Sei sulla pagina 1di 18

La crisi del Trecento

LA CRISI DEL TRECENTO

LE CAUSE DELLA CRISI

Dopo secoli di crescita demografica,


nel XIV secolo la popolazione
europea inizia a diminuire.
Una delle cause è il mancato
sviluppo dell’agricoltura: in molte
zone si preferisce sfruttare i terreni a
pascolo.
LA CRISI DEL TRECENTO / LE CAUSE DELLA CRISI

La scarsità dei raccolti dovuta al peggioramento del clima


provoca carestie.

Altre cause sono la guerra


costante per tutto il XIV
secolo, ma soprattutto la
peste che dal 1347 causa un
calo demografico del 30%.
LA CRISI DEL TRECENTO

L’ARRIVO DELLA PESTE IN EUROPA

La più difficile ondata di peste che colpisce l’Europa è


quella del 1347-1350, detta “peste nera”.

All’epoca nessuno conosce le cause della peste e


diventa ben presto una vera e propria emergenza.
LA CRISI DEL TRECENTO / L’ARRIVO DELLA PESTE IN EUROPA

Il focolaio è in Asia centrale: da lì viaggia con i mercanti


raggiungendo il Medio Oriente e il mar Nero.
Nella colonia genovese di Caffa
i mercanti vengono contagiati
dall’assedio dei mongoli, e i superstiti
nel percorso di rientro diffondono la
peste in tutto il Mediterraneo.
LA CRISI DEL TRECENTO / L’ARRIVO DELLA PESTE IN EUROPA

I sintomi sono nausea, febbre altissima, convulsioni.


I medici non sanno come intervenire.
In generale si diffonde
il panico: molti, per evitare
il contagio, si rifugiano nelle
campagne; altri si affidano a
rimedi popolari come amuleti
e talismani.
LA CRISI DEL TRECENTO / L’ARRIVO DELLA PESTE IN EUROPA

Nella concezione medievale la malattia è considerata una


punizione divina.

Gli ebrei sono accusati del contagio

Molti cominciano a sospettare che la causa del contagio siano lebbrosi,


nullatenenti ed ebrei e che abbiano avvelenato l’aria e i pozzi.

In Francia, Svizzera e Germania nel 1349


avviene una vera e propria caccia all’ebreo.
LA CRISI DEL TRECENTO / L’ARRIVO DELLA PESTE IN EUROPA

Per scoprire come le epidemie


abbiano influenzato il corso della
storia puoi accedere a questo
interessante articolo che ricostruisce
le principali epidemie dalla peste del
Trecento fino alla recente diffusione di
COVID-19
Per accedere all’articolo collegati a
questo indirizzo
http://rehubscuola.2.vu/5g8
LA CRISI DEL TRECENTO

LA CRISI TRA RIVOLTE E CAMBIAMENTI

La crisi in cui versa l’Europa è detta “crisi del Trecento”:


• il peggioramento delle condizioni vita provoca una crisi
anche sul piano sociale;

• sul piano economico c’è un drastico calo di beni di


consumo e derrate alimentari
LA CRISI DEL TRECENTO / LA CRISI TRA RIVOLTE E CAMBIAMENTI

La crisi provoca grandi cambiamenti anche nelle campagne:


• all’aumentare dello sfruttamento dei contadini scoppiano
rivolte e ribellioni;

• la vecchia aristocrazia vende le terre ai borghesi.


LA CRISI DEL TRECENTO / LA CRISI TRA RIVOLTE E CAMBIAMENTI

Nel 1358 nei dintorni di Parigi scoppia una grande rivolta


contadina, chiamata jacquerie.
Esasperati dalle tasse, i
contadini attaccano i castelli
dei nobili, uccidendone gli
abitanti. Le proteste sono
soffocate nel sangue.
LA CRISI DEL TRECENTO / LA CRISI TRA RIVOLTE E CAMBIAMENTI

Le rivolte scoppiano anche in Inghilterra. Qui le proteste


promuovono anche l’uguaglianza tra gli uomini.

Nel 1381 migliaia di contadini ottengono a Londra alcune


concessioni dal re. Ma ben presto il sovrano e i nobili
annullano tutti i benefici precedentemente ottenuti.
LA CRISI DEL TRECENTO / LA CRISI TRA RIVOLTE E CAMBIAMENTI

Un’altra crisi, quella del settore tessile, scatena le proteste


di artigiani e operai: molto cruenta è la rivolta scoppiata
nelle Fiandre dei lavoratori tessili nel 1323.

In Italia è famoso il tumulto dei lavoratori della lana detti


“ciompi” a Firenze, nel 1378.
LA CRISI DEL TRECENTO / LA CRISI TRA RIVOLTE E CAMBIAMENTI

La crisi è anche finanziaria. Per coprire le spese di guerra i


sovrani svalutano la moneta, provocando pesanti perdite
di valore.

Oppure ricorrono ai prestiti dei banchieri. Ma se il denaro


non viene restituito, la probabile bancarotta porta al
fallimento anche tutti gli altri clienti delle banche.
LA CRISI DEL TRECENTO / LA CRISI TRA RIVOLTE E CAMBIAMENTI

Tuttavia ci sono anche risvolti positivi.


Ad esempio i borghesi nella campagne sono capaci di
innovare nell’agricoltura.

Nel settore tessile nascono nuovi centri manifatturieri


grazie a nuovi imprenditori.
LA CRISI DEL TRECENTO

POVERI ED EMARGINATI AFFOLLANO LE CITTÀ

Passato il pericolo della peste, le città riprendono


a popolarsi in modo sostenuto.

Tanto che, nel Quattrocento, i sovrani arrivano a


promuovere il ripopolamento delle campagne,
concedendo anche privilegi fiscali.
LA CRISI DEL TRECENTO / POVERI ED EMARGINATI AFFOLLANO LE CITTÀ

Molti poveri si rifugiano nelle città: il 20% della popolazione


vive di elemosina, trovando accoglienza negli ospedali.
Nelle città sorgono confraternite
di fedeli, dedite alla carità e
all’assistenza di carcerati,
vedove, orfani e poveri.
LA CRISI DEL TRECENTO / POVERI ED EMARGINATI AFFOLLANO LE CITTÀ

L’assistenza della Chiesa però non


basta a soccorrere tutti i bisognosi,
tanto che le autorità cittadine
cercano di limitarne l’ingresso.
Le prime leggi contro i mendicanti
vengono emanate in Spagna nel
1351: chi trasgredisce va in carcere.

Potrebbero piacerti anche