiaro^ su fondo jgiallo-bianco


costituiscono anche qui

la scala dei

ed anche

fluenza corinzia

quella

L'in-

colori.

cretese evi-

L'ampia influenza di Corinto si mostra


non soltanto nella diffusione dei suoi prodotti

dente.

ceramici nei paesi del Mediterraneo. In Etruria


pittura influ

la

sull'arte locale

lastre di argilla

delle

Con maggior
pittorico

presso

met
dono

VI

del

sotto

variet

gii

secolo,

Minore

coste dell'Asia

polazione era

di

Caere

quando

da

le

torenti citt ca-

esercitano un' a-

il

carattere dell'arte

mare Egeo, anche

Mileto

principio

con

le

senso

il

sin verso la

quali

giogo persiano,

il

e nelle isole del

Sin

stirpe.

altra

sviluppa

si

Ioni,

zione direttiva e determinano


le

di

864).

ifig.

in tutte

come mostrano

ancora conservate

sue

dove

la

po-

colonie larga-

mente sparse prende il primo posto. Tra queste predomina Naucrati al delta del Nilo,
in quanto che dischiude l'arte egiziana ai Greci. Gi aperta nel 'VII secolo ai Miles,
Naucrati verso il 570 (sotto Amasis) divenne l'emporio principale per gli Ioni, per
Dori e per l'eolica Mitilene. Date le molte citt autonome e fiorenti la pittura ionica
cui singoli tratti riusciamo a restituire con sicurezza ai
off're un quadro svariato
i

loro luoghi di origine soltanto in casi particolari; tuttavia

meno

lo

del

l'uso

dei

mezzi

di aiuto per distinguere

caratteri delle rare iscri-

donne vengono

assolutamente

nella

il

decorazione figurata. In Corinto di regola

distinti col

ceramica

trovare dei

ma

color nero o bianco,


posteriore,

attica

guerrieri

dipinti

non

pittura ionica rappresenta per lo pi

fig.

360),

bianco

di

La

getale

offrono per

amato

quale, parte a contorni parte a

sul

pittura corinzia, certo per ragioni coloristiche, cosicch

golare

stilistica

vari generi. Nella Ionia assai

fondo bianco, sconosciuto in Corinto,

pittura piena, viene eseguita la


e le

l'indagine di alcune stazioni esplorate a fondo e l'analisi

zioni,

in

uomini

viene spesso osservata

nella

ad esempio non cosa

accanto ad

due sessi

gli

questa regola, che domina

altri

dipinti

di

egual maniera (tuttavia confr.

spesso con un semplice contorno sul fondo bianco. L'ornamentazione vepi

viva,

le

piante (granato,

singole

hanno forme pi

edera, mirto)
negli animali

predilezione

e la

Le

naturali.

per

ali

esseri

gli

misti sono un'eredit orientale; anche delle for-

me

particolari, quali

del Sileno

quella

zampe equine, potrebbero provenire


Del resto tanto
si

gli

animali

muovono con maggior

spressivi nei tratti. Cosi


il

loro talento

tazioni

quanto

un

uomini

gli

\ivaci Ioni sviluppano

narrativo omerico in

parlano

ionico a

dall' Egitto.

vivezza, sono pi e-

perspicue che, anche

mariamente,

se

rappresen-

eseguite

linguaggio

som-

chiaro

sanno attrarre l'interesse dello spettatore.


T-,

Per

sin-

nero.

i-r

offrire

alcuni esempi,

uno

dei generi

Fig. 360. Frammento di vaso da Dafne.


Fanciulla a cavallo. Museo Britannico.

I.A

PITTURA SU TI;RRAC0T1A IMI

ARCAISMO PRIMITUO

I.

'97

ha conservato Tabbondan7

o o d o 00 oj> o

ornamentazione

a di

composizione

la

uilvolta

anche

zone,

di animali,

maniera pi

della

antica.

Assai usati sono dei piatti

con un segmento inferiore


decorato

del cerchio
;^8).

(tt;.

Sebbene trovati par-

ticolarmente numerosi in
Rodi, potrebbero essi, dato
il

loro apparire in tutto

il

territorio

dell'

essere

milesia,

inBuenza
posti

quanto non torse

\amente

in

Mileto, per

rapporto con

esclusi-

a Mileto essi ap-

Un

partengano.

secondo

genere, detto di P'ikellura


dal

primo luogo

suo

ritrovamento
si

Samo,

attribuisce a

contenta per lo pi

namenti oppure
Fig. 361. Sarcofago in argilla da Clazomene, del tipo pi antico. Berlino.

plici

3591.

quale

si

di

di

si

or-

sem-

aggiunte figurate
'

di

Rodi, che

in

rig. 352. sarcofago in argina da Clazomene, del tipo pi recente. Berlino.

(fig.

'

Un

terzo genere, nel

vorrebbe vedere un prodotto eolico (Focea?,

Kyme?)

unisce ad una ricca

decorazione ornamentale una certa variet coloristica che ancor pi


vasi arcaici dei coloni

quarto genere indica

ad alcuni vasi
tezza.
le

Se

essi

si

gi

ioni di Naucrati e della vicina

sicuramente Clazomene come suo

hanno

dei sarcofagi

in

luogo

argilla spesso di

fig.

Accanto

argilla assai perfetii,

in

uno sviluppo completo


segno arcaico
quest'ultimo

all'altra,

animali,

al

con

fino

al

362);

in

nelle

zone

di

ma-

nere

sul

figure

le

naturale,

fondo nero

nelle teste

(fig.

di sotto l'antica

pi recente con

su

del di-

presentano l'una

si

accanto

fondo

361

(fig.

bello stile severo

niera

Un

360).

origine.

di

grande bellezza e accura-

sono notevoli tecnicamente come prodotti

pitture sull'orlo superiore piano presentano anche

accresce nei

si

Dafne (Defenneh,

in

di

al
le

sopra

la

figure chiare

fig.

basso

429
il

ss.)

puro

di-

segno a contorno amato dagli


Ioni.
Fig. 363. Eracle e Nesso.

Vaso

attico primitivo. Atene.

la

Un

severa

tratto caratteristico

disposizioue

simmC-

MEDIO EVO GRECO (dALe'vIII

'98

Al.

SECOI.o)

VI

Caccia Calidonia
(rovescio

Teseo

Arianna)

Giochi funebri
di Patroclo (t
Centaiironiachia)

Corteo degli di per le


nozze di Peleo e Tetid
attorno)

(tutto

Achille insegue Troilo


(rovescio Hephaistos
ricondotto all' Olimpo)
:

Lotte di animali e Sfing


(tutto attorno)

Battaglia tra
le

Pigmei e

cicogne (tutto attorno)

Fig. 364. Cratere di Klitias ed

trica,

quale d, anche

la

danno della chiarezza


si accompagnano solo

Ergotimos

vaso Francois

scene figurate,

alle

contenuto.

del

(<

di

se

Boularchos

Samo

di

Samo

pi antico quadro storico greco. Pi tardi Kalliphon di

il

omerica presso le navi, anzi con una pittura


Bosforo 514) veniva toccato il campo della storia
rendere

comprensibile

V origine

del

sua missione storica

parte allo sviluppo dello


tata dai

11

di

lo

scopo

"

geometrico
:

tg.

290).

la

il

primo posto

il

morte

la

di .Medusa:

ambedue

si

(1

vasi di

V'urva

il

cosiddetti vasi

uno

centauro Nesso

soggetti non di.sposti a fascia, e

tg.

fig.

349).

Ben

dei vasi pi
e

363),

sul

primo perfino inquanto che il quadro perde il

ad ogni

ritrovamenti di vasellame importato,


di

come

.\

il

questa rinunciano ancora

ornati a zone di animali e rosette di riempimento. Accanto a

rinto, la cui influenza sull'Attica

monianza

riannodano

dei miti greci

quadrato a modo di metopa, innovazione importante in


puro carattere decorativo ed acquista maggiore indipendenza.
i

quanto

per

altrove mantiene

ad influenze orientali

mondo

grandiosi presenta, sul collo. Eracle che uccide

corpo

la

Dario sopra

cui creazione pi importante rappresen-

questo punto

protoattici con figure di leoni e di piante, dovute

presto anche qui prende

sa-

dipingeva

servire

di

dei

mediatrice tra correnti diverse. L'Attica aveva gi preso

stile

Dipylon

vasi del

di

contemporanea,

questa pittura

di

passaggio

dono votivo del costruttore del ponte, il samio Mandrokles.


Accanto a Corinto e alle citt ioniche appare Atene e qui come
la

avrebbe gi

Magnesia per opera delle orde


degna di fede,
la tradizione

battaglia

possa

ornamentazione spesso

aspetto di

scarse tradizioni letterarie.

VII secolo rappresentato la distruzione


Cimmeri in un quadro divenuto celebre che,

il

da Chiusi. F

questi avanzi della pittura ionica in argilla

nel

rebbe

l'

le

una notevole importazione

modo non pu

essere

documentata con

Co-

ricchi

scoperte sull'Acropoli di .Atene danno testidi

vasi ionici.

\'erso

la

prima met

del

VI

lERRACOTTA

LA l'ITTURA SU

Chnriklo, fstia. Dtmetra

so
365.

secolo al

tempo

Gruppo

ili

non

Solone, nel quartiere ateniese

di

come

"

vaso Francois

dei vasai

iKerameikos),

"

non

come

cos rigido

una grande accuratezza e nitidezza

L'esemplare pi perfetto e gi assai sviluppato

l'olire

che proviene da Chiusi ed ora


ricoprono tutto

presentazioni mitiche che

Tetide.

di

vaso Francois

quale

il

Solone, accolse molti lavoranti stranieri,

ionico, e di

lo

"

\qg

Casa

Chirone

pi ricco del protoattico,

lo stile attico antico,

cosi vivace

Iris,

testa dtl corteo nuziale nel

allora, in seguito alla legislazione di

luppava

ARCAISMO PRIMUn'O

DEIl.

si

svi-

corinzio,

il

di esecuzione.

vaso detto dal suo scopritore

il

in Firenze,

grande cratere

con

sue ricche rap-

le

m.

alto

o,6,

fig. 34J
esso uscito dalla fabbrica del vasaio Ergotimos ed stato dipinto da Klitias ed
il

corrispondente attico

ss.):

una

al pari di

in

quelli esso

serie di quadri che

un pensiero
.\chille

pittura dell'arca di Cipselo e del trono

mantiene

la

se

anche

365), al di sotto vi la

seguimento

di

Troilo,

azioni di .\chille,
d'altra parte

anche

il

altri

figlio

Priamo,

di

funebri per

il

Che

abbiamo qui

noi

corteo degli di per

il

los,

la

200

ritrovarvi

difficile

mito

il

di

Peleo e Tetide

di

sopra una

e quelli

che

l'in-

delle ultime

amico Patroclo

dell'

importanti

nozze

vi

sono

riferiscono ad

si

una voluta

unit.

Cosi ad

suo scopo decorativo occupa un eccessivo spazio.

a che fare con


zione, lo

Achille sotto Troia,

e al di

morte

la

miti egualmente

le

di

Achille non costituiscono n per spazio n per contenuto

esempio

ipag.

corpo del vaso rappresenta con una

al

corteo degli di per

il

Amicle

di

predilezione per

prima importante impresa

giovane

giuochi

una

osserva

si

zona principale che gira intorno

la

composizione a fasce e dispiega dinanzi a noi

raccontano perspicuamente miti diversi.

unitario poich

ampiezza ed una formulazione epica


((g.

il

una creazione che

provano

cui

pochi

altri

sulla corrente della tradi-

avanzi di un vaso di Sophi-

rappresentazione concorda con

pale del vaso

Fnmcois

366)

(fig.

ma

la

zona princi-

sua policromia

nella

sembra tradire l'influenza corinzia. Con


una gran parte di vasi attici il vaso
F"rancois condivide
stato ritrovato
in

Fig. 366. Corteo nuziale su un vaso di Sophilos. Atene.

fabbrica

tornati

alla

quaPtO

sorte

la

Italia

mentre

Etruria,

medesima

in

prodotti della

altri

di

essere

di

propriamente

Ergotimos sono

luce

tanto

GordiOll

di

in

Frigia

Naucrati
:

proVC

B.

MEDIO KVO GRECO

GRICCIA

queste dell'inizio

dell"

ceramica

dustria

(dAI.l'nIII

Al.

SECOLo)

\'l

espansione commerciale che

ha avuto

attica

due

durante

l'in-

secoli

circa a preferenza verso l'occidente.

cosi

Rilievo arcaico primitivo.


anche nell'arte sorella

del

rilievo

fu

necessario

trovare nuove

forme per

nuovo contenuto,

il

per

mitologia

Se

il

poeta epico

la

descrizione

greca.

cre

che

Come

nella pittura

cio

ricca

la

dello scudo di .'\chille (pa-

gina

icv-

questi

non

miti,

sa nulla di

mescolano

si

invece gi azioni mitiche

con scene della vita giordescrizione

nella

naliera

esiodea dello scudo di Achille (VII sec),

che forse

basa sopra uno scudo

si

reale,

un'imitazione ionica

com-

icalcidese) di quelle
Fig.

31)7.

Lamina

di

bronco

posizioni orientali a zone

batliitn.

Da Olimpia. Atene.

dalle pitture vascolari.

miti

di

erano

pareti

CUI

delle grandi
cretesi di

ci

si

edifici

materiali, bronzo,

numerosi

si

alternavano con

rivestiti

bronzo

di

37), probabilmente proveniente da

gytheke),
lotta

col

conda
sono

la

Centauro

e quarta
di

presenta

quale

zona

particolare

era una

metteva

rapporto

Cr.)
in

ma

si

origine greca e

in

celebre

terza

sovrapposte

belve;

di

del

tiranno

si

ricollegava

di rappresentazioni

mitiche

vaso attico Francois che

delle

in

zone

recente

pi

quanto che

rappresentazioni

pi

le

Noi

179.

Olimpia

bacino (enEracle

in

nella

se-

mentre

prima

ornata

la

in

terza

modo

una leggenda posteriore

di

un

a.

Lavorata

secolo.

con incrosta-

numero straordinariamente grande

un

mai omeriche)

alquanto

nella composizione

contenevano

fnon

un
Grifi,

antica tecnica del mobilio in legno

all'

le

esemplari

corinzio Cipselo (regn dal 657

che secondo l'opinione prevalente era pi recente

Corinto essa

la

Riccamente

mito.

dal

di

aquile.

arca di cedro in Olimpia che

con l'infanzia

Ad

battuto di

un sostegno triangolare

tolta

zioni d'avorio e conteneva in cinque

minava

bronzo

lastra in

fanno valere delle influenze orientali,


la

grande

Sparta,

in

gi accennato sopra a pag.

l'Artemide alata come dominatrice

Una

Chalkioikos

gesta degli eroi dorici.

le

fu

quattro zone

in

com-

delle grandi

pietra.

mitologici in bronzo, opera di Gitiadas:

rilievi

possiamo anche paragonare una pi recente


itg.

legno,

presenta gi nel tempio di Atena

rivestite di

scene di di

tali

368. Zeus ed Eracle. Rilievo in brono d'arte ionica arcaica. Da Perugia.

Nel VI secolo sono gi amate da per tutto

binazioni di scene mitiche in tutti

ricchezza

f<

che conosciamo

199

fig.

della

ifig.

vita

364].

Un

comune,
artistico

al

pari del

ritmo do-

zone superiore, mediana ed inferiore

grandi

modo

di

fregio, la

seconda e

la

RII.IKVO

3M. Metope

ARCAICO PRIMLIIVO

del

quali
campi, torse separati, aggiungevano miti a miti,
ritroviamo ancora simili nelle pitture vascolari ; ad esempio uia
pittura vascolare corinzia (fig. 3541 corrisponde quasi figura per figura ad una scena
delParca di Cipselo e i rilievi di una base in marmo spartana ripetono due scene

quarta

invece in piccoli

noi

gran parte

in

collana, e
vicine dell'arca, cio Zeus che conquista Alcmene per mezzo di una
Menelao che minaccia Elena con la spada, due chiare composizioni contrapposte.
Si vede come lo svariato tesoro di miti abbia gi ricevuto verso il 600 la sua stabile

impronta

come

simili)
gli artisti

di

artistica

per opera degli sforzi uniti dei pittori e degli scultori, oltre a ci.
medesimi soggetti (duelli, incontri, cortei, banchetti e

stato sopra osservato, per

medesimo schema; ma si sente anche la passione con la quale


presentavano il maggior numero possibile di scene mitiche. L'ultimo esempio

adoperato

il

queste opere figurate nelle quali

vono solo

alla

3.

decorazione,

Europa

come

le

apila dal toro.


Fig. 370.

scene senza legame di contenuto tra loro ser-

negli

Metopi

esemplari calcidesi, dorici,

b.

Dioscuri portano

Delfi. Calcare.

attici.

la

PolTre un'o-

uianJra predata.

GRfClA:

B.

MEDIO EVO GRECO

IL

\'.

pera

ionica

thykles

verso

'^^T-

^sC3,-^-^'
"^^"^
'^-r?^'

'

.;

anche

ed

con

che

statue

Di questa grande opera

spalliera.

'

che

Ba-

Ionia,

cre

trono
dalla

si

colossale

il

in

pietra

'^.
"?'^

grande

il

chiamato

colonna

di

ornjinternamente ed esternamente con

e
'

SECOLO;

VI

550 non lontano da Sparta per


bronzo di Amicle dall'aspetto

il

Apollo

orientale,

Magnesia,

di

AL

(DALl, \lll

rilievi

in

coronavano

la

sono purtroppo

conservati soltanto pochi avanzi architettonici straor-

dinariamente

caratteristici.

L'arte ionica del rilievo,

provengono queste opere, ha dei campioni anche in un numero di rilievi in bronzo, ad

dalla quale
miiir

modo

ogni

pi antichi, che

suolo etrusco e sono


pezzi

Fig. 371. Tesoro in Delfi (Ponitow)

(Sono

ricostruiti

triglifi,

il

frontone,

la

sempre

di

Un'altra occasione per

ammassamento,
tanza,
fregi,

si

la

servate delle

in

parte

decenni del VI secolo

modo alla
mondo

miglior

a rilievo di diversi templi

(tg.

(fig.

369,1

una traversa come un bottino

e di

carri

scene di

trovati

sul

utensili

altri

battaglie

ricche

con composizioni minori

sebbene non

templi, in quelle parti che, struttivamente

perci nel

metope

stati

(tg.

qualche caso con narrazione vivace.

in

Nel punto pi occidentale del

tempio mediano dell'acropoli

di

sono

forse anche l lavorati,

scultori di rappresentare dei miti

gli

offrivano

adattavano

frontoni.

ma

forme severe

con

parte

in

figure,

di

368;,

rivestimento

di

(tripodi)

e le p.Treti).

stati

340J,

decorazione

figurata;

greco, in Selinunte.

tra le

pi celebri

si

metope,

sono con-

sono quelle del

che appartengono presso a poco

Una metopa

in tale

senzaimpor-

ai

primi

presenta Eracle che porta legato ad

due ladruncoli Cercopi l'altra mostra l'ucsecondo la leggenda,


nasce dal sangue di essa. Le figure corte e tozze sporgono dal fondo con contorni netti quasi a modo di statua, ma sono d'altra parte poco modellate. Il profilo
e il prospetto, cio le vedute parallele, si^alternano in esse come sempre nella pittura
cisione della

Gorgone

alla

di caccia

presenza

nel rilie\o, per presentare nel

di

modo

Athena, mentre Pegaso,

pi chiaro possibile l'azione di ciascuna parte

Fig. 372. Banchetto. Rilievo dell'epistilio del

tempio

di Asso.

Trachile. Louvre.

ARCAICO PRIMinVO

Ull-li:\0

del corpo.

Tale

nonostante

la

schematismo
grande

loro

concepite

come

un

ad

paiono statue applicate

Ma

rilievo.

chiaramente

rivela

sporgenza per
fondo,

che.

quale

la

sono

esse

apstate

un nuovo elemento, appunto

agevolato dalla sporgenza delle figure, modifica lo sche-

matismo disegnativo;
il

personaggi, spezzando tra di loro

rapporto dell'azione,

si

spettatore volgendo

la

lo

qui uno degli stadi

pongono invece
testa

pass all'applica-

si

zione delle posizioni oblique e per cui

si

crearono

come ad esempio

disegnativa,

statuaria

Cogliamo

per cui nella scultura architettonica

greca dallo schematismo disegnativo

della

rapporto con

in

prospetto.

di

tipi

Nike

la

Archermos fig. 40). All'arte dorica, all' incirca verso


met del V^I secolo, appartengono anche le metope
allungate (fig. 370'', che prima erano attribuite al tesoro
di
la

ed ora a quello dei Siracusani o dei Nlega-

dei Sicion

Delfi

resi

in

me

pi ostilo

fig.

371. L'edificio

quattro colonne,

stato

ciascun intercolumnio, quindi simile


in

Siracusa

(fig.

restaurato co-

metopa per

con una

tempio

al

pj^

gase

3,3

tamburo

rilievo di

''""

.Apollo

di

inEf"eTo ''MuscT'Britannc'o'"'''''

341). Dei miti diversi, adattati a fatica

nello spazio ristretto,

appaiono qui

cuzione notevolmente

migliore.

in

Una

a tutta l'arte arcaica, era aggiunta

a tutti questi

pittura,

la

ma
come

aspetto ancora semplicissimo

volta

la

rilievi,

quale sola dava

un' ese-

in
in

generale

scultura

alla

il

suo

giusto effetto.

Mentre

metopa obbliga ad una stringata composizione

la

permette che

qiiesta

decorazione delle pareti


dell'arte

delle

un'ornamentazione a

minuta greca, ed

in

ornamento

fregio figurato stato trapiantato nei templi.

troviamo per

nel quale noi


il

tempio dorico

tutto insolita

la

fregi

si

del

lastre di

tempio

prima

volta

il

Ed

di
in

Da

pareti lisce.
verit

alla

non

tali

fregio a rilievo (confr.

modelli

il

tempio ionico

il

fig.

ma

346),

Assos nella Troade (fig. 344, 372) dove


rilievi in maniera del
coprono l'epistilio, il quale altrimenti come parte struttiva importante
di

bronzo, e forse anche sotto l'intuenza reale

della Chalkioikos

una dura

trachite.

di

al

che certo avr contribuito

Probabilmente anche nella scultura come

ig. 374.

tracie e V Idra.

Frontone

Acropoli.

il

in

unione con

in
il

un'opera

pag. 200), accentua fortemente

(sopra

presenta scarsa trattazione dei piani,


riale,

fregio

sviluppata nelle varie opere

manca per lo pi dell'ornamentazione figurata. Qui il fregio appare


le metope ed in verit di nuo\o in uno stile
il
quale, ricordando
con

il

servivano

fregi

Asia Minore fu adoperata anche pi tardi (monumento

Gjolbasci, Mausoleo) per

Nereidi,

della scena,

distenda su una kinga zona. In Egitto

si

rivestimento

come

quella

contorni

resistente
tutti

ma

mate-

questi casi

:o4

li.

MIDIO KVO GRrCO

doveva esservi stato applicato

nell'architettura

(nAIJ.'viII

uno

AI.

VI

strato di stucco

era fatto assegnamento anche sulPeffetto dei colori. Questi

si

SKCOI.o)

senza dubbio
nel

rilievi

"

Vecchio

marino " a corpo di pesce, nelle figure dei leoni e delle Stngi, rivelano una dipendenza dalla cerchia dei soggetti orientali; tuttavia sorge un nuovo elemento nelPunione di scene mitiche ed umane (pag. 193"), come ad esempio nel banchetto che solo
gran

stato adattato allo spazio

fatica

sono riprodotti con vivezza.


Efeso (pag.

in

189).

Un compito

Le sue colonne

in

372). Gli animali,

ifig.

particolare lo present

il

specialmente

tempio

parte donate da Cre.so verso

il

tori,

Artemide

di

550

312,

ifig.

345} avevano nel loro tamburo inferiore un fregio a rilievo l'fig. 373), nel quale colpiscono la naturale trattazione delle pieghe e la freschezza carnosa dei volti, qua*-

una

st'ultima

caratteristica

concezione quasi pittorica.

puramente
Il

ionica

una

in

testa di

razione figurata corrisponde pi al costume orientale che

lita

la

decorazione della sima con

Anche
Il

dei rilievi di frontoni

si

triangolo frontonale allungato,

la

rilievi

rilievi

trovano

al

primi esemp

cui altezza

va

tene; essi

in

lotta

di

composto

modo

presenta una

Egualmente

greco.

in

inso-

in

modo

questo periodo antico.

decrescendo verso

le

estremit,

sono state su-

infatti

particolarmente chiaro

in alcuni

A-

trovati suirAcropoli di

stati

parte provengono gi dall'et di Solone.

mente conservato

Un

quasi completa-

frontone

disegnativo e concordante

per

il

tipo con

le

374) presenta in un rilievo piatto, vigorosamente colorito, la


Eracle contro l'Idra e di esso tutta una met assegnata alle potenti .spire

scene dei vasi

del.

appare

frontoni in calcare locale (poros) che sono

di

si

figurati.

presenta grandi difficolt ad essere riempito di figure ed esse


perate solo a poco a poco. Questo

donna

sostegno con una deco-

rivestimento delle colonne di

mostro

(tg.

dalle

nove

teste la cui

coda serpentina riempie abilmente l'angolo. Anche

frontoni non di poco pi recenti dell'

simile espediente artistico.

Fig. 375-b. Denique tricorpo

Hekatompedon

(fig.

in

Tifo

Met.T destra del frontone di nn tempio

).

un fronnnie,

il

cui

332) adoperavano un

gruppo centrale

Mentre

in

ignoto,

poros. Acropoli.

due

ARCALO

grandi serpenti riempivano


sinistra dalla lotta di

angoli,

gli

Eracle contro

il

l'I.'IMlinO

frontone

l'altro

Tritone, nel

(tg.

mezzo

gente e a destra da un mostro tricorporeo a code serpentine


al

quale

capelli turchini, gli occhi

verdi e

rosso prestano un'aspetto quasi grottesco


distinte

da un' ingenua passione per

da una perspicua abilit narrativa.

(fig.

Ei-acle

corpi .serpentini
376).

colore,

La forma

Atheiia
Hi

il

da
dei

373-a) era

forse da
(

occupato

una Nereide fug-

Typhon

listati

di

375

bi

turchino e

di

fig.

Queste composizioni sono contraduna grande precisione tecnica e


corpi sorprende per

Eracle

nLirClimpo. Frontone deir Acropoli. Poros,

la

sua fresca

hii;.

e viva concezione. Di un
secolo)

F\0

MI ino

2C(J

si

1'

di

(dALI.'viII

AI.

\1

SICOLO)

Thcra. Marmo. Atene.

recente (met

del

circa

insieme un frammento del gruppo del frontone,

ingresso di Eracle

Al territorio

Apollo

CO

piccolo tempio alquanto pi

potuto rimettere

rappresenta

37S.

Gl'I

DelP

Olimpo

fig.

il

VI

quale

377.

d'infliienza delTarte corinzia appartiene

un

grande

rilievo di fron-

Corf (Kerkyra). La sua decorazione composta di pi scene


che non sono legate tra di loro per il contenuto. Nel mezzo vi una Gorgone corrente con Pegaso e Crisaore (confr. pag. 202), ai due lati vi sono dei leoni accovactone che fu scavato

in

Zeus che fulmina un Gigante, ed a sinistra una figura


un altare, in atto di alzare supplicante la mano
verso un colpo minaccioso di lancia
forse Priamo.
ciati

in

poscia a destra

lungo

vestito,

vi

seduta presso

Sviluppo della statua. Anche al problema della


umana hanno contemporaneamente Ia\orato all'

della figura

varie stirpi.

11

vivo

agli

Da due

lati
1'

le

statue

dal

offriva
l

spontaneamente

vedute.

create con rigido parallelismo di vedute (pag. 26

sinistro avanzato, braccia pendenti e pugni chiusi,

rate nella loro corporeit,

statuaria

VII secolo

esse ricevettero una spinta decisiva, dall'Egitto e da Greta.

commercio con
Egitto che durava dal VII secolo
Ioni ed ai loro compagni come modello le opere d'arte

templarono

riproduzione
incirca

le

lunghe

file

di

le

statue

L
s.),

essi con-

col piede

sedute similmente ser-

statue che fiancheggiavano gli accessi ai

207

SVILUPPO OELI.A STATUA

slama dallo

Fig. 370. Ap.illo.

Fig. 3S0. Kk-

Pt<.

Polymedcs

Una

templi.

tradi/.ione

un Apollo cos

tarda

per

voleva

riportare

ci

che Theodoros e Telekles

eretto,

quel periodo, avevano intagliato in legno, e

dell'arte di

Samo

patasi allora in

Siamo

soliti

risale

certamente

nome

designare col

all'

l'arte

dei centri principali


della fusione svilup-

Egitto.

Apollini

di

insegnamento egiziano

all'

Samo, uno

di

figure

le

che

riproducono

il

tipo

nudo eretto, e in qualche caso il nome appropriato, ma sono


immagini umane, particolarmente immagini di defunti, innalzate sulle loro

indicato del giovane

per

lo pi

tombe

anche statue

ritrovate e pi tardi

e l

ziano viene conservato, soltanto che

completamente nude,
capelli,

figura

per

somiglianza
fronta

avvolti

Il

la

cuffia

loro

occhi

gnamento

che celava

concordanza

capelli

il

tipo fondamentale egi

11

uso

della

sulla pittura,

degli

nuca

e in

ha soltanto

sono

palestra,

Il

rari

tentativi

le

muta

per

casi

la

apparenza una

perfezionamento

fondamentali, hanno un
si

in

egiziano con cui

klaft

sottostanti.

sempre nuovi

nei tratti

lo

si

di

con-

questo

singole statue, nono-

carattere individuale.

solo a poco a poco

un po' obliquamente, che facevano assegovernano l'espressione spesso un leggiero sorriso, ottenuto
angoli della bocca, vuole accennare ad una \ita interiore.

sporgenti, talvolta

rialzamento

1'

sulla

ricadenti davanti,

con F acconciatura egiziana, giacch

una

vincitori.

secondo

\olto ha da principio un'espressione insulsa, che

grandi

col

di

una larga massa

in

riccioli

tipo di statua viene perseguito con

stante

statue,

ci che caso rarissimo nell'arte egiziana, e l'acconciatura dei

pi discendente

lo

maschile

le

Xcl corpo attraggono l'attenzione

collocati

dell'artista

soprattutto

le

parti nelle quali nel

modo

205

Grecia:

:,.

v.

pi chiaro sporge l'ossatura

raggiungono
sono per

loro

la

in

(fig.

solo a poco a poco

secolo)

vi

ai,

parti molli,

le

conformazione.

giusta

Come

petto e

il

esemplari

Gli

trovati

ventre

il

nelle isole

esemplare pu servire una statua funeraria proveniente

Anche Nasso,

378).

Samo

canto a

pi

daei.'viii

pi snelli con leggiero arrotondamento delle parti del corpo e con spalle

lo

fortemente abbassate.

da Thera

medio evo greco

il

questa serie; una figura

di

questo periodo

in

marmo

marmi, un centro importante ac-

ricca di

l'isola

produzione artistica

di

nassio

(fig.

rappresentata

primitivo,

proviene

379

santuario

dal

di

.4pollo sullo Ptoion.

Tra

tutti

luoghi pi ditferenti dell'Egeo da cui sono

statue

uscite

questo

di

Minore e dalle Sporadi sino al Peloponneso e all'Acarnania, il centro dal quale sembra che sia partita una maggiore influenza fu Creta.
L'antica isola di Minosse, la quale una volta aveva dato la sua arte a tutto il mondo
greco, non aveva perduto ancora la sua importanza artistica dal tempo dell' occupazione dorica. Alcune sculture cretesi conservate, di grande antichit, testimoniano
dalle isole dell'Asia

tipo,

carattere, completamente diverso dalla


Queste opere sono contraddistinte da qualche cosa di secco e di

l'esercizio di un'arte statuaria di particolare

maniera

ionica.

angoloso

come

quella che era destinata allo

elaborate
al

vedute

le

laterali.

arrotondate agli

piatte,

poco acquistano un maggior volume

come

legno ed hanno un'espressione severa quasi

se fossero intagliate dal

Esse sono relativamente

contratta.

ma

spettatore

Cogliamo qui

pari di tutte le statuarie primitive, sia

modo

in

trasfer

si

quelli incaricati della

a scultori

anche

non

ci

di

artisti

et

Sk\llis,

storica

si

siano

ascrisse

stati

Creta

essi

all'

incirca

conosceva

le

e perfino in

in

Argo un gruppo

Apollo

Un

di

Tenea,

marmo,

(fig.

confermata

ben

dai

sarebbero

si

La

templi.

dei Dioscuri

di

statue in

Delfi.

come
monu-

trasferiti

posteriore antichit

(Argo, Tirinto, Cleonea)

medesimo sforzo
380)

di

con

di

Si-

loro cavalli, mogli e

marmo

Beozia, .4zio.

simili

si

ritrovato nel

propria di tutte queste

solida e pi quadrata con spalle alzate ed un'espressione

di

medesimo

ma

tipo;

anche qui

rendere gradualmente pi perfetta, con una osservazione

dei particolari, la costruzione del corpo.


Delfi

essi

avorio. Senza dubbio anche essi adoperarono questo

grande numero

una costruzione pi

il

Che

merito.

secolo

del viso pi severa di quella delle statue ioniche del


risalta

188), cosi

Ambracia. Oltre ad .\pollo ed Artemide, ad Eracle ed Athena

ebano con aggiunte

VII

loro opere ancora in Sicione e nei dintorni

territorio della loro attivit, in

statue

questo

cretesi

architetti

degli

Sicione, un centro di antica attivit artistica, dove tu loro compito di

cione viene ricordato in


figli

Quest' arte

e di profilo.

furono

messi in rapporto col mitico Dedalo

nel

ornare, con immagini degli di in legno e

tipo di

prospetto

deve indurre a trascurare una tradizione cosi

menti conservati. Adunque


da

di

statuaria,

parallelismo di

costruzione del tempio di Artemide in Eleso (pag.

Dipoinos

cretesi,

altri

poco a

come questa

evidente

Come

Peloponneso.

nel

solo

creata secondo un rigido

vedute, cio con una combinazione di vedute

dorico-cretese

angoli e

sempre la veduta anteriore,


mentre solo gradualmente vengono

accentuano

Un

esempio rappresentativo

la statua di

grandezza un po' maggiore del vero, col suo cranio

sposizione dei capelli a ciocche sul davanti che richiama

al

costruzione tarchiata del corpo. Le braccia leggermente piegate,

dere l'orlo della cassa toracica con una linea incisa,

la

piatto,

la

di-

tipo femminile e con la


il

tentativo di ren-

trattazione del ginocchio me-

ritano attenzione. Insieme a questa statua se ne trovata una

perfettamente corri-

T.w. VII

STATUA

IN

MARMO

DI

UN GIOVANE

DALL'ATTICA. MONACO.

S\IMPPO

382

a, h.

Prima

St^miett.i feii

in

Fig. 383. Artemide dedicata


da Nil<andre. Da Delo. Atene.

Auxerrt-, o.;

spendente e l'iscrizione

ci

.sono

quali

statue

le

onorato l'amor

uno

stile

con

le

figliale

afi.ne

STATUA

hEI.I.A

al

di

dice che sono opere dell'artista


gli

Argivi,

secondo

Kleobis e Biton.

cretese

ci

Il

20t)

Fig. 384.

Mera dedicata da Clveramyes. Da Samo. Louvre.

Polvmedes

di

Arno Esse

racconto 'di Erodoto "avevano


dato di fatto che qui un Argivo lavora
il

costringe alla

conclusione che gli artisti cretesi


immigrati sicuramente non erano pi progrediti,
forse erano alquanto pi arcaici di
ohmede.
Uno stadio pi recente rappresentato dalla statua
1
funeraria di Tenea
pre.sso Corinto (fig. 38
ij, che unisce la svelta statura e le spalle
pendenti del tipo
ionico con il rigido e il muscoloso della
maniera dorica e che, nella freschezza del
suo aspetto, nei tratti individuali del' viso,
nella lavorazione del ginocchio
e de-li

un artista di particolare slancio. Ricordiamo infine


per le sue proporzioni colossali, nella quale la mole
va a detrimento della finezza dei particolari
un
stinchi rivela

Apollo ritrovato

al capo Sunio. Esso sembra


ricollegarsi alla maniera dorica ed
ha
arcaismo che lo fanno pi antico dell'Apollo
di Tenea.
Su questo semplice tipo la statuaria greca fece
il
suo primo tirocinio- qui ebbero occasione specialmente i Dori di
sviluppare il loro ideale di

tratti di

bellezza tsica
Gli esemplari conservati sono per
lo pi in marmo, ma prima del
marmo e del
calcare, un materiale assai amato
per le statue sin da tempo antico era il
legnoad e.semp.o quasi tutte le pi antiche
statue degli di, che in parte erano
datate
atleta omerica, erano figure intagliate
in legno di proporzioni modeste

^oana) ed
le pi antiche statue di
vincitori in Olimpia dopo la met
Per immagini minori il materiale preferito
fu l'argilla. Del tutto singolare era il colosso di Zeus d'oro
massiccio dedicato dai Cipselidi in Olimpia
purtroppo non sappiamo quale aspetto esso
avesse.
Accanto alla figura maschile nuda, anzi forse
ancor prima di essa richiese la
sua rappresentazione la figura vestita.
Anche di essa si sono conservati esempi
darte cretese, donne sedute o in piedi
con vestito .senza
erano
de

\ 1

legno perfino

in

secolo.

'

Sprinocr

Manuale

pieghe e ricca pittura, di

I.

(IRECIA

V.

MKniO EVO GRECO

IL

espressione dura, con lunghi boccoli


stito e

VII secolo

al

insieme con una

zione architettonica (pag. 178

s.).

SECOLO)

\I

Al,

382); riccamente ornata

(tg.

nella base la statua seduta di

(dAI.I.VIII

una dea trovata

di

adoperata in fun-

corrispondente, essa era

figura

ramo

L'influenza ulteriore di questo

ve-

nel

rilievi

appartenente circa

in Prini,

dell'arte cretese

presenta di nuovo nel Peloponneso (Sparta, Tegea). Anche una testa colossale

si

Hera

calcare,

in

la

compito principale

quale apparteneva
in

campo

questo

all'

Prima

spett per natura agli Ioni.

cosa

il

ogni altra

di

fem-

fece valere la figura

si

di

Ma

pu essere qui ricordata.

Heraion,

sebbene essa nell'avvolgi-

minile,

mento completo
rivelasse

La

colari.

poco

della veste

sue forme

delle

statua

parti-

dedicata da Ni-

Nasse all'Artemide di
Delo (fig. 383) che sembra tratta
fuori da una tavola, in quanto
kandre

che

di

l'artista

preoccupato

qui

si

solo della veduta anteriore, ed a-

bolendo
ad essa

vedute

le

cretese

statuetta

alla

ha tolto

laterali

corporeit, assai vicina

la

(fig.

382);

anch' essa non conosce ancora

cuna trattazione

una colorazione del


Invece

mo

statua

la

al-

solo

liscio vestito.

Sa-

cilindrica di

che Cheramj'es aveva offerta

all'Hera di
lere,

di

ma

di pieghe

Samo

sebbene

vita,

in

tanto

(fig.

384) fa va-

un accenno privo
pieghe

le

verticali

quanto quelle oblique del vestito;

un torso trovato sull'Acropoli


niese

che

corrisponde

tipo presenta
Fig. 385. Statua di Chares, signore di Teichiussa. proveniente dalKi
strada sacra del Didymaion presso Mileto. Marmo.
IMuseo Britannico.

cosi

femminili nella cerchia ionica.

chezza
d'

Una

lo

doveva avere

la

marmo

meno

altri

all'

dell'idolo

egineta
in

Smilis:

legno

presso Mileto (pag. 188

Samo

ed un vestito

samia Hera

si

nome

tratta qui

dimostra

era, forse

di

velata,

maggior
a

noi

ric-

nota

al

demone

della

secondo

il

montagna

idea,

da

verosimilmente di un ricoprimento

mancavano anche
reali. Non
Panormos conduceva al celebre tempio

s.),

379

l'uso generale di queste figure

con vesti

sacra, che dal porto di

testa assai affine

fig.

quale dalla tradizione paesana veniva attribuita

la

simile per

tuttavia

di

intagliata della

statua

altronde soltanto dalle monete,

a Skelmis, che per lo

ate-

questo

trattazione delle pieghe gi pi vivamente sentita

presenta una statua maschile in

la

una

all'Apollo della

statue
di

sedute.

La

via

Apollo (Didymaion)

modello egizio, fiancheggiata

sui

due

da leoni giacenti e da statue sedute (membri delle famiglie regnanti che si dedicavano al dio in immagine, fig. 385I Le dieci statue conservate rappresentano
lati

tutta

una catena continuata

di

sviluppo. In generale

esse

sono pesanti e mancano

FUSIONE
di

movimento, sono massicce di proporzioni e deboli nella riprotuttavia presso


le pi antiche sono senza accenno di pieghe

qualsiasi vita

HRONZO

IN

duzione dei particolari,

qualcuna, nella line pieghettatura

un sentimento pi

rivela gi

La

dignit.

policromia,

sedute

quale

della

provengono

defunti

di

Aiakes, padre

sono conservati

si

del

si

ornamentali,

avanzi

degli

mantello,

coscienza della

un'alta

traspare

tutte

tutto all'avvivamento delle figure. Figure simili

necropoli di Mileto

dalla

Samo

Policrate di

di

da

delicato, e

come da per

contribuiva molto qui

chitone e nella disposizione

del

(verso

met

la

una immagine

VI

del

un punto di appoggio per la cronologia.


Anche IWttica prese parte allo sviluppo dell'arte

seduta

secolo), eseguita

di

gi con

finezza offre

204

(pag.

La

ss.).

chiaramente

siddetto .Moschophoros

Rhombos
Il

come

tutte

dedicare

stesso

se

poros,

immagine

386),

(fig.

La

interna.

stituito dal

statua

marmo

teste ioniche e

una

scuro

intima

pi

Imetto,

dell'

presto

la

scultura,

fu

Quali

inventori

della

per

sulle

dea della

alla

le

rivela

co-

il

dedicante

mandria

sua

della

marmo

in

poco adatto

quale tuttavia,

tuttavia

del

l'animale

opere attiche antiche

le

Alcuni dei primi

statuaria.

ricordati

marmo,

in
in

suo viso pieno e gioviale ricorda

citt.

vita

sculture

alle

quale porta un vitello

il

spalle per

gi

stati

sebbene eseguita

riannoda

si

secolo sono

statua pi conosciuta di questo periodo at-

e che,

primitivo,

tico

del VII

fine

tentativi della

il

so-

pentelico.

Fusione in bronzo.
bronzo valevano Rhoikos

fusione

Theodoros di Samo verso il


600}, celebri nello stesso tempo come architetti (pag. 188;.
La fusione in bronzo certamente era in uso da tempo nelin

l'Egitto, nell'Assiria, nella Fenicia (pag. 25

r invenzione

adunque,

come

bronzo fuse

Olimpia.

La

si

61

74

trovano gi

negli

s.':

piut-

Delle piccole figure

strati

il

statua
cosiddetto Mo
deU' Im

Marmo

pi profondi di

statue, vale a dire nell'aver accolto l'abile fusione

sono conservati. Per


di

93

novit quindi deve aver consistito nell'applicazione della fusione a grandi

applicazione della saldatura per riunire

opera

s.,

Fig. 3S6.

tosto un'importazione in terreno greco.


in

s..

assai frequentemente,

Rhoikos

in

gli

antichi valeva

bronzo gi nota

adorno

in ferro

grande cratere in argento dedicato da Al^yattes (morto nel 560)


di attribuire al

in

figurine di

di

in Delfi

bronzo

si

il

ferro

perfezion verso

un

dava occasione

suo artista Glaukos di Chio l'invenzione della molto pi

tura del ferro (saldatura forte al fuoco). Del resto


nell'arte greca; la fusione in

Egitto con

singoli pezzi.

come un sostegno

Efeso, cos

in

Esemp di fusione massiccia si


come documento una statua rozza della Notte,
i

diffcile salda-

non ha avuto alcuna parte


la fine del VI secolo nel

Peloponneso. La statua a colonna dell'Apollo di Amicle presso Sparta (pag. 202) era
certamente ancora fatta di lamine di bronzo inchiodate, una tecnica che ancora verso
la

fine

del

VI secolo usava Klearchos

Toreutica, glittica e conio.

di

Reggio

Theodoros

in
di

una statua

Samo

di

Zeus per Sparta.

era anche celebre

orafo: un suo cratere d'argento stava in Delti, uno d'oro nel palazzo del re

dove anche un platano

di

oro

un

tralcio di vite carico di

grappoli

in

in

come
Susa,

oro rifulge-

11.

i.nlr LUI Tritone.


Fig. iST.
Pietra delle isole
in SteaI

tite.

Museo

Fig. 38S.

MEDIO E\o

al

iiiAi.i-vni

Giovane con nappo

oinochoe. Scarabeo

in

secolo)

\t

aboide

corniol

Fig. 390. Airone. Scaiaboide

rocca.

Opera di Dexadi Chio. Pietrogrado.

in calcedonio.

Beugnot poi Crosby.

Coli.

Britannico.

(;Rr:co

menos

vano come cimeli assai ammirati del lasero greco. Theodoros godette inoltre fama
incisore di pietre dure, un'arte che esercitava anche il suo compatriotta Mnesarchos, il padre del filosofo Pitagora, nato verso il 575. Gi nell' antico Egitto

come

erano

uso delle pietre incise in forma

in

luppato per

ambedue

medesimo scopo
forme trovarono

il

le

micenea. Questa
bido,

civilt

conosce poi

li

conosce
oro e

in

attestato dalle innumerevoli

Nelle cosiddette

sigilli

alla luce

pietra dura

in

impronte

pietre delle isole

negli scavi

MI

fino al

Theodoros
l'anello di

secolo

(fig.

civilt cretese-

sotto

287

fig.

s.,,

il

largo uso

il

nome

cui

si

del sigillo

palazzi

terracotta ritrovate nei

in

cretesi.

comprendevano da

prin-

continuazione di quest'arte

la

387) ed essa particolarmente rappresentata

in

Melo.

come sembra, celebre per uno scarabeo con una quadriga incisa e per
Policrate. La prima forma fu soprattutto amata nella Ionia (fig. 388); sul
era,

piano inferiore incisa


scarabeo (confr.

fig.

881

la

figura,

s.). I

in

quelle contrade

parte superiore presenta invece

la

la

(fig.

forma generale

tardi

scaraboide). Quest' arte

389;; uno dei suoi pi eminenti

fiori

rappresentanti

Dexamenos di Chio (fig. 390


La coniazione della moneta,
giusto peso con uno stampo di stato, proviene dall'auri-

periodo pi tardo nella seconda met del

secolo fu

Alla glittica assai affine l'arte dell'intagliare


vale a dire la garanzia del

forma dello
sempre

la

forma furono pi

naturali di questa

tratti

pi trascurati e fu solo conservata

ulteriormente
di

della

pi antichi in avorio ed altro materiale mor-

cipio anche prodotti dell'arte egea, riconosciamo ora


glittica

svi-

diffusione al di l dei confini del loro paese di origine

esemplari importati sono tornati

e degli

Mesopotamia veniva

scarabei; nella

di

cilindro sigillare con rappresentazioni incise (pag. 61):

il

coni.

652 sotto Gygesj, ma ha ricevuto nelle citt ioniche la sua


seguirono le reFocea sembra aver preceduto le altre
da Clazomene e Chio sino a Samo e Mileto e tosto si diffuse il costume

fera Lidia (prima del

prima impronta
stanti citt

per tutto

il

artistica.

mondo

e in argento,

greco (Eubea, Egina). Si coniava

da principio solo da un

lato

(il

in

oro, in elettro (oro bianco}

rovescio presentava in origine un qua-

drato incavato) poscia su ambedue. Alla quantit di centri monetari andava di pari

passo una variet anche maggiore di coni.

guirono a poco a poco teste di divinit ed


principi

si

perfezion

di

grado

in

grado

altre

simboli

lo stile.

compagnano

Cos

tutto

prodotti piccoli

il

ma

segni

(fig.

391

religiosi

rappresentazioni
le

immagini

delicati e carat-

acquista-

no anche grande importanza per

quentemente

come
Fig. 391. M.

per

delle

da rozzi

monete

ac-

corso della scultura greca come

teristici dei diversi stili e

storia dell'arte

araldici ses.)

il

fatto

la

che fre-

nel lato posteriore o

accessorio presentano imita-

TOREUTICA,

VI.

ITTICA E CONIO

CI.

PERIODO

II.

213

PISISl-RA'IHO.

L'epoca sinora descritta dei tentativi e delle ricerche non si lascia nettamente
determinare nel suo limite inferiore. In alcune regioni, in alcuni rami dell'arte, lo
sviluppo giunse ad una meta pi rapidamente, in altri pi lentamente. Alcuni degli
sviluppi descritti

giungono sino

piincipio del secolo

anche per

l'arte.

alla

compierono

si

Nell'anno 585

met

la

mentre

secolo,

570 moriva

il

Megara con

ordinamenti di Solone fioriva specialmente per


Inoltre verso

il
580 venivano
nuovo slancio e

istituiti

Sicione

in

conseguenza dei saggi

in

rapido crescere della sua industria.

il

giuochi

governo

volta del

Atene che

di

temporaneamente

dei

tiranni

il

egli

impadroniva per

si

suoi figliuoli dal 541

pu ben denominare
come Ligdami di Nasso e Policrate

nero per 30 prosperi anni cosicch da

scevano r autorit e

olimpici

istmici e nemei, gli

pitici,

566 si stabilivano in Atene le grandi Panatenee.


giungeva al suo pi alto sviluppo l'arte ginnastica.

Seguiva l'ultimo periodo della tirannide. Nel 561 Pisistrato

prima

potente e fastoso

il

nel

Negli agoni di tutte queste feste

la

grande importanza

perdita dell'isola di Salamina, passata

la

ad Atene, aveva ricevuto un grande colpo, mentre Atene

acquistavano

d'altra parte gi al

splendida signoria dei Cipselidi, amanti dell'arte,

era giunta a termine in Corinto. Verso

tiranno distene. Egualmente

VI

del

degli avvenimenti che furono di

essi

rigoglio di queste

i.sole.

Greci

in poi

ten-

l'et.

Con-

tutta

si

Samo

di

Minore,

dell'Asia

accre-

con-

al

conquista di Ciro (545) sentivano sempre pi il peso del dominio persiano ed emigravano in parte verso la Grecia e l'occidente diffondendo la loro
trario, dalla

cultura.
la

sempre maggiore passione migratoria degli artisti


sempre meno rimaneva legata alla loro patria. D'altra parte sempre pi

In egual senso agiva la

cui attivit

.Magna Grecia e in

nella

Sicilia

le

colonie ioniche furono sopraffatte dalle doriche

con Akragas (Agrigento) fu fondata nel 381 da Gela

l'ultima grande

colonia greca

dell'occidente.

Architettura.
rivela

La rinnovata influenza

chiaramente nel colossale tempio

alla cui

costruzione

si

lavor per pi di

di

madre

della

Apollo (G)

loo anni

patria

sull'occidente

303), condizione

(fig.

ebbe influenza nel mutamento delle forme dei

capitelli e

che

fa

duale progredire della costruzione

nord

est

verso

appare chiaramente applicato


tra essi

tercolumn

largo
in

appunto due

modo

in-

tempio dorico a otto colonne.

Inoltre

chiuso

come

si

rinunciato al

dalla

parte

in Grecia, si

megaron

posteriore

stretto

rapporto

col

celia

colonnato

il

posto

il

fc

pro-

un

in

i-

peripterO e

l'ingresso cos divenuto pi im-

si
'

il

gra-

sud-ovest.

Qui

ma

il

corridoio

00

n:

e,

di

10

cose che

riconoscere

aggiunto un

opistodomo aperto mentre


nao ampliato per mezzo
vestibolo a colonne

il

la

e di

di

|000000000 ~W9

pri-

questo

di

lati

rapporto tra

che ne risulta

uno pseudodiptero.

mo

il

dai

Selinunte (m. 50

in

i@@@@@@ooo o o
^.,

^.

Fig. 393.

Tempio

^.,
di

'^''""7^Zro'ctp!l!uoi

q- -oscuro

Apollo (O)

^^' '""""^ '"

in Selinimte.

'

'""'"" ""'" '"'"'

Fig. 3Q4.
(L' aclyton del

PIANTA

DI DELFI (Pomtow).

tempio secondo recentissime ricerche non prendeva l'intera

della cella ed era addossato alla parete lunga meridionale).

numeri

2, 3, 4,

5,

T',

2-',

3", 4", 5"

indicano gl'ingressi secondari.

era opera di Theopropos di Egina e fu dedicato dai Corciresi verso

Antiphanes

il

Il

Toro

di

bronzo a destra

dell'

ingresso principale

500. Gli Eroi arcadi, opera d Pausanias, Daidalos,

Samolas, erano un dono votivo degli Arcadi per una vittoria su Sparta

(369).

Il

donarlo dei Peloponnesi per

Cavallo di Troia
opera comune della scuola polictetea. Il
era una statua in bronzo
(414). Il donario di Maratona (490) innalzato dagli Ateniesi era opera di Fidia. I Sette
Hypatodoros e Aristogeiton furono dedicati dagli Argivi per la vittoria di Oinoe (456). Il
monumento dei Tarantini era opera di Hageladas e fu dedicato per una vittoria sui Messapi (verso il 500). Il Portico degli Ateniesi fu innalzato col bottino di Maratona (490). Gelone e lerone dedicarono una Nike e dei tripodi per la vittoria
presso Himera (-ISO). Il monumento di Emilio Paolo era un'alta base con rilievi, originariamente innalzata dal re Perseo
e dopo la sua sconfitta (168) ornata cou una statua equestre di Emilio Paolo. La caccia di Alessandro e di Krateros, opera
di Lisippo e di Leochares, fu dedicata da Krateros. Il gruppo della famiglia di Daochos, tra cui v'era anche la figura di
Agias, copia da un'opera di Lisippo, fu innalzato verso il 340.
Gli edifici segnati con lettere sono in generale non
identificabili.
Modificate sono ormai le attribuzioni di alcuni dei thesauroi.
la

di

battaglia di

Egospotami

(405) era

Antiphanes dedicata dagli Argivi

Tebe

e gli Epigoni,

opera

di

2l6
ponente

confr.

tg.

GRECIA:

B.

La

3371.

PERIODO PISIS IRAI EO

Il,

qui

cella

per

ed hanno porte separate.

mulacro ha avuto

Finalmente

fondo.

Anche
questo

Uno

periodo.

rismo canonico

forma

in

la

Agrigento,

di

deirultimo tempio con una corona

MI

colatoi (tav.

un grande

2),

antiche di questo

problema

Atene dispieg

520 sorse suir Acropoli

Athena

Eracle,

di

(fig.

1'

pu appartenere

Metaponto

ftempio

duraturo

del do-

nell' indirizzo

di

Apollo

bella la cornice in argilla dipinta

palmette e con espressive teste

di

progresso

come

di leone

fronte alle soluzioni 'pi

di

342).

una viva

attivit

Verso

architettonica.

il

periptero dorico a sei colonne che, conservato ancora nelle

il

Eretteo

il

Partenone, da

500, 34). Si suole dargli

(fig.

tempio

assai

nel periodo pisistrateo

sue fondamenta, tra

una nicchia a cappella per il sinon addossato alla parete

dagli avanzi dei templi in

offerto

tuttavia

sviluppo ulteriore della maniera achea

o chiesa di Sansone e Tavole Paladine)

occidente

in

suo aspetto normale a linee ripide.

il

il

volta

navate sono egualmente larghe

le

di

cella,

ha preso

frontone

il

tempio pi antico

il

adyton

1/

suo posto dentro

il

prima

la

navate e di forma insolita perch tutte e tre

tre

di

\l.

nome

il

di

"

considerarsi come il tempio di


Hekatompedon ma ancora

nome tratto da un'iscrizione si debba ad esso o pi tosto al reSecondo una teoria su queste fondamenta in origine si sarebbe trovato il
tempio in poros riprodotto nella fig. 332, il quale poscia sarebbe stato allargato in
12 colonne per mezzo di un colonnato; ci avrebbe avuto per
un periptero di
dubbio se questo
cinto.

1")

conseguenza una profonda trasformazione del tempio pi antico


raneo allontanamento dei suoi frontoni

non

possono appunto additare

si

colonne e

introdusse soltanto per

frontone

(fig.

le

nelle

colonnato

trabeazione del

la

metope, per

di

il

erano

poros mentre

in

Dioniso, in

le

connessione

mura

cui

tempo. In Eleusi,

le

fondamenta

gare

alle

poligonali
il

il

comune

di

un grande tempio

le

drammatiche

simulacro arcaico

il

le

trosa

P\'tho

"

si

si

le

la

suo

il

senza dubbio mantenuto con

Il

394

s.),

(fig.

332).

raggiunse in questo

La

pe-

Parnasso sopra un declivio

punto centrale era costituito dall'antico tempio


luogo dell'antico

altri

edifici,

in parte

le

fondamenta

la

dati delle ricerche pi recenti

La

importanza, fu costruito

arricchimento architettonico.

scoscese pareti del

548 occasione ad una nuova costruzione. Anche se

essere registrati).

alta

(fig.

il

suoi avanzi appartiene solo ad una ricostruzione del

Zeus Olim-

di

oracolo.

insolita

lunghezza

6X15

Agamedes

del tutto leggendari, dette nel

tempio ancora conservato nei

IV

pianta del
sul

di

L'incendio del

leggenda era stato costruito da Trophonios ed

che era stato preceduto gi da

dove

di

piccolo tempio

forma quadrata con un vestibolo

Apollo, avvolto di leggende, innalzato nel

tempio, che secondo

il

ogni nuovo spazio per costruzioni doveva essere acqui-

stato coir impianto di terrazze.

'^94,

pario

statue del

nel 534 (fig. 500, 44).


Nemesi in Ramnunte (fig.
indicano presso a poco questo

centro greco di culto e di feste

rivolto verso sud, cosicch

fig.

le

stabilite

giungeva allora ad

iniziazioni, di

trovava sotto

sorse

di qui

tempio pi antico

condizioni fondamentali per

periodo

al

cui culto mistico

un sontuoso tempio per


Delfi,

marmo

il

sime riccamente dipinte e per

le

quale tuttavia rimase incompleto, e non lontano

Nella disposizione esso era simile

205)

contempo-

il

425). L'Acropoli fu inoltre ornata di un sontuoso propylon. Gi da Pisi-

strato furono poste presso V llisso

pio

con

375 s.) anzi dell'intera cella le cui tracce


fondamenta. Nella costruzione pi recente le
(fig.

secolo,

questa ha tuttavia

tempio primitivo

tempio

(confr.

non poterono ancora

colonne, confr.

pag.

12)

come

per

ARCHIII.TIURA
templi

altri

per
Delfi

spiega qui per

si

introduzione di \ani particolari,

la

presenza dello spazio per

la

217

entro

oracoli (advton

gli

la

in

questo caso cio

Nel tempio

cella.

di

lavor per molti decenni. Gli Alcmeonidi che erano stati cacciati da Atene

si

dai Pisistratidi avrebbero assunto

costruzione

l'intera

o,

pi verosimilmente,

il

suo completamento e lo avrebbero eseguito con grandiosit maggiore di quello che


era loro dovere inquantoch dettero al tempio in poros una facciata in marmo. Dei
suoi gruppi frontonali parleremo in appresso

(fig.

4'2(5).

Gi prima

del

tempo

costruzione del tempio erano sorti in Delfi pi tesori ed un edificio rotondo

ed oltre a ci
si

aggiunse

colonna dei Nassi

la

tesoro

il

(fig.

dei Sifn cos ricco

347

'

Massalia

mene

di

(fig.

ionico nella

stile

di sculture

Grecia 'confr. pag.

333)

seconda met del VI secolo

nella

(fig.

410

ss.),

il

vi

quale eviden-

temente gareggiava con quello pi antico degli Gnidi, come anche sorsero

monumenti

della

(fig.

Kh)) attribuiti agli

primi

abitanti

di

Gla/o-

di

346).

L'epoca dei tiranni

di

premura

data

si

anche

di creare

Megara
gene

edifici

pubblica. In

utilit

tiranno Tea-

il

640) aveva

dal

gi fatto innalzare una

grande fontana
a causa

ornamento
portava

il

katostylos

lonne)

trovate

mera

la

quale

suo riccd

del

di

colonne

nome di He<

cento co-

sono state

ri-

parti della ca-

della fontana

^,^

,,,,,. ,,

,,.,

,,. ,, ,,,,

con

numero); l'aspetto esterno rimane ancora ignoto. Da


in Samo, probabilmente
per il tiranno Policrate (morto nel 522), una galleria lunga pi di mille metri
attraverso il monte per condurre l'acqua e (come due secoli prima in Gerusalemme
gli operai del re Hiskias) contemporaneamente dai due lati. Samo possiede anche,
i

pilastri ottagonali,

(30

Megara veniva anche

1'

in

ingegnere Eupalinos che perforava

probabilmente del medesimo periodo, delle grandiose mura della citt; come opera
meravigliosa valevano
suoi porti con un molo gigantesco profondo m. 40 e lungo
m. 400. In gara con Policrate
Pisistratidi in Atene rinchiusero la fonte Kallirrhoe
in un bell'edificio iKnneakrounos, fontana dalle nove bocche ) ii quale godette
i

grande rinomanza;

suoi avanzi con

una grande conduttura sotterranea sono

scoperti sulla pendice orientale della Pnice.

La

pare da non poche pitture vascolari ateniesi del

stati

popolarit di questa costruzione ap-

medesimo periodo

(fig.

3q6\

Nel primo piano sta lo sviluppo della statua. Su due vie s:


Arte dorica.
pu seguire il lavoro in questo nobilissimo compito dell'arte greca, nel territorio
dorico ed in quello ionico. Sempre pi il Peloponneso divenne la patria di una statuaria dorica
la prima ispirazione era uscita dagli artisti cretesi Dipoinos e Skyllis
;

2l8

GRECIA

La

208).

l'pag.

loro importanza

nesi che vengono designati

come

dente
la
gli

non meno nel numero


Noi li riconosciamo

avambracci furono

sempre pi sviluppata

ricevere degli attributi

di

minatamente

la

Cosi Tektaios

muse

iCharites) nell'altra

378

erano messi

ora

in

dei sopra

scolari

una mano

un gruppo

esso era una statua di legno con aggiunte d'oro

Tegea da Cheirisophos, un

l'Apollo creato per


cretese.

ss.),

fu reso pi vivo

e Angelion,

ricordati e di origine incerta, dettero all'Apollo delio l'arco in


di

pi evi-

(fig.

quali erano adatti a caratterizzare pi deter-

figura rappresentata.

modo

Apollo

essi

pelopon-

artisti

nel

motivo

cui

il

dal corpo e distesi, cosicch

sciolti

di

loro scolari.

continuatori e perfezionatori del cosidetto tipo di

cui rappresentazione fu

condizioni

PERIODO PISISIRATEO

II.

rivela

si

come

VI.

come

altro artista

legno facilitava l'aggiunta di parti separate, che

Il

offriva maggiori

nella

difficolt

pietra.

medesimo

Il

appare anche pi tardi nell'Apollo Philesios

con

tipo

arco e

1'

Didymaion presso Mileto, un" opera dell' arKanachos (fig. 397), ad ogni modo gi in
bronzo (vedi sotto, mentre il suo corrispondente in legno
del medesimo artista stava in Tebe. L' arte d' intagliare le
la

cerva, nel

sicionio

tista

figure in legno fu particolarmente sviluppata

cedemone

scuola

della

Dipoinos

di

cole sculture in avorio del

sono appunto

sul

Simile fu

210)

la

cui

le

ad una

maniera

di

Horai troneggianti

in

Temide

d'oro per

cedro

di

artistica

Dorykleidas;

di

da tempo antico

scultura in

la

ravvivare

la-

pic-

Artemide Ortbia

di

intagliatori di

Eracle

Esperidi,

le

legno

in

ramo

Molte

modello dei loro maestri dei gruppi

(Eracle presso Atlante e

propriamente

santuario

nel

Skyllis.

rapporto con essa. Questi

in

immagini crearono
e

queste

Acheloo)

con aggiunte

Smilis

di oro.

Egina

di

(pag.

Olimpia stavano accanto

Egina era

in

statue

in

voga sino

in

legno. L' uso

di

legno fu

avorio e
il

germe

della tecnica criselefantina cosi fiorente pi tardi.

Alla tecnica in legno coltivata in Sparta


collegati,

nerari

tuttavia senza ragioni

spartani,

che

uno

in

ed angoloso rappresentano

Uomo

decisive,
stile

defunti

si

sono

ri-

alcuni rilievi fu-

particolarmente

duro

come

398).

eroi

(fig.

donna seggono su un trono dietro la cui spalliera si drizza un serpente e


mano una coppa ed una melagrana. Due figure pi piccole stanno loro
dinanzi e porgono loro un gallo, una granata, un fiore, evidentemente doni che si
e

tengono

in

solevano otfrire

cenna

il

modo

la loro

ai

morti.

La

concezione dei defunti

serpente) che continuano a vivere

come

eroi

questo ac-

inferi (a

ad operare era assai diffusa, ad ogni

rappresentazione su una pietra funeraria costituisce un profondo con-

trasto con la concezione attica.

Un

lato del tutto

nuovo dell'arte spartana


quando si creduto

scerlo

recentemente da

posto

che abbiano avuto origine

una colonia
con

fondo

in

secondo grado

bianco

con

in

Sparta

di Sparta.

decorazione

si

di

pretende di aver imparato a conopoter

cosiddetti

E un gruppo

policroma.

stabilire

vasi

con

di vasi,

Tutta una

per
serie

scavi

sul

Cirene

era

gli

cirenaici

Io
di

pi

coppe,

gradazioni

ARTK IONICA
con

cominciando
somigliano
fa

efesi,

vasi che

ras-

prodotti

antichi

agli

pensare ad un lungo pe-

riodo di sviluppo.

La

pi caratte-

rappresentazione ecce-

ristica la

zionalmente ricca di iscrizioni

(al-

fabeto laconio) del re cireneo Aril


560 come pronave e commerciante

kesilas II verso

prietario di
(fig.

399),

con

richiami

locali

di

ogni genere, una rappresentazione


assai gradevole

punta

con una leggiera


E dubbio per

di caricatura.

merce che viene

altro che la

nave

ricata sulla

sia

ca-

silfio,

il

la

caratteristica pianta della regione

ha piuttosto l'aspetto

Arte ionica.
di

Dei

generi

prima esaminati
alcuni, ad esempio

pittura ionica

pag.
i

lana.

di

196

ss.)

terracotta

sarcofagi in

zomene
sino

361

(fig.

nostro

al

di

Cla-

discendono

s.),

periodo

un paio

F'U- ^OS. Moi-I e.oiz/ati.

RIivo da Spaita. Mar,.io grigio.

Berlino.

di altri generi gli "^appartengono o

interamente o prevalentemente. La

nora sono venuti


vasi ceretani,

non

si

una

di

Caere (Etrurial

ancora ritrovata

sicura

jxitria

luce soltanto in

alla

ma

deve

classe,

certamente

esemplari

cui

l-

sono chiamati

e che per ci

cercarsi

oriente.

in

Sono proprio di questo gruppo di. vasi l'effetto coloristico,


disegno vigoroso,
una composizione talvolta ingenua (Europa e isola di Creta), talvolta violenta (Busiride) sempre unita ad una rappresentail

l'

zione
cisa

una caratterizzazione pre-

viva, ad

e facilmente

rismo.

Sul

ad una

punta

vaso di Busiride

\:\

caratterizzazione

di

forza, degli Egiziani in

parte

gialli,

umo-

400

s.)

esuberante

parte

neri,

in

dal naso adunco, nei loro bian-

chi \'estiti di lino, dei


renti in

Eracle

di

di

(fig.

mazzieri nubi accor-

aiuto, testimonia tanto di un

rismo originale quanto

di

umo-

un'acuta riprodu-

zione delle particolarit di razza che deb-

bono essere
propria

Fig. 399.

Il

re Arkesilas
.

sulla

nave come commerciante.

Vaso cirenaico

..

Parigi.

state conosciute dal pittore per

Anzi

visione.

non

impossibile

che modelli egiziani (come

fig.

biano ispirato

di

Eracle invinci-

SUOI avvcrsan.

bile

figura
'"

j-

in

la

atto

di

113

s.)

ab

strozzarc

GRECIA

Una

kyma

foglie.

PERIODO PISISTRATCO

IL

\I.

ionica presenta F altare

particolarit architettonica

logia della figura

tre volute

290 dobbiamo considerare come veduta


Questa classe di vasi si distingue dalle

fondo pi scuro, una particolarit che ritorna anche su


in

altre

un

di

triplice

ioniche per

vasi che

si

il

suo_

rinvengono

hanno un carattere similmente umoristico (lg. 402 s.). Non


quali, in seguito
che questi vasi si debbano a Ioni
conquista persiana (545), avessero abbandonato l'Asia Minore e, secondo Tesem-

Italia e

che

in

parte

adunque esclusa

alla

altri

che noi sulF ana-

laterale

pio dei Focesi,

si

la possibilit

fossero stabiliti

quegli avvenimenti noi

Mentre

la

Calcide

come uno

Fig. 401.

pi

lo

numerose
pi

dei centri

da lungo tempo questo ramo

conoscere

vasi ionici orientali per

loro localizzazione,

difficile

coste d'Italia.

sulle

apprenderemo

fiorenti

negri accorrono

di

Una conseguenza

simile

di

appresso per Atene (pag. 235).

mancano

iscrizioni

dell'arte ed

in

hanno

d'iscrizioni e
fatto

fabbricazione

di

cos

rendono

riconoscere l'euboica
vasi.

Essa

coltivava

aveva forse gi esercitato un' influenza su

in aiuto.

Rovescio della figura 400.

ionica

arti:

con

Corinto,
giava
'

quale gareg-

la

commercio

nel

navigazione 'pag.

95),

nella

ma

sem-

bra che ancora nel nostro periodo sia stata attiva in questo

campo, forse

suo assog-

tino al

gettamento per opera


spingevano

ioniche
dotti

fino

Calcide,

le

le citt

loro pro-

anche

cos

Italia,

in

Atene

di

(506; Poich quasi tutte

(Kyme)

cui colonie

con queste. Sono qui

porti

sentazioni di gesta epiche, ad

cadavere

taglia intorno al

per

mandria

la

metteva

(fig.

delle scene

iscrizioni,

ma

e dipinta

con

mar Tirreno,

tiorivano sul

particolarmente

esempio Zeus
Achille,

di

la

preferite

contro Tifone

lotta

in

elementi

in altri

la

rap-

aiiivi

404), la bat-

(fig.

\\'urzburg composta

in

non

iscrizioni,

le

questi vasi per-

in

vasi calcidesi nell'uso delle

tazza di Fineo

origine nonostante

cui

la

zone

\-ivacit,

in

contesa di Eracle col tricorporeo Gerione

la
decorazione tradizionale
405
ampiamente distese. Concorda con

ne ditferisce

trovava

si

delle vivaci e fresche rappre-

ancora

stata

detcrminata con sicurezza.


Assai riccamente rappresentata
statuaria quanto

Lo

Nasso e
il

figlio di

la

maggior parte

solo

indirettamente,

marmo, che

con sicurezza da
suolo,

il

progressi

raccoglievano intorno

si

.sul

Chio (prima met

Nike alata
in

trovata

marmo, giunta

esemp
movimento

conservati.

altri

il

pi piccole alle spalle ed

volo

in

tanto

in

Delo

la

20S

la
s.

mate-

dal bellissimo

VI

del

Chio,

cui

le

secolo), veniva ripor-

verosimilmente, se anche

tg.j

pi

antica del

pu essere

ricostruita

la

406;,

noi solo mutila,

Nike passa correndo

per

senza che

l'

dinanzi

aria

piedi tocchino

il

corsa e tratto certamente dall'osservazione

come

se volesse

ma

espressiva. Essa poggia

fendere

l'aria.

due maggiori sul dorso, indicano

da modelli orientali,

la

la

Sei

ali.

due

forza del volo;

loro disposizione, che anzich

seguire

l'

quadra

immediatamente

indirizzo del volo inla

gura, d alla composizione


specie

di

mentale.

fi-

una

completamento orna-

La

prospetto ed

testa
i

un cerchio sono

capelli

di

pieno

legati

da

arricciolati sulla

fronte e ricadono in trecce sul


petto e sul dorso.
,

di stile ionico.

-^

alitano a Paride.

Monaco.

centri in

santuario di Apollo in Delo.

una maniera ingenua

l'altro

ai piedi,

tolta

suoi

alla scuola di

risale

delle ginocchia piegate

fianco ed eleva

forma ricurva

al

a quest'opera

alata,

movimento adoperato anche per

un braccio

riannodano

si

del salto, sta a significare

loro

favorito nell'oriente ionico

fu

di

la

scultura ionica,

la

prima aveva avuto

gi

Archermos

suo genere. La figura

allo spettatore;

questo periodo

Nike

-Mikkiades,

tata l'invenzione della

in

statuaria alla pari di quella peloponnesia (pag.

in Samo (pag. 210 s.),


marmo parlo. I maggiori

opere per

la

La

rilievo.

sviluppo della scultura in

riale,

Al

il

Il

rigido ve-

stito

aderisce

Strettamente

al

(KECIa:

vi.

PERIODO l'ISISTKATEO

II.

mentre in
forma delle

torace,
ISSO

cghe piatte

e pa-

che col loro

rallele

strascico

inferiore

servono

come

stegno

so-

statua.

alla

quanto angolosa
dura

sia la figura,

per quanto poco naturale appaia

jH
Fig. 404.

progresso

sulle

Zeus

figure

erette

una figura volante

sentare

(Gorgoni

pittura

sedute (pag. 206 ss

di tradurre

questo

tentativo

in

marmo un motivo

si

sia

per quale via

suo

il

movimento, era tuttavia


un notevole

aso calcidese. Monaco.

e Tifone. D.i

compiuto

rappre-

di

gi fissato nella

progresso

lo indica

metopa di Selinunte con la figura della Gorgone volante (fig. 3(29 b).
Nike di Archermos quello che noi possiamo chiamare un prodotto di

Difatti la

volanti).

tale

la

disegnativa. Costruita

presenta

quello

con vedute

anch'essa

schema non

corrispondente

senz' alcuna torsione inserito sulle

segno e del bassorilievo,


tuaria libera porta nel

ma

gambe

Ma

in

campo

in

rapporto con

lui,

per

cui

natura

al

tronco

statuaria

di

profilo,

prospetto

di

pieno profilo) che proprio del

di

la

legge che

l'artista

figura
il

sue

figure

ferme ed

ha dovuto obbedire a
per

creata

disegno ed

il

lo

basso

non pos-

erette

quella

legge

spettatore deve essere


rilievo

per

la

di-

sta-

movimento

della statuaria quella rappresentazione del

questa traduzione

pria della statuaria

alla

pro.spetto e

di

questo schema tradotto attraverso V alto rilievo in

dinanzi allo spettatore che la statuaria colle


sedeva.

parallele

pro-

messa

difficolt della

rappresentazione di prospetto della testa avevano dovuto eludere, contentandosi della


rappresentazione dell'occhio di prospetto nel volto di profilo.
invece,

appunto perch, tradotta

in

statuaria,

rapporto con lo spettatore, presenta


cio vola passando

la

testa di prospetto

dinanzi allo spettatore,

resto questa posizione delle teste

La Nike

di

Archermos

poteva obbedire a questa esigenza del

ma

sul corpo

vola per lui e a

di prospetto sui

corpi in

lui

in

movimento,

si

rivolge. Del

movimento

stata gi

da noi notata nelle metope di Selinunte ed un altro segno dello sviluppo


statuaria a schemi nuovi dall'arte
gressi,

la

del disegno.

Dal punto

di vista tecnico

di

questa

due pro-

lavorazione di pezzi a parte e soprattutto l'uso di un istrumento tagliente

Fii^.

405.

Eracle e Gerione.

Da un \aso

calcidese. Alena

ARin:

modo

sega per

di

profondi

cmtrapposizione

in

alle

forme molli ma pesanti


antiche opere in marmo
che,

r esecuzione

tale

nuova

invenzione

ben

figura

di

la

netta

La

particolari.

acquist

presto

vore sia per

ioni-

pi

dei

trattazione

delle

accurata

determinata

pi

223

rendevano possi-

sottosquadri,
bile,

IONICA

statue

fa-

isolate

sia

per ornamento di acroter agli


angoli

Un

frontoni.

dei

ulte-

riore progresso segnato dalle

opere

graziose

dei

di

figlioli

Archermos,

Boupalos e Athe-

quali

furono celebri per

nis,
la

loro contesa con

mordace

il

poeta giambico Ipponatte (verso


il

esse erano apprezzate

530):

Roma

ancora persino nella


gustea.
rites,

Ad

Sono

ricordate

Tj'che con

au-

Cha-

le

cornucopia.

il

Fi;;.

sembra che

essi

cos detto tipo di

risalga

Spes

un

fiore

esempio

La

profondamente

trattazione

incavate, era

cennato sopra per

Nike,

la

Ma

in tutta l'arte posteriore,

una

una mano mentre con l'altra


questo indirizzo si sono trovate numerose ad

ricco vestito con

il

o un attributo. Statue

in Delo.

Dl-Io (restaurata).

di

che ha avuto grande fortuna

figura eretta in riposo, che rialza

tiene

Nike alata

4(1(1.

il

di

sempre pi

come anche

la

del \estito

fine

possibile solo con

dalle pieghe leggiadre,

l'uso della sega a cui

abbiamo

ac-

posizione convenzionale dello stendere

il

braccio richiedeva imperiosamente quella tecnica dei pezzi riportati, egualmente gi


l

ricordata,

ricadenti

la

di

quale trovava applicazione anche nella lavorazione libera dei riccioli


altri

elementi simili. Queste

state limitate alla cerchia della scuola di

comprendiamo
germente

l'

effetto

sorridenti,

maniera, splendenti nella loro

policroma e quale debba essere stata

noi ad esempio possiamo bene determinare nell'Attica

L'arte del rilievo ionico di questo periodo

opera egregia c' l'ha fornita


lazione

non

la

periodo

il

posto delle

appartiene

principale della regione


i

loro influenza

la

421

(fig.

conservata in ricchi avanzi.

pet

il

Xanthos

morti come beati

(fig.

detto
191),

(eroi, confr.

pag. 218).

fino al

I\'

Una

di

delle

Arpie

famiglia

rilievi in

marmo

go

ss.).

secolo,

spesso

questo

ioniche andate perdute.

Monumento

una tomba

che

quanto abitata da una popo-

scendendo dal VI

opere puramente
cos

legdeli-

ss.).

greca, apparteneva alla cerchia della civilt ionica orientale (pag.

tengono per noi

sentano

si

Licia, la quale,

E.ssa ricca in opere di scultura che,

nostro

costituito la sua fama.

che dovevano fare dappertutto queste figure femminili

spesso aggraziate sino alla

catissima decorazione

sembrano essere
Noi

particolarit tecniche

Chio ed avere

nella

citt

cui rilievi pre-

giravano

in alto

224

B.

(RECIA

camera funeraria

fregio intorno alla

sentano uomini e donne seduti,


e

demoni

morte

della

alati

Arpie

clementi fondamentali dello


contrasto alle
(fig.

s8_t). sta

cerimonio.so,
(ficj.

408);

affine al

in

stile

leggiadria delle

circonfuse

di

licio

donne

piuttosto

Con

s.).

pilastro in calcare, e

Sirene)

che

ci

pre-

offerte dai vivi

portano via

piena chiarezza

noi

delle

vediamo

gli

uomini, che

ricordano

le

statue

milesie

nella disposizione delle vesti e nel loro aspetto

leggiera

grazia

un

dell'alto

Xanthos. Museo Britannico.

ionico antico vicino alla loro perfezione. In evidente

esse noi riconosciamo

monumento

tozze degli

figure talvolta
la

",

407

(fig.

in

eroizzati che ricevono

antenati

gli

piccole figure nelle loro braccia

PISISTRATKO

l'IRIODO

11.

Alonnniento delle Arpie

407. Lato settentrionale del

come un

VI.

la

nell'atteggiamento

maniera

Boupalos.

di

celebre rilievo in

marmo

di

nel

movimento

Stilisticamente
Villa

Albani

assai

(fig.

409)

certamente anche esso di origine ionica orientale, che avvicina ancor di pi al sentimento umano il suo intimo significato. Anche qui viene reso onore dai famigliari alla

defunta;

ma

il

fanciulletto che essa

trasporta chiaramente la scena nel

un

campo

teneramente sorregge

della vita famigliare

colle

due mani

e conferisce

ad essa

tratto di intima affettuosit. Del tutto differente per stile e particolarmente vigo"

roso nella concezione e nelle forme

un'altro

fregio di Xanthos, ora

f>T^<x7

Fig. 40S. Lato occidentale del

Monumento

delle Arpie

in

Xanthos. Museo Britannico.

nel

Museo

IONICA

ARTI-

Britannico che rappresenta una lotta tra lere vivaci e

danza, un rilievo di

alla

Tanto

Asia Minore quanto quella delle Cicladi ioniche

l'arte di

nel

(fig.

seconda met del VI secolo, un grande numero


rilievo,

dai quali

Essi sono anche

341')).

fig.

primi

di

edifici

sono divenute

Delfi.

elementi architettonici

possono restaurare

si

un quarto simile

quali viene ad aggiungersene

ai

edifici,

sopra

lastre a

ionico e di

ci

correnti

Essi hanno
347, come appartenenti ancora alla

santuario di Apollo in

Nass

riportato alla luce oltre alla Sfinge dei

stile

me/./.o animaleschi. Si

il

molto pi note per opera degli scavi

di

S:itiii

movimento impetuoso delle coppie di donne


Karaki nel territorio del Didymaion presso Mileto.

contraddistingue anche, per

in

dal recinto di

marmo

in

marmo

tre dilVerenti

Athena vedi
Tanto

sul continente.

il

tesoro degli Gnidi che pi antico quanto


dei Sifn, che celebre

quello pi recente

particolarmente per

quantit

sebbene

differenze

zione.

frontone presenta,

Il

particolare

alto

di

pletamente libere
gure e che

rilievo

tondo

toni,

ratto

di
il

il

di

esecu-

una tecnica

in

che lascia comfi-

del passaggio degli

schemi disegnativi dal rilievo


di tutto

fac-

parti superiori delle

le

documento

figurata.

di pi artisti

anche un pi lungo periodo

forse

la

lavoro

di

presenza

la

410.
mag-

(fig.

decorazione

della

notevoli

indurre

ciano

colonne

sembra derivare anche

Dall' ultimo

gior

sua ricchezza, avevano

la

invece di

delle cariatidi

statuaria

alla

decorazione dei fron-

nella

del tripode delfico

Tvl

per opera

Eracle con l'aiuto di Athena (che occupa


centro)

difesa da parte di

sua

la

Lo

pollo e di Artemide.

nonostante
chiate,

quindi con cavalli

e progrediti

mento

sono

per

la

edifici
;fig.

simmetria domina

(pag.

204

s.',

progresso che avr un' influenza

ionici.

fig.

Essi rappresentano

tra

l'altro la

e la

(fig.

412).

vivezza della rappresentazione.

delle dee che partecipano

fregio del

lotta

intorno

410, met destra), una numero.sa assemblea degli di


Il

Un

fregio

Partenone

(fig.

513.

animatamente

La Gigantomachia

si

al

(fig.

distingue

forte senso per la

primi due fregi nominati; l'ingenua freschezza e

nella rappresentazione
il

Atene

411) ed una ricca Gigantomachia

sinistra,

vigoria del rilievo

preannunzia

di

451 ss.. 461 s.l. Molto pi importanti


del fregio, che qui appare per la prima volta come orna-

rilievi

di

cadavere di Antiloco

410 met

bambini. Rilievo funerario arcaico.

composizioni frontonali (confr.

principale

una sfilata che un" azione partente dal centro


ma
riempimento degli angoli con figure distese e inginoc tracciato un notevole progresso rispetto ai frontoni

nel

ci

con corpi serpentini dell'Acropoli


nelle posteriori

Madre

la

piuttosto

offre

tutto

Fig. 409.

Villa Albani.

appare particolarmente duro ed arcaico,


composizione

A-

delle, figure

stile

la vivacit

all'azione

ionica

411)
412) presenta
piani pi o meno
(fig.

(fig.

un affollamento quasi eccessivo con disposizione delle figure in


interni, con incroci e con scorci e con una quantit di tratti nuovi e sorprendenti
Eolo con gli otri dei venti oppure Hephaistos al mantice, il carro di Cibele tirato dai
Springfr

Manuale

I.

13

gri;cia:

410.

leoni).

Tesoro dei

Sifni in

Delfi.

Ricostiuz

In nessuno luogo noi

razione in forme figurate.

facilitavano

la

ii,

i'itriodo

del latu occidentale

pisistrateo

(il

fregio per altro quello del lato orientale).

impariamo meglio a conoscere

Una

il

talento ionico di nar-

pittura ricca di colori deve nei particolari aver sosti-

tuito perfino l'esecuzione scultoria


leggibili,

vj.

numerose

comprensione

iscrizioni dipinte, ora soltanto in parte

delle scene.

Un' iscrizione

incisa nello

scudo

uno dei combattenti dava il nome dell" artista. K da ricordare anche la vigorosa
conformazione dei grandi kymatia al disopra del fregio, delPepistilio e nelle ante; essi

di

ricordano

kymatia

simili

dei Sifn riannodato da

324 per opera

dei

delle

antiche colonne

Erodoto ad un

ioniche

saccheggio che

(tg.

312,

348).

dovette subire

Sr.m cacciati via da Policrate; quindi deve datarsi

in

Il

tesoro

Sifno nel

quel tempo.

ARTI::

IONICA

>4^jjJ^

GKKCIA

Arte attica.

Alla

fine

bricazione dei vasi dipinti, lo

passare

VI.

PFPIODO IM^-I^TRATKn

II

dell'et di

stile

Solone Atene aveva raggiunto, nella

del vaso Francois

centri di fabbricazione. Allora

altri

gli

tutti

364

(fig.

la

s.

fab-

cominci a sor-

ceramica corinzia con

suoi

354) aveva raggiunto il suo culmine e la sua


decadenza e spariva dal mercato, per lo meno per quanto riguardava la merce fina,
vasi del color giallo dell' argilla

mentre
le

(fg.

volgare vasellame a buon mercato ancora per lungo

il

fabbriche ioniche orientali continuarono

la

tempo veniva

zione fino a che, in parte per condizioni politiche in parte per

ceramica

cedettero ad essa completamente

attica,

vedemmo

220

(pag.

Ma

importanza.

il

campo

ha conservato ancora per un po'

s.)

il

rapido fiorire della

anche Calcide, come noi

di

tempo

la

noi per farci un'idea della vera e propria pittura non

maniera

z'altro valerci della

di

smaltito;

loro attivit ancora per circa una genera-

sua particolare

dobbiamo

rappresentazione pur cosi splendidamente

sen-

sviluppa-

dell'Attica, dobbiamo anzi confessare che in


non si pu disconoscere un certo regresso, in quanto che ancora una volta
predomina assolutamente il disegno a macchietta nera sul fondo rosso dell'argilla,

nei cos detti vasi a figure nere

tasi

essa

con

rialzata solo

linee incise e pochi colori aggiunti (bianco e rosso-violetto).

vengono esteriormente

distinti col colore

nero e bianco della carne e con

zione diversa dell'occhio, che ne tecnicamente dipcn. lente.

per

soltanto

possibile

cera-

la

la

...

ra o pi scura della pelle (bru-

na o rosso-scura), che noi dob-

biamo presupporre per

la

gran-

in

quanto che

riori

di

qualche co.sa
s.,

fabbriche

avevano

vasi

'

'

354

ss.):

giunta

tica

smnile

di
la

ante-

teso

350

ceramica

at-

alla

completamente nera

366)

specialmente

in

r""~

della figura

raggiunta

gi

.'

\^

colorazione

maschile soltanto riducendo


policromia

'fig.

il

la

(fig.

ritocco

rosso scuro che sempre pi

sessi

quc"^ta un'esagerazione.

mica, della colorazione pi chia-

de pittura tanto pi sicuramente

conforma-

Fig. 414. Guerriero all'assalto. Lastra di argilla dipinta,


D.iir Acropoli. Atene.

A RTF AI TIC A

scompare dinanzi

color nero sottostante

al

;tig.

2:9

3;-!).

Se adunque all'occasione per il


di argilla con la figura

corpo maschile appare un bruno opaco, ad esempio nella lastra


di

un guerriero

all'attacco

grande pittura.

alla

dobbiamo
riconoscere un ricollegamento
Eumares avrebbero ancora fatto dei mono-

414). noi

(tg.

predecessori di

li

un solo colore (rosso) il suo merito


sembra dunque aver consistito nell'aver applicato
ma egli non l'aveva inventata e tanto meno noi posquella duplice colorazione
siamo a lui attribuire l'invenzione della ceramica a figure nere. Invece noi possiamo
ritrovare nei vasi la svariata rappresentazione dei movimenti che era in lui elogiata.
Inoltre innegabile in questi un progresso, la costituzione di un particolare stile
chromata
di

"

cio dei disegni lineari riempiti di

uomo

aver distinto

donna

"

ceramico

sono

di

attico,

che

si

libera da

effetto pi vigoroso e le

gono pi

salde e pi

dorico sviluppato,

ma

le

che prima erano rappresentati

procedimento dei

scene un

campo

per mezzo

di

Non

solo

pochi colori adoperati

dei vasi (specialmente anfore ed idrie) diven-

corrispondenza

al

senso della

forma

dello

stile

rappresentazioni figurate, trattate con simile sentimento

severit e di rigidezza, divengono pi variate.

di

il

forme

in

perfette,

anche

influenze straniere.

lisci

La

(confr. fig. 35),

trattazione delle pieghe dei vestiti,


si

accresce a poco a poco. Secondo

363J viene riservato sul fondo per le


piuttosto grande e presso a poco quadrato, mentre il resto del vaso
vasi attici primitivi

(fig.

un nero splendente viene reso simile al bronzo. Cos si rendono necesPoche figure grandi e snelle, senza accessori

sarie delle piccole concise composizioni.

ingombranti, sogliono dare

espressione

un dettagliato disegno dei particolari


un

effetto di

comprensione e

di

concisa e chiara ad

un'azione, spesso con

quest'arte nelle sue creazioni migliori raggiunge

unit. Si dispiega

cos,

senza dubbio sulla base

modelli della grande pittura, un ricco tesoro di composizioni mitologiche, tra

prevalgono

le

la

di

quali

ma vi si aggiungono anche quadri della vita reale


prima rondine come nunzia della primavera), nei quali si rivela

scene dionisiache;

raccolta dell'olivo,

le

230

B.

Fig. 416.

GRECIA

e.

stile

Vaso Burgon. Londra.

un' acuta

II.

PERIOIiO

PISISTR ATEO

Anfore paiiatenaiche con l'immagine

pi antico (VI sec).

a. stile

\l.

di

Athena Polias.

tardo (IV sec).

h. tipo pi

osservazione

della

realt.

frequente (V sec).

Monaco.

Londra.

Sono particolarmente amate

le

ci che costituisce
nali,

<c

un

tratto

amatorie

iscrizioni

puramente

conversazioni

attico,

che vantano

la

come

iscrizioni,

ma

gi sul vaso Francois, non soltanto aggiunte esplicative alle singole figure,

anche,

od osservazioni perso-

bellezza specialmente di giovani

nobili,'.e

nomi degli artisti quanto sono rari in Corinto


e quasi inusitati sui vasi ionici. Questi nomi veramente per lo pi indicano soltanto
padrone della fabbrica, cosi ad esempio Amasis (d'Egitto ?) e Nikosthenes e si trovano per ci anche su vasi di differente stile; nello stesso tempo vasaio e pittore
soprattutto in Atene sono frequenti

il

era Exekias

(fig.

415),

il

pi tipico ed

il

pi aggraziato rappresentante di questa intera

come anche Nearchos: come pittore si nomina su avanzi di grandiosi vasi


il
Lido , come anche appare su alcune lastre di argilla lo Scita "
quale pi
tardi dipingeva anche in tecnica a figure rosse. E cos un gran numero di artisti di
classe,

il

origine diversa, sicuramente spesso di condizione


del

Ceramico.

Un

quali ornate della


di

posto particolare

immagine

lo

hanno

le

della dea della citt,

non

anfore

numero

quale

importanza

possiamo

ai vincitori

seguire

questa

pesante e policromo
(566), attraverso

gi nel

IV

il

secolo

fig.

tipo
il

nelle

venivano donate

prodotti

di

officine

questa

le

provvedute
in

considesi

industria.

vede

Noi

immagine in tre fasi principali, da un primo tentativo


416 a) che sar vicino al principio delle grandi Panatenee

normale

(bj,

sino alle imitazioni tarde

(e)

che conservano

fin

tipo tradizionale in un'imitazione manierata.

In questo stile del

VI secolo anche l'ornamentazione ha trovato

cazione pi stabile e pi organica


lanceolate,

lavora

Panatenee, anfore

dei giuochi panatenaici, riempite del miglior olio;

stato stesso annettesse ai

lo

delle

Athena, come insegna

un' iscrizione di autenticit (dagli agoni di Atene

revole

libera,

di

ad esempio, che circonda

prima
la

(confr. pag. 157

pancia

del

vaso

s.).

nel vaso un'appli-

Nella corona di foglie

immediatamente sopra

il

ARIE ATTICA
piede (confr. fig. 332 s., 364 e che estrinseca cosi l'idea del crescere verso l'alto,
rornamentazione raggiunge quel medesimo valore che ha nell'architettura (pag. 157 s.):
essa esprime chiaramente il compito e lo scopo della parte a cui essa unita. Cos

anche un' ornamentazione originariamente


(fig.

la

219; una doppia corona

cui

funzione

si

estende

di

tanto

verso

quanto verso

l'alto

posto caratteristico sul collo dell'anfora

condata volentieri da una fascia

415, 416 b

(fig.

cadenti (confr.

di foglie

dorico, degenerato nella posteriore decadenza


e paralleli (bastoncelli).

questi

il

vaso.

si

ad una

aggiungono

fig.

354. 365': affine

motivi a meandro

del

comune

la

come pure

fantasia,

ma

poich

mano

la

il

suo

al

kvma

tratti dallo stile

campo

il

motivi ornamentali non sono numerosi,

grande

trova

spalla del vaso cir-

fascia di tratti perpendicolari

un'infinita variet di disegno nei particolari e rivelano,


dipinti con stampi,

motivo egeo

un

basso,

il

La

).

geometrico, che sono utilizzati per contornare e delimitare

per fasciare

da

sviluppatasi

ionica

palmette erette e rovesciate, legate da una treccia,

dei quadri

permettono
non sono mai

essi

essi

sicura e

il

gusto

stesso

artista industriale.

Ma
non

abbiamo

nonostante quanto

che

riconosciuto

vasi

conservati

argilla

di

possano rimpiazzare

opere della

le

abbiamo

pittura chiaro da ci che

detto.

Di queste pitture stesse del resto noi sap-

piano assai poco.

Non

si

sono conservate pitture parie-

tuttavia degli esemplari etruschi con-

tali,

temporanei,

dipendono

quali

greca (vedi sotto C.


scelta

di

dall' arte

indicano una ricca

2),

con

specialmente

colori,

l'ag-

giunta dell'azzurro, del giallo e del verde.


e tutto
co.

questo spiccante da un fondo bian-

Condizioni simili

tura in

hanno per

si

marmo, quale

la

pit-

essa appare nell'ar-

chitettura e nella scultura; anche

qui do-

mina un'intonazione pi chiara, pi variopinta. Il medesimo vale anche di alcune


funerarie attiche del periodo pisistni-

stele

slanciate

teo,

lastre

di semplici pitture

di

marmo
come

(Lyseas

o ornata
sacerdci
j

con coppa e ramo

nelle

colo un cavaliere

quale accenna

il

mani,

di/ione equestre del defunto,

pure

f'S-

417. Stele di Lyseas. Atene.

(Non sono conservati

colori

ma

le tracce della corrosione. Ci che


ora appare scuro una volta era
bianco, il bianco invece era di
colore scuro).

di bassorilievi

dipinti

418); questa

infatti

renza di grado

confr. pag.

nello

mmosa gamma

la

,.

di

417) op-

fig.

(Aristion,

cotta

al

forno,

'

fi'j,

Esse

192).

di

e pi
lu"^

.
,

colon quale permetteva


1'

i|

soltanto una dile-

pittura a cera di fronte

aroilla

'

alla con-

spiegavano una volta una pi ricca


I

zi

li

alla pittura su

inoltre

colori

'

rlg. 418. Slck- fune aria


<ii Aristion, oper.i
di aristokles. Atene.

La rappresentazione una
cita dipinta sullo zoccolo liscio sparita.

B.

GRECIA

\l.

PERIODO PISISTRAIEO

11.

mm

Fig. 419. Base di una statua funeraria in Atene.


a.

non risaltano

Giovani

scuri da

giuoco della palla.

al

nuova tecnica accanto

pisistratea

questa

passaggio

alla

nuova

via

tosto (pag. 240

di

un apobates.

chiari da un fondo
Clazomene pi recenti

fu

vestiti

Nei

(fig.

365);

ma

scuro. Gi su alcuni
(fig.

il

362), era apparsa

vaso Francois

solo verso

la

fu

rilie\i

(fig.

funerari

418), opera di
si

rispecchia

la

ci,

come

costituisce

il

maggior purezza

il

Aristokles,

con

la se-

fine dell'et

con pieno vigore logico, e con


compiuta una vera rivoluzione.

battuta

s.),

gi ricordata di Aristion
scultura.

Partenza

all'antica tecnica a macchietta, anzi

guiva nelle figure intessute di alcuni

vedremo ben
La stele

b. e.

ma

un fondo chiaro

vasi ionici, in particolar sui sarcofagi di


la

ARIF. ATTICA

Fig. 420. Base di

Partenza per

sentimento

la

una statua funeraria

corsa o salto. Lotta. Lancio del giavellotto.

attico.

233

b.

Nessun brusco distacco separa

in

Atene.

Giuoco

il

di

palla.

morto

dai

L'artista lo rap-

vivi.

presenta con immagine fedele, quale egli dimorava sulla terra, in quegli
teristici

nei quali

potevano riconoscerlo

pisistrateo, avanzantesi

lastra.
si

amici.

Il

vigoroso

saldamente nella sua armatura

solo sul rilievo dipinto di Aristion

modo

gli

ma

cittadino

stele

che pittura e rilievo dipinto appaiono l'una accanto

simili,

all'altro

carat-

incontriamo non

di guerra, lo

anche su alcune

atti

del periodo

sulla

talvolta

in

medesima

Nel nostro caso l'immagine dipinta nello zoccolo ora svanita. Ai guerrieri

aggiungono,

tra

gli

altri,

un

atleta col disco alzato,

un

altro

con

l'asta

impugnata,

234

B.

GRECIA

\-i.

pn:RioDo pisisxRAino

Il,

S;'

mi.

prima

Si riconoscono

sono adoperati da

volta veniva usato

attica antica (pag.

g. 423. Stattia

ig.

un corridore armato.
giere variazioni

femminile, opera
Antenor, dall'Acropoli. Atene.

422. Statua di fanc


^dall'Acropoli. Atene.

Fig. 421. Statua di f.inc


dall'Acropoli. Ateni-

il

marmo

certi tipi tradizionali

diversi. Tutti questi

pentelico,

rilievi,

quali con leg-

nei quali per la

ricollegano stilisticamente alla scultura

si

sono divenuti

21 1); essi

tico dal netto contorno che

chiaramente

artisti

giusta scuola per

la

un giorno dove\'a celebrare

basso rilievo at-

il

suo pi alto

il

trionfo nel

fregio del Partenone.

Degli esemp particolarmente attraenti di quest'arte attica del rilievo


ferti

del
il

il

primo

divieto che noi

nelle stele

piccole

conosciamo

sulle

venivano collocate sullo zoccolo

immagini

esplicative,

la

base

tombe
al

della

lussuose.

sotto

di

statua

namento. Certo questi sontuosi monumenti furono


turamente e rappresentavano

419

a)

la

loro vita e

le

della

hockey

"

gli

altri

modo

principale

che
delle

loro occupazioni.

Uno

imma-

dei rilievi

partecipanti che

attendono

rigide

il

medesimo

il

rilievi

turno.
dei

soggetto, forse

(fig.

straordinariamente simile

giacch veniva usato per esso un analogo bastone ricurvo

posizioni disinvolte e osservate sul vero.

forme solenni

stesso

figura

ha qui ricevuto un simile or-

singolare rappresentazione ha offerto all'artista, tanto per

quanto per

Allo

innalzati a giovani morti

presenta dei giovani intenti ad un giuoco di palla

all'odierno

in

sono of-

da alcune basi di statue di natura funeraria le quali sono sorte verso la fine
VI secolo e
principio del V, forse poco prima che diventasse legge in Atene

due
la

la

due giuocatori nel mezzo


l'occasione
lati

di

presentare

adiacenti presentano

partenza

di

un apobates,

cio di un partecipante a quell'esercizio misto di corsa sul cocchio e di corsa a piedi

Y.w.

STATI A IN

MARMO

DI

UNA FANCIULLA. DALL'ACROPOLI. ATENE.

X'III,

ARIE A

IT ICA

235

che era una caratteristica gara delle feste panatcnee. L'altra base, che alquanto pi
recente

rali (b;

si

presenta nel prospetto

sinistra la corsa, a destra

di

contendenti, nell'altro

un gatto (questo animale era

noi

(e)

Una

Su uno

dei rilievi late-

combatte con grande vivacit

si

vediamo una singolare

ancora raro

allora

tenuti al guinzaglio dai loro padroni.

mezzo

tre esercizi della palestra cio nel

(a)

lancio del giavellotto.

il

ha una gara di giuoco alla palla che

due schiere
e

420

(fig.

lotta, a

la

zuffa

Atene) che .sono

ed esotico in

terza base

tra

un cane

tra

contemporaneamente

trovata

come le altre una statua andata egualsappiamo essere stata opera di Endoios (confr.

era ornata solo di pitture ed essa portava

mente perduta
fig.

Lo

424).

ma

che, dall'iscrizione,

seconda base richiama nettamente per

della

stile

r accentuata muscolatura, per

giamento
Phintias

alla
i

pittura vascolare

ad Euphronios

Ma
si

per

quali,

il

loro

429

(fig.

s.

parti

marmo

figure

stile

si

bilmente furono

le

rosse di

stile

per

321

ss.),

la

Sotto

con

la

pieghe del panneg-

severo di Euthymides

la

sua predilezione per

derivazione orientale, fece

il

la

innalzate su snelli pilastri, presenta

la

grazia nel panneg-

suo ingresso

condizioni politiche della Ionia (pag. 220

Un

Atene

in

gran numero

(fig.

esempio Aristion

artisti attici

proba-

di statue

421 e tav. Vili).

Il

di

bel

marmo

Paro, anche un Archermos

che erano andati

alla loro

scuola:

le

di

indi-

pario era
si

nomi-

Chio

loro opere

Fig. 425. Alhen,-! e Gigante, dal frontone dall".


(Il

fem-

dipinte e per lo pi

materiale di queste statue. Agli Ioni immigrati dalle isole, di cui alcuni

aggiunsero ben tosto

che dettero occasione

graziosa e riservata maniera di questo

rizzo in molteplici gradazioni e variazioni

nelle iscrizioni (ad

di

signoria di Pisistrato la scultura

minili erette, trovate sull'Acropoli, tutte una volta riccamente

nano

contrappongono

si

sua delicata rappresentazione delle

a quest'immigrazione di artisti ionici e la favorirono.

il

forme robuste, per

le

le

sono sviluppate senza un'influenza straniera che

nude, col suo mite sorriso e con


di

riccioli,

pi caratteristicamente attico,

nella statuaria.

delle isole (pag.

giamento manierato

queste opere attiche non

pu osservare soprattutto

ionica in

acconciature

le

Hekatompedon

Gigante deve essere spostato un po' pi a destra).

si

sem-

-,6

brano

GRECIA

\l.

IL

PERIODO PISIS TRA lEO

per una maggior semplicit nel vestito ed una maggiore severit

farsi riconoscere

dell'espressione. Nella statua,

422. che certo quella di una sacerdotessa,

tg.

giore semplicit del vestito non pu trarci in inganno sulla sua posizione

ma

essa in ogni caso un'opera attica non pi antica delle altre

nunci principalmente all'uso della sega per

anche

altri

artisti

marmo

il

(pag.

223

(fig.

Ne

di pieghe.

pi severa pi

4-23;,

Al suo contemporaneo Endoios (pag. 235'


seduta di Athena stilisticamente affine che gi era
nord sotto l'Acropoli

(fig.

424).

era del resto raggiunto solo con

Fig. 426. Ali

tore

il

Il

la

la

ridentalt dil

Antenor fosse figlio del pittore Eumares


Per ci noi apprezziamo giustamente
figuriamo policroma

stata ritrovata da lungo

'pag.

agli antichi stessi, a

tempio

229'

bastava

permesso

di

Apollo

le

due

testimonianza

al

gusto dell'epoca, e

qui,

come

di

il

colore

valli
di

sono rappresentati con straordinaria vivezza,

Nonostante

le

ornava

il

erano inse-

arti

Platone,

nella sua

frontone

quando

Ma

la

scultura

le

scoperte

(pag.

174)

la

figura di

non

ha essenzialmente
femminili

hanno
i

la
il

cui ca-

un cane dall'anatomia

e perfino avanzi di gruppi.

influenze ioniche, per quanto fortemente esse possano aver agito

sulla scultura attica, si

Esso appare

lo scul-

Delli. Poros.

ritrovamenti dell'Acropoli anche statue maschili, cavalieri

un caratteristico naturalismo

labbra, orli delle vesti

funzione di elemento che chiarifica ed avviva. Oltre alle statue


loro posto tra

in

colore.

nell'architettura,

pensare ad una colorazione completa

caso che

di

sembrava raggiungere il suo pieno effetto solo per mezzo del


mostrano che una colorazione di parti singole [capelli, occhi,
etc.)

tempo

scultura arcaica soltanto

la

An-

fanciulle ioniche

loro ricca policromia; non

gigante Enc

ri-

verosimilmente una statua

pieno effetto di quelle graziose

parabili.

ce

risale

ri-

Questo fecero

gida e pi imponente della maggior parte dei modelli ionici, opera dell'ateniese
tenor.

mag-

cui artista

il

pur quando rappresentarono quel costume ricco

prova una delle pi insigni tra quelle figure temminili

la

stilistica;

dell'

conserv

il

semplice

vigoroso equilibrato

stile attico

antico.

forma pi perspicua negli avanzi di una Gigantomachia, che


Hekatompedon , tempio rielaborato verso la fine del periodo

a iricA

arti;

pisistrateo

pag. 216);

schophoros

(tg.

trale del
il

continuazione

la

dell'indirizzo

216) e dai recenti frontoni

poros

in

frontone sono conservati Athena ed

quale essa vibrava

mediana a

altra figura

lancia

la

425

(fig.

237

Da ambedue

sinistra Zeus.

373

un Gigante

probabilmente

>

dal

Mo-

Della parte cen-

s.).

giacente a terra, contro

aggiungeva ancora come

si

un dio (quasi interamente

lati

battuto

stilistico

(tg.

perduto) che aveva proporzioni minori a causa della linea discendente del frontone
si

lanciava contro un Gigante che esce fuori dall'angolo del frontone; anche in queste

figure angolari

si

fa sentire

conteneva un germe fecondo

genere

del

attici

in

poros ad

426

come

suo carro (confr.


Il

driga veduta di prospetto e

mentre

in piedi,

un pesante

da

di

Ma

poich

sembra

questi

gli

centro. Dietro a

al

la

erano figure secondarie maschili

vi

lati

ai

lei

angoli contenevano gruppi di animali

leone e toro). L'intera composizione, paragonata

al

in

e femminili

(leone e

lotta

frontone ateniese

ffig.

cerva,

425) ap-

pare rigida e senza vita nonostante l'espressiva lavorazione dei particolari.


di

ingi-

mentre Athena per

sinistra,

sembra che fosse rappresentato


fig. 374); il centro lo occupava sicuramente Zeus, e Apollo non
frontone orientale era in marmo. Nel mezzo stava una qua-

sua grandezza stava pi vicina


poteva mancare.

aggravata

solo

lavorata

avversario un Gigante di cui conservato

dovr porre nell'angolo

si

conservati

una Gigantomachia

di

particolarmente Athena,

dato

Ne sono

stesso.

lui

frammenti

gruppi dei

che noi possiamo attribuire ad

s.)

torso e che potrebbe denominarsi Enkelados.

il

nocchiarsi al suolo lo

il

e forse

occidentale

altorilievo, tra essi

vestito a cui nella figura

solo

Antenor

di

scarsi avanzi del frontone

nuovo motivo

il

sono

a questo,

affini

216

frontoni del tempio di Apollo in Delfi (pag.


artisti

corpi serpentini

sono ormai messi da parte e

s.)

sviluppo. Assai

di

ma

forma frontonale,

peso della

il

che erano prima in uso (pag. 204

gruppi

angolo testimoniano della lunga sopravvivenza di antichi motivi nella composizione

(confr.

il

marmo

in

VII.

scono
cos

IL

schema

del solito

l'et

anche
Il

acroterio del tempio di Delfi serviva

4061.

(fig.

PERIODO DELLE GUERRE PERSIANE

decenni che comprendono

Clistene.

Come

frontone di Corf, pag. 2061.

una Nike

la

VI

del

fine

risolutiva della civilt e dell'arte greca.


in

Atene

cacciati

mutamento

pazione

alla

tare ad

Atene

tiranni

politico

rivolta ionica (500

lo

stato libero

non interruppe

il

la

distrutte l'Acropoli e

a Salamina, a Platea, a

giogo dei barbari

ma

citt

la

.Micale,

fondato

fu

fiorire

vittoria di

di

Atene,

ma

le

alla

(490}.

furono,

la

con Atene, mantenevano anche nel campo

Corinto invece decadeva.


bene

Cuma

con

Ma

l'aiuto di

spingevano qui sempre pi

s,

nel

sconfitto gli

ordinata

Argo che

dell'arte

loro rivali ionici. In Sicilia,

Allorquando
480-

liberazione dal minaccioso


lega delica

maggior vigoria conservavano

lerone nel 474 avesse

parteci-

ottenute dai Greci uniti

saggia e moderata politica di Aristide (477).


Degli stati dorici dell'Istmo Sidone ed Egina. ed inoltre
in amicizia

La sua

Dario dovevano appor-

campo

testa della

Roma,

in

Alcmeonide

dall'

della citt.

vittorie

non solo apportarono

condussero Atene

secolo costitui-

Maratona

poi l'esercito gigantesco e la flotta di Serse entrarono in

479

principio del

Nel 510 furono, come

e la spedizione vendicativa di

suo pi grande trionfo,

il

il

510-400.

una

dalla

era legata

si

viva

attivit

Dori occidentali. SebEtruschi,

Siracusa

Dori re-

s'innalzava con

238

GRFCIA

VII.

IL

PERIODO DELLE (iUERUE PERSIANE

AKCHITETIURA
cella

(C

con

(I^

in

ed opistodomo

esso ancora un poco pi

(6X14

lungo del solito


il

\estibolo

antis

(I

ma

colonne),

resto nel suo eccellente stato di

zione

perfino

uno sopra
cora

piedi

in

due

colonnati

(confr.

l'altro,

per

conservadella cella,

322) stanno an-

tg.

un vero

Soltanto

pio dorico.

239

modello

di

tem-

24 scanalature delle

le

colonne esterne ditferiscono dal numero nor-

male

20

di

completamente normale

grande saldezza appare


tempio

Zeus

di

quale appartiene

mentre

alla

con

4yS

itg.

nel
il

del nostro periodo,

tne

Aphaia

di

dorico

stile

Olimpia

in

tempio

il

Io

Egina, che

in

aL]uanto pi antico, presenta proporzioni pi


snelle e delicate
In

(fig.

sceremo

in

394

del

un

teniesi costruirono

pario

322).

tg.

Delfi alla fine

in

A-

gli

marmo

cui sculture noi cono-

le

s.i

appresso

VI secolo

thesauros

444) ed un piccolo

(fig.

portico per raccogliere gli arredi navali presi

come

trofeo, a

memoria

lamina; quest'ultimo

Fig. 42S. Boc(

della battaglia di Sala

(donna che

fila

ateniese di stile ionico di cui

abbiamo

riposano sopra basi di forma

notizia.

insolita,

attico

maniera

Museo

prima costruzione

Le colonne

da Locri. Disegno a tratto


Brygos) su fondo bianco.

di

Britannico.

snelle e assai spazie^Jgiate

inquantoch sopra un toro basso invece della

gola segue un elemento dal profilo campanato che ricorda la corona di foglie
persiane ifig. 2i(3
e al di sopra vi un toro pi saldo con
scanalature orizzontali ; esso 1' unico esempio di una base cos formata.
Anche

solita

rovesciate delle basi

l'altro

grande santuario dei Greci, Olimpia, acquist

guerre persiane.
l'

Heraion

siglio ("

maniera
che

si

stibolo

e agli

11

recinto

sacro, l'Altis,

si

splendore

di

gi prima

riemp a poco a poco

di

delle

edifici;

al-

antichi tesori (pag.

Bouleuterion

-,

architettonica

fig.

179 ss.) si aggiunse ora l'edificio del con458 B) che nel piano diiferiva completamente dalla

comune

aprivano sul dinanzi con tre

comune sono aggiunte

due

edifici

colonne

posteriori)

(1'

principali
edificio

terminano

pi

antichi a

centrale
al

di

due navate,

quadrato

dietro

il

ve-

con una esedra

divisa in due spazi. Questa

forma presenta una continuazione di quelle antichissime case ad abside del periodo preistorico (pag.
>ssa appare anche in
7,
14)
un tempio assai antico di Thermos pag. 155 s.) e similmente in Delfi
1

e sull'Acro-

poli

Atene, per rivivere dopo una lunga pausa nell'et ellenistica.


In Atene, probabilmente per superare l'
Hekatompedon

di

costruito dai tiranni,

si

cominci sul luogo del futuro Partenone (fig.


500, 22) un grande tempio secondo
un piano simile, le cui fondamenta furono poggiate sulla
roccia sino a dieci metri
di profondit
nel 480 esso era giunto soltanto sino ai tamburi
inferiori delle colonne
in marmo. Vari avanzi architettonici
dipinti che sono stati tratti fuori dalla colmata
persiana dell'Acropoli sono testimonianza di un'
attivit architettonica che si svolgeva anche in altri edifici; ma la distruzione per opera
dei
:

Persiani fu cosi radicale

GRECIA: \n.

2 40

che non
prese

il

si

PERIODO DELLE GUERRE PERSIANE

Il,

pu riconoscere pi nulla

di

campo Atene

organico. Invece in un altro

primo posto.

Pittura attica.

Nella storia tradizionale della pittura a

Cimone

di

Cleonea

(non lontano da Corinto) assegnato un posto di onore; delle posizioni pi artistiche,


degli scorci di ogni genere, delle finezze anatomiche,

osservavano per

delle pieghe, gli storici dell'arte

possiamo chiaramente seguire

tutti

una disposizione pi naturale


nelle sue opere. Noi

prima volta

la

questi progressi nella

pittura vascolare attica

quale verso questo periodo aveva completamente sopraffatto

Dopo

circa

un secolo

dominio

di

decenni del VI secolo, ancora


argilla

avvenne quel mutamento,

noscere (pag. 232).


di

al

Lo

stile

gilla

si

cui primi

figure

colorazione sino allora seguito

della

signoria

segni noi

rosse

da ora

in

le

figure

la

generi.

gi

pittura in

appreso a co-

segna un capovolgimento del sistema


poi

le

figure nel colore

ad una scelta del colore

spondente all'apparenza naturale ed abbandona

nella

pisistratea.

abbiamo

staccano dal fondo nero splendente nel quale esse vengono

ceramica ritorna cosi per

altri

dello stile a figure nere, negli ultimi

illimitato

tempo

gli

tutti

la

il

pi

rosso dell'ar-

risparmiate.
possibile

La

corri-

delineazione nera a macchiette che

essa aveva soprattutto accolta per motivi puramente tecnici ed aveva sviluppato sino

Ma

nuova tecnica

al

pi alto grado di finezza e di capacit di espressione.

si

rendeva possibile una diversa e migliore delineazione delle figure. Esse potevano

ora anche dentro


linee

di color

il

contorno essere eseguite con

nero prendono

il

maggiore

con

la

finezza,

giacch

delle

posto delle antiche linee incise, anzi appaiono per-

il vestito sviluppa
a poco a poco una disposimovimenti divengono pi sciolti, gli occhi sono
disegnati con maggiore giustezza, la loro posizione e la loro forma servono alle caratteristiche dell'espressione. Cessa l'antica distinzione dei sessi per mezzo del colore,
della forma, degli occhi e simili espedienti esterni. Il diffcile problema di far valere

fino

sfumature e chiaroscuri. Inoltre

zione; pi

delicata

delle pieghe,

PITTURA ATTICA
tanto
il

corpo quanto

il

rimane

vestito

mente

241

certa-

ancori! insoluto

contorni

corpo

del

vengono accennati con


linee pi chiare dentro
la

massa

che
al

corpo indipendente-

mente da
al

vestito

del

distende intorno

si

esso.

Accanto

nero

color

sono anche

scuro

adoperate

delle soluzioni pi chia-

re fino al giallo e ven-

gono

cos ottenuti degli


caratteristici. In-

effetti

vece

sparisce

tamente
(nastri,

il

bianco

bianco che era usato prima,

fiori);

posto del

430. Teste di Eracle ed Anteo.

fondo

nero

il

rosso- violetto limitato a pochi accessori

alcuni

in

vasi

'boccali,

rialzata

coppe)

lekythoi,

si

di pittori vascolari e

deve certamente

con l'oro. Al

un fondo

appare

occupavano

Non

molti

pittori,

rappresentante

di

questo

si

sono

rivelati

ed alcuni pittori hanno lavorato

come

fabbricanti

per fabbricanti

di-

pochi erano nello stesso tempo fabbricanti e pittori. Ancora verso la fine

del periodo della tirannide

almeno cinque fabbriche,


scono ancora
sorta per la
la

il

distinguere tra pittori e vasai o padroni di

fabbriche (confr. pag. 230). Alcuni pretesi pittori

stile

Ltmv

(fig.

progresso. Tuttavia

versi.

cratere di Euphronios.

iin

ed in cambio l'ornamentazione viene qua

428
Un gruppo strettamente legato

quali

Da

comple-

la

il

possono porsi

il

pittore

Epiktetos,

vecchia maniera con la nuova a figure rosse

prima volta

il

quale

nella fabbrica di Andokides.

Tutta

la
la

quale sembra essere


ricchezza del nuovo

presenta una coppa del vasaio Sosias. Accanto a rigidezza

appare una buona osservazione dei dettagli nel pittore Euthvmidcs,

Fig. 431. Banchetto. Da


una Cippa nello stile di
Brygos. Museo Britannico.

Mannaie -

I.

lavor per

suo compagno pi delicato SkAthes (pag. 230); essi uni-

di
il

composizione

figlio di

Polios,

242

B.

GRECIA:

VII.

PERIODO DELLE GUERRE PERSIANE

Il,

il

quale aggiunge
sue

alle

pitture

anche un bravo

oppure l'osservazione

ben

cosi

"

come non

dipinto

ha mai potuto Euphronios

la

Que-

".

Euphronios,

sto

cui attivit prin-

appartiene

cipale
gi

al

vale

secolo,

come

rap-

presentante

del

gruppo

novatore nei suoi mezzi

di

espressione

scena principale

la

(fig.

430,

il

(fig.

ricciuto Eracle

spido Anteo). Egli era pittore e sopraintendente di una fabbrica

egli

innovatore

soggetto dove accentua caratteristicamente

pi

il

importante

nella

trattazione

del

come

in-

429),

che

strozza

Pi-

importante, abba-

stanza agiato per dedicare un grande dono votivo sull'Acropoli, se realmente sua

una

stele

tinuarono

che
la

rappresenta un

sua opera, cos

vasaio e che

Makron

settentrionale Br\'gos pieno di talento e

nato

ma

soltanto

come

con due quadri lunghi

composizione chiusa. Questi


gi

avevano

trovata.

sempre originale

La forma
a

fascia

preferita
nell'

artisti

fatto all'occasione

Fl'.

435.

Apollo e

le

di

(fig.

tutti

esterno tra

per rappresentazione a fregio e uno spazio circolare

come

Artisti

valenti con-

431),

nell'

il

spesso

nomi-

un

pittore

fabbricante, lo ionio Douris, delicato ed accurato,

che lavor per pi fabbriche.


(kylix)

stata

(fabbrica di Hieron) che tende al grandioso,

coppa
due manichi, appropriati

questi

artisti

la

interno che invitava ad una

guardavano con occhio attento intorno a loro e


i

pittori del

Ninfe. Dal

periodo pisistrateo

Pritaneo di Ta

l'pag.

229

s.

trae-

SCULTURA IONICA
vano volentieri
ricca di motivi,

MARMO

IN

ARCAISMO MA URO

DFI.I.

243

loro soggetti dalla vita quotidiana cos

ma

essi

freschezza e vigoria

applicavano anche

ad avvivare

gico al quale

davano

alle volte essi

ricordano direttamente

tratti

individuali del tutto nuovi

sviluppava contemporaneamente
tre scene della fabbrica di

medesima

la

patrimonio mitolo-

il

tragedia che

la

si

(coppa di Troilo con

Nel corso

Euphronios).

di

poche generazioni questa scuola sviluppa il suo stile


da ini/. ancora alquanto timidi|ad una grandiosa concezione ilg. 432) che con buon successo si accinge a
cancellare

tracce della

le

severit arcaica.

rilievi

riprodotti nelle

fig.

420 mostrano

come

ceramico

disegno
vicino

419,
il

tosse

grande arte

alla

ma

anche quanto esso,

pur

con

tutta

sua

la

propria abilit, ne dipen-

desse.

do

questo

perio-

il

della cacciata dei ti-

ranni,

fondazione

della

della repubblica attica e

conservazione

sua

della

435.

Da Pompei.

Artemide.

Napoli.

durante

guerre

le

per-

siane, un' et di slancio di tutte

durante

quale

la

un vero svincolamento dello

Ed

offre la preparazione

primo grande maestro


greca antica

la

'

superstiti

su

uno

di

Nasso. Da Orcomeno.
grigio beotico. Atene.

Marmo

stile

laio

un

con

puramente
in

pi

407

s.).

Vane

.^

lottc

Parte

attica,

territorio

In

ionico

gli

Xanthos

di

caratteristico fregio funera-

un

di

corteo

funebre

mezzo

defunto in
ed

il

rappreSeUtazioUC

la
i

(fig.

del

carro

tuttavia

Arpie
fir. 431. stele funeraria, opera di AIxenor

cavallo

corteo, in
bilit

del

dell'arcaismo
Atene acquista

in

prodotti dell'arcaismo.

rappresentazione
il

pittura

produce

Licia noi incontriamo


rio,

attico.

l'attivit

gloria la pittura

si

marmo

in
la

nuova,

tutto

rilievo

ultimi raffinati

quale

quale

del

ionica

Mentre

del

del

sorella

spirito artistico

Atene per

di

Polignoto.

Scultura

maturo.
una vita

forze spirituali,

le

compie questo intero sviluppo,

si

agli

nel

afflitti

viene

condotto nel

quale nonostante

qualche ina-

piedi

recente
D' arte

eccellente

distesa di
j ir
di

Monumento

del

galli

UU

COrtile

di

u
un opera che
_'

delle

egualmente
poinei

M4

GRECIA:

B.

VII.

PI;r10D0

Il,

(iUERRE PERSIANE

DEI.I.E

singoli

assai net-

volatili,

tamente delineati ed

tempo vaEiamente
con aEte

rivela

grazia

piena

di

per

la

T interesse

vita degli

animali. Dall'i-

sola ionica

vengono

un

dipinti,

di

Taso pro-

tre lastre dell'in-

gresso di un edificio (Prytaneion)

quale

il

pari

al

delle porte della citt era

ornato all'interno con rappresentazioni


nello stesso
rmo da

436. Oreste uccide Egisto. Rilievo

Copenaghen.

Aricia.

^^jt^

.^J

sione di Ninfe

un po' pi maturo,
si ha nella figura

Orcomeno

in

emigrato da

del

Beozia

di

a\

(fig.

434'

delie

con

marmo

richiamo

grigio beotico dallo scultore

ad un tipo che compare pi

un uomo barbato porge una


due gambe

come

prospetto

rigida

in tutta l'arte arcaica,

per

dell'artista

nassio Al.xenor

"

che guarda

espressa
il

la

suo

Ors guardatela

".

compia-

nome

Come

il

trapiantava nella Beozia, cosi Telephanes di Focea di Asia Minore

si

Tessaglia e poneva

stabiliva in

rappresentato

naturalezza

sua opera nell'iscrizione metrica che ricorda

all'ammirazione con un'apostrofe:

invita gli spettatori

si

la

di

Ingenuamente

attento anche a piccoli avvenimenti della vita.

cenza

la

sua arte a servizio dei tiranni del paese, fino a

che pi ricchi incarichi lo condussero alla corte di Susa (pag. 98). Cos notizie

monumenti

rarie ed alcuni
in tutta

l'arte

la

al

della

disposizione delle pieghe del vestito

questo bassorilievo parla uno spirito

tuttavia da

la

cavalletta

del contorno

incrociate e

figura inabile, l'occhio nonostante la posizione di profilo del viso


di

proces-

stele funeraria ionica l'incontriamo sul continente

i>astone. nodoso,

La riproduzione

saltellante.

^^ggj^

serviva

delle Arpie, linguaggio che nell' aspetto pi libero

essa fu scolpita nel

Nasso, Alxenor

Appoggiato

volte.

cane

monumento
Una

Apollo.

di

rilievo

parla lo stesso linguaggio di forme, per quanto

433) e di Cariti

(fig.

tempo

lette-

conservati di Parsalo, Larissa, Pella, Abdera indicano che

parte settentrionale della Grecia

si

sviluppava sotto l'influenza ionica,

per quanto in una sua maniera di espressione pi larga. Sul fondo ionico anche

Artemide in marcia della quale, oltre a molte altre, una copia in


marmo, leggermente modernizzata con tracce di pittura nella testa e nell' orlo del
mantello, stata trovata in Pompei (fig. 4351. Non ha saldo fondamento
ipotesi
della sua dipendenza da un originale degli artisti di Naupatto Menaichmos e Soidas
sorta l'elegante

l'

che

si

nella

trovava pi tardi

Spagna;

uniscono certe

Pi

rigidi

in

per

stile si

alla

riportati

Egisto per opera

dignazione

di

in

Patrasso. L'arte ionica ha esteso

presso Alicante)

(Ilici,

artificiosit del

che sono tornati

sono essere

Elche

di

costume iberico

presentano

gli scarsi

la

sua influenza persino

sono trovate delle sculture

si

le

quali

grazia ionica.

alla

avanzi dell'arte degli Ioni occidentali

luce nell'Italia centrale e che con qualche verosimiglianza posalla

Oreste

Clitemnestra,

calcidica
(fig.
il

Cuma

436).

Con

cos

rilievo di

il

mezzi

giubilo di Elettra e

Aricia coll'uccisione di

pi semplici qui espressa

il

raccapriccio

delle

ancelle

l'in;

le

SCUI-IL'RA IONICA

forme sono
ticolari,

nette,

MARMO

IN

DELI,

movimenti angolosi, pieghe

ARCAISMO MAILRO

nella trattazione delle pieghe strettamente

capelli

sono

statua di una dea seduta

rezza

ma

(fig. 4-;7;,

di avere

in

essa un'

immagine

Che

la

celebre

Lupa

villa

Ludovisi

sterno.

non pu

La
in

del lavoro:

due

difficolt

nessun

uno

(fig.

dei

438).

lati

la

Noi pos-

stile.

del culto del principio del

secolo e

questa benevola dea an-

capitolina appartenga

appunto a questa cerchia

sempre pi improbabile per opera


La perla di quest'arte ionica l'offre un

suolo della

testa

nell'effetto,

fa

divenuto

tangolare, aperto in

della

ritrovamento non noto con sicu-

abbandonarci volentieri all'impressione attraente che


cora innominata.

superiore

molti par-

In

forma

con l'arte ionica orientale indicato dallo

cui rapporto

il

siamo ritenere

cui luogo di

il

rigidi.

aderenti, nella

affine a questo rilievo un'opera che gli di gran lunga

^45

di

ci

rilievo che torn

Esso un monumento
internamente

larghi,

nuovi ritrovamenti (confr. sotto

liscio

in

alla

luce in

marmo

ed ornato

Roma

di pianta

dal
ret-

di rilievi all'e-

e l'incertezza dell'interpretazione, perfino del soggetto essenziale

modo

turbare l'ammirazione per

la

meravigliosa finezza e freschezza

una donna emergente, oppure inginocchiata, viene sostenuta o sollevata da

ancelle. L'interpretazione corrente vi

vi riconosce,

secondo l'inno omerico,

sposa velata in atto di bruciare


ciascuna nello stretto spazio dei

il

vede

incenso
lati

il

sorgere di Afrodite dal mare, un'altra

parto in Delo di Latona inginocchiata.

corti

Lba

una suonatrice di flauti nuda, chiuse


completano la scena; nella figura nuda ac-

ed

Fig. 437. Statua di una dea.

SCULTURA IONICA

MARMO DTIL ARCAISMO MAI URO

IN

247

j\

_____

Fig. 440.

canto
la

alla

mal

ba

sale su

un carro. Acropoli.

Un

accavallata.

gam-

439).

tracce

maschili; adunque una

alato

ed una figura

vestito.

La

di

del

dono votivo

di

Euthydikos.

quale pesa su una bilancia (ne sono

ed

due

piatti)

due piccole

figure

di psicostasia

specie

Sui

in

stretti

lati

sono rappresentati un giovanetto che suona


lira

il

della inserzione

triste.

Frammento

Acropoli.

quale assistono due donne sedute l'una

atto lieto, l'altra in atto

Fig. 441.

Boston

in

un giovane

Esso presenta
le

monu-

simile

da poco tempo giunto

conservate soltanto

alla

forme colpisce

freschezza delle

riuscita rappresentazione della

destra

mento
(fig.

Giovane che

la

vecchia grinzosa dal lungo

rappresentazione

messa

in rap-

porto col mito


done,

ma

di

A-

nei parti-

ancora com-

colari

pletamente

Anche

oscura.

congettu-

la

rata appartenenza dei

due monumenti ad
un medesimo insie-

me

per

il

loro

a-

spetto esteriore coz-

za

una difNonostante

contro

ficolt.

somiglianze
,y
maniera di COm-

tutte le
rii;.

una figura femmiAcropoli.

442. Tc^ta di
nile.

la

Fig. 443. L'

efebo biondo

Testa

in

marmo. Acropoli.

148

15.

grrcia:

vii,

ii.

periodo dellk guerre persiane


posizione del nuovo esemplare, che ricorda soprattutto per la figura centrale

gure"

costituisce

un

evidente

Non

plare Ludovisi.

cura

non

Infine

tacere che
del

nemmeno

si-

monuapplicazione come

pensato alla loro

si

parte terminale

all'

estremit

oblunghi. Sono

altari

da

inoltre

destinazione originaria dei due

la

menti:

rispetto alla

dubbi sull'autenticit

stati elevati dei

nuovo monumento.

contrasto

fi-

parete,

basso rilievo nell'esem-

trattazione delicata del

sono

tecnica di

la

tondo appoggiate ad una

di |[tutto

uno o

di

delle tavolette votive in argilla ornate


rilievo,

quali sono

le

di pi

opere

a tutte queste

affini

trovate

state

a basso-

grande

in

quantit in un santuario delle divinit eleusinie


di

Locri Epizefiria

scene

ratto

del

eleganza

dinaria

esse presentano soprattutto

Persefone con una

di

grazia

Scultura attica.
ancora

Questa matura

rapporto con

in

niche del periodo pisistrateo, ha lasciato

avanzi di un gran

cropoli che
altare

(fig.

arte

influenze io-

le

Un esempio lo
fregio in marmo

tracce pure nell'Attica.


gli

straor-

nei corpi,

negli accessori.

nei vestiti,

ionica,

forme

di

sue

le

offrono
dell'A-

provengono da una base o da un


440); il frammento maggiore rap-

presenta un giovane che sale in un carro, forse

un dio (Apollo

mente

tello e tratta

che

donna.
delle

mile

opere

potrebbe

una

segna

che

un

rispetto

pare

la

una

progresso

rappresenta

dell'Acropoli

si-

antiche

pi

alle

il

statua di fanciulla graziosamente

severa dedicata da Euthydikos


quale

e finezza

apparire

anche

fronte alla maggior parte

di

ioniche,

quello

femminili

torso di

L' artista sa rendere chiara-

nudo"con tanta grazia

rilievo,

Il

statue

il

giovane

il

?j.

diversa stoffa del chitone e del man-

la

ridondanza della

trasformata

in

(fig.

leziosit

grazia attica

441) ^ "^'1^
ionica ap-

ed

stereotipo in una contenuta seriet;

il

si

sorriso

potrebbe

pensare ad un' influenza peloponnesia (vedi sotto).

Un

altro

esempio

ferto dalla

del

medesimo

testa riprodotta nella

indirizzo offig.

442 e che

appartiene ad un corpo assai danneggiato, della


e.

Fig. 444.

Teseo

Metope

il

Minotauro.

del tesoro degli Ateniesi

medesima provenienza. Ma soprattutto

lo

offre

SCULTURA ATTICA
la testa

giovanile

sotto

nome

il

443), celebre a ragione, che va

lg.

efebo biondo (cos denominato dalla

di

ben conservata dei suoi capeili\ un'opera che,

pittura

senza

testimonianza delle condizioni della sua me-

la

ravigliosa conservazione,

forse

non

dell'incendio persiano

prima

tare

M9

oserebbe da-

si

pu

quale

al

es-

sere certiimente anteriore solo di poco tempo. L'accen-

intima espressione di questo giovane severo

tuata

mostra gi
quello

sviluppo che

caratterizza

colo

con

di

(fig.

441)
cos grande che si

Fig. 443. Zi-iis dltomc, secomlo I'.


di tiageladas. Monete mcssenie

potrebbero

medesima mano,

opere della

se-

fanciulla

la

Euthydikos

ambedue

^'

il

somiglianza

la

ci

corso

in

l'

Fig. 446. Zeus col fulmine e l'aquila.


Statuetta in bronzo. Olimpia.

ritenere

efebo

un po'

certo

pi

recente.

Secondo alcuni quale segno di gratitudine per l'aiuto prestato dall'oracolo di


Delfi agli Alcmeonidi nella cacciata dei tiranni (pag. 217), secondo altri dopo, la
battaglia di .Maratona come appunto credeva di sapere Pausania, gli .\teniesi costruirono in Delfi

3041 in

marmo, anche

meno

esso era ornato con non


sentanti

imprese

le

di

Eracle e

pur con alcune durezze

thesauros

Teseo

arcaiche

"

(fig.

metope rappre-

trenta

di

di

un

magnificenza, perch

ci di rara

in

444). Queste,

fig.

offrono una

(b),

vivace

composizione ed una riproduzione accurata della muscolatura, specialmente del

pi

recenti

medesimo

(fig.

nios
le

pag.

455):

testimoniano, ad

nudo

studio del corpo

traddistingue

base

la

-242)

sculture del

di

meno

tronco, pi secco per altro e

plastico che nelle statue dei Tirannicidi che

(fig.

420) o

pittura di

la

frontone

dell'
il

"

modo

ogni

del

movimento che con-

in

un Euthvmides.

altrettanto chiaro quanto

sono alquanto

un Euphro-

rapporto storico con

Il

Hekatompedon

(fig.

425)

grande progresso nella

trat-

nell' aggruppamento. Qui per la prima


un collegamento delle metope in gruppi

tazione del corpo e


volta incontriamo

determinati di miti

Eracle, Teseo).

denti dai loro cavalli

tone

sauros

il

costituivano

Due Amazoni scen-

gli

acroter del fron-

frontone era anch' esso ornato di figure.

con questa ricchezza di sculture

si

Il

presenta

the-

come

se fosse stato innalzato in gara con quello degli Gnidi e


dei Sitn

(fig.

410

ss.)

ed esempio della misura e della

fresca vigoria attica di fronte alla ridondanza ionica.

""'sIl

La fusione
.Negli

in

bronzo

ultimi decenni del

nel

Peloponneso.

VI secolo, mentre

la

pittura

*" "

'"

^' ''^"^^ '" ^s^"'-

tripode d'oro (che andato perduto)


restaurato
il
sostegno centrale for-

Ttfo

dliroVgTn''aie"'che

'r^vaSn^l^

trZ-Vt.^l^-errbre second*Jt

B.

GRECIA

VII.

Il,

PERIODO DELLE GUERRE PERSIANE


scultura attica prendevano

e la

slancio

240

(pag.

regione nord-est

mento

ss.)

loro rapido

il

apparecchiava nella

si

Peloponneso

del

decisivo nella

scultura.

un muta-

Questo

si

ri-

collega al perfezionamento della tecnica della

fusione che

Samo

gi

principio del

nel

secolo in

per opera di Rhoikos e Theodoros era

stata introdotta dall'Egitto nell'arte greca (pag.

Ma

s.).

1 1

una

essa di fronte

marmo

nica in

scultura

alla

io-

aveva condotto da principio

vita latente per noi. Tuttavia ora, perfe-

una tecnica eccellente, offriva

zionatasi in

materiale di gran lunga pi adatto per

compiti che erano

nazionali.

stati posti alla

agoni olimpici

degli

fiorire

bronzo per

11

un' assai maggiore

offriva

composizione che

nella

il

scultura dal

agoni

e degli altri
la

il

ricchi

sua

resistenza

libert

facilit

marmo,

mentre

la sua trasparenza tempera egualmente


contorni, l'oscuro bronzo induce ad
una pi netta accentuazione delle forme. E
se inoltre il suo chiaro splendore veniva smorzato attraverso una trasparente velatura con
una soluzione di asfalto e il colore era avvici-

questo per
i

nato a quello

sentazione

canto agli

adatto

sole,

rappre-

alla

maschili nudi. Cos ora

corpi

di

statue in bronzo

le

abbrunata dal

pelle

della

particolarmente

risultava

dei vincitori sorsero ac-

epinici di

Pindaro e trovarono

il

loro compito nella rappresentazione pi per-

corpo sviluppato dalla gin-

fetta possibile del

In questo

nastica.

prattutto

Fig. 44S.

Apollo

in

cocchio.

Mileto,

di

Artisti
fig.

Piombino. Bd

bronzo di

397),

vane Onatas

di

atleti

come Kanachos
Hageladas di Argo (Zeus

Egina

di
il

stile
;

arcaico ed

lo

Zeus

Sicione

di

home,

di

della

spesso ripetuto

ss.),

degli

Argo

e di

di

occu-

(Apollo

"

a cavallo, in

Philesios

445), Kallon e

fig.

nello stesso

il

presso

pi gio-

tempo come coloro


nuovo

suoi motivi ed hanno iniziato un

(fig.

moneta

ad esempio

il

perfezionamento

446).

donne, prigioniere di guerra, che fu dedicato

gruppo degli eroi achei che traevano

Ibi

statue

Le statue in bronzo venivano gi


grandi gruppi: Hageladas cre per Taranto un gruppo di cavalli e

tipo pi antico

anche riunite in

alle

loro fervida attivit soprattutto im-

possono essere considerati

severo studio della natura

un

la

esercitarono so-

vincitori nei loro differenti agoni, a piedi,

notevoli

che hanno perfezionato lo

di

parono

si

scuole di Sidone, di

le

Egina. Accanto

magini

compito

per Delfi una lotta tra

la

in

sorte per

Tarantini ed

Delfi,
il

Onatas cre per Olimpia

duello con Ettore (Iliade VII,

Messapi

a piedi e a cavallo intorno

al re

A FUSIONE

IN

BRONZO

le

due prime

Mentre

iapigio caduto Opis.

aggruppamenti

pere appaiono, [pi che

PELOPONNESO

NRI.

reali,

251

o-,

giu-

stapposizioni di figure isolate, l'ultima, in rapporto

tema spesso trattato nella pittura,


un vero e proprio [gruppo chiuso intorno ad un punto centrale determinato. Onatas
fu anche celebre per le sue statue di di (Ermete in
evidente con un
costituisce

Tanagra, Eracle dei Tasi

Olimpia, Apollo gio-

in

vanetto, di cui veniva elogiata la bellezzaic la perfezione).


sia

stato

maestro

il

Mirone

di Fidia,

dei tre pi grandi scultori del

Policleto,

secolo, probabile

forse per

massimo per Mirone, indirettamente

al

poggia su una

Fidia essa

per

Policleto:

testimonianza ed poco credibile.

venivano

artisti

mondo

greco.

stabil

di

pi adatti

di

affidati

incarichi

Quando dopo

offrire agli di

bronzisti del
i

Hageladas

notizia spesso ripetuta che

La

le

le

cattiva

questi

tutti

da ogni parte del


guerre persiane

decime

di

si

vittoria,

Peloponneso settentrionale apparirono


a tali opere (Zeus di Olimpia opera

.Anaxagoras di Egina, alto 10 cubiti,

serpenti in Delfi

fig.

dal bottino di Platea).

Non

il

tripode a

394 s., ambedue


mancano opere in bronzo

447 confr.

fig.

pongono dinanzi

agli occhi l'arte

conservate che

ci

peloponnesia

questo periodo. L'Apollo di Piom-

bino

(fig.

secolo,i^e

di

44S), ancora

molte teste

nell'

antico

bronzo

in

schema
si

VI

del

lasciano

449.

statua giova

con

maggiore o minore verosimiglianza attribuire a questo gruppo di artisti. Cos anche


originale di una statua spesso 'copiata in et romana (fig. 449,
appartiene qui
detta di Stephanos dal nome del copista), ad ogni modo non pi da attribuirsi ad
l'

Hageladas stesso,
larghe spalle
pi libera

proporzioni

cui

le

non pi

la

un equilibrato riposo

gamba
sulle

osservazione della natura,

1'

anatomica e a proporzioni
il

caratteristiche

hanno trovato poco seguito


sinistra

piccola testa

cui

La sua

Comune

a tutte queste opere

accentuazione dell'ossatura,

la

femminile

medesima scuola argiva

ma

noi

alle

ha

tendenza ad una precisione

possiamo ascrivere

similmente severo, con

pieghe che pur fanno sentire chiaramente


corrispondenti

si

un' acuta

nell'espressione un'austera severit che costituisce

eretta, soprattutto di quella vestita del

erette in atteggiamento

sulle

posizione

avanzata determina l'atteggiamento

due gambe.

stabili,

la

arte greca.

pi forte contrasto col sorriso stereotipo nelle figure femminili ioniche in

Alla

le

nella viva

severe figure degli

semplice

(fig.

chitone

450).

marmo.

della statua

dorico (peplo)

del corpo, esse

sono

L'apparire

questi

terrecotte ar^ive mostra che esse in realt erano famigliari

sviluppo

una trattazione parsimoniosa

la struttura

atleti

lo

in

di

le

delle

degne

tipi

tra

Arso.

ss.;.
La maniera di quest'arte del PeloponI frontoni di Egina (fig. 451
neso settentrionale noi apprendiamo a conoscerla nel modo pi chiaro dai due fron-

GRECIA:

B.

VII.

II.

PERIODO DELLE GUERRE PERSIANE


Egina,

toni di

sono essere

V secolo.

del

con sicurezza pos-

ciie

tempio ben conservato

Il

punta nord-est

sulla

primi decenni

attribuiti ai

deva una volta

dell' isola

cre-

si

Zeus, poscia di A-

di

thena ed ora sulla base di un'iscrizione


dedicato ad Aphaia, dea

ritiene

si

di

origine cretese. Esso stato costruito

luogo

sul

la

un tempio pi

di

casa

"

scrizione del

^'I

vanzi di doni votivi testimoniano


l'

il

Aphaia ricordata nell'isecolo. Numerosi a-

di

antico,

era identico con

probabilmente

quale

importanza del suo

tempio, costruito

culto.

poros

in

del-

nuovo

Il

(hg.

322),

corrisponde nella pianta completamente,


nell'elevato

approssimativamente

none dorico

(6

al

ma

12 colonne),

ca-

per

snellezza delle colonne (raggi 1073)7

la

per

tensione

la

gi

passaggio

il

trabeazione segna

come

raggiunge,

si

attici

editici

agli

L'accesso

bel periodo.

perjla

capitelli,

dei

poca altezza della

al lato

nei

del

orientale

templi pelo-

ponnes, per mezzo di una rampa. Le


figure

femminili

croterio

(fig.

ai

452)

motivo ionico

lati

421

(fig.

Nelle

noscere

figure

Vili),

tav.

erano

delle

voluto rico-

si

r influenza

bronzo famigliare

un antico

ss.,

all'estremit dei frontoni


Sfingi.

del ricco a-

ripetono

della

tecnica

del

Esse

Egineti.

agli

sono certo per loro motivi concepite


*
lacome per il-ilbronzo ma sono state
i

ri2. 45U. statua

marmo

vorate in

cano

di

in

orurizu aa trcoiano. iNapoii.

..

qualunque sostegno

sono

trattate

con

dal colore e da

numerose aggiunte

in

metallo,

si

eccellenza su tutte

pari

quasi che fossero destinate ad una collocazione libera.

Le

statue,

una

distinguono per

del

atletica e

tra

cole, pi

teste

(fig.

giuoco
Il

muscolare,

tuttavia

frontone occidentale

si

una [notevole

osserva

pi antico

ha

sicura cono-

sua perfezione

figure

alquanto

differenza

pi

pic-

magre, pi dure, pi impacciate ed anche pi legate nell'espressione delle


454). mentre le figure del frontone orientale (le meglio conservate sono

A', G'-K')
tratti

suo

due frontoni.

vedute

volta ravvivate

la

scenza del corpo, dei suoi movimenti ritmicamente composti, della

le

man-

parlo con stupefacente padronanza anche di questa tecnica,

hanno maggiore pienezza

pi espressivi

(fig.

453}.

Tra

mollezza

e
i

due

nel passaggio alla statuaria disegnativa:

le

di

forme,

frontoni cogliamo

movimenti pi vivaci,
uno stadio differente

statue del frontone orientale sono ancora

FRONTONI

pi vicine agii scliemi

ni

i:<;iNA

male coordinati

paralleli

253
disegno e del

dell'arte del

rilievo,

quelle del frontone orientale presentano scorci meglio coordinati. Cos la figura gia-

gamba

cente de! frontone occidentale (N) ancora costruita parallelamente, con

presenta l'Enkelados del frontone dell'Acropoli

lo

orientale

tone

destra

tronco di prospetto senza alcuna torsione nel corpo (uno stadio anteriore

di profilo e

dinazione di

obliquit

presenta

(A')

movimento

tra le

guadagna sempre pi

in

tempio, l'uno accanto

all'altro,

destra

del tronco

anche

in

Evidentemente

libert.

due stadi

della

alcune altre statue,


si

il

sono conservati nel

medesima

fron-

coor-

due parti del corpo. Simile tendenza ad

figure appare

naturale costruzione delle

425), quella invece del

(fig.

gamba

della

una

pi

movimento
medesimo

arte: l'ipotesi che

le

statue

gruppo simile a
quello occidentale, danneggiato da avvenimenti guerreschi dell' epoca, non soltanto
scioglierebbe queste difficolt ma spiegherebbe anche donde provengono gli avanzi
pi progredite del frontone orientale

un

di

tone.

gruppo simile

altro

sorgere

Il

dell'

siano

sostituzione

la

frontone occidentale e di un

al

tempio

intero

dovrebbe

quindi

prima delle guerre persiane, quello del frontone

Ma

periodo.
storici

ed

l'ipotesi,

artistici

di

terzo acroterio

riportarsi

orientale

e corrisponde pi alla verosimiglianza


artisti

di

et differente,

cadrebbe

per quanto attraente, non trova alcun

pera contemporanea di due

un

di

fron-

qualche

anno

invece in quel

appoggio

in dati reali

vedere nei due frontoni

l'o-

l'uno vecchio che lavora sulle

tracce tradizionali dell' arcaismo e lo chiude, l'altro giovane che tenta nuove vie

prepara
Il

Prima

1'

medesimo
si

et nuova.

contrasto che nelle

riteneva che

singole figure

si

nella

rivela

due frontoni fossero essenzialmente

eguali;

composizione.
si

credeva

di

poter riconoscere nei due frontoni

un gruppo disposto unitariamente intorno ad


un caduto come ad un punto centrale e le cui met ordinate simmetricamente si
bilanciavano: la notizia del gruppo di Onatas (pag. 250 s.) poteva rafforzare in questa
opinione. Ma nuovi ritrovamenti ed acute ricerche hanno suggerito una ricostruzione del tutto diversa 'fig. 451 s.). I due frontoni, con accentuata intenzione, concordano ancora soltanto nella figura centrale, nella dea Athena (G. F' che invisibile governa la battaglia. Intorno ad essa si svolge una lotta in corrispondente simmetria per quanto anche non senza variet. Nel frontone occidentale (fig. 451) ciascuna delle due

ali

si

divide di

nuovo in due gruppi separati,


schema favorito (D-F, H-K)

intorno ad un caduto secondo lo


indirizzato verso

isolato,

accompagna contro un

1'

angolo

del frontone, di

un

primo una

il

oplita e

1'

altro

giovato qui delle linee discendenti del frontone e per quanto vivaci siano
azioni,
alla

la

che lo

dell' arciere

(A-C, L-N). Per quanto acconciamente l'artista

ferito

composizione come insieme

non

ancora

lotta

un assalto

le

si

sia

singole

giunta a quella piena unit,

quale tendeva Io sviluppo dell'arte. Questo progresso presentato in maggiore

misura dal frontone orientale che meno bene conservato (fig. 452). Sebbene anche
esso offra due scene di battaglia separate, ciascuna delle due ali forma qui un unico
grande gruppo chiuso rispetto
dei caduti giacenti
battaglia
la

si

isolati

spingono sino

al

negli

quale costituiscono un espressivo contrasto


angoli.

negli angoli e

limitazione architettonica. Di questo

orientale.

La scena presso

col guerriero

il

Nel

frontone

occidentale

le

figure

ondate della

fanno sentire come un'incomoda rigidezza

non

vi

pi nessuna traccia nel frontone

punto centrale, pur non essendo sicura

che cade indietro (confr.

le

fig.

444

a,

471)

cui

in ogni
il

elemento,

servo

accorre

254

(;RECIAf:

H-

VII.

II,

PERIODO DELLE (iUERKE PERSIANE

Fig. 451. Frontone

(Secondo

occidentale del tempio di Egina


la

Aiace

ricostruzione del Furtvvngler

ed

Telmo a pelle di
danno un'immagine oltremodo viva e interessante al pari del caduto A'
il
(tg. 433), il quale per l'espressione del suo altero e calmo dolore fa riconoscere
generoso spirito del suo creatore, il quale sicuramente sapeva anche portare le armi
in

aiuto (C'-E', G'-J'), e l'arciere egregiamente eseguito (Eracle con

leone (K'j

le

ha portate.

della stirpe di

gnarono

la

Il

soggetto dei due frontoni costituito dalle lotte degli eroi egineti
quali come Pindaro cantava (Istmie 5,35) due volte espu-

Baco,

citt dei Troiani,

[Aiace e Teucro] con

gli

una volta [Telamon]

Atridi

singoli

eroi,

al

ad

seguito di Eracle, una seconda

eccezione

di

rientale del

tempio

Eracle, non

di

Egina

(Secondo

la

si

Eracle (K')

ricostruzione

e Teucro
E,

in

lotta

dinanzi

a Troia.

debbono essere scambiate

FRONTONI

la

KGINA

255

Marmo. Monaco.
di

posto).

pcssono denominare con certezza;


e

DI

l'artista

non ne ha particolarmente

divisione della lotta in singoli gruppi rende per noi impossibili

singole,

sebbene

possiamo congetturare

che

una

volta

come

su

distinto
le

nessuno

interpretazioni

molte scene di

353) e su alcune sculture architettoniche anche qui i nomi si potessero leggere forse sulla cornice orizzontale ed appagassero l'interesse patriottico locale.

vasi (confr.

fig.

Presso a poco contemporanea, forse alquanto pi antica


frontonale peloponnesia in Olimpia, quella del

Essa

si

Telamone

conserva solo

in lotta conti

del Furtwngler).

in

avanzi assai frammentari

Marmo. Monaco.

una

composizione

tesoro dei Megaresi (confr. pag. 173).


di

un

rilievo in calcare

cinque

2^6

K.

Fig. 455.

Gruppo

Grecia:

vii.

dei Tirannicidi.

ii.

Marmo,

periodo delle (}uerre persiane

Napoli. Secondo

gruppi della Gigantomachia erano disposti in

la

modo

el

Museo

di

Strasburgo,

che Zeus combattente occupasse

Athena ed Eracle si lanciassero contro loro avversari atterrati e negli angoli Poseidon ed Ares chinati movessero all' attacco di un Gigante
giacente nell'angolo e ad essi rivolto. 1 gruppi sono chiusi e ricchi e graziosamente
il

centro e

composti
fa

due

ai

alla

lati

maniera del frontone occidentale di Egina.

appena qui riconoscere questi pregi

Fusione in bronzo nell'Attica.


non rimase limitato alla patria;

tisti

locali

marmo,

la

rit dorica

di

in

nuda invece

invece della serenit ionica.

bronzo

le

gli

loro influenza

quest'epoca di transizione

figura maschile

possono valere
fuse

La

il

si

dopo

la

artisti

fa

principali

Peloponneso settenritroviamo

lutti

al-

gli

ar-

bronzo diviene predominante invece del

donna

Come documento

cacciata

li

quindi anche sentire presso

della graziosa

statue dei due Tirannicidi.

subito

cattiva conservazione

la

valore dell'arte del

Il

trionale

l'opera anche in Atene.

Ma

e lo stile del lavoro.

di

Armodio
Ippia

tenor, discepolo e perfezionatore dell' arte ionica in

per

di

ionica vestita,

la

Aristogitone, che

pubblico

marmo

seve-

questa trasformazione

incarico

fpag. 236).

furono

da Ana.ssai

ve-

GENERAZIONE DOPO LE GUERRE PERSIANE

I.A

che

rosimile che questo i^i'uppo

accordasse

Serse

port

480

via nel

composizione con quello posteriore che

nella

237

si

fu

subito dopo per sostituirlo (fig. 455). Esso non solo


primo esempio di un monumento politico ma anche il

creato

il

Antenor

conosciamo.

libero che

primo gruppo
Ji

tesoro degli Ateniesi in Delfi

(fig.

che crearono nel 477 Kritios e


la

migliore idea per

di

Napoli

Strettamente uniti

mantello disteso

Nesiotes

noi possiamo

una copia

di

la

due

marmo

in

farci

Museo

nel

riuscito

il

spada

pronta

guardare e

fa

in

medesima
vengono

linea
di

{a]

fa

si

lui

pu egualmente

si

come

dai

lati.

prima volta

valere forse per la

Dalla

violento

Il

Magistralmente

due persone intese ad

Fig. 456. Statua di fanciulla


dell'Acropoli. iWarnio.

medesima scuola proviene

di giovanetto dell'Acropoli

Accanto

fig. 43(3).

oplitodromo (corridore

Epicharinos " pu
armato)
Tubinga (fig. 457), camminava sulla
di un arcaismo ancora severo ma maturo Hegias il maestro di Fidia;
ricordati dei fanciulli su cavalli da corsa e delle immagini di di

a Kritios e Nesiotes,

un'idea

colpire.

effetto dal davanti

in profondit.

una fresca statua

per

e libert.

di riunire

medesimo

il

Armodio

avanzano.

si

un gruppo unitario che

Nella veduta anteriore

dimensione

forza

compito

difficile

comune

un'azione

amici

spada sguainata, .^ristogitone col

la

movimento appare reso con

darci

metope del
gruppo pi recente

455) e di altre riproduzioni in rilievi, monete


T influenza dei bronzisti pelopon-

(fig.

vigorosamente brandendo

la

444). Del

le

Qui appare chiara

e vasi.
ncs.

mezzo

quest'opera

I>o stile di

possiamo immaginarcelo secondo

noi

una

del cui

statuetta

in

bronzo

di

sono

(pag. 270).

Ci

attiche

questo periodo (testa

elmo,

di

conservate

d?ir Acropoli)

nelle

ma

r influenza dorica

ramente espresso

Nella

prima met

sale

rapidamente

La

lotta

con

sione tutte
il

senso

le

del

Persiani
;

le

culmine

al

forze

della

Da

innegabile

meno

chia-

guerre persiane.
secolo l'arte greca
perfezione.

della

aveva messo in ten-

la

vittoria gloriosa

kcc apparire

vita

doppiamente preziosa e degna


ed adornata

non

bronzo con

carattere attico.

il

La generazione dopo

quali

tuttavia

opere

alcune
in

per tutto

accrebbe

l'esistenza

di essere allietata

sorsero

grandi

dei

templi, o in luogo di quelli distrutti dai Persiani

che era dovere religioso rialzare, o

ad

espressione

tori

157.

Corridore armato. Stalixtta


Tubinga.

SpRiNor.R

Manuale

I.

bronz
il

pit-

omeriche acquistarono
onde esse ondeggiavano

significato,

dinanzi alla fantasia dei poeti e degli artisti


in

nuovi

Per

e .scultori le battaglie

un nuovo
Hg.

edifici

della gioia del trionfo.

modello

mitico

delle

lotte

come

contemporanee

258

R.

GRECIA

VII.

Fig. 458.

IL

PERIODO DELLE GUERRE PERSIANE

ALTIS DI OLIMPIA. PIANTA.

contro
si

gli

Orientali. Gli di stes-

erano mostrati potenti

si

Un

benevoli.

nell'animo

echeggi

religioso
del

popolo

austero sentimento

fece porre

anche

l'arte a servizio degli di.

Questi

sono ora concepiti come

di

bellezza
riore

tutti

ha

r arte

vengono
magini,

una forza

di

mezzi dei quali

appreso

a disporre,

loro imimmagini stesse sono

applicati alle
le

ingrandite

cos

una

supc-

che

sembrano non bastare

templi
pi per

contenerle.

Uno

sguardo comparativo

alla poesia

riva

drammatica che

to-

contemporaneatncntc aiuta

a riconoscere
l'arte

Come

il

carattere del-

greca di questo periodo.


in

ogni altra cerchia della


,

vita spirituale,
politico,

come

nel

Atene occupa

posto anche per

che lascia

la

la

il

campo

459. Atlante porta ad Eracle i pomi delle Esperidi.


Metopa del tempio di Zeus in Olimpia.

primo

creazione artistica, tuttavia

precedenza ad

altri

luoghi.

vi

Poich

arriva solo gradualmente in quanto


in

Atene stessa

risolvere anche altri compiti pratici che' esigevano tutti

^HV~~~"

si

dovevano

mezzi dello

stato.

prima

262

B.

GRECIA

PERIODO DELLE GUERRE PERSIANE

IL

SII.

una stretta. Cos da ogni lato si formano tre


donne spaventate e distese a terra assistono
alla lotta. Alcune figure sono eseguite soltanto per met mentre la met posteriore
mancante viene coperta dal gruppo vicino. Inoltre sono quasi tutte lavorate solo
esse cio mantengono anche in questo, oltre che nella natura
nella parte esterna
dei movimenti che si svolgono per lo pi in un piano parallelo al fondo, la traccia
senz'armi di soffocare l'avversario

gruppi

in

mentre dagli angoli

distinti,

delle

Con

evidente della derivazione dal rilievo.

rilievo difatti

il

decorazione dei frontoni (frontoni arcaici dell'Acropoli)


reit fino a

distaccarne completamente

frontone

stadi [^intermedi:

frontone

Sifn,

visto iniziarsi la

fondo essa giunge

figure dal

le

abbiamo

solo sviluppando la corpo-

426) del tempio arcaico

(fig.

statuaria

alla

410), del tesoro dei

(fig.

di

Apollo

(fig.

462)

Delfi).

in

Come

autore

nominato da

del frontone orientale

Paionios

strabile

un malinteso ben dimo-

Pausania per

Mende

di

che

nella Calcidica

noi

apprenderemo a conoscere da un' altra sua creazione


(lig. 573 s.); Paionios aveva anche creato la Nike che
coronava il tempio come acroterio. Il frontone rappresentava

prototipo mitico dei giuochi olimpici, cio

il

per

preparativi

corsa dei cocchi tra Pelope.ed

la

due competiEnomao. Nel mezzo del frontone tra


tori, come giudice ma su tutti invincibile e signoreggiante, sta Zeus in pieno riposo. Enomao, il principe
i

del paese, che in atteggiamento sicuro tiene la destra


fianco,

sul

vicino ad

mio

della

cioso esito dell'azione


al felice

gli

di

Enomao

loro aurighi e servi,

sono ancora

Pelope

di

Ambedue

nel frontone

come

frontoni,

occupa

centro.

il

orientale

tutto priva di azione.

la trepidazione

la

in

uomini

Egina,

Mentre

nel

l'insieme

l'indovino

in

esteriore

il

che

sem-

minacguarda

distesi,

una spiegazione

secondo

si

dividono

in

due

contrasto con
la

dinanzi

ardente.

gli

separate da una

ali,

frontone occidentale dominano gruppi

costituito

da

una scena

unitaria

iso-

quasi del

solennit arcaica nel frontone orientale fa contrasto alla

oppressiva

confusione di una lotta


Gi,

in riposo e

degli uccelli lascia prevedere l'esito della gara. Gli

vivezza sbrigliata in quello occidentale. Questa differenza dipende


vi

pre-

qua-

le

di fluviali Alfeo e Cladeo, pi probabilmente anch'essi persone del seguito.

divinit che
lati,

Enomao, che come

di

parte prevedere con preoccupazione

angoli del frontone sono occupati da due


antica,

figlia

due principi con

dei

in

Sterope sua moglie, vicino a Pe-

la

464); mentre dal lato

(fig.

segno augurale

accompagnati dalle loro donne:

corsa diverr sua sposa. Seguono

che dal lato

Mar

brano
lietamente

Enomao

Ippodamia,

modestamente

straniero Pelope che

Io

lope

drighe
Fig. 465.^Atalante.

a terra, sono

guarda

Egineti,

Ma

lo

ad
stile

un
e

considerando

avvenimento

dal

decisivo,

soggetto:
qui

vi

la

l'esecuzione sono del tutto eguali.


le

figure solo

dal

punto

di

vista

precisione di modellatura avanzata solo di tanto quanto richiedeva lo

scopo decorativo,

il

quale

era

anche

aiutato

dalla

colorazione

le

parti

posteriori

263
lasciate rozze.

sono

vazione della natura,

In
la

ambedue

quale pone

frontoni predomina
la

medesima ingenua ossermedesima

la

verit al disopra della bellezza, la

fresca spregiudicatezza nella scelta dei motivi senza timore di turbare


nei frontoni di Egina. la

domina

esso

mira meno all'accentuazione

della

medesima rappresentazione

costruzione

per tutto uno


individuale.
si

sguardo aperto sulla realt

Questo carattere unitario

di

(come presso

organica

che ad un'apparenza vigorosa. In nessuna parte

del pathos

vi

ritmo quale

il

del corpo

quale

la

gli

Egineti)

ma

inopportuno

da

nelle teste vi ricchezza di espressione

tutta la concezione artistica, per cui a stento

fanno separare invenzione ed esecuzione, parla a favore


creatore

un unico

di

come

artista

tutta

di

questa decorazione

scultoria.

quale

scuola appartenga-

no

sculture

le

Olimpia

di

questio-

ne ancora discussa;
un' arte greca

dente
e

ionica

dalla

mirante

effetto

set-

dipen-

tentrionale,

un

ad

pittorico,

argiva, l'arte

l'arte

dell'occidente

gre-

co, quella ionica di

_^
1
r

^^^

^#/-J^^^

jjf

A^K
'

'

'

Paro,

sono suc-

si

cessivamente

'^xmf.sl^l

affac-

mente

-'^mSS^Km

''-^^^^

iv'ffl^^^H

degli

storici

l'arte.

E' ipotesi di

-i^K

"'"'^

una scuola

del-

artistica

locale trova la sua


Mg.

-Iti.

hig. 467. Fj-os Sor.inzo

Rilii

difficolt

nel

che di essa
.stante

l'

esistenza

di

uno

scultore eleo Kalon,

prendere oggi pi che mai


opera

di

debbono

Alkamenes.

lievo, cio

l'Ermete Propylaios

forme rivela

delle

Comunque
di parentela con

la

non sappiamo

sicura di

nulla.

Quindi

da

frontoni possano essere

questo artista, che ragioni storiche

come compagno ed emulo

pi

Pietrogrado.

nono-

considerazione l'ipotesi che

in

L'unica opera

far considerare

fatto

di

Fidia che

come suo

al-

338) pur nella sua voluta conservazione arcaistica


maggiore parentela con le sculture di Olimpia.
(fig.

ci sia, noi tro\iamo in diverse scuole di questo periodo dei tratti


le

sculture di

Olimpia; cosi ad esempio la severa semplice trattadenominata inverosimilmente

zione del vestito della dea Giustiniani (ora Torlonia)


A'esta
tale

di

stata confrontata

Olimpia.

dignitosa, e

La

non senza fondamento con

rigidezza dello

l'artificio.so

la

Sterope del frontone orien-

arcaico appare qui attenuata in una seriet

osservi l'acconciatura dei capelli

si

ad una certa grazia naturale

.stile

da tutta

la

figura

emana un'aureola

sembra

riavvicinarsi

di solennit

com-

260

B.

crixia:

vii.

riodo delle guerre perslxnk

pi

il

costitu

tutte

coronamento

il

di

olimpi-

costruzioni

le

che: costruito in poros, vale


a dire in questo

rivestito in tutta la

chiglie, e

esso fu

finissimo

bianco

l'anno 4^7

Per

pianta

la

Zeus

di

il

simile

quello di Poseidonia

lonne sul lato lungo

co-

427

(tg.

solamente esso ha

ai,

ar-

nominato Libon

Elide.

tempio

Come

Cr.

a.

chitetto

al

verso

completato

tardi

di

uno stucco

di

parte visibile

pi

caso in un

ricco di con-

calcare locale,

cia-

^Sf^

scuna con 20 scanalature: in


rapporti il temambedue
i

pio segLie

norma canonica.

la

Le navate

sono an-

laterali

cora assai strette. Le tracce

una suddivisione trasvernavata mediana


della

di

sale

per
in

mez/o

di

balaustre sono

rapporto col posteriore

in-

nalzamento della statua colossale di Zeus (fig. 520J per


grandezza straordinaria

la

cui

il

tempio non era

principio calcolato.

da

stato

Una

ricca

decorazione figurata nei fron-

come

toni e al disopra di essi

anche

nelle

sei

metope

ciascuno dei due vestiboli

metope esterne
e

erano

di
le

lisce

potevano per ci accogliere

pi

tardi

gli

scudi

dedicati

da Muinmio) accresceva l'effetto dell'edificio che domi-

nava tutta
tenone

Se

il

l'Altis

come

il

Par-

l'Acropoli di Atene.

tempio

si

conservato esso,

fosse meglio

come esem-

plare di severit e di saldezza


dorica, supererebbe anche

tempio

di

Poseidonia.

il

'^

26
[.e

sculture

tempio danno

del

maniera

una

l'impressione di

arti-

omogenea; tra le metope ed


frontoni non esiste alcuna diterenza
essenziale di stile. I rilievi delle mesiica

tope, senza dubbio incastrate durante


la

rappresentano

costruzione,

fatiche di Eracle.

dici

meglio

tope

mento
mentre

solamente

il

cuscino

seduta che guarda gi verso

mano

dell'eroe

fortemente che

Un

4boj, in cui

si

elemento

dell'

figura.

pomi

delle Esperidi,

si

cielo

'vi-

Athena

sta

un gesto ingenuamente semplice cerca

alleggerirlo del gran peso:

nella

sostegno)

di

questa l'espressione della

fede nella potenza della divinit

vigoria

mo-

ratlgura l'eroe nel

porgere da .Atlante

dietro Eracle e con


di

me-

stesso sostiene sul capo la volta del

egli

do-

le

delle

C(nservate [g. 459'

in cui si fa

sibile

Una

uccelli

dal lago Stinfalio

sentito con ragione

paesistico

di

alla

carattere divino della

il

metopa

la

stile

accanto

grazia ingenua e cos

la

negava perfino

capolavoro

Nell'Athena

soccorritrice.

gli

Toro

del

(fig.

contrasto delle forze giunto ad espressione

il

oltremodo chiara per

mezzo

corpo dei due contendenti;

la

formate dal

diagonali

delle

riproduzione del volgersi del


.

corpo

degna

di attenzione.

La rappresentazione

del

goroso corpo maschile, pi carnoso che muscoloso,


prattutto eccellentemente riuscita;

rimane
di

trattazione

dei

come anche

le

la

tuttavia alquanto superficiale,

Apollo. Dal frontone oc-

-163.

:identaL- del

vi-

tempio

di

Zeus

so-

vestiti

semplice

pur

teste,

naturale,

nella nobile bellezza

forme, mostiano minor sentimento e pensiero che energia e forza.

Riguardo
sania

ci

ai

due frontoni sussiste una particolare

nomi

dei

loro pretesi

difficolt per il fatto che PauAlkamenes, coetaneo e scolaro di


Fidia, apparterrebbe il frontone occiden-

artisti.

^.

Ad

tale

i-'"^

-/-f-

figura colossale
lati

riposo,
atto di
lotta

A^

rjto

la

venute
e

_J

uJ/Om

si

di

Lapiti e

che

stende
e di

violenta.

sposa
alle

Apollo

di

questa figura

dominio

soltanto

Cen-

(fig.

463;.

in

completo

la

destra in

protezione, ondeggia

Centauri hanno affer-

di Piritoo

ed

altre

donne con-

come anche un fanciullo,


trascinarli via come preda.

nozze,

alTrettano a

Con gli strumenti del


come armi accorrono
innanzi a tutti Piritoo

sacrificio
in

aiuto
1'

impugnati
i

Lapiti e

amico Teseo,

imbrandiscono l'accetta o conficcano la


j
j
ispada
nel pCttO degli aggressori O CercaOO

essi
.164. Vecchio pensieroso. Parie superiore.
frontone orientale del tempio di Zeus in Climpia.

Fig.
D.il

centro del frontone occupato da

11

Ai due

^^^m^

4611, la lotta tra

(fig.

tauri.

2h4

CRECIA

\ll.

PERIODO DELLE GUERRE

II.

Ma

postezza.

stretta parentela nella

la

d'altra parte essa

Choiseul

485) mostra che qui non

(fig.

tratte

Ercolano

di

peplo,

vestite di

meno

o per lo

La spontanea

freschezza che propria delle

linguaggio di forme

deve

miglianza

Corridrice

che per

messa

appunto

pu

statua

avevano luogo

ma

costume

particolare

rapporto con

465',

ricercata nel

della

dirsi

onore

in

corse

le

(fig.

vista

la

l'esame del

eroina

l'

pomi d'oro

stabile

che

l'arte

di

nella quale

B.>

funeraria

dai tratti
fig.

figura di

Demetra dolente per

la

perdita della

fine

una statua

di

provvisto una volta

Eros
di

in

Pietrogrado

,,

grandi

offre,

ali,

col

figlia

oltrech

Kore

monumento

(fig.

467).

preannuncia
ripetuta

Penelope

in

"

del

Va-

Il

dall'atteggia-

velato
,

senza del cesto fkalathos), che

anche adoperata con valore simbolico come

La rap-

466) mentre non da escludere,

convalidato,

,\

iiz...

vin-

veggono una figura


delicati di una malinconia

mento generale, dal capo


Fig. 46S. Auriga di DlU.

per

fa

alcuni

contenuta
ci che

che

originalmente composta per

la cos detta

rilie\'o

ticano,

corsa

equilibrio in-

Opera spesso

ma

si

Ippomene.

l'arresto della corsa

Mirone.

copie statuarie
il

a terra

quest'attimo di

di

la

terra, fa piut-

Atalanta

gettati

cere dal suo competitore

presentazione

che

Hera in Olimpia
suo movimento, giacdi

qualche cosa

di

tosto riconoscervi

cogliere

di

era stala

di fanciulle

che essa colta nell'atto di arrestare


per

opere

di

origine con verosi-

la cui

del Vaticano cos piena di grazia,

suo

il

in

una quantit

essere

Ci

Peloponneso.

un simile

con

trova

si

in

alquanto pi recenti,

^^^^^^^^

sono

si

modelli, alT arte

loro

sculture peloponnesie

%.
'^^B^^^^^
-.
|:'

e si-

4:^,0)

quali

Argo.

di

(1

(fig.

le

pu

si

statue fem-

appartengono invece esse

confronto,

ste.sse,

Le

scuola.

di

bronzo

in

mili figure

quale

trova rispetto all'Apolla

si

parlare di identit
minili

IM-RSI.\Ni-

e dalla pre..

abbia qui una

si

che possa essere stata

Ricordiamo

sepolcrale.

giovane

suo sguardo alzato,

capelli

dai
la

in-

lunghi,

pura immagine

un Eros dorico, assai lontano dai fanciulletti alati dell'arte posteriore: probabilmente teneva nella sinistra un ramo od una benda. Il sollevamento del capo verso
un lato, che torna in molte statue di questo periodo, indica una deviazione da quel

di

rigido parallelismo di costruzione delle

luppo della

Spinarlo

<'

statuaria disegnativa
.dei

.Museo Capitolino

figure,

frontoni.

dei
se

esso

sulla quale

deve aver

Molto pi popolare

veramente

influito lo svi

il

cosiddetto

appartenesse a questa et

263

4M. Tempio

Fig.

di

Zeus

potrebbe essere non una figura


curandosi
a

liberarsi

della

in

di

spina ha ottenuto

della causa

del

Agrigento col suo altare. (Koldevvey-Puchstcin).

genci'e
la

forse

un giovane corridore

nella corsa e che

che 'non

ora tutto intento

dolore. Nella trascuranza dell' angolo cos poco estetico

'XU'fJiL-UTT^.'-,' si'i.n
^

5M

ma

vittoria

\:L.L..A

j'jZ^XlLlLU-^.

LLAllif^

Fig. 470. Dal tempio di

Zeus

in

Agrigento. Ricostruzione. (Koldewey-I'uchstein).

266

Grecia:

vii.

n.

ptriodo delle guerre persiane


che formano
trebbe

due gambe

le

riconoscere

spregiudicatezza

nella riproduzio-

ne dei motivi che ricorda


tura

arcaici

tratti

viso

nel

scul-

la

accanto a
nei

ca-

una viva rappresentazione

pelli vi

del

Ma

Olimpia.

di

po-

si

nuovo una

di

rilassamento dei muscoli pet-

che

torali

preannunzia

gi

gure lisippee. Anche

non

che

zione,

le

fi-

composi-

la

limita pi ad

si

una sola veduta principale, e che


anzi sembra

voler

valere

far

la

tridimensionalit della figura, sem-

bra contraddire a questa datazione

poich

cos antica, e

vato

il

riodo

conser-

si

medesimo soggetto
ellenistico,
quando

comprensibile una tale


luppata

su

tutti

e propria figura

pi

lati

Spinario

sediamo

sempre

che

nello

non pos-

antico e genuino

pi

il

pi

come vepa

spaziale,

Capitolino

>

pe-

figura svi-

rafforza l'ipotesi

si

in

aspetto dell'opera,

ma

zione in uno

anteriore e pi

stile

severo eseguita
L'

me

Altis

"

anche

il

et

in

<>

una tradu-

romana.

Olimpia,

di

co-

recinto sacro di Delfi,

ricevette in questo periodo la sua

impronta caratteristica dalla grande


quantit

di

statue

bronzo

in

ad

vincitori che insieme

di

doni

altri

intorno

ai

templi. Innanzi a tutti stavano

gli

votivi

atollavano

si

di

artisti

fArgo

di

Egina dei

Ha-

quali sono qui nominati solo

Ai

Onatas.

pelopon-

geladas

ed

nes

accompagnavano

si

Mirone ed
inoltre

il

beota

Pitagora

cuni

altri

ma

in

di

scultori

complesso

(?)

Reggio ed
dell"

si

agli artisti

al-

occidente

anche

vincitori della Sicilia e della

Grecia

l'attico

Kalamis.

nobili

Magna

rivolgevano soprattutto

peloponnes per

glori-

T\\. IX,

STATL'A l\

BRONZU

Ul L'\

AL KlO

VINCI luKh. UVA.

MAGNA GRECIA
Per

ficare le loro vittorie.

bronzo trovata

in

ci

in Delfi

E SICILIA.

cerca qui anche

si

IMIAGORA
il

creatore della statua dell'Auriga

46S). L'Auriga apparteneva ad una quadriga la quale,

(fig.

secondo liscrizione ad essa appartenente, era stata dedicata nel


dine della

come

e lerone,

riportata da Polyzalos,

vittoria

Una quadriga

principe di Gela.

era un'opera dell'egineta Glaukias, una

con

partecipazione di Kalamis

la

donarlo

di

minato.

.\ltri

tuttavia

manca

Polyzalos per

lunalla

una solenne

sguardo quasi
che

stra

Con
con

in

Olimpia

(confr.

Gelone

fig.

conservata del

verso questo indirizzo deter-

rivolgersi

originale.

di posa, e Io

stabilit

mo-

fisso del viso giovanile

esso tutto tensione frenata.

in

ancora

tratti

Gelone

statua

Le

figura

gratitu-

Pitagora,

ghe pieghe parallele del vestito danno

una meravigliosa opera

di

cos le congetture sopra la statua

La

prova.

474 per

fratello dei tiranni siracusani

477}
lerone era stata creata dall'egineta Onatas

di

meno^debbono

lo

hanno pensato
ogni

un

arcaizzanti del volto,

trattazione stilizzata dei capelli sta

la

aperto contrasto l'anatomia del braccio

in

sembrano

e dei piedi che

calcati dal vero

evidentemente quest'artista pur lavorando


sulla linea tradizionale sa tenere aperti gli

occhi sulla natura.

Magna

in

La

Grecia e

coscienza

epoca

questa

propria granJczza

trova

in

Sicilia

espressione pi significativa

tempio colossale
gento

469

^fig.

nella quale
lias

una

palazzo

il

Agri-

in

tiorentissima

citt

ad esempio

sua

la

nell" inizio del

Zeus Olimpio

di

s.),

Pitagora.

Sicilia.

della

di

Gel-

(oppure Telliasi poteva offrire alloggio

cinquecento

scavate nella
ettolitri

di

cavalieri

vino.

Il

aveva cantine

per

roccia

pi

tempio

di

migliaia

Zeus

minciato da Terone subito dopo

fu

di

co-

grande

la

presso Imera '480) ed evidentemente fu costruito con l'aiuto


dei prigionieri di guerra. Le enormi proporzioni (pi di 100 m. di lunghezza) e la
vittoria sui Cartaginesi

natura povera del materiale condussero ad innalzare invece del colonnato aperto
una parete chiusa dalla quale sporgevano esteriormente delle grandiose mezze colonne e internamente dei pilastri
il
profilo del basamento della parete circonda
:

anche

di

mezze colonne

le

Selinunte, pag.

davanzale degli
la

cella, nella

11

grande

sino

ai

(fig.

470

La parte

.Atlanti

e delle Cariatidi

sua pianta chiusa con

altare

inferiore della parete

come

nel

tempio

i8. aveva l'aspetto di una balaustrata sporgente, sul cui largo

occupava

l'intera

frontoni (Gigantomachia

alte

m. 7.65 sorreggevano l'epistilio. .Anche


da qualsiasi forma comune.

forti pilastri, differiva

Il
tempio era giunto gi
ma, come alcuni degli altri

larghezza del tempio.


e

Presa

di

Troia;,

GRECIA:
templi

esempio

siciliani (ad

VII.

il

IL

PERIODO DELLE GUERRE PERSIANE

tempio

apportarono

decadenza

la

deoli Atlanti di

metope delFHeraion
nude

anche

delle figure

di

si

maniera semplice

di

Agrigento
la

il

fig.

Documento

140).

sono

marmo,

resto era dipinto

ma

eco dell'arcaismo

rappresentano

mai

fu

espressivo

pi

(fig.

nozze

presentano

si

Qua

Olimpia.

sentimento

Zeus

di

e l

espresso senza

Hera mostra

e di

parti

le

pietra qui poteva

la

Le scene

471).

l'intimo

ma

in calcare,

cosicch

e schietta che ricorda talvolta le sculture di

rilievi

non

393),

scultura siciliana di questo periodo, quattro

gesti nella scena delle sacre

dei nuovi tempi.

Selinunte

in

successi dei Cartaginesi alla fine del secolo

Selinunte (E, pag. 238). Esse

trova ancora qualche

esteriorit

femminili erano aggiunte in

rimanere senza colore, mentre


in

di

Agrigento sono, per

Apollo

di

portato a termine e rimase senza tetto

lo spirito

l'ultimo stadio nello sviluppo della scultura

stadio nel quale

.selinuntina,

appare

aver

ricevuto

V in-

fluenza dell" arte attica (KriNesiotes;.

tios e

Per
dove

l'Italia

meridionale,

nobili

famiglie ga-

le

con

reggiavano

Fig.

siciliane

le

Apollo

474.

che uccide

per

nella passione

agoni

gli

il

Pito-

Moneta

ne.

di

Crotone.
Fig. 473. Filottete. a) gemma di anello.
b) Scaraboide. Louvre.

Berlii

ginnastici e

corse dei ca-

le

conosciamo anche

\alli,

nome

il

artisti

di

determinati. Specialmente in Reggio sul lato


continentale dello stretto
la

cohivava tanto

si

pittura (Sillax) quanto la fusione in bronzo

pag. 211

(Klearchos,

anche

il

suo pi antico omonimo,


ionica

dall' isola

migrato verso

le

di

artista

Pitagora, che

dentale, quello di

niva

Reggio richiama

nome

pi celebre

il

tlo.^ofo,

tro\

nuova patria

ma

maestro Klearchos,
sue date vanno
452,1

non

tanto alla

gareggiava
zisti

Magna

a
in

Grecia

anche

con

e
i

in

ed

Reggio
il
suo

sua attivit

le

poco dal 4S0

al

alcun

modo

sol-

alla

Sicilia,

egli

pi celebri bron-

suo tempo per

del

vincitori

ed

la

presso

limitava

si

e-

ceste dell' Italia meridionale

sua

la

prove-

Samo ed aveva

di

allora straordinariamente fiorenti. In


egli

occi-

pari del

al

le

statue dei

Olimpia

in Delfi, e riceve-

va incarichi da tutte
le

parti,

dall'occi-

dente, dal Peloponneso,

da

Cirene

rappresentava
Fig. 477. Damareteion di Siracusa.

citori in

vin-

Ogni genere

Fig. 478. Dioniso.

Moneta

di

Tanagra.

MAGNA GRECIA

SICILIA.

era

figura anche superiore

la

siamo immaginarcelo
pugilato che

21)9

(472) e del lotattore Leontiskos


in Delfi ; noi pos-

un pancraziaste dedicata

di

posizione tipica per questo genere misto

in quella

presenta una steie funeraria attica

ci

lAGORA

Euthymos

celebre accanto alle sue statue del pugilista


(4^2-

l'I

anche nella quadriga. Particolarmente

nel pugilato ed

nella lotta,

di agoni, nella corsa,

(fig.

La

472).

lotta

tensione di tutto

il

di

corpo nel movimento, l'avanzare tasteggiante delle braccia e del piede sinistro ricorFilottete ferito del medesimo artista, in Siracusa,
il
cui dolori erano

dano vivamente

rappresentati con tanta espressione che lo spettatore aveva V impressione di sentirli


stesso

egli

^fig.

473).

Anche l'Apollo che

momentaneo
rig.

474,

il

riposo;

si

tripode

composizione

che

istante d'equilibrio,

Pitagora rivelava

mostrato

avr

Pitagora).

di

lo

quella

Appunto

serpente Pitone, opera che Pita-

il

gi

questi motivi pieni di vita e rappresentanti un

in

suo contemporaneo e rivale Mirone (pag. 273),


critici d'arte elogiavano come sua
ricerca del ritmo che

avvicinano

al

sembra che abbia spezzato

caratteristica principale. Pitagora

.Mirone egli
petto ecc.

nel

'

preoccup del problema

si

movimento

coordinare giustamente

pari

al

di

vari piani (ventre,

e nella torsione del corpo. Di fronte alle figure pi antiche,

pi in riposo, egli sapeva,

lo

di

parallelismo di posizione

il

probabilmente

]q2) fino allora predominante nella scultura libera;

pag.

per

saetta

un simile annuncio di movimento nel


crede di vederne una imitazione sulle monete di Crotone
emblema monetario e non appartiene in nessun modo alla

gora cre per Crotone,

come mostrano

gli

esempi

citati,

sviluppare

tutte

in

le

sue conseguenze dal suo punto di origine, un determinato motivo di movimento e

di

concepirlo e renderlo fecondamente nel suo

deve

nuovo

di

passare

subito

dubbio anche nel suo Perseo,

gruppo

di

Hteocle e Polinice

Pitagora anche per


cleto

(fig.

figure,

553

per

la

.ss.'.

quale

del

che

momentaneo equilibrio estremo, che


movimento
questo doveva succedere senza

al

forse

conservata

uccidevano

si

Ma

manca ancora

riproduzione dei muscoli e delle vene ed anche dei

la

critici

prima

d'arte notati per la

sicura attribuzione di una

statua

capelli,

in

bronzo

di

ma

Poli-

la

quale
la

tratti

che,

che

come

Purtroppo

volta nelle sue opere.

precisa anche nei particolari di questo artista innovatore

un celebrato gruppo

per l'accuratezza anatomica delle sue

ritornano anche presso altri scultori di questo periodo di transizione,

sembra, furono dai

celebrava

si

sue proporzioni, nelle quali non era inferiore neanche

le

Infine egli era apprezzato

suo

nel

testa,

la

reciprocamente.

un'immagine
sua Europa sul toro,

ci

olTra

Taranto, sopravvive forse ancora in qualche imi-

tazione posteriore.

Una

posizione importante prende gi

in

coniazione delle monete. Delle monete antiche


distrutta nel

questo periodo l'occidente greco nella

come

nummi

incusi

di

"

Sibari

475) presentano sul rovescio ad incavo l'immagine a rilievo


del lato anteriore (spesso con rappresentazione diversa). Ed notevole che talvolta
l'

510.

fig.

immagine ad incavo ha aspetto

della sicula Nas.so

(fig.

pi arcaico di quella a

47G; uniscono

tratti

magine precisa di un Sileno con coppa seduto a


moneta siracusana (fig. 477) che offre

parla dalla
tratti

rilievo.

vigorosamente sensuali
terra.

nella

Un

grande

chiamata

vittoria

di

vittoria

olimpica

damareteion
Imera (4S0, pag. 267).
..

di

Gelone

del

488.

d'

argento

Dioniso all'im-

anteriore

mentre

leggiadri

il

rovescio

moneta inusitatamente
dieci dracme) glorifica la

l.a

dalla moglie di (Jelone,

di

sentimento pi delicato

parte

arcaici della dea della vittoria coronata e circondata di delfini,

iccenna ad una

Monete

B.

GRECIA

VII.

II,

PERIODO DELLE GUERRE l'ERSIAN'E

citt,

Nella Grecia settentrionale Atene costituiva


Atene. Kalamis.
dopo la fondamentale distruzione per opera dei Persiani ,4(Soi,

La

centro.

il

fu ricostruita

fretta secondo l'antico piano con strade strette e tortuose e con case disadorne.
decenni susseguenti assorbirono cos fortemente le forze e
mezzi dello stato
per le fortificazioni e per la flotta che poco rimase disponibile per l'attivit artistica.
Solo a poco a poco gli sforzi di Cimone e dei suoi amici cominciarono ad abbelin
I

lire

la citt.

mercato fu circondato

Il

platani e fuori della

sontuosi

portici e di

di

dinanzi alla

citt

porta

principale,

edifici

piantato di

Dipj'lon, fu disposto

il

il

parco dell'Accademia. Alcuni santuari come l'Anakeion (tempio dei Dioscuri} furono
rialzati,

il

tempio

Artemide Eu-

di

onore della battaglia

kleia in

tona e

nuovi ne furono costruiti,

altri

ad esempio

Theseion,

il

ricevere

ossa del nuovo eroe

le

Teseo, trasportate

zionale

fu

Un

cato

debito di onore dello

gi

stato

mer-

Tirannicidi

dei

statue

le

ri-

con un' nuovo

Kritios e Nesiotes sul

di

(-I.77)

rubate dai Persiani.


(pag.

edifici

loro decorazione ar-

la

di rimpiazzare subito

gruppo

na-

475 da

nel

Sciro. Tutti questi luoghi ed

cevettero anche
tistica.

Mara-

di

recinto destinato

il

Lo

Hegias

scultore

257^ che al pari di essi lavorava


prima dell'invasione persiana, ri-

come autore

cordato

di

immagini

degli

di che forse trovarono posto in questi

Cimone

nuovi templi. Sotto

anche

attivit

Fiii.

47'i.

ad un grande
sorse

Delfi,
di

Fidia,

giacch

una

volta

riconosciuto

che

Ermete Propvlaios

quello dell'Acropoli, e
servataci in cos
di

transizione

allora,

statua

in

Acropoli, la co-

sull'

(pag. 284), innalzata

il

fig.

538',

numerose

meritano

copie.

di

Tra

spiega

si
il

carattere simile della sua


principali

si

considerava scolaro

celebre artista

il

pi che scolaro sia stato contemporaneo di Fidia


arcaizzante del suo

gi

sua

He-

Invece pi che dubbio se noi dobbiamo ammettere per questo

periodo anche un artista Alkamenes pi antico di quello che


di

di

gruppo maratonio
colossale

la

Athena

Promachos

siddetta
col bottino di Platea.

probabilmente

Fidia;

oltre

bronzo

sono restaurate secondo

inizi la

grande scolaro

gias,

in

Discobolo, opera di Mirone. Marnu


la testa e la parte inferiore
dell
la statua Massimi.

Da Castelporziano:

il

il

di

questo

nome

carattere volutamente

cui originale

si

congettura fosse

Hekate tricorporea

(fig. 539) conrappresentanti di questo periodo

essere ricordati accanto

a Pitagora due artisti,

quali

certamente non lavorarono solo per Atene, Kalamis e Mirone.

Kalamis era forse

della Beozia.

Tebe (Askaros, Aristomedes


importanza ed autorit
sino ad

In questo periodo

e Sokrates, Pythodoros),

suoi incarichi egli

li

vengono

ricordati pi artisti di

ma Kalamis

li

super

tutti

per

ricevette da Siracusa e da Agrigento

Apollonia sul Ponto, da Atene e dalla Beozia, dal Peloponneso.

Il

suo ma-

feriale favorito la

ma
nel

KM

AMIS

bronzo.

il

anche

lavor talvolta

marmo

1'I:M

e nella tecnica

criselefantina.

Presso

antichi critici

d'arte egli

gli

occup dal punto di vista


posto interstilistico un

medio tra Kanachos, Kallon, Hegias da una parte e


Mirone

dall'altra;

le

sue

stntue in bronzo valevano

come meno

rigide di quelle

degli artisti nominati per

prima,

ma

libere

come

non erano

niane. Egli
le

aveva ancora

sue radici nelP

caica,

cos

miro-

quelle

sebbene

la

ai"tc

ar-

sua

at-

l'et periclea.

Ad un

rapporto

da corsa con giovani cavalieri,

di
i

completavano uno per

Olimpia lavorata da Onatas (pag.


fama per
suoi cavalli pieni di vita
i

l'auriga posteriormente

tgura

umana

il

sembrano accennare due suoi cavalli


lato una quadriga di lerone
Verso il 466 Kalamis acquist particolare

scuola con Egina

quali

in

la

da Mirone. Statuetti

430. Discobolo. Derivazione

prolungata nel-

tivit si sia

lb).
;

per una

avrebbe creato

sue quadrighe

delle

grande Prassitele. La motivazione che questi abbia sostituito

che era

meno

degli animaliT assai dubbia,

ma

riuscita,
la

per rialzare

l'effetto delle

ligure

eccellenti

conclusione che se ne voluta trarre per


stenza

poraneo

Kalamis,

di

l'esi-

Prassitele pi antico, contem-

un

di

contraddice

zione. Kalamis cre soprattutto

alla tradi-

immagini

di

divinit e preferiva invero le divinit giovani

ad eccezione
cren per
suoi

sono

in

venne celebre solo

la

.NUbMini.
Lanceiiotti.

Manno.

sul

Ponto

Roma

Lucullo

tutti

ve-

13,

egli

di

aveva

e che di-

dove nel 72

lo

monete

lo

delle

atteggiamento

ramo

di

nella sinistra.

Un

una pestilenza

fu

mercato
Roma, Palazzo

in

m.

alto circa

egli

riposo, con

di

testa inclinata dalla parte del piede fermo,

Nikakos
TcsU dd DiiLuholu

in

trasportato

con un

Fig. 4SI.

che

capolavoro

bronzo dorato, che

lavorato per Apollonia

presentano

Un

giovanili.

un Apollo

era

rosimilmente

aveva

Ammon

uno Zeus

suo conterraneo Pindaro,

il

di

tecnica

di

,,

sulle

alloro

nella destra e l'arco

aggiunto l'epiteto di

(allontanatore

di
,,

spaile,

Atene.
,,

nella

dopo

altro Apollo, al quale

di

mali),

Un Ermete
.

Citta

Ale-

ornava

con

beotica di

il

l'ariete

^ anagra,
J

272

GRECIA

B.

VII.

IL

PERIODO

rinnovava l'antico motivo del buon pastore (confr.

Tanagra con cantaro

mente

in

cletee

(fig.

478).

e tirso

GUERRE

UHI. LE

tg.

Il

queste figurazioni giovanili apparteneva anche

terzo

figure femminili.
celebri eroine,

Cimone,

un Dioniso

muro dell' Altis in Olimpia


campo nel quale Kalamis si

Sono

ricordate

una Nike senza

un'
ali

Alcmene

assai

schiera di fanciulli

la

una vittoria
fama era quello

degli

acquist
pregiata,

un'Frmione

Delfi,

e celebravano

la

Sosandra

in

delle

dal cognato di

Olimpia. un'Afrodite dedicata

in

Atene:

Kallias, sull'Acropoli di

vestito egual-

avvicinava alla posi/ione delle statue pcli-

si

oranti che stavano sul

Agrigentini.

386),

PERSIANI-:

tanto elogiata nell'antichit,

>

che

voluta iden-

si

tificare

con questa

ultima, fu recente-

mente attribuita ad
Kalamis pi

un

giovane del IV sec.

Purtroppo nessuna
iipera conservata

stata ancora ricon-

dotta con sufficiente

sicurezza a Ka-

modo -da

lamis. in

una chiara

dai'ci

immagine
stile

del

suo

le

sue

per

eroine

fatto ri-

si

chiamo

Pene-

alla

lope

(fig.

sua

Afrodite

sandra
Ji

si

466) e

la

So-

creduta

poterla

ricono-

scere in una statua

completamente avvolta nell'himation


Fig. 4S'2. AtlK

opera

Mirone. Ricostruzione secondo

di

Roma.

oforte e in

itatue

(fig.

(Sieveking).

di cui

489)

innegabile

con l'Apollo Choiseul-Goutter

(fig.

ed a Mirone, dei motivi tranquilli;


che

li

libera

dove

si

egli

in

ma

soltanto grazia

Non erano

for.se

250).

settentrionale

Come

vie

la

gamba ferma

Non

sembra

la

gamba

veniva celebrata in

lui

soprattutto poteva farsi valere nelle figure

particolarmente

quelle

riferiva all'esecuzione.

si

che addit Kalamis

ma

fu

solo un ul-

dell'arte arcaica.

Maggiore

Mirone.

quale

finezza, la quale

adunque nuove

timo perfezionamento

confine

la

la

l'affinit

contrapposizione a Pitagora

riattaccava ad antichi tipi

differenza tra

la

ed una corrispondente conformazione del corpo.

femminili ed oltre a ci

(pag.

amava,

abbia ravvivati introducendovi

grandiosit

<sul

4S5). Egli

di

Kalamis, un

dell'Attica

Peloponnes

egli

forse

vero innovatore

un discepolo

lavorava regolarmente

fu
di
in

Mirone

di

Hageladas
bronzo

(di

Eleutere
di

Argo

lega egi-

273
particolarmente statue di vincitori negli agoni pi
sue opere non possiamo ^additare in copie

nerica',

diversi.' Delie
la

vacca, celebre panicolarmente presso

vivezza
nastica

altre si rivelano

portano

al

come

grado pi

Romani per

naturalezza

alto la

sua

la

dellajgin-

riflesso ideale

il

piena

rappresentazione di manifestazioni energiche

di vita, la

forza, di azioni rapide che

breve istante

di

di

venivano coltejritmicamente nel

riposo tra

due'j

movimenti. Paragonabile

in^molii punti al suo contemporaneo Pitagora (pag. 208),


in

alcuni inferiore a

rivela

si

lui,

Mirone

nel

conservato

modo
in

alla

nel palazzo

Questo

per

ci

tempo Jnaccessibile, la
prima Massimi, ma con
di lavoro un torso tornato

Porziano

luce in Castel

importante,

che

marmo. Quella meglio

in

Lancellotti,

contende ora per finezza

essa

precisa

la

pi chiaro nel suo Discobolo

molte copie

conservata, purtroppo da lungo


statua

'superava per

lo

e per l'audacia delle posizioni istantanee.

\i\ezza

la

(fig. 479) ; e accanto ad esse


sua buona conservazione, l'esemplare

Museo Britannico. Il piccolo^esemplare in bronzo


Monaco (tig. 480), per quanto trasformato nel volto, ha

del

il

bronzo ed inoltre ha po-

particolare vantaggio di essere in

tuto^, fare

meno

veduta

stra nella

meglio

ci

thena di Mirone. Marmo.


Francofortf.

mo-

dorso l'arditezza della composizione

di

in marmo. Il giovane atleta


momento in cui, secondo le regole
poggiando sulla gamba destra si cosi rivolto

esemplari

degli

rappresentato
dell'arte,

nel

su se stesso che volge


destra

la

Vig. 4S3. l';uir MiiHliiirc dcll'A-

ogni so-

di

stegno esterno, cosicch

con

di

il

dorso

alla

meta, e brandendo

pesante disco stende

il

braccio per

il

ora eseguir con forte movimento e

lancio che egli

il

ri-

volgimento del corpo. Questo atto di massima tensione

pu durare solo un
storto

risalta assai

soltanto

dalla

ma

veduta

dal

di

bene

concepita

la lira).

Da Pompei.
Napoli.

Sprinoer

Manuale

(fig.

guarda

per

essa anzi un esemplare di

perch

la

traduzione

si

toglie

qualche cosa

Mirone,

ma

nazione

naturale

di profilo.

Bronzo.

testa

Il

si

spiega
tra

in

in

questa

audacia

il

un

1'

ha
di-

antico

corpo non

modo

di

realt

la

veduta

di

statuaria

tutto

Ammettendo
all'

Ma

prospetto

solo

di
il

trattata

480).

stata

certo

con

si

principale

dietro

motivo creato nel disegno.

4M. Apollo (originariamente

se

figura era

gnativa

Fig.

questo istante Mirone

secondo l'espressione

delle figure,

giudizio,

rilievo,

istante

sua statua. L'arditezza del motivo,

fissato nella

tondo

disedi

un

questa origine
innovatrice

di

come ancora manchi una

coordi-

torso di prospetto e

gambe

il

le

corpo muscoloso, quasi un po' magro.

l,a

conservata nell'esemplare di palazzo Massimi pre-

-74

(,i;iAj\:

\ II.

senta

imi.'^iam:

iM.iJioi'O

la

differenza caratteristica per l'arte di

prospetto e

il

IH

Il,

forme

profilo

il

un po' chiuso

(,i;i

i.i

i>M(i:

Mirone

quello appare quasi duro

nell'

espressione,

tra

nelle

mentre questo

481) rivela una seducente delicatezza nelle forme e

ifig.

Anche

nel carattere.

r arte

per

il

profilo del cranio caratteristico

iMirone, lungo,

di

con Y occipite fortemente

sporgente e una forte rientranza nella nuca.


celebre era

statua del corridore

la

Non meno

Ladas (476) poggiato

su un piede nella pi grande tensione del movimento e


del respiro, un motivo che solo possibile in bronzo.

Per quanto ardito possa apparire questo movimento non


dubbi per cui non si vorrebbe
giustificati
riportare l'opera ad un periodo cos antico e si vorrebbe
appaiono

riconoscervi

corridore

il

omonimo

pi tardo,

la

cui

vittoria cade solo

nel

La

280

opera

tra celebre
in

Cr.

av.

copia di un'al-

bronzo miro-

niana offerta da

una statua

mar-

in

mo del Lateraud,
malamente reFig. 485. Apollo Choiseul-Oouffii
Marmo. Museo Britannico.

danzante.

Satiro

Marsia

sileno

Il

ha

gettato a terra da

pore

stava

dea

la

si

visto

arresta nello slancio e


tre gli

verso

sono

occhi

per

stu-

raccoglierlo,

ma

ed

egli

rivolti

in

Anche

ambito.

si

men-

trae indietro

si

sempre

r istrumento

flauto

con gioia e

minacciosa

voltata

doppio

il

Athena

chinandosi

come un

staurata

ba.sso

qui noi

abbiamo adunque un breve attimo di equilibrio


tra due movimenti contrastanti, ci che ri\'ela
il carattere
mironiano. La statua apparteneva
ad un gruppo sull'Acropoli nel quale Athena

Marsia erano collocati l'uno accanto

tro.

Moderne

magini

di

ricerche,

ficare la statua della

per

nei suoi

particolari

del

Sileno
Il

all' al-

di

solo

costituisce

il

congetturalmente,

482).

(fig.

im-

di identi-

dea e di ricostruire

quanto

dominatrice della dea


trasto.

base

hanno creduto

monete,

gruppo,

sulla

La

tranquillit

di fronte all'eccitazione

un

suo costume

il

semplice caduta delle pieghe,

caratteristico con-

peplo dorico con


la snella

giovanile

Fig. 4S6. Apollo (braccia

estauratc).

Marmo.' Kassel.

^.

severa,

figura adatta alla vergine

peloponnesia

concezione

(pag.

quanto possa attrarre

l'

ed

264)

suo vivace movimento

effetto nel

dall'ovale de-

testa

la

di fresca naturalezza che

un'immagine

licato

lato

di

ricorda

(fig.

Per

183).

ricostruzione

idea della

la

di straordinario

questa

di

opera mironiana non tuttavia da nascondere che lo stile


delle due figure profondamente diverso e che sopratti tto

non concordano
piccola,

anche

sembrano essere

come

retteo

possiamo

il

Altri

anche altrove propri

Eumolpo

di

con piena

riconoscere

quale

egli

posto tra

l'ardita

nella scultura

traduzione di un

mente espressivo. Agli antichi


fronte

ai

sue vivaci

critici

Mirone

Ma

cercava invano

anche

cranio.

periore

la

le

sue

sembra\'ano

553 ss).

(fig.

fossero piene

creazioni

naturale

verit

la

Pi-

suo ritmo e

proporzioni

sue

le

particolar-

pari di

al
il

posteriore aver superato perfino Policleto

per quanto

trasto

precisa

la

momento

primitivi aver accresciuto

posizioni

solo
iirte,

grandi promotori e virtuosi

umana

tagora (pag. 268) sembrava aver conservato

all'et

ora

per

sicurezza

particolarmente espressivo della sua

concezione e

le

Mirone (ENoi
?).

di

sulF Acropoli

ma

della viva rappresentazione

di

fronte

di

gruppi con simili contrasti

lato,

questo
per

stati

vincitore

dea appare troppo

la

suo alto elmo corinzio,

il

Sileno.

del

figura

alla

loro proporzioni

le

sotto

di

vita

si

trattazione

aderenti

arcaica dei capelli

Manno.
Roma. Muse.) delle Terme.

al

Mirone lavor anche molto in figure degli di. Sual


vero era un gruppo di Zeus, Athena e Eracle

Agrioento possedevano delle sue statue

Samo

in

Efeso ed

Orcomeno un Dioniso

Apollo,

di

Apollo del Tevere.

Fju. 4S7.

esse l'espressione spirituale e faceva con-

in

assai ce-

lebrato; di eroi egli rappresent pi spesso

Perseo

anche

desiderato
di

Samo

tannico,
assai

per

la

Come

sua arte.

per quanto

ragione

una

sono anche

affini

Terme

veniente 'dalle

inglese

assai simile

comprovano
\orato, non
a

di

meno

degli

quanto noi sappiamo,

riamente attivo abbia

Fig.

-188.

Apollo (confr.

fig.

4S7). Dorso.

opere

incarichi

di

modo

crauo

una trattazione

La fama
i

altri,

pi

di

citt

atteg-

Mirone

quali egli
le

pro-

possesso

in

soggetto, l'eroe 'in

e tranquillo.

Samo. Tanto

in

Bristile

Mauritania

di

statuetta

molti luoghi p;r

colossale

statua

presentano

che

medesimo

il

giamento saldo

Efeso e

Museo

riguarda lo

Cesarea

di

Museo Cherchel) ed una


privato

copia dell'Eracle

viene additata una testa nel


a

Eracle,

un soggetto

cui volo alato olTriva

il

ha

ioniche

la

la-

di

sembra singolare che,

questo artista straordina-

cosi

poco

pubbliche

di

partecipato

Atene;

tre suoi grandi gruppi

ad

agli

ogni

(Perseo,

GRECIA

276

noi

quali

Le

Marsia).

Eretteo,

VII.

numerose

sue

sappiamo qualche cosa

dei Peloponnes

una scuola che

di
al

GUERRE PERSIANE

l'KRIODO lilM.LE

IL

varie statue

pi

di

vincitori

di

diverse contrade, altre stavano in Delti.

tempo

Olimpia, delle

in

rappresentavano

preciso,

esclusivamente

compenso

In

pericleo lavorava ancora nell' indirix/.o del

educ

egli

maestro.

Un notevole numero di opere che si sono conservate


Statue conservate.
danno una viva immagine di questo periodo di transizione dall'arte arcaica all'arte
libera, per quanto non appaia possibile una sicura attribuzione ad artisti determinati
l dove mancano testimonianze letterarie e dati stilistici
non offrono sempre sufficienti punti di ricollegamento.
Alcune di queste opere possono essere qui additate. La
nobile austerit di questa grande epoca si rispecchia
chiaramente in una serie di statue di Apollo, del soccorrevole dio (Soter, Alexikakos) che nei momenti di
i

necessit aveva offerto

sua protezione contro

la

Tutte queste statue hanno

gamba ferma

in

su cui poggia

il

il

e la leggiera sporgenza del fianco corrispondente.


in

-Statua

bronzo

Pompei

di

vicina all'originale

v'

corpo e per

amato

il

in questo

lare per

periodo;

un citaredo

in
le

con

la

gambe che

del resto

nudit che certo singo-

questa et antica

permette

ci

gimnopedie spartane

appunto essa era in uso.


pelli

delicato fluire delle linee del

il

distacco delle

porla in rapporto con

Una

484, una replica pi

(fig.

Mantova) che portava una


sembra di origine pelopon-

in

volta nella sinistra la lira

nesia ed notevole per

male.

comune il motivo della


maggior peso del corpo

di

nelle quali

L'artificiosa trattazione dei ca-

lunghi boccoli ha ancora qualche cosa del-

l'attrazione arcaica, nell'espressione fortemente accen-

tuata

con un omphalos trovato contemporaneamente e da esso

Fig. 4SQ. Figura fi-niminile ammanBerlino. Restaurata con la testa


del suo tipo. (Amelung).

tata.

denominato e
di

capelli

ancora pi nell'Apollo proveniente


prima erratamente messo in rapporto

la seriet, lo

dal teatro di Atene,

Londra

485). vigorose figure

che ricadono sulla fronte ricordano l'Atalanta

ma

466)

rit

del viso oltre alla simile trattazione dei capelli.

del migliore esemplare di questo

Apollo sembra

Kalamis.

Delle

tipi,

specialmente questo ultimo d

alla

perfezione per

monete

il

il

in

con piccole

la

la

teste.

Penelope

rigida seve-

luogo di ritrovamento
favore

di

un'origine

pensiero all'Apollo Alexikakos

ateniesi,

le

la

dall'Apollo
al

dio delle

Pitti e

forme

dall'Apollo di

piene

Kassel

conduce

(fig.

questo

dignit del portamento e per la nobilt dell'espressione.

quali gli

danno V arco

appoggio per pensare a Mirone ed

un ramo lustrale
manca un sicuro punto

nella sinistra e

nella destra, parlano a favore dell'origine ateniese; tuttavia


di

465)

lunghi boccoli dell'antica maniera sono conservati oltre che dall'esem-

pompeiano anche da akri

486);
stile

Poich

piarlare

ateniese questo tipo celebre e assai diffuso richiama

plare

(fig.

meglio conservata

soprattutto l'Hestia Giustiniani, con la quale concorda

ifig.

di

ma

nella copia inferiore

(fig.

molto pi attendibile

l'ipotesi

che

in

esso

POLIGNOTO E
SI

IMTTOPICA ELLADICA

SCl.'OI.A

I.A

abbia da riconoscere un'opera giovanile di Fidia. Tra queste statue di Apollo paril
cosidetto Apollo delle Terme (fig. 487 s.) ripescato

ticolarmente fine ed attraente

nei Tevere, fortemente danneggiato nel lato anteriore (una replica pi completa
dal medesimo modello dipende una
soprattutto negli attributi si trova in Cherchel
;

bronzo

statuetta in

ramente

sul collo,

\'ienna.

di

voluto attribuire questa creazione niente

punto manca qui

boccoli che

ricadono

modellato spiegano

meno

di

grandiosit di Fidia;

la

reclinato,

squisitamente

dorso vigoroso

il

capo

bel

11

che

al

giovane

come

libesi

ma

Fidia,

sia

ap-

pensano a Kalamis.

altri

Museo di Berlino adopera un antico modello con mutamento del \iso


in ritratto romano. Una felice combinazione ha fotto!

Una

femminile del

statua

riconoscere

nuovo

di

l'opera primitiva

mantello

eccellentemente

r ipotesi che in

fatta

una

essa

nuda

fanciulla

abbia

si

la

di

Sosandra

quentemente
quale

per

statuaria,

accessori

di

capelli

improbabile
"

Spinarlo

gambe

delle

IV secolo

sono pi
che

siccome

.-

di

la

epoca tarda,

serrate ripete

tratti

che

arcaistici

capitolino, cio sia

11

statua,

del

un mo-

suo volto

arcaici;

non

abbia qui un caso parallelo allo

si

_
ellenistico
SOggettO

la

la

traduzione di un

una torma pi

antica.

creazioni

pittura

la

di

.Alene nel

campo

quale anche nell'et di

della

400. statua di fanciulla. (Ln nuotatrce Hyilna). Marmo. Da villa Palom-

fi,,.

bara. Esquilino.

Polignoto e la scuola pittorica elladica.


le

in

fie-

tipo alessandrino (vaso

sicuramente una copia

del

dell' arte

ca-

donne nude

erano ancora rappresentate

in

nell'atteggiamento

ed

490); delle

suoi

col serpente)

tivo

(fig.

non

periodo

questo

di

ca-

conforma-

a\volgersi

in atto di

ess;i-

un nastro

con

pelli

si

stata

opposta, una statua

nei fianchi rivelano ancora qualche cosa di

zione maschile;

Venere dell' Esquilino, presenta


forme piene le quali soltanto

cosiddetta

la

t'ai

suo ampio

nel

severit.

quella

Come immagine

Kalamis.
pitolina,

avvolta

cui pieghe straordinariamente semplici

le

adattano

e ricostruire

una donna velata

489):

completamente

severi,

tratti

testa originale

la

flg.

Museo

capitolino.

Per quanto importanti

fos.sero

scultura, esse furono tuttavia eclissate dalla

Cimone ebbe

la

parte maggiore nelle

opere pub-

Qui stava a disposizione un artista di primo rango. Polignoto, il figlio di


Aglaophon, proveniva da una nobile famiglia di artisti dell' isola di Taso che, colonizzata una volta da Paro, apparteneva al gruppo pi settentrionale delle colonie
ioniche. Senza dubbio anche Polignoto aveva ricevuto le sue i.spinizioni dal lato ionico
l fioriva da tempo antichissimo la pittura (pag. 197 s.) e
si era gi cimentata in
bliche.

grandi composizioni (pag. 198).


ionica al principio del

secolo.

quistata

per

invito di

Cimone allorquando

lo

Pur troppo

noi

non

sappiamo

nulla

della

Probabilmente gi prima che Taso fosse

stato attico (463),

Polignoto

si

era

trasferito

questi aveva occupato Sciro e

la

in

pittura

stata con-

Atene, forse per

costa tracia

di

fronte

278
a
di

CRFCIA

B.

Taso 475} ed ave\a


che

ricchi lavori

VII.

stabilito

IL

il

PERIODO DELLE CUERKE PERSIANE

Teseo

culto di

condivise spesso con

egli

pronao del tempio

Atene. Polignoto ebbe incarichi

in

Athena Areia

Platea

In

altri.

egli

insieme

dipinse

con Onatas

il

taglia (479):

Polignoto rappresent Ulisse dopo l'uccisione dei Proci (non l'uccisione

come

stessa

fig.

Onasias

494),

Mikon

tra l'altro

il

Eij;

dopo

4"1.

Argonauti

gli

rimprovera

Eiaclt*

yli

di

lare attica

(lg.

491)-

con elementi estranei


l'ateniese

Panainos, nipote
trasformare

nalzato sul mercato

Amazoni opera
lare battaglia di
tratti

(fig.

dal

caratteristici

di

barbari alle quali

assai valutata, di
45'>).

si

bat-

lavor anche nella

Atene

oltre al ratto delle Leucippidi

la

Lemno

Parte di una scena

ha, a quel che sembra, avuto influenza sopra

modo pi recente ed
Ambedue gli artisti, ai quali
met

Fidia, ricevettero verso la


(

stata
si

del

Poikile Stoa

trasformata

aggiungeva ora
secolo l'onorifico
]

il

portico

in-

Cimone, Peisianax; la lotta di Teseo e delle


distruzione di Troia opera di Polignoto, la popodi

di

Mikon o
storici

di

Panainos, quest'ultima

(Milziade,

trilogia coordinata delle

aggiungeva una
e degli Argivi

Gli .ateniesi riconoscenti

erano

una C'^pressiva pittura vasco-

ogni

personaggi

una

far richiamo

un portico variopinto

cognato

Mikon,

di

492).
di

pu

Argonauti per la loro inerzia in


un cratere di Orvieto. Parigi.

ad

Maratona opera

Artaferne), costituivano
i

in

Teseo

ciclo di

'1

un'altra pittura vascolare che

incarico di

contro Tebe. Polignoto

Sette

della

il

vita di questi eroi; a questi

rappresentati anche

col bottino

innalzato

475, egli adornava insieme col suo compagno attico


nuovo santuario di Teseo e il tempio dei Dioscuri (Anakeion)

vicina Tespie. In Atene,

con scene della

di

vittoria

Callimaco. Eschilo,

piena

di

Dati

ed

imprese gloriose attiche contro

noi

quasi

sconosciuta

ma

allora

sopra Sparta presso Oinoe (probabilmente nel

donarono

all'artista

tasio,

che non aveva voluto com-

poi-iGNoro

sci'oi.A

i.A

r.

E'i

rroRicA rlladica

279

suoi quadri, la cittadinanza onoraria. Debbono essere ricordate come sue


penso per
opere anche Achille tra le figlie di Licomede ed Ulisse con Nausicaa e le sue compagne (forse un quadro votivo per Sofocle, la cui influenza sulla pittura vascolare
noi crediamo ancora di rintracciare). Nel modo pi particolareggiato noi conosciamo
due grandi quadri che Polignoto
attraverso una diffusa descrizione di Pausania
i

da

solo air incirca nel decennio 450-440 esegu in Delfi per

un

edificio

(fig.

394).

Troia e

citt

la

un

in

sinistra e a destra dell'ingresso e

erano rappresentate,

adiacenti
di

oblungo che sembra aver consistito

la

cortile

Lesche

circondato

distribuite ciascuna

su

degli Gnidi,

da portici
due

grandi quadri ricchi di pensiero e di figure,

in

discesa di Ulisse nell'Ade. Nella presa

di

Troia

pareti
la

all'immagine

presa
della

conquistata, nella" quale hanno infierito uccisioni, misfatti e tradimenti, con-

Teseo

Fig. 492.

trapposta

la

fondo del mare dinanzi a Poseidon


di un cratere di Bologna.

rappresentazione dell'accampamento greco che

tenza e dove, in

mezzo ad uomini

bellezza vittoriosa. Nella Nekyia

pieno

di

Greci e

si

donne

prigioniere.

apparecchiava

alla par-

sempre pi gi verso grandi gruppi

Troiani, di amici e di nemici di Ulisse affollati intorno ad Orfeo

rappresentante dei Misteri, sino


nel fondo dell'Ade.
particolari.

si

Elena troneggiava nella sua

discendeva dall'Acheronte, attraverso un vestibolo

figure femminili in rapporto tra loro,


di

'

ai

Le Anfizionie

Per completare

la

noti tipi di dannati. Sisifo,

delfiche

caratteristica

Tantalo e

premiarono anche qui


si

il

le

Danaidi

pittore con

osservi ancora che Polignoto e

di

come
onori

Mikon

cosi come Pitagora e Fidia erano anche pittori.


Anche in questa versatilit dei talenti il nostro periodo rassomiglia al Rinascimento.
Questa scuola pittorica, la quale per contrapposizione a quella ionica di Asia
Minore fu riconosciuta come elladica e pi tardi anche come attica, si esercitava

erano nello stesso tempo scultori

esclusivamente
tettura

ma

in

grandi pitture parietali, quindi era

in

stretto rapporto

esistevano accanto ad esse anche dei quadri isolati su tavole.

con

l'archi-

Le grandi

28o

crkcia:

pitture erano talvolta eseguite

pkriodo delle guerre perslwe

il

\ii.

sopra

sembra almeno, su tavole

a quanto

inquantoch

rivestimento

il

stucco delle pareti, talvolta,

di

legno, con fondo

di

bianco,

nero, al rosso e al bianco tradizionali nella

al

quattro

colori,,

pittura su argilla

ag-

si

non soltanto per accrescere Tefifetto coloristico che rimane sempre


ad ogni modo modesto e severo, ma anche perch l'ocra mescolata con gli altri
colori dava un gran numero di toni intermedi che si potevano adoperare caratte-

giunse

il

giallo,

risticamente

Eurynomos

per

particolari

colpiva per

chiaroscuro era appena conosciuto,


rato

(fig.

nella

cosi

Nekyia,

demone

il

il

Il

trattava quindi di un genere di disegno colo-

si

493); Polignoto. ad esempio, conservava ancora

tori vascolari di delineare

putrefazione,

della

suo colore azzurro non dissimile da quello dei mosconi.

il

corpo sotto

il

sistema a noi noto dai

vestito in parte vivacemente

il

pit-

mosso. Perci

ad un periodo posteriore, avvezzo

ad un'altra tecnica

brava esagerato

mento
tutti

mezzi

Il

^^

^^L'^

^^^^^

^^

2^7

>

^^^^^^

T^

di

menti,

ma

come

specialmente

il

movi-

al

fa riconoscere

contrapposi-

^'^

dell'espressione

ogni

per

movimento,

culmine del suo

Polignoto

iLippo,

di

vaso degli Argo-

490-

(fig-

giunta

'^'"'1

'

espressione, per-

di

posizioni

terizzazione

nnica

di

anche una netta carat-

zione all'arte

Ml^^lv
^T ^^^^^^^^
.^Q^^V

il

padrone

non soltanto una grande

variet

n'^"-"^!

'

^^i^B'-^^^^ ^^^

9
L^

^^^,^

Tuttavia

ma

severo,

metteva

^^^^^

'

Polignoto.

di

disegno

sem-

pittorica,

T alto apprezza-

vuole

rit-

che
svi-

rendere

una caratterizzazione etica e questo egli ottiene con


Fig. 493.

Europa

Coppa

sul toro.

tranquilli,

policron

atteggiamenti

significativi

per

le

sin-

gole personalit, atteggiamenti che

hanno per presupposto non


verit

appunto celebrato per


esso era

il

questo

da

dell'

la

chiarezza

armonico

disegno

pieno

lo

faceva apparire

ma

una

Polignoto veniva

espressione, specialmente nei volti

come un

grandi piani delle pareti, sui quali

figura

della

ideale dei singoli caratteri cosi pre-

tratti a ricordare lo spirito della tragedia quale


Eschilo.

tipica

delle linee.

fluire

di

fondamento per quella espressione

giata da Aristotele, che


si

purezza

la

anche a costo

sostanziale

buon dipintore

appunto veniva

le

di

caratteri

allora sviluppata

figure potevano essere

eseguite

presso a poco a grandezza naturale, conducevano ad un sistema di composizione in


pi ordini di
volentieri

le

figure

spesso

scene

sue

su

ascendenti

un

che alcune figure apparissero


riunire gran

sciavano
sottili

numero

talvolta

rapporti

dell' azione.-

In

dei

di

terreno

visibili

discendenti;

ondulato,

singoli

complesso

una

gruppi,
in

libera

le

'fig.

permettevano

491). In fine egli poteva

bene ordinate ed espressive che

simmetria,

talvolta

Polignoto

perci .Polignoto disponeva

cui linee variate

solo parzialmente

figure in composizioni

riconoscere

le

talvolta

la-

facevano cogliere dei

rendevano palese un chiaro progresso

situazioni ed

caratteri prevalevano sul-

POMGNOTO
l'azione la quale invece

LA SCUOLA PIIIORICA LLLALMCA

preponderava nei quadri

pu

trarre a paragone

campo

della scultura

per

tranquille situazioni piene di attesa,

le

di battaglia.

Un

si

contenuto,

nobile

per

lo

pittori

Questo

pi tratto

in

Atene,

non s'innalzavano
Polignoto
Egli prese tra

il

al

ma

le

le

mitologia

vivaci scene
eroica,

si

accompagnava

precisi

dava

lo

poneva

alla

al

in

nella
lui

sua arte

disopra

di

il

ad
ca-

altri

Dionysios di Colofone, che lavorava

quanto tutto fosse

in esse

ben dipinto,

disopra della realt ed apparivano dure.

rappresentante pi ideale dell'et di

pittori del

scultori Fidia, che senza

suo tempo

dubbio senti

sua maniera di composizione


in

cui figure, per

dalla

fiorenti,

fondamentale

contemporanei, ad esempio .dello ionio

egualmente

biamo

tratto

orientale

frontone

frontone occidentale per

il

Nekvia sotto l'ispirazione dei " Misteri " allora


una rappresentazione delle forme ^^;1ndins:l e

rattere della sublimit.

compagni nel
di Olimpia

dei suoi

di battaglia
il

2S1

si

Cimone

nel

campo

siano impadroniti dei pittori vascolari

conseguenza una certa idea

dell'arte.

una posizione quale di poi occup tra gli


la sua influenza. Nessuna meraviglia che della
del

suo

stile

(fig.

401,;

ai

quali dob-

nell'ulteriore

sviluppo

282
tuttavia

la

lui

conformazione

alla

monumentale

pittura

trattate le

\II.

PERIODO DELLE GUERRE PERSIANE

II.

sembrava essere sempre pi passata da questa austera caratterizza-

pittura

zione etica

GR1CIA

l.

troviamo nei

cisione dei Proci

ritmica.

di Ghiolbasci

rilievi

494), la quale in

(fig.

questo

L' influenza di

quanto sembra, perfino

estese, a

si

(fig.

recente

sopra

57(")),

stadio

della

Licia dove scene da

nella

ogni

T uc-

altra,

una maniera straordinariamente simile

di con-

tenuto e di forma veniva rappresentata da un pittore vascolare attico e dallo scultore


Si

licio.

offre

Arte
ramici

ipotesi

che qui

questa recente pittura

di

sviluppava lungo

si

l'esportazione

Atene,

di

stessa linea.

la

a parte

suoi

di tutta la

secolo e ne

sbocco anche

di

Quanto

state riservate agli Ioni.

loro stabile smercio specialmente in Italia (pag. 199).

il

dell'ingresso dell'Ellesponto

guadagnate come nuovo punto

traccia

abbia V influenza

Nel VI secolo

avevano trovato

l'occupazione

persiano

si

quella asiatico-ionica che

itidustriale.

essi

1"

di

naturali (olio e vino), era stata essenzialmente limitata ai suoi prodotti ce-

prodotti

Con

da s

o altrimenti

attica

periodo pisistrateo erano

nel

pi ora decadeva

state

Ponto che finora erano


commercio ionico per
giogo

coste del

le

il

il

ceramica dipinta ad esempio, che veniva

fabbricata nel 'VI

era esportata (pag. ig6, 219 ss.), non appare da allora pi nessuna
quanto pi predominante diveniva la posizione politica di Atene, tanto pi

questa prendeva
ioniche per

dovunque

piede

orme

sulle

relazioni commerciali.

sue

le

questo dipende che Atene,

citt

artistica,

Da

man-

tenesse per considerazioni pratiche tanto l'im-

pronta

arcaica

delle

.\thena e civetta con


Fig. 405.

Mencia

di

quanto

At.-nc.

!'

Ma

fondamentalmente

sarebbe

come un monopolio

hanno preso parte


ionici, a

tutti

attico

monete
di ulivo,

etichetta antiquata delle

panatenaiche

artistica

sue

ramo

ad essa, ad esempio,

centri artistici (tra gli altri

fig.

di

493),

sue anfore

416).

(fig.

faiso se si volesse considerare


;

(testa

negli

tutta l'industria

utensili in

Argo, Egina,

bronzo,

Etruria). Gli orefici

giudicare dai meravigliosi ritrovamenti della Russia meridionale, continuarono

con successo ad essere

mento persiano.
industriale greca

attivi

per

la

La

esportazione a lungo

sono propri

ed

il

dopo

anche

di tutti

l'assoggetta-

prodotti

dell'arte

forma allo scopo, il trasparire


volontario assoggettamento a [severe leggi

perfetta corrispondenza

dello scopo nell'ornamentazione


tettoniche.

1'

Certi tratti fondamentali

della

non copia forme architettoniche, ma quegli stessi


connessione, che hanno nell'architettura una parte cos

suppellettile antica

elementi di separazione e di

importante, sono applicati anche nelle opere dell'arte industriale; quegli stessi profili

ed ornamenti che
valere anche qui.

accennano con tanta chiarezza

Che

l'arte

pura e

l'arte

sere nettamente separate l'una dall'altra

ciascun ramo, avessero


ai

la

compito

nonostante tutta

loro radice in una fantasia

lavori industriali la loro particolare

et seguenti.

al

bellezza e

ne

dei

parti si

fanno

non potevano

la libert

unica,
fa

delle

industriale dei Greci

ci

di

es-

sviluppo in

appunto che d

modelli

anche

per

le

FIDIA
- LKT

\III.

Cimone

Dalla caduta politica di

l'uomo che guid

PERICLE

DI

suo

e dal

Un

politica di Atene.

la

283

460-431'.

temporaneo

esilio

Pericle

(460),

fu

decennio di guerre costanti apport come

compito pi urgente il completamento delle mura dell'Acropoli, che erano state iniziate da Temistocle e poscia erano state condotte innanzi con energia da Cimone,
e delle lunghe mura che univano la citt al Pireo. Solo dopo la tregua di cinque
suoi piani
anni con Sparta (450) Pericle poteva imprendere senza impedimenti
artistici; il trasferimento del tesoro della lega da Deb ad Atene, avvenuto quattro
i

anni

innanzi,

Pei-icle
al

ne

offr

mezzi. Mentre

pi elevati della Grecia e soprat-

spiriti

gli

Ionia accorrevano in Atene e Sofocle signoreggiava sulla scena tragica,

della

tutto

con tutte

le

sue forze perseguiva

popolo un lavoro remunerativo e

suo ideale

il

di

curare

di

In netto contrasto con l'et nella quale


Fidia.
Polignoto assicurava alla pittura la posizione direttiva,
pass tosto in secondo grado. forse l'unico periodo
nel quale, accanto all'architettura,

ha operato ci Fidia,

padronanza

di

mente intima

tutti

il

mezzi tecnici

al

l'influenza di Polignoto (pag.

ammirare

e di cui poteva

277

sue molteplici doti dovette P'idia


di

artisti

non

di

di

il

Allorquando

sicure.

attivit artistica.

luogo nell'anno 438,

La

in

ma

attica

La

gioia dell'opera

aver frodato l'avorio

gione.

fu

sua gloria (447),

la

di

Secondo una testimonianza migliore

il

sua

fine,

subito dopo

lui,

egli

nel

prigione. In questo caso

la

vantava gi una

un periodo pi tardo
phaidyntai

si

pag

con l'accusa

abbandon

allora la patria per andare

morto

sua attivit in Olimpia dovrebbe essere anteriore alla

dell'antichit vivevano

Questo dato

di fatto ci

era trasferito col con la sua famiglia e

sua

ma

secondo un noto racconto,

la

met

del secolo.

Ma

suoi successori in Olimpia

ancora

come

vale a dire era a loro affidato l'onorario incarico sacerdotale della cura

del simulacro del dio.


si

ebbe

l'oro ed egli fu rinchiuso in pri-

creazione della Parthenos, cio cadere all'incirca verso


in

prin-

il

Partenone

a creare in Olimpia la statua di Zeus; secondo un'altra versione egli sarebbe


in

primo

il

intessuta

432. Invidia e gelosia,

gratitudine lo

la

notizia,

egli

Athena

verso

dell'edifcio

secondo un'altra

come

celebrato
e sulla

da Pericle della decorazione scultoria del

collocazione della statua

o,

un'espressione profonda-

senza dubbio un effetto del-

pu porsi

sua nascita

fu incaricato

compiuta; invece che con

la

quale

il

Alla completa

di nascita.

lui

greca

dell'arte

L'uomo

opere magistrali. All'armonia delle

soprattutto passione politica di parte, avvelenarono in

di

storia

scultura.

poter raccogliere intorno a s una larga cerchia

completamento

il

di

quale Fidia lavor da giovane in Platea

e in Delfi le

Partenone, a cui legata indissolubilmente


ricca

la

antico. Sulle condizioni della sua vita

leggende,^mancano notizie

cipio del secolo.

della

sublime,

al

solo fu a capo della scuola

mondo

scultore ;;^del

con

ss.)

Atene

in

accompagnava

si

grandioso e

quest'arte, nell'et pcriclea,

prmo posto

il

vana pompa

grandezza dominatrice

la

Charmides, ateniese

figliuolo di

tendenza

la

prende

procurare nello stesso tempo

bello senza

il

insegna incontestabilmente che Fidia

aveva chiusa, onorato e festeggiato,

la

vita.

Che
che riposa

Fidia abbia avuto per maestro l'antico bronzista di Argo, Hageladas, cosa

sopra

una

notizia

tarda

mal sicura (pag.

discepolato presso l'artista attico Heqias,

il

250), invece

sicuro

il

suo

quale, forse pi di altri artisti dell'epoca

204
persiana, dedicava

Fidia

una sua

nesie;

mostrava nella
Tutte

achea

scultura ionico-attica in

intorno ad un saldo

per

nude

parti

le

ed

oltre a ci

era

si

ed avorio,

sviluppata

che

che

criselefantina

Peloponneso (pag.

nel

oro

di

218

battuto

sapevano artisticamente rendere

si

colorazione dell'avorio e con

la

la

oro

in

armo-

L'effetto coloristico di questa unione straordinariamente

nico; esso era ancora accresciuto con

si

ci.

bronzo peloponnesia come

tecnica

la

oro

in

probabilmente

influenze pelopon-

legno venivano poste delle lamine

in

delle sottili lastre d'avorio

piegare.

flessibili

Ma

in

nessun sicuro appoggio per

olire

famigliari: la fusione in

lui

marmo

nucleo

non

Pellene, certo

di

che a quel che sembra

ed avorio,

itricle

di

una Athena

opera giovanile,

supposta

tecniche erano a

le

i;r\

I.

contemporanei ha accolto

scultori

altri

citt

vili.

sua opera a simulacri degli di (pag. 270).

la

pari degli

al

fiRECiA

"

P'-

incrostazioni

le

a smalto nell'oro, probabilmente talvolta splendente talvolta opaco. Del legno dorato

marmo

e del

i"

ricchi di effetto

akrolithoi

ma

erano solo un economico surrogato

")

anche

costosi. Fidia nella

assai

come suo

gnoto

cos nell'interno dello scudo della Parthenos egli aggiungeva

nipote Panainos,

Pleistainetos e suo

materiali

anche

stato

compagno

pittore,

fratello

quei

di

giovent era

sua

Poli-

di

pittura

la

alla

scultura policroma.

Le opere

pi antiche di Fidia appartengono alla celebrazione delle

siane di cui egli da


nell'et

Cimone,

di

in

bronzo che

in

mezzo

Areia

in

bambino era

fu dedicato in Delfi

legno dorato e

marmo

tutto

pentelico

tempio

nel

(fig.

marmo come

Amazone

riconoscersi nella cosiddetta


rata secondo l'indicazione di

una

Mattei

gemma

Kresilas e di Policleto

(fig.

sinistra che per ci lasciata scoperta dal

impugnata

nell'alto essa

della ferita.

Il

cerca

di

mantenere

tentativo di spiegare

il

vestito

ancora ritrovata

della

bocca

per

la

di

testa,

la bellezza

questo

Ad un

e 555) e
rialzato.

alla

Appoggiata

alla

con esso

statue del Partenone

che

tipo,

celebrata

era

deve

la

pari

al

propriamente

posizione eretta non ostante

la

periodo

con ragione

se

suo movimento come l'intenzione

le

stata rap-

vestita,

egli

nell'A-

quale giustamente restau-

la

cavallo cozza contro l'impossibilit di mettere d'accordo

braccio. Nel vestito qualche cosa ricorda

dove

era rappresentata ferita,

497)

547

(fig.

da Apollo

grande Athena

Platea

di

oro ed avorio.

in

49bj,

(fig.

la

della sua giovent

un'Amazone creata per Efeso

posteriore potrebbe appartenere

di

votivo

stile

Athena

cre

egli

486). Afrodite, senza dubbio interamente

presentata pi volte da Fidia cos in

Amazoni

lo

dubbio

Maratona, un grande gruppo

popolo ellenico

il

guerre per-

Ateniesi, senza

fiancheggiato da

Milziade

Per

attici.

s'incontr con Polignoto. Si crede di riconoscere

delle

gli

egli lavor, a ricordo della vittoria di

a tredici eroi

pollo di Kassel

Per

testimone.

stato

il

coscia
lancia

dolore

saltare a

di

posizione

purtroppo non
per

la

del
si

delicatezza

del collo.

una in bronzo nota sotto l'erAthena stavano sull'Acropoli;


ronea e tarda denominazione di Promachos " (propugnatrice); gli Ateniesi la chiamavano la
Grande Athena in bronzo > o il Premio della vittoria " aristeion)

Tre

statue di

1'

11

perch essa era stata da loro dedicata col bottino


(alta

e
il

circa 7

guardava

il

ma

in

tutta armata,

suo cimiero dorato e

facevano
la

m.), essa aveva

l'

la

suo posto tra

di Platea.

Propilei

posizione tranquilla

punta

della

sua

(fig.

Di straordinaria grandezza
e

1'

Eretteo

(fig.

500, 40)

501), l'ingresso dell'Acropoli

lancia erano gi visibili dal

mare

ne

insegna dell'Acropoli. Cos delle piccole monete in bronzo tarde di Atene

mostrano, sovrastante su tutto

il

resto nel

centro

della

roccia

dell'Acropoli

tra

1"

Fig. 499. Testa di


in

Fig. 4Q0. Ainazr>

Athena

Bologna. Restaurata.

28^

286

gruppo

(RECIA

di

Mirone

che non

vili.

statua della

dea nel Partenone

L'Acropoli di Atene

(fig.

quello con

La

il

terza

DI

l'ERICI.E

dubbio da

Athena

500

s.\

La

era stato

appena

portenti della contesa di

dopo

iniziato,

la

espresso che

parti

Fidia sull'Acropoli era

di rovine

Athena

e di

distruzione della parte del

era ridotto solo a

persiana

'distruzione

ammasso

pedon]i) (pag. 216), se pur danneggiati, erano tuttavia

none prepsrsiano

pi

di

della quale noi tratteremo pi tardi

aveva lasciato sull'Acropoli ateniese un


tuari,

KTA

da trascurare

questa statua non sia l'Athena Lemnia.


la

solo

Poseidon

rimasti

Il

nell'anno

s.).

480

due antichi san-

I'

servibili,

suo elevato

un basamento.

504

(fig.

in

"

Hekatomil

Parte-

marmo

che

primo compito doveva

1.

ACROI'OLI

i87

A rr-AR

DI

-4

Eretteo.

Grotta

di

La grande Athena.
Pan. Grotta di Apollo.
Fig. 501.

Veduta restaurata dell'Acropoli

di

ma

il

Dopo che era

anche pi spaziosa.

un congresso panellenico,

l'egida di

met

del secolo aveva riassunto

pi importante appariva

cominciato.
nel

454

in

Il

il

tutti

il

fallito

antiche

di

il

il

progetto

di

sotto

ricostruire,

far

santuari distrutti dai Persiani, Pericle nella

piano

energicamente questo

grandissimo

di quel

piano e con

poteva subito mettere

si

alle

rendeva cos l'Acropoli non solo pi sicura

completamento

popolo approv

Atene

sembra aver cominciata

mura pelasgiclie ma
Cimone che nel decennio tra
con grandioso progetto le alte mura ad est, a sud e

nome

riattacca al

si

460 faceva costruire


ad ovest gi da lungo tempo progettate
470 ed

Athena Nike

Atene

essere di rendere FAcropoli pi capace di difesa. Temistocle

particolar gloria di essa

di

Propilei.

quest'opera sul lato settentrionale in connessione


la

Tempio

Brauroni(

Partenone.

1'

mano

Atene

per

cosa

la

tempio appena

in-

aiuto del tesoro della lega trasferito


all'opera. Fidia e l'architetto

Iktinos

furono incaricati del compito principale.


Di qui comincia

andarono

periodo aureo dell'arte ateniese in cui architettura e scultura

il

di pari passo.

Come

nella

poesia

attica

si

incontrano

conquiste della

le

poesia dorica e ionica unite ed elevate dallo spirito attico, cosi anche nell'architettura

Atene assume

la

funzione di mediatrice.

troppo esclusive dello


significativo

che

medesimo

nel

in

Atene per

edificio

in

di

marmo

stile attico

ha eliminato

la

prima volta

due

stili

il

raffinato

marmo

valeva del

in

Delfi

assai

fig.
525 e pag. 290). Di grandissima
perfezionamento dell'arte attica il fatto che le

pentelico, fino ad allora adoperato solo scarsamente, da quel

disposizione dell'architettura
si

caratteristiche

architettonici fossero riuniti

poi siano state largamente lavorate. Nell'occidente e nel

tempo

le

all'altro.

(Partenone, Propilei,

importanza fu inoltre per


cave

Lo

dorico e ionico antico ed avvicina T uno

stile

marmo.

pag. 217);

soltanto

calcari e tufi diversi;

Costruttori ionici e

Atene stessa

lo

ateniesi

tempo

Peloponneso erano

mentre

avevano gi

stati

l'oriente

adoperato

aveva anche adoperato nel suo

da
il

tesoro

drfcia:

iS8

502.

Fi:;.

di

Delfi (pag.

Il

vili.

I.

i-i'A

DI

L-duto dai Pr.,pdc

Paiienonc. Lato occidentali-

239). Poscia essa scese

in

l'HRici.i:

campt) con

questo nobilissimo materiale

locale nella sua stessa patria, da principio e ancora limitatamente nel precursore del

Partenone, quindi completamente


Il

Partenone.

none, per

primo

Il

Partenone,

(n

Vergine

gli

altri

canto a

e pi

ma

fatte pi corte e pi larghe:

grande compito

detto

cos
12

collocato

edifici

contemporanei.

fu la costruzione del

Parte-

furono

alquanto

modificate

forse dal

m. pi

dell'Acropoli

popolare

proporzioni,

502).

Esso

il

grande tempio

capolavoro

di

Parthenos

maestosamente

sovrastava

era

come

Il

dea Athena

della

epiteto

alto dei Propilei,

(fig.

nelle

esso doveva servire a rimpiazzare sontuosamente

viene nominato Kallikrates forse

lui

edifici

del suo colonnato e destinato alla rovina.

l'Hekatompedon privato
o

questo stesso e negli

quale furono adoperate quelle fondamenta pi antiche del principio del

il

periodo della libert (pag. 239),

furono

in

Iktinos

tutti

ac-

direttore dei lavori. L'edificio, di

esecuzione straordinariamente accurata, occup nove anni (447-438;, il completamento


Come materiale fu adoperato esclu-

della sua decorazione scultoria ancora altri sei.

sivamente

il

bel

marmo

pentelico e in realt per

la

prima volta per un grande indi


sculture. Il tempio

sieme

nello stilobate largo 31

go 69,50
di

zione

modello

confr. fpag.
fronte

Partenone. Pianta.

antico
di

la

4:9

verso oriente

ogni

Stretto coloHnato,

il

propor-

(fig.

14). Rivolto

circondato per
Il

e lun-

fronte alle piante pi allungate

del periodo pi

503.

m.

esso presenta adunque

503,

con

la

tempio

lato

da uno

chc prescHta uellc

II.

289

part1::none

Fig. 504. Atliena Parthenos nel suo tempio. (Liickenbach). (La base de

fronti
delle

contr. pag.

colonne

pi

belle

proporzioni

163 e 213)
e

colonne comporta presso a poco


teso di quelli di
;;stragali

un kymation
colonne

sei

Olimpia

ionici, nei

cella

neos), verso occidente

per

mezzo

a dire la
Sprisger

di

Il

1.

si

introducono

il

al

triglifo

disopra del fregio

pronao, un vestibolo a

un vano notevolmente pi

piccolo, separato

delle

profilo pi

disopra del

al

m. (100

"]

dorico

L'altezza

hanno un

capitelli

tempio comprendeva verso oriente

dell'ordine

tecnica.

ante un ovulo e un astragalo,

una parete chiusa secondo

colonne

principale lunga circa 29

.stanza delle vergini

Manuale

17

lati

raggi inferiori.

forme doriche

nelle

capitelli delle

lesbico.
la

e nei

meravigliosa pierfezione

di

piedi attici:

Hekatompedos

dall'Hekatompedos

alcuni esso propriamente

il

Partenone, vale

questo insieme col vestibolo posteriore costituiva


19

290

GRECIA:

L ET

Vili.

l'ITKlCLE

DI

La

opistoJomo.

costruzione

poco profon-

stiboli

come

di

dei ve-

prostili in-

vece della solita for-

ma

ad ante
Z,

458

a,

rendeva

pi luminosi

pi

pi

ariosi,

427-

(fig.

li

appro-

priati all'esposizione

donar e

di

alla trat-

tazione degli

affari

santuario

del

chiusi tra

erani:>

alte

Nella

cancellate.

grande

cella

correvano su

tre lati

colonne

delle

le

per mezzo

colonne
di

ess

dori-

che (negli angoli dei

pilastri

""

attiche

colonne

due

in

Puna sopra

file

l'altra e

chiudevano cos
ficacemente

ef-

lo spa-

mediano con

zio

la

colossale figura cridell' A-

selefantina

Parthenos

thena

La

504'.

fig.

pre-

senza del colonnato

fondo

nel

anche

nuova

della cella

xonfr.
Fig. 505.

ghezza e

Copia

spaziosit

la

delle navate laterali,

navate

interni.

Un

marmo
della

dell'

Athena Parthenos. Atene.

grande

tanto

sala,

dei

in

soffitto

severi

legno

templi

Quello occidentale era diviso

tre

in

si

ad

fronte

di

esempio

le

colonne costrinsero forse ad adoperare l'ordine ionico se per

non

fu applicata

destinata a conservare
agli affari

che

si

rimanere indietro

il

sostegni (confr.

tesoro della lega e

riconnettevano
al

di

tempio

di

con

la

loro

Zeus Olimpio

tesori sacri

fig.

lar-

quanto

Poseidonia

ambedue

gli

ed

spazi

il

compito

Questa

sala era

suo atrio era destinato

l'imponenza

architettonici e per la grandiosit del suo effetto generale,

l'insolito

505).

amministrazione.
per

ma

la

snelle proporzioni delle quat-

tro

una particolare forma

393)

cella e alle

alla

di

distendeva sopra

navate

mediana

navata

della

dorici,

cassettoni

fig."

soprattutto

segnano un progresso straordinario

strette

laterali

Olimpia.

in

ma

Pu
dei

per

la

il

Partenone

suoi

membri

bellezza

del

l'AiniNONF.

II.

per

mLUt-Tialc,

la

delle (orme, per l'armonia del tutto, per

lne/.za

ricchezza della decorazion. scultoria

la

sua posizione predominante supera

pagno

291

il

tempio ateniese nella


lunga il suo com-

gran

di

nella valle dell'Alfeo.

L'opera speciale

Fidia nel tempio fu soprattutto

di

simulacro della dea in oro ed avorio

l'oro

il

soltanto aveva

grande
peso

il

44 talenti (1140 Kg. \ Dell'immagine dell'Athena Parthenos ci


hanno dato da principio un idea approssimativa due statuette

di

marmo

in

scavate in

.\tene, delle quali

trovata dopo, la statuetta del

meno

505),

stretta sua

nosciute

in

solenne

(fig.

mente

per

504).

Mentre

Mirone

del

la

testa di

Medusa

nel

mezzo

decorato, con alto e triplice


pi fine nell'eccellente
tralasciata

pletare

la

nostra

Mirone

(fig.

.Ambedue

gli

di

marmo.
La

immagine.

482) ed

dorico,

il

as.sai

cinto

Aspasios
Si

ed elmo

(fig.

suolo

al

sinistra

la

legger-

lontana

dalia

rimboccato

con

semplicit.

avorio, orlata di serpentelli


di

un elmo d'oro riccamente

sono

riprodotti con

l'arte

la

506) che fa riconoscere qualche cosa

aggiungono

testa pi

omeri sono egualmente

e
in

capo era ornato

cimiero. Testa

gemma

nelle copie in

rico-

posizione tranquilla, composta,

pi vivace

il

squamosa egida

dalla

la

movimento della Athena


nasce maggiore libert nel movimento ed un

ci

peplo

Museo

(fig.

Altre copie sono state

destra piantata

confronti

Si

Da

482).

(fig.

contrasto nelle pieghe

Collo e spalle erano coperti

con

gamba

la

m.

che per

dell'originale.
in

Fig. 305. Athena l'arthenos. Gemma di Aspasios.


delle Terme, Roma.

quella ri-

alta circa

presenta eretta,

si

indietro.

qualit artistiche

le

esteriorit

alle

La dea

appresso.

flessa e tratta

attribuita a
bel

importante

riconnessione

specialmente

Varvakion

"

diverse

teste

marmo

in

per com-

larga e pi piena di quella attribuita

Lemnia

pretesa testa della

abbassati.

La

mano

sinistra

4Q9

fig.

poggiava su un

grande scudo circolare che


esteriormente era ornato

con un'Amazonomachia a
rilievo intorno
di

iMedusa

ad una testa
all'interno

con una Gigantomachia


pinta

tra

i.'ontro le

evano

Amazon!

si

so-

gi

riconoscere
Pericle

nell'antichit

mato

di-

combattenti

Fidia calvo

ar(fig.

507 Di sotto lo scudo si


drizzava il grande ser1.

pente

dell' .'Vcropoli

viveva

nel tempio

thena Polias
sto

si

di

che

A-

a tutto que-

aggiungeva

la

lan-

cia appoggiata alla spalla.

Nella

destra

thena teneva
Fig. 507.

Scudo Strangford. Museo Britannico.

ta, la

distesa

A-

Nike

ala-

la

SUa Costante COmpa-

292

CRECIA:

vili.

ET

I.

PERICLE

1)1

gnaicd

Una

ancella.

come sostegno per


diente

forte colonna serviva

mano

la

indispensabile

per

destra, espe-

gigantesche

le

proporzioni dell'opera e per

ma

Nike,

peso della

il

che nello stesso tempo offriva

da questo lato un contrappeso necessario


ed

adatto

rigide pieghe del peplo

alle

ri-

spetto al serpente e allo scudo dell'altro


lato.

capitello della colonna, conservato

Il

modo

nel

migliore nella statuetta della

505, non pu

fig.

essere stato cos privo di

ornamento come ora appare l: probabilmente sono andate perdute le singole for-

me

dipinte,

quali corrispondevano agli

le

ornamenti a foglie e palmette eseguiti in


scultura nell'originale. Evidentemente noi ab-

biamo qui

che fare con una forma primi-

Le

del capitello corinzio.

tiva

suole delle

alte

scarpe erano decorate di una Centauromachia.

La base alta m. 1.20 e larga m. 8, egualmente in oro ed avorio, presentava a rilievo


la scena dell'ornamento di Pandora per opera
di Athena e di altre dee; tutta l'umanit sta
sotto la cura e la protezione della dea attica,
la

potenza vittoriosa indicata

cui

dalle

di-

verse scene di battaglia. Cos una ricca cor-

l'immagine

inquadrava

nice

semplice, la quale, alta con

poco
sit

12 m.,

per

stessa

base presso a

pur dovendosi adattare

nella sua severa

composizione

di neces-

di

insieme

simmetria dell'architettura, aveva

alla

una
Se anche

rice-

vuto in questa

libera collocazione

ogni

le

lato.

ci

rivelano soltanto

la

statua, tuttavia

un
si

li

1'

numerose

aspetto generale del

domina anche

nell'insieme

attiene

supera

di

ai

di

Con

della

esse

in

La dea
del

figura e

ma

primi antichi simulacri,

gran lunga per

quilla grandiosit

na

da

imitazioni

tratto religiosamente solenne.

portamento

pensiero

per

della

la

la

sua

ricchezza

sua

tranpie-

decorazione.

tale espressione

di

maest tranquilla

e di dignit austera

la

Grecia

gli

di
Fig. 508-510. Centauromachia.
Metope del lato meridionale del Partenone.

la

cosi

di

olimpici

Sofocle,
si

di

rivelava

concepiva

tempo

di

Eschilo

Pindaro e

di

Polignoto,

al

la

dea dell'Atene

periclea

PARTI-NONE

IL

ai

cittadini e agli stranieri, cosi d'ora in

di

immaginarsi

293

poi essa veniva rappresentata se si trattava

dea protettrice di Atene. Secondo un antico detto, a Fidia

la

ra stato concesso di contemplare l'immagine della dea e di renderla


innalzata nell'anno 43S, ebbe

statua,

l.a

sciuta

il

suo completamento e ne fu

decorazione con una triplice serie di sculture

ricca

la

marmo

in

solo

visibile.

accre-

che furono

disposte nell'architettura esterna del tempio. Ciascuna parte adoperabile del tempio,

non

cio

nessuna funzione architettonica,

adibita

forme

perfetta bellezza di

senso

profondo

poetico

delle singole

creazioni

si

quale era stato ideato

col

suo grande significato popolare e religioso. Athena,


signora dell'Attica,

sua potenza e

fu riempita

facilmente

dava all'opera

tutto e che

il

figlia

la

Nella

sculture.

di

dimentica troppo

il

il

unigenita di Zeus e

la

la

sua

la

vittoriosa apparizione
tra

di e

gli

uomini,

aveva

essa

riversato

Greci

sui

Ate-

sugli

omaggio

niesi,

partico-

larmente

tra gli

grazie che

le

di

gratitudine che le pre-

sentava perci

popolo

eletto,

questo

l'

suo

il

tutto

oggetto

della decorazione scultoria.

canto

di

un ispirato
lodi

della

grandezza

dell'

impe-

ro attico,

che

1'

arte

intonava

nel

figurata

Fig. 511. Dal fregio occidentale del Partenone.

Aten

suo linguaggio pochi


decenni prima che questo impero cadesse per sempre.

Come
come

la

questo e ancor altro raccontavano

mantenuto sempre
contro

figli

cosi

zioni.

rilievi,

circa

per

grado

tabile

di

le

Gigantomachia

alla

Centauri
tutti

(sud)
i

le

Greci nella guerra

92 metope a

guaggio

la

di

dea

la

aveva dato

il

variet
attica,

vi
la

modello per

legame intorno a

sia

quale
tutte

(est, come gli


Amazoni ovest),

rilievo,

lotte

tLiori

tuttavia

dell'Cllimpo

difesa

nella
le

patria

in

contenuto

nel

troiana

parte pi antica

la

contro

Barbari,

un

saldo

m.

1.20 di lato, sono, corrispondentemente alla loro incornicia-

un

rilievo

tutta la cerchia delle

vigoroso che ha quasi

rappresenta-

l'effetto di statuaria.

trattazione artistica ditferente nelle singole metope, ci che era inevi-

nella necessaria

seguire

quanta

rapporto con

il

della terra

avvolto

Ma

tura architettonica, eseguiti con


Il

decorazione scultoria. Noi vediamo qui Ateniesi vittoriosi

nella difesa e all'attacco.

ed

prese parte

nata,

guerra di Teseo vinsero

protezione di Athena fu favorevole per

la

(nord),

della

appena

.Athena,

Ateniesi sotto

cooperazione

di

pi mani. Cos egualmente

si

pu

progressiva educazione dei collaboratori ad una concezione e ad

forme

pi raffinati. Relativamente

ben

conservate

sono

in

esse

un

solamente

linle

CRI CIA

294
metope
tolti

e
i

del

gli

meridionale con

lato

esemp

delle

nella trattazione,
capelli alla

il

508

fig.

giovane col

I.

ET

DI

PERICLE

della Centauromachia dalle quali sono


gruppo (508) che ancora arcaico nelle forme
gran mantello (Teseo?) che afferra il Centauro per

scene

le

ss.:

vili.

il

nuca e sta per menare

colpo (309),

il

il

Centauro che

selvaggio

nel

La seconda metopa

trionfo passa di galoppo sul corpo dell'avversario abbattuto (510).

ha un eccellente contrapposto in un giovane che assalta e getta indietro un Centauro.

Le

metope
una

ultime

tre

triamo ancora

mancanza
essere

di

in

abilit

non

ancora

educare

diffcile

appartengono

pi

alle

forze cos

Partenone occupa presso

delle sculture del

perfette;

altrove

invece

incon-

ci

forme ancora legate (508) oppure in una


del tutto superata. Si intravvede quanto dovesse
dit'erenti per il nuovo .stile. Questo primo stadio

severit arcaica dalle

poco

il

decennio dal 450

430.

al

questi

suc-

cessi raggiunti

nelle

diverse lotte sotto la

protezione di Athena

doveva

essere con-

trapposto un quadro
e

testimoniasse

h e

della gratitudine de-

Ateniesi

gli

alla loro

dea protettrice. Questo

compito del

il

fregio

che

intorno

alla

celebre
girava

cella all'interno

colonnato.

modo

ogni

cipio
Fig. 512. D.1I fregio settentrionale del Partenone.

come

ancora accennare

gocce sotto

(fg.

la

300).

Ma

le

costruzione, che

con riguardo

regole con

in ogni caso
i

le

mutamento

il

di

pi

nulla per

tuttavia

il

il

fregio nell'epistilio dei due

me-

di

lati stretti

fossero

per

favorevoli

lo

ma
la

ad una

metro, ornato
girava per

di

delle

non

luce e

un

di

169), sorto in

artistiche pi perfette

bassorilievo,

una lunghezza

del

un

il

posto

metri intorno a tutta

la

di

sua espres-

momento

mondo.

certamente non eseguito

i(3o

state

dimostrano

spettatore dentro l'angusto colonnato,

ionico (pag.

opere

sono

se esse

architettonica, allora

pensiero di un fregio continuato, che finora aveva trovato


stile

comprende

si

gocce non fossero state allontanate una

congetturato mutamento del piano. Sebbene

il

non

ed ha dato vita
alto

le

tradizione

all'antica

sione propriamente solo nello

sul posto,

un fregio

piano sarebbe avvenuto cosi presto durante

erano rimaste solo per caso dall'antico piano;

mantenute per riguardo


osservazione

progetto soltanto

blocchi del fregio sulle due fronti potevano gi essere commisurati

perch allora queste superflue regole con


volta che esse

il

di

composizione del fregio. Date queste circostanze non

alla

prin-

fosse fatto

si

Olimpia (pag. 2boj perch a ci sembrano

tope sul pronao e suU'opistodomo

in

Londr

conget-

da

turato che

del

e ad

Si

la

Il

felice

fregio,

nell'officina

ma

cella all'altezza

i:.

i'A'MENONi:

295

GRECIA

296

T^:--ir^-^v,^^^:

Vili.

ET

PERICLE

DI

^^^-

"^^^t#s!^'''"^%-%^^^
Fig. 515.

dei triglifi esterni (confr.

cio della

tempio, ad occidente,

per

nuovo
degli

corteo

gruppi

donne

dono votivo per


che sta nel

si

la

mezzo

dea,

del vestibolo.
512),

(fig.

rami

forse per collocarvi

il

recano

Dei giovani

arredi

gli

peplo

fig.

slegati

loro

sacri e

gravemente
il

gli

toglie

appoggia

si

alle

due piccole

alla dea.

conservazione

Fij:.

Una

lastra

(tav.

X),

516. Afrodite

madre

ombrello

le

quale

Poseidon, Apollo ed Artemide,

pu

servirci

dal frontone

il

come esempio

popolo
di

una

particolari bellezze

e protegge
il

con

compagne

fanciulle

dalla parte orientale gli di stessi

suo giovinetto Eros

ginocchia della

il

sacerdotessa della dea,

la

dalla testa di

Qui

corpo dai raggi cocenti del sole estivo con un

mente

loro

sacerdote barbato in

ed attenti del fastoso corteo. Al pari


al

ariimali

un fanciullo a piegare accuratamente

513).

mortale madre ateniese Afrodite addita


della scena ed egli

cavalli

musicanti suonano

dei

511

guadrighe;

su

sono seduti invisibilmente a prova del loro benevolo sentimento verso


lieti

(fig.

oriente e l di
sui

avanzano

si

o accompagnano

ad

gruppo,

il

ma non

lunghi, verso

oppure

ulivo

di

offerte

insieme

devoto, quali spettatori essi stessi

di

lati

peplo artisticamente intessuto;

il

tutto

di

le

fanciulle

lunga veste sciolta occupato

sedili,

sciolti

dei giovani portano

sacrificio;

corrente sui

larga

disopra

al

lati

serrati

corteo delle grandi Panatenee.

il

ordina in gruppi singoli

si

una

frontone occidentale del Par

dea dell'Acropoli. Nella parte posteriore del

della

uomini dignitosi tengono dei

strumenti
del

in

estiva

in

due

riunirsi dai

galoppano

il

poscia

riversarsi

Esso rappresenta

300}.

fig.

festa principale

Il

il

suo delicato

appartiene
di

mirabile

certa-

stato

per quella parte del fregio

ntale del Partenone. Musi

parti:none

II.

297

che non conservato pi in tale freschezza. Non mai altrove nell'arte stato espresso
con simile calore Tingenuo sentimento di fede degli Ateniesi nei loro dei ma non

mai anche

con eguale pienezza lorgoglio per

stato espresso

grandezza dell'im-

la

pero ateniese

tuisce

lode di A-

alla

M-^*^^

pi

la

conferma

bella

,\

fregio costi-

il

tcne nel panegirico di Peri-

.<y

JC-:^^

mio

ini

eie

Tucidi-

in

de e

disegno del 1674.

rende

ci

evidente

nione della disciplina e dell'ordine con

Che

dei

ad esempio

le

redini

nessuna sicurezza

vi

per la

particolari,

ma

cosa certa

la libert

individuale di cui Atene

dei cavalli, fossero lavorate

misura del colore,

la cui

in

V u-

gloriava.

si

metallo

cooperazionc

causa della cattiva luce del fregio, deve essere ammessa. Il fregio,
mani assai diverse ma concepito e composto con uno spirito unitario,
pi perfetto esempio di ci che noi siamo soliti designare come arte fidiaca. La

poca sporgenza del rilievo nonostante


numerosi piani, la nobile semplicit della
tuttavia, gi a

eseguito da
il

rappresentazione, l'ideale tranquillit, pur con tutta la vivezza e

raggiungono un

effetto

comprende

creato;

si

ricchi.

Tuttavia

rilievo attico

come

sia

si

che

fatto

il

motivi

variet dei

ma

rendono anche poco imitabile lo stile qui


teso in appresso a mezzi di espressione pi

incomparabile

quasi

per

un secolo questo

stile

domini od

prova quale seme fecondo fosse stato qui gettato nel suolo

ispiri

il

attico.

Allorquando Fidia nel 438 termin il lavoro della sua Parthenos, oltre alle mefregio ; il lavoro che secondo la testimonianza dei doil grande

tope era compiuto

cumenti

epigrafici

sulla costruzione

gruppi dei frontoni.


del

completamento

Fig. 517.

Il

Che

la

dell'edificio,

cosiddetto

occup ancora

sei

anni riguarda l'esecuzione dei

loro composizione generale fosse stata stabilita gi


lo

Cefisso

si

deduce

dalle

travi di ferro

dal frontone occidentale de! Partenone.

Museo

che

Britan

prima

per riguardo

2q8
pesanti colossali

alle

vimento

GRECIA:

B.

i.'r:r\

\'iii.

erano state incastrate secondo un piano

tgiire

gruppi frontonali rappresentavano, ad oriente,


di, cio

trovano

dominio

il

Museo Britannico

nel

ci

trasformato dai Turchi

il

bomba

un

sua vittoria su Poseidon

la

Ma

Atene]

seguito dell' amba-

al

Carrey) non avesse buttato gi dei disegni oltre che

ma

di tutte e

difficilmente

32

Sopra l'interpretazione

allora ancora conservato.

essi era

sono

cui

tanto che

siamo

chiaramente

(fig.

assai discordi

condizione

in

Noi

ci

figuriamo sul

mezzo

nel

314),

prima era stato

lato-

orien-

del frontone, che

Zeus

distrutto,

movimento, fiancheggiati
Oltre

dagli di stupefatti.

questi conservata

di

\ane,

corrente
Ebe).

tosto

una

non sarebbe

appunto essa
vimento,

simile

volo,

al

centrale che agita tutto,

essere

pi

assai

adatta

riflesso

il

avvenimento

rappresentato

nel

tipo

in

trono

una

di

vedr

si

quale, gi appunto

arcaico

lieta

nel

per questo,

piccola

gio-

piut-

figura

che

novella, al

avvenimento

straordinario

dello
il

della

giustamente

una^dea
( Iris n,

riconoscere in essa

voluto

Si

vilati

figure sedute

alle

sinistra

due

nei

soltanto

verso

messaggera
pi

fissare

di

ed Athena balzata ora dalla sua testa in


\ace

di

pensiero fondamentale dei gran-

il

diosi gruppi.

gi da

sempre

sono ancor

opinioni

tale

delle singole^ figure,

attributi caratteristici, le

spariti gli

tuttavia noi

metope

le

meridionali e della maggior parte del fregio anche dei frontoni per quel
di

durante

distruzione del tempio,

la

fiammingo

pittore

si

fece

le

loro originario aggrup-

il

1674, tredici anni prima che

Nointel (secondo una congettura antica,

di

tra gli

parte delle statue conservate

cadutavi sopra apportasse

polveriera,

in

Marchese

sciatore francese
giusta,

Elgin Marbles

fondo.

di

Athena

di

del diplomatico che^^'da

sfuggirebbe in gran parte se nel

veneziano una

l'assedio

nome

dal

trasportare a I-ondra sono dette

pamento

La maggior

dell'Attica.

stabilito nel pa-

parete

prima apparizione

la

sua nascita d.iUa testa di Zeus, ad occidente,

la

nella contesa per

sua

dalla pesante

erano tenute legate

del frontone ed

i'LRicle

di

di

mo-

suo

del

gruppo

non

poteva

Athena

bal-

zante dalla testa di Zeus. L'artista sapeva rendere credibile un incredibile miracolo
col

mostrava

fatto che egli

suo

il

angoli noi scorgiamo a sinistra

il

straordinario

l'oceano, a destra Selene che discende con

giorno comincia! La parte mediana

ma

data
e

dei

due numi,

spazio;

ma

in

cocchi e

le

negli

suoi cavalli

del frontone

meglio nota dall'antico disegno

noi

Poseidon con

effetto

dio del sole che sorge con

all'orizzonte:

l'fig.

515)

era

con quali nomi debbano essere particolarmente

Fortunatamente

l'effetto artistico

partigiani

ad ora, anche nelle metope, rappresentava

donna

in

natura e
516; desta

la
la

chiamati

non possiamo

viene poco mutato da ci

Mentre

la

occupata da Athena

loro guidatrici. Dei testimoni della contesa,

figure.

(fig.

un nuovo

occidentale oggi molto pi malan-

accordo regna sull'incomparabile valore delle


rivelata

Negli

presenti.

sua quadriga dal-

vivace atteggiamento o quietamente guardando, riempiono l'ampio

dire con sicurezza.

giate

di
la

tutta la

.statuaria

pieno
sino

forme quasi maschili,*qui


bellezza del corpo femminile. Nelle figure femminili pannegnostra pi alta ammirazione la naturalezza e la disinvoltura
la

PARIT.NONE

II.

con cui esse seggono e

mente

riccamente

maniera in
la
movimenti del corpo,

distendono,

si

linee

le

pur

volta in disposizione pi ampia, e

Ma

masse.

La

299

corpo nel

torsione del

Kephissos

"

sempre

padronanza

libera-

sottili

grandi

in

della

natura

tal-

belle

(lig.

517).

con perfetta verit;

riprodotta

seguono

vestiti

talvolta in pieghe

tuttavia raccolte

nei corpi nudi si rivela la pi perfetta

difficile

cui

torso di Poseidon (fig. 519) raggiunge il culmine nell'accordo del reale con l'ideale.
il
Cosi soltanto era possibile fare astrazione dal piccolo e dall' insignificante per ren-

ma

dere solamente l'essenziale

non

naturale, tuttavia

li

frontone orientale

anche questo

518) Goethe

(tg.

Certamente non regna da per


diverso talento e diversi
r esecuzione delle

ancora

con

rigida

1'

Iris

medesimo, il
stupendamente naturale

"

tone

occidentale

severo

del

mancano
buire

frontone

frontoni o

artisti

gone con

o anche

si

Come

sia

moda

tirannia

movimento

un para-

frontonale, con

401

come

rilievo e

come ne

che r opera sia

come

stata

sia

abbia preso

stata

Torso di l'oscidoii dal frontone occdenlali


Atene (petto) e IHuseo Britannico (dorso).
Secondo !a ricostruzione nel Museo di Strasburgo.

Fig. 51Q.

campo

il

quale libert sia

simmetria,

la

sia

sovraccaricato di

ricchezza

avvivata

s.}.

ogni inco-

dello spazio,

quasi

451

'fig.

:fig.

superata

di

ma
attri-

grandezza

la

Olimpia

stato riempito,

singole figure ad

rivelata da

stata

di

fron-

del

frontoni di Egina
di

del cavallo.

ideale

difficile riconoscere

Kephis-

orientale

determinati. Tutta

della creazione

s.)

elementi per
le

Non

Dioniso ancora

col

sufficienti

appunto l'archetipo
stile.

grandiosa. Tutto

nella testa di cavallo del

orientale

.Afrodite nel

sos

vedeva

quasi

frontone

del

comune

indirizzi nel-

meraviglioso perfetto gruppo

il

forma potente

tutto piena unit di

singole figure

paragoni ad esempio

in

la natura semplice e

stata

allontanata qualsiasi

idea

costruzione a

di

posto una piena corporeit, tutto d

il

creata con spregiudicata

libert

pur tuttavia

l'

impressione
regolata da

una legge coscientemente seguita.


Il

complesso

Partenone ha carattere cosi

delle sculture del

unitario

che esso

un unico inventore, sotto la cui guida


sia stato eseguito da numerosi collaboratori, a Fidia. Difatti la grande quantit di
immagini, con la quale egli ornava le sue statue degli di lo fa apparire particolarmente
adatto per questo grande compito. Soltanto questa ipotesi non riposa su alcuna testimonianza determinata e si sono contrapposti ad essa dubbi cronologici e stilistici. Tra

appare naturale soltanto se

le

si

ascrive

metope, che sono sorte durante

il

la

tutto ad

costruzione dell'edificio, vale

Fidia lavorava ancora alla Parthenos, noi

soltanto

l'esecuzione

dobbiamo riconoscere
nelle

ma
in

anche
essi

metope pi progredite

le
(fig.

la

composizione

creazioni

dire

mentre

riscontriamo degli esemplari nei quali non

cosi

inabilmente

indipendenti di

309) noi troviamo

in

artisti

parte lo

antiquata

che

pi antichi. Invece

stile

che

rivedremo

3O0

GRECIA

\III.

I.

ET

PERICLE

in pieno sviluppo nei fregio. Evidentemente il fregio poneva un compito nel


quale
non era possibile una divisione della creazione artistica come nelle metope. Noi

dobbiamo dunque ammettere per l'invenzione


stato che lui.

ed

Poich

pu essere
metope dovevano essere incastrate quando erano gi pronte
lavorato soltanto sull'edificio non possono in questo stadio

della costruzione essere


dell'artista;

quando

la

mancati scultori

la

lavorazione del fregio.

con l'ultimo compito,

Che

la

sua ricchezza e

Parthenos

(fig.

frontoni, rende sicuro che


la

sua vivezza

una

fosse

delle precauzioni

parte

integrante

modo

ogni

tecniche nel

la

unitariamente, altrettanto sicuro

lavorazione

la

(pag.

293

s.;

discordino con

scudo

sullo

ci
della

difficolt

delle

fondamentali della composizione,

dei frontoni (pag.

incominci
completato.

che

si

297

s.)

che

es.sa

tempio, concepita cosi

del

incominciata

sia

la

loro

quando Fidia ancora indisturbato era nel pieno della


cosa egualmente accertata dalle iscrizioni che conten-

gi nel 440, cio

sua creazione

gono

tratti

campo

si

era

loro decorazione figurata gi

l'ornamentazione

tutta

di

edifcio

possiamo considerarlo opera

sicurezza

da prima fosse stata progettata e fissata nei

provano

gi

sembrano invece opporsi

deir Elide, b.

lo

440

il

fregio allora

il

prova l'Amazonomachia

Che ad

frontoni.

guida

la

tempio come

rappresentazione non

di

lo

Fidia per concezione e per esecuzione,

a questa ipotesi per

modello sotto

il

il

circostanza che verso

la

Mentre adunque con

507).

collocata,

fu

vi

cosicch fino ad allora poteva esser durata

finito,

che noi possiamo attribuire a Fidia

di

quali eseguivano

Parthenos nel 438

naturalmente da lungo tempo era

anche

grande opera unitaria un unico

le

fregio invece era

il

di questa

Fidia attestataci dalla tradizione non

e questi per la posizione di

artista,

artistica

rendiconti della costruzione. Poich ora

l'ipotesi

che

processo di Fidia e

il

sua caduta abbiano seguito immediatamente l'inaugurazione della Parthenos, non

ha

nessun

appoggio nella nostra tradizione, anzi troppo contraddice

legamento causale

di

questo avvenimento con

che Aristofane presenta

come accortezza

Parthenos.

Lo

stile

l'assai

del vestito,

corpo e panneggiamento

si

politica,

chiara

ad esempio,

fondono

in

non

si

lascia

l'esecuzione

differenza
nel

molto pi severo ed arcaico

copre e nasconde l'intera figura.


buire

l'

gruppo

di

una perfetta unit

qui

statua della

si

ricol-

il

Il

Con

frontoni e

(fig.

la

516), dove

giuoco delle pieghe

ma

Parthenos,

abbat-

frontoni.

il

di

principio dallo

cui peplo pesante

sembra anche mancare l'espediente

di

attri-

griippo di Afrodite

Parthenos ed eseguito
possono dividere.

stato concepito nello stile della

invenzione ed esecuzione non

tra

Afrodite

invenzione a Fidia e l'esecuzione a talenti pi giovani.

non pu essere
stile:

della

noto

facilmente
dei

stilistica

sviluppa un' infinita ricchezza, differente non soltanto di grado


stile

al

scoppio delia guerra del Peloponneso,

anche guidato

tere r ipotesi che Fidia stesso abbia

questo non pu essere negata

lo

nel suo proprio

FIDIA

Ma

IN

OLIMPIA

attribuiamo tutto

se noi

questo piuttosto ad ignoti comple-

Partenone, ad

tatori del

giovani,

pi

artisti

quali nella concezione e

rapidamente

nell'esecuzione

oltre-

passarono Fidia, noi veniamo


ipotesi

dirtcoltosa

alla

che quanto

di

pi alto e di pi forte esiste nel-

non

del Partenone

l'arte

stato

trovato ed

ispirato dall' artista

quale

celebrato

era

grande,

propriamente sarebbe

lui

sopportato e concesso.
frontoni

nei

.\nclie

stessi

presentano dilVerenze
soltanto

tentativo

di

mutamento

Ma

ogni

caso,

il

all'

l'ultimo

pensiero

di

decorazione

la

rimane

tichit
di

aver

egli

rivestito

pi

di

il

di

di

degli

doveva

del

dove anche

riconosceva

immagini
degli

di

sua

e delia

esecuzione, specialmente
gio,

scul-

Fidia, in

di

infuori della inven-

ricca

cos

tutta

merito

il

questo

grande progresso del geniale


tore.

es-

fatto

come

di stile

si

non

Deve

meno

considerare

di

ci

stile,

esecuzione.

di

sere quindi per lo

zione

il

pi

il

ma

da

stato

come

fre-

an-

1'

suo merito:
sublimit

elevati.

le

appunto

ed

questo

confermare anche

in

Olimpia.

Fidia in Olimpia.
dovette abbandonare

Atene

Quando
egli

fu

Fidia,

dopo

chiamato

in

il

438, forse soltanto dopo il 432,


creare per il tempio di

Olimpia a

Zeus un colosso criselefantino del dio. Fidia non and solo

ma

in

compagnia

di

suo

Panainos (pag. 284) e come aiuto si un a lui lo scultore Kolotes.


11 compito era difficile, perch il
tempio con la sua stretta navata mediana (fig. 458 Z)
non era adatto ad un simulacro quasi sette volte pi grande del naturale: probabilmente ne era stato concepito in origine uno pi piccolo, pi adatto alle pro-

nipote,

il

pittore

porzioni della cella,


fuori dalla cornice

grandioso

che

ma
del

superava

non

fu eseguito. Infatti la statua colossale

tempio
le

mentre da una parte

sue proporzioni

reali

si

veniva

biasimava

sembrava scappar
elogiato

effetto

l'

questa grandezza

come sproporzionata. Sull'aspetto della statua ci informano soltanto delle descrizioni


e delle monete dell'Elide (tg. 520 e). Queste presentano il dio in atteggiamento
tranquillo nel suo alto trono, della cui

ornamentazione

straordinariamente

varia e

GRECIA:
ricca

rapporti non

di

thenos seguiva

il

danno

445

(fig.

dio di una ricchezza di

natura.

Il

ageminato

ed era incrostato

l'aquila

nume
si

di

di diversi

metalli,

Invece

parte.

di pietre preziose; tra

gambe

le

pannelli erano stati ornati da Panainos

fulmine, lo

il

ebano, avorio

di oro,

del trono, di dietro e sui

ciascuno con

con dei quadri,

il

principali della sua

tratti

scettro,

circondava

l'artista

simboleggiami

fiori

trono era costituito

il

Par-

nella

contentava del posto sullo

araldici,

gigli

come

qui

una maest semplice; corona,

in

ornamenti che accentuavano

mantello era ornato

scettro era

il

messo completamente da

s.)

PERICLE

DI

certo nessun'idea. Fidia anche

di

concetto di rappresentare

Nike sembravano bastare;

scettro e

fulmine

il

KTA

Vili.

lati,

dei

due figure

dinanzi uno spazio lastricato di pietra nera accresceva l'effetto coloristico che soprat-

Zcu> doveva essere stato ricercato pi che nella Parthenos. Le numerose

tutto nello

accennavano per

figure del trono

Sfngej alla sua facolt

bidi.

.\frodite

di

presenza

in

del trono,

liera

sue

le

nascita

la

compimento

il

governato da Zeus,

Charites e

le

indicava

di

accennavano

cui ordine stabilito

al

Nella base

punitiva.

degli

mondo

bellezza del

della
e

pi alla benevolenza ed

lo

forzi vittdriosa di Zeus, solo con leggieri accenni (Nio-

alla

alla cui

Horai. Nel dio stesso

le

grazia

sulla spal-

figlie

la

be-

nignit del dominatore, che concede vittoria e grazia, parlava


dai lineamenti del viso

(fig.

comune con

in

l'altro

la

opera assai pi tarda, che

la

520 a, b. il quale non ha-nulmaschera dello Zeus di Otricoli,


parte elementare dei

Omero

degli di tramandatici da
di

una clemenza benigna con una maest capace

le

cime dell'Olimpo con

Zeus

valeva per

Fidia

di

il

come una

sembrava

semplice contemplazione

Sopra

Zeus

lo

riposava
creatore

chiaro

pi

nit.

Poich

Zeus

di stile

in

il

accanto

s,

mentre

immagini

di

degli

il

1'

il

come

sua

di

Atene

pi grande

spirituale della divi-

dio

dalle

ampie

alla luce

521); con

(fig.

spalle

un esemplare

la

tranquillit sicura

guarda con

occhio chiaro in-

nobili tratti sono incorniciati con arte dai capelli e dalla barba.
il

maestro nello Zeus, cre per

lavorarono insieme per

di

avorio per

templi

della

le

richiamo un'eccellente statua


522); essa presenta lo stile

tempio

il

corone della

citt

tartaruga (un accenno alla vicina altura di Chelonatas,

(fig.

del

la

passione.

aveva espresso nel

quale

essenza

principale.

porto Gliene. All'Afrodite Urania di Fidia in Elide, che poneva

fa

ogni

Parthenos

la

Fidia

di

di,

quietare

quale tornato

come un debole compenso

Kolotes, che aveva aiutato

artisti

fama

suo posto,

il

mondo;

per noi irremissibilmente perduto, una statua di

anche una graziosa tavola di oro e


gli

la

forma perfetta anche

alla

simulacro stesso

dominatore onnipotente

torno a

Olimpia e sopra

fidiaco, pi volte copiata, della

Olimpia, pu valere

del

di

soprattutto

Lo

generazioni posteriori, quando

le

sublime, una meraviglia del

cosa

scuotere

di

semplice accennare del capo.

gi tuttavia un altro ideale del dio aveva preso

modo

tratti del re

5-28 e ss.) cio l'unione

(II. I,

monte

motivo simile che proviene


progredito del panneggiamento
di

tenone. Finalmente Fidia ha creato per Olimpia anche

la

il

di

Olimpia

vittoria.

Ambedue

Elide,

e del suo

suo piede su una

delle tartarughe

).

dalla cerchia di Fidia


dei frontoni del Par-

sola statua di atleta di cui

COSTRUZIONI ATTICHK

AI.IRi:

si

un vincitore quale

abbia menzione nella tradizione letteraria,

benda

vale a dire nell'atto di porsi la

303

intorno

della vittoria

al

Anadoumenos

capo; forse possiamo

riconoscerlo nella bella statua di efebo del .Mused Britannico per quanto copia non
fine

ifig.

~,2v:ess^ diversa del Diadumeno di Policleto


la semplicit del suo atteggiamento tranqmllo.

(fig.

55();

anche nella posi-

zione per

Altre costruzioni attiche.

Immediatamente dopo

tenone furono condotti innanzi attivamente

gli altri

poneva mano alla costruzione dei Propilei, dell'edificio


quali' opera oltremodo diffcile fu compiuta in cinque
anni. L'architetto Mnesikles ha magistralmente saputo
si

che chiudeva tutto

fare di questo edifcio

come una corona

dell'Acropoli

dentale

cesso

fig.

a sei

colonne dai cui

y2+. confr.

basse costituisce

fig.

meno

solo

dell'Acropoli:

272

h)

Per

il

con

al

Un

l'ordine

che era

erano

capitelli

e bella (fig. 313).

occidentale

di

confr.

precisa

ideato originariamente di

quali

limitato

vestibolo

al

sarebbe stata raccorciata

1'

vrebbe portato con s anche

simmetrico

di nord-est.

discutibili osservazioni

Ma

non

Ad

Propilei non ebbero

senza l'ultima lavorazione.

ogni
il

la

duttiva.

Una

uno sperone

modo

delle

alquanto pesanti

ma

la

Athena Nike
mura: esso un
di

forse pi per

per

lo

ragioni artistiche che

scoppiare della

decorazione scultoria

essi

guerra del

come

non per
Pelopon-

manc ad essi forse intenziodiremmo quasi, intro-

loro semplice funzione,

veste tanto pi attraente

della dea della vittoria,

ricostruzione pedantescamente simmetrica di

fascino a questo edificio che irregolare,

il

loro rifinimento; grandi parti dell'architettura rimasero

Una

nalmente per non togliere ad

a-

da tacere che questa ipotesi fondata su assai

fu irregolare nella sua pianta l'Eretteo

modo

tal

rinuncia al vestibolo late-

tecniche e che

opposizioni sacerdotali.

in

meridionale. Questo

ala
la

laterale di sud-est e

questo piano originario toglie tutto

neso

Athena

Artemide Brauronia che da questa ampiezza

sarebbe rinunciato

rale

causa

pensato che prove-

si

venivano minacciati nella loro estensione


si

ri-

525,

(fig.

nissero dai sacerdoti dei santuari confinanti di

Nike e

in

forma oltremodo

svelto

di

L'edificio,

esteriori, le

difficolt

(fig.

generica.

pi elevato era stato scelto

maggiore estensione, dovette essere


di

atrio

interno

1'

una somiglianza

pi

perch

ionico

pag. 173);

apre verso

si

interno dell'atrio

soffitto

un

degli antichi propilei di Tirinto

quali ha solo

colonnato

guardo

437

questo un ampliamento conside-

tutto

nel

all'Acropoli

protendono due ali pi


profondo atrio a tre

si

profondo,

schema

revole dello

ingresso

del ripido ac-

navate chiuso da una parete a cinque porte.


simile,

di

dL4 Par-

Gi

501). Un'alta facciata dorica

lati

fronte di

la

compimento

occi-

lato

il

il

lavori deirAcropoli.

fu data
1

fig.

invece

al

anfiprostilo (pag.

un effetto delizioso

grazioso

tempietto

ionico

526) che era collocato dinanzi ad esso su

in

157) di

proporzioni ancora

s stesso per la sua posizione sull'orlo

Grecia:

304

\iii.

i.

i;ta

i'Kricle

iii

Pyrgos,

del bastione

La costruzione del piccolo


lg.

501).

tempio era stata gi


verso

decisa

450

il

e ne era stato inca-

Kallikrates

ricato
(pag.

ma

288),

ad

portato

zione

pi

tardi

propriamente

po

cia (421).

tem-

al

pace

della

fu

esecu-

di

Ni-

quanto

noi sappiamo vi ha

preso parte

Fig. 524. Pianta dei Propilei. Atene.

(La parte tratteggiata fu solo progettata

eseguita).

spiegano

scelta del soggetto per

la

ornamento

la

battaglia di Platea.

l'adunanza degli di nella quale Athena sostiene

la

causa dei Greci

Persiani

famie

tempio che altrimenti sarebbe

del

fregio rappresenta

singolare in questo periodo:

modo

in qualche

la

Cimone

di

glia

a suo nipote Kallias spetti la proposta decisiva. Questi rapporti perso-

sembra che
nali

ma non

nei

il

allo stile del fregio

del

Partenone

lunghi e tra Greci e Greci sul lato

lati

invece

le

posteriore

lotte
(fg.

Ad

oriente

ancora

tra

527)

affine

Greci

sono

di

un'arte pi sviluppata.

Presso a poco contemporaneamente con rinizio del Partenone, se non un po'


" Theseion , il quale sicuramente non il santuario di Teseo (pag.
il

prima, sorse

ma

270),

piuttosto

il

tempio

di

Hephaistos,

per

quanto

anche Apollo Patroos.

Urania possano reclamare per s questo tempio. Il tempio nella pianta


tg. 528) e nell'elevato (fig. 529) un tempio normale di stile attico e grazie alle sei
colonne dei lati stretti pi normale del Partenone. Esso assai ben conservato ed
Afrodite

Partenone per

simile al

cui rapporto di contenuto

sculture
Diciotto

dei

frontoni

metope

la

con

il

tempio non

sparito tutto

parte

della

sua svariata decorazione scultoria

all'

per

infuori

orientale (dieci

sulla

altro

delle

pi

in

marmo

chiaro

tracce nel

piano

di

le

due

il

Delle

posa-

fronte e quattro su ciascuno

lunghi) sono decorate di rilievi e sono ornate a tregio ionico anche

lati

pario

oggid.

dei

fronti

della cella al di sopra del

pronao
I

rilievi

ne

di

e dell'opistodomo.

rappresentano

combattimento:

sce-

nelle

metope nove imprese


Ercole

otto

lotta dei Lapiti


(fig.

di

Teseo,

occidentale

nel fregio

tauri

di

e dei

la

Cen-

530), nel fregio

orientale una battaglia di-

versamente
che

SI

interpretata

combatte

pre-

Pig. 525. spaccato dei Propilei. Atene. Restaurato.

(Ulmann presso

d'

Espouy),

M.IRE COSTRUZIONI MIICHE

305

senza degli di seduti contro una stirpe selvaggia armata di pietre (tg. ^^i); forse la
figli di Fallante per il possesso dell'Attica. I motivi richiamano
lotta di Teseo contro
i

lo stile invece ne differisce; infatti mentre


rilievi
rilievi
metope sono ancora pi arcaici delle metope pi antiche del Partenone,
dei fregi per il vivace movimento delle figure, appaiono di arte pi recente (fig. 530) e
siccome in elementi architettonici (profilo inferiore delle ante) il Theseion sembra pi

spesso

metope del Partenone,

alle

delle

antico del Partenone, legittima l'ipotesi che

limitata ad alcune parti dell'edificio,

del Partenone,

conosce

fregio

il

grande arte

la

la

quale

questo che

\estibolo orientale,

il

metope, anche

modo

che

prolunga

si

ante verso

esterno

di

un

artista pi recente che

architettonica

tempio

del

sta in

quale esternamente distinto dalla presenza delle

in

.~^Z

'dalle

colonnato

il

una

certamente

fregio o-

il

da ambedue

rientale

il

particolarit

in

influenza

l'

nell' in-

completato

terno

Una

compiuta

che non ha sentito ancora

artista

dopo

aggiunto
di Fidia.

mani diverse

stata affidata a

sia

epoche diverse. Le metope sono di un

lati

sua decorazione scultoria,

la

dell'unit di concezione di quella del Partenone e soprattutto singolarmente

manca

disposi-

zione

particolare,

torna

ancora

in

che

due

templi alquanto pi re-

tempio

mare
(per

magnifico

nel

centi,

di Po.seidon sul

al capo Sunio e
quanto un p" di-

tempio magncn mai compledi Nemesi in Ramnunte

versa) nel
giore,
tato,

settoni elegantemente

Madre

nell"

architettura

nell'esecuzione
(fig.

296)

di

cui

il

al

sul

di Atliena Nil<e.

mercato che

piccolo

Nil<e

Apteros

).

(Michaelis).

29^) che contraddistinto dal suo

Non sappiamo
tempio

tempio ionico

soffitto

a cas-

quale fosse l'aspetto del tempio della

fu

innalzato anche nell" et di

Athena

di

sull' Ilisso

>>

Nike

distrutto

stato recentemente riconosciuto, in

ornato di scene vivaci,

Un

(fig.

spartiti.

degli Dei (Metroon)

Simile

Tempio

Fig. 526.

ma

solo

frammenti,

Pericle.

molto pi antico
nel
il

XVIII secolo
fregio, che

era

di difficile interpretazione.

compito assai particolare

certamente invano, desider

di

fu posto dall'edificio dei misteri di Eleusi

fare centro di

un culto greco generale

che Pericle,
(fig.

532).

Il

sono conservate tracce dal periodo miceneo. Qui bisogn


creare una sala spaziosa, assolutamente chiusa dall' esterno per le cerimonie mistiche e per il grande numero degli iniziati. Al posto dell'edificio pisistrateo (pag.
culto era antichissimo: ne

216) di cui pure era stato intrapreso

ma

non condotto a termine un allungamento

dopo le guerre persiane, si cre sul progetto di Iktinos, il costruttore del Partenone,
un grande edificio quasi quadrato, al cui piano superiore si giungeva da un'alta
terrazza incavata nella roccia. Quarantadue alte colonne sostenevano il soffitto e
rendevano la sala simile ad un ipostilio egiziano (fig. 8G) o ad un palazzo perSpringer

Manuale

I.

20

3o6

siano

(fig.

sedili.

Il

211 e 214). In basso

piano di

grande vestibolo

Iktinos,

sui tre

in pietra di Eleusi):
la

crfcia:

lati,

et

ni

prostoon

fu eseguito nella parte inferiore

il

da otio gradini

in

da Koroibos

marmo

fu

il

grande atrio

dopo il 317 da Filone.


ad accogliere un gran numero di persone

a sudest fu aggiunto soltanto

musicali,

agoni

era

destinato

anche

l'

antica costruzione periclca finnugurata verso


i

parte

(in

completato dopo

con un lucernario da Xenokles;

tetto

di

sembra che dovesse appartenere anche un

scopi simili, cio

negli

ppricff

sala era circondata alTintorno

la

quale

al

i.

piano superiore con colonne

il

sua morte da Metagenes,

a dodici colonne

viir.

resultati di

colare

come

drato

con

scavi recentissimi esso

era stato congetturato

un

letto

non era

ma

un

il

Odeion,
440).

un

la

edificio cir-

edificio quasi

sporgente egualmente verso

pi

Secondo

tutti

qualati

aiiiche

altri: cosi suzioni

che imitava

con

tenda del re

era

stato co-

gli

alberi delle

persiane.

Numerose

struito

navi

la

ed

persiano

sedili nell'interno

colonne e

una

e portici neirestcrno e

formata

superiore

galleria

307

valendosi dalPascendere della

roccia, fanno apparire la

come

costruzione

mile
sale

assai

telesterion

al

Dal fregi.

ij;ni.

si-

eleusinio e nello stesso

d'adunanza posteriori

(fig.

581^).

Solo

tempo come

coprire
yft^^.^T^^^^j;lg-^<.,/^^a^,.-^yy g,^A*^..

precursore delle

il

costruzione a vlta

la

simili

estese

sale

grandi

poteva pi

tardi

senza aiuto

di

.y:^ie-.-^^.rfj/ra^-,>i

sostegni

abbastanza

angolo

Mentre

interni.

luogo

il

esso

un

(con

dell' edificio

inseriva

si

conosciamo

noi

spazio de-

nello

stinato agli spettatori del teatro posteriore;


confr.

500)

fig.

532 a,
Assai

(fig.

forma

ci

attiche

in

bronzo

sua

di

della

andava

costruzione di

costruzione

l'artistica

intere citt la cui

tempo

teoria, al

di

iVlileto.

dominava una

Nelle

antiche

citt

immediati bisogni della


tempio delle iniziazioni in Eie
(Secondo Dorpfeld e Philios).
Il

della

praticabilit

nato

la

difesa,

pianta; in alcuni

separata una citt superiore dei templi dalla

uomini. Ora, mentre

le

il

Pireo

furono, secondo

come
il

citt

luoghi adattati.

chiusura verso

la

cantieri.

come

avevano una rete irregolare

antiche, anche Atene,

in

bassa degli

citt

di

la

II

ad angolo

citt,

In

retto,

con piazze

porto di dogana del Pireo, che aveva bisogno di una stabile

ebbe una particolare recinzione con lunghi

borsa (Deigma); separati da questo furono impiantati dei porti


nali

luoghi,

acqua,

determi-

colonia attica di Thurioi sul golfo di Taranto (445)


piano di Hippodamos, disegnate col nuovo sistema: delle strade
anc'ne

larghe e dritte e delle vie pi strette, tutte incrociantisi


nei

stati gli

dell'

avevano

che

Tanagra, era anche


strade,

completa noncuranza della

disposizione artistica oppure erano

Fig. 532.

di

Hippo-

Pericle, era rappresentata dal sofista

damos

nota

b).

al

singoli edifici
di

la

monete

due

da

solo

rapporto a tutto ci Pericle

di

porticati

ed una

guerra con arse-

fece riu-

Atene col porto per


mezzo di due lunghe mura parallele, muri di mattoni crudi
con armatura superiore in legno, le cui fondamenta nel

nire

da

Kallikrates

ipag. 288, 304)

terreno paludoso presentarono grandi

Cerchia di Fidia.

Tra

gono particolarmente nominati

T
1

gli

difficolt.

scolari
*

it

di

Fidia vcn-

ateniese Alkamenes,

'1

il

pano

Fig. 532 a, b.
ricle.

L'Odeion

Due monetine

di Peattiche in

bronzo. (Grandezza doppia delr originale). Atene.

3o8

(;recia

B.

viii.

et

i.

Pericle

di

Agorakritos
302);

di

F eleo

altri

turare uno

artisti

Kolotes

(?)

rapporto

stretto

l'pag.

285,

possiamo solo congetcon

Difatti

lui.

numero di
portano una comune im-

noi possediamo ancora un grande


sculture

quali

le

pronta

mente

differenti

fidiaca

ma
tra

sono tuttavia notevolqui

loro;

abbiamo una

severa dignit, una semplicit della posizione,

una trattazione delle pieghe ancora alquanto


rigida,

sparizione del corpo sotto

la

vestito,

abbiamo invece una

il

pesante

seriet

pi

soave, un atteggiamento alquanto pi mosso,

una trattazione pi molle del vestito ricco


molivi
del

una

singoli,

corpo che

il

maggiore

vestito o disposa

pieghevole velo o fa risaltare con


r?

di

grandi masse

fc-.<

Rilievo

samente

presenti

conoscenza
artisti

loro

il

assegnare

di

posto

Noi

Un

di

breve tutta una


dell'

questo

stento

ci

antico

progresso

agli

permettono

Ioni

nostri

numeromezzi

nel-

semplicit e

sit

Ilsso rappresentale

le

mentre

al

rilievo

il

(%

533)'

di Eleusi:

(di

bronzo)

Kore con

destra

poneva sul capo


capelli

la

fiac-

la

corona.

ed

ve-

il

Demetra mostrano una


dell'antico

conseguenza

di

un

panneggiamento
la

per-

forse

in

intenzionale

ri-

stile,

coi'do di un'opera statuaria;

ticolarmente

in

no-

giovane Trit-

spighe di grano

L'acconciatura dei

sistenza

1(859

due dee

Dsmetra porgente
tolemo

tranquilla grandio-

trovato in Eleusi nel

stito di

quanto

Fidia lo conserva

di

gli

questo

seguire
rilievi

fedele riflesso della

bile

del

contrasto

pieghe che se ne distac-

singoli

ai

particolare

possiamo

sviluppo tanto nei

cola

come un

movimento.

l'intero

statue.

tuttavia

nell'Attica,

in

soluzione

assegnare una parte principale

ad

priori

il

nuova e perfetta
problema dei rapporti
il
ti"a il corpo e
vestito. Non mancano- dei
passaggi, si tende al nuovo per diverse vie.
Ma se noi possiamo anche essere inclinati a
cane,

di

in

Kore

fluire

il

e par-

posizione del giova-

netto accennano invece gi allo

stile

di

accentuazione

Plg. 534. Orfeo ed Euridice.

Marmo. Napoli.

di

CI-RCHIA DI FIDIA
fregio

del

Napoli

ha

che Euridice
di

contro

lei

Ad

Partenone.

del

nel .Museo di

(tg.

esso

incoraggiato ponendogli

l'animo Ermete alTerra allora

la

sua

Non

lei.

mano

rilievo

di

Albani ed altrove):

sulla

spalla

sempre

rivolgersi
dalla

sua

Orfeo
Orfeo,

verso
sposa,

senza una delicata partecipazione del-

destra per riconduria nell'Ade,

Il

rilievo

della capacit del-

rendere anche

attica

l'arte

mano

la

celebre

il

villa

divieto divino e che perci separato per

il

un modello

vicino

534, conservato anche in

getta ancora un ultimo sguardo su di

assai

sta

309

pi profondo dolore

il

una ma-

in

niera delicatamente mitigata, sen-

za

pathos

con

alcuni

perci

Questo ed
apparenza

simili, in

rilievi

connessi (Medea e

strettamente
le

violento

"

effetto pi sicuro.

Teseo e Piritoo
hanno tolto il loro

Peliadi,

l'Ade)
getto

spirito:

aleggia

cui

di

contempo-

tragedia

dalla

ranea

in essi

verosimile

costituissero dei

nel-

sog-

che

lo

essi

monumenti per

vittorie riportate in agoni tragici.

La maniera
ricorda

trono

della

composizione

quadri di Panainos nel

Zeus

dello

(pag. 301

s.

Anche

Olimpia

di

statue siano qui

di

esemp: ad un
gruppo antico che sta vicino a
Fidia appartiene una statua coalcuni

additati

lossale

recentemente

trovata

in

Aricia che risale certo ad un originale celebre

come mostra l'e( Hera

sistenza di altre repliche

Farnese

in

Napoli):

proba-

ma

bilmente una figura di Kore


si
Il

pensato

anche ad Artemide.

Deinttra

Fig. 535.

(bracci;

suo carattere oltremodo severo

ha indotto
bile

che

all'

sia

e nell'esagerata

maestro.
lino)

sono

un

suo

seguace

il

medesimo

indirizzo appartengono

ed una Kore (Albani) probabilmente-, destinate


stati

il

vano ancora
dal rilievo).

mento

nella

modello per

il

rilievo di Eleusi

l'antica posizione

con ambedue

Trasformato in una posizione


magnifica

Demetra

del

pi

proba-

quale nell'eccessiva pesantezza del peplo

lunghezza della sua rimboccatura ha

questo

ma

che sia opera del maestro di Fidia, Hegias,

ipotesi

l'opera di

di

(fg.

reso

golfo

tipo creato dal

il

una Demetra (Cherchel, Berad

533).

Eleusi

poich

Ambedue

le

piedi piantati al suolo

loro

tipi

statue conser-

(Kore

differisce

passo leggiero appare questo atteggia-

Vaticano

(fg.

535)

che

mantiene delle statue

GRFCIA

310

Vili.

ET

'^^

PERICLE

DI

fidiache

semplice peplo

il

cinto

ma

sopra della rimboccatura,


valere

vestito fa

Un

corpo.

mato

pi

di

di-

al

sotto

il

forma

la

del

pi ricco e pi ani-

vestito

proprio della colossale Athena

(confr. pag.

Medici

285).

corrispondente

recente,

ai

Lo

pi

stile

frontoni del

Partenone, appare perfetto nell'Afrodite


Berlino

di

corpo e

522)

(fig.

pi

Pamphili

in

mente

sino

l,

fa

una

bella Afrodite di

forse ancora

un

ad

anche

la

berini la quale in

La Aladre degli

di

pi che

spirito

divinit. Rilievo '"

altre

traente

Supplicante

tempo

Jbndo sentimento
forse di
Il

che quest'opera

all'ipotesi

del

corpo siede su
altare.

Oltre

at-

cos pro-

di

un frontone.

di

contrasto

con

Fidia;

motivazione

la

come

lo

che

tradizionale,

scolaro

modo

congetturato, ad ogni

si

in

ci fosse

perch

egli

che

sue opere spesso furono attribuite a questo. Questo

valeva

Bar-

parte di una composizione maggiore,

sia

parlo Agorakritos era considerato

prediletto

le

in essa la Pizia nella sua estasi e porta

riconosce

nello stesso

particolarmente

una

'gger-

nome

dal suo
altre

si

Madre

leoni ed

lari di

Atene

nunte

(fig,

frammento

messo
due

sue

delle

spesso imitata
305), con

era

(fig.

295,

pi sulla via del maestro, tanto

di

pi

celebri

statue in

marmo,

Metroon

ateniese (pag.

degli Di nel
il

Nemesi per

della testa di largo stile;


di

un cerchio

la

destra

abbassata

il

tempio

della quale si

pag. 303)

d'

teneva

il

rilievi,

Nemesi

di

Nemesi (secondo Agorakritos ?).


Moneta d'argento
cipriota

figurc
j

dei

una coppa,

conservati

di melo.

in

rilievi

la

sinistra

La

decora-

alla figura

frammenti,

come

la

della
figlia

e di Zeus, richiamano alle grandi


j.

i-

j*

t--

del di

degli
]

un

suo capo era ornato

base che celebravano Elena


Fig. 537.

Ram-

oro riccamente decorato,

ramo

un

di

conservato

zione piena di rapporti rispetto


e

della

timpano, una delle statue pi popo-

536), e della

di
al-

r interpretazione espressamente indicata

da Atene. Berlino.

ne sono state tentate delle

un passo

vestito

un abbattimento dello

una base simile ad un


Fig. 536.

il

rigonfio. Alla cerchia di Fidia ap-

partiene

di-

mostrano T ulteriore

vestito

il

sviluppo, nel quale


Villa

movimento,

delle pieghe, rapporto tra

sposizione

j-

ridia,

ma

gli

ranno riconoscere uno

avanzi

.-il
al-

stile

Ermete da Pergan
Copia da Alkamenes.

Fig. 53S.

Marmo.

Costantinopoli.

CERCHIA

FIDIA

DI

quanto pi recente nei corpi pi trasparenti


cosi pi vicini
se

la

una moneta d'argento cipriota del

su

figura

IV secolo

(tg.

soprattutto

se

sia

come

si

fecondo

Alkamcnes: secondo una

Lemno, secondo

legata con la

strettamente

cosi

Particolarmente

di

Nemesi

riproduca realmente

5-:;7)

statua di Agorakritos

l'isola

sono

Partenone; incerto

del

frontoni

ai

congetiurato.

sembra essere

stato

notizia egli proveniva

dal-

da Atene dove

egli

altre

ad ogni modo aveva preso cittadinanza. Noi abbia-

mo
in

conservato

Pergamo

ve

ne

suo Ermete

esso

in

una copia trovata

un'erma del dio, come simili


non si pu desumere dall' iscri-

538),

sono tante;

zione che

che

il

(fig.

portasse l'epiteto

stesse all'ingresso

mantenuti alquanto antiquati, non


disconoscere

la

di

dell'Acropoli,

Propylaios
tipici

tratti,

lasciano tuttavia

parentela con Io Zeus di Fidia

del

(fig.

Non

520).

tutto

si-

che

la

curo

Ecate,

sua

Manno.

Fig. 539. Hekatcon.

Berlino.

collocata sul-

che

acropoli,

1".

qui

per

prima

la

rappresentata in triplice

stata

sentasse

lo

che

arcaistico

stile

volta era

pre-

aspetto,

riconosce

si

per lo pi nei numerosi piccoli hekateia conservati

(fig.

presentano

Ad

539).

ma

pera di Alkamenes

modo

essi

non

attestata per

l'o-

ogni

tricorporeit

la

tre figure singole di-

sposte intorno ad un sostegno e mentre que-

appare

sto

quasi impossibile

grandezza

di

potrebbe

hekateia

da

suo

compito
i

il

essere

per un' opera


legato degli

stile

determinato

stato
di

culto. Del

rivale di Fidia

posto

stabile

principali,

lo

condizioni

particolari

lo scolaro e
il

naturale,

nella

serie

degli

del

di.

maestro

Cosi

modello

di

adornare

templi

egli

cre ad esempio dietro

Zeus

dello

di

(fig.

per

Marmo. Louvre.

il

nuovo tempio

500, 44), e

giardini
nei giardini.

il

un'

per

il

Afrodite

dZO degli antichi

la

il

Olimpia un Dioniso

troneggiante criselefantino col tirso ed


taro

MO. Afrodite

artisti

continuava con grande successo

santuari di Atene con degne immagini de-

gli

Fig.

resto

che aveva

presso

vicino

il

il

can-

teatro

sobborgo dei

nei giardini

>,

a giu-

SUa Opera pi bella, nella

Grecia: vm. l et

312

Essa viene per

una

hanno

particolarmente

quale

lo pi

Pericle

di

statua -spesso copiata

sparente

denza

(fig.

gi

elogiato

riconosciuta,

questa

di

un esempio

540),

ricordata

di

far

il

mercato

sui

(il

gruppo

420 un

compagna

finora di additare

mani.

le

dea con vestito tra-

valere

il

Per

corpo nel suo pieno-

tempio

il

di

Hephai-

Theseion, pag. 304 egli cre versobronzo del dio zoppo e della sua
,

in

Athena

culto

di

senza sicurezza, d

caratteristico di quella ten-

aspetto anche nelle statue vestite.


stos

viso

il

ma

^Hephaistia;

tentativi

fatti

repliche di queste opere sono soggetti

le

dubbi. Anche TAres nel tempio del dio in Atene


Alkamenes; alcuni, ma non con ragione, pensano
all'Ares Borghese in Parigi. In un torso deirAcropoli invece rimane probabilmente un'opera di Alkamenes: Prokne,
a forti

era

di

mentre medita
rosamente
sponde
564).

soprattutto

11

gruppo

e di Eracle

ritorno

il

Korai

al

il

Lo

quale paucorri-

stile

delTEretteo
Asclepio,

bastone,

come

(fig.

probaio

rap-

All'ultimo perioda

un gruppo colossale

di

Athena

politico che gli

Trasibulo favorito da

di

delle

Itys,

541].

un

(in rilievo?),

monumento
dopo

figlio
(fig.

antichi rilievi votivi attici.

gli

della sua operosit appartiene

restaurato con un frammento del


fanciullo e la testa probabilmente
appartenente a Prokne.

Ateniesi

quello

suo

ed appoggiato

eretto

presentano

recentemente

stato

di

madre

alla

Alkamenes cre per Mantinea un

bilmente
Fig. 541. Prokne e Itys.
Marmo pario. Acropoli.

morte

sulla

stringe

si

Tebani (403) dedicarono in Tebe. Al pari di Fidia


Alkamenes fece delle incursioni all'occasione anche
nel

campo

quali

pure

delle

godevano

di

suo

una

in

pentatlo

citore nel

umane,

rappresentazioni

grande fama; un
era

soprannome

statua

le

atleta vin-

bronzo che

Enkrinomenos (Esemplare ), per il quale la moderna investigazione pensa


alla esemplarit riconosciuta dell'opera mentre in et
antica si riteneva che accennasse all' ammissione
portava

il

Certo

{r/y-Qioisj.

di

"

errato mettere in

cano

Dopo
il

(fig.

591), un'opera della recente arte

Alkamenes appare per


vero emulo di Fidia gli antichi
tutto

conoscevano anche
sit,

in

della sublimit.

superato

rapporto eoa

eretto del Vati-

questa statua l'eccellente Discobolo

lo

noscere. Anzi

stile
le

sono attribuire a
rivelano tratti di

di

lui

Ma

il

che

sicionia.

soggetti trattati

critici

di

egli

non

si

l'Ermete Propylaios e

un arte

pi

ri-

avesse decisamente

Fidia, questo

pu

due opere che con certezza


lui,

arte

grandio-

carattere della

arcaica.

la

si

rico-

pos-

Hekate,

Per questo

non inverosimile che possano essere suoi


toni di Olimpia. Egli quindi pur essendo pi
i

frongio-

Fig. 542.

Oemetra. Museo Capitolino.

CERCHIA
vane

^moveva

l'arte

risent

tuttavia

l'influenza della sua arte,

ancora

lungo

linea del-

la

precedente a Fidia.

Un numero non
nili

3'3

Fidia e potendo essere considerato suo

di

scolaro, percii
si

FlltiA

IH

ideali

che

ci

piccolo di^statue fem mi-

sono conservate

partengono a questa

et,

copie

in

ap-

senza che tutta\ia

sia

possibile una pi precisa determinazione e spesso

anche una pi precisa significazione.


ricordate
(tg.

542)

(fig.

54x).

una Demetra
e

la

del

Siano qui

Museo

Capitolino

spesso ripetuta Hera Barberini

Mentre

la

prima

creata

pi

nella

antica tradizione fidiaca, la seconda, specialmente

nella trattazione del sottile chitone,

senta attiva

tendenza che

la

pre-

carattere ai

il

frontoni del Partenone.


In questo periodo

costituendone

anche

un

Pressitele

congetturato

nome.

Ma

il

1'

figura

la

il

nonno

moderna,

erudizione

ha

artistica,

vecchio

quale

nel

ri-

collocato

del celebre artista

ha

d'er>ual

questa ipotesi, nonostante che abbia

trovato qualche accoglienza, tutt'altro che certa


confr.

pag 271);

egualmente non

cosi

sicuro

se in questa cerchia
a

cui

debba essere posto Pyrrhos


Athena Hygieia presso
Propilei doveva
i

probabilmente
el

4^9

che frutt

teniese;
in
la

una
<(

grande peste

sua origine alla

la

si

all'artista la

proposto

bella statua di

Pallade Albani

cittadinanza a-

riconoscerla

di

Napoli

(fig.
544),
(ora erratamente

detta Farnese), che era una

apprezzata dal
tracce
Fig. 544.

Athena Farnese. Marmo. Napol

di

posa conservate

Pvrrhos non

vi

volta assai

Winckelmann,
sulla

ma

le

base

di

concordano. Nella Pai-

GRECI\:

3'4

vili.

RTA

I.

PI:RICLE

DI

lade di Napoli

peplo fidiaco stato cambiato

il

col chiuso chitone ionico e tutta

posta nel

grande

medesima

via

periodo,

sto

thena nella

mantello

1"

importanza

hanno battuto

altri

soprattutto

scultore di una

lo

Albani, alquanto

villa

pi

(fig.

statua di Velletri

546),

la

quale

staurarsi con la lancia e

con

la

coppa,

la

della vergine guerriera

r aiuto

dell'alto

A-

antica e

grandiosamente severa
(fig.

que-

di

artisti

La

ricco di pieghe.

54^). Nella colossale

stata

elmo corinzio a

da religura

accresciuta con

La

visiera.

se-

dell'atteggiamento e dell'espressione ap-

verit

para chiaramente nel confronto con l'Hera Barberini

543), tuttavia la dea

(fig.

tevolmente

messa

dalla

maniera

Altri indirizzi.
vi

sono

pu congetturare
Mirone,

di

a quanto

erano,

bronzisti e

statue

stata

Accanto a Fidia ed

alcuni

Lykios
noi

nei quali

Styppa.x

sappiamo,

continuavano
in

in

di

di

Jl

ai
si
fi-

Cipro

esclusivamente

complesso

quanto

vincitori o figure

di

artisti

un' intluenza mironiana.

maestro,

del

nL'ra

allontana no-

rapporto con l'arte di Kresilas.

in

suoi scolari

glio

si

Fidia ed

di

la

ma-

che creavano o

genere

piene di

dedicate

vita,

occasioni

per

determinate, o

Lykios

ritratti.

g
decennio

lavorava

nel

due

4y>440
Fig. 545. Athena Albani. Marmo.
Roma, Villa Albani.

statue

ca-

di

valieri (Dioscu-

che

ri?),

nelle

ali

pi tardi ricevettero un posto d'onore


sporgenti dei Propilei; un gruppo in O-

limpia

disposto

troiani

Achille e

dri imploranti

celebri

sacrificali

in

di

oltre

duello e

presso Zeus per

vava uno schema


sue

semicerchio,

Memnone

si

eroi

loro

ma-

conser-

composizione pi antico. Delle

figure di giovanetti

(che soffiavano sul

altri

le

figliuoli,

potuto indicare.

Lo

funzioni

intenti a

fuoco,

vano incenso, che portavano acqua


finora

ad

che

accende-

lustrale)

nulla

Splanchnoptes

arrostitore di viscere, che soffiava sul fuoco a piene


I
J
r
vote, seguiva un indirizzo simile. Immagini degli
'

Fig- 516- Athena di Velletri


stro erratamente restaurato).

(il

braccio de-

Marmo. Louvre.

Ar.TRI

di

non mancarono

Tra
Cidonia
(fig.

Creta

Fidia

e di

553

547], la

(fig.

appoggiava

Amazone

cui

la

Qui

lancia.

alla

presentazione e

un posto

sotto

ferita

la

Onie (doppio

S4S.

Amazon!

tre

mente

la

il

l'antica controversia.

anche

per

probabile

silas

si

stita

Amazoni,

si

bronzo

abbassa

le

lo

mani

Kre-

di

('g.

una

549); ve-

ma

movimento

la

alla

Fig. 549. Il ferito che ven mem


Statuetta in bronzo. Museo di
Saint Geiniain.

lancia ed

la gamba
Abbiamo adunque

di

nuovo una

bella

compo-

posta in dubbio, certo

Ma

anche

(fig.

causa di alcune particolarit della

appare anche possibile

di spiegare

queste particolarit

resultante dall'indirizzo legato e classicistico che cre per scopo decorativo una

tale copia

rimpicciolita.

ritratto di Pericle

tava

morte

intimo sentimento, che cos vicina all'Amazone Mattei

un

statuetta, la sua autenticit.

come

realt

appare

sguardo verso

sinistra ferita.

si

in

appoggia saldamente con

ambedue

ricostruzione nel
di Strasburgo.

Ma

similmente all'Amazone

tgura

la

sa-

Policleto

di

voluto riconoscere in

colta in pi vivace
Fig. 547. Amazone ferita.
Marmo. Museo Capitolino.

psicologica-

assegnazione a

ferito a

Il

statuetta in

che

si

mirabile rap-

Parigi.

ale).

ragioni

altre

questa

Kresilas.

s.)

548) una volta


della

giudizio dell'an-

rebbe decisa a favore

496

(fig.

centro

e se noi po-

effetto,

pi bella delle tre

la

di

fatta

che attribuiva a Policleto

tichit,

ricca

gemma

una

di

seno

il

dell'i

essa

maggiore

di

sizione,

di

pi conseguente e quella

tessimo seguire

Museo

Kresilas

dolore espresso con particolare bellezza nel capo inclinato. Delle

il

Fiij;.

Secondo

occupa

lo

lo pi riconosciuta nella statua capitolina

testimonianza

la

importante

non stava qui la


pu qui collocarsi.

stava in Efeso accanto a quelle di Policleto

ferita

Essa per

496)

(fg.

quale secondo

ma

a Mirone,

nel suo gesto espressivo di oratore

dell'et di Pericle

artisti

gli

in

3'5

come

del resto a questi artisti

L'Ermete Ludovisi

loro forza.

INDIRIZZI

la

(fig.

caratteristica

dell'Athena Albani

Ad
550),

all'

un altro lato
un modello

essenziale.

Una

dell'arte di

stretta

545) e della Pallade


avvicinare queste creazioni a Kresilas.

Non dobbiamo

Kresilas accenna

dell'antica arte del

(fig.

di

parentela
Velletri

ritratto

dei
(fig.

il

suo celebre

ideale che limi-

suoi tratti con quello

546)

permettono

attenderci di ritrovare nella nostra tradizione scritta tutti

d'importanza e tanto

meno

di

poter mettere

in

sicuro rapporto tutte

le

di

gli artisti

opere con-

grfcia:

3^6

vili.

Pericle

di

i-:ta

I.

con

servate

nomi tramandatici. Tanto pi

sono importanti
per noi

la

opere tanto pi gravosa

le

rinuncia

sto vale di alcune

tutto eguali di

stile,

nare un

di

come

che una volta,

tale

tempio

conoscenza. Que-

un gruppo

si

una Niobide cadente trovata


Sallustio in

senta
(confr.

pag. 298)

soprattutto

Un
il

Roma

(tav.

ancora alquanto
nelle

ha un' aria

del

di Niobidi,

opina, dovevano or-

Apollo,

di

modo

ad ogni

figure,

soprattutto

di

giardini

di

nei

XI),

quale

la

si

pre-

mascolina

severa

forme

del

corpo

leggermente arcaica.

colpo di freccia nella schiena ha prodotto

movimento che

Si osservi

mironiana,

dire

di straordinaria

con quanta
sia

stata

posizione

evidenza.

che possiamo

abilit,

atTerrata

come

l'istan-

abilmente

taneit

della

l'artista

abbia saputo trarre partito dal man-

cadente

tello

per

mente un punto
del

suo

dolore

dare

alla

figura

appoggio.

di

tecnica-

L'espressione

commovente,

e pure essa

poggia soltanto sull'atteggiamento della testa


verso

rivolta
Fig. 550.

Vi

delle

non
dificando

la

forma

del

volto.

Al

medesimo

labbra,

sa

l'

alto,

sulla

leggiera

perch d'altra

ancora rappresentare

parte
il

apertura
l'artista

pathos mo-

frontone doveva appartenere un Niobide

giacente a terra ed una sorella maggiore completamente vestita e in atto di fuggire,

che provenienti dal medesimo luogo sono in Copenaghen. Tutte e

tre

le

figure

sono

Egualmente si allontana dalla maniera comune e richiama ad una


conformazione pi arcaica una Athena 'di Pergamo con egida incrociata sul petto,
di

marmo

parlo.

che rappresentata

Fig. 551. Fanciu

in

energico mo\'imento:

la

testa di

grande freschezza

ascolare Polignato.

di espressione.

Museo

Britannico.

Ta\,

MOBIDE. DAI GIARDINI SALLUSTIAM. A^USEO DELLE TERME, ROMA.

XI.

AiriCA

l'irTL'RA

Pittura attica.
il

passaggio

Il

di

3'7

Poiignoto da Atene a

verso

Delfi, all' incirca

pu forse aver influito


per quanto noi sappiamo, mancassero di pitture parietali.

principio della signoria di Pericle, e

suo ritorno

il

in patria

a che

gli

Che

pittura ateniese nell' ulteriore sviluppo appaia soprattutto essersi avviata dalla

la

edifici periclei,

severit polignotea ad una bellezza ritmica pi gradevole fu detto gi sopra (pag. 282).

Ad

modo

ogni

ad uno

stile

presso

lignoteo, risentiva

Uno

degli

chiaramente l'influsso

esempi pi

belli

dello

Pittiira

tondo interno quanto nei due riquadri esterni presenta miti

in

Atene

da registrare.

la

pi grande rivoluzione che

pittore

Il

Agatharchos

nosciuto, lavorando per

la

Fidia

di

(fig.

531;.

\ascoIare attica su fondo bianco. Be

Ma

posizione contenuta e nella pi delicata esecuzione.

parava

indirizzo prepo-

all'

equilibrato

stile

ofTerto dalla cosidetta coppa di Codro, la quale tanto

del defunto.

Fig. 552. Esposiz

nel

maniera polignotea fece ben presto luogo

pittori vascolari la

maggiore delicatezza e grazia che, riannodandosi

di

di

Samo,

scena attica che

nuovo uno ionio

di

dal

460

circa era in

si

greca

cio,

via

com-

una

in

tempo

pittura

storia della

la

attici

nello stesso

pre-

abbia

aveva

rico-

grande

di

rapido sviluppo, l'importanza della prospettiva e del chiaroscuro. Questa innovazione


fu introdotta

da Apollodoro

all'antica lastra d'argilla

che,

facendo

il

di

di

Atene

quadro scopo a

s stesso,

quale

pittura su tavola, la

nella

marmo una

si

annunciava

"come parte

di essa.

dei colori col bianco

erano ancora

La

d'uovo o

modesti mezzi

tecnica della

nuova pittura era

gomma. Mescolanze
artistici

in

uso.

Il

di

stucco

in aperto contrasto

pittura parietale che era invece legata all'architettura e perci aveva

solo

sostituiva

tavola in legno rivestita di fine

la

il

suo

con

e
la

effetto

tempera, cio l'unione

colori e sfumature dei passaggi

loro riflesso noi

crediamo

di poter

riconoscere in quei vasi che presentano delle figure delicatamente delineate a colori

con accenni d'ombreggiature su fondo bianco

(fig.

un'arte che raggiunge effetti realmente pittorici

552).

con

luci

cos

Apollodoro prepara

ed ombre.

Grecia:

3i8

viii.

Policleto.
tanto

di

f>ericle

L'et di Pericle possiede oltre a Fidia sol-

che

artista

Lin

et

i,

pone

si

al

suo

Iato,

Policleto,

princi-

il

pale rappresentante della scultura dorica. Egli era nato in

Argo

da un artista Patrokles ed era cresciuto nelle tradizioni della


scuola .dell'antico scultore

come

locale

Hageladas (pag. 25

mezzo

arte al pi alto gradr di perfezione per

sima rielaborazione

e cesellatura. Egli fu

anche

loponnesio
della sua

questo

in

statue di

come

vincitori.

quella

corona

la

gine

Una

corpo

glianza

con

(fg.

delle sue

una

gamba,

sizione che, se

non inventato

da

alquanto indietro.
tipo

si

ha

riposo:

Un

giore, in Dresda. Solo

prima

la

in

altra

l'

ad

un

il

una

quale vuole
bella

imma-

agile atteggiamento

certa-

volta alle figure

poggia

corpo

il

libera

ritratta

ulteriore del

un giovane,

di

in avanti,

di

et

mag-

gradualmente Policleto giunse

a fissare quell'ideale perfetto della figura giovani'e,

che stato una sua particolare gloria.

Con

questo

ideale Policleto stabiliva delle proporzioni assolute

corpo umano, che

del

aveva tratto da misure

egli

particolari di corpi ben formati e che aveva riunite


in

un sistema

stabile,

scritto particolare (

cos
(

da Policleto era un

quadrato

chitettura
di

da

).

Con

testa dolicocefala,

delle

modo

che

nuarsi

in

mento

singole

anche

in

uno

L'ideale raggiunto

corpo saldo ben piantato

esso

al
si

carattere

accorda

il

dell'ar-

suo tipo

dal vigoroso contorno rettan-

gelare, dalla fronte larga,

zione

).

paragonabile

dorica.

sporgente, dal

espo.sto

lui

Kanon

[;

dal naso forte, alquanto

stretto e d.illa netta accentuaparti

e delle singole linee in

esse non abbiano a fendersi e ad atte-

un ovale delicato.

del suo stile

compiuto

Il

documento pi chiaro
Doryphoros ,

offerto dal

ni.

la

fu

prime opere rap-

460,

applicato

lui

bello sviluppo

una statua

in

Policleto

da

fu

per

mentre

nel

e Pitagora,

Gi

553).

ritmo' di po-

mente

pe-

favorito

verosimi-

il

qui appariva

proprio

finis-

riconosce nell'efebo

si

Westmacott

su

capo inclinato

sul

giovanile esitazione unita

di

oggetto

Mirone

di

presenta l'efebo Kyniskos, vincitore


porsi

fece

egli

una

artista

rappresentazione di un'et pi matura. Perci

sua maggiore attivit,


rivolta a

che

di

un puro

rappresentazione del corpo nudo giovanile;

arte la

egli evitava la

del

fu

ij;

questi quasi esclusivamente bronzista. Egli port questa

Doryphoros

Marmo da Pompei.

di

Policleto.

Napoli.

POLICLETO

appunto

contraddistinto

servato

cerc di rappresentare
di

riposo animato

espressione

acuta

vigoria atletica.

gata

ginocchio

al

sono

scoli

".

un portatore

di lancia

Napoli

554^.

di

sentimenti dell'anima,

delle

ma

ma

(fig.

che con-

Qui

l'artista

giovanile in un atteggiamento

un vigoroso corpo

forze.

Egli non mirava ad una

contentava

si

inegualmente

di
il

rendere

sana

la

peso tra

le

due

esso poggia sulla

di

sinistra libera e pie-

trae indietro; cos

si

allentati,

Non

slegato.

vimento reale

Kanon

suo ritmo di posizione divide

distesi

compresso o

una statua

in

una perfetta armonia

in

maggior parte
destra rigida, mentre la
la

di

migliore

l'ideale di

dei

II

gambe,

nome

col

copia

sua

nella

3 '9

mu-

ginocchio

il

adunque un mo-

una salda posizione

svilup-

patasi dall'atteggiamento tranquillo di un'epoca

(confr.

anteriore

motivo

ritmo:

questo
esso

la

Zeus,

521),

quindi che

sue statue di

posizione

sue

le

(il

vincitori

suo Pythokles

gambe

delle

tuttavia

al

ripete volentieri

esclusivo

presentava
fig.

in correlazione

449)

Policleto

nelle

non

se

fig.

passo.

del

dello

trovava

Si

tipico.

erano alquanto uni-

figure

formi e quasi coniate sopra un solo modello,

movimento

stavano perci nell'espressione del


al di

numerose

Affine alle

un'Amazone

temision

statue di vincitori

Amazoni

cosicch
questi

nacque

la

nella

artisti

rimasto vincitore
tisti

statue

di

il

accanto ad

Phradmon

Kresilas,

un argivo pi

giovane),

leggenda d'una gara tra


quale

Policleto sarebbe

giudizio

Nel

partecipanti.

secondo

trovato protezione

volta

di Fidia,

quel che sembra

cre per l'Ar-

Amazoni

le

questo tempio. Essa stava

altre
(a

una

(confr. pag. 273).

Policleto

jche

Efeso;

di

avevano

mito
in

Mirone

sotto di quelle di

stessi ar-

degli

cospicuo

materiale di

Amazoni conservate

possono

si

Amazone. Marmo. Londra, Lansdownehouse.

pg. 553.

distinguere tre tipi del tutto differenti tra ioro,


nei quali

'si

vogliono riconoscere

di Policleto.

Il

zone vestita

di

due

tipo

le

che per lo pi

si

opere

di

Fidia

(fig.

496), di Kresilas

riporta a quest'ultimo

un corto chitone che legato soltanto

seni. Ferita vicino al seno destro, essa

ha posto

(fig.

(fig-

555) mostra

54?) ^
l'

Ama-

sulla spalla destra lascia liberi


il

braccio destro stanco sul capo

come

so-

stegno del corpo spossato costituisce un elemento necessario della composizione.

Le

reclinato

mentre

forme larghe
sorella degli

che

si

del
atleti

appoggia con

corpo e

il

policletei.

l'Amazone alzando

corrispondere all'arte

di

il

tipo

la

sinistra

del viso

Anche

la

ad un

il

quale

fanno apparire l'Amazone

qui

innegaDiimente

trascuranza del motivo essenziale,

braccio destro stira

Policleto,

pilastro,

se essa

ferita

la

aveva

di

da

questo

lato,

in

quanto

potrebbe

mira realmente piuttosto qualit

li.

CRECIA:

ET

vili.

PERICLE

DI

medesima maniera appartiene

di forme clie non una motivazione interiore; a questa

simmetrica caduta
ferenza tra

la

delle pieghe del chitone

gamba ferma

a confronto con

le

altre

e la

due

di

gamba

modo

che non risente in alcun

Ma

slegata.

nel suo complesso

Fidia e di Kresilas, per trattazione del nudo, per deli-

catezza del panneggiamento, per l'espressione contenuta del dolore, spiega

vorevole degli nnuchi

messa

statua

la

la

della dif-

noi stessi tra

le

statue

daremmo senza dubbio a


Da una notizia
che

induce

^I^^^^^^^l

il

giudizio fa-

questa

palma.

la

Senofonte

di

verso

Policleto circa

4'P dovette dimorare alcun tempo


Atene, allora amica di Argo
e
;

si
il

in
li

Socrate apprese a conoscerlo e ad ap-

prezzare

sua scultura atletica tanto

la

organicamente costituita. Cos si spiega

modo

nel miglior

tea che

che e

alcune opere

r influenza attica che

atti-

rivela

si

Diadoumenos di Policleto (fig. 556);

nel
la

influenza policle-

l'

rivela in

si

con

testa

sione

quale

giovane

benda

la

nia di

ma

attica,
il

capo

suoi

capelli

ricciuti

lungo tempo essere consi-

pot per
derata

sua delicata espres-

la

con

artistica

umano

corpo

il

chiaramente

si

pone intorno

dalFAna-

differenzia

giamento semplice,
quale

movimento
chi

tutta

e
la

si

la

affine

atteg-

una

Policleto

in

una posizione

dispiegata

spressione tutta

rap-

di

che molto

doumenos Farnese che gli


nel motivo (fig. 523). Qui un
certa grandiosit,

al

vincitore testimo-

del

una maniera

presentare

posizione nella

la
si

portata

nella

ad

e-

coordinazione del

palesa

ai

nostri oc-

della

variet

costru-

zione del corpo e delle funzioni delle


singole parti.
iMeiitrc

prima

ii

Diadumeno era generalmente considerato come

mortale vincitore, recentemente


per interpretarlo

come una

saputo bene rappresentare


cosi comprensibile.

Anche

si

fatto

figura di Apollo,
la
il

bellezza

insostenibile, poich in questo aveva

da percossa

(ijv).

come

un posto

agli

la

maest divina,

ha bisogno

il

Komani chiamassero

ci

diverrebbe

nel

pentatlo

leggiero giavellotto da lancio


e

stesso

ma

non

nome appare ad

nessun

tempo

achillee le statue maschili

abbia

una pi precisa

di

quella di un vincitore

quale nello

Delo

di

antico giudizio che Policleto

ma non

il

statua di un

la

attributi della copia

un eroe guerresco, un Heros

alcuni pi adatto di quello di Achille,


prensibile perch

umana,

l.'

significato del Doriforo

determinazione. La sua interpretazione

l'asta

richiamo

ci

rende com-

nude idealizzate.

POl.lCI.KTO

Solo

et avanzata

in

maesti'o riconosciuto

cevette

un incarico

321

come

Policleto,

genere dei tutto

di

il

scuola argiva,

della

ri-

dille-

nuovo in gara con


Fidia per quanto con minor successo che per
che

rentc.

Hcr.1 d.

l'Amazone. Nell'anno 423 era andato a fuoco


Heraion presso Micene (pag. 179;, al

l'ulKlcto

i-

posto Eupolemos di Argo


costru un
'^
nuovo tempio (0
12 colonne) di cui am-

suo

Mcbe di Naukydts
Moneta di Argo.

bedue

dei

vengono

la

presa

di

una vive/za

solo in

ruen/a

gruppi dei

(.lei

ricordati

di

Inia.

mantenuto

^72

tratti

frammenti

dell'arte

ionica.

allini

di

antiche

le

sono

rimasti

soggetti della decorazione

figurata

rnetope

che delle

oltre

Come

testimoniano

concordano

che sono

i,

tuttavia

nascita di Zeus, la Gigantomachia, delle

la

Argo.

di

simulacro della dea. Gli avanzi conservati

al

frontoni.

di motivi, nelle te.ste

singoli

'fig.

frammentari,

assai

resti

ci

Basse

per lasciare posto

laterali strette,

sono purtroppo
anche

Fig. sss. Hera.

Moneta

vestiboli erano assai profondi e la piccola cella aveva

navate

di

l'antico

V,7.

li};.

pose

io

troiane e

battaglie

una trattazione

di

d'elTetti

ricca

dispiegano una grazia attraente. Queste sculture

con

opere

le

stile,

Policleto

di

sembrano

Policleto stesso fu

lacro

dato

della

una

dea,

statua

Zeus

dello

creare

di

l'incarico

maniera

alla

pari dei rilievi di

al

e,

riconoscere almeno

lasciar

l'in-

simu-

il

cri.selefantina

La

Olimpia.

di

mediana

scarsa larghezza della navata

(solo

propor-

invece di 6 m.) obblig

certo

zioni notevolmente minori.

Delle

statue noi

come

dobbiamo,

ma

magine
tarde

(fig.

zione

letteraria

Vi

5^7.

una rappresentazione
e di

si

monete

a delle

aggiunge

ornamento

la

di

con

Charites

Horai, scettro coronato da un cuculo e

del mito.

a tratti
in mano, accenni
Un'eco artistica dell'opera

ritrovare

anche

melagrana

nella testa della dea

nete argive della

forme rotonde,
<r

tradi-

testa

della

rilievo

im-

sicura

l'unica

spesso,

assai meschina,

stephane

dano con

in

>

fine

metallo

la testa

del

secolo;

ciocche disciolte,

le

(fig.

Farnese

di

la

segreti

pu
mo-

si

in

sue

le

larga

558) non concorNapoli spesso ri-

portata a Policleto. che alquanto pi antica


(e

che

ora

per

ritrovamento della statua

il

colossale di .\riccia appare con sicurezza

immagine
ancor

attica

Policleto,

il

Fig. 559. Efebo

Springfr

Manuale

).

Bronzo. Firenze.

una

Artemidei,

prima volentieri

cui

quasi un secolo e
Idolii

di

meno certamente concordano con

Hera Ludovisi,

('-

Kore o

di

mazione cade

nel

modello
la

pi

e
la

attribuita

recente

di

cui lavorazione e trasfor-

primo periodo imperiale.

Grecia:

322

Accanto a Policleio stava suo


suo fratello con una figura
accanto a

il

Un

lei.

nome

di egual

quale dopo compiuta

complet

Egli

Nauky-ics.

fratello,

monete

(fig.

Alquanto diverso

591).

comune

dal

di

sull'Acropoli

di

Atene

rapporti dell'arte argiva con l'arte

pu

che

di

piedi

in

un

artista

era un Phrixos,

traversata aveva sacrificato T ariete e guardava

la

Hera

la

vede

si

557)

particolarmente celebrato forse l'opera

(fig.

ardente, un'opera che stava

confermare

Pericle

di

i-;ta

Heb;i che nelle

di

Discobolo

pi recente

vni.

vittima

la

nuovo

servire di

Ancor meno che di lui noi sappiamo di altri artisti contemporanei, ad uno dei
dobbiamo attribuire la celebre statua in bronzo del cosiddetto Idolino
559). Alquanto pi rigido e meno fluente nel movimento delle figure policletee
tuttavia vicino ad esse per la caratteristica forma argiva della testa. Non ostante

quali noi
(fig.

egli

attica.

ci lo

IX.

>

si

anche considerato attico

IL

in

rapporto con L\kios (pag. 314).

PERIODO DELLA GUERRA DEL PELOPONNESO


V

Gii ultimi decenni del


storia greca.

posto

La guerra

una

secolo costituiscono

un trentennio

di circa

tanto dalla pace triennale di Nicia (421) finiva con

Contemporaneamente
della guerra del

Poseidonia)

Taranto
saliva a

cadevano

maggior parte

gevano

la

Imera,

Agrigento:

siano,

mantennero

risalgono ancora

dall'altro lato

loro

la

Architettura.

antica vitalit;

disfatta

sol-

Atene.

di

mar Tirreno

tempo
(Cu.ma,

come

in

Siracusa

Sicilia

Cartaginesi nell'ultimo decennio distrugdella

Sicilia,

Selinunte,

sebbene sotto

Segesta,

giogo per-

il

pi grandi progetti artistici

del

tempo

ispirazione ionica.

Un'epoca

di

tal

genere doveva essere particolarmente sfavore-

vole per l'architettura. Alcuni templi meritano tuttavia di essere ricordati.

mitigato

attico aveva

spirito

dallo

Partenone, nei Propilei

tempio

il

forme ioniche o

ci

Figalia

di

Il

dorismo

suo culmine

nel

delle colonne ioniche

presenta progredito questo sviluppo. Sul-

querce

l'altura solitaria e circondata di

ritorio

il

loro posto nell'interno accanto a quelle doriche.

Arcadia

di

raggiunto

nel Theseion. Inoltre o alle doriche erano

state aggiunte delle particolari

avevano trovato

Un

della

interrotta

Lucani discesi dall'Appennino.

dei

crescente

dell'Asia Minore,

coste

le

Grecia sul

greche

delle altre citt

soltanto

all'

Sanniti e

dei

importanza sempre

ma

grande potenza;

Magna

della

citt

le

potere

in

sua

la

completa

la

principali

Sparta,

sventura precipitava anche sopra l'occidente greco. Al

la

Peloponneso

conserv

svolte

delle

Atene

tra

(431-403).

un

piccolo edificio

di

Basse (m. 1030) nel

ter-

sacro di Apollo Eptkourios

dovette essere trasform.ato in tempio. Poich un ampliamento della

direzione originaria
terreno,

per
dalle

nord

il

si

di

conserv

simulacro del

forme ormai
(fig.

560).

distribuzione

Olimpia

(fig.

Il

est-ovest

dio,

stabilite,

nuovo

ma

lo

salvo
edificio

tre navate fu,


.;24),

era

provvisto

alla

di

impedito dalle condizioni del

con

l'antico edificio

la

sua porta verso oriente

circond di un tempio dorico

si

la

direzione

della

fronte verso

che era troppo stretto per

maniera
cappelle

ioniche lavorate solo per tre quarti, con

dell'antico
laterali,

un fregio

le

al

una

Heraion
cui

di

colonne

disopra

(fig.

ARCHITETTURA

3 '^3

sembra uno spazio mediano scoperto (ipetraie. pag. 173 s.).


Le colonne ioniche differiscono completamente dall'uso attico per il loro capitello

572), chiudevano a quel eh;

straordinariamente semplice con tre

lati

uguali

314) e per

(fig.

evasa; poich questa forma sarebbe stata troppo pesante per


principale dalla

introdusse qui una colonna pi

cella l'architetto

presenta un primo sviluppo, ancora mantenuto

linee

in

rinzio con una timida applicazione dell'acanto e con


alla

palmetta. In vista appunto della

ammettere

difficile

notizia

la

che

assai

forse prodotto del caso che

presenti nel Peloponneso

dove

leggiera,

generali,

1"

ornamenti vegetali
del

sia dal

punto

vi

di

quale
co-

dipinti accanto

forme

Partenone

architetto

la

capitello

del

attiche

abbia creato

vista cronologico.

per

la

prima volta ci si
prima volta aveva trovato applica-

162).

Il

nome ne

capitello corinzio per la

il

V acanto

zione per r ornamento della sima

base ampiamente

sensibile differenza dalle

Iktinos

questo edificio, per quanto nessun ostacolo

Non

la

divisione dello spa/.io

la

sua

riporterebbe a Corinto

invenzione,

che viene

attribuita

la

allo

scultore Kallimachos

modo

Fig. 562. Spaccato dell' Eretteo.

Fig. 561. Pianta dell' Eretteo.

(Jahn-Michaelis, Ar

chia attica.
la
il

sono

stato gi sopra osservato (pag.

sua leggerezza e per

la

naturalismo dell'ornamentazione a foglie

luppo

il

capitello

172)

sua applicabilit da

ad una maggiore leggiadria.

Ma

(pag. 328 s.); ad ogni


sembra appartenere alla cer-

questi

si

sicuri

come

tutti

particolari).

adattano

capitello si distingua per

il

lati

oltre a ci la ricchezza e

nostra epoca, che tende

alla

una applicazione pi frequente ed un ulteriore

l'ebbe soltanto nel corso del

IV

sec.

in

Atene entr

svi-

nell'architet-

almeno per noi, solo un secolo pi tardi che in Basse (confr. pag. 190 e 292).
in mezzo allo scompiglio della guerra del Peloponneso l'Acropoli ricevette
un ornamento architettonico. Vicino all'orlo settentrionale (fig. 500, 31) si trovava

tura,

Pure

il

pi antico santuario dell'Acropoli. r Eretteo

gara degli di,

l'antica

ed all'olivo

di

il

colpo

di tridente

di

che

racchiudeva

Poseidon, insieme

Athena. Probabilmente nella pausa della pace

di

al

portenti del-

mare Eretteo

Nicla fu iniziata

al

suo posto una nuova costruzione


tata

come tempio

doppio

Fu necessario qui non


anche
ciava
si

di

solo

in nobili e graziose forme ioniche, la quale fu progetAihena Polias e di Poseidon Erechtheus (fig. 561 ss.).
racchiudere armonicamente pi luoghi di culto, ma

valersi abilmente del dislivello del


le

celle dei

due

di.

suolo (m.

3).

L'edificio principale abbrac-

Dinanzi alla cella collocata pi in alto della dea Athena (B)

stende ad oriente un vestibolo a

sei

colonne (A); accanto

alla

porta erano disposte

324

Grecia:

B.

ix.

periodo

ii.

Fig. 563.

due

Tinta

finestre.

Veduta

met

la

Erechtheus e costituisce

con un
il

e sotto

altare,

il

suo

a ragione viene

un

nome

come un modello
il

un

originariamente

difronte alla porta

elogiata

atrio occidentale (D)

quale

si

tre altre porte.

per

mezzo

il

di

Quella orientale

si

del

una bocca

di

Il

quale stabiliva

la

la

Delfi

(fig.

adoperata
del

trovava

la

si

dell'atrio

fig.

564).

come membro

il

finalmente nel Pandroseion,

mento

dell'ulivo

il

l'antico olivo

vano

il

alla

un alto zoccolo
nei tesori degli

salata,
si

accessibile

chiamava anche

loggia

Korai

delle

in

pietra

Cnid e

da
dei

sei

alto.

fan-

Sifni

in

(fig.

di semplicit

di avere assunto

mancava

una

esse assolvono nel

posa

sciolta.

modo

pi

delle colonne e

La

porta occi-

ornamento, conduceva
di Cecrope, Pandrosos,

di qualsiasi

santuario aperto della

sacro (E)

come surrogato

figlia

essa serviva evidentemente per l'innaffia-

cisterna. Probabilmente una volta


giungeva qui pi verso nord isino ad

dalla

Hekatompedon

aveva ancora

atrio

Poseidon (C) nella quale

piano dell'Acropoli collocato pi

loro doppio compito di apparire in riposo

quale stava

porta conduce in

destinata soprattutto

470) la figura umana qui


architettonico. Le fanciulle rassomigliano a quelle del fregio

dentale dell'atrio che. cosa caratteristica,

nel

La

polla d'acqua

conduceva

vestibolo

Il

magnifica porta che

Questo

cella di

410) e nel tem^pio di Zeus in Agrigento

pur tuttavia come figure umane

l'

il

Come

Partenone nella loro posa cos piena

felice

genere.

fontana (Prostomicn) e per ci

comunicazione con

dette Cariatidi,

suo

altari.

pavimento cio

nel

di fulmine.

grande

la

tetto piatto della loggia sostenuto sopra

ciulle (Korai,

colpo

dalla

apriva verso

serpente dell'Acropoli e

Prostomiaion. La porta occidentale

iG\

ingresso principale

trovava sopra una cisterna

all'adacquamento dell'olivo sacro e conteneva pi

dimorava

magnifico

qui lasciato aperto, un incavo

sotfitto.

il

colpo di tridente nella roccia,

ha ricevuto

Il

grande vestibolo .settentrionale (F) con quattro colonne sulla fronte,

costituito dal

Eretteo.

Arx Athenarum).

bassa appartiene a Poseidon

collocata pi

occidentale

vero e proprio

il

Loggetta delle Cariatidi.

Parete occident.

Eretteo dall'occidente. (Jahn-Michaelis,

dell'

Peloponneso

dei,

-^

-^

Olivo

Atrio settentr.

guerra

dei.i,a

la
f),

terrazza

murata

del-

chiudendo dentro un

ARCHI

ri;

ITUUA

Fig. 564. Loggetta delle Cariatidi nell' Eretteo.

saniuarin
nel

Una

tardi).

rava
pL-r

La fronte occidentale

Cecrope (H;.

di

parete

simile

cella di

la

particolare doppia

la

suo

atrio.

destinazione

scrupolosa, completamente estranea

nuovo

un

antica.

artisticamente

none

ricca di

le

ma

sentimento pio
il

imposizioni di culto

con

mezzo

tutti

si

comune

del

dalla

che

edificio

che

qui

suoi

membri

architettonici

deve tanto pi ammirare

il

in

creato

del

qualsiasi tradizione

di

Noi sentiamo

un vero scrigno

(fig.

ha una

di

suo elletto accanto


la

decorazione

leggiadrissima archi-

e dello sviluppo

307, 318; e

quanto che

si

forme, qui invece uno sforzo

al

di

straordinariamente

assicurare

tuttavia

al

Partenone. Questa crea-

costruzione nonostante

tempi della guerra negli anni 409-407 fu ripresa e condotta


guida tecnica di pi architetti (Philokles, Archilochos).

degli ultimi

sotto la

sepa-

spiegano

si

una tendenza

aveva

decisivo.

Nel Partenone

schiettezza

l'edificio

appare

inserite pi

aspetto

regola

rivela

che

Pericle

di

era divisa

^6-j,)

tra l'attica coscienza di stato del Parte-

delle sue delicate proporzioni

piccolo tempio, collocato pi basso,

zione

questo

dell'Eretteo.

una cosciente

quasi esagerato di fare di tutto

ricco di

angusto

medesimo contrasto che

contenuto

tettura per

di

parete

Tante deviazioni

Partenone

al

(fig.

(con pareti a finestre

grandiosi, di risparmiare e di far valere ogni e

tratti

in

o una

due piani

Poseidon dal

due piani

piano superiore soltanto con mezze colonne

bisogni

a termine

Nello stesso breve tempo della pace di Nicia cade la costruzione non solo del

tempio

di

Athena Nike che stato creato appunto da un simile stato d'animo ma


del piccolo " tempio degli Ateniesi o, come si chiam pi tardi,

anche quella
"

Tempio

delle sette statue

in

Deb

(pag.

331

s.),

un anfiprostilo

dorico

il

cui

GRKCIA:

32(5

IX.

PERIODO DELLA GUERRA DEL PELOPONNESO

II.

formato

vestibolo,

da

(per queste colonne


altrove)

occasione

esso

della

Nike

290

pag.

confr.

sicuramente

dedicato

magnifica

pa-

la

Athena

di

attiche

fu

ricorda

pilastri,

tempio

del

rete anteriore

ambasceria

che Nicla condusse nel 417 a Delo.


E fatto notevole che noi ci siamo
Monumento delle Nereid
Xanthos. (Koldewey presso Puchstein).

Fig. 565. Capitello del


in

spesso

imbattuti

questo ricco
di

buone intenzioni,

tracce

nelle

uomo

devoto

stato,

di

sua cerchia poich essa

mezzo secolo

trovato

abbia

edifici

religioso e politico.

suo intreccio

il

Nereidi

delle

tempio presso

il

portico in Delfi (pag.

il

un

espre.ssione

Lo

seguiva

Cosi sembra che in questi

l'Ilisso.

determinato

stato

d'animo

artistico,

Nella trattazione delle forme ha evidentemente agito una diretta

meno

influenza ionica. Per lo


e

sua

la

delle guerre persiane,

che sia stato eseguito da Atene.

edificio di stile ionico

distanza di quasi

predilezione

astrazione da colonne isolate che sostenevano sin-

fatta

amate prima

goli doni votivi e gi erano

primo

la

colpisce nell'Attica tanto pi in quanto che lo ionismo vi

ci

aveva trovato ingresso tardi

il

di

pieno

templi ricordati risalga alla personale predilezione sua e della

lo stile ionico nei

23Q)

quale, con la spedizione siciliana del 413 cadde vittima della

il

sua indecisione e della sua superstizione. Si potrebbe far l'ipotesi che


per

cosi

Nicla,

di

in

sacra

della

citt

Questo monumento

(fig.

sopra

l'ovolo

Xanthos

licia
^-,66]

capitello dell' Eretteo con la sua voluta raddoppiata

il

cinghie

di

(fig.

si

ritrova anche nel

565), presso

un bell'esemplare

monumento

poco

detto

contemporaneo.

del gusto asiatico che

ama

solle-

tombe in altezza (fig. 191, 207 ss.) e perci giunge ad una costruzione a
pi piani. Su un solido basamento circondato di due fregi a rilievo si innalzava un
leggiero tempio ionico che conteneva la camera funeraria, il tutto riccamente ornato
vare

le

di sculture (fig.

colari.

come

con sicurezza,
Pei^iicles

575)

certamente

senza dubbio

in
u

continuatori

gran

di

ancora

parte

Korai

della

dell'

Eretteo

Alkamenes

(fig.

lievo.

bisogno

Il

di

564)

sono uscite

in

la

Prokne

L'indirizzo che

541).

Partenone

decreti e

si

pre-

si

decorazione figurata

valere da per tutto. Perfino

ri-

si

fa

ren-

pietra,

ricevettero

questo periodo non raramente

una deco-

diconti

ufficiali,

razione

vignetta.

Spesso

simile

stile.

incisi

rilievo
si

su

nella

testata pari ad

trovano

Soprattutto

suoi parti-

370.

il

particolarmente chiaro nell'arte del

senta

anche se esso non

arte furono attivi

(fig.

ricollega alle sculture del

lido,

questo periodo. Le

da questo indirizzo; esse arieggiano


di

re o di satrapo

Gli scolari di Fidia

sua
in

un

congetturato, di

stato

che go\ern soltanto verso

Scultura attica.
e

ricostruzione non sicura in tutti

la

tomba

la

rilievi

fioriva

votivi

con

una

di

nuovo

Fig. 565.

delle Nereidi in Xanthos


(Falkener).

Monumento

SCULTURA ATTICA
splendore T antico costume del rilievo funerario

232

(pag.

che nell'et

ss.}

Pericle solo timi-

di

damente aveva cominciato a risorgere. I monumenti si mantengono ancora nella forma modesta della lastra funeraria
sepolcrale;

tombe

le

nozze sono

o del vaso

(stele)

persone morte

di

un

da

contraddistinte

Nei

tipo di anfore snelle (loutrophoroi;

vediamo

noi

forma

y^7

masselli
al

presidio in Decelea,

il

con un

Xanthippos

uccello,

schiava,

iiioielli

tato

(fig.

corpo

quale

nell'atto

era

tegeate

fanciullo Polyeuktos

Afrodite, servita da

contemplare

di

ciascuno

in

di

suoi

loro rappresen-

di

tuttavia

vita,

riproduzione individuale

ma

il

peloponnesio

nobile donna Hegeso, con

la

Vj8),

rame,

di

i^ellezza e dignit quasi di

una

rilievi

colla sua

calderaio Sosinous di Cor-

il

suoi

che appartenne

Lisas
di

(fig.

con

tina

calzolaio

il

senza

particolare

non con

la

persone determinate

tutto concepito tipicamente e quindi innal-

zato nella sfera

tenone.

Ma

che

domina

1"

cominciano anche

tazioni della vita tranquilla

nel

arte
le

del

Par-

rappresen-

seno della

fa-

miglia.

che nel

Noi gi vediamo

biare una stretta di

bracciare

suo sposo, ab-

col

radunare

suoi intorno
tutta l'into-

nazione ancora
nuta

mano

l'espressione del viso,

figliuolo,

il

ma

a s,

sempre maggior
la donna scam-

secolo acquistano

IV"

diffusione.

(confr.

fig.

straordinariamente

conte-

una austerit

534), soltanto

misurata, ancora nessuna determinata espressione

lutto

di

si

diffonde

sigila

rappresenta-

zione. In questi rilievi echeggia la concezione

puramente

etica del

linguaggio

di

forme

sentimento e
di

mediati successori. In verit

minore

della

artistico

cos

Meno
meno

grandezza

di

non

in

nobili,

un

alito

alquanto pi

attraenti .sono

parte

la

di

da

rilievi

fanciulla
(fig.

in-

spirito.

ma non

ingenui

un paio

ioniche,

suo

del

colombe proveniente da Paro


Htgeso. Marmo. Atene.

la

indirizzo

marmorari

pi modesti
essi

rari delle isole

Fig. 56S. Stcle funeraria di

questo

che essa abbia saputo ammaestrare

anche

fondere

misurato

il

Fidia e dei suoi im-

fune-

con

le

569) e

fanciulla col barattolo che passata

da

la

una

328

GRECIA.-

IL

IX.

PERIODO DELLA GUERRA

^^^

/,

Artemide

57U.

IH.

PELOPONNESO

>EL

Moneta

Soteira.

Page.

di

LMllezione di

\'c-

nezia a Berlin":

mostrano

essi

la

delie

scultura

ioniche in

isole

contatto

stretto

con quella

attica

e tuttavia in p-

sesso

un

di

negabile

carat-

tere proprio.

medesimo

deir

in-

Il

vale

eccellente

rilievo funerario

Philis pro\e-

di
Fig. 569. La fanciulla dalle col
Stele funeraria da Paro. Mar

Danzatrice laconica

Fig. 571.

da Taso

niente

marmo.

Brocklesby House.

edora

Accanto
suo

<i

che

alla corrente

indirizzi.

altri

al

riannoda a Fidia e

si

Cavallo di legno

sull'Acropoli, lungo circa

al

vediamo

Partenone

godeva fama come scultore

bronzista Strongylion

Il

Berlino.

Louvre.

dal cui dorso aperto

guardavan fuori quattro eroi

assai popolare; sono

stati

m. 5.50 (dedicato prima


guerra

della

attici

ritrovati quattro dei sei grandi blocchi della

piccola statua di fanciullo fu pi tardi assai stimata da Bruto, e

anche

animali,

di

del

il

4),

troiana, era

base.

unWmazone,

Una

forse a

gambe, era tenuta in gran conto da Nerone. Nella


Megara ripetuta per Page (fig. 570), la dea appariva in
ad ogni modo con le fiaccole nelle mani cosicch non semplice

cavallo, celebre per le sue belle

sua Artemide Soteira


vestito corto

ma

in

trarre dalle abitudini della caccia

Una maniera

suo principale rappresentante


delFesecuzione,

la

spiegazione di questa innovazione.

artistica del tutto di\ersa,

certo

cosi

in

unilateralmente

ebbe

indirizzata verso la precisione

Kallimachos. Soprattutto

che

egli

facilmente

mirava

andava

ne

il

alla raffinatezza

perduta

la

semplice grazia delle figure, ad esempio nelle sue Lacedemoni danzanti

in

Ci possiamo far un'idea del suo

per forme,

stile

movimenti, pieghe piuttosto manierate


se stesso nella firma di un'opera

posteriore, forse contro

avvezzo a

raffinare

il

il

da

certi rilievi

(fig.

571).

soprannome

che

le

possiamo dimostrare che

distinguono

Kallimachos sembra essersi dato da


di

"

Katatexitechnos

nel che l'et

significato originario, trov accennato che egli fosse stato

all'eccesso e a disgregare cosi tutte

che cosa consistessero

si

bronzo.

le

forme.

innovazioni tecniche che venivano di


egli

le

abbia

adoperate

nel

lui

capitello

Non

chiaro in

vantate.

corinzio

Noi non
di

cui

si

SCULTURA
l'invenzione

attribuiva a lui

palma
cesa

parte

si

cosciente persistenza

linguaggio di

le

il

ancora una

casi apparecchia

IV secolo

modo

anche

cui

tra

forme

immaginiamo

di

moda,

la

ieratico

alla

che

che conserva con

pu additare

si

dai

all'incirca

modo

primi decenni

particolarmente favorito esso fu nell'arte ellenistico-romana dove ad

Anche

spesso apporta soltanto una decorazione monotona ed esteriore.

anfore panatcnaiche

apparsa nel

in

una

legata e che in altri

un'arte ancora

sopravvivenza all'arte arcaica, ad ogni

artitciosa

un'imitazione puramente esteriore,

ogni

errati se ce la

prima era anche detto

e perci

culto

col

ricollega

artistiche,

del

andiamo

della

la

una colonna di acanto. Secondo un'opinione diffusa ma non dimostrabile


Kallimachos conteneva anche elementi di stile arcaistico. Questo stile che

parte riposa su ragioni

in

sua maniera la
lampada sempre ac-

caratteristica

di

di

l'arte

329

fumo sopra

sfogatoio del

Eretteo. Forse noi difficilmente

dell'

maniera

in

Sembra

pag. 323).

bronzo che serviva per

di

l'ILOPONN'ESlA

mostrare quale stilizzazione gi fosse

possono

41(3 e)

[fig.

secolo (dal 363 in poi).

b.

Aiii:i/<in'iiii.ichia.

,,

Fregio del tempio di Apollo

Fig. 572.

in

Centauromachia.

Basse.

s.;

La notizia incerta della paternit di Iktinos (pag. yi-i


Scultura peloponnesia.
con l'arte attica ma questo si
il tempio in Basse rapporti

faceva ammettere per

meno confermato

tanto
gli

per

avanzi dell'Heraion di

sculture che per l'architettura; piuttosto chiaro che

le

Argo offrono

parentela pi stretta e con ci

dell'origine argiva. Si tratta, oltre alle

metope,

che girava nell'interno del tempio

5(5o) al

(fig.

di

un fregio a

garanzia

la

sporgente

rilievo assai

disopra delle colonne ioniche

(fg.

^72).

La trattazione delle vesti, specialmente nelle donne, ora ondeggiante, ora tesa (a),
un accumulamento dei motivi pi diversi nei medesimo gruppo e oltre a ci degli
scorci troppo arditi e delle proporzioni tozze mostrano un temperamento artistico
del tutto lontano dall'Attica.

qui per
volta

la

dall'

accorrono
vicino

prima

Amazonomachia
in

aiuto.

tempio

rapporto con esso


ionica.
in

marmo

il

un'origine

dalla

di

locale.

Doliana (presso Tegea), adoperato


Il

Centauromachia,

soggetto
nelle

L'aspetto selvaggio della lotta ricorda

Zeus

di

Anche

indica

volta,

ma

Affine anche

Olimpia

in

in

il

dato

ancora

una

Apollo e Artemide

frontone occidentale del

461) e potrebbe essere posto in immediato


casi si pu tuttavia pensare ad un'influenza

(fig.

ambedue

una

quali

delle statue

nominate a pag. 316, una Niobide fuggente

Copenaghen.
Scultura ionica.

pag.

22

ss.

nel

che noi ad ogni

corso del

Al

posto

dell'antica

secolo era

modo non possiamo

grazia

ionica

del

periodo

subentrato un indirizzo pieno

seguire finora nel suo complesso

arcaico

di

slancio,

ma

solo in

330

B.

GRI-CIA:

iX.

II.

PERIODO DEII.A CUI-RRA

PELOPONNESO

DEI.

prodotti

singoli

per soprappi

calit assai differenti. [Essi ci

uno sguardo

in un'arte

in

lo-

permettono

molto pi variata

che noi prima immaginavamo,

di quella

unicamente

abbagliati

dallo

splendore

delle grandi ','creazioni artistiche ateniesi

fanno vedere che un carattere pi

dominava

bero

come

esso,
sai

scultura ionica.

as-

verosimile,

fosse stato predi

lunga

mano da

tradi-

parato

indigene

zioni

potranno dircelo

nuove sco-

solo

Tuttavia

perte.

pu gi ora
ammettere che
si

anche

quel

in

periodo
medio,

inter-

per noi

oscuro,

le

tra

guerre persiane
Fig. 573.

Nike

Paionios. Olimpia. (Secondo


Museo di Dresda).

di

restauro

il

e la caduta della

nel

lega

mai cessato

scultura non fosse

sercizio della

era

inoltre la pittura ionica, la quale

gnoto nella prima met del


una

ionica

contemporanea.

Il

prende

notevole

primo

posto

un' opera

Calcidica, citt ionica


(fig.

573).

influenza

tra

di

bel
rire

con

Poli-

fioriva

di

nuovo

dovesse aver

ss.),

L'ampio

corpo e

Olimpia

ionici

conservati lo
e dai

iVlesseni

dai

di

citt

Mende

nella

da lungo tempo sotto l'influenza

le

mani il mantello disteso


movimento aderisce sul

il

vestito,

Ambedue
le

cui

le

cose,

mo'

di

davanti

al

il

traspa-

pieghe appaiono

come

l'ondeggiare delle masse dalle pieghe rigonfie,

sono caratteristiche di
presentare

gi

gonfia di dietro.

del corpo sotto

incollate,

monumenti
in

Essa scende dalla cima dell'Olimpo in terra,

vestito nel

si

sviluppo della scultura

sullo

Paionios della

ma

tenendo con ambedue


vela.

dedicata

Nike,

la

Naupaz,

attica

viva

che

avuto

V e-

stata

secolo, e

con Zeuxis e Parrhasios pag. 334

alla fine

attica

nella Ionia ed

in

timidamente

cjuest'arte ionica.

marmo una
(fig.

Il

figura volante,

406) giunge

qui

tentativo di rapfatf" nrim.n

-olo

ad una libera e virtuosa

esecuzione: l'antico motivo del salto (pag. 221)

si

mutato

Fig. 574.

Nike di Paioi

(Ricostruzione).

li-

Se

SCULTURA IONICA
in

un nuoto attraverso

libramento

1'

fluttuante serve

come

aria

Il

una

necessario appoggio

lo

nubi

che

disotto costituito

al

accompagna

la

alto volo.

stabilito quali

siano

stati

fatti

Non
di

glorificati

dica di vittoria,

che

triangolare

alta

doni votivi

di

altri

dal

una

la testa di

dea, e cosi reso

evidente per l'occhio e per

bero

significare

resa quasi invisibile

era

fi-

sfondo doppia-

colore mentre da essa sporge


aquila che

alla

compo-

cos alta collocazione.

da una massa informe che voleva


le

rapido
vestito

vista della

sizione in quantoch offre


in

un
del

saldo sostegno

gura, anche dal punto di

mente necessario

in

La massa

discesa.

di

331

la

fantasia

ancora

armi

il

li-

pienamente
successi

quali

da questa superba decollocata

su

una base

m. sovrastava a tutti gii


Olimpia (fig. 574). E da

una replica ve n'era in Delfi.


L'acroterio del tempio di Zeus in Olimpia
(pag. 262} deve aver mirato ad un simile efD.il cosiddetto
Monumento
575.
Nereide
in Xanthos. Marmo parlo.
delle Nereidi
fetto. Simile tendenza, per quanto
minore
Museo Britannico.
arditezza, rivelano
frammenti scavati in
Delo di due gruppi
quali risultano essere
giganteschi acroteri dei frontoni del
tempio innalzato dagli Ateniesi verso il 417 (pag. 325 s.). Un gruppo rappresentava
ricordare

che

il

ratto

di

Orizia per opera di

Borea:

Fig. 576. Assedio di una

citt.i.

il

dio del vento dalle

Dall'

Hcroon

ali

di Ojolbasci. Calcare.

potenti

Vienna.

sollevava

in

332

l.

(recia:

periodo della (;uerra dil Peloponneso

il

i\.

alto la figlia di

come

Eretteo

fortemente gi per questo

subito

gruppo deve aver

dell' intero

"arte ionica

in

chiaro contrasto con

ricorda

Paionios e sem-

di

come anche

dipendente

bra esserne

volando. Esso

Nike

la

V ordinamento
V influenza

la

Dall'antica cerchia dell'arte ionica derivano

numenti
tuosa

187

(fig.

223

(confr. pag.

liei

occupa

s.)

s.,

326).

ancora

il

del-

scultura attica.

La tomba

moson-

primo posto

riceve una ricca decorazione di scultura.

monumento

II

detto

delle

Nereidi

in

Xanthos

566J trae questo nome dalle fanciulle che occupavano gli intercolumn e che, tenute fisse ai suolo

(fig.

sono

soltanto dal vestito,

rappresentate

nell" atto

di

scorrere per l'aria sul mare, popolato dei suoi animali.


Il

volo

loro

ardito

col

mantello rigonfio parte dalla

medesima concezione della Nike di Paionios


per quanto esse mantengano l'antico schema
passando dinanzi
verso

lui.

di

intorno

soffiavano

Oceano,
Aurai)

cosi

torno
Fig. 577. Veduta laterale del sarcofago
licio d Sidone. Costantinopoli.

giravano attorno

fregi a rilievo
Il

pi grande in altezza

(fig.

richiama

410),

sobriet

il

alla cella,

acroter

qui

fregi

le

comali"

o-

parlo,

32) riemcolonne e intorno

le
i

frontoni:

frontoni

Delo (vedi sopra) adorni

in

figurati.

piani

fu-

Due

vicende di un assedio

di

La decorazione

scultoria,

materiale

prezioso,

il

altrimenti adoperato di

due

dell' aria

sepolto (pag.

sopra

insolitamente ricca, e

marmo

mare o

mare

lontano

Altre scene della vita

come anche

erano come

nel

fregio sifnio di Delfi

al

finale.

principe

del

venti dei

pi piccolo rappresenta con una

realistica

fino alla resa

piono

del

Beati

basamento.

rappresenta

battimenti tra Liei ed avversari vestiti


rientale

vergini

dei

in-

numento
al

Isola

mo-

al

nerario.

all'

li-

si

bravano

presso Pindaro

queste

575).

di volare

spettatore piuttosto che volare

allo

Come

(fig.

rado nella Licia,

finalmente

assegnano

al

la

il

disposizione a

monumento un

posto

eccezionale.

L'Heroon
in

qualche

di (ihiolbasci (Trysa),

modo due

scoperto

volte nel secolo passato,

consiste in un cortile che conteneva una vulta

La Nike che si scioglie il sandalo. Dalla


balaustrata del tempio di Athena Nike. Atene.

Fig. 57S.

INFLUSSI IONICI NELL ATTICA

333

un sarcofago scavato nella roccia. Tanto il iato di ingresso quanto le quattro pareti
interne del cortile erano adorne di rilievi. Le grandiose lotte dell'et eroica si dispiegano
chia.

dinanzi

Mnesterofonia,

la

e l'assedio

Sette a Tebe, nei

dei

Leucippidi in

ratto delle

il

larmente (parete occidentale} tre scene che

ma

che presentano parallelamente


57t'i).

itg.

distribuiti

guardo
si

rilievi

in

due

si

lati

interni Bellerofonte,

una larga rappresentazione

sono volute interpretare

col

partico-

mito troiano

soggetti mitici dei combattimenti storici

ai

locali

sono costantemente
sovrapposte

file

che

in

ri-

ragione

agli ordini dei blocchi. .\

pensato

rAmazonoma-

occhi: nella parete esteriore soprattutto

nostri

ai

Centauromachia

la

scelta delle scene

la

dipendesse dalle pitture parietali di Poiignoto

si

sono presupposti

dei

mo-

pitture ioniche

(pag.

278

simili

delli

in

ss.;.

Alla dipendenza del contenuto

pitt'ire

accompagnano anche

si

ticolari tratti

dei

che. a confronto

stilistici,

attici

rilievi

da

dei par-

maniera

della

fidiaca,

rivelano una concezione pi pittorica.

Ghilbasci di fronte

di

rilievi

con-

alla

cisione altrimenti propria della scultura,

presentano un tono pi largo


zione, quale
degli

Ioni,

ricca

dello

una parte

una
persino

fronte

alla

petuti.

esteriormente

spesso

Una gran

delle

ricco e

pi

quanto questi

nei motivi per

siano troppo

parte

del

fregio

cessivamente lungo appare cosi del


to

senza interesse
Perci

rativo.

come

si

ri-

ectut-

puramente deco-

dovr

pi recente del

si

realt.

monumento

al

pi

dove ha

prospetti\a, e

la

Nereidi Gliiolbasci sembra


pi vivo

proprio

rappresentazione

sfondo paesistico,

attengono pi .severamente
Di

narra-

di

era

dall'antichit

considerarlo

monumento

Fi^. 579.

Anfora d'argento dalla Ru

delle

Petrogrado.

Nereidi.

Queste sculture funerarie


fago

(tg.

577) della stessa

cofago di Alessandro
suo sviluppo pi

(fig.

licie

attica.

assai bel

completamento

in

un sarcoil

sar-

qui nel

raffinato.

Influssi ionici nell'Attica.


fo.ssero attivi

hanno un

tomba principesca di Sidone, dalla quale proviene


701). Lo stile, divenuto locale nella Licia, appare

nell'Attica e

come

Gi spesso

fu

accennato a quanti

perci fossero naturali

le

Altre testimonianze di ci sono offerte forse anche da certi

tano delle .Menadi che danzano, cadono

in

estasi,

artisti

ionici

influenze ioniche sull'arte


rilievi

sacrificano in vivaci

che rappresenatteugiamenti

gri-.cia:

34
e

i\.

iM:Riono dklla gu[-.rra

11.

con un forte ondeggiare delle

vesti,

appare ancora qualche traccia della

una tendenza alPeffetto


nei

tempio

408 allorch Alcibiade otteneva

Il

sciogli;

fregio

effetto

un'opera preziosa,

per

di

deporli

un

dell'

Eretteo

figure

erano

Una

singole

al

quale

sicura interpre-

ma sembra

possibile

rappresentassero

un

bianco dal

calcare eleusinio

di

applicati.

non

tazione

con

marmo

in

578).

e di

nei rilievi

stile

distaccavano

si

fondo scuro
essi

medesimo

gruppi

(fg.

uno slancio vigoroso

363) che

(fig.

sacrificio,

santuario

nel

del

il

Essi rappresentano d^Ue

nell'entrare

caratteri

hanno

si

526), sorti forse verso

(tg.

tecnica virtuosa, di

ammaliante. Pi moderati appaiono


danneggiati del frea,io

assai

elemento arcaico,

innalzano trofei altre apparecchiano

sandali

legacci dei

vivacit pi graziosa e

l.a

successi ateniesi.

ultimi

gli

vittorie in azioni diverse; alcune

una

Athena Nike

di

nei particolari delle pieghe

teste e

nelle

stilizzazione arcaica,

pittorico, del tutto spoglie di questo

della balaustrata del

rilievi

mentre

pi-lohonnkso

di.i.

scene

tratte

che

dalla cer-

chia dei miti di Eretteo.

La Russia meridionale
servato stupendi

ha con-

ci

esemplari dell'oreficeria

ionica di questo periodo. L'anfora in ar-

gento proveniente da un tumulo funerario

(Tscertomlyk)

Nikopol

presso

(fig.

579) giustamente assai pregiata, con le


rappresentazioni realistiche della vita degli
Sciti e la

modo

qualche

Fig. 580. Eracle che strangola

serpent

dell'

in

Eretteo, per quanto

vaso stesso appartenga gi

Pittura asiatca.

parietale

ricca, in-

sia stata ispirata la graziosa

ornamentazione
il

ma

decorazione chiara

specialmente con l'ultima, donde

dica,

al I\'

secolo.

Nell'Attica

si

pompeiana. Napoli.

era ben presto esaurita


rica

monumentale

Polignoto.

di

Suo

la

maniera

nipote Aglaophon, un figlio di suo fratello Aristo-

phon, sapeva soltanto dipingere piccoli quadri nei quali ad esempio celebrava
torie di
il

gli

pi naturalistico.

alcun successore

uomini senza

Le

gli

asiatico

non ostante

si

:'o

di

nome

la

fama

di

la

sua origine

delle pi

loro

per caratterizzare

gli

le

ed

primi

negli artisti dell'Asia

Cos

fu

di

innovazioni.

di

la

loro arte in

Minore;

come un genere

nuovo V Oriente che port


il
tempo nel quale anche

singole personalit ed erano perfino traman-

artisti.

Cos

ci

si

Imera) e Parrhasios di Efeso,

Peloponneso esercitarono

indi-

317) non trovarono


importanti seguaci che

(pag.

presentano soprattutto Zeu.xis

pieno Zeuxippos) di Eraclea (sul Ponto?\ uno scolaro

Damophilos

un

e senza idealit, seguiva

ApoUodoro

ApoUodoro,

attica.

importanti

facevano fortemente valere

dati aneddoti

(con

di

antichi storici dell'arte solevano considerare questa pittura

compimento una

nell'arte

ethos

innovazioni

Atene, ebbero invece

in

posero del tutto nell'ombra


perci

le vit-

Alcibiade nelle corse su cocchi ad Olimpia, Delfi e Nemea. In altre Pauson,

quale rappresentava

rizzo

pitto-

Atene

ma

quali al

del

tempo

tasio

Neseus

della guerra del

tosto anche in altri luoghi, dalla

ITIILRA ASIATICA
Sicilia

Macedonia (Zeuxis'

dalla

erano semplici e

contentavano dei quattro antichi

si

sapevano trarre nuovi

altro

Minore (Parrhasios). Nel colore

all'Asia

fino

335

Zeuxis come naturale nel rappresen-

coloristici.

effetti

essi

280) dai quali per

colori (pag.

un nuovo indirizzo da\a particolare peso alla tecnica, al disegno, al colore,


chiaroscuro, all'effetto armonico e all'illusione mentre assegnava al contenuto

tante di
al

non maggior valore

di quello

ha

clic*

peloponnesio

una

illusiva,

572) ed agli

(fig.

predilezione

scene

che erano ammirati per

non proprie

straordinarie

la

loro capacit

natura

della

delle

Centauri concepita come soggetto

rappresentate, ad esempio una famiglia di

figure

caratteristica in

sue figure che ricordano l'indirizzo

delle

elTetti coloristici

per

Era

nell'arte plastica.

l'argilla

forme

oltre alle vigorose proporzioni e

lui,

per un quadretto di vita famigliare. Perci in appresso anche Aristotele negava a


la

facolt di caratterizzazione.

e con Parrhasios

lui

sue vedute sopra

le

considerata una

Crotone era

lui

D'altro lato Socrate s\iluppava nella famigliarit con

La

pittLira.

la

celebre Elena di Zeuxis in

genuinamente omerica,

ideale figura,

la

bellezza

cui

faceva comprendere
come tanti eroi una
avessero potuto

volta

combattere per

lei.

Aun

ricorda

ristofane

suo Eros coronato

di

rose. Delle pitture con-

servate richiamano

al

suo Marsia legato e

al

suo piccolo Eracle

in

con

lotta

580).

(fig.

serpenti

Zeuxis dipin-

geva anche dei

nocromi

riattaccandosi cosi ancora

i',

arte l'offrono alcune

copie

lorati,

lastre di

romane da

opere

ultima lastra nominato

all'

marmo

come

antica

suoi eroi, di

veri modelli, per

altare in

marmo

che

giuocano

forme pi

quanto

al

riusci a
la

in

lui di

compagne. Su que-

alle

Efeso

del culto di

padre e maestro

(il

nelle sue abitudini di

snelle delle figure di Zeuxis,

Artemide

armi

di Achille,

la

come

quanto

erano considerate dei


"

nutrito di rose

ambigue rappresentazioni;
dava

il

invece

Efesia. Disegnatore assai delicato

le

si

nella

(i

maggior
maniera

finezze dell'espressione del volto,

il

Filottete sofferente, la contesa di Aiace


di Telefocon la ruggine della lancia
mostrano quali fossero suoi temi favo-

guarigione

Achille, forse la pazzia simulata di Ulisse

riti.

vita

e nella posizione del carattere distintivo di ogni persona

opposizione a Zeuxis). Quadri


le

co-

esempio un vincitore nella

mezzo

di pittori di

delle donne, talvolta in

tratti

questa

pittore Alessandro di Atene.

rendere chiaramente fino all'artifizio

e di Ulisse per
di

di

contorno delle figure che trattava con grande nitidezza. In questa

rappresentazione nei

(ci in

Firenze.

delicati disegni

suoi disegni erano ricercati dai conoscitori) anche nella pittura egli

peso

in

debole eco

suo Teseo apparisse troppo delicato,

il

Raramente egli dipingeva


amava le figure pompose

Una

Ercolano con

nostro tempo, ad

Parrhasios proveniente da una famiglia


chiamava Euenor) era uno ionio puro tanto
sua arte.

tecnica.

ritrovate in

del

corsa dei cocchi, Latona e Niobe


st'

Da un

Fig. 581. Sacrificio di Ifigenia.

mo-

innegabile che Parrhasios stava sotto l'influenza della tragedia euripidea.

Che

Grecia:

336

in.

periodo della guerra del Peloponneso

:i.

questo indirizzo psicologico trovasse eco anche presso


thes dell' isola di Kythnos, vicino all'Attica, che con

armi venne a gara con Parrhasios


ratteri e nella

dere

la

fantasia dello spettatore anche al di

deva perspicua

la

grandezza gigantesca

con

piccoli Satiri che


di

tirso

il

suo sacrificio

il

di

ne misuravano

et

dramma

satirico.

il

Dal

dei

ca-

Egli

ellenistica).

si

ren-

tratta piuttosto

Celebre

sopra

graduazione dell'espressione

Agamennone

nell'arte

(Hesione)

Pronomos che suona


I

non

pollice (se qui

il

di

Ifigenia per la

ioniso

possente espressione

della scena rappresentata.

un quadro che ha trovato larga imitazione

Fig. 582. Preparativi pe

mostra Timan-

lo

sua maniera ingegnosa di accen-

la

personaggi presenti (Calcante, Ulisse, Menelao;

viso),

Attici

suo Ciclope addormentato per mezzo dei

del

un'opera di un Timanthes pi giovane,

altro era
nei

super nella

e lo

motivazione psichica. Si celebrava

gli

un quadro della contesa delle

ogni

del dolore

nasconde\'a

posteriore

(fig.

suo

il

Un

581).

Papposileno

Eracle

doppio flauto.
vaso di Pronomos

Vaso

attico

da Ruvo. Napoli.

quadri su tavola erano trasportabili, sorse


nuovo uso, che si spiega soltanto perch
in questo tempo nella pittura come gi prima nella scultura; l'uso delle gare nelle
quali ad esempio Timanthes ottenne la vittoria tanto contro Parrhasios quanto
contro Kolotes di Teo.
i

Pittura ceramica attica.


che non poteva tenere dietro
plici.

La

netti

come

simmetricamente tutto
nonostante

con ci

la

il

suoi mezzi troppo

composizione
di

intagli

il

pi

possibilmente

sem-

si

separano

ceramica. Questa poteva soprattutto accettare

piena padronanza degli

.scorci,

le
la

vie

gara

la

stile
il

il

vaso

di

Meidias

ratto delle Leucippidi.

il

cui

ceramica,

allo

sfondo

della

pittura

soltanto ral-

rendendo pi viva

creando un'ornamentazione pi ricca specialmente nei

questo

con grande vivezza

la

riempire

chiari e di

quadro con queste figure chiare condannava


isolati, a rinunziare a dei reali aggruppamenti,

rappresentazione dello spazio. Cosi

disegno con

capolavoro

singoli
il

dei tentativi
alla

da quelle della
finando

progressi della pittura su tavola chiaro

tali

pittura su terracotta con

necessit dipendente dalla tecnica di distaccare dal fondo scuro le sue figure

con contorni

la

e pi libera
vestiti.

Un

quadro principale rappresenta

Nella cerchia del teatro attico

ci

con-

Medea
Fig. 5S3.

duce

Poseidon e Anfitrite
Polluce
Talos Castore
gigante Talos stregato dagli incantesimi di Medea viene preso dai Diosciin.
Da un'anfora attica proveniente da Ruvo.

Pronomos che

vaso detto di

il

'evidentemente

ombreggiate su fondo bianco

(fig.

colore;

di

etfetti

gigante

il

mentre
con
di

di

maga Medea

la

riccamente

vestiti

separare

nuovo

di

in

indistinguibile

nero e

rosso.

sono posti

al

Qui

solo

si

deduce dal

che

fatto

nomi

denza dell'industria ceramica


la

catastrofe siciliana

una

fine

della

colonia attica

grande

il

attivit,

Thurioi

di

anzi

si

ritori di

si

sul

di

golfo di

Ma

Sicilia.

si

'

lungo

attica

po.ssono distinguere

- L'Occidente tace

Manuale

la

I.

felice

nell'arte

resistenza

all'

limiti

esportazione

la

che

pittura

dell'arte

industriale

pi rari.

Alla deca-

circostanza che con

la

occidente

verso

le

coste del

ormai

finito,

mar

ebbe

ne fioriva una locale


dai
si

Adriatico sino ad

tanto pi che in Italia


i

cui primi prodotti

modelli. Bisognava

volgeva verso

trovava in rapporto di commercio con l'Attica

ponneso. Soltanto
SppiNOEfi

oltrepassare

met del V secolo forse per mezzo


Taranto esso era stato esercitato con

ci era

sbocco; cos l'esportazione ceramica

lungo tempo

di

non potevano mantenere

non poco anche

seconda

era perfino esteso

dipendenza dalla ceramica

spesso difficilmente

tentativo

La posizione subordinata
divengono sempre

commercio
nella

Hatria 'Adria) e a Felsina (Bologna).


stessa in

un

tali tentativi

degli artisti

fiorente

ma

giustificato desiderio

il

ai

attica contribu

Ancora

precipitosa.

giallognole,

colore dell'argilla

gruppo centrale strettamente affollato,


due colori ceramici fondamentali, il

il

dunqac

Ma

vascolare attica alla sua antica altezza.


si

ombreggiature

spiega in parte per

limitazione

presenta

disegno ceramico.

si

chiare

pi

la

con

inseguitori appaiono nel

questo

figure

per

bianco

color

in

Dioscuri

ornati,

divenuto
il

il

il

Talos

bronzo

pitture-

gruppo principale fu distaccato con colori particovaso di Talos (fig. 583) presenta
rosse vicine. Ma se

ad esempio

dalla cerchia delle figure

lari

Le

soprattutto

limitati

isolati,

su fondo scuro furono tentati dei pi ricchi

Anche

a piccoli vasi del culto funerario.

satirico

presenza del dio,

in

e contrasti pittorici.

rimasero esemp

^,52)

dramma

preparativi per un

tempo desiderava colore

gusto del

il

presenta

salvazione di Hesione per opera di Eracle

la

Ma

582).

s,.

Il

VM

CERAMICA ATTICA

l'iriURA

durante
invasione

il

il

cercare

Ponto

l'pag.

altri

ter-

che gi da

2^2).

periodo della guerra del Pelo-

ateniese portava ad un

culmine
11

338

GRECIA

B.

JX.

IL

PERIODO DELLA GUERRA DEL PELOPONNESO

non

bellezza

di

sempre

gi

cusa

(fig.

mai pi raggiunto
Siracusa divenne

477).

della coniazione

conio

il

monete

eccellente delle

Sira-

di
il

centro

occidentale e fece sentire

la

sua influenza persino sulla madre patria. Noi

troviamo qui anche


nomi dei coniatori (Eumenos, Euainetos, Eukleidas, Kimon, Phrvi

Moneta

5S4.

Fii;.

Siracusa, opera di Euainetos.

di

prova

che

esempio

greci

poich

ULTIMO PERIODO

periodo tra

Il

comprende
i

L'

il

della

fine

la

che

artistica,

Terina, era assai apprezzata

in

X.

creazione

questa

(fig.

accoglienza

anche

LIBERT GRECA

ad

fuori,

Cheronea

battaglia di

non interamente

(387),

grande distanza da Susa permetteva

la

403-338).

Sparta vittoriosa abbandona

stati greci.

Re

e ci

glittico)

584).

guerra del Peloponneso e

Persia nella pace del

come

noto anche

trov

DELL.A.

graduale disgregamento degli

asiatici alla
la

...

giUos, questi

loro

danno

greche della costa una libera

alle citt

espansione commerciale e una nuova fioritura. La luminosa meteora dell'egemonia

tebana (379) annienta la potenza di Sparta, ma con la morte di Epaminonda a


Mantinea (362) si spegne improvvisamente come improvvisamente era sorta. Frattanto Atene per

la

seconda volta, tuttavia solo per circa cento anni, raccoglie intorno

ma

a s una parte degli antichi confederati (378),

sono spezzati. Cos riesce ad un principe

fine
il

alla

colpo

guerra focese
di

morte

di

come

Cheronea

dell'arte del

di

stato

dello

Macedonia,

da

siste-

suoi possedimenti settentrionah', a porre

fiduciario degli

a che

fino

P^lleni,

tutto

maturo

per

(338).

Al posto dell'antico slancio


fondamentale

tutti

Filippo

sempre pi avanzandosi

principio durante la guerra sociale (337-355) poscia

maticamente, a respingere Atene da

potenza

benessere e

settentrionale,

e dell'austera

appaiono

secolo

sublimit che

IV

nel

costituivano

delicati

impulsi

il

tratto

della

vita

individuale dello spirito espressi talvolta in un'esagerazione piena di passione talvolta

sentimenti delicati sempre rivestiti di forme attraenti. In accordo con questo vengono preferiti gli di giovani, soprattutto le figure giovanili ed un nuovo eterno
problema di rendere nella sua piena espressione la grazia e la bellezza della donna.
Da per tutto si fa strada una nuova osservazione della natura e cos non mancano
in

neanche

delle estrinsecazioni di

rappresentazione
alle sedi

dove

la

vigoroso realismo.

patria

nega

li

principesche d'Asia Minore e

si

l'arte

apre cos

a mezzi pi ricchi di

tende

Si

greca

si

rivolge alle citt

fiorenti

strada che essa tosto seguir

la

con ancora maggiore energia.

di

Architettura peloponnesia.
il nord-est del Peloponneso

nuovo

chitettura questo appare nel

presso Epidauro
e nel

il

modo

la

Dopo

la

sconfitta

Atene entr nell'ombra

regione dove l'arte batt nuove vie. Per

pi chiaro nel recinto sacro

cui abbellimento architettonico

si

(<i

Hieron

) di

protrasse per tutto

il

fu

l'ar-

Asclepio

IV secolo

nuovo tempio di Athena Alea in Tegea che sorse al posto di uno incendiatosi
Purtroppo non sappiamo quando la nuova costruzione in Tegea fu intra-

nel 395.

presa, cos che difficile di

poter

giudicare

sopra

la

priorit di

certe innovazioni

ARCHirETILRA PRI.OPONNEPIA

Fiy. 585,

Sima della

Tiiyniele

di

Epidaur

importanti che sono comuni ad alcuni di questi edifici

Epidauro,

339

piccolo tempio

II

poros

in

380 da Theodotos e terminato


in circa cinque anni, ritorn alla
forma divenuta generalmente rara di un tempio
senza opistodomo (pag. 180) ed era perci assai corto (6X11
a " megaron
colonne); del resto questa forma di tempio ritorna spesso nello Hieron di Epidauro.
di

Asclepio

in

cominciato

verso

il

<>

Presso a poco contemporaneamente se non alquanto pi tardi fu cominciato


di

Tegea, un'opera

di

Zeus

in

Skopas

di

Olimpia

ma

pi grande

il

609

(fig.

ss.);

anche

non soltanto

egli era

come

valeva

insieme

il

al

tempio

tempio

tempio pi bello del

il

Peloponneso (pag. 259 s.). Delle cave vicine di marmo (presso Dolian) che gi
avevano fornito il materiale per il fregio di Basse (pag. 329) permisero di costruire
il

nuovo tempio

Peloponneso.

giovane (pag. 341)

mazione
'

del

Thymele

simile,

(6

Come
di

14 colonne)

terzo

tutto

alquanto

marmo,

ci che finora era

Theodotos

insolito nel

e a Skopas, Policleto

il

cui due costruzioni esemplari furono occasionate dalla trasfor-

santuario di Epidauro
(fig.

in

accanto

appare

5S5

ss.),

pi antico

in

accanto
in

Delfi,

resurrezione dell'antichissima (pag.

un grande luogo

14

La sua Tholos o

cura.

circolare

Theodoros di Focea, presenta la


non mai completamente sparita costruzio-

opera
s.

di

quale da ricordare un edificio

alla

di

ne circolare ^pag.

dopo

458

il

184);

Philippeion
H).

Alla

in

segue subito

Olimpia

Thymele

di

(fig.

Epi-

dauro

si lavor
presso a poco dal
360 per una generazione; non si pu

ancora dire se
teriale,

tra nera,
si

il

mutamento

il

marmo

spieghi per

parlo e pentelico,

in

ogni caso

esso non basta per stabilire

la

suc-

cronologica. L'edificio

pre-

sentava all'esterno un colonnato


rico
Fig. 586.

Thymele

di

Epidauro.

ma-

questa lunga durata

o per ragioni tecniche,


cessione

del

accanto al poros e alla pie-

con grandi

metopa ed

uoa

do-

rosette in ciascuna

sima

con

teste di

GRECIA:

340

X.

ULTIMO PERIODO DFLLA LIBERTA GRECA

I.

leone e fregio a tralci

zio,

cui

(fig.

un colonnato

all'interno

585),

corin-

capitelli

(fig. 319) fisfondamentali di

sarono

questo

membro

tratti

architettonico,

ed ornamenti di una finezza di


lavoro

che

quello

dell'

parte

il

superano
Eretteo.

teatro di

ancora

^88.

perfino
Dall'altra

Policleto

oggi

'fig.

eccellente-

mente conservato, che ha una


disposizione
Thymele

Fig. 587.

uri

genere.
essere

In

questi edifici (escluso

come

considerate

architettonici

Anche Skopas non

Basse.

ma

dorico,

sono

adoper

inoltre

egualmente prevedute

completo riuniva
di

recente che

elemento

rettilineo

quanto riguarda

un primo principio

stato fatto

dipinto a palmette

tempio

(confr.

nico terminale.
principali

il

326

Argo

Thymele

in

del

influenza

lo stile

capitello in

in basso). Invece
di

vita

si

ionica,

in

alla

(tav.

'V'I,

3),

fu

di
di

458

fig.

edifici

dei

in

Gli elementi

citt,

innova-

L) e negli

grandi

che

impianti

sotto

l'

Epaminonda verso

sorsero in Mantinea,
lopoli e

nel
poli,

egida

370
Megail

?|_Eii=tiii"=^'

'^^^

Messene, ad esempio

Thersileion

una grande

di

Megalo-

sala a co-

quale

era

trasformato nel

un viluppo orizzontale

Peloponneso, ad esempio
Olimpia (Metroon, Leoni-

daion,

dorico

un secco,

introduceva per

zioni ritornano anche altrove


nel

erano

'pag. 321) ed altrove: l'ornamento

questo posto

in

nella

di

se queste

tempio nel suo aspetto

architetto-

queste

di

comune

Heraion

di

esterno

sostegno ad opere

585) e

fig.

membro

nel!'

fig.

innovazione

bella

Tegea,

in

nuova

cos fu infusa

questo

erette,

Asclepio,

di

scultura

sima una

stili

tempio

poteva cosi corrispondere al gusto

pi caratteristico, T echino

pa.ssaggio (confr.

di

la

libere di

disdegnava qualsiasi uniformit. Allora

membro

suo

i!

nel

del colonnato

non sappiamo

modo

ad ogni

dall' architetto,

tutti e tre gli stili architettonici e

quest' epoca

fece irrigidire

state colonne

fronte del tempio. Noi

la

Tegea

di

colonne corinzie. Le colonne ioniche che

(nella cella?)

sembrano essere

figurate che fiancheggiavano


state

content nel tempio

si

inoltre

ricordate,

debbono

che

caratteristiche: ricordiamo soprattutto quell'unione di

cominciata gi nel Partenone, nei Propilei

diversi

era

modello ammirato del suo

teatro; ritornano certe particolarit

il

chiara

altrettanto

quanto finemente eseguita,

Epidauro. (Ricostruzione di Kavvadias).

di

Pig. SSS. Pianta dei teatro nei santuario di Epidaur

di

tralci

SCULTURA SICrONIA
lonne che serviv;i
si

trovava dietro

589), che

(fig.

una disposizione

teatro e che aveva

colonne ancora pi artistica della sala di iniziazione

delie

Eleusi

in

adiinan/e del popolo

alle
il

?4'

(fig.

5;-;>'.

nuove

quelle

Del resto

grandiose creazioni,

delle

delle

citt

erano

specialmente

quali

in

Messene d testimonianza ancor oggi l'ampia corona

mura con

torri e porte.

mura

Simili

servate anche altro\e ^Hleutere,

di

Kgostena

di

sono con-

citt
.

L' arte figurata dorica del


Scultura sicionia.
Peloponneso setrenirionale ha il suo centro non pi, co-

me

al

tempo

artistica di

di

Policleto,

Sicione, le cui

macedone, rispecchiano

mina

ma

il

le

in

ma

.Argo,

condizioni

Fig. 5S9. Thersilion in Megalopoli.


Pianta. (Dorpfeld).

nell'antica citt

sotto

politiche,

l'

spartana, tebana,

influenza

condizioni generali del tempo. Policleto

in

complesso deter-

carattere della statuaria, che anche ora prevalentemente fusione in bronzo,

trova pochi successori di valore. Certamente la facilit didattica

egli

delle

pro-

forma e della tecnica ha radunato intorno


maestro una numerosa scuola di Peloponnes,

porzioni policletee. della trattazione della


al
i

quali attraverso pi generazioni esercitano la loro

arte sino oltre

questi

Nove

secolo.

IV^

insieme

lavorarono

bronzo di 37 figure per lo meno


suo stato maggiore circondato dagli
in

il

confr.

fig. 394
Egospotami

per celebrare

s.)

Ma

(405!.

per maggior^valore emerse dalla scuola


licleto.

giovane, uno

[il

prima met

nella
cui

si

di

solo

Po-

Naukydes,

che

secolo, nello stesso

conquistava un posto d'onore tra

come

chitetti

scolaro

IV

del

costruttore della

Thymele

alcune

statue

degli

sua Afrodite armata

I,a
la

vittoria di

in

una

con

mossa
tista

non

nelle
i

maestro
.

Ai,od,.e armata

Da Ep.dauro.

^^.^^j^

(fig.

j^

sculture

dell'

stesso

nei

^^^^^^^

suoi
all'

marmo.

glorificava

voluto riconoscerla

la

la

quale rappre-

dea graziosamente

5901.

Questa
si

attribul'ar-

mostra forse

Heraion (pag. 321, 329).


ultimi

anni,

influenza attica

j^j

ar-

segnalava

della scuola, cos

seguaci

giovani

^^^H^^

gli

incontestabile, mo.strerebbe

rimasti inaccessibili
5.

si

parte in

sotto influenza straniera, quale

anche

Che

e lancia

e finemente vestita

zione, che

si

Epidauro,

di

spada

in

Amicle che

di

Egospotami,

bella statua

sentava

Fi;-.

di,

tempo

e del teatro

nel santuario di Asclepio in Epidauro,

per

decisiva

la vittoria

solo pochi di quegli artisti

Kleon) acquistarono fama;

Antiphanes,

(Apelleas,

in

di

nel

e generali), che gli Spartani dedicarono in Delfi

di

di

del

policletei

grande gruppo
(Lisandro e

met

la

scolari

come

il

non siano
sembra pro-

Discobolo eretto, nel

\'a-

grigia:

342
ticano

(lg.

591),

replica, divenuta

(quella

forse

dell'

ci

essere un

erratamente

che

nota da poco,

esemplare

omonimo

il

si

ha

ci

Vaticano

conservato

qui

[.ULTIMO PKRIODO

X.

metteva

non

Una

Alkamenes.

testa

la

sua

di

quindi

appartiene) e

le

con

rapporto

in

conoscere

fatto

GRKCA

lllERTA

I)E1 I.A

pertinenza

luogo di origine:

il

celebre Discobolo di Naukydes; questi dovrebbe allora

artista pi

giovane (confr. pag. 322). Anche


strerebbe

r influenza

caso che essa con


al

attica

Il

medesimo

pezzi

Citer

di

(fig.

mano

L'influenza straniera
altrove

Thrasymedes cre pur


Hieron

nello

quale

tantino, nel

mentre

diaca,

fa osservare

le

Cos

tempio

il

Asclepio

di

crisele-

riconosce influenza

si

Troia

di

donne a cavallo (Aurai?

come

acroter

594) furono eseguite da pi artisti tra

in questi dei

di-

frontoni, Vittorie e

nei

predomina Timotheos,

fi-

decorative desti-nate

statue

medesimo tempio, Amazonomachia

struzione

an-

parie

il

un Asclepio

(pag. 339),

sud

al

essa solle-

destra.

si

Peloponneso.

nel

rotta in

mare

Sembra che

593).

vasse una palla nella

che

Pa-

di

figlio

vale della statua giovanile

stata ripescata dal

nel

da attribuirsi

bronzo alquanto pi recente che

pi

al

Sicione,

in

sia

nipote di Policleto. Daidalos,

trokles.
in

592) dimo-

i'fig.

ragione

statua di

bella

la

strigilatore trovata in Efeso

fanno

(fig.

quali

riconoscere

continuatori dell'indirizzo riscon-

trato nell'Heraion ed in Basse (pag. 329; che

movimenti

uniscono

simile

rivela

copiata di

tra

proteggerlo. Ci

Timotheos

altre

le

Leda che

Uno

tratta-

del tutto

stile

una statua spesso

accoglie

cigno

il

per

nota anche un'Artemide di

617); essa mostra

(fig.

una

ad

animati

zione rigonfia delle pieghe.

la

medesima

tendenza vivace nella posizione e nel

vestito.

Della sua opera nel Mausoleo parleremo pi

Pittura sicionia.
scuola

pittorica,

della scultura in

la

bronzo

dava cos una scuola

come

stographia

),

pochi quadri

con

la

palma

SkopaS

di

(fig.

609

SS.).

Al principio del IV secolo sorse in Sicione una nuova


che in alcune cose seguiva un indirizzo affine a quello

locale.

artistica

Apelle e

metodica
isolati

COme anche

sicionia,

Una

philos di Anfipoli, Melanthios, dava

stranieri

tardi

Manno. Vaticano.

Fig. 591. L.u,ciatorc di d.sco.

di

confr.

si

serie di valorosi caposcuola:


il

maggior peso

con 12 anni

di

corso,

nell'arte

che

conquistava una lunga fama

e dispregiatrice di ogni

di

lenocinlo.

fu
"

595'),

che ricorda opere sicionie

frequentata

pittura idonea

anche da

Appare notevole che

chresolo

Eupompos un vincitore
come fig. 593. Pamphilos.

questi artisti siano ricordati, cosi di

fig.

Eupompos, Pam-

all'insegnamento e fon-

FUTURA
sembra

a quanto

SICIONIA

343

pi importante caposcuola, dipingeva quadri di famiglia, battaglie

il

come

(presso Fliunte, 367), Ulisse sulla zattera. Melanthios era attivo anche

scolaro

Pamphilos, Pausias

di

emerge per

compagni

dei

cerchia

teorico d'arte. Dalla

Sicione,

di

gi

per questo che

fondatori di una nuova tecnica della pittura ad encausto,

egli

lo

appartiene

ai

quadri

quale per

la

scrittore

proprie

caratteristiche

reali

adoperava e mescolava dei colori a cera su tavole di legno, su avorio o su marmo,


con che il calore trov applicazione in varia maniera per la preparazione di superficie
liscie

colori a cera

erano certamente gi da lungo tempo

marmo

uso nella pittura

in

in

ed

quella

in

decorativa
(%_ 4'7pertno nelvernicia-

la

delle

tura

navi che do-

veva resisteneir ac-

re

ma

qua,

ma
d

pri-

colori

solo cale'r

ano

spalmati sul

fondo

pennello

venivano
senza

posti

mescolanza
l'uno accanto

all'altro.

nuovo
metodo la
Col
Fig. 592. Statua in Lironz

tecnica

per
tura ad encausto, quale

XVII)

da alcune opere

in

il

rosso

volta adoperata per veri e propri quadri.

pi splendido e pi coloristico

ma

anche, con

una durata maggiore;

loro,

dove

confr.

il

tecnica.

era

pi piccoli

lo
il

toro,

uno grande

nonostante

una scala

il

il

di colori pi

ma

di

la

la

il

sfumatura dei

colori,

faticoso procedimento,

pittura a tempera.

Pausias rappresentante

suo color nero a\eva

ricca degli

un

ammirato

altro dei
il

vetro

suoi quadri che

ornava

la

passaggi pi

quadri ad encausto
il

sacrificio

effetti plastici in

Thymele

trasparente di una coppa. QLiadri di

di

il

etVetto

appunto perch

di

un

pieno scorcio

cavallo della tav. XIII), mostrava quale capacit di creazione avesse


In

pit-

(tav.

suo compito ed anche

Cos essa non soltanto raggiungeva un

troppo lungo, non spodest completamente

erano per

di

La

mummie

dai tardi ritratti di

335): l'azzurro aveva qui

gradazioni.

in varie

delicati e soprattutto

prima

marmo, disponeva

antichi quattro colori (pag. 280,

verde e

la

conosciamo specialmente

la

bronzo da Anticitera. Atene.

Fig. 593. Statua

fu

Vienna.

la

nuova

Epidauro fpag. 339),

fiori

ed

il

riti-atto

della

GRECIA:

344

X.

ULTIMO PERIODO DELIA LIBERTA GRECA

I.

Glicera rivelano un altro lato dell'arte

fioraia

pi riccamente in periodo posteriore, l'n gran

suo talento

del

Pittura attica.
riannodava

si

stessa; tuttavia

numero

doveva sviluppare

si

d testimonianza

scolari

di

maestro.

di

Accanto

era cosi chiamata per quanto

Essa

Pausias, che

di

alla

pittura sicionia progrediva

alla

suoi principali

Timanthes

aveva

che

pittura ionica

pittura attica che

la

rappresentanti non

avuto

fossero

Kythnos aveva gareggiato con Parrhasios

di

campo

l'pag.

proprio

(confuso

suo

333

s.).

Atene

in

sul

medesimo

suo capo vero

Il

Aristeides

era

Tebe

di

nostra tradizione col

nella

omonimo, che condivi-

nipote

suo contemporaneo Pausias

de\'a col

fama

la

ateniesi.

grande sviluppo

inventore

di

encausto.

dell'

Nella grazia pittorica egli non poteva

ma

competere con Apelle;


geva maggiori

raggiun-

nell'espressione.

effetti

suo campo prediletto era dato da

il

nei quali gli por-

soggetti

patetici,

ta\a fino

al

bilico di

Parrhasios e

patologico

l'

indirizzo psi-

Timanthes:

di

una citt distrutta.


che era grandemente apprezzato da
Alessandro il Grande, era rappresennel

L'isi

quadro

donna

una

tata

.Ile

le

c<A

latte

bere

inoltre

di

Fig. 594.

Aura (Bn

del mattino). Acroterio

un malato ed un

lui

Dioniso (con A-

Lin

furono pagati da .Attalo

rianna?;

del ten

seno potesse

al

sangue. Sono ricor-

il

Per

supplicante.

la

suo fanciulletto

il

aggrappava

si

morte,

ferita

temeva che

quale

dati

di

II

Epidauro. Marmo. Atene.


all'

mezzo milione

talenti

(pi

di

quale)

con

cento

Una grande

di lire).

dava

figure

misura

la

sopra

favore presso questa scuola (confr.


Aristeides,

per quanto

assai

pallido,

calcare nero con disegni incisi


guerrieri
rito

il

Mnason

colore che

forse

disegno comprendiamo

di

luce

in
di

Ed un

che cosa

erano

in

riflesso

due

stele

battaglia e per

(fig.

595

dovesse essere

battaglie rivelata anche

la

dalla

ai,

cos

in

dell' arte

di

funerarie di

presentano

Tebe. Esse

debba giudicare l'opera

si

figura di Rh_ynchon

maestria e ricchezza di dettagli,

La passione per le scene


Euphranor dell'Istmo, un

Pamphilos).

cento

sappiamo

battaglia di Persiani (non

voluto ritrovare
alla

Corinto

di

scene di battaglia che

atteggiamento

in

era

vi

dalla

si

tornate

Rhvnchon

alle

espugnazione

quanto

sia

due
spa-

sola traccia del

delineata

con tanta

pittura contemporanea.

da uno scolaro

di

Aristeides,

352s.\ che aveva dipinto


uno scontro di cavalieri ateniesi e tebani a Mantinea (362) rendendo in una rappresentazione viva e ricca di singoli motivi l' urto dei contendenti. Esso era uno
dei tre quadri

che sul

artista

oltremodo

modello del

versatile (pag.

Portico variopinto

(pag.

27!^)

adornavano

il

PITTURA ATTICA
portico

Kleutherios sul mercato ateniese:

Zeus

di

opera pubblica
dodici di

di

genere

tal

uno

questo tempo. Gli

in

magistrale

aspetto

in

345

quadri

una

di

rappresentavano

vigorosamente figurato come fondatore

Teseo

esemp

pochi

dei

altri

della

democrazia ateniese. Del resto Euphranor sembra aver appreso molto da Zeuxis

e da

Parrhasios.

nominato,

improvvisata

pittura

alla

sua svelta

la

trovava

il

sentazione di una Nike, che innalza

ancora in imitazioni posteriori

(tig.

sorprendono

Satiri che

Scilla.

facilit

suo

completamento

cavalli di

in

sopra

perfezione

nella
di

slancio.

della

La rappre-

una quadriga, sembra rispecchiarsi

596); sono inoltre ricordati

Baccanti

dell' Aristeides

figlio

esecuzione che giungeva sino

di

composizione piena

ricco etVetto coloristico e nella

nel

tecnica,

suo compagno di scuola Nikomachos,

Il

distingueva per

si

riposo.

il

Nikomachos

ratto di Persefone,

non solo

era

a,ssai

apprezzato dai suoi contempora-

ma

nei,

la

essere

di

per

sua maggior lode era

paragonato ad

vigoria, per

la

soprattutto per

la

^cnza mai perdere


attraverso tutto

si

protrasse

V iinpurtanza

secolo ivedi

I\'

il

natu-

facilit

la

Questa scuola

rale.

Omero

grazia

sotto).

Fuori della

neo

un conterra-

Timanthes

di

Kythnos.

dell'isola

quadro

suo

Il

scola-

cerchia

stava Kidias,

stica

di

degli

Argonauti fu pi tardi acquistato


oratore Ortensio.

dall'

da

derivare

forse

cui

il

disegno graffito della

Ficoroni

cista

La

barbaro

597, 878]

(fg.

modello deve

colo?

IV

risalire al

vittoria

Amykos

il

Fig. 595. vincitore con la palma, i^ittura parietale dalla collezione


Pallavicini. iMuseo delle Terme, Roma. (TurnbuU).

se-

Polluce sul

di

che aveva impedito

nave Argo approdata con


scena alla fonte, dove
nel pugilato contro

grande

pi

la

Argonauti

bella delle scene degli

conservate,

Potrebbe

esso

il

la

sua

agli

Argonauti

ciurma

in

riposo

un otre

ripieno,

finezza ed eseguite con

di

umorismo

passato attraverso

Accanto

al

della

delle

della

grande

di

Certe

maestria.

che

soprattutto

1'

la

combinate con

scene

dettagli

la

esercita

si

particolarit

spiegherebbe

si

di

rivelano

facilmente

costume

originale ad ogni

in
il

modo

italica.

pittura,

la

pittura \'ascolare

posizione da due punti di vista. Si cerc di rimpiazzare


di

P.argonauta

scena del Sileno, indicano che

una traduzione

fiorire

altre,

finalmente

aftaccendata,

danno una successione

meravigliosa

ma

originario di Kythnos,

tratto

attingere alla fonte, poscia

panciuto Sileno vuole imitare

neir artista una conoscenza locale del Bosforo quale

un

di

la

una

aveva

difficile

perdita del territorio italico

sbocco (pag. 337) con un vivo commercio con la regione degli Sciti sulla costa
Mar Nero, con la quale esistevano da lungo tempo rapporti politici

settentrionale del
e

commerciali (pag. 282}, con

la

Cirenaica ed altre terre straniere.

si

intraprese

GRECIA:

34<3

N.

I.

uLiiMo PERIODO Dri.LA

CRECA

iibi:rt,\

gara con

ia

chi,

grande pittura

la

introducendo

per

rilievo

il

pi

colori

ric-

figure

le

principali,

la

doratura. Cosi

ad esempio

in

una bella scena

cui

Peleo sorprende Te-

lide al

bagno contribuiscono

in

all'

accrescimento

dell' etfetto

bianco e l'azzurro,

il

loro.

ciliegio e
vati

rosso

il

vasi ritro-

grande numero

in

Crimea adoperano per


mezzi

simili:

dipinto

lievo

nella
lo pi

l'oro e

ri-

il

vari

pi

nei

colon adornano un vaso che


porta
nale

firma, cosa eccezio-

la

per questo tempo, del

suo fabbricante
tos

di

"

Xenophan-

<>

Atene che lavorava

nel paese degli Sciti (fig. 598).


Il

pi

disegno

presenta per

rapida

scioltezza

degenera

anche

trascuraggine;
leggiadria
dell'effetto.
Fig. 595 a. stele

sempre pi

di

privi di

gusto

non potevano

pittura vascolare

nell'Attica

nel

modo

fine

le

infelice della

condizioni

mutate

fossero

Atene

in

dominava quasi
utilit

Pireo,

l'edificio di

pubblica:

arsenale (skeuothelve)

inoltre

da Licurgo

il

(fig.

dalla

guerra del Peloponneso. Nel-

r architettura di stato

1"

Nel

scorge

si

vamente
cantieri,

meri-

nell'Italia

come

chiaro

pi

delle

arcaistiche

come

in
alla

ricchezza

alla

Accanto

colpiscono

teatro

500, 42

in
.

di

pietra

Invece

esclusi-

mura,

Philon nel
completato
le

e].

a questo

preziosit
i

tentativi

Tutti questi sforzi di aiutare

decadenza

periodo precipiti verso

ss.'.

dell'architettura e della scultura

completamente

416

salvarla da una

nostro

Architettura e scultura attica.

campo

(fig.

tuttavia

col

aveva ancora una lunga vita

658

mira

si

dare ricchezza manierata nel vestito all'antica immagine

di

pittura vascolare

(fig.

ed

quale

la

talvolta

Rhyrichori. Calcale nero. Tebe. (Vollgiaff).

delia dea della citt nei vasi panatenaici

dionale

lo

un senso pittorico ed una

case pri-

la

sembra
sua

fine

che

la
ia

mentre

ARCHITEirURA

un grande

biasimato

le

case dei ricchi

le

da privati perfino dopo

d testimonianza
599) che,

tempo

al

monumenti

come sostegno

Della

dedicati

sventura di Cheronea

la

monumento

il

Demo-

di

dello stato.

edifici

gli

magnificenza nei

graziosa

Ca-

presentavano preten-

si

eclissavano

stene

nelle

tappeti

non potevano sostenere alcun conpalazzi di un Dionigi in Siracusa.

e se

fronto con
tuttavia

case di Conone, di Focione, di

anche esternamente

siose,

Gi Socrate aveva

lusso.

parietali

pitture

le

abitazioni;

di Lisicrate (fig.

del tripode guadagnato,

doveva eternare una

vittoria lirica dell'anno

Qui

lo

fa

cati

accenti,

tutto

corinzio

stile

pirati

quanto

334

pi

eleganti

negli

che correva

rilievo

deli-

capitelli

intorno

fig.

impadronirsi

suo cenno

al

mezzo

nel

xVlentre

all'

che volevano

tirreni,

sono puniti

di Dioniso,
in delfini.

suoi

nel grazioso sostegno del [tripode.

Nel fregio a
600)

sentire

tanto nella snella composizione di

l'edificio

320)

(fig.

mutati

del fregio

gio-

il

vane dio, comodamente disteso, scherza con


pantera,

con rami d'albero e

Satiri

eseguiscono

la

alcuni gi

trasformano

si

punizione sui

esso evidentemente riprodiice

nel

componimento premiato.
Anche la scultura non
periodo di Cimone e di

mente a

servigio

si

si

fa

quali

fregio

Il

umorismo;

di

contenuto mitico
trova pi,

come

Pericle, essenzial-

dello stato;

di ricchi privati

tistica

il

la

fiaccole

dei

pirati

in delfini.

composto con una punta notevole


del

passione

la

sempre

ar-

pi sentire

nell'ordinazione delle opere ed esercita una varia


influenza sulla scelta
trattazione.

che prima era

soggetti

sulla

Il

nei

loro

mo-

cimitero dinanzi al Dipvion,

stato

adoperato

per

sepolture

che fu ordinato secondo un piano re-

isolate e

golare

dei

Questo appare chiaramente

numenti funerari.

al

principio

del

I\'

secolo,

con

le

sue

aree funerarie di famiglia ben determinate, presenta

nei

quello di
liere

sul

347

che prima erano modeste cominciarono a

vate,

dispiegare

bria

SCULTURA ATTICA

.suoi

pi

Hegeso

antichi

(fig.

Dexileos del 394

568)
(il

monumenti,

come

quello

cava-

del

quale, sebbene caduto

campo, appare qui come vincitore, fig. 601),


mezzi esteriormente semplici di rap-

ancora

L^fei-5^^p

^y

Grecia:

m8

Fig. 59S. Dario alla caccia.

x.

ultim periodo

Da un vaso

di

liberta greca

de.i.la

Xenophantos con figure a

rilievo.

Da

Kertscli. Pietrogrado.

Ma

presentazione dell'arte pi antica.

accrescono
cornice

pretese,

le

trasformano

si

(Heroa) e invece

presentano

della

ben presto
ad

costruzioni

in

semplice

scena

edicola

rilievo

phvlei.

Pur

esercitano

Le scene

tuttavia

maggiore

monumenti

sicuro

loro

il

ricchezza,

specialmente

nelle

per

soggetto.

il

sono composte con

segni del lutto

si

accrescono

ed accennano

accessorie

figure

Pam-

questo periodo

di

fascino

famiglia (pag. 327

di

si

figure del defunto e dei suoi quasi sta-

le

tuariamente dinanzi allo spettatore (Demetria e

'1%

si

a rilievo con leggiera

le lastre

pi chiaramente al grave contenuto della rappresen-

tazione. L'arte attica inesauribile nella

tazione

scene

di

quali

le

rappresen-

accennano

talvolta

con

discrezione alla sconsolata separazione dalle persone

amate

nanzi

agli

dai beni della vita,

occhi

la

famigliare per continuare in


sione del passato e

presentano

talvolta

di-

pace dell'esistenza

e la

felicit

maniera

questa

la

renderla stabile per

vi-

su-

perstiti.

Figurazioni individuali
piche

ideali)

mente

di

si

prima

nell'arte.

Il

ri-

sue

nelle

in

come erano

alla

maggiore so-

rappresentare

in

gli

uo-

corpo ed anima.

Il

generale Pellichos calvo, panciuto e bar-

luito,

Fig. 5Q9. Monumento d Liscrate in Atene.


Ricostruzione di Ltzow.
tripode di coronamento dovrebbe essere pi seni
i gradini
arbitrariamente sono estesi ai Iati.

naturalistico

Demetrios da .Mopeke

bronzo, non curandosi della bellezza,

^iK

plice,

ti-

opere

mini cosi

Il

pi netta-

"

miglianza possibile,

JlSiiiS^^

ora

trattista

tendeva con mezzi energici

i=4ii|ilS!iiill

frealistiche)

distinguono

oppure

la

vecchia

per 64 anni avea coperto

Lysimache
l'ufficio

di

la

quale

sacerdo-

tessa della dea sull'Acropoli ed aveva veduto

quattro generazioni

di

discendenti, erano grati

ARCHITEIIURA

SCUI.IURA ATTICA

49

soggetti della sua arte. Alcuni ritratti di questo genere

602)

(fig.

maniera

della

danno un' immagine

ci

Demctrios.

di

realismo nel

Il

ritratto era del

resto fondato in parte su

trasformazione

dei

costumi

una

L' uso

politici.

sorto dal principio del I\' secolo d'innalzare


statue

una

costringeva ad

vi\-enti

sentazione

pi realistica

suo

il

rappre-

principale

pu

rappresentante accanto a Dametrios


sere considerato Silanion, ad ogni

supposizione non

modo

es-

nella

dubbio che

scevra di

egli

(contro l'antica tradizione) possa essere collo-

cato nella prima anzicli nella seconda met

Per

secolo.

del

nome

di

servato

in

mente

Se

Platone.

lavorato
a

un

per

entusiasta

persiano di

un'im-

essa

con-

ritratto a noi

il

pi esemplari

riportarsi

un

di
d

Mitradate, egli cre

magine

da

incarico

dell'Accademia,

seguace

certa-

Go;^) e

(tg.

prima

del 3117,

dal

vivo,

lui,

dovrebbe essere abban-

donata l'antica tradizione. Poich nonostante


la

che

fedele vivezza naturale di quest'opera,

non tende a nessun

tratto ideale, si

tanto pi se
ffij.

si

esi-

seconda met del secolo,

tare di datarlo nella

stene

deve

paragona

al

ritratto

6)4^ antico condiscepolo

Anti-

di

e avver-

sario di Platone, ritratto che appare tanto pi

progredito nella osservazione naturale e nella


caratterizzazione e che pur tuttavia deve essere stato lavorato dal vivo (prima del

365

particolarit
tuttavia

ma

corporeo,

dell'aspetto

sono composte
quale

plastica,

in

presentato

che pur

una tranquilla
dal

for-

ritratto

Platone, possono avere appartenuto anche

di

altri

specialmente della cerchia

ritratti

raria (Satfo,

che

dal

conosciamo sempre

noi

veva rappresentato
qui

si

bronzo

pallore

con

di

mortale

r aggiunta

uno

il

di

agitato,

Silanion

a-

tipo della passionalit

Silanion,

era

sembrano

Anche

un'altra

Giocasta,

la

segnato

di argento,

spirito realistico.

statue di eroi

Platone

Convito

adatterebbe l'Antistene.

statua in
cui

lette-

Corinna, Tucidide). Nella. statua

Apollodoro

di

di

3(<)-

Allo spirito di osservazione anche delle

sulle

il

gote

d testimonianza

Al contrario
rivelare

le

sue

una concezione ed una trattazione pi

ideale, pei

lo

35

li.

GRECIA:

X.

[.ULTIMO PERIODO DELLA LIBERIA GRECA

Fig. 602. Arcliidamos III di Sparta (caduto


nel 338). Napoli.

meno
Fig. 601.

Monumento

di Dexileos.

Marmo. Atene.

se

il

idcntificatO

suo Teseo stato giustamente


(fig.

603), COSa

veramente sicura, perch


leggerezza della posa accenna gi a Lisippo anche se

Le

tradizioni pi idealistiche dell'arte che

phisodotos

il

vecchio, forse

Fig. 603. Platone

(^

Zenone

).

il

si

il

nudo pare

di

uno

la

che

non

stile

anteriore.

riattacca a Fidia persistono in

padre del

Vaticano.

Fig. 604. Antistene (morto

dopo

il

366).

statua nella

\ alleano.

Ke-

ARCHI
celebre

Prassitele.

Delle

statua conservata in

rene

chezza

"

Ploutos

personifichi

monete
con

il

sul braccio;

speranze che

le

CRA

i:

si

SCULTURA AMICA

mostrano che una

Monaco rappresenta

dea della pace

la

11

11

sua

la

Ei-

piccolo dio della


il

ric-

gruppo sembra che

riannodavano

alla

pace

con Sparta 374) e al congresso panellenico in Sparta


(371'. Eirene tiene nella destra lo scettro, Ploutos

pone

la sinistra

sul

corno dell'abbondanza

(fig.

6o()

Posizione e vestito richiamano tanto l'antica maniera


che
dell"

si

tentati

immediata

ritualismo ed
della

il

di

far

influenza

risalire
fidiaca,

la

ma

statua al
il

tempo

delicato spi-

tenero sentimento espresso nel volto

dea e nel suo rapporto col fanciullino

trovano

riscontro
rari
alla

di

bella statua

A
be

soltanto

nei

fune-

rilievi

questa epoca ed assicurano

suo posto.

il

questa stessa epoca dovreb-

anche

appartenere

Kalamis

il

giovane, forse un nipote del vecchio


(pag. 270).
di

Atene

carico
nali

il

di

Il

suo scolaro Praxias

ricevette

l'onorifico

ornare

gruppi fronto-

tempio

di

Apollo

di

in

in-

Delfi,

che era andato distrutto in un

ter-

remoto del 373 ed era stato ricostruito secondo l'antico piano nei
decenni seguenti

da

Spintharos

Corinto. Egli lavor per

il

di

frontone

orientale un Apollo con Latona ed


Artemide in mezzo al coro delle
Muse, ma mor durante il lavoro,
fig. oub. L.it

cosicch Androsthenes, uno scolaro

GRECIA:

352
di

ULTIMO PERIODO DELLA

Eukadmos, dovette completare


il

sue

compagne
ss.).

Kalamis

il

si

turba delle

la

abbia notizia (confr. pag.

giovane, che cos

per quest'unica menzione,

GRLCA

Sono per lungo tempo

furoreggianti.

ultimi frontoni dei quali

360

lli'.IRIA

l'opera e scolpire

frontone occidentale Dioniso con

per

gli

X.

si

ci

conosciuto

evoluto attribuire un
certo

numero

opere

di

le

nella

quali

tradizione

ci

sono tramandate

sotto

il

nome dell'antico, ma nulla


tutto ci

di

dimostrate.

invece ve-

rosimile

che

l'artista

sia

da

identifi-

carsi

col

ce-

lebre bronzista

egual

di

nome

gi

Fig-

Adonis

ri-

di CaiJiia.

Marmo.

Napoli.

cordato.

Purtroppo non

ancora riuscito di costruire una sicura immagine

di

un

artista

quale, sebbene
Euphranor t'Istmio,
non ateniese, in questa povera epoca fu incaricato in Atene di opere pubbliche. Come
abbiamo veduto (pag. 3445.! egli orn di quadri il portico di Zeus Eleutherios sul
assai importante e versatile di questa epoca, di

mercato;

egli

non

fu

meno apprezzato come


opere
pali,

il

bronzista

ed anche

alcune

di

queste

princi-

come

l'A-

pollo Patroos,
si

trovavano

Atene.

in

Eccel-

lente nella rap-

jiresentazione
di di e di eroi,

lavorava

egli

anche

nel

ri-

tratto (Eilippo,

Alessandro).
Recentemente
si

di
Filj.

giovane dal frontone di


Tegea. Marmo. Atene.

609. Testa di

-i

proposto

riconoscere

" SUO AleSSail-

Fig. 610. Tesla di guerriero dal frontone di

Tegea. Marmo. Atene.

K O P A S

353

dro nella statua

Monaco

di

Bonus Eventus

(m

Eubouleus

ticano, opere

parte

607),

fig.

statua seduta del

che

suo

una

in

in

distinguono per

e
la

capigliatura a

ma

boccoli;

togliere

con

Prassitele

suo Paride

il

Kleusi

una

rivelano

ricca

il

di

Va-

concezione pittorica
si

(Rondanini), e

Trittolemo

nel

le

cui opere ha cosi stretti

punti di contatto T Eu-

bouleus ipotesi

ar-

fon-

stilisticamente

data

La

non

rischiata

potrebbe

serie

in-

vece forse accrescersi

con

detta di

Adonis

in

Napoli

Euphranor,

che

tendenza

ad

bella

Erma
Museo

Fig. 612.

statua

di Eracle.
capitolino.

notizia
allegge-

proporzioni policletee, avrebbe

rire le pesanti

fatto

nella

la

la

L'A-

608).

(fig.

lessandro concorderebbe anche con

,,

corpi alquanto pi snelli e avrebbe in-

vece lasciato

le

teste e gli arti

un tentativo rimasto a mezza

troppo grossi:

via

lungo quel-

r indirizzo che doveva subito appresso essere

battuto con grande

ogni

antichi storici

tutti

all'

rami

ha avuto presso

dell' arte

grandi

dei

serie

fosse stato

artisti.

altezza

Ad

da Lisippo.

successo

modo Euphranor

di

suo

il

Si
tutti

posto

lodava che
i

gli

nella
egli

compiti e

di

dell'arte.

di

In misura ancora maggiore


Skopas.
Euphranor sembra che abbia influito Skopas
Springer

Mannaie

I.

Fi^. 613. Melcagro.

Marmo.

Berlino

Marmo.

GRECIA:

354

X.

ULTIMO PERIODO DEELA LIBERTA r.RECA

I.

sulla fusione del-

maniere

le

arti-

pelopon-

stiche

nesia

ionico-

Egli pro-

attica.

veniva dalla
marmifera

isola

ionica

Paro

di

ed era probabil-

mente

figlio di

il

Aristandrns

un

quale dopo

il

tramonto

di

il

A-

tene aveva posto

sua

la

arte

al

servizio di Spar-

Howard, ora Museo

ta e

Marmo

Fig. 614. Testa di Meleagro.

Castle

Britannico.

aveva lavoFig. 615. Testa di

come doper TAmyklaion spartano

Me

rato

narlo di Egospotami un tripode

(pag.

Skopas

202).

non sappiamo purtroppo sicuramente quando, il compito di ricostruire

vette,

e di ornare di

sculture

tempio

il

di

A-

thena Alea in Tegea, incendiato nel 393.


Se la costruzione di questo tempio, il
cui

inizio

cade

solo

forse

decenni dopo V incendio,

come un

egli

in

marmo

bronzo

policletea

ma

come

lavorasse

egli

Peloponneso ap-

nel

chiaramente delle influenze

in lui

della scuola

che

Poich

scultura.

della

cresciuto

era

paiono

suo valore particolare

il

campo

nel

fu

architetto assai originale (pag.

tuttavia

339),

un paio di
Skopas

rivel

gi

fatto

il

sempre

pario

eccezionalmente

solo

lo scioglie dal

legame

in

di questa

scuola. Gli scarsi avanzi dei suoi fron-

tempio

toni del

pletamente

uno

conosciamo

zione
caccia

di

in

Tegea

spirito

rivelano
originale.

loro soggetti dalla descri-

Pausania: ad oriente

al

comNoi

cinghiale

calidonio

vi

era

la

ordinata

con rigorosa simmetria ed avvivata da


gruppi isolati, nella quale predominava
la

tegeate Atalanta, ad occidente

la

lotta del

sul

tegeate Telefo

v'era

con Achille

Kakos;|^una volta esistevano anche

Fig. 6I 5. .Menade in estasi, da Skopas, statuetta

rice-

O P A

S K

rilievi

Un

nelle metope.

frammenti
due

versi;

si

sono

giovanili

teste

fortemente

infossati,

dal

609

sviluppate,

bozze
occhi

dagli

che furono

conosciute per prime, bastarono per lo


a far conoscere

Skopas e

sufficientemente

farlo ritrovare in

Accanto

opere.

forma vigorosa

una

ad

della

attrae

nelle

che finora solevano rimanere per arte

indietro

energica

ai corpi,

concorda

espressione di una vita

l'

pulsante e

presentazione

con

Aristeides di

di

di

serie di altre

H
teste,

meno

lo stile

trattazione

dura

quasi

una

di

dallo

s.j

alto, dalle

mento vigoroso,

355

tempi di-

in

(fig.

sguardo doloroso rivolto in


frontali

numero

certo

ritrovati

del
la

tendenza

pathos

pittura

Tebe

statue degli di,

la

rap-

alla

Qui Skopas

questo

sua [arte, ad esempio in Elide

Apollo

Da una

Latona

Sibilla

liasi

marmo

in

Sorrento.

di

Peloponneso

(pag. 344). Nel

campo

Artemide
Fig. 617.

contemporanea

si

trovava inoltre un gran numero

Skopas dedicava quasi esclusivamente

cui

Pandemos

l'Afrodite

sulF ariete

unica opera in bronzo,

in

galoppante,

Cortina un

giovane, in Sicione un Eracle col quale

confrontare

nume-

e le

rose

repli-

che

della

sua testa in

forma

di er-

ma. La

fre-

quenza

queste

ulti-

me come
anche

la lo-

ro variata

corona

r inclinazio-

ne ora a deora

stra

sinistra

a
si

spiegano
per

il

favore

di cui gode-

come decorazione
va

dei ginnasi;
i

tratti SCO-

la

bella statua

Lansdowne

si

la

la

sua

Asclepio

possono
(fig.

611)

Grecia:

356

x.

ultimo periodo della liberta greca

i,

nostante tutte queste varia-

rimangono ben ricono-

zioni
scibili

612).)

(fig.

Skopas,

il

quale

non

alla

'deco-

aveva partecipato

razione artistica delle nuove


Fig. 620. Testa di Apollo e li.
di Anfipoli. Anteriore

costruzioni
(dal

sport questo suo

Una

spiritualizzato.

progredito
nerari

(fig.

attici.

(5

nell'Attica,

stile

ss.),

lo

e questo stile

il

squarciato;

sebbene
noscere

in

Come culmine
marmo celebrata

in

un'imitazione

una

un

ritrova

si

suo

il

nei

patetica di

dell' arte

una

della

Menade

figura

in

piccolo torso di Dresda

Skopas che

estasi

stilizzazione alquanto pi tarda

fu-

diviene

col capro

movimento

in

stile

rilievi

sguardo patetico a lungo andare

anche maniera.

animava

340 s.), tradove sembra averlo raffinato e

celebre statua di Meleagro mostra

13

Certo

Epaminonda

di

pag.

370,

violento

voluta rico-

si

616). Perii santuario

(fig.

Eumenidi Skopas cre due statue che pi tardi


furono esposte con una terza di altra origine. Un celebre simulacro di tempio Skopas lo cre nell'Apollo di Ramnunte che
pi tardi con una Latona di Kephisodotos il giovane (pag. 3q8'
ed un'Artemide di Timotheos (pag. 342) fu trasportato nel tempio
palatino di Augusto. Questo gruppo palatino rappresentato in
una base di Sorrento (tg. 617) che ha permesso di riconoscere
ateniese

delle

delle repliche

danno nessuna

statuarie delle figure.


fedele

Di

esse evidentemente

immagine alcune copie

non

(Vati-

insufficienti

cano, sala a croce greca; Atene,

trovata

1907 presso il coTheseion); invece

nel

siddetto

importante

pi

la

met

infe-

riore erratamente restaurata da

una copia migliore che


in

Firenze

mostra

fronto

618).

(fig.

quanto

mente persistesse
gini

si

Un

trova
con-

stabil-

imma-

nelle

dei templi l'antica tradizione, sebbene la trat-

tazione delle forme nei particolari


essa.

Un

sione

esempio
il

cos

si

liberasse da

caratteristico e pieno di espres-

detto

Apollo Barberini

(fig.

prima considerato erratamente una Musa.


con la lira e con la coppa, cio in atto di
libazione

che

cominciare

la

si

sua

addiceva

al

esecuzione,

citaredo

619)

Il

dio

fare la

prima

di

concepito intera-

mente nello spirito del periodo pi antico, ma ad


un esame pi accurato si rivela la maniera pi
Fig. 621. Artemision in Efeso. Secondo la
ricostruzione di Murray.

recente

nella

conformazione

della

testa

nella

EDIFICI DELL ASIA

MINORE

natura

357

del

Si deve

dare

vestito.

anche

Apollo

ricor-

simile

l'assai

Bryaxis,

di

a noi noto dalle

che

nete,

mo-

stava

in
theiis.

Moneta

di

Ales-

Troade.

sandria

Con una A-

tiochia.

Smin-

Fig. 624. Apollo

Daphne presso An-

nuda Skopas gareggi con Prasquale arrise il maggiore succesaggruppamento di differenziazio-

frodite

sitele, al

Un

so.

come Eros, Himeros

ne cos

sottile

Pothos

(Amore, Passione,

pu ricordare appunto
sofiche allora

l'aggiunta

accanto

per

tali

distinzioni

predilette. D'altra

due

di

grandi

filo-

parte

candelabri

una Hestia troneggiarne

ad

preannuncia
Fig. 623. Rili.

le

Desiderio)

il

gusto dell'epoca seguente

arredi sontuosi ed ha

gi

un

certo parallelo nell'architettura di Sko-

Finalmente

pas (Tegea, pag. 340;.


un' opera della pi
air Isola

mente

Beati,

dei

ricca

metteva

ed estasiati

eccitati

rendeva
tori

tarie

la

mutano

prima volta certo


la

testa

di

meraviglia se ad un artista
liesi

forse

cerchia degli

la

il

ricco

di

figure,

trasporto di Achille

esseri

marini

patetica-

nell'ambito della grande arte quelle

popolari

marini (confr.

fig.

920): uno

slancio

dionisiaco

poesia del mare. Della sua maniera movimentata e piena di espres-

sione passata qualcosa perfino

casione (per

rappresentava

scena tutta

in

come ippocampi,

figure miste

disposato alla

gruppo straordinariamente

un
che

fantasia,

come Leochares,

nelle
in

profilo

monete

Siracusa)
in

del
i

una veduta

cos originale

si

tempo, che ora

superano all'oc-

imposti

immagini mone-

limiti

siano

di

alle

prospetto

stretti

(fig.

620).

Nessuna

attorno degli scolari ate-

scultore ricco di talento che gi nel 367 valeva

come giovane

Timotheos (pag. 342) gi ricordato in Epidauro,


e
giovane Bryaxis, probabilmente un cario di nascita, della cui prima attivit
tornato alla luce in Atene la base con insignificanti rilievi di un piccolo monumento di vittoria, accompagnarono Skopas anche nell' Asia Minore dove li attendi

grandi promesse. Questi, e con

lui

il

deva
1

'

li)

# i

un

compito

di

grande

importanza.

358

B.

GRECIA:

X.

ULTIMO PERIODO DELLA LIBERTA GRECA

I.

ma

pi gradini,
tro
tutta

den-

vestibolo

il

in

sua larghez-

la

za saliva ancora con

gradini fino

altri

esso

to;

al

pavimen-

del

livello

era

della

medesima larghezza
e solo un po' pi
corto del Didymaion
a dieci colonne

(fig.

Della disposi-

664).

interna non
sappiamo molto di

zione

sicuro airinfuori che


la

m.

cella era larga

Erano

21,35.

un

brati

cele-

soffitto

di

travi di cedro e delle

porte di cipresso. In

colonne,

36

cui

la

distribuzione stata

diversamente tentata
621), era

(fig.

ripreso
l'antico

stato

622

(fig.

motivo

l'ornamento a
Fig. 626.

Mausoleo

Il

assai

La

il

rilievo era

frammentari

opera

vuol vedere una


tra esse

Ermete

riconosce

alata

non

al

una

pag.

(confr.
si

31]

alato

personificazione

di

345) ; in una
gli avanzi sono

(fig.

Purtroppo
una parte maggiore

s.).

conservata

un delicato giovane

armato

spada

di

Thanatos, due

(fig.

623).

quale

nel

figure femminili

si

ancora spiegata: l'accennata interpretazione della figura

scena

nella

Skopas

una colonna

significativa

altare provveduto di

trovava dinanzi

di

e solo di

rappresentazione

rilie-

di Alicarnasso (secondo Fr. Adler).

vo
di esse

s.)

del-

il

ritorno di

Alcesti dall'Ade. Finalmente

ricca decorazione

figurata,

opera

di

un sontuoso

Prassitele,

che

innovazione che doveva aver seguito

tempio, rappresenta una

si

Zeus in Pergamo (fig. 817). Dei


grandi e lunghi altari erano di certo in uso da tempo in occidente (confr. fig. 335 s.,
469) ma essi mancavano di un'ornamentazione mentre sembra che siano esistiti degli
altari, gi prima ricordati, con ornamento di figure ma di grandezza minore. Forse
di cui

il

pi splendido

ancor pi che

la

esempio sar

grandiosit del

tempio un posto tra

l'altare

piano tutta

di

questa ricca decorazione assicurava

al

Athena Polias in Priene


(fig. 662), costruito da Pytheos e dedicato nel 334 da Alessandro Magno, ritornava
ad una costituzione pi semplice. Esso valeva come esemplare (fig. 306, 315) per
la mancanza del fregio (confr. pag. 169). Per lo Smintheion nella Troade Skopas
cre

il

le

meraviglie del mondo.

simulacro dell'Apollo

Smintheus;

Il

tempio

di

esso presentava

il

dio mentre

si

chinava

MAUSOLEO

11.

piede su una pietra, tutto

poggiando un

tento ad appostare

topo (sminthos,

il

359

in-

624),

fig.

dai casi nei quali l'artista ha trasformato

uno

una vivace opera d'arte un motivo esteculto o dalla leggenda. Le


rovine conservate di questo tempio indicano
in

riore otferto dal

che

ad 8

uno pseudodiptero

trattava di

si

colonne, accessibile soltanto sul lato anteriore

un'ampia

per mezzo di

gradinata.

e libera

ma

esse

del

primo periodo romano, cosicch nulla si


sulla forma del tempio nel-

ad una ricostruzione

appartengono

pu determinare

Rimane

Skopas.

di

l'et

forma dello pseudodiptero

Lo pseudodiptero

incerto

perci

gi allora fosse sorto in Asia

Minore

(confr.

relativamente

.se

rara

la

fig.

393].

semplice di

Messa in Lesbo (fg. 625) viene riportato al


IV secolo, tuttavia questo dato non sicuro.
Esso costituirebbe

antico esempio

pi

il

questa forma di tempio sul suolo


nore;

ancora

forma

la

ionica,

di

Asia Mi-

presentano

sue colonne

basi delle

le

infatti

di

non

quella

preferita pi tardi.

attica

Un

ricco sviluppo l'ebbe

Minore

ridionale dell'Asia

contrasto

in forte

me-

nella parte

l'edificio funerario,

rispetto

alle

forme'^ancor

semplici e misurate dell'Attica. Nella Licia le

tombe

Merchi

di

servarono
piani

con

Pajava (pag. 91) con-

e di

forma antica tradizionale

la

pesante

tetto

(fig.

188,

due

a de-

191

stra,

577).

La camera

volta

con

la

sua cresta superiore erano ornati

di rilievi.

Il

monumento

thos

(fig.

566)

Il

il

tetto a

delle Nereidi in

aveva gi posto

tempio funerario
basamento.

funeraria e

di aspetto

Xan-

un regolare

greco su un alto

sepolcro presso Cnido innalzato

costa

sulla

navale di Cenone del 394 riproduceva la forma usuale


massiccio che racchiudeva la camera funeraria a forma
chiuso, circondato da

mezze colonne doriche ed

a gradini sulla quale


di

un imponente leone

scalpello attico (ora al

cario

rito

pare

ma

rivestito di

Il

Mausoleo.

capitale del suo

Il

di

disopra

faceva

satrapo persiano della Caria,

vittoria

pentelico,

Mausoleo

di

re

un

edificio

innalzava una piramide

Il

il

della

alveare, stava
si

guardia.

la

dal

ricordo

marmo

in riposo, di

Britannico),

maggior ricchezza era offerto

la
la

Museo

al

Caria: sopra uno zoccolo

in

un'opera

medesimo

tipo

Alicarnasso.

Mausolos, aveva trasfe-

dominio dall'interna M}'lasa ad Alicarnasso. dove a quel che


regina Artemisia innalz al fratello e sposo dopo la sua morte (333) un

3bo

GRECIA:

sontuoso monumento

X.

ULTIMO PERIODO

626); sicuramente

(fig.

DEI, LA

LIBERTA GRECA

re stesso aveva,

il

secondo

costume

il

dei Faraoni, cominciato e portato cos innanzi l'edifcio, che questo era quasi pronto

allorquando Artemisia (351) mori poco dopo il suo sposo. Come si racconta, gli artisti condussero allora da soli l'opera alla fine
per amore della propria fama. Una

X 77.50

grandiosa base presso a poco quadrata di circa m. 66

una

cella al disopra era circondata

da 36

colonne;

alte

racchiudeva

una potente piramide a gradini, coro-

s'innalzava, al disopra dell'edificio a colonne,

nata da una quadriga. L'edificio alto m. 46, che doveva gareggiare con

era una creazione di

Pytheos (oppure

anche come teoretico, e


tezza e specialmente

di

Satyros.

Piramidi,

le

sopra menzionato (pag. 358), celebre


disposizione a pi piani condotta a tale al-

Pj'this)

La

piramide, apparentemente

potente

la

tomba;

la

invece del tetto anche qui

giere colonne, gi bastavano da sole a creare

sostenuta solo dalle leg-

fama mondiale

al

Mausoleo come ad
un edificio che
libra nel pu-

si

ro aere

Pur-

troppo

sono

scarsi gli avanzi

conservati e non

sono

stati

cienti,

suffi-

anche con

l'aiuto della tra-

dizione

lettera-

a darci fino-

ria,

una ricostru-

ra

zione che appa-

completa-

ghi

mente. Anche a
Fig. 628.

Torso

di

quella

un cavaliere del Mausoleo. (Lato occidentale). Museo Britannico.

ta

626 che trov

riprodot-

nella

figura

suo tempo grande accoglienza ne sono seguite altre che tuttavia


presentano egualmente elementi dubbiosi.
Il

compito

dei quali

di

adornare queste opere

Skopas (pag. 353

dell'antichit,

ma

nel

ammette che

rotto.

La quadriga
m.

4,

il

di

agli

intercolumn del

estesa

Skopas

il

tutti gli

in

come

(fig.

ritratti e

627) e

riccamente panneggiate nelle quali

sua moglie,

il

di tutto

non appartenevano

alla

lato orientale

ed

occidentale,

tondo, uomini ed animali

630, Centauri,

suole

ma

Timotheos

La decorazione comprendeva
(

persiana

628),

corsa

di

cocchi,

fig.

soprattutto

particolarmente ammirevole

(fig.

il

dal luogo di ritrova-

vicino al lato occidentale, forse di Leochares) ed inoltre per lo


fig.

si

quadriga

decorazione scultoria straordinariamente

lato settentrionale. Della

Leochares assunsero

a rilievo (Amazoni,

quella

qualche

torso colossale di un cavaliere vestito alla

mento

a quattro artisti

La comune opinione, anche

siano stati chiamati contemporaneamente,

artisti

Bryaxis quello meridionale e settentrionale.

numerose opere

scultura fu assegnato

di

pi importante.

lavoro

concepite

riconoscere Mausolos

era

modo Timotheos, il quale sembra il pi vecchio,


prima degli altri e forse prima lo abbia anche intercoronamento tocc come compito a Pytheos; ma le statue,

sarebbe possibile che

abbia incominciato

alte circa

ss.)

meno

629) dei quali

tre fregi

per

lo

MAUSOLEO

Il,

meno

primi due verosimilmente

condavano

basamento

il

se

discutibile

trovasse

come

colonne

se

rado (pag.

di

la

cir-

566^

disopra

al

cosa

delle

come non

fregio qui

169),

si

pi verosi-

mancasse completamente. Delle

mile,

chiare tracce di colori

furono

cui

tg.

corsa dei cocchi

fregio
il

(confr.

361

ritrovati

al
i

momento

frammenti

in

dei

fregi

accennano ad un" estesa policro-

mia.

Il

delle

Amazoni. Le Amazoni, alcune

pi

conservato del

si

aperti

vestiti

(confr.

fig.

fregio
in

616) lottano

a cavallo e a piedi, saettano cavalcan-

do a

ritroso, attaccano, cedono, si co-

prono con
e

vinte

al

lo

scudo, precipitano ferite

Le

suolo.

singole figure,

parte con maestria anatomica

eseguite in gran

spesso del tutto staccato, vivono

nel

sionale e straordinariamente eccitata.

gruppi di due o

le

tre

ma sempre

mente,

si

persone,

tal'

ed

movimento

in

La composizione

altra

rilievo

molto sporgente,

una

espressione

si

divide talvolta

maggiori

gruppi

in

un

nella

disposti

vita

in

pas-

piccoli

simmetrica-

distaccano cliiaramente dal fondo, che era una volta azzurro,

singole figure, per quanto esse possano

tuosa della composizione.

essere

Sono chiaramente

intrecciate

visibili

nella

delle differenze

corrente impenel

costume

nell'armatura, nella composizione e nella trattazione artistica, e per ci

pu essere

Con

piena sicu-

ritrovamento sul lato orientale riporta a Skopas una

serie suc-

fatto

rezza

il
il

tentativo di dividere

luogo

di

cessiva di lastre

vazione,

ifig.

originalit

di

le

lastre del

fregio in

quattro gruppi.

primo posto per freschezza di


invenzione, netto distacco dal fondo, abile riempimento

630); esse occupano

il

Fig, 630. Dal fregio del Mausoleo, (Lato orientale).

Museo

Britannico.

osserdello

GRPCIA:

362

X.

ULTIMO PERIODO DELLA LIBERTA GRECA

I.

Per

spazio, eccellenza di esecuzione.

manca un^ punto

di

restanti gruppi

appoggio esteriore egualmente

sicuro, per ci oscilla l'attribuzione ai singoli artisti.

potrebbe riconoscere Leochares

Si

con movimenti alquanto


incrocio molteplice delle

pamento simmetrico;
appartenere

singole

Bryaxis

meno

di

per

rerebbe

lo

anche

rebbe

inesperto

sculture

par-

stato

sopra a

lato

pag.

dei

Niobidi

parler

si

pag. 370

Prassitele.

Skopas lavorava

un

figlio di

in

cui

locale era

l'arte

IV

Kephisodotos (pag. 350

l'artista nel

tele

s.).

Prassi-

quale la scultura attica del

secolo ha trovato

sione.

tempo

il

a
s.

rappresentata da Prassitele, probabilmente

si

Verso

nell'Attica,

358

gruppo

del

Le condizioni

la

sua pi pura espres-

sfavorevoli

rispecchiano nel fatto che

la

della patria

maggior parte

pi celebri delle sue opere furono create

le

per citt straniere, e delle ateniesi con sicurezza


verso

una
il

pubblico.

mo,

soltanto
fu

34'i)
Il

Artemide Brauronia

egli

non

figure

un santuario

differenza

disdegnasse

Skopas

di

delle grandi composizioni,


in

ad

suo materiale preferito fu

sebbene

bronzo.

(l'

destinata

la

di

frontone

in

maril

egli evit

sua forza

singole o in piccoli

un gruppo

il

anche

stava

gruppi chiusi;

Tebe

costituisce

un' eccezione.
Si vogliono vedere in alcune figure
vanili, simili

tra

loro e

dal

ritmo

occasione

spazio.

preparati,

gio-

leggiero

ricchi

mostre-

posizioni,

insufficiente

altrove

lavori nell'Asia

si

nelle

Non meno

mondo. Anche

accentue-

Timotheos adope-

rigido

aggruppamenti

dello

del

da compiere

pi motivi gi

Artemisia)

ma

Mausoleo era considerato

il

meraviglie

collegamento

il

all'

negli

riempimento

sembrano

quale

vivacit

aggrup-

ed

figure
(al

statue di Mausolos e di

le

rappresenterebbe con simile

rebbe

alcune lastre

in

irrequieti, vestiti svolazzanti,

per
tra

le

le

nel

sue
sette

Skopas trov

Minore

di ci

PRASSITELE

Fig. 633. Apollo Sauroktonos.

(Satiro che versa

631,

il

l'Eros del

vino,

363

Marmo. Louvre.

Fig. 634. Salii

probabilmente

Palatino,

fig.

Elgin

che

sotto l'influenza di modelli pi antichi, innanzi

proprio

mare

le

stile.

La

sue figure giovanili, indicata nel

modo

uccisore della lucertola

delicatissime e acconciatura femminile,


la

in

coregico di Atene,

Londra)

tutti

gli

primi passi

fosse

l'artista si

grazia della quale Pressitele sopra

Apollo Sauroktonos
apporta

monumento

da un

632, Apollo

altri

formato

artisti

tg.

fatti

il

suo

sapeva ani-

migliore dalla statua in bronzo

(fig.

633).

mezzo nascosto

Il

di

giovane, che ha forme

dietro

rapida lucertolina per ucciderla a quel che pare con

un tronco
la

freccia

d'albero,

che

tiene

pronta nella destra. Anche qui (confr. pag. 358 s.) stata utilizzata dall'artista un'ispirazione che gli veniva dal culto e dal mito. Pi semplice il motivo e pi piene

sono

le

forme

nel Satiro

in

riposo

(fig.

634), che generalmente

ricondotto ad un

originale prassitelico; l'elemento satiresco appare qui mitigato e nobilitato.

Le nume-

rose copie di questa statua fanno pensare ad un originale straordinariamente amato,


ci che comprensibile

trasognamento

ornamento
gata

con

di
la

in

non potendosi concepire un'immagine pi perfetta

una tranquilla cornice

naturale

l'opera era

cos

di

adatta

dolce

come

giardino che la quantit delle repliche non ha bisogno di essere spieceL'brit

dell'autore.

Tuttavia essa

possiede

tutti

caratteri

dell'arte

364

B.

GRECIA.-

X.

I,

ULTIMO PERIODO DELLA LIISLRTA GRECA

PRASSHEI.E

morbida
scia e

ed

?-)

li-

capelli

mantello

il

ruvido,

lascia

indietro

ogni
Se

tiescrizione.

gi
tra
il

contrasto

il

il

ed

liscio

ruvido agisce

pittorescamente,

questa im-

pressione

era

accresciuta an-

cora

da

una

corona

in

bron-

zo e dal colore del quale

sono

si

conser-

vate delle tracce.

Che Pras-

sitele

annet-

tesse

un

valore
Fig. 638. Giovane con arco (e fiaccola abbassata) forse Imeneo adoperato in uso sepolcrale.
Napoli.

testimoniato dalPantichit.

il

mantello;

tanto nella

Un

alto
co-

alla

Fig. 539. Afrodite di Cnido.

lorazione delle

sue

statue

(vi e stata sostituita la

figura del dio stesso

natura:

naturalezza

delle

come copiato

dalla

nella

pieghe cadenti esso appare

delle

la

alla

quanto

stoffa

della

Kaufmann,

destra moderna).

ci

capolavoro non inferiore

pastosit

Marmo. Vaticano

testa

mano

fronte alla pi

di

appare

pieghe

un

antica trattazione

principio

del

tutto

nuovo. Anche Kephisodotos aveva creato un

Ermete
che

col piccolo Dioniso (confr.

afVini

non

certamente

appartiene piuttosto

possiamo additare

tg.

606);

amassero motivi tanto

Prassitele

egli

prodotto del caso,

pochi esemp che noi

ai

nei quali

il

ulteriormente un motivo del

tglio

sviluppa

padre.

La sco-

perta dell'Ermete di Olimpia ha permesso di

assegnare

Belvedere
03(5);

una

cerchia

alla

altre opere,

come

(Ermete':
volta

di

Prassitele

detto

cos

il

anche

Antinoo

di

compagni (fig.
Ermete cosi spesso

suoi

questo

copiato era pi celebre di quello di Olimpia.


Un'eccellente testa di giovane (Aberdeen) nel

Museo
Fig. 640. Afrodile.

Londra (presso Lord Leconfield).

assai

Britannico, forse
affine

all'

un

Ermete.

Eracle

giovane

^6(1

GRECIA:

B.

ULIIMO PERIODO DELLA LIBI:RT\ GRECA

X.

Tra

statue giovanili di Prassitele erai

le

particolarmente celebri due immagini di Ero:


L' Eros di

Parion era un giovane senz' armi

dal braccio sinistro piegato sul


la

clamide,

la

La sua immagine
monete

teneva

destra
ci

fianco

conservata soltanto

(fig.

sicuramente

rovesciata.

Louvre)

Genio

va-

638} e nelle sue repliche secondo

alcuni inverosimile per

motivo

sulle

637): che l'Eros di Tespie ancoi

(fig.

pi celebrato sia riprodotto nel

ticano

pendev/

un rame

forse

suo

il

Piuttosto

purtroppo

Eros

assai

e per

stile

ricostruito

della

del

il

suo

fiaccola

Palatino

danneggiato

(al

so-

prattutto mancante della testa sarebbe secondo

una riproduzione

essi

trasportata a

Roma

conda

e l

volta

di quest'opera celebrata,

sotto

distrutta

Nerone per

la

nell'incendio

se(fig.

632). Tutte queste opere riproducono la grazia

riservata
in

alla

teristica

mento

Artemide

per Prassitele

come

Skopas

stati

essenza, candidamente

mento,
libere

concorda
da

ogni

con

d'

la

forme
e

nell' ideale

rap-

presentidelicate e

durezza.

la

quale trasogna

unisce

Questa mite espressione

animo. Questa

piena di
le

angolosit

mutamento

che

alla scultura

forma
va unito anche un mutamento nella posizione. Il corpo non riposa pi soltanto
questo

l'eccita-

lo
;

pi antica era soprattutto estranea

presentazione degli

giovanile

Marmo. Louvre.

di Gabii.

del pathos per

et

facilmente

naturale serenit un tratto di dolce medi-,

tazione.

Fig. 641.

dell'

un vago desiderio

della

Fig. 642.

Demetra

di

Cnid

cos carat-

PRASSITEI.E

SU

ma

stesso

se

il

verso un sostegno
Poiicleto

(fig.

suo peso viene

esterno,

555).

come

Tronchi ed

per un colorimento pi

neiFAmazone di
sostegni vengono

altri

servono

cosa

al

flessuoso,

di

accordo con
a

tronco

le

seconda che

alto,

come

e neir

si

natura circo-

un contorno pi molle,
punto

di

appoggio

con

accentuato

movimentato

l'ap-

a seconda che

il

in eccellente

del corpo

collocato

nel Sauroktonos, o pi basso,

Ermete,

Con

introduce nella posizione qualche

tenere e delicate forme


il

occa-

situa-

nella figura isolata,


della

stante, la rappresentano nello spazio naturale.

poggiarsi

all'

appropriato della

essi, per quanto ci possibile


aggiungono a questa un elemento

zione

spostato

in parte

gi

introdotti nella rappresentazione, anzi

sione

367

come

nel

anzi

pi in

Satiro

bisogno di appoggio

maggiore o minore

decorso di linee prende

forza,
il

un diverso

posto della posizione eretta

uso antece-

in

dentemente.

Tutto

conduceva alla rappresentazione delhi


aveva rappresentato il corpo femminile
pi in aspeno maschile (pag, 298), per quanto non avesse schivato completamente
la rappresentazione del corpo femminile nudo come si credeva prima, ma solo a
il

talento artistico di Prassitele lo

bellezza femminile.

Per lungo tempo

l'arte

Prassitele riusc a portare a piena espressione la grazia

nuda
si

schiudere cos alla scultura greca un nuovo

e di

acquist

Monete

e
e

la

bellezza

donna

della

campo.

ricco

Difatti

e^li

fama principale per le sue rappresentazioni della cerchia di Afrodite.


copie in scultura ci danno indicazioni sopra l'aspetto della sua opera pi
la

celebre, l'Afrodite di Cnido, la quale affascin la fantasia delle generazioni seguenti


allo stesso

La

modo

che

aveva

suscitato

il

pi alto entusiasmo dei contemporanei.

nudit della dea sembr aver bisogno ancora della motivazione, essa

appunto

al

bagno e depone accanto

il

suo vestito (particolarmente


del

prepara

si

bello [nella copia

Vaticano,

Purtroppo

fig.

trattazione delle
del

639).

copie nella

le

forme

corpo rivelano poco

delle

qualit

celebrate

in Prassitele: solo della

testa si

sono conservati

migliori

esemplari che

lasciano

anche ricono-

scere r

umido

sguar-

do degli occhi. Due


tre

egregie

Petworth
in

in

raffinate e
Fig. 644. .\tuse. Lastra a

ilievo da Mantinea.

Marmo. Atene.

se

(fig.

Boston
dea

sono

teste

al-

in

640) ed

presentano

forme
sfumate

state

pi
:

es-

perfino

GRECIA:

368

X.

I.

ULIIMO PERIODO DELLA LIBERTA CIRECA

come

considerate

mano

di

immagini
zioni

ora

^'i

cnidia

Louvre,

alquanto pi recenti

aggiungono

si

anche

Afrodite,

di

quella

di

al

originali

Prassitele.

di

nell'Afrodite di Arles,

manto

avvolta dal

che

altre

leggiere modifica-

nella

parte inferiore del corpo e che una volta aveva

uno specchio nella mano


potrebbe riconoscere
dea del maestro in Tespie; in Coo stava una
.si

la

sua .Vfrodite vestita che sarebbe

poranea

Cnidia

della

stata

contem-

e sarebbe stata preferita

dagli abitanti dell' isola.

Come

la

maggior parte
anche le sue

figure degli di di Prassitele

delle

statue di Afrodite inclinano verso una concezione


di

genere

esse

non

si

lasciano perci facilmente

separare da altre sue opere di


il

motivo solo

che
si

si

pone un braccialetto o una

pone

fila).

Fig. 645. Kore, restaurata

esempio

ad

Artemide,

che pare tanto


in

come Musa. Marmo.

la

mide Brauronia
Gabii

(fig.

una.

bronzo dorato. Oltre ad Afrodite,

rappresent anche

molte

altre

dee,

Diana

Soprataltro ar-

ha trattato una cos grande

come

Prassi,

perci sono state poste

rapporto

con

conservate

gono,

le

lui

lui

quali

apparten-

nel

ma non

personalmente

Dioniso barbato

danapalo)

in

molte opere

sua arte

alla

s,

appunto a
il

opere,

31)2)
<i

un

cerchia degli di
tele,

rapporto

in

sue

sua Arte-

641':.

tutto difficilmente
tista

Prassitele

delle

a quel

(pag.

stata riconosciuta nella


di

di

viene posta

molte

lungo quanto

in

corto vestito

Prassitele e
Delfi

che

una corona o un diadema, la


Sono anche nominate due statue

Frine. che

della bella

in

donna

collana,

testa

in

donna che
con

conosciamo

cui

dalla tradizione letteraria (la

^'detto

Vaticano,

Sarl'ori-

Hera Luaccompagna alla


grazia puramente

ginale primitivo deli'


dovisi,

maest

che
la

femminile (confr.
sotto
di

C 41,

Melo

la testa

pag.

321

dell'Asclepio

e la meravigliosa

De-

Fig. 646.

Uno

dei

lati

corti del

Marmo.

<

Sarcofago delle

Costantinopoli.

Afflitte

da Sidone.

i'Rassuhlf:

metra

Cnido

di
il

della

figlia

Kore

(fig.

sembra

figlia

la

in

Eleusi, nella quale

verno

642) che

(fig.

per

dolore

volto

si

avvolta

tutta

pieghe

nelle

Alquanto pi

rapita.

Monaco

369

(fig.

643).

vuole riconoscere

La

testa

manto

del

severa" nelle'

giovane

di

l'EubouIeus

la

nel

testa

ricciuto scoperta

in

un dio dell'A-

Prassitele,

di

aduna

forme

607),

rappresenTrit-

tare piuttosto

ma

tolemo,

suo

il

ca-

rattere prassitelico

innegabile e un con-

con

fronto
dell'

limpia

testa

la

Ermete

O-

di

istruttivo

(confr. pag. 353).

Da

alcune

stre a rilievo di

la-

Man-

tinea che rappresenla

gara di A-

pollo e

iMarsia alla

tano

presenza delle

Muse

possono

si

644)

(fig.

imparare a conoscere

motivi prassitedel

lici

vestito,

quanto

che

si

in

con-

siderano avanzi delbase di un gruppo

la

(Latona con

figliuo-

opera di Prassi-

li),

tele

che

trovava in

si

Mantinea. Se anche
questa opinione non

sicura, tuttavia

medesimo

stile

il

di

panneggiamento con
di

morbidezza

sua

la

stoffa

la

ricca

Ma

Fig. 647. Niobc.

delle

disposizione

pieghe ritorna in molte figure attiche vestite, che anche per

dono

maniera

alla

prassitelica

sediamo nel celebre


(Salda).

una

variet

marmo
anche

Disposte

il

Questo

in

Sarcofago delle

un

inesauribile

pentelico al pari

porticato
il

Springfr

Manuale

Un

Afflitte

ionico

18

semplice motivo

ritrova

il

1.

elementi corrisponmotivi lo pos-

che proviene da un ipogeo

donne

in

sei

del dolore per

suo parallelo

apparteneva ad un grande

altri

bel riflesso di questi

del lavoro indicano l'Attica

gruppo frontonale
rilievo che

645).

^tg.

in

di

Sidone

con

gruppi presentano
il

defunto

come luogo

(fig.

646).

origine

di

Il

dove

un rilievo sepolcrale a metopa.

monumento

funerario

in

Atene

non
24

pu

pi

essere

Anche

Grecia:

370

nuovo tempio

Gruppo

Minore noi

Artemide

di

Demetrio

di

Secondo

deve essere qui ricordato anche

il

Falereo

(pag.

399).

incontriamo nell'indirizzo prassitelico; per

ci

Efeso Prassitele cre

in

dei Niobidi.

suntuaria

le^ge

della

recente

altrove nell'Asia

l'ultimo periodo della libert greca

x.

un'antica

gruppo

dei

il

sontuoso altare (pag. 358'.

il

e l'opinione corrente

tradizione

Niohidi.

originale

cui

il

critici

nelT antichit

gi

d" arte

non sapevano se attribuire


Skopas o a Prassitele

patetica ge-

r espressione

nerale e

com-

grande

la

posizione potrebbero pardei

primo.

Ma appunto

quel

dubbio

degli anuchi

rende

a favore

lare

timo

alcuna

avesse

si

gruppo

Il

notizia

sopra rani-

determinata
sta.

legit-

sospetto che non

il

a noi con-

servato fu scavato in Ro-

ma

nel

583 con alcune


eJ presen-

statue

altre

temente

Firenze. Delle

in

singole statue ad esso apVI

partenenti

sono anche

altre repliche e alcune mi-

Non

gliori.

scito

finora

pletamente tutte
pertinenti

al

di

stabilire

la

loro

sizione.

me

figure

le

<on sicurezza
dispo-

originaria

del

un piccolo

Museo

ri-

Britan-

dovevano essere

nico,

gruppo,

Probabilmente, co-

indica

lievo

riu-

com-

di ritrovare

col-

locate in pi piani sovrapposti

Fig. 64S. Niobide Gli

lungo

rocciosa in
statua di Niobe,
gli di

la

maggiore del gruppo,

saettatori occupassero l'alto e

all'intorno,

nei Iati, in alto,

basi ascendenti

in

e discendenti

basso.

costituisse quasi

era

la

IV'

Questo provato

dalla stessa

secolo fosse un prodotto

punizione

inflitta

parete

che

la

centro di una raggiera,

Niobidi, fuggenti o gi uccisi, fossero disposti

posizione

ellenistico.

Niobe da Apollo

da

dalla

delle

pittorico oltre a delle caratteristiche di stile fa dubitare che


all'arte del

il

una

modo

il

conformazione
figure.

Tale

gruppo anzich

Oggetto

delle

aspetto
risalire

della rappresentazione

Artemide,

perch

essa

si

era

GRUPPO DEI NIOBIDI


vantata superbnmente
dei

suoi

amica

tgliuoli

Latona.

quattordici

antica

vendicano

madre giacch uccidono

l'oltraggio fatto alla

saettanJoli

sua

alla

Latona

di

figli

maogiore numero

del

fronte

di

37'

Niobe.

di

figli

Il

gruppo presenta un Niobide gi morto e disteso al suolo, altri stramazzano, sono caduti
in

ginocchio o

figure

volgono a precipitosa fuga.

si

erano

isolate

gruppi: un fratello
vestito

sorella

la

suo ginocchio

dagogo, cerca
pi

protezione

madre

(fg.

copia in

modo

si

6471
ford,

casa,

649

di

figlio

il

ponendo per

al

pe-

il

la

figlia

seno

al

della

cui volto (migliore

nel

l'artista

pi grandioso

freccie

della

rifugiata

fig.

suo cuore dolente


le

col

appoggia

si

destra sulla sua spalla:

la

infine

piccoli

salvare dalla rovina

di

piccolo traendolo

minore

nel

schiavo

dei

riparare

di

che

feriti

lo

alternati

sforza

si

il

la

ha espi esso

pathos, giacch nel

madre

conficcate nella carne dei

vestito, era accorsa.

Essa

giamento regale guarda

in

troppo l'esecuzione delle

monti

(fig.

T>.sta

lotta col

statue

Niohi
in

pi profondo dolore

con muto rimprovero verso

ma

fiorentine

scarsa.

assai

nel Vaticano

della cos

pi

mezzi

semplici

per

il

spietati

gli

Eccellente

il

Pur-

invece

fiorentino

la

Chiara-

agisce

gran-

del

gruppo

o-

quale in quelle altre repliche .sarebbe

conservato solo

a noi

atteg-

suo meraviglioso lavoro

pu essere considerata un avanzo


nginale

in
di.

Niobide

detta

come mostra

figliuola, alla cui difesa,

la

648), la quale in contrapposizione all'esemplare

pur solo con

ili

sa che nessuna salvezza pi possibile,

alto

riproduzione di una delle figliuole

diosamente

MO.

(Da un calco

La madre

figli.

con passione e con forza essa stringe a s


il

Fig.

essa riceve tutte

in

una rielaborazione

me-

schina.
Altri studiosi

credono invece, pur senza ne-

gare l'originalit artistica e l'eccellenza della


tua

Chiaramonti, che

delle copie
e

pi

fedeli

le

figure

pi

recente.

Chiaramonti
dell'

ci

Ma

oflre

Firenze

sta-

siano

per quanto assai modeste

quella invece sia una libera

et

di

in

pi

trasformazione

ogni
di

appassionata espressione

modo

Niobide

altra

un'idea

questo

gruppo

ogni
di

di

la

ammirato nel!' antichit ed anche per la


Niobe stessa noi ci atterremo pi giustamente
alla testa in Oxford (fig. 649) che non a quella
e a quella di Brocklesbv, che una
di Firenze

cos

volta
Fig. 650.

cui

era
'^

straordinariamente

evidente

la

apprezzata

trasformazione

di

ma

marca

in

clas-

h.

372

CRECIA:

poli di

(fig.

ULTIMO PERIODO DELLA LIBERTA CREC

una magnitca testa trovata

assai affine

Atene

esageratamente patetica. Allo

sicistica in un' espressione

sembra

X.

650), che

stile

sulla pendice

pimento

dello spirito Dioniso che a

599 o 500,

provenienza da un

la

45).

Niobe

originale della

meridionale dell'Acro-

dubbio un eccellente lavoro originale e per

senza

quale assai verosimile l'interpretazione che sia un'Arianna

derebbe con

lei

avvicina,

si

monumento

Alcune antiche copie della

dei

via

pongono

in

la

quale guarda in ra-

interpretazione

della

testa

la

che

accor-

si

(come

Tripodi

fig.

ancor pi chiara luce

l'eccellenza
deir originale';

non si
potuti

sono
finora

additare
a

\'

an z

altri

del

gruppo che doveva essere


ricco di figure.

Arte at-

tica.

Tra

contemporanei
di

attici

Pras-

occupa

sitcle

il

primo

posto

senza

dubbio

Leocha res
sebbene,

egli

sembra,

ateniese

fosse
di

origine tut-

tavia
di

come

pari

al

Skopas, suo

compagno

nel

Mausoleo (pag.
Fig.

65L Ganimede

ato dall'aquila. Statuetta in


in

360

marmo. Vaticano. Da un

bronzo. Strasburgo.

sta

ss.),

assai sotto

l'in-

Da una copia in marmo purtroppo non buona noi conosciamo la


bronzo del suo Ganimede rapito in alto dall'aquila (fig. 651), nel quale desta
ammirazione non soltanto la grazia delle membra ma anche l'arditezza di riprodurre
fluenza peloponnesia.

figura in

il

il

movimento

del volo con

bronzo avr permesso

di

mezzi

plastici,

rinunciare a

come

nella

qualsiasi

questa opera di cui abbiamo sicura testimonianza,


l'Apollo

Museo
il

di

Belvedere

(fig.

G52):

il

carattere

di

si

Paionios

Per

attribuito a

il

(fig.
573) ;
confronto con

Leochares anche

sublime della statua del Vaticano

(il

Basilea possiede un bell'esemplare della testa) col suo grandioso incesso e

suo sguardo raggiante

di fatto,

di

di

Nike

sostegno.

di vittoria

una concordanza

un leggiero

di

librarsi che

mostrano, nonostante

forme con
con

gli

il

Ganimede

attributi

la

situazione cosi differente

e al pari di lui

danno l'impressione

da ricostruirsi nelle sue

mani,

il

lauro

amica

arti:

373

sinistra, si addice non ad un'azione


purilkatorio nella destra e larco punitore nella
del suo essere. Il medesimo indirizzo nel gusto
rappresentazione
una
ad
ma
dio
del

non

Mausoleo

nel

pu additare

si

al

quale

tuttavia

sappiamo che Leochares ha

neanche giustamente concorda con la maniera di Lisippo di


(caccia di Alessandro dedicata da Krateros m
collaboratore
fu
LeocLares
cui pure
confessare che non siamo qui su terreno
Delfi, i\". 304', cosicch noi dobbiamo
lavorato ipa^. "^bo

Leochares sembra che

sicuro.

Zeus

di

statue
in

Atene,

sentavano

il

di

in

dio che

pi

"

abbascon

inoltre

grande fama

Apollo dinanzi

Ares

Le sue

nella sinistra) go-

scettro

devano

stato spesso onorato di incarichi pubblici.

dio in piedi col

Tonante

(il

sia

.>

quali pre-

le

nella destra

fulmine

lo

Polieus

Tonans

il

Roma),

tardi in

sata

ss.)

un

tempio

al

di

Atene figurava
adornava con una

il

si

benda (confr. pag. 320; mentre l'Apollo Patroos forse

appunto quello

Belvedere.

di

appare

L' ideali.smo che


quest' opera

naco),
ciata

il

ma
352

Tra
questo
dido

ogni

modo

Euphranor

ad

s.

le

statue-ritratti di

periodo come splen-

esemplare

statua di

rano

A-

Mo-

ricorda l'A-

altri in

V assegnano

di

(in

testa incorni-

di riccioli

pollo,

(pag-

Grande

cui

la

in

ritrova anche

Rondanini

nella statua

lessandro

si

ffig.

domina

Sofocle nel

653). In posizione

tranquilla

salda e

col brac-

cio sinistro appoggiato al

magine

ideale di

un uomo

una disposizione chiara

ciascun partito di pieghe

pro'oabilmcnte

la

fianco,

la

leggermente

testa

sollevata,

la

delicata sul petto, al disotto


si

alle statue in

fa

valere in tutta

bronzo dei

tre

si

l'

im-

vestito

ha

figura olire

perfetto, di nobile ingegno e bello di forme.

Il

riunisce in grandi

masse

sua pienezza. L'originale apparteneva

la

grandi tragici innalzate nel teatro

di

Atene

330. Un'ipotesi recentemente emessa


statua del Laterano rappresenti, anzich Sofocle, Solone contraddetta dalla

per iniziativa

che

la

Late-

dello

statista

Licurgo

verso

il

sicura iconografia del poeta. Assai simile per quanto

Napoli di Eschine,
richiamo

alla figura

dell'abile

ideale di

avversario

di

meno

Demostene,

Sofocle d con

la

fedele

la

attraente

quale

la

appunto

riprodii/ione

statua in
nel

suo

contemporanea

374

(.regia:

l;.

X.

ULTIMO PERIODO DELLA LIBERTA GRECA

!.

dei tratti del viso alquanto banali

una involontaria ca-

ratterizzazione dell'abile avvocato.

Come

maniera

la

individuale

vari

dei

artisti

questo periodo, pur con tutta l'uniformit del tono

di

fondamentale, abbia

importanza

noie

influito

noi

rilievi

.sepolcrali

arti.sti

sommi come

genere

tal

suo

alle

piene

pathos

di

realistica di Silanion in

funerarie

vie

Skopas
(fig.

che

di

la

anche

opere

di

ateniesi.

una

alcune

in

603),

un paio

in

mi-

di

magnifici

di

lavorarono

riconoscerlo

di

opere

su
serie

sappiamo

infatti

654). quello di

(fig.

sizioni

una

Prassitele

destinate

crediamo

stile

Leida

anche

prova

lo

Il

di

stele

compo-

maniera pi

monumenti

espres-

Accanto ai rilievi funerari esistevano


una volta anche numerose pitture sepolcrali di simile
contenuto dipinte sul marmo con tecnica ad ensivi

(fig.

causto

6-i6).

anche qui furono

come

loro periodo

L' Occidente.
.Atene,

saliva

nome

tiranni di
vasti

di

come

greca

citt

la

pi

splendida. PurtropFig. 653. Sofocle.

po noi non cono-

Ma

sciamo quasi nulla


di

particolare

delle sculture del

testimonianza un bell'ariete
Il

colossale rogo di Dionigi

nunciava

tempo

il

rappresentazione

futuro,

nelle

il

figlio

Apullo.

di

dero a poco
584.),

(fig.

657).

vecchio (367) preancome anche la sua

caratteristiche

caratterizzazione di Dionigi

la

tempo pu dare

bronzo

in

il

di

Dioniso

come

giovane

Le monete siracusane decad-

a poco

altezza

dall'

pur conservando un forte

raggiunta

(fig.

riflesso di quella

pura bellezza.

Magna

Nella
r industria

Essa

da

aveva ricevuto
vasi

attici

l'ApuIia);

seguito

al

al

la

disastro

primo posto

di vasai

immigrati

sua ispirazione sicuramente

importati
cessare

il

probabilmente aveva

mezzo

fatto la sua scuola per


e

occupa

Grecia

ceramica.

di
di

(confr. fig.

582

s.

dal-

questa] importazione
Sicilia,

si.

costitu

In

Dionigi

citt e

anzi

gran

territori,

una grande
valeva

in

attivi

principali artisti del

Niklas e Nikomachos (pag. 400

in

nel-

Sicilia,

fiore

dopo

Siracusa.

ss.).

la vittoria

Sotto

su

due

essa divent, per l'aggiunta

OCCIhrNfE

I.

37?

una propria fabbrica di vasi, la


modo non esclusiva-

r.Apulia

quale tosto, ad ogni

mente, domin
ranto,

la

Grecia. Ta-

questo

di

importanza, non fu tuttavia proprio


fabbricazione

questa

tro di

suo complesso;

il

cen-

unitaria

nel

crede piuttosto di poter

si

numero

un grande

distinguere

che

fabbri-

di

L'arte prende subito

diverse.

ter-

maggior

sempre

acquistava

che

ritorio,

Magna

nella

principale

citt

sua

la

propria via indipendente dall'Attica. Essa

ama

grandi

ciose

pi varia:

gure
fici

ed

al

oro

ed

assai

razione

mente

il

bianco per

bruno

simili,

riccamente ornati.

avvolti
la

il

pei vestiti che

cui

costituiscono

vigorosa

le

gli

fi-

edi-

giallo per 'gli og-

il

ornamenti

esuberante,

trasto con

artifi-

per

colore dell'argilla

il

f^rme

appare una colorazione

accessori,

altri
d'

ciliegio

sono

qui

accompagna

si

getti

vasi e in parte

anche

Una

deco-

delicata-

tralci

un

rosso

spesso

forte con-

esecuzione

lineare

Fii;.

Mciuin

fii5.

di Aristonautes.

del bel periodo attico

(fig.

mina

collo

Il

soprattutto

disegno

stile

chiaro

parallelo

pittorico

\anzi

di

zione

inclina

dei vasi.

il

quale ha

non numerosi

nei

sepolcrali;

rilievi

verso

scene

movimentate.

dramma-

Un

genere

con

Alta mura,

loro

larghe su-

quanto
tea.

una

rigida

Stanno

le

composizioni

ordini,

tre

per

lo

trasformazione

pi
al-

maniera poligno-

della

sotto

costi-

Canosa,

quali riempiono

pertci

Ruvo,

in

a-

e sontuose anfore

tuito dalle colossali

le

un

conce-

la

particolarmente caratteristico

amate

do-

494),

sviluppa in un suo scor-

si

levole

ticamente

sul

Marmo.

l'influenza del tea-

tro oltre ai soggetti per lo pi tragici,


e

predilezione

alla

per

un' edicola

punto centrale della composizione,


costumi dei personaggi prinquale

cipali,

periore
Fig.

65t).

Mon

gruppi degli di nel piano su-

come

'niieion ".

in

una specie

di

Theo-

Sul vaso detto dei Persi;ini,

(.RLCIA

376

X.

ULTIMO PhRIODO DELLA LIBER (A GRECA


Daiio tiene

consiglio nella zona

mediana, mentre
pagato

il

tesoriere
nit

ma

greche

guerra

di

disopra

al

prendono

loro protezione
iade

disotto viene

al

tributo

le

al

divi-

sotto

la

minacciata El-

la

mentre V Asia

lascia se-

si

Inganno

durre da

Apate

Una

rappresentazione della

tale

guerra

(1'

persiana

del

).

secola

poteva contare su un particolare

guerre persiane
Altre

anfore presentano

gi'andi

come Medea
la

(fig.

casa di Ade,

si

rovescio

ragione congetturato

dei

loro destinazione

Una

sepolcrale.

in

una

dramma

appaiono anche

culto

parodia e costumi

me

un

esemplare

genere

di

pittore

della

vasi

che

dei"e

con scene

burleschi.

sicco-

di

questo

ad

Lucania, non

genere

tale

Assteas,

da

esclu-

piuttosto

sia

di

Ma

firmato
riporta

ci

di

quella regione.
Infatti

anche

Po-

Lucania, dove

la

seidonia (dal 273 Paestum) ebbe un suo


proprio stile, ci presenta per tutto il H'
secolo

una

produzione

ricca

ceramica.

In Poseidonia appare appunto Assteas co-

me un

pittore

notevole

Python (Alcmene
ricchezza di

la

certa
la

sul

di

disegno appunto con

pittura su tavola, ad
il

ogni

modo

quale provengono

numerosi

ancora

legati

air elemento

attico, presenta

pi semplice.

Un

zito

(fig.

dopo

la

non

vasi

strettamente

gusto

spressivo

con-

fondo nero. La restante Lu-

cania, dalla

molto

suo compagno

rogo) gareggia per

colorito nonostante una

rigidezza

servando

il

quadro

un

assai

e-

660) mostra Aiace impazsua

folle

nuove

recenti

tragedie,

la

intorno

in

monumenti

come domifunerari e di

credenza nei misteri


alla

tomba

indica

orfici.

Il

cos

la

Taun genere

particolare variet accenna secondo alcuni. a

svolgeva

satirico, che si

festosit grossolana,

nelle

dannati famosi, Orfeo ed Eracle

ranto. Essa imita le rappresentazioni di farse l


locale di

formatesi

le

Alessandro.

di

o (particolarmente frequente) l'Averno,

rapporto con

il

scene del

presenta

vasi

659). scene che

(fig.

mitiche

Tersite,

di

giudici dei morti e

natori della morte


cui

scene

morte

la

6-^8),

dopo

interesse soltanto

Fig. 657. Ariete da Siracusa. BronFO. Palermo.

irruzione

san-

comuni

scene

fliaciche),

OCCIDKNIi;

I.

guinaria

in

mezzo

al

gregge;

valendosi del contorno della


di Ulisse

testa

la

gamba

emergente

non sarebbe

pesanti e pi artificiose,

originale.
i

In

Ma

anche se

complesso

colori pi ottusi,

pi sciatto (cos nelle figure

basso

in

sinistra e disegnata

della figura in piedi ha tratto

che interroga Tiresia nell'Ade.

antica essa

377

il

le

questa

all'

interpretazione

dovesse essere

testa

forme dei

divengono pi

vasi

disegno talvolta pi manierato, talvolta

ammantate del rovescio); si riconosce chiaramente che ci si


movimento. Isolata agisce anche la comedia osca,

spostati pi in l dal centro di

una volta con iscrizione


nella

Campania

regione,

ad

sotto

ogni

l'

incisa.

Una

modo

senza

Teano

famiglia osca di vasai (Berli) lavorava in

influenza apula

la

quale anche altrove osservabile in questa

raggiungere

la

scorrevole

e la grazia

facilit

Al contrario

modelli.

gue questa ceramica per


nezza

me

piene

di

tempo ancora

sia

certezza

ai di

quanto

stata

eserci-

non

si

difficilmente

del III secolo

conquista

man-

Per

tata la pittura vascolare

sa con

dei

imita-

bronzo,

pitture.

le

rilievo

essendo

quali,

zioni di vasi in

cano

fi-

gusto, e in parte

per r ornamento
vasi ai

la

bel co-

il

brillante, per le for-

nero

lore

per

dell'argilla,

dei

distin-

si

dopo

la

romana (Paestum

Taranto 272. definitivamente 212) essa sembra aver


273,

avuto

fine.

378

XI.

La

IL

Grecia:

PERIODO

periodo

il

xi.

di

Alessandro

ALESSANDRO

DI

661)

poneva

si

guidata

H DEI DIADOCHI

capo

tutto

di

attivit intellettuale

ed

artistica.

mondo

il

una volta aveva donato


poteva

cultura greca, alle quali esso tuttavia

parte dei suoi elementi caratteristici.

una potenza ad

avevano

siracusani

l'

tratto l'arte greca a servizio del

adunque preparato per

amava

circondare

di

la

present

si

greco

occidente

correnti delia

le

sempre mescolare una buona

oriente

I'

Greci

ai

vero che

forma

alla

374) ed in

monarchica, anzi

oriente iMausolos aveva gi

Ma

furono

forme
nuovo
quali dopo

greci

greca che dettero l'aspetto

al

artisti

contenuto. Dei quattro regni nei

la

Macedonia sotto Cassandre

greca

con

dell'

impero

dell"

plesso questo processo di trasformazione dallo

gli

Architettura.

Magna

la

conservato ed anche

compito

stato

mezzo

all'architettura

in questi

citt

In

secolo; nell'anno 281 morirono

il

dominio

furono posti

ma

il

di

regno pergamene.

Roma.

poco conquistati

cos

tanti

quasi

662), di

gli

altri

(fig.

esempio

nella Pisidia,

retto,

rete

di

663) e di scale tra

che

la

maniera ippodamea

mostrano ancor oggi


in

Priene ed in

nel

mezzo

le

la

Kremna

"

(pag-

di

Nicea.

ciascun lato.

307)

Priene

rete di strade che


si

si

ottenne perfino dal


di

strade parallele di differente livello.

mura

Un

di

so-

singolare

"
regole ippodamee " era offerto dalla caLe mura della citt costituivano un quadrato con porte
Queste erano riunite tra loro dalle due strade principali

applicazione pedantesca delle

pitale della Bitinia,

il

mondo greco

al

suolo fortemente inclinato, con l'aiuto di appianamenti della roccia,

stegno

si

sta

avrebbe fondato Alessandro sino nella lontana India. Per V im-

Kremna

ad angolo

grandi

nulla di ci

piani di citt quali quello di Sidone, ricostruita da Demetrio, di Mileto, di


(fig.

com-

o dal governo persiano

notizie letterarie sono scarse. Dinanzi a tutti

pianto generale delle citt continu a valere

tagliano

ali -ra

di antiche

vitali

civilt ellenistica.

libero

cinquant' anni,

della costruzione di citt nei paesi da

nuove

settanta

le

come

Lisimaco
ad

fino

Nilo avanzi

nuova

la

Grecia cadeva sotto

Raramente

compiti, in parte nuovi,

e la parte oc-

sotto

poggiarsi suU' arte

ultimi dei Diadochi, Lisimaco e Seleurp, e Filetero fondava

Pochi anni pi tardi

di

Seleuco e Tolemeo trovarono invece

armonia

a satrapie in monarchia ellenistica occup un

Minore

Asia

delia valle del

sirio e

quali bisogn mettere in

le

Cipro (306)

battaglia

spez/. la potenza mondiale di Alessandro,

potevano

ampie regioni

Salamina

presso

la
si

cidentale

nelle

anche
tiranni

suo sfarzo monarchico (png. 359 ss ). Cosi il suolo


pompa orientale con la quale Alessandro
dell" arte

civilt,

grandiosa

nuova potenza mondiale.

la

dell'indipen-

alla civilt e all'arte

inverso

ad allora sconosciuta.

perfino alla divinizzazione dei principi fpag.

era

cammino

ancor

con

essi fino

avvezzato

gi

Grande

il

comunit anche i mezzi di una vigorosa


nuovo mondo greco sotto la guida macedone era

rivolto verso l'oriente. All'oriente, che

in

momento

dal

Alessandro

col cessare

1).

piccole

Il

greca cosi ricchi impulsi, furono indirizzate ora in

monarchia

Ma

greco.

1336-28

perduta

un duce geniale quale

da

denza sparirono ben presto nelle

la

e dei diadochi

divisione greca in piccoli stati era irremissibilmente

una forte potenza

in cui
(fig.

I'..

archi: EiruRA

379

Fig. 662. Pianta della parte centrale della citt di Priene. (NX'iegand-Sclirader).

nel cui pLinto di incrocio, nel centro della citt,

suo me/zo

potevano vedere tutte e quattro

si

si

trova\a un ginnasio, cosicch dal

porte; piano anche pi regolare di

le

un accampamento romano. La bella Rodi (408; ed Alicarnasso innalzata nel


370 da Mausolos a capitale caria avevano, corrispondentemente alla loro posizione
intorno
di

al

bacino del porto, trasformato

un teatro con

Dionigi

il

di allora,

suoi accessi

il

sistema ed avevano imitato

e gradinate

vecchio era rapidamente divenuta


il

palazzo dei tiranni aveva trovato

neir isola di Ortigia; in Alicarnasso

il

(fig.

suo posto

fronte all'isola

Zephvrion posteriormente unitasi


porto militare coperto.

tata sulla costa pianeggiante presso

corrispondentemente

alla

il

In Siracusa,

si

disposizione

quale

sotto

mondo

greco

al di l della

alla

citt

nuova

terraferma e vicino, dietro

Per Alessandria,
villaggio

egiziano

lo

quale nel 332 fu impian-

la

di

conformazione del territorio della

principali e secondarie che

la

la

palazzo giaceva ad un'estremit della citt di

stretto, stava

il

pi sontuosa citt del

la
il

588

Rhakotis,
citt,

incrociano ad angolo retto e dette

Deinokrates,

tornava
al

alle

strade

palazzo reale con

38o
tutti

i;.

suoi

Grecia:

xr.

di

Alessandro

(Mouseionj uno

annessi

editici

periodo

il

spazio assai grande nelle vicinanze del

porto militare. Antiochia (300), dopo Alessandria

nuove

Un

sizione rettilinea.

modo

grandioso esempio del

zioni di terreno potessero

grande

pi

la

medesima

la

anche

in cui

pi

le

un regolare piano

essere adattate ad

pi bella delle

e la

avuto da Xenaios

palazzo su un'isola, aveva

capitali, col

dei diadochi

di

dispo-

condi-

difficili

facendo

citt,

riempimenti o gettando ponti sui borri, scavando gallerie o costruendo argini,


avanzi

ferto dagli

Daphne

porto di Antiochia, mentre

della Seleucia Pieria,

sulP Oronte, ricco di parchi e di edifici, celebre per

pollo con

la

statua di Bryaxis,

conserv sino

suoi boschetti

termine dell'antichit

al

la

lauri,

di

fama

di delizie.

questa magnificenza nulla

tutta

giunto a

impianti di acque

suoi

un luogo

di

noi.

Ma

ancor oggi

gloria del Faro, della torre

sotto

del porto

air ingresso

di

La

280.

il

Sopra

piani.

quadrangolare

Alessandria

di

costruzione

un

ziani,

30 m.

innalzava

si

di lato,

forma

di lanterna era coronata

per illuminare

la

nuovo

e an-

La gran-

XIV

monarchico

ancora pi fortemente

in

secolo.

si

impri-

alcune crea-

oltremodo grandiose per

zioni

Fig. 003. .Muri di

spirito

disposto

lanterna

diosa opera per soltanto nel

me

egi-

una torre ottagonale

Jie una specie di osservatorio.

Il

che nella

piloni

da una statua colossale. Qui era


fuoco

era

che finalmente sopra una base

'-ottile,

circolare a

li

di

basamento

potente

sua rastremazione ricordava

pi

Cnido

di

palazzo reale, e che fu compiuta

al

circa verso
tre

la

primi Tolemei innalz sugli scogli

fronte

splende

della lanterna

m. 100, che Sostratos

alta pi di

di

santuario di A-

suo

il

of-

sobborgo

il

scopi

effi-

meri. Stasikrates, al quale fu attribuito in-

sieme ad

altri

piano fantastico che a stento pu credersi serio

il

piramide montuosa dell'Athos


abitanti su

una mano,

in

una statua

ricevette da

di

Alessandro con una

di

trasformare

la

citt di diecimila

Alessandro l'incarico di innalzare

in

Babylon per

Hephaistion (morto nel 324) un rogo sontuoso il quale superava di gran lunga quello
di Dionigi il vecchio celebre per la sua magnificenza (pag. 374). Sopra una superfcie

quadrata di uno stadio di lato (180 m.)

a gradini

(fig.

di altezza,
l'

il

immenso
carro

si

dove un fregio
edificio e

di gala,

nel

di

armi e un gran numero

tutto questo

quale

fu

per

portato

Alessandria: una camera funeraria

Una tendenza
loro

Didymaion

di statue di

essere bruciato
il

cadavere

di

assira

60 m.
Sirene coronavano

Una

meraviglia simile era

Alessandro da

d'oro a volta circondata da colonne

ornata esternamente da quattro grandi quadri: 64

il

una torre

innalzava, pari ad

143, 150), per cinque piani rivestiti di decorazioni dorate fino a

simile allo smisurato spingeva

distrutto (pag. i88s.) durante

la

muli tiravano
i

Milesi verso

il

il

rivolta ionica, in

Babylon

ad

ioniche ed

carro.

300 a ricostruire

modo

che fosse

AKcimi; rruRA

tempio

il

Daphnis

tempio

di

glande

pi

rArtemision

Mileto di cui

di

Sette

Efeso.

X2

1!

di

diptero

il

il

scalini

13

partecipato
il

(fig.

colonne

di

alla

cedendo

tempio,

il

posto sulla

colonne

Delle

663).

Efeso

di

costruzione del

colossali

pronao doveva egualmente essere

cui soffitto nel

sostenuto da 12 colonne, una vera selva

)4) e superasse cosi

tig.

sono ricordati Paionios

anche

gradini circondavano

alti

circondavano

109 m.,

architetti

primo aveva

il

(^i

Come

s.).

comodo accesso

fronte ad un pi

(10

mondo greco

del

Efeso (pag. 357

di

381

pari

antichi

agli

tempii ionici

(Samo, Efeso, confr. pag. i88s.). Dietro il pronao si trovava un vestibolo,


era pi alto
sotVitto era sostenuto da due altre colonne. Poich il suo pavimento

git^anteschi
cui

il

m. 1.50 del pronao, esso non era direttamente accessibile per mezzo della porta
da questo luogo sopraelevato avveniva l'annunciazione
marmo a botte
dell'oracolo. Per mezzo di lunghi corridoi coperti con volte in
Ji

gigantesca non mai chiusa;

Tempio

Fig. 564.

si

Apollo

di

Mileto. (VCiegand).

Pliilcsios in Didytr

discendeva (m. 4.50) a sinistra e a destra nello spazio


m. 58, che stava al posto della cella (confr.

scoperto
pag.

dino, lungo

una fonte stava

l'alloro sotto

una edicola ionica con


(fig.

397},

anche con

elementi

(fig.

immagine
ed

6G6)

figurati,

che

altrove

la

sostituita da teste di divinit.

con

le

Il

Medusa. Non

delle teste di

forze degli iniziatori, progred

di

innalzarono

una

ricca

conformazione

giar-

dietro

Kanachos
il

muro

ornamentazione
i

dei vasi

tralci

del capitello d' angolo

sporge verso l'esterno una poderivolta verso

fronti,

l'

interno,

vi

era

opistodomo. La costruzione, la quale


interruzioni. Finalmente

lentamente e con

arrest incompiuto.

si

Di fronte a

sappiamo

al di

pareti ripartivano

sue molli spirali ricorda


la

di

vicino ad

fregio presenta tralci e al centro di ciascun inter-

super

tempio

dispiegava

seconda voluta delle

columnio

il

pilastri nelle
si

peristilio; invece della solita voluta

rosa protome di Grifo mentre

le

mo'

Qui

dell'Apollo Philesios, opera di

meridionale. Un' assoluta novit

(recente': del

74).

quale Zeus aveva conosciuto Latona ed

il

antica

ritornata dall' esilio persiano. Dei

di cinta; nei capitelli

dell' Italia

1'

tali

opere gigantesche

Atene. Al principio

in

Delo un

edificio

del

appare un
nostro

complesso

modesto

ci

che noi

(prima

del 315)

gli

Ateniesi

periodo

importante e assai particolare,

il

>'

Portico dei Tori

382

(GRECIA

H.

XI.

PERIODO

IL

ALESSANDRO

Fig. 666. C.ipililln

.Il

DI

nata

da

finestre

profonda

un

formato da

colonne

che

insostenibile,

che

ipotesi

di

con

la

parte

dietro

vi

era una stanza con

a forma di avancorpi di toro

capitelli

216), e rischiarata da

(fig.

centrale

un

(fig.

piij

668),

attico collocato

ce-

il

nuova

la

qui

sta-

sia

Fig. 667.

come

collocata

ta

al

abbia

si

Altare delle corna

"

La

>).

da riconoscere qui
lebre

con

dalla Persia

d^\ Didyuiainn).

pilastri

attiche

congettura

pihistri

conosciamo

gi noi

alto e
(n

da

aitare, delimitata

q-jali

il r.iiniiiiiilu

(fig. 667 s.j; un ve.stibolo dorico


()7
conduceva ad una lunga sala illumi-

sud

Didyn

ata di accesso al

Fig. 665.

lul.iM.i,.

m.

lungo
a

DEI DIADOCHI

Il

portico dei Tori in Delo. Pianta. (Nnot).

dono

votivo una nave d importanza

storica

non

ancora sufficientemente accertata. In Atene


stessa i compiti architettonici erano pi semplici;

klas

contentavano di alcuni monumenti

si

per

privati

vittorie

musicali, tra

debolmente

copiava

(-ig)

della parte centrale,

quali Ni-

e Thrasyllos

(319.

pliato nel 270) al disopra del teatro

4^)

r ala

zava

meridionale dei

finanziere

l'abile

tamento
il

del

lui

si

(fig.

am500.

Licurgo,

Propilei.

govern Atene, innal-

che

quale

Lykeion, nel

il

Peripatetici.

facciata

la

stabilirono

si

doveva anche

il

comple-

grande teatro. Philon (pag. 346),


dell'arsenale, provvide verso la

costruttore

fine del secolo l'edificio

sacro

di

grande vestibolo a 12 colonne

La
,

nica

pittura ionica.
,

del

...

IV

secolo,

Eleusi di un

(fig.

La

532).

pittura

una continuazione

ioj

del-

Fig. 668.

Il

portico dei Tori


(Nnot).

Delo. Spaccato.

I.A

T"
il

asiatica"

png. 344

occup

t'gli

nella pittura

come

e anzi dai posteri veniva considerato

che maestri nella sua patria


in

vicina

visse nella

nome

il

FIfeso e

Apelle di Colofone,

di

per ci

Sicione. Nella

primato;

il

egli

composizione
la

il

il

efesio,

un

posto che Prassitele ebbe nella scultura

primo

pittore di tutti

spazio egli concedeva ad

dello

di-sposizione

e nella

sua dote principale, accanto ad un accurato disegno frutto di un

che lo induceva a deporre

pennello

il

rinunziare all'encausto cos ricco

Sebbene

egli

pari

al

degli

altri

colori (pag. 280), sapeva tuttavia


pittorici;

puramente

raggiungere

tempo per

fuoco dell'encausto

la

(p;'g.

comoda.
quattro

contentasse degli antichi

maggiori

efficace

con

effetti

specialmente

un'mtonazione

mezzi

Ma

inoltre

tutto,

questa

tutti

riflessi.

unitaria del

un surrogato per la tecnica a


La sua Artemide cacciatrice fra lo sciame delle sue
maggiore

durabilit

343).

si

ionica,

tabula) e gli fece

tempera pi

tecnica

la

contemporanei

raggiungeva

con una velatura scura

nello stesso

effetto per

di

tempo (manum de

giusto

al

adoperava nella maniera pij

egli

Oltre

tempi.

aveva anche seguito l'insegnamento di Pamphj'los

esercizio instancabile, stava nella delicata grazia naturale, una dote

egli

detto

fu

che aveva mr ito viaggiato (pag. 342) e di ampia cultura, discendente da un'amica

famiglia di artisti,

altri

383

risplende soprattutto per

ss.),

quale tuttavia per lo pi

uomo

PITTURA IONICA

offriva

compagne gareggiava per grazia con quell.i dei versi omerici (Od. VI, 102 ss.) Il
suo pi celebre quidro era l'AfroJite .Anadvomene emergente col bel corpo dalla
schiuma marina, nell'atto in cui essa premeva con le due mani le umide trecce, tutta
piena di grizia e dagli occhi radiosi; l'immagine era una delle meraviglie degne di
essere vedute nel santuario di Asclepio in Coo, pi tardi

Roma.

suoi quadri

si

distinguevano oltre che per

la

nel

tempio

grazia e per

di
i

Cesare

in

pregi pittorici

per una sorprendente vivezza; per questo Herondas loda dell'artista un sacrificio del
toro.

Non minore

vivezza e

la

gloria Apelle

si

acquist con

sandro con molti dei loro generali;


cavalieri

quale

(ad

suoi

di

cui

era lodata

tiglio di

Zeus, con

Zeus

il

nella

in

modo

particolare in quadri

il

la

Ales-

movimentati

di

gran re

colore scuro della pelle invece di quello chiaro

naturale

L'idealizzazione

mano che

alquanto

cortigiana

luccicava dal fondo scuro (nell'Artemision di

Efeso) oppure in compagnia di Nike e dei Dioscuri,

favore di Alessandro e

ed

del

esempio Antigono).

e col fulmine di

il

ritratti

somiglianza parlante. Numerosi quadri glorificavano Filippo

altri

privilegio di pittore aulico.

figli di

Zeus,

gli

guadagn

Sembra anche che non

sia

384

(,

regia:

XI.

PERIODO

II.

ALESSANDRO

DI

estranea

Stata a lui

cortigiana, se

allegoria,

I'

quadro

il

DIADOCHI

DEI

tanto

per

1'

arte

ricostruito

con

utile

della Calunnia,

predilezione dagli artisti del Rinascimento, un aggrup-

pamento vivente

di

appartenne a

lui

tutte

cattive passioni, in

le

esso sarebbe

stato

intrigo del suo rivale Antiphilos (pag.

rappresentazione

la

realt

da un

ispirato

385). Affine era

Alessandro come vincitore

di

sul

Guerra imprigionata un altro quadro rappresentava tuono, fulmine e lampo tuttavia personificati.

carro con

la

del capo degli eunuchi di Efeso,

Anche una processione


Megabyzos,
Fig. 670. Contesa

di

Achille con

NcUo

L'apparizione sorprendente

tempo, cosi

di questo

pera) rappresentava
(327):

un tema

sulla base

le

di

tempo

stesso

fu

egli

anche

nozze

di

Alessandro

con

principessa battriana

la

L' onesta

Luciano.

di

quadri apparivano delle

madre

ricco.

Anche

fiaccole

della sposa

luce simili a quelli di Apelle,

sfondo pi

di altri la pittura

pi celebre quadro di Aetion (anche questo un quadro a tem-

descrizione

qui in quella della

perci

scrittore.

Alessandro occup anche da parte

riservatezza

sposa celebrata anche in un altro quadro di nozze del

bedue

tanti aneddoti quanti di lui.

quale divenuto celebre per l'imitazione gareggiante del

il

della

il

suo pennello. Egli fu soprattutto

ncssuno erano raccontati

di

(Steinbuchei).

il

pittore altrettanto fecondo quanto popolare

un

Aga-

""Xri'empoTApoiirii^mnp^^^^

attrasse

nel

al

quadro

medesimo
del

delle

quadro
nozze

Con

di

tutti

di

artista: In

offriva

opera

questi quadri

am-

di
di

effetti

di

occasione lo

Hippys viene
si
pu

nozze

672. Danae e i marinai.


Pittura parietale potnpeiana.

Fig.

della

paraninfo Hephaistion,

Rossana

Piritoo

Sodoma

nelP aspetto

probabilmente erano cos raggiunti

che nel

ricordata una lampada pendente accesa.

mano

nella

Rossana

PirrURA IONICA

I.A

paragonare una pittura scoperta

Nozze

Aldobrandini

anche adopera mezzi


.

alia

in

Roma

ora conservata

la

la

(fig.

Essa presenta nel mezzo

le

se

sposa velata

la

lei lo

due estremit dei gruppi

alle

669),

sposo dal

donne e

di

di

bagno nuziale o intuonano l'imeneo. La diseguaglianza di


quest'ultimo gruppo fa congetturare che qui ci sia conservata solo

preparano
di

primo possessore detta

Biblioteca Vaticana

parola d' incoraggiamento, a destra di

colore pi scuro seduto sulla soglia,

composizione

385

1606 e dal

nella

pittorici pi semplici.

quale Afrodite rivolge

fanciulle che

nei

il

trasformazione di un pi antico modello.

Tra

pittori di

Alessandro pu essere

se egli non era uno ionio

ma

pari di questi egli glorific Filippo ed

anche come

fanciullo e cos

Alessandro

della

rhopographia. (pittura di

essere rappresentati artisticamente anche


naliera.

Cos

egli

in

compagnia

dipingeva delle

filatrici

piccole
i

di

fatti

suoi

cose),

minori

lana

quadri
la

intente

Athena, l'ultimo

suoi quadri mi-

quale

preferito).

genere,

di

lavoro

Un

primi

riteneva degni di

pi umili
al

Apelle. Al

di

un Satiro spiante (un motivo

altro lato di questo artista versatile lo rivelavano

semp

preteso rivale di

il

anche Tolemeo come cacciatore. Tra

tologici era particolarmente celebrato

anche

annoverato pure Antiphilos,

qui

proveniva dall'Egitto,

della vita gioril

suo fanciullo

che soffiava sul fuoco, col riflesso sul viso,


si

ricollega

luce sopra

siderato

Fig. 673. Statua di Agias.

Sprinoer

Manuale

I.

Marmo.

Delfi.

quella

pittura di

ricordata. Infine

egli

effetti

di

era con-

l'inventore di rappresentazioni in

Fig. 674. Ares Ludovisi. M.ii

Mu^eo

delle

Terme.

386

H.

GRKCIa:

caricatura (grylli, confr.

fig.

doveva trovare numerosi


celebre

facilit ,

XI.

II,

ALESSANDRO

PICRIODO DI

i;

come

796); tanto in queste

DEI UIADOCHI

genere egli

nei quadretti di

riconosciuta

questo veniva

imitatori. Oltre a tutto

sua

la

cosicch egli godette di grande considerazione.

pittore
Si contrapponeva ad Apelle Protogene della citt caria di Kaunos, un
grande importanza e riconosciuto da Apelle stesso come pari, ma che a differenza di lui non poteva mai rimanere contento della tormentata esecuzione dei suoi
quadri a tempera e oltre a ci facilmente ca-

di

deva nell'esagerazione. Atene fu sede principale


delle sue creazioni nel decennio tra il 330 e il
320. Rodi lo fu verso

godeva

tene

zione

dell'

di

tele

secolo. In

A-

Am-

due grandi

navi

egual

attiche di stato di

popolare

fine del

eroe marinaresco Paralos e di

rappresentanti

monias,

sicaa.

la

grande popolarit una figura-

vedeva

vi

Anche un

l'

delle

nome;

l'interpretazione

incontro di Ulisse con Nau-

madre

ritratto della

Aristo-

di

uno

appartiene a questo tempo, forse anche

di Philiskos,

probabilmente

il

maestro

di

Ales-

sandro. Alessandro stesso fu glorificato da Pro-

togene per consiglio

di Aristotele;

con l'aggiunta

Pan egli celebrava il conquistatore


come un nuovo Dioniso, giacch anche

di

figlio

Zeus una volta

di

indiana era stato a lato

locale

voro

Rodi appartengono tra 1'


lalysos con un cane vicino,
in

sette anni,

di

intero quattro volte,


i

in

flauti

che per
il

di

Apoxyomenos

eli

Lisippo.

Marmo.

mano

la figura

al

(originariamente

della di-

altro

1'

eroe

faticoso

la-

ammirato

an-

accessoria di una pernice, che


il

quadro appar-

periodo dell'assedio di Rodi per opera

Demetrio

(304).

Queste pitture

rivelare

anche qui un contrasto

Apelle,

una

Vaticano.

piedi ca-

probabilmente ridipinto per


ed un Satiro in riposo con

pittore pi tardi cancellava);

tiene

Fig. 675.

demone dai
Al tempo

il

a questo

sua spedizione

r autore [del pnico.

prini,

mora

nella

dell'India

predilezione

per

sembrano

con
motivi

quelle di
idilliaci.

teoreticamente della sua arte


Protogene inoltre era bronzista e scriveva
la
di Samo. Egli era celebrato per
Theon
anche
viveva
periodo
questo
Verso
guerriero che si preUn
spettatore.
dello
fantasia
sua arte di eccitare vivamente la
la sua ossessione, la
che uccide la madre ed Egisto,
cipita nella battaglia, Oreste
motivi del suo genere.
erano
Thamyras
ispirato
citaredo
profetessa Cassandra, il
questo fu portato poi in
intero ciclo di scene troiane;
Si conosce di lui anche un
d'Apollo in Pompei (fig. 670).
tempio
del
portico
nel
imitato
Roma e fu forse
ambedue messi in rapporto con la
Verso la Siria richiamano due altri pittori
un'avventura amorosa della regina con un peeternava
Ktesikles
Stratonice.
reaina
suo ritratto. Altrimenti egli dipingeva sogil
scatore- di

Artemon

viene menzionato

mitici specialmente imprese

getti

di

387

Eracle, che noi (ad esempio Kracle e Deianira,

Danae ammirata dai marinai (fig. 072) possiamo forse riquanto in una certa trasformazione. I suoi
quadri erano apprezzati anche in Roma.
fig.

671)

pari della sua

al

conoscere

Lisippo.

La

Sicione.

pompeiane, per

pitture

in

pi grande scultore del suo

Il

sua

svolse

interamente nella

conda

met

capace

senza dubbio

I.Jsippo di

se-

E-

del secolo.

ma

bronzista

sclusivamente

tempo

attivit si

sviluppare questa

di

arte fino alla pi grande vir-

chiaramente su-

ha

tuosit,

bito oltre alle tradizioni delia

scuola policletea da cui

egli

anche V influenza

usciva,

La

Skopas.

statua del

Agias

citore

di

di

vin-

Parsalo

(fig.

673), ritrovata in Delfi, statua

che fu creata verso


stata riconosciuta

pea per

340,
lisip-

posizione leggiera

la

proporzioni

e le

il

come

del

snelle

corpo. D'altra parte nel volto


v' qualche cosa del pathos

scopadeo.
sua

downe

si

additata la

con l'Eracle Lans-

affinit
(fig.

611).

Per

pas-

il

saggio dalla maniera scopa-

pu

ac-

cennare alPAres seduto

(fig.

dea

lisippea

alla

674),

il

cui

si

volto

presenta

pi tratti di Skopas

Lisippo mentre

abbandonata

la

che

di

posizione

e disciolta porta

Fig. 676. Palestrita che

si .illaccia

(Testa Fagan

interamente gi l'impronta

il

il

Marmo. Londra, Lat


tronco stato tolto via).

sandalo.

di

quest'ultimo, senza che noi tuttavia

dobbiamo vedere in esso una vera e propria opera


pu pensare al suo compagno Leochares. Oltre agli antichi
maestri Lisippo ha anche studiato con ardore la natura e su questi studi ha fondi Lisippo.

dato

Forse

si

Con miglior successo di Euphranor (pag. 353) egli


proporzioni tradizionali e ad introdurre una maggiore leg-

suoi progressi principali.

comincia a modificare

le

gerezza nelle forme del corpo e nella posizione.


lisippeo

Roma

maturo
al

lo

Una

d l'Apoxyomenos nel Vaticano

tempo dell'imperatore Tiberio; un giovane

vere della palestra. L'arte di

animate da una mobilit

si

675),
toglie

rappresentare ritmicamente

elastica e di nobilitare

conoscenza

sicura

(fig.

il

dello

stile

cui originale era in

con

la

posizioni

la

pol-

tranquille

ma

striglie

occupazioni comuni con

la

bellezza

Grecia:

388
forme, cio

delle

Di fronte

al

paiono pi
dei

snelle,

leggermente

loro modellatura

mento

i'I-:riodo

Policleto.

di

tronco

il

la

di

aihssandro

capelli

avuto

neirApoxvomenos

pi corto,

leggerezza e

tesi. I
si

ii.

diadochi

di;i

sommo

celebre eleganza del maestro, qui sviluppata al

la

Canone

accresce

piedi

tratti

xr.

la

sono

testa

la

mobilit.
trattati

gambe

le

grado.

braccia ap-

e le

pi piccola; la posizione distanziata


Il

viso

piuttosto individuale ha dei

con maggiore delicatezza e

libert, nella

riguardo all'effetto della luce e dell'ombra. Questo ele-

pittorico appare anche nella tratt izione del corpo che differisce sostanzialmente

da quella pi antica. Oltre

muscoli contribuisce

ai

aspetto

l'

specialmente

alquanto

dove essa

tirata

al-

mobile,

pelle

la

per

sten-

lo

dere delle braccia (un

mo-

tivo assai amato), e fa

ap

parire

corpo pi asciutto.

il

questo

aggiunge un'im-

si

portante innovazione di Lisippo; mentre

statue pi

le

antiche erano quasi unica-

mente destinate ad una

sola

veduta, Lisippo aggiunge- la


terza

dimensione,

quindi

non per una

ma

duta

crea

ve-

tale

col senso pi

vivo

Che

per l'elemento spaziale.


le

sue statue perci raggiun-

gano piena libert


menti
ed

efficaci

lati,
I

movi-

di

presentino

vedute da

chiare
tutti

soltanto una conse-

guenza necessaria

di

questa

concezione della natura as-

solutamente diversa.

Le

sue

opere

non debbono essere

dobbiamo immaginarci corporeamente

tutta la ricchezza

di vita che vi

si

mini

riferiva l'espressione del

si

cos

come sono

realmente, egli invece

olimpici

anche

statua erratamente interpretata

la

676); egli un palestrita


e nello stesso

popolari

tempo

il

getta

cogliere e

meno

che

sentire

questi

proporzioni pi

alle

maestro che Policleto avesse

vincitori

resero

per

nasconde. Perci -propria delle figure ^di Li-

sippo una naturalezza quasi presupposta; ad essa non


leggere

in esse

con

abbracciate

soltanto

r occhio; noi

modellato glijuo-

come appaiono. Numerose

principi

fondamentali.

come un Ermete

che<si lega

il

sandalo

quale' nella preparazione agli esercizi si toglie

uno sguardo^

sui

compagni che

gi

statue

Appartiene

sono Jn

di

qui
(fig.

sandali

lizza,

una

meravigliosa immagine di vivacit giovanile in una concezione artistica di tranquillit

monumentale. Carattere puramente

iisippeo presenta l'Ermete in riposo di

Na-

una

poli,

delle pi belle statue in

l'antichit

che

(fig.

per

bronzo

389

del-

677), elogiata con ragione an-

perspicua

rappresentazione

la

artisticamente

ma

contenuta di una mobilit in-

stancabile.

Una concezione

mo

cos individuale delF uo-

favoriva anche

il

ritratto.

Tra

ritratti

sapeva unire

di Lisippo, nei quali egli

la so-

miglianza con una caratterizzazione spirituale.


i

di

pi

numerosi

Alessandro

guardare
la

il

il

cielo,

pi celebri erano quelli

Grande,

talvolta

poggiandosi

quale aveva conquistato

a cavallo
alla

con

in

atto di

lancia con

mondo,

talvolta

suoi generali in battaglia o

caccia del leone (gruppo di_ Delfi, opera

comune con Leochares,


insufficiente e slavato

ora

il

alla

al

Louvre

(fig.

sione tesa e per

ma

1)78),

la

Un

pag. 373).

busto

provvisto del nome,


affine

per V espres-

sua trattazione

magra

Fig. 578. Alessandro

il

Grande. Erma Azara. Mar


Louvre.

airApoxyomenos d
lida

soltanto una pal-

idea della concezione di Lisippo

tanto pi che della statua, alla quale

secondo ogni verosimiglianza


teneva

questo

con

la

un

debole

in

lancia,

possediamo anche solo

riflesso

Assai pi perfetta

di

una statuetta

in

bronzo assai danneggiata

maniera

di

ci

Lisippo

Pergamo

appar-

dell'Alessandro

tipo

in

si

(fig.

679).

presenta

una

680, confr. 661)

(fig.

la

bella testa
la

quale

in

soltanto

attra-

verso

r azione intermediaria

di un
un po-

cammeo
steriore

ogni

caso

appare imitata

su

medaglione d'oro

ed assicura anche per

il

(fig.

68i)

primo quella

posizione della testa piena di espressione che


altri

SI

poteva indurre pure da

elementi. L'aspetto leonino,

sguardo vago e

il

dore sono vantati

Alessandro;

pei Jdi
Fig. 679.

Alessandro con

la

lancia-.. Statuetta in

bronzo. Parigi.

cero

di

lui

il

lo

suo umido splennei

ritratti

questi

lisip-

pregi

fe-

privilegiato ritrattista

orfcia:

39

v|.

p[:riodo

II.

di

Alessandro

del

re.

Anche

era

diadochi

dei

generali di Alessandro fu-

da

rono eternati
celebrato

il

Lisippo.

Particolarmente

gruppo equestre

dei

25

compagni caduti al Cranico che dalla citt


macedone di Dion fu trasportato pi tardi
in Roma; noi possiamo farci un' idea del
cavalieri

carattere dei

bronzo del

re,

da una

statuetta

in

proveniente da Ercolano. Di

vengono ricordati quello


Esopo; al primo risale il
nobile ed illuminato tipo conservato al LouEsopo Albani , la delicata figura
\Te. L"
letterati

di

ritratti

di

Socrate

di

un gobbo,

di

et ellenistica.

di

<'

Che
tassero

di posteriore origine,

forse

proporzioni di Lisippo compor-

le

una grande variet

lo

mostrano

le

sue molte statue di Eracle, nelle quali egli


fissava
\'ane

per

sempre

l'ideale

dell'eroe

gio-

o barbato. Se questo ideale presentava

soprattutto

la

vigoria fisica dell'eroe, Lisippo

sapeva tuttavia renderlo con differenti intoandro. Marmo.


Costantinopoli.

Da

Perirai

nazioni. Talvolta
delle

confr.

cesta
in

fig.

682) oppure con

della stalla di

Taranto,

infine

pi

la

testa

appoggiata

sue
alia

Augia, colosso

tardi

Roma,

in

Costantinopoli), o altri-

in

appoggiava stanco

menti

si

clava

dopo V ultima

delle

Esperidi

prendeva

(fig.

parte

alla

sua

quella

fatica,

683). Talvolta

bevendo

al

ban-

chetto degli di 'Epitrapezios.

tg.

-<Hi^jr-^Fig. 6S2. Eracle

fatiche

mano

1'

eroe
(le

era colto nelP atto

12 fatiche in Al\'zia,

sedeva contristato su una

I.

propria dell'eroe e

sua situazione

la

molte

piede). ,In

un

684, alta soltanto

P o

39'

di queste statue

momentanea

nuova vivezza a soggetti molto

per dare

trattati.

si

il

contrasto tra

presenta adoperato

Al di

la

natura

come mezzo

Eracle conducevano

l di

le

statue di Lisippo figuranti Zeus (colosso in Taranto, alto m. 17), che per altro non
sono sufficientemente note. Celebre era anche il Poseidon Istmio che difficilmente sar

da identificare con

statua^lel

la

rialzato'; se

LaTerno^cl^piede

sua testa stata riconosciuta

la

busto

un

con ragione

in

Vaticano

685). allora

(fig.

del

tratti

questo marinaio

tormentati di

mostrano fino a qual grado Lisippo umanizzava e individualizzava

suoi

Nulla

di.

di

si-

curo'^tramandato sopra r;Eros


Lisippo

di

pu

Tespie, che tut-

in

per

tavia

ragioni stilistiche

Nel

fanciullo che tende V arco.

finalmente

suo Kairos

97 e 1077),

fig.

si

nell' elastico

riconoscere

(confr.

dio dell'i-

il

stante favorevole, che passa ra-

pidamente

gi

uno

piede
nel

la bilancia

taglio del rasoio

una

con

dinanzi

tenendo

alato

spingendo

dei piatti, Lisippo tocc

che

nota,

condurre

al

doveva

tosto

sovraccaricamente

allegorico, quale

pittura

la

di

questo tempo gi conosceva (pag.


fiorisce in o-

l'allegoria

384):

gni

tempo

cortigiana.

nell' arte

Solo raramente Lisippo

messo nel

campo

si

rap-

delle

presentazioni femminili (Muse).

fondamento

Tuttavia

stilistico

r attribuzione

senza

delle statue

della

lui

grande e

pic-

cola'^ Ercolanese' (fig.

44
vive

ss.)

tratti

sul

suo indirizzo

Lisippo sta nella


delle

suoi

per

sue opere (non


"

la

soggetti

vigoria

per

il

Lisippo COI

panneggiamento

loro

il

(fig.

del volto

(confr. fig. 657).

prima schiera dei grandi


se

di carattere prassitelico

sono pi che dubbi. Elogiate sono anche delle


animali (cavalli, cani, leoni); tali figurazioni erano intera-

lisippei

rappresentazioni di

mente

di

051);

Comniodo

Fig. 6S3.

ne contavano

meno

tratto realistico nella

individuale

di

cui

sapeva

di

artisti

greci

tanto per

1500) quanto per

riproduzione

animare

le

figure,

delle

per

la

forme
la

il

numero

ricchezza

dei

del corpo,

naturalezza dei

(GRECIA

392

l'ERIODO

XI.

DI

ALESSANDRO

DEI DIADOCHI

SUOI motivi
posizio-

di

ne, per l'ac-

centuazione
della spazialit.

Consi-

derato d a

punto

di vi-

pur a-

sta

mente formale egli


perfezio-

il

natore della

scultura
greca,

per

quanto

dietro a Fidia

carattere ideale del contenuto. Cosi

genere

mostra subito nel

si

per

egli

linguaggio artistico universale.

di

egli

rimanga

Fig. 6S4. Eracle Epitrapezios. (Ornamento


di tavola). Dal gesso (originale perduto).

Fig. 685. Testa di Poseidon.

ha stabilito anche

Un

lato debole del

natura-

lismo di suo fratello Lysistratos

faceva

questi

suoi

gini in cera

che traeva da forme

gesso prese sul vivo.

in

un

ri-

imma-

ritoccando delle

tratti

Come

millennio prima nelFEgitto

(pag.

48

s.),

questo certo non

era un procedimento del tutto

ma

meccanico

doveva

tuttavia

condurre ad un' eccessiva valutazione non artistica


limitata fedelt alla
ritratto

pico

di

in

Il

presenta pur

maestria

neir assoluta
fusione

il-

un vincitore olimG86)

(fig.

dell'

natura.

bronzo

riproduzione

del

deforme naso

della

con una

viso

del

schiacciato

che

par calcata sulla natura

una

cos cosciente stilizzazione delle

manierate sopracciglia e dei

capelli
i

baffi

della barba

hanno una forma

golarmente

compatta

solo
sin-

come

Marmo. Vaticano.

il

[,_

Pn;. 636. Testa di atiet.i

per

le

et seguenti

un

suo indirizzo realistico

SCOLA in

CiLI

questo sarebbe inevitabile

dalla natura
in esso

Ma

la

che

in

DI

I.iSII'IO

393

un'impronta

potrebbe vedere

si

un'opera di indirizzo lisistrateo.

natura di un violento pugilista che

confida solo nella forza del suo corpo

portata tuttavia ad un

unito

eletto

vigoroso.

Oltre che da Apelle e da Lisippo,

Alessandro

alcuna

gemma

siamo

in

che per
fece

re

la

questo

prima volta

66i).

dell' antichit

tut-

additare

potuta

si

di

ritrarre

Pyrgoteles

Noi

artista.

richiamati alle monete,

vece

coniare

(fig.

gemme

non

finora

tavia

volentieri

faceva

si

dall'incisore di

con

l'

re

il

immagine

Lisimaco
del gran

Fino nel periodo pi tardo

si

moltiplicata T

imma-

gine di Alessandro; una prova eloquente


di

questo sono

medaglioni trovati

Tarso
bukir

in

(fig.

in

A68 1)

insieme ad

altri

che avevano rap-

presentazioni
contemporanee.
Gli scolari

Lisippo

intorno a
gliuoli

.:^ f'S- f>S7.

PugiUsta seduto. Bronzo. Roma, iuseo delle Terme.

Lisippo.

di

Euthykrates,

pi

rigido,

suo

indirizzo

pi
si

form una grande

si
il

scuola.

Dei suoi

suo erede, era assai simile

severo e non dotato della sua eleganza

potrebbe

attribuire

statua in bronzo

la

fi-

padre,

al

al
di

687) trovata in Roma. Stilizzata nel


corpo] con un naturalismo severo e inesorabile, che sorprende

un pugilista seduto
in

modo

(fig.

particolare nella barba e nei capelli,

con rude verismo un eroe


di

accentuare perfino

golare

mescolanza

le

della palestra

deformazioni

le

di queste caratteristiche

presenta

essa

non dimentica

La

ferite.

sin-

apparentemente

contrastanti ha condotto a datazioni assai diverse, perfino al


^

seccjio

riore del

che

contro di ci non solo parla

stato introdotto solo tardi

ma

sizione spaziale della figura, cosicch


a
Giovanetto rrante.
Bronzo. Berlino. (Braccia

Fig;. 6SS.

erratament,' rest.Tiirate).

la

circostanza

guantone da pugilato con corregge a


anche

non

si

la

maniera

di

Teisikrates,

Lisippo che

si

non

libera

este-

acuto

compo-

erra riportandola

quest'epoca o all'ellenismo ancor pi avanzato.

Kuthykrates,

.spigolo

Lo

scolaro di

avvicinava di nuovo tanto alla


si

potevano distinguere alcune

394

B'<

GRECIA

\l.

II.

PERIODO

DI

ALESSANDRO

DEI DIADOCHI

Tav. XII.

t-ANCIL

STATUA

IN

LLA SACRlhlCANTE.

MARMO DA PORTO

D'ANZIO. .ML-SEO

DELLE TERME, ROMA.

GM

SCOLARI

DI

gli

assunsero

insieme

Diadochi

altri

con

non porta mantello

anche per

statua: in essa

la

suona

ricostruzione della statua

la

in seguito

Ma

re.

Toiemeo. L'immagine

l'influenza di

inoltre in elementi importanti

ricadenti,

titolo di

il

quale egli

alla

monumento

il

di

una

avrebbe potuto trovare collocazione in Samotracia che stava

tale vittoria difficilmente

completamente sotto

395

Toiemeo ed

riport nelle acque di Salamina di Cipro su


e

ISll'l'O

tromba,

la
(fig.

691),

il

ma

della

moneta non concorda

Nike ha cintura bassa,

la

prima

che

orli

ammesso

era

si

deve invece essere abbandonato

a causa della pur obbligata impugnatura dello strumento che non sarebbe gesto di

Anche

aspetto antico.

per

sibile

sorta

possedere

nella

zione pi

recente,

di

statua

rodia di un

1"

volo e

volgendo

destra.

Questo
con

spiegare

noi non

rezza
rona.

quasi

incesso

un

in

intero corpo versi'

1'

atteggiamento
1'

pui-

si

azione che realmente

possiamo

con

stabilire

L'armatura

sicu-

una co-

essa innalzava

forse

dall'alta

una nave,

figura marcia sulla prora di

trasformando

tempo

al

La giovane dea

Demetrio.

ammis-

sarebbe

rielabora-

la

forse

semplice sorto gi

pi

tipo

del vestito pi sviluppato di quello che

stile

in cui

Noi potremmo quindi

statua.

la

lo

periodo

il

portatile del trofeo

che presupposto dalla restaurazione,

egualmente non

essa

sicura,

corri-

costume romano che al


greco. Forse se non alla palma, mo-

sponde pi

al

tivo divenuto banale pi tardi,

pensare

bro

ornamento

di

teneva

anche

metrio.

nave che

dell'antica

come

moneta

riscontra sulla

si

mem-

posto della bandiera,

il

confronto con

Il

de\c

si

cio a quel

stylis,

alla

De-

di

Nike

la

di

Fiir.

OTl.

(Secondi)

573J mostra quanto si


sia accresciuta la passione per il movimento,

Paionios

pi raffinata
slancio

vestito

che

un

se

si

voluta

da

la

ci

si

alia

di

Samotracia. Marmo. Louvre.

Museo

ricostruzione nel

di Strasliurgo).

del

al

in

anche

senza

tutti

dell'espressione

Per arditezza

una danzatrice

avvicina

della

di

il

suoi elementi,

suo significato

quanto

di

Berlino.

cosicch

Anzio

convincenti attribuire da

Lisippo che

ad un indirizzo originale
lo

di

all'attica,

Fanciulla

posizione e

di

Museo

del

fortemente

argomenti

Phanis scolaro

artistica

atteniamo soltanto

vivacit

la

vale

verit

in

altri

rivela appartenente

vassoio con oggetti

si

Questo

Essa invece

sua paternit

Nike

lisippea

spariscono.

sacrificante.

mento, volto

Ma

maniera

Prassitele,

figura di

discussa

Nike

panneggiamento.

del

avvicina

si

la

facilmente

alcuni

trattazione

la

statue

XIIj

(tav.

sia

nel

In queste

confini

la

(fig.

aveva

posizione,

creato

una

panneggia-

ellenistico.

E come

perfino

suo sesso.

il

linguaggio delle forme questa fanciulla che sosteneva

culto,

ha

nella acconciatura

trascurata dei

capelli

che

Grecia:

39'

xi.

ii.

pfkiouo

di

ai.i:.ssandr(5

mi

diaudchi

sono

sul da-

legati

vanti, nei tratti forti

non

del

delicati

viso, nella disposi-

zione senza eleganvestito che

za del

ammassato

so-

prattutto sui fianchi


e che lascia

scoperto

piede

corpo

del

sizione

po-

nella

sinistro,

per cui

troppo

il

protende

si

lateralmente

sul

una

serie

li,

meo,

riconoscere

tanno
in

che

elementi

Ji

essa anzich u-

na nobile sacerdo-

una servente

tessa

una

del culto,

ie-

rodula, cosicch, e

lo

ci

anche

conferma

la posizione,

essa doveva appartenere ad un grup-

po con
gura.

per

un'altra

fi-

Qualunque,
altro,

sia

il

giudizio stilistico e
Fig. b92.

Nike

di

rinterpretazione
dobbiamo am-

Marmo. Louvre.

Sa

noi

vestito,
nella posizione cosi equilibrata nello spazio, nella trattazione pittorica del
nell'espressione contenuta del volto una delle opere pi suggestive dell'arte greca.
La vera e propria scuola di Lisippo non sembra aver durato pi di un paio

mirare

Sidone ancor prima di Atene si arresta come centro artistico. Ma


maniera lisippea persiste e si estende oltre. Lisippo rimane anche
seguente il legislatore della scultura, anche perch verso

di generazioni;

l'influenza della

per
la

l'et

ad

rico,
di

del

fine

nostro periodo

ogni

modo

Euth3'krates,

come

che

scrittore che

la

plastica

assai parziale,

in

trov appunto

Xenokrates.

il

suo

sto-

uno scolaro

sembra aver avuto maggiore importanza

come

bronzista.

Uei compagni di Skopas nel Mauattici.


entrarono anche Leochares e Bryaxis a servizio della monarchia; lo stesso fu di Euphranor (pag. 352 s.). Leochares (confr.

Scultori

soleo

Fig. 693. Nike su u


nave. Moneta di

Demetrio.

Aiiici

ujui.roRi

pag.

s.)

^7'i

gruppo

particolarmente

PHj

statue

le

suoi nonni
dica

la

in

immagine
di

figlio

rimase

per

oro

alle

(pag.

Lisippo

caccia

del

un

per

Delfi

leone,

ma

cre

(fig.

458

Philippeion in Olimpia

il

suoi genitori e dei

dei

avorio. Gi questo materiale

ed

Difatti

egli fu ucciso,

Filippo

nella

aveva aggiunto

festivit

in-

di

sua propria

la

dei dodici di; sotto Alessandro,

statue

Zeus, trionf completamente Tapoteosi. Bryaxis


in

Oriente e acquist

Rodi cinque

per

alla

Alessandro,

di

deificazione.

Aigai dove

con

lavor insieme

Alessandro

di

3'J7

380,

grande fama

egli ide

Daphne

colossi, per la residenza siria

confr.

357),

un Apollo Citaredo

vestito con la patera nella destra.

Anche

lungo

in

nella tradizione

leggendaria

difficile

a districarsi dell' in-

troduzione del culto


di

Sarapis

sandria
il

nome

in Ales-

ricordato
di Bryaxis,

modo come

ai ogni

l'autore di

una pro-

babilmente antichis-

sima immagine del


tempo di Sesostri.
In

questo

luto

per

vo-

si

lo pi ve-

dere l'influenza della


notizia che la statua
di

Sarapis in Ales-

da Bryaxis

Sinope.

altra

In

.sorse

nel

cnllocato

vi

fosse

si

collegato

mandata

contraddizione
ritenersi

nell'immagine

personificata

veva riunire
ziani,

si

pu ora

ipotesi

mente

pi

di

lej;gendario che
in

Menandro. M.irmo.
Copenaghen.

Fig. 695.

derivasse

sandria

di

il

tratto

prenderla

questa

ad

sicuro che l'idea

Sarapis, che do-

un nuovo culto Greci ed Egisotto il primo Tolemeo e propriain

santuario di

presso

Osorapis (Osiris-Apis)

Menfi sull'orlo del deserto

in

una contrada detta Sinopion; ma l'introduzione


del nuovo dio nel suo principale santuario di AIcssandria avvenne solo nel 286 o alquanto pi
tardi

cosicch non possiamo ammettere con

curezza
4.

Oo.

aTii

De

neU'originale av
Vaticano.

di

l'uiienktos.
intrecciate).

la

paternit

colossale, che era

di

Brvaxis.

si-

L'immagine

un acrolito oppure

di

una

si-

le lilla

mile

tecnica, rappresentava

il

dio in trono con

iRI.ClA

398

\l.

11.

RliihO

l'I

hi

ALESSANDRO

chitone

mantello,

Cerbero

testa e

rose repliche

al

quanto

giormente

fianco

(fig.

acquist

tutto

il

Atene stessa
e
si

di

tutto

rivela

tratti

(Menandro,

di

la

,\l.ulrul.

copia migliore

In

rappresentazione

III.

iena

brun/n del

del

il

in

Prassi-

giovane e Ti-

molte

fig.

(fig.

di

statue-ri-

695), ci che
fatto.

69), di

La

il

statua

Polyeuk-

un buon

nello

clie

esempio
tempo

stesso

carattere spirituale

il

influenza di

S\

realistica

contrassegna nettamente

l'

Cr.!

a.

Hypnos. Marmo.

secondo

in

1280

tos

Fig. 697.

il

diffusione

figli

crearono

Demostene

Come

questo Sera-

l'indirizzo

padre non aveva mai


di

ma

questo ele-

particolarmente

Kephisodotos

marchos,

mag-

antico.

questo che perfino


tele,

grande

mondo

In

caratte-

694),

semplice.

pi

pide

tempo

in

Alessandria

Lisippo

la

boccoli coprono

fronte

la

era

dio di

nume-

le

accentuano

l'immagine originale

mento

(confr.

kalathos sulla

il

dio dell'oltretomba, tanto

del

ristica

di pi

maniche

corte

dalle

780

fig.

IMAt-OCHl

Di:i

delPuomo.

La medesima tendenza seguono molti ritratti per quali


la mancanza di identificazione spesso porta ad una trai

scuranza
la

dippo. Del resto

ricordata qui per lo

Sia

ingiustificata.

seduta

caratteristica figura

di

figli

del

meno

commediografo Posi-

Prassitele seguivano anche

le

orme del padre, essi crearono numerose statue degli di


in marmo, ad esempio Kephisodotos, a quel che sembra
il

pi valente dei due

una Latona

fratelli,

(fig.

617). Essi

<

lavorarono un altare sontuoso per Tebe che fu di nuovo


costruita da

Cassandro dal 315, un

gini di tutti gli di della Salute

Herondas^che
la

menzione

si

si

altro

con

imma-

le

induce da una scena di

svolge nell'Asklepieion di Coo, tuttavia


inserita

dei

di

figli

ma

Prassitele

diff-

un altro dono
votivo il cui soggetto non conosciamo, come non conosciamo quello di un famoso symplegma in Pergamo di
cilmente

si

straordinaria
In

riferisce

altare

ad

vivezza.

un gruppo

brano unirsi

all'

la

di

statue

maniera

di

soggetto

ideale

prassitelica e quella

sem-

lisippea.

11

Fig. 698. Fanciulla del tipo delle


Tanagrine . Statuetta in terracotta
della collezione James Loeb. Monaco.

SCULTORI
bello e giovanile dio del

sonno Hypnos

AITICI

(tg.

399

97),

che passa correndo col capo leggermente inclinato e versa da un corno il succo del papa1"

vero, mostra colla sua concezione spaziale


dell' arte

fluenza

motivo

del

invece
volto

movimento quella

tutta la

in

in-

particolarmente

lisippea,

sua mollezza

nel

Kairos,

ed

come anche

nel

del

e nella acconciatura dei capelli quella del-

l'Apollo Sauroktonos

(fig.

633).

pagnano r Ilioneo inginocchiato


una squisita

statua

di

accom-

lui si

Monaco

di

tornata alla

giovanetto

motivo non stato ancora spiegato con sicurezza, per quanto esso pi
che ad altro si adatti alla figura di un Ganiluce in Subiaco,

mede

corrente ed inseguito

Un
la

legge

(dopo

il

numenti
stosi;

cui

il

grave danno

contro

il

dall' aquila.

alla scultura attica

lusso di

lo

port

Demetrio Falereo

mo-

317', la quale proibiva nell'Attica


itinerari

ed

edifici

divenuti troppo fa-

rimanevano concesse soltanto

delle pietre

ma

sepolcrali semplici e senza rappresentazioni,

anche

ci

che

ci

Fig.

6139.;

pietre funerarie

rimasto di

posteriori di altre contrade povero ed uniforme nonostante

fosse qui impacciato. In alcune


in

Pagase

(Tessaglia),

ci

lo

non

sviluppo

contrade, soprattutto

sono conservate da questo

numerose pietre funerarie


un tempo assai pi diffuse
quello che mostrino gli esempi casualmente con-

periodo

(III

dipinte;

forse esse erano

di

secolo)

e II

servati (Fenicia, Egitto),

un comodo surrogato
nessun tentativo

La
le

che

di

vasta influenza

ma

per lo pi rappresentano

dei rilievi dipinti e

gareggiare con
dell'arte

la

non fanno

grande

prassitelica

lo

pittura.

mostrano

graziose figure in terracotta note specialmente da

Tanagra,

le

quali, sicuramente

spostamenti

degli

distruzione

di

modelli

stessi

biamo

di

anche

in

conseguenza

popolazione determinati

dalla

Tebe, appaiono lavorate secondo


Alessandria

in

ed

altrove.

gli

Noi ab-

che fare con prodotti dell'arte industriale,

con creazioni

sua

di un'arte provinciale che traeva la

ispirazione dalla capitale attica. Poich tutto

il

nord

della Grecia stava sotto l'influenza artistica di Atene,


cos

furono

ad esempio dei maestri

quali fu assegnata

la

struzioni delle citt focesi


in
Fig. 700. Pedagogo con ragazzi. Orupterracotta da Tanagra. Berlino.
p

argilla fan
,

,,,

e di

conoscere nel

Tebe.

modo

quelli

ai

Quelle figure

migliore

il

tere dell arte popolare

attici

decorazione artistica nelle rico-

greca c

CI

ammaestrano

carat,,

sulla

400

B.

CRI CIA

Xr.

11.

l'I

RlOhO DI ALESSANDRO E DEI DIADOCHI


portata

influenza della grande arte su cerchie

dell'

pi vaste.

Nella

trattazione

del

vestito

quanto fosse generalmente disuso


neir espressione e

nanza

Con

sempre reso con piena chiarezza


giadra

figure

di

particolarmente
neggiate

(fig.

panettiera,

700),

(Eroti

rare

(fig.

699) e

tipi

parrucchiere,

il

dall'aspetto di Sileno

biricchino di strada che

il

una roccia o su un

alle

attraggono

figure femminili pan-

come

popolare

pedagogo

il

ci

figure ideali

le

grazia leg-

di

Oltre

volanti)

numerose

le

698),

vita

dalla

tolti

umorismo.

di piacevole

divinit

la

ci che l'artista

ad una sfumatura

voleva, insieme

tutta

una sicura padromezzi pi semplici

fa palese

si

forme.

delle

pur con

nel disegno,

rapidit del lavoro,

rivela

si

senso plastico;

il

altare e

si

sdraiato sopra

gode

si

la

(fig.

con

vita

la

beata semplicit.

Pittura attica.

membro

giovane,

il

tempo. L'ultimo

di artisti (pag. 344),

scolaro di

figlio

pittura attica se-

la

del

tebana

della famiglia

Aristeides

Anche

generale

guiva l'indirizzo

Nikoma-

chos, che nella nostra tradizione confuso colPavo

omonimo
dei

due

dei

figli

quadro

da molti

genere ed

il

pi importante

il

nome, sembra,

secolo.

che

fece

si

Dario;

aveva

lo

Atene dal
due

re

Elena

alla

saico

che

della

Casa

paternit

duta
il

fuga

di

Fauno

momento

Il

impeto

immediato

con una forza

(fig.

battaglia.

apocrifa

goB, confr.

Alessandro,

persiano dinanzi

fig.

di questi in

la
al

mezzo

ca-

suo
alla

persiani, tutto rappresentato

drammatica sorprendente

questa composizione un vero


di

perci Philo-

decisivo nella battaglia

irresistibile di

un condottiero

lancieri

egiziana

quadro a moPompei un pavimento

'in

del

dell'

di

d'Isso

battaglia

del grande

detta

pericolo
dei

diritti

adornava

753, tav. XIII).


d' Isso,

nella

trovarono di fronte

si

maggiori

ha

Cassandre, signore

ordinato

Soltanto

318.

xenos

re,

E-

di

un nome con un quadro di battaglia


rappresentava uno scontro tra Alessandro e

retria

il

alla fine del

suo condiscepolo [Philoxenos

Il

pari

esempio della

ritratto (ad

epicurea Leontion). Egli giunse sino

IV

al

aver curato soprattutto

Prassitele,

di
di

ritenuto

egual

di

artisti

e fa di

modello di quadro

Nello stesso tempo

il

quadro un

ITITURA ATIICA

Springe

Manuale

401

402

m.

(;r::cia:

i'i;rioi>o

ii.

i>i

ai.essanuro

esempio

eccellente

gli

soli

colori

sono qui adoperati;

tanto

raggiunto con

essere

quattro

antichi

quale clVetto] severo

di

potesse

ed unitario

diadochi

dei

i;

la

(pag. 280)

che

ressa qui

sol-

accennata delle masse dei cavalieri,

invece della rinuncia altrimenti usuale allo

pu essere invece

sviluppo in profondit,
forse quel

procedimento a scorci

invenzione viene

Quanta fama

attribuita

godesse

questa composizione

cui

la

principio

dal

sin

"

Philoxenos.

mostra, oltre

lo

alle

derivazioni in urne cinerarie etrusche e in

romani,

rilievi

del

viamo
dro

'1

ripetizione della figura

la

Re macedone

all'attacco

nel celebre
di

che noi ritro-

sarcofago di Alessan-

Sidone, senza dubbio un'opera di

scalpello attico di meravigliosa ricchezza e

vivezza di^motivi.

Il

lato anteriore

(fig.

rappresenta con studiata simmetria


Fig. 702. lo ed Argo. Pittura parietale. Casa di Lii
sul Palatino. (Confr. fig. 915).

taglia d'Isso,

con energia
leone,

ancora una scena

stretti

lati

di

probabilmente era destinata

gliosa, che

suo particolare
(specialmente

il

fascino per

turchino e

una

lato posteriore

sorprendente

di caccia.

(fig.-

una

701)
bat-

701

caccia

Quest'opera

a)
-ni

meravi-

principe sidonio Abdalonymos, dispiega

dei colori che

sono ancora

in

parte

marmo

contrasto prediletto del violetto e del giallo) e che nella

costituiscono

forte contrasto

con

testimonianza

di

il

mosaico

un

pi

il

danno

senso del colore

del tutto diverso.

Antidotos,

Invece

phranor (pag. 344


zione per

s.)

ricordato
scolaro,

il

scolaro

severa

all'

di

il

suo
che

questa

sua

monumenti
,

attivit

Anche

erano pitture

399}

il

colore

era acqui-

si

maestro,

molto credibile appunto a causa

colori vivi.

stele

scelta

di Atene,

stato la particolare stima del

se lo sia stato anche

famoso Niklas

statue di Prassitele e

non

Eu-

indirizzo prima

nella sua giovent aveva dato


alle

di

nella sua predile-

vecchia e

la

dei colori sta vicino

ad

tra

che
le

encausto

richiedeva

sue opere
su

vi

marmo,

funerari e quadri votivi;

funerarie

dipinte

possono

di

richiamare

il

conservati

policroma sul fondo

loro magnificenza

bianco del

il

mezzo

lotta e
al

il

la

le

Pagase (pag.
j

ad

esso. In

Fie. 703.

Andromeda

e Perseo. Pittura parietale dalla casa

dei oioscuri

in

Pompei.

j O
< 2

oo
o S
U
< o
I

ce CJ
-

S
z 9
<
Q.
<
< Q

C/5

PiniRA

II

ICA

-103

opposizione a quell'indirizzo verso le


piccole cose iniziate da Pausias pag.

amato

343)

tempo posteriore

nel

natura morta e simili) egli pre-

(fiori,

diligeva

di

numero
Era

diverso genere.

sommo

grado

eroine

di

celebri,

trettanto

sono conservate

Pompei

si

data da

Argo

(fig.

ne

grandi e

Roma

e in

la

sua Io, guar-

702,

Ermete che
sembrano

ritrovata

pilastro

al-

delle copie;

dei Cesari in

palazzo

il

in

Ulisse

(egli

dipinto una quantit,

piccole) si

spia e

sue rappresentazioni,

Di due delle

nel

apprezzata

Nekyia

"

quadri

di

nell'Ade dinanzi alla fossa.

e Tiresia

aveva

sua

la

Viene

grandiosi.

soggetti

ricordato un grande

centrale

essere un'aggiunta del copista), e nelle

composizione
di
(fig.

amata

vesuviane era assai

citt

affine

Andromeda per opera di Perseo


703). Anche di un contemporaneo

alquanto pi giovane, che


tiene

al

Athenion

principio

del

appar-

gi

Maronia,

della citt tracia

in molteplici modificazioni

Nicomede allorquando

^lie di

secolo, di

III

quale morto presto non giunse

di

una

della liberazione

alla

incompleta).

sua gloria completa, sembra essere giunta a noi

una composizione
egli

Licomede. Pittura parietale

iiipei (a sinistra

il

Achille in vesti femminili tra

le

figlie

riconosciuto da Ulisse e da Diomede. L" esemplare

riprodotto nella figura 704 rivela nella rappresentazione dell'ambiente e nell'aggrup-

pamento

r influenza del gusto

Xn.

Il

in

il

passato.

Le

La Grecia

in

nuova

tempo

(281-30).

civilt

greca, quello di elleIo spirito dell'O-

di accogliere

Rodi come

impoveriva. L' importanza di Atene stava nel

non potevano

seconda

raccoglieva

s'

scuole filosofiche e

e per giuochi,

il

al

linea.

resto in

corporazioni di giovani

Sicione vendeva

una

pi puro

le

galleria.

manca

il

suoi tesori

In Asia

stato libero greco e

dato nell'anno 281. Della Siria


la

Anche

ispirare l'arte.

minio romano. Accanto ad essa oper


serva

alla

antico e nello stesso

pompeiano.

dette l'indirizzo anche all'arte dei secoli seguenti. L'attivit principale

Oriente.

mente

mondo

stile

PERIODO ELLENISTICO

IL

compito che .Alessandro aveva posto

nizzare tutto
riente,

dominante nell'ultimo

efebi

"),

suo

svolse

si

grande

unite per studi

Peloponneso pass completadi

Minore una

quadri

Tolemeo

III

funzione direttiva spett a

mantenne questo posto sino al doil regno


pergamene fon-

nello stesso senso

qualsiasi

notizia d'insieme.

sua propria posizione, tuttavia non esercita nell'arte

la

L'Egitto

con-

medesima funzione

40+

li.

(RICIA

\ll.

II.

l'FKIOIiO

KI.l.KNISTlCO

ARCHITI

proporzioni. .Mentre

tendono

raggiungono
beazione

tra-

diventa

necessit

di

non permette

che

bassa

cosi

di
la

705),

(fg.

'l"n

ionica e

un" altezza

raggi inferiori

rURA

colonne

le

snellezza

alla

pi la solita partizione a triglifi

resa dif-

mctope, del resto

dalla

ficile

gli

contrazione

"

de-

"

intercolumni angolari (vedi


Fi^. 707. Capitello dia^oti.UL- di

sopra pag. 162): uno dei punti

contro

quali

volgeva

si

opposizione

vace

allo stile dorico.

due

paiono

un intercolumnio.

frequentemente

perfino

unisce

in

Pergamo.

In questo aspetto

colonne

alle

ioniche e

dei triglifi

minciata una volta

mescolate

la

come

chitettonici

tempio

nel

Pompe

Fig. "OS. Capitello diagonale ionico.

questo periodo

posto della ionica


sotto (plinto)
lo

meno

elastica

pitello

come

in oriente

ma

rialzata

prima nel tempio

si

in

lastra

e nell'altare di
le

fig.

Pompei

(fig.

quadrata inserita

Priene. Nel

forma

capitelli,

ar-

prende

3071

al

il

di-

capitello spa-

ad una forma

di capitello,
i

707), pi spesso in occidente e in


708).

in oriente,

famoso

pi

il

(fig.

volute e fa posto

347). Un'altra

ar-

Per-

in

sua impronta, so-

sviluppa simmetricamente da tutti e quattro

solo sporadicamente

ticolarmente regolare

fig.

attica

vengono

membri

Dioniso

di

la

Hermogenes,

La base

con una

canale che unisce

rettilinea (confr.

che

esso ha dato

tutti gli altri

gi

del

Ad

del III secolo).

(fine

306),

o pi

diagonale

pra

ionico.

fig.

slancio elastico

risce

lo

706). Co-

stili

singoli

gamo appunto gi nominato.


Lo stile predominante, specialmente

numero

il

(fig.

mescolanza di

forme persino nei

le

fregio,

accresce ancor di pi

si

si

ionico, dove, in

epistilio

all'

dorico

triglifo

il

conseguenza dell'ampiezza degli intercolumni e della bassezza del

chitetto di

com-

per ci decadono a semplici elementi decorativi e ne

sopra

pi

anta del vestibolo nel recinto dei

d'Asia .Minore iP\-theos, Hermogenes, Arkesios)

architetti

degli
triglifi

iiM

tempio di Athena

vi-

la

lati,

il

ca-

appare

forma

par-

specialmente dal lato del cu-

vengono riccamente ornati di tralci, ad esempio nel tempio ionico di Pergamo, un edificio di singolare perfezione. Un ornamento a fregio assai amato l'ofire
in forma tipica il propileo di Tolemeo Philadelphos in Samotracia (fig. 709)
per
scino,

lo pi,

Nei
date

ma

ci contro

capitelli delle
le

Lo

il

significato

ante rimane

il

non sono bucranl ma teste bovine.


kymation (fig. 299), poich uno semplice,

originario,

triplice

grandi proporzioni dell'edificio, sarebbe apparso troppo sgraziatd.


corinzio

stile

ha tro-

vato minor diffusione di quello

che
sue

si

sarebbe

pensato

proporzioni

ad ogni

modo

aveva

Arkesios

sulle

.scritto
il

cui

Asklepieion in Traile per altro


era costruito

in

stile ionico.

In

f^-.

700. Fregio dai Propilei di

Tolemeo

li

in

Samotracia.

- (IRCCIA

4<j6

XII.

Priene, Magnesia,

ma

ha

si

IV Epiphanes

di

Pergamo esso

si

Olympieion

di

nell'

Siria (poco

fcio pisistrateo (pag.

un certo numero

(fig.^710);
Siila

per

216) dal

la

dopo

i'KRIOIlO

IJ-i.kNIs

ICO

LOlynip

Fig. 710.

Delo,

il.

trova tanto poco quanto ad esempio in Delfi e

Atene un diptero ad otto colonne che Antioco


il

romano
delle

175) fece innalzare sulle

fondamenta

dell'edi-

D. Cossutius, senza tuttavia farlo completare

colonne

alte

m.

17

fu

trasportato a

Roma

da

sua ricostruzione del tempio di Giove

Capitolino (confr. pag. 4095.).

Anche

le

basi delle

Fig. 711. Capitello corinzio triangolare, dal piccolo Propylc


di Eleusi.

Fig. 712. Colonna a palma dal portico del


recinto di Athena in Pergamo.

(Confr.

fig. 706).

407
corinzie poggiano per

colonne

Su

plinti.

gono

colonne

fusti di

isolate

delle lastre del tutto inorganiche,

portano

le

stylopinakia

tempio cizicenico
(morta nel i6o

lonis

le

quali

iscrizioni votive della loro de-

dicazione. Se gli
nel

ven-

et posteriore disposte

in

talvolta

pi su

lo

rilievi

della regina

Apol-

Cr.), fossero di-

a.

sposte in egual maniera o altrimenti, cio


alla

maniera

cosa

di

forme

delle

balaustrate tra

indecisa.

svariate;

figurata,

come ad esempio

capitello di Eleusi
itg.

propileo di

(fig.

nel

con liocorni
che

711),

una

parentela con

stretta

ad un dentello ionico

HI secolo;

Da un tempio di Pesto.
(Koldewey-Puchstein).

Fig. 713.

alati agli

appartiene ad un

776). Capitelli corinzi di


e

magnifico

Appio Claudio Pulcher (verso

tazione presenta

rica

nelle foglie e nei

mescola anche un'ornamentazione

tralci si

angoli

colonne.

le

permettono

capitelli

tale

mescolanza

il

50

a.

vasi

Cr.). La sua minuta ornamenmarmorei neo-attici di questa et


uniscono ad una trabeazione do-

forma particolare si
in un tempio di Pesto
si

trova similmente

713) appartenente circa al


Palestina (h cosi detta rocca

(fig.

in

di Hvrkanos).

Nuove forme

di

colonne

Egitto, dove ricompaiono


(fig.

51, confr.

le

si

accompagnano

colonne con

anche 346 e 789). Queste ultime con

preferito particolarmente col

alle

tradizionali,

a bocciuolo

capitelli
il

di

specialmente in
loto e a

palma

loro fusto liscio, che subito fu

materiale duro, trovano una larga diffusione

(fig.

712^;


4o8

B.

GRECIA

X[|.

all'occasione

IL

PERIOUO

EI-I.ENIS l'ICO

Tolemeo IV e

colonne, nella nave di gala di

le

con ricollegamento all'uso egiziano contemporaneo, vengono

messe insieme con tamburi alternati bianchi e neri


Le colonne a palma appaiono specialmente nelle

Ma

diane dei portici a due navate fpag. 414).

moda anche

con capitello a
(fig.

palme

II

foglie)

snelli

tirsi

legno

in

Tali sostegni

714).

come

dei sostegni sottilissimi,

Tolemeo

gala di

adatti

offrirono

alla

leggerezza ed alla trasparenza,

che

il

metallo ne fosse

Allo stesso intento servono

nosciamo meglio per


anche

Dioniso

ghezza

di

Teo (6X11

in

tempio

colo

716) che in

modo

lato posteriore a

suo
Da una

pittura pa

pompeiana.

rietale

Magnesia

di

edi-

sul

Teo, sorse

come

teoria

la

Nel tempio non grande


introduceva

eustylos

Essa vale anche

pei-

mercato

la

lar-

pag. 163) finora

'1

di

grazioso pic-

Magnesia

(fig.

singolare unisce una fronte prostila con

forma

di

edificio principale,

tempio ad ante

(confr. pag.

grande tempio

il

di

56).

il

Nel

Artemide Leuko-

8X

Magnesia (fig. 717,


15 colonne), che fu costruito negli anni 220-20 al posto di un tempio pi antico,
Hermogenes dava un aspetto nuovo alla forma gi prima non

phr\ene
Fig. 715.

decorazioni

nuove piante

colonne) egli

Zeus Sosipolis

di

per

715. Tutto tende


potrebbe quasi pensare

ionica.

due diametri e mezzo

difficilmente raggiunta.

costruzione

l'esempio e con

un innovatore per l'architettura


di

Dioniso

di

aerea

(fig.

alcune

suoi templi in

all'

gi ricordato (pag. 405, che ora co-

campo con

questo

in

nel padiglione di

materiale.

il

Hermogenes, da noi

fici.

si

me-

file

divengono di

(bastone

modelli

che ritroviamo nelle pareti pompeiane

ygi).

ifig.

in

del tutto sconosciuta dello pseudodiptero

393, 625). Sebbene l'ampio porticato


le colonne pi adiacenti (dia-

(fig.

dovesse essere coperto di legno, Hermogenes colloc

metro

^/^)

a causa del limite posto dalla trabeazione in

l'intercolumnio mediano dei

una
di

il

si

centro.

sebbene

Insolita,

nel tempio di Magnesia


787), del

la

si

chiusura,

tre finestre a

(fig.

524),

invece

del tutto

anche nell'antico tempio

possa additare gi prima, era

che allora sorgeva in Egitto

pronao e dell'opistodomo con

alte

portone nel mezzo invece dell'usuale cancellata.

appunto non

marmo, ma ampli

(diametro 2 ^4), anche questa non

i88s.) e nell'Artemision di Efeso (pag. 337 ss.) gli intercolumn dei


andavano a mano a mano ampliando dagli^angoli

(pag.

stretti

verso

(fig.

stretti

novit, giacch, fatta astrazione dai Propilei

Samo

lati

lati

di

pareti aventi

Non

inusitata

un

ma

gran gusto l'apertura nel campo del frontone di

forma

di

porte delle quali

le

due

pi piccole sicu-

ramente potevano chiudersi con imposte in legno forse esse dovevano dar luce ad un vano superiore retrostante. Tutto negli edifici
di Hermogenes, anche il fregio dell'.'^rtemision, testimonia, per l'e:

secuzione assai ineguale e sempre poco curata,


la

quale voleva

siasi

piuttosto

portare a

maniera che abbandonarli

la

fretta del lavoro,

templi in
compimento
Didymaion (pag.

alla sorte del

qual381).

jte

m m

zliis

in'

'

Magnesia.

ARCHITI TIUKA

Nonostante

ci

409
vedute

le

ma

oriente

1'

proporzioni

anche

del

Hermoge-

di

nes rimasero decisive non

soltanto per

Roma.

Delle

particolari

deb-

per

tutto

dominato nella pianta del


tempio d'Artemide nel paese montuoso

bono

aver

di

Lusoi

(fig.

718):

nell'Arcadia

tro colonne

tra

con

la

con ambedue

finalmente

steriormente

in

con vani chiusi

Basse

quali

ai

in

Lusoi.
(fig.

5("o),

ampliati

lunghi

lati

Tempio

Artemide

di

cella fiancheg-

da nicchie ad edicola come

giata

Fig. 718.

davanti e

ante, sul

le

posteriormente,

e,

settentrionale

un tempio ad ante con quat-

conducono

e-

de-

accessi dalla cella.

gli

Specialmente nei templi pi piccoli riappare anche l'antica forma del tempio a
Artemide LeukoMagnesia.

opistodomo

megaron

746. tempio di Dioniso],

fig.

senza

pi spesso

ad esempio in Priene (fig. 662)


forma a megaron adoperata soltanto nel
l'Asklepieion grandioso pi recente ha la forma di un
nei templi di Asclepio,

ed

in

Epidauro

(pag. 339)

tempio ionico pi

antico,

periptero dorico (6
collocato su un' alta
teriore

come

finale di

Coo

in

colonne, senza opistodomo). L'effetto di

11

un lungo accesso

Pergamo

di

anche

tare a questo, di collocare

l'edificio

(fig.

Un

(confr. fig. 746).

719),

tale

circostanti. Si in

Ti
li

lF^*^TIil

Ir

K'

""

%,:

uso

ticolarmente

in

siano sorti

qui

Tarso,

fig.

713,

fig.

descrizione
della

dea

rapolis)

un

che

siria
lo

fa

glie

in Italia e pi tardi

Luciano

Anche

in

nonostante

la

Ma

la

Bambyke

(Hie-

come

su un podio alto pi di 3

grande tempio
particolare

di

il

Efeso

mo-

la

290

a.

Cr.

(fig.

621),

conformazione

della

sua fronte, deve essere considerato un tempio su podio.

Costruzioni ipetrali con l' edificio mediano scoperto, come il Didymaion (fig. 664
non sono attestate per il periodo ellenistico
tardo
ad ogni modo viene ricordato come
;

tale

Oiympieion

di

punto

degli

.Atene

(fig.

710),

romana

architettura ellenistica,

ogni caso

Seleuco Nikator verso


il

disopra

nell'architettura

all'

italica.

esso fu costruito da Stratonice,


di

al

d del tempio

ci

Atargatis in
riconoscer

cos

romano; Pesto,

l'influenza

edificio ionico

m.

di sollevarlo

o appartengano gi

sotto

il

doveva por-

dubbio se questi templi su podio par-

720, pu essere

indirizzo di gusto

tempio su un podio elevato, con un

del

accesso a gradinata soltanto sul lato anteriore e


edifici

sul lato an-

quale costituisce

il

tempio

questo

terrazza accresciuto da una grandiosa scalinata

tempio ionico

nel

la

ma

|^

4IO

11.

GRECIA

XII.

II.

l'ERIObO lil.I.KNISTICO

CASA

Anche

PORTICO

i:

nave nilotica

sulla

41'

Tolemeo

di

un

I\'.

palazzo galleggiante, Afrodite aveva un tem-

pio circolare.

che gi

questo

incuneata

sposizione

aggiunse

si

conosceva

dall' antichit

41,

(fig.

in oriente.

l'arco a di-

129,

153), la

Questa in Alessandria
si prestava
tanto meglio in quanto che l,
per la mancanza di legname, anche nelle case

costruzione

volta.

abitazione

di

\olta
tetti

veniva

adoperata

volentieri

la

con tetto piatto al disopra. Edifici con


a forma di volte a botte hanno un gran

posto nelle pitture di paesaggio egiziano

(fig.

VIA DEL TEATRO

7_l8, confr.
Fig. 724.

Cisa

Prkne.

in

lo

farebbero inferire

absidi con

le
Il

la

doveva possedere

Casa e
Troia

edifici

ma

regina,

Alla casa
(fig.

greca

stretto passaggio

il

cortile,

che

indi-

il

era

Seleucia ecc. ecc.,

tracciata gi

nocciolo

posto

avrebbe

possiamo dire su

ci.

dall' origine.

delle

case che un mil-

(fig.

724) noi raggiun-

lennio pi tardi incontriamo in Priene e in Delo. In Priene

giamo per uno

pu

scoperta,

Antiochia,

di

pianta

la

272) contengono

si

rimase incompleto. Cer-

a volta, tuttavia nulla di preciso

non

emisferica,

Delo.

in

favoloso di Arsinoe, cominciato da

sue citt principali

le

Casa

725.

come

magnetica, allora da poco

pietra

in

con

Siria

portico.

modo

statua in ferro della

la

221) e Tirinto

(fig.

loro copertura

la

tempio, in qualche

Deinochares, con una volta

dovuto tenere sospesa

tamente anche

uso anche

in

vera e propria costruzione a cupola,

la

carlo con sicurezza.

Se fosse gi

962).

rapporto con

diretto

in

stanze circostanti; sono disposti intorno ad esso all'antica

maniera un vestibolo
(prostas), una sala (oikos, oecus), delle stanze da dormire (thalamoi), delle camere
pi piccole per la servit e per le provvigioni, non che un exedra aperta verso
nord ed ombrosa. La forma pi recente della casa ha trasformato le diverse disposizioni di colonne del cortile in un peristilio unico chiuso (fig. 725); il peristilio
rodio, in cui un portico che guardava verso sud era pi elevato degli altri (fig. 727),
le

presenta ancora incompleta l'unione del vestibolo della sala con


noi sentiamo parlare pi tardi di abitazioni,

uomini

tiere degli
di famiglia

le

altri

gli

Se

portici.

quali aggiungono un particolare quar-

andronitis), che serviva al rapporto

con

gli

ospiti, all'antica

casa

abitazione delle donne, gynaikonitis), queste disposizioni, che abbraccia-

vano^a^quel che sembra pi


eccezioni. Si

chiamavano

debbono essere considerate come delle ricche

delle sale con una veduta sulla campagna,

cortili,

ciziceniche
"

corinzie

delle

"

altre

dinanzi

cui pareti

alle

erano

collocate delle colonne che sostenevano un soffitto a volta


(fig.

726).

grande

maniera

Alessandria

dell'

antico

cadere nella sala

sopra
Fig. 726. Esedra alla
<

maniera di u
.. Pompei, Gas
Meleagro.

Oecus corinthius
di

offriva

a tre navate, di cui

delle

la

navate

sua

il

padiglione

8(3)

alla

lasciava

mentre

al

di-

girava una terrazza piatta,

adunque una disposizione che presentava


gigantesca anche

rialzata

(fig.

laterale dall'alto,

laterali

sala egiziana

mediana

egiziano

ipostilio

luce

la
la

di

gala di

in

esecuzione

Tolemeo

(fig.

7 [4).

412

<,u\cia: mi.

pKRiouo ellenistico

Il,

Un ampliamento
ed un miglioramento
della

casa

al

quale

si

presenta

nella

gamo
palazzo pi grande sembra essere stato
(fig.

Un

746).

Eumene
portici

II,

nel

tolto

mezzo

di

pi

ci

for-

pi semplice sul-

r acropoli

destra l'esedra).

abita-

palazzo,

ma
Tig. 727. Pensili

di

conduceva

zione

Per-

di

728)

(fig.

un

Traianeo

tardi dal

ed uno pi grande, presso a poco 'del tempo di


aggruppano ciascuno intorno ad uno spazioso peristilio,
cui
primo erano formati da sostegni in legno, nel secondo da colonne
edificio pi antico

si

Nel palazzo pi recente sono degni di osservazione il grande altare (B)


la grandiosa sala, un edicola (A) chiusa con cancellata e
la fontana rivolta verso la via delTacropoli; delle estese cantine e degli edifici per [provvigioni
in

pietra.

nel cortile,

erano annessi

sud

al

delle grandi

(fig.

Molto pi

74(1).

monarchie

in

naria un quinto della citt greca

dicare n

estesi e sontuosi

Alessandria esso occupava gi

ma

erano

palazzi

reali

nella sua pianta

origi-

delle loro caratteristiche

n altrove. Accanto a palazzi di

citt

appaiono

nulla

anche delle

si

pu

inreali

ville

una villa presso a poco del III secolo,


Macedonia meridionale presso Palatitza (Balla\ pu in mancanza d'altro
darcene un' idea. Dei parchi alla maniera degli antichi paradeisoi orientali
appartengono all'ornamento indispensabile delle grandi citt. Essi furono anche
in

attraente posizione (Daphne, pag. 3S0);

trovata nella

popolati di animali rari e trasformati in giardini zoologici

Tolemeo

II.

anche un padiglione innalzato per

lemeo

II

(fig.

fino sulla

rakosia
"

nave

di

si

come

il

giardinaggio,

padiglione di gala di

pu immaginare senza una cornice

di

gala di lerone II costruita sotto la guida di Archimede, la

e con viali.

dei giardini

citt si

Il

dentro

diffondeva per-

nelle antiche sedi di

fino

come Atene dove

cultura

di Epicuro e
Lakydeion dell'Accade-

giardino

mia, fondato da Attalo


offrivano

una

nuova

I,

at-

trattiva.

La decorazione
terna

nel

delle

periodo
.

case

in-

giunse

...

ellenistico,

specialmente nei palazzi,

Fig. 728.

a Edicola

BB

Il

Altari

palazzo reale in Pergamo. Schizzo,

ce

casa annessa

(la

To-

giardini, anzi per-

rinominata poi

alberi

lusso

il

non

714),

usi passeggeri,

Alessandria sotto
del

non po,
mancare un giardino

con

il

in

Alexandris

teva

le

come

In Egitto, l'antica sede della coltivazione dei fiori e

cisterna posteriore)

Sy-

CASA

le

gran lusso; l'uso

un

ad

una

di

l'ORIlCO

struttura povera

pareti traeva ad un esleso rivestimento con


e particolarmente

preziosi,

grande

con

cipresso,

Alessandria

in

magnifica

Per produrre una decorazione


insieme

mento
(fig.

tappeti preziosi e ai mosaici

ai

metallo

in

svolse

si

cedro,

il

furono

usati

antico rivesti-

1'

alabastro, mattonelle variegate

in

il

per

materiali

del thyon, T oro, l'avorio.

profumato legno

il

ci

Venivano adoperati

ricchezza.

413

7Q1) e perfino paste vitree.


Le notizie che possiamo trarre dalle descrizioni del

padiglione e della nave

confermate

vengono

gala dei Tolemei (pag. 408)

di

ed esemplificate

da nu-

parte

in

merose camere funerarie conservate presso Alessandria


di Mausolo in Alicarnasso (pag.
{fig. 79 O- Nel palazzo
379),

che

cente

in

tradizione

la

maniera

tica e semplice

il

marmo

bianco

era limitato

erano

di costruzione in

alle

proconnesio,

membrature

che

architettoniche,

Purtroppo non chiaro se esse

colori.

con

sero ricevuto

il

blocchi rettangolari,

disegno

delle

tardi con

svilupp cosi in quello che

si

gi,

linee

la

le

di
si

come questo

il

nella
si

la

amato

fu

commessura

in

appresso, aves-

di

l'aspetto

una parete

primo

variegata

singoli quadri e

dei

pompeiano

stile

Con

(tg.

di

Sidi

si

Esso era

910).

eguale predilezione sembra

colorazione uniforme dell'intera parete, quale

prima tomba alessandrina

arricch con la colorazione dello zoccolo

colorazione

chiama

di Syros.

Fig. 729. Stele funeraria

pareti

del resto diffuso tanto in oriente quanto in occidente.

apparire accanto ad esso

erano ornate a

una decorazione che

e delle ortostati, e pi

mattoni d'ar-

inoltre ricordato.

generale non dipinte anche se

in

re-

an-

delPornamentazione

celebrato lo splendore

vien

gilla,

nomina accanto ad uno pi


come esempio per 1'

Traile degli Attalidi

Gaber: sopra uno zoccolo dipinto

si

di

presenta
alabastro

trova una zona unita

ornata la
stico.

tomba

Non

in

in rosso e ardisopra una simile in turchino. Similmente era


Langasa (Macedonia) che apparteneva al^ primo periodo elleni-

ancora abbastanza chiaro

teriormente sviluppata in suolo greco


preso una

quando

via

propria,

la

come questa decorazione


che

il

suo sviluppo in

parietale

Italia

si

sia

ul-

(Pompei) abbia

sembra cosa sicura. Purtroppo non sappiamo sufficientemente


di Alabanda -abbia dipinto con prospetti
architettonici,

come Apaturios

che V'itruvio biasima per

Per

le

costituzione esterna

loro fantasiosit, la parete dell'Ecclesiasterion di Traile.


de^li edifici notevole

un sistema

di

facciate

di

cui le

4'4

(.regia:

XII.

PERIODO ELLENISTICO

IL

prime

tracce

trovano

si

di

Delo (Rheneia) e

a.

Cr.

(fig.

loo

il

come

adoperato

l'arco

729);

pietre sepolcrali

in

Syros verso

di

vero e proprio sostegno della costruzione per


Fig. 731.

Portico a due navate in Thera.

(I

ma

finestre e porte,

pilastri

muri

vuoti sono un' aggiunta posteriore).

e trabeazione orizzontale,

pilastri

fondamente

Uno

unione questa di

Roma

diversi accolta pi tardi in

de' tratti particolari nel

quadro

delle

Gi

dalla pioggia.

come ad esempio
che pi tardi

"

e in Alessandria:

cio a

due

(fig.

del

piani,

piano inferiore dorico,

il

quali

Di

quadrangolari

(<

ma

corrispondenza

in

il

gi

Alessandria

dei

quale

grandiosi

sua

alla

solito nell'et pi recente

superiore ionico; raramente

pilastri

di

Pergamo

ambedue

particolarmente amata, a quel che sembra,

adopera nel piano superiore

Faro

recinto di Athena,
706).

strade,

erano ad un piano,

portici

Cnido, l'architetto

di

pensili

Atene

in

volta era circondato da portici a due piani

Una forma

662)

alle

corso

"

al

il

(fig.

un costume

propilei a due piani costituivano l'ingresso

dorici.

templi

Dromos

portici

cortili dei

725, 728) offrendo riparo dal sole

case a pi piani entrarono presto in grande favore. In

alle

pro-

911)-

incominciano anche ad applicare questi porticati

secolo Sostratos

III

379), invent

(pag.

si

nel

(fig.

ellenistiche la quantit dei

citt

(fig.

diffuso largamente. In origine

s'

principio del

al

delle case e dei palazzi

cortili

in
mezzo sono
mezze colonne,

due sistemi architettonici

con predilezione

porticati a colonne che solevano circondare le piazze e

come anche

con

esteriormente

spartiti

colonne attiche

sono

piani

Delo nel

in

secolo

II

guadagna

movimento riguardo alle misure (confr. pag. 382). La proporzione


due piani sembra essere stata determinata a regola d' arte. Un

cos pi libert di

altezza

in

dei

ampliamento

altro

per

vate,

dei

portici consisteva

pi due, raramente tre;

lo

avevano dato

esempio

1'

relativa trabeazione

nel fatto che essi erano disposti a pi navestiboli delle

per questo. La costruzione in

permetteva per

l'

sale reali persiane

legno

del

interno una grande sfarzosit

terna spazieggiata con doppio intercolumnio di svelte colonne, in


di

(fig.

662), inoltre corrisponde al colonnato dorico addensato della fronte

fig.

colonne a palma, mentre

il

(fig.

soffitto

211)
della

730, confr.

una

Pergamo

fila

(fig.

in-

712)

piano superiore ionico manca del colonnato interno

735); al di sotto nella parete di fondo venivano spesso disposte delle botteghe
quali richiedeva il commercio del mercato (fig. 662, 730). Alle volte questi porticati

(fig.

erano chiusi anche sul dinanzi da una parete con porte e finestre

forma

(fig.

(pi tardi detta

anche basilica) condualla costruzione


ce
chiusa

portici che

porta questo nome,

per

quale
volta

ci

si

presenta

Pom-

nella basilica di
pei,

un

seconda
sec.

('fig.

della

edificio

met
732 s.).

stibolo basso

la

prima

la

del

II

Un ve{"

chal-

rig. 732. Basilica in

Pompei. Pianta.

73 1\ Questa

CASA
cidicum

uno

grande

415

attra-

stretti

iati

ampie porte

verso

conduce qui da

"),

dei

l'ORfli

1-.

saia,

in

una

cui spazio

il

mediano era circondato da


colonne e da un am-

aite

bulacro. Delle finestre nella

esterna

parete

spartita

due piani procuravano luce


sufficiente; nel fondo furono
aggiunti

un

"

due vani
si,

soltanto pi tardi

tribunal

elevato

laterali

pi

bas-

fi!{.

Fiasilica in

^'i^.

Pompei. Prospetto. Spaccato, parete


velluta dall' interno. (Man),

che servivano all'ammi-

nistrazione della giustizia e alla vigilanza del mercato.


tico reale)

potrebbe essere tolto dai modelli persiani

significare

generale

in

portico

"

sala egiziana

La forma,

di

[basilica

"

uso

in

(por-

"

non deve invece

se

s.j,

pi

sopraelevata con illuminazione laterale

quella di una navata centrale


affine alla

sontuoso

nome

Il

(fg.

cio

tardi,

basilicale >)

ed accenna ad Alessandria; anche

(confr. pag. 411)

il

denominato da Calcide testimonia V influenza greca. Una soluzione diversa


presso a poco contemporanea il problema V ha avuta in un grande porticato scavato in Deb
si ha qui un alto spazio centrale a sei navate con disposizione della
vestibolo

luce alla

Una

maniera

di basilica e

collinose dell'Asia Minore,


edifcio a
nella

pi piani, di cui

parte

della collina

apre con un lato lungo sopra un colonnato.

il
portico ad una o due navate nelle citt
Qui un pendio ripido veniva volentieri rivestito di un
gli inferiori servivano come cantine o magazzini, mentre

un

pi

alta

(fig.

734, 746].

del terreno inclinato.


cosi

si

particolare applicazione l'ebbe

ripidamente che

A
i

profondo

portico

Pergamo

colonne

un

otTre anche

nord del cortile

tempio

del

vani della celebre biblioteca

si

altro

apriva verso

Athena la
sono ancora

roccia

di

ripiano

il

ingegnoso adattamento
si

visibili

alza

tracce

le

degli scaffali per pi di cento mila vo-

conducono

lumi
al

che

navate,

medesimo

sul

superiore

piano

costituiva

fondo aperto verso sud


fg.

712).

Mentre

cos

sala principale vi era

Ap

di altri

ri.

VjjK

Parthenos,

thena

""A
^

per
nello

..:^i.^_

_---

Fig. 734. Eiiificio a tre piani con portici in Aigai. (Boiin).

scrittori

ornamento
^stesso

olTriva

j..

due

un

vano

pro-

(fig.

736, confr.

un

lasciavano

si

sale del tutto libere per

livello

del portico

libri

le

nella

una copia dell'A-

statue

Omero

di

erano collocate altrove

portico

spazioso

caldo ed

ombroso

il

tempo

eccellente luogo di lavoro.

Mercato e
tutto irregolari

citt.
delle

citt

mercati del
pi antiche

4i6

GRECIA

Xll.

l'KRIODO EI.I.KNISTICO

H.

avevano da lungo tempo


ceduto

posto sotto

il

l'in-

Huenza ionica ad una

ma

regolare

era

circondato

for-

mercato

il

da

edifici

pubblici, templi e portici e


talvolta perfino senza tutti
gli

sbocchi di vie aperti. In

Pergamo
cato
Fig. 735.

in Pergamo. Pianta. II pianterreno


piano superiore "tratteggiato. (Bolin).

La biblioteca
il

Assos.

in

scavi di Priene
e di

sedili,

Un

662).

(fig.

La

normale

hanno

ce lo

da portici e botteghe. Al nord,

lati

terreno;

conoscere

fatto

piazza quadrangolare, ornata di un altare,

su tre

circondata

mercato

vero

irregolare

difficolt del

alle

cosi anche

forma

sua

la

746) il merchiuso doveva

(fig.

cosi

di

al

gli

di denari

della

strada principale, lo domina.

insieme col

Bouleuterion

SUPERIORE

a forma di teatro e col Pry-

taneion D, un

Portico sa-

cro, a due navate, collocato


pi alto e aggiunto verso

150

Cr.

a.

il

come fondazione

Orophernes al posto di
uno pi antico; dinanzi vi
era una passeggiata con sedi

dili

con
per

le

Il

ATRIO INFERIORE

portico

Fig. 736.

magistrati

dei

mercato

in

->

Pergamo. Spaccato. (Bohn). (Confr.

si

addossa

il

all'

occasione anche

(fig.

663) conduce

portico sacro una scala

al

La biblioteca

fig.

PIAZA

706, 712).

camere serviva

sue

l'attivit

canto
al

estremit.

alle

per

ai

cerimoniali.

banchetti

tempio

propilei del

di

Ac-

Athena;

santuario di Asclepio. Un' altro tipo di mercato alquanto


pi semplice l'offre l'agora di Magnesia. Intorno ai pic-

Zeus Sosipolis

colo tempio di

forma

di

grande

portico a due

rettangolo

Un

navate.

716)

(fig.
l'

agora

si

stende

li

circondata da un

propileo ionico conduceva dal

portico settentrionale nel cortile dell' Artemision che gli

obbliquamente. Tutto

era adiacente
fu

il

eseguito di getto, senza dubbio da

doppio

impianto

Hermogenes

(pag.

405).

Oltre
cati

per

portici

al

mercato centrale

le

derrate

botteghe,

(u

macella
spesso

"),

erano anche

vi

altri

mer-

circondati egualmente da

con

una tholos rotonda nel

mezzo ed un santuario nel fondo (fig. 737, confr. fig.


738, 804). Un ornamento forse non raro del mercato lo
mostra
Fig. 737.

II

Maceiium

(il

cosid-

"'""

irCzuoiir"'"'

il

cosiddetto

Ottagono' che

o nel

il

secolo

Horologion

(Orologio ad acqua)

macedone Andronikos
donava

agli

di

Kyrros nel

II

Ateniesi; questo edificio co-

MEUCAl'O K CIITA
nosciuto sotto

nome

il

particolare ricchezza.

Le

di

Torre

"

dei venti

suoi sgraziati

meno

essendo

drenaggio regolarizzato uno

il

Per mezzo

condotte sotterranee

di

Pergamo come

rocca di

copiosamente distribuite

ornamento

l'n altro

318

nel

porte della

alle

di

con sopra un trofeo.

erano
o dei

"

disposti alla
di

frequenti

principali

di

una

di

citt

pressione l'acqua veniva innalzata sulla

Pompei ciascuna casa aveva la


sotterranea. Le fontane erano

citt, nelle strade, nei crocicchi, sulle piazze,

porte e

le

archi

gli

cavallo

delle

strade.

agli

strade dei

delle

trapyla

canali

Atene una porta

mercato
In .\sia

di

innalzata sul

fu

trionfale

incroci

erano

pianter-

provvedute

una cisterna

nell' atrio

delle citt

bisogni

dei

luoghi elevati. In

in altri

sua condottura o per lo pi

parte

in

di

venti.

strade delle citt ellenistiche, fiancheggiate spesso da botteghe nei

antica.

Gi

mo.io un esemplare

era ad ogni

rappresentano

rilievi

reni delle case, erano lastricate per lo


scolo,

"

417

te-

tetrakionia

"

maniera

archi

di

Giano; due colonne riunite

un basa-

dalla trabeazione su

mento

corrispondentemente

alto

erano amati come soste-

gni

di

gruppi statuari. Tutti

monumenti furono

questi

vero

modelli

onorari romani con

stradali e

in

origine

tare

e gruppi, che

statue

loro

le

con

hanno

nulla

Un

trionfi.

strada lo olfre una

di

pittura

parietale della

Livia

a che

grazioso

quadro

di

in-

archi

degli

Casa

Palatino

sul

"

Veduta di una tholos (tempio rotondo dentro un cori


a colonne). Pittura parietale da Boscoreale. (Confr. fig. ')I3).

Fig. 738.

(fig.

739); esso mostra come la


disposizione a pi piani delle case (comune in

Pompei

generale. Delle terrazze e dei balconi, insieme

vivano

quadro

il

Fra

gli edifici

(confr.

fig.

pubblici

adunanze, specialmente

le

si

nei

distinguevano accanto
consiglio

ai portici

Bouleuteria

(pag. 41

confr.

istruttivo l'olfre Mileto (fig. 740);

ad Antioco IV e perci datato

dorico

al

173-164 (confr. pag. 406).

una grande tomba onoraria riccamente ornata

posteriore);
piani,

il

lato

di

fondo era occupato

si

Un

date da porticati, camere ed esedre


SpRiNGEK

Manuale

I.

s.) gli edifici

per

458 B, 662

C).

in

fig.

dedicato

atrio di accesso di

lati

da un porticato

come un'aggiunta

consiglio,

come

Alla riunione dei cittadini servivano inoltre in prima linea


esercizi degli adulti.

fig.

considera

dall'edificio del

che nell'interno era disposto a forma di teatro

stre, destinate agli

av-

edificio

1'

corinzio conduceva ad un cortile che era circondato su tre

stile

quella

superiori

piani

913).

sale di

esempio particolarmente

L'n

fosse

dal II secolo)

finestre

diviso

Priene
i

in

(fig.

ginnasi e

due

662 C).
le

pale-

Talvolta erano delle semplici piazze, circon-

458 PA),

tal' altra

degli

edifici

sontuosi,
27

4i8

Grecia;

ellenistico

i>i;riodo

il

xii.

comodit. In Atene sorsero verso questo

riccamente

suddivisi

tempo

Toiemeo II e iLDiogeneion. Ai ginnasi erano spesso annessi


quali abbiamo tuttavia scarsa cognizione per
periodo ellenistico. Sembra
disposizione fosse ancora assai semplice, per quanto da lungo tempo

il

bagni, sui

che

la

provvisti di tutte

le

ginnasio di

il

loro

fossero stabiliti gli impianti per

maniera greca

di

il

bagno caldo

unire palestra e bagno

la

esempio

e freddo, l'n

l'offre

la

quale

fig.

appartiene

con

circondata

sua[,vasca natatoria

la

compagnano

nostro periodo

al

palestra

alla

741)':

portici

istruttivo della

pi antica delle terme pompeiane,

di

ac-

si

da bagno

dei camerini

di

antico tipo italico e due sezioni ordinate

molto pi riccamente per uomini e per

donne

ciascuna

(in

bagno caldo
dissimoi

che

daie comuni.

appartiene

cal-

erano alimentate da

cal-

L.'

per

il

impianto
secolo;

suolo

in

pareti provvedute di
gilla

il

bagno

al II

stabilite nel

bagno freddo,

il

vapore e

complesso

in
le

intercapedini

parte anche nelle

condotture in

ar-

passaggio dell'aria calda sono

il

solo un'aggiunta,

pari di altri

al

raffi-

namenti, di^ periodo romano.


Indispensabile

un

lenistica
ziale,

come

stabile

emiciclo
in

588)

con

generale

naturale

le

con

vano

gi

el-

rimaneva

grande

il

gradinate, per

quale

il

approfittava di un incavo

si

terreno

del

pliato

citt

la

L' elemento essen-

tempi del primo teatro

ai

(fig.

per

era

teatro.

che

costruite;

ali

a quel che

veniva

tuttavia

pare

altri

si

amtro-

edifici

poggiati su volte. Da quando l'orchestra


non riuniva pi come nel V secolo coro
ed attori in una recitazione comune
Fig. 739.

Veduta

di

una strada. Pittura ^parietale dalla casa

anche

1'

edificio della

scena ebbe mag-'

di Livia sul Palatino. (Confr. fig. 915).

glori

me

semplici

cui

le

si

pretese architettoniche; dalle for-

svilupparono gradualmente quegli sfondi a pi piani ricchi

immagini ritroviamo

sulle pareti

pompeiane, come

di

loro precursori

colonne,

avevano

gi influito sulla decorazione parietale.

Tra

le

tombe noi possiamo dopo

il

precedente del Mausoleo e dei roghi di Dionigi

374, 380) presupporre senza dubbio anche costruzioni lussuose: per Atene confr. pag. 399. Tuttavia ne sono giunte a noi solo scarse notizie.
e

di

Un

la

Hephaistion

(pag.

edificio ragguardevole a

cosiddetta

tomba

di

due piani^con mezze colonne doriche nel piano superiore

Terone presso

Girgenti.

Erano

assai

amate

le

tombe

sca-

vate nella roccia con una o pi camere, spesso di struttura architettonica e decorate

con colori semplici. Di frequente

il

sarcofago assumeva in queste tombe

la

forma

di

MERCAIO
un

funebre sotto

letto

quale

il

talvolta

E CITIA

faceva

la

410
guardia anche un cane. Tuttavia

costume funerario era assai differente a seconda


dionale ad esempio conservava la predilezione per
il

pag. 87
letto,

Nell'Egitto

ss.).

nei paesi vicini, accanto

L'Asia Minore meri-

niera dei

camere

alle

tempo entr in uso la tomba a nicchie dove tutte


colombari romani erano trasformate in un casellario
cadaveri o collocarvi

fagi. Inoltre

vi

e nella

mummia

egiziane a forma di
fig.

prattutto in

si

statuette. Nella

all'

aperto

funerarie con
pareti alla

le

loculi

quali specialmente

il

ma-

chiudibili

vasi cinerari. Altrove rimasero in uso

erano naturalmente sarcofagi di legno

Russia meridionale

rilievi

Sidone

rupestri

facciate

le

gi per

per deporvi

siati,

dei paesi.

in

sarco-

Egitto

sono conservati decorati con pitture, ornamenti intarFenicia

vi

erano delle imitazioni

e oltre a queste

sotto V influenza

in pietra delle casse

greca

dei sarcofagi

Gerusalemme fig. 806, Cartagine fig. 801) ma essi soquesto periodo non hanno ancora nessuna grande importanza. Delle
^77, 646, 701,

Fig. 740. Bouleuterion di Mileto, ricostruito. (Kliackfuss).

casse in

marmo

forma

tare con sicurezza per


Il

di casa

e collocate

all'aperto

non

si

possono ancora addi-

nostro periodo.

il

senso per una forma pi ricca e pi individualizzata, quale proprio dell'et

mostra perfino nelle semplici mura di cinta e di sostegno. Mentre


prima il muro doveva, per quanto era possibile, apparire come un piano unico senza
commessure, dal IV secolo come nella partizione delle pareti (pag. 412 ss.) le singole
pietre acquistano la loro importanza particolare. Talvolta basta a questo scopo un'orlatura delle lastre liscie o una smussatura agli spigoli unita ad una picchiettatura
talvolta
blocchi sono accuratamente arrotondati come
della superficie (fig. 742

ellenistica, si

con commessure tagliate obliquamente

(fig. 743
talvolta rimangono degli specchi dentro un' orlatura liscia (fig. 7441, talvolta si d artificialmente ai blocchi l'aspetto pi rozzo possibile ( rustico , fig. 663). Spesso si alternano regolarmente delle file pi alte e pi basse e gli spigoli del muro vengono
volentieri accentuati con delle scanalature verticali (fig. 663). Delle mura ben conservate con le loro torri sporgenti, come le mura di Lisimaco in Efeso, fanno
ancor oggi una grandiosa impressione. Nelle porte e nei ponti (fig. 744) si introduce
"

la

pietre a cuscino

volta ad

arco,

che

gi

era

in

uso per

le

porte dal

occidentale della Grecia settentrionale, in Acarnania

(fig.

',

secolo nella regione pi

745, confr.

fig.

576);

come

420

GRECIA

li.

MI.

l'ERIiiDO

11.

ELLI:;NISTI(:o

un elemento particolare a s
l'arco entra

nell'architettura

greca dal periodo ellenistico.


noi ne abbiamo
esempi che appartenalla
prima met del

In Priene

molti

gono

secolo

II

Cr.,

a.

qui,

contrapposizione

an

all'

in

ea

accentuazione del motivo

tec-

incuneamento

dei

nico

dell'

blocchi

744 s.), viene


adoperato per decorazione
epistilio ionico con le sue
(fig.

'

fasce

viene curvato a se-

micerchio

(fig.

729).

Tra complessi impianti


i

architettonici

riodo

renza due.
Fio. 741.

Le terme

353

ss.) si

tempio

in

Tolemeo

marmo

di

letti

II

un fiume

letto di

sul

si

apriva

la

Arsinoe

circolare di

l'edificio

721); dei portici e degli

(fig.

irregolare e all'estremit

(confr.

un buon senso per

poneva

1'

impianto

citt ellenistica,

l'effetto

intere

di

fig.

deve

(fig.

la

di

sua costitu-

Skopas

722), poscia

709, 744 e

il

circondavano

edifici

altri

Nike

vista sulla colossale

disposizione testimonia di un abile sfruttamento della


di

torrenti,

primi Tolemei. Al tempio pi antico dell'et

aggiunse prima del 281

pileo ionico di

costi-

Samotracia innalzato.su un

in

ai

gruppo

Il

tuito dai santuari dei Misteri

stabi:

terreno molto accidentato e solcato da profondi


zione essenzialmente

questo pe-

di

ricordano a prefe-

si

difficile

(fig.

il

(pag.

pro-

nuovo
gruppo

Tutta

691).

natura

il

la

terreno e

del

architettonico d'insieme. Dei compiti ancora pi ardui


citt

378

(pag.

sebbene su fondamento

Un' immagine perspicua di una


ancora oggi Pompei, specialcontrada del teatro, dove si ag-

ss.).

l'offre

italico,

mente nel suo ampliamento pi recente, cio nella


gruppano gli edifici pubblici di natura ellenistica. A citt provinciali come Pompei e
Priene (fig. 662) si contrappone una citt capitale come Pergamo (fig. 746). La collina, che saliva tra due fiumi abbastanza ripidamente fino a m. 310 d'altezza, portava
sulla sua sommit una antica fortezza, che, ampliata per la prima volta nel III
secolo, fu finalmente circondata da Eumene II (197-159) verso valle con una cerchia
di mura assai pi vasta e cos divenne una grande citt (fig. 74. cartina). Attraverso
l'altare

alla

il

mercato circondato
di

porta

protettrice

Eumene

II

di

portici col

lungo una

piani

tempio

la

rocca

la

col

suo

di

botteghe

la

Dioniso, lungo

trovava

si

si

presentava verso

bel

tempio

il

trovavano
la

valle

la

terrazza del-

strada conduceva in alto sino

Athena, col suo cortile a portici e

naturale della roccia troneggiava


pi

di

originaria dell'acropoli; a sinistra


della citt,

destra e una volta anche a sinistra

principale

fila

antico

1'

la

palazzi

(fig.

del Selinous,

tempio

biblioteca

728).

dove

in

della

(fig.

Ma

la

dea

736),

una rientranza

ripido teatro al di sopra della lunga terrazza

ionico

(fig.

719).

facciata

Dalla sponda opposta del Selinous

PITTURA
1

acropoli

421

inerpi-

cantesi a terrazzo

un aspetto

offriva
;

randioso
Qui

747).

(tg.

nuo-

di

vo regna un gusto che subordina


i

ad

particolari

un' impressione
d' insie-

artistica

me.
[.'architettura

greca

del

pe-

ellenistico

riodo

ha ridotto nei par-

presso

sop-

ticolari
il

semplice

linguaggio

delle

ma

forme classiche,

accrescendo

mezzi

plesso

di

dominare
in

ha

edifici,

in

per

la

prima reso

un campo pi vasto

le

Pittura.

ma

Alessandro. Noi sentiamo parlare

contro

quadri

di

Atene; anche

Timanthes

in

in

presso Pellene (241) e Nealkcs

generi colti-

battaglie

di

barbari, soprattutto la sua grande

Pergamo furono

un quadro pieno

notizie scarse

trattati

Galati presso Lisimachia erano rappresentate in quadri che noi

Sicione

di

solo per l'aspetto esteriore.

Sulla pittura del periodo ellenistico noi possediamo

Antigono Gonatas

dedicati in

splendore deco-

forme architettoniche greche capaci

Esse fanno riconoscere che continuarono ad essere

vati nell'et di
lotte di

lo

senso per V aspetto di un com-

il

per un'epoca posteriore. L'architettura romana

gran parte tolse di qui modelli ed ispirazioni

e slegate.

accentuando

costruttivi,

composizione

rativo e soprattutto rivelando nella

di

glorificate le

del

tempo:

vittoria

sappiamo essere

lotte

contro

Galati; in

slancio rappresentava un successo di

dipingeva

Persiani sul Nilo, dove egli caratterizzava

una
il

fiume con un

agguato

di

l'confr. fig.

di

su navi tra

battaglia

un

asinelio

tura

si

per

lui.

sta

disceso

in

a bere

un

tratto

adatta alla pit-

miniatura che pu

getturata

che

748}, cio vi mescolava

genere quale bene

Arato

Egizi e

gli

coccodrillo

sui
stati

essere

con-

In ogni caso l'avveni-

mento rappresentato pu diffcilmente essere posto dopo Artaserse Ochos verso


il
350; un quadro contemporaneo dunque
esso non era. P\i coltivata con favore la
pittura di genere (pittura delle

rhopographia,

cole',
pliilos
Fg. 743. .Mur.i

ddr

Ekkiesiasterion

(lato occidentaie).

in

l'rcnc

tori

per

la

cose pic-

quale Anti-

(pag. s8n) aveva dato il tono; pit-,


o- "
r^
,
e Graphikos (secondo

comc bimos

GRECIA:

422

XII.

l'IJRIonn

II.

eli.!;nistico

un' altra

chiamato abi-

lettura

tualmente Peiraikos) continuano

ancora pi tardi

Anche
sentare

la

il

affaccendamento,
calzolai

bieri,

immondizie

tore di

graphos; in un

Amorini
la

ideale

in

pit-

"

rhyparoindirizzo

prendevano

scena
(fig.

ac-

si

di

altro

lavoranti

sto dei

vano

lavoro o in

denominazione

la

bar-

fulloni.

al

perci Graphikos

festa,

quist

gli

sua maniera.

amavano di rapprecommercio nel suo'

essi

reali

il

po-

alza-

un campo pi
Gli

749).

effetti

di

luce di Antiphilos trovarono imi-

tazione nella bottega del pittore


Philiskos
I>a

un fornaio

(forse

predilezione per

questo periodo

di

corporazio-

si

palesa

nelle rappresentazioni di

scene

ni di artisti dionisiaci

di
al

commedie dovute
cui lato si pongono

conservati
Fig. 744. .Apertura di scarico sotto

rides.

Prop

del

quadretti di

tal

genere

di

Graphikos venivano pagati ad

tutto ci veniva fervidamente coltivata

dilezione per

soggetti tragici,

perati in gloria dal

di

Bisanzio (prima met del


i

alto

prezzo.
in

fig.

Ma

parte

secondo
fconfr.

la
fig.

il

tri-

gregge ucciso,

tragedia di Sofocle
()(5o),

F ancor

pi

celebre .ATedea di Euripide con

l'animo in lotta tra l'amore

madre
(fig.

la

751,1;

di

gelosia vendicativa

suo

al

rappresentati

lato

bambini

erano
intenti

Fig

745

Po

accanto

con 'pre-

da Cesare ed esposti nel tempio di Venere facevano generale impressione. Essi erano un
stemente sopra

la

750)

(pag. 386). Tutti furono su-

suoi quadri acquistati

Aiace infuriato che medita

mosaici

Viene coltivata anche

pittura mitologica,

Theon

pi giovane

questi

secolo)

la

parte di

a Kalates.

Timomachos

di

pittori,

come da

samio Dioskou-

natura morta (confr.


i

?).

scena in

.la

(Kecliropula) Acarnania

Fig. 746.

La

citt alta di

T T

Pergamo. Schizzo

l'

della pianta tratto da

42?

Pcrgaitto

i;acropoli originaria, quello interrotto l'acropoli del primo


.r,..;,'^/"","''.''"'^^'^
tratto
fine con le torri la citta di Eumene II.
Al di sotto si estese pi tardi la citt

GRECIA

424

XII.

PERIODO ELLENISTICO

II.

loro gioco innocente. Sono anche ricordati un Oreste ed Ifigenia in Tauride, Ji


nuovo un soggetto euripideo ifig. 752), e una Medusa particolarmente ammirata.
La Medea, probabilmente anche il quadro di Ifigenia, sono conservati in rielaborazioni in Pompei ed Ercolano. Soprattutto si trovano col tra le pitture parietali

al

molte

grande verosimiglianza

con

che

fanno ricondurre
secolo

in

parte a pitture ellenistiche, sol-

che esse

tanto

si

parte a quadri del

in

hanno per

pi subito

lo

una trasformazione romana tanto che perfino col medesimo modello sono conservate in pi esemplari stilisticamente diffe-

perci non ci lasciano pi riconoimmediatamente gli originali che sono

renti, e

scere

loro fondo. Delle scene tragiche, pateti-

al

che ed epiche sono frequenti

canto anche delle

innamorato:
dare

si

tratti

esse e ac-

in

come

idilliache,

il

Ciclope

vivamente a

ricor-

poesia alessandrina. Alcune scene

la

come quadri su
XVI) presentano una composizione a rilievo con figure poste Tuna accanto
chiaramente riconoscibili
tavola (tav.

senza un fondo spaziale

all'altra
si

che queste composizioni;

ellenisti-

scene

le

Non

reale.

chiamare

potranno facilmente

di luce

gi ricordate richiedevano sicuramente una

rappresentazione dello spazio. Nella pittura

una lastra funeraria

di

gase

pag.

39)),

marmo

in

Pa-

di

vediamo una puerpera

noi

morta nel mezzo di una stanza rappresenminutamente. Per ci non

tata abbastanza

verosimile che la pittura ellenistica,


si

ammesso, abbia rinunciato

alla

rappresentazione

tanto pi che anche

menti
che

di

la

paesaggio

sfondi

di

rilievi

le

altre

di

ele-

modo sembra

profondit spaziale e

la

corrispon-

le

une dietro

siano state piuttosto limitate.

tutto

paesistici,

adoperano

ad ogni

dente disposizione delle figure

questo

come

del

Con

chiaro che bisogna essere cauti

fronte all'opinione che

stata vigente

per lungo tempo e che voleva riportare


pittura

pompeiana quasi

pittura

ellenistica

erano

stati

Nel
finora

per

intero

modelli

ha adoperato senza dubbio

ellenistici.

Neil'

uso del

colore

toni pi vivaci e pi splendenti

la
la

che

introdotti dall'encausto.

corso del

II

secolo

si

spegne

la

centri principali della sua attivit;

pittura classica in quelli che erano stati

Timomachos

(pag. 422)

appare un 'ecce-

DECORAZIONE
zione.

Un

MOSAICO

425

trat-

to caratteristi-

co
in

la

messa

valore delle

opere pi
che

("

anti-

chresto-

grapliia ) e

il

Fig. 748. Asino e coccodrillo. yn;ulretti>

ili

s"-'

sorgere di gallerie

di

quadri

le

Raccolte

quadri

di

si

mutato

era

in

un museo di sculture antiche

opere della pittura locale furono riunite

in

una

venivano studiate dagli eruditi. Intermediario

Fig.

7-19.

Amorini che

la

Tolemeo

da

III

per

la

scelta era

determinata da

criteri

Alessandria

tanto per

storico-artistici

il

romano

nel quale grande

Decorazione e mosaico.
sopra (pag. 412

ss.,.

Se Chrysippos

Sulla
(III

pinte anche

le

delle

pareti.

Con questo va d'accordo

rati,

nella cui

latrine,

questo

fabbricazione

si

decorazione

sec.)

riferisce

fu la passione per

300

quadri quanto per

si

faceva attenzione

le

delle pareti

alla

nelle

Pergamo dove

in

periodo

il

elleni-

gallerie di quadri.

si]

.sosteneva che ben presto

soltanto

anche

inlatti

quindi anche alle pitture arcaiche. Cos anche per questo rapporto
stico preparava

il

quadri

di

pompe

costituivano delle gallerie, particolarmente

si

Sidone

recenti. In

un certo numero

.4rato,

fiorivano gli studi di storia dell'arte. Probabilmente

sculture

per

ala settentrionale

1"

galleria gi costruita \erso

da eretici. Pittura parietale

lav

sicion era stato acquistato

residenze ellenistiche

le

erano formate

si

ad esempio

era trasformato l'antichissimo Heraion in

si

logo di Olimpia
le

moderno.

pitture votive nei santuari. Cosi

Atene era divenuta una preziosa pinacoteca, e egualmente in una


Samo, come il santuario ana-

dei Propilei di

pinacoteca

senso

nel

prima volta con

gi

si

parlato

sarebbero di-

policromia sempre crescente

l'uso favorito di tappeti variegati, spesso figu-

Alessandria

gareggiava

cogli

antichi

centri d'oriente.

Come
trale

parte

cen-

un

tale

di

tipo di parete con

tappeti appesi serI

vivano

nel

padi-

glione di galalfdi

Tolemeo

II

(verso

426

B.

grigia:

periodo eilenistico

il

.\ii.

il
275, fg. 714) dei quadri su tavola; si presenta quindi spontaneamente l'ipotesi
che anche su pareti reali dipinte fosse in uso una simile decorazione. In ogni caso
ancor pi oltre va V ipotesi che
cosiddetti quadri a rilievo, un tipo di rilievi di
i

maggiore o minore estensione ma concepiti in maniera particolarmente pittorica,


avessero costituito appunto la parte centrale delle pareti decorate architettonicamente.

P^^^HBK

'

^W

'J^Sf^Si^h.

'

quadri a

niodo

'^it

appartengono

conservati

rilievo

prevalentemente

romana

et

all'

loro origine senza dubbio risale

ma

ad ogni

(fg.

947),

la

periodo ellenistico,

al

per un tale uso manca finora qualsiasi prova.

Le

trovarono

variopinte

pareti

completamento

nei pavimenti

il

loro naturale

a mosaico che rappre-

una pittura in materiale resistente. Fu costume antico anche di ornare il pavimento con pitsentano

ture

bianchi

ciottoli

decorazioni semplici ed anche

Delle

iioj.

(fig.

furono pi

delle rappresentazioni

mai ancora

vitree (non

combinate con

tardi

Delle piccole pietre e paste

neri.

d'oro) erano connesse

tasselli

strettamente e saldamente conficcate nel cemento,


sottili

stucco del colore corrispondente. Talvolta


di

le

commessure erano accuratamente riempite con


trattava

si

semplici combinazioni di forme geometriche (cubi,

meandri
pi in

di

lastric

secondo l'antica maniera

talvolta

ecc.),

motivi pi

introducevano

scene

su

400

confr. pag.

drini

(fig.

anche

risale

753,

altri

ornava

908).

si

cammiil

(tav. XIII,

la

pi bella

modelli

alessan-

romano

grande pavimento

il

si

ragione celebre

Alessandro

di

quale con

ss.), il

Pompei

(pag. 412)

II

Con

dell' Iliade.

grande mosaico della battaglia

casa di

decorativi

veri e propri quadri in pietra.

lerone

Sulla nave di gala di

nava

vi si

and anche

si

questi motivi da tappeti

pavimento con

il

Ma

ricchi.

di

Palestrina (Praeneste) col ricco paesaggio dell'Egitto,


al

tempo

etiopico

dell'

inondazione del

popolato

di

Nilo,

dell' altipiano

Un quadro

animali.

grande

di

monon solo

vivezza, una lotta di Centauri e fiere lo offre un


saico della

appaiono
si

di

Adriano

allora cos

al

costume

come

quella

di

asarotos oikos

arte

ma

senza

n)

citt

sul

gusto

egiziane, di Herakleitos,
li

anche un quadretto

del

Museo

cui

tutti

di

si

aveva

Ma

754).

come

singolarit

alla

una

pavimento

oggi nei tappeti

spargere

di

Degli splendidi avanzi di corone a mosaico sono venuti

palazzo reale

(fig.

delle scene figurate: dei fiori sul

amavano

ricollega

villa

il

suolo

ci

di

in

sala

non

Pergamo.

luce

si

fiori.

spazzata

Il

pavimento a mosaico Sosos aveva eternato con molta


avanzi del pasto (un mosaico simile con aggiunte

gli

trova nel

Museo

Laterano). Inoltre Sosos aveva inserito

genere che imitato nel celebre

Capitolino proveniente dalla

villa di

Adriano.

Mosaico

Anche

delle

altrove

colombe
la

tecnica

seni,
mosaico

del

T V

R A

adope-

era

rata per piccoli quadretti


assai artistici

surare
nica
<

da

pu mi-

si

finezza della tec-

la

che nel

questo,

Mosaico

delle

Colombe

occu-

quasi 60 pietruzze

pano un centimetro quadrato.

Scultura.

moci

alla

^'olgia-

scultura e ve-

dremo che sono


plesso
l'

scarsi

antica

che

ci

com-

in

avanzi del-

grandezza

quelli

offrono

nella

si

Grecia stessa. Nell'Attica


noi troviamo

al

principio

di questo periodo
di

un paio

opere originali,

la

sta.

I*ittura parietale dalla

tua seduta piuttosto molle


di

un Dioniso dal lungo vestito che fu una posteriore aggiunta (270) al monumento
382) ed una grandiosa Themis in Ramnunte, opera di Chairc-

di Thrasyllos (pag.

^tratos, la quale gi presenta

La scultura viene ora spesso


frequentemente

in

modo che

motivi di panneggiamenti alquanto aridi ed


esercitata

pi

in

membri

artificiosi.

famiglie di artisti da pi generazioni e


della

medesima famiglia (come gi

fi-

Prassitele) lavorano in-

gliuoli di

sieme ad una stessa opera. No-

mi
e

principali

sono Ka'kosthenes

Dies, Euboulides e Eucheir in

pi

generazioni,

suo

parentado

Polykles e

(Timokles

il

Ti-

marchides, Dionysios e Polykles'.


Essi
nel

esercitarono

la

statue di di e a

li

copie di anti-

che opere soprattutto


straordinario

nel

accanto

lavorarono

secolo e

arte

loro

specialmente

III

ritratti.

esempio

caratterizzazione l'offre

Uno

precisa

di
il

Chry-

sippos che conta sulle dita (morto


nel
(fig.

pere

206) del vecchio Euboulides

come

Iveuktos
Fig.

753.

Animali. Mosaico dalla Casa del Fauno

.n

Pompei.

che

755),

viamO

il

fig.

si

riannoda a o-

Demostene

di

Po-

6q6). Altrove ritro-

degli Stretti rapporti COU

GRFCIA

428

XII.

PERIODO ELLENISIICO

II.

O-

prassitelici

tipi

iellius

Dionvsios

di

Timarchides

prassiteiico
delle

in

Un f>mete

Delo).

fig.

statue

636;,

femmi-

panneggiate an-

nili

che esseprassiteliche
(fig.

951, confr. pag.

;()ij

erano volentieri

adoperate soprattutto per ritratti e sta-

tue funerarie; in un

grande gruppo
tene
Fig. 754. Lotta tra

Centa

fiere.

Mosaico

dalla Villa di Adriano. Berlino.

giovane
a tipi dell' et di Fidia

(Timarchides e

attici
si

Roma

da alcuni argivi

coltivata

cosa assai

stomachos ed

altri),

volta agli attici;

di

comune. Cosi anche un

guaggio

nesio straordinariamente attivo,


sene, nel

secolo rielabora

II

templi

Acaia,

di

riuniva

gli

Lisippo

di

Andreas

Straton,

Epidauro
in

si

tal

ancora
e Ari-

associarono

modo

ad un

tal-

lin-

di

Mes-

attiche in statue

immagini

di di e volentieri

Arcadia.

lavorando per

lo

Egli

pi in

consegLienza della povert del

in

tempo, anche

artisti

secolo

accanto ad influenze

di in gruppi,

ma

marmo,

II

artista pelopon-

Messenia

scolpiva esclusivamente

del

sotto).

concorrevano

artistici

Damophon

peloponnesie (scopadee; influenze


per

(Xenophilos

il

riannod

di questi

met

la

dominava Tinfluenza

minor valore
dialetti

verso

poco sicura (vedi

nella quale

quali lavorarono soprattutto per

diiVerenti

Polykles)

Dionysios e

si

A-

Timarchides, copiarono

scudo della Parthenos. Se alcuni

lo

scultura peloponnesia

Timokles

Polykles,

di

tgli

figliuoli

siano trasferiti in

La

Athena per Elateia

nella loro

in

Euboulides

in

marmo, un modesto

legno e

surrogato dell'antica preziosa tecnica criselefantina

quando

infatti

fu

necessaria una ripara-

zione nello Zeus Olimpio di Fidia, se ne poteva

Damophon. Sembra che ad esso


del culto dell'Asclepio Mounyche si presenta come una trasfor-

dare incarico a

risalga la statua

chios (Pireo)

mazione

stilistica

Melos.

pio

di

dei

suoi

gruppi

scoperti in

metra

del tipo conservato dell'Ascle-

avanzi di uno

Notevoli
in

marmo

Lykosoura:

le

sono stati
due dee De-

Despoina su un trono comune

ed accanto ad
tano Anytos.

esse

Le

Artemide

teste

conser\'ate

il

|il|i!iiJ~r-^^^.,

;:_

^-'y''f'--"i::^'^^-r.itfS^

ti(fig.

Fig. 755. Crisippo. Louvre. M


restaurata nel disegno secondo

Ilio.

(La testa

-itratti

conservati).

s e U

7^,6)

richiamano a

paiono

tipi

massicce

pi

ma

del IV' secolo,

maggiore

e di

1.

U R A

4-9

ap-

et'etto

un frammento di manto riccamente ricamato


'

tig.

per

notevole

7p7)

trattazione

la

storta presenta, oltre a delle figure

ornamentali

dano

gare

danzanti, che

richiamo a

con

solo

neoattica Ji

all'arte

un fregio singolare

vestiti, eretti e

cosa

Nereidi ecc.) che ricor-

comuni

periodo,

questo
mali

(\'ittorie.

motivi

della

puramente

di

ani-

pu

spie-

locali,

(^hc

si

culti

stato quel preteso rifiorire della fu-

sia

sione in bronzo verso


della quale parla

met

la

Plinio,

non

del II secolo.

si

pu pi de-

terminare.

particolarmente in Asia Mi-

In oriente,
nore,

scultura

la

fu

coltivata in

ricche che nella Grecia impoverita.

teremo particolarmente pi

tardi di alcuni di

quei

ma

forme pi
Noi trat-

centri

artistici.
Fig.

molte delle opere

conservate non
sciano

si

73().

Testa del Titano Anytos.

Da Lykosoura.

Marmo. Atene.

la-

ricondurre

con

sicurezza

determinate e

regioni

dobbiamo far precedere alcune osservazioni generali.


D.'lle immagini di di potevano ben riuscire anche in quest'epoca, sebbene l'et non fosse favorevole a questo ramo

perci

dell'arte.

Le divinit giovanili furono preferite a quelle ma-

Le trasformazioni

ture e gravi.

dell'Afrodite

anche all'ultimo pezzo

rinunciano

di

di

vestito

Cnido,

che

rappresentato

al bagno codenudamento, corrispondevano tanto al gusto

\icino e allontanano con ci qualunque accenno

me

causa

del.

prevalente

dell'

(^nidia stessa.

epoca

che

dell' artista

Kleomenes.

La

mature

conservato

an-

di

cora

vaso del bagno col vestito

il

al

maginata come Anadyomene, cio


perci

la

la

forme pi

la

capitolina

.Medici

nell'ombra

V^enere Capitolina e quella

la

falsa firma

con

statua

dei

cacciarono

quasi

Notissime sono

presenza del delfino con

ha

disopra,

la

Medicea

come emersa
gli Eroti),

dal

im-

mare

ed modellata

forma graziosa e delicata. Da chi provenga il nuovo tipo


non certo probabilmente esso sorse gi subito dopo Prassitele.
Il
motivo del bagno mantenuto ma volto verso
una concezione realistica, anzi di genere, nell'Afrodite accoc-

in

colata di

un

sec, una volta detto

artista bitinio Doidalsas iIII

erratamente Daidaios). Essa stata un tipo straordinariamente


prediletto; ed appare in una doppia redazione, in un aspetFig. 757.
ste di

Frammento

Despoina

in

della

Lykosoli

Marmo. Atene.

to

pi genuino con

nella replica di

pienezza fiorente di

Menne

ora

al

Louvre

forme ad esempio

(fig.

758), invece pi

crucia:

430

giovanile,
nella

pi

copia

elegante

ma

del Vaticano.

XII.

PLRIODO KI.I-HNISTICO

II.

con minore

\ita

Molto amata era

anche una graziosa Afrodite, completamente


nuda, di cui

la

destra dislega

il

sandalo dal

piede alzato. Un'altra mezzovestita

con occhi socchiusi

si

guarda

uno specchio d'acqua


accanto al quale una volta doveva trovarsi.
1-, tv.
r^Lhc. .m.i.iho. c.uii|).dughu.
I
motivi sono innumerevoli; quasi sempre il
problema centrale quello della donna nuda. Alla madre si accompagna Eros, il
dio predominante di quest'epoca, ora per lo pi un fanciulletto libero e irrequieto
in

i_i..

alquanto pi grande appare nel noto gruppo


ros e

Psyche

(fig.

Psyche

759).

da sola e sole appaiono

le

si

E-

di

presenta anche

Grazie in quel celebre

aggruppamento (Cirene, Siena) che stato accolto


dall' arte moderna.
Accanto ad Afrodite giungono alla massima
popolarit

in

quest'epoca coordinatamente a cor-

renti religiose (Bacchanalia), Dioni.so

corteggio.

Il

dio

una dolce ebbrezza. Con


atto di scherzare nel
pei.

Fig. 750. Testa di Satiro.

Bronzo. Monaco.

il

suo

pi

con

e tutto

per

lo

femminili, con lo sguardo ispirato oppure in

tratti

in

appare

stesso

suoi Sileni e

parte

sitelichc

la

la

sua pantera egli era

cosiddetto Narcisso di
suoi

Satiri

in

Pom-

ricordano ancora

loro derivazione dalle nobili figure pras-

(fig.

760J.

Il

VCCchio Sileno Col

piccolo

43'
Dioniso sul!
braccia, clic a

ritengono

Clini

otVre

lisippeo,

un paragone

Ermete

1'

i-

con

struttivo

di

Prassitele; de

sculture ec-

le

sono

cellenti

Bor-

te in Villa

ghese

76
una volta

che

tg.

suonava

il

dop-

un

pio Haute,

Satiro

vecchio

riposo

in

il

danzan-

l-'auno

in

Holkham Ha
eli Fauno Barin

Mo-

che

ag-

berini

naco

gravato dal

no

vi-

gettato

si

a dormire. Essi

divengono a

poco

Fig. 761. Fauno danzante. (Braccia erratamente


restaurate). Marmo. Villa Borghese.

poco

sem-

pre pi selvaggi nelle forme e pi sbrigliati


nelle azioni

cosi

meravigliato

la

il

seduta in Firenze,
dita e

le

il

il

Satiro che fa

Satiro

sdraiato

L'agilit e la flessuosit del

non

difficile

si

guarda

Satiro che batte

il

aggruppato con una Ninfa

crotali col piede,

care

che

Satiro

coda,

in

corpo per

schioc-

Napoli.
il

quale

nessun piegamento e nessuna

torsione giunge qui alla sua completa espres.

Un compagno

sione.

hanno

Satiri in

perci noi
di

rado

ci

Pan

alquanto
dalle

ad esempio nel Pan

in

lascivit

alla

Leda

nell'

assai

Ermafrodito che sfugge agilmente

stretta

col

come

Dafni di Heliodoros,

neir Ermafrodito dormente, statua

mata,

lo

caprine,

incontriamo poscia anche non

sensualismo e

in

brutale

gambe

del

cigno.

Satiro,

D'altro

nei vari gruppi di


lato

quest' epoca

Fk. 763. Testa di

Z eus coronato
Pietrogrado.

di

432

CRI CIA

XII.

PtRIOliO ELLENISTICO

II.

ama una maggiore


7G2) o un

grandiosit nell'aspetto

pathos

"

certe teste di Apollo

accentuato

pi

quali,

le

sebbene

gano da un medesimo modello, tuttavia

non

si

di

subiscono

tratti

quando

di

tali

in

provensi

dilk-

renziano nella loro acconciatura sempre pi


cosicch anche in

(fig.

come

alta,

casi sorge la questione se

rielaborazioni posteriori. Alcuni

trasformazioni,

notevoli

come

soave Hera assume un aspetto quasi

la

sentimentale di

Madonna

Zeus appare come

un vecchio nervoso e stanco

(fig.

763). Gli

di

divengono sempre pi umani, quali appunto a-

mava

rappresentarli

la

concezione evemeristica

prevalente.

questo indirizzo

zione per
la

di

si

riannoda

la

predile-

motivi di genere, alla quale debbono

loro origine alcune delle pi graziose creazioni

questo periodo.

guono due

Come

nella pittura, si distin-

idealistico e uno reapu paragonarsi con Teocrito,


questo con Herondas. Come esempio della -prima maniera pu valere la tanto prediletta Giuocalistico

trice

indirizzi,

quello

astragali

di

uno

la

gruppi con compagne.


sto indirizzo fu

quale
Il

Boethos

appare anche unita

in

pi celebre artista di quedi

Calcedone

(II

secolo),

il

quale oltre che per lavori di toreutica era a ragione

famoso per il suo bambino con


oca (fig. 764), oin bronzo spesso copiata, e per altre statue di
1'

pera

fanciulli. Tali

statue

vano

poteessere

adoperate anche

come

gure

di

li-

fon-

tana allorch
si

faceva ver-

acqua

sare

dall'janimale];

epoca

tale

straordina-

riamente

conda

fe-

nell'in-

venzione

d[i

motivi simili

per

figure di

fontane.

Il

SCULTURA

433

Fig. 76

nome
in

Boethos

di

bronzo

la

si

legge anche sopra un'erma

proviene

quale

carico di

dal

naufragata sulla

un' antica nave di trasporto

costa settentrionale dell'Africa presso Mahdia.


(Tunisij
la

un pezzo

di stoffa

che poggia sovra

sua testa barbuta di tipo arcaistico

ma

statua di fanciullo della

medesima provenienza

sarebbe permesso dallo

stile,

di

Dioniso

di oleastro, l'albero

mano una palma

nell'altra

Polideto,

fig.

35'^\

questo

Infatti

una

(essa

fanciullo

delle

monelli

veri

astragali

tamente

(nel
il

di

strada sono

Museo

Britannico) e lo Spinano Castellani

bronzo del Capitolino

Un
arti

minuti.

il

in

204
l

ss.

(fig.

768)

cui

la

danzatore
confr.

capo

l'un verso l'altro

tra le figure di genere

la

il

si

fig.

in

secolo,

per

litigare
(fig.

in

il

personificacui

fig.
il

culmine
Dei

7611).

giuoco degli

767), che quasi cer-

particolarmente per
danzatrice con
simile

testa

grande quantit
:

Mannaie

di
I.

movimento

trovano tante statuette

piccole

figure

in

Non

797).

suo ingresso anche nelle case modeste

Sprinoer

pone

la

statua

in

le
la

quali gi aptesta grossa e

crotali che egual-

quella

della

vecchia

pensare ad una provenienza dalla medesima cerchia artistica. Essa pu

fa

gono
vare

Ili

figure burlesche

delle piccole

corporeo,

esempio pu servire una

Mahdia

un'erma

si

essere bene aggruppata con un


il

realistico,

accademico stata derivata

stile

vanno

aspetto

loro

Come

mente proviene da
ubriaca

(pag.

passo ancor pi

paiono ridicole per


gli

donde con

tipo originario

che

alato

imitazioni del Kyniskos di

molteplici

Mirone (di Tebe ?,


ragazzi che hanno preso a

come Eros ma come una

ubriaca di

raggiunto dalla vecchia

la

765, ci che

nella figura

sud significato

zione dell'Agone. Accanto procede un indirizzo rudemente

con

sacro degli agoni olimpici, e che deve aver tenuto

deve interpretare non

si

riprodotta
il

un' opera

essa andasse unita

che

sua grandezza e

la

rende inverosimile.

la

capo una corona

ma

non fosse

che

congetturare

fa

l'aggiunta di una statua. Si fatta l'ipotesi

l'arte

e nei

marmo

(in

simile:

ambedue

opera del
di

si

rivol-

caso se appunto

ogni indirizzo pot tro-

loro giardinetti. Di qui proviene

parte da esemplari del periodo


2S

GRECIA: XU.

434
classico), di

stiituette

mercato,

di

maggiori

dell' arte

in

figure in

bronzo

argilla

figurata,

PERIODO ELLENISTICO

IL

talvolta assai delicate

(terrecotte),

che,

accompagnano

1'

e,

come

come il genere pi a bucn


modeste compagne dei rami
attraverso tutte

greca

arte

sviluppo dai rozzi tentativi dell'et pi antica fino alle graziose

fasi

le

Tanagrine

di

(pag.

"

399) e ai tipi di attori comici. Una ricca messe di terrecotte di stile libero l'ha
data la necropoli della piccola citt marittima eolica di Myrina, ma anche la Sie

cilia

la

Magna Grecia ne

parte nutrita di

modelli pi

parlano da queste

perch venivano

figurine.

tratte

offrono

Esse

si

da stampi

gran numero. Un' inesauribile fantasia

in

una

ed

antichi

tecnica

viva

potevano creare

perci spesso

talvolta esse sono anche ritoccate


;
un delicato intonaco bianco sul quale venivano

facilmente

stessa figura

alla

applicati

Nei

rilievi

ambiente

reale,

sono per ci

Arte aulica.

e di

Teo

la

cottur.i.

l'azione

(fig.

769),

avevano

giro per tutto

in

rilievi

il

dei quali gi

cosi

La

il

un

in

dio Dioniso che

del

rilievo

il

riconosce

si

grande importanza

mondo.

carattere

Il

facemmo

parola

le

sopra

(pag.

di

(pag. 408) costruiti

(fig.

721) e ancor pi

da Hermogenes

neir esecuzione che necessario

sono

ricordarsi

di

appare pi

426);

ma

le

sotto).

(v.

larga applicazione che dell'arte facevano

Samotracia

vivo in-

il

compagnie

paesistico

fa

Menandro

poeta

le

molte e nuove

lusso dell'et ellenistica spinsero spesso ad un lavoro affrettato.

nuovo tempio

sciatti

pi ricoperte

lo

dopo

drammatico. Napoli.

opere conservate appartengono solo all'et romana

del

per

colori

riproduzione di scene drammatiche. Vi

la

andavano

accentuato in quei

il

stecca

tanto spesso copiati, che rappresentano

rilievi,

lavoro, oppure

citt e

grande quantit,

quest'epoca appare una tendenza a rappresentare

teresse di un'epoca nella quale


attori che

in

suo effetto

quindi con l'accenno di sfondi paesistici o architettonici. Caratteristici

ad un poeta drammatico vincitore

visita
al

di

in

del

trovano pi esemplari di una

si

di

Fig. 169. Dioniso visita un poeta

sicura

fregi dei templi di

poveri

della

loro

frontoni

Magnesia

nell'invenzione
alta

collocazione

cos

per

ARTE AULICA

435

Fig. 772.

Cicogne che s' azzuffano per la preda.


Kantharos d'argento da Boscoreale. Louvre.

Ze

Fig. 770.

puramente decorativo. Tale trascuraggine


cialmente

dove

si

Adonis

effimere,

d'Alessandro (pag.

nella residenza reale di Alessandria

sceniche. In

una grande

275, fu innalzato

aveva posto

per

in

festa

che

Tolemeo

380).

con
li

il

klinai

Fig. 771.

da

banchetto

maniera

cui splendore

Teocrito
le

di

lavoro

(fig.

ci

non rimaneva

descrive

Philadelphos organizzava

714).

Athcna seduta. Coppa d'argento da

la

festa

sue .sontuose rappresentazioni

mezzo ad un giardino un grandioso

130

tale

presentava perfino nell'arte aulica, spe-

trattava di creazioni

indietro a quello dell'et


di

scusare una
si

padiglione

di

verso
gala

il

che

Quattordici colonne in legna

Hildt-sheii

436

I!.

GRECIA:

XII.

PERIODO

II.

El

LENISTICO
alte

22 e perfino

stenevano

2 metri so-

sotHtto

il

fra di esse

erano

appesi

dri,

disopra dei quali, in nic-

al

tappeti con qua-

chie alte m. 3,50, erano disposte


delle scene di

statue

banchetto

erano

vestite

le

di

cui

stoffe

marmo

reali.
Cento statue in
adornavano la sala che

risplen-

deva per l'innumerevole vasel-

lame d'oro tempestato

parte

in

pietre preziose. Delle

di

statue

colossali e degli utensili di oro


e di argento di

ogni genere co-

stituivano anche

una parte es-

senziale dello smisurato corteo.

Egual lusso regnava nelle navi


gala

di

rone

II

Tolemeo IV

di

(pag,

Fig. 773. Cratere d'argento da Hildeshf

si

grotte, giardini, ginnasi,

qui adoperate apparissero


noi
in

nel cui

assai pi preziose che artistiche

sentare

suo gigantesco corteo, con immagini dorate o coperte

nel

in oro, tutti

gli di

e tutti

anche rappresentare

demoni

dei quali

hanno conoscenza

dalla nostra tradizione di

teriale

di,

anzi Arsinoe

doveva servire

sigilli

incisi (pag.

tale

parte.

agata, corniola), sorse ora

(camei),

il

cui

bianchi, azzurrognoli

sono

ben presto

offerti
(fig.

la

Mentre

predilezione per

effetto era

la glittica

Come

strati,

del

di

so-

Faraoni

varia

(confr.

il

ma-

pag.

Delle pietre

cui

il

dure

397) ;
preziose

color verde ben

opache

ornamento

(giaspo,

intagliate a ri-

colorazione degli strati bruni,

pi

.strati].

Modelli

Tolemei che conosceremo


camei noi conosciamo da egregie opere

primo periodo

dei

432, e Athenion.

Calcedone, pag.

preziose erano anche adoperate per farne suppellettile di lusso.


il

aulico

finora aveva preparato in

pietre

sardonice a tre

intagliatori di

conservate Boethos (certamente

le

pietre d'

le

rialzato dalla

(onice a due

s.).

avorio

in topazio.

212) e accanto allo smeraldo,

da alcune pietre

792

ed

oro

una statua

s'adatta con l'oro, aveva adoperato principalmente

glioso

lusso

questo scopo: erano comuni delle statue

dei .simulacri in

avrebbe avuto perfino

II

avevano soprattutto una grande

generale dei

scelti

lavorati

uomini e inoltre

gli

regol tutta l'arte aulica dei nuovi Faraoni, dei Tolemi. Perfino

delle opere d'arte

colossali in oro dei principi

lievo

fece pre-

vestiti

considerava

egiziana, che

prattutto per Alessandria. L'antica concezione

come

di

siriaca

celebrata

miti relativi da preziose marionette.

Noi abbiamo notizia per caso

vi

Nella corte

dobbiamo presupporre un simile splendore: Antioco IV in una festa


Daphne gareggiava con gli agoni dati da Paolo Emilio in Macedonia e

fece

e le-

erano

e 412);

dei palazzi galleggianti con temadornamento aveva una gran parte rvorio
poteva ora pi facilmente procurare. Nessuna meraviglia se le opere d' arte

pli, .sale,

che

408

piatto in onice farnesiano in Napoli

tazione simbolica del Nilo, accenna chiaramente

il

cui interno,

alla

origine

Di

con

.Ma
effetto

la

le

pietre

meravi-

sua rappresen-

alessandrina. Mitridate

ARTR AULICA

meno

Kupator possedeva non


esemplare
(la

coppa

genere

di tal

per

assai alline quella

la

ed argento ornata di
Alessandria

ma

onice

un ricco

non meno preziosa in oro


le capitali, non soltanto

Tutte

lini rilievi.

fiorente Rodi, erano ricche di

la

Gi

prima

si

Mys

ma

toreuti a noi noti

pro\-eniva

un vasellame

erano acquistata fama

dall'Asia

dell'arte

La maggior

parte dei

Minore

propriamente

regno o dalle vicinanze del regno pergamcno, tra

Boethos
(pag.

di (^alcedone

432)

il

incideva

gemme

(pag.

436)

(Akragas ed
appartenere

le

altri).
le

opere

di

questi artisti dell'Asia

di

Hildesheim

Fig. 775. Cinrfel.ibro.

Orecchino

d't

di

Abbiamo poca speranza

Minore da quelle

di

altri

di

toreuti

All'Asia Minore, una residenza invernale delle cicogne, sembrano

graziose coppe con

le

sentazione della vita di questi uccelli


tesoro

774.

statue

Stratonikos

Cizico (pag. 462; anche Rodi pu avervi partecipato.


poter distinguere

altri

gli

tempo fondeva

quale nello stesso

dei

ramo

questo

pi largamente col lusso ellenistico.

fiori

in

sardonico ora in Parigi

prodotti meravigliosi della glittica

suppellettile

o cesellatori (Mentor,

toreuti

in

anche quelle macedoni, siriache, Pergamo e oltre

anche

prezioso in argento.

dal

una coppa

437

Tolemeij.

dei

Alla predilezione per

a queste

coppe

di '2000

Marmc

fig.

7711

N.lpc,li.

si

cicogne di Boscoreale con


(fig.

770);

per

la

bella

ondeggiato tra Pergamo e

Fig. 776. Ctaterc mediceo.

la

coppa

Manno.

la

minuta rappredi
Athena del"

Siria,

Firenze.

ma

la

sua

438

B.

Grecia:

il

xii.

periodo ei.i.enisiico

esecuzione sembra augustea; a modelli alessandrini accennano

coppa d'argento

la

con
di

busto dorato, alquanto sovraccarico,

il

Alessandria (Africa?) e

gento trovati

Kig. 777.

Moneta

eli

tor-

Pompei,

nata alla luce a Boscoreale presso

bicchieri in ar-

con una
macabra di celebri poeti e
filosofi (fig. 772). La grazia della pi delicata
ornamentazione la dispiega un cratere del
nello

luogo

stesso

specie di danza

Tole

tesoro

dall'

Hildesheim

di

pu

tuttavia

augustea

arte

Magnesia

(confr.

(igo) e per

gamo come

eredit a

il

773),

il

ragione

Antioco

su

vittoria

la

(fig.

essere

fig.

quale

preteso

Per

945).

Siria presso

di

passaggio di Per-

Roma

(133)

te-

Minore perla maggior parte


emigrarono nella nuova capitale del mon-

sori dell'Asia
;.

Moneta
Mitridate IV

Fig. 779. .Moneta di .\ntimaco


Theos della Battriana.
(II secolo).

77S.

(240-190).

do

per V

e vi diffusero la passione

arti-

anche in Macedonia Flaminino (194) aveva fatto botvasellame in argento e bronzo. I tesori a noi conservati di

stica suppellettile in argento;

tino di una quantit di

Boscoreale

Hildesheim difficilmente

di

per

risalgono

loro origine

la

al

di

del periodo augusteo.

Se
in

in

accanto

quelle feste principesche

vasellame

al

grande quantit quello d'oro, tuttavia questo


preferenza per suppellettile

pi piccola,

lavorazione artistica che nobilita

si

argento

adoperava

si

veniva

prezioso

usato

per oggetti d'ornamento.

soprattutto

materiale

il

in

materiale

estrinseca in

queste opere nel

La

modo

pi preciso tanto nella perfezione della tecnica quanto nella bellezza dell'ornamentazione.

Il

lavoro pi minuzioso e pi delicato e

e la granulazione, sono
gli

la

tecnica pi virtuosa,

oggetti di oreficeria risaltano particolarmente per la ricchezza e

l'ornamentazione

la

filigrana

sempre rimaste legate con questo metallo d'ornamento. Tra


pi giustamente

cosiddetti diademi,

<

bellezza del-

la

stephanai

assai

amate

medono ai morti o dedicate agli di. Anche negli orecchini l'oreficeria trov un compito attraente (fig. 774)
essi assumono tutte le forme pi
variate (animali, Amorini alati, anfore ecc.) e accrescono il loro effetto con l' intro-

erano inoltre delle corone che ad ogni occasione veni\ano

oppure date

ritevoli

conferite a persone

in

duzione dei colori per mezzo


teste degli aghi

figurine di

fiori,

getto,

che
fili

crinali

come

si

nel

pettina.

di granate,

Afrodite

caso

cui

in

Eros) e accennano talvolta

di

che

si

Pi uniformi sembrano
di

le

piccoli

alternano con delle sferette d'oro.

moderni, quasi mai ornati

oppure

in

si

le

di

pietre

avvolge attorno

molte lastrine

d'

oro

al

alla
la

destinazione dell'og-

figura

collane delle

Il

spesso da un fiore o da una testa o da un cameo.


serpente che

smalto. Inoltre

di una donna
donne; esse sono fatte o di
nodi o sono ornate con una serie di

un ago crinale termina con

d'oro intrecciati e provvedute

granelli

smeraldi, perle vitree,

presentano ornamenti di grande variet (ghiande, melegrane,

preziose,

hanno

centro della collana ravvivato


I

braccialetti, a

a preferenza

la

differenza dei

forma

di

un

braccio; essi consistono in cerchi d'oro massiccio

legate

tra loro e ornate

filigrana.

Il

Museo

di

Fig:.

Pietrogrado

7S0. Trebbiatura. Rilievo dalla

particolarmente

ricco

tomba

di

di Pctosiris.

belle

(Medio

oreficerie

Egitto).

provenienti

dalle

tombe

della Russia meridionale.

lato delle

opere della toreutica va

la

rilievi

erano in uso dal tempo

gi stati adoperati

di Prassitele (pag.

come mezzi

da Skopas

giunsero grandi vasi di forme diverse


tavole,

le

1'

Altari adorni di

358): dei candelabri

decorativi (pag. 357).

(fig.

le

forme

ornamentazione variata

di

775) erano

questi

ricche, talvolta

piante

di

731.

ag-

alquanto

figure.

Le

decorazioni dei vasi sono spesso tolte dai vasi d'argento, quelle dei can-

delabri da^li utensili in bronzo.

rijj.

si

dei sostegni di

776), dei sedili a trono,

ad una decorazione appariscente per

adatti

pesanti e sovraccariche, e per

forme e

(fig.

marmo, quale

suppellettile di lusso in

conservata largamente nelle imitazioni e trasformazioni romane.

Il

vecchio suonatore d'arpa e donne musicanti, dal rilievo Ticrane pasci. Calcare. Alessandria.

GRECIA

440

XII.

PERIODO ELLENISTICO

IL

Finalmente appartengono all'arte aUlica

anche

immagini dei principi

le

fatta astrazione dai carnei

busti.

immagini per

s.),

si

lo pi assai caratteristiche

alcuna adulazione
etnico.

792

l'fig.

Diadochi cominciarono ben presto

Un

777

ss.),

appaiono

re

ai

^a una

,33

presentavano

monete o

in

coniare monete

delle

Eutidemo

monete anche

col

monete rendono
I

Battriana

Le

dei re senza

tratti

III

secolo,

si

con-

un vecchio pescatore.

ad

delle regine

ritratti

statue e in

in

loro ritratto.

con accentuazione del carattere

della

esso rassomiglia interamente

sulle

IV da Karnak.

statua di Alessandro

Granito. Cairo.

nei principi barbari

slmile busto parlante di

Museo Torlonia

serva nel

Accanto

(fg.

^.^

quali,

queste per

Io

pi in forme tipicamente idealizzate.

Egitto.
al

L'occupazione dell'Egitto per opera

Tolemei

trono dei

fluenza greca,
valere qua e

signific

quale

la

nell'arte.

dall'et

Ma

Come

fondazione

saitica e dalla

ogni tentativo di spezzarla

tradizione artistica che era antica di secoli


necessit a

Alessandro

di

sarebbe

stato

Naucrati

di

nettamente

successori degli antichi Faraoni

rivolto ad

un determinato indirizzo

tomba
(Chmnu) che

Gi

si

con

dell'in-

era
la

fatta

stabile

maldestro e destinato di

fallire.
i

Tolemei

si

dettero cura di coltivare

accanto alla maniera greca anche quella indigena, soprattutto


fu

l'ascensione

naturalmente soprattutto un rafforzamento

la

di

lo

sviluppo

Petosiris appartenente ad una


stata trovata nel

iqig nel Medio

di

tempio

nel

periodo

saitico.

famiglia sacerdotale di Hermopolis


f^gitto

presso Mellaui e che ap-

partiene all'et di Filippo Arrideo, fratellastro di Alessandro

ramente, nel suo elevato a forma

nell'architettura. Cosi

cominciato

il

a quello di

(simile

Grande,
Edfu,

rivela chia-

fig.

787), nel

caratteristico altare merlato dinanzi all'ingresso e nella sua decorazione a rilievo po-

licromo

(fg.

780) l'influenza greca, sebbene accanto

figurazioni sacre
graffiti

con

il

quali

alle

iscrizioni geroglifiche e alle

vero e proprio elemento greco sia rappresentato solo


si

erano eternati dei

visitatori

del

III sec. a.

da

pochi

Cr. Petosiris. forse

441

Fig. 734. Tolc

il

medesimo

quale

al

ogni

lavorare

una parte dei

base

sulla

di

donne

uomini,

di

cali

in

(cortei sacrifi-

provenivano

quali

composizione

la

fine

frange e nodi

pi chiara

anche

Qui

si

nella

m-.ignifica

caratteri generali e

la

tecnica sono egizia-

Nuovo

incontra per

presso contadine

ellenistiche di

Iside,

precisi e con la caratteristica

tratti

781

:fig.

immagini

terizza le

che cercavano

calcare

delicata libert delle figurazioni

carattere egiziano vero e proprio.

con

Menfi.

dell'Antico Impero l'eleganza delle opere del

stile
la

di

ricollegava a quei lavori in

si

fece

bambini, mietitura

dalla scuola artistica greco-egiziana

Questa

po-

et

magici,

libri

rilievi

modelli

di

ascrisse

si

genere

steriore

testa in

qui

che

segna
la

portano

otierte,

di

che

nella sua

Berlino

ni

ricollegano

al-

la

lunga serie dei

ri-

la

realistici

tratti

r Antico

d a

Impero

gi;

ma

nel

particolare,

1-

in

l'esecuzione
spe-

cialmente

la

epidermide

zione

dell'

la

forma

tratti

vanno

al

to ci

del

capo
viso

di l di tut-

che

egiziani

riprodu-

del

gli

artisti

mai avevano

creato per proprio ge-

mo. Lesi

la

scultura

P^

^^^

Tempio

di Horiis in

il

Edfu. Veduta

carat-

tipo del vecchio

forma cranica che appare

Museo

costume,

Il

volta quel vestito a

troviamo anche quel

pietra \-ci-de scura del

unire con lo

progressi sopra

dei

prima

di

128).

(tg.

d'

insieme.

forma

(fig.

782).

GRECIA

442

Tempio

Fig. 787.

r influenza

suo

il

modelli

di

PERIODO ELLENISTICO

II,

Horlis in Edfu. Veduta anteriore della sala a colonne e spaccato dei porticati.

di

raggiunge

egiziana

XII.

ma non

su una china lenta

pi

greci

punto

alto

volgere

al

nelT osservazione

IV

dal

al

III

natura

della

esse sempre

non

testa-ritratto e

la

teste-ritratto delle

poi,

del tutto priva di opere notevoli, fino alle singolari, quasi

In contrapposizione allo slavato corpo

Petesis).

sotto

per giungere

secolo

esagerate statue di Dime, delle quali alcune portano perfino iscrizioni di


es.

secolo).

(III-I

mummie

che trovarono applicazione

fatte

ma

stucco

ancora

in
le

soprattutto quelle eseguite in pittura,

opere plastiche,

posto di queste

al

(ad

artisti

migliore

parte

prodotto del caso che nel periodo romano

in

la

rappresentino

delle

riuniscono

l'arte

creazioni degne di attenzione (confr. tav. XVII).

Accanto a queste
l'arte egiziana,

tglio di

Alessandro

il

quali in qualche

nelle

teste-ritratti,

greca e

come

vanno

altri

lavori

Grande

(fig.

783) nella

la

quale

la

disposizione della cuffia reale fanno un' impressione del


la

posizione e

costume,

il

al

strettamente a modelli egiziani.

Lo

viso sono pi lavorati

tratti del

primo sguardo appaiono


tondeggiante e gonfio e
presentano

in

greca,

mentre

dei templi

dell'arte

particolari caratteristici e nella

ziana fu facilmente raggiunta nel

Una

egiziani a!

solo nel disegno

quali

mollezza di tutte

segni di un'arte irrigidita in decadenza e che accoglie qua e

tariamente degli elementi estranei.

il

ivasi di

capitello

Hadra)

l'industria

composito che dovremo presto ricordare. Invece


la

coroplastica del primo periodo tolemaico

beotica, dalle delicate

le

forme

involon-

pi intima fusione della forma greca ed egi-

campo dell'ornamentazione, specialmente

maioliche di tecnica egiziana, in alcune terrecotte e nell'architettura dove


perci

corpo.

caratteristici

Puramente

greca.

784, 785)

(fig.

il

ricollegano

si

Tolemeo VI Philometor

Atene, nella quale tuttavia

senso

nel

rilievi

di

dei capelli e la

trattazione
ttitto

stesso vale della testa di

Museo

si

nei suoi tratti generali,

pari della testa

trovata presso Egina, ed ora nel

modo

creduta statua di Alessandro IV

figurine

di

Tanagra (sopra

la

nelle

fini

offriva

si

ceramica dipinta

dipendono tanto
pag. 399)

dal-

da quel

tardo genere di vasi e figure nere noto soprattutto dal santuario beotico dei Cabiri

che

si

pu ammetterne un' immediata introduzione per immigrazione, quale essa

poteva essere stata facilmente occasionata dalla


dalla quasi

contemporanea distruzione

Nell'architettura
al

di sopra di

Tebe

di

grandi templi tolemaici

(fig.

786

s.

di

nuova fondazione

di

Alessandria e

Tebe.

Hathor

e
in

romani, quelli
Dendera,

al

di

di

Horus

in

Edfu,

sotto di Tebe,

in

EGITTO
Komombo

File o a

conservano

ma

for-

la

tut-

ereditata,
il

portico a

colonne

adiacente-

tavia

per

cortile

al

pi

li

chiuso

443

sul

davanti soltanto da
parapetti tra

lonne

lo

presso

la

le

co-

stesso

tomba

Petosiris,

di

sopra

v.

44o\ La sala
non ha
navata mediana

pag.

colonne

a
la

sopraelevata con

la

luce laterale dall'alto

86);

(tg.

la

luce

entra invece dal di-

Una

nanzi.

simile

della

disposizione

parete

frontale

Fig. 7S9. Capitello

composito d

la

contemporaneo Artemision di Magnesia (fig. 717), e


resto anche gi un padiglione di Nektanebos nell'isola di File.

presenta
del

il

Nei templi delle divinit femminili come quello

Dendera trova applicazione ora come prima

Fig. 788. Colonna con


capitello a testa d

Hathor. Dendera.

venuto

raro.

(fig.

fuori di

poche derivazioni sono

un'esecuzione oltremodo

di

Impero

(pag. 5^

come

corinzio

ma

s.)

Se dei

dei

non

si

che

in

a loto e a papiro
il

composito
verit

si

Hathor

capitello a

all' in-

palma

gi ricordato

(fig.

riattacca a tipi del


l'

in

di-

789),

Nuovo

influenza del capitello

Mo dimocompositi

nel periodo

gi

Nektanebos

capitello

di

colonna a testa di

decorazione ad

capitelli

trovano anche

si

variata

il

sparite,

nell'esecuzione senza dubbio sotto

tra l'altro

stra l'apparire della

acanto.

788).

loro posto appare

.Al

Le colonne semplici

Hathor

la

ed

anzi

prima,

pu dubitare sull'influenza

dei modelli greci giacch questi gi


alla

fine del

rielaborati.

sopra

il

V
La

erano

secolo

lastra di

capitello

piccola tantoch in

stati

copertura

divenuta pi

seguito all'am-

pio svasamento del capitello a papiro

non pi

soffitto

il

voleva

una

visibile

ora
falsa

dal disotto

come questo

teoria

per tutte

Fig. 790.

presso

il

Serapeo

di

Menti.

(;recia:

444

xir.

km.enisiico

1'|;riodo

ii.

colonne

sale egiziane a

le

disseminato

sembra

libera-

librarsi

mente sopra

stelle

di

selva delle

la

colonne. In un certo senso


la

catacomba alessandrina

di

Kom

la

fine del

esc-Sciugafa. delI

secolo

ad

neir evoluzione,

modo
nostre

della lacuna delle

conoscenze.

presenta

una

mescolanza
Fig. 791.

Tomba

scono

le

capitelli

delle costruzioni

pio dedicante innalz in

sacerdoti determinati,

istile

fig.

a sale di stile greco anche


ratteristica

puramente greche anche nell'ambito

greco

pilastri parietali

ytjo);

una

nave nilotica

la

sala

da mangiare

debbono essere

alla

in

conteneva

maniera egiziana.
tamburi neri

del tutto simili a quelli che

stati

egiziana un

(una stanza di ufficio d

Tolemeo

di

della civilt egi-

ad una edicola

Lychnapteion

il

per essa vengono ricordate delle colonne

cui capitelli

(fig.

ghirlande e con maschere suppli-

egittizzanti e sarcofagi ornati di

ziana. Cosi nel santuario di Serapide in Menfi accanto

vati

forme gre-

antiche casse egiziane. Noi torneremo ancora su di essa isotto C, VII).

Appaiono

nati,

di

Essa

completa

che ed egiziane nelle quali

anche
portano

ogni

solo in con-

ci

seguenza

d. Cr.,

culmine

un

rappi'esenta

accanto

Come

ca-

e bianchi alterci

sono conser-

789), e pareti rivestite di mattonelle o di lastre di alabastro nere e bianche

egualmente alternate. Un' idea

di

questa decorazione

pu darcelo una camera funeraria

tempo era

l'isola

di

ifig.

la

791)

egiziana

di

quale, conservata

Pharos presso l'insenatura

di

per preziosit

decorazione

periodo
in

ellenistico

quella

che un

Anfusci, certo non pLi competere


di

col

galleggiante reale,

ma

corri-

sponde cos esattamente con


sua

noi possia-

che

mo

la

descrizione

ritenere

bedue

le

am-

opere

contemporanee
ed

uscite

medesimo
rizzo

dal
indi-

artistico.

Sul pi grandioFig. 792. ToleuiLo

II e Arsinoe. Sardonice. Vienna.


(L'armatura un restauro moderno).

SO

--Il
tempio
uel-

^'S- 793.

Gemma

Tolemeo H e Arsinoe
Gonzaga. Pietrogrado.

(;

rAlessandria dei Tolemei, sul Sarapeion

445
da

costi-uito

Parinc-

niskos, probabilmente in istile greco (confr. pag. 397 purtroppo


non ci e noto nulla di preciso, perch le notizie conservate sem-

brano

stile

in

trasformazioni posteriori,

riferirsi

Tolemei

Samotracia (pag.

costruzioni

l.c

greco.
Della glittica fu fatta parola sopra a pag. 436.

vore

sardonicc di \'ienna

con magistrale

(^tg.

abilit

viglia della glittica e


e finezza di

nove

Tolemeo
di

792),

supera

Del suo

danno testimonianza

tolemaica

corte

nella

che probabilmente rappresentano

(tg.

dei

presentavano

che

.s'intende

.|i(i)

strati

ineguali,

gran lunga per

di

trattazione la sardonice

tre

Si avvicina alla glittica

quale Alessandria era famosa

la

La

messi a profitto

una vera meratecnica

abilit di

Pietrogrado

strati di

793). Altre opere alessandrine di tal genere furono

cord.ite.

fa-

camei

Philadelphos.

II

furono

cui

due

gi

ri-

lavorazione del vetro per

{ milleriori

).

.\nche

la

toreutica

la

era coltivata con arte ed originalit (pag. 437 s.). l'n considerevole numero di vasi d' argento ancora conservati sembrano
essere alessandrini per lo

minano

le

soprattutto
le

per

per

il

genere;

le

corone

una passione
ilg.

non

.suo

piuttosto

predilezione

per

per

Fig. 794. Cantante di strada


Nubiano. Statuetta in
bronzo. Parigi.

772).

attribuisce a Bryaxis (pag. 397). Inoltre

drina, sebbene

ma

puramente egiziana

Nel campo delle immagini degli di


si

una

non do-

essi

in

attica

dell'arte

un' ornamentazione realistica,

scene di genere

fiori

meno

severe leggi stilistiche

1"

Egitto rappresentato dal

sembra essere

Seiapide che

particolare dell'arte alessan-

esclusivamente, un genere di teste femminili che


allo stile prassitelico

per

distingue
e per la

tutto

dell'

non

periodo

ma

delle

espressione.

greca

si

forme,

Ma

dei

soprat-

sia sviluppata

civilt

greco

nel-

per

l'arte

e nella letteratura

tardo

pensiero

il

anche

pittorica

La funzione che Alessandria

esercita nella

sorgere

contrad-

tendenza

sicuro con quanta indipen-

l'arte

r Egitto.

del

riattaccano
si

delicatezza

passaggi,

denza

la

si

esso

potrebbe

far

che ad essa spetti

una

tale

importanza,

l'Egitto stesso offre soltanto scarse

testimonianze, e cos sorge da per tutto,

come

nella
di

drini

di

nizzati.

Se

Figura da fontana. Bronz


l'otnpci. Napoli.

problema

il

prodotti
in

si

romano-alessandri-

come

alcune

di

alessandrine

di

esse

1'

opere d'arte

certamente

ii'n-.

se

seguito sar quindi trat-

un certo numero

tato di

poesia,

prodotti genericamente alessan-

tratti

impronta

in

della genui-

446

GRECIA:

B.

r T15aT^^p-^ijr7ji-;^^^^;|;f i^rt^^

1^

XII.

PERIODO I-I.LHNISTICO

II,

^SSt

ma

nit innegabile,

per altre quel

pro-

blema deir origine dovr rimanere aperto.


Innanzi a tutti gli altri sta un gruppo di opere per la maggior parte piccole
un realismo deciso. Nessuna

e di

mondo

citt del

antico poteva paragonarsi ad Ales-

sandria per

variopinto formicolio di po-

il

poli e

perla vivacit della vita nelle strade;

qui

raccoglievano tutte

si

razze

le

egiziani,

Lo

neri nubiani.

tutto

degli

alessandrini

nazioni, tutte

le

ebrei e soprat-

greci,

spirito osservativo

negli

acuitosi

studi a-

natomici e di storia naturale, favoriti allora


per

dalla corte, raccolse


riale, e

che

motteggio,

si

ricco

mate-

sbizzarriva volentieri

pungenti

epigrammi,

realismo

satirico

L'elemento
Fig. 796. Oryllus
Enea fugge con
Pittura parietale da Ercolano.

ci

per quella sua famosa passione

di

si

spesso

indirizz

di

in

ad un

crudo ed aspro.

genere che aveva gi tanta

parte nell'antica arte egiziana pot essere

facilmente esumato in questo


Nelle strade di Alessandria

egiziano.

si

trovavano

modelli per

il

mondo

greco-

patetico cantante

(fig. 794), che suona Tarpa prediletta della Nubia appoggiandola alla spalla,
venditori ambulanti che gridano la loro merce, per i fruttivendoli sonnccchianti

di strada

per

con

fanciulle
liere

scimmietta che

loro

la

caccia, per

sul

mangioni che

nubiane:

vecchia contadina

lamente
delle

romani.

forme

pittura

col

Una

serve della testa del padrone

ingozzano, per

Beduini che

questi portano l'impronta

tutti

coccodrillo,

si

si

il

pescatore con

la

canna

si

come

di

territorio

puramente alessandrina;
(fig.

795) o che torna a

il

gioco-

casa,

suo agnello stanno in seconda linea e potrebbero essere


franca

e delle linee,

caratterizzazione,

domina

in

quest'arte.

minuta dell'egiziano Antiphilos

Fig. 797.

Il

giudizio di Salomone

..

la

so-

senza alcun riguardo alla bellezza

Essa ha

(pag. 385).

di

bisticciano, per le belle

la

sua corrispondenza nella

questi apparteneva anche Tin-

Pittura parietale pompeiana.

EGITTO

447

Fig. 798. Nilo. Mar!

vezione dei

grylli

tradizionali di teriomorfi e le satiriche figurazioni anima-

lesche delia terra del Nilo (pag. 52

a testa di animali
egiziani

All' indirizzo dell' arte dei

796).

(fig.

condussero a creare delle parodie con uomini

s.)

Enea, Anchise e Ascanio appaiono

cos

grylli

Pigmei (un popolo nano che doveva abitare presso

il

"

in

aspetto di cinocefali

affine

1'

introduzione

dei

Nilo) in ogni genere di rap-

Salomone (fig. 797) che naturalmente era


rappresentazioni greche pi antiche conosce-

presentazione, ad esempio nel giudizio di

noto agli ebrei alessandrini. Mentre

vano

Pigmei

normali

solo

(gi

Omero

ricordava

straordinariamente

nani con teste enormi


e

la

loro lotta con

piccoli, essi

le

gru,

appaiono dal

e piccoli corpi, e specialmente

fig.

IV'

gambe

364)

come uomini

secolo in aspetto di

sottili

(confr.

Il

contrapposto

al

realismo, pur nascendo

piccolo nella vita

il

di infantili,

gli

748), lo costituisce

(fig.

mo

od anche fuori

di esse.

Ma

affermare che questo tipo

sia stato
l

larmente

74Q).

se

quale

si

favore (confr.

in

questa

in

vorrebbe

fig.

768)

dalla

medesima passione

genere idealistico del quale gi

la

a-

possia-

limitato ad

stato partico-

sia

cerchia rientri

vedere

non

noi

Alessandria o anche solo che

fino

il

forse pi giustamente dei bambini

funzione di di, appaiono in ogni genere di

zioni

anch'esso

Dei bambini, anche de-

fatto parola a pag. 432.

incerto per-

un' opera nella

pi importante delle

creazioni delia scultura alessandrina a noi conservate,


il

fig.

sono cosi mostrati come personaggi comici nelle scene pi diverse.

per

le

gruppo

duro

del

basalto

Nilo

(fig.

egiziano

798),

era

il

stato

cui originale

dedicato da

spasiano nel suo tempio della Pace, e che

spesso

ricopiato.

Sedici

vispi fanciulletti

dei sedici cubiti di cui cresce ogni

anno

in
V'e-

stato

(simbolo
il

fiume)

pig. 799. Preteso Seneca. Testa,

uro

si

GRECIA:

44

XII.

PERIODO

II.

trattengono

coccodrillo e

il

mone

dalla loro zuffa

vono

del

Nilo

base della

padre

tono no-

il

trasforma

si

ser-

si

dei loro giuochi.

statua

bilmente severo

icneu-

1'

oppure

corpo del vecchio

come campo

11

Nella

i:i.I.HNISTICO

bur-

in

giacch quei Pigmei parodiano

lesco,

comicamente

cogli animali

lotta

la

pericolosi del fiume (confr.

fig.

Non

sia sorta

si

pu

qucst' opera,

cerchia

quando

stabilire

certamente

nata

egiziana;

dalla

sua trattazione

la

classicheggiante

assai

748).

forme

delle

parla a favore di un' et pi tarda.


Il

valere

realismo

alessandrino

anche nel

Un'eccellente

777).

che

terpretava
(tg.

799),

luogo

.suo
Dafne trasformata

Fig. 800.

letterario,

in lai

Omero

per

prima erratamente

si

un
in-

come quella di Seneca


pu pretendere per questo
d' origine,

come

ad un' origine

Fig.

la

Un

di

teste-ritratti

in

di

Tunisi.

ritratto

Ma

alessandrina.

non

sicura

busto dell'ispirato

il

quale sembra che dovrebbe venire

il

Coperchia

801.

sarcofago con rilievo a


colori. Da Cartagine.

in

considerazione

sede degli studi omerici, da riportarsi a Rodi per ragioni

soprattutto

gruppo

S:;2),

(fig.

la testa di

l'una n l'altra cosa. Perfino

poeta

bronzo

di

testa

trovata in Cirene, cio

poeta

fa

si

ritratto (confr. fig.

stilistiche.

pietra scura che ha la sua radice nella tradizione egi-

ziana conserva in ogni caso l'acuta osservazione e l'energica caratterizzazione degli


alessandrini (confr. pag. 441

artisti

s.).

L'atmosfera erudita

di

Alessandria

fa

si

\alere

perfino nella decorazione dell'usuale vasellame da tavola, che veniva ornato con rap-

presentazioni mitologiche ed iscrizioni della cerchia


gilla

per

due

di tali

coppe

che

le

(fig.

la

moderna denomi-

simile erudizione alquanto pi profonda

romane

figurate

monumenti non provenisse

di

sentazione di metamorfosi
certo

Una

pi tardi anche nelle cronache

questa classe

che Nerone soleva adoperare

chiamava omeriche, dal che proviene

nazione di questo vasellame.


strada

dei cicli epici, surrogato in ar-

sappiamo

lavori d'argento; per caso noi

pi da

800) che cosi poco

dalla passione per l'erudizione che

tavole

Anche

Alessandria.
si

tali

miti

faceva

sebbene

la

scultura

adatta alla

sembra raccomandasse

si

iliache,

rappre-

dipende

come

og-

getto della poesia (Nikandros) e dell'arte.

sar stata il HI secolo,


tombe fanno riconoscere una

L'et veramente creatrice dell'arte alessandrina

riodo di governo dei tre primi

decadenza. Sotto

maggiore altezza

il

Tolemei;

quarto Tolemeo, Philopator,


nel

Mouseion

egli

fece

quelle delle sette citt che pretendevano


aiut
(II.,

commentatori

XI, 632

ss.),

le

che

di
il

il

culto di

innalzare
di

la

avergli dato

Omero con una

grammatico Dionisio

riproduzione
il

tracio

Omero

raggiunse

statua del poeta

(II

natali.

della

Il

in

il

pe-

rapida
la

sua

mezzo

toreuta Apelle

coppa

di

Nestore

secolo) fece preparare

in

EGITTO
Rodi appunto con

sempio

nuovo

di

porto tra un'arte

Polemon
visse per

deca

critici d'arte,

(verso

200)

il

un certo periodo

Alessandria

xeinos

del rapin

erudizione do-

1'

minante. Dei

in

con-

dei suoi scolari, e-

tributi

danza

449

Kalli-

(fine del III secoloj

logo di

un

col

preparava

dentemente
letterari

cata-

corrispon-

artisti,

cataloghi

ai

Vfsliholo del palazzo

Fig. SOI.

in

Arak

il

hii

ISU

li

a.

Ci. (Butki).

bibliotecari

dei

complesso questo periodo sino all' incorporazione dell' Egitto nel1' arte.
Un' assai notevole
(30) sembra senza importanza per
Egitto l' ha esercitata su Cartagine e su tutto il territorio punico

alessandrini. In

Impero

influenza

Romano
1'

modo essa s'incontr


modo pi chiaro questo

dove ad ogni
forte.

vati

Nel

nelle

e
si

mescol con un'influenza greca non meno


mostra nei piccoli oggetti d'importazione tro-

si

tombe; sono anche da menzionare numerosi sarcofagi

voro con l'immagine a rilievo del defunto


le

cose pi attraenti

vi

sul

coperchio

(H'-III secolo a. Cr.); tra

rappresentazione in rilievo dipinto

la

che unisce l'acconciatura egiziana con l'arcaistica veste greca


costruzione di et punica
midia,

non lontano da Costantina, che


le

che

Massinissa di

l'et

di

pi recente
di

la

Giuba

di

forma

cui

mauritanica
II.

Con

questo

aveva passione d'arte oltre che

si

congetturata

tomba

copie di statue greche

se

sia
"

studi' eruditi, comincia

la

storia

Una grandiosa

la

di

in et

vera

Nuun

secolo

Algeri, torse

augustea e che
propria

(Cherchel) egli

dell'arte

il

in

da

Un'imitazione

tomba.

Roma

di

Cesarea

la

ad occidente

che era cresciuto in

sieme con buon gusto e con interesse per

una sacerdotessa

ricordano piuttosto

re,

nizzazione dell'Africa. Nella sua residenza di

di

801).

ed coperta

circolare

che

della Cristiana

(fig.

Medracen (Madghasen)

di

sue robuste mezze colonne doriche

cono tronco;

tomba

grande tomba reale

la

e di eccellente la-

una raccolta

ne sono conservati degli eccellenti avanzi.

roma-

metteva

in-

di scelte

'

45"

B.

Grecia:

xii.

ii.

pfriodo ei.i.fnistico

Siria.
gitto

cosi

Come

Tolemei

rono un regno con una

Mesopotamia

e la Persia.

lacune pi sentite
che

ellenistica

ed un'arte

civilt

esso abbracciava persino

antichissime;
la

K-

nel!'

Seleuci nella Siria eredita-

una

delle

nella storia dell'arte

l|u

tacciano del

fonti letterarie e le

pari

le

monumentali.

fonti

Nella parte occidentale della monarchia,


nella

Siria settentrionale e nell' Asia Mi-

nore,

avr certo prevalso X arte greca,

almeno

cos nell'architettura.

Antiochia

modello (pag.
nella vicina

La

bella

era una capitale ellenistica

380)

feste

le

Daphne, luogo

reggiavano con

corte

di

di delizie, ga-

di Alessandria

quelle

Se Antioco Epiphanes dopo


il
175 imprese a ricostruire di nuovo in
i^rande stile l'Olvmpieion pisistrateo in

(pag. 43^.s.).

Atene
stile
in

(fig.

,i^.

...

4.

i,n,,

iL.M,

,.

pag.

,,,,,.,,.,

,,.,u,,

tanto

poco

Grecia, quanto

un

\oro ad
I

era

ancora

710J,

corinzio,

406),

1'

artista

ma

adoperato

affidamento del

Roma. Anche

costruito verso

disposizione qui

il

nel

tempio

forse

tutto

questo

come

in

altri

di

fu

An-

Atargatis in Hierapolis sull'Eufrate (pag. 410),

di

290 da Stratonice,

la-

romano, Cossutius

determinato dalla lunga dimora


tioco in

lo

insolito

le

forme

artistiche

erano ioniche, per quanto

templi offrisse delle particolarit

genze del culto

richieste dalle

e dall'uso della regione.

Il

palazzo

di

Hyr-

kanos, del re vinto da Antioco Epiphanes poco dopo


175, nella regione

orientale del Gior-

...

_^.-^.

!.

chiari

dei

rapporti con

l'ar-

te orientale in

una

trattazione di for-

me

particolare,

ma
j

tuttavia

nica

(fig.

407

s.).

si,

elle-

802, pag.

La pene-

trazione delle for-

me

greche

stile

nello

architetto-

pig. 8O6. Decorazione di

il

_--: -t^t^

dano (Arak il Emir presenta nel


suo fregio con
leoni

la

esi-

un sarcofago ebraico.

451
nico locale resa evidente invece dalieftombe
di Petra, capitale

mezza

nabatea, a

via tra

.M;ir

Morto

tica

forma indigena a torre delle facciate

polcrali

latura

golfo Arabico

il

semplice o doppia

mentre

mento

tombe o

in altre

mezzo

pesante
prestito

cresce

coronamento
una gola
si

corinzio

ha

si

(b),

una

for-

con

un

dal vicino Egitto.

da

quanto

in

Poscia

che

una trabeazione greca

tomba

porta sono occupati


tello

porta

un coronamaniera della

a scala (e) che toglie

inserisce

e gli angoli della

la

modificata

V influenza ellenistica

sotto la gola

se-

mer-

ha

si

oppure

alquanto

torre

una

adorna anzi-

si

per

cerchio alla

settentrionale

Siria

b)

(a,

una cornice greca

il

803). L'an-

(fig.

con

scavate nella roccia

tutto di

ma

gli

pilastri

imbozzacchito,

essere eseguito in stucco

(d),

stipiti

della

con un capidestinato

ad

sino a che in-

Fig, 807. Eracle presso l'albero delle Esperidi.


Statuetta in bronzo da Byblos. Museo Britannico.

una specie

fine

di

l'

epistilio (e) e

disopra

insieme

del-

ad esso

nane

s' in-

seriscono

colonnine

menti

La tendenza gi esiqueste tombe allo sviluppo

in
e,

altezza viene cosi ancor pi favorita

certo in contrasto con

della

camera

fluenza

facciate

sontuosa

Faraone

funeraria,

sorgono

due
il

sotto

l'

la

pi

Tesoro

del

cui

(Chazne Firaun,

considerarsi

tomba

con
di

uno

fig.

804).

essenzialmente

secolo

in-

della

pittoresche

di

cos detto

pi recente del

la

destinazione

ma

delle

piani,

Esso non pu essere

come

la

della tarda decorazione

ne

scena,

ve

riempi-

diversi.

stente in

d.

Cr. e

de-

verosimiglianza
dei re nabatei.

L'edificio circolare dentro


s.Uulj il Diu del Sole. Rilu
di Nemrud-Dagh.

atrofizzato

attico

pag. 382) s'introduce al

uno spazio

circondato da portici una forma ar-

452

B.

ciiitettonica

che

ellenistica,

nave di gaia

Tolemeo

di

GRECIA:

Xir.

II,

abbiamo

noi

mercati

visto

non

soltanto

ma

(vedi sopra pag. 444),

IV^

tuario di Apollo Dclphinios in Mileto.

per

PKRIODO KI.I.ENISTICO

parizione nelle pitture parietali decorative

particolare (confr.

738) mostra

(fg.

la

Un'unione della maniera antica locale con forme ellenistiche


facciate funerarie e

le

tombe

rupestri

basi di colonne del tipo persiano

accanto ad esse anche altre

colonna

evidentemente

216),

(fg.

un

di

fiore

merlatura assira

la

razione risale a modelli greci essa


vegetale, un gusto provinciale

uniscono

si

ha

fg. 737); la sua apsua ampia ditTusione.

presentano anche

la

Gerusalemme

presso

91), dei capitelli fenici a volute (fg.

(fg.

o con

egizia

libere

forma

in

la

L'uso favorito di questa forma architettonica

un caso

(macella) soltanto

per

testiirioniata

anche conservata nel san-

un'antica

assunto,

fusto della

il

coronamenti con

202), dei

specialmente

la

L dove

all'elemento greco.

ma

eredit,

emerge

dal quale

le

805): delle

(fg.

gola
deco-

la

nell'ornamentazione

806;.

(tg.

Ancor meno che l'architettura noi conosciamo la scultura siria. l'na delle opere
di Antiochia, opera di Lutychides stata gi
la Tychc
ricordata
690); essa dipende ancora completamente dall'arte di Lisippo. In Daphne presso

pi popolari,
(fg.

Antiochia (confr. pag. 380, potrebbe qui appartenere

statua di Dafne,

la

800

fg.

?)

Brvaxis (confr. pag. 357), mentre sulle


monete appare quasi regolarmente un Apollo con freccia ed arco seduto, sul Tonfalo
si

(si

trovava un

Apvollo Citaredo acrolito

pu rintracciarlo anche

statuaria), ed

nella

poggiato ad un tripode. Tuttavia


le

immagini degli

Una

Olimpia.
in

fiera

Museo

delle

Antioco

classiche

come

statuetta in bronzo di Eracic trovata

un

Apollo elegantemente apha l'impressione che

si

monete

di

in

la

Parthenos o

Bvblos

Zeus

di

807), che ritorna

(fig.

Tiro, merita attenzione

di statue

Io

per

sua baldan-

la

presenza, perch essa concorda in questo con una statua di bronzo nel

Terme

in

(266-246) o

II

inoltre

complesso dalle monete

talvolta

pi copie statuarie e sulle

zosa e

in

gran parte copie o leggiere trasformazioni

di fossero in

pi antiche, talvolta arcaiche,

di

Roma
il

nella quale rappresentato

un principe

sirio,

sia

esso

pretendente e re Alessandro Balas (ucciso nel 146).

L'influenza dell'arte figurata ellenistica passa dalle coste della Siria nell'interno
e ivi

indigeno

l'elemento

Commagene. L un

mescola con

si

lo straniero.

piccolo pirincipe, Antioco

Ne abbiamo un esempio

Epiphanes (morto verso

si innalzava uno dei monumenti


funerari pi grandiosi che siano
Nemrud-Dagh presso Samasata, monte che si eleva a pi di 2200 m.

il

34

a.

in

Cr.),

conservati

sul

sull'Eufrate.

Il

tumulo ha 150 metri di diametro; su ciascuno dei due lati v' un posto per l'altare
nel fondo dei due luoghi per l'altare campeggia ogni volta la schiera delle statue

mezzo

troneggianti del re in

agli di, costruite

con grandi blocchi;

dei rilievi colossali che rappresentano la doppia


la
il

macedone-siria,

Grande

in

Seleuco

serie

costume diverso, che cominciano con Dario


I,

oppure scene d'incontro del re con

cezione d'insieme grandiosa

ma

quasi

l'esecuzione

ai

due

lati

stanno

antenati, la persiana e

degli

gli di

barbara

con Alessandro

(fig.

808).

questa

era

La conla

fine

dell'arte aulica ellenistica.

Se r influenza

ellenistica in

esempi, mancano assolutamente

oriente
le

si

fa

cosi additare

per

influenza dell'arte orientale antica sui Greci immigrati (confr.

scessimo Seleucia sul Tigri,


Babylon, noi ne

sapremmo

la

lo

meno

in

singoli

testimonianze per quel che riguarda una contro-

grande capitale

tg.

802).

Se noi cono-

orientale del regno siriaco vicino a

forse qualche cosa di pi.

Un' arte cos importante non

BAITRIANA
pu essere sparita senza tracce. Per

cene delie sopravvivenze.

INDIA

meno

lo

stato posto

453

potremmo

architettura

nell'

problema, e merita

il

attender-

pon-

pi accurata

la

derazione, in qual misura l'architettura posteriore di queste contrade, soprattutto del

primo periodo cristiano, abbia conservato elem.enti di una tale architettura orientale,
quali permetterebbero un'induzione anche per il periodo ellenistico intermedio. La
i

vale per l'ornamentazione che cos strettamente connessa con

medesima questione

Essa dominava uno degli

l'architettura.
i

tappeti

gono

assiri

descritti

con

ma

al

Ma

cammino

il

riteneva favolosamente antica

si

pensare ad un' influenza

dei popoli indo-europei,

Ma

sembrava un assurdo.

regioni

anche

sino

come

dell'India, anzi

greca su

dell' arte

all'Indo.

madre

civilt

queste lontane

campo l'archeologia classica sta


I
monumenti buddistici che da

questo

in

arresta all'Eufrate

si

nell'Asia e giunge

civilt

la

non

dell'arte greca

Tigri, esso penetra ancor pi internamente

Finch

della Siria,

quali ci ven-

fantastici,

naturalmente non sono conservati.

Battriana e India.
e

commercio

articoli principali di

loro motivi floreali e gli animali

ora tracciando una delle sue pagine pi importanti.

qualche anno tornano alla luce nel Pandsciab, nella regione dei cinque fiumi, e nel

Turkestan cinese mostrano quale potenza


spedizione di Alessandro
e

nell'

nel corso del III secolo a. Cr.

toccata ai Seleucidi,

si

stabili

monete (fig. 779).


una nuova civilt e

riflesso nelle

il

a servigio anche di

come non

si

hanno monumenti

nuovi

principi,

Ma sembra
d

indiani che risalgano

di

greca ab-

quest'arte

greca

l'arte

religione,
al

impero era

regno greco-battriano.

di

che

una nuova

il

La

alla civilt ellenica,

Battriana, che nella divisione dell'

nella

un regno greco indipendente,

Artisti greci lavorarono certo per

biamo

di espansione abbia avuto l'arte greca.

India (327-326) apr questa regione

si

sia

messa

buddistica. Sic-

la

del III secolo a. Cr.,

monumenti, si mostra gi in
possesso di tutti quei mezzi dell'espressione della forma che l'arte greca aveva conquistato solo dopo secoli di tirocinio e che altre arti, quali l'egiziana e l'assira, non
avevano mai raggiunto, dobbiamo credere che questi monumenti buddistici siano la
creazione di maestri che erano andati alla scuola dell'arte greca. Possiamo pensare
anche qualche cosa di pi, che soltanto a contatto dell'arte che
Greci avevano
e

buddistica,

l'arte

quando appare con

suoi primi

creato a servigio della loro religione,

strinsecazione del

che

l'

II

stpa

di

la

le

dell'

India

di

scene complete con

la

figura

con

del

neir arte

buddstica del Gandhra, della regione a

presenta

nei suoi

monumenti anche
1'

figurate.

notevole

infatti

un simbolo

vita

(vedi

del

rilievi

Barhut, d Santsci), quasi che avesse in s un ele-

all'iconografia, e che soltanto

Noi possiamo quindi pensare

del

assoggettata ad un'e-

sia

rappresentazione della

nella

figura del fondatore e vi sostituisce

Buddha-Gay.

mento repugnante
marvat d

nel

arte dell' interno

Buddha sopprime
dello

forme

questa negatrice

religione buddistica,

mondo dei fenomeni, s


suo contenuto per mezzo delle forme

valore assoluto delle

osservare

la

diretto dell' arte greca e considerare

l'

rilievi

dello

il

stpa

dell' India,

carattere greco

Gandhra come

arte buddistica dell' interno

di

non

Questo invece

nord-ovest

pi accentuato

arte buddistica del

Buddha.

la

delle

quale

forme.

sorta a contatto
dell'

India

come

una sua ulteriore derivazione.

Non certo questa una delle minori conquiste


forme ad una nuova religione, quando si pensi che

dell'arte greca,

quest'arte

di

aver dato

religiosa

le

buddistica

454
per

^-

'

GRECIA

XII.

PERIODO ELLENISTICO

IL

grandi vie commerciali deirinterno dell'Asia giunse nella Cina, dove dette vita

le

ad un' arte nuova differente

dall' indigena,

per

tramite

il

Corea pass

della

nel

Giappone.

Sarebbe un errore
diretti

riflessi

buddistica traduce

ricercare

v-oler

il

rami

singoli

nei

greca anche per ci che riguarda

dell'arte

pietra

in

costruzione

l'originale

legno dello

in

sovraccarica di rilievi, se cosi caratteristicamente dorico lo

monumenti
se

del

Kascemir, se

le

statue del

Buddha risentono

ha corporeit e posizioni varie, se

rilievo

il

ture di Adscianta) conosce lo scorcio,

ma

se l'arte

stpa

",

la

architettonico dei

stile

del tipo del dio Apollo,

(vedi

pittura

la

buddistica dei

dell" arte

concezione,

la

meravigliose pit-

le

si

deve

cui l'arte greca, quasi stanca della sua esuberanza,

sem-

chiaroscuro,

il

prospettiva, tutto ci

la

all'ammaestramento greco.
Nel momento quindi

in

brava esaurirsi nelle sue concezioni, metteva

una nuova civilt, e dava cos


mino si allontaneranno dal suo
prima vita.
di

Pergamo.

L'arte

l'

impulso a

ma

spirito

tutta

in

la

mezzi

suoi

nuove
che

di

espressione a servigio

che certo nel loro cam-

arti,

nondimeno ad

essa dovranno la

parte occidentale dell'Asia Minore, dalla Pro-

pontide fino a Rodi, nel territorio dell'antica colonizzazione

greca,

conserva

il

ca-

puramente che quella delle due monarchie orientali, dell'Egitto e


Nulla sappiamo per l'arte del Ponto, nulla di coordinato per la Btinia;

rattere greco pi
della Siria.
la

disposizione di Nicea (pag. 378

s.),

lo scultore

calcedonio Boethos (pag. 432; sono

tista

Nicomedia parleremo. Su
innalzava un nuovo tempio di Athena,
della capitale

stati

Ilio,

bitinio Doidalsas

gi ricordati prima

del quale

si

la

migliore rappresenta Helios sul carro. Pergamo,

lo

stato pi piccolo che

fosse distaccato dalla

il

pi recente e per lungo

monarchia mondiale

sandro (281), ebbe nella dinastia dei longevi Attalidi una serie
si

alle tradizioni
(fig.

sotto

l'Acropoli
gli

II

del

il

maggiore

tra

quali Antigonos era nello stesso

storia

(pag. 223, 230S.)

dizione se alcuni

lati

ma

forse soltanto

dell'arte ci

dell'

tempo un

raccoglievano inoltre opere figurate antiche, perfino opere arcaiche

Onatas

sul

grande portico

500, 51) giacch esso di et romana. In gara con i Tofavorirono gli studi eruditi, la loro biblioteca (fig. 735 s.) era assai

interesse storico, artistico e in rapporto agli studi di

dei loro eruditi,


essi

regalava ad Atene un grande portico

Eumene

loro attac-

il

(fig.

.A.ttalidi

Con

li

730). Errata invece l'attribuzione ad

lemei

celebre.

Attalo

attiche;

di Ales-

di principi valorosi

distinguono dai Tolemei per un carattere pi borghese e per

camento
mercato

Lisimaco

sono conservate alcune metope

tempo
quali

splendore

dello

ricostruita sul luogo di Troia,

di cui

si

'pag. 429) e l'ar:

di

arte

artista,

Boupalos

dovuto ad un caso della nostra tra-

appaiono particolarmente

caratteristici di

Pergamo.

Phvromachos (II secolo), che fu creato per il celebre Asklepieion di Pergamo. Altre statue,
ad esempio di Zeus, di Athena, di una Nike, di un Ermafrodito sono state riportate alla luce dagli scavi sul luogo; esse danno un alto concetto della condizione
Fra

dell' arte

le

sculture

statuaria.

di

divinit

lodato soltanto

l'Asclepio di

Di particolare bellezza una testa femminile che non lontana

dall'Afrodite di Milo
torica ed

pergamene

ma

che

una vivezza piena

si

di

Gli artisti che affluivano a

differenzia da essa per

anima

(fig.

una soffusa trattazione

pit-

809).

Pergamo da

tutte

le

parti

della Grecia

ebbero

in-

PERGAMO

455

Da Pergamo.

carichi di ricchi lavori dai re Aitalo

nell'Asia Minore.

di

re Attalo

Il

immagine

Athena Polias

Pergamo

diamo
Plinio
le

onore tra

d'

dei gruppi

nomi

del

che

suoi nemici,

sono conservati negli

dei singoli artisti

sembra spettare ad Epigonos

essi

tempio

bronzo

in

altri

gli

un'in-

alla luce

cortile

che

ve-

Pergamo tra il 264 e il 222; accanto a lui sono nominati da


Antigonos. Phvromachos e Stratonikos. Noi non sappiamo in quale maniera
gi considerare

come una

pergamena,

vori della scuola

complesso un'impressione

di

un

marmo d'Asia Minore

permettano uno sguardo nella concezione


Nel cosiddetto

votivo.

tromba

ricurva,

collare,

il

Cladiatore

la

di

insieme;

fortuna che delle statue isolate, certamente

e nella

la-

delle isole Corassie (Phurni)

composizione di questo grande

Museo
scudo; come
del

scorgiamo un Calata morente caduto sullo


la

Calati e contro

singole opere fossero distribuite per fare in

dono

quali celebravano con estese

lavoro in

al

dobbiamo
ci

posto

in

statue

746) delle

(fig.

soprattutto Antioco Hierax di Siria.


l

Soter (241-197), del quale tornata

rappresentavano scene delle guerre contro

zoccoli rimasti,

II

Marmo.

1.

Berlino.

barbari Calati che avevano fatto irruzione

Sio\ dedicava nel decennio 230-220 nel

(fig.

in

Eumene

ed

creazioni artistiche le loro vittorie sopra

teressante

Aitalo

Fig. 810.

Fig. S09. Testa femminile. Man:


Da Pergamo. Berlino.

Capitolino
lo

tale

razza chiaramente espressa

XVj

(tav.

noi

contraddistinguono
tipo

nel

della testa,

nell'acconciatura dei capelli e della barba, nella struttura asciutta e vigorosa del corpo
la

razza ha forse

.prodotta a

ma non
di

fig.

trovato

un barbaro

questo eroe

il

deriva

il

la

madre

uccisa.

gruppo Ludovisi

nel

Dalla

Museo

il

"

Trombettiere

fanciullo

del

Terme

in

tratta

Roma

della
(fig.

dolore

il

Epigonos?

di

medesimo

medesima concezione
delle

nella testa

verit e la forza della rappresentazione

celebre

trebbe appartenere a questi gruppi anche

vano carezza

la

eloquente

pi

nobile senso di compassione con cui l'artista

il

vinto.

sua espressione fisionomica

Ammirevoli sono

812.

meno

lo

la

artista

statua
81

s.).

Po-

che

in-

capitolina

Un

capo

GRKCIA:

456

XII.

IL

PURIODO ELLtMSriCO

per sottrarre s e la moglie a


vergogna della prigionia ha ucciso quesi

galata

or ora e con selvaggia fierezza


la

corta

spada nel petto.

Il

si

immerge "^
fonda-

tratto

mentale di queste figure un forte

smo

alla cui

estrinsecazione

offri

reali-

occasione

la

ma

singolare nazionalit dei nemici,

tempo un pathos contenuto il quale si doveva sviluppare in appresso


con maggiore forza ed unilateralit. Appunto questo tratto passionale distingue le statue
pergamene dalle rappresentazioni alessandrine delle nazionalit straniere (fig. 794).
Alla medesima occasione si riporta per lo pi un donarlo di forma simile sull'Acropoli di Atene di cui nominato come dedicante un Attalo. Quattro numerosi gruppi di statue a mezza grandezza naturale celebravano le lotte vittoriose
nello stesso

degli di contro

dei

Giganti, degli Ateniesi contro

Pergameni contro

che e storiche e

re di

le

Amazoni

contro

Persiani,

Qui erano strettamente connesse delle imprese


Pergamo sembravano portare a termine la lotta iniziata

Calati.

di e continuata dagli Ateniesi contro

la

violenza

mitidagli

barbara (confr. pag. 278, 293).


Di questo
tivo si

dono vo-

sono egual-

mente conservate
delle
ficabili

copie,

per

sione e per

De

combattenti
Fig. 813.

Amazone morta. Marmo.

Napoli.

renti

si

loro

dimen-

particolare

getto.

identila

sog-

il

Calati
e

hanno

moal

PERGAMO

437

Louvre, e

Ve-

in

nezia, statue di

A-

mazoni uccise (fig.


813,

Giganti

di

814.

(fig.

Per-

di

combattenti

siani

caduti sono conservate nelle raccolte

Napoli,

di

^'enezia,

di

al

Louvre,

nel

ticano.

loro mi-

Il

^'a-

nuto confronto
Fig. 815. Testa di un Persiano niurto. Marmi
Dal Palatino. Roma, Museo delle Terme.

riconoscere

fa

che

non soltanto

si

opere

tratta di

meno

origi-

nali

ma

anche senza dubbio di lavori pi recenti delle grandi opere attaliche

811

s.)

il

loro

stile

rapporto

costringe a porle in

dobbiamo supporre che


Che accanto ai gruppi maggiori

e cos

(fig.

pi presto col grande altare,

dedicante sia stato Aitalo

loro

il

al

I[

Philadelphos.

pi antichi ne esistessero degli altri corrispondenti

anche gi per contenuto a questi pi recenti, sembra provarlo una meravigliosa testa

grandeal vero di un Persiano morto


tornato alla luce;

Lo

813). Degli avversari vittoriosi finora nessuno

Arrotino

che

coltello

affila

il

di Firenze,

del

cosi

il

gi per

il

marmo

come una opera

prensibile)

zione di una figura di

libazioni

isolata

il

cosiddetto

caduto

in

sua meravigliosa natuniljz/.a

Mentre Attalo
sue

le

fortunate
lega con

solidava

figlio

galati.

tra essi

si

il

sonno

l'confr.

medesimo

in

essere

menzionato

in

questo

pag. 431).

(197-159), in seguiti.
alla

zione

sua
alla

Romani

partecipalotta

contro

dei
i

fun-

in Pergamo, non siMonaco, un Satiro che dopo copiose


stende liberamente tutte le membra,

regno
II

com-

gruppo anche un

sua

Eumene

che stato trovato

pesante

pu

al

riusc

Esso faceva

per Marsia

guerre
la

816).

distingue una pi tarda

F<oma con-

pergamcno,
suo

appartenesse

Fauno Barberini

un

Phurni dei gruppi

quale probabilmente era destinata alla

la

Se

giardino.

torse una opera greca originale,

con

di

variegato di rosso (che solo

bello e delicato torso di Apollo seduto,


Inoltre

(fig.

anche proprio del

Marsia appeso, un capolavoro di osservazione ana-

conservato ancora in pi esemplari

ci

rielaborazione

pergamene

nettamente caratterizzato, cio dello Scita

medesimo marmo

parte di un gruppo del quale

curo.

attribuite solo delle teste isolate

spiccato tratto etnico nelle antiche creazioni

cosiddetto

tomica,

(fig.

possono essere loro

H^.

3,4.

U.gante morto. Marmo. Napoli.

contesto per

la

Grecia:

4^8

Fig. 817.

Siri e alla

74f),

(tig.

questo

Angolo

dell'Asia Minore

cartina) che

stadio

di

ii.

periodo ellenistico

dell'altare di

Magnesia

battaglia decisiva di

maggior parte

xii.

Pergamo. Be

(190;,

di

estendere

occidentale e di far di

non mancava neanche

sviluppo appartiene

il

di

un

il

dominio sopra

Pergamo una grande

parco

Nikephorion

gigantesco altare (m. 34,60

X 37,70)

la

citt
").

sul-

Pergamo che Eumene II verso il 180 a. Cr. innalzava come monumento complessivo a ricordo delle sue vittorie su Nabide, Antioco, Prusia e
l'Acropoli di

Calati
cipali

ma

(fig.

del

qui

si

746

s.).

Gli

avanzi

riacquistati

costituiscono uno degli ornamenti prin-

Museo

nuovi (pag. 358, 439)


di Berlino. Gli altari sontuosi non erano
era fatto qualche cosa di insolito. Intorno al basamento, sul cui lato an-

teriore era stata tagliata

la

larga

scala

che

conduceva

alla

piattaforma

(fig.

817),

CERCAMO
girava un fregio lungo, m.

459

1,30,

m. 2,30, che rappresentava


una scena
in
la Gigantomachia
continuata. Che per celebrare un
alto

avvenimento

recente

storico

si

facesse appello esclusivamente ad

una scena mitologica


sopra

toria

gruppo

attalico,

si

come nel
commemorasse

traendo a modello
gli

la

vittoria de-

di sui Giganti, cosa che

corda tanto

la

quanto

tendenze

le

della poesia

tavia

IV

dell'altare di

conduce

ci

in

in

mondo nuovo

un

quest'epoca tarda

non rinuncia a
ma chiama

secolo,

la

Perga

anche

pi

antiche, particolarmente attiche del

un' ampia

raccolta

impensato, dal pathos

facolt creatrice quasi sconfinata, che

valersi di opere pi

sconosciuti, ohre che dall'Olimpo


dit del

Apullo

Leone ed Aither

contemporanea. Tut-

Ci sorprende

certamente

ri-

artisti-

cortigiane

Gigantomachia

la

sbrigliato.

concezione

periclea (pag. 291

ca dell'epoca

e che la vit-

barbari,

dalle

cerchia

tenebre

di

dell'

mare, a quel che sembra anche dalle costellazioni,

finora

divini,

esseri

Averne,

profon-

dalle

parla un

linguaggio

nuovo anche nelle figure dei Giganti, che talvolta sono puramente umani, talvolta
hanno le gambe a corpo serpentino, talvolta sono alati, talvolta hanno la testa di
leone
la

(fig.

818).

tempo attacco
tata

la

Giganti.
di

La

facolt inventiva

si

elevata fino

figura della tricipite Hekate, che spalleggiata


e difesa

con

le

sue tre paia

di

dai

al

cani

fantastico.
infernali

Helios

(fig.

819).

Nelle rappresentazioni dei

con

elementi

la

precisione

pi

Giganti
raffinata,

appare
loro

le

Fig. 819.

Gruppo

di

Helios dal fregio con

l'egida

la

stesso

atterra

di slancio

espressa
Ceste

Gigantomachia dell'altare

di

il

la

tre

carro
rozza

hanno una

Hclii

Gigante

Selene

ardita

nello

braccia! Grandiosamente rappresen-

forza vittoriosa di Zeus mentre egli col fulmine e con


Di superba bellezza Apollo saettante (fig. 818), pieno

energia degli

Come
fa

Pergamo. Berlino.

46o

GRECIA: MI.

B.

Gruppo

Athena dal fregio con

di

la

ma non mancano

caratteristica .selvaggia;

moventi, come nel gruppo

G, della madre dei

Athena

Alkyoneus
Fig. 820.

PERIODO ELLENISTICO

Il,

Gigantomachia

Nike

dell'altare di

Pergamo. Berlino.

d'altra parte anche dei tratti

Athena (fig. 820) per la figura della dea


Giganti, che emerge dal suolo per implorare piet. Ma
di

sentato con mezzi vigorosi, quasi esagerati, soprattutto fa effetto


teste,

rudemente vigorosa

lo pi
le

movimento ampio,

il

ombre profonde,

sue

fetta libert in
di insolito

non
del

IV

terra,

tutto pre-

forte pathos delle

del panneggiamento con


sempre nuove violenze, la permovimento. Tuttavia di fronte a tanto di nuovo e

del nudo,

largo ondeggiare

il

l'incessante accavallarsi di

ogni genere

di

nella sua irruenza, di fronte a tanto

e del

della

sforzato sino all'estremo, delle figure, la trattazione per

deve dimenticare quanto questo

si

il

umani com-

quanto ne dipenda

secolo,

periodo
di

barocco

come

dipenda ancora

si

dice volentieri,
classica

dall'arte

pi dell'epoca precedente con

le

sue

rappresentazioni naturalistiche e di barbari colti nella loro intima essenza. Di fronte

ad

essi

la

Gigantomachia senza dubbio presenta un pathos pi vuoto. Essa tanto

lontana dal segnare

il

culmine dell'arte greca quanto

ma

pure ha molti punti di contatto,


straordinaria,

per

effetti

che

lo

(di

una raccolta

del tutto nuovi.

hanno eseguito

di ci

Chi

nel

suo

lo

genere

il

Laocoonte,

rappresenta

una

col

quale

creazione

che prima era stato creato e una sua accentuazione

ne

sia

frammenti

stato

il

creatore non sappiamo; degli

d'iscrizione

artisti

ricordano Dionysiades, Menekrates

Tebe?), nel quale senza sicure ragioni si vorrebbe vedere l'architetto dell'intero
Orestes ed altri. Che il fregio non sia rimasto senza eco lo provano tra

edificio,

frammenti del tempio di Athena in Priene. Oltre al grande fregio della


l'altro
Gigantomachia l'altare aveva un altro fregio piccolo che circondava in alto il cortile
dell'altare. Esso rappresentava in una serie continuativa di pi scene separate (un
genere di composizione che appare qui per la prima volta) il mito di Telefo, l'eroe
i

fondatore di Pergamo.

Il

soggetto e

il

luogo nel quale esso era collocato per orna-

Fig. 821. Dal fregio con

mento

il

mito

di

appunto uno stile diverso dall'effetto arMentre questa doveva rinunziare perci a

della parete pL-rmcttevano e richiedevano

qualsiasi rappresentazione dell'ambiente e

nanzi ad un fondo

liscio,

alle creazioni della pittura.

tavano

tutt'altra

maniera

nanze

opposizione

in

al

stende
lo

di-

spazio

fondo e richiama cosi

alla

le

proporzioni minori contri-

natura architettonico-decorativa

pi intimo,

ritrovate

nelle vici-

non appartenendo

pur

dell'altare,

umane

rappresentazione, ed anche

di

state

si

821) caratterizza e ravviva

e ricollega le figure

Gigantomachia, un carattere

Sono

(fig.

Gli avvenimenti pi tranquilli del mito di Telefo compor-

buivano a dare a questo fregio,

delicato.

suo vario aggrovigliamento

il

fregio di Telefo

il

con aggiunte paesistiche, chiude

pi

40,

Tclcfo dell'aitale di l'ergamu. Bcrlii

chitettonico del fregio della Gigantomachia.

della

M O

E R G A

1'

alla

sua immediata decorazione, alcune statue femminili

trattazione

dalla

da

contraddistinto
effetto e

essa

vestito

strisciante,

pieghe

di

pieni

di

da una caratterizzazione della stoffa

ritorna

capitolina

alquanto

slavata

una

in

statua

822).

(fig.

Eumene
pio di

del

partiti

circond anche

cortile del

il

Athena con un porticato

tem-

doppio piano

(fig. 706, 712, 735). I rilievi con trofei di armi


qui disposti a balaustrata (fig. 823), per i quali

aveva offerto
(pag. 380)

il

modello

il

rogo di Hephaistion

hanno servito come esemplare

riore sino alia base

della colonna

ed anche pi in

l.

Le cure

pergameni

si

limitarono

anche

Atene
fici.

non

soltanto
(fig.

al

ulte-

Traiano

artistiche dei

capitale

alla

loro regno. Delfi

(fig.

re

394),

730' furono ornati da essi con edi-

Un tempio

(morta verso

il

della regina
ito),

Cizico, era celebre per


lopinakia,

di

pag. 407)

madre Apollonis

nella sua citt natale di

una

serie di

rilievi

(st\-

che glorificavano l'amore

Fig. S22. statua femminile. .M..seo capitolino.

GRECIA

462

materno ed introducevano per

Romolo

XII.

PERIODO ELI ENISTICO

IL

prima

la

volta

nella

cerchia greca figure romane,

Remo.

edifici pubblici il palazzo reale pergamene (per lo


pu ancora vedere, fig. 728) era di modesta grandezza
pag. 412). I suoi artistici pavimenti a mosaico sono in parte conservati ed anche
e fiorivano anche le arti minori
ricordati nella tradizione letteraria (pag. 426 s.i
di corte, la glittica e la toreutica. Boethos di Calcedone (pag. 4321 e Stratonikos

In contrasto con

meno

sontuosi

ci che di esso

si

di Cizico (pag. 437)


in

come

questo

zione: dei tessuti

Anche

lavorarono con gloria

"

attalici

vasellame in argilla

il

questi

in

campi.

trapunti d'oro erano tenuti in

Pergamo

di

Con
tempo

lo spegnersi della dinastia

rapporto con Rodi.

presenta alcuni
gasias di Efeso.

con

lo

attalica

(133

artisti.

Famoso

Nel periodo

un guerriero che

scudo contro un cavaliere

momento

successivo. Nonostante

in

in

'produ-

di

gran pregio.

in

Pergamo. Berlino.

particolare

violento

fioritura

ma sempre
Efeso

Gladiatore Borghese

",

la

pi col

quale

opera

posizione straordinariamente distesa

(invisibile;,
il

la

isolata

pi recente emerge

cos detto

il

Athena

sparisce

pergamena, che noi dobbiamo immaginare non

in

centro

Roma

era assai ricercato.

Fig. S23. Dalla balaustrata del piano superiore del porticato del Santuario di

dell'arte

Sembra che Pergamo

ricamo dei tappeti fosse un

nella tessitura e nel

si

di

copre

per passare egli stesso all'attacco

movimento

della

figura

ci

Anel

T eccitazione

espressa nella testa, noi scorgiamo nella statua soprattutto una esposizione delle cognizioni anatomiche straordinariamente grandi dello scultore, tanto pi che noi

dif-

abbiamo a che fare con una invenzione originale di Agasias, il quale nella
composizione sembra piuttosto dipendere da un'opera del IV secolo (forse Leochares
ficilmente

Rodi conserv anche in maggior misura di Pergamo le tradizioni


Rodi.
puramente greche e coltiv, e con fervore, 1' arte durante tutto il periodo ellenistico.
La sua influenza si estende, come stato osservato, ampliamente nell'interno del-

46;^

l'Asia Minore; ci che noi crediamo


Meandro (Priene, Magnesia, Traile].

sappiamo quasi niente

Dell'architettura noi

-2-):

deve ammettere che

si

Hermogenes

di

riconoscere

di

ipag. 408).

come

sulla

(ali"

specialmente

dalle

rodio,

peristilio

infuori del

del

citt

lg.

terraferma abbia dominato l'influenza

Nelle arti figurate notevole che spesso

il

pittore e

il

bronzista erano uniti nella stessa persona (Philiskos, Aristonidas, Tauriskos) e che
l'influenza
le due arti erano esercitate nella stessa famiglia. Rodi aveva gi sentito

opera

della scuola di Lisippo per

maggior

felicemente

Demetrio,

di

dell'

Helios di Lisippo, e poscia,

tempo

al

suo

del

dopo l'assedio

fiore

re-

spinto ;304), per opera di Chares, il creatore del celebre co(pag. 394) ; la pittura fu
rappresentata da Protogene.

losso
l

Pi

cento statue colossali in

di

esprimevano la potenza
l'orgoglio di uno stato il

Rodi
e

come

centro

di

una potente lega marittima.

Il

quale

fioriva

grande terremoto del 224 danneggi

il

Una grande quan-

danno.

iscrizioni

di

tit

aiuti

parti con-

le

riparare ben pre-

tribuirono a
sto al

ma

Chares),

di

volontari da tutte

pi

anche

allora

(precipit

colosso

modo

nel

citt

la

grave

conservate

mostra come spesso

comunit fiorente

si

ci

in questa

credette di

avere occasione per onorare con


statue

cittadini

cittadine

ogni genere, e quanti

di

artisti in-

digeni ed immigrati trovassero


Fig. 824. Apoteosi di Oit ro. Rilievo in

qui remunerativo lavoro.

Rodi

costitu

Rodi

per

che

ampio
e

per

territorio

le

in

col pittore dello stesso

in

Roma

la

sorella e la rr,adre e le

tieri

di

tipi

Priene

vi

era di

di

Prieiis

Museo

Chio

cretese

marmo

di

Archelaos

Britannico.

lui

Muse

adoper

lievo che presenta

il

nome

una statua del

Timocharis ad esempio lavor

anche per Sidone,

altri

figlio

(pag.

di

in

marmo

vale

Polycharmos,

422).

pi

il

Nel santuario

di

nove Muse, e a quest'ultimo gruppo


cosidetta

ai

giorni

nostri

quale pu forse iden-

Apollo

Sosiano

un'Afrodite ed anche un Apollo nudo con

dio,

cos spesso copiati in et


sulla sua

oltre

lavoravano per com-

e perfino in Olinto.

rappresentante della scultura rodia

che nell'antica tradizione Philiskos,


tificarsi

il

isole vicine

missione nella Cilicia, Creta,

Come

di

centro d' irra-

il

un

per

diazione

Cosi

"

romana

Apoteosi

l'Elicone e nella zona pi bassa

di

un

e che

si

riportano volen-

ad esempio Archelaos

Omero

(fig.

824),

omaggio ad Omero

un

ri-

nel

GRECIA

404

XII.

l'ERIODO ELLENISTICO

IL

mezzo
per

a destra

La maggior

Cr.

d.

polano
quali

monte

il

colt

Muse

delle

825},

(fig.

riportarle

nel

creata nel

secolo

II

parte delle ligure che qui po-

pi conosciuta

la

Berlino

di

statua di un poeta sconosciuto

la

quest'opera fu

quale

il

ritorna in statue delle

cosiddetta Polimnia

la

ma

presenta una

si

Philiskos

ed

Taso

santuario di Artemide Polo in

stato

trovato l'avanzo di una statua femminile


certa Are. opera di Philiskos

non

zinale

adatta

si

il

conservati

Muse che appartiene ad un


diffuso e molto pi fine. La

quel gruppo di
rizzo

assai

chia di queste

Magnesia

statue

di

indi-

cer-

completata da opere di

Samo

di

ri-

una

di

lavoro doz-

cui

avanzi

agli

diffi-

che nel

(verso

100

il

Cr.

a.

in

parte figure colossali di divinit in altorilievo ap-

partenenti
pliryene,

grande altare

al

uno

queste opere proprio

mento
vestiti

sottile

ai

Questo

piedi.

stile

manto

disopra

modo

cammina

il

ampiamente

suole distendersi

grado

di

in

terra cotta d' Asia .Minore.

isole (fig.

Al pari dell'arte pergamena


II

all'

pathos

incirca

del

Noi sap-

di

male

due un gruppo collocato


il

medesimo

celebre gruppo di

squino

Il

in

in

soggetto.

Efeso sotto Traiano e che presen-

Un

capolavoro di questo genere

Menelao che salva

del tumulto della battaglia

Roma

(fig.

il

827);

cadavere

esemplari

noi

possediamo

nel

quale

vendetta su Oreste

le

l'

in

ombra

Erinni

Firenze
di

di

ad

il

Patroclo fuori

oltre all'eccellente

fortemente mutilato

Di un gruppo,
la

in

farsi derivare.

cre

figlio.

altri

avanzi

ancora

Pa-

di alcuni

due

copie.

Clitemnestra destava per

dormienti,

forse

dei partiti

abbondante

modo

di strascico

grado verso un

un bronzista e pittore rodiota Aristonidas (II sec.', che


un Atamante caduto in furore per avere ucciso il
Il medesimo mito rappresentato da un torso di Napoli
restaurato. Non sappiamo in qual rapporto si trovi rispetto

piamo

tava

il

figurine

nelle

rodiota

l'arte

secolo mostra una predilezione per

egli

ai

826),

Da Rodi non pu

di-

vestito

namento sempre maggiore. Nella forma pi semplice esso domina


ritratti di Asia Minore del periodo tardo,
nei rilievi funerari
della stessa regione e delle

scialle (certo di seta

di

con un movimento straordinario

particolare

di

pesante chitone

del

Nelle figure erette

ricco

la stoffa dei

movimenti,

suoi piccoli

un

di pieghe.

Fig, S25. Polimnia. Berlino, (Testa in Dresda).


Ricostruzione secondo W. Klein.

tutti

al

eoa

intorno

con

stende volentieri

tutte

panneggia-

di

rende virtuosamente

che

Di

affini.

stile

straordinariamente

particolare,

contrasti,

Artemide Leuko-

di

parte statue-ritratti

in

conservato

nelle

raffi-

statue-

465
magnifico fram-

un

mento

testa

nella

chia-

erratamente
mata'

.Medusa

"

Ludovisi

"

828);

(fig.

nella vigorosa parte

del

inferiore

viso,

bocca serrata,

nella

negli sconvolti capel-

serpentini

li

e-

spresso magistralmente il carattere


dea

dell'implacabile

Se

vendetta.

della

certamente

tutte

queste opere appar-

tengano a Rodi e a

questo periodo
problema che dobbiamo lasciare insoluto; in parte esse

possono essere sorte


prima.

gi

mente
duce

Sicura-

Rodi ricon-

l'originale del

cosiddetto

Farnese

Toro

"

829
Esso era l' opera di
due fratelli ApoUonios e
Traile,

Rodi

(fig.

Taunskos
creata
se

di

per

loro pa-

il

Fig. S27.

krates

Menelao

V artista

era

che lavor all'altare di


periodo (met del

Pergamo

secolo) e

II

:pag. 460), allora

un loro rapporto

La grandiosa opera rappresentava,


che

punizione

di l'atroclo. (La testa e giustamente rivolta).


Firenze, Loggia della Signoria.

cadavere

col

Mene-

dre adottivo

sulla

sarebbe cos determinato

coli' arte

base

di

Zeto e Anfione infliggono a Dirce,

la

il

loro

pergamena.

una

tragedia

euripidea,

persecutrice della loro

Li

madre

due fratelli, Dirceo il toro;


una pittura (Tauriskos sembra essere stato anche pitpag. 463); purtroppo a causa dell'errato restauro non appare pi chiaro

Antiope. Al gruppo originario appartenevano soltanto

forse era stato suo modello


tore, confr.
il

motivo

di

Dirce legata

inerme e supplicante e
del

gruppo

un

effetto sorprendente.

che

col toro,

al

toro,

ma

vendicatori
si

impenna

Inoltre

si

rimasto

inesorabili
e

si

evidente

della

Atanuale

I.

contrasto

slancia al disopra della

la

tra

Dirce

costruzione

sua vittima, di

deve fare astrazione dal piccolo dio della monta-

gna, dagli animali sulla base, da .antiope nel fondo


Springer

il

loro madre,

essi

sono aggiunte del copista,


30

^Oh

GRECIA

K.

XII.

PERIODO EM.ENISTICO

II.

quale rielaborava nel periodo antoniniano, per

il

una

nome

cui

fine del

alla

partiene uno scultore


il

di

modo

sticamente in

erma

celebre Afrodite

base sembrava

base

caratteri-

una

insignifi-

e base, ora perduta,

1820 in

Milo insieme con

830}

(fig.

adattarsi

quamente, sebbene

di

Erma

due

dei

poich

quella

sufficientemente

egualmente

statua,

della

come

da restituire

ba.se, tagliata

obliquo,

giovanile.

furono trovate nel


la

secolo ap-

II

Antiochia sul Mean-

mutilato,

Alexandros, stava sulla

cante

nelle

lati

originale portata

da Asinio Pollione.

Presso a poco
dro

tutti

Caracalla, V opera

di

Roma

da

collocazione visibile

Terme

tagliata

piani

alla

obli-

combacianti

l'uno fosse lavorato con accuratezza l'altro fosse


rozzo,

lasciato
Fig. 828. Erinni dormente

(la

Medusa Lu

cosiddetta

Marmo. Roma, Museo

dovisi).

delle

Terme.

glianza che

cora

Alessandro

scutibile che

laborazione

scudo

lo

di

di

sia

un originale

vi

l'artista

tutto questo

abbandonata del

stato Fautore di questa statua.


del

IV secolo

1"

inverosimi-

non

tutto l'ipotesi

si

di Capua).

La

l'iscri-

Alessandro e quindi

anche l'erma appartengano


la

Se

statua di Milo.

mette

questo,

allora

ammettere anche che


tenesse

nella

sinistra

si
si

al-

amdeve

dea

la

invece

qualche altra co-

dello scudo

come si crede una mela


quale arma parlante dell' isola
sa,

per
e

quale era stata creata,

la

che

alla

sua

sinistra,

non

sappiamo per quale ragione,


fosse stata collocata quell'erma.

Questo sarebbe stato certo un


grave peggioramento del monoi siamo
tivo originale e
tanto

meno

dervi,

superando

toccati,

in

inclinati

quanto

cre-

dubbi gi
che sta

in

insolubile contrasto con l'eccel-

lenza

artistica dell'opera

con-

Pig. 829.

11

Toro Farnese

..

Gruppo

rie-

soluzione del pro-

recente

dipende dall'altro se

zione di

la

due-mani

abbia modificato questo motivo,

an-

assai di-

Essa rappresenta

nel quale la dea sosteneva con le

Ares per specchiarsi dentro (Afrodite

blema, quanto

nonostante

cosi,

in

colossale. Napoli.

4i>7

servata.

con

pi attendibile perci l'ipotesi che

Alessandro non abbia nulla a che fare


statua di Afrodite, e che il suo autore

l'artista
la

corpo,

abbia introdotto nel

fronte

di

gamba;

mile di per s

gi

questo verosi-

fa

disposizione del panneggia-

la

mento che altrimenti mancherebbe


non legata ed

ginale

tuttavia

con

esecuzione

libera

quindi

L'invenzione

ralezza.

carne

riproduzione della

ori-

accordo

in

La

mossa

di natu-

non

se

virtuosa.

vivacemente

che

scudo che

tuttavia abbia lasciato alla dea lo

riposava sulla

all' ori-

una leggiera torsione

ginale, soltanto

posizione
dea,

della

fiorente

la

ma-

nelle

gnifiche forme, l'espressione nella testa e nello

sguardo

una dignit che tiene a distanza,

di

tutto questo

medesima

il

Ma

fu gi

del

tutto

una

femminile

testa

accennato sopra (pag. 434).

questa testa pi delicata nelle forme e

perci paragonabile con un


vicina

della

Traile

medesimo
Al

Rodi,

molle Dioniso

quale pu esser dato

al

un grandioso compagno nel


del

torso di Napoli

dio seduto.

principio

ultimo

dell'

secolo

Romani,

seo era stata assai danneggiata dai

modo

certo

retorica

vi

sto periodo, e

fioritura e raccolse

Pergamo. Scienza

l'eredit di

Roma. Verso q

propriamente gi dalla

secolo, lavor in

famiglia di

nomi

cui

altri

cano

veniva attribuita

posto verso

(fig.

la

hig.

al

met

Ad

essi

appartiene

prima da alcuni era posta

III

secolo

del

831).

Afrodite di Milo. Louv

principali

Hagesandros.

scultura rodia, la cui origine

stubile

e-

fine del

Rodi per pi generazioni

artisti

erano Athanodoros

da

Rodi

fiorivano ed attraevano

schiere di scolari anche da

una

Cr.

a.

quale per aver parteggiato per Per-

la

ebbe un ultimo periodo di


in

alla

panneggiamento. Sulla

parentela generale con

pergamena

non

perfetto;

altezza sta

Cr

a.

ma

famosa opera

che recentemente ha trovato

della

Tito,
il

suo

gruppo del Laocoonte nel Vati


rodi Hagesandros, Polydoros e Athanodoros,

secolo

831). un'opera originale dei

la pi

nell'et dell'imperatore

a.

Cr.

il

e
suoi figliuoli. Essa fu trovata nel 1506 in Roma e,
grandemente apprezzata da Michelangelo, esercit una profonda influenza sull'arte
del Rinascimento. Due serpenti, mandati da Apollo, hanno stretto tra le loro spire
il
suo sacerdote Laocoonte con
due giovani figli; uno di essi ha gi dato un

probabilmente un padre

morso mortale
figlio

maggiore

al
si

figlio

minore,

sforza

di

l'altro

liberarsi

si

volge appunto contro


dalla stretta.

il

mentre

padre,

La composizione

modo

il

di

GRi:CIA-

XII.

l'I^RIOnO

II.

II.I.INISI ICO

rilievo

tuazione

accen-

l'

quasi

e-

sclusiva del dolore

sono

lsico

che

difetti

balzano

evi-

ma

denti all'occhio,

invece meritano

pi

la

ammira-

alta

zione l'unione delle

ne

figure

con

ser-

un gruppo

penti in

unitario, la gradua-

accentuazione

ta
dell'

espressione

r esecuzione

tuosa

delle

del corpo,

mente
suo
a noi

forme
special-

del padre.

gruppo

vir-

Il

sicuro del

elfetto.

Ma

se

l'avvenimento

spaventoso pu ap-

una

parire

crudele,
Fig. S3I.

che

trattava

si

(T altare

come

Laocoonte (senza

Il

una

di

una corona

Ad

tale).

ogni

alloro,

di

modo

tempo come

di

sono

cui

suo

il

culmine,

come

il

giusto punto cronologico l'opera stata

meglio per
alle

carattere

il

orrori

lotte e agli

dell'epoca
di

ogni

conservate

che quest' opera

caratteristico

p>er

sorte

antico
sapeva

suo colpevole sacerdote


le

tracce,

lo

che chiude

indicavano
lo

sviluppo

lungo

miracolo

"

Solo allorch stata assegnata

".

spettatore

decretata dal dio per

indipendente dell'arte greca, sia apparsa

dell'arte

Vaticano.

restauri).

punizione,

1'

al

suo

compresa

tanto

avvezza

genere ed ha tro-

vato perci nello stesso tempo un apprezzamento


pi adeguato.

Del resto

il

Laocoonte non

il

suo viso tormentato,

fermo,

(fg.

si

832),

creazione

il

di

ricollega
cui

do\'e

alla

isolato.

Infatti

nessun piccolo tratto

testa

del

pathos tuttavia

cieco

Omero

tranquillo.

La

questo tipo, che stato molto variato

nei particolari, deve porsi alquanto prima.

La

testa del

Laocoonte ha

il

suo contrapposto

idillico

nella testa del

Centauro Borghese tormen-

tato da

Eros

e questi alla sua volta ha di

nuovo

il

(fig.

suo

833

parallelo

in

un giovane compagno

Fig. 832. Busto di

Omero. Sanssouc

^^Pf^M

Fig. S36. Ornamc-nti dell'arte di Hallslatt (v. Sa;ken). (Cunfr. pag. 472).

C.
A penisola
Sicilia

che

italica,

T A L

distende dalle Alpi sino

si

nord,

Messapi nella parte sud-est,

mar

Ionio e con

Galli nella pianura

Anche

padana erano diversi

non erano

abitanti

gli

Etruschi nel centro,

gli

pianura

nella

nord dell'Appennino; soltanto

antiche

pi

le

testimonianze della civilt presentano grandi differenze, ad esempio in

di

Liguri nel

dalle altre stirpi italiche; la Sicilia

aveva una sua propria popolazione originaria. In conseguenza anche

l'Etruria

la

pi grandi

le

a ci dall'occidente all'oriente una costi-

tuzione del suolo del tutto differente.


:

al

protende verso l'Africa, offre dal nord verso sud

si

differenze climatiche e oltre

una sola stirpe

nel-

Sicilia,

che

l'interesse

esse

La storia della primitiva arte italica


nostro campo almeno, non tanto uno sviluppo intimamente coordinato

offrono pi storico ed etnico che artistico.


offre,

nel

una

quanto

meno
I.

serie

ispirazioni venute dall' esterno e la loro rielaborazione pi

di

indipendente.

IL

PERIODO PRIMITIVO NEL NORD E NEL SUD DELL'ITALIA

Italia superiore.
ovali per

vivi,

le

Le

tracce dell'et della pietra con

caverne e

rame

suppellettile semplice in pietra,

L'et del bronzo invece

ci

si

per

fosse

le

presenta nel suo aspetto pi

zioni della pianura che fiancheggia

Po

il

piantate su laghi e su fiumi (palafitte),

tal'

aggruppano

che

strade che

in
si

circonvallati,

villaggi

nord

e a

capanne rotonde ed
dei

sono sparse

argilla,

le

seppellimento

il

con una

morti,

in tutta

penisola.

la

caratteristico nelle

sud, e

le

altra sulla terraferma (terremare).

sono

caratteristici

tagliano ad angolo retto ed orientate secondo

per

loro

la

punti

sta-

quali talvolta erano

Esse

si

rete

di

Una

cardinali.

stazione su palafitte tornata alla luce presso Taranto dimostra che questa civilt tra-

versando l'Appennino deve aver corso tutta

l'Italia,

per quanto manchino ancora

sue tappe intermedie. Alle capanne rotonde in legno e terra corrispondono


cropoli separate delle piccole

La

cadaveri ora cremati.


nella quale

prevalgono

negli utensili di

tombe

circolari, destinate

suppellettile

motivi

della

triangolari,

bronzo fuso, quanto

tistici.

Il

luogo

di

bronzo

al

pi antico

ferro,
stile

il

italico di

suo dominio

Campania

importante

ma

la

a.

per quanto

si

conservare
pi ricca,

delicata ed

pi

il

Cr. appare per

bronzo rimanga

le

ceneri

dei

decorazione,

la

sempre

gli

utensili

in

uso per

quell'et del ferro detto

ritrovamento presso Bologna

ganei. Tuttavia
fino nella

il

diviene

ne-

incisa

tanto

nell'argilla.

Al principio dell'ultimo millennio


accanto

casa

le

in

ad esso

si

di

e per
gli

le

armi

oggetti

ar-

Villanova dal primo

riconnettono Este

colli

Eu-

estende anche verso sud, sull'Etruria, sul Lazio,

e nell'Apulia settentrionale.

I!

bronzo

ha

ancora

il

posto pi

fusione cede terreno alla tecnica della martellatura. Delle

lamine

Il

AMA

SUI'ERIOKK

47'

bronzo sono

di

in

parte ta-

gliate a strisce, in parte

sono

Fig. 837.

imbullettate per formare dei

sono

vasi,

presse

decorate

sbalzo,

Questa tecnica

goffi

color bianco.

Un

le

geometrici; borchie e

linee

gammate

anche applicata

dell'incisione

fuoco libero

cotti al

motivi

di

meandri, croci

ai

altri

file

di

borchie

sono im-

sono

motivi lineari

incisi.

vasi di argilla, che per lo pi

impresse e incise sogliono poscia

tipo particolare di vasi dall'aspetto di due tronchi di

sono

riempite

essere

cono

di

riuniti

ifig. 837) usato con predilezione come urna cineraria. Le tombe nelle
trovano questi vasi sono le cosiddette tombe a pozzo. La forma delle case
allora in uso additata da urne in argilla le quali imitano le abitazioni dei vivi

per

la

quali

(fig.

base

si

838). Si attribuiscono questi prodotti ai primi secoli del

Uno
dal

primo luogo

Po o

di

ritrovamento, Marzabotto allo sbocco del

di

Este appartiene qui. La tecnica ancora

lavorazione a sbalzo e

nuovo

Reno

il

suo

nome

pianura del

nella

Certosa presso Bologna: anche un gruppo pi recente di

dalla necropoli delia

monumenti
la

millennio.

degli stadi pi recenti di quest'arte di Villanova trae di

la

medesima, soltanto che

martellatura tolgono sempre pi

la

motivi decorativi divengono pi delicati e pi graziosi e

poco dell'elemento figurato, animali domestici e uomini.

si

posto

all'

incisione

arricchiscono

Uno

poco a

dei prodotti principali

costituito dalle secchie (situle), che sono da principio cilindri circondati da cordoni
orizzontali (ciste a cordoni,

fig.

841 h) e che pi tardi prendono forma alquanto pi

elegante e sono circondate da pi zone figurate a rilievo battuto. Nella situla di Bo-

logna

(fig.

839)

Fig. 839. Siliila d

guerrieri,

Bologn

il

sacrificio,

il

banchetto

distribuiti

in

tre zone,

Fig. 840. Situi.! di VCatsch.

ricor-

472

-malia:

r.

periodo primuivo

ii,

i.

nord

nei,

talizzanti o greci antichi che

ma
e

di Hallstatt.

dalla
del

con

turoni,

desime

territorio alpino al

nord

Da per tutto
medesime lamine

dell'Italia superiore.

motivi

di

incisi,

le

noi ritroviamo

di

cordoni

841 h) e infine

(fig.

un banchetto e dei
alla

(fig.

stati trovati sulla via

del

medesime

nel territorio alpino anche presso

ma

su

medesime

situle

(fig.

di ar-

stambecchi
839''

(fig.

questi

una grande

841

fj,

delle

tornano

le

me-

rilievo.

un corteo

allineati,

esemplari

rilievi,

civilt

figure or-

il

tutto

analoghi
parti

?)

gruppo

il

di popoli

non abbiamo

dell'Europa centrale

raggiunge

questo periodo
influenze

cedenza.

in

etrusche

il

suo apogeo

Italia,
:

altre

verso

nella valle del


in

il

a cui abbia appartenuto questa civilt la quale

mirava ad un certo splendore esteriore.


secoli e

ca-

alla luce

che era diffusa dall'Appennino sino nella Turingia, qualunque possa essere stato

popolo (Celti

di

rapporti

con zone a

cadaveri, cos fuor di dubbio che

prodotti di

al

vasi

840), rappresenta

(fig.

Bologna

appare

esso,

di

in stretti

medesimi

al-

di civilt

nord sino

Brennero (Matrei, Moritzing. Poich

costume, che

degli oggetti italici importati,

di

di

al

e al

le

836),

e al disotto degli

pugilisti

decorazione delle situle

ratteristiche del singolare

le

stati

di bronzo, specialmente per cin-

sottili

da Watsch nella Carniola

esse, proveniente

molto simile

erano

nome

il

anche

dell'Italia

animali, specialmente di animali orientalizzanti alati

situle a

sacrificale,

sono

il

impresse o incise con motivi geometrici

namentali

Una

In tutto

dall'oriente.

Italia

donde

italico;

modelli. orien-

bronzo nei paesi

et del

Borgogna e dall'Alsazia sino alla Moravia e all'Ungheria


Meno, si estende questa civilt dell'Europa centrale che

con quella
gilla

prima

tempo

venissero alla luce in

innanzi tutto in Hallstatt nelle vicinanze di Salisburgo

pini,

costume

il

qui importati per

stati

artistici

scoperti degli avanzi essenzialmente simili della

irrigidite,

richiama invece

fantastici alati

dovevano essere

Gi prima che questi prodotti

sono

figure

le

deli, italia

Hallstatt.

utensili di

dano le scene dello scudo omerico,


una zona inferiore di animali reali

sud

nei.

pi debole

Questa

civilt

di

Hallstatt

abbraccia

pi

met dell'ultimo millennio a. Cr. Verso


Po, si fanno sentire con maggiore forza le
la

misura

si

erano gi

fatte

valere

in

ante"

ITALIA MERIDIONAl.K

meridionale.

Italia

Il

sud

molti punti un quadro dilTerente,

olire

47:^

in

quale ac-

il

cenna ad antiche influenze del Mediterraneo


a quelle

opposizione

in

Europa centrale
come nell'isola di

dell'

Puglie,

Nelle

nord.

sul

Malta, nella Sardegna e nelle Baleari,

monumenti

conservati dei

sono

si

megalitici

dell'et

ebbero una

neolitica pi recente (pag. 6) che

lunga sopravvivenza. Nella Sardegna l'apparizione pi singolare sono


ghi

"

842

;tg.

come

nuraghi

ai

cosiddette

simile

(truddhu)

Puglie

abitazioni

hanno

si

tombe

"

cosa di

che

nuraghi

ai

Una

Per

sono

essi

la

continuazione fortificata

balcanica

si

eia

ri\

Materai

nelle Puglie

in

nel passaggio dall' et

Sicilia

una ceramica

in

tecnica della pittura e l'ornamentazione, che chiaramente

la

corrisponde

canestri,

dei

medesimo periodo
Sicilia

Nuraghe presso Abbasaiitn. Sarde

Fig. S42.

ha nelle

114 s).

(pag.

bronzo

del

all'et

intrecciatura

all'

Qual-

".

si

notevole influenza della penisola

pietra

dipinta.

sepolture,

Baleari (talayots)

nelle

fortificate.

le

dei Giganti

delle antiche case circolari

della

deter-

camere, nicchie, corridoi,

con

servivano

Accanto
le

nura-

in

zone, torri rotonde massicce, a uno

minate

o due piani,
che

numerosi

spesso aggruppati

in Tessaglia e in

ceramica

alla

Beozia 'pag. 109

si

eneolitica che

ma

s.);

vasi

ricollega

appare

nel

conservano

in

antiche forme locali.

le

Verso
(pag. 113)

la

fine del

li

millennio

lambirono anche

trasformare

la

a.

Cr. delle leggiere ondate

semplicit dell'arte locale.

essa stata investigata

della

egea

civiitc

coste dell'Italia meridionale e della Sicilia senza poter

le

Questa

si

prolung attraverso vari stadi;

seguita nella sua successione

particolarmente

in

Sicilia.

vivi e per
morti. Poscia, .sia che il
Da principio le caverne servirono qui per
morto fosse inumato o cremato, delle tombe rotonde a forma di forno, imitate dalle
case dei vivi, si trasformarono gradualmente in camere funerarie che continuarono
a sussistere per lungo tempo accanto alle semplici fosse. Il vasellame in argilla di
i

quest'et primitiva

degli

si

trovava in generale

al livello di

quello spagnuolo o antico troiano

112); da principio delle linee incise o un'ornamentazione stampata,

(pag. 6,

ornamenti bruno-scuri

o rossa,

su argilla bianca

in

ambedue

poscia

stadi

gli

con

poco a poco (all' incirca neli' VlIl-MI secolo) la


decorazione geometrica tarda cede dinanzi ad una forma pi bella e pi elegante
dei vasi che rivela l'influenza del metallo: infatti mentre questo determinava le forme
predilezione dei motivi diagonali.

nord,

nel

prende

sebbene
(anatrei.

non

nel

un
in

sud

nuovo

V argilla

slancio.

aveva
I

funzione

direttiva.

Alla
lo

fine

la

pi dipinti

decorazione
;

appaiono,

scarsa misura, meandri e scacchiere, e anche animali di forma semplice

Questo

stadio

ha

dei

punti di

contatto con lo stile di ^'illa^ova sebbene

sia identico.

Certamente una gran parte


si

la

motivi ornamentali sono per

offrivano

come un

delle influenze giunse dal

terreno adatto per

tali

mare. Le coste

cosi estese

influenze o per colonizzazioni da parte

474

-ITALIA

e.

I.

IL

PI

JBlSiB^MgKp

RIODO PRIMI rivo

iK^'^':

Ni:i.

NORD

x>^.'K

IK

SUD

NEI.

';,

''-ivTiK

DI.1,1.

lAI.I

Kig. S43. Guerrieri di ritorno. Pittura parietale da Pesto. Napoli.

possedevano una

di popoli che
di

Taranto,

Campania

inoltre

avevano approdato

Fenici esercitarono

come

in

Grecia

di Cartagine.
nicie.

Alle brame

Air incirca
e della

pi ricca. In

mentre

ci,

il

loro

dei

commercio

mercanti

di

Tiro

di

estensione

Imera
coli'

dei

modo

infine

Sicilia,

di

le

ampio

golfo

pianure lussureggianti

della

particolare V

coste orientali povere di porti

le

Secondo ogni apparenza

civilt.

e di Sidone,

poscia forse

pi vicini compatrioti

essenzialmente soggetta

influenze

alle

Cartaginesi fu posta una fine per lungo

fe-

tempo

(480).

Magna Grecia con numerose


offrire

di

colonie che presto salirono in gran fiore.

creazioni

posto nel corso dello sviluppo dell'arte greca

puramente greche
:

esso ha una

fu

introdotto

portante

possediamo

se

nella

notizie,

occupano

d' Italia,

(Pesto)

un posto noteTra le

della costa

accanto

sale

pi settentrionale

la

l\\me (Cumae), che

notevole
di

che su tutta

non
e servente.

Pittura parietale da

Cuma.

si

ionica Cal-

tiucnza

come prova

Cuma
la

VII! secolo

nell'

era stata fondata dalla

potenza

occiden-

Poseidonia

grande importanza

particolarmente

scar-

vascolare

Lucania.

e la

colonie greche

solo

pittura

pi tardi

vole r.\pulia

cide.

suo

dell'occidente

scultura

purtroppo

tale

al

preminente nella

parte

architettura dorica; dell'im-

antica

Donna

pag. 92); da principio

sulle coste italiche (confr.

Vili secolo cominci l'occupazione greca delle coste delia Si-

Ci che l'occidente pu

Fig. 844.

gi

naviganti ionici, accanto ai quali ben tosto

La Sardegna rimase sempre

dalla sconfitta di

cilia

della

po' fuori di questa corrente

rimanevano un
assai presto vi

civilt

litorale

Lucania invitavano a

della

il

fin

della

da principio

costa della

Campania

presenti alcuna traccia d' infenicia.

quel

che

pare

da Clima

su

discesa

si

specialmente essa stava

1"

tutta

in

MRRIDIONAI.K

lAr.IA

centrale una considerevole influenza ionica

Italia

con Roma. Alcune opere, che comune-

stretto rapporto

mente sono considerate etrusche, sono forse ioniche, per lo meno sono lavori che
In Cuma fioriva
in "ran parte hanno risentito quell' influenza (pag. 202, 244 ss.).
industria del bronzo
la
fabbricazione etrusca dei metalli tanto
particolarmente
1'

frattanto

signoria etrusca

la

che

Cuma, hanno
dell'arte

non

Capua

Mura

Fig. S45.

Etruschi

si

e delle altre

con

le

Nell'anno 474

paese

Nola erano con.siderate fondazioni etrusche. Dagli

delLi cinta di

Nofba (Norma)

nel tL-iriturio dei

ricevuto

\'(ils

loro alfabeto dai Calcidesi di

il

loro alfabeto anche gli Osci, e dell'immediata influenza

il

le

camere

funerarie. Del

Cuma

la

fu

il

resto qui

tempo

della

come

in

Etruria nel

(Cuma, Nola;.

teatro dove con la cooperazione di lerone di

potenza marittima etrusca.

sannitiche scesero dai monti nelle

tane stirpi

e si

il

VI secolo

etrusca in queste regioni meridionali troviamo una traccia nel costume di

cusa fu spezzata

al

Dikaiarcheia,

ricche pianure cadde dal

.sue

secolo ha luogo un" attiva importazione di ceramica attica

a poco

greche

colonie

limitavano soltanto all'orlo della costa

sembra che abbiano

poscia tolto

ornare con pitture parietali


^'

Cuma

vicini di

mentre queste

era abitato dagli Osci,

che

interno,

qui una parte de' suoi modelli. Gli Etruschi erano divenuti

di

immediati

gli

Pateoli, Neapolisl

sotto

avr tratto

stimata

Ma

nel corso del

secolo

le

Sira-

mon-

ampie pianure, conquistarono presso


Cuma ed anche Poseidonia

guerra del Peloponneso Capua,

Nel medesimo secolo comincia la consideretombe a camera campane e lucane, soprattutto


Pesto. Esse rappresentano scene di morte e di seppellimento, avveni-

unirono con

gli

Osci

pag. 322).

vole serie delle pitture parietali nelle


in

Capua

vita, specialmente imprese di guerra dei defunti e immagini dell' oltretomba. Da principio esse stanno chiaramente sotto l'influenza greca, ma sviluppano
presto pi fortemente la loro maniera osca, che ha un tratto assai realistico; spesso

menti della

47b

Italia:

ii.

eirijria e la7ao

'

si

toccano con

cani (pag. 376

mente anche

vasi

nel

lu-

natural-

s.),

costume

843 \ Queste
pitture parietali giungono

paesano

(fig.

sino

III

al

maniera

funeraria

pittura

ma,

secolo. Della

recente

una

di

Cu-

al

IV

appartenente

secolo

844), che con

(fig.

pochi colori, rosso, giallo,


nero,

rappresenta

funta

la

Frattanto

sano posto
Fig. 846. La

vicina

Porta Saracinesca

pana con

Roma

continuarono

Per quel che


zione

d'insieme

mare

sino

agli

riguarda

lo

tutta l'Italia

Appennini,

in

II.

storia.

Segni, veduta dall' interno.

in

Cales acquistarono particolare

Campania;

Romani

ave-

mano

sulla

la

Capua

la

importanza come intermediarie dell'arte cam-

nuova maniera

ETRURIA E

funzione

si

da Terracina

Lazio e presso

di

Cuma.

L.\ZIO

sviluppo artistico
centrale

la

pu abbracciare
sino

al

sebbene esistano grandi differenze

Mentre, ad esempio, nel

de-

la

sua fantesca.

le

stirpi

di
di

in

una

tratta-

dell'Arno, dal

popolazione e

vicine scarsissimi sono

di
gli

ARCHITETTURA

477

avanzi della ceramica greca dipinta, notevole che


cos chiuso,

Cuma

dei

mente o attraverso
agirono

sulla

r Etruria

mondo, da principio con

prodotti

del Po, elevarono soprattutto

curarono ad essa

pi espressiva nelle

quello

849.

da Corinto,

tardi

pi

ed industriali greci

(pag. 47^) e

si

ed

stabiliti nel-

un certo tempo estesero il loro


spinsero a nord nella pianura

ad un grado pi alto

Italia centrale

dall' Attica,

erano

si

Parte superiore dilla

l'iTla

Mai/ia

in

L'architettura dell'Italia centrale

(fig.

cos

quadrato,

vj,.

mura

dei Volsci

modelli

tenesse in

si

Fenici e con Cartagine,

di

civilt

e pro-

principi dcirarte.

Architettura.

l'

apparenza

in

ogni genere affluivano ad esso, diretta-

artisti

Campania

nella

fino

d"

Gli Etruschi, che per

(confr. a tg. 879).

montagne

artistici

dall'Asia Minore,

altri,

sua arte. Forse anche

dominio a sud

olirono

popolo etrusco,

aprisse tuttavia tanto facilmente alle intiuenze esterne e

si

contatti cos variati col restante

poscia con

il

delle citt.

843

s.)

Tanto

e degli Ernici

grandiosi dei diversi

quali

si

nell'

ci

si

presenta nella forma

Etruria quanto particolarmente nelle

le

tipi

l'enisji:

di

mura

delle citt

con

le

loro porte

costruzione da quello poligonale

trovano soltanto sul suolo greco. Solo dobbiamo guar-

darci dal considerare tutte queste

mura come

antichissime;

le

mura

di

Norba, per

esempio, non sono pi antiche della colonia romana (491). Costruzioni poligonali e
quadrate in alcuni luoghi appaiono contemporaneamente, come del resto erano con-

temporanee

nella civilt

egea.

La costruzione

ed air Etruria meridionale, mentre


zione orizzontale ed anche

la

nell'

poligonale tuttavia limitata

Etruria settentrionale predomina

costruzione quadrata del tutto regolare.

al

Lazio

la stratifica-

malia:

478

come

Inoltre,
file

vediamo

27), noi

(tg.

interni coperti da

degli spazi

modo da formare

orizzontali di pietre che sporgono gradualmente verso l'alto in

una specie

capitolino

antica

(fig.

847);

in

Roma,

il

pi

copertura

di

posteriore,

et

la

erano

uso per

in

Fig. 850.

lavatoi in

tre

come

nel

pietra

sistema delFarco incuneato

(fig.

Gi
41,

sopra

Ma

848).

(fig.

Career

reale copertura a vlta in pietra.

il

si

porte gi dal

le

credeva,

gli

secolo

il

le

a questo

Tulliano

antichi popoli

gli

129,

153).

pi

mura

d' o-

Anche nelPA-

il

IV

non sono,
hanno incomin-

745). Cosicch gli Etruschi

(fig.

inventori dell'arco incuneato,

sicuramente tra

ad adoperare

ciato

nella sua parte inferiore

fontana ancor oggi aperta sotto

regione litoranea pi occidentale della Grecia settentrionale, questi archi

carnania,

come prima

suoi

Tantichissimo ser-

tale vlta finta

Tulliano

la

aggiunse poscia,

si

la

conoscevano

riente

una

di

cosiddetto

il

conosciuto

Tuscolo con

del

dell'acropoli

sistema

L'esempio pi antico

vlta.

di

batoio

di

Grecia

in

i;tkuria e lazio

11.

secolo

III

il

ma

essi

lo

loro

nelle

porte

(Vol-

Tempio etrusco

secondo

Vitruvio.

Le camere

laterali, non sempre


stenti, sono tratteggiate.

Fig. 851.

terra)

non etrusche ma di
Novi (S. Maria

Falerii

Tempio

et

di

Giunone presso

romana sono

invece

Falleri, fondata

di

Falerii. (Civita Castellana).

le

porte

dopo

certo

della

romana

colonia

distruzione di Falerii

la

Veteres nel 241 a. Cr.) e la porta Marzia con la sua ricca decorazione scultoria
Perugia (fig. 849). Se quindi
Romani furono celebri nelle et posteriori per i

in

grandiosi edifici a vlta, essi dovevano questo

ed

ellenistici

il

Assai presto in

tamento
tati

soltanto in parte

ai

modelli etruschi

pi dovettero al loro particolare talento architettonico.


Italia

si

presenta una regola

e la disposizione delie abitazioni

stabile,

basata sul

umane. Essa vigeva

rito,

per l'orien-

gi nei villaggi pian-

su palafitte nella pianura padana (pag. 470), essa deteriTiina poi col suo

(nord-sud) e col suo


crociate

la

pianta

decumanus

delle

citt

e col sistema

(est-ovest)

degli

accampamenti

italici.

"

cardo

relativo di strade in-

Questo sistema appare

particolarmente chiaro ancor oggi in un'antica citt etrusca presso Marzabotto, non
lontano da Bologna, che appartiene
Il

medesimo

principio regola

duzione sulla terra


e tagliato a croce

di

la

un rettangolo

da quelle due

al

secolo circa

(v.

sopra pag. 471).

pianta del tempio etrusco.


("

linee,

Il

tempio

templum

dentro

quale venivano compiute

vazioni dei segni celesti, tanto importanti per

il

il

la

nettamente delimitato nel

culto italico.

La

le

ripro-

cielo

osser-

pianta del tempio

ARCHITETTURA

Fig. S53.

479

tempio etrusco secondo Vitruvio. (Borrmann-Wiegand). (Frontone a sinistra con


ogni elemento decorativo stato tralasciato).

Il

parete chiusa, a destra con la sola armatura

sino a poco fa

ricostruiva soltanto con

si

Fig. 854.

la

descrizione

di

Colonna

di Vulci.

Vitruvio

(fig.

8so).

Se-

tempio aveva un profondo vestibolo con colonne assai spazieggiate,


che serviva a quelle osservazioni. La met interna del tempio era invece occupata
dalla cella, di solito tripartita: una camera mediana pi ampia, delle camere late-

condo questa

pi

rali

il

strette

mediana

cella

steriore era data

questo

in

mento

corrispondenza

in

costituiva

tutto

uso

tempio

il

in Etruria

mente scavi

di

tre divinit.
l'edificio.

tempio a megaron

(podium) con

ricorda nel tempio

lo

ben presto ed

una scala
italico),

(pag.

sul davanti

ma sembra

essersi diffuso di l in

Roma

La soglia della
La chiusura p-,

numerosi avanzi

di

il

Un

139).

tempio
rialza-

non era necessario

tuttavia essere entrato

e nel Lazio. Recente-

in vari luoghi dell' Etruria, del territorio falisco, del

tato alla luce


i

comune

centro di tutto

il

all'antico stadio del

(anche Mtruvio non


in

culto

da un muro intero, senza opistodomo aperto, cosicch

rimmsva

di

al

precisamente

Lazio hanno ripor-

templi e mentre da un lato hanno dimostrato che

non possono risalire al di


hanno pure provato che
forma descritta da Vitruvio non era la

pi antichi

l
la

VI

del

sola

in

secolo,

uso giacch

templi pi antichi

presentano forma allungata con breve vestibolo, cella unica e

sembra anche

talvolta

opistodomo. La forma completamente


luppata con cella

tripartita,

sembrano presentarla

gif

s\i-

senza podio,

avanzi assai dan-

neggiati del tempio di

Giunone Curitis

Falerii Vetcres (Civita

Castellana

che tuttavia del IV secolo,

in

831

fig.

giudicare

dalle sue terrecotte

architettoniche.

presenta anche un

tempio

lo

recentemente

Ma essa era anche


tempio capitolino in Roma
che fu completato nel 509 a. Cr. e che
scoperto

la

pianta

in

Orvieto.

del

era infatti dedicato alle tre divinit: Giove,

Giunone

.Minerva. Del suo alto

ba-

'''^-

*"

'"

'''''Da'cS'ele''co'ena"hen

'""''""''

48o

ITALIA:

irrRURIA e i.azio

11.

samento, che qui come altrove assicurava


e dominante,

vedevano

si

zione del palazzo e


alla

l'

tempio cos elevato una posizione

libera

demoli-

la

esplorazione del sottosuolo hanno portato notevole contributo

maggiore

conoscenza del tempio


fu

Alatri

852) che del IV-III secolo

abbandonata neanche

Ma

Roma.

di

unica non
(fig.

al

nel giardino del palazzo Caftarelli

a\'anzi

gli

in

forma allungata con

la

come mostra

posteriore

nell" et

una

notevole

esso

cella

tempio

il

di

camera

stretta

forse destinata al tesoro nella parte posteriore del tempio.

Anche

nell"

tempio greco.
air elevato

8531 e nella membratura

(tg.

colonne

in

ha perfino

hanno

si

pi

ripido,

la

trabeazione era

conseguenza erano pi spazieggiate. La colonna ricorda


conservato

elemento

qualche

particolare

del tipo dorico-arcaico

una base panciuta

di

tuscanica

completamente da parte

tere

dizione
dello

nazionale

stile

delle

dorico del

in et tarda,

tempo.

compaiono

temente provveduta

completamente

di

di

la

snelle

il

si

un tempietto

La casa

fittile

gocce anche

panna
in

di Faustolo

Che questa
facesse met-

una conseguenza tanto della tradell' imbarbarimento

un

usava

La

al di sopra.
(fig.

fregio

triglifi;

ed

modo

eroi.

Ma

la

dove,

ed

(fig.

trabeazione in legno era ricoperta

855, confr. 342)

856),

delle

ampiamente sporgente

(fig.

del

medesimo materiale

urne cinerarie architettoniche


8^7)

ci

ancor pi particolarmente
il

frammento

in

origine una capanna rotonda ricoperta di paglia (pag. 7,

Roma
la

si mostrava ancora la casa di Romolo e la " caforma rotonda sopravviveva nei templi circolari che erano

uso particolarmente per

nit

il

un

votivo di Nemi.

era

italica

470). Cosi pi tardi in

liscio,

854).

nella sua costituzione e nei suoi elementi decorativi ce lo fa conoscere


di

dorico,

sono soltanto una forma ornamentale, frequen-

essi

lastre di terracotta

tetto

stile

ha tuttavia

proporzioni del fusto, quanto

Non

triglifi

erano anche acrotcri ed antefisse

fanno conoscere

colonna dorica

lo

ma

Il

legno, le

romana

(fig.

certo non bella, anche pi tardi nell'arte

in

forme diverse, un fusto

echino rotondo senza anelli e un plinto pesante di copertura

arrestato

si

legno prima della sua trasformazione in una costruzione in pietra.

in

carattere

colonna

varie dilerenze dal

tempio etrusco rappresenta uno stadio antico, esso

angolare ampiamente sporgente era

tetto

suo

elevato

Il

il

culto di Vesta e di Ercole,

ma

anche per altre divi-

casa italica posteriore, secondo una teoria che stata ad ogni

spesso combattuta negli ultimi tempi (confr. pag.

7),

sorta dalla casa di

cam-

ARCHITEITURA

4S1

tig. S5S.

Ricostru/ione
teoretica
l'antica
italica di

del-

casa

cam-

pagna.

Fig. S59.

Casa romana

in

Fig. 860. La casa del Chirurgo. Pompei.


{Lejparti recenti sono tratteggiate).

Delo.

(ll-rsec). (Convert).

pagna

isolata

(fig.

S^iSj/'che aveva

il

era circondata da camere e dietro

suo punto centrale nell'atrio con

tazione. Poich tutta la casa era coperta da un alto

chissime urne cinerarie (urne a capanna,


cio a

forma

grande porta

di testuggine ),

d' ingresso""e

fig.

quale

tetto,

857, confr.

laterali

accanto

al

focolare

'- -*^

'

volte nelle case

isolate (fig.

859) per-

quando gi era
stato aperto un altro
fino

pi

largo

luce.

Nelle

ingresso

per

la

citt, l
si

dove

tamente l'una
il

pra

dell' atrio,

di

stretall'al-

tetto al diso-

tra,

per

case

le

addossavano

forse

trasformazione

uno

sfiatatoio gi

esistente per l'uscita


del

fumo

(confr.

fig.

861) era provveduto


Fig

di un' apertura quaSpringei)

Matuiale'

861

Camera

funeraria

in

Ttrqumii a

(Tomba
I

imitato da anti-

cos essa riceveva luce ed aria soltanto attraverso la

da aggiunte

persistette

ali

le

alle

focolare ed

20; atrium testudinatum

fig.

minazione attraverso

il

focolare da alcune stanze pi grandi per abi-

il

foi

im

di

della Mercareccia).

alae

illu-

IIALIX:

48-2

compluvium , confr. fig. 857), verso la quale esso si inclinava da


lati. La pioggia si riversava
cos in un bacino scavato nel paviimpluvium "1. Questo atrio etrusco ( atrium tuscanicum ) era senza so-

Jrangolare
tutti

mento
stegni

("

quattro
(<i

860); due travi lunghe e legate da traverse

(fig.

Porlo del
aria

[.IRURIA E LAZIO

II.

tetto (confr.

fig.

909).

Una

maniera

tal

comune che

dal disopra divenne ben presto cos

sebbene

isolate,

viatum
dietro

1-,

confr.

Hbi}.

fig.

Questa forma semplice

focolare

Il

come

alle

fu

dimore

pi

nobile

ampliamento per
sono da

dei vivi

sostenevano

")

luce e di

l'atrio di

anche

applicata

case

alle

atrium displu-

spar presto dall'atrio e la stanza posta al di

sala

la

l'

abitazione

di

fu conservata dalla casa italica

sub una trasformazione e un

Accanto

interpensiva

pioggia potesse essere guidata verso l'esterno

su d esso

apri

si

la

di provvedere

fino a

influenza

esaminare

le

tablinum

che verso

].

secolo

II

il

greca.

dimore

morti. Alle ne-

dei

da

lungo

cropoli

gi

tempo

conosciute
Tarquinii,

^'eli,

vetri

Caerei,

Chiusi

(Clusium).

Vulci,

d'Asso,

stel

sono
presso

Ca-

ecc.,

aggiunte

si

ap-

in

quelle

Or-

di

Volsinii,

(antica

\'ieto

di

Cer-

distrutta nel 265 a. Cr.,


di

di

Colonna

(^'etulonia),

Perugia, di Volterra

Populo-

(Velathr!,

di

nia,

Inoltre

ecc.

qualche anno

conducendo
splorazioni
Fig. 862.

Tomba

dei Rilievi dipinti in Caere.

cropoli collocata su un altipiano separato di fronte alla

nuove cne-

nelle

Veii

cropoli

di

Caere.

Spesso

citt.

da

stanno

si

e
la

di

ne-

tombe

Alle antiche

pozzo (pag. 471), che secondo alcuni erano gi in uso prima dell'immigrazione
degli Etruschi e che contenevano cinerari con le ossa combuste del defunto, seguono

incirca nel VII secolo le

all'
1'

Etruria.

tombe

una forma

a fossa,

accanto ad esse compaiono verso

il

particolarmente

medesimo periodo tombe

in

uso

nel-

pi ricche.

Assai antiche sono delle tombe grandiose o di una forma simile a quella a cupola

micenea

(confr. fig. 276I,

egualmente fornite

ma

come

in Vetulonia. in

esse fanno posto ben presto

alle

volta in et pi tarda (IV-III secolo;

talora
si

assume l'aspetto di una fronte di tempio (Norchia. Castel d'Asso). Talvolta


una sola camera, talvolta la camera principale al pari dell'atrio di una

tratta di

casa circondata da altre stanze.

Quinto Fiorentino o camere quadrate,

tomba Regolini Calassi presso Cervetri,;


tombe a camera scavate nella roccia, che talsono provvedute di una facciata rupestre che

di finta volta (fig. 848,

a spioventi

veri

giacevano

Il

soffitto

sostenuto da pilastri; per

spesso scompartito da una specie di


su

banchi o su

klinai

"

di

pietra,

travicelli (fig.

lo

Sli).

pi esso
I

pi tardi anche in alcove

cada:

ac-

PITTURA PARIE
canto ad essi era deposta
lettile

una

zo, vasi di argilla) e

tero corredo

\olta

l'in-

riprodotto

della casa

Erano

in
di

rilievo dipinto

per quanto non troppo frequen-

kline,

temente ;fig.887

cremazione

la

pi

s.'.

cofagi

Pi tardi quando

era

comune presero

ritornata

urne,

adorne

di

steso

dalla

(pag.

figura

404.'.

rito

cassette

rilievi

anteriore e sormontate

perchio

il

posto dei sar-

il

piccole

delle

quadrangolari
lato

862}.

fig.

del

sul

sul co-

defunto

Al disopra

Fig. S63. Pittura par:

^"^'h

di-

delle

tombe

donde sarebbero venuti

ferto dalla

(<

Cuccumella

zioni esterne in pietra di

di

"

gli

V'ulci.

l'

ebbe

una

In

nessun luogo noi possiamo seguire

una

serie cos coordinata di

la

quale fu cosi accessibile

Etruria meridionale,
particolare

importanza.

m^l^

"*1

il

l'esempio pi celebre of230 s.


Oltre a ci sono anche in favore delle costrul'tg.

forme diverse (Orvieto).

Pittura parietale etrusca.


dell'antica pittura

Etruschi

camera s' innalzavano nel


costume dell'Asia Minore, della

fossa o a

periodo pi antico dei tumuli conici, che ricordano


patria

483

bron-

in

uso anche dei sarcofagi a forma

in

ETRUSCA

suppel-

la

funebre (armi, utensili

lALt;

dei
"^'

Accanto
modelli

monumenti come

all'influenza
-

ben
qui
^"'

Fii;.

Sti4.

Saicrdote

(liiian7 al

chiara

durevole

particolare maniera etrusca che tendeva

al

la
.^,

realismo.

simu-

(Iella divinit.!. Lastra in argilla


dipinta da Caere. Louvre.

del-

chiaramente
."...-...w anche
..w..v,

mmMSB

lacro

corso

greche: Agylla-Caere

alle influenze

greci appare
0-
"t:

il

tombe

nelle

dipinti,

Il'Ar.IA:

i'?4

KTRURIA

II.

LAZIO

Un primo
zialmente
delli
nici;

che appartiene essen-

sembra

che

scena

riferirsi

ricordano

luce in (>aere,

grotta

figurazioni particolari della ce-

le

ma

campana

tomba pi

la

di

questi animali

si

di

tomba

un cintante. Pittura parietale

del Citaredo in

sua

Tarquinii.

ha una singolare

conosciuta in Grecia
resistere all'umidit del
.sono pesanti,

quenti

gruppo

si

fanno
"

soggetti
le

ss.,

(fis

.suolo.

sono

colori sono

"

in

La

863).

fi-

ricordano una tecnica

che

d;i

che forse erano adoperate per

medesimi

su fondo bianco;

pitture parietali

quella dei Tori

argilla,

414)

dalla vita locale

tratti

(fig.

fi-

cammino

puro carattere decorativo. Di Caere

di

su lastre di

.sono caratteristiche delle pitture

scena

il

policromia spesso variata in una stessa

gura

la

Veii (VII secolo) in cui oltre

V oltretomba

defunto verso

d'--l

Testa

alla

antica rimane

gurata che forse vuol rappresentare

8f-6.

sorte

alla

Pitture parietali con questi animali

umica corinzia sono tornate recentemente

nella

io-

accanto ad animali fantastici appare anche

del defunto.

Fig.

mo-

secolo, rivela l'influenza di

greci arcaici, corinzi e particolarmente

qualche

elle

gruppo,

VI

al

(fig.

la

Tarquinii che presenta

della

ceramica,

864).

Ma

pi recente
la

scena

di

le

forme

sempre pi

tomba

fre-

questo

di

Achille e Troilo,

primo esempio sicuro di mito greco in quest' arte.


In Tarquinii. noi troviamo poscia il secondo gruppo alquanto pi recente (VI-V
secolo) e il pi esteso di pitture parietali, nel quale con uno stile arcaico, alle volte
animato da un sincero verismo toscano, con colori vivaci ma convenzionali giungono
il

al

pieno dominio delle scene, gi occasionalmente rappresentate anche prima, della

vita giornaliera e del culto dei

pesca,

esposizione

del

morti

banchetto,

brutalit dei costumi gladiatori etruschi


Il

fig.

865, danze, giuochi, lotte, caccia,

morto). Corpi particolarmente grossolani, qua e


ci

appaiono

nella

tomba

anche

detta degli

terzo gruppo, che appare in Tarquinii e nella citt interna di Chiusi, per

rapporti con

diversi gradi di sviluppo della pittura

sembra appartenere essenzialmente

Fig. 867. Danza.

Pitlii

al

secolo.

ila

le

Auguri.
i

suoi

vascolare attica a figure rosse,

soggetti sono in generale

medesimi.

tomba Marzi presso Tarqu

PUTURA

Fig. S6S.

PARlKTAI.r:

tlROSCA

Pittura parietale della

Dan/a. tav

tomba Quercinla presso

48^

Tarqiiinii

P"i*>

4"
Fig. S69.

Gare
(Il

Fig. 870.

Gruppo

di

d lotta e spettatori.

Tomba

delle Bighe

presso Tarquinii (Stackelberi

disegno della zona inferiore stato arbitrariamente mutato).

Ade

Persefone e antenati banchettanti.

Tomba

Colini presso Orvieto. (Conestabile).

486

IIAIJA:

II.

ETRURIA

LAZIO

colori

egualmente ancora con-

sono

venzionali (ad esempio

ma

zurri),

nei visi,

cavalli

az-

pi viva

(fig.

866) e

lo

stile

passaggio da una certa solennit

segna

il

rigida

(fig.

867

sviluppata

(tg.

s.)

alla

869).

Il

gruppo rappresentano
dello stile etrusco.

sotto

dei

r espressione, specialmente

Il

libert di un'arte-

secondo
il

il

il

terzo

quarto gruppo sta

rintucnza del nuovo

greco sorto verso

periodo aureo

tempo

stile pittorico

della guerra

Peloponneso e potrebbe perci essere assegnato al IV secolo. Il disegno

del

ta a siuardia di Tese'
Fig. 873. Il demone Tiicliii
jiresso Tarquinii
e Piritoo nell'Ade. ToniKi dell'Orco

divenuto del

vestiti

sono

tutto

trattati

libero.

ancora

Mentre

semplice-

ARTI MINORI

mente

contorno,

corpi nudi maschili


ta

487

nei

ten-

si

una leggiera modella-

tura iconfr. pag. 317, 337).

Nei soggetti
una grande

avvenuta

trasformazio-

ne: l'elemento mitico

si

ma

si

fa

frequente,

pi

riferisce

quasi esclusiva-

mente

regno dei morti.

Il

al

banchetto funebre

tra-

sportato nelle regioni caliginose

morto

dell'
s'

rebo;

avvia

col

il

per

prendere posto

alla

tavola

degli antenati,

alla

quale

presiedono
ne

in

Ade

Mast;irna (Servio Tullio) libera dalla prigione Cciit


Dalla tomba Francois presso Vulci.

*"'

e Persefo-

forme greche

(fig.

870) mentre cucinieri e servitori dell'oltretomba sono rap(fig. 871 s.}. Una tomba in Tarquinii, forse

presentati in aspetto nettamente etrusco

un poco pi antica, rievoca


soliti

malvagi

Charun
pure
V^ulci

la

del

sulle pareti tutte

mito greco e tra

essi

le

ombre

anche

la

del

mondo

infernale con

figura spaventosa

dell'

etrusco

fig. 877] e del suo compagno, il demone Tuchulcha (fig. 873), come
scena grottesca dell' accecamento di Polifemo. Infine la tomba Francois in

(confr.

ricca di scene di orrori,

soprattutto uccisioni, che

e severo parallelismo toglie in parte

dizione etrusca

(fig.

875).

Per

dal

mito greco

(fig.

il

pittore con notevole

S74), in parte

dalla tra-

finezza di tecnica pittorica queste scene parietali

sono

superate di gran lunga dall'Amazonomaclia. eccellentemente eseguita a tempera

un

in

sarcofago

d'alabastro
di

Tarquinii

che appartie-

ne

pi

al

presto

IV'

al

sec, (fig. 876).

mi

Arti
neri.

Etruria
ci

In

noi

incontria-

mo in un numero non
piccolo di vasi

dipinti, nei

quali
truschi
Fig. 876.

Amazonomachia. Da

arcofago

in alabastro pro\'eniente

da Tarquinii. Firenze.

gli

Ehan-

no cercato di

488

Italia:

e.

ii.

etruria e lazio
imitare

Come

modelli

commercio

(tg.

877).

opere dell'arte disegnativa pos-

sono essere
incisioni
ficie

maniera

loro

alla

greci importati col

di

liscie

con disegni
ben nota

messe accanto

a loro

su metallo. Ornare

un utensile

incisi

ai

(graffiti)

Greci

ed

le

le

super-

in

bronzo

era

un'arte

esercitata

da

tempo antico su armature, su dischi,


su specchi, su vasi. Questa tecnica fu
anche accolta

nell'Italia centrale

ed ap-

plicata particolarmente alla decorazione

del

rovescio

e delle ciste

degli

specchi

getti di acconciatura.
Fis;.

oggetti

questi

in

bronzo

estendeva

si

su tutta TEtiuria meridionale_sino ad Orvieto

Chiusi

parte

dall' altra

sul

Lazio dove Palestrina (Praeneste) rino-

Ma

mata

in

modo

bella,

la

cosi detta cista Ficoroni

appartenente

particolare.

all'

menziona come luogo di


Essa adorna di scene
uno

Argonauti con

degli

pieno

sentimento

di

l'opera pi

878)

(fig.

IV-III

secolo,

origine

Roma.

incirca al

mito

tratte dal

vigoroso e

stile

l'tg.

una

597),

delle

opere pi eminenti di composizione e

segno greco con esecuzione

Plautius, che sulla lastra sostenente

di-

*^^"

Novius

italica.

grup-

il

po fuso del coperchio, opera di stile puramente etrusco, nominato come autore

med Romai

(Novios Plautios

tamente

l'artista di origine

trasferitosi

Roma

in

fecid),

zione cos rara

in

una

cer-

prenestina che

aveva

quivi

questo suo capolavoro. Appunto


iscrizior

creato

men-

la

di artista

del luogo dove egli ha lavorr o l'omag-

gio

dell' artista

provinciale

aveva accolto

la

che

tra

stile

il

v'

sua arte.
il

manico

disegno graffito dipende

ila

citt

che

contrasto di

]1

piedi fusi

in parte

dalla

tecnica, in parte dai modelli di cui l'artista


si

serviva,

ma

fenomeno che

si

riscon-

S78. Cista

bronzo

La fabbricazione

S77. Aivas (Achille? confr. fig. 874) uccide


:
accanto il demone Charu(n). Pittura di t
etrusco da Vulci.

prigioniero

di

in

rotonde destinate ad og-

Ficoroni. Da Praenes
(Confr. fig. 597).

ARTI MINORI

Fig. S79. Guarigione di Telefo per mezzo della ruggine


della lancia di Achille alla presenza di Agamennone.

Menelao, trattenuto da Tetide e da Afrodite,


minaccia Elena. A destra Aiace e Polissena.
Specchio etrusco. Museo Britannico.

SSO.

Specchio etrusco. Berlino.

tra in tutte

rate nel

Mentre le ciste, a quel che pare, furono solo lavouna moda passeggiera, gli specchi con
disegni
uso nell'Etruria e nel Lazio per lungo tempo; essi discendono

ciste prenestine.

stati

in

periodo arcaico sino

dominio romano

al

specchi; che anche dei greci

uno

Philippus, su

vi

incirca

di

879

(fig.

lo

poco valore.
s.)

vi

si

\'1-III

secolo).

Delle iscri-

ritrovano egualmente sugli

mostra

l'iscrizione di

Accanto

una quantit

un

artista,

a prodotti di grande
di

materiale scadente,

scene senza valore, di scarabocchi senza arte. Frequenti malintesi, aggiunte arbi-

lavoranti non

nomi provano qui come nelle


comprendevano sempre il significato

errate iscrizioni di

trarie,

che

all'

abbiano lavorato

specchio

bellezza e di effetto assai ricco


di

seconda della diversa origine,

zioni etrusche e latine, a

Vifius

ad

Lazio e corrisposero

sono

graffiti

dal

le

489

Se

gli

speccti

erano destinati soltanto

all'uso locale,

pitture parietali e nei vasi


dei loro modelli greci.
la

svariata suppellettile in

bronzo delle fabbriche etrusche, imitata soprattutto da modelli ionici (confr. pag. 202),
godeva di grande fama. Un'opera magistrale un carro in bronzo trovato presso
Monteleone di Spoleto, adorno di
ricchi

rilievi,

lavorato

in

Italia

certo da un artista che conosceva


l'

arte ionica.

Questi

prodotti

in

metallo trova-

vano

[la

smercio

Fig. SSl. Scarabeo


etrusco.
d" insieme.

come
delle

cosi

Atene

verso

Veduta

rgo

al

di

Alpi:

Fig. 882. Scarabeo etrusco. Berlino.


:
gli eroi di Tebe, Polinice, Tideo, Anfiarao,
b. Veduta superiore a grandezza naturale.

Immagine ingrandita
Adrasto, Partenopeo,

ITALIA

49

E IRURIA

II.

candelabri,

tripodi,

LAZIO

armi.

bacili,

erano un articolo favorito nel com-

mercio con
.A.ssai

creazioni
ficeria

popoli settentrionali.

egualmente veniva

Dal

\'II

al

tardi questa

e-

secolo

sono conservati prodotti


pi

le

degli Etruschi nell" ore-

che

sportata.

anche

sono

importanti

si

eccellenti,

and deca-

arte

dendn.
Fig. S83.

<
;

:-

'

Egualmente

hcro. p.irigi.

con

me

l'arte

stanno

cose

le

La forma

che era molto coltivata dagli Etruschi.

rocca di

gem-

dell'incisione di

Parigi.

esteriore

generalmente quella egiziana dello

rabeo

sca-

88 1) con una riproduzione ab-

(fig.

bastanza presisa

e spesso

nimale

(fig.

naturale

graziosa dell'a-

8S2

La forma

b).

abbreviata e schematizzata dello scarabpide

greco

sopra

(vedi

Per

Etruria.

pag.

inferiore liscia gli Etruschi

pi attenuti

mangono

mentre

antichi

del ^' secolo

poco

arcaismo.

iscrizioni esplicative

Sono frequenti
882).

(fig.

(VII-V secolo) sono

vasi neri di

impastata

con

inizi

bucchero,

fiuti

carbone e

cotti solo parzialmente.

argilla

di

secolo un

segue ancora nel VII

primitivi

dalla

una trapoco conduce

antico prodotto della ceramica

pi

etrusca

incirca

all'

ad un affettato

11

lo

quali ri-

ai

introduce

si

scuraggine che

le

sono per

si

modelli greci

ai

in

relativamente fedeli negli esem-

plari pi

met

manca

212)

scene incise nella faccia

le

genere assai delicato ornato di palmette a


punteggiate

ventaglio

pendono
193
lievi

s.),

maniera

'fig.

8-^3

di Veii.

pi

ad

della ceramica.

in

tardi

di-

(pag.
ri-

ionici in

appaiono

parte anche bizzarre.

soprattutto

sembra essere

lece posto
Da un tempio

s.;;

e in

vasellame

principalmente

Fig. 883. Apollo.

forme

cui

antichi utensili

di

forme pi golfe

Questo

le

poscia sorgono imitazioni con

stampati

metallo

ceramica protocorinzia

dalla

stato

dell'ultima

lavorato

Chiusi sino a che esso

altri

prodotti

pi delicati

l'I.ASriCA

Plastica e scultura etrusca.

lruria anche per

in

cottura

49'

dell'arte

argilla,

templi

simulacri

antetsse.

cui

la

una singolare

ornavano

tecnica,

croter,

in

richiedeva

gi

abilit

(a-

della di-

Straordinari esemplari di que-

vinit).

sta

opere

Grandi statue

libera.

l-.TRUSCA

stata volentieri adoperata

L'argilla

SCULTURA

tecnica

hanno da pochi

si

vato in

anni

un grande gruppo

negli a\'anzi di

che

\'ei

mette

si

tro-

rap-

in

porto con r artista veiente ^'ulca.

condo

Se-

Tarquinio Prisco

tradizione

la

avrebbe fatto venire questi da V'eio pjr


lavorare

Roma,

tolino in

presenza

legata

Fig. SS&. Testa di Apollo

altre divinit

nota contesa con Eracle per

alline alla

da escludere che queste figure fossero

ornarne

potessero
create

verso

servati.

frontone.

il

del

fine

la

Noi

lavorato.

VI

quest'arte plastica

la

tripode (pag. 225).

non sicuro che

arcaico maturo indica che sono state

stile

appunto nel periodo

in cui

Vulca avrebbe

un'idea delle sue opere da questi avanzi con-

farci

IV

decorativa dei templi (solo col

accompagna

di statue frontonali)

produce capolavori (figure del

quando

loro

Il

il

acroter del tempio e

gli

secolo, cio

potremo quindi

anche dell'uso

(c|.

(tI

fanno riconoscere un gruppo nel quale Apollo (fig. 885 s.)


contende con Eracle per una cerva giacente- e

\'eio

due

un mito

suolo,

al

gli

capi-

tutto in argilla.

in

di

tempio

del

il

avanzi ritrovati
alla

Giove

siiTiulacro di

il

acroter (quadrighe

frontone

tempio

del

Apollo

di

in

sono da

presentano

uno

in

stile

ricordare

il

di

\l

sarcofagi dipinti di Caere. L'esemplare

giungersene

un

altro nel

Museo

elfetto

Ad

le

proporzioni

o parziale genuinit
di

Chiusi

riappaiono

pi

si

per
in

la

un

meglio conservato

sarcofago del

in

presentano l'impronta del gusto ellenistico

Un gruppo

particolare costituito

da

(fig.

Le

889). Fiesole

funerarie di \'olterra
le

(fig.

loro forme

membra.

hanno

tozze e

il

due co-

Queste

della

forme

errate

completa

cui

alcuni

in

rilievi

in

pietra,

appartengono ancora

ffig.

8^0),

rilievo

bronzo di Perugia di arte ionica antica fig.


anche in Ciiiusi in un gruppo alquanto pi recente
in

si

severo

senza alcun senso

sarcofagi
nei colori

888).

numerosi

centrale

stele

ma

quali del resto nelle

propri dellEtruria settentrionale e


riore arrotondato, con

stile

Britannico

egualmente

dubita fortemente;

recenti di circa tre secoli,

Museo

887), a cui deve ag-

(fig.

presenta

naturale delle

coordinazione

un gruppo

appartengono alcuni grandi

niugi distesi sulla kline, di modellatura non cattiva nel tronco

proporzioni

pi

secolo,

il

Villa Giulia,

di

Telamone e di Luni: essi rapsette a Tebe e


Niobidi. Inoltre

questa tecnica offre considerevoli esemplari anche in alcuni sarcofagi.


pi antico, che possiamo porre tra

anciie

Tra

frontoni di

libero e ricco

sicuri

Falerii)

tecnica delle grandi statue in argilla era tramontata in Grecia.

tardi (III-II secolo)

per

siamo

secolo

tutto lo sviluppo dell'arte etrusca e

31J8).

Orvieto,

al

quali

VI

dall'orlo supe-

basso sono vicine


Influenze

sono

secolo.

ai

rilievi

ioniche ritornano

di bassorilievi sepolcrali (\' secolo)

e.

492

Italia:

ii.

ktruria e lazio

Fig. S87. Sarcofago policromo in terracotta, da Caere. Louvre.

che ornano delle basi e dei blocchi circolari o quadrangolari di pietra arenaria locale
(pietra fetida) e che tutti pi o meno rigidamente palesano un arcaismo di tinta
locale.

in

Per

soggetti sono

affini

alle

pitture parietali

contemporanee

quanto che anche essi abbracciano principalmente tutta

tidiana pubblica e religiosa

.fig.

la

891). Del resto a lato di questi rilievi

Fig. 888. Sarcofago policromo in terracotta, di

Larthia Scianti.

Da

(pag. -^83

cerchia della vita

ss.),

quo-

sono da porsi

Chiusi. Firenze.

MASTICA

SCULTURA ETRI'SCA

493

Fig. SQ2.

f-ii;.

:i>n

Stele da Bologna.

Stele funeraria da Vulter

anche alcune figure sedute


la

statua di Mileto

in

piedi, assai arcaica,

(fig.

Air incirca verso


sua potenza,

Una

fine del

la

sono

a figure rosse,

dell'impressione
di

una

fine

vi

soggetti
si

esseri

di

una

figura di guerriero
in

com-

quando TEtruria stava all'apogeo

della

in

Monaco;

libere in pietra.

secolo,

anche verso

il

nord, attraverso l'Ap-

dominio col

fu

Bologna

le

stele

funerarie in pietra

vanno sino

alle

con

470

(Feisina)

s.).

rilievo

11

assai basso che

;<ii\>)

esecuzione

com-

sono anche qui


favoriti,

tuttavia

uniscono spesso

demoniaci

(lg.

degli

892).

la

imitazioni di scene dello stile vascolare

pai

generale

dove

prodotto pi

preoc

si

assai

dei particolari. Cocchi,


lotte

pesanti proporzioni ricordano

loro

parte superiore

primitivi elementi indigeni (pag.

nuovo

di

ma

sempre

Lartli Atiiil-

padan?.

dai primi inesperti tentativi

cupano

VI

delle sedi principali del loro

caratteristico

nelle
la

Etruschi fecero un' avanzata

gli

civilt etrusca sopraffece

miati,

come anche

proveniente -egualmente da Chiusi e ora

nella pianura

pennino

che

Chiusi, che

di

38^),

l'arte etrusca ha evitato le figure

ples.so

SO.

spada e lauLia. Stclc


da Fiesole. Firenzi

riL-raria

Fig. 891. Scena di sacrificio. Rilievo da Chiusi. Louvre.

e.

4'J4

ITALIA:

ETRURIA

II.

LAZIO

^'e^so

si

allorch

400,

il

Gallia

Celti dalla

spinsero nella pianura del Po,

questi avamposti etruschi

strutti

un secolo pi

tardi l'Etruria

Romani.

stessa veniva assoggettata dai

A
in

al

questo periodo tardo etrusco,


e soprattutto al

partengono

(pag.

alcuni

urne,

cio

le

piccole

delle

che erano anch'esse

casse cinerarie

uso soltanto

in

grattiti

figure in ar-

particolarmente

491)

cosiddette

secolo, ap-

II

ad

oltre

pag. 488) e ad alcune


gilla

pari di

al

Campania, andarono di-

quelli della

Etruria

nell'

non

trionale e centrale e

setten-

nell"

Etruria

meridionale latinizzatasi assai presto.

Ksse sono
forme,

artistico a

provenienza,
che
Fiij.

truschi obesi

rugia

poco

il

per

S93. Attcune laceralo dai suoi cani

Urna policroma

in alabastro. Volterra.

concordano

distese

alto

ricorda

ancora

un

l'antico

locale

stile

corti

491.

(pag.

o minore numero
dei sarcofagi

di arbitri e malintesi

romani

(fig.

893).

cofagi in alabastro di Vulci

presentano eccezionalmente

nell'

Dell'umbra Todi (Tuder)

Volterra

Pe-

il

rilievo

il

tenero

da una colorazione
morti

e del culto dei

scene mitologiche tratte con maggiore

da modelli greci: esse preannunziano

Etruria meridionale,
in

rilievi

cui bassorilievi sul coperchio

tenero abbraccio.

conservata

si

Chiusi

si

E-

queste urne sono da aggiungere due grandi sar-

coppia

la

le

in

in

pi vivace. Accanto alle rappresentazioni della vita giornaliera

prevalgono qui, come nella pittura tarda,

"

dalle teste grosse. In

sporgente, accompagnato

pi

rilievo

ci

in

coperchi

sui

minore lunghezza delFurna

la

rozzo travertino trae ad una esecuzione pi sommaria,

alabastro permetteva

materiale,

seconda delia

sono trasformati oramai negli

romana, dai corpi

della tradizione

ma

figure

le

per

differenti

stile

una statua

di guerriero,

grande

al

vero.

894, un'opera le cui forme in verit


non sono puramente greche ma chiaramente dipendono da modelli della seconda
met del V secolo (pag. 318); essa non sar sorta molto pi tardi ed in nessun
in bronzo, certamente

modo

appartiene,

l'immagine

come

abbiamo appunto alcune

si

(fig.

pensato, al periodo ellenistico.

meno grande

si

romana.

del vero, trovata, presso

essa

il

Di questa et pi recente

ad esempio un fanciuUetto

ricollega alle figure ellenistiche

Metilius, nell'atteggiamento dell'oratore


della repubblica

iMarte

figure etrusche in bronzo,

con un'ocarella, da Cortona, che


statua di poco

di

fig.

il

lago

in piedi

di genere,

Trasimeno,

di

e la

Aulus

895^, la quale appartiene agli ultimi tempi

capolavoro del ritratto etrusco: in questo volto

grinzoso dalla bocca serrata, dal mento volontario, dall'espressione oscura ritroviamo
nella sua accentuazione

maggiore quel

realismo che

etrusco. Gli Etruschi possedevano soprattutto

dei particolari, mentre avevano

regola tutta

una grande

minor senso per

la

1'

arte del ritratto


la

riproduzione

concezione organica

dell' insieme.

abilit

per

FIALI.

Marte

Fiy. S94.

CACCrMA

OEI RK

SINO

ALI.

ASSOGGETTAMENTO DELLA CAMPANIA ^93

di ludi.

Fig. S95. Statua in bi-oii/o di Aule, .Wcicli,

Roma.

IL

III.

PERIODO DELL.\ REPUBBLICA ROMANA

Noi conosciamo assai scarsamente

La

le

condizioni artistiche di

perdita della maggior parte della storia di Livio

e se le notizie letterarie sono scarse e

vate sporgono

indicare

come

Dal lago Trasimeno. Firenz

non coordinate,

dei ruderi solitari sul

campo

fa

si

di

le

(sk

Roma

repubblicana.

qui sentire grandemente,

opere d'arte ancora conser-

rovina.

Per ci noi possiamo

soltanto alcuni elementi quali sono ancora riconoscibili per caso.

Dalla cacciata dei re sino all'assoggettamento della Campania (010-338).


dal tempo dei re si trovava per l'architettura completamente sotto
in-

Roma

l'

fluenza degli Etruschi dai quali

concezioni religiose e per


tettonica

con

le

l'antico

loro

Tulliano

loro false volte

Romani avevano

riti.

(fig.

del

l'ampio vestibolo, costituivano

la

anche molto per

Cosi non soltanto etrusca

la

tecnica

847) e l'emissario del lago Albano (dopo

hanno numerosi compagni

templi, tanto quelle allungate

tratto

periodo

pi

regola anche in

nell'Etruria

antico

Roma.

quanto

ma

le

le

loro

archiil

400)

piante dei

quelle quadrate con

ITALIA

4y6

III.

IL

PERIODO DELLA RKPUHBLIC.X ROMANA

tempio

Il

capitolino

del

^09 con il suo alto podio (pag.


479 segn l'inizio per la costruzione di una lunga serie di

templi nella citt ed

tuscanico

Roma

in

anche

costitu

di

al

la

etrusca, pi

cosiddette

regola

Qualche cosa

l.

prima

che

spesso ritenuta

an-

tempio

secolo ed

fino al III

certamente,

era
ed

per antica
recente;

cos le

Mura Serviane

"

avanzi

cui

influ

Lazio. Questo

che sul

conservati in pura

costruzione a blocchi squadrati

sono
da

soltanto

altri

al

secolo, e cos la copertura della

II

assegnati al

IV

Cloaca Massima

secolo e
a

doppia

sembra appartenere soltanto all' et augustea.


Anche per l'arte figurata molto derivava dall'Etruria. Le antichissime statue in
argilla del| tempio capitolino erano opera di Vulca di Velo (pag. 491). Un'altra

volta incuneata, che

opera d'arte etrusca particolarmente lavorata per

Roma

Lupa

Campidoglio come verosimilmente

si

capitolina

(fig.

congettura dopo

La

896. Essa

la

fu

collocata

sul

ci

conservata nella celebre

cacciata dei re e fu danneggiata nel 65

zampe

traccia ancora visibile di esso nelle

conservata con quella ricordata

nella

tradizione.

La

da un fulmine.

Cr.

a.

posteriori assicura

l'

simiglianza

identit dell'opera

dello stile con

cerva del gruppo veiente (pag. 491) trae all'ipotesi della sua origine

ralmente non pu essere


citt etrusche

etrusche in
trasportate

come Velo

disconosciuta

greca. Inoltre

l'influenza

l'espugnazione di

(396) dette occasione al trasporto di simulacri

Roma dopo la presa deli" antica Volsinii (Orvieto,


in Roma secondo Plinio non meno di 2000 statue
;

la

etrusca: natu-

di divinit

263) sarebbero state


in

bronzo.

Altre influenze, per quanto pi deboli, vennero gi ben presto dal sud da parte
greca. In Satricum (Conca),

che da porsi

all'

non lontano da Anzio,

incirca verso

il

500

da gradini e da colonne, rivela l'influenza


corative

etrusche

quindi

questa influenza greca

possa
qui,

essere

giunta

anzich

diretta-

mente da Cuma pag.


474 s.), attraverso l'arte
intermediaria 'degli Etruschi.

Da Cuma

sa-

rebbero venuti a

Ro-

ma

per

luce

un tempio

greca,

per

quanto

le

sue terrecotte de-

presentino lo

stesso carattere di quelle

tornato alla

e la cui pianta allungata, circondata all'intorno

libri

sibillini,

UK^KK^^^^MM^HK^tSSBKI^^S^^W^^

T^-"^

DALLA CACCIATA DEI RE SINO ALL'ASSOGGETTAMNTO DELLA CAMPANIA


v]uanto anche qui

natura stessa dell'opera

la

una influenza

rebbe piuttosto pensare ad

Ma

sca.

^cnza

dopo

certamente

decisiva

lotta

marittima etrusca ricevette

potenza

aiuto

contro

come anche

Arida,

Latini nel

ai

Cuma

presso

quali

ai

repubblica

innalzato

fu

con statue

opera

due

di

artisti greci

Dei

produzione

nella
artistica

fig.

Marsiglia),

nel Circo.

culto,

di

allora

colonia

rilievi

Damophilos

argilla dipinti

gi

al

Liber e Libera)

1'

ornamento

in argilla dipinti,

Gorgasos;

trovati

statue

le

Esquilino

nell'

esemp

(Velletri) offrono

^'elitrae

nel

come

focese,

Roma

in

lingua e

la

quadri o forse piuttosto

rilievi

Diana

di

tempio stesso era tuscanico.

Il

il

in

di tale

897).

Dei due primi secoli della repubblica poco altro


gi dal

simulacro

il

antico (335-312).

pi antico simulacro religioso

il

erano greci

federata latina di

citt

piii

la

e di Dioniso (Ceres,

d'ignota provenienza,

degli di erano in bronzo.

Satricum

ma

all'interno aveva

tempio che

del

493 un tempio

nel

argilla sui frontoni,

di

Demetra

culto di

il

474

tipo

Magna Grecia venne

sembra, del tipo dell'Artemide Efesia. Dalla


della

nel

colpo decisivo.

il

Fin. S'i'i. La Lupa di


Roma. Coniazione del

508

Etruschi presso

gli

tempio della confederazione latina sulTAventino.


di Roma, era la copia di una statua di Massalia
principio

loro scrittura;

la

cacciata dell'ultimo re di stirpe etrusca

la

Cumani prestarono

nella

fa-

etru-

ebbero da Cuma,

Latini

tramite degli Etruschi,

il

(Qy

secolo (L. Minucius, 439) s'introdusse in

sempre pi diffondendo

Grecia,

in

conosciuto;

Roma

innalzare

di

il

solo

si

sa che

costume, che

si

andava

onorarie

statue

Esse erano spesso erette su colonne, un sistema che gi dal

'^^I

in

secolo era

bronzo.
in

uso

Grecia (pag. 23^), e pi tardi era diffuso ad esempio in Alessandria e in Pergamo.


Alle statue in piedi seguirono in appresso statue a cavallo (per la prima volta nel
in

338 per Menio


gi

al

romana

Camillol

(260).

Roma

fig.

un

particolare

mondo greco

il

alimento

e negli Etruschi, di cogliere e riprodurre

individuali.

Questo talento

costume era pi antico

dell'

di

III

secolo

il

come

la

capacit,

cera

(pag.

la

trarre

392).

in

ritratti,

innata ne

precisione

immagini

nelle

di

vittoria navale

passione per

con acutezza

invenzione di Lysistratos

vivo e di preparare da esse delle maschere di

aggiunsero pi tardi,

prima

richiedeva

si

una colonna ornata

su
la

quella

in

dispieg particolarmente

si

antenati delle nobili famiglie, l dove appunto

Cosi nel

statue onorarie, sebbene

tali

8981, che celebrava

condivise con tutto

questa tendenza trov

Romani

pi celebre esemplare di

II

nostro periodo, era quella di Duilio, posta

navali (columna rostrata,

di rostri

ma

di l del

tratt

cera deg!

maggior fedelt. Il
forme in gesso dal
Ai

ritratti

reali

altre figure della

leggenda

della

annoverare

bronzo

coi

la

storia

Lupa

romana. Tra

di

esse

si

pu anche

in

due Gemelli

che nel 296 dedicarono

presso
latino
Fig. 900.

Roma

e Dioscuri.

Coniazione del tipo

piii

ScRiMOFR

Manuale

sa

si

Lupercale pa-

riattacca

senza

tipo

allora

Minerva

dubbio

il

due Ogulnii. Es-

recente

(286-26S).
1.

si

Grecia (pag. 468), anche ritratti idealmente ricostruiti.


Campidoglio si riempiva a poco a poco con le statue dei re
in

al

Moneta

e Vittoria sul car


di

Cales.

4q8

e.

Italia:

ih.

pkriodo della repuui'.lica romana

ii.

pi diluso e pi celebre nel quale


896), rivolge

tica (fig.
in

la lupa,

sua testa verso

la

bronzo osasse tentare

Roma

in

all' immagine pi anChe cosa la fusione

contrapposizione

in

Gemelli

(fig.

899;.

verso questo periodo lo indicano

le

statue colos-

Ercole (304), di Giove (293) innalzate sul Campidoglio durante le guerre


sannitiche, quest' ultima cos grande che la si vedeva luccicare dai monti Albani ;
sali

di

evidentemente

un'influenza

questa

era

colossi

dei

Lisippo e della

di

sua scuola

(Chares, pag. 394I

Dall'assoggettamento della Campania sino alla guerra annibalica (338-201).


Verso r et in cui la Grecia cadde sotto
il
dominio macedone, l'arte greca dell' Italia

meridionale

acquist [maggior

Roma. Nella seconda met


repubblica

entr

anche

punto

dal

Campania,

in

rapporti,

efficaci

vista

artistico,

con

'''

'k^

^"W^

pjt

''l~

^
,

^'

W*!

di cittadi-

nel

334 fu

colonia militare di Cales (pag. 476).

Mentre Roma aveva finora adoperato per


moneta soltanto dei pezzi di bronzo ( aes
rude 11) che dovevano essere costantemente

'i^'

1!

la

la

principale del tempo^

Capua, dal 338 acquist il diritto


nanza romana; nelle sue vicinanze
fondata

in

nuovi

di

cui citt

la

influenza

del IV^ secolo la

"^^^^

pesati,

cominci ora a preparare

si

la

vera e

propria moneta, da principio soltanto monete

bronzo fuse

di

grave

sempre

del diritto, portavano

segna della prora,


toria sopra

Foro

nel

anche

tardi
citt

federate della

Capua (fig. 899 s.


in
Roma, accenna
.

Roma

di

nomi

Con

Il

suo

alla

stile

in

in

ogni caso, anche se

alla

che conserv una

restante

nuova

capitale

quanto sulla poesia


pi pratica

romano. Dal periodo

esercit

coniazione

bella

Campania anche

la patria

di figuli latini (Canoleiu.s, Atilius),

La

nello

rostri

in-

l'

vit-

la

navali

di

tribuna oratoria
stesso
in

tempo

argento,

a-

pi

oro, soprattutto destinata alle


attribuita

si

perfino a

sua fabbricazione avveniva

la

Campania. Contemporaneamente aveva luogo l'emissione

l'assoggettamento completo

(2721 la

una coniazione

sue iscrizioni

le

nel retro

in

grandi pezzi monetari quadrangolari di bronzo fuso, erratamente ritenuta

primitiva. Cales,

insieme

Campania. Nonostante

Ma

(rostra).

luogo

veva

allora alla

aes

l'immagine

quale ricordava

la

Anzio (338)

bottino attaccati

Fig. 902. Scene di guerra. M. Fannio e Q. Fabic


Pittura parietale dairEsqulino. Ill-I! secolo.

grandezza

di notevole

che, pur essendo variata

che

dell'Italia

una

si

di

tipo

di

fig.

in

901),

fu

parte con

spinse anche nell'Etruria meridionale.

meridionale dopo

maggiore

greco

una varia ceramica,

forza

la

guerra contro Pirro

attrazione

d'

tanto

sull'

arte

di quella regione.
di

tutte

le

arti,

l'architettura,

di operosit efficace

provinciali (via Appia), ponti, acquedotti

del
(la

si

addiceva di pi allo spirito

censore Appio

sotterranea

Claudio (312) strade


; erano gli

Aqua Appia

DALL ASSOGGETTAMENTO DELLA CAMPANLV SINO ALLA GUERRA ANNIBALICA 499


incarichi che pi

frequentemente ricevevano ingegneri

tamento avvenne nella costruzione


Grecia ed anche della Campania.

dei

La

e architetti.

templi, forse sotto

pianta quadrata etrusca

dinanzi a quella rettangolare allungata di tipo greco iconfr.

come termine per

parete di fondo chiusa rimase

l'antico vestibolo italico richiesto dal

L'intercolumnio largo, che derivava


pi

il

campo

genere

cella,

podio

Il

fu

conservato;

tempio

del

sempre pi

di Esculapio

si

Magna
ritrasse

852), soltanto che la

fig.

fu mantenuto
sempre conservato.
legno, cede sempre

quasi

costruzione in

dall'antica

completo mu-

come anche

air intercolumnio stretto. V'eramente nella citt

si

culto.

la

Un

l'influenza della

principale

(l'Asclepio di

nulla

Epidauro)

di

tal

che fu

292 nell'isola Tiberina nulla si pu pi additare, e due templi ionici


mercato degli erbaggi, che furono fondati al principio della prima guerra punica
(tempio di Giano con pianta italica e porticato ionico, tempio di Spes come anfi-

stabilito nel

sul

prostilo ionico a sei colonne,

ambedue

su podio), furono rinnovati nell'et augustea

~CORNELIVS-CNFSCmiO

CORWEi-r/S-l.V(;iV5-SCiP!0A8 8ATvS-CNA,'VOD-PATR
PROCA/ATVS-FORTIS-VIR-SAPIENSaVe-aVD/VS-rO.^MA-ViaTVTEICARlSV/W
FVrr- CONSOUCENSOR-AlDlLiS-aVtl'FViT-Ar-VD-VOS-TAVRASIA-CISAVNA
;a,v./\';':

:r?--

:vBiC''o/.'-ii\-LovrA,vA-

j?SijrsVEA3DovciT

i^
Fii;.

903. Sarcofago di L. Cornelio Scipione Barbato. Vaticano.

e se ne conservano solo degli avanzi. Invece molti avanzi di templi

Lazio, che

nel

dalla dissoluzione della confederazione latina e dall'assoggettamento dei Volsci (verso


il

338) stava completamente sotto l'influenza

romana,

testimoniano di

queste

im-

portanti modificazioni.

Oltre che dell'architettura

cedentemente
alla

pittura.

noi

capo

abbiamo per
di

essa

alcune opere in bronzo furono gi ricordate preil

sta al

III

secolo anche qualche scarsa notizia intorno

principio

quel periodo un

di

nobile

romano,

C. Fabius Pictor. Disegno preciso, colori gradevoli, rinunzia ad accessori ingombranti

vengono
Salus,

elogiati nelle pitture parietali

che

ci

fa

spesso erano rappresentate

erano

con

le

quali egli orn nel

indurre una dipendenza dalla scuola

temi prediletti. Alle

anche nella

pittura

volte venivano

mercenari

in

orgia per

la

via

scontro con fanti armati di lancia montati

in

tempio

fig.

902); ad esempio

liberata (214),

groppa vicino

ai

la

via trionfale.

Un' applicazione pratica

la

pittura

la

quale era

cavalieri,

trov

in

oppure uno

accaduto nel 211 innanzi a Capua. Dei grandi quadri a maniera di velari

adornare

della

come

greca (pag. 344, 421), e dei trionfi


degli avvenimenti guerreschi

Benevento

di

il

eternati

occasionali, cos spesso durante la guerra annibalica (confr.


liberti

304

greca. Delle battaglie,

solevano

una specie

malia:

III.

PERIODO DELLA REPUBBLICA ROMANA

II.

mezzo quadro

composizione,

di

mezzo

carta topografica,

che era fatta con prospettiva a volo di uccello ed era ornata

con figure scaglionate, specialmente con avvenimenti

esempio

(ad

menzionati

vengono

rado

di

nel tempio della Tellus

Italia

dopo

mitologici

soggetti

dell'Etruria ormai del

nuendo

di

natura

1"

fronte alla greca anche se ancora al principio del

di

un

secolo (iq4) troviamo

mercato degli
scaniche e

il

tempio

Giunone Sospita

di

sul

come anfiprostilo con sei colonne tu.


tempio della Madre degli Dei sul Palatino '191)
erbaggi

costruito secondo

la

pianta

con

etrusca

cella

quadrata

ma

Giunone

di

con portico corinzio a

Oabii.

sei colonne.

Dalla guerra annibalica sino a Siila


di ellenizzazione

tettura.

guerra

abbiamo l'impressione che influenza


tutto paralizzata andasse sempre dimi-

greca. In complesso noi

II

di

268;. Solo

il

Gi nel

accanto

secolo

III

modo

Nel

affretta.

si

20080).

pi chiaro

maniera

alla

ci

Col

II

secolo

il

processo

appare nel campo delParchi-

architettonica etrusca

era entrata

una trattazione greca delle forme che si era annunciata gi nel sarcofago di Scipione (fig. 90'^). Questo sarcofago in peperino di aspetto nobile e severo, che appartiene a L. Cornelio Scipione che fu censore nel 290.

ad altare

confr.

metope doriche

delle

(pag.

504).

suo regno

Il

estende

si

Pesto, Pompei. Capua, sino

ha

stessa esso

giunge sin verso

appartengono

pompeiane
quelle

centrale

dell'Italia

Lazio

nel

l'et sillana; le

al

Sicilia

(Gabii,

tracce

Agrigento)

Tibur, Praeneste. Cora):

Tabularium\

e al

principio del primo. Nei templi predomina

ma

anzich

anche ora

il

profilato e

coronato da un kymation lesbio

podio,

298, confr.

(fig.

volta

rimane

fig.

912).

La

pianta

quella antica italica,

parete posteriore chiusa

ifig.

904

liscio

tal-

con

la

talvolta

sempre pi al periptero greco


esempio tempio di Apollo in Pompei):
la cella quasi sempre allungata, l'ampio
vestibolo italico (fig. 850 ss.) viene per lo
si

riavvicina

(ad

mantenuto,

pi
904).

Sono

chitettonici.

una

greca,

forma

rado

tralasciato

tutti

e tre gli

Nello

stile

dorico

mantiene invece

ma

di

usati

la

stili

(fig.

ar-

colonna

della tuscanica la sua for-

per quanto,
slanciata

come sempre, sia


pi elegante

Pig. gos.

Temp

tufo

attraverso
in

Cronologicamente

secolo,

II

stile,

appare

nel cosiddetto periodo del

iSelinunte,

costruzioni

questo

del II secolo,

dalla

scarse

solo

lasciato

Asia Minore allora predominante,

di

Pompei

nell'aspetto pi organico nella

dei triglifi e

segue l'uso ellenistico. Questo nuovo

col dentello ionico

notevolmente differente dalla maniera

forma

richiama nella sua

888' a modelli dell'Italia meridionale e nell'unione

fig.

Roma
lo

stile

DALLA GUERRA ANNIBALICA SINO A


che ricca di

ma

ghi porticati,

tempio
sci

parte

adolun-

501

appare anche nel

Cori nel paese dei Vol-

di

'fig.

con

qui

905),

gonfia,

nei

Essa

effetto.

particolarmente

perata

SILI.A

inferiore

chino senza

base

del

ri-

nella

soltanto

sfaccettata

con e-

fusto,

collo liscio

elasticit,

disotto e al disopra un epistilio

al

meschino

un

segni che

tutti

viveva a

piccolo,

triglifo

dorismo soprav-

il

La

s stesso (pag. 4041.

colonna ionica nel suo aspetto pi

sempre

appare,

delicato

senza

Pom-

plinto sotto la base attica, in

regolarmente col capi-

pei,

quasi

tello

diagonale,

quanto

che ha forme
nei

differenti

707 s., Qoj e


colonna dorica gira

ciate

pi

un

disotto

al

tamente con terminazione


colonne corinzie,

Fig. 906. Vcstihc.lo

volute

cui

le

(fig.

al-

rettilinea

caratteristico

invece

delle

tempio rotondo

nel

tuna in Palestrina, del


corinzio

si

un piccolo

periodo

unisce ad un

tempio

una ricca trattazione,

stile

effetto di

cevuto

la

ombre.

Se

affine,

era

nei

due templi

costruire dentro

Salamina

mo

di

scarsa.

cortile a

secondo

La maniera

dello

principi

Roma

di

ma

particolarmente

il

849, 888), in

fig.

mostrano

cornici

le

macedonica

stile

del

il

abbia

tufo o

un

di

puramente

sia
il

peperino

ri-

italica

(lapis albanus),

stucco, la colorazione

fine

Giunone Regina,
dall'

Furono

gli edifici

ma

di

(pag. 405)

Metello

primi templi

fece

Hermodoros
in

di

mar-

Hermodoros non saranno

quelle

in

che

greco

architetto

(146).

tufo

Hermogenes

questo

in

era adoperato solo eccezionalmente;

di

colonne

che

dell'oriente,

probabil-

dovevano

appresso

in

(pag. 507).

ellenistica si introdusse

soffitti

differente del capitello

confr.

intermedi, taglio netto e vigoroso

ricoperto

marmo

Il

riat-

si

grandioso tempio della For-

713,

(fig.

membri

Del resto

L'antico tempio capitolino ricevette nel

Corinto, dei

forma circolare

cui

la

907),

straniere o se essa

Giove Statore

forme

divenire dominanti in

di

(fig.

capitelli nel

Roma. Noi dovremo ammettere che


nelle

rigide e dentellate sono tolte

variazione dell'architettura ellenistica

stabilita.

col bottino della guerra

stati eseguiti

mente

di

un grande

net-

stesso vale delle

hanno un aspetto particolarmente

trabeazione e tutte

regolarmente

invece, a quel che pare, era


fu

La

questa

tutta

iiella

arrestano

si

Lo

fusto.

Una conformazione

sillano.

sua impronta da influenze

che ad esso

molti delicati

cosa non ancora sicuramente

lo

sono

fregio dorico a triglifi

Pesto.

di

quale

il

del

greche

foglie

mollisi; esse

di Tivoli

tipo italico. Simili

all'antico

scanalature

le

anche qui come

elasticit;

presentano forme diverse. Le loro foglie pi arric-

cui capitelli

tondeggianti

con

piegano

si

collarino liscio contro

dal tipo italico dell'acanto (acanthus

tacca

Foro Triangolari

Jl-I

particolari

anche nella
142,

sotto

il

forma
censore

dei

dei templi.

cortili

Mummio,

il

distruttore

dorati e gi alquanto prima un pavimento di mosaico a lastre

suo

cortile,

riccamente ornato

di

statue,

fu gi nel

^q,

per

e.

lALlA

PERIODO DELLA REPUBBLICA ROMANA

IL

III.

opera del censore Scipione Nasica, circondato

gualmente accadde per

la

di

portici alla

costruzione gi ricordata

maniera

E-

ellenistica.

Metello che nell'et augustea

di

fu sostituita dal Portico di Ottavia. Inoltre dal principio del II secolo trovarono in

Roma

rapida accoglienza

basiliche ellenistiche, destinate agli

le

strazione della giustizia (pag. 414). Di queste dette

Catone con

e all'ammini-

affari

segno perfino

il

romano

rigido

il

sua Basilica Porcia (185). La Basilica Emilia che era straordinariamente grandiosa (179) non ci nota nella sua forma originaria; pi tardi essa fu
celebre per la sua grande sala principale a quattro navate, dinanzi alla quale era
la

disposto un portico a due piani verso

l'Aventino presso

il

Foro. Nel

Tevere un porto, il quale


contiene l'accenno ai suoi modelli; un mercato
il

nel

192

stabilito al disotto del-

fu

suo nome greco

Emporium

nome

col

greco di

Macellum

egualmente

del pesce e degli erbaggi,

con portici e una tholos

(fig.

737

il posto nel
179 dell'ansemplice mercato del pesce.

prese

s.)

tico e

come

Dei passaggi a volta,

por-

a colonne ellenistici (pag. 414)

tici

correvano lungo alcune delle strade


che ora erano lastricate con lava.

Porte ed archi,
furono

ornati

innalzati

pure sulle vie


innalzato

Massimo
statue

da

Foro

sul

dei

pi noto quello

il

121

nel

di statue,

agli ingressi op-

Fabii,

Fabio

C.

ornato delle

cosiddetto

il

Fornix Fabia nus.


Assai scarse sono
pittura

sulla
Fig. 907. Capitello del

tempio circolare

Per lungo tempo

di Tivoli.

romano

libero

adorn per Paolo Emilio


rietali.

tore

il

nativo dell'Italia meridionale e che visse nella prima met del

vius.

Altrimenti

di

Ardea

di

ritratto era

M.

di

paesaggi

Lykon

di

esametri

in

che

Cizico

lei

che

essa dipingeva con rapidit

ritratti

lavor

secolo: egli
pitture
al

pa-

pit-

lavorato in

nella citt latina

verso allora ancor nuovo.

del resto

di

fama verso

La

pittura

la fine del

volentieri veniva trattato

ed

era

stimata tanto per

ad encausto su avorio. V'iene

miniati

anche un autoritratto.

L'interesse dei

massa

Romani

di statue

per

una
sull'Asia Minore

l'arte

figurata ebbe un vivo incitamento dall'impor-

greche e di vasellame prezioso in oro ed argento, impor-

tazione che cominci nel 212


e attraverso

latini,

con

prima aveva

che

acquist in questo ramo,

si

grandi quadri a tempera quanto per

tazione in

Demetrios,

Asia Minore,

Pacu-

poeta

II

come ad esempio

Particolare

Jaia

ricordato di

Ercole sul Foro Olitorio

fu lasciato ai Greci,

egualmente coltivata con ardore.

nostro periodo

da donne,

Plautius

ne vantava

e se

mestiere

topografiche

piante

Alessandria, a
di

tempio

il

questo

periodo.

ultimo pittore

l'

fu

notizie

le

questo

di

dopo

il

saccheggio

serie di grandi trionfi sopra


(189),

sull'Epiro (187),

di

Siracusa per opera di Marcello

Taranto

fu continuata

(209), sulla

quasi

Macedonia

(194),

ininterrottamente fino

POMPKI EI-I.ENISTICA
all'assoggettamento della Macedonia per opera

dopo

varsi

met

la

Mummio

greco

di

mena

del

finalmente

133 (pag. 462). L'esposizione degli

di

ben presto

pezzi,

Mummio

Rodi

conquistati

soleva du-

La

Perseo

sconfitta del re

raccolta

di

Roma, dove

loro tesori migliori a

pubblici.

edifici

gli

perga-

nell'eredit

contavano a centinaia e a migliaia

si

centri importanti di creazione

greca avevano dovuto cedere


santuari e

quello

in

figuravano anche dei quadri. Oltre ad Atene, ad Olimpia, a Delfi, a

all'Egitto quasi tutti

soltanto a carichi di carri. Nei bottini di Paolo

calcolarono

si

suo termine

il

rinno-

per

(167;.

Metello (14G)

di

oggetti d'arte

rare nel trionfo per pi giorni; se da principio

e di

Paolo Emilio

di

macedonico

del secolo nel trionfo


(145), per trovare

5O3

Macedonia

di

di arte

adornavano

essi

occasione a Paolo Emilio, secondo una ipotesi non sicura, di far completare

monumenti

propri

di

due

vittoria

meglio conservata presenta

movimentate della battaglia decisiva. La

per

coronamento

sotto del

di

al

basi preparate

svelte

glorificazione

re

il

in

un

ionico

pittorica

come
Quella

Delfi.

fregio

con scene

questo

di

Pidna dette

trionfo

macedonico 1167) l'aveva assunta per raccomandazione ateniese Metrodoro il quale,


conosciuto anche come filosofo, dovette influire sulla educazione dei figli del console.
Questa fu soprattutto affidata a Greci, tra i quali sono nominati anche pittori e
ci dipende

scultori;

congetturare

la

evidentemente

Che per
gruppo
le

appunto

sua influenza

la

medesimo

dal

artistica nell'

Delfi

di

l'

permette

di

intero racconto illustra

crescente influenza della civilt greca nella cerchia romana.

come

altro Metello,

non

di scultori attici,

si

ammette

testimoniato

solito,

di

abbia

statue con

le

le

attratto a

Roma

quali Metello

un

adorn

sue costruzioni a portici (pag. 502) erano materiale di bottino dell'arte greca an-

Ad

recente ed anche contemporanea.

tica e

varono gran favore

romanit non poteva cambiar nulla

da Ennio

e tra

troppo non
Alvern del

si

conservano opere
(fig.

919

s.)

di
si

Pompei

ellenistica.

una

hanno cancellato
di

questo

periodo,

invece

ma

Mentre per

citt italica.

Fino

in

al II

Roma

avanzi

tracce degli

le

poter cogliere

di

antichi

l'antica pianta italica

nosciute. Ci

cambi

elementi greci
di

(fig.

citt

meridionale stessa, sia perch

ed era diventata l'approdo

d'

zione di
la

Pompei

in

una

citt

guerra annibalica,

ma

ellenistica,

le

degli

nuove costruzioni poalla

cenere del

di

provincia di poca appa-

con un'intonacatura semplice,

la

sia

erano

per

ancora sco-

sopravvalere di

il

vicina Puteoli aveva preso

importazione delle merci e delle

chiaramente

trasformazione che forse

che soprattutto

Cn.

di

suo pronipote.

dobbiamo

colonne e pitture

860);

vincitore

al

del progressivo ellenizzamento di

nel periodo di pace del II secolo,

nell'Italia

Cuma

edifici,

tuenze siriache ed egiziane. Cos noi possiamo seguire

dopo

civilt

dobbiamo contentarci quasi

poich

calcare,

in

base

pretesa

la

console ed

noi

isolati,

Pompei lo spettacolo
secolo Pompei fu una

conservavano

poich
al

stata innalzata solo dal

renza (confr. pag. 186). Le case ad un piano,

posto

della

cosicch in quei tempi in cui nella poesia,

riferisce

122 e censore del 115,

esclusivamente di notizie scarse e

Vesuvio

amici

rappresentanti dell'antica rigida

altri

le

Domizio Enobardo

steriori

opere d'arte greca tro-

le

restanti

forme greche respingevano del tutto gli antichi versi romani,


per sempre la vittoria dello spirito greco anche per 1' arte figurata. Pur

in poi,

era decisa

in ci,

modo

ogni

nella cerchia degli Scipioni

greca e l'accanita opposizione di Catone e degli

il

Metrodoro

versatile

opera

si

compi

la

ebbe

in-

trasformagi

luogo

nel periodo dalla caduta di

504

e.

Cartagine sino
e

ITALIA

PERIODO DELLA REPUBBLICA ROMANA

IL

III.

guerra sociale (146-80).

alla

presta un legamento insuperabile.

tufo prende

Il

permette forme architettoniche pi delicate

la

ora

posto del calcare

il

calce mescolata alla pozzolana ap-

L'introduzione

muta rapidamente

colonna

della

tutto l'aspetto della citt. Dei colonnati alla maniera ellenistica circondano

mentre
(fig.

case ora a due piani

le

aprono con botteghe

si

741) e palestre danno testimonianza tanto del

La

netrazione di abitudini di vita greca.

una particolare trasformazione


i

questo luogo

di

fiorire della

ritrovo pubblico

di

come tempio

templi quello corinzio di Apollo,

modo

di

Hermodoros, pag.

mentre

501),

loro forma conservata, appartengono per

architettoniche

questo

di

Io

periodo del

al

gli

tempio

al

(fig.

ci

mostra

732

Tra
mura di
s.).

cortile (al disotto ionico

con

suo rapporto

il

completamente

greca (esso corrisponde nella pianta

Roma, opera

chiaro

pi

quanto della pe-

a podio senza

periptero

chiusura in fondo, con porticato a due piani intorno

trabeazione dorica), rivela nel

citt

mercato assai sontuosa

basilica sul

piazze^

le

Teatro, bagni

strade.

sulle

romano

di

templi^ per lo

altri

Giove

meno

pi al periodo postsillano. Delle

tufo

abbiamo

gi

fatto

con

l'architettura

parola

in

nella

forme
sopra

(pag. 500).

Casa

Fig. 90S.

Particolarmente decisiva
L'antico atrio tuscanico

di tutto l'atrio.

Pompei.

in

II

secolo. (Overbeck).

mostra l'influenza greca

si

tro colonne (atrium tetrastvlum,


i

Fauno

909, confr.

(fig.

dell'impluvio costituiscono

del

fig.

908,

fig.

-),

nella costruzione della casa.

860,908, 27) ha un rivale nell'atrio a quatin quanto che quattro colonne agli angoli

sostegni del soffitto e permettono cosi un ampliamento

La medesima tendenza conduceva a trasformare ulteriormente


un atrio corinzio a pi colonne (fig. 859), che si

a quattro colonne in

cinava

mezzo

del

modello greco intorno

nomi

peristili greci.

ai

giunto per

questo

tablinum

ad un

si

aggiunse un nuovo

peristilio e

greci ( triclinium, oecus. exedra, andron, xystus

normale

di

questo nuovo

tutta la disposizione

si

stile

distende rigidamente

un palazzo,
in tufo,
le

le

la

cosiddetta Casa del

sue pareti variopinte,

sue scelte opere d'arte

ornamenti d'oro costituisce

il

(fig.

la

Fauno

lungo
casa.

(fig.

l'

Ma

908).

si

confr. pag. 411).

ellenistico la cosiddetta

apre una vista pittoresca attraverso tutta

con

aggruppava secondo il
portavano completamente dei

cui vani

della casa, con-

quartiere

corridoi, che

di

Casa

asse longitudinale,
la

Con

cosicch

una nobile casa

di

si

sua nobile architettura


(fig.

753, tav. XIII),

8351, con la sua suppellettile d'argento ed


di

ca.sa

splendida, quasi

casa pi
la

Una

Pansa, nella quale

di

suoi bei pavimenti a mosaico

modello

l'atrio

riavvi-

citt

suoi

del periodo degli

POMPEI
Scipioni, che imitava

LI.ENISTICA

iusso ellenistico e preparava

il

l'antico atrio tuscanico ^27) per l'uso ufficiale,

miglia,

aprivano

si

primo per mezzo

il

del tabiino (33),

andron) nell'ampio

stretto corridoio ,16,

romano. Due

il

moderno

il

triglifi

per

secondo per mezzo

il

trasversale

peristilio

lonne ioniche che sostenevano un fregio dorico a

adiacenti,

atri

tetrastilo (7)

fa-

uno

con ventotto co-

131"))

una

la

di

volta s'innalzava su

un portico superiore. Un'esedra (37) col mosaico di Alessandro (tav. XIII) ed


quattro sale da mangiare (triclini) per le quattro stagioni

di esso

una veduta del Nilo,


(34.

egualmente pavimentate

42, 44',

35,,

ed aprono

di

bei mosaici

(fig.

753), circondano

il

pe-

un grande giardino (xystus, 39 il quale circondato da un portico dorico profondo ma pi semplice. La costruzione ad un piano
ristilio

domina

che
casa

parte

in

ancora

cedette

posto a

il

Ma

due piani.

quella a

questa

in

presto

vista su

la

la

fac-

ciata in queste case a ditTeren-

za

delle

L'atrio e

costituivano
e le

era ancora assai

ville

semplice.

il

camere

peristilio

il

centro della casa

adiacenti ricevevano

aria e luce dai cortili per

apertura

loro

della

aperta nella

finestra

la

esterna non ha ancora


sto

mezzo

superiore

parete
in

que-

tempo nessuna grande im-

portanza tanto pi che una chi


sura di essa corrispondente alle
nostre invetriate sorse solo poco

prima della met del


d.

secolo

Cr. Aperture maggiori, cio

balconi o loggiati con


e pilastri,

ma

colonne

ebbero un po'

si

pri-

p.^,

,g,

^.^j,, ,^^,^^, ,^,

,.,, ^|^.

nei piani superiori.

Come

in tutto

il

territorio dell'architettura ellenistica

si

adopera anche

nel periodo del tufo, per decorazione delle pareti interne, la


u.suale nella

un basso gradino, un

e regolari file di

commessure
fu accentuata

r intera

Questo

ed

sull'ornamento bianco

sempre

marmi

di

Pompei

in

maggior misura

".

il

poscia
delle

fine

fu

in

di

avvivata

singole

loro policromia. Infine

copertura

una

con

pietre e insieme
si

pass all'imi-

esemplari particolarmente ricchi

tali

pietre

variegate

primo

stile

pompeiano,

con

decorativo, che

ad incrostazione

la

lastra

principio essa fu accennata con

stucco,

venatura policroma cosicch

parete fu costruita
stile

in

Da

decorazione sempre pi

una

una

alto zoccolo (orthostatai),

pietre rettangolari al di sopra.

incise

plastica

tazione di

in

delle pietre

costruzione a blocchi squadrati di quelle esterne, col suo tipico aspetta

costituito da

forma

commessura

appare

stato

rive.stita

di

perci chiamato

es.se.

stile

torto per altro se con questo vuol essere affermato che la sua

origine deriva dall' imitazione di pareti variopinte incrostate con pietre giacch queste

sorsero solo pi tardi


sare,

ad ornare

in

tal

in

Roma

modo

la

sarebbe stato Mamurra.

sua casa

il

un rivestimento

famigerato amico
di tutt'altro

genere

di
si

Cevede

500

ITALIA

e.

PERIODO DELLA REPUBBLICA ROMANA

II.

Pompei

figura 791. Oltre a

nella

(tg,

909, Priene

specialmente Delo hanno conservato begli esem-

questa

di

910 conduce gi
inquantoch si aggiunge ai

ulteriore

una

stici

decorazione parietale; quella

nella

vlotta

figura

aperta

galleria

ripro-

allo stadio

pla-

pilastri

apparenza dietro

in

parete con soffitto dipinto in prospettiva.

la

Con un

avvivamento puramente architettonico dell'innon vi era posto per quadri parietali.


Dei pavimenti a mosaico costituivano il giusto

tale

tera parete

completamento.

Dei

mobili

e di
buon
formavano V ar-

ricchi

gusto e degli utensili in bronzo


redo. L' arte costruttiva

presenta

tufo

del

un

e decorativa del periodo

carattere unitario

periodo di splendore

il

secolo

segna

Pompei

di

artistico

(II

Cr.l.

a.

Ultimo periodo repubblicano (80-30).


mezzo secolo della repubblica; Roma
presenta un quadro del tutto mutato. La citt -si
Nell'ultimo

anche

apparecchia

mondiale.

citt

vengono
in

uso

un"

materiali

aiuto per ci. Oltre

in

drati e al legno in

Roma

amalgama

cemento di
mente per

calce

costruzione

di

blocchi squa-

ai

tempo

era gi da lungo

di schegge di pietra e di

(opus- caementicium)

costruzione

la

una

artisticainente a divenire

Nuovi

cemento, che durante

il

"

special-

fondamenta.

delle

periodo del tufo

"

11

era

Pompei per chiudere le commura di sassi, acquist una nuova

stato adoperato in

messure

Fig. 910. Decorazione parietale


(Casa di Dioniso).

formare anche con arte

delle

pietre finora principalmente adoperate,

il

tufo e

La

colonne

in

marmo

dall'

una trasformazione
prima volta

rettilinea a

colonne (pag. 4135.) che

ora in poi diviene


tive dell'edificio

la

sono

regola negli

si

esterna,

generi di

peperino (lapis albanus), cedettero

il

tiburtinus),

occasionalmente usato gi

lavorazione e adatto ad assumere

la

quell'unione

pu additare anche

edifici

la

quale Siila fece

il

(fig.

710, confr. pag.

Campidoglio. Nel Tabularium (completato nel

Roma

l'arco e la volta;

come decorazione

una parte

del
in

cuocere

sole. Inoltre

Olympieion ancora incompleto

offre per la

ci si

soltanto

al

ricostruzione del tempio capitolino bruciato neir83 e per

le

409S.), port ad

78)

impar

si

mattoni finora soltanto seccati

sempre pi terreno al travertino chiaro (lapis


dal tempo dei Gracchi
esso era comodo per
forme pi delicate e di effetto pi grandioso.
trarre

quando

importanza
i

dell'arco con l'architettura


in

grandi a pi piani
la

colonna e

la

territorio greco e che da


(fig.

91

1).

trabeazione

Le
si

parti strut-

aggiungono

colonna diviene sotto forma di mezza colonna

della parete. Negli edifici a pi piani le

essere di stile tuscanico, quelle superiori di

stile

mezze colonne

ionico; e ancor

inferiori sogliono

pi

in

alto segue

ULIIMO l'ERlODO RFl'UBIU.ICANO


occasione

ali

colonne

lo

mezze

corinzio con

stile

pilastri

(colonne

piatti

507

atti-

che, confr. pag. 382, 414). Si costituiva

una successione formale

cos

dei

sin-

seconda del grado di

goli ordini a

leg-

gerezza e di grazia, un sistema che fu

anche

seguito

Cinquecento

dal

forme

delle

rinascita

sistema trov

sua

la

applicazione pro-

babilmente anche nel teatro

primo

il

(55),

e per

nico teatro di pietra

ebbe

ta

sare,

quali

le

nel

Foro

in

parte

Julia)

egli

Cesare

conservarono

(Saepta

forme a volta
loro posto le forme del-

il

ma

qui

greca,

mutamento:

le

parte
Julia;,

ricostruttore

il

un

tufo,

in

alle

l'architettura

completo

nelle

vissuto pi a

fosse

sarebbe stato

u-

vol-

Curia

campo Marzio

nel

1'

da Ce-

cominciate

estendevano

si

Pompeo

anche

funzione

Roma. Accanto

di

di

mezzo secolo
in Roma. La

(Basilica Julia

se

lungo

sua

la

costruzioni

potenti

nella

Questo

antiche.

lo

avvenne
.^t.'le

del

forme appaiono ancora nel

cui

Tabularium,

mezzo
mali

fu completamente tolto di
forme architettoniche " norquali flermogenes in Asia Mi-

dalle

nore aveva stabilito verso

il

200 (pag.

Fig. 911

405) e probabilmente Hermodoros.aveva introdotto gi verso il 140 in Roma


l'architetto
il

podio

Vitruvio

l'ampio vestibolo,

italico e

muta
Hermogenes,

della base attica e


asciutta di

fascia rigida

le

volute

doperiptero sul Tevere

Matuta fondato
pompeiano delle

nel

il

lo

stile

dove sono desiderati

(pag.

501).

nella quale

Roma.

Ancora

nell' et

(Lfibke).

augustea

riceve

il

suo plinto

al disotto

appaiono l'unione orizzontale delle volute come

possibilmente circolari. Tale

212.

Ma

questa teoria. Mentre furono mantenuti

colonna ionica

la

di

suo capitello diagonale con quello normale nella forma

Cos

appaiono
il

ci

appare

una ricostruzione

forse

912),

divinit capitoline,

le

del

lo

stile

nello pseu-

tempio della Mater

colonne anche nella

cella del

tempio

quale, cominciato ancora nel periodo del tufo,

Le sue colonne esterne erano corinzie,


Sempre pi guadagna
corinzio, mentre
dorico sparisce come applicazione isolata;
elementi dorici (confr. fig. 911
sorge una cosa di mezzo tra

nello stile del tufo

sopravvento

il

'fig.

stato completato in et

non

rappresentante di

il

Dal teatro

romana (dopo

(fig.

907)

ma

TSo).

nell'esecuzione normale.
il

forma dorica e quella tuscanica. Probabilmente il nuovo linguaggio di forme


Asia Minore ha predominato nelle costruzioni di Cesare, ad esempio nel tempio
in marmo di stile greco della Venus Genetrix,
la
sua progenitrice, innalzato nel
nuovo Foro Giulio 54-46', modello dei posteriori Fori imperiali.
la

di

508

e.

ITALIA

Fig. gi2.

Accanto

IH.

Tempio

IL

della

PERIODO DELLA RLPUBI5LICA ROMANA

Mater

Alatiila

Fortuna Virilis

in

Ro

pubblici comincia a farsi valere il lusso privato. Se il fiM. Scauro, adopera\a per un teatro innalzato solo per uso provtre piani della scena di
360 colonne e 3000 statue in bronzo e rivestiva
agli edifici

gliastro di Siila,

visorio

marmo,

vetro e tavole dorate, ci fa ricordare

gina 434

navano
rara).

Ma

ss.).

anche

Per

lusso delle corti dei Diadochi (pa-

case dei ricchi sul nobile Palatino e

le

marmo

colonne di

di

il

straniero ed anche gi di

marmo

prima volta viene questo ricordato per Mamurra

la

sul Celio

l'pag.

fici

pubblici, divennero ora decorazione di case private o di

porte di

Roma.

Celebri erano

insieme a molte altre opere


del

Toro

di

Cosi anche

Rodi
le

ville

di

gli

sui

colli

artisti antichi
i

viventi

Albani e Sabini

giardini o di ville alle

trovava per esempio

Anche

qui

vita

il

di

Sallustio,

di

Tusculum, Tibur) o

artistico fiorente e delle vendite

quadri, statue, vasellame d'argento.

si

giardini di Lucullo.

testimoniavano della passione dei Romani per una

Un commercio

templi ed edi-

impianti (monumenta) di Asinio Pollione, nei quali

829); inoltre

(fig.

ador-

Le opere

505).

d'arte portate via dalle province, che finora avevano ornato soltanto

si

Luni (Car-

italico di

nella

Campania

campestre abbellita

pubbliche

pensavano

Pompei che

ci

gruppo
Cesare.

dall'arte.

procurare

quadro evidente

il

della trasformazione artistica nell'arredo delle case.

Pompei dopo
lonia

romana.

della citt

la

guerra sociale (80) era stata trasformata

veterani romani apportarono subito

ellenistica.

Le

strade furono

come

in

da

Siila

in

una co-

una completa romanizzazione

Roma

lastricate

di

lava e provve-

11.

Fg. 913.

Camera

dute di pa,ssato

TIMO PERIODO

RKl'UBIU.ICANO

^0()

dipinta del

di

marciapiedi

regolato

i'v.

il

drenaggio.

Un

teatro coperto, de-

stinato principalmente ad esecuzioni musicali, sorse subito accanto

pi antico
al

un anfiteatro ancora primitivo,

costume tradizionale

Foro

mali. Accanto al

Campania

nella

piccolo

stabilimento

romani, per ci senza palestra, e soprattutto anche senza


il

sillana

pavimenti e

di

fu

appunto

come

materiale

fatta

furono

in

bagni per

di

bagni

altri

dell'aria calda; subito

anche

fatte

questo periodo,

le

apprestate in stucco. Invece dell' imitazione

le

Il

decorative degli

architettonica a

(fig.

741).

costruire cavi

seguirono anche

volte del soffitto.

forme

usi

gli

riscaldamento a vapore,

scoperta da Sergio Orata di

la

con l'immissione

riscaldarli

pareti cave e infine cave

d'uso

si

il

quale per altro presto fu introdotto tanto qui quanto negli

Neir et

a quello grande

pi antico che noi conosciamo, serviva

dei giuochi gladiatori e delle cacce agli ani-

impiantato un

fu

il

le

tufo usc fuori

furono

edifici

rilievo (pag.

505), che

basava appunto solo su motivi architettonici e che era troppo pesante per stanze

piccole e inoltre costosa per l'accuratezza del lavoro, apparve sulle pareti

sua

imitazione

fossero
stile

dipinti

dipinta,
in

ma

modo

in

prospettiva,

come

dell'architettura in prospettiva

casione dei

festoni dipinti,

come

che

zoccolo,

colonne

se sporgessero dalla
)

se essi

da colonna
si

parete

a colonna

la

semplice

o pilastri e cornice
("

si

secondo

stile

tendevano all'oc-

librassero dinanzi alla

parete.

In terri-

torio italico la decorazione dipinta batt quindi una doppia strada.


Il desiderio di un apparente ampliamento dello spazio
condusse nel modo pi
conseguentemente logico alla trasformazione di tutta la parete in un panorama pae-

sistico, un' invenzione che a quel che sembra fu


luppo del tutto nuovo della pittura di paesaggio.

fatta

Nella

ora e che port ad uno


villa

di

Livia presso

svi-

Prima

ITALIA

III.

PERIODO DELLA KEPUBI'.LICA ROMANA

II.

Fig. 914

Saxa Rubra]

Porta

h.

a.

ili

sono trasformate,

delimitazione architettonica, nella vista di un parco

popolano

celli

alberi e

gli

Pompei

Boscoreale presso

Parte di una pit

Ulisse nel pa

una camera

intere pareti di

le

Avventura

senza alcuna

recinto da ringhiere

degli uc-

cespugli vari, chiaramente caratterizzati. In una villa di

(tig.

sono ora

cui pitture

le

913),

New

in

York,

.il

valore

architettonico della parete accentuato da pilastri, colonne, balaustre, cornici soltanto

ma

dipinte,

rotondo
gure

negli spazi intermedi

738), su

(fig.

aprono

visuali su giardini, su

edifici

di

conduce

serie dei

la

passato sull'Esquilino
dipinta

(fig.

quadri

dell'

Qui

914;.

Odissea, scoperti verso


lo

ma

sopra un paesaggio continuativo

fi-

da

pi

secolo

galleria a

parte

che avvivato

passo

met del

la

sguardo, attraverso una

variato,

Un

architettura.

all'

scuro ed aperta a prospettiva nella "sua

rosso

in

senza

panorami sono

pi illusivo l'effetto di questi

volte dipinte delle figure grandi al vero dinanzi


l

un santuario o tempio

torreggianti e appunto ancora

questi quadri siano sotto l'influenza della decorazione sce-

Per rendere ancora

nica verosimile.
alle

in

Che

prospettiva.

in

si

un gruppo

pilastri

spazia

superiore,

omeriche

scene

in

rappresentazione successiva: iscrizioni greche provano l'esecuzione per opera di ar-

Ma

greci.

tisti

tali

ma

mitologiche,

quadri di paesaggio ricevevano non soltanto riempimento di figure

anche

di figure di

Ludius? Tadius?) sviluppava

al

genere; un pittore

tempo

di

particolarmente ricca e piacevole. Tali rappresentazioni

mente

sulla parete

nera di una camera nella

conservati sono presi da un punto di vista


alto

sura

secondo genere

dello spazio,

le

esemp tanto

pi

marmo

certo
vivaci

larmente

per

paesaggi

relativamente

lo pi

prospettiva

elementi

altri

nella

cosiddetta casa della Farnesina

anche toni di colore pi chiari e

parietali

pi

violetto, rosso-chiaro, giallo),

cinabro.

padre

Le colonne

dipinte

in

(tav.

pi

begli

Tiberio sul Palatino

XVI

monocromi,

scuri.

interrompe

la

offre qui
di

chiu-

maniera sopra

nella

architettonici,

Roma

Oltre a Pompei,

variopinte appaiono dei piani

(verde,
il

ed

in

nella casa detta di Livia costruita dal

quando

915],

lastre di

tano

una maniera

in

trovano schizzate legger-

casa della Farnesina

determinato,

pone dinanzi

altronde con visuali suU' aperto.

(fig.

si

di decorazione conserva alla parete la sua funzione di

ma mentre

accennata delle colonne sporgenti


d'

incerto (Studius,

presenza delle figure agisce assai vivamente.

la
Il

nome

di

Augusto questo genere

colori

Al posto

quali

stessi

delle

presen-

divengono

comincia a predominare partico-

prospettiva, che dividono la parete in

Tav.

PARTE

DI UNA PARETE
Nel quadro centrale

DLL
:

SECUNDO

Allevamento

STILI:..

DALLA

del piccolo Dioniso

CAS
Museo

IILLLA

delle

! A K.n L.M>
Terme, Roma.

XVI.

ULTIMO PRRIODO REPUBBLICANO

tura parietale del

campi

secondo

per lo pi

con

tavola

tre),

qui

effimere costruzioni

tano quadri

terali

incorniciati

XVI,

(fig.

nel
alla

915

le

marmo
si

?),

pi

campi

per quadri su

915) e per ornamenti


erano sviluppati nelle

Tutte queste pitture imi-

visuali che attraverso aperture della parete

campo
maniera

o dei

714).

lo

edicola. Gli altri

(fig.

motivi che gi
ffig.

mediano per

il

di

lastre di

cornice

sulla

vivere

sono invece

sulT aperto;

strade

(tav.

una specie

gala dell'et ellenistica

reali; differenti

delle

con

collocati

continuano

Biblioteca Vaticana.

principale

pieghevoli,

di

Roma,

iianno forma svariata. Dei campi

architettonicamente

guardano

talvolta

Dall'Esquilino.

per quadri

sportelli

d'altro genere;

delimitate

come campo

contraddistinto

offrono posto

stile

^I

centrale e alle volte anche nei


di

paesaggi

quelle
vuoti,

sul

prospettive

esse

talvolta paesaggi

Palatino. (Confr. fig. 702 e

campi

la-

presentano

con figure

73'J|.

irAi.rA:

512

il

iii.

periodo della repubblica romana

maggiori, per lo pi di contenuto mitologico;

l'ele-

mento figurato in genere tratto da quadri


La parte superiore della parete, allo scopo di

greci.

ampliamenti dello spazio, frequentemente

come

visuale su altre

Nei particolari questa

camere o sull'aperto (fig. 915).


conformazione della parete

pu essere

assai varia.

Nella

sina

aggiungono

alle

si

rilievi

in

stucco in leggiero

Casa

della

pitture degli
stile

blema insoluto quanto su questo


si

anche

quale in

canto

ma

paesistico

tenere soltanto

al

Nella decorazione

Timomachos

esauriva

si

Roma

Cesare (pag. 422' poteva,


crescere presso

fregio di

ma una

pit-

tura indipendente su tavola

non

quest'arte,

lore di

all'altra

rappresenta avvenimenti

pio di

Pompeo

esposti,

(pag.

e di

secondo

499

s.),

costume

d'

eroismo,

atti

quadri della cui maniera

delle derivazioni tarde

(fig.

Come

riti

989).

vengono

(fig.

!^2i) e

con

pittura del tempo.

Il

trasporto

favo-

ritrattisti

ricordati accanto a

Jaia (pag. 502) Dionysios e Sopolis.

In

era con

migliori

condizioni

scultura,

la

la

cui

si

po-

sizione appare del tutto mutata.

Nello stesso
cazione

modo

romana

in

rivolgeva interamente

come
il

al

priarsi concezioni

cosi

furono

si

Grecia

alla

suo modello e

suo pi alto scopo

che,

cui l'edu-

a poco a poco

trovava

nell'

appro-

forme gre-

attirati

anche

la

ac-

storia

col fregio

quadri

del-

914;.

dan-

ci

no un'idea

della

pu paragonarlo

si

Cesare erano

l'antico

gli

(fig.

esem-

nei trionfi ad

sorse: solo

italica

una

va-

il

appar-

tomba sull' Esquilino,


scene disposte immediatamente V una

il

ac-

si,

Romani

la

dell'ele-

ed

italico

da

fatto

pro-

festoni e

nostro periodo. Di origine

Enea e di Romolo
pergameno di Telefo
l'Odissea

(i

particolare sviluppo

il

sembra essere

di
Fig. 915. Giove Capitolino. Statuetta
bronzo. Parigi. (Sotto ai piedi da rii
striiire lo sgabello).

decorativo ab-

trovano come ornamento parietale anche

in Alessandria;,

mento

Farne-

eccellenti

pittorico.
stile

biano influito dei modelli greci orientali


l'edicola

simili

trattata

Pig. 917.

Torso

di

Belvedere. VatK

di

quadri

di

UI.IIMO l'HRIODO REPUBIit.lCANO

Lo

adornare

per

greci

scultori

templi,

pubblici,

gli edifici

bi

il

il

statue delle quat-

le

nazioni di Asia Minore

tordici

nuovi

costruzioni private.

le

romano almeno per

Coponius,

scultore

nome, che cre dopo

statue

di

5'3

da

assoggettate

Pompeo

per ornamento del suo teatro (pag. 507),


costituisce un'eccezione. Un ApoUonios creava
per

nuovo tempio capitolino, completato da


un Giove in oro ed avorio se-

il

Catulo nel 69,

condo

modelli pi antichi, opera spesso copiata

916), alla quale forse

(fig.

al

medesimo

di

Belvedere

artista
(fig.

uomo

un

tempio

il

un greco

948). Pasiteles,

cia,

torso

un ApoUonios

.4rkesilaos cre tra l'altro la

Venus Genetrix per


fig.

celebre

il

917), opera di

di Nestore.

figlio

ma-

la

ben possibile che

debba

si

anche

risale

schera dello Zeus d'Otricoli.

Cesare (confr.

di

Magna Gre-

della

aveva molto viaggiato, che

che

composto in cinque libri un'opera sopra


monumenti celebri e che come artista univa

aveva

uno

spirito preciso di osservazione della natura

una tecnica accurata,

ad

bronzo

avorio,

tempio

in

che

argento,

eccettua
egli

fu

capo

spesso

ripetuta

pi

918).

Esso stato interpretato come

lettra

riferito

ad

partente:

come

riconoscimento

il

ma

avvenimenti mitici,

altri

modello dei monumenti funerari

tglio

oro ed

in

eredit

greci,

forse

di

Stephanos, M.

di

gruppo Ludovisi

(fig.

di

una madre addolorata

modelli

indistruttibile di quei

449)
pelopon-

Oreste da parte

di

pi

di

(fig.

E-

rappresenta soltanto, secondo

commiato

il

il

avorio

una scuola

di

indipendente un'opera dello scolaro

Cossutius Menelaos, che appartiene gi all'epoca augustea,

il

a quanto

sue opere,

delle

un Giove

Certamente un' opera conservata del suo scolaro Stephanos


che una mediocre copia di una statua giovanile della scuola

altro

nesia

nessuna

tuttavia

Metello (confr. pag. 501): tuttavia

di

generazioni.

non

lavorava

senza

acquistasse particolare fama, se se ne

pare,
nel

marmo

anche

gruppo,

il

al

nella

sua freddezza classicistica, ha conservato un efficace approfondimento del sentimento

ed una nobile

giovane (confr.

semplice tranquillit.

La

caratteristica disposizione del mantello

948) accenna ad un'origine anche della composizione

fig.

periodo e permette cos di valersi del gruppo per giudicare dell'indirizzo

ne resulta che

Cosi

sitelica del

quale

gruppo

riappare

in

completamente inverosimile
Napoli

(certamente

nuovamente adoperata

adatta l'elegante statua in bronzo capitolina

non sono pi

occhi ora di solito

ma

sono

fusi

inseriti

ateniesi che

lavoravano ancora
SpRiNOER

tardo)
figura

del

di

di

ed

Oreste

materiale

come

Elettra,

meglio

Stephanos:

Camillo. Nelle statue

altro

in

pasitelico.

l'attribuzione alla scuola pa-

in

nel

vi

si

bronzo

gli

nell'et

greca

insieme nel bronzo.

L'attivit degli scultori ricordati trova


artisti

pi

quella

nel

questo

in

Manuale

si

in

I.

abituati

il

designare

suo completamento

come

neoattici

Atene, creando quasi industrialmente per

in

un gruppo

e che

"

le

ville

di

soprattutto
e

giardini
33

54

IFALtA:

III.

PERIODO DELLA KE PULSBI.ICA

II.

romani

dei

marmo

vasi di

e de-

oggetti simili decorati con

gli

ornamenti

chezza

di

(confr.

fig.

775

ma

s.),

ric-

figure

che anche

bisogno sapevano creare delle

al

loro

Tuttavia

maggiori.

sculture

capacit

creativa

la

aggira

si

dentro limitati contini. Volentieri

volgono

essi

sguardo indietro

lo

quanto che traggono

in

Essi

Kleomenes

di

Ermete

del

Lou-

al

secolo.

niese Eukleides

marmo

in

nelle

l'artista

lonios

nr\

;
^O^

suo

'?^

vicinanze di Apol-

senza che per

piena concordanza

sia

del copiare, che

All'arte

comincia

di

pone

in Aigeira

g 6)

(tg.

vi

d'arte.

nel-

testa del

la

Zeus troneggiante

altro

Deli' ate-

trovavano

si

achee molte immagini

citt

di

copiano addirittura;

li

ad esempio, tratto da un

vre,

le

trasformano

facilmente

modelli o
l'oratore

loro

le

da opere pi antiche.

ispirazioni

ora

ad esercitarsi con

>^^

maggiore estensione, e che, data

mancanza

la

talento proprio

di

creativo, provvide alla grande

romana, noi dobbiamo

chiesta

gran parte

in

uno

stile

il

Antiochos

duro

thenos, .ApoUonios,
chias, in

di

Policleto,

M. Cos-

Cerdo un grazioso
medesimo artista. In

rapporto saranno
ciulle

dell'

state

Eretteo

Ar-

bronzo

in

Satiro

sutius
del

Par-

la

figlio di

un buon busto

Doriforo

in

nostra conoscenza

arte greca.

dell'antica

copia

la

ri-

con

(fig.

simile
le

fan-

54)

le

Cariatidi di Diogene, le quali e-

rano

collocate

al

disopra

colonne nel Pantheon


(pag.

518).

Glykon

in

L'Eracle

di

Farnese

servito

di

Napoli, una copia esa-

gerata da Lisippo iconfr.

ha

delle

Agrippa

di

fig.

ornamento

68i],

alle

".-^J'
'^

UI.riMO PERIODO RI:PUBBI.ICAN'<)

terme

Caracalla e avr anche appartenuio a

di

questo periodo.

appunto a causa
raggiungere

sempio

rilievi

la

grande arte precedente o


dipendenza, potevano

di questa

tali

nonostante

che,

Dell'effetto

loro dipendenza dalia

un notevole e-

offrono

artisti,

che Gn. Domizio Enoharbo

col-

locava nel tempio di Nettuno (pag. 503) fondato

suo avo nel

dal

Poseidon

di

come

lungo tempo

che

non

unione col

sacrificante

ipotesi

ambedue

una lunga base,

gruppo

delle

dalla

357)
nelle

figure

teva

aver

(fig.
i

la

pag.

(confr.

specialmente

esseri

marini, po-

La rappresenta-

V ispirazione.

censimento del vecchio

il

fronte ad esso fa efi'etto di scena

povera e senza poesia, ed

il

lavoro dei due

ri-

questa diversa condizione, giacch

lievi riflette

copia idealizzata di
del

Secondo questa

Skopas

di

fantasiose degli

di

sua

circonda\ano insieme

rappresentazione,

tratto

fino a

della

quale probabilmente sosteneva

zione del sacrificio

Enobarbo

l'ipotesi

919).

fregi

Neieidi

cui

nuziale

dove rappresentato un ge-

rilievo

nerale

il

corteo

il

un' opera di Skopas

sostenuta

stata

L'uno,

122.

920), era stato considerato per

(fig.

un modello

Poseidon,

corteo di

romana quello

del

quello

classico

inesperta

creazione

Ed appunto

sacrificio.

tale

contrasto di lavoro fa dubitosi sulla loro unione:

modo

ad ogni

rispecchiano in due tendenze

di-

verse l'arte dell'et di Augusto.

Se
scibile

antichi
allora

questi ed in altri

in
il

modello

non

degli

mancano anche

nella poesia

ai

esempi
artistici

stili

classici

come

appunto

si

ricono-

greci pi

oppone\ano

moderni

"
;

poe-

ITALIA

,i6

PERIODO AUGUSTEO

IL

IV.

Fig. 923. r'onipe

pieni di vita

tratti
la

opere

le

Bronzo. Museo dei Conservatori.

>.

contraddistinguono

si

Nel

nei suoi pi intimi elementi.

per

ritratto di

Ci-

922) espressa acutamente un'accurata ponderazione non discompagnata

(fig.

da astuzia;

L. Bruto

repubblica

della

della fine

forza di caratterizzazione colta

cerone

il

Fig. 924.

tratti

Pompeo

di

(fig.

923) tradiscono una certa ristrettezza

Museo Chiaramonti

celebre ritratto di Ottaviano giovinetto nel

quasi inquietante del futuro

Purtroppo noi non possediamo

principe.

contemporaneo

quasi nessun ritratto

sufficiente.

Sotto

mente;

di

una fermezza

rivela

Cesare

di

inconscia influenza di una

l'

denominazione assai diffusa dal tempo del Rinascimento, sebbene non costantemente

sempre

ha

accolta,

esercitato

come

Capitolino, considerata

Non

impressione

sua

la

un Romano;

sicuro che essa rappresenti

la testa

che

quella di L. Bruto,

Tarquini

trattazione dei

la

barba riportano piuttosto ad un

filosofo della fine dell'ellenismo

a causa della sua esecuzione in

Italia,

piena

di

effetto di

IV.

uno

ha

PERIODO AUGUSTEO

IL

anche per

essi stessi a

nessun

modo

L'imperatore

l'arte.

capo

di

il

indirizzi di Vergilio,

contemporanea

di

Orazio,
i

924).
della

espressione

di

14 d. Cr.)

governo regolato, pro-

di

uomo

di

Stato Agrippa sono

architettoniche, che

di

Ovidio

si

quello

rispecchiano

il

le

il

una maniera

poesie di Vergilio o

le

quale

poeti augustei,

anche nella scultura

impresse

quale

il

Roma

suo spirito

cos determinata che pos-

un'atte augustea. Augusto stesso

accennano

dei

limitano in

si

artista

rapporti tra la poesia e l'arte figurata nella

tutta la vita 'pfellettuale della sua et in

sull'indirizzo a cui

cui ritratto, forse

non
Se anche non possiamo nominare nessun

e rivelano tanto

siamo parlare appunto

Cr.

a.

grande

suo

imperiale, quantv> la grande influenza del principe


in

capelli

caratteristica

la

tranquillit

di

costruzioni

importanti

alla capitale.

(30

fosse stato rispetto all'imperatore in rapporto simile


gli

il

(fig.

spirito schietto e risoluto.

Con Augusto comincia un periodo


ficuo

conservato

Museo

bronzo del

in

cacci

odi

la

desiderava soprattutto

romane

il

carme

se-

RlNNO\AMEN10

EDII.I/IO

ROMA

lil

i'7

colare di Orazio: forme classiche greclie

romano

disposate a contenuto

mana

ro-

dignit e oltre a ci un senso per

ricchezza deiretetto, lontano tanto

la

dal

sovraccaricamento quanto dalla minuzia.


Cos quest'arte classicistica riceve

impronta

pura

tanto dalla
l'

ultimo

del

Il

fatto

che proprio
di

sua

quanto

seguente periodo

del

governo

la

differenzia

repubblicano

fastosa

imperiale.
cipio

la

ellenizzante del-

arte

periodo

dair arte

che

particolare

Augusto

prin-

al
1"

Egitto
Foro d Augusto col tempio
Marte Ultore.

Fig. 925. Pianta del

sia diventato provincia

avuto influenza

romana

sull'arte

solo

particolari; Parte augustea nel

Rinnovamento
compi sotto

piani di Cesare.

nota

mentre l'aveva trovata


l'uso di
il

ora

in

poi

governo
di

la

ha

di

dei

complesso non

edilizio di

lungi)

il

(30'

per

Roma.

Augusto

di

frase di

in

dipendente da Alessandria.

rinnovamento

Il

quanto

Augusto che

egli

Roma

una

lasciava

dell'indigeno

marmo

di

Carrara negli

che ad esso legato.

quale Augusto assunse ufficialmente la direzione dello


inoltre

Roma

di

si

di

marmo

mattoni. In ci espressa soltanto una circostanza esterna,

comune

dispiegamento di maggiore sontuosit

80 templi antichi;

edilizio

che egli continu e ampli

completava a

mano

stato,

mano 20

editici di

Nel

egli

28,

stato e

l'anno nel

restaurava pi di

costruzioni cominciate da

soprattutto dal padre adottivo Cesare ed aggiungeva

40 nuovi templi ed ediPer quanto molti di questi templi servissero a culti romani antichi, le
forme architettoniche non potevano essere che greche, una volta che Roma voleva

altri,
fci

pubblici.

rivaleggiare per architettura con

le

capitali pi antiche dell'Oriente.

struita nel 31) sul Palatino

Assai

significa-

che Augusto nella sua casa, gi codomus Augustana) e con la quale si iniziava la serie

tivo per questo indirizzo cosciente del'

suo scopo

dei palazzi imperiali,

parte

almeno

a quanto

dalla posteriore

non

costruiva

greca a
la

sta

metteva da

piano della casa

il

trasformazione, e

l'atrio

peristilio.

casa di Livia
dalla

italica,

pu giudicare

si

ma una

casa

Cosi egualmente

(fig.

915)

si

disco-

forma tradizionale

mana. La casa

ro-

Augusto fu subito completata con il tempio di


Apollo d'Azio, ricco di un cortile
di

circondato di portici, e con


blioteca

crebbe
col
Fig. 026. Capitello del tempio di Marte Ultore.

di

tempio

quah

la

Bi-

Foro si acun importante ornamento

Palatina.

di

Il

Cesare dinanzi

al

era la tribuna degli ora-

Italia:

5 '8

tori

(Rostra).

iv.

periodo augl'steo

ii.

L'antico tempio della Concordia sotto

una sontuosa costruzione che Tiberio complet


l'antico tempio di Castore

vengono

Foro

507) fu annesso

il

dedicato

dopo

nel 42

Nell'abside del

furono

che

nuovo

la

tempio

(fig.

qui
a.

il

teatro di
la

Cr.

il

Filippi

specie

portico

grandissima

particolare

l'attivit

un tempio circolare

edificio per votazioni

nuovo

architettonici

stile

(in

925),
tardi.

romana, parla

erano essenzialmente

gi nel
i

II

la

Cr.

in

di

Campo

Nel

quello di Marcello

2
il

Egli

distrutto

fu

tardi

Ma

innalz nel 27

da un incendio

a padiglione); egli

Saepta Julia;

a.

(si

complet

Cr. lasciava alla citt

pag.

il

egli costru nel


le

sue

primo stabilimento pubblico

sec, vedi

medesimi

spazi interni, egualmente importanti per

s.).

sorsero molti sontuosi pora.

con tetto

cominciato da Cesare,

Pompei

edilizia di Agrippa.

nel

(fig.

40 anni pi

r,\rchitettura del Rinascimento.

25 a. Cr. il " Portico degli Argonauti " e nel


terme che da lungo tempo erano in costruzione,
bagni

solo

della gloria

edifici,

nell'

per

suo meraviglioso Pantheon che pi


gi

Marte Ultore

semicircolari dei colonnati all'intorno

di

maggiore spazio per nuovi

il

di

completato

Pompeo ebbe un compagno

modo

pensa che fosse

grande

grande tempio

col

l'unione di linee rette e curve (pag. 506

cui influenza fu

svolge in

tuttavia le colonne conservate pro-

Cr.),

costruzioni

nelle

come una

predilezione per

9111
si

battaglia di
e

da

sostituito

da un rifacimento adrianeo. Al Foro Giulio 'pag.

Augusto

di

la

adoperate

Marzio, che offriva


ticati

sul t'oro (6 d.

quanto sembra solo

Campidoglio fu

il

io d. Cr. Questi rinnov anche

nel

41S). Certo

delle capitali ellenistiche:

di

compiti

degli

ampi

grandiosit e per lo splendore della deco-

razione, degli stabilimenti estesi e tuttavia coordinati e destinati a servire ai bisogni

pi vari,

quali

bagni,

fantasia e l'intelligenza

33

a.

ginnasi,
degli

avevano gi nel

architetti.

periodo alessandrino occupato

Probabilmente

fu

la

anche Agrippa che nel

Cr. dette principio alla ricopertura a volta della Cloaca

Massima

(pag. 496).

RINNOVAMFNTO

EDII.IZIO

Concordia (veduta dal

Fig. 928. Cornice del tempio della

Degli

Stili

serva

la

forma

attica

essa posata su un
Il

capitello, in

tipica dell'et

fregio

di

con
alto

imperiale
lo

ogni

modo

tralci.

io d. Cr.

La

si

mensole,

le

ancora pi

Tevere, assume

un aspetto pi
927':

(fig.

Pola

e di

snella.

forma

la

ricco.
(fig.

presenta gi con quella

ricca partizione,

del geison, cornice)

abbondanza

rimane

tipica

ornamentazione, che

di

egualmente

quali cos difficilmente erano in u.so nell'architettura greca, sono

romana
e)

della

(fig.

298

al

le

foglie erette nel geison e la

disopra.

Per avvivare

forma

pareti spesso

parete stessa vengono coronate alternativamente di

altre

parti

linei

(egittizzanti) e rettilinei

preso dal Rinascimento

929, confr.

(fig.

anche

il

agli

edifici

791 e

fig.

tav.

esso era stato tolto;


pubblici in

torri le case di affitto, cosicch

si

9'2),

alle

carat-

irrigidita del

le

nicchie e

le

frontoni curvi-

un motivo che

fu

ri-

principio della partizione delle pareti del secondo

con l'incorniciatura centrale sporgente

chitettura reale dalla quale

Pompei, .accanto

le

in

l'in-

tempio

ricca e sovraccarica del

sviluppa con sempre maggiore abbondanza solo nell'et claudia. Oltre

kym.ation lesbio

Il

1092)

corrisponde ad una tendenza dell'architettura romana, e che sotto

teristiche dell'architettura

stile

base con-

cornice del tempio della Concordia, rinnosi

straordinaria

la

fluenza della decorazione in terra cotta

tuscanico,

Nmes

mensole come sostegno

ma

sul

prende

trabeazione

928)

(fig.

corinzio; lo ionico

costruzione appaia

la

pi liscio; nei tmpli di

periodo imperiale;

il

La

926).

fig.

il

da Hermogenes; spesso

introdotta

sotto,

di

perch

zoccolo

cui successione (dentelli,

per

disotto).

dorico completamente sparito. La

il

plinto al

il

un ricco motivo a

vato da Tiberio nel


la

Saturno),

di

connessione a quello del tempio rotondo

rimane per

ornato

5'9

architettonici ha acquistato quasi la prevalenza

tempio

assai raro

ROMA

DI

Roma

XV'I) appare

all'occasione nell'ar-

l'una e l'altra cosa

crescevano

in

dovette stabilire un' altezza

si

trovano in

elevazione a

massima

di

modo

di

70 piedi

520

Italia:

iv.

ii.

i-eriodo

augusteo
'metri 2o)!ed edifici

come

pubblici

Fo-

il

ro d'Augusto dovettero

essere

con

alte

protetti

mura

blocchi squadrati

contro

pietra
ricolo

che

poteva

tali

pe-

il

incendio

di

da esse.

di

venire

Avanzi

edifici

con

alte

fronti

loro

di
le

pippiani e^finestre,

hanno] un,

che

to
Fig. 929.

Il

moderno

cosiddetto Ninfeo

sono

essi

eseguiti

per

lo

pi

in

mattoni (contr.

casa dei martiri Giovanni e Paolo sul Celio, sulla quale

ad

dedicata,

essi

zione interna

fa

sotto).

In

facciata di essa a tre piani ed alta

riconoscerla

come una

sono

Roma

in
la

sopraelevata la chiesa

si

conservata in gran parte e nella parete lunga della

una

stata incorporata

ci

soprattutto

noti

Ostia dove

f as-

attraente aspet-

sai

15

metri.

casa signorile costruita nel

II

chiesa

L'ornamentasecolo.

Anche fuori di Roma grande


monumenti pubblici. In molti luoghi delle province sorsero templi di Augusto e di Roma, della Fortuna Augusta, oppure altri dedicati
pi o meno sicuramente al culto imperiale, come il bello pseudoperiptero
Maison
Carre) in Nmes (fig. 927) col suo vestibolo profondo dedicato al ricordo dei nipoti
Costruzioni in Italia e nelle Province.

era l'attivit edilizia per

Augusto C. e L. Cesare nel 4 d. Cr., o lo snello tempio di Augusto in Pola


1092). Forse appartiene anche a questo periodo la facciata ben conservata di un
tempio (dei Dioscuri?) in Assisi; come nel tempio di Cesare in Roma (pag. 517S.)
era posta qui dinanzi al tempio una tribuna elevata dalla quale due scale conducevano gi sulla piazza. In Atene il tempio di Roma ed Augusto Jfig. 500, ad
di

ifig.

oriente

Parte-

del

none) ebbe soltanto


la forma modesta di
un monoptero edi-

fcio circolare

cella

le cui

furono

artistiche

copiate

senza

forme

da

quelle

Eretteo. Furo-

dell'

no eseguite anche
grandi opere di utilit
la

pubblica. Sul-

via

r laminia

pig. 930. Ponte di

Augusto presso Narni. Da un disegno

di

Francesco de Hollanda

(1540).

COSTRUZIONI

IX

Fig. 931. AcqiK-dolto

presso

Nanni rimane ancor oggi

archi alto 30

il

Gard con

tre

quali

file

ME

PROVINCE

Agrippa presso Nimcs (Punt

piedi

il

(fig.

ilii

la

Arco onorario

in

di

un ponte a cinque

Nera (fig. 930).


non lontano da Nmes che oltrepassa
profonda

valle della

931)- Alla costruzione di strade provin-

fece contribuire anche ricchi senatori,

Fig. 932.

521

Oard).

grandioso avanzo

l'acquedotto di Agrippa

di archi sovrapposti

Augusto

NI

i:

m. innalzato da Augusto sopra

Non meno grandioso


ciali, alle

in

eli

IIAI.IA

Grange

(Arausio).

si

riconnetteva spesso

S22

c.

Italia: w.

il

mgijsieo

r'ErvMODO

r innalzamento

per

quali

trionfale

importanza

favore

monumenti

nome

(il

di

arco

ed

recente)

"

acquistano

archi onorari o

vittoria

di

stradali

(pag. 417),

ora

altro

maggiore

come

archi

di

maniera

all'antica

egual-

mente come monumenti per lo


di colonie od altro.

stabihmento

Se fosse da credere ad una posteriore notizia sarebbe stato in-

nalzato gi verso
^

Grange

(fig.

di

per opera

Marsiglia

presa di

Cesare

46 l'arco

il

932) in onore della

padre dell'imperatore Tiberio:


quest'ultimo
presso

fu

Pompeo

la

Cr.). Otta-

su

Sesto

tardi

anche

vittoria

(36) e pi

pi spesso ricevette in

Roma

archi onorari; egualmente


di

membri

altri

della famiglia imperiale.

Pi frequenti che

particolarmente presto

in

Roma

tali

dica

stessa lo erano

una

forme

prin-

province,

forma assai

Gi nella prima epoca imperiale noi troviamo

ricca.

si

Gallia dove ebbero

questi archi nelle

nella

dedicato in ap-

l'arco (25 d.

viano dopo

di

probabilmente dal

49),

le

tre

una porta semplice (fig. 933], una porta tra due larghe ali di muro (fg.
una porta principale con due porte minori nelle ali (fig. 932). L'arco ha
sempre la sua incorniciatura particolare, le ali sono spesso partite con mezze co-

cipali:

934),

lonne.

ed

tutto termina con

Il

coronato con una

od

tua

l'

arco

campo ad

una

sta-

fregi del-

prestavano

si

scultoria,

decorazione
quale ad

la

esempio
dell'

il

altre parti

in

piani

ad

attico che offriva

gruppo.

un

.\nche
i

un

regolarmente

era

nel

arco

di

fregio

Susa ha

un carattere barbaroprovinciale; in Gran-

ge e

Rem_y

le

sono ornate

di

in

pareti

St.

prigionieri

scene
trofei.

di
I

galli,

di

battaglia, di

singoli

eie-

Pig. 034.

Arco onorario

.lei

Oiuhi

|ii

un' iscrizione o a rilievi

T
menti

()

questi edifici onorari sono invcnj

di

tempo come porta

gala e

di

come base

li

^23

ma

pi antichi,

statue onorarie

di

loro uso nello stesso

il

sembra essere nuovo.

funerari. Ancor oggi


variet regna nei monumenti
tomba di Cecilia Metella, nuora del triumviro Crasso, un
edificio rotondo a maniera di torre, su una base rettangolare, di un effetto grandioso e severo (fig. 935), che fu usato nel Medio Evo come fortezza e coronato di
merli. Augusto adoper la medesima forma, che dava un carattere monumentale alle

Tombe.

domina

Una grande

Appia

la

tombe rotonde

antiche
nel

via

la

italiche

(pag. 470, 482),

in

un

aspetto

.Mausoleo della famiglia imperiale, che egli innalz in

Tomba

Fig. 935.

Tevere

il

di Cecilia Mete-Ila

(Capo

di

nata di madie e di

alti-e

tombe

pi

ricco
tra

il

Roma, Via Appia.

Bove).

Pincio, coronato da una collinetta piantata

questa forma ritorna anche in

alquanto

mezzo ad un parco

ad alberi

La

del periodo.

[l'antico

caratteristica

tumulo):

tomba

or-

M. Vergilio Eurisace dinanzi


a Porta .Maggiore (fig. 936) con un fregio di lavoro non fine ma interessante perch
rappresenta la fabbricazione del pane (si pensa involontariamente al ricco Trimalcione

di

impianti simili

altri

Petronio- e

la

piramide egittizzante

nuove forme. L'ispirazione egizia


del

Nuovo Impero, non

ritrova

si

soltanto presso

il

al

tombe

Roma

colombari

per

la

tempio

somiglianza con

le

per

C. Cestio mostrano

di
i

di

nell'innalzamento
Iside,

ma

la

di

delle

di

obelischi

anche nel Circo Mas-

Augusto. In contrasto con

poveri

ricerca

tombe

le

fastose

collettive, dette

casette dei colombi; le urne cinerarie veni-

Anche questa forma, che non appare prima di Auproveniva da Alessandria, dove era gi in uso dal tempo dei Tolemei. Una

vano deposte
gusto,

furono innalzate a

di

anche

Mausoleo

simo, presso l'Ara Pacis, dinanzi


isolate

del fornaio

in

piccole nicchie.

524

e.

ITALIA:

Fig. 936.

monumenti

Tomba

grande variet

di

Pompei che

arricchirono assai

si

colari all'aperto o

tombe appaiono

nella Caria presenta sopra

la

presentano anche

questo periodo:

sotto nicchie sono le

Altre forme di

Mylasa

M. Vergilio Eurisace. Roma.

di

sepolcrali
in

PERIODO AUGUSTEO

H.

IV.

forme

nelle

la

trapylon

(arco

di

Giano),

sormontato da un obelisco

in

che

ad

un basamento ed un

Provincia gallica (Provence).


del

(pag.

una tomba

funerarie

di

semicir-

sedili

si

in

uso

trova

tomba

esempio una

aperto a

portico

Dall'oriente

360).

La forma
resto

strade

le

templi,

predilette.

province:

una piramide a gradini come nel Mausoleo


influenza

altari,

nella

anche

Siria

nel

di Vienne, d'epoca del

riceve
di

Lazio,

di

pilastri

un

anche

te-

riappare

resto indetermi-

SCULTURA

525

=,2f)

malia:

C.

iV.

PERIODO AUGUSTEO

II.

del

Palatino
di

di

Apollo

con

statue

Skopas, Timotheos

Kephisodotos

vane

^mM-

per acroter dei

templi

egli

'''

gio-

suoi

valeva

si

statue

delle

Boupalos

arcaiche di

1 'J

il

617); anzi

(fig.

perfino

IL

ornava

egli

tempio

il

se ad

secolo

I\'

esempio

(pag.

223).

resse

per

Un

inte-

storia

la

dell'arte simile a quello coltivato nella corte

pergamena (pag.
Fig. 939. Scena di

che

haltaslia.

Dal ,.Mnu,i.

qui e contribuito a spingere

in

de

<ul

M. K.,u,.

p^^

monumento

qualche

454),

gy^^-g

influito an-

quell'uso di

forme ar-

caizzanti ^\edi sopra pag. 329) cominciato nella scuola degli scultori neoattici (pag. 313
e

modo anche

favorito ad ogni

mescolanza

figure

di

domina

zione.

finezza e

Della

immagine

la

pu trovare

che essi

figura 940.

in argilla dipinti destinati a borse pi

forma

di

fregi,

erano

rivestimento di trabeazioni
tavia queste opere che pi o

adattati
in

alle

modeste

legno (ad esempio nei

gala di questi

una

cos

certa spiega-

queste opere

di

edifici in

compluvia

loro

pi

ricollegano

si

forma

che, o in

s.)

svariata

combinazioni

in
di

raggiungevano nelle

ornamentazioni

meno non sono

spesso

e utensili

rilievi

Una

tettonica.

ellenistiche,

numerosi

chiarezza elegante

creazioni pu dare un'

rilievi

in

nei

decoratori (Salpion, Sosibios, Pontios)

artisti

ed

classiche

arcaistiche,

arbitrarie e illogiche, che

felici

per ragioni di stilizzazione

di

metopa

mattoni o

degli atri).

al

Tut-

indipendenti, e che soprattutto possono

hanno minore valore di fronte ad un genere di


rilievo, che rappresenta un particolare indirizzo d'arte aucon forme greche ma le trasforma e le sviluppa original-

essere sorte in parte solo pi tardi,


scultura, specialmente a

gustea

mente.

Esso serve principalmente

principi e
Il
il

che lavora,

alla

glorificazione

dello

stato

romano

e de' suoi

appare per ci particolarmente nei monumenti pubblici.

pi nobile

Senato votava

dopo

di essi l'altare della

nel

assenza

nato

F^oma, e che

in

si,

la

luglio del

13

a.

Pace imperiale (Ara Pacis Augustae) che

Cr.,

fu

dedicato

il

della

30 gennaio del 9

scerlo nei suoi avanzi dispersi e nei suoi tratti

campo Marzio

nella via

Flaminia (Corso

Augusto dopo una lunga


Spagna e della Gallia era tor-

allorquando

pacificazione delle province

a.

Cr.

essenziali.

pres.so

stato possibile ricono-

L'altare

l'antico palazzo

si

trovava

Fiano)

era

sul

co-

marmo italico di Luni (Carrara), che qui trov l'applicazione per la prima
una grandiosa opera di scultura. Un muro di cinta, largo m. 11, o e profondo m. 10,(56, circondava l'altare (fig. 941
era accessibile da occidente per
mezzo di una larga porta con gradinata sul dinanzi e si apriva ampiamente anche
sul lato orientale. Oltre alla decorazione ornamentale, della quale faremo subito
parola, correva esteriormente intorno al recinto un fregio figurato, alto m. 1.35.
struito in
volta in

Accanto

e u

I.

u R

alla por-

ta occidentale era

rappresentato

sinistra

Marte

atto

guardare

la

di

lupa

in

Ge-

coi

melli suoi figliuoli


sotto

Ru-

rico

il

minale

(ricostru-

zione non giusta


nella

fig.

apparecchia
d

crificio

scrofa
nati

ai

il

sa

u na

suoi Pe-

(tg.

adunque
il

941,^

Enea che

destra

Fij;.

gli

Tellus allevatrice

un richiamo

al

di

queste

era

Firenze,

romano

e della

occupato da una

fanciulli tra

carme secolare

servati solo scarsi


a

Le Horai. Frammenti

antenati del popolo

riquadro a sinistra

zione

04(1.

Mo

942}:

le

di

isolate

nei

dei cortei, nel lato meridionale gli

Fig. 9J1.

della

dea della terra

personificazioni dell'aria e dell'acqua

Orazio i^g

frammenti, ad esempio

scene

famiglia Giulia. Sul Iato posteriore

rappresentazione

due

lati

investiti

di

943),

Roma. In contrapposimuovevano verso l'ingresso


dignit sacerdotali, Augusto stesso

una

figura di

lunghi
di

(fig.

riquadro a destra sono con-

del

ss.);

L'Ara Pacis. Ricostruzione

si

ili

Du

528

PERIOUO AL'(;usii:o

11.

L-

una

da

una quantit
nel

di

individuali

tratti

magistrati,

di

compostezza

tutto avvi-

il

portametito e da

del

libert

(fig.

senatori,

di

dignit

appunto per ci cos

lo

erano

romana,

come

caratteristici

cavalieri del fregio del

con

tutti

puramente

944),

un'uniforme proces-

settentrionale

lato

sione

imperiale,

famiglia

tutta la

vato

Partenone

per

la

Ma

nonostante una tendenza forse cosciente

grazia naturale dell'Atene di Pericle.

ad imitare questo grande

anche una

che

rappresentazione,
svolgersi in

modello,

colpisce

l'intera

pure spesso

appare

formale.

differenza

profondit

nello

spazio, di-

sposta completamente nel piano della lastra.

Qui

invece

svolgono

specialmente

verso

lo

fortemente accentuate
lievo

Fig. Q42

appaiono

alla

collocate

dinanzi

un

qual

certo

le

figure

spettatore

che

che

si

sono

con un maggiore

ri-

come
vengono in

nostra osservazioTie
alla parete

modo

legate

con essa solo

per mezzo delle figure del fondo che hanno

un

minore

(fg.

9<9) e che

cespugli,
spaziale,

rilievo,

sistema

questo

adoperato

anche

nel

monumento

dei

Giulii

uno sfondo paesistico, di alberi e di


nei riquadri corti ifig. 942 s.). Questo procedimento non realmente
piuttosto una tendenza ad un effetto pittorico. Anche l' ornamento ve-

getale nell'Ara

si

ripete

anche

nell'uso di

Pacis mostra una certa duplicit. Esternamente

Fig. 943.

La Terra

tra l'Aria e l'Acqua.

Dall'Ara Pacis. Firenz

al

disotto del fregio

S e

una

in

II

sviluppa

ligure, esso vi

delle

1.

ricca opera

tralci

945}, che ricerca l'eCfetto

(fig.

essenzialmente con l'elegante


delineazione

degli steli delle

piante attorti a volute e che


si

ricollega a motivi pi an-

tichi 'confr.

fig.

ma

579)

tende

particolare ad una pi na-

in

conformazione del

turale

gliame

superiore

della

parete or-

nata di sontuosi festoni


in

946)

frut-

con

cin

coscientemente

alla

ogni foglia

rinuncia

ma

(fig.

ripro-

cui l'artista

duce chiaramente ogni


to,

fo-

neir interno la parte

leggiadria dell ornamentazio-

ne delineata, perch considera


le

ghirlande

un

di corporeit e di colore e digradanti

disegno che svanisce sul fondo.

sottile

dono

come

piuttosto

masse ricche

festoni (confr.

fig.

709) e che sono

accrescono l'impressione. Questo


particolare con fedelt e

namento
corativi

di

e di

altari

stile

dal pi

vigoroso

nastri svolazzanti,

rilievo fino a

bucrant da cui pen-

con una grandissima fedelt naturale,

resi

naturalistico dell'arte augustea, che rende ogni

precisione, ritorna anche in rilievi di altro genere e nell'or-

simili

monumenti. Da ricordare sono anche qui

de-

rilievi

434: uno di
sua vacca va ai mercato

figurati dei cui prototipi greci fu fatto parola a pag. 421') e

particolarmente fine presenta un contadino che con

la

947) passando lungo un santuario campestre ma finemente ornato,


una particolare grazia pittorica e romantica col discreto accenno

al

quale

suo

al

essi
(fig.

data
stato

di

decadenza ed aggiunta un' ampiezza spaziale per mezzo della forte accentuazione
degli elementi paesistici.

siamo

dirlo

Come

fossero applicati questi quadretti da interno non pos-

con sicurezza. Da un periodo posteriore, quello adrianeo, proviene

un

numero di rilievi alquanto pi grandi (la pi celebre serie in palazzo Spada, Roma)
che non si possono pensare applicati diversamente che come rivestimento di una
parete marmorea architettonicamente partita, quale ci era stata conservata nel F'antheon
(fig.

pi

991). In un'esecuzione grande quasi al vero essi presentano personaggi del mito,
le

loro figure che

ma non
dal mondo

circostante
staccati

le

Ravenna

come accade frequentemente

statue,

in

mondo
pi di-

appaiono Augusto

circostante

semidivinizzati in un rilievo di
di

al

una scena d'insieme. Ancor

quelle invero

loro azioni e

giustamente ordinate

(fig.

948).

non senza accenno


una parte della

Le

figure

fanno

sua
l'

famiglia

etfetto

nei rilievi di questo periodo, forse

in

quasi
dipen-

denza da ci che statue spesso venivano collocate dinanzi ad un fondo stabile; cosi
il

grande altare

di

Augusto

in

Lione (12

d.

Cr.) era circondato dalle statue

santa popolazioni galliche, noi possiamo quindi richiamare


dei barbari negli archi di
Springer

Mannaie

I.

Grange

e di St.

Remy

(fig.

alla

memoria

932, 934), oppure della

di

le

ses-

figure

Gallia
34

530

Fig. 945.

Il

Motivo floreale dall'esterno


dell Ara Pacis.

ama:

qt

if]a_
,

sono preferite

le

statue

achillee

944) o la corazza. Fra


gusto trovata in una villa di
(fig.

sulla tunica

una corazza

il

ogni suo elemento ricorda

ossia

la

AUGi;SITO

Per
ritratti di persone di
fig.
-"
o lOOH).
r
specialmente della famiglia imperiale,
i

nude

(confr. pag. 320;

ricchezza ora usuale

delle

costume greco;

in

pieghe curveggianti

belle statue-ritratti va annoverata quella di

Livia, sua

cui
la

confr.

'

pi

le

I^FRIOIin

II,

lignaggio,

toga con

la

_'

alto

altrimenti predomina

IV.

sposa, presso

ornamento

poesia aulica

a rilievo
di

Orazio

Roma. L'imperatore

ricco
:

al

Au-

porta

pieno di significato per

disopra

il

dio del sole che

suo

ascende]j|. col

carro, al di sotto

Tellus distesa

la

con

bambini, a

sinistra e a destra

Apollo

Diana,

mezzo

nel

restituzione

la

delle

insegne prese una


volta

dai

Parti,

tra le figure delle

nuove

province

Spagna

e Gallia.

Il

mantello da ge-

nerale

se

lo

gettato sul braccio

sinistro,

al

quale poggiava

la

lancia o forse

una

insegna

co-

di

mando mentre
l'altra mano alFig. 047,

Contadino che

si

avvia

al

mercato. Rilievo

in

marmo. Monaco,

^^ta per

1'

alloCU-

GLIITICA
/ione.

Nel costume

TOREUTICA

i:

53

>

sono conser-

si

vate varie tracce di policromia (ros-

so purpureo, giallo, cremisi).

Amore

colo

corda
Giiilii

la

derivazione della stirpe dei

da Enea e da ^'enere (confr.

Fra

948}.

fig.

pic-

Il

lato della statua ri-

al

le

femminili

ligure

sono particolarmente attraenti quelle


sedute che dipendono da modelli greci (fig.

viene

950) ; da una di queste probusto della cosiddetta Klv-

il

una

tia,

bella testa di nobile espres-

sione, inserita in
la

un

calice floreale,

quale probabilmente rappresenta

madre

Antonia

la

giovane,

manico

dell'imperatore

(confr. fig. 944)

Ludovisi

che

anche

Ger-

di

Claudio

Giunone

la

a questa

appartiene

sembra essere il ritratto ideadi una donna imperiale sul

et

lizzato

modello

IV

un' opera del

di

pag. 368), probabilmente


di Caligola,

sua
rata

Drusilla,

complesso

statue

femminili

prassitelici

Glittica e toreutica.

come un tempo

erette

(lig.

(fig.

ripetono

951)

affini

(il

costume

figure

di

fanciulli di

augustea presenta uno

quello della fine della Repubblica

grandioso,

mancano neppure

ritratto dell'et

il

la

fu ono-

panneggiamento

eguale al greco); non

di

che dopo

immatura morte (38)


come Panthea. Le

motivi di

secolo
sorella

la

922

stile

per

pi

lo

femminile romano
viva

era

espressione.

pi generale,

pi

In

classico

ss.).

L'arte del ritratto acquista un aspetto particolarmente

corte dei Diadochi (pag. 436, 445), nei grandi e


sontuosi camei con rappresentazioni della famiglia imperiale. Un esempio l'offre la
alla

grande onice del gabinetto delle antichit


L'imperatore Augusto

Roma

vi

in

^'ienna che di squisita finezza

Giove a

troneggia con l'aquila di

accomunato

lato,

(fig.

accanto

952).

alla

dea

La dea della terra


abitata pone sulla sua testa una corona e accanto a lei si vedono le divinit del
mare e della terra feconda. Accanto a Roma sta Germanico mentre Tiberio scende
dal carro trionfale (dopo la vittoria sui Pannon_, 12 d. Cr.j. Al disotto dei soldati sono occupati ad alzare un trofeo circondato da Pannon prigionieri. Le pietre
con le sue figure di un bianco latteo sul fondo bruno al pari dell'Ara Pacis un
a cui nelle province egli era spesso

modello

di

noi

possediamo ancora alcune

una sua testa


di

ma
gemme

eleganza fredda

pi abile intagliatore di

di

Augusto

nobile.
del

Forse a buona

nel

culto.

ragione essa attribuita

al

tempo, Dioskourides d'Asia Minore, del quale

eccellenti

gemme

(confr.'fig. 953).

La

con

l'

glittica

splendore soprattutto in Dioskourides e nei suoi

iscrizione dell'artista; era celebre

ebbe ora

figliuoli, in

il

suo ultimo periodo

Aspasios

(fig.

506) ed

iiai.ia: IV.

53-

n.

periodo at:(:ust:o

che talvolta incidevano degli eccellenti

altri,

vano opere pi antiche e invece solo

di

ritratti,

come

talvolta,

gli scultori,

copia-

rado trattavano delle composizioni proprie.

AI posto delle pietre

sigillari profondamente intagliate compaiono spesso ora anche


buon mercato che riproducevano
vari colori dalle pietre nobili
autentiche. La fabbricazione del vetro era soprattutto in auge e^produceva o mille-

delle paste vitree a

tori

variopinti o imitazioni di carnei o rilievi

carneo su

come

vasi,

cosid-

il

detto vaso Portland o un'an-

pompeiana con
\endemmia idealizzata.

una

fora

Con
di

glittica

la

andava

anche in Ro-

passo

pari

ma, come

alle corti dei

dochi.

toreutica.

la

vamenti
gento

Dia-

ritro-

di suppellettile d'ar-

Hildesheim, di Bo-

di

scoreale

Bernay,

di

giungono

che

augustea

dall' et

sino alla tlavia, testimoniano

dominava

del fine gusto che

preparazione

nella

del

va-

d'argento da tavola

sellame

437 s.). Accanto


con decorazione

confr. pag.

a dei pezzi

ornamentale

rappresenta-

ne

trovano

zioni

ideali

se

degli

altri

particolarmente
e

che riprodu-

contenuto

per

forme

per

indipendenti

cono come l'Ara Pacis avvenimenti

storia con-

della

temporanea con
artistici

(fig.

simili

mezzi

Un mo-

954).

desto surrogato dell'argento

troppo costoso era

lame rosso
pi'-.

AiioMsiu d. ", niM

'149

I'"

rctium (Arczzo),

\,i.ni,i

"

vorava sino dagli


di

buon gusto

ultimi

nelle

per cadere poscia di

Pittura.

predomina

in

Lo

Roma

forme

lo

finezza dell'

al

tempo

quasi

meno chiamarlo

questo imperatore e

si

vasel-

il

ornamentazione durante

la

Ar-

cosiddetta

che

la-

si

pi alto grado
1'

et

augustea

l'accrescersi del lusso in Italia.

architettonico a

anche

che noi finora conosciamo

potrebbe per

e di

moda con
stile

terra sigillata

tempi della Repubblica e che raggiunse

il

in argilla di

di

solo

prospettiva sopra descritto (pag. 509

Augusto.
da

Ma

Pompei

augusteo, non

gli

isolatamente

soltanto

mantiene per circa mezzo secolo,

sorge a lato un terzo

perch

ma

perch

da

sorge
il

ss.)

stile,

Roma.

Si

nell'et

di

suo carattere

si

I'

^^3

951. Statua feinuiinilc da Erciila

riannoda completamente

alT indirizzo

tiene la partizione della parete del

mezzo,

artistico

secondo

augusteo.

stile,

complesso esso

In

anche assai

man-

spesso V edicola nel

quale tuttavia da una nicchia con veduta sull'aperto diventa una semplice

la

incorniciatura di un quadro, giacch qui

come da per

tutto

il

nuovo

stile

rinuncia a

ciascuna apparenza di ampliamento dello spazio, alla prospettiva fcon qualche incon-

gruenza! e

ai

colpi

d'

occhio suir aperto

ripone

funzione

parete

la

sua

nella

naturale
limite

dello spazio (fig.


Le colonne
95^).
dai fusti snelli, bianchi e

delicatamente

ornati divengono per


lo

pi delle semplici

delimitazioni dei piani delle pareti.


gli

dei

ornamenti
semplici

piani
fascia:

Tutti

sono
motivi

fregio o

essi

tano uno

stile parti-

colare assai ricco

piuttosto

presen-

rigido

ma
e

Fig. 55,.

cameo

di

Vienna

ITALIA

534

l\

PERIODO AUGUSTEO

IL

ricordano spesso tappeti o

grandi

dei

seria;

piani

bruno

il

giallo

al

mente,

zona

alta

ne

questa scelta

dei

attraverso
inferiori

dei

dati

su

concezione

di tutti

considerata

come

questi

stili

vani

porte

le

colori

pi

decorativi,

secondo

come

libero aere e

veniva

pi

lo

o per

certo

nero e
lo

la

meno

influito

entrava

naturalmente
basso

tempo

verso

influisce

l'il-

dal cortile

fortemente

pi

chiari dal

parti

le

venivano
l'alto,

ma

una generale

quali solo la parte inferiore vien

stabilmente connessa per quanto

riore era considerata

che

cosi

stesso

nello

accanto

una naturale graduazione


facciate a pi piani. Su

luce

batteva

parete

per

pu avere

la

della

questo

delle

colori

luminazione dei

nero e anche

il

principale

bianca

risulta

partizione

nella

colori

che sono adoperati pi rara-

della parete

chiara (pag. 512)

come

parte

zoccolo

lo

hanno un' intonazione

rosso e

il

la

azzurro

all'

poich

pi

verde,

il

hanno

scuro

violetto

il

lavoro di intarsio.

pareti

delle

spartita,

decorata

mentre

la

parte

da ascendenti

supe-

e leggiere

terminazioni della costruzione della parete. E non rari accenni all'Egitto ffig. 956)
debbono considerarsi soltanto come dovuti ad una predilezione per elementi esotici
essi non possono dare la prova dell'origine egiziana di questo sistema decorativo

che deve piuttosto cercarsi

in

Italia.

L'impressione

distinta

per

quanto |un

po'

fredda accresciuta dall'esecuzione oltremodo accurata: essa l'espressione carat-

Al carattere dell'intera parete

teristica del gusto dell'et augustea.


i

in

quadri

un piano

ligure

957) cosi per

(fig.

la

realmente

rinuncia

il

all'

colore,
effetto

nel particolare

come

richiamo a modelli

fa

dello

spazio

per
in

la

nell'insieme

il

di

carattere

adattano anche

profondit. Si

ma

della tranquillit

si

delle

figure

pongono

le

d ad esse cos

classica per

antica et.

Augusto riceve l'omaggio di barbari sottomessi (Ispani ? Germani


Tazza d'argento da Boscoreale. Parigi, Coli. E. de Rothschild.

Kig. 954.

si

disposizione

un ambiente paesistico o architettonico

in

volentieri

si

come anche

?j.

il

che

i5.

(Il

eLAU D

53E.

Decorazione parietale pompei;


quadro centrale d' incerta interpretaz

V.

DA TIBERIO A TRAIANO

(14-117)-

L'et augustea aveva segnato un passo decisivo nello sviluppo dell'arte romana:
linguaggio delle forme artistiche greche, nel quale si fanno valere

sulla base del

accenti

classici

accanto agli

ellenistici,

mento nazionale romano e segna

l'arte

tende allo sviluppo vigoroso di un ele-

cosi la via all'et seguente.

DA TIBERIO A TRAIANO

536

Claudi

ma

(i4-'")8).

sardonice di

la

Naturalmente

manico che parte per

l'oriente

posteriore alla

gemma

di

serrata

strati,

uno

romana

piuttosto che greca.

del

carneo,

Anche
Windsor). Con

come anche

duro;

pi

altri

solo

di

Ger-

pochi

anni

Claudi

perdeva

cessava

suoi

pi

con

coltivata

caratteristici

apprezzato

nobile

il

decorativo augusteo (pag. 532) non ha avuto

stile

pi lunga
pi

stile

durata
fastoso

posto ad uno
ma ha ceduto
ma meno delicato (vedi sotto
il

Qualche

pag. 541).

pesante

cosa

simile

di

costruzione superiore

presenta

lo

dell'

arco di O-

range posteriormente dedicato a Tiberio,,


considerata un'aggiunta

cosic-

bene soltanto

Anche

argento.

in

fervore,

pregi,

pagalo

l'antica

specialmente

tutto

del

ancora

l'antico vasellame

la

mano

riconoscervi una

di

quasi

sebbene

veniva

ch

pare

camei raggiungono solo raramente

toreutica,

la

commiato

il

sia

952) rivela, pur con tutta l'abilit della sua


la
maggiore magnificenza di colore dei suoi

notevolmente

stile

essa

(tg.

nonostante

composizione

finezza (Claudio in

ricolleg a quella augustea,

si

sebbene

Cr.),

d.

(17

Augusto

cinque

l'arte

l'arte aulica

Parigi nella quale Tiberio e Livia danno

posteriore

quale

la

(fig.

932);

tombe di questo periodo in Pompei,


una camera funeraria cubica con una sopraelevazione a forma d' altare, divengono a poco
a poco sempre di minor gusto, spesso barocche
anche
per

le

lo pi

e sovraccariche

Un

pur con

monumento

che

anno 20

neir

Tiberio per

gusto

innalzarono

in

delle

si

Da una parete pompeiana


terzo stile . (Semper).

trova ora nel

Museo

di

Napoli

modello

(pag.

529''

anno 30

all'

citt,

vi

stava

di

che

mine

l'et

a questa et claudia

augustea

dell'et

aveva

iniziato

era qui

Au-

di
la

statua

personificazioni

questo modello, ap-

ornata delle figure di

una volta

in

Pozzuoli e

958).

essa porta
e

terribile

dell'Ara

circondata dalle

un'imitazione

quattordici

dopo un

liberalit
il

Nel campo della scultura noi dobbiamo soprattutto riconoscere


lare merito

Giulio

sua

partenente

(fig.

Foro

la

Lione

citt;

nel

Cr. dodici citt d'.^sia Minore a

imperiale seduta

'

loro povert di mezzi.

d.

terremoto; secondo

Fig. 956.

la

gusto pi delicato dominava invece nel grande

compimento

alla

rappresenta da questo punto

romana, specialmente nel

rilievo

storico.

Lo

stile

il

sua
di

suo

partico-

maniera
vista

il

ci
cul-

freddo, classicistico,

Augusto viene avvivato, temperato e raffinato con


l'osservazione dei particolari; forme e movimenti si allontanano dalla fredda dignit
che era in qualche modo estranea all'epoca, e conservando invece l'accurata e fine
stilizzazione danno una nobile immagine della realt. Come esempio di questo stile
del rilievo Claudio pu servire la scena d'un sacrificio di stato al Louvre (fig. 939'.
troppo dignitoso dell'epoca

Anche alcune

di

lastre a rilievo a Villa

Medici, che erratamente

assegnate all'Ara Pacis. appartengono piuttosto,

come

indica

la

da

principio

furono

rappresentazione del-

eL A UU

su una di

l'imperatore Claudio

nuovo ad un

aitare (della

scene di sacrilcio

si

rii;.

qui,

periodo,
I

?).

forse

di

cortei e

le

rilievi

augustei; delle figurazioni

costituiscono

un nuovo elemento. Ap-

ai

due

rilievi (fig. gfio)

057. Ratto ifEiii-opa. Pittura parieta

in

marmo

di Carrara,

fatto e

sviluppano ulteriormente

che sono dai pi collocati nelTet augustea


degli

elementi

dell'Ara

un'architettura a nicchie e perci leggermente

hanno ornato un

edificio a fontana

agnellino, sotto

cui piedi

il

una leonessa con

menti cercano

rendere

di

(nymphaeum):

vaso del

della fontana, ed

plice

soggetto

nella serie delle decorazioni di carattere idilliaco,

di

strati in

il

de!

nostro

innalzato nel 43 d. Cr.

come sfondo

relativamente grandi di templi

partengono

Augusta,

ricollegano per

537

ad un editkio

esse,

Pietas

tutti

delineazione, caratteri/.zano

concavi

alla

che raccolgono
(fig.

latte

abilmente rovesciato serve

suoi

nati

in

Inca-

942.

superficie

essi

presentano una pecora col suo

come sbocco

una cornice rocciosa

gradi della corporeit

con

Pacis

del

rilievo

sino

acutezza ogni tratto reale e tentano

cui

ele-

alla

sem-

in

breve

e.

S38

ITALIA

V.

DA IIBERIO A

PAIANO
una

raggiungere

di

impressione del
to
la

decorazione degli
funerari (cippi)

altari

urne cinera-

e delle

derivata da quel-

rie,

la

augustea comincia

mutarsi come pu

il

di

un

berto

Livia

di

nalzato

dopo

solo

venuta nel 41
In

Fijr.

958. Base di Pozzuoli.

Hyika

Apollonia

fanno

Ma

Cr.

d.

961).

berio
Myr

li-

in-

sua apoteosi av-

ifig.

Kibyra

mo-

render chiaro

numento

la

Temnos

tut-

Anche

pittorica.

Roma
rilevare

lignamente

Ti-

come

(14-37),

masuoi

Sono solo da ricorcompimento del


tempio di Augusto sotto il Palatino verso il Foro cominciato da Livia; ambedue
le imprese si trascinarono in lungo: come ornamento della biblioteca, la quale era
storici,

dare

dispiega evidentemente una scarsa attivit architettonica.

grandi

legata con

lavori

il

di

la

statua

solo sotto Caligola

Delle

ville

il

teatro

di

tempio, fu trasportata da Siracusa a

dell'imperatore

riana sotto

restaurazione nel

colossale

quale and oltre

il

Palatino, ad ogni

di Capri,

di

modo

Pompeo

Roma

Il

negli ultimi anni di

vita

Apollo Temenites. Terminate esse furono


nella

gi

costruzione

sotto

culto di Iside che fu

anche nella domus Tibe-

l'influenza

che Tiberio cosi a lungo abit,

chiaramente perspicuo.

di

non

sempre

in

della sua
ci

megalomania.

conservato nulla di

sospetto

al

puro

spirito

A UD

I.

d39

Vii

Fig. QbO. Rilievi

romano
radici,

l'ostilit

Marmo

insieme

un

ad

rinnovato

comport

intervento:

Come

simulacri.

ai

in altre

il

nuovo

19

in

Roma

in

conseguenza

di

tempio nel campo Marzio

cose, cos

maniera volutamente opposta

in

suo governo alz

di Carrara.

dello stato avea posto anche

dette occasione all'imperatore nell'anno

scandalo

si

nonostante

che

Griinam per fontana.

salde

un grande
fu

distrutto

anche questa volta Caligola (37-41)


ai

suoi predecessori e

al

principio del

conosciamo
Esso era un tempio su podio con larga scala di accesso.
Quattro colonne corinzieggianti sostenevano un frontone egizio semicircolare (confr.
da una moneta

fig.

nsl

791)'

cane di Sirio;
tizzante

di

(tg.

il

tempio.

Il

particolare aspetto

di

962J.

appare Iside cavalcante

quale
la cella

sostiene un

ornamento

sul

egit-

ed anche l'ornamento figurato mostra

forme egizie

all'

infuori della decorazione

cordata del frontone e della

gi

ri-

statua del culto

la

quale appare puramente greca nel vestito e nella


posizione, cio lontana dal tipico aspetto di Iside.

Noi dobbiamo credere

di

possedere delle repliche

un tipo riconosciuto solo da poco come


buon esempio in Monaco, purtroppo senza

in

il

cui

mente

<i

Ludovisi

stile

panneggiamento

di

Claudio

(confr.

sembra

et (pag. 531) e

ci

fig.

959).

appartenere

se

il

trasporto

dello

Zeus

nisse

una statua

di

(liunone

medesima

gi

Non possiamo

realmente

ordinato

Roma

perch'esso

Caligola

provenisse

da

Fidia in
di

alla

completa

d un esempio notevole della

capacit di quest'arte classicistica.

decidere

La

Iside
testa,

divepas-

pig. gsi.

cippo

f>n

esso

lo

DA TIBERIO A TRAIANO

540

sione artistica o .soltanto da esagerata coscienza di s me-

desimo

come

fosse stato concepito artisticamente

imperiale ordinato per

losso

il

tempio

Jahve

di

il

in

co-

Ge-

rusalemme.

Le costruzioni
stinate

.solo

progetto

fantastico

Caligola

di

servire

riunire

di

furono essenzialmente

sue esigenze personali.

alle

con un

ponte

Il

de-

suo

residenza

la

imperiale sul Palatino e su quest' ultimo costruirsi accanto


%2.

iif.

una nuova abitazione

Giove

tempio lii Isiife n


Marzio. Moneta di
di Vespasiano.

gione

bronzo

posto

sua

la

gi nell' antichit a ra-

sulla spiaggia

raccogliere

Palatino

per

pomposamente ordinata contro

spedizione

Manica inquantoch

una

colore

leziosa

terme, e che pu ben spiegare

preda tolta

pareti

moda

ma non

con

la

all'

Oceano per

alle

il

nuove

sue

motivi in paste vitree e

sorta in questo

Bri-

soldati dovettero

Caligola evidentemente pensava

costruzioni sui due luoghi; coprire delle


chiglie di vario

come

conchiglie destinate

Campidoglio

il

Quando

accanto alle stravaganze di Nerone.

tannia trov un'indegna fine sul canale della

le

fu

Il

Campo

con-

tempo soprattutto per

scusare quelle reboanti parole.

Nell'et di Claudio (41-5+j cadrebbe secondo

la

sua iscrizione

il

tempio

di

Au-

gusto e di sua moglie in Vienne, poich esso presuppone la consacrazione di Livia


che avvenne solo nel 41 d. Cr. Ma allo stesso modo che nel tempio di Augusto
Il
in Roma (pag. 538) anche qui V iscrizione deve essere stata applicata pi tardi.
tempio viene ad ogni modo datato dalle sue forme che ricordano ancora 1' et repubblicana, persino prima di Augusto, dovrebbe quindi aver mutato essenzialmente
la sua destinazione. Il suo corrispondente il tempio in Nmes (fig. 927).

Il

dell'architettura Claudia

lato pi forte

come l'accampamento
grandioso porto
per

del lago di

campagna romana
d'

acqua

(fig.

la

di

furono

Tiberio

in

gli

edifici

Roma,

di

inoltre

utilit

pubblica,

l'impianto

933), testimoniano della cura di questo imperatore per

citt
;

Magall'acquedotto

porta della citt (Porta

giore)

legata

Claudio lungo 43 km. continua


acconciamente lo stile rustico
degli archi.
il
Sotto Nerone (54-68)
famoso incendio durato nove

giorni
tutta

distruggeva

(64)

Roma

la

air infuori

pidoglio,

del

ed

quasi

repubblicana,

Foro

e del

Cam-

una parte
nuovo ordina-

inoltre

del Palatino.

Il

mento

occasione di rag-

offri

giungere quell'unione gi pre-

cedentemente progettata

tra

del

m. 5640 ma certamente non compiuta


Fucino, ambedue le opere intraprese da Claudio.
acquedotti, che danno tanto carattere al quadro

galleria lunga

la

lunghe arcate degli

le

provvedere
la

Ostia

prosciugamento

il

.\ncor oggi
della

di

dei pretoriani

il

pig. gas. Parte

deirAcquedotto Claudio nella Campagna Romana

C[.

Fiu.

il(i4.

Volta dorata. Soffitto dilla nonilis Aurea

per mezzo

Palatino e l'Esquilino

50

doveva

lago artificiale e che


Il

primo posto

tetti

grandi

consisteva di

ettari,

prese

lo

Severus e Celer.

e furono

pi

AVDU

tardi

la

riunire

abitazione

di

vantaggi

di

di

una

Domus Aurea

giganteschi impianti

tolti

Ne

un grandioso insieme che, esteso

di

edifici

celebre

di

rli

mezzo da

altri

villa

di

edifici

impressione non seria

le

parti

conservate,

con

di un
un palazzo.

quelli di

Nerone, l'opera degli archi-

compimento

Terme

Colosseo,

anche

complesso

in

un parco, perfino

non furono mai condotti

Ci che noi sappiamo del lusso della

sopraricostruiti.

di

di

Traiano) o

disposizione fa in parte una

presupposto

che

siano

vani

rimangono al di sotto dell'aspettativa e perfino al di sotto dei migliori


lavori contemporanei di Pompei (IV stile). Ci nonostante le parti ornamentali
hanno fatto una grande impressione sugli artisti del Rinascimento ed hanno dato
accessori,

l'ispirazione

leggiera

sieme

fig.

loro

ai

volta

delle

964:

Il

grotteschi

Il

stanze

principali

pittore

che

ebbe

pi

gradito

dove

rilievi

la

direzione

effetto
in

si

stucco e

del

lavoro

riceve
pitture
fu

dai

soffitti

appaiono

a
in-

un romano. Fa-

542

Il

alia:

DA TIBERIO A IRAI ANO

V.

mulus (secondo

si

la

Come

Fabullus).

tradizione;

un indice

si

Domus Aurea

innalzava nel vestibolo della

in

bronzo

dell'

Zenodoros
tardi

dio

del

un gran numero

in

di

come musico;

statasi

neva

anche

riconoscere

la

l'aspetto

di

lo rappre-

sua fama acqui-

medesima immagine

monete

sue

sulle

la

tali

pi

fece perso-

statue, che

sentavano come citaredo apollineo,

statua

trasformata

Nerone

Sole.

la

m. 35, creata da

alta circa

con fusione imperfetta e

statua del

in

nificare

imperatore

congettura per lo pi

megalomania neroniana

della

e queste

po-

egli

permettono

immagini imperiali

di

in al-

cune statue considerate

di Apollo (t^ 965); esse presentano una riproduzione esteriore, e senza finezza, di

motivi e di forme pi antiche. Degli edifici

sono da ricordare

secondo
nuovo unite a

il

di

delle

Statua in

marmo

da Castel Gandolfo. Vaticano.


testa e le mani sono di restauro.

si

adoper a

bagni cade

dovevano riceverle

in

le

(pag.

di

Nerone

Campo Mar417

s.)

questo
vetri,

periodo:
quali ad

la

esempio

edifici

questo scopo

la

posteriori,

mica.

Il

anche per case

di abitazione.

suo primo ricordo appare


;

allora

nel

Q ffiszaaj

p.irii.tale

ili-l

quarto

stile

ma-

evidentemente essa

era una cosa del tutto nuova.

Decora/ione

imfab-

terme centrali pompeiane ancora

ligno resoconto di Filone, della sua udienza con Caligola

Fig. 066.

erano

Un' invenzione

incompiute quando furono sepolte. Si possono additare


per

Spesso

palestre.

grandi finestre a

bricazione di
Fg. 965. Citaredo.

costume greco

zio le quali

portante per

La

sue grandi terme nel

le

pittura e stucco, nelle tenne Stahiaue.

l'onipe

Fig. 967. Parete del

Per

Uno

il

confronto con

come

esecuzione,
stile

ipag.

stile

era

543

dalla casa di ApolliTie in l'oiiipei.

Domus Aurea

cosi esclusivo e nello stesso

stile

terzo

la

quarto

eLAUD

si

tempo

presenta ancora

una

volta

Pompei.

cos costoso per l'accuratezza della sua

il

od augusteo
non si poteva

532
mantenere a lungo, par,

non poteva

ticolarmente

p-.

trovare una diffusione ge-

anche

nerale

case

nelle

pi modeste. Cos nel pe-

non

riodo Claudio

se

prima, sorse

accanto

esso un quarto

stile,

riusc

ben

ciarlo

del tutto.

presto

erano troppo

a
I

gi

ad
che
cac-

colori

seri, le stan-

ze erano divenute troppo


strette.

Invece sorse una

predilezione un
lente

anzi

per

stridenti:

raggiavano

in

colonne ed

fastosi,
le

pareti

cinabro, zaf

ferano, azzurro,
le

po' inso-

colori

porpora

altri

bri architettonici

mem-

non ap*
,

paiono pi bianchi

ma

di

Fig.'OS.
Sacrificio di Ifigenia. Pittura parietale
"
'

dei Poeta tragico.

Napoli.

pompeiana

dalla casa

ITALIA

544
colore giallo-oro.
si

aggetti

di

visuali.

architettoniche

sottili,

tale

di

ma

stile

scopo viene creato un


impossibili

(pag.

visuali a prospettiva

era invero calcolata l'intera architettura della


esercitato influenza sulla predilezione

un'altra

pi forte

OW.

Fig.

apparato scenico

venne

influenza

Sala da

per

anche

la

966}.

Per

(fg.

pittura

ora

ci

liberi o

come

di

nella

decorativa

pag.

'confr.

Vettii.

presentano soggetti antichi

in

pu

510) dal

teatro,

la

Un

corrispondente

Hera

quadro
di

di

in

figura 969.
la

di

parete

(fg.

(167

tal

genere ha lasciato

un'altra sala della casa,

razione, mentre quello dipinto da porsi

cui

Innume-

lo

meno

ci

La met
quadri

vario-

le

nuova trasformazione

vacca di Pasifae

trono), surrogato per

Ma

il

I'.

su uno

danno

gbb). Del vivace, ricco e festevole aspetto di

(fg.

avere

prospettiva.

Domus Aurea

dinanzi ad

posto.

sguardi sulPaperto

appaiono a lato dei quadri anche

pu dare un'immagine

forme

di

spezzamento

incorniciati sono sparpagliati sopra

da quadri di soggetto mitico (Dedalo e

tal

di

farlo (fig. 9118), e

cos decorata

sione

lo

per mezzo

questa circostanza

sfondo paesistico, e ripetono pitture greche su tavola, o per

parenza

gli

questo

lunga,

giuoco

fantastico

un costante

casa;

nella casa dei

Pi-

gran

413),

rispecchia in qualche decorazione

si

revoli quadri grandi e piccoli,

pinte pareti. Essi

oltrepassandolo di

ampliamento dello spazio

l'apparente

artificiose,

mezzo

della parete per

secondo

al

parete

della

colorito freddo viene sostituito da un colorito caldo.

Il

aggiunge, riannodandosi

spezzamento

DA TIBERIO A TRAIANO

V.

l'ap-

dei rilievi in stucco

una

sala

delle pareti occupata

la

punizione

su tavola

di

immaginati

realmente chiare tracce

nel

Is-

in

posto

che appartiene alla sua pi antica deco-

dopo

il

terremoto del 63

e fa

gi

rico-

diminuzione

una

noscere

nella

viene ora

sempre pi

sto

il

stile

caduta

della

citt

che

la regola.

domin

quale

Que-

fino

alla

occhi a

agli

quando parliamo
pompeiane. Tutto in esso

pareti

la

di-

moderni,

noi

545

quello che

(79)

dinanzi

soprattutto

sta

ma

ricostruzione

fi-

nezza quale forse scusabile per


fretta della

eL AUD

di

fa

assegnamento sulF effetto; le pitture


pi accurate divengono rare, per la
maggior parte sono sommarie e

Anche

spesso trasandate.
tettura

particolari

lo

ma

nell'archi-

bada pi

si

ai

d'insieme,

alTelTetto

suoi molteplici

fondi,

con

innumerevoli sostegni

sottili,

per

che con
gli

non

dipinta

pi dorati

spettive

(gialli),

con

sue pro-

le

suoi sguardi sull'aperto


Fig. 970.

deve dare l'impressione

Per

zio interminabile.

di

il

menti di stucco

fatti

modello

quadri.

per

uno

principali

offre

li

essi dei soggetti

stampo)
In

(fig.

Dalla casa di Marte e Venere, Pompei.

Ve

che

regna

essi

in

scene d'amore e per


la

mostra anche

si

frequente

l'uso

caratteristico

complesso
le

ancor sempre

romani

suo carattere dozzinale

una grande predilezione per


getti

Marte

spa-

le

un' intonazione

greca;

mitologia

971, dall'Eneide XII, 398

nude

figure

orna-

negli

medesimo

del

pi

(fig.

libera,

sog-

970).

rado competono con

di

oppure

ss.i;

rappresen-

la

un

tazione della vita reale conduce ad

banale realismo
nostante
razioni

sieme

le

di

972). Tuttavia, no-

(fig.

e le esage-

manchevolezze
questo

effetto d' in-

1'

stile,

pom-

della decorazione parietale

peiana rimane sempre importante: essa

concorda con
ricca

di

pompeiana
delle

la

di

natura circostante cosi

La grazia

colori.

migliori e

mostrata

maggior

di

una casa

di

periodo,

questo

da

ancor oggi

di

una

gusto,

ci

quella dei

^'ettii (fig. 969\ che stata lasciata per


quanto possibile nella sua antica con-

dizione, con la sua decorazione figurata

straordinariamente
giardino

coltivato

ricca
e

peristilio (fig. 973). .Ma la


di

INGF.R

Enea

Manuale

ferito.

I.

Dalla casa di sirico, Pompei.

con

il

suo
il

preoccupazione

conservare nell'andamento dello scavo

ogni traccia della


Fig. <i7i.

ornato dentro

trovi

vita

antica di cui

avanzo o impronta

nella

si

cenere
35

e.

346

ITALIA

DA TIBERIO A TRAIANO

V.

che copr

la

presentare non soltanto

e di

citt

ma

l'interno della casa

anche

via nell'aspetto

la

pi possibilmente corrispondente a quello che

il

avevano quando

furono sepolte

l'eruzione

sotto

massimo

del Vesuvio, stata portata al

accu-

di

ratezza negli ultimi scavi di via dell'Abbondanza.

Nella decorazione

pletamente
su

parietale

e nei quadri in essa

durante quest' ultima epoca

inseriti

pittura:

la

valeva

tavola

come

prodotti trovavano

il

celebre

la

com-

esauri

greca

pittura

morente

arte

si

",

suoi

loro ricovero nelle raccolte

quadri.

di

FlavJi (69-96).

imperatori Flavii

tre

nostra tradizione

appaiono'^ nella

principalmente

come dei grandi costruttori. Le condizioni stesse


del tempo li spinsero a ci. Nel 69 andava a
.'

fuoco

K.iitef;.! di loriuio. Dalla


del Panettiere, Pompei.

pi

meno

disastroso del

cogli

splendidi

o distrutta.

una

nuova

edifici

Flavii

ci

che

Roma, ordinata secondo un

Il

i'pag.

un grande incendio

di

Campidoglio

il

augustea. Cos

continuarono

Fig. 973.

tempio Capitolino

devastava oltre

neroniano,
dell'et

il

tardi

la

al

vecchia

Roma

506); dieci anni


tre giorni,

veniva danneggiata

Nerone aveva cominciato,

piano

regolare,

peristilio nella casa dei Vettii in

con

Pompei.

non

Campo Marzio

larghe

ne sorse

strade,

con

F L A V

lunghi

mezzo

ostacolava
tra

la

lago,

innalz

si

con

547

il

i'Esquilino, che

grandioso

40-50

mila

edificio

il

che con
solo

poco

bisogn

sue ampie dipendenze

le

a poco.

palazzo neroniano

Vespasiano,

di

Soprattutto

sontuosi.

editici

(pag. 543),

e ci pot essere eseguito

Celio

il

lontane

Domus Aurea

viabilit,

destinato

losseo),

ricche

la

Palatino,

il

come

con

portici,

levare di

Nella

valle

aveva adoperato

T anfiteatro

Flavio (Co-

da Tito alzato di un quarto


piano e dedicato nell' 80. e tu completato da Domiziano (fig. 974). Ci che circa
cento anni prima era stato modestamente iniziato in Pompei (pag. 508 s. ricevette
qui il suo completo sviluppo. L' anfiteatro aveva la forma elissoidale comune per
a

spettatori,

che

fu

js^n-

Fig. 974. L'anfiteatro Flavio

edifici.

tali

in

modo

sibili.

quali

La

che

distribuzione

tutti

spazi

Colosseo

Roma.

).

era

interni

stata

fatta

posti potessero essere occupati e fossero

ingegnosamente

comodamente

Ottanta arcate conducevano a pianterreno nelle gallerie a volta


si

giungeva a due corridoi interni concentrici e

buite per

il

soltanto

la

anche per questo, che mentre

volta a botte, nelle parti superiori appaiono

mattoni ed

opera a sacco

importante per tutto

lo

circondato

due piani
le

acces-

attraver.so

bene

alle scalinate assai

loro scopo. L'ordine pi alto dei sedili era

L'edificio notevole

in

degli

(o

da

un

inferiori

le

distri-

portico.

conoscono

volte a crociera costruite

Sembra che questa innovazione straordinariamente

sviluppo ulteriore della costruzione

volta,

che

scarica

il

peso della volta dalle pareti su sostegni particolari e rende possibile una conformazione pi libera degli spazi coperti, sia stata introdotta verso
70-80. Nella distribuzione dell'architettura esterna appare
teatro di Marcello

(fig.

911;

le

mezze colonne

si

il

succedono

la

fine del

decennio

medesimo sistema
in

altezza negli

del

ordini

e.

54

Italia:

da tibkrio a Traiano

\\

dorico, ionico

e corinzio,

mura

le

del piano pi alto

sono

ravvivate da pilastri corinzi. Oltre all'anfiteatro, costruzione

V^espasiano subito dopo

collettiva dei tre Flavii,

sunzione

alla

dignit imperiale

intraprese

zione del tempio capitolino. Egli ricostru

Claudio e cominci nel

di

Pacis con
ficazione

il

distruzione

doveva

la

costruzione dell'arco

di

rilievi

apprenderemo

stesso durante

il

di

le

sua as-

Forum
a glori-

Gerusalemme. Al medesimo
sotto Domiziano la

sua origine
Tito,

del

sull'altura

a conoscere tra

poco

Velia,

(fig.

alle

pendici

cui

q8o). Tito

suo breve governo complet

nanze del palazzo neroniano,

le

il

grande tempio della Pace, innalzato

della

avvenimento

nuovo Foro,

un

71

la

nuova costruanche un tempio


la

dell'

nelle vici-

Esquilino,

terme cominciate gi da suo padre, piccole, vero, ma


prime in questa parte della citt; una grande scalinata

conduceva ad esse.
Fig. 975. Palazzo
sul

Palatit

Le pi importanti costruzioni cadono nel lungo godi


Domiziano (81-96). Sotto di lui per Ja quarta
il
tempio capitolino incendiatosi di nuovo dopo una breve
nello stile corinzio, nella forma snella che noi conosciamo da
verno

volta
vita,

fu

ricostruito

fu ricostruito

monete

rilievi

decorato con

Luna.

momento

(fig.

Domiziano
in

1006);

le figure

poi

il

esso fu

della

triade

risale inoltre

Pnlatium

il

soprattutto riccamente ornato,


capitolina

in

il

severa simmetria tra

frontone
il

Sole e

fu
la

palazzo imperiale Flavio sul Palatino, da questo

ufficiale

di

cui

IMWffFflrflWi l^

ricordato

come

architetto Rabirius.

TI
^J^.

m:^i

Oi

II
Fig. 97b. Cornice e fregio con oggetti rituali tra bucrani, dal tempio di Vespasiano in

Roma.

FLAVI

La distribuzione

di gala

sale ufficiali

delle

549

lg.

975) non presenta al pari del palazzo auguste


(pag. 517, che sembra essere stato incorpoper ci anche questo

nuovo palazzo

rato nel

Domus

chiamato

Augustana), alcuna somiglianza

casa privata romana;

con

la

alla

maniera

sale

intorno

ad

un

peristilio

grandiose proporzioni con

ordinato

tutto

una

con

greca

di

ed

ideato in

riguardo

servizio

al

Una sala
marmi colorati

imperiale e alla vita di corte.


rivestita

(pag. 411),

di

da un Larario,

una

le

anch' essa

maniera

una

di

vista

la

di

sala

come

grande

il

stanze annesse ed infine

provveduta
apriva

basilica
serie

la

segue poscia

ricevimento,

con

inizia

cizicenica

da ambedue

rico-

di

sala

da pranzo
e

che

alla

pag.

Kig. 977. C.pp.iluTK

411)
ornati di fiori (Ninfei).

su luoghi

lati

peristilio

sala

la

un' abside

corinzia

32 di amcon abside

perta da una volta a botte di metri


piezza, fiancheggiata da

vaste

serie

furono completate con stanze di abitazione

un giardino

con

Le sale fastose
forma di ippo-

dromo. Una grandiosa villa dell'imperatore sui colli Albani presso Castelgandolfo
preso a modello gli impianti del palazzo neroniano. Sotto il Palatino
Domiziano rinnov il tempio colossale di Augusto con la Biblioteca annessa, che

aveva

era andata a fuoco. Altri edifici


l'arco

oltre

conservate

Tito

(pag.

colonne

al

di

tre

Porticus Divorum,
larghezza, con

servirono

548)
disotto

del

Tabularium

tre porte,

questo

si

la

aggiunse un
lacuna tra

foro,

forse la

completato

foro di Augusto e

il

di cinta

siccia

nelle cosidette

inoltre nel

colossale

e metri

55

di

divinizzati Vedi

marmo

forma rotonda.
Nerva, che doveva

tradizionale

soltanto

da

foro della Pace

di

Vespasiano,
Nerva), del

il

cui

un avanzo con colonne addossate e trabeazione mas"


(un tempio di Minerva occupava il centro);
Campo Marzio un grande stadio (Piazza Navona) e un tempio di MiMaria sopra Minerva). Finalmente Domiziano innalz molte splendide

muro

(S.

nuovo

il

tempio funerario splendente

mantenne

foro Transitorio o foro di Pallade (detto anche foro di

cosiddetto

nerva

il

il

imperatori

sono

del quale

Campo Marzio

nel

con templi degli

spasiano e Tito, finalmente sul Quirinale

famiglia Flavia;

della

V'espasiano e Tito,

di

portico a colonne di metri 200 di lunghezza

un

un ingresso a

e d'oro per la famiglia Flavia, che

chiudere

glorificazione

alla

tempio

il

si

conservato

Colonnacce

Meta Sudans, sull'Esquilino in onore della doppia


Daci una fontana riccamente ornata, alla quale
Trofei di Mario
(ora in capo alla scalinata del Campidoglio'!,
appartenevano
cos finemente eseguiti. Oltre a ci da ricordare una serie di templi nuovi (For-

fontane, accanto all'Anfiteatro


vittoria dell'Si) sopra

la

Germani

tuna Redu.\) o rinnovati (Iside e Serapide, Pantheon) e


dici

anni di regno un'attivit straordinaria

Per
Questo
cui

le

costruzioni di

confermato

di edifici

Domiziano viene spesso ricordata


tempio di Vespasiano

dalla cornice del

abbondanza d'ornamentazione non

pubblici: per quin-

tollera

alcun

la
in

grande magnificenza.

Roma

posto vuoto e

(fig.

070), la

con ci

toglie

Italia:

v.

da Tiberio a Traiano
perspicuit alla funzione dei
architettonici

Un

928).

ornamenti

principali

membri

(confr.

fig.

tale

sovraccaricamente

vari,

che aveva

il

di

suo mo-

dello nei templi tuscanici recenti, ri-

torna negli altari

funerari di questa

977); vi domina uno spirito irrequieto quasi che non si ap-

epoca

(fig.

pagasse mai di se stesso. L'effetto


accresciuto da ci, che gli ornamenti
tomba

Pilastro dalla

Fig. Q78.

degli Haterii.

con netto

lavorati

Marmo. Laterano

intaglio

come da un fondo scuro

Una

978).

nell'arco

sovrabbondanza come

simile

Tito,

di

rappresentazione

foro

nel

ornamenti, come era


corrisponde

dirizzo

prima
un

Pallade,

di

capitello

il

parte anche

l'edificio

fig.

presenta

domina anche nella


tomba degli Haterii

sovratessuto

funerario stesso.

quale

si

di figure e

Al medesimo

in-

in

edifici

pubblici appare per la

capitello diagonale

ionico

viene

il

collocato .sopra

collegamento organico. Della copertura a volta,

a crociera,

Terme,

sembra essere

nel

l'architettura flavia

faceva

un

largo

uso

si

in

nel-

Pa-

stata adope-

Pompei,

rata solo scarsamente.

In

dove

uso dal pe-

era

volta

la

essa

rilievo della

ci

costruzione a cupola

la

un

ad

volta

della

l'Anfiteatro, nelle
>>

un

Vespasiano

corinzio ad acanto, oltre a che per giungere ad un effetto pi ricco

rinuncia completamente

invece

monumento

composito

di

Serapeum;

979. Qui tutto

fig.

caso nel

il

volta nell'arco di Tito;

capitello

latium

nel

tempio

un tempio funerario sopra un

di

trovata presso Centocelle


di

nel

sorgono

(confr.

in

riodo del tufo, appare una piccola

cupola
nel

piatta

centrali

colte

struzione

(79

soltanto

laconicum

d. Cr.)

nelle

all'ultimo,

Terme

delle

durante

dalla
;

rovina

la

loro co-

della

citt

terme pi antiche

741) per il piccolo bagno


freddo si erano aiutati ancora con

(fig.

un cono troncato superiormente.


Per il palazzo sul Palatino l'ipotesi di una sala a cupola poggia
solo su un passo poetico non del
tutto chiaro, le rovine non offrono
nessun dato

sicuro.

scarsezza degli

non permette

di

Purtroppo

avanzi
farci

la

conservati
un'

imma-

gine del tutto sufficiente della variet


_:

e
:

artistica

della particolare
J IH
u.. ...

dell architettura

maniera
j'

di

r^

Uo-

pjg. 979.
al

Tempio funerario

in costruzione. (L'interno rappresentato


disopra del tetto). Rilievo dalla tomba degli Haterii
presso Centocelle. Laterano.

Candelabro a
Vs..

9S0.

in

Pompei

sono da tenere

pur con tutta

flavia

opprime, anche nella scultura,

in

confronto

in

rappresentano

1'

tore durante

trionfo per parte di

toria ed

il

pane

di presentazione

incoronazione

trasporto dei trofei

con

il

tempio

portico

sua magnificenza pecca di

la

crescente trascuratezza e pesantezza di forme.

il

il

considerazione

Brescia

nel miglior .senso della parola,

tavia naturale,

56

Tavola per

sette braccia.

(piccolo e stretto) e quello in

namentazione

AV

bottino tratto dal tempio di Gerusalemme. Rilievo dell'arco di Tito.

Il

Roma

iniziano; fuori di

I,

all'espressione

^'espasiano

Se

l'or-

sovrabbondanza ed

delicata,

dell'arte Claudia, ci
I

di

sporgente.

si

mossa

e tut-

presenta

una

celebri rilievi dell'arco di Tito che

impera-

dell'

una Vit-

tolti

Geru-

salemme (fig. 980) tradiscono questo chiaramente per quanto si voglia apprezzare l'effetto

sono

vivo
rari.

appartiene
di

d' insieme.

Al

in

traente fregio del

che

rappresenta

guida e
in

la

Pompei,

Foro

questo

miglianza

disegno.

ma
che

la

tollera

Un esempio

del banchiere

del tempio

sua fine

at-

la

Non

stanno

del

primo

ritratti

caratteristica so-

loro molle ripro-

la

alcuna nettezza

lo offre

pompeiano

1'

donneschi sotto

loro

anche con

non

flavi

Pallade (pag. 540)

di

lavori

periodo flavio con

duzione

alla

protezione di Minerva.

contrasto con

rilievi

questo periodo

di

insignificante

l'altare

Vespasiano

Del resto

principio

il

busto

L. Cecilie

in

di

bronzo

Giocondo

'''

""

""-'"

'
''Bro'o':''Na<;r"'"'-

'''""'"

552

e.

Fig. 9S2. Ponte d

98 ij.

(tg.

ITALIA:

Traiano sul Danubio, con

Pi tardi comincia

la

DA TIBERIO A TRAIANO

V.

sponde. Rilievo della colonna di Traiano.

castelli sulle

durezza caratteristica dell'et

di

pregiata era una statua equestre in bronzo di Domiziano nel F'oro.


cate

dell'et

cercano

di

flavia

rimangono

raggiungere

figurati sulla corazza,

degli

effetti

con

maniera degli antichi

si

rifanno

al

secondo

r\
,

gli

incaricati di
.

parietale dell' ultimo periodo

ma

medesima sovrabbondanza

ultimi

nomi

_^^^^]

eseguire

notevole che

non continuano

(pag.

509).

il

le

di

pittori

avanzi

quarto

stile

accessori

di

romani, Cornelius

pitture parietali,

pochi

lori-

liavia.

Attius Priscus, che nella ricostruzione di Vespasiano del tempio

e della Virtus (71) furono

nella

la

statue

gusto a quelle augustee e

di

che soprattutto propria dell'ornamentazione

Al tempo dei Flavii appartengono

Pinus

per lnezza

indietro

Traiano. Assai

Le

dell'

l'ultimo

consertati

di

Honos
pi
pittura

neroniano (pag. 541)

IRAI

A N O

a poco a poco,

Via,

una

verso

rappre-

sentazione

pi

pre-

forme

delle

cisa

una maniera

razione

verso

soprattutto

di nar-

realistica.

per opera della quale

pi

sempre

viene

acutamente

accen-

tuato l'elemento nazionale


volta

romano,
spese

tal-

della

lnezza artistica.

Traiano gareggi

con

Fig. 984. Fregio dal foro Traiano. Lalcrano.

Claudii
pubblica:

negli editici di utilit

sero in

Roma come

grandi opere di

ingegneria per

piantava nella gola del


ficiale,

questa

parte

in

balcone,

le

strade militari,

scavata

cui tracce

sue guerre contro

le

Danubio (Kasan)
roccia,

nella

di

al

di

terme

Apollodoro

la

nostra

Damasco

di

qq egli imOrso\a quella strada arti-

di

sul

vuoto a

meraviglia.

la

Porta

(fig.

9S2

di
.

In

Ferro

il

gran ponte

poderosi

A'enti

maniera

mentre

il

ks

ponte costruito nel


dei potenti archi

da i.acer presso .Alcantara oltrepassa

Su

pietra.

in

quest'ultimo

ponte

si

di

connessione a

eleva

sul

pilastri

pietra sostenevano la costruzione superiore in legno del ponte che era lungo

Tago con

sor-

Daci. Nell'anno

sopra

parte costruita

in

destano ancor oggi

strada sorse negli anni seguenti presso

Danubio, un'opera

ponti, acquedotti, porti,

province. Soprattutto noi troviamo Traiano costretto a

nelle

il

in

m. 1070,
letto

nel

del

mezzo

un arco senza ornamentazione-; uno


mile,
113,

senza

innalzato

si-

nel

egualmen te
rilievi ma condalle

traddistinto
snelle

proporzioni,

adorna

ancor

molo

il

di

oggi

porto

.Ancona rinno\'ato

da
li

del

Traiano
secondo

anche
feo

.Ai modaci di

Inaiano.

men

il

nella

appartiene
l'

iscrizione

grande

tro-

Dobrugia

Adamklissi)

innal-

zato nel 109


a Marte
'
ITU
^
Ultore, una COStrU-

barbaro (Svcvo) dal foro


Traiano. .Museo Britannico.

F'K- 9Sb. Testa di

ITALIA

554

\'.

DA TIBERIO A TRAIANO
zione rotonda, che ricorda

monumenti
stesa

funerari

Q35) che

(tg.

onorario

pi

pianta e-

di

monumento

il

Augusto presso Mo-

di

naco (pag. 525), ma il cui scopo


era tuttavia una grandiosa significazione architettonica della potenza

romana sui confini


La ricca decorazione

monumento

questo

da

di

rilievo

stata eseguita

una ma-

militari in

scalpellini

impero.

dell'

niera relativamente barbara.


principali edifici di

ornavano Roma. Qui

fianco

I
^

Danubio,

costruite

cole terme di Tito

un'estensione di m. 280

_,

il

nominato.

geniale ApoUodoro gi
Le terme di Traiano,

da

accanto, alle pic-

lui

5i4)_con

(fig.

X 210

furono costruite

che in parte

e
al

Doprimo e-

sopra delle rovine della

di

mus Aurea

sempio

quei

^1

limenti di bagni dentro

di

dettero

il

un'ampia

palestra,

prenderemo

giore precisione (pag. 571

che

stabi-

sistematici

il

suo

costruttore del ponte sul

il

1
^

Traiano

stette al

ben presto ap-

noi

a conoscere

con mags.).

Ma

capolavoro di ApoUodoro fu

celebre

foro Traiano

che

completato

fu

(fig.

983

il

s.)

ufficialmente

113; questa data portavano l'arco onorario e la colonna.


nell'anno

Se per quest'opera
appianare una

altezza

univa

che

Quirinale

al

recenti

filologiche

il

sulla

quale

archeologiche

indagini

dovuto

40 m. di
Campidoglio

di

cosa

sia

si

sella

hanno

fatto sorgere dei

Questa creazione supera


avevano mantenuto il tipo di

dubbi.
di

un

gran lunga tutu


cortile di

portici

vestibolo.

da

lun imperiali anteriori

tempio circondato
emicicli a due

Esso

rappresenta

il

di

porticati.

piani,

vero

dell'

quali

Anche

un quadrato
e

qui
di

un

cortile

m. 126

proprio foro, con un

colonne come porta d'ingresso dal foro


equestre

di

Augusto:

nel

imperatore. Seguiva, disposta trasversalmente,

di

circondato

lato,

arco

costituisce

onorario a

da
il

sei

mezzo stava la statua


come terminazione del

TRAIANO

Da una

Fg. OSS.

cortile

Ulpia

basilica

la

sontuoso

battaglia di Traia

editcio

una grande

costruzione

Basilica

era

vi

doppio colonnato,

ad abside dove

colonna

di

vi

la

mentre

la

sua statua coronava

la

colonna.

colonne fu aggiunto soltanto da .Adriano nel

tempio

Il

iq in

uno spazio

sul materiale vario e in parte prezioso;

tetto della

il

Basilica

Biblio-

dell'

impera-

suo

col

era

si

lesinato

dorato

era

accessori dorati erano applicati. L'architettura, sicuramente sotto l'influenza


lodoro, perde quell'ornamentazione sovraccarica degli edifici flavi fpag. 549

scono

un

molti

di

passaggio; tranquillit e chiarezza subentrano

domina

tratto pi grandioso e pi libero

oltre

a questo vi

grandiosi
fici

membri

fregi

rilievi

figurati

provengono

si

dal foro di

appresso nell'arco

si

rivela

il

Traiano anche

di

talento dei

Costantino

Romani

sione certo

si

ornamenti

sono conservati
tralci

essi

le

molti

di

Apol-

s.)

spari-

loro posto,

geison

figurati.

Dei

avanzi dei magni-

in

alquanto pesante
(fig.

ma

984).

chia-

Forse

statue di Daci prigionieri che furono inserite

(fig.

1063).

Qui

in

opere simili (confr.

fig.

921

nel rappresentare con vivezza naturale le stirpi stra-

Questi barbari non appaiono

gamena, soltanto

di

unisce gradevolmente con un elemento figurato

in

niere.

faremo presto parola

ornamentali nei quali una decorazione a

ramente partita

al

nel profilo, specialmente del

deve essere stata una grande quantit

cortile

limitato. Alla gran-

Non

diosit di tutto l'edificio corrispondeva la splendida esecuzione.

la

della

ceneri

le

Traiano

di

dietro

infine

edifici

con

stretti

lati

erano dei santuari; ed

Traiano, forse circondata dagli

grande e pi

pi

il

due

nei

cui base, ornata di trofei d'armi, pi tardi racchiuse

teca,

tore,
a

la

un

da

circondata

questo genere, anche esso ampliato

di

Costantino. Roma.

di

meno

sono piuttosto

tipi

caratteristici dei Calati

nazionali che individui

presenta anche qualche ritratto individuale

(fig.

della
(fig.

9811).

scuola

per-

985). All'occa-

Un

ricordo della

556

e.

guerra

due

di

HAI.I\:

Traiano contro

V.

DA TIBERIO A

IRAIANO

Parti e della presa di Ctesifonte (115^ torse una delle

lavorate solo decorativamente, sulla piazza del Campidoglio,

divinit fluviali,

Tigri, pi tardi trasformato in Tevere, a cui era unito

vano forse stare


per tutto

Una

in

una fontana monumentale

Medio Evo

il

(Nymphaeum) suU'
di Roma.

Esquilino, dove

particolare funzione

ebbero nell'arte trainnea

la

le

balaustre in

marmo

Al principio

rilievi storici.

che una volta ornavano

oratori nel Foro: due provvidenze dell'imperatore dell'anno 100,

degli

il

Nilo: originariamente dove-

rimasero come emblemi

essi

suo regno appartengono

d'jl

il

la

la

tribuna

distruzione

(fig. 987) ed una grande istituzione per


bambini orfani, vengono
rappresentate con vivezza e con chiaro collegamento allo stile dell'arco di Tito

dei libri di debito

980).

(fig.

Una composizione

pi .serrata

lungo circa 20 m., che diviso

Una

tino.
ci

pi

file,

in

sinistra

dea

della

ben presto parola.

Il

introduzione

1'

Roma

rilievi

mente
(fig.

disopra dell'altra. Unita ad

al

nella

rilievo

citt

mezzo

dell'

imperatore

(io(3i:

essa

coronato

un'innovazione

il

senza
dalla

della

(fig.

988\

campo

in

passaggio
Vittoria

quale

per

faremo

che probabilmente era calcolato per una collocazione

alto e perci era stato eseguito


I

valere nel colossale fregio oggi ancor

una mischia movimentata che riempie completamente

l'una al di dietro e

suir estremit

opera

fa

si

quattro parti ha trovato posto nell'arco di Costan-

battaglia dacia divisa in pi gruppi, con l'imperatore nel

presenta

si

in

con una certa durezza proviene dal foro

di

in

Traiano.

Costantino, che si ritenevano comunesembra che invece appartengano all'et di Adriano e di Antonino
pag. 5655.). Un nuovo aspetto dell'arte del rilievo storico si presenta nella

circolari ed oblunghi dell'arco di

traianei,

99S

s.,

fascia a rilievo lunga


rale dal

basso verso

m. 200
l'alto

in

marmo

parlo, ed

una volta dipinta, che gira a

intorno alla colonna di Traiano.

Qui

le

spi-

antiche pitture di

499 s.) acquistarono in certo modo un aspetto durevole. Dalla pittura


provengono le due innovazioni principali. Il lungo fregio racconta in successione ininterrofta, scena attaccata a scena,
Daci
corso delle due guerre contro

trionfo (pag.
infatti

il

TRAIANO
che

parte

105-6) con particolare riguardo alia

I0I-2 e

557
vi

ha una funzione importante e indipendente

oltre a che vi

l'imperatore,

preso

ha

rappresentazione

la

del

paesaggio; una simile maniera narrativa continuata l'avevano offerta gi in et augustea le scene dell'Odissea ifig. 914) e il fregio funerario dell' Esquilino (pag. 512).

Ma
le

per

il

fregio con

non

fregio della colonna

une dietro

le

soprattutto

data

battaglia,

la

poteva adoperare

si

riquadri dell' arco

altre dei

in

figure

di

punto

parte anche

sporgenza

pochissima

la

subentr invece una disposizione pi sciolta


delle altre, con prospettiva presa da un alto

collocate

del

une

le

come una

vista,

di

figure

disposizione delle

la

Tito ed

di

del grande
rilievo,
al

vi

disopra

volta

nei

quadri di Polignoto (pag. 280* e ci permise cos uno sviluppo pi libero delle singole scene. Queste rappresentano, con un'alternazione che tiene sempre desto l'intemarcia,

resse, la partenza,

la

nimenti tranquilli

(fig.

982

passaggio del fiume,

il

tumulti

costruzione delle mura, avve-

la

grande

con

battaglia

di

chiarezza

fedelt,

rado con potenza drammatica e sentimento poetico, cosi


ad esempio nella sorprendente scena finale in cui il principe dacio Decebalo cirperfino dei luoghi,

non

di

condato nel bosco e spinto


r ulteriore inseguimento:

scultura di un quadro e

che

si

si

suicidio fig. 989) e dove la Luna poscia risplende sulcrede appunto di avere dinanzi a s la traduzione in

al

pu tanto pi

colonna Traiana cosi come

la

colonne

la

pietra scanalate intorno alle

in

rotolo che porta

la

richiamo

far

rappresentazione. L'esecuzione accurata,

pi realistica che nei rilievi dell'arco di Tito,

simili,

Pergamo

guida

la

(pag. 4^3).

Traiano,

di

certamente diminuito dal

fetto

intorno

di

in

scene

spesso

l'opera miri alla glorificazione delle

come una

volta

fronte ai nemici e ai loro successi. L'ef-

fatto che le scene dei rilievi in

colonna gigantesca difficilmente

alla

quanto

pi dura, pi secca,

rappresentazione tuttavia,

la

rimane imparziale

ma

invenzione, anche

l'

sempre viva ed eccellente; per quanto

armi romane sotto


in

alle pitture trionfali in

Antonina tendono verso l'aspetto di


quali avvolto a spirale un molle ed ampio

colonna

si

possono seguire

questi ventitr giri


e

cosi

non

corri-

una cronologica relazione


rappresentano quindi soltanto una grande decorazione. Anche la policromia poteva

spondono pienamente

al

loro

scopo che

era quello di

La

solo di poco attenuare questa cattiva condizione.

cronaca figurata con


goli rilievi

sin-

differenza evidente tra questa

,.

che mirano es-

senzialmente ad un etfetto
decorativo d'insieme
1189) e
(fig.

gare

984)
per

si

potr spie-

differenza

la

dei compiti

(fig.

ornamentali

fregi

ma

si

dovr

riconoscervi

anche

la

partecipazione di pi personalit

artistiche.

non possiamo

Noi

dire se sulla

loro scelta abbia esercitato

una qualche influenza Apollodoro


S53)

il

di

Damasco

(pag.

quale non mai

.5

"-

-^

"

"

"

"

Fig. 990. Piant.i dei Pantheon. (Dunn).

e.

Met

AMA

DA

IIIil^RIO

A TRAIANO

Met destra dello

sini

spaccato

fronte

spaccato

ali

d'

ni

come

A U

jj

let/

(I

lato

ingresso

odernato da P. Posi (1747).

scultore;
fregi ornamentali che sono strettamente legati alla forma
non possono essere sorti senza una sua decisiva influenza, ma appunto
possono comprendere come un ulteriore sviluppo dell'ornamentazione augu-

ricordato

architettonica
essi si

stea (confr.

tg.

94.5).

Sicuramente

simile che solo sotto Adriano

monumento

poranea dell'ultimo
114 in Benevento

la

costruzione ha richiesto lungo tempo ed vero-

stata compiuta. Cosi la colonna ancora

sia

dell'arte traianea,

1099). P'ormata ancora secondo

(fig.

Tito l'architettura quasi soffocata dai ventisei


tanto pi che essi abbracciano tutta
infine accolto

come

sovrabbondanza
qui

le

che fu

lastre
in

loro

la

il

tipo semplice dell'arco di

quattordici

tra cui

rilievi,

contem-

Traiano innalzato nel

vita politica di Traiano, e lo

grandi,

rappresentano

eguale dalle divinit capitoline, e cosi sono gravati da una

di figure simile a quella del

oblunghe a

dell'arco di

rilievo collocate

appresso assai amata

che

grande fregio

in alto,

per

accanto

lo

alle

della battaglia.

Nuove sono

pi appaiate, un'innovazione

rappresentazioni

continuative

favori lo sviluppo di piccoli gruppi.

Anche

ritratti

dell'et traianea

periodo fJavio e presentano

La

io

stile

differiscono

parte del petto nei busti giunge ora

torale.

Nel periodo dell'et augustea

fortemente

alquanto pi duro che

la

fin

sotto

le

da

quelli

abbiamo

ascelle e

il

gi

del

primo

ricordato.

grande muscolo pet-

parte rappresentata del petto era stata ancor

molto piccola, quasi soltanto uno stretto triangolo poggiato sul vertice, e si era a
poco a poco ingrandita. Nel periodo antoniniano poi la linea inferiore scende ancora
pi bassa cosicch col progredire dello sviluppo un tale busto fa

l'

impressione penosa

ADRIANO

559

un corpo dimezzato. Tecnicamente notevole che l'uso del trapano, gi cominsempre pi grande, per determinare a poco a poco come
I secolo, diventa

di

ciato nel

elemento caratteristico

VI.

aspetto della scultura.

l'

DA ADRIANO AD ALESSANDRO SEVERO

(117-235).

Adriano 117-13!^) ha soprattutto esercitato un'azione importante e determinacampo dell'architettura. Ancor prima che egli fosse salito al trono sembra

tiva nel

che avesse cominciato l'opera

no

alla

quale

ricollega la sua pi alta fama. Nell'anno

si

Agrippa (pag. 518) si era incendiato per un fulmine: secondo


sontuosa
la testimonianza dei bolli di mattoni esso fu rinnovato nella maniera pi
negli anni 115-125 da Adriano contemporaneamente alle vicine terme di Agrippa

Pantheon

il

di

9905.). Se finora la costruzione a cupola aveva avuto in Roma soltanto una funzione assai modesta (pag. 5 50;, essa si presenta qui con una creazione magistrale,
egualmente perfetta tanto dal punto di vista tecnico quanto da quello artistico; per
(fig.

prima

la

mondo, per quanto

volta nel

a nostra conoscenza, fu ricoperto

spazio con una cupola di tale ampiezza (m. 43,50 di luce).

come costruzione
ancora

ideale
stito
gli

degli architetti del

marmo

pi

in

proporzioni e sulla

L'altezza

luce.

due piani del cilindro sono

spartiti

diametro

sei

di

ad essa,

alquanto inorganicamente nella


altre nicchie

giungono soltanto

da gruppi di due colonne


volta della cupola,

la

di

di

fuori esso era rive-

poggia

inferiore

essenzialmente

eguale

nelle

l'ingresso

architettonica

numidico

inferiore,
e frigio

dei pilastri
la

alter-

mura che hanno umi


giunge, come anche la

piano superiore nel quale

fino alla cornice

quella

dell'edificio circolare :m. 43);

quale qui

(giallo e

si

(fig.

inserisce
991).

Le

sostenuta

pavonazzetto).

La

quale poggia

trabeazione superiore,

sulla

fino al

decorazione

marmo

Adriano

con mirabile proporzione. Sette nicchie,

un'ottava costituisce

metri:

nicchia principale di fronte

un grande

di

era strettamente chiuso tra

dell' edificio

nativamente semicircolari e quadrate sono distribuite


spessore

ma

cilindro

del

della cupola, l'intera altezza perci eguale al


i

Rinascimento:

alto di stucco,

La grandiosa impressione

circostanti.

edifici

sulle

di

Pantheon

romana, che apparve come

interiore la pi alta creazione dell'arte

alla fantasia

interamente

Il

a-

dorna di cassettoni profondamente


scavati e raccorciati
tiva,

mente
mento
travi

sviluppatosi

un

di

;fig.

5041,

prospet-

per

un motivo questo

originaria-

riempi-

dal

soffitto orizzontale

ma

da lungo tempo

trasportato alle volte a botte (confr.


fig. 993)
in modo che ne veniva
attenuato nello stesso tempo Io

La

spessore della cupola.

scende
tura

esclusivamente

sup;riore ampia m.

stonata in
dilbnde

un anello

di

luce di-

dall'

9,

aperinca-

bronzo

un' illuminazione meravi-

Fig. 9Q2. capitello dei tempio di Castore. (Ancelet presso d'Espouy).

560

e.

ITALIA

Fi<;.

993.

gliosamente tranquilla.

DA ADRIANO AD ALESSANDRO SEVERO

\l.

Tempio

di

Venere

marmi

crostazione nelle zone delle finestre.

modo

timpani parte
noi anche
nicchia a

da

di

tabernacoli

rettilinei,

Pompei

ciascun

in

magnitcenza delP interno

la

la

inconsulti miglioramenti, cos specialmente l'in-

Le

otto pareti tra

con colonne

parte curvilinei

(pag.

dello spaccato. (Kiiapp).

\ariegati rialzano

quale in parte stata sacrificata a

ornate a

Roma. Parte

Un

5,19).

questo

il

aver

origine

in

furono

principali

numidio o di porfido con


motivo alessandrino noto a

rettangolare (con una grandiosa

propileo

sembra

lato dell'ingresso)

nicchie

le

marmo

di

costituito la facciata,

solo pi tardi nel corso del II secolo forse per opera


di

Antonino Pio sarebbe

profondo

con

dieci colonne,

col suo
di

pesante

Agrippa

poggia

le

sue colonne

vestibolo

rotonda e

la

di

che

del

trabeazione di questo

da cercarsi

fuori

di

bronzo

della
dell'a-

cannoni

stato fuso in

tabernacolo dell'altare principale in S. Pietro.

nel

L'antica costruzione a cupola,

di

iscrizione

sta

cadde preda

vestibolo

Rinascimento ed

l'

liscie,

tutto diverse.

noto che una parte del rivestimento in

vidit del

granito

il

costruzione sul da-

la

fondamenta

origine

(in

ripido frontone e con

su

colonne

otto

sull'epistilio,

collegamento con
vanti

stato collocato sul dinanzi

ad

vestibolo

Adriano

\'olentieri

in
la

si

oriente,

ha

le

cui radici

raggiunto

maggiore ricchezza

cede

all'ipotesi che

sono forse

nel

Pantheon

purezza

d'effetto.

anche esso

creazione del greco orientale Apollo .ioro di

sia

una

Damasco

557 s.). Ma una prova per questo manca e il foro


Traiano non presenta nessun richiamo a questa po-

(pag.

derosa costruzione interiore, e


porti personali

pailz'otPenuirdX

viird'Ana"n.

ciare

il

di

Adriano e

SUO disseuso gi

al

la

tradizione

dei

dell'architetto fa

tempo

di

Traiano.

rap-

comin-

A D

Pantheon

Il

molte

delle

A NO

56.

una

soltanto

che A-

restaurazioni

senza neanche no-

driano esegu,

a differenza di Domizia-

minarsi,

no; esse riguardavano a preferenza

mente

adrianeo anche un rin

novamento

Castore

di

da Tiberio,

gi

cui

le

colonne conservate

costitui-

emblema

del t'oro.

scono un
Il

tempio

del

restaurato
tre

augustea. Probabil-

dell'et

edifci

beli'

che

tempio,

alto podio

non

eleva sopra

si

allora

ricevette

soltanto

vestibolo che serviva

come

corrispondente

oratoria,

un

con vani nel suo interno,

un

Fig. 095.

Decoraz

etale dalla villa d'Adr:

rostri del

ai

tempio

Cesare (pag. 517

di

del tempio di Assisi (pag. 520),

ma

menti del

pensare che anche

capitello

992)

(fig.

(Secondo

Bartoli).

tribuna

fa

la

forma

pi

s.)

vestibolo

al

artificiosa e pi ricca di ornale

colonne non ostante

sem-

la

della trabeazione possano appartenere alla ricostruzione.

plicit

Mentre Adriano mantenne la forma tradizionale nel tempio di Traiano col quale
ne complet il Foro (fig. 983), apport qualche cosa di nuovo nel doppio
tempio di Venere e Roma, dedicato nell'anno 135, creato secondo un progetto pro-

egli

da ApoUodoro: questo tempio fu innalzato su un'alta terrazza

prio, assai criticato


al

Domus Aurea

posto del vestibolo della

del

Roma

tempio fu per

quasi tutto

podio, circondato da gradini.

senza
interni

spose

della

valse

si

met

volta,

un solo

tetto

pesanti cassettoni

due

(fig.

qui

(absidi).

Il

la

nel

volta trov

tempio

addossate con

celle
9C)3)

come

nuovo

di

per

ed era decorato

loro

le

coprire

ampi

gli

bronzo dorato

di

absidi

con

maniera fastosa

di

colonne,

dieci

spazi

Pantheon la volta
suo completamento

ricoperto

alla

con salde pareti ravvivate da nicchie alternate

il

disposizione

Nella

pseudodiptero

Adriano

Inoltre

Anche

dell'altezza.

grandi nicchie semicircolari


sotto

grande colosso.

e del

nuovo: uno

corri-

nelle

ripar

ornate

volte

di

questo periodo

di

forma rettangolare

rotonda con

Anche il pronao e l'opistodomo erano a volta. Adunque un


accompagnava qui al profilo esterno di un tempio greco, la cui trabea-

loro corrispondenti timpani.

interno a volta

si

zione orizzontale non aveva alcun rapporto con

vano

il

recinto del tempio.

possibile che

!'

interno. Dei portici a colonne circonda-

Adriano abbia

tolto l'ispirazione per la sua

dove noi ritroveremo edifici simili


(Baalbek), poich in qual misura l'imperatore, che aveva molto viaggiato, si facesse
ispirare da costruzioni vedute fuori, lo mostra la sua celebre villa sotto Tivoli, che

costruzione oltre che dal Pantheon

crebbe gradatamente dal

mondo

del

123

in

dall' oriente,

poi e che servi per residenza all'imperatore stanco

nei suoi ultimi anni di vita (dal

134): ricordi della

Liceo, Poikile ecc.) e dell'Egitto appaiono nei


di cui

fici

uno

stadio.

era costituita

Anche

qui

il

pi chiaramente riconoscibili sono

problema

della copertura a volta

soltanto appaiono volte a botte con lunette,


orientale fu ad
Springer

esempio sospesa per mezzo

Manuale

I.

nomi alquanto

ma
di

nella

(Accademia,

gli

assai

le

terme,

architetti

principale

edi-

degli

due palazzi,

occup

sala

un sistema

Grecia
fantastici

del

difficile

di

non

palazzo
pilastri
36

ITALIA:

562

DA ADKIANO

VI.

Al)

ALESSANDRO SEVERO

Fig. 997. Porta della

Fig. 996. Porla di

Adriano

in

costruzione di pianta

La decorazione

Atene. (P. Oraet'l.

artificio.samente

di

sostegno e di archi di scarico

m.

ci

Verso

sono conservate anche

17,50 di

diametro

al

una cupola

disopra

centinaia a sporgenze e rientranze

nella

sistema

risale al

un aspetto

con l'introduzione dell'arco nell'architettura


periodo

(Niemann).

di

pittorica parietale delia villa

architettonico (confr. pag. 509) in

citt in Adalia.

finta (fig. 995).

tomba

994).

dello stile decorativo

un

classicistico

una

di

(fig.

tuttavia

insipido,

po'

Pitture parietali di questo

dei Nasonii sulla via Flaminia.

suo regno (136) Adriano costru il ponte Elio (ponte S. Angelo) che conduceva al suo Mausoleo il quale era destinato a completare quello di

Augusto e
solo dopo

mente

la

la
la

fine del

tomba
morte

dei
di

Flavii (pag.

Adriano

523,

l'antico tipo della costruzione

rotonda

aspetto sia architettonicamente, sia per


Il

ma

549)

che ad ogni

mezzo

(fig.

ma

935),

modo

dette a esso

di

schegge

di

pietra e cemento.

Ma

adoperati per costruzioni rustiche in quanto che sia


rosso) sia la conformazione artistica dei mattoni
ricco aspetto; questo sistema

Fig. 99S. Caccia al leone.

Arco

di

costruzione

di Costantino.

dedicato
essenzial-

un

nuovo

della ricca decorazione scultoria.

nocciolo di tutte queste costruzioni adrianee era costituito da

una mescolanza

fu

mantenne

dai suoi successori (138). Egli

la

mattoni

mattoni

cotti

erano

da

anche

colorazione diversa (giallo e

davano

al

semplice edificio un pi

sembra essere

stato

Fig. 999. Sacrificio ad Lrcolo.

particolarmente

Arco

di Costanti

ADRIANO
amato
tomba

due piani non lontana da quella

gli

Cecilia Metella

di

Adriano non

fecero esercitare

complet finalmente

la

fu limitata a

Roma

e ai suoi dintorni.

Siila

996):

ifig.

stanno tra loro

di

beazione ripiegata a gomito quali

vano nel foro

pag.

Adriano

).

216, 4^.6,

Adriano,

di

confine

Il

edificio a

architettura

di

ma-

per-

una

Delle colonne sporgenti con

fetta.

Atene

piani

proporzione

una

in

ambedue

710,

(fig.

citt

una fronte

cui piano superiore presenta soltanto

il

niera di scena

lunghi

129 l'Olympieion cominciato dai Pisistratidi, ricostruito

nel

l'Atene antica e l'Atene nuova era costituito dalla porta

due piani,

Deus

sua passione architettonica in molti luoghi. In

completamente da Antioco Epiphanes, spogliato da


506) che ne fece il centro della sua nuova citt (la
tra

una

cosiddetto

(il

Pompei.

pi antico un castello d'acqua in

il

),

L'attivit edilizia di

egli

L'esempio pi noto

nelle grandi case di afftto a pi piani in Ostia.

Rediculus

viaggi

563

tra-

ave-

si

Pallade (pag. ^49) e ac-

di

canto alla nicchia principale del Pantheon


(fig.

99t) avvivano

me

anche

teca

("

la

Stoa

maggiore

facciata dell'arco co-

la

parete di
1))

della

cinta

Adriano

di

sporgenza

in

esse

Questa forma

997).

soprattutto

nell'

gi

romana

architettura

periodo imperiale: essa costituiva


corativa sostituzione dei
altri

gamo (fig.

746,

completi.

portici

Traianeum

il

del

una de-

Adriano possono

di

edifici

ricordati

elleni-

colonna fu assai amata

stica dell'uso della

sere

colla

presentano

si

porta adrianea di Attaleia (.4-

nella bella
dalia, fig.

Degli

biblio-

Atene;

es-

di Per-

un tempio colossale

1040),

pianta assai inusitata in Cizico con co-

di

lonne aite m. 21

Gerusalemme che
e ricostruzioni di

tempio

il

Giove

di

Fii;.

sorse al posto del tempio di


citt

1000.

Adriano

in

Jahve,

che furono battezzate col suo

inoltre

nome

molte costruzioni

le

con

quello

suo

del

favorito Antinoo.

Nella scultura sono spesso


arcaistiche,

copie egli fece adornare

una
di

ad Adriano delle tendenze

attribuite

sua

la

statali

in

cui

si

dello stile semplice e naturale

Ma

villa tiburtina.

versatilit di carattere storico-artistico,

cerimonie

eclettiche

soprattutto sulla base delle opere di scultura assai dilferenti con

ha

l'influenza

comune

nelle
di

in

questo

esprime

si

atto di sacrificare

Adriano

si

ha

una

continuazione

sotto Traiano, soltanto diminuito in parte nella

eleganza di fronte

Costantino che rappresentano l'imperatore o

(fig.

alle

998s.);pi

di

si

fa gi

valere qui

sentazione di una remissione di debiti (Chatsworth; per


del

principio del governo di

alla

una volta riconoscibile Antinoo.

opere traianee

piuttosto

rappresentazioni contemporanee

vivezza dell'effetto da una certa accuratezza pedantesca. Qui appartengono


circolari dell'arco di

ed
cui

le

Adriano. Questa

eleganza

il

in

nella rappre-

soggetto, confr.

ad

rilievi

Una maggiore

come anche

insieme

caccia

fig.

987)

un' invenzione

ITAMA

564

DA ADRIANO AD ALESSANDRO SEVERO

\l.

povera e ad una composizione manchevole


in

due

di

Sabina,

tore

rilievi
la

dell'

Arco

Portogallo

di

sviluppa sino ad una freddezza rigida

si

ora distrutto; essi rappresentano l'apoteosi

<>

moglie

1000).

(fig.

di Adriano morta nel 136 e l'allocuzione relativa dell'imperaNel primo giace al suolo la personificazione del Campo Marzio; la

figura alata dell'Eternit che trasporta in cielo

l'

imperatrice assai rigida,

ragoni soltanto con l'Aurora sulla corazza di Augusto


figure accessorie

si

mostra quella trattazione delle forme fredda e

innumerevoli immagini del favorito

delle

misteriose circostanze.
in

un

spIendKJM

nlicw.

la

si

pa-

q49;. Soprattutto in alcune

(fig.

liscia

che propria

Adriano, Antinoo, annegatosi nel Nilo

di

in

melanconici e sensuali del giovane Bitinio, che appaiono

tratti

della

villa

di

Adriano

1001),

(fig.

nuca

forte,

non solo
immagini

tornano

caratteristiche

numerosi

abboccolati,

capelli

la

petto ampio, tutte queste

il

nei

e nelle

di-

vinizzate (particolarmente

come Dioniso

ritratti

come

fiss

(confr.

fig.

ma

canone

Antinoo

di

costituirono quasi

per

nude

figure

le

Cos

adrianea.

dell'et

l'impe-

quali

le

memoria

la

1041),

nuovo

un

con

Osiride)

ratore

tipo di Anti-

il

noo rappresenta la creazione di- un


nuovo ideale che colpisce specialmente
per

ma

per l'espressione del viso,

tratti

che sotto

vacua levigatezza

lascia

la

teriore.
altre

la

mancanza di una vita inAccanto a questa sorgevano

vedere

creazioni

statue

Tuttavia

tezza.

specialmente

eleganti,

panneggiate

grande

di

raffina-

per

complesso,

in

quanto notevole possa essere stata


Fig. 1001. Rilievo di

la

Antinoo. Villa Alb.i

azione

sua

ha influito sfavorevolmente

Invece

scultura.

sulla

Adriano

suU' architettura,

proseguire logicamente sulla

di

una
Adriano

via dell'arte realistica battuta da Traiano, l'imperatore dilettante favori di pi

accademica

eleganza

corpi nudi
pelli

trattati

passo

una
se

loricate,

Tratto

vengono

di

eccezione.

anche notevole che dal tempo

volentieri levigati a lucido

a superficie ruvida.

Che con

decadenza interna

lo

si

pone a confronto

solo superficiale

marmo, che comincia

l'

esteriore

l'eleganza

mostra

l'

contrasto

ornamentazione

incisione

sorgere

ora

degli

elementi

mentre

superficiale

fino

la

dopo 400 anni o l'acconciatura

dell'

ad

plastica

occhio

della

dei capelli

ficiosa,

spesso mutevole, nelle donne. Pi attraente del resto che

appare

l'et

dei quali

si

Gli Antonini (138-192).

574

ca-

era

statue

nelle

nelle

(fig.

949).

statue

in

usata soltanto

barba

di

nuovo

ancor sempre
nell' arte

adrianea in alcune opere dell'arte industriale, ad esempio


terr parola in appresso (pag.

ai

possa andare di pari

adesso

moda

rispetto

con quella del primo periodo imperiale

un'esecuzione a colore; ancor pi


introdotta da Adriano

con netto

di

arti-

ufficiale

nei sarcofagi,

ss.).

Di fronte alla passione

architettonica

di

Adriano

GLI ANTONINI

Antonini rimane molto indietro. In Roma Antonino Pio coForo un tempio alla moglie Faustina Maggiore morta nel 141; la

edilizia degli

l'attivit

presso

struiva

565

il

marmo

parte anteriore dell'editcio che esiste ancora presenta delle colonne lisce di

ed un rigido fregio decorativo. Anche del tempio

cipollino)

caristio

cato da Antonino nel 145


di

basilica
nell'

ma
di

conserva un avanzo (erratamente

si

Nettuno rinnovata da Adriano)

interno un periptero a volta secondo

in
il

uno

pi duro; qui per la

stile

modello del tempio

1002.

Tempio

prima volta appariva

di

Adr

in

l'mna

di

in

romano,

scelte forse

(fig.

1002).

come

Venere

di

la

Esso era

di

Adriano,

sua architettura era

la

Roma

fregio a profilo

il

l'iilr,

panciuto. Costituivano un particolare ornamento del podio


riuniti nell'impero

Adriano dedi-

considerato

Piazza di Pietra

aveva solo otto colonne, poggiava sopra un alto podio e

di

le

immagini dei

con particolare riguardo

agli

ampi

popoli

viaggi di

Adriano. Sotto ciascuna colonna stava una semplice base con una figura sporgente

ad alto rilievo a maniera


delle quali se

accademica

di

statua

appoggiata

ne possono additare ancora

(fig.

20), di

al

fondo

(in

gruppi

1003), e negli spazi tra di esse vi erano dei

edifici

in

Roma

nosce

di

notevole, perch l'attivit edilizia degli Antonini

dei successori

Marco

Aurelio, Lucio Vero,

Marco Aurelio

in granito la cui

base

tonino e di Faustina

di
(fig.

marmo

Lucio Vero
ornata di

gli

rilievi

di

Commodo
fu

costruzioni di porti in Ostia, Terracina, Puteoli, in parte da

zione di citt distrutte da terremoti (Smirne, Coo, Rodi).

nino Pio (161)

complesso erano 38,

concezione e di esecuzione puramente

occupata
aiuti

Dopo

la

per

armi.
nulla
in
la

morte

innalzarono una colonna


conservata.

L'apoteosi

Degli
si

co-

parte da
ricostrudi

Anto-

onoraria
di

An-

1004) un'opera elegante che lavora completamente con

iaiia:

566

vi.

ha Adriano

aI)

Alessandro severo
motivi e mezzi

artistici adrianei'

parata funebre rappresentata

la

sui lati

1005) cerca certa-

(fig.

mente

risolvere

di

problema

il

prospettiva di una cavalcata

di

ma

cerchio,

in

attaccate
sol

fondo

al

un aspetto

oltre

manca

stilistica

due

lati

grande

Per

ogni

di

con

incertezza
unit

ripetizione

la

medesimo soggetto

del

esatta

pupattole

di

raggiunge

completa

alla

artistica, anzi

sui

nelle sue figu-

interamente corporee

rette

compiti

una

testimonia di

povert

d'

di

potevano essere

invenzione.

tal

che

fatta

risolti

propria-

mente solo con mezzi' pittorici


mancavano modelli nella scultura

classica

(I

adrianea;

il

tentativo di liberarsi dal fondo


piatto
Fig. 1003. Personificazione di un
Dal podio del tempi

vece tanno undici gnindi

dopo

trionfo innalzato

servatori

(fig.

della vita del

ma

in

1006).

Essi
del

presentazione

un

senza

la

le

fine

della

grande guerra contro


di Costantino,

Marco Aurelio

Ro-

file

contenuta,

smorzata,

po'

sovrabbondanza
scaglionate in al-

tezza dell'arte traianea o


la

levigatezza di quella di

Adriano, con ricchi sfondi


che

architettonici

pano
del

la

occu-

met superiore

La

rilievo.

di raccontare

maniera

alquanto

a-

rida di questi e di alcuni


rilievi

simili

temente
zioni

si

scosta for-

Campus Martius

dalle rappresenta-

assai

vive

Fig. 1004. Apoteosi di Antonii

di

bat-

Traiano

della

co-

com-

fallisce

pletamente. Migliore effetto

trovano sull'arco
glorificano

maniera

alla
di

rettangolari, probabilmente gli

una maniera di rap-

quasi

si

campo,

ritorno, dell'entrata in

"'^"'^'

ri lievi

la

mati (176); otto di essi

louna

popolo germanico.

in

in-

avanzi di un arco di

Marcomanni

tre nel palazzo dei

Sar-

Con-

scene isolate della guerra.

Gl.l

frammenti

taglia in alcuni
in

sali

guerra

Efeso

quali

di

rilievi

vengono

567

colosalla

riferiti

Marco Aurelio contro

di

AMOMNI

Parti

UH-ibt,); qui agiscono delle influenze tradizionali,

pergamene. Gi sotto

Commodo

di

colonna

l'esecuzione della
relio

che

di

la

colonna

stava in rapporto con

di

Traiano essa

un tempio

imperatore. Per l'altezza, per

decorazione, per

guerre
e

dell'

la

ma

del

imperatore contro

di

offre piuttosto
le

della

une accanto

(le

Germani

Sarmati) e per molti particolari

essa

nuovo

tipo

il

scelta del soggetto

lonna un' imitazione

gole poste

posta

Marco Au-

condotta a termine solo verso

fu

come

193;

il

governo

il

(180-193) deve essere

la

co-

quella di Traiano,
delle

scene

alle altre

sin-

che una

narrazione continuata, e nonostante qualche


particolare

naca piena

rappresentazione
di

formule che

pi

una cro-

una tensione

1005. Parata militare a piedi e a cavalle per 1' apoteosi (met sinistra). Rilievo della base della colonna di
..t....,,
'jt^i Antonino Pio. Vaticano.

[Fig.
'

drammatica; all'occasione diventa carta geografica

nel

paesaggio

(fig.

1007, fiume nel

zone
sua

richiama con ci

inferiori) e

origine

cronaca

dalla

alla

figurata di

guerra (pag. 499 s.). In concordanza con

tendenza sono bene osservati

tale

Icrenti

duro ha

as.sai

fonde che
fa

ma

ombre

di

porta con

pi pro-

traianeo

fortemente

pi

risaltare

figure,

effetti

bassorilievo

il

dif-

L' altorilievo

barbari.

di

tipi

singole

le

anche molte

sovrapposizioni ed incroci e conseguen-

temente poca chiarezza per

spetta-

lo

tore.

medesimo

Il

tatua

spirito

equestre

domina nella
di Marco

bronzo

in

Aurelio

(fig.

pare

corporatura piuttosto pesante,

ma

di

1008),

che tuttavia

sione per

gnitosa

nobile

tranquillit

nella piazza del


lielangelo,

severit

perci,

un

alla

il

scultura

romana.
si

Dal

Mi-

grandioso

Ed

ritratto quello che riesce

Marco Aurelio

di-

innalzata

Campidoglio da

divenuta

inodello per l'arte moderna.

pre

cavallo ap-

una grande impres-

fa

sua

la

cui

il

sem-

meglio

tempo

comincia ad

di

ammor-

568

Il

Italia:

e.

vr.

da Adriano ad Alessandro sevfro

miracolo delpioggia nel


territorio dei

la

Quadi.

Impedimento

al

0"

passaggio

fiume.

bidire

capigliatura

la

con

avvivarla

effetti

per mezzo

scultori (un cavo profondo a


del

lampo

uomo con

dell'occhio); cos
i

suoi

pulviscolo d'oro
la

fitti

(fig.

nobile statua di

modello
capelli

tecnica assai esercitata

del

forma

di

fava per

di

Lucio Vero rappresentano

Un

la

trapano

sguardo pi vivo con dei

ritratti

capelli ricciuti e la lunga

1009).

lo

ad

mezzi

rappresentazione della pupilla e

barba che

egli

il

bello e frivolo

amava cospargere

di

bel ritratto, presso a poco di questo periodo, l'otfre

una Vestale Massima, proveniente

dall'atrio di Vesta,

l'immagine

una sacerdotessa romana (fig. loio); qui l'artificiosa acconciatura dei


un segno della sua dignit, altrimenti l'acconciatura delle donne del tempo

di

degli Antonini
scarsi

della

d'ombra, a rendere inoltre

accenni

assume un
di

aspetto pi semplice. Accanto a quest'arte

creazioni

ideali

romane. Certamente

gli

di

si

romani

hanno solo
offrivano

anche scarso contenuto per una trattazione artistica ed avevano per lo pi un carattere umile e campestre (Lari, Silvano, Fauno); la riesumazione che Antonino

SEVERO

LA SLA FAMIGLIA

Fig. 1008. Statua equestre dell'imperatore

Pio

fece

deir

antiquato

con

immagine
di

M. Aurelio. Bronzo. Piazza del Campidoglio.

dea della sua

citt,

Giunone Lunuvina, nell'aspetto

becco e lancia (confr.

pelle caprina, calzari a

mancante

niera e

della

569

fig.

cos stra-

836),

gusto come l'arcaismo ricercato di un Frontone

di altri

let-

terati d'allora.

Gli scarsi avanzi della pittura

tombe,
nelle

offrivano con

(confr.

le

fig. gt')6).

nuove soluzioni

nella

si

periodo,

conservati principalmente

semplici disegni lineari

in

pitture erano spesso


le

questa per

innalzano

al

delicati

membri intermedi

disopra degli

campo

distribuzione del

di

alcune camere funerarie della via Latina


Raffaello, risulta

dell'et di

mana: testimonianza

Severo e

Commodo
mente

il

la

lampante

la

(fig.

in-

la pittura,

lineari

una

specialmente per

volte artificiose,

le

in

come

anche ora adoperate

incontri

delle

Se

decorativo.

decorazione, ora combinata in stucco e pittura ora semplicemente

volte

colorati

tecniche unite, oppure soltanto

medaglioni e

soffitti:

triangoli concavi che spesso

tratta a

Ambedue

loro divisioni in

decorazione magistrale per

la

questo

catacombe contemporanee. Queste

sieme a stucchi

di

avviano gradualmente a svanire

si

si

fu

stucco, delle

in

loii) col sistema

dipendenza del Rinascimento

pareti,

confronta

decorativo

dall'

arte ro-

dell'indistruttibilit di questa salda tradizione.

sua famiglia

(193-235).

Un

incendio di tre giorni che sotto

(191; distrusse o danneggi una gran parte della citt e colp particolar-

Palatino con

suoi dintorni, dette occasione a Settimio

Severo (193-21

1),

ITALIA:

570

Fig. lOOQ. Lucio Vern.

\I,

DA AliRIANO AD A I.F SS A NDPn

Lo

Fig. 1010. Vestale

VERO

SI

Massima. Roma, Museo delle Terme.

primo africano che sia salito sul trono, per un'estesa, attivit edilizia. Oltre
numerose restaurazioni di antichi editci (per esempio il tempio rotondo di Vesta

il

la

casa delle Vestali sul Foro), egli innalz

solo nel

586 da Sisto V, una grandiosa


Minore ((g. 1042), la quale

ninfei di Asia

il

Septizonium

(Septizodium)

secondo

facciata di fontana,
si

il

distrutto

modello dei

elevava con tre piani uniformi a colonne

che abbracciavano tre grandi nicchie semicircolari o quadre: dinanzi v'era un grande

bacino per l'acqua. Nella nicchia centrale stava un'immagine colossale dell'imperatore,
le

altre

due contenevano certo

delle

cadute d'acqua.

appare anche altrove, frattanto l'intero


di

un calendario pubblico

fisso

ciascun giorno della settimana,

Come

edificio era la

(Parapegma) che rendeva


l'

immagine

lo fa

Al

di

dietro

si

colossali costruzioni a volta, che

innalzava

nell'angolo

11

figlio di

costru

come

ingresso

orlo

del

che

visibile

il

dio planetario di

tempo come termine

meridionale del Palatino su

monumentale

la

notizia che

a questo palazzo

non

Settimio Severo, Caracalla (211-217^ continu

sull'alto

nome

ancor oggi destano stupore, un nuovo grande pa-

lazzo, accanto ai palazzi pi antichi restaurati;

concepito

il

dello zodiaco di ciascun mese, ed altre

cose ancora. Questa costruzione decorativa serviva nello stesso


della via Appia.

indurre

monumentale trasformazione

Septizonium

il

sia stato

giustamente credibile.

nell'attivit

monte Quirinale (Giardino Colonna)

il

edilizia.

tempio

di

Egli

Sera-

riccasi accedeva per una grande scalinata, un angolo del cui frontone
mente decorato domin per tutto il Medioevo sulla citt sotto il nome di Frontispizio di Nerone . Ma la grandiosit degli edifici di quest'epoca tarda si rivela
soprattutto nelle terme, per le quali avevano dato il modello le terme di Traiano,

pide a cui

SEVERO

l.A

SUA EAMIGIIA

Fig. 1011. Decorazione a pittura e stucco in una

opera

Apoliodoro (pag.

di

5,54):

una successione acconcia


piazza alla
un' ampia
in

maniera
Cos

un

di

corso

r;el

un'unione

di

571

camera fun

bagni con sale per esercizi ginnastici

precisa e nel centro l'edificio principale circondato da

foro.

un

di

secolo in differenti podella

sti

me, quelle
sud,

al

ter-

Caracalia

di

quelle

di Se-

Alessandro

vero

Campo
di

sorsero

citt

grandiose

cinque

nel

^^^-'-

Marzio, quelle

Decio suir Aventino,

quelle
sul

di

Diocleziano

Viminale, quelle

Costantino

sul

nale:

edifici

di

Quiri-

mattoni

ed opera a sacco rivestiti

di

marmo. Quale

esemplare possono
vire le

terme

ser-

di Carain

calla

(Thermae Antoni-

nianae)

innalzate

nel

Roma.
:ipale (fig.

ria

(Frigidarium).

Sala a cupola con bagno caldo (Caldar


il bagno tepido (Tepidarium).

C Vasca natatoTra questo e B

1013).
n).

iiaiia:

e.

un aiikiaxo ad ai.f';samiro se\ero

vi.

I-2l6(fig. IOI2S.).

L'edificio principale

mezzo
un grande spazio

elevava nel

si

di

a giardino

che

alla

sua

era

cir-

volta

condato da un porcolonne e

ticato

oltre a

conteneva

bagni caldi e
di

fred-

sontuosamente

ar-

numerose

sa-

redati

che

ie,

parte pog-

in

giavano

su

pilastri

in parte su

colonne

ed

erano

ricoperte

gigantesche volte

di

a botte o a crociera

o di cupole (O).
Un'innovazione im-

(B)

portante sta nel

che

to

soffitto,

fat-

volte del

le

per

lo

meno

apparenza, salgo-

in

no

colonne

dalle

sporgenti

dalla

trabeazione

loro

ad

piegata

dire

cio

ri-

angoli,
la

co-

lonna viene cos in

immediata
sione

con

connesvolta.

la

La restaurazione
Fig. 1013. Sala

chiaro

(la

edifici

zialmente

marmi

sontuosi

nell'uso

Un

soffitti.

ad ambedue

altro

edificio

di

la

costruzione

egualmente del

un

rappresentarono

theon;

aveva 35 m. di diametro), uno


romani del periodo imperiale,

per

variegati, tanto

pareti,

di

terme

una

sala delle

(fig.

1013) che rende

e ricco aspetto dell'edificio intero.

svariato

465

ricca decorazione scultoria (pag.

la

bronzo dorato per


227)

cupola

anche

lo

sulla vasca natatoria (C).

Poich

spaziosit che desta ammirazione ancor oggi e alle gigante-

grandiosa

alla

sche volte
questi

delle

riproduce anche

ci,

accanto

terme di Caracalla con sguardo


(Secondo Fr. Thiersch).

le

delle

marmo

degli splendori maggiori di


al
s.,

quale

contribuiva

colonne quanto per

e del

essen-

5145.), stava nell'uso di

mosaico per

la

rivestitura

pavimenti e del

Le terme di Severo Alessandro (Thermae Alexandrinae,


rinnovamento di quelle neroniane non lontano dal Pan-

terme l'acqua

buona

opera

in

fu

condotta con particolari acquedotti nuovi.

mattoni,

la

cos detta

Minerva Medica, una

StVERO
fontana o ninfeo

chiaramente

573

Esquilino, mostra

siili'

tendenza alTedificio cen-

la

L' editicio decagonale

trato.

SUA IAMI(;LIA

I.A

r.

circondato

internamente da grandi nicchie semicirpassa con un'apertura

colari

per mezzo
finestre in

che

suo

Il

per

sviluppo,

in

immediatamente

funzione

la

cupola,

illu-

nuo\'a

alta

pieno

nicchie

le

assumessero
veva

laterale

luce

1'

circolare

dell' edificio

mezzo della
per Roma.

alla

m. 23

di

superiore

parte

una cupola circolare;

minazione

modo

una

di

resistenza

di

costruzione centrata do-

la

certamente

per

averlo

prima

la

volta in Costantinopoli.
In

unione con

scultura appare

la

l'architettura nei

due archi onorari che

furono

dedicati

grande

a tre aperture

Settimio

Severo,

il

Fig. 1014. Busto di Caracalla. Napoli.

nel Foro, innal-

zato nel 203 dopo la guerra dei Parti,


completamente dalla pomposa iscrizione,
il

all'imperatore nel 204 vicino

La

distendono

si

disopra delle porte laterali basse nell'arco

della guerra dei


le

di

ma

non corrono collegate

di

quattro grandi

Marco Aurelio,

ma

in

modo

loni da

La porta onoraria

fiera.

degli argentieri dispiega

cremente eseguite. Anche un


in

una scena

decorazione delle terme

figura di

di

Lisippo

Hebe

Antiope

il

di

si

dei capelli

la

imperatrici

si

ideali,

tutto di colossale

1'

Fracle

s.),

grandezza

in

una
cor-

anche

di

questo

la

natura

(fig.

si

1014)

rivela la scultura

ma

certo a

lui,

che

amava

di

smorfia questa truculenza del suo aspetto, piacque di essere cosi

ritratti

(pag.

il

Di maggior importanza

profondamente malvagia dell'imperatore


adulato. Nei

a modelli

ricorre

busti di Caracalla personificano con potenza sinistra

allo spazio.

esagerare con

si

con

820' copiato e completato con

(fig.

con aggiunte ornamentali d'ogni genere (pag. 465 s.),


in una copia fortemente esagerata (pag. 514

(Flora) con cintura notevolmente bassa,

rispondenza

Ma

romano. Per

683) tradotto

(fig.

periodo nel ritratto;

le

materialmente

Caracalla

medio-

insignificanti

arresta l'arte del rilievo nazionale

gruppo rodio del Toro

al

cartel-

rappresenta Settimio Severo

funzione imperiale ricollegandosi a modelli antichi.

della sua

quindi a modelli greci:


la

un'ornamentazione sovrac-

rappresentazioni

rilievo del palazzo Sacchetti

questo imperatore per lungo tempo


la

le

che

sono ordinate meccanicamente l'una

disopra dell'altra dentro una cornice; un'innovazione spiacevole che ricorda

carica e alquanto pesante che incornicia

rilievi

architettonico

vista

Settimio Severo, rappresentano scene

Parti nello stile della colonna di

singole strisce

932) occupato

dagli argentieri e dai mercanti di buoi.

Foro Olitorio

maniera poco soddisfacente dal punto

in

fig.

e la piccola porta onoraria che fu innalzata

scultura in complesso persiste sulle vie dell'arte antoniniana.

che
al

al

cui attico pesante (confr.

femminili

le

5641 hanno fatto

presentano

all'

mode

pi

posto ad

occasione

antiche

una
al

di

un'acconciatura

artificiosa

disposizione pi semplice; invece


loro

una Venere nuda (Giulia Soaemias nel Vaticano).

popolo

nell'

aspetto ideale di

ITALIA

e.

^74

DA AriFIANO AD ALESSANTRO SE\EPO

\i.

dei dt-litiiiuvi duni d iiuz/t

Wi-rfe di

Sarcofagi.
territorio fenicio

Roma

(fig.

903),

Medea, secondo

Grecia

in

801),

(fig.

marmo

sarcofagi in

361

cadaveri e divengono ben presto una

come

greco (confr.

il

una cassa od un' arca


cipio

fig.

ornati di

rilievi

la

come

(fig.

946),

ma

le

Il

ornamentali,

figurato. Alle volte

defunti distesi

come

al

sarcofagi erano per lo pi lavorati in

zione tradisce soltanto

la

mano

tecnicamente

cos anche la

quella creatrice dello scultore

ideata per una singola opera

ma

aiuto ed stata

casa, n

di

rappresefita

Da

pi presto da quella di

in Etruria sul coperchio

ma

per

massa

e,

sperimentata

lati

come
dello

composizione per

o
di

lo

sarcofago

il

solo

sul

non

stata tolta da taccuini di modelli e simili

mezzi

il

caso particolare, soprattutto con

un

ritratto del

la

trasforma-

defunto. Perci noi

--ti'

1016.

Mito

non
stata

zione della testa, in generale solo abbozzata, in

Apollo

lato

solito, l'esecu-

scalpellino,

lo pi

sono

pi ba-

riadattata per

Fig.

prin-

dell'arte

stile

scene figurate eseguite generalmente in altorilievo, che ornano

anteriore.

primo

cremare
romano non
di

ma

nello

1018): riposano sul coperchio,

(fig.

Medea

893), in

del

forma

la

festoni

rettangolare, pi raramente ovale o tutto all'intorno o su tre

di

che

sarcofago

857)

s.,

fine

alla

quello licio (pag. 91)

presso a poco dall'et adrianea o

Traiano appare l'ornamento


rappresentati

(fig.

di

206), nel

(fig.

837

quale deve essere deposta nella camera funeraria.

appaiono soltanto motivi puramente

augustea

stano

all'aperto

appaiono

moda dominante.

Fuga

figli

(fig.

seppellire invece

646) e in parte l'etrusco

all'esposizione

era destinato

di uccidere

tragedia d'Euripide. Berlino.

702), in Etruria

s.,

secolo d. Cr. in corrispondenza al rito risorto di

ha

la

Preparati da precedenti vari neir Egitto, in Cipro

(fig.
i

Medea medita

Creusa

Fig. 1015. Sarcofago con la rappresentazione del mito di

Morte di Alcesti
Eracle trae Alcesti dall'Ade
Sarcofago da Ostia. Vaticano.

di Alcesti.

Fig. 1017. Lotta contro

ottuso

scalpellino.

Il

contenuto,

eOF A

Calati. Sarcofago

( ,

Ammendola. Museo Capitolino.

la mano di un
come nelle urne

qui possiamo riconoscere per lo pi


l'

i;

artista in contrasto

con quella del-

etrusche (pag. 494), tolto

valentemente dalla mitologia greca; particolarmente sono favoriti dei miti

pre-

che

morte od hanno un significato simbolico le rappresentazioni dionisiache


accennano forse alle gioie dell'ai di l. Altre scene sono tratte dalla vita gior-

ricordano
o simili

tragici

la

Fig.

lOlS. Achilk- tra le figlie di

Licoinede. Sarcofago.

Museo

Capitolino.

676

e.

Italia:

da Adriano ad Alessandro severo

vi.

nalieia fcorso della


vita

un

di

romano.

nobile

Firenze)

rappresentano

avvenimenti
pari

al

storici

dei

rilievi

contemporanei un sarcofago
storici
;

con

battaglia

Galli

(fig.

di

1017J

lavora completamente

motivi

su

pergameni.

Gi nel

perio-

do adrianeo
luppano
Fig.

1011).

Del tipo

Sarcofagi

Sidamara.

di

Accanto ad esemp

uno

isolati di

fondo

prende

liscio),

Queste

principali.

(pag.

1015

(fig.

556

secondo

s.)

immediata chiarezza

ma

dall'altra,

maniera

la

paesistico

rattere pi

massa per

mette

si

Sotto

gli

impronta

realistico di netta

principali ricevono talvolta

il

sempre

scuro.

la

romana

II

secolo

con accuratezza e pieni


poco chiari
sibile

danneggia

la

io 16)

(fig.

edificio e

di

effetto nel

moda anche

dividono

architettoniche in

una

di carattere statuario

degenerazione

di tali

il

in

un vigoroso

risalto

un

all'occasione

ora

gi

ca-

personaggi

diviene sempre pi

la

quanto storiche

all'

altro.

grandi

dell'effetto.

Agli

Ma

ultimi

sarcofagi

quali di

tecniche e

sontuosi

poco

nuovo trattano

di colonne, di archi

che co-

decenni

d'insieme,

1018). Presso

(fig.

dei sarcofagi

1017).

(fig.

tecnica del trapano

il

spesso

solo pos-

nello
il

del

lavorati

ma

loro alternarsi di luci e di ombre,

fondo per mezzo

serie di

quelli ritrovati in

di

pi tardi

tranquillit

appartengono

III

camera sepolcrale

nell'oscurit della

meno ad

solo quadro d'insieme

nella rappresentazione a favore del ricco effetto

periodo vengono

un

di

un

fa valere

si

mitologiche

procedono P uno accanto

primi del

ai

distaccano

si

mira

si

nel periodo degli Antonini una forte inclinazione per

pathos che anima rappresentazioni tanto

mincia a prevalere anche qui

in

maggior cura

Antonini

L' esecuzione diviene a poco a poco pi trascurata;

indirizzi assai diversi

rilievo

di

meno

lo

dei defunti, ci che

tratti

domina

frequente. Oltre a ci

sporgenza

rappresentazione viene unita

ma

fondo

susseguono strettamente

si

contenuto che ad un effetto decorativo d'insieme. Questi

del

la

Niobidi nel Laterano),

delle figure dal

pi

lo

leggermente accennato:

sarcofagi narrativi costituiscono la grande

Roma. Pi raramente

per

rappresentazione della colonna Traiana

di

figure con varia

le

da un fondo architettonico
un'

esso corrisponde

Peleo con figure a profilo sopra un

Albani di

primo posto la narrazione continuata di un mito nelle sue scene


maniera del fregio pergameno di Telefo (pag. 461)

il

quanto che

in

s.)

come

principali.

talvolta alla

sono separate chiaramente l'una


collegate

rilievo classicistico,

di

stile

inclinazioni adrianee (sarcofago

tipi sti-

Fii

listici

alle

si svi-

stesso

come

tutto

o di altre partizioni

campi che poscia accolgono singole statue o gruppi

sarcofago
sarcofagi a

di

Eracle nella

membrature

Galleria

Borghese).

architettoniche

la

Una

particolare

costituiscono

cos

PROVINCR SETTENIRIONAI.

I.F.

con

sarcofagi di Sidamara,

detti

ornamentazione

ottenuta

raggiunge un effetto ricco

di
(fig.

sono

stancante

miglior

luci

Pi bello

periodo.

marmo

pilastro di

VII.

alla

l'

effetto

scuro

di-

si

un

in

1020).

(fig.

suo indirizzo

ma

estende a

si

tutto

Augusto, come mostra

di

governo,

di

cui

di

occupati,

sguardo

romana^ non' lifinora ci siamo

tarda

dell'arte

principale,

citt

Lo

l'impero.

fondo

dal

vi

L'ARTE NELLE PROVINCE

specialmente

quasi

illuminata, che

Museo Laterano

del

L'importanza
mitata

puro

pi

che

figure

'"^

modelli greci del

d'una decorazione chiaramente


stacca con lavoro a traforo

ombre profonde

1019);

spesso

risalgono

collocate

cui

la

con largo uso del trapano

ma

anche assai

tabernacoli,

577

era

il

ancora essenzialmente

Roma e all' Italia ed il primo secolo aveva_


mutato ben poco. Soltanto con la pacificazionets
del vasto impero compiuta da Traiano fior anche
diretto a

ci

in

fuori

una pi viva

d' Italia

attivit artistica.

Alcuni

monumenti, come ad esempio l'anfiteatro,


teatro, le terme, indispensabili per
Romani,
ritroviamo da per tutto. Qui noi dobbiamo ricordare soltanto ci che

dei

il

li

nelle province

Le province
seconda che

modo una

batte in qualche

settentrionali.

via propria.

civilt

compito assai

un

aveva

L'arte

trovava in territori di antica

si

digerente a

barbariche prive di una

in terre

Una posizione intermedia occupata dalla Gallia dove si preRomani due civilt assai" differenti, una greca e l'altra celtica. La co-

tradizione artistica.

sentarono

ai

lonia focese di Massaiia o Massilia (Marsiglia), fondata circa verso

nuta ben presto

centro della civilt per

il

era entrata in rapporto con

pianura del

Po

greca verso

la

regione alpina;

con

la

Rodano

l'Asia

l'ambra

Sane;

la

d'altra

in

quando, dopo

conquista

di

(Delfinato)

Cesare

Augusto, tutta

Altre condizioni erano quelle della


dalla

met dell'ultimo millennio

luogo importante
SpRtNQER

Manuale

a.

ritrovamento

di

I.

la

si

pure

diffuse

si

gli

antichi

500

il

in

scrittura

la

scrittori

trovava perci

via naturale

anche quando

Provincia (118), conserv


la

era dive-

Massaiia dominava nella

e
lo

le

epi-

stagno

rapporto

sta-

commercio lungo

di

parte rimaneva in rapporti con

(Calati, Celti). Massaiia,

della Gallia per opera di

di

porto di esportazione tanto per

del nord,

sedettero nella regione degli Allobrogi

ben presto

il

Gallia settentrionale, dove portava

Minore

La moneta

da Massaiia

600,

il

meridionale e gi verso

Gallia

come concordemente insegnano

Britannia quanto per

della

il

(pag. 497).

conservate. Massaiia fu l'emporio e

grafi

bile

e nella

Gallia

Roma

la

Galli emigrati nel-

Romani

dal

121

un posto avanzato che

a.

Cr. possi

ampli

mantenne anche
particolarmente dopo il nuovo ordinamento
la Provincia si romanizz rapidamente.
il

suo carattere greco e

Gallia settentrionale.

lo

Celti presso a

poco

Cr. ebbero una loro propria arte che dal primo


sul

lago di

Neuchtel

si

suole

chiamare arte
37

di

578

e.

La Tene. Essa
all'arte

di

l'arte di

Italia:

larte

\ii.

svolta

si

province

un periodo del ferro pienamente sviluppato che

Hallstatt (pag. 12, 472) e, certo

salia (fig. 28),

nfli.e

in

diversi gradi.

non senza
Il

influssi

suo dominio

nella

Boemia, a sud nelP

utensili indicano

questa arte.

il

Mas-

di

distendeva su una gran

si

parte della Gallia e sulla Britannia e dall'Elvezia gi lungo

ricollega

si

da parte

ionici

Reno, ad oriente sino

il

Armi soprattutto ma anche modesti


popolo dei Celti come creatore vero e proprio di
tecnica a lamiere di Hallstatt, questa arte ama le
settentrionale.

Italia

battagliero

differenza della

forme arrotondate e
contorni vigorosi e si distingue principalmente per la sua ornamentazione a linee ondulate (fig. 1021 s.). I motivi sono poco numerosi ma per
lo pi di buon gusto, la tecnica abile. Alcune opere plastiche, prima non giustamente apprezzate, si fanno qui inserire appunto a causa di questa particolare ornai

mentazione

notevole un pilastro trovato

presso

Stoccarda,

purtroppo

distrutto

sua

nella

periore

Come

parte su
1022).

(fig.

in alcuni altri

esemplari

primitivi

pi antichi

qui con

un'evidente

ad

za

tenden-

forma

una

chiara e pi attraente,

stato indubbia-

mente dato
Menhir
pag.

7),

ad

con l'orna-

mentazione

un avvivamento
stico,
(Da Vouga

una

il

un

(confr.

con
pla-

carattere di

umana.

figura

e Ranke).

Egualmente da non
molto tempo sono
si

stati

riconosciuti o scoperti

gli

avanzi di templi gallo-romaniche

trovano fino in Inghilterra e nella Germania occidentale. Erano delle alte costru-

zioni quadrate con tetto inclinato, circondate da

formato per

muro

di

lo

parapetto

il

della cella e al disopra

divinit

stabilito

podio. Di una

un basso corridoio spazioso, che


un basso

pi da colonne tuscaniche, assai largamente disposte sopra

suo tetto
si

nel

appoggia

si

alle

mura

aprono

in esse delle finestre.

mezzo

della

tale costruzione

cella.

m., larghezza della cella quadrata

all'

incirca

dell' edificio

luogo del simulacro della

In molti casi

sono conservati

recinzione

di
Il

tutto poggia sopra un

il

importanti avanzi (altezza quasi 24

17 m.) nel

co.si

detto tempio di Giano

presso Autun. Altri avanzi hanno una pianta circolare (Prigueu.x), degli esemplari
pi antichi

considerare
delli italici,

mancano ancora dell' esterna disposizione


la loro forma come quella originaria alla
sarebbe stato aggiunto

Come forma

originaria

della

modo

in

casa

delle colonne, cosicch

alquanto esteriore

il

tradizionale della Gallia

si

imitazione di

quale, per

pu

mo-

corridoio a colonne.
la

capanna circolare;

adunque anche qui la forma circolare sembra trovarsi al principio dello sviluppo.
Questa arte gallica aveva opposto resistenza ad una completa ellenizzazione
non
;

piccola

testimonianza

della

forza

della

civilt

romana

il

fatto che

con

l'

avanzarsi

G A L

Romani non

dei

solo

commercio

il

I.

579

ma

Massalia

di

anche

carattere greco

Tuttavia

nella Gallia presenta delle

934, 938

s.

monumenti

in

rapporto

in

Remy

St.

con

gli

ed Grange

elementi

greci

sono volute riconoscere influenze anche pi

si

mostrano

stile

(fg.

032.

Massalia

di

orientali.

della pi tarda architettura provinciale

pari

al

Uno

Ma

questi

un carattere

del tufo, e debbono perci


debbono essere riconosciute influenze
perfino pi lontane influenze orientali. 11 bronzista greco Zenodoro
al tempo di Nerone la colossale statua in bronzo di ^ Mercurius

che

ellenistico

porlo

tentato di

si

caratteristiche assai nette.

abbiamo gi trovato

artistico particolare noi lo

ed Arelate, anzi

in .Massalia

mantiene ancora lungamente.

si

l'arte

ritrae

si

Ad ogni modo

viene rapidamente dispersa dall'arte provinciale romana.


il

locale

l'arte

quello

affine

italico

del periodo

trovarsi in rapporto con questo. D'altra parte

greche dirette e
542) fuse

(pag.

Dumias

Alvern

sul

per

ancor oggi

gli

avanzi

avanzi

marmi

di

ma

arte,

numerose
mi greci.

colorati.

compagni

modesti

figurine

Pi tardi

tuttavia di

mostrano

gli

Zenodoro

ha

fabbricanti di

nei

terra cotta con no-

in

nella

fiori

esistono

un grande tem-

di

ornamentazione come

ricca

dei

santuario nazionale degli

senza

costruito

pio

il

Puy de Dme dove

Gallia una non

insignificante industria metallica, e vi fiori


la

fabbricazione di vasellame

ramente importata
quella della

di vetro, chia-

dall'oriente,

terra

sigillata

come anche
proveniente

Arezzo: ambedue, trapiantatesi anche


nella regione del Reno, hanno l durato

da

sino alla fine del dominio romano. L'inartistica

sino

medio Reno appare anche

"

colonna

(fig.

di

al

di

della

(jiove

alta

circa

in

fratelli

celti

Samus

e Severus.

Una doppia
le

parti

appaiono essenzialmente degli di romani che


modelli greci. Sopra

bronzo

di

il

tornata

Nerone (prima

insieme con cinque rocchi: tutte e sette

di

mezzo

il

ed

alla

Arlon, appaiono accanto alle stele

in

sono coperte

di

sono rappresentati

vero. Cos

Neumagen

una

rilievi

come

nella

Provenza

architettonico,
tlg.

fig.

938

poscia fortemente

statua

(circa

1024) furono coperti per intero con

rilievi

quali

Giove

in

il

Rodano

100-250), Igei (verso

il

e la
bel-

250),

hanno assunto gran-

o pilastri funerari a pi piani

torri

sino

di

anche suU' arte della Gallia

Essi avevano da principio

ornamentale,

nei

con evidente uso

una congettura assai vero-

funerari che

e agli altari

dezza monumentale, assai frequentemente simili

Magonza
comune

base sostiene una colonna messa

Mo.sella, abbia esercitato influenza

Nel territorio della Mosella,

gica.

in

l'opera

simile che questa civilt colorita di carattere greco, condotta lungo

Sane sino

Lati.

luce

alla

del -67;

capitello stava su un' alta base

proporzioni una volta e

A C:

B: Prospetto.

una

metri 9 che

1023). Essa appartiene all'et di

due

forma di pilastro (menhir)


da Schnbiich presso Stuttgart.

Fig. 1022. Figura a

meridionale

Gallia

fluenza

che

un

carattere

puramente

all'ultimo (cos in Igei,

completamente

dipinti

che rappresen-

e.

ITALIA

tano

\n.

I.

ARTE NELLE PROVINCE


con tutte

vita degli abitanti

le

loro

particolarit: l'insegnamento scolastico

(fig.

la

1025),

pagamento

il

preparazione

la

sporto

su

un timoniere
vita che,

sere

cui

di

su zattere,

Mescila sotto

con uno
accordo

in

guida di

di

Igei

tutto

Il

pieno

popolazione,

la

condizioni di

le

Scene

agiata.

vita

la

materiale benes-

al

godeva allora

monumento

nel

loro tra-

trasporto

realistico

stile

accentua unilateralmente

una

il

il

di debiti,

brillo e simili scene.

presentato
di

delle stoffe

carri

vino sulla

del

canoni e

di

mitiche appaiono

ma

sono

del resto

rare.

monumenti

parte

Sono

tastica concezione.

siamo immaginare
greca

come

sotto influenza

caso di Cernunnos

nel

Reims

rilievo di

un tempo an-

sorti in
e

(fig.

1026),

fra

celtica
i'

xMi

di

gli

sua

la

Apollo

alla

m\

ariete.

le

maniera
Fig-

Mercurio

alla

tre teste e

si

fatto

rappresentazione

di

degli speciali

come

sulla

culto

il

nomi
pietra

locali;
di

secolo gli di celtici

seguito

alla

delle
le

let-

tre

sembra

gru

un albero
:

Rodingen presso

matrone

lijlich

l'

iscri-

solo descrivere

(fig.

Spesso

celtiche

loro figure sono di rado cos

con

buone

1027). Dal

assunsero costume romano, forse anche in

soppressione ordinata da Tiberio e da (Claudio del

Druidismo e abitualmente, a causa

di

superficialmente motivata (interpretatio

Fig. 1023. Colonna di Giove in Magonza. Lato destro.

testa

tradizione

senza spiegarla.

madri

de

un serpente a

nella

un toro con

enigmatica immagine

questa

conservato

.WciiiiTiienlo

vestito di lavoro, in atto di tagliare

zione conservatane di Tarvos Trigaranus


di

1(124.

eLundinii in I^el
presso Treviri.

Anche un dio Esus menzionato

teraria appare in

accanto

un

ricchezza. Inoltre partico-

larmente da menzionare un dio a


di

in

quale con

il

corna di cervo accoccolato


versa

di fan-

che noi pos-

tipi

preromano

teriore anche

in

concezioni,

sono chiaramente

di celti che

gli

presentano,

religiosi

corrispondenti a queste

Fig. 1025. Scena di scuola da

una

comparazione assai

romana come

Neumage

dice Tacito),

G A

nomi romani.

pertno

ha prestato dei

con

mazza

la

tratti

dio Sucellus

Vesta

1028),

(ig.

1.

dio Silvano

Il

al

I.

alla

dea equina seduta Epona, Giano forse


a quel dio a tre teste.

pale gallico (Esus

curio ed

?)

dio princi-

Il

divenuto Mer-

volentieri contraddistinto

suo attributo

dai gallo nazionale;

il

comune,

lo

borsa,

la

caratterizza

tempo come il dio romano del commercio. .Ma egli riceve anche come compagna una dea
gallica Rosmerta, Apollo una
dea
Sirona,
dea
Silvano-Sucellus una
nello

stesso

Nantosvelta

1028;, Dispater

(fig.

Herecura

dea

costantemente

solo

isolato.

una

Giove rimane
Nel

III

secolo

maggiore importanza

acquistano

di celtici gi ricordati da Cesare,

gono

in

uso nella regione

nica degli Agri

con quattro di

Decumates
1

Fig. 1026. Rilievo gallico dedicato a

Marte ed Ercole. Dalla

celtica del Belgio,


le

sull'alto

colonne dette dei

pietra dei quattro di

"

Giganti

poggia per

'

fine

Reno

disopra

per

lo

"

barbato,

balza

Reiiiis.

si

un

sopra

gigante

disteso

II

secolo

ven-

germaSu una base

1029).

una seconda base pi


diffuse allora

nel

al

del

nella regione

(fig.

eleva un' alta colonna coronata da un gruppo

si

pi

Io pi

piccola con gli di dei sette giorni della settimana, di cui


al

Cernunnos.

gli

il

culto;

quale un cavaliere,

suolo.

Il

cavaliere

ha

spesso l'attributo della ruota del dio gallico del fulmine e una volta armato anche
del

fulmine o della lancia:

lo

si

chiamer Juppiter e appunto a causa

del

suo con-

torno cosmico (giorni


della

settimana, sta-

gioni deir|anno) deve

qui considerarsi
il

dio

del

come

cielo.

chiaro che queste co-

lonne

riattaccano

si

ad opere pi antiche,

come

colonna

la

[di

Giove a Magonza

(fig.

1023), con

cer-

chia

la cui

rappresenta-

ai

hanno

zioni

Con

contatto.

stretto
la

me-

t del III secolo spa-

riscono

le

dei Giganti
la
Fig. 1027. Rilievo

fine

i>

colonne
e verso

decade tutta

con figure di matrone,

da Rodingen. Mannheim.

l'arte

gallico-romana.

Fig. 1028. Sucellus e Nantosvelta.


Da un altare di Saarburg. Metz.

iai.ia:

S82

Nel

III

\ii.

Costanzo

sotto

romano furono

nell'impero

contro

il

confr.

260,

fig.

1038).

terme,

un

fierezza

la

Come

imponente

di

fortificate

le

ed

rusticEe)

la

Roma

di

edifici

altri

(pag.

540), accresce

Un

palazzo

talvolta

un

ad

porte

delle

di

V e-

imperiale,

sorsero nella citt. Tutto

ville,

aggruppati intorno

Porta Ni-

questo periodo (dopo

rielaborazione, appunto

dell'ultima

impressione.

dell'

anfiteatro

di

maggior ricchezza

di

all'intorno furono stabilite delle


(vilkt

la

da per tutto

saldamente

pi

che conservata,

citt,

Roma, e dove la mancanza


come nella Porta Maggiore
nergia

soprattutto verso

allora

1030), un'opera

(fig.

di splendore,

e Costantino.

barbari che divenivano sempre pi minacciosi. La

porta settentrionale della


gra

che fu frequentemente sede degl'im-

suo periodo

il

line del secolo

citt

nellp: province

secolo Treviri,

ebbe

peratori,

arte

I.

domestici

edifici

luoghi

talvolta

cortile,

piacere con lunghi porticati solati, con pitture parietali, con

splendidi pavimenti a
scultoria

come

542)

mosaico

anche

apparecchi

di

che riparavano

nord,

(fig.

Anche bagni ed

altri

nello
edifici

finestre
di

stesso

con

1031),

esse erano provvedute di

decorazione

ricca

vetri (sopra pag.

riscaldamento adatti per

tempo

indispensabili

case

le

per

Romani

il

umidit.

dall'

si

tro-

vano dapcrtutto.

Un quadro
nia romana.
Fig. 1029.

Gigante

Colonna

da Merten.
Metz.

sino

ave\ano apportata
il

confine

del tutto

\'osgi, lo

netta di divisione.

d(

al

la loro.

Limes

'1

nessuna

era

antica

La

gli

Agri

artistica,

Germa-

dalla

e V Eifel costituiscono

Reno

valle del

cio

civilt

differente presentato

Hunsruck

il

paese

Decumates
dove

gli

alla
,

una

sua

non a\'evano

abitatori

celti

Esso

militare dell'im-

pero pi fortemente presidiato.

La gran massa

costituita

rarie militari
italici

esse

pietre

fune-

modelli

fatte sui

1032);

(fig.

vi

monumenti

dei

dalle

accanto

ad

erano immagini delle

divinit e rilievi votivi, che per


lo pi

cianti.

di

si

riattaccavano

legioni

delle

dei

al

accenna

all'

toro,

influenza

maggiore dell'Oriente;
sun luogo,

mediana

quanto

del

Reno

Cibele)

sempre
in nes-

nella
si

di

Giove

(Serapide,

sul

Dolicheno

tanti

culto

commer-

La grande invasione

stranieri

valle

trovano

templi e tante immagini

grandi e particolarmente detta

Fig.

1030.

La

Porta Nigra

in Treviri.

linea

destra

Veduta esterna.

non

GERMANIA. REZIA. NORICO. PANNOMA, URITANNIA

uccide

toro

il

concorrente
il

1033).

(fig,

pericoloso

pi

il

Anche

cristiana.

religione

della

Mitra che

persiano

solare

dio

del

gliate

dio celtico del cielo con

583

sue colonne dei

le

Giganti appare qui frequentemente (pag. 38 0.

Vasellame
splendore
in

preparato

era

argilla

in

ma

luoghi,

fabbricazione

la

dei vasi

parte di forme assai artistiche

Di bagni

si

assai

vari

in

esercit con particolare

Colonia

vetro,

di

1034.

(fig.

bene conservato un dop-

pio stabilimento in Badenweiler.

Alquanto

erano

differenti

condizioni

le

Rezia, del Nerico


sole della Pannonia gi per il fatto che
specialmente nelle due prime regioni,
dati,
nei paesi danubiani

delia

non

avevano una grande importanza.

pe-

La Tene

gusto

(pag. 472, 577 s.) erano gi da lungo


Cos nelle regioni delle Alpi e del Danubio, che dal tempo di Auappartenevano all' impero ma che solo gradualmente furono romanizzate,

Roma

fu di

riodi dell' arte di Hallstatt e di

tempo

passati.

nuovo

T importatrice di tutte

mare

attraverso

allora in gran

fiore.

In tutte queste regioni

tare qualche cosa del

case locali, quali

Aurelio,

erano

ci

di

valichi orientali

nuova

tutto

ispirazioni

le

mediatrice dal

alpini

citt

di

ne fu naturale

Aquileia che era

specialmente l'architettura ad appor-

fu

giacch

abitanti,

agli

artistiche,
la

capanne rotonde

le

le

sono mostrate dai rilievi delle colonne di Traiano e di Marco


una semplicit assai primitiva. Spesso si trovano come nella
Provenza

dei

monumenti

funerari a pi piani; dei sepolcri

pi piccoli

vengono

niera

di

particolare

monumento
del modo in

marmorari

provinciali

lo

del

(Celeja);

-illi

del

si

Tropaeum

"

coronati

a quelle

della

namento

le

plastici

presso Battersea)

il

romana
alla

ma-

esempio

influiva sui

Guerriero nerico

condizioni

erano

La Tene anche

mente

di

rilievi

vicino
di

qui

presso a poco

Del predominio

danno testimo-

soprattutto dei belli oggetti di or-

Uno

e delle armi.

piena di gusto, e gi

ornamenti

offre

Galiia settentrionale.

ritrovamenti,

cui la scultura

alla

Un

1024).

traianeo di Adamklissi (pag- 353)-

della civilt celtica di

nianza

una piramide

(fig.

possono richiamare

Nella Britannia
simili

con

Igei

scudo
all'

et

di

bronzo,

romana,

smalto rosso (trovato

rappresenta

in

un

modo

di un' arte

ornato
nel

con

Tamigi

particolarmente

attraente questa tecnica prediletta nel territorio celtico. Essa


a

svilupp pi tardi con maggiore ricchezza

si

colori,

commercio romano. Nell'architettura del periodo


dobbiamo attenderci nessuna grande creapredomin la capanna circolare con un materiale

anche sul

pi antico non
di'^iIn'sSda'ti"'str'as"burg!?.

di

quel che sembra appunto in Britannia, ed ebbe influenza

zione

irAi.rA:

584

l'arte nelle pron'ince

vii.

con

deperibile lino a clie


la

conquista per opera

Claudio
la

tecnica e

mana.
dato

anche

La

forma

la

stato

ro-

gi ricor-

che

il

gallo-romano

(pag.

tempio

di

introdussero

si

qui

578)

rappresentato.

stazione

Calleva

di

che

(Silchester),

stata

ora messa completamente

mostra
mente un incrocio di

real-

ippodameo

(pag.

allo scoperto,

de

di tipo

307)

del

tutto

stra-

regolare,

con Foro nel mezzo,


esso

sembra

senza rigidezza di
ciato
di

di
Fg. 1033.

Monumento

irregolarmente
tera stazione
le

mezzo

Karlsruhe.

250).

grandi

piccole case

campagna

e ville spar-

ed

liberamente

pagliate

ai

pi arbitrario e che

questa

di

il

trac-

sopra una quantit

campi: fronti di strade e case di citt mancano. L'incircondata con un muro poligonale irregolarmente disposto, che taglia
in

modo

strade nel

posteriore

da Osterburken (verso

di Mitra,

ma

distendersi

stazione

si

campestre

come una

perci

palesa
costretta

in

fortificazione

forma

un'antica

di

citt.

Anche

Venta Silurum (Caerwent) mostra, ad ogni modo con una disposizione


rettangolare del muro, un simile carattere, cosicch si pu considerare questa sparpagliata

disposizione

delle

abitazioni

talvolta assai grandiose,

ville,

La

pag. 582).
delle

pietre

mano

di

plastica

si

come un

di
si

l'influenza

si

trovano accanto

Di

forme classiche

delle

un'arte indipendente e

sempre sono

tendono verso

originale

difficilmente

pu osservare qualche cosa.

La Spagna
i

ricchi pavimenti a

non ha nessuna grande importanza


si
pu riconoscere la

un marmorario della metropoli,

esse.

funerarie nelle quali

a sculture rozze e provinciali, le quali tuttavia


sotto

tratto particolare della regione.

distinguono per

non

monumenti romani. Tra

ricca di

pi importanti sono dei grandiosi ponti sopra vallate

di

fiumi profondamente incassate (Alcantara, pag. 553, Merida


e dei grandi acquedotti (Segovia, Merida, Tarragona), in
parte

in
si

eseguiti in granito. In

anche

1'

Sagunto

hanno

nascita

avanzo

grandiose

Traiano

Merida (Augusta Emerita)

un arco onorario, egualmente

conservato

delle

di

di

un teatro

mura

di

in

vi

ed

Tarragona (Tarraco

citt.

Italica,

il

luogo

di Adriano,-^ha restituito dei

di

grandi

delle

Le

mosaico (confr.

opere

importate,

SPAGNA, AFRICA

mosaici.
anche

In complesso
Spagna offre po-

la

che particolarit notevoli.

Se l'Africa romana,
soprattutto

avanzi

questi

stimoniano quasi

vamente
cui

in

Traiano

te-

esclusi-

grande

del

fiore

tempo

dal

fu

una

pi ricche di

delle regioni

rovine,

Nli-

l'antica

midia, oggigiorno

di

regione

questa

benedetta dalla natura, uno

granai

dei

tocca

sa

di

Roma:

primi decenni

nei

predominio

esFig. 1035. L'

suo culmine

il

la

del

secolo.

III

letteratura africana.

Thamugadi (Timgad,

il

Se

medesimo

certamente

1035) segni per

fg.

zione dell'edifcio dell'anno 100


Il

il

arco di Traiano

periodo nel quale giungeva

il

le

colonne

trabeazione a sperone aggettante, apparsa

l'iscri-

assegna piuttosto

lo

loro

la

Adriano

nel periodo di

altrove

pe-

al

sporgono liberamente con

che
gi

africana nonostante

questa fioritura cosa controversa.

principio di

suo aspetto straordinariamente ricco, quasi barocco,

riodo degli Antonini ed anche

al

cosiddetto arco di Traiano in

Pompei

la

Timgad.

in

(fg.

991, 99 s.), sono comuni negli archi onorari africani solo dal tempo di Marco
Aurelio e poscia certamente sono assai amati nei maggiori dei circa settanta archi
dell'Africa.

Un

tetrapylon

veste (Tebessa).

Fra

(Dugga), costruito in

con

fregio

presenta invece

pietra,

frontoni
il

su podio, prostilo,

o arco

templi

goffi

di

Giano

dell'

et

Campidoglio,

conserva

tempio ben
di

il

delle

le

il

forme

innovazioni

conservato

ordine corinzio con

di

Caracalla

di

tempio

ma

tradizionali,

singolari

Tebessa

epistilio

mo'

pesanti

di

cio bucran disposti

metope sopra

di

colonne

con serpenti.

Il

un

coronamento
con

tro-

festoni

in-

attico

cornucopie,

trecciati,

le

aquile

esse

tra

dato da
fei,

modo

non felici
un tempio

interamente

rilievi,

1036).

Thugga

di

ogni

ad

appunto

(fg.

coperto

trova a The-

si

principale

che sembra accen-

nare a un tetto a padiglione

o piuttosto a un tetto

Una

offerta

anche dal tempio

di

Esculapio dell'et

Aurelio" in
stile

Fig. 1036.

Il

(empio

di Tebessa.

piatto.

barocca

costruzione

dorico

di

Marco

Lambaesis
del

vestibolo

quattro

colonne

ricurva

dentro ^un atrio

la

lo

scala
se-

586

e.

lAI.IA

VII.

I.

ARTE

F'ROVINCE

SE.LE

micircolare

sono

egualmente

insoliti.

Timgad

In
stata

rimessa

luce

con

alla

grande

chiarezza una pianta

di

nella

citt,

Lambaesis
un accampamento.

vicina

Antiteatri,

teatri,

fontane ed

bagni,

acquedotti,

cister-

ponti

danno

Fig. 1037. RiliL.

ne,

un quadro completo degli

africani.

edifci

appaiono

Tra

si

Laberii

(dei

forma

romana

?)

neir arte

cacce, fiere, ecc.,

degli di

ma

meno

africana.

non

scultura offre tratti

di

poco

particolarmente

presenta

vi

la

Libia,

da

pi

piani,

grossolano.

locali

il

prin-

degli abitanti, cavalli,

pag,

(confr.

rari,

ritratti

simulacri

Verso

romano. Tra gli


met del III secolo

la

la

di

Adriano,

di

portici

Apollo, tempio
del Foro,

terme). In Tripolitania, oltre all'arco quadrifronte

avanzi romani

di

sit

e stato di

mana sono

di

la

la

teatro,

un anfiteatro,

conservazione quelli

destinati

monumenti

di
di

tutte

Forse gi prima del regno

di

romana verso

suoi soggetti.

particolare

tempio

Tripoli,

in

strada

sulla

le

terme.
altre

Ma
citt

Leptis Magna, della

Settimio Severo

la

Infatti oltre alle

mura

si

di
le

hanno

da Aasab
si

costiere
citt

rico-

dune sotto
era stata

citt

di

dell'Africa

ro-

natale dell' impera-

la

cui

sono

dotata

di

provvidenza della

difesa e alle strutture

sono acquedotti, cisterne, un teatro, un circo, delle terme e


porticati del Foro. Per magnificenza occupa il primo posto un edificio nel
del porto, vi

a superare per grandio-

alcune delle sue costruzioni nelle quali sempre da ammirare


civilt

qui ricor-

Sabratha (Ahrotonon) dove


le

grande

sua

porticus Augusta

tore Settimio Severo, che scavi in corso stanno liberando dalle


sepolti.

Giove,

di

M.Aurelio

un tempio a Aasab, monumenti funerari

a Mizda e un centro di importanti rovine

noscono un tempio, un

col

conquista italiana stata aperta ad

monumenti romani di et imperiale. Per la Cirenaica siano


avanzi di edifici in Tolmeta (Ptolemais) e Tocra ma in modo
tempio

di

l'arte.

quando con

quelli di Cirene (ricostruzione del

La

449).

solito carattere

Baal.

la

hanno una parte

vita

egizi

sono

rilievi

non

ville

In

1).

ricchezza di

Cesare e Roma, tempio

grande

villa

41

che
la

nelle

con

talvolta

quella

(pag.

una sistematica esplorazione archeologica, ha cominciato a rivelare


dati

L dove

particolari.

dapertutto

trovano richiami

si

particolari.

decadere della provincia decade qui anche

Egualmente

sui

gusto piuttosto

torri

di 67 pavimenti a mosaico
Spesso essi rappresentano

differenti di

un

peristilio

sono pi frequenti. Tutti rivelano

Saturno rappresenta

le

come

qui

greca a

quella

rado

una sobria limi-

In Uthina (Udna) tornata alla luce una

1045).

casa

la

ad atrio

sono trovati non

cipale

fig.

massa che

sulla

rivelano in generale

essi

sono preferite

tetto piramidale (confr.


villa

nudo riposa pi

po'

ornamenti

gli

tombe

le

un

effetto

1'

fondamentale

massi squadrati, con pochi membri ornamentali,

tazione a semplici costruzioni con


e perci

tratto

Il

ricchi

quale

.-

GRECIA
sembra che
peratore

debba riconoscere

si

Leptis

cittadini di

57

palazzo imperiale. Per gratitudine

il

innalzarono un arco

gli

onorario

al

im-

loro

quadrifronte

deco-

rato di sculture.

Anche questa parte dell'Africa romana rivela una


marmo. Tra quelle tornate alla

particolare

statue decorative in

Leptis

Magna

sono ottime copie

vi

di capolavori

greca

dell' arte

passione

suolo

dal

luce

di

Grecia.
la

fondatrice

villa

la

Mentre

di

una nuova

esaminate

nelle province finora

Ad

dell'oriente.

di civilt

in

modo

ogni

Roma

stanno diversamente

arte, le cose

Grecia era

la

fu

le

et classica o

romana dei mosaici pavimentali ha


Dar Huk Ammera presso Ziiten.

del periodo ellenistico. Dell'arte tutta

splendidi esemplari

per

Cirene e

di

restituito

l'introduttrice

nelle antiche

troppo impoverita

regioni

per

poter

condurre a termine da se stessa delle grandiose intraprese artistiche; come gi nel


periodo ellenistico essa
specialmente per
quale nel 60

non

si

gli

Cr.

d.

vide costretta a rivolgersi alla liberalit dei suoi protettori,

si

edifci.
il

Chi abbia sostenuto

le

Atene

teatro di Dioniso in

spese della ricostruzione con

la

una scena romana bassi,

ricevette

pu pi indurlo dall'iscrizione dedicatoria a Dioniso Eleuthereus e all' impeLa decorazione a rilievo della scena, che pi tardi fu di nuovo ria-

ratore Nerone.

doperata sull'antico posto,

una

nale scalpellatura di

confermano

parte ancora conservata

in

figura,

evidentemente

Ancora

della sua creazione.

l'et

di

sotto

suo

il

stile

Traiano

innalzato sulla collina del Mouseion al sirio Philopappos,

1'

(circa verso

ultimo

intenzio-

la

Nerone come Apollo

(pag.
il

5^2).

115)

fu

discendente dei

Commagene

un grandioso monumento con statue di Philopappos tra


Commagene. Antioco IV e il primo re sirio Seleuco adunque per
contenuto ricorda
Nemrud-Dagh (fig. 808
principi di

l'ultimo re di

il

Un grande

rilievo al di sotto presenta

sole

romano

(fig.

1037).

maniera grandiosa Adriano

In

mezzo

per

templi diversi,

di

di

ma

driano),

una serie

un ginnasio,

con grande portico

Adriano

quale gi

Anche
fuse

nuovo

>.

all'intorno

soprattutto per

di edifici,

Stoa

mezzo

con

sua porta

la

(fig.

facemmo parola sopra


resto

nel

sua

la

e-

della

liberalit

bagno

Grecia
di

dell'

di

lui

A-

Ohm

citt

996), della
(pag.

563)

Adriano pro-

costruttore;

Corinto, da

in

di

una biblioteca

di

pieion dedicato nel 1291'fig. 710) e della


di

con-

dai littori

due volte trascorse l'inverno (124-25,

egli

128-29)

accompagnato

sua devota ammirazione per Atene,

sercit la

dove

sul carro,

prin-

il

come

cipe spodestato e cittadino ateniese

per un

costruito, fu

impiantato un particolare acquedotto che scen-

deva dal
degli

lago

Antonini

Erode Attico con


luoghi

della

Stymphalos.

di
si

Nel

periodo

acquist simile fama


le

Grecia

sue costruzioni
e

in

il

ricco

diversi

dell'Asia Minore.

Ce-

pjg

,(,3s

Rj,,.atto.

Mar

il

e.

5,88

iiai.ia: vii.

i.

ar

nelle province

te

lebre

era

sua

la

villa,

riempita di opere d'arte,

Kephisia presso Ate-

in

ne. Egli provvide lo sta-

dio di Delfi con sedili in


pietra, e quello di
sedili

na

magnificenza

in

sud-ovest

dell'Acropoli

innalz verso

onore

in

u-

finora

Sotto l'angolo

inaudita.

egli

Atene

marmo,

con

il

i6o

moglie

della

morta Regilla un teatro


Fig. 1039. Sarcofago greco da Pairas

coperto

avanzi ad arcate sono rimasti una delle


(fig.

500, 52)

l'Altis era

un

Odeion egli fond anche


prima arricchito con una casa

simile

stato gi

in

Corinto. In Olimpia,

Nerone

r opinione corrente

Antonino

si

che

un'esedra, che secondo

Ei.

coperta

e per l'impressione della

gran parte

in

posbono

si

ancora

additare

oggi

soprattutto

fu

molto

et

in

l'antica tecnica
lo

di cui

un sontuoso pro-

romana il frequentatissimo santuario.


Nel colosso di Zeus dell'Olvmpieion di Atene Adriano cerc

ampliato

cui

a volta con una


mole avrebbe superato perfino il tempio
il santuario
di Asclepio in Epidauro (pag. 338 s.) un senatore Giulio
sarebbe fatto benemerito con un notevole numero di piccole costru-

mezza cupola
di Zeus. Per
zioni,

moderna

di

Erode costruiva una fontana (fig. 458


ma non dimostrabile sarebbe stata

pileo meridionale,

(Odeion)

pi pittoresche rovine dell'Atene

dell'oro ed avorio

ma

Tyche

imit anche in questo nella

in

modo

ogni

un piccolo tempio presso

di

di

far

rivivere

senza durevole successo; Erode


lo stadio e in

un

grande gruppo del santuario Istmio, che rappresentava Poseidon e Anfitrite in carro accompagnati da

Tritoni e che poggiava su


lievi.

Le

ornata

esempio per l'Olympieion


di Erode in Olimpia. In

quantit, ad
e

una base

statue furono soprattutto create in

nata

luce

alla

sono

una statua

trovati

stati

due

lo

stesso modello, in

in

Atene

tra

le

opere

di

Eolo,

Polifemoj

Jason

altre

simboli

dell' Iliade,

dell'Odissea
destinate

razione delia biblioteca di Adriano


parte delle

pi corrente.

cuni

assai

quelli

che

thos

ma

(Scilla,

alla
la

deco-

maggior

statue conservate differiscono da quelle

trovate altrove per una

quanto

Patrasso

in

busti di lui creati secondo

Olimpia molte statue-ritratti,


due statue loricate femminili

con
e

Delfi tor-

Antinoo,

di

ri-

Adriano

di

per l'esedra

di

grande

caratteristici
si

distinguono

ed un vivace

lavorazione

Tra
e

ritratti

tra

essi

marmo

al-

ve ne sono

al-

del

ve ne

per un" espressione

effetto

di

ombre

(fig.

sono
di

di

pa-

1038).

Fig. 1040. Dai

Traianeum

di

Pergamo.

ASIA minori;

Che

,89

pi antiche dell'arte

le tradizioni

non fossero andate completamente


perdute lo mostra un gruppo di sarcofagi

presso a poco

attici,

degli Antonini,

maniera

trasto con la

dell'et

quali in netto con-

dei

affollata

uno

stile

tranquillo e presentano graziosi

mo-

sarcofagi romani conservano

valendosi

volentieri

tivi

Anche

fanciulli (fig. 1039".

di

delle figure

sarcofagi greci trattano miti

romani,

essi

conservano

ticolare

carattere

peso

ricco

al

basso

III

grande

alto e in

in

adoperano anche

come

negli angoli

10

profilo

secolo anche

meno

come

loro par-

il

danno

^^'^

'^

cariatidi

incorniciatura. Col

scultura greca per

la

per noi spenta. Sul limite

di confine

stanno

figure isolate di

le

mitologico e di carattere

significato

decorativo

(ora

(Incantada'

lonnato

con

Louvre'

al

quali era ornato V attico

le

un

di

co-

in

Tessalonica

L'Asia Mi-

(Salonicco).

Minore.

Asia
nore,

quale per secoli era stata

la

teatro

tempo

di
di

accanite,

lotte

god

Augusto un periodo

tanto lungo di pace, nel quale


ra dalle

Cinquecento

citt

",

il

dal

altretla

ter-

che

si

confortava della lontananza dai grandi

avvenimenti
rivalit

mondiali

ma

locali,

tempo rimaneva

con meschine

che

nello

presentante della civilt e


attivit

almeno

Cr.)

culto

il

di

stesso

principale

la

rap-

architettura. Nell'Asia

nell'

Roma

di

Augusto

tempio

di

Ankyra

gusto;:

la

sua decorazione ricca

celebre per

greca

letteratura

della

la

sua

ma

del

Minore per

(pag.

520)

iscrizione

misurata

(il

tempo, dispieg una grande


la

prima volta sorse (25

a.

testimonianza

il

quale d

del

cosiddetto testamento

piena di gusto. Della

di

Au-

ricostruzione

Smintheion facemmo parola sopra (pag. 165, 358 s.). Il maggiore slancio qui
come nell'Africa avvenne tuttavia soltanto nel II secolo e si estese anche al III.
11 tempio adrianeo di Zeus Philios e di Traiano in Pergamo (fig. 1040, confr. 746),
dello

un periptero corinzio su podio con profondo


razza a volte sotterranee dominava acropoli
luppo; egualmente

il

tempio nella

citt frigia

vestibolo,
e citt,

il

di .Aizanoi.

sua

quale dalla

sta al principio

un periptero

di
di

alta

ter-

questo

svi-

pianta greca,

Italia:

390

\ii.

1042. Ninfe.) in

i.

arie nille province

Veduta

Side.

che eccezionalmente era costruito secondo


501)

in

partiene

tempo

al

invece del

solito

modo

erette a

varie

ionico e che era collocato in

stile

forme

di

Adriano.

di

ornamento a
mensole (fig.

oriente,

in

Ambedue

nn

di

le regole di Hermogenes (pag. 405, 408,


mezzo ad un ampio cortile a portici, ap-

templi hanno

la particolarit

una

presenta

correnti

tralci

(Niemann).

lato.

in

Presso

Baalbek.

che

fregio

il

decorazioni

di

Roma ma

1040), ci che inusitato in

ad esempio

serie

ritorna

poco dal periodo

in

flavio

sino a quello antoniniano appare anche un gruppo di scultori della citt caria di Afrodisia,

lavorarono per

quali

la

maggior parte per

ma

e in Italia

l'Italia

anche 'ad

esempio per Priene, Olimpia, Siracusa, Creta. Essi erano principalmente dei
cos Aristeas e Papias copiarono
(confr.

fig.

nianos
di

833).

Una

artisti

1041)

quali

(confr. pag.

Una
tali,

in

bellissima opera originale

il

marmo

scoperto

luce in

alla

danno una testimonianza non disprezzabile

Anto-

di

gruppo omogeneo

tutto unitario

Efeso avanzi

copisti;

Adriano

la villa di

Antinoo opera

l'ultimo

in

tornati

nero per

rilievo di

Lanuvium. Questo
che noi conosciamo per quanto non sia del

(fig.

periodo antoniniano sono

mento,

due Centauri

nello

stile.

Del

un grande monu-

di

dello stato della scultura

567).

fioritura dell'attivit architettonica

quale Pergamo, Efeso e Mileto,

di

cui

non

ebbe soltanto nelle antiche capi-

si

cominciata

stata

esplorazione con

1'

ma

grande successo,

nelle regioni

montagna pi

dove

spesso

nella

sua

la

variet

di

di

completezza tutta

edifici,

provincia. Siano

esempio Assos,

anche
isolate,

riconoscere

possibile

maggiore

teva mancare allora


di

Smirne,

dei quali

non po-

neanche una
qui ricordati

citt

come

Termessos,

Perge,

Kremna. Dei porticati a colonne sogliono accompagnare le strade principali


che spesso, come
in

Nicea

angolo
dei

my. Tempio

in

Termessos. (Niemann).

retto.

mercati

portici,
Fig.

pag.

delle

in

378

Priene
s.),

si

(fig.

662) od

tagliano

ad

Delle piazze di mercato e


di

erbaggi,

basiliche,

circondati da
dei

ginnasi

degli ippodromi, dei teatri nei quali ha

ASIA ^\I^ORK

Porta

Fig. 1044.

grande importanza

una

conservato, dei

filia

(fig.

con

1042), di

come

facciata

ricca

di Mileto,

superano
un' altra

quelli

forma
o

in nicchie

di sarcofago; nella Licia e nella

in

piccoli

utilit

pubblica appare

edifici

in

edifici
la

colonne.

tratta

si

Pan-

in

un' altra con-

trova

sono
di

Efeso.

in

Lo

stile

spesso collocati

edifici

di

corinzio costituisce ora

dell'Asia Minore, alle volte con capitelli compositi oppure


calice di foglie di acanto.

11

con

frequenti

semplice

costruzione a blocchi squadrati senza ornamentazione;

mattoni sono delle rare eccezioni.

palma sopra un

si

particolarmente

Panfilia essi

L dove

997)

piani

sono

funerari

Side

di

quelli

(fg.

due

caratteristica a

assai

non

adrianea della citt di Adalia

porta

gi da noi ricordata

monumenti

templi a podio sono rari. Dei

La

(ninfei)

riccamente ornato e

Efeso costruita sotto Traiano

biblioteca di

la

d'acqua

dei castelli

Aspendos che
molte nicchie come

V ordinario.

spaziosi stata

servata in Patara ed

volta

quello di

lunghi ninfei dalle

Aspendos,

coi suoi tre archi

ingresso allo stadio. Mileto. (A. von Gerkan).

copertura

la

sogliono mancare. Dei teatri

ben

d'

=)0i

capitelli

di

la

gli

regola

foglie

di

fregio riceve spesso, specialmente se

ricoperto di tralci, un profilo panciuto, pi di rado un profilo centinato ad esse.

completamente sparito, come


anche naturalmente il dorico, il quale appare una volta in Termessos in una casa
privata. Affini soltanto esteriormente alle forme doriche sono le colonne delle tombe
caratteristico che lo stile ionico

rupestri paflagonie (confr.

tradizionale

183

fig.

s.),

per

le

quasi

quali

sempre pi si fa viva l'impresromana che non costruzioni

sione che siano piuttosto architetture provinciali di et

Per additare ancora altre particolarit, il fusto della colonna


completamente liscio, soprattutto nell'uso di marmi variegati, pi di
scanalato a spirale. Una forma appunto non bella di trabeazione (confr.

realmente
ora

rado
fig.

antiche.

spesso

1043)

a quello
l'epistilio

determinata

mediano

dalla

tendenza

di

dare

ai

orizzontale sul tratto di un intercolumnio e

interruzione

un

pag. 4193.) e con

arco
le

che

di

conseguenza riceve

il

sue estremit, corrispondentemente

riposa sulla trabeazione orizzontale.

trabeazione

orizzontale non

singoli

passaggi,

soprattutto

una particolare larghezza ed anche altezza;

dei templi,

viene

Un

si

profilo
al

ma

spezza

dell'architrave

(confr.

senso classico delle forme,

sentimento del tutto diverso

spezzata

si

eleva al disopra di questa

si

rivela

.se

la

viene condotta in alto a forma di

arco con curva o con piegamento. Questa trabeazione che per l'occhio ha un effetto

ITALIA:

meno

ARTE

VII.

stabile,

NEI.Li;

meno

PROVINCE

tettonico

che neir incorniciatura di


tg.

o altrove spesso

io_i9

trova non di rado an-

si

nicchie semicircolari (confr.

Baalbek). Un'applica-

in

straordinariamente particolare questi elementi

zione

l'hanno trovata nella grandiosa porta d'ingresso


stadio

lonne

Mileto

di
in

1044); una doppia

(fig.

P^^

li.

quale non

tf?tJ[kL-lil'f il

^^

ilk-^^,***^'

.,

si

una trabeazione spezzata,

Tomba

in

disopra, alla

vengono

Hss.

della

degli alti

intercolumn

passaggi coperti a volta e

bene

trabeazione collocati trasversalmente, accorciati

disposti che quello

cosi

.4nche

sottostanti

gi

due piani

fig.

notevolmente con

la

rocco. Questi ultimi

anche nel ninfeo

di

Siria

rappresentano

sua parte centrale, dal che ne sorge un disgradevole effetto bamotivi delle citt panfilie, che con maggiore misura appaiono

Mileto e nella biblioteca

tut-

di

Efeso,

dobbiamo domandarci

se

costruzioni

li

ritroveremo ancora pi

appunto non provengano

di

Asia

Minore,

0"

un gruppo a
Anche se quasi

tavia

nulla giunto a noi


delle citt di origine
ellenistica,

ad

zione

Apameia

ecce-

(Kalt al

Mudik,

grande

il

centri

di
di

numero

di

rovine

epoca romana che

per

lo

pi

anche

qui appartengono
II

al

III

A-

Affini in molti punt

della

di

di

un' architettura a

con timpano rettilineo o curvilineo e coppie di colonne


un motivo che torna nelle numerose nicchie della parete
piano superiore troncato da ambedue
lati
e rientra

luppati perfino nella Siria; e

s.

costruzione.

scena del teatro

della

Antonino Pio, presenta

di

in

quali

intermedio

spazio
della

991),

frontone centrale del

Siria.

ricordata dell'edificio

tempo

verticah

assi

pilastri,

Un

adatta

si

simili edicole

di

sporgenti (confr.

edifici

al

gli

non

facciata a nicchie,

sopra collocato sempre nello

di

intenzionalmente

costruzione

ricca

la

spezza

spendos, innalzato da Zenone

il

origine traianea, presenta una

con edicole sporgenti, formate ciascuna con due colonne

due

dei

cui costruzione capricciosamente originale

sua

tradizione della

alla

tre piani,

sono

la

di-

tratti

nel prospetto, fanno l'effetto dei capitelli d'impostazione nelle arcate a colonne.

grande ninfeo in Mileto,

la

mai sopra pi di due colonne;


maniera di un attico, disposta una

stende

serie di sette archi, cosicch cinque


Fig. 1045.

co-

parte nella sua lunghezza, in parte trasver-

salmente coperta con


*

allo

di

fila

al

secolo.

Heliopolis (Baalbek)

Fig.

1046.

cortili del

grande tempio

in

Baalbek.

di

svil.

numerosi

SIRIA

593

Leonte e la citt del deserto Palmyra


d'un regno proprio, sono da lungo tempo conosciute; un altro

sotto l'Antilibano alle fonti dell'Orontc e del

[Tudmur),

gruppo

Bostra nel Hauran, Cerasa (Dgeras), Philadelphia

citt,

di

(Sciuchbe) ed altre,

lippopolis

mine

capitale

la

sud dato

da

Petra,

citt

la

generale di queste citt (confr. pag. 378


cato

rassomiglia

centrale,

anche qui

si

in tutta

da

interrotti

archi

conducono

crocicchi sogliono
"

porticati a

essere

mezzo

per

rado da

cipia )

accampamento

nelF

tratti

cui

il

mostra una

sorprendente

militare,

Germania, e che nello

soprattutto

renzia altrettanto singolarmente con

normali

palazzo

dal

le

magnificenza

si

hanno pi

forma

la

di

nei
fronti

eguale

confronti"

in

le

sue arcate a colonne.


dispiega

hanno

colonne non

spesso

Prin-

diffe-

stile si

sue forme

Diocleziano

di

da portici

monumentalit:'i

del santuario

(Spalato) con

e nell'Africa

Diocleziano

di

principale

edificio

con

quelli di

Minore

appaiono

Palmyra,

ter-

La disposizione
mancanza del mer-

451).

un

da

contraddistinti

Phi-

il

di

trasverse.

vie

alle

arco di (^iano)

(o

(pag.

sono

pi di

questi
in

nell'Asia

sola colonna. Particolarmente chiari

tetrapylon

una

se se ne toglie la

estensione, talvolta

sporgenti

edifici

stradali

ss.l,

porte principali.

alle

loro

la

Nabatei

a ricordare Nicea. Delle piazze rotonde circondate

tratti

spesso sono aggiunte

forma

dei

comune

quella

(Amman,

trova nella regione orientale del Giordano

si

in

Salona

Una grande

ninfei,

che

non

distese

come

nel-

Minore (fig. 1042), ma quella di una grande


abside (come in Olimpia, fig. 458 E), alla quale
si aggiungono anche altre
piccole nicchie.
Sono
degne di menzione le torri funerarie, a cui stanno a lato anche dei templi funerari; un tempio
l'Asia

funerario
il

di

ricordo

Hss

del

rados, Tyros)

(fig.

1045) conserva chiaramente

Mausoleo. Nelle

(A-

citt insulari

Fig. 1047. Dal cortile dell'altare in Baalbek.

ristrettezza dello spazio apport

la

un' altezza turriforme delle case

la

quale

viene

con quella degli

paragonata

edifici

Roma.

di

podi,

templi, a differenza di quelli di Asia Minore, sono

come

se

quasi sempre

su

elevati

amassero soprattutto una posizione dominante o su un'altura naturale

o su gigantesche costruzioni a terrazza come anticamente nell'Assiria e nella Persia.


Essi sogliono essere circondati da grandi

Nel tempio colossale

di

primo periodo imperiale

nel

grandiosa gradinata conduce


e

il

grande

all'alto

cortile dell' altare,

al

sulle costruzioni
Sprinoer

Manuale

tempio a

I.

che talvolta

Baalbek

met
vestibolo. Al

ambedue

dieci

circostanti. In

in

fu ornato nella

nicchie e l'ultimo con l'altare e

dinata conduce

cortili

Zeus Eliopolitano

innalzano a pi piani.

1046),

che

le

colonne che
il

di dietro vi

un

si

eleva

in

da portici
la

di

larga gra-

complesso circa

per mezzo

una

cortile esagonale

finalmente

purificazioni;

cortile

cominciato

del II secolo di grandi cortili,

circondati in eguale maniera

bacini per

Palmyra

si

(fig.

m. 14

un portico d'ingresso
38

ITALIA

e.

594

\-II.

ARTE NELLE PROVINCE


pi elevato offriva

forma

di

rodio

(fig.

un

doppio

la

peristilio

727 j; un

porticato

colonne circondava

il

cortile.

templi han-

secondo

no,

un

cella

ia

mo
pi

per lo

forma

in

del-

santissi-

.'adytou;

rito

il

fondo

siriaco, nel

di

un

coro elevato, che dinanzi

al

di

talvolta

aperto o
parte;

in
\'i

in

era
era
tutto o

talvolta

chiuso,

sono

volta.

Si distacca del

tutto dalle
lite

phmI

in

per

fatto che

il

la

sua porta

essa corrisponde una

principale

in

ricostruito
,

Baallick.

pio

della

il

che rilluminazione della

fatto

ottenuta per

mezzo

otto grandi finestre (confr,

di
fig.

175, 196). Delle piccole finestie


e porte laterali appaiono talvolta

Lo

anche altrove.

stile architet-

tonico dei templi prevalente-

mente corinzio,

di

rado ionico;

sono assai frequenti

le

colonne

senza scanalatura. Nei propilei


del

tempio

appaiono
nate

(confr.

di

(pag.

Zeus

come
(pag.

in

589

in

il

1071).

abbiI

profilo

fregi

pan-

59 0; nel tempio
Baalbek il fregio,

Pergamo ed Aizanoi
s.),

sole verticali
rate.

Palmyra

colonne

fig.

hanno spesso
ciuto

Bel in

di

delle

spartito da

so-

Palmyra
al

princi'

nostra era,

ocata sul lato lungo occidentale e ad

porta di

gala nel porticato di cinta, e per

celia

forme

grande temp'io

Bel

di
Fig. 1018. Decorazione parietale nel

il

sotto

delle cripte a

men-

riccamente decoFig. 1049.

Tempio rotondo

in

Baalbek.

SIRIA
grandi templi

di

Palmyni, Baaibek, Cerasa

come

luoghi sono gi di effetto grandioso

di altri

595

Ma

costruzioni architettoniche.

V effetto riceve

il

suo determinato colore tanto dalla sovrabbondanza


di ornamentazione nei fregi, nella trabeazione (fig.

quanto

delle porte,

nelle incorniciature

1047',

dalla decorazione

soprattutto

che

pareti

delle

di-

spiega nella maniera pi ricca quel sistema a due

colonne,

con

piani

nicchie

tabernacoli che noi

conosciamo dal teatro di Aspendos (pag. 592). Il


vestibolo del tempio di Bel in Palmyra e le pareti
del

tempio

esempi

Baalbek

di

vi

tilinei

con

e ricurvi

aggiungono

si

che

particolarit, delle nicchie

tura superiore tagliano

1048) ne olirono degli

(fig.

Spesso

stupendi.

con

delle

loro curva-

la

timpani, dei timpani ret-

come

trabeazione spezzata

Aspendos (pag. 592); particolarmente amato


coronamento a conchiglia delle nicchie semicircoil

lari e,

realmente

dentale,

in

disposto in

conchiglia
collocato

contrapposizione
tal

quale

dalla

modo
si

il

tipo occi-

al

termine della

irradiano

le

costole

dove appare

Sin

inferiormente.

che

la

posi-

zione inversa (Baalbek) noi dobbiamo riconoscere l'influenza occidentale.


sione barocca di questa decorazione cresce nelle pareti per

queste non corrono

in

le

L'impres-

scene dei teatri quando

un piano ma aggiungono a tutto il sistema della decorazione


una linea a rientranze ricurve. Queste rientranze apisolati, come nel tempio rotondo di Baalbek (fig. 1049 s.) il

incavi rotondi ed angolari od

paiono anche

in

edifici

quale, nonostante

la

sua trabeazione sinuosa, presenta un vestibolo

rettilineo

si

innalza su un alto podio.

Accanto

agli edifici fastosi

dello

degli edifici a blocchi squadrati in

appena presentano

stile

orientale-romano

hanno

si

Hauran

nel

duro granito, senza alcuna ornamentazione, che

delle semplicissime cornici; essi

come

appaiono

fossero stati

se

messi insieme con dei massi di costruzione (confr. pag. 586). Poich v'era nel paese

mancanza

di

cupole, non

legname cos tutto era a volta: per ogni dove

come

in

Roma

di

mattoni

ma

di pietra

volte a botte, a crociera,

concia

(fig.

1051).

Qui

stata

sviluppata ulteriormente l'arte della volta, sino a che alla fine essa divenne padrona
del difficile

problema del passaggio dagli angoli

di

un

circolare.

erano

le

le

il

Apameia
Neil'

denza

numerose

in Siria, restaurata.

(M. de Vogii).

case

di

disadorne

campagna,
accompa-

di

corso mediano dell'Oronte tra


Antiochia.

anno

tardi

si

273

Zenobia,

saccheggiata
Casa

Egualmente

cui rovine ben conservate

gnano

Fig. 1051.

quadrato in una cu-

edificio

pola

da

Palm\ra,
fu

la

resi-

conquistata

Aureliano;

poco

innalz nella citt COU

la

pi

SUa

Italia:

596

vii.

arte nelle province

i.

magnificenza di ornamentazione raccampamento


dell'

impero.

In

complesso

anche

secolo, solo l'arte dei pesanti

notevole continuazione

La
i

edifici di

architettonica

a blocchi squadrati con

nessuna

un grande santuario
loro

delle

si

pareti

conservato a stento

litanus ci conosciuto ora

ornato nel quale chiuso

1052. Pittura parietale

una

nuovo

di

1"

all'

modo

ogni

occasione

su

Ma

di

romana.

influenza

appena qualche cosa. L' idolo

in

Ad

(Baalbek) gi nella costruzione

assegnamento

fanno

nicchie

Heliopo-

di Juppiter

con un vestito rigido riccamente


una corazza esso non caratterizzato artisticamente

da qualche imitazione

come

III

loro volte ebbe

importante.

funzione

in Heliopolis

ricca decorazione statuaria: ci indica

questo

artistica cessa col


le

cristiana.

scultura non ha in oriente

sontuosi

una

edifici

nell' et

Diocleziano a difesa del confine

di

nella Siria l'architettura

tempio cti balsamem in turopos (baliliiyeli). Un sacerdote. Cenone


due sacerdoti, la moglie (?) Bithnanaia e
figli di Conone.

tiglio di

let

l^atroclo

ma

solo per

per

polcrali,
la

mezzo
lo

pi

simboli.

di

rilievi

in

Da Palmyra

cui dipendenza da pochi tipi di

schili

festa

inoltre

mente

noi

possediamo numerose

calcare presso a poco quadrati con


statue

ritratti

romani,

chiara e la cui esecuzione dura e rigida e

solo nelle particolarit

del

costume

il

sia

camere funerarie

in

con tanto intenzionale risparmio di spazio che


stretti.

Queste

tomba

di

tombe

a cassette

file

si

femminili sia ma-

cui carattere locale

dell'ornamentazione

famiglia assai sontuosa di questo genere, innalzata

tra le

tombe con regolare

sono delle Vittorie

di

dal patrimonio artistico

il

che erano
l'altra,

dopo

in Egitto.
il

ricca

i6o

d.

lati

Una
Cr.,

decorazione

distribuzione a pilastri e con tipica ripetizione

prospetto che sostengono

1075) eg][ scudi rotondi con

mani-

aprivano soltanto con uno dei

presenta nella sua ala principale ricoperta con volta a botte una
pittorica

si

accurata-

una immediatamente sopra

sono diffuse anche altrove fino

sculture se-

busto dei defunti,

imitata. Esse servivano alla chiusura di profondi loculi a nicchie

disposti nelle pareti delle

vi

il

al

disopra della testa (confr.

fig.

busto dei defunti. Questo motivo tolto sicuramente

romano come

lo

l'ornamento di una lunetta.

Achille

tra

E G

figlie

le

Licomede

di

(confr.

tg.

T o

597

704), o della volta,

Ganimede. Diverso

fanno

effetto

alcune immagini femminili in figura intera, le quali potrebbero essere alquanto pi


tarde. Un parallelo assai interessante a queste ultime lo offrono dei gruppi di
parete nel tempio delle

sulla

famiglia dipinti

sono

palmirene

divinit

1052

(fig.

s.)

che

Europos (prima Dura, oggi Salihyeh)


queste pitture occupato da un' immagine

scoperti da poco nella localit di

stati

centro di una di

posta suir Eufrate.

Il

straordinariamente

simile

evidentemente

madre

la

quelle

funerarie ora

ricordate,

quella

Bitlinanai'a,

di

della

famiglia, alla sua sinistra stanno


i

suoi

che alzano una ma-

figli,

no in atto di preghiera e che


tengono dei rami nel!' altra e
alla destra due sacerdoti nelbianco

r antichissimo

vestito

tradizionale

con berretto

punta, pi

v"

in

padre

il

Conone (fig. 053),


membri della famiglia si

della famiglia,
e altri

trovano

pi

avanti,

in

basso.

costume e nomi presentano una completa mescolanza


Culto,

elementi

greci ed orientali

come anche

lo stile delle scene,

di

accanto

quali,

nelle

accentuazione
chitettonico

alla

un ingenuo

ad

forte

sfondo ar-

dello

tentativo di costringere lo spet-

tatore iu certa maniera ad

una

impressione

con

le

di prospettiva

pi vicine

il

quadro

delie figure

terreno

ma

colpiscono

lui,

piattezza a uso

tutto

immaginate

inferiori

figure

tappeto

di

la

di

e la posizione-

che non stanno sul


Pittura parietale (confr. fig.

si

1052) in Europos.

librano quasi nel-

Taria. Si potrebbe congetturare che vi sia

seleucidica che chiaramente ha operato anche

zioni

permettono

secolo

d.

nomi

semitici appaiono accanto a

la

Cr. In una

si

conclusione che

nomina con

queste

un'antica

eredit

sull'arte di

pitture

iscrizione greca

nomi puramente

il

mista

della

tempi pi

tardi.

non sono pi recenti


pittore Ilasamsos;

civilt

Le

iscri-

del

anche

li

altri

greci in questa popolazione evi-

dentemente mista.
Egitto.
gli

Tolemei come successori degli antichi Faraoni, e in egual modo


hanno contribuito all'allestimento architettonico dei templi

imperatori romani

egiziani, particolarmente a quello dedicato

ad Iside

Syene (Assuan).

Augusto,

All' infuori

del

tempio

di

nell'isola
tutti

gli

di

File,

edifici

al

disopra di

sono qui innal-

e.

598

ITALIA

VII.

I.

ARTE NELLE PROVINCE


in

zati

per po-

egiziano;

stile

sizione ed architettura di grazia

straordinaria
Il

Chiosco

cosiddetto

il

un'o-

10541,

(fig.

pera di Traiano rimasta incom-

La

pleta.

parte

inferiore degli

intercolumn
rapetti
stre

.confr.

di

chiusa
fig.

copertura

con pa-

Le

787).

compositi (confr. pag. 40


granditi

blocchi

sino

la-

dei capitelli
ss.)

divenire

in-

dei

cubici dovettero essere

trasformati

capitelli a testa

in

Hathor (fig. 788, altrove a


forme di Bes).
di

rilievi

in

generale sono

divenuti nelle forme e nei tratti


Fig.

1054.

Chiosco

Atrio a colonne

in

File.

del

confusi. Nei templi

greci ed egiziani in

d.

esclusivamente

pi

viso

grossolani e pi

forme puramente

egiziane

male intese, ma in alcune tombe si uniscono elementi


una singolare arte mista. L' esempio pi importante l'ipogeo

Kom-esc-sciugafa scoperto

secolo

quasi

frequentemente

anche se

di

predominano

in Alessandria,

Cr. Cos una nicchia

(fig.

che appartiene

all'

incirca

alla fine del

1055) presentagli uni accanto agli altri elementi

'MUUKsm}:^}:^

^~^\^^

Fig. 1056.

Fig. 1055.

Dalla tomba Kom-esc-sciugafa in Alessandr

Aiuibis.

Tomba

di Kom-esc-sciugafa.

Tav. XVII.

RITRATTO FEMMINILE DAL FAJUM

L NIX'

EHSIT, STRASBURGO.

DA MASSIMINO A PROBO
ed

architettonici

greco-romani

di

ornamenti

con

di

(fig.

un guerriero

al

sopra di uno dei sarcofagi

di

vediamo

festoni noi

zione del bue Apis; su un pilastro

appare nel costume

greci,

egiziani e

favorito

tipo

599

forme egiziane

Anubis

dio

il

105J

in

cane

Pro-

Platone,

(Pindaro,

presso Menfi era ornato di statue di poeti e di savi greci

Le

figure di

nuovo

mal pubblicate che dif-.


all'et romana

sepolte dalla sabbia sono purtroppo cos mal conservate e

darne un giudizio, tuttavia esse sembrano appartenere piuttosto

ficile

ellenistica.

Nella pittura l'unione del costume funerario egiziano con

ad un genere particolare

Faium

prattutto nel

ad essere
parte

Eseguite

secolo.

(encausto),

volta in

mummie

in

talvolta

uomini

e
:

di
si

donne

in

le

si

di sopra del loro viso ed a

tutte al

periodo imperiale,

mo-

maggior

la

tempera,

tal-

un carattere fortemente
la me(tav. XVII). Certamente

migliori possono per

terizzazione competere
con
*

ad esse

alla luce so-

tavolette erano destinate

crede di avere dinanzi a s

scolanza etnica dell'Egitto

sottili

dei vivi ritratti

esse presentano gradi assai diversi di


tistica

greca d origine

talvolta in colori a

colori a

una tecnica mista, oifrono

individuale

al

Esse appartengono

l'arte

che sono tornati

dipinti su legno,

presso l'antico lago iMeride. Le

tratti dei defunti.

II

al

cera

ritratti

di

inserite nell'involucro delle

strare cosi

di

adora-

L'ingresso del Sarapeion nel deserto

ellenistico.

tagora) e di figure di animali dionisiaci stilizzate ellenicamente.

che

1'

testa di

dalla

hanno per

il

capacit ar-

acutezza di carat-

ritratti

i
fa prigioniero valeriane.
Onice. Parigi.

moderni. Oltre

medesimo uso

f's- 1057. sapoi-

ma-

delle

schere in gesso dipinte, per lo pi non concepite cosi

individualmente

ma

rappre-

ha

ancora

sentanti piuttosto un tipo.

Degli antichi rami dell'industria artistica

un suo centro nell'Egitto.


avorio:

con

passione

vetro

l'arte

dell'intaglio in

suoi prodotti esercitano influenza sin gi nei secoli cristiani.

Vili.

- LA

Da Massimino a Probo
si

fabbricazione del

la

inoltre coltivata

FINE DELL'ARTE ANTICA


(235-282).

Dopo

la

fine

della dinastia

abbatt sull'impero un periodo ininterrotto di gravissimi disordini.

curezza dei confini accrebbe l'importanza

ma

cesso contro un nemico esterno dava subito

anche
la

dei Severi

La

scarsa

l'arbitrio dell'esercito;

possibilit di

salire al

si-

un suc-

trono che

l'e-

dopo toglieva di nuovo con l'insurrezione e con l'uccisione. L' impero fu sempre pi premuto dai popoli confinanti fortemente irrequieti, ad oriente dai Persiani sotto la nuova dinastia dei Sassanidi (nel 260 perfino Valeriano cadde in loro prigionia, fig.
1057), nell'Asia Minore e nei Balcani
sercito offriva e spesso subito

Danubio e sul Reno, nella Calila e nella Spagna da popolazioni germaniche diverse, nell'Africa dai Mauri. Cosi dalla met del secolo le citt di confine
(ad esempio sul Reno, confr. pag. 582) furono pi saldamente fortificate, anzi per-

dai Goti, sul

fino

Roma, che da

secoli

si

era distesa su tutti

ricevette, all'incirca negli anni 270-80

lati

al

di

delle

mura

serviane,

da Aureliano e Probo, sebbene appunto questi

imperatori avessero opposto una resistenza alquanto pi vigorosa

ai

popoli di confine,

6oo
la

mura ampia

cerchia di

Roma

resto

- ITALIA

e.

vili.

ancora oggi sussiste. Del

e ricca di torri e di porte che

in ciuesto periodo di torbidi cess di essere la regolare residenza degli

imperatori, dei quali molti non hanno

mai

calcato

Che

suolo della citt capitale.

il

condizioni dovessero influire assai sfavorevolmente anche sullo sviluppo dell'arte

tali

FINE DELL ARTE ANTICA

I.A

cosa evidente. Nelle province essa

fine del secolo;


Il

anche

Roma

in

impover o

si

spense da per tutto verso

si

la

noi osserviamo una sensibile decadenza.

La

pi possiamo ancora dirlo dell'architettura.

giovane Gordiano

villa del

III

(238-244) sulla via Prenestina, che tra l'altro deve aver compreso un palazzo, delle

terme grandiose,

un portico a

tre basiliche e

tre

navate con 200 colonne


ricorda

stranieri,

di

Adriano. Essa

per

lo

pi nelle

Domiziano
cerca

si

nanze

marmi

di

periodi di

rovina

della

un grande

dei Schiavi,

vici-

Tor

detta

edificio

circolare con grande sala a cu-

pola ricca di nicchie e con un

avancorpo

ma

cjuadrangolare,

appunto questa appartien-e solo


secolo; dei mattoni

fine del

alla

con strato

irregolari

spesso di

cemento rappresentano
terme

Delle

riodo.

ma-

la

questo pe-

niera costruttiva di

Decio

di

(249-251) niente di sicuro ci


conosciuto. Si conservato un
piccolo arco dell'epoca

Gal-

di

un

lieno (260-268) dedicato da

privato

imperatore sulP E-

all'

squilino

Verona

Fig. 1053. Porta dei Borsari in

conservata
al di

la

delle

aperture

niera

di

della

citt

ad arco a maDelle porte

Verona

di

medesimo periodo

sotto due grandi aperture ad arco, al di sopra una

fila

ben

1058):

(fig.

con ricca

finestre

di

in-

aveva

laterali

finestre.

(265 d. Cr.).

porta dei Borsari a tre piani, che del

tempo

esso un

vece delle porte

incorniciatura, e in alto delle finestre arcuate dal contorno pi semplice (confr.

1030) attraggono per


porte

per

tuiscono

un

severiani

(pag.

le

570),

ma

tale

effetto

dopo
mente
col

il

la

graduazione indovinata dei mezzi

la

mancanza

netto

573)

del

puramente

272

al
al

cortile

architettura.

ornamento

rispetto

alla

tempio

di

ci

tempio
in

un

di

con

Baalbek
gli

di

in

decorazione

decorazione

Serapide

ad

Sole, vale a dire al Baal

dell'altare;

Gi

qualsiasi

un carattere
architettonico. Il grande

corrispondono con

affine

di

contrasto

da

del

Campo

archi

Caracalla

(pag.

dell'Oriente

entr

in

verso

Aureliano
Marzio,

sua pianta col cortile

capitello di pilastro di Elagabalo (verso

Roma
il

costi-

degli

tempo che tende

tempio che

fig.

Ambedue

figurata

sovraccarica

innalzato

nel

siriaco,
tutta la

di espressione.

un

innalz
stretta-

anteriore e

anche

la

loro

219) noi vediamo

60

DA MASSIMINO A PROBO
rappresentati

simboli

immagini

Baal;

suo

del

.Mitra

di

1033)

(lg.

cominciano

invero gi con Traiano.


ritratti

questo periodo,

in

nature violente

di

di

principi che

si

succedono
un

rapidamente, conservano ancora una grande forza di caratteristica unita ad

Le immagini

at-

Pupieno (238) o di
Filippo l'Arabo (244-249) ne offrono degli esemp. .\la con Tallontanamento dell'indirizzo pittorico delFet antoniniana, anche in questo campo la maniera di rappresentazione diviene sempre pi semplice e senza pretese, in cambio guadagna in
teggiamento animato e ad un' espressione

viva.

seriet e in profondit di espressione anche


tg.

di

spese

se ci a

eleganza (confr.

dell'

1061).

Nella trattazione dei

rilie\'i

dei

sempre pi sparisce

sarcofagi

piano, che nei grandi sarcofagi relativamente alto,

con un viluppo

di

figure disposte

cosicch

dell'altra,

le

non pi

composizioni nonostante

eguale perdono ogni tranquillit e chiarezza

l'importanza del soggetto rappresentato,

la

(fig.

riempito completamente

viene

l'una dietro

ma

l'altra

sporgenza del
10591.

Va.

l'una

perduto

poranea

soprawiienza

il

ratto di Proserpina e

l'inquietudine dell'epoca

con

le

sue scene

trascorrere

(fig.

loo

uno

sono
con
:

il

le

il

all'

ritorno dall'oltretomba

dei

sue

soggetti pi favoriti.

figure

senso

la

vita

l'officina di

umana

si fa

come simbolo
Assai
il

per

vita, le

valere

arte cristiana

sarcofago capitolino di Prometeo

sono esse

il

motivi divengono esteriori e senza

miti simbolici forse in corrispondenza

e della

disopra

al

rilievo in generale

proporzioni arbitrariamente mescolate. In contrapposizione a questo


predilezione per

fondo; l'intero

Roma, Mus

Sarcufago colossale della Villa Ludo

Fig. 1059. Baltayh^

il

una

contem-

della

morte

significativo

per

quale simboleggia

nel suo divenire e nel suo

V'ulcano nella quale viene

preparato

Amore e Psiche come simbolo dell'unione del corpo e dello


spirito, la creazione dell' uomo per opera di Prometeo e la sua animazione per
opera di Minerva per mezzo della farfalla che immagine dell'anima, la sua morte
il

fuoco vivificatore,

602

HAI

accanto

al

vili.

genio della morte con

che conduce via


secondarie.

lA

la

sua Psiche, e

Nessun

immediatamente

gruppo

nel!' arte

e in parte anche con

Dal tempo

di

di

la
il

fiaccola

di;li,

cristiana,

Massimino noi

arte antica

Ermete

riversa,

una

ha

tutto

antiche opere

figure e la

le

LA FINE

come

d' arte

quale lavora con

la

maniera

di

conduttore

il

ricchissima

di

aggiunta

di

anime
figure

sarcofagi conduce cos

linguaggio

il

delle

forme

concezione dei sarcofagi pagani.

apprendiamo ancora una

volta

eccezionalmente

dell'esistenza di pitture su tavola, nelle quali l'imperatore aveva fatto rappresentare


il
Senato le sue gesta germaniche all' antica maniera romana (pag. 499). Gli
scarsi avanzi della pittura parietale testimoniano soltanto che essa decade verso una

per

completa povert. Al contrario alcune

more

Officina di Vulc

eccellenti miniature,

alla

maniera

Pn

Museo

eteo.

dei vetri dorati cristiani,

stilizzazione, la quale gi

niana, ad una grandiosit e tranquillit


,

Da

pur con tutta

la

tur-

testunoniano dell'altezza sorprendente a

tura della fine del secolo viene innalzata, nonostante

tuale

fondo

Capitolino.

La caratterizzazione

cui era giunta Parte del ritratto.

dalla sua tipica

su

Psiche

Fig. 1060. Sarcofago di

chino

eseguite

calma

si

profonda

Diocleziano a Costantino 1284-330

ziano e dei suoi colleghi arricch

Roma

la

nei ritratti in scul-

piccolezza dei

monumenti,

avvicina alla maniera dell'et

monumentale

dell' aspetto,

come

qui

Il

(fig.

costanti-

1061); l'espressione spiri-

e significativa.

vigoroso

ancora una volta

di

governo

di

Diocle-

grandiose costruzioni.

collega Massimiano, al quale nella divisione del governo era toccata l'Italia, cominci nel 296 dopo il suo ritorno dall'Africa, sebbene egli stesso dimorasse in
Milano, la costruzione delle terme di Diocleziano sul Viminale secondo la stessa
Il

DA DIOCI.EZrANO A COSTANTINO
pianta delle terme di
le

super

ma

Caracalla,

grandezza in quanto che

in

offrivano posto per pi di 3000 bagnanti.

ornato

"

Il

tepidarium

colonne

di

305,

imperatori

abdicarono,

rono inaugurate

sul

erano

complesso pi h'mitate

ma

una grande quantit

opere

da

di

ogni

furono distratte solo nel


In

Roma

dispieg inoltre

di scul-

Esse

parte.

XVl
la

ricordo di suo

le

in

ornate di

secolo.

sua

vit edilizia .Massenzio, figlio di

simiano.

fu-

Quirinale

Costantino, che

raccolte

due

terme

le

alquanto pi tardi

furono cominciate

tura

nella

allorquando

Neir anno

di

era

Santa Maria degli Angeli.

chiesa di

terme

che

granito, stato

Michelangelo

da

trasformato

di

figlio

3^^^J:'-^^

atti-

MasRo-

molo, morto nel 309, egli dedic vicino al! a via Appia un circo e .sulla via Sacra
tempio rotondo che oggi serv e come avancorpo alla chiesa dei Santi
il piccolo

Damiano. Ma soprattutto egli


maniera costruttiva delle
la
terme nella colossale Basilica nuova

Cosma

trasport

la

quale incompleta ancora nel 312 alla

morte

Massenzio fi subito dopo de-

di

nome
La forma

dicata sotto
stantino.

basilica ha qui

gigantesca

basilica

di

il

ceduto

il

La na-

volta.

vata centrale, larga m. 25 e

della

ad una

posto

costruzione a

Co-

di

tradizionale

alta

circa

35, di cui l'ardita volta a crociera

sem-

bra che

sopra

riposasse

otto

marmo

colonne

colorato,

ter-

mina con un'ampia abside; invece

delle

monolitiche

navate

di

sono disposti su ciascuna

laterali

delle parti tre vani

accessori pi bassi,

collocati trasversalmente e coperti di volta

a botte,

quali sostenevano

della volta principale


alte

finestre

laterali

(fig.

facevano

dere abbondantemente
stibolo

Fig. 1062. Dalla basilica di Costantino. Ricostruzione


di

Baldinger.

732).

rivolto

la luce.

Delle

discen-

Un

ve-

pi bas.so (chalcidicum) era col-

locato dinanzi
fig.

spinta

la

1062).

al

lato d'ingresso (confr.

In appresso

alla

via

Sacra

sul
fu

lato

lungo

stabilito

un

iTAr.iA

(5o4

nuovo ingresso

e di fronte fu

oltre all'asse in lunghezza

seduta

statua

colossale

degli avanzi (fg.

1069).

maggiore della

volte

theon

il

Colosseo

LA

vili.

fini;

dell'arte antica

una piccola abside, cosicch

disposta

1'

un asse trasversale. Nell'abside maggiore


Costantino, della quale sembra che

di

L'immensa

costruzione,

si

edificio

siano conservati

quale occupa un'estensione tre

la

terme di Diocleziano, appartiene con il Panmaggiori creazioni architettoniche del periodo imperiale ed

sala centrale delle


alle

ha potentemente influito sulla costruzione delle chiese del Rinascimento


Si

comprende che con una grandezza

Fig. lOb.

pi nessuna parte importante e se

Arco

le

di Costantino.

vedere

in

esse

un segno

di

Pietro'.

RoTna.

membrature ornamentali conservate appaionosi

pu,

decadenza. Un'architettura

tare ed eseguire la copertura di spazi

fS.

l'ornamento singolo non aveva

cos gigantesca

ad una pi precisa osservazione rozze e trascurate non


mili,

ebbe

trovava- una

si

avrebbe

cosi vasti

come

la

in altri casi si-

quale poteva proget-

preparare anche

saputo

raggiungimento
puramente abbandonansarebbe sobbarcata ad un paziente

un'ornamentazione pi precisa se questo fosse stato necessario

al

dei suoi scopi. Un'altra questione se un'epoca anteriore,

dosi alla gioia di modellare

le

singole forme,

non

si

lavoro, al quale questa epoca tarda volentieri sfuggi.


della Basilica
in

fanno assegnamento su quel sistema

et flavia per cui

giati (pag.

550)

rimpiazza

le

ma

la

decorazione

eseguita solo

sagome arrotondate

risalta chiara

pezzi ornamentali conservati

ornamentazione gi

iniziato

ombregsemplificazione delle forme

su fondi ricchi fortemente

rozzamente e con
con piani

dei profili

a spigoli vivi. L'impressione d'insieme perci dura


a grande distanza.

di

angolari,

ma

di

che

chiaro

si

incontrano

effetto

anche

DA DIOCLEZIANO A COSTANTINO

'

1^

'^^

60t

6o6

e.

ITALIA:

Vili.

I.A

quilibrata disposizione della scultura, e

forme architettoniche, esso

Come

epoca di successori.

si

s.)

Marco Aurelio

e di

pi vicino

(fig.

irrigidita;

al

cio considerate

come

in

nelle

da

tolta via
(fig.

avanzi

editici di

Traiano

Adriano (fig.
un passato ancor
un'arte contemporanea
furono rielaborati e

rilievi

passata.

Non

dove

paghi

fu

si

prese Io scalpello per proprio conto,

si

V'erona e del Ponte Milvio,

della presa di

vi

fece quindi ec-

si

contenuto delle rappresentazioni,

al

generale concordassero;

due scene

988], di

(fig.

Le pi antiche opere non furono

di un' arte

estranei

forma n

alla

una claudicante

di

roob), anzi perfino da edifici di

originari degli imperatori in questi

come

nel suo linguaggio di

prodotto

il

architettura cos anche la sua ricca

loro posto ritratti di Costantino.

cessivamente caso n

che esse

come

1064), ed stata completata con aggiunte di

ritratti

furono messi

completamente classico

presenta tuttavia

delle parti della sua

decorazione scultoria stata

998

FINE DELL'ARTE ANTICA

tent ancora di

si

raccontare semplice e chiaro

alla

maniera

delle

antiche scene trionfali e dei rilievi delle colonne

onorarie (pag. 536 s., <^6-j) ma ad ogni modo


senza il tentativo di portare nella composizione

movimenti

quella vivacit di
zioni.

Molto

meno bene

Malborghetto

drilatero presso

derna ricostruzione

nucleo

il

andato perduto

La

sua

mo-

conservato

sol-

e di cui

mattoni mentre

di
il

da un'acuta

che

dentro

ricerca stato riconosciuto

tanto

e variet di posi-

conservato l'arco qua-

la

in

suo rivestimento

sua ornamentazione

gran parte

marmo.

in

completa-

corrisponde

mente alla basilica di Costantino: opere d'arte


non sono conservate e sicuramente non vi si
trovavano in tale quantit come nell'arco di
Costantino
Fig. 1066. Palazzo di Diocleziano in Salona
(Spalato). Il nord in basso.

che

in

apparteneva ad una

questo

pi antica usanza e dipendeva da

tempi

ante-

Et e posizione, non lontano dal campo


battaglia fanno verosimilmente riportarlo alla vittoria di Costantino su Massenzio.
riori.

di

Una

simile disposizione generale

presenta

la

e che sorge anch' esso in questo

periodo.

La

piani di nicchie, ciascuna con due colonnine ai

pesante e di oppressivo;
nicchie potevano di

La disposizione
si

le

abitualmente

l'arco,

Quadrifronte, appunto formato a tetrapylon, che

decorazione

sua
lati,

al

fornirle solo

monumenti

il

qualche

riempimento

verso

modo che

la

300

il

Persiani (297);

saggi coperti a volta furono tagliati a croce da un corridoio ad arco

salmente, e veramente in

due
di

delle

pi antichi.

trovavano riunite nel grande arco trionfale che Galerio ebbe


i

Roma

cosa

a tre piorte dell'arco di Costantino e quella dell'arco di

sua residenza di Tessalonica (Salonicco) per aver vinto

Giano

architettonica,

tutto

opere d'arte figurate necessarie per

nuovo anche qui

chiamato

trova nel F^oro Boario in

si

Giano
nella

tre pas-

posto trasver-

cupola mediana poggiasse sopra degli speroni

muro, innovazione assai importante; nell'arco romano di Giano il centro costituito


da una volta a crociera. La decorazione a rilievo che si estende soltanto sopra i pilastri
dell'arco e li copre in quattro fasce (fig. 1065) stata lavorata originalmente per questo
del

arco,

il

quale anche per una pi ricca ornamentazione

si

distingue dagli archi romani.

DA DIOCLEZIANO A COSIANIINO
cosiddetto pa-

Il

imperiale

lazzo

che

Treviri,

servato

e che ricorda

costruzioni

terme,

ogni

in

limitato

Innalzato

delle

questo

porta

nome
con

di

con-

grandiosi

in

avanzi
le

ho;

al

caso

diritto.

tempo
e o

Diocleziano

di
e

grande bagno con paforse

lestra,

condotto
esso

fu

non mai
termine,

parte de-

in

molito dopo

del

sformato

un grande

in

(305) Diocleziano

mare

del

si

edificio

fece costruire
della

ricorda nella sua pianta un


di

37.000 mq.

circondato

quartieri da due

Salona. (Ricostruzione della parte di sud-est

con piazza gigantesca sul dinanzi,

meno

di abitazione per lo

vicinanze

nelle

in

secondo G. Niemann).

tra-

come palazzo

l'uso

Diocleziano

met

la

secolo

un palazzo
sua citt

Salona

incrociano

si

per

quest'ultimo

sua abdicazione

la

pittorescamente

collocato

patria,

accampamento fortificato
da un muro con molte

strade principali che

Dopo

pensabile.

ifig.

106).

torri,

ed

sulla

riva

Esso

Dalmazia.

nella

Lo

spazio di

diviso in

pi

quattro

abbraccia tutta l'odierna

esso

Spalato. Nel centro del quadrato posteriore di sinistra

citt

di

ficio

ottagonale a cupola, circondato da un portico a colonne,

il

si

innalzava un edi-

cosiddetto tempio di

Giove (tomba di Diocleziano), ora occupato dal Duomo di Spalato (confr. fig. 1067). Una
grande galleria a colonne si distendeva lungo tutto il lato meridionale verso il mare

come

nel palazzo Doria a

nell'interno

(fig.

Genova. Dei

colonne unite con archi, che

(Pompei)

ma

gi

isolatamente

solo pi tardi acquistarono

e costituiscono

porticati a

colonne hanno un gran fasto anche

1067), dove soprattutto colpiscono

un motivo importante

sistemi pi volte adoperati di

apparsi

architettura cristiana.

dell'

forma
zione

Costantino (pag.

di

quanto

dei profili

1068).

(fig.

Palm3'ra fu

del suo

ci

per

cato 'pag.
tratta,
fiore,

ideale
,

che
si

603

in

d.

fig.

Cr.

1044),

tanto

s.)

quella

di

nella

decora-

della

Dell'accampamento

Diocleziano

sopra (pag. 596)

Nicomedia

nulla di

conosciuto.

L'uso spregiudicato
tiche

in

secolo

(confr.

Le membrature orna-

fatta parola gi

grande palazzo

preciso

Fig. 1068. Palazzo di Diocleziano in Salona


Dalla trabeazione del tempio.

nel

sempre maggiore importanza

mentali sono vicine a quelle della basilica

in

erano

le

nuove

La

no(5).
la

di

opere d'arte pi an-

costruzioni stato gi toc-

conseguenza

non

scultura

fosse

che

ne e

se

allora

in

gran

constata soprattutto in opere della sfera

come
,c

lavorati (bole e

rilievi
r

Luua

circolari

grossolanamente

in carro)

sull'

arco

di

Co-

ITALIA

6o8

LA FINE DEM, ARTE AMTICA

Vili.

Migliori

.stantino.

condizioni

le

sono nelle rappresentazioni

sto-

riche (pag. 606) sebbene in esse

r intenzione

un uso essen-

di

zialmente decorativo abbia fatto


apparire non

giore

Con mag-

ed attrazione

effetto

spirito

dell'et

realistico

sprime nei

sguardo
rato

necessaria un'ac-

esecuzione.

curata

particolarmente

come

,se

piena di effetto.
ritratti

Ad

estraneo

immagini

che

nelle

pu

sollevarsi

ogni

modo qualcuno

appare rigido e vuoto

cosa

mondo, un

al

ad

pari

al

sbar-

mirasse lontano

d facilmente qualche
Busto colossale
di Costantino.
Museo dei Conservatori.

Fig. 1059.

e-

uno

quali

ritratti, ai

lo

si

imperiali
un' altezza

questi

di

ma-

una

di

schera; nel busto colossale di Costantino

di

tratto

(fig.

1069),

che proviene dalla statua gigantesca nella Basilica


per r

immensa grandezza

un' opera pi accurata e di

sopra pag. 604)

spiega appunto

si

immagine si doveva affermare. Ma


pi moderate proporzioni come la testa in bronzo di

della

sala in

cui

1'

Costanzo Cloro (293-30) erratamente ritenuta di Massimino, evidentemente non


solo un' immagine somigliante ma anche un documento di monumentale grandiosit e di vigoria piena di effetto, 1' immagine significativa di un principe divinizzato ma non idealizzato (fig. 1070).

Roma

aveva

di Costantino

ficenza

undici

esteriore.
fori

basiliche

trentina

e
di

raggiunto

culmine

il

Si

ventotto
archi

magni-

contavano

allora

terme, dieci

altrettante

tempo

al

della

una

biblioteche,

diciannove

onorari,

acquedotti, innumerevoli templi, inoltre

due

colossi,

questri,
J\

ventidue grandi statue


simulacri

ottanta

di e settantaquattro in oro ed

3785 statue

in

lare di tutte

le

avorio,

bronzo, per non


statue in

marmo

abbastanza caratteristica oltre a


fronte a

late).

et
tale

(Duri,,).

790 domus
la

pensarono

magnificenza.

antica di
Fig. 1071. Chiesa di S. Costanza presso

Costantinopoli e
seguenti

Roma

ci, di-

La

finisce

iso-

(ca.se

barbarie delle
a fare sparire

storia

arte

dell'

con Costantino.

Roma. Spaccato.

soltanto

par-

cosa

insulae (case di abita-

4(3(30 2

zione) soltanto

e-

dorati degli

poco d importante

vi

si

ag-

60Q

COSIANIINOI'OI.I

Un

giunge ancora.
(morta nel 354.

edifcio circolare

tanto nell'elevato quanto

egualmente
la

base

tomba

la

linea di

disposizione

nella

delle

Antonino Pio

(fig.

1005) e

Costantino

riglia di

sviluppo dell'antica

architettura

colonne

1044). ^osi

(confr.

sarcofago in porfido

il

riehibora al pari di molti sarcofagi antichi cristiani

esempio

quali ad

Costanza,

di

fig.

colossale sarcofago in porfido di Elena, la moglie di Costantino, imita

il

di

come

1071), ancora sulla

fig.

dei vecchi

Costanza

di

(fig.

1072)

ornamentali,

motivi

trovano nella porta del piccolo tempio di Baalbek. Un' imporcampo la rappresenta la trasformazione della sala a colonne,

si

tante creazione in questo

quale

trovava nell'an-

si

basilica,

tica

semplice

zione

motivi

ulte-

antichi
applica-

loro

la

bisogni di una

ai

nuova

un

tanto

sviluppo

di

riore

quanto

co-

che

non

stituisce

basilica

in

ci

cristiana,

concezione

reli-

mondo. Il pi
importante esempio an-

giosa del

cora conservato

ba-

la

costantiniana

silica

Betlemme ornata

in

di belle

colonne corinzie

Costantinopoli.

Nel 330 Costantino, che


aveva solo raramente vi-

Roma,

sitato

trasportava

Tevere

la

capitale

sul

Bosforo; Bisanzio

dal

ora

cevette

la

nuova

sidenza in una

Roma
va

di

Bisogn

Costantinopoli.

trasformare

ri-

nome

il

re-

nuova

"

Anch'essa ave-

Fig. 1072. Sa

di S.

Costanza. Porfido. Vatic

suoi sette colli e fu

un ippodromo corrispose al Circo Massimo, un mi come


punto di partenza delle strade. Il palazzo
Campidoglio >, come una volta in Alessandria, una citt

divisa in quattordici regioni;


lion

corrispose

>.

al

<(

miliarium

imperiale costituiva sul


a s.

Fori,

sorsero

edifici

di

rapidamente.

"

ginnasi iZeuxippos), acquedotti

bagni,

governo,

marmi

variegati

pi

preziosi

rivestimento, statue raccolte in grande quantit da

trasformarono palazzi pubblici e

immagini
tistico,

in

bronzo che furono

cercavano

608, confr.
Springer

fig.

di

privati

I.

di

Lausos)

allora create apparivano legate dal

personificare

una

(di

in

Roma, da Atene, da

ad esempio

in

come

nei

punto

numerosi

Valente)

opera per
ogni dove,

veri musei.

dignit severa, quasi lontana dal

1073). e per lo pi nelle statr.e,

Manuale

furono messi

Le

di vista ar-

mondo

ritratti

(pag.

dipinti
^^

6io

ITALIA

LA FINE DLLL AR TH ANTICA

Vili.

immagini

pompa

del

avanzo

gala

di

sopraffaceva

1076)

confr.

ogni

fig.

cosa

la

Un

costume.

rigido

della scultura costantiniana

ancora

conservato

base

nella

dell'obelisco egi/.iano innalzato pi

da Teodosio

tardi

essa

tino in

mezzo

in

Grande

il

rappresenta

1074);

ai suoi

(fig.

Costan-

tre

figliuoli,

omaggio

atto di ricevere V

dei

Goti vinti nel 332 (confr. fig. 10641.


Particolarmente amate furono in
Costantinopoli
per sostegno

Le colonne
Grande

la

figlio

1730,

colonna

namentazione a

non era

basi
in

imperiali.

Teodosio

rilievo di

suo

distrutta nel

tavano

colonne

alte

statue

(386, buttata

il

15 17) e di

delle
di

gi

nel

Arcadie (403,
1075) imi-

fig.

Traiano; Tor-

di

loro

rilievo delle

ma

unitaria

divisa

fasce l'una al disopra delle al-

tre (confr.

colonna

1065).

fig.

innalzava

si

Su

un'altra

statua e-

la

questre di Giustiniano in costume

avendo

eroico,

Fig. 1073. Valentiniano I,


Barletti (mani e

morto

pietre

gambe

incise

mano

nella

sormontato

bo

dalla

il

glo-

croce.

Le

vasellame pre-

il

zioso continuarono ad essere assai


ricercati; dei grandi dischi in argento a basso rilievo

denza
(fig.

della plastica,

allo stesso

modo

molti

mostrano chiaramente la decain avorio del IV-VI secolo

dittici

1076), per lo pi doni di capo d'anno degli alti magistrati,

nostri

occhi

il

graduale irrigidimento delle forme, e

petono ancora con

le

famiglie dei

e dei

al

linguaggio delle

specialmente quello

Nicomachii,

e chiara

qualche

pongono dinanzi
caso

isolato

ai

com-

ma

in

presentano

ogni caso

che conduceva facilmente

alla

rigidezza.

membrature e gli ornamenti architettonici,


forme puramente bizantine, mentre compiti strut-

Un' analoga stilizzazione afferra anche


preludendo cos

in

pi delicate creazioni classicistiche dell'et precedente (dittico

Simmachi
una tendenza ad una forma netta

delle nobili

tivi,

che

le

dell'edificio centrato,

trovano ancora una splendida soluzione

due architetti di Asia Minore


Anthemios di Traile (532-537). In essa uno dei problemi pi
importanti dell'architettura romana ed asiatica del tempo imperiale ricevette la sua
soluzione, e con essa comincia nello stesso tempo l'arte bizantina.
nella chiesa di S. Sofia che Giustiniano fece innalzare dai

Isidoros di Mileto e

La sopravvivenza
spesso nel contenuto

dell' arte

nelle

forme

antica.
alle

Poich

1'

arte

romana tarda

tradizioni orientali, essa prepara

la

ritorna
fine alla

6ll

LA SOPRAVVIVKNZA DELL ARTE ANTICA


pura

ma

classica,

arte

acquista un' in-

esemplare

fluenza

seguen-

sul periodo
te

la

cui fede reli-

giosa ha appunto

le

radici nel!' oriente e

che,

costitu-

colla

zione dell'impero bisposta

zantino,

parte

direzione

centro

il

poli-

dell' equilibrio

tico.

scun

L' arte

di

popolo

cia-

di

periodo

ciascun

dietro di

scopo a

soprattutto
se stessa

in

questa

verso

essa vede
s

gra-

dini che ha gi

ma non

lito,

sa-

getta

sguardo

innanzi

nel

futuro,

giacch

non

vuole

lo

Costantinopoli.

Fig. 1074. Ril

non

pu apparire come semplice transizione.


la si
la

Perci

mondo

considera ad esclusivo servigio del

trasfigurazione

Quanto

nella

all'eredit classica

glorificazione

pu anche

un'altra concezione

seguente.

la

potenza

greco e del

sopravvivenza

la

dei

artistica

insiste sul carattere

si

sua essenza soltanto se

la

mondo romano, come

spirito dell'uno e dell'altro popolo.

dello

ricercare

ragione

comprende

classica e se ne

unitario e concluso dell'arte

periodi

dell' arte

successivi

si

antica

Ma

nell'et

deve riportare

Si deve distinguere tra

rami

diversi

dell'arte

periodi e tener se-

diversi

parata l'imitazione volontaria dall'assimilazione inconsapevole.

L'architettura

antica

pu vantarsi di aver sopravvissuto in maggior misura e pi a lungo e realmente


nella forma che le aveva dato l'arte romana tanto nella costituzione dei singoli elementi struttivi e nell'applicazione dei mezzi di costruzione quanto anche nella conformazione e nella disposizione dei
sono

vitali

ancora e con

architettonici nel
le

cornici e

della

medio evo

vari

membri
stile

Queste conquiste

e nei periodi

seguenti.

tratto dalla tradizione

gotico sebbene questo

contrasto con l'architettura classica.

d'altra parte

gotico seguiva un' irresistibile reazione a favore dell'antica


si

per alcune generazioni ancora una volta

al

ideali

classici

si

muova

in aperto

predominio dello

architettura

ripeteva alla fine del


gli

romana

dei nuovi compiti

La colonna, il pilastro, la volta,


forme diverse ma il nocciolo
antica. Questo vale perfino di

Ma immediatamente

detto del Rinascimento, reazione che

dell'architettura

una gran parte

architettonici assunsero

forma regolarmente era

alcuni elementi dello

vani.

loro aiuto fu risolta

il

stile

nel periodo

XVIII secolo dopo che

erano

stati

abbandonati.

bi-:

e.

ITALIA

Anche
usufruito

mente r

LA FINE DEI l'ar

vili.

campo

nel

delle

ANTICA

lE

di.segnative

arti

medio evo ha

il

dell'eredit dell'antico. Coscientemente

medio evo

arte del

timo .sviluppo

romana con

dell'arte figurata

pittorico e al decorativo, con

ma

zione continuativa

incosciente-

immediatamente

ricollega

si

sua predilezione per

la

all'ul-

sua tendenza

la

anche col suo irrigidimento

al

narra-

la

singole

delle

forme. Si conserv quasi un'oscura coscienza della forza dell'arte

iHS

forza che fu temuta

antica,

come una magia.

contenuto delle

Il

opere d'arte certamente non era pi inteso; esso

poco svuotato

logora

veniva

perfino

dei

suo

del

significato

riprodotto.

In

solo

maniera

tal

era a

si

questa

in

sono

si

poco
forma

conservati

particolari motivi orientali antichi (l'albero

leoni ecc.). L'occhio era attratto in queste opere dalla

due

tra

viva

rap-

presentazione che esso non riusciva a raggiungere per ispirazione


propria.

pu essere

Si

aveva diffuso nella cerchia

Se anche

l'imitazione.

Romani

l'

ampia

pii!i

l'opera

un paese

essi

ne

invitarono al-

popolo nei monumenti dei

il

diavolo,

del

conser-

si

romana

arte provinciale

passione per

la

sempre nuovo nutrimento. Di regola non


grandi opere monumentali che dettero nuovi impulsi

forma trov
rono

Chiesa e

la

videro

spesso

che dove in

sicuri

monumenti

varono antichi

le

in essi

fantasia

degli artisti medioevali

gemme,

rilievi

offrirono

Venezia

avorio

in

alla

come

lavori delle arti minori,

la

fu-

conservati ed osservati per caso

ecc.,

Duomo di Torcello presso


marmo del X secolo, che male

pi frequenti modelli. Nel

trova un rilievo in

si

interpreta e allarga la rappresentazione lisippea dell'" Occasione


e nelle

(Kairos, pag. 391)

medioevale

(fig.

forme

Se qui

1077).

merosi

rilievi

in

Costantinopoli

che furono ditfusi da per tutto

monio

di

e confuso,

presso

ca.so

per

il

rivestimento di cofanetti e

1078).

(fig.

della composi-

pu dirsi dei numedesimo periodo

Qui un limitato

Duomo

patri-

senza

in-

gi questo era stato

Se

in

una

bronzo, presso a poco dell'XI secolo,

in

Magdeburgo

di

come

perata

come un tempo

pittori e gli scultori etruschi.

funeraria

lastra

nel

non

"

alterazione

figure e miti antichi per lo pi riprodotto

tendimento
il

stesso

lo

avorio ed osso che verso

in

con

riproduce

senso generale

il

zione rimasto comprensibile,

erano lavorati

lo

la

figura dello Spinarlo ado-

sostegno, potrebbe appunto essere stata presa

ad esemplare una figura di calendario risalente al modello


antico e nella quale un fanciullo che si toglie la scarpa
.soleva
i

rappresentare

particolari sopra

tanto

cavalieri,

l'ignoto
Fig. 1075.

Colonna, di Arcadio

Costantinopoli (distrutta).

il

Marzo. Difficilmente

quei secoli se imitavano opere antiche

si

marmorari

di

facevano delle idee

come

sformavano

il

il

loro significato.

guerrieri,

nei Centauri,

Essi

cacciatori ecc.,

vi

vedevano
e se

li

nelle Sirene ecc., essi ne

significato; nelle rappresentazioni

di

sol-

attraeva
tra-

Orfeo,

LA SOI>RA\VIVF\Z A

DI-

ANI ICA

ARTI-

I.

Fig.

1077.

Rilievo in

(IS

marmo

Dnomo

nel

di Torcello.

Il Bios (la vita) che fugge viene afferrato per il ciuffo


della
fronte da un giovane coronato dalla Vittoria mentre un vecchio, a cui sta a lato il Pentimento, si rammarica della perduta occasione.

COS

favorite,

mali che

il

destavano interesse pi

sercit rocchio e

male con
e

Giuliano

{?),

a destri

loro purezza originaria allo

la

romano,

ciolo

anche

cos

le

ed

elementi

stesso

modo

del

anisi c-

mantenne un vincolo forCostantemente

si

senza interruzione

nonostante

pieghe

gli

cosi

l'antichit classica.

trasmettevano

si

suoi

del

scrittura

la

Ma come
e gli

e-

Essi perde-

dell' alto

medio

questa non fu in-

arabeschi, poggia

panneggiamento

per

panneggiamento

decorazione.

delia

che

evo andava fortemente differenziandosi dalla romana.


ventata di bel nuovo ed invece,

modo

ogni

redit particolari motivi

Fig. 1076. Rilievo in a

vano

Ad

cantore.

su

un noc-

ornamenti riposano

su una tradizione antica per quanto certo solo ottusamente sentita.

Ma

accanto a

intervalli quasi

come

del

imitazione spontanea e inconsapevole noi

tale

regolari di

tempo

modello pi perfetto

in

un apprezzamento

della capacit nel

rendere

riodo carolingio, poscia in cerchie limitate d'Italia nel


in

una maniera pi ampia nel periodo del Rinascimento,

XVIII secolo
campi

altri

influenza

nell'et del classicismo.

anche

cos

descrive

zione,

le

leggi

della

non per

servile,

si

di

forme. Cosi gi nel pee nel XIII secolo, quindi

finalmente

nuovo

deve accordare con

del

all'uscire

l'umanit,

come

l'antichit.

negli

La sua

curve

sempre

l'arte ritorna all'antico,

diare

quello dell'arte,

Sempre

dell'arte classica

salgono

Ma

discendono.

in

delle

alternativamente

che
e

le

XH

imbattiamo ad

ci

cosciente

per stu-

sua crea-

un" imitazione

quale sempre uccide

la

propria

di

un' arte.

la

vita

Un'

arte per la quale l'antichit

una pagina bianca

rappresenti
,

non pu a lungo

sussistere.

Fig. 107S. Il sacrificio di Ifigenia secondo un rilievo antico (fig.


Rilievo in avorio. Londra, South Kensington Museum.

MONUMENTI

014

ARTE GRECA

IN

ITALIA

C||i|i;,w=tiPppii|IUlll|]]3,|l^^
-^.Bfsfei

'

Fig. 1079.

Poseidonia (Pesto).

La Ba

Non esiste forse museo di certa


d'arte greca in Italia.
che non vanti qualche saggio di scultura greca. I pi ricchi.
musei di Firenze, di Roma, di Napoli e di Palermo. Ma le
come noto, sono
opere pi belle e pi celebri, in essi conservate, sono state gi registrate in questo
volume. Per altro non male aggiungere o ripetere qui che veri originali greci (e
non copie antiche) sono le metope di Selinunte ffig. 369, 471) ora nel Museo di
Palermo, il cosiddetto Trono d'Afrodite . gi Boncompagni. ora nel Museo delle
Terme in Roma ifig. 438), il rilievo del V secolo a. Cr. nel Museo Vaticano, con
un giovane palestrita rivolto verso il piccolo servo, il rilievo arcaico, detto di Leucotea (fig. 409), ed il rilievo sepolcrale attico, della fine del sec. V a. Cr., col cavaliere che abbatte il nemico, 1' uno e l'altro a Villa Albani, la Niobide proveniente
dai Giardini di Sallustio tav. XI), a Fanciulla di Porto d'Anzio (tav. XII), il PuMonumenti

importanza

in

Italia

gilista
(fig.

Museo

nel

687),

il

seo Vaticano

Terme

delle

Laocoonte nel Mu(fig.

83

).

Naturalmente diversi altri originali greci si veggono a Venezia, a Verona, a Napoli, a Roma, in Sicilia, ecc., ma si tratta
d'opere di pregio secondario, inferiori talora a copie antiche assai
importanti quali sono l'Artemide
Tirannii
di Pompei
(fig. 43 e,),
cidi (fig. 455).
r Hestia Giustiniani " nel Museo Torlonia, il
Discobolo di Mirone nel Museo

Terme (fig. 479) e il suo


Marsia nel Museo Laterano (fig.
482), l'Apollo del Tevere nel Museo
delie Terme (fig. 487 s.), il Doriforo di Policleto nel Museo di Nadelle

poli

(fig.

5541, ridolino nel

Archeologico
le

Amazoni

di

di

Firenze
Policleto

Museo

(fig.

nel

559).

Mu-

seo Vaticano (confr. fig. 55,5), di


Kresilas (fig. 547) e di Fidia (fig.
496) nel Capitolino, il ritratto di
Pericle, opera di Kresilas (fig.
550) e quello di Platone, opera
forse
1083.

Interno del tempio di Poseidon

Vt

di

Silanion

Museo Vaticano,

603) nel
che
Satiro

(fig.
il

MONUMENTI

Fig.

Fig.

10S1.

La

ARTE GRECA

Basilica

1082. Teinpi<i di Cerere.

IN

ITALIA

Poscidonia (Pesto).

Poseidonia (Pesto).

bis

MONUMFNTI r>ARlE (,RECA

()

IN

ITALIA

versa da bere, V Eros, TApollo Sauroktonos, il Satiro che riposa, tutte opere di
Prassitele, in vari musei, oltre alla sua Afrodite Cnidia nel Museo Vaticano (fig.
r)39), il Sofocle nel Museo Laterano (fig. 653), rApoxyomenos di Lisippo nel Museo
A'aticano (fig. 675), l'Ares Ludovisi nel Museo delle Terme (fig. 674), l'Ermete in
riposo nel Museo di Napoli (fig. 677), V Eracle in riposo egualmente in Napoli e al
Palazzo Pitti di Firen/.e (fig. 083), il Ganimede di Leochares l'fig. 51) e T Apollo

Fig. 1083.

Colonna romana.

Brindisi.

Niobidi (fig. 647) nella Galleria degli


(fig. 6^2) nel Museo Vaticano,
Tyche di Antiochia opera di Eutychides nel Museo Vaticano (fig. 90),
Demostene di Polyeuktos (fig. 696) in quello stesso Museo, l'Amore e Psiche
(fig. 739) e la vecchia ubbriaca
nel Musco Capitolino (confr. fig. 766), il fanciullo
di

Belvedere

Uffi/.i,

la

il

che lotta con Foca, opera di Boethos, nel Museo Vaticano e nel Capitolino (confr.
pergameni in
fig. 764), il Nilo nel Museo Vaticano (fig. 7uS), le statue dei gruppi
Venezia, Roma e Napoli (fig. 811 ss., tav. XV), il gruppo di Menelao e Patroclo
nella Loggia della Signoria in Firenze (fig. 827), infine il Toro Farnese nel Museo
di

Napoli
N r

(fig.

'829).

Italia

possiede solo mirabili esemplari della scultura greca,

ma monumenti

MONUMENTI DAR

IT-:

GRECA

IN

Ol 7

ITALIA

costrutti in essa di l dal \'olturno

nella parte
dall' Ofanto, ossia
meridionale della penisola, vasta
estensione conosciuta dall'antichit

sotto

nome

il

Magna

di

Grecia,

e nella Sicilia.

principali

monumenti

greci

PePoseidonia, che sorvista del golfo di Salerno

della penisola

sono

quelli

di

l'antica

sto,

gono

in

ed oltre

il

Sele

1079).

(fig.

tempio dorico detto di Poseidon (tg. ^27) che risale alla


met del \' secolo a. Cr., largo
23 metri e lungo ho. Nell'interno
delia sua cella si veggono due file
di colonne sormontate dal secondo
colonnato che sosteneva il tetto
II

(fig.

1080).

Poco lontano
siddetta

Basilica

anche pi

a nord,
(fig.

gli

cui

i^:n^si^^";~"~j^-jS^

il

337

si

antica

co336) che

eleva la

(fig.

(fig.

1081),

e.

piccolo tempio di Cerere


ss.,

1082), senza contare

avanzi d' altre

costruzioni tra

portici e strade

tornate

alla

luce negli ultimi scavi.


Il paese
circostante, nel suo
splendore e nella sua solitudine.

Fig.

Fig. inS4.

Avanzo

del tempio di

Hera

Capo Colonna. Cotronu.

10S5. Teatro. Siracns,

Laciiii;

<5i8

MONUMENTI

D ARXr:

GRECA

Fig. 10S6. Altare di lerone

II.

IN

ITALIA

Siracusa,

accresce la bellezza di quelle rovine che il sole accende di un colore aureo tra
vegetazione rigogliosa e l'azzurro cupo del cielo e del mare.

I-I-.

lu7. LiiluiiiR- di b.

Lu

la

MONUMENII

Fig. 108S.

ARTE GRECA

Tempio

X'espasiano.

IX

II

ALIA

619

Brescia.

avanzi sparsi pi gi, verso il sud, non il caso di far cenno. Ricordi Eraclea
di Metaponto,
le rovine greche di Brindisi, di Taranto,
e di Cotrone.
A Brindisi sorge una colonna, di tipo e d'arte romana, non scanalata, alta
quasi 20 metri, con un ricco capitello figurato (fig. 1083); a Taranto si ammirano
resti del tempio dorico di Poseidon. con parti di colonne di proporzioni gigante.sche
i
D'altri

deremo

invece

M0\UM1NII MARIE

IN

(,RI-:CA

ITAI lA

avanzi del tempio d'Apollo (della line del sec. VI a. Cr.) che
chiamano la Chiesa di Sansone ", e le rovine d'un altro
tempio detto le Tavole Paladine ; a Cotrone una colonna dorica il superstite
avanzo del tempio detto d' Hera Lacinia (fig. 1084).
Pi ricca d'architetture greche tuttora superstiti la Sicilia, quantunque molte
presso Metaponto

gli

gli

abitanti del luogo

Arco

di

Riccardo

Trieste.

Taormina, a Siracusa, a Solunto, ecc., siano da riferomana.


Indicheremo come sicuramente del periodo greco, a Siracusa, il cosi detto " Castello d'Eurialo", fortezza in cui convergevano due rami delie mura dell'unica cut
costruita sul piano del primo Dionisio, 1'" Olympieion o tempio di Zeus Olimpio
(sec. V), il tempio di Apollo nell'isola Ortigia (fig. 341), il teatro, uno dei^ maggiori
del mondo greco (sec. \"
con 150 metri di diametro (fig. 1085}, e 1' altare di
di esse,
rire

gi ritenute greche, a

all'epoca

MONUMENTI
lerone

l'I

AKI'i;

ITKUSCA

lungo quasi 200 metri, sul piano del quale

II.

si

crede che fossero annual-

450 tori in memoria della cacciata del tiranno Trasibulo (fig. 1086).
Nucleo maggiore di monumenti mirabilmente schierati nella pianura declinante
da Girgenti al mare Africano, sono quelli dell' antica Akragas. con il tempio detto

mente

sacrificati

peripforse per equivoco con quello di tal nome in Cotrone


miglior periodo dorico (sec. ^' a. Cr.), il tempio dulla^ Concordia
relativamente assai ben conservato, perch convertito nella chiesa di S. Gregorio
durante il medio evo, il tempio d' Eracle, altro periptero esastilo del
delle Rape
VIA' sec. a. Cr. alterato dai Romani, il tempio di Zeus, pseudoperiptero rimasto
incompleto (fig. 4(39 s.) e il tempio di Castore e Polluce, d'attribuzione incerta e

d'Hera" Lacinia

del

tero-esastilo

restaurato

ambiguamente con par-

ti

d'altro edificio.

di

La meraviglia dei monumenti


Selinunte (fondata da una colonia
.Megaresi Iblei, nel ()2S) sarebbe

di

maggiore

anche

se

essi

non

gia-

cessero tutti coricati e travolti in


confusi cumuli per opera dei terremoti. Si sta ora rialzando il tempio C. Ad ogni modo da notare che quelle di Selinunte sono
le rovine pi grandiose d' Europa.

luogo della
trovano sopra
un colle, gi cinto di mura. I due
I

dell' acropoli,

resti

citt

primitiva,

monumenti
mit

principali

verso

distinti

col

si

il

dell" estre-

mare sono

nome

di

tempio

quelli
C) e

tempio A; poi, oltrepassate le


orme d'una strada, si vedono il
piccolo tempio B prostilotetra-

di

e i maggiori C (fig. 334.


340) e D (fig. 33 5J- Del C (detto
d' Eracle) sono alcune metope tra
le pi antiche (fig. 3(59) e alcune
stilo

colonne tutte

una

bella

d'

un pezzo oltre ad

sima

in

terracotta di-

3421. Fuori dell'acropoli


s'incontrano altre rovine, anche

pinta

(fig.

pi gigantesche di quelle ricordate.

F. \m\.

Tempio

di

Augusto

Rouia.

l'cila.

dedicato ad Hera
provengono cinque metope (fig. 471). Altre si trovarono nel tempio F. Il tempio G,
uno dei pi colossali costruiti dai Greci, era consacrato ad Apollo. Nella campagna
intorno, anche oltre il fiume Modione, esistono interessanti ruderi.
Accenneremo finalmente a Segesta, dove l'arte greca si mirabilmente conservata. Il tempio periptero-esastilo di 36 colonne doriche (seconda met del secolo
y a. Cr.) non fu finito e le sue colonne rimasero senza scanalature. Nondimeno
appare, nella sua semplicit, di una imponenza unica, accresciuta dalla bellezza del
paese circostante dominato dal monte ^'arvaro, dove precisamente sorgeva 1' Egesta
dei Greci e dove rimane il loro teatro tagliato nella viva pietra.

Dal tempio

Monumenti

di arte etrusca.
I
resti dell'arte etrusca si trovano quasi tutti
fra i3ologna e Roma. I musei dove si pu studiarla meglio sono
quelli di Bologna, di Firenze, di \'olterra, di Cortona, di Chiusi, di Tarquinii e di
Roma. Nella maggior parte dei luoghi s' hanno resti di mura a blocchi, che vanno
nell'Italia centrale,

2-

MONUMENTI

DI

ARTE EIRUSCA
dal rozzo tipo detto ciclopico a

regolarmente

quello

come

Fiesole,

squadrato
Cortona, a

Roselle, a Manciano (avanzi delPantica Saturnia), ad Orbetello.

Populonia, ad Aspra, a Bet-

tona, a Ceri, a Rieti, a Spoleto e

Perugia e Volterra conservano inoltre avanzi di porte.

a Todi.

fatto che

Il

ra
l'

questi

tipi

trovano anche

si

mente

mu-

propria dimo-

Etruria vera e

non sono

stra che

di

fuori del-

etruschi.

specificata-

Necropoli

sepolcri, talora adorni di scul-

ture

e di

tanti,

pitture

hanno

si

assai

impor-

Cortona

(ipo-

geo detto K Grotta di Pitagora ',


presso Perugia (ipogeo dei ^'olumnii),
a Chiusi (tombe del
(randuca, della Scimmia, questa
con dipinti murali, del Poggio
Gaiella, Casuccini o del Colle,
anch'essa con pitture}, a Orvieto

(tomba Golini, rig. 870 ss., a


Vulci (tomba Francois, fig. 874
s.),

nel Viterbese,

(tombe Querciola
Arco

a Tarquinii
(fig.

868). del-

Caccia al cinghiale, del Triclinio o Marzi (fig. 87), del


Morto, del Tifone, degli Scudi, del Cardinale, dell' Orco (fig. 873), dei Vasi dipinti
(fig. 805), del ^'ecchio, delle Iscrizioni, del Barone, delle Bighe (fig. 8(39), del Mare
e degli Auguri, adorne di preziosissimi dipinti che rivelano la dipendenza dall' arte
greca per le forme artistiche ma l'originalit etrusca per soggetti), a Caere tomba
Fig.

10n2.

dei Sergi. Pola.

la

Fig. 1093.

Arena.

Pola.

MONUMEMI
dei Rilievi dipinti,

Campana,

Notevoli

Vetulonia

mausoleo

della Pietrera e l'arce,

ROMANA

b'ii

fig.

8631

sono

il

Perugia l'edicola detta

e presso
S.

li:

862), a

fig.

Veii (tomba

di

dai;

Manno.
Preziose e complesse sco-

perte d'una citt etrusca furono

Marzabotto
Reno, a 27 km. da Bologna.
Pi largo contributo di

fatte nell'altura di
sul

forn la ne-

etrusco

materiale

felsinea

cropoli

al

Museo

di

come
Bologna. Gli Etruschi,
narra Tito Livio, dopo essersi
distesi lungo il Tirreno, spinsero delle colonie al di l dele invasero tutto il

l'Appennino
territorio
.-Mpi,

compreso

tranne

Veneti.

La

la

fra

il

Po e

le

parte tenuta dai

suppellettile con loro

sepolta mostra

una

civilt

di-

versa dall'umbra. Non pi vasi


locali d'impasto, ma vasi d'argilla figulina importati dalla Grecia
con decorazione di scene mitiche ; non pi fibule, rasoi, situie, ma specchi e candelabri.

Monumenti

d'arte

romana,

Fig. 1094.

Potremmo

Arco

di

Augusto. Riuiini.

esimerci dall'accennare qui all'arte

romana perch, naturalmente, la parte del presente manuale che la riguarda contempla
quasi esclusivamente monumenti conser\-ati in Italia. Ma fedeli al nostro programma
luoghi del loro paese, dove possano trovare
indicare ai giovani italiani
saggi
d'una data arte, per agevolarne la ricerca e lo studio e suscitarne l'ammirazione,
cosi anche per la romana amiamo fornire qualche indicazione riferendola alle varie
province. E poich sarebbe addirittura ingenuo indicare
monumenti roniant di
di

Fig. 1095. Ponte di Augusto. Rii

MONUMENTI

624

1)

ARI

ROMANA

Roma,

glia

di

sua

della

provincia
r ingente

tutta

meravi-

Pompei,

limitiamo il
nostro compito a
registrare le cose
maggiori delle alcos

tre

regioni.

Muovendo
Italia

l'alta

che

ricchissimo di

resti

romani,

taluni

Asti

torre

la

detta poi

deir acquedotto

resti

di

S. Seconde
Libarna, dell'

Pi ricco ancora
;infiteatro

e del

foro.

Serravalle

Tracce

di

veggono
si
citt
e di Pollentia
a Bene \'agienna e a Bra. Della
provincia

vano

cose

Aosta

ad

teatro,

Torino

di

principali di

(cinta,

bell'arco di

il

tre

romane

Praetoria

tro-

anfiteatro,

Augusto con

semicolonne corinzie,

dieci

nuclei
si

Porta

tre arcate, ponte sul-

Buthier, ecc.)
Ivrea (acquedotto presso Andrate,
mura nel giardino Perrone, ponte
e teatro); Susa l'acquedotto detto
di
delle terme
Graziano, arco
d'Augusto dell'S a. Cr. (fig. 933),
:inta e porta) e si ha da ricordare finalmente Torino con la
Porta Palatina, la Porta Decul'antico letto del

mana

inserta nel Palazzo Madama, le rovine del teatro e delle


mura. Molti altri ruderi di mura,
di teatri, di
ponti si trovano a
Crevola d'Ossola, ad Arvier, ad

Aj'maville, a Bard, a Chtillon, a


Chiaverano, a Donnaz, a Montjovet, a Monteu da Po, a Palazzo
Canavese, a Pont Saint Martin,
a Saint Vincent, ecc.

Le

altre regioni dell'Italia su-

periore,

Liguria, Lombardia, Ve-

neto,

^'enezia .Giulia,

Emilia

il

Pie-

monte. Ad Acqui
troviamo avanzi
delle terme e d'un
acquedotto nel letBormida,
to della
ad Arquata Scrivia
d' un
ruderi pur
acquedotto e ad

10%. Teatro. Fiesole.

di

di cui

veramente

grandiosi,

F5;.

dal-

diremo

1097. Porta Consolare. Spello.

Scrivia coi
una antica

vioNUMi:.\i'i

ijarik Romana

Romagna, hanno conservato


minor numero di cose ro
inane, ma, in quello che tuttora posseggono,

ultime
di

vantano

le

cinque

monumenti

prim'ordine. In Liguria

si

trovano resti ad Albenga. in


Andora, a Bergeggi, a Finale Pia, a Genova, a Quiliano e a \'entimiglia, per
altro di non speciale importanza. Invece la Lombardia,
oltre ai ruderi rimasti a (ta-

steggio e a Lomello (in provincia di Pavia), oltre a quelli


di Rezzonico (Como) e di Pe-

gognaga (Mantova) ed
alle

oltre

grandiose colonne di San

Lorenzo

in

Milano

(fig.

1087),

logs.

vanta le cosiddette grotte di


Catullo a Sermione sul lago di Garda, e
tempio corinzio di Vespasiano (72 d. Cr.)
trova

la

gli

celebre statua di bronzo della Vittoria.


Brescia , per i suoi resti, la citt

Come

Tempio

detto di Marte.

Todi.

avanzi della curia, del foro e del


(fig.
1088), dove anche .si

Brescia

romana
1

Lombardia, Verona
con r arco dei Leoni, la
Porta dei Borsari (fig.

della

1058) del tempo dell'imperatore Gallieno (secolo


III),
r.^rena costruita
da Diocleziano (290 d.
Cr.,
il

1089),

fig.

teatro,

pu

romana
altro

mura,

del Veneto.

nel

romane

le

dirsi la citt

si

Per

opere
trovano anche

^'eneto

Padova, a Godego, a
Concordia, a Caldiero, a
Caprino, a Gregrana, a
a

Quinto

di

\'alpantena, a

Marostica e a Vicenza.
Della Venezia Giulia.
cos

ricca di sontuosi

mo-

numenti romani, riproduciamo r arco detto di


Riccardo a Trieste (fig.
1090), il tempio di Au-

Roma (19 a. Cr.,


1091), l'arco dei Ser-

gusto e
fig.

gi

Porta

Aurea

(fig.

1092) e l'Arena (fig. 1093)


a Pola, ma monumenti

romani si hanno anche


da ricordare ad Aquilejo,
a
Fig. 1099.

Manuale

I.

Arco

di

Traiano. Benevento.

Parenzo

\'elleia,

altrove.
in

provincia
40

MON'UMENII DAUMt; ROMANA

02 b

Piacenza, pu

di

dirsi

la 'citt

mana

J^

dell'

ro-

Emilia

e Rimini,

col fa-

moso arco d'Augusto (27

a.

tig.

il

te

1094),

d'Augusto

1095)

Cr.,

pon(fig.

resti

dell'anfiteatro, la

romana delRomagne. Moromani


n eli' Emilia-si
hanno anche a
Borgo S. Donni-

citt
le

numenti

no, a

Castellara-

no, al Castelluccio presso la


retta,
Fig. noo. Anfiteatro. Cassino.

Por-

Bologna

(acquedotto,

dei

Mario); nella Romagna, ad Ozzano (ponte della Quaderna e scavi


di Claternal a Ferrara, a Fiumana, a .Vleldola, a Sarsina, a Savignana. Nella parre
opposta d' Itaha, sul Tirreno, si trovano le rovine di Luni.
Procedendo per l'Italia centrale, ossia dalla Toscana all'Umbria ed alle Marche,
troveremo spesso ragguardevoli avanzi di costruzioni romane. La Toscana ne possiede a Pisa (Bagni di Nerone), a Volterra (piscina, terme, anfiteatro), a Lucca (anfiteatro, teatro e acquedotto), a Massarosa, ai Bagni di S. Giuliano, nell'Elba e al
Monte Argentario e sino nelle isole del Giglio, di Pianosa, di Giannutri; ma anche
essa presenta un luogo di speciale interesse in Fiesole che mostra ancora il suo
teatro (fig. ioy6), le terme ed il tempio.
Cosi nelle Marche troviamo monumenti romani di speciale conservazione a
Setta e

Fano

Bagno

di

nell'arco

di

Augusto, ad Ancona neir arco di


Traiano (1 i^d.Cr.,
confr. pag. 55'?)

presso P'ossombrone nel ponte di


Traiano e nel

Passo
galleria

Furio.

del

pra-

fatta

vivo
nel
sasso da Vespasiaticare

no (77 d. Cr.); ma
poi non mancano
d'interesse alcuni

marmi d' un temromano a San

pio

Leo.

il

ponte Mal-

lio di Cagli,

resti

del celebre tempio


a

Giove Apcnnino

sul
le

monte

Petrara,

rovine della citt

mo.\umi;nti

li

Airii

homana

O27

Urbisaglia, quelle del teatro e dell'anfiteatro di Falerone, ed altre a Servigliano, a


a Fermo, in Ascoli Piceno (sono qui da ricordare tra l'altro due
bei ponti sui Tronto), in Osimo e a Castelicone di Suasa.
d'

Monte Giorgio,

Diversi ragguardevoli avanzi d'anfiteatri e

di

teatri

si

veggono

ncll'

Umbria:

ad Assisi, a Bevagna, a Gubbio, a IMonteleone Sabino (ruderi della Trebula Mutusca), ad Otricoli, a Spello, a Spoleto, a Temi, a Todi (fig. 1098). Ma tra
resti
della grandezza romana in Umbria
pi notevoli sono di certo il grande ponte della
Nera sotto Xarni (fig. 930), la porta Consolare di Spello 'fig. 1097), la porta Marzia
di Perugia ispostata) (fig. 8-19), ecc. Altre antichit si trovano nei medesimi luoghi
e in Acquasparta, in Amelia, in Prevenzano, a Montasola, a Kieti, presso Pitigliano.
\ mancano cose importanti nella provincia di Aquila, come un tempietto
presso Aquila stessa, ruderi d'acquedotti a Capistrello e presso Castel Nuovo, ove
i

1102. Teatro.

Taor

pure sono gli avanzi dell' antica Alba Fucense. Anfiteatri sono a Pescina, a Pizzoli e a Prata Ansidonia fra gli avanzi di Peltuinum. Si hanno pure altri ruderi l
dove sorsero Aufidena (Castel di Sangro), Angitia (Luco di Marsi\ Aufma fOfena),
Fornii (Scoppito), Corfinium e AmiternLim fPizzol).
Nelle contrade meridionali le] orme della potenza romana sono moltissime e
talune di importanza eccezionale. In provincia di Campobasso abbiamo l'anfiteatro
di Larino, il teatro e il tempio di Diana a Pietrabbondante e gli avanzi dell'antica
Saepinum in contrada Altiiia a Sepino. A Benevento, oltre ai ruderi delle terme
e del teatro, si ammira il magnifico e conservato arco di Traiano (fig. 1099), ^
Porta .Aurea, del 114 (pag. 3^,8), e nella provincia vi sono gli avanzi dell'antica
Telesia (S. Salvatore Telesino). In quel d'Avellino abbiamo resti di terme a Lacedonia e due ponti romani presso S. Sossio in contrada Fiumara e presso Zungoli
in contrada Fiumarelle.
Canosa fCanusium) di Puglia vanta pure begli avanzi in un arco di Traiano,
nelle terme dette Bagnoli, in un grande anfiteatro e nel ponte sull'Ofanto. Pi ricca

628

MONUMRNTI

L)

ARTE ROMANA

della provincia di Bari quella di Caserta, dove ad Arpino si trovano il tempio


detto di Saturno e il tempio di Cerere; a Calvi Risorta un anfiteatro, un teatro
loo) e un teatro; a Fondi un
e il tempio di Mercurio; a Cassino un anfiteatro (fig
muro d" " opus reticulatum presso Gegni, e un sepolcro romano; a Rocchetta e Croce
un tempio a Minerva; a Santa Maria Capua \'etere l'anfiteatro (fig. iioii (uno dei
sepolcri detti la
pi antichi e pi grandi d' Italia), un arco detto di Traiano e
i

Canocchia e la Madonna della Libera; a Teano un anfiteatro, le terme, un bagno


privato, il tempio di Giunone Populonia e il tempio della Fortuna, in contrada
Torricelle.

Pompei, d'Ercolano e
Il golfo di Napoli, pur prescindendo dai grandi scavi di
Boscoreale, mostra innumerevoli avanzi di templi e di ville che si spingono sino
all'orlo del mare. Ruderi romani vi si trovano, pu dirsi, ovunque: a Torre Andi

nunziata, a Torre del Greco, a Marechiaro, nella stessa Napoli ed anche nelP isola
Capri. Un nucleo prezioso di monumenti a Pozzuoli, di cui ricorderemo V anfiteatro, la cos detta Accademia di Cicerone, le grotte di
Seiano e della Sibilla.
Poi procedendo verso il capo Miseno si hanno le grotte della Dragonara e altri
ruderi di piscine, di sepolcri, di templi, quasi ad ogni passo, presso il lago d'Averno, nel seno di Baia, alle Cento Camerelle, ecc. E cos nella provincia di Salerno
si trovano gli avanzi dell'antica Velia, l'anfiteatro di Athena Lucana, il tempio di
Polla, il ponte detto di Siila a Teggiano.
Nelle regioni seguenti, pi verso il mare Ionio, i monumenti romani vanno diradandosi. Nella provincia di Potenza s' hanno
magri avanzi dell'antica Metaponto
e dell'antica Grumentum; in quella di Catanzaro alcuni resti a Nicotera e a Strongoli
(Pietra del Tesauro). Finalmente, nelle due punte, l'acquedotto di Paligiano e a Brindisi il ponte di Plinio, il pozzo di Traiano, le terme. Altre tracce di terme sono a

di

Reggio e a Gioiosa Ionica, dov' pure un

teatro.

MONCMFNI'I

1)

ARTE ROMANA

Gli)

In Sicilia
monumenti romani s'innestano, si pu dite, su quelli greci a Taormina (teatro) (fig. 102 in Siracusa (foro, acquedotto, ginnasio) (lg. 1031, e appaiono
qua e l a Sounto (fig. 104), a Termini Imerese, ad Acireale, a Catania, a Centui

ripe.

a Paterno, a Palazzolo Acreide.


trovano in Pantelleria,
si

e, in Sardegna, a Cagliari (anfiteatro,


tombe, necropoli punica), a Sant'Antioco, a Senorb, a Porto Torres (ponte, tempio
della Fortuna
a Siligo (terme), a Terranuova Pausania (acquedotto).
Naturalmente, salve poche eccezioni, si tratta sempre di edifici rovinati e di
ruderi, ma noi abbiamo voluto ricordarli per dimostrare ai giovani curiosi di studiare l'arte romana, come, in qualsiasi parte d" Italia, essi si trovino sempre in caso
di vederne preziosi saggi architettonici, senza contare le innumerevoli sculture accumulate nei musei governativi e comunali di quasi tutte le citt.

Altri avanzi

Fig. 1104. Ciiiina^io, Solunto.

GENERALE

INDICE

setto.

nomi di luogo, ove sono ancora in posto


1 nomi degli artisti sono scrtti in corsivo.

A
st.

statua,

r.

Architetto, S
rilievo, p.

Scultore,

TU.

Aahotep, Pugnale

di,

58(5;

tempiii 58fj.
23,

Abaco (abacus)

160,

169,

Abbasanta: nuraghe (842).


Abdalonynios, Sarcofago di
402 (701 s.).
Abdera: stele 244.
Abrotonon, vedi Sabratha.
Abside 410, 518, 549, 555,
561, 593, 603, 604.
di

La-

thurcs (50).

Abu Habba vedi


Abu Hatab vedi

Sippara.
Kisurra.
Abukir: medaglioni 389, 393
(681).

Simbel: colonna a palma

(53); e. a ninfea e loto (51);


colossi del tempio rupestre

45; necropoli
17; pilastri
a forma di Osiride 42; p. a
testa
di
Hathor 42; piramide di Neuserre 22; pi-

ramidi

(49); strumenti di
13; tempio rupestre
57 (94); tempio a

selce
s.,

valle (49).

Abusir: necropoli

Abydos: mastabe

Re

lazzi 16;

tuari

st.

17.

pa24, 37; san-

reali 20;

16; stele del

re

ser-

pente
20 (43)
tempio di
Sethos I 49 s. (112); tombe
Il

16 (42, 76); vasi di


117, 147.

Kamares

(745).

.Accampamento romano 607.


Acharnai vedi Menidi.
Acheloo e Eracle st. 218.
Acheulenne civilt 1, 3,
Achille

mosaico,

t.

pittui

testa, b.

st.

320.

Agamennone, Contesa
le figlie

di

596

279, pp. 403(704); r.


(1018).
e Memnone st. 314.

guarisce Telefo i. (879);


335.
uccide
prigionieri
troiani pp. (874).
e Troilo pp. 484; pv. 199

s.

d'arte,

sono

scritti in

gras-

o dell'arte industrittU\
ascolare, g.

gemma,

i.

incisione,

busto.

rude 498.
Aetion (P) 384.
Aetos 162, 180.
Afflitte, Sarcofago

Scudo

Licomede

Tomba

di,

133,

al

cor-

150,

192,

383;

624.
Acrolito (akrolithos) 284,
Acroteri (akroteria) 162,
171,
180,
182, 237,
252, 342, 480, 491,

pp.

Adone

r.

247; di

s.

170,

villa Pamphili st. 310;


Pandenios st. 355; nel fregio del Partenone r. 513;

Adrasto i. (882).
Adria (Hatria): vasi

526

487

di,

p.

attici 337.

r. (1000).
Biblioteca, Ginnasio, Porta

vedi

Atene;

Mausoleo,

vedi Roma; Tempio di, vedi Cirene, Roma;


Terme di, vedi Corinto; Villa
di, vedi Tivoli.
Adscianta: pitture 454.

Ponte

di,

cipriota

st.

97;

frontone

or.

del

Parte-

none st. 299, 300 (514,516);


Petworth t. 367 s. (640);
t.
463; che
sandalo st. 430;
st. 357; Urania
st. 302; di Vienne st. 429
s. (758): vedi anche Venere.
Nascita di, r. 302.
Urania, Tempio di, vedi
Atene.

di

Philiskos

scioglie
di

st. .353

Adriano

(830);

di

249,

(659).

Capua

nuda

397.

(870).

376

p.

368; arBerlino

310; di Boston t. 367 s.;


st. 466; di Cnido
367 s. 429, 66 (639);
di Coo st. 368; di Doidalsas st. 429 s. (758); di Fidia
st. 284 (522); nei Giardini
st. 311 s.
(540); di Kallias
st. 272; di Milo st. 454, 466

nel

Persefone

di

st.

Adalia (Attaieia): porta 563,


591 (997).
Adamlilissi: Tropaeum 553 s.,
583.

dell',

st.

(590);

Capua

di

Adab (Bismaya) 58.


.Adail, Tempio di, vedi Assur.

st.

st.

594).

Vaso

Arles

di

mata

di,

Acqua, (jL-nio dell', 527 (943).


Acquasparla (27.
Acquedotti 498, 540, .553,
584, 585, 586, 608 (963).
Acqui: acquedotto 624; terme

Ade

369

372 (650); Anadyomene

vedi Sigeo, Capo.


Achillee statue 530.
Acireale 629.

delle,

(646).

Africa r. 438.
Afrodite 438;
(880); p. 385
(669); r. 296, 245(438); testa
dalle pendici dell'Acropoli
i

Battaglia intorno
po di, pv. 221.

(328,

185, 186, 216, 217, 594.

Aes grave 498.

(364).

Adyton

p.

di,
(1).

pp. (670).
e

delle arti

(608).

Acarnania: porte ad arco 478

Artista

200.

Abu Gorab: santuario

dove furono trovate opere

ti

pittura parietale, pv.

moneta, nios.

147

47,

(101).

Aasab: monuinento funerario

42

ni

Pittore,

cifre libere indicano le pagine, le cifre tra parentesi le figure.

Le

Abu

- pittura, pp.

dei

il

Skopas

Afrodisia: scultori 590.


Agakles, Stele di, 269 (472).
Agamedcs (A) 216.
Agamennone i. (879); p. 336.
e Achille pp. 670.
Agasias (S) 462.
Agatharchos (P) 317.
Ageminatura 126 (101, 248).
Aghi crinali 438.
Agias di Lisippo st. 387 (394,

673).

INDICE GENERALE

632
Aglaophon (P) 277, 334.
Agone st. 453 (765).
Agorakritos (S) 308, 310 s.
Donario degli,
Agrigentini,
vedi Olimpia.
Agrigento: Apollo di Mirone
st. 275; palazzo di Qellias
267; tempio di Castore e
della Cont.
Polluce 621
cordia 238, 621; t. di Eracle
216, 621; t. di Hera Lacinia
238, 621; t. di Zeus 267 s.,
324, 621 (469 s.); tomba di

Alessandria
Alessandria

Roma; Terme di, vedi Roma.


Postumo r. (944).

Agrippina la Giovane
Agylla vedi Caere.

Ahuramazda

st. (950).

Abukir r. 389
(681);diApellep. 383;Azara
t.
389 (678)
di Ercolano
st. 390;
di
Euphranor st.
352 s.; nelle monete di
Lisimaco 393 (661); con la
daglioni

101.

Enea pv.

Scudo

s.

Aiakes

st.

(353).

Contesa

di, p.

335.

151.

di,

Sumer 58

(I)

452; di

Nemrud Dagh

Pergamo

Rondanini

352

st.

r.

di

st.

e
e

p.

384.

Pan

p. 386.

Nozze

Rossane,

di,

p.

ss.

soleo

il

1016).

Alcibiade, Vittorie di, nelle


corse di cocchi p. 334.
Alcinoo, Palazzo di, 139.
Alcmene di Kalamis st. 272.
sul rogo pv. 376.
e Zeus r. 201.
Aldobrandini Nozze pp. 385

(669).

Alkyoneus

r.

pitture di grotte 3

(820).

Altamura: vasi 375.


Altare nel tempio
mone 93 s.

Bryaxis 397
in
di

Amenophis
rabei
Ili

s.

(694);

sta-

terracotta 399
Arsinoe 411.

di,

r.

bei
El.

Salo-

di

di,

me-

Altare funerario

Sepino

vedi

Saepi-

num.
Altis 239: vedi Olimpia.
(S) 244.

Alxenor

AIyattes, Cratere di, 211 Tumulo di, vedi Sardi.


Alyzia: fatiche di Eracle st.
390.
Amarvat: stpa 453.

Amenophis IV
E1
sua moglie r. (106); colonna composita 42 (91);
:

officina dello scultore

Tuth-

palazzo di
mosis 48 s.
Amenophis IH 42, 48, 49
(lll);p.diAmenophislV,37
;

st.

III

st.

II

148.

(100);
148.

di,

566;

(69).

sca-

6<

t.

(99); scara-

di, vedi

Templi

30, 31

di,

Amarna,

vedi

Ele-

fantine, Tebe.

Palazzo

Amarna,

(630);

IV st. (103); figlia di, t.


(105); e sua moglie r. (106).

Altari persiani 99; greci 185,


romani funerari
267 (496)
529, 538, 550(961, 977).

ss.

577.

Palazzo

Alessandria 379 s.; camere funerarie 413; colombari egiziani 523; decorazione delle
case 413; Dromos 414; Faro
380; 414; JVlouseion 380; palazzo 379 s., 412, 609; parco
412; pitture parietali 512;
Serapeion 445; Serapide di

tempio

Ambra

Altamira

Altilia

360

r.

Amelia 627.

(11).

Alcantara: ponte 553, 584.


Alcesti,
Ritorno di, r. 358

tempio

538 (961)

vecchio (S) 270.


:

fregio del

tope del Partenone r. 293;


sarcofago etrusco p. 487
(876); fregio dell'heroon di
Trysa r. 333.

Amenemes

delle, 113.

r.
329(572); frontone del tempio di Epidauro st. 342; fregio del Mau-

379, 413.

(173, 203).

Tombe

Amempto,

di

Teseo pp.

statua dell'Athena Parthenos r. 291,

IVlausolo

palazzo

(471); e

Ateniesi in Delfi st. 249; nei


gruppi attalici di Atene st.
456 s. (813).

Alkamenes (S) 261, 263, 270,


307 s., 311 ss., 326, 342.

ss.)

Albani, vedi Kore, Leucotea.


Albano, Lago, Emissario del,
495.
Albenga 625.
Albero
sacro 67, 81, 96

st.

nel tesoro degli

300 (507)
di Basse

tomba di Giuba li 449.


Alicarnasso 379; Mausoleo 165
169, 203, '342, 359 ss., 372,
373, 396,418, 524, 593(626

tempio 480 (852).


Alba Fucense 627.

r.

Amazonomachia

Algeri:

437.

319; di
284, 315, 319 s.
di Strongylion

st.

328.
e Eracle
278.

Amazoni

s.

Alatri:

tuette

Guerra imprigionata

la

p.

Policleto

s.).

di, p.

Phradmon

614 (555)

di

p.

Delfi.

373.

s.,

fanciullo, Antiphilos
385.
Caccia
397
vedi
Carro funebre 380.
Sarcofago 402 (701
Dario, Scontro
400.
Filippo Athena 385.
di,

g. (497); del Capitolino st. 315 (547); di Fidia st. 284, 315, 319, 320,
614(496); di Kresilas St. 284,
315, 319, 320, 614 (547 s.)
Mattei st. 284, 315 (496 s.);

389(680);

t.

97

sarcofago

(199);

Amazone

389

st.

Alessandro IV st. (783).


Alessandro Balas st. 452.
Alexandris 412.
Alexamlros (S) 466 s.
di Alene (P) 335.
Alfedena vedi Aufidena.
Alfeo st. 262 (462).

Akrolithos vedi Acrolito.


Akroteria vedi Acrotert.
Alae 481.

(622,

zante
(206).

384.

Aither r. (818).
Aivas pv. (877).
Aizanoi: tempio 589

Akranas

Lisippo

di

(679); sul

211.

Aigai: edifici (734).


Aigeira: Zeus t. 514.
Aion r. (1004).

Akkad

lancia,

di,

cretesi e micenei 89.

Amasia: monumenti 89.


Amasis (I) 230.
Amathus
coppa orientaliz-

(660).
e Ulisse,

di

di,

Aiace i. (880);st. 451.


pv. 376
furente p. 422

moneta

Troade:

Alessandrina arte 404, 445 s.


Alessandro il Grande, nei me-

Terone 418.
Agrippa, Acquedotto di, vedi
Ninies; Pantheon di, vedi

42,49 (110); Principesse pp.


(109); statuetta femminile
(107); testa 48 (104); vasi

438.

r.

(624).

di,

vedi

Amar-

na, El.

Amicle: Afrodite armata st.


.341; Apollo st. 211; donario
di Egospotami 354; trono
di Apollo 199, 202.

Amiternum

627.
vedi Philadelphia.
Ammonias e Paralos p. 386.
Amon, Tempio di, vedi Karnak.
Amorini st. 438, 531 (949):
vedi anche Eros e Eroti.
orafi pp. (749).
Amore e Psiche r. 601 (1060);
st. 430, 616(759).
Amphiprostylos vedi Anfipro-

Amman

stilo.

INDICE GENER.\LE
Amrith: monumento funerario
92 (193); porto 92; tabernacolo 92 (192).
Amykos e Polluce i. 345
(597).

Anadoumenos Farnese
s.,

320

di

(523);

302

st.

Fidia

st.

Antinoo

447 (796).

Ancona: arco

Traiano 553,

di

(\)

241.

Andora 625.
Andreas

Dagli.
452.
587.

Perseo pp. 403

(703).

385

s.,

Antistene t. 349 (604).


Antonia l'Anziana r. (944).
la Giovane b. 531; r. (944).
Antonianos (S) 590.
Antonino e Faustina, Apo-

Andronitis 41 1.
Androsfinge 37.
Androsthenes (S) 351 s.
Anfiarao i. 882.
Partenza di, pv. (354).
Anfione st. 465 (829).
Anfipoli: moneta 357 (620).

Anfiprostilo tempio 157, 170,


303, 325, 499, 500.
Anfiteatro 509, 547, 577, 586,
603 (974, 1089, 1093).
Anfitrite pv. (492).
e Poseidon p. 195; pv. (583);
r. 515 (920); st. 588.
Anfora a falso collo 36, 146

teosi di,

r.

565

(448);

428

395
di

anfiteatro

624;

arco

Augusto 624; mura 624;

ponte 624; porta Praetoria


624; teatro 624.

(80, 283).

Apadhana 101, 102, 103, 104.


Apameia (Kalt el Mudik) 592;
case di campagna 595.
Apate pv. 376,

Angora vedi Ankyra.

Apaturios (P) 413.

Lartti,

Stele

di,

491

(890).

Ankyra: tempio di Roma ed


Augusto 589.
Ante 158, 161, 186, 187, 226,
289, 305, 405 (299, 304).
Antefisse 162, 480, 491
Anlenor (S) 236, 237,
Anteo e Eracle pv. 242
Antequera: tomba a

(856).

256

s.

(430).

cupola

(12).

Anthemia

170.

Anthemios (A) 610.


Anticitera
Efebo
:

st.

342

(593).

AntimacoTheos: moneta (779).


Antinoo in villa Albani r.
503 (1001); di Antonianos r.
590 (1041); medaglioni
l'arco di Costantino

Apdle

(P) 342, 344,


385, 386, 393, 448
Apetleas (S) 341.

Aphaia,

Tempio

di,

383

s.,

r.

del-

564;

s.

vedi E-

gina.

Adorazione
Apobates r. 234 s.

Apis,

di,

599.

r.

(419).

Apollini st. 207 s., 218.


Apollo:
fregio
dell'Acropoli
248 (440); sarcofago di Aicesti (1016); Alexikakos st.
271, 276; di Amicle st.
211
monete di Anfipoli
Il

i.

Anlidoios (P) 402.


Antigono (p) 383.
Oonatas, Lotte di, contro
barbari p. 421; Vittoria
i
di, sui Calati p.
421.
Antigonos (S) 455.
Antiloco, Lotta per il cadavere di, r. 225 (410).

soro dei Sifni in Delfi (411


s.); nel frontone del t. dei Sifn 225 (410)
di Skopas
st. 356; Smintheus st. 358
base di Sors. (624); nella
rento r. (617); del Sunio st.
209; di Tektaios e Angelion
st. 218; Temenites st. 538;
di Tenea st. 208, 209 (381);
del Tevere
st.
277, 614
(487 s.); di Thera st. 208
(378); di Veli st. 491 (885 s.).
Tempio di, vedi Atene, BasDelfi,
se, Cirene,
Corinto,
Cortina, Delo, Metaponto,
Mileto, Pompei, Roma, Selinunte, Siracusa, Taso,Ther-

st.

(XII).

s.

Aosta:

(620);

monete

Antiochia

di

452; corazza di Augusto 530


(949); d'Azio st. 208; Barberini (Musa) st. 356 (619);
fregio del tempio di Basse

329; di Belvedere st. 372 s.,


616 (652); di Belvedere, in
Basilea t. 372; di Bryaxis
st. 357, 380, 452; di Cheirisophos st. 218
di Cherchel st. 277; Choiseul Qouffier st. 264, 272, 276 (485);
di Cirene st. 432 (762); Citaredo st. 542 (965); Diadou;

menos

st.

st.

(756).

s.

251
269;

(anelli) nell'architettura:
160, 161 (304).
st.

st.

Pompei

276 (484); dello Ptoion st.


208 (379)
nel rilievo di
Reims 580 (1026)
Sauroktonos st. 363, 364, 367, 399,
616 (633); nel fregio del te-

Anuli

Anytos

st.

Pitagora

di

Pitti st. 276; di

Anu, Tempio di, vedi Assur.


Anubis r. 599(1056).

Anzio, Porto d': Fanciulla

Piombino

463; di

di,

Roma.

vedi

Pergamo 459

di

(818); Philesios st. 218, 250,


381 (397); di Philiskos st.

(1004).

s.

Colonna, Tempio

Pio,

Anfusci (Alessandria); camera


funeraria 444 (791).
Angelion (S) 218.
Angizia 627.
Aninies

nel fregio

Andron 504, 505.

di

Antiphilos (P) 384,


421, 422, 446 s.

(S) 428.

Andromeda

st.

Antiope st. 465 (829).


Antipimncs (S) 341.

626.

Andokidcs

st.

(373);

st.

iVlantova st. 276; di Fidia


nel donarlo di Maratona st.
284; nel vaso di Melo 193
(350); di Mirone st. 275; nel
gruppo dei Niobidi st. 370 s.
nel frontone occ. di Olimpia
st. 261 (461, 463); dell'Omphalos st. 276; di Onatas st.
(251); nel fregio del Partenone 296 (513, X); Patroos di Euphranor st. 352;
Patroosdi Leocharesst. 373;

Nemrud
IV

st.

Leochares

di

394, 452, 616 (690).

II

Antiochos (S) 514.


Antioco I r. 452 (808); vedi

Skyllis

208;
Elgin st. 363; Citaredo in
Firenze st. 356 (618)
di
Kalamis in Apolloniast.271
di Kasselst.276s., 284(486);

st.

ii

365.

st.

Anaxasioras (S) 251.


Anchise, Enea e Ascanio pp.

Belvedere

di

Antiochia 380, 411, 450; case


di campagna 595; monete
452; Tyche di Eutvchides

320.

Anakeion vedi Atene.

Dipoinos

588.

b.
Il

633

da Patrasso

in Delfi St. 588;

320 (556)

di

mos, Troade.

Trono di, vedi Amicle.


Artemide e Latona:
frontone

del

or.

tempio

nel
di

Delfi st. 351.


e

Eracle

st.

Marsia

e le

Muse

Ninfe

le

che

r.

491 (885
369.

463

st.
r.

saetta

s.).

s.

(433).
il

Pitone

m.

(474).

Apollodoro di Atene (P) 317,

334.

di Damasco (A) 553, 554,


555, 557 s. 560, 561, 571.
Apollodoro, Ritratto di, st.

349.

Apollonia r. (958).
Apollonia sul Ponto:
di

Kalamis

st.

271.

Apollonios (S) 513.

di Arcliias (S) 514.


di

Nestore (S) 513.

Apollo

634

INDICE GENERALE

da Traile

(S)

465

Tempio

Apollonis,

s.

vedi Ci-

di,

Apoteosi

Omero

di

463

r.

(824)

S.

Apoxyomenos

di

Lisippo

st.

387 s.. 616 (675).


Appia Via 498, 523, 570, 603
(935).

Apulia: vasi 374 ss., 381, 474


(658 ss.).
Aquila 627.
Aquila, Doppia, 86.
Aquileia 625.

Arados 593.
Arak el Emir; palazzo
kanos 450 (802).

Hyr-

di

Araiostyloi templi 164.


Arato, Vittoria di, a Pellene
p. 421.
Arcadi, Donarlo degli, vedi
Delfi.

Colonna

Arcadie,

di,

vedi Co-

stantinopoli.
Arcaistico stile 329.
Archelaos (S) 463 s.
Archermos (S) 203, 221
235.
Archidamos 111, Ritratto
t.

Epistilio.

Ardea: pitture di Lykon 502.


Are st. 464.
Ares di Alkamenes st. 312;
Borghese st. 312; Ludovisi
st. 387, 616 (674); nel fron-

Mega-

dei

Aristogitone

256

Olimpia 256
nel
fregio del Partenone (513);
;

nel fregio del tesoro dei Sifn


Delfi 411.

in

Tempio

di, vedi Atene.


Arezzo: vasi aretini 532, 579:
vedi anche Vasi.
Argar, El : tombe 8
vasi
(8).
st.

208; Hera

Argo

e lo p.

(597).

403; pp. (702).


345, 488
(597,
878); p. 345; pp, 278.

Argonauti

i.

463,

Scrivia:

(367).

st.

di, p.

335.

e Apollo
Dipoinos
Skyllis
208.
Apollo e Latona: nel frondi

st.

st.

tempio

del

di

Delfi

351.

Atteone

Tempio

di,

feso, Lusoi,

Artemisia
Artisti,

r.

(471).

vedi Atene, EMagnesia, Spar-

di,

st.

360, 362.

Catalogo

s.

di,

449.

Arvier 624.

219

acquedotto
(895).

436.

st.

Tempio

vedi Alessan-

e Tolemeo 11 (793 s.).


Arslan kaja
Dea madre r.
88 (182); tomba rupestre
87 (182).
Tasc: tombe rupestri 87
(181); Tomba spezzata 87,
:

Asaph, Sigillo di, 95 (201).


Asarhaddon, Stele di, 79 (166).
Asarotos oikos 426.
Ascanio, Enea e Anchise pv.
447 (776).
Asce cerimoniali 53, 112.
Aschersleben: urna a capanna
(20).

Ascia, Doppia,

129, 130,

135,

136.

Asclepio di Alkamenes st.


312; di Melo t. 368, 428;
Mounychios st. 428; di Phyromachos st. 454: vedi Esculapio.
Ascoli Piceno 627.
Asia pv. 376.
Asinio Pollione, Monumenta
di, vedi Roma.
Askaros (S) 270.
Aspas/os (1)291, 531.
Aspendos: teatro 591, 592,
595.
Aspra: mura 622.
tomba rupeAssarkoi-kaia:
stre

88

(185).

Assire torri 380.


627; tempio 520, 561.
Assos 590; mercato 416; tempio 188,203 s. (343 s., 372).
Asstcas (1) 376.
Assisi:

88.

Artaferne pp. 278.


Artaserse I, Tomba
Naksci Rustem.
e

III,

di,

vedi

Palazzi {di, vedi

Persepoli.
di

Aricia

Apelle
st.

sitele

st.

mophon

p.

383;

309, 321; nel

tempio
329; Brauronia

fregio del
r.

200

r.

386.

dria.

di

alata

464.

624.

11

356(617);

Efesia 497.
Culto
Persiana pv. 152.

Arlemon (P) 386


p.

Arringatore st. 494


Arrotino st. 457.
Arsinoe st. 57.

Artemide

345

(SP)

i.

374

di,

Arquata

341, 342; monete 321 (557


tombe a cupola presso
l'Heraion 141.
s.)

tone

(399).

11

di Sorrento r. (617); Soteira di Strongylion st. 328


(570); di Timotheos st. 342,

Arkesios (A) 405.


Arlon: monumento funerario
579.
Armodio e Aristogitone st.
256 s., 614(455).
Arne: case 139.
Arpie
r.
224: Monumento
delle, vedi Xanthos.
e Fineo pv. 221.
Arpino 628.

del tesoro dei Sifn in Delfi


(411 s.); nel frontone del t.
dei Sifn 225(410); nella base

ta.

Policleto st. 321; Heraion 179, 180, 321, 329, 340,


di

Argo, Nave,

st.

368 (641); nel vaso di


Melo 193 (350); nel gruppo
dei Niobidi st. 370 s.; nel
fregio del Partenone 296
X); di Pompei st.
(513,
244, 614 (435); nel fregio
st.

(455).

Arkesilaos (S) 513, 515.


Arkesilas 11, Kylix di,

Argo: Dioscuri

Armodio

614

s.,

Aristokles (S) 232.


Aristomactws (S) 428.
Aristomedcs (S) 270.
Aristonautes, Stele

Aristonidas

Arco:
nell'architettura
egiziana 19 (41); babilonese 58
(129); assira 73 (152 s.); greca 411, 414, 478 (745); etrusca 478; romana 506.

in

374

st.

(657).

Arieti st. 37 (85).


Aristaidros (S) 354.
Aristeas (S) 590.
Aristeides il Vecchio (P) 344,
355.
il Giovane (P) 344, 400.
Aristion (S) 232, 235.
Arislogeiton (S) (394).

Aristophon (P) 334.


Aristotele, Madre di,
Arkades: vasi 152.

tone del tesoro

Aridikes (P) 195.


Ariete di Siracusa

ss.

(602).

anche

di,

280

278,

Genio dell', 527 (943).


Arianna t. 372 (650).
Teseo
e
pv. 154(294,364).
Aricia: Kore st. 309, 321; rilievo con uccisione di Egisto 244 (436).

(655).

Archilochos (A) 325.


Archimede (A) A\2.
Archi di Giano 417, 524.
onorari 502, 522, 529, 584,
585, 605 s. 608 (932 ss.,
1063, 1092, 1094).
trionfali 522.
Architrave 191 (306 s.); vedi

resi

pv.

(491).

Aria,

zico.

Eracle

di

Basse

di Pras362, 368; di Dast. 428; di Gabi

Assuan: tombe 44.


Assur (Kalal Scergat) 58, 69;
colonne di basalto 72; statua (161); tempio di Anu e
Adad 70; testa 70 (149);

tombe

73;

villa

72.

Asti: torre 624.

Astragalo 158, 172,289.

INDICE GENER.ALE
Asurbanipal r. (170); st. 75.
Palazzo d, vedi Kujund-

Fregio dell'Acropoli 248


(440); frontoni arcaici dell'Acropoli 204 ss. 225, 262
(374 ss.); frontone di Era-

scik.

Asurnazirpal r. (165); st. 75.


Palazzo di, vedi Nimriid.
Atalante di Tegea st. ;<54; del
Vaticano st. 264, 276 (465).

cle

286

poli

ss.

(500

372

t.

dite nei Giardini

372 (650); Artemide

Brau-

ronia st. 362, 368; Asklepieion (500); Atliena di Endoios st. 424; Hygieia st.
313; Lemnia st. 285 s., 291
(498 s. ); Promachos st. 270,

284 (500

s.)

Parthenos

284, 286, 297, 299,


452, 514; del Varvakeion st. 291 (505); e Marsia
di Mirone st. 274 s., 276,
285 s., 291, 614 (482 s.);
Attalici gruppi 456 s. (500).
Base di Bryaxis 357; basi
di statue funerarie 234 s.,
243, 249(419 s.); Biblioteca
di Adriano 563, 587; Brau-

ronion 303 (500

di

st.

Efebo biondo

249(443);
Enneakrounos pv. (396); E-

retteo

165,

t.

168,

169,

170,

175, 216, 284, 286, 291,303,


323 ss., 326, 329, 340, 520
(307, 328, 500 s., 561 ss.);
fregio dell'E. 334; Cariatidi dell'E. 312, 324, 326,

514 (563 s.)


Eretteo di
Mirone st. 275, 276; Ermete
Propylaios st. 270,311, 312
(538); Eumenidi di Skopas
;

st.

356.

Athena

312 (541); Propilei 165,


172, 173, 284 s., 287,
288,303,314,322,340,382,
408 (313, 500 s., 524 s.);
Propylon dei Pisistratidi
216; pvrgos del tempio di
Athena Nike 304 (501).
Santuario di Teseo 278;

Sosandra - st. 272, 277;


168,

Stadio 588; stele di Aristion


231, 232 (418); di Demetria
e Paniphyle 348; di Dexileos
347 (601); di Hegeso 327,
347 (568); di Lyseas 231,
(417); del vasaio 242; stoa
Attalo II 454 (730); st.
detta di Eumene 454 (500);
st. Poikilc 278, 344, 561; st.
di Zeus Eleutherios 344s.,
352.
Teatro 307, 346, 373, 587
(500); tempio di Afrodite Urania 304; t. di Apollo Patroos 304 (528 ss.); t. dlAres
312, 373; t. di Artemide Eukleia 270; t. di Athena Nike
165, 169, 303 s., 305, 325
s. (500 s., 526); fregio del t.
di

(536);

r.

di

285

276,

Mirone
s.

di

Nike 334 (526, 578); tempio


di Dioniso 216 (500); t. di
Hephaistos 304 s. (528 ss.);

m. cor. di Niklas 382;


m. funerario di Philopappos
587 (1037); m. cor. di Thrasvllos 382, 427 (500)
Moschophoros st. 211 (386);

t.
presso l'Ilisso 165, 170,
305, 326 (296); t. in poros
dell'Acropoli 184(332); t. di

di

Cimone

poli 283, 287;

Roma

sull'Acropelasgi-

seion 163, 164, 270, 304 s.,


322 (302, 528 ss.); Tiranni-

Odeion

di
Erode Attico
di Pericle 306 s.
Olympieion
216, 406,
(532);
409 s., 450, 506, 563, 587
(710); Orologio di Andronikos 416 s.
- Pandroseion 324; Paralos
e Animonias p. 386; Partenone prepersiano 239, 286,

588(500);

di Pericle
160,
163,
164, 173, 175,216, 260, 283,
285, 287, 288 ss., 304, 322,
323, 325,340,520(300,321,
500 ss.); fregio del P. 225,
294 ss., 300, 304, 309, 528
(511, 513, X); frontoni del
P. 297 ss. 300, 301, 310,
313 (514 ss.)
metope dei
P. 293 s., 298, 299 s., 302,

288;

ed Augusto 520 (500):


Tvche 588; The-

della

t.

mura

che 287 (500).


-

Athena Nike 304 (527);


t. di Athena

balaustrata del

s.);

mura

Phryxos

st.

st.

(495, 532); monumento funerario 369 s.; m.coregico di


Lisicrate 171, 347 (320, 599

s.).

Polyeuktos

di

degli
e

274,

s.;

322; Pina425; pinax votivo 229(414); porta


di Adriano 563, 587 (996);
p. Beul (500); trionfale nell'Agora 417; Prokne e Itys

291,
614 (482 s.); Metroon 305,
310; Monete 282, 284 s., 307

casa di Cabria 347;


e. di Conone 347; e. di Focione 347; case pelasgiche sull'Acropoli 500; Cavalieri del
l'Acropoli st. 236; Cavallo di
Troia di Strongylion 328;
citt d'Adriano 563, 587.
398, 616 (696)
Diogeneion
418; Dioniso di Alkamenes
st. 31 1
Dioscuri; dei Propilei st. 314; Dipylon 270, 347
s.; Dromos 414.

Madre
Marsia
st.

275

st.

coteca nei ^Propilei

561.
-

s.);

Demostene

Kore di Antenor 236 (423)


Euthydikos248(441).
Lakvdeion412; Lunghe mura 283, 307; Lykeion 382,

di
-

Capitelli ionici dell'Acropoli


(310

Alkamenes st.
270. 311, 312 (539); Hekatompedon 184, 216, 236 s..
di

239, 286, 288, 289, 324 s.


425, 500); Hephaistos e Athena Hephaistia st. 312.
- Iliade e Odissea st. 588.
- Kallirrhoe 217; Kekropion
325; Kerameikos 199; Klepsydra (500); Korai dell'Acropoli st. 223, 235 s., 248
256 (421 ss., 441 s., Vili)

st.

283,
300,

Hekate

ss.);

Naukydes

di

31

st.

di
Kallias
st.
(540);
272; Anakeion 270, 278
Apollo dell'Agora st. 356;
Ale.\ikakos
271,
di
276;
Leochares st. 373; Patroos
st. 352, 373; Arcs di Alkamenes st. 312; Arianna t.
s.

Mirone

netto dell'Acropoli 257(456);


grotta di Apollo (500 s.); di
Pan (500 s.)
gruppo
di
'
Euboulides 428.

Afro-

<

204 (374)

r.

Eracle

Afro-

ss.);

(650);

l'Idra

sculture del P.
284, 326, 327, 328; policromia del P. (VI 3); Perseo di

253 (332, 375 s., 425).


- Giardino di Epicuro 412;
Ginnasio di Adriano 587;
di Tolemeo li 418; Giova-

dite dalle pendici dell'Acropoli

305(508

nell'Olimpo st.
206 (377); di Eracle e Tritone st. 205 (375 a)
delrHekatompedon204s., 249,
di

Atamante

st. 464.
Atargatis, Tempio di, vedi
Hierapolis.
Athanoiluros (S) 467, 469.
Atene 113, 307.
Accademia 270, 561; Acro-

635

256 s., 270 (455); Torre


Venti 416 s.
Via dei Tripodi 372; vasi
del Dipylon 154; vittorie di

cidi

dei

Antigono Gonatas p. 421.


Zeus Polieus di Leochares st.

Ateniesi,

373.

Tesoro

degli,

vedi

Delfi.

Athena

155; Albani st. 314


Areia st. 284
315 (545)
di Bologna t. 285 s. (499)
nel fregio del tempio di Athena Nike 304; di Dresda
st. 285 s. (498)
nei frontoni di Egina 253; di Elateia st. 428; di Endoios st.
236 (424); Farnese st. 313
;

s.

(544)

nella

cista

Fico-

INDICE GENERALE

636
roni (597); Hygieia di Pirro

313

st.

Lemnia

291

st.

donario di
Maratona st. 284: Medici st.
285, 310; nel frontonedel tesoro dei Megaresi in Olimpia

(498

nel

s.);

Atene
256; nelle monete
282(495); nelleanfore Panadi

tenaiche 230; nel fregio

del

Partenone (513); nei frontoni


del
Partenone 298;
Parthenos st. 283, 284, 285
286, 290, 291

ss.,

297, 299,

300,302,415, 428,452,514
(504

ss.); di

Pergamo

di

Pellene st. 284;


st. 316, 454; nel

fregio dell'altare di

Pergamo

460 (820); Polias pv. (416);

Promachos st. 270, 284;


nella metopa di Selinunte
202; nel fregio del tesoro dei

Attica: idoli cicladici 116.


Attica base 166, 169, 359, 405,
501, 507, 519.

colonna

290; vedi anche


Colonna.
Attico382, 451,517, 522, 573,

585, 589, 592.


fregio vedi Fregio.
ionica base 172 (307).
ionico
ordine 166, 168,
172 (307, 313).
Attius Priscus (P) 552.
Attori comici st. 434.
Aufidena (Alfedena) 627.
Aufina (Ofena) 627.
Augusta Emerita vedi Merida.
Augustea arte 516 ss.

Augusto
530 s.,
(952

Lione; Arco
di, vedi
vedi Aosta, Rimini, Susa;
di, vedi Roma; Mausoleo di, vedi Roma; Monumento di, vedi Monaco; Palazzo di, vedi Roma; Ponte
di, vedi Narni, Rimni;Tempio di, vedi File, Roma,
di,

Foro

225 (410); di Siviglia t.


285; di Velletri st. 314, 315
(546); nelle metope del tem-

e Eracle

di

lkamenes

r.

312; di Dipoinos e Skyllis


st. 208.
Filippo e Alessandro p.
385.

Gigante r. (471).
Hephaistia e Hephaistos

st.

312.

Marsia di Mirone
274 s., 285 s., 291 (482
Nascita di, st. 298.
e Poseidon, Contesa di,
e

298.
Templi

st.
s.).

vedi Atene, Pergamo, Platea, Priene, Samo,


Sparta, Tegea.
Athenion (1) 436.
(P) 403.
Athenis (S) 223.
Atilius (I) 498.
Atlante e Eracle r. 261 (459);
st. 218.
Atlanti 267, 268.
Atleta di Dresda st. 328; di
Monaco st. 364; di Stephanos st. 251 (449).
Atreo, Tesoro di, vedi Micene.

(859);

displuviatum 482 (861);

te-

studinatum 481; tetrastylum 504, 505 (908); tuscanicum 482, 504, 505 (860,
908 s.).
Attaleia vedi Adalia.
Attalici tessuti 462.
Gruppi vedi Atene, Pergamo.

Attalo
t. 455 (810).
II, Stoa di, vedi Atene.
Atteone e Artemide r. (471,
1

893).

Vienne.
Barbari
e

(954).
e Livia

sottomessi,

529

r.

Roma

Tempio

r.

(948).

531
(952).
vedi Ankyra,

g.

di,

Pola.
Aulus Metilius vedi
tore .

"

Arringa-

Aurai nel tempio di Asclepio


Epidauro st. 342 (594);
in

mon. delle Nereidi


Xanthos st. 332 (575).

Aureliano,

Mura

ma.
Auriga

Delfi

di

st.

in

vedi Ro-

di,

267 (468,

IX).

Aurignacienne

Aurora

r.

Marduk 65, 68 (143); tempio


di Ninmach 68; torre 65, 68
(143).

Baccanti vedi Menadi.


Bagni cretesi 118; romani 504,
518, 586, 609: vedi anche
Terme.
Bagni d S. Giuliano 626.
Baia 628.
Balawat: porta a rilievo 74

s.

(159).

Balcani: vasi neolitici

dipinti

10.

capanne

Baleari:

6; talayots

neolitiche

124, 473.

Balconi 417, 505.


Balla vedi Palatitza.
Balteus 168.
Balzi Rossi: grotte 2, 4, 6.
Bambyke vedi Hierapolis.

Banchetto pv. (431); r. (372).


Barbara prigioniera (Thusnelda) 515 (921).
Barbari r. 567; st. 529.
Battaglia contro, r.

601

(1059).

Barberini vedi Supplicante.

nel
st.

di,

Atrium corinthium 504

s.).

Ara

Sifni in Delfi (411, 413); nel


frontone del t.
dei Sifni

pio di Zeus in Olimpia 261.


e Enkelados st. 237, 253
(425); st. 237 (426).

Prima Porta st.


564 (949); g. 531

di

rocca di Nebukadnezar
II 67 s.; rogo di Hephaistion
380; santuario di Marduk
65, 68; zikkurrat del s. di
s. Ili);

civilt 2, 3 (1)

564.

Bard 624.
Barhut: stipa 453.
Barletta: Valentiniano
609 (1073).

Base: vedi Attica, Attico-ionica, Ionica base.


di Sorrento 356 (617).
Basilica 93, 414 s., 502, 504,
549, 590, 600, 603 s., 608,
609.
cristiana 93, 410, 609.
Basse: tempio di Apollo 171,
174, 322 s., 329, 340, 409

(314, 560); corinzio capitello


del t. 323; ionico capitello del
t. 168; fregio del t. 321,339,

342 (572).
Baihykks (S) 202.

Azara, Erma, 389 (678).

Beduini

Azio: Apollo

Belgio:

208.

st.

Austria: situle di bronzo 12.


Autun: tempio di Giano 578.
Auxerre: statuetta 209 s. (382).
Avorio, Scultura in, 15 (35, 37)
599.
Aymaville 624.
st.

Battersea: scudo di bronzo 583.


Battriana: arte 453 s.; monete

453

(779).

Bebrici

i.

(597).

446.
vasi neolitici dipinti
st.

IO.

Baal 586, 601.


Baalbek (Heliopolis): templi
561, 590, 592 s., 595, 596
(1046 ss.); cortile dell'altare
593, 595 (1046 s.); piccolo
tempio 595, 609 (1048);
tempio rotondo 595 (1049
s.);tempiodi Giove 593,594,
600.

Babylon (BabiI) 58, 65, 66 ss.;


kudurru di Marduk-Baliddin 67 (146); pareti in mattoni

smaltati 68,

106 (147

Belgrado: casa a megaron IO.


Bellerofonter. 333.
Bene Vagienna 624.
Benevento: arco di Traiano
558, 627 (1099).
Benihasan: pilastri 35 (77 s.);
pitture 32 (74); tombe rupestri 34,

35 (77

s.).

Beozia: civilt neolitica 110;


egea 113; vasi eneolitici dipinti 473.
Bergeggi 625.
Berii (I) 377.

637

INDICE GENER.\LE
Bernay: argenterie 532.
Bersce: tomba di Thothothes
31; tombe rupestri 34;
struite 44.

co-

t.

Bes 97.

Capitello

forma

vedi

di,

Capitello.

Betlemme:
niana
Bettona:

Bevagna

Costanti-

basilica

ti()9.

mura

622.

dipinti 10.
Brescia: Curia 625; Foro 625;

Campania: monete 498; tombe

tempio di Vespasiano 551,


625 (1088); Vittoria st. 625.
Bretagna: menhir 7 (13).
Brindisi: colonna 619 (1083);
ponte 628; terme 628.
Bronzo, Civilt del, 1 1 ss.,

Campo Marzio

114.

()27.

Biahniu: .Amenemes III st. 31.


pittura 53
Biban-el-Meluk
(118); tombe reali 43 s.,
57 (79).
:

Biblioteca 517, 591, 608; di


Adriano vedi Atene; di Attalo
vedi Pergamo; Palatina vedi Roma.
Bicchiere a fior di loto 53

Bruto L. b. 516 (924).


Brvaxis (S) 357, 360, 362, 380,
396 s., 445.
Bryoos (I) 242.
Bucchero, Vasi di, vedi Vasi.
Bucrani 405, 529, 585 (709,
976).

(122).

Biga egiziana 57.


Bisanzio 609.
Bismaya vedi Adab.
Bit-chilani 73, 74, 85,

(154

87, 105

ss.).

Bithnanaia pp. 597 (1052).


Biton st. 208 s. (380).
Boeitas (S) 394.
Boemia: vasi neolitici

Buddha

st. 454.
stipa 453.
Busirde e Eracle pv. 219 s.
(400 s.).
Busti romani 558 s.
Byblos: hetilodi Afrodite(194);
moEracle st. 452 (807)
neta (194); santuario di
Afrodite 93 (194).

Buddha-Gay:

Byzcs

(I)

191.

dipinti

Cabiri, Vasi del santuario dei,


vedi Vasi.

Boethos (S I) 432 s. 436, 437,


454, 462, 616.
Boghaskoi 84; archivio di tavolette scritte 83; colonne
85; costruzioni con finestre
106; mura della citt 84;
palazzi 7, 84 s. (175); porte
nelle mura 84,137(174,176);
rilievi 86, 87
(177, 178);
templi 84 s.; torre 84(176).
(Telsina)
Bologna
626; necrositule in
poli 471,
623
bronzo 12; situla della Certosa 471 s. (839); stele fu-

Cabria, Casa di, vedi Atene.


Caccia di Alessandro r. 402
(701 a. XIV).
al leone r. (998).
Cacciatore p. (356).
Caere (Cervetri): coppe orientalizzanti 95; lastre di argilla dipinte 196, 484(864);
necropoli 482; rivestimento
in terracotta di un tempio
480(855); sarcofagi in terracotta 491 (887); suppellettili di tombe 81; tombe dipinte 483, 484; tomba Regolini-Galassi 482; t. dei Ri-

10.

neraria 493 (802); testa della


Leninia 285 (498 s.); vasi
attici

337

(492).

Bonus Eventus
Borea

st.

353.

e Orizia pv.

243 (432);

st. 331 s.
Borghese: vedi Ares, Centau-

ro,

Gladiatore.

S. Donnino 626.
Boscoreale:
argenterie
532;
pitture parietali (738); tazze
437, 438 (770, 772, 954);

Borgo

villa

510

(913).

Bosojuk: tombe a tumulo 90.


Boston, Rilievo di, 247 s. (439).
Bostra 593.
Botteghe 417.

Boulaniws

(P) 198.

Bouleuterion

417 (458,

662,

740).

Boupalos

(S)

223,

224,

526.
Boutades(l) 180, 182, 195.
Bra vedi Pollentia.

454,

Campana rilievi 526.


Tomba, vedi Veii.

Brassempouy: statuetta 2.
Braunsehweig: vasi neolitici

lievi

Vasi

dipinti
di,

622

s.

(862).

vedi Vasi.

Caerwent vedi Venta Silurum.


Cagli: ponte 626.
629; anfiteatro 629;
necropoli punica 629.
Calcante p. 336.
Calcidesi vasi vedi Vasi.
Caldiero 625.
Caleni vasi vedi Vasi.
Cales 498; monete 498 (901).
Calidariuni (1012).
Calidonia caccia pv. (364); st.
354.
Calleva (Silchester) 584.
Callimaco pp. 278.
Calunnia di Apelle p. 384.
Calvi Risorta: anfiteatro 628;
teatro 628; tempio 628.
Carnei 436, 438, 440, 531, 536
(792 s.).
Camillo st. 497.
st. 513.
Cagliari

dipinte 475.

564 (1004);

r.

vedi Roma.
Canalis 191.
in marmo 439 (775);
Skopas 357.
e gatto r. 235 (420).
Canefore 190: vedi anche Ca-

Candelabri
di

Cane

riatidi.

Canoleius

Canone

498.
177;

(I)

lesbio

vedi

cleto,

di

Poli-

Kanon.

Canosa (Canusium) 627; anfiteatro 627; arco di Traiano


627; ponte 627; terme 627;
vasi 375 (658).
Cantatore nubiano st. 446
(794).

Capanna, Urna a, 471.


Capanne dacie 583; egiziane
37; galliche 578; neolitiche
6, 10, 114, 470.
Capistrello 627.
Capitello assiro 68, 167 s.,
(148, 154); attico-ionico 168
(307, 313) ciprioto 96, 167
corinzio 550 (319 s.
(202);
992); diagonale 168 s., 405,
501,507,550 (707 s.); dorico 160 s., 172 (302 s., 326);
a Bes
eg.
egiziano 23 s.
;

composito 42 (91
443 (789); eg. a testa
di Hathor 35, 40, 443, 598
tolemaico 56
eg.
(788)

598; eg.
s.),

eolico 42, 74, 104, 167, 171,


191 (148, 309); fenicio 93,
452 (202); greco dell'anta

174 s.; gr. a palma 190,


591; ionico 42, 86, 167 ss.,
171, 172, 175, 189 (306 s.,

310

ss.,

314

ss.,

345

ss.,

565); ion. angolare 381


(307, 317 s.); miceneo 160,
187 (242); persiano 104 s.,
167, 382 (216); punico (310
ss.); romano composito 550,

598:

vedi

anche

Colonna

Dorico,
e Tuscanico ordine.
e

Corinzio,

Cappadocia:

tombe

Ionico
rupestri

88 (186).
Capra t. (133).
Capri 628; villa di Tiberio 538.
Caprino 625.
Capua 498; tombe dipinte 475.
Caracalla b. 573 (1014).
Terme di, vedi Roma.
Cardo 478.
Cariatidi di Diogene 514; del-

rEretteo312, 324(563 s.);

in

sarcofagi 589; nel tempio di


Zeus in Agrigento 267, 324;
nel tesoro degli Cnidi in
Delfi 190, 225, 324; nel tesoro dei Sifn in Delfi 190,

INDICE GENERALE

638
225, 324 (410):
Canefore.

Caricatura 52
Carpazi:

vedi anche

s.

vasi neiilitici dipinti

10.

Marmo

Carrara,

Corsa

di,

517, 526.

361 (629).
Cartagine: sarcofagi 419, 449

Carri,

di,

r.

(801),

Casa assira 72; babilonese 66;


cretese 123 (241); egiziana
33, 37; etnisca 7; greca 111,

411

417, 517; italica


517; neolitica 7, 9

ss.,

480

ss.,

(19,

21); circolare di

Orco-

meno

115; pompeiana 503


romana 417, 508, 520

ss.;

(859 s.); roni. d'affitto 519;


troiana 111 (221).

Cassandra

Casse funerarie egiziane 57.


Cassettoni (lacunari) 187, 559,
561 (9Q3).
Cassino: anfiteatro 628 (1 100);
teatri) 628.
Casteggio 625.
Castel d'Asso:

Castel

necropoli 482.
Sangro vedi Aufi-

di

dena.
Castel Gandolfo: villa di Domiziano 549.
Castellarano 626.
Caslelleone di Suasa 627.

d'acqua 591.

Castelli

pv. (364).

Centrato edificio 573.


Centuripe 629.
Cera, Immagini in. 497.
Ceramica vedi Vasi.
Cerbero st. 398.
Cercopi e Eracle r. 202 (369).
Cerere, Tempio di, vedi Roma.
Ceretani vasi vedi Vasi.

Cernunnos

386.

p.

Parthenos r. 292; nel fregio


del tempio di Basse r. 329
(572); nel fregio del Mausoleo
r. 360 s.; nel frontone occ. di
Olimpia st. 261 (461); nelle
nietope del Partenone r.
293 s. (508 ss.); nel fregio
del Theseion 304 (530); nel
fregio dell'heroon di Trysa
r.
333; nel vaso Fran(;ois

Castelluccio 626.
Castel Nuovo 627.
Castore pv. (583).

r.

580 (1026).

Certosa, Situla della, vedi Bologna.


Cerva e leone st. 237.
e toro st. 237.
Cervetri vedi Caere.
Cesare, Giulio: ritratti 516.
Foro,
Giardini,
Rostri,
Tempio di, vedi Roma.
e Roma, Tempio di, vedi
Cirene.
Cesarea (Cherchel): Apollo st.
277; Demetra st. 309; Eracle st. 275; statue 449.
Cesi: mura 622.
Cestio, C, Piramide di, vedi

Roma.

di, vedi Roma.


Castro romano 379, 478, 540.
Catania 629.

Chalcidicum 414 s., 603.


Chamesi: casa ovale 15 (232).
Chares st. (385).

Cavalieri in combattimento
614.
Cavalieri st. 236.

Cavallo di Troia
st.

di

r.

Strongylion

328.

Cecilio

Giocondo

551

L. h.

s.

(981).
Cefallonla: civilt neolitica 113.
..

Cefisso.. st.

299

(517).

Celea vedi Cill.


Cckr (A) 541.
Celio Vibenna (875).
Celia nel tempio greco

156,

r.

(919).

Centauri 612; di Aristeas e


Papias st. 590; di Zeuxis

p.

e
r.

335.
Eracle

200

194

pv.

(351);

(367).

e fiere mos. 426


Centauro Borghese

(754).
st.

468

s.

(833).

Centauromachia

nell'

Athena

(1)

(S) 394,

195.

463, 498.

Charikio pv. (365).


Charites r. 244, 321;

st. 218,
223, 302.
Charu pv. (877); pp. 487.
Chtillon 624.
Cfieirisophos (S) 218.
Cheirokraies (A) 357.
Chellennc civilt 1, 2, 3 (1).

Cheops

164,173, 180s., 182,183,185,


186, 187, 216, 217, 238, 239,
267, 321, 409; nel tempio
etrusco 479, 480; nel tempio
romano 499, 500, 507, 561,
598.

Census

Cliarcs

st.

24.

Piramide
Chephren
Piramide

di,

vedi Gise.

24

st.

di,

(54).

vedi Gise.

Cheramyes, Hera

di,

st.

210

(384).

Cherchel vedi Cesarea.


Chcrsiphron (A) 188.

Chesechem

st.

24.

Chian vedi Cnosso.


Chiaroscuro 14, 317.
Chiaverano 624.
Chigi, Vaso, 194.
Chio: monete212;sculture221.
Chirone pv. (365).
Chiusi (Clusium): figure sedu-

493; Guerriero st. 493;


necropoli 482; rilievi funerari 491 s. (891); sarcofagi
te st.

Chnunihotep, il nano st. 27.


Chon, Tempio di, vedi Karnak.
Chorsabad (Dur-Sarrukin) 69,
81; Bit-Chilani 73 (154 s.);
canale a volta 73 (153);
leone di Sargon 75 (160);
palazzo di Sargon 70, 72,
74, 75 s., 78, 82 (150 s.);
pareti in mattoni smaltati
75 s. (162 s.); rilievi parietali

del palazzo (78

154,

s.

templi 70 s.
Chrestographia 342, 425.
Cibele r. 225 s. (412).
Culto di. 582.
Cicerone M. Tullio, t. 516
168);

(922).
Cicladi, Civilt delle,

116 (233); vasi


in pietra

14; Idoli

vasi

116;

8,

116.

Ciclope innamorato pp. 424.


e Satiri p. 336.

Ciclopi

136.

Ciclopiche
621 s.

mura

137, 177, 178,

Cilindri assiri 69, 95; babilonesi


212
61
s.,
116,
60,
67,

Chaircstratos (S) 427.

Tempio

491 (888); s. di Larthia Scianti 491 (888); tombe 484 ss.;


t. Casuccini o del Colle 622;
t. del Granduca 622; t. di
Poggio Gaiella 622; t. della
Scimmia 622; urna a forma
di casa 480 (857); urne cinerarie 494; vasi di bucchero 490 (883 s.); vaso Francois 199 (364 s.).

(13,5).
Cilli

(Celeia):

Guerriero

nori-

co 583.
Cimonc (P) 240.
Cipollino 565.
Cippi 538.
Cipro 96 ss., 192
arte orientalizzante 81; bacini a
ruote 94 (197); capitelli 68,
96 (202); coppe orientalizzanti 95, 96 (199); moneta
311 (537); vasi micenei 146.
Vasi di, vedi Vasi.
Cipselo, Arca di, vedi Olimpia.
Circo vedi Anfiteatro.
Cirenaica: vasi attici 345.
Cirene: Apollo st. 432 (762);
Grazie st. 430; portici del
;

Foro 586; porticus Augustae


586; preteso Seneca t. 448;
statue 587; tempio di Adriano 586; t. di Apollo 586;
t.
di Cesare e Roma 586;
t. di Giove 586; terme 586;
vasi 218 (399).
Ciro r. 104 (215).

Tomba vedi Pasargade.


Ciste a cordoni 471, 472
prenestine 488
di,

(841).

s.

(878).

Cisterne 586.
Cizicenica, Sala, 411, 549.
Cizico: tempio
della regina

INDICE GENERALE
Apollonis 407, 461 s.; tempio romano 563.
i.Cladeo st. 262 (462).
Claudio g. 536.

Acquedotto, Tempio
di

di,

ve-

Roma.

Fulcro Appio, Propileo di,


vedi Eleusi.
Clazomene: monete 212; sarcofagi 197 s., 219, 232 (361
s.).

p.

386;

Cloaca Massima

vedi

Cliteninestra

r.

244

(436).

Roma.

Clusium vedi Chiusi.


Gnidi, Lesche, Tesoro

st.

368

degli,

(642);
vittoria di
s.

sepolcro per la
Cenone 359.
Cnosso 14; coperchio di Chian
147; Coppiere pp. 129, 132
(252); " Dea dai serpenti st.
130 (255); edificio sacro pp.
(243); facciate di case cretesi
(241); ipogeo a cupola 115;
palazzo 115, llSss., 127, 147
(236, 245); area a scalee del
p. 122, 140(236); magazzini
del p. 85, 122, 137; piano
superiore del p. 118, 140
(245); pitture parietali del
124, 125,
126, 127 s.
p.
1

(243, 252 s.); sacello del p.


122 s., 130; sala delle doppie
asce nel p. 1 19 ss. (238); sala
del trono nel p. 121, 127(236,
239, 240); stanza da bagno
del p. 121; rilievo in porcellana (249); sigilli 144, 149
(281); statua egiziana 147;
tavola da giuoco 134; tavolette scritte 149; vasi neolitici
110; V. di Chamares
(234); v. di steatite 132(259);
V. dello stile del palazzo 127
(250); villa reale 121, 127.
Codro pv. 317.
Colatoi 191.
Collarino 161, 168, 501 (307,
318).
Colombari egiziani 523; romani 419, 523.

Colombe, Mosaico
Colonia:

vasi

di

ss.,

621 ss.); ionica 74, 166 ss.,


226, 322, 329, 340, 358, 405,
501, 505, 507 (154, 306 ss.,
310 ss.); ittita 85, 86, 124;

micenea 124, 138, 139, 140,

vedi Delfi.
Cnido: Afrodite di Prassitele
st. 367 s., 429, 616 (639);

Demetra

639

55 s., 72, 124 (51


ss.); eg. composita 167(92);
eg. a loto 23 [s., 35, 40, 407,
443 (51): eg. a palma 23 s.,
35, 40, 104, 158, 407 s., 443
(53); eg. a papiro 23 s., 35,
40, 443 (52); greca a palma
414 (712)
greca in legno
155; greca ornata di rilievi
189 s., 204, 358 (345, 373,
40

426 s.
vetro 583

delle,

(1034).

Colonna vedi Vetulonia.


Colonna assira 72 ss., 166 (157
s.);
attica 290, 326, 382,
414; babilonese 66; corinzia 171 s., 340, 501, 507,
609 (320, 907); cretese 123
s., 132, 179 (246, 258)- dorica 35, 40,
160 s.,
159,
166, 179, 181 s., 188, 252,
404 s., 449, 454 (301 ss..
324); egiziana 23 s., 34 s..

147 (242); paflagonia


persiana 98, 99, 101,
s., 104, 166,
190, 239,
protodorica 35;
(216)
;

89;
102

452

3, 4.

pitello.

Conchiglia, Nicchia a, 595.


Conchiglie, Intarsi con, 540.
Concordia 625.
Concordia, Tempio della, vedi

Roma.
Coniazione greca 212; romana
498.

Conone pp. 597 (1052

s.).

Casa di, vedi Atene; Sepolcro per la vittoria di,


vedi Cnido.
Contadina vecchia st. 446.
la

vacca

r.

529

(947).

Contrazione degli intercolumni 162, 182, 186 s., 238, 405.


Coo 565; Afrodite di Prassitele 368; altare di Asclepio
398; santuario di A. 383,
398; tempio pi antico di A.
409; tempio pi recente di
A. 409.
Copaide, Palude: canali 137.
Copie romane 514.
Caponi US (S) 513.
Coppiere pp. 129, 132, 252.

Corazza squamata 131 (256).


Corcira vedi Corf.
Corciresi,

Coregici

Toro

dei, vedi Delfi.

monumenti

372 (320, 599


Corfinium 627.

349.

(355 s.).
Corinzio ordine 56, 159, 171 s.,
292, 323, 328 s., 340, 347,
405 ss., 443, 450, 451, 501,

504,507,519,548,561,585,
589, 591, 594, 609 (319 s.,
907, 926, 992): vedi anche
Capitello e Colonna.
Corna di consacrazione 132
(243, 259).

Cor ridi US Pinus (P) 552.


Cornice

174, 179, 184, 187,


212, 519 (305 ss., 928, VI 2).
Cornicione 162 (305, VI 3).
Cornucopie 585.

nCorridrice del Vaticano

264

st.

(465).

Corteo funerario pv. (291).


Cortona: fanciullo con ocherella st. 494; grotta di Pitagora 622; mura 622.
Cossutius D. (A) 406, 450.
Ccrdo M. (S) 514.
Costantino r. 610 (1074); t.
604, 608(1069).
Arco, Basilica, Terme di,
vedi Roma.
Costantinopoli 609 s.; acquedotto di Valente 609; base
dell'obelisco di Teodosio 610
(1074); colonna di Arcadie
610 (1075); e. di Teodosio
610; Giustiniano st. 610;
Ippodromo 609; Milion 609;
palazzo imperiale 609; p. di
Lausos 609; rilievi in avorio 612; Santa Sofia 610.
Costanza, Santa, Sarcofago di,
vedi Roma.
Costanzo Cloro t. 608(1070).
Cratere in marmo 776.
Creazione dell'uomo r. 601

526.

Composito capitello vedi Ca-

Contadino con

t.

Corinto: civilt neolitica 110


Odeion 588; templi 179 s.
tempio di Apollo 183s. (331)
terme di Adriano 587.
Vasi di, vedi Vasi.
Corinzia pittura 196.
sala 411, 549.
Corinzie, Tavolettedipinte, 195

ro-

strata 497 (898); del tempio


di Salomone 93; tuscanica
480, 500 s., 578: vedi anche
Capitello e Corinzio, Dorico,
Ionico e Tuscanico ordine.
Colonne abbinate 592, 594
(1071); mezze 522.
Colori 383, 402, 510, 534, 543 s.
Colosseo vedi Roma.
Colossi 38, 394, 463, 608.
Combarelles: pitture in grotte

Comniodo (683).
Compluvium 482,

Corinna

347, 363,

s.).

Corf (Corcira): frontone 206.


Cori: tempio 501 (905).

(1060).

Creta:capanneneolitiche6,l 14;
case neolitiche 114; gemme
(287 s.); idolctti 112; idoli
cicladici

116;

palazzi

7,

118 ss.; pugnale egeo 8;


statuette preistoricheO; tombe a cupola 134, 142; vasi
116 s.: vedi anche Cnosso,
Pesto, Gurni, Paleocastro,
Zacro.
Creta pv. 219.
Cretesi sale 119 ss., 123, 139.
Cretule 146.
Creusa, Morte di, r. (1015).
Crevola d'Ossola 624.
Crimea: vasi attici 346.
Criosfinge 37.

INDICE GENERALE

640

Morte

Cripte a volta 594.


Crisaore r. 206.
Crisoelefantina tecnica 284.
Crisippost. 427(755).
Cromleclis 6 s., 10.
Crotone: Apollo di Pitagora
st. 269; Elena di Zeuxis 335;
monete 269, 474; tempio di
Hera Lacinia 620,621 (1084).
Cucuteni: vasi neolitici (22).

Trasporto

Cuma

Di,

474

187,

s.,

496

tomba dipinta 470

s.;

(844);

vasi attici 475.

Cupola assira 73, cretese 115,


134; micenea 115, 142 ss.
(276
560,

romana 550,

ss.);

562, 572,
595, 600, 606.

Daci

573,

559,
574,

Battaglie contro Daci


556, 557
Guerre contro Daci 556

r.

(988).

Dacio
Dafne

555

t.

st.

Pan
Daidalos
d'Argo
e

s.

(985).

448, 452 (800).


st. 431.
(S) mitico 208.
(S)

342

(394).

vedi

di Bitinta (S)
dalsas.

Doi-

Damareteion 269 (477).


Damophilos (P S) 497.
di Imcra (P) 334.

"

di,

..

Terme di, vedi Roma.


Decumanus 478.
Ded 35.

(725, 859, 910); decorazione


parietale delle
case 506;

Dedalo vedi Daidalos.

320

Defunto, Esposizione

di
del, pv. 154(291).

Assemblea

di,

r.

Dodici, e Teseo pp. 345.


e Eracle p. 387 (671).

Deianira

Deidamia

(461).

st.

Deinocharcs (A) 41 1.
Deinokratcs (A) 379.

Kalamis

di

s.);

monumento
(394);

Traiano

di

553; r.(982); strada di Traiano 553.


civilt neolitica

109 s; vasi neolitici 5

s.,

dipinti IO.

Danzatrice pp. (119); di Berlino st. 395; di Ercolano 251


(450).

Daochos, Monumento

di,

vedi

Delfi.

Daphne: Apollo

Bryaxis

di

st.

357,380,397,452; edifici380;
santuario di Apollo 380; vasi
(360); villa 412, 450.
Dap/!/7/s(A)38l.

Dario I e II, Tombe


Naksci-Rustem.

II

di,

vedi

(75);

(395);

Nike

tripodi

dei

Dinomenidi (394); portico


degli Ateniesi 166, 239, 326
(394); Sette a Tebe st. (394);
Sfinge dei Nassi 190, 191,
217, 225 (347, 395); stadio
588; teatro (395); terrazza
del tempio 177; tempio di
Apollo 162, 216 s., 237, 262,

287, 351 s. (394 s., 426); tesori


(thesauroi)
217
156,
t. degli Ateniesi 239,
249, 257, 287 s. (394 s., 444);
dei

Clazomeni 190, 191,

17;

t.
degli
Cnidi 169,
190, 217, 225, 249, 324;
dei Massalioti 104, 169,
190, 191, 217, 225 (346);
203 ; t.
t.
dei Megaresi
dei Sicioni 184, 203 (370 s.,
395); t. dei Sifn 169, 190,

t.

di,

orefi-

piramide di

Soris 20 s.; tomba reale 34.


Dati pp. 268.
Dea nuda assira 67, 75.

Paolo

217;

p. 400.
Dasciur: necropoli
s.

Daochos
di

Emilio 503 (394); mon. dei


Tarantini 250 s., 253 (394);
Nike di Paionios st. 331

t.

Caccia di, p. r. 598.


e Alessandro, Scontro

32

di

(394);

pv. 376.
r. 452.

cerie

mon.

seduta st. 245 (437).


dai Serpenti st. 130(255).
Debir 93.
Debiti,
Remissione dei, r.
556, 563 (987).

217, 225 s., 249, 262, 324,


332 (410 ss., 426); t. dei
Siracusani 203; Tholos 161,
163,
184,
187, 217, 339
Corciresi
toro
dei
(333);
(394 s.); tripode di Platea
251 (447).
Delo 221; altare delle corna

Cnido

st.

Damophon
lievo

368

s.

(642); di

428; nel

st.

Eleusi

di

Partenone

st.

ri-

308 (533);
Partenone

fregio
del
(513); nel frontone
nel

(514);

or. del

Pene-

lope st. 264 (466); nel fregio del tesoro dei Sifn in
(;ois

(411); nel vaso Fran(365); del Vaticano st.

309

s.

Delfi

(535).

Tempio

Demetria
di,

di,

vedi Selinunte.

Pamphyle, Stele

348.

Demetrio Falereo, Legge suntuaria di, 370, 399.

st

st.

v. neolitici

statue ioniche 223; tempio


di Apollo 331
s.;
tempio
delle Sette statue 325 s.
Demetra del Capitolino st. 313
(542); di Cherchel st. 309;
di

216 s., 238, 266(394 s.)


Agias st. 387 (67.3); Antinoo
st. 588; Apollo di Sitalca st
(395); Auriga st. 267(468
IX); caccia di Alessandro
st.
373, 389, 397 (394)
carro di Rodi (395); cavallo
di Troia st. (394); cratere d
Alyattes 211; cr. di Theo
doros 211; donarlo degl
Arcadi st. (394); don. di
Egospotami st. 341 (394 s.)
don. di Maratona st. 270
284 (394); Epigoni st. (394)

Danaidi pp. 279.


Danubio: ponte

s.;

(406); portico scavato 451;


port. dei Tori 381 s. (667 s.);

225 (410

s.).

Damophon (S) 428.


Danae e marinai pp. 387(672).

Kynthos 156 (294 a);


Nikandre st. 210(383); Nike
Archermos st. 221 ss., 330

del, pv.

(552).

di Policleto st.
(556); grotta di Apollo

sul

272; Frinest.368;Kleobis e
Biton st.
208 s. (380)
Lesche degli Cnidi 279 (394

del

Diadumeno

e Pasifae pp. 544.

Ermione

Valle

Apollo di Tektaios e
Angelion st. 218; case 411

382;

557,

r.

(989).

Decio,

Delfi

555 (1063).

st.

Decebalo,

Demetrio Poliorcete, Monete


di, 394 s. (693).
Demetrios (P) 502.
di Alopeke (S) 348 s.
Demoni micenei 147(288).
Demostene di Polyeuktos st.
398,427,616(696).
Dendera: capitelli a testa di

Hathor 35; tempio di Hathor442, 443; tomba (40).


Dentelli

92, 169, 170, 500,


519 (306): vedi Geisipodes.
Der-el-Bahri 35; colonna protodorica 35; col. a testa di
Hathor 40; disco solare (81);
Nechbit pp. 37; tempio di
Hatscepsowet 44; t. di Menthuhotep 34; t. dei Tuthmosidi 46 (96).

Despoina

st.

428

(757).

Dcxamcnos

(S) 212.
Dcxileos, Stele di, 347 (601).
Dgeras vedi Cerasa.
Diadumeno di Policleto st.
303, 320 (556).
Diagonale capitello vedi Capitello.
r. 530(949); vedi anche
Artemide.

Diana

Diastyloi templi 163 s.


Didymaion vedi Mileto.
Dies (S) 427.
Dime: statue 442.

Dimini: civilt neolitica 110;


vasi neolitici (220).
Accampamento
Diocleziano,
di, vedi Palmyra; Palazzo

INDICE GENER.^LE
vedi Nicomedia, Salona;
Terme di, vedi Roma; Tomba di, vedi Salona.
Diogene (S) 514.
di,

Domizio Enobarbo

lamis st. 272; di Mirone st.


275; in monete di Nasso 269
in

(476);

mon.

272(478);

di

di

Tanagra

Napoli

st.

467;

nel fregio del Partenone r.


nel frontone or. del

(513);

Partenone st. 299(514); barbato di Prassitele st. 368; in


Traile st. 467
dal monu;

mento

di

nel vaso

st.

427;

degli Attori" (582);


nel vaso Fran(;ois (365).
-

Allevamento di, pp. (XVI).


e Ermete di Prassitele st.
364 s., 367, 369, 428, 431

(636,

Thrasyllos

pirati

(600).
visita
tico

r.

352.
Tirreni

r.

347

di.

vedi

(S) 427, 428.


di Colutone (P) 281.
Dioscuri m. (900); r. (370); st.
208, 314.
Tempio de', vedi Assisi, A-

tene.

Medea

pv. 337 (583).


Dioskourides (I) 422, 531.
Dipoinos(S) 208, 217 s.
e

Diptero tempio 157, 174, 189,


357.

Dpylon, Civilt del. 11, 12;


Vasi del, vedi Vasi.
vedi Atene.
Dirce st. 465 (829).
Discobolo di Mirone st. 273 s.,
614 (479 ss.); di Castel Porziano st. 273 (479); Lancellotti st. 273 s. (481); nel
Museo Britannico st. 273;
di Monaco st. 273 (480).
di Naukydes st. 322, 342
(591); eretto del Vaticano
st. 312, 341 s. (591).
Disegnativa statuaria 203, 252

s.,

273.

Dittici 610.

Dodwell vaso 195(352).


Doidalsas (S) 429 s., 454.
Dolian, Marmo di, 329, 339.
Dolmen 5 (10).
Domiziano, Fontana di, vedi

Roma.

250

L.

Domus Aurea

vedi

Roma.

Donnaz 624.
Dordogne: civilt neolitica 6.
Dorico ordine 35, 40, 124, 158,
159
184

ss.,

287

ss.,

171,

ss.,

172,

179

ss.

238 ss., 252,


321, 322 s., 339 s.,

213

ss.,

382, 404 s., 414, 417, 449,


454, 474, 480, 500, 505, 507,
519, 548, 585 (300 ss., 560):
vedi anche Capitello, Co-

lonna e Kymation.
Doriforo di Policleto st. 318

s.,

Ekpimntos (P) 195.

Ektypa

497.

Stele

di,

degli

Avvoltoi, 60. 63 (131).


st.

298

(514).

Ecate di Alkamenes st. 311,


312 (539),
Ecbatana: edifici medi 98
palazzo 103.
Echino 35,
160, 161, 181
184, 238,340, 404,480,501
Edfu: tempio di Horus 37
440, 442 (786 s.).
Efebo biondo
t. 249 (443)
dall'Attica st. (VII); di Stephanos 251 (449)
di Su;

biaco
st.

399;

st.

318

Westmacott

284,315,319,614(496,547,
Apollo di Mirone st.
Artemision 165, 168,
170, 188, 189, 190, 191,204,
208, 357 s., 370, 381, 383,
275;

408, 409(312, 345, 373, 621


ss.); Atamante in furore st.
464; Atleta con la striglie st.
342 (592); Biblioteca 591,
592; edificio circolare 410
(723); mura di Lisimaco 419;
Notte di Rhoikos st. 211;
porte 591 rilievi onorari romani 567, 590.
Efeso r. 958.

Sarcofago di,
Sant',
vedi Roma.
Elettra r. 244 (436).
e Oreste st. 513 (918).
Eleusi: Eubouleus t. 353, 369
propileo
di
Appio
(607);
Claudio Pulcro 407 (711);

ss.

Egesta vedi Segesta.

Demetra, Kore e
s. (533); Te305 ss., 341,

rilievo di

Trittolemo 308
lesterion 216,

382

Trittolemo

(532);

t.

353, 369 (607).


Eleutere: mura 341.

Elicone r. 463 (824).


Elide: Afrodite Pandemos di
Skopas st. 355; A. Urania di
Fidia st. 302; Athena di
Kolotes st. 285; monete 301
(520).

Eliade pv. 376.


Elladica civilt 114.
Emissari 540.
Encausto 174, 343, 383, 402,
424, 502, 599.
Endoios (S) 235, 236.

Enea

ferito

(971).

Storia pp.pp. 512.

della scrofa
527
Aiace pp.
Anchise Ascanio pp. 447
di,

il

sacrificio

r.

(942).

(353).

(796).

Engytheke 200.
Enkelados e Athena
253 (425);

113

s.

s.

555);

civilt

600

Elche: sculture 244.


Elefantine: teinpiii di Amenophis III 40 (90).
Elena pp. 279; r. 310; di Zeuxis
p. 335.
e Menelao i. 880; r. 201.
Etena (P) 400.

(553).

Efeso 590; Alessandro di Apelle p. 383; altare di Prassitele 358, 370; Amazoni st.

Egea

di.

428.

Elena

Dur-Sarrukin vedi Chorsabad.

Eannatum,

st.

Elba 626.

Dura vedi Europos.

Ebe

183.

93.
Elateia: Athena

(944).

st.

180,

Elam

Doiiris (S) 242.


Drago 67, 68(147).
Dromos 143.
Drusilla t. 531.

585.
Duilio

173,

Elagabalo, Pilastro

Dorosis 162.
Dorykleidas (S) 218.

r.

163,

263,
meo VI t. 442; vasi (493).
Egisto p. 386.
e Oreste r. 244 (436).
Egizi e Persiani, Battaglia navale di, p. 421.
Egizia sala 38, 93, 411, 415.
Egospotami, Donarlo di, vedi
Amicle, Delfi.
Egostena: mura 341.
Ehe, Tomba di, vedi Negade.
Eirene e Ploutos st. 351 (606).

320,514,614(554).

Druso

162,

252 (322); frontempio 251 ss., 262,


299 (451 ss.); Tole-

239,

toni del

(944).

r.

Sfinge 190; tempio

ss.:

Aphaia

di

174.

Atene,

Pergamo, Teo.
Dionysiades (S) 460.
Dionysios (P) 512.

nelle

Dugga (Thugga): Campidoglio

st.

un poeta dramma434 (769).

Tempio

di,

Roma.
Monumento

Egina: monete 212; scultura

Gallie 525.

Dscerablus vedi Karkemisc.

I).

Menadi

Altare

vedi

di,

Diomede

pp. 403 (704).


Dion: gruppo dei caduti al
Cranico st. 390.
Dionigi il Vecchio, Rogo di,
374, 418.
Dioniso di Alkamenes st. 31 1;
di Aristeides p. 344; di Ka-

641

(in.,

st.

Enkrinomenos
nes

Enlil,

st.

st.

237,

237(426).

di

Alkame-

313.

Tempio

di,

vedi Nippur.

Enneakrounos vedi Atene.

INDICE GENERALE

642
Enobarbo Domizio Qn., Altare
di, vedi Roma.

Domizio.
262 (4f32).

L. vedi

Enomao

st.

di,

60;

edi Capitello.

188, 226, 405, 451, 560(305


330): vedi anche Trabeazione.
Epona 581.
Eracle Aberdeen t. 365; di
ss.,

452 (807); nel


di Egina 254
390 s.
(684); Farnese st. 514, 573,
Lansdowne st. 355
616;
s., 387 (611); di Mirone st.
st.

or.

(452); Epitrapezios st.

monete di Taso(392);

Pittisi. 390, 616 (683); coronato di pioppo, di Skopas t.


355 (612); di Skopas in Sidone st. 355 s.; dei Tasi st.
251 nel vaso degli Attori

Purificazione di, (955).


di, 200.

Fatiche di, in Alyzia st.


390; di Artemon p. 387; in
sarcofago romano 576; nelle

tempio

del

Olimpia

r.

di

Zeus

261 (459

s.);

metope

del tesoro degli


Ateniesi in Delfi r. 249(444);
nelle metope del Theseion
r.

256.

r.

154;
204(374).
Kyknos (444
Nesso pp. (671); pv. 198
nell'Olimpo 206
strozza serpenti 335

Toro
261 (460).
Tritone 387; 205
(375

261.
Stintali
Zeus
Tempio vedi Agrigento,
e l'Idra

r.

i.

a).

r.

(363).

(377).

r.

p.

(580).
e il

r.

st.

g.

a).

e gli uccelli
e

r.

(368).

r.

di,

Ercole

st.

Tempio

(999).
di, vedi Cori, Roma.
r.

Erchiai vedi Spata.


Ercolanese, Grande,
428, 531 (951).

Piccola,

st.

391,

391,428.

t(

rebo pp. 487.


Eretteo di Mirone

st.

275.

Miti di, r. 334.


vedi Atene.

Ergotimos (I) 199.


Ermafrodito dormente
di

Pergamo

Satiro
Ermete pp.
e

st.

431

454.
431.

st.

st.

403 (702); pv.


309 (534); r. 358

(622 s.); Farnese st. 365


(636);diKalamisst.251,271;
Ludovisi st. 315; di Onatas
st. 251; nel fregio del Partenone r. (513); Propylaios di
Alkamenes b. 263, 270(538);

Amazone

Anteo pv. 242

r.

(471).

(430).

Apollo nel frontone del

tesoro dei Sifn

in

225 (410); da Veli


(885

Delfi
st.

r.

491

di

r.

Dipoinos

Sidone

st.

Skyllis

208.

Atlante r. 218, 261 (459).


e Busiridepv. 219s. (400s.).
e
Centauri pv. 194(351).
e Centauro r. 200 (367).
e

da

riposo

in

Ercolano

st.

s., 616 (677); nel fregio


del tesoro dei Sifn in Delfi

e gli

312; di

r.

388

s.).

Argonauti pv. 278, 280


(491).
Athena Alkamenes

r.

(413).

e il piccolo Dioniso di Kephisodotos il Vecchio st.


365; di Prassitele in Olimpia
st. 364 s., 367, 369, 428, 431
(635 s. I).

Ermione
Ernici:

in

Psyche 430
Eroti
400, 429.
Erme 515.
con leonessa 515.
e

st.

272.

mura

(759).

st.

st.

di,

st.

Esagila 68.

Escemunazar, Sarcofago

di citt 477.

di, 94.

Eschilo pp. 278.

373

st.

s.

Tempio di, vedi


Roma: vedi

Lambaesis,
Asclepio.

Esopo

(727).

390.
218.

st.

Esperidi

264 (450); Ermete in riposo


st. 388 s., 616 (677); lastre
dipinte 335; IVledea pp. 424
(751); natura morta pp.
(750); pitture parietali 424

in

ranzo

Esedra 411, 504, 505


st.

Ercolano: Alessandro a cavallo


st. 390; asino e coccodrillo
pp. (748); Danzatrici 251

Tespie st. 366; SoPietrogrado st. 264


Vaticano st. 366,
616; di Zeuxis p. 335- vedi
anche Amorini.
Himeros e Pothos st. 357.
tele

(467); del

Esculapio,

498.

Sacrificio ad,

di, 105.

Attico, Esedra di, vedi Olimpia; Odcion di, vedi Atene, Corinto; Villa di, vedi
Kephisla.
Eros r. 296; st. 430, 468 s.
(833); di Lisippo st. 391; in
Napolist. 366, 616(638);del
Palatino st. 363, 366, 616
(632); nel fregio del Partenone r. (513); di Prassitele
in Parion st. 366; di Prassi-

Eschine

Samo.

(403);

r.

(412); nel frontone del tesoro dei Megaresi in Olimpia

Acheloost. 218.

in

304.

eAlcestir. (1016).

(671).

p.

(751, 796).

Scudo

nelle

st.

tesoro dei Sifni in Delfi

in

b);

r.

(582).

metope

la

Epistilio (epistylion) 101, 161,


169, 172, 174, 179, 183, 187,

Erode, Costruzioni

Cerbero pv. 376 (659).


Cercopi r. 202 (369).

r.

Epigonos (S) 455,


Epiktdos (1) 241.

275; in

(682).

Vaso

Eolo r. 225 (412), 588.


Epicharinos st. 257.
Epicuro r. (772).
Epidauro: Afrodite armata st.
341 (590); Asclepio di Thrasymedes st. 342; santuario
di Asclepio 338, 588; teatro
340, 341 (588); tempio di
Asclepio 339, 340, 342, 409
(594);Tholos 171, 339 s., 341,
343 (319, 585 ss.).

Byblos

Cerva
(444
390
Deianira 387
Gerione pv. 221 (405,
97.
415, 429);
Giganti nel fregio del
e

60 (132).

Eolico capitello

frontone

Entasis 160, 187.


Entemena, Rilievo
di,

st.

Este: civilt euganea 470, 471.


Estia vedi Hestia.
Esus 580, 581.
Eteocle e Polinice st. 269.

Eternit

(1004).

r.

sepolcrali
Etnische pitture
231, 483 ss. (863 ss.); urne

402,
480,
481,
cinerarie
(857, 893).
Ettore e Menelao pv. (358).
Euainetos (I) 338.
Eubea: idoli cicladici 116; monete 212.
Eubouleus t. 353, 369 (607).
Euboulidcs (S) 427.
Eiicheir (S) 427.
Eucnor (P) 335.
Euforbo pv. (358).
Eukadmos (S) 352.
Eukleidas (1) 338.
Euklddes (S) 514.
Eumares (P) 229, 236.
Eumene 11, Altare di, vedi

494

Pergamo: altare
Eumenidi st. 356.

Eumenos

di

Zeus.

338.
Eupalinos (A) 217.
(1)

Euphranor (P

S)

344

s.,

352

s.,

373, 387, 396, 402.

Euphronios (1) 235, 242, 249.


Eupolemos (A) 321.
Eiipompos (P) 342.
Euridice e Orfeo r. 309(534).
Eurisace, M. Vergilio, Tomba
di,

vedi

Europa
(493);

Roma.

sul toro pp. (957); pv.


r.

188 (370);

st.

269.

INDICE GENERALE

Europos

(Dura): tcinpu

Balsamem 597 (1052


Eurota

st.

394

di

s.).

(689).

Eurynomos

pp. 280.
Eurytion pv. (425); st. (461).
Eustylui templi 163, 408.
Etitltvmides (I) 235, 241 s.,
249.
Euthymos st. 269.
Eutidemo 1 t. 440.
Eutycliides (S) 394, 452, 616.
Euthydikos, Kore di, st. 248,

249

vaso

392, 428, 539.


mura 622; stele 491
teatro 626 (1096);
tempio 626; tenne 626.
Fikellura, Vasi di, vedi Vasi.
Filacop: case 123; pitture paFiesole:

(890);

Fabio Q. e M. Fannio pp. 499


(902).

Pidor C. (P) 499.

Filatrici
File:

Falerii Novi: porte 478.

(851).

Falerone 627.
Famulus (P) 541 s.
Fanciullo con l'oca

616

st.

432,

(764).

che soffia sul fuoco p. 385.


Fannio M. e Q. Fabio pp. 499

Roma.
Faro vedi Alessandria.
Parsalo: Agias st. 387; stele
244.
Fauno 568; Barberini st. 431,
457; Borghese st. 431 (761);

macchia t. 469 (834):


vedi anche Satiro, Sileno.
Faustina e Antonino r. 565 s.
con

la

(1004).

Tempio

Faustolo,

di,

vedi

Capanna

Roma.
di,

vedi

Roma.
Feaci, Palazzo dei, 179.
Felsina vedi Bologna.
Fenicia: sarcofagi antropoidici
419; vasi micenei 146.
Fenicio capitello vedi Capitello.

Fenicio-cipriota palmetta 42.


Ferito di Alkamenes st. 315
(549).

Fermo

Chiosco 598 (1054); padidi Nektanebos 443;


di Augusto 597 s.;

tempio

t. di Iside 597.
Filigrana 438.
Filippo di Apelle p. 383;
Euphranor st. 352.

Alessandro Athena
385.
l'Arabo 601.
e

Arte

p.

627.
Ferrara 626.
Ferro, Civilt del, 151.
Pesto 114; conchiglie con demoni 149; disco scritto 148;

559.
Frine st. 368.
Frontalit 27.
Frontone greco 91, 174, 202,
204, 216, 217, 225, 249, 251
ss., 260, 297 ss., 321; egizio
519, 539.
Fruttivendoli con la scimmietta st. 446.
Fucino, Lago del
emissario
540.
:

Fulmine, Tuono

Lampo

dei,

95

s.

Fiume st. 394 (689).


Flaminia Via 520.
Palazzo,

p.

Cippo fu-

nerario di, (977).


Furio, Passo del, 626.
Fusione in bronzo 211.

Artemide st. 368 (641);


tempio di Giunone (904).
Calata morente st. 455 (XV).
e moglie morta st. 455 s.

(1017).
Vittorie
Calerlo,

sui, p. 421.

Arco

di,

vedi Tessalo-

nica.
Gallerie di quadri 425.
Calila (Thusnelda) st. 515, 529
s.

(921).

Galliche popolazioni st. 529.


Gallieno, Arco di, vedi Ro-

ma.
Gandhra, Arte

del, 453.

Ganimede

Tomba

dei,

vedi Roma.
Flavio Anfiteatro vedi Roma.
Fliaciche scene 367.
Fliunte.Battaglia presso, p. 343
Flora l-arncse st. 573.
Focea: monete 212.
Vasi di, vedi Vasi.
Focione, Casa di, vedi Atene.

Fonderia p. 195.
Fondi 628.

Fontane 417, 586.


Font de Gaume: pitture delle
grotte 3 (II).
Fornaio, Bottegadel,pp. (972).

Fortuna Redux, Tempio

della,

vedi R(]ma.
Foruli (Scoppito) 627.

Fossombrone: ponte
no 626.

P.,

(811 s.).
Calati in Pergamo st. 456 s.,
555.
Battaglia contro i, r. 576

Filottete g. (473); p. 335; st.


269.
Final Pia 625.
Fineo e le Arpie pv. 221.
Finestre nell'architettura ittita 84; 106; nell'a. persiana
106; nell'a. romana 594.
a vetri 542, 582.
Finta porta 17 s.
Fiumana 626.

Flavii,

s.).

marmo

Gabi:
di

t.

Filistei,

113.

rari

Frigidarium 572(1012

384.

Filone (A) 306.

(902).

Fano: arco di Augusto 626.


Fara vedi Sciuruppak.
Farnese vedi Eracle, Ermete,
Flora, Hera, Piatto, Toro.
Farnesina, Casa della, vedi

dei, 113.
rupestri 88 s.,
s.);
tumuli fime-

144 (182

Fundanio Velino

385.

glione

Veteres; tempio di Apollo


491; t. di Giunone Curite

479

p.

Tombe
tombe

Frigia:

128.

rietali

s.

Fajum: Amencmes 111 st. 30


(69); ritratti 599 (XVll).

(S) 251, 257, 261, 263,

320,321,326,327,328,350,

nelle Oallie 525.

Frigio

878).

Fidia

Francois, Vaso, 199, 200, 228,


230, 232 (364 s.).
Tomba, vedi Vulci.
Fregio attico 169 s.; ionico
169, 172, 174, 175, 202, 203
s., 225, 294 ss., 519(307).

Frigi"

110.

270, 277, 278, 279, 281, 283


ss., 287, 291, 300 ss., 305,
307, 308, 314, 317, 319,

Fabio Massimo Q., Monumento

Faballus(P) 541

Kamares

di

neolitici

115;
(235); vasi

Festoni 509, 512, 529, 574,


585, 599.
Fibule II s. (25).
Ficoroni, Cista, 345, 488 s. (597,

(441).

Fabitis

tomba

lette scritte 149;

Euthykrates (S) 393, 396.


Exedra vedi Esedra.
Exekas (I) 230.

di,

643

palazzo 118 ss., 127 (226 a);


area a scalee del p. 122, 140
(237); propileo del p. 122;
sacrario del p. 122s.; tavo-

Creta pv. 219.

di

Traia-

r. 597; st. 399; di


Leocharesst. 372, 616(651).
Catto e cane r. 235 (420).

Ce

r.

460

(820).

GebaI vedi Byblos.


Geisipodes 169(306): vedi Dentelli.

Ceison 162, 170, 175, ISS, 510


(305 ss., 342, VI 3).
Gela, Tesoro di, vedi Olimpi?.
Gellias, Palazzo di, vedi Agrigento.
Gelone, Quadriga

di,

vedi

O-

limpia.

Gemme incise micenee

146, 147
greche 291, 393
(388 ss., 473, 497, 506, 520,
548, 596); etrusche 490(881
s.);
romane 531, 536, 610

(287. 387);

(1057).

Genova 625.

INDICE GENERALE

644
Geometrico

stile

194 (289

151

ss.,

193,

ss.).

Cerasa (Dgeras) 593, 595.


Gerf Hussein: pilastri a figura
di Osiride 42(88); tempio di
Ramesses li 39 (88).
Gerione e Eracle pv. 221 (405,
415, 429);

Germani

r.

97.

(954).

r.

Germania:

casa

neolitica

9;

palafitte 9; vasi neolitici 9.

Germania r. (1003).
Germaniche guerre p. 602.
Germanico g. 531, 536 (944,
952).

Gerusalemme: acquedotto

di

Hiskias 217; sarcofago 419,


452 (806); tempio di Salo-

mone

93

70,

s.,

98,

Giocasta

st. 349.
Giocoliere sul coccodrillo st.
446.
Gioiosa Ionica: teatro 628.
Giove st. 498; Capitolino st.
491, 513 (916); Dolicheno
582; Eliopolitano st. 596; di
Pasiteles st. 513: vedi anche
Zeus.
Tempio di, vedi Cirene.
Capitolino, Statore, Tempio di, vedi Roma.
Eliopolitano, Tempio di,
vedi Baalbek.
Girgenft vedi Agrigento.
Gise: Chephren st. 24(54); mastabe (39); necropoli 17; piramidi 57; p. di Cheops 21 s.

(48); p. di Chephren 21,22,28


(47); p. di Mvkerinos (Men-

105,

540 (196); t. di Giove 503;


tomba di Absalom 452 (805).
Gerusalemme, Bottino di, r.
551 (980).
Gezer: tombe 96.
Qhilbasci vedi Trysa.
Giannutri 626.
Giano, Arco di, 417, 524, 585,
593.
Tempio di, vedi Roma.
Quadrifronte vedi Roma.
Giardini egiziani 72.

Giasone

i.

(597).

Giavellotto, Lancio del.

r.

235,

cheres)

dell'Heraion di Selinunte

r.

(471).

e Zeus r. 206.
Giganti, Colonne

geri.

Giulia di Augusto r. (944).


Soaemias st. 573.

583.

nel frontone

dell'Hekatompedon di Atene st. 236 s.


(425); nel frontone del tempio di Delfi st. 237 (426);
nel frontone del tesoro dei
Megaresi in Olimpia r. 255

metope

del Parte293; nello scudo


dell'Athena Parthenos p.
291; nell'altare di Pergamo
r. 459 ss. (817 ss.); nei gruppi
nelle

none

r.

attalici

di

(814); nelle

pio

di

Pergamo 456 s.
metope del tem-

Selinunte

r.

238;

nel fregio del


tesoro dei
Sifni in Delfi r. 225, 255 s.
(412).
Giglio, Isola del, 626.
Qilgamesc i. 60; r. 75.
Ginnasio 379, 417 s., 518, 590,

609

Monumento
Remy.

Arco

Giulii,

Giunone Lanuvina o Sospita

(458).

Ludovisi
569; t. (856)
vedi Hera.
Tempio di, vedi Gabii.
Curitis, Tempio di, vedi
Falerii Veteres.
Regina. Tempio di, vedi
;

Roma.
Sospita,

Tempio

di,

st.

Borghese

Gladiatore

st.

vedi

Livii vedi St.

Cortina: Asclepio di Skopas


st. 355;
tempio di Apollo

Pythios 178.
Gozo:
Gigantia

(15).

Graffiti 488.

Granico, Gruppo dei caduti


st.

al,

390.

Granito 560, 603.


Granulazione 438.
Graphikos (P) 421 s.
Grazie, Le tre, st. 430: vedi anche Charites.
Gregrana 625.
Grifo nell'arte babilonese 67;
greca pv. 193; r. 200(367),
381; micenea 149; p. 130.
rilievi

537 (960).

162 (305
vedi anche Sima.
Grotteschi 541.
Grumentum 628.
"

Gruppo Ludovisi

(811 s.).
Grylli 386,

447

Gubbio 627.
Gudea st. 63

ss.,

330):'

455

s.

(796).
s.

(138);

t.

63

(139).

Gurni

romana 531

114;

case

123;

vasi

(251).
s.;

He-

"

Gurob: vasi cretesi 148.


Guttae vedi Gocce.

st.

Galata

Remy.

s.

Glvkon (S) 514.


Gocce (Guttae) 161, 162, 165,
174,
184,
187,
188, 480
(305).

Godego 625.
Gola egiziana 37; egittizzante
451, 452; egizio-persiana 107; greca 158, 187;
178,

micenea

202, 222 (359).


Gorgoni pv. 222.

432,

Glaiikias (S) 267.


Glaukos (S) 211.
Glicera p. 344.
Glittica babilonese 62; etrusca
490; fenicia 95; greca 212,
436, 445, 462; micenea 146
s.;

vedi

morente.

Glanum

vasi

199.

attici

Gorgasos (P S) 497.
Gorgone: nel frontone del
tempio di Corf r. 206.
e Perseo nella metopa del
tempio C di Selinunte r.

Guerra imprigionata e Alessandro p. 384.


Gurna 35; tempio di Sethos

462.

morente

vedi

44.

Giuocatrici d'astragali
433.
Giustiniani, Stele, 327
stia vedi Hestia.
I'

necropoli

Gronda

vedi St.
Giulio C. st. 525.

di,

113;

Villa

III,

Roma.

Grimani
dei,

Roma.
dei, 581,

Gigantomachia nel frontone


del tempio di Zeus in Agrigento st. 267; nelle metope
dell'Heraion di Argo r. 321;

s.;

di

st,

Gigante e Athena nel frontone dell'Hekatompedon di


Atene st. 237 (425)
nel
frontone del tempio di Delfi
st. 237 (426); nella metopa

Sfinge

(47);

st. 22, 28, 57(47);


valle di Chephren

22, 105 (47).


aitiadas(,A S) 179, 200.
Giuba II, Tomba di, vedi Al-

(420).

21

Chephren
tempio a

Gordiano
Gordon:

124.

Golgoi: statue (204 s.).


Golini, Tomba, vedi Orvieto.

Hadria: vasi 442.


250, 251, 266,
272, 283, 318.
Huocsaiulros (S) 467, 469.
Haghia Triada 114; bicchiere
in steatite 132 (257); paHiiticladas (S)

lazzo 127; pitture parietali


del p.
126, 128 s. (254);
rhyton in steatite 124, 132
(258); sarcofago dipinto 129
s.
(IV A B); Sfinge 149
(28Sa);tavolette scritte 149;
tombe 115; vaso di steatite
131 s., 148 (256).
Hallstatt, Civilt di, 12, 472,
.578,

583

(841).

Halsaflieni: statuetta (18).


r. 66 s. (145).

Hammtirabi
Hanai-tepe

8.

Harawa: tomba

Haremheb

st.

Harmachis

st.

reale 34.

56.
28.

INDICE GENERALE
Harmais, Tomba di, vedi Menfi.
Hss: tomba 593 (1045).
Haterii, Tomba degli, vedi Ro-

Hathor

mar):

33.

Capitello a testa
Capitello.
Hauran: edifici 505.

di,

573.

st.

Heeemonesleontokephaloi 62,
305 (VI 2).
Hegeso, Stele di, r. 327, 347
1

(568).

Hegias
s.,

(S) 257, 270, 271,

283

leone

Himantes 162
Himeros,
st.

st.

15

st.

(36);

bronzo 25; tomba 14 (32).


Hierapolis (Bambyke): tempio
di Atargatis 409, 410, 450.
Hieron (I) 242.
Hildesheim: argenterie 532;
coppa di Athena 437s.(771);
cratere 438 (773).
Mille vedi Babvlon.

309.

Hekal 73, 93.


Hekate di Alkamenes

pv.
263,
357.

Menthesupliis st. (56); scimmia st. 26 (57); statue in

vedi

Hebedi Naiikvdesst. 322(557);


(Flora)

Giustiniani

(365);

645

Franijois

276, 614; di Skopas st.


Hierakonpolis
( Kom-el-ach-

ma

vaso

nel

270

(305).

Eros

Pothos

st.

357.

Pergamo r. 459.
Hekatompedon vedi Atene.

Hippodamos (A) 307, 378.


Hippys (P) 384.
Hissarlik 83, HO: vedi Ilio

Hekateion 31
(539).
Hekatostylos vedi Megara.

Honos

(539); nel fregio

dell'altare

di

Helikes 172.
Heliodoros (S) 431.
Heliopolis vedi Baalbek.
Helios di Chares in Rodi 394
463; nella metopa del tempio di Ilio 454; di Lisippo
in Rodi st. 463; nel frontone
del

or.

(514);
d

Partenone

st.

298

fregio dell'altare

nel

Pergamo

r.

459(819):vedi

Sole.

Hepliaistion p. 384; r. (701).


Rogo di, 380, 418, 461.
Hephaistos nel fregio del Par-

tenone (513); nel fregio del


tesoro dei

Sifn

Delfi

in

225(412).
nell'Olimpo pv. (364).
e Athena Hephaistia

r.

Hera Barberini st. 313, 314


(543); di Cheramyes st. 210
Farnese t. 309, 321;
Ludovisi t. 321, 368, 531,
539; di Olimpia t. 210; nel

(384);

fregio del Partenone (513);


di Policleto st. 321 (557 s.);

Sanio
Giunone.

210:

Tempio
limpia,
Tirinto.

anche

r.

Tempio

di,

vedi

pp. 544.

268

(471).

Heraion di Argo vedi Argo.


Herakleitos (1) 426.
Herecura 581.
Hermodoros (A) 501, 504, 507.
Hermogenes (A) 405, 408 s.,

416,434,463,501,507,519,
590.

Heroa 348.
Hesione

Tempio

Virtus,

di,

Roma.

vedi

Horai pv. (365); r. 321 (940);


st. 302; di Smilis st. 218.

Horus

20.

Hiirarn-abi (A) 93

Hydna

s.

(490).
Sfingi degli, st. 30(68).

st.

Hyksos,
Hypatodoros

(S) (394).

Hyperoa 173.
Hypnos st. 399

tavole 448.

Iliade st. 588.

llio454; tempio di Athena 454;


vedi anche Troia.
Ilioneo st. 399.
Illahun: oreficerie 32; tomba
reale 34.

Immortali

r.

Incensieri fenici 93,


Insulae 608.
Intarsio a conchiglie 540.
pavimentale a lastre 501.

Intercolumnio 162, 163 s., 182,


186, 188, 189 s., 238, 408,
499: vedi anche Contrazione
degli intercolumni.
Interpensiva 482.
Io e Argo p. 403; pp. 403 (702).
Ionica base 172, 359, 404.
colonna vedi Colonna.
Ionico ordine 104, 159, 165,
171, 172, 188 ss., 239, 287,
290, 303, 322 s., 326, 340,
357 s., 369, 381, 405, 414,

450,499,501, 504,506,519,
548, 590, 591, 594 (306 s.,
312, 347 s., 561 ss., 646):
vedi anche Capitello, Colonna e Kymation.
Ipostilio

Hyposorion 91.
Hypotrachelion 160: vedi Collarino.

Hyrkania r. (958).
Hyrkanos, Palazzo
Rocca di, 407.

di,

105;

106 (218).

Impluvium 482, 504.

Ipetrali templi
(697).

38,

173

s.,

409.

305, 411.

Ippocampi st. 357.


Ippodamea maniera 378, 584.
Ippodamia st. 262 (462).
Ippodromo 549, 590.
pv. (365); st. 298, 299(514).
Iscikdagh: costruzione sotter-

Iris

Jaia (P) 502, 512.

Isctar

lalysos: vasi micenei (284 s.).


lalysos p. 386.
Jasili-kaia (Boghaskoi): rilievo

Iside

rupestre 86 (177).

(Frigia):

tomba

87 s. (18,3).
lason (S) 588.
Ida Monte: grotta

di

di

Mida

Zeus 177;

bronzi della gr. di Zeus 81


Idolino st. 322, 614(559).
Idra e Eracle i. 54; r. 204 (374).
Idrie 229.
lerone i. Quadriga di, vedi Olimpia.
II, Altare di, vedi Siracusa.
Nave di gala di, 412,
426, 436.
Ifigenia, Sacrificio di, p. 336;
pp. (968); r. (581, 1078).

vedi Argo, OSamo, Selinunte,


di,

Lacinia,
Crotone.
Issione
Zeus
e

vedi

ranea 89.
st.

312.

di

Troia.

Iliache scene 426.

e Eracle pv. 337 (582).


Hestia 184.

e (3reste in

Tauride

p.

424

st.

75.

m. 539(962);

st. 441.
vedi File, Roma.
Isidoros (A) 610.
Isopata: tomba 134; vaso(263).
Ispani r. (954).
Israeliti r. 78(167).
Issione e Hera pp. 544.
Isso, Battaglia d', mos. 400
ss., 426, 505 (XIII); r. 402

Tempio

di,

(701).

Istmo: Poseidon st. 391; P. e


Antitrite st. 588.
Italia meridionale; vasi .346.
Italica: mosaici 584 s.

Home: Zeus

di

Hageladas

st.

250 (445).
Itys e Proknest.312,

326 (541).
Juktas: tomba di Zeus 123.
Ivrea: acquedotto 624; ponte
624; teatro 624.

(752).

monumento

funerario
579; mon. dei Secundinii 579

Igei:

s.,

583 (1024).

Ikonon: rilievi rupestri 90.


Iktinos (A) 287, 288, 305, 306,
323, 329.
Ilasamsos (P) 597.

Ka

18.

Kadesc, Battaglia

di,

r.

50

s.

Kahun: casa

(83); vasi cretesi


33, 117, 147; vie 33.

Kaikosthenes (S) 427.


Kairos r. 612; di Lisippo
391, 399.

st.

INDICE GENERALE

646
Kakovatos: vaso (282).
Kalach 81: vedi Nimriid.
Kalamis (S) 266, 267, 270

ss.,

276, 277.

il Giovane (S) 272, 351 s.


Kalt el Mudik vedi Apameia.
Kalates (P) 422.

Kalathos 264, 398.


Kalat Scergat vedi Assur.
Kalb-Lusae: chiesa 105.
Kal Mas, Afrodi te di, vedi Atene.
Kallikrutcs{A) 288, 304, 307.
Kattimaclws(S)n\. 323, 328

s.

Kalliplwn (P) 198.


Kallirrlioe vedi Atene.

Kalon

(S) 263.

Kalymmata

172.

Kalymitiatia 172.

Kalymna: moneta
Kalvpteres

Lanuvium:

(391).

di,

123.

Kamares, Vasi

Delfi (41 1); nel frontone or.


del Partenone st. (514); di

Monaco

dei tipo di, vedi

218,

(S)

250,

271,

di

Policleto 318, 388,

519.

Kaphtor

148.

Karnak

35; Alessandro IV st.


Menthucmhet t. 125;
RamessesVlst.51(114); sala
a colonne 38, 105 (86 s.);
Sesostris 111 st.(70); Sethos 1

(783);

r.
(113); Tearkos t. (126);
tempio di Anion 38; t. di
Chon 38 (84); t. di Ramesses 111 42 (93); viale degli

Vien-

378, 590.

37 (85).
Kascemir: colonne doriche454,
arieti

Kastamuni:

rilievi rupestri 89.

Keffiii 148, 149; pp. 127 s.


Kephisia: villa di Erode At-

587 s.
Kephisodotos
tico

il

Vecchio CS)3O

362, 365.

Giovane

(S) 356, 398, 400,

427, 526.

Kephissos vedi Cefisso.

Keramos

162.

Kndurrii 67.

Kujundscik (Ninive) 69, 79;


Bit-Chilani 73; Hekal ittito
(156); palazzo di Asurbanipal

169

79

70,

ss.

(169

s.);

Sennaherib 70, 79;


parietali 81 (157 ss.,

di

rilievi

172

s.,

Kyanos
Kvknos

s.).

140.
e Eracle

158,

r.

(444

7; recinto circolare 7;
sepolcro dei Giganti 7.
Kertsch: vaso di Xenophantos
'

a).

(598).

Kibyra r. (958).
Kidias (P) 345.
Killas

Kimon

st.
(1)

(462).

338.

Kisurra (Abu Hatab) 58.


Klaft 207.
Kleanthcs (P) 195.
Klearclms (S) 211, 268.

583(28, 1021).
Lathures, Santuario

Lacaenae saltantes 328;

(438); nel fregio del tesoro


dei Sifni in Delfi (41 1); nella

r.

369.
il
cinghiale st. 394.
Niobe p. 335.
Latrine 118.
Laussel: rilievi 3, 9 (3).
Lecce: grotta Romanelli 2.
Leda e il cigno st. 342, 431.

Laconicum 550.
Lacunari 175.
Ladas st. 274.
Lagasc vedi Tello.

585

s.

st.

Lekythos

(351).

Leida, Stele di, 374 (654).


Leochares (S) 357, 360, 362,
372 s., 387, 389, 396 s., 616.
Leone nell'arte assira 74(158),
75 (160, 163), 81 (172); ba-

51 (114), 53 (118); fenicia


(193, 200);frigia87,88(181);
greca 193 (349), 195 (352),
197 (361 s.), 198,200 (367),
204, 206, 237. 359; ittita

85 (176); micenea 135(267),


144(280, 281), 146 s. (287);

106.
e

cerva

toro

st.

st.

237.
237.

Leonessa con gli Eroti st. 515.


Leoni, Porta dei, vedi Micene, Ugiuk.
Leoni androcefali 75, 76, 106

Lacedonia 627.
tacer (A) 553.

(152,

(164).

accampamento

tempio

base di Sorrento (617).


Apollo e Artemide nel
frontone or. del tempio di
Delfi st. 351; di Prassitele

paflagonia 89; persiana 101,

(571).

586;

vedi

bilonese 60 (132, 135), 68,


106 (III); egiziana 15 (36),

Kyniskos st. 318 (553).


Kynthos vedi Delo.

Lamassu

di,

Abu-Oorab.
Latona di Kephisodotos il
Giovane st. 356, 398 (617);
nel trono Ludovisi r. 245

dorico 158, 161,


162, 175, 187, 191
(298,
304); ionico 158, 165, 169,
170, 172,220,226,405(298);
lesbio 158, 162, 169, 289,
404, 500, 519 (298).
Kyme: vedi Vasi.

Lambaesis:

58.

vedi
Aninies
Larth.
Larthia Scianti vedi Scianti
Larthia.
Latne. Civilt di, 12, 577 s.,

Kymation

614

Larth Aninies

168.

Kerleskan: cromlech 7; menhir

s.,

Larnakcs 129.

Kylix 242.

Kyma

460, 467

st.

Larsam (Senkere)

159.

Kresilas (S) 314, 315, 319, 320,


614.
Kritios (S) 257, 268, 270.
Ktcsikles (P) 386.

p.

590

Lapiti vedi Centauromachia.


Larario 549.
Lari 568.
tarino: anfiteatro 627.
Larissa: stele 244.

Koroihos (A) 306.

Krepidoma

r.

Laomedonte pv. 582.

Krepis 159 (307).

Karakoi: rilievo 225.


Karalar: galleria nella rocciaSQ.
Karkemisc (Dscerablus) 84.

il

di

st. 369 (645).


Antenor st. 236 (423);
Euthydikos st. 248 (441).

Kremna

Kanon

s.,

di
di

381.

na

369 (643);

t.

p.

(831).

Hiera-

Vasi.

Kanachos

308.

Kom-es-sciugafa ipogeo 444,


598 s. (1055 s.).
Komombo: tempio 443.
Koptos: Min st. 16.
Korai dell'Acropoli 235 ss.,
248 (421 ss. Vili).

123; vasi

Antiuoo

Laocoonte

3).

Kamares, Grotta

Fulmine

(1041).

.<

anthemotoi

162;

162 (VI

Klitias (I) 199.


Klytia.. b. 431.
Kolotes (P) 336.
(S) 285, 301, 302,
Kom-el-achmar vedi
konpolis.

384.

Langasa: tomba 413.

dell'Eretteo vedi Cariatidi.


Koraku: civilt elladica 114.
Kore Albani st. 309; di Aricia
st. 309, 321; nel rilievo di
Eleusi 308 (533); nel fregio del tesoro dei Sifni in

271.

(S) 250,

Lampo, Tuono

Kalli.xeinos 449.

Kallon

st. 208 s. (380).


Kleomenes (S) 429, 514.
Kleon (S) 341.

Kleobis

di

Esculapio

164).

Leontion p. 400.
Leontiskos st. 269.
Leptis Magna 586 s.; acquedotto 586; arco di Settimio
Severo 587; circo 586; foro
586; mura 586; palazzo 586

INDICE GENERALE
statue 587; teatro 586;
terme 586.
Lesbio canone 177.
Kytnation vedi Kymation.
Lesbo: capitello eolico 167.
Lestrigoni e Ulisse pp. (914).
Leucippidi, Ratto delle, pp.
278; pv. 336; r. 333.
Leucotea Albani r. 224, 614,
s.;

(409).

Lianokladi: vasi neolitici (24).


Libarna: acquedotto 624; anfiteatro 624; foro 624.
Liber e Libera, Tempio di, vedi
Roma: tempio di Cerere.
Libon (A) 260.
Licia: case 156; monumenti
funerari 332 s. (566); sarcofagi 591; tombe a pilastro 92; tombe rupestri 90
ss.,

160(187

ss.).

647

Ludiiis (P) 510.


Ludovisi vedi Ares,

Gruppo,
Medusa, Trono.

Hera,

Luni

557, 607;

r.

lonna

frontone

62tj;

491:

marmo

vedi Carrara.
st. 245, 496
(899); r. 527; degli

Lupa Capitolina
(896); ni.

(718).

314,

(S)

614

.322.

gruppo

mophon 428

Da-

di

Lyseas, Stele di,


Lysiniache st. 348 s.
Lysistratos (S) 392, 497.

figlie di,

A-

chille p. 279.

Lidia: monete 212; tumuli funerari 113.


Lido (I) 230.
Liocorno 101, 104.

Lione: ara di Augusto 529,


536.
Lisandro, Gruppo di, vedi Delfi:
donarlo di gospotanii.
Lisas, Stele di, 327.
Sesostris I st. (71);
reale 34.
Lisicrate, Monumento di, vedi

Lischf:

tomba

Atene.
Lisimaco, Monetadi,393 (661).
Lisippo (S) 266, 350, 353, 373,

387

ss.,

398, 428,

394, 396,

452, 463,498,514,573,612,
616.
Littori

Livia

587 (1037).

r.

(948).

Livilla r. (944).
Locri: tavolette

votive d'artempio ionico 190;


vaso attico (428).

gilla 248;

Loggiati 505.

Lomello 625.
Loricate statue 552, 564.

Loto 158.
Colonna a, vedi Colonna.
Lotta pp. (74); r. 235 (420).
Loutrophoroi 327.
Lubiana: vasi neolitici dipinti

10.

Lucania: vasi 376

s.,

474, 476

(660).

Lucernari 119, 121, 122, 124,


139,

140.

34

Lucio Vero t. 568 (1009).


dei Marsi vedi Angitia.
Lucullo, Giardini

di,

416;

altare

ionico

416;

tempio di Artemide Leukophryene 408, 416, 434, 443


(717); t. di Zeus Sosipolis
408,416(716); tholos 410.
Magnesia, Distruzione di, p.

di,

vedi Ro-

vedi

21,

22,

(44).

Mastarna pp.

(875).

Matera: vasi dipinti 473.


Matrei: stule 472.

Matrone

celtiche

580

r.

(1027).

198.

Magonza:

colonna

di

Giove

579, 581 (1023).

Mahdia: Agone

erma

433 (765);
Dioniso 433; dan-

di

zatore

st.

st.

danzatrice

433;

433' (768).
(1)

242.

rilievi

rupestri 107

s.

(217).

Malato

gesso 599.

in

Massalia (Marsiglia) 577; monete 577.


Tesoro di, vedi Delfi.

Massarosa 626.
agora

propileo

464;

471.

Maschere

Mattoni

Malborghetfo: arco 606.


Mallia 114; palazzo 118.
Malta: capanne neolitiche 6;
case 7; monumenti megalitici 473; statuette 9 (17 s.).

Mandroklcs (A) 198.


Manischtusus st. 61.
Mantinea 340; Asclepio st. 312;
Base 369 (644); Latona e

tura babilonese 58; egiziana


(41); romana 506, 562 s.,
571, 572, 591, 600.
crudi nell'architettura assira 71, 73; babilonese 58,
66; egiziana 16, 17, 23, 33,
37; greca 154, 156; persiana
98; in Troia 110(222).
nell'architettura
smaltati
assira 58, 71,75 (162 s.); babilonese 58, 68, 106 (147 s.,
Ili); persiana 106.
Matzhausen: vaso 12(28).
Mausoleo vedi Alicarnasso.
Mausolos st. 360, 362 (627).

Me

Mantinea, Scontro di, pp. 344.


Marasc 84; stele 84 (179).
Marathos vedi Amrith.
Maratona, Battaglia di, pp.
278.

Donarlo di, vedi Delfi.


Marca: vasi neolitici dipinti
di,

vedi Ro-

567 (1008).

(112).
157,

175,

158, 161, 172,


231, 473 (304).
p. 422 ss.; pp. (751);

pv. (583); r. (1015).


e le Peliadi r. 309.

Vendetta di, 376(658).


Mediceo, Cratere, (776).
Medici vedi Athena, Venere.
Villa, Rilievi di, 536 s.
Medine Habu 35; palazzo di
Amenophis 111 37; scene di

caccia di

tempio

ma.

Marco Aurelio

r.

Meandro

Medea

369.

Marcello, Teatro

r.

(1006);

nell'architet-

34

figli st.

cotti

di Aristeides pp. 344.

10.

Luco

ma.

di,

Roma.
Mastaba 17 ss.,

Lucca 626.

(970).

Martellatura del bronzo 12.


Marzabofto 478, 623; civilt

Artemide Leukophryene

MaAron

r.

Venere pp.

Massenzio, Basilica, Circo

di

Malamir:

vedi

di,

Roma.

536.

di,

Tempio

Ultore,

4(1).
Magnesia:

di,

g.

st.

Mace!lum416s.,452, 502.
Madre degli di st. 310(536).
Tempio della, vedi Roma.
Magdalnienne civilt 2, 3,

st.

Casa vedi Roma; Temvedi Vienne.


pio
Augusto 529

r.
527 (919); di Todi
494 (894): vedi Ares.

Marte

(756 s.).
231 (417).

s.

Licio sarcofago 333 (577).

Licomede, Le

s.,

(482).

Marsiglia vedi Massalia.

(F) 502.

Lykos(Nahr-el-Kelb) :rilievo79

Lykosoura

di,

357.

Lychnapteion vedi Menti.

Lykon M. Plauti iis

Roma.
Kudurru

Marostica 625.
Marsia p. 335; r. (987).
appeso st. 457.
e Apollo r. 369.
e Athena st. 274, 285

Ogulnii 497 s. (899).


Lusoi: tempio di Artemide 409

Lvkios

Tripoli; Co-

Nadinachi, Kudurru di, 67.


Marechiaro 628.
Marino, Corteo, di Skopas st.

tempio

di

di, vedi
Baliddin,
67 (146)

548.

st.

ved

di,

Marduk

Luksor 35; templi 40(89).

Luna

Arco

st.

di

Ramesses
Ramesses

111

50;

III

(97).

Medracen: tomba reale 449.

44

INDICE GENERALE

648

Medum:

necropoli

Menthesuphis

orefi-

17;

32; piramidi 20; pir.


di Soris 20 (46); Rahotep e
cerie

Nofret

24

st.

(55);

rilievo

(66).

Medusa

Merehi,

(445);

217.

Tesoro di, vedi Olimpia.


.Megarong, 10, 1 1, 1 13, 1 14s.,
1

123, 137, 139, 140, 144, 151,


156, 160, 180, 184, 188, 189,

339(221,272).
Meidias (1) 336.

440

443

s.,

(780).

Melo: Afrodite st. 454, 466 s.,


(830); Asclepio t. 368, 428;
modello di casa 7 (16); vaso
(350): vedi anche Filacopi.
Vasi di, vedi Vasi.

Memnon, Colossidi, 44, 45(95).


Memnone e Achille st. 314.
Menade di Dresda st. 356
(616);

Menadi

Skopas
333 s.

di
r.

Dioniso

356.

352.

st.

e Satiri p. 345.

Menaiclimos

(S)

Menandro

398

st.

t.

lavoro

al

Mencheres

st.

r.

244.
(695).

434.

24; Piramide di

vedi Gise.

Menekraks

(S)

460, 465.

Menelao p. 336.
e Elena i. (880);

r.

201.

Ettore pv. (358),


Patroclo st. 464,

616

(827).

Menelaos

M.

Cossutiiis

(S)

513.

Menfi (Memphis): edicola di


Apis (790); Lychnapteion
444 (790); necropoli 17 e
vedi Abiisir, Sakkara; santuario di Serapide 444, 599;

tomba
Menhir 7

del re

Harmais

(13),

578 (1022).

(1 17).

Menidi: colonnina micenea r.


146 (242, 3); tomba a cupola 146, 151.
Menio st. 497.
Mensole 519, 590, 594 (1040).

Tomba

vedi Xan-

di,

'

mura

della citt 341.

Metagenes (A) 188, 306.


Metaponto 628: " Tavole Paladine 216, 620 (VI, 2);
tempio di Apollo (chiesa di
Sansone) 216, 620.
Metello,

Meir: rilievo (73); tombe 32.


Melaithins (P) 342 s.
Meldola 626.
Meleagro st. 356 (613 ss.).
Mellaui: tomba di Petosiris

437.

Merida: acquedotto 584; arco


onorario 584; ponte 584.
Merlatura 92, 451, 452.
Merten vedi Metz.
Messa: tempio 165, 359 (625).
Messene: edifici 340; monete

Ther-

sileion 340 s. (589).


Megara: Artemide Soteira di
Strongylion st. 328; fontana
di Teagene (Hekatostylos)

9.

thos.

5.

34(1;

2,

Mercato 415 ss., 590.


Mercurio r. 580 (1026); 602
(1060): vedi anche Ermete.
Mercurius Dumias st. 579.

ma.
Metope

Tempio

di,

140, 161
195, 202

s.,

vedi Ro-

174, 183,
s., 238, 249,
188,
260, 293 s., 294, 298, 299,
321, 339, 405, 500 (330).
Metrodoro (P) 503.

Metz: colonna del Gigante da


Merten 581 (1029).
Micene 113; anelli d'oro 136,
146(266); brattee d'oro 124
(244, 264); casa a megaron
10; coppa di Nestore 150;
edificio sacro r. (244); fontana sotterranea 15; forme
da fondere 132, 135, 147;
fregio 124, 140 (219 a e)
gemma incisa (287 e); maschere in oro 135 (265);
mura 137, 178 (323); pa-

Chares st. (385); Di170, 174, 188 s.,


210, 358, 380 s., 408, 409
(299, 664 ss.); monete 212;
ninfeo 591, 592; porta dello
stadio 592 (1044); santuario
di Apollo Delphinios 452.
Vasi di, vedi Vasi.
Militari, Monumenti fimerari,
582 (1032).
. Millefiori 445, 532.
Milo vedi Melo.
(740);

Milonidas

lazzo 127, 150; pitture parietali 140; porta dei Leoni


88, 124, 135, 144, 146 s.,
149 (242,280); pugnali 125s.
133,
147, 148, 150 (248);
scarabei egiziani 148; stele
funeraria dipinta 146; stele
funeraria a rilievo 136(267);
tesoro d'Atreo 142 s., 146
(242, 276 ss.); tombe a cupola 142; t. a fossa 7, IO,
135; vasi 8, IO, 135 (268 s.);
vasi d'argento 126, 133 s.
(247, 262); vaso dei Guerrieri 146, 154 (286).
civilt II, 114, 135 ss.

Michelsberg: vasi

Mida,

Tomba

di,

6,

9.

vedi Jasili-

kaja.

Min

st.

(S) 221.

st.

284.

16.

Minerva m.

(901); r. 551, 601


(1060): vedi anche Athena.

Tempio

di,

vedi

Roma.

Miniera p. 195 (355).


Minoica civilt 12, 114

di Tebe (S) 433.


Miseno, Capo, 628.

Misia: idoletti 112.

Mitra r. 583, 601 (1033).


Mitridate IV, Moneta di, (778).

Mnason, Stele di, 344.


Mnesarchas il) 2\2.
Mnesikles (k) 168, 303.
Mnesterofonia vedi Proci, Uccisione dei.

Modiglioni 162.

Tomba

Moi-heri-pri,

Monaco:
Mochlos

di, 47.

Turbie 525, 554.

la

114; tombe 115; vasi


pietra
16.

in

Monete

di

Alessandria Troade

357 (620);
Antiochia 452; di Argo
(557 s.); di Atene 282 (495),
307 (532); della Battriana
453 (779); di Cales 498 (901);
di Massalia 577; di Nasse
269 (476); di Page (570);
di Parion (637); di Roma
498; di Siracusa 338, 357
(584); di Terina 338; di
Tiro 452.
(624); di Anfipoli
di

di
di
s.

di

Antimaco Theos (779);


Demetrio Poliorcete 394
Diadochi 440;
Lisimaco 393 (661); di

(693); dei

Mitridate IV (778); di Nerone 542; di Tolemeo I Soter


di

Vespasiano

(962).

Milano: colonne di S. Lorenzo

Monochromata 229,
Monoptero 520.

625 (1087).
Mileto378,590;Aiakesst. 211;
Apollo Philesios st. 218, 250

Monte Argentario 626.


Monte Giorgio 627.

Mikon

(P) 278, 279.

ss.

Minotauro 147.
e Teseo r. (444 e).
Minyas, Tesoro di, vedi Orcomeno.
Mirane (S) 251, 264, 266, 269,
270, 271, 272 ss., 276, 286,
291.314,315,318,319,614;

(777);

Mikkiades

195.

(1)

Milziade pp. 278;

Micenea

493
417

dymaion

(1)

(397); Branchidi 210 s.,


(385); Bouleuterion

(56).

291;

384.
Megalitiche tombe
Megalopoli: edifici

Bahr

Mentone: statuette
Meritar

pv. 198; r. 381; t.


Ludovisi t. 464 s.
(828): vedi anche Gorgone e
Oorgonei.
e Perseo vedi Gorgone e
Perseo.
Megabyzos, Processione di, p.

25

st.

Menthuemhet t. 54 (125).
Menthuhotep vedi Dcr-el-

335.

Montasola 627.

539

INDICE GENER.'\LE

649

Monteleone Sabino 627.

Nebukadnezar

vedi Babvlon.
Nechbit p. 37 (82).
Negade: niastabe reali 20; ne-

Spoleto: carro 489.

di

Monleu da Po 624.
Montjovet 624.
Moravia:
vasi
pinti

neolitici

Mosaici babilonesi 58, 66(144);


egiziani 33; greci 413, 422,
426 s., 504, 505, 506 (753

586 (1031).
Moschophoros 21 1,237
Mossul 58.
.Moustrienne civilt

Mugheir.

Mura

3,

Mantinea

Philiskos

369 (644);
463 s.
r.

st.

Museumsinsel

vasi

di

neolitici

(23).

Musicanti r. (781).
Mut t. 46 (104).
Mutuli 162.
Mykerinus vedi Mencheres.
Mylasa: tomba 524.
Myra: tombe rupestri 90(187).
Myrina: terrecotte 434.

Tempio

Myrina

Mys

958.
437.

r.

(1)

di,

vedi

Ramnunte.

fittile

Nemrud-Dagh: tomba
tioco

votivo
di

An-

Hpiphanes 452, 587

(808).

Nennig: mosaico (1031).


Neolitica civilt 5 ss.,

109,

114.

Neoattica arte 407.


Neoattici artisti 513 s., 526.
Nereidi r. 429 (757); di Skopas
st. 515; nel monumento delle
Nereidi in Xanthos st. 332
(575).

Monumento delle, vedi


Xanthos.
Nerone st. 542, 561.

Monete

di,

Palazzo,

542.

Terme

di,

vedi

Roma.
vedi Roma.
Nesiotes (S) 257, 268, 270.
Nesso e Eracle pp. (671); pv.

Nerva, Foro

di,

(363).

Coppa di, 150, 448


Nettuno vedi Poseidon.

Nahr-el-Kelb vedi Lvkos.


Nai st. 51 (116).

Nestore,

Nakor, Leone di, st. 57.


Naksci-Rustem: altari 99; tombe 98; di Artaserse I 101;
di Dario
101; di Dario 11
1

101; di Serse 101


torre 100 (208).

Nantosvelta

Naos

r.

581

(209);

Nassi, Sfinge dei, vedi Delfi.


Nasso: monete 269 (476).

422 (750).

Naucrati: colonna 190


vasi

attici

Vasi

s.

(348);

199.

vedi Vasi.
Naukydes (S) 322, 341.
Nausicaa e Ulisse p. 279.
Nazioni d'Asia Minore st. 513;
dell'Impero romano r. 565
di,

(1003).

Roma.
Neumagen: monumenti funerari 579; rilievo 580 (1025).
Neuserre, Piramide di, vedi A-

cleziano 607.
Nicotera 628.
Nikai r. 334 (526, 578); 429
(757).

Nikandre, Statua di, 210(383).


Nike m. 269 (477, 901 ); r.
di Ar556, 596; st. 342
;

chermos st. 203, 221 ss.,


330(406); acroterio del tempio di Delfi 237; di Gelone
in Delfi st. (394); di Paio262, 330 s., 332,
372, 395 (395, 458, 573 s.);
nios

st.

Ncalkes (P) 421.


Nearchos (1) 230.

(513);

nell'Athena

Parthe-

Nebo

nos

285, 291

in

st.

75.

Pergamo

(820);

di

394 s., 420


(691 s.); nello Zeus di Fidia
in Olimpia st. 302.
Apteros di Kalamis st. 272.
che alza
cavalli di una
quadriga g. (596); p. 345.
Nikias (P) 374, 402 s.

st.

Niklas,

Monumento

di,

vedi

Atene.

Nikomachos

(P) 345, 374, 400.

(579).

Nikoslhcnes (1) 230.


Nili,
due, st. 54(123).
Nilo g. 436; st. 447 s., 556,
1

616 (798).
Paesaggio del, mos. 426.
Nmes: acquedotto di Agrippa
(pont du Card) 521 (931);
ninfeo (929); tempio (Maison
Carre) 519, 520, 540 (927).
Nitnrud (Kalach) 69, 75; obe-

lisco di Salnianassar 11 78,


79 (167); palazzo di Asurnazirpal '70; p. di Salnianassar 11 70; rilievi 78 (165).
Ninfe r. 244.
e Apollo r. (433).
Ninfea vedi Colonna egiziana

loto.

Ninfeo 537, 549, 556, 570, 591,


593 (1042).
Ningischzida 67.
Ningul r. 65.
Ninive 68, 79, 81; leoni 68;
vedi Kujundscik.
Niobe di Brocklesby t. 371;
di Firenze st. 370 s. (647);
di Oxford t. 371 (649).
e Latona p. 335.
Niobide Chiaramonti st. 371
Giardiri Sallu(648); dei
stiani 316, 329, 614 (XI).
Niobidi di Firenze st. 370 s.,
616 (647); nel frontone di
Luni st. 491 nel Museo Britannico r. 370; in sarcofago
romano r. 576; nello Zeus
di Fidia st. 302.
Nippur (Nuffar) 58; capra st.
61 (133); santuario d EnIiI
65; tempio di Bel 58, 66:
testa 65(141); torre 66.
Nofret e Rahotep st. 24(55).
Nola: vasi attici 475.
Norba: mura 477 (845).
Norchia: tombe rupestri 482.
Norico Guerriero vedi Cilli.

Nicomachi, Dittico dei, 610.


Nicomedia 454; palazzo di Dio-

627 (930).

s.

vedi

63 (137).

di,

>

p.

di,

busir.

Narcisso di Pompei st. 430.


Narni: ponte di Augusto 520 s.,

Natura morta

Tempio

Nicchie 410, 519, 561


570,
573, 592, 593, 595, 600, 606.
Nicea 378 s., 454, 590, 593.

Napoli 628.

Naram-Sin, Stele

Basilica,

(1028).

155.

Il

di

Samotracia

in

480.

tare

454; nel fregio dell'al-

Nikopol: anfora di argento 334

Nemi: tempietto

Barberini.
Muse pv. 193; nel frontone del
tempio di Delfi st. 351; di
Lisippo st. 391; nella base

Zeus 405

(705).

italiche 477;

di

Padiglione di, vedi File.


di Niklas p. 403; di
Polignoto pp. 279, 280, 281.

Nemesis di Agorakritos
Ramnuntest.310s.(537).

egiziane 33; gre-

s.,

Ehe

di

di, 57.

di

gamo

di,

Nekyia

(386).

s.,

419(323, 742 s.);


micenee 136 s.
Murghab vedi Pasargade.
" Musa
Barberini vedi Apollo
che 178

Nemea: tempio

El, vedi Ur.

d citt

tomba

Negro r. 52 (117).
Nektanebos, Leone

romani 572, 584,

Xlll);

s.,

cropoli 13;
16 s. (38).

di-

10.

IVIoritzing: sitale 472.

Rocca

II,

nel fregio
st.

del

Partenone
s.;

r.

Per-

Notte di Rhoikos st. 211.


Novius Plautias (I) 488.
Nozze Aldobrandini pp. 385

Il

(669).

Nubiane fanciulle
Nuffar vedi

st.

446.

Nippur.

Numidico marmo 559, 560.

Nummi

incusi 269.

Nuraghi 473

(842).

INDICE GENERALE

650

Nvmphaeum

Nymphi: Karabel
86

s.

(i

Sesostri

di

22

egiziano

s.,

38;

assiro 78 (167).
Occhi, Incisione degli, 564,568.
Ocha, Monte: casa 156.
Odissea st. 588.
Scene dell', pp. 510, 512,
557 (914).

411,

504;

corinthius

(726).
Ofellius st. 428.
Ofena vedi Aiifina.

Ogulnii,

Lupa

degli, vedi

(446).

Omero

Kyma-

tion.

251.

st.

181,
183,
213, 238, 239,
290, 294, 304, 408, 561 (321).
185,

180,

188,

Oplitodroma

di

Tubinga

st.

257 (457).
Opus caementiciuni 506.
Grange: arco 522, 529, 536,
579 (932).

Orante

di

(688); di

Oratore

514.
Orbetello:

Berlino

st.

mura

622.

Orchestra 418.
113; capanne neolitiche 6; case circolari 115;
case ovali 115; civilt neo-

HO; Dioniso

di

Mirone

275; rito funebre 8; stele


Al.xenor r. 244 (434); tesoro di Minyas 142, 143 s.,
146 (279); soffitto del t. di
Minyas 148 (279); vasi mini
vedi Vasi.
Ordini: vedi Attico-ionico, Dorico, Corinzio, Ionico, Tuscanico ordine.
st.

di

Orecchini 438 (774).


Oreficerie egiziane 32

tempio

Orestes (S) 460.

s.

(75);

(752).

matricida

Orfeo 612

s.;

p. 386.

394

(690).

leidas

Orophe

roi)

Orthostatai 124, 159, 170, 181,

Theokoleion
(458); tomba di Pelope 259;
173, 2,38, 255

s.

Roma.

Strongylion st. 328 (570).


Pajava, Tomba di, vedi Xanthos.

Paionios di Efeso (A) 381.


di Mende (S) 262, 330

s.,

(745).

Palatium 548.
Palatitza (Balla): villa 412.
Palazzi assiri 71 s., 179; cretesi 1 1 1, 1 18 ss., 150(236ss.);
egiziani 37, 42, 49;greci412;
gr.
di

di Alessandria 412; gr.


Alicarnasso 413; gr. di

Pergamo 412, 420(728);


di Traile

micenei

gr.

413; ittiti 84(175);


137 ss., 150 (272);

persiani 93, 98, 101

ss.,

305

1 ss.); romani 517, 561


570, 600, 607.
Palazzo, Stile del, 127.
Palazzo Canavese 624.
Palazzolo Acreide 629.
Paleocastro 114, 149; case 123.
Paleolitica civilt 1 ss., 9 (1).
Palestina: rocca di Hyrkanos
407; vasi dei Filistei vedi
Vasi.
Palette per belletto 13, 14(31,

s.,

(21

33

s.).

162.

413, 505.
Orvieto(Volsinii): cratere attico
278, 280(491); facciate delle

s.,

504, 542 (458,

1012).

Palestrita

Euridice r. 309 (534).


Orientalizzante arte 81.
Orizia e Borea pv. (432); st.
331 s.
st.

513.

Paciivius (P) 502.


Padova 625.
PaClagonia: tombe rupestri 88
s., 591 (185).
Pagase: stele dipinte 399, 402,
424.
Page: Artemide Soteira di

Palestra 417

Oronte

t.

Ottaviano b. 516.
Ovolo 158, 168, 175, 190(298).
Ozzano 626.

pp. 279; pv. 376

(659).

Zeus

s.,

etrusche 490; greche 438 s.;


ioniche 334 (579); micenee
135; orientalizzanti 94 s.,
96; troiane 112 (228 s.).
Oreste e Egisto r. 244 (436).
e Elettra st. 513 (918).
e Ifigenia p. 424; pp. 424

583

r.

d'affitto 563;

332, 372, 395.


Palafitte, Civilt delle, 11,470.
Palairos: porta delle mura 419

Orcomeno

litica

e.

porto 540, 565.


Otricoli 627;

394

Boedas st. 394.


di
Kleomenes st.

Palestra (458); Philippeion


339, 397 (458); placca di
bronzo a rilievo 200 (367);
portico di Eco (458); Propilei 588; Prytaneion (458);
Pugilista t. 392 s. (686);
quadriga di Gelone st. 267;
q. di lerone st. 267, 271;
scudi di IVlummio 260; Stadio(458); statue-ritratti 588;

st. 218; tesori (thesau156,239, 259(458); t. di


Gela 1 56, 1 78; t. dei iVlegaresi

IVlitra

Ottavia, Porticodi, vedi

Opistodomo

Zeus 163, 164,


259 ss., 289,
290, 294, 339 (458 ss.); acroterio del t. di Zeus 331;
frontoni del t. di Zeus 266,
281, 299, 312, 329(461 ss.);
metope del t. di Zeus 261
(459 s.); Temide di Doryk-

(93).

267, 271, 454.


Onch-en-Ptafi (S) 29.
Onda 158: vedi Kyma,

Oinoe, Vittoria di, pp. 278.


Oliva, Raccolta dell', pv. 229.
Olmpia 238 (458); Achille e
Memnonest. 314; Alessandro
nel Philippeion st. 397; Altis
239, 266(458); arca di Cipselo 199, 200 s.; Bouleuterion
239,259(458); bronzi 152 s.
(292 s.); casa di Nerone 588;
casa preistorica (458); donarlo degli Agrigentini st.
272; Eracle dei Tasi di
Onatas 251; Ermete e il
piccolo Dioniso di Prassitele
st. 364 s., 367, 369, 431(635,
I); Eroi achei di Onatas 250;
esedra di Erode Attico 588,
593 (458); Ginnasio (458);
Hera t. 210; Heraion 179,
180 ss., 239, 259, 322, 425
(324 ss., 458); Heroon di
Pelope(458); Horai di Smilis
st. 218; Leonidaion 169,340

di

a,

(1033).
Ostia: case 520;

Opis

173, 174, 239,

Pilastri

st.415; t. 448,468(832).
Apoteosi di, r. 463 s. (824).
Onasias (P) 278.
Onatas (S) 250 s., 253, 266,

Opera a sacco 547, 571.

Metroon 340 (458);


Apteros di Kalamis
st. 272; Nike di Paionios st.
262, 330, 332, 395 (458, 573
s.); palazzo di Enomao 182;

Osterburken:

Ro-

Nike

statue 496; stele funerarie


491
tempio 479; tomba
Colini 487, 622 (870 ss.).
Osimo 627.
Osiride st. 35, 42.

Olympieion vedi Atene.


Omeriche coppe 448.

ma.
Oikos 411.

(458);

tombe 483; necropoli 482;

Z.

(180).

Obelisco

Oeciis

di Anaxagoras st. 251


dei Cipselidi st. 209; Z.
Fidia st. 260,283,301 s.;
309, 311, 321, 428, 452, 539
(520); Z. saettante st. 250

Zeus

vedi Ninfeo.

Lansdowne

(676).
Stele del, r. 614.
Palla, Giuoco di,

st.

388

r.

234

s.

(419 s.).
Palladevedi Athenae JVlinerva.
Palma vedi Colonna egiziana.

nell'Eretteo 329.
assira 75; babilo68; cipriota 96, 97
(202); micenea 140; greca

Palmetta
nese

INDICE GENERALE
158,

168,

175,

188,

231,

Pasta

accampamento

ili

s.,

595

Diocle-

ziano 593, 596, 607; propilei


del tempio di Bel 594; sculture sepolcrali 596 s.; tempio di Bel 594, 595.

Pamphvle

Demetria, Steie

348.

di,

Pampliitos

(P)

342

s.,

e Alessandro p. 386.
e Dafni st. 431.
Panatenaiche anfore 230, 282,
329, 346 (416).
Panatenaico corteo r. 294 ss.
ss.).

Pancraziaste

r.

269 (472).

Panainos (P) 278, 284, 301,


302, 309.

Pandora

292.
Panettiera st. 400.
Panfilia: sarcofagi 591.
Pannoni g. 531 (952).
Pantelleria 629.
Pantheon vedi Roma.
Paolo Emilio, Mommiento di,
vedi Delfi.
Papias (S) 590.
Papiro vedi Colonna egiziana.
Papposileno pv. 582.
Paradeisoi 412.
Parallelismo nell'arte egiziana
14 s., 26 s., 31; nell'arte
greca 192, 206, 208, 222,
264, 269.
Paralos e Ammonias p. 386.
Parapegma 370.
Parata militare r. 566 (1005).
Parenzo 625.
Paride di Euphranor st. 353.
Parietali pitture etrusche 231,
483 ss. (863 ss.); greche 412
ss.,
425 s.; romane vedi

r.

Pompeiani

stili.

pv. 194 (402 s.)


di, 536.
Parlo marmo 339.
Paron: Eros di Prassitele st.

Giudizio

Parigi,

Menelao

(827).

di,

Cameo

366 (637); moneta

(637).

Paro: stele funeraria 327 (569).

Parmenion

r.

(701).

Parmcniskos (A) 445.


Parrliasios

(P)

330,

334

ss.,

344, 345.
Parrucchiere st. 400.
Partenone vedi Atene.

Partenopeo g. (882).
Parti, Guerra contro i, 573.
Pasargade (Murghab): palazzo

Paiison (P) 334.

Pedagogo st. 400 (700).


Pegaso r. 202, 206.
Pegognaga 625.

Pella: stele 244.

Fidia

di

st.

marmo

264,

287, 288, 339.

capitello a

palma

414 (712); condottura d'acqua 417; Ermafrodito st.


454; Ermete Propylaios 31 1,
312 (538); galleria di quadri
425; gruppi attalici 455 s.,

st.

st. 269.
pp. 403(703).

r.

202 (369).

Persepoli: colonne 190 (216);


palazzi 98, 101 ss., 106 (211
p. di
p.

Artaserse
103
di Artaserse III
1

di Dario I
(211);
p.
104 (211, 213); p. di

Dario

103 (211); p. di
104, 105 (211);
Serse 102, 105
(211); tomba di Artaserse
Il 101 ;t. di Artaserse III 101.
Persia: casa campestre moder11

na 111 (223).
Persiana colonna vedi Colonna.
Persiani st. 456 s. (815).
Battaglia di, p. 344.
e Egizi, Battaglia navale
di, p. 421.

Vaso

dei.

375

s.

Persiano capitello vedi Capi-

tello

cavaliere st. 360 (628).


Perugia: carro in bronzo 491
(368); edicola di S. Manno
623; necropoli 482; porte
622; porta Marzia 478, 627
(849);

tomba

dei

Volumn

459,616(811 ss., XV); mercato 416, 420 (746); mura


420 (746); Nike st. 454; Ni-

622; urne cinerarie 494.


Pescatore st. 446 (795).
Pescina 627.
Pesto vedi Posidonia.

kephorion 458; Omero st.


415; palazzo 412, 420, 462

Petcsis (S) 442.


Petosiris, Tomba di, vedi Mel-

symplegma

Kephisodotos e Timarchosst. 398;


teatro 420(746 s.); tempio di

(728);

di

(746 s.); recinto e balaustrata del tempio di Athena


Polias 414, 415, 461 (706 s.,
712, 823); tempio di Dioniso 404, 405, 409, 420(719,
746 s.); tempio ionico 405,

>

Gorgone

e la

Mirone

Pitagora

Andromeda

102,
propilei di

di
s.); sala
Cambise 102,
103 s.; tomba di Ciro 92,
98, 99, 100, 103 (207).
Pasifae e Dedalo pp. 544.
Pasitetes (S) 513.
" Pasquino
464.

102,

Serse

Athena Polias 420, 455, 461

Ciro 98,

di

102,
st.

'(

s.);

ss.,

pp. 487 (870).

p. (357 a); di

103

103 (214

di

Ade

Perseo
275;

(211);

Peperino 506.
Pepi vedi Phiops 1.
Pergamo 420 s., 590 (746 s.);
Acropoli 420 (747); Alessandro t. 389 (680); altare di
Zeus 169, 358, 420, 457, 458
ss., 465, 512, 576 (746 s.,);
(817 ss..); Apollo sedutosi.
asarotos oikos 426;
457;
Askiepieion 454
Athena
316, 454; Athena Parthenos 415; Attalo 1 t. 455
(810); Biblioteca 415, 420
(735

348.

Pensili portici 414.

Pentelico

(550).

589, 621.
tempio egiziano
38; nella casa greca 411,
412; nella e. romana 504,
505, 517, 586 (973); nel
palazzo dei Flavii 549; nel
tempio greco 181.
rodio vedi Rodio peristilio.
Persefone, Ratto di, p. 345;
r. 248.

ss.);
st.

Pelope st. 262 (462).


Peltuinum 627.
Penelope del Vaticano
272, 276 (466).

315

t.

169, 170, 179, 180, 183, 184,


189, 213,216,500,504,565,

Peiraikos (P) 422.


Pelasgiche mura 287.
Peleo r. 576.
rapisce Tetide pv. 346.
e Tetide, Nozze di, pv. 299
(364 s.).
Peliadi e Medea r. 309.

Athena

Pericle

Periptero tempio 157, 162

Peristilio nel

Pmisanias (S) (394).


Pausias (P) 343 s., 403.

Pellene:
284.
Pellichos

409, 420 (719); t. di Zeus


Philios e Traiano 412, 563,
589 s. (1040); testa femminile 454, 467 (809); vasellame 462; Zeus st. 454.
Perge 590.

616

464,

st.

Patrokles (S) 318, 342.


431.

st.

(511

in,

Paste vitree incise 413, 532.


Pafara: porta 591.
Paterno 629.
Patrasso: Antinoo b. 588; sarcofago greco (1039).
Patroclo, Giuochi funebri per,
pv. 199(364).

344,

383.

Pan

651

Ornamenti

146.

(297).

Palmyra (Tudmur) 593


s.;

vitrea,

laui.

tomba reale 451 s.


tombe nabatee 451

Petra 593;
(804);
(803).

Petrara,

Monte:

tempio

Giove Apennino 626.


Petsof: sacrario 123.
Phanis (S) 395.
Pharis vedi Vafio.
Phatnomata 172.

di

INDICE GENERALE

652
Philadelphia (Amman) 593.
Philippopolis (Sciuchbe) 593.
Philis, Stele di, 328.
Philiskos (P S) 422, 463 s.
Philiskos p. 386.
Pliilokles (A) 325.
Philon (A) 346, 382.
Philopappos r. 587 (1037); st.
587.
Monumento di, vedi Atene.
Philoxeiws (P) 400.
Phintias (I) 235.

Phiops

st.

Phradmon
Phrixos

25.

st.

Marmo

457.
Phyromachos (S) 454, 455.
Pianosa 626.
Piatto Farnese 436.
Pietra, Vasi in, vedi Vasi.
Pietra fetida 492.
Pietrabbondante: teatro 627;

tempio
..

di,

146,

212

(387).

Pigmei

p.

447

(797).

e le cicogne pv. (364).


Pilastro assiro (158); babilonese 68; cretese-miceneo 35,
118, 121, 123, 132, 139, 140
(259); egiziano 23, 34, 35,
40, 42 (77 s.); etrusco 482;
fenicio 93; greco 181, 290,
382, 414, 451, 506, 548.

avorio 146.
Pilone vedi Pylon.
Pinakes 195 (355 s.).
Pinara: tombe rupestri 90(188
Pilo: intagli in

s.).

Pindaro st. 599.


Piramidi 20 ss., 34, 43, 54, 78,
113, 360 (44 ss., 167).
Pireo 307; arsenale di Philon
346; Asclepio Mounychios
st. 428; Deigma 307.
Piritoo st. 261 (461).
Nozze di, p. 384.
e Teseo r. 309.
Pirro (1) 194.
Pisa 626.

vaso lucano (660).


Pitagora (S) 266, 267, 268
Pisticci:

s.,

272, 273, 279, 318.


Pitigliano 627.
Pitti, vedi Apollo, Eracle.
Pizia st. 310.
Pizzoli 627.
Platea: Athena Areia st. 284;
pitture di Polignoto 283;
tempio di Athena Areia 278.
Battaglia di, r. 304.

Donarlo di, vedi Delfi.


Platone b. 349, 614 (603);

st.

599.
Pleistainetos (P) 284.
Plinto (plinthos) 160, 161, 166,
169, 405, 407, 480, 507 (306).

Ploutos

di

i7G(m'a;i('(A)339s.,341.
Policrate, Anello di, 212.
Policromia
nell' architettura
156, 174 s., 231, 236 (VI);
nella scultura 209 s., 211,
223, 226,231, 236, 262, 365,
531
557.
Polifemo pp. 487; r. 588.
Polignoto (1) (551).
(P) 243, 277 ss., 283, 284,
317, 330, 333, 334, 557.
Poligonali mura 136, 177 s.,
216, 477, 584 (323).

Polimnia

Eirene st.-351 (606).

st.

464

Polymedes (S) 209.


Pompei 413, 420,

503

nel periodo del tufo 50O,

ss.;

504

550; altare di
Vespasiano 551; anfiteatro
509, 547; anfora di vetro
532; Apollo st. 276 (484)
Artemide st. 244, 614(435)
Basilica 414 s., 504 (732 s.)
capitello diagonale 405, 501
(708); casa dell'Amore punito (957); e. di Apolline
506.

(967); e, del Centauro (671);


e. dei Chirurgo (860); e. del
Citarista (752); e. dei Dio-

Fauno

e.

del

s.

(753, 908,

XIll); e. di Marte e Venere


(970); e. di Meleagro (726);
delle
Nozze d'Argento
e.
(727); e. del Panettiere (972);
e. di Pausa 504; e. del Poeta
tragico (968); e. di Sirico
e. di

dell'archi-

l'illusionismo architettonico

(971);
(955);

secondo

tettura in prospettiva 509,

519,532,533, 544, 552, 562


(913, 915, XVI); terzo o
della parete reale 532 ss.,
543 (955 ss.); quarto o del541, 543

scuri (703 s.);


400, 426, 504

di

stili:
primo o a
incrostazione 413, 505 (909

s.);

(825).

g. (882).

Eteocle st. 269.


Polissena i. (880).
Pollentia (Bra) 624.
Polluce e Amykos i. 345 (597).
e Talos pv. (583).
Polydoros (S) 467, 469.
Polyeuktos (S) 398, 427, 616.
Polyeuktos, Stele di, r. 327.
Polykles il Vecchio (S) 427,
428.
// Giovane (S) 427, 428.
e

505,

t.

Pompeiani

Apollo 386 (670);

Giove 507; t. di Vespasiano


551; terme 518; t. Centrali
550; t. presso il Foro 509;
t.
Stabiane 418, 550 (741,
966); tombe 524, 536; via
dell'Abbondanza 546.

Polinice

<)27.

Pietre delle isole

418, 424 (670 ss., 797); Sileno danzante st. 469 (835);
strade 508 s.; teatro 509;
teatro coperto 509; tempio
dorico 186, 187; t. di Apollo
500, 504; pitture del t. di
Apollo (670); portico del t.

Pela: arco dei Sergi 625(1092);


Arena 625 (1093); tempio di
Augusto e Roma 520, 625
(1091).
Polemon 449.
Polideto (S) 251 269, 275, 303,
318 ss., 341, 353, 354, 367,
387, 388, 433, 514, 614.

(S) 319.

322.
Phrygillos (I) 338.

Phurni,

Podio 409, 479: vedi Tempio.

M. Spurio Mesor

e. dei Vettii 545 (749,


969, 973); castello d'acqua
563; colonne ioniche 501;
condottura d'acqua 417; Eserpenti pp. (580);
racle e
Foro 509; Foro triangolare
i

(906); mosaico di Alessandro


400 ss., 426 (Xlll); Narcis-

so st. 430; Pescatore st.


(795); pitture parietali 408,

ss., 552 (966 s.).


t. 516 (923).
Teatro di, vedi Roma.
Ponte Milvio, Battaglia al, r.

Pompeo

606.

Ponti 419, 498, 553, 586.


Pontios (S) 526.
Ponto: vasi attici 337.
Pont St. Martin 624.
Populonia: mura 622; necropoli 482.
Porcellana, Vasi egiziani

in,

33

(122); Rilievi cretesi in, 126


(249).

Porfido 560.
Porsuktal: tombe rupestri 88.
Portici egiziani 34, 443; greci
414 s., 416, 417, 461; romani 501, 502, 503, 504,

505,561,572,586,590,593,
600, 607.

Portland vaso 532.


Porto 553, 540.
Porto d'Anzio: Fanciulla st.
614 (Xll).
Porto Torres: ponte 629; tempio 629.

Poseidon p. 195; pv. (492); del


Laterano st. 391; nel frontone del tesoro dei Megaresi
in Olimpia r. 256; nel fregio
del Partenone r. 296 (513,
X); nel frontone del Partenone st. 298, 299(519); del
Vaticano t. 391 (685).
Erechtheus vedi Atene: E-

retteo.
Istmio 391.
Anfitrite pv. (583); 515
588.
(920);
Athena, Contesa
298
Tempio vedi Poseidonia,
st.

r.

st.

di,

st.

(515).

di,

Sunio, Taranto.
Poseidonia (Pesto) 474; "Basilica 186, 187, 617(336, 1079,

INDICE GENERALE
portici

1081);

617;

617; templi 185;


Cerere 186, 187,
(337 ss., 1082); t.
ce 407, 409, 501

strade

tempio ili
188, 617
della Pa(713);

t.

Poseidon 162, 163, 164,


173, 238 s., 260, 290, 617
(427, 1079 s.); tombe dipinte 475 (843); vasi 376.
Posidippo st. 398.
Pothos. Eros e Himeros st.
di

Fortilizio

dei

Ro-

(597, 878); coppe orieptalizzanti 95; mosaico nilotico


426; suppellettili di tombe
81; tempio della Fortuna
501.
Prassitele (S) 271, 351, 357,

358, 362 ss., 370, 383, 391,


395, 398, 399, 400, 402, 427,
428, 439, 531, 616.
// Vecchio 271, 313.
Prata Ansidonia 627.

Praxius (S) ,351.


Preso 114.
Prevenzano 627.

Priamo

111 t.

(127).

r.

206.

tempio di Athena 416 (662);


Prytaneion 416(662); strade
590; tempio di Asclepio 409,
416 (662); t. di Athena 165,
169,
170, 358, 405, 416,
460 (306, 315, 662).
Prini: tempio 178 s.; Dea st.
210.
Proci, Uccisione dei, pv. 278,

282 (494);

r. 333.
Ulisse pp. 278.
Prokleides, Stele

di,

374

312,

326

(656).

Itys

186, 187, 213, 359, 408,


(393, 625).

st.

(541).

Prometeo r. 601 s. (1060).


Pronao 180, 186, 213, 289,
294,304,381, 408, 561.
Pronomos pv. (582).
Vaso di, 337 (582).

Propilei vedi Atene, Olimpia.


Propileo nelle case troiane
112; nei palazzi cretesi-micenei 122, 137(236, 236 a).

Tebe.
Reggio 628.
Regioni dell'Impero

romano

565.

Regula

(regola) 161, 165, 174,

175 (305).

Reims: rilievo di Cernunnos


580 (1026).
Rekakna: tomba (41).

172,

Remo

561

Reno, Valle

Romolo
del:

r.

462.

civilt neoli-

tica 6; vasi neolitici dipinti

Pseudoperiptcro tempio 507,


520, 621.
Psiche r. 602 (1060).
e Eros r. 601 (1060); st.
430, 616 (759).
Psicostasia r. 247 (439).
Psira 114.
Ptahhotep, Tomba di, vedi

10.

Rettangolari,

Mura

blocchi,

178.

Rezzonico 625
Rhakotis 379.
Rheneia: stele 414.
Rhoikos (A S) 188, 211, 250.

Rhombos

st.

211 (386).

Sakkara.
Ptoion: Apollo st. 208 (379);
santuario di Apollo st. 394.
Ptolemais (Tolmeta): edifici

Rhopographia385,421.
Rhynchon, Stele di, 344(595a).
Rhyparographia 422.

586.
Pugilista di Olimpia

Rieti:

t.

392

s.

Ricamo assiro 77.


mura 622, 627.
Rilievo affondato 32.
anfiteatro 626;

Rimini:

(686).

seduto

393, 614(687).
Puglie: truddhu 478: vedi A-

di

st.

di

arco

Augusto 626(1094); ponte


Augusto 626 (1095).

Pupieno t. 601.
Puteoli vedi Pozzuoli.
Puy de Dme: santuario degli
Alverni 579.

Ritratto egiziano 28, 30, 392,


441 s.; greco 348 s., 352 s.,
383, 386, 389, 392, 398, 400,
448, 588; romano 497 515 s.,
530, 551 s., 555, 558 s., 567
s., 573, 599, 601, 602, 608,

Pyknostvioi templi 163.


Pylon 22, 37, 38, 380.

393.
Pyrrlws (S) 313.
Pvthcos -(A) 358, 360, 405.
Pvthokles di Policieto st. 319.
Pythodoros (S) 270.
Python (1) 376.

Pyrgoteles

(I)

Quadri, Gallone

Quadriga

di,

546.

Quiliano 625.
Quinto Fiorentino- tomba
cupola 482.
Quinto di Valpentena 625.

609 s.
su vetro 602 (1061).
Rocchetta e Croce 628.
Rodi 379, 565; arte 462 ss.; colossi di Bryaxis st. 397;c. di
Chares 394, 463; Helios di
lalysos di
Lisippo st. 463
Protogene p. 386; Satiro in
riposo di Protogene p. 386;
;

scarabei egiziani 148.


Carro di, vedi Delfi.
Vasi di, vedi Vasi.
funerario
Rodingen:
rilievo

Mausoleo 360.

del

580 (1027).
Rodio peristilio 411, 463, 594
(727).

Ratirius (A) 548.

tempio

Pseudodiptero

pulia.

archi nelle costruzioni 420;


case 411 (724); Bouleuterion
416, 417 (662); decorazione
parietale delle case 506; Ekklesiastcrion (74.3); IVlcrcato
416 (662); portico sacro di
Orophernes 416; propilei del

Prokne

Psammetichos

Pulvinus 168.

Tesoro di, vedi Troia.


Prienc 378 (662 s.); altare 405;

601.

r.

Prostilo tempio 157, 408, 585.


Prostomiaion 324.
Prostoon 306.
Prostylos vedi Prostilo.
Protagora st. 590.
Protogene (P) 386, 463.

9 (21).

Pozzuoli (Puteoli): anfiteatro


628; case 536 (958); grotta
di Seiano 628; gr. della Sibilla ti2<S; Macellimi (tempio
di Serapide)(737); porto 565.
Praeneste (Palestrina): ciste
488 s.; cista Ficoroni 488 s.

653
Ravenna: rilievo 529 (948).
Re, Templi di, 22.
Rechmere, Tomba di, vedi

Pseudocariatidi 35.

357.

Potsdam:

mani

Prora m. 498.
Proserpina, Ratto di,
Prospettiva 14, 317.
Prostas 411.

Rahotep e Nofret st. 24(55).


Ramesses 1! st. 56 (98).

IVladre di, st,

.57.

vedi AbuSimbel,
Gerf Hussein.
Ili, Scarabei di, 57; Tempio
di, vedi Karnak.
VI st. 51 (114).

Templi

Ramnunte

di,

Apollo di Skopas

356; templi 162(295); t.


antico di Nemesi 216 (295);
t. posteriore di Nemesi 163,
305, 310; Themis di Chairestratos st. 427.
st.

Roeskilde:camerafuneraria(9).
Roma: acquedotto Claudio 540
(963); altare di

Gn. Domizio

Enobarbo 503, 515 (919);


anfiteatro Flavio (Colosseo)
541, 547 s., 549, 550, 604
Apollo di Belvedere
s., 616 (652); A. del
st.
277 (487 s.);
Apoxyomenos di Lisippo st.
387 s., 389 (675); Aqua
Appia 498; Ara Pacis Augustae523. 526ss.,531,532,
536, 537 (941 ss.); Ara Piearco
tatis Augustae 537;

(974);

372
Tevere
st.

INDICE GENERALE

.654

Fabianus502; Foro 507, 518,


540,552,561, 573; r. (1064);
f. di Augusto 518, 520, 549,
554 (925); f. Boario 606;

Argentieri

573, 600;
Costantino 555, 556,

degli
a. di

566, 605

s.,

607

s.

(988, 998

1063 s.); a. di Gallieno


600; a. di Marco Aurelio 566
(1006); a. di Portogallo 564;
a. di Settimio Severo 573,
600; a. di Tiberio r. (1064);
a. di Tito 548, 549, 550,
551,556,557(980); Atrio di
Vesta 570; Augusto di Prima Porta st. 530 s. (949);
s.,

Aventino 571.

di

f.

556, 560,
Transitorio
di Nerva o di Pallade
549, 550, 551, 563; < Frontispizio di Nerone 570.
- Galati dei gruppi attalici

455 s. (811 s., XV);


Giano Quadrifronte 606;

gruppo Ludo-

lino st. 491;

513 918).
Isola Tiberina 499;

visi st.

luppi-

ter Tonans st. 373.


- Laocoonte st. 467 s., 614
(831); Lupa Capitolina st.

496
497

L. degli Ogulnii
Lupercalc 497.

(896);
s.;

- Macellum 502; Marco Aurelio st. 567 (1008); mausoleo di Augusto 523, 562;
Menio st. 497; Meta Sudans
Miliarium 609; Mole
Adriana 562; Minerva Medica 572 s.; monete 498

549;

(898 ss.); Monumenta di


Asinio Pollione 508; monumento onorario di Tiberio 536 (958); mura di
Aureliano 599 s.; mura Serviane 496, 599.
- Nerone st. 561; Nilost.616;
Niobidi dei Giardini Sallustiani 316, 329, 614 (XI).

- Obelischi 523.
- Palatino 508, 540, 541,
570; palazzo di Augusto 517,

549; p. dei Flavii 548 s.,


550 (975); p. di Settimio
Severo 570; p. di Tiberio

.554, 555, 556 ss., 566, 567,


576, 583, 610 (982, 989);
Colonnacce 549; Colosseo

538; Pantheon 514, 518,


529, 549, 559 ss., 563, 572,

vedi anfiteatro Flavio; Costantino st. 604(1069); Curia


Giulia 507.
Deus Rediculus, 563;
Diana sull'Aventino st. 497;
Domus Aurea 541 s., 543,
544, 547, 548, 554, 561 (964);
statua equestre di Domiziano 552; Duilio st. 497.
- Emporium 502; Ercole co-

464; piramide di C. Cestio


523; pitture di una tomba
dell'Esquilino 512, 557; plutei traianei dei Rostri 556
(987); ponte Elio 562; porta
Maggiore 523, 540, 582;
portico degli Argonauti 518;
p. d'Ottavia 502; p. Divorum 549; Pugilista seduto

lossale sul

Campidoglio

st.

498; Esquilino 541, 549,


600.
- Fico Ruminale 527; fontana di Domiziano sull'Esquilino 549; f. dj Traiano
suir Esquilino 556; Fornix

604(990

st.

393

s.);

Pasquino

st.

(687).

- Quirinale 549, 571, 603.


- Rilievi Spada 529; rilievo

dall'Esquilino497(897); Ro498, 517 s., 556; r. (987,


1064); R. di Cesare 561.
- Sarcofago di S. Costanza
stri

609 (1072);

s.

stele

di

S.

Elena

Albani

Villa

di

224

(409).

s.,

f.

giardini di Cesare 508; g. di


Lucullo 508; g. di Sallustio
508; Giove colossale sul Campidoglio st. 498; G. Capito

stanza 609 (1071); circo di


Massenzio 603; e. Massimo
523, 609; cloaca Massima
496, 518; colonna di Antonino Pio 565 s. (1004 s.);
e. di Marco Aurelio 557, 567,
573, 583(1007); e. Rostrata
497(898); e. di Traiano 461,

s.);

st.

Traiano 554

f.

561 (983

Massenzio (Costan603 s., 606, 607, 608

b. di Nettuno 565;
(1062)
b. Porcia 502; b. Ulpia555
biblioteca Palatina
(983)
517, 549; b. Ulpia 555 (983).
-Camillo st. 497, 513; Campidoglio 498, 540, 546; Campo Marzio 507, 518, 539,
542, 546, 549, 571 600(962);
capanna di Faustolo 480;
Career 478 (847); case di affitto 519 s.; e. sul Celio 508;
pitture di una casa sull'Esquilino 510, 512, 557 (914);
pitture della e. della Farnesina 424, 510 ss. (XVI); e.
di Livia 403. 417, 510 s.,
517 (702, 739, 915); e. dei
Martiri Giovanni e Paolo
520; case sul Palatino 508;
casa romana 549; e. di
Romolo 480; e. delle Vestali
568, 570; Castro Pretorio
540; catacombe 569; Celio
508, 520; chiesa di S. Co-

Giulio 507, 518, 536;


Olitorio 499, 500, 502,
f. della Pace 548, 549;

f.

tino)

573;

Basilica
Emilia 502
b.
Giulia 507; r. (987, 1064);
b.

609; s. di L. Cornelio Scipione Barbato 500 (903)


Saepta Julia 507, 518; santuario di Apollo Sosiano
463; Septizonium 570; Stadio (Piazza Navona) 549;

Tabuiarium

500, 506 s.,


549; teatro di Marcello 507,

518,547(911);
507,

t.

Pompeo

di

518, 538; t.
Scauro 508; tempio
513,

M.
Adriano

di
di

565

(1002 s.); t.
di Apollo Palatino (Apollo
d'Azio) 356, 517, 526; t.
di Augusto 538, 540, 549;
t.
sull'Aventino 497; t. di
Castore 518, 561 (992); t.
di
Cerere, Liber e Libera
497; t. di Cesare 383, 513,
517 s., 520, 561
t.
di
Claudio 548; t. della Concordia 518, 519 (928); t. di
Ercole 502; t. di Esculapio
499; t. di Faustina e Antonino 565; t. della Fortuna
Redux 549; t. della Fortuna
;

Virile

507 (912);

di

t.

Giano

499; t. di Giove Capitolino


406, 479 s., 491, 496, 501 s.,
506, 513, 546, 548 (1006);
t. di Giove Statore 501, 503,
504, 513; t. di Giunone Regina 501, 502; t. di Giunone Sospita 500; t. di Honos
e Virtus 552; t. di
Iside
e Serapide 523, 539, 549,
550, 570, 600 (962); t. della
Madre degli di 500;
t. di Marte Ultore
518 (925
della Mater Matuta
t. di Minerva 549;
Nettimo 515; t. della
Pace 548; t. di Romolo, fi-

s.);

t.

507(912);
t.

di

Massenzio 603; t.
Salus 499; t. di Saturno 519; r. (987); t. del
Sole 600; t. di Spes 499; t.
della Tellus 500; t. rotondo
sul Tevere 519; t. di Traiano
t. di
555, 561
Venere Genetrix 422, 507; t. di Venere
glio

di

della

e
di

Roma

561, 565 (993);


e Tito 549

Vespasiano

(976);

r.

(987); terme

di

t.
s.

A-

grippa 518; t. di Caracalla


466, 515, 571 s., 573, 603
(1012 s.); t. di Costantino
571, 603; t. di Decio 571,
600; t. di Diocleziano 571,
602 s., 604; t. di Nerone 542,
572; t. di Severo Alessandro 571, 572; t. di Tito 548,
550, 554; t. di Traiano 541,
554, 570

s.;

tomba

Metella 523,

di Cecilia

563 (935);

dei Flavii 549, 562;

Haterii 550 (978

s.);

t.
t.

t.

degli
dei

'

INDICE GENERALE
Nasonii 562; t. di M. Vergilio
Eurisace 523 (936); t. della
via Latina 569(101 l);Tor de"
Schiavi 600; Torso di Belvedere st. 513(917); Trofei
di Mario 549; Trono Ludovisi
245 ss. (438); Tulliano 478, 495 (847).
Venere Capitolina st. 429;
V. dell'Esquilino st. 277
(490); Via Sacra 603; villa
di Gordiano III 600; v. di
Livia 509 s., 530; Viminale 571, 602.
g. 531 (952); m. (900);
r. 527, 556 (1004).

Scriba st. 27 (58);


servo r. 29 (64); il Sindaco
del Villaggio st. 28 (62);
-

28 f63); tomba
Ptahhotep 29, 32 (67).
testa

Tempio

Augusto,

ed

di,

vedi Ankyra, Atene, Fola.


e Cesare, Tempio di, vedi
Cirene.
e Venere,

Tempio

di, vedi,

Roma.
Romolo, Storia

Remo

Casa

di,

figlio

di

di,

pp. 512.

r. 462.
vedi Roma.

Massenzio.

Tem-

pio di, vedi Roma.


Roselle: mura 622.

Roma.
Salmanassar

di, p. 384.
Rostri m. 498.
vedi Roma.

527(987).

Ruota del vasaio 1 16.


Rupestri tempii egiziani 42.
tombe d'Asia Minore 87 ss.,
419; egiziane 34, 43 s., 54;
frigie 87 s.; di Gerusalemme

batee di
gonie 88

licie

89

ss.;

na-

Petra 451; paflapersiane 100 s.

(1000).

Sabrata: anfiteatro 586; teatro


586; tempio 586; terme 586.
Sacerdote st. 27 (59).
Sacrificante st. 395.
Saepinum (Altilla a Sepino)
627.
Saffo t. 349.
St. Remy (Glanum Livii): arco
dei Giulii 522, 529, 579(934);
monumento dei Giulii 525,
528, 579 (938 s.).
St. Vincent 624.
Sakkara: contadini r. 29 (65);
fabbricante di birra st. 27

(.384);

Heraion 170,

Samolas (S) (394).


Samotracia 445;

419, 540(663).
apuli 375 (659);

Saarburg: altare 581 (1028).


Sabina, Apoteosi di, r. 564

210

419.

v.

Eupalinos

184,
188,
189,
191, 381,
408, 425; mura della citt
217; monete 212; porti 217;
statua maschile st. 210;
Zeus, Athena e Eracle di
Mirone st. 275.
Vasi di, vedi Vasi.

(209).

Ruvo: vasi
vaso di Pronomos (582);
di Talos 337 (583).

di

217; Aiakes st. 211; Hera


st. 210;
H. di Cheramyes

s.;

stile

75.

i:^4

s.,

del tipo di

Sidamara 576

Sardanapalo

368.

necropoli di Bin-birtep 113; tumulo di Aliatte


113 (231).
Sargon, Leone, Palazzo di,
vedi Chorsabad.
Sarsina 626.
Satiresco dramma, Preparativi per un, 337 (582).
Satiri r. 225, 347 (600).
e Ciclope p. 336.
e Menadi p. 345.
Satiro t. (760); che si guarda
la coda st. 431; che batte
crotali st. 431; che schiocca
le dita st. 431; di Policleto
st. 514; che versa il vino, di
Prassitele st. 363, 614 ss.,
(631); in riposo st. 431; in
riposo di Prassitele st. 363 s.
367, 616 (634); in riposo di
Protogene p. 386; sdraiato
st. 431; spiante p. 385: vedi
Sardi:

anche Fauno, Sileno.


Satricum: tempio 496; rivesti-

mento
edificio

di

Saturnia:

fittile

Savignana 626.

420 (744).
Samiis (S) 579.
San Leo 026.
Salvatore

Telesino

vedi

Telesia.

San Sossio 627.


Santa Maria CapuaVetere: anfiteatro 628 (1001); arco di
Traiano 628; sepolcri 628.
Sant'Antioco 629.
Santsci: stpa 453.
Sapor
e Valeriano

g.

599

(1057).

Sarapis vedi Serapide.


Tempio di, vedi Alessandria,
Menfi.
Sarcofagi attici 589; di Cartagine 574(801); ciprioti 97,
574 (206); di Clazomene 197
s.,
219, 232 (361 s,); cre-

del

t.

mura 622.
Tempio

propileo di Tolemeo Philadelphos 405, 420 (709, 744);


tempio dei Misteri 410, 420
Propilei
(721); volta sotto

st.

vedi Asurbanipal.
Sardegna: nuraghi 6, 473(842);
tombe .'dei Giganti 473.

Saturno,

San

s.

(1019).
11

Arsinoe 410,
420 (722);
Nikest. 394 s., 420 (691 s.);
nuovo tempio 344 (721);

129

Samo: acquedotto

Russia IVIeridionale: oreficerie


282, 439; sarcofagi di legno
Rustico

st.

tomba di D. 607.
Salonicco vedi Tessalonica.
Salpion (S) 526.
Salto r. 2.35 (420).
Salus.
Tempio della, vedi

st.

452 (805);

70;

Roma.

Rosmerta 581.
Rossane e Alessandro, Nozze

r.

II

Obelisco, Palazzo di, vedi


Nimrud.
Salomone, Giudizio di, pp. 447
(797); Tempio di, vedi Gerusalemme.
Salona (Spalato): palazzo di
Diocleziano 607 (1066 ss.);

Rosetta 112, 143, 144, 194.

Ruminale, Fico,

di

Sala cizicenica 411; corinzia


411; egizia 38, 93, 411, 415,
443, 444 (787).
Salihyeh vedi Europos.
Salisbury: stonehenge 7(14).
Sallustio,
Giardini di, vedi

Roma

tesi

(128);

..

655
(IV A B);
cristiani 602, 609; egiziani
419, 574; etruschi 483, 487,
491, 494, 574 (837 s., 876,
887 s.); fenici 94; filistei 95;
greci 418 s., 574, 589 (646,
greco-romani
702,
1039);
599;lici 91, 574; romani 494,
564, 574 ss., 588, 589, 591,
601 s. (1015 ss., 1059 s.);

(61); necropoli 17; piramidi


20, 21; p. di Tosortliros 20
(45); rilievo di tomba 55

497.

di,

vedi

Roma.
Satyros (A) 360.
Scale 33, 118.
Scanalatura 190; nella colonna
dorica 160; nella e. ionica
166 s., 172 (308, 312).
Scarabei 33, 57, 95, 212, 490
(388, 881 s.).
Scarabeo di Theodoros 212.
Scaraboidi 212, 490 (389 s.,
473).

Scauro, Teatro di, vedi Roma.


Scena 418, 587, 592, 595.

Schech Abd-el-Gurna 35; tomba di Sennofer 51 (115).


Schema, Sigillo di, 95 (200).
Schnburg; menhir 578 (1022).
Schussenried: casa 9 (19); palafitta 9.
r. 588.
Scipione Barbato, L. Cornelio
Sarcofago di, 500 (903).
Scita (l'Arrotino) st. 457.
Sciti, Vita degli, r. 334.
Scitico-romana arte 12(19).

Scilla p. 345;

INDICE GENERALE

656

Sethos

Sciuchbe vedi Pliilippopolis.


Sciuruppak (Fara) 58.
Scizia: vasi attici 345 s.
Scoppto vedi Fonili.

II

Scorcio 14, 26.


Scriba st. 27 (58).
Scudo Strangford 291 (507).
Scultore r. 67.
Scuola, Scena di, r. 580 (1025).
Segesta; teatro 621; tempio
163, 238, 621.
Segni: porta Saracinesca (846).
Segovia: acquedotto 584.
Scianti Larthia, Sarcofago di,

Selene r. 819;
Seleucia: 411.
Pieria 380.

st.

(514).

r. 452; st. 587.


Selinunte: acropoli 621 tempio
A 621; t. di Apollo 163,
213 ss., 238, 268, 621 (393);
tempio B 621 (VI 1); tempio C 185, 186, 187, 188,
621 (334, 340, 342); metope
del tempio C 202, 222, 614,
1

621 (369); sima del tempio


C 188, 621 (342); tempio D
186, 188, 621 (335); tempio
E (Heraion) 238; metope del

tempio E 268,614,621 (471);


tempio F 186, 188,238,267;
metope del tempio F 621;
tempio O 621; t. di Demetra 178, 191.
Sendscirli 84; mura della citt
84; palazzi 85; rilievi 87;
stele

Assarhaddon

di

79

(166).

Seneca, Preteso, t. 448 (799)


Senkere vedi Larsam.

Senmuth, Tomba

di, 148.

s.

Hyksos

(68);

greca pv. 193 (364); r. 204;


st. 252, 302; ittita 85, 87;
dei Nass st. 190 (347).
Siaan vedi Cliian.
Sibari: nummi incusi 269(475).
Sibilla

(617).

r.

placche d'osso 9; tombe eneolitiche 7; vasi mice146;

nei

neolitici

neolitici

v.

dipinti

v.

8;

10.

Apollo e Arte208; Eracle di


355 s.; Eracle e

378;

mide st.
Skopas st.
Athena st. 208;

galleria di

quadri 403, 425; vittoria

Arato

Vasi

di,

Pellene p. 421.
vedi Vasi.

Sidamara, Sarcofago del tipo


di, 576 s. (1019).

369 (646); s. di Alessandro 333, 402 (701 s.,


XIV).
Sigeo Capo: tumulo di Achille
113 (230).
flitte

t.,

Tempio

di,

vedi

vedi

19.

Arco dei, vedi Pola.


Orata (A) 509.
Sermione: grotta di Catullo
Sergi,

StTfiio

625.
Serravalle

Serivia

Tomba

vedi

Li-

Simmachi, Dittico dei, 610.


Simmetria vedi Synimetriai.
S(mos(P)42l.
Sindaco del villaggio st.

28

366, 370, 372, 374, 387,


.
396, 420, 439, 515, 526.
Skytlis (S) 208, 217 s.
Skytfies (lo Scita) (I) 230, 241.
Slavonia: vasi neolitici dipnti 10.
Smaltati mattoni vedi Matto-

Smi7/(S)210, 218.

Smirne 565; stele (826); tomba


di Tantalo 113.
Snofru vedi Soris.
Socrate t. 390.
a pitture e stucchi 569.
Sofocle del Laterano st. 373
Soffitti

(653).
(S) 244.
Sokrates (S) 270.
vedi Socrate.
Sole r. (808), 530 (949), 607;
st. 548: vedi Helios.
Tempio del, vedi Roma.
Solenes 162.
Solone st. 373.
Solunto 620; Ginnasio 629

bele)

Madre

degli di (Ci-

90 (184); trono

di

Pe-

lope 90.
di,

vedi Naksci-

Rustem.
Servigliano 627.
Servio Tullio pp. (875).
Sesostris I st. 30(71).

Sippara (Abu Habba) 58; scuoSole 72;


la 66; tavola del

tombe

Solutrenne civilt 2
Sophilos (I) 199.

(1).

Sopolis (P) 512.


Soris (Snofru), Piramidi
vedi Dasciur, Meduni.

di,

Soros 91.
Sorrento: base 356 (617).
Sosandra vedi Atene.
Sosias (I) 241.
Sosibios (S) 526.
Sosinous, Stele di, 327.
Sosos (1) 426.
Sos(ra(os(A) 380, 414.
Spada, Rilievi, 529.

(62).
.

(S) 210.

Skeuotheke 346.
Skopas (A S) 339, 340, 342,
353 ss., 358, 360, 361 s.,

(1104).

r.
590 (1041).
162, 170, 175, 191, 204,
339 s. 340 (305 ss. 342, 585).

Sipilo:

barna.
Serse,

i.

Silvano 568;

Alessandria,

Menfi.

Serdab

196;

Sima

Roma.
Serapeion

345 (597); m.
269 (476); danzante di Pompei st. 469 (835); col piccolo
Dioniso st. 430 s.: vedi
anche Fauno e Satiro.

Sileno

Watsch 472 (840).


tombe rupestri 34.

Skelmis

Sillax (P) 268.

(694).
Iside,

di

Siut:

Soidas

212.

cretesi

S(7fln;o/((S)349s.,374, 614.
Silehester vedi Calleva.
Siligo: terme 629.

Siro p. 52 (118).
Sirona 581.
Sisifo pp. 279.
Sistro 131, 148 (256).
Sitalca (S) (395).
Sitale 471, 623; di Bologna 12;
della Certosa 471 s. (839);

ni.

Gaber: tomba 413.


Sidone 192; sarcofagi 419; s.
licio 333 (577); s. delle AfSidi

Sepolcrali pitture 374.


st.

203,620(341).
Sirene 612; r. 224; st. 380.
casa 595(1051).
Siro vedi Syros.

Siria:

Side: ninfeo 591 (1042).

Sigilli

398

di

629 (1103);

620; palazzo di Dionigi 347,


379; teatro 620(1085); tempio di Apollo 185 s., 187 s.,

Sicilia:

Sicione

Ginnasio

monete 269, 338, 357, 374


Olympieion 186,

di,

vedi Roma.
Sevcrus (A) 541.
(S) 579.
Sfinge assira st. 74; egiziano
st. 37, 56, 87; eg. in Gise 22

Sennaherib, Palazzo di, vedi


Kujundscik.
Tomba di, vedi
Sennofer,
Schech Abd-el-QLirna.
Senorbi 629.
Senwosret vedi Sesostris I.
Serapide 582; di Bryaxis
397, 445; del Vaticano

629;

(477, 584);

Roma.
Severo Alessandro, Terme

degli

(1086); Apollo Temenites

538; ariete st. 374(657);


castello di Furialo 620; Filottete di Pitagora 269; Foro

st.

(47); eg.

298

(70).

(112).
56.
r.

st.

Sette a Tebe pp. 278; r. 333;


st. 491.
Settimio Severo r. 573; st. 570.
Arco,
Palazzo di, vedi

(888).

Sekos 38, 43.

Seleuco

30

st.

Ili

73.

Siracusa 379, 620; acquedotto


629; altare di lerone II 620

Spagna: vasi
6, 8, 9,

473.

neolitici

dipinti

INDICE GENERALE
Spalato vedi Salona.
Sparta: base in marmo 201;

Eurota di Eutvchides st.


394 (689); rilievi funerari
218 (398); Skias 184; tempio di Artemide Orthia 155,
178, 218;

Athena Chal-

di

t.

kioikos 179, 200, 203; vasi


cirenaici
218; Zeus di
Klearclios 211.
Spata: colonnina micenea 146

Sunio, Capo: Apollo

tempio

433

112,

1).

Splanchnoptes

st.

142,

greca 164, 170.

stele

327 s. (434, 569).


Stephanai 438.
Stephanos (S) 251. 513.

Eracle

r.

261.

409 (720).
Tarvos Trigaranus 580.

moneta (392); rilievi


delle porte delle citt 244;

Taso:

115;

(729).
163.

Stoura: case 156.

Strada pp. (739).


Strade egiziane 33; greche 417;

romane 521, 553.


Stralon (S) 428.
Stratonice e il pescatore p.
386.
Stratonkos (S) 455.
(I) 437, 462.
Strongoll 628.
Strongylion (S) 328.
Stucchi 541, 544, 545, 569

(964, 966).

Studi US (P) 510.


Stpa 453, 454.
Stylis 395.
Stylopinakia 407, 461.
Stvppax (S) 314.
Subiaco: Efebo st. 399.
Sucellus r. 581 (1028).
e

Akkad 58

Sumu-ilu, Cane
(137 b).

ss.

di, st. 63,

149

Artemide Polo 464;


tempio di

di

Apollo Pythios 156 s.


Tatsciara 102 (211, 213).
Tauriskos (P S) 463, 465

s.,

515.

Teagene, Fontana di, vedi


Megara.
Teano: anfiteatro 628; templi
628; terme 628; vasi 377.
Tearkos r. (126).
Teatro 418, 577, 586, 590; di

Systyloi templi

Aspendos 591 di Atene 307,


346, 373, 587 (500); di Epi-

Tablinum 482, 504, 505.

dauro 340 (588); di Delfi


(395); di Fiesole 626(1096);
di Pergamo 420 (746 ss.);
di Pompei 504, 509; di Marcello in Roma 518 (911); di
Scauro in Roma 508; di

Tadius (P) 510.


Takuscit st. 54(124).
Talos e Polluce pv. (583).
Tanagra 307; Dioniso m. (478);
D. di Kalamis st. 272; Ermete di Kalamis st. 271 E.
di Onatas 251 monete (478);
statuette in terracotta 399

Pompeo

518,

s., 434, 442 (698


Tanis: Sfinge degli

(68);

Nili

st.

54

Tomba

507, 513,
Siracusa 620

di

(1085).

Hyksos 30

Tebe (Egitto) 35

vedi Smirne.
Taormina '620; teatro 629
di.

d'Alessandria 413,
425, 436; assiri 177, 453; fenici 177; orientali 194, 534;
di Pergamo 462.
Tarantini,
Monumento dei,
vedi Delfi.
Taranto: Eracle di Lisippo st.
390; Europa sul toro di
Pitagora st. 269; tempio di
Poseidon 619; terramara 11,
470; vasi 375, 376; Zeus di
Lisippo st. 391.
Tarquinii: necropoli 482; sarcofago dipinto 487 (876);
tomba degli Auguri 484, 622;
t.del Barone 622; t. delle Bighe 622 (869); t. della Caccia
al cinghiale 622; t. del Cardinale 622; t. del Citaredo
(866); t. delle Iscrizioni 622;
t.
del Mare 622; t. Marzi
(867); t. della Mercareccia
(861); t. del Morto 622; t.
dell'Orco 487, 622 (873); t.

coperto
lazzo di

(123).

Tantalo pp. 279.

Roma

in

538;

ss.).

Tappeti

(14).

del Pritaneo 244; santua-

rio

stele di Philis 328;

(1102).

Stonehenge 7

Sumer

Kephisodotos

414

Tarso: medaglioni 393; tempio

Stereobates 159.
Sterope st. 262. 263 (469),
Stilobate 159, 164, 166, 288
uccelli

di

st. 398.
412.
tombe cicladiche

Syrakosia

Syros:
314.
622.

Spoleto 627; mura


Stadio 561, 588.
Stagno 577.
Stasikrates (A) 380.
Stele babilonesi 61 $..63(137);
etrusche 491 (889 s. 892);
attiche 231, 232 ss., 269,
347 s.,356, 374(417 s., 472,
567 s., 654 ss.); ioniche 244,

(307).
Stintali

584.

r.

Svevo t. 555 (986).


Symmetriai nell'architettura

(Tarraco): acquemura della citt

dotto 584;

624;

Timarchos
135,

(865).

achemenidica

Augusto 522, 624


terme di Graziano

Symplegma

(767).

117,

cratere di

kudurru 67;

624.

Spintharos (A) 351.


144 (279,

di

(933);

Spirale

acquedotto

(Italia):

Roma.

vedi

Sphekiskoi 162.
Spinarlo
r. 612; Capitolino
st. 264 ss., 277, 433; Castellani st.

(137); tomba
101 (210).

arco

di,

palazzo 98, 105, 106; pareti


a mattoni smaltati 106(218);
platano e vite di Theodoros
211 s.; stele di Naram Sin 63

Tempio

98;

Theodoros 21

Querciola 622 (868); t. degli


Scudi 622; t. del Tifone 622;
t.
dei Tori 484; t. del Triclinio 622; t. del Vecchio
622; t. dei Vasi dipinti 622

Tarragona

959).
Susa (Persia)

627 (1097).
Spes 223.

163,

305.

(242, 4); tomba 146.


Specchi egiziani 33, 53; etruschi 489 (879 s.).

Consolare

Poseidon

di

657
209;

Supplicante di Aristeides p.
344; Barberini st. 310.
Suovetaurilia r. 515, 536 (919,

"

Speira 166 (306 s.).


Spello 627; porta

st.

Pompei

in

s.

509.
pa-

(79)

Amenophis HI

strumenti

di

messeum

35;

(1

1);

13; Ratempio di A-

selce

menophislll 35,44(95); tomba di Rechmere 148 (102):


vedi anche Der - el - Bahri,
Ourna, Karnak, Luksor, Medine Habu, Schech Abd-el
Ourna.
(Grecia)
di

113,

399;

Kephisodotos

altare

Timar-

chos 398; Apollo di Kanachos st. 218; Athenae Eracle


di Alkamenes r. 312; casa di

Cadmo 141; pitture della e.


di Cadmo 151; vasi dalla e.
di Cadmo 145; cratere (349);
frontone di Prassitele 362;
stele incise 344; st. di Rhynchon i. 344 (595 a).
Tebessa (Theveste): arco 585;

tempio 585 (1036).


Tegea: Apollo di Cheirisophos
218; tempio di Athena
171, 187, 338 s., .340, 354 s.,
357 (609 s.).
Teggiano: anfiteatro 628; ponte 628; tempio 628.
Tegole 191(327,330).
st.

INDICE GENERALE

658
Teje

t.

46, 48(104); scarabei di,

48.
Teisikrates (S) 393
Tektaias(S) 218.

s.

Telamone: frontone 491.


Telamone st. 254 (452).
Telefo r. 460 s., 576 (821).

e Achille al Caico st. 354.


guarito da Achille p. 335;
i.

(879).

di Asaph 95
Schema 95 (200).
(Lagasc) 58; Qudea st.
sigillo

Tello

s.

s.

(130); statuetta 65 (142);


stemma 60 (132); toro t. 61;
vaso di Entemena 60 (132).
Tellus r. 527 (943); 530 (949).

Statuette in, 399, 434. 464.


Pausania: acquedotto 629.
Terra sigillata 532,579.
Terrazze 417.

Terremare 1, 470.
Tersile, Morte di, pv. 376.
1

Teseo nel
Olimpia

di

(138); t. 63 (139); rilievo 65; r. di Urnina 59 s.

63

della, vedi Roma.


Chairestratos st.
427; di Dorykleidas st. 218.

Tempio
Temide di

Temnos r. (958).
Tempera 317, 599.
Tempio assiro 70 (150);

babilo-

nese 65 s., 68; egiziano 33 s.,


37 ss., 155; eg. funerario 44;
eg. rupestre 42; eg. a valle

22 (47, 49); greco 40, 111,


139, 154 ss.; gr. in antis 156,
170, 184, 408, 409 (295);
gr. a megaron 156, 157, 409,

479; dorico 173, 179 ss.,


184 ss., 213 ss., 339 (295 s.,
305, 321 s., 324 ss.); ionico
381, 408 s., 499 (296, 345);
italico (etrusco, tuscanico)
156, 478 ss., 497, 519, 550
(850, 853); it. su podio 479;
ittito 84 s.; persiano 98 s.;
romano 499, 500 ss.; rom.
su podio 409, 496, 500, 504,
507, 539, 565, 578, 585, 589,
591, 593, 595; gallo-romano
578, 584: vedi anche Corinzio, Dorico, Ionico, Tuscanico Ordine.
Templum 478.
Tenea: Apollo st. 208, 209

frontone occ. di
st.
261 (461); di
Parrhasios p. 335; nelle metope del Partenone r. 294;
di Silanion st. 350 (605).
Santuario di, vedi Atene.
nell'Ade pp. (873).
e le
e

Teodosio
di,

il

Grande, Colonna

vedi Costantinopoli.

Tepidarium 603(1012).
Terelik-Kalessi:

tomba rupe-

stre (186).

Terina:

moneta 338.

Terme

541, 542, 553, 561, 570,


577, 586, 587, 600, 603, 608

(741, 1012

s.).

Termessos 590; casa 591


pio 591 (1043).

tem-

Amazoni

pp. 278.

Ariannapv. 154 (294,364).

dodici di pp. 345.


Imprese di, r. 249, 304.
nel mare pv. 278 (492).

il

Minotauro

(531).
Piritoo

metrici

Thermos:

figli

di

r. (444 e).
Fallante r. 305

r.

309.

153 (289).

tempio

di

Apollo

155, 156, 157, 182 s.,


195, 239 (329 s. 357).

186,

Megalopoli.
Thesauros (tesoro) 142 s., 156,
239, 249, 255 s. (394 s., 458);
vedi Delfi, Olimpia.
Theseion vedi Atene.
Theveste vedi Tebessa.
Tholos 416, 502; p. (738): vedi
Delfi, Epidauro.
Thersileion

vedi

Thorikos 113.
Thothothes, Tomba

di, vedi
Bersce.
Thrasyllos,
Monumento di,
vedi .Atene.
Tltrusvmcdcs (S) 342.
Thugga vedi Dugga.
Thymele vedi Tholos di Epidauro.
Thurioi 307.
.Thusnelda.st. 515(921).
Tiberio g. 531, 536(952),
Arco di, vedi Roma.
Tibur vedi Tivoli.

Tesoro vedi Thesauros.

Tideo

Tespie: Afrodite di Pressitele

Tifonest. 205(375 b, 376).


e Zeus pv. 221 (404).
Tigri st. 556.
Timanthes il Vecchio (P) 336,

st. 368; Eros di Lisippo st.


391; E. di Prassitele st. 366
pitture di Polignoto 278.
Tessaglia: casa a megaron 10
114; civilt neolitica 109 s.
113; e. egea 113; vasi neo-

dipinti 10; v. eneolitici


dipinti 473.
litici

arco di Calerlo
606(1065); Incantada 589.
Tessuti assiri 77; egiziani 53

Tessalonica:

(111

1).

Testate di decreti 326.


Tetide i. (880).

Casa pv. (365).


Peleo, Nozze pv. 199
(364
rapita da Peleo pv. 346.
di,

s.).

Tetrakionia 417.
Tetrapyla 102, 417, 524, 525,
585, 593, 606.
egiziano 16; greco in
argilla 182 (327); 183 (330).

Tetto

Teucro st. (451).


Tevere st. 556.
Thaingen: incisioni
Thalamoi 41 1.

(5

s.).

Thalamos 410.
Thamugad vedi Timgad.
Thamvras p. 386.
Thanatos r. 358 (622).
Themis vedi Temide.
Theodoros di Samo (A

I
S) 98,
184, 188, 207, 211 s., 250.
di Focea (A) 339.

g. (882).

344, 345, 421.


//(j;oi'am'(P).336.

Timanliid,^

(S) 427, 428.


Timarcluis {>) 398, 4il(l. 427.
Timgad (Thamugadi) 586; arco

di Traiano 585 (1035).


Timocharis (S) 463.
Timokles (S) 427, 428.
Timomaclws (P) 422 ss., 512.
Timoiiidas (1) 195.
Timotheos (S) 342, 356, 357,

di,

(381).

Teo: tempio di Dioniso 408, 434.

Theodotos (A) 339.


Theologeion 375.
Theon (P) 386, 422,
Thcopropos (S) (394).
Thera: Apollo st. 208 (378);
portico 414 (731); vasi geo-

497 (897).

tini

'

Telesia (S. Salvatore Telesino)


627.
Telesterion vedi Eleusi.
incensiere
Tell-el-Mutesellim:
(201);

Terni 627.
Terone, Tomba di, vedi Agrigento.
Terracina: porto 565.
Terracotta, Rivestimenti architettonici in, greci
156
(342); etruschi 480(855); la-

Terranova

Tetckles (S) 207.


Tclcplwrii's (P) 195.
(S) 98, 244.

(195);

Termini Imerese 629.

360, 362, 526.


560, 561, 592, 595.
Tirannicidi st. 249, 256 s.,

Timpano
.

614
Tiresia

377

(455).
e

Ulisse

p.

403;

pv.

(660).

Tirinto 1 13; capanne neoltiche


6; capitello dorico 160, 184
(303); colonne micenee 140;
costruzione circolare 137;
fregio miceneo 124, 140(219
b); gallerie 85, 134, 137(271
palazzo 127, 137 ss., 144,

s.);

150, 160, 411 (272); fornace


vasaio nel p. 145; megaron del p. 10, 123, 139. 140
(272); mura 137 (270 ss.);
piano superiore del p. 139
s.; pilastri micenei 140; pitture parietali del p. 140 ss.,
151 (274 s., V 2, 3); propileo
di

INDICE GENHRALE
delp. 122, 137 ss., 303 (272)
stanza da bagno nel p. 139
rito funebre 8; tempio di

Hera 151, KO, 187; tomba


a cupola 142; vasi micenei
(283).

Tiro (Tyros) case 593; monete


452.
Tirreni pirati e Dioniso r. 347

Tito, Trionfo di,

Arco, Terme
e

551.
di, vedi
r.

Roma.

Vespasiano, Tempio

di,

Roma.

vedi

tempio rotondo
501 (907); villa d Adriano

Tivoli (Tibur):

426, 561

s.,

563, 564, 590,

(754. 994 s.); ville romane


508.
Tocra 586.
Todi: .Marte st. 494 (894);

mura

622; tempio di iVlarte

627 (1098).
Tolemaico capitello vedi Capitello.

Tolemei, Coppa

dei, 437.

Tolemeo
p. 385.
Moneta di (777).
I

II

st.

(714).
e

Troia 83, 1 10
ron 10, 111

Camei

Il

anche

vedi

di

di,

s.); t.

r.

Tolmeta vedi Ptolemais.


Tombe d'Asia Minore

ru419; assire 73;


cassa 115; cr. a
fossa 95; cr. a cupola 115,
134; cr. a camera 134; egiziane a mastaba 17 ss. (39);
eg. a nicchie 419; eg. rupestri 34, 43 s., 54; etrusche
a camera 482; et. a tumulo
483; ebraiche 452 (805); fenicie 92 (193); filistee 96;
frigie rupestri 87 s.; fr. a
tumulo 90; greche 418 s.;
gr. a cupola di periodo geometrico 152; italiche a pozzo
pestri 87
cretesi a

ss.,

471,482;it.afossa473,482;
licie rupestri 89 ss.;
1.
a
pilastro 92; micenee a cupola 115, 142, 146, 147, 482
(276); mie. a fossa 95; nabatee rupestri 451; neolitiche
a cupola (12); orientali a cassette 596; paflagonie rupe-

persiane 98, 99 ss.;


p. rupestri 100 s. (209); p. a
torre 92, 100 (208); romane
523 ss.; r. a torre 586; sicule
a forno 473; troiane a tumulo 113 (230).
s.;

585

Traiano r. 556.
Arco di, vedi Ancona, Benevento, Tinigad; Colonna
vedi Roma; Ponte, Stradi, vedi Danubio; Tempio, Terme di, vedi Roma.

da

(823).

Zeus Philios, Tempio


vedi Pergamo.
e

di,

Traile: Dioniso st. 467; Ekklesiasterion 413; palazzo

413, tempio di Asclepio 405.


Trapano, Lavoro a, 559, 568,
576, 577.

Travertino 506.
Trebbiatura r. (780).
Trebula Mutusca 627.
Treccia 168.
Treviri: anfiteatro 582; mosaici
582; palazzo imperiale
582, 607; Porta Nigra 582
(10,30); terme 582; ville 582.
Tribunal 415.
i

Tridimensionalit 266.
Trieste: arco di Riccardo

625 (1090).

case a mega-

139,

ra della citt 110 s., 136


178; placche d'osso 9;
propileo 122(221 e); Il strato 8; VI strato 113; tesoro
di Priamo 9, 112 (228 s.);
vasi 112, 473(224 ss.): vedi
s.,

anche

Ilio.

Presa

Distruzione

di,

pp.

r. 321; st. 267,342.


Troiana guerra p. 386; r. 293,
321,333(576).

278, 279;

Troilo e Achille pp. 484; pv.

199,243(364).
Trombettiere
st.

di

Epigonos

455.
cretese 121.

Ludovisi, 245 ss., 614(438).


di Zeus in Olimpia 302.
Trophonios (A) 216.

Tropaea 525.

Truddhu

473.

Trysa (Ghiolbasci) He roon 203


282, 332 s. (576).
Tucidide t. 349.
Tuchuicha pp. 487 (873).
Tudmur vedi Palmyra.
Tufo 506.
Periodo del, vedi Pompei.
:

Tumulo 523; Tombe a, vedi


Tombe.
Tuono, Fulmine e Lampo p.
384.

Turtnanin: chiesa 105.


Tuscanico ordine 497, 500

s.,

506, 507, 519, 550, 578.


Tusculuni; serbatoio 478(848);
ville

508.

Tuthmosis

Tuthmosis

Triclinio 504, 505.

ss.;

s., 113, 114. 123


140, 180, 411 (221,
civilt
del
bronzo
273);
12; idoletti 112 (227); mu-

s.,

Trono

t.

(230).

Epistilio.

1.

(533);

Trochilos 166, 190 (306).


Trofei di armi 461, 522, 565,

508,573,616(829).

Sacrificio del, di Apelle p.


383; di Pausias p. .343.
Torre Annunziata 628.
Torre del Greco 628.
Torri assire 380; babilonesi 65
funerarie nabatee 451;
s.;
persiane 103; fun. sirie 593.
Torso di Belvedere (917).
Torus 166, 172, 190(306).
Tosorthros, Piramide di, vedi
Sakkara.
Trabeazione dorica 161 s.,
405, 504 (303, VI 1, 3); ionica 169s., 451,519, 561 (306
spezzata 591 s. (1043
s.);

di,

s.).

88

di,

Arsinoe,

Tritoni st. 588.


Trittolenio r. 308
607.

Torino:

Tracia civilt

57.

IV, Nave gala 408,


411,413,436,444,452.
VI (784
442.

stri

mura 624; porta Decu624; p. Palatina 624;


teatro 624.
Toro Farnese)! st. 465 s.,

s.)

Carnei di, 445 (792 s.);


Padiglione di gala di, 408,
411. 412, 413, 425 s., 435 s.

(793

Troade: Smintheion 165, 358


s., 589; tumuli funerari 113

mana

(6(10).

Tirso 408.

659

Torcello: rilievo 612 (1077).


Toreutica etrusca 475, 489 s.;
greca 437 s., 445, 462
romana 532, 536.
Tori androcefali assiri r. st. 63,
76, 106, 149 (137 a, 152);
persiani 102.
marini st. 357.

(S)
I

48

st.

s.

56.

~
Tyche
223, 588.
Antiochia
II

st.

56.

st.

di

616

Triglifi (triglyphoi, triglyphion)

st.

394, 452,

(690).

palazzo 114, 118.


Tympanon 162: vedi Timpano.

140, 161, 162, 165, 169, 174,


182, 183, 184, 187, 188, 289,

Tylissos:

404, 405, 480, 500,501,505

Tyros vedi Tiro.

(305).

Udna (Uthina): villa 586.


Ugiiik 84; doppia aquila 86;

Trionfale arco 522.


porta 417.
Tripode assiro 79(171).
di Platea 251 (447).

Ratto

del,

Tripoli: arco di

r.

225

porta dei leoni

(410).

M. Aurelio 586.

Tritone e Eracle
205 (375 a).

g.

387;

st.

st.

85(176);

rilievi 86; Sfingi st. 85.


Ulisse p. 336; pp. 403 (704).
nell'Ade pp. 279.
Pazzia simulata di, p. 335.
nella zattera p. 343.

INDICE GENERALE

660
Ulisse e Aiace p. 335.
e Nausicaa p. 279.
Proci pp. 278; pv. 282
e

(494).

Tiresia p. 403; pv. 377

(600).

Umma: Lupad

st. 61 (134).
(El Mugheir) 58, 65.
Urbisaglia 627.
Ureo 92.
Urne a capanna 471, 481
(20, 838, 857).
cinerarie etrusclne 402, 483,

Ur

494, 575 (893);


romane 523, 538.
Urnina

59

r.

59(130).

s.; st.

Uruk (Warka)

mosaico 66

(144).

Uscebti 31.

Vacca di Mirone st. 273.


Vafio: gemme incise (287);
tazze 131, 133 (260 s.); tombe a cupola 142.
Valentiniano 1 st. 609(1073).
Valeriane e Sapor g. 599(1057).
Vasi apuli 374 ss., 381, 474
(658 s.); aretini 532, 579;
193,

attici

336

s.,

551

s.,

228

345
582

490 (883

240

ss.,

s.

(415

s.);

di

s.);

del

ss.,

428,

s.,

santuario

dei Cabiri 442; calcidesi 220


228 (404 s.); caleni 498;

219

(400

ci-

s.);

cladici 116; ciprioti 112 s.


(203); cirenaici 218 (399);
corinzi 60, 194 ss., 221, 228
(352 ss.); cretesi 10, 113,
116 s., 126 s., 134, 145, 153
(250 s.); cr. dello stile di

Kamares 116
127,

135,

s.,

136,

123,
147,

125,
151

(234 s.); cr. dello stile del


Palazzo 134. 148(263, 282);
pietra

147;

di

Dafne 197(360); egiziani

13,

cr.

in

116,

14,53(30,11 B);eg. d'oro 53;


13, 33; eg. in
porcellana 33,53(122); eneodipinti 473; etruschi
litici
eg. in pietra

487

(351);

193

rodioti

12,

197; di
Sidone 194; troiani 112, 113
(224 ss.); di vetro 445, 579,
583, 599 (1034); di Vurva
198.
Vasliki: case neolitiche 114,
115.

Vecchia ubbriaca

st.

433, 616

Vecchio marino r. 204.


Apollo e Eracle st. 491,
496 (885 s.); necropoli 482;
tomba Campana 484, 623

Veii:

Velathri vedi Volterra.


Velia 628.
Velitrae (Velletri):
rilievi
in
terracotta 497.
Velleia 625 s.
Venditori ambulanti st. 446.
Venere st. 573; Capitolina st.
429; dell'Esquilino st. 277
(490); Oenetrix st. 513; dei
Medici st. 429: vedi anche
Afrodite.
Oenetrix, Tempio di, vedi

Roma.
Marte pp.
Roma, Tempio
e

(877); elladici 134; del


Falere 193; di Fikellura 197
(359); dei Filistei 96, 148;
di Focea 197; geometrici 151
s.

di,

vedi

Roma.
Venta Silurum (Caerwent) 584.
Venti r. 417.
Venlimiglia 625.
Verona: arco dei

Arena

625

Leoni 625;

(1089);

mura

625; porta dei Borsari 600,


625 (1058); teatro 625.
Verona, Presa di, r. 606.
Vespasiano, Moneta di, 539
(962); Tempio di, vedi Brescia,

Pompei.

e Tito, Tempio
Roma.
Vesta, Tempio di,

di,

vedi

vedi

Ro-

ma.

ionici

Finestre
Vetro, Vasi

542, 582.
di, vedi Vasi.

a,

Vettersfeld, Tesoro di, 12.


Vettii, Casa dei, vedi Pompei.

228 (402 s.); di Kvme 197;


lucani 376 s., 474, 476(660);
in
marmo 439; di Melo
193 (350); micenei 134, 136,
145, 146 (268 s., 283 ss.);
di Mileto 197; mini 113; di
Naucrati 197; neolitici 5 ss.,
8 (7 s., 22 ss.); ned. dipinti
9 s., 109 s.,; protoattici

tomba

della

Pietrera 623.

Vibrata, Valle della: civilt paleolitica. 2


Vicenza 625.
Vienm, Cameo di, 531 (952).
Vienne: Afrodite st. 429 s. (758);
.<

III

Livia vedi
Villanova, Civilt

Ke-

vedi

Ro-

Roma.

di

di,

470, 473

(837).
la

palma

p.

342

(595).

Virtus e Honos, Tempio di,


vedi Roma.
Vitruvio (A) 172, 413, 479,
507.
Vittoria di Brescia st. 625.
vedi Nike.
Volsci: mura di citt 477.
Volsinii vedi Orvieto.
Volta assira 73 (153); babilonese 58 (129); egiziana 16,
19 (41); etrusca e latina 478,
495; greca 381, 411, 418,
419 s., 502(744); gr. a botte
411; persiana 113 (231); romana 502, 506, 550, 561,
591, 596, 611; rom. a botte

603; rom. a crociera 547,


550, 572, 595, 603, 606.
Volterra (Velathri) 626; mura
622; necropoli 482; porta
all'Arco 478, 622; stele 491
urne cinerarie 494
(889);
(893).

Volute vedi Capitello ionico.


Votivi

326.

rilievi

Vi;/fa (8)491, 496.


Vulcano, Officina

di,

r.

601

(1060).
Vulci: colonna

tuscanica 480
Cuccumella
483;
(854);
necropoli 482; sarcofagi in
alabastro 494; tomba Frani;ois 487, 622 (874 s.); vasi

Watsch:

94, 96.

Viae 174.

(8);

Gordiano

Vetri dorati 602 (1061); fenici

(290

iberici

di

Vurva, Vasi

Vetulonia (Colonna): necropoli


482; tomba a cupola 482;

s.);

ma.

568(1010).
Vestali, Casa delle, vedi Roma.
Vestibolo 239, 499, 500, 507.
st.

(289); geom. di Beozia


193; geom. di Creta 152;
geom. del Dipylon 154, 198
ss.

Tivoli.

vedi

phisia.

(877).

Vestale Massima

530, 549,
600.

547,549,559,561,562,595,

(970).

508, 509 s.,


582, 584, 586, 588,
di Adriano vedi
di Erode Attico

Vincitore con

(766).

mana

s.,

145,

Samo

197 (358); di

bucchero

s.,

ceretani

490

(863).

58; palazzo 66

(144); parete a

protocorinzi

199;

Aiguille524(931); tempio

di Augusto e Livia 540.


Vifius Philippus (I) 489.
Villa assira 72; greca 412; ro-

Warka

di,

vedi Vasi.

vedi Uruk.

472 (840).
Venere st. 2,

situla

Willendorf
9 (2).

3,

Xanthippos, Stele di, 327(567).


Xanthos
monumento delle

Arpie 92, 223 s., 243,


244 (191, 407 s.); m. delle
:

Nereidi 165, 188, 203,


326, 332, 333, 359 (565 s.);
rilievo con corteo funebre
243; r. con lotta di galli

..

243

s.;

tombe

r.

di

con Satiri 242 s.;


Merchi e Pajava

91, 359; t. rupestri (190).


Xenaios (A) 380.
Xenokles (A) 306.
Xenokrates (S) 396.
Xenophantos (I) 346.

INDICE GENERALE
rOlympeion

Xenopliilos (S) 428.


Xoaria 209.
Xystus 504, 505.

Zenone (A) 592.


Zenone r. (772).
Zeto st. 465 (829).
Zeus di Aigeira t.
st.

del tesoro dei Sifni in Delfi

514; di
251; dei

209; di Dresda
st. 302, 319 (521); di Fidia
in Olimpia st. 260, 283, 311,
321, 428, 452, 539 (520); di
Cipselidi

st.

Hageladas

in

Itome

st.

r. (411); di Taranto
vedi anche Giove.
- Animon st. 271.

st.

Tempio

Philios e Traiano,
di,

di

Leochares

373.

Alcmene r. 201.
- Athena e Eracle st.
- e Eracle r. (368).

st.

Ermete

e le tre

Gigante

Hera

r.

r.

dee pv. (403).

206.

268

(471).

Nascita di, st. 321.


e Tifone pv. 221 (404).
Antro di, vedi Ida; Altare
di,
vedi Pergamo; Portico
di, vedi Atene; Tempio di,
vedi Agrigento, Atene, Magnesia, Mantinea,
Nemea,
Olimpia, Siracusa; Tomba
di, vedi Juktas.
Zeuxis (P) 330, 334 s., 345.
Zikkurrat 58, 65, 68, 70, 71,
72 (143).
Zliten: mosaici 587.
Zophoros 169 (307): vedi Fregio ionico.

275.

ERRATA-CORRIOE
3 fig.

391:

vedi Pergamo.

- Polieus

250

(445); di Klearchos in Sparta


st. 211; nel frontone or. di
Olimpia st. 262 (462); nel-

Pag.

661
st.

tenone st. 298; di Pergamo


st. 454; nel fregio dell'altare
di Pergamo r. 459; di Pietrogrado t. 433 (763); saettante st. 250 (446); nel fregio

(S) 542, 579.

Ana.xagoras

Atene

588; di Otricoli t. 302, 513;


nel fregio del
Partenone
(513); nel front, or. del Par-

Zakro 149; case 123.


Zelanda: dolmen 5 (10).
Zerwdoros

di

Zoser vedi Tosorthros.


Zungoli 627.

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