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Ungaretti

La prima formazioni di Ungaretti si compi in Egitto poi in Francia di Alessandria. A fine ottocento
la città egiziana di Alessandria era molto popolata infatti Ungaretti li conobbe Enrico pea e fece
amicizia con giovanni arabi.
Nella capitale francese incontro due esperienze: la poesia simbolista francese ( Mallarmé,
Apollinaire, Varléry) nuove proposte del futurismo
Ungaretti ha scritto poesie per sessant’anni, la sua poesia nasce sempre da un dato psicologico
legato alla sua esperienza, cioè una poesia come “vita” e non come letteratura infatti essi intitola
VITA D’UN UOMO la raccolta della propria opera in versi.
Ungaretti, però, non si propone di descrivere realisticamente alcuna realtà, neppure quelle
interiori. La sua poesia assomiglia a un'illuminazione improvvisa, all'evocazione di verità
che emergono dal profondo e da molto lontano; equivale a un discendere nelle profondita
del proprio io: da lì è possibile risalire, per riportare alla luce frammenti di verità. Ed è proprio
questo il tema della lirica IL PORTO SEPOLTO questa poesia è un intuizione o una rivelazione. Ciò
che era “sepolto” nella sua memoria torna improvvisamente a galla e riceve una vita nuova. Così
che la poesia riesce a illuminare un aspetto delle realtà, un loro segreto. Ma la poesia migliore di
Ungaretti che coincide con quello che abbiamo appena detto è M’ILLUMINO D’IMMENSO lo
stesso avviene nella poesia ORA SONO UBRIACO D’UNIVERSO. Qui Ungaretti celebra
l'innocenza, quello stato
d'animo puro e vergine di chi contempla il mondo e si sente parte vibrante di esso.
Ungaretti nelle sue opere rivoluzionarie adatta una forma concentrata e ridotta a l’essenziale cioè
le poesia riguardavano le cos’è essenziali della vita. Esso rifiutava la sintassi tradizionale tanto da
sembrare ex novo i versi delle sue poesie erano brevissime che spezzano il ritmo prive di rime e
punteggiatura, ma molto valorizzate erano le pause <a capo> soprattutto gli spazi bianchi che
equivale al silenzio da cui la parole nasce. Proprio questa fu la novità di Ungaretti realizzare versi
liberi e contemporaneamente brevi o brevissimi, esso non dava tanto peso al discorso logico, al
ragionamento, quanto all’analogia, all’accostamento immediato di idee.
La ricerca di Ungaretti continua, ad esempio nel libro SENTIMENTO DEL TEMPO cerca temi nuovi
e metriche della tradizione italiana. Anche questo “secondo Ungaretti” rimane fedele alla
modalità dell’allergia: la sintassi di silenzi e di pause . Anche l’analogia viene conservata però nel
“primo Ungaretti” risultava di immediata comprensione ora invece tende a farsi più sottile più
oscura è difficile la capire perché è carica di simboli.
Nel suo complesso, la poesia di Ungaretti ha costituito il punto di partenza della lirica ermetica
italiana. In passato Ungaretti era stato definito un <ermetico>

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