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codice civile aggiornato → NO numero articolo ma solo contenuto

esame: orale (leggere e commentare le norme) → 12 crediti

divisione semestri → diritto societario (I) + diritto dei contratti di impresa (II)

NO dispense che girano


manuale → “gli imprenditori e le società nel sistema economico”

NO prove intermedie → a gennaio 1 volta / tentativo possiamo provare diritto societario


(8 crediti) e se lo passiamo possiamo provare poi contratti di imprese (8 crediti)

simulazioni d'esame o esercitazioni in aula → dialogo su argomenti fatti


: chi risponde prende dei + da aggiungere all’esame

iscrizione all’esame: se voglio farmi interrogare dalla prof. bisogna specificarlo nelle note

argomenti → imprenditore + società di persone + società di capitali


e poi simulazione (inizio dicembre)

DIRITTO COMMERCIALE E DEI CONTRATTI DI IMPRES


: osservazione della realtà economica (tradotte) con la lente del giurista

tradurre in termini giuridici i fenomeni economici, dando loro delle definizioni, in modo da
applicare la giusta disciplina alle singole fattispecie

diritto commerciale → nasce nell’epoca dei comuni, in cui iniziarono i primi scambi e
traffici commerciali, in cui l’economia di sussistenza è diventata economia di scambio

nascono le prime forme di diritto commerciale, le figure dei commercianti e la necessità di


un diritto che garantiva la velocità e la dinamicità nei traffici
: inizia il percorso storico di questo tipo di diritto

diritto dinamico perché legato al mondo dinamico delle imprese, che continua a modificarsi
velocemente
Il codice civile entra in vigore nel 1942 e riporta una serie di norme del diritto commerciale,
rimaste invariate fino al 2003, con la riforma delle società di capitali, per poi seguire
continue modifiche nel tempo

imprenditore (soggetto)

azienda (mezzo)

attività economica (produzione e scambio di beni o servizi)

L’imprenditore individuale
: soggetto che da solo, lui stesso esercita l’attività imprenditoriale privata o pubblica
→ art. 2082 cc: troviamo la definizione di imprenditore in generale

viene data, nel 1942, la definizione del soggetto e non dell’attività, che invece ricaviamo
indirettamente dalla definizione stessa di imprenditore

mentre la società è l’imprenditore collettivo (persona giuridica) che si muove attraverso


l’attività dei suoi organi (prima di tutto dei suoi amministratori, poi l’assemblea e i sindaci)

La definizione di azienda è riportata nell’ art. 2555 cc ed è lo strumento


: complesso di beni organizzati dall’imprenditore per svolgere l’attività di impresa e può
essere ceduto

L’attività economica è l’attività di impresa e può consistere nella produzione di beni o


servizi e nel loro scambio

: qui troviamo i contratti per la circolazione di beni e servizi → contratti di impresa


LA FATTISPECIE IMPRESA
articolo 2082 cc → imprenditore è una norma del 1942, che identifica questo soggetto
in senso ampio (tutti i tipi di imprenditori), che è colui a cui si applica lo statuto
dell’imprenditore e ci permette poi indirettamente di identificare la fattispecie
impresa e l'attività di impresa

obiettivo iniziale → osserviamo la realtà, a cui diamo una visione giuridica e poi
applichiamo la giusta norma giuridica

impresa → sistema aperto ☆ (= interagisce con l’ambiente esterno)


e dinamico (= continuo adattamento ai fattori esterni → flessibilità, modifica), si tratta di
un modello che risale all’epoca dei comuni

ARTICOLO 2082 cc
E' imprenditore chi esercita professionalmente una attivita'
economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di
beni o di servizi ☆

attività → svolta dall’imprenditore seguendo determinate modalità, ovvero in modo:


: complesso di atti complementari (= con un obiettivo comune) anche non materiali

si tratta di un’attività produttiva, che si distingue da un’attività di mero godimento,


nonostante spesso sia difficile trovare una netta distinzione

organizzato → ARTICOLO 2086 cc

L'imprenditore e' il capo dell'impresa e da lui dipendono gerarchicamente i


suoi collaboratori (1942)

l'imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, ha il dovere di istituire


un assetto organizzativo, amministrativo e contabile … anche in funzione della
rilevazione tempestiva della crisi… (2019)
tutti gli imprenditori devono dotarsi / organizzarsi con delle procedure, oltre che
un’organizzazione tra forza lavoro e capitale

:in alcune imprese può non esserci la forza lavoro (es. lavanderia a gettoni) o
un’apparato strumentale

assetto organizzativo → adeguate / diverse in funzione della natura dell’attività svolta e


delle dimensioni dell’impresa stessa, per prevedere una serie di rischi in funzione di una
migliore gestione dell’attività

economico → metodo economico che garantisce la copertura dei costi con i ricavi

e professionale → attività svolta stabilmente (secondo la sua naturale fisiologica ciclicità)


≠ da esclusivamente → il socio di un’impresa può essere anche un dipendente delle poste

un’unico affare può essere un’attività imprenditoriale? SI


es. costruzione di un edificio, che comporta una serie di attività e a cui si applica una
determinata normativa che protegge i terzi che entrano in contatto con l’impresa

con l’obiettivo di produrre o scambiare beni e servizi


: è imprenditore anche chi produce per se stesso e non lo destina al mercato

dottrina minoritaria → l’affare, in quanto interessa una serie di soggetti terzi, pur non
essendo un’attività di produzione, deve tutelarli e quindi viene normalizzato

mentre la dottrina maggioritaria ritiene che questo sia un requisito fondamentale

scopo di lucro → lucro soggettivo non necessario (not for profit), mentre un
lucro oggettivo (= ottenere ricavi > costi → economicità) è un requisito necessario

liceità dell’attività svolta → contraria alle norme imperative


≠ illegale → attività lecita, ma manca un’autorizzazione o una concessione

REQUISITI MINIMI NECESSARI


REQUISITI ULTERIORI
PROFESSIONI INTELLETTUALI E IMPRENDITORI
al libero professionista (professione intellettuale: come il dentista) non è considerato
imprenditore, per un retaggio storico e quindi non viene applicata a queste tipologie di figure
lo statuto dell’imprenditore / normativa dell’azienda

NON tutte le normative del nostro ordinamento classificano allo stesso modo / distinguono
libero professionista e imprenditori, che sussiste solo nel diritto commerciale

IMPRESA SOCIALE → terzo settore


è una qualifica che può essere ottenuta da alcune enti:

ovvero quegli enti che svolgono attività economica a fine produzione o scambio di beni o
servizi, con un obiettivo di utilità sociale / solidaristiche: culturale, ambientale…

e poi destina i propri utili allo svolgimento dell’attività stessa (rinvestimento)

CATEGORIE DI IMPRENDITORI
NELL’IMPOSTAZIONE TRADIZIONALE DEL CODICE CIVILE

C'è un corpo di norme che caratterizzano tutti gli imprenditori definiti così da 2082 cc
→ statuto generale degli imprenditori,
ovvero la prima ricaduta di disciplina che incontriamo

statuto = un insieme di norme che riguardano:

● la disciplina dell’azienda → uno strumento a cui il legislatore dedica una serie di


norme che vanno dalla 2555 alla 2562 cc

● disciplina dei consorzi → strumenti usati da imprenditori per aiutarsi e


collaborare (soprattutto nel settore agricolo)

● disciplina dei segni distintivi → riguarda marchio, insegna e ditta che distingue
una determinata impresa

● disciplina della concorrenza


Distinzione imprenditore in base a (norme a valle):

1. attività svolta → imprenditore commerciale (art. 2195 cc) e


imprenditore agricolo (art. 2135 cc)

2. dimensioni → piccolo imprenditore (art. 2083 cc) e per esclusione gli altri sono
tutti medio - grandi

3. natura imprenditore → individuale o collettivo, privato o pubblico

in base alla categoria di appartenenza si applica una diversa disciplina

esame → ci dice un esempio di imprenditore (cosa fa) e noi dobbiamo sapere la


combinazione → es. imprenditore agricolo, di piccole dimensioni e individuale

IMPRENDITORE AGRICOLO → art. 2135 cc (d.lgs 228 / 2001)


questo articolo è stato pesantemente modificato nel 2001, rispetto all'originale del 1942,
perché è cambiato profondamente il mondo nel frattempo, soprattutto per quanto riguarda
la tecnologia utilizzata nel settore agricolo

Secondo la teoria degli agraristi, l’impostazione tradizionale non andava più bene, perché
non ritenevano il fondo come elemento essenziale

secondo invece la teoria dei giusti-commercialisti, l’impostazione tradizione era quella


da seguire perché l’imprenditore agricolo godeva di una maggiore tutela rispetto
all’imprenditore commerciale, che oltre al rischio capitale (di tutti gli imprenditori) aveva
anche il rischio ambientale, quindi prevedevano il NON FALLIMENTO e questo è rimasto
così anche oggi, per un retaggio storico

Nel 2001 è prevalsa la teoria degli agraristi → fondo non più essenziale
comma 1 → è imprenditore chi rientra nella definizione dell’articolo 2082 cc + agricolo se
esercita una delle seguenti attività, previste dall’art 2135 cc:

- coltivazione del fondo → se imprenditore agricolo rientra nella definizione


dell’articolo 2083 cc è un imprenditore agricolo di piccole dimensioni

- selvicoltura
- allevamento animali

- attività connesse (comma 3 → non tipicamente agricole)

comma 2 → nell’ambito dell’imprenditore agricolo, emerge l’imprenditore ittico


: allevamento di pesci, ovvero colui che si occupa della cura di anche solo un ciclo
biologico di carattere vegetale o animale

comma 3 → attività agricole per connessione oggettiva o soggettiva


(= esercitate dal medesimo imprenditore)

si tratta di attività tipicamente commerciali che hanno ad oggetto prodotti ottenute


prevalentemente da attività agricole

es. coltivazione pomodori (attività agricola) che trasforma in salsa (attività commerciale
→ trasformazione e commercio) si tratta di un imprenditore agricolo anche sulle attività
commerciali da lui stesso svolte

eccezione → riguarda cooperative e consorzi di imprenditori agricoli, che sono creati da più
imprenditori agricoli per svolgere insieme un’attività connessa

in questo caso rimangono agricole nonostante svolgono un’attività tipicamente commerciale


non connessa con connessione perfettamente soggettiva, perché il singolo consorziato, non
corrisponde al consorzio intero

connessione oggettiva → attività diretta alla fornitura di beni o servizi, e che rimangono
attività agricole, poiché utilizzano principalmente attrezzature o risorse che provengono da
attività agricola
Disciplina imprenditore agricolo → non è soggetto a fallimento (retaggio storico e
vantaggio rispetto agli altri imprenditori), MA può essere sottoposto a disciplina della
composizione della crisi di sovraindebitamento

prima 2001 → obbligo ad iscrizione presso sezione speciale del registro delle imprese +
obbligo con pubblicità solo notizia (notizia che esito)

dopo 2001 → obbligo ad iscrizione presso sezione speciale del registro delle imprese +
obbligo con pubblicità dichiarativa o legale (tutto ciò che scrivo è opponibile)

: avvicinamento con imprenditore commerciale

obbligo di tenere le scritture contabili

IMPRENDITORE COMMERCIALE → art. 2195 cc


viene riportato come imprenditore soggetto a registrazione, solo nel secondo comma
capiamo che si fa riferimento agli imprenditori commerciali

al comma 1 e viene fatto un elenco di attività di tipo commerciale, che quindi prevedono
iscrizione al registro delle imprese

si tratta di un elenco non tassativo (completo) perchè viene riportato


“altre attività ausiliarie”, quindi si tratta di una dicitura ampia nell’ultimo punto
(punto esemplificativo)

si poteva anche riportare solo le prime due attività perché l’attività di trasporto e l’attività
bancaria, potevano essere unite alla prima, quindi produzione di beni o servizi che le
contiene

All’imprenditori commerciali si applica, oltre allo statuto generale dell’imprenditore, si


applica anche lo statuto dell’imprenditore commerciale

: tutti coloro che non esercitano un’attività agricola sono imprenditori commerciali
Una teoria ha anche ipotizzato una ulteriore categoria → impresa civile
ma l’orientamento maggioritario non è favorevole alla sua formalizzazione, perché a questa
non si applicherebbe lo statuto dell'imprenditore commerciale, in cui è previsto il fallimento
e ciò significa che avremo un’altra categoria non soggetta a fallimento,
oltre all’imprenditore agricolo, ma è anche esclusa dalla disciplina della composizione della
crisi di sovraindebitamento

PICCOLO IMPRENDITORE → art. 2083 cc


sono piccoli imprenditori:

- coltivatori diretti del fondo


- gli artigiani
- piccoli commercianti

- coloro che esercitano un'attività professionale organizzata


prevalentemente con il lavoro proprio e dei componenti della famiglia
(criterio generale)

NON c’è correlazione diretta con impresa familiare o con piccola impresa

Il piccolo imprenditore non fallisce se rientra dai parametri della tabella riportata nel codice
della crisi dell’insolvenza (art. 2)

STATUTO DELLE IMPRESE


: definizioni di derivazione europea (2012) di imprese in termini quantitativi:

microimprese → organico < 10 persone + fatturato bilancio annuale < 2 milioni di euro
piccole imprese → organico < 50 persone + fatturato bilancio annuale < 10 milioni di euro
medie imprese → organico < 250 persone + fatturato bilancio annuale < 43 milioni euro

introdotte per favorire e promuovere attività di alcune imprese


→ impresa giovanile e start up
IMPRESA FAMILIARE → art. 2030 bis
è una norma del 1975 introdotta nel libro I, un periodo di rivoluzione nell’ambito del diritto
familiare (introdotto divorzio), per tutelare il lavoro nero infamiglia

se non c’è un contratto di lavoro o una diversa organizzazione che tutela i familiari si applica
questa norma che prevede:

- nei rapporti con i terzi l’impresa resta un’impresa individuale (capofamiglia)

- rientrano coniuge, parenti entro terzo grado e affini entro il secondo grado*
(differenza parenti e affini)

- diritti dei familiari → patrimoniali + gestori


- nel caso di crisi alle procedure concorsuali è sottoposto il titolare

diritto a partecipare a impresa NON trasferibili (occorre presupposto rientrare nelle


categorie)*

IMPRESA PUBBLICA → nella storia ha subito delle modifiche e rientrano:


(periodo privatizzazioni negli anni 90)

imprese pubbliche ma sostanzialmente private

imprese formalmente pubbliche (ridotte dopo periodo privatizzazioni)

- impresa - organo (dello stato → lo stato svolge direttamente l’attività, es. aziende
municipalizzate che erogano servizi come acqua)

- enti pubblici economici → enti di diritto pubblico che svolgono attività di impresa
IMPRENDITORE COLLETTIVO → imprese che esercitano collettivamente l’attività e
sono diversi da società, rientrano:

- associazioni e fondazioni → terzo settore


- consorzi

- GEIE (gruppi europei d'interesse economico)


→ collaborazione tra imprese di paesi UE diversi

- reti di imprese → contratti di ausilio di alcune fasi di attività


- imprese coniugali → sorge tra coniugi

- associazioni temporanee di imprese


→ strumenti di collaborazione (es. per appalti)

- raggruppamenti temporanei di imprese


INIZIO E FINE DELL’ATTIVITA’ DI IMPRESA E IMPUTAZIONE
DELL’ATTIVITA’ DI IMPRESA

: verifichiamo il campo di applicazione della disciplina dell’impresa e dell’imprenditore

dottrina e ordinamenti (vedi differenza) formano degli argomenti, al cui interno si formano
orientamenti maggioritari e minoritari

In quale momento si può dire che siamo di fronte a un imprenditore


(a chi imputare l’attività), quindi inizia l’attività di impresa e quando finisce l’applicazione
di quella normativa e quindi l’attività di impresa?

Ci sono 2 metodi diversi per stabilirlo:

- principio della effettività (sostanza → criterio sostanziale)

- principio dei dati formali


(criterio formale → iscrizione presso registro delle imprese)

esiste una differenza tra imprenditore individuale e imprenditore societario


(di norma, ma non sempre è così):

- imprenditore individuale → principio effettività

- imprenditore societario
→ principio dei dati formali (importante è il ruolo della pubblicità)

Possiamo quindi dire che l’attività di impresa è effettivamente iniziata nel momento in cui
impresa comincia a svolgere una serie di atti tra loro complementari, diretti allo
svolgimento di un’attività di tipo commerciale e che provocano a cascata un insieme di
rapporti con i terzi, ovvero obbligazioni verso i terzi

→ secondo principio di effettività


quindi da questo momento si applica la disciplina dell’imprenditore

La fase organizzativa è già attività di impresa → perchè nel momento in cui io svolgo
una serie di atti organizzativi, intesso dei rapporti con i terzi e nascono quindi esigenze di
tutela dei terzi
iscrizione al registro delle impresa → documento dopo il quale possiamo dire che
nasce formalmente l’impresa

Mentre possiamo dire che l’attività di impresa finisce, in base a due criteri:

- principio della effettività (sostanza → criterio sostanziale)

- criterio formale → dati formali


→ dopo una fase di liquidazione, più o meno lunga, in cui si sistemano i rapporti con i
terzi, si liberano i magazzini e licenziano dipendenti

→ cancellazione dal registro delle imprese

art. 33 codice della crisi


La liquidazione giudiziale puo' essere aperta entro un anno
dalla cessazione dell'attivita' del debitore, se l'insolvenza si e'
manifestata anteriormente alla medesima o entro l'anno successivo…

… in caso di impresa individuale o di cancellazione di ufficio


degli imprenditori collettivi, e' fatta comunque salva la facolta'
per il creditore o per il pubblico ministero di dimostrare il momento
dell'effettiva cessazione dell'attivita' da cui decorre il termine
del comma 1 (l’anno)

= prevale principio della effettività


CHI PUO’ SVOLGERE ATTIVITA’ DI IMPRESA
: imputazione dell’attività di impresa e dissociazione tra esercizio e sua imputazione

presupposto per svolgere attività → capacità di agire


eccezione: minore emancipato che può iniziare attività di impresa

interdetti, minorenni e inabilitati non possono iniziare attività di impresa, ma possono


continualra attraverso la rappresentanza di un soggetto
(tutore, per i primi due o curatore, per l’ultimo)

: caso di dissociazione tra chi esercita attività impresa (tutore o curatore, nell’interesse
del soggetto) e l’interessato realmente (chi non ha capacità di agire del tutto o in parte)

Criterio generale formale dell’imputabilità dell’attività di impresa è quello della


spendita del nome

= criterio per cui risponde degli atti colui che li ha compiuti


(speso il proprio nome nei traffici giuridici)

non sempre è adeguato → per esempio pensiamo ad un soggetto che non è stato
particolarmente diligente a pagare rate di un prestito, (soggetto fallito) ordinamento non
accetta questo tipo di comportamento, ma gli consente di trovare un sistema
(contratto di mandato) che gli permette di svolgere, anche se non potrebbe e in modo
occulto, l’attività di impresa

: mandate delega mandatario a compiere degli atti giuridici, in due modi:

- con rappresentanza → in nome e per conto del mandante


- senza rappresentanza → per conto del mandante, in nome proprio

→ questo ai terzi non interessa, se tutto va bene

problema → sorge quando ci sono situazioni di dissesto, quando le cose non vanno bene e
imprenditore entra in una fase di crisi e non riesce a pagare i propri terzi

tutte le obbligazioni contratte da terzo le ha contratte con imprenditore palese (mandatario),


anche se reale interessato è mandatario, fungendo da barriera, poiché solitamente è un
soggetto che non ha nulla da perdere e quindi il terzo non recupera nulla
Quindi si è cercato di trovare una teoria che permetta di rivalersi anche su imprenditore
occulto (superare criterio delle spendita del nome), ideando tre tentativi di criteri di
imputazione sostanziale (nessuna va realmente bene):

1. teoria del potere di impresa → si basa sul fatto che nel nostro ordinamento c’è
una perfetta corrispondenza tra potere e responsabilità

questo si vede nelle società di persone, dove di norma i soci hanno una responsabilità
illimitata per le obbligazioni sociali e di norma sono anche gestori

quindi se imprenditore occulto ha potere di esercitare attività ha anche responsabilità

teoria superata → si può avere l’una senza l’altra (come nelle società di capitali)

2. teoria dell’imprenditore occulto → nasce dall’osservazione di una norma


(legge fallimentare) riproposta nel nuovo codice della crisi, che afferma che se dopo
il fallimento di una società (imprenditore palese) si scopre che c’erano altri soci
occulti della medesima società di persone, allora falliscono anche loro

teoria superata → in questa situazione non c’è un rapporto societario tra


imprenditore palese e occulto, ma solo un contratto di mandato, quindi non si può
dire che i due siano soci, con obiettivi, fondo e interessi comuni

3. teoria dell’impresa fiancheggiatrice → più recente


occorre ipotizzare l'esistenza di questo tipo di impresa
(che dietro le quinte dirige e finanzia l'imprenditore palese) e i terzi hanno la
possibilità di dimostrare la sua esistenza, in modo da chiedere poi il fallimento anche
dell’impresa fiancheggiatrice che ha contribuito a svolgere attività dell’impresa palese

limite → terzi si troveranno di fronte a due masse fallimentari


: possono ottenere possibilità di porre in liquidazione imprenditore occulto, ma a
meno che non abbiano ottenuto delle garanzie direttamente da lui (fideiussione), non
possono procedere alla procedura concorsuale, poiché non hanno il titolo

ma possono procedere solo alla procedura concorsuale dell’imprenditore palese


STATUTO DELL’IMPRENDITORE COMMERCIALE
normativa che riguarda solo ed esclusivamente gli imprenditori commerciali, ma in realtà
aprendolo, parte del contenuto si applica anche all’imprenditore agricolo:

1. obbligo di iscrizione al registro delle imprese

2. disciplina della rappresentanza commerciale


: forma di rappresentanza peculiare / speciale che ha delle regole proprie e differisce
da quella generale ed è la possibilità dell’imprenditore di farsi rappresentare da suoi
ausiliari interni

3. obbligo di tenuta delle scritture contabili


4. liquidazione giudiziale e altre procedure concorsuali

Lo statuto dell’imprenditore commerciale è una disciplina che funzionava molto bene


all’inizio della sua applicazione, ma che poi ha portato ad alcune deroghe

Spieghiamo lo statuto tramite due profili:

● destinazione esterna dell’attività di impresa → poichè attività impresa è


fisiologicamente destinata a mercato è importante che imprenditore faccia conoscere
delle informazioni che caratterizzano la sua attività all'esterno

= pubblicità commerciale → terzi attraverso una visura camerale possono così


conoscere delle informazioni utili per il loro rapporto con impresa e al fine di tutelarsi

oltre ad uno strumento di difesa per l’imprenditore stesso, poiché tutto ciò che è
riportato è opponibile ai terzi

● organizzazione dell’attività → sotto 3 profili:

- profilo documentale: obbligo tenuta scritture contabili, utili all’imprenditore


per tenere sotto controllo lo svolgimento della propria attività

- profilo personale: ausiliari dell’imprenditore, che se interni sono


rappresentanti dell'imprenditore (rappresentanza commerciale)→ dipendenti

- profilo materiale: azienda → organizzazione materiale e mezzo


(art. 2086 cc, comma 2)
ART. 2086 CC, COMMA 2
L'imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, ha il
dovere (obbligo) di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e
contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell'impresa, anche
in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell'impresa e
della perdita della continuita' aziendale, nonche' di attivarsi senza
indugio per l'adozione e l'attuazione di uno degli strumenti previsti
dall'ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della
continuita' aziendale

obiettivo organizzazione → imprenditore attraverso procedure organizzative


riesce a vedere la fase che precede la crisi e agire in tal senso

Pubblicità dell’imprenditore
: già prevista nel 1942 → art. 2195 cc prevede che l’imprenditore commerciale sia soggetto
a pubblicità + obbligo di iscrizione al registro delle imprese territorialmente competente

registro imprese nasce negli anni 90

pubblicità serve per fornire informazioni utili ai terzi, con l’obiettivo di consentire un
sicuro svolgimento dei traffici commerciali e assicura la certezza legale

imprese sono interessate a dare e ricevere informazioni

organizzazione registro imprese→ ufficio pubblico che troviamo presso Camera di


commercio, tenuto con modalità telematiche e gestito da Conservatore, una figura
importante che si occupa che tutto ciò che viene scritto sia regolarmente formale e si occupa
del suo aggiornamento

c’è poi un altro soggetto → Giudice del Registro delegato dal Presidente del Tribunale e
si occupa di tutte le vicende inerenti il registro delle imprese

es. casi di reclamo per mancata iscrizione


Presenta 2 sezioni → una ordinaria e più speciali

● sezione ordinaria → si iscrivono:

- tutti imprenditori commerciali, individuali e non piccoli


- società commerciali (snc, sas, spa, srl, sapa)
- cooperative (spa o srl)
- consorzi con attività esterna
- GEIE (gruppo europeo di interesse economico)
- enti pubblici economici
- società estere con in Italia una sede di amministrazione

● sezioni speciali

- società semplice (qui perchè non svolge attività commerciale)


- imprenditori agricoli, ittici e piccoli imprenditori commerciali
- artigiani

- società tra professionisti (STP) e tra avvocati


→ stesse caratteristiche degli imprenditori, ma non sono considerati tali

- imprese sociali

- start up e PMI innovative


→ vesti che possono adottare le società di capitali, se rispettano alcune
condizioni = oggetto innovativo, creativo… quindi prima si iscrivono a sezione
ordinaria e poi se vogliono (agevola soprattutto fase di crescita) possono
iscriversi a sezione speciale

- società che esercitano attività di direzione e coordinamento

- incubatori commerciali
→ società che aiutano start up e PMI innovative a crescere
iscrizione a registro imprese → art. 2189 cc
: iscrizione su base di domanda sottoscritta dall'interessato

Le iscrizioni nel registro sono eseguite su domanda sottoscritta


dall'interessato.

Prima di procedere all'iscrizione, l'ufficio del registro deve


accertare l'autenticita' della sottoscrizione e il concorso delle
condizioni richieste dalla legge per l'iscrizione.

Il rifiuto dell'iscrizione deve essere comunicato con raccomandata


al richiedente. Questi puo' ricorrere entro otto giorni al Giudice
del Registro, che provvede con decreto (ricorso al tribunale)

Effetti della pubblicità previsti dalla dottrina

● pubblicità notizia
= rende note delle informazioni (atti o fatti) iscritte al registro delle imprese, simile
ad una certificazione anagrafica dell’impresa

● pubblicità dichiarativa o legale


= art. 2193 cc comma 1

I fatti dei quali la legge prescrive l'iscrizione, se non sono


stati iscritti, non possono essere opposti ai terzi da chi e'
obbligato a richiederne l'iscrizione, a meno che questi provi che i
terzi ne abbiano avuto conoscenza.

L'ignoranza dei fatti dei quali la legge prescrive l'iscrizione non


puo' essere opposta dai terzi dal momento in cui l'iscrizione e'
avvenuta.

: rende opponibili i fatti iscritti nel registro delle imprese ai terzi

imprenditore agricolo dal 2001 (iscritto a sezione speciale, dove pubblicità è


informativa) è in realtà caratterizzato da pubblicità dichiarativa

strumento di certezza del diritto e punto di incontro tra chi deve dare e ricevere info.
● pubblicità costitutiva
= costituisce una persona giuridica, oltre ad altre ipotesi tassative previste

tutte le modifiche dell’atto con cui si costituisce una società devono essere iscritte e
soggette a pubblicità costitutiva

La dottrina ha individuato altri effetti che si deducono dal sistema:

● pubblicità con efficacia normativa


= quando ci si riferisce a società di persone e in particolare a snc e sas

perchè società di persone vengono a conoscenza anche senza iscrizione


(diversamente da società di capitali)

: applicazione di normative diverse di tutela dei terzi a seconda che sia iscritta o no

→ società di fatto

● pubblicità sanante
= atti che dal momento che vengono iscritti sanano eventuali vizi dell’atto stesso, al
fine di tutelare i terzi che fanno affidamento a quanto scritto

RAPPRESENTANZA COMMERCIALE
ausiliari interni → dipendenti interni dell’imprenditore, organizzati con una piramide
: art. 2203 - 2013 cc

imprenditore → gestisce un’organizzazione (si avvale di capitale e forza lavoro) di persone


e può essere un imprenditore individuale o societario (soci)

Gli ausiliari / collaboratori rappresentano l’imprenditore, con alcuni limiti:

institore → colui che ha più poteri di rappresentanza = direttore generale o di sede

procuratori → responsabili di area

commessi → addetti allo sportello


Accomunati da rappresentanza commerciale (più o meno ampia)
: fatto di essere stati assunti da imprenditore e preposti in un determinato ruolo,
attraverso un contratto di lavoro ( o atto di preposizione)

è diversa da rappresentanza generale


→ in questo caso non serve la procura, ma è una rappresentanza automatica, la
procura può solo eventualmente ampliare o ridurre il potere naturalmente trasmessi

Institore → art. 2203 cc

E' institore colui che e' preposto dal titolare all'esercizio di


un'impresa commerciale.

La preposizione puo' essere limitata all'esercizio di una sede


secondaria o di un ramo particolare dell'impresa.

Se sono preposti piu' institori, questi possono agire


disgiuntamente, salvo che nella procura sia diversamente disposto.

potere → compie tutti gli atti pertinenti all’esercizio dell’impresa, salvo limitazioni previsti
da procura, che dovrà essere resa nota presso registro delle imprese

diversamente si applica una rappresentanza generale

limiti → non può alienare o ipotecare beni immobili dell’imprenditore, almeno che non sia
stato espressamente incaricato attraverso la procura

obblighi → deve con l’imprenditore, adempiere a obblighi di iscrizione presso registro


imprese e tenuta scritture contabili

nel caso di dissesto (fallimento) fallisce solo imprenditore ù

tutte modifiche o revoca procura va iscritto a registro imprese


art. 2088 cc

L'institore e' personalmente obbligato se omette di far conoscere


al terzo che egli tratta per il preponente; (ha una responsabilità personale)

tuttavia il terzo puo' agire anche contro il preponente (imprenditore)


per gli atti compiuti dall'institore, che siano pertinenti all'esercizio
dell'impresa a cui e' preposto

: responsabilità doppia verso terzi, che sono doppiamente tutelati


→ contemplatio domini

Procuratori
: responsabile acquisti, marketing…

ha rappresentanza imprenditore limitatamente al settore presso cui è stato nominato


responsabile e può essere dotato di procura (ampliare o ridurre rappresentanza)

NO contemplatio domini → risponde solo lui per gli atti verso terzi

Commessi
: compiono atti che ordinariamente ricoprono la specie a cui sono incaricati, sono soggetti
che vengono in rapporto con i terzi

per gli affari da loro fatti sono autorizzati a ricevere reclami e esigere il prezzo delle merci
OBBLIGO TENUTA SCRITTURE CONTABILI
art. 2214 - 2220 cc

esigenza → per imprenditore tenere monitorato l’andamento della propria attività,


mentre per i terzi è essere informati

in caso di crisi o situazione di dissesto permette di ricostruire ciò che è successo


nell’ambito della gestione

+ art. 2086 cc → organizzazione

= prevenire la crisi

Codice civile prevede:

● tenere libro giornale

● tenere libro degli investimenti → criterio periodico - sistematico


: contiene una serie di operazioni riorganizzate secondo un sistema e un criterio
periodico (attivo e passivo)

e si conclude con il bilancio da cui emerge l’andamento società

● tenere tutte le altre scritture contabili richieste da natura e dimensioni


imprese

● tenere per ogni affare gli originali di lettere, telegrammi e fatture


● tenere per ogni affare le copie di lettere, telegrammi e fatture

Le scritture contabili fanno sempre prova contro l’imprenditore, mentre fanno prova a
favore dell’imprenditore quando:

- sono regolarmente tenute


- la controparte è un imprenditore
- la controversia è relativa a rapporti d’impresa

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