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MONGOLI

I mongoli erano un insieme di tribù nomadi stanziate nelle steppe a sud della Siberia, intorno al lago Bajkal. Erano
principalmente dediti alla pastorizia e alla caccia, ma anche all’artigianato, principalmente del feltro, e al commercio.

Non conoscevano la scrittura e la loro religione era incentrata sul culto degli antenati e delle divinità legate
alla natura, come il dio del cielo “Tengri”.

Il potere era gestito da nobili famiglie guerriere, riunite in un’assemblea intertribale chiamata “KURILTAI”, mentre le
attività più pesanti erano assegnate a servi e schiavi. Ogni tribù era guidata da un khan (capo). Questi khan erano
spesso in lotta tra loro e compivano frequenti razzie contro le popolazioni vicine.

Usavano la tattica della finta fuga in seguito alla quale attuavano un accerchiamento a tenaglia, usavano arco lungo e
arco corto e semplici armature di cuoio imbottito.

La loro strategia comprendeva il massacro calcolato: se una città cadeva dopo un assedio, tutti gli abitanti venivano
sterminato, se invece si arrendeva, venivano catturati e venduti come schiavi.

GENGIS KHAN

All’inizio del XII secolo Khabul Khan unifica varie tribù e le chiama Manghol (Mongoli).

In seguito il nipote Temujin espande le conquiste su tutte le tribù della Mongolia orientale. E prese in occidente il nome
di Gensgis Khan (Signore universale) nel 1196. Riorganizza l’esercito e da la possibilità anche alle donne di farne parte.

Nel 1215 si spinge fino alle porte di Pechino senza però conquistarla, ma sconfiggendo le armate Song.

Nel 1220 prende Bukhara e Samarcanda e, nel 1223, i suoi generali sconfiggono i principi russi sul fiume kalka

Muore nel 1227 e spartisce il suo impero tra i quattro figli, di cui Ogodei diventa Khan.

CRISI AGRARIA

Nel trecento la popolazione raddoppia rispetto agli ultimi secoli, ma l’agricoltura non si sviluppa abbastanza per
soddisfare il fabbisogno alimentare. Di conseguenza i beni alimentari cominciano a scarseggiare e i prezzi aumentano.

Nei primi decenni del trecento si verificano raccolti scarsi, cambiamento climatico (inverni rigidi e estati piovose) e
guerra dei cent’anni che porta a continua distruzione e a razzie anche dai mercenari delle “compagnie di ventura”
invece che difendere quei territori se non venivano pagati in tempo.

CONSEGUENZE

Vulnerabilità a epidemie /// aumento del tasso di mortalità /// declino demografico /// riduzione della produzione
agricola

Aumento prezzi del frumento /// diminuzione dei territori coltivati

CRISI TESSILE

In seguito al calo della popolazione diminuisce la domanda di vestiario, perciò il settore tessile attraversa una crisi:

oltre al calo della domanda, scarseggiava anche la materia prima poiché il costo della lana pregiata inglese era
aumentato in seguito alla guerra dei cent’anni.

Alcune regioni si specializzano nella produzione di ben di lusso, mentre altre per abbattere i costi utilizzano materie
prime meno pregiate e che richiedono meno lavorazione.

BANCAROTTE E FALLIMENTI

Per mantenere gli eserciti e finanziare le guerre i sovrani europei richiedono grandi prestiti alle banche, ma in seguito
non potendo restituirli coniano un’enorme quantità di denaro e così facendo causano un’enorme inflazione.

Per via della mancata restituzione di questi prestiti, molte banche europee fallirono.
Le banche fiorentine falliscono per via del prestito a Edoardo III re d’Inghilterra per la guerra dei cent’anni.

PESTE NERA

L’epidemia della peste scoppia nel 1347 sulle navi dei mercanti genovesi provenienti dal Mar Nero. I marinai morti
avevano il corpo pieno di chiazze di color scuro e di tumefazioni nerastre sul luogo della puntura

Incubazione da 2 a 12 giorni, influenza, febbre, vomito, vertigini, dolore alle ossa. Bubboni: rigonfiamenti dei linfonodi.

Si poteva sopravvivere, ma esistevano anche la peste polmonare e quella setticemica che avevano una mortalità vicina
al 100%

DIFFUSIONE DELLA PESTE

Si originò in Asia intorno al 1340 e si diffonde verso l’Europa prima tramite le vie carovaniere del medio oriente e in
seguito tramite i mercanti genovesi di caffa. I cadaveri degli appestati venivano anche catapultati dai mongoli oltre le
mura delle città per sterminare gli assediati. In quattro anni morirono 25 milioni di persone e la diminuzione
demografica si aggirava tra il 30% e il 70% a seconda delle zone.

È causata da un batterio chiamato Yersinia pestis che contagia i roditori, in seguito una pulce dei roditori chiamata
Xenopsylla cheopis trasmette questa malattia agli umani.

Veniva considerata come malattia dell’aria o malattia causata dall’influenza negativa degli astri.

Veniva curata col salasso o con l’utilizzo di sanguisughe, si consigliava la purificazione del corpo e dell’aria circostante,
una dieta ferrea e riposo assoluto. Era sconsigliato l’esercizio fisico poiché fa traspirare.

ALTRE CAUSE

Si pensava fosse una punizione divina e per questo ci si rivolgeva ai santi e si pensava che i simboli cristiani e le
preghiere avessero un potere “taumaturgico”. Pensando che fosse una causa demoniaca chiedevano protezione a dio e
ai santi.

SUPERSTIZIONE

Si utilizzavano pratiche anticoncezionali come intrugli di allume liquido e fiori di croco tritato; amuleti di cerume di
mulo; o lozioni disgustose che le donne dovevano strofinarsi sul corpo per ridurre il desiderio sessuale.

PROVVEDIMENTI

Quarantena /// pulizia sistematica /// fuochi /// Disinfestazione dei luoghi contagiati /// creazione dei lazzaretti ///
sepoltura sigillata /// chiusura porte della città /// fosse comuni

REAZIONI ALLA CRISI

I NOBILI: Intensificano lo sfruttamento dei contadini /// Affittano i lotti di terreno ai contadini /// Mezzadria:
pagamento del terreno con metà del raccolto /// attacco alle ricchezze della chiesa /// si danno al furto

Alcuni artigiani cercano di specializzarsi in beni di lusso per guadagnare il massimo dalla materia prima a loro
disposizione

Altri invece producono i generi facilmente vendibili e a basso costo come latte, burro, carne e lana.

I proprietari terrieri inglesi usano le “enclosures” (recinzioni) per delimitare gli “open fields” (campi aperti) e adibirli a
pascoli per il loro bestiame, allontanando così i contadini.

RIVOLTE CONTADINE

Francia (1358): jacquerie (da Jacque Bonhomme (come i nobili chiamavano i contadini)). Provoca 20 mila vittime
Inghilterra (1381): Per finanziare la guerra il re introduce la Poll-tax per tutti sopra i 15 anni. /// Ispirati dalle idee di
John Wycliff, che sosteneva l’uguaglianza, comincia una ribellione generale. /// Migliaia di contadini marciano su
Londra. /// Il re Riccardo II appena quattordicenne impaurito accoglie le richieste dei contadini, ma, quando se ne
vanno, manda l’esercito a reprimerli.

Firenze (1378): I ciompi erano i lavoratori della lana sfruttati che lavoravano fino a 18 ore al giorno. /// Guidati dal capo
operaio Michele di Lando, sfruttano il caos tra guelfi e ghibellini e si impadroniscono del palazzo del podestà. ///
Riescono a ottenere l’arte dei Ciompi /// i padroni dell’arte della lana si oppongono chiudendo le fabbriche, quindi i
sostenitori dei ciompi si tirano indietro e loro devono lasciare l’arte.

PAPATO

Nel 1215 muore Innocenzo III /// nel 1294 ascende al soglio Pontificio un eremita che prende il nome di Celestino V e
che si dimette dopo qualche mese. /// Sale Bonifacio VIII che riprende il programma di Innocenzo III: il papa è capo
assoluto e i sovrani devono sottomettersi a lui. /// Nel 1300 proclama l’anno santo e indice il primo Giubileo
promettendo l’indulgenza plenaria a chi lo avesse rispettato. // Grazie a questo arrivano ricchezze alla città e alla
chiesa.

SCONTRO CON FILIPPO IL BELLO

Nasce come conflitto finanziario: Filippo vuole che il clero in franca paghi le tasse al re; Bonifacio risponde con la bolla
papale Clericis laicos; e Filippo allora proibisce l’uscita di oro e argento dal regno bloccando così le tasse dirette al
vaticano.

Bonifacio scomunica Filippo e pubblica la unam sanctam nel 1302. Filippo convoca gli stati generali che lo appoggiano
dicendo che il suo potere deriva direttamente da Dio e quindi che non deve sottomettersi al papa.

Nel 1303 Filippo invia una spedizione armata ad Anagni che cattura il pontefice; Poi però viene liberato dagli anagnini e
muore.

CATTIVITA AVIGNONESE

Filippo riesce a far eleggere papa un vescovo francese che prende il nome di Clemente V e trasferisce la sede papale ad
Avignone fino al 1377. Nome da cattività babilonese: 500 a.c. ebrei a Babilonia.

Qui la chiesa si arricchisce in vari modi tra cui la vendita delle indulgenze per i defunti.

Il teologo inglese Wycliff dice che per essere credenti si può predicare il vangelo senza un prete e incita i suoi seguaci
(lollardi) a farlo.

SCISMA D’OCCIDENTE

Nel 1377 Gregorio XI riporta la sede papale a Roma. Alla sua morte gli ecclesiastici francesi non riconoscono l’eletto di
Roma Urbano VI ed eleggono un loro papa avignonese chiamato Clemente VII. Nel 1409 col concilio di Pisa viene eletto
Alessandro V come unico papa, ma i due papi in carica si rifiutano di dimettersi. Nel 1414 col concilio di Costanza si
elegge Martino V unico papa e si risolve lo scisma.

CONCILIARISTI

In seguito alla ricomposizione del papato si formano movimenti conciliaristi che vogliono affermare l’autorità del
concilio sopra a quella del pontefice. Questo contrasto culmina nel 1431 col Concilio di Basilea in cui Eugenio IV non
accetta le proposte del concilio di limitare il suo potere e, in seguito, nel 1449 i conciliaristi vengono sconfitti e
riconoscono come papa Niccolò V.

CRISI DELL’IMPERO

Nel 1250 muore Federico II. /// Dal 1254 al 1273 ci sono scontri per la successione (grande interregno). Alla fine si
elegge Rodolfo I che disinteressa all’Italia e attua una “germanizzazione” dell’impero.
Enrico VII di Lussemburgo diventa imperatore e vuole riottenere l’investitura a Roma. Nel 1310 scende in Italia, ma si fa
coinvolgere negli scontri tra fazioni, quindi viene eletto nel 1312 ma poi muore a Buonconvento nel 1313.

Nel 1355 Carlo IV diventa imperatore e l’anno dopo emana la Bolla d’oro che decreta che l’elezione dell’imperatore era
affidata a sette principi, quattro laici e tre ecclesiastici.

GUERRA DEI CENT’ANNI

La guerra nasce per vari motivi: Territoriali poiché gli inglesi avevano territori in Francia /// Dinastici poiché il re
d’Inghilterra era tecnicamente un vassallo del re di Francia anche se si rifiutava di prestargli omaggio // Commerciali
poiché gli inglesi avevano rapporti con le Fiandre per la lavorazione della lana.

Quando Carlo IV di Francia muore senza lasciare eredi, l’assemblea dei dignitari francesi elegge Filippo VI di Valois, ma
arriva anche Edoardo III (inglese) a rivendicare il trono e non riconosce Filippo VI.

Nel 1337 sbarca a Calais per rivendicare il trono di Francia. /// Nel 1346 gli inglesi vincono a Crécy e nel 1356 a Poitiers.
/// Nel 1360 con la pace di Brétigny il re francese riconosce le conquiste di Edoardo III e lui rinuncia alla corona
francese.

Il re francese Giovanni II il Buono affida il ducato di Borgogna a suo figlio Filippo l’Ardito che poi sposa Margherita delle
fiandre e forma una grande unione territoriale. Filippo rimane fedele al re di France, ma suo figlio Giovanni Senza
Paura in seguito si alleerà con gli inglesi.

Nel 1390 il re di Francia Carlo VI mostra segni di malattia mentale e di pazzia. Così comincia il conflitto tra borgognoni
(sostenuti da Giovanni Senza Paura) e armagnacchi (con Luigi d’Orleans).

Enrico V di Lancaster (re inglese) va ad aiutare i borgognoni che sconfiggono i francesi nella battaglia di Azincourt. In
seguito diventerà Enrico VI poiché nello stesso anno morirono Carlo VI ed Enrico V.

GIOVANNA D’ARCO

Nata nel 1412 e figlia di contadini agiati; a 16 Giovanna d’Arco ebbe una crisi mistica e sentì di essere guidata da dio a
dover salvare Orléans. Riuscì a farsi ascoltare da re Carlo di Valois e a prendere il comando delle truppe francesi. Nel
1429 Orléans viene liberata e Carlo fu consacrato come Carlo VIII. Il 24 maggio 1430 Giovanna d’Arco viene fatta
prigioniera e, nel 1431 viene bruciata a Rouen come strega. Nonostante ciò, nel 1435 il duca di Borgogna Filippo il
Buono figlio di Giovanni Senza Paura si riavvicina al re di Francia e, nel 1453, gli inglesi vengono scacciati dalla Francia.

GUERRA DELLE DUE ROSE

Riccardo II a 10 anni è re, suo zio regge il trono per lui (Giovanni di Gand, duca di Lancaster). Nel 1399 il figlio Enrico fa
deporre suo cugino Riccardo e si fa nominare re come Enrico IV, poi passa Enrico V e diventa re Enrico VI a un anno,
quindi viene nominato nel 1454 Riccardo, duca di York, come suo protettore. Però poi gli York si ribellano
all’inefficienza del governo dei Lancaster e comincia la Guerra delle Due Rose.

Il conflitto dura dal 1455 al 1485 e viene vinto dalla famiglia dei Tudor, imparentata sia con gli York che con i Lancaster.
Così viene eletto Enrico VII Tudor e l’Inghilterra riprende la sua crescita.

1196 Temujin viene proclamato Gengis Khan 1302 Unam Sanctam

1227 muore Gengis Khan 1303 Schiaffo d'Anagni ecc.

1347 scoppia la peste 1309 - 1377 Cattività avignonese

1358 Jacquerie (Rivolta contadina in Francia) 1378 - 1417 Scisma d’occidente

1381 Rivolta contadina in Inghilterra 1337 - 1453 Guerra dei cent'anni

1378 Rivolta dei Ciompi 1360 pace di Brétigny


1215 muore Innocenzo III 1431 morte Giovanna d'Arco

1300 primo Giubileo 1453 Inglesi scacciati dalla Francia 1455 - 1485 Guerra delle due rose

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