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SPRINCtE;R-Ul(2l

MAN VA LE

DI,

i^

ARTE'^MEDIO

in

ISTlTUt l'fAIJAN D' ArI"


Grafiche * EDrroRF;-BKP.GA(4o
li

liU

EDIZ.

I9K

AANGALE

DI

STORIA DELL'ARTE

Presented to the

LIBRARY

ofthe

UNIVERSITY OF TORONTO
from
the estate of

GIORGIO BANDINI

ANTONIO SPRINGER

MANUALE
DI

STORIA DELL'ARTE
3.C1

EDIZIOME

IfflLirSNf!

n CURfi

\'llLUMi;

DI

SECONDO

Riveduto dal D.r GIUSEPPE


Di nuovo tradotto ed ampliato sur,LA

Con 739

".'>

COI^RfDO RICCI

NEUWIRTH

edizione tedesca

cura del

Prof.

ANTONIO MUNOZ

Illustrazioni nel testo e IO tavole colorate

BERGAMO
ISTITUTO ITALIANO D'ARTI GRAFICHE

1916

EDITORE

TUTTI

DIRITTI RISERVATI

Officine dell'Istituto Italiano d'Arti Grafiche

Ber"

AVVERTENZA ALLA

fatto

Il

mania

che

il

1"

secondo volume dello

Springer

<

settima edizione, mostra quale

la

EDIZIONE

ha

raggiunto

gi

quale

sia stato

(1906)

mondo

questo Manuale della storia dell'Arte, cosi nel

di

come

quello pi esteso degli studiosi ed anche dei semplici amatori.

in

Tale successo ha per costretto e costringe, e costringer ancora,


tedesco e

che

sono

si

a mantenere

italiano,
fatti

il

fortunato libro

negli ultimi tempi e che si

corrente

al

dei

il

eruditi,

editori

gli

moltissimi

studi

sempre maggior

con

vanno facendo

essere

degli

successo

Ger-

in

ad

continui

lena e interessamento.

Ora, se una simile

estrema

La
ripetuta,
i

difficolt per

che diremo

impresa,

mente faticosa per ciascuno degli

questo che riguarda

ma

numerosi

anche una frase

problemi

non

che

arti

ogni
lacune

tedesco

incaricandone

molto

per

quelli

risoluti

modo
della

durante

il

il

risponde

appena

inevitabil-

senz'altro,

di

Medio Evo.

vero,

al

d'altri

troppo

come provano
sincrono

lapparire

posti,

succedersi

diuturno lo sforzo fatto per riempire

conoscenza

che corre fra Costantino e


tore

le

torna

Manuale,

del

opposizione

in

di

con

un giorno prima.

quelli pubblicati

larghe

aggiornamento,

tenebra del Medio Evo sar benissimo una frase eccessiva

studi spesso fra di loro contradditori,

Ad

d'

volumi

tre

altri

d'aver
il

la

saputo,

dottor

nostra

rispetto

nostra Rinascenza; e va

per

difficilissima

la

Giuseppe

Neuwirth,

abbondanti e spesso

le

grande

al

periodo

fortunoso

davvero data lode

fatica,

professore

nell' Istituto

ali

edi-

provvedere

acutamente

Tecnico

di

Vienna.
Questi, preludendo nel
larsi

la

grande

difficolt

1902
di

alla

sesta

scegliere

le

edizione,

confessava

aggiunte veramente

dosi dell'opera d'un altro scrittore. S'affidava, nullameno, nella


gliere e riassumere le cose

nuove esposte

da parecchi

finalmente, alla settima edizione avvertiva che

aggiunto, laddove

recenti lavori dello

qualche

storici

di

non dissimu-

opportune, trattannecessit
dell'arte.

capitolo

di

racco-

In testa,

dovette

essere

Strzygowski hanno aperto orizzonti nuovi

questa prima edizione

In

condotta per l'appunto sulla settima tedesca,

italiana,

abbiamo voluto ampliare, come gi facemmo


dante

monumenti

nel

primo volume,

tanto nel testo che nel

italiani,

numero

la

delle

parte

Corrado

AVVERTENZA ALLA

Questa nuova edizione


ottava tedesca (1908),

Cosi grande era

biamo
in

del

dei

giorno

si

nuovo tutto

il

sulla

prima pubblicata nel 1%().

volume.

Il

che ab-

tedesco

che

fatto

giorno

di

va maggiormente rivolgendo l'attenzione all'arte del Medio Evo.

che quotidianamente

mutino opinioni errate,

si

accertino verit non prima intravvedute,


citare che

(IQll)

mutamenti introdotti dal revisore

preferito tradurre interamente di

Ricci.

volume delio Springer, condotta

11

differenzia notevolmente dalla

si

numero

il

italiana

EDIZIONE

2'^

riguar-

illustrazioni.

un solo

fatto,

la

Seguendo l'esempio dato da Corrado

ampliata e aggiornata

la

la

ha validamente cooperato

conoscano monumenti

si

nostre conoscenze

le

Ricci nella

parte relativa

ai

fa

completino notizie manchevoli,


nuovi.

prima

monumenti

sullarte

edizione,

italiani

si

non

medioevale.

abbiamo

e cos pure

Per

Sanctorum.

scoperta del prezioso tesoro del Sancta

bastata da sola ad aumentare di molto

notevolmente arricchita

si

ancora

abbiamo

parte riguardante l'arte primitiva cristiana. Alla traduzione


il

Dr. Angelo Bongioanni.

Antonio Munoz.

AVVERTENZA ALLA

In

questa terza edizione ho cercato

di

fotografie.

Inoltre,

mentre ho un poco

EDIZIONE

migliorare notevolmente

lustrativo sostituendo le illustrazioni tratte da

da

3^

vecchi disegni

rifatti

dell'era cristiana,

siderevolmente

il

si

numero

il

di

Medio Evo,

materiale

il-

riprodotte

rivolge a lettori italiani,

capitoli relativi all'arte del nostro paese,

che per

il

altre

ristretta la trattazione della storia dell'ar-

chitettura tedesca troppo prolissa per un'opera che

interamente

con

l'et

romanica e

riproduzioni dei monumenti

sia

la gotica,

nei

ho

primi secoli

aumentando^con-

d'Italia.

Antonio Ml'Noz.

INDICE DELLE MATERIE

A.

Antica arte cristiana pag.

244

Roma

Struttura e
Le catacombe, 4
decorazione delle catacombe, 4
Le pitture
Soggetti delia primidelle catacombe, 5
tiva arte cristiana, 7
La scultura primitiva
I.

cristiana, 17

La

basilica, 21

in

Roma, 24

fresco

28

Antiche basiliche cristiane


Antica

cristiana

pittura

tavola, 27

su

cristiani,

cristiana, 20

Architettura

della Siria, 35

fizi

nore, 40

Africa, 40

Ravenna,

III.

B.

mania, 261

Arte

{e).

54.

fra

l'

arte

72

Arte bizantina: Architettura bizantina


- Pittura dell'et media

bizantina. 78.

b).

Asia ed Egitto. 91.

Sicilia e Spagna, 100.

C.

Svolgimento

110.

di

forme

d'arte

nazionali
I.

136

L'arte nordica nei secoli XI e XII, 136:


-Architettura, 138:

a).

Il

sistema, 138

monumenti

dell'architettura sacra, 146

mania, 146

cistercensi, 174

fici

Germania

nella

scandinavi, 179

Spagna,
romaniche, 211
188

b).

Costruzioni

Inghilterra, 184

205

di

settentrionale, 177

zioni delle citt ed

nica,

austriaci, 171

paesi

214

GerEdi-

paesi

profane
Fortifica-

abitazioni cittadine, 220.

Scultura e pittura, 229: Scultura roma-

242

Arti industriali nel perodo romanico, 269.

L'architettura

menti

296

edilizi,

Medio Evo,

301

Apogeo

Francia, 307

Olanda, 316

monumenti
dello

Germania, 325

del mattone in Germania, 314

Ordina-

dell'archi-

Inizi del

go-

gotico

stile

- Belgio

316

Svizzera,

scandinava, 317

285

gotica,
1

tettura gotica in Francia, 301

La regione

La regione

350

Conventi.

in

ed

Sina-

goghe, 355
Architettura gotica civile: castelli, 355
Castelli e palazzi in Francia.
358
Castelli inglesi. 359 ! castelli in
Austria ed in Germania, 360 - Castelli del-

Architettura bor-

Pianta e configurazione delle


citt, 367 Forte e torri delle citt, 369 Ponti, 372 Palazzi comunali e mercantili
nelle citt fiamminghe, 373 Palazzi comunali in Germania, 375 Altri edifizi pubblici delle citt. 385 Ospedali, 387 Scuole,

L'arte delia fusione nel periodo

Case
Case delle corporazioni, 389
Case private di pietra, 391
Il mattone
nella costruzione delle case private, 393 Case private costruite a telai, 394.
388

private, 390

cotto

Francia,

Costruzioni

Castelli,

Spagna

ghese, 367

L'arte carolingia,

III.

in Francia,

Tessitura e ricamo, 267.

l'Ordine Teutonico, 363

L'arte dell'Islamismo:

a).

L'arte gotica nel tardo

tico.

del periodo medio, 73

II.

La miniatura

Archi-

orientale e l'occidentale
I.

ed Inghilterra, 267

a).

Asia Mi-

Manoscritti miniati, 54.

La separazione

Pittura

284:

tettura bizantina a cupola centrale, 46

musiva bizantina, 50

tavola, 257

Gli edi-

palazzi in Persia, 45

250

legno dipinto, 257

di

Soffitti

Spagna ed
Pittura mu-

Francia,

in

Pittura,

di

32.

Impero romano d'Oriente:

Il

murale in
Francia, 257
Musaici romanici, 259 Pittura su vetro, 259
La miniatura in Ger-

II.

Roma,

Pittura su

cristiani

250

rale,

Scultura romanica in legno,

La scultura

Inghilterra, 245

musaici

Antichi

musaici

Antichi

romanico, 239

-Scultura

b).

pittura,

412

Intaglio

Scultura in
cotta,

419

in

pietra,
-

Francia:

Fusione in bronzo, 421


Pittura, 426

tura in legno, 424

murale

396

Fusione in bronzo,
Germania
legno. 413
414
Scultura in terra-

Scultura in pietra. 400

Francia,

Germania, 430

427

Pittura

Inghilterra,

su

Scul-

Pittura

428

tavola, 432

INDICE DELLE MATERIE


Musaici, 436

438

niatura,

legno, 445
e). -

Pittura su vetro. 436

Primordi

dell'

Mi-

incisione

Particolarit

in

560

L'arte del Medio Evo in Italia fino


Lo stile gotico in
secolo XII, 468

III.

al

Spagna, 557

nella

Disposizione delle cappelle, 562


Chiese a sala, 565
Decorazione degli edilizi spagnoli, 565
Edilizi profani di stile
gotico nella Spagna, 567.

Tessuti e ricami. 445.

arti industriali nel periodo gotico, 451.

Le

del gotico

Cattedrali spagnuole di modello francese,

11

gotico

in

Portogallo, 572

510.

Italia,

Influenze del gotico francese in Oriente, 574

gotica

L' architettura

penisola

nella

575

Indice dei luoghi

Iberica, 551.

COLLOCAZIONE DELLE TAVOLE FUORI TESTO

I.

II.

III.

Musaico dell'abside
Costantinopoli:
S.

Giovanni

in

di S.

Agnese

fuori le

Interno di Santa Sofia

Mura (Roma)

Soffitto dipinto nel castello di

VI. Decorazioni

moresche

dalla Sala delle

VII. Pittura
Vili.

due

S.

Pag.

Granata:

.-Xndrea,

di S.

Roma, Sancta Sanctorum

Amra

1-5, dal cortile dei


:

8,

Leoni all'Alhambra

>

88

;>

Q6

6-7,

Musaico murale del Mirador de Lindaraja

106

132

Giorgio ad Oberzell di Reichenau

donato dall'Arcivescovo Egberto. Nel tesoro del

Duomo
135

di Treviri

IX. Pittura murale nel Castello di Runkelstein presso Bolzano

X.

S.

49
63

Kosseir

sorelle, ivi

murale nella chiesa

Scrigno di

Frontispizio

Fonte a Ravenna

IV. Stoffa in seta rappresentante V Annunciazione.

V.

...

Giorgio. Vetrata a colori nella Cattedrale di Chartres (prima met del sec. Xlil)

>

432

437

nNJicn ARTE CRiSTinNn.

n.

Cristianesimo fino dai suoi primi passi mosse

dominante

ligione

in

Roma, divenne

ad affermarsi

riuscisse

quando divenne reuniversale, ma prima che

religione

Occidente

in

esso

pi largamente

era assai

si

Minore

diffuso nei suoi paesi di origine in (oriente, e in Siria, in Palestina, in Asia

troviamo

Quando
usi.

tino
il

dal

secolo storicamente

Cristianesimo pi tardi

si

V esistenza di comunit cristiane.

accertata

afferm

Roma, naturalmente

in

tradizioni di queste comunit pi antiche, e insieme anche ne

artistiche e iconografiche.

Fino a qualche anno

sculture delle catacombe e delle

stiana di

Roma

si

primitive

fosse diffusa in tutto

il

basiliche, e

Gli

dimostrato che con l'affermarsi del Cristianesimo prima che


tali,

in questi

Roma,
e

ultimi nacquero e

in

fluivano e in cui

fin

fondevano forme d'arte

dal

di tutti

l'arte

co-

cri-

hanno

recenti

Roma

si

pitture e

le

che

studi

nei paesi orien-

indipendenti da

tutto

secolo dell'era volgare,

una specie

seguito,
si

in

svolsero forme d'arte del

Roma fu tributaria. Del resto


Roma era artisticamente

a cui anzi

sempre pi

si

credeva

si

antico.

riti,

forme

le

cristiana primitiva

fa dell'arte

mondo

raccolse

adott

noscevano soltanto monumenti occidentali, specialmente romani, come


le

Roma

conquista di

alla

mondo,

capitale dell'Impero e centro politico del

emporio a

di

cui af-

paesi dell'Impero; basta osser-

vare l'ornamentazione dei monumenti romani, ad esempio delle stele funerarie, per
rilevare la grande variet di linguaggi artistici che
delle origini dell'arte cristiana, che oggi
(I

Oriente o

Roma ?

tale,

specialmente dopo che


poich proprio

nella Siria, nell'Asia

indicare

la

identici.

la

monumenti

Minore

VI

si

pi

e nell'Egitto

presenta

Certo che nella Nuova

ma

si

in

certo

dell'arte

Roma. La questione
nel dilemma
che si deve ammet-

riassume

nuova ebbe

la civilt

orien-

sede dell'Impero fu trasferita a Costantinopoli (330).

varia influenza che questi

stiana che nel secolo

e che

lontana dall'essere risolta,

la

usavano

si

dibatte,

grande importanza che nella formazione

tere

Ma

si

Roma

paesi
in

andarono

antichi

non

sono

ebbero

tutto

il

ancora
nel

mondo

del Bosforo si

distrutti

le

ricerche

compiute, non

formarsi

di

facile

quell'arte cri-

antico con caratteri quasi

fusero

insieme,

specialmente

MANUALE

dopo che Bisanzio crebbe

fondazione

dell'

- ROMA.

Impero Romano d'Oriente

storici

e la caduta di quello d'Uccidente

che lasciano traccie profonde

anche

campo

nel

l'arte.

Col trasporto della sede imperiale a Bisanzio l'elemento orientale,

tarda

arte

Romano
la

romana

durante

servando

romano

modo

lingua e nei

apparso

era

Ed

rare l'arte.
in

un mondo

il

suo

le

Ma

pensare e di sentire

Prima ancora che

anche

con

ma

delle idee e dei sentimenti,

Erano oggetto

Jdi

scherno

vecchi

nei co-

prende

modo

il

mondo
conside-

di

nota

di

da principio limita
per

abbrac-

mondo,

basi del vecchio

La vecchia

bar-

civilt

non l'avessero trattenuta

precipitata rapidamente, se nel precipizio

radicate abitudini della vita esteriore e

antichi

che finisce

le

piedi l'edificio e cerca anzi di adattarvisi.

in

sarebbe

Impero

fantasia

uno spettacolo degno

sue leggi. Pur quasi distruggendo

le

forza condell'

ci avvenisse nella cerchia del

nostri occhi

ai

la

nella

segna anche

popoli germanici,

la vittoria dei

del-

che

di

caduta

la

Cristianesimo a mutar profondamente

mondo

al

ritto

raddoppi

pi,

influenza.

progredita coltura sorge un nuovo regno, che

dominio

lascia

il

di

ecco svolgersi davanti


di

ciare tutta la vita

collante

sempre

scena della storia di nuovi elementi, diversi dagli

sulla

nella

quindi un nuovo indirizzo.

ne

una grande

secoli

d'Occidente, mentre significa

comparsa

stumi,

era venuto accentuandosi

parecchi

arti-

centri di

Antiochia, Alessandria.

I.

La

forme

le

Minore, dell'Egitto, della Persia, ove torivano

come Gerusalemme,

sono due avvenimenti

STORIA DELL ARTE

importanza come emporio commerciale,

di

stiche della Siria, dell'Asia


civilt

DI

tendenze innate.

le

rappresentazione

soggetti di

artistica e la

Ma

non poteva
nuova fede coi suoi nuovi ideali entrar nelle anime d'un tratto; l'occhio e la
mano non potevano mutar subito d'abitudine, dopo tanti anni; e il concetto della
Dei:

folla degli

gli

antichi luoghi di culto

erano

evitati

e odiati.

la

bellezza formale

si

attenne ancora per lungo tempo

rimane classico

l'artigiano

ma

nella sua essenza,

opposizione con l'arte antica mentre continua intatta


disegno, nel colore

1'

aggruppamento delle
sempre di norma. Quando

serve

di

nell'

Giona, appariva subito involontariamente

il

forma

di

una tomba antica;

si

voleva

occhi,

agli
;

nella

Non

forma

si

dimentichi che

della vita,

la

lo

meno

la

modo

goriche,

si

cato.
cos

definitivo;

quale

modello,

abbandonati

nuova [dottrina

Nei primi cristiani non

severa coerenza di idee religiose cui giunsero solo


bilita in

rappresentare

la
il

nelle
l'

arte

balena
mostro-

mare.

al

sog-

cos sviati

non avvenne che quando

cos da tener testa ai nemici.

Sino

diritti.

scelta dei tipi,

da non aver pi nulla di


separazione netta dal paganesimo, nei costumi e

pagani sono abbandonati o per

unante.

suoi

in

nel

ornati,

il

ricordo dell'arca nella quale Danae e Perseoj'^sono

getti

nella

del-

sono

sepolcro di Lazzaro prendeva


Andromeda
l'arca di No suggeriva anche agli artisti cristiani

che nelle antiche immagini minaccia


la

figure,

lavoro

Il

rappresentati

tecnica, e negli

la

arte antica mantiene ancora a lungo

composizioni formali,
tradizionale

tradizione.

alla

soggetti

oltre a ci le

sorse

vittoriosa

pu ancora scorgere quella


dopo, quando la dottrina fu stasi

rappresentazioni,

specialmente

erano andate logorando col lungo uso, e avevano perduto

il

quelle alle-

loro

signifi-

nuovo contenuto s'impadronisce lentamente e gradatamente delle torme, e


nasce l'antica arte cristiana. Fino al quarto secolo essa sembra ancora malsicui-a
Il

ANTICA ARTE CRISTIANA


nella conceziime; nel

di transizione;

Fii;.

di

rappresentazione quasi

immagini a poche dottrine fondamentali.

cerchia delle

periodo

modo

2.

il

Ricostruzione grafica della cripta papale nelle Catacombe

cominciano ad allentarsi

plastici di cui

aveva bisogno

trasportati da

Roma

la

e dalle citt

legami

greche
si

religione dello Stato

S. CiUisto.

coli'

(De Rossi).

esplicandosi

scoltura

la

la

un

passa

arte antica. Gli

in

in

grandi e

seconda

ornamenti

vengono facilmente
devono
concentra specialmente in questi due rami

nuova residenza

essere creati sul posto; cosi l'attivit

come

man mano

magnifiche opere monumentali. Per ragioni esteriori,


in ci gi

IV' e

di

limita

secolo segnano

all'antico, e

ligia

Il

riconoscimento del Cristianesimo

esercita anche un'influenza sull'arte, che viene

linea, e

mentre

sul

gli

Bosforo

edifici

e gli atfreschi

MANUALE

nuova

nei quali la

menta

nuove creazioni, prima

in

trova

civilt

dell'arte,

STORIA DELL ARTE

DI

sua espressione. L'architettura

la

fra tutte la cupola

la

si

speri-

pittura tenta di dare

mag-

giore individualit alle figure, maggiore ampiezza alle rappresentazioni, e con un'ese-

cuzione accurata e sovente brillante

cerimoniosa della

vita

terreno, non arriva a

d'Oriente.

La

si

sopraffare

ricordi

netta separazione tra

quando

col secolo VI,

il

dell'Oriente ebbe

elemento

comuni

pompa

e la magnificenza

romana
nuova non

la

guadagnando

vada

arte

ali"

antica e

civilt

la

orientale

d"

Occidente e

ed entra

stilla,

in

scena

la

della civilt greca,

sue prime sedi ed

allora

tn

vera arte bizantina.

grandi

nei

che

cr>mincia

Roma,

Cristianesimo, per venire dalla ^Palestina a

Il

dominio

\-asto

le

dare qualche

Le Catacombe.
vette percorrere

la

l'

esauriscono quelle antiche sorgenti dell'arte, che

si

avevano pur continuato

rende atta a ritrarre

Sebbene

corte.

di

do-

ellenistici

centri

suoi punti di irradiazione; evidente

dunque

che l'ambiente ellenico-orientale dovette recare un cospicuo contributo alla formazione


della nuova arte universale. L' estendersi delle feconde ricerche in questo campo e
le

recenti scoperte, permetteranno forse, in

tamente

varie stazioni di questo

le

un non lontano avvenire,

lungo cammino, che ha principio

di stabilire esat-

dall'

Asia Minore,

regione che nella storia del Cristianesimo ha una parte principalissima ; ad esempio
la scoperta di Santa Maria Antiqua fece conoscere un \-ero centro di cristallizzazione,

monumenti di stile bizantino sparsi in territorio romano.


ammettere che l'atteggiamento assunto dalla fantasia cristiana sia effetto della
migrazione ma con ragioni non meno A'alide si pu affermare che il Cristianesimo,
quale appare in Roma nei primissimi tempi, in sostanza non differisca atfatto dal
utilissimo per lo studio dei
Si

suole

Da Roma

Cristianesimo orientale.

si

pu dunque cominciare, senza alcun danno

verit storica, la storia della primitiva arte cristiana, della quale

zioni

hanno

si

nelle

le

della

prime manifesta-

Catacombe. Di catacombe, ossia di sepolcreti sotterranei cristiani,


di Roma, ad esempio a Napoli, a Siracusa, ad Alessandria

ne esistono anche fuori

ma

d'Kgitto,

quelle di

Roma

superano

dignit ed importanza artistica


di

sepoltura

tutto venerate

pi

fin

.Molti

si

la

met

di

di

gran

lunga

monumento

del secolo ^';

di

ma

fino dal .secolo

esse.

Ma

si

primi

nei

altre

le

al I

IV

per

secolo

vastit,

.servirono

esse erano sopra-

vede dopo questo tempo non


tre secoli

le

Catacombe sono

dell'antichissima arte cristiana in Occidente.

Catacombe

ancora credono che

le

abituale soggiorno

esse invece servirono soltanto di sepoltura e

siano state

luoghi

riunione, di

di

ri-

solo vi

celebra\'ano delle riunioni liturgiche nell'anniversario dei defunti.

Struttura e decorazione delle Catacombe.


cuzioni dei cristiani del secolo
e

tutte

pi antiche risalgono forse

santuari, e la decorazione che

esclusivamente propria

per noi l'unico

fugio o

verso

come

le

non avevano bisogno

duceva

ai

di

III, le

In origine, tino alle perse-

(Catacombe erano aperte e protette dalle

essere situate in luoghi nascosti e segreti

corridoi sotterranei scavati nel tufo, e dentro

ai

una

leggi,

scala con-

loculi scavati nelle pareti

Le tombe erano chiuse con una lastra


sulla quale si scriveva il nome, l'et, il giorno della morte del defunto e l'augurio
di pace eterna espresso con parole o con simboli (una colomba, un ramo di palma,
un'ancora, ecc.). Seguendo in ci gli usi antichi, superstiti deponevano presso ai morti
oggetti diversi
lampade, vasi di vetro, monete ecc. I corridoi erano interrotti da
laterali

erano tumulati

cadaveri dei credenti.

ANTICA ARTE CRISTIANA


spazi quadrati pi vasti, ornati

con maggior ricchezza

3
e illuminati da aperture nella

vlta: cubicoli che pi tardi servirono alle riunioni pel culto


cripte
lato

si

collocavano pi spesso

In

tombe

una tomba collocata

minore

li(i),

le

in

una nicchia

costruita con cura particolare, e in

R(Mna

le

principali

divino

dei martiri e infatti vi

tal

Catacombe sono

modo

si

(fg.

In

2).

tali

vede sovente nel

sormontata da un arco

(t/rrosi

separata dalle altre.

quelle di Domitilla sulla via Ardeatina

(Roller).

di Callisto, di S.

Sebastiano, di Pretestato sulla via Appia

Labicana; quelle di S. Agnese e

e Marcellino sulla

Nomentana
di

Ponziano

quelle

di Priscilla

sulla via

sulla via Salaria, quelle di

Le pitture delle Catacombe.


gli

quelle dei

Commodilla

Pietro

Ss.

Cimitero Maggiore

sulla via

sulla Ostiense,

Portuense.

spazio non consentivano ricchezza di

importanti per

il

ornamenti

dipinti.

specialmente nelle parti puramente

Le Catacombe, che per

costruzione,

pi

che

per

l'angustia

dello

l'architettura,

sono

Pi antichi sono e pi

si

ornamentali, e tanto

minore

avvicinano
il

ai tipi classici,

numero

figurazioni propriamente cristiane. Cos la pittura del soffitto nelle cripte di

delle

Lucina

MANUALE

O
in

del II

Callisto,

S.

secolo

(fig.

STORIA DELL ARTE

DI

3).

ha

il

romane. Dal tondo centrale s'irradiano


mitati

da

spiccano

segmenti

di 'circolo

graziosi viticci e

centrale (mezzo distrutto)

le

coli'

carattere stesso

distinti

xerso

rivolti

si

Anche un
vi

sono

sottili

trici e

inserite,

cornici
la

si

Catacombe

soffitto delle

almeno

gli

le

sottili

delle

si

modelli.

simmetria

gli

fondo

dal

il

li-

chiaro

soggetto

figura che nei

la stessa

Pi

donna pregante

orante;,

si

scorge

la dif-

classiche.
di

Domitilla. sulla

Col tempo

le

Ardeatina.

via

scene

decorazioni

si

poco

di

campestri che

modificano

alle

geomecon minor

sostituiscono grosse fasce, pur conservandosi gli scomparti


ifig.

4).

Le

pitture delle

pinte sopra pi strati di intonaco


stile

campi

guardi attentamente o

Catacombe sono condotte

perfezione tecnica a seconda dell'epoca a cui appartengono

allo

vlte

delle

singoli

tondo centrale

nella distribuzione generale e nelle

antichi

pitture

linee

Buon Pastore, o

del

alterna con quella d'una

ferenza fra queste rappresentazioni e

posteriore, ricorda,

il

maschere. Se per

immagine

Coemeteriiim tnajns.

campi d'angolo

da

quelle pi tarde

atTreschi cimiteriali sono

sopra

le

un

generalmente abbozzati

pi
solo
in

antiche sono
strato.

modo

di-

Quanto

assai

som-

ANTICA ARTE CRISTIANA


mario
pena

rapido, con poche pennellate

contorni che

migliore sono ap-

nell'epoca

o segnati con una punta sull'intonaco fresco, pi tardi vengono delimi-

\'isibili,

da grosse fasce nere. Si voluto spiegare quel fare rapido e

tati

nistico dei

Catacombe

pittori delle

rappresentazione troppo realistica delle persone sacre, per cui

ad accennarle con pochi

tratti:

invece

deve pensare che nelle condizioni

si

perduta

particolari sarebbero rimasti

lavoravano

incomode

zioni assai

ralmente cercavano

come

belle,

di

quella

Priscilla (sec.

tirar

(tg.

da

considerare che

Ma

via.

veramente

famosa

del cimitero

cui

in

profeta Isaia che predice

Messia

stata

posi-

scene

II)

Inoltre

invisibili.

luce

di

sarebbe

quindi natu-

di

compo.sero

talora

in

una

sarebbero limitati

si

delle gallerie e dei cubicoli sotterranei ogni ricerca troppo dettagliata

pittori cimiteriali

impressio-

quasi

col desiderio che essi avevano di sfuggire ad

la

si

vede

il

nascita del

3).

Soggetti della primitiva arte


Quello che in primo

cristiana.
luogo

ci

interessa, l'osservare quali

soggetti biblici ricorrano pi frequenti,

e quali siano

tiamo che

No-

lasciati in disparte.

sono

soggetti

tolti

unicamente dalla Bibbia; solo

in

quasi

pochi

casi qualche eroe dell'antica mitologia,

ad esempio Orfeo od Ulisse che


siste

alle

re-

sirene, adattato al simbo-

lismo cristiano.
tres alla scelta

da

di

por mente

al-

soggetti.

Le

tali

Catacombe erano luoghi


era dunque ovvio che

si

di sepoltura:
Fig.

preferissero

5.

Isaia che predice la nascita del Messii

Roma, Cimitero

di Priscilla.

figurazioni adatte al luogo, cio relative


alla

vita

dell'anima

alla liberazione dalla

messe

di

nell'oltretomba,

morte

eterna

inferno. Esempi di simili liberazioni e


Nuovo come nell'Antico Testamento. La

dell'

immortalit abbondano nel

prodot-

trina ecclesiastica divulg questi esempi, nelle formule di preghiera, specialmente in

quelle con cui

si

raccomandano l'anime

diedero loro forma e figura.


nella fossa dei leoni,

tre

dei moribondi, e

giovanetti

nella

Abramo, Giobbe, Lazzaro ecc. sAnche


la pi frequente nelle Catacombe dal II
I

secolo,

promossa anche

questo senso. Sulle


della

spalle

dal
del

immagini

le

questo gruppo appartengono

Pastore

la

figura del

di

Buon Pastore

in

Buon Pastore

poi, e

cui

la

che anche quest'ultimo

veniva

l'ariete

figurato

sulle

Catacombe

No

(fig.

(fig.

3),

(3),

che

adorazione risale

al

Hermas, deve essere interpretata in


l'anima del defunto, sotto la torma

pecorella smarrita, viene condotta nel consorzio dei Santi.

Buon Pastore con Ermete, che porta

delle

Giona, David, Daniele

fornace ardente, Susanna,

secolo

sulle

spalle,

antiche

si

urne

La somiglianza

pu spiegare
sepolcrali

del

col fatto

i^etrusche),

MANUALE

DI

STORIA DELL ARTE

aveva quindi gi un significato funebre, come


dal

Paganesimo. Nei

festini lgurati talvolta

Domitilla. Callisto

lino,

funebri (adorazione dei

rappresenta

il

Martire

Beati in Paradiso.

(fig.

ecc.) palese

8,

morti
che

glorificati',

premio

in

ma

delle

dei

Magi. Affres

Magi

(fig.

7,i

ed

Catacombe.

precursori

di

presentazioni non
rati tra le
i

leoni e

la

morte, nulla tocca tanto potentemente

le

Pietro e Marcel-

il

quadro con
pene

sue

notte e

significato pi cristiano

ammesso

gli

fra

alla

della

le

loro

dei
sevita

Pieti

di

una

animi, quanto

vita che ricomincia

miracolosa appa-

la

storie dell'infanzia di Cristo e l'Adorazione dei

miracoli del Salvatore occupano un gran posto nelle

s'ignorano

mensa

immagini

le

ragione

in

immagine

relazioni tipologiche tra l'antica e la

limitavano soltanto a

Roma

e alle

Catacombe.

figurazioni

nuova legge,

come per esempio Mos.

Cristo nell'Antico Testamento,


si

rappresentazioni tolte
(Ss.

reminiscenza delle cos dette agapi

nbc dei Ss.

rizione di Cristo sulla terra. Cosi

delle

le

la

della

trascorsa ora in cielo e ora sotterra. Oltre


la

tutte

Catacombe

anche Castore e Polluce prendono posto

polcrali cristiane quali Dei del giorno

dopo

quasi

nelle

Simili rap-

capitelli

figu-

rovine della chiesa di Ciardagh-Kji, che rappresentano Daniele orante tra

Abacucco portatn dall'Angelo, mostrano quanto

esse fossero diffuse anche

nell'Oriente.

Oltre a rappresentazioni

bibliche

dogmatiche, compaiono

scene

tolte

dalla

ANTICA ARTE CRISTIANA

Fig.

7.

Magi. Catacombe dei

Adora

(A. de

Waal,

Roma

Ss. Pietri

Sacra).

vita e dalle occupazioni del defunto, e ritratti. Sulla identit del seppellitore

sepolto nelle

Catacombe

dei Ss. Pietro e Marcellino,

non cade dubbio

donna pregante a braccia aperte


rappresenta una defunta (immagine in musaico della moglie
la

figura, cos frequente, di

biblioteca Chigi

Una
9

in

in

anche

di FI. Jul. Julianus nella


in

generale

Paradiso.

delle pi belle figure di oranti in

un arcosolio

del Cimitero di Priscilla

cui rappresentata la scena assai importante della vestizione di

gine cristiana, consacrata a Dio.

Diogene,

ma

(orante! in qualche caso

per certo che tale immagine sulle tombe significa

l'anima trapassata che prega

(tg.

sinistra

un vescovo barbato seduto

una ver-

in cattedra

r^

MANUALE

IO
e innanzi a

lui

la

vergine,

DI

STORIA DELL ARTE

mentre un accolito porta

il

velo della consacrazione.

vescovo indica una imagine della Madonna col Bambino ch"

ad esempio

della lunetta, quasi per portarla

dell'orante nel

puro

stile

mezzo separa

ellenistico e di ottima fattura,

che consueta nei

pittori

cimiteriali.

arrivare allo

stile

Col progredire

si

sostituisce

severo del bellissimo

basilica cimiteriale di

Commodilla

Vi rappresentata

Madonna

il

la

quale ultimo pone

sepolcro l'affresco
sul trono

le

sta

mani

voto.

il

al

La

sec.

figura
di

Ili

del

tempo

Catacombe

nelle

alla

maniera impres-

di Priscilla.

(Dal Wilpert).

un fare

pi

rinvenuto pochi anni or sono nella

che

sulle spalle

rimonta

di

una

La Madonna

Apollinare

realistico, pi preciso,

principio del sec.

al

Bambino

tra

donna,

la

VI

fino

(fig.

ad

io).

santi Felice e Adautto.

vedova Turtura.

il

cui

vista di faccia, in rigida posizione,

gemmato, sembra copiata da un musaico

quella della navata centrale di S.

fa

rimonta

affresco

in trono col

ad adornare.

che

che

apparisce quella aftVettata esecuzione

vi

Madonna

sionistica dei primi secoli

vergine

alla

due gruppi. L'affresco

Il

estremit opposta

alla

Nuovo

bizantino, e
a

Ravenna.

pu paragonarsi a

ANTICA ARTE CRISTIANA

La scultura primitiva

cristiana.

prove migliori nei sarcofagi. Si

citarono

fece le sue

L'antica scultura cristiana

bens

ma

la loro

S. Ippolito

trovata

antiche statue cristiane,

origine cristiana posta giustamente in dubbio.

Della statua

di

fra Santi. R..m.i, Cil

nel

35

presso

Roma,

solo

la

parte inferiore antica

ma

tergo della sedia rivela certo un concetto cristiano,


era probabilmente un
lica

retore

romana tanto \enerata

romano. La statua

dal

popolo

in

ritenuta

la

il

ciclo

pasquale inciso a

persona che

bronzo

di

S.

un capolavoro

vi

Pietro

figurata

nella basi-

dell'arte

cristiana

MANUALE
antica,

venne dal

^^'ickhoft', e

STORIA DELL ARTE

DI

con ragione, attribuita

ad Arnolfo di Cambio o ad uno dei suoi scolari.


antiche cristiane, quella del

Laterano

(fig.

ni. Di recente

bella figura di Cristo seduto


fine

all'arte dell'Asia

fagi, talora

Minore,

al

Una

XIII secolo, e precisamente


delle statue

pi belle tra le

Buon Pastore quasi fanciullo, che si conserva nel Museo


il Museo
Nazionale Romano si arricchito di una
(fig.

12) in atto di parlare, di

cui appresso

di

si

puro

parler. Nella

stile

ellenistico,

scultura

ravvivata dai colori, comincia ad apparire, almeno nella composizione,

sentimento individuale.
talvolta in

un

disposti

rilievi

af-

sarco,

dei

una sola zona, pi sovente

in

Fig.

12.

Cristo seduto in atto di parla

Roma, Musco Nazionale.

due sovrapposte, occupano


da colonne o da

pilastri.

di seguito tutto

Va annoverato

un

fra

lato o

sono scompartiti

in varie storie

pi celebri sarcofagi quello del prefetto

Giunio Basso (f 339) conservato nelle Grotte "\'aticane sotto la basilica di S. Pietro.
Nel fronte sono figurate in dieci campi, a rilievo, storie dell'Antico e Nuovo Testamento. In quella parte del sarcofago che qui riproduciamo

zona supi;riore
in

piedi fra

la

cattura di S.

Pietro, Cristo

due Apostoli (ambedue

cato originale,

le

in

(fig.

trono sopra

13)
il

si

vedono

nella

firmamento. Cristo

volte Cristo senza barba)

in

basso

il

pec-

Gerusalemme, e Daniele nella fossa dei leoni


gl'ultimo rilievo completato nel secolo XVII). In un altro sarcofago nel Museo Cristiano Lateranense si vedono le immagini dei due defunti nel mezzo di una conchiglia

(fig.

14

l'entrata

gli

di Cristo in

altri

rilievi,

messi unii dopo

l'altro,

in fila,

senza interruzione.

ANTICA AKTK CRISTIANA

Fig.

narrano varie storie


il

sacrifcio

ij.

d'Isacco,

Fig-.

P,,rtc del

in alto, la
la

14.

Giutiio l;a^so

Koma, Grotte Va

risurrezione di Lazzaro,

guarigione del cieco. Ges

Sarcofago cristiano del

sec.

la

moltiplicazione dei pani,

rinnegato

IV. Roma, Museo La

da Pietro

(ricono-

MANUALE

14

l'y^.

,.

Sarcofago della

scibile dal gallo),

in

Giona, Daniele

fa

scaturire

si

fra

l'acqua.

scioglie
leoni,

STORIA DELL ARTE

IV secolo. Cristo con

alcune spighe ed

basso, ,Mos che

di

fine del

DI

la

guarigione

vece

il

al

gruppo

e la Gallia meridionale

Minore

il

IV

il

VI

secolo, ne

conosciamo

Francia meridionale e della Spagna, e specialmente

nel

Mausoleo

di

Ctlla Pia

la

terra;

la

storia

Mos che

il
gruppo
Ravenna in-

rappresentano

ellenistica

orientale-cristiano dipendente dalla Siria e dall'Egitto.

periodo compreso fra

jiiiccsco.

deiremorroissa,

di sarcofagi tuttora sepolto nel suolo della Gallia. Di

fagi della

dagli Ebrei tumultuanti e

ellenistico-cristiano soggetto all'influsso dell'Asia

numero

Apostoli. Ruvcuna. S.

un agnello che indicano simbolicamente


sandali,

Mos circondato

Roma, Milano

gli

Un

quelli

grandissimo
appartenenti

circa trecento. I sarco-

quelli

di

Arles

(79)

ANTICA ARTE CRISTIANA

'5

fii;uiazmne dell'Arca di,'No.

che rappresentano una scuola locale, sono


I

primi per

ma

aquitano),

si

sopratutto per

mero relativamente grande


secolo,

I\'

si

un concetto

sono a
vi

la

marmo

figure, altri

Ad

stile,

stile

romani.

stretta al basso (tipo

il

Un
III

nue

il

eccezione di due o tre di et pi tarda, questi


di

una certa osservanza

ad ornati simbolici. L'idea


con vigore di

dei

artistico

periodo tra

greco, certamente condotto per via

nici; in seguito l'idea specificamente

uno

livello

forma pi

(57) appartenenti al

architettonico, eseguito con

rappresentata

la

scelta originale e indipendente dei soggetti.

di sarcofagi

conserva a Ravenna.

sarcofagi sono di
essi

stesso

allo

distinguono da quelli non solo per

Tn

mare

domina

in parte classica del

Dio dominatore

che richiama alla mente analoghi motivi

cristiana del

in

delle regole; alcuni

elle-

Redentore produce necessariamente

che ha sempre pi del simbolico, e che finisce col prevalere, ad esclusione

Porta

in

legno

di S. Sabii

MANUALE

DI

STORIA DELL ARTE

di Ogni altro. Gli spigoli del coperchio a vlta o a


(fig.

15).

Oltre alle scene bibliche, e a Cristo tra

di croci, uccelli,

arcate,

alberi e agnelli simbolici

variamente disposte.

Il

sono

tetto,

Apostoli,

gli

ornati

vi

di

acroteri

vedono

si

ornati

rb): la fronte spesso architettata

ffig.

simbolismo sovente

affine

ai

ad

motivi che decorano

tombali

stele

MI

copte

le

del

Vili secolo. In A-

ornamento

ad

frica

sarcofagi

musaico.

dei

preferiva

si

Nelle

il

provincie

pi lontane, dove poco

si

sentiva l'influenza della capitale,

senso delle forme

il

ma anche

assai inferiore;

qui, nelle tigure decorative


e negli abiti,

si

sente un'eco

dell'arte classica

Le sculture
sono

lagi

;'tig.

artisticamente

meschine

e eseguite quasi

sempre da semplici
i

17).

dei sarco-

operai,

quali per nella disposi-

zione dei gruppi

gono

norme

alle

atten-

si

artistiche

Negli angoli sono

stabilite.

lgurate quelle scene

che,

coi loro particolari,

ben

adattano a quello

spazio,

come, per esempio,

la

quale

cia dalla
'-caturire

tomba
al

roc-

.Mos

la

Se

Lazzaro.

di

fa

acqua,

l'

si

centro del sarcofago

pone

un

si

medaglione,

destra e a sinistra son quasi

sempre

lgurati

d'Abramo

fcio

sacri-

il

Mos che

ricev'e le tavole della legge,

disposti
sciare
l-'i;;.

ly-

l'^'iti Jc!l-i i^liits.i di

S.

Ambrugio

a.

Milano. iGoiiischmiat;.
^

per

in

la

mano

niele fra

solito

il

posto centrale. Figure riempitive che escono dal

servono a fondere
posti di tre figure,

diversi gruppi in

un solo

non hanno una disposizione

lasciar credere che questi scalpellini,

come

gli

gruppi

fissa

si

fondo,

stessi,

modo
alto

in

j-

di

leoni

come

r>-

la-

spazio

Uio.

r\

Da-

occupa
teste

costantemente

ripetono tanto

da

lo

di

ecc.,

com-

sovente da

esecutori dei sarcofagi romani, toglies-

sero queste scene da un modello comune, da una raccolta di figurazioni dove fossero

ANTICA ARTE CRISTIANA


riunite
e

Bibbia

della

techismi
r

avvenimenti
specie

ai

di

ca-

quali

nei

illustrati,

immaginazione

si

dottrine

pi'incipali

le

principali

parola

la

completavano a vicenda
ricorrevano

quali

lore all'invenzione,
ai

quegli

non davano va-

scultori che

questo

17

simili in

miniatori dei secoli

Troviamo

posteriori.

un'in-

dicazione di ci in uno scritto


di

Aurelio

Prudenzio

mente, del
secolo,

nome

principio

conosciuto

sotto

il

di Dittociacuii

{Dop-

Le qq

strole

pio mitr7nenfo).
di

Cle-

del

4 versi

ciascuna (24

^'ecchio e 25 dal

^a

ss

dal

Nuovo Te-

stamento) sono evidentemente


da considerarsi
zioni

come

immagini.

di

o pi

ma

cava che

riferissero [a

si

solo a Bibbie brevemente

probabilmente
soggetti pei

alle

persone

parte di essi ha

artisti.

La maggior

sepolcrale, allude alla

signitcato

preghiere

(iOumendationes

dei

defunti

pitture delle

Catacombe,

sono

che dopo

antica descrizione

Cristo fra

le

dell'antica

espresliturgia

aiiiviac).

Nelle sculture dei sarcofagi,

figurati

Si cer-

sarcofagi fossero

erano destinati.

cui

un

dei

rilievi

continuazione della vita dopo morte secondo


sioni delle

Cristian

piuttosto a quadri da

che servivano di modello agli

illustrate

adatti

che

difficile

quadri murali gi eseguiti;


tarsi,

Lampada

Fig. 20.

spiega-

gli

la

d'un'

come
IV

fine del

immagine

due ladroni)

si

nelle

antiche

episodi della Passione


secolo.

della

non

La

pi

Crocifissione

trova in Prudenzio, e

la

pi antica figurazione pervenutaci nella porta di Santa

Roma, che

appartiene

Sabina

in

Non

conoscono sarcofagi romani del

le

si

solite

rappresentazioni

rebbe a credere che


sarcofagi cessasse

la

al

simboliche;

produzione

dopo che

Roma

secolo

ci

degli

(fig.

18;.

secolo con

condur-

scultori

di

fu presa da Alarico,

nel 410.

Ma

gi dalla

decadenza tecnica

met

del

IV secolo

e stilistica di

si

avverte

la

questa produzione, de-

cadenza che continua senza arrestarsi anche nei

sar-

I.iverpool,

Mus

MANUALE
cofagi ravennati.

dato

alla

Un

posto speciale

porta della chiesa di S.

DI

fra

STORIA DELL ARTE


le

creazioni dell' antica

Ambrogio

in

Musco Imp.

Nella struttura essa pi vicina all'antico schema che


vi

pi notevole la

plastica

Milano, eseguita circa

la

il

cristiana
^8( (tg.

va
19),

L-dcr

porta di Santa

Sabina, e

proporzione nella distribuzione degli spazi. Le figurazioni

rap-

ANTICA ARTE CRISTIANA

come

presentano David, considerato

precursore

artisticamente, all'entrata della chiesa,

Male, che non pu ottenersi con

con r ingresso nella chiesa

il

medievali

nella decorazione dei portali


sul

di

nemici della Chiesa. Qui

e dei

potenza diabolica

ma

lampade ornate

le

Buon Pastore o

avorio

in

rilievi

la

lavori

pei
agli

si

provenivano per

la

Bene

parola divina e

di

dorati

vetri

minori,

svolge anche in opere

si

Cristo

20)

(tg.

del

figura

della

con rappresentazioni

figurate,

materia prima,

si

minor quantit

la

Romani

solamente con

pi dall'Africa,

e in

gieco. I

cos signilcativo e cos frequente

d'avorio

lavori

lo

dove

trovava

formulato

an-

cristiana

conformava

avorio

antichi; questi

usi

ecc..

quale anche nel gusto


in

della

trionfatore

volta

ramo questo

importante dell'arte
tica,

monogramma

del

Orante

dell'

prima

".

Oltre che nei sarcofagi l'aite antica cristiana

ci>me

la

Vittoria di Cristo sul Diavolo, del

la

forza,

la

come

(tristo e

per

programma

'9

Oriente

dall'

scrivevano di pre-

ferenza su doppie tavolette in avo-

mente
di

rilievi.

mici

consoli

donavano

dittici

mente

suo costume,

il

"

mano

console

il

mappa

aprissero

si

Medio

pregiata nel

libri

Kvo,

(fino

a due colombe colla corona della vitto


(A. de Waal, Roma Sacra).

quale dava

gli

aizzatori

possediamo,

consolari che

dittici

nel
faz-

(il

combattimenti),

coperte da

in^iti

superiore delle

(colla

onde

segnale

biamo

la

gli

Ordinaria-

pubblici.

nella parte

giuochi e

a-

mezzo

ta\olette figurato

zoletto) in

in

ad

face\-ano

si

giuochi

pei

entrando
dittici

tali

ammiratori,

interna-

cera, e ornate all'esterno

di

carica

dei

spalmate

(diptycha)

rio

al

fatto

d'orsi

leoni,

di

all'essere

che

essi

prestavano

si

ad ora se ne conoscono

28).

Vanno

^cc.

avorio,

ad

essere

dal

406

dob-

Noi

-ii).

(tg.

in

materia

tanto

trasformati

fino

al

in

541 dopo

dall'Occidente, ma artisticain parte provengono dall'Oriente, in parte


mente non presentano diversit essenziali. La Chiesa cristiana scriveva sui dittici
nomi dei martiri, dei benefattori della chiesa, e dei morti, che venivano letti

Cristo;

ad
le

alta

voce durante

custodie per

quali

si

sono

rilievi

Museo

di

il

culto divino. D'avorio erano anche vari arredi sacri, per es.

conservazione ed

fedelmente

rifette

ancora chiare

la

d'avorio, tanto pi vi
le

tracce

Berlino

(fg.

al

22).

tempo
I

il

trasporto delle reliquie, e oggetti

svolgimento

lo

si

di

rilievi,

artistico

generale.

Quanto

sente l'eco dell'arte classica;


(Costantini',

come

assai sporgenti,

nella

se

pisside

rappresentano

minuti

nei

pi

antichi

ne

vedono

eburnea

(Cristo

in

del

trono

MANUALE

STORIA DELL ARTE

DI

ancora imberbe, circondato da Apostoli


L'influenza classica

ma

di pieghe,

anche

naturalmente dopo
modelli,

nota

si

in

il

non solo

sente

si

un miglior senso

ma

secolo,

piedi

in

seduti,

movenze

direttamente deriva

minuti oggetti, copie quasi sempre di vecchi


pi

proveniente da Costantinopoli, da un S. Pietro

IV

tutti lavori del

V secolo.

in rilievo,

Giona (Museo Metropolitano

di

Roma

Mentre a

un Cristo

proveniente da Sinope (l'uno

in rilievo,

monumento

e l'altro a Berlino), e dal cosidetto

pitture,

delle

Minore, dal quale

di prodotti artistici dell'Asia

scultura bizantina, bene rappresentato da

la

e nei partiti

Questa influenza va diminuendo

dello spazio.

in questi

gruppo

Il

d'Isacco.

sacrificio

il

carattere conservatore, giacch restano, anche

il

fedeli ai vecchi tipi cristiani.

Nuova York),

in alcuni particolari, nelle

di

diminuiva,

l'attivit artistica

l'Asia Minore, fervida di operosit cristiana, produceva cose nuove in gran copia.

Romano

Negli ultimi secoli dell'Impero

progred

modo

in

indipendente anche

non

a Coionia; di conseguenza

abbondino

con figure

vetro. Di questi lavori per lo pi

Santi

di

(fig.

fiore

sottilissimo

Museo

comunit cristiana una

stianesimo

Nuovo Testamento,

forte

Solo quando

compagine,

figure

angusti corridoi

frichora).

servivano pel

sepolcrali,

forma

piccole cappelle di

rica

mezzo

dimentichi che durante

in

offrirgli,

mondo pagano

forma del tempio.

entrambi del
destinato

di

ed

altri

III secolo,

all'altare

le

come sopra

sono a

un po'

tempi del Cri-

le

case pri-

in

interrompono

cripte che

cripte
di

una

la

gli

Mcmoriae,

le

trifoglio [celle

primo secolo sono

chiese cittadine del

le

il

tardo Impero regn una


al

nuovo compito;

invaso anche

tempio

Il

culto,

dai primi

fin

adunanze tenute

di

Catacombe,

norme fisse e
come edificio, con

ebbe

vere

situazione sto-

avanzatissima, in

civilt

a tanti diversi edifici, anche quello adatto ai suoi scopi.

stesso

certo che

esso sorse in seno

del Cristianesimo, giacch

che molte energie erano pronte

la

culto divino

il

nuove; cosa d'altronde impossibile per

architettoniche

di

lo

lamine

oranti

di

rettangolare con tre semicerchi a guisa

queste costruzioni, n

grado
si

culto cristiano

due

pi bella collezione

la

chiesa sorse anche

la

tennero riunioni pel culto, e sappiamo

si

vate e negli orti di ricchi cristiani. Nelle

creazioni

al

tra

non esistono che frammenti; contengono immagini

determinate e particolare tsonomia.

leggi

ad esempio

della Biblioteca Vaticana.

Architettura cristiana.
la

industria del vetro che

d'oro

foglio

soggetti sacri. Si trovano generalmente nelle Catacombe, e


nel

l'

citt in provincia,

fossero principalmente destinati


di

storie dell'Antico e

23),

gran

in

meraviglia che trai prodotti dell'antica arte cristiana

Sembra che

vetrerie.

le

cosidetti fondi d'oro,

fu

alcune cospicue

in

della

vivace

luoghi tradizionali del culto,

mutando persino

dea siriaca in Hierapolis e un tempio

tre navate

edilizia,

attivit

l'agitazione religiosa aveva assalito

di

Samotracia,

con innanzi una navata trasversale

lo

spazio

Samotracia termina a semicerchio). Quanto

rialzato (in

lontani dall'antico tempio, quanto somiglianti alle

prime creazioni

cristiane

Senza alcuna esitazione si adattarono a chiese cristiane templi pagani. Il tempio


periptero di Venere in Afrodisia fu fiancheggiato da muri, in modo 'che le file
i

di

colonne servirono

alla

divisione dell'edifizio in tre navate

la

cella e

le

colonne,

che erano d'ostacolo alla formazione dell'abside, furono tolte via senz'altro. La cella
interna del tempio di Roma e di Augusto ad Ancira fu trasformata in una chiesa ad

una sola navata;


golare, e

il

il

pronao

colonnato fu prolungato
del

tempio di\enne

il

in

modo

da formare un'abside

rettan-

nartece della chiesa. Siffatte trasformazioni

ANTICA ARTE CRISTIANA


si

di

comprende che avvenissero dopo


Stato; adattare

al

nuovo culto

21

costosa e di pi facile esecuzione che non far sorgere

dopo

questi adattamenti cominciassero poco

il

nuovi

edifizi

ma

3,

impresa {meno

anche

era

dell'antico

edilizi

religione

divenuto

trionfo del Cristianesimo,

il

gli

probabile che

dopo Teodosio non

se

ne ha

culto

della

quasi pi alcun esempio.

La

basilica.

natura:

il

suo

fine

Il

Cristianesimo non

cipalmente destinati ad accogliere

dove

si

aduna

comunit

la

le

immagini

sul

la

erano prin-

degli Dei; invece la chiesa

forma

cristiana, e la

semplici fedeli e da preposti, determina


cristiana nella sua

una religione fondata

della vita morale. Gli antichi templi

rinnovamento

il

comunit,

questa

di

interna dell'edifizio.

struttura

il

luogo

da

costituita

La

chiesa

forma primitiva, secondo ogni verosimiglianza, era dunque null'altro


fratelli in Cristo, e nel lato minore della sala, chiuso

che una sala per raccogliere

opportunamente a semicerchio, s'apriva un piccolo spazio, donde preposti dirigevano


il
culto divino. La maggior ricchezza e perfezione nella costruzione di questi edifizi
i

una lunga evoluzione, che

fu r effetto di

sebbene non
zassero
stiane,

le

ancora

case di preghiera e

che prima erano dette

basiliche,

nome

forensi {fora)

lo

meno

La prima opinione
degne

di

Il

romane, cio

o per
fede,

secolo pervenne ad una

Costantino

facessero pi larghe e

si

doiiiichiiii.

le

nome

ecclesia,

pi

basilica

coveticilui,

insostenibile, poich le

continuarono a servire

ristretto.

al

ma

Altrettanto

anche

si

rial-

chiese

cri-

presero

nome

le

ai

di

mu-

antiche basiliche
convertite in

costruzione delle nuove basiliche.

basiliche dei

l'altra

le

fossero

che

chiamate

romane, sebbene

"

le

ha valore
basiliche

basiliche private

a dir

notizie

tempo dopo

opinione non

incerta l'opinione

secondo

mercati,

loro uso ancora molto

derivino dalle sale festose dei palazzi romani,


V afr7an. alae e tabliimi/ delle case

la

stabile,

da Costantino e

condusse a credere che

servissero di modello per

forma

ordin che

lunghe,

sedi dei mercati e dei tribunali,

struzione delle basiliche cristiane

un senso molto

IV

nel

l'imperatore

certo in relazione agli ingrandimenti ordinati

tamenti che ne seguirono.

chiese,

Quando

definita.

vero

la

la

co-

che

in

cristiane

o ^-

prevalenza della

MANUALE

DI

STORIA DELL ARTE

Fig. 25. Pianta dell'aulica basilica di S. Pietro a

pianta a crocer renda mollo ovvia


dello spazio centrale sostenuto

pu risalire
E neppure

alle

il

quest' ultima

da colonne,

basiliche forensi,

sicuro che

che

tipo della

Roma. (Da

in

non era

\arie

forme

di

La forma

Piuttosto

il

loro

nome

tempo

l'abside

tra

innalzamento

laterali pi basse,
alla

il

tipo unico degli edifci di culto cristiano,

basilica.

di Costantino
della

Cella

Ad ogni modo
ma soltanto una

a pi navate della basilica privata o forense.

coli' atrio

silica

dato

cristiana al

un risultato dell'unione a poco a poco compiutasi


riaUs

ipotesi.

von Bezold).

confronto delle pareti

avrebbero
basilica

Deliio e

sia

cimitela

tra

bale

essi.

originaria delle antiche basiliche cristiane

Fi-^.

Jb.

Kicostriizione dell'interno dell'antica basilica

di

si

S.

vede meglio

Pietro a

Roma

che altrove

ANTICA ARTE CRISTIANA


nei rilievi dei sarcofagi, nei
tg.

24),

Jella basilica
Il

musaici,

tipo

sono l'abside

medio

secoli precedenti,

pu descrivere

un colonnato aperto,

Fig. 27.

La

le

si

venne formando specialmente

cosi: davanti al fabbricato

un

atrio

si

utilizzano

basilica di S. Paolo a

le

Roma,

ricostruita

dopo l'inceDdio

colonne dei templi e

edilci

di

antichi) in

La navata
si

trionfale),

quale

al

sostenevano

un lacunare

in

legno

Le

muri superiori
;

qualche volta

avveniva nei tempi antichi


raramente, fra l'abside e

la

cristiani,

ora

colonne,

della navata di
si

ma

la

da

collegate

mezzo,

la

serviva

filari di

centrale

appoggiava

pianta semicircolare e coperta di vlta, che conteneva l'altare,


e banchi [subsfllia] pei sacerdoti.

Roma

nei

quadrilatero

alle

colonne

una navata centrale

deva con un arco grandioso

(arco

del

pi larga e pi alta, e in due navate laterali pi basse.

archi,

bronzo

essenziali

occidente, largo quanto la basilica, circondato

con una fontana nel mezzo [cliantarus] che

abluzioni dei fedeli. L' atrio conduce\-a nella chiesa che era divisa da

(sovente

parti

colonnati.

.atra/m), pi tardi rivolto di solito ad


-da

un lampadario di

in

Orleansville. In ogni caso

della basilica, quale


si

specialmente

rinvenuto in Africa, presso

23

cattedra
architravi

quale era

vedeva anche l'armatura del

si

chiu-

l'abside,

ora

coperta

tetto

(ci

nei secoli successivi pi poveri) e talora,

navata principale

si

frapponeva

un

grande

di

vescovile

spazio

da
da

non

ma
tra-

MANUALE

24

DI

STORIA DELL ARTE


sversale appena sporgente

ghezza

della

basilica

con

navata

nel

Nel primo

preferita

dominio

romano.

dell'architettura

erano

rare

negli

cominciano bens

siriaci

La

fu

periodo

cristiana le torri

H'

lar-

transetto

specialmente

editici

dalla

(transetto).

ma

secolo,

fin dal

per vederle con-

dotte a forma perfetta ed ornata, ed

organicamente collegate col corpo


l'

bisogna

editzio,

venire

fino

del-

all'ar-

chitettura settentrionale dei secoli

IDDDOOQ

!::::
DJDDO
JDCe

inapDDDqnDDD,

Antiche basiliche cristiane

Roma.

in

Le

n'

mutamenti.

appartenenti

secolo, quella di S. Pietro fu

per

non rimane che una

rifatta

minima

compiute da

Costante.

Ma

parte.

furono iniziate da Co-

e l'altra

stantino,

di

essere

al

to-

forma, e di quella di S. Paolo

in altra

L'una

col tetto

travatura, soffersero molti

talmente distrutta

mMdddi

antiche basi-

pi

Roma,

liche cristiane di

Delle due maggiori,

gflJDDDBQDDr

VI

e VII.

suo

figlio

basilica costantiniana

la

Paolo, nel I\' secolo cedette

S.

il

luogo ad una nuova costruzione, ese-

mecha-

guita dall'architetto [professor


iicis)

Ciriade, per ordine di

tiniano

II,

La

struttura della
S. Pietro

di

segni

(fig.

(fig.

27!.

nel

1823.

di

Valen-

Teodosio ed Arcadie
primitiva

nota

ci

(386^.

basilica

da antichi di-

25 e 26); quella di S. Paolo


dopo un incendio avvenuto
fu

imitare

lo

cercandosi

ricostruita
stile

antico.

Ma

anche

quando queste due basiliche esistevano


nella forma primitiva, non mancavano
in

esse

si

di S.

Clemente

di

ornamentali

monumenti
(Ricostruzione del 1125),

perch quasi

compiacquero

parti

Fig, 28. Pianta

dell'arte decorativa

tracce

le

posteriore

in

secoli

ai

pi

venerabili

dell'antica arte cristiana.

Delle basiliche di

meno

tutti

aggiungere nuove

Roma

che

al-

parte risalgono ai primi se-

ANTICA ARTE CRISTIANA


coli

conservano

cristiani e

il

tipo primitivo, citiamo S.

25

Giovanni

denziana, S. Maria Maggiore, S. Prassede, S. Lorenzo fuori


alla
fila

costruzione
delle

il

monumento

per

pi prezioso

n(i

colonne scanalate con capitelli corinzii

Roma.

archi

le

cui

fronti

sono decorate

di

marmi

le

in

Mura,

Laterano, S. Puecc.-,

ma

quanto

La

chiesa di S. Sabina.

la

prese da un antico tempio sostiene

(Ricostruito nel 1125).

\'ariopinti,

ad opus

In

sectile.

Sabina

S.

doveva esserci anche un nartece interno.


L'interna struttura della basilica, meglio che
S. Paolo,

si

pu studiare

pi la chiesa originaria
pellita

(ora

nuovamente

in quella di
:

nelle

S. (Clemente

questa fu conservata solo


dissotterrata),

(tg.

chiese

28

come

quando, dopo

la

di

Pietro

S.

29). S.

chiesa sotterranea

distruzione

di

Clemente non
di

fu sep-

quella parte

MANUALE

26

DELL ARTE

DI STORIA

della

opera

per

citt

di

Roberto Guiscardo 1084).


suolo tu rialzato, e

il

vi si

nuova fabbrica
terminata prima del 125'.

eresse

la

Della

vecchia

bandonata
su molti

chiesa

ab-

portarono

si

oggetti

che

fu-

rono disposti come prima


serbando cosi T antico ar:

redamento e dando alla


nuova basilica l'aspetto anNella navata di mez-

tico.

da cancelli

zo, separato

marmo,

vi

posto

il

di

de'

cantori e del clero minore,

un coro
erano

basso,

uniti gli

pergami
leggeva
stola.

elevati
il

quale

al

amboni
donde

".
si

\'angelo e l'Epi-

Accanto all'ambone

Vangelo c'era sovente

del
in

de-

candeliere,

ricc(

imato a portare

cero

il

asquale. L'altare al fondo


I

navata

Iella

"l alto
dini

gra-

(specialmente quando

sotto c'era

il

era

centrale

parecchi

di

cripta) e

la

cuperto con un baldacchino


sorretto da quattro colonne
[cibori il m'^. Intorno al
dell'

abside

muro

semicircolare,

chiuso talvolta da un corridoio


il

colonne,

\escovo con

sedeva

l'alto clero.

L'esterno delle

anti-

che basiliche cristiane non


era
Il

quudro

senza

del Salvatur.

da Innocenzo

III.

Ro

na, Cappell

(Da: Gridar, Sancla Saictoruii

chiese

Sancta Sanctorum.

di

ornamenti
Spoleto del

si

raccolsero ben presto

coperto
pareti

di

si

gli

ma

si

^'

secolo mostrano per esem-

Friburgo, Ilerder.

pio nelle porte e nelle

nestre decorazioni plastiche

(le

fi-

serb l'ornamentazione pi ricca per l'interno. Qui

oggetti pi preziosi,

le

croci d'oro e

lamine d'oro; dal baldacchino pendeva

stendevano tappeti variopinti, e

il

la

pisside

candelabri; l'altare era

informa

di

colomba;

pi splendido fra gli ornamenti,

sulle

la pittura.

ANTICA ARTE CRISTIANA

Antica pittura cristiana a fresco e su tavola.


anticiii atlVcschi

cristiani

gli

si

questi rappresenta

di

ritrova molto innanzi nel

occhi aperti e

la

Madonna

il

papa Silvestro ed

col

altri

la

Crocifissione;

Medio Evo:

il

IX

il

resti

di

Maria An-

tipo di Cristo

piedi inchiodati separata-

secolo, le pi

nomi

scritti in

Roma

a Sinistra dell'abside notevole

da

pochi

la

degne

studio sono

di

Santi, le storie di Giuseppe, e

schierati intorno al trono del Salvatore, coi

Opera pi

Dei

veste lunga; l'affresco attribuito al secolo Vili. Delle

pitture del vestibolo, eseguite tra


Lina

pi interessanti sono quelli della chiesa di S.

Foro Romano. Uno

tiqua nel

lo stesso che

mente,

leggenda di S.

Santi

\ari

greco; nella cella quadrata

(scc. IV).

Quirico e

di

sua

madre

Julitta.

met del secolo V, e certamente non posteriore alla met del secolo Xl. la formosa immagine del Sahatore, dipinta sopra
una tavola di noce e conservata nella cappella Sancta Sanctorum a Roma; la
pi antica menzione che se ne abbia dei tempi del papa Stefano II (752-757. Venerata

come opera

per ordine

non

antica,

lascia visibile che

allo scoperto
(tg.

acherofoiita, ossia non eseguita da

Innocenzo

di

30).

Le

forse alla

riferirsi

piedi,

il

III

198-1216) fu coperta

(r

di

mano d'uomo,

ed

quando

si

voglia lavarli, ungerli

recenti indagini del Wilpert

ornato di

nimbo
gemme, ha
il

\oro certamente

eseguito con
la

latino,

la

quale

capo; in basso c' una porticina a due sportelli per mettere

od

esporli al bacio dei

hanno accertato che

dipinto la figura del Salvatore di grandezza quasi naturale;


freschi

questa pittura

una lamina d'argento

somma

diligenza;

la

in
i

questo
colori

destra levata in alto e tiene un rotolo nella


e pi

precisamente romano.

sono

figura siede sopra

fedeli

venerabile

molto

un trono

sinistra;

la-

MANUALE

Antichi musaici cristiani.


pervenuta a grande perfezione,
Costantino in poi

tempi antichi
[opus

sectile'),

Con

cristiani.
si

coprivano

L'arte del musaico, che nell'et imperiale era

subito

fu

fu tanto curata

STORIA DELL ARTE

DI

lastre fatte

pavimento

il

usata

nelle basiliche

da

formati con

figurate,

marmo

piastrelle di

tempo

dal

disposte

di

dei

tipico

disegno

Nelle parti superiori delle pareti,

pareti.

le

nell'arco trionfale, nella conca dell'abside,

ornamentali

catacombe,

nelle

da divenire l'ornamento

brillavano

con

quadri

rappresentazioni

colorata o di vetro, fissati sopra

tasselli di pietra

uno strato di cemento. La composizione nella pittura a musaico (che fu usata relativamente poco nelle catacombe) si muove entro limiti angusti e glissi. La divisione
del lavoro, il trasporto meccanico del disegno a colori, opera d'altri, sulla parete

Fig. 32. Mi

(poich di solito non

il

musaicista che

materia stessa di impedimento


dei colori,

al

compone

quadro) toglie ogni

il

libert.

ed assolutamente insufficiente a rendere

molteplici

le

vivacit dei sentimenti; otYre invece vantaggi d'altra natura:

espressioni

la

durevole,

in

pi

La

passaggio

libero slancio della linea, al graduato

questo senso pi monumentale di qualunque altra tecnica pittorica, per quanto anche
ci sia relativo, per lo staccarsi dei tasselli dal
pareti e per l'alterazione di

qualche

colore.

semplici e solenni nella loro quiete maestosa,


cosi

grande che appena

renza

di

si

avverte

questa

visione meglio esprime lo stato

cemento

Ma

come

Purtroppo
nei

la

solidit

furono

di

tale

distrutti

nei

Gerusalemme
tecnica non sempre

per

restauri posteriori, ed perci

ampliamenti
che

converr

dell'umidit

grandi

quelle

particolari

di quei primi

dall'aspettazione dell'Anticristo e della

Molti di essi

di

una

se apparissero in

deficienza

d'animo

causa

l'effetto

visione,
1"

appa-

tutti

presi

anzi

cristiani,

delle

figure

divina.

salv

musaici

ricostruzioni,

usar

prudenza

dalla

molti
nel

rovina.

trasformati

giudicare del

ANTICA ARTE CRISTIANA

Fig. 33. L'Annunciazione (V secolo).

loro valore artistico e del loro

opere del tardo classicismo

si

stile.

Roma,

Anzi

S.

confondono con

nei musaici cristiani pi antichi (Santa Co.stanza

Ss.

Cosma

29

Maria Maggiore (arco

questo
le

prime

[tg.

Damiano

trionfale).

proposito
cristiane,

ripeteremo

che

le

anche quando come

31]; Laterano, cappella delle Sante

Roma

(sec.

VI).

MANUALE

30
Rufina e Seconda)

T elemento

DI

STORIA DEM> ARTE

ornamentale

cappella delle Sante Rufina e Seconda, che

nense,

si

vedono

viticci

conchiglia e Tagnello fra

d'
le

oro

su

fondo

colombe

che ebbe origine nel secolo IV

(flg.

ha

sopravvento. Nelle
il

il

nicchie della

portico del Battistero Latera-

azzurro. Solo

indicano
3'2).

il

gi

fu

le

croci

che pendono dalla

sentimento cristiano

di

quest'opera,

ANTICA ARTE CRISTIANA


Ben presto

determinarono

si

l'abside delle basiliche, riprodotti


Il

tssarono

si

Di(\

sulla

la

chiesa

al

disopra

quadro principale

Il

quale sono

di

trale

compreso

di solito tra

due palme,

Arco ed abside

canti
i

Gerusalemme

in

simbolo

pecore,

quali sta V Agnello di Dio, collocato sopra una

la

alla

un

(fig.

due

piccoli

collinetta dov' l'Agnello di

secolo,

quando gi decade

il

anche l'ornamento musivo dell'arco trionfale determinato

dell'arco troneggia l'Agnello di Dio o appare

Cristo

il

busto

Angeli o dai simboli degli Evangelisti; pi in basso


vestiti

mezzo

campo

alle

cen-

signit-

edifici

di

Dio scaturiscono

senso della forma,

prescritto.

Al

sommo

circondato

dagli

Seniori dell'Apocalisse, bianco-

le corone in mano, s'affollano per adorare Cristo. Sotto la figurazione


non manca mai un'iscrizione metrica di parecchie linee che glorifica

santi della chiesa e loda


basilica di

il

committente dell'opera. Tali

tituli

;>

che, per

es.,

nella

Milano eretta da S. Ambrogio (379-386) illustravano storie del \'ecchio


si raccoglievano ancora con amore ai tempi dei Carolingi

Nuovo Testamento,

(Walfrido Strabene e Ekkehard. Divulgati

mane

o zona,

con

dell'abside

e del

in
Il

34).

mano

la

da una fascia

Apostoli,

degli

collinetta

quale

al

per
1000.

del

Santo

il

semicerchio,

inlLM-i(ire

lascia tra

figurazioni
fine

di

Betlemme. Dalla

quattro fiumi del Paradiso. Nel

delle

sino

Apostoli e

gli

sospesa

terminato nella parte

dodici

figurate

Cristo,

soggetti

fedelmente

abbastanza

centro occupato dalla figura di Cristo, fra

dedicata
^li

31

delle antiche

opere pittoriche.

in

copie,

sono spesso tutto quanto

ci ri-

MANUALE

32

DI S

lORIA DELL ARTE

Antichi musaici cristiani di Roma.


Nei musaici romani si avverte piutmutamento nello stile che un \cro e proprio progresso; infatti migliori di
datano dal IV secolo, mentre nel ^' a Ravenna dove Teodorico chiam musaicisti

tosto un
essi

romani, l'arte musiva

sviluppa

si

Romano

anche nell'Impero

Roma

acquista maggior valore.


sviluppo interno

mente
gli

si

era ormai troppo esausta di forze per un qualunque

coltivavano perci un'arte esteriore

artisti

molti punti

delle singole

mostra per,

restaurato,

una

figure,

vari atteggiamenti

musaici

di

decorativa.

musaico

Il

Siricio (384-399), mutilato

disposizione generale e nel disegno

nella

Cristo

due donne

Maria Maggiore

S.

altro

papa

di

e an-

seduti, in

Pudenziana

insigne dell'arte cristiana del secolo

tempo

del

sono

Apostoli

gli

reggono corone,

che

Un monumento

Prassede, hanno pieghe leggere.

sono

debol-

pi

grande differenza dalle rappresentazioni posteriori,

abiti delle

gli

pi che

tempo

35 del

(fig.

cora risente di una viva influenza classica

ma sempre

atteneva alla tradizione greca,

dell'abside di Santa Pudenziana


e in

poi (527-565^1

in

reminiscenze classiche,

delle

l'affievolirsi

volevano secoli perch una nuova forma d'arte potesse prendere vigore:

ci

pittura

la

da Giustiniano

vario senso, e

in

d'Oriente, con

di Sisto III (432-440). In essi

gi manifesto all'evidenza l'influsso dell'arte orientale

precisione

nella

forme,

delle

nella ricchezza degli ornati e della decorazione, nella vivezza del colorito. Nella na-

vata centrale in tanti quadri sono figurati

Madonna son

ch' un vero inno alla


Affine

il

musaico

figurati

422-440) che ha due sole figure,

Sinagoga e

la

trasformazione

grande

arco

Santa Sabina (Celestino

della parete d'ingresso di

indizio questo dell'avvenuta

nel

Chiesa pagana,

la

perch

dell'arte,

(fig.

fondo

su

33).

Sisto III.

quali

trionfale

Nuovo Testamento

del

tatti

Testamento,

Vecchio

del

fatti

derivano da un originale miniato su un rotulo; mentre

d'oro,

musaici anteriori

questa data hanno fondo turchino. In S. Sabina sembra proprio di vedere un punto
di passaggio perch l'i.scrizione dedicatoria a fondo turchino, e

che

rali

grado

la

fiancheggiano sono su fondo dorato.

loro

il

rinnovamento

dopo l'incendio

fosse la disposizione originaria

(526-530)

orn

si

di

musaici

profonda modificazione nello


Cristo,

L' etfetto
si

generale

riscontrer

Le singole

dei

figure

queir espressione

forni

pio

ma

severa

quale

lo

guarnizioni,
il

^'i

si

idee

alle

pallido,

nei

rafforza

gusto per

sente

danno un'idea
VI secolo,
Il

il

meno bene

tempo Cassiodoro.

magro,

si

(fig.

late-

36),

mal-

quale

di

nel quale

Damiano, mostra gi una

Damiano,

papa Felice e
che

in

S.

S.

Teo-

Pudenziana.

una grandiosit rara che non

invece qui

uomo veramente

rivedremo

il

due figure

le

ma

comincia gi

nelle teste

germanico, che pi tardi diventer fosca e

tipo

al

conforme

Mentre da una parte


di

un

di

ci

le

Paolo

variet dei colori sar a scapito dell'antica chiarezza.

questo

in

certo

dall'altra si risveglia

dopo

la

^icina

appare, tranquillo,

ci

venerabile,

Cosma

raggiunge

colori

l'immagine

dalle antiche,

Cosma

sono ancora mosse con naturalezza,

corrucciata. Proprio
rico,

Ss.

1823,

di S.

ogni senso di libert nella composizione:

gruppi disposti assai

in

quando

pi,

finito

del

Galla Placidia.

di

dei Ss.

l'abside
stile

Principi degli Apostoli,

doro, sono rappresentati

tempo

al

musaici

celebre

il

venerabile;

allora

consigliere di

che

dominanti.

si

Teodo-

discosta

assai

L'uomo veramente
ornato

misurato nell'andatura,

di

barba,

musaici dei tempi posteriori.


la

corrente ascetica che

\csti ricche

come un'eco

della

d'ornamenti

pompa

di

si

Corte,

stacca

dal

mondo,

quasi sovraccariche

aumentata ancora

passaggio dell'imperatore a Costantinopoli, per l'influenza orientale.

Gi

la

ANTICA ARTE CRISTIANA


figura di S.

Teodoro

nei Ss.

Cosma

Damiano

camente ornata, e anche pi straordinario


patrona nell'abside di S. Agnese (Tav.

I).

per una

distingue

si

pesante

il

^'^

abito

musaici della

clamide

Agnese

chiesa di S.

VII secolo (625-638); dopo di che abbiamo una lunga pausa e


IX secolo Parte risorge quando si ornano di musaici numerose basiliche

salgono

ai

Maria

sede, S.

volgono

al

in

Domnica

Marco

[Navicella], S. Cecilia, S.

passato, non osando pi creare, e ripetono

esempio l'abside

di

ecc.).

antiche

le

ric-

parata della santa

di

solo

forme

Pras-

(S.

Gli artisti

ri-

nel

si

ri-

per

cosi

Prassede una evidente imitazione del quadro musivo dei

S.

Fi^. 37. Particolare della Porta Aii

Cosma

Ss.

Damiano.

nuo\'a attivit artistica,


cale,

ma

E altri due secoli passano prima che Roma si rianimi a


non pi traendo l'ispirazione e le forze dalla tradizione lo-

derivandole di lontano per diverse

IMPERO ROMANO D'ORIENTE.

II.

Prima ancora che


ebbero

della

in

in

Roma

si

formarono

loro edifici pel culto, e crearono

stiana delle
Siria.

Oriente

per quanto

Catacombe

si

le

in

Oriente

Minore, servi

forme ellenistiche

si

di

mescolarono

riferiva all'ornamentazione, in

comunit

Come

figurazioni sacre.

Roma,

delle basiliche primitive di

dell'Egitto, dell'Asia
alle

vie.

modo

l'arte

elementi

che

che
cri-

l'arte

cos per l'arte cristiana

fondamento
gli

cristiane,

per

l'arte

ellenistica.

locali,

Per

specialmente

cristiana orientale as-

sunse una fisonomia particolare, atfatto indipendente dall'arte romana. Anzi, special-

Fig.

,0.

Chiesa

di

kalb-Luseh

in

ANTICA ARTIC CRISTIANA


mente dopo che

fu trasferita

tluenza della civilt orientale, che

in

pi tardi

modo

pei codici

orientale

in

nei

anche

perduti,

ma

Occidente, cosi

di

S.

musaici

Maria Maga

Ravenna.

fanno fede molti

parecchie opere del secolo

modelli anterioi'i.

crebbe Pin-

in

forma ancora pi evidente

loro pro\enienza dai

la

sentire

1330''

dell'arte cristiana in Oriente, di cui

indiscutibile

stile

noteremo

li

monumenti primiti\i
sono in massima parte

Purtroppo
scrittori,

presto

fece

si

che abbiamo potuto notare indizii di


giore ,432-440

3^

sede deirimpero a Costantinopoli

la

come

VI indicano
ad esempio

miniali.

Nell'architettura

poi

lirandi

le

creazioni

^leiret

costantiniana

Fig. 40, fianta della chiesa del

Fig.

(I.

Pianta della
di

solamente T ultima fase dello sviluppo dell'architettura ellenistica


dell'Oriente.

monumenti

eretti

da Costantino

in

rappresentano

Gerusalemme,

Suvede.

nelle

grandi

in

Antiochia,

citt

in

non esponevano idee muove, ma la loro formula artistica divenne


rapidamente un canone che si impose come regola generale, tinche Bisanzio non prese
la prevalenza. Cresciuta l' importanza di Bisanzio come emporio commerciale,
spe-

Costantinopoli,

cialmente

dopo che Giustiniano cerc

della seta, essa


tale.
le

Anche

si

dalla

mise

alla

di

accentrarvi

il

monopolio

dell'

industria

dipendenza dell'arte persiana, indiana e dell'Asia orien-

Siria, dalla

Cappadocia e

prime forme architettoniche


Gli edifizi della Siria.

originali,

dall'

Armenia, che devono aver posseduto

Bisanzio ricevette

efficaci

impulsi.

esempio si osserva il pilastro e l'impoAurea a Gerusalemme (fig. 37) che conduce


Harm-esch-Scherif), dove altre volte sorgeva il

Se

per

statura dell'arco della cosi detta Porta


al

quartiere santo dei .Maomettani

tempio

di Sionne,

nelle foglie appuntite e

fortemente intaccate

si

riconosce

subito

MANUALE

36

un

modo

foglie

di trattar l'ornato

non certo un tipo

ben

isolato

DI

STORIA DELl'arTE

diverso
;

lo

dall'

tciitrionale

chiesa siriaca. Solo da pochi anni

ellenico-romano

ritroviamo chiaro

delU

basilica di

p.

es.

e questo

disegno a

nell'architrave di

una

Kars ibn Vania

abbiamo precisa notizia dell'architettura dell'innel primo secolo del Cristianesimo si

terno della Siria. Alcune trib dell'Arabia

portarono

al

Nord

stabilendosi nel territorio dello 'Haurn

(al

Sud

di

Damasco).

Il

ANTICA ARTE CRISTIANA


regno dei Sassanidi, che quivi

fond, invaso ben presto dalla civilt cristiana, duro

si

cinquecento anni, tinche cadde sotto

circa

Ma

completamente dimenticato.

37

nomadi

di

assalti

gli

monumenti

arabe

trib

fii

tempo

di quegli antichi abitanti, sia del

pagano che dell' antico cristiano, si conser\"ano in gran numero, e in virt del materiale
resistente, sono in uno stato di conservazione meraviglioso. Il suolo dello Harn.
povero

tutto vulcanico,

Ci favor

\dolrrit'.

memorabile
che porre

caverne

in

da

dell'

pietra

di

architettura in pietra ed esercit la sua influenza

degli

pietre disgrossate

le

pietra sostenute

una

persino

candelieri

naturalmente

si

tetto

il

le

aperto,

all'

senza cemento:

all'altra,

form

si

abitava da

fabbricare

usci

accanto

da men.sole

pilastri e

La popolazione

edilci.

quando

chiusero con imposte di pietra. Di pietra sono

si

forma

sulla

struttura e

sulla

altrettanto ricco di pietra di facile lavorazione

di legnami,

sviluppo

lo

le

con

la

terrene

armadi

gli

pietra tagliata e

imfece

lastre di

porte

stesse

panche nell'interno,

us ben presto

tempo
non

fu

adot-

tato l'arco a tutto sesto. Oltre a

vate,

trovano

si

conser-

Harn

nello

trionfali, teatri, templi

tombe, archi
pagani,

ben

private

molte case

basiliche e con\'enti

cri-

stiani.

Alfine alle costruzioni

Harn

un

architettonico siriaco

Hama

ira

Aleppo

dclli>

gruppo
pi al Nord,

secondo

meraviglioso qui

non

solo

lavoro

il

tec-

nico della pietra, assai progredito,

ma

la

ricca struttura dei

ogni

cati esclude
tratti

si

La

di

sopra

il

della

(fig.

tre

ha

portale ad arco tondo

Kalb-Luseh

servono

38)

basilica

Turmanin

orizzontale, con ai
di

di

le

una loggia terminata con un vero

due solide

lati

al

cornicione

Kalat-Seman

le

le

une

Come

39).

Originalissima
40)

(fig.

(fig.

proprio architrave

coperte di frontone. Nell'abside della chiesa

torri,

semicolonne sovrapposte

sostegno

romaniche del XII secolo


Stilita a

che

rudimentali.

tentativi

facciata

navate di

fabbri-

possibilit

la

alle

altre

tutto

chiesa

ci

si

avvicina

chiostro

del

al

muro

alle

absidi

appoggiate

di

S.

Simeone

braccia della croce greca sono formate da quattro

basiliche a colonne, di tre navate, che

da un ottagono regolare

si

irradiano in direzione

dei quattro punti cardinali. Dagli angoli di intersezione dei bracci della croce

quattro absidi semicircolari e nel centro


libera a cielo aperto.

cinque
le

tre

la

La

ottagono

la

colonna del Santo

escono
ele\ava

si

pianta della chiesa era a una, a tre o a cinque navate.

basilica a colonne di

navate

dell'

;Kerbet-Has,

Suvede

Ruveha,

(fig.

Kennuat).

41); per

L'abside

pare

che

spesso

si

preferissero

mascherata con

quando semicircolare pi riccamente decorata


l'atrio
(El Barah, Has, Kerbet-Has) non manca quasi mai. In Siria per la prima volta la
pianta della torre forma un tutto organico con quella della chiesa
cos una torre
muraglie ad angoli

retti

a tre piani

sorge accanto alla basilica a pilastri di Tafkha, eretta nel

IV o

secolo,

.MANUALE

38

DI

STORIA

la

cui pianta in molti particolari coincide

(a

cui appartiene la chiesa di

le

facciate di

Turmanin

Coir iscrizione

di

Dana, che

Kalb-Luseh

nicchie rotonde tra

basilica a cupola di

Kogia

Kalessi,

si

I)EI,L

ARTE

con quella

si

pu

Sciacca.

di

adornano

di

torri angolari

portali di disuguale altezza

vero e proprio tipo

il

Gi

nel

si

alquanto

nella chiesa di

Hasn Suleimn

da mensole a voluta, come poi


di

non

si

(circa

il

170

portale del

d. C.'i la

palazzo

cupola di Adalia. Relativamente presto

nella basilica a
pitelli

il

simboli cristiani:

la

croce,

arriva a intendere perch

si

il

monogramma

cornice della porta sorretta


di

Diocleziano

si

comincia ad

virtuosit

Siria settentrionale la basilica a cupola rappresentata nel

chiesa di Kars ibn 'N'ardan. costruita nel 364

(tg.

42

si

basilica

Spalato

ornare

e
ca-

Cristo o del fondatore; anzi

di

un'abile

che

di facciata siriaca,

faccia cos scarso uso della scultura,

essa fu adoperata a scopo decorativo rivela

i^revi.

raggiunge, nella

ripete nelle pi antiche costruzioni ellenistiche della Siria centrale. In quella

come

secolo

ascrivere con certezza all'anno 340,1

La

modo

mentre dove

della

mano.

Nella

pi

perfetto

dalla

disposizione del presbiterio,

con un'abside semicircolare preceduta da uno spazio rettangolare, che. mediante porte
laterali,

comunica con spazi contigui, divenne tipica anche nellWsia .Minore. La bella
un tamburo con finestre, esternamente poligono,

chiesa a tribune sormontata da


il

quale

come

pola.

sono

siriaci

in

capitelli,

l'ciaiak riposa

come

la

mediante pennacchi

propri del centro dell'Asia Minore

tardo ellenismo. Derivazioni da forme dell'Impero

compenetrano

sul

quadrato che sostiene

la

cu-

distribuzione delle porte e delle finestre nelle pareti laterali,

nel piccolo palazzo di

Rabbath-Amman

chiuso lateralmente da muri ed anche nello

a cupola appartiene

al

d'Oriente e persiane

si

la basilica

Romano
:

che nella

spazio principale

forma

triabsidale

del

cortile

ricorda

la

ANTICA arti; cristiana

MA

30
Fig. 45. L^ottagono d Gregorio Niss

Fi'z. 46.

39

no. Ricostruzione di

Pianta della basilica a cupola

di

Bruno Ke

Kogia Kole

MANUALE

40
meravigliosa costruzione

di

STORIA DELL ARTE

DI

Mesciatta, in un

monastero con un

cortile a

menzione

speciale

431.

fg.

mcmastero copto,

Come

r ornamentazione sono del resto bizantini.

romana d'Oriente, pure

come

di costruzione in pietra,

stile

e Isidoro di Mileto, e bizantini

particolarmente

erano

romani

Oriente

di

massima parte

in

Costantino

chiese che da

alle

dagli imperatori

di S.

motivo

il

Medeba

Elia a

foglie dei

Africa.

le

pu negare una

si

Henchir-Tikubai, Henchir-el-Azreg

forma

Geru-

della

certa

chiesa
tra

affinit

cornici siriache, e quelle lavorate da scalpello bizantino.

Le prime costruzioni

dalla

basilica

la

disposizione sorprende nella chiesa

Henchir-Seffan

conduce

basilicale

navata principale. La disposizione del

hanno

cristiane nell'Africa settentrionale

pianta molti punti di contatto con edifici di altri paesi.

gimento che

Palestina

in

e la chiesa dell'Ascensione a
la

non

cosi

di Traile

lavoravano

quali

deriva dalla costruzione costantiniana

nella Siria,

capitelli

di cui

della cripta,

Gerusalemme.

del S. Sepolcro in

vennero erette

poi

in

come Antemio

muratori,

chiesa della Nativit a Betlemme,

'la

Santo Sepolcro, anch'essa a cinque navate,

salemme). Forse

le

per

caratteristica

archi e le vlte, che sono appunto gli elementi propri dell'architettura orientale.

Eccellenti architetti bizantini vennero dalle provincie asiatiche,

del

c'

supporre; per esempio anche l'architettura romana d'O-

la lascia

riente deve essere considerata


gli

particolari e

colonne compreso tra diverse stanze, Sciacca merita una


Bench non si possa provare che parzialmente una rela-

zione diretta tra l'architettura della Siria centrale e Parte

qualche fatto che

cui

di

saggio della disposizione interna di un

coro

alla

due

tra

permettono

ci

di seguire lo svol-

mediante colonne

divisione

spazi

nella

delle chiese di Hidra,

resti

attigui

della

(Henchir-Tabin,

Henchir-Quazen. Henchir-Guesseria, Henchir-el-Kebch, Henchir-Guntas, Henchir-Milen,


Henchir-Resdis)

trova,

si

unita

alla

sinistra dell'abside, nelle costruzioni

anche

le

assire

con

ricorda Erment, nel doppia

ricca attivit costruttiva

formosa

la

Anba

Schenute e

di

finestre nel

mezzo

Reparato

S.

si

la

chiesa copta di

finte nicchie

di

si

ritrova

agli

questo tipo

angoli

nell'

in Orlansville,

chiese

nelle

monachismo per opera

La
:

pianta

Una

costruzione della

conventuali
44)

la

Nubia.

di

Anba

tamburo quadrato,

nicchie

fiancheggiate

da

Minore e nell' Egitto coincide con


San Basilio, il quale, dopo le sue visite
Siria e della Mesopotamia, import forse

di

costumi dei monaci anche alcune pratiche

finestre

(fig.

nella

Asia

(anni 357-358) ai conventi dell'Egitto, della

Asia Minore.

Gustun

manifest nel territorio di Cartagine.

Bischoi presso Sohag nell'Alto Egitto

La comparsa

l'introduzione del

basilica di

coro T'hlepte e Baalbeck. Per lo pi prevalse

cupola della basilica di Kogia Kalessi

coi

a destra e

laterali

navate, costruita nel 3-23. la quale, nella disposizione delle tribune,

ciiiqtie

a tre navate, che fu anche scelta per

colonne.

navate

delle

Has, Ruveha, Suvede, Kerbert-Has

di

tribune di Teveste in Numidia, El Ha\'z, Fostt sono conformi alle usanze

costruttive dell'Oriente. Pi
pilastri

continuazione

di

costruzione.

L'Asia Minore ebbe dopo Costantino una gran

parte

nello

sviluppo artistico dell'Impero bizantino, tutto compenetrato di elementi orientali. Nel


litorale

l'ellenismo prevalse,

scambi con l'Armenia


il

il

ma

nelle regioni centrali

e la Siria settentrionale.

si

osservano

tosto

frequenti

L'Oriente, che dal tempo di Alessandro

Grande si era aperto alle idee ellenistiche, incominci ad invadere con le sue forme
dominio dell'ellenismo, cosicch
Asia Minore, che rimase pi fedele all'ellenismo
1'

ANllCA ARTE CRISTIANA


mostra

precristiano,
dell'Egitto,

Tra
infatti

le

dove

si

nell'et imperiale

e l'atrio

Le prime conservano

ri\olto ad occidente,

vlta ed ha una facciata con torri.

corrente

forme

le

dell'

soffitto di

mentre

pilastri

il

Minore centrale esistono

legno sostenuto da colonne

basilica

la

orientali.

basiliche delle coste ellenistiche e quelle dell'Asia

notevoli ditlerenze.

pilastri

artistiche diverse da quelle della Siria

forme

inclinava pittosto verso

41

orientale per lo pi a

adoperati in fascio con colonne, e l'uso

Roma

arco a ferro di cavallo (sconosciuto a

e a Bisanzio) che appare

anche nelle navate ed usato come elemento costruttivo, sono particolarit

dell'

Asia

Fig. 47. Basilica

Minore. Nella parte meridionale


nella parte occidentale

il

dell"

ed un'abside semicircolare ad oriente.


l'abside rotonda per le basiliche, la
basilica
lo

pi

con transetto non rara;

un

atrio aperto

la forma basilicale;
Pergamo, con nartece, atrio
Nella regione interna si usa comunemente

Asia Minore marittima prevale

tipo di basilica a tre navate di

poligona per
le

con due costruzioni

tale della basilica dell'Asia

sanzio specialmente per la

laterali

Minore

centrali;

centrale

a foggia di torri.

Minore si distingue dal tipo ellenistico


mancanza di ogni decorazione interna.

dipende, del resto, dal fatto che

mentre

nell'angolo

di

preferenza

di

regola erano in Oriente peggiori che a

la pietra,

costruzioni

le

basiliche dell'Asia

Ma

frequente

l'uso

Roma. Che Roma

di Bi-

La decorazione

dei

abbia

la

tipo orien-

da quello

nord-est del Mediterraneo

nelle coste pi

il

anche

hanno per

si

adoperava

mattoni,

che

introdotto

nel-

.MANUAI.E PI STORIA DELL

42

ARTE

l'Asia Minore l'uso del mattone cotto, dubbio, perch

Efeso, Antiochia e Alessandria usavano molto bene

per

le

costruzioni monumentali. L'Oriente conosceva

anche senza centine


di

un ottagono

cosi

45)

tg.

Gregorio Nisseno. tra

La

che

lettera

senza

costruzione

simile

sullo sviluppo del piano, la misura, la grossezza dei muri,

il

la

(tg.

particolari del lavoro di conciatura

completa intelligenza

La

basilica a cupola,
e

4(5).

preferite.

Anche

quattro

lati

di

in

di

era

durevole.

pi

legno,

secondo

nel

verso

con-

la

tipo

ambienti

gli

pietre

delle

modo

copertura,

di

documento

importante

un'opera muraria bene organizzata.

cui

basilica a cupola sulla

la

armature

costruzione minutamente formulato, con informazioni precise

di

prezzi ed

per

costruita

costruzione

la

diresse in questa occasione ad Anfilochio vescovo d' Iconio

egli

programma
i

mattoni,

in

304. per

il

valse di vcMte di mattoni fatte

si

perch dalla pratica a\c^'a imparato che una


tiene un

viilta

la

370

il

grandi citt ellenistiche di

le

mattone cotto come materiale

il

cupola occupa
incrociatura

serve

di

quadrato centrale della

il

base

su

tutti

47 Si fece
uso anche dell'ottagono, che si ritrova
archi

merosi e suntuosi
e

tempo

del

loro quantit

importanza,

[g.

edilzi

successivo.
gli

l'arte

nu-

in

dell'et di

Costantino

Poich

fronte

di

alla

esempi romani non hanno grande

sembra

e fonte

largo

che

il

luogo

questo tipo con sostegni interni


riente,

piant;.

due forme

le

aperto

quadrato,

il

mediante

contigui

erano

navate

delle

comune

1'

stato

O-

Roma

all'Oriente ed a

Gi nel IV secolo

ellenistica.

origine di

d"

sia

adoperava

si

tamburo sotto la cupola, di cui la forma conica fu una particolarit che si diffuse per la
Persia e V Armenia fino alla Cappadocia e si
mantenne a lungo nella chiesa armena.
il

La
di

Costantino presso .Anda

toni

e,

tonda

nell'architettura di mat-

nicchia piatta

nell'architettura

che per

la

una vera creazione dello spirito greco, e isolata nelle pareti


nuovo e veramente artistico
servivano ad ornare ed avvivare

ad incavi e

liste

alternate

si

naturalizza nell' Asia Minore,

antichi resti di architrave, e nella chiesa di Costantino

a foglie

di

teriore e nell'Egitto.

Minore del

saranno indicate come bizantine

III

il

pulvino nella chiesa di

nel

di

vedono gi prima

si

monumenti

di

pietra conciata

pianta

Aiida\al,

fig.

4N

comuni

sono

effetto
Il

iVegio

associa

si

Le forme
nell'Asia

monumenti

Sofia

pulvino

un

l'esterno.

compaiono

di

An-

dell'Asia

Salonicco

come

vicini

si

21

chiese e

riattaccano al grappo sirio-africano.

accanto a chiese di una sola

basiliche a tre na\i

di Giustiniano,

gli

con

sebbene non frequenti.

questo gruppo meritano una speciale attenzione

Binbirkilisse, che offrono gli avanzi di

nella

presso

S.

ottiene

Dai tagliapietre egiziani e siriaci queste forme furono presto introdotte

altri.

Proconneso. dove

Tra

nicchia

la

unisce in Sagalasso con

Foglie di acanto dentate s'incontrano nei

IV secolo:

nell'Egitto e nella Siria. Capitelli imbutiformi e con

uni agli

si

acanto, con lancette diagonali separate da punti

capitello che pi tardi

pietra,

in

sua disposizione simmetrica

lui'

per

il

loro

Una grande

navata, a vlta,

con

rovine

le

materiale
variet

tribune,

abside chiusa, a ferro di cavallo, ed un atrio

si
si

la

osserva

trovano

rivolto di

ANTICA arti; cristiana

43

i-egola ad occidente, che s'introduce nella nave mediana ed compreso fra due ca-

mere, chiuse da ogni parte, davanti

due costruzioni
la

laterali a guisa di

distribuzione delle porte e delle

cali laterali all'abside

per l'arco a ferro

di

una ben determinata


nelle diagonali del

Le

V(")lte

si

di

cavallo e dei

La

sono

le

laterali.

della Siria,

finestre

uso comune

originalit.

cerchi'

navi

alle

torri,

Invece

con

costruiscono in pietra con aiuto

di

variazioni

forma

di

in

tre

.ledikapalu.

lo-

tradiscono

l'ottagono

inserito

costruttivo.

centine.

ferro di cavallo

namente da

di

predilezione

la

concetto

del

Di chiesa ad una sola


l_-'^.|2^-.|

mancanza

semi-colonne,

pianta a loggia di trifoglio,


interessanti

la

bizantine

chiese
fascio

Ci ricorda Patrio aperto, fra


cui uso subordinata anche

pareti.

nelle

nelle

pilastri

al

con

abside

in

49) circoscritta ester-

un ottagono, c' un esempio

di

lati

navata

(fig.

Invece per

la

sua pianta a due navi

in

(^W

lesa di Jedikapalu.

con due
le

cori poligonali contigui

vlte di mattoni delle

concentriche ornano

1'

ma

indipendenti,

ci

due cupole sono costruite

esterno.

Tra

la

sorprende Uciajak
senza

centine, e

basilica a tre na\i di

Pergamo

(fg.

dove

50),

nicchie

piatte

e le basiliche

tipi di Sagalasso e quelli


con transetto di Sagalasso sta la chiesa di Gul-bagc tra
di Binbirkilisse la chiesa cruciforme di Heghetj Kosu. con abside in forma di ferro
i

di cavallo.

rimane limitata all'Oriente ed ivi muore, senza essere


sempre con tribune queste mancano solamente
non fu inin Kesteli e nella chiesa della Koimesis in Nicea. I^a basilica a cupola
trodotta da Costantinopoli nell'Asia Minore, perch quivi era gi completamente
costruttori venuti dall'Asia Minore
sviluppata avanti Giustiniano, alla cui corte

La

basilica a cupola, che

stata imitata in Occidente, quasi

MANUALE

44
importarono

le

forme pi

Kogia Kalessi.

di

jLrme, pure del

di

laterali,

La

in

Ancira,

parallele all'asse della chiesa,

a Milano.

Armenia
si

come

e Asia Minore,

diffonde per

trova nelle

(fig.

la

tombe

il

tradizioni monacali

le

La chiesa

rupestri orientali.

''

'^'-1'

a botte

vlte

le
il

e
la

delle

carattere basilicale.

colonne, vicino a quattro

nell'Anatolia.

V(Jlte

il

La mancanza

della chiesa rupestre di

di

Siria.

sepolcrali e profani della

edifici

dell'Egitto.

con

anche

trifoglio,

esempio

antico

pi

Il

transetto e
si

rupestre d'Ajasin, nella Frigi;

Una

chiesa a croce con cupola nell'Asia -Minore

La

chiesa

rupestre

Ajasin

di

nella

Frigia

a botte nei bracci della croce, e con un coro rotondo

saggio pi notevole di questo tipo specialmente preferito


di vlte a botte aderenti

Ilamusch presso

della disposizione tipica bizantina.


sul pi alto

diffonde in Oriente ed in Occidente, tino

interno rappresenta una costruzione a cupola sostenuta da quattro

che sporge all'esterno

monte

alla cupola,

Kyzyl Oren.

non

Queste chiese rupestri

si

nelle navi traverse

che

ci

sono due

grotte,

una

una

deviazione

trovano in gran numero

dell'Asia Minore, l'Argeo, specialmente nella valle

UrgLb, dove per esempio


l'altra

quale, per

la

assume quasi

coro a foglia

chiesa di S. Giovanni in Eteso.

51) ~"

si

suo tipo diviene frequente negli

Il

Fig. 51.

era

prima del 400,

chiesa a croce con cupola, incomincia dalla rinnovazione della chiesa costan-

tiniana degli Apostoli sotto Giustiniano, e

cupola

Essa s'incontra, facendo astrazione

eretta probabilmente

quadrato sorge, mediante pennacchi,

secolo. Dal

cupola della chiesa di S. Clemente

navate

STORIA DELL ARTE

in ui>o nella loro patria.

da Binbirkilisse, nella chiesa


in quella

DI

delle quali

imita

Germe
una

presso

basilica,

una chiesa a croce con cupola.

Nella Siria settentrionale, nell'Armenia e nell'Asia Minore abbondano


zioni ottagonali, le quali

giungono

in

Bisanzio

il

provengono piuttosto
loro

massimo

sviluppo.

dall'Oriente
Gli

(ettagoni

che
di

da

le

Roma

Nazianzo.

costrue

rag-

Soasa.

ANTICA ARTE CRISTIANA


Hinbirkilisse,
a

Nissa.

Isaura. Derbe, lerapoli e

invece,

in

Polmona sono costruiti in conci


in Isaura mancavano certamente

mattoni. In Soasa ed

che esistevano in Nazianzo ed

moto

45

in

Antiochia, dove

cupola

la

di

pietra

le

tribune.

da un terre-

distrutta

^26 fu ricostruita in legname da un maestro Efraim. Nella cattedrale dj


Ezra. eretta probabilmente nel
io, la cupola conica poggia su un tamburo con
nel

:,

tnestre, e l'ottagono interno

cambia per mezzo

si

come

di nicchie

nella cattedrale

un quadrato.

in

Bosra, che pi sviluppata

di

Una forma

ha TottagonC'

ovale

con cripta di \Mranscehr che presenta notevoli analogie col San Lorenzo di Milano,
ed aveva un recinto con tribune e una torre .scalarla presso il protiro occidentale.
In regola generale non s'incontra un solo ed unico tipo di edificio ottagono, ma
soltanto soluzioni individuali di un problema costruttivo studiato nel territorio delJWsia .Minore, dell'Armenia

e della Siria settentrionale.

Fig. 52. Chiesa di

Stato di recente osservato per

molte singolarit che

romanica

vlta,

la

in

seguito

l'uso di

tnestre

saranno

\'olta,

con

Licacnia

la

pilastri

nella facciata

disposizione
in

fascio

ad arco rotondo. Cos

si

di

un pronao

cura

peculiari

di

necessaria

quadrato,

tipo

ellenistico,
la

soppres-

in

foggie di

data

l'aggruppamento
i

ba-

dell'architettura

costruzioni

preparano nel remoto Oriente

nelle

presentano

si

rettangolare

due

tra

semicolonne,

con

Isauria

basiliche

delle

che

ragione,

ed

caratteristiche

legname, proprio

una cura speciale

sione dell'atrio
torri,

prima

l'ampliamento dell'abside mediante uno spazio

sostituzione del soffitto in

con

la

a Salah (lato ovest e nartex).

tipo orientale della Cappadocia, della

siliche di

la

Mar Yakub

due

di

germi

di

o tre

una po-

steriore e grandiosa evoluzione.

Un
lo

esempio

specifico di chieda

sviluppo della costruzione a

V()lte,

mesopotamica

la

chiesa di

tre absidi,

Mar

In questi primi secoli


I
palazzi in Persia.
vimento nel campo dell'architettura. Si direbbe che lo

'\

akub

notevole
a Salah

cristiani vi
spirito

fu

anche per
(fig.

52''.

un grande mo-

classico

raccogliendo

MANUALE

4i>

STORIA DELL ARTE

DI

nuovamente
la

pi

sue forze

le

volesse

at'ermare

propria signoria sul mondo. Si limit

monumentale

delle

scegliendo anche in
tibili,

che

pittura

questa

forme

indistrut-

assicurasseix) l'immortalit

gli

stessa

pietrilicn nel

si

temporaneamente

il

remoto Oriente

reclamando per

la

musaico. Con-

ad una potente espressione di


dei Sassanidi

alla

V architettura,

arti,

vita.

si
Il

eleva

regno

s l'eredit dei

Persiani ritorna alle loro tradizioni architettrmiche.

Le

future ricerche potrannn stabilire

se gli artisti dell'epoca sassanide

non fecero

che attenersi ad esse, o se ne continuarono


lo

sviluppo,

ma

derivino un fatto

che ne

altrettanto indiscutibile, quanto l'influenza re-

Romano orientale. E qui. sul


vedemmo al suo inizio. Nelle

ciproca fra l'Oriente e l'Impero


si

che

spettacolo

ripete lo

Diarbekr, che risale a Sapore


carattere

romano

Firuz-Abad

fig.

400

(dal

completamente

4S8), nella cui disposizione

al

si

edifcio

eretto dal

ritrova qualche ricordo delle

piante dell'antica Persia, quello di Ctesifonte costruito sotto


'tS'-SVQ)-

palazzo di

nel gran palazzo di Firuz-

.\nche pi importante di que.sto

53).

delParte classica

ornamenti corinzi delle semicolonne serbano un

tardo, che perdono quasi

.\bad dalle belle vlte


re

gli

II,

finire

rovine del

Cosroes

Nuschir\an

semicolonne nella facciata sembrano risentire una

capitelli trapezoidali delle

influenza bizantina, riconoscibile anche nelle decorazioni dei capitelli di altre costruzioni persiane.

Architettura bizantina a cupola centrale


non

riente

limita neppure in

si

Le

a un determinato tipo.

basiliche sor-

Re-

sero da principio anche nell'Impero

mano

d'

Oriente,

ma

poco a

comparve un modello che


nell'elevazione,

forme decorative

domin

bizantina e di tutti
e

per

tale

civilt

pianta,
nelle

l'arte

poi

di

paesi che per fede

Roma

dipendevano da

l'edificio centrale

di coprire

pi )Co

nella

struttura

nella

L'architettura

nrigine

locali interni

orien-

cupola. L'usm

con una cupola

vigeva gi nel periodo alessandrino e ro-

mano,

e le

gonali

erano

costruzioni
in

uso

rotonde o

per

dagli antichi tempi cristiani.

cappella sepolcrale della

Per

figlia

ratore Costantino, sulla via

poli-

chiese

le

es.,

lin
la

dell'impe-

Nomentana

Roma,

la

cupola centrale sorretta da ventiquattro

una costruzione rotonda, con


p^.r,

,,,.

capiuiio

di s. Apoiii

romana d'O-

ANTICA ARTE CRISTIANA


colonne accoppiate
tra questi ultimi

ed a pianta centrale

struzione ottagona eretta dal


fici

destinati

erano

merita d'esser menzionato

430

al

il

47

cappelle sepolcrali e

le

440 da papa Sisto

III.

in

diversi modi, ora

co-

Qualche volta anche

edi-

ad altro scopo ebbero questa forma rotonda o a cupola

cerc anche di perfezionare

battisteri

Roma,

Lateranense

Battistero

in

forma che

si

interrompendo l'uniformit del muro

con nicchie, ora includendo nella parte centrale un ambulacro pi basso.


Queste cupole prendono di solito rapparen/,a di un momilite.

di cinta

Solo nell'architettura romana d'Oriente, a cominciare dal secolo


cupola ha una grande importanza storica.
dell'edificio

La cupola

sono pi strettamente legate ad essa.

^'I,

l'edificio

diventa pi libera e tutte

Lo

le

parti

spazio centrale per lo pi qua-

drato circoscritto da forti pilastri collegati con archi. A\ disopra degli archi e dei

pennacchi introdotti fra


alla

linea curva,

gli

archi per riempire

\'ani

e per preparare la transizione

riposa un cornicione circolare, sul quale s'incurva

neralmente forma un arco scemo. Le mezze cupole

le

nicchie

la

cupola che ge-

sono

parietali

de-

stinate in parte a resistere alle pressioni della cupola, in parte ad unire l'edificio centrale coi

locali

lasciano tanto

attigui.

campo

In tale possente struttura di cupole, di archi e di pilastri, che


alla

decorazione

piana,

raramente

trovano posto

le

colonne

MANUALE

4o

STORIA DELL ARTE

DI

-con le loro trabeazioni, quelle colonne che


tica.

che

Le colonne prima sopportano


si

formarono

tribune, cio

le

il

l'orgoglio deirarchitettura an-

piano superiore nell'ambulacro

unisce superiormente alla cupola, o sono collocate fra

quali principalmente riposa l'intero edificio. Cosi esse perdono


struttivo e
pitelli delle

con ci

perde anche

si

motivo

il

Fig.

che ebbe origine nella

loro significato co-

si

vede

delle foglie,

cambiamento

il

tanto

il

calice

che

di

stile

lieve

la

Nei caanche

corona

di

Capitello in

^b.

fogliame perdono ogni purezza

archi maggiori sui

il

giusto intendimento della loro foima.

il

colonne meglio che altrove

do\e hanno conservato

gli

forma

di

Porta aurea

(fig.

54).

Nel capitello cosidetto leodosiaiio

di Costantinopoli

'

(388)

morbido

il

dell'antico acanto molle sostituito dalle grosse punte dk^acanto spinoso.

secolo a questa forma succede


tino
ciate

invece ha di solito

da ornamenti

stilizzato

(fig.

la

piani, e col

55-5':;',

il

forma

sempre

capitello a paniere
di

un dado

campo

piani.

di

o a canestro.

il

pi bello fra

centrale ornato con

viticci

la

con

incorni-

un

fiore

L'apparizione del pulvino che poi resta nell'arte


(fig.

serbatoi coperti di Costantinopoli.

vasta capitale diviene ben pressi

capitello bizan-

pietra a facce trapezoidali

bizantina possiamo seguirla fino alla cisterna Bin bir direk


Giustiniano,

Il

taglio

Dopo un

cura

principale

d'ogni

costruita

37
Il

sotto

fornir d'acqua la

regnante

dal

sistema

ANTICA ARTE CUISriANA

romano
citt,

al

costruire

di

cisterne

le

era

si

serbatoio aperto, e nel 407

quella gi menzionata,

tecniche

passati

alle

distinguevano per

si

nel

3(h),

cisterne

ampiezza

loro

la

Tingrandimento

per

colonne,

cisterne oggi dette di Icre batan Scrai e di

le

49

tra

quali,

le

loro

le

della

oltre a

singolarit

Un-kapan sokaghv, costruite

da Giustiniano.
L'architettura raggiunge

Giustiniano

a Costantinopoli,

il

massimo splendore

Sorsero allora cosi

(^.'^J-S'in).

come

l'opera pi sfarzosa e solenne dell'arte

Bin bir diik

chiesa di

nella capitale sotto

.1

romana d'Oriente:

da Antemio da Traile e
la

La

costruzione della

dopo un incendio, nell'anno 53-2.


da Isidoro da Mileto; appena rifatta, un terremoto (7 magcupola, che fu ricostruita ancora sotto Giustiniano. La forma

deve a Costantino; fu

si

gio 558) ne distrusse

rifatta,

originaria in gran parte mascherata da costruzioni aggiunte pi tardi,


(ig.

redamento

quando

581; e

Un

interno.

l'altra

la

chiesa fu convertita

sontuoso

all'interno (Tav.

piano inferiore e

II),

al

cortile,

gi

la

superiore,

in

moschea

mostra

(fig.

la

59), di cui

come

fu distrutto

con porticato a colonne, e

pianta

nel quale espressa tutta l'idea architettonica.


la

la

Santa Sofa. La chiesa dei Ss. Sergio e Bacco, incominciata nel 52S, rac-

chiesa di S. Sofia

ducono

di

Bacco

Costantinopoli,

chiude un ottagono centrale dentro un perimetro quadrilatero.

nareti

governo

il

piccola chiesa dei Ss. Sergio e

la

due

una met

si

mi-

tutto l'aratrii

con-

riferisce al

grande importanza del vano centrale,

Ci che pi caratterizza l'ambiente

potente cupola che s'innalza per quasi ^6 m. dal suolo, sostenuta da quattro
Maiiiiiilf

II.

pi-

MANUALE

qual cosa lo spazio centrale

Che
di

STORIA DELL ARTE

mezze cupole pi

fiancheggiata a levante ed a ponente da due

lastri, e

la

DI

questa parte fosse considerata

come

la

pi importante e

tutto l'edificio, dimostrato dalla disposizione dei locali

pilastri

carattere di navata.

La

namento

rivestimento in

pareti,

come pure

il

le

sezione della chiesa mostra

pitture a

Giustiniano

che

ci

tardi sotto

come

l'intonaco,

la

per
60).

caratteristica

circondati

spazi

agli

laterali

da
il

distribuzione verticale e l'or-

preziose

delle

Dei musaici conservati nella


solo

pochi

d'altronde sono ben poche

rimangono. Nel centro

pietre

sola

(fig.

colonne

e delle

musaico delle pareti superiori.

Arte musiva bizantina.


scomparsi pi

marmo

la

secondari,

tolgono

>porgenti a sostegno della cupola, pilastri che

interno,

piccole

72 metri) s'amplia ancora sensibilmente

(di

le

chiesa di

devono appartenere

al

S.

Sofia,

tempo

di

pitture dell'antico Oriente cristiano

della cupola principale della chiesa di

S. Sofia

troneggia

ANIICA
(j-isto

benedicente

numerosi

ritto fra le

Profeti

veste

bianca ad

Santi, anch'essi biancovestiti,

Madonna,

L.a

in

CRISTIANA

ARI'IC

5'

ricami, circondato dagli Apostoli e da

aai-ei

che vanno allontanandosi verso

pennacchi.

veste azzurra, occupa la parte pi profonda dell'abside;


ginocchia, come in alcune monete del tempo. Figure di
in

Bambino

il

Santi e di

staccano splendide dal fondo delle nicchie, dal di.sotto delle finestre e dai

si

La disposizione generale dell'ornamento a musaico, le linee principali delle


ligure, i-isalgono al tempo di Giustiniano, nel quale gi era stata
abbandonata l'antica
tradizione. Ci risulta dal paragone coi musaici del tempo di Costantino
nella chiesa
di S. Giorgio in Salonicco, che conservano ancora un carattere
essenzialmente depilastri.

corativo. Portici a colonne, tabernacoli

con ricche cortine, archi

mali ne formano l'ornamento principale.


ci

rivelato dalle

-San Nilo nel

minute descrizioni

di

Il

imagini,

secolo e Coricio di Gaza

nelle

VI)

nel

S B._?^|l g

li

con

figure

passaggio da un ideale artistico

;:^

ig

quali

scrittori

ecclesiastici

apprendono come

ci

d'ani-

all'altro

la

Chiesa

Mif^gg^ STI

ti

Fig. 59. Pianta della chiesa di Santa Scfia (piano infenori- e supetiotc).

amasse anche
pareti

si

comprendevano

e come oltre a ci sulle


Nuovo Testamento; queste ultime

pitture decorative, con piante e animali;

le

rappresentassero scene

del

^^ecchio

gi tutta la vita di Cristo.

quadri su tavole

Faym (Kievv, Accademia


ogni modo come la pittura

colla tecnica dei celebri ritratti di

Monte

dal
in

Sinai),

mostrano

uso nel \\\ secolo

fi".

in

Altre nozioni
Manoscritti miniati.
si desumono dai manoscritti greci

sullo stato dell'arte nell'Impero

miniaci, dal

Museum;

r Evangelario
ifig.

VI

63);

fino al

\S

il

VI

Romano

secolo.

Tra

piante di Dioscoride, nella Biblioteca di Vienna;


British

all'encausto fosse ancora

Cronografo del 354 (rimastoci soltanto in copie); frammenti della


V^ienna; la copia di un manoscritto alessandrino che contiene il libro delle

questi noteremo:
di

sicomoro, eseguiti

(i).

d'Oriente

Genesi

di

Ecclesiastica, provenienti

le

secolo, e

il

Rotulo

siriaco

del

di

Giosu e

Cosmas

dell"

Evangelario

resti

nella Bibbia di Cotton, nel

Indicopleustes, nella Vaticana

monaco Rabula (anno

miniature siriache
il

il

586), nella
di

Laurenziana

Ecmiadzin

della

di

(fig.

62);

Firenze

prima met del

codice purpureo di Rossano, in Calabria, della fine del

o del prin-

ilANUALE

DI

STORIA DELL ARTE

ANTICA ARTE CRISTIANA

33

ell'Accademia Eccit

cipio del

temente

\'I

secolo

fig.

acquistati

04).

Neil' ultimo,

Sinope

in

(Parigi,

come

Bibl.

nei

Naz.),

frammenti
il

evidente che nelle miniature della Genesi di Vienna ed


dal Dio-

stilistica, distinta

scoride viennese (che

il

pervenu-

pi

antico ciclo

toci,

derivato da Bisanzio),

dove

confondono eviden-

si

temente elementi ellenistici


ed orientali. L'alto

signi-

Sacra Scrittura,

ricato della

fonte e regola di fede, spie-

ga

la

magnificenza

di

al-

cuni manoscritti, e lo zelo


col quale

eseguivano

si

pitture nei

gi

libri,

apprezzate

fin

nella

chit classica, e pi

dette

miniature.

monumenti
sono
si

di

anti-

tardi

Preziosi
quest'arte

l'Iliade

illustrata che-

conserva

nell'Ambro-

siana di Milano e

le

razioni del Virgilio e

Terenzio
nelle
le

le

molto

quali

nel

figLi-

del

^'aticano,

sono

evidenti

reminiscenze classiche.

fondo

di

S.

Matteo, recen-

orientale

assurge

ad

risulta

pi

una vera unit

MANUALK

54

Anche quando
si

scorgono

negli
di

l'artista

editici,

STORIA DELI. ARTE

intende riprodurre

tracce della

le

DI

gli

buona tradizione

nelle vesti, negli

avvenimenti descritti nel testo, spesso


artistica

dell'antichit.

Questa

sente

si

atteggiamenti; dall'arte antica deriva pure l'inserzione

figure allegoriche per simboleggiare avvenimenti e sentimenti; gi nel

si

Cronografo
354 frequente l'uso di indicare le localit per mezzo di personificazioni. Non
pu rompere d'un tratto con le tradizioni, n in quanto riguarda la tecnica, n

in

quanto riguarda

del

tempera a guisa
in

un solo

di

foglio

la

concezione

quadri rivelano

artistica.
la

Le antiche miniature

cristiane eseguite a

conoscenza delle antiche pitture murali. Quando

sono riunite pi figurazioni sono per

pi disposte in

lo

dar una impressione


che

scene

di

La

fantasia del-

classica negli ultimi tempi

l'antichit

volgeva

liaco.

di

non osano risoggetti molto animati, comartisti

posizioni appassionate.

si

da

invece

E degno

staccate.

nota che questi


trarre

modo

unit

di

genere decorativo e

al

Pi

d'ogni

forte

idil-

era

altro

il

desiderio di abbellire l'esistenza esteriore

modo

in

splendido,

aspirazione a una vita

ardente

l'

comoda

e tran-

quilla; l'antichit cristiana eredit en-

trambi questi sentimenti. L'indirizzo


decorativo trov

la

sua espressione nei

pi antichi musaici, e quello idilliaco


nelle

nella

''>'

^
'"''','''"

vedono

di

che

S.

specialmente

pi

^'ienna, dove rivivono


d' in-

genuit dell'arte classica. Per l'esecuzione, e

specialmente per

la

tecnica

da ricordare

la

stupen-

del colore,

da croce smaltata, insigne

monumento

dell'arte bizantina pi antica, esistente


''''''.''''"

'^

Roma

nel

"

Sancta

Sanctorum

figure disegnate tozzamente, che somigliano

Sabina, ed anche a certe

d'artisti;

di

felicemente molti adorabili tratti

'"'"'''If.f,"''"
Firenze, Biblioteca I.aiirenziana.

si

miniature, e

Genesi

tesoro

rozzi

ai

cappella
^^

della

intagli

(fig.

65). A'i

della porta

sculture di sarcofagi, opera di scalpellini piuttosto

nelle storie, che rappresentano la giovinezza di Cristo,

ricorrono

tipi

tradizionali.

in.

Ravenna occupa un
a Costantinopoli. Nel

\'

R.WENNA.

posto, sulla scena dell'antichit cristiana, accanto a

secolo questo vecchio

l'impero, spiegando un'attivit artistica che dur ancora nel

residenza dell'imperatore Onorio e di


di

nuovo come sede

del re dei Visigoti

sua

Roma

porto diviene una delle capitali del-

sorella Galla

Teodorico

(dal

VI

secolo.

Ravenna come

Placidia (fino

493)

si

arricch

al

450); poi

di

numerosi

ANTICA ARTE CRISTIANA


edifici:

molto

basiliche,

battisteri, cappelle sepolcrali,

Duomo,

perdute. Del

vescovo Orso

(scc.

non

H',

cinque navate

si

conser\'ato

55

ed un palazzo; opere pur troppo per


sorrette

pi

da

nulla,

che

56 colonne, fondato dal


la

cripta,

impraticabile,

^>-^WMA.niAX,TOCOTIfKTH]5;YflXOMfMlMY*-riMXNnfM4'*Ny

-.
^p4eHfl^L^>.H()^^^vKXlJ,yT^|^Nl>jf^YMKe^lTAYT-k>fXA^cHMf,I^^' i

1-ig. Vi.

la

Crislo

Barabb.

Filai.., iljl (lidi.

torre sono posteriori; della basilica di S. Pietro

fabbricata fra

il

439

il

450, restano

22

chiesa di S. Giovanni E\"angelista (425-430)

colonne e

Alaggiore (poi S. Francesco',


parte

dei

muri esterni;

non esistono pi che

della

larghi e preziosi

MANUALE

56

Fg.

1)5.

DI

STORIA DELL ARTE

CROCE SMALTATA DEL TESORO UliLLA

CAl'l^ELLA

SANCTA SAXCTORUM

A ROMA.

ANTICA ARTE CRISTIANA

Fi-. DM.

FRONTI-; DELLA REGGIA

<

AD CALCHI

57

DETT.V PALAZZO DI TLODORICO, IN RAVENNA.

MANUALE

58
tratti

di

e le 24 anticlie colonne in marmo


dello spazioso palazzo di
avanzano soltanto le fondamenta e
musaici pavimentali sotterra,

muri esterni

Teodorico,
perch

STORIA DELl'arTE

ni

poi,

che da tempo viene indicato

l'edificio

del principio
arcivescovile.

dell'

Vili secolo

Alla

stessa

(fig.

epoca

ricostrutta alla fine del sec.

apparteneva S. Agata,

palazzo oggi riconosciuto

ma

e lo splendore di

Galla

noscere che l'arte

creduto.

forme

La

stanciie,

la

piccola cappella

rialzata e pressoch

Ma

Ravenna non durarono tanto da dar luogo

suojstile artistico assolutamente indipendente; nullameno oggi

si

fu

XV.

di

La potenza

come suo

66) e del Tricollc rimasta solo

non

ravennate

l'u

si

un

d'accordo nel rico-

soggetta ad altre manifestazioni quanto

tanto

sua importanza consiste specialmente nel fatto che essa non segue

ma

esprime

all'

incontro

civilt

la

cristiana

quale era allora, negli

incroci o fusione di differenti influenze.

Dei due mausolei di Ravenna, quello


alla

prima met

del

^''

secolo.

Ha

la

torma

pi

antico, di

di

una croce

Galla Placidia. appartiene


latina,

quattro bracci co-

AX
pcrti
Il

da Alte a tutto sesto

monumento

gono ad

composto

archi,

supcriore,
Il

sepolcrale

e lo

di

ARTF. CRISTIANA

l'U'A

spazio centrale pi elevato merc una cupola

Teodorico ricorda

di blocchi

squadrati

decagono

si

cambia poi

in

la

nella

sasso

(lig.

67).

romani. Sopra un deca-

istriano, s'innalza

sfigurati

condotto

non essere pi

cos da
il

lavoro, sia stata

Nuovo

(in

quale riposa

un piano

cupola levata da

la

la

(conservata nel

riconoscibili.

causa

di

a tenaglia, che

tale

come

le

altre chiese del

opere contemporanee

di

Roma

Museo),

rozzezza, giacche

VI

forza

(tg.

68).

disegni antichi,
la

fretta

basilica di

onde
S.

A-

Marfhio) costruita an-

non sono

secolo,

e Bisanzio.

6".

la

di

corrisponde a

Alcuni pensano che

origine intitolata a (ns/'i Crisio^ poi a

ch'essa da Teodorico,
alle

sulla

Questa potente espressione

decorazione

quella dell'ornamento d'oro di Teodorico

cuzione

mausolei

relativa rozzezza di quasi tutte le parti decorative

Esse richiamano, vero, piersino

pollinare

di

una circonferenza,

di calcare ippuritico gigantesco.

sorprende tanto quanto

fu

che restringendosi leggermente, lascia lo spazio per un ballatoio esteriore.

un solo masso

ma

^Q

capitelli

inferiori nell'ese-

delle

colonne e

MANUALE

6o
pulvini

(fig.

DI

STORIA DELL ARTE

69) mostrano sapienza tecnica.

Evangelista, nella Basilica Ursiana) segnano


e

capitelli.

Se

pulvini

igi

un passaggio

l'architettura esterna appare modesta,

si

prima che

in

S.

Giovanni

tranquillo e solido fra gli archi

deve in parte

tanza che a\-eva restcrno nelle pi antiche basiliche e in parte anche

al

alla

poca impor-

materiale usato

Fig. 9. S. Apollina

a Ravenna. Solo lentamente e gradatamente

si

us

il

mattone, posto diagonalmente

o messo spigolo contro spigolo, a scopo decorativo. Per


presto ad interrompere l'uniformit del
(lesene)

chiudentisi

muro per mezzo

ad arco o ad archetti, con

fasce

gli

di

architetti

cominciarono

pilastri piatti

o cornici come

si

sporgenti

vede

nel

Battistero della Cattedrale, nel sepolcro di Galla Placidia, in S. Apollinare in Classe ecc.

L'uso

di

collocare l'abside

mediana

fra

due absidi attigue accenna

un modo costruttivo

AN riCA ARTE CRISTIANA


anche

sei^uito

in

Siria.

Ambedue

le

La

basilica.

Roma,
Maria Maggiore che fu, come

chiesa di S.

Fcclesio (531-34) conserva

le

dopo

la

pi splendidi esempi dell'antica

S. Vitale, eretta dairarcivescovo

antiche colonne marmoree. Di quella edificata da Giuliano

Argentario e dedicata da Massimiano a


che parte dell'abside, essendo

il

Michele detto

v5'.

musaico

passato

essenzialmente diversa appare nella chiesa


fu

S. Apollinare olirono,

cliiese dedicate a

distruzione delle costruzioni di Costantino in

bl

nel

S. ^'itale

di

Africisco

in

1843

Berlino.

71,72).

(fig.

Il

non

pi

c'

Una forma
tempo

cui

in

fabbricata (521-547), coincide con quello della chiesa simile dei Ss. Sergio e Bacco a

Costantinopoli. Probabilmente l'architetto ravennate prese

dove

la

pianta ottagonale era preferita,

Hebdomon
piloni,

costruita

prima

di

come provano

Teodosio,

formanti ottagono, sorreggono

su altrettanti archetti angolari. Fra

il

la

il

modello

chiesa

di

S.

da

Bisanzio,

Giovanni

in

chiesa di S. Michele ad Anaplus. Otto

tamburo

piloni

la

e.

su questo,

s'incurvano

otto

la

cupola che

grandi

si

nicchie,

svolge
nelle

quali sono tre archi in corrispondenza della loggia inferiore e tre della loggia superiore
matroneo (fig. 71). La disposizione irregolare o diagonale del grande pronao e del

quadriportico,

scoperto nel

1903, o fu suggerita dalle esigenze architettoniche esterne

rispetto alle proporzioni della cupola (che fronteggiando

parsa misera) o dall'inclinazione d'una

via,

come

con

un

solo

lato

sarebbe

nell'ottagono di Binbirkilisse. Un'altra

MANUALE

62
particolarit deireditcio,

anche

in

altri

cartaginesi

cosidetti

bagni

di

della cupola

Santa Sofia e meno

STORIA DELL ARTE

cupola fatta di vasi incastrati fimo nell'altro,

monumenti ravennati

una degenerazione
di

la

DI

bella.

es.

('per

Didonei

un

Negli

sol

getto

edifici

in

S.

Vitale e in S. Michele

si

Giovanni

S.

appare

ed

trattazione del capitello. Fin dal principio del

ma

in

nella

in

costruzione

sostanzialmente

si

osserva

Fonte), romani e

diversa

solo

da

come

quella

ravennati possiamo seguire un'interessante

secolo signoreggiano

affermaud pure

le

bizantine.

le

forme corinzie

Tra

il

capitello

Tav.

S.

GIOVANNI
(HoHLEU.

<

IN

FONTE

RAVENNA.

Pohchrome Meisterwerke

>).

ANTICA ARTli CRISTIANA


l'appoggio dell'arco s'introdusse una parte nuova,

come
11

il

pulvino, in

monogramma

ornato col

capitello, spesso

il

G-,

forma

le

due

battisteri

l'ortodosso e

monogramma

il

l'ariano

Neone

dell'arcivescovo

ridotto a uso di battistero tra

449

la sala principale di una antica Terma.


L'ornamento principale in tutte le chiese

di

formato dagli splendidi musaici delle cupole,

delle pareti.

tistero di

musaici pi antichi,

Giovanni

S.

in

Fig-. 72.

Pianta

opere

antiche

un

arco,

il

primo

d'essi,

Ravenna

delle viMte

p. es. quelli del

bat-

di S. Vitale.

mausoleo

di

Galla Placidia

Nuovo, s'accostano

74> e in parte di S. Apollinare


alle

ottagonali a cupola. Se-

editici

Fonte, della vlta della cappella

del Palazzo arcivescovile, del

ancora

sono

visibile in

452, fu in ori-

il

(fig.

stile

singole parti delle culonnc.

condo un
gine

l'edilicio.

un ritorno dello

difetto di entasi nelle nuo\-e colonne ravennati corrisponde a

verso

trapezio che.

di

costruire

di chi fece

cristiane

Roma

di

come

queste hanno sapore classico, tanto nell'ornamento quanto


nei
il

panneggi e nelle

Battesimo

basso,

di

Apostoli

gli

grande bellezza
(tg.

76).

Un

teste.

Ges
e

nel

della cupola

otto Santi o Profeti, fra

superano tutte

singolare

linare

Nuovo

cambiamento

musaici

maggiore

non hanno

di S.

variet

Mtale

di

le

nel

classico,

presenzia

la

modo

come puro

file

di

Galla Placidia.

pi in

rami

a voluta,

foglie

genere che

ci

sono

di

una

furono conservate

un sensibile allontanamento

dalle

dei Martiri e delle Vergini in S.

Apol-

e di S. Apollinare in Classe. L'interesse sta su


Il

mausoleo

di

Galla Placidia e

primo trova posto

mento simbolico ornamentale conserva

modo

e.

di tal

stile,

due

dei soggetti.

ricchi quadri storici

figure sono trattate in

opere

le altre

imitazioni classico-romane presentano

tutto nella

ilanchi della vlta del

musaici del Battistero, cio

mezzo

tutto

il

suo valore

decorativo. Persino

episodio storico.

La

il

il

il

Battistero

Buon Pastore
nel

Battesimo

di

secondo

Ges

le

l'ele-

singole

inteso

al

figura simbolica del fiume Giordano,

scena invece dell'angelo che interverr pi tardi nel battesimo.

MANUALE

(34

Nel VI secolo
cielo

si

fantasia

la

DI

degli

va popolando di Santi, e

le

le

chinarsi alle potenze celesti

render

l'omaggio reso a loro

Sono

una forma vera

bibliche.
in alto,

stessi.

Nuovo,

In S. Apollinare

74. Il

Buon

in

basso

si

omaggio,

con

tutto

si

diverso.

naturale

trovano posto,
ora,

tutta la

tutto ci

sulle pareti

per

in-

per raccogliere

in\'ece,

persona o

ora

Il

sulle

col

solo

busto,

aggiungono rappresentazioni

longitudinali

Nuovo Testamento

della
in

una

navata

mezzo,

di

serie

di

ventisei

di

Profeti.

Pastore. Mus;

quadri del tempo di Teodorico, sotto

Finalmente pi

loro

figurati

episodi del

gli

mondo

un

in

notabilit della terra

e propria di ritratto.

sono raccontati

vive

artisti

loro immagini risplendono com'

pareti delle chiese, dove anche

in

STORIA DELL ARTE

ai

quali sta

vedono uscire dal

una

serie di Santi

castello di Classe e dal palazzo reale

Ravenna due processioni di Santi e di Sante che vanno rispettivamente a vela Madonna. Queste due tle, come si detto, sono del tempo dell'arcivescovo Agnello (556-569). Nell'abside di S. Mtale vediamo l'imperatore Giustiniano
e sua moglie Teodora, ambedue accompagnati da numeroso sguito, portare regali ed
di

nerare Cristo e

assistere alla consacrazione della chiesa

sono per pi decorativi

di quelli

tenza artistica e impallidisce

esprimere
le

in

modo completo

il

(fig.

75).

anteriori.

senso classico,

e vivace

meno

Questi musaici, se sono

Mentre da un
dall'altra

si

lato va

vede invece

sentimenti e caratteri nuovi. Gi

due forme d'arte che vivono una accanto

tempi precedenti (particolarmente dagli archi

all'altra.

trionfali';

Alcuni motivi

mentie

armonici,

abbassandosi
Io

si

isolati

in altre

la

po-

sforzo per

manifestano

sono

tolti ai

rappresentazioni

ANTICA ARTE CRISTIANA


appare
rattere,

nuova tendenza

la

perdono

sohimento

veristica del ritratto; cosi che le vesti,

l'antico elegante

politico

fosse andato

si

antiche forme tradizionali non avrebbero pi servito

le

a\viene della lingua


di

\i\ere

di

cosa

in

parte decomposta, in parte

costumi

dei

nesche,

la

romana che perde

di

di

risultato

al

nuove

acerba.

ci

Lo

idee.

stesso
finito

impressione

aggiunga che

si

cadis-

inselvatichendo,

singolare

la

il

l'influenza

Corte, nelle vesti e nel portamento, nelle maniere rigide e cortigia-

prammatica,

cio,

che dur lungamente nella sede imperiale sul Bosforo,

campo

contatto con r(_)riente, pass ben presto nel

in

man mano

alle

purezza e bellezza. Un'arte che ha

fonde con una che sorge, dando

si

pur acquistando

drappeggio. Anche se per rimpoverimento e

senso del bello non

il

6^

dell'arte. L'etichetta di

Corte

Fig. 75. Giustiniano col sg

non

si

riflette

nel

modo

pur

nelle

a
di

S.

solo nelle esteriorit

come

le

vesti,

ma

ancora

nelle

movenze

ossia

mettersi ginocchioni, di tenere

le

mani, e

ligure dei Santi che umili e muti

si

avvicinano all'Altissimo per inchinarsi

di

Lui come sudditi e

in atto di

irrigidii\si

muta

nell'espi-essione

delle

facce,

La rappresentazione
di mezzo in

sottomissione.

scene bibliche otfriva minori difficolt (parte superiore della navata

Apollinare Nuovo, e pareti

vano

ai

lati

dell'altare in

S:

perch di quelle esiste-

Vitale)

modelli che essi copiavano senza grandi modificazioni.

sarcofagi, cos nei quadri l'episodio narrato concisamente,

permettendo poco

esprimere

di

da un piccolo sguito

(fig.

sentimenti.

dalle dimensioni alquanto maggiori. Se,

dei sarcofagi, invece

come modo

cui c', essi s'avvicinano alle miniature


delle rocce, l'aspetto degli

alberi

sono

la

il

rilievi

del

dei

'musaico

sua condizione superiore era indicata

come composizione,

di trattare

nei

tecnica

personaggio principale era circondato

Il

77) e qualche volta

Come

la

musaici stanno coi

rilievi

paesaggio di fondo, nei pochi casi in

contemporanee [Genesi
perfettamente

uguali,

d\

Vienna).
tanto

nei

La forma
musaici

MAXUALE

6b

Fig. 76.

RAVENN;

DI

STORIA DELL ARTE

B.VTUilERO UELLA CATTEDRALE - CUPOLA A MUSAICO

(SEC. V]

ANTICA ARTE CRISTIAXA

come

nelle

67

miniature rivelano Tacuto sentimento della natura nelle figure d'animali

meglio che nelle umane. Alle figurazioni dei musaici ravennati

frammenti

Meno

di

musaico

di

importanti sono

urne oifrono

il

miglior

le

mezzo

grande opera monumentale

(la

cura per avere valore storico

dentemente

pi recenti,

si

opere
di

urne

la

di

plastica.

paragone

per

A
il

avvicinano anche

Ravenna come
giudizio.

statua equestre di Teodorico)


alcuni sarcofagi

allontanano dalla

sepolcrale, e iniziano l'uso dei motivi


delle

si

Napoli, di Casaranello e di Milano del ^' e

avvicinano

secolo.

Roma,

notizia

di

le

una

non abbastanza siromani ; altri, evi-

ai

norma degli episodi biblici di significato


come ornamento. Pi importante

simbolici

cattedra episcopale detta

'"'.^msW'^^

si

La

\'I

'

di

Massimiano

^'

(fig.

78)

conservata

nel-

MANUAI^E

68

menti ormai diminuita, e

schema. Nei

si

lati

Fig. 78.

grata ravennate

la

veggono

La

gran
gli

STORIA DELI, ARTE

DI

catt

nello schienale e nella parte posteriore quelli

Particolarmente nel racconto di Giuseppe

rendere con chiarezza l'avvenimento,

Passato

il

quasi ad un semplice

vi\'acit si inaridita e ridotta

episodi della vita di Giuseppe ebreo, estranei alTiccmo-

di

VI secolo Ravenna cadde

(fig,

79)

appare

ben caratterizzare
ben presto

in

della

evidente
i

vita
il

singoli

un vuoto

di

Ges.

tentativo di

personaggi.

tranquillo iso-

AN riCA ARPE CRISTIANA

^9

lamento, dal quale, dopo nessun avvenimento valse artisticamente a strapparla. Peruna citt morta, nella quale lo sguardo

ci l'antica residenza imperiale fa TelTetto di

cerca quasi involontariamente

7Q. storia di

pot essere

la

le

Giuseppe Ebi

base di un

sione delle costruzioni,

il

X)

ttedra detta di

ulteriore

sviluppo

come provano

Reggia ad Calchi, costrutta nel


e

tracce di questa lenta agonia.

sec.

il

punto

di

se

Ravenna nnn

Ma

mantenne

lungo

la

pas-

cosidetto Palazzo di Teodorico, Fronte della

Vili,

e le cripte aggiunte alle chiese fra

artistico,

PenS

il

molti campanili quadri e rotondi


sec.

partenza per un'attivit artistica che

X
si

il

XIII.

Inoltre

(sec.

Ravenna

IX
fu

svolse in una cerchia pi ampia.

MANUALE

DI

STORIA DELL'aRTE

S^m3Ke:sxK33:i?3:sy3?li^
stucchi del Tempietto

Le

citt

delle

coste

adriatiche,

di t iridale.

specialmente

tempi romani un grande splendore come comunit

La

cella colle Sante

raggiunsero

deiristria,
cristiane.

primi dieci secoli sono quasi tutte pur troppo distrutte, e

Le importanti

fin le

Musco

di

citt in

Castel

nei

tardi

chiese dei

parte sparite

SaufAngelo.

ANTICA ARTE CRISTIANA

7I

ma rimangono numerosi resti di monumenti, che hanno stretti rapporti con quelli
casi si pu affermare una diretta derivazione da RaRavenna. Non in tutti
battistero d'Aquileja
la basilica di Parcnzo, magnifica per tarsie di
venna, ma

di

il

madreperla

ficio circolare

di

marmo, come

pei musaici

con portico e tribune

come

Alcuni monumenti,

le

ecc.)

sei statue

chiesa di Santa Geltrude a Cividale

di

ifig.

la

chiesa di S.

appartengono

numenti

di

Ravenna, tanto da

teristico

monumento

far credere a
si

qualche

una scuola

conserva

scolpita, della cattedrale di Terracina, che risale

della

(un edi-

Ravenna.

stucco (altorilievoi nell'interno della piccola

tradiscono nella tecnica e nel disegno

condo

Donato a Zara
stessa arte di

80) del secolo VII, e

sottostanti,

d'arte orientale che

alla

le

zone

ornamentali

rassomiglianza

comune.

artistica

in Italia,

secondo alcuni

mo-

carat-

cassa di legno

la
al

coi

Un

secolo

Vili, se-

Queste tradizioni non andarono perdute neppure al tempo


signoria longobarda, come mostra la fig. 82, in uno squisito esempio. Cos si
altri

spiegano

il

al

XII

(fig.

81).

perdurare degli antichi ricordi cristiani sino

lunga predilezione dell'Italia settentrionale per

arriveranno a indicare qua! fosse


struzione e

le

modificazioni che

vi

il

gli

alla

fine del

edifici circolari.

Le

millennio e

la

future ricerche

preciso modello che serv a questa forma di co-

si

longobarda del

vennero introducendo.

sec.

Vili nel Museo

di

S.

Salvatore

in Br^

Ma

ittedra detta di

B.

La separazione

ARTE

I.

A seconda met

nome

al

dei

VI

XI non

turbano

che

agli

mala

innamorati della
suo

del

solo diverse, e alla fine opposte.

Rimane

ma

sue influenze classiche,

elemento dello sviluppo


di

Oriente

quelli

che di

d'Italia e

che

dell'arte,

svolgimento. Fin' allora

si

viva

avevano

dalle Alpi

romane, portarono bens un

soffio di

nic

popoli convertiti di fresco, e

ai

forme cristiano-romane che

ne

se

come

vasero
d'

paese con

il

la

una coltura antica

damente

il

filosofia

nell'anno

l'ultima sorgente della coltura classica


si

esso

volse

si

risvegli nello spirito greco

unicamente

visse vigorosa e fu

costumi, usi ed idee,

ad esso non

afflu

alle

mezzo
il

di

mondo

una nuova

che
il

speculazioni

unione

\'ita.

5-2(),

fra

gi

senso

greco segu
si

con

la

barbari non in-

tradizione. L'

lo

abbiamo

quale

nell'abolizione

venne

si

Impero

decade rapia disseccare

ultimo scorreva assai scarsa.

innato

mondo
il

la

civilt classica

la

dommatiche
il

insieme

educarli

e come scuola. L'arte


romano d'Oriente: qui non si

ma

da

ma
di

penetrati di quelle antiche

segno esteriore del cambiamento delle cose

della scuola ateniese di

quando

alcune parti

modelli

violenza interrompendo bruscamente

Oriente apparentemente resta a lungo intatto

le

romana che comu-

popoli stranieri, e

in

principio

citt coloniali

cristiano,

di civilt

cosi

trov in apparenza terreno pi favorevole sul suolo


tratta pi dell'innesto di

in

popoli cristiani

grande opera

la

forme

furono

questi

servirono

fra

anche alcune

mondo

nel

assunse

sotto le sue vesti latine essa celava ancora molte

arte cristiana

l'

occuparono

che

potere

fresca

\'ita

anche una forza alquanto indocile. La Chiesa

secoli

former d'ora mnanzi solo un

diversamente

loro

una parte

antica cristiana con

tradizione

germanici

in

artistica

meschini

di

o due vie parallele e vicine

avviano per direzioni

la

svolger

si

popoli

disopra

al

toglie che esso abbia

essa, fondendosi con altre,

d'Occidente.

battaglie e di

attivit

l'

periodo compreso fra

il

non

separano e

si

povera quanto

eleva

si

nei paesi d" Oriente e d' Occidente percorre la stessa via

ora invece Oriente ed Occidente

selvagge

profondamente,

pena

ci

di

secoli

bellezza

Ma

monumenti

di

questi

popoli

offre che scarso conforto.

importante nella storia dell'arte

scarsa

In

artisti.

morta o decaduta e a

Cos che

tentativi.

BIZANTINA.

del millennio

suoi

avvenimenti

Taite orientale e l'oeeidentale.

fra

delle
;

la

stirpe greca per soprav-

presente e

il

passato. In molti

suo svolgimento naturale,

esauri ben presto.

profonde investigazioni,

La missione

ma

dacch

della Chiesa greca

SEPARAZIONE FRA L ARTE ORIENTALE E L OCCIDENTALE

I.A

E^sa pieg Bulgari, Slavi ed Ar-

di molto inferiore a quella della Chiesa romana.

meni

sua dottrina e

alla

trono imperiale

zantina

suo culto, senza penetrare nel loro organismo nazionale.

al

occuparono

.Alcuni Barbari
al

ma

alti

uliici

nell'Impero, e anche salirono

Sempre

bizantino s'avvicina naturalmente all'Oriente,


geografica

ma

anche qui

come

\ia,

la

il

regno dell'Islam

competitore, ora

dai primi tempi

come

bizantina

di

ci\ ilt bi-

Impero

l'

sua situazione

la

svolse entro stretti limiti.

si

Maometto

dall'Arabia s'apriva

con

una rapidit prodigiosa, ora

Bisanzio.

Anche l'arte bizantina trov


un implacabile avversario e

formava

si

soggiogatore

contraddizione

nell'Islamismo, a cagione della

quale hi chiamava

dottrina di

la

alia

pi di\iso dail" Occidente

al

artistica

l'attivit

L' Oriente ringiovaniva per virt propria


vittoriosa

fin

moltitudine rimase completamente estranea

la

ci che essa aveva di greco.

in

73

religiosa,

dovette ritrarsi dn\unque esso regnava per lasciar posto ad un'altr'arte, pi conforme
alle

idee e agli usi dell' Islamismo.

Cosi poco dopo

met

la

presto

tnisce

ma

vaggi,

ma

principio,

sere

in

perde

una palude;
la

ricevendo per via ntimerosi

imperatore e tante erano

da principio parve cessato

imponevano

pigli politici

in

finire

guerra

una

paralisi

il

al

sovrano

pi

ma

il

pericolo

Ci valse per ad interrompere

non cess completamente

gravi

l'attivit

stile

non

.Mai

si

mondo

da

si

in

provincia, che

tanto pi che

scom-

gli

di

726, cominci ad infuriare

la

Non

per

fu quindi

riattaccasse alla

monachismo

potente

favori

si

era arrivati a una decadenza pi


in virt del

Tanto aveva

di utilit (chiese,

Questa sosta minacciava

doveri.
dal

anche

lui

sviluppo artistico

artistica,

veramente monumentale, che

l'es-

supremazia

la

all'e-

scongiurato dal trionfo degli ortodossi

fu
lo

perfino nell'abbellimento pittorico delle chiese.

nel

di Giustiniano.

fabbriche

completa quando, a partire

lemento semitico-orientale.

ad uno

morte

la

immagini. La vittoria degli iconoclasti avrebbe dato

alle

iconotli.

di

salti sel-

terza fluisce scarsa da

opere d'abbellimento e

le

nuove

bisogno

la

mondiale. Questa l'arte occidentale.

promosse

palazzi, acquedotti: sorte nella capitale, e

nel

ma

pi ricca,

cresce sempre e finisce con

affluenti,

vera corrente

Bisanzio s'arresta con

L'attivit artistica di

editcato questo

la

sgorga in masse spumanti e procede a

l'altra

la

ma rimanendo

corrente, la bizantina, dapprima

sua forza prima d'arrivare alla pianura

pi potente e forte,

la

tre correnti artistiche seguire la

punti toccandosi quasi,

in alcuni

Una

loro complesso indipendenti.

vediamo

del millennio

loro via. una accanto all'altra

profonda

mutato

se nelf Vili secolo

1"

indirizzo ornamentale

senza difficolt

buona ^ecchia

Ma

dell'arte.
il

il

ritorno

tradizione.

tutto

mutato

sentimento religioso nonch

l'indirizzo artistico.

Architettura bizantina del periodo medio.


dopo
il

la

progresso evidente. Nel piano delle chiese prevale

o della cupola all'incrocio delle


Giustiniano

in

aggiungono

altri

la

poi

per lo pi

chiesa a cinque cupole.

la

navate,

forma che

l'edificio costituito

corpi di struttura semibasilicale

gliano piuttosto a cappelle

regola

Nell'architettura bizantina,

fondazione della dinastia macedonica, che comincia con Basilio

chiesa sorge

doppio (nartece) e

non

un

piano
absidi

quadrato;
poligonali

da questo tipo

(fig.

(S7-880),

nell'uso se non da

entro

da un corpo centrale

con

tipo della basilica a cupola

Le dimensioni sono molto ridotte


non rara una certa ricchezza nella

sopra

termina

il

si

al

quale

si

svolge pi tardi

molte chiese somistruttura esterna. Di

preceduta da un atrio, talora


84).

La cupola

in

mezzo

al

MANUALE

74

quadrato sostenuta da quattro

ma non

lonne,

DI

STORIA DELl'aRTE

pilastri

posa direttamente

o co-

sugli archi

dei pilastri, perch tra questi e la cupola c',

pi spesso che in passato, un corpo cilindrico

(tamburo), nel quale

maggiore altezza

cupole minori sopra

menti
al

laterali

aprono

si

le finestre.

La

della cupola e l'aggiunta di

atrio

o sui prolunga-

producono un

effetto pittoresco,

l'

quale giova anche

muratura a

la

strati

al-

ternati di mattoni e di pietra. Nella chiesa di

Hagia Sophia a Salonicco ed in quella di Esi vede gi adombrato quel tipo costrut-

feso

tivo semibasilicale che importantissimo nel

periodo

di

transizione

che

secolo ^'I a quella del

va dalla fine del

secolo IX. Oltre alle

basiliche a cupola di Ancira,

Mira

Cassaba
della Vergine Tlteotoko

in Lidia,

che hanno strettissima relazione colla

chiesa della Koimesis a Nicea, edificata tra

met

del secolo Vili e la

chiesa in

forma

met

La forma

a croce,

Apostoli a Costantinopoli,

Fig. gj.

La

si

con cupola, nella chiesa

di croce

novata con vivace combinazione


di Filippi.

la

del secolo IX,

si

di

pi

chiesa della

di

avviamento

alla

S." Irene a Costantinopoli, rin-

mattoni e di pietra nel secolo Vili, e nella chiesa

scelta fin dal


fa

hanno esempi
di

tempo

evidente

in

di

Giustiniano per

quella

Madonna (Uagia Theotokos;

del

convento

a Costantinopoli,

la

chiesa degli

di

Skrip

in

U.\

SEPARAZIONE FRA L ARTE ORIENTALE E L OCCIDENTALE

longitudinale Jel Callwlicoil del

Beozia, dove

anche

il

quella di Giil
state

maggiormente dal corpo della chiesa, e fu adoperata


Mar di Mannara, posteriore a Giustiniano, ed in
Costantinopoli. Sebbene molte delle chiese bizantine siano

transetto sporge

nella chiesa di Eregli

ridotte

Giami

moschea,

specialmente a Costantinopoli,

l'ossatura costruttiva

rimase quasi
tatta.

sempre

Non mancano

que esempi

in-

dun-

di stile archi-

tettonico bizantino; tale


la

chiesa

della

Madre

di

Dio od Hagia Theotokos,


eretta circa il qoo dal patrizio

Costantino Lips

(tg.

85), in essa la cupola cen-

cupole

trale e le

sopra

il

minori

nartece, tutte tre

costruite su di

un tamburo,

annunziano elegantemente
il

nuovo

notevoli

stile.

la

Sono pure

chiesa della Pan-

tepopte, e quella del con-

vento detto

Mone

tes

Cho-

sul

MAXUALB

^6

STORIA DELL ARTE

DI

ras a Costantinopoli. Al tipo del Catholicon


ffi^.

86),

cominciato nel 046.

avvicinano

si

del

semirotondi

nel Catholicon del convento di

piano semplificato coll'abolizione

Krina

la

un tamburo

luce penetra copiosa da

conventuali egiziane

che conservano

la

perata anche nelle chiese del

da

S.

a dodici finestre.

Atanasio, e

fetta

sono appoggiate

simmetria, da una parte

cantina;

le

maniera
nastia

tutto

l'edificio

abitazioni dei

medio-bizantina predomina invece

Armenia

Siria settentrionale
la

armena

in

la

monaci

biblioteca

l'architettura

dopo

il

nel quale

sotto

o secondo

altri

il

Basilio

l'Impero orientale giunse


,

072.

Una

chiara

pu ricavare da un'anchiuso da un alto muro di


nel
e

mezzo sorgono
dall'altra

la

(fig.

in per-

cucina e
87].

la

Nell'et

orientale, propria della Cappadocia.

Costantinopoli

cosidetta Nea, costruita

peratorc Teofilo i'82i)-842

la Inaura.

si

centro occupato da un pozzo coperto da una edicola

il

pianta delle chiese

passa nel settentrione ed ado-

\'atopedi, costruita

la

chiesa

la

il

nella chiesa di

Palazzo Hebdomo

veduta del convento di Rossikon

cinta al quale

La

parte orientale a trifoglio addossata alla

idea della disposizione di un chiostro del tipo delle Laure


tica

e di

Chio

di

nell' isola

crociera

della

Monte Athos. Tra queste sono da ricordare

FiV. ss. Il Tekfur-Se

ijh-j,

Focide

nella

Campis

ha un tamburo afforzato da

Nea Moni

col ditfondersi della vita monastica

cupola centrale

fondata nel

tribune

delle

S. Nicola in

di

S. Nicola di Atene, e quella del convento di Dafni, che


pilastri

Luca

con\-ento di S.

chiese

le

maggior monumento
I.

alla

di questa

cio in quel periodo della di-

massima potenza. Sotto Tim-

sotto Costantino Porfirogenito. fu costruito

LA separazioni; KKA
palazzo dcttd

il

Teklur-Serai

nir^i

un vasto salnnc

ila

tei'i'cnn

ARTE ORIICNIAI.K K L OCCIDENTALK

I,

(lostantinopoli

che

\('ilta

da colonne. Nei due piani superiori

marmo

a fasce alterne di

la

mattoni

(fig.

soci ad elementi siriaci ed arabi.


all'incrocio

conforme all'usanza

pareti

Minore che
editzi

(ili

uso

in

nell'Armenia

muro

X;

la

Eschmiadzin,

la

cattedrale

Trebisonda

Ani,

di

secolo XI.

Le chiese

sono

anch'esse

di

crociera e

ma

proprio

dell'

architettura dell' Asia Minore.

Nella Russia, che ricevette

cupola

forma

caratteristica

trocento chiese

elemento

qualche

persiste

la

il

Cristianesimo

assume

presto

la

bulbo. Delle quat-

di

Kietf, citt gi potente

di

nel secolo XI, quella di S." Sota,

1037, conserva tuttora

nel

una principale

archi a ferro di cavallo

grandiosa chiesa

cupola,

da Bisanzio,

rettilineo. Cli

Persia.

del

del principio

as-

cupola, di Pitzunda,

zantina, a crociera

si

croce greca colla cupola

la

chiesa bi-

la

costruita nel secolo


di

Caucaso essa

del

nell'Asia

sia

nella

sono

notevoli

piti

fu

suo predominio presso

il

conformi ad un

sono

laterali

molto tempo

tipo da

ad oggi
regione

siriaca la disposizione delle absidi,

ed altre accessorie, chiuse esternamente da


delle

tino

Nella

piano preferito

Il

un portico sostenuto

in

una decorazione molto armonica

S>^).

popoli che segLiirono la Chiesa greca.

esso costituito principalmente

aire>ternii

facciata ha

mantenuto

L'arte bizantina afferm ed ha


tutti

apre

si

costruita

mu-

antichi

gli

saici (fig.

89); essa molto somigliante a

quella di

Mokwi, che

vuole

si

eretta nel

un architetto
georgiano od armeno, piuttosto che di un

958

probabile che

bizantino. Gli archi

S.

ciechi

della chiesa di

Demetrio a Vladimir 'Russia

attribuita

j'

ad una scuola

e della chiesa di
il

sia di

convento

di

Maria

Per

bizantina.

si

ti?. 8q.

luogo,

Bogoliuboff, appartenente alla seconda

la

ma

la

opera loro

la

corpi laterali coperti da cupola,

fila

come

Ahil nel piccolo lago di Prespa.

di

S.''

atrio

aperto, rinnovata nel

nore

si

di

pure

Stifia

a KpII.

del secolo XII,

Sofia

ricorse a maestri

cosidetta

gran chiesa

si

vedel-

tipo di questa chiesa, basilicale con pilastri,

Samuele (g76-ioi4),

Ocrida, di

cui

dall'Asia

basiliche di

della

si

chiesa della Koimesis a Nicea,

nella

Il

13 17, deriva

nelle

Mesembria. Nei conventi

in

sono un

archi ciechi sostenuti da alte inezzecolonne.

di

probabile che dal fondatore di essa, lo zar

riconosce

met

chiesa dell'Ascensione a Vladimir (1138-1161)

ritiene

anche nella chiesa

Della chiesa di S

pianta della chiesa di Bogoliuboff affatto

dono, insieme coU'abside principale a trifoglio, nella


l'isola

Musaico

.Vusiliatrice presso

motivo indubbiamente armeno


lombardi

centrale).
J

di artefici del

Moldaxia

Tirnovo
e

la

facciata,

sia stato applicato

con due torri e con

Minore. L'influenza dell'Asia Mie

sopratutto nella Metropolitana

della ^'alacchia

perdura

la

tradizione

MANUALE

78

magnifica

secolo

chiesa

XVl. Anche

La

convento

del

Turchi

onore l'architettura bizantina


dell'architetto

evidente

cristiano

imitazione

foglia di trifoglio sormontata da

di

Patrio aperto verso occidente e gli archi ciechi

decorativo derivato dall'Asia Minore.


nella

torma

orientale in

cristiano-egiziana colia parte

una torre a cupola;

STORIA DELL ARTE

DI

di

vittoriosi,
:

sono un partito

tradizione bizantina appare ancor vigorosa

Kurtea d'Argisc

nei

in

Rumenia, che del


in grande

tempi migliori, tennero

loro

moschea di Maometto II a Costantinopoli, opera


la
moschea di Bajazet II (fig. 90'. sono una

la

Cristodulo, e

della

chiesa

S.^ Sofia, che

di

fu

il

canone, talora seguito con

bizantina. La sola nota esotica il


moschea di .Maometto II. La moschea di
Ibn-Batutah e quella di Valid a Damasco, cominciata nel 705, sono ornate di musaici e di tarsie murali, opera insigne di artefici bizantini. E un fatto storico di

maggior

libert,

dell' architettura

ecclesiastica

cortile piantato di cipressi, che precede la

capitale

importanza l'azione reciproca

dell'arte bizantina e dell'islamitica.

Pittura dell'et media bizantina.


nei

rica,

dagli Islamiti trionfanti

provato che l'arte

fu

musiva dur

dosi che certi grandi musaici

distrutta

in

furono

o intonacata.

onore fino
pi

volte

molte chiese bizantine

L'interno di

tempi posteriori subi gravi devastazioni. La decorazione,

al

in

massima parte

pitto-

Dal poco che ne rimane

secolo XIV^

ma

restaurati, farsi

quel che essi fossero nell'et bizantina, .\d esempio, dubbio se

difficile, sapen-

un'idea precisa di
la

lunetta nell'atrio

LA SEPARAZIONI': FRA L ARTE ORIENTALE E L OCCinEN'I'ALE


di

S.^ Sofia

ratore

La seconda

ipotesi

della dinastia
di

sommo

serv

tempo

trono con un impe-

in

Giustiniano o di un'et posteriore (secolo IX).

di

sembra oggi pi probabile, conoscendosi meglio

macedone.

che

evidente

l'arte

musiva,

alla

l'arte

quale

si

del

tempo

devono opere

pregio nella chiesa maggiore del convento di S. Luca nella Focide, confino al secolo XI. Il convento Mone tes Choras a Co-

buona tradizione

la

XI

stantinopoli sorse nel secolo

da Teodoro Metochita, ministro

la

Ges, e

gli

(circa

1081) e fu ricostruito

il

Andronico

di

II. I

.Maria;

di

affreschi dentro

quelli

chiesa

la

il

al

principio del

XIV

musaici del nartece interno rap-

Mone

porpo

presentano istorie della vita


di

Ges Cristo

rappresenta

Costantinopoli, che

SUOI piedi, sia del

ai

79

les

Choras

dell'esterno

a Costantinopoli.

istorie

della

fanciullezza

Giudizio Universale, Maria con angeli,

santi. Cristo in gloria ed altri. Nei musaici dell'e.Konarte.x le figure hanno ancora
forme tondeggianti, il tipo delle teste femminili classico, ampio il panneggiamento.
Le vergini accompagnanti Maria che nel Tempio riceve la porpora dai sacerdoti
(tg.

sono

91)
i

reggono

al

paragone

musaici dell'exonartex

ha perduto

il

colorito

il

senso dello spazio

dimensioni.

La

facolt

di

pi

le

figure

forza

talora

antiche

delle
;

di

paiono

creatrice

la

creazioni

artistiche.

freschezza.

Assai inferiori

gambe paiono fusi.


Nei musaici di Chora gi manca

sono troppo magre,

miniature

riportate

potenza

inventiva

le

sulle

sono

pareti
in

in

maggiori

decadenza;

titt-

MANUALE
tavia

conserva

r esecuzione

fine del

un

Medio Evo per vederla

Fig:. n;.

Il

Battesimo

STORIA DELL ARTE

DI

certo

^alo^e

ridotta

di Cristo.

politica,

inaridite le sorgenti della civilt,

/^Chiesa

si

conserva vi\a

bisogna

venire

sino
la

alla

potenza

Miniatura del secolo XI. Monte Athos.

tanto

la

artistico

puro lavoro manuale. Caduta

anche

forte:

la

fantasia

alle

genti

artistica si

cristiane

spegne. Sol-

assoggettate la

I.A

SKPAKAZKiNE FRA KARTIC ORIF.NrAI.K K

dignit nazionale e

che nell'arte.
tista;

la

La

libei-a

il

I.

OCCIDENTALE

8l

sentimento delTunit; essa fu guida e maestra dei popoli, an-

santit

immagini sminuiva sempre pi

delle

la

personalit dell'ar-

ricerca artistica era 'inceppata dal precetto della Chiesa.

Quando una

Daphiii prc

civilt

prossima a spegnersi, tutto

sono obbligati ad una


prescritto

il

modo

di

determinata
figurare

pittura del

Monte Athos.

bilmente

secolo X^'[I;

al

si

irrigidisce

forma

fatti

sacri,

Nella sua forma


la

redazione

di

cosi avviene a

Bisanzio.

pittori

rappresentazione; loro esattamente

come vediamo
presente

questo

nel celebre Maincale di


libro appartiene

originaria va posta tra

il

1300 ed

il

proba\Cy\o.

MANUALE

82
precetti del

DI

STORIA DELL ARTE

Manuale sono spesso desunti da pitture molto antiche (lg. 92); ma la


si fece quando Tarte bizantina era ormai esaurita. In qualche convento

compilazione

Monte Athos

del

quale

conservano

si

alcune

usava addirittura dipingere

si

conformi

vaste

Mainiac

rigide,

strettamente

Monte

.4thos era un canone inviolabile.

al

pitture

periodo

del

spazio della

ogni

dei pittori, che

Anche

la

pittura

pi

Sono

chiesa.

in

tardo, nel

figure secche e

tutti

conventi del

russa segue dappresso

la

maniera bizantina; c'era per essa un manuale, detto Podlinnik, analogo a quello del
Monte Athos; l'opera dei pittori consisteva principalmente nelPornare con composizioni di molle figure

segnatamente quelle
meraviglia

il

S.''

Andaval

vedono

Gerome ha

e nella

chiesa rupestre
di

un

ciclo

interessante

contiene

Schenute

di

di

le

Gerome.

Ciardagh-Kioi, contemporanee di

pitture,

La
la

^'ergine .Maria e

chiesa rupestre della


cosidetta

Deesis, cio

Gio\-anni. Un'altra

S.

una Majestas Domini, simile a quella dell'abside del gran


nell'Alto

La

Egitto,

od anche

al

tipo

delle

miniature carolinge

pittura di Schenute fu eseguita nel

Teodoro. Allo stesso periodo, posteriore

appartengono
valle di

la

murali nella chiesa

avanzi di pitture

nelle chiese a grotta dell'Asia .Minore.

nel coro

derivate da modelli orientali.


armen<.)

gli

grande abside

l'Onnipotente (Pantokratorj in trono, tra

convento

alle

turbolenze

124 dal pittore

degli

Iconoclasti,

Ges in una chiesa-caverna della


maggior parte delle antiche decorazioni

storie a fresco della giovinezza di

In

Daphni

si

conservata la

con leggiadri ornati; quelle della Koimesis di Nicea datano dal 1025 (fig. 94
musaici di Nea .Moni in Chio si pongono tra il 1042 ed il 105. Nei musaici

(fig. 1)3',

ed

della chiesa della Nativit a

cosa

di

Mn

appartengono

All'arte medio-bizantina

si

XI: cagione

secolo

riconoscervi qualche tratto italiano.

costantiniana di
quelle che

pitture ce n' d'interessanti,

Sofia a Kieff, che risalgono al

Dio (Theotol;o^).

valle

Tra queste

pareti delle chiese.

le

di

di

occidentale.

Betlemme,

eseguiti

circa

il

1169, gi

appare

qualche

I,A

SlIPAK AZIONE

FRA

AKI1-: iTRIENTAI.E

I,

meglio che

trast'ormarsi deirarte bl/antina

li

Parecchi manoscritti del IX e

X'aticana;

le

un

prediche di S. Gregorio Nazianzeno

accanto

di stare

ma

stessa tecnica (colori a tempera)

mancano

altro\-e

(fig.

anche

la

la

scena

il

come

si

quadro

nella

tamento inelegante rivelano uno


Nazianzeno, per esempio,

remia

David.

Nathan

in parte dai

nella

Parigi),

hanno

solo

sinistra

esortato

baldacchino,

la

neppure

Bi-

Museo

Britan-

come per esempio

nell'im-

Salterio

Parigi

del

96

(fig.

questo Salterio

il

il

aristocratico,

pare abbiano

Melodia,

siede la

fondo

nel

vede, ricorda

artisti

gli

dietro

monte Betlemme

pensato

una

indica

il

si

nel

quale

ad imitare

colonna

s'affaccia

luogo dell'azione.

quadri pompeiani; pure, soltanto

isolate (specialmente nelle personificazioni)

figure dello stesso

un

gruppo che direnu) aulico o

cantore

al

l'Eco, risvegliata dal canto


ci,

non

Essi

Va-

nella

pure

Isaia,

di

(sec. XII). Costantinopoli, Biblii

principale esemplare di un

Tutto

miniature.

nelle

97) ed un Salterio a

classico,

nel Salterio di

pi che alla stretta attinenza col testo

grandi quadri. Accanto

modo

resa al

sia

di David, cantore e pastore,

Fig. 95. Otti

83

.i:

ricordi classici, sopratutto nelPOttateuco del Vaticano, in quello della

per raro che

magine

AI

stessa perfezione pittorica,

blioteca del Serraglio a Costantinopoli (fig. 95) e in


nico.

l'

vede

si

commentario

opere antiche cristiane.

alle

OCCir)l;N

I^

secolo (frammenta di Bibbia e Salterio,

ticana, gi propriet della regina di Svezia;

sono degni

i:

in

sente l'intuenza classica,

alcune figure

mentre

altre

durezza del disegno, nelle rigide movenze e nel porstile

pi grossolano.

diciassettesimo,

il

Nei

sermoni

Salmi, illustrato da un episodio della vita

due

schiavi calano

alla

penitenza.

il

profeta in una fossa,

La mezza

di

S.

Gregorio

cui soggetto tratto in parte

figura di Betsabea

quella dell'angelo, sono molto diverse e migliori

destra

sotto
di

da Ge-

Geremia

di

David

e di

da
un magnifico

quelle

dei

due

MANL'ALi: DI STORIA DELL ARI'E

84
profeti e di

quadro

forme

al

David accoccolato.
anche a sinistra

modo

di

guarda Betsabea dalia

composizione tradizionale;

disporre assai meglio

liche

illustrazioni di

scena.

la

sicuro che

a cui

C' un altro gruppo pi omogeneo


i

dell'idea

di

essi

ma

popolo,

interpretati in
si

tolgono

gli

di

umani

caratteristici

per

a\rebbc

ci

di pittori

n-

';n}-i:to

eti-

del

IX

conformarsi.

illustrati

avvenimenti

avvenimenti non

stesso

nello

ispirate da

sono opera

cerca\ano

IX

dei secoli

X,

esprimono

il

trionfo

cede

il

posto a

biblici

sono rappresentati

un senso dogmatico o morale; dai

tratti

sono

figure migliori

manoscritti

monastica. L'ingenua narraz'one degli

esposizione dottrinaria dove

mente
dal

le

\oltc

del palazzo

artista pi antico

bench non provengano esclusivamente da monasteri,

quali,

un:;

ma un

due

finestra

nianoscri;ti. e che le pi grossolane

quando regnava un eclettismo

s'jcolo,

David rappresentato

L.'esser

egli

semplice-

monaci, veneratissimi

raftgurare

Santi

la

loro

macilenta diviene

1i^;u";i

KKA

Sl-;rAKAZI()NlC

I-.\

ORIICNTALE E

AKl'l-;

I,

creatura

l'ideale della

OCCIDENTAl.F.

I,

umana. La

fantasia va cosi perdendo

\M

\ia ogni gaiezza, e nell'arte ti'amonta e

l.e

miniature non sono pi quadri eseguiti con cura amorosa,

hmzione

di

commento, come

disegni

spegne ogni luce

si

margine o

in

85

vignette

\ita e di

di

ma

verit.

limitano

si

alla

direttamente dal

tolte

soggetto e comprensibili solo con questo. Nelle immagini del frontispizio, per esempli

>

in quella

langelisti

di

David nel Salterio

sente ancoi'a

si

la

Chludow

di

hanno un disegno sempre pi frettoloso


Nei

rigide.

Salteri,

Omelie,

nelle

Mosca,

buona tradizione classica;

|M-imo esemplare illustrato nella V^aticana data da Basilio II


niera d'illustrazione

dono

valore artistico

di

l'iL,'.

la

si

j:.

fle

colori smaglianti e

fregi acquistano

le
il

del

menta
le

ricco disegno

Menologio vaticano del

idillico

splendono talvolta

e
il

quella maper-

Pa

il

fondo

quasi

(Genesi) e negli

le altre

sempre

orientali

sfondi architetto-

secolo c' uno sfarzo, una magnificenza che ram-

l'Oriente. Nei secoli seguenti l'indirizzo

vesti

di

maggiore importanza. Nei manoscritti romani

rappresentazioni figurate, nelle quali


e

cui

figurate

incominciano a spiccare tra

iniziali

paesaggi del fondo hanno qualche cosa di


nici

(976-1025),

di

molte copie dei tnanoscritti antichi non contano^ alimenta

magnificenza degli ornati. Solo ora

narrative

Santi,

descrizioni

le

Miniatura dal S. Gregorio Nazianzeno della Biblioteca Nazionale

lettere del testo pei

dorato,

Mentre

svolse pi efficacetnente.

immagini

calendari dei

nei

le

sono sempre pi dure

e le singole figure

Menologi

nei

figurazione degli

nella

ma

le

di riflessi

ornamentale

parti in

metallici.

si riscontra
anche nelle
sono rese con sottili linee d'oro
Qui
modelli son dati dalla pittura

luce

a smalto.
Nell'arte
ciale di

minore bizantina

usava spesso

si

foggiarla; questa maniera poco a poco

la
si

figura
fa

umana, con

strada

anche

un

modo

spe-

nell'ornato

dei

manoscritti dell'et media bizantina. Anche in opere insigni dei

pittori

esempio nel S. Giovanni Crisostomo, manoscritto del tempo

Niceforo Betoniate

1078-1081), oggi conservato a Parigi,

senza espressione, con facce da

la

ecchioni

di

di corte,

ad

forma povera, le figure allampanate e


le movenze sono
impacciate dalle vesti
;

MANUALE

86

DI

STORIA DELL ARTE


senza pieghe
e

il

colorito

meschino

ombre verdognole danno

le

e secco,

una

carni

alle

bruna od olivastra.

tonalit

codici miniati nei conventi della Russia

risentono del fare bizantino; tuttavia non tarda

ad apparirvi l'elemento slavo;

esempio

Evangeliario

l'

conservato

Pietroburgo. Nelle

tniscono in teste fontastiche

donne, e nei
russi

che

dei manoscritti

preferenza per

la

(10^,7),

iniziali,

animali e di

di

marginali

fregi

nota

si

che un

del

Ostromir

di

rosso e

il

l'az-

non conforme al gusto bizantino.


Nei manoscritti armeni dal secolo XIII
poi c' una certa indipendenza di scuola;

zurro, cosa

m
in

dell'imitazione materiale dei modelli

ma

zantini,

profani

nei soggetti

spirazione all'indipendenza.
di

Lo

con motivi

spettacolo che

l'antichit

ripete

si

nell'altro ci volle

la

Cosa

l'a-

tutta propria

offerse

l'Egitto

Bisanzio;

nima

parte

la

di

nel-

un caso

in

molto tempo a consumare

ricchissima eredit del passato.

zantina

le

di uccelli e di viticci.

La

del classicismo era cos potente che

bi-

vede

si

questi manoscritti, e notevolissima, sono

iniziali fregiate

vanno pi

soggetti biblici a dir vero non

nei

tramandata

esso

vitalit

una mi-

all'arte

bi-

confer per secoli nobilt d'aspetto

le

sal\ dalla rapida decadenza. L,'Egitto e

l^isanzio

somigliano anche

si

loro

dotti

dell'ultimo

bilit

la

si

ci.

che del-

periodo, cosicch

l'immuta-

come

rigidezza furono considerate

loro caratteri capitali.


l'arte

in

suol guidicare soltanto dai pro-

l'arte

bizantina,

come

Noi sappiamo ora che


1'

ebbe varie

egizia,

vi-

cende e molteplici bellezze, e che sopratutto


nella perfezione tecnica

tenne per lungo tempo

un posto cos alto da servire


!"(

Tvei

nei

luta .ho u. avorio

bi/.ii.t,uo

Museo Britannico

di

Londra.

)ccidente.

bronzo

Roma),

porte delle chiese di

il

mana

Occidente.

11.

orientali

di

modello

Bizantini

in Italia

al-

avevano

come

musaco era detto senz'altro

in

Cer-

lavoro

Nelle industrie artistiche, nella fusione

Amalfi

e di

.Monte Cassino, d S. Paolo

nell'intaglio in avorio

superarono di gran lunga

delle antichissime civilt


all'

Sofa, d

nell'oreficera e nello smalto,

situra della seta essi

smise

S.^'

monopoHo

quas

greco
in

musaici

Dei

gli altri

e sopratutto nella

popoli cristiani.

te.s-

Le conquiste

accumularono nell'Impero Bizantino, che

le

tra-

I.A

SKPARAZIDNE FRA

La perfezione
importanza

I.

ARTE

()RIKNI'AI,K K

tecnica raggiunta dalle industrie

ricette

artistiche

nella storia dell'arte occidentale del iMedio

bizantine furono conosciute in Occidente grazie


delle varie arti di Bisanzio

veri gioielli di
intagliato,

stile,

dittici

ed

tra
i

gnola; di questa materia


di

Romano

(fig.

in

libri

Anche

gq;.

capolavoro del genere


i'fig.

nate

100).
di

Sono pi

il

avremo

si

libri

a riparlare.

Xeropotamu

le

Il

gusto

(fig.

insigni, di cui

sopra un modello

Pulcheria,
sul

gS',

sono

poche

architettonico

sorella

Monte Athos
conservate.

citiamo

reliquiario a cupola del tesoro della cattedrale di

frequenti

le

esempio

lavorava una steatite molle e verdo-

come un

Aquisgrana

tabelle per le reliquie e le stauroteche, custodie or-

figurette a rilievo e contenenti reliquie della Croce.

gature di
tale,

produsse opere

l'oreficeria

lo pi eseguite

ad

occidentali,

bellissima patera della principessa

la

opere

teche con pannelli bislunghi d'avorio

(1028-10341, eseguita nel convento di

III

Esse sono per

le

somma
le

appare specialmente nei lavori d'avorio

Oltre all'avorio

trittici.

soltanto

commercio d'importazione, ma

al

furono raccolte

primeggiano

quali

87
ha

bizantine

Non

Evo.

nella Siiicdiila iliversarum artiimi di Teofilo, della quale

squisito degli intagliatori bizantini

L OCCIDENTALE

Molto

rare sono

le

le-

con placche a sbalzo. L'oreficeria bizantina, a differenza dell'occiden-

nella decorazione degli altari all'effetto architettonico o plastico preferiva l'effetto

di colore, e per ottenerlo

si

zione dalla met del secolo

giovava dello

al

smalto

comune, che raggiunse

secolo XI, e dello smalto sopra

lamine

la
d'

perfe-

oro,

il

MANUALE

DI

STORIA DELL ARTE

quale consente una maggiore variet e bellez/a di

airOccidente anche nell'arte


comincia, dopo che
latino (1204),

non

bizantina,

Bizantini furono maestri

tessitura

della

seta

di qui

fondato l'impero

dell'arte occidentale. Gli esemplari

della tessitura

ignoti alle manifatture della Sicilia e dell'Italia meridionale, collegan-

dosi ai motivi antichi, poco a poco fecero

con animali,

stituita

effetti.

nella

Crociati ebbero conquistata Costantinopoli e

primo mutamento

il

s|:ecialmente

tessile,

ed

stilizzati

appiattiti,

abbandonare

ma

di

umana, che

figura

la

grande

ad

continu

dalmatica

di

conquistata

preferita

Leone

re Ruggiero^

il

Grecia, condusse

la

Palermo, dove aveva


fiorente officina

maestri

lavorarono

industrie arti-

di

ricamo

di

anche

una

istituito

Tiraz,

detta

stiche,

Pietro

III in S.

146

net

vede nella celebre

si

Roma. Nel

so-

fu

umana

figura

essere

come

ricami,

di

La

effetto.

alcuni

greci

seta,

in

quali

modelli

.sopra

arabi; alcune opere di questi artisti

conservano nel tesoro imperiale.

si

Tra

opere

le

di

tessitura

sog-

di

getto puramente cristiano da

ci-

come un capolavoro un pezzo.


da tempo conosciuto, di stoffa di

tare

nella cappella

Sancta Saiufoniii\

del
ai

Roma

trovato a

seta,

secolo

nunciazione;

dono

un^

imperatore d'O-

un pontefice

riente ad

l'An-

probabilmente

qualche

di

attribuito-

rappresenta

(Tav. IV).

Molti oggetti di minuta arte


bizantina pervennero in Occidente
predatori
pii
dopo le Crociate;
tesori
empirono del loro bottino
i

Neliyuwirioacupola nel tesoro della cattedrale di Aquisf;raii


Tesoro del Duomo imperiale di .-^quisjfrana . di B. Kiilil

Fi;;. 100,

(Dal

M.

id

delle chiese italiane, francesi e re-

Gladl.aoh).

nane. Citiamo ad esempio

d'oro

di

Caorle
in

S.
il

Marco
noto

una chiesa

Limburgo
di
tale

sul

Hohenfurt

loi), del secolo

(fig.

102);

Lahn

erano pervenuti

(fig.

la

riccamente

cassa

103), e

ivi

ornata

smaltata

pala di S.

un trasporto

colla

in

Occidente, esempi di lusso inusitato

esiste\'ano

fino

sei rilievi

dal

pala

di

reliquie

croce della vittoria a

il

dittico del

artistica orien-

oltre agli avori di Treviri,

Louvre che rappresenta Costantino

d'avorio del pulpito della cattedrale d'Aquisgrana,

1000 e furono importati dall'Egitto. Del tempo

(919-944) e del suo figliastro Cristoforo

di leoni. rin\'enuta nel

la

Stefano a

famosa croce patriarcale del convento cistercense

la

manifestamente alessandrini, citiamo

mano Lecapeno

la

Boemia. Anche prima alcuni prodotti dell'industria

difensore della Fede, ed

che

X-XII

rilievo in avorio di Treviri, rappresentante

(fig.

in

Venezia

iqoo aprendo

la

cassa di

la

di

Ro-

magnifica stoffa bizantina

Annone

Siegburg

(fig.

104').

LA SEPARAZIONE FRA I.'aRTE ORIENTALE E L'OCCIDENTALE

Particolare della Pala d'oro

Fi-.

IO-'.

Inta-^'li.

in

S.

Marco

di

Ve

i^Q

MANUALK

90

dunque
ma

di

evidente che

la

qui airaffermare

civilt

come m

STORIA DELl'aRTE

DI

occidentale

da

fa

d,

primi secoli del Medio Evo


assai.

In

alcune

parti

l'arte

dell'Italia

si

taluni,

giov non poco dell'arte bizantina;


con argomenti molto dcboh, che ne,

Linibur-o. (Dallo Sv

bizantina

signoreggi

meridionale, ad

esempio

in

in

tutta

Huropa,

Calabria ed

ci

in

corre
I

erra

SEPARAZIONF. FRA 1,'aRTE ORIEN

,.\

d'Otranto, dove nel secolo XIII


si

osservava

anche a Venezia ed

nota

Carolingi, procede per

guendo

antiche iradi/ioni

le

\ia

sLia

la

bizantina fu

l'arte

Sicilia.

in

I:

.'OCCIDENTALI-.

parlava ancora greco, e nei conventi dei Basiliani

si

anche

liturgia greca,

la

I'ALF,

Ma

in

come

complesso

indigena. Essa era ben

l'arte

occidentale, dopi)

se-

cristiane e

r(.imane.

II

L'ARTE DELL' ISE.V-MISMO.


ASIA

Come

FA) lan'Pl't

>.

tempo diviene l'arte di tutti


dove domina la Chiesa greca, cosi

paesi

islamitica

Ed

.Maometto

di

appunto

l'enorme

suo dominio che rese

concezione

nit di
in

quei

do\e

paesi

come

alla

Spagna.

estensione del

pi

sopratutto

preesisteva

modo

lu-

diffcile

artistica,

chitettura sentita in

la

levante tino

ed a ponente tino

all'India

l'arte

estende dovunque arriva

si

religione

del

l'arte bizantina coll'andar

un'ar-

tanto diverso,

in riva al (ange, in Egitto e nel

pi gra\

anche

Impedimenti

romano.

territorio

venivano dall'indole della stirpe

dominante, dall'essenza stessa della

reli-

semplicissimo,

che

gione, e

culto

dal

non tollerava

immagini. Sarebbe esa-

le

gerazione affermare che nell'arte

slam non

c'

scultura

esse esistono,

posto per

unicamente

quasi

come

zioni,

le

nell'Alhambra,
tani turchi,
stranieri.

sono

nomadi,

ai

sul-

costumi

dominante,

loro casa era

la

coprono

come

non sentivano

tappeti,

la

la

l'arte

tenda.

principale

il

rimane anche

una reminiscenza

tempi posteriori

'nella

decorazione

supertcie di ornamenti multicolori,

degli
si

araba

edilzi.

Intatti

gli

sforzano di dissimulare

e splendide decorazioni piane la povert della struttura.

corazione, l'arte
straniere;

ecce-

le

decorazione

Di queste tende, delle quali

con vaste

la

scene d'amore,

stirpe

la

la

essi

ornamento erano
architetti

ufficio

All'architettura gli Arabi, che

monumentale;

nei

con

qualche ritratto di

non diedero che


i

le

sono concessioni

da principio

tutti

ma

decorativo;

cacce e

dell'I-

pittura

la

Eccettuata

la

de-

contiene elementi disparati, presi a prestito da forme d'arte

c' del bizantino

del

siriaco;

dall'arte

classica

sono

tolte le

numerose

MANUALE

*>2

colonne che

ornano

nuovi

sotto

sorge uno

abbastanza

l'evidente

stile

mancanza

L'Islam

ai

editzi

Sassanidi dal

persiana, fiorita

DI

singolare

STORIA DELL ARTE


qualche particolare costruttivo deriva dall'arte
al

III

per

VII

secolo.

essere distinto

di unit originaria e di

Ma
da

la

Siria,

non pago

di

altri

affini,

malgrado

sviluppo organico.

suoi inizi tolse largamente a prestito di qua e

secolo A'II conquist

da cosi diverse radici

di

adoperare alcune pani

l.

di

quando

antichi

nel

monu-

menti come materiale da costruzione, trasform senz'altro in moschee molte chiese


nuove moschee da artefici bizantini. Sul monte del Tempio
Gerusalemme :Haram-esh-Scherit), dove sporge dal suolo un masso che secondo
la leggenda ebraica e maomettana segna
centro della terra, sorge la chiesa della
pi \enerato santuario dell'Islamismo, dopo la Mecca.
Rupe o moschea di Omar,
La moschea di Omar, di\enuta pi tardi
tipo delle chiese dei Templari, in forni a

bizantine, o fece co.struire

il

il

il

di

ottagono

(tg.

105) diviso internamente in tre spazi concentrici da

file

di

colonne

LA SEPARAZIONE
alternate a pilastri.

Sopfa

legname,

di

da una iscrizione che

rileva

salemme, che ha

sette navate,

precisamente del

tempo

tamburo,

un

da

del

corpo
di

centrale

Costantino,

691, sulla spianata del

Tempio

Abd-el-Melik. Nella moschea di El-Aksa a Geruritiene che

si

OCCIDKNTAI.IC

L'idea

1022.

nel

l'edifizio fu iniziato nel

Ommiade

salomonico, dal Califfo

I.

sostenuta

innalza,

si

rifatta

propria della tarda romanit, e

basilicale
Si

spazio centrale

lo

una tloppia ctipola leggera

I.AKTIC OKI i:Nl'ALE K

l'KA

nucleo sia

il

costituito

da una

basilica

bizantina a tre navate; essa serv poi di modello alla moschea del Valid a Damasco.

Le costruzioni dell'Islam in Egitto, in Asia e nell'Europa meridionale si scostano


alquanto dagli antichi modelli. Nel secolo VII l'Egitto fu conquistato con fulminea
rapidit dagli Islamiti, che vi crearono una nuova capitale (Fostt o Antico Cairo);

ma dopo

alcune

generazioni

lev a grande splendore,

L'Egitto per noi

conoscenza
ratteristici

dell'
in

fonte

la

Sono

trasform nell'arco

Sassanidi

l'arco

IX

carenato, che nel secolo

ellittico dei

la

frequenti e ca-

l'arco ogivale,

architettura

questa

si

Fatimidi.

copiosa e sicura per

pii

architettura araba.

ferro di cavallo e l'arco

indipendente e

rese

si

specialmente sotto

si

106 e 107);

(fig.

tutte

forme che derivano dall'antica arte persiana. Questi

archi

non

hanno alcuna funzione

predilezione

Lina

che termini

fantasia pi che

non

forme

le

agili

ricche.

nelle cupole,

c'

arco
la

sesto. L'aspi-

decorativi

effetti

agli

dove non

Un

basso colpisce

restringa in

si

prodotto di

il

un semplice arco a tutto

prepotente

ra/ione

anche

per

punta o

in

non por-

costruttiva,

tano n sostengono poderose vlte; sono

un palmo

si

manifesta

di

spazio che

animato da piccole decorazioni colorate, quasi

sia

pendenti

dalla

parete,

con

luce e di

contrasti di

forti

ombra.

La

cupola, per lo pi di

non

vaste dimensioni, sorge

su pianta quadrata e nelle parti principali somiglia


bizantine

di fuori la

massa

della cupola

rafforzata da scaglioni; nell'interno

mano

la

transizione dai muri

alveare, che ricordano


stalattiti

la

conducono

alla volta

sommo;

fino al

unico

stile.

Arco

La

una

forse questa
di quasi tutti

monumentale

parte pi

una mezza cupola, che invade

tarda

imitazione

secoli del

a ferro di cavallo,

un

formazioni stalattitiche delle caverne; spesso

dalle pareti al lacunare.

edifizi;

In generale la

altre cornici a

della

moschea

tutta la facciata

dell'antica facciata

Medio Evo: esse variano

egizia.
nella

Il

gran-

non poter essere considerate come fasi diverse di un


moschea non un edificio che sta da s, ma un gruppo
moschea occupato da un cortile cinto da un porticato,

il

centro della

con una vasca nel centro per

il

Fig. 107.

di celdi

favi

for-

nei particolari cos da

dezza

una

sono ornati

come

porta, vasta nicchia terminata da

Cairo ha moschee

di

le

pennacchi che

legno e di stucco, ordinate

di

lette

alle

preceduta

le

abluzioni rituali

a levante,

per

lo

pi

chiusa da

cancellata, c' la sala destinata alla preghiera, pi profonda e spesso divisa per

lungo da colonne o da pilastri; nel fondo della sala

orientata verso la

Mecca;

a destra

il

pulpito [Minibar,

la

nicchia

tig.

per

la

io8 dal quale

preghiera,
si

predica.

MANUALE

94

DI

STORIA DELL'aRTE

un altro palco, chiuso da


cantorum divisa da transenne nell'antica basilica

e pi vicino al cortile

voce per
la

lontani

versetti del

loggia chiusa con graticole,

e tnalmente

ghiera.

il

la

cancelli

(parag(5nabile

donde

cristiana),

e termina con

Corano. Altre parti immancabili della moschea sono


tomba del fondatore (Maksra\ la cupola (Medresse)

donde

minareto, torre con terrazzini,

si

gridano

Come

una

nella

ciipoletta in

moschea

forma

bulbo o

di

del califfo Valid a

di

Cairo ritroviamo

Medina

il

piano

la

costruzione dell'antico

si

la

quale ha diciassette navate.

Sopra un piano consimile sorse

la

moschea

in

questa

le

colonne sono sostituite da

tondati in

forma

di

quarti di colonna.

ornati solo di

tempio
di

moschea
egizio

di

itg.

di

archi-

Amr
109

al

lo

Kairovan, cominciata

maestri copti che lavorarono nella moschea

Valid, iniziata nel 642, adoperarono colonne in

i'tS^y)

pre-

della

ha un capolavoro

moschea

stesso concetto fu applicato pi tardi nella grande

tine.

ore

le

sfera acuminata.

tettura islamitica, cosi nel cortile e nelle sale a colonne della

di

schoLi

alla

ripetono ad alta

minareto sale assottigliandosi, e da quadrato diviene ottagonale o cilindrico,

Il

neir82i,

si

Le

pane classiche, in parte bizanAchmed-ibn-Tulun (finita nel-

di

pilastri

facciate

con

erano

spigoli

semplici

merli e di reticolati di gesso a disegni intrecciati.

bellamente arro-

muri

Nelle

di

cinta,

moscliee di

FRA

SF-PAKAZIONIC

I,A

ARTE ORIENTAI, K E L OCCIDENT \ I,F.

I.

D.ihcr e di

El-Akmar

del cortile,

un ornamento architettonico l'ormato da una serie

La moschea

nicchie.

di

iacciata di pietra.

tent timidamente, e solo dai

si

iato

El-.^kmar note\'o!e perch ha

di

in\ece che di

perch

mattoni, e

vi

la

ve-

si

la prima
volta al Cairo (11-25), ^^ stalattiti. Le
forme architettoniche arabo-egiziane non appaiono precise e

dono, per

che

tsse

tempo

al

Kalan

amici

grandi

del sultano

293-1341", e

struttivo

(fig.

quattro

sale

per

la

sui lati di

10;:

con

scoperte

moschea

Nella

dell' arte.

(1356-1359) vediamo

mammalucco Maometto
Hassan
un nuovo

di

prima volta

un

botte

fondatore.

piano di questa moschea non

Il

ma

di questi conserva la

alla

moschea

navate.

Il

di

altre,

Sotto

la

ha

da colonnato

la

piano

fu

si

due

uso

in

posto presso l'entrata, e sopra questo

Kuttab

il

Cairo,

al

forma persiana

la

moschee

anche

divisa in tre

colori, di bell'effetto.

Dopo

(scuola

moschee,

nelle

sepolcrale

la cella

Sebil

il

la

seconda
con

(camera

pei

del

preghiera.

di sala di

eleva la cupola, di solito molto alta, e decorata esternamente.

cisterna),

applicato

nuovo

seconda dinastia dei Mammalucchi questa forma prevale anche

nelle

del

templi egizi,

moschea El-.Muaiyad

di pietra di

cruciforme serviva anche

Mammalucchi non mancano mai

rivolta a

tomba

colla

antichi

specialmente nelle magnifiche moschee sepolcrali del Cairo. Sopra

dinastia dei

Wc

sala

alla

cupola

degli

stesso

172-1252) viene

(i

di cui l'auditorio di pianta

croce
a

cella

rivede nella

si

Amr

di

aprono

pi nulla

Lo

schea

Cairo. (Dal

sala a sud-est di

141: l'esterno di essa a fasce

Dall'et degli Ajubiti in poi


./cdf-cssc,

una

maestosa semplicit.

Barkuk, nella quale per

cortile cinto

fondata nel

delle

Cairo

tipo co-

disposte a

segue

lunga

e Taltro
al

cortiletto scoperto si

vlte

sud-est. che

pi

Nasr-ibn

Hassan (i347-[36i), l'uno

di

fanciulli).

Il

moschea sepolcrale del sultano Kait-Bai,


sorta nel 14G3 (tg. iiij. lo stesso che nel Eajum fece costruire una moschea sopra
un canale, oltre a molti editzi profani. Appunto al tempo di questo sultano
mipi insigne editzio di questo genere

la

nareti

assunsero

forma che divenne poi

la

classica,

con quella specie di berretto tartaro che ne corona

sommit.
nel

primo minareto

Il

di pietra sorse nel

la

1284

Moristan ^ospedale) eretto dal sultano Kalan.

Tra

medievali

palazzi

Cairo

del

citiamo

gli

avanzi di quello dell'emiro Beschtak (1330I costruzione

La profonda

semplicissima con muri disadorni.

nicchia

nel portale del palazzo dell'emiro

Yascbek Sef ed-Din

m.

lo

1480

ornata di

stalattiti:

rivede nei capitelli delle colonne di

stengono

la

stesso motivo

marmo

che

si

so-

loggia nel cortile del palazzo costruito nel

1485 per ordine del sultano Kait-Bai

(fig.

112).

Dell'apparato interno di queste residenze principesche


Il

que

T;
del

y,'

'^'"''

""""1'"

^"""Is
Sultano
Hassan al Cairo.

(Da! Gayet).

contemporanei

raccontano particolari favolosi.

calilTo El-.\Iutavakkil costru


castelli,

di Kosseir
.

arredati

Amra.

con

non meno

lusso fantastico.

attribuito

di venticinIl

ca.stello

da alcuni ad uno desi


S>

ultimi

Ommiadi

ilazid II

o suo

figlio

Validi e da altri

MANUALE

<)b

Ahmed,

ad

denza

antenato

pitture

profusione,

DELL ARTE

Harun-al-Rascid. fu probabilmente costruito, ad

di

nel

balnearia,

DI STORIA

penultimo quarto del IX secolo


il

uso

di

resi-

nell'interno esso ornato di

che contrasta coiriconoclastia, ritenuta

come massima

^e-

nei^ale dell'Islamismo.

corpo centrale dell'edinzio

Il

a tre navate, con

due navate

di

pianta

ed

sono ornati

soffitti

d'amore
di vari

laterali sporgnti.

semicircolare.

muri

scene

di

e di bagni, di

danze e

oggetti, ad

esempio

altri

operai che attendono ad una costruzione, un corteggio funebre,


et della vita, ed umoristiche

le

figure di

con

bestie:

vivace

partizione

tutto dipinto

il

naturalezza.
dei

soffitti

Nella

(Tav. V)

osserva molto buon gusto, e

si

un

sottile

risalto

non

accorgimento nel dar

confondono

si

Le forme ed

darie.

che

principali,

parti

alle

colle secon-

motivi de-

spesso dalla tarda arte

rivano

ellenistica,

non

senza

ele-

altri

menti estranei all'Islam. Per

at-

testazione di scrittori arabi que-

modo

in

singolare l'associazione
dell'Islam

artistiche

idee

delle

rappresentano

che

pitture,

ste

cogli elementi superstiti dell'antica civilt greca, cos


rire

opera

un

di

da appache

artista

questi elementi conosceva assai

bene, furono concepite per dare


di bellezza

me-

rappresentazione

ar-

una impressione
diante

la

tisticamente perfetta, la gaiezza

Kait.Bai al

Ca

'

colori

dei
epolcr.ilc del suiti

vivezza

la

Neil" arte islamitica,


siani,

loro
la

pi

degli

altri

moschee pi

cupola:

dal

popoli,

conservarono

antiche, a differenza

XIII

secolo

in

pera sono sempre pi frequenti,


dei secoli

XIV

XV

ad azzurro

su

polcrale

Sultanieh

l'idea

di

poi

insieme

l'ornamento

azzurro,

di

cui

(1316, e

delle

gli

parecchi

arabe

archi
coi

preferito

delle

movenze.

(Mfi,?)-

ed

egiziane,

carenati

minareti

sono

le

loro

caratteri

e
lisci

fasce

proprii.

domina

PerNelle

nel centro

cupole a bulbo ed a

le

e rotondi.
di

Negli

musaico

edifizi

composto

abbiamo un bellissimo saggio nella cappella senella moschea di Tebris (1478), dove rivediamo

bizantina- della cupola centrale. Creazioni parti;olari dell'architettura medievale

LA SEPARAZIONE FRA l'aRTE ORIENTALE E L'OCCIDENTALE


persiana
di

sono

molti Iinanizadd-. cio

conico, talora anche da

una cupola

Damgan

dove

med

'fig.

ir^',

il

tombe

le

o cilindrico

L'edilzio poligonale

Ali.

appiattita,

come

composto

fregio

dei

santi

coperto da un
nel

Imani,

o successori

tetto

piramidale o

alto

mausoleo dell'Imam Mehe-

iscrizioni

di

97

compreso

tra

due

meandri formate con mattoni molto sporgenti. In un gruppo di monumenti


tetti di forma piramidale o conica terminano in torri
sepolcrali proprii dell'lrak,
fasce di

ornate di

sottili

stalattiti

a mo" di squame, che sembrano enormi pigne

ad esempio, nella tomba degli Zobeidi presso Bagdad.

2.

hanno

Cortile di un palazzo nel quartiere di

mancanza

di singolare la

Tabhanah (Cairo)

del cortile

Le

con

ci

vede,

si

Selgiucidi

dei

costruito per Kait-Bai nel

fronte

Falta

moschee

14S

portali

riccamente

La moschea principale di Konia (l'antica Iconium), costruita dall'architetto


.Mohammed ben Chaulan dal 1220 al 221, un oratorio con soffitto piano, con

ornati.

cinquanta colonne e un'alta facciata occupata dalla vasta e magnifica nicchia del portale.

Caratteri permanenti dei Medresse nel territorio dei Selgiucidi

e la

ben nota pianta sassanide-persiana

necessit dei viaggi in Oriente servono

grande

cortile,

in

gli

forma

Han o

di

sono

il

cortile

croce, con vlte a crociera. Alle

Caravan-serragli che constano di un

circondato da gallerie e locali di servizio, e di una vasta sala a pi

navate, contigua ad esso. Nel

L'influenza persiana

si

fa

1229 fu costruito

sentire fino a

il

Sultan-Han presso Konia

Samarcanda,

sorta

(fig.

grande potenza

114).

nel

MANCALE

98

i;.

Secolo XIV' sotto

Timur

Mausoleo

le

DI

fregi di azzurro su azzurro.

Mchemed

dell'i

relazioni

paiono evidenti negli archi carenati,


Il

STORIA DELL ARTE

reciproche

nelle

Da
tra

Samarcanda

cupole sostenute da

monumento

pi

insigne

la

Persia

tamburi e nei

meglio

ap-

ricchi

conservato

il

mausoleo

di

FRA

sr.PARAZIONF-

I,.\

ARTE ORI l'.N

1-

l'Ai. IC

I-,

I.

OCCIDIiNTAbE

dalle pareti ornate

'l'iniur,

di diaspro e di alabastro

Me-

l'annesso

dresse Bibi-Chanim (1399) era una volta


la

maggiore universit dell'Asia centrale;

esso coi suoi due minareti ottagonali

si

forme consuete (fig.


5).
Anche la tomba di Giusciuk BiUa, sorella di Timur, e dei figli di lei a Sciach-

discosta dalle

Sinda, deriva dalla pianta quadrata della

tomba

Timur

di

schiacciate, e

al

Patani,

nome

nante dal
si

un po-

di

indiana del periodo che

L'arte

va dal 1206
dal

cupola

alla

mezzo

avviene di nuovo per


ligono.

sono pi

nicchie

le

passaggio

il

detta

1526

1290

domi-

essa in parte

1328;

al

dei

arte

della dinastia

attiene alla tradizione indigena, facen-

dola progredire, ed

parte accoglie

in

impulsi che vengono da

dominio
X\'

islamitico

due

le

Gionpur.

egiziano.

di

secolo

nel

incontrano

si

in

ad arcate della mo-

cortile

Il

Mandu ha

schea principale di
cosa

ancora

tendenze

gli

paesi del

altri

qualche

moschea

Nella

Kal-

di

burgah {1347-1435), di cui il vano intei-no


coperto da settantasei cupole sostenute
da cento colonne,

vede moltiplicato

si

motivo delle arcate a cupola nel

il

cortile
l'iano del Sultan-Ilu

maggiore, che gi appare nella moschea


sepolcrale del

moschea

Cairo. Nella
le

di

sultano Barkuk presso

Maldah

di

il

nel

trecentottantacinque

di

Neir architettura

egizio.

e l'arditezza del piano

l'arredamento. L'arte
chitettonici

riempire
ritrarre

profilati

non

ha

ma

le

non

si

subordinate a quelle.

principali
I

non

si

Dopo

composto

ripetono regolarmente; anzi, anche


le

dallo

manca

plastico;
alla

le

splendore deldi

ornare

pittura

Persiani

le

il

di

membi"i
gli

quali

figure

la

co-

foglia

d'a-

XII secolo predomina invece


sono

molte

ed

le

ar-

spazi e

sapevano

maomettani,

svariatissime figure,

quali

nel-

per

occupano una

distinguono dalle secondarie, e queste non sono

contorni delle figure aprendosi

che una figura entra nell'altra;

mausoleo

disposizione

chiarezza della

ornamentali composti di volute, nelle

islamitica l'ornato geometrico,

grande superficie,

mattoni,

di

nel

loro creazioni pi perfette e durevoli sono

canto subisce mille graduali trasformazioni.


l'arte

carattere

come

la

ricchezza

spetta unicamente

pittori arabi dell'Egitto,

uomini ed animali,
arabeschi, disegni

sidetti

compensati dalla

difetti

muri fortemente rastremati all'uso

mancano spesso

Islam

decorativa

nettamente
vuoti.

dell'

costruzione

disadorna

Bengala,

forma schiacciata sono pi di


Tuglac (secolo XIV), sono cosa singolare
cupole

linee

non

si

gli

chiudono,

uni

ma

negli

altri,

divergono,

avviene

guidando

MAXL'ALK

lOO

l'occhio alla figura seguente, in

ma

sia

condotto a guardare pi

DI

modo
in

STORIA DELL ARTE


che esso non possa fermarsi sopra una sola,

l, allettato

che del resto pi apparente che reale.


superficie, per piccola

che

sia,

divenga

Il

alla

dal continuo trasformarsi delie figure,

differenziarsi degli ornati

sua volta

che dia a tutta

l'altra,

come

cosi

la

superficie

le

colori

un carattere deciso, n

linee si sopraffanno a vicenda,

sono combinati

ricchezza ed all'armonia complessiva


solo colore,

'
ir

ma

in

modo

,v.

Tav.

che

si

che ogni

toni

pic-

mai un tono dominante,

c'

risaltano

come una

tutti

fa

campo occupato da un

Non

colo ornamento. L'effetto intensificato dal colore.

contrasti

il

figura

per
si

mezzo

di

intreccia al-

contribuiscano ugualmente alla

VI). L'occhio

non

si

fissa

sopra un

riceve impressioni mutevolissime, dalle quali risulta una bella armonia.

LA SEPARAZIONE FRA L
condati dall'acqua, pare che siano
quasi editzi acquatici.

Le

ARTIC

stati

ORIENTALE E L OCCIDENTAI,E

ideati

angoli sporgenti con colonnette alla maniera araba,


estiva detta Faskije,

uno

dei pi

in

due

opposti, somiglia piuttosto a

lati

Lampada

dei Fatimiti.

Le

Menani

di

richiamano

certi

da

nicchie,

palazzi

con

Cairo,

del

Zisa, gli

della

mente

alla

sontuosi edifzi delPEgitto, tutta allietata

corrente; la Cuba, colla sua sala centrale ampliata


7'nii)

questa speciale situazione,

vista di

in

con fontane nei palazzi

sale

lOT

la

sala

dall'acqua

due

esedre

del

tempo

pensile di

pareti esterne avvivate da archi ciechi a .sesto acuto ed a piani di-

gradanti verso l'interno sono una reminiscenza dello

anche negli ornati a musaico; invece

le

stalattiti,

come ornamento, sono forme schiettamente

gli

bizantino, che sopra\\ive

stile

archi acuti e

le

iscrizioni usate

arabe.

Nella Spagna l'arte dei conquistatori arabi dur sette secoli, trasformandosi via
via

per varie

fasi

sempre pi ammirabili. Essa cominci

Guadalquivir a Cordova,
sul

al

quale

fiume aggiungono un carattere

va dal secolo

MII

al

X, domina

quale l'opera pi grandiosa

la

col

vecchi molini moreschi

sommamente
lo

stile

magnifico

(fig.

pittoresco. Nel

arabo-bizantino

detto

ponte sul

18) tuttora esistenti

primo periodo, che


del

Califfato,

del

magnifica moschea di Cordova, cominciata nel 786

MANUALE

102

da Abdur-rhaman
di

Hakem

tuttavia vi

III
si

da

e continuala

I.

(988-1001]. Gli

riconosce ancora

DI

STORIA DELL ARTE

Hakem

ampliamenti
il

19 e 120).

Le

file

V(lte.

su cui posa

17.

archi al mattone rosso

di colonne, pi tardi

il

tetto.

Le colonne

simmetria;
accede

da

alla

diciotto

pilastri, collegati

il

anche

conci di pietra bianca alternati negli

l'alazzo Jella Zisa a Pale

compongono una

squisita

armonia

col ricco

crom.o delle pareti e degli archi. Nella partizione dell'edifizio in

fondo a questa

si

colonne, tolte quasi tutte da edifizi romani, sono collegate da archi

questi da archi e da

egizio.

la

vasto cortile

a ferro di cavallo a segmenti di due colori, e sostengono corti

in

Al Mansor, ministro

turbarono

ne

Da un

piano primitivo.

sala della preghiera, divisa in origine da dieci


(fig.

(961-9(57) e da

II

posteriori

ornamento

poli-

cortile, sala ipostile, e

sancta sancforinu, appare evidente l'idea informatrice del tempio

tolte

da monumenti

antichi, e gli archi a ferro di cavallo, derivati

non ancora pervenuta ad


moschea di Cordova, anche
nelFesecuzione, ricordano la sinagoga di Toledo, costruita prima del 11 50.
Nella Spagna meridionale, contemporaneo allo stile romanico fior lo stile mao-

forse da modelli persiani, sono caratteri di una architettura

una forte

individualit.

mettano-moresco

Certi particolari del sacrario della

esso appare

in

molte

torri

ed

in

molte porte; citiamo

la

caratte-

r,A

SEPARAZIONE FRA l\\RTE ORIENTALE E e'oCCIDENTAI-E

Anticlii molini arabi sul Giiadalquivii presso

ristica

Puerta del Sol a Toledo

(tig.

pure a Toledo, eretta sotto Alfonso


accanto

alla

Cattedrale, che

chitctto Jber. presso

si

121),
IV",

la

anteriore al
celebre

Coidu

1083,

torre

la

della

Puerta de

Visagra

Giralda

Siviglia,

crede eretta per ordine

di

Ahu-Jussuf-Yacub

ancora

la

torre dorata, e

una moschea; a

Siviglia

^^;TI35^fisa^'*\^ri.>iW3.-kl*?tiOT^S55&s.W^^r5K^:S3S53^38^

,3^

,v.^^

>^^^5^^Ff yll
F\g. iig.

IO-:;

PIANTA DELLA MOSCHEA

DI

CORDOVA.

A. Sala della preghiera nella sua forma primitiva. B. Atrio. C. Sala delle
a-b. K'ibla, o nicchia per la preghiera.

le

dall'artorri

di

MANUALE

104
S.

Romano

e di

Tlemen.

Tome
Il

DI

STORIA DELL

Toledo, che hanno riscontro

Justi esalta

come

in^e^noso

Moschea

araba
piccola

><

il

ed

AR'i'E

in

Africa nei minareti di Blidach

audace

del secolo

XI;

si

architettura

di

Cordo

singolare editzio centrale dell'Eremita del Cristo

moschea

ninnolo

de

la

Luz

osserva con meraviglia nelle colonne

la

Toledo,

rozza imi-

tazione di modelli romani, e nel coro, costruito dai Templari, che nel 1186 vennero
in

possesso deiredilzio,

il

perdurare dello

stile

moresco. Si ammira anche

la

diligen-

1,A

SEPARAZIONE FRA

I,

ARTE ORIENTALE E

rissima muratura di mattone, che conferisce


edifizi

di

Toledo;

sima, cio

la

nelle torri

muratura

di

di

S.

Romano

tanto
e

I.

effetto

Tome

si

(ACCIDENTALE
a

tutti

vede una

sopranominati

novit singolaris-

pietra cogli spigoli di mattone. L'esterno

cotto

si

ammira

la

di

a"

reticolato

decorazione moresca. Nelle costruzioni spagnuole

bella euritmia nella partizione dei piani, fatta

Fi<r.

stupenda

della

torre quadrata detta la (iiralda, rivestito di mattonelle verniciate e disposte

ed a rombi, un capolavoro

lo^

i-i.

La

l'ilfrtj

con corsi

di

in

mattoni

dil Sol a Iole

a spigoli risaltanti, a perfetta regola d'arte nuraria; recentemente stata dimostrata


la

loro analogia con costruzioni

armene

attesta che le relazioni tra l'Oriente e


fioritura dell'arte

del secolo

l'Occidente

moresca diede nuovo incremento

XII

e di

data

non furono
alla

accertata

mai

costruzione

che

il

interrotte.
cotto,

in

La

senza

che cessasse l'uso delia muratura di pietra da taglio con rivestimenti di mattonelle.
Il

genio originale dei Mori

arabo-ispano

(di

si

manifesta principalmente nei loro edifizi di

Granata), costruiti dal secolo XTII

glioso l'Alhambra di Granata,

cominciata nel

al

XV,

dei quali

il

stile

pi meravi-

1248 da Ibn-1-ahmar, adornata

star-

MANUALE

I06

DI

STORIA DEI.l'aKTE

XIV secolo da Jussuf e da Maometto V, e compiuta solo nel XV


L'Alhambra, villeggiatura dei Sovrani di Granata, di cui il nome viene dal
color rosso delle sue pietre, non ha nel piano e nella vastit dei vani interni e nella
decorazione monumentale nulla di straordinario. Ma l'abbondanza e la bellezza degli
zosamente nel
secolo.

ornamenti che coprono ogni

.superficie, la distribuzione interna,

il

leggiadro alternarsi

uno .splendore poetico, e ne fanno un


soggiorno ideale di gioia e di sogno, dove pare che la vita debba trascorrere in
canti, in amori ed in giuochi cavallereschi. Il costume orientale perdura nei cortili,

di

e loggiati conferiscono all'edifizio

cortili

dai quali

sviluppa tutto

si

piano

il

ma

ora distrutta,

costruttivo

intorno

cortile dei mirti, rettangolare,

un tempo splendidissima,

quadrato, che contiene

centro

il

quale

al

si

bagni, e

Sala degli Ambasciatori.

la

un vero prodigio d'arte moresca,


Porta della Barca. Altro nucleo

al

il

poderoso e spiccante torrione

il

questa sala

di

magnificenza

incomparabile

122); chiude

(fig.

loggiato a leggere colonne; dal lato orientale la Sala del Giudizio


dei

nel

1480, e dal lato opposto la

lati

Salone degli Abenceragi,

il

bellezza della decorazione


de.scrizione,

dimenticare

e fa

di

sommo

in

grado poetica.
dei

evidente di passare, con una calcolata gradazione di spazio


luce del cortile per le

ombre

si

dei porticati alla misteriosa

cetto dell'edifizio,

non

da dimenticare che

Leoni, non hanno alcuna funzione costruttiva

vano superiore

il

colonne

tra le

gli

sono poste per sostenere un grave peso,

ma non

prevale lo stucco,

mezzi meccanici

la

di

gode della
dei sensi

La

line

piena
stanze

con-

il

dei

Cortile

nel

colonne stesse, ora sole ora appaiate


e snelle perch

sottili

per aggiungere eleganza e

le

non

leggerezza

sorte della civilt araba


si

regge dei principi

colonne, delle quali


inesausta di

il

fusto

la

si

ha

alte torri, loggiati

meno

muri,

ma

la gioia

i^iempiono

le

ed uno stupendo
gli

Il

sorge dirimcortile.

architetti nel co-

nell'idea informatrice.

Le

snelle

leggiadro del capitello, hanno una ricchezza

motivi ornamentali, trattati con

mira innanzitutto

perfezione alla quale giunsero

particolari. Gli archi a ferro di cavallo

non sostengono

di

rivede nel castello del Generalife, che

mori principalmente

non

tempo raggiunse

rispecchia nel delizioso edifizio dell'Alhambra.

XIV, con

al-

Europa

subentrata una civilt soddisfatta, che

vita e della ricchezza e nell'adornare le citt

la

ambedue queste opere


le

delle

tra le opere dell'architettura araba in

esaurita, e

si

petto; esso fu costruito nel secolo

struire

semioscurit

forza impetuosa colla quale l'Islamismo in breve

piano costruttivo dell'Alhambra

In

col

dalla

ne risulta un eccesso di ornamento che nuoce

L'Alhambra

dominio del mondo

il

fatta

lavorato pezzo per pezzo a regola d'arte, bens con

riproduzione

all'effetto artistico.

pi recente.

quasi

Nella decorazione interna, che invade ogni spazio delle pareti e dei sof-

all'edifizio.

quanto

ma

La

nelle ville

e di linee,

esempio

ad

sono cos

e sormontate da capitelli ad intrecci di foglie,

fitti,

locali

Come

non sono che graziosi espedienti per

e le

archi,

ogni

sfida

sale,

accede per angusti vestiboli. Per giudicare giustamente

interne, alle quali

riempire

due

frettolosa esecuzione.

la

.sapiente distribuzione

la

L'esuberante

(1350-1400).

queste

in

povert del materiale e

la

cos anche qui

Sicilia,

due Sorelle

delle

lungo

(1317);

cavalleresca dinastia che qui fu distrutta

la

specialmente

una creazione

nicchia della Lindaraja

arabe

Sala

policroma,

la

denominato
un

Cortile dei Leoni, cosi

da una vasca che sta nel mezzo, sostenuta da dodici tozzi leoni

uno

cosidetto

dal

una moschea,

porticati,

La decorazione

quale aggiunge

dell'edifizio

occupato

aggruppano

gusto

squisito

o rotondi, con
i

vani

come

infiniti

eleganti

anche

nei

ornamenti
drapperie.

pi

minuti

e frastagli,
I

soffitti.

Tav. VI

DECORAZIONI MORESCHE A GRANATA.


1-5,

.s

iUhde,

neU'Alhambra 6 7. dalla Sala delle due sorelle,


Musaico murale dal Mirador de Lindaraja
Spagna e del Portogallo > Berlino. E

dal cortile dei Leoni

Monumenti

architettonici della

ivi

Wasrautlii

.A

SEPARAZIONE FKA

Fig-.

122.

IL

I.

ARTE ORIEN'TAI.E E l/oCCIDENTAI.E

CORTILE DEI LEONI NEI.L'ALH AMMRA A GRANATA.

10"

MANUALE
dapprima

mano mano,

legno schietto,

di

STORIA DELL ARTE

DI

abbelliscono

si

minuti

di

ornamenti

di

gesso, ricchi, varii e leggiadri, fino a prender l'aspetto di fantastiche vlte di stalattiti.

Le

secondo

pareti,

costume

il

orientale,

sono

rivestite di mattonelle smaltate,

splendono

ornati quasi senza rilievo e per lo pi geometrici, che

Nella Sala del Giudizio nelFAlbambra


soggetti tratti dalla \ita di Corte,

si

vedono

uni e

gli

gli

costituisce

stranieri,

Rampollo
\ediamo ancor

e varii

secolo

ed

opera

di

una eccezione quasi unica.

Granata

dello stile arabo di


vi\'o

con

colori.

tempera su pergamena;

altri dipinti a

questa decorazione, probabilmente della seconda met del X^'


artisti

principi,

dieci

di

ritratti

vivaci

di

nel secolo

XM;

lo stile

moresco od ispano-africano. che

di questo stile

mirabile decorazione della

la

Fig. i2i. Facciata dcH'Ali

famosa cappella
quadrate

in

di

Villaviciosa,

ornati moreschi.

Enrico

delFanno 1409, dove


quasi dello stesso

(m. nel 1379); vi si


di legno ornato a profusione, che un saggio
eretta sotto

re

a lacunari).

(soffitti

la

il

Casa

di Pilato a

odierna sotto

il

Ma

II

capolavori

Siviglia

re Pietro

il

questo

di

1231;

(fig.

Crudele

il

vedono

cosidetti

sono FAlcazar

risale

al

dal

igj,

1334

Mesa

salone, con

prezioso dei

di Castiglia,

iscrizioni gotiche in-

casa della

la

ammira un

stile

primo

si

tempo

al

ma

(tg.

a Toledo,

un

soffitto

artcsoiiados
123,

ricevette la

1356.

La

r24

forma

struttura

costume moresco, ed molto complessa e


vedono con meraviglia
capitelli delle svelte co-

della focciata si allontana alquanto dal


ricca; nel Cortile delle

lonne di

Anche
pareti

le

marmo

Vergini

si

copiati abbastanza fedelmente da modelli antichi di stile composito.

colonne della Sala degli Ambasciatori

sono rivestite per intero dai pi

camere del Principe

e dell'Infante

si

ricchi

(lg.

1241

hanno forme classiche

motivi di decorazione

prova un senso

di

mollezza

le

moresca. Nelle

che

fa

sognare;.

LA SEPARAZIONE FRA
per mat^niticenza
in

questo

editzio,

sidetta

Casa

ancora

in

la

di

di arredi

che

Pilato,

tutta la

in

I,

ARTE ORIENTALE K L OCCIDENTALE

molto superiore

camera da

Ietto

dei Sovrani.

compiuta

nel

1533, lo

stile

decorativo moresco

cappella, contenente elementi evidentissimi del tardo stile gotico

La dominazione
della loro storia;

secondo
degli

si

manifesta

edilzio

forse

molto ingegnosa

cortile.

Arabi nella penisola iberica non che un breve episodio

P operosit artistica dei Mori quasi un fuggevole sogno. Immortale

rimase soltanto l'arabesco, diventando


pellettili

Clome

sostanza non pi opera di principi mori, cosi nella co-

sua mat;nilcenza. La parte pi .mtica di questo

la disposizione del

le

la

KH)

Europa un motivo ornamentale

in

l'arabesco nacque dall'intimo genio popolare dei

delle sup-

Maomettani; come

tutte

cose che hanno avuto una volta una vera e naturale ragione di vi\ere, esso doveva

necessariamente lasciare qualche traccia

di

s.

MANUALE

STORIA DELI. ARTE

DI

L'ARTE CAROLINGIA.

III.

Quando Romani mandarono colonie e fondarono citt nell'Europa settentriol'arte romana non tent di fondersi colla paesana, ma diede vita ad
un'arte
i

nale,

forme pi dure e pi rozze, pi povera

provinciale, di

e nei caratteri fondamentali

romane

della Gallia, della Britannia e della


sia nei

civilt della quale,

riamo

conforme a quella

la

potenza e

poter dare

tutti

la

ma

di materiale,

Roma. E

Germania sorse

nella sostanza

vero che

variet di attitudini;

ma

questa

civilt

edifizi,

una

ammi-

dur troppo poco per

turbine delle migrazioni

il

colonie

nelle

imperiale

nell'et

ritrovamenti degli scavi, che nelle rovine di

suoi frutti. Cessato

di

popoli,

dei

do-

si

vette quasi dappertutto ricominciare a seminare.

H.

125.

Il pi rapido incremento
VI secolo abbiamo notizia di

raria

cizio

donde

Cortile della Casa di Pilato a Sivigli

dell'arte

Pavia e

di

essa in

tempo, per opera

Liutprando a Corte Olona,

e d'avorio (tesoro del


vidale, ecc.).

il

mu-

argoment da taluno, con evidente esagerazione, che per lungo eserquest'arte avesse gi fatto grandi progressi. Sappiamo di palazzi, ornati di
si

pitture murali, che sorsero in questo


a

avviene nel dominio dei Longobardi. Fino dal

societ (magistri comacini) che esercitavano l'arte

Ma

massima

Duomo

di

Monza,

e di chiese

Teodolinda

d'avorio del duca

tavola

questa operosit artistica

di

nelle citt e

vi

continuarono

boli cristiani ed ai motivi ornamentali bizantini si aggiunge

diremo longobarda, analogo ad

a Ci-

la

altri

che

si

quali anche sotto

tradizione

Soltanto nell'ornato appare un elemento straniero e settentrionale

dell'arte che

Pemmone

Longobardi partecipano poco o nulla

parte merito degli antichi abitanti del paese,

dominio longobardo rimasero

e di Bertario

dotate di ricche suppellettili d'oro

romana.

agli antichi

un motivo

trovano presso

sim-

caratteristico

popoli

set-

i.A

separazione: fra

1,

ARTie orii:ntalk

tentrionali: esso la treccia ricorrente t'ormata di tre

pure

il

rilievo piatto eseguito

ornamento sopravvisse

di

i,

occidentale
Di

nastri.

origine

alia

soltanto

rozze

riprodurre

germanica

con una tecnica somigliante a quella dell'intaglio

legno a sottosquadra, che per arriva

modo

r.

figure.

in

Questo

caduta della signoria longobarda, e dur a lungo,

quasi eco dello spinto germanico, nella scultura italiana ciborii, plutei, colonne, ecc..
liench

motivi ornamentali siano pochi,

126.

Ciborio

d! S.

fig.

Ravenna

fine

gusto ed

il

senso di armonica sim-

Eleucidio, ,n S. Apollina

metria vale ad ottenere piacevoli


luoghi del Friuli, a

il

eftetti.

Cividale,

Aquileja,

Eleucadio in

(ciborio di S.

S.

Grado ed

Apollinare

in

in

altri

Classe,

126) se ne conservano parecchi saggi.

Nel territorio dei Franchi, durante


gressi dell'arte

un esempio
tiche di

sono

lenti.

della loro

il

fortunoso dominio dei Merovingi,

Di questo periodo poche reliquie pervennero

maniera decorativa

si

ha nella

molte e vaste chiese a crociera ed ornate

di

fig.

127.

pitture.

Il

Abbiamo

fino

pro-

a noi

notizie an-

piano a croce, senza

MANUALE

DI

STORIA DELL'ARTE

la

partizione basilicale, sormontato da un corpo centrale sopraelevato a

si

vede nella celebre chiesa di

un

chiesa scolpito sopra

Nevers

(tg.

costruite di

128).

La

legno e

di

Nomazio

Clermont-Ferrand,

capitello nella chiesa,

distinzione che
piccoli pezzi

si

di

ora chiusa

faceva tra
pietra,

le
le

un

in

mo' di torre,
modello di

culto, di S. Salvatore a

al

fabbriche di maniera paesana,

romane

costruzioni

dimostra

squadrata,
si

P occhio

che

era gi educato, e

pietra

di

che

l'intelli-

genza dell'arte era progredita.

Le

dell'uccello,

del

con

iniziali

hanno

che

struose,

pesce

calligrafi

merovingio

(motivo

periodo

anche pi tardi presso


Armeni),

relazioni

coli'

indizio

Oriente.

Il

trovate

nella

derico

lavoro

tomba

spade

una

serva
;

ricchi

del

re

fermagli),

grande
di vetro

ad

(vioUet-ie-Disc).

osdi

imitazione

dello smalto.

Queste

sieme

corone votive dei

colle

svinto (649-672)
chiesa di S. Salvatore a Nevers.

si

precisione

oreficerie, in-

visigoti Svintila (621-631) e

nell.i

Chil-

questi oggetti sono ornati

di scaglie

Fig. .28. Modello di un.i chiesa sopra capitello

or-

oreficerie

,457-481) presso Tournai

(else di

dei
nelle

infatti

di

trovare

di celebri ore-

attesta l'amore

namenti

uso

in

Copti e

sono un

frequente menzione
fici

adoperate dai

ornamentale che vediamo

gli

mo-

figure
del

(fig.

pjQ notevoU Saggi


^
^^

129),

re

Recc-

sono

dell'arte in quei
'
.

tciTipi

remoti

caratteri che le di-

LA SEPAKAZ10NI-; FRA
stinguono

sono

V uso

smalto

di

vetro,

ed una forma

lissima di

fibule

frequente

come

lavori longobardi, cosi

rono frequenti

Tra

tine.

meggia

visigoti

questi

ricor-

Spagna

di

intelligenza

suoi abbellimenti e

Fino dal 619


comand non
chiese

dello
specia-

pri-

V'amba.

d'arte

principalmente Toledo deve

quale

al

le

sue fortificazioni.

Concilio di Siviglia rac-

il

solo la riedificazione delle

ma

distrutte,

cessarie

lE

pi antichi

nei
in

AK

forme romano-bizan-

le

re

per

I.

anche

cure

le

conservazione

alla

ne-

nuovi

dei

e delle nuove chiese, specialmente ammirate per


loro rivestimenti

conventi

marmi

di

preziosi. Scarse reliquie del-

l'arte visigota,

perfezionata nella Spagna

settentrionale,

o d'arte latino bizantina,

abbiamo
Millan de

colonne
nella

severa

nella

ed

archi

chiesa

di

(tg.

130),

Bafios

basilica

ferro di cavallo, e

anche

questa

maggiore,

a sottosquadra

fregio ed

al

del

l'intaglio
i

capitelli

composito romano, mo-

strano una strana fusione di


ratissimi.

tipo

di

l'arco a ferro

di cavallo dell'aitar

arieggianti

San

Giovanni Battista a

S.

In quest'ultima

basilicale.

di

Cogulla a Suso, con tozze

la

Pi costante

dispa-

stili

progresso

il

dell'arte nel territorio anglo-sassone,

dove

sente l'effetto delle relazioni esistenti

si

con Roma, principalmente da Gregorio

Magno

in

chiesa
I

notizie

costruita

nel

abbiamo

che

Vjo

in

sulla

Canterbur}'.

corpi di fabbrica quasi quadrati contigui

alla facciata,

una

uno

dei quali era certamente

c'

ad un tipo

torre, pare che risalgano

basilicale dell'Asia

la

modo

poi; fatto dimostrato in

sicuro dalle

una

basilica

Minore

del

pianta somiglia

IV

Silchester

secolo,

a quella di

di

cui

Begeti-

Kosu; anche qui probabile se non un


una reminiscenza orientale. I
monaci che dall' Egitto, dalla Siria e
dall'Asia Minore venivano in Occidente,
le dirette relazioni esistite per tanto tempo
modello,

ORIENTALE E L OCCIDENTALE

^[ANUALE

114
ira l'Irlanda ed

DI

STORIA DELL

A.RTF,

conventi orientali favorivano queste importazioni dall'Oriente; no-

tiamo ancora che nel 67 Teodoro, proveniente da un convento di Tarso, occup la


sede arcivescovile di Canterbur}'. Nel convento di S. Pietro fondato nel 670 presso
la foce del

fiume ^^'ere

accurate descrizioni

che

si

vede gi una chiesa

sorsero assai presto

cori, e torri all'intersezione delle navate.

la

calligrafa.

Pare che

tino

dal

Vi

pietra; in

di

con

edifizi

Furono anche

secolo

fosse

altri

luoghi risulta da

pilastri alternati a

coltivate la pittura

stabilita

una regola

colonne,

murale e

fissa

per

la

collocazione delle immagini nelle chiese.

Nel settentrione d'Europa soltanto nel periodo


del secolo

MI, comincia

il

risveglio dell'arte, che

carolingio,

si

accentra

cio
nella

verso
corte

la

di

met
Carla

Magno. Ma la fantasia' germanica era ancor troppo debole per potersi aprire liberamente la sua via. La civilt era importata e promossa da persone appartenenti a
varie stirpi ed a vari paesi,

lingua latina e

la

le

quali avevano per

venerazione per

la

letteratura

di

comune

la

conoscenza della

romana: legame internazionale che

LA SF.PAKAZIOM. FRA

131. Cappcllti

I.

ARTI-:

l'iilatina di

OKI K.NTAI -IC

Magno

Carlo

prevalse dapprima sul carattere proprio delle varie

tempo

della vita intellettuale. Similmente, al

di

li

in

L OCCI niCNlA I,

Aquisgrana.

nazioni

Carlo

il

determin

Calvo,

quando

franca volle imitare anche nella magnitcenza esterna l'antico Impero,


dello

costumi della corte bizantina. L'Italia non soltanto forniva

ma

ornamenti,
di

abiti

dava

cerimonia e

Magno

Carlo

oggetti di lusso e d'arte industriale.

gli

dell'arte carolingia la

Cappella Palatina (ora Cattedrale)

nel 79(3 e consacrata neir8o4

questo edilzio e

S. \'itale di

il

ifig.

Ravenna non

il

r.;!

Il

di

corte

la

mo-

materiale e
i

principal

gli

modelli degli

monumento

Aquisgrana, fondata da

132).

cosi decisiva

Tindirizzo

prese

Da Bisanzio venivano

impulsi ed esempi.

all'arte

11!

La somiglianza
come spesso si

tra

vo-

un

luto far credere; nel piano e nella disposizione la Cappella Palatina

opera

di

forse di un maestro Ottone di

Metz,

ricor-

architetto che pensava colla sua testa

dato

soltanto

sconosciuto
della
liani

pi

tardi

per

pianta centrale,

Vecchio di Brescia.

altrimenti

certa

edilzi

come

Un

analogia

l'

con

Cappella Palatina
a

ed

il

ita-

Duomo

atrio fiancheg-

giato da due torri rotonde precedeva un

ottagono,

chiuso

sul

quale sorgeva

a sedici
inferiore

lati

ed

cupola,

la

un ambulacro basso

intorno da
a

coperto,

due

piani.

Il

piano

secondo l'avvicen-

darsi degli spazi quadrati e triangolari,

da vlte a crociera e da vlte a vela a


tre

lati.

Il

piano

superiore

si

appoggia

f-.

132.

Piama

deiia cappella l'aiaii

MANUALE

11(5

cupola con

alla

alte vlte a botte e

nuto da due paia


superiori

mente
pilastri

nella
di

in

di

si

DI

STORIA DELL ARTE

apre verso Testerno con archi a tutto sesto, soste-

colonne sovrapposte,

le

Teditzio quasi spoglio d'ornamenti.

con

inferiori

contatto diretto coU'intradosso dell'arco,

nei

capitelli corinzii

muri

come

La grande

nel

una

cornice, e le

Pantheon. Esterna-

nicchia dell'ingresso e

sono

della cupola

massa del muro. Nell'interno invece

collegate da

le

sole

interruzioni

musaici della cupola,

metallo fuso (tuttora esistenti) nell'ambulacro superiore, ed

sottili

efficaci

gli artistici cancelli

ricchi capitelli

(tolti

uno splendido effetto. La Cappella Palatina di


Aquisgrana fu pi volte imitata, ad esempio a Nimega, a Diedenhofen, e nel secolo
XI nella chiesa delle monache benedettine di Ottmarsheim presso .Mulhausen in

forse da antichi edifizi) producevano

Alsazia; piacque specialmente e fu pi volte riprodotto

paiate per riempire

Ma

l'idea

era un

vani degli archi (Essen,

S.

fondamentale della Cappella Palatina

tema poco

Maria

di

il

in

motivo delle colonne ap-

Campidoglio a Colonia.

Aquisgrana, cio

suscettibile di sviluppo nei paesi settentrionali.

la

pianta centrale,

Come

l'Imperatore

contemporanei, cosi la sua fabbrica rimane per molto


domina col suo genio tutti
tempo superiore a tutte le opere degli artisti settentrionali. L'intimo nesso colla romanit e col Cristianesimo risulta non tanto dalle singole parti e dagli ornamenti
e portati di l dalle Alpi, quanto
tolti da antiche opere italiane (Roma e Ravenna
i

dal tipo architettonico, che trattato in

modo da

escludere

copia meccanica e da provare una chiara intelligenza ed


tutti

mana
di

problemi inerenti

alla

la

una

una

supposizione di
vasta

cognizione

costruzione a vlte, propria dell'antica architettura

di

ro-

e cristiana. L'entusiasmo per l'arte del passato attestato anche da un'opera

minori proporzioni,

la

Torhalle di Lorsch

(fig.

133;,

che quanto rimane

chiesa con pronao ed atrio, consacrata nel 775 alla presenza di Carlo .Magno

di

una
di

II7

LA SErARAZIONE KKA .'aktE OUUCNTALIi E l/OCClI)ENTAI,E


sua moglie Ildegarda

appare evidente
timpani

lo

sostituiti

nelle proporzioni e

studio dell'antico.

agli archi

sopra

Lo

pilastrini

disegno delle colonne e dei

nel

stile

si

ma

rivede,

in

del

jonici

Lo

narsi delle pietre rosse e bianche nella facciata.


vario colore

forma pi rozza

ed

forma pi

Ma

chiese,

stesso alternarsi

edifizi,

nelle quali

(fig.

di

mero-

acuto

indigeno appaiono

dello stile

il

in
in

Coblenza,

sono
i

nto di Steinbach).

Eginardu. (Rovine del

di

Michelstadt (Steinbach'

134) e di Seligenstadt, alle quali sono da aggiungere

antica della chiesa di S. Castore

vi

Rimangono

piano delle antiche basiliche cristiane.

due chiese fondate da Eginardo, cio delle chiese

neirOdenwald

timpano

il

pietre

che hanno origine da speciali condizioni favorevoli,

perdura

di

resti delle

di

che dai

dall'altcr-

battistero

nel

frequente

motivi

armonizzati coi motivi greco-romani.

artistica,

Oltre a questi
le

a Lorsch anche questi

piano superiore,

irregolare,

vingio di Poitiers; negli edilzi anglo-sassoni pi

luogo dell'arco.

pilastri vi

indigeno non rappresentato

consacrata

nell'S^fi,

la

la

parte pi

chiesa

di

Michele sul Monte Santo presso Heidelberg (883). Le navate sono divise da pilastri quadrati e terminate da un transetto con tre absidi, che d alla pianta la forma
S.

di

un

(crux covimissa). Nelle proporzioni delle singole parti

chiarezza e precisione

il

lavoro tecnico accuratissimo

preparazione delle malte, nella muratura sopravvivono

nella

S. Michele apparivano

anche

mane, che

nella chiesa di

delle basi

nella sapiente disposizione degli ambienti

nelle

non

si

osserva

una rara

nella cottura dei mattoni,

si

buone tradizioni rosagome dei pilastri e


pu non riconoscere un

le

profondo studio della teoria.


I

principali edilzi del periodo carolingio

o S. Riquier, Fontanellum o Vandrille, ed

sono

altri)

che

conventi. Sia in
in

F"

rancia (Centula

Germania sorsero molti con-

MANUALE

i8

STORIA DELL ARTE

DI

venti di Benedettini, che presto arricchirono e

decorose

le

chiese che

principalmente

s'inizia_

dapprima erano
il

capitelli

ed

il

Sopra

la cripta circolare

di

S.

S.

IX

,802

all'XI.

ma

stabili

Di

qui

Dei grandi

neppur questa

Michele

ambulacro rotondo

(fig.

133).

Anche

Gallo, opera dell'abate Gozberto (816-837:, cedettero

una nuova costruzione


del

di

rendere

provvisorio.

sorgeva una cupola sostenuta da otto colonne con

arcaicizzanti e chiusa da un

convento

modo

chiesetta di S. Michele

la

Chiesa

intatta.

diedero tosto a

progresso dell'architettura dal secolo

Fulda non rimane che

edilzi di

si

state costruite in

nell'archivio dell'abbazia

tempo, disegnata su pergamena

(tg.

si

il

chiesa

posto ad

conserva una grande

mostra

136), che ci

la
il

convento qual

pianta
era.

ed

ha tanto maggior valore in quanto, non tenendo conto delle accidentalit del terreno,
in certo

modo una

pianta

modello

si

vedono

in

essa, in

embrione,

tutti

concetti

1,A

SEI'ARAZIONK FRA

un gruppo

di

torio ed

refettorio, a

il

fabbricati, cio a

noviziato,'^'ed a

mira

la

ARTR ORIKN l'AMC E

che lurono poi sviluppati nei secoli seguenti.

costruttivi

il

1.

vastit e

navata ccnti'ale

mezzod

il

OCCIDKNTAI.K

I,

La

chiesa sorge in

111)

mezzo ad

convento propriamente detto col dormi-

tramontana l'abbazia e

scuola,

la

levante

l'infermeria ed

chiesa si ammembratura. Due torri rotonde proteggono l'entrata; la


separata dalle laterali mediante colonne. Sopra la cripta, ormai

ponente e nella cerchia esterna l'economato. Della


la

ricca

PPlT

fiS\

"i'

^^3 EjR
nell'archivio dell'.ihbazia

d'uso generale nelle grandi chiese, sorge a levante


la

chiesa

si

il

di

San Gallo.

coro rialzato. Anche a ponente

chiude a semicerchio, formando un altro coro, del quale

sistenza in Occidente dal secolo Vili in poi

(Centula),

ma

usato

provata

molto prima

l'e-

in

Egitto e nell'Algeria (Orlansville, Erment, Telepte) e richiesto dal doppio culto di

queste chiese

quando una

sede di culto. In Germania


e nelle cattedrali tino

al

chiesa era dedicata a due Santi,


il

doppio coro frequente

secolo XII; cos a Fulda, S.

nelle

ciascuno

aveva

la

sua

grandi chiese collegiate

Emmerano

di

Ratisbona, Rei-

chenau, Brema. Hildesheim.

Carlo

Magno

eresse con grande magnificenza

Francoforte sul .Meno, Tribur, Ingelheim e Nimega

le
;

regge

di

Aquisgrana.

Worms,

suoi successori continuarono ad

MAXLIALE

I20
abbellirle ed arredarle.

Roma,

dirigere

lavori in Aquisgrana, che

chiamato Ansegi, educato

fu

SrORIA DELL ARTE

DI

in

\'andrille, e

dopo

doveva essere

di

lui

plic con ardore allo studio di Vitruvio e dei problemi costruttivi,

curava

notizie che

licci

nel quale

zod;

abbiamo non sono

l'effetto principale

pietra arenaria.

di
il

tetto,

scolpiti.

si

ap-

quali pro-

suttcienti

a darci un'idea sintetica delle

regge

Il

cortili

botte,

per

corpo centrale doveva essere una chiesa od una sala, forse collegata
chiusi. Ad Ingelheim c'era un salone preceduto da un atrio con vlta a

carolinge.

con

seconda

risalire ai modelli.

di

Le

la

Eginardo. che

La

salone

Il

probabilmente

era prodotto dall'alternarsi di conci rossi e gial-

a tre

di legno,

navate era chiuso da un'esedra volta a mezposava sopra colonne

casa grigia di ^^'inkel nel Rheingau

e che sia stata costruita e posseduta dal

dotto

137

:fig.

di

si

pietra

con

capitelli

sia

deir85o

crede che

Rabano .Mauro,

abate

noto

come

amico delle arti.


Ben poco rimane, e lo si comprende, di opere di pittura e scultura del tempo
di Carlo Magno. Gli ornamenti plastici venivano in gran parte dall'Italia, donde
l'Imperatore traeva bronzi, capitelli e tavole

che ad .\quisgrana

si

l'Alta Italia. Gli artisti

romano;

del che

partenne

al

rigi;

le

si

carolingi

si

una prova una

anche da

il

nome

di

fino al secolo

esempi.

delle vesti

musaici.

Si

attenevano strettamente all'ultimo

bronzo

di

tuttavia

sa

questo periodo anche nel-

in

stile

(fig.

provinciale

138;,

che

Museo Carnavalet

tesoro della Cattedrale di Metz, ed oggi nel

altri

simmetrico

con

pietra

statuetta equestre

di

ap-

Pa-

Carlo Magno, e certo rappresenta uno dei primi Carolingi;

opera del periodo che va da Carlo

Medio Evo

di

fondevano bronzi; arte ben nota

Magno

XI prendessero
cappelli

a volute,

a Ludovico

modello

la

forma

il

l'arte

delle

sono cose troppo costanti perch

si

Pio.

Che

gli scultori del

provato

disegno

duro e

gallo-romana,
teste,

il

possa credere ad un puro

caso. Nella cupola della Cattedrale d'Aquisgrana ogni traccia di piittura

monumentale

LA SEPARAZIONE FRA
o

di

musaico (non certo opera

ciclo di pitture

Ludovico

il

I>

di

ARTE ORIENTALE E L OCCIDENTALE


dei paese)

allieti

Pio.

Anche

delle pitture di varie chiese conventuali

nomi dei pittori,


San Gallo) non sono rimasti che
Possediamo in compenso un gran numero
i

ij8.

drlu Ma^nu

possiamo ricavare una

nel .Museu

,:;.

sufficiente cognizione

'2

rimane del

tempo

di

(Fontanellum, Fulda.

e le scritte esplicative [iituli] dei


di

manoscritti

sacramentarii. dai quali derivarono pi tardi

ig.

quali

nulla

storiche e bibliche nel palazzo imperiale di Ingelheim, del

quadri.

evangeliarii.

scomparsa;

miniati

(salterii.

messali, bibbie, ecc.;. dai

Cirnavakt

Pa

di

dell'indirizzo

del

valore

della

pittura nelFet carolingia.

Per

popoli settentrionali convertiti

Cristianesimo

al

la

fonte sia della fede che della cultura letteraria.

si

esercitarono di preferenza sui

libri

sacri

pare dalle diligenti trascrizioni calligrafiche.

la
I

le

Sacre

Scritture

Non appena impararono

erano

a scrivere

venerazione che avevano per essi apmanoscritti

illustrati

bizantini

dei

primi tempi del Cristianesimo hanno ornamenti magnifici (pergamene color porpora.
lettere dorate),
costituita

ma

in generale

il

testo

rimane disadorno,

da quadretti, eseguiti con tecnica accurata da

e Tillustrazione per lo pi
pittori di

contrario nei manoscritti settentrionali l'ornamento artistico

si

professione. Al

estende anche

al

testo:

MANUALE

STORIA DELL'ARTE

DI

l'amanuense ed
anzi

pi

il

sono

volte

una

associati,

persona

ad esse

affollano

si

scompaiono

gli

linee

le

cominciano

talora

eccellenza

per

nazionale,

ornati variopinti, cosicch quasi

cfisi

disegni a colori in-

principali.

invadono

le

pagine;

perch

frequenti

per

invece

ornati

gli

senso artistico

l'espressione del

avviene

ci

modelli antichi,

mancano

essi

per

figure.

le

noscritti

irlandesi, che

gran parte ripetono

in

tichissime forme elementari

meandri

che finiscono

nastri intrecciati,

le

ornati consistono

gli

Il

ma-

carattere nazionale pi evidente che altrove nei

Fig. Mo. Iniziale irlandese.

Le

sola.

occupano uno spazio sproporzionato, ed intorno

iniziali

sono

sono strettamente

pittore

il

delle

anin

teste di

in

animali, specialmente di uccelli, ed in corpi di serpenti;


si

potrebbero definire ornati

strisce (fig.

139].

La passione

dello scrivere unita a

quella dei viaggi, proprie dei monaci irlandesi (scozzesi), spiegano

manoscritti irlandesi fino a S. Gallo ed


un'influenza decisiva

nell'arte

Wurzburg; ma

occidentale, della

quale

diffusione

la

dei

non ebbero
miniatura irlandese non

la

opere

tali

che un

ramo

tichito.

Nelle

presto inselvastrane

zioni irlandesi

si

figura-

cerca invano

una fantasia originale e suscettibile

di

paragoni

progresso

chi

codici pi antichi,

ad esempio l'Evangeliario del


Collegio della Trinit a Du-

(Book

blino

of Kells],

secolo VII, coi


S. Gallo,

di
i

modelli

del

recenti

ben vede come

derivati

sotto

latina,

pi

dall' arte

mano

la

dello

scrivano non preoccupato che


dei

fregi

calligrafici,

perdes-

sero anche l'ultima traccia di

naturalezza
tisti

forme

nuove,

neppure,

rqo). Gli ar-

(fig.

irlandesi

non

come

trovano

non sono

e
i

miniatori

anglo-sassoni e franchi, abili


narratori,
in

forma

tichi

ma

cristiani.

tipi

mento

solo

calligrafica

irlandese

fu

ripetono
gli

an-

L'ornaadottato

Anglo-Sassoni e dai
Franchi solo in quanto corridagli

li

VII

e l'viii

sec.

spoudeva

al

senso della forma

LA separazione; fra
proprio a tutto
scolano

franco sorgono

attengono

si

tutte

rami e

di

le

in

(fig.

OCCIDENTALE

I,

alle

linee attorciirliate

il

bench

me-

Entrambe le scuole
ci manchino quasi

passaggio dal secolo

^'I

air\'III,

seguire quest'arte nel suo sviluppo. Dal convento di S.

di

Ago-

salvarono alcuni manoscritti (Evangelio purpureo nel British

si

Museum, Evangeliario
che secondo

cristiane, e

segnerebbero

che

si

141); e soltanto sul suolo anglo-sassone e

forme antiche

alle

miniatura

in

grado

stino in Canterbury

ge;,

Franchi agl'intrecci

foglie

di

AKTF, ORIICN rAI.F E

scuole d'arte che provocheranno un progresso.

strettamente

opere

le

siamo per

Nord. Presso

il

viticci

I,

Cambrid-

ogni probabilit

derivano dalla preziosa raccolta di


da papa Gregorio Ma-

libri regalati

gno

fondazione anglo-sas-

alla pia

sone; non sono originali


il

ma

copie,

che specialmente evidente nel-

l'Evangeliario

di

Cambridge, pur

troppo incompleto, opera forse del

VII secolo, e strettamente confor-

me

ad un

un

foglio sta

modello pi antico. In
l'Evangelista (Luca)

seduto su di una sedia con cuscino,

dentro una nicchia chiusa

ai

lati

da due colonne corinzie e

in

alto

da un fregio. Fra

colonne,

le

campi, sono figurati

piccoli

venimenti narrati

ricorda

dall'

presentazioni

che

delle rap-

fine didattico

il

in

av-

Evangelista

una disposizione

con

stesso,

gli

bibliche nelle tavole

figurate dei primi tempi cristiani:

tempi a cui

ci

riconducono anche

l'atteggiamento tranquillo degli Evangelisti.

partiti

lativamente
la succinta

storie

solo

esatti

di

di tavolette

storici)

[niziale dalla

le

colla

figura

Cambridge

queste ultime

immagini

cipali

ed

razioni

randa

la

principale, circondato

un evidente esempio

gresso consiste nella tendenza a separare

le

Carlo

il

Calv

stessa disposizione

in

isolate

fino

al

titoli,

che

si

la

secolo

non appaiono che pi

quelle dei

miniatura

precarolingia.

Il

l'Evangesolo

pro-

figura principale da quelle del contorno;

ordinate in

tardi,

ripetono

fila

sopra un solo foglio;

poco a poco. Nelle figure prin-

continuamente,

la

fantasia delle gene-

non os emanciparsi dalla tradizione, che l'antichit faceva veneforme dell'antico Cristianesimo sopravvivono nel periodo carolingio ed

posteriori
certe

rimasero

di

Una serie
(il
campo

da piccoli campi con episodi

ed inducono ad ammettere una pi antica sorgente comune. Cosi

liario di

ma

di

antiche tradizioni cristiane sono evidenti.

eburnee del primo millennio mostrano

maggiore

Bibbia

Parigi, Biblioteca Nazionale.

quali resa

sostanza. In tutto ci

centrale

re-

rappresentazione delle

bibliche, delle

la

pieghe

pi di tutto

MANUALE

124

anche

pi

figurale
le

sono

Tali

tardi.

Davide coi suoi

le

immagini

cantori e danzatori, e

ad archi riccamente ornati e

concordanze dei quattro Evangeli.


siriaco,

rale,

la

nelParte

pure

cos

i.|2,

anche

STORIA DELL ARTE

DI

la

le

1421 e degli Evangelisti, di

cosidette

da colonne, dentro

sorretti
Il

(tg.

motivo degli

canoniche,

tavole

quali sono scritte

archi, tratto dalla pittura

mu-

frequente rappresentazione della Fontana della Vita

Dall'EvangcI

Carlo M.isno

.Majestas Domini, frequentissima


orientale. Soltanto

di Cristo

specialmente

nelle

(.781).

I'^

miniatura carolingia, ha

nella

illustrazioni

del

testi

rivela

si

una

riscontro

concezione

originale.

Come

nell'et

precarolingia classifichiamo

manoscritti,

delle iniziali e degli ornati, in longobardi, gotici-occidentali,

dividiamo

secondo

manoscritti carolingi miniati in vari gruppi, secondo

tistiche o calligrafiche

cui

appartengono.

Abbiamo

sicura

il

carattere

franchi ed irlandesi, cos


le

notizia

varie scuole

ar-

delfesistenxa di

LA SKPAKA^IONIC FRA L

ARTI-;

ORIENTALE K L OCCIDENTALE

Fig. 1+3, San Giovanni Evangelista. D.1I codice d'Ada a

siffatte scuole

Winchester

in

Inghilterra, a Metz, a

nomi

di

parecchi

calligrafi,

Tours (dove

siamo

2^

Tn

fu

Alcuino), a Reims. a S. Dionigi, a Gorbia, ad Orlans, a Fulda, a S.

concsciamo anche

in

grado

di

operosissimo
Gallo,

ecc.;

determinare

MANUALI-: in STORIA

esattamente

le

particolarit di ciascuna.

sopratutto alla famosa

Aquisgrana

e di

Brusselle'',

sobrie negli ornamenti, e

a tempera.

Tra

le

Le opere magnifiche ordinate da Carlo Magno,

Schola palatina

si

si

DELL AKlli

gli

Ev'angeliarii del

attengono pi strettamente

alla

Tesoro

Vienna,

di

di

sono pi

tradizione,

distinguono per nobile semplicit ed accurata esecuzione

opere della scuola

di

Metz, nelle quali evidente l'aspirazione a

creare qualche cosa di nuovo, da citare

il

codice

di

Treviri,

detto

nome
s^.ia*B-^**.-*^^*aa^Il

Ada,

di

una

di

dal

sorella

Garlomagno. che

di

torse lo fece eseguire


143':

fig.

codice

tratti ca-

ratteristici

questo

di

rivedono

si

negli Evangeliarii di

Abbeville. del Vati-

cano

del

British

Museum. Anche TEvangeliario di

Ludo-

vico

prove-

da Soissons.

niente

ed

Pio,

il

Sacramentario

il

Drogone hanno
non comuni.

di

pregi

della

scuola

di

Metz anche rE\-angeliario, eseguito

per

Magno dal mo-

Carlo

naco Godescalco tra


il

781 ed

il

un

tenente

783, conciclo di

storie che deriva

da

fonti siriache (Parigi.

Biblioteca Nazionale

Dalla B.bl.ia

di

Cirio

il

Grosso,

in

S.

P,-,olo

Ro,m.

tig.

la

di

i42\

La

scuo-

Tours. che da

principio

attenne

LA SEPARAZIONE FRA LAUTE ORIENTALE E l'oCCIDENTALE


fedelmente

maniera ornamentale anglo-sassone, sotto

alla

motivi ornamentali classici ed


nella Bibbia

Bamberga

di

modo

progred

S. Dionigi

di

scozzese.

La

che

da

il

sommo

(843-830)

Carlo

in

Nello stesso

Calvo.

il

di

iro-

nella
se-

storie bi-

uscirono

essa

manoscritti

lo

il

Alcuino (British Museum) ed

di

sia gli ornati

figure

le

bliche

Adelardo accolse

raggiunse

scuola di Cor-

curava

colo,

\'iviano

quella

abate

sente for-

si

met del IX

seconda

in

1'

cristiane,

quella

pregiata

tanto

bia,

in

influenza

temente

144),

tgurazioni

scuola

la

Reims (Evangeliario

Epernay); in\ece

(fig.

conte

quella che fu offerta dal

di

antiche

fatti

Calvo, cio

per CarSalterio

il

parigino eseguito da Liu-

tardo tra 1*842 e

l'Sc),

Libro d'oro del tesoro

il

di

Monaco ed il Codice aureo di S. Emmerano, opera


Liutardo e Berengario

di

(870).

Molto

queste

opere, sia

inferiore

nel

a
di-

segno che nella tecnica,


Bibbia di

la

Roma

(fig.

Paolo a

S.

miniata

145),

da Ingoberto per Carlo

il

Grosso (881-888), la quale


per contiene un ciclo di
figurazioni molto pi ampio.

Il

rius

Codex MillenaBenedettini di

dei

Ivremsmiinster

146)

(fig.

e l'Evangeliario di Cividale
si

attengono, senza imita-

zione
dei

servile,

all'

monumenti

^"''-

esempio

della

""

'''"'"- ""'

'

'

""="

-^i'

""'""-

"' ---sm._..ns.c,.

mi-

niatura, quale fior al servizio della corte carolingia; invece la scuola di S. Gallo, che

era stata lungamente sotto l'influenza anglo-sassone, specialmente nell'importantissimo


Salterio aureo della fine del secolo IX,

penna,

stile

proviene da

La scena

che gi

si

vede, in

Wessobrunn

disegnata

acquarello trasparente

(circa

si

accosta ad uno

forma molto rozza,


r8i4;

con vivacit

fig.

stile

che ha del disegno a

un manoscritto

di

Monaco

che

147) e continua fino all'Apocalisse di Treviri.

e chiarezza: la

in toni di seppia.

in

Anche

tempera

solita lascia

il

posto ad un

manoscritti per uso della Corte impe-

MANUALE

128
riale, posteriori,

DI

lianno tendenze conservatrici, e pi che

polare rivelano l'abilit tecnica degli

opere

di

STORIA DELL ARTE


tendenze della fantasia po-

le

Quella noi rintracceremo piuttosto nelle

artisti.

provinciali che aspirano quasi esclusivamente ad esprimere

artisti

con

chia-

rezza e con fedelt quanto detto nel testo e mirano all'espressione pi che alla
bellezza delle forme. Nella cosi detta Bibbia di Alcuino del British Museum (scritta

a Tours,

ma dopo

Alcuino),

ombreggiate
dorate

sono

infatti

le

il

Padre Eterno,

vesti del

altri

nuovo,

manoscritti dei secoli


la

IX

e persino gli alberi

si

Se

questa

in

modo

sente in certo

tradizione in contrasto con l'impulso creatore,

di manoscritti

direttamente

che

le

l'artista

sue idee e

non tiene quasi


il

sono buttate

anatomiche.

Ma

gi,

senza

sommariamente,

rispetto

alle

pi astratte.

Il

la

e talora

vi

si

tolto

rosso,

fa pi evidente

Eppure

vecchio
in

un

il

in parecchie

da alcuni versetti o

frasi di

con meravigliosa perspicacia.

Ad

storie,

non

senza un

fatto

in lotta col

gruppo

ed esprime

pittorica, sostituita

norme
artisti,

colorito;

prospettiche

le

ed

che non copiano

una singolare

impadronisce del soggetto, e sa dar forma concreta

pi celebre esempio di questo genere

il

altro

leggermente

manifesta

in-

alle idee

Salterio di Utrecht, scritto

nell'abbazia di Hautvillers nei primi decenni del secolo IX.

da una tavola, divisa

il

forma

l'invenzione dei quadri spetta per intiero agli

si

brutte,

Bibbia d'.\lcuino e

vediamo

pi elementari

alcun modello, e tutto deriva dalla loro fantasia


tuizione poetica, che

sono

colore

in alcun conto la tradizione

suo sentimento. Scompare

da un disegno a penna eseguito


figure

d'un

carni

le

troppo oro adoperato

rappresentato con chiarezza, anzi con evidenza.

in

e dei primi genitori

corpi miseri,

bruttezza che

di linee rossicce,

Padre

figure di Dio

le

con quelle teste e quelle mani grandi,

Ogni salmo

certo

ordine

illustrato
il

soggetto,

ciascun salmo, rappresentato in forma sensibile

esempio,

per

l'illustrazione

del

salmo

107

sono

SEPARAZIONE FRA LAUTE ORIENTALE E

].A

scelti

\ersetti

io, 23,

36 e 37.

salterii

germanici,

materia feconda, e conforme all'indole ed


nei

pi antichi salterii cristiani e bizantini,


idilliaci

anche nella tecnica

quelli dell'Europa

diversi

prevalgono

quali

con battaglie e

illustrati

vita nazionale

alla

composizione questi

nella

OCCIDENTALK

1,

si

trionl

contrastano coi

quieti

ed

differenziano

da

soggetti

ultimi

2q

occidentale-settentrionale.

gruppi o famiglie

di

manoscritti del periodo

carolingio,

diversi

concezione, nella tecnica e nel grado di dipendenza dai modelli antichi,

nella

ritrovano

si

ancora nel secolo X, specialmente in Germania, cosicch non a torto dell'et carolingia e di quella degli Ottoni

rolingi
eseguiti

erano

il

si

suol fare un solo

modello pi ovvio per

per loro ordine;

magnifici

erano

in alcuni

dotti di queste varie scuole pittoriche pi facile scorgere

codici ca-

Sassoni, od

codici dedicati agli Imperatori

officine di quest'arte

le

periodo.

conventi. Nei pro-

tratti

comuni

tutte

che quelli particolari a ciascuna; onde da ammettere che nell'et degli Ottoni
stesse,

vavano
si

in
la

luogo non ben determinato, una scuola centrale dalla quale


tecnica e lo

Probabilmente

stile.

cerc di dimostrare che

ivi

ed anche l'esecuzione tecnica hanno


altra scuola.

circa

il

980

Il

dai

capolavoro

zione

negli ornati \i
Munitale

II.

si

cosa

qualche

monaci Cherakio ed Eriberto


la

di

drammatica

vede un ritorno

ai

rappresentazione

la

dell'arte di Treviri

questo codice ammirabile per

altre

sede di questa scuola fu Tre\iri;

la

l'iconografia e

le

che

esclude

l'Evangeliario

infatti

di

soggetti

la

derivazione

(fig.

148)

esi-

deri-

biblici

da

eseguito

Reichenau per l'arcivescovo Egberto


vi\'ezza e semplicit

motivi

irlandesi.

della

Non molto

composiinferiori

MANUALE
alle

DI

STORIA DELL ARTE

miniature di Treviri sono quelle dell'Evangeliario del Tesoro capitolare di AIII. Alla scuola di Treviri pare
che si

quisgrana, dedicato da Liutardo ad Ottone

colleghi quella de! convento di Echternach, dalla quale

Ottone
III

tra

liario

a Parigi

II
il

()8s

ed

il

ed

Gregorii

di

il

provengono l'Evangeliario

di

manoscritto degli Evangeli! di Gotha, eseguito per Ottone


Alla scuola di Echternach

qq-i.

Brusselle ed

di

il

si

attribuiscono

Codice aureo dell'Escoriai; a quella

pure

di Treviri

il

l'Evange-

Registrum

Treviri e di Chantilly. Alla scuola di Reichenau, non esente da remini-

Fig. 149. L'cvangclist.1 Mjico. Da! Codice aureo iX eccolo; della Biblioteca Nazionale di Parigi.
(Sauerland-HaseloiT, J! salterio dell'arcivescovo Egberlo).

scenze orientali, appartengono

il

Codice Petrosiano

Museo

civescovo Egberto o Salterio Gertrudiano nel

dell'abbazia di

stico delle figurazioni

del secolo

drappi,

le

sono

grandi

lo

Heidelberg,

il

Salterio dell'ar-

di Cividale, eseguito

da Rudberto

Sacramentarli di Parigi, gli Evange984 ed il 993.


Poussay e dell'arcivescovo Cerone di Colonia. Il pregio artinon sempre lo stesso: caratteri comuni dei codici miniati

arcidiacono di Treviri tra


listarii

di

il

sfarzo ornamentale,

iniziali

a colori, ed

frontispizi

ad imitazione di tappeti e

festoni di variopinto fogliame.

Nei

di

frontispizi

immagini cerimoniali frequente l'imitazione di modelli carolingi,


ed il disegno delle figure sono conformi all'antica tradizione romano-cristiana. Si noti che in generale fino al principio del secolo XI la

e nelle cosidette

e la disposizione delle storie

LA SEPARAZIONE FRA L

ARTI':

ORIENTALE E L OCCIDENTALE

tradizione non sub alcuna violenta interruzione, anzi

da una generazione
Oltre

alle

all'altra

propag, sebbene indebolita,

tino alla line del millennio.

miniature tedesche del secolo

rati inglesi nei quali

si

scompare

sono da ricordare

l'antica tradizione irlandese, e si

dell'arte carolingia. Disegnate e colorate a

manoscritti figu-

manifestano inHuenze

qua

ombreggiate

penna, e lievemente

Dal Bniedictiolialc di Etelvoldo X Cha

col pennello, le figurazioni,

bench rozze

chezza di motivi nuovi, come, per


parafrasi della Genesi del

signoreggia solo

es.,

in

Sherburn a Lambeth House presso Londra,


eseguito nel

pure

il

9G6

salterio

monaco Caedmondo.

bei fogliami stilizzati nel

inesperte, ri\elano

un

Winchester

(British

del

British

una singoiar

Museum

ric-

nella

L'influenza del gusto carolingio non

De

ma

Virginitafc del vescovo

anche

il

codice

Museum). Dalla scuola

Benedizionale scritto prima del 970 da un cappellano

di

del

Adelmo
re

di

Edgardo

'W'inchester usc

Godemanno

per

il

santo

MANUALE

;-

vescovo Etelvoldo

STORIA DELL ARTE

DI

che fu arcivescovo

Canterbury nel 989.

di

con trenta

e ornato

^^'inchester 1063-984'

di

finamente a tempera (Chatsworth, Biblioteca del duca


si

di

miniature,

colorite

Devonshire). Sotto Etelgardo,

esegu probabilmente un messale trattato

nello stesso stile 'Rouen.

Altre prove

sopravvi\ere dell'antica

questo

di

cristiano-romana

tradizione

suolo tedesco l'abbiamo, oltre che nelle miniature, nelle pitture murali
del convento di S.

Giovanni

Munster

nei Grigioni,

ed

in

su

chiesa

della

quella di S. Giorgio ad

Oberzell (Reichenau, fine

del
il

sono

secolo), che

pi antico esempio che

rimanga

ci

navata or-

di

nata con pitture. Sopra

colonne variopinte

le

si

sten-

dono su ogni parete

quat-

tro quadri che rappresen-

tano

miracoli di Cristo.

soggetto tratto dagli E-

Il

vangelii,

modo

il

giovinetto imberbe,

segno

rap-

di

come un

presentare Cristo

delle vesti, lo

di-

il

sfondo

architettonico

ricordano

l'antica

cristiana,

cos

arte

motivi delle cornici,

sopratutto

meandri

dise-

gnati in prospettiva. Alcuni

ingenuamente

tratti

come

ci,

effica-

l'esprimere

il

lezzo dei cadavere col gesto

degli

turano
pi

\'i\'a

Copc
Gi a

e pi vera la sce-

La scelta

soggetto, cio
ell.i

si

rendono

naso,

na Tav.A'II).
5..

che

astanti

il

del

miracoli di

BihI. Kaz. di Parij

Cristo, costituisce

una ana-

logia tra le pitture di


berzell e

le

reliquie di pitture rimesse in vista

nel'iqoq

nelle pareti superiori

navata principale della cappella di Goldbach presso Ueberlingen


nel disegno delle figure evidente la
ticolari

hanno riscontro

Qualche cosa
d'avorio dei secoli

miniature di questa scuola tra

dell'antica tradizione cristiana

IX

Angeli, derivanti da

tempo

in

e X.

tipi

massime

molto

Tours, Sens. Poitiers e .Metz,


coperta

d'avorio

del

nelle

Salterio di

Badeni

nello

figure

il

secolo

vede persino

si

di

Cristo,

della

X
in

stile e

certi par-

l'XI.

alcuni

Madonna,

intagli

degli

ed anche negli ornati. L'intaglio in avorio

antichi,

dei Carolingi e degli Ottoni fu

maniera della scuola di Reichenau

molto

coltivato in

Germania, ed

O-

della

in

al

Francia a

con maniera pi libera a Reims, come appare dalla


Carlo

il

Calvo, oggi nella Biblioteca Nazionale

di

Tav. VII

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PITTURA MURALE NELLA CHIESA


iKnAUS,

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DI

S.

Le pitture murali della chiesa

r|''<-l

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rHw.i r

GIORGIO AD OBERZELL
di

S.

CiorRo

ecc.

DI

"

REICHENAU.

Friburgo. Herderi.

''

SEPARAZIONE FRA i'aRTE ORIENTALE E l'OCCIDENTALE

I,\

Tra

Parigi.

lavori di

mentario di Drogone

Metz

(tg.

151).

specialmente famosa

L'esempio che

la

veniva

d'avorio

coperta

Francia

di

33

Sacra-

del

produsse

suoi

anche nei lavori d'intaglio della scuola renana e della sassone, che dapprima
non andavano molto pi in l del copiar modelli antichi. Una reminiscenza tra clas-

effetti

Fi;;.

i;j. L'inciedulit.1 di

San Tommasu.

rig. ijj. Bassorilievo

sica e

cristiana

appartenente

al

primiti\'a

si

vede nella coperta

al

Salterio di

scuola renana

di

un codice

cosidetto gruppo dei manoscritti di

xMuseo di South Kensington) ed in

tenevano

il

probabilmente due

Vienna

dittico di
sottili

n.

avorio

due

coperte

di

del

di

tonsiim

Dalla coperta de\' Evangeli li

Intaglio in avorio. Vienna, propriet privata.

lutilo.
.li

S.

convento

Ada (Roma, Vaticano


codici,

un

che

1861 ed oggi sono a Parigi.

11

Gallo

di
:

Lorsch,

Londra,

tempo appar-

capolavoro

della

Tournai. Dalla regione renana o dalla Lorena provengono

tavolette,

l'una delle quali

figura

l'incredulit di

S.

Tom-

MANUALE

uu

STORIA DELL ARTE

DI

Mos che

maso

e Taltra

ge;

caratteri delle loro iscrizioni paiono del secolo

152].

(fig.

zione

dell'

Quedlinburgo,

geliario di

da

vi

orlatura

notare l'elegante esecu-

Opere

d' oro.

scuola sassone sono


a

tempo

ed a Pietroburgo, e
codici

Appunto
ancora

in

abilit

Ottone

coperte
alla

Enrico

di

arte

nella

dionale, della quale

tracce da

munster. Se

monaco
tavola

(fig.

l'artista

San

di

povert

di

forme, che

912),

contrastano

appare nelle

paragonabile a quello che


vesti

il

sono tratteggiate come

nelle

di BamMonaco

cristiana, gi

si

vede una

vuole

si

delle

figure.

quando
col

miniature

miniature;

suo
di

ma

fa

nel

S.

Al-

scuola tedesca meri-

la

da

alcuni

seguire

S. Gallo fino a Salisburgo ed a

153) rappresenta S. Gallo coll'orso. lo tradisce

stico e la

Le

dopo

(oggi a

II

del-

avorio intagliato

Cattedrale

composizione

una sua invenzione, come

arrischia

Gallo, Tutilo (m.

pile

le

ad Aquisgrana

rappresentazione ed una non co-

quanto impacciata invece


e. Vili).

d'

II

queste opere, sebbene l'insieme senta

dell' antica

certa vivacit di

mune

le

di

provenuti

dall' eredit

berga

Echternach a Gotha, che nell'esecuzione

l'acqua santa del

alcuni

della

della coperta dell'Evan-

rilievo

il

eccellenti

Reliquiario detto di Enrico

il

ha carattere germanico settentrionale,

di

Leg-

tavole della

le

Oltre al senso plastico e ad una rela-

naturalezza,

tiva

riceve

le

Krems-

ed ingegnoso
il nomade
campo inferiore della sua

mancanza

la

squisito

di

senso pla-

senso ornamentale,

Gallo dello stesso


lodevole

l'ingenuo e

tempo.
vivace

sentimento della natura. Somiglianti nello stile ai rilie\i di Tutilo sono due tavolette.
Di ci che sapeva fare
esistenti fino dair872 nel convento di S. Gallo (codice n. 33
.

abbiamo un documento nel famoso calice di Tassilone


Benedettini di Kremsmtnster (Austria superiore); una

l'oreficeria nell'et carolingia

(ng.

154) nel convento dei

iscrizione attesta che esso fu

duca

donato dal

deposto nel

Tassilone,

788.

La

tecnica di questo calice di rame, in parte

sbalzato ed in parte fuso, con

lamina

d"

ed ornati

ovali

di

argento contenenti figurazioni


di niello e

gliare

grandemente

negli

scavi

della

d'oro, lo fa somi-

agli oggetti rinvenuti

regione

alemanna.

schiettamente germanico anche l'ornato


a nastri ed animali, che ha del merovingio

con qualche reminiscenza irlandese.


il

pi

perfetto

tedesca nel
S.

Andrea,

prodotto
secolo

jNIa

dell' oreficeria

lo

scrigno

di

nel tesoro della Cattedrale di

Treviri; esso serviva di reliquiario e di


altare portatile, ed appartiene al

tempo

iv,..

Aqui<
,5, -khcv., ,i-aigento neiia cattedrale d.

SEPARAZIONI':

i:A

Egberto

gi-ande arcivescovo

-del

alveoli,

codice di Echternach

analogo

di

ai lavori

Francia o

bronzo, eseguito

di

con

l'arte

S.

dai

a Bisanzio per

commissione

meraviglia

Sanctorim

di

papa Pasquale
d'argento

(rig.

sul

dell'

da suo

la

Roma
I

ha

i5()i

della

nel suo

come

(817-S241,

tesoro una croce


attestato

Fig. 15. Coperchio delia custodia d'argento della croce


:

dell' offi-

tempo

del-

nella tecnica e nello

di

smalto
c'

pi antica,

un candelabro

abbadessa Matilde

(973-1 oii;,

Ottone, duca

di

Svevia

di

Cattedrale di Aquisgrana

tutta a rilievi, che

(Da

fiore al

Essen

fratello

imitazione della miniatura

tarda

di

smalti ad

;1

della coperta del

capolavoro

il

gran

maniera

33

un maestro che senza dubbio


lavor con piena libert. Nel rilievo d'argento figu-

ma

pulpito

in

(cloisonn'),

vede un'altra

Matilde e

.stessa

Bizantini,

Matteo,

.Andrea

Nel tesoro della Cattedrale

Baviera; quest'ultima notevole perch opera

impar
rante

smalto ad alveoli

bizantini, vi si

d'Italia.

ed una croce donata dalla


e

allo

S.

OCCIDENTALE

simile a quello

Treviri, venuta

I.

l'oro in lamina,

L'a\-orio,

di colori

scrigno di

Massimino

Egberto; oltre

l'arcivescovo

di

,'1'av. \'II1

Gotha. I.o

cina del convento di S.

stile

ARTIC ORIKNI'Ar.lC E

I.

gemme, formano un accordo

le

venuta

FRA

Grisar, Sancia

si

(fig.

155),

da apposita

iscrizione,

osserva

don una custodia

crede opera di un artista franco.

gemmata

si

La cappella Sanda
d'oro gemmata, per la quale il
carolingia.

nel tesoro delia cappella < Sancta Sanato

Sanctorum. Friburgo, Herder).

Fig. 137.

I.

Ornato della chiesa

Sx'olij^iniento

di

forme d'arte

di

L'ARTE NORDICA NEI SECOLI


Monaco

Ei.r.A dedica deH' Evangeliario di

rappresentato

in

Gallia,

omaggio.

sotto

signore

il

dominio

il

\'i\'e

di

ancora nell'arte
e

ma

tardi

piij

un'unica

nomi

tradizionali,

anche dalle stesse

non

Cistercensi

continue

colle

internazionale.
e

legher

loro

tra

forniranno

coniLinicazioni

La

fra

lingua latina
stessa

la

Ci

l'influenza classica.

le

Roma

ancora

le

ad esempio

antiche statue
altri

che

la

terreni incolti,

nelle

loro creazioni

una pi larga

paragonato

Non

pi

che

lingua

il

alcune

in

della

Cavaspine

la

.Ma a

di

elementi

personificazioni

tradizionali drappeggi

di\ ersi paesi

al
li

periodo degli Ottoni,

soccorre

il

gli

rimasero molto

visuale,

scienza

tali

perfino

elementi

di

si

il

artisti,

al

secolo

classicismo, perch

classici

nel

copiano

coesione

si

non sgorga pi da poche

civilt

ma

sorge simultanea in
obliate

le

manifestano con pi libert ed energia

particolare carattere locale.

tecniche: gli artigiani e

delle facolt
di

il

modo

ma

finiranno col formare una lega

lingua universale,

pi forti elementi dissolventi:

comuni, di

paesi

le fantasie,

molti punti mal collegati fra loro, e spesso indipendenti, ed ecco quindi
tradizioni

l'Impe-

loro rappresentanti

bonificheranno

diffondendosi ugualmente sul vasto territorio,

fonti centrali,

come

poesia latina non ancor morta, n spenta del tutto

alquanto schematico di riprodtirre

oppongono

orientale e dai Carolingi; alcune

\arie loro sedi

sempre

cos

quale

la
;

la

per rendergli

immagini che occuperanno

le

nell'ornato e nello stile architettonico dominante,

modo

secondo

manifesta per esempio nell'uso frequente

si

lui

Gli ordini claustrali dei Benedettini e dei

coloni

di

popoli dell'Europa occidentale, congiunti

istituzioni ecclesiastiche.

solo

Chiesa;

della

non saranno pi queste

dottrina

l'antica idea

Roma,

mentre

15,8,

potente successore dei Cesari

il

appaiono nella forma trasmessa a loro dalla


generazioni

(fig.

III.

vengono verso

e la Sclavinia

ancora

portano

Ottone

la

mondo

del

XI E XIL

l'Imperatore

Germania

la

nazi(3iiali.

trono, circondato da personaggi recanti lo scudo e

spada e dai rapp>resentanti della Chiesa

ratore

Mo

S. Pietro a

Ma

ci

ridotti

non avvenne senza discapito

alle

loro forze singole e privi

disotto dei loro predecessori;

XI segna un

tantoch,

forte regresso nella tecnica.

non sopravvive come organismo,

ma

si

riduce ad opere isolate, a frammenti conservati dal caso o dissepolti, a qualche resto
di

edifizi,

ed

in

massima

parte ad oggetti d'arte minuta. Nel corso

del

secolo

XI

kokmh

svol(;imi:ni() ni

non solo era decaduta

ma

V industria,

Papato

conflitto

ti-a

l'anima

popolare,

fo.schi

colori,

il

come una

colpa,

minaccia P Inferno;

le

si

andava spegnendo

Il

e l'Impero, produsse

contristata

sgomenta,

suoi etfetti anche nell'arte.


alla

Come

morti erano attesi

potenze infernali,

vigili

alla

mensa

acquista la santit. L'arte non pu proporsi che un fine educativo,


la

lotta

dell'uomo colle potenze

fantastiche, scegliendo

ingegnosamente

relativi a sitYatta lotta

appaiono strane ed orride forme

la

formidabile potenza delle tenebre

si

dalla Bibbia,

Beati;

ricorre alle azioni

ora

minacciano

mondano

ma

infernali,

si

mezzi

con

con forme

ed in ispecie dai Salmi,


di bestie

forme

delle

dei

e presenti dappertutto,

mortali anche in vita; solo a prezzo della rinuncia a qualsiasi piacere

severi; rappresenta di preferenza

poteva

quale resistenza era dipinta coi pi

compiacersi delle gioconde figurazioni e

leggiadre? Nei primi tempi cristiani


li

col senso della bellezza

r.(7

mutamento nelle idee religiose, dovuto speCluniacensi, mutamento che culmina nel grande

quello delle proporzioni e dell'armonia.

cialmente all'onnipotente ordine dei

d akti nazionali

luoghi

per rendere evidente

pi stravaganti e sibilline.

MANUAI.E

I3

Ogni naturalezza scompare,

meno

lo

che

tutte

duri panneggiamenti,

in

\'olti

STORIA DELL ARTE

DI

linee

le

irrigidiscono;

si

di

la fantasia si

anche

che col progredire dei popoli nordici


principio

romanica

che

quest'arte

in

mentre corrisponde

arte

di

periodo

del

scritte risulta

romanico,

che non

ci

il

substrato

rimangono, da

si

tutte

d'arte,

le

stiche

sono guida

sensibili tracce

le

una smisurata ricchezza

di

romanici

nei pochi edifici

lasciate,

che

le

parti

nuove sono

antiche: qualche volta anzi, mentre ancora durava Io

pittoriche,
sufficiente.

soffitti

si

mut

l'

campo, a comprendere

tale

La poca abilit
mancanza di

la

religioso di esercitare anche

L'architettura romanica ha

stinguerla dalle altre, se

si

immediato

in

stile

romanico,

Ad

impronta originaria.

tali

tecnica

quale

il

meno

unit stilistica

soli

sensibile,

pla-

studi storici

non

senso della forma

il

non impediscono

nei quali le mutazioni di stile

tangolare per
alpine,

le

senti-

all'alto

inconsapevolmente una grande influenza


contrassegni caratteristici, che non

sull'arte.

difficile di-

remote

intenzioni d'arte, e degli edifizi monumentali. Oltre a questi esistevano, ed in

la

ogni

le

tenga conto soltanto delle chiese maggiori, edificate con

contrade esistono tuttora, molti

fabbriche bastava

ci

generazioni successive. Spesso una costruzione del secolo XI

le

ancora rudimentale e

mento

il

nelle quali si intrinseca l'attivit crea-

opere architettoniche del periodo romanico abbracciano, meglio che


le

scon-

senso

questo

certo la pi interessante. Dalle notizie

l'architettura

eressero nuovi cori e con nuo\-i

modo

romana viene
in

ARCHITE'l TURA.

rimane nascosta da ingrandimenti del secolo XII


contatto con

di

parte principale;

la

di coltura

rimangono pi che miseri avanzi

anche questi dalle

alterati

nome

il

romanica pu essere mantenuto.

sistema. Delle diverse forme

Il

romani rappresentino

mai completamente abbandonato. Solo

a)

trice

XIII, l'arte porta

perch induce facilmente nell'errata

quanto accenna ad una caratteristica essen-

quale

artistico, nel

volto, senza essere per

nome

in

della

spiegato

essere

una forza propria.

inizio del

esatto,

popoli

vero solamente

al

questo periodo

ziale di

all'

con l'agiatezza

proporzione,

mutamento non pu

in virt di

fino

nome non completamente

supposizione

XI

secolo

del

la gioia e

volo e ritorna al senso della

il

dignit e della grazia. Finora questo benefico

Dal

per

un secolo prima
secolo XII in poi

solo dalla met del

sottragga a questo incubo:

fantasia riprende libero

la

struggimento

distacco dalla vita, V ideale della mortificazione. Passa quasi

il

senso della forma risorge, e con ramore della vita e con

il

corpi scheletriti sono av-

esprimono una specie

teste

le

edifizi di

stretta necessit,

non lasciarono quasi alcuna

privi

d'ogni

traccia.

solida torre che servi\a d'ingresso alla chiesa,

fedeli, e l'abside

primiti\e chiese della

dove collocare

Germania

l'altare

tali

sono

ornamento,

le

queste modeste
uno spazio retvetuste

settentrionale, ed in generale le

chiese

pi antiche

chiese popolari.

La

chiesa romanica (poich l'architettura

si

dedica

ritorna al piano dell'antica basilica cristiana: una navata


terali

una
ed

il

pi basse e pi strette

spesso

la

primo luogo alle chiese)


mediana con due navate la-

in

chiesa preceduta da un atrio, collegato con

ed chiusa ad oriente da un'abside. L^n transetto frapposto tra


corpo anteriore d alla chiesa la forma di croce latina ; non di rado

torre,

seconda abside a ponente,

alla

quale corrisponde un

secondo

ti'ansetto

l'abside
c'

una

occidentale.

S\'()I,(;IM1CN"1'(1

anche

frequente

chiostri

mezzod

cripta

la

sotto

chiesa

della

KORMIt;

DI

l'abside.

ANTE NAZIONALI

13

I. "atrio

sono indipendenti

'39

basilicale di solito abolito;

dalla chiesa

propriamente detta.

L'ampio portale riccamente ornato non appare che nello stile romanico degli ultimi
e allora lo strombo esterno ornato di colonne, spesso straricche, che

tempi

girano anche intorno agli archivolti;


vivato da bassorilievi.
torri

ai

lati

Ma

con poche aperture

timpano sopra l'architrave della porta ravfacciata non che un muro chiuso con le

il

pi spesso

la

pi per chiudere solidamente la

fatte

per

invitare

ad entrarvi.

si

con

Codardo

a Hildcsheini.

Nelle

molte

chiese conventuali ed in quelle collegiate

una importanza secondaria, perch

Disegnavano invece
torre, che
ai

C.ipiiello nella chiesa di S.

colonna con foglie d'.ingolo,


a Laach.

facciata aveva

che

Fig. 162.

Fig. loi.
liasc di

chiesa

una

cura particolare

la

monaci

vi

la

entravano dal convento.

pianta circolare o poligonale della

elevava per molti piani con una singolare e piacevole leggerezza dovuta

gruppi di finestre bifore e trifore. Nel quadrato centrale delle grandi chiese, fordall' incrocio della navata maggiore col transetto, si colloc spesso una torre

mato

a cupola, ottagonale, col tetto in

torre conferisse
1

al

forma

profilo dell'edificio

di

erta

piramide

muri della navata mediana riposano talora su

tal'altra

invece colonne e pilastri

essenzialmente diversa

si

una grande leggiadria


pilastri

sovente

a\'venne che

la

pittorica.

talora

su

colonne-;

alternano, senza rispondere per ad una funzione

col progredire delle vlte la

colonna va perdendo

di

valore.

MANUALE

140
Dalla basHica a colonne

passa alla basilica a

si

posano sopra uno zoccolo

ovvero ha

mezzo

scozie distinti per

di

di

un crcine od

di

struttura;

essi

presenta

una

profilo

composto

di tori

(fig.
ib6). Gli spigoli talora sono smussati
un vano riempito da colonnette (fig. 160). La
la base conserva la forma attica, cio una

plinto quadrato

il

semplice

di

listelli

struttura delle colonne molto varia

scozia tra due tori sopra

pilastri,

capitello che di

forma

la

i^q) o rientranti cos da lasciare

(fig.

un

finiscono con

linea obliqua sotto l'abaco,


e

STORIA DELL ARTE

DI

talora pi ripida, talora

163);

(fig.

espansa, e negli ultimi tempi alquanto appiattita,

pi

base spesso ornata di fogliami

la

in

corona, trecce e cordoni attorcigliati; dal secolo XII in poi, e prima che altrove

in

Lombardia,

forma una elegante transizione

non

seguiva

quando
un

alcuna

non

quando

arrotondato;

pilastro

in

toro

al

modo

sproporzionato

al

diametro.

Il

fusto,

da fogliami,

tessile,

viticci,

l'altezza

alle

pareti ad incorniciare le

pi

lo

romano

svariatissimi tolti

rilievi

un gusto perfetto.

scaglie ecc., di

capitelli negli edifici

Ma

mani.
riale

L^a

colonna co-

i-avvisa
la

epoca vicina

periodo riappare
forte

il

rammentano

la

rilievo

il

favorito

capitello

il

colonne o sui

le

tecnica metallurgica

un passaggio dal fusto rotondo

oscura. In tutte

nervature e

(fig.

della

gli

cilindro.
la

capitello

Il

deve

colonnafal disotto,

l'arco

imposta

ifig.

la

si

facilitare

arrotonda,

il

ornamenti

che

gradatamente

170),

scolpiti

rettan-

l'origine del quale

rimane

di

posano direttamente
i

sulle

La sezione

muri.

la

sua figura fondamentale un

passaggio dal quadrato


per diventar quadrato

in

dove tocca

circolo: e

al

alto,

quando incontra

figure

non

il

sono

.alla

forma del

cubo facendolo scomparire


rari.

La

colonna

finisce

(fig.

capitello

162).

con una

lastra,

L'ornamento

delle pareti sopra gli archi era per lo

colorati ebbero nella decorazione interna delle chiese


gli

o lungo

esempi
le

pareti,

finestre,

le

orientali.

Le modanature

o inquadranti
quali,

da

le

prima

arcate

si
(fig.

La

capitelli

dallo sguscio
plastici.

pi pittorico; anche

tap-

una parte importante,

limitavano a strette cornici,


167).

163) e

(fig.

Anche

spesso riccamente sagomato; in origine dipinta, ebbe pi tardi ornamenti

dalle

tenta

si

forma

dell'arco,

parte inferiore di esso lavorata a dado;

andranno adattando

si

copriranno completamente

condo

par-

dei

incombente. Le facce del dado arrotondato daranno origine, col progredire, a

s\ariati

peti

si

Solo verso

l'esecuzione

sopra s'innalzano

sezione della colonna forma un circolo e

la

ma

mala pena

distinti.

nastri ornati con teste di chiodi

archi a tutto sesto

dell'imposta dell'arco forma un quadrato, e


invece

all'

cubico

navata mediana

pilastri della

Lentamente

i(34).

colonna

quello

romaniche

chiese

le

calice di foglie

capitello a

dell'orlo,

modelli ro-

ai

scarsezza del mate-

XI

appena

coi contorni

la

secolo

e nei capitelli del

raggomitolata nelle punte

foglia,

fine del

golare;

s'attengono ancora

alla carolingia

poco esercizio tecnico

il

la

ticolari,

di

ter-

capitello a calice di foglie.

il

disegno e modellato cominciano a declinare e per

per

medioevale continua ad usare

l'arte

senza entasi n scapo n imoscapo,

mincia ad arricchirsi d'ornamenti nei portali dell'ultimo periodo romanico, e nel


ritorio

bassa e massiccia, quasi

scanalato; da principio dipinto, e poi animato da

all'arte

diametro e

puro ornamento, per

a fine di

pilastri,

colonne

delle

fust(

Il

il

fa

si

invece appoggiata

o inserita negli angoli dei

161).

(fig.

fisse tra

colonna sostiene realmente un forte peso,

la

finestre,

alta

dal plinto

si

foglia d'angolo, foglia di protezione),

n c'erano proporzioni

regola,

man mano

appare un piccolo rigonfio, che

sugli angoli del plinto

vien foggiando a foglia o ad animale fantastico

se-

ricorrenti

parte superiore era interrotta

piccole e disadorne, a poco a

poco crebbero

in

SV'OI, CIMENTO

l'jg.

175.

DI

Fregio romanico ad archetti pensili.

FORMIC n AKTE N'AZIONALI

Fig.

174,

Vl

'4'

MANUALE

142

altezza

in

ampiezza.

colonne e da archi
archi

tutt(^

sesto

(fig.
(fig.

Pi

DI

STORIA DELL ARTE

tardi furono riunite a gruppi

15};

si

allargarono a ventaglio

168*), ogivali

(fig.

U-)S''')

itg.

(fig.

o trilobati

sguancio fortemente inclinato, che favoriva l'entrar della luce

solamente interno. Le finestre a ruota od a rosa con


si

usarono specialmente ad ornamento delle

facciate.

le

(fig.
:

incorniciate da

terminarono con

169).

Avevano uno

talora doppio, taFaltra

graziose colonnine a raggiera

Anche

11

niS;.

172), e

la

struttura e

la

deco-

SVOLGIMENTO

muro

sotto

(tg.

uniforme del muro.


le

scopo d'incorniciare

lo

sostenere

tetto,

il

le

pareti e

d'interrompere

La

pi tardo non

il

aggruppamento

nell'efficace

si

intagli

massa

mensole

le

legno

in

romanico

diversit tra lo stile

primitivo ed

la

leggermente sporgente, servono

cornici convesse, spesso animate da ornamenti somiglianti ad


171).

ifig.

ora pi semplice, ora pi ornato, che insieme alle lesene

73).

raggiunge mirabilmente

'4;-!

ricorre spesso un fregio di archetti pensili a tutto sesto, talvolta

tetto,

il

a piani ribassati

FOKME D ARTE NAZIONALI

DI

palesa solo

delle varie parti

della chiesa (navate, torri laterali, cupola e

torre principale) e nelle ricche decorazioni,

che nei portali raggiungono

ma

magnificenza,

sommo

il

costruzione a vlta, che bandi


di

ii

esposto

facilmente

legno,

della

anche nel trionfare della


tetto piatto

all'incendio,

come la basilica a colonne doxette cedere


campo alla basilica a soli pilastri. A dir

il

vero

l'arte delle vlte

perduta ; nei paesi di

non

romana, o che

avevano relazioni con Bisanzio,

romana

nale costruzione
e

si

considerava

compimento

la

tutto

era in

si

civilt

la tradizio-

era sopravvissuta,

come il
La cripta

cupola

dell'edifizio.

pi bel
sotto

il

coro era necessariamente costruita a vlta,

perch sopra di essa gravava

il

piano della

chiesa superiore; a vlta era di solito l'abside e


laterali.

a vlta
diverse

non

di

Ma

rado anche

passo era cosi

il

province

farlo nello stesso

modo.

le

strette

dalle vlte parziali

diflcile

non si arrischiarono a
momento, n allo stesso
la

Svevia, la Baviera e

vano ancora
i

soffitti

vlta

mentre

era in uso nelle province renane,


la

chiesa

che nelle

Germania, ad esempio,

In

navate

alla

Sassonia serba-

la

orizzontali; in Francia

due sistemi occupano due

territori!

cor-

rispondenti a quelli della lingua provenzale


luoghi
e"

e dell'antica francese. In alcuni

semplice vlta a botte


navata

di

mezzo

altezza era

(fig.

come

versandosi l'una

si

la

.
^.
.
^- e
^
Fig. 177. Pianta del duomo di Spira.

la difficolt);

Ad

predomina per

intenderne facilmente

risultante dall'incrocio di
l'altra

formano quattro

solo nei peducci, poich

le

come

gli

parti superiori

organi delle

l'uso della
la

due vlte a botte

si

vlta a crociera

struttura

vele triangolari che

si

(fg.

consideri

pareti della

chiese.

gi

la vlta

174); queste attra-

dovranno essere sostenute

La

sorreggono a vicenda.

ciera trasforma radicalmente l'architettura delle


vlta sono

usa nella

(dove per larghezza e per

maggiore

perfezionata dai Romani.


a crociera

175)

pilastri

navata, che

vlta a cro-

sostegno

risulta divisa

in

della

campi

MANUALE

144

DI

STORIA DELL ARTE

quadrati, ne^li angoli dei quali sorgono


quali s'innalzano le vele

quadrati, segnati dai pilastri;


tutti

insieme

grandi

queste che
navata

in

mezzo

di

Due campate

quella.
(fig.

177).

un

archi

dai

seguito ininterrotto di

ogni quadrato funge indipendentemente da campata e


quadrati della navata mediana sono pi

somma

delle navate laterali, quindi la

quelli

di

Ira loro dagli

navata forma

la

sostengono reciprocamente.

si

riuniti

pilastri

Cosi

176).

:fig.

navata

della

delle vlte

romanico

Questa disposizione, chiamata sistema

in

dei pilastri.

Poich

dividono

che

legato,

romaniche, e nell'uso

delle chiese

prm'ocn un'altra novit nello svolgimento della pianta

maggiore

rispondono ad una della

laterale

mezzo

dalle

non sono

su

di

che

laterali,

riposano

pure

archi

gli

navata

la

pilastri,

come

cos larghi

archi traversali della na-

gli

mediana,

vata

una

c'

dif-

ferenza nella forma dei pisui quali

lastri

giano. Perci

essi

reggono solamente
traversali

appogche

pilastri

archi

gli

navate mi-

delle

alternano coi piloni

nori

si

che

reggono queste

gli

archi traversali della navata

<m3S>

di

mezzo

(fig.

progredire

176-178). Col

dell'arte

par anche a

im-

si

costituire

le

~S\

vlte sopra rettangoli allungati, e cosi fu tolta di


la

necessit

vlta

della

vengono
Mag

(a) e di

Spira

(b).

di

sistema romanico legato fu abolito. Tutte

il

piano

dell'edifizio

delle vlte

sono

gli

archi di pietra viva,

ma

senso traversale e longitudinale,

cavano a spigolo
loni);

il

giunse

tagliente,

le

Un

molto semplificato.
i

vlte

altro

tutti

ad

la

hanno

conseguenza

la

stessa

sorgono

con questa trovata

sulla

stessa

base,

ed

grande progresso nella costruzione

quali sorgono dai pilastri

non

.soltanto in

anche diagonalmente. Le vele che finora

sono ora chiuse

pilastri

adempiere
ed

forma
il

funzione,

stessa
di

mezzo

alternare

sostegni degli archi con quelli

^
duomi

di

e collegate

che permette di costruirle di pietre leggere.

da costoloni

Ma

l'arte

vlte a

delle vlte

si

toc-

costo-

non

rag-

perfezione se non coll'architettura gotica, che all'arco a tutto sesto sostitu

la

l'arco acuto.

Lo

stile

di

transizione tra

il

romanico ed

languida eco del primo e gi appaiono

manchi

di

caratteri

suoi proprii,

non

il

gotico, nel quale

si

sente

come una

primi lineamenti del secondo, sebbene non

costituisce tuttavia nella storia

dell'arte

me-

SVOLGIMENTO
dioevale un periodo ben definito;

ma

ramente decorativo,

FORME D

ni

romanico legato;

da principio esso adopera l'arco acuto a

la

a costoloni
vlte

ed

il

nuovo sistema

si

cono-

di vlte toglie via la rigidezza

svolge con maggior libert.

modo

di rafforzarle nei punti

appare anche all'esterno, dove

lesena romanica

si

torri collocate in varie parti dell'edifizio,

all'indole

alla

viene sostituendo lo .sperone.

bell'accorgimento pittoresco, corrispondono

namente

pu-

fine

piena

prima semicircolare con vlta a semicupola, diventa poligona, con volta


non sempre sotto l'abside vi la cripta. La diversa disposizione delle

diverso

di contrasto

Le

Il

con

pianta dell'edifizio, pur non dipartendosi dalle linee

fondamentali del periodo romanico,


L'abside,

45

seguito progredisce fino ad adoperarlo

in

scenza della sua funzione costruttiva.


del sistema

ARTIC NAZIONALI

di

uno

stile

non

avaro

con
piedi

i8o.

Colonne con

anelli sul fusto.

(Dohme, ArchUfttina).

ornamenti,

quale anche nel coronamento delle

il

crea nuove forme

torri

svelte

leggiadre.

Le navate

pi alle suggeriscono l'idea di dare alla vlta una struttura pi leg-

gera ed animata, ed ecco

la

vlta suddividersi in parecchie volticelle collegate

forma pi semplice di copertura, cio la vlta


vedono vlte di .sei od otto vele (fig. 179); gli archi a fasce,

vale ancora la

gli

sono sempre molto

sottili;

sebbene

non ha pi

in

archi acuti sono profilati con bastoni rotondi e scanalature.

intimamerte collegate coi pilastri od abbiano una funzione

il

pi

bassa,

il

crociera,

costoloni,

foglia angolare e

fusto posto quell'anello cos caratteristico dello

origine era una lingua di pietra che collegava

la

si

rigonfia sul

.stile

pre-

gi

si

pilastri,

Le colonne, o siano

decorativa

toro inferiore della base, che conserva


la

ma

la

indipendente,

forma

plinto;

di transizione

.fig.

attica

mezzo

801.

che

colonna col muro, e poi rimase

come ornamento. Il capitello a calice, dalle foglie stilizzate e riunite in cespo, assume forme sempre pi realistiche
capitelli a dado vanno scomparendo.
La superficie delle pareti tra gli archi e le finestre in alto della navata mediana
;

avvivata

da

archi ciechi o da serie di trifore;

sopra

le

navate

laterali

in

alcuni

MANUALE

146
paesi,

ad esempio nella regione renana,

svolger

la

Le

gotica.

preferite

finestra gotica. Cos

pone

ad

posti

trifogli

riu-

interrompere

cui
su-

la

alla struttura

arricchiscono di ornamenti; nella regione renana sono

si

anche in arco a ferro

adoperato

invade sempre pi

in

modo

campo.

il

l'imbotte riempito da gran

Il

nuovo, per

pi

lo

in

colonne;

di

decorativo

a fine

portale, chiuso in alto da

numero

non fa meraviglia se la
Europa l'architettura

cavallo, cosa che

di

forma,

leggi

nel-

timpano

negli archivolti e nel


le

acuto

l'arco

d'ogni

archi

trova spazio a svolgere una infinit di particolari decorativi;


costruito

lnestre

germe da

il

ed altrove, accennano gi

di finestre

relazione colle Crociate, che fecero conoscere

in

orientale,

Le

tribune.

le

inestre a ventaglio. L'arco tondo, modificandosi in arco trilobato o fra-

stagliato, e talora
si

rosone

finestre a

le

circoli

muro sopra una coppia

perficie del

costruiscono

si

due o pi ed incorniciate da un arco cieco, sono

nite in gruppi di
si

DELl'arte

DI STCJRIA

secondo

si

quali

le

portale influiscono anche sulla struttura e la decorazione delle finestre e

il

degli archi. Nelle comici l'arco

L'ondeggiare

tra

le

tondo cede

il

campo

acuto e all'arco trilobato.

all'arco

forme ed idee nuove ed antiche

come

spiega

ci

le

opere

non obbediscano a leggi rigorose di costruzione e di pianta,


ma tendano piuttosto ad una ingegnosa e piacevole fusione dei vecchio col nuovo.
Esse molte volte dimostrano, rispecchiando la vita intensa e multiforme del loro
dello stile di transizione

tempo, una facolt inventiva meravigliosa, ed insieme un mirabile senso della bellezza,

una fantasia rigogliosa che non esclude

misura; l'esuberanza della decorazione

la

molti casi solo apparente; oggi vi ancora chi


quali gli artefici d'allora, spesso genialissimi,

sia

monumenti

nato

lo

stile

soltanto esso abbia avuto

ivi

non pensarono neppure.

Come non

dell'architettura sacra.

romanico, cos non

un paese

c'

uno sviluppo

in

ostina a vederci dei simboli, ai

si

pu

si

del quale

si

dire in qual paese

individuale e continuo.

che

affermare

possa

Lo

stile

romanico,

ed questo uno dei suoi caratteri principali, appare nello stesso tempo in vari luoghi,
ed in vari luoghi

si

tenta di svolgerlo

variet di forme costruttive


dalle nazioni;

ma

tedesco;

meno

dionale

uno

c'

stile

che

non

in

romanico

come

italiano,

differisce

ce

ciascuno di questi comporta altre suddivisioni regionali o provinciali, pi

indipendenti. Cos nel periodo romanico

c' in esso molta maggior


La prima divisione data
n' uno francese, inglese e

maniere diverse;

nello stile gotico.

l'architettura

diversa da quella della Francia settentrionale

Ed

da quello della Germania settentrionale.

lo

Francia

della

meri-

romanico renano

stile

alcuni paesi la suddivisione

in

va pi oltre: pare che in ciascuna regione sia da ammettere un centro, costituito da

una

citt

donde

si

cospicua, da

propaga

architettoniche di
portati

il

un

un celebre episcopato, da sede regia o da un gran convento,

movimento

architettonico

territorio pi o

meno

da monaci che migrano da un paese

volta sono eletti uomini di lontani paesi:


l'architettura locale nuovi elementi

chitettura

diversi

ha diritto

di

dipendono

centri

anche

alle sedi vescovili

occasione per cui

dalla
di

che

realt

in

regionali e provinciali,

qualche

s'introducono nel-

tradizione dominante.
tipi,

opere

le

modelli delle chiese sono

Cos

non

nessuno

nell'ar-

sono
dei

che
quali

priorit sugli altri.

Germania. Se
Germania,

stili

tali

Talora

all'altro

altra

romanica abbiamo un gran numero

l'espressione sintetica di una serie di

esteso.

ci

non

nel trattare dell'architettura

romanica diamo

significa che \'ogliamo attribuirle a

merito

la

il

primo luogo

precedenza

alla

in ordine

SVOLGIMliNTc)
di

tempo, sebbene

abbia raggiunto

in

la

l'"ORMlJ

DI

ARTE NAZIOMAL.I

'47

Gei-mania appunto pi presto che altrove l'architettura romanica

sua forma definitiva e

Fino dal secolo X, quando cresce

la

la

grandezza monumentale.

potenza della dinastia di Sassonia,

regione renana che nella Germania meridionale

manifesta

si

architettonica, che favorisce lo sviluppo dello stile romanico.

Tale operosit

pi fervida nella patria della dinastia, cio nel territorio sassone, dove

relativamente recente, e

d'argento

regge

nell'Harz,

fortificate e

la

maggiore agiatezza, prodotta

a\evano dato

cingono di mura

le

vescovi ingrandiscono ed abbelliscono


presto anche

Magdeburgo vengono

in

citt; le pie
le

loro sedi

fiore;

diventa sede di grande operosit artistica.

erano ancora vivaci

le

legiata e

la

nel q6i,

fig.

ma

non tanto che non

si

la

di

la

vescovo

citt

Bernardo

sorsero mentre

norma;

vari

membri

forma classicheggiante,

loro origine

cripta di S. Viperto a Quedlinburgo, e


i8i).

il

chiese di queste

sono spesso

scorga

elevano

conventi;

Quedlinburgo, Merseburgo, e ben

Hildesheim sotto

Le

miniere

principi

anche

Cristianesimo

principesse fondano

tradizioni carolinge, che ne furono Tunica

costrutti\i (capitelli, piedestalli, travature'

nel disegno,

il

dalla scoperta delle

un impulso nuovo.

Aita

alla

sia nella

una grande operosit

chiesa

(esempi
di

la

rozzi

chiesa col-

Gernrode, fondata

Si diffonde largamente l'uso dei doppi cori e delle cripte

(queste

MANUALE

.48
cosi alte

ma

ci

siccio

da sporgere

non

corpo

di

pendenti dalla

DI

STORIA

DEI.l.

ARTE

nell'editzio superiore) e quello del transetto separato dalle ali;

una servile imitazione. La navata principale preceduta da un masmuratura fiancheggiato da due torri, che pi tardi si innalzano indifacciata fin dalle fondamenta. Questa solida chiusura torreggiante, in

luogo del portale invitante ad entrare, Falternarsi delle colonne coi pilastri, gi in
caratteri pi evidenti
uso negli edifizi pi antichi, e il soffitto piano di legno sono
i

di

dello

stile

sassone-romanico. In molte chiese

di

S.

Mkl)elc

questa regione

principale sono sostenuti da colonne alternate con pilastri

(fig.

muri

182),

della

navata

senza per che

diversa forma dei sostegni corrisponda una diversa funzione. Gli architetti non
osarono portare grandi cambiamenti nella forma tradizionale della basilica a colonne;
ma il loro senso pratico e la preoccupazione della solidit dell'edifizio fecero s che

alla

non si attenessero ciecamente all'imitazione degli


dunque un ripiego nell'alternare alle colonne i pilastri, ai

essi

maggior forza

di

sostegno.

Ma

antichi

modelli.

Trovarono

quali a ragione attribuivano

questo espediente di\enne un'idea feconda, che con-

SVOLGIMENTO
dusse

ni

formi: d arte nazionali

elegante decorazione ed alla nitida

alla

membratura

delle pareti superiori.

struttura diede bei risultati specialmente nella Turingia e nella

Splendidi esempi dello


chele e

di

stile

Germania

sassone-romanico pi antico sono

Codardo ad Hildesheim. La prima

S.

149

le

182 e 183)

(tg.

Tale

settentrionale.

chiese di S. Mi-

fondata, col-

fu

Tannesso convento, nel 1001 dalTarcivescovo Bernward, e consacrata nel 1033; essa,
80. ma conservando molti
dopo vari incendi, fu ricostruita da capo a l'ondo nel
1

dei

caratteri

originari

tre

doppio transetto e doppio coro

mediana ad ogni
colonne

molte

pilastro

di queste

Fig. iSj. Pianta di S

difizio primitivo;

nella

navata

due

alternano

si

na\ate con

appartennero

alPe-

Michele a Ilildcshe

184.

con bell'accorgimento pittorico

Pianta di S. (.odardo a Ilildeshcim.

sia

muri

fasce alternate di pietra bianca e rossa. Della chiesa di S.


pietra fu posta nel

che

le

Codardo

colonne sono a

(fig.

184) la

1133; bench sorta pi tardi, nella struttura della navata

prima
(a

so-

molto .somigliante a quella di S. Michele ; notevole


coro, nel quale intorno all'altare ed in continuazione delle navate laterali gira un

stegni alternati) questa chiesa


il

corridoio dal quale sporgono tre nicchie;


stata importata dalla Francia,
le

chiese di Hildesheim

possibile che questa

forma

di

dove frequente (Poitiers. Clermont, Cluny).

hanno

il

soffitto

come la maggior parte


danno maggior movimento

piano,

sassoni erette nel secolo XII. Cli architetti

coro

sia

Ambedue

delle chiese
alla

pianta

MANUALE

150

aumentando

il

STORIA DELL ARTE

DI

numero delle absidi ad esempio, l'abbazia benedettina fondata a KBraunschweig dairimperatore Lotario nel 1135 ha le absidi anche
;

nigslutter presso

a levante della crociera

in

tutto sono cinque.

Questa chiesa celebre anche per

il

suo chiostro a colonne di bellissimo lavoro, e per il portale con leoni, sul tipo
italiano tg. 185) e per le sculture dell'abside maggiore che sembrano copiate da

San Zeno a Verona o da quelle di maestro Nicol nelle cattedrali di FerModena; singolarissimo caso di relazioni artistiche antichissime colla lonCercano anche di dare maggior grazia alle singole parti, come si vede
tana Italia
nei pilastri della chiesa et nventuale (restaurata) del Monte di S. Pietro presso Halle
si compiacciono di variare le forme degli archi, talora a terr di cavallo, come nella

quelle di

rara e di

Fig. 1S5. PoiLile della

cripta di Gollingen presso

Sondershausen

nel coro e nelle na\ate laterali.


si

ha nella cattedrale

sacrata nel

di

Un

ma

esempio

solito

di

la

V()lta

non

la

vede

che

il
Leone nel 173 e conperfezione dei pilastri. Nel secolo XIV ca-

Braunschweig, fondata da Enrico

1227, notevole anche per

si

di copertura a vlta di tutto l'ambiente


1

lo

i
muri che chiudevano le navate laterali, e queste si raddoppiano; oltre a ci,
comincia a vedere l'ampio avancorpo, costruito come una mole massiccia secondo
stile sassone-romanico, la pianta a crociera, e appaiono ritmicamente ben calcolate

le

proporzioni.

dono
si

Nella regione alemanno-sveva l'architettura pi conservatrice che nella regione


sassone. Ivi
di

il

tipo per lungo

tempo

la basilica

a colonne, quale

si

vede nelle chiese

Oberzell e di Unterzell nell'isola di Reichenau (Iago di Costanza),

colo

l'altra

del secolo XII, nelle cattedrali

di

Costanza

di

l'una

del

Sciaffusa.

se-

nella

SVOLGIMICNTO
chiesa del convento di Aipirsbach
attivit

architettonica degli ultimi

generazioni seguenti, e

tenti
il

nella

Germania meridionale

W'urttembcrg
tempi

di

Hersfeld (dal

Un
:

1037

al

151

del secolo XI. ed altrove.

carolingi

nocque

cui loro

convento

grande campione

di

forse

alla

1144), nelle quali

si

vede

la

La grande

fantasia

delle

divenuti po-

Hirsau, contribu a mantenere

riforma

della

suoi principii prevalgono


Popone di Stablo
conventi di Limburg all'Hardt (fondazione di Corrado
l'abate

FORME D AUTK NAZIONALI

rigida disciplina ecclesiastica dei Cluniacensi.

la

culto della tradizione.

DI

iniziata

incontrastati
II,

consacrata

forma

Cluny

da

nelle

fu

chiese dei

nel

1042I

schietta della basilica a

MANUALE

DI

STORIA DELL ARTE


colonne; Tuna
tra

due

le

centro

Il

questo

stile

mente

in

vento

dello

tipico

niacense.

clu-

stile

quale

dal

propag rapida-

si

Germania

con-

il

Hirsau, occupato nel

di

lov) dai monaci


sotto

un

con tribune, par-

atrio a vlta
ticolare

hanno

l'altra

torri occidentali

l'abate

Einsedeln;

di

Guglielmo (lobq-

1091) questo

convento

ziatore

riforma del

della

fu

ini-

mo-

nachismo. Le idee propagate da


Hirsau furono presto accolte con

gran favore nei molti conventi

Germania

benedettini della

la

salda disciplina della congregazione, che

tra

sentire

suoi

conversi

suoi

artisti, fece

contava molti valenti

parec-

in

effetti

chie insigni chiese costruite nella

XL

prima met del secolo


tende

senza

difficolt

S'in-

che

la

chiesa di S. Aurelio, consacrata


nel 1071, e quella dei Ss. Pietro

Paolo

e
di

lOQi

[aulimelle

in

nodello degli
fedelmente
di

piano,

soffitto

col

edifzi

dell'ordine

coir atrio

benedettino.

tribune

tra

le

Hirsau, compiuta nel


i8(3,

entrambe oggi

rovina, divenissero

basiliche

due

di

(fig.

torri

quasi

occidentali,

si

attendono

tradizione

alla

Cluny; nella chiesa dei


Paolo ad Hir-

Ss. Pietro e

sau Tatrio costituisce quasi

una chiesa da se stesso. Le

benedettine

costruzioni

mantengono

pianta

la

croce latina, modellata sulla

basilica, a

soffitto

colonna ed a

piano,

Cluny

di

(981), col particolare tipico

delle navate continuate fin

presso

al

nei primi

coro,

tempi

dal quale
le

divide

un muro, che poi abolito

lascia

il

posto ad

arcate di collegamento.

fs-

'

Disposizione dei pilastri

.ad

il

a crociera ed a colonne.

Hammersleben. (Dchio

e v. Bezold).

SVOLGIMENTO
Aitro carattere cluniacense

FORME d'akTE NAZIONALI

ni

la

mancanza

ma non

chiusura rettilinea del coro preferita,


di

dei

salvo rare eccezioni;

della cripta,

costituisce regola assoluta.

Hirsau non ha concetti costruttivi proprii, n un particolar modo


muri. Sopra le arcate, inquadrate in una cornice ad angoli retti,

navata

di

mezzo

diviso

orizzontalmente da una sobria cornice;

sempre

la

PrLfening,

preferenza:
S.

le

della chies,a abbazialc di

basiliche a pilastri,

Paolo, sono pochissime,

genbach, sono una rara eccezione.

una specie
di

153

di

Le

Hirsau, e certamente diffusi da essa

destallo.
ciera,

La

colonne,

dado

in

scacchi,

tutta la

inventati

Germania

scuola di Hirsau introduce anche

L'aver conservato

il

soffitto

piano, usando

membratura

muro

della

colonne hanno

quelle di .Murbach. Sindeltngen,

facce dei capitelli

pilastri

il

la

scuola

(S

alternati

cornice, che racchiude ornati a

ripetuto sull'abaco.

come

Seckau

le

di

La

la

come

Gen-

sono segnate
forse

dalla

da

scuola

Tornato delle facce

la foglia

angolare

del

pie-

vlta a botte, e pi tardi a cro-

soltanto nell'atrio, nelle tribune e nelle torri, prova evidente dell'avversione

MANCALE

'M
ai

STORIA DELL ARTE

DI

nuovi ardimenti costruttivi; c' invece variet e novit nella situazione

mero

delle torri, e nella costruzione dell'atrio.

specialmente nel portale o presso

Il

non tardano

di

duomo

di

dal

Spii

l'arte

edifizi della scuola di

la basilica a colonne del

struita dal

1.1

106

al

1169. di cui

le

sculture

di

Hirsau,

Cluniacensi.

la

Le

idee che

vengono

di

Francia

quale tenta anche un progresso

legati.

Hirsau, uno dei pi importanti per

convento

nel nu-

all'esterno,

pai te deli 'abside

suscitare l'opposizione dei Cistercensi.

tecnico coll'accurata costruzione a quadroni


gli

fantastiche

esso, sono anch'esse opera dei

sono liberamente elaborate nella scuola

Tra

Le

di

Paulinzelle in Turingia

la

(fig.

storia del187;,

co-

rovine bastano a far conoscere che ingegnosi cai-

SVOLGIMENTO

DI FOR.Mli

P ARTE NAZIONALI

i?5

MANUALE
colatori e che squisiti artisti fossero

DI

STORIA DliLL ARTE


monaci

di

Hirsau. Essi costruiscono qui. nella

seconda met del secolo XII. tenendo a modello la loro chiesa dei Ss. Pietro e Paolo,
un pronao a tre navate, che a sua volta servi di esemplare alla basilica a pilastri di

Thalbirgel; in questa per


niera sveva.

La

si

del

duomo

vedono colonne tozze

chiesa dei canonici agostiniani di

opera della congregazione

di

di .Mn

capitelli

che hanno della ma-

Hammersleben

1112-1178} non

Hirsau: tuttavia evidente che se non costruita

sul-

SVOLGI MF.N'rO DI FORMI: O AKTK NAZIONALI

1^7

l'esempio di Paulin/.elle, molto deriv direttamente da esso; piace


la

in

questo edilzio

disposizione, che quella della scuola di Hirsau, e la logica collocazione delle co-

La

chiesa di Alpirsbach,

lonne, sostituite da pilastri all'estremit orientale

(fig.

consacrata nel 1098, strettamente conforme

tipo costruttivo di Hirsau, che

meno

in

evidente appare anche nelle chiese

Alsazia,

costruttivi

Komburg,

chow,

di

presso

Oberzell e

modo

nel

di

trattare

regione renana

di
il

\Mndberg,

la

modo

la

la

la

Seckau

Hammersleben

chiesa di

natura della pietra da costruzione (tufo) e


costruzione a

ma non

in tutti gli altri paesi,


le

e presso gli Agostiniani di

evidente

pilastri.
si

presta

Il

tufo

al

la

dello

dominante;

ma

in

questi ultimi
loro

(fig.

decora-

189). Nella

si

riduce

Anche

che

condussero

generale nel secolo

costruzione a pilastri tende a prevalere dappertutto, e ad essa

collega lo sviluppo dell'architettura nell'et .seguente.

di Jeri-

scalpellino.

in alcuni casi le condizioni esterne

leggi dello stile provinciale

sistemi

maggiore esperienza

una pietra

lavoro

ed in luoghi

Prcmonstratensi

pi

Hagenau

di

altre.

neirincorniciatura degli archi e nella

capitello,

facilmente in conci cubiformi,

come

Giorgio

Munchaurach, ed

Benedettini di Krmigslutter, presso

tecnica fecero preferire

trasgredire

Schwarzach, S.

Neckarthailfingen, Biburg,

zione a dadi, imitarono in

qui,

i88).

Hirsau ebbero seguaci anche fuori della congregazione,

di

assai lontani:

di

al

principalmente

XI
si

MANL'ALE

is8

Di particolare importanza per


tedrali del

Reno medio

di

Spira,

DI

la

STORIA DELI. ARTE


storia deirarchitettura tedesca

Magonza

Worms. La

sono

cattedrale di

le

tre cat-

Spira

fig.

177 e 178) sorse subito nelle sue proporzioni gigantesche nel 1030 o
poco dopo, per ordine dell'imperatore Corrado II. Dodici poderosi pilastri per lato,

iQo:

cfr.

dai quali
la

nel

fig.

sporgono

le

navata traversale ed

1039 fu sepolto

il

mezze colonne, sorreggono


il

coro

c'

una vasta

muri

della navata di

cripta per le

tombe

fondatore. L" edifizio fu compiuto circa

mento ordinato dall'imperatore Enrico IV,

la

il

reali,

mezzo
nella

sotto

quale

loo. In un rifaci-

navata di mezzo, larghissima,

origine era a soffitto piano, fu coperta da una vlta di pietra, che

per pregi

che

in

artistici

SVOI.GIMEN IO
e

FORME D

DI

segna un grande progresso. Vari

costruttixi

parti superiori dell'antico edilzio.

coro, risale

al

incendi,

'S9

sopratutto

distruzione

la

poco

da incendiari francesi nel 1689, iianno lasciato assai

delia ciiicsa operata

secolo

La

cattedrale di

(vescovo Willigis, 978).

cio le torri rotonde a levante

edificio,

AKIF, NAZIONALI

(tg.

Le

Magonza

(fig.

antiche

pi

parti

delle

con doppio

191),

dell'odierno

196), risalgono al principio del secolo

XI

Bardo dopo l'incendio del 1009). Le parti principali


transetto ed al coro del lato di ponente, sono posteriori all'in-

(ricostruzione fatta dal vescovo


della chiesa,

cendio del

con

fino al

[081.

pilastri

tempo

In questo

semicolonne

ordinati

mediana,

inizi pure la costruzione della navata

si

sorreggere

necessario un rifacimento delle parti superiori

iiqi

L'incendio del

vlte.

prima

alcuni anni

si

rese

era iniziato]|un

iT-

IL

Fig. igg. Chiostro

di

Laacli.

restauro, per riparare ai guasti prodotti nell'edifizio dalle fazioni cittadine

La

cattedrale di V^'orms

tutta la

forma

attuale, colle torri di cosi bell'effetto, del secolo

consacrazione avvenuta nel 1181. Le tre cattedrali renane

XII

e nella distribuzione delle finestre: le cupole e

le

torri,

si

comune la
membratura delle

grandezza e

di

maest.

La

sobriet dell'ornato dimostra che

gli architetti

sopratutto ad impressionare con l'ardimento dell'organismo costruttivo.

renane sono

di Spira,

tempo

il

il

trionfo dello stile ro manico-tedesco; specialmente

pi grandioso

monumento

a quella di .Magonza.

di tale stile

non vuol

in

ricca

pareti

raggruppate all'incrocio delle

navate, producono sia nel senso della vastit che in quello dell'altezza, un

di

ha notizia di una

hanno

struttura a pilastri, e rivelano un sapiente accorgimento nella

tedrali

155).

(1

195 e 197) fu anch'essa cominciata nel secolo XI. in


sua vasta estensione, col doppio coro ed il transetto molto sporgente: la sua
(tg.

Germania

effetto di

pensavano

Le
la

tre

cat-

cattedrale

l'essere posteriore

dire che nella cattedrale di

Spira

si

ma-

MANUALE
una intelligenza

nifesti
la

pilastri

in

non

l'arte

come

parte l'architetto di -Spira,

Magonza. Le
quale

che gi ardeva sfidavano

di

monumenti

pi splendidi

sommo

al

protettori

Spira.

veder compiuta

Il

del secolo XI.

data nel 1093 e consacrata nel


198). Ivi abolito

facilit

d'arte

croce

pilastri,

come

all'edilzio

numero

il

le

torri

tarda,

maggiore

vlte sono

le

mezze

della cattedrale di

sono

colonne,

ma

molto ornate che fanno gruppo

di solido

organismo. Altra magnifica opera,

Laach

(fig.

199),

nel quale par

l'idea dell'atrio cristiano primitivo;

vedere

di

sistema

il

tempo rimase un esempio

in

Germania

di

pianta a croce greca e l'idea della doppia cappella, che

imitatori

Codardo

per lungo

dell'

arte

bellissima

in

non trov
La forma rara

Laach

isolato.

vedono

si

di

danno

coro occidentale

ripetuta

vlte di

di

regola

forma

la

colla chiesa,

il

la-

massima

adoperati
;

iq2

(fig.

colla

rettangolari

fon-

navate

nelle

eseguite

vlte

delle

a doppio coro

cosidetto Paradiso, chiostro che precede

il

due grandi mo-

questi

perfezionarsi

campate

delle

della

Imperatore

all'

conservata intatta fino ad oggi

si

dai quali sporgono le

un aspetto serrato,

romanica pi

forma

eccellente del

sostegni delle vlte, non pi quadrate,


pi evidente

fa

si

156,

sistema legato,

il

lo stesso che nella navata

terali

Esempio

Laach presso Andernach, anche questa

la chiesa abbaziale di

benefattori

che

Magonza, per la quale


compiuto la cattedrale

cattedrale di

la

come aveva ricostruito dalle fondamenta


nome di Enrico IV resta per sempre legato a

artistici

di quell'et nella

dolse

si

tanto aveva fatto,

numenti

Spira

della potenza e della gloria, e nel conflitto

Papato atteggiandosi

il

non fosse stato concesso


di

Magonza

in

costruttore di vlte, molto superiore a quello di

Quando mor Enrico IV un contemporaneo

Chiesa.

osservi

modo, riconoscer che

allo stesso

tutti

renane sono

tre cattedrali

imperatori aspiravano

gli

chi

ancora del tutto liberata dalle regole delle basiliche a colonne. D'altra

si

contrario,

sostegni delle vlte e quelli delle arcate, ed a Spira

pi serrata e lavorati

lla

Al

pi matura.

artistica

differenza pi recisa tra

STORIA DELL AUTE

DI

cappella

nella

Magonza, consacrata nel 1138, richiamarono l'attenzione di altri grandi personaggi renani infatti le rivediamo nella doppia
chiesa di Schwarzrheindorf presso Bonn (fig. 194, 200, 201 e 202) iniziata nel 1151,
di

S.

nel palazzo arcivescovile di

II di Wied. Nel 1175 fu allungatala


suo carattere primitivo di edifizio a pianta

ad uso di sepolcreto, dall'arcivescovo Arnoldo


navata,

il

che tolse

La cupola

centrale.

in

parte alla chiesa

centrale rinfiancata da strette

cupole, che posano sopra


a

Magonza,

dell'edifizio.

cosi in questa chiesa

vlte

muri molto massicci; come

e colonnine, che nello stesso

traversali

il

evidente che

il

muro

sia

questo loggiato che

sono particolari costruttivi derivati da

bell'effetto

le

la

mezze
Codardo

da

da un loggiato

alleggerito

tempo interrompe con

crociera

nella cappella di S.

ad

mole

archetti

poderosa

arcate nei timpani delle navate

qualche

edifizio

italiano.

Il

vasto

sviluppo del coro, determinato dallo scopo dell'edifizio, non fu senza influenza

nelle

chiese della vicina Colonia.

Molte chiese
colo
il

XI

Colonia sono anteriori

nucleo di essa risale

a levante, e
la

di

lo stesso dicasi della cattedrale di

il

al

secolo VI

al

Mille, o

nel secolo

tutto fu poi coperto a vlta.

almeno appartengono

Treviri, che anzi

Ma

XI
le

fu ampliata

molto

pi

al

se-

antica

a ponente e nel XII

chiese di Colonia non ricevettero

loro vera impronta se non alla fine del secolo XII od al principio del seguente,

cio nel periodo della

massima potenza

Nella chiesa di S. Maria in Campidoglio

politica ed
(fig.

103

economica
si

\'edc

il

della

pi

citt

antico

santa

>.

esempio

SVOLGIMENTO
fi

04(1)

di

IH

FORME D ARTE NAZIONALI

coro a struttura complessa. La cupola sopra l'incrocio collegata mediante

mezze cupole; queste posano sopra colonne,

vi'ilte

a botte colle

sulta

un ambulacro che gira intorno

alle

Le
XIO,

decorazione esterna sono del principio del secolo

modo

in

che ne

parti superiori del coro e

tre absidi.

pi tardi fu coperta a

ri-

la

v(")lta

la

navata di mezzo, che prima era a soffitto pieno. Della singolare struttura triabsidale

si

volle,

forse senza fondamento, trovar

la

ragione in resti di un antico edifizio ro-

mano

franco. Nella torre occi-

dentale a tribune, che

due

torricelle

eleva tra

si

a scalinata, l'archi-

tetto ha imitato la parte occidentale


della cappella del palazzo di Aqui-

sgrana.

Il

grande

di

motivo

delle tre absidi,

eft'etto

pittoresco, piac-

que sommamente
e

fu imitato a

chiesa del
quella dei

dove

la

Gran
Ss.

in

quei tempi,

Colonia stessa nella


S.

Martino ed

Apostoli

(fig.

in

203),

navata maggiore appunto

terminata da tre absidi. Nella chiesa


del

Gran

S.

Martino sopra

l'incro-

cio delle navate in luogo della cu-

pola sorge una gran torre quadrata


fiancheggiata da quattro

Fig. 200.
(Uii

una fotografia
ek:

La chiesa

di

Schwarzrheindorf.

del R. Istituto

Mannaie

II.

fotogrammetrico

31.
pri

di

Sezione delle due

Schwarzrheindorf.

torricelle

chi.

MANUALE

Ib2
(fig.

204I.

chiesa

dominato

timpano

cornice

dalla

laterali,

12.

dal

hanno
della

di

le

Albero

pare

che

nei

colori; infatti

un

particolari
il

fregio e

effetto pittoresco.

colore dei

membri

di

la

tetto dell'abside di

mezzo

abbia

gallerie

la

alte della

tacciata, la

quale

torma

il

come

spesso

si

fatto

di

ritratta.
di

mira

evidente

da cui sono terminate in alto


ornamenti.

si

che

l'archi-

retfetto prospettico,

assegnamento

Del resto, gi da lungo tempo

costruttivi e de^li

sono pi

navata maggiore,

massiccia torre

questo edilzio ebbe

decorativi
le

della

del R. Istituto foto

paragone delle absidi

struttura

nella

il

divengono ottagone,

\ede a Colonia, ha poco sviluppo, e sembra quasi


tetto

Testerno

absidi sono organicamente

tre

stessa decorazione;

Schw.irzrheiudo

cupola, che resta chiusa tra esse e

la

antica

nave mediana, e questo dalla cupola. Le due torri

absidi in su

delle

Interno della chics;

culmine del gruppo.

meno

alquanto

Apostoli,

Ss.

collegate mediante torri che

STORIA DELL ARTE

pi beiresempio di struttura triabsidale senza dubbio

Il

dei

DI

sul vario

giuoco dei

absidi

producono

le

usava a Colonia di variare

il

SVOLGIMENTO
La forma,
si

diversa

DI

FORME D ARTE NAZIONALI

dal solito, della antichissima chiesa di S.

spiega dall'essere stata in origine una chiesa sepolcrale.

Il

Gereone

ji

205;

,tg.

decagono su cui sorge

la cupola si crede che sia quanto rimane di un editizio del tempo di Costantino, che
aveva un ordine di nicchie, rifatto nel 570, somigliante a quello del tempio di Minerva Medica in Roma. La soprastruttura, fatta dal 1209 al 1227, il pi notevole

esempio del motivo francese


di

Colonia

(fig.

20(\

La

dei contrafforti associato allo stile di transizione proprio

cripta

J03.

none
in

un

cripta

si

ha

giato

ciascun
S.

coronamento,

di

chiesa

quale somiglia

alla

di

S.

in

una consacrazione

alcuni particolari che ricordano lo

coro, fiancheggiato da due massicce torri,

maestosa,

la

fu

consacrato

decorazione

architettonica che

nel

1069;

fatta nel

Siegburg.

1190-91;

si

ma
il

*^'

^oi^o

Lo stupendo

un'opera

1248.

di Colonia,

Il

log-

nella

interrotto da forti rifianchi a

primo accenno

usava a Colonia

nella chiesa di
si

estese anche

hanno esempi nella chiesa parrocchiale di


Munstermaifeld, che in tutto conforme ai concetti costruttivi

fuori del territorio di questa citt

Sinzig ed in quella di

di

motivo divenuto comune nell'architettura

Severino (1227) non pi continuo,


del poligono; del che si vede gi

La

stile

chiesa di S. Cuniberto, consacrata nel

angolo

Gereone.

An-

La

della quale l'ultima notizia

II,

questa

resto dell'operosit edifcatrice del vescovo

se ne

MANUALE

I4
di

Colonia.

Le

DI

finestre a ventaglio, gli

STORIA DEI-L ARTE


archetti sopra Tarcone delia navata mediana,

e la forma particolare di questi (arco acuto depresso), sono particolari che

anche

in

altre chiese renane,

si

rivedono

sorte sul finire del secolo XII o sul principio del XIII,

che comunemente \-anno sotto

la

denominazione

di editzi di transizione

se

con ci

ma

a torto.

intende

s'

il

co-

sciente av\iamento e la pre-

parazione
tive

alle

forme costrut-

Mai

gotiche.

dalle

co-

struzioni renane sarebbe sorto lo stile gotico: per da

ammettere che

nella regione

renana e specialmente a Co-

romanico non

lonia, lo stile

pi osservato
te;

che

si

alcuni motivi

Fig. 204.

Il

Gran

S. lilartino a

membratura

della costruzione,

quello

.stile

gli architetti

cominciano

con intento

decorativo,

aggiungendovi un elemento pittoresco. Nelle chiese di Andernach e


cattedrale di

di

Colonia. (Ha

gotico che allora sorgeva nella Francia settentrionale, e che

a dare importanza alla varia

rigorosamen-

vanno accogliendo

di

Bonn, a Rammersdorf. a Brauweiler, a Neuss, vediamo


Colonia. Ma il primo esempio

della riforma architettonica iniziata da

plicazione dei nuovi trovati costruttivi francesi

si

Boppar, nella
il

di

progredire
libera

ap-

ha nella chiesa dei Cistercensi ad

Heisterbach, compiuta nelle sue parti principali nel

1227 e demolita nel 1810; non

SVOLGIMENTO
rimane
coro,

rimane

una

piedi che

in

una

con

corona

coro

del

pai-te

che

il

parenza

vlta,

la

cui

di

del motivo che

la

dente r intenzione

del coro

S.

contrafforti;

ma

maestro,

il

content di imitare
stoloni gotici,

sostegno sotto
si

dipart

dai

ma
il

Maria

S.

di

puntellare ellcacemente

di

le

i6s

Tambulacro

ingiro

(fig.

207).

intoi-no al

In ci che

diede gran pensiero di rafforzare


(fig. '208)

reggono

il

la

si

in

direbbe quasi un perfezionamento

Campidoglio

vrita

a Colonia.

Gereone a Colo

quale conosceva a tondo

modi

costruttivi gotici,

evitando quasi totalmente l'arco acuto, e dissimulando

concetti

tetto.

evi-

e diminuire la spinta mediante

vlte francesi, usando in esse con molto accorgimento

piano del

la

in ap-

spinta sostenuta esternamente da forti rinfanchi che

vede nella chiesa

si

si

all'

coro e Tambulacro

il

Questa struttura

tetto.

il

gi del francese

semicircolari

costruttore

vlta; sei coppie di svelte colonne tra

sopravanzano

Ha

del coro.

cappelleite

di

vede

si

FORME D ARTE NAZIONALI

DI

Anche

nella chiesa di

dello stile antico,

gli

si

co-

archi di

Heisterbach l'architetto non

pur fondendoli

colle idee e

forme nuove,

una maniera originalissima, che non fu mai uguagliata; era pi facile ammirarla
che imitarla. Lo stile gotico francese, e pi precisamente quello della cattedrale di
in

di Limburgo sul Lahn. La pianta


la breve navata
stampo francese

Laon, appare molto pi manifesto nella cattedrale

schietta

maggiore

tedesca

^fig.

200',

ma

e la galleria esterna sotto

l'alzato
il

tetto

di

ricordano

la

scuola di Colonia;

il

coro

MANUALE
ambulacro

cinto da un

poderosi

da

contrafforti,

torri

le

Le

nella cattedrale di Laon.


"

del

gallerie

due

re

francesi;

cattedrali

stema della

navata

il

ad

cornice

transetto

(fig,

finestre rotonde, la

archetti,

210) hanno

sistema

il

dei

riscontro

preciso

serie di archi ciechi, somiglianti alle


il

frontone occidentale posto tra

che fino nei particolari corrispondono all'esemplare delle

si-

"~^

p^"

mag-

giore concorda con quello


della

del

nell'architettura francese,

usate

elementi

sono

torri,

disegno della

Il

testate

alle

STORIA DELL ARTE

spinta della vlta alleggerita da archi scopeiti sorretti

la

esterni.

pilastri

DI

Noyon.

cattedrale di

Nelle tribune che corrono

sopra

le

arcate perdura

il

.rfi"^^,^

/^^^"^j^'

..

Fg. 207. Pianta della chiesa


dei Cistercensi ad Heisterbach

ad

nella Prussia. (Dal Liibke).

moti\o prediletto
cos quasi

tutta

la

Roiinc

renana

dell'arte

superficie del

di

muro

He

dell abside

terbacl

transizione

consuetudini fondamentali dell'architettura renana,

Ruhr

(1257-1275),

costruita

sul

modello

coir uso pi deciso dell'arco acuto, alla

Nei paesi prossimi


festo

le

idee

artistiche

al

territorio

dominanti

francesi nella stupenda cattedrale di

interrotta.

di

la

quella

maniera

di

dipartirsi

in

tutto

dalle

chiesa abbaziale di \^'erden sul


di

Limburgo,

avvicina

si

gi,

gotica.

quest'ultimo.

Tournay,

eh

sopra di esse c' un triforio, e

Senza

renano prevalgono
in

Iella

(Dal Dehio

Si

in

modo

piij

meno mani-

ritrovano associate alle idee

cui la navata

principale,

costruita

SVOLGIMENTO
Jal

141)

ancora

poi.

in

duomo

di

numero

delle sette torri),

Limburgo

costume renano,

minor

razioni;

neir

soHitto

quale

(ai

FORME D ARTE NAZIONALI

DI

assume

invece

forme

le

ornamentale

ricchezza

Conforme

Noyon.

Gelnhausen splendida

di

al

di deco-

Fritzlar e di Seligenstadt

cori di

nc-i

quella del

approssima pure nel

si

delia cattedrale di

vede

si

Tourna}'

di

magnifica chiesa parrocchiale

la

come

navata traxersaie,

la

cattedrale

la

167-

Odenwald.
sistema

Il

della

Svizzera, dove lo

con tribune della Lombardia

a vcMta

basilica

vediamo

st'ultima di fondazione molto antica;


essere posteriori

all'

Zurigo (1104-12S9) e

nelle cattedrali di

incendio del

ma

navata principale ed

la

1185; nel coro gi appare

la

estende nella

si

Basilea;

di

il

transetto

maniera

gotica.

di

\("ilta,

di

interiori

sesto

acuto, con pilastri riccamente profilati; sopra di questa

tondi. :-uddivisi in tre archi minori

da colonnette.

si

aprono

sostenuti

parete

ancora rilevante, della

peso,

Il

Ogni

pianta quadrata e ad arco non molto acuto, racchiude due arcate

campata
due archi

que-

devono

superiore, alleggerito da due finestre ad arco tondo


211). In Alsazia

(fig.

borgognone;

colle

influenze renane

le

come

nota,

ivi si

incrociano

si

nella regione

renana

capitello a dado.
una certa preferenza per
Alcune chiese, ad esempio quella di Rosheim (fig. 2 j

inferiore,

il

'.

si

minanti
la

molto dalle

allontanano

alemanna. Mancando

regione

nella

architettoniche do-

regole

le

navata mediana col suo \igoroso frontone


tutta

in

sua

la

maest, e richiama

torri,

aderge

si

mente

alla

gli

esemplari lombardi. Un'altra facciata che non ha nulla


solito

del

alemanno quella della chiesa di


Zabern (in francese Saverne;

tipo

Mauresmiinster

presso

Bassa Alsazia), cos severa da parer tetra

grande effetto

due

torri,

apre
di

il

la

sua struttura serrata

animate

da

Sigolsheim conforme

gione alemanna
sidi

a levante.

ziale di

al

due

La

si

chiesa

proprio della

re-

transetto poco prominente e tre ab-

Il

magnifico portale della chiesa abba-

Neuweiler ha della maniera renana e

sburgo sono notevoli

le

vaste

ampio

Fede a Schlettstadt

(fig.

Lahn.

della francese. Nella cattedrale di

portale e colla ricca decorazione nel

Pfaffenheim presso Ruffach, che nell'abside


S.

duon

del
sul

Stra-

dimensioni del coro e del transetto. Quasi ognuna

maggiori chiese ha un suo carattere particolare

delle

col suo

di

quali

le

colonne.

piano

di

213;, colle

lesene, tra

sottili

pronao sostenuto da

ma

(fig.

si

Gebweiler

citiamo quella di

mezzo

avvicina allo

della facciata,
stile

quella

renano, e

di

la chiesa

214), a tre navate e tutta coperta a vlta.

In Baviera, oltre alla basilica a colonne ed a soffitto, della quale un esempio


la

chiesa di S.

Giacomo

tarda a venire in uso

berga e

la

la

(Schottenkirche) a Ratisbona,
basilica a pilastri; tali

sono

la

mancante

di

transetto,

chiesa di S. Michele a

non

Bam-

chiesa di Altenstadt. Quest'ultima ha pure qualche cosa di lombardo;

la

disposizione delle tre absidi sulla stessa linea un particolare locale dell'architettura

bavarese

(fig.

215); notevole in essa l'abbandono del sistema legato.

Opera solenne

dello stile

romanico

la

cattedrale di

Bamberga

(fig.

216'. Alle

MANUALE

i6S

STORIA DELL ARTE

DI

due estremit del corpo principale, che a tre navate, sono addossati i cori sotto
quali ci sono due cripte: ma soltanto il coro occidentale preceduto dal transetto.

Fondatore

di

questo

monumento

Vi-. 2JO.

al

buon intenditore

Ilio),

Il

fu l'imperatore

duomo

d'architettura,

a lavorarvi fino al secolo XIII inoltrato

di

niezzo;

Ottone vescovo

lo ricostru quasi

per intiero, e

ci spiega la variet delle

Ma

in

forme

archi acuti

non provano

altro se

si

continu

costruttive,

complesso Tedifizio hai carattere

attestato principalmente dalla pianta quadrata delle vlte della

gli

fino

Limbu'-

che appare specialmente nelle quattro torri.

mmanico,

Enrico II;

non che

navata

l'architetto teneva dietro

di

con

SVOLGIMENTO
molto studio

ai

DI

FORME P ARTE NAZIONALI

169

progressi delTarte sua, e che accolse dallo stile gotico usato in Francia

alcuni elementi che gli parvero potersi adattare alla maniera romanica. L'idea delle

rotonde agli spigoli delle due torri occidentali pare che

torricelle

Laon;

tedrale di

(consacrata

nel

Germania

in

1-42), anch'essa a doppio coro e con

principale ancora a

campate quadrate, ma con

npata del

La

cattedrale di

occidentale

per

il

Laon indubbiamente
pronao

alla

XIII), edilzio nel quale c' del

di cappelle intorno al coro,

francese,

studiato

che
la

fu

poi

il

ma

cattedrale di

Laon.

torri.

archi acuti.

servi di

modello

cattedrale di Halberstadt

anche
i

per

facciata

la

prima met del secolo

renano e del sassone, ed anche qualche pro\a

1208

aggiunto

di

Naumburg
La navata

iliioino di

zioni dirette colla fabbrica della cattedrale di

quest'ultima, compiuta tra

due paia

dalla cat-

sia tolta

ci ha un unico riscontro nella cattedrale di

la

il

Magdeburgo. La parte

pi

1234, ha di francese l'ambulacro e

membratura interna non ha ancora quel

all'edilizio,

circa

il

di rela-

antica
la

di

corona

carattere

1220, da un architetto che aveva

MANUALE

l'JO

Nella

ha

Tarchitettura

^'estfalia

air influenza di altre

DI STORIA

caratteri

Germania

regioni della

DELL ARTE
ben

bench

definiti,

settentrionale

in

paese aperto

regione renana.

della

Queste influenze non produssero che qualche singolarit caratteristica, quale la chiesetta di Plettenberg. di pianta triabsidale alla maniera di Colonia. Prevalendo la costruzione a pilastri, presto venne in uso e fu sempre pi adoperata la volta; l'alzato
della

chiesa

Vestfalia,

ma

assunse

una forma particolare che dapprima non

S.

in

Francia

Bartolomeo

diversa; poi
gli

si

chiesa a sala

"

ed

Baviera

in

in

(Hallenkirche

^'estfalia la

Paderborn ;ioi7'. Le

tre

fanno della stessa larghezza;

navate sono
di

navate

laterali.

costruttori

vestfaliani,

abbiamo esempi

della quale

pi antica forse la cappella


di

uguale

altezza

conseguenza, abolito

archi della navata mediana, per dar luce all'interno

delle

adoperata che in

pi tardi, sulla fine del periodo gotico^ ebbe grande importanza; vogliam

parlare della cosidetta

anche

fu

si

aprono

il

di

poco

muro sopra

finestre nei

accorti calcolatori e ragionatori,

muri
non

esitarono a dipartirsi dalla tradizione ecclesiastica e tentarono di risolvere, in maniera

semplice e loro propria,

con maggior copia

di

il

problema

mezzi.

Tra

le

della vcMta, che

maestri del gotico risolvevano

chiese a sala \estialiane

primeggiano

la

catte-

SVOLGIMENTO
Hcrford

tirale

di

XIII,

ma

Paderborn

1)

ARTE NAZIONALI

quest'ultima sorse sul principio del secolo

continu a costruire anche secondo

si

pi basse; citiamo ad esempio

laterali

mediana

di

FOKMF,

sua massiccia torre occidentale, senza membrature, alquanto pi antica.

la

S'intende che

navate

e quella

DI

fu coperta a vlta \erso la

met

tipo,

l'altro

cio

quello

cattedrale di Soest, di cui

la

del secolo XII,

quella

la

delle

navata

OsnabrLck

di

quella di MLnster, eretta nel

secolo XIII. con doppio coro


e

doppio transetto; tutte que-

sono costruzioni

ste

basilicali

a pilastri, colle pareti esterne


avvivate da finestre a tettuce da

cio,

soste-

ciechi

archi

da colonne. Ma'Jper

nuti

maggiore

hanno

storia

portanza

la

im-

chiese a sala.

le

paesi austriaci. Ac-

canto

elementi ro-

molti

ai

manici comuni sopravvivono


ciascuna

in

cali,

provincia

lo-

renani costi-

edifizi

(ili

certi

architettonici

particolari

tuiscono un gruppo che sta

da

s,

n alcuno

derebbe cogli

li

confon-

edifizi

svevi e

bavaresi dello stesso tempo.

Nel gruppo architettonico del


lago di Costanza frequente
il

di

capitello foggiato a

facce.

otto

somi-

come

in Al-

glianti tra loro,

sono

sazia,

le

prisma

Meno

chiese romani-

che degli ultimi tempi nelle


province austriache,
effetto

della

il

che

posizione

loro

Le inHuenze basassoni si tanno

sul confine.

varesi

Fig. 2.5.

(.i,ies.a d,

fortemente sentire nelle province austriache etnicamente


qualche cosa

dono
ad

di

italiano

in suolo italiano nel

Innichen

nel

esempio

duomo

Salisburghese.

portali a

Germania, conservano

Nonnenberg

vicini paesi tedeschi.

le

cui

\'i

penetra anche

leoni,

che

si

ve-

Specialmente

hanno aspetto austero

le

chiese

monaci venivano da con-

consuetudini costruttive tedesche,

capitelli cubici e le primitive volte

a Salisburgo

ma

Trento e nella chiesa di Bolzano, ed anche


Anche nelle province semislave e nel regno di

dei conventi di Cistercensi e di Premonstratensi, di

inferiori ai modelli.

affini,

colonne sostenute da

di

Polonia l'architettura deriva da quella dei

venti della

.Maurc^mimster.

ma

sono spesso

a crociera del convento del

massiccio;

nella

stessa

citt

si

MANUALE
osserva
di

qualche

progresso

artistico

DI

STORIA DELL ARTE

nel

portale occidentale della chiesa benedettina

S. Pietro ed in quella dei Francescani.

Quanto

alle chiese di

fu gi espressa l'opinione che derivino rispettivamente da

La

cattedrale di

Gurk

(fig.

-217),

sorta

tra

il

per la sua cripta dalle cento colonne e per


In Boemia, pi che

corativa.

sono meritevoli

Tahor.

Benedettini

di

coro

il

menzione

la
il

il

170 e

il

in

e di S.
e

Paolo

da Hirsau.

1218, celebre specialmente

suo portale di squisita

struttura

de-

dopo il 1142,
Mulhausen presso

chiesa di S. (iiorgio a Praga, costruita

convento dei Premonstratensi

della chiesa dello stesso ordine a Tepl.

Trebitsch

Seckau

Hammersleben

La

di

magnifica chiesa dei

.Moravia e costruita sul piano in uso nelle chiese della

(Germania meridionale, con transetto breve, con tre absidi e con un muro che separa
il

coro

dalle

navate laterali: essa ha gi dello

stile

di

transizione;

la

membratura

SVOLGIMENTO
del coro ricorda,

delle pareti
tale di
di

questa chiesa

DI

FORME D ARTE NAZIONALI

per l'amore della decorazione,

iiX) ornato con gran ricchez/.a,

(tg.

di

nota

per

l'esecuzione

della chiesa di

Stefano a Vienna, e

S.

Wiener-Neustadt.

Ma

sono

gli

transizione

Lilienfeld e
di

Il

por-

quanto ad originalit

gigantesco p')rtale della facciata romanica

il

Fig. 215. Chiesa di Altenstadt sul Lech

di

chiese renane.

ma

costruzione superato di molto dal noto portale della chiesa di Jak in Ungheria.

Sono degni

di

le

IJ'^

Hradischt

ticolari

di

le

parti

opere pi insigni

edifzi

Lato del

romaniche

sia

della chiesa della

dello stile

romanico che

dei Cistercensi ad Heiligenkreuz, Zwettl

Madonna
di
(fig.

quello
2

9),

Baumgartenberg. Nel maestoso penale del distrutto convento cistercense


presso

scuola,

furono

Miinchengratz

ad anello, e

ternati a colonne

tedeschi

le

proprii

il

delle

bel

ci

meravigliano

modo

cattedrali

di

di

gli

ornati piatti dei pilastri, al-

trattare la foglia di acanto. Certi par-

Bamberga

propagati fino nella Transilvania

'il

e di

Naumburg, da

posto avanzato della

coloni

civilt

te-

MANUALE

74

come

desca).

si

STORIA DELL ARTE

DI

^ede nella nobile cattedrale

nel territorio austriaco ebbero

di

Karlsbnrg

circolare e da un'abside semicircolare; in

o.

Il

Boemia

duomo

di

Stiria

nell'Austria

inferiore

ad Hartberg ed a

S.

S.

se ne

fu

il

diffondersi

hanno

Praga

tre a

Georgsberg

Lorenzen, Scheiblingkirchen

sul

(fig.

221),

nel

castello

di

Modling, nella

Lambrecht.

Edifizi cistercensi. Di grande importanza per


tettura

Molta ditTnsione

2201.

Bamberga.

una a Pilsenetz, Holubitz, Budetsch, Scheikowitz,

Znaim,

(tg.

cappelle rotonde, costituite per lo pi da una cella

le

degli

Ordini

il

monastici, amici

rapido progresso
T

uno

all'altro,

dclTarchidei

Cister-

SVOLGIMEN IO

DI

,,.

rv-. ;i8. Portale della chie^.i dei

75

KOKMIC D ARTE NAZIONALI

(n:.ii'oi..i.i

:,-i,eJcltini

nu

a Trel.it^,_h

:n

M..

iv ,u

irort limi Uild).

(Heider-Eitelber-.

MANUALE

lyS

DI

STORIA DELL ARTE

censi e dei Premonstratensi. avvenuto in

gerazione

il

dire che
lo

ma non

uno

stile

Germania

Cistercensi portarono lo

naturalizzarono

burgunda, e
di

Germania

in

cistercense;

stile

nel secolo XII.

Ma

sarebbe esa-

gotico dalla loro patria franco-

potr parlare di un'arte cistercense,

si

non lecere che spianar

Cistercensi

via alle

la

forme costruttive gotiche; essi acquistarono in Germania ed in Inghilterra una grande


potenza, anche maggiore che nella loro stessa patria o in Italia, dove non furono
mai popolari. Vn potente mo\'imento architettonico attravers di nuo\'o le province
tedesche,

questa

volta penetr anche nelle settentrionali; in poche decine d'anni

sorsero dappertutto chiese claustrali, nelle quali

Lato orientale del chios

;I0.

damente

alle

tradizioni locali,

gli

si

giovarono

di

tutti

Ora, come sempre, V improvviso ascendere della coltura


inventivo e aiuta

il

progresso.

La

le

conia ed a Riddagshausen presso Braunschweig


di

effetto alquanto

progressi

timi-

dell'architettura.

artistica risveglia

alte torri

coro chiuso in linea retta e contiene molte cappelle,

XIII

s'attennero

spirito

lo

regola claustrale dei Cistercensi accettava qualche

deviazione dalle forme architettoniche tradizionali;


il

non

Zwettl (Austria inferiore), edificata nel ubo.

di

ma

architetti

(fg.

222

sono abolite; sovente

come ad Ebrach

in

P'ran-

e 223', creazioni del secolo

povero.

Tra
monaci si levarono voci autorevoli contro l'eccessiva ornamentazione; ma
graziosi monache gli ammonimenti non sortissero grande effetto lo dimostrano
quali quello di Maulbronn, col pronao, di uso pi fresteri dei Cistercensi, fra
i

quente nella Francia meridionale e


tg.

223;. Del resto,

appare quel

fine

in

Italia

(fig.

224), l'atrio (paradiso) e

anche nelle graziose colonne e nei

senso artistico che distingue

del XIII, al quale parteciparono anche

la

capitelli

fine del secolo

il

refettorio

disegnati con cura,

XII ed

il

principio

severi ordini monastici. In ogni caso

si

pone

SVOLGIMENTO
maggior diligenza

ia

FORME D ARTE NAZIONALI

DI

ed

costruire,

nel

Ogni sforzo rivolto a superare con bravura

le

met

del secolo

chiese

Fino

costruttive.

difficolt

XII ed anche pi
tedesche

cistercensi

alla

oltre le

(Heilsbronn,

Marienthal, Pforta, Maulbronn conservano


;

soffitto piano.

il

bach poco dopo


coperte

a vlta.

bach sono

Tennenbach
ii

il

pi antichi

esistenti

qualche esempio

C'

in terra tedesca.

chiesa a sala (Walderbach) o di


di

Bronn-

chiese furono

le

contrafforti di Bronn-

ritenuti

50

di

tentativi

avvicinarsi a questa forma. Cosi nella

seconda met del secolo


zione

a vlta prevale

XII

in

la

costru-

tutta la

Germa-

senza che cessino completamente

nia,

antiche tradizioni romaniche, e

Ma

tudini provinciali.

coro chiuso

nel

da linee

maggiore sviluppo,
segnata

sia

l'uso

delle

censi

poggiano

acquista

rette,

pi basso.

estende

Si

mensole o mezze

sopra

ma

colonne poste a diverse altezze;

minenti

lo

(fig.

mezze colonne prosempre meglio

vantaggi tecnici dell'arco

scarseggiano

solito

ornati

di

plastici,

che sono accumulati in qualche parte dell'editzio,

ad esempio nei pnrtali

'fig.

227).

Costruzioni d cotto nella'Ger-

mania settentrionale.

Nella

Germania

settentrionale, dall'Olanda fino ^alle terre

dell'Ordine Teutonico,

fin

dove s'estende

il

bassopiano,

il

mattone, condusse ad importanti inno-

vazioni.

Il

il

materiale

mattone, che

ivi

si

in uso, cio

cuoce

in pezzi

mestampo

piccoli

e regolari, ed acquista solidit

diante

la

malta; che

si

pu

collo

foggiare in diverse forme, e coll'aggiunta


di varie

sostanze pu assumere vari colori,

Pianta del

a,

acuto. L' interno delle chiese e la facciata


di

duomo

(Dall'Annuario

d(

ale austriaca per la cons

226). S'intende

ed

l'eleganza

nelle

pi sono sorrette da

fascio con

pilastri a

sia di-

ad essa

intorno

che nelle chiese cister-

vlte,

altre chiese per

di ca-

specialmente

che l'abside

poligono, o

un ambulacro

giri

una serie

c'

comuni. La pianta,

ratteri

le

consue-

le

fi

'77

MANUALE

178

STORIA DELL ARTE

DI

(Bramiseli

si

presta

ottimamente

alla

fa

linee

prevalere

Fornamento

leggermente ondulate.

(Foto.;.

costruzione a vcMte ed a

ma non

aspetto di bella e solida euritmia;


e

eis;).

piatto
Il

Gorges, Br.

pilastri,

muri

suoi

ai

un

consente una ricca membratura plastica


linea retta,

la

non

capitello

He

invece dei forti profili e delle

pi un cubo a spigoli arrotondati,

facce trapezoidali

l'abaco

228),

fig.

non ha

ma

altra

modanatura che un taglio obliquo, il fregio ad arcomposto di mattoni formati apposta, acquista

chetti,

vivacit dall' incrociarsi degli archetti

gono
ti

in

uso

fregi

romboidali,

aicini collocati di sbieco, tutte

ne;
nati

che

campi vuoti

policromi
le

e le

le

229).

Venmat-

membrature

prestano ad or-

si

qui

evidente

forme costruttive dipendono, anzi derivano dal

materiale

di

costruzione.

Sia

nella

settentrionale facile riconoscere

La costruzione
tentrionale

si

in

il

modello

italiano.

cotto nel bassopiano tedesco set-

al

pesante granito, del quale

masso

il

mat-

trovava

si

erratico, ed alla pietra arena-

qua

e l qualche

ria,

proveniente dall'Elba; soltanto verso


la

Germania

sviluppa lentamente; dapprima

tone associato

secolo XII

che in

tecnica

molti particolari degli edifizi in cotto della

"f'RWdu'^hltn^n"""'

cose di facile esecuzio-

semplice disegno.

di

ffig.

mensolette,

la

fine del

costruzione in cotto raggiunge

la perfe-

zione. Delle chiese di mattoni nella

Germania

setten-

SVOLGIMENTO
trionale la pi antica che

FORME

DI

dove dal
della

1160

anni prima che

Le
di

come

mattone divenisse

il

perfezione.

la

Ratzeburgo;

il

sistema legato,

le

nella cattedrale di

belle chiese cistercensi

decorazione e tutte

la

Ma

vlte a nervature,

Dobrilugk e

di

pilastri

Ma

Lehnin, e

di
il

le

TangermLinde

quella di Brandeburgo, di pietra, e sporge sopra


dalla superficie v'

una falda d'acqua sotterranea;

Madonna

da quella della chiesa della


in

Germania

(fig.

La

230),

la

Braunschweig

di

chiesa

non ebbe compimento

crociera;

la

cripta,

come

suolo, perch a poca profondit


facciata a

Magdeburgo, una

due

torri deriva forse

delle principali chiese co-

e di

di

modello ad

altre

Ratzeburgo.

paesi scandinavi. Nei paesi scandinavi l'abbondanza

costruzioni di pietra

la

cattedrale di Riga, del secolo XIII, fu costruita sul piano

di

legname non favor


buona pietra da

d'altra parte questi paesi, scarseggiando di

costruzione, dovevano far venire per


la

di

il

sorsero

chiese di Arendsee

dai Premonstratensi, e alla sua volta servi

facciate nei paesi vicini.


di quelle di

con colonnine angolari,

pi insigne edifizio sacro, cio

che nel secolo XIII. Essa una basilica a colonne ed a

eleganze

Braunschweig. Quasi nello stesso tempo

dei Premonstratensi a Jerichow presso

le

le

passarono ancora venticinque

uso generale.

di

Diesdorf. costruzioni basilicali a vlta.

struite

142- 1156), con vlte a

precorritrice della cattedrale di Lubecca,

costruzione delle vlte,

la

cotto raggiunsero

in

(i

79

pi perfette vlte di mattoni del periodo romanico sono quelle della cattedrale

hanno riscontro
le

1170

al

muratura

ARTE NAZIONALI

quella di Scgeberg

conosca

si

sistema legato, che pu considerarsi

1)

mare

il

tufo della regione

renana.

Ci spiega

somiglianza di alcune chiese danesi del cosidetto periodo di Valdemaro (1157-1241),

ad esempio, della cattedrale

di

Ribe costruita

di pietra

d'Andernach,

colle

opere della

manuale

tSo
scuola di Colonia. Sia

hanno
la

le

Mhurgo

cattedrale di Ribe, magnifico editzio, che quella di

la

tribune sopra

storia dell'arte

di

le

navate

laterali,

muro

il

esterno del coro ad arcate cieche,

cupola sopra l'incrocio delle navate, tutte forme care all'architettura renana.

Una

romanico e di gotico si osserva nella cattedrale di Roskilde, cominciata nel iiQi, con un coro cinto da ambulacro alla francese; nelle
vlte predomina il sesto acuto, usato anche nelle arcate, mentre negli altri edifizi
singolare

combinazione

di

danesi prevale l'arco tondo. L'esterno della chiesa, che non pi in tutto conservata
nella sua

forma

originaria, ha

di

Westerarg, costruita

una membratura

maniera

ternati alle colonne, alla

vedono

si

Ringsted, e nella chiesa dei Cistercensi a Sor, che nel piano

Loccum,

le

vlte furono sostituite ai

Lund

e la loggetta della chiesa di


in

modo

evidente l'imitazione;

norvegesi di Drontheim

manno, cio
finestre.

la

delle cattedrali di

Gran

231), costruita nel sistema

(fig.

quella di

tardo. Gli archi ciechi


legato,

attestano

Le

cattedrali

1123.

232) e di Stavanger hanno pi d'un carattere anglo-nor-

(fig.

e di

decorazioni a zig-zag nelle cornici

e le

ed a mezza botte nelle navate mediane

vlte a botte

le

tempo alquanto

al-

convento

Benedettini a

somiglia a

vasta cripta fu consacrata nel

capitelli a pieghette,

Anche

in

soffitti

pilastri

nella chiesa del

secolo XII. Nell'antica chiesa dei

fine del

alla

lesene e di archetti.

di

Hildesheim,

di

nelle

laterali

Ringsaker non possono spiegarsi che ammettendo una

Gumlosa, consacrata

influenza francese. Al contrario la chiesa di

1191, conserva

nel

un carattere tutto proprio delle chiese norvegesi, cio la porticina che dalla navata
maggiore d adito al coro (fig. 233).
concetti architettonici della pianta centrale
La regione scandinava non ignor
un singolarissimo esempio della prima forma la chiesa della Mae della rotonda
i

donna

di

Kallundborg; essa a croce greca, con una poderosa torre all'incrocio

navate, e quattro torri minori

sulle

braccia della croce,

delle

quali sono chiuse a poli-

le

gono. Nella chiesa del S. Spirito a Wisby (fig. 234) nella Gotia, antica citt anseatica
che vantava diciotto chiese, oggi in gran parte rovinate, alcune delle quali risalgono
al periodo romanico, vediamo una originalissima combinazione della doppia cappella
coiridea della pianta centrale. In questa chiesa
nella rotonda di Bjernede, e la pianta

vano

il

ottagona e

la

mezzo

di

forma

come

quadrato,

hanno

del coro

loro

il

am-

riscontro nella chiesa di Storehedinge. L'idea della doppia cappella svolta pi

piamente

nella

Oesterlarsker

chiesa

(fig.

Bornholm. Le

di

Ledoie, dove

235) vediamo

torri, talora

ancora qualche traccia

ma

di

Aa

e di Ibsker nell'isola di

prominenti da essa; queste

in

tali

regole sono conformi

Bornholm, addossate

torri

Nylarsker

origine servivano di difesa, del che

loro carattere difensivo cede

il

voluta dalle regole ecclesiastiche.

ad

migliori esempi di chiesa rotonda, del tipo detto di

magnifiche,
poi

coro a due piani.

il

ricordano

le

alla

il

le

vede

si

posto alla funzione


torri

chiese

delle

molto

facciata occidentale e

consuetudini costruttive della V^esttalia

e della Germania settentrionale. La facciata a due torri, forma preferita, diremmo


quasi paesana, nelle province sassoni, la quale non che un espediente artistico per
evitare

la

massa pesante

chiese di Fjenneslev
torri

(fig.

della torre occidentale,

236) e di Magleby

sono poste a maggior distanza l'una

occidentale della chiesa


scontro, e forse

il

di

si

dall'altra.

Husaby, somigliante ad

loro modello, in

La Gotia conobbe presto anche

la

Germania

vede nel suo primo stadio

nella chiesa

di

Le due
una

Tveje Merise

torri

fortezza,

due

rotonde della parte

hanno

nella Cappella Palatina di

pianta a due navate, che

nelle

le

vediamo

il

loro

ri-

Aquisgrana.

nella chiesa di

SVOLGIMENTO
S. Pietro a Sigtuna, eretta tra
nello stesso

modo

che ad Aa.

il

Un

navata quella di Witcretta tra

il

DI

looo e

in

vaux o dall'Inghilterra,

poi

si

il

l'IC

1022;

ivi

1150 e

il

il

venuti

braccio maggiore

avvicinano

ai

modelli normanni.

Con

diviso
sola

tutto sesto.

Wreta

da Citeaux, da

e in altri luoghi,

per esempio, intorno all'abside

colare gira un ambulacro con corona di cappelle inserite tra


si

campagna ad una

direttamente

stabiliscono ad Alavastra,

Warnhem,

i8i

1160; l'abside decorata semplicemente

di archetto a

("cistercensi,

tando elementi stranieri: cos a

NAZIONALI

bell'esempio di chiesa di

con mezze colonne e con un fregio


Dal XII secolo

FORMIC O AR

contrafforti,

ed

(ilair-

impor-

semiciri

portali

viva sorpresa riscontriamo qui l'imitazione

A Drontheim si copia il capitello jonico (fig. 2^7); nel duomo di


Lund, con molta maggior frequenza e in modo pi o meno fedele sono riprodotti
il corinzio ed
il
composito; qualche volta, come a Dalbv, si fraintendono le forme

di motivi classici.

MANUALE

l82

DI

STORIA DELL ARTE

Lund

senza molto gusto. Nella cripta di

si

\ede pertno una forma

di

cornice clas-

sicheggiante che. semplificata in alcuni membri, adorna anche altre parti dell'edificio.

Questo contatto
trionale ha
fantastici,

col classico

238) sorprende tanto pi inquantoch l'arte setten-

(fig.

forme ornamentali assolutamente indipendenti, e una ricchezza


nastri

nulla a vedere

serpeggianti, figure di piante, di animali e di uomini, che

motivi

di

non hanno

con l'acanto.

JMa di assai maggiore interesse sono

non appartengono
grado

di

al

le chiese di legno norvegesi. Se anche esse


primo Medio Evo, pure rappresentano sempre un antichissimo

cultura ed offrono una idea abbastanza chiara dell'architettura in legno ori-

ginaria, diffusa

anche

una

Germania. In Norvegia esistono ancora parecchie chiese

in

come

legno del Medio Evo,

dove

si

trova

nelle \icine regioni slave

si

sua struttura caratteristica,


Il

nucleo

contadini

mo'

di

di

questi

chiesa di

presso Drontheim

basilica,

gira

a scaglioni.

Le

in

Gol presso Oskarshall

(fig.

239), rifatta nel

in casa sua, perch anche nella Slesia

conservata l'architettura in legno.

1844

superiore e

Era famosa, per

la

chiesa di Borgund.

la

edifizi,

un coro

finestrelle in alto,

mide

come

la

di

cui la pianta

si

sviluppa da

norvegesi, una navata quasi quadrata, sostenuta

coll'aggiunta di

con

Vang

delle pi antiche quella di

nella Slesia,

Urnes, Hitterdal, o

in

sul lato occidentale. Intorno a

quella delle case dei

da

colonne

di

legno,

questo vano principale, diviso

un corridoio, e per maggior sicurezza una galleria esterna,


di una pirail quale ha l'aspetto
il fabbricato,

circonda tutto
tavole,

muschio, avrebbero dato

panconi,

alle chiese

tronchi d'albero colle fessure

norvegesi

un ben misero

aspetto,

ristoppate di
se

colon e

SVOLGIMENTO

DI

FORME

il)

del

l'arte deirintaglio

a serpenti che

si

ARTE NAZIONALI

duomo

di Friiln

non avessero provveduto ad ornarle


ripetono per parecchi secoli

(tig.

i8-j

coi vecchi disegni a nastri e

240).

Le

chiese di legname

un'opera schiettamente norvegese che in relazione di reciprocit colla perfetta

noscenza che quel popolo ebbe sempre della architettura navale; ci appare dal

sono
cotetto

MANUALE

i84

modo

per lo pi carenato, e dal


razioni. Si capisce che in

Le
di

STORIA DELL ARTE

DI

col quale

Norvegia

legname svedesi (Rada, con

chiese di

preferenza

la

la

fatti

gli

incastri,

pitture interessanti

del

regola

si

1)

mos scotorum

usa che di rado,

dopo

l'Inghilterra per

le

ottu-

1323''

adoperarono

tempi le costruzioni di legname


primo periodo romanico si trovano

Danesi,

Del resto
invece di
e

di

stile

la
"

denominazione
stile

stile

normanno

"

nome

di

romanico

fiorito

opus sco-

nel

non

qui

secolo

X,

che dur dalla conquista del-

alla fine

del

XII.

secolo

Resti di

rv
j-

"

anglo-sassone

opera dei Normanni (1066) fino

ir

parla

si

l'espulsione dei

-^

giunti e

in Inghilterra nei primi

nelle opere di pietra del

molte reminiscenze della costruzione in legno che s'indicava col


ticLim

costruzione a tronchi d'albero, prevalente anche nell'Europa orientale.

Inghilterra. Anche
costituiscono

sono

chiese a pianta rotonda erano cosa impossibile.

le

F
Fig. 229. Cornice dell'abside di Dubrilusk.

Fig. 228. Capitello a Jericho

costruzioni del periodo sassone

si

trovano ancora nelle contee

di

Lincolnshire

di

mura. Coi principi normanni


vennero di Francia anche vescovi desiderosi di fabbricare ed esperti architetti. Incominci un'attivit vivacissima, di cui restano le tracce ancor oggi numerose e maniPare che gli
feste, e che diede all'architettura d'Inghilterra un'impronta durevole.
Yorkshire;

architetti

torri,

venuti

conformarsi
stile

gotico

cripte, archi isolati,

di

Francia invece di sdegnare

alle architetture
;

perci

frammenti

il

dominanti

cos detto

stile

in

di

le

Inghilterra,

normanno

tradizioni sassoni

come avvenne
costituisce

il

cercassero di

pi tardi per lo

centro della storia

gran lunghezza delle chiese, la forte


sporgenza del transetto (talvolta a due navate) e il coro che ben presto termina in
gli
Lina linea retta (fig. 241). Nelle cripte colossali non manca il buon gusto. Sopra
archi delle navate, sostenuti da massicce e tozze colonne, talora alternate con pilastri

dell'architettura inglese. Nelle piante

si

nota

la

una tribuna (fig. 245). singolare la forma dei capitelli, spesso privi
ornamento, come la cornice. La cappella della Torre Bianca (W'hite
Tower), che una delle molte torri che costituiscono la cosidetta Torre di Londra

a fasci, corre
di

qualsiasi

SVOLGIMK-NTO
c

fu

botte;

costruita
le

al

tempo

DI FORMI-: D

di ("iUi;lieimo

il

Chiesa

di

itg.

242) senz'altro ornamento che una

Jerichon

voluta cogli angoli smussati. Nella cattedrale di Peterborough


di capitello, assai frequente,

che

il

composto

capitello increspato [godrotnc],

di

'85

Conquistatore, a tre navate con vlte a

tozze colonne hanno capitelli bassi

Fig. 230.

ARTE NAZIONALI

piccoli cubi accostati

fatto di

una corona

si

vede un'altra forma

(fig.

249).

di piccoli coni

evidente

(tg.

244),

MANUALE

i86

non

tezza.

STORIA DELL ARTE

DI

che una variante del capitello a dado, del quale

La

ricca

ad accrescere

membratura

si

volle diminuire

l'altezza apparente,

non ottiene che un

mediocre

effetto

zione par tozza e pesante anche per causa dell'architettura esterna

segnata

in

(Hai

Il

il

scali Jniar.

S'^cs^cW'fst'^, L'aic!!ilcl!:ti\i

iwi

primi

sembrano strane

le

legno ed

fermare che in Inghilterra nell'XI secolo

La decorazione

rombi, scaglie
quale

si

(fig.

(1070)

si

243)

si

inizi

sono rare
la

le

forme

archi

vegetali.

costruzione della

conservano ancora alcune parti

Ca-

normanna)

lungo e profondo
sicch

per sostenere

Non

edificio.

primo

le vlte e

che

pu con sicurezza afcostruissero chiese con la navata mediana

delle pareti e degli


;

il

orizzontale,

colonne che parrebbero fatte

qui non sono in nesso organico col resto dell'edificio.

Normanni

duramente

tutta

secoli cristiani^

246) che anche nelle giornate pi tenebrose illumina

a vlta.

intesi

costru-

e la

finestrone introdotto gi nell'architettura

soffitto della navata centrale di solito di

aspetto

senso orizzontale, e del pesante campanile sull'incrocio delle navate.

ratteristico dell'Inghilterra

(fig.

pesan-

la

dei sostegni verticali che salgono fino al soffitto,

'cripta,

si

linee

Metropolitana

coro

geometriche,

Subito dopo
di

la

zig-zag,

conquista

Canterbury,

occidentale e

torri!

ifig.

dei
della

247,.

sv'OLGiMi;Nro ni
Nel

sec.

forme n

arti; nazionali

iS:

XII l'architettura prende uno sviluppo considerevole, per opera delle nume-

rose colonie cistercensi, sviluppo che prosegue poi senza interruzione nel secolo seguente, dando all'architettura inglese un carattere di unit. In Inghilterra

Cistercensi

Fig. 232. Cattedrale di Droiitheim.


(Dal Seesselberg, L'archilelUira scandinava nei primi secoli crisliant).

preferirono alla vlta

il

soffitto

piano di legno, gi in uso

nel

paese.

La maggior

parte delle cattedrali (spesso unite alle abbazie) risalgono in alcune parti al periodo
normanno. La serie comincia con S. Albans e Gloucester (in questa ultima come

MANUALE

r88
nelle cattedrali di

con Durhain

093-1 128, Ely

Pi tardi

la cosidetta

Galilea

fondamente rimpronta primitiva


interessante,

conforme

c'

(tg.

una cripta

magnitca),

Peterborough

248),

ifig.

continua

2491, Chiche-

come ad

fecero ampliamenti, aggiunte, cambiamenti,

si

(atrio)

romanico),

stile

ma

ci

come avvenne

degli edifizi

alle

Durham

nella cattedrale di

tedrale a vlta tra gli edifici inglesi di

rustica

STORIA DELL ARTE

^^'inchester e \^'orcester

editcata nel

Lichfield ecc.

ster,

esempio

DI

modeste esigenze

Fig. 233. Chiesa di

(tg.

250),

sola cat-

(la

non mut

pro-

cos

Una

chiesa

del luogo, la chiesa di

Iffley

in altri paesi.

GumlCi

(Dal Seesselberg, L'architettura scandinava ne

Oxford, che negli ornamenti della facci;\ta lascia intravedere il gusto


normanno, mentre nel portale e nella incorniciatura delle finestre ha caratteri proprii.
Di un bel sentimento architettonico la magnifica scala normanna di Canterbury
nella contea di

originalissima, essa un che di

mezzo

tra

il

chiesastico e

Francia. L'architettura francese medioevale


la fine del XII secolo
ma uno svolgimento

verso

fiorisce

il

profano

solo

splendido

nel

fig.

2511

periodo

gotico,

non sarebbe

stato

possibile senza la preparazione di un'attivit costruttiva lunga e continua della quale

anche nel periodo romanico abbiamo testimonianze


tizie

di

in

molte chiese, o costruite dalle fondamenta, o

documenti, che
restaurate

ci

danno no-

rifatte.

Se

nei

SVOLCIMKNTO
paesi a settentrione della Loira

ni

le

FORME

chiese

D ARTE NAZIONALI

romaniche sono

in

iSq

numero

minor

di

minore importanza che nei paesi meridionali, ci dipende da due fatti negli ultimi
tempi del Medio Evo nelle province settentrionali regn una operosit costruttrice
:

cos fervida, da sacrificare perfino molte

opere

antiche;

pi

invece

nelle

meridionali, diverse dalle franche per lingua, leggi, costumi e tradizioni,

primate pi vivace

culto dell'arte, cos prima finisce.

il

l'it;

,1

hi

-.1

.kll.

Spinto baiito a Wisby.

primi

Secsselher^, L*a cnUttuta i^candtnava nei

Le

non

fosse,

non

una loro particolare

secolo XII

ma

le

si

comprenderebbe come

le

architettura, con"; caratteri

singole province abbiano potuto creare

ben

definiti,

di essa siano riusciti a prevalere senza contrasto.

La

d norma costante

cosi la

Autun

al

vediamo nelle chiese della Provenza, dell'Alvernia,


Borgogna furono certamente stabilite nel secolo precedente se

dello|stile che

dell'Aquitania e della
ci

secoli cristiani).

chiese romaniche in Francia appartengono per lo pi

forme fondamentali

province

come sorge

alle

chiese delle citt minori

fu imitata a Beaune, a \'ienne ed a

Lione,

come

tipi

chiesa principale di

la

chiesa di
cattedrale

S.
di

principali

una regione

Lazzaro

ad

Angoulme

MANUALE

iqo

modello

servi di

STORIA DELL ARTE

chiesa

alla

Agen, a

ad

Caprats

S.

di

DI

quella dell'abbazia di Font-

ed

vrault,
le

in

generale a tutte

chiese della Charente.

modo

Nel

problema

di risolvere

il

della pianta e nella

costruzione delle vlte

gli edi-

francesi presentano gran-

fizi

de variet
tro caso

nell'uno e nell'al-

vedono

si

germe

in

idee molto feconde: ci spiega

perch
nuta

culla

cio

stile,

prevale

al

gotico.

il

quale

nel

vlta e quello dove

la

mantiene

nare

dive-

sia

un nuovo

di

territorio

Il

si

Francia

la

la

dominio

uso

in

lacu-

il

corrispondono

di legno,

della lingua

d'^'c

ed a quello della lingua d\n/.


Nella

Francia meridionale

pare che

basiliche a lacu-

le

nare abbiano avuto minor


fusione

ferite nella

lino alla

Ma
di

dif-

furono invece pre-

regione della Loira

met

lungo

il

del secolo XI.

corso

inferiore

questo fiume fu presto ac-

colta

forma

la

a sala, ossia
vata, che

chiesa

della

ad una sola na-

nella

Turena,

nel-

l'Angi e nella parte settentrionale

del

Poitou divenne

regola anche in chiese di vaste

dimensioni. Nella chiesa dell'abbazia di Beaulieu

Loches,
1012,

il

sorta

dal

presso

1008

al

lacunare copriva una

larghezza di pi che quattor.


dici metri.

lungo

anche

in

Questa forma dur


molte chiesette

campagna, parrocchie e
se

di

ed

neir Orleanese,

di

chie-

conventi della Francia

settentrionale,

fino

ai

pri-

n. (D.il Seesseibcrg).

SVOLGIMENTO
mordi

del

Parigi

ciarono

le

navate

le

In

gotico.

fatto

\i")lte

laterali

facendo

ed

piano

poco a poco

fa sostituire

alle

che

(910-1028),

pi

tardi

colonne

jV^.

pilastri.

di

mutamenti

sub

suscettibile di

larg all'architettura sacra del

P'irl.ilf

t:

Due momenti importanti


S. Cirico

radicali,

cnliionj

grandissimo

aggiunge una corona

Ir

.lei

duomo

aveva da far posto a molti

di applicazioni nei

prima

e fu svolto

ed in Germania,

asso-

si

produrre

da quella

di

questa

di

Nevers

Martino a

S.

a Tolosa.

Lund
secoli crisliani).

sviluppo, che

romanica

l'arte

francese

l'ambulacro che gira intorno al coro, al

altari.

che

forse furono ideate

Questo concetto architettonico, fecondis-

tempi che seguirono, schiettamente francese e sorse dap-

con bell'accorgimento

ma

di

primi

(>r)

(Saint

di cappelle semicircolari,

si

perch

simo

San Sernin

di

Medio Evo,

quale poi
si

prendeva norma da

vlte nelle navate laterali

infatti l'uso delle

(Dal Scesselberg, L'jrc/nlclliira scandinava nei

Un motivo

si

navata maggiore e coprendo a vlte

la

cattedrale

dalla

Tours, che vediamo imitata nella chiesa

Fij;.

architettoniche

'9'

questo compromesso doveva naturalmente

suoi effetti anche nell'alzate dell'editzio

evoluzione sono rappresentati

ARTE NAZIONALI

sistema della basilica a lacunare presto

al

soffitto

coro:

il

consuetudini

di

da Reims. S'intende che

(1

FORME

DI

nella stessa

nella Francia occidentale.

Provenza

e nella

Normandia

Non

non

se

solo in

ne

ha

Italia

che

e.sempi isolati; invece pi frequente nella Spagna, che in fatto d'architettura dipende

strettamente dalla Francia. Siffatto ampliamento del coro


la

fine del

secolo X, a

Tours

nella chiesa di

Notre

cattedrale di S. Martino, e alquanto pi tardi a

Oggi

si

studia

la

si

Dame

Cluny

(fg.

vede primamente, verso


de

la

Couture

nella

252).

questione, se delle cappelle del coro di S. Martino di

Tours

MANUALE

iga

^r

DI

STORIA DELI. 'ARTE

SVOLGIMENTO
Nel periodo romanico
la

il

ni

FORME d'arTE NAZIONALI

tema principale

e prediletto degli architetti francesi

basilica a volta; ci spiega la relativa scarsit di chiese a pianta

tonda

di

S.

Benigno a Digione

(fig.

rimane

la

alla

cripta,

risale

al

S. Pietro a

fu costruita

Santo Sepolcro. Di pianta ettagona abbiamo esempi

II.

La

ro-

Noithampto

1001; questa chiesa, come quella

rotonda aggiunta una navata,

.Vaifiah-

centrale.

253), cominciata dall'abate Guglielmo, della quale

44. Capitelli di

dove

"J3

sul

di

Charroux

modello

della

nelle cappelle di S.

nel Poitou,

chiesa

del

Michele ad

MANUAI.E

IQ4

Entraigues

(tg.

Carcassona

la

Anche

in

avevano

la

-i'-.-^}

e di

DI

STORIA DELI, ARTE

Montmorillon presso Poitiers; a Rieux-Mrinvilie

pianta un poligono di sette e quattordici

Bretagna

loro

sede

chiesa, rotonda con

la

pianta centrale

principale

non

Parigi,

ambulacro a due

questa

edr.ile

rupestre del

Templari, che

ignota.

scelsero

nella quale

piani,

Monte Moriah. I templi di Laon


un pronao e di un'abside per

coll'aggiunta di

di

forma

vollero

in

Occidente

per [una

imitare

Ji Diiih.

Metz

hanno

pianta

ottagona.

l'altare.

complessit della pianta e l'aggruppamento efficace dell'alzato interno

mezzogiorno

il

Lo

di

mira

invece nel

studio cosciente dell'antico, che

nifesta nella struttura di alcune parti delPedifizio,

del secolo XI; in altre contrade

del secolo XII.

perdurare della tradizione classica faceva acquistar principale impor-

tanza alla buona distribuzione dello spazio.

fine

loro
chiesa

la

In generale, nelle province settentrionali e centrali gli architetti ebbero


la

presso

lati.

non

se

comincia

ne ha indizio

in

fino

Provenza
al

si

verso

secondo

mala

quarto

SNOLGIMENTO

DI

FOUMF, D ARTE NAZIONALI

L'architettura francese, che contribu ad


aspetto, del

problema

zione

varie

delie

delia vlta,

che

province,

intra-

presero molte e vaste costruzioni, dalle

venne occasione

quali

molti trovati,

preziosi sia per la costruzione che per


stetica.

si

costruivano vlte a cunei

con sufficiente
ture, e

nella

l'e-

Fino dal secolo XI nella Francia

meridionale

si

regolarit

era accolto

il

di

commetti-

sesto acuto,

prima

formazione delle vlte e poi anche

negli archi. In qualche

caso

vlta

la

costruita secondo concetti bizantini.

cominciando

sempre pi

dai

secolo XII

l'uso della vlta

si

Ma

diffonde

a costoloni,

che coU'introduzione della chiave acquista


la

possibilit di

-Ma

il

movimento

punto

la

forme pi
di

libere.

partenza di questo

vlta

botte,

forma

propria della Francia meridionale. Dap-

prima

sia

la

vlta che

il

Fi-. 246. rhii-sa di Tuk.-Miury. (Fa

soffitto

una soluzione, soddisfacente sotto ogni

compie grandi progressi grazie

piano

all'attiva partecipa-

MANUALE

iq6

non

si

vedono che

ciiiese

in

tania e nella Settimania

doca

adoperarono

poligone, prefer

DI

ad una sola navata, preferite nella Provenza, nelPAquisostegno delle fasce della vlta l'Aquitania e

mezze colonne;

le

STORIA DKLL ARTE

pilastri addossati

la

al

Provenza, dove

muro. Nelle

si

costruirono

cattedrali di

le

la

Avignone

e di

e nella chiesa di Cavaillon, che sono ad una sola navata, nella grossezza del

Fig. 248. Porta

aprono nicchioni

La

rfella

Lingua-

prime absidi

Grange

muro

si

edralc di Elv.

laterali,

che era facile allargare fino a dar loro l'aspetto di cappelle.

basilica a vlta,

con vlta a botte divisa da fasce nella navata principale e


specialmente nella Borlaterali,
fiori

vlte a crociera senza costoloni nelle navate

gogna, nel bacino del

Rodano

nel centro di c[uello della Loira. L'inserzione di

piano intermedio tra

le

parazione

che ebbe poi tanta fortuna.

al

al triforio,

finestre e

classicismo romano, di cui

le

arcate, trattato

come

un

una presue forme

galleria cieca,

La Borgogna

attinse

ie

possedeva molti avanzi che invitavano all'imitazione:

SVOLGIMENTO
infatti

capitelli,

cornici e

le

quali

ma

migliore la scelta dei modelli.

fa

mane una miniera


ticale costituita

ornamentali

parti

altre

le

meno

uso pi o

dei

si

FOKMK D ARTE NAZIONALI

DI

libero

Autun

principalmente da

Langres ebbero

motivi ornamentali per

di

divengono

presto

modelli,

Provenza V imitazione meno

nella

'97

le

ro-

La membratura

loro cattedrali.

classicheggianti; nel triforio di

pilastri

libera,

porte

loro

nelle

romana della citt (fig. 2561.


Borgogna occupa un posto importantissimo

ver-

Autun

ricopiato Tattico della porta

Nella nuova scuola di

Cluny

ma

consacrata nel 981,

1088

dal

l'abbazia

di

essa era in origine una basilica a colonne,

da capo a fondo

fu rifatta

1131. Architetti di questo edilzio fu-

al

il
monaco Gauzo gi abate di Beaune, ed
monaco Heziio venuto da Liegi. Le cinque navate,

rono

il

da due

divise

transetti,

cappelle intorno

al

l'ambulacro e

corona

la

di

coro, col profondo pronao tolto

all'antico fabbricato, riprodotto poi pi volte nelle

costruzioni cluniacensi e

non

pianta

ci

otto

le

produrre un grande effetto


sia nulla di

(fig.

dovevano

torri,

257), bench nella

nuovo.

progresso

Il

nelfesecuzione artistica dell'edificio dove

con

laterali

le

vlte a botte e a crociera, e la

bratura dei pilastri


vivezza.

Autun

sistema

Il

Cluny

cine

si

arriva

ma

nella cattedrale di

l'influenza della cosi

Borgogna ed

limita alla

Germania

detta scuola

alle

regioni

vi-

Normandia essa non


a un maggiore sviluppo e non diventa in-

in

Cluny

di

mem-

movimento

in

acquista maggior chiarezza e ha qualcosa di

pi classico;
di

guadagnano

sta

navate

le

dipendente

che

per

e nella

opera della congregazione

di

Hirsau.

Ci sembra interessante

il

fatto che

dispo-

la

sizione del coro della pi antica chiesa conventuale


di Cluny, sorta
ficio

ricco

di

contemporaneamente

al

nuovo

adottata

fosse

cappelle,

edi-

da quegli
Fig.

stessi Cistercensi

semplicit.

Alle molte

aboliscono

la

al

coro e

cripta,

al lato

torri
essi

di

c^

Peterboiough.

dei Cluniacensi, che

contrappongono

occidentale del transetto

ottenere una grande semplicit

una tecnica ed un modo

Sistema della

2-ia.

che volevano ritornare all'antica

nell'

l'abolizione

delle

moltiplicano

le

insieme

si

associa la nobile

adeguati

di costruzione,

torri,

mentre

intorno

cappelle. Col desiderio di

e convenienti

tendenza a seguire
allo

scopo.

L'arco

acuto gi noto in Borgogna usato con grande abilit e con successo nelle vlte a
crociera coi costoloni:

si

comincia coll'escludere

gli

arriva quindi

un

ben calcolato sistema

archi di sostegno isolati

divengono presto d'uso esclusivo. Si aboliscono

adornano pi
e

non

censi

si
si

le

pareti

permette che

delle chiese, che


lo

smalto

grigio

le

le traversali

tribune e

di

sostegni che

su pianta rettangolare

triforii,

le

pitture

non hanno pi neppure ornamenti


su

grigio.

Nel sistema

non

plastici,

edilizio dei Cister-

trovano molti dei concetti che furono poi sviluppati e perfezionati dallo

stile

MANUALE

iq8
gotico francese:
dello

nelle

via

costruttori cistercensi furono anzi in un certo senso

gotico e grazie

stile

altre

province;

a scomparire;

ma dopo

applicano

essi

francesi. Nella chiesa di

precursori

loro estese relazioni gli apersero ed agevolarono la

alle

Nelle loro costruzioni

esaurita.

STORIA DELI, ARTE

DI

met

la

pu
vengono attenuandosi

del secolo XIII l'opera loro

caratteri tipici cistercensi

invece

dirsi

fino

concetti architettonici delle grandi cattedrali

Vaux de Cernay, probabilmente fondata nel 1128, a settenFontenay in Borgogna (fig. 258), sono

trione di Parigi, e nella chiesa del convento di

conservati
di

pi antichi

tipi

cistercensi, cio quelli dei conventi principali di Citeaux

Clairvaux, dai quali la chiesa

molto pi

In

felice.

jahlea

forma usata

nella

ronne.

i,tiiu)

al

JclU

.ttejijle di

angioina;

detta

tempo che

Cistercensi.

Medio Evo
Nelle

un semicerchio

nella

alla
la

chiese

serrato, e

Dommartin, consacrata

Un

applicano

e nella

Linguadoca

Premonstratensi, che

bellissimo etfetto

che

ad

essi

spetta

nel

in
il

si
si

La Cou-

vedono

ma

nella storia

corona

al

la

dell'archi-

di quella

dei

coro formano

fuori [chapclles eviptces: tra

pi antico

vlte a

diffondono nello

molto minore

cistercensi le cappelle che fanno

non isporgono

vlte

loro concetti architettonici,

ricca decorazione delle chiese;

parte

le

cupole, vlte a botte e vlte a crociera

Provenza

menti che presentano questa particolarit


di

si

Durha

Cistercensi, molto spesso ripetono

con minore avversione


tettura del

differenzia per una disposizione

cistercense

nel paese; cosi ncU'Aquitania, nei conventi di Boschaud,

botte a Fontfroide, Silvacanne e Thoronet.


stesso

si

disegno

La Souterraine ed Grazine vediamo


forma

della

Pontigny

di

alcune province

monu-

chiesa dei Premonstratensi

13.

pittoresco

si

ha nella

chiesa

di

Notre-Dame de

Pu\',

ed

SVOLGIMENTO
in quella di
al

Ilario a Poiticrs.

S.

corona

coro,

cappelle

di

DI

FORMIC

1)

ARTE NAZIONALI

Quest'ultima a sette navate, con ambulacro intorno

transetto a due na\ate;

quella delle chiese a cupola, e fu abilmente adattata


plicazione della

Qualche

forma

al

divisione dello spazio

la

tipt)

basilicale,

di

simile

si

vede

nelle chiese a cupola dell' Aquitania.

fu decisiva nello sviluppo dell'architettura nel Perigord,

Saintonge,

si

nale,

la

di

l'ap-

loro

e nella

ritrova in qualche edilzio di paesi pi lontani, a tramontana, a

le-

Francia settentrio-

cupola assunse una forma che ha della vlta a crociera; nella Francia occi-

non

c'

forse alcun

esempio

di

cupola anteriore

al

secolo XI; dalla chiesa

Saint-Jean-de-Cle presso Thiviers a quella dell'abbazia di Solignac, e da

alla chiesa di

di quel che

S.

Stefano di Prigueux

da taluni

c'

pennacchi della cupola,

tuttavia questo

in edifzi

non

questa

un progresso maggiore e pi indipendente

ammetta. Alcuni importanti elementi

hanno riscontro

pietre squadrate,

naka, a S. Barnab

si

come

Francia occidentale,
di

La

nell'Angoumois

vante ed a ponente. Nell'Anjou e nel Poitou, per influenza della

dentale

mediante

conventuale.

vi'ilta

cosa

'99

ci

pilastri

dell' isola

di

di edilzi a

cupola della

interrotti, la

muratura

Cipro, a Nicosia, a

pare un argomento sufficiente

per

Larrite-

MANUALE
nere che

normale
di Cipro.

polcro

monumenti

sopradetti

STORIA DELL ARTE

DI

francesi, che

giustamente furono

nella spiritualizzazione dell'arte medioevale,

La sorprendente somiglianza

dei

presso

Giulii

Saint

dimostra

modo nuovo

antichi e tentava di foggiarli in

Prevalgono anche qui

dell'edifizio.

della torre di S. P^ront a

Remy

un momento

definiti

dipendano direttamente da

Prigueux

che l'architetto studiava

quelli

col

se-

modelli

il che
appare anche da altri particolari
forma semplicissima dell'unica navata con vlta

la

a botte e la pianta a croce latina con transetto assai

lungo.

gruppo

questo

In

Fig. 253. Pianta della chiesa di S.

di

Be

a Digione.

il pi originale
senza dubbio la chiesa di
Front a Prigueux, del principio del secolo XII.

edilzi

S.

che essendo l'ultima della serie delle chiese aquitane


a cupola, alla quale appartengono pure

Pe'rigueux

di

quella

in cui

Essa

stica.

e
si

manifesta maggiore maturit

quale

non

al

S.

con cinque

Marco

di Venezia, dal

pennacchi,

ed

la

chiesa a cupola di

S.

Maurizio ad Angers, costruita

XII, nella quale

monumenti

Fontvrault, quella di S. Pietro

differenza tra

la

Altri

non servono che a delimitare

in
le

massima
parti che

gli

spazi,

prova

della

Poitiers e

parte nella seconda

hanno funzione

trattata

met
in

diverso

dal

gotico.

non

soltanto nelle grandi cattedrali e nelle chiese conventuali,

chiese

minori

Altra

infatti

nelle

regioni

si

modo

che

affatto

cupole

il

anche

in

contavano circa quaranta chiese

di

preferenza che

sopracitate

secolo

del

quelle

trovarle

sono

cattedrale di

la

statica

elegantemente ed

la

bizan-

dall'arte

insigni di questa serie

particolari

altri

dimostrano una diretta dipendenza


tina.

arti-

cupole

per certo che derivi direttamente

cupola sorretta da

greca

croce

259) e rassomiglia

(fig.

S. Stefano

il

Angoulme, anche

chiese di

le

si

aveva per

le

ma

pianta rettangolare con una sola navata e con vlte a botte.

L'architettura a vlte in Francia ebbe una decisa predilezione per


sala,

sullo

schema

della basilica

chiese

le

romana, cio con navate coperte a vlte

di

uguale

SVOLGI MF.N

1(1

DI

FORME DARTIC NAZIONALI

201

Rodano troviamo esempi 1:n dal


non tard a prevalere nell'architettura per tutto il litorale del Mediterraneo
Hno alla Spagna. La prima difficolt che presentano queste chiese quella della
problema
il
spinta diretta esercitata dalla v<Mta della nave mediana sulle vlte laterali
altezza

questa forma, della quale nella valle del

secolo X.

fu

risolto felicemente in varie maniere.

nel

Poitou

spesso mancano

Fig. 254.

collegati
di

da archi

non dare

meridionale
secolo

alla
la

XII:

ciechi.

navata di

di

Notre-Dame

nelFuna e

la

la

le
si

incominciata da Enrico

pilastri

la

tendenza

alla

facciata; del che


(fg.

artifizi

Alvernia

modo romano,

alla

met

vastit,

lo

studio

Nella Francia

fin dal

principio del

dello stesso secolo.

abbiamo esempi notevoli

Era

co-

nella chiesa

20) e in quella di S. Nicola a Civra\-;

La cattedrale di Poitiers,
ubi, notevole per l'effetto di forte
per mezzo di essa l'idea della chiesa

di prospettiva.

re d'Inghilterra nel

unit prodotto dalla disposizione dell'ambiente;


a sala pass nello stile gotico francese.

al

alle laterali.

chiese a sala viene diminuendo

usarono anche
II

da

(che in

Michele d'Eiuraign

conserva fino

Grande a Poitiers
si

S.

sostituiti

evidente dappertutto

prevalenza per

nell'altra

di

sono

poco sporgenti

mezzo dimensioni maggiori che

nell'occidentale

stume ornare a profusione

atfatto),

Chiesa

contrafforti

MANUALE

STORIA DKLI, ARTE

DI

Nella Francia occidentale dalla chiesa a sala e dallo schema basilicale si dovette
cercar di trarre una forma mista, che dei vantaggi costruttivi della prima rendesse
possibile un'applicazione di uso generale. Si credette di riuscir nell' intento facendo
le

navate

pelle;

il

laterali

a due piani

nel coro

conserv l'ambulacro e

si

compreso

transetto di cinque campate,

coperta con vlte a botte o con vlte claustrali;

corona

la

di cap-

disuguale

l'incrocio, di altezza

maggior altezza nell'incrocio;

la

pilastri sono fitti e la luce scarsa, perch la parte alta della navata di mezzo
debolmente illuminata. La vera patria di questo tipo architettonico l'Alvernia, tanto
che il sistema di vlte delle navate laterali a due piani prende il nome di sistema
i

alverniate.

Sopra

vlte laterali a crociera corrono

le

mezza botte scaricano


Opera in sommo grado

il

tribune, che colle loro vlte

le

peso della vlta della navata

mezzo

di

du Port a Clermont-Ferrand

come modello

considerata

sviluppato

fu

di Saint-Nectaire,

abbaziale

tre

na\'ate,

Ma

in

una

ed

gogna,

la

vlta a

a quella di
tale

ciera, a

e a

questo

si

nella

isolati.

costoloni,

anche

sui

con trovata

botte fu usata nella Bor-

Rodano, nel Nivernese,

solo

navate

delle

fanno

piano,

da

af-

mezzo. Fuori del-

e nel tratto della Linil

Svizzera occidentale

arriva

prima

e nel

modo

del paese,

agli usi

Francia occidentale e meridionale

Per

mentre

la

le

navata di

navate

sistema legato della pianta ben

che

non pochi

cos la chiesa di

sud-ovest, e perfino,

botte

di

che non

che

laterali,

fa

chiesa

nella

le

vlte

sono ad

contrafforti alla vlta a


alla

costruzione gotica.

vlta a crociera nelle navate laterali, diveniva facile l'estenderla anche

mezzo

Borgogna e
ciera sono casi

luce,
di

Borbonese

che pare gi un avviamento

innovazione non contraddice

di

quella

transetto a

il

Giovanni a Granson, notevole perch

mezza

un

mezza

regione del

nella

meraviglia, nella
di S.

navata

dalla

guadoca verso

dove

su

magnifica torre sull'incrocio.

Nevers riceve

nel Limosino, nel

la

Riom. La chiesa

e di

modellata

maniera alverniate

originale,

l'Alvernia

essa

di

Paolo ad Issoire

S.

chiese sono gi dismessi

queste

Stefano

S.

fatto

Adottata

Brionde

di

Conques

di

particolari della

il

di

tema

il

Sernin a Tolosa: ha cinque navate,

S.

mezzo,

chiesa

nella

che

261-262).

(fig.

infatti

esterno.

Notre-Dame

263) e piuttosto alterato che imitato in quella

(fig.

botte della navata di

muro

sul

caratteristica del sistema alverniate la chiesa di

pilastri

di

si

mezzo

mezzo

laterali

adatta
(che

la

si

si

le

prefer

attenevano

pi logico in Francia, l

mentre

in

alcuni

territori

basiliche colla vlta a cro-

ben presto

la

alla crociera

vlta a costoloni a sei vele,

\lta a cro-

semplice.

donde

.\l

risulta

prima funzionavano solo come sostegni delle


di mezzo) furono collocati

arcate, e poi salirono per tutta l'altezza della navata

L'Anjou e il Poitou si dividono il vanto dell'esecuzione e dello svolgimento


concetto che vediamo gi maturo nella cattedrale di Le Mans consacrata nel

costoloni.
del
1

suo pronao alquanto


58. .\nche pi importante la chiesa abbaziale di V'ezelay, col
vlte a sei vele.
la Picardia si mostr invece poco fa\'orevole all'uso delle
:

posteriore

SVOl.GIMKNTO

DI

FORME D ARTK

relazione con l'architetiura l'rancesc d'occidente, in

In

gersi ben presto

un indirizzo originale: qui

allo stile cluniaccnse

la

pianta del coro e

secolo cercano di risolvere

il

problema

soluzione alla quale pervennero

fin

gli architetti

facciata a

la

siede in

sommo

grado

l'arte di

ciascuna

silica,

di esse,
Il

Normandia vediamo

non

si

doppia

contentano
torre,

dal principio del secolo XII.

disporre

le

(Da Dchio e

ma

svol-

di togliere

gi nell'XI

v.

Questa scuola pos-

Bezold).

parti architettoniche e di stabilire

porti della pianta con bella evidenza e regolarit,

delle masse.

203

di dare a tutta la basilica la vlta a crociera,

ttedrale di Autuii.

di

N'AZIONALI

conforme

alla

rap-

funzione costruttiva

sa trarre dallo spazio l'effetto che vuole, ed ha piena padronanza

sistema legato determin

che a croce latina con cori

lo

laterali di

sviluppo del braccio maggiore della

ba-

pianta rettilinea; l'applicazione di questo

sistema, a misura che andava in disuso col progredire dell'arte delle vlte, l'alternarsi
delle colonne coi pilastri, favori l'applicazione della vlta a sei vele.

Le

pareti

della

MANUAI.E DI STORIA DELL ARTE

204

(Da Dehio

yig. 257. Chiesa ubbaziale di Clury.

navata

abus

di
di

me/./.o

quella

furono

forma a

avvivate

triforii.

eia

raggi, di cui gi

Nella decorazione

abbiamo

Inghilterra,

in

e v. Bezold).

ma

motivo

il

quanto monotono. Gli avanzi

applicato

modo

al-

abbaziale

di

in

sostegni alternati,

quel sistema normanno che


non ha ancora caratteri detinicapolavoro dell'architettura normanna la navata

sono l'opera pi antica


nell'abbazia
11

si

anche

adoperata

della chiesa

Jumiges (1040- 1067), che conserva

tivi.

us e talora

si

parlato, che fu

maggiore

di

Bernay

di

della chiesa di

consacrata nel 1077.

Stefano a Caen

S.

anche nelle chiese

applicati

nit nella

264),

(fg.

concetti costruttivi di essa furono

S.

di

Nicol e della S. Tri-

stessa citt; quest'ultima ha

una cripta con

vlta a crociera ed a costoloni, che fu poi imitata nella

chiesa di

Monte

Gareggiano

S. Michele.

di

bellezza architettonica colle cattedrali

francesi alcuni chiostri,


di

ad esempio quello

Trofimo ad Arles

S.

(fg.

-263)

di

Aix, quello

quello della

catte-

drale di Vaison.

Sono
ed

motivi

ornamentali della Provenza

singolarit

meandri

animali e vegetali, vediamo

della figura

gli

ovuli

nell'Aquitania, insieme coi

tolti dall'antico;

le

prime imitazioni

umana.

Nella Francia meridionale c' una regione, costituita


dalle

contrade lungo

il

corso superiore

della

Garonna e

dei suoi affluenti, nella quale prevale l'uso del mattone.

Della
di S.

muratura

in

cotto

il

pi bell'esempio

Sernin. nella quale per

le

la

parti pi vistose

chiesa

sono di

SVOLGIMENTO
pietra

le

edilizia

quella terra francese, dove nel periodo

in

pi diverse influenze, dove

poderoso impulso

all'arte,

la

cavalleria ed

dei quali

veramente

essere un organismo saldo e serrato, ci


serie di

romanico

che sono

lasci

conseguenza

tentativi fatti dall'arte delle vlte per raggiungere

di

degnissima

e se questo stile ha

naturale

la

incro-

si

molti ordini monastici diedero

insigni,

avvento del gotico francese

al vittorioso

e pi precisamente all'architettura nazionale,

numerosi monumenti, alcuni


parazione

conforme

sottili,

romanit.

della tarda

I. 'attivit

ciarono

20^

mattoni adoperati nelle grandi masse murali sono quadrati e

modello

al

FORME D AR lE NAZIONALI

DI

il

pregio di

una lunga

di

una perfetta

s
pre-

unit.

di S. i^'ront u Prit

Spagna. Anche
La

la

Spagna

Medio Evo una regione artisticamente

fu nel

parte meridionale della penisola, sotto

fertile.

dominio dei Mori, produsse vaghi

il

fiori

d'arte orientale; a settentrione lentamente cresceva la potenza dei principi cristiani e

risorgeva l'arte cristiana.


disfare ad esigenze
stina di
S.
di

Lena, che per

le

palazzo del re

dello stile latino-bizantino


sia

per

le

chiese a tre navate.

Maria de Naranco ad Oviedo

(fig.

Ramiro verso r85o,

originali; la basilica di S.
la

Le opere

modeste; ci vale

266

colle fasce

la

si

la

delle

attribuita al

Campo

vlte

X
S.

sod-

chiesa di

crede sia stata costruita ad

chiesa benedettina di

consacrata nell'Sg'i, e quella di S. Pablo del

per

fatte

quella di S. Cri-

Tra queste ultime citiamo:

che

Maria de Lebeiia,

chiusura rettilinea del coro;

erano

come

chiese a sala,

ornate

secolo,

Salvador

di

notevole

de

uso

figurazioni

per

Valdedios,

a Barcellona, assegnata nel 914

MANUALE

20b
dal

Conte ^Tlfredo

STORIA DELL ARTE

DI

monaci dello stesso ordine. Dappertutto

ai

si

vedono ornati

ad

ha

gi

incavo, motivo chi appartiene al patrimonio dell'arte germanica, del che

esempio
cialmente

Miguel de Lino (802)

S.

in

di classico,

qua e

pronao che

nel

\-lte

troviamo pure qualche traccia


a ferro di cavallo, che appar

continua all'esterno

Escalada, chiesa consacrata nel

Nell'esecuzione delle

vediamo Parco

un, ed

altre

la

navata maggiore

forme

appare una tecnica timida

si

bizantino e

di

manifesto
di

S.

spe-

Miguel de

tratte dallo stile arabo-bizantino.

e faticosa,

clic

non

sa tare che

cose rozze e massiccL-.

Lo
XI

stile

romanico, sotto l'inriuenza francese, produce nella

e XII, opere insigni

Spagna,

nei

secoli

da Cluny e per mezzo dei Cistercensi, dall'Alvernia, dalla

Borgogna si avviano relazioni artistiche colla penisola iberica, dove


si chiamarono a lavorare architetti francesi. Il francese Florin de
Pituenga e il geometra romano Cassandro costruirono tra il 1088 e il 1099 S. Fedro
in Avila (fig. 267) dove nel XII secolo, sotto il figlio di Raimondo di Borgogna, si
cominci la chiesa di San Vincenzo qui nello stesso edificio si incontrano v()lte a
Linguadoca

e dalla

fino dal secolo

XI

botte e

a'

crociera; mentre

facciata occidentale col

la

cupola sull'incrocio delle navate e

pronao accennano ad

cattedrale di Siguenza, consacrata nel

altre influenze oltre

1123 dal vescovo Bernardo

le

due

di

torri

francesi.

alle

Agen

(un

della

La
Qua-

SVOLGIMENTO

FORME D ARTE NAZIONALI

DI

Autun

scone), somiglia nei particolari a quelle di

a cupola, che

Poitiers.

di

motivo

Il

delle torri
fioritura

diffuse probabilmente dalle chiese a cupola preferite nella

si

romanica nel Prigord, nell'Angoumois e nel Saintonge e pu essere derivato dalTAquitania, raggiunse ben presto una singolare ricchezza. Nella cattedrale di Zamora,
incominciata da un vescovo francese,

Toro

chiesa collegiata di

125-1 149), nella vicina

(i

massiccia cupola centrale sono addossate quattro torricelle.

alla

Salamanca

parallele dell'antica cattedrale di

un grande

a crociera, produce
fu

benedettino Bernardo

il

e nella chiesa del convento di Hirache in

2C)S

(fig.

presa a modello

come

preceduta,

effetto.

in S.

Millan

269), costruito fin dall'inizio con vlta

(fig.

la

due ballatoi merlati

staccati,

corpi

navata principale spesso

Segovia, da un portico a colonne.

di

Navarra

coro con due absidi

pianta di questa chiesa, a

moltissime chiese spagnuole, dove

in

cominciata nel 1091,

di Avila,

La

Il

Alla

cattedrale

188,

produce un

sorretti

da mensoloni danno un singolare aspetto di fortezza (fig. 270),


in bella armonia colla cerchia murata della citt. La cattedrale

di

da tutta
XII;

S.

Giacomo

la

Compostella, meta di pellegrinaggi

fu cominciata sul principio del secolo

che nell'alzato probabilmente fu presa a

sia nella pianta

modello

di

la Cristianit,

chiesa di S. Sernin. In vista del gran

pellegrini che qui accorreva ogni anno, tutti


vasti

sopra

navate laterali

le

da

setto fiancheggiato

considerazioni suggerirono

la

La nave

mezzo,

di

sia

transetto, ha la vlta a botte

sono

Come

crociera,

nelle

nelle

le

laterali

pi basse;

tribune, e

aperta ed

di scultura

braccio

nel

del

di

tran-

il

stesse

le

ricchi portali

affini

proven-

ai

maggiore che nel

con fasce; nelle

tribune

costruttive

parti

elevano

scala

ad entrare, con ornati

in\"itanti
zali.

si

navate

numero

vani sono molto

laterali le vlte

mezza botte

ffig.

271).

braccio maggiore, cos nel

coro, con ambulacro e cinque cappelle in giro, molto probabile un modello francese.

somigliante

effetto

contribuisce
cetto che
nella

la

complessa

domina

cattedrale

La

quello

cattedrale di Santiago,

delle

membratura

al

nel

in

pi

Lugo, cominciata nel 1129, enella chiesa

che in massima

dei pilastri della navata

nella disposizione di essa si ritrova,

di

compiuta

grandi chiese gotiche,

mezzo.

di

modeste
di

parte

con-

11

proporzioni,

Leon,

S. Isidoro a

consacrata nel 1149.

Un'influenza francese, o meglio borgognona,


S.

Maria

di Ripoll.

Semplice eleganza ed

parte rovinata, del convento de


di

il

vescovo

di

vano

Rua
Le

San Juan de

la

di

Castiglia),

Pamplona Pietro de

convento francese di Scala Dei

Pena

tutte
di

evidente nella chiesa benedettina di

sono pregi della chiesa,

Oliva (compiuta nel 1198) e di quelle

Aguilar (fondata da alcuni Grandi

Abarzuza, che

la

la

artistica schiettezza

e di

Nostra Signora

opere dell'arte cistercense. Bei chiostri

Huesca, a S. Cugat del Valles

(fig.

Vera Cruz presso Segovia


(fig.

si

272', a S.

le

conser-

Pedro

Real.

el

costruzioni dei Templari costituiscono un gruppo per s stante

magnifici avanzi del loro castello di Ponferrada sono degne di nota


S.

di Iranzo, in

Paris assegn nel 11 76 a monaci del

presso Estella, ed una magnifica sala capitolare a Carracedo

cetto fondamentale

in

Santa Maria

di

che

pi

(1204), e di Eunate, costruite secondo lo stesso

273). L' intenzione di imitare

la

loro chiese di

chiesa rupestre

del

con-

monte

MANUALE

2o8
Moriah
non

c'

casi

li

indusse a preferire

che una cappella per


evidente

la

pianta centrale di Salamanca

l'altare

l'analogia cogli

.Molto originali sono

le

quella

di

Eunate

addossata ad un lato dell'ottagono.

In

ambo

edilzi

di

della

STORIA DELL ARTE

DI

dei

Templari

si

accosta

appartenne pure

ai

Templari.

Monumenti

di

sommo

in

Parigi, a

Laon ed

a Metz.

Xotrf-Dumc du Poil a Cle

arcate che circondano

Francia meridionale

la

la

chiesa della

pregio sono

le

chiesa di Eunate.

Maddalena

.\lle chiese a sala

Zamora. che un tempo

porte romaniche di Puenta la Reina.

Tu-

SVOl.GrMENlXJ DI l'ORME DARTI'; NAZIONALI

209

dela ed Estella. In qualche caso, ad esempio neirornato del portale di S.

Real

di

SangLesa,

le figure

un

e nella

vedono influenze

si

gran copia

di

francesi di varia origine, nel

Fig. 264. Pianta della eh

Spuinger

.I/,i/jv.ifc

II.

Maria
di

la

collocar

motivi ornamentali; questa ricchezza d'ornato produce

solenne nel portale di Santingn di Compostelki.

effetto

modo

MANUALE

2IO
Dal contatto deilo

stile

romanico

forma ultima ed esagerata


davano ai Mori loro vassalli).

la

STORIA DELL ARTE

DI

moresco sorse uno

col

mitdcjar

il

(cos

misto, del

stile

nome

detto dal

che

gli

quale

Spagnuoli

principi cristiani si valsero spesso dell'opera

di

ar-

moreschi: anzi nel 1275 alla fabbriceria della cattedrale (gi moschea] di Cordova fu concesso di assumere in servizio, senza alcuna tassa, quattro operai moreschi,
tefici

cio due muratori e due falegnami, per

'im

manutenzione

la

=^

.\

dell'edifizio.

" 4

Cos stando

le

de] chiostro d S. Trofin

non meraviglia che nella chiesa di S. Giacomo delTArrabal a Toledo la pianta


conforme alle regole e tradizioni chiesastiche, mentre l'alzato ed il modo di co-

cose,
sia

struzione hanno carattere moresco.

In

tempo

generale nelle chiese spagnuole


prevale

la vlta

alla vlta a crociera.

e
.si

produce un
!.i

Sono

di

modello moresco anche

negli archivolti della porta episcopale della cattedrale di

ntagli

la

ornati

gli

Zamora

(fig.

a fra-

274).

pianta non troppo complessa; per lungo

a botte, che talora conservata nello stesso edifizio, accanto

L'interno di queste chiese, costruite di pietra, spesso massiccio

effetto di austerit

ma

anche

di

pesantezza

col

tempo

la

costruzione

alquanto pi libera e Icm^era. Le torri a cupola, da principio pesanti, che non

SVOLGIMENTO
mancano mai

FORMI:

DI

AKTF, NAZIONALI

1)

suU" incrocio delle navate delle maggiori

una pi accorta padronanza

tati

si

fanno pi leggiadri;

fogliami,

con maggior maestria. Dati

ornamenti, era naturale che


schiettezza e semplicit, e

Nel vicino Portogallo

colParte moresca, cosi

freciuenti contatti

portali

dei

umana sono

figura

la

ad
ad-

dei

particolari

animali e

gli

grazie

delle torricelle

spagniiole,

masse ed all'ingegnosa trovata

delle

dossate acquistano leggerezza e pittoresca eleganza;


capitelli

chiese

211

trat-

ricca di

Spagna si allontanasse dalla piimitiva


pervenisse ad uno stile sempre pi decorativo.
romanica

l'arte

la

cattedrale di

nella

Coimbra segue

^'ecchia Castiglia, cio Avila. Segovia e Salamanca

ma

nella pianta

l'alzato e del

modelli della

sistema alver-

Santa Maria de Naranco ad Oviedo, (Junghiindel).

niate-tolosano.

Templari
e

intorno

di

notevole

Tomur,

gli

gira

il

corpo centrale, ottagono a due piani,

edificata nel

un recinto

Alcobaca, consacrata nel

122.

vaux, con analogie con quelli di

dei

chiesa

sedici lati. Nella chiesa a sala dei Cistercensi

di
il

della

182; esso termina con una piattaforma merlata,

coro ha

la stessa

Dommartin

disposizione di

e di Heisterbach;

le

quello

in

Clair-

di

vlte sono a

cro-

ciera cupoliforme, ad imitazione di quelle della Francia occidentale.

Costruzioni profane romaniche. Molto


venti

sono

incendi in

resti di

tempo

edifzi profani,

di guerra,

genze e dei costumi. Di


per uso pratico, cio

tali

o trasformati nei
editzi

le

secoli seguenti dal

pi sontuosi erano

come magazzini

fortezze, costruite di pietra,

pi scarsi che

chiese ed

con-

molti dei quali furono distrutti da saccheggi od

fortificati

che servivano pure

in

di

castelli,

mutarsi

dapprima

delle

esi-

fabbricati

luoghi elevati, e divenuti poi vere

abitazione

al

signore.

MANUALE

Fig. 267.

HiK. 20S.

DI

STORIA DELL ARTE

San Podio ad Avila. (Junghandel).

La

collegiata di Toro, ijunghiindcl).

SVOLGIMlvNTO

FifT.

:t,.-:

VM.i

DI

FORME

dell'u

1)

AK lE NAZIONALI

:,iralc

dt

S.>laiii,

Fig. 2;o. Cattedrale d'Avila. (Junghandel).

MANUALE

21^
Castelli.
nel

mezzo

tondo

Il

STORIA DELL ARTE

castello medioevale, che in

esso serviva

molte regioni

donjon)^ poderoso torrione che

mastio

il

DI

di

abitazione

di

fugio e difesa. Perci l'entrata situata

cittadella,
in

alto,

romana,

ha

pu essere quadrato o

ro-

risale all'et

come estremo

e spesso gli

e pi sicuro ri-

ambienti

diversi

Fig. 271. Cattedrale di Santiago di Compostella. (Dallo Street).

sono completamente separati l'uno dall'altro, cos da potersi difendere indipendentemente non ci dobbiamo dunque aspettare di trovare in questi editici da

piani

guerra decorazioni artistiche. Ancora nel


dell'angustia
castelli dei

Sinsheim

della

cavalieri
nel

sudiceria,

della

uno sguardo

Palatinato

(fig.

275;,

al

XM

vita

secolo Ulrico

incomoda

di

Hutten

e triste che

cosidetto Heidenschloss

di

basta a giu.stificare Ulrico.

si

si

lagnava

conduceva nei

Steinsberg, presso

Cos nude

come

il

SVOLGIMENTO

ni

FORME D ARIE NAZIONALI

manuale:

;i6

mastio sono

mura

le

di

di

storia dell arte

cinta e le torri che difendono le porte,

sporgenti ballatoi di difesa interrompono


giori,

nel

come

XV

quello di

Arques

in

con un'opera avanzata

massa

la

dei muri.

Normandia incominciato
ifig.

276I, del quale

si

e solo

Anche

merli e

castelli

nell'XI secolo ed ingrandito-

pot ricostruire

t-m. :-|. p.ir:a episcopale della ci;t;drale di Zamcira.

la

pianta

un
II

cortile o recinto nel quale

mastio (A)

da un

muro

si

sono sparse

alza massiccio presso

domina

la

il

le

(I

K, conduce dall'avancorpo (L,

abitazioni e

muro

di

cinta,

le

stanze

diviso

di

Come

si

vede, tutto era

il

in

uso domestico.

perpendicolarmente

seconda entrata (G) ed nello stesso tempo

zione con un punto fortificato (M).

poter difendere

il

torri

col

Iniighaiiile!).

sussidio di antichi disegni, erano edificati a custodia del presidio e per ricacciare

nemico: una porta ,D) fiancheggiata da due

gli

mag-

disposto

in
in

terreno palmo a palmo. Nella costruzione del castello

si

comunica-

modo da
procurava

SVOLGIMENTO

DI

FORME D ARTE NAZIONALI

innaiui tutto di scegliere un luoi^o naturalmente forte, atto a

ditendere

il

territorio circostante; perci

pi esposta ad assalti era munita di fossi e di baluardi. Cos

servando

come nucleo

collocato

sopra

dossi

pittoresco e talora

Solo

verso

edificio speciale,

mente, n mai

vi

fine

mancano

XI

secolo

del

isolate,

si

scale esterne, le sale che

"'13,1

il

ed

parte

la

sempre con-

castello,

e per se stante

acquista anche un carattere

col paesaggio.

Fabitazione

quelli imperiali tedeschi si


le

avanzate, e

un organismo generale

monti o sopra colline

di

Palazzo

il

diviene

armonizza felicemente

si

la

mastio,

il

soggetto

tener

costruivano opere

si

217

trasferisce dal mastio in

ornano ben presto

un

artistica-

occupano quasi tutta

la lun-

nrK

Fig. 275. Castello di Steinsberg presso Sinsheim nel Palatinato.

ghezza del palazzo,


le

sale.

le

vaste ed eleganti finestrate ad archi e colonne, che rischiarano

In generale questi castelli o palazzi (Pfalzen) in Germania differiscono secondo

che sono costruiti in mezzo all'acqua o sull'acqua


dipendente dal terreno e lascia maggior libert

non

si

ed a Dankwarderode

un

ci

sono due saloni

altro edifizio staccato

nel

primo caso

la

gusto individuale.

ad uso

di abitazione

questa forma pi

come

weig, l'aggruppamento dei vari fabbricati, che comprende anche

la

ha aspetto pi serrato.

Il

Poco

che

antica

Braunsch-

cattedrale ed altri

piano seguito a Goslar ed a Dankwarderode,

che forse corrisponde ad una forma accennata nel poema


gi alquanto perfezionato ad Eger.

meno

quelli

si

conserva qualche analogia colle costruzioni carolinge; a Goslar,

edifizi annessi,

pianta

Di

possono fare due gruppi. A Goslar


sovrapposti che occupano tutto un corpo di

possono ricondurre ad un tipo generale

fabbrica, e

al

a poco

si

dei

perde Fuso

Nibelunghi,
di

si

vede

tener separato Te-

MANUALE

:i8

ditzio

ai

contenente

quali

si

cappella,

la

STORIA DELL ARTE

da quello che serve

sale

le

a^giun^e

DI

si

abitazione

di

due corpi

fabbrica,

di

riuniscono sotto un solo tetto; Teditzio

accresce

si

un piano, modificazione gi preparata dalle torri e dai torrioni a parecchi piani.


e le varie parti sono collegate da scale interne.
Nel palazzo di Goslar (fig. 277) il basso pianterreno a mo' di zoccolo accentua
di

fortemente
ai

due

lati

la

aggruppate simmetricamente e

linea orizzontale; le finestre

mezzo

del corpo di

tale;

nei
di

ma

di regola in siffatti palazzi,

castelli

nei palazzi comunali,

mira sopratutto

tavia

usavano

risaltava dalle

murarie che per

masse

maggiori

nei

Dankwarderode, ad Eger
si

pi

lo

editzi,

periore della ^^'artburg

ha

si

pittoresco; tut-

l'effetto

monumentale

l'effetto

grandi

monumencome

ottenere un effetto severo e

di
Pli!'"'

arcate

le

rivelano Tidea della regolarit ed anche F intenzione

si

Goslar.

e nel piano su-

adoper

la

pietra

rozzamente squadrata; invece nei palazzi


Gelnhausen,

Mlnzenberg e

di

vediamo usata

pietra a quadri regolari,

la

carattere esteriore dal quale

progredita architettura

che

henstaufen,

di

^^'impfen

di

si

riconosce

a questi

diede

edifizi

la

Ho-

degli

dell'et

l'a-

spetto di solidi castelli facendo nello stesso

tempo risaltare il gran salone e la cappella.


Le sale sono sempre rettangolari, divise per
Io pi in due navate da una fila di colonne
o di

pilastri

le

finestre

sono a

di solito

coppie bifore, trifore o quadrifore. con cornici

di

svariatissimo

disegno;

le

colonne

aggiungono bellezza alla sala.


In certe facciate, come a Gelnhausen, a
W'impfen (fig. 278 e nella Wartburg, la

delle finestre

finestrata

una serie continua o quasi con-

tinua di archetti e colonne

a dir vero in

questi castelli o palazzi che dir


Fig. 276. Castello ji Arques neiu Normanai.i.

l'abilit

del

staufen non

muratore
si

sarebbe propriamente

Goslar

che

la

genialit

pu disconoscere qualche

(del secolo

il

palazzo, e nelle

si

vogliano

non ha l'esatto
equivalente in italiano) da ammirare pi
tuttavia in quelli degli Hohendell'artista
;

perch

iLtedcsco Pfolz

pregio artistico, specialmente in


cappelle.

Ma

XII) e di Gelnhausen, e del castello

delle

residenze

Enrico

di

il

quello che
imperiali

Leone

in

di

Braun-

schweig (Dankwarderode), anteriore a quello di Gelnhausen, non rimane che assai


dell'edifizio primitivo, al quale in tempi recenti furono fatte molte aggiunte e
modificazioni. La sala della reggia di Goslar, coi suoi gruppi di finestre che avvivano

poco
la

facciata,

congiunge

la

semplicit alla maest. Federico

gresso dell'arte, restaurando

gli

(Barbarossa) favor

il

pro-

antichi palazzi e facendone costruire di nuovi. Di ci

S\-OL(;iMENT() DI

che rimane di questi

qualche cosa
di

i-i.)).

speciale considerazione

Il

palazzo

decorazione della

la

280), che in

palazzo

il

Geinhausen serv

di

di

pilastri

massima parte appartiene

sorgeva

il

monticello

punte levatoio,

cui

di

il

alla

la

pesse.

le

stanze dei cavalieri,

Questo primo

Un
e

il

il

la

di

al

una torre quadrata


denza principesca,

mastio era collocato

si

apriva

piano superiore era

all'angolo meridionale

la

questi

altro
gli

il

modo

in

edifizi

la

corpo

la

il

e al-

con-

fabbrica,

princi-

muro,

con

da difendere l'entrata

del-

mediante un

scoperta.

scala

ariose arcate, stava tra

stanze

le

salone delle feste, di notevole bellezza;

compiva
in

sistema difensivo.

il

la

quelli delle

cappella occupa

il

Come

maggior ricchezza
dame,

cappella era oggetto di cure speciali

hausen, Trifels, Munzenberg

di

le stalle

appartamenti delle

accede per una

si

in

^^'artburg aveva magnifiche sale

menti era negli appartamenti del principe,


In

un

Lutero e

l'attiguo palazzo dei Langravii, al quale

esterno;

che aveva a destra

atrio,

poi da

.sostituite

camera

corridoio, che dal lato del cortile

muro

d una
Medio Evo:

fine del secolo XII,

atrio era separato dal cortile interno

porta di comunicazione;
l'atrio e

un

torre in

la

cune basse camerette di servizio,


tenente

archi

Wartburg presso

ripido pendio rendeva superflua ogni difesa, passato

entrava per

si

Dank-

di

la sala, illu-

archetti, le lesene e gli

di

Nulla meglio che

facciata.

palazzo

chiara idea di ci che fosse una residenza principesca nei primi tempi del
salito

Gcin-

di

modello a quello

di

rovina. Nel

insieme col fregio

finestre, che

di

formavano
(fg.

di

2IQ

sue nobili e delicate sculture ornamentali, che hanno

piano terreno diviso da una serie

il

minata da gruppi

Eisenach

(fig.

le

nell'Assia superiore, anche questo in

warderode sopra
ciechi

170. per

orientale

di

Munzenberg

denno

e>-iili/.i

hausen, compiuto nel

FORME D ARTE NAZIONALI

resi-

di orna-

e nella cappella.

nei castelli di Gein-

piano superiore del torrione

d' in-

un fabbricato indipendente, a due piani, dei quali il


piano superiore in comunicazione diretta cogli appartamenti del principe; tra due
piani c' poi una comunicazione aperta nella vlta; il superiore, per lo pi ornato con

gresso;

in

altri

edifizi

essa

MANUALE

STORIA DELL ARTE

DI

era riservato al signore ed alla sua famiglia, l'inferiore, semplice e massiccio,


era destinato alla gente di servizio ed alle esequie. La pianta era un rettangolo diviso
di coin nove campate mediante quattro colonne, disposte agli angoli dell'apertura
arte,

municazione
solito

sono

tra

veri

tipo costrutti\o

il

piano inferiore ed

il

superiore

colonne del secondo

le

piano di

capolavori dell'arte romanica pi tarda. Bellissimi esem.pi di questo

hanno a Norimberga

si

(fig.

281 e 282), a l^hora, a Steinfurt, a Land-

sberg presso Halle, e specialmente a Freyburg all'Unstrut e nel castello degli Hohenstaufen ad Eger, compiuto circa il

Sono

notevoli per la singolarit

della pianta,

rispettivamente decagona

L214.

^ITT

ed esagona,

Manden

cappelle dei castelli di

le

Hobern

di

alla

Mosella.

Nell'interessantissima cappella del cadi

stello

Tirolo (Merano! evidente

lombarda;

l'influenza

pan sono una eccezione.

come

dare,

absidi

tre

le

della cappella del castello di

Hochepda ricor-

notevole esempio di tra-

sformazione della porta dell'antico caromanico,

stello

porta dell'antica

la

abbazia benedettina

Komburg

di

(fig.

28^); essa fiancheggiata da due torricelle,

con lesene ben

fregio

di

profilate

ed un

archetti tondi sopra l'arco

d'ingresso ed

archi di bel disegno

altri

nelle torricelle, e

richiama

alla

mente

le

porte

turrite di alcune citt, per

le

quali

servi

Xigra

modello

di

la

Porta

Treviri.

di

Di aspetto ben diverso da quelle


delle residenze imperiali e dei castelli

tedeschi

il

palazzo dei duchi di Gra-

nata ad Estella
rtistxci

di U'impfcii).

risale

al

secolo

esso sono

ifig.

284). edifizio che

XII.

rafforzati

Gli

angoli

di

da due colonne

sovrapposte, trattate in una maniera

forme molto pi antiche; il forte aggetto delle cornici


finestre si
a modiglioni produce un bell'etfetto; anche nell'aggruppamento delle
del
osserva una certa originalit. notevole per certi tratti che hanno del franco e
che

classicheggiante

siriaco, e
di

provengono

Fiandra nel

180

ricorda

dalla Palestina,
;'fig.

28=,

il

castello turrito eretto a

Gand

dal conte Filippo

borghi
Fortificazioni delle citt ed abitazioni cittadine. Le citt ed
procurarono ben presto di difendersi dai nemici con vaste fortificazioni; fra le magnel
giori opere di questo genere ricordiamo la cerchia turrita di Avila, cominciata
loqo dal geometra romano Cassandro e dal francese Florin de Pituenga, e probai

SVOLGIMKN'l'O HI

F!g-. 27g. Il

FORMK

palazzo del Barbar.

Fig. 280.

La

1)

ARTE NAZIONALI

^u^oi. (Hartung).

Vartburg. (Hartung).

MANUALE

DI

STORIA DELL ARTE

SVOLGIMENTO

DI

FORME D

ARTIC NAZIONALI

MANUALE

>24

bilmente compiuta nel loqq.

DI

Le mura

STORIA DELI. ARTE

di Avila

Jungo circa 850 metri e largo da 280 a 420


dieci
la

racchiudono uno spazio quadrangolare

(tg.

286); sono interrotte ed avvivate da

grandi porte e da ottantasei torri. Un'opera simile, iniziata nel secolo XIII,

cerchia della citt anseatica di ^^'isby nella Gotia; dalle mura, che girano circa tre

chilometri e mezzo, sorgono tuttora trentotto torri, alte da diciotto a ventun metri.
In molti luoghi

un

la

chiesa, situata in alto e cinta di

rifugio fortificato alla popolazione.

con una massiccia torre ad uso

di

mura, offri\a

Kosteletz presso

campanile e

di

Tabor

in
la

caso di pericoli
cappella rotonda,

vedetta, chiusa in

Fig. 28. Le fortitcazion di Avila. (Junghiindel).

un rettangolo

Fiu.

2K-'.

La Porta

del -allu (Ilahriuntor) Ji

Colo

MANUALE

226

DI

STORIA DELL ARTE


di

Abbiamo

mura.

forti

detto che nei

gi

paesi scandinavi rarchitettura delle chiese

ri-

spondeva anche ad un bisogno

di fortificazione.

La forma

porte

comune

pi

delle

fortificate

un rettangolo, talora con muri

delle citt, era

scarpa nel piano inferiore, fiancheggiato da

dLie

lari,

od anche da mezze
parecchi piani. L'uno e

bene rappresentati
tificazioni

cio

la

Nigra

sull'esempio della Porta

torri,

Treviri,

in ci

torri

dopo

S. Severino e la

di

gallo (Hahnentor,

di

legno

1175,

il

Porta del

287).

tg.

Nel Medio Evo inoltrato

erano tuttora

sono

l'altro tipo

che rimane delle for-

Colonia, iniziate

di

Porta

di

semicirco-

le

le

case cittadine

case private

di pietra

erano rare anche nel secolo XIII; ci spiega


la

scarsit di costruzioni romaniche

tere civile o privato.

Il

abitanti della citt fu di provvedere


Fisf.

280.

Fiunkiimirm a Treviri.

struzioue
alle

vegni dei mercanti ed

conservato,

il

ai tribunali.

Un

Palazzo Comunale

palazzi

di

di

pubblici, che

Gelnhausen

(fig.

288);

edifizi,

la

dei

il

ai

con-

ben

gradinata davanti

piano inferiore era destinato

mercanti, ed

nanza. Sia

al

Il

superiore a

primo che

era a travate, e

Fig. 2go,

il

il

al

co-

servivano

relativamente

porta centrale, che ad arco trilobato,


bunale;

degli

alla

adunanze del Consiglio cittadino,

bell'esempio di questi

carat-

di

primo pensiero

quelle

alle

adunanze

della

secondo piano

vano era diviso da

alla

.serviva di tri-

il

pilastri in

cittadisotttto

modo

SVOLGIMENTO
da t'ormare due
dei castelli.

na\'ate;

resti

111

FORMI'. D ARTI! NAZIONALI

stessa disposizione

la

una cappella annessa

di

primi

l'Austria inferiore attestano che fino dai

piano di questi

al

che

tji

227

abbiamo veduta nelle


di Eggenburg

Palazzo pubblico
tempi

la

sale
nel-

cappella era compresa nel

edilzi.

prossime

Nelle regioni

romana

torio della civilt

terri-

al

e della co-

struzione in pietra, specialmente nella

regione renana, troviamo qualche raro

esempio

abitazioni

di

La casa

nico.

golo alquanto

uno

dei

lati

lungo,

un rettan-

minori era costituito dalla

vlta nel piano

la

qual caso

nel

Fin dai primi

facciata.

roma-

occupava per

cittadina

pi un'area quadrata, o

lo

tempi

si

ma

terreno,

altre parti si prefer

ambienti pi

soffitto di legno,

il

case rese necessarie

rettangolare

mero

bisogno

era

cre-

abitato,

crebbe

finestre

pianta
e

camere sopra

di

facciata

la

la

quadrata,

sulla

delle

costruzioni a

le

Prevalendo

pianterreno, che non

innalz

negli

vasti. L'accrescersi delle

parecchi piani.

il

us(")

nelle

col sussidio di sostegni verticali

scendo

co-

cittadine

periodo

pietra nel

struite in

il

nu-

frontone fu

il

il

si

disposto a scala, con effetto pittoresco.

Talora

l'effetto

pittura,

come

era accresciuto dalla

vede

si

nei

capitelli

Metz

e negli

archi e nei pilastri del Palazzo

Comu-

della casa dei Trinitari a

Un

nale di Gelnhausen.

policromia una casa nella Rhein-

di

gasse a Colonia, dove

le

sono

di

marmo
i

bell'esempio

pietra grigia,

nero, e

capitelli

Treviri

il

tondini,

le

basi e

sono dorati.
ha

palazzo

esempi

parecchi

una costruzione
tra

membrature
bastoncelli di

che
e

la

tiene

il

di

mezzo

fortezza, e che
'''"'

serviva di abitazione e di difesa; sono


i

propugnacula

conservato

il

tere di fortezza
edifizio di

dei quali

cosidetto

citeremo

il

Frankenturm

anche

Ratisbona, detto

""'"

''"^

""'' ovfMsu.i/.ep a (oioma.

meglio

la

"

(tg.

Salzburgerhof

questo della seconda met del secolo

289).

Niederburg
,

XIH.

Tra queste
di

abitazioni con carat-

Rldesheim, e

dominato da

il

un'alta torre

magnifico
(fg.

290):

MANUAI.K DI STORIA DELL ARTE

2 28

La

bella casa di Colonia, detta

che vi hanno

-risalto

vediamo
.tra

la

la

casa

settentrionale

lato

dei Trinitari a

pi

che

Overstolzen

anche

in

dei

Tre Re

altro

Casa

chiesa di

della

Metz (Hotel

Treviri

S.

decorativa;

di

S.

Livier) ha
la

torre

Golia

la

casa

Golia

per

291;, notevole

di canonici

il

ad Aquisgrana

Ratisbona

(fig.

sagrestano,

del

Fiorino a

C(.>blenza.

aspetto di fortezza,

che

la

addossata

a Ratisboiia

fiancheggia

novazione che in seguito fu pi volte imitata. Anche


di

(fig.

una casa

divisione dei piani mediante cornici di varia forma. C' qualche analogia

cosidetta

Fig. 29:. La

al

degli

linee orizzontali;

le

la

La

ma

casa
la

contiene

torre

merlata

via

nella

sua merlatura
la

scala,

tfella

in-

Casa

292), nella pittoresca irregolarit delle vie della vecchia

SVOLGIMICNTO
d l'idea

citt

ad uso

di

una fortezza.

di

\\'ormser Hot"

Il

ARIE NAZIONALI

1)

Wimpfen am

di

22g
Berg, edifizio

pianterreno interrotto da finestre romaniche ad arco tondo;

tribunale, ha

il

uso serviva

la

alio stesso

KOUMK

DI

Curia Egidiana

Naumburg,

di

per

notevole

edifizio

suoi veroni sporgenti.

generale

In

che l'architettura romanica prolana presto assunse un

accertato

carattere artistico indipendente


privilegio
tadini,

delle abitazioni

poco a poco

prime manifestazioni

e le

era

abbellisce anche le case dei cit-

nobili,

appaiono nei

artistiche

dapprima

sorriso dell'arte, che

il

e dei

dei principi

finestre.

portali e nelle

SCULTURA E PITTURA.

b)

Paragonando l'arte del periodo carolingio e di quello degli Ottoni coU'arte del
XI ci sembra di vedere per una volta nella storia dell'umanit quel processo
che nella storia naturale detto involuzione. Dapprima le idee sono semplici e chiare;
le figure, pur concepite ingenuamente, mostrano un'aspirazione a raggiungere qualche
secolo

forme non mancano

luce di verit, le

invece

natura

dalla

pi dure,

le

l'animo

che

pare

forme pi

con violenza

Per qualche tempo sopravvive

XI

All'inizio del secolo

la

periodo appena trascorso

dagli

affermare

un

ideale

pi che in passato,

materia

alle

arti

il

ai

la

modo

di

ogni gioia

le

prediche e

ma

mento

sua volta

esse determinano

il

che

gi

esistevano

predomina
la

il

conversione della Germania

la

la

in

a ci che in essa

un primo periodo

alla dottrina cristiana

Chiesa volgeva

derivate dall'antica mitologia settentrionale;

le

certo che qualche cosa della mitologia

si

rimaneva

del-

Germanesimo

ed alla

forma

ris\-egli.

al

antiche figure

le

comprende

1150, paiono a

rivive

nelle

il

XI

che

prima
morte,

rappresentazioni

potenze demoniache.

secolo

cosi,

tutta

erano

mitiche

sensibile alle idee cristiane,

Perci

coscienza

Ora, nel mo-

all'austerit, all'ardor battagliero

germanica

dove hanno parte

fantasia nazionale prese a dar

manico che pareva spento

il

dei Germani, molto lontana dalla

religione

molte rappresentazioni del periodo che va dal 10:^0

la

di essere

nuova religione cessasse

la

Cristianesimo dovette germanizzarsi; prevalsero

comuni

nell'antica

cristiane, specialmente in quelle

al

Cristianesimo penetr nell'anima del

giocondit ellenica; l'alleanza era dunque facile e naturale. Si

ma

assai

nell'arte,

poesia religiosa offrono

carattere del Cristianesimo germanico.

storico di cui discorriamo,

elementi

Il

Diremo che

di sentire.

ma

dopo

dapprima dovette associarsi

idee che gi erano

popolare

ma

ogni caso diretti ad

dottrina cristiana e l'anima popolare, che

tempo prima che

naturalmente

alla

la

un sentimento.

fu cristianizzato,
le

in

quelle del
delle figu-

questo indirizzo, cercato o almeno favorito dalla Chiesa,


nei primi secoli

e divenisse

pensare e

tanno

arresti,

Sacra Scrittura,

dalla

sottili,

di

era rimasta pagana; ci volle del

l'antico

priva

di vita austera,

Cristianesimo, c'era un antagonismo tra

popolo, lo soggiog;

non pi soltanto

spesso ingegnosi

si

si

non differiscono ancora da


mutano soggetti

pittura

carattere ecclesiastico;

figurative.

linee

le

torca

suoi primordi!

loro soggetti

aggiunge un altro fattore

una forma esterna

fantastici,

sviluppo dell'arte

In

tardi

si

reminiscenza dell'arte carolingia ed ottoniana.

la

scultura e

teologici,

scritti

direbbe che l'occhio

si

Par quasi che

Pi

e morbidezza.

facilit
;

poi per opera dei Cluniacensi

razioni. Gli artisti ricavano

si

una certa

oppresso da spettri

sia

rigide e rozze.

e che essa sia ricacciata

anche

di

rappresentazioni diventano cupe e fosche

le

lo

un periodo

Non appena
spirito
di

ger-

grande

MANUALE

21,0

importanza
della

forma;

modelli

storia

nella

zionale tenta

germanica

primi passi.

ai

Ma

come

nell'arte

nuovi soggetti ed

mancava

STORIA DF.LL ARTE

I)t

alle

nella letteratura,

si

il

genio na-

nuove idee

la tradizione

non

offriva che pochi

affatto l'intermediaria benefica influenza dell'antichit classica. L'e-

redit degli antichi era quasi esaurita, perduta,

sione della natura.

cos nell'arte

questo tentativo avvenne a scapito del senso

Ad

intendere

la

non ancora compensata

dalla libera vi-

natura, a saperla ritrarre con ledelt e vivezza, non

il che appunto mancava al secolo XI; le sedi


mutano troppo presto; appena in una di esse appare qualche progresso, tosto
forma un altro centro artistico. L'arte sorge per soddisfare alle esigenze locali

perviene se non dopo lungo esercizio;

dell'arte
si

appena queste sono appagate cessa ogni


della forma,

ma

anche

alla

attivit;

il

che nuoce non soltanto

perizia tecnica; e da questa

al

senso

appunto bisogna cominciare.

SVOLGIMKNTO

dare un'idea del valore che

basta ricordare

pochi monumenti,

FOKME D ARTE NAZIONALI

uomini

gli

molte raccolte

le

1)1

di ricette,

del

secolo

XI

attrilxiivano

e le iscrizioni che

si

quali vantano qualche progresso tecnico

le

L'arte industriale progredisce pi presto che l'arte

2^r

nuova

monumentale

alla

tecnica,

leggono sopra non


invenzione.

mentre quest'ultima

ci appare sempre meschina e talvolta rozza, certi


prodotti dell'arte industriale, dello
stesso tempo, meritano un giudizio molto pi favorevole; pare che le
minori
arti
facciano da guida alle maggiori: l'oretce emula lo scultore, il tessitore

ed

matore gareggiano

rica-

il

col pittore.

Soltanto verso

met

del secolo XII ci accorgiamo che la tecnica ha fatto sufsenso artistico abbastanza esercitato ed educato, e che
anche nei soggetti delle rappresentazioni c' maggior chiarezza; le creazioni degli
il

una

rivelano

artisti

la

che

ficienti progressi,

pi

vita

intensa

si

vede che

tendono

essi

con

ogni

studio

all'esattezza e bellezza della

forma. Sia in

Francia

ed in

nia,

l'arte

in

progresso

il

che

Germaogni campo del-

Inghilterra o

in

si

fa pi

La tendenza che

rapido.

si

era manifestata nell'architet-

poco prima che appa-

tura,

risse lo stile gotico, lo svi-

magnificenza

lupparsi della

decorativa,

il

contrano

grandi ed ornati

portali,

perfezionarsi della

il

favore che

sono

plastica

fattori efficaci

questo progresso,

di

tribuiscono anche

mento
la

in-

con-

all'incre-

delle arti sorelle. Sia

scultura che

tinuano

in

la

pittura con-

questo moto

del

pulpitD di \Ve

a-

scendente per circa un secolo


(i

150-1250). Sebbene questo sia appunto

non

da credere che

stile

architettonico, e tanto

il

il

periodo nel quale appare

progredire delle arti figurative sia

meno

che

effetto

sia

esso.

di

lo stile gotico,

relazione

in

Bisognava che

nuovo

col

forme

le

gotiche trionfassero, prima di poter esercitare un influsso sulla pittura e sulla


tura,

il

dello
dir

et
di

che avvenne verso

stile

vero,

gotico

con

nelle

la

arti

met

del secolo XIII.

figurative

loro giovamento.

Il

romanica piuttosto da porre in


forma di cultura intellettuale,
societ

cavalleresca,

peratore, prima di cedere


nifestava in tutto

il

il

dedita

ai

predominio

suo splendore

fa

scul-

l'effetto

sempre pi manifesto, non sempre,

scultura nell'estrema

relazione con quel meraviglioso incremento

che
lieti

comincia verso
amori,

la

devota

fine

del secolo XII.

all'Impero

ed all'Im-

della civilt alla borghesia cittadina,

si

ma-

fu questa un'et di intensa cultura, che gi pos-

sedeva un giocondo sentimento della natura, e sentiva


antichit.

questo punto in poi

fiorire della pittura e della

ogni

L'antica

si

Da

il

primo

alito della

rinascente

MANTALE

232

STORIA DELL ARTE

DI

Scultura romanica. Se ora passiamo


accorgerci che

che

tale

al

uomini.

e degli

scultura,

la

Non

confronto esse appaiono assai pi povere.

pu

si

povert dipenda dall'essersi conservate poche opere di queste

rebbe credere che contro

artisti

immediatamente
non tardiamo ad

alle creazioni delle arti

collegate alle opere architettoniche, cio la pittura e

Ma

in realt c'era assai

XI

bisogne-

una congiura del tempo


poco da conservare, o da distruggere. Gli

opere del secolo

le

affermare

arti

ci

sia stata

erano tanto occupati dei problemi costruttivi e delle

tecniche, che la

difficolt

decorazione plastica e pittorica delle chiese diveniva cosa secondaria.

senso

Il

della

forma stentava a manifestarsi,


e di ci
festa

sono una prova maniopere

le

secolo XII

del

Germania

nella

esistenti

occi-

dentale, ossia in territorio di antica civilt.

Del rilievo nella roc-

Extern (1115) presso Horn

cia di

nel principato

Lippe,

di

gran-

de figurazione scolpita nel vivo


sasso

che

(fig.

le

293.

pu

si

dire forse

difficolt materiali del la-

voro scusano
figure e

goffaggine delle

la

movenze

delle

vi

si

vede Ges calato dalla croce per

mano
e di

di

Giuseppe

Nicodemo

a sorreggere
e

Arimatea

di

Maria

li

aiuta

corpo cascante,

il

Giovanni se ne sta mesto

disparte.
scolpite

Sopra
le

croce

la

personificazioni del

sole e della luna e

mezzo busto

la

figura

croce

Eterno);

piedi

Adamo

stanno

avvinti dal serpente.


ruppo .lela Crocifissione nella Cappella
di

pera, che ha

del Castello

Wechselburtr.

cio

il

ed Eva

In quest'o-

qualche

analogia

avorio

dell'arte

cogli intagli in

Munster

cattedrali di

gliori
il

opere

sono

figure

della

peccato originale e

scultura

e di

di

morte ed

la

Padcrborn

si

sog-

progressi dell'arte

vestfaliana

le

valore, degne di stare a paro coi prodotti mi-

non comune

quali sono

sassone,

trionfo di Cristo. Nei portali delle

il

vedono

il

della

bizantina, sono riuniti tre


getti,

Cristo trionfante

di

col vessillo (secondo alcuni

Padre

in

sono

il

coro della cattedrale

di

Magdeburgo ed

Cristo del pulpito di Wechselburg.

Come
verso

il

la

pittura, cos la scultura,

secolo XIII. Gi

dopo

pertutto, nella regione renana

soltanto nella scultura sassone

la

come
si

sia

met

in

legno che in pietra, viene in gran fiore

del secolo

XII

si

vede un incremento

nella Vestfalia, nella Slesia e nella

nota un progresso regolare e continuo.

dap-

ma
Non appena

Moravia

SVOLGIMICNTO

DI

FORME D ARTE NAZIONALI

nella regione sassone

si

cominci a coltivare

favore. In ci spetta

il

primato

scultura

contribu

decorativa

docile allo scalpello

ma

tudini della popolazione.

alle

l'ornato plastico incontr

antiche chiese

materia

la

le arti,

che

si

233

sassoni.

grande

questo fiorire della

una pietra

offriva al lavoro, cio

da tener conto anche del senso artistico e delle consueIn questi paesi

durarono a lungo nei costumi

popolari

la

costruzione e l'intaglio in legno. Frequenti occasioni all'esercizio manuale erano date


dalla

costumanza sassone

di erigere costruzioni intere nelle chiese;

di solide cancellate che dividono lateralmente

il

coro (chiesa della

berstadt e di S. Michele ad Hildesheim); altrove l'iconostasi

abbiamo esempi

Madonna ad

separa

coro

il

navata mediana :Naumhurg). L'iconostasi era cinta da una balaustrata di

coronata da una Crocifissione. Inoltre abbondavano


pilastri della

navata principale,

rilievi

sopra

le pietre sepolcrali, le

gli archi.

e la loro frequente ripetizione erano causa che gli artisti

mente

di perfezionare la

torma. Cosi

la

statue contro

L'uniformit dei
si

occupassero

soggetti
principal-

scultura progred quietamente per parecchie

generazioni, fino a raggiungere quella perfezione che


al

pietra,

Lunetta sop a la Porta Au

Fig. 29D. L*Adoi

Haldalla

ammiriamo

nelle sue creazioni

principio del secolo XIII.

Dal secolo XII fino all'ultimo decennio del XIII la scultura viene acquistando
maggior potenza d'espressione, passando per quattro stadii. Nel secolo XII generalpanmente manca la finezza del modellato le forme sono rigide e schematiche,
neggiamenti appena accennati con una incisione, le teste poco o nulla espressive. Ma
nel secondo periodo, che possiamo stabilire tra il 1190 e il 1210, si vede una tendenza a trattare il panneggiamento ad incavature profonde e parallele, a scolpire pi
i

vigorosamente

le

forme, e

questo progresso verso

la

dare una espressione forte e caratteristica

alle

teste

naturalezza elfetto delle opere d'arte industriale bizantina.

MANUALE

234
dove
la

tro\avano

artisti

gli

scultura e la pittura

naturale.
partiti

della

di

Tra

il

1225 e

si

pronti quei motivi e quelle soluzioni mediante

hell'e

studiavano

pieghe angolose e minute;

il

Parigi,

secondo architetto

concordano

non

con

dell'editzio

quelle

qualche

senza

Magdehurgo, avanzi

etto della cattedrale di Str

Fig, 297, Port.ile

attribuito al

quali

perviene al massimo del movimento, con


primo manifestarsi in Sassonia dell'influenza

nuova scultura monumentale francese; influenza evidente

disperse e disordinate, della cattedrale di

sculture

raggiungere un'espressione pi vivace e pi

di

la scultura

1235

il

STORIA DELL ARTE

DI

del

per

1"

nelle

un

di

ourgo.

col

oggi

portale

HartuDg).

iconografia e per lo

maggior portale occidentale

somiglianza

sculture,

antico

di

stile

queste

Notre-Dame

di

portale meridionale della cattedrale di

Chartres.

Al primo periodo appartengono

le

figure di stucco di

un imperatore

polcri delle

abbadesse a Quedlinburgo e

sono del secondo

la

le

sculture del Santo

lunetta del portale di S.

una

di

imperatrice nell'atrio della cattedrale di Goslar, unico resto dell'antico edifizio;

se-

Sepolcro a Gernrode

Codardo ad Hildesheim

e nella stessa

SVOLGI MliNTO
gli

citt

con tracce

corali,

stalli

Madonna ad

della chiesa della

DI

FORME DARTE

N'AZIONAI!

antica pittura, nella chiesa di S. Michele, e quelli

di

Halbcrstadt; in quest'ultima opera

partiti

di

pieghe

non senza qualche reminiscenza


sepolcri di Enrico il Leone a Braunschweig;
classica. Del terzo periodo ricordiamo
dei fondatori nella cattedrale di \^'echselburg; di Wiprecht di Groitsch a Pegau e
di una abbadessa senza nome a Quedlinburgo; opere che hanno uno schietto

derivano indubbiamente da

bizantini in avorio,

rilievi

carattere tedesco.

Condizioni esterne, quali


potenza

dinastia

della

scoperta

l'Erzgebirge favoriscono

la

diffusione del-

la

dalla Sassonia inferiore verso sud-

l'arte

anche

est;

vene d'argento nel-

ricche

di

cresciuta

la

^^'ettin,

di

dello stucco

l'arte

Sassonia

dalla

sepolcrale

di

capitolare

di

propag

si

Vestfalia

nella

\'itichindo

Enger).

(pietra

chiesa

nella

^^'echselburg

Freiberg divengono d'un tratto

sedi

le

dominano

principali della scultura, e

il

quarto periodo della storia della scultura

romanica

Sassonia.

in

ammirano

le

Wechselburg

si

sculture del pulpito (hg. 20

e quelle dell' iconostasi (in origine forse

diversamente disposte), vasta opera con

una grande Crocifis-

figure di profeti e

sione scolpita in legno

berg vanta

la

(fig.

295)

Porta aurea

Frei-

ha

Si

prova che a Freiberg ed a Wechselburg

lavorarono

della stessa scuola, in

artisti

qualche caso forse


Crocifissione

gli stessi artisti.

Freiberg,

di

Una

oggi presso

\ Alterhtins'c'cnii di Dresda, scolpita dal

1220

la

1225, rappresenta forse

al

mento
mente

artistico che
la

quale

precede

mo-

il

immediata-

Crocifissione di Wechselburg,

non

pu essere anteriore

1230. L'autore di queste due opere

a Chartres tra

il

impar a scolpir
le

12 io
la

il

al

Dal portale oneri


(Fot. B.

fu

pietra nell'officina dalla quale uscirono

facciate del transetto della cattedrale di Chartres.

dell'arte sua nelle statue di

Davide e

di

e in alcune figure nell'archivolto della


In tutte queste opere

Salomone,

chiarezza

alla

delle

Passione nell'Antico Testamento,

sculture,

sangue

di

dalla

doratura

Cristo raccolto

dalla
in

un

in

un

sculture

le

di

idee
in

al

pochi anni anteriori

ornano

sommo
1240.

al

di Freiberg.

corrisponde
trono ed

altorilievo attenuato,

da Adamo, giacente

a'

la

vivezza

della

simbolici precursori

colorazione. Nella Crocifissione di


calice

che

Questo scultore giunse

Porta aurea

forma. Nel pulpito di Wechselburg vediamo Cristo


della

Ha

1220 ed

come

nelle

altre

Wechselburg

piedi

della

il

Croce;

MANUALE

236
Maria

nesimo.
chiude

DI

Giovanni calpestano due figure coronate, che sono


11

in

doppio sepolcro dei fondatori,

modo

degnissimo

il

non

che d accesso

al

conte Dedo

bt.itua ncll.

(i

il

Giudaismo ed

il

Paga-

iqo) e sua moglie Mechtilde,

ttcdr.ilf di

Nella

Porta

Banibe

lato meridionale del transetto della cattedrale di Freiberg,

pu dire che la composizione sia


timpano contiene l'.Vdora/.ione dei Magi
si

il

ciclo delle sculture di ^^'echselbu^iJ.

.irto {f\

aurea

STORIA DELL ARTE

ispirata
(fg.

da una fantasia troppo astrusa.

296);

le

tgurette

nell'archivolto

Il

rap-

SVOLGIMENTO

DI

FOKME D ARTE NAZIONALI

237

Giudizio Universale ed il Paradiso; nelle otto ligure laterali, collocate


personaggi deirAntico
ornate, era facile ai fedeli riconoscere
riccamente
tra colonne
Testamento, che gi conoscevano dai cantici sacri, testimoni delle mistiche nozze di
di Freiberg corCristo colla Chiesa. Il contenuto iconografico della Porta aurea

presentano

il

risponde

programma decorativo che vediamo svolto in quasi tutte le chiese franMadonna; dal che ci pare di poter dedurre che nello studiare
ala

al

dedicate

cesi

che
particolari della scultura -delle grandi cattedrali, oltre a quegli elementi

soggetto,

dal

naturalmente

prodotti

essere

possono

debba tener

si

conto delia tradizione delle varie

officine artistiche.

Se

Crocifissioni

nelle

ammira

si

ricerca di una pro-

la

espressione di dolore e

fonda

nei particolari (ad es. nelle vene

mani! l'acuta osservazione

delle

della natura, nella

l'occhio

"

bel

panneggiamento,

si

Porta au-

compiace

rea

del

della gra-

devole rotondit delle teste

che proviene

francese,

conda

mano

ma

stile

lo

cosa

qualche

certamente

V'c

finitezza del lavoro.

della

di

di

se-

da Magdeburgo.
prettamente

te-

Si vede che l'artista

desco.

stato in Francia, e che

ma

appreso molto,

ha

vi

senza danno

della sua indole nazionale e per-

La grandiosit

sonale.

con-

di

cetto e di esecuzione delle sculture di Freiberg emulata dal

portale

meridionale

setto del

duomo

di

del tran-

Strasburgo,
tim-

sia nei bellissimi rilievi dei

che

morte

e la

come

nelle

nobili

personificazioni
al

armonia, evidente che

che

ha

essi

dopo

sua

la

la

met

della

Chiesa

lo

stile

il

culmine

del secolo XIII

della cattedrale di
in

e della

Sinagoga

e la tecnica derivano in

(fig.

2t)7);

anche

gran parte da Chartres, e

parte anche lo studio delle arti minori bizantine

rappresentino

rilievo,

N.H

1250. In questi lavori, pregevoli per intima libert e nobile

di

un indirizzo

non pot pi

Grandi progressi sulla via della verit e

in

(Il

la

coronazione di Maria,

quest'opera anteriore

vi

ttcdi-iik-

rappresentano

pani,

ma

ci

non

toglie

oltre progredire.

naturalezza

osserviamo

nelle

sculture

vedono gli Apostoli, figurati


conversazione, con movenze quasi impetuose e fisonomie

Bamberga. Nel coro

atto di vi\'ace

artistico schiettamente tedesco, che

di

S.

Giorgio

si

MANUALE

DI

STORIA DKLL ARTE

Eva,

Adamo

Nelle figure di

personali.

ed

meridionale

portale

nel

del coro di levante, c' studio ac-

curato del nudo e un senso fresco,

sebbene un po' acerbo, della


lezza

(tg.

Anche

298).

l'arduo

bel-

tema

della statua equestre fu tentato nella

seconda met del secolo XIII dagli


scultori della scuola sassone,

Magdeburgo riuscirono a

molte

non

difficolt

priva

ed

equestre di Stefano

il

vincere

fare opera

La

bellezza.

di

quali

Ottone

statua equestre di

nella

Santo

statua
ad-

(?)

dossata ad un pilastro della cattedrale di

(tg.

tuttavia

299),
vi

(Fotog. Z

Frcudenstadt).

due gruppi,
1200 e

il

secolo XIII

temono

il

confronto coi capolavori della scuola sassone,


forma.

differenti di stile e di

1225
;

tra

quelle
i

non
vede,

lo studio di avvicinarsi al vero.

sculture della cattedrale

berga, che non

si

specialmente nella testa del cavallo,

Vasca batte

Bamberga

gran cosa

due

del

secondo appartengono

c' qualche

Strettamente connesse

Le opere

alle

opera

sculture di

di

di

artisti

Fig. 502. Rilievo

dell.l

si

agli ultimi

Le

Bam-

dividono in

primo gruppo stanno

tra

il

venticinque anni del

transizione.

Bamberga sono

principesse, a coppie, nell'interno della cattedrale di

mente esse sono opera

del

di

della stessa scuola

le

statue di principi e di

Naumburg

(fig.

(non altrimenti

porta di bronzo della cattedrale di Hildeshc

300);
si

probabil-

spiega

il

modo

SVOLGIMENTO
di trattare

gonda

le

uno studio

239

stesso delle statue dell' imperatore Enrico e di Cuniforme sono pi morbide, le figure pi vive, e vi appare
inteso a dare alle movenze efficacia e variet. Gli uomini paiono

che

vesti,

Bamberga)

FORMF. d'aKTE NAZIONALI

DI

ma

diligente,

lo

le

pi suscettibili di sentimenti profondi, senza aver nulla di etfeminato e di molle;

sono soavi

figure femminili

uomini e

donne, a cui Walter

le

collocate nel

mani,

di

sua moglie nel

specialmente

duomo

pilastri

Leone

il

del coro

ci

immaginiamo

suoi versi sentenziosi

idealit.

modo con

Nel

cattedrale

della

occidentale,

le

gli

sono

cui sono

Naumburg,

di

somigliano

sopratutto

Braunschvveig,

di

statua del Duca, vivace e

la

tempo

nello stesso

Enrico

di

di

statue dei fondatori

alle

1270 a ridosso dei

tomba

quelle della

\'ogeKveide rivolge

di

pur circonfuse

figure spiranti vita ed energia, e


trattate le vesti e le

senza svenevolezza; cos

e delicate,

dignitosa.

Nella Germania meridionale

libero

al

sviluppo del senso della forma era d'ostacolo

tendenza

la

di

Giacomo

S.

ed

al fantastico

broso, che gi appare nei

al

tene-

portale

rilievi del

a Ratisbona, nella porta

colossale di S. Stefano a Vienna, e negli

animali che ornano

colonne della cripta

le

Fino

della cattedrale di Frisinga.

XII inoltrato prevale

danno

delle

cuzione,

artistiche e dell'ese-

facolt

proposito

il

secolo

al

in questa regione, a

ammaestrare

di

ef-

ficacemente mediante figure e di rappresentare

S.

orrori

gli

ornato

mirabile

Giacomo

traduzione

a
in

Cantici.

La rozza

definirsi

commento

del

Onorio Augustodunense

al

di pietra arenaria rossa,

Cantico dei

di

salva

Il

I.

(Fotog. Zedl

Freudenstadt,

lavoro che pro-

babilmente proviene da Hirsau

non

la

di

e massiccia decorazione

della vasca battesimale

l'effetto del

il

del portale di

Ratisbona pu
pietra

Cosi

peccato.

del

scultorio

(fig.

301),

battesimo, che di scacciare

l'uomo dalla necessit

rappresenta per mezzo di animali fantastici


il

Demonio

di lottare col

sario l'aiuto di Cristo, vincitore di Satana.

dal cuore dell'uomo;

Maligno, e su questa lotta

Anche

qui evidente che

il

ma

gli

ci

neces-

fine didattico

prevale sulla bellezza della figurazione.

L'arte della fusione nel periodo romanico. Gli

artisti

presto a fondere in bronzo, e quest'arte di\-enne un vanto


intensa operosit artistica. Salito

famiglia sassone,

uomo

di

le

sue tendenze artistiche,

il

si

tedeschi impararono

Hildesheim,

sede

di

seggio episcopale Bernvvardo (993-1022), di nobile

gusto e che ben conosceva

fervore d'arte e di costruzioni;

sero

al

di

il

paese, cominci un

vescovo dava consigli e buoni esempi.

grande

Quali

fos-

vede dalla cosidetta colonna di Bernwardo (1022),

che forse serviva a sostenere un cero pasquale

una

fascia spirale senza interruzione.

MANUALE

240
con storie

DI SI'ORIA

colonna dalla base fino

a rilievo, avvolge la

bibliclie

DELL ARTE
al capitello,

che and

perduto; evidente l'imitazione della Colonna Trajana. Infatti Bernwardo conosceva


tesori dell'arte romana, per essere stato a Roma. Ma la reminiscenza classica
i

non

nell'intenzione dell'artefice,

nell'esecuzione. L'insufficienza tecnica e formale del-

appare anche pi manifesta nella porta di bronzo della cattedrale (io 15), che
stesso schema della porta di S. Willigis a Magonza. La porta di Hildesheim

l'artista

ha

lo

battenti, ciascuno diviso in otto scomparti, contenenti

due

al fratricidio di

creazione dell'uomo
Cristo e

Passione

la

di

l^ern\Mirdo.

tuttavia

non

\i

teste

In questa

manca

mezzo

dal

il

in

sono quasi a

gi

non

il

la sola

cretto nel
ci

tutto tondo.

fine di

istoriati nella

del quale

rendere pi

le figure si

di

bronzo

166 da Enrico

il

sproporzionate

vede

la

mano

di

un

smarriscono nello spazio

invece

la

parte superiore e

si

hanno molti

riveli

esempi

altri

intelligibile la figurazione.

La colonna

una conoscenza,

sia

coperchi sepolcrali di bronzo nelle cattedrali di

le tavole

di

colonna

Au^us

della porta si

dalla

giovinezza

le

fuor di dubbio che questo costume di dar maggior

opera del secolo XI che

dell'arte classica

Merseburgo,

rilievi

corpi sono appena rilevati

rilievo alla testa che al corpo,

sassone, ha

la

figure sono a mediocre rilievo, tozze e

le

senso plastico. Nei

probabilmente venuto da Magonza;

altro artista,

vuoto

joj. P.irticol.iri della porta della cattedrale di

bibliche,

storie

cio

sono

soi. Gli avvenimenti intermedii

(fig.

I-'i-.

dell'Evangelo,

Caino, e

delle porte di

Leone

)icrmeitono di seguire assai bene

Novgorod

e di

sulla piazza del castello di


i

nella
di

pur

scultura

Bernwardo
superficiale,

Magdeburgo

Gnesen, ed

Braunschweig

progressi dei fonditori sassoni di cui

il

(fig.

le

e di

leone
303},

opere

Fig. 305. Porta

er: Manuale

II.

di

legno

Ji

S.

Maria

in

Campidoglio a Cole

MANUALE

242

erano

tenute

in

gran

pregio

tedrale di Augusta, certamente

DI

anche

STORIA DELI, ARTE

Fig. 305. Scultur

sperienza dell'arte e

nello

movenze;

forma

l'idea e la

stesso
del

arte cristiana e la carolingia;

di

tempo

rilievo

Le

lontani paesi.

in

messe insieme

coi

resti

S. Pietro

l'aspirazione

;i

di

porte di bronzo della cat-

due porte, rivelano

1"

ine-

Moi.

ad

una

maggior

libert

di

risentono del classico passato traverso l'antica

anche qui prevale l'intento didattico-morale. Le storie

SXOLGIMF.NTO

Fig. 307. Parte

DI

citi

FORMF,

[)

AKTIi NAZIONALI

pollale della cliiesa di S. Gillc

243

-MANUALE

544
creazione

-della

esempio
destra},

leoni,

a sinistra),

304

(lg.

quella

degli

centauri,

le

che

uccelli
ecc.,

in

STORIA DELL ARTE

DI

Testamento,

tgure dell'Antico

le

parabole (ad

vivono senza seminare n raccogliere

(fig.

sono quadri senza connessione,

apparenza

-^04 a

ma

in

da una profonda interpretazione allegorica e dalla loro relazione


colla Chiesa. Anche la tecnica del bronzo molto imperfetta; le singole tavole sono
assicurate al fondo di legno mediante bandelle di bronzo; il lavoro sembra eseguito
realt

sono

collegati

da un orefice piuttosto che da un fonditore. Tuttavia nel panneggiamento, nel disegno


del nudo, nelle proporzioni traspare una buona tradizione artistica che associa le

Tig. 308. Sculture della

reminiscenze classiche

vero.

evidente

ma non

secolo XI,

alla

che

novit di motivi treschi e

questo

crocifissi

alla

lo

pietra

ed

alla

legno.

fusione

in

La

scultura

bronzo

colorati, e in angusti limiti territoriali


fino

arcaica

segua

in

ad

in

vivaci

tratti

Augusta

nella

direttamente

dal

prima met del

ebbe imitatori.

Scultura romanica in
scultura

lavoro fu eseguito

essere

capace

di

creazioni

in

legno rimase inferiore

alla

essa produsse principalmente grandi

progred

artistiche

lentamente

insigni,

dalla

severit

come pu vedere

chi

sviluppo di essa dai crocifissi di Braunschvveig, di Halberstadt e di Freiberg

grande Crocifissione

di

Wechselburg,

della quale gi

abbiamo

discorso.

Il

fare

arcaico prevale nel Crocifisso della chiesa capitolare di Blchen in Vestfalia; nei crocifissi

bavaresi del

Museo Nazionale

di

Monaco

e del

Museo Germanico

di

Norim-

herga grado a grado

FORMIC

ni

SV(Jl-(aMl'-Nl'0

305I, eseguita tra

(fig.

AKTIC NAZIONALI

renana

il

100 e

la

porta

di

Maria

S.

vede quanto

si

senso propriamente plastico

il

ornamentale. Gli ornati a trecce e

con grosse

a forte rilievo,

La scultura
salpini

in

bronzo

Francia,

mani,

di

Spagna ed

bene"

figurazioni

molta vivacit

in

rozzezza primitiva.

la

Inghilterra. Negli
la

all'abilit

mano

nelle

ci sia

la

nelle cor-

inferiore

ma

sebbene

vede ancora

si

progresso dell'arte segue, considerato in generale,

il

bronzo

di

ancora

fosse

teste ed occhi prominenti,

movenze

Campidoglio

capocchie dei chiodi dimostrano una

le

esercitata e ricordano le incorniciature delle porte di

alcuni corpi e in alcune

capolavoro

Il

in

1120. In vcntisui quadri storiata

il

Sacra Scrittura con partizioni simili a quelle usate nelle porte


nici

245

manifesta un scntinicnto \'cramcntc scultorio.

.si

delia scultura in legno nella regione

a Colonia

1)

altri

paesi tran-

stessa via. Nella Francia

meridionale, dove rimanevano cospicui avanzi dell'arte antica, e reminiscenze dell'an-

sopravvivevano nei costumi

tichit

nelle

istituzioni,

non avviene una brusca

inter-

ruzione nella tradizione artistica.

Per
mani
di

ricca decorazione plastica degli edifizi esistevano

la

Provenza

della

forme ed

le

Evo

modello, anche nel Medio

sciolse

poco a poco questi

tempo

l'aveva

anche l'uso
S.

dominata.
ornar

di

soggetti, che lino

il

romana

arte

forma;

naturalezza

assegnata

gruppi. Talora persino lo

ai

stile

tutta

Linguadoca

loro

la

abilit.

XII

Borgogna

e di

Queste

degli

quale

ornati

soffoca

strettamente collegata

delle facciate e dei portali

forma
arti

attengono

si

ai

si

all'edifizio.

sia

Pare che appunto

presto fissata una regola

in

Francia per

infatti

Occidente;

in

ma

nel

tra

pi celebri portali della seconda

met

sculture

le

prodotti delle

complesso della composi-

zione evidente in tutte l'indipendenza e l'aspirazione all'effetto

meno,

Poitiers,

apparire,

queste opere nella

modelli greco-romani ed a quelli che offrivano

minori bizantine, assai diffusi

del secolo

Per

grandioso.

XII (Moissac,

fig.

(fig.

si

309) e sull'architrave sottostante


in

guarda

Paradiso

figurato

il

portale di S.
resto,

ebbero
spetta

la

in

gli

Apostoli. Alcune colonnette sporgenti sosten-

continuazione dell'architrave,

che s'avviano all'Inferno; tra

del

fig. 307 e S. Trofimo di Arles, fig. 308J c' grande affinit.


vede Cristo giudice in trono, circondato dagli attributi degli Evangelisti

gono una trabeazione,

lo

37
Nella

e 306, S. Gilles,

lunetta

di

sono superiori a

d'arte,

come avviene ad Angoulme ed a


membratura della facciata, che dovrebbe

la

alla

scultori

applicarono con grande amore, ponendovi

si

quanto a perfezione

sculture,

gli

quelle della Francia occidentale, dove,


l'eccesso

toglie

forma

sua funzione costruttiva. Maggior libert era lasciata

al capitello dalla

di

imposto

sforzo

delle singole figure dipende dalla

scultura nella decorazione dei portali, lavori ai quali nel secolo

Provenza,

(Moissac,

capitelli storiati

rotondit del capitello rende quasi impossibile lo sfondato, e

la

vero

del

Francia meridionale eredit

la

Sernin di Tolosa) soffrono della ristrettezza dello spazio e dello

dalla

servirono

schematismo che per lungo

colonne; questi

capitelli delle

gallo-ro-

grado

risvegliarsi del senso

liber l'arte dallo

tarda

Dalla

di figure

finch

inoltrato,

vincoli

sarcofagi

nei

ad un certo

le

ed

il

seno

colonne stanno statue

Trofimo ad Arles ha molti


generale,

la

d' Abramo,

disposizione e

sulla

quale a sinistra

a destra
di

santi.

La

il

dell'arte

chi

disposizione del

romani;

particolari tolti dagli archi trionfali

concetto decorativo degli archi trionfali

loro parte nella formazione dei portali francesi. Alle sculture di S.

nella storia

di

dannati in catene,

una maggiore importanza, perch

nella

Trofimo

Francia

setten-

MXN'UALF. ni STORIA DKLl'arTI;

246

trionale

Ad

ii

progresso dell'arte non avviene senza contatti colle province

Aries, che fu

la

culla e

centro

il

tradizione della scuola provenzale


gli

effetti

si

propagarono

Qualche traccia

di

in

della

scultura

meridionali.

provenzale,

la

l'un^ik- Ji

j-..

ma

d'irradiazione

si

mantenne pi tenace

pi

pura

che

altrove:

regioni molto lontana.

pi forti influenze bizantine

si

osserva

nelle

sculture

della

SVOLGlMIiNPO
Lin!uadoca, dove
pi recente,
si

le

possono riconoscere

si

1)

ARTF. NAZIONALI

247

Tolosa due scuole, una pi antica ed una


Tolosa che in quella di Moissac

quali sia nella chiesa di S. Sernin a

meno fedelmente

attengono

FORMI';

DI

Le

alla tradizione classica.

Apostoli del

degli

statue

Tolosa, rappresentano una terza tendenza; la


regolarit delle loro forme ha delTarchitettonico, tanto che sembrano far corpo colAnTeditizio. Nelle cattedrali dcllWquitania settentrionale, ad esempio in quelle di
nella cattedrale di

maestro Gilaberto,

goulme, di Notrc-Dame

la

(}rande a Poitiers, di S. Nicola a Civray,

facciata

la

si

risolve in parecchi piani di archi a tutto sesto riempiti da statue, con molti altri ornati a rilievo; in quest'ultima

vediamo

nell'intradosso del

modo

port'.ile,

comune

zionale, divenuta poi

In complesso

sono

le

pi antico esempio di statue collocate

il

intima vivacit. Molto pi vive e

di

del secolo XII, che

Autun, rappresenta

il

Il

sia nel

sono troppo
in

una regione

ha riscontro nel portale maggiore

movenze;

troppo evidente

dove

il

fine

1160

in

poi

dominavano direttamente

sculture gotiche

tempo
le

La

le

manca

vi

troppo
il

Cluniacensi.
c'

cattedrale

della

il

allungate;

che

Da

non

quali

le

senso plai

gruppi

meraviglia

queste opere bor-

un passaggio a quelle

cattedrali gotiche della Francia settentrionale.

che
Nelle

senso della forma segue un altro indirizzo, che tende nello stesso
Ma almeno nei primordii

naturalezza ed alla severa regolarit delle forme.

alla

idee ed

il

ornarono

espressione

di

di figure, tra

ma

ammaestrativo,

gognone, come da quelle della F'rancia meridionale,


dal

almeno senza gravi

varie

pi

Giudizio Universale, con gran copia

panneggiare che nelle teste degli uomini,


fitti,

irra-

portale dell'abbazia di Vezelay, opera della

alcuni Apostoli ammirabili per la vivezza delle


stico,

collocazione

fuori;

in

nei portali gotici.

sculture degli artisti borgognoni.

prima met
di

forse

che paiono cadere

sculture provenzali sono giuste di forma, od

le

ma mancano

difetti,

in

soggetti

non mutano, nonostante

scultura e l'architettura non sono pi

in

nuovi modi di espressione

relazioni

puramente

esteriori;

artistica.
si

torma

MANUALE

248
tra esse

una

principale

il

affinit

elettiva e

le

due

nel periodo gotico sia

trovarono

terreni) i^cn

Dionigi

che prova che

il

Germania. La pi
all'arte della

S.

sorgono da

bella

la

Liegi,

molle

radici

comuni, del che causa

sculture

scultura che l'arte pi

bronzo ordinate dall'abate


i

lavori

assegnati

opera della fonderia

Francia settentrionale,

Bartolomeo

di

anche l'esterno

modesta

delle

del tagliapietra

prLMMiMt.>.

Si ha notizia di porte di
S.

arti

costume, gi antico, di ornare

chiese. Cosi
il

STOKIA DELl" ARTE

DI

fusa nel

l'esecuzione tecnica che per

la

11 13

la

ai

Sugerio

fonditori erano

francese,

per
gli

probabilmente

la

chiesa

di

che

in

stessi

da

attribuire

vasca battesimale di bronzo nella chiesa

dall'orefice

Reiner de

Huv

(tg.

310'';

sia

di

per

vivacit e naturalezza del rilievo che gira tutto intorno

SVOLGIMENTO
alla vasca,

perato

questo bronzo supera

neppure

da

opere

DI

tutti

posteriori,

FORME
lavori

ARTE NAZIONALI

249

contemporanei tedeschi,

Hildesheim. del secolo XIII, e quella del

duomo

di

non

su-

della cattedrale di

quali la vasca battesimale

Salisburgo, che ancora di

stile

romanico, sebbene eseguita nel 1321.

elrabsiJe

(Da

di

Nide

iiune per la

Cli

della Provine

Nella Spagna vediamo incrociarsi \arie

influenze

della decorazione, che nella collocazione delle ligure


la

Real a SangiJesa, colle sue allampanate figure

corda quello della cattedrale di Chartres.

Ma

di

francesi,

ad esempio
santi,

nei portali

il

centro e

le

teste l'intradosso dell'arco.

La

portale di S. Maria

poste tra

spagnuoli

per lo pi sono collocate nell'archivolto disposte a raggiera, in

cano

nell'abbondanza

sia
il

le

modo

le

colonne,

ri-

statue di santi

che

piedi toc-

ricchezza ornamentale giunge

al-

MANUALE

250
l'eccesso nell'atrio di S.

Giacomo

DI

STORIA DKLL

Compostelia, compiuto nel 1180 da un maestro

di

Matteo, con manifesta imitazione dei portali


data

la

vicinanza delle due citt

Puente

portali di

per

la

(fig.

311).

di

Tolosa,

Monumenti

cosa

modo

romanica sono

notevole quest'ultimo

che minacciano

cadere, collocazione

di

della quale

ha

si

pio a Civray

un

spiegabile

facilmente

insigni di arte

Reina, TuJela e S. Michele di Estella

figure collocate nelFarchivolto, in

le

ARTI",

il

primo esem-

appare anche

vi

fare liberamente classicheg-

modo

giante, al

La

provenzale.

scultura

sepolcrale

e
di

Enrico

al

mani-

vi si

II

complesso una certa

nel

festa

soltanto

povera;

rozza

tempo

in

tempo

Inghilterra fu per lungo

naturalezza,

rimane

per

che

ancora assai lontana dalle qualit


essenziali del ritratto.
incrociate, che

Le gambe

vedono

si

in molti

sepolcri di cavalieri nella chiesa

Londra,

Templari a

dei

quali citeremo quello di


di

Ros (m.

tra

Roberto

sono un par-

1227),

ticolare tutto inglese.

Pittura.
s(.)ltanto

ma

L'effetto

delle

non dipende

r(Mnaniche

chiese

dallo spazio e dalla luce,

anche

dai

colori del pavi-

mento, dai tappeti ricamati,


suti

o almeno dipinti che

stono

basso

in

le

tesrive-

pareti, dalle

pitture delle vetrate e dalle co-

piose

figurazioni

dipinte

pareti

superiori,

sui

La

sulle vlte.
di

sulle

soffitti

pittura fu oggetto

che

assidue cure,

in

essa

evidente un notevole progresso.

Pittura murale. Circa

met

del

secolo

fino a

S.

Gallo e

di

XI
si

le

idee prevalenti nel convento di

Reichenau

manifestano principalmente nelle pitture

murali

S. Silvestro a Goldbach, nella basilica di Niederzell nell'isola

lago

di

Costanza) e nella chiesa

di

S.

di

la

fanno sentire

si

della

cappella

Reichenau

(sul

Michele a Burgfelden. Queste ultime mostrano

qualche reminiscenza della parabola della Samaritana ed alludono ad un caso av\'enuto


nel
di

1061, cio all'uccisione di due nobili di Zollern

quadro

storico; in altra pittura figurato

il

sarebbe

dunque un

(giudizio Universale.

In

tentativo

quest'ultimo

SVOl.GIMKNTO

ce maggiore

quadro

l'ORME D ARTE NAZIONALI

DI

drammatica che

efficacia

nel

niature e

le

pitture

si

siamo osservare pi da vicino

una grande scuola

vede una pi giusta

artistica

Reichenau ebbe grande

di

dei centri che pi influirono sulle

di

si

origini

dell'arte

sviluppo,

l'intimo

formatasi oltre

rapporti tra l'abbazia di Reichenau e

ale nel

duomo

ili

decadenza e

la

il

Reno,

fino a

Nideggen

mi-

fu

uno

opere posdissoluzione

la

Alpi sull'antica arte romano-cristiana.

le

Montecassino

di

l'adesione

facilitarono

iti

S.

all'in-

aumenta

valore

cui

il

esgenda

Braiinschv

confronto delle produzioni contemporanee

pi gi lungo

queste

In

ottoniana.

intel-

le

importanza, e

dirizzo latino dell'arte dell'Italia centrale e produssero opere

in

Con

trover nei Giudizi Universali posteriori.

scuola

la

mezzo

Giudizio Uni\-crsale di

secolo prima ad Oberzell nell'isola di Reichenau, e gi


ligenza del soggetto, quale

25I

Biagio.

puramente tedesca. Nei paesi


la pittura murale

un'arte

312) e Knechisteden

(tg.

trova una nuova patria, grazie all'indole degli abitanti ed alle forme dell'architettura
che

si

prestano meglio

pitture

del

murali del

decorazioni pittoriche. Contemporanee o

al

1156.

e che al prete e

non

Anche
al

qui

Schwarzrheindorf,

si

vede che

dell'Antico Testamento, quelle che


dell'Epistola

agli

Schwarzrheindorf
zione del Tempio,
in queste

opsre

Ebrei)

con

dovevano

esempi

l'ecclesiastico sugger
il

visibili,
le

le

simboleggiare
la

forza

hanno

gi

(secondo

della

fede;

visioni di Ezechiele che

una parte maggiore

1'

XI

certo un
di

nella vlta di

predicono

essi

eroi

capitolo

la distru-

nuova Gerusalemme;

furono

le

pitture

da un eccle-

Fu

storie di martiri e

giudizio di Dio e l'edificazione della

gli artisti

guidato

pittore spetta T invenzione delle pitture.

ecclesiastico che a Brauweiler scelse per l'artista, tra

le

quali ultime datano

le

l'artista

sono

quasi

capitolare di Brauweiler presso Colonia e

sala

soffitto nella chiesa inferiore di

certamente dal 1151


siastico,

alle

nella

soffitto

ma

che a Brauweiler

MANUALE

252
crearono

tamente

le

vivacemente mosse

figure dei Martiri e dei loro persecutori,

intelligibili

dello spazio

STORIA DELL ARTE

DI

non

nella loro azione, e se qui,

ben sviluppato,

ancora

se

su di un solo piano, nel disegno delle figure


e alla naturalezza.

Le

figure

le
si

come

figure e

si

vede per un'aspirazione

ma

un po' fiacche nel contorno

furono abbozzate ignude e poi coperte

gruppi non

di vesti; cos

sono

le

di

giuste

comple-

Schwarzrheindorf,

senso

il

muovono
verit

alla

proporzioni,

pitture della semicupola

di Schwarzrheindorf, rappresentanti la Trasfigurazione e la Crocifissione di Cristo e

chiaro

maggior

libert.

nell'abside) Cristo in trono circondato dagli Apostoli e dagli Evangelisti.

che

soggetti popolari tante volte ripetuti consentivano al pittore una

e gli

XII

davano occasione
gli

dimostrare

di

la

aldeibach.

sua conoscenza delle forme. Fino dal secolo

operosissimi pittori di Colonia nella cripta di S. Maria

in

Campidoglio, nelle

figure di vescovi e di cavalieri nel coro superiore di S. Gereone, fecero opere degne,
di essere conosciute; l'intonazione

delicata, e

disegno vivace e spiccante, delle figure


svolazzanti a pieghe minute.

in

appare sempre maggiore

atteggiamnto

Questa scuola

spigliato, e dei

pittorica fece le

sue prime

figure degli Apostoli nella chiesa di S. Orsola, che quasi certamente


e

raggiunse

il

sommo

nelle grandi figure del Battistero,

lo studio del

panneggiamenti
prove

perfettamente conservato, di

Gereone a Colonia (fig. 313; Ma nelle pitture della parte orientale di S.


berto, non anteriore al 1230. forse contemporanee, di S. .Maria in Lyskirchen
gi un regresso.
S.

Nella Vestfalia sono da ricordare

le

nelle

sono del 1220,


Cunisi

vede

storie della leggenda di S. Pietro nella chiesa

1130; questa chiesa notevole perla pianta che


somiglia a quella delle chiese francesi a sala con vlta a botte, ed ha pure qualche

di Idensen, dipinte tra

il

120 e

il

SVOLGIMENTO
particolare che
di

FORMI:

DI

ARTE NAZIONALI

I)

253

sembra derivato dalTOriente. Nelle pitture di Idensen non c' traccia


hanno molto del bizantino quelle dell'abside della

ligure di tipo bizantino; invece

cattedrale di Soest, che recano

una prova

di

la

relazioni dirette, tra

data
il

it3G.

1200 e

Si inclinerebbe a vedere in queste ultime

il

i2;.;o

il

1233, coll'arte italo-bizantina

cosa che del resto evidente nel coretto settentrionale di S. Patroclo e nel coro
nella nicchia sepolcrale di S.

Maria in rxcchis, e meno e\-idcnte nella chiesa

ale ad Altbunzl.iu in

In pi luoghi

pitture del

si

vedono prove manifeste

duomo

fatto della storia

di

di

Mcthler.

Boemia. (Arch. Pamtky).

di relazioni

reciproche coll'arte renana. Nelle

Munster, dell'ultimo trentennio del secolo XIII, figurato

contemporanea, cio

gli

un

abitanti della Frisia che fanno atto di sot-

tomissione ed offrono doni a S. Paolo, titolare della chiesa.


Nell'antica regione sassone

le

pitture murali del

duomo

di

Braunschweig, della

fine del secolo XIII, rivelano un'arte gi pi libera e pi forte (fig.

vasto ciclo pittorico gran parte fu distrutta, e

il

rimanente,

314); di questo
spesso av-

come troppo

venne, fu deturpato da moderni restauri; tuttavia quello che resta

ci

d un'idea

suf-

MANUALE

254

DI

che

tciente dell'ampiezza dell'opera,

STORIA DELL ARTE


la

storia della

Redenzione, e dello studio posto

Osservando

dal pittore per raggiungere la naturalezza e l'evidenza narrativa.


del

zone sovrapposte

Battista, dipinte in varie

nascita

donne

le

battezza

gli

Ebrei,

natori di viola e
spira

un

viamo a
desheim

l'albero

Alcuni

ma

circa

Anche

Inghilterra, e altrove.

anche

cui grandiosi quadri murali

si

appoggia teneramente
in

cquello

di

Gurk

desiderio di dare

maniera

mento

tempo

Madonna

stringe

alla

nomi

il

gi

messo

calma
di

ad una nuova maniera.

so-

interpre-

che non solo troS. Michele a Hil-

di

animate

duomo

in

un sentimento

da

Gurk

di

nella

al

XIII secolo,

la

Madonna

in

Bambino, che nel duomo di Goslar


con mossa vivace alza la mano benedicente
il

Madre che

lo

accarezza, mostra nel pittore


al

forti
si

radici nel

popolo rinato

risvegliano

sono apposte

infatti

iscrizioni in
in

alla

il

freno della
nel

senti-

gioia

della

ricompaiono frequenti
lode

dell'autore

(per

Italia.

Klein-Komburg abbiamo un bell'esempio di coro


tempo romanico; nelle pitture del
Kentheim nella valle di Nagold gi si annunzia il passaggio

Nella chiesa di S. Gilgen


dipinto nella maniera

e nella chiesa del

libera

in cui

Hi-ilmo. itoti.

che avviene nello stesso tempo anche

coro della chiesetta

alla

generalizzarsi di questa tendenza prova che essa

Il

e che ha

degli artisti, anzi alle opere

a Goslar),

chiesa

Erode,

scene tutte

soffitti,

Goslar e nel

di

ma

vita; la coscienza e l'orgoglio dell'artista

es.

appartengono

nella

Giovanni che

riguardante una impressione di gioia sottraendosi

al

scolastica.

del

alla

si

storie

182^ a Peterborough, a S. Albans, e

Neuwerk

trono rappresentata all'antico modo,

della

soffitto

fig.

H'iesmanche-

de lu

Carinzia

prestano

si

figure tipiche ora sono

le

Nella chiesa di

artistico pi caldo.

nel

cfr.

le

vediamo

nel S.

convitati

preferito per pitture di

1186;

il

non

soggetti

coro,

nel banchetto di

adoperano a divertire

Jesse,

di

Braunschweig,
(eseguito

puerpera

e della

corpi nudi traspaiono nell'acqua

giocolieri si

soffio di vita reale.

come

tazione,

bambino

tutte occupate del

sulla parete del

convento

in

e dignitosa del miglior

Ratisbona nella cappella


di

Obermunster

resta

di

Tutti

ancora

Santi, nella cattedrale,

qualche

parte

dell'antica

SVOLGIMENTO

DI

FORME DARTE NAZIONALI

Fig. 31S. Paliotto della ll'eseilk-irche

decorazione pittorica del secolo XII

di

Soest. Berlino. (Fotug. Fr. HanfsuengI).

non lontano

dalla

citt

con\'ento di Prlfening, che ha un tesoro, recentemente scoperto,

molto ben

distribuite.

La

figurazione

una interpretazione

l'antica
di

chiesa

pitture

del

murali

pittorica dell'antifona che

sfrm#Pr^r?5^rQi^Siit4^6^l

Fig. 319. Pitture murali in S. Gi(

MANUALE

2M.
si

canta nell'ufficio della festa

dividualit e

la

di

STORIA DEI,L ARTE

DI

Tutti

Santi. Nelle figure dei santi

si

ammira

variet degli atteggiamenti e delle vesti; notevole anche

l'in-

ricchezza

la

La sposa del Cantico dei Cantici, simbolo della Chiesa trionfante e


umanit redenta ed unita a Cristo, una figura austera e solenne. Come esempio
ottimamente conservato di pittura murale decorativa sono da ricordare le vlte della

ornamentale.
dell'

Walderbach

chiesa cistercense di

zionale di

Monaco

si

tenenti la storia di Daniele, che

Nelle figure di santi del

convento

del

bene

di

nel Paiatinato superiore

conservano alcune pitture murali

Lambach

(fig.

315).

Nel Museo Na-

della fine del secolo XIII, con-

un tempo ornavano il chiostro del convento di Rebdorf.


Nonnenberg a Salisburgo (secolo XI) e nei Re Magi

nell'Austria

superiore evidente che

modelli dell'antica arte cristiana. Queste ultime pitture,

l'artista

come

conosceva

quelle della cap-

di

pella del castello di

favolose e fantastiche dell'abside

S.

secolo XII inoltrato; alla fine dello

Hocheppan e le figurazioni
Ciacomo sopra Termeno .Bolzano) sono del

stesso secolo appartengono le pitture,

vanni a Purg

nella

chiesa di S.

di santi nella

nel

iSqg,

Stiria.

notevole

non ben conservate,

chiesa

della

di

S.

Gio-

Nelle storie della leggenda di S. Clemente e nelle figure


Clemente ad Alt-Bunzlau in Boemia (fig. 316), scoperte

l'analogia,

sia

dei soggetti che della tecnica, colle pitture di

ed
Burgfelden e di Niederzell (Reichenau). Nella parte ornamentale

in

alcune figure

pitture della capanche qualche reminiscenza bizantina, che fa pensare alle insigni
le quali recano le date
restauri,
da
deteriorate
alquanto
Znaim,
di
castello
del
pella
lo e mi. In Austria la pi vasta creazione sono
datate

c'

del castello di
le

pitture

Znaim

murali del

secolo

XHI nd

coro della cattedrale

di

Gurk

in Carinzia

particolare proprio degli ultimi tempi dello stile


panneggiamenti angolosi
somiglianti a quelle
romanico-tedesco. Poco lontano, a Pieswer, esistono altre pitture

sono un

di

Curk,

sia

nella disposizione che nel

modo

col quale

sono

trattati

il

fondo

e le figure.

SVOLGIMENTO

legno

Soffitti di
S. .Michele ad

di

dipnti.

Hildeslieiiii.

Cristo coi Patriarchi e

ARTE NAZIONALI

si

257

sono cosa rarissima. Citiamo quello

softtti dipinti

ove son dipinti

peccato originale e

il

IVofeti; alquanto pi antico

che

di Zilli nei Grigioni,

FORME

DI

sof'ttto

il

genealogia di

la

dipinto della chiesa

dei primi anni del secolo XII. In centocinquantatre

ritiene

campi quadrati, incorniciati da trecce di nastri, da fregi a zig-zag e da fogliami,


sono dipinte varie storie della vita di Cristo, e figurazioni fantastiche di animali favolosi e di mostri con forme in parte umane e in parte animalesche; gli stessi .sogche

getti

si

vedono a Termeiio.

Pittura su tavola. Il bisogno di ornare d'immagini gli altari favor lo svidi un altro ramo della pittura medioevale, al quale Teofilo, nella sua < Schedula diversarum artium ", dedica un capitolo, " de tabulis altarium , contenente molti
luppo

precetti e segreti tecnici;

Per

scuola vestfaliana, tra

le

Valpurga a Soest,

di S.

da una parte

S.

dell'arte era assai coltivato.

speciale importanza alcune opere della

iibb;

dai pi al

vi

si

\'alpurga, e dall'altra

fattezze di queste figure, ed anche

zantino

hanno

quali la pi antica probabilmente l'antependio della chiesa


riferito

Madonna

la

ramo

che dimostra che questo

il

della pittura su tavola

storia

la

il

panneggiamenti

vede

sia

1220 ed

il

il

i2'^o

ifg.

317). Nel

Cristo davanti a Caifa e a destra


del centurione, la figura della

oggi nel

Wiesenkircie a Soest,

d'altare della

quadro
le

di

donne

donna che

si

mezzo
al

si

Museo

vede

Sepolcro.

copre

la

esemplari greci

nelle quali

sificate al

Berlino.

ed

il

Maria

sommo

si

alle

consuetudini

mente

l'influenza

vedono

ad

pensare

le

cornici

bizantina.

a Methler, nel coretto

in excelsis e nella cappella di S. Nicol a Soest, appaiono inten-

nel paliotto della

Questo

conosce

si

pregio

suo dolore,

il

fanno

non corrisponde

singolarit della pittura murale vestfaliana, quali

Le

laterale di S.

di

tempo,

bi-

quei

curvato e rotondo

settentrionali del principio del secolo XIII, e richiama piuttosto alla


della scuola senese dello stesso

di

Crocifissione, a sinistra

Lo scudo

volto per nascondere

il

singolare disegno della cornice

il

maggior

del

di Berlino, dipinta tra

fogliami ornamentali foggiati a palmetta sono particolari che

hanno

una imitazione

quadri di cui Costantinopoli faceva commercio in Occidente. Di


la tavola

Le

Agostino.

e la carnagione

sarebbe dunque ammissibile che questa pittura

trono che ha

Cri.sto in

Battista e S.

paliotto,

da

IViesenkirc/ie d Soest

riferire al

1250

(fig.

circa, reca nel

318), oggi nel

mezzo

il

mistero della Trinit; a destra Maria ed a sinistra S. Giovanni;

dar vita e movimento

alle

figure,

il

panneggiare

angoloso,

trito

Museo

Padre Eterno
lo

sforzo di

svolazzante,

ri-

tipi della miniatura contemporanea


chiamano alla mente sia le pitture murali che
vediamo qui un esempio di compenetrazione reciproca di varie forme dell'arte. Queste
insigni pitture sono molto superiori al quadro di Rosenheim, forse della met del
secolo XIII, che rappresenta la Coronazione di Maria in mezzo agli Apostoli.
i

Pittura murale in Francia. La pittura francese, anche nelle sue opere pi


non teme il confronto coU'arte contemporanea delle altre nazioni. Fino dai
primi tempi del Medio Evo essa si attiene agli antichi modelli cristiani. Le pitture
antiche,

murali del secolo


Apostoli ed

gli

musaici cristiani
fino

al

periodo

in

S.

Loup de Raud presso Provins

(Cristo cogli Evangelisti,

fiumi del Paradiso), recano prove evidenti di derivazione da antichi

le

stesse relazioni

carolingio

Spkinger: Manuale

II.

si

possono riscontrare

nella pittura

monumentale

ed ottoniano. Siffatte relazioni, unite a reminiscenze


1

bi-

MANUALE

258

STORIA DELL ARTE

DI

zantine, perdurarono fino alla fine del secolo XII nella chiesa di

camadour,

sono evidenti

resti

di

antiche

dove

figurato

Savino

Fig. ;2I.

murali

pitture

Cristo tra

Poitou

nel

Il

meandri disegnati
nel

re

Battistero di S. Giovanni a Poitiers

Angeli volanti

di

Cipriano,

Nuovo Testamento

che

sono

sulle pareti del

di rappresentazione.

del Salvatore ed

scenza dello

Ro-

queste pitture

si

(fig.

319),

possono ritenere quasi

di

esecuzione,

che

Fig. 322. Vetrata dipinta in S. Cuniberto a Colonii

Augnila.

dell'efficacia;

stile

Alla

S.

Savino

si

le

leggende

coro e delle navate, e nell'atrio una

met

dei

il

figurazione

secolo XII possedeva gi una notevole

circa di questo periodo appartengono le storie

Novissimi nella chiesa


di

contengono

a loro posto nella cripta, storie dell'Antico e

dell'Apocalisse; tutte quante attestano che

potenza

osserva una certa severit e semplicit

si

per non va a scapito della vivezza

Savino

S. Michele a

prospettiva che fanno cornice

Davide.

Vetrata della cattedraie

Santi

in

di quelle della cappella di Liget. Nelle pitture murali della chiesa di

contemporanee
S.

nei

di

Vie (Indre

et

Loire).

Qualche remini-

vede nella parte ornamentale della chiesa

di Petit-

SVO[. CI.MENTO DI FOKMIC

Quevilly presso Rouen, che per delicatc/za

D ARTIC NAZIONALI

ma

quelle, alquanto posteriori,

259

sentimento possono stare a

di

pur troppo ridotte

paro

di

frammenti, della sala del Capitolo

S. Trofimo ad Arles. Nella Spagna la pi vasta e pi pregevole opera di pittura


monumentale la vlta di S. Isidoro a Leon, dipinta tra il 1180 ed il 1240; vi si
vedono figurazioni della Sacra Scrittura, un ciclo di animali e le immagini dei mesi
di

tutto a colori tenui dentro contorni

il

Musaici romanici. L'arte


quando questa decorazione fu
posta

opera

in

ma

manico

il

Magno
fu

pavimento a

Il

ignorava

il

musaico,

da

fin

ad A-

nel periodo

musaico

cattedrale di

non

settentrionale

nella Cappella

Palatina di Carlo

quisgrana;

scuri.

ro-

poco usato.

musaico

della

Hildesheim,

fatto

molto tempo dopo

morte

la

del

Bernwardo, deriva da
un modello italiano. Nei singolari musaici del pavimento della
vescovo

Gereone a Colonia,

cripta di S.

contemporanei

coro di An-

al

none (1069), ^ evidente


gia con lavori dell'Alta
L'esecuzione

Italia.

tuttavia

Sansone,

storie di

le

rozza

l'analo-

di

Davide

Giuseppe non mancano

e di

vivacit e di evidenza

(fig.

di

320).

Nell'abside di Cruas c' qualche

musaico,

saggio di

pato da rifacimenti
nei

musaici

Reims

il

modo

sono

Ma

in

S.

tratti

ferri

acuminati,

323.

come

si

faceva in
si

nella

le

figure allegoriche,

delle vlte e degli altari,

\'ita

la fine del

si

vetri colorati, e poi

Lindgeri

secolo

Italia, in

la

abbiamo

Francia, e

incidevano in uno

effetto simile a quello dei

Pittura SU vetro. L'amore per


dapprima con

Ralisboua nei secoli

e XI).

musaici

contorni delle figure, che poi

un

Sa

)Iare del

nitlialiira a

Gereone. Invece

avevano parte

soffitti,

l'^irti,

mancava

di pietra,

Si otteneva cosi

quali

da modelli

generale

nella cripta di S.

piarticolari

di eseguire

con pezzetti

detur-

dal 1048;

Remigio

certi

(1090),

figurativi
classici.

di

ma

fin

si

colori,

gli

fece

riempivano

musaici

erano

si

strato

italiani

di
;

in

Germania

gesso,

mediante

anche

di

una pasta colorata.

anche

soggetti,

nei

stessi.

non appagandosi

dei

pavimenti,

dei

estese presto anche alle finestre, che furono chiuse

con veri quadri dipinti sul

notizia di

vetro.

Fino

pitture collocate nelle finestre

cronica di Richero fa menzione di vetrate dipinte

dall' 8(14
,

e verso

con varie

MANUALE
figurazioni

intorno
l'abate

al

narrativo.

carattere

di

una

Mille

vera

Gozberto (982-1001)

'Che sul

pavimento

vetrate

dipinte,

STORIA DELL ARTE

accertato

scuola,
in

aggiunge che

nel

che

convento

lettera al conte

una

della sua chiesa

ed

DI

produceva

egli

alcuni allievi, a perfezionarsi nell'arte.

la

della pittura su

Tegernsee

di

Arnoldo

\-etro esisteva

Baviera;

in

descrive

infatti

bell'effetto

il

luce passando attraverso alle

nuove

pensava anche a mandare fuori del con\ento

Che

la

tempo

pittura su vetro in quel

fosse

cosa gi antica, pare provato da trattati tecnici, specialmente dalla famosa Schedula
diversarum artium di Teoflo,
quale d

la

proposito molti

in

precetti pratici.

colorati

vetri

modo

e combinati a

musaico

di

orano in uso da molto tempo,


e

non

improbabile che

pitture sul vetro,

che

verosimile

Evo non

Medio

il

che

fatto altro

desuetudine. Fino

come dimostrano
vetro

segu^;

musiva.

vetrate della

del-

sopra un modello,

con strisce

disegno e

di

ombre

le

ottenevano con una cera nera

bruciata.
si

il

pittura

la

norme

singoli vetri co-

collegati

piombo
si

le

lorati, tagliati

erano

una

secolo XI,

al

le

cattedrale di Augusta,

l'arte

abbia

ricuperare

degli antichi, caduta in

eredit

su

fin dal-

carolingia esistessero vere

l'et

Poco

poco

perfeziona, cresce

delle tinte e

il

la tecnica

il

disegno

numero
si

fa pi

corretto, e lo splendore e

monia

dei colori

l'ar-

producono

bel-

lissimi etTetti.
Fig, 321.
(Da'.

D.Ur Evangeliario dell'ahhadcs^a Ula di Niederip.


La miniatura a Ratisbona nei sec. X

Swarzenski,

Le

pi antiche figurazioni

dipinte su vetro, esenti da imi-

tazione bizantina, sono in Ger-

mania le
Mos, Davide
del

secolo

cinque

ricordate

gi

(fig.

XI.

s^i), Giona,

Seguendo

le

vetrate

della cattedrale di

Augusta,

Daniele ed Osea; appartengono alla

regole

del loro Ordine,

colle

figure di

seconda

met

Cistercensi del convento di

chiostro, costruito nella


Heiligenkreuz nell'Austria inferiore abolirono nelle vetrate del
di colori, e si attennero ad
secoiTda met del secolo XII, ogni figura ed ogni variet
senso d'arte ;
un disegno ornamentale nobile e semplice, che attesta uno squisito
sobriamente distribuite. Nei pi antichi
l'effetto accresciuto da alcune note di colore

finestroni del

Nella
i:

il

nera del secolo XII.


di Strasburgo pu seguirsi la tecnica dell'ocra
romanico
occidentale la pi grande pittura su vetro del tardo periodo

duomo

Germania

finestrone di

mezzo

del coro di S. Cuniberto a Colonia

(tg,

322), che

della

formi:

SVOI.GIMICN IO DI

met

seconda

secolo XIII;

del

la

I)

arte N'AZIONALI

chiarezza e

261

luminosit della composizione,

la

la

bellezza del rigoglioso ornato marginale, lo splendore dei colori, che pur costituiscono

una

un

scala semplicissima, rivelano

Appartengono

essa dispone.

artefice che

conosceva a fondo

adoperare con sicurezza

e sapeva

difficolt dell'arte,

allo stesso

periodo

di

maestro

esigenze e

le

tutti

mezzi

di

le

cui

tre stupende vetrate di Plicken sul

le

W'eser, con storie della vita di Cristo e parallele scene liturgiche.

Anche
i

le

pi antiche pitture su vetro risalgono

met

del secolo XIII per la chiesa di S.

genealogia
che

anche

trattato

vetrata

dello

Chartres.

pervenuta

verso

specialmente

la

qual grado fosse

produrre

nel

l'arte

effetti di colori,

palmente

Dionigi da ricordare

distrutta

Sugerio

dall'abate

una

in

tempo

stesso

Le Mans,

soggetto

Cristo,

di

eseguire

secolo XI, e sono

al

Cristo, provenienti dalla cattedrale di

di

1136. Delle pitture romaniche su vetro fatte

nel
la

Francia

in

una Ascensione

resti di

vede princi-

si

dalle finestre del coro

della cattedrale di Poitiers, ese-

guite circa

il

e varie

S. Pietro e di S. Lo-

storie di

Le

renzo.

sono

dove

[98,

figurate la Crocifissione

vetrate a

del

colori

coro della cattedrale di Canter-

bury appartengono
scuola di

della

che
si

non

pensi

al

dominio

Dionigi,

il

meraviglia quando

relazioni

alle

dell'architettura
colla

S.

di

accertate

Canterbur\-

Irancese.

La miniatura in Germania. Delle condizioni della


pittura

nei

momenti

varii

f,.. 3.5. d.u iibro

studio della miniatura, della quale

ad Enrico

blioteca di

Monaco, parte

Ratisbona fu per
la

Corte ed

pure

il

mente

al

celebre convento di S.

tempo

di

circa

di
il

in

anche dallo
manoscritti

attengono ancora
;

alia

parte sono nella Bi-

Bamberga. Da Ludovico il Germanico in poi


al tempo di Carlo Magno. Tra

Emmeramo,

centro di vigile

intellet-

attivit

furono strettissime relazioni, special-

ci

Arnolfo di Carinzia, insigne protettore del convento, ed iniziatore

Pommersfelden,
qyo

si

un' idea

scuole.

Ratisbona

di

costruzioni a Ratisbona. Fino dal secolo

qui opere di gran pregio, quali

nario

Mon,,c.

.,

che era stata Aquisgrana

tuale derivante in parte dall'abbazia di Fulda,

di grandi

pu avere

parecchie

od eseguiti per suo ordine,

II

in quella di

l'arte ci

si

esistettero

pi di essi provengono dalla scuola

tradizione.

.vnco,.c

di

questo periodo e delle mutazioni avvenute in essa,

illustrati dedicati

.wu

il

quest' ultimo

il

Sacramentario

Libro della Regola


le

di

di

l'arte

dell'alluminare produsse

S. V'olfango (V^erona),

il

Lezio-

NiedermLnster (Bamberga; scritto

immagini sono dipinte sopra un fondo ornato,

nel

MANUALE
quale

T imitazione

evidente

che

magnitcenza

della

La

greca ed orientale.
quale

pel

vediamo
esempio

eseguito

fu

della

proprio

era

STORIA DELI, ARTE

DI

porpora;

scuola di Ratisbona venne


il

imperatore in trono riproduce

ed anche dove

non sono

figurazioni

le

il

in

gran

tempo

fiore al

quale

l'

immagine

sono

copiate,

Emmeramo
Carlo

di

II.

ornamentali. L'alluminatore di questo Sacramentario, negli ornati a colori

:ad

Calvo],

il

Libro Aureo

dal

tratti

Enrico

di

323). In quest'opera

fig.

noto Libro Aureo di S.

tal

quell'amore

di

non senza qualche reminiscenza

prezioso Sacramentario (Monaco,

addirittura copiato in sei luoghi


1"

che forse effetto

il

degli Ottoni,

motivi

dimostra

genio inventivo ed indipendente, modella le carni con

giovandosi

tore,

delicatezza di

ombre

di

pit-

verdicce

sa rendere evidente, con mezzi tecnici,


differenza

la

bionde

le

trattare

di

tra le

suo

il

anche nel

modo

deriva dall'arte

vesti,

le

bizantina,

chiome canute

stile,

quale

procede pure,

sebbene con maggiore

indipendenza,

nella

dalla

concezione delle forme, l'Evan-

geliario

monastero

del

Nieder-

di

mlnster (.Monaco), detto dell'abbadessa

ed

1002

composto

Kirchberg,

Uta, di

tra

il

1025 (fig, 324); esso


contenuto in una cassetta di bello e
il

anche questa eseguita a

ricco lavoro,

Ratisbona circa

met

la

del secolo XI.

In questo codice la parte figurativa

diversissima da quella del Libro Aureo;


a

variet

ticolari
il

il

(Da

iiatwa a Ratisbon

ssc.

XI

del consueto, e in certi par-

sembra

l'artista

di

En-

dopo
1014, presenta molte analogie con
nella Vaticana), eseguito

quello di Niedermlinster.
:

oltrepassare

suo tempo. L'Evangeliario

rico II

sl.urgo

molto

figurazioni

delle

maggiore

libro della

Il

Lipsii

Pericope

Monaco, destinato a Sa-

di

lisburgo, notevole per la parte figurativa,

un

ha

che

Germania, e

si

(fig.

primo

le
il

325);

il

fattezze ed

carattere

tutto

proprio della regione meridionale-orientale della

collega direttamente a

Bisanzio

corpi e nel colore richiama alla

riconosce

si

mente

il

secondo dimostra una maniera pi sciolta ed elegante

parte nell'opera, segue modelli bizantini o della


il

vi

sia nella tecnica che nella scelta dei tipi,

mano
modo

la

nel

Sacramentario
;

Germania

il

terzo,

tre artisti

di

di
di

che

trattare

Enrico

ebbe

II

minor

occidentale. Si ritiene che

lavoro s'a stato diretto dal padre guardiano Bertoldo, che anche creduto autore

del codice della

Pericope

vangeliario n. 511

(fig.

326) del Capitolo

del convento benedettino di

della Biblioteca dell' Universit di

di

S. Pietro a

Admont

Graz. Le relazioni

di

Salisburgo,

e dell'Evangeliario

Salisburgo

con

deU'
n.

E-

S05

.Aquileja

SV'OI.GIMKNTO HI FOUMIi

con

venisse

che nella pittura che

sede metropolitana,

meno

tonomo

causa

furono

N'ene/.ia

venerabile

prevalesse

l'antica tradizione locale;

che ben pu

e forte,

cipalmente sotto

dirsi

arcivescovi

gli

delle opere pi insigni,

nenberg presso Salisburgo,

di

Corrado

fiori

secolo

nel

un indirizzo

bizantino,

di

i6^

XI presso questa
senza

Salisburgo. Questo nuovo

ed Ebcrardo

stile

gigantesca

la

.Michelbeuern, dell'abate Gualtiero

au-

stile
fiori

prin-

dir

solo

e produsse, per

I,

per

che

che nel secolo XII produsse uno

celebre Antifonario di S. Pietro,

il

di

Bibbia di Erlangen

il

stile

Admont, la Bibbia
il
Breviario di Monaco, proveniente dal convento del Non-

due volumi

ARTIv NAZIONALI

I)

Bibbia
(i i(i-i

in

loo).

e la

121.

n.

lavori del padre guardiano

Bertoldo sono caratterizzati dal-

YE-

l'influenza bizantina; invece

vangeliario

duomo

Cracovia

di

IV

nel

opera

af-

Enrico

di

fatto tedesca, e pi precisamente

bavarese, somigliante

Bamberga,

di

al

Messale
Frisinga

fatto

ed

per l'arcivescovo Ellenardo,


al

libro

Pericope

della

Altomun-

naco, proveniente da
ster

opere nelle quali non

tutte

Mo-

di

c' pi nulla di bizantino.

Coll'officina

libraria

Emmeramo gareggiano
venti, tra

gernsee,

di

S.

altri

con-

quali quello di

Te-

ha una parte co-

che

spicua anche nella


pittura su vetro

della

storia

l'abate El-

ivi

linger (loiy-io^o) allumin pa-

due sono

recchi codici, dei quali


a

Monaco. In Baviera,

deraltaich ed a Frisinga,

formando uno
che

deriv

Nie-

a
si

venne

.1.

di

provinciale,

stile

qualche

cosa

Hill

Colo

dal-

Germania occidentale; siffatto stile appare anche nel noto Evangelistario


Wyschehrad a Praga, e nel Codice Aureo di Pultava, oggi nel Museo Czarto-

l'arte della

di

ryski di Cracovia.

Nelle miniature uscite dall'officina di Hildesheim, nella quale primeggia

cono Gundebaldo,
influenze

che ebbe grandi lavori dal

diverse. Nell'Evangeliario finito

nel

Bernwardo,

vescovo
101

1,

nel

si

il

dia-

incrociano

Sacramentario eseguito

vescovo Bernwardo nel 1014, l'uno e l'altro nel tesoro della cattedrale di Hildesheim, l'autore Gundebaldo segue nella parte decorativa la scuola di Ratisbona,

per

ma

il

nel

modo

di

trattar

le

figure pi libero, pure attenendosi agli esemplari di

Fulda. Dall'arte carolingia egli trae

le

palmette,

le

foglie

d'acanto,

ed

altri

motivi

MANUALE

264

STORIA DEI.l'artE

DI

ornamentali, elaborandoli con fare classico

Bernwardo ebbe con Roma;

che forse effetto delle relazioni che

il

Bernwardo appunto attribuito un altro Evangeliario


della cattedrale di Hildesheim. Alcune figurazioni bibliche di questi codici corrispondono ai rilievi delle piorte della cattedrale, che sono dello stesso tempo il che dimostra come in questa regione avvenisse una reciproca influenza delle varie forme
a

dell'arte.

Colonia, dove erano tante e cosi ricche

tempo

attenne

si

non

dipartirsi se

plare

scovo Federico
di

mino

(fig.

avvenuto

(1099-1 131); confrontando

appare

pi

il

Duomo,

esem-

insigne

eseguito per l'arcive-

frontispizio di questo codice con quello

vede chiaramente

si

mutamento

il

nell'arte.

che dopo

artistico,

forma singolarissima. Perfino

in

opera

di

S.

da

tratti

Odilia,

manifesta

si

industriale,

all'arte

un lavoro da

molte

in

miniatura

nella

dilettante, quale

Hortus

l'

monache

compilazioni, per istruzione delle

altre

vede

si

in

XII

del secolo

che

enciclopedico composta dall'abbadessa Errada di Land-

di carattere

con materiali

convento

met

la

estende sia all'arte decorativa

si

deliciarum
sperg,

il

327), che della fine del secolo X,

L'incremento
regioni e

nazionale di miniatura, del quale

stile

codice di S. Gerolamo, nella Biblioteca del

il

non cominci

principio del secolo XII, lasciandosi cos precedere da altre sedi

al

formazione di uno

nella

per lungo

ecclesiastiche,

istituzioni

le

indirizzo iniziato dall'arte carolingia, dal quale

all'

del

fantasia dell'artista liberarsi poco a poco dallo

la

schematismo, pure giovandosi talora di modelli bizantini od occidentali, ed accjuistare


un senso schietto del vivo e del naturale. E ci avviene specialmente quando l'artista ha da illustrare opere di poeti contemporanei, laxoro nel quale egli si sente pi
indipendente dalla secolare tradizione. Neil' Eneide

Maria

di

\'olframo di Eschenbach, nella raccolta di canti

del pirete

di

Corrado,

nel

"

\\'alscher

nell'opera giuridica intitolata

acquist grande autorit,


ispira l'alluminatore,

il

si

conseguenza

l'artista,

Cast

All'artista si richiedeva

degli

Apostoli, ora a

di

Monaco,

minus, ora a Stoccarda) e


nella
nella

prima met
Biblioteca

S.

di

volge

si

alla

tecnica,

della

si

preoc-

di colori

molto
di

gli

diluiti,

alluminatori

movenze. Questa novit

quelli del

convento

di S. Vin-

Zwiefalten (Passionale, Giuseppie Flavio, Chronicon

di

In

quest'ultimo

convento

il

frate

Corrado

mini trenta manoscritti, dei quali tuttora esistono


Mtmaco il Chronicon, il libro dei Mattutini, una Mater

Reale

di

il

monaco

la

di

Storia scolastica di

Scheiern supera

nel libro dei Mattutini, ad esempio, egli

Nella

parola del poeta

del secolo XIII

ventiva e nelle figure

Teofilo.

328),

presto

Lucia, ora a Berlino), di Prlifening (Vita e Passione

Scheiern.

verborum, un Giuseppe Flavio

S.

che

Disegnando a penna, con leggere

monaci alluminatori, ad esempio da

cenzo a Metz (Leggenda

(fig.

pi fertile inventiva, e di

minuzie

impetuosa

vivezza

alle

del concetto.

ed ombreggiature

grande morbidezza

accolta anche dai

saxonicum),

La

Rolando

nel

tradizione,

nella

Vita

nel Parsifal

de' Cerchiar!

(Speculum

"

modelli

invece di dedicarsi tutto

tinta

Benediktbeuern,

di

Tommasino

di

dischiude all'arte un nuovo campo.

quale non trovando

cupava dell'esecuzione non meno che


sfumature a mezza

Sachsenspiegel

realt ed alla vita del suo popolo.

ottennero

Enrico di \'eldeke, nella

di

(iuarniero di Tegcrnsee, nel Tristano di maestro Gotfredo,

di

illustra

tutti

Pietro
i

con mirabile grazia

Germania meridionale questa nuova forma

incontr molto favore;

ivi

ai

Comestore.

Nell'in-

miniatori del suo tempo;

dell'arte

la

di

leggenda

di

alluminare

manoscritti destinati alle chiese aggiunse nuovo pregio

SVOI.GIMKN O

ni

coperta dipinta

la
il

pi

il

modellato
figure

delle

di

alcuni casi

in

si

2t>5

regione

Nella

(Berlino).

un vero metodo

scolastico

tre

gruppi

contorni

nei quali ricorrono

Salteri,

di

turingio-

trascur sempre

valse dei colori anche per disegnare

abbiamo

questa regione

in

ARTE NAZIONALI

Roginfredo

pittura a colori opachi divenne

la

I)

citiamo ad esempio l'Evangeliario di Gengenbach (Stoccarda), ed

Breviario di Ottobcuern. opera

sassone

FOI^ME

ancora non pochi motivi bizantini;


il

panneggiare di maniera
esagerata,

talora

sica,

ma

acuti e linee spezzate,

clas-

ad

angoli

col

tempo

a, tic

Ermanno

del langravio
gia,

t r tmiigcr in Jn-nr ingrorT nor"0 od> unrr avoli d'crtvtijifV Trr

Elisabettiano di Cividale. L'uno e


l'altro

furono eseguiti circa

il

"P

a u'iir mTT fnnm\

\tn Un^cn

ir'irgrtvJncK:nj7Tilnt-tCTi.inc;cri.

txiCcn AlCo vtt

3 in elxT Avmlvrr -wfV J< hwtr

Salterio

il

'T^at ir icnagpi tfr re vii.

Turin-

di

ora a Stoccarda, ed

cfwnsn vnbnf -utJtc.

^ A v.iK-nr

assume forme pi morbide e tondeggianti. Nel primo gruppo di


questi lavori primeggiano il Salterio

-._a,_ "'rcmigoO-'ftrficrifrTelK'bcnT'

la tradizione vi

bert artistica,

con

seguita

li-

1 Miti >x.T-

aggiunge un

e vi si

'fA

ct-CMini tft--_

A*iiT ii)nwtr<;fvind'

produce un'e-

forte naturalismo, che

spressione potente ed appassionata.

Quanto
rabili

sono ammi-

all'e.spressione

anche

due Salteri del con-

Wolfenbuttel),

al

secondo gruppo

"*

Molto pi fedele

fenbuttel.

dizione

Vienna, Berlino e

tempo
alle

nel

panneggiare

di

Km- wTif

(V Olii Ovli'

rf>inr.

Cm luru aae intryncir


TLu-

X-m

crrancJi

Uni,-

tft-.

vn/V-

'T o'f ber mir <hncn toiK-n Uttfe(Tot fi-

>wU>p: icOTic jeMnd)

canoniche

328. Mini.

dal

Wschcr Gaat
(V.

miniature ca-

rolinge degli ultimi tempi.

un Evangeliario

rcjacrcn qar-

{\ynch (T nictnai firv(r K-nr,

degli Ottoni,

e l'ornato delle tavole

somigliantissimo

Pr Krr w! mi nibr .iw

disposizione della dedica ricorda


manoscritti del

\wn frru.'Cijc'rrfifamu'rai'f' ftar.

^^i^ 1 m

l'Evangeliario del con-

alla tra-

di

tr gTWt cr flvn'N* x^ Nn'Yfvitr

Wol-

Helmershaus sul Diemel,


miniato dal monaco Heriman per
70Enrico il Leone
80). La

vento

<"

i^mi'cf'

\'n^4Jrcl^.tln<:

terzo gruppo costituito da Salteri


esistenti a

i-uiivm-Hjini

^^p

il

S chJTtvr (\ir \i!<;p9" i}cimtiA.


IV hcrPhafr tO mhr rt Lindi

insieme coi Salteri di Berlino ap-

partengono

Mvn>irbvnr

CLfUgai

\ Tl^ l1\jrr vin ir rJldioi mnt-

quali

vmV.

S e rfvm nrr i'Jrm 'in vSichtrmt'-

vento di Woltingerode presso Goslar (ora

Kitrr

r tc>N' mir <anmi ffvtr.

!^.i' 11' ff^iTif

Ton

Anche

Goslar, del principio del secolo XIII, nei

ricorda

di

Oechelhaeiiser).

modelli

molti

antichi,

tipi,

nelle

movenze

ed notevole sopratutto per certe

reminiscenze bizantine, che non senza meraviglia

si

rivedono

nell'

Evangeliario

di

Magdeburgo, miniato dal cappellano Enrico nel 1214. In tutto questo gruppo il sentimento classico si manifesta specialmente, con maggiore o minore intensit, nei
calendari

nuovo.

invece nelle

iniziali

si

vede l'aspirazione

alla

naturalezza e

la

ricerca

del

2C6

MANUALE

DI

STORIA DELI, ARTE

SVOLGIMENTO

La miniatura
ghilterra.

forte decadenza

Aimone ad

sono prova

del che

se

e In-

si

pensa

Bibbie

le

Limoges

Noailles e di S. Martino di

in

looo da

il

Auxerre, e

di

i6-j

Commento

il

Ezechiele, miniato circa

che fu poi abate

PJldrico,
di

miniatura,

ia

opere insigni del periodo carolingio, appare

alle

di

Spagna

Francia,

in

Francia

In

FORME D ARTE NAZIONALI

DI

iX

bisogna

venire fino al limitare di un rinnovamento artistico

per ritrovare, nei messali di S. Dionigi e di Laon,


^=^/l-

un colorito ed un modellato non

inferi<ri

alla

ric-

guazzo

del

chezza dell'ornamento. Alla pittura

periodo carolingio, satura

era

colore,

di

un disegno con poche pennellate di

narono

onore

in

scomparsi
favore

sono

del

verso

tutto,

storie

le

Maria

di

Nei

II 88.

motivi

Madrid. In Inghilterra

come

inglesi del

Museo

anche l'apparire

uomini che
i

nel convento di
il

nelle Bibbie

donne.

schiettamente inglesi,

La

sia

scuola inglese-normanna

i^

i":

e::

una maniera tutta sua;


ad esempio ad Hildesheim un Salterio, miniato

neir illustrare
c'

Britannico e di Parigi notevole

di figure

di

un Salterio

in

smaglianti

colori densi e

moreschi,

ed anche coni-

miniatura continu

la

non

spagnuoli

soggetti

di

opera

Clun}',

di

di cavallo,

battimenti di cavalieri mori,

prediligere

Trasfigurazione

la

miniati

ad esempio l'arco a ferro

di

1200 acquistano

il

Cronaca

manoscritti

meraviglia trovare

di

poi ritor-

non erano mai

fondi d'oro, dei quali gli esempi pi antichi

Cristo nella Liturgia e


del

tinta

colori opachi, che

succeduto

Salteri segui

Albany presso Londra

con figure somigliantissime

II 46,

tra

il

114 e

quelle

dei

portali delle chiese e dei capitelli. Dallo stesso con-

vento uscirono disegni a penna con tocchi

genere

<i

quale

nel

alluminatore

Parigi,
della

lavoro

di

delle

Storia degli Angeli

Tessitura e

ricamo.

tessitori di tappeti,

gli

colore

Vite

degli Abati

"

insieme coi fonditori e cogli


i

di

segnal Mattia di

si

Ad

ornare

orefici,

arazzieri ed

le

chiese,

collaborarono
i

ricamatori.

tappeti d'op:ra tessile venivano per lo pi da Costantinopoli;


solito

tappeti

ricamati

erano opera delle donne del paese. Questi tappati servivano a coprir

rivestire

pilastri e

dossali degli

stalli,

e talora a

regie e sacerdotali erano fatte di stoffe preziose.

d'Ungheria,

Enrico

II,

fatto fare nel

per

la

1031

Il

di

pareti, a

chiudere le finestre. Le vesti


manto dell'incoronazione dei re

dal re Stefano e da sua moglie Gisella,

chiesa di S. Maria

le

Alba Reale,

di

sorella

di

seta violetta di Bisanzio

MANUALE

268

DI

STORIA DELL ARTE


con

figure

ricamate

pregevole per
delle figure

Le

anche

opera

disposizione

32C)).

(fig.

rornato e

figure,

hanno

perpendicolari

greca

oro

in

l'artistica

il

le iscrizioni

maniera

della

modo

col quale

fili

d'oro sono cuciti alla stoffa, mediante


seta

di

fili

corda

voro

la

bizantino, e

gialla,

ri-

dalmatica del Vaticano. La-

tempo e di mail
manto di Ena Bamberga, posteriore al

dello

stesso

niera somigliante
rico

II

1014;

sia

nella

forma che

nell'idea

esso ha del classico; tuttavia

si

che appartenga

di

scuola

alla

sbona, e sia stato

fatto

ritiene

Rati-

un con-

in

vento della Baviera. Alla stessa scuola


appartiene
rico

dove

vede

si

sassanide del casalierc col

n)()ti\o

il

II

alla

falci)

la

casula

cattedrale

donata da Endi

in forme occidentali. E notevole che appunto un monaco


Engiimaro, ebbe gran fama come maestro insuperabile dell'arte tessile.

liberamente

esempio
di

di

dell'Inghilterra

(fig.

un tappeto

ornava

chiesa di Ely
le

che

infatti

Brithnod duca

le

camera

non erano

Edelfleda,

un tappeto

.sul

di

di

rare.
di

alla

quale aveva rica-

marito. Questi tappeti so-

pitture murali, e

quando queste

prevalsero, conservarono nel disegno qualche

cosa che ricorda


in

il

ricamo.

luogo della seta

lino, sulla

quale

si

si

us

Dopo
la

il

secolo XII

stoffa molle di

ricamavano, con

fili

di seta,

figure di Santi e storie bibliche o leggendarie


gli

cosi a

poco

poco andarono

in disuso

uniformi e insignificanti motivi delle sete

operate greche. L'arte del ricamo era


\ata con

Ratisbona,

Il

pi celebre

amore

colti-

nei conventi della Sassonia

inferiore, dai quali

provengono, tra

gli altri,

molti sacri paramenti della cattedrale di Halberstadt. Qui,

come

la

conquista

--S.

nelle preziosissime casule

il

tappeto

normanna

appartiene

alla

Baudr\- de Bourgueil descritto

XI

vedova

Northumberland, don

di

gesta del

stituivano

la

ci prova che nel secolo

figurazioni storiche

Sappiamo

mato

un antico poema francese

istoriato che

una principessa

figure,

di

330); esso lungo 63 cm. e largo cm. 34, ed

del secolo XI. In

siffatte

di

antichi ricami romanici, di lane colorate sopra stoffa di tela,

Bayeux, nel quale figurata, con gran copia

fine

Bamberga,

da caccia sul pugno, trattato

}}^

FORME

SVOLGIMILN rO DI

ARTE NAZIONALI

I)

Blasien nella Selva Nera (oggi nella chiesa di S. Paolo in Carinzia)

nel piviale di S.

nei ricami ornamentali eseguiti

dopo

la

met

del secolo XIII, per ordine

badessa Cunigonda nel convento, ora abolito, di Goes nella


a treccia ed
nella

Spagna

segmenti
i

di

punto

il

la

cattedrale possiede

circolo,

riempire

a catenella adoperati a

che frequente nell'arte

qaadri ed

della

Creazione

vi

romana

secolo XII tre tappeti murali operati del


nella stessa citt
il

od

per

con

Filologia,

degli

donarlo

tale bellezza di

l'arte

le

vi

sono

arti,

sulla

figurate

fine del

esistono ad Halberstadt, a Braunschweig,

tutto occidentale.

in chiese francesi.

LE

.^RTI

INDUSTRIALI

PERIODO ROMANICO.

Nel secolo XI, devoto quant'altri

mai

alla

Chiesa,

l'arte

strettamente

legata alle dottrine ecclesiastiche; era

naturale che anche

le arti

minori la\o-

rassero principalmente per

la

Chiesa.

Gli artefici gareggiavano nell'adornare

con magnificenza

le

le

sacre suppellettili.

divisa

in

otto

una

crede sia

meandri

dei

tra-

degli

(fig.

tessuti o

331),

Sassonia, circa

in

nozze

di

saraceno

Frammenti
a

Agnese

Mercurio e
il

confronto

di

S.

della

con

Emmeramo

periodo romanico fu coltivata

motivo

il

meramo

e)

si

Halberstadt

di

ma

modo

punto

Gerona

ultimi tempi. App.irtengono pure al

appaiati,

NEL'

che

lino,

tempo. Nel convento

della seta, applicando per lo pi


stilizzato in

anche questo ricamo, come

disegno e di colore da non temere

a Ratisbona, promotore di tutte

fondo.

il

celebre tappeto fatto fare dall'abbadessa

il

Papa;

al

delPab-

vede

si

osserva un fregio a croci uncinate

si

duomo

qualsiasi altro lavoro congenere dello stesso

anche

il

Quediinburgo, sede principale della tessitura

1200. Proviene da Quediinburgo

(1186-1203)

tessile settentrionale e

sformazione, causata forse dalle esigenze del tessuto di


intrecci di nastri proprii dell'arte

Stiria,

una coperta, pure del secolo XII,

con altrettante storie

sopra ricordati, non ha nulla di bizantino

e rametti

269

di

Rostock

di

due

mezzesete
(fig.

332)

animali

di S.

Em-

perfino

MANUALE

270
primato spetta

Il

agli orafi,

con un paliotto (antependium)

non rimasero che

preziosa,
di

adornavano

quali

rarissimi esemplari

nelle occasioni solenni

cristalli,

perle, talvolta

che

estremit

alle

si

anche

Appunto

in questi

hanno forma

Evo non

3,,..

gemme, ma anche

metalli e la legatura delle

ed ornamenti

frequenti erano

le

smalto che era tra


d'oro

le

indicavano

riempire

a smalto, che

pitture

delle oreficerie appartenenti al

melle, e

arti

colori

ficiente

le

lastre di

disuso l'oro,

gli

braccia della croce,

le

reliquiari spesso collocati

forme concesse

gli

sbalzo,

loro.

all'arte

la

fusione

il

lavoro in filigrana

uso

dei

si

egli

gi

sapeva
tanto

suo uso larghissimo divenne caratteristico

il

ad

nelle quali

All'oro

perdette anche

la

erano

di

sottili

smalto

alveoli [cloisoniic]

l'antica tecnica dello

decorativo.

incavi con smalto nero (niello); e

contorni del disegno saldandovi

incavavano

le

gli orafi

il

domin

s'

la-

al

occidentali ado-

parti destinate a ricevere

smalto ad incavo

preferiti

indurivano

strisce d'oro

che

rame ed

il

tecnica della fusione propria di

prevalse quella propria del rame, che


nico;

preziose,

primo Medio Evo. Gi le genti galliche conoscevano


maggior ardore e fortuna. I bizantini sulle

rame dorato,

rinnovando cos
ad

solito

di

pietre

da tavole

esercitate con

fuoco. In contrasto con questo smalto

peravano

posate

oblunga col coperchio a timpano.

vani cos ottenuti riempivano con colori

ornano

conosceva l'opera a

scjIo

sostituiti

Tm,l..:l.

incidere figure

lastre

clero

dal

334), e

di cassetta

(fig. 333)
causa della loro materia

croci, che

le

in giro

(fig.

in

furono presto

reliquiari gli orafi tentano le diverse

L'orafo del primo Medio

Fig.

essi

e camei antichi,

quadrato

in

semplice tavola d'altare

pure

erano portate

gemme

espandono

sugli altari, che di solito

la

appunto

questi paliotti.

di

legno dipinte (Soest). Opera dell'orafo erano

sull'altare,

lo

STORIA DELL AKTE

DI

gallo-romana,

bronzo
questo

suf-

caduto

in

metallo, e

nella metallurgica del periodo

esempi dei Greci, fonditori d'oro, furono affatto dimenticati. Pare che

romale

sedi

SVOLGIMENTO

quiari che

Medio Evo lavoravano

Gli orefici del

di

e
i

Francia

nella

magnifici

reli-

vedono

si

di

preferenza a smalto, e la loro tecnica

grandi su-

le

circondate da pieghe mi-

perfici tondeggianti,

corpo

Lorena

la

conservano ad Aquisgrana.

si

nute, che

271

da Colonia probabilmente provengono anche

imitata dagli scultori. Infatti

fu

FORME D ARTE NAZIONALI

medioevale siano state Colonia,

principali dell'oreficeria

meridionale Limoges

DI

nella parte inferiore del

molte figure romaniche, non possono

spiegarsi altrimenti che colTesempio delForeficeria.

Affine a quella degli orefici l'opera dei


fonditori

martello

degli

artefici

bronzo ed

il

rono testimonianza della loro


arredi
i

Hanno

sacri.

lavoravano

che

rame

il

abilit

particolare

casi

sia

turiboli che

con molte

od a sbalzo;

335), o fuse

(fig.

in molti

importanza

turiboli di struttura architettonica,

figure

quali lascia-

in certi

lampadari pendenti

dal soffitto erano foggiati a cerchio con lam-

Fig;.

337.

Candelabr

Fig. 338. Candelabro di

Museo Britann

pade
la

in

forma

luminosa

di torri;

citt di

collocavano

il

del

candeliere per

secolo

XII

Beinwardo.

Maria Maddale

simbolo delle mura e delle porte della celeste Gerusalemme,

Dio (Hildesheim

deliere della cattedrale di


fine

llildesheirn, chiesa di S.

il

[fig.

336J,

cero pasquale e

Komburg, Aquisgrana). Nel coro

Essen del secolo XI

candelieri

pi

piccoli

candelabri a sette braccia

(fig.

quello

337)

si

di

Braunschweig

collocavano sugli

piede con figure d'animali simboleggia per lo pi, secondo l'uso classico,
dell'oggetto

ma

talora

sitfatte

figure

sono anche simbolo della

lotta

la

il

si

candella

altari.

Il

mobilit

tra la luce e

le

MANUALE

272
tenebre, n;lla quale vince

Questo

luce.

la

SrORIA DF.LL AKTK

ni

specialmente

signitcato

il

fauci del

mano

mostro; allusione

sopra

samente,

la

tana del basilisco

ridotti per cos dire ai

non mancano

minimi termini

drammatico.

vigore

di

migio, e

il

riferire alla

talora

nelle

stender

sono espressi

sono

la

conci-

ampiamente

trattati

Le

sedi

r."-

1'

arti

le

consiglio e coll'opera.
ci\'escovo
M

Egberto

XI od

della

candelabro a

il

Il

per

vescovo Bernvvardo
l'officina artistica

una

chiara

idea

del

da

cavalli,

il

classitc.indo

discorre

mobili dipinti ed intugliati.

era

a giudicar

dunque

1050;

da

II

al

.luoiiio

.li

li.is:

vescovati ed

ecclesiastici

conventi, pro-

contribuivano

col

per Ildesheim ci che era stato Tar-

convento
il

di

nome

S.

Massimino a Treviri.

dsl presbitero Teofilo,


di

ma

Helmershausen,
le

fabbricazione del vetro e della pittura su vetro,

pi esteso,

morsi

leggenda

ma

esigenze alle quali dovevano soddisfare

delia

ai

aver parlato della pittura, dei colori, dei mezzi per col-

l'autore nel terzo libro, che


pratici,

al

monaco benedettino Ruggero

legarli e della Ioni applicazione,

d molti precetti

fu

che va sotto

molteplici

delle

Dopo

stessi

gli

la

Gerusalemme

del XII.

cio

ecclesiastica,

alle quali

che probabilmente fu composta dal

prima met

alla

vita

industriali,

Schedula diversarum artium

officine dei conventi.

di

palioito d'oro donalo dall' imper.Uorc liinio

principali

mossero anche

Praga, che secondo

di

vedono esso non pu essere anteriore

del secolo

fine

FiS-

ed

ma

romani depredarono nel Tempio

dai soggetti che vi si

spoppato

lo

pi celebri esempi sono

duomo

piede del candelabro del

quello stesso che

ci

simboli per lo pi

Siffatti

".

>

mani

le

braccia (purtroppo assai danneggiato) di Reims, proveniente dalla chiesa di S. Re-

sette

La

luogo di Isaia (ii. 8):

al

serpenti

dei

minacciati da leoni, e dei personaggi che cavalcano un drago ficcando

Il

modo

tratta

ampiamente

di tutta la

vari soggetti, dai calici

lino

periino dei manichi d'avorio per


n;l

quale composto questo

libro

metallurgia
agli

speroni

coltelli

la

e dei

pensare

SVOLGIMEN
che

spiegazioni

siffatte

somma

importanza pratica e frequentissima

applicazione

quelle

in

uscivano

quali

dalle

conventuali,

officine
lavori

molto pi conformi

ziosi,

avessero

regole

FORME D ARTE NAZIONALI

10 DI

ai

pre-

metalli

in

modelli bizantini

che non quelli del periodo carolingio.

Nel primo quarto del secolo XI,


il

una cospicua sede

L'imitazione

delle arti.

zantina evidente sia nella croce

wardo
tra

le

(fig.

di

liario

e contiene

artefici

wardo

quella

Gundebaldo,

mente una
tratta

notevole

dell'

bi-

Bern-

di

334)^ che nelle legature

quali

sotto

Hildesheim diviene

Bernvvardo,

vescovo

di

libri,

Evange-

riproduce fedel-

che

lavoro greco,

piastra d'avorio di

anche una figura incisa

Maria,

di

da un modello bizantino. Sebbene

gli

Bern-

che lavoravano agli ordini di

e dei suoi successori seguissero modelli

tempi

stranieri e di

tuttavia estranei

non rimasero

anteriori,

alle

forme ed idee

nuove.

L'ornato dei due candelabri che Bernwardo


t'ecQ

fondere in una nuova lega

specialmente

sopra
tien

nel

animali,

piedestallo

non

338), e

(fig.

le

figure

nude

intendono pi se

si

conto soltanto delle

tradizioni

si

antiche,

perch sono un effetto delle idee che cominciarono a prevalere nella Chiesa dopo

il

col

se-

Ba

(1050

colo XI. In questi lavori c'

cosa di quel fantastico


gi
in

si

stile

anche

qualche

ornamentale che

manifesta nei candelabri di Tassilone. Al secondo periodo

Hildesheim appartengono

ig.

341.

il

lampadario circolare

Altare portatile di

(Ludon, ilonumenti

Ruggero

di

del

lleimcrshausen

artstici ed architettonici della

duomo

di fioritura artistica

(fig.

336), fatto

per

MANUALE

274

DI

STORIA DELI.' ARTE

ordine del vescovo He/.ilo (1054-1071)1, e la croce di Hezilo


una legatura d'argento fatta dal monaco Ratmann nel

zione dallo

stile

bizantineggiante allo

stile

un secolo dopo,

circa

in

ii::,9

si

Sotto Enrico

II

vede

transi-

la

romanico puro.

Emmeramo

S.

quale oggi

Ratisbona,

riconosciuto

si

divenne

rito,

convento

il

sede

i!

varie

di

per opera principalmente

di

del

mearti,

dell'abate

Romualdo, venuto dal convento di


S. Massimino di Treviri, dove da
tempo le arti erano in fiore. Da

Emmeramo

S.

coperchio

dell'

croce

la

d'oro

regina

della

l'altare

uscirono

Gisella

portatile in

Uta,

Alla scuola di

Ungheria e

d'

forma

tavola

di

Reichen a Monaco.

Ratisbona

attri-

si

buisce dai pi anche un antependio

d'oro

(tg.

339), oggi a

Museo

alla cattedrale di Basilea.

Cluny, dono

di

Cristo, ed
l

stupendo

eseguita per ordine

della Cappella di
^:

lo

Evangeliario di

e sua

ai

Parigi nel

Enrico

di

Vi

si

piedi di lui Enrico

moglie;

II

vede
II

stanno S. Be-

ai lati

nedetto e tre Arcangeli. Nell'ornato

si

riconoscono ancora

ma

nelle figure

che nei lavori

tendenza

tutta

si

di

modelli greci

Hildesheim,

di

occidentale

plastica pi vigorosa

come

vede, assai meglio

una

ad una

queste figure,

neir Evangeliario di Uta, sono

lamina d'oro applicata su legno.


L'oreficeria bizantineggiante fu

ancora
di

in

grande favore nel convento

Essen sotto l'abbadessa Teofane

,(1039-1056), la quale volle arricchire


il

tesoro del convento di

processionale e di una

gatura di evangeliario

una croce

preziosa

ma

in

tesoro l'opera pi insigne e di


gior effetto una

Madonna

le-

questo

col

mag-

Bam-

bino, di lamina d'oro applicata su legno (fig.


340). Ad Essen ci sono anche tre croci,
col rovescio ad ornati incisi sopra fondo lavorato a punzone ; il che a noi pare una

prova

di

relazioni tra

Essen ed Helmershausen,

e rispettivamente coi conventi della

Sassonia.

La punzonatura,

le

figure incise e gli ornati a viticci di

maniera bizantineggiante

SVOLGIMr.XTO

343-

sono contrassegni
evidenti in

che oggi

tatile,

lavori

dei

un aspersorio

di

DI

FORME

ARTE NAZIONALI

Par

del

monaco benedettino Ruggero

duomo

del vescovo Enrico; inoltre sono opere di questo

dingof a Paderborn,

Herford a Berlino,

croce d'oro di

la

Treviri

ed a

la

legatura d'argento di un manoscritto

proveniente da Helmershausen. Rug-

gero non ancora riuscito ad affrancarsi dalle sottigliezze dell'arte greca,


e

conosce a fondo

dizionali della

anche dalla sua


artium

tutti

tecnica,

segreti tra-

appare

che

il

Schedula diversarum

La maniera di Ruggero si vede


pure in un altarino portatile, in un
reliquiario a tabella, in un calice d'argento (Fritzlar, chiesa
in otto piastre di

S.

Pietro),

rame con

figure di

di

santi incise (Berlino) e nella legatura

Wessobrunn (Moopere provenienti da

dell'Evangeliario di

naco)

tutte

Fritzlar,

mente

dove un

artefice,

che

certa-

fu scolaro di Ruggero, tenne

la

direzione di un'officina artistica, della

quale

si

ha notizia fino

al

di

Helmershausen,

Paderborn. Nel iioo questo monaco esegui

conserva nel tesoro del

si

secolo XII

di

Paderborn

monaco

(fig.

l'altare

l'altare por-

341), per ordine

portatile

di

Ab-

MANUALE

Fig. 345. L'arca dei

'

Jl^

DI

Re Magi

STORIA DELL ARTE

nel tesoro della cattedrale di Coli

B)

WW^^ WTb

^A

/*

1/

V:

347. Alture portatile di KKlIl'i-Tto

(Ncumann,

convento

ficina del

Il

Conques provengono

di

ricevere
in

lo

tutto di

il

Culi

in

modello greco

conto per conoscere


di

lo

-Liineburij).

tre reliquiarii, eseguiti circa

forma

di tavola,
;

in

con figure

questo lavoro

smalto ad alveoli non sono pi d'oro,

Nel museo

csori. dei Ijuelli.

tesoro della casa di Brai

conosce anche un altare portatile


degli Evangelisti,

ili

ma

di

sviluppo della fusione in rame, di

South Kensington a Londra

ir

c'

le

rame
stile

un candelabro

di

iioo.

il

santi

lamine destinate

inglese.

La

romanico, a Limoges.
di

parte ornamentale di esso costituita

inseguiti da mostri, idea che gi

spagnuole,

ad

es.

un

calice

abbiamo veduto

della

Burgos, presentano motivi moreschi,


colari che

hanno una ragione

Nelle officine dei conventi

Fijr.

,1-..

Are.!

in

opere

chiesa abbaziale di S.

come

differenza da tenere

bronzo dorato, che

fu eseguito per ordine dell'abate Pietro di Gloucester (1104-1115), probabilmente

un convento

Si

simboli

da figure

in

d'uomini

tedesche. Le oreficerie
Domingo de Silos presso

l'arco a ferro di

cavallo

simili

parti-

locale.
l'arte,

dapprima asservita

al

bizantinismo,

si

venne

MANUALE

278
via via

emancipando,

tino

offriva occasione di

XII Tesecuzione
introdurre

ad

STORIA DELL ARTE

ad assumere forma autonoma

recarono un cospicuo contributo


citt

DI

gli

artefici

laici,

questa

quali

ai

dar prova del loro valore. In molti luoghi fino dal

di molte opere era gi affidata a questi laici,

nell'arte

trasformazione

rapido incremento delia

il

motivi

ornamentali e procedimenti

tratti

quantunque

che

servata vivace
laicizzando,

dall'arte popolare,

negletta

l'arte si

che arrecava molti muta-

il

delle

concetti al-

soggetti leggendari da trattare,

furono sempre cose

e le iscrizioni latine
di

officine

contenuto spirituale degli

il

oggetti destinati alle chiese,


legorici e

Tuttavia,

stile.

scadimento

Io

dei conventi,

pur con-

s'era

veniva sempre pi

menti nella tecnica e nello

anche dopo

secolo

quali cominciarono

competenza

del clero.

Sostituendosi all'oro, troppo costoso,


il

bronzo dorato,

gior libert
tiva

anche una pi efficace gradazione di

sono

questi

colori;

di quella

mincia

caratteri principali

trasformazione dell'arte che co-

Lorena

nella

Mosa,
a

disegno acquist mag-

il

fusione in bronzo consen-

la

di qui

Limoges. Nell'obituario

Ncufmostier,

lungo

inferiore,

la

propaga a Colonia ed

si

sotto

del

convento

data del

la

1173,

di
si

legge l'elogio dell'orafo Goffredo de Claire,

Huy dopo

ritornato alla sua citt nativa di


ventisette anni di assenza:

risulta

di

qui

non inferiore ad
alcun maestro contemporaneo nell'arte sua,
lavor in molti paesi, ed ebbe commische

sioni

questo

di

Colonia

Goffredo,

a .Maastricht, a IJegi, a

opere
e

anche

forse

suo capolavoro

la

Dionigi.

Il

di S. Eri-

berto a Deutz (tg. 342) circondata di figure


d'argento a sbalzo, con maestosi panneg-

349. Reliquia

sommamente

giamenti e teste
cose

proporre

a S.

famosa arca

come modello

(fig.

degne

un

di

343). Nelle pareti dell'arca alle

espressive,

maestro provetto, da
figure

degli

Apostoli,

sono alternate quelle dei Profeti, lavoro di fusione; il coperchio ornato


magnidi dodici medaglioni di smalto con leggende di Santi; tutto contribuisce alla
ficenza dell'effetto complessivo. Nel reliquiario di S. Alessandro a Brusselle, opera
a

sbalzo,

che

il

maestro Goffredo esegui nel 1145 per l'abate Vibaldo di Stablo, notevole la
gemme, che non sono incastonate, come allora comunemente si usava,

legatura delle

ma

incastrate in buchi scavati in lamelle di

questo

artefice.

rame

incise;

Alla prima et di Goffredo appartiene lo

il

che

stupendo

caratteristico

piede

di

in

croce

svoLGiMEN ro
di

Omer

S.

forme d arte nazionali

ni

344), che servi di esemplare

(fig.

ad un altro i^igantesco piede

come opera di orefici


Mosa
pi noto maestro

ricordato dall'abate Sugerio


Nella regione della

come

sua valentia

Nicola

il

figure dorate, che acquistano cosi


in

maggior grado
che

una rotondezza

Verdun,

quale della

il

in

una

al

disegno

plastica; pregio che

interno

delle

appare anche

nei suoi lavori d'argen-

conservano a Colonia

si

L'ultima opera firmata

ed a Tournai.

di

canonici agostiniani di Klosterneuburg. Ser-

vendosi di smalto vitreo rosso ed azzurro egli d risalto

to sbalzato

di croce,

iorenesi.

disegnatore e fonditore lasci un celebratissimo documento

da altare eseguita nel ii8r per

tabella

279

questo maestro l'arca

di

di

Maria a Tour-

compiuta nel 203 ; a Siegburg ed a


Colonia esistono altre arche con caratteri
nai,

di stile

che dimostrano

che

tabile

pur non

modo

in

indubi-

lavoro fu diretto da

il

partecip personalmente.

vi

se

lui,

la

sua collaborazione appare evidente anche

meravigliosa

nella

Colonia

manica ideato

Re Magi

dei

in

forma

di basilica

tre

maggior parte opera sua


parte plastica ornamentale di fusione,

navate
la

arca

345), capolavoro di arte ro-

(fig.

per

la

segnatamente

le

figure d'argento

Apostoli e dei Profeti lungo

ammirabili

figure

gitudinali,

espressione

dignit,

paragonare

possono
di

S. Eriberto a

tutto

non

si

che quelle dell'arca

ma

Deutz;

vantaggio

per vivezza
quali

alle

degli

pareti lon-

le

paragone

il

quelle di cui di-

di

scorriamo, che rappresentano un progresso.

Con uno

squisito senso della natura

stro Nicola, accogliendo

mae-

motivo roma-

il

porfido

Parigi,

nico del viticcio, lo ravviv dandogli una

forma

di

vegetazione saliente, ed intro-

dusse nell'arte sacra molti


animali

di

Un

soggetti

profani,

come

altro maestro,

Ugone

frate

il

di

icciatori,

cavalieri

Oignies presso Namur, rinunci

lezza di colori dello smalto fuso, sostituendovi

filigrana,

quale

della

si

alla

bel-

disegno a niello sopra l'argento, e

il

nuova maniera di ornamento somigliante


in un bastone pastorale del British

mediante matrici o stampi ottenne una


alla

sonatori,

ogni sorta.

ha un bel saggio

Museum.
Questo
contribuirono

meraviglioso

con

molti

incremento
lavori

mestieri sopranominati, verso

la

met

influenza coll'oreficeria di Colonia, che


estraneo.

Gli

orefici

di

dell'arte

tuttora

nella

esistenti,

del secolo
si

regione

della

Mosa,

al

quale

parecchi discepoli ed aiutanti dei

XII

si

trov in rapporti di reciproca

era formata e sviluppata senza intervento

Colonia avevano adoperato con grande maestria

lo

smalto

MANUALE

280

come

sopra fondo d'oro,

si

vede da un medaglione

dell'arca di S. Severino, fatta

ma

che

Egilherto,

convento

tempo

al

346), che quanto

(fig.

Ermanno

dell'arcivescovo

III

rimane

(1089-1099);

gi neir ultimo quarto del secolo XII avevano imparato a valersi di tutti

taggi della fusione in rame,

un

STORIA DELl'aRTE

DI

di

segnato

Guelfi

(fig.

S.

un

dai

pi

comefappare

nome

altare

esistente

portatile

opere

un

ritiene fosse

si

Pantaleone. Col

347), nel quale conservata

maestro

forma

lui

di

Egilberto ed a

lui

[]=

di cassa,

attribuita

l'arca di S. Vittore, colla data del 1129. ^

Continuatore

van-

tesoro dei

nel

la

di

frate del

di questo

solitamente preferita in questi lavori; a

anche

dalle

superiore fu

Xanten.

un

Fe-

Fig. 352. Leggo di pie


3.

Banco nella chiesa del coDvento di Alpirsbach.


Monumenti artistici ed archeologici del Wurttemberg).

(Neflf,

derico,

del

quale

si

crede

di

possedere '^il

ritratto,

sala del Capitolo del

Ossegg
Boemia. (Grueber).

cistercense di

Fig. 551.

in

monaco

figura di un

in

ora-

Maurino (fig. 348), proveniente dal convento di S. Pantaleone


S. Maria nella Sc/intrgasse). Questo maestro tent una innovareliquiario del tesoro dei Guelfi ed in quello del Museo di South

zione, nell'arca di S.
(Colonia, chiesa di

zione di forma nel

Kensington, che sono foggiati


si

vede accennata nell'arca

cassa. Nei

pittorica.

come una
S.

chiesa bizantina a cupola

nell'arca

di

S.

di

S.

questa novit gi

Orsola a Colonia, che per conserva

non pot sottrarsi


Eriberto a Deutz; e

lavori posteriori Federico

appaiono nella celebre arca


Michele

di

Maurino raggiunse mediante

la

forma

di

alle influenze

straniere, quali

figura

dell'Arcangelo

nella
lo

smalto una rara

efficacia

SVOLGIMENTO

DI

FORME d'aRTE NAZIONALI

Molto deve senza dubbio a


il
maestro

Federico di Colonia

Viberto di Aquisgrana, che


opere

sue

nelle

socia

Mosa

della regione della


di Colonia.
il

lo

as-

stile

a quello

suo capolavoro

Il

grande lampadario della

cat-

tedrale di Aquisgrana, che egli


iiG() per ordine di Fe-

fece nel

derico

Anche

I.

il

reliquiario di

Kappenberg, fuso in bronzo

forma

di

busto

ritrae Teffigie di

(tg.

in

349) che

Federico

I,

0-

pera che per efficacia primeggia


tra le congeneri di

una

serie

che

ha principio dal secolo X, oggi


attribuito

dei

modello
in

Viberto.

Re Magi

L'arca

a Colonia serv di

all'arca di

Carlo Magno

compiuta

Aquisgrana,

nel

12 15; ci evidente sopratutto


nelle figure, d'argento sbalzato,
di

dei

Carlo

Magno,

sedici re

di

Maria, e

ed imperatori tedeschi

La maniera
anche in molti

di fusione

lavori di

dei

fino a

maestri

Federico

di

Hildesheim. Ci da

II.

Colonia, Egilberto e Federico, appare


attribuire

ai

monaci benedettini

di

S. Michele in Hildesheim. che dipendevano dal convento di S. Pantaleone a Colonia.

.1^"

MANUAr.E

DI

STORIA DELI/ARTE

fondo azzurro interrotto da punte d'oro rilevate sopra

11

un

contrassegno

tecnica

delia

Hildesheim,

di

che fu

rame divenne

lastra di

la

poi imitato dagli artefici di

Fritzlar e della Vestfalia.

Germania Meridionale, dove la maniera bizantineggiante dur nei conventi


XII molto inoltrato, tanto che nel lampadario di Komburg vediamo
trasformati in palmctte che hanno del bizantino,
capolavoro della fusione

Nella

secolo

fino al
i

viticci

il

in

rame

della

Komburg,
di Cristo

convento

del

eseguita circa

dove

del secolo XII,

forma

da altare

la tabella

chiesa

la

di

met
figure

le

e degli Apostoli, nella

delle teste e nel panneg-

giamento gareggiano con quelle


dell'antependio donato

peratore

Enrico

im-

dall'

catte-

alla

II

drale di Basilea.

Dopo

met

la

del secolo

colla regione della

Nella

trionale

durarono

della

ed

e colla

Setten-

lungo

analogie

le

coH'arte

Fiandra Occidentale e colla

regione della
tale

Mosa

Francia

renana.

relazioni

XII

comincia a gareggiare

la P" rancia

Mosa

nella Orien-

non meraviglia trovare,

ad esempio a Reims, un grande


piede di candelabro con decorazione di mostri fantastici, somigliante a quello di

mezzogiorno

Limoges,
fusione in

la

Praga invece
;

Loira, a

della

.sostituzione

rame

allo

della

smalto sopra

fondo d'oro diede origine ad una


produzione che per lungo tempo
si

di S. Eribcrto.

(joioun,

.ito

,1

.ir

mantenne indipendente, e

principalmente

e iiiiiiistriaie.

opera

di

fu

laici,

che dell'arte fecero un proficuo


mestiere e diffusero

loro lavori in tutta Furopa. Questi artefici limosini conobbero

maniere di fusione e

tutte le

di

saldatura

in

bronzo, ornarono

e figure a rilievo, e incidendo a linee pi forti e pi

quasi di

mezzo

;lg.

col

350);

nome

tavola,

che

al

di
si

pregevole per

Tra

rilievo.

primeggia un vaso

di

oggetti che

gli

loro lavori di

attribuiscono a Sugerio di S.

si

teste

effetti,

Dionigi

porfido egizio con una legatura d'argento in forma di aquila

Louvre
.Tohannes

c'

un

calice col

nome

di

(larnerius I^emovicensis,

ritiene anteriore al
la

profonde ottennero nuovi

un maestro Alpais, ed una croce

La

cattedrale di

Le Mans ha una

160, col ritratto di Goffredo Plantagcneto,

bellezza dei colori.

Dopo

il

1220 prevale l'uso

di

porre

le

opera
figure

SV'OLGIMENTO
sul

fondo di metallo fuso con larghi spazi


lungo

FORMIC D ARTE NAZIONALI

VI

Limoges,

francesi

hanno una

fusione

di

ornati

negli

sia

stingue dalle opere tedesche-renane, che

Le reminiscenze bizantine durarono

\-uoti.

a viticci che nelle

scala di colori

in

hanno

283

figure.

cui prevale

una

il

intonazione

Non

rosso
pi

poche opere
il

che

fredda,

le

tra

diil

grigio e l'azzurro.

La
della
della

Svizzera segu ora

saggi dell'arte svizzera sono


di

esempi

gli

Germania Meridionale, ora quelli


Francia Orientale; pregevoli

Engelherg,

tempo

del

Enrico (M97-1223), con


d'argento

sbalzo,

croce

la

dell'abate

figure

belle

e gli stipi d'ar-

gento sbalzato nel tesoro del convento


di

Maurizio nel Vallese.

S.

Nelle opere di fusione, sia nelle

Mosa

regioni della

Reno

che a

romanica

rag-

e del

Limoges,

l'oreficeria

giunse

sommo. Non

il

ma

reliquiari,
pellettili

in

altre sacre sup-

diedero prova della

nell'opportuna

valentia

loro

molte

orafi

gli

soltanto nei

costru-

zione, nella nobilt del disegno e nella

magnificenza dei colori.

loro lavori

supplirono a meraviglia alla

Nella regione scandinava


di

notevole

menti da
quali

abbiamo

tabelle ed altri orna-

le

di

altare,

conserva

si

scarsit

monumentale.

di opere di scultura

rame

dorato, dei

un numero

suffi-

musei dell'Europa settenQueste opere sono scompar-

ciente nei
trionale.
tite in

campi

di

incavati, nei quali

come

collocate,

Cristo

Komburg,

le

sono
figure

degli Apostoli, lavorate

a sbalzo.

La maggiore magnificenza
lo

pi nei calici.

Il

e per
cio XIII a Liegi.

convento premon-

stratense di Wilten presso Innsbruck

ha un calice probabilmente donato dal conte Bertoldo


di niello.

fregi

hanno

D'intaglio in legno

abbiamo saggi notevoli

di S. Vittore a Xanten), opere nelle quali


infatti

rotondi

vi

si

vedono colonnine,

della

chiesa

di

Andechs, bellissima opera

del pittorico.

hanno molta analogia con


alcune sacre suppellettili

si

quelli

di

che

si

negli

riflette

archi, finestre a

convento

del

si

rosone

Alpirsbach

vedono

adoper anche

la

stalli
il

(fig.

corali (Ratzeburg. chiesa

trasformarsi dell'architettura;
ecc.

massicci banchi a

stipiti

331), lavoro del secolo XII,

nella Gotia

nella

Norvegia.

Per

pietra. Nella sala del Capitolo del con-

MANUALE

284
vento cistercense

Ossegg

di

in

STORIA DELI,' ARTE

DI

Boemia

un leggio

notevole

di pietra

secolo XIII, ornato a rilievo e sorretto da colonne attorcigliate. Nel


si

vede una cattedra episcopale

marmo,

di

sorretta da leoni

di

353), che

(tg.

opera tedesca del secolo XII, ed ha riscontro nella cattedra che nell'atrio

meramo

Ratisbona.

sommo

finiscono al
le

ed

teste

una

in

sgabelli pieghevoli di cui

testa di leone, e in basso

sono d'avorio o

piedi

hanno anche

Si

bronzo dorato,

di

convento del Nonnenberg presso Salisburgo

Augusta
crede

si

Em-

di S.

regoli incrociati

sono foggiati a piede di leone;


e

regoli sono talora intarsiati

un bellissimo esemplare,

d'avorio. Di questi sgabelli possiede

3521 del

(tg.

duomo

alquanto

deteriorato,

354); si crede che sia del tempo


dell'abbadessa Geltrude II (1238-1252J. Durarono a lungo in favore, molto innanzi
nel Medio Evo, gli intagli bizantini d'avorio ad ornamento dei manoscritti di maggior
il

^fg.

pregio. Si ha qualche raro esemplare di pettini d'avorio intagliato (pettini della con-

sacrazione), che

si

ponevano

artistico,

esso
di

il

Citiamo tra

pettine di S. Eriberto

probabilmente

da

si conservavano come ricordo


come opera di sommo pregio
Museo d'arte industriale di Colonia;

nei sepolcri dei vescovi o

di essi nel tesoro della cattedrale.

102

classificare

1),

questi,

nel

tra gli oggetti d'avorio prodotti dagli artefici

Metz

(fig. 355).
L'arte del fabbro ferraio produsse ferramenta di porte di grande variet,

buste inferiate;

forma

prese

il

vani tra

le

ed animali

intrecci

circoli,

quale

Di

spirale.

Notre-Dame

fu

maestra

bande

in

con buon gusto anche

modo

analogo a quello che

si

arti

minori

l'et

356), nella

(fig.

laterali

essa

la

praticit alla bellezza artistica.

L'ARTE GOTICA NEL TARDO MEDIO E\0.

Hohenstaufen,
al

in conflitti di interesse

meno

vennero

contrario

la

sia la

Francia, che

nell'

Europa

centrale

un

politica e poi nell'arte.

potenza che l'autorit morale del-

meno

aveva esaurite

le

sue forze

europeo, retta da una monarchia che da umili principi! me-

diante un'accorta politica era sorta a grande potenza ed aspirava a


civilt

che talora

viticcio,

e seppe ricavare dalle varie materie effetti

congiungendo con gusto squisito

l'Impero Germanico;

rec alla

e ro-

rombi,

romanica vanta una operosit multiforme

tecnici,

gli

di croci,

vede nelle porte

Tra il 1150 ed il 1225 (termini approssimativi) avviene


mutamento nuovi popoli assumono l'egemonia, prima nella
Caduti

il

ha esempio in una porta di Liegi

si

procedimenti

di molti

II.

riempivano

rettilinee si

a Parigi.

Cos anche nelle

meravigliosi,

le

fu applicato

ci

viticcio trattato

di

sbarre e

un cospicuo

contributo.

Lo

splendore

della

cose

cavalleria,

suscitato dalle Crociate, nelle quali la Francia ebbe la parte principale,

scienze nell'Universit di Parigi, riverita

come alma

uater del sapere,

Francia una preminenza ed un'azione direttiva nella trasformazione

maggiori,

l'entusiasmo
il

fiorire delle

danno

sociale,

che

alla
si

compiendo in Europa. La crescente potenza della Chiesa e l'invadenza del clero


non impediscono che all'opera della civilt contribuiscano altri ceti e forze sociali,
comuni, e la borghesia, che protetta dalle libert comunali cresce
cio la nobilt,
m ricchezza e potenza. I laici, riuniti nelle loro corporazioni, acquistano sempre
vien

maggior importanza

nella vita e nel progresso dell'arte

con ardore, a cui

sorride

SVOLGIMENTO

FORMH; d'arTE NAZIONALI

ni

283

la fortuna, e con vivida intelligenza si accingono alla soluzione dei problemi artistici,
opera che nel periodo romanico, per forza di cose, era stata riservata al clero, al
promotori e
quale quasi unicamente era affidato il patrimonio della civilt. Anche
i

non sono pi soltanto

protettori dell'arte

giano

principi,

nobilt,

la

comuni, ed anche qualche

propagare

Madonna

culto della

il

un ambiente

nuovo.

affatto

cospicuo

manifestato nella poesia nazionale in lingua volgare, penetra

L'arte,

cittadino.

trovarsi

e delle reliquie, poco a poco viene a

sentimento popolare, che gi

Il

con loro gareg-

dogma, strumento per

filosofia scolastica, del

pur rimanendo ancella della fede, della

ma

dignitari ecclesiastici,

in

era splendidamente

si

anche

Sorge

nell'arte.

uno spirito nuovo, che si emancipa da quel mondo ideale classico, che l'et bizantina
e romanica aveva foggiato a modo suo, e tende all'osservazione diretta della natura
ed all'indipendenza dell'arte; esso compenetra l'arte e la vita con tanta potenza, che
uno stile o sistema artistico nato in Francia circa la met del secolo XII, in poche
decine d'anni diviene uno

La denominazione

universale.

stile

di

ne collo svolgimento del nuovo


il

Vasari attribu

lo

la

non ha nulla

essere

coli'

il

gotico

stile

si

nome

il

tardo gotico

sostegni, la composizione delle vlte,

di

nella

proposero altre

possibilmente esatto;

ornamentali.

limiti

primitivo, sorto

compiuto

ma

nessun voed

del

lustri
Il

di
la

arbi-

il

appena

XIII,

XVI, ed
secolo XVII.

secolo

al

principio del

a)

e costante,

il

il

sono

la

contrafforti o rinfianchi, ed

struttura dei

mem-

particolari

seconda maniera, fondata sopra

alla

pi razionale

il

secolo

Germania,

invece in

XIV

il

del

nei

nuovo

tardo gotico in alcuni paesi

ancora da qualche

LARCHITETTURA CO
fin

vediamo qualche timido tentativo

rappresentato

L'attenzione dei costruttori


dille \lte; e

campo

il

pi ricco e

gotico perfetto trionf in tutto

dur fino

medio, che quello

il

tempo variano da un paese all'altro. In Francia il gotico


met del secolo XII, in circa settantacinque anni aveva gi

tra tutti

secolo

primitivo,

profilo dei costoloni, la distribuzione

il

sua evoluzione, e cedeva

la

un sistema che
primi

dopo

il

caratteri differenziali

bratura delle finestre e della muratura piena,

eccezione

rara

sul

ICA.

da principio diretta

risultato di questi studi, e l'averne fatto

alla

forma

alla

solidit

un sistema ben determinato

condusse a quella particolar forma architettonica che fu detta gotica, vo-

cabolo che non ha altro significato che quello che


costruirono soltanto piccole chiese o
di

si

un giudizio ragionato ed ogscherno divenne titolo d'onore, ed ormai

distinguono tre periodi

massimo splendore, ed

siile.

specialmente

piuttosto che

italiani espressero,

Ma

apprezzato,

di averlo creato,

\ocabolo improprio, intruso

XVI

Quando

da pensare ad abolirlo.

Nello
del

gli

una loro avversione.

gettivo,

non

quale

col

gotico

vanto

il

modo

intento di definire in

cabolo pot prevalere su quello di


trario,

a che fare n colla sostanza

coi Goti, ai quali nel secolo

giustamente

pi

Francia, alla quale spetta senza contrasto

denominazioni,

meno

e tanto

stile,

colpa di questa maniera d'arte, che a lui pareva barbara.

gotico cominci ad

stile

gotico

stile

una nuova forma costruttiva

si

ingrandirono

gli
le

diede l'uso generale. Finch


antiche,

essa divenne urgente allorch

non
le

si

sent

citt

il

si

bisogno

crebbero

in

MANUALE

286
potenza

considerazione,

in

nuova importanza

sua

la

DI

STORIA DELl'ARTE

e la borghesia volle che gli edifici esprimessero la


sua cresciuta ricchezza, e innalzarono chiese adeguate

per bellezza e vastit alla grandezza delle citt popolose. Gi nel periodo romanico
gli architetti tendono a sviluppare la vlta a crociera e ad aumentarne la
resistenza,

tempo meno pesante la massa delle pareti e dei pilastri, sui quali
ampio e luminoso l'interno. Il primo progresso fatto in
questo senso, come dicemmo avanti, fu quello di coprire con vlte i rettangoli delle
rendendo

si

navate
e

in

appoggia

pari

vlta, e pi

la

minori,

che rese

il

sobriet alla pianta. Sui

rialzato

od

o diagonali, oppure
che

rezza della vlta

salire le vele delle vlte verso

si

Il

sistema
;

il

dei

gli

come

alto, in

raggiungano

la

insieme da una chiave

le

di vlta

Da

ci al riconoscere

c'era che

sua

resistenza contro

un passo.

dei pennacchi

sostegni potenti,

si

Il

la

vlte di conci di pietra esattamente

tufo e
in

il

Come

mattone.

una leggera punta

sul finire del


;

mezzo

della vlta centrale per

laterali,

la

si

spinta

laterale

grandi pilastri pesanti. Questi


l'

in

innalza, e a
della

di archi

rampanti

appoggiati a pilastri

acuto

questo; che

la

misura che

massa

difetti

uso dell'arco acuto, poi deviando

anche

vlta

vantaggio costruttivo che offre l'arco

spianano, e nel fatto che


i

periodo

cosi succede

punto debole della vlta a crociera sta

come sarebbero

navate

il

ta-

materiale leggero e facile ad esser ridotto

spinta diminuisce quanto pi

mossi o assai diminuiti, prima con


delle

modo
stessa

o serraslia.

archi sia longitudinali che traversali della vlta a crociera e per la

non

tetti

il

termina talora

la vlta a botte

crociera stessa.

lati

saldati

delle vele fatto di

col martello in piccoli pezzi,

per

sono

costoloni rende superflue

riempimento

romanico,

punto pi

il

non

si apre verso la navata di mezzo. Per maggior solidit


e sicuadoperano nervature o costoloni di pietra, che serrano fortemente

vele e al punto d' incrocio

gliati

sostegni intermedi!, e diede maggior chiarezza

di vlte si lancia un arco a sesto


che raggiunga un'altezza pari a quella degli archi traversali

fanno

si

minori del sistema

archi traversali delle navate laterali, pi strette,

gli

altezza dell'arco che

le

modo

ellittico, in

inutili

lati

esige

furono

ri-

la spinta laterale

situati all'esterno e al disopra dei

sostegno o contratforti nei muri

di

perimetrali.

L'arco acuto nella sua linea fondamentale ha figura

segmenti

due

di

un triangolo a

lati

curvi,

raggi dei due cerchi sono uguali


Se
alla distanza dei loro centri, allora abbiamo un arco acuto perfetto od equilatero
''. 357^ b) ; se invece
raggi sono pi lunghi della distanza, allora abbiamo un arco
acuto a lancetta (fig. 337, e); se sono pi corti, allora abbiamo un arco acuto co mdi

circoli uguali

che

si

tagliano.

SVOLGIMENTO
presso o ribassato

tanto maggiore

minore

ki

ad

trandosi

(fig.

FORME DARTE NAZIONALI

Quanto pi

a).

angolo

acuto

Fig. 3

si

perpendicolare,

alla

mantengono

costoloni e

il

punto pi alto

u u

i,t=

&

p nn

Lti

Ld j1

mpint

lem)

-i

l'essenza della costruzione gotica

trova anche negli

editici

romanici,

ma

(,U

tritor o

V
e

ollet-le-Duc).

vlte a eroe

non consiste

nell'

uso dell'arco

nell'arco acuto adoperato

vlta a costoloni, e nel perfetto sistema di contrafforti, che tende a far


le

della

spinte

Infatti

la

di archi

copertura

spinta

laterale

dell'edificio

rampanti sui contrafforti

dell'edifizio

queste

poggino sui

vlta della navata

della

della vlta, gli archi rampanti,

satura

incon-

fasce traversali

le

con ci

equilibrio e

in

maggior forza.

aa. contrafforte

Riassumendo

si

avvicinano

si

lati

287

vlta contro lo sfiancamento laterale, e tanto

della

corda degli archi della campata.

della vlta acquista

acuto, che

357,

resistenza

la

UI

parti,

eretti

sopra

contrafforti
e

non

navate

le

ed

muri,

pilastri,

mediana

si

con

liberandone cosi

muri.

trasportata per mezzci

laterali (fig. 358).

costoloni

pilastri costituiscono la solida


lo

la

che tutte

os-

sostengono. Le parti costruttive

MANUALE

288
sono ben
biente

le

distinte

pareti

STORIA DELL ARTE

DI

da quelle che non hanno altra funzione che


tra

pilastri,

vele fra le fasce ed

le

di circoscrivere

l'am-

costoloni sono trattati

come

prima formava una


membri; concetto espresso anche dalle

riempitivi. Nell'architettura gotica, Teditcio che

invece un complesso di vari

:f llllllllliliniiilll

Mljj

.r,')[!||l

1,'.'-

ampie

ardite interruzioni

Bufi

V\u

duomo

nelle pareti, dalla disposizione delle

sola massa, diviene

ill'iiife

ai

l|

Hiiiil!!'''

J,---^7S=;:

Colonia. (Schmitz).

finestre, perfino dalla scelta

degli ornamenti,

formati sempre di solide cornici e di leggeri fregi traforati.

Naturalmente
tasia di

lo

stile

gotico, che

un unico maestro,

tale

sviluppo delle diverse sue parti.

ecco

contro

caratteri
la

dello

stile

navata maggiore,

non nacque

Senza tener conto


le

vlte

degli inizi e dei primi

tentativi,

non s'appoggia in forma di semicupola


della navata di mezzo continuano nel coro

gotico: l'abside

ma

perfetto ne fu concepito dalla fan-

che noi non possiamo seguirlo gradatamente nello

SVOLGIMENTO
c qui

coilegano

si

laterali

poligonale formando

dito-ambulacro

T)

ARTE NAZIONALI

coro

al

un anquale

nel

FOUME

navate

le

girano attorno

DI

si

apre ordinariamente una co-

rona

con

cappelle:

di

troduzione del

coro

stema

generale

(talora

manca

T in-

ne

delle

vlte

cripta),

la

pianta acquista in unit e in

aspetto prospettico.

Spariscono

le

colonne e

massicci pilastri isolati;

relazione

diretta

la

dei pilastri

gotici coi costoloni della vlta

la

evidente nella forma di essi,


quale gi indicata

base poligonale

conduce

ai

(fig.

dalla

359) che

pilastri a

fascio

ad un cilindro centrale s'ap-

poggiano
che od
il

le

colonne

ellittiche

cilindri-

da principio

nucleo del pilastro rimane

visibile,

storma
'una

ma
in

ben presto

si

tra-

concavit separanti

dall'altra le colonne,

Fig. 362. Capitello di

Matuialc

U.

Fig. jDj. Capitello

2SCJ

MANUALE

jqo

appaiono

quali

colonne

od

della vlta
<i

serventi

).

perci
quarti

perci

come
di

veri

sostegni

colonna hanno

architetti tedeschi

gli

capitello sia di questi

Il

STOUIA DELL ARTE

DI

la

vivi della vlta (tg.

chiamano

li

serventi

Dienste

che dei

il

costoloni

che quanto

pilastri,

elemento ornamentale, e non ha pi T importanza che aveva nelle


poich manca

Le mezze

360).

precisa funzione di sostenere

colonne,

antiche

contrasto delle travi e dei muri che avevano sulle colonne

appoggio immediato. Dapprima

capitelli

sono ornati con

foglie staccate,

'4

dire

non pi che un
loro

il

che lasciano

Fig. 365. Profilo di costolone gotic


Calte.lrale

l-ig. yfj. Losli


di

visibile

il

urlone

vUa

fondo

tamente

(fig.
i

(tg.

363),

pilastri,

denza a diminuire
sia

361);

nei

le

foglie

sono quelle

con rara maestria

quando

si

aboliscono

(lig.
i

Sainie Chapelte.

delle piante indigene, trattate in

3(^2)

capitelli,

le

modo

soltanto nel periodo gotico pi


e

le

nervature continuano diret-

queste foglie prendono forme dure e bitorzolute.

masse, a vantaggio dello sviluppo delle singole

nei fusti delle colonne che nel profilo clegli archi

La

stessa

parti, si

e dei costoloni.

Il

ten-

manifesta

profilo

del-

non ha forma di cerchio, ma di cuore o di pera, e le profonde scanalature


danno una movenza pi efficace (fig. 364 e 365).
Qual' l'ufficio delle singole parti? Consideriamo dapprima il pilastro a fascio
suoi diversi elementi (fig. 338). Mentre le mezze colonne poste sull'asse del pi-

l'arco
gli

Nevcrs.

gotic

naturalistico, e spesso

avanzato

.li

SVOLGIMENTO
sostengono

lastre
le

gli

DI

FORME D ARTE NAZIONALI

21)

archi longitudinali, e quelle della parte posteriore sostengono

vlte traversali delle navate laterali, nella parte anteriore, verso la navata di

salgono

membri o

serventi

principali,

sui quali

poggiano

mezzo,

costoloni della vlta,

Fig. 360. Lunetta di finestra gotica.

Chiesa

di S.

Maria

Fig. 370. Lunetta

Chiesa

di

S.

del Prato, Soest.

di finestra

Maria

del

gotica.

Prato,

Soest,

Fig. 38. Finestra con ghimbcrga.

Parigi, Sainte Chapelle.

A. pilastro divisorio grosso. CC. pilastri divi!

BB.

tenuti insieme nel

archi

si

apre

aperto verso

il

la

Fig. 371.

stipiti.

punto d'incrocio da una chiave

triforio

di

vlta

(fig.

Un

naso.

360, 367). Sopragli

(uno stretto corridoio che corre lungo lo spessore del muro)

navata mediana con

file

di archi,

ed esternamente chiuso

da un grosso muro, e pi tardi abbellito con finestre

(fig.

35S,

d).

La

dapprima

finestra con

MANUALE

K)2
la sua architettura
vlta.
il

Gi nello

occupa

stile

DI

resto della parete della navata centrale, su su fino

il

romanico pi tardo

pilastro divisorio senza

STORIA DELL ARTE

membrature,

si

incontrano
la

lunetta

gotica procede altrimenti; suo fine di dare una


tutte le superfici morte,

in

modo

372. Contrafforti della cattedrale di

gruppi di finestre

poco

membratura

animata.
alle

ma

alla
ivi

L'architettura

finestre,

animando

tuttavia da conservare ai gruppi di finestre la loro

Reim

(Dal Viollet-Ie-Duc).
A. sronda. B-C. baldacchino. C-D. cuspide
con quattro gugliette angolari.

SVOLGIMENTO
Sul davanzale delle finestre,

unit.

dell'arco che

numero

di

varii

angolo acuto
cos:

accanto

Di solito sono disposti

368).

allineano

si

ad arco acuto;

chiuse

all'altra,

interno

nell'

che convergono ad

e di forza,

(fig.

203

erigono sostegni,

si

quattro parti della finestra

le

una

circoscrive,

le

FOUMF. DAUTF, NAZIONALI

DI

sostegno di mezzo, si suddiviil


due coppie, ciascuna delle quali compresa in un arco indi queste due coppie sono
ingrossando

dono

in

abbracciate da un arco solo.

segmenti

coli

circolo

di

vani che restano

sono riempiti da

tra le curve degli archi

e posti l'uno contro l'altro.

cerchio,

prendono man mano forma

369) e pi tardi
pesce od a fiamma

di

sima attenzione
la

massa

il

Le

line,

mas-

370). Merita la

'fig.

felice tentativo di

animandola

pareti e

vatura:

di trifogli

appuntiscono a vescica

si

scomporre

in diverse parti circoscrivendola

forti costoloni e
tivi.

(jiia-

dei segmenti di

secondo

(fig.

trilohi

numero

drilobi^

il

cir-

intagliati

368)

(fig.

dall'arco

le

hanno pi

finestre

acuto

staccano

si

dalL' cornici dei

tra

di leggeri riempi-

circoli

le

fine ner-

foglio-

le

parti interne

duomo

el

che formano

cambiano

semplice

il

trilobato;

cosi detti nasi

(fig.

arco acuto

in

di

Cole

Essi

371).

un arco

circolo in una figura pi animata che finisce in punta.

il

Arcate,

triforii

finestre

si

succedono

si

alternano

nell'

duomo

interno del

gotico. L'architettura esterna determinata specialmente dalla disposizione dei

Gli

ardii

sopra

l'arco

trafforti.

hanno

raiipanti che trasportano

anche

un pezzo

muro

di

la

obliquo per lo pi traforato. Questo

rafforza la resistenza dell'arco e conduce nello stesso


vi

scavato) l'acqua piovana fino alla gronda

trafforte sale rastremandosi in varii piani

sommo

funzione, pi massiccio, e al

distingue la base quadrata,

corpo e

il

ed

morbiditi

paiono

che
la

la

in

ornati

da

fiore

lunga linea obliqua

lungo

ogni

coi resto
lastra

sono

spigolo stesso

cruciforme

(fig.
il

con-

Nella

guglia

si

parte superiore del

a C).

Anche

le

gal-

si

foglie

salgono

ripidi

granchi, o foglie rampanti o bottoni, che

(fig.

373).

circolo

da

triangolo

ghimberghe, cio lungo

La

protuberanze,

linea obliqua interrotta

regola

372, da

La

Il

richiede la sua

sono coronate da gugliette. Gli spigoli obliqui della cuspide sono am-

germogliar dallo

espande

(fig.

come

guglia.

cuspide o pinnacolo.

canale che

il

372, A).

(fig.

nella parte inferiore,

corpo talora foggiata a nicchia o baldacchino


lerie del tetto

tempo (mediante

molto sporgente

coronato da una

la

con-

spinta della vlta sui contraffjrt\

allunga,

rampanti
le

della

e 373); la punta della cuspide

si

appuntisce,

(fig.

374

cornice

si

e 375).

il

si

circolo schietto

deforma

in trifoglio

In forza

di

questa

foglie rampanti, particolarmente lungo le

timpani delle finestre e dei

lavorati a triforo e finiscono

inclinata

374

regola costante evitare sia

con un

tagliata davanti

fiore

portali,

che

cruciforme

in

(fig.

conformit

376

ad ansolo retto e ha

e 368).

di solito

MANUALE

04

modinature acute

come

neve,

le

e profonde.

La sua forma provvede

spesso

gronde,

altissima e ripida del tetto

STORIA DIiLL ARTE

DI

al

deflusso dell'acqua e

figura fantastica (gargolle)

in

che corre sopra

la loggetta

il

(fig.

377), e

cornicione facilita

della

forma

la

restauri

e chiude felicemente l'edificio.

La

chiesa gotica mostra nei fianchi lo scheletro delia costruzione quasi scoperto;

sulla facciata invece

si

raccoglie tutto l'ornamento di cui l'architetto dispone.

terreno interrotto e animato dai grandi portali, per Io pi tre;

quello

piano

Il

mezzo

di

ancora diviso da un pilastro. Le pareti strombate delle porte sono abbellite da statue
che occup>ano anche

il

timpano

della porta e

il

sottarco

allineate anche nella galleria che sovrasta al portale


in

378) e altre sono talvolta


Gareggia con la porta

391).

Ora sopra

ricchezza di ornato l'architettura delle finestre della facciata.

centrale
slancia

in

alto l'arco acuto di

torri includenti

(molto

la

facciata

erano

sporgente)

con torri; e una torre

una

il

quadrato

traforo (costoloni
fiore

splendore,

la

che

deriva

finestroni.

tasce:

la

le

il

completo

appaia

giudicare

mutando

sono

ottagono,

in

in

nessun

di

la

regola sostenuti da con-

sormontato da un pinnacolo a

conferisce all'architettura esterna

scultura
l'

interno della chiesa; non

vetrate a colori,

contrasto

le

quali

tra

le

producono

pu

si

quell'

lo

stile

il

solito

il

immaginare una

grandi masse oscure dei muri e

ornamento

finisce

maggiore

impressione suggestiva

colore avviva l'eletto delle singole parti, quali

policromia sostituisce

non

dall'architettura

rampanti con leggera muratura come riempitivo) che

Se

Col tempo, quando

si

torri

pure

edificio,

propostosi

fine

il

piani inferiori quadrati

va

dall'attenuato
Lioltrc

le

che dalle navate laterali s'innalzino due

tutto, sia

voglia

pittura abbellisce

chiesa gotica senza

chiude con

379, 391). Dal fatto che anche i bracci del transetto


ornati con facciate simili a quella del braccio maggiore e

si

foglie

cruciforme.

si

ora

elevava anche sull'incrocio, nacque un vero e proprio gruppo

si

gotica. Nella torre gotica

col

il

facciata

porta

la

lavoro,

ricco

rosa, di

(fig.

deve essere dimenticato da chi

trafforti

\'asta

concetto che sebbene non

torri,

come una
finestra. La

apre un ampio occhio a ruota,

si

che una torre centrale domini

sia

di

(fig.

(fig.

capitelli

vasti

le

dei tappeti.

gotico aveva gi raggiunto

il

sommo

della

sua evo-

SVOI.GIMr.NTO
lu/.ione,

esso oltrepass,

costrLittivo

notizia.

come

Nel secolo Xl\\

del braccio

FORME D ARTE

suole avvenire,

avvennero deviazioni

Le proporzioni

DI

suoi limiti

e variazioni, delle quali ci

maggiormente
maggiore

zioni e quadrature e dai circoli

NAZIONAl,]

nel

XV, mutano

e del transetto

segmenti

di

29:

naturali,

pare utile

nel

sistema

dare

qualche

sia l'alzato

che

la

pianta.

sono determinate da triangola-

circolo che da esse

possono derivare

MANUALE

296
dipendono

qui

di

vlta,

che era

su

membratura

tive

si

ma

copioso,

pi indipendente

Ad

si

razioni,

lati

compiaceva

si

ma sempre

prevalere

Anche

XV

secolo

separato

menti

delle

maestria;

iniziavano

Franconia e

linee

chiesa,

la

cipio

al

verticali

gli

non s'accorgeva

nelle

navate

dell'eccessiva

decorazioni

le

che

leggiadri,

questi

capo-

altezza delle torri.

erano

sculture

avevano

sue corpo-

nelle

sentiva l'effetto opprimente

modo

destinate

dissi-

nelle chiese del

si

le

che

trovava
si

il

sacerdote pi vicino

ai

che

come

in

pi

sentiva in

citt

stesse,

fosse

cio

le

citt

XVI.

In

questi

la

Si

fantasia

due secoli

imperiali della Svevia e della

anseatiche settentrionali.

edilizi.

II

Germania quando

gotico prevalse in

anche un progresso. Perci


il

gotico

nel

chitetto della cattedrale di Colonia

deduce

le

lungo,

nel

gotico

elementi della fantasia tedesca.

come un

al calcolo.

Ma

non tardano a
Dopo due o tre

Con

la

fino

rag-

da prin-

rigore matematico

dello

principale

regola

l'ar-

modulo fonda-

questa severit non poteva

stile,

durare

manifestarsi vivaci e vigorosi alcuni

generazioni

un campo sempre pi vasto, ed avviene

importa studiare. La borghesia, l'unico ceto

gi aveva

esso una novit

sistema definitivo, e lo

sue conseguenze da un

mentale, e avendo riconosciuto nella linea verticale


attiene ad essa senz'altra preoccupazione.

in

architetti tedeschi

gli

suo complesso,

si

anche

prova

si

comunicazione con Dio.

diretta

indirizzo che trionf col secolo


le

monu-

coi

che

luogo famigliare, e pi facilmente volgeva

studiarono spassionatamente e lo sottoposero

ed

fedeli,

non sentiva pi quell'arcano affanno

culmine del suo sviluppo, tanto che appariva impossibile

in

costrut-

parti

scalpellini

associata

costruzione troppo semplice. Chi entrava

in

nuovo

considerarono

espande

contraftorti.

Nelle

via alle correnti intellettuali dell'et seguente, e l'arte

Ordinamenti
qualsiasi,

Qui

borghesia,

la

mancavano d'armonia, come non

contemplazione e

alla

il

aboliscono

pilastri

sostitui-

si

saggi di abilit personale, ora fastosi ora

sedi principali dell'arte furono

giunto

si

necessario.

fasci

ambienti relativamente luminosi e spaziosi, col coro non rigorosamente

dalla

preparava cos

le

di questi

nelle antiche cattedrali;

si

pilastri a

alcune parti dell'edifizio

delle famiglie concittadine,

l'animo

ai

non c' nulla di superfluo; l'ornamento


manca una stretta connessione tra le parti deco-

loro

squallore della

lo

costoloni della vlta

sobriet;

nell'interno delle chiese

mulare

sala,

stretto

eseguiti a perfetta regola d'arte;

lavori del tagliapietra


del

muro;

pi lunghi, nelle cappelle aggiunte, ecc.

far prova della

di

abside.

muro, e indipendenti dai

dal

forma a
allo

pianta del coro, di variata

la

di

si d maggior risalto, e vi si acornamenti; ci avviene ad esempio nei frontoni, nelle porte, che spesso

gli

aprono nei

campo

la

riduce

si

giudiziosa

rative e le costruttive.

cumulano

prevale

dei pilastri

una

osserva

forma

alla

direttamente dal

Dove

pilastri poh'goni.

e la

particolari

altri

colonnine sporgenti

pilastrini

od anche sorgono

sottostanti,

struttura delle cappelle del coro, l'altezza della

ed

pilastri,

semplicissima, ritornando

fa

si

poggiano
scono

collocazione

la

dimensioni dei

le

STORIA DILLL'aRIE

DI

vitale e

in essa

la

nuova architettura

si

una trasformazione che

vigoroso nella nazione tedesca

Medio Evo, prese ad occuparsi dell'architettura, non soltanto nei rapporti esteriori, ma imprimendole un carattere conforme alle sue idee ed alle sue
aspirazioni. In questo tempo appunto anche l'arte muraria, seguendo le comuni
sul

finire

del

consuetudini

corporative,

fu sottoposta a regole precise

le

officine ed

costruzione, fino allora indipendenti, accettarono una disciplina

comune

cantieri di

Ratisbona,

Fi-. j;y.

Il

duomo

di

bu.ibbu/go

i.uiiu del

i;o.

(Da una

;,taliil..,l

di Dl.cl

tll::r).

MANUALE

2q8
1459^

le

DI

STORIA DELL ARTE

semplici regole matematiche della costruzione gotica furono ridotte in

formole meccaniche facilmente intelligibili ad ogni compagno d'arte, in un libriccino


composto nel 14^6 da Matteo Roritzer (Bichlein von der Fialen Gerechtigkeit).

Fig. 380. S. Barbar.! di

J.ii

Architetti di grande esperienza tecnica disegnavano piante,


si

come

quelle che tuttora

conservano a Colonia e ad Ulma, e particolari decorativi, e ne dirigevano

cuzione.
aldate

La

l'ese-

fornitura dei materiali e l'amministrazione del denaro erano per lo pi

ad un massaio, coadiuvato da un segretario della fabbrica;

si

hanno ancora

SVOLGIMICNTO

FOUME

DI

ARTR NAZIONALI

alcuni registri iXanthen, Praga, \'icnna, dove sono notate tutte

doveri reciproci erano

quando

In qualche caso, sopratutto

dimenti

di

di esigerti

architetti,

fatti

cevano assai

le

mance,

sempre un'eccezione

fornitura del materiale, causa


la\"orazione. la quale

si

sentante del maestro,


questi ce n'era

il

ai

muratori

diflcolt

dei

trasporti,

faceva in grandi cantieri sotto

degli

salarli

Parlier

provve-

di

commissioni

riunivano

si

dapprima

operai

del

costava

spesso

Evo

pia-

di oggi.

La

che

la

Medio

scioperavano airimpro\'viso, come quelli

la

a giornata; ogni lavoro era pagato; le volontarie

stabiliti

e talora

diritti

trattava di difetti di costruzione o

si

venire anche di lontano.

prestazioni d'opera furono

spese.

le

scritti e talora registrati nei libri catastali.

sicurezza (Ulma, Annaberg, Firenze, Milano),

erano a cottimo,*'poi furono

Tra

con contratti

stabiliti

299

pi

sorveglianza di un rappre-

la

che era nello stesso tempo foratore degli operai.

non pochi venuti

lontano, ed alcuni pi perspicaci ed

di

intelli-

genti riportavano dai loro viaggi idee e schizzi da utilizzare all'occasione.

Un

frammento

Honnecourt

di questo genere

di note

il

all'

Ungheria.

tempo, come Giovanni van Evck nella sua Santa Barbara


tg.

380), riproducono in tutti

piacciono

anche

miniatori

particolari

di bibbie

Villard

libro di schizzi di

che nel secolo XIII dalla Francia giunse fino

di

migliori

nel

Museo

la

Torre

di

del

pittori
di

lavori dei muratori, dei quali

nei soggetti adatti

prezioso

Anversa
si

com-

Babele e

la

MANUALE

300
costruzione del
arciiitetti

Tempio

appare dai loro

di

luoghi cospicui delFedifizio

di

GmLnd

-^8 1)

STORIA DKLL ARTE

Gerusalemne.

busti,

in

(tg

DI

In che conto fossero tenuti

consenso dei promotori

collocati, col

pi

insigni

della fabbrica,

cosi di quelli di Mattia d'Arras e di Pietro Parler

nel triforio della cattedrale di Praga.

Ogni

per

artefice

facilitare

>
V

^^r
2.

il

Dal libru

riconoscimento dei pezzi da

di Cjnti della

quali per evitare abusi

lui

fabbrica dell'abbazia d'Admont del 1480.

lavorati vi

apponeva

erano riportati nei

registri

ricerche di storia dell'arte hanno anche oggi


il

somma

il

suo marchio

della

fabbrica

importanza. Per

territorio dell'Impero era diviso in quattro province: Colonia,

tardi

Zurigo;

la

direzione era a Strasburgo;

corporazioni dipendenti, cogli statuti


copie manoscritte.

di

in

questi marchi,

(tg.

queste province

Ratisbona del 1439,

'^'"''^

382), per le
l'arte

muraria

Menna, Berna
si

e pi

ordinarono

furono

diiTu'-i

poi
in

SVOLGIMK.N rO

monumenti

Qui

limitrofe.

Francia

nella

settentrionale

trovavano riunite tutte

si

DAUTR NAZIONALI

le

301
storia

f.a

predominante nel mezzogiorno,

vlte,

comuni

nelle vlte a crociera,

(ii

tanto

sviluppo

a ci

si

condizioni intime ed esteriori

prosperit delle

di

Filippo Augusto

(i

favorevoli

sistema delle

il

difetti,

germe fecondo
Francia setten-

della

180-1223) iniziante una

spron
la

esecutori,

artisti

cos che ogni novit era

cittc

il

rilevato

trovava

si

la

insieme l'ambizione degli architetti e


facolt inventiva degli

tempo ne avevano

regno

il

che

viva attivit architettonica,

e in pari

nelle province del nord,

aggiunga

specialmente durante

trionale,

dell'archi-

de France e province

nell' Ile

sviluppo del gotico. Gli edifci burgundi avevano fatto conoscere

allo

di

FORMIO

dell'architettura gotica in Francia,

comincia

gotica

tcttura

DI

subito

accolta

e perfezionata.

Inizi del gotico. La costruzione


gotica a vlta

trova usata per

si

prima

la

Morienval

volta nella chiesa abbaziale di

presso Crpy-en-Valois (Oise),

apparte-

primo quarto del secolo


XII. L'ambulacro intorno al coro ha la
nente ancora

al

ad arco acuto, e

vlta a crociera

costoloni

come

stesso
laterali

si

al

modo

vedono costruite

le

navate

(tg.

chiesa

della

di

Stefano di

S.

Beauvais, ancora alquanto

rudimentali.

pi antico esempio datato,

Il

incrociati

loni

puntiti,

l'abbiamo nei

rivediamo

chiese

resti della

e che intorno al

arriva

140

piccole

in

Noyon

di

cappella

nuovo sistema

maturo

pi

diocesi

delle

costo-

di

ad archi tondi ap-

uniti

di Bellefontaine, del 1130,

che

grevi

383)

diagonali

Laon,

fino

alia

Senna. La Normandia, l'Isola di Francia


settentrionale,

cardia,

coi

avevano

paesi

vicini
fin'allora

loro vlte a crociera

tetto;

nelF Isola

di

si

Francia

L'art golhiqiie).

le

con costoloni diagonali. Nelle costruzioni

Normandia

della

la

scaricava sulle tribune e su archi di rinforzo nascosti,


T introduzione dell'arco acuto consente alla pianta

maggior vivacit e variet, che


a costoloni. L'opportuna associazione
quella

torno al coro nell'abbit


,

Pie-

rinforzato

spinta delle vlte, a sei vele,


dal

di

risulta dal

sistema delle vlte a crociera ed

compenetrazione

di tutti questi tentativi,

uso razionale della vlta a crociera e dell'arco acuto, che insieme coi contrafforti

ed archi di scarico e di rinforzo costituiscono

la

sostanza del nuovo

nel coro della chiesa abbaziale di S. Dionigi a Parigi

cetto

fondamentale

costituito

da

una

serie

aperte radialmente in corrispondenza delle arcate


dal

1137

al

(fig.

384),

stile,

cappelle contigue,

di

coro.

del

1144 dall'abate Sugerio non rimase che

la

gi appare

nella quale

il

con-

semicircolari,

Dell' edifzio

costruito

parte

inferiore.

cripta e la

MANUALE

302

STORIA DELL ARTE

ni

Quasi nello stesso tempo

nella cattedrale di S. .Maurizio ad Angers la vlta a crotrasformava e progrediva, insieme col concetto fondamentale
del gotico, sopratutto in quanto si riferisce alla distinzione tra gli elementi
che hanno

ciera

costoloni

coi

si

funzione costruttiva e quelli che servono soltanto a circoscrivere

gresso fatto

in

Normandia ebbe

la

chiesa collegiata di Poissy presso Parigi 11130-1135), e con

cominciata

nel

140,

che nella pianta

le

o
e,

al

si

rapidamente

Le

le

la

cattedrale

Sens,

anche

coro

in

S. Dii

L'ari gottiquc).

di

Pontigny sorta

artistica

concreta,

nel

germogliano

le

le

11 50,

distruggendo

reminiscenze romaniche di quanto non avesse fatto

radici dalle quali

pro-

Il

di

Inghilterra. In Borgogna, nella chiesa cistercense


nuove tendenze prendono per la prima \olta forma

assai pi

spazi.

avvicina, e serv poi di m.odello

in

gotico francese.

gli

sua influenza anche sulla forma della volta nella

il

primo

magnifiche creazioni del nuovo

si espandono in un amplissimo territorio dalla Normandia, neirAnjou, fino


in
Borgogna e si sviluppano anzitutto e potentemente nelle opere della cosidetta scuola
di San Dionigi.
Al gruppo della scuola di S. Dionigi, che adott
sostegni alternati e consider

stile

la

la

vlta a crociera coi costoloni divisa in sei sezioni

navata

maggiore,

predilesse

il

come

la

forma

normale

per

sistema a quattro piani, appartengono oltre

le

svoLuiMKN
cattedrali

Reims
dove

al

Seniis,

ma

secondo

Noyon

Notre-Dame

copiata

Caen

di

e di

la

DI

Laon

FOUMic d'akii; nazionali


383;

(fig.

la

a Chlons-sur-Marne, di S.

pianta

di

S.

303

parte del coro di S.

Leu

d'

Dionigi, alla quale pur

Essrent e

ambulacro.

La

facciata di S.

cattedrale

di

Dionigi serve

modello

in

si

V^ezelay,

avvicina S. Stefano

si

di

Remigio

di

col progredire dei sistemi d'appoggio, in queste riproduzioni

Fig. 385. Inte

meno

r<)

di

rinuncia

modo

pi o

L.i

Notre-Dame di Chlons. Alcuni particolari


XII secolo rappresentano veramente uno stile di transizione. Cos la cattedrale di Noyon
la cui pianta a trifoglio ha un precedente
nella chiesa abbaziale di S. Luciano presso Beauvais (ioqo-iioq; da confrontarsi
evidente per Sens, Seniis, Lisieux e

nelle costruzioni francesi del

con

la

chiesa di S. Maria in Campidoglio a Colonia) e fu poi

drale di

Cambray

ha

bracci della croce arrotondati

ternati alle colonne. Nell'alzato

(fig.

387) l'antico (tribune)

si

(fig.

imitata

386), e

mescola

al

nella
i

catte-

pilastri

nuovo

al-

(triforii);

MANUALE

304
le

massa

STORIA DELI, AR

sono terminate da archi a tutto sesto,

finestre

coll'arco acuto che

della

DI

circoscrive

li

lo

pi

ma non

comhacianti liberamente

sforzo di armonizzare nelle proporzioni e nella

diversi piani visibile in ogni parte.

navata maggiore

Ti;

antica, conserva

Il

le

coro di S. Dionigi,

in

continuazione

colonne romaniche a sostegno delia

parte superiore del semicerchio; la costruzione appartiene gi al nuovo


e

ambulacri e corona

trifori!,

di cappelle, archi di

intravede ancora l'antica maniera.


la

Anche

nel coro di

rinforzo);

ma

Notre-Dame

di

stile (gallerie

nei particolari

Chlons

(fig.

si

388)

costruzione (per esempio nel sistema dei

contrafforti) appare pi progredita

decorazione

si

osservi

la

che

la

nudit dei pilastri

le finestre ad arco acuto, prive d'ogni ornamento. Perfettamente indipendente dallo


stile romanico non neppure la torre della

cattedrale

di

Laon

(fig.

389), sorta negli

ultimi decenni del secolo XII. Nel passag-

gio dal quadrato all'ottagono, nella

forma

rastremata, nei baldacchini dei piani superiori,

come

delle

quali

nei gruppi delle torri,

(come pi

Fi};. 386.

tardi a

Pianta cleir.ibiidc

della cattedrale di

Rouen) era

fissati)

linea orizzontale

numero
Reims e a
il

e del tr

origine a sette, gi

in

negli

Sistema

di costruzione delle

della cattedrale di

si

riconoscono

caratteri

nav

Noyon.

gotici

per

la

ancora predomina nella chiusura dei piani e ancora manca, ad ap-

parire architettura gotica completa,


assicura,

Novim.

la

ricca decorazione.

Il

Villard

de

Honnecourt

appunti del suo libro di schizzi, di non aver trovato nei suoi

scarsi

numerosi pellegrinaggi attraverso molti paesi nessuna torre che somigliasse a quella
Laon. Oltre a ci le copie del sistema di quella torre fatte a Bamberga ed a
Naumburg dimostrano che questa opera grandiosa, che del resto esercit qualche

di

influenza su S.

ammirazione
di

foglie

Yved

di

Braisne e sulla cattedrale di Senlis, aveva suscitato grande

nei contemporanei. Gli spigoli delle cuspidi lavorati a costoloni ornati

rampanti e

le

scanalature che interrompono

la

superficie di esse, erano motivi

SVOI.GIMENl'O DI
luiovi

nella

costru/ione

delle

torri,

FORME
dei

1)

quali

ARTE NAZIONALI
pi tardi

3OS

maestri tedesclii seppero

\alersi abilmente.

Nel territorio

Poco dopo

il

di

Parigi

dai

(in

Fig. 388.

Francia, opera che


in

Francia,

si

primi anni del secolo XII sorsero molti

rifacimento dell'antichissima chiesa di S. Dionigi, sepoltura dei

Il

comunemente

ritenuta

come

il

sommo

aggiunse un nuovo coro (1163) ad un'altra

prima

pietra di

Notre-Dame,

la

anno

dell'architettura

chiesa
i

quasi

nelle parti superiori.

La

di

chiesa

(fg.

gotica

ugualmente

163 nell'isola della Senna

cattedrale di Parigi, di cui la costruzione

continu nel secolo seguente, con varie modificazioni del disegno primitivo,

mente

re

coro di Notre-Dainc a Chlons.

venerata, quella di S. Germain-des-Prs. Nello stesso


fu posta la

edit/.i.

390) a cinque navate, che

special-

cominciano

MANUALE

3o6
nel

essendo

coro;

abolita

la

DI

corona

STORIA DELL ARTE


di

cappelle,

intorno

al

coro gira un doppio

ambulacro.

Grosse
sopra

molto

sobria.

colonne sostengono

massicce

vlte;

navate

le

laterali

Xoyon.

influenza della facciata di

ruota riempie
prese
in

una

galleria

occupato da

quali una galleria

campo

il

ambedue

gli

archi delle navate ed

una tribuna;

la

membratura

piano inferiore della facciata, incominciato nel

Il

staurati) sopra

corre

sotto

di

con

tre

portali

statue dei

mezzo, fiancheggiata da due

un arco pure ogivale;

aperta

le

(tg.

391).

La

la

piloni delle

finestre

delle

riccamente

re d' Israele
finestre

218 sotto l'evidente

ornati

una

(re-

finestra a

ad arco acuto, com-

facciata invece di finire a punta termina

molto

finestra a rosone e le parti orizzontali

accentuate
tardi

una

rimarranno

anche pi

particolarit

del gotico

Meno

francese.

vasta,

ma

nella

grazia e nella ricchezza dell'interno

un vero

gioiello d'arte, la

Saintf

Chapelle nel cortile del Palazzo di


Giustizia, eretta

da Pietro

di

Mon-

tereau sotto S. Luigi (1243- 1248).

una doppia cappella

inferiore,

sorge
rata

Fi". So. Torre

deKa

c.ittetir:ilc di

Lu

la

bassa

sopra quella
tre

navate,

cappella superiore decoricchi

colori, e

con orna-

SVOLfJIMKNIO

menti

nei

quali l'arte

gotica

DI

FORMIC D ARTK NAZIONALI

raggiunge

la

sua pi

367 e 3(i8) qui la ghimberga usata fino


per la prima volta sovrapposta alle finestre.
fig.

Apogeo
della facciata,

la

perfezione

allora a proteggere

dello stile gotico in Francia.


anche

alta

Ad

307

il

(fig.

392

cfr.

portale appare

eccezione della parte inferiore

cattedrale di Chartres, originariamente ideata

nove

torri

MANUALE
(lg.

3q3), del secolo XIII.

ni

STORIA DELL ARTE

L'altezza deireditcio

ila

navata

di

mezzo

trentacinque metri) pare anche maggiore perch ha due sole navate


delle vlte rettangolari e quadripartite, che qui per la

Fig. 392. Cappella super

vlta a sei scomparti,

coro

disposto

come

una riforma

ell.i

di

prima volta

Sanile Ct.-ipfU

.li

ma

la

il

gotico francese.

Il

dall'ambulacro

sporgono

ire grandi absidi a semicerchio, e queste absidi sporgenti a foggia di cappelle

forma anche pi spiccata nella cattedrale

di

Le Mans, che

L' uso

sostituiscono

I\

grande importanza per

quello della cattedrale di Parigi,

alta pi di

laterali.

hanno

risente inoltre F intiuenza

SVOLCIMEN IO
Bourges. Bourges rimase

di

KORMIC D ARTE NAZIONALI

ni

come una

all'uso della cripta, disposta

l'edelc

309
chiesa,

che non ha altrove riscontro.

Mentre
il

in queste costruzioni

braccio maggiore)

Reims

sistema

il

Picardia

(fig.

394;

si

gotico
cfr.

358

il

transetto,

si

nuove,

le

tutto di

fig.

solito la facciata alla quale

maggiore che

parti antiche :a Chartres la facciata, a

le

fondono con

l'uno e

393.

La

cattedrale

bulacro e corona di capp)elle, che oltrepassa


(fig.

1218

eretta dal

XIV

di

di

di

Amiens

nell'antica

1268 (ultima come

al

XV

secolo).

mettono capo

a tre navate,

l'altro

Le Alans

grandi cattedrali d'Amiens e di

un pezzo. La cattedrale

e 361) fu

lavorava ancora nel

Fipr.

giore

nelle

al

Sia

al

braccio

il

coro con am-

Cha

molto

larghezza del braccio

la

mag-

La

cattedrale di Beauvais, cominciata nel 1225, doveva nella mente di


chi la ide superare quella di Amiens
ma i costruttori fecero troppo a fidanza sulla
;
solidit
di

395).

delle

ma

Somigliante,
cattedrale

di

galleria colle

tedrale di
CI

vlte,

che rovinarono

Amiens vediamo, come

di

prima

Notre-Dame

della fine del


di Parigi,

secolo

XIIL Nella

ed

gallerie

le

il

facciata

rosone centrale.

splendida, e quasi sopraccarica di sculture, la facciata della

che

sorse

dopo

statue dei re d'Israele

il

(fig.

1375; anch'essa ha
396).

nomi

il

rosone centrale e

la

degli architetti sia della cat-

Amiens che di quella di Reims, destinata all'incoronazione dei re francesi.


ad Amiens sono ricordati successivamente Roberto di Luzarches, TomCormont col figlio Regnault; alla cattedrale di Reims sono legati
nomi

sono noti

maso

pi

Reims,

in

di

Giovanni Leloup. Gauthier

di

Reims, Bernardo

di

Soissons, Giovanni

di

Orbais

MANUAI.E

3 IO

Roberto

nel

di

ni

STORIA DELI, ARTE

Coucy. Siccome quest'ultimo mor nel 131

1212. cosi la pianta

non pu

esser sua e perci

attenne esattamente alla disposizione originaria, vista


all'artista

pare

in

Secondo
per

la

del

e la chiesa fu cominciata

la

se egli

gran libert concessa

Medio Evo. Profonde cappelle chiudono l'ambulacro,

confronto
la

non possiamo sapere


la

cui

si

in ci

massa scom-

all'ampiezza del transetto e del braccio principale a tre navate.

regola fondamentale dell'arte gotica appare a Reims, nelle cappelle corali,

prima volta

e gi perfetto,

il

gruppo

di finestre fuso nella

Nei contrafforti notiamo una certa sproporzione tra

la

massiccia

gran finestra unica.


parte

quella superiore pi debole, che lo svilupparsi dello stile nel corso del

inferiore

XIII

secolo

SVOLGIMKNTO
non basta a spiegare. Anche
indicano

negli

FORMIC D ARTE NAZIONALI

DI

fasci

nella

pilastri

un preciso

architetti

navata

mezzo,

di

Le

indirizzo di scuola.

3"
forti e pesanti,

cattcdraU di Chartres,

Amiens, Beauvais e Reims sono con Bourges e Le Mans le pi alte creazioni delalle quali si possono aggiungere quelle di Soissons, Troyes, Chlons,
Tours, Toul, la chiesa collegiale di S. Quentin, S. N'icasio a Reims, eretta da Ugo
l'arte francese,

li

Bergier dal 1229 fino

1263, e la chiesa conventuale di iMouzon fatta a imitazione

al

del sistema di

Laon. Nella cattedrale

sono congiunti

in

troppo

modo

che

Soissons l'ambulacro e

di

costoloni

si

la

corona

cappelle

di

incontrano in chiavi di vlta comuni. Pur-

meravigliosi conventi di Luigi LX, F^oyaumont e S. Jean de Vigne

presso

Soissons, furono abbattuti dalla Rivoluzione.


Alla fioritura e

una parte

progresso dell'arte gotica

al

Fig- 395- Transetto

evidente

Bajona.

Il

il

mezzogiorno

e l'occidente

l'influsso

di

si

maestri

.ittedrale di

francesi

Notre-Dame

An

settentrionali,

che

si

riconosce anche a

modello a quello di Poitiers nella


ravvisa invece qualche cosa di inglese e di normanno, che ap-

rosone centrale

cattedrale d'Angers

di

servi di

pare prima che altrove in Bretagna. Soltanto nel secolo


riacquista importanza nella storia dell'architettura;

XIV

vediamo

la

in

Francia meridionale

questa regione

bulacro e la corona di cappelle riuniti in un solo sistema di vlte, e


del braccio

terali

sala,

afforzate in

maggiore allargate mediante una

forma nuova,

forma costruttiva pi

Le

Dame
di

prendono

Nelle cattedrali di Clermont-Ferrand, Limoges, Tolosa e Narbona

diversa.

lo

stile

le

serie di cappelle. Nelle

gotico adattato con molta

l'am-

navate
chiese

la-

ad una

abilit

antica.

creazioni principali del

gruppo burgundo sono Notre-Dame

di

Digione, Notre-

Saumur e la cattedrale di Auxerre, che serb l'ambulacro ma non la corona


cappelle. Una corrente ostile a Clun}- respinse l'ambulacro cos caro in Borgogna

con

di

le

cappelle radiali

l'atrio

aperto continu a prevalere a Beaune, Dijon, Michery,

Semur. Prima del 1260 negli edifizi burgundi non


pezzo nella divisione delle finestre.

Le

cattedrali

di

Normandia,

si

ha esempio

parte costruite di

di stipiti d'

nuovo iCoutance,

parte ampliate e rifabbricate (Rouen. Bayeux, Lisieux), seguono

le

un solo

Sez), in

francesi nella pianta.

MANUALE

312

DI

neiralzato quelle gotiche inglesi, con

Madonna sporgente
queste

dalla

tralasciano

cattedrali

appartenenti alla scuola

L'abbondanza
che fino

al

l'uso anteriore,

di

S.

ornamenti

di

le

le

hanno comune anche

Come

tribune, divenute

Dionigi, che

geometrici,

vertice del pinnacolo


in

quali

di cappelle.

umane, deriva ancora

figure animali ed
torri

corona

STORIA DELI. ARTE

il

che

le

francesi, e

la

cappella della

un poco pi, tardi,

un carattere principale

delle opere

gotico posteriore sostituir co! triforio.


si

sostituisce ai motivi floreali e alle

dalla copiosa sorgente dell'arte

conservano

la

forma quadrata,

gran numero, non hanno l'eleganza

delle torri

romanica. Le

e sono,

francesi.

secondo

FORME D AUTE NAZIONALI

SVOLc;iMKN'IO DI

Ultimo periodo del gotico

in Francia. Sebbene in Francia, dov'eia nata,

Farchitettura gotica avesse profonde e sane radici, pure


al

principio del secolo

Nelle chiese
lavoro, che

la

XIV

gi oltrepassato

pianta gigantesca rese

difficile

in

tutte le singole parti, cos

seguendo

le

tendenze

le

unit

l'aggiunta

di

di

nuove

parti

all'edificio.

esecuzione,

di

esser

ognuno cercava

ornamenti

con

personali

suo splendore

compiuto,

non erano

e siccome gli architetti

terminato

con

1'

il

calma

pregiudica l'armonia dei

che

si

di superare

arriva

risentiva

rapporti.

Lo

delle

da un piano de-

legati
i

suoi predecessori

sempre pi

architettonici

Cos

quando

dal principio,

breve

ragione del

in

mano mano

ricchi e

ad esagerare

linee verticali e a quell'eccesso decorativo che nello stile gotico toglie

ogni

fu

punto culminante del suo sviluppo.

il

durando per pi generazioni prima

diverse energie direttive

3'3

all'insieme

scalpellino sopraffa l'architetto

gotica prese tanta importanza nella

creatore

vita del

popolo, fu un pericoloso competitore dell'architetto. Per di pi negli ultimi

egli

secoli del
e

per

fin

Medio Evo nasce

gli

ornamenti

in

l'arte

Francia una smisurata passione per

capricciosi

che

non

le vlte

artificiose

riposano pi su un chiaro fondamento

geometrico.

Un

esempio

di costoloni

della vlta che

lupparsi e fiorire da mensole pendule,

meridionale

(fig.

S.

le

si

cattedrali

di

molto

dalle

norme

di

cappelle

prestabilite.

Pamiers, Lavaur, S. Salvatore

Vincenzo a Carcassona. In contrasto

sembrano sviAlby nella Francia

intrecciano a rete e

dato dalla cattedrale

397), che cosi nella navata unica con

l'architettura esterna, si distacca

appartengono

ci

di

laterali

come

questo

nel-

gruppo

Aix, S. Michele e

colla PYancia settentrionale, che

interrompeva

MANUALE

3 '4

muri con modinaturc

di

una

luce moderata.

Un

STORIA DELL ARTE

DI

questi editici lianno supertci piene e

trafori,

si

contentano

bellissimo saggio del gotico lammeggiante, cosi chiamato

per quel motivo a lingueggiare di fiamma che caratterizza Y ultimo gotico francese,
si

ha

nell"

iconostasi della chiesa di S.

Fiff.

XVI
opera
Lione
S.

fig.

sq8).

di artisti

S.

Giacomo

cattedrali di

Anche

50S. Iconost.isi della chiesa di .^aIlta

pi splendida

fiamminghi dal

Poi de
a Dieppe,

Maddalena a Troyes,

50

Maddalena a Troy

decorazione della chiesa sepolcrale

la

fino

al

Le cattedrali
Maclou a Rouen,

153G.

di

di

Brou,

Nantes, Bordeaux,

Maurizio a

Lilla,

ampliamenti che aspettano ancora d'esser compiuti

delle

Leon,
gli

del principio del secolo

le

chiese di S.

Rouen, Tours, Toul,

\'ienna,

Lione o

il

S.

compimento

delle

tacciate

di

Fig-. 399.

Il

canip.i

della cattolra'e di Charlrcs. (D.il G.in>e,

L\ut

guihu/lie)

MANUALE

316

Ouen

Sens, Senlis, Troyes e S.

nuovi

elementi

secolo

nelle

anche

pi

disposizioni

monumentale

campanile nuovo

fornisce

torri

delle

Tale

Svizzera. Tra
metteremo

eretto tra

301')

modello per

le

gotici dei paesi

edifici

gli

Irancese,

(fig.
il

sfoga

si

1507 e

il

La

1513.

il

costruzione

arche sepolcrali (Avioth

in parte soggetti all'influenza

finitimi,

cattedrale di

la

Ginevra

gotico pi importante della Svizzera francese. Edificata dal 1234

prima

finisse

X\'

Gudula

(S.

prinieggia per

versa
la

Nel coro

e neiralternarsi di colonne e

S.

Rombaldo

vastit della pianta e

la

la

a Malines,

grandiosit delle torri

l'inizio

della

makere

nel

torre,

chiesa a sette navate:

si

attribuisce la

il

mattone,

che non poteva sopportare spinte molto

pietra,

con

come

vlte

le

nella

Predomina

forti.

si

(Bois-le-Duc) o

vanno attenuando;

gli

casi

ambulacri e

la

heim,

Delft,

chiese

S.

e Leida

nelle

province

sala

Zltphen, con l'ambulacro e


pilastri

Nimega,

di

ridotti

corona

Inghilterra.
inglese, e

Il

secondo

tetto a sella

al

gotico

in

secoli e

finch ad

Arn-

Le

nord-orientali, tra le quali la chiesa di S. ^'alpurga a


di cappelle, sorsero sotto

l'

influenza

rotondi appoggiati sullo zoccolo ottagonale furono adottati

e qualche volta insieme

adotta finalmente l'ambulacro chiuso a poligono.

si

la

cappelle, che ri-

Madonna ad Amsterdam
della Madonna a Bruggia e

della

Gand sono

Harlem

spesso

legno,

di

coperture di pura

le

corona

Lorenzo a Rotterdam, nella chiesa


pi intimamente connessi e assai

S. Nicol di

pre-

si

paludoso

Giovanni
Le somiglianze coi

e Dordrecht, e di

stile

interne sono

isolati.

le

chiese di S. Stefano a

nella cattedrale di S.

Kampen, sono

mangono normali per

facciata

terreno

tetto

il

nel coro e nel transetto

pietra,

in

Croten Kerk a Dordrecht, a Breda,

Herzogenbusch

modelli francesi

in

laterali

poco usata a cagione del

vlta in pietra fu

la

poi

in

compiute da Domenico Vaghedue navate

le

An-

cattedrale di

la

larghe delle esterne, aggiunte probabilmente pi tardi. In Olanda, dove

combinato
in

quale

cui le parti superiori furono

di

La

15 18.

al

secoli

ai

cattedrale di Lovanio)

la

1352 dalla parte del coro; dal 1401J

costruzione fu diretta da Pietro Appelmann,

ferisce

il

pilastri

di

chiese gotiche del Belgio appartenenti

le

Brusselle.

401). Essa fu cominciata nel

(fig.

meno

1275,

pi antiche chiese gotiche francesi.

le

Belgio ed Olanda. Tra

XIV

al

secolo fu danneggiata da un incendio e poi restaurata solo in

il

ci che era strettamente necessario.

ricorda

400).

fig.

monumento
che

XIV

che raggiungono un effetto

torri,

cattedrale di Losanna, che con

la

indefessa ricerca di

la

pi alto grado nel

al

Cauicbcc, Bordeaux, S. Poi de Leon, o nel

Harfleur,

anche

poi

passione

ornamenti delle

negli

Chartres

di

Rouen, lasciano scorgere

di

decorazione.

di

STORIA DELi/artK

DI

tedesca.

definitivamente

su ogni navata.

Inghilterra indicato dagli studiosi indigeni


il

carattere,

come

come

inglese primitivo (secolo XIII),

decorato (secolo XIV") e perpendicolare (secolo XV). Senza opposizione n lotta esso
entra

in

vigore durante

mato

costruirlo

menti,
ai

ma

nel

costruzione del

la

(1174),

complesso

il

Guglielmo

di

duomo

di

Canterbury.

L'architetto

gotico inglese rimase indipendente e s'avvicin piuttosto

vecchi edifci anglo-normanni che alle cattedrali francesi, dalle quali

per

la

trafori

forma preferita del coro chiuso


dei

piloni

polistili

chia-

Sens, import dalla sua patria alcuni ele-

in

linea retta e

dei contrafforti.

Il

per

la

si

distingue

minor perfezione

nei

gotico inglese primitivo afferma in

SV'OLGIMIiNIO DI FOR.Mli D ARIE NAZIONALI

modo

evidente

3':

sua originalit nella forma dei sostegni delle arcate, dove

la

rotondo circondato da parecchie colonne, a una certa distanza


dalla base fino al capitello

(fig.

402). Solo pi tardi furono

fra

murate

loro

il

nucleo
isolate

nucleo,

col

pur

conservando base e capitello propri. Col frequente ripetere l'arco acuto cieco o aperto
si

cerca di conferir leggerezza alla massa dell'editcio e presto s'incomincia a cam-

Fig. 400.

biare

la

vlta

di

lavorato

vlta

pietra
(fig.

sui sostegni
di

Arca sepolcrale ad

crociera

a
il

404).

in

soffitto di

Tra

le

vlta reticolata o stellata

pilastri delle

manca ogni nesso

triforio,

la

vlta,

arcate,

403),

ma

cui

sulle

unendo per

costoloni non

mensole o

organico, e di ci

dei contrafforti e degli archi di appoggio. Gi nel

ad apparire, imitando

(fig.

alla

legno (sopratutto nel tardo gotico) assai artisticamente

pareti superiori e

che sorgono dai

colonne del

AvdIIi. (Dal Gonse, L'alt gothiqi^C.

si

decimoquarto

poggiano

sui brevi fasci

risente

secolo

lo

sviluppo

cominciano

modelli francesi, quelle inflessioni ed ondulazioni delle linee

3tS

MANUALE

DI

STORIA DELL ARTE

SS-OI. CIMENTO

che aprono

FOKMF. D AKTE NAZIONALI

;'9

via al Flaniovai/f francese, al /'lo-ivn: inglese e al Fisi-h/ilasr tedesco

la

Un'altra

405).

(fig.

DI

caratteristica

cattedrali

delle

inglesi

coronamento a merli

il

Tudor

(fig.

406),

407), che

si

trova

(Chester, Exeter); e nei tempi pi tardi l'arco indigeno detto arco


schiacciato e appuntito, insieme con quello a srliiriKi cf asino

(fig.

Fig. 402. Sezione di pilastri inglesi. (Dal Deliio e v. BezolU).

anche

chiese gotiche dell'Inghilterra s'avvicinano pi che

Le

sul continente.

non
quindi scemano

forma a

tedrali francesi alla


di

mezzo

la

lunghezza delle navate.

La
tura

cattedrale di Canterbury del

basta osservarne

man mano,

sorgendo
manica,

pianta

la

in diversi

(fig.

c'
gli

archi di sostegno e piuttosto

massimo

interesse per

408) per vedere

momenti

le

occidentale

di essa,

opera di un Ernulfo, venuto

la

accentua

storia dell'architet-

come quest'opera

architettonici. Iniziata

si

ancora

sia

vento di Bec. Segu poi

in-

co-

la

al

braccio e del transetto orientale;


poi

costru

si

addossata

il

la

dedicata a S.

coro, al quale

cappella rotonda

Tommaso

cc5rona di Becket

(la

Becket
coro

"). Il

ideato sul piano di quello d'ella


cattedrale di Sens, ed

largo

navata

della

meno

mediana, a

cagione delle due torri antiche,

che

si

vollero

conservare.

parti che stanno tra


setti, erette

da Guglielmo

vlte divise in sei parti.


cio

maggiore

1390
la

al

141

fu
(fig.

Le

due trandi

Sens,

navata mediana hanno

nella

Il

le

brac-

compiuto dal
409).

Anche

chiesa abbaziale di ^^^estmin

Fig. 403,

andata

nell'et

sieme con un Lanfranco dal construzione delle parti contigue

cat-

pi molta differenza d'altezza fra la navata

cripta e precisamente

la

parte

la

e le laterali,

sala;

(Dal GloSS.xry del Parker).

ro-

MANUALE
ster

(i 24:^,-1

26q\ con cappelle

Come

molto del francese.

ammirata

la

ia

Le

travatura

maggiore
Salisbur\'

.104.

in

Soffitto di le

chiese di Byland,

piana

la

della, cattedrale

dominante

raggiera ad un perfetto sistema di contratVorti, risente

libera imitazione della

Santa Cappella

pi

Hexham

antica

di S.

1209

1233.

al

pura

Inghilterra raggiunge la sua espressione pi

incominciata nel

1220), la quale,

sia nella

riodo

^^.

w
405, Lunetta traforata inglese de!

(Oal Dchio e

v.

Hezold).

mezzo conservano

Inghilterra ciucila del braccio

in

stellata

Lincoln, costruita dal

di

Stufano a Norwicli,

e W'ithby nella navata di

lta

dell'altezza,

l'"ii;.

Parigi fu molto

di

cappella di Santo Stefano nel palazzo reale di ^^''estminste^, pur troppo

Fig.

distrutta.

STORIA DEI,L ARTE

DI

pianta

s'avvicina

normanno.

Il

Il

sistema

nella

che

nelle

alle

gotico

cattedrale

di

proporzioni

cattedrali del pe-

braccio maggiore a tre

attraversato due volte da un tran-

navate

setto a

due navate

in

modo

che

forma una

SVOLGIMENTO
pianta a doppia croce e finisce con

un

coro

chiusura rettangolare,

donde sporge la cappella della Madonna (Lady-Chapelj; aggiunta che


troviamo anche

La navata

altrove.

media

altezza, e le

cornici orizzontali che

corrono sotto

centrale

ai triforii e

di

sotto le finestre la fanno

parere pi bassa,

anche perche

piloni

invece

principali,

servono solo a sor-

lino alla vlta,

reggere

le

arcate

non

410).

(fig.

cester e Beverley

pilastri

fino alla vlta,

mag-

braccio

cosi invece nel

transetto

giore e nel

A Wor-

gracili

giungono

parietali

salire

di

catte-

della

drale di Wells, costruita tra


e

il 1 2
14
1235, dove appunto fu adope-

il

un pi povero sistema di soQuesto primitivo gotico inglese animato da un potente sofche per non giunge
fio di vita,
rato

stegno.

mai

all'eccesso.

prova .sono

Di ci

la

miglior

facciate del secolo

le

XIII, ad esempio quella della cattedrale di Lincoln

(fig.

411), dove

troviamo anche, nel coro detto degli

un nuovo sistema

Angeli,

L'altissimo

stre.

di fine-

arco del portale

fiancheggiato da parecchi ordini

di

archetti lanceolati,

geriscono

massa

la

della

pur non raggiungendo

quali alleg-

muratura,

l'effetto delle

grandiose facciate francesi. Anche


r uso di collocare le torri principali
sull'incrocio e di coronare la

fac-

ciata,

la

cui vastissima finestra

mita

lo

sviluppo del portale, con

cornici a linea retta,


del

suo

le toglie

ricca,

molto

significato.

La passione per
ne

li-

ma

la

decorazio-

alquanto uniforme e

quasi noiosa, cresce nel corso del


secolo

XIV

nelle ampliazioni delle

cattedrali di Ely

Gloucester,

(fig.

412), Exeter,

Carlisle,

Hereford,

DI

FORME d'aUTE NAZIONALI

321

MANUALE

322

York, Lichteld

(tg.

413, 414);

cosa di eterogeneo, ne! secolo


alle

ma

XV

come

poi,

se

il

gusto nazionale

perpendicolare)

(stile

chiusure orizzontali (Winchester). Insieme colParco

stile di

questo periodo (durante

in vigore)

torrioni bassi con

il

quale

Le ampie

mano

finestre

quasi

le

finimento

dismisura, coronate da merlature e

si

trovasse qualche

Tudor sono

le

particolari allo

mai

pareti delle navate laterali alte a

da timpani che molto

di pietra e

vi

ritorna alle linee rette

caratteristiche inglesi tornano pi che

piano

sono divise da regoli

un cancello

stesse delle volte rassomigliano ad

uno

STORIA DELL ARTE

DI

appiattiscono

la

massa.

bastoncelli verticali e traversali, che for-

talora

un lavoro

invadono anche

le

pareti;

le

nervature

d'intreccio. Gli architetti inglesi

ebbero

squisito senso della decorazione e furono ingegnosissimi costruttori di vlte (vlte

a ventaglio),

anche con serraglie pendule;

la

loro abilit

si

nelle sale capitolari delle cattedrali e nelle piccole cappelle

manifesta principalmente
(fig.

415).

La

cappella di

Knrico VII nell'abbazia di Westminster a Londra appartiene all'ultimo periodo gotico


(1502-1520);

ducono un

le

vlte a ventaglio

con ingegnose serraglie hanno del bizzarro, ma prosono annessi vasti chiostri con

effetto grazioso e fantastico. Alle cattedrali

SVOLGIMENTO
vlte sfogate e magnifiche finestre,
1410^'

ed a Durham

DI

FORME D ARTE NAZIONALI

come

a Salisbury, a

Gloucester

323
(fig.

416; 1350-

1400-1480).

Spetta alla Francia settentrionale

il

pi splendida sede dell'architettura gotica.

legittimo vanto di essere stata la

Anche

nell'arte essa esercit

prima

quell'egemonia

MANUALE

?24

DI

STORIA DELL ARTE

che aveva acquistata in Europa nel periodo


della

borghesia protetta dai monarchi e

il

delle
fiorire

Crociate.

La

crescente

della cavalleria sollevano

potenza
alta

la

.ittcJrale di Li

queste due forze si rispecchiano nell'architettura gotica. La


;
costruzione chiara, e pure audace e severamente logica, risponde allo spirito borghese

Francia del secolo XII

SVOI. CIMENTO DI

conscio di se e intelligente

mente

eseguiti, cos

la

FORME

ARTE NAZIONALI

sovrabbondanza degli ornamenti

da parer manierati, e troppo

Anche

dei cicli cavallereschi.

ripetuti,

dei

fa ripensare

Inghilterra farchitettura gotica

in

325
motivi
alle

acquista, trasforman-

un carattere nazionale e una cos tenace forza da durare anche quando


altri paesi ha ceduto da gran tempo il campo alle nuove forme.

in tutti

dosi,
gli

Coro

ta uella cattedrale

della catte

(Dallo Sharpe.

(Dallo Sharpe).

Germania. Con

qualche restrizione

chitettura gotica in Germania.


tre cattedrali

renane

meno

belle e

pu

attribuire uguale importanza all'ar-

buon

grandiose che

che gi duecento anni prima sorgevano


nazionale

si

tedeschi sono a

diritto

orgogliosi

Freiburg, Strasburgo, Colonia, e delle tre

Ratisbona, Vienna, non

fine-

cortesie

frutto dell'incremento

in

Germania

della nazione

le

francesi.

delle

danubiane

Ma

loro

Ulma,

non da tacere
puramente

cattedrali di origine

tedesca sotto

la

protezione del

suo

4ii.

La

cattedi;ile di LichHet. (Dall'

Uhde).

SVOLGIMliNIO
antico Impero, cos
noti

come ora

la

DI

FORME D ARTE NAZIONALI

coltura aulica favorisce

il

327

fiorire dell'arte gotica. Si

ancora che Farchitettura aotica della Germania non deriva aflatto da uno

sdentale nella cappella Jci Ka.gs-Li

architettonico precedente

dall'architettura

Ma

siccome

il

Ciinlinasie.

romanico-germanica degli ultimi tempi,

particolarmente da quella della regione renana, non


all'architettura gotica.

stile

c'

una

transizione

gotico, sebbene in origine sia

uno

immediata

stile regionale,

MANUALE

328
fin

col divenire l'espressione di

non pot a meno


In

Germania

una

di

ci

edifici

gotici in

a tutta l'Europa, cosi la


vi

Germania

acquist piena cittadinanza.

molto pi tardi che

tempo prima che

la costruziorte

ammirata come un nuovo


degli

comune
tempo esso

primi tentativi del gotico appaiono sul principio del secolo XIII,

vuole ancora molto

proposito per

STORIA DELL ARTE

civilt

di accoglierlo, e col

cio pi tardi che in Inghilterra, e

Ma

DI

il

della chiesa di

prodigio, divenga

(Germania appartiene

ai

nuovo

nella

stile

Francia settentrionale.

(opus /rancigcnjim), scelto

Wimpfen im Tal

un vero
secoli

stile

i'1261-1278;

tedesco.

XIV^ e

XV,

fig.

La maggior

e questa arte

417),

parte

matura

SVOLGIMENTO
chiesa

forma

la

di

un

edifi/.io

con singolare combinazione

una

di

DI

FORME D ARTE NAZIONALI

a pianta circolare che

ambulacri

di

sviluppa da una croce greca,

si

cappelle.

L'interno otlVe

al

\isitatore

serie di belle vedute prospettiche.

Delle tre pi celebri cattedrali della

idir.nale

Strasburgo e Colonia, soltanto quella


altre

329

di

due conservano elementi romanici,

ma sono

Germania

dcirabl.;

Colonia
ai

guardare

per riconoscere

le

la

pianta

di

stile

esclusivamente gotico;

quali furono aggiunte

queste che danno l'impronta a tutto

Basta

occidentale, Friburgo in Brisgovia,

nuove

le

parti gotiche;

l'edifizio.

della cattedrale di

diverse et in cui fu costruita;

Friburgo
la

in

Brisgovia

parte pi antica

coronato da una cupola all'incrocio col braccio maggiore

il

(fig.

421)

transetto,

esso presenta analogie colla

MANUALE

330

DI

STORIA DELL ARTE

braccio maggiore, a tre navate, fa costruito circa la

Ursanna nel Giura Bernese il


met del secolo XII. Le parti

membro

intermedio sulla massiccia fab-

cattedrale

di

Basilea

colla chiesa capitolare di

superiori della torre, appoggiate senza alcun

brica sottostante, datano dal principio del secolo

Fig. 41^.

Coro

S.

XIV. La

torre di Friburgo

Quando

422),

del diionid di M.iiideburgo. (H.i

colla sua aita guglia lavorata a traforo, la pi antica tra quelle di

ed anche

'tg.

puro

stile gotico,

gi era finito

il

braccio maggiore della cattedrale di

Friburgo, fu costruito a levante del transetto

il

coro, con l'ambulacro e

la

pi bella.

cappelle, consacrato nel

Anche
dello stile

nella cattedrale di
tg.

37M;;

le

la

corona

di

15,13.

Strasburgo

si

possono seguire

parti orientali della cripta,

come

la

progressi e

mutamenti

disposizione del coro sono

SVOLGIMENTO
del

forse

tempo

nhar (circa

molti incendi

cagione dei

comple-

fu restaurata

dopo

sopratutto

tamente,

Primo

del vescovo ^^'e^i-

1015).

il

esser

DI

il

1
1

trasformato

lungo transetto, di cui

l'ala

79.

fu

setten-

trionale anteriore alla meridionale.

Nei

pilastri

quattro

forme
vo

che dividono ogni ala

campate

gi

si

in

affacciano

gotiche, e l'invadenza del nuo-

stile

si

tura della
transetto.

manifesta nella
facciata

membra-

meridionale del

La nave maggiore

420.

Chiesa della

Mado

di

puro

FOKMF, D AKTE NAZIONALI

F\g. 421.4:^.

Il

d.ioniii di F.iliLirso in

Rrisgoiia. (Dal Uohnic, .V/j>>.l deirarchitetlurci tedesca).

SVOLGIMENTO
Stile

presa

gotico

iniziata nel

Ili

la facciata.

Non

sempre

che ne fu

Steinbach

il

creatore

il

, non

1250

sa fin

si

nome
;

ma

trova

del

notizia dell'estensione dell'incendio.

maestro Ervino, menzionato

nome

il

col quale

nessuna

in

comunemente

notizia

110 ai

l'esistenza della

lavorare,
riori

ma
il

Sabina

meno buono

sopra

una

davanti a queste

quasi di un lieve reticolato;

figlia.

il

possono essergli

piano inferiore

rosone, inquadrata in

ad arco acuto

sua

essendo noto che mori

facciata

della

contrafforti
finestra a

artista

ma

l'esecuzione

al

333

1273 l'opera appare completa, comil


restauro delia nave maggiore dopo

4'23); nel

(lg.

quando durasse

non avendosi

l'incendio del 1298,

legato per

si

FORME D ARTE NAZIONALI

DI

Non

Alla facciata

prima volta

chiamato,

contemporanea

nel 1284,

Ervino di

affatto fantastica e

Strasburgo. (Ha

si

quando Ervino cominciasse

sa

17 gennaio del

attribuite.
le

la

1318, soltanto

le

parti

Tre grandiose porte occupano

porte, ornate di cuspidi e gugliette, c'

cornice, ai due

lati

pi

trascurata

la

si

fra

una

della quale stanno le finestre

salgono leggeri bastoncelli che coprono


terzo piano donde

infe-

slanciano

le

torri,

la
il

facciata

materiale

torre isolata a tramontana, che

MAM'AI.E

334
anche

ni

sola compiuta, a partire dairottagono eviuentemente

la

disegno. Agli angoli di essa stanno

tinuazione dei contrafforti

anche

IS99, diresse

nel

Come

ultimo architetto

capo della cattedrale dopo Klaus di


morte avvenuta il 14 febbraio del 14 19.
nominato, dal giugno del 1419, Giovanni Hiiltz di Colonia,

lavori

architetto

fino alla

cattedrale
la guglia traforata della torre. Nel 1439 la
suo insieme press' a poco quale oggi la vediamo.
Un incendio nel 1248 obblig ad un rapido rifacimento del
424''.

(fig.

Si

cominci dal coro

itg.

cui

di

4-25,),

Fi. ^24. Pianta del

duomo

ma

nel

1516

sospesero

si

cattedrale di

la

Notre-Dame'

Amiens

coro fu costruito appunto dal 1247


lonia
e

sono evidenti

da una corona

le

di

analogie

al

e forse

Tra

icck).

esso ha sette

sette cappelle

duomo

architetto

si

di

Colonia

ritiene che sia

dei Benedettini di
il

transetto ed

Gladbach (Mo-

braccio maggiore,

il

che furono ripresi col restauro del coro nel 1842,

lavori,

ispir alle chiese di S. Dionigi e di

modello

Strasburgo era

di

di Coloni,!.

1880 compiuti gloriosamente. L'architetto

scelse a

primo

il

un maestro Gerardo che oper anche nella chiesa


naco). Consacrato il coro (1322), si cominciarono
e nel

sca-

Questa disposizione

sale quasi fino alla lanterna.

che compi
nel

primo

freccia traforata circondata da torricelle

la

nominato

di Ulrico di Ensingen, che

Lahs

allontana dal

si

contenenti scale a chiocciola, in con-

torricelle,

le

nelle quali la scala a chiocciola

larle

STORIA DELL ARTE

pentagone

lati

sia

della
di

cattedrale

Parigi

anche quella
il

coro di

di

Strasburgo

invece quello di Colonia

Beauvais

di

Amiens

di

cui

e quello di

il

Co-

ed circondato da un ambulacro
la

pianta

che

costruzione delle

la

singole parti somigliano ai modelli francesi. Pi originale nel disegno del braccio

maggiore

l'architetto che

dirigere la fabbrica del

di

dopo Gerardo ed

duomo

di

magister operis ecclesiae maioris


Giovanni,

tglio

vissuto fino al

di

1330.

Colonia
i',

il

suo successore Arnoldo fu chiamato a

Arnoldo

ricordato la

prima

volta,

come

nel 1279. Probabilmente questo disegno opera

Arnoldo, menzionato come maestro

della fabbrica nel

1308. e

Fig. 425, Interno del

Fig. 426.

La

duomo

Colimi

cattedrale di Colonia dalla parte del

MANUALE

336

STORIA DELI. ARTE

DI

Dipartendosi dall'esempio di Amiens, egli diede cinque navate anciie

maggiore,
un'opera

in

corrispondenza colla divisione del coro. In generale

rigorosamente logica

come

ad una unit fondamentale, cosi pure

con inesorabile

tutte le

modulo fondamentale

la

hanno

si

al

di

braccio

Colonia

riconducono

tendenza verticale

mantenuta

severit e senza interruzione.

mezzo, da un asse
laterali

duomo

misure e proporzioni

nell'alzato la

a Thann. (Fot.

Il

il

la

della cattedrale di Colonia la larghezza della navata di

all'altro delle

larghezza di

uguale a tre moduli

I!

colonne, uguale a cinquanta piedi romani

mezzo modulo,

similmente, tutte

le

il

transetto di due, e l'asse

misure

di

la

linea verticale,

il

le

del

altezza e di lunghezza

stessa semplicissima base. Prevale tuttavia, a differenza di ci che

cattedrali francesi,

si

navate

coro

hanno

osserva nelle

che appare specialmente nella facciata, costruita

S\'OLGIMENTn

DI

FORMF, n ARTF, NAZIONALI

337

edrale di Ratisl)ona.

nel secolo XI\^; del resto

sviluppo

stilistico.

anche nel

notevole

la

duomo

differenza tra

di
le

Colonia

si

vedono

le

diverse fasi dello

decorazioni dei contrafforti a nord del

coro (molto pi semplici) e quelli a mezzogiorno (fig. 426; cfr. anche fig. 360 e 376).
Rapidamente si diffonde lo stile gotico nel corso del secolo XIII nei paesi renani.
SpRiNGEit: Maittale

II.

MANUALE

338

DI

STORIA HELL ARTE

chiese cistercensi della Francia settentrionale servono di modello

Le

La

stercense di Altenberg (1255).

chiesa di S. Vittore a

Xanten,

chiesa

alla

esempio

ci-

notevo-

lissimo di calcolo applicato all'architettura, nella pianta informata agli stessi concetti

che

la

chiesa della

Alsazia

in

Madonna

di

setto). L'edifizio era

Treviri. Nella chiesa di

commisto

gotico tuttora

il

compiuto

a qualche

S.

Giorgio

Schlettstadt

forma romanica (ad

es. nel tran-

1393. ad eccezione della torre e del coro rettilineo,

nel

fondato sopra una cripta: quest'ultimo fu cominciato nel i4'4

Kindelin,

Ma
S.

in

forma alquanto

ricca, e

forma

costruita in

Nuovo, n a Niederhaslach

di

non appaiono

S.

Teobaldo

Come
chiese,

Thann

nella chiesa di

4271;

chiesa

di

S.

Fiorenzo, che pure attribuita

la

XV

secolo) appartiene

la

all'ar-

chiesa di

guglia della torre fu compiuta solo nel

!5iG

Remigio Balck.

lungo

alcune

(fig.

Strasburgo.

di

a Strasburgo nella

sala ed unica in Alsazia, n in quella di S. Pietro

chitetto Ervino. Agli ultimi tempi gotici (XIV^ e

dall'architetto

maestro Erardo

con reminiscenze della cattedrale

notevole che siffatte reminiscenze

Tommaso,

J^^l

il

delle

Reno
quali

superiore cosi sul medio e sul basso

sontuose; tra queste

la

Reno

sorsero molte

chiesa di Santa Caterina a

Op-

s\OL(;i\n:N

lontano

ij

artic nazionali

di

come per esempio ad Arhweiler, Xanten


S. Nicol di Anklam nella Pomerania.

duomo

ritorna nel

eh-'

39

di

tran-

il

Treviri; tale disposizione ricompare

chiesa di

nella

l'Altmark, e

Madonna

chiesa della

la

chiese renane,

altre

in

ricorda

eh-'

formi-;

coro, colle cappelle poste diagonalmente fra l'abside e

penheim con doppio


setto,

ni

rc)

Kaschau

tro\a

si

anche

assai

pi

Osterhurg

nel-

Ungheria,

nell'Alta

dovuta ad immediate infiuenze francesi. Di rado

e di

probabilmente

Germania

in

il

coro

cosi

riccamente sviluppato come nelle prime


gotiche,

cattedrali

ventuali,

naturalmente

rapidamente dopo che

sorte

furono accolti
e

e ci

vede nelle chiese parrocchiali e con-

si

ordini dei Mendicanti

gli

Ma

Predicatori.

dei

anche

cattedrali basta sovente

plicissima,

conforme

grandi

alle

una pianta semmodello gotico

al

pi antico che ebbe molto favore nella

Germania meridionale, ma non esente


da int^uenze francesi. Citiamo ad esempio la cattedrale di Ratisbona

(fg.

428.

cominciata nel 1275 ^^ ^''^ maestro Ludovico tagliapietra (magister Ludvvicus


lapicida}, con idee costruttive di cui si
pu rintracciare l'origine fino a Digione.
La ricchezza della facciata, dovuta prin-

cip>almente a

Corrado

Matteo Roritzer,

con un'ampia gradinata d'accesso, e

complessa

struttura del braccio

la

mag-

giore a tre navate, contrastano colla semdel

plicit

coro e delle navate

laterali,

chiuse da un'abside secondo V uso roma-

Anche

nico.

chiusura

del

in S.

Stefano

di

Menna 'la

coro non quella

delle cattedrali.

Il

solita

coro, consacrato nel

1340. a tre navate di

altezza

quasi

uguale, terminate da absidi poligonali.


Il

transetto preceduto da torri, delle


Boi/ano

da

(Tirolol.

meridionale, compiuta nel 1433


Hans di Prachatitz, recentemente

quali

la

capo a fondo.

stata rifatta da

Hans Puchsbaum,

e pi larga delle laterali,


altre

due navate

ben presto molta


ricelle

di

Gaming

il

con

ed

vlte reticolate.
delle

torri

mezzo

di

finestre proprie,
le

cura nell'eleganza

lo

ha

Che

il

(fig.

429),

tetto in

alta

comune con

nei paesi austriaci

provano, oltre
S.

^ 1446
poco pi

le

si

le

ponga

leggiadre tor-

Maria Strassengel, compiuta

vaghissima ed ingegnosa torre di Braunau nell'Alta Austria, cominciata

1355,

nel

1492,

(fig.

430), finita nel

la

non ha

soffitto

da

braccio maggiore, coperto di vlta] nei

e Gairach, la torre della chiesa di

nel

la

Il

diviso in tre navi; la navata

guglia della torre della chiesa parrocchiale di Bolzano,

1519 da Hans

Lutz

di

Schussenried

la

tutta a

traforata

traforo

corona a

MANUALK

.340

mo'

di

STORIA DELl'aRTF,

DI

cupola della chiesa di S. Maria

Gestade a Vienna, una originale creazion.N

al

.condotta a termine da Benedetto Kolbl nel

Anche

nella cattedrale di

Ulma,

fra l'entusiasmo della cittadinanza,


l'antica

forma dell'abside

(fig.

il

i5':;4.

della quale fu posta

coro largo

431); quanto semplice

ridion.ile del

e vasto in tutte le proporzioni e

uguale, con la centrale alta due volte

le

nella sua

forma

.Madonna

di

non produce pi

originaria.

Monaco manca

Come
il

il

la

nel

^77

mediana ricorda
coro, altrettanto poderoso

duo

la

magnifica

Per dar maggior

laterali.

del secolo XV'I

le

torre

Questa

vastit che

Ulma,

sicurezza,

occi-

cos

eretto

laterali

furono

maggiore

diven-

navate

navate del braccio

tre

quell'effetto di

nella cattedrale di

transetto.

prima pietra

navata

esso era in origine a tre navate di larghezza

dapprima senza contrafforti, nei primi anni


divise mediante una fila di colonne
cos le
l'edifizio

la

braccio maggiore, con

il

dentale che risale a Ulrico di Ensingen

nero cinque, e

come

doveva produrre

nella

chiesa, cominciata nel

chiesa

della

1468, co-

SVOLGIMENTO
striiita

mattoni, in t'orma

di

contrafforti

di

341

fiancheggiata da cappelle ricavate negli spazi tra

salii,

sue proporzioni sono libere e sfogate, cosa frequente nell'architettura

le

FOKME D ARTE NAZIONALI

DI

dell'ultimo periodo gotico in Germania.

Nelle province

XIV

secolo

il

che nella chiesa

sala,

dopo

austriache

preferita la pianta a

Schwatz

di

quattro navate, con doppio coro. Nel-

TAustria

mans,
Stiria

(Payerbach, Diet-

inferiore

Kirchberg

Wechsel), nella

al

monte

(chiesa parrocchiale sul

Pollau, Marein presso Knittelfeld, S.

Osvaldo presso

mia

Boe-

Jeiring), e nella

meridionale (Wittingau, Blatna,

Kaplitzi

chiese a due navate furono

le

sempre le preferite. In qualche caso


(ad esempio a Leiben, a Ludz ed a
S. Alessio nel Laming) anche il coro
bipartito. L'Ungheria, specialmente
il

vescovato

tempi

di

Szathmar,

si

mantenne

gotici

costruzioni in

anche
fedele

nei
alle

legno con torri svelte

ed eleganti (per esempio a Vorosmart,


tg-

432).

Anche

il

coro aggiunto nel 1343

all'antico braccio principale della chie-

Bassa

sa cistercense di Zwettl nella

Austria ha forma di sala

gli serv di

modello una chiesa conventuale


cese (Pontign)'). Cos
tetto del

duomo

Arras,

fran-

archi-

Praga (costruzione

di

rimasta incompleta,
di

primo

il

fig.

433),

Matteo

attenne strettamente ad

si

un modello francese, alla cattedrale di


Narbona la costruzione fu cominciata
;

di

dopo

1344. e continuata

nel

Matteo

di

Arras da Pietro

la

o Pietro Parler, educato a

Se
,

la

Pietro di GmLnd

r-

11

X'

t'

Colonia.

^;

avere nel Medio

lui

-s^irS^^

^^^ "

deve anche

I''to-

T~

chiesa nella Karishoi di Praga con-

sacrata nel 1377, a


di

si

morte

Gmund

di

4 5"-

Clliesa di Ictjno a Vurstnart.

spetta la gloria

Evo

portato l'arte delie audaci costruzioni a vlta

grado. Sopra un ottagono (forma cui forse serv di modello

d'Aquisgrana)
e

s'

incurva una cupola

sicura, che T uguale

all'architetto

monumenti

svevo ed

non

alla

fu

in

forma

di

la

vlta stellata,

cos

architettonici del secolo

XIV,

la

fra

Boemia
i

centrale

massimo

leggera,

pi eretta da nessun architetto gotico.

sua scuola, Praga e

al

pianta della cappella

debbono

Ad
i

quali, oltre la chiesa di S.

ogni

ardita

modo

pi splendidi

Bartolomeo

MANUALE

^-42

a Kolin, notevole
di

STORIA DELL ARTE

Santa Barbara a Kuttenberg per grande ricchezza

forme.
Nella

la

chiesa di

la

nr

Germania

settentrionale

il

duomo

un carattere romanico tardo;

la

tre

perci

le

chiesa fu consacrata nel

Cero

Halberstadt costituisce una eccezione

di

fabbrica procedette da oriente ad occidente

del

torri

1490.

la

Il

braccio maggiore

duon

navate tagliato da un transetto che sporge fortemente

ambulacro sporge

mantengono ancora

cappella della Vergine.

dal coro col basso

Pur essendo costruzione semplice

e ori-

ginale, in alcuni particolari risente T influsso stilistico delle cattedrali francesi.

Lo

schiudersi delle miniere nelle

montagne sassoni

favor le

presto fiorirono e divennero sede di una intensa attivit edilizia.


piatto
fig.

si

immiserisce

434), dove

dei visitatori.

fino a confondersi in

pilastri di rinforzo

non

un solo ambiente

limitano,

ma

citt
Il

vicine,

col braccio

piuttosto

che

coro sempre pi

facilitano

Questi trovano posto anche sulle tribune che corrono lungo

maggiore
la
le

folla

pareti

SVOLGIMICNTI) DI FORMI:
c

I>

ARTF, NAZIONALI

continuano nel coro; bellissime vlte stellate e reticolate

navata. L'esterno dell'ampio edificio povero e


finestre

sassone.

si

attengono a quella forma

Questo

indirizzo

si

di

nudo

si

incrociano

343
nell'unica

e le cornici delle porte e delle

arco a cortina che preferita nella

regione

palesa in principio nella chiesa di S. Maria a Zwickau

cominciata nel 1433, interessante per le sue analogie colla chiesa di S. Lorenzo a
Norimberga; lo ritroviamo nel braccio maggiore della cattedrale di Freiberg, nelle
chiese di S.

Anna

Annaberg,

in

di S.

^'olfango a Schneeberg, nella chiesa di


Pirna, compiuta nel
del Castello a

montagne

settentrionale delle
le

idee

prevalenti

degli edifzi sacri


vicina
di

si

sassoni

costruzione

nella

propagano

nella

Boemia. L'architetto della chiesa

Annaberg, Giacomo

diede nel 15 17

il

civica

la

di

Brlx,

affidata a Jiirg di
le

54!) e nella chiesa

Chemnitz. Dal versante

tribune e

le

di

piano
cui

Schweinfurt,
della

chiesa

esecuzione

Mauibronn:

le

loro decorazioni

si at-

tengono strettamente all'esemplare


Annaberg;'invece

la

pianta

di

a\'vicina

si

Fif. 434. Pianta della chiesa d San

fu

vlte,

VoUang

a Schneeberg. (Dallo Steche).

MANUALE

3-14

STORIA DEI.l'artE

DI

Madonna di Ingolstadt. La chiesa di San Nicol a Laun,


Benedetto Rieth da Piesting, e il braccio maggiore della chiesa civica
possono comprendere nel gruppo edilizio della montagna sassone. La

a quella della chiesa della


costruita da
di

Aussig

forma

si

adoperata nei magnifici duomi di Meissen e d'Erfurt.

sala era gi stata

Le

di S. Ilaria del Piato a Soest. (Hartung).

facciate a tre torri,

come

quella di S. Severo ad Erfurt

gotico continuano ad essere preferite,

ma non

S.

tutte

4^5), nell'ultimo periodo

come nella sua vera patria, in Vestfalia citiamo


Lamberto e di Nostra Donna a Munster e la cattedrale

sala prevalse,
di

(fig.

primeggia

artistico,

la

chiesa

specialmente per

di
la

S.

Maria

del

La regione del mattone

in
la

Germania.
forma

ad-'esempio
di

Prato a Soest, opera

bella disn'ibuzione dello spazio

(ermania settentrionale preferirono

La forma

oltre certi limiti locali.

Mindcn
di

le

chiese

ma

tra

grande pregio

(fig. 4'^6;.

In generale gli architetti della

a sala, derivata dalla

Vestfalia, ed ado-

S\-OLGlMENTO DI FORME D ARTIC XAZKINAE

1-ig. 137.

perarono come materiale

il

del genio nazionale tedesco.

Chiesa della Madunna a Lube

mattone;

ad influenze straniere; perci

le

345

essi

seguirono

loro opere sono

Le navate

laterali

la

loro strada senza troppo cedere

una espressione

schietta e vigorosa

continuano nell'ambulacro intorno

al

MANUALE

^4b
coro, e nello spazio tra

debolmente

c'

poco usato, e quasi non

anche l'ornato

Baltico; scarseggia

Sia

lo

Le

decorati\i.

leggera: oltre

mentali sono

dallo

la

muro,

superficie del

vede nei portali e negli


vari

Marca

nella

di

quale era anche illeggiadrita dai mattoni

La maggior

stessa famiglia,

alla

uno

molto spesso ed

chiese dell'Ordine, sebbene

angolo
e

modo

in

retto, ri\elano in alcuni particolari la

Nella chiesa

dall' Italia.

iscrizioni formanti

Jacopo

S.

W'-

l'architetto. Nella

Marca

forme

le

secondo

la

decorazione

della pietra viva.

Le

coro

ad

navate

tre

tradizioni

col

provenienza dell'Ordine stesso dall'Oriente


a

Thorn

duomo

e nel

di

Frauenburg,

le

un fregio plastico con mattonelle colorate accennano ad influenze

forse arabe

siciliane e

di

Carlo

Sebbene

particolari,

secondo

prevalga la pianta a sala di

vi

pi

il

di

Frauenburg).

caratteri

le

governo

anseatiche (Lubecca,

citt

insuperabile

il

paesano nella Ponierania

stile

(Thorn,

hanno

questi editizi

o della pro\incia donde proviene

a mattoni imita

si

(Brandeburgo all'Havel,

belle chiese

altre); diviene

loro uso (chiese conventuali, parrocchiali, o dell'Ordine)

della scuola

ornamentale

ricchezza

Brandeburgo, dove sotto

produce opere stupende nelle

con-

Quelle

verniciati.

la

XV' sorsero molte e

TangermLnde ed

Meclemburgo,

motivi orna-

altri

parti di

le

smar, Danzica) e nelle terre dell'Ordine Teutonico

il

sciolta

provinciali o locali, quello della costruzione a mattoni e

stili

e pi tardi nel secolo

appartengano

romanico,

stile

effetto,

frontoni.

altri

Esso predomina

Stendal, Prenziau,

molto

di

muratura eseguite a traesse formano come un reticolato che

verniciati a vari colori e disposti a disegno.

e nel

e presso

muratura piena.

mattoni colorati e

cnn maggior ricchezza

con motivi assai semplici

ricopre ed avviva

IV',

sistema

Il

Meclemburgo

grande altezza, con una struttura

terrecntte stampate ed

le

foro, in generale

materiale

Il

sezione ettagona, sono

non mancano elementi

ad archetti, derivati

fregi

ai

sorgono

vlte

sentivano di adornare

Tra

trova che nel

si

delle guglie e della

e di grandezza. Tuttavia

di semplicit

diffuso.

cappelle.

le

pilastri, di

interno che all'esterno, che sobrio ed austero, predomina un carattere

all'

membri

costruttive.

fare libero ed ardito che proprio dell'opera di scalpello.

il

dei contrafforti
il

forme

le

anche nelle sagome delle porte, dove richiesta maggior

ed

protlati,

non

sono collocate

contrafforti interni

adoperato determina anche

variet,

STORIA DELL ARTE

DI

cosi le doppie arcate nei cortili

palazzi

dei

dell'Ordensland

Anche la rinomanza di una data chiesa inper esempio avvenne per la chiesa della Madonna
dal 1276. Le basse navate laterali, l'ambulacro e

Heilsberg) sono di origine meridionale.


fluisce sulla scelta del

a
le

Lubecca

modello; cosi

437) cominciata fin


cappelle del coro mostrano come
(fig.

prime

cattedrali francesi.

mente

le

torri,

ha gi

toni della

Germania

compiuta

nel

Ma

la

modo

il

settentrionale.

1310, sono tra

le

comunanza

d'arte.

alte torri

tributario

il

chi

si

suno l'indice della

sua pianta
trattare

si

attenga ancora al sistema delle

piloni,

contrafforti, e particolar-

vlte a ventaglio

citt,

di

appressa
le

od a palma

pi mirabili opere laterizie.

le

di idee,

appaiono come

mondo

Le

Ed anche dove non

germanici litoranei.

forme

di

chiara e logica semplicit propria alle costruzioni

divenne non solo l'orgoglio della

teriale e la

la

ma

serv di

alle

modello,

servi di

costumi e

modello

interessi,

di

le

na\'i

chiesa di

S.

Maria

agli architetti dei paesi

stesse esigenze del

condussero

antiche citt anseatiche,

gigantesche

La

mat-

di

della Briefkapelle,

le

armate, con cui

chiese
gli

ad

ma-

identiche

immense con

anseatici,

resosi

settentrionale, arrecarono ricchezze alle loro citt. Questi edifizi


vitalit e della

opulenza delle

citt marittime.

Come

l'intelligenza

SVOL-UIMICXTO
dei cittadini

pretgge pochi

si

FORMI', D

ni

tini,

precisi e chiari,

senso plastico procedono sicuri per

la

le

cosi

via prestabilita.

Germania

nell'ambito dell'architettLra a mattoni della

anche

ARTE N'AZIONALI

347

loro

la

Lo

stile

fantasia

cambia

come

di

Cos pure

si

quale determina
gotiche adottano

confonde pi che mai l'architettura ecclesiastica con


le

sotto influenze inglesi, francesi e tedesche settentrionali.

appartengono

la

theim, che con

chiesa ettagona di S. Olao e


la

belle cattedrali del

duomo

di

facciata occidentale a

XIII secolo. Gli

stessi

Stavanger, eretto nel 1272, e

profana,

la

due

il

concetti
in

Al primo

stile

coro allungato del

torri e

la

quale

costruzioni ecclesiastiche.

edilizia delle nazioni scandinave

L'attivit

alle crea-

prodotti del Rinascimento.

Upsala

\iene a gareggiare in bellezza e in importanza con

La regione scandinava.

meno

(la

vari elementi romanici, e alcuni tratti dello stile gotico passano in eredit

zioni dei secoli X^'l e X^'II, designate in generale

loro

il

Le opere

settentrionale

costruzioni di Breslavia e di Cracovia) che altrove.

assai

duomo

cinque portali una

stilistici

si

vedono

si

svolge

gotico inglese

nel

di

Dron-

delle

coro

varie chiese norvegesi che nel XIII e

pi
del

XIV

MANUALI-; DI STORIA DELL

348
chiudono

secolo

Danimarca

allungato

coro

il

attengono

si

duomo

di

Nostra Donna

di

in

Malmo,
non

la

che

Aarhus,

con

439. Sala del

secondo, insieme ad un ambulacro,


Il

corona

la

1287 da Stefano

di

la

laterizia

monastero

svedese

del

Monte

il

S. Micliele.

altri

al

coro

particolari derivano

la

lo

pi
ci

il

coro

chiesa a sala;

ma

come

da
lo

la

stile

corona

Bruges e

quella di S.

in alcuni

si

vede nei

capitelli,

di

da

gotico non

\Msb}',

che

Giorgio

a chiusura rettilinea. In queste chiese della Gotia

sono parecchi portali;

comin-

(Dal Gons

Bonneuil; Pambulacro intorno

di

4'^S;,

(tg.

manca

anche nel secolo

motivo anglo-normanno delle pieghette. Il portale meridionale della cattedrale


Linkoping conforme allo stile proprio della Gotia; il coro fu rifatto nel secolo

XIV
ed

cattedrale di Upsala

suo pieno sviluppo se non nella chiesa di S. Caterina

transetto, e

XIII,
di

la

pi bella della regione. Nelle chiese a due na\"ate.

VVisby, per

chiesa

cappelle ridotta, accenna al modello di Lu-

Lubecca. Nella Gotia presto divenne regola


il

nella

transetto a due navate della chiesa di S. Pietro

cappelle sono conformi al tipo francese

raggiunse

retto.

ripetizione di un particolare della chiesa cistercense di Doberan.

La pi vasta costruzione

ciata nel

il

Helsingborg.

cui coro,

il

becca,

di

Le chiese della Svezia e della


Germania del Nord, col coro
Soderkping), ora a tre lati: il primo modo si
angolo

ad

costruzioni laterizie della

alle

chiuso ora in linea retta (Sigtuna,


incontra nel

ARTE

in

il

dall'architetto

Livonia.

Il

Gerlach

duomo

di

di

Colonia. L'esempio della Gotia fu imitato in Estonia

Abo,

landia, di

mattoni e in forma

questo,

tedesco settentrionale.

al

di

di

forma

sala,

si

basilicale,

collegano

al

la

chiesa di Hattula in Fin-

gruppo scandinavo,

mediante

svoi.Gi.viEMTt) nr

forme d arte nazionali

Fig. 440. Facciata della chiesa sii dei Gesuiti a


(Braiin,

41.

Tourna

Le chiese dei Cesniii net Belgio).

Interno della chieda dei Gesuiti a Lussemburgo

(Eliotipia di Ch. Bcrnhoeft. Lussemburgo).

349

MANUALE

35

Conventi. Nel Medio Evo


chiesa

la

tuttavia

il

DI

STORIA DliLL ARTE

tema

il

architettonico principale senza

avere una giusta idea dell'architettura medioevale se oltre


i

conventi,

citt e

le

castelli,

contrasto

periodo gotico non trascur l'architettura profana, e non

palazzi del

comune

non

chiese

alle

e delle corporazioni d'arte,

si

pu

si

studiano

porte delle

le

torri.

Quando
conventi dei

sorse lo stile gotico l'et migliore degli ordini monastici


frati

era

finita.

mendicanti e predicatori (Francescani e Domenicani) dal secolo XIII

non hanno grande pregio

poi

in

tistico

vale anche tra questi monaci,

fanno a

meno

delle torri e delle

facciate, aboliscono

sano

ar-

semplicit cistercense pre-

la

sopratutto

vani adatti alla

quali

adorne

transetto, e pen-

il

costruire

grandi

predicazione.

Opere

insigni di questi due ordini monastici


si

hanno a

Basilea, Costanza, Colonia,

Strasburgo, Esslingen, Ratisbona, Er-

Budweis, Cracovia, per

Iglau,

furt,

lo

pi costruite da muratori delle rispettive

Sebbene

citt.

non

sario,

questi edifizi

in

fosse nulla pi che

ci

neces-

il

tuttavia l'operosit costruttrice

promossa

dai Francescani e dai

menicani non

senza

fu

effetto

Donella

costruzione delle chiese, specialmente

Germania.

in

Domenicani

ottennero bellissimi
a

effetti

francesi

nelle chiese

due navate (chiese dei Giacobini ad

Agcn ed
tra

Ma

a Tolosa).

conventi dei

Predicatori,

le

frati

qual differenza

Mendicanti e

magnifiche abbazie

degli opulenti ordini pi antichi,

nedettini ed
ll.-i

cliits.i i;ia

XII

ai

dei Gesuiti a S. Oli

chiese dei Gesuiti nel Belgio),

primi
reali,

un recinto che conteneva

Be-

Cistercensi, sorte dal

secolo

tempi

Queste abbazie,

come

costruite

occupavano una vasta

pu

case, cortili, giardini, e tutto ci che

nei

palazzi

area,

con

servire ai bisogni

ai comodi di una grande comunit; sono quasi il nucleo di una citt, e


contengono sempre qualche parte che ha pregi artistici. Il convento contiguo alla chiesa,
e per lo pi rivolto a mezzod
l'edifizio distribuito intorno ad un chiostro, spesso
con un bel pozzo nel mezzo; nel portico circostante si aprono la sala del capitolo,

ed

le

celle,

fabbriche
quale,

dormitori ed
di

servizio,

il

refettorio.

l'economato,

dovendo avere frequenti

clausura.
nei

Nei

secoli seguenti

Pi o meno lontani
la

scuola,

relazioni col

l'

mondo

dal

convento

infermeria, e

la

non era tenuto

esterno,

sorgono

casa dell'abate,

le
il

alla stretta

molti di questi antichi monasteri o furono distrutti, o,

paesi rimasti cattolici, sostituiti da

nuove costruzioni;

conventi

rimasti

intatti

SN'OLGiMicN ro nr formi-: d autic nazionali


lino ai

nostri giorni

sono

Canterbury, rinomato per

una pianta del secolo XII.

Lincoln

Dei magnilci conventi dei Cluniacensi

resta che qualche sala capitolare dello stile gotico tardo

143-

dei

notizia che da antichi disegni. Nelle province

(Heiligenkreuz e Klosterneuburg presso Vienna, ed

Bebenhausen

Hohenfurt

in

Peplin e ad Oliva nella Prussia occidentale.


Chlis e di

Uurscamp

di

Salisburv.
in

Francia

nella Francia

Boemia ed
I

piani dei

settentrionale,

qualche
artistico

tedesche

insigni e

ben con-

abbazie di Maulbronn e

le
i

resta

grande pregio

Esempi

altri*.

monastica del Medio Evo sono

nella Svevia, di

Cistercensi

I"

cosa di pi; possiamo tuttora ammirare alcuni chiostri

servati dell'architettura

di

darci un'idea della grande fioritura artistica delle col-

non

non abbiamo

cattedrale

alla

suo ingegnoso acquedotto, non abbiamo notizia che da

legiate inglesi
ecc.!.

annesso

rarissimi. Del \astn conventi)


il

35'

di

conventi dei

Cistercensi

conventi

Longpont,

di

celebri

per

le

di

loro

infermerie.

MANUALE

352

DI STORIA

DELL ARTE

tun^no imitati ad Altenberg.


cappelle, quale
e a
e

di

si

Il collegamento tra l'ambulacro del coro e la corona di


vede nella cattedrale di Lubecca, fedelmente imitato a Doberan

Dargun. Bei saggi dello

Hude,

la

stile

gotico primitivo sono

magnitci resti

di

Chorin

vasta chiesa cistercense di Ebrach.

Nella regione scandinava l'ordine fondato da Santa Brigida e confermato dal papa

Fig. 444.

ime

1370 continu l'opera dei Domenicani e dei Francescani. La chiesa conventuale,


secondo le disposizioni della fondatrice, sorse dal 1388 al 1430 a U'adstena
frati e l'altro
nella Svezia, in forma di sala a tre navate, con due cori, uno per
nel

che,

monache, con tribune e confessionali, servi di modello ai conventi brigidensi di


Maribo e di Manager in Danimarca, di Reval, di Danzica e di Gnadenberg in Baviera.
Come un fosco maniero torreggia sulla spiaggia di Normandia l'abbazia del Monte

per

le

S. Michele,
di

nella

quale

si

ammirano una magnifica

Filippo Augusto, ed un chiostro a colonne,

sala a vlta

bellissime

(fig.

creazioni

439) del tempo


dell'architettura

SVOLGIMENTO
normanna.

resti

di

editizi

ini^iesi,

DI

FORME d'akTE NAZIONALI

quali

le

abbazie di I.acocii,

353
di

lVIuch-\^'enl(lck e

non possono stare al paragone dei monumenti dei quali abbiamo discorso.
Diremo ora di un singolare frutto fuori di stagione, cio delle chiese di stile
aprile K^oi fu posta la prima pietra della
gotico erette nel Belgio dai Gesuiti. Il
di Melrose,

>

chiesa dei Gesuiti a Tournai

Fig, 445.

Il

tg.

440). che in forma di sala a tre navate:

Io

facciata

mastio ai Vincennes. (Dal Gonse, L'art gothiqite).

e tutto l'esterno, col loro ordine di contratforti e colle finestre trifore e

sono ideate secondo

la

spirito gotico.

Lo

stesso

stile

si

quadritorc

vede nella chiesa dei Gesuiti

il
4 giugno 1601, specialmente nel braccio maggiore a
cinque navate e nel coro, in forma di mezzo decagono. L'architetto di questa chiesa,

a \'alenciennes, cominciata

il

gesuita Enrico

costruite per

la

Hoeimaker (1559-1626), si attenne allo stile


Compagnia di Ges a Mons, a Gand ed a

gesuita Giovanni
Springek: Manuale

du Blocq
-^

II.

(1583-1(^56!, architetto delle

gotico anche nelle chiese


Lilla;

chiese

lo

della

stesso

fece

il

Compagnia

24

MANUALE

3r4

DI

STORIA DELL ARTE

Maubeuge, a S. Omer, e della chiesa del Xo\iziato a


Lussemburgo, costruita dal ibi 3 al 1621, notevole la riduzione di forma dell'ambulacro del coro e della corona di cappelle; il piano quello
di una sala a tre navate 'fig. 441) sotto un solo tetto; le vlte delle navate, a crociera ed a costoloni, e le vlte stellate delle cappelle, sono in tutto conformi alle
Lussemburgo, ad Arras,

Tournai. Nella chiesa

regole gotiche.

dei

Sommamente

Omer

Gesuiti a S.

di

\'eduta dalla parte del coro,

pittoresca,

442), costruita dal

(fig.

Gesuiti a Courtray ''1607-161

1'

it)i5

Anche

163.

al

sono informate

al

le

tipo gotico.

la

chiesa dei

torri della chiesa

Nelle

chiese

di

Fig. 446. Castello di Eltz.

(Fotog. del R. Istituto fotogrammetrico prussiano).

un ordine religioso che aveva a Roma


diverso, non meraviglia che al gotico
scimento; nondimeno
nelle

forme

capace

di

principali

le

suoi modelli
si

sono vere creazioni gotiche,

ulteriore progresso.

Pare che

quella dei Benedettini inglesi a

pero
locali.

1629

in

certi

Di ci
(tg.

casi adattare
si

di

affatto

stile

chiese gesuitiche del Belgio nella costruzione,

ma

siffatto stile

popolarit; infatti adoperato anche in chiese di


in

architettonici

frammischino elementi proprii del

di

questo gotico serotino

altri

alle

un gotico invecchiato e

ordini

in-

consuetudini e

un sistema

lano una perfetta conoscenza delle regole coNtruttive dello

ad esempio

religiosi,

accortezza

Gesuiti sep-

alle

ha una prova nella chiesa che costruirono a Colonia

443', con pilastri molto svelti e con

Rina-

sistema,

abbia avuto nel Belgio una certa

Con molta

Douai (1607).

nel

dal

di vlte a rete
stile

gotico.

tradi/:iont

i6if^

al

che rive-

SVOI.GIMENTO

DI

FORME

D AR TE NAZIONALI

Sinagoghe. Le sinagoghe del Medio Evo si attennero


come si vede nella sinagoga di \^'ornls, del

a due navate,

celebre di

Praga (Alt-Neusynagoge),

un concetto costruttivo che

Anche

la

si

di

355

preferenza

secolo

alla

pianta

XII, e in

quella

nuovo dal 1338 al 1350 (fig. 444) secondo


deri\ato da una pi antica sinagoga della citt.

rifatta a

ritiene

sinagoga nel quartiere ebraico di Cracovia (Kasimir), opera del secolo XIII,

una lunga sala con

sei

v(Mte a crociera sostenute da svelti pilastri.

--'

(Miniatura del

< Libr.

'

-'-giSX.itt.S^i*

WJ

MANUALE

356
poderoso

per

centrale,

situazione

in

STORIA DELL ARTE

DI

le

strade di ronda,

si

procurava

porte munite e

di contrastare al

innumerevoli e gravissime

alle

da

le

costruzione

conchiudere

nel

che

primo

il

le torri

mezzi

difficolt

trasportarlo

che

incontravano nel procurarsi

castelli

grande ingegnosit l'area fabbricabile, e


inferiori alle sale degli editzi

Nel castello
il

la

il

si

certi

pensa

materiale
si

deve

erano molto esperti nell'arte loro.

Fig. 41^. Sala nell'episcopio di

sempre

difensivi coi quali

luoghi di accesso molto malagevole,

in

questi

di

si

Nella disposizione generale e nella distribuzione degli ambienti

sono

Le mura merlate,

assalto nemico.

staccate, erano

continuo perfezionarsi di mezzi offensivi. Se

costruttori

estrema, ed una o pi costruzioni

difesa

la

avanzate, dalla parte dove era da temere

si

vede utilizzata con

Re

ambienti

per

vastit

non

bellezza

romanici.

parte pi cospicua ed interessante

mastio [doujon^ Bcrclifrit)^

il

sotto

l'aspetto

costruttivo

quale variava di situazione secondo che era

destinato a servire di vedetta o di rifugio in caso di estrema difesa. Di regola soltanto


il

pianterreno, e talora anche

erano a

soffitto.

Il

tetto,

bellezza pittoresca all'edifizio.

gnore mediante un corpo


talora,
sigiiore

come
la

il

il

primo piano, erano coperti a

ora conico, ora in forma


Il

mastio per

lo

di

pi era congiunto al

di fabbrica torriforme che serviva

di

maggior

anche

gli

sella,

altri

piani

aggiungeva

palazzo del
di abitazione,

si-

445J. Nel palazzo del


pregio architettonico era di solito una grande sala a

mastio, era afforzato da torricelle angolari

parte

vlta

padiglione o di

(fig.

SVOLGIMENTO

ma

\("ilta;

FORMIO D ARTE NAZIONALI

DI

pi riccamente ornato era

l'edilizio

cappella, ora addossata

la

ora isolata, spesso con un bel coro sporgente con

massa

Le

della fabbrica.

sale del

murali, e in via d'eccezione,


lnestre.

sia

gotico

nel

con archi acuti che

si

palazzo e

come

la

cappcllette

castelli

della

stemmi

dipinti.

archi a cortina

in

se ne ha

modiglioni

od

a schiena

colonnette

In Francia erano preferiti

solo corpo avanzato, dalla base al

abitati

sommo

della cappa.

in

comune

un esempio

le

porte,

baluardi,

il

C'erano anche

nel bellissimo castello di Eltz

(fg.

mastio e

44)

nella

Mosella, che in un solo recinto contiene quattro case e due cappelle.

che sorgevano

al

piano cercavano difesa nelle acque,

circondate da fossi, stagni, canali o bracci di fiumi.

in

vi

il

pozzo,

di

camini che

da parecchi consorti o comproprietarii. ciascuno dei quali

propria casa, avendo

pella

Le

a Karlstein, con incrostazioni di pietre dure.

\ennero col tempo trasformando

pi tardi ornate di

formavano un
la

dalla

abbellite da pitture

perfetto che nel tardivo, per lo pi erano bifore o trifore,

vaste cappe rotonde o rettilinee, sostenute da mensole,

dei

erano

cappella

palaz/:o.

al

i^himberghe

Nel palazzo e nella sala a pianterreno del mastio c'erano grandi camini, con

d'asino.

pietra,

357

isolette naturali

od

aveva
la

cap-

regione
I

castelli

artificiali,

MANUALE

:;^8

Castelli
delle agiatezze,

palazzi

anche

Louvre, per opera


in

parti

Louvre,

tempo l'amore

col

non rimane oggi che

colle

torri,

mura

Saivte-Clmpcilc

la

un'idea da alcune miniature

farci

molte

colle sue

Cresciuto

del

lusso e

abbellirono e divennero vere opere d'arte. L'antico

si

Filippo .\ugusto, e maggiormente di Carlo V, fu trasformato

di

possiamo

STORIA DELI, ARTE

Francia.

in

castelli

insigne edilzio, del quale

Lin

altre

DI

ma

delle

447); senza dubbio il


merlate, collo scalone ideato da Raimondo
(tg.

du Tempie, colle sale di abitazione e di ricevimento fastosamente ornate, doveva


avere un aspetto di grandezza e di regale magnificenza. I danni del tempo non hanno

Fig. 450. Hotel de Sens a P.irigi.

diminuito

l'etVettt)

rano ancora

le

grandioso del Palazzo dei Papi

cappelle e

la

in

A\ignone. nel quale

Concistoro, opere tra

sala del

le

si

ammi-

pi insigni del secolo

XI\'. Poderosi torrioni, siimiglianti a quelli di Avignone, fiancheggiano

il

castello-di

Pierrefonds e quello del re Renato d'Angi a Tarascona, aggiungendo bellezza


toresca alla fabbrica, della quale
castelli,
al

fece

il

mastio

mastio. Nel castello

una

forma

nuova

secolo

XV.

di

A'incennes

(fig.

445

nella

agli angoli

maggiore

nel

da

torricelle

rotonde;

mastio del castello

Nelle torri di Vincennes sono pure da

di

pit-

maggior parte dei

Raimondo du Tempie

invece del torrione rotondo, quale

una torre quadrata alforzata

trattato con libert anche

corpo pi poderoso, come

il

si

lo

diede

vede a Coucy.
stesso motivo

Septmonts, sorto nel

ammirare alcune bellissime

sale

svolgimi;nto
;i

tempo

del

v(')lta,

un camino ornato

l'oitiers.

cordare

Come
la

cappella, del

e di

Sens

sala sinodale di

da

di

Reims

motivi gotici

(fig.

una

(fig.

merlatura.

1230, della quale

nuovo
,m.

Nulla

stile.

141I,

il

449, con bellissime


NelTepiscopio

ma

vano superiore

pi

nella decorazione

rimane dei

grande promotore

gi

diciasette

finestre

una meraviglia

FVancesco

castelli

pi

libero

met

quale c'era

la

cappella,

si

aggruppate

ricche verso

il

di
di

ri-

col

La

sveltezza e di

di

Cappella

Parigi.

di

cappella ancora di

la

compromesso

un

col

l'ammirazione

facevano

casa di Jacques Coeur,

del secolo

XV

in palazzo.

entrava nel cortile

essa

te-

offre

ci

Da un portone

quadrato,

chiuso

ogni lato da corpi di fabbrica, alcuni dei quali a logge. Torricelle contenenti
altre torri pi

at-

del duca Giovanni di Berry

della graduale trasformazione del castello

il

I,

quasi

apf>are

costruzioni; questi castelli

di

soriere di Carlo VII, a Bourges, sorse circa la

a volta, sopra

di

Reims ce anche una doppia

di

perfino dei magnifici e prodighi duchi di Borgogna.

un bell'esempio

degna

della struttura esterna di sil'atte sale da

Nel castello di Blois, ritatto sotto Luigi XII


gotico schietto,

Un modo

448).

nobile eleganza; nella disposizione essa rassomiglia alla Santa

stile

350

vede gi nel secolo XIV^ nella magnifica sala del Palazzo

esempio notevolissimo

preceduto

tetto

Nel palazzo arcivescovile

\'.

stemmi

si

kok.me d arte nazionai-i

\asta sala, con un'alta vlta a botte costruita di legno, e con

la

di

muratura

trattar la

Carlo

di

tenzione e di studio

di

le

da

scale,

massicce, e frontoni ornati davano bellezza e variet alle facciate, pi


cortile

che non verso l'esterno.

molto ad a\ere una decorosa abitazione

grandi dignitari ecclesiastici tenevano

nelle capitali di provincia

do\e avevano

gi-

MANUALE

;bo

Tristano

risdizione.
di Parigi,

de Sens

si

fig.

per unit

di

Sallazar. che

di

STORIA DKLI, ARTE

DI

come

fece costruire in questa

arcivescovo

cittc,

dal

di

^^

1475

Sens era anche metropoh'ta

'5 '9-

palazzo detto Hotel

i'

producono un beireffetto

450), con torri e pinnacoli che

lebre Hotel de

Cluny

d'Amboise, abate

451), condotto a

(fig.

Cluny

di

vescovo

di

compimento dopo

le

mura merlate

minaccioso castello

il

le

belle torri del castello di


1

Castello di C,

tempi

di

Edoardo

le

Naworth presso

Carlisle,

Il

282 da Enrico

castelli e

di

(fig.

XIII

di

^^'ar\vick ha

meno

belli

sono

che sono di

stile

gotico tardo

cortili

Stokesay

una

alte fino al tetto, costituivano

Hampton Court

degna

deschi

fac-

Durham

dei castelli di

dello stesso stile l'epi-

nucleo dell'edifizio

le

grandi

nel secol-o

soffitto di legno si cominci a sostituire quegli artistici soffitti cenmensole pendule, che finiscono col divenire un vero carattere nazionale del-

rarchitettiira inglese nell" ultimo periodo gotico,


di

il

presso

maestosa

semplice

ai

tinati

inglesi,

rocche
452], e

Elreton. ricordano

scopio che sorge accanto alla cattedrale di Wells. Fino dai tempi pi antichi
sale dei castelli

ce-

(Uhde).

u.

castello di

di

Caernarvon

pittoresche rovine del castello

secolo XII.

al

ed un leggiadro cortile; non

ciata
di

anche

Ereford appartengono

Ma

Clermont.

Con\va\', costruito nel

di

dal

Giacomo

1480 da

il

Castelli inglesi. In Inghilterra esiste ancora buon numero


medioevali

pittoresco.

concetto ed eleganza di architettura questo palazzo superato

di

(hg.

studio sia per

433',
la

sul

cos

si

vedono ancora

detto

stile

distribuzione dello -spazio che per

castelli in Austria

sono costruiti

costruita nel

ed

in

modello

Germania.
francese.

la

grande sala

nella

Tudor
forma

1536, opera

nel

della copertura.

In qualche raro caso

Cosi Carlo IV. educato

alla

castelli

Corte

te-

di

SVOI.GIMKNTO DI FORME D ARTE NAZIONAI,!


Francia
di

marito

di

una principessa francese, nel 1333 intraprese a

Praga a somiglianza

rimane,

la

sala

ma

di

Ladislao

(tg.

e capace di
i

antica dello stesso castello di

454), opera di Benedetto Rieth,

come una

sala risolse felicemente

una grande

il

delle

problema
in

folla,

ornamentale.

Il

Praga

il

IV

ammira

si

compiuta

nel

costruttivo, e cre

castello

nulla

pi

ancora

1520 e per

meraviglie del mondo. Senza dubbio

in

questa

un ambiente solenne, comodo,

caso di ricevimenti. In questa sala evidente

costoloni della vlta, che di sezione semicircolare, non

ma puramente

rifare

dei castelli reali francesi. Dell'opera di (]arlo

nella parte pi

lungo tempo ritenuta

361

castello di

Karlstein in

hanno

Boemia

(fig.

funzione
45S),

che

statica,

fabbricato

MANUALE

362
dal

134S

al

13(13,

STORIA DELL ARTE

DI

che dove\a servire a custodia dei

gioielli

e delle

reliquie di

pro-

priet della corona imperiale, somiglia in qualche parte al Palazzo dei Papi in Avi-

gnone.

Alcune

camere e

gi erano adorne di rivestimenti di pietre

che

cappelle,

preziose, solo in parte conservati, furono ancora abbellite -da

tavole dipinte, che

vedono tuttora

si

al

loro luogo.

dei castelli austriaci basta citare quello di Frauenstein e di


rinzia,
castelli

dalle alte torri, di


del Tirolo, e le

Deir ingegnosit degli

Hohen-Salzburg.

gemme

di

di Seebenstein,

castello di

il

Alsazia. Nel secolo XIII

non

da

Hoch-Osterwitz
di

questo genere d'architettura sparse lungo

Ca-

in

Rappottenstein.

il

molti

Reno.

nel trarre partito dalle condizioni particolari del luogo

architetti

el

sono documento

murali

pitture

dare un'idea della magnificenza

castello di Praga.

W'ildenstein sul Danubio e quello di


si

pensava che a

collocare

senza

t'ieckenstein

ordine

in

prestabilito

una cerchia di mura; ma nello stile gotico pi tardo si vede gi


tendenza ad un concetto pi organico. Questo problema fu risolto in modo lodevolissimo dal maestro Arnoldo di Vestfalia nel castello Albertino a Meissen, comin-

vari editzi dentro


la

ciato nel

1472

456.

(fig.

che domina

la valle

forma

due

delle

prominente
cellette

solita

nei

accanto

La

dalla

facciata,

alla bellissima cattedrale, in

amena

situazione

disposizione dei vari locali in un'area ristretta,

sale e della cappella,

vlte a costoloni, di
di

piosto

dell'Elba.

la

scala

opportunamente collocata

sono altrettante trovate ingegnose ed

forme svariatissime,

c'

in

originali.

Sopra

danno

all'interno luce

le

ancora un sistema ottimamente studiato

ad angolo acuto. Le ampie finestre sono allineate con una regolarit


castelli,

la

una torre

abbondante ed uniforme;

in-

loro archi a

FORME D ARTE NAZIONALI

SVOI.GIMICNTO DI
cLir\e

spezzate od a cortina sono una concessione allo

303

sassone. In queste

stile

bel-

domina come vuole la massa


del Medio Evo;
della fabbrica: non c" pi PangL^stia e la pesantezza dei castelli
con mezzi
l'artista agisce liberamente, infonde nella costruzione un alito di \ita, e
lissime residenze principesche

in

apparenza antiquati ottiene

l'ipetono

in

Parchitettc) che

ri\cla

si

nuo\'i

effetti

Castelli dell'Ordine Teutonico.


castellana che accoppia
fantasia

di

maest

meridionale

il

L'esempio pi

Marienbur"

castello di

dall'Ordine Teutonico; esso

la

.li

nella

dell'Ordine

quell'architettura

bello di

vera e degna sede di quella corporazione che aveva

Prussia (Rheden,

in

sua forma primitiva non comprendeva che


fortino avanzato. Nel secolo XIV^

Sul lato meridionale

sostenuta da tre
sero
la

la

pilastri,

chiesa dedicata alla

sala capitolare

a levante

met

ed

erano

con vlta

si
il

il

1280

Lochstedt,

ecc.),

secondo
i

quali

il

costru

una

sala di

convegno per

refettorio su cinque pilastri

Madonna,
stellata,

tipo

dei^li

Marienburg

il

di

nella

convento ed un

cavalieri

con vlta

sul lato settentrionale

sotto la quale c'era la cappella di S.

sor-

Anna,

sostenuta da tre svelti pilastri di granito. Nell'ala

dormitori, a ponente

si

superiore,

castello

il

constavano

castello superiore sub varie aggiunte e modifi-

il

le

camere

dei dignitari dell'Ordine.

del secolo XIV^, essendo stata trasportata sin dal

da Venezia a Marienburg,

costruito

occidentale

Prussia

varie fabbriche disposte intorno ad un chiostro centrale a due piani,

cazioni.

si

Kark

insieme del monastico e del ca\'alleresco. Sorto circa


castelli

che raramente

unit,

massiccia robustezza delle opsre settentrionali alla fervida

la

Fig. 455. Castello

altri

di

periodi della storia dell'arte.

altri

300

la

riconobbe necessario inorandire

sede del

la

Verso

la

Gran Maestro

fabbrica, e

il

fortino

MANUAI^E

364
avanzato divenne
tino.
di

Sul lato

di

il

STORIA DELI, ARTE

DI

centro della nuova costruzione, e

ponente del castello

Kniprode (1351-1382),

fu costruito

un palazzetto

quale sono specialmente da ammirare


delle feste,
il

con ardite vlte a

pregio pl quale famoso

dominarono ed ordinarono
questo edifizio n degli

architetti di

l'Ordine,

ma

di

rizia nella

la

Gran Maestro

pel

e nella

(fig.

457,

nel

e la sala

Ma

co-

castello Albe

poderosa mole muraria.

altri

Non

si

che sono sparsi negli antichi


vi

conoscono
dominii

la

\lta stellata.

conobbero anche

Mesopotamia, introdussero

molivi goti:i primitu-i dalla regione del Reno.

Le

fin

dalla

estese relazioni dei

progressi della tecnica late-

dalla Sicilia motivi

La

gli

del-

collaborarono, con-

una feconda e geniale scuola architettonica, che

quali molto probabilmente


Siri.i

altro for-

palma sorrette da svelti pilastri ftg. 458).


Marienburg la maestria colla quale

seconda met dei secolo XIII gi adoperava


cavalieri,

un

refettori (d'estate e d'inverno),

fuor di dubbio che gli stessi cavalieri teutonici

tribuendo allo sviluppo

castello di

456. Cortile del

strutton

due

foglie di
il

elev pi in

si

mezzo, essendo a capo dell'Ordine ^^'lnrico

di

plastica

del

arabo-normanni,
mattone molto

Figr. 457.

Particolnre dell'abitazione del Gran Maestro nel castello di Maiicnlnirg.

Fig. 458. Refettorio nel castello di Marenburg

MANUALE

366

DI

STORIA DELL ARTE

fart

perfezionata
i^randi,

pello

oltre ai

comuni mattoni

fatti

collo

golhiqiu-

stampo, ce ne

che prima di esser cotti nella fornace furono seccati

come

conci di pietra; in questo

modo

gli

oimati

sono

di

quelli

all'aria e lavorati a

pi
scal-

acquistano Lina straordinaria

tnitez/a e precisione.

LuL'insI.md u

No

SVOLGIMENTO

DI

FORME

1)

ARTE NAZIONALI

Architettura borghese. Pure ammirando


ricnburg e

\\erder\ dobbiamo riconoscere che l'architettura


^ue migliori prove non gi

in

questi castelli,

ghesia salita ad alto grado

di

ricchezza e

potenza

di

olTriva

cartello Albertino, quello di

il

.\!a-

prussiani della stessa famiglia (Thorn, Heilsberg. Marien-

castelli

altri

gli

3''7

occasione

all'arte

civile

ma

del tardo

Medio Evo
dove

negli edifici delle citt,

fece le
la

bor-

di

creare opere poderose, con molta maggior


variet di temi.

Pianta

configurazione delle

citt. NelTiirganismo delle citt, oltre alla

chiesa ed

densando
la

che costituiscono

castello,

al

interno

nucleo

quale

al

abitazioni,

le

da

considerare

piazza del mercato. Essa viene ad es-

sere

quasi

dapprima

cuore

il

dell'aggregato,

poco

irregolare,

mucchio

come un
di

cui

il

prestabilito;

case venute su fortuitamente

di

una

villaggio di\enta

\'era

citt,

piano subordinato ad un'idea.

Nel secolo XIII prevale nella


circolare (x1 ovale.

a\'ente

mercato per

piazza del
alla

che,

poco vien

conformandosi ad un piano
il

il

vengono ad-

si

mezzo

pi

lo

pianta

citt la

nel

la

quadrata,

quale mettono capo quattro vie pro-

venienti dalle quattro porte principali. Se-

condo

il

modo

di

forma

degli

coincidenza delle strade

maggiori, e

secondarie colle

isolati

secondo

la

che ne risultano, ab-

biamo piante rotonde con

divisioni a

mo'

di

meridiano, con divisioni ad angolo retto,

()

piante rettangolari suddivise

goli;

come

medioevali,

marsi
larit

dell'

nelle
si

citt

vede

il

antiche,

rettan-

in

cosi nelle

progressivo trasfor-

irregolarit arbitraria

in

rego-

geometrica. Nella pianta di Magde-

burgo.

citt

che sorse nella seconda met

del secolo XII,

si

ve.iono tuttora

del piano rettangolare delle citt

'

le

linee

'-''

'

tamento
garono
a
di

della loro storia

ai
i

caratteri

costruttori a

forme nuove
Tedeschi

mercato

fisici

si

in

Le

accidentalit del terreno,

del luogo,

violare in

sommamente

^n '"s

romane,

originate dagli accampamenti. Cos la pianta delle citt

numentale

'

le

come un documento movie

le

successive ampliazioni e

molti casi

le

preesistenti,

l'adat-

modificazioni

obbli-

leggi della regolarit, e diedero origine

pittoresche; cos nelle citt sorte pi tardi per opera

territorio slavo, le strade al loro

restringono circa della met,

il

che

sbocco
allunga

agli
la

angoli della piazza del

prospettiva dei

lati

della

MANUALE

368
piazza e

d l'aspetto

le

commerci

di

STORIA DELL ARTE

DI

un grande

e dei mestieri, la sede dei

chiuso.

cortile

mercato era

II

tribunali e delle

centro

il

adunanze popolari.

dei

erano

Iati

occupati dalla chiesa, dal palazzo comunale, che era sede non soltanto deirammini-

strazione e della giustizia,

ma

anche degli

parrocchiale, della pesa pubblica,


citt

si

ecc.;

in

strada,

delle feste pubbliche,

affari e

Col tempo

dell'arsenale ecc.

destinarono nuove aree a mercati speciali, della legna, del fieno, dei

Germania come in Italia gli artigiani delle varie


come attestano le denominazioni tuttora esistenti

arti

cavalli

abitavano in una sola

alcune

in

casa

della

e coli" ingrandirsi della

(via

citt

degli

Fig. 4^2. Porta di S. Sev

Orefici, dei Tintori,

chiuso da -porte, ed
scuole,

degli Spadari

avevano

ivi

bagni, l'ospedale ed

Contro

gli

assalti

nemici

erano difese da vaste cerchia

il

le

di

Gli Ebrei erano

ecc.'i.

loro luoghi per

speroni e

rivellini,

costringono

citt

torri

f'rancia

ifig.

fossi

43M

ed in

Verso

addirittura

le

la

met

loro

in

sorrette da

del secolo

fortificazioni,

ed approfondendo ed allargando

costruendo porte

loro

ghetto,

divertimenti,

oltre alla frequente protezione di

citt,

mura, che nel secolo XIII

torricelle.

a rifare

scavando nuovi

fensivi,

nuove

le

nel

relegati

giudizi e per

le

cimitero.

vate e rafforzate, con pi larghe strade di i-onda

con

formidabili, in

Germania

forma

Rotiienburg

sul

di

molte

un

citt

mensole o da

XIV

le

torrioni.

Tauber. a

antichi,
.\

ele-

pilastri,

armi da fuoco

con nuovi
gli

castello,

sono

concetti di-

innalzando

Carcassona

in

DinkelsbLhl ed a

SVOLGIMENTO
TangermLnde

DI

FORME D ARTE

vedono tuttora queste

si

forti

XAZIONAl-1

cerchia

mura

di

3t>'J

merlate,

con

torri

si-

tuate nei luoghi pi opportuni alla difesa.

Porte e torri delle

(]ome

citt.

il

Palazzo

Comune,

del

cos

le

torri

le

porte fortilcatc sono un simbolo della

potenza

deirorgoglio

delle

libere

som-

L'idea della torre piacque

citt.

mamente

fantasia inventiva del

alla

Medio Evo; infatti in nessun


tempo sorsero tante torri come in

tardo

questo; alla torre

assegnava

si

parte

la

migliore dell'area fabbricabile, ed oltre

comuni forme

pi

alle

rotouLle o qua-

forme

drate, se ne face\'ano anche di

Non

insolite (tg. 400).

costruzione delle torri

misura

giusta

la

delle
tini

una parte ornamentale

del-

dei

[^'occasione

l'editzio.

anche nelle

facile

variet

coronamenti

inembratui^e
col farne

oltrepassava

si

la

rado nella

di

Le porte

dei ponti.

presentava

si

torri erette a difesa

delle

citt,

alle

la

torre serviva di protezione,

appunto

dalle torri acquistavano bel-

quali

La forma pi sem-

lezza e variet.

plice

la

sovrastante all'arco

torre

vede a Stendal nelle porte


(tg.

461), sorta nel

germunde,

L'idea

ricca e variata.

di

Se\'erino

(tg.

P}

nelle porte di

ritz,

TangermLnde.

di

T'an-

torrione,

del

462), ripetuta
di

In

come ad esempio

vistosi,

di

membratura

vede a Colonia nella porta

si

S.

si

Uengling

di

143(3.

una

riceve

quale

come

porta, la qual torre poi,

della

Konigsberg
luoghi

pi

nella torre

del ponte della Citt vecchia a Praga


(fig.

le

463],

anche

facciate furono decorate

di sculture

nella

stessa

delle

Polveri,

spesso

la

citt

tipo,

paesi,

se ne

nella

torre

detta

nel

1475.

cominciata

gi

esistente

hanno esempi

nel

(tg.

del ponte della Citt

\\.

alla

porta ad un solo torrione

il

\\.

1297
1469

si

vede

a somiglianza della Porta nigra di Treviri.

periodo romanico,

465), costruita dal

Sprixger: UamiaU

Oltre

torri,

a Colonia

Santa Croce a Bruges, sorta circa


a Lubecca

Fig. 403. La

l'esempio fu imitato

porta fiancheggiata da due

Questo
e

tg.

si

287),

mantenne per
ad

^^%- 4*^4)> ^ nella


al

Heinburg,

secoli in molti
nella

porta

di

poderosa porta di Holsten

1476, di mattoni policromi, con una


i~

di-

370

MANUALE

FiS.

165.

DI

Porui

STORIA DELI, ARTE

di llolstcn a

Lul.ccc

SV'Ol.GIMENl'O ni FOKMr,
sposizione che ha riscontro in Lina porta

di

I)

ARTH NAZIONALI

B.'auvais

in

;-i7

un'altra

di

Stargard.

Un'altra variante

hi

porta a tie torri, dove l'edilizio dominato o dalle due torri

o da quella

di

mezzo;

laterali

porte di Basilea
di

porte doppie,

tali

come

Metz, ed anche di veri


dil'ensi^a della porta.

di

la

porta di S. Pantaleonc a Colonia, Lina delle

loideaux

tii;.

-\^'<^\).

Si

hanno anche esempi

Reno ad Andcrnach

lortini

ci evidente V intenzione di accrescere l'tricacia

in

la

porta

effetti

di

Queste porte furono imitate anche

di

(lermania

mattone

esso

decorativi, specialmente nei culmini; di ci

si

In alcune parti della regione dove prevale

ha un belTescmpio nella porta

S.

mo

quella del

adoperato per ottenere graziosi

di

s.

una

Spaleiifhor) ed

il

Stargard a Neubrandenburg iMeklenburg-StrelitZ'.


in

Floriano a Cracovia, citt dove

Polonia, ed un bel saggio di esse


si

corona\'ano

re.

eretta nel

1498

la

porta

ifg.

41)7).

MANL-AI.K DI STORIA DIiLL ARTIC

;72

Nella regione del mattone (.Marca


e

torri delle citt

le

di Brandeburgo, Pomerania, .Meciemburgo) le porte


sono fabbriche insigni per grandez/ca e ricchezza d'ornato. Nelle

torri gotiche dell'ultimo periodo,

non

rado

di

sistema

Il

anche

fortificatorio

dei

Tamsweg,

chiesa di S. Leonai-do presso

pefger

di

le

comunicazioni che per

medioerali una cosa

nelle citt

Fig. 467.

prove

Il

della

loro

fu

somma

maestria;

W\

a difesa della strada; in ci


.'333

di

la

in

qualche caso fu applicato

14:1

come

al

14'v^

Eisenerz.

di

difesa

importanza.

citare

basti

con solidissime

la
I

costruzione dei ponti era

costruttori francesi diedero

Pietro Parler

torri

opportunamente collocate

francesi furono maestria molte altre regioni d'Europa.

di

ma

il

Un

Gmlnd cominciata

nel

1357.

'

ponti S(5no

IV a
una

delle

ma

quartiere di Kleinseit. sulla sinistra

preceduto da una testa

del

Trou

detto

((

ponte della

(litt

ponte turrita e merlata e

da

Nel Belgio una delle pi interessanti reliquie


a

Tournai,

Rabot

mediante

di

il

le

"

quali

ma

molto pi pittoresco

e di

a Gand, con tozzi torrioni rotondi


si

pu sbarrare

il

vecchia,

una
di

casa

ponti

di

bellezze

di

di tutti

della
p.^r

fortificati

forma pi singolare
ai

opera

Praga,

Praga; una insigne opera d aite


al

Boemia

altro ponte notevole in

pi celebre quello del re Carlo

toresco quello che conduce

Caltvdre a

l'elegante ponte dr la

pile

chiamato da Avignone un maestro Guglielmo.

4i"i8

nella

per costruire un ponte sull'Elba presso Kaudnitz in Boemia, oggi distrutto,

quello di Pisek,

tg.

vede

si

da Pietro Har-

barbacane

Cahors, opera del secolo

Nel

ornamentale

parte

la

pittoresco,

costruita dal

Salisburgo, ed anche meglio nel castello

Ponti. Sia per

insigni

e delle citt

castelli

aggiungendo ad esse un carattere

chiese,

alle

costruite di pietra (Praga),

alquanto rozza.

il

pi pit-

Moldava,
gabellieri

il

il

ponte
ponte

due capi e con saracinesche

corso del fiume Pieve

(fig.

4<")Q'.

s\-OLGiMi:.N IO DI

Neil' interno delie citt


sia

edilzi

anche
nel
il

pubblici che

XH'. Qui

coperta a

ampio campo

\i')lta

od

xazioxai.i

campo

ComLinc

del

373

di far le loro

prove ne^li

e delle corporazioni, e talora

non ave\a da risolvere

il

per

palazzi pi recenti

si

pi

legname.

all'architettura decorativa.
gli

io

F.a

problemi
la

costi'uttixi:

piazza' del

mercato

facilit

della costruzione

Nei palazzi pi antichi

le

lasciava

sono

finestre

or-

spazi intermedii sono avvivati da tabernacoli e da

abbelliscono di frontoni, di veroni sporgenti e

tor-

di

l'ornato interno era opera delle altre arti, specialmente della scultura

legno. Assai spesso

la

decorazione interna

fu

posteriore a quello della costruzione del palazzo;


dell'opera

diflcili

apre \erso

si

piano supcriore degnamente occupato da una vasta

soffitto di

con grande ricchezza, e

ricelle angolari;

in

arti-;

ave\nn(i \asto

pala/.zi

Comune

con una loggia ad arco acuto;

statue:

l'architetto

pianterreno del palazzo del

nate

arti'. ti

;li

privati.

i>

mercati, gareggiano di pregi artistici colle chiese; ci a\'\iene sp^'cialmcnte

secoli)

sala,

formi;

d'arte;

le

estreme

forme

del gotico

quelle degli albori del Rinascimento, che

la

eseguita
il

in

un

periodo

artistico

che tuttavia non nuoce all'unit

hanno una

cosi stretta affinit

con

transizione e quasi impercettibile.

Palazzi comunali e mercantili nelle citt fiamminghe. Le


minghe sono la patria classica dei palazzi comimali e mercantili di stile

citt

fianv

gotico.

I\'i

MANUALE

l'ig.

STORIA DELL ARTK

ll

yq.

Il

KalK.t

al

commercio ed

la

borghesia, conscia ed orgogliosa della sua potenza, temprata nelle lotte contro

all'iniu^-tria

abbondammo

me/zi per costruire

principi, voleva creare opere che simboleggiassero


lazzi

del

Comune

si

p^MiHii^tiij

coronano

di

durevolmente

magnitci

edilzi;

suoi trionfi.

merli, e sopra di essi sorge superba una torre,

h nwimmmumu

pail

nazionali

s\-oi.GiMi;Nr() DI l'OKMic darti-:

hrjfroi.

In questo genere l'edilizio pi antico sono

vasta mole compiuta nel

1380; po:o dissimile

minata da un poderoso torrione;


la

Casa

dei drappieri a (iand

Nel 13S7

cominciato

fu

secolo X\" ed

il

X\'l

il

ma

li.;.

le

la

cominciata nel 1423 da Simone

bellissimo palazzo comunale di Bruges

palazzi di

Brusselle, di

Lovanio, di

palazzo comunale di Compigne.

senza dubbio pittoresco,

ma

470),

'

11

(tig.

Gand

v;in

Asche.

472, e tra
Oudenarde.
il

di

J'i

f^

da ricordare anche, per l'eccelsa torre maggiore e


il

(lg.

per eleganza di esecuzione molto pi ammirata

471

n^

P>

Vpres

di

"

loggia dei mercanti di Bruges, do-

fS

golari,

Halies

"^-j^

eleganti

le

palazzo di giustizia di

sopraccarico di ornamenti

troppo

torricelle

an-

Rouen (1493-1400)
disgregati;

difetto

che reso pi evidente, anzich dissimulato, dalle cuspidi e dalle guglie poste sopra
le

finestrate

(tg.

473.

Palazzi comunali in
palazzo

conuinale

di

stile

Germania.

gotico

sia

il

In

Germania

cosidetto

si

ritiene che

Grashaus

"

di

il

pi antico

Aquisgrana. con

MANUALE

376

STORIA DELI-'ARTE

DI

ma

39B^Jr #VT

,J^A^

I-i;

li il II

II
1,1

<i>

wl ti

'

iB il II

iMg. 4-a. Palazzo del

I-'ig-.

47

5.

Palazzo

Connine

di

Cancelleria

di

l'.rnges.

Uoucn. (Pai Gonse, L\iri iolhiqac).

^M

v^

naie di Minden.

Fig".

475.

Palazzo comunale

di

Lubecca,

!78

MANUALE

DI

STORIA DELI, ARTE

SVOLUIMICNTO
nicchie contenenti

Riccardo

massime

zione
tli

le

sorsero

dove per ragioni

nelle

non

pro\ince

imped

da

gareggia-

prevale\a

locali

121)7

il

setten-

costru-

la

architetti

agli

spezialmente nelle facciate.

x'arijt.

domane

tipo iniziale dji palazzi del

il

379

regioni tedesciie

le

materia alquanto ingrata, che tuttavia

ottenere bellezza e

una sala pjr

tutte

magnihci

pi

nelle citt anseatiche,

matto,:i.

in

AR'J'E .N'AZIONALI

XI \'

XIII e

nei secoli

rono nel costruire palazzi comunali.


trionali,

1)

statue dei sjtte pi-mcipi elettori, (atto costruire circa

le

Cornovaglia

di

formi;

DI

in

Gjrmania

mercanti, un'altra per

contrattazioni dei

le

un

che contiene

edilizio

adunanze

cittadini,

dei

'

'il

lic-rW^
comunale

Fig. 478. Palazzo

ed una loggia ad uso


di

Dortmund

sarie
al

una

che

si

kipparono
editzio
si

il

questo tipo

tribunale;
(fig.

474).

rappresentato

bene

Pi tardi l'incremento delle

Comune

Consiglio del

ed altre

[ler

vari

utlci

il

piano dell'antico palazzo. Cosi a Tangermunde

In simil

modo

palazzi

dai

rese

citt

neces-

amministrativi;

prov\'ide con nuovi corpi di fabbrica, che liberamente continuarono e

contenente due

nel quale

sala per

di

Alinden

sale,

per

scabini e pe.

gli

(fig.

4'/')'

il

felice,

da quello

quella delle

modo

problema
di

disposto

il

leggiadro palazzo comunale

scomparti od a

della costruzione a

superato soltanto dal pialazzo

Duderstadt

adunanze

dei

(fig.

477

cittadini

',

sorto dal
gli

utfci

di

telai

di

Oberlahnstein

di

1432

al

152X.

La

di

svi-

costru

si

X\

U Consiglio, e nel secolo

aggiunse una loggia aperta ad uso di tribunale, con annessa camera

cellieri.

in

e di

di TJior

un
vi

per

can-

Alsfeld

(15121,

legname
stile

risolto

gotico tardo,

sala dei

amministrativi spesso erano

mercanti,
in

un solo

38o

MANUALE

DI

STORIA DELL ARTE

SVOLGIMENTO

DI

FORMli D ARTE NAZIONALI

Fig. 481. Casa dei mercanti a Strasburgo.

(Disegno

vasto

fabbricato

MLnster, e nel bel

di

rettangolare,

gruppo

stadt, do\-e all'antica

A. Kocrttge. C. A. nomliolT. editore).

come

si

vede

nell'elegante

di edifizi che costituisce

sala del Consiglio

il

palazzo comunale

palazzo comunale di

furono aggiunte dopo

il

di

Halber-

1398 una sala per

MANUALE
mercanti ed un'altra per

consta

di

due corpi

le

adunanze popolari.

fabbrica con in

di

STORIA DELl'arTE

DI

una sala da ballo, posta sopra


una nuova grande sala: questa disposizione
fu aggiunta

del

Baltico, e

dell'Ordine

si

palaz/o comunale

Il

mezzo uno

di

Lubecca

nel

loggia del mercato, e dal 1442

la

fu assunta a

modello

47 V

iti;.

stretto cortile, ai quali

1401.

al

1444

regione

in tutta la

vede nella sua forma pi organica a Stralsunda. Negli antichi domini!


da menzionare il grandioso palazzo comunale di Thorn

Teutonico

478), con quattro corpi di fabbrica

(lg.

intorno ad un cortile, tre dei quali erano


npjrti ai traffici, e nel quarto

sede

pesa pLibblica.

la

mercato ed

tribunale. Nei piani

il

torrione erano

periori e nel
lerie,

sala del

la

adunanze

avevano

soprastanti

al

su-

cancel-

le

Consiglio, quella delle

dei cittadini, e gli archivi.

La

pianta quadrata con torre tu applicata

ancora nel secoln X\"I nei

Kulm

palazzi

di

Posen.

ai

In altri luoghi

si

pr()\vide alle nuo\e

esigenze con nuo\'i corpi di

debolmente

fabbrica,

modo

collegati al palazzo, in

da produrre talora aggruppamenti molto


pittoreschi

ne hanno esempi a Ua-

.se

Norimberga,

tisbona, a Hildesheim, a
a

comunale

a I^raga. Nel palazzo

ed

Breslavia

Praga,

della Citt vecchia di

pianterreno della torre collocato

al

un antico orologio con ricchissimi ornati

di

gotico tardo:

~-tile

gior mera\'iglia
di

47)

la

sporgente da uno

torricella

flg.

ma

compiuta

m;-g-

cappelletta in l'orma

la

nel

spigolo

1381,

vero

gioiello dell'arte gotica. Nella lunga tac-

ciata

una

da

fiamminghi;
(1407-1414'].
tedeschi,

lo

hi generale

sebbene da

struita nel

il

pu

stesso

la

certi

1400, evidente che

dirsi

torre

esempi

13 l, paia che gli

una parte

isolati,

architetti

come

di

Teutonico

di

Aqui-

tempo ornata

un

statue protette da bal-

e nell'ornato statuario del paartefici si

attennero a modelli

la

neces.saria ed essenziale dei palazzi

torre di \Mrzburg

(fig.

480). co-

abbiano compreso fino dai primi tempi

pjrtunit della torre per collocarvi l'archivio,

dell'Ordine

gli

di

torre a cinque piani del palazzo di Colonia

della

non

3^8-i;-;7<)
fila

dacchini,

lazzo di We.sel, sorto circa

comunale

palazzo

del

sgrana

il

tesoro e

la

cappella.

o dipendenti dal regno di Boemia non

comunale che non abbia la sua torre.


Nei palazzi della Marca di i3randeburgo prevale

si

Ma

nelle

l'op-

terre

ha quasi esempio

|\alazzo

la

policromia, inerente alla co-

struzione di mattoni: nel palazzo comunale di Breshnia. del secoh:) X\'.

si

vedono

SVOI.CilMENTO ni

Casa

del

FORME D ARTE NAZIONALI

Casa dei
Gand.

msui-atoie del g
La liva delle

Vig. 484.

imitate col mattone


della
i

di

Slesia.

le

forme costruttive proprie

pi ammirabili esempi

Tangermunde

Zerbst somiglia a quello

di

palazzi

di

di

di

Libc

conforme

La

costume

al

applicazione artistica del mattone sono forse

Kijnigsberg nel l^randebtirgo orientale;

Rreslavia,

Fig. 483.

della pietra,

;^'^3

ma

con forme pi rozze.

Schwahiscli-Hall.

I.a

il

palazzo

facciata

del

MANUALE

384

ni

STORIA DELL AR TE

m
^

..

n^Iai^d^Pa c

g^V
-

f^>

^'

t\""

'7

i?

nJoiJjijnuMJI

Mercati, delle carni ad

"ip.

spedale dellu Spirito Santo a Lidje

SVOLGIMENTO
palazzo

di

traturo,

secondo

Tangermunde (fig.
uno dei capolavori
costume

il

DI FvRMl': D

AK lE NAZIONALI

305
continui

476], con vaste finestrate a rosoni e fregi


della costruzione di cotto; essa

del luogo e del

tempo,

ma

in

modo

termina in

alte cuspidi,

cos squisitamente leggiadro

da non temere alcun paragone.


Altri edifzi pubblici delle citt. Dapprima

la

borghesia procur

di

con-

Fig. 488. Cortile del Collegio Japcllonico a Cracovia. (Lepsay, Cracovia).

centrare

tutti

conobbe

la

gli

uffici

necessit

amministrativi nel palazzo del


di

separare dal palazzo

pesa pubblica, costruendo appositi


in

forma

di

mercanzie,

vasta sala, talora con

come

la

Comune. Ma

Casa

col

tempo

si

La Casa dei mercanti per lo pi fu costruita


camere annesse ad uso di magazzini per le varie

edifizi.

a Costanza (1388).

Il

nucleo dei mercati di Strasburgo

tuttora

Casa dei mercanti, costruita nel 1358 (fig. 481). Poco dissimile da
era il Mercato dei panni a Cracovia, cominciato nel 1309; ma l'esterno di
seguito ad un incendio, fu totalmente rifatto in nuo\-a forma nel 1555. Le

costituito dalla

questa
esso,

in

ri-

dei mercanti, l'arsenale e la

S..RIXGEU: MainuiU

li.

20

MANUALE

386
citt

pensavano

anche

divertimenti; cos a Colonia, probabilmente nel

pubblici

ai

STORIA DELL ARTE

DI

1452, fu costruita una vasta sala da ballo

mini sono figurate coppie


boleggiare
a

titolo

la

uomini

(il
Grzcnich)^ dove sopra due grandi cadonne che ballano allegramente, come a simPer riporre il grano che il Comune riceveva

destinazione dell'edifizio.
gabella,

di

di

quello che esso acquistava per provvedere alle carestie, era

necessario costruire grandi granai; quello di Norimberga, costruito dal 149831 1502,
in occasione di una visita dell'Imperatore alla citt fu adoperato anche per alloggiarvi
i

cavalli.

In un altro granaio di

Norimberga, detto

tig. 4S0.

Il

<

1534 fu cominciata

la

cosidetta

Presso

telai.

il

trasporto delle mercanzie

in

Torre

delle

legname ed a collocare
taneamente uno

stile

senza nulla togliere


notevoli

Sulle

tg.

.sponde

483).
dei

si

gru
gli

aveva costruito un
Krafft

ifg.

anche

collocata

edilzio

482).

con annessi

specialmente per

per la pesatura,

Braunschvveig nel

magazzini,

che

anche

piano superiore costruito

il

magazzini e lungo

torre; del che

di

alberi sulle navi.

alla praticit

come

canali che facilitavano

si

ha un

bellissimo

esempio

nella

Nelle citt commerciali

si

si

ottennero

magazzini di Gand
vede

si

form spon-

granai, nel quale con semplicit di mezzi,

della fabbrica,

facciata dei

fiumi,

poi

a Dan/.ica, che serviva allo scarico dei grandi pezzi di

architettonico per

La

fu

collocavano gru o consimili apparecchi elevatori, anche

forma

appositi fabbricati in

cosidetta

citt,

case dei mercanti ed

le

citt

Adamo

antica pesa

Maut.

Coli.

una pesa pubblica; ma lino dal 1497 la


ornato da un notissimo altorilievo di
oggi uno degli ornamenti della

la

talora

del secolo

eifetti

XIII

artistici

(fig.

484).

ad esempio a i.ubscca lungo TObertrave,

SVOLGlMr.NTO

dei

perfino

il

dazi

I)

l'antico

si

serve tuttora all'uso a cui fu destinato;

delie carni

ottimamente armonizzati

coi

piani superiori di

molto

vasti.

Santo a Lubecca
dell'ospedale, in

(fig.

forma

poveri ed

Ali Souls Colle

misericordia sono pro\a

Un

le

molte

file

di celle.

piani inferiori

mattoni

(fig.

sollerenti; del

48()).S'|]1^

suo spirito

Oxford. (Ulide)

istituzioni

grandioso esempio

di

beneficenza e

gli

ospedali,

taluni

di questi edilzi l'ospedale dello Spirito

487) con tre facciate a cuspide e cinque svelte torri. La chiesa


di sala, ornata di iconostasi e con resti di antiche pitture,

preceduta da un lungo ambulacro, con tetto a travatura

due

Alla riscos-

pittoresco.

alla gogna, dove per lo pi si costruiva un colonnato; a


485) si ha una eccezione; la gogna ivi un rialto di pietra apmuro leggiadramente ornato, che fa quasi da scenario. A \ pres

big. 490,

quali

modo

destinavano appositi fabbricati. L'arte abbelliva

Ospedali. La borghesia non dimenticava

dei

in

387

(fig.

un

mercato

pietra sono

di

ARTiC NAZIONAKI

luogo destinato

ad

poggiato

luoghi

molti

in

Schwabisch-Hall

di

FORME

magazzini o granai erano talora aggruppati

siffatti

sione

DI

notevole per

la

scoperta,

tlancheggiato

bellezza dei portici e dei frontoni

l'ospedale

da
di

Beaune, fondato nel 1^43 dal cardinale Nicola Rolin. L'ospedale di Cue sulla Mosella,
fondato nel 1450, costituito da un chiostro intorno al quale sono disposte tre sale
a vlta sostenute da pilastri, e

cordare anche, per

la

le

celle

segnate dalle lettere

sua bellissima copertura

di

legname,

Biloque a Gand, opera del principio del secolo XIII.

dell'alfabeto.
l'

infermeria

E
detta

da

ri-

della

MANUALE

_^S8

Scuole. Dopo

DI

S'I'OKIA

fondazione dell'Universit

la

breve tempo varie altre scuole superiori, per

ARTE

DE[.L

le

di

Praga (1348) furono istituite in


ci fu bisogno di nuovi edilzi.

quali

Del Carolinum di Praga, opera di Johlin Rotlew, destinato da Venceslao


versit nel

II ali"

semplice, del Collegio Jagellonico di Cracovia. Quest'ultimo editzio. del quale

scovo Federico,

nuta
al
il

in

in

seguito ad un incendio, ordin nel

1492

la

il

ve-

ricostruzione, conve-

cinque anni, ancora conservato nella sua seconda forma

(fig.

488): intorno

cortile

corre un basso porticato a vlta: negli ornamenti delle porte e delle finestre

gotico

tardo

si

mescola

alle

prime timide forme del Rinascimento. Nel palazzo

dell'Universit di Erfurt, costruito sul principio del secolo

sono a curve convesse


Nei Collegi annessi

La

tempo.

XVI,

contrapposte, forma caratteristica dello

alle

Universit inglesi lo

stile

facciata del Collegio di Ali Souls a

>

gotico

Oxford

fu
,tg.

gli
stile

archi delle finestre

sassone

conservato

da due veroni sporgenti.

Ges (1497);

ma

(fig.

per

489).

molto

490), costruita circa

1440, abbellita da un torrione merlato a tre piani, che sorge sopra

di

Uni-

1^83. non rimane che una elegante torricella angolare, simile a quella, pi

il

il

portone, e

notevole Tornato del portone e delle finestre del Collegio

molto pi ricca

la

decorazione della cosiJetta Porta del

Re

Cambridge, costruita nel 1346, regnante Enrico VIII;


sotto un baldacchino, gli archi ciechi, gli stemmi, la merlatura con-

nel Collegio della Trinit a


la

statua del re

a produrre un piacevole effetto. Le finestre del refettorio del Collegio di


Giovanni a Cambridge, costruite dal 1593 al 1620. risentono ancora del cosidetto
stile Tudor. Merita di essere ricordata la cosidetta
vecchia scuola di ^^'ismar

corrono
S.

.1

'1300

circa),

come

il

pi antico edilzio ad uso scolastico.

SVOLGIMENTO

Case delle corporazioni.


delle varie

chevoli

arti

vollero a\ere

simposii;

era

DI

FORMH

DAUTl', NAZIONALI

Divenute ricche

potenti,

389
corporazioni

gilde o

le

loro sedi, sia per ramministrazione che per

le

questione

d'amor

gli

ami-

proprio per ciascuna corporazione di non

lesinare nella spesa, e cos sorsero parecchi insigni edilzi, tra

quali

citeremo

ad

jia della Societ dei marinai a I.ube

(Fotog. G. Nhrng-, Lubeccaj.

esempio
S.

1481. Vi
di

il

Palazzo

di

Art a Danzica

si

ammira una

491), eretto

vasta sala a tre navate,

pitture, colla vlta sorretta

miglianza con quelle che


del

(fig.

nel

Giorgio, composta di patrizi!, e rifatto in seguito ad

Mar

si

da quattro

vedono

svelti

1350

dalla

un incendio,

stupendamente ornate

pilastri

Societ

dal
di

1479

di
al

intagli e

nella vlta evidente la so-

nei domini! dell'Ordine Teutonico. Nella regione

Baltico sorsero nel corso del secolo

XIV

\'arii

oalazzi

ad

uso

di

feste

manuale

:;qo

Thorn.

Culm,

di

stokia df.ul artk

Elbing. a Braunsberg, a Stralsunda,

quello di Danzica dal leggendario re Art. Nel


di

Gand

eressero

484

a destra

(fig.

1535 a Lubecca

casa della loro corporazione, nello

la
,

sommamente

edifizio

navigatori

liberi

fiammeggiante

gotico

stile

come

denominati

Riga,

Gand

1531

con finestrate monumentali. Nel

pittoresco,

Societ dei marinai acquist ed arred

la sua casa (fig. 492} con


modiglioni foggiati a modelli di nave e lanipadari che ne fanno una delle cose pi

notevoli della

la

citt.

Luneburgo

Case private.

Confraternita dei Fratelli

la

con un magnifico frontone a gradinata

facciata della sua casa

Il

piano

Medio Evo senza mutamenti

del

ferenza della casa antica,

-verso

strada;

la

cortile,

il

serve per

che nell'antichit era

anche all'esterno

significare

talora

una d accesso

sono due o pi entrate,

ci

bottega od

alla

fabbrica, dalla quale

distribuite

come
Fratelli caleada

(fig.

>

in

la

strada e l'altro verso


facciata,

od aggruppate

494).

parecchi piani;

Anche

nelle

in

in

due corpi,
un

alto

finestre

sono

cortile;

il

le

Di

finestre.

fitte

nella quale

in

vede ad esempio

si

Luneburgo.
^j

la

obblig

ristretta

pi alta che larga, divisa

la

di
re-

sua porta all'esterno.

area

strade strette richiedc\'ano molte e

l'uno verso

quali

un apposito corpo

abitanti delie citt ad erigere case di

frontone domina

delle

sale agli appartamenti; nelle

si

L'addensarsi della popolazione

solito la casa,

quali

officina, un'altra alla scala

gioni vinicole anche la cantina ha

le

centro

il

procura

si

usi per

varii

a chiocciola, qualche volta porta in

gli

dif-

apre

si

pi al governo d;lla casa o a dar luce agli

lo

costruita;

alla

una parte secondaria, che

ambienti interni. Nella costruzione della casa


di

fino

sostanziali.

casa del Medio Ev^o

domestica, diviene

vita

della

la

la

41 n';.

costruzione della casa privata durarono

la

fine

adorn

calendarii
(fig.

maniera

molto

una casa

di

pittoresca,

Ypres del 1544

modeste casette borghesi, tipo che

faceudo Sempre pi raro, appare una certa so-

^.jg|.,g

miglianza nel piano, in paesi tra loro assai lontani, tanto


che paiono appartenere ad una stessa famiglia.

Il

pianterreno occupato dalla bottega

camere

e retrobottega o dal magazzino, e nel piano superiore due


alle

quali

casa che
Il

si

minimo
Colmar (fig.

accede da una scala ridotta

si

trova a Lubecca

come

al

ed

spazio, costituiscono
e

49;),

in

una

meridionale

il

con pianerottolo,

vano

della scala

mezzo

il

cortile;

cortile e

il

ifig.

49(1),

la

cucina,

un locale posteriore. Nella Germania

non occupa mai due

quello della casa di Norimberga


steriore, e in

il

di

Germania.

tutta la

piano della modesta casa borghese sempre questo: una o due camere,

l'andito, la scala

cucina,

un tipo

piani.

Un

tipo

ben delineato

che consta di tre parti, l'anteriore,

vasto v^estibolo

al

quale

si

la

po-

accede dalla strada, con

camera ad uso di scrittoio, corrisponde evidentemente alla disposizione


Luneburgo. Ma
migliori saggi, talora insuperabili, dell'arcortili, nei quali
motivi nuovi degli archi
privata di Norimberga sono

a fianco una

della sopracitata casa di

chitettura

ciechi e degli archi aperti,

delle

colonne

dei

parapetti,

sono adoperati

in

modo

da

SVOI.niMKN'l'O DI FOUMF.
Ottenere sempre un gradevole

OARTE NAZIONALI

391

di

ctl'etto

raccoglimento. Nelle case dei nobili della

Germania meridionale dal secolo XV in


poi il pianterreno forma un solo ambiente coperto a

\'<jlta.

Case private

pietra. Nella

di

costruzione delle case private, oltre


varie consuetudini

portanza

ha

locali,

La

materiale costruttivo.

il

alle

sua im-

la

casa

pietra propria dei paesi latini;

di

Antonin, Cordes ed

S.

in-

Francia meridionale (Cahors,

nella

fatti

altrove)

se

ne

vedono tuttora molti esempi nel secolo


XIV", mentre nella settentrionale sono

sempre considerati come cose di


comune; tale ad esempio,
Reims, la cosidetta Casa dei musicanti,

rari,

pregio non
a

con

ad

nicchie

arco

contenenti

acuto

statue di sonatori, di grandezza naturale


(fig.

407).

cosa singolarissima vedere

questo motivo
altro

tempo,

Reims,

sonatori adoperato

di

da un'arte affatto diversa,

decorazione sopra

le

case di

pietra

erano veri

castelli.

Quella

mo'

si

di

pure

di

le

di

(fig. 498) del 12 n>.


ancora un sotterraneo a

cripta

con tozze colonne roma-

legno,

il

Steinwerke

posteriore

tetto.

struita nel

"

144,

Casa
il

"

Norimberga

il

all'architettura

verone

in

di

Francoforte

Anche

una porta,
sul

casa

la

si

Haug

nel

Meno,
merli,

detta

499^ dirimpetto

(fig.

da Jobst

forma

Norimberga

parte anteriore

non

aveva

altro

di

alla

Nas-

chiesa

1422, di archi-

eleva a mo' di torrione.

di

co-

cappelietta,
^

motivi

cari

Le

(fig.

500)

che

s(,i,cjre

sia

di

la cui

da un poderoso torrione con sottostante


due piani, coperto con vlta a botte alla

padiglione coronato di

tettura decorosa e raccolta, e


torricelle e

torricelle.

S. Lorenzo, costruita

|irL-5.

rimanente, ed un verone pro-

il

di pietra

tetto a

sporgono

dagli angoli

Hof

Osnabrlck, fabbricati

di

In generale l'esterno di queste case

lavoro alquanto pi ricco che

di

alcuni fregi sobriamente distribuiti:

minente. Nella

"l

costituita

vestibolo, dell'altezza di

il

quale sovrasta

mento che

la

(<.

Fig. 404. Casa di stile gotico tardo ad

appartengono

romanica

case di pietra

cantina; talora

sauer

"

Gherardo

vede

All'et

niche.

steenen

("

Gand

Diavolo a
vi

Nelle

Lubecca.

di

castello

Fiandre

il

nella

porta delle scuderie

la

dell'antico

in

paese molto lontano da

in

Fi;. 405.

quella della

Piccola

a coin

orna-

MANUALE

39^

Boemia [Caroliumi
zione

gartner) danno

gente

il

Praga, Laun,

"

Casa

Pietra

di

1'^

ai

carattere a queste abitazioni di pacifici borghesi.

nostri giorni, sia in

cittii

che

campagna

in

aspetto molto pittoresco,

"

in

Tetto d'oro
1494
Bruck

anche

Sono cose

Austria.

dal

il

come

si

pu vedere

esso

al

italiane

Il

tempo 11493-1514

l'atto

la

iia

dell'italiano.

Tirolo,
alle

dur

strade

un

si

ditVuse

costruire

fu costruita

da

Massimiliano

da Pancrazio Kornmess

La casa Bummerl

tipo tradizionale della casa nell'Austria Superiore.

poi in Baviera

loggia aperta del cosidetto

.Mur una casa gotica a portici con loggiato supcriore

portico a terreno

Baum-

verone spor-

Sterzing. Nella costruzione delle case

grazioso balcone e

(goldenes Dachel) ad Innsbruck,

1504. Nello stesso

stilla

il

disposi-

Tiincipio dil

introdusse presto qualche elemento italiano, che

tirolesi si

la

cortile della casa

il

se n. 7).

ed

Kuttenberg). e

esempio

e del cortile (bellissimo

Erker, cosa schiettamente tedesca, divenne popolarissimo in

uso fino

in

di

interni

vani

dei

STORIA DEM.'arT

DI

alla

veneziana;

a Steyr rappresenta

il

S\'OUGIMENI'0 DI

FORME

I)

ARTK NAZIONALI

393

Fig. 4Q7. Statue della Casa dei musicanti a Reims.

mattone nella costruzione

delle case private. Per le costruzioni priun materiale molto comodo, e come tale fu adoperato in modo
eccellente nella Germania settentrionale, dove di siffatte costruzioni rimangono molti
e bellissimi esempi. Nella Pomerania, nel Meclemburgo, nelle citt anseatiche, le case
Il

vate

il

mattone

dei ricchi borghesi

si

distinguevano dalle altre per

big. 49S. Casa di piena

(slceiri di

Oliciardu

la

il

ricchezza dell'ornato policromo

D, avolo a Gand.

MANCAI. E

394
e
le

pel frontone acuminato,

forme

sibile,

alle

anche

alle

fregi

STORIA

che sorpassava

il

costruzioni

alle

finestre,

balaustrini

in

civili

DI-;i,L

ARI K

culmine del

dell'architettura snera furono applicate

porte ed

ciati.

DI

mattoni.

tetto

Le

in

trafori,

generale

quanto era pos-

cornici di mattoni sagomati intorno

fasce alternate di intonaco bianco e di

le

In

501).

(tig.

spontaneamente,

producevano una

mattoni

bella \ariet

\erni-

forme

di

di

Xoriml^erga. (Fo

colori,
in

con

mattoni

effetti
si

cita

talora vaghissimi.
il

frontone

vescovo Olao Mortensen,


cattedrale di Roskilde

casa a

telai

di

insigne esempio di

edifizio del secoln

Danimarca

Case private costruite a


la

Come

a pettine

legno rimane

il

della cosidetta

X\', in

"

forma

elegante

Casa
di

delle

decorazione

armi

"

del

cappella, contiguo alla

telai.

Anche

negli ultimi

tempi del

.Medio

tipo principale dell'abitazione borghese.

Evo

Sopra un

SVOLGI MUNTO Ut FORMF, D ARTE NAZIONALI

basamento

di

pietra

si

adagiano travi orizzontali,

sulle quali

legno collegati da travicelli orizzontali ed obliqui

(saette).

si

395
rizzano montanti

Germania

In

di

regola

di
i

piani superiori aggettano sopra gli inferiori, e ci avviene sia per ragioni costruttive.

^_

^Mi^

.^

Hi'

R
Fig. 500. Coretto della casa parrocchiale di S. Sebaldo a

Nor

(Fotog. F. Schniidt).

perch

l'aggetto delle travi verso l'esterno agisce in senso

opposto

poggiarsi ed alla deformazione delle travi intermedie, sia perch


i

piani superiori era usanza

toni,

che

comune.

vani tra

il

montanti erano

all'

far

ineguale ap-

sopravanzarc

rienipiti

con mat-

prestavano all'ornato policromo; nelle testate delle travi maestre,

nella

superficie esterna dei correnti orizzontali e nelle imposte, l'ornato d'intaglio era cosa

MANUAL.K

39(3

che veniva da

s.

Cosi

la

casa a

ni

STORIA DELL ARTE

assume un aspetto grazioso ed allegro, che


non mancano esempi di
monumentale (Braunschweig, Halberstadt, Hilde-

telai

spesso non lascia scorgere affatto

la

povert del materiale

hanno del
sheim) o raggiungono una leggiadria insuperabile (Dinkelsbuhl, Miltenberg). Caratteri
particolari alle costruzioni a telai nella Germania settentrionale sono le molte finestre,
che occupano la maggior parte della facciata, e la decorazione arieggiarne quella delle
siffatte

costruzioni che

costruzioni di pietra,

ma

limitata alle testate delle travi maestre, alle

esterne

facce

delle travi orizzontali

ed

collega-

ai

menti. All'incontro dei correnti e dei

montanti

applicano colonnine po-

si

forma

ligone o mensole, talora in

maschere o
sorreggono
gia

il

cornice sulla quale pog-

la

piano superiore od

tetto, cor-

il

nice che talora sporge a

mo'

dacchino;

delle

testate

ornate di mascheroni;

sono

orizzontali talora

in

mu-

travi

sono

nelle

facile

ma

pi

fregio a scala, motivo di

il

applicazione

uso anche
associato

cornici

intagliati ani-

mali fantastici e simbolici,

comune

di bal-

avvivata

risalto delle parti

Le

ratura.

superficie

la

anche dal

di

che

piccole cariatidi,

di

(fig.

503); dur in

fregio gotico a fogliami,

il

archi

agli

intrecciati

(fig.

504); l'effetto complessivo era accre-

sciuto dalla forte coloritura. Nelle co-

legno

in

struzioni

come

torricelle

riempimento

delTaccuratezza

telai

erano ancora

in

uso

dopo l'innovazione avvenuta

/'

lo

sparire delle

ampie

taggio della scultura in pietra.


nacoli,

non ba.stavano

in

mutamenti

In

dei telai va a scapito

nelle

giunture

dei

sostanziali

forma,

di

nel secolo X\'I, di terminare la facciata con un frontone

ad angolo acuto anzith con un

Con

ecc.

maggior cura

montanti e dei correnti. Le case

secolo XVII, senza,

nel

accessori,

angolari,

quelle di Strasburgo la

gli

corpi sporgenti, veroni a cap-

pielletta,

nel

Germania

della

meridionale abbondano

tetto a padiglione.

e pittur.a.

.sci;i.ti;r.'\

p.ireti

Ad

la

ornare

pittura passa
i

portali,

le

una cattedrale mille statue. Ala

scultura non basta a garantirne V intima bellezza

c'

seconda

in

gallerie,
il

anzi

linea, a tutto

contralforti,

continuo
il

van-

taber-

esercizio della

pericolo che,

siccome

SVOLGIMENTO
una

folla

di

statue

danneggia

rapido tolga all'artista

il

modo

DI

FORME D ARTE NAZIONALI

retletto
di

delle

singole

immedesimarsi

figure,

397

cos

nella propria

un lavoro troppo

opera

quella che in

ogni caso se ne avvantaggia Fabilit manuale.

Non

meno

importante

l'ampliarsi

della

materia

.Medio Evo. che era andato faticosamente conquistando


dosi per pi di estendere che di approfondire

le

delle

un tesoro

Il

intellettuale, curan-

cognizioni raccolte da ogni parte,

ora incomincia ad ordinarle con chiarezza. Sono in voga e


scritti

rappresentazioni.

diventano

popolari

enciclopedici, gli speicJii della natura e della storia; lo stesso indirizzo

si

gli

ma-

MANUALI-: ni STORIA

398

soggetti sono molto

molte leggende,

Quanto pi

e le virt ecc.

esprimono

le

Ma

bestiarii,

pi

vari.

immagini
i

Alle

storie

di calendari,

soggetti

idee e lo spirito del

AKTIv

una maggiore ampiezza

nifesta nelle arti figurative. Oltre ad

anche

DF.1,1.

si

accostano

figure

delle

rappresentazioni,

bibliche

s'aggiungono

lavori propri di ogni


alla vita reale, tanto pi

mese,

vizi

facilmente

popolo, tanto pi scompare l'astruso e fosco sim-

molto tempo prima che la nuova tendenza predominasse dappertutto. La prima difficolt fu quella di armonizzare le forme plastiche e pittoriche
difficolt che gli artisti vinsero trovando le linee e le
col nuovo stile architettonico
bolismo.

ci

volle

forme consone

all'architettura giitica a

danno

del \'ero carattere dell'arte plastica.

SV'OI.GIMF-N'ro ni

Quando

sorse l'architettura gotica,

svolgimento nel senso


nell'architettura a cui

monotonia.

FORMI'-

Necessit

di
si

una

vita

modo

verismo

cosciente
si

mescolano

sincera naturalezza

scultura, che aveva

pi vigorosa e

pi

399

gi

naturale,

un lungo
un ostacolo

avuto

trov

associ, basandosi quella su regole fisse e precise fino

esterne

condussero

libert alle severe leggi architettoniche,


in

la

DAKTE NAZIONALI

perfetto verso
coi tipi pi

ma una

stilizzare le

senza che

un nuovo

la

fantasia artistica

ideale.

Alcuni

tratti

si

trasformasse

isolati

di

vivace

severamente architettonici, creando cosi non

maniera, non

un

ideale

alla

figure e a subordinare la

ma una

parvenza

una

idealistica

MANUALE

400

STORIA DEL ARTE

DI

dopo

difetto proprio pi della scultura gotica tedesca

Ma

cese.
in
il

quella

Germania

sommo;

trovava

si

gi perfetta,

alcuna preparazione
occhi, la

gli

mano

quando anche

l'animo

al

come avviene sempre quando


perfetto,

l'

imitazione

si

nuovo

si

stile

imita uno

attenne

Miglior

all'esagerazione.

giunse

sviluppo dello

mente
ne

alle

Francia

in

che

cio dallo stile arcaico,

si

ebbero

ivi

tino

loro

raggiunto

con

gradata-

scultura ha

la

dagli inizi,

all'ultima

pcrtezionc.

ivi

sorgono

personalit

come

la

deirarchi-

e diversissime scuole

troviamo parecchie

provinciali e locali

hanno una

fran-

arriv

gli

pu seguire

terra classica della scultura gotica,


tettura

della

gotica

stile gi

Francia a buon diritto considerata

la

non

perci,

all'esteriorit

sorte

gotico, e arrivando

Soltanto

storia tutta sua,

Perci

che

forme non furono n esagerati

nuove

unilaterali.

una

stile

1250)

L'architettura

senz-a

scultori francesi: essi procedettero passo passo


lo

il

scultori tedeschi adattassero

gli

diffcili.

scultura gotica francese aveva

la

improvvisamente

che

bisogn

condizioni assai

in

artisti

insigni, che

ed un concetto tutto

proprio della rappresentazione,

mediante

il

quale

per diverse vie raggiungono l'eccellen/.a.

Francia. Scultura in pietra. Nella Francia

Fig. 506. St-itua di Cristo


el

portale principale del

duomo

di Glia

settentrionale sul principio del secolo


cosa.
la

Perfino nella scuola borgognona

tgura di

XII

la

manca

scultura in pietra era ancora


il

giusto senso plastico.

Cristo giudice, nella lunetta del portale del V'ezelay

(fig.

una povera

Ad

esempio,

5051, colla pai te

SVOLGIMENTO
inferiore del

corpo quasi

assai difettosa.

di

profilo,

Le pieghe sono

FORMK D ARTE NAZIONALI

DI

e la supcriore

spirali

la

testa poste di faccia, opera

o parallele, tttissime. Se

Fig. 508. Statua di DaviJ

Fig. 509. St;

Chartr

a c-ippellu de

:lia

cattedrale

di

Cristo del portale maggiore di Cli.irtres, posteriore di cento anni,


il

grande progresso

in pietra

(fig.

506).

fatto nella

forma,

ma

401

la

confrontiamo col

della

.Madonna

vedremo non

anche l'iniirizzo che prese dipoi

questo indirizzo contribuiscono

gli

la

solo

scultura

incitamenti che vengono da

ogni parte, da Arles, da Tolosa, dalla Borgogna, ad unirsi in una scuola omogenea
Sprin-ger: Manuale

II.

27

MANUALE

402
che produrr

le

opere

Digione stesse, donde

di

DI

STORIA DELL ARTE

Angers, Corbeil, Le Mans, S. Dionigi,

parti

il

movimento

artistico,

ricevettero in

Parigi.

cambio

Tolosa
di l

molti

ig. 5.1. Slatm, det.^i di Salo

nella cattedrale

elementi per
lini

la

loro artistica maturit. Nell'officina lavoravano

che sbozzavano

le

pietre e le

statue e rilievi. Essi seguivano

zione dei ricchi

niirtali

le

figure

le

ornavano

di

medesime

regole, che

umane

trafori,

e gli

di

Reim

concordi

scultori

ammettevano

che

gli

scapel-

scolpivano

nella

decora-

a grandezza naturale, senza limitarne n

il

SVOLGIMENTO
numero n
dusse

scultori

gli

particolarmente nelle
corpi,

ma

sono

metricamente

stile

gotico pose fine agli antichi

vesti.

trattate

aver

posto

vesti

pi

;.

512.
di S.

Anche

in

imparano a

Queste non lasciano apparire le forme, non aderiscono


come un involucro a s, e drappeggi sono disposti siml'altro

a'

Giacomo

San Dionigi.

uso
in

sottili,

Testa

guisa di scanalature. Cos sono

gruppi di figure

modo

Evan;
a Pa

una

rivela

le

sculture pi

una genialit innovatrice

tutto tondo, e di aver vestito

da lasciar trasparire

in

parte

belle

le

il

le

assai

mag-

merito di
statue di

forme del corpo.

dtll'UspcdalL.ttedralc di

nelle sculture pi recenti, sia a

un lembo; oppure

si

Inoltre agli scultori di Chartres spetta

quente questa severit nel disegno


gettate sopra

con-

dopo

l'uno

non

che

ieratici

tipi

sempre a norma la
disegnare simmetricamente le loro figure,

antiche nella cattedrale di Chartres dove


giore

403

francese a una grande naturalezza, pur avendo

la scultura

simmetria. Cos

ai

Lo

disposizione.

la

FORMF, D ARTE NAZIONALI

DI

spalla,
il

in

Chartres che ad Amiens isecolo XIII

delle

modo da

vesti

(fig.

507).

Le

un braccio, mentre

lasciar libero

fre-

sopravesti di solito sono

vestito arrotondato intorno al braccio

sempre

Pa

in

l'altro sostiene

ogni caso per

il

Le figure, allungate per conformarsi alle linee verticali dell'architettura gotica, rendono pi evidente la tendenza
al simmetrico. Col tempo le linee rigide dei corpi si vanno incurvando sulle anche,
il
il che le interrompe con bell'effetto
mantello gettato di sbieco produce un grazioso contrasto coi drappeggi verticali della tunica, specialmente quando questa cade
in lunghe falde fino al suolo (fig. 509). Questa curvatura del corpo era forse una
necessit materiale; dovendosi ricavare da un pezzo in forma di pilastro la figura
della Madonna e del Bambino, bisognava che la parte superiore del corpo della Mapanneggiamento

a pieghe parallele

(fig.

508).

donna

si

inclinasse

da una parte, affinch

la

figura del

curva formata dal busto inclinato della Madre

ma

la

Bambino

potesse stare nella

questione non ancora risolta

MANUALE

404
'ch S

DI

STORIA DELL ARTE

pure questa necessit fosse, in qualche caso isolato, accertata, non fu per

forma

sola ragione di questa

rappresentazione

di

tanto

la

Comunque sia,
modo che l'altra

frequente.

questo atteggiamento del corpo, che gravita sopra una gamba,

in

viene ad essere fortemente incurvata, caratteristico della scultura gotica, ed appare

primamente

in Francia,

dove

tempo,

quale

vestito

del

vedono

anche

costumi

severa simmetria
secolo

XIII,

al

che

si

anche portato

in

imitati

trova

nel

.-itteilralc di

dai

Mal

vesti,

Cluny

(fig.

Fig-. 515.

Parigi, e

una

stilistico

gli

scultori

Una

(fig.

Reims

^07 e 510),

(fig.

testa d' Evangelista, del

512), proveniente dalla chiesa

Testa

di

cittedrale d'An

Cristo

testa nella cattedrale di Parigi

che

si

una

511), e

meno

ifig.

513),

evidente nelle grandi statue

gotici.

accorderebbe un

segno delle

di

Re

San Giacomo a

tempi
si

maggior perfezione. Insieme col

specialmente a

classici,

museo

presentano chiaro questo carattere


dei primi

alla

genere s'attengono

osserva nei capelli e nella barba.

si

Fig.

dell'ospedale di

modo

individuale di rappresentare

Non

dei capelli e della barba.

gi che

le teste

gli artisti

si

con un

tal di-

accontentino di

una rigida maschera, ch quasi da ognuna delle figure sui portali e sui pilastri spira
una certa vita, ma non si scostano dal tipo generale. Nella misura delle parti del
viso serbata la massima regolarit; gli occhi sono simmetrici, la bocca fine (fig. 514).

Ma
e

l'espressione

maggiore
di

manca;

in

quelle forme, pur giuste e corrette, lo spirito

l'anima assente. Ci valga anche


di

s nella

Amiens,

memoria

la

del

per

la

celebre

statua

quale, forse per questo, par che

popolo

e rest nell'arte

di

Cristo

non abbia

senza imitazioni

itg.

del

debole
portale

lasciato traccia

515). Solo

dopo

SVOLGIMENTO
1250, quando ratteggiamcnto

il

DI

FORME d'artK NAZIONALI

delle figure e

come dicemmo, mut anche

il

405

modellato delle vesti mutarono com-

pletamente,

tipo; le teste per-

il

dettero

severa

la

re-

golarit dei contorni,

mento

il

acuto,

fece pi

si

fronte pi

la

bassa e pi rotonda,

meno

naso

il

tuato,

accen-

viso co-

il

minci

appunto ve-

qui

diamo

sorridere.

la

natura-

lezza manierata

luogo

della

in

vera e

viva naturalezza. Infatti

l'espressione

sorridente

appare

anche dove

il

carat-

tere della figura

non

richiede.

lo

Ci che abbia-

mo

detto

vale

spe-

cialmente per quella


scultura in pietra che

strettamente

con-

nessa coH'architettura.

Dovendo

l'opera

dello scultore subordinarsi, talora ser\

mente,

il-

alle leggi del-

l'architettura e della

decorazione, era inevitabile che

.scul-

la

tura perdesse molto


della sua purezza
libert, e
risse.

si

Purtroppo

maggior parte
sculture

gotiche

tempo

fu-

mu-

della

Rivoluzione; nel
colo

rono

XIX

la

delle

rono deturpate
tilate nel

immise-

molte

restaurate,

sefu-

ma

troppo

.spesso in

modo

arbitrario.

Nel secolo XIII non

c'era

MANUALE

4ob
una

una

non

cattedrale,

chiesa,

STORIA DELL ARTE

DI

non

che

Reims

quella di
e

in

Le

di

Bourges,

massimamente

in

era una profusione di statue. Nelle facciate, neirornamento esterno

parte dell' interno

prevalgono

figure

fosse ornata di sculture in gran copia.

Amiens,

Nelle cattedrali di Chartres, di Parigi, di

la

scultura ebbe ottime occasioni di lavorare e di progredire.

sulla

pura

turbandone

illogico sui portali,

zione del timpano, alla quale

campo

nuova

grandiosit

scomposto

in

la

si

ornamentazione, anzi talora

calma e

l'effetto artistico.

attenne strettamente lo

zone dove sono costrette


che

sentimento

dolce

affollano in

si

L'unit nella

romanico,

stile

addensate

le

figure.

modo

composifinita;

Ma

il

quanta

che schietta semplicit! Figure fem-

'/

Fig. 517. r.irticoljre del Giudizio Universile sapij

minili di

una grazia che pur

carattere e di

alta dignit.

Parigi, e se ne
ciate

pu seguire

nuovo
il

stile

del transetto della cattedrale di

di

di

piena maturit

nelle

fac-

Chartres. Nella decorazione scultoria di Reims,

non pochi

difetti,

quali

la

goffaggine di certe

un

maggiori, non

movenze,

si

le

la figura

manierismo; essa divenne

della
in

tipi,

la

la

\'ergine gi

certo

modo

con un

sorriso

si

che

nobilt di certi atteggiamenti vera-

libert e vivacit dei

una semplicit

ottenuto con

Amiens

teste insulse,

pu disconoscere

mirabile variet dei

la

l'effetto

sculture di
al

alla

uomini pieni

Notre-Dame

lato di

nella facciata di

lati

scultorii,

nei quali

compare

pare

delle porte

mente

cattedrale di Bourjr

tuttavia in alcune statue pi grandi del vero, poste sopra piedestalli ai

figure, la leziosit di certe


;

cll.1

continuo sviluppo fino

l'esecuzione molto disuguale, e con

ghigno

por

mantiene dignitosa stanno a

si

Il

il

di

panneggiamenti,

mezzi che ha del

classico. Nelle

diparte dal concetto arcaico e tende

l'esemplare

di tutte le

Madonne

gotiche.

ro DI FORME D ARTE NAZIONALI

SVI,(;IM1CN

Tra

chiese minori da ricordare

le

di Luigi IX,

Dopo

gotica.

quale possedeva

la

Santa Cappella nell'Isola

la

statue degli Apostoli, insigni

le

restauri eseguiti nella Santa Cappella forse

si

407
di Parigi, del

lavori

di

ricostituito

tempo

scultura
l'effetto

che essa doveva produrre nei suoi bei tempi, essendo stata ripristinata la policromia
non soltanto nelle parti architettoniche, ma anche nelle sculture, che dal colore rice-

come

vettero nuova vita. Nella scultura gotica


nell'architettura

un mez/.o

colore era

il

ad-

dirittura necessario per dar t'orza e risalto

non serve soltanto

particolari; esso

forme

le

ma

renderle pi distinte,

l'illusione della vita. Sulle vesti si

ai

a rilevare

dipingevano

ricchi disegni usati negli abiti di cerimonia.

modo

Capelli, barba, carni, erano riprodotti in

assolutamente naturalistico.

Cos l'amore per

natura e

la

reale

la vita

penetra nell'arte a dispetto delle esigenze


listiche dell'architettura

maggior

dove

libert

lo spazio e

non

esso

si

l'architettura

fa violenza alla

da notare che anche

non limita

composizione.

ampi

figure degli

le

sti-

con

esplica

portali delle facciate, sebbene separate da co-

lonne
in

da

artisti messe
formavano un

erano dagli

pilastri,

relazione una con l'altra e

insieme; tanto poteva

Essa

si

compiace

tendenza narrativa.

la

dei

suirarchitra\e

rilievi

delle porte, sui cornicioni

dappei-

un po'

Le rappresentazioni legstorie di S. Dionigi a Reims

tutto nelle cattedrali.

come

gendarie,
(fig.

le

516), e quelle tolte alla vita profana,

modo

producono

gli

e chiaro;

personaggi non hanno solo

ma

tempo,

stire del

giunge

avvenimenti

al

movimenti

ritratto,

anche

tipi;

sempre pi

a\vicinano

si

in

alla

il

ve-

quasi

si

gesti e

Ma

verit.

piccole proporzioni che erano imposte


sorilievi

furono

la

causa

ri-

preciso

principale

ai

di

le

bas-

una

sosta nello svolgimento del senso della forma,


e di certe imperfezioni

bel progresso

si

nei

particolari.

ed a Reims. Specialmente nel


si

scorge

varie;

l'acuta

percezione

rilievo di

l'esatta

poco manca a veder espressi

un passo da fare, ma non fu


da quella della settentrionale:
il

Un

vede nelle figure ignude del Giudizio Universale

loro modello a

Parigi

fatto.
i

Reims insieme

al

stati

La

scultura nella

Francia

(fig.

517)

nello zoccolo dei

meridionale

procede

Bourges e Bordeaux hanno


portali di Lione e di Bordeau.x

portali delle cattedrali di

rilievi

Bourges

riproduzione delle movenze e posizioni pi


d'animo ed i sentimenti. Non c'era che

gli

rappresentano soggetti somigliantissimi.

giusto disegno del corpo

MANUALE

4o8

La

scultura nel secolo XIV^

si

STORIA DELL ARTF,

DI

campo

viene perfezionando, non tanto nel

del-

dove facilmente cade nel convenzionale e nell'artimigliori esempi si hanno ad


fcioso, quanto nei monumenti sepolcrali, dei quali
Amiens, a Rouen, a S. Dionigi, a Bourges ed a Fontvrault. Meglio che altrove si
vede il progresso dell'arte nelle tombe reali di S. Dionigi, dove dalle figure ideal'arte

monumentale

ecclesiastica,

lizzate,

ancora

in

uso

tempo

al

di Luigi IX,

si

passa gradatamente a figure sempre

pi conformi al vero, fino a raggiungere nella statua di Filippo

vanni di Arras, una forte espressione di vita individuale.


fu

cominciato

nel

vi

si

Ma

le

Sarcofago

XIV'

le

manifestare
a

suo

il

modo

riprodurre

di

mani sono per


forma

sentir la

fedelmente

le

nell'atteggiamento

lo pi conserte

plastica; la sua abilit

minuzie

XIV

scultori dei Paesi

Bassi francesi, quali Giovanni Ppin di Huy,

menti di Roberto e Margherita d'Artois e


stile,

prescritto

sul petto),

si

dell'

primeggiarono
autore

di quello del conte di

Andrea Beauneveu

col

riduceva di con-

del vestito, ed a dare al volto

vivace. In questi lavori nel secolo

squisito senso dello

della

non poteva liberamente

l'artista

meno

lo

Dionigi

tempi

ultimi

agli

espressione pi o

per

S.

di Vi

tempo, erano un tema povero, nel quale

vestito del

a Gio-

III attribuita

sepolcreto di

spoglie degli antichi Merovingi e

le

statue dei re giacenti sul sarcofago,

dalla tradizione (nel secolo

seguenza

accogliere

aggiunsero nuove tombe, fino

b'g. 519.

monarchia.

per

XII,

secolo

Carolingi, e in seguito

Il

una
gli

monu-

dei

Etampes, lodevole
quale appare

Hainaut, nel

un vigoroso realismo, e Roberto Loisel, discepolo del Ppin, autore della leggiadra
statua giacente di Bertrando de Guesclin, opera compiuta dal 1389 al 1397.
libert e pi vivo senso del vero poteva lo scultore manifestare nelle
ai

lati

del

sarcofago:

dopo

la

met

del secolo

XII invalse

il

Maggior

piccole

figure

costume, che ha del

SVOLGIMENTO
greco, di rappresentarvi
le

donne,

ritratto.

le

di

FORME

duca

di

Bcrr)',

del

La maggior mutazione

Bourges

il

colla

francese.

maestri

di

valentissimi,

forme alquanto tozze

Paesi

di

la

fiamminga entrava

in

il

sarcofago era

sarcolago
di

marmo

miniatura

met

del se-

francese

faceva

la

Borgogna nel fa\orire


rapporti sempre pi stretti
di

Bassi, e specialmente dalla scuola di Tournai, che ebbe

proviene
alle

tempo anche

Francia gareggiava con quella

artistico, e l'arte

Dai

518),

1392.

avvenne verso

nello stile della scultura

colo XIV, regnando Carlo V, nel qual

figure,

Beauneveu; esse ornavano

nella cripta della cattedrale di

ogni forma di lusso

(fig.

di

conservano alcune di queste

nero, colla statua del duca giacente; opera cominciata nel

Corte

monaci

del

si

Cambrai valentissimo scolaro

la

mano

Bourges

di

grandi progressi e

409

con vigore d'espressione e con una naturalezza che ha

Giovanni
del

DARTI'; NAZIONALI

esequie del defunto, coi l'amigliari dolenti,

servi, effigiati

Nel museo

DI

forme

mutamento

delle

slanciate. Alla

Corte

il

proporzioni:
di

Digione

si

il

sostituirsi

incontravano

delie
artisti

MANUALE

410
francesi e tamminglii;

chiam a

non

esiste

s dai Paesi Bassi

STORIA DELL ARTE

ni

dunque una

Giovanni

di

horgognona. Filippo l'Ardito

vei^a scuola

Marville e Giovanni di Liegi, dalla Germania

Werwe,

settentrionale Claus (Nicola) Sluter col nipote Ciaus de

de Baerse
fu

dubbio

senza

portale

Termonde, ed a ciascuno assegn

di

Claus

Certosa,

della

Sluter

(dal

tomba

della

1384
di

lavori.

1411', autore dei gruppi scultorii del

al

Filippo l'Ardito

con

iMos

museo

nel

5191 e della fontana di

(ig.

figure di Profeti

sei

un tempo nel

520),

Bigione. Pi che nella figura

di

nome

alla

pare preannunziare

a taluno

(fig.

Certosa ed oggi

cortile della

Mos, che d

di

dal Belgio Giovanni

pi valente tra questi scultori

Il

Fontana, e che
il

Mos

di

vide,

Daniele

Mi-

Da-

chelangelo, e nella dignitosa figura di

da osservare in quelle di Isaia e

di

trionfo della schietta e penetrante

il

naturalezza, non disgiunta da grandezza e

Queste figure erano colorate,

severit.

ardite

Filippo

di

servi

l'Ardito

quello di Giovanni Senza

moglie,

modello a

di

Paura

Werwe,

nipote

Come

Claus

di

Claus Sluter,

di

l'aragonese Juan de

del-

Verta.

la

nell'architettura cosi

nella scul-

Spagna dipende dal gotico francese;


che si vede massimamente nei ricchissimi

tura
il

sua

e di

quale lavorarono artefici francesi

al

e fiamminghi, sotto la direzione

de

ed

forma dovettero parere pi vive ed


che non al presente. Il monumento

in tal

la

portali;

pi tardi appaiono anche influenze

fiamminghe.

Apostoli nel portale del

Gli

transetto della cattedrale di Burgos, opera

compiuta

circa

pi rozza che

le

un'arte pi
Leggio deUaquila,
(Deslrce,

La

di

portale

del

Giovanni Jo

Diiianderie).

In Inghilterra per tutto

in

compenso

gnifica,

citate

ma

si

il

nel

scul-

^ede

Bartolo-

27S.

secolo XIII la Corte favori l'arte francese

esercit ad ornare di statue

Wells,

angeli a rilievo tra


scultura

si

non usan-

non pot farvi grandi prove, ma


ampie facciate. Fa decorazione ma-

vasti e profondi portali, la scultura


le

soltanto in rari casi artisticamente organica

di

tuttavia vi

Tarragona, opera di un maestro

alcune sculture di bellissima esecuzione, quali

cattedrale

matura che non nelle sculture


maggiore della cattedrale di

meo, eseguita
dosi nel paese

di fattura

contemporanee

ture francesi e tedesche

sono

1250,

il

non

le

quella

collegio della

le

tombe

meritano tuttavia

Madonna

Maddalena ad

finestre della cattedrale di Lincoln.

monumentale sono

terbury e Lincoln.

del

la

Ma

del

O.xford, e
le

di

essere

portale

migliori

opere

di ^^'estminster. di Salisburv, \\'orcester,

caratteristica nelle

sculture

sepolcrali

inglesi,

fino

della

leggiadri

dalle

di

Canpi

SV^OLGIMENTO

DI

FORME

1)

ARTK NAZIONALI

411

MANUALE

412

STORIA DELL ARTE

DI

antiche, l'aspirazione degli artisti a dare alle

secolo

XTV

vi

si

Beauchamp

Fusione

in

un atteggiamento
linee.

Ciillen platfs^ pare che provenissero

incise, dette dagli Inglesi

del cavaliere

figure

osserva talora una eccessiva morbidezza di

a ^^''arwick

bronzo.

opera

Nella fusione

in

di

Fig. 524. Portale maggiore della chiesa della

vivace

nel

lastre d'ottone

da Colonia. La tomba

fiamminghi.

artisti

bronzo

Le

Paesi Bassi tennero sempre

Madonna

il

a Trevil

(Fotog. del R. Istituto fotogrammetrico prussiano).

primato, e fornirono bellissime lastre tombali incise,


alla

principale della fusione in ottone, detta appunto

cose produsse bellissimi leggi


stallo
(fg.

alla

Danimarca. Dinant presso Namur, fino dai tempi

in

forma

architettonico. Di questi lavori

521), opera di

delabro per

il

Giovanni Joss

di

di

Germania,

di Ranieri di

Dinanderie

aquila colle

ali

il

Inghilterra ed
fu

il

leggo

di

quale nel 1372 fece anche

cero pasquale nella cattedrale della stessa

citt.

il

arte che tra

spiegate, sopra

un bellissimo saggio
Dinant.

all'

Huy,

Al nobile

centro
le altre

un piede-

Tongern
il

bel can-

stile

gotico

SVOLGIMENTO
primitivo appartengono anche

Foieloy e GotVredo d'

Eu

le

DI

IfQRME

I)

ARTE NAZIONALI

figure fuse in

nella cattedrale di

bronzo degli arcivescovi Evcrardo

Rouen.

profondit di sentimento e perfetta esecuzione sono


e della regina

Eleonora d'Inghilterra nell'abbazia

Guglielmo Torell.
inglese

l'arte

ci

Un

le

di

Ma non

Intaglio in legno. Gli


produssero non poche opere

VVestminster, opera insigne

Edoardo

non comune

III

di

Digione, fatti

circa

il

1392,

in

questi intagli gi appare preannunziato

il

docile,

muDendermonde.

seguirono

nei

grandi figure isolate ricevono vita dai pittoreschi e multiformi gruppi di


nori

di

ff 1377),

una materia pi

e facilmente

tazioni dello stile. Eccellentissimo intagliatore fu Jacopo de Baerse da

autore dei due celebri altari intagliati

di

per

irrigidita.

intagliatori in legno, trattando


di pregio

queste

inferiori a

statue del re Enrico III {f 1272)

secolo dopo, nella statua di bronzo di

appare impoverita ed

4'

le

quali

figure

realismo del secolo X\'.

le

mi-

MANUALE

414

Germania. Scultura
poi non

in

regge

al

STORIA DELL ARTE

DI

La

in pietra.

scLiltura tedesca dalla

paragone coU'arte franco-fiamminga;

svolgimento calmo ed organico, perch invece di


stile

accoglie senz'altro

come

presenta, ed imitando

si

gotico nel pieno senso della parola. Di ci

Friburgo,

sia

il

esempi

5221, che nello

altri

si

come una delle


hanno nella facciata ocstile una continuazione

quella di Friburgo, nelle statue policrome degli Apostoli nel coro del

lo

stile

prova evidente nella cattedrale di

la

cidentale della cattedrale di Strasburgo

*"*!.

lo

quale pure ritenuto

(fig.

nuovo

al

fondamentali,

principii

creazioni pi originali della scultura tedesca

di

XIII

sopratutto uno

modelli francesi applica

ha

si

nel portale che nel vestibolo,

del secolo

gradatamente

adattarsi

campo

architettonico e di trasportarne nel proprio

met

manca

le

duomo

di

'4b,^^^
Colonia,

nella

statua

della

facciata

della stessa cattedrale

523). L' influenza

(fig.

francese, e pi precisamente dell'Isola di Francia, appare anche nelle

Madonna
Wimpfen im

giadre figure del portale maggiore della chiesa della

molto

di francese

opera

di

scultura

si

vede pure nelle sculture

monumentale

nell'atrio della cattedrale di


agli
di

studiosi

di

Germania

occidentale

molti problemi tuttora insoluti. In generale

GmLind,

nelle quali gi

sono da ricordare

le

appare una tendenza

Madonna ad

il

si

vasta

offre

gli artisti

sculture del portale di Santa


al

realismo

Esslingen. Nella P'ranconia

cosa di francese, ed evidente che ci

che

1270,

al

pare probabile che

le

Ulma

invece

di

Croce

notevole

la

Augusta,

della

duomo

di

Bam-

sculture del

berga indubbiamente hanno fondamento nella tradizione locale,


venticinque anni del secolo XIII,

pi

Paradiso

segreti della plastica direttamente

delicatezza e genialit delle .sculture delle cattedrali di


chiesa della

leg-

524) e

(fig.

La

Tale.

cosidetto

il

Munster, opera compiuta dal 12(^0

questa parte della Germania abbiano imparato

dai Francesi. Nella Svcvia


a

nella

svelte

a Treviri

ma

v' pure qualche

deve ad uno scultore tedesco degli ultimi

quale impar l'arte a Reims.

SVOLGIMENTO
L'avvicinarsi e

FORMIO D ARTE NAZIONALI

DI

contrastare delle due tendenze appare

il

in

4>5

modo

Reims

di

unit di
i

Bamberga. Nei

e di

Madonna

chiesa della

portali di

Norimberga

(fig.

525) e della

vede una

si

Bamberga. da Strasburgo

da Friburgo. La Sassonia pu vantare


portale

settentrionale

(1358),

quelle

duomo

di

della

le

duomo

del

sculture

nel

due porte mag-

e delle

Martino a Braunschweig,

giori della chiesa di S.

massima parte appartengono

opere

che

secolo

XIV. L'ammorbidirsi

in

al

dei contorni e V in-

chinarsi dei corpi sopra un'anca,

caratteristiche

appaiono esagerati

delle sculture francesi,

-,;

di Erfurt

porta del Paradiso

Magdeburgo,

po-

classico,

al

che ha del mestiere, e che deriva

stile

suoi elementi da

del

Sebaldo, di S. Lorenzo

S.

non

che

trebbe essere pi manifesto nelle due Visitazioni, con tnure arieggiami

Le

sculture tedesche contemporanee.

nelle

sono

teste

piccole e tondeggianti, con espressione sorridente,


i

corpi

deale

scarne

esili,

le gambe. L' iforme giovanili,

braccia e

le

sono

bellezza

della

le

tenere, gracili ed aggraziate. Vi

amorosa

della poesia

dei

vede

si

l'effetto

Minnesinger

che

allora era gi caduta nel convenzionale e nell'e-

sagerato; di conseguenza alle sculture del secolo

XIV manca

per

l'espressione;

lo

pi

sono

la

forza e

variet

del-

figure uniformi, pi leziose

che leggiadre, difetto che attenuato quando


scultura in piccole dimensioni.

sconoscere

la

pu

si

la

di-

bellezza di certi intagli in avorio,

come

altarini,

simili

minuterie

La

Non

scrigni, coperte di libri, pettini, e


(fig.

526).

scultura sepolcrale cominci a progredire,

emancipandosi dall'architettura, nel secolo XIII

un

nel che da vedere


tire della

propria persona, che

stando nei cittadini,


costituire

si

viene manife-

quali nella chiesa vogliono

La

un santuario domestico.

funeraria non

si

effetto del pi forte sen-

assoggetta

alle

scultura

regole dell'archi-

tettura gotica cos docilmente

come

sacra od ecclesiastica;

vede specialmente

in

Germania. Lo

giunge

stile

l'eccellenza

il

che

si

[ita

omonima

.1

Elisabetta nella

Marburgo.

romanico tardo, che rag-

Naumburg

(vedi

quasi fino alla fine del secolo XIII,

Solms ad Altenberg

ed altrove), nella Franconia (tomba

Frauenrodej e nella Turingia

fig.

non

si

conserv nelle statue sepolcrali

dove

alla scultura

non

nell'Assia (pietra sepolcrale di Santa Gel-

sulla

Lohn, ed altre pietre sepolcrali a Marburgo


di sua moglie a
di Bodenlauben e

di

donde

300),

nella regione renana,

ma

era facile affrancarsi dall'architettura,


trude, del conte

scultura

la

Ottone
si

pu conchiudere che

la

scuola non

si

spense.

MANUALE

4i6

questa scuola appartengono

DI

STORIA DEI-L ARTE

sepolcri di due langravi di Turingia ad Altenzelle


una cripta dove sono anche le tombe dei margravi di Meissen) ed a Niemburg
sepolcri del conte Bernardo III di Anhalt e di sua moglie, e del conte Ditmaro
i

lin
i

di

suo

mento

figlio.

Madonna ad

Nella chiesa della

del conte

Guntero

Arcstadt,

Schwarzburg (f 1368)

di

zoccolo

nello

di sua

funerale; lo stesso motivo patetico, frequente nella scultura della Borgogna,

monumento

nel magnitco

XIV

secolo

si

rivede

Gherardo XVII (f 1383) a Quedlinburgo. Nel


scultura in Germania appartiene ancora alle province

del conte

primato della

il

monuun

del

moglie, scolpito

Norimberga.

centrali

ed orientali. Perfino nelle sculture delle chiese

bidita

si

vede

che

gli

scultori

si

compiaccionp

Nelle statue dei Profeti nella chiesa della


S.

Elisabetta

sull'anca,
nelle

ma

statue

armature

Marburgo

(fig.

gi attenuata.

sepolcrali,
le

non

327)

si

Madonna
osserva

La freschezza

maniera gotica ammor-

la

di ritrarre liberamente dai vero.

a Norimberga, e nella statua di

ancora

V inclinazione

e la naturalezza

tanto nelle sepolture dei gran signori, dove

insegne di grado e di nobilt sono d'impaccio

all'artista,

quelle dei cittadini e specialmente delle donne. C' a Schulpforta

bambino degnissimo

di studio per

opera notevole per originalit


di

Norimberga, dove

la

ricorda ancora una volta

la

la

squisita

tomba

di

lastra sorretta dalle


le

esecuzione

Corrado Gross

l'

del

corpo

manifestano meglio

si

il

le

pesanti

quanto

sepolcro

di

in

un

impronta personale

nella chiesa dell'Ospedale

figure dolenti dei beneficati; idea che

consuetudini della Borgogna

(fig.

5281 Queste sculture

SVOLGIMF.N IO ni l'ORME D ARTE NAZIONALI


funerarie per Io pi erano colorite,

esempio, nella chiesa

di

S.

dei coniugi Holzhausen nel

duomo

nella cattedrale di xMagonza,


della

il

che ne accresceva

Croce a Breslavia
di

nei quali

la

4'7
citiamo

naturalezza;

ad

tomba del duca Enrico IV, quella


Francoforte,
monumenti degli arcivescovi
si pu seguire meglio
che altrove la storia
la

scultura funeraria tedesca, ecc. Negli ultimi venticinque anni del

secolo XIII,

_^
in

monumenti

di cospicui personaggi, gi

e\'idente T intenzione di dare

fedele del defunto; ci risulta anche dalle notizie che si

hanno

monumento di Rodolfo d'Absburgo nella cattedrale di Spira.


Un campo assai proficuo per la scultura in pietra erano
dalle quali deriv

il

pulpito, divenuto nel secolo

pulpiti pi rinomati (Strasburgo,

tengono

alla fine del gotico.

Sprixger

Manuale

II.

XIV una

le

un

ritratto

della costruzione del

iconostasi

ifg.

cosa indipendente;

529),

ma

Anche

le

Amiens) apparvasche battesimali furono sempre ornate con

Basilea, Freiberg, Vienna, Beauvais,

28

MANUALE

4i8
molta variet

di

figure, e cos

DI

STORIA DELL ARTE

ricettacoli degli olii

Un tempo

santi.

specie sacra-

le

mentali erano custodite in un

armadio a muro
con

stodia

fregi di

tabernacolo,
giante

al

si

cu-

go-

stile

idea del

l'

(Ulma), torreg-

cornu Evangeli!

ci

talora collegato

un

questa

poi sorse

tico,

ma non

tard ad ornare

ma

pilastro,

muro o ad

al

per

pi

lo

e sovraccarico di sta-

isolato,

fogliame.

tuette e di fregi a

Per ragioni puramente decorative si pens a collocare


nella galleria del triforio del

duomo

Praga

di

dei

busti

benemeriti della fabbrica

in-

teressante collezione di ritratti

XIV,

pietra nel secolo

in

scolpiti

nella quale gi

vede

si

qualche testa di carattere personale.


L'edifizio civile, oltre alle

mune

delle

Co-

del

facciate dei palazzi

offriva

torri,

fontane un
campo alla scultura
decorativa. La pi ricca opera
nelle

pubbliche

adatto

questo genere

di

fontana

(fig.

la

berga, costruita tra

da Enrico

il

139(5

in

forma

il

1385 e

il

Balio,

di torricella a guglie

e statuette

dei

Bella

(c

530) di Norim-

nove

sono

vi

le

statue

eroi, dei sette prin-

cipi elettori, dei Profeti e dei

Patriarchi
lavori

uno

dei

scultura

della

capo-

norim-

berghese. Molto pi semplice


la cosidetta

rima, presso
munale,

peschiera

"

il

opera

di

di

palazzo
Syrlin

coil

vecchio (iqS'iV anche questa


in

forma

di

torre

con tre

statue di cavalieri; anteriore


d'

un anno

la

fontana

del

SVOLGIMENTO
mercato ad Urach, opera

di

DI

FORME D ARTE NAZIONALI

un maestro Cristoforo.

419

notevole, per

la

curiosit della

Kuttenberg (1497); un dodecagono con archi rampanti, menbaldacchini; le statue furono tolte; le facce del dodecagono sono

pianta, la fontana di
sole,

colonnine e

occupate da finestre cieche in muratura. Anche

in

qualche chiesa

si

vedono

artistiche

fontane (cattedrale di Ratisbona e di Friburgo in Brisgovia).

Fig. 531.

La

< poi-t.i

d'oro

(Fot. del R- Istituto fotogran

Scultura in terracotta. La scultura in terracotta raggiunse una vera perfezione


Norimberga tra
1380 e il 1400; sia la materia che l'esecuzione sono cose
dodici Apostoli del Museo Germanico ed quattro
uniche. Citiamo in primo luogo
della chiesa di S. Giacomo a Norimberga; pi che l'intensit spirituale dell'espressione
notevole l'accuratezza dei particolari, che nel panneggiamento non esclude una certa
grandezza. Altre sculture in terracotta nel Museo Germanico e nella chiesa di S. Maurizio, ed anche meglio il Cristo cogli Apostoli nella chiesa di Kalchreuth presso Norimberga, attestano quanto fosse fiorente in quei tempi a Norimberga questa forma di
artistica a

il

plastica,

che era avvivata dal colore.

Sono

lavori che

possono stare a paro

delle

mi-

Fig, 532. Lastra tombale

nella cattedrale di

:ipio del

XV

secolo. (PlaDet).

SVOLGIMENTO
sculture

gliori

norimberghesi,

scultura in terracotta che

di

regione

del

meridionale

chiesa

trovano qua e

numero

di piastrelle decrescenti di

file

niciate,

della

Madonna

Fig. 533.

Martino

chiesa dei Cistercensi a

d'oro

"

Marienburgo

Fusione

in

di

fa

duomo
altre).

tondo fuse
di

in

ripetuto

vernella

di S.

eccezione, per

vivacit dell'ornato,

la

la

"

porta

531).

bronzo. Anche

sussidio della policromia,

a tutto

motivo somigliante

Statua

Durgun;

pochi saggi

vedono nientemeno che cinquantacinque

Un

(fig.

Germania settentrionale, nella


Wismar, ad esempio, nel frontone
nella

dal basso all'alio, colle figure, a rilievo

Nicola.

S.

la

scelta del materiale

ponesse nei monumenti funerari. Oltre


il

si

dozz.inali.

Nicol

S.

di

421

che di legno. Al contrario

sia di pietra

si

sono cose

mattone,
della

FORME D ARTE NAZIONALI

DI

si

adoperavano

il

marmo

bronzo sono rarissime (statua

Colonia, del vescovo Enrico

Molto pi frequenti sono

le

dimostra quanta

alla pietra arenaria e calcare,

Bockolt

lastre di

nel

ed

di

il

bronzo; tuttavia

Corrado

duomo

di

di

cura

si

che richiedevano
le

figure

Hochstaden nel

Eubecca,

poche

metallo inciso, che abbondano nella Ger-

MANUALE

42 2

DI

STORIA DELL ARTE

mania settentrionale (Lubecca, Schvverin, Stralsunda, Thora,


tombali di ottone inciso, sovrapposte a lastre

Francia

nelle

Fiandre

di

Paderborn).

Di

lastre

hanno anche molti esempi

pietra, si

532); anzi pare che nelle Fiandre


un documento nel quale un consigliere
di Lubecca ordina per la propria sepoltura " unum Flamingicum auricalcium tgurationibus bene factum lapidem funeralem . Nella prima met del secolo XIV^ maestro
in

Inghilterra,

in

abbia avuto origine questo costume. C'

Giovanni
cense

(fig.

infatti

di

fuso per

di

Brabante

la

tomba

convento. Pi tardi
in

Boemia per

S. Giorgio, di

delabro

di

brot

forn al

convento

cister-

Knigssal in Boemia una lastra di bronzo


di

\'enceslao

l'arte del

altre vie.

La

II,

fondatore del

bronzo

si

propaga

statua equestre di

bronzo fuso, nel

castello di

Pra^a

SVOLGIMENTO

DI

FOKMT, D ARTE NAZIONALI

Fi. r,6. Altare di S. Biagio a Kaiiflu

423

MANUALE

424
cine
il

godevano

di

STORIA DELl'aRTK

buona ed estesa riputazione ed ave\'ano molto lavoro

Hans Apengeter

fonditore

DI

fece le vasche battesimali di Kiel e di

ad esempio,

Lubecca, ed un can-

delabro a sette braccia per Kolberg. Belle opere di fusione in bronzo sono pure certi
(fig. 534: ed alcune maniglie di porta (fig.
5'^5).

candelabri sorretti da graziose figure

Scultura in legno.

Nella

costruzione e decorazione degli


altari gli scultori

lavoravano

ebbero molte e

tori,

Germania

coi pit-

belle occa-

sioni di farsi onore.


in

che

in legni),

comune

in

Di

regola

sopra-

l'altare

tutto un'opera d' intaglio; sopra

bassa predella

Lina

intaglio co-

per

lorate; gli sportelli

sono

uno

eleva

si

con figure ad

stipo

pi

lo

dipinti nelle facce esterne

e intagliati nelle interne; sopra

un coronamento

sta

l'altare

chitettonico;

le

forme

ar-

della strut-

tura esterna sono quelle dell'ar-

gotica

chitettura

tempi

(archi

capola\'ori

si

XM;

sempre

vi si

Veri

ecc.).

hanno

questo

in

XV, ed anche

genere nel secolo


nel

ultimi

degli

rampanti

vede un realismo

pi deciso, che proviene

dalle Fiandre. In certi casi qual-

che artefice dei pi

valenti sa-

peva affrancarsi dalla pratica del


mestiere e creare insigni opere

Ma

d'arte.

gola;

la

sono opere

altari
striale,

monia
Fig.

-,;?.

(jruppu

di

mezzo

dell alture d,

Gr.U.ou.

^^^j^

questa non

maggior parte

indu-

d'arte

che

nelle quali pi

del

complesso

re-

la

di questi

^^^^ J^ ammirare,

l'ar-

fan-

la

U lliag-

gior o minor grado, l'esecuzione

accurata e

la

bellezza dei particolari. Nell'altare

Oberwesel (1331)

le

maggiore

figure dei Santi e dei Profeti

della chiesa capiitolare

sono collocate

nicchie

in

di

come

Tra gli altari ad intaglio della Germania settentrionale, specialmente fredopo la met del secolo XI V, primeggia quello di Grabow (1379). opera di
un maestro Bertramo, oggi nella Kunsthalle di Amburgo; nel mezzo figurata la
vien viene.

quenti

Crocifissione

Apostoli,
Battista,

(fig.

537) ed ai lati in due file, sotto tabernacoli d'oro,


Santi pi antichi; in basso l'Annunciazione,

Martiri ed

Padri della Chiesa e

Profeti,
S.

gli

Giovanni

fondatori dei maggiori Ordini religiosi. Nelle pitture

SVOLGIMENTO

DI FflKMi:

e nelle sculture di questo altare, che

un prototipo,

T)

ARTE N'AZIONALI

pu trasformare

si

in tre

425

maniere, e che divenne

ha un compendio di storia sacra, dalla Creazione

si

alla

fondazione

Medio Evo; in queste figurazioni la parte principale spetta


Dello stesso maestro Bertramo si hanno a Doberan la croce dell'aitar

degli Ordini religiosi del


alla scultura.

maggiore, ed una serie

un notevole progresso
poste di figure
circa

il

Un

1350.

ideali e

po' pi tardi anche

le

altre

due serie dello stesso

segnano

altare,

com-

con leggiadri panneggiamenti, furono

intagliate

molte

relazioni

Lubecca,

citt

che

ebbe

molti

fecero

si

dalla testa grossa, che

terza) di fgLire atticciate,

con teste

esili,

colla Vestfalia,

(la

nella naturalezza

altari d'intaglio, alcuni dei quali,

non

meno

dei

belli,

furono

mandati nell'Holstein. Tra


vori degli

intagliatori di

berga tra

il

XIV

tarchiate,

chiesa di S.

le

secolo
figure

mezzo

parte di

la

l'altare di S.

XV

il

per

caratteristica,

produsse

parecchi magnifici altari, e

principalmente nella

fiori

seconda

XV.

del secolo

Nella

del-

Deocaro (1406) nella


Lorenzo. Nella Sve-

via l'arte dell'intaglio

met

la-

Norim-

regione

renana

si

form a Colonia un tipo di Madonna che ha del francese e del


tedesco, e prevalse nella scultura
in

legno

dal

fin

XIV

secolo

principio del
S38), e talora

(fig.

assunse forme molto


(fig-

leggiadre

539)-

Anche
.sono talora

casse

le

intagliate

l'arte,

ed ornate

pinti.

Negli

d'organo
con

bel-

di sportelli diFig. 338.

gli

stalli

Madonna

di

legno

di Sii

chiese

delle

lavorando nella

intagliatori,

maniera gotica, spiegarono una fantasia inesauribile, adornandoli di copiose figuravengono gradatamente elevandosi alla vera e propria
scultura. Gli stalli del coro di Wassenberg (Museo d'arte industriale di Colonia
zioni che dall'arte industriale

intagliati circa

il

isoo,

hanno

della

composizione molto ben calcolata


pure

le

[fig.

XIV,

con

figure

stalli

che

del

la

struttura semplice,

540); di maniera francese,

figure intagliate nella cattedra di S.

l'opera pi insigne sono gli

secolo

maniera francese;

duomo

arieggiano

di

ecc.).

diversa,

questo

Colonia, eseguiti circa

quelle

la

la

sono

genere

met

del

dei portali francesi. Dell'ultimo

periodo gotico esistono tuttora non pochi e assai rinomati


becca, S. Stefano a A'ienna,

ma

Gereone a Colonia. In

stalli

corali

(Ulma,

Lu-

MANUALI"- DI STORIA DELL

42b

ARTE

Pittura. Dalla met del secolo XIII in poi la pittura coltivata dappertutto,
produce alcuna opera insigne. Ci dipende dalle difficolt che le creava l'ar-

ma non

chitettura gotica
nei

muri

acuto

Fig. 539.

nelle volte la pittura

spazio

pittura

si

riunivano

Madonna
di

S. Or:

il

divenne sempre
in

ecolo

XIV

nella

a Colonia.

notevole ampliarsi della materia pittorica.

pi

corporazioni,

non poteva occupare che le vele triangolari


membrature verticali e dagli archi a sesto

era conteso dalle

le

quel che c' di meglio

La
pittori

lo

il

un'arte

laica

dove

nelle citt

che non impediva che alcuni

di

Fig. 540. Stalli della

(oggi nel

Museo

l'arte fioriva

artisti

di

indipendenti

\Va

Colo

acquistassero estesa riputazione fuori di patria, e ricevessero onorifiche commissioni


di

lavori da principi laici ed ecclesiastici.

gnone Simone Martini

Nel palazzo

fece conoscere la scuola senese

Gand

dei
;

il

Papi e nel

duomo

di

Avi-

suo esempio fu seguito da

prima
Le pitture eseguite
da Jacopo Coorel nelle Halles di Ypres gli acquistarono fama fino a Milano,
dove fu chiamato a dipingere nel duomo. Una dopo l'altra sorgono nuove confraternite di S. Luca, a Tournai (1341), a Bruges (1351), a Lovanio (prima del 1360)
e ad Anversa (circa il 1382); il che attesta il forte
incremento della pittura nelle
xMatteo di Viterbo e da Simonetto di Lione.

confraternita dei pittori e scultori, sotto

Fiandre nel corso del secolo XIV".

il

nel

338

fu costituita la

patrocinio di S. Luca.

Nei registri

di

Ypres abbiamo

notizia,

nel

1323

SVOLGIMENTO

FORME D ARTE NAZION A.LI

DI

e nel

1342, di ritratti e di immagini [potirtraictitrcs et yinaiges)

o per

Comuni

dai pittori

Hanin Soyer, Jan van Zaide,

427
eseguiti per

e Lo\'

Conti

Le Hinxt. Circa

il

1^90 Andrea Beauneveu, riputato il miglior pittore dell' Hainaut, fu accolto ad onore
in Francia ed in Inghilterra. Si ha anche qualche caso di pittori chiamati da principi;
cosi Carlo IV volle presso di se i pittori Theodorich. Sebaldo Weinschrter di No-

rimberga
notizia

Un

tazione.

che

Nicol

Wurmser

anche dei pi famosi

era

in

di

Strasburgo.

cronista di

Limburgo

fama

migliore

del

tedesco

perch
la

Pittura murale

tempo
-

formazione
ci

modo

di

la

Danza macabra

fondata

scuole, e fin dal secolo

In

Francia

Carcassona, a Tolosa, a Tournus ed a Brioude


ricordate

che pareva viva

rimane perfino qualche libro

Francia.

a dar

loro ripu-

Chaise-Dieu. (Dal Gonsc, L'art gothiqitr).

dipingeva qualsiasi figura in

vie; di questo

tempo cominciano

tutta

pi antica societ di pittori quella di Praga,

sociarsi dei pittori favori la

nuove

cronisti del

1380 loda un pittore Guglielmo di Colonia,


la (Germania, e molto apprezzato dai suoi

nel

di

di

colleghi,

e perfino a spiegare le ragioni della

pittori,

la
;

pittura

ma

nel

XIV

Neil'

Impero

1348.

L'as-

aperse all'arte

di schizzi.

produsse opere insigni a

sopratutto meritano di essere

dell'abbazia di Chaise-Dieu

(tg.

541),

che ha veramente

del tragico, e la Crocifissione nella cappella dei morti della cattedrale

di

Coeur

fanno conoscere molto bene come

decorazione pittorica nello

gotico tardo.

si

scompartisse

la

Bourges

(fig.

Le

Puy.

pitture nella vlta dell'oratorio nella casa di Jacques

542)

ci

stile

MANUALE

428
Inghilterra, La
Edoardo III, dal 1350
minster dai maestri

pittura
al

Ugo

DI

murale

STORIA DELL ARTE


in

Inghilterra,

di

S.

Albano, Giovanni Barneby ed

rirono nel 1834, ha una certa vivacit rappresentativa,


dei Francesi n

che

il

non con molte

ma non

altri,

dipinti

^^'est-

che

pe-

raggiunge n l'eleganza

profondo sentire dei Tedeschi. L'opinione recentemente espressa,

risorgere della pittura

dall' Inghilterra

se

il

a giudicarne dai dipinti die

1358, fece eseguire nella cappella di S. Stefano

monumentale

a Colonia sia effetto di incitamenti venuti

dal Belgio, nello stato presente della questione


riserve.

non pu

accettarsi

SV.iLGIMF.NTO

Fig

2^1. Pitture

FORME D ARTE NAZIONALI

murali uel coro del

duomo

di Colonij

429

430

Germania. Che
murale,

queste

figurazioni

Gand

e di Bruges;

drleries

DI

STORIA DELL ARTE

Germania

la

miniatura influisse direttamente sulla

in

evidente

risulta

Gennep (1349-1362)

"

MANUALE

dei

dalle

sopra

gli

qualche

c'

pitture

che

duomo

Colonia

di

(fig.

quadri

manoscritti miniati. L' Ultima

Cena

sono

principali

la

tolti

Deposizione,

fresco nella cappella gi del castello di Hirschhorn sul Neckar, ed anche


sione, e
di

Maria che segue

tratta

Bblia

dalla

qualche volta
le

gli

J'/a

la

La disposizione

Parigi.

Pauperum

Emmaus

Inghilterra, a Petersborough,

si

le

rovinata cappella di

cripta

della

Kirchheim

vedono copiate

Le

in

un

quali da

come

quella del convento di


cicli

di

di

ecc.

Basilea,

ad

dalle

la

Crocifis-

un manoscritto

Emmaus

si

Praga

vede confrontando

V'enceslao.

salterio le pitture

principali soggetti biblici, del che

Ramersdorf presso Bonn,

cattedrale

in

Ed

anche in

dei

dossali

pitture murali nelle chiese e nelle cap-

hanno esempi

si

nella cattedrale di

oppure contenevano intere leggende

sul Ries,

dipinte

alcune chiese di Colonia, nella chiesa di Brauwciler, nelle vlte e nelle pareti

quella di Metz;

hunuuae salvatioms. Per contro,

pitture murali,

colla cosidett Bibbia di

del coro della cattedrale della stessa citt.


pelle per lo pi trattavano

tal

murali nel chiostro di

e dallo Speciiluin

alluminatori copiavano

pitture del convento di

sembrano prese

Crucis^

delle pitture

543

ricorda l'arte dell'Inghilterra orientale, di

con iscrizioni sotto

fregi

pittura

eseguire dairarcivescovo Guglielmo di

del coro nel

stalli

cosa

fatte

di

Obervvinterthur

santi,

Weissenburg ed

come

(Svizzera),

in

della
in

a Costanza, nella
a

Reutlingen, a

Nella chiesetta di S. Vito a Mlhlhausen sul Neckar, ed in

Wienhausen presso Celle Hannover', esistono tuttora interi


Le figurazioni del Giudizio Universale, che nella

storie bibliche e leggendarie.

SVOLGIMENTO

FORME D ARTE NAZIONALI

DI

431

cattedrale di L'Ima occupano una specie di arco di trionfo (1471], vennero

dimensioni gigantesche. Nella regione del mattone

menti

1480

al

stato

quella

ma

1490,

in

della chiesa della

maniera

Madonna

della chiesa di

Badenweiler,

del tema, cio la

volge

morte che

un vasto

in

opera

di

campanile

sala del

ma

ciclo di

pitture del secolo XI\'

Le

rata tutta la Bibbia.

tra-

duomo

Re. Nell'atrio del

GurU,

di

per

una

in

una parte

trattata che

vi

a Berlino, eseguita

non

affatto trecentesca;

pregio artistico straordinario. Un'altra Danza macabra

non

assumendo

bei resti di pitture murali

a Rostock, a Kolberg ed a Riga. Della famosa Danza macabra


Maria a Lubecca soltanto una piccola parte immune da rifaci-

S.

migliore

in

hanno

Wismar,

a Lubecca, a
della chiesa di

bens dal

si

tgu-

pitture

murali della chiesa di Slawietin

Boemia, eseguite

in

tra

il

ry-^o

1375, furono molto danneg-

il

giate da inetti restauratori. Nei

maus
di

convento

del

chiostri

di

Em-

a Praga e della cattedrale

Bressanone esistono pitture

murali

XV,

secolo

del

XIV

e del

sentono

in-

fluenze diverse, specialmente

ita-

nelle quali si

liane

tuttavia gli artisti seppero

talora ottenere effetti veramente

monumentali.

Anche
stelli si

nelle cappelle dei ca-

dipingono storie leggen-

darie e scene bibliche,


ai fatti della

accanto
santo pa-

vita del

trono. Tali soggetti vedonsi nelle

murali

pitture

del

castello

di

Neuhaus

in

nell'anno

1338; nella stessa re-

Boemia,

eseguite

^-^,

sto,,.,

.i.m.-i,,k,i,,

Museo

di

aie

d^ii.,

e.

.i

(,;,..

,,

coioni^.

gione sono pure riccamente decorate

le

cappelle

dei

S. Caterina e della S.

come
opera
I

di

quelli
di

murali

castelli

Croce

della

di

Klingenberg

nel castello

cappella

di S.

Maestro Osvaldo, per l'impiego

di

e Blatna.

Karlstein

Venceslao nel
di

in

dipinti delle cappelle di

Boemia,

duomo

di

si

distinguono,

Praga

(fig.

pietre preziose infisse nei fondi

544)

dorati.

centotrentatr quadri su tavola di Karlstein furono eseguiti da Maestro Teodorico

Praga.

sono ornate

La

chiesa

della

Madonna,

di resti di pitture

con

e la scala della torre principale del castello,

storie dell'Apocalisse e dei santi locali

e Ludmila. Nella gran sala del palazzo c'era dipinto in pi

logico; nella cappella di S. Nicola,

quadri

un miracoloso avvenimento prodottosi

sotto Carlo IV, relativo a una reliquia di S.

Nicola.

Venceslao

l'albero
in

genea-

Praga

MANUALE

432
Nel resto dei

castelli,

STORIA DELL ARTE

DI

nelle abitazioni e nei luoghi di riunione,

vi

erano dipinte

scene tratte dai poemi aulici e dalla vita cavalleresca tra esse sono specialmente celebri le pitture del castello di Runkelstein presso Bolzano, degli ultimi anni del secolo
:

XIV;

nel portico aperto del

re cristiani,
le

dame

lereschi

le

vi si

vedono a gruppi

pi celebri coppie amorose,

nove

eroi,

giganti

tratte dai

Vigalois, Garello di Valfiorita e

quest'ultime

luci bianche.

Tristaiio e Isotta,

giuoco della

Il

palla,

la

decorare

pareti di

le

un

danza (Tav. IX),

pesca, la caccia al cinghiale e all'orso, occupazioni preferite

salone del castello.

la

,>, ^i,

i-aaviig

\%K^4._
,/-

Madonna

tra

il

vedonsi

poesia e l'arte figurativa

Tommaso da Modena

mono-

del signore, ornano

ia[^pappB;ViW ^ nnyffin TTn* ;eaiM'

Fig. Sj.

forti,

caval-

la giostra,

castello del Tirolo inferiore,

scene della vita di re Laurino e lotte cavalleresche. Cos

grandi

pi

poemi

pi belle. Nell'interno degli ambienti vi sono storie

cromato verde con


la

primo piano

pi bravi cavalieri,

santi Venccslao e Paln

Castello di Karlstein in Boemia.

si

univano a decorare

le

dimore

dei nobili. Tali pitture derivano in parte dai tappeti

le pareti; tappeti con la storia di Tristano esistono


Wienhausen, altri pure istoriati nel Museo Germanico di Norimberga e in quello
di Basilea. Accanto ai poemi aulici anche la poesia cavalleresca fornisce soggetti alla
pittura nei castelli; da ricordare son le storie dipinte del palazzo di Ehing ad Ulma.

figurati

che

si

usavano per ornare

In Costanza si vedono in un palazzo Tristano e Isotta, e rappresentazioni della vita


quotidiana, specialmente dell'arte del tessere, con scritte esplicative in lode delle donne;
nella casa

con

Glesch

in

Colonia vi erano

la storia del figliuolo

ingrato

Pittura su tavola. Tra


merita speciale attenzione

il

le

(fig.

in

una

sala pitture, ora trasportate al

prime opere della pittura da cavalletto

ritratto di

Museo,

545).

Giovanni

il

Buono

in Francia,

a Parigi, dipinto su tondo

Come autore di numerosi quadri, ricordato verso la met del secolo XIV
Giovanni di Orlans. Alla corte di Filippo l'Ardito coltivavano quel genere d'arte il
pittore aulico Giovanni di Beaumetz dell' Hainaut, .Melchiorre Broederlam di pres

d'oro.

di

Bruges,

il

parigino Malvello, e Enrico Bellechoe

di

Brabante. Questi due ultimi

SVOLGIMENTO

DI

FORME D ARTE NAZIONALI

sono autori del Martirio di S. Dionigi al Louvre, o\-e pure

4:^3

una

vcdesi

Trinit

di

Malvelio, ispirata a forme italiane. Nel jMuseo di Dizione, in un altare di legno scol-

Jacopo de Baerse,

pito di

un

In

Nel campo della pittura da cavalletto non

Boemia, dove

in

Norimberga

l'arte

italiana,

la

firma

la

Tommaso

di

Con

italiane.

in

dal

preoccupa del modellato

Carlo

chiesa
cornici

or-

suo

e di

figlio

quadri esistenti

quadri

Reno

Karlstein

di

(fig.

da

546),

questi

nella stessa cappella,

quadri del
dalln

testa

Bu

547). Gli stessi caratteri

(fig.

figure dalle larghe spalle,

le

si

di

un realismo

vedono

nelle figure

Venceslao, in un quadro votivo dell'arcivescovo Giovanni

Wlaschim, proveniente da Raudnitz (oggi nel Rudolfinum di Praga),


un quadro otYerto nel 1385 da un cittadino di Praga
Muhlhausen (oggi a Stoccarda). La Boemia ha uno stile tutto suo
di

e nei

dei donatori in

dei quadri, ornate di figure di santi e di angeli; ci

Madonne,

mamente
si

S93-94-

di

ritratti

nelle

I\'

naso massiccio, dagli zigomi prominenti, sono indizi

espressi\'a.

che gi

Ocko

vedono

si

da Modena, nel concetto e nell'esecuzione sono

essi contrastano,

nominato Maestro Teodorico:

si

possono trascurare

si

Castello di Karlstein in

di

HQo,

francese e la tedesca proveniente dal

associarono ad una tradizione locale.

veramente

opere
gi

si

recano

che

Broederlam, dell'anno

sportelli dipinti dal

evidente derivazione moresca.

di

nati

sono

vi

altare portatile dell'Accademia Storica di Madrid, datato

sente

le

quali

riproducono per

Madonna

venerata, ad esempio

la

anche

Slesia,

nella

altrove,

lo

nel

pi
di

il

Hohenfurth.

Brandeburgo

osserva specialmente

si

qualche

tipo di

Lo

alla

nelle

immagine somquadri boemi

stile dei

e nei

dominii (.lell'Ordine

Teutonico.
Il

quadro del Salvatore

peratore

Federico

nella chiesa di Soest.

contro

di

Ges con

pittura che nella


S['ring.;r:

dove

S.

JI.

si

Musco

trono circondato da otto santi, nel


ed

una predella

di trittico, opera del

dell'Im-

1370, esistente

vede Cristo giardiniere, l'Adorazione dei Magi e

Tommaso, sono da

\'estfalia

Manuale -

in

Berlino,

considerare

era gi divenuta paesana.

Il

come

frutti

capolavoro

tardivi
della

di

pittiu'a

l'

in-

una
da
20

MANUALE

434

DI

STORIA DIU.L ARTE

cavalletto in ^'es^falia senza dubbio l'altare di

Wildungen, inaugurato

mezzo

dipinta

pittura qui

la

niuove

il

giorno

di

Crocifissione; ai
il

Maestro Corradi

di

Soest a Nieder-

Egidio del 1404 (fig. 548). Nella tavola


lati stanno dodici storie della vita di Ges;

vS.

primo passo verso un nuovo modo

di

concepire;

il

di
la

che etVetto

dell'esempio della Borgogna.

Nel

territorio

amburghese

la

transizione dall'antico

st

pitture di

Maestro Bertramo nel cosidetto altare

esistono a Londra, nelle quali

vadere

il

campo

si

ad

nuovo

attestata dalle

a Niedc|--'ildung

di

Grabow,

vede con meraviglia

della pittura sacra. Sia

al

Amburgo

il

e nelle parti di esso che

paesaggio e

gli

che a Lubecca

animali

in-

rico-

lacile

noscere non poche analogie colla pittura della Vestfalia.

Praga ed a Norimberga

tLittavia sia

di

l'Ecce

Homo

di

la pittura

giunge ad un relativo grado

di

perfezione:

Heilbronn, col ritratto dell'abate Hirzlach, che

quadri

Maestro Bertoldo sono cose alquanto deboli, che hanno del mestiere. Nella storia

della pittura

da cavalletto anche Colonia ha

la

sua parte. Secondo

il

cronista di

Lim-

SVOLGIMENTO

DI

FORME

ARTE NAZIONALI

burgo, a Colonia, per merito di Maestro Guglielmo, rinomato


la

pittura

compi un notevole progresso,

(tg.

54QJ, eseguito circa

il

131^0.

Nelle

.Il

pisello e di fava

.Musei di

Norimberga

in tutta

la

Germania,

sia nel senso della libert artistica,

sentimento della vita spirituale. Capolavoro di questa pittura

duomo

435

Madonnine

Claren nel duomo

e di Colonia)

esclude un bene studiato accordo di colori; anche

nei

il

di

l'altare di

tenenti in

che nel

Claren, nel

mano

fiori

di

Colon

consueto fondo

panneggiamenti

d'oro
gi

si

non
vede

un nuovo modo di ideare, che riappare pi evidente nella Veronica della Pinacoteca
di Monaco. Di lavori consimili ce n' non pochi nelle chiese e collezioni di Colonia,
ed anche fuori di Colonia essi dimostrano chiaramente che gli artisti si sforzavano
;

di

avvicinarsi alla naturalezza, aggiungendo alla pittura sacra

della pittura di

genere;

forme

e motivi propri

che senza dubbio l'espressione pura e sincera dell'ideale

MANUALE

43'J

Teligone di quel tempo.

Lo

II

STORIA DELL ARTE

spinto della scuola

Crocifissione di Utrecht (1363) nel

vdi

DI

Museo

pi bel quadro della scuola bavarese

di

Colonia appare anche nella grande

Anversa.

di

a giudizio dei pi,

Xl\

cosidetto altare

il

Phl, nel iMuseo Nazionale di Monaco, probabilmente dipinto tra

del secolo

la fine

XV;

principio del

il

delicatezza
r impasto

concetto

di

bel-

pu

esso

colori

di

per

stare a paro delle migliori

pit-

ture di Colonia.

Musaici.
trionale

non

noto, e

eccezione.

pra

duomo

Il

lo si

poco

era

trova che per

grande musaico so-

porta del transetto del

la

gurati

Nell'arte setten-

musaico

il

di

Praga, dove sono

fi-

Giudizio Universale,

il

Santi protettori della Boemia, e


r Imperatore e

fondarono
nel

da

1371

l'

Imperatrice che
eseguito

la chiesa, fu

artefici

italiani.

hanno musaici anche nella


tedrale di Marienwerder

Si

cat-

ma

musiva fece miglior prova


grande Madonna che

l'arte

nella

nella nicchia terminale del


nella chiesa

coro

del castello di

Ma-

rienburg. Lavori somiglianti al

musaico sono

le

incrostazioni di

pietre rare sulle pareti delle cappelle

di

Croce

S.

Caterina

di

S.

nel castello di Karlstein,

e nella cappella di S. ^'enceslao

Praga

le

niciate

da

lg.
Kig. 550. S. To,

Vetrate dipinte nel

rato e

un

il

fondo

di

gesso do-

pitture jnurali

queste

incor-

incrostazioni

544 concorrono a produrre


\i\'ace efletto di colore.

<

Pittura su vetro.
pittura

murale supplisce

l'architettura

gotica

la

offre

pittLira
le

pi

favorevoli occasioni. In questo

progresso fu l'invenzione d;i vetri addoppiati

Due

lastre di

verres double's

),

campo
nel

vetro di diverso colore, applicate a fuoco l'una contro

tivano di produrre gradazioni o contrasti

Non m;no importante

Alla

su vetro, in gran favore a quei tempi, alla quale

di

colore,

l'altra,

raschiando l'una o

fu la trovata di coprire di giallo

il

maggior
XIV.

secolo

consen-

l'altra taccia.

sopra una faccia una lastra

Tav.

SAN GIORGIO.
Veiratn a colori nella Cattedral

GONSE.

Cliartres iprii
art gothiqiie

Ila

met del secolo Xllli

SVOLGIMENTO
di vetro bianco,

il

FORME D ARTK NAZIONALI

DI

che servi a dare splendore

alle

corone,

alle

437

aureole dei santi, alle

L'altezza delle vetrate allungava troppo

gLiernizioni delle vesti, ecc.

ligure; a questo inconveniente

si

ovvi mediante

baldacchini di

il

stile

campo

delle

gotico,

dap-

prima a disegno piatto, ma dopo il 1320 disegnati in prospettiva.


Fino dal Medio Evo la F'rancia ebbe il primato nella pittura su vetro. E diffcile immaginare cosa pi perfetta delle gigantesche finestre delle cattedrali gotiche,

non

colle loro vetrate nelle quali


lo

si

su che pi

ammirare, se

l'effetto

decorativo

splendore e l'armonia dei colori. La

pi antica tra

chiese ornate di vetri

le

ritiene che sia quella di S. Dio-

dipinti

si

nigi a

Parigi, eretta dall'abate Sugcrio.

C'erano due maniere

composizione,

di

o a grandi figure isolate, simili a statue


poste in

o a medaglioni contenenti

fila,

storie bibliche o leggende,

figure

con piccole

nell'un caso e nell'altro

le

figure

spiccavano sopra un fondo simile ad un


tappeto.

Francia dopo

In

del secolo

XIV non

principio

il

usarono pi

si

le

finestre a medaglioni, che invece dura-

rono a lungo

Germania

in

come

L'Inghilterra,

zera.

e in

S\'iz-

Francia,

la

preferi le grandi figure, ciascuna inqua-

drata nel
\

etrate

e di

suo campo. Le pi celebri

sono quelle

di

Chartres (Tav. X

Bourges. La cattedrale

conserva
tnestroni,

intatti

oltre

a nove rosoni.

ad .\uxerre ed a Le
del coro

rimane

di

di Chiirtres

suoi centoventicinque

sono quasi

Mans

le

intatte.

Anche
finestre

Quel che

vetrate dipinte in Inghilterra,

a York, Wells, Lincoln e Salisbury, attesta r influsso


della scuola di

francese,

specialmente

(Witzthum, La ininatiira par

Rouen. In Inghilterra per

lungo tempo godettero grande favore

le

vetrate dipinte a grigio su grigio, con delicati

tocchi di colore. Delle molte vetrate delle chiese tedesche, del secolo XIII e dei pri.mi

anni del XIV, meritano di essere specialmente ricordate a Colonia quelle della chiesa
S. Cuniberto e del coro della cattedrale (fig. 550); presso Colonia quelle di Altcnberg; a Strasburgo ed a Friburgo quelle della cattedrale; ad Oppenheim quelle
di

S. Caterina

della chiesa di
di

Klosterneuburg

di

ed

in

Austria quelle di Friesach (Carinzia) e dei conventi

Heiligenkreuz. Gli artefici di Colonia, che diffusero

prodotti anche in luoghi lontani dalla citt dove lavoravano, costituiscono


scuola,

con caratteri ben

del secolo

XIV

definiti; cosi

due maniere

la

campata mediana

loro

vera

pure quelli dell'Alsazia, che nella seconda met

introdussero una novit, cio

quadri, ciascuno colla sua cornice.

una

la divisione delle

Friburgo

in

della vetrata

Brisgovia

si

vetrate

vedono

in

parecchi

associate

occupata da una grande figura

le

in

MANUALF,

438
piedi,

e le laterali

ARTE

nEI.I,

modelli francesi
sono a medaglioni. Nel corso del secolo XH'
artefici tedeschi, i quali seppero superarli nell'armonia dei colori

della

bellezza

nella

stupende vetrate

STORIA

furono accolti dagli


e

DI

di

architettonica; del che

cornice

Konigsfelden (Argovia) posteriori

ha una prova nelle undici

si

1350. Per dare un' idea della

al

ricchezza di certi conventi in questo genere di ornamento

finestre
le

con vetrate dipinte, delle quali non restano

chiese di S.

Lorenzo

e di

artistico,

basti

che

Anche

sei.

Norimberga

Sebaldo hanno bellissime vetrate dipinte del

S.

che

dire

Kappel (Svizzera) c'erano centoquattro

nella chiesa e nel chiostro dei Cistercensi a

XV', dalle quali

pervenuta

perfezione fosse

relativa

secolo

vede a qual grado

si

di

que-

universalmente coltivata.

st'arte,

La

pittura su vetro vera e propria

e non si pu intenderne lo
sMJuppo disgiunto da quello dell'architet-

l'ittura gotica,

lui'a;

massa

la

membri

per

liiicstrc,

murale

ridotta

sostegno rese possibili

di

quali

le

le

soli

ai

vaste

le

vetrate

dipinte

erano un ottimo riempimento. Col decadere dell'architettura gotica anche


tura su vetro cessa di essere
!

monumentale

.lite

la

un ramo

pitdel-

e perde ogni ragione

resistenza; nel periodo del Rinascimento


lece

nuove prove, giovandosi dei progressi


ed

tecnici

sua volta promovendoli,

alla

forme essa

ira nello stile e nelle

un'arte

diversa da quella del .Medio Evo.

.il'atto

Miniatura.

Luigi IX

D(po

primato

mediante

colori a

ottiene effetti fino allora

mi-

la

mantiene

niatura francese conquista e

il

tempera essa

sconosciuti,

si-

mili a quelli della pittura su vetro. Nello


Fig-. 532.

Nai

Vita di S. Dionigi. Parigi, Bibl.

tempo

stesso

(Witzlhum, La miniatura parigina).

rato,

ancora

ombre. Nei
di

Parigi nel 1292

menzione

costituissero quasi una scuola


di

Filippo

si

ritiene opera di

il

deficiente

di tredici
il

enlumineurs

Onorato

meno

il

1296 vari pagamenti


Breviarmni parisioise

S.

Luigi

Le miniature
dirlo,

molto

pr

lat.

essi

quale dalla Corte

libris regis illuminatis

1023

(fig.

531

nel

"

quale
del

13(2 (Berlino, Gabinetto delle


si

confrontano col Salterio di

colla Abbreviatio fi^uralis d2irabate Ivo di

Cluny. compiuta nel 1287.

toni

il

convenzionale che nelle miniature pi antiche. Nel libro

tesoro dell'abbazia di Origny in Picardia, lavoro del

stampe),

modellato e nelle

ed verosimile che

pi tassato Maestro Onorato,

Bello ricevette nel

disegno gi

nel

marginali prevale l'ornato a foglie spinose. Nel ruolo delle imposte

fregi

il

disegno diviene pi accu-

il

pi disinvolto e pi preciso, sebbene

di

fatte

colore appaiono gi attenuati, se

per

superiori

la

famiglia reale o per

alle

altre,

che

la

cappella regia sono, superfluo

son pur tra loro molto

differenti

sia

per

il
il

SVOLGIMKNTO
contenuto che per
della

Champagne;

DI

FORME D

ARTIC NAZIONALI

A'.^y

pregio artistico. All'arte di Parigi strettamente connessa quella

il

infatti

Breviario ed

il

il

Messale miniati per

la

chiesa di S. Stefano

deirArsenale 595), sono di stile somigliantissimo a quello


del Brevarium parisiense. La scuola di Reiins, pur avendo nel colore un genio
inventivo suo particolare, segue le vicende della miniatura di Parigi, la quale dapa

Chlons-sur-Marne

(Bibl.

illustrativo, e di proposito,

prima ha carattere sopratutto


tratta

sono collocate

figurazioni

frammezzate

La

quadri.

il

monumentale,

iniziali,

Perci

le

nei luoghi pi note-

al testo

pretendere

senza

voli,

nelle

trascurando

decorative od integrazioni del testo.

come aggiunte

vari soggetti

di veri

aireffetto

per se stessa

calligrafa era gi

una materia ornamentale, perci

paiti-

le

zioni del testo e quelle dell'ornato proce

dono
l'arte

generale era inferiore a quella

in

Parigi,

set-

XI\

secolo

del

principio

al

Francia

Nella

passo.

pari

di

tentrionale

perch mancavano
anzi

mittenti:

pi

nel

gruppi di manoscritti

di

di

cospicui coni

numeroso

tra

questa regione

^i

osservano differenze sostanziali dal gustn

Opera

parigino.

di carattere specifico pa

rigino la Biblc hisforiah: della Biblioteca

1317 da Gio-

dell'Arsenale, compiuta nel

vanni di Papeleu,

pratica di mestiere,
noscritti fin verso

cui lo

di

stile,

divenuta

1340. In queste mi

il

ma

niature prevale la maniera parigina,


si

rivede in molti m:i

si

aggiunse qualche cosa che proprio del

Belgio e della Francia settentrionale. Del


resto anche in Parigi l'arte d'alluminare,

che aveva raggiunto l'eccellenza con Maestro Onorato, in seguito decadde; lo stile
della Bibbia dell'Arsenale, che

non

imitata,

Fa eccezione

il

compiuto

nel

venute

fuori,

molto

fu

un progresso.

rappresenta

codice della

^'^ita

e miracoli di S. Dionigi,

che stando

alla

dedica fu

1317 (fig. 552); le imagini che occupano un'intiera facciata, circondate


da un ricco ornato architettonico, la frequenza dei motivi di genere, l'abbondanza
degli accessori ornamentali, lo stile delle figure, sono cose che rivelano nuove idee
di

e che

vita di S. Dionigi

si

ritrovano nelle miniature inglesi e belghe. L'influenza della

appare manifesta

cortigiana e negli ornati di


in

queste

S. Dionigi.
i

ultime

Le

opere

libri

vede

si

scenette di genere

nelle

latini

di

opere dell'arte che diremo aristocratica

l'applicazione
si

preghiere e nelle Bibbie ad uso di privati;


di

elementi secondari della vita

fanno sempre pi frequenti e abbondano

di

pure

capricci [drleries], cio le figurine satiriche tolte dalla favola e dalle fiabe, per or-

namento

dei margini.

dell'abate

Johannes

Per

de

la

ricchezza di siffatte decorazioni rinomato

Marchello,

proveniente

dal

il

Messale

convento premonstratense

di

MANUALE

44

STORIA DF.Ll'aRTE

DI

Amiens, che si conserva all'Aja. Quest'opera, compiuta nel 1323 in Amiens dal calligrafo Garnerus de Morolio e dal miniatore Petrus dictus de Raimbaucourt, notevole anche come documento indiscutibile della divisione del lavoro. Le Bibbie fiiTurate
rappresentano ordinatamente
universali

lexandre

d
"

tutti

Perfezionandosi

primo ventennio

tempera per

il

plastici.

l'

intenzione di dare alla figura

re di Francia ed

Le

Jacquemart de Hesdin, nell'inventario

del

pittorico

se;

si

e lasciano la

il

suo carattere piersonale. Poco

vi

sostituiscono qualche accenno


del

Questi

cielo.

artisti

Grandes Heures (cfr. fig. 447,


duca di Berry furono

dell'eredit del

vede

si

Bibbia

la

1376 d'una

i'-;74.

erano

cui

in

ritratto

il

come

dell'arte d'alluminare,

traduzione di Aristotele, del

la

codici, si

principi della casa regnante, tra

Ratioiac diviiioniiu offciorum^ compiuto nel

il

met

la

in alcuni

che una prova del pregio

il

devono alcuni capolavori

da Giovanni di Bruges,
ed

di inglese

belli

committenti, che sono inseriti

manoscritti miniati. Al favore di Carlo V, di cui


si

molto

vede

ritratti dei

quali ci fu qualche appassionato bibliofilo.

dice,

romanzi

guazzo. Perfino nel dipingere a grigio su grigio sanno produrre

valutate quattromila lire tornesi;


i

d'A-

di

uno stile veramente


modellato, imparano ad ombreggiare,

il

cronache

proveniente da Parigi.

dirsi

miniatori abbandonano lo sfondo a tappeto e

di

XIV ce

del secolo

Nei

lavorarono principalmente per


i

le

V Histoire

manoscritti

nei

di paesaggio, senza per curare le gradazioni dell'azzurro

opera

"

senso della natura e dell'individualit, dopo

il

sempre pi manifesta
a poco

anche

miniatori francesi riescono a formarsi

valgono del colore per ottenere

effetti

Scrittura

de Roger

Certo

figurazioni.

poco o nulla che possa

e di belga, e

della Sacra

les Histoires

della Francia settentrionale nel

colo XIV"

fatti

poemi epici, quali


(Brusselle', abbondano di
ed

in

tenuti

qualche co-

finita nel r-;7i

e l'altra all'Aja),

quale conservatoli

nel

tradizionale fondo a combinazioni di colori. Gli stupendi libri di preghiere di Filippo

l'Ardito duca
il

di

Borgogna

nuora Margherita

e di sua

gi menzionato duca di Berry fece alluminare da

da Paolo

di

Limburgo

che fece eseguire Carlo


gi propriet del

da

e
\

artisti,

altri

ma

Baviera,

sono opere degne

questi capolavori

di

di

molti codici che

Andrea Beauneveu,

Chantilly.

di

dell'Hainaut,

stare a paro di quelle

pi celebre

il

duca d'Aumale ed oggi del Museo

di

Libro d'ore,

il

Non

meraviglia

scoprire qualche cosa di italiano nei codici miniati della P'rancia meridionale, se

pensa

ai

molti pittori italiani che furono

Grande amatore

di

al servizio della

manoscritti alluminati fu

il

Corte pontificia

Renato

re

si

Avignone.

in

d'.\ngi, che dette lavoro

anche ad alcuni maestri fiamminghi. La miniatura francese conserv


certa sua tipica sentimentalit, ed a ci

dove

relazioni coll'arte dei Paesi Bassi,


in

si

ha nel

di

cui si vede l'elaborazione di elementi inglesi, senza che

Francia settentrionale;

coll'arte della

secolo

XIII

francese

si

tratteggiare,
del

a lungo una
impedimento le molteplici
Belgio un gruppo di manoscritti

non furono

furono

imitate

in

le

miniature

paesi.

altri

di

Le due

di

modellare, che

monaco Roberto,

la

proveniente

coloritura

meno

contatto

il

fin dalla fine del

forme

della miniatura

principali

ripetono per riflesso anche in Inghilterra,

venga

questo gruppo

sia

che

ci appare ad

si

guardi

il

modo

di

esempio nel Salterio

Norwich (Oxford), e nel Libro di Salisbury


sempre qualche tratto schiettamente inglese,
accessori ornamentali. Reminiscenze francesi apda

(Londra). Tuttavia in queste opere c'

o nella sostanza dello

stile

o negli

paiono nelle antiche figurazioni di due registri dei re

d'Inghilterra,

reminiscenze

pi precisamente parigine nel Salterio della regina Isabella, figlia di Filippo

il

Bello,

SVOLGIMENTO
sposata

Salterio

Edoardo

ad

1308

nel

schiettamente

inglesi,

44'

(Monaco). Opere quasi contemporanee,

II

il

celebre Salterio di Arundel

oggi

Pietrogrado;

cornici architettoniche, ed illustrano

La

D ARTI". NAZIONALI

sono

Brusselle,

di

FORME

DI

ivi

le

testo pi fedelmente che in altri

il

ma

pi

553J ed il cosidetto
figurazioni sono collocate dentro
(fig.

manoscritti.

disposizione caratteristica inglese, molto diversa da quella in uso a Parigi, appare

pi che altrove manifesta nel Salterio di Tenison, opera del


nali del

Ormesby,

Salterio di

forma

in

di cornici,

dinata; invece nel Salterio Reale della regina Maria

dappresso
Parigi,

maniera dei maestri

alla

quali

in

1284. Nei fregi margi-

decorazione alquanto disor-

la

(fig.

554), essa

si

accosta molto

di

decorazione

fatto di

sempre diedero prova di gusto squisito


e sicuro. Questo Salterio, probabilmente
miniato per

il

conte

Tommaso

di

caster, decapitato nel 1322, forse

Lanca-

il

polavoro della miniatura inglese; abbiam


che sente della maniera parigina,

detto

ma

assai

meno

che

ziano, scritto nel

Wymeswould
La

si

osserva in

di

super

di

di

parigino e

di

altri

manoscritti

di

giurisprudenza, ad esempio nella

ma

Gra-

di

Tommaso

da

nella contea di Leicester.

mescolanza

stessa

inglese

Codice

il

13 14

titulis

Decretalium

Enrico

di

"

Sum-

Susa, compiuta nel 1314 (Brusselle), e

nel bel codice n. 20 del

Museo

liam a Cambridge, finito

nel

per

pariginismo,
scritti

inglesi del

XIV non

si

cosi

nei

dire,

primo quarto

pu mettere

Fitzwil-

1323.

Ot)niinnnnm

Il

lulcxmtUimAui'

mano-

del secolc

craaiidtutrnif

loniiticUUtaa

dubbio. Delle

in

>

miniature esistenti nelT Escoriai ricorde-

remo un Laudario
disegni

Madonna, con

della

penna colorati

e dorati,

ma

senza ombre, che rappresentano

edifizi

moreschi, prova evidente che

lavoro

spagnuolo

ed

del

libri

il

(Witzthuiii,

La miniatura par

giuoco degli

scacchi e dei dadi, di Alfonso

il

Saggio, compiuti nel

1321,

molto interessanti per

costume.

la

storia del

la

tempera su fondo d'oro,

La miniatura

tedesca adoper sia

il

disegno a penna leggermente colorito che

massima avversa agli esempi ed alle


uno svolgimento affatto indipendente. \'erso
maestri tedeschi cominciarono ad abbellire fondi con fiori;
e senza essere in

novit di altri paesi, in molti luoghi ebbe


la

met

del secolo

XIV

1380 gi conoscevano lo sfondato, e disegnavano gli


non molto dopo impararono a dar vita e carattere personale

verso

il

peggiare non pi a rigide pieghe spezzate,


niature che ritraggono

la

vita e le

ma

edifizi in

alle

le

ed a drap-

con elegante morbidezza.

avventure dei Minnesinger tedeschi,

r intonazione giusta; la passione amorosa,

prospettiva, e

figure,

in

Nelle

mi-

generale

gioie della caccia e della vita campestre,

MANUALE

442
le

ardite

efficacia.

imprese dei cavalieri

si

STORIA DELL ARTE

onore della loro dama, sono rappresentate con molta

in

Tuttavia resta ancora a desiderare Telemento

dell'artista a

che

DI

fa di

rappresentare

carattere naturale di

il

individuale,

ciascun

ossia l'attitudine

personaggio.

Nell'elogio

alcune di queste figurazioni, ad esempio del canzoniere di Manesse, che


secolo

del principio del

dipingere soggetti

scrii,

natore pone tutta

la

XIV,

implicito

un biasimo. L'insufficienza

come combattimenti

dell'artista nel

appare evidente.

di cavalieri,

L'allumisua diligenza nei particolari, ad esempio nelle armature; ma se


nella

Spedizione

Roma

Enrico VII a

di

Codex Balduini a Coblenza,


codice della prima met del secolo
XIV, con disegni a penna leggermente

osserviamo

colorali,

figurazioni di

le

dobbiamo

battaglie e di assedii,

noscere che sono molto

Eppure

vero.
alla

regione

mente

ranci; egli

tra

certa-

contempo-

suoi

fece ogni sforzo per dare

un carattere
e

non era

renana,

dal

appartenente

l'artista,

r ultino

rico-

lontane

indix'iduale ai personaggi,

forse lavor coli' intenzione

che

le

sue miniature servissero di modello a


pitture murali.

Se questa supposizione

\era, e da conchiudere che nel secolo

X[\'

pittura

murale

dei

tappeti,

composizione del

quadro.

differiva

hifatti
la

Germania

in

poco

la

la

dall'arte

tecnica e l'effetto sono

che nei tappeti


sale di

la

nello stile delle

figure qualche cosa della


<

.Maastricht

Libr.

dell'Universit di Coloni

ma gli

di

maniera

di

ornati a viticci sono

conformi piuttosto
manoscritti

prima volta

renana qualche influenza

dell'arte di Parigi, e

Crocifissione. Dal

stessi

Nel bel Mes-

storiati.

PrLm vediamo

nella pittura

gli

al

Gand

gusto dei ricchi


e

Bruges.

di

Segue l'esempio degli alluminatori francesi anche il frate Giovanni di ^^aIkenburg,


autore del Graduale del Museo arcivescovile di Colonia (121)9]; sono cose francesi
sia le figure

dentro

iniziali

le

che

appena avviene nella miniatura


Maestro Guglielmo,
cosidetto
la

Libro

al

del

quale nel

giuramento

capricci che ornano

margini.

Ma dopo un

Colonia una trasformazione, dovuta

di

1370 fu commesso
,

di

dipingere

il

al

secolo

celebrato

frontispizio

codice che purtroppo and perduto.

Ad

del

esempio,

Crocifissione nel Libro del giuramento dell' Universit, opera del 1395 (fig. 555),
alla scuola di Maestro Guglielmo. Nei codici di leggi
detti Speculum

da attribuire

saxonicum e Speciihun siirviaim^ che sono

principali tra

Evo, che nella serie delle interpretazioni dei singoli casi


dei codici

giuridici

italiani,

nelle

illustrazioni

dei

codici tedeschi del

di diritto

seguono

le

Medio
norme

poemi cavallereschi (Guglielmo

SVOLGIMENTO

DI

FORME

I)

ARTE NAZIONALI

443

d'Orange, Parsifal, Tristano), e in quelle delle cronache universali, in gran favore a


quel

tempo (Rodolfo

modo

tuttavia nel
alla vita

ed

di

di

Ems),

allo spirito del

l^ibbia dei poveri e nelle

(Kremsmunster;

le

miniature sono ancora rozze, e sentono

rappresentare

si

suo tempo. Nello

Specchio

opere anche pi estese, intitolate

S. Floriano,

Menna, Monaco, Salisburgo;

sto

tenstein

\'ienna),

Medio Evo. Nelle


alluminatori,
zioni

della

vazione del

sono
vita

si

vede

dei

rappresentate

quotidiana;

\'ero.

l'elaborazione

figurazioni

mestiere;

mesi

di tutto

nei

.Il

di salvezza , nella cosidetta

Conc(rdantia

il

calendari,

le

P.inluhil

ciclo tipologico-figurativo del

molto spesso ripetute dagli

con sempre maggior naturalezza

pregevoli sono

caritatis

Lilicnfeld, l^iblioteca Liech-

qusto esercizio giovava ad educare

Non meno

il

riconosce che l'artefice tutt'altro che estraneo

gli

le

varie occupa-

artisti

miniature del Libro

degli

all'osser-

scacchi

domenicano Jacopo de Cessoles, opera nella quale ritratta artisticamente la


vita degli ultimi tempi del Medio Evo. Il crescere della devozione favoriva l'arte
dell'alluminare
gli artisti
avevano molto lavoro nel miniare libri di preghiere dedel

MANUALE

444

a Treviri; Libro della duchessa


il

STORIA DELL ARTE

personaggi principeschi (Libro d'ore dell'arcivescovo

stinnti

DI

Barbuto,

Maria

di

Kuno

Stoccarda; Passionale della principessa Cunegonda,

Falkenstein,

di

Gheldrio, a Berlino; Libro

Eherardo

di

abbadessa del mo-

nastero di S. Giorgio a Praga).

Meglio che nei lavori della regione renana e della Vestfalia, l'appartenenza

una stessa scuola apipare evidente

Praga

nelle miniature di

ad

met del
secolo XIV; ma anche nella prima met dello stesso secolo gli artisti boemi avevano
gi dato eccellenti prove del loro lavoro nel Passionale di Cunegonda e nella Bibbia
figurata di Boleslao (Praga, Principe di Lobkowitz). del tempo di Giovanni di Lussemburgo. Il rapido incremento della Corte, della Chiesa e degli studi, essendo allora
Praga residenza imperiale, e sede di un arcivescovo e della prima Universit sorta
nell'Impero, creava una condizione favorevolissima all'arte dell'alluminare. Carlo IV,
educato

P" rancia,

in

ed

il

che secolare, portarono dalla Francia ed

sia regolare

clero,

posteriori alla

anche dall'Italia pregevoli manoscritti miniati, dei quali

gli

operosi artisti di Praga

seppero ottimamente servirsi. Essi avevano ormai imparato a modellare

le ligure,

le

disponevano sopra un fondo simile ad un tappeto, contornandole di copiosi

di

bizzarrie, di stemmi, di

figurine di

Profeti e di uomini selvaggi, di animali

e di

soggetti amorosi; in questi lavori spiega\ano grande magnificenza di colori, che fu

boema

pregio principale e singolarissimo della miniatura


gliendo

Opere

esempi tedeschi,

gli

valieri della Croce,

Tommaso

da

la

miniatura

boema ebbe

schiettamente locale sono

di stile

XIV.

nel sec.

viticci,

il

Pure acco-

suo svolgimento indipendente.

il

Breviario di Leone, gran maestro dei ca-

il

opera compiuta nel 1339, la Dottrina cristiana composta nel 1376


la Bibbia dell'altarista Ivunsso, finita nel 1388, ed il Messale

di Stitne,

del canonico ^'enceslao di Radetz (tutti a Praga). L'influenza dei modelli francesi, gi

evidente nell'Antifonario della regina Elisabetta, vedova di Venceslao

anche pi manifesta nel Mariale

(Raigern',

II

556) e nell'Orazionale dell'arcivescovo Ernesto


di Pardubitz, nel Breviario da viaggio del vescovo di Leitomischl Giovanni di Neua Praga, Museo Boemo) e nel Messale del vescovo di OlmLtz Giovanni
NMaschim (35i-i3'U; Praga, Capitolo del Duomo); da queste opere si

markt

(tutti

Ocko

di

distacca
137(1

(fig.

il

Pontificale del vescovo di Leitomischl Alberto di Stcrnberg,

da Hodico (Praga, Strahow). La decadenza dell'arte gi

nei codici miniati sotto Venceslao IV, nella canzone di

compiuto nel

viene manifestando

si

Guglielmo

d'Orange,

finita

1387 (Vienna, Imp. Museo di Storia dell'Arte), nella famosa traduzione della
Bibbia, nella Bolla d'Oro, nel Diritto minerario boemo, nella tedesca delle epistole

nel

di

San

Paolo

nelle

Tavole astronomiche alfonsine (1392-1399) (tutte a Vienna, BiLyra (Salisburgo, Biblioteca degli Studi),

blioteca di Corte), nel Salterio di Nicol di

nel manoscritto d'astrologia di

due volumi
retus).

scritta nel

Invece

Zbv'nko Zajic

il

di

di

Biblioteca), e nella

^^'echta (Anversa,

Bibbia in

Museo Plantin-Mo-

Messale eseguito nel 1409 da Laurino di Klattau per l'arcivescovo


all'antica bellezza. Cosi gran numero di lavori prova

Hasenburg torna

che sotto Venceslao I\^


e

Avennare (Monaco, R.

1402 per Corrado

la

Corte occupava molti miniatori (Frana, Nicol, Venceslao

Giovanni). Frana esegui una piarte della Bibbia di Venceslao. Oltre a queste opere

maggiori

Boemia,

si

di

un ristagno;
rame,

la

conservano nelle biblioteche boeme e straniere molti codici


pregio artistico alquanto minore.

ma

Dopo

sebbene sorgano a contrastarle

miniatura

fior

in

Boemia

fino alla

il

la

guerra degli

campo

le

miniati

Mussiti

in

avviene

incisioni in legno ed in

une del secolo X^T.

ARIE

SVOLGIMICNTC) DI l'ORMB D
I

capolavori dei miniatori boemi

compiuto

l'Evangeliario

da

si

(Giovanni

N'AZIONAI,!

445

conservano nella Biblioteca

Troppau

di

nel

Corte a Vienna

di

13(38 per Alberto III,

ed

il

Rationale Durandi, cominciato nel 1384 per ordine dello stesso principe. In quest'ulil
disegno nitido e sicuro, il senso singolare dello spazio nelle

timo da ammirare
architetture ed

il

carattere individuale delle figure.

Primordi dell'incisione

in legno. Gli stampi di legno che

riprodLine pi volte certi disegni sopra

abbiamo

carta disegni incisi sopra pezzi di legno; di ci

sono
di

incunaboli dell'arte. Nel

gli

stampi.

tezza

ultimi

agli

fogli

incisi

XIV;

anni del secolo

Fij;. 557-

Borgogna,
schiata;

dell'incisione in legno;

nondimeno, lasciando impregiudicata

desca, ormai quasi fuor di dubbio che


alla

fine

del secolo

alla

ma

ricamo

di

pio,

gareggiavano

di

ricamatrici,

colla

di cui

tempo

intagliata ia Crocitssione

precisamente

alla

una affermazione alquanto

arri-

Francia, e pi

primordi dell'incisione

te-

in

legno risalgono

sia delle abitazioni

che delle chiese,

l'arte del

murale.

pittura

Esistevano

corporazioni

conosciamo anche qualche nome

una cortina d'altare a Salisburgo reca

stesso

legno, lavoro

di

XIV.

l'arazzeria

ricamatori

possano con relativa cer-

un pezzo

questione dell'origine francese o

la

Tessuti e ricami. Nell'ornamento interno


il

si

sul quale

qualche storico per rivendicare

l'origine

che

esiste

XIV;

Ulrico intagliatore

Pivi.ile

borgognone, degli ultimi trent'anni del secolo,


di ci si valse

notizia fino dal secolo

Ulma un

1398 menzionato ad

dir vero, sono pochissimi

attribuire

usavano per

si

suggerirono l'idea di imprimere sulla

le stoffe,

il

nome

di

Seidlinus

ricamo era coltivata nei conventi. In luogo

di

ad esem-

Pettau

nello

della disposizione

circolare delle figure di santi e dei gruppi di figure, propria dello stile gotico primitivo,

vediamo dopo non molto tempo nei pi\iali e nelle cortine d'altare
spazio in segmenti trapezoidali concentrici, che poi prendono forma
acuto

(fg.

537).

Tra

il

secolo XIII ed

il

XIV^

la

divisione dello

di nicchia

ricamatori inglesi tolsero

a quelli della Francia e della Germania, senza per introdurre

novit

il

ad arco

primato

tecniche

no-

MANUALK

44()

Ai

te\'oli.

pi,

i'.'

opKs

aiii^Iicnn

quenza dei motivi d'animali,

trattati

STORIA DELL ARTE

DI

si

distingue dagli

in

modo

toniche degli ornati. (areggiava con esso r op2ts


in
il

Francia e Spagna

duca

di

Berry

nel

vede che

fetto,

gli

Nei ricami tedeschi d'oro

di

seta

558), eseguito per ordine dell'arcivescovo Alberto II

(fig.

Opera che fa onore ai ricamatori di Praga Tantependio


delle monache
fili
d'oro sono usati con parsimonia; il ricamo
i

fatto sopra grossa tela di lino,

Le migliori opere

(Uii

la fre-

architet-

Firenze era famosa

1337).

Pirna. Nei lavori

delle vesti.

forme

si

Konigsfelden, oggi a Berna


d'Austria (m.

floretitiiiiiiii ;

le

propongono di ottenere l'etfetto di un quadro; a quest'efparamento d'altare di Kamps, essi riuscirono nell'antependio di

artefici

meglio che nel

knori consimili per

come la principal sede delParte del ricamo; ad artefici fiorentini


1378 commise per la cattedrale di Chartres un intiero paramento

d'altare dove effigiata tutta la famiglia reale.


si

altri

naturalistico, e per

di

vi

poca cura dell'ombreggiare

questo genere sono

del

modellato

tappeti del soppresso convento

Fig. 559. T.il)|.eto di Ginv.inni llaltercr a Friburgo in Brisgovi.i.


Museo Civico di Friburgo in Urisgovia).

Schweiizer, Tappiti ligi'ioti e ricami del

di

SVOL(;iMENTO DI FORME D ARTE NAZIONALI


delle

monache

stoffa di lino

di

W'ienhausen presso

con figurazioni

Zelle, eseguiti

leggenda

tolte dalla

tappeto da pavimento del monastero

di

447

con cotone a \ar colori sopra


Tristano

da citare

Lune. Nel tappeto murale del

di

anche

convento

il

di

(Lepszy, Cracovia).

Adelshausen

donne
di

(fig.

Friburgo

sempre pi

(prima met del secolo XIV) sono figurate l'astuzia e

559); esso reca lo


in Brisgovia.
di

stemma

di

\'erso la line del periodo gotico

gareggiare coi

pittori,

la

potenza delle

(liovanni Malterer, consigliere del

produssero

ricamatori

preziosi

lavori,

si

comune

sforzarono

giovandosi

di

MANUALE

448

DI

STORIA DELL ARTE

cartoni di celebri maestri. Nella seconda


avvicinarsi

di

sempre pi

cattedrale di Cracovia

Corona,

la

al

(fig.

croce divisa

560),
in

met

vero, tentano

del

(fig.

561), attcstano

monache

di

il

e dalle nobili

dame. Lavoro intermedio


molto

si

facevano con un piccolo

tra

ricercati nel secolo

ramenti; erano strisce a fondo d'oro con


loriti;

ed

rilievo

da

sul

sopravvivere del ricamo in bianco sul

cosidetti fregi di Colonia,

sforzandosi

Nella pianeta della

in

prospet-

provincia

Stanislao. Le belle coperte da altare


monache premonstratensi di Altenberg

conventi

gli artefici,

rilievo.

.a X.i

della vita di S.

dai

in

con figurazioni a

dellii

riva,

secolo XV^

ricamo

donata nel 1504 da Pietro Kmilta maresciallo della

sette quadrati

Diiomo

il

telaio.

versetti,

il

leggio,

Lahn

lino,

stemmi,

provenienti

Xanten

di

arte coltivata dalle

ricamo ed

XIV

il

tessuto

per guarnire
figurine,

viticci,

erano

sacri paaibcrctti

S\-()L(JIMlCNI-()

L'arte

dt;gli

arazzi, che nella

era esercitata da maestri


del secolo

XH'

\enne

in

gran

di

lana ordinati nel

eseguiti

vanni

137(5

da Nicola Bataille,
di

Bruges,

Springer: Manuale

pittore

II.

di

fiore,

il

di

in

449

di

e nelle

Fiandre

corpora/.ioni, negli ultimi venticinque anni

specialmente a

Francia

da Luigi

rE NAZIONALI

Francia settentrionale, nel Brabante

costituiti

laici

cospicue commissioni dei re

FORME D AR

ni

Parigi e ad Arras.

dei duchi di

Angi

pel

Borgogna.

duomo

di

Angers

fa\orita

da

tappeti od arazzi
(fig.

562J, llirono

pi celebre arazziere di Parigi, sopra disegni che Gio-

Carlo V,

trasse da un antico codice figurato dell'Ala

MANUALE

450

PI

STORIA DELI, ARTE

pocalisse. L'arazzeria divenne un'arte industriale in grande, ed


di

dare

nome

il

non erano

grado

in

di sostenere

desca, che in generale

Brisgovia

in

la

gara. Tuttavia tra

soggetti sacri prefer

ai

contemporanea, meritano

Friburgo

fama

a questi lavori, che acquistarono

molte

le

compiuto nel 1350,

563),

la

gloria

tedeschi

gli artefici

opere dell'arte

te-

profani, con figure vestite alla foggia

essere ricordati l'arazzo della

di

(fig.

Arras ebbe

universale;

Madonna

Museo

del

di

comu-

e gli arazzi del palazzo

Museo Germanico e della chiesa di S. Lorenzo a Norimberga,


Magonza e di Halberstadt. Nel Museo Nazionale di Monaco c'
nella quale figurata una monaca che lavora ad un telaio ver-

nale di Ratisbona, del


e delle cattedrali di

una cortina
ticale

d'altare

opera gotica degli ultimi tempi, che attesta

conventi.

Le

Masonza

e Basilea.

sedi principali dell'arazzerla in

la

sopravvivenza dell'arte

Nella tessitura in seta l'Italia vanta in questo

gli

Italiani si

attennero

ai

motivo della melagrana, prediletto

il

Opera d'eccezione sono


sopra una cortina d'altare,
(oggi al Louvre);

la

vi

Museo

nel

di

disegni a

Passione, e

la

ai

del re Carlo

stessa tecnica

Clun\'.

si

vede

drappi quaresimali, fittamente storiati di soggetti


altari

durante

la

sach

nel

zioni

con versi

1358,

dal droghiere

Quaresima. Quello
contiene

due
^',

Grande ricchezza
di

Jacopo Gorteler.

colorati, che

si

cattedrale

del

lati

quadro

committente
lo

una

in

di

figure

biblici,

vede

in

di

si

di

infula di
si

vedono
Narbona

mezzo, che

dell'opera,

iccc attribuire a

della

Giovanni

seta con figure

osser\a nei cosidetti

che servivano a coprire

Gurk, eseguito per ordine

pi di cento storie, e

esplicativi tedeschi

gotici,

1420 frequente nei

il

dall'arte gotica degli ultimi tempi.

penna leggermente

grazioso di questo lavoro

La

Dopo

seta bianca, proveniente dalla

ritratti

stile

d'Orlans, pittore di Corte.


santi,

di

figurata

Crocifissione, stanno

regina sua consorte; lo

di

1'

modelli saraceni, poi accolsero motivi

trassero nuove forme dall'Oriente, e perfino dalla Cina.


lavori italiani

alcuni

tempo una meravigliosa produEuropa;

zione di broccati ed altre stoffe preziose, sufficiente alle richieste di tutta

dapprima

in

Germania pare che fossero Norimberga,

di

gli

Corrado Frie-

un numero quasi uguale

di

tgura-

quello di Zittau, fatto eseguire nel 14-1

SVOLGIMEN IO
c)

Il

nale; l'abilit
gotico.

il

ARTE NAZIONALI

manuale

tutto, e

Medio Evo,

tutta

ad essa dovuto

Cosi nell'architettura, tra l'architetto e

il

il

l'arte

45'

poco a poco
dell'Europa

carattere

muratore

si

specifico

intromette

delle cattedrali gotiche merito di questi

Negli ultimi tempi del gotico

non sempre

I)

vociibolo nel suo miglior significato,

ultimi tempi del

gran parte della bellezza


pare, e

FORME

LE ARTI INDUSTRIALI NKL PERIODO GOTICO.

mestiere, inteso

col dominare, negli

DI

l'abilitc

manuale prevale a

tal

il

finisce

settentrio-

dello

stile

tagliapietral;

modesti

artefici.

segno, che'spesso scom-

a vantaggio dell'arte, qualsiasi ditferenza tra l'artista e l'artigiano.

MANUALE

452
Il

organico

rapporto

compreso che

tra

diviene complicata, e

costruzione e

la

dall'artista,

DEI,!.

costoloni

riesce pi a trovar motivi nuovi e belli

dal

variet,

vero,

si

Ma

non hanno alcuna

neppure apparente,

giustificazione,

parte muraria

l'aziocinio

di

manca

di

sono

architettonici

anche dove

opportunit. Basta osservare

di

l'ostensorio

Lo

quale non

l'ornato

ci

membii

la

a stilizzare, senza troppo


di

ftiori

organismo, ed applicati senza alcun limite

staccati dal loro

La

in ramilica/.ioni.

fantasia inventiva,

la

motivi;

stessi

gli

trasformann

non applicandosi

se

indigene.

vegetali

meccanicamente

ripete

forme

le

II-:

forme decorative, che non pu essere

le

sforzo dell'ingegnosit ad ogni costo, impoverisce

scostarsi

AR

indebolisce, e talora allatto distrutto.

si

bastoncelli ed

SPORTA

DI

Klosterneuburg,

di

suoi

coi

archi rampanti, guglie, statue e baldacchini,

turibolo

il

finestrate gotiche di

Sei-

tenstettcn, o certi reliquiari contenenti brac-

dove

santi,

cia di

terrompono

motivi architettonici

perfino

in-

superficie occupata

la

mano. In qualche rarissimo caso, me-

dalla

diante l'adattamento della forma all'oggetto

da mettere

di

mostra, ad esempio nel

in

Simeone

quiario di S.

.\quisgrana, l'artefice seppe ottenere un

bellissimo effetto
se

reli-

duomo

nel tesoro del

uno non

(fig.

Senza dubbio,

564).

propone

si

questione

la

del-

l'applicazione di clementi architettonici alle


suppellettili

puramente decorative, applica-

zione, che del resto in qualche caso fatta

Con

molta

logica

conto solamente

Fig. sCs. Reliquiario

forma

teinmi di famiglie patri

Colonia, Collczioi

Il

razione. Ci che

la

sua magnificenza

proprie case; ci favoriva

sagerazione ed

che

diremmo

diciamo

che

alle

al

gli

artelci,

ed aristocratico,

arredi alle

belli

ma

industriali,

arti

le

e suscitava in

vita,

donare

nel

sia

manierismo;

idealistico

la

di-

maggior

essa

chiese

ammi-

si

riferisce

sia

la

borghesia sempre

il

desiderio di sfog-

che

tempo

nello stesso

che dapprima

si

si

opere dei fabbri e dei

rapido incremento dell'agiatezza nelle citt rendeva

pi esigente quanto alle comodit della


giare

plastica,

parte di questi lavori sono degni di

Schntitgen.

all'oreficeria

falegnami.

forma

della

di busto,

Colonia (14OC

e di
:

se tien

manuale, della

continuo perfezionarsi del

solidit e del

segno

chiarezza,

dell'abilit

le

nell'ornare

spingeva

attenevano ad uno

vengono sempre pi accostando

le

all'estile

rea-

a!

lismo proprio della borghesia.


Neiroretceria

il

mutamento

del

m. iteriate

che non fu pi adoperato se non per produrre


nuoA'e forme, derivate dall'architettura
chitettura e colla scultura. In Francia,

separate

da

le

la

sostituzione dell'argento
di

elfetti

cosi l'oreficeria

dove era nata

cuzione delle suppellettili pi preziose, quali


tarono addirittura

prese

gareggiare

l'architettura

reliquiari,

gli

orafi

gotica,

rame,

al

produssero

colore,

anche
coll'ar-

nell'ese-

ed argentieri

imi-

chiese gotiche, colle loro statuette dentro nicchie ad arco acuto

torricelle.

Perfezionandosi

nella

plastica,

gli

artelici

moltiplicarono

le

SVOLGI MICNTO

DI

Statuette di santi, fuse o a sbalzo, e


zioni

di

scultura

l'abilit

artistica

boccali,

bicchieri,

(fig.

ebbe

564),

modo

FORME D ART E NAZIONALI


i

reliquiari finirono

presero

forma

la

F^loreffe

brocche, scodelle,

(Louvre), opera del

bacili, ecc.

fice
si

Jaquemon

di
di

Douai

e da

quiario di Aquisgrana

fig.

S.

Jaquemon

Anchin. Degli

hanno molti documenti

busti

(lig.

565).

In ci

prova nel

Ma

come

maestri francesi furono presto

trittico

d'argento dell'abbazia

1254, ed in quel capolavoro dell'arte gotica primitiva

nelle F"iandre, che l'arca d'argento di

1298 da Nicola

di

manifestarsi anche negli oggetti d' uso profano,

di

imitati da quelli dei paesi vicini, e se ne ha


di

composi-

vere

coll'essere

teste

di

453

elTetti

Gehrude
di

a Nivelles, eseguita dal

Nivelles. sopra disegno del

prodotti in

Germania

nei tesori delle chiese tedesche

566),

in

forma

di

dagli

1272

monaco

esempi

francesi

citiamo tra questi

cappella bene architettata, e

al

ore-

il

l'arca

reli-

dei

MANUALE

454
Maccabei

Andrea a Colonia

nella chicia di S.

comuni

tettoniche,

ai

lavori

dei

quadri

durarono pi a lungo negli ostensori,

un

piede

custodia fatta

tempo

due dischi

di

fu preferita

nelle

di

circolare

cristallo,

in

fiancheggiato da tutti

gugliette,

suggeriva

province austriache. .Ma

gli

che meglio

forma

la

del secolo X\^,

sopra

la

teca c' un
le

opere

la

archi

rampanti,

Andrei!

gruppo

Co

di

di

statuette che figurano l'Ultima

Cordova

e di Toledo, eseguite da

Verso

Germania.

crede opera

fine

la

cosidetto

il

di

un

con ciotole
animali,

di

otto

piani;

ma

molto

pi celebri sono

del

un maestro Enrique de

Arphe venuto

periodo

gotico

cosi detti

le

argenterie d'uso domestico

lavorate

abbellire
in

le

lavori

sbalzo.

di

boccali gibbosi, dei quali

bicchiere di Corvino

costume

legno legato

ora

Santissimo

del

ad

le

(fig.

orefice tedesco della Transilvania,

Inghilterra divenne

sei

508);

(fig.

erano molto ricercate dai ricchi borghesi, che preferivano

esemplare

da

torriformi,

pi antica (1438) quella dlia cattedrale di Gerona,

singolarit di questo periodo sono

di

come

gotica,

pi pregevole per l'elegante struttura quella di Cadice


quelle di

a raggiera, che per lungo

maggior parte degli ostensori di


vetro, sormontato da una torricella,

edicole destinate all'esposizione

durante l'ottava del Corpus Domini, costruzioni

dalla

sopra

eleva

si

adattava ad una

si

la

accessori dell'architettura

Cena. Cosa tutta spagnuola sono


di queste

Le forme architettoniche

rilievo.

baldarchini, ecc. Nell'ostensorio di Tiefenbronn. opera insigne della seconda

S.

met

ultimi tempi de! gotico, sono

guisa di torricella che

dell'ostia,

forme archi-

nella quale le

3(57),

agli

storiati

fatti

gotico tardo sono CDStituiti da un cilindro di

stile

La forma

calice.

di

(tg.

questo genere fino

cii

dall'abbondanza

soverchiate

STORIA DELI, ARTE

DI

n,6q) a

il

Wiener-Neustadr, che

servizio di P'ederico

mense con tazze

Una

pi prezioso

di

forme

argento, e principalmente con saliere,

a sbalzo, nella cosidetta forma gibbosa

assai

ora

(fig.

III.

si

In

semplici,
in

570J.

forma

Tra

le

SV'OLCIMENIO
argenterie spagnuole da tavola

appartenenti

ai

ni

KOKMi:

citano

si

tesori delle cattedrali di

come

AKTl! NAZIONALI

1)

rarit

Toiedo

e di

due

455

navicelle

di

stile

gotico,

Saragn/za.

j'i^M,

^W-:^^

So hicchitre di

ciuij nella cattcdialc

Co

-NV-ustadt.

pi famosi lavori degli orafi al servizio della Corte

francese,

appartenenti

tesoro di Carlo VI, sono oggetti d'uso tra sacro e profano; citiamo

popolarissimo

"

Cavalluccio d'oro

>>

di Alltotting (tg.

tra

questi

al
il

571). Quest'opera, conservata a

MANUALE

45<'

STORIA DELL ARTIC

DI

meraviglia, consiste di un piedestallo sostenuto da quattro colonne,

dorato; nello spazio tra

Sopra questo
quale sta

le

come un pergolato

sorge

piedestallo

ISladonna in trono col Bambino;

la

S.

Caterina che d

mezzo un

la

fede di sposa al

tutto d'argento

di rose a

scudiere.

smalto, di centro al

piedi del trono due fanciulli, S. Gio-

a'

vanni Battista e S. Giovanni Evangelista; pi

il

mano da uno

colonne c' un cavallo tenuto a

Bambino,

Carlo VI inginocchiato; nel

re

il

destra

Madonna,

basso,
e

in

della

mano

inginocchiatoio, ed a sinistra un cavaliere in ginocchio, che tiene in


celata d'argento del

la

vede

suo cane. La plastica ed

concorrono a produrre un bellissimo

effetto;

fogge

vestire

del

Capodanno

dei

darla in pegno

nel

tendenze dell'arte

le

che se

anche

in

port

opera

ed Isabella adorano

La

cattedrale di Liegi.

.Ma-

E-

>

stile

effetti

gruppo

nel

l'emerario

il

stessa tecnica del

ritro\a nel cosidetto

si

Calvario del tesoro della cattedrale

belli

la

S. Giorgio e da S.

ammira anche

si

Cavalluccio d'oro

Lo

vede
nella

divenne regola nell'arte francese e

borgognona, e

<i

si

d'oreficeria,

d'oro donato nel 1471 da Carlo


alla

dovette

egli

patria, al pi tardi

in

donna accompagnata da
lisabetta,

Carlo VI da sua

poco dopo

fedelt dei ritratti, che

un'alti'a

quale Carlo

al rea-

donata

fu

cognato Lodovico di Ba-

al

la

La

141;-;.

1404

ma

moglie Isabella,

viera,

e l'aggiunta degli ani-

Questa piccola meraviglia

lismo.

iMitiv^

si

colore

il

mali dimostrano

^5Bi"*fT

re

il

il

le

~^

dietro

re;

di

Gran.

gotico primitivo seppe rica\are

bronzo,

dalla fusione in

artistici

mediante un procedimento gi noto a Nicola


Verdini,

di

giare

le

il

quale consiste nel far campeg-

un fondo lavo-

figure dorate sopra

rato d' incisione con disegni a smalto per lo

pi rossi sopra azzurro,


Fiff.

570- Saliera del

Nuovo

oiicgio di Oxford.

rossi sopi'a ncro.

l'

talora

Italia

in

u Valentissimo

in qiiesta

tecnica l'orafo viennese che dal 1322 al i32g

complet
fu

fatto

l'altare
il

di

\'erdun. Applicando lo smalto sull'argento invece che sul rame,

primo passo verso

Altro pirogresso fu

la

la

fusione

in

argento con (ondo

azzurro

trovata dell'incisione profonda riempita

Cuccio da Siena (f288-i2<)2), donato da Nicol

I\'

alla

di

chiesa

trasparente.

smalto.

di

calice di

Il

Assisi,

la

pi

antica opera della fusione gotica in argento, arte che raggiunse un alto grado di perfezione nella custodia d'argento fatta nel
del

miracolo di Bolscna (cattedrale

riore
in

lino

dal

argento a

eseguita per

principio

rilievo,
il

del secolo

come

convento

di

si

di

1338 da Lgolino

Orvieto; Gli

XIV

orali

di

^'ieri

per

il

sape\-anu adoperare molto bene

vede nell'arca d'argento

di

corporale

della regione renana

Greta

Plrumbom

Lichtental. e nella Cidcilissione di Basilea

(fig.

la

supe-

fusione

di Spira,

572), oggi

SVOLGIMENTO
a

Berlino nel

quale

si

Museo

DI FORMI",

d'aRTH NA^^IONAI.I

delle industrie artistiche.

iMg. 571.

un

in

ha esempio fino dal 1337

Il

>

I.

\'ienna

aviilluceio J'oio

la

fusione in argento, della

Klosierneuburg, dur

calice di

Ab:

in fiore fino

di Alll

Svezia, nel
secolo XV; di opere di questo genere si hanno esemplari fino nella
fuso
tesoro del convento di \\'adstena. In Francia le pi antiche lamine d'argento
Madonna
senza rilievo, di data certa, sono quelle che si vedono sul piedestallo della

al

d'aroento donata nel

i':;3Q

S.

Dionigi da Giovanna d'Evreux, vedova di Carlo ^'I;

MANU-M, IC

458
questa

Madonna

DI

STORIA DELL ARTE

anche una delle migliori tra

Gli orafi parigini conoscevano ottimamente


si

ha prova

[1

11

in

un boccale

Cavalluccio d'oro

pli:ata la

prima volta

"

la

di

di

Copenhagen

la

le

opere dell'antica scultura francese.

fusione ad incisione profonda

molti piatti figurati del Louvre

Alltotting una vera opera di scultura, e vi

fusione a colori, che verso la fine d2l

si

gheria

in

fu

preferita

la

573).

vede ap-

Italia,

il

574) ; in Unfusione in filigrana, della quale un bell'esemplare il

onore anche a Vienna, per opera

invece

del che

Medio Evo prese

posto della fusione in argento, e fu molto coltivata, specialmente nell'Alta

venne

(fig.

di

maestri fiamminghi

(fig.

gi citato bicchiere di Cor\ino.

L'intaglio in avorio nel secolo XIV' era coltivato specialmente a Parigi;

cevano d'avorio MaJonnine,

altarini

ai armadio,

pettini,

si

fa-

cassette per gioielli, cornici

SVOLGIMENTO

ni

FORME

d'artI'; NAZIOXAr.I

Fig. S73. Piatto d'ai-^ento dipinto, Louv

Fig. S74.

Vaso d'argento dipinto


Vienna. Museo

di

(sec.

XIV).

Corte.

Fig. 575. Scila di gala del re Venceslao

IV

di

Bo

451)

MANUALE

460
di

DI

STOKIA DELL ARTE

specchi, manichi di coltello, corni da caccia;

legno rivestite di intagli d'avorio

cavallereschi,

voga

sono

Tra

le

intagli d'avorio

gli

Anche d'ottone

hanno anche esempi

si

do\e

575),

preferenza

di

si

dalle consuete occupazioni della nobilti. o

tratti

526).

(fig.

(tg.

cose

dai

selle

poemi

pi pregiate e pi singolari del secolo

di

pi

XV

in

Italia

in

che uscivano dall'otlcina veneziana degli Embriachi.

e di peltro

dei Paesi Bassi e della

di

figuravano soggetti

si

Germania

facevano suppellettili sacre e profline;

settentrionale seppero adoperare

fonditori

molto bene queste

leghe metalliche in vasche battesimali, candelabri, lampadari, leggi in forma d'aquila,


ecc.

Tra

pi belle opere dello stile gotico tardo

le

sono da menzionare

\a

a braccia, usati anche nelle case dei privati


e

alari

ditori

simili

piccoli

boemi

sono

sostenuta da

Koniggratz

adoperare
per

il

ti^e

ed

(tg.

vasche battesimali

piedi di

svelta fattura

Kolin

(tg.

377).

di
;

\'erso

peltro anche nel vasellame da

la

L'arte ceramica

si

applic

dapprima

in

secolo

decorazione

XV

si

fu usata

come

lavori pi belli dei fon-

forma

fine del

secolo X\'

(fig.

si

cominci ad
i

viticci,

di

verde con

vede nella celebre stufa del

boccali

578).
le

animali e figure

con nobile semplicit nelle chiese

si

n (14)-

produrre piastrelle per rivestire

fabbricavano piastrelle verniciate

via via perfezionando,

Kol

mensa; notevoli specialmente

interne delle chiese, con disegni geometrici, fogliami e

questa

di campana rovesciata
hanno esemplari a Praga, a Tabor,

peltro,

se ne

576)^ Bacili, scodelle, mortai, tinozze,

conviti delle corporazioni, ornati di figure di santi

Dirtelo

arredi offrivano varia materia all'arte.


le

lampadari

cistercensi.

rilievi,
i:^oi

che

si

pareti

umane

Fino dal
vennero

ad Hohensalzburg.

SVOLGIMENTO
Tra

prima met del secolo

L'arte fabbrile
inferriate.

Le

XV

4"!

si

toppe dei serrami, che in Germania

nella

Dreihausen

nel-

579); sono di color violetto e durissime.


perfezion applicandosi alle bandelle, alle serramenta ed alle
(fig.

bandelle, terminate a foglia, furono avvivate

picchiotti, le maniglie

XAZION'ALI

maioliche del periodo gotico sono pregevolissime quelle di

le

l'Assia, della

le

FORME D \KrE

ni

si

si

usavano per

con

lo

pi

terminati

ornavano leggiadramente a traforo. In Francia,

Germania occidentale

le

inferriate

face\ano per

si

lo

da

trafori e poi

pi a

risalti

scure,

nella

sbarre

Spagna
vcrticah'

quadrate, talora attorcigliate,

con

pochi

legamenti traver-

'

sali; nella
si

Germania

preferiva invece

sizione

sbarre

orientale

dispo-

la

incrociate,

usata anche nelle edicole del

Sacramento.

Nella

belici

in-

ferriata della chiesa di S. Ul-

rico

ad .4ugusta

Boccale

di

580'

(lig.

pehr

Fig.

notevole l'intreccio di quattro


ceduti dai francesi,

=^79. Boccale di maiolica di Dreiha


Copenhagen, Museo d'arte iaJusrria

motivo prediletto dai fabbri

circoli,

quali lo trasmisero

all'

Inghilterra.

Un

italiani, in ci pre-

capolavoro d'arte fabbrile

la porta della sacrestia di Bruck sulla Mur


(fig.
581),
campi romboidali riempiti da vari motivi ornamentali che staccano con
bell'etfetto dal fondo coperto di pergamena colorata d'azzurro e di rosso. I fabbri
francesi usavano poco
viticci, e preferirono ornare le toppe e le bandelle con motivi

dell'ultimo periodo gotico


di\-isa

in

trafori,

ferro
gotica

cuspidi

battuto.
;

baldacchini

lampadari

perfino con figurette di santi a tutto tondo, di

romanici

furono

cos in quello della cattedrale di

trasformati in varie maniere dall'arte

Magdeburgo vediamo conservato

il

motivo

MANUALE

462
torricelle

delle

hanno

altri

gotico, dalla quale

si

nel

mezzo una

figura

il

od una edicola o torre


ed

fabbrile dell' ultimo periodo gotico

di stile

ardite

un

lampadario del coro orientale della cattedrale

XIV. Tra

principio del secolo

del

382),

(tg.

STORIA DELL ARTE

dipartono parecchie braccia con curve eleganti

bell'esemplare di questo genere

Augusta

DI

sono da

citare

pergolato di ferro sopra

il

di

pi belle opere dell'arte

le

fonte

il

battesimale di Anversa, eseguito nel 1470 da un maestro Massys, con rami e fogliami
di

ed

naturalezza,

meravigliosa

prima destinato ad

altro

uso

il

pulpito di ferro di Feldkirch (Vorarlberg\ dap-

esso una complicata costruzione di

Hig.

5!>i.

ligure

del

di

deserto

legno colorito, che rappresentano


la

parte superiore, che

si

gli

Monumcnli

L'arte del falegname nel periodo gotico ebbe


sia

chiese

delle

appare l'intenzione

che

di adattarsi all'architettura

sormontati

armadi

romanici,

cazioni,

anche dallo

stile

od

incrociati,

di cavalieri

(fig.

onore nell'arreda-

di farsi

sono

:tg.

al

legno nei quali

rari;

583'.

La

esempio

forma

nodegli

da un timpano, fu conservata, con opportune modit-

gotico primitivo,

Alla fronte delle arche e dei cofani lo


plici

manna

si

reliquiari di

della chiesa,

tevole quello della chiesa dell'Ospedale di Salisburgo

la

pu paragonare
Norimberga.

campo

delle abitazioni private.

Mur.

dell'arie medioevale).

Ebrei che raccolgono

eleva a mo' di torre,

tabernacolo del Sacramento nella chiesa di S. Lorenzo a

mento

avvivata

l'urta dell.i s.icreslU di Bru.;k sulla

Heider-Eitelberger,

da

ferro,

come

stile

si

vede a Brandeburgo ed a No_\on.

gotico applic serie di archi acuti sem-

collocando talora nelle nicchie che ne risultavano figure di santi o

584''.

Le

cosidette arche di S. (liorgio, dove ripetuto

il

motivo del

SVOLGIMENTO
cavaliere che uccide un drago

(fig.

DI

FORME D ARTE NAZIONALI

585), probabilmente

ebbero origine nella Fiandra

occidentale; infatti esse piacquero molto agli inglesi, dei quali


mobili da Ypres.

gotiche

finestrate
bili

Sono

ad archi

il

si

intrecciati.

XV

Sul principio del secolo

abbandona

si

il

tipo del cassone e

che consente di dare

trecciati

gli

adoperarono spesso

intagliatori

forme

scanalature,

le

nastri arrotolati o svolazzanti; in Francia, in Inghilterra e nei


vegetali furono usati
bili

tedeschi,

trionale
alle

si

casse

molto

anche

con molta parsimonia;


di

con coperchio
in

parte

rilievo,
di

uno

spazio

archi acuti ed in-

partiti

di pieghe ed

Paesi Bassi

gli

vedono invece pi frequenti

ornati

nei

mo-

uso domestico; nei cofani e forzieri della Germania setten-

vede anche qualche figura,

usati

si

alla

Angus

della cornice. Oltre alle varie

sporgenza

chiara

pi

anteriore, ed offre all'ornato d'intaglio, specialmente se a forte


dalla

avviene nei mo-

costruiscono mobili a

si

membratura

una

;ife,l|-alc

protetto

sa che importavano

caratteristiche dell'Inghilterra le arche colla fronte ornata di

una trasformazione;

comici e pannelli,

463

Inghilterra,

ma

soltanto sulla parte anteriore. Sostituendosi

mobili a sportelli,
che

nella

si

fecero anche mobili di transizione,

forma ricordano

le

antiche cassapanche,

ma

M.\NUAI,E DI STORIA DELL

464

ARTE

poggiano sopra

pilastrini o colon-

nine, talora coi


(tg.

minori obliqui

lati

armadi fiammin-

586). Negli

ghi a due sportelli


tutte

cupani_)

in\ece

quelli

in

settentrionale
I

telli

quali

taglio

si

ma

nana

ed

(He.der-EileihL-rgci

chiesa Jell'dspeilalo di Salisburgo

Monumenti delVarte

meJioevale).

si

vedono

(fig.

traversa,

quali sostengono

cassetta con

alto

montato da un

X^^
;

si

usava

a-

e
il

sitTatti intagli
Il

seggiolone

dossale

baldacchino

sor(fig.

Le

tavole,

special-

ne diamo ad esempio
intagliati,

intagliata;

sopra

'^'i

Vienna, Colle

re-

si

588) era ancora molto usato nel

una cassa anch'essa

Fig. 5S,. Fra nn

di

dove

di quercia,

dove

bellissimo effetto.

Germania meridionale, hanno forme assai varie


589) che composta di due montanti sagomati ed

una

legno

noce,

nella

una

il

Spagna,

secolo

mente

co-

bell'effetto di

Vestfalia,

in

nella

ri-

scuro,

anche nella regione

doperava

di

ornati

gli

fondo

un

producendo un
lore;

in-

all'

con molta precisione


sopra

saltano

rilievo

di

fatti

prestavano

con poco

intagliati

nell.T

lisci.

pi vistosi sono

essendo

387\

(fig.

legno tenero

no

sono

fianchi

grandi armadi a quattro spor-

di le

in vista;

Germania

della

mobili della Germania meridio-

nale, tra

v^v Reliquiario

ornati oc-

gli

parti

le

da

collegati

questa

il

SV'OLGIMENTO

DI

FOKMi; D

.\]<VK

^f/E

Fis-. 585.

Arca

di

S.

(Foto<r.

Spuinger

Mannaie

II.

XAZIONAr.I

W<

Giorgio ad Vprcs (1400


T

B. DiiKAr.iiii).

<|lt

'

**

':

4(1 S

MANUAI.n

466
coperchio

della

tavola, talora fatto a libro.

era ornata d'intaglio; pi tardi


rialz la testiera e

si

STORIA DELL ARTE

DI

si

si

Nei

letti

intagliarono anche

sovrappose

al

letto

pi antichi soltanto la testiera


la

parete da piedi e

le

.sponde,

un baldacchino.

alle legature di
artistica del cuoio si perfezion applicandosi
reliquiari ed arredi
cofani, casse e custodie per sacre suppellettili,
punzoni e
per mezzo di stampi metallici, di torchi, di

La lavorazione
libri,

guernire

domestici di maggior pregio;


di

riempimenti di^^la.stice

nelle cavit

(tg.

590)

si

ottenevano

rilievi

molto eleganti,

SVOLGIMENTO

DI

FORMI".

come

si

met

del

intagli

\ede

in

I)

in

NA/IONAIJ

AKI'IC

certe legature di

libri delia seconda


con motivi derivati talora dagli

secolo X\'.

legno e dalle incisioni

Questo

467

in

rame

d'Europa

alla

-^

line

P.irifji.

ir

>?

4l
'-%//

^J

^-^_3^''fe?'W\C ;3=:

Fig. 589.

Tavola gotica

dt-l

quel tempo.

Medio Evo, d un'idea

del

Fig. 588. Seggiolone con baldacchini


del secolo X\'.

di

liorire delle arti industriali nel 'settentrione

Ihiseo Germanico

di

Xorimhe

della

MAN L'ALE

468

DI

STORIA DICLL ARTE

evoluzione ciclica dell'arte settentrionale. Sia al principio che alla line del .Medio

campo

nel

dell'arte signoreggia

degli artigiani alla fine del periodo gotico continu a produrre

mente

in

innovazione

gli

artigiani

miniscenze dello

posero in opera

di

al

in

delle

s\(ilge

Italia

si

Alpi.

Qui

ingombra

obbligando

via

la

medioevale incontra

Italia

la

secoli) essa

popolo;
cittadino.

quali

Chiesa

non

al

conseguenza

di

per
re-

le

le

in

condizioni

al

affatto

rovine del

di

XIII.

diverse da quelle

mondo

Chi

antico quasi

(Kol. Bernardini).

nuove generazioni a proseguire a lenti passi e la


difficolt molto maggiori che nel Nord.
:

suo svolgimento

era

rimaneva chiusa

l'

unica

fonte

di

ma

ci\ ilt.

(specialmente nei primi

nella cerchia delle idee e degli interessi del paese e del

come al tempo dei Romani, anche nel Medio Evo predomina l'elemento
Le citt invece che pi vive conservavano le antiche costumanze e dalle

dove\ano pur
le

nuove

ma

loro migliori attitudini,

le

torme gotiche;

San Claudio

partire pi tardi

le

spirituali

raccoglimento. Dapprima dovette avvenire

marsi

le

un cumulo

Fig. 5QI. Macerata.

In

artigiani le

gotico durano a lungo nel periodo che vien dopo.

stile

L'arte medioevale
paesi

civilt

special-

suoi effetti,

L'ARTE DEL MEDIO EVO IX ITALIA EINO AL SECOLO

III.

Kvo

questo prevalere

acquistarono cittadinanza in Germania, hi

molto tempo non dimenticarono totalmente

dei

Germania, anche nel periodo seguente. Per merito degli

forme, derivate dal Rinascimento italiano,


questa

mestiere. l'opera dell'artigiano.

il

vicende politiche

zionale italiana

si

chiarirsi e

la

iniziative,

mescolanza

manifestarsi

ebbero bisogno

di

lungo

delle razze, dovettero

cal-

caratteri nazionali. L'arte na-

afferma con caratteri propri solo nel

XU

secolo:

prima

di

allora

un periodo di preparazione.
Pure, quando ulteriori studi ci porranno in grado di conoscere meglio le vicende
dell'arte italiana anteriore all'XI secolo, potremo giudicare pi sicuramente in che
in

consistesse quella preparazione e

fin

Quel che

la

certo che in

Italia

dove

l'Italia

subisse l'influenza di arti straniere.

tradizione antica, anche nei secoli

di

maggiore

SVOUJIMBN rO

l^OKMli D

DI

decadenza, oper validamente come contrasto


le

modific secondo

le

alle

469
venivano

che

corienti

gusto nazionale; cosicch anche molto prima che

si

di

fuori

possa par-

un'arte veramente italiana, dato scorgere nelle produzioni artistiche della Pe-

lare di

ninola

il

ARTE N'AZIONALI

caratteri particolari che

dilTerenziano da quelle degli

le

reminiscenze dell'antico non

ravvisano,

si

paesi.

altri

Anche

ciove

forme straniere appaiono fortemente

le

modificate; basta pensare alla pittura niLirale e alla miniatura monastica che ripetono

certamente

loro origini dall'Oriente, e che pure

le

(Certamente

esclusivamente

l'arte

bizantina

sulle pitture

della scultura essa

intlui

molto

hanno un ben

sull'arte

e sulle miniature,

medioevale

mentre nel campo

ebbe un'influenza mollo minore e quasi

per certe speciali regioni e

come

citt,

distinto carattere.
in Italia,

dell'architettura

insignificante, tranne

di

edifici,

sorti

in

luoghi diversi e con diversi caratteri,

certo anteriore all'XI secolo. Baster ricordare:


delle

Cacce a Pa\

di Cividale.

S.

Pomposa,

la

Donato

S. Anastasio di

Teuteria di ^"erona,

S.

in

ia.

la

di

il

Olona, S. Giorgio

in

di

fig.

la

in

Brescia, S. Maria

Trieste, S. Maria in

\'alpolicella, la

Valle

basilica di Agliate.

chiesa dei Ss. Felice e Fortunato a ^'icenza, S. Maria di

chiesa di S. Pietro

j^Qi),

una
in
un tempo di

prova

la

ma

S. Salvatore di

Zara e S. Giorgio

al

Monte

di

Givate,

la

pieve di Arliano, S. Pietro

Sylvis di Bagnacavallo, la pieve di S. Leo. S. Claudio

rata

che

Venezia.

Di una vivace e continua attivit costruttiva abbiamo intanto


serie

per quasi

al

Roccelletta di Squillace, ecc. Dei battisteri

Ghienti

presso

ricorderemo

Mace-

quelli

di

MANUALE

470

DI

STORIA DELL ARTE

Cividale, Agliate. Biella, Galliano e Ascoli Piceno

(tg.

592;. Del cosidetto palazzo di

Teodorico a Ravenna, costruito nell'VIII secolo, abbiamo gi parlato.


Roma architettonicamente non produce nulla o quasi di nuovo, ma
basiliche cristiane

si

trasformano dal IX secolo


pavimenti ad opus

fregi scolpiti, di ricchi

monumenti

materiale dei

alixandrhiiiiii,

si

limita,

XII

fino al

Kig. =93.

casa

detta

di

si

compiace

Cola

Il

saccheggio

di

maggior decadenza

composti

coH'inesauribile

musaici,

di

di

r<oma

ricoprire

nelle rare fabbriche

Hienzo del XII secolo

di

(tg.

frammenti

'^.'^^,

di

ci

contenta di

si

marmo; ma

ma

fantasia

la

motivi

terracotta.

in

da Roberto

fatto

della citt:

nuove.

(Fot. Brogi).

questi bizzarri accoppiamenti e cerca di imitare

ornamentali dell'et classica con fregi

di

di

delti di Cola di Rienzo (XII

Ro

riunire, per decorarne l'esterno, antichi svariati

degli artisti

antiche

le

decorano

secolo, a restaurare e

Anche

vecchi edifici cristiani, a riattare absidi e portali.

la

si

antichi.

L'attivit architettonica

come

poi;

in

subito

il

Guiscardo (10841 segna

Roma

dopo

l'Italia

momento

il

Centrale

si

risve-

gliano lentamente a vita artistica.

Solo
sorti fin

paesi costieri, stretti all'Oriente da rapporti politici e commerciali, erano

da prima a una svariata

attivit

che un forte miscuglio di razze aveva


rette dalla
In

tali

aont di princi^^i energici e

condizioni

non

poteva

con

essi

come

la

artistica;

fertilizzato,
pii,

come

naturalmente

gareggiavano

normanni

nascere uno

le

province

Lombardia, o che erano


dell' Italia

stile

.Meridionale.

nazionale unico.

Le

SVOLGIMENTO
regioni pi prossime ai traflco
le

basilica di S.

la

FORME D ARTE NAZIONALI

esterno ne subiscono

con Bisanzio esercitano

relazioni

lamoso

DI

Marco

la

riportati

influenze;

particolarmente

loro azione stimolante, di cui

Venezia

(fig.

Tesempio pi

394-59h). L'cdilicio originario in mat-

eretto nel secolo XI, fu nel XIII rivestito di

toni,

le

471

dalle conquiste vittoriose fatte in Levante.

marmo
La

e ornato

con frammenti

parte superiore della facciata

La pianta una croce greca a tre navi, che girano per tutte le
quattro braccia della croce. Su oqni braccio della croce e nel centro sorgono cinque

del XI\' secolo.

cupole emisferiche, sostenute da quattro grandi archi a tutto sesto su massicci piloni;
tra

piloni

della

lati

stanno

chiesa,

costruzione che
la

decorazione

di

varii colori.

la

in

colonne sorreggenti

le

Venezia non

la

modo

ricorda

le

Costantinopoli.

tutta l'Italia xMeridionale poi

sino

le

Cosi dette

basiliche orientali tutte rivestite di

marmi

sola citt d'Italia dove sia evidente l'influenza bizantina.


la

signoria bizantina e avevano

In Calabria e in Terra d'Otranto

ancora nel XIII secolo, e nelle chiese


in

Su due
Tanto la

gallerie sulle navate laterali.

decorazione sono strettamente bizantine (tarsie marmoree, musaici);


special

province meridionali d'Italia erano sotto

commercio con

le

settentrione e a ponente, gira un atrio o esonartece.

il

servizio di\"ino era

erano frequenti

si

conforme

Le

un vivace

parlava greco
al

rito

greco;

conventi di monaci Basiliani: per-

Laure, eremitaggi bizantini, trovano qui una patria (Rossano, Ta-

MANUALE

472

DI

STORIA DELL ARTE

Nessuna meraviglia dunque che anche


non solo vengono da Bisanzio le opere

ranto;.
tata:

l'arte

disegni ageminati (incisi prima e poi riempiti con


sino, a S. Michele sul
di

Venezia,

ma

Gargano, a

bizantini

Trani

'

11701

e
e

forse
di

da

^95.

Vene/

;i.

Interno di

bizantini.

artefici

Monreale

circa

tili

Paolo fuori

stessa arte viene coltivata ed

la

i-isf.

delli

S.

il

iiSt')

bizantina

d'arte,

le

come

le

vi

sia diffusa e imi-

si

porte di bronzo con

d'argento o smalti}, a Montecas-

mura, a Salerno, a

S.

Marco
mo-

esercitata sul luogo, copiando

S.

Marco.

Cos Barisano da Trani nelle porte


imitava liberamente

bizantina, ripetendo talora con pedissequa fedelt motivi tratti dalle cassettine

o da

altri

avori. In luoghi remoti della

trano inoltre, nelle grotte dove


di pitture murali del

contenuto

San

quanto

V'ito dei

secolo

nella

Normanni.

forma
S.

si

Terra d'Otranto

rifugiavano

XI che

gli

anacoreti e

tradiscono

(Carpignano

delie
i

l'origine

di

modelli dell'arte

Calabrie

monaci

civili

s'incon-

Basiliani, resti

bizantina

tanto

nei

a nord-ovest di Otranto, Santa Lucia,

Biagio presso Brindisi, ecc..

L'intluenza

bizantina

do-

SVOLGIMENTO

FORME D

DI

ARTIC NAZIONALI

.^^ ^Wk

Kia.

mina anche
("apua

le

(fig.

scorgono

numerose
opera

597),

fin

l'i.intu di

S. M.irco.

interessantissime pitture di S.

della

Angelo

in

scuola Benedettina di Montecassino,

Foi-mis
le

presso

cui tracce

si

Malgrado l'abilit dei pittori italiani nclPeseminiati rimangono piuttosto rozzi dalPXI secolo fino

codici

seconda met del XIH, come

Roma

Vemzi.u

nella lontana Reichenau.

guire pitture murali,


alla

5Q'i.

scorge, oltre che dai rotoli di Exultet a

si

a Salerno, anche dalle illustrazioni delle poesie di

contessa Matilde (anno

La miniatura
mancano in essa

1115;

Roma,

i^ibl.

Donizone

\'aticanai.

benedettina ha per sul t'ondo bizantino spiccati


i

fondi d'oro delle

pergamene miniate

Fig. 597. Pittine di S. .\n

Pisa,

in lode della

cai'atteri

bizantine, e di\"Ci"so

Capi,a

iocaH;
il

co-

manuali;

474
lorito,

meno

denso, e

Caratteristico

monastica

Meridionale

dell'Italia

comune

per un principio

funzione

nero

del

chiaro e di

architetture e la disposizione delle rappresentazioni

le

convenzionalismo

il

storia dill arti;

di

a tutte

chiare

le

cavalli
le

quella

buoi coloriti in verde o in bleu,


scure

tinte

le

bianco: onde

del

598).

perch,

assumono

la

visi

lumeggiati di verde

molto evidente.

Solo poche piccole

giallo.

sono

di

tardo

non

bizantino puro,

stile

pianta quadrata, con

bria),

jfig.

raro vedere nella miniatura

primitive, tutte

arti

Nell'architettura l'intiuenza bizantina

chiese

non

dei colori;

cinque

come ad

cupole,

che

es.

la

Cattolica di Stilo

(Cala-

alcune

chiese

all'esterno

ricorda

Miniatura del Chr.

macedoni. Altro\e

tessale e

pianta quadra,

ad

es.

la

secondo

le

il

della

latina.

si

VI

la

al

disopra nelle navate minori,

cattedrale e

la

Croce Camerina, Bagno

l'MII secolo, adoperano

tutto, anzi

come

adottano soltanto alcuni elementi bizantini,

matrone!

chiesa di Santa

la

di

Mare

forma

consuetudini dell'antica architettura cristiana.

parve mai del


\'ine

di
Il

la

le absidi laterali;

Maria

chiesa di Rapallo nel Vulture, San Cataldo in Lecce.

pietra siciliane di S.

costruite tra

in

cupole,

cattedrale di Siponto,

la

a Molfetta,
in

le

Le

dei

Martiri

piccole chiese

599) e Villa di Mare,


croce con cupola centrale,

(fig.

tipo basilicale

ricompare sempre sebbene variato,

non scom-

nelle interessanti ro-

Roccella di Squillace trova un passaggio dal tipo in forma di

alla

croce

L'antico tipo indigeno basilicale per riappare sempre, bench assai mutato;

quando

specie

il

peratori bizantini,
dell'Italia

dinastia

Inferiore

paese cambi di signoria politica e decadde

la

potenza degli im-

quella foi-ma torn in fa\-ore. Fin da allora e pi tardi


r.iui

era des;::;ato a svolgersi in pace: sotto

macedonica esso era strettamente legato a Bisanzio

il

popolo

gl'imperatori

sotto Basih'o

II

della

(976-

SVOLGIMENTO

DI

FORMI', D

ma

1025) parve sottomesso definiti\amcntc:

preda

Roberto

di

Guiscardo

il

dei

vera unit nella facciata,

splendida

dLiomo

serie

sotto

ci'istiana;

dell'Italia

una

corpo della chiesa,

al

se-

una

creando

concetti architettonici,

neppure mancano magnifici monumenti


il

Guiscardo circa

sue classiche colonne,

le

duomo

il

molti

da Roberto

di Salerno, costruito

nobile semplicit, con

concretano

si

motivi decorativi.

di

congiunte

torri

Coi Normanni,

(1071).

penetrano neirarchitettura

edifici,

pianta ad una sola navata, ecc. Dalla fine delPXI secolo

la

principio del XIII

al

lini)

le

47^-

alcune decine di anni pi tardi divenne

compagni Normanni

suoi

appassionati costruttori di chiese e di altri

Meridionale nuovi elementi, come

ARTE NAZIONALI

1024 e

il

102N,

il

il

nella sua severa

ima

Teffetto di

fa

di Bari, incominciato tra

1070,

il

basilica

antica
la

vasta cripta.

cupoU

vera
edifici

Bari;
piuto

foresta

duomo

il

sotto

quanto

colonne,

di

la

di

Ruvo

di

Troia

il

Trani

di

vescovato

e di

iq),

chiesa della Trinit di

nella

chiesa

al

Benedettina

pane

il

predilige

si

la

cripta che

le

si

di

com-

distende

cattedrali di Barletta,

cattedrale
stile

riscontra l'influenza dell'architettura borgognona nella

Venosa

1227, e

e nelle cattedrali di

Aversa

e di

Venosa, con ambu-

presso
di

Peschici

al

Gargano, nelle cattedrali

Cosenza, consacrata

tipo basilicale latino,

come

nel

a S.

di

Lanciano,

1222. Invece nelle chiese cam-

Angelo

in

Formis

nelle

cat-

Benevento. Capua, S:ssa Aurunca e Salerno. L'arte plastica e la nr,:siva


diedero la mano, e i'antichit coi dentelli e gli ovoli, il Nord con le figure Uani-

tedrali di
si

(1139-1180, con

XI

coro e cappelle a raggio; nella chiesa del S. Sepolcro a Barletta,

incominciata nel
si

anni del secolo

chiesa di Ognissanti in Trani,

la

gli

Gregorio e S. Nicola

S.

che presenta in alcuni particolari notevoli analogie con lo

architettonico pisano. Cos

intorno

II

Bitonto, ecc. Assai riccamente decorata la facciata della

('ioq'^-i

lacri

Bertrando

di

Cos tra

etetto fantastico.

normanno ricorderemo

600), fondato negli ultimi

(fig.

chiesa superiore;

un

ricca struttura, di

di

carattere schiettamente

di

MANUALE

476

STORIA DELl'aRTE

vicenda
gli ornamenti a musaico ecc. ispirano a
mali e TOriente coi vivaci colori e
architettonico
Ma non vi se^ue alcuno svolgimento che conduca a un tipo
.xli artisti
propria deldecorazione a musaico spira un soffio di fantasia
unL-o Piuttosto nella

l'

Italia

Meridionale, dove

l'interno

delle

intarsiati in

squale, gli

hanno

le

chiese

lastre di

amboni

superfici

si

infatti

ornano

pietra,

(Salerno.

coperte

di

ma

Non solo le
marmo colorato

molto diffusa.
di

fasce di

facciate,
e

pavimenti e

a disegni policromi

recinto del coro, i candelabri pel cero pail


e
Sessa, Ravello) sono ornati di ricchi musaici

anche

.Amalfi.

meandri, rosette e

rombi

colorati.

Questi

ornamenti

SVOLGIMENTO
evidentemente

t'ormavano

l'orgoglio

KORMli

I)

ARIE N'AZIONALI

regione

della

477

e di essi parlano spesso e

con

Per anche in questo F impulso venne dai


Bizantini e dai Mori, la cui influenza nell'Italia del Sud si sente anche altrove.
L'andamento artistico nella Penisola non fu determinato dalle opere normanne
dell'Italia Meridionale, che non hanno perci grande importanza storica: l'arte norplauso

iscrizioni in

le

manna

in

ha

Sicilia

lode degli artefici.

pi che altro

il

carattere di un episodio,

ma

cosi

piena

di

Cappella Palatina

grazia e cos affascinante, che


altri

monumenti

un governatore bizantino
due

La

siciliani.
;

la

fantasia

pro\'incia,

nel

IX

non

sa staccarne

romana,

gi

fin

il

riconlo da quello degli

dal secolo

VI

stette

secolo fu facile preda degli Arabi della costa

divenne

sotto
afri-

cana,

civilt

saracena; alla signoria araba segui quella dei principi normanni, che da prin-

nei

cipio poco

mut

secoli

la

sede principale della potenza e della

degli usi tradizionali.

Nel XII secolo


con eguale

successivi

diritto; di

le

lingue ufficiali erano la latina,

una simile uguaglianza

negli edifici siciliani dell'epoca

normanna,

di diritto

che

la

greca, l'araba e

godono

adottano

le

come

varie

pianta

la

francese,

forme
la

d'arte

basilicale

MAiNUAI.i: ni

478

STORIA DELL ARTE

romana, e. mentre si conformano agli usi del nord della Germania, incorporando le
torri nelForganismo della chiesa, si attengono nelle cupole e nei musaici ai modelli
bizantini, e nella forma degli archi acuti al modo arabo. Queste compenetrazioni
quali, per quanto
di varii elementi appaiono sopratutto negli edifici di Palermo,
i

tempo.

prima

La Cappella Palatina

nel

1132, una basilica a tre navate.

del

ri!;. "02.

pitelli
il

castello

corin/.ii,

legate

con

archi

si

eleva

una cupola:

superiori di musaici

tutto

le
l'

pari

del

nell'Italia

Palermo, fondata sotto Ruggiero

di

Le colonne

in parte

II

scanalate con ca-

Monreale. Interno del du

ogivali,

sostengono

cui soffitto ornato con vlte e stalattiti arabe

absidi

hanno

non

riguarda l'armonica magnificenza dell'arredamento,

le

(fig.

mura
>'<o\

parti inferiori delle pareti

sono

rivestite di

splendore

interno irradiato dallo

navata centrale,

della

Sul coro chiuso da tre

dei

marmi,

le

che

le

colori,

piccole finestre appena riescono a mitigare.

Come

cappella di palazzo, compresa fra altre parti del castello,

poteva avere una splendida architettura esterna.

conto della cattedrale palermitana, pi \olte


a

Palermo, fondata dal re Guglielmo

II

Ma

rifatta

circa

il

questa

nella chiesa di

La

1170).

semplice col nartece tiancheggiato da due torri pesanti

la

l'abbiamo

Palatina non

senza

tener

.Monreale, vicino

parte occidentale assai

ricchissima invece

la

de-

Fig. 005. Monreale. Chi

Fig-. 004..

Monreale.

<

apitcUo

iel

chiostro.

MANUALE

480

STORIA DELI, ARTE

DI

corazione dal kito del coro; in basso lesene,

sono unite da archi ogivali incrociati;


posti

di

Un

bianche

pietre

mezzogiorno

della

il

ii/O'.

la

decorazione

Questa

ha nella chiesa

si

terno ha uno strano carattere nordico, che ben


II

qui,

Ma

OtTamiglio.

rendere omaggio all'uso dominante della decorazione

come

nel

S. Spirito, sulla riva sinistra

di

Siciliano,

spiega, data l'origine

si

snelli,

importante.

parte

resa celebre dal ^'espro

chiesa,

suo fondatore, l'arcivescovo Gualterio

Anche

una

mantiene

piatta

zoccoli

su

peducci degli archi sono com-

nere disposte a guisa di musaico.

Penisola,

bell'esempio di tale preferenza

deirOreto (verso

colonnette

alto

in

archivolti e

gli

all'esterno

piatta,

si

del

pur

do\'ette

diverso

nel

nell'in-

inglese

dei

colore

\arii strati di pietra.

Nell'interno della chiesa di Monreale

(fig.

602)

superiori, dalle quali


gli

lampeggiano ad ora ad ora

la

decorazione

le

ligure a

ornamenti colorati coprono ogni piccola superfcie e

perfino l'armatura scoperta del tetto risplende di


chiosti'o

famoso

spazio per

la

a sesto acuto,

Horeale,

.sono,

(fig.

(')03)

fontana sporgente.

hanno

Ma

fusti rivestiti di

le

nel

chiostro

1'

di

spicchi,

Monreale

la

con
le

lo

pareti

musaico su fondo d'oro;

tutte

costruttive;

parti

le

della

lato

chiesa

c'

il

uso. e recinto da portici, con lo

colonne binate, sulle quali

musaici e nei

dentro cibori con cupole

Non regna\ano

colori.

quadrangolare secondo

supera,

Le colonne sostengono

splendore dei colori, quella dell'architettura esterna.

capitelli,

si

volgono

oltre al ricco

figurazioni a rilievo

gra\it e

la

gli

archi

ornamento

(fig.

604).

penitenza claustrali.

SVOLGIMENTO

Springek: Mannaie

II.

DI

FORME D ARTE NAZIONALI

MANUALE

482

ma

la

trov
nel

STORIA DELL ARTE


fasto tutto

orientale.

campo

sue migliori ispirazioni in Oriente, sia nel

mondo bizantino.
Una forte traccia
Eremiti

degli

un amore del

gioia di \'ivere e
le

DI

di

dell'

L'arte
della

normanno-sicula

indusse arabo-orientale appare nelle cupole

Palermo, fondata da Ruggiero

'(*h i

'^'

II

nel

)/>

1132;

araba,

civilt

di S.

Giovanni

questa chiesa

in

sia

come

"

"'

Kutolo. Core, le

in

S.Cataldo

somiglia

forma

(tg.

603) soltanto l'abside centrale sporge fuori all'esterno

molto come pianta

poi

esterna, severa, con

Nelle

decorazioni

tre

le

musive

alla

chiesa

cupole,

appare

-i

di

Ognissanti

di

Bari,

S.Cataldo

mentre per

chiara

la

derivazione

bizantina. Gli antichi

musaici della cupola e delle pareti nella Cappella Palatina, della Martorana
di

Monreale

e di Cefal

posteriori, gi

(fg.

la

av\icina alla Zisa e alla Cuba.

607) sono opera di

artisti bizantini.

(fig.

l5o6\

Invece, nei musaici

compare l'elemento indigeno o per lo meno italiano. Esteticamente


Normanni in Sicilia, e Palei'mo nel XII secolo era senza dubbio-

altissima l'arte dei

SVOI.GIMRNTO
la

pi

citt

mente
altro

splendida

il

giudizio

artistica-

Naturalmente ben

ricca in Italia.

toritura artistica

pi

DI FOKMI-: h'auTF, N'AZIONALI

storico.

avea

le

Siccome

la

sue radici nella

Corte e non nel popolo, av\x'nne che,


quando caddero
principi, Tarte non
i

continu

nell'isola.

un piccolo gruppo

cosi, se

si

eccettui

belle chiese

di

pane, costituito dalle cattedrali

cam-

di

(in-

serta ^'ecchia, Gaeta. Ravello ed Amall,


e

anche qualche

edificio

civile

come

mirabile palazzo Rufolo di Ravello


o8),

si

pu

dire che

manna non ebbe una

l'arte

d' Italia

siculo-nor-

decisiva intiuen/.a

suir avvenire dell' arte

medioevale

il

(tig.

si

italiana.

I>'

arte

svolge su altre

^^
it*isr':

'^M

4^3

MANUALE

484
struzioni
oltre

centrali

(ad

es.

la

propria del
chiesa

Forno presso

chiesa di

di

paesi,

STORIA DELL'ARTE

primo millennio perdura ancora

S.

Tommaso

Forl); solo

pi recenti sono diversi.

DI

Anche

Lemine
particolari, come
in

p.

nel

Almenno,
es.

secolo
tg.

capitelli,

XI ed

609,

battisteri di

Arsago

la

nelle opere

indipendenti, scomparso in

l'uso dei battisteri

dura qui ancora a lungo, come mostrano

in

(fig.

altri

610), di

\'igolo Marchese (Castellarquato), di S. Tosca a 'l'orccllo. di S. Giovanni in Fonte a


Verona
12^-1135), di Cremona (circa il
167) e di Parma (i 199; fig. 61 1). Ma tale
forma a poco a poco cessa, col disuso del battesimo per immersione, e il fonte
1

battesimale entra a far parte della chiesa cattedrale o pieve.

Fra
(fig.

le

grandi

612, 613) occupa

della Lombardia,
primo posto. La gloria

chiese
il

gloriosa anche per vetust, grandiosit

conduce nella chiesa a

tre navate,

coperte

la

basilica di

ricchezza
di

S.

del santo titolare

Ambrogio
si riflette

d'ornamenti.

Un

a Milano

sulla chiesa

quadriportico

vlte su pilastri polistili e con tribune

SVOLGIMENTO

DI

FORME D ARTE

XAZlONAI.l

485

Fig. 6u. Milano. Pianta della basilica di S. Ambrogio.

sulle navi laterali.

montata

da

una

Non

era fatta per avere

cupola

il

transetto,

ettagona che d risalto

sormontato da un ciborio ed ornato

Fig. bij. Milano.

di

al

un prezioso

Campate

ma

l'ultima campata sor-

posto dove collocato

antependium,

della basilica di S.

Ambrogio.

opera

l'altare,

dell'orafo

486

MANUALE

DI

STORIA DELL ARTE

SVOLGIMENTO

DI

FORME D ARTE NAZIONALI

487

4SR

MANUALE

DI

STORIA DELL ARTE


Vuolvinus del IX secolo. Di questa

prima fabbrica

ben poco,

ma

XI

fine del secolo

ramente

si

conservato

restauro fatto

il

si

pianta.

all'antica

alla

attenne seve-

La

pi

grande innovazi(ine consiste nella


vlta alla navata di

mezzo

(tg.

613).

In Italia, dove la tecnica della vlta

trov durante

Medio Evo nuove

il

occasioni di esercitarsi negli edifici


centrali,

il

sistema scelto pel San-

t'Ambrogio poteva benissimo


gersi

come cosa

lombardo

territorio
i

provinciale.
si

svol-

Nel

incontrano

pi antichi capitelli cubici; di l

derivano

fregi

ad archetti e

le gal-

adotteranno nel Nord.

lerie

che

Nel

gruppo lombardo, che com-

si

prende, oltre alle costruzioni basilicali

a vlte legate, anche chiese a

forma

di sala (S.

Eustorgio a Mi-

lano; e basiliche con ugual


di

Fi-.

'-iS.

Borgo

S.

campate

Donnino. Fianco della cattedrale

nelle

numero

navate laterali e

SVOLGIMENTO

DI

FORME D ARTE NAZIONALI

489

MANTAI.K

41)0

ni

STORIA DELL AR TE
nella centrale,
S.

Ambrogio

mi

quello

contano, oltre

si

sistema.

nel

chele e S. Pietro

consacrata

nel

basilica di

S.

al

Milano, e confor-

di

in

Mi-

S.

d'oro

eie!

Pavia,

1132. a

Abbondio

la

614)

(tg.

Como,
le cattedrali
di Novara. Cremona
lig. 13).
Parma (fig. i, 617).

e la chiesa di S. Fedele a

Borgo San Donnino


rara

^tg.

1)2 1),

(5

Piacenza, e
a

edifizi

iniziati

La

guente.
\'erona
al

gi

Fer-

8),

620,

Pietro

nel

.secolo

S.

di

tutti

622.

ifg.

basilica

(tg. 2;-;,

(fig.

Ss.

Bologna

Paolo

(fig.

Modena

ni).

se-

Zeno a

62^). che, accanto

Sant'.Ambrogio.

l'editcio

pi

importante deiritalia Settentrionale


pure

dell'

XI

secolo),

manca

della

\lta ed ha la navata centrale coperta,

-j^^'

come

con un

sebbene

lari).

lastri,

nino

al

basilica

itcnzione
S.

Zeno,

coprire redificio con vlte.

cattedrale

(ti^.

")25)

la

S. Ciriaco

colonne, alternate

le

d'Ancona,

legname a carena,

gli

ai pi-

archi diagonali accen-

^'erona da ricordare, oltre

chiesetta

ubsiiii clell.i

il

soffitto di

cattedrale

tre navi di

S.

la

Giovanni

SVOLGIMENTO

DI

Kig- 622. Bologna.


(Ss. Pietro e

in

altri

le

nel

limitrofo

Gruppo

Paolo,

Fonte, che serviva alla cattedrale

diffusione

KOKMi; D ARTE NAZIONALI

.S.

di chiese

Sepolcro

to di S. Stefano,

e chi

a del

rocifsso).

di battistero. L'architettura

Piemonte, dove sono frequenti

chiam lombardo-pienionte.se, come

S.

le

lombarda ebbe grande

chiese di questo tipo che

Lorenzo a Montiglio e

cattedrali di Alba, di Saluzzo e di Monferrato, la chiesa di

S. Pietro d'Asti,

Cortazzone d'Asti,

la

chiesa di S. Pietro a Brusasco, di S. Giorgio a Bagnasco d'Asti, di S. Fede a Ca-

sagnolo

al

Po, ecc. Muratori lombardi importarono

Hg.

b23.

Verona. S. Zeno

Ma

modi

costruttivi ed

ornamentali

(Fot. Alinari)

MANUALE

41)2

della regione fin

quinia
S.

;ii3ir1,

Andrea

e di

Centrale,

nell" Italia

a S. Pietro
S.

Giovanni

una numerosa colonia

di

la

testata e

STORIA DELL ARTE

come

a S.

di

Castello in Corneto

l'ar-

Maria Nuova,

Toscanella

in

Zoccoli, a Viterbo, dove nel secolo XII aveva stanza

nelle

Lombardi. La chiesa

Maria

in

rimonta a due epoche diverse,

appartengono

DE

l'ottax-n e

primi

tre

il

archi

di

S.

chiese

S.

Pietro in Toscanella

decimosecondo
delle

di

secolo. Alla

navate della chiesa

(fig.

di

626)

prima epoca
alla

seconda

sv'oi.ciMicxTo ni FdKMi: n

rialzamento del piano del coro,

l'odierna

cripta,

inrine

bellissima

la

arte nazionali

il

facciata, decorata

poi

il

493

ciborio dell'aitar

un poco pi

maggiore,

L'interno diviso

tardi.

e
in

na\i da quattro colonne e da due pilastri, con capitelli cubici decorati a fogliame,

tre

un certo numero di avanzi dei plutei e dell'altare primitivo.


occupa un posto molto importante nella storia dell'architettura medioe-

ilesta

\'iterbo

vale,

causa dei suoi numerosi

ben conservati,

tino 'a noi

Si

attribuiscono

generalmente

edifci

furono

altri

religiosi

in questi

civili,

molti dei quali giunsero

ultimi anni egregiamente restaurati.

fabbriche viterbesi ad artisti lombardi;

le

ma

certo

Fig. 620. Toscanella. Chiesa di S. Pi<

che

tn

nella,

dai

tempi pi antichi eran

diffuse,

forme romanico-lombarde

le

maggior

fiore

il

secolo XII e

la

in

bellissimi
fini,

capitelli

rimangono

pro\'ano

regione
del

XIII.

monumenti

a ^'iterbo

il

di

La costruzione

pi gran-

cattedrale, disgraziatamente rifatta in


le

Tosca-

periodo del

tempi

colonne coi

l'uno differente dall'altro, con sfingi, mostri, foglie d'acanto, del-

ricche volute. Allo

di

la

lo

fianchi esterni, le absidi laterali, e

stesso

periodo

recente ripristinata, con capitelli simili

XII;

la

prima met

diosa dell'arte romanica viterbese era


posteriori; dell'antica

come

ttitta

poco anteriori sono

le

appartiene

la

chiesa di

S.

Maria Nuova,

di

essa certamente dei primi anni del secolo

chiese di S. Giovanni in Zoccoli, di S. Sisto, costruita

dopo il 1068, che ha il presbiterio


mente costruito nel secolo XII.

assai sopraelevato dal resto dell'edificio, e certa-

MANUALE

494

lombardi furono operosi

Artelci

Toscana,

anche

in

Lucca

e nel

suo

specialmente

contado.

Non

lombardi lavorarono

scultori

ma

la
e,

alcune,

le

della cattedrale,

chiesa

Frediano

S.

pievi
di

di

Diecimo,

Castelvecchio.

di

Brancoli e di Villa

stano ancora
chitetti

educati

modi

nel

Ma, come vedremo,


fluenza
drale.

di

atte-

Pisa

luoghi

sua

della

la

hjmbardi.

Toscana

nella

molti

in

Sebbene

Basilica

diffusa attivit di ar-

la

determinante

(fig.

solamente

per ricordarne

nell'or-

0-27)

namentazione
di

catte-

nesse precoci e vivaci relazioni

all'uso cluniacense,

Como, o

gli

caratteristici

(S.

S.

fu

P in-

Lombardia mante-

Ciuny, pure rimangono rare

di

in

solo

come

altri

con

piante

le

a S. Jacopo

cluniacensi cosi

.Abbondio

Como.

Lorenzo a Chia\enna'i. Invece

diffusero le inllucnze

lombarde

si

\ers(.i

DI

STORIA DELL ARTE

SVOLGIMr-NTO
il

Nord:

drale di
di

sono evidenti

Basilea, e

l^u'ia o,

per

FORME

DI

ARTE NAZIONALI

basilica a vlta

nella

Salisburgo

con tribune

Klosterneuburg

con l'abbandono del sistema delle vlte

dove

Zurigo, nella catte-

di
si

legate, a

493

copi

Trento

Michele

S.

il

ad Innichcn

nel Tirolo.

Dal nord e dal

sempre pi

alle

sud, nel

che r abate Desiderio


artisti

Roma

corso

del

secolo XI,

province dellTtalia Media.

corrente

artistica

si

decisiva

accosta
il

fatto

da Montecassino (1058-1087] chiamasse da Costantinopoli

che dovevano decorare

cess per un

la

Ebbe una importanza

la

nuova

Quel cronista che

chiesa.

mezzo millennio esager certamente, ma

che da Montecassino partisse

l'

impulso dato

altrettanto lalsa e

tutta l'arte italiana. Solo in

gli

asser che l'arte a

l'

idea

un ramo

essa risorse a nuova vita e fu nell'arte del musaico, tanto figurato che ornamentale,

componeva ogni sorta di disegni con lastre e frammenti di marmi colorati o


Ed appunto per questo che disegni e la scuola di Montecassino
musaico e
taglio del marmo, familiari da tanto
ebbero fortuna a Roma, dove
tempo, non erano che caduti in disuso e semidimenticati. Ed ecco tornare in onore
"
" marmorari
romani raggiunsero tale
questi due rami dell'arte. Specialmente
fama nel XII e XIII secolo, che nelle loro opere non dimenticavano mai di ricorche

paste di vetro.

il

il

dare

la

loro

origine

romana, e venivano chiamati nei paesi pi lontani, perfino


dell'abbazia di Westminster, tombe di Riccardo

neir Inghilterra ^pavimenti del coro

MANUALE

496

Ware,

di

morari

STORIA DELL ARTE

DI

di

Edoardo

si

trasmetteva in eredit di padre in

"

il

Confessore [1269],

di

Enrico
figlio

III,

628). L'arte dei

tg.

"

mar-

pi celebre fra tutte queste

la

famiglie quella di Cosma, un nipote del marmoraro Lorenzo e figlio di Jacopo,


donde il nome di lavori cosmateschi " dato in genere alle numerose opere d'ornamento eseguite a Roma e nella provincia dal principio del XII secolo fino al XIV.
Tali disegni a musaico ornavano sedie episcopali (per esempio, sedia a S. Balbina, a

Lorenzo,

S.

iconostasi,

tg.

29. a S. Cesareo,

arche,

ai

Ss.

Nereo ed

pavimenti, sepolcri e colonne.

Achilleo, ecc.

tra

armadi, amboni,

marmorari che

nuovo

di

si

(Fot. Alinaii).

risveglia l'amore per lo stile classico

musaici romani

getti delle

rappresentazioni

Roma

fin

grandi

monumenti

toscano.

dal

Ma

biuscamente

XIII

secolo

classici,

questa

capitelli

le

cornici

attengono volentieri ad antichi modelli

si

come
si
il

in

certe

manifesta

dal

cristiani

ornamentali

chiaramente,

ritorno all'antico, tre

imitazione dell'arte

interrotta

forme

hanno forme

favorito

pu dire che

dalla

presenza

dette

risultati

il

pi antico in ordine cronologico quello

stampella sorretti da

una

fecondi fu

sopraggiungere del gotico, che a Roma, sebbene pochi

monumenti ne rimangano, ebbe pure forte rigoglio.


Mirabili monumenti dell'arte dei marmorari romani, che da Roma
pure nell'Umbria, negli Abruzzi e nella Campania (Gaeta, Amalfi), sono

A Roma

in

dei

prima del rinascimento

secoli

romana che pure

si

classiche,

cos nei sog-

sola

di

S.

Cecilia,

con

si
i

diffuse
chiostri.

capitelli a

colonna, e doppia ghiera negli archi, sormontati da

SVOLGIMENTO

Mannaie

II.

DI

FORME d'aRTE NAZIONALI

497

MANUALE

4o8
lina

poi

il

poggiano

laterali

non sono

su

stampella

capitelli

ma

originali

Celio, restaurato di

pilastri

Lorenzo

l'i

1S7-1191).

sostenuti da

Il

le

una sola colonna, mentre


vlte

che coprono

le

gal-

chiostro di S. Sabina fu edificato

i2K); contemporaneo ad esso quello bellissimo dei SS. Quattro Coro-

al

nati,
i

chiostro di S.

due colonne:

sostituiscono un tetto.

intorno
al

il

AKTi;

chiostro di S. Sabina, diviso a campate di tre archetti ciascuna, di cui

quello centrale poggia su due capitelli


lerie

Dlvl,l-

cornice a mattoni a dente di sega; affine

Mene
i

srcjRlA

DI

che dividono

portano delle lesene scanalate

6j2. Rorr

Soprintendenza

recente dalla

campate

le

di

archetti

pura imita/jone

di

Chiostro dei SS. (juattro

marmoree

una cornice con mensolette

Roma

di

SS. Quattro

(fig.

632;

A\ disopra degli archi gira

classica.

Co

da A. llunoz,

decorazioni di

.Monumenti

ai

nel chiostro dei

stelle

.914).

croci

marmi

di

varii colori.

Assai interessante

dopo l'incendio

li li

ricavata

una

struendo

pi

SS. Quattro, ricostruita da Pasquale I[ nel


Guiscardo; dall'antica chiesa del IX secolo ne fu

chiesa dei
il

sopprimendo

piccola

matrone! che

la

Roberto

di

la

le

dividono

in

tre

633\

di

S.

navate

laterali,

in

quella centrale co-

navate comprese nella sola grande ab-

side antica.
I

chiostri di S.

Paolo

(tg.

Giovanni

in

Laterano

tg.

030, ji). di

Subiaco, e di Sassovivo presso Foligno, rappresentano un ulteriore pi ricco svolgi-

mento

dell'arte dei

L'arte dei
i

marmorari.

marmorari romani non

in verit di derivazione prettamente

locale

motivi decorativi, l'impiego del musaico e dello smalto, sono caratteristici piuttosto

dell'arte dell'Oriente islamitico,

Campania

sia

pervenuto a

tutta decorativa

trov

un

Roma

ben
1"

si

comprende come

influsso arabo. .Ma

alimento

dalla Sicilia attraverso la

nella

prezioso nella quantit

citt

eterna quest' arte

enorme

di

materiale da

SVOLGIMENTO

DI

FORME D ARTE NAZIONALI

499

MANUALE

SOO
impiegare:

inesauribile;

marmi
il

entrarono

lino,

paliotti,

le

antichi dei

porldo,

decorare

balaustre

questo periodo, dal IX

mane
di

si

turono
intagli.

L'arte dei

di

(fig.

marmorari

Amalfi, Salerno;

Fucense

XIII

di musaici, di

restaurarono

marmi,

al

in

si

il

paonazzetto,

armoniosamente

638). Se

(fig.

STORIA DELL ARTE

monumenti pagani furono per

serpentino,

il

DI

poco

si

secolo, che

dill'use

Abruzzo, ove

anche

quasi

l'uori

le

detti

delle

il

marmorari una

fonte

rosso antico,

cipol-

amboni

gli

nuovo

tutte

cosi

(ig.

6;},6,

il

637),

fondamenta, fu

dalle

chiese

le

Cosma/ 1, che

in

basiliche ro-

le

province romane

\'cstirono

a Gaeta,

fu decorata la mirabile chiesa di S. Pietro

d'Alba

34), purtroppo assai danneggiata dal terremoto del 1915. e ora in via

ricostruzione per opera della Soprintendenza ai

Una

verde,

palpiti,

costru di

marmorari,

il

scuola

morari romani

si

Monumenti

di

Roma.

marmorari che ha un carattere alquanto diverso dai marlormn nell'Umbria, e ad essa dobbiamo
portale del duomo e

di

il

SVOI.GIMF.NTO DI
ki

decorazione della facciata di S. Pietro di Spoleto

Impensole (1175) e
di

FORME DARTE NAZIONALI

la

porta maggiore della chiesa

tempio del Clitunno

nuo\e

Costruzioni

Roma

non

della

Torre

Milizie

delle

Fig. C35.

(tg.

1140),

un terremoto. La torre, detta volgarmente


l'et

classica,

di

S.

la

natura.

Maria

gli
I

artisti

rivolgono

in Trastevere, tg. 641, di


al

musaico

pi vera e pi vivace. L'attivit

prove

si

credette, poich

di ci si

hanno

si

(tg.

di

case

le

quali da ricordare l'imponente

le

ordini,

uno

quali

dei

abbattuto da

Miis,

Nerone, tu fondata su varii

del-

edifici

l'occhio all'arte classica, pare che intendano

644), di S.

(fig.

S.
e

artistica

anche

coltiv

nelle pitture

sotterranea di S. Clemente

salemme

Foligno e di

musaici romani del XIII secolo (abside di S. Francesca

dall'antico stile particolare

volta

di

e del Battesimo.

conglobati insieme con murature a sacco.

Non appena
meglio

tre

Clemente.

S.

Angelo

ebbero nel X-XIII secolo, tranne

si

Ron

a Narni, gli ornati

cattedrali

oratori di S.

e dei vicini

private, e le torri e opere di fortificazione, tra

mole

Domenico

.Michele in Bevagna, delle

S. Pietro in Bovara, di S.

Assisi, del

S.

Maria

facciata di S.

(fg. ()39), la

di

501

della

(43),

Urbano

alla

di

Maria Maggiore,
si

fig.

642,

murale

pittura

basilica di
S.

si

Romana,
staccano

avvicinano ad una concezione delle cose

romana non appare


la

ecc.),

Maria

in

fin

S. Maria

cos
dall'

Vili secolo.

Le

Antiqua, della chiesa

Pallara. di S.

Catfarella. dei SS.

una

inerte conte

Croce

Quattro Coronati

in

Geru-

(tg.

643)

MANUALE
e.

allontanandoci da

Speco
dove

il

Subiaco.

di

Roma,

Ma

lo

della
fig.

aftVeschi

popolo non era abbastanza vigoroso

libera azione.

murale

STOKIA DELL ARTE

fu

Madonna

Roma. Chiesa

Poco rimane

soggetta

all'influsso

detta di S.

S.

di

^'incenzo

al

\'olturnii e del

sviluppo dell'arte italiana non poteva

6,i.

una

negli

DI

Luca

di

S.

e le

in

Sacro

Roma,

reminiscenze del passato inceppavano

Ma

della pittura

su

tavola, la quale assai pi di quella

orientale-bizantino;
in

avvenire

un bellissimo esempio

l'icona

Maggiore, opera certa del secolo XIII

S. Maria

646).

Di tutte

le

regioni

italiane

la

Toscana

si

trovava

in

condizioni

pi favorevoli

Fig. 37.

t-[K.

'->!-.

Roma.

n.a,

Basilica di S. Lorenzo fuori le mura.

hiesa di

5..

esarco.

Wl

Ambone

a destr

MANUALE

504

DI

STORIA DELIBARTI!

continuata, a un potente slancio della fantasia. Col


grande pasnon agiva come deprimente degli spiriti, ma appariva piuttosto come un lontano passato ideale che illumina il presente. La realt della vita convoc a s tutte
le forze e l'individuo fece della vita civica comune
centro dei suoi doveri. Il senso
alla

vita artistica

il

sato

il

molto sviluppato non

pratico

generale,

ma

impediva bens

ojci.

terreno e

impediva

alle

ai

privati

di

interessarsi

fantasie di trascendere.

Qui

al

l'arte

miglioramento

trovo un solido

Spule

sicurezza di progredire sulla via della ciiiarezza e della viva verit. Pass

la

un certo tempo prima che Firenze, gi importante per la sua posizione, si elevasse
fra le altre citt toscane al grado d capitale. Neil' XI secolo la potenza e lo splendore maggiori sono a Pisa, dove nel 1063 si innalza il duomo, opera di Buschetto
e di Rainaldo

d'una
delle

vittoria,

esso

proporzioni

quattro

file

di

croce latina:

647-649). L'edifcio compiuto nel XII

(fig.

doveva esprimere
con

colonne

la

la

potenza

del

preziosit del materiale.

sopra

all'incrocio delle

le

navi

due

minori

braccia

le

Ha

con

la

ricordo

grandiosit

cinque navate, separate da

gallerie

s'innalza

secolo: eretto a

vincitore

la

pianta in forma di

una cuoola

elittica

raccordata

SVOLGIMENTO
mediante

trombe

ricchi

intarsi,

ordini

di

rettangolo

al

semicolonne o

archetti

PI

inferiore

lesene

sovrapposti

FORME D ARTE NAZIONALI


esternamente

quali

sulle

centrale (Gaeta, (>apri, S. Ciriaco

in

Ancona,

costa orientale e nel sud d'Italia,

si

matura qui

corazione
sorge,

esterna

come

la

logge

fu

felicemente

tg.

volgono

La forma

facciata.

nella

si

t")3o),

505
di

marmi con

archi, e

con quattro

ornata
gli

dm

congiunta

basilicale

che spesso

si

La

nella basilica centralizzata.

applicata

anche

maggior parte dei campanili, accanto

alla

alla

la

.incontra sulla
de-

torre pendente che

cattedrale.

Essa

del

XII secolo (1173) e in origine doveva essere verticale. Ma quando le fondamenta


per le condizioni del terreno argilloso, la torre rimase incompiuta e

avvallarono,

pendente, finch, verso

maso Pisano

(fg.

la

met

del

XIV

non

secolo,

48). AlTetTetto magnifico del

fu condotta a

duomo con

la

tribuisce l'edificio centrale a cupola del battistero, cominciato nel


Diotisalvi

(fig.

651),

ma

nel

secondo

posteriori, verso la fine del XIII

secolo.

(fig.

tado, estendendo

Tom-

1132 dal maestro

terzo ordine rimaneggiato in tempi

molto

caratteri costruttivi e decorativi del

duomo

pisano ricompaiono nelle chiese di S. Pietro a Grado

Ripa d'Arno

termine da

torre pendente, con-

ifig.

52, 653). di S. Paolo a

654, 655), di S. Michele in Borgo, e in molte altre chiese del conla

loro

influenza a

Lucca

nel lucchese (S. Martino, S. Michele,

MANUALE

Fig. h4T.

DI

Roma. Musaico

Fig. 042.

STORIA DELL ARTE

dell'absidi- di S.

Roma. Musaico

dell'alisidc di

Maria

S.

in

Trastevere.

Maria Maggiore.

(Fot. Alinari).

(Fot.

Mina

SVOLGIMENTO

DI

FORME D ARTE

NAZIONAT>I

507

MANUALE

5o8
S.

Maria

(Duomo,

foris

portam
iS.

Pietro delle

Signora di Tergu, S. Pietro


tg'.ec. ecc.),

ed anche

in

STORIA DELL ARTE

Pistoia (.Cattedrale,

S. Michele, S. Stefano), a S.

Sardegna

nella

ecc.'\ a

DI

Gimignano

immagini

Torres,

di

Roma.

056,

(S.

Francesco), a Massa Marittima,

(J57, S.

come

rati

la facciata

alterni.

In

S. Cr.

adorna con archeggiature o loggette,

generale

le

chiese

terminata con frontone come

appoggiano due

le

semifrontoni

interna a tre navate.

Ma

romaniche
bassi,

inoltre, quasi

pieve di Arezzo, che

della

chiese lombarde,

pi

distinguono dalle chiese sorelle,


nella

Pan-

Troia 'Cattedrale^ a Siponto ed

a Zara in Dalmazia. Molti edifici toscani del XII e XIII secolo e quasi tutte

hanno

Nostra

nel territorio di Bulzi, chiesa di

Trinit di Saccargia, la chiesa di S.

la

regioni pi lontane,

1,44.

Andrea), a Volterra.

tg.

il

loise

che
la

strati

di

ma

ai

lati

ogni

edificio

non

ha

sempre

colo-

facciata

la

del frontone centrale

caratteri
di

chiese

le

marmi

Toscana noq hanno

con ci resa pi evidente

pi

con

la

si

struttura

particolari

che

lo

gradevole effetto. Per es.

recente di tutto

il

gruppo (XIII secolo

SVOLUIMKN TO
Ila.

DI

FOKMIC D ARTE NAZIONALI

r.v), l'interno greve, resterno sovraccarico;

("i^S.

d un eccellente

Cos

risultato.

per

talvolta invece questa libert

Firenze

di

battistero

il

509

(tg.

interessante

660),

anche come costruzione a cupola e che ricorda, nella sua struttura interna, il Pantheon, e per la chiesa di S. Miniato al Monte (fig. 661), la perla dell'architettura

romanica
di basilica,

perta del

coperta
clic

sia

Italia,

ricorda
S.

tetto.

di

marmi

imminente

incorona

che

la

celebre altura presso Firenze. Eretta in

colorati,

il

mentre

Rinascita,

la

Stessa maniera di decorazione


della Badia tesolana

grazioso edifcio

il

La
in

<t':5.

tura,

San

Miniato

scultura toscana di questo periodo

cui

le

Monreale)

e di

non giunse che

numero

di

opere

ma

assai

la

lentamente

{4,

S.

Bartolomeo

chiesa

di

delle opere, in confronto

S.

66(5-668),
in

le

rimane molto

della

Pisa,

incoraggiata dall'architet-

percezione delle forme corporee.

Germania

della

Francia, limi-

lombarde (Modena, Ferrara, San Zeno,


tg. bCr-,,

S.

Michele

sculture dei portali di S. Giovanni Fuorcivitas, S. Andrea,

Pantano a

Cassiano

adoperata nelle facciate

Verona, cattedrale di Borgo S. Donnino,

e cattedrale di
fig.

Monte

Empoli.

alla chiara

bassorilievi nelle facciate delle chiese

Pavia,

La

Silv

marmo, poco

tato.

di

secolo.

diffusero in Sicilia (porte di bronzo di

si

scultura in

il

fig.

Xll

cos dicasi della lombarda;

(e

Anche
I

al

S.

del

Pisa possedeva nel XII secolo (1186) un grande fonditore

all'architettura.

bronzo, Bonanno,

tg.

di

Cappella di

662) e della pieve

(fig.

perfetto da lar credere

senso delle proporzioni cosi

iiatu

inferiore

forma

due grandi archi traversali, che sostengono l'armatura sconella facciata


Zeno di \'erona, o anche S. Prassede di Roma
coi

Pistoia, di

presso

Pisa,

il

S.

Martino

fonte

S.

battesimale

Salvatore
di

S.

Lucca, della

Frediano a Lucca,

MANUALI-;

5'o
i

pulpiti di

1)[

Barga. di S. Leonardo

Pistoia e di S. Bartolomeo

in

STORIA DF.LL ARTE

primi anni del secolo XIII, rivelano negli

malgrado

stica,

le

presso

Arcetri

Firenze,

Groppoli presso

di

Pantano, sculture quasi tutte del XII secolo o dei

in

grandi lodi che essi

si

artisti

una scarsa

prodigavano

coltura

nelle iscrizioni.

tecnica e arti-

Tra

scultori

gli

non toscani, anteriori a Nicola Pisano, merita speciale ricordo Benedetto Antlami.

di

cui la pi antica opera

Parma

(anno 1178;

fig.

razione del battistero di


di

Borgo

S.

Lo

stile

tistica

invade

datata

(q).

una Deposizione

All'Antlami e

Parma

'luiG

le

ai

dalla

Croce

nella cattedrale di

suoi seguaci appartengono la deco-

sculture delle cattedrali

di

Cremona

Donnino.

gotico in
il

territorio

Italia. Nel corso del secolo XIII una nuova corrente aritaliano.

L' architettura

gotica

passa

le

Alpi.

Se

le

forme

SV'OI-GIMRXI'O

vere e caratteristiche dello

Nord, allora

durer

si

che adottarono

lo

FORMI-:

DI

gotico,

stile

sono

i^otico

stile

fatica a tro\'are

soltanto quelle

questo
fu

l'Italia

NAZIONALI

AR'I'K

[)

anche

stile

quello di darle

di gotico,

in

stoloni delle vlte e

un

in

come

corpo con

sol

la

come

di

la

nel

riveste
tLitti

meno;

fece pel

l'artistico

chiesa,

si

Fra

paesi

esso

nuovo

si

stile

barbaro.

sistema dei con-

stretta unione

fra

Invece nell'architettura italiana dei secoli XIII e

piloni.

l'Italia

senso dispregiativo,

pi importanti elementi gotici,

congiunte

torri

trafforti, le

nome

il

.Mancano qui

cui

di

Italia.

forse quella che l'intese di

adattava male alle tradizioni artistiche classiche. Ci che


fu

in

co-

XIV

si

riscontrano caratteri che hanno ben

poco

comune con

di

dello

dizionale
le

proporzioni

tra

larghezza delle
zione per

per

la

nale

l'

altezza

navate,

la

decorate e

Malgrado

pilastri.

predile-

la

forma poligo-

pi semplice

dei

come

gotico,

supertci

le

^^*

l'essenza tra-

stile

ci,

innegabile che l'architettura italiana

ebbe un grande slancio


gotico, e che

grande

nel periodo

fu la influenza

dello stile gotico sulla fantasia degli


architetti italiani.

Ancora

in

piena

Rinascita

credevano

nella

molti

forza prodigiosa dell'arco


la

ogivale;

ricchezza della decorazione,

vorita

lavoro

dall'artistico

corrispondeva straordi-

scalpellini,

nariamente

gusto dei contem-

al

zione,

Per Lina
quando

diffuse

in Italia, le

poranei.

fa-

degli

fioritura posero

combina-

felice

nuovo

il

citt

stile

si

piena

in

loro orgoglio in

il

grandiose imprese architettoniche.

Le vecchie

sembrarono

chiese
,-

tropl-iET.

po anguste e lurono rmno^ate con


magnificenza. Sorsero

munali e
l'icche.

e S.

al

servizii^

patia in Italia)

presso Milano

S.

il

avevano

lo

l'altra

Maria

seguono

prese anche

costruire

di

di questi ordini.

le

gli

riama

aei Liuoiiio.

le

famiglie borghesi pi

ordini monastici di S. Francesco

incoraggiati dal vivace consenso dei

citt e,

fatto

di
e

stile

si

naturalizz

in

Cistercensi (che del resto godevano scarsa sim-

conoscere per

Chiaravalle. fondata nel

per qualche

d'.\rbona negli

primo

670, consacrata nel 1221)

(fig.

l'uso dei laterizi


di

desiderio

avvenne che nel secolo XIII


stabilirono in tutte

si

04T, 1-isa.

palazzi co-

costruirono grandi chiese, cos che l'architettura gotica

vi

lombardo,

il

ci,

Domenico

cittadini,
Italia

logge

le

Oltre a

particolare

Abruzzi, nella

si
1

primi. Se

l'abbazia di

Chiaravalle

attiene ancora strettamente al sistema

172 tra

alle

Ancona ed

Iesi

(conforme per

costumanze lombarde),

costruzione

la

e nell'uso dell'arco

gotico burgundo-cistercense. In due abbazie cistercensi

chiesa

acuto
al

sud

MAXUALK

DI

STORIA DELl'arTE

s\t)i-(;i.MKN

romana,

della provincia

nel

1217,

Fossanova

ripreso in S. Martino

al

Casamari

e a

ampiamente questo

esplica

si

ro DI formi: d aktic nazionali

stile.

Cimino, presso Mtcrbo.

consacrate nel

(tg. (jji),

tipo

Il

5'

prima

della

e pi tardi esercit

1208 e

direttamente

fu

sua iniuenza

la

su t'erentino ed Anagni.

Fossanova

Casamari.

chiaramente .gotiche

che

intimo contatto con Pontigny, lurono

in

sorgessero

cominciata nel 1187 e consacrata

che

il

la

il

in

Italia,

19 giugno

con

1208 da papa Innocenzo

fondarono erano francesi. pro\-enienti dall'abbazia

monumento

sulla via

porta

Appia.

in

infatti

quentata dai viaggiatori che

Alessandro IV
l'ospitai ita.

fece

le

chiarissime

le

comunicazione

facile

vi

Divenne ben presto centro

di

studii, e

norme

in

cui

si

sostenere

monaci

insegnava

la

le

nel

1256 papa

forti

spese del-

delle altre abbazie cister-

andavano ad

censi che sorsero in quel giro d'anni nei dintorni

dove era uno studium arthim,

di

Savoia, e

in

era talmente fre-

cammino, che

il

fu

monaci

borgognone. Posta

stile

Roma, Fossanova

una donazione per permetterle

prime chiese

III. I

Altacomba

di

impronte dello
con

arrestavano lungo

si

le

unite abbazie. Fossanova

le

istruirsi a

Fossanova,

geometria e l'architettura.

La

maggiore diffusione

delle

maestri murarli e

capi d'arte s'impadronirono ben presto delle formule cistercensi.

La

costruttive avveniva per negli stessi cantieri ove

pianta dell'abbazia di Fossanova, che corrisponde quasi

Casamari, ha nel centro


dell'edificio;

la

il

chiostro,

intorno

al

quale

chiesa ne occupa tutto un lato, e

si

esattamente

raggruppano

una parte

di

un

quella di

varii

corpi

lato contiguo,

il

MANUALE

5'4

cui resto

coglie

comune
ordini,

essendo
il

occupato

da una

fabbrica,

sagrestia, la sala capitolare

la

e
le
i

le

posta

in

DEI,!,

badie cistercensi non

monaci

continuazione dal transetto, che ac-

Il

ai lati

La

il

dormitorio

differenza dei conventi

sorgono quasi mai su

dediti airagricoltura.

aprono nel transetto.

ARTE

magazzini, e al piano di sopra

celle dell'abate e degli altri dignitarii.

coro quadrangolare ed ha

ciera,

STORIA

DI

alture,

ma

in

di

fondo a

altri
valli,

chiesa di Fossanova ha pianta cruciforme;

due cappelle per parte, pure quadrate, che

braccio maggiore della chiesa a tre navi

la

vlta a

si

cro-

tranne che neir incrocio, ove a costoloni: nel mezzo dell'incrocio sorqe sulle

l-ig-

1>5

c:impanile

SVOLGIMENTO

lU

FOK.MIC

AR'l'E

I)

NAZIONALI

5'b

Fig. 552. S. Pietro a Urado, presso Pisa.

vlte la torre

campanaria ettagona, a due piani

lanternino che posa su una piramide tronca.

cruciforme prodotta dall'innesto di

Nel timpano della facciata


si

apre

il

si

quattro

di

finestre bifore,

pilastri della

con

capitelli e

sormontate da un

gran nave sono a pianta

colonne sui quattro

lati

di

un

pilone.

apre un piccolo rosone vuoto; nel centro della facciata

grande rosone decorato con ventiquattro archetti;

sette arcate

Fot. Alinari).

mensole decorate

Fig. 653. Int.

esso

sembra

il

portale ricchissimo ha
di

epoca

un poco

(fot. Al il

piti

MANUALE

5"'

larda del resto dell'edificio, ed ha

DI

STORIA DELL ARTE

Tarchitrave ornato con

come

musaici

quello del

portale della cattedrale di Civitacastellana.

La

chiesa di Casamari. consacrata nel

Fossanova. tranne che


dini che

il

d un belFelTetto scenografico

braccio est del transetto.


a ogive

ma

Il

La

sala

nella

pianta a quella di

capitelli

sono

capitolare

(fig.

appunto una cappella nel

facciata, e vi

alla

chiostro di Casamari

ha forma quadrata

ricchissimi

posano su colonne accoppiate

dagli altri, e

a spirale.

a botte,

1217,0 identica

portico preceduto da una scalinata di ventiquattro gra-

in

di

travertino,

la

alcune

non

vlta

decorazione diversa

gli

altre coi

lisce,

uni
fusi

71;. bellissima, a tre navi; le vlte ricadono su

quattro eleganti pilastri centrali formati da

svelte

colonne, e su dodici coni tronchi

ornati di capitelli.

Derivano da Fossanova e Casamari


la

renzo

Amasene,

di

la

bellissima

Piparne, cominciata a costruire


di S.

le

Antonio pure

S.

nel

Piperno. La

antichissima data, prese

Maria Maggiore
11

carattere gotico

Fiume
di

collegiata

nei

restauri

nel

S.

Ciniino presso

al

Ceccano,
la

di

S.

120.

fu

Lo-

cattedrale di

Lorenzo e dell'Ospedale
Maria di Sermoneta. di

che sub nel secolo XIII,

chiesa

l'altra

Sermoneta, consacrata secondo un'iscrizione

di

in

Ferentino,

chiese di S.

le

83,

chiesa

disgraziatamente fu rimaneggiata nel 1734:


in

abbazie di S. Martino

chiesa di Valvisciolo, quelle di S. .Maria a

Viterbo;

di

S. Michele

ricostruita

ma

Arcangelo

dopo

la

met

svolgi.mejNto ni fokmi; u arte nazionali


del secolo XIII

l'iperno diffuse

le

tre navi di

forme

trofiche

con vlte a costoloni. La scuola

arcature

tre

regione

nella

5'7

all'

intorno;

di

cattedrale di Sezze,

la

13(14, ma gi esistente da prima e restaurata in quella data, mostra


un miscuglio o piuttosto un tentativo di adattamento delle forme gotiche a quelle
romaniche delledifcici anteriore l'altra di S. Lorenzo, pure in Sezze, demolita nel

consacrata nel

1890, aveva pure


secolo

XV,

chiaramente

mostrano
menico,

la

di

Ceccano,

di

sanova

da

caratteri dello stile gutico di

nelle chiese di
le

Nicol

S.

forme gotiche

della

Sonnino

le

Piperno. In questo paese, tino nel

Madonna
chiese

di

della

Libbra,

derivazione dalla vicinissima Fossanova; a Terracina


S.

Francesco

Sezze e

dell'Annunciazione

Ferentino.

di

Amasene

S.

Antonio

La
di

permangono
Marco

S. Michele e di S.

ricordano

quelle

chiese di S. Do-

le

di

Valvisciolo,

di

Fondi deriva da FosFerentino ricorda Casamari


il
convento dei
chiesa

di

S. Pietro di

;5i8

MANUALE

DI

STOKIA DELL ARTE

Fig. 657. Pistoia. Cattedrale

Iml;.

(Fot. Alinari).

'.:-.

Ar.-.vo. S.

Maria della Pie

SVOLGIMENTO
Francescani

di

Sermoncta, costruito

nuit dello stile di Fossanova.

Montefiascone,

la

cattedrale

di

edifici

pubblici

la

FOKMli
nel

DAKTE NAZIONALI

secolo

chiesa

della

I(_l

di

Alatri

ng.

672), in

differenziate della scuola cistercense.

privati

altrove, derivano dalla scuola dei

X^^ dimostra la \-ittoriosa conti.Minerva a Roma, S. F'iaviano di

Anagni, S. Maria Maggiore

meno

parte sono derivazioni pi o

Anche

HI

di

monaci

carattere

civile,

cistercensi.

Pipcrno. a Ferentino e

520

MANUALE

iMjr.

DI

STORIA DELL ARTE

660. Firenze. Battistero.

^rlIli.ltu

,ii

Moii

SVOLGIMENTO

DI

FORME D ARTE NAZIONALI

521

Cimino;

Quelli numerosissimi di Viterbo sono in parte ispirati da S. Martino al

ma

la

maggior parte hanno

particolari

caratteri

che

richiederebbero

una speciale

illustrazione.

Mterbo dopo
posate

armi

le

coraggiosamente contro

Federico

ritorn a nuova e torente vita. Ristabili

124-:;,

riform

tutta la contrada,

sostenute

lotte

le

nel

ordinamenti comunali, rinnov

suoi

il

la

appena

IF,

suo dominio su
cinta

delle

sue

mura, apr strade, costru palazzi, fece sorgere chiese e fontane. Il periodo che va
dal 124'^ alla fine del secolo XIII segna l'epoca del massimo splendore del comune.

Fis.

e
il

di

ad esso appartengono

01^2.

pi

Facciata Jclla

importanti

suo speciale carattere. Naturalmente


cui

la

vicina

splendida

esempio. S. Maria
palazzo e

la

abbazia

Il

di

palazzo

(fg.

tificato

che

la

si

munumenti

\iterbesi che

danno

le

nuove fabbriche sorsero nello

S.

Martino

673) sono

al

le

Cimino

offriva

alia

stile

un

mirabile

1267, ^

"J"

le

il

grosso edifcio mer-

quale era separato da un fossato, mentre

affaccia sulla valle profonda.

Sembra

piuttosto

un castello

il

for-

dimora pontificia, ed di costruzione rozza e massiccia ingentilita


Accanto alla facciata su un solido arcone posa la leggerissima

dalle bifore eleganti.

loggia con

citt

nuovo

pi importanti costruzioni del periodo

papale, completato nel

sulla piazza della Cattedrale, dalla

prospetto opposto

(Fot. .Minar,).

Gradi, oggi reclusorio, S. Maria della Verit, S. Francesco,

loggia dei Papi

gotico in Viterbo.
lato,

di

B.i.h

colonnine binate con

gli

archetti

sottili,

che sembra un ricamo.

MANUALE

522
Mirabili sono

donne

le

e delle helc

fontane di Viterbo, che un antico detto chiama citt delle belle


sono caratteristiche e rimontano quasi tutte al secolo

fontane

Fig. Doj. Bon;u]iio i'i5.inu

XIll.

La

STORIA DELL' ARTE

DI

pi celebrata

la

Porte del

Fontana Grande

zione, la originalit delle forme, l'eleganza

nomia

tg.

di Pisa ,'circa

674), la

l'ardimento

il

llSo

grandiosit della costrule

conferiscono una

fiso-

137 dopo che era andata distrutta un'altra


che
sorge\-a nello stesso luogo, ed composta di una grande vasca

tutta propria.

fontana che

duomo

Fu

costruita nel

SVOLGIMENTO. DI FORME D ARTE NAZIONALI


sei gradini,

sorge su

eleva

un

ed ha

mezzo

cruciforme. Nel

alto bracciale

un

capitello

su

soppor-

posa una

cui

\aschetta lobata, dalla quale


lina

si

o colonna de-

corata con teste di leone,


tante

pianta

la

della vasca

eleva

si

seconda colonnina con altre pi

piccole vaschette su cui posta una


guglietta.

Papale

vi

Tra
ciale

Nella

loggia

del

Palazzo

una fontana del 1208.


case private merita spe-

le

menzione

75), del secolo

la

casetta Poscia

XIV, con

(fig.

scala esterna

ed eleganti cornici, vero gioiello dell'architettura civile del Trecento.


Il

gotico

si

diffuse

dal

dall'Umbria in Abruzzo,
piant lo

stile

un esempio

la

Lazio e

dove

sop-

romanico del quale

chiesa di S. Maria in

Valle Porclaneta presso Rosciolo, col


caratteristico
i^fig.

676).

ambone ornato

Nelle

di rilievi

chiese di S.

Ve

Fi. 664.

a.

Tolta

di

Ma

Zcuo

S.

Fran-

Cesco di Celano
cesco

677), di S. Fran-

(tg.

Popoli

di

(tg.

678)

vedono

si

perdurare delle forme romaniche accanto

Ma

alle

gotiche

nel secolo XI\'.

fin

gotico impostosi trionf in

il

bruzzo pi a lungo che


regione

altra

come

chiese

d' Italia,

stile

vedono

si

(fig.

pieno Quattrocento

rare lo

A-

qualunque

quelle di Rosciolo, o di

Magliano de' Marsi


in

in

gotico

in cui

rinascimento

il

(79)

vede perdu-

si

non arriva in Abruzzo che nel secolo


XVI, e vi ha poca fortuna.
Nel

nord

pianta di S.
()8o, <)8i',

S.

d'Italia

Andrea

con

Vittore

quale

la

magnifica

la

Vercelli

in
i

(fig-

canonici di

importarono

concetti

propri airisle de France, non esercit

grande
ebbe

letano,

dusse

influenza

l'indirizzo

poco

dove nel XIII secolo


lo

stile

sviluppo

architettonico

gotico

si

napointro-

provenzale, che

MANUALE

>-4
dal

tempo

di

rimase senza concorrenti. In Toscana abbiamo

Carlo d'Angi

edilzio di stile gotico nell'abbazia di

Ala

il

STORIA DELL ARTE

DI

S.

Galgano presso Siena

(fig.

francescano e domenicano. La chiesa madre dell'ordine dei

Assisi,

che supera

dignit e in magnificenza tutte

in

6bb. Pavia. S.

verso
si

la

la

direzione di
line del

un

1253

italiano,

(fg.

83).

C;unpello,

Filippo

di

Lo

gotico, coi

stile

.saggi di

stile

gotico italiano

vanni e Paolo a Venezia,

cesco a Bologna

(fig.

basilica di

la

687),

nerva a Roma. ecc. Mentre

le

Italia

chiese gotiche d'Italia, sorse

le

nel

S.

1228,

Domenicani
loro

S. .Maria dei Frari

chiese di S.

l'.Alta

le

mo-

Francescani ad

Michele

estese dai piedi delle Alpi fino nella Sicilia,

iiltrettanti

primo

trionfo del gotico fu provocato dalla diffusione dei due grandi ordini

nastici,

sotto

il

(582).

chiese
fig.

Antonio a Padova

Croce

(fig.

fu

compiuta

e coi Francescani,

pi

famose sono

684. 685) e S. Gio686), S. Fran-

(tg.

()88) e di S.

.Maria sopra Mi-

a cagione del suo materiale

laterizio serba

SVOLGIMENTO

DI

FOUME D ARTE NAZIONALI

-**

Fiff. 1.08.

Paiiu. Porta nel lianco di S. Micheli-.


(Fot. Alinari).

a lungo l'intonazione romanica, in

zone alternate di
pietra tagliata.

marmi

Toscana

policromi; e

la

si

continua

scuola

decorazione

la

romana

si

attiene

prelerita

sopratutto alla

diversit del materiale influ specialmente sulle l'orme e sulla de-

La

corazione delle finestre

La

(fig. 689, (iqo).


circostanza d'aver prima eretto chiese conventuali, contribu certamente allo

sviluppo 'dello

stile.

La

predicazione prende coi due ordini, francescano e domenicano,

una importanza assai maggiore che per l'innanzi


razione di ci. Perch la chiesa fosse pi spaziosa
:

ri?. 6q. Bencdetio Antla

la
si

pianta fu

.stabilita

prefer di farla a

Cattedrale

di

Fa

in

conside-

una

sola na-

(Fot. Alinaii).

MANUALE
\ata

ma

anche quando

ci

si

DI

STORIA DELL ARTE

attenne alla forma tradizionale,

vata centrale e quelle laterali non fu cos accentuata

la

divisione fra

come prima

ebbe pi diverse proporzioni n diverso ornamento, anzi talvolta non


torn

legno

la

vlta e

lo

sviluppo straordinario del coro

si

al

soffitto

delle famiglie, si fece posto a

in

per

es.

invece, a tne di assicurarsi durevolmente

numerose cappelle

di

nelle chiese dei Cistercensi, nel lato orientale e nelle testate della

Durante

chiese conventuali del

Nord

campanili magnifici non erano

perci in Italia

do\'e

il

la\-ore

fondazione privata, che sorsero,

ciera.

periodo gotico

neppur

ebbe

a S. Croce di Firenze). Parve inutile

come

il

na-

la

centrale non

la

l'occhio

si

noti

riss

vasta

cro-

neppure
per

primo

alle

in

queste chiese conventuali di forme gotiche, prive di campanile) pi tardi anche nelle
cattedrali

non

si

senti

il

bisogno

di

campanili, che invece nel

Nord sono

uniti indis-

SVOLGIMF.NTO
solubilmente
gli

alla

Ci

facciata.

considerare

Italiani a

n ARTI: NAZIONALI

DI FOUMlr;

spiega anclie con

si

campanile come separato dal corpo della chiesa.

il

Molte chiese conventuali gotiche furono costruite da

ma

anche celebri

mente

tra

come Arnolfo

architetti laici,

borghesi

si

accese l'entusiasmi) p;r

Avevano

vi

bene

tanto

Nord

forse essi risaputo che nel

che anch'essi

si

dedicarono

allo stile gotico, e

Fisf. 671.

le

Le

il

Siena

cattedrali di F'irenze. di
fra

monumenti

gotici

avevano

forza.

appena furono consapevoli

mondo con
e

le

nelle

Certo
della loro

superbe chiese, di cui soppor-

Orvieto prendono,

di

italiani.

sacrato a S. Maria del Fiore ed eretto

sul

Il

duomo

luogo

S. Reparata, fu iniziato alla line del secolo XIII


architetto,

ma

dell'opera sua nell'attuale

avanzi, poich nel corso del

loro

gravose spese.

primo posto

primo

la

le

alle

Casamari. AWiazia. Sala capii

importanza, incominciarono a sfidare


tarono

architettoniche,

corrispondevano
cittadini

cattedrali e nei palazzi civici consacrato la loro potenza e

ebbero parte; special-

forme

nun\e

le

o conversi dell'ordine

frati

Cambio,

di

quali per l'audacia e la ricchezza degli ornamenti


loro inclinazioni.

aveva abituato

che

tradizione

la

527

XIV

secolo

di

Firenze

dove

sorgeva

lirq)

non

purezza,

il

6Qi-6q4), con-

l'antica

Arnolfo

edificio

come
(fig.

chiesa di

Cambio

di

rimangono

che

fu

il

pochi

fecero radicali modificazioni nella pianta.

si

1357 cambiamenti ancor pi radicali furono decisi da una commissione incaricata di deliberare sulla continuazione della fabbrica. In essa, accanto a Francesco
nel

Talenti sedevano Giovanni di

consigliarono di dare al

aggiunse

il

la

Benci

Chini.

forma

chiesa a tre navi

si

la

e quell'ampiezza che la

Clone

di

presente

coro ottagonale, fu incominciata

imponente grandiosit

La

Lapo

duomo

si

cupola; e

la

rendono unica

sviluppa in quattro campate

coi

Neri di Fioravante, che

ampliarono
chiesa

le

campate,

acquist

si

quella

nell'antica arte italiana.

pilastri

straordinariamente

MANUALE

528
lontani

uno

duomo

di

dall'altro.

DI

STORIA DELL ARTK

L'altezza della navata

Colonia, cio di circa 43 metri

mediana

ma

quasi

Teffetto

uguale

diverso

quella

cagione

del
della

grande larghezza della navata (quasi 17 metri), del ballatoio imbeccatellato che taglia
orizzontalmente le pareti della nave centrale, subito al disopra degli archi e delle
lnestre rotonde.

Corona

Fedificio

una cupola ettagona, su un

circondata da tre absidi o tribune.

La

alto

costruzione della cupola

tamburo, sorretta

procedette

lenta-

compiuta che nel X\' secolo, sotto l'intluenza di nuove idee artistiche,
da Filippo Brunelleschi, che ne assunse coraggiosamente l'impresa e la condusse a
termine. L'esterno del duomo ornato da lastre di marmo nero e marmo bianco,

mente

non

fu

disposte in quattro zone orizzontali

Funa sopra

l'altra.

Solo

portali e le finestre

incominciata tante volte e .sempre interrotta, fu fatta di recente e inaugurata nel iSSy"! hanno la ricca sagoma e la decorazione che ricorda lontanamente

(la

facciata,

SV'OLGIMENTO
forme gotiche.

le

e genialmente

Ha

la

Il

FORME D AKTK NAZIONALI

che tosse ideato

in

marmi policromi

di

e del campanile

XIV

X^^

poich

forma

in

una scuola

fu

loro

la

cinque piani su pianta quadrata.

duomo, e sembra
La decorazione

simile a quella del

origine con una terminazione

duomo

rentini dei secoli

529

campanile, incominciato da (liotto, continuato da Andrea Pisano

compiuto da Francesco Talenti,

decorazione esterna

delle porte del

DI

di guglia.

eccellente per gli scultori

importanza

fio-

gran

dovuta in

artistica

parte all'ornamento plastico.

L'antica rivale

Firenze, Siena, gareggi con

di

673. ViterlKi.

rigere

il

suo duomo. La storia del

solo dell'orgoglio cittadino senese,

durante
e

alle

capitale toscana anche nell'e-

PaU

duomo

ma

di

ancora

Siena

(tg.

delle

695, (njb)

ci

informa non

interminabili perplessit

lavoro (incominciato nella prima met del secolo XIII), riguardo

il

dimensioni dell'opera.

pilastri del

braccio lungo della chiesa,

navate e nella sua parte postrema gi coperto

semicolonne e
ogivali, pi

duomo
marmo

la

con archi

riuniti

forte

fiorentino.

rivestimento

bianco e nero

si

delle

pareti

vlte

In queste

carattere gotico di quanto

il

Il

a tutto sesto.

di

non
dei

lo

nel

1250,

parti,
sia

pilastri

riannoda invece all'antica tradizione

diviso

sono

come

nelle

sorte

piano
in

tre

ornati da

nelle

stesse

zone

locale.

al

finestre

parti del

alternate

di

Nel centro del

transetto
pilastri formano un esagono, sul quale s'innalza una cupola a dodici Iati
compiuta nel 1264. Il coro, a tre navate, termina in linea retta. Pi splendida di
i

MANUALE

l'i-,
,

1.

DI

STORIA DELL ARTE

\iteib". Li

l-.mt^

SVOLGIMENTO
decorazioni

la

Nicola, ricordato

facciata

PI

attribuita

lamente a partire dal

i'J,G6,

Giovanni

come capomaestro

del

quando

chiesa di un altro intercolunnio.

FOKMli D ARTE NAZIONALI

la

Tre

duomo

Pisano,
dal

vecchia facciata

portali

1298,

al

demol

si

celebre

dei

figlio

1284

L,^

ma
per

scultore

compiuta soaccrescere

ad arco a tutto sesto, separati da

la

sottili

Fig. 675. Viterbo. Ciisa i'o

murali e terminati in alto da frontoni, formano

pilastri
alto,

in

ampie lesene a guglia chiudono

Come
ma la
di

il

piano

interiore

mezzo, s'apre un'ampia rosa inquadrata tra archetti ogivali


la

facciata,

pi in

tre frontoni fra

opera splendida di plastica decorativa.

logica architettonica inferiore alla pi antica facciata del

duomo

d'Orvieto,

supera nella ricchezza e nella variet dei particolari decorativi, nel materiale

un colore maraviglioso,

gin una cattedrale pi

e nei musaici,

\-asta.

di

tempo

pi tardo.

Nel

1339

della quale la cattedrale gi costruita fosse

il

si

imma-

transetto.

MANUALE

^r^

Gravi

difetti

di

costruzione obbligarono nel

cetto, di cui nell'Opera del

Land

STORIA DELL ARTE

DI

Duomo

di

riconoscere

Conforme

in

progetto

opera di Giacomo

Simile a quella

morto

pianta,

la

nel

la

1330.

facciata del
Il

duomo,

di

il

magnitico con-

disegnata
piedi

ci

forse

da

permet-

Ma

quell'opera interrotta

allo spirito di quel

gnifica facciata

-Maitani,

tuttora

Gli avanzi di costruzione che ancora restami in

di Pietro.

Fig. 676. Rosciolo. S.

tono

135 ad abbandonare

rimane

il

il

capolavoro dell'arte gotica

in

battistero di S. Giovanni,\di cui

Mino

duomo
costruito

del Pellicciaio

d'Orvieto

dopo

il

(fg.
1

Jtalia.
la

ma-

(1332; fig. 697).


698;, opera di Lorenzo

290 da

architetti senesi, nella

SVOLGIMENTO
navata di mezzo non ha

ni

vlte,

le

FORME d'aRTE NAZIONALI

ma

travatura

la

533

Airornamento

scoperta.

della

facciata contribuirono, oltre ai niusaicisti, gli scultori pisani che nel quattordicesimo

secolo tgurarono sui pilastri tra


dalla creazione de!

mondo

al

portali

gli

avvenimenti

l'accontati

Ribbia,

dalli

Giudizio Universale.

Chiesa

.li

S. Fr;

Nelle intenzioni degli architetti e nel desiderio dei cittadini,

la

chiesa di S.

tronio a Bologna avrebbe dovuto sorpassare di gran lunga in vastit

tutti

Pe-

gli altri

L'edifcio fu cominciato nel 1390 dal bolognese Antonio di Vincenzo,


cronache indicano semplicemente come capomastro, ma si trascin incompiuto

gotici d'Italia.

che

le

per alcune generazioni e ancora nel secolo

amatori

dell'arte.

La

XVI

pianta che pubblichiamo

piezza con cui fu ideata in origine

fu

(fig.

occup

di

numerosi

6gq} rappresenta

eseguito solo

il

braccio

la

artisti

chiesa nell'am-

maggiore

(le

vlte

MANUALE

534

sono del it")47-ib54

ardite e geniali

dovrebbe cominciare

duomo

pilastri del

DI

profilato, dal quale

la

piccola abside circoiare chiude

archi dei valichi, s'innalza

gli

partono

dove

sezione dei pilastri interni aftne a quella dei

Sulla facciata anteriore dei pilastri inferiori, con pianta

fiorentino.

cruciforme, che reggono

che

!),

La

transetto.

il

STORIA DELL ARTE

costoloni della

vlta

un

(fig.

altro pilastro

700).

Col

similmente
Petronio

S.

di

Bologna presenta neirinterno notevoli somiglianze la chiesa di S. Maria dei Servi


(fig. 701); la parete superiore illuminata da semplici finestre rotonde. Il duomo di

i.;8.

Lucca, costruito verso

dopo

i-;72,

il

ad arco

con

riempita

Fra
di

ma

su di esse

trafori gotici

(fig.

"job),

705,

1447

'

siglio e
liani

si

ma

il

lavori

Non

si

restaurato e rinnovato nell'interno

gotico del

Nord;

piili

diretti

solo,

ma

francesi,

la finestra

circolare

il

duomo

volle lasciare magnifico

pu dire con sicurezza quale architetto ne abbia


1386 da Simone da Orsenigo dal 1400 al
;

da Filippo degli Organi. Oltre a ci aiutarono col con-

con l'opera architetti delle pi svariate scuole

non

arcate sono, vero,

celebre fra tutte

Gian Galeazzo Visconti

piano: fu cominciato nel

furono

le

svolge un triforio, e cosi

702-704).

col quale

ricordo della sua signoria.

abbozzato

(fig.

secolo,

stile

chiese gotiche dell'Italia Settentrionale

le

Milano

met delfXI

avvicina assai allo

si

tutto sesto,

la

Popoli (Abruzzi). Chi.

fiamminghi e tedeschi

e dei

(Ulrich

pi disparati paesi,

von Ensingen

ita-

Heinrich

svolaci MENTO DI

KORMK D

AR'I'E NA/,iONAI.l

^^'|1E3

5n

-.

Al*'

1?

'^'f

.^^ ^

^*ti$^

535

MANUALE

DI

STORIA DELL ARTE

Fig. 6So. Vercelli. Chiesa di S

Andn

(Fot. Alinari).

von Gmlnd, 1391); e pare

che

Milano regnasse una certa perplessit

che

con

spiega

si

l'epoca

tarda nella quale l'edifcio

quando

gotico

stava per spegnersi. Infatti


niera gotica usata qui
quella che
risolvere
la

si

le

ma-

in

Italia.

Per

che incontrava

condotta

costruzione,

la

allontana da

si

incontra

difficolt

gi

costruiva

sentimento

\ero

il

si

avanti pi

per via di tentativi e di esperimenti


che

in

base a un calcolo teorico,

come
d'artisti. La

spesso

consigli

disposizione del

duomo

di

avviene,

Milano conforme a quella

delle cattedrali nordiche

nel braccio

maggiore a cinque navate


il

renza

d'altezza

combinata

in

inclu.so
e

il

coro

Strana

la

difle-

transetto a tre navate

con l'ambulacro.

delle

navi

mijdo che

la

centrale superi di ben poco


Fig. 8l. Vercelli.

si

convocarono,

lnt(

navi laterali interne.

La

laterali,

navata
le

due

ricchezza di

SVOLGIMENTO

marmi

airesterno,

merevole

guglie, di pilastri e

di

e di statue,

dimensioni impo-

le

una

fanno

nenti

impressione

at-

un valore

ar-

forse soverchio.

tistico

Allo stesso

Pavia

la

straordinaria

inducono ad

tribuire air opera

tosa,

D ARTE N AZIONALI

innu-

folla

la

DI FORMI-:

la

Visconti de\'e

sua chiesa

Cer-

della

cominciata nel 139!) sotto

direzione di Bernardo da Ve-

nezia e continuata col concorso


di

Giacomo da Campione

e di

Cristoforo di Beltramo da Conigo.

Nella

pianta

cui particolari

analogie col

spaziosa,

hanno parecchie

duomo

di Firenze,

col S. Petronio di Bologna,

con

S.

Anastasia di Verona

con

S.

Maria

l'antica

mescola
talia

del

Carmine

tradizione
allo

stile

di Pavia,

lombarda

si

gotico deiri-

Centrale. L'uso degli

ampi

chiostri coperti fu continuato

da

Fig.

O82. S. (ialgano,

r,S;.

Assisi.

Ba^licii

.li

S.

Ki

pn

MANUAI,E

DI

STORIA DELL ARTE

(Fot. Alirur!).

Giovanni Pisano
posanto

in

quel mirabile Can-

Pisa che non ha l'uguale

di

mondo [1277); nello spazio per la


sepoltura l'arcivescovo Ubaldo (1178-

al

200

ave\a

trasportare

fatto

dalla

Palestina 53 navi cariche della terra


resa santa dal sacriticio di Cristo. Le
alte

sono

finestre quadrifore

ornate

con nobilt e sobriet

(fig.

707}.

con

motivi

ritornano

nel

che

trafori

di

triforio della cattedrale

Come
in

Italia

nei paesi

lo

stile

Lucca.

di

Nord, cos

del

gotico

adottato

fu

anche nell'architettura profana

anzi

nelle opere profane che pi delle chiese


si

accostano

allo

spirito

e agli

usi

popolari e permettono maggior libert


d'espressione,
lascia

\igoria.
tanti,

la

l'impronta

fantasia

sua

Sono poche

specialmente

con

nazionale
singolare

citt

impor-

delFItalia

Media,

le

che non vantino monumenti bellissimi

SVOLGIMICN'I'O DI

FORMK

I)

ARTE NAZIONALI

Ftg. 686. Padova, basilica di S.

Anto

Vig. 087. riologna. Chiesa di S. Francesco.

539

MANUALE

540
degli ultimi

secoli

coi palazzi e

le

del

Medio Evo,

DI

STORIA DELL ARTE

quali ancora oggi

logge, sorte in quei tempi per opera

danno alle
comune o

sonomia'prettamente medioevale. Ci pi che altrove sorprende a


sulla strada che da Firenze conduce a Siena nella V^aldelsa
;

mura,

le

porte,

le

numerose

insolitamente conservate torri,

trasportano ai tempi della borghesia forte, libera e battagliera


tica

Piazza del

Campo

le

strade e alle piazze,


dei privati,

una

fi-

S.

Gimignano, paese

in

questo

case e

(lg.

708;.

kiof^o

le

palazzi

ci

Anche

l'an-

a Siena, chiusa da superbi palazzi formanti semicerchio, olire

accanto al Palazzo Pubblico, al quale,


uno spettacolo medioevale impressionante
compiuto nel r:;io, si aggiunse nel secolo X\'II sui due laterali un secondo piano
con tre finestre per lato, si eleva snella la torre del Mangia (1325-1348; fig. 700J
:

dirimpetto

al

Palazzo Pubblico

il

magnitico palazzo

Sansedoni,

che J

come

il

pa-

SVOLGIMENTO

DI

FORME

I)

AKI'E NAZIONALI

^^
1^;^-

IVj

vi-'
1

^^

-((J

tfll-<;

mi

MANUALE

542

DI

STORIA DELL ARTE

Fig. 6ai, Firenze. Spaccato del

Fig. 602.

Il

duomo

di

dii

Firenze negli alTrcschi del Cappellone degli Spagnoli.

(Firenze, Convento di S. Maria Novella).

Fig. 693. Firenze.

Du

Fig. Oy}. Firenze. Interno del

duomo.

MANUALE

?44

DI

STORIA DELL ARTE


lazzo Saracini non sa
rinunciare alla torre e

mantiene
tutto

archi a

gli

sesto

ornati di

Le

elegantissimi fregi.

forme gotiche
tano per

lo

archi ogivali,

nestre ed

si

limi-

pi

agli

alle

fi-

ai portali

muri sobriamente decorati e molto alti, la


cui

monotonia vien

volta

temperatada

sce

colorate,

che incoronano
il

palazzo

(si

tal-

stri-

merli,
in alto

vegga

il

palazzo Grottanelli, gi
del Capitano) e talora,
nel palazzo Buonsignori,

sono ornati

stemmi, e

piani sono consigliati


da ragioni pratiche. La disposizione e la struttura dell edificio sono determinate o
da ragioni climatiche o da costumanze sociali. Cosi le fontane italiane sono diverse
: 4!^ e ricordata da Dante,
per esempio Fontebranda, compiuta nel
dalle tedesche

come

Fonte Ovile

Fonte

la

propri edi-

di veri e

come

fici fortificati,

mana adorna

la

porta Ro-

atlreschi

di

porta

Pispini a Siena.

leto

numero

il

Le

loo,

la

Spo-

(fig.

in

Roma

Garisenda

torri

degli Asinelli

delle torri di di-

fesa arrivava a

a qoo.

711), costruite

secolo XII.

nei primi anni del

sono da ricordarsi tra le maraviglie di Bologna, dove pure sono


notevoli l'arco
torre degli
e

resti

(secolo

la

T'guzzoni

base della
(fig.

712)

dell'antica casa Isolani

XIII;

importante

di

fig.

713), saggio

un'abitazione pri-

vata medioevale. Gl'interes.si del

commercio consigliarono invece


l'erezione di portici al pian ter-

reno.

Uno

di

710) e

(tg.

Nuova in Siena, di stile gotico.


Le lotte intestine portarono alla
costruzione

di

tali

portici in Fi-

renze pel mercato dei grani, nel

tetti

SVOLGIMENTO

DI

FORME D ARTE NAZIONALI


1339 divenne
lare di
Il

mente

545
cliiesa cos singo-

la

Or San

Michele

materiale

usato

Toscana

in

il

(fig.

714}.

ordinaria-

concio

di

pietra forte o macigno, che d alle

case

un aspetto severo poco

tante e

con

che,

molto pi

torri

le

invi-

spesso

alte del palazzo, confe-

risce a tutta la casa quasi


di fortezza.

Il

un tipo

celebre Palazzo Vec-

chio a Firenze prova quanto poco


si

occupassero ancora

nel

secolo

XIII della decorazione e della

di-

sposizione nelle stesse opere architettoniche pi importanti. In alcuni


casi.

es.

p.

dest

ora

minciato

nel

1255,

interno

cortile

chezza

nel palazzo del

"

Museo Nazionale,
c'

soltanto

maggior

Poinconel
ric-

e la disposizione pittoresca

delle piarti architettoniche supplisce


alla irregolarit

Altrettanto ricca

quanto

gotici

civili

Lombardia.
agli

\'ole
in

edifici

con

monumenti

Toscana

la

risalto,

un carattere pi

piace-

terreni aperti,

porticati

mattone, cui sovente

procurano maggiore

colori

Il

di

la

della pianta.

contrasto col piano superiore ricco

raggiunge nel complesso

di finestre, si

una disposizione semplice e naturale.

Le nuo\e

tendenze della

fantasia

architettonica vi appaiono chiare con-

frontando
(

vecchi palazzi comunali

Cremona, di Piacenza
Monza, dal frontone dove

XII secolo)

(1281), di

di

ancora sono

visibili

le

reminiscenze

romaniche, col palazzo comunale


Udine,

di

restaurato nel 1870 dopo un

incendio, ridente architettura in perfetta

Le

armonia

l'architetto
i

della

Maggiore

l'Ospedale

toccano

col paesaggio luminoso.

antiche

parti

facciata del-

Milano delAntonio Filarete (1456)


di

confini del gotico

l'artista.

Fig. 698. Orvieto. Facci.ita della cattedrale

d4'J

MANUALE

Fi?.

BuIol;.....

.:.,.

!.

DI

..

,,.-.

STORIA DELL ARTE

rianta primitiva

U.r'^,

di

S.

Te

(.Fot.

Poppi)..

SVOLGIMENTO
che compose anche un trattato
a chi lo introdusse in Italia.
gotico,

come

avviene negli

di

DI

FOK.ME D ARTE NAZIONALI

arcliitettura,

Ma non

edifici

il

maledice

caso di

547

esso allo

in

parlare

porzioni.

perfezion in loro

si

il

senso dello spazio

cosi che le opere gotiche dell'ultimo

ma

con

(Fot.

fig.

716;

la

fig.

Loggia

de'

Nobili a Siena del

a Bologna, incominciata nel

fortezze degli

tempo

di

Svevi

Federico

Castel del

Monte

pianta in forma

di

in

II

1382).

Puglia e in

(del

1428,

Un gruppo a
Sicilia. Uno

fig.

717,

tra
la

non

studio
in

propar-

rtelI'Emili.

1376 dagli architetti Benci di (^ione e Simone

715, e Loggetta del Bigallo, a Firenze,

stile

valoi-e

ticolare e rappresentano la transizione naturale all'architettura della Rinascita

cesco Talenti,

lo

dell'armonia

periodo hanno un loro

Fig. ;oi. Bologna. Sa

dei Lanzi, incominciata nel

gotico, e

tedeschi dell'ultimo periodo gotico. Gli Italiani

spinsero mai Tornamento delle diverse parti fino all'esagerazione,


dello stile gotico

stile

decadenza dello

di

(Loggia
di

Fran-

1332 e il 1358.
Loggia dei Mercanti
il

parte formato dai castelli e dalle


dei

castelli

meglio conservati del

suo palazzo di Foggia non rimane che un misero avanzo)

17 chilometri da

Andria

nella terra

ottagono regolare, agli angoli del quale

di

Bari

(fig.

yrS): con

sono collocate otto p-

MAM-AI.E

548

Di una monumentale semplicit coi suoi

tenti torri ettagone.

questa forma

fattura,

venna. Anche Bari

corpo

il

di

(fig.

pianta singolare ha

Federico

di

castello di

Prato

il

il

720), della

(fig.

quadroni
col

affinit

squisita

di

Vitale di Ra-

S.

loro significato. Col

Lucer, residenza della guardia del

castello di

architettura s\eva nel cuor della

di

Toscana

primo met del XIII secolo.

formano un mondo

palazzi veneziani

perdono

Singolare saggio

II.

qualche

719) e Gioia hanno magnifici castelli con potenti torri d'an-

Alquanto diverso da questi

golo.

STORIA DELL ARTE

DI

a parte e trasportati

sembrano un

prodotto

della

fuori

natura,

di

Venezia
direbbero

si

Fig. 702. Lucca. Cattedral

sorti

in

quella

forma per una

della citt e su essi

si

non ha ragion d'essere


lusso.

con

gli

chiglia.

nel

come

palazzi romanici

anzi

La
a

tutte

magnifica facciata

le

case.

pianterreno

il

hanno

archi a tutto sesto

1620

pn_)vviden/.iale

aprono

di

pi
in

anche

lo

in

qualche caso

rifatta

Loredan,

porticato e in parte anche nell'arco elegantemente

si

una gran

sala che

occupa

tutta la

strade

porte

sente

privato destinato

nella

con colonne,

(palazzo Falier) a

interamente

inflesso

le

delle

pi agli affari e non ha

certa reminiscenza dei particolari arabi. Nel periodo gotico di


riore ha

segnano

architettura

Museo Correr, palazzo

purtroppo

nei due piani inferiori del palazzo

per

canali

facciata aperta in gaie logge

la

tardi

del

ricca

la

serve

solito

marmo

fondaco dei Turchi, fu

necessit.

Qui

(fig.

721).

Qui,

disposizione del

ferro di cavallo, una


solito

il

piano supe-

lunghezza della casa ed illuminata da

SVOLGIMENTO

Fig. 703.

un

ricco

terali

gruppo

stesse

palazzi che
in

fondo

della vita

si

succedono

lo stesso

nella decorazione.

mentre

posta sul Canal

di

le

due

ali

Almar.)-

la-

la

persistenza
perci

tempi diversi hanno

in

distinguono solo

si

esempio

Grande ed

^40

locali pi piccoli.

architettoniche,

aspetto e

Serva

NAZIONAl-I

(Fot,

importava

disposizioni

FORME D ARTE

Lu

sono pi chiuse e hanno

La uniformit
nelle

di finestre,

DI

eretta

la

C d'Oro

da Giovanni

"

Bartolomeo Buon (1424-1437; fig. 722), stranamente


formata della parte centrale e di una sola delle ali
laterali.

bench

Una serie incantevole di palazzi


meno grandiosi e meno ricchi di

fiorisce sulle rive del

Canal

Grande.

Il

simili,

colore,

Palazzo

Ducale, destinato a scopo essenzialmente diverso,


ta

eccezione allo

stile

bacino fu eretta fra

il

dominante
1310 e

il

la

facciata

sul

1340. quella verso

Fig. 704. Lucca. Interno del S. M.art

SVOLGIMENTO
la

Piazzetta dal

1423

ni

FORME PARTE

1438. Sopra un

al

grandioso

N'AZIONALI

marmo

rombi

la

dimenticare quasi

in

colorato

(fig.

si apre una seconda


un piano chiuso, rivestito

La maravigliosa magnificenza dell'ornamento

723).

proporzioni poco armoniose, da poi che fu tolto

le

l'ornamento marmoreo che

scompartiva

le

porticato

loggia ad archi acuti ricchissimi d'ornati, e sopra a questa


di

55

alle finestre

trifore.

in

L'ARCHITKTrURA GOTICA NELLA PENISOLA IBERICA.


Se l'attenzione

mettendo

poli,

in

della storia

prima

allo

in politica

il

al

le

valore delle

Pi

altre nazioni.

nazioni
civilt,

di

la

donare

nazione

seguire

il

ma

graduale progresso attraverso

culminante; e questa continuit


Italia,

Ci non

transitori,

in

Francia e

in

non

l'orgoglio

ingiustizia. In arte

cui

in

di

e ci

atta

ricevere,

Oltre a ci,

il

partecipano
loro rap-

pesa

sulla

giudizio storico

un popolo e specialmente,
forme d'arte delle quali

di quelle

piuttosto
possibile

secoli senza gravi interruzioni fino al

di sviluppo, questi

Germania,

alle altre.

conto della continuit della vita artistica

che degli episodi splendidi

in

commettere una
indicato dalla misura

e dalla durata e dalla intensit dei

quanto

bilancia quello che essa sa creare e


tien

limitata fin qui quasi esclusivamente a tre po-

giudizio e spinga a

svolgimento generale della

porti con

linea l'arte italiana, la francese e la tedesca,

nazionale che faccia velo

come

si

punto

rapporti scambievoli non esistono che

d a questi paesi

il

primato

storico.

monumenti

in altre

diritto al

esclude, naturalmente, che vi siano anche altri splendidi

55^

MANUALE

Fii;. -oi.

Tom

DI

STORIA DELL ARTE

di S.in

Gimignano

(Siena).

SVOLGIMEN IO

DI

FORME D ARTE NAZIONALI

f^^wm
I

U-

m!-l-

j-^"

Di-i

\.
Fig. 709. Siena. Palazzo Pubblii

(Fot.

I.

I.

d'Arti Grafiche).

554

MANUALE

DI

STORIA DELL ARTE

SVOLGIMENTO

DI

FORME D ARTE

N'AZIONALI

SVOLGIMENTO

DI

FORMF, D AKTE NAZIONALI


troveremo

regioni. Nella penisola iberica, per esempio,

sotto

influenze straniere, per lo pi francesi e qualche volta (nel X\' secolo) anche

tedesche e fiamminghe, pur manifestando ^sempre


e

il

in

molti tratti

maniera indigena

la

carattere meridionale.

6.

Firenze. Loggia del Bigallo in Pi:

Particolarit del gotico nella Spagna. Tra queste


l'altezza quasi

crocio,
di

557

importanti editici gotici sorti

la

la

cupola che sorge

stile

ornamenti

certe

forme d'arco

gotico deriv dal moresco. Gli

stalli

colla Capilla mayor, dove sorge l'aitar maggiore,

cipale e

sul

povera esecuzione architettonica delle finestre e

luce, alcuni

che lo

uguale delle navate,

formano come una

chiesa dentro

la

la

particolarit notevole

quadrato

normale

conseguente

d'in-

scarsezza

soffitto a stalattiti,

particolarit

del coro, collegati da

un corridoio

il

della navata prin-

invadono parte

chiesa, restringendo di

molto

la

visuale

MANUALE

DI S

lORIA DELL ARTE

Fig. 717. Siena. Loggia Jei Nobili,

SVOLGIMENTO

DI

FORME D ARTE NAZIONALI

Fig. 7i. Castel del

Fig. 719.

VeJuea generale

Mo

del castello di Bar.

569

MANUALE

560
altri

DI

STORIA DELL ARTE


sono le numerose cappelle che
coronamento dell'aitar maggiore,
Quanto allo sviluppo dell'architettura

caratteri specialissimi delle cattedrali spagnuole

fiancheggiano

le

navate

che spesso tocca quasi

gotica nella Spagna,

laterali,

sommo

il

diremo

l'indirizzo decorativo, che

ed

si

in

il

rctablo,

della vlta.

generale

cir

anche qui nei tempi pi

manifesta specialmente nelle opere minori,

Cattedrali spagnuole d modello francese. Nelle


gnuole sono imitate pirincipalmente quelle francesi,
vato

alla

forma

definitiva.

di

cui

il

tardi

come

le

prevale

cappelle.

grandi cattedrali spa-

sistema era ormai

Burgos. a Toledo ed a Leon vediamo

gli

arri-

ambulacri e

SVOLGIMENTO

Fig. 721. Venezia.

DI

FORME D ARTE NAZIONALI

Fondaco

dei

Turchi, prima de

iig. 722. Venezia.

Springer: Manuale

II.

La C d'Oro.

561

MANUALE

562
le

corone

di cappelle.

Invece

la

DI

STORIA DELL ARTE

facciata

forma

la

delle

Burgos, incominciata nel 1221 dal vescovo Maurizio (dove

colonne adoperate

vece dei pesanti piloni a sostegno dell'imponente cupola centrale,


a particolari del Rinascimento),

sembrano piuttosto

della cattedrale dt

torri
le

in-

724, accennano

fig.

Ci

ispirate dal gotico tedesco.

si

spiegherebbe col fatto che Giovanni da Colonia, che nel 1454 eresse anche la Certosa
di Miraflores presso Burgos, fu incaricato, dal 1442 al 1456. della costruzione delle

due

torri anteriori della cattedrale (fig. 725).

della cattedrale di Toledo, cominciata nel

Notre-Dame

di Parigi, a

Bourges, a Le

723.

Il

i2:,7,

doppio ambulacro ^e

hanno

Mans ed

Reims,

La

a Chartres.

cinque navate

perfetta

effettua-

Venez

zione di quel definitivo concetto architettonico francese, che

Amiens

le

stessa disposizione che a

la

espresse nelle cattedrali

si

-26

coro

di
si

e di

si

vede nella cattedrale

Leon

Barcellona somigliantissimo nella pianta a quello di Narbona. Queste relazioni

di

potrebbero spiegare con l'immigrazione

di

di

fig.

invece

il

maestri da Narbona a Gerona mei

13 16

Enrico, nel 1320 Jacobo de Favariis.

Disposizione delle cappelle. La predilezione di molte chiese spagnuole per


numerose cappelle che si seguono lungo la chiesa, come a Tolosa, Alby o in
S. Petronio di Bologna, ha origine essa pure da influenze straniere. Senza tener
conto delle cattedrali di Toledo e di Barcellona, dove le cappelle nella chiesa di
le

S.

Maria

del

Mar ammontano a 38, esse si trovano nella chiesa collegiata di Manresa,


Palma e nella cattedrale di Gerona che gareggia con quella per

nella cattedrale di

l'arditezza delle
le

campate

della vlta.

pareti del corpo principale, ad

una

Gerona

si^Ia

le

cappelle

si

aprono

navata, che continuato

in tutte

da

e tre

un coro

S\OI, CIMENTO ni FCIK.ME D

Fig. 72).

Navata traversale

ARTE NAZIONALI

della cattedrale di Burgos.

5^3

MANUALE

564

Le

tre navate.

gono accanto

temono

il

cappelle

STORIA DELL ARTE

DI

furono aggiunte anche

ai ciiiostri, vasti e

simmetrici, che sor-

grandi cattedrali spagnuole, e che per bellezza di esecuzione non

alle

confronto coi pi celebri chiostri dell'Europa centrale

.ittedrale di

di

esso, sotto

gioiello

l'fig.

Non

un corpo

la

prominente,

sorge

una

maest gareggiano

colle pi celebri

fontana che un vero

tutto

la

il

Spagna

infatti

il

paese dove

le

spagnuole,

creazioni dello

vittoria del cristianesimo sopra gli infedeli,

parecchi secoli
in

un angolo

Burjos. (Junghandel).

parr strano che certi concetti architettonici delle cattedrali

ed affermano

durarono

labbrica

fiancheggiati
in

727).

quali per bellezza e

di

di

nel chiostro

cos

adiacente alla cattedrale di Barcellona (1448) tre lati del recinto sono
da cappelle esagone. La decorazione di questo chiostro ricchissima ;

abbiano

stile

le

gotico

avuto una vita

antiche tradizioni ecclesiastiche

loro vigore anche nel periodo della Riforma. L'ambulacro colla

SVOLGIMENTO
corona

cappelle

di

DI

forme gotiche

incominciata nel
il

Chiese a
le

di rara

il

squisitezza

sala. Le condizioni de! paese

una somiglianza con

le

con quelle della moschea rettangolare, divisa


si

de

form

Siloii

Nella

nobilt.

da Enrique

(iranata, disegnata

di

Diego

1528 da

565

la

ivi

cattedrale

Cappella
Segovia,

di

cappelle lungo

la serie di

728).

(fig.

cattedrali a

colonne. Cosi

ARTK NAZIONALI

1522, Juan Gii de Ontaion conserv pure

braccio maggiore

anche

1)

vede ancora nella cattedrale

si

de Egas nel 1521 e continuata dopo


reale ha

FOR.MK

nella

Spagna centrale

con

condussero

forme

navate

in

moresche

l'andar
e

mezzo

per

un

meridionale

tempo

del

ispecial

in

varie

di

tipo

modo
file

di

cinque o a

IT

4pbv

Fig. 726. Pianta della cattear.Ue di Leon. (luDgh.uidel).

mezzo tra la basilica e la chiesa a sala, e nel quale il trannon sporge fuor del braccio lungo della chiesa. Questo tipo raggiunse la perfezione monumentale nella cattedrale di Siviglia, sorta tra
140S e 1501'), la cui
sette navate, che sta di

setto

il

pianta rettangolare divisa in cinque navate longitudinali da quattro


e

circondata da 24 cappelle che

segni di

Antonio Egas e

di

con

girano tutto

Alfonso Rodriguez,

Ontanon

e di Siviglia, .Juan Gii de

cattedrale di Salamanca,

le

all'

intorno

ffig.

file di

architetti delle cattedrali di

costru a cinque navate,

serie di cappelle lungo

lati

abolendo

colonne,

Imitando

720).

il

di-

Toledo

triforio,

la

maggiori, e con maggiore

sviluppo del sistema dei contrafforti.

Decorazione degli
una ricchezza inesauribile

edifizi spagnuoli. Nelle


di

chiese

spagnuole

particolari ornamentali, che risentono pi o

si

osserva

meno

della

MANUALE

566

DI

STORIA DELL ARTE

esuberante decorazione moresca, non senza influenze straniere,

da questi

elementi

varii

si

venne poco a poco formando

l'esterno della cattedrale di Saragozza

alquanto goffa

alla

al

motivi

moreschi

contrario degna di ammii^azione

ricchezza nella facciata di S. Paolo a Valladolid,

la

uno

sopratutto
stile

sono
squisita

francesi;

nazionale.

trattati

in

Nel-

maniera

elegaiiza congiunta

opera che ha del fiammingo,

come

la

tibile

e principale nella formazione di quello stile decorativo con forti

contemporanea Porta dei Leoni a Toledo 11459J. costruita appunto da un


maestro fiammingo, Anequin de Egas. La maniera fiamminga ha una parte indiscugotiche,

il

quale dur a

opere insigni,

le

lungo

nella

Spagna

settentrionale,

reminiscenze

produsse,

tra

altre

porte della nLiova cattedrale di Salam.Tnca. ^'ere meraviglie dell'arte

SS'OLGIMEN

rcj

DI

FORME D

AR'IE NAZIONALI

dccorat iva spagnuola sono


il

recinto del coro della

cattedrale di

Palencia,

quasi orgia

elementi or-

di

namentali

gotici

na

LI

porta della stessa citt e


la

porta occidentale della

cattedrale di Siviglia, nelle


quali

vedono applicate

si

certe l'orme di
tentrionali

la

set-

stile

Puerta del

Sacramentai a Burgos.
la

decorazione del tran-

Juan de

setto di S.

los

Reyes a Toledo. Nell'ornamentazione di questa


chiesa, che ha la forma
di sala ad una navata, cosi
adoperata poi nelle chiese
di stile gotico

tardo degli

ordini religiosi e cavallereschi

ebbe

spagnuoli,

parte Juan Guas(fig. 730),


maestro che ebbe un pro-

tondo

sentimento

bellezza.

Lo

stile

Fig. 728. pianta

.lella

cattedrale di Segovia, (jungluindel).

della

gotico sopravvive perfino, e per molte decine d'anni, in non poche opere

del cosidetto stile plateresco,

ma sempre

pi povero di forza vitale e di fantasia creatrice.

Edifizi profani di stile gotico nella Spagna. Nel castello reale


(Navarra),

la

cui creazione risale a Carlo III,

il

di

Olite

fondatore della casa di ^'alois (f 1425),

certi particolari della pianta,


tolti dai castelli francesi,

ducono un bellissimo

pro-

effetto

grazie alla ricchezza con cui


sono aggruppati. Nello stesso

tempo

le

torri

forma

di

minareto attestano che non


furono dimenticati

gli

stessi

modelli spagnuoli. Questi

ul-

timi

in-

esercitano

la

loro

tiuenza sull'edificio delCastillo

de Coca (Segovia),
gnifico profilo, del
nel quale

mente

dal

sono adoperati

nella

forma

nella tecnica dei

ma-

XV secolo,
abil-

dei merli,

muri

nel

Flg. 729. pianta

.lella

cattedrale di Siviglia. (Jungl>.indel).

MANUALE

^68

Pig

7;".

>'n.iiii''i,to

DI

STORIA DELL ARTE

ii.iirialc del transetto di

San Juan

.le

los

Kcyts

.1

Segovia. (Junghandel).

lulcl,.

(J

iiii-ii.indelj

SVOLGIMENTO
rivestimento delie pareti

potente costruzione

della

DI

FORME

I)

elementi moreschi

gli

ARTE NAZIONALI
[ha,.

731).

mattoni, interessante anche

in

lascia scorgere nella serie di

semicolonne, che

si

svolge

Il

sub

cambiamenti
di contatto

Barcellona,

de

la

come

Deputacion,

ne fece un'opera
di

dal

1352

con

le

nella
il

di

al

135,8. e pi

forme d'arte

all'esterno,

appare

(fg.

anche

Casa Consistorial (seconda met del

cui bel cortile

TAIcazar

tardi sotto Carlo

francesi

ballatoio imbeccatellati>

come opera

nit col sistema costruttivo or.ientale. Edificio magnifico

punto

VK)

artistico,

affi-

Segovia, che

II.

Qualche

edifci civili

secolo) e nella

di

Casa

732) fu affidato nel 143(1 a Fedro Blav che

gusto squisito. Nel torrione centrale della Casa

Valencia, di fine sentimento

una certa
di

Filippo

negli

XIV

di fortificazione,

somigliante

quella

di

Lonja

Palma

(Borsa)
nell'isola

MANUALE

570
Majorca,
navate

costruita,

fu

(fig.

7-^3.

gotico tardo e

Come uno

di

La

secolo X^'

(fig.

',

una

Fedro Compte,

la
i

stupenda

sala

a tre

coesistenza di forme del

medaglioni del parapetto.

Medio Evo merita di essere ricordato quello


massima parte nel secolo XIII.

di

734). costruito in

negli ultimi del gotico


Il

da

propri del Rinascimento, quali

dei pi bei ponti del

Anche
pregevole.

probabilmente

data della costruzione (1498) spiega

motivi

Alcantara a Toledo

STORIA DELL ARTE

DI

il

cosidetto

stile

moresco prevaie nel palazzo vescovile


ed felicemente associato

al gotico

viudejar produsse qualche opera


di

Alcal de Henares (met del

nel palazzo dei duchi dell'Infantado

Fig. 734. Ponte

dWIc

rM

Fig. 7i5. Pianta della chiesa domenicana di BatallK

Fig. 736.

Convento

di

Batalha nel Portogallo

MANUALE

572

a Guadalajara 1141), che ha

una

DI

STORIA DELL ARTE

bella facciata

con balconi

l'uno e l'altro notevoli per la giocondit della decorazione.

un

leggiadro cortile,

La forma

e l'alzato del

noto campanile di Saragozza (1504) sono quelli di una torre gotica; ma sono cose
moresche le preziose superfci ornate e il modo di trattare il mattone.

in Portogallo. Mentre in Ispagna l'architettura gotica rappreun numero considerevole d'editici, di cui storia e rapporti che li collegano
sono sempre meglio chiariti da nuovi studi, sia nella Spagna stessa che presso le
altre nazioni, il Portogallo non conserva che poche opere gotiche importanti. Fra
v^ueste noteremo il convento dei Gerolamini di Belem presso Lisbona e la chiesa del
Il

gotico

sentata da

convento domenicano

di

Batalha, eretta in

commemorazione

della

vittoria di

Alju-

barrota (1385). Quest'ultima a tre navi con transetto; ad oriente sono cinque profonde cappelle, la centrale delle quali serve da coro (fig. 73^1. L'idea della pianta
in

sostanza quella della chiesa di Fontenay

in

Borgogna,

pi

volte

ripetuta

nelle

SVOLGIMENTO

DI

FORME D ARTE NAZIONALI

chiese dei Cistercensi, ed in Italia anche

poco inclinato un adattamento

tetto

adiacente

(fig.

736) sono da notare una

singolare disposizione delle finestre e


le

la

chiese

nelle

alle

Ordini

degli

di

stile

mendicanti.

Il

consuetudini meridionali. Nel vasto chiostro

contenente

cappella

ricchezza dei trafori

fonte battesimale,

il

dietro

('opcllas imparfcitas, fatte costruire per sua sepoltura dal re

monumento

57:

Dom

la

coro stanno

il

Duarte

(n.

1438),

La deco-

originalissimo, nel quale evidente l'inHuenza inglese.

razione del magnifico portale, eseguito da Matteo Fernandes sul principio del secolo

f^m

fesJw

ili

^'Msj^fW
"I^sj

Convento

Fig. 73S.

XVI,

fu presa a modello,

Alcobaca.

Il

come

si

dei Cavalieri di

Cr

vede nel portale

vento, dei Gerolamini a Belem, di cui fu posta la


aprile

1500.

La

pianta ancora gotica,

mento. La chiesa a sala ha

tre

ma

navate con

gi vi
snelli

ticolata estende a meraviglia l'effetto dello spazio

che subisce

la

decorazione gotica

Thomar

l'Ordine di Cristo a

Se un popolo grande e
l'arte,

della

sacrestia

pi insigne edifizio sacro del Portogallo la chiesa,

(fig.

civile

in

Portogallo

si

prima
si

737).

di

annesso con-

Manoel

pietra dal re

afferma

pilastri e
(fig.

convento

del

con

vigoroso

il

il

21

Rinasci-

la

ricchissima vlta re-

Le

strane modificazioni

scorgono anche

nella

chiesa

del-

738:.

come

lo

spagnuolo non

maggior ragione dovettero dipendere

dall'arte

riusci

ad affermarsi

dell'Europa centrale

nel-

piccoli

popoli di confine, privi di civilt propria. Influenze tedesche e qualche volta francesi

(come

in

Ungheria

Boemia)

si

diffondono

dappertutto.

Le

nuove

forme

d'arte

MANUALE

^-_^

ni

erano importate ora dai conventi, che

STOUIA DF.LL ARTE


le

case madri fondavano nelPEuropa orientale,

ora dalle colonie tedesche. Dalla madre patria lo

stile

architettonico gi perfetto era

importato e continuato nella nuova patria senza notevoli cambiamenti.

Influenze del gotico francese in Oriente. Nel


compiuto

gotica aveva

suo giro in tutta l'Huropa

il

avea conquistato persino l'Oriente cristiano, ed


l'antico stile nazionale.

burgunda
al

secolo Tarchitettura

mezzo dei crociati


per poco tempo aveva sopraffatto
Per

L'architettura fu in Terra Santa ben presto sotto l'influenza

e provenzale.

Nell'isola di

La chiesa metropolitana

1373-

ivi

XW

ci\ile.

di

Cipro

modo

il

ha

francese

il

sopravvento fino

1200, mostra nella sua

Nicosia, cominciata nel

pianta e in certi particolari varii punti di contatto con l'architettura dell'Isle de France,

ma
di

pilastri

tondi e

lisci

Famagosta, del 1300

finestre

ma

glianza con

Anche

la

latini al

somigliano a quelli

(fig.

739), conserva

Notre-Dame

di

come

la

La

di Digione.

nei trafori e nella decorazione dei contrafforti evidente


la

cattedrale di Colonia e con

cattedrale greca di

P'amagosta

senz'altro

Oppenheim.

concetti

suo scopo speciale. La cupola centrale bizantina applicata

architettonici

alla chiesa di

Nicol, nel resto gotica pura, accenna a un ravvicinamento agli antichi


digeni.

Rodi

si

incrociano forme

dunque un momento

altre

l'unico

provenzali,

nel quale parve possibile

l'Europa, un'arte universale.

nuovamente nel XV"

d'arte

Ma

fu

una

libera strada,

oppure riunendosi, quando ne sentirono


la

forma

civilt

artistica

modelli

Ci

catalane.

comune

San
in-

fu

tutta

un momento fugace. Le correnti nazionali irruppero

secolo, aprendosi

legame comune,

una

italiane

di

gran somi-

la

chiesa di S. Caterina di

la

adatta

cattedrale

Francia orientale due piani

il

classica. All'arte gotica

Fig. 739. Particolii

e separandosi

le

desiderio e ne trovarono

succede

l'arte del

il

une

modo,

dalle

nel-

Rinascimento.

INDICE DEI LUOGHI

N.B.

numeri fra parentesi

Aa (Bornholm),

torre

della

si

Andaval

chiesa di

chiesa, ISO.

Adalia, basilica 3S.


Adniont, abbazia
libro di
conti (3S2), 300
Afrodisia, tempio periptero
:

di Venere 20.
Agen, chiesa di S

Caprats

190.

Ahi), gran chiesa 77.


Aja, messale dell'abate Johan
nes de Marchello proveniente da Amiens 439,
Ajasin (Frigia), chiesa rupestre (51). 44.
Alatri, S. Maria Mags;iore

riferiscono alle figure

Minore

Asia

Costantino

).

(4S),

42. Pitture S2.

Andria
Monte
Angers,

(Bari),

del

tappeti
cattedrale
con figurazioni dell'Apocalisse (562), 449.
Angoulme, chiese 200.
Ani, cattedrale 77.
Anversa, museo: S.' Bar:

J.

van Eyck

(380),

Museo Crocifissione
Utrecht 436. Cattedrale
(401). 316. Pergolato di ferro
sopra il fonte battesimale
299.

di

462.

(672). 519.

Alba Fucense. chiesa

di

S.

Aquileia. battistero

71.

Aquisgrana, cattedrale

F'ietro (534), 500.

re-

vlta con
Alby. cattedrale
chiavi pendule (397), 313.

liquiario (100), 87. Pulpito:


avorii SS. Cappella Pala-

Con-

tina (131), (132). 115. Reggia


119. Evangelario del Tesoro
130. Cattedrale; rilievo del

Alcoba^a, chiesa
vento

211.

portale 573.

Alessandria d'Egitto,
combe, 4.

cata-

Allttting, cavalluccio d'oro


(571), 45S.

San Salvatore
(Bergamo), interno di San
Tommaso in Lemine (609),
4S4.

Alpirsbach, banco nella chiesa del convento (351), 2S3.


Altbunzlau, pittura murale
(316), 256.

Altenstadt. chiesa

167.

cattedrale (394), 309.

Sistema

di

costruzione go-

tica (35S), 2S7. Capitello go-

tico

primitivo

(361),

donna: zoccolo del monumento del conte Guntero


de Schwarzburg 416.
Arezzo, S. Maria della Pieve

290.

Transetto e coro (395), 309.


Statua (507), 403. Testa di
Cristo (515), 404.
Anagni, cattedrale 519.

Cuccio
lica

Schenute

(Sohag,

Atene,

Alto Egitto), chiesa 40.


Ancira, tempio di Roma e di
Augusto 20. S. Clemente 44.

Athos

Ancona, chiesa
(650), 505.

di S.

Ciriaco

di

calice di
da Siena 456. BasiS.

Francesco

(683),

Nicola 76.
(V\onte), Laura 76.
V'atopedi 76. Convento di
Rssikon (87), 76. Miniatura
(92). 72. Patera di steatite
di

189.

Avila, mura (280), 224 Chiesa


di S. Pedro (267), 206. Cattedrale (270), 207.
Bagdad, tomba degli Zobeidi
97.

Bagno

di Mare, chiesa in
pietra di S. Croce Camerina (599), 474.

Bamberga,

cattedrale (216),
167. Portale orientale (298),
23S. Statua di S. Stefano

238 Manto di Enrico Il 267. Casula donata da


Enrico II 2b8. Bibbia (144),
127. S. Michele 167.
Banos, S. Giovanni Battista
(299),

113.

(130),

Barcellona,

S
Pablo del
205. Chiesa di S.ta
Maria del Mar
cappelle
562 Chiostro adiacente alla

Campo

fontana (727),
cattedrale
564. Casa Consistorial 569.
:

Casa

de

la

Deputacion

cortile (732), 57S.

(735), (736), 572.

(592), 470.

Assisi, cattedrale

524.

Anba

Piceno,

episcopale (353). 284. Lampadario del coro orientale


(582), 462. Chiesa di S. Ulrico: inferriata di stile gotico tardo (580). 461.
Autun. chiesa d S Lazzaro

Batalha. convento domenicano


pianta della chiesa

216.

stero (610), 484.

Egitto), chiesa (44), 40.

Augusta, cattedrale: porte di


bronzo (304), 244. \etrate

battistero

Arques, castello (276),


Arsago, spaccato del

Anba Bischoi (Sohag, Alto

testo.

batti-

Arles, sarcofagi 14. S. Trofimo (308). (309), 245.

Ascoli

pagine del

Bari, cripta sotto il duomo


475. S. Gregorio 475. S. Nicola 475. Castello: veduta
generale (719), 548.
Basilea, cattedrale (21 1), 167.

(658), (659), 508.

Amalfi, cattedrale 483

Amiens,

pulpito (155), 135. Lampadario 281. Grashaus 375.


Tesoro del duomo
reliquiario d S. Simeone (564),
453. Reliquiario in forma di
cappella (566), 453.
Arcstadt, chiesa della Ma:

Almenno

altri alle

dipnte (321), 260. Cattedra

Castel

(718), 547.

bara di

irli

S.

.Xeropotamu

(99), 87.

Beaulieu (Loches), abbazia


190.

Begetjo Kosu, chiesa 43.


Belem, chiesa dei Girolamini
(737), 573.

Beozia, convento di Skrip 74.


Berlino, museo d'arte industriale: armadio rialzato del
sec.
di

XV

cuoio

(586), 464. Scatola


di Basilea (590),

INDICE DEI LUOGHI

576
Museo: tavola

466.

d'altare

Paliotto (318),
(317), 257.
257. Museo dell'imperatore

Federico: quadro del Sai


valore 433. Libro della du
chessa Maria di Gheldrio
444. Museo delle industrie
artistiche: Crocifissione di
Basilea (572), 456. Pisside
eburnea (22), 19. Rilievi:
Cristo, S. Pietro 20.

Berna,

Antipendio

K-

di

nigsielden (55S), 446.


chiesa della

Betlemme,
tivit 40.

Na

Bologna,

torri

45, 61.

524.

di S.

Garisenda e

Francesco

San Petronio

(687),

pianta

(699), interno (700). 534. S.ti


Maria dei Servi (701), 534.

Bolzano. chiesa parrocchiale:


torre (430), 339. Castello di
Runkelstein :
pitture 432.

Chiesa parrocchiale
tale

por-

171.

drale

porta (466), 371.


S. Donnino, cattefianco (618), 490.

Borgund, chiesa

1S2.

Bosra, cattedrale 45
Bourges, casa di Jacques
Coeur 359. Cattedrale: Giudizio Universale, bassorilievo nel portale (517). 407.
Vetrate dipinte 437. Museo:

Figure che ornavano il sarcofago del duca di Berry


409, Casa di Jacques Coeur:
pitture nella vlta dell'oratorio (542), 427.

Braunschweig. leone

Mi-

di S.

Burgos, cattedrale

portale
del transetto, gli Apostoli
410. Navata traversale (724),
:

nella

Caernarvon.

castello

lendre

(452),

de

(108), 93.

Moschea
Moschea
Moschea

Moschea di Barkuk
Moschea El-Muaiyad
Moschea sepolcrale del
95.

Kait-Bai

(111), 95.

Palazzo dell'eniiroBeschtak
Palazzo dell'emiro Yasc
bek Sef ed-Din: portale 95
Palazzo del Sultano Kait-

95.

(112),

95.

Castello

Kosseir Amra 95.


Cambridge, Evangelario

di

123.

Cappella del Kings-College


(415), 322. Collegio della
Trinit 388. Collegio di San
Giovanni 388.
Canterbury, duomo: sezione
di pilastri (402), 316. Vlta
stellata (403), 317. Pianta
(408), 319. Convento annesso alla cattedrale 351.
Caorle, S. Stefano pala 88.
Capua, S. Angelo in Formis:
:

pitture (597'), 473.


Carcassona, cinta fortificata
(459). 368.

Celano,

417.

Hassan

di

Pianta (110), 95.


Anir (109), 94.

di

di Kairovan 94.
di
Achmed-ibnTulun 94 Moschea di Daher 95, Moschea di El-Ak-

sultano

sala ca-

pitolare (671), 516.

Caserta, cattedrale 483.


Cefal, abside della cattedrale (607), 482.
S.

Francesco

(677),

523.

Notre

finestra

Dame

(165). 142.

coro

(388),

304.

Chaise-Dieu, abbazia
pittura murale
Danza maca:

bra (541), 427.

Bruck sulla Mur, casa gosa-

Chartres, cattedrale (393),


307. Campanile nuovo (399),

Croce

316. Statua di Cristo nel


portale principale (506), 40K.

392. Porta della


crestia (581), 461.

tica

di

S.'-'

8.

pitelli

ca-

Pitture 82.

Cividale. chiesa di
tempietto
trude

(80).

71.

Gertru-

Salterio

Gel-

S.'^

diano 130.
Civray, cattedrale 201.

Clermont-Ferrand, chiesa
di Nomazio 112.
di

S.

Ca-

store 117.
cattedrale 211.

Colonia,

S.

Maria

in

Campi-

doglio 116,(193), 160. Porta

romanica di S. Maria in
Campidoglio (305), 245.
Chiesa del Gran S. Martino (204), 161. Chiesa dei
Santi

Chiesa

Apostoli
di S.

(203),

Cercone

161.
(205),

(206), 163. Pitture (313), 252.


Musaici (320), 259. Porta del

Gallo (287), 226

Casa con

es. di policromia 227. Casa


degli Overstolzen (291), 228.
San Cuniberto pitture su
vetrate (322). 260. Codice
mino (327), 264, Arca dei
Re Magi (345), 279, Resti del:

l'Arcadi S. Severino (346),


280, Arca di S, Maurino
Pettine di S- Eriberto (355), 2S4. Duomo:
(348), 280.

pilastro a fascio (360), 290,


Ghimberga (376), 293, Pianta (424), 334. Interno (425),
334. Statue della facciata
occidentale (553), 414, Pitture murali (543), 430. Scene
sacre dell'altare di Claren
(549), 435 Vetrate dipinte
nel coro (550). 437. Chiesa

interno (443),
dei Gesuiti
354, Porta di S. Severino
:

Porta di S. PaniaIl Giirzenich j>


387. Madonna di legno (538),
425. Chiesa di S. Orsola:
.Madonna del secolo XIV

(462), 369,
leone 371.

Museo

d'arte indella chiesa


(540), 425.
Cattedra di S Cercone 447.
Casa di Glesch : pitture
(545), 432. Universit: - Libro del giuramento > Crocifissione (555), 442. Collezione Schniitgen: reliquia(539), 425.

dustriale:

Chlons,

Coimbra.

moschea

Cairo,

Ca-

la

372

archi intrecciati "(504), 396.

Nea Moni

di

Catholicon 76. .Musaici 82.

Coblenza, chiesa

Cahors, ponte

Casamari, abbazia:

Brescia, museo di S. Salvatore: decorazione (82), 71.


Duomo vecchio 115.
Breslavia. palazzo comunale
382. Chiesa di S. Croce
tomba del duca Enrico IV

511.

Museo

cattedrale
edicola
per l'esposizione del Santissimo (568), 454.

95.
95.

bazia (670). 511.


Chieti, S .Maria d'Arabona

Ciardagh-Kjoi. chiesa

chele 250.

mar

Statua di David (508), 493.


Vetrate dipinte 437.

Chiaravalle JVlilanese, ab-

Chio, convento

278.

Burgfelden, chiesa

piazza del Castello (303),


240. Pittura murale nel duomo (314). 253. Fregio a scala
(503), 396. Serie di finestre
con fregio di fogliami e di

Bruges, porta

(532).

Brusselle, Evangelario 126.


Reliquiario di S. Alessandro

Bai

Bordeaux,

Borgo

tombale incisa

360.

degli Asinelli (711), 544. Arco e base della torre degli


Uguzzoni (712). 544. Antica
casa Isolani (713), 544. Loggia dei Mercanti 547. Piviale inglese del sec. XIV'
(557), 445. Gruppo di chiese
detto di S Stefano (622), 490.

Chiesa

(472), 375. Cattedrale:

Cadice,

Musaici 82.

Ottagono

mune
lastra
422.

(725). 562.

Blois, castello 359.


Binbirkilisse, rovine, chiese
44.

Palazzo del Co-

(464), 360.

di

stalli

Wassenberg

rio a forma di
453. Chiesa di

busto (565),
S.

Andrea

arca dei Maccabei (567), 454,

INDICE DEI LUOGHI

Como,
di

abside

Compigne,

chiesa

della

Abbondio

(614), 490.

comu-

palazzo

375.

iKile

Copenhagen, museo

d'arte
industriale: boccale di ma-

Dreihausen

iolica di

(579),

4f)l.

di

Filippo

FArdito

(519),

410. Fontana di Most- (520),


410. Museo: altare con sportelli dipinti 433. Notre-Danie 574.

Dixmude.
Doberan,

pontile (529), 417.


sculture in legno
m;ieslro Bertramo 425.
Dobrilugh, chiesa dei Cistercensi (229), 178.
tiel

Cordova, ponte
quivir

sul
101.

(118),

Guadal-

Moschea

Drontheim. chiesa

102.

(119), (120),

Corneto Tarquinia, Santa


Maria

(jastello

in

Driibech, chiesa

Dublino, collegio

492.

Corte Olona, palazzi;

(237). 181.
(165), 140.
della Tri-

pit-

nit: evangelario (140), 122.

HO.
Costantinopoli, moschea di
Maometto II 7S. Moschea di
tiajazet II (90), 7S. Chiesa
della
V'ergine
Theotokos
Gul
(77), 70. S. Irene 70.
Giami 71. Hagia Theotokos
(S4), 73. Chiesa della Pantepopte 75. Chiesa del Alone tes Choras 75. Musaici

Duderstadt, palazzo comu-

ture

Nea 76. Tekfur(91), 79


Ser.ii (SS), 77. Cisterna Binbir dirk (57). 4S. Cisterna
Jer batn Serai 49. Cister-

na Un kapn sokaghy 49.


Chiesa dei SS Sergio e
Bacco 4'). 61. Santa Sofia
49,(5S), 49, (59). (60), 49; lunetta 79. S. Giovanni in
Hebdonion 61. S. Michele

ad y\noplus 61. Biblioteca


del
Serraglio
Ottateuco
;

83.

(95),

Costanza, cattedrale
Cracovia, Porta di S

150.

riano (467),
Jagellonico

Flo-

Collegio

371.

cortile (488),
388. Pianeta della cattedrale
448.
(560),
:

Cremona,

porta maggiore
della cattedrale (615), 490.

Ctesifonte, palazzo 46.


sulla Mosella, ospedale

Cue

Dalby, duomo 181.


Damasco, Moschea

Moschea

di V'alid

Ibn-Batu-

di

tah 78.

Damgam,

mausoleo

man Mehemed

Dana

Ccmiadzin, evangelario
Chiesa 77.
Efeso, S. Giovanni 44.
Eisenach. la Wartburg

51.

dell'I(113), 97.

(Siria), chiesa 38.

Danzica,

granaio

il

dell'

oca

grigia
(483), 3S6. Palazzo
d'Art, interno (491). 389.

Daphni, convento

decora-

zioni (93), 82.

Derbe, ottagoni
Deutz, arca di

Eriberto

sini: statua

della

Madonna

Statua d'un oransarcofago di Filippo

(509), 403.
te nel

l'Ardito

(518), 409.

Tomba

(421),

(422), 329. Portale

Friburgo

vesti

in Brisgovia, tap

Giovanni Malterer

peto di

E! Hayz (Africa), tribune 4o.


EItz, castello (44(i), 357.
Ely, cattedrale
porta (248),
:

Coro

447.

Museo

civico

arazzo della Madonna

(563),

(489), 383.

Essen, convento

Madonna

Bambino (340), 274. Cattedrale: candelabro 135.


Essiingen, capitello gotico
tardo (363), 290.
Estella, palazzo dei duchi di
Granata (284), 220. S. Michele, 250.
Eunate, chiesa dei Templari
(273), 207.
Extern, rilievo della roccia
(293), 232.
Ezra, cattedrale 45.
Famagosfa, cattedrale (739),
574. S. Nicol 574.
col

Ferrara, esterno
drale (619), 490

della catte-

Palazzo Vecchio 550. Palazzo del Podest 550. Loggia dei Priori detta dei Lanzi
(715). 547. Loggia del Bigallo (716), 547. Biblioteca
Laurenziana: evangelario

si

riaco del monaco Rabula


(63), 51 Battistero (660). 509.
S. Miniato al .Monte (661),
509. Badia fiesolana (662),
.

(688),

524

Firsandyn (Asia Minore),


Firuz-Abad, palazzo (53), 46
Fjenneslev, chiesa (236). 180.
Focide. convento di S. Luca:
Calholicon

US

castello

dei

conti di

Fiandra (285), 220. Il


Rabot (469), 372. Casa dei
drappieri (471), 375. La riva
delle erbe (184), 386. Infermeria detta della Biloque
;

Casa

337.

Diavolo

Gherardo

di

il

(493), 391.

Gebweiler, chiesa 167.


Geinhausen, palazzo comunale (288), 226. Palazzo (279),
219.

Gernrode

(Anhalt), chiesa

(181), 147.

Gerome

sull'Argeo presso

Uergiib, chiese rupestri 44.


Pitture 82.

Gerona, coperta
drale

269. Catte-

cappelle 562

Gerusalemme,

porta Aurea

Chiesa dellAscen-

sione 40. Basilica del Santo

(691), (692),
(693), (694), 527. Chiesa di
Or S. Michele (714), 545.

(86), 76.

Musaici

Sepolcro 40. Chiesa della


Rupe o Moschea di Omar
(105), 92.

Gloucester, chiostro

572.

(416),

323.

Gmtind,

sculture nel portale


di S. Croce 414.
Gol (Oskarshall), chiesa 182.
Goslar, pitture murali nel

duomo

254. Palazzo

impe-

riale (277), 218.

Orabow,

altare
la Crocifissione (537), 424.
:

Granata,Alhambra(122),

106,
108. Castello del Generalife
106. Cattedrale : cappelle

565.

Greifswald. casa (501), 394.


Guadalajara, palazzo dei duchi dell'lnfantado 570.

Giii-bagce, chiesa

79.

Fontenay, chiesa

Gallo (136),

Gand.

(37), 35.

Filippi, chiesa 74.

Croce

Fulda, S Michele (135), 118.


Convento e chiesa di San

Gaeta, cattedrale 483.

(412), 321.

Eregli, chiesa 75.


Erfurt, chiesa di S. Severo
(435), 344 Collegium maius

basilica (47), 42.

DIarbekr, palazzo 46.


Digione, cappella dei Certo-

simale (301), 239.

Friburgo, duomo

450.

509. S.

45.

S.
(342). (343), 278.

513.

(599),

(280),

219.

188.

Fossanova, abbazia

bolo 414.

Firenze, duomo

387.

78.

nale (477), 379.

Fontvrault, abbazia 200


Fostt (Africa), tribune 40.
Francoforte sul Meno, Rep
gi 119. Casa di Pietra 391.
Duomo: tomba dei coniugi
Holzhausen 417.
Freiberg (Sassonia), duo
nio
porta (227), 177 Cro
cifissione 235. Adorazione
dei Magi (296), 236.
Freudensladt, vasca batte-

Gumlosa.

43.

chiesa (233), 180.

INDICE DEI LUOGHI

^78

Gurk,

cattedrale (217), 172.


Pitture murali 254, 256
(Nubia), chiesa cop-

Gustum
ta 40.

Halberstadt, cantina comunale (502). Tappeti murali


(331), 269.
Hamersieben, chiesa degli

Petrosiano 130

Heiligenkreuz (Zwettl), ab
bazia cistercense (219', 173.
Pitture su vetrate 260.

(Prussia),

chiesa dei Cistercensi (207),


165.

(208).

Henchir-el-Azreg

(Africa),

chiesa 40.

Kappenberg,

Henchir-Tikubai

(Africa),

Herford, cattedrale

171.

433.

S.

Michele

(182),

Kasr ibn Wardn


chiesa

Kiew, Accademia
Sofia

quadro

Pietro e Paolo (186), 152.


convento Cistercense eroce88.
:

Hradischt (Miinchengratz).
convento Cistercense: por173.

ISO
(Oxford), chiesa 188.

Ilamiisch presso Kyzyl Oeren. chiesa rupestre 44.


Ingelheim, Reggia 119
Innichen. chiesa: portale 171.
Innsbruck, loggia aperta del
Tetto d'oro > 392
Isaura, ottagono 45.
Jedikapalu, pianta della chiesa (49), 43.
Jerapoli, ottagoni 45.

(Tangermiinde),

chiesa dei Premonstratensi

Jiirme, chiesa 44
(Siria), chiesa

Simeone

Stilita

(40),

37.

Kalb-Luseh

torre (282>. 222.

Han U14), 97.


Knigsfelden,

Sultan

97.

vetrate

di-

pinte 438.

(Braunscli-

weig), chiesa dei Benedet(185),

150.

Kosteletz, cappella rotonda


224.

Kremsmiinster, Codex

Mil-

(146\ 127. Calice


Tassilone (154\ 134.
Krina, chiesa 76.
Kuttenberg, chiesa di Santa
lenarius
di

(Siria), chiesa

sington

Museo

280.

reliquiario

Britannico: Salterio

Candelabro romanico
(337), 271. Avorio v98', 87.
Evangelario purpureo 123.
Bibbia di Alenino 127, 128.
Salterio di Arundel (553),
441. Salterio della Regina
Maria (554), 441. Chiesa di
Westminster: tomba di En-

(163),

140.

Chiostro

(161),

capi-

tello (164), 140. Chiesa abbaziale (198>, 160. Chiostro


(199), 160.

Landsperg,

rico

111

(628\ 496. Statue

Enrico 111 e della regina


Eleonora 413. Torre bianca

libro

Lorsch, Torhalle (133), 116.


Lubecca, duomo: candelabro
bronzo(534). 424. Palazzo
comunale: maniglia di porta
(535), 424. Chiesa della Ma

di

donna

(437), 346. Porta di


(465). 382. Ospedale
dello Spirito Santo (487),
387. Casa della Societ dei

Holsten

marinai (492), 390


di S Frediano:

Lucca, chiesa

Duomo

(627), 490.
(702), (703), (704\ 534.
(231), 181.
tale (238), 182.

interno

Lund, duomo

Luneburgo, casa
telli

ealendarii

Casa

di

'

Hortus

264.
deliciarum
cattedrale 169. Capitello (362), 240 Interno della
cattedrale (385), 31)3 Torre
della cattedrale (389), 304.
Ledoie, chiesa 180.
Lehnin, chiesa dei Cistercensi 179
Leon, chiesa di S. Isidoro 207.

Laon,

Lichfield, cattedrale: navata


(413), 322, (414\ 322.
Liegi, cattedrale: vasca battesimale (319\ 248 Porta
ferrata (356), 284).

Gruppo

un

dei

(493),

PorFra390.

mercante 390

Lussemburgo,

chiesa dei
Gesuiti: interno (441), 354.

Claudio

al

Chienti (5^1), 469.


Madeba (Siria), chiesa
S. Elia 40

di

Macerata,

Laach, chiesa: colonne

Pittura monumentale 259.


Cattedrale; pianta (726\ 562.

(228), (230), 179.

Kalat-Seman

(577), 460.

Barbara 342.
torre

della chiesa

184.

tini

SS.

Hohenfurt (Boemia),

Husaby, chiesa 180.


Ibsker (Bornhom),

(Siria), ba-

Kolin, chiesa di S Bartolomeo


vasca battesimale

Konigsiutter

(39), 37.

Santa

51

(576), 460.

lampadario romano (336),


271. Candelabro in S. Maria

Maddalena (338), 273.


Hirsau (Wiirtemberg),

(Kassei),

chiesa (176\ 144.

di

Konia, moschea

di S.

),

Pitture 82.

gotico 452.

Komburg,

Jerichow

Ecclesia-

(61

77.

1,8^),

239. Porta della cattedrale (302), 240. Salterio


miniato 263. Croce di Bernwardo (334), 270. Duomo

Iffley

187.

(247),
Kesteli, chiesa 43.

wardo

tale

(Siria),

(42), 38.

Kelso, abbazia

149. (183). 149. S. Codardo


(184), 149. Colonna di Bern-

(411), 321.

Lippoldsberg

83.

silica 38, (46\ 42, 44.

siriaca 20.

Hildesheim,

smaltata (103). 88. Cattedrale (2.)9), (210-, 165.

Lincoln, cattedrale

Liverpool, museo Meyer


dittico, frammento (21), 19.

Kolberg, lamp:idario d'ottone

(Africa), chiesa 40.

Hierapolis, tempio della dea

il

Londra, chiesa dei Templari


250. Museo di South Ken-

Kogia Kalessi

chiesa 40.

Carlo

Lahn, cassa

sul

^220),

177.

Klosterneuburg, ostensorio

chiesa 40.

donato da
Temerario 456.
d'oro

Limburgo

Karlstein, castello (455). 361.


Quadri di Tommaso da Modena (546), 433. Quadri del
maestro Teodorico (547),

stica:

Henchir Seffan (Africa),

Hidra

dei Cistercensi: vetrate dipinte 438.


reliquiario
(349), 281.

Karlsburg, cattedrale

Agostiniani (188), 157.

Hampton Court, (453\ 360.


Heidelberg, S. Michele sul
Monte Santo 117. Codice

Heisterbach

Klaburgah, moschea 99.


Kallundborg, chiesa della
Madonna 180.
Kappel (Svizzera), chiostro

San

Magdeburgo, duomo

coro

(418), 328. Pianta della citt


367. Lampadario della cat-

tedrale 461.

Magleby, chiesa 180.


Magiiano de' Marsi, chiesa
principale (679). 523.
cattedrale
vlte

Magonza,

144,(1%), 159. Monumenti degli arcivescovi 417.


Cappella di S. Codardo 160.
Maldah (Bengala), moschea
(178),

99.

Malmo.

chiesa

di

S.

Pietro

348.

Mandu, moschea
Marburgo, chiesa

99.
di

sabetta 328. Statua


santa (527), 416.

Eli-

della

INDICE DEI LUOGHI

Marienburg,

303
castello
del gran maeRefettorio

Abitjizioiu-

stro

i437).

3ft4.

porta d'oro .
(45S), 3()4. La
(531), 421. Chiesa del castello:

Madonna

in

musaico

430.

abbazia 351.

Convento (224), (225), 17.


Mauresmiinster (Zabern),
chiesa (213), 167.
Medina, moschea del califfo
Valid <-J4.
Meissen, castello Albertino

litana 77.

Metz, casa

dei Trinitari 227.


Porta di (Germania 371.

Milano, il duomo (705), (706),


534. Ospedale Maggiore 545.
Basilica

di

Ambrogio

porta (19), 18. Iscrizione 31.


Pianta (612), 4S4. Campate
(013), 484.

S.

Lorenzo

Biblioteca .\mbrosiana

45.
:

1-

liade 503.

Minden, palazzo comunale


(474), 379.

.Vlodena, interno della cattedrale (620), 490. Fianco ed


absidi (621), 400.

Moissac, chiesa
(306), 245.
111.

di S. Pietro

Sarcofago (127),

.V\okwi. chiesa 77.

Monaco. Museo
cortina d'altare

.N'azionale

Wessobrunn

480. Chiostro (603),


480. Capitello (604), 480.
sala

352

del

dia),

(Normanmonastero

Monza, duomo:

tesoro HO.

abbazia: vlta
dell'ambulacro (383), 307.
Salterio

di

Chludow

85.

Miihlhausen (Alsazia), condi

altaredi
di Soest (548), 434.

Corrado
Niedermiinster,

Evangeladell'abbadessa Uta

rio

Ottmarsheim

116.

Miihlhausen (Tabor), convento dei

Premonstratensi

nel

(Salisburgo).
convento (354),

ture 132.

Mijnstermaifeld, chiesa parrocchiale 163.


Nancy, calice e legature di
Evangeli! 276.

Napoli, catacombe

Naumburg,

4.

cattedrale (226),

e chiesa di S. Maria (490),


388.

Paderborn

(Vestfalia), cap-

pella di S.

Bartolomeo 270.

Cattedrale 171
tatile 275

tavola

Palermo, palazzo
lOi).

Cuba

100.

una casa (Theresienstrasse)


Casa detta
Nassauer Hof (49^), 391. Co(496), 390, 410.

retto della casa parrocchiale


di S.Sebaldo (500), 391. Vetrate dipinte 438. Chiesa di
S.

S.

An-

Lorenzo

pitelli (244),

Norwich,

S. Pietro:

ca-

1S5.

della Zisa

Palazzo della
Cappella Palatina (601), 478. Chiesa di
Santo Spirito: decorazione
480. Chiesa di S. Giovanni
degli Eremiti 482. Chiesa di
S. Cataldo (605). 482 iMartorana (606), 482.
(117).

464. Cappella del castello


(231). (282), 220. Torre pentagona, scuderie imperiali,
Lungisland (460), 369. Altorilievo dell'antica pesa pubblica (482), 386. Cortile di

Altare por-

Palencia. cattedrale: recinto


del coro 567. Porta della

gotica (589),

nico

Maria de

S.

(266), 205
Ali souis College

citt 567.

Norimberga, museo Germa-

Parenzo,

basilica 71.

ambulaParigi, S. Dionigi
cro intorno al coro (384),
:

301. Notre-Dame(391), 306.

Pianta di Notre-Dame (390),


305. Sainte Chapelle
cap
pella superiore (392), 307. Il
Louvre (447), 358. Hotel de
Sens (450), 360. Hotel de
Cluny (451), 360. Louvre:
vaso di porfido con legature d'argento (350). 282.
Notre-Dame: profilo di costolone gotico (364), 290.
:

Sainte Chapelle chiave di


vlta gotica (366), 291. Finestra con ghimberga (368),
:

cattedrale
pianta
dell'abside (386), 304. Sistema di costruzione delle

Cluny testa d'evangelista (512). 404. Cattedrale:


testa (513), 404. S. Dionigi:
tombe reali 408. Pittura su
vetro 437. Breviario di Fi-

navate

lippo

legno

chiesa: soffitto di

(404),

317.

Noyon,

(387),

303.

Nuova York, museo


politano

Giona

172.

Miinster, cattedrale: atrio, il


Paradiso 414
Munster (Grigioni), convento di S. Giovanni pit-

Naranco
Oxford, '

basilica di
tonio (686), 524.

sepolcri 416.

Nonnenberg
sedia
2S4.

Padova,

(324). 260.

Niemburg,

Northampton,

Morienval,

vento

pittura dell'abside

(312), 251.

l'Ospedale tomba di Corrado Cross (528), 416. La


< Bella fontana > (530), 418.
Chiesa di S Giacomo: sculture in terracotta 419 Cortile dell'Ospedale
Hanselbrunnen
422.

duomo

(602),

(439),

Nideggen,

(147), 127.

interno del

M.*e S. Michele

metropoli-

Nicosia, chiesa
tana 574

corporale

il

del
miracolo di Bolsena
456. l'acciaia (698), 532.
Osnabriick, cattedrale 171.
Casa Hillebrand 391.
Ossegg, convento cirstercense
leggo di pietra (352).
284.

Oviedo, chiesa

Pittura (94), 82.

43, 74.

portale (525),
415. Intagli dell'altare di
S. Deocaro 425. Chiesa del-

Chiesa della .Madonna 340.

Monreale,

Mosca,

stolone gotico (365), 290.


Nicea, chiesa della Koimesis

450. Libro
(326), 262.

Pericope
Altare di Piihl 436 Codice

della

Orvieto, cattedrale: custodia


d'argento per

altare portatile di
Kgilbcrto (347), 280.
Nevers, chiesa di S. Salvacapitello (1281, 112.
tore
profilo di coCattedrale

Nieder-Wildungen,

302.

(4.if)),

.Mesembria, chiesa metropo-

di

177. Statue di Principi (300),

23S.

Neumann,

Maulbronn,

cortile

579

.'Vletro-

monumento

di

20.

altare

maggiore 424.

Oberzell, chiesa

di S. Giorpitture 132.
Ocrida, S. Sofia 77.
Oesferlarsker, chiesa ro-

gio

tonda (235), 180.


chiesa
Caterina 338, 574.

Oppenheim,

il

Bello (maestro

di

Santa

Orlansville (Africa), basilica di S. Reparato 40.

Ono-

rato) (551), 438. Biblioteca


dell'Arsenale: Bible historiale 439. Louvre
cortina
d'altare della cattedrale di
Narbona 450 Cluny infula
di seta con figure di santi
450. Biblioteca Nazionale :
codice della Vita di S. Dionigi (552), 439. S. Dionigi :
Madonna d' argento 457.
Louvre: piatto d'argento
con dipinto (573), 458. Seggiolone con baldacchino del
sec.
(588), 464, Fram:

Oberwesel, chiesa capitolare

293.

XV

INDICE DEI LUOGHI

;8o
menti di
diche di
zianzeno

S.
S.

Matteo 53. PreGregorio Na-

Salterio
(96), S3. S. Giovanni Criso(97), 83.

stomo manoscritto 85. Bibbia di Carlo il Calvo (141),


:

Carlo
Magno (142), 124, 126. Coperta d'avorio del Sacramentario di Drogone (151),
133. Louvre: dttico SS. Co
rona votiva del re ReceEvangelario

123.

svinto

di

112.

(129),

Museo

Carnavalet
statuetta
bronzo (13S), 120

di

Parma,

interno del battistero


(611), 4S4. Cattedrale e battistero (610), 490. Interno
(617), 490. Deposizione dalla

croce

Benedetto Ant-

di

laml (669), 510.

154.

Certosa 537.

1S8.
di

S6.

duomo

il

(649), (651),

Ripoll, chiesa di

S.

Roma,

di

riale dell'arcivescovo di Par-

dubitz (556), 444.

Prato,

della porta (720), 548

Quediinburgo. S
147. Monumento
Gherardo .Wll

(647), (648).
504. Porte di

(656),

508.

Pitzunda, chiesa

bizantina

77.

pitture

murali

in

Giovanni

(323), 260 Pittura su vetro 263. Battistero


S.

112.

Chiesa

di

Notre

Dame

(260), 201.

Popoli.

Francesco

(678),

523.

Praga, palazzo comunale

del-

citt vecchia (479). 382.


Castello: statua di S, Giorgio (533), 422. Cappella di

la

Venceslao (544), 431, 436.


Duomo busto di Pietro
S.

Parler di Gmiind (381), 300.

Coro

(433), 341.

Sinagoga:

interno (444), 355. Castello:


sala di Ladislao (454), 361.

Torre del ponte della citt


vecchia (463), 369. Ponte
turrito di Kleinseit (468),
372. S. Giorgio 172. Cappella di S. Martino (221).
174. Passionale della prin-

S. .Maria
dell'abBasilica di

musaico

side (642). 501.


pitture
S .Maria Antiqua
27, 501. Basilica inferiore di

Clemente: affreschi (643),


501, Chiesa di S. Maria in
Aracoel

ambone

(636),

500. Basilica di S Lorenzo


fuori le mura 25 Ambone
a destra (637), 500. Seggio
pontificale (629), 496 Chie-

sa di S. Cesareo: Aitar maggiore particolare della balaustrata (638), 500. Chiesa


di S. .Maria in Trastevere:

romanico nella

musaico

Cattedrale

dell'abside (641).
501. Basilica di S.Paolo(27),

Ravello. cattedrale 483. Pa-

24. .Musaici (36), 32. Bibbia


di Carlo il Grosso (145), 127.

270

drale (333),
(428), 339.

catte

Ravenna.

Francesco:

S.

sar-

Mausoleo
(15), 16
sarco
Galla Placidia
fago (16). 16, (671. 59, 60.
Musaici (74), 63. Vasi di
terra cotta (73), 62. S. Apolcofairo

linare in Classe

capitello

Musaici 63 Ciborio
Eleucadlo (126), 111.

(54). 48.

di S.

San \itale: interno


Pianta

(72),

48

(71), 61.

Capitello

61

Musaici

Mausoleo

di

63,

Teo-

dorico (68), 59. Basilica di


S. Apollinare Nuovo (69),
59 Musaici 63, 64. (77), 65.
Basilica l'rsiana 60. S. Giovanni Evangelista 60. Duomo 55. Basilica di S Pietro
.Maggiore (poi S Francesco)
55.

F*alazzo

di

69.

S.

58.

Teodorico

Agata

58.

Battistero

45,

basilica

Maggiore

239, Pitture

Giacomo

(66),

Polmona, ottagono

(223).

Maria 207.

murali 254. Sacramentario


di Enrico II (323), 262. Al-

(75), 64.

Poitiers,

1383)416.
palazzo 38,

S. fiiacomo 167.
Salzburgerhof (290), 227. Casa di Golia (292), 228. Chiesa

(55), (56),

(657).

Viperto
del conte

Ratisbona,

(652). (653). 505.

cattedrale

(222),

176.

S.

(t

Rabbat-Amman,

weig), chiesa

castello: particolare

il

bronzo (663), 509. S. Paolo


a Ripa d'Arno (654). (655).
505. S. Michele in Borgo
505. Il camposanto: interno
(707), 538. S Piero a Grado

Pistoia,

canonico Venceslao di
Radetz 444. Museo Boemo:
l'Annunciazione, dal Ma-

del

di

Pietroburgo, evangelario
Ostromir

Riddagshausen (Braunsch-

lazzo Rufolo (608), 483.

Pergamo, basilica 41.


Peterborough.
cattedrale

Pisa,

Leone 444, Dottrina Cristiana 444. Bibbia dell'altarista Kunsso 444. Messale

tare

Pavia, palazzi: pitture 110.


Chiesa di S. Michele (666),
(667),(66S),509, Chiesa della

(249),

Casa dei musicanti (497),


391. Evangelario di Epernay 127.

di S.

Paulinzelle (Turingia), arcate (167), 140. Convento


(187),

cipessa Cunegonda abbadessa del monastero di San


Giorgio 444, Breviario d

della cattedrale
60 .Musaico della cupola
(76), 63. S. .Maria Maggiore
61. S. .Michele in Africisco
61. S. Giovanni in Fonte 62.

Musaici 63 Episcopio: cattedra

di

Massimiano

(78),

(79), 67, 68.

Reichenau, pitture
Reims. cattedrale:

251

statua

Chiostro (633). 498. Basilica


di S Giovanni in Laterano

il

chiostro (630), (631). 498.

Chiesa

di S.

Catacombe

Chiesa

musaici 33. Cata-

di Domitilla 6 Catacombe di Priscilla 5, (5).


dei SS.
7. (9). Catacombe

Pietro e Marcellino

Catacombe

7, 8.

di

Chighi: musaico
tro

statua

Sarcofago
12.

(13).

di

del

(6). (7).

Commo-

Biblioteca

10,

(10),

dilla

S Piesanto 1 1.

9.

Giunio Basso

Basilica (25), (26),

Dalmatica di Leone
S. Sabina: porta (18).

(27). 24.
111

88.

Basilica

17.

25.

S.

donna
S.

S.

Musaici
Maria Maggiore

ziana 25.

(646), 502.
25.

Prassede

Puden
(35).

25.

32.

Ma

Musaici 32.
Musaici 33.

SS. Cosma e Damiano: musaico (34), 32. S. Clemente:


basilica (28), (-29). 25. Cappella
Sancta Sanctoruni
pittura (30). 27. Croce smaltata (65). 54. Stoffa 88. Croce
d'oro gemmata (156), 135.
:

Domnica (Namusaici 33 S. Ce
musaici 33 S. Marco:
musaici 33. Biblioteca VaS.

vicella):
cilia:

ciata (396), 309 Palazzo arcivescovile: sala (448). 359.

Catacombe di

combe

Salomone

Contrafforti (372), 293 Fac-

4.

S. Callisto (2), 5, (3), 6. Catacombe di Sant'Agnese 5.

detta della Regina di Saba


Statua detta di

di pilastro gotico (359), 289.

mu

salci dell'abside (635), 501.

(510). 404.

(511), 404 Testa


(514), 404. Fatti della vita di
S. Dionigi (516). 407. Base

Clemente:

Alarla in

lampada cristiana
ticana
19 Rotulodi Giosu 51.
Cosmas lndicopleustes(62),
51. Figurazioni del Virgilio
e del Terenzio 53. Frani:

(20),

INDICE DEI LUOGHI

mento di Bibbia e Salterio


Commentario di Isaia

S3

Ottateuco S3. Illustra


zione delle poesie di Doni
zone 473. Museo Laterano:
S3.

statua

di

Ippolito

S.

Buon Pastore

11.

(11). 12. Sar-

cofago (14), 12 Battistero:


musaico nella cappella delle
sante Rufina e Seconda
30. Battistero 30. S.

musaico

za:

(32),

Costan-

(31), 2^.

Museo

--.Hi

Schenute(Alto Egitto), con-

Steyr, casa Bummerl 392.

vento pittura 82.


Schlettstadt, chiesa di S. F
de (214), 167. Chiesa di San

Stoccarda, libro di Edoardo


il
Barbuto 444 Salterio del
Langravio Krmanno 265.
Strasburgo, cattedrale 167,

commisto

(jiorgio: gotico

forma romanica

338.
di

Volfango: pianta
Schwabisch Hall,
(485).

San

(434), 343.
la

gogna

387.

Schwarzrheindorf (Bonn),
chiesa

(194). (200),
160.
Lunetta

(201),

Nazionale: statua di Cristo


(12), 12. Casa detta di Cola
di Rienzo (593). 470. Biblioteca Vaticana
Chronicon
Vulturnense (59S), 473. Chiostro di S. Cecilia 496. Chiesa
dei SS Quattro Coronati

Sciacca, pianta della chiesa


e del monastero (43), 40.
Sciaffusa, cattedrale 150,
Sciah-Sinda. tomba di Giusciuk Bika e dei figli 99.

chiostro (632), 40S,

Seckau

(645), 501. S.

Croce

rusalemme

pitture

501.

Pitture

Ge-

in

(644),

Torre delle Milizie (640),

501.

Rosciolo,

S. .Viaria in Valle:
pulpito (676), 523.
chiesa (212), 167.

Rosheim,

Casa

Roskilde.

(202),

della

(Stiria). chiesa
baziale (189), 157.

Segovia, chiesa

di S.

ah-

Millan

207. Cattedrale: pianta (728),


565. Castillo de Coca t731),
569. .'Mcazar 569.

di

Ratisbona (332), 269.

Salerno, duomo 476


Salisburgo, codice della Pericope (326), 262. Chiesa dell'

Ospedale

reliquiario di

legno (5S3), 462. Convento


del Nonnenberg 171. Chiesa
di S. Pietro 172. Chiesa dei
Francescani 172.

Salisbury, cattedrale: interno


(410). 321.

Salonicco,

S.

Sofia 42.

Samarcanda, mausoleo

di

Timur 99. Medresse BibiChanim (115), 99Samotracia, tempio 20.


S.

Cugat del Valles,


(272),

S.

chiesa

207.

Galgano

(Siena), abbazia

(682), 524.

S.

Giacomo

di

Compostel-

la. chiesa: atrio (311), 250.


Cattedrale (271), 207.
S. Gilles, chiesa (307). 245.
S. Gimignano, le torri (708),
540.

S. Omer, piede di croce (344),


279. Chiesa gi dei Gesuiti:
coro (442), 354,

Saragozza, campanile 572.


Sassovivo. chiostro 498.

torre del - Mangia > (709),


540. Palazzo Sansedoni 540.
Palazzo Buonsignori 544.
Palazzo Grottanelli 544.
Fonte Ovile (710). 544.
Sigiienza, cattedrale 206.
Silchester. basilica 113

Sinsheim nel

Palatinato,

castello di Steinsberg (275),


214.

Siracusa, catacombe

4.

Siviglia, torre della Giralda


103. Torre dorata 103. Alcazar (123), (124), 108. Casa
di Pilato (125). 108. Cattedrale: pianta (729), 5n5.

Soasa. ottagono 45.


Soest, cattedrale 171,
Pitture

su

113.
37.

della

basilica 37.

munale (476). 379, 385.


Tebris. moschea 96.
Tegernsee. pittura su vetro
260.

legno

(SI), 71.

40.

(697),532.PalazzoPubblico:

di Giustizia
375. Cattedrale: figure fuse in bronzo 413.
Sagatasso, basiliche 42.
Salamanca, cattedrale (26S),
211. 566

Cogulla

Teveste (Numidia), tribune

547. Il duomo (695), (696),


529. Facciata del battistero

(473),

la

bizantina

Siena, Loggia de"Nobili(717).

Rouen. palazzo

de

sepol-

San Millan

Suwede. basilica (41),


Tafkha (Siria), torre

di
stoffa

cappella

crale 96
Suso, basilica di

Terracina, cattedrale: cassa

359.

purpureo

codice

52.

385.

(449),

Sens, palazzo sinodale

Rostock, mezzaseta operata

(64),

Statue della facciata occidentale (522). 414. Il duomo


prima del 1870 (379), 294.
Navata centrale (423), 333.
Casa dei mercanti (481),

Tangermiinde, palazzo co-

(104), 88.

Rossano,

della

Sultanieh,

chiesa 252.

Siegburg.

delle armi

394.

237. Parte centrale


facciata (378). 294.

(297),

Schneeberg, chiesa

tavola (S.

253.
\'al-

purga)257. Santa .Maria sul


Prato: lunette di finestre
gotiche (369), (370), 293. Interno (435), 344.
di Diocle
ziano 38.

Tewkesbury,

chiesa

(246),

186.

Thann,

chiesa di S. Teobaldo

(427), 338.

Thomar. convento

dei

Ca-

valieri di Cristo (738), 573.

Thorn, palazzo comunale


(478), 382.

Tirnovo, basiliche 77.


Toledo. S. Juan de los Reyes
decorazione

transetto

del

(730), 567. Ponte d'Alcantara (734), 570. Sinagoga


102. Puerla del Sol (121).
103. Puerta de Visagra 103
Torre di S Romano 104.

Torre

di S.

Tome

104. Edi-

fizio dell'Eremita del Cristo

de

la

Luz

104. S.

Giacomo

dell'Arrabal 210. Porta dei

Leoni 566.
Tolosa, capitello storiato 245.
S.

Sernin 247.

Tongern, leggo

dell'aquila

Giovanni Joss (521),412.


Toro, chiesa collegiata (268),
di

207.

Spalato, palazzo

Toscanila, chiesa

Spira, cattedrale: monumento


di Rodolfo d'Absburgo 417.

Tournai, tomba del

di

San

Pietro (626), 492.


re ChiI

facciata

I, 112.
Dittico 133.
di Maria 279. Chiesa
dei Gesuiti (440), 353.
Trani. duomo (600), 475, Chiesa di Ognissanti 475.

Squillace, rovine della Roc-

Trebisonda, chiese 77.


Trebitsch (Moravia), chiesa

Duomo
(190).

(177).
158.

Spoleto, chiesa
particolare
(639), 501.

(178).

144,

di S. Pietro:

della

(461),

369.

Arca

dei Benedettini (218), 173.

cella 474.

Stendal, porta

derico

di

Uengling

Trento, duomo: portale 171.


Treviri, Frankenturm (289),

INDICE DEI LUOGHI

582
227, Chiesa dei Tre Re 228.
Chiesa della Madonna (419),
32S Figure del pormaggiore (524). 414.

Loredan

548.

d'oro (722),

Vercelli, chiesa di S
(680), (681). 523

Sarcofago con l'arca di No


(17), 16. Avorio (102), SS.
Codice di Ada (143\ 126. Evangelario di Egberto (148),
12<1. Registrum
Gregorii

Verona,

130 C:itledrale: scrigno di


Andrea 134 Libro d'ore
dell'arcivescovo Kuno di
Falkenstein 444.
facciata
Troia, cattedrale
S.

475.

Troyes,

S. Urbano: fiore cruciforme (373), 293. S. Madiconostasi (398),


dalena
:

314.

Tuglac, mausoleo,

Turmanin

99.

(Siria),

chiesa

(3S), 38.

Tveje (Merlse), chiesa

ISO.

Uciajak, pianta della chiesa


(50), 43.

Udine, palazzo comunale

545.

Ulma. duomo: navata

meriCorale,

dionale (431), 340.

425. Palazzo di Ehing: stoPeschierie dipinte 432.

ra

41S.

Upsala, duomo (438), 348.


Urach. fontana del mercato
419.

Urnes, chiesa

di

legno 182.

Utrecht, salterio 128. 129.


Valencia, Lonja (Borsa) (733),
570.

Valladolid, San Paolo: facciata 566.

Vang (Drontheim),
(232),

180, (237),

Venezia,

il

chiesa

181.

Palazzo

ducale

pala
Marco
d'oro (101), 88, (594), (595),

(723). 551. S.
(596). 471.

Santa Maria dei

Erari (684). (685). 524. San


Giovanni e Paolo 524. Fondaco dei Turchi prima dei
restauri (721). 548. Palazzo

Wacretta, chiesa

181.

Wadstena.

549.

(420),
tale

Andrea

Walderbach

Zeno Maggiore

S.

490.
Interno (624),
490. Cattedrale (625), 490.
S Giovanni in Fonte 490.

(623),

Porte di

S.

Zeno Maggiore

tale della chiesa

247. Por;

bassori-

lievo (505), 400.

Vienna, museo

di Corte:

vaso

d'argento dipinto (574), 458


framCollezione Figdor
mento di arca o cassapanca
francese (584), 462. BiblioConteca Liechtenstein:
cardantia caritatis > dell'abate Ulrico Lilienfeld 443.
Biblioteca reale: Bibbia di
Venceslao IV 444. Biblioteca di Corte: Evangelario
compiuto da Giovanni di
Troppau 445. Rationale Durandi 445. S.Stefano (429).
339 Biblioteca 51. Frammenti della Genesi di Vienna 53. Copia del libro di
Dioscoride 51. Avorio: San
:

(152),

San

134.

Stefano: portale 173.


Villa viciosa. cappella 108.
Vincennes, il mastio (445),

2.56.

Warnhem,

chiesa 181.

Wechselburg, pulpito (294),


232, 235 Gruppo della Crodi Corvino (569), 454.
Wilten, patena di calice

Wimpfen im

di

77.
77.

legno

283.

Tal, abbazia:

gronde o gargolle

(377), 294.

Transetto meridionale (417),


328. Sculture 414.

Wimpfen

al Monte, palazzo
imperiale (278), 218.
grigia (137).

Winkel, casa
120.

Wiranscehr, ottagono 45.


Wisby. mura 224. Chiesa di
Caterina 348 Chiesa di
Giorgio 348. Chiesa dello
Spirito Santo (234), 180.
Wismar, la X'ecchia scuo408. Chiesa di S. Nila
col: frontone meridionale,
S.

S.

'

scultura in terracotta 388.


Reggia 119. Cattedrale (195), (197). 159,

Worms.

Wiirzburg. palazzocomunale
(480),

382.

Fonte

battesi-

male 422
leggo di

stile

coperta da
gotico (561),

448.

Ypres,
375

le

<

Halles

Mercato

(485), 387.

Casa

delle

(470),

carni

di stile go-

tico tardo (494), 390. Arca


di S. Giorgio (585). 463.
Zamora, cattedrale 207, (274),
210.

Zara, chiesa

523.

Vladimir, S. Demetrio
Chiesa dell'Ascensione

Vorosmart. chiesa

Wiener-Neustadt. bicchiere

Xanten, duomo

356.

Viterbo, S. Andrea 492. San


Giovanni in Zoccoli 492.
S. Maria Nuova 493. San
Sisto 493. Palazzo dei Papi
(673). 521. S. Maria di Gradi
521. S. Maria della Verit
521. S. Francesco 521. Cattedrale 521. Fontana Grande
(674), 522. Casa Poscia (675).

(432), 341.

decorazione

pittorica della chiesa '315),

cifissione (295), 232.

(664), 509,

Vezelay, abbazia

Tommaso

interno della chiesa del convento 352.

di S.

Donato

71.

Zilli, soffitto dipinto 257.


Zurigo, cattedrale 167.

Zwiefalten, Passionale 264.

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