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VOLUME 5 - Dall’età postunitaria al primo Novecento VOLUME 6 - Dal periodo tra le due guerre
978 88 395 3226 8 ai giorni nostri
978 88 395 3227 5
VOLUME 6 - Dal periodo tra le due guerre ai giorni nostri
978 88 395 3227 5
G. Baldi, S. Giusso, Tutte le informazioni sulle estensioni digitali del libro su: www.pearson.it
39
M. Razetti, G. Zaccaria
5
9 788839 515421
EAN 9788839515421
vkak-pbjr-bqeg
EAN 9788839517777
1z3q-z7j6-kdeq
978 88 395 15421
Editor: Gigi Livio
L’opera è stata unitariamente concepita e discussa in ogni suo particolare da tutti gli autori.
Lo Scenario è di Guido Baldi con alcuni apporti di Giuseppe Zaccaria.
Le parti dello Scenario relative ai generi letterari sono di Giuseppe Zaccaria.
I Percorsi nascono dalla stretta collaborazione di Guido Baldi, Silvia Giusso e Giuseppe Zaccaria.
La revisione dello Scenario è a cura di Roberto Favatà.
Le schede Facciamo il punto sono di Silvia Giusso e di Roberto Favatà.
Le rubriche Pesare le parole sono di Guido Baldi.
Le Attività sul testo sono di Lorenza Pasquariello e di Roberto Favatà; in particolare, gli esercizi
di Riflessione personale e Spunti per la discussione in classe sono di Roberto Favatà.
I Laboratori di lessico e lingua e le Mappe riepilogative sono di Roberto Favatà.
Gli schemi e le schede In sintesi sono di Lorenza Pasquariello e di Roberto Favatà.
L’Analisi attiva e Verso le competenze sono di Alessandra Terrile.
Le rubriche Arte e Letteraturarte sono di Gianni Solinas.
La ricerca iconografica e le didascalie delle immagini commentate sono di Paola Fino.
Le schede Letteratura e cinema sono di Mariapaola Pierini.
Il teatro per immagini è di Gigi Livio.
La realizzazione grafica delle rubriche Arte e Letteraturarte è a cura di Elena Marengo.
Per i passi antologici, per le citazioni, per le riproduzioni grafiche, cartografiche e fotografiche appartenenti
© Pearson Italia spa
alla proprietà di terzi, inseriti in quest’opera, l’editore è a disposizione degli aventi diritto non potuti reperire
nonché per eventuali non volute omissioni e/o errori di attribuzione nei riferimenti. È vietata la riproduzione,
anche parziale o ad uso interno didattico, con qualsiasi mezzo, non autorizzata.
Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume
dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633.
Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per
uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da
AIDRO, corso di Porta Romana n. 108, 20122 Milano, e-mail segreteria@aidro.org e sito web www.aidro.org
Ristampa Anno
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Premessa
Il volumetto Le origini della letteratura italiana fa parte di un nuovo progetto di Storia
e antologia della letteratura italiana dei professori Baldi, Giusso, Razetti e Zaccaria,
realizzato per rispettare la nuova periodizzazione proposta dalle Indicazioni mini-
steriali. Tali Indicazioni prevedono che alla fine del primo biennio lo studente si acco-
sti, «attraverso alcune letture di testi, alle prime espressioni della letteratura italiana:
la poesia religiosa, i Siciliani, la poesia toscana prestilnovistica […]».
Gli autori
© Pearson Italia spa
Indice
Dalle origini
all’età comunale ON LINE
Lo scenario: storia, società, cultura, idee 4
testi
1. L’evoluzione delle strutture politiche, Sant’Agostino
economiche e sociali nell’Europa
Cultura cristiana e cultura pagana
medievale .......................................................................................................... 4 dal De doctrina christiana
2. Mentalità, istituzioni culturali, intellettuali San Benedetto
e pubblico nell’Alto Medio Evo ....................... 9
L’importanza della lettura nelle attività
del monastero dalla Regola
MICROSAGGIO Lo studio della natura
San Tommaso d’Aquino
e della storia ................................................................................................................ 11
La verità dalla Summa Theologiae
3. Mentalità, istituzioni culturali, intellettuali verifica interattiva
e pubblico nell’età cortese .............................................. 13
4. Mentalità, istituzioni culturali, intellettuali
e pubblico nell’età comunale ........................................ 17
PERCORSO 1
FACCIAMO IL PUNTO .................................................................................. 21
MAPPA RIEPILOGATIVA ........................................................................... 22 Le forme della letteratura
IN SINTESI ................................................................................................................... 23 nell’età cortese ................................................................................... 42
Indice generale V
Andrea Cappellano ................................................................................ 67 PERCORSO 3
T4 Natura e regole dell’amore ............................ 67
Le origini della lirica italiana ........................ 91
dal De amore, III, IV, VIII, X
FACCIAMO IL PUNTO .................................................................................. 69 1. Lingua, generi letterari e diffusione
IN SINTESI ................................................................................................................... 70 della lirica .......................................................................................................... 91
ON LINE
2. La scuola siciliana ........................................................................... 92
Iacopo da Lentini ....................................................................................... 93
testi T1 Amore è uno desio che ven da’ core 93
Thomas d’Inghilterra
Amore e morte dal Romanzo di Tristano e Isotta MICROSAGGIO Il sonetto ................................................................................... 93
Jaufré Rudel T2 Meravigliosamente analisi attiva .............. 95
Amore di Terra lontana
Arnaut Daniel
3. La scuola toscana di transizione ................... 99
Arietta Guittone d’Arezzo ..................................................................................... 99
verifica interattiva T3 Tuttor ch’eo dirò «gioi’», gioiva cosa 100
dalle Rime
FACCIAMO IL PUNTO .................................................................................. 102
IN SINTESI ................................................................................................................... 102
PERCORSO 2
O iubelo del core dalle Laude
audio
San Francesco d’Assisi Il teatro per immagini ............................................................. 105
T1 Cantico di Frate Sole
Glossario ........................................................................................................... 114
Iacopone da Todi
T2 Donna de Paradiso dalle Laude Indice dei nomi .................................................................................... 121
verifica interattiva Indice delle schede ....................................................................... 122
Indice delle illustrazioni ...................................................... 122
VI Indice generale
Dalle origini all’età comunale
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Dalle origini all Dalle origini all’età comunale
476-1000 1000-1200
III-VII secolo Calo demografico in Europa; 1095-1099 Prima crociata
aumento delle zone incolte
1122 Il Concordato di
476 Deposizione di Romolo Augustolo, Worms tra Chiesa e Impero
storia e società
910 Fondazione del monastero benedettino di Cluny le basi della logica medievale
che si affermerà nella filosofia
X secolo Diffusione in Europa del mulino a vento scolastica
1163-1196 È costruita la
cattedrale di Notre Dame a
Parigi: uno dei primi esempi di
Gotico
1160-1180 Chrétien de
letteratura
3
Dalle origini all’età comunale
Lo scenario
STORIA, SOCIETÀ, CULTURA, IDEE
incoronò Carlo imperatore, titolo che non era stato più usato in Occidente
dalla deposizione di Romolo Augustolo nel 476 d.C. Secondo le fonti, fu il
papa a porre la corona sul capo del re franco, difensore della Chiesa contro i
musulmani di Spagna e conquistatore di popoli, costretti poi a convertirsi al
cattolicesimo. Di fatto un tale gesto decretava l’imprescindibilità della
consacrazione papale per l’investitura imperiale e, dunque, la
subordinazione del potere temporale a quello spirituale.
s
Mo Colonia
Aquisgrana
BRETAGNA Parigi AUSTRASIA
NEUSTRIA LOTARINGIA
OCEANO Strasburgo Da
ATLANTICO nu
Tours BAVIERA
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PATRIMONIO IATI
DI SAN PIETRO C
Barcellona CORSICA O
La carta illustra la spartizione dell’Impero carolingio tra gli eredi di Ludovico il Pio (figlio di Carlo
Magno), sancita dal trattato di Verdun (843).
Individui di
Casta di origine Ecclesiastici;
condizione
guerriera, dedita oltre a esercitare
servile, legati alla
all’esercizio delle funzioni
terra che lavorano Artigiani
armi, da cui ricava religiose, essi
e privi di ogni (falegnami, fabbri,
potere e prestigio; rappresentano
libertà e di ogni maniscalchi...)
DESCRIZIONE nell’ambito dei anche il ceto
diritto personale e mercanti (la
feudi esercita intellettuale,
(servi della gleba); cui importanza
funzioni politiche occupandosi della
sono destinati crescerà dopo il
e giudiziarie, si conservazione
alla produzione Mille)
occupa della difesa e trasmissione
dei beni materiali
del territorio, del patrimonio
necessari al
riscuote i tributi culturale
sostentamento
Profitto
Rendita
In ogni attività di tipo imprenditoriale – manifatturiero
Con questo termine si indicano i guadagni che
o commerciale – si definisce con questo termine la
derivano dalla pura proprietà di un bene, senza la
somma di denaro derivante dalla differenza tra i costi
necessità di intraprendere alcuna attività
dell’attività e i ricavi che se ne ottengono
Il principio di autorità
(in latino auctoritas)
nella cultura medievale
2. Mentalità, istituzioni culturali,
si riferiva a quelle
opere o a quegli autori
intellettuali e pubblico nell’Alto Medio Evo
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che si prendevano a
che. Per noi la conoscenza della natura e della storia costitutiva della vita di tutti i giorni e non vengono
si basa sulla verifica dei dati attraverso l’esperienza distinti dal reale.
diretta e sul vaglio critico delle fonti. Per la mentalità Un discorso analogo vale per la concezione della sto-
medievale, poiché le presenze reali non contavano in ria: per l’uomo medievale essa non era il prodotto di
sé, ma solo in quanto segni di una realtà superiore, forze umane che si combinassero tra loro, ma il dispie-
distinguere reale e immaginario non aveva senso. gamento del piano sovrannaturale e provvidenziale di
Come rileva Umberto Eco, «un ippogrifo era reale Dio. Era assente, inoltre, il senso della profondità sto-
come un leone». L’effettiva esistenza materiale era rica, della distanza del passato e della sua differenza
insignificante, visto che l’unica esistenza che contava rispetto al presente.
della Chiesa, che la figura dell’intellettuale si identifica con quella del chierico e che
la sua lingua esclusiva è il latino. La maggioranza della popolazione tuttavia non è più
in grado di comprendere il latino, ma impiega altre parlate (i cosiddetti “volgari”) con-
finate a un uso solo orale e destinate alle finalità pratiche quotidiane. Perché si passi a
usare il volgare anche per scopi culturali, e in particolare letterari, occorrono due con-
dizioni: che un nuovo gruppo sociale, “laico”, abbastanza forte e fornito di una
chiara coscienza di sé, senta il bisogno di esprimere la propria visione della vita e i
propri valori; che ci sia un pubblico “laico”, di lingua esclusivamente volgare, che
proponga una domanda di opere letterarie.
Un altro principio basilare proposto dalla visione cavalleresca è che la vera nobiltà è
quella dell’animo, non quella esteriore, della nascita e del tenore di vita, un presup-
posto destinato ad avere grandi sviluppi in seguito, nella civiltà comunale italiana, che
insisterà sul valore della “gentilezza” come dato naturale della persona.
La cortesia è un ideale di pochi, di un’élite gelosamente chiusa, che respinge tutti colo-
ro che non sono spiritualmente all’altezza di quei valori e stili di vita. Costoro vengono
sprezzantemente definiti “villani”: infatti la “villa”, cioè la campagna, abitata dai con-
tadini che lavorano, è ritenuta il luogo per eccellenza della rozzezza. L’antitesi cortesia-
villania è uno dei fondamenti della concezione della vita di questa élite, e avrà un’im-
portanza centrale anche nelle sue espressioni letterarie.
Il culto della In questa concezione acquista un rilievo primario la donna, che nelle rudi idealità mi-
figura femminile litaresche della cavalleria originaria non aveva posto (se non come creatura debole da
difendere), mentre ora diviene il simbolo stesso della “cortesia” e della “gentilezza”, il
soggetto intorno a cui ruota tutto questo sistema di virtù; anzi, è ritenuta addirittura la
fonte da cui esse si originano, perché ingentilisce tutti coloro che vengono in contatto
con lei. Questo culto riflette il nuovo ruolo che la donna di aristocratica condizione as-
sume all’interno della corte. Essa, pur essendo priva del potere reale, che resta in mano
all’uomo, diventa il centro ideale della vita associata delle élites, specie quando il signo-
re è assente per lunghi periodi. Il culto della donna diviene il tema dominante della
letteratura di questo periodo, e si traduce in una particolare concezione dell’amore.
colo, nella poesia lirica dei trovatori ( La lirica provenzale, p. 33) provenzali, nella Fran-
cia meridionale, ma avrà poi lunga fortuna, sia nella letteratura del Nord della Francia
sia nelle tradizioni poetiche italiana e germanica.
Gli aspetti basilari Questa concezione subisce, a seconda delle epoche e degli ambienti, numerose trasfor-
dell’amor cortese mazioni, ma si possono riconoscere alcuni aspetti basilari:
• la donna è vista dall’amante come un essere sublime e irraggiungibile, in certi casi
addirittura divino, tale da produrre effetti miracolosi e da essere degno di venerazione
(culto della donna). L’uomo si pone pertanto in un atteggiamento di inferiorità rispetto
alla donna amata, presentandosi come suo umile servitore; la sua sottomissione e la sua
Lirica provenzale
Lirica e romanzo cortese
Lirica in lingua provenzale
Minnesang: poesia d’amore germanica
Scuola siciliana
Scuola toscana
La carta mostra
le principali aree
M
AR d’influenza della
AD concezione dell’amor
R
IA
TI
cortese, sorta in
C Provenza nel XII secolo.
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O
La fortuna della lirica
provenzale fu favorita
dalla crociata contro gli
albigesi (ossia i seguaci
dell’eresia càtara, diffusa
MAR MEDITERRANEO
in Provenza), all’inizio
del XIII secolo, in seguito
alla quale molti trovatori
furono costretti a cercare
fortuna in altre regioni
d’Europa, tra cui l’Italia.
evidenti sulla mentalità e la concezione del mondo. Si può dire che nelle città di questo
periodo sia in gestazione un uomo nuovo, rispetto a quello del mondo feudale.
Una visione La realtà cittadina è caratterizzata da un’economia aperta, dinamica, e da una struttura
dinamica sociale che consente una sia pur relativa mobilità e spezza la rigida struttura in caste:
della realtà
la conseguenza più naturale è una visione dinamica del mondo, l’idea che la realtà
può trasformarsi. Grazie alla figura ideale del mercante, un uomo attivo e intraprenden-
te, che incide sulla realtà circostante con la sua capacità di calcolare e prevedere, na-
sce una nuova fiducia nella forza dell’uomo che può trasformare la realtà e modellarla
secondo la sua volontà, mediante l’intelligenza e l’energia.
I VALORI MERCANTILI
Accanto a una nuova visione generale del mondo e dell’individuo si affermano nuovi
valori che regolano la vita associata degli uomini.
La masserizia Se nella concezione feudale il valore centrale era la liberalità (il saper donare gene-
borghese rosamente, il rifiuto di ogni calcolo interessato, il disprezzo del denaro), nella menta-
lità mercantile la virtù fondamentale prende il nome di masserizia (l’oculata
amministrazione dei propri beni, il calcolo avveduto e prudente che evita ogni sper-
pero che potrebbe intaccare irrimediabilmente il patrimonio). Quelle che per il si-
gnore feudale erano manifestazioni di grettezza da disprezzare, per il mercante diven-
gono virtù.
Il conflitto con i La visione della realtà propria della società mercantile è in sé antagonistica, oltre che
valori della Chiesa a quella feudale, anche a quella della Chiesa. Il mercante, se era un buon cristiano,
non poteva non provare sensi di colpa nell’esercitare le sue attività, nell’accumulare
ricchezze e nel ricavare profitti dalle operazioni bancarie, perché la sua religione con-
dannava l’attaccamento ai beni materiali. In questo caso, la Chiesa mostra ai suoi se-
guaci un modo sicuro per tacitare i sensi di colpa attraverso le donazioni, la beneficen-
za e le penitenze.
LA FIGURA DELL’INTELLETTUALE
Nella società urbana due e trecentesca i chierici conservano un ruolo importante: ela-
borare e trasmettere la cultura di ispirazione religiosa. Tuttavia la figura più tipica di
questa fase è quella dell’intellettuale laico.
Gli intellettuali Il primo gruppo omogeneo e organizzato di intellettuali laici in Italia è quello che si for-
laici alla corte ma, nei primi decenni del Duecento, alla corte siciliana dell’imperatore Federico II.
di Federico II
I poeti della “scuola siciliana”, a differenza dei trovatori e dei giullari, non fanno del-
l’attività poetica la loro professione, ma sono funzionari dell’amministrazione che ope-
rano nella cancelleria imperiale e si dedicano alla letteratura per svago e per diver-
timento.
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Gli intellettuali Ben diversa è la fisionomia dell’intellettuale che si afferma poco più tardi nei Comuni
cittadini centro-settentrionali: qui prevale la figura dell’intellettuale-cittadino, che partecipa
attivamente alla vita politica del suo Comune, ricopre cariche pubbliche, vive intensa-
mente le passioni di parte e i conflitti civili. Anche questi intellettuali non traggono sosten-
tamento dalla loro attività di scrittori, ma la affiancano all’esercizio di altre professioni
(spesso sono giudici, notai, insegnanti, mercanti). Lo scopo fondamentale delle loro opere
è quello di “educare” la coscienza dei concittadini, poiché la divulgazione e l’ammae-
stramento sono l’abito mentale dominante nella letteratura di questo periodo. Accanto
all’intento didattico l’intellettuale comunale porta poi nella sua produzione la sua pas-
Cultura e idee
1. Quale visione del mondo e quale concezione del sapere si affermano nell’Alto Medio Evo?
2. In che cosa consiste la visione universalistica dei poteri?
3. Quale rapporto con i testi classici propone sant’Agostino?
4. Che cosa si intende per “arti liberali”?
5. Chi sono gli amanuensi? Chi sono i chierici?
6. Che differenza c’è tra i goliardi e i giullari?
7. Quali sono i valori fondamentali del mondo cavalleresco?
8. Quale evoluzione subisce il codice cavalleresco nel corso del XII secolo? Quali sono le cause di questo
cambiamento?
9. Quali differenze è possibile riscontrare tra l’ideale cavalleresco e l’ideale cortese?
10. Che cosa si intende per “amor cortese”? Quali sono le caratteristiche fondamentali di questa concezio-
ne dell’amore?
11. Quali sono i valori fondamentali su cui si fonda la mentalità mercantile?
12. Quale concezione del mondo si afferma in età comunale? Quali differenze si possono riscontrare ri-
spetto all’epoca precedente?
13. Quali sono i nuovi centri di elaborazione e diffusione della cultura in età comunale?
14. Quale figura di intellettuale si afferma nella società urbana duecentesca?
• crollo definitivo dell’Impero Romano d’Occidente • nel Nord dell’Italia si affermano i Comuni
• invasioni da parte delle popolazioni germaniche • a Sud si alternano monarchie straniere
• formazione dei regni romano-barbarici • trasferimento della sede papale ad Avignone
• Carlo Magno diventa imperatore del Sacro Romano (1309-77)
Impero (800 d.C.) • diffusione dei movimenti ereticali
• affermazione del sistema feudale • fondazione degli ordini mendicanti:
• divisione della società in classi sociali rigide e - Francescani
statiche: - Domenicani
- guerrieri • indebolimento dell’autorità imperiale
- sacerdoti • intensificazione delle lotte tra Guelfi e Ghibellini
- contadini all’interno dei Comuni italiani
• arretratezza dei modi di produzione • intensificazione dei traffici commerciali
• economia basata sull’agricoltura e sull’autoconsumo • generale ripresa economica e demografica
• progressivo calo demografico a causa di frequenti • fenomeno dell’inurbamento
carestie e pestilenze • formazione di nuove classi sociali:
• affermazione dell’ereditarietà dei feudi - magnati
• crescita del ruolo sociale esercitato dalla cavalleria - clero
• lotta per le investiture tra la Chiesa e l’Impero - popolo grasso
• proclamazione delle crociate per la liberazione della - popolo minuto
Terra Santa • ascesa del ceto mercantile
• persecuzioni contro le eresie
CULTURA E IDEE
Cultura e idee
L’Alto
Medio Evo e l’età cortese L’Alto Medio essere conosciute dall’uomo; l’unica verità alla quale
Evo è caratterizzato da una visione statica della realtà, si può avere accesso è quella rivelata da Dio attraverso
in gran parte determinata da un atteggiamento pro- le Sacre Scritture. L’unica sapienza a cui venga ricono-
fondamente dogmatico e religioso: l’universo è rite- sciuto valore è la scienza di Dio, cioè la teologia, che
nuto perfetto e immutabile e le sue leggi non possono contiene dentro di sé tutta la conoscenza possibile.
23
Inoltre è molto diffusa l’abitudine di interpretare la sone più deboli (soprattutto le donne). Nel corso del
realtà in modo simbolico, di riconoscere significati se- XII secolo i valori cavallereschi, modificati e corretti, si
greti nascosti dietro ogni aspetto della natura e perfi- trasferiscono nell’ideale cortese, che rappresenta la
no nei testi letterari della tradizione classica: da que- visione più matura della civiltà feudale. In questa
ste convinzioni deriva la tendenza medievale alla nuova concezione acquistano un rilievo primario la
lettura allegorica, che mira a ritrovare nelle opere del virtù della cortesia (un misto di liberalità, magnanimi-
passato un significato segreto che concordi con le ve- tà e senso della misura) e il culto della donna, che di-
rità rivelate. venta l’oggetto di un amore puro e capace di nobilita-
La mentalità ufficiale promossa dalla predicazione cri- re l’animo di chi si sottomette ad esso (il cosiddetto
stiana impone il disprezzo assoluto nei confronti dei amor cortese).
beni materiali e dei piaceri mondani perché la vera Questo nuovo codice amoroso appare per la prima
vita per l’uomo sarà dopo la morte e per conquistare volta nella poesia lirica dei trovatori provenzali e si
la salvezza della propria anima è necessario assumere diffonde velocemente nelle esperienze letterarie che
un atteggiamento ascetico. nascono in territorio italiano e germanico.
Si oppongono a questa visione cupa e angosciante La donna è considerata un essere sublime e inarrivabi-
dell’esistenza terrena alcune posizioni critiche, che le e l’amore che essa genera nel cuore dell’amante è
esaltano al contrario una concezione puramente edo- destinato a restare inappagato; il premio per la devo-
nistica: si tratta della poesia goliardica, che trae origi- zione dell’amante non è infatti il godimento dell’amo-
ne nell’ambito della cultura carnevalesca. re sensuale, ma il raggiungimento di un’elevazione
Nel corso dell’Alto Medio Evo la Chiesa rappresenta morale che distingue l’uomo cortese da chi è total-
l’unica vera istituzione culturale e i monasteri eserci- mente privo di nobiltà d’animo.
tano un ruolo determinante nello studio e nella con-
servazione dei testi scritti, poiché al loro interno ven- L’età comunale Le profonde trasformazioni so-
gono creati laboratori per la produzione di libri. La ciali che si realizzano in età comunale grazie alla rapida
figura dell’intellettuale in questo periodo coincide ascesa del ceto mercantile, attivo e intraprendente,
con quella del chierico, che è a tutti gli effetti un influenzano notevolmente il pensiero e l’immaginario
membro del clero. collettivo. Entra in crisi l’atteggiamento ascetico che
L’unica lingua usata per scopi letterari resta per molto aveva caratterizzato in gran parte l’Alto Medio Evo con
tempo ancora il latino e l’accesso alla cultura rappre- il suo disprezzo per i beni materiali e per i piaceri mon-
senta un privilegio concesso a una minima parte della dani e si delinea una nuova fiducia nelle capacità
società. dell’uomo e nella possibilità di aprire nuovi spazi di co-
In seguito all’indebolimento dell’aristocrazia di origi- noscenza.
ne guerriera, si afferma un nuovo gruppo sociale che I principali centri di elaborazione della cultura nella
svolge un compito di grande importanza all’interno società urbana diventano la scuola, l’università, la
dell’esercito: si tratta dei cavalieri, ossia i figli non pri- corte signorile e gli spazi pubblici (la piazza e il merca-
mogeniti dei grandi signori feudali e coloro che, pur to).
essendo nobili di nascita, sono privi di possedimenti I chierici conservano un ruolo importante, ma la figu-
territoriali. ra più tipica di questo periodo è quella dell’intellet-
In conseguenza del rapido affermarsi di questo nuovo tuale laico che partecipa attivamente alla vita politica
ceto si forma l’ideale cavalleresco, il repertorio dei va- del suo Comune e spesso anche ai violenti conflitti
lori e dei modelli di comportamento che saranno can- che dividono i concittadini, oppure si pone al servizio
tati a lungo nelle letterature dell’area linguistica ro- di un signore allo scopo di celebrare la corte e confe-
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