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Atto d’appello

Traccia

Il sig. Tizio ama da sempre organizzare nella sua villa


romana situata sull’importante Via Cassia delle piacevoli feste con amici accompagnate da musica, da giochi di gruppo e da
interessanti meditazioni sui temi d’attualità. Prima di organizzare la sua ultima festa nel mese di agosto 2005 il sig. Tizio contatta
telefonicamente la società Alfa s.r.l. corrente in Roma alla Via Mazzini, 27, per ordinare 6 bottiglie di pregiato vino bianco
indispensabili per accompagnare l’ottimo pesce fresco da gustare insieme agli amici. Dopo avere prestato il proprio consenso
all’acquisto il sig. Tizio si vede recapitare presso il suo domicilio 6 bottiglie di vino rosso. Non potendo rinunciare alla festa nel
frattempo organizzata, Tizio si procura altre bottiglie di vino riservandosi di denunciare l’accaduto nelle sedi competenti. Preso
purtroppo da improrogabili impegni di lavoro e fatiche varie, solo dopo un anno dall’evento, Tizio decide di chiamare in causa la
società Alfa per chiedere la risoluzione del contratto con il risarcimento danni oltre interessi come per legge. Pertanto che con
atto di citazione del 10.1.2006 notificato in data 15.1.2006 il Sig. Tizio, conviene in giudizio innanzi al Tribunale Civile di Roma La
società Alfa s.r.l. in persona del suo legale rappresentante pro tempore per ivi sentire accogliere le seguenti conclusioni:“Voglia
l’Ill.mo Tribunale, ogni avversa pretesa, eccezione e deduzione disattesa dichiarare risolta la compravendita
intercorsa con la società appellata e per l’effetto condannare la stessa al risarcimento danni pari a €….oltre
interessi, spese e competenze di lite come per legge. ”; nel presente giudizio si costituisce la società Alfa s.r.l. chiedendo
l’accoglimento delle seguenti conclusioni:“Voglia l’ill.mo Tribunale Civile di Roma, contrariis reiectis, dichiarare il Sig.
Tizio decaduto dal diritto alla garanzia ex art. 1495 c.c. con ogni consequenziale pronuncia in ordine ai danni ed alle
spese. Il Tribunale Civile di Roma con Sentenza n. 1122 resa in data 20.11.2007 così statuiva:“Il Tribunale, definitivamente
pronunziando, dichiara il Sig. Tizio decaduto dall’azione di garanzia ex art. 1495 per non aver denunziato i vizi
entro otto giorni dalla scoperta e per non aver promosso l’azione entro un anno dalla consegna e per l’effetto lo
condanna al risarcimento danni nei confronti della società Alfa s.r.l. in persona del suo legale rappresentante pro
tempore di €…. Le spese seguono la soccombenza”. Evidentemente sconfortato dall’esito del giudizio di prime cure Tizio si
reca da un legale per chiedere se vi siano delle possibilità per riformare la statuizione di primo grado. Assunte le vesti del legale di
Tizio si rediga l’atto giudiziario ritenuto più opportuno a tutelare le ragioni del proprio cliente.

Svolgimento:

CORTE DI APPELLO DI ROMA


ATTO DI CITAZIONE IN APPELLO

PER

Il sig. Tizio nato a Roma il… ed ivi residente alla Via Cassia 25 C.F…, rappresentato e difeso dall’Avv. Pericle Paride presso
il quale è elettivamente domiciliato in Roma alla Via Cavour, 12,, giusta mandato in calce al presente atto,
- Appellante-
CONTRO

La società Alfa s.r.l. in persona del suo legale rappresentante pro tempore, dott. Caio, corrente alla Via Mazzini, 27,
elettivamente domiciliata presso lo Studio dell’Avv. Mevio Grande, e da questi rappresentata e difesa nel giudizio di prime cure.
- Appellato-
*****
Per la riforma e/o l’annullamento della sentenza del Tribunale Civile di Roma, n. 1122 del 20.11.2007, notificata in unica
copia in data 28.11.2007, resa nel giudizio n. R.G. 555/06 promosso dal Sig. Tizio,

PREMESSO

- che con atto di citazione del 10.1.2006 notificato in data 15.1.2006 il Sig. Tizio, conveniva in giudizio innanzi al Tribunale
Civile di Roma La società Alfa s.r.l. in persona del suo legale rappresentante pro tempore per ivi sentire accogliere le seguenti
conclusioni:
“Voglia l’Ill.mo Tribunale, ogni avversa pretesa, eccezione e deduzione disattesa dichiarare risolta la compravendita
intercorsa con la società appellata e per l’effetto condannare la stessa al risarcimento danni pari a €…. ”;
- che radicatosi ritualmente il contraddittorio, la convenuta, società Alfa, s.r.l. ut supra rappresentata e difesa, chiedeva
l’accoglimento delle seguenti conclusioni:
“Voglia l’ill.mo Tribunale Civile di Roma, contrariis reiectis, dichiarare il Sig. Tizio decaduto dal diritto alla garanzia ex art.
1495 c.c. con ogni consequenziale pronuncia in ordine ai danni ed alle spese.
- che all’udienza del 1.10.2007 venivano precisate le conclusioni senza lo svolgimento di alcuna attività istruttoria;
- che il Tribunale Civile di Roma con Sentenza n. 1122 resa in data 20.11.2007 così statuiva:
“Il Tribunale, definitivamente pronunziando, dichiara il Sig. Tizio decaduto dall’azione di garanzia ex art. 1495 per non
aver denunziato i vizi entro otto giorni dalla scoperta e per non aver promosso l’azione entro un anno dalla consegna e per
l’effetto lo condanna al risarcimento danni nei confronti della società Alfa s.r.l. in persona del suo legale rappresentante pro
tempore di €…. Le spese seguono la soccombenza.”;
Tutto ciò premesso, il sig. Tizio, come in epigrafe rappresentato, difeso e domiciliato, propone appello avverso la
Sentenza n. 1122, essendo la stessa ingiusta e lesiva dei diritti dell’appellante per i seguenti

MOTIVI

Preliminarmente ed in omaggio al principio dell’effetto devolutivo dell’appello, si ripropongono tutti i motivi e le


argomentazioni riportate negli scritti difensivi del giudizio di primo grado, insistendo per il loro accoglimento e rinviando
l’Ecc.ma Corte di Appello, al fine di evitare inutili ripetizioni, alla lettura degli stessi, che in questa sede devono intendersi
richiamati per relationem.
Ciò posto l’appellante, al fine di dimostrare la insussistenza dei presupposti di fatto che hanno indotto erroneamente il
Giudice di primo grado alla pronunzia dell’impugnata sentenza, si precisa quanto segue:
1. - In primo luogo deve essere evidenziato che l’odierno appellante in data 1.1.2006 acquistava dalla società Alfa s.r.l.
n. 6 bottiglie di vino bianco al prezzo pattuito di €…
Dopo alcuni giorni dall’acquisto il sig. Tizio si vedeva recapitare presso il proprio domicilio una pacco spedito dalla società
Alfa s.r.l. contenente n. 6 bottiglie di vino rosso.

1 di 2 09/12/2014 22:26
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2 – Scoperto l’equivoco il sig. Tizio non ha tempestivamente denunciato alcun vizio perché non di vizio si trattava ma di
vendita aliud pro alio e dunque di vero e proprio inadempimento e/o inesatto adempimento.
*****

Diritto

A) Erronea contraddittoria e carente motivazione della sentenza in ordine alla sussistenza dei presupposti
per l’azione di risoluzione contrattuale proposta dall’odierno appellante in prime cure.

Innanzitutto si impugna la sentenza di primo grado per avere il Tribunale Civile di Roma erroneamente qualificato l'azione
proposta dal sig. Tizio come azione di garanzia per vizi redibitori e non come ordinaria azione contrattuale di risoluzione nonché
per non avere il Tribunale di Roma tenuto conto dell'insegnamento della Suprema Corte secondo il quale le azioni di garanzia
per vizi della cosa venduta riguardano esclusivamente i vizi anteriori alla conclusione del contratto, mentre i vizi posteriori a
tale conclusione possono dar luogo soltanto ad inesatto adempimento dell'obbligazione di consegnare e rendono esperibile
l'ordinaria azione contrattuale di risoluzione o di adempimento, che è svincolata dai termini di decadenza di prescrizione, cui è
invece soggetta l'azione di garanzia (cfr. tra le tante e da ultimo Cass. N. 5202/07).

B) Erronea e contraddittoria motivazione della sentenza in


ordine ai termini di decadenza e di prescrizione dell’azione di garanzia per vizi redibitori.

E’ noto che i termini di decadenza e di prescrizione di cui all' art. 1495 cod. civ. riguardano tutte le azioni spettanti al
compratore per vizi o la mancanza di qualità della cosa venduta. Le predette ipotesi si distinguono dalla più macroscopica figura
di inadempimento del venditore consistente nella consegna di aliud pro alio, assoggettata per ogni aspetto alla disciplina
dell'azione di risoluzione per inadempimento ex art. 1453, e quindi svincolata dall'osservanza dei termini di cui all'art. 1495
cod. civ. A tal fine sufficit ricordare che si ha consegna di aliud pro alio, come nel caso in esame, quando la cosa consegnata sia
completamente diversa da quella contrattata, in quanto appartenga ad un genere del tutto diverso, o sia assolutamente priva
delle capacità funzionali necessarie a soddisfare i bisogni dell'acquirente.
*****
Per tutti i sopra esposti motivi, il sig. Tizio, come in epigrafe rappresentato, difeso e elettivamente domiciliato, propone
appello per la riforma e/o l’annullamento della Sentenza n.. 1122, emessa dal Tribunale Civile di Roma in data 20.11.2007 e
per l’effetto

CITA

la società Alfa s.r.l., in persona del Suo legale rappresentante pro tempore, con sede in Roma ed elettivamente
domiciliata in Roma alla Via Mazzini n. 27, presso lo Studio dell’Avv. Mevio Grande e da questi rappresentata e difesa nel
giudizio di primo grado a comparire innanzi all’Ecc.ma Corte di Appello di Roma, nei soliti locali del Palazzo di Giustizia in
Roma, Via Papiniano, Sezione e Giudice designandi, ai sensi dell’art. 168 bis cod. proc. civ., all’udienza che si terrà il giorno
30.4.2008, ore di rito, con invito a costituirsi nel termine di venti giorni prima dell’udienza di comparizione anzidetta, ovvero di
quella fissata ai sensi dell’art. 168 bis cod. proc. civ., con l’avvertimento che la costituzione oltre i suddetti termini comporterà
le decadenze di cui all’art. 167 cod. proc. civ. e che non comparendo si procederà in loro contumacia ai sensi dell’art. 290 cod.
proc. civ. in relazione all’art. 170 cod. proc. civ., per ivi sentir accogliere le seguenti

CONCLUSIONI

Piaccia all’Ecc.ma Corte di Appello adita, ogni contraria domanda, istanza ed eccezione disattesa, in accoglimento del presente
appello, così provvedere:
- nel merito, in riforma e/o annullamento della Sentenza n. 1122 emessa dal Tribunale Civile di Roma in data
20.11.2007, accogliere la domanda di risoluzione originariamente proposta, rigettando per l’effetto le eccezioni spiegate nel
giudizio di primo grado dagli odierni appellati, per i motivi esposti in fatto ed in diritto;
- in ogni caso, con vittoria di spese, competenze ed onorari del doppio grado di giudizio e di ogni altra spesa connessa e
consequenziale e con salvezza di ogni altro diritto, azione e ragione e di meglio ed ulteriormente dedurre, in via istruttoria,
anche in ragione delle difese di controparte.
Data 10.12.2007
Avv. Pericle Paride
Il Sig. Tizio, delega a rappresentarlo e difenderlo nel presente giudizio l’Avv. Pericle Paride conferendogli all’uopo tutti i poteri e
facoltà di legge, ivi compreso quello di chiamare in causa, transigere, incassare somme e rilasciare quietanze, nonché quello di
farsi sostituire. Ratifico sin d’ora il suo operato ed eleggo domicilio presso il suo Studio in Roma, Via Cavour, 12
Firma del sig. Tizio

Per autentica Avv. Pericle Paride

RELATA DI NOTIFICA
Io sottoscritto Assistente UNEP ad istanza di come in atti, ho notificato copia dell’antescritto atto di appello alla società Alfa s.r.l
in persona del suo legale rappresentante pro tempore, dott. Caio, corrente in Via Mazzini, 27, Roma, ivi recandomi e
consegnandone copia attestata conforme all’originale a mani di

(di Luigi Cameriero)

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2 di 2 09/12/2014 22:26

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