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Parte Speciale Istituzioni Diritto Romano: Il diritto romano caso per caso

Immissioni e conflitto di vicinato: il caso della taverna casearia

Le recenti vicende sociali e giudiziarIe legate le emissioni nocive provenienti dall’impianti industriali hanno
suscitato nei giuristi l’attenzione riguardo difficile equilibrio opposte esigenze: da un lato quella della
produzione industriale legata all’interessi economici del paese, dall’altro i diritti dei singoli e della comunità
alla salute e al amenità dell’ambiente.nell’antichità l’ambiente non era direttamente tutelato ma vera la
tutela di beni e la salubrità sia quello di pubblici quali condutture fognarie pubbliche. In età romana non vi
era la produzione di sostanze chimiche pericolose: grande utilizzo di piombo, materiale a lungo andare
tossico. I romani affrontarono il problema solo indirettamente, tutelando il cives solo se e quando essere
proprietario dei luoghi in cui vi era inquinamento
Il tema di missioni moleste affrontato nel caso inquinamento dell’aria prodotto della taverna casearie
Ulpiano riferisce la discussione al giurista tiro riguardante la problematica giuridica legata alla commissione
di condotte diverse lecite ma nocive ai vicini
Un certo Cerelilio Vitale aveva interrogato Aristone sulla conformità al diritto delle emissioni di fumo
provenienti da un caseificio è diretta verso l’edificio superiore, dove abitate.Aristone risponde che, siccome
la taverna era stato dato in locazione a casa loro, quest’ultimo non è legittimato di mettere fumi elementi
superiori; d’altronde anche chi abita ai piani superiori non puó immettere fumi o acqua nel locale inferiore.
Pertanto quello che abita sopra agire nei confronti della vita sottostante. Ariston e rettifica che, sebbene
che abitano edificio superiore rispetto la taverna possa proibire al casaro l’emissione di fumi, i
Minturnesi(cittadini della città che ha ceduto di locazione la taverna) sono tenuti nei confronti del
conduttore con l’Actio ex conductio
Orazio della decisione risulta chiara: nella specie la funzione del contratto di locazione coincideva con
l’esercizio dell’attività di lavorazione formaggi, necessariamente implicanti la diffusione di fumi che tuttavia
avrebbe recato danno all’abitanti edificio superiore
Colui che titolare del diritto per le missioni può chiedere anche l’interdetto provvisorio nei confronti di
coloro che assumono comportamenti impeditivi di attività produttiva
Successivamente Pomponio riferisce delle perplessità espresse da Pomponio in ordine alla questione se
fosse possibile agire nei confronti del vicino contestando la produzione, nel suo fondo di un fumo di live
entità quale il fumo svilupparlo fuoco. Pomponio propendeva per negare l’azione in questo caso. I giuristi
romani reputavano lecite le missioni dirette di modifica entità e conseguente all’uso normale del proprio
fondo da parte dell’immittente , escludendo che vicino avesse diritto di proibirle
Per le attività emissive di tipo industriale si riteneva che l’immesso potesse reagire tramite alcuni rimedi
processuali, a meno che il proprio fondo non fosse gravato la servitù. Quindi l’immesso, se il suo fondo non
era gravato da servitù secondo il piano poteva opporre una previsione di immettere fumo in quantità
abnorme nei confronti del finitimo
Il proprietario vittima dimissioni molestie, derivanti da un uso non ordinario del fondo vicino, poteva agire
nei confronti dell’autore delle missioni con un Actio negatori a servitutis. Le immissioni dovevano ritenersi
lecite qualora il fondo interessato fosse gravato da servitù

Il caso di Tiziano primo e l’effetti dell’attività svolte la presentante al di fuori della preposizione
institoria

Tiziano primo, titolare di un’impresa finanziaria, aveva proposto uno schiavo come institore con il compito
di dare denaro a mutuo ricevere cose impegno garanzia della restituzione, institore aveva anche l’abitudine
di assumere nei confronti dei commercianti di orzo il debito dei compratori e pagarlo.a un certo punto lo
schiavo si dà alla fuga è un commerciante di orzo cerca di rivalersi, perché non è stato pagato, primo il
quale sostiene di non poter essere convenuto in giudizio perché l’abitudine del suo institore era al di fuori
dell’incarichi assegnatigli da Tiziano Primo
Il prefetto dell’annona prima, e l’imperatore poi danno ragione commerciante di orge sulla base
dell’assunto che ci sono prima la sorte legare il suo schiavo un esercizio e tutta l’attività la sentenza non
incontra il favore di Paolo, il quale sostiene che il prefetto l’imperatore avrebbero dovuto considerare la
funzione delegato a pagamento e presso una fideiussione, attività per la quale lo schiavo era responsabile
solo nel caso in cui uno specifico incarico come anche da prassi giurisprudenziale consolidata
Si delinea un conflitto tra l’esigenza aiuto e lare l’affidamento che lo schiavo generato nel commerciante di
orzo, da un lato, e la non responsabilità del rappresentato in ordine alle azioni poste in essere dal
rappresentante che eccedono la rappresentanza

Ulpiano Lex Commissoria nella Compravendita

La Lex commissaria è una clausola accidentale che poteva essere concordato dalle parti è un contratto di
compravendita, che tende a tutelare il venditore non ipotesi in cui il compratore il prezzo entro
determinato tempo mediante la restituzione della res acquistata nel contratto, facendo venir meno l’
obbligazione di consegnare la res
Si è posto un quesito secondo il quale tale formula vada considerata come una vendita sottoposta
condizione risolutiva o sospensiva?
Secondo il piano è preferibile considerare sempre proposta a una condizione esecutiva, questo comporta: il
compratore percepisce frutti sei già entrato in possesso della Ass e sopporta il rischio di perimento . Nel
caso il compratore si dimostra inadempiente sì. La risoluzione avrà efficacia retroattiva ex tunc
Pomponio è dello stesso parere ma aggiunge una complicazione: il bene oggetto della compravendita, una
villa, viene distrutta da un incendio non doloso prima che venditore abbia ricevuto il pagamento del prezzo.
Quello che Pomponio tiene a sottolineare che, arrivati a questo punto, salve venditore decidere se la cosa
è stato venduto oppure no, con la conseguenza di poter decidere arbitrariamente se pretendere che il
compratore lì corrisponda comunque il prezzo
Si è discusso se fosse ammissibile sottoporre adempimento in tali ipotesi ad una condizione Laurent
amento positivo

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