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Commerciale

Il Codice civile consta di sei libri e nel quinto libro si parla delle società e dell’imprenditore.
Sul lavoro così è intitolato il libro 5 che comprende i contratti di lavoro, contratti agrari,
impresa e società. Il libro 5 identifica l’ homo economicus e dalla prima norma all'ultima il
soggetto del codice civile è la persona vista in momenti diversi nella sfera familiare(libro 1),
la morte e successioni ossia( 2 libro), persona in quanto proprietaria della res (3 libro),
rapporto tra persona e res non è semplice infatti in Verga il rapporto tra res e persona è
osmotico infatti a causa dei lupini i malavoglia vanno in crisi. In Verga la res è parte della
persona stessa ma tale concetto è superato e oggi il rapporto tra la persona e la res è un
volto della persona stessa ossia un modo con cui la persona si atteggia rispetto agli altri
nell’ambito del concetto dell’ordine economico, la persona che entra nell’ordine economico
come usufruttuario, titolare del diritto , proprietario . Ma il momento importante ove si coglie
la persona che entra nell'ordine economico è più quello fotografato al rapporto tra persona e
res (libro 3)ma è quello relativo al libro 4(i contratti, la persona nell’ambito economico può
vivere senza stipulare contratti? No ogni passaggio di vita quotidiana è scandita da un
contratto e la persona che entra nell’ordine economico come soggetto dinamico che dà
un’utilità e riceve un’utilità.) Quando questa persona diviene colui non solo il fruitore di un
qualcosa che attinge dall’ordine economico ma diviene colui che produce o collabora per
produrre il servizio è un’altra versione della persona fotografato dal il libro 5 ad esempio il
dipendente che vende la propria attività lavorativa in cambio di una retribuzione, il libero
professionista e infine l’imprenditore.) e il libro 6 che è strumentale ai primi 5, che individua
che azioni da esperire per tutelare i diritti che sono stati riconosciuti da 1 dei libri precedenti.
Si pone l’attenzione sul libro 5 che ha ad oggetto la persona che entra nell’ordine economico
come imprenditore.
Art.2082 figura dell'imprenditore: è imprenditore colui che esercita un'attività
economica organizzata ai fini dello scambio di beni e servizi.
La norma descrive il soggetto e dal soggetto si ricava l'oggetto ossia l'impresa.
L’imprenditore è il soggetto a cui è imputata l’impresa e da tale norma si ricava l’impresa: la
fattispecie impresa consta di 4 elementi: è un’attività, economica, organizzata, professionale.
Nel nostro interesse c’è l’impresa ma l’articolo 2082 parla del soggetto ossia l’imprenditore
e la nostra concezione giuridica affonda le radici nell'ordinamento romano che conosce il
soggetto, la nostra concezione che affonda le radici nel diritto romano è stata costruita, il
diritto è stato costruito dall'uomo e il diritto continentale è costruito sulla base della
soggettività e imputazione del soggetto dei diritti ed è una costruzione millenaria e il codice
del 42 definisce spontaneamente il soggetto ossia l'imprenditore, il proprietario poiché il
diritto continentale si è evoluto sulla base di questa costruzione della soggettività ossia chi è
il soggetto e cosa imputare. Tale struttura del diritto in epoca moderna è messa in crisi da
alcune dinamiche della società moderna ove il soggetto quasi scompare pensiamo alle
operazioni sui capitali fatte con un clic da alcune forme di investimento ad altre ove il
concetto di soggetto scompare anche se è un'operazione giuridicamente rilevante e non più
intersoggettiva. Le norme del nostro diritto non potrebbero funzionare senza la pre
costruzione mentale della soggettività ma ci sono alcune dinamiche ove tale concezione
entra in crisi e nel nostro settore (impresa e società) una crisi la notiamo ad esempio nel
mercato finanziario. Abbiamo una norma definitoria in senso soggettivo che rispetta la
cultura giuridica del diritto continentale.
L'impresa è un’attività economica esercitata con professionalità e organizzazione.
L’impresa: la fattispecie impresa consta di 4 elementi: è un’attività, economica, organizzata,
professionale.
Attività: l'obiettivo è segnare una contrapposizione rispetto alla concezione del 1865
all'epoca del codice del commercio, in cui si definiva non l’imprenditore ma il commerciante
e lo si definiva come il soggetto che compiva una serie di atti che il codice del commercio
elencava. La qualifica di commerciante dipendeva dal compimento di uno o più atti previsti
da quella norma e ne l42 si svolta e si dà una definizione di imprenditore ancorata allo
svolgimento di un'attività che è da intendersi come reiterazione di atti e non è sufficiente un
atto per effettuare un'attività ma sono necessari vari atti non elencati dalla legge, vi è un
carattere a tassativo sul tipo di atti che possono essere compiuti per svolgere un'attività.
Da commerciante come colui che avrebbe dovuto concludere 1 o più atti di commercio che
la norma elencava si passa all’imprenditore che svolge un’attività, reiterazione di atti non
elencati dalla legge e dunque qualsiasi atto che doni a fare attività con gli altri elementi della
fattispecie fa imprenditore e si può parlare di atto di commercio, attività agricola.
Economica:Questa attività deve essere economica. Può esistere un'attività non economica?
Nell’art. 2282 non c’è alcuna finalità lucrativa,l’imprenditore non ha alcuna finalità lucrativa e
il concetto di attività economica non può scivolare nella finalità lucrativa. Economica è
un'attività svolta con metodo economico che è lo svolgere un'attività in modo da
programmare una copertura dei costi. Può esistere un’attività diseconomica? Si, ed esiste in
quanto è svolta senza metodo economico. Tale concetto è chiamato economicità in senso
debole o senza lato sta per metodo economico, l’economicità in senso forte sta per
redditività e dunque lucrativa.
Professionale: espressione tecnico-giuridica, il diritto è scienza sociale che non si appiattisce
sempre a ciò che regola, nel diritto troviamo espressioni del linguaggio corrente a volte con
lo stesso significato ed è la prevalenza, altre volte con un significato che non è lo stesso. Il
concetto di impresa è un concetto tecnico-giuridico ma non ha lo stesso significato del
linguaggio corrente. Il diritto attinge dalla realtà, attinge dal linguaggio, a volte ci sono
espressioni che nella realtà non esistono affatto e sono di pura creazione del diritto. nel
linguaggio corrente il termine azienda non esiste in quanto esiste soltanto nell’accezione
giuridica. Professionalità è un concetto mutuato dal linguaggio extra giuridico ma nel diritto
assume un significato diverso dal linguaggio peregrino. L'attività svolta professionalmente
vuole significare che è svolta abitualmente.
Organizzazione: l’attività organizzata deve avere ad oggetto la combinazione dei fattori della
produzione ossia capitale e lavoro proprio o altrui. In diritto il concetto di organizzazione è un
elemento che qualifica l’attività impresa per contrapporla ad un’attività che può essere
economica ma non di impresa senza che ciò che sia un disvalore. Il diritto tratta in modo
diverso imprenditore e lavoratore autonomo perché uno svolge l'attività in modo organizzato
l'altro invece svolge un’attività economica ma la svolge organizzando il proprio lavoro e non
combinando fattori e produzione.

Si parla di impresa occasionale ossia ha in gestione un singolo affare e un'impresa


occasionale manca del requisito della personalità ma c'è un'eccezione ossia questo unico
affare sia di così ingente rilevanza da richiedere un'abitualità nello svolgimento di un'attività.

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