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LA CRISI DEL 300

1.1 un’inversione di tendenza: l’economia europea al collasso


peggiora il clima e iniziano le carestie
dal 11 al 13 sec l’Europa aveva conosciuto un periodo di intenso sviluppo economico, sociale e culturale, la
produzione agricola era aumentata e il numero degli abitanti era cresciuto, le città si erano ripopolate ed
erano diventate più ricche grazie alle attività produttive e ai commerci.
Sul finire del 200 però si manifestano le prime stasi economiche e la crescita si arrestò, si verifica la crisi del
300. La crisi del 300 ebbe effetti negativi sulla demografia, economia, cultura e rapporto tra le classi sociali
e ci fu un deciso peggioramento del clima con un aumento delle piogge ed alluvioni che rovinarono i
raccolti. Con l’intenso sfruttamento dei campi negli anni prima i terreni erano impoveriti a causa della
mancanza di tecniche di coltivazione (non si riusciva a sfamare la popolazione (80milioni)). Prime carestie
1314 in tutta l’Europa settentrionale e si stese nel 1346. Numero elevato di vittime, mal nutrimento, più
esposta a epidemie.
La crisi del mondo agricolo
Equilibro tra popolazione e risorse molto precario (troppi abitanti per le capacità produttive). Messi a
coltura pure campi che fruttavano poco. Bisogno di legname per la costruzione, costante richiesta di beni di
lusso come lana che quindi prende la priorità, a tutto svantaggio dei cereali che iniziano a scarseggiare.
Problema maggiore nelle campagne che erano colpite da conflitti militari.
Diminuisce la popolazione e rallenta l’attività produttiva
I cattivi racconti fecero raddoppiare o addirittura triplicare i prezzi di prodotti agricoli, però poi ci furono
epidemie che causarono diminuzione della popolazione e provocò il crollo della domanda di conseguenza
calo dei prezzi. Minore vitalità dei commerci. Nelle campagne cominciò a scarseggiare la forza lavoro
necessaria per svolgere le attività. SI innescò una instabilità economica e così tende a rallentare
coinvolgendo tutti i settori (abbandono delle terre, villaggi scomparvero).
Il crollo delle banche
L’arresto della crescita economica e la riduzione dei commerci ebbero delle ripercussioni: crollo della
maggior parte delle grandi banche.
Le compagnie di credito erano a conduzione familiare e di conseguenza la crisi colpi non solo gli istituti
bancari ma anche le famiglie.
{Le più grandi banche italiane andarono in banca rotta dopo aver prestato tanti soldi ai sovrani europei poi
si sparse la voce che i soldi in dietro non gli avrebbero più rivisti così iniziarono a chiedere i rimborsi
provocando il fallimento}
Una crisi che coinvolse tutti i settori
La crisi si espanse in tutti i settori provocando il rapido decremento dell’attività commerciali impedendo la
creazione di nuovi mercati, una progressiva perdita di interesse per le fiere (meno gente ad andarci), la
brusca flessione dell’industria tessile (settore più importante).
1.2La morte nera
L’Europa colpita dalla peste
Fu in un momento di crisi economica che si abbatté sull’Europa la peste (una delle più terribili epidemie sia
per vittime che per espansione), furono le navi genovesi a propagare il contagio dopo un assolto contagioso
dei mongoli, nel giro di 2 anni raggiunse l’Europa (morte di 1/3 della popolazione EU).
Mancano le cure contro la peste
Non si conosceva la cura, chi si ammalava moriva (si veniva isolati). Le conoscenze mediche del tempo non
erano sufficienti. Si diffuse in fretta pk c’erano città sovraffollate. Pessime condizioni igieniche si adottarono
delle misure di isolamento e quarantena contro gli infetti dentro dei lazzaretti.
Cause reali e cause immaginarie
Oggi sappiamo che la peste è causata da un batterio che viene trasmesso dalle pulci annidate nella pelliccia
dei ratti neri, codesti erano numerosi nelle città medievali e con la scarsa condizione igienica si trasmise
facilmente. Al tempo si pensava che fosse un castigo divino di cause sovrannaturali e non si avevano le
conoscenze per combatterla.
La ricerca dei colpevoli e il disagio sociale
Con la peste si dissolvono i legami sociali
Si distrussero i legami familiari, tra monaci, e tra le religioni.
Il terrore provocato dalla peste sovvertì le normali regola della convivenza e portò alla ricerca di capi
espiatori (soggetti più deboli ed emarginati). Ci fu una caccia agli “untori”.
La discriminazione del diverso
Questi eventi fecero aumentare l’intolleranza e aumentare la discriminazione, tra i bersagli ci sono gli ebrei
(ci furono massacri), i diversi(eretici), mendicanti, pregiudizi verso i contadini. Tutti loro venivano chiamati
strumenti del diavolo.
Il generale pregiudizio verso la malattia
Erano esclusi dalla società i disabili e i malati (non curabili), ciechi, lebbrosi. Sono costretti ad utilizzare
sognagli al collo per avvertire la loro presenza nelle vicinanze. Si diceva che ogni malattia che affliggeva una
persona e non era curabile era una punizione divina.
1.4Guerre, proteste e trasformazioni sociali
La guerra una piega del 300
Continuo stato di guerra che non migliora la situazione. Soggetti politici diventano sempre più potenti e
ambiziosi. La guerra era sollecitata dalla classe feudale (che si stava impoverendo pk la loro economia era
basata sulle proprietà terrene che però avevano perso valore) quindi diventano soldati in caccia di nuovi
territori da saccheggiare per trovare la ricchezza (logica aggressiva ed espansionistica).
Le rivolte cittadine
La crisi provocò rivolte cittadine violente (dei ceti bassi), animate dalla richiesta di cambiamenti politici,
economici, sociali. Vogliono: salari più alti, voce nel governo. Varie rivolte a Firenze, Fiandre, Parigi.
Le agitazioni nelle campagne
Queste agitazioni erano mosse da problemi come: divieto di sfruttare liberamente le terre d’uso
comune(come far pascolare nei boschi), l’aumento del carico fiscale.
Il peggioramento delle condizioni economico e la pressione fiscale sui contadini provocarono delle rivolte
con saccheggi, incendi, assalti, uccisioni, devastazioni.
Le jacquerie e i lollardi
Jacquerie è stata una grande rivolta iniziata in Francia nel 1358 di dimensioni preoccupanti con assalti e
incendi alle proprietà dei nobili e del clero. Finì con una spietata repressione da parte dell’esercito nobile.
Lollardi in Inghilterra 1381 rivolta sociale e religiosa. A capo della rivolta John Wycliffe che voleva le sacre
scritture pure in inglese e non solo in latino. Lui e i lollardi furono etichettati come eretici e furono presi di
mira da persecuzioni.
Verso una nuova rinascita
Si ristabilisce l’equilibrio tra risorse disponibili e bocche da sfamare e la produttività per non accrescere
seppure con difficoltà, condizioni economiche iniziarono a migliorare. C’è un rialzo dei salari. Nelle
campagne ritorna la mano d’opera. Contratti di mezzadria (mezzadro=coltivatore diretto) riceve un podere
e doveva dare una parte del raccolto annuo al padrone.
La crisi economica che caratterizzò il 300/inizi 400 segnò la fine di un epoca, nascita di un nuovo ordine
sociale e non, frutto di diverse condizioni economico e sociali.
2.1Le monarchie nazionali e la guerra dei cent’anni
Il superamento dell’organizzazione feudale
Cominciarono a prendere forma nuove realtà politiche: monarchie nazionali di Francia, Inghilterra, penisola
iberica. Non si basava più sull’autorità del pontefice e dell’imperatore (erano indipendenti).
Regni vasti quindi c’è un accentramento dell’amministrazione e unione territoriale.
Introduzione alle armi da fuoco, solo regni ben centralizzati e con un sistema fiscale solido se le potevano
permettere.
Creazione di una coscienza nazionale
Per rendere un paese unito non bastava uno stato solido: per rimedio ci fu la guerra che creò un’identità ed
si crearono degli “idoli” da seguire (i sovrani) che davano un’immagine delle origini della nazione.
La legittimazione del potere del sovrano
Con le monarchie nazionali c’è una definitiva separazione tra il potere temporale e quello spirituale. Per
mantenere il consenso dovettero confrontarsi con un’assemblea di aristocratici. Le assemblee furono un
grosso cambiamento diedero inizio al parlamento; i sovrani cercano di limitare i poteri e le ingerenze.
Le cause della guerra dei cent’anni
Francia e Inghilterra(le due potenze monarchiche) sono protagoniste della guerra, le cause sono la contesa
dinastica per il trono di Francia, rimasto libero dalla morte del re.
Prima fase del conflitto
La guerra ha un andamento non costante e ci furono lunghe pause con conflitti interni e ribellioni nella
città. I primi anni furono favorevoli agli inglesi pk i francesi erano equipaggiati male ed avevano una
situazione interna difficile. Ci sono varie rivolte popolari concluse con spargimenti di sangue.
Trattato di Bretigny consisteva nel pagare al nemico una somma e dare dei territori.
Poi i francesi si risollevarono e ripresero il controllo del paese. Poi periodo di stasi.
La seconda fase del conflitto
Gli inglesi sempre grazie all’artiglieria distrussero i francesi; entrò nella vicenda Giovanna d’arco che rialzò
la voglia di andare a combattere per la patria e riuscirono a capovolgere la situazione al punto da
riconquistare parte dei territori persi. Alla fine i francesi riuscirono a riconquistare i terreni persi e a
conquistare i territori inglesi (gli inglesi rimasero solo con la città di Calais)
2.2Francia e Inghilterra diventano nazioni
Il consolidamento della monarchia francese
Francia monarchia più potente d’Europa grazie a Luigi XI. Il re francese voleva limitare i poteri ai feudatari e
appropriarsi delle terre di duca da Borgogna (Carlo il temerario) pk molto ricche. Alla morte di Carlo, Luigi
prova a impossessarsi delle terre, ma la figlia si sposa con uno che poi diventerà imperatore. Da qui la lotta
tra Francia e gli Asburgo per il controllo dell’Europa
La Francia rivendica Milano e Napoli
La Francia voleva impadronirsi del regno di Napoli e Milano per diventare indipendenti nei commerci
marittimi. Tali tentativi impegnarono la Francia in guerre su suolo Italiano
In Inghilterra scoppia la guerra delle due rose
L’Inghilterra dopo la guerra dei cent’anni era debole e dovette affrontare una guerra civile per la
successione al trono (il re aveva avuto tanti figli e i figli non si riuscivano a mettere d’accordo), oltre a questi
contrasti c’erano contrasti tra famiglie borghesi. Così scoppia una guerra tra due famiglie gli York e i
Lancaster. Dopo sanguinose vicende arrivò Enrico VII Tudor che ritrovò la pace (discendente dai Lancaster
sposò una York).
I Tudor favoriscono l’assolutismo regio
Dopo le guerre la nobiltà era indebolita ed il re aveva diminuito il suo prestigio così prende potere il
parlamento. Per finanziare le spese di guerra il re aveva bisogna dell’approvazione del parlamento(stabilito
dalla Magna Charta). Questo al re non piacevo così per rendersi autonomo iniziò ad impossessarsi di varie
terre e divenne il più grande latifondista del paese, arrivando così ad un governo assolutistico.
La classe borghese diventa sempre più forte
La dinastia Tudor prende l’appoggio della borghesia e si assicurarono un periodo di pace interna (così
sfruttarono le loro risorse economiche). Ne trae vantaggio soprattutto la borghesia che incrementò la
vendita di panni di lana, c’è uno sviluppo del commercio a livello internazionale e creazione di una grande
flotta che si affermò nei commerci marittimi. Crisi per le attività agricole pk si concentrarono più
sull’allevamento(per la lana).
2.3La spagna della Reconquista all’unificazione
I regni cristiani della penisola iberica
In Spagna c’è la riconquista dei territori che gli arabi si erano impossessati. Ci riuscirono mancava solo la
parte del sultano di Granada (economia fiorente).
Regni cristiani erano pochi: Portogallo, Navarra, Castiglia, Aragona.
L’unione dei regni di Aragona e Castiglia e la caccia degli arabi
C’è il matrimonio tra Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia così i due territori si unificarono dal punto
di vista della politica estera. Riuscirono a conquistare Granada e far convertire i mussulmani. Erano guardati
cmq con diffidenza e furono perseguitati fino all’espulsione di massa dal paese. Così fu anche per gli ebrei
nel 1492 150k partirono 50k si convertirono ma cmq ci furono delle persecuzioni.
I “re cattolici” e l’inquisizione spagnola
Obbiettivo: completare la riconquista e rafforzare l’identità etnica e religiosa. Per completare tale
obbiettivo ed eliminare ogni diversità, istituiscono il tribunale dell’Inquisizione spagnola con la differenza
che non dipendeva dal papa ma dalla Corona(di conseguenza i sovrani avevano un grande potere). Aveva la
nomea per essere severa e crudele ed a capo c’era Tomas de Torquemada responsabile di molti processi
con condanne al rogo (2k vittime). Nata per raggiungere il mito della purezza di sangue togliendo eretici e
dissidenti religiosi. Diventò un mezzo per eliminare anche avversari politici.

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