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IL JAZZ

• Il jazz è un genere musicale nato tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 negli Stati
Uniti d’America.

• Deriva dai canti degli schiavi neri costretti a lavorare nelle piantagioni di
cotone. Questi schiavi neri furono deportati dall’Africa negli Stati Uniti.
Questi canti, in lingua inglese, vengono eseguiti per accompagnare il duro lavoro
nei campi e sono spesso ispirati a temi religiosi.

• I canti si dividono in: work songs (canti ispirati al mondo del lavoro) e spiritual
(canti ispirati a tematiche religiose).

• Negli anni Trenta si afferma lo swing, un genere ritmato e allegro adatto ad


accompagnare il ballo.
• La caratteristica principale del jazz è l’improvvisazione: consiste in una musica
“fatta sul momento”, diversa a ogni esecuzione. I musicisti neri non sanno né
leggere né scrivere la musica, quindi suonano a “orecchio”. I jazzisti godono di una
grande libertà espressiva e possono essere considerati esecutori e autori dei brani
che eseguono.

• Un’altra caratteristica principale del jazz è il ritmo che è marcato e comunica


grande energia. Viene definito sincopato, in quanto gli accenti non si susseguono
nel modo consueto.

• I maggiori protagonisti sono:


Louis Armstrong (1901-1971);
Benny Goodman (1909-1986);
Charlie Parker (1920-1955);
Miles Davis (1926-1991);
Keith Jarrett (1945).
• Stati del Sud-Est: Gli schiavi neri deportati dall’Africa sono costretti a lavorare
nelle piantagioni di cotone. Nasce il jazz.

• New Orleans: Formazione delle prime jazz band.

• Chicago: L’industria automobilistica offre opportunità di lavoro ai musicisti delle


jazz band.

• New York: Si sviluppa il bebop.


GLI STRUMENTI DEL JAZZ
• Agli inizi del ‘900 i musicisti di colore utilizzavano vecchi strumenti musicali e mal
funzionanti per accompagnare i loro canti come la chitarra o il banjo.
Dopo la fine della guerra utilizzarono altri strumenti come trombe, tromboni,
tuba, clarinetti, tamburi.

• Nascono poi le jazz band, formazioni simili alle bande che suonano per strada.
Quando questi gruppi cominciano a esibirsi nei locali, si arricchiscono di nuovi
strumenti: pianoforte, contrabbasso, batteria.

• Le orchestre, di dimensioni sempre più grandi, aggiungono nuovi strumenti come


il vibrafono, vari strumenti a percussione, diversi modelli di saxofono, la
chitarra elettrica e il basso elettrico.
FORME MUSICALI DEL JAZZ
• Il JAZZ deriva dai canti degli schiavi neri portati dall’Africa a lavorare nelle
piantagioni degli Stati Uniti.

• I WORK SONGS sono i canti di lavoro. Sono i canti che gli schiavi neri portati
nelle piantagioni americane eseguono per accompagnare il duro lavoro nei campi.
I testi descrivono le loro disperate condizioni di vita e sono caratterizzati dalla
contrapposizione tra un solista, che canta solitamente le strofe, e il coro che
risponde con un breve versetto.

• Gli SPIRITUAL sono i canti spirituali. Sono i canti che hanno testi di argomento
sacro. Anche questi canti vengono intonati durante il lavoro. Presentano un ritmo
marcato e la melodia viene prima intonata da un solista e poi ripresa dal coro.

• I GOSPEL (parola di Dio) sono i canti tratti dalle Sacre Scritture.


• Con l’abolizione della schiavitù (1865), i Neri iniziano a vagare per le città e le
campagne in cerca di un lavoro. Nasce così il blues.

• Il BLUES ha origine dai work songs e dagli spiritual e nasce nel Sud degli Stati
Uniti, in particolare nella zona del Mississippi.
Il blues è una musica dal carattere triste e malinconico che esprime le
sofferenze e il disagio di questi musicisti girovaghi.

• I musicisti di colore, abituati alle scale africane di cinque suoni (pentafoniche),


venendo a contatto con la musica dei Bianchi hanno difficoltà a intonare le note a
distanza di un semitono. Nasce così la scala blues, caratterizzata dalle blue
notes, che corrispondono alla terza e alla settima nota della nostra scala maggiore
abbassate di un semitono.
• Alla fine dell’800 nascono a New Orleans le prime jazz band, cioè i primi gruppi
di strumentisti molto richiesti nei vari locali, inizialmente costituite da sette o otto
strumenti: una o due cornette (strumento simile alla tromba ma più corta e larga),
un clarinetto, un trombone; la sezione ritmica è costituita da una chitarra o un
banjo, un bassotuba o un contrabbasso, una batteria.

• Nel 1917, durante la Prima Guerra Mondiale, quando molti locali di New Orleans
vengono chiusi, i musicisti sono costretti a spostarsi in città del Nord come
Chicago, dove l’industria automobilistica offre molte possibilità di lavoro e nei
locali notturni i musicisti sono molto richiesti.

• Negli anni Venti, a New York, il quartiere di Harlem ha la più grande


concentrazione di abitanti di colore: da qui si diffonde la grande passione per il jazz,
che coinvolge ben presto anche i musicisti bianchi.

• All’originaria strumentazione delle band si aggiungono la tromba, il pianoforte, i


sassofoni e la batteria.
• Nella seconda metà degli anni Trenta, con la ripresa economica, il jazz si adegua
alla richiesta di una musica allegra e da ballare. Nasce così lo swing.

• Lo SWING è una musica dinamica e vitale, con un ritmo regolare, molto marcato e
di facile ascolto, composta ed eseguita allo scopo di far ballare.
E’ suonata da orchestre di 15-20 elementi chiamate big band. La sezione dei fiati è
composta da trombe, tromboni, sassofoni, clarinetto, pianoforte, chitarra, batteria.

• Dopo la Seconda Guerra Mondiale, lo swing è considerato un genere troppo


superficiale. Nasce così il bebop.

• Il BEBOP è una musica caratterizzata da una notevole difficoltà esecutiva e


basato su melodie poco orecchiabili e molto improvvisate.
Viene suonato da formazioni come il quartetto e il quintetto.
• Il COOL JAZZ nasce negli anni Cinquanta a New York ed è caratterizzato da
ritmi più rilassati e da sonorità lievi.

• Il FREE JAZZ nasce agli inizi degli anni Sessanta ed è caratterizzato da


un’improvvisazione continua, libera da formule e schemi (free vuol dire «libero»).

• Le formazioni jazz si arricchiscono successivamente di nuovi strumenti elettrici


caratteristici della MUSICA ROCK, come la chitarra elettrica, il basso elettrico, le
tastiere elettroniche; inoltre cominciano a fare uso di effetti elettronici per
modificare il suono degli strumenti.
AUTORI
• LOUIS ARMSTRONG: è legato al genere del jazz tradizionale. E’ considerato
uno dei più grandi cantanti e trombettisti jazz di tutti i tempi. Grazie a lui e alla
sua band, gli Hot Five, nasce un nuovo modo di fare jazz, dove il ruolo del solista
acquista una grande importanza e vengono introdotti strumenti come il
contrabbasso e la batteria.

• BENNY GOODMAN: è legato al genere dello swing. Fu un grande clarinettista


e fonda il Benny Goodman Quartet. La musica di Goodman fa ballare milioni di
Americani: è il periodo delle grandi orchestre da ballo.

• CHARLIE PARKER: è legato al genere del bebop. Fu un grande sassofonista.

• MILES DAVIS: è legato al genere del jazz-rock. Fu un grande trombettista. A


lui si deve lo sviluppo del cool jazz, uno stile di jazz più raffinato e caratterizzato da
sonorità più lievi.

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