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IL SISTEMA DEI WRITS

Il diritto inglese, si sviluppò attraverso l’attività processuale delle Corti londinesi.

Il procedimento aveva inizio dinanzi ad esse attraverso un determinato strumento formale, il writ.

Si trattava di un ordine che il sovrano indirizzava ad una corte distrettuale o baronale, affinché venisse fatta
giustizia in merito ad una controversia in corso.

In virtù del writ, il procedimento veniva trasferito dinanzi alle Corti londinesi, qualora le autorità locali
(ossia inferiori) non avessero reso giustizia.

Il writ era una sorta di <diritto all’appello> emesso dal Re, dietro pagamento di una somma di denaro,
versata da colui che in una precedente lite, giudicata da una corte locale, per una qualsiasi ragione non
avesse ottenuto la reintegrazione del proprio diritto.

In quanto strumento rigorosamente formale, ciascun WRIT corrispondeva ad un determinato tipo di azione
processuale:

1. WRIT OF RIGHT (breve decreto): in base al quale si ordinava al giudice locale, di accogliere il
reclamo presentato dal possessore a pieno titolo di un fondo, concessogli da un Barone, contro
colui che lo avesse occupato senza diritto.
L’alternativa, in caso di inosservanza, era il trasferimento della lite dinanzi alla Corte dello Sceriffo.

2. WRIT PONE: writ di aggancio al precedente, che rendeva possibile il trasferimento della causa
dalla Shire Court al Tribunale centrale.

3. WRIT PRECIPE QUOD REDDAT: esso intimava allo Sceriffo di ingiungere al convenuto la
restituzione di un fondo conteso, con ordine di comparizione al convenuto stesso in difetto, di
fronte alla Court of Common Pleas di Westminister per rispondere della propria inosservanza.

4. WRIT OF DEBT: ingiungeva l’immediato pagamento di un debito: o si pagava o si compariva


davanti al Tribunale Regio per il giudizio.

5. WRIT OF DETINUE: imponeva la restituzione all’attore di una cosa mobile, depositata presso il
convenuto in comodato (non valeva per un bene in natura).

6. WRIT OF COVENANT: assicurava l’adempimento di un obbligo assunto attraverso un accordo non


formale, riguardane una somma incerta di denaro.
Nel 14° secolo, si consolidò però, il principio che questo writ potesse essere rilasciato solo ove
l’attore esibisse un documento sigillato.

7. WRIT OF ACCOUNT: si costringeva il convenuto ad esibire il conto delle spettanze dell’attore.

Fino al 14° secolo, i contratti furono, dunque, nella Common Law o formali o reali, e furono rispettivamente
tutelati con il writ of covenant, oppure con i writs of debt, detinue, e account.

I writ divennero a poco a poco di impiego comune, e rilasciati su richiesta, per una modica somma:
divennero così, brevia de cursu.
Si affermò la regola che nessuno fosse tenuto a stare in giudizio in qualità di convenuto in una causa
relativa al possesso terriero se la pretesa nei suoi confronti non si basasse su un apposito writ.
Grazie all’evoluzione del writ, tutte le cause relative al possesso terriero vengono ricondotte alla
giurisdizione centrale.

Ma i WRITS si ramificarono a tal punto che la Cancelleria di Corte istituì un Register Brevium, nel quale
veniva depositata la formula cristallizzata di ogni WRIT. Ciò favorì un’espansione delle competenze delle
Corti Centrali, sia un aumento di introito delle tasse giudiziarie.
Intervenne, allora, una significativa delibera del 1285: il Secondo Statuto di Westminister, promulgato da
Edoardo I (1272-1307), detto English Justinian.
Questo Statuto intendeva instaurare un compromesso fra la giurisdizione regia e la giurisdizione baronale:
da un lato esso escludeva il rilascio di nuovi WRITS, dall’altro stabiliva che la Cancelleria Regia non poteva
lasciare senza rimedi processuali i casi senza un WRIT apposito. In tal caso la Cancelleria avrebbe dovuto
rilasciare un WRIT in consimili casu , cioè esteso a casi analoghi.

Un writ molto prolifico fu il:

8. WRIT OF TRESPASS VI ET ARMIS: fu un rimedio processuale affermatosi nella prassi del King’s
Bench intorno alla metà del 13° secolo, e presentava i caratteri di un’azione penale (transgressio).
Esso presupponeva un materiale atto di violenza contro persone, e si articolava in 3 diversi tipi:
- To person: cioè contro la persona dell’attore
- To good: cioè se l’attore era stato spogliato di cose mobili
- To land: cioè in caso di spoglio violento di immobile, che poi subì la trasformazione da azione
per danni, in azione recuperatorio del possesso immobiliare.
Il vantaggio di questo writ era che si utilizzava la Giuria al dibattimento.

9. WRIT OF TRESPASS ON THE CASE: è un’estensione del precedente, e riguarda casi di condotta
dannosa e di illecito civile, non strettamente rientranti nella categoria del Trespass. Ad esempio
casi di esecuzione difettosa di un contratto o inadempimento puro e semplice.

10. WRIT OF ASSUMPIST: deriva dal precedente ed era di competenza del King’s Bench nel 16° secolo:
siamo di fronte ad un’azione per risarcimento da danni di natura contrattuale e NON più dilettuale,
sostituendo alla fine il Debt.
Fino alla riforma giudiziaria del 1873, la Common Law non conosceva che il risarcimento del danno
come sanzione per l’inadempimento contrattuale, mentre per ottenere l’esecuzione forzata del
contratto, occorreva avviare la procedura di Equità.
L’azione di Assumpist ebbe, comunque, la funzione storica di produrre un notevole sviluppo del
diritto contrattuale.
Il King’s Bench riuscì a far prevalere la tesi che la promessa di esecuzione dovesse essere compresa
nei processi di Assumpist: ciò fu stabilito nel 1602 e tale estensione fu chiamata IDEBITATUS
ASSUMPIST.

11. WRIT TROVER: infine, dal Trespass on the case, si sviluppò l’azione di Trover, destinata a sostituirsi
a quella d Detinue. Essa mirava al risarcimento dei danni, e NON alla restituzione della cosa trovata
dal convenuto, convertita in uso proprio e non restituita.
Veniva utilizzato come rimedio contro lo spossessamento mobiliare nei confronti del terzo
qualunque (anche un ignaro acquirente): ciò che importava era la CONVERSION trattata come un
illecito civile.
Ciò spiega come nel diritto inglese non esiste un concetto di rivendica dei beni mobili: proprio
perché al posto della rivendica mobiliare sorse l’azione di Trover.
12. L’HABEAS CORPUS: particolare importanza ebbe questo prerogative writ. Consisteva nell’ordine
impartito dal Giudice all’autorità di Polizia, di condurgli innanzi ad esso il detenuto, entro un
termine prestabilito, all’incirca 20 giorni, indicando i motivi dell’incarcerazione, affinché fosse resa
possibile l’eventuale immediata scarcerazione.
Indica, nei sistemi democratici, l’insieme delle garanzie previste dalla Costituzione a difesa del
cittadino.

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