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GE Fanuc Automation

Controlli Numerici Computerizatti

Series 16i / 18i / 160i / 180i - Model MA

Manuale dell'Operatore

B- 63014IT/01 March 1998


In questo manuale abbiamo cercato di descrivere tutte le funzioni di questi sistemi. Però,
a causa del grande numero di possibilità, non possiamo descrivere tutto ciò che non deve
essere fatto, né tutto ciò che non può essere fatto.
Pertanto, le funzioni e le combinazioni di operazioni che non sono date specificamente
come possibili in questo manuale devono essere considerate ”impossibili”.
NORME DI SICUREZZA

Questa sezione descrive le norme di sicurezza per l’uso delle unità CNC. E’ essenziale che queste norme siano
osservate dall’utilizzatore per assicurare la sicurezza del funzionamento delle macchine equipaggiate con unità
CNC (tutte le descrizioni fornite in questa sezione assumono questa configurazione). Alcune norme si riferiscono
a specifiche funzioni e pertanto possono non essere applicabili a certe unità CNC.
Gli utilizzatori devono anche osservare le norme di sicurezza relative alla macchina, così come sono descritte nel
corrispondente manuale predisposto dal costruttore della macchina utensile. Prima di far funzionare la macchina
o di creare un programma che ne controlli il funzionamento, l’operatore deve avere piena familiarità con il
contenuto di questo manuale e del corrispondente manuale fornito dal costruttore della macchina utensile.

Indice

1. DEFINIZIONE DI DIFFIDA, AVVERTIMENTO E NOTA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . s–4

2. DIFFIDE E AVVERTENZE DI CARATTERE GENERALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . s–5

3. DIFFIDE E AVVERTENZE RELATIVE ALLA PROGRAMMAZIONE . . . . . . . . . . . s–7

4. DIFFIDE E AVVERTENZE RELATIVE ALLE OPERAZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . s–9

5. DIFFIDE RELATIVE ALLA MANUTENZIONE ORDINARIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . s–11

s–3
NORME DI SICUREZZA B–63014IT/01

1 DEFINIZIONE DI DIFFIDA, AVVERTIMENTO E NOTA

Questo manuale include le norme di sicurezza che devono essere osservate per proteggere
l’utilizzatore e per evitare di danneggiare la macchina. Le norme sono suddivise in diffide e
avvertenze in base al loro peso in termini di sicurezza. Le informazioni supplementari sono
classificate come note. Leggere attentamente le diffide, le avvertenze e le note, prima di tentare di
usare la macchina.

DIFFIDA

Questa indicazione viene data quando esiste il pericolo di lesioni dell’operatore o di danneggiamenti
della macchina se non viene seguita la procedura indicata.

AVVERTENZA

Questa indicazione viene data quando il mancato rispetto della procedura indicata può danneggiare
la macchina.

NOTA

Le note sono usate per fornire informazioni supplementari, diverse dalle diffide e dalle avvertenze.

 Leggere attentamente questo manuale e deporlo in un posto sicuro.

s–4
B–63014IT/01 NORME DI SICUREZZA

2 DIFFIDE E AVVERTENZE DI CARATTERE GENERALE

DIFFIDA

1. Non tentare mai di lavorare un pezzo senza aver prima verificato il funzionamento della
macchina. Prima di iniziare una produzione, assicurarsi che la macchina operi correttamente
attraverso una lavorazione di prova usando, per esempio, le funzioni blocco a blocco,
regolazione della velocità di avanzamento o blocco macchina, o facendo lavorare la macchina
senza aver montato né il pezzo né l’utensile. La mancata verifica del corretto funzionamento
della macchina può dare luogo a comportamenti inattesi della macchina stessa, con la possibilità
di danneggiare il pezzo o la macchina e di ferire l’operatore.
2. Prima di avviare la macchina controllare attentamente i dati specificati.
Il funzionamento della macchina sulla base di dati non corretti può dare luogo a comportamenti
inattesi della macchina stessa, con la possibilità di danneggiare il pezzo o la macchina e di ferire
l’operatore.
3. Assicurarsi che gli avanzamenti specificati siano appropriati all’operazione da eseguire.
Generalmente per ogni macchina esiste una specifica velocità massima di avanzamento. La
velocità di avanzamento appropriata dipende dall’operazione che si intende eseguire.
Consultare il manuale fornito insieme alla macchina per determinare la velocità massima di
avanzamento ammessa. Se la macchina opera con una velocità di avanzamento non appropriata,
essa può comportarsi in modo inatteso, con la possibilità di danneggiare il pezzo o la macchina
e di ferire l’operatore.
4. Se si usa una funzione di compensazione utensile, controllare attentamente l’entità e la direzione
della compensazione.
Il funzionamento della macchina sulla base di dati non corretti può dare luogo a comportamenti
inattesi della macchina stessa, con la possibilità di danneggiare il pezzo o la macchina e di ferire
l’operatore.
5. I parametri del CNC e del PMC sono impostati in fabbrica. Normalmente non è necessario
cambiarli. Quando, tuttavia, non esistono alternative alla modifica di un parametro, assicurarsi
di averne compreso perfettamente la funzione prima di procedere a qualsiasi variazione.
L’errata impostazione di un parametro può dare luogo a comportamenti inattesi della macchina,
con la possibilità di danneggiare il pezzo o la macchina e di ferire l’operatore.
6. Immediatamente dopo l’accensione, non taccare nessuno dei tasti del pannello MDI finché non
compaiono lo schermo posizione o lo schermo allarmi.
Alcuni tasti del pannello MDI sono dedicati alla manutenzione o ad altre operazioni speciali.
Premere uno di questi tasti può mettere il CNC in uno stato diverso da quello normale. Avviare
la macchina in questo stato può dar luogo ad un comportamento inatteso della medesima.
7. Il manuale dell’operatore e il manuale di programmazione forniti insieme al CNC forniscono
una descrizione generale delle funzioni della macchina, incluse le funzioni opzionali. Notare che
le funzioni opzionali variano da una macchina all’altra. Di conseguenza, alcune delle funzioni
descritte nei manuali del CNC possono non essere disponibili su uno specifico modello. In caso
di dubbio, controllare le specifiche della macchina.

s–5
NORME DI SICUREZZA B–63014IT/01

DIFFIDA

8. Alcune funzioni possono essere state implementate su richiesta del costruttore della macchina
utensile. Prima di usare una di queste funzioni, consultare il manuale predisposto dal costruttore
della macchina utensile per i dettagli e le eventuali avvertenze relativi a tale funzione.

NOTA

I programmi, i parametri, e le variabili macro sono registrati nella memoria non volatile del CNC.
Normalmente questi dati non vengono persi allo spegnimento del CNC stesso. Tuttavia, essi
possono essere cancellati inavvertitamente o può rendersi necessario cancellarli dalla memoria non
volatile nell’ambito di una procedura di ripristino dopo un errore.
Per proteggersi da tale situazione e garantire un rapido ripristino dei dati così cancellati, eseguire
una copia di sicurezza di tutti i dati vitali e conservarla in un luogo sicuro.

s–6
B–63014IT/01 NORME DI SICUREZZA

3 DIFFIDE E AVVERTENZE RELATIVE ALLA


PROGRAMMAZIONE

Questa sezione fornisce le principali norme di sicurezza relative alla programmazione. Prima di
iniziare a scrivere un programma leggere attentamente il manuale dell’operatore e il manuale di
programmazione forniti insieme al CNC. E’ necessario avere piena familiarità con il contenuto di
questi manuali.

DIFFIDA

1. Impostazione del sistema di coordinate


Se il sistema di coordinate non è impostato correttamente la può comportarsi in modo inaspettato
nell’esecuzione di un programma peraltro corretto.
Questo inatteso comportamento può danneggiare l’utensile, la macchina o il pezzo e può causare
lesioni all’operatore.
2. Posizionamento con interpolazione non lineare
Quando si usa il posizionamento con interpolazione non lineare (posizionamento con
movimento non lineare fra il punto iniziale e il punto finale), è necessario controllare
attentamente il percorso utensile.
Il posizionamento comporta movimenti rapidi. Se l’utensile entra in collisione con il pezzo,
possono derivarne danni all’utensile, alla macchina o al pezzo e lesioni all’operatore.
3. Funzioni che coinvolgono un asse rotativo
Quando si usano l’interpolazione in coordinate polari o il controllo della direzione normale
(perpendicolare), fare molta attenzione alla velocità dell’asse rotativo. Una programmazione non
corretta può dar luogo ad una velocità di rotazione dell’asse troppo alta, in grado di provocare
il distacco dal mandrino del pezzo o dell’utensile, se questi non sono sufficientemente bloccati.
Un incidente di questo genere può facilmente danneggiare il pezzo, l’utensile o la macchina e
ferire l’operatore.
4. Conversione pollici/millimetri
La commutazione pollici/millimetri non cambia le unità di misura dei dati come lo spostamento
dell’origine del pezzo, i parametri e la posizione corrente. Prima di avviare la macchina, quindi,
è necessario determinare il tipo delle unità di misura utilizzate. Il tentativo di eseguire
un’operazione qualsiasi quando i dati specificati non sono validi può danneggiare il pezzo,
l’utensile o la macchina e ferire l’operatore.
5. Controllo della velocità di taglio costante
Quando un asse soggetto al controllo della velocità di taglio costante si avvicina all’origine del
sistema di coordinate del pezzo, la velocità del mandrino può aumentare eccessivamente. Quindi,
è necessario specificare la velocità massima ammessa. Una specifica non corretta di questa
velocità massima può danneggiare il pezzo, l’utensile o la macchina e ferire l’operatore.

s–7
NORME DI SICUREZZA B–63014IT/01

DIFFIDA

6. Controllo della corsa


Dopo l’accensione, eseguire un ritorno manuale al punto di riferimento come richiesto. Il
controllo della corsa non è possibile prima dell’esecuzione del ritorno manuale al punto di
riferimento. Notare che quando il controllo della corsa è disabilitato, non vengono segnalati
allarmi nel caso in cui venga superato un fine corsa. Questo può danneggiare il pezzo, l’utensile
o la macchina e ferire l’operatore.
7. Controllo di interferenza della torretta
Il controllo di interferenza della torretta viene eseguito durante il funzionamento automatico,
sulla base dei dati utensile specificati. Se questi dati non corrispondono all’utensile
effettivamente utilizzato, il controllo di interferenza non può essere eseguito correttamente.
Questo può danneggiare il pezzo, l’utensile o la macchina e ferire l’operatore.
Dopo l’accensione, o dopo aver selezionato manualmente una torretta, avviare sempre il
funzionamento automatico e specificare il numero dell’utensile da utilizzare.
8. Modo assoluto/incrementale
Se un programma creato usando valori assoluti viene eseguito nel modo incrementale o
viceversa, La macchina può comportarsi in modo inatteso.
9. Selezione del piano
Se per l’interpolazione circolare, l’interpolazione elicoidale o un ciclo fisso la specifica del piano
non è corretta, la macchina può comportarsi in modo inatteso. Per i dettagli, fare riferimento alla
descrizione delle varie funzioni.
10. Salto al limite di coppia
Prima di specificare un salto al limite di coppia, applicare il limite di coppia. Se viene specificato
un salto al limite di coppia senza che sia stato effettivamente applicato il limite di coppia, una
comando di movimento verrà eseguito senza eseguire il salto.
11. Immagine speculare programmabile
Notare che quando viene abilitata l’immagine speculare programmabile le operazioni
programmate cambiano considerevolmente.
12. Funzione di compensazione
Se nel modo compensazione vengono specificati un comando basato sul sistema di coordinate
della macchina o un comando di ritorno al punto di riferimento, la compensazione viene
temporaneamente cancellata, Questo può provocare un comportamento inatteso della macchina.
Prima di specificare uno di questi comandi, quindi, cancellare sempre il modo compensazione.

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B–63014IT/01 NORME DI SICUREZZA

4 DIFFIDE E AVVERTENZE RELATIVE ALLE OPERAZIONI

Questa sezione presenta le norme di sicurezza relativa alle operazioni della macchina. Prima di
operare sulla macchina leggere attentamente il manuale dell’operatore e il manuale di
programmazione forniti insieme al CNC. E’ necessario avere piena familiarità con il contenuto di
questi manuali.

DIFFIDA

1. Funzionamento manuale
Quando si eseguono operazioni manuali, determinare la posizione corrente dell’utensile e del
pezzo e assicurarsi che l’entità, la direzione e la velocità di avanzamento dei movimenti siano
state specificate correttamente. Un’operazione non corretta può danneggiare il pezzo, l’utensile
o la macchina e ferire l’operatore.
2. Ritorno manuale al punto di riferimento
Dopo l’accensione, eseguire il ritorno manuale al punto di riferimento come richiesto. Se la
macchina viene fatta funzionare senza aver prima eseguito il ritorno manuale al punto di
riferimento, essa può comportarsi in modo inatteso. Prima del ritorno manuale al punto di
riferimento, il controllo della corsa è disabilitato. Un’operazione inattesa può danneggiare il
pezzo, l’utensile o la macchina e ferire l’operatore.
3. Comando numerico manuale
Quando si specifica un comando numerico manuale determinare la posizione corrente del pezzo
e dell’utensile, assicurarsi che l’asse, la direzione e l’intero comando siano specificati
correttamente e che tutti i valori introdotti siano validi.
Il tentativo di eseguire un comando non valido può danneggiare il pezzo, l’utensile o la macchina
e ferire l’operatore.
4. Avanzamento manuale con volantino
Nell’avanzamento manuale con volantino, la rotazione del volantino quando il fattore di scala
applicato è grande, ad esempio 100, provoca un movimento rapido dell’utensile o della tavola.
La mancanza di attenzione nell’eseguire questa operazione può causare danni al pezzo,
all’utensile o alla macchina e può causare ferite all’operatore.
5. Disabilitazione della regolazione
Se durante la filettatura, la maschiatura o la maschiatura rigida la regolazione della velocità è
disabilitata (in base al contenuto di una variabile macro), la velocità non può essere prevista, con
possibili danneggiamenti del pezzo, dell’utensile o della macchina e con possibili lesioni
dell’operatore.
6. Operazioni di preset/origine
In linea di principio, non tentare mai un’operazione di preset/origine quando la macchina sta
funzionando sotto il controllo di un programma. Altrimenti la macchina può comportarsi in
modo inatteso, con possibili danneggiamenti del pezzo, dell’utensile o della macchina e con
possibili lesioni dell’operatore.

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NORME DI SICUREZZA B–63014IT/01

DIFFIDA

7. Spostamento del sistema di coordinate del pezzo


Gli interventi manuali, il funzionamento nello stato di blocco macchina o l’applicazione
dell’immagine speculare possono spostare il sistema di coordinate del pezzo. Prima di far
funzionare la macchina sotto il controllo di un programma, controllare attentamente il sistema
di coordinate. Se la macchina viene fatta operare sotto il controllo di un programma senza tener
conto di un eventuale spostamento del sistema di coordinate del pezzo, la macchina può
comportarsi in modo inatteso, con possibili danneggiamenti del pezzo, dell’utensile o della
macchina e con possibili lesioni dell’operatore.
8. Pannello software dell’operatore e commutatori a menu
Se si usano il pannello software dell’operatore e i commutatori a menu, il pannello MDI permette
di specificare operazioni non supportate dal pannello dell’operatore di macchina, quali la
commutazione del modo, la variazione dei valori di regolazione e i comandi di avanzamento in
jog. Però, operando inavvertitamente sui tasti del pannello MDI è possibile causare un
comportamento inatteso della macchina, con possibili danneggiamenti del pezzo, dell’utensile
o della macchina e con possibili lesioni dell’operatore.
9. Intervento manuale
Se durante il funzionamento della macchina sotto il controllo del programma viene eseguito un
intervento manuale, alla ripartenza della macchina il percorso utensile può variare. Prima di far
ripartire la macchina dopo un intervento manuale, quindi, controllare la posizione del
commutatore assoluto in manuale, l’impostazione dei parametri e lo stato del modo di comando
assoluto/incrementale.
10. Feed hold, regolazione della velocità di avanzamento e blocco singolo
Le funzioni feed hold, regolazione della velocità di avanzamento e blocco singolo possono essere
disabilitate tramite la variabile macro di sistema #3004. Quando la macchina opera in queste
condizioni fare molta attenzione.
11. Prova a vuoto
Normalmente, la prova a vuoto si usa per verificare il funzionamento della macchina sotto il
controllo di un programma. Durante una prova a vuoto, la macchina lavora alla velocità di
avanzamento per la prova a vuoto, che è diversa dalla velocità di avanzamento programmata.
Notare che la velocità di avanzamento per la prova a vuoto può essere maggiore della velocità
di avanzamento programmata.
12. Compensazione raggio utensile nel modo MDI
Mettere una particolare attenzione nella specifica del percorso utensile di un movimento
comandato nel modo MDI, perché in questo caso la compensazione raggio utensile non è
applicata. Quando viene introdotto un comando in MDI interrompendo il funzionamento
automatico nel modo compensazione raggio utensile, fare molta al percorso dell’utensile alla
ripresa del funzionamento automatico. Per i dettagli fare riferimento alle corrispondenti sezioni
del manuale.
13. Editazione del programma pezzo
Se la macchina viene fermata e viene editato (modifica, inserimento o cancellazione di parole
o blocchi) il programma pezzo in esecuzione, quando viene ripresa la lavorazione sotto il
controllo del programma la macchina può comportarsi in modo inaspettato. In linea di principio,
non modificare, inserire o cancellare i comandi contenuti nel programma in esecuzione.

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B–63014IT/01 NORME DI SICUREZZA

5 DIFFIDE RELATIVE ALLA MANUTENZIONE ORDINARIA

DIFFIDA

1. Sostituzione della batteria della memoria


Sostituire la batteria della memoria a CNC acceso, dopo aver messo la macchina nella condizione
di arresto in emergenza. Poiché questa operazione deve essere eseguita a CNC acceso e con
l’armadio aperto, essa può essere eseguita esclusivamente da personale che abbia ricevuto un
addestramento sui temi della sicurezza e della manutenzione ufficialmente accettato.
Durante la sostituzione della batteria fare attenzione a non toccare i circuiti ad alta tensione
(contrassegnati con il simbolo e protetti da un coperchio isolante).
Toccare un circuito ad alta tensione scoperto comporta un rischio di scossa elettrica
estremamente grave.

NOTA

Il CNC usa la batteria per preservare il contenuto della sua memoria, programmi, correzioni,
parametri, ecc., anche quando l’alimentazione esterna non è applicata.
In caso di caduta della tensione della batteria sul pannello dell’operatore o sul video del CNC
compare un allarme di bassa tensione della batteria.
Se compare questo allarme, sostituire la batteria entro una settimana, o il contenuto della memoria
del CNC verrà perso.
Per la descrizione dettagliata della procedura per la sostituzione della batteria fare riferimento alla
corrispondente sezione del manuale dell’operatore.

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NORME DI SICUREZZA B–63014IT/01

DIFFIDA

2. Sostituzione della batteria dell’encoder assoluto


Sostituire la batteria dell’encoder assoluto a CNC acceso, dopo aver messo la macchina nella
condizione di arresto in emergenza. Poiché questa operazione deve essere eseguita a CNC acceso
e con l’armadio aperto, essa può essere eseguita esclusivamente da personale che abbia ricevuto
un addestramento sui temi della sicurezza e della manutenzione ufficialmente accettato.
Durante la sostituzione della batteria fare attenzione a non toccare i circuiti ad alta tensione
(contrassegnati con il simbolo e protetti da un coperchio isolante).
Toccare un circuito ad alta tensione scoperto comporta un rischio di scossa elettrica
estremamente grave.

NOTA

L’encoder assoluto usa la batteria per preservare la posizione assoluta memorizzata.


In caso di caduta della tensione della batteria sul pannello dell’operatore o sul video del CNC
compare un allarme di bassa tensione della batteria.
Se compare questo allarme, sostituire la batteria entro una settimana, o la posizione assoluta
memorizzata dall’encoder verrà persa.
Per la descrizione dettagliata della procedura per la sostituzione della batteria fare riferimento alla
corrispondente sezione del manuale dell’operatore.

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B–63014IT/01 NORME DI SICUREZZA

DIFFIDA

3. Sostituzione dei fusibili


Per alcune unità, il capitolo del manuale dell’operatore relativo alla manutenzione ordinaria
descrive la procedura per la sostituzione dei fusibili.
Tuttavia, prima di procedere alla sostituzione di un fusibile è necessario individuare e rimuovere
la causa che ne ha provocato la bruciatura.
Per questo motivo, questa operazione può essere eseguita esclusivamente da personale che abbia
ricevuto un addestramento sui temi della sicurezza e della manutenzione ufficialmente accettato.
Quando si sostituisce un fusibile con l’armadio elettrico aperto fare attenzione a non toccare i
circuiti ad alta tensione (contrassegnati con il simbolo e protetti da un coperchio isolante).
Toccare un circuito ad alta tensione scoperto comporta un rischio di scossa elettrica
estremamente grave.

s–13
B–63014IT/01 Indice Generale
NORME DI SICUREZZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . s–1

I. INTRODUZIONE
1. INTRODUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
1.1 SCHEMA GENERALE DI UTILIZZO DI UNA MACCHINA UTENSILE . . . . . . . . . . . . . . . . 5
1.2 NOTE SULLA LETTURA DEL MANUALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

II. PROGRAMMAZIONE
1. INTRODUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
1.1 MOVIMENTO DELL’UTENSILE LUNGO IL PROFILO DEL PEZZO – INTERPOLAZIONE 12
1.2 AVANZAMENTO – FUNZIONE AVANZAMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
1.3 DISEGNO DEL PEZZO E MOVIMENTO DELL’UTENSILE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
1.3.1 Punto di riferimento (una posizione fissa sulla macchina) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
1.3.2 Sistema di coordinate del disegno del pezzo e sistema di coordinate specificato
dal CNC – Sistema di coordinate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16
1.3.3 Programmazione delle quote per il movimento dell’utensile – Comandi assoluti e incrementali . . . . 19
1.4 VELOCITA’ DI TAGLIO – FUNZIONE VELOCITA’ DEL MANDRINO . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
1.5 SELEZIONE DELL’UTENSILE DA USARE NELLE VARIE LAVORAZIONI –
FUNZIONE UTENSILE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
1.6 COMANDI PER LE FUNZIONI DELLA MACCHINA – FUNZIONI MISCELLANEE . . . . . . 22
1.7 CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
1.8 GEOMETRIA DELL’UTENSILE E MOVIMENTI PROGRAMMATI DELL’UTENSILE . . . . . 26
1.9 AMPIEZZA DEL MOVIMENTO DELL’UTENSILE – ZONA DI SICUREZZA . . . . . . . . . . . . 27

2. ASSI CONTROLLATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
2.1 ASSI CONTROLLATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29
2.2 NOMI DEGLI ASSI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29
2.3 SISTEMA DI INCREMENTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
2.4 CORSA MASSIMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32

3. FUNZIONI PREPARATORIE (CODICI G) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33

4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38
4.1 POSIZIONAMENTO (G00) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39
4.2 POSIZIONAMENTO UNIDIREZIONALE (G60) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41
4.3 INTERPOLAZIONE LINEARE (G01) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43
4.4 INTERPOLAZIONE CIRCOLARE (G02, G03) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45
4.5 INTERPOLAZIONE ELICOIDALE (G02, G03) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49
4.6 INTERPOLAZIONE ELICOIDALE B (G02, G03) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50
4.7 INTERPOLAZIONE A SPIRALE, INTERPOLAZIONE CONICA (G02, G03) . . . . . . . . . . . . . 51
4.8 INTERPOLAZIONE IN COORDINATE POLARI (G12.1, G13.1) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56
4.9 INTERPOLAZIONE CILINDRICA (G07.1) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60

c–1
INDICE GENERALE B–63014IT/01

4.10 INTERPOLAZIONE INVOLUTA (G02.2, G03.2) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63


4.11 INTERPOLAZIONE ESPONENZIALE (G02.3, G03.3) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69
4.12 INTERPOLAZIONE RACCORDATA (G05.1) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73
4.13 INTERPOLAZIONE NURBS (G06.2) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77
4.14 INTERPOLAZIONE CON ASSE IPOTETICO (G07) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82
4.15 FILETTATURA (G33) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 84
4.16 FUNZIONE DI SALTO (G31) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86
4.17 SALTO MULTIPASSO (G31) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 88
4.18 SEGNALE DI SALTO AD ALTA VELOCITA’ (G31) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89
4.19 SEGNALE DI SALTO AD ALTA VELOCITA’ CONTINUO (G31) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 90

5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91
5.1 INTRODUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 92
5.2 RAPIDO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94
5.3 AVANZAMENTO IN LAVORO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95
5.4 CONTROLLO DELLA VELOCITA’ DI AVANZAMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100
5.4.1 Arresto esatto (G09, G61) Modo lavorazione (G64) Modo maschiatura (G63) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 101
5.4.2 Regolazione automatica della velocità sugli spigoli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102
5.4.2.1 Riduzione della velocità sugli spigoli interni (G62) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102
5.4.2.2 Riduzione della velocità nell’interpolazione circolare interna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 105
5.4.3 Decelerazione automatica sugli spigoli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 106
5.4.3.1 Decelerazione sugli spigoli in base all’angolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 106
5.4.3.2 Decelerazione sugli spigoli in base alla differenza di velocità fra gli assi . . . . . . . . . . . . . . . . 109
5.5 SOSTA (G04) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 113

6. PUNTO DI RIFERIMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 114


6.1 RITORNO AL PUNTO DI RIFERIMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 115
6.2 RITORNO AL PUNTO DI RIFERIMENTO FLOTTANTE (G30.1) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120

7. SISTEMA DI COORDINATE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 121


7.1 SISTEMA DI COORDINATE DELLA MACCHINA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 122
7.2 SISTEMA DI COORDINATE DEL PEZZO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 123
7.2.1 Impostazione del sistema di coordinate del pezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 123
7.2.2 Selezione del sistema di coordinate del pezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 124
7.2.3 Cambiamento del sistema di coordinate del pezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125
7.2.4 Preset del sistema di coordinate del pezzo (G92.1) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 128
7.2.5 Sistemi di coordinate del pezzo addizionali (G54.1 o G54) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130
7.3 SISTEMA DI COORDINATE LOCALI (G52) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 132
7.4 SELEZIONE DEL PIANO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 134

8. VALORI DELLE COORDINATE DIMENSIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135


8.1 PROGRAMMAZIONE ASSOLUTA E INCREMENTALE (G90, G91) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136
8.2 PROGRAMMAZIONE IN COORDINATE POLARI (G15, G16) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137
8.3 CONVERSIONE POLLICI/MILLIMETRI (G20, G21) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 140
8.4 PROGRAMMAZIONE DEL PUNTO DECIMALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 141

9. FUNZIONE VELOCITA’ MANDRINO (FUNZIONE S) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 142


9.1 SPECIFICA DELLA VELOCITA’ DEL MANDRINO CON UN CODICE . . . . . . . . . . . . . . . . . 143

c–2
B–63014IT/01 INDICE GENERALE

9.2 SPECIFICA DIRETTA DELLA VELOCITA’ DEL MANDRINO (COMANDO S–5 CIFRE) . . 143
9.3 CONTROLLO DELLA VELOCITA’ DI TAGLIO COSTANTE (G96, G97) . . . . . . . . . . . . . . . . 144
9.4 RILEVAZIONE DELL’ERRORE DI VELOCITA’ DEL MANDRINO (G25, G26) . . . . . . . . . . . 147

10. FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 150


10.1 FUNZIONE DI SELEZIONE UTENSILE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 151
10.2 GESTIONE VITA UTENSILI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 152
10.2.1 Dati della gestione vita utensili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 153
10.2.2 Registrazione, modifica e cancellazione dei dati della gestione vita utensili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 154
10.2.3 Comando della gestione vita utensili in un programma pezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 157
10.2.4 Vita utensili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 160

11. FUNZIONI AUSILIARIE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 161


11.1 FUNZIONI AUSILIARIE (FUNZIONI M) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 162
11.2 PIU’ CODICI M IN UN BLOCCO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 163
11.3 FUNZIONE DI CONTROLLO DEI GRUPPI DI CODICI M . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 164
11.4 SECONDA FUNZIONE AUSILIARIA (CODICI B) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 165

12. CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 166


12.1 COMPONENTI DEL PROGRAMMA DIVERSE DALLA SEZIONE PROGRAMMA . . . . . . . 168
12.2 CONFIGURAZIONE DELLA SEZIONE PROGRAMMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 171
12.3 SOTTOPROGRAMMI (M98, M99) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 177
12.4 NUMERO PROGRAMMA DI 8 CIFRE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 181

13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA PROGRAMMAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . 184


13.1 CICLI FISSI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 185
13.1.1 Ciclo di foratura a tratti ad alta velocità (G73) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 189
13.1.2 Ciclo di maschiatura sinistrorsa (G74) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 191
13.1.3 Ciclo di barenatura fine (G76) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 193
13.1.4 Ciclo di foratura, ciclo di centratura (G81) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 195
13.1.5 Ciclo di foratura, ciclo di allargamento del foro (G82) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 197
13.1.6 Ciclo di foratura a tratti (G83) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 199
13.1.7 Ciclo di foratura a tratti con rilevazione del sovraccarico (G83) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 201
13.1.8 Ciclo di maschiatura (G84) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 205
13.1.9 Ciclo di barenatura (G85) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 207
13.1.10 Ciclo di barenatura (G86) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 209
13.1.11 Ciclo di barenatura, ciclo di barenatura posteriore (G87) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 211
13.1.12 Ciclo di barenatura (G88) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 213
13.1.13 Ciclo di barenatura (G89) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 215
13.1.14 Cancellazione del ciclo fisso (G80) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 217
13.2 MASCHIATURA RIGIDA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 220
13.2.1 Maschiatura rigida (G84) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 221
13.2.2 Maschiatura rigida sinistrorsa (G74) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 224
13.2.3 Maschiatura rigida a tratti (G84 o G74) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 227
13.2.4 Cancellazione del ciclo fisso (G80) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 229
13.3 CICLI FISSI DI RETTIFICA (PER RETTIFICATRICI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 230
13.3.1 Ciclo di rettifica a tuffo (G75) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 231
13.3.2 Ciclo di rettifica a tuffo con misuratore (G77) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 233

c–3
INDICE GENERALE B–63014IT/01

13.3.3 Ciclo di rettifica piana con avanzamento continuo (G78) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 235


13.3.4 Ciclo di rettifica piana con avanzamento intermittente (G79) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 237
13.4 COMPENSAZIONE USURA MOLA CON RAVVIVATURA CONTINUA
(PER RETTIFICATRICI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 239
13.5 COMPENSAZIONE AUTOMATICA DEL DIAMETRO DELLA MOLA
DOPO LA RAVVIVATURA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 240
13.5.1 Controllo del diametro minimo della mola (per rettificatrici) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 240
13.6 RETTIFICA LUNGO IL PROFILO DEL PEZZO (PER RETTIFICATRICI) . . . . . . . . . . . . . . . . 241
13.7 SMUSSI E RACCORDI OPZIONALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 242
13.8 FUNZIONE DI MOVIMENTO ESTERNO (G81) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 245
13.9 COPIA DELLA FIGURA (G72.1, G72.2) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 246
13.10 CONVERSIONE DELLE COORDINATE NELLO SPAZIO (G68, G69) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 253
13.11 FUNZIONE DI INDEXAGGIO DELLA TAVOLA ROTANTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 260

14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 263


14.1 COMPENSAZIONE LUNGHEZZA UTENSILE (G43, G44, G49) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 264
14.1.1 Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 264
14.1.2 Comandi G53, G28, G30 e G30.1 nel modo compensazione lunghezza utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . 269
14.2 MISURA AUTOMATICA DELLA LUNGHEZZA DELL’UTENSILE (G37) . . . . . . . . . . . . . . . 272
14.3 CORREZIONE UTENSILE (G45 – G48) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 276
14.4 COMPENSAZIONE RAGGIO UTENSILE B (G39 – G42) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 281
14.4.1 Compensazione raggio utensile a sinistra (G41) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 284
14.4.2 Compensazione raggio utensile a destra (G42) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 286
14.4.3 Interpolazione circolare compensata sugli spigoli (G39) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 288
14.4.4 Cancellazione della compensazione raggio utensile (G40) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 289
14.4.5 Commutazione fra compensazione a sinistra e compensazione a destra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 290
14.4.6 Variazione dell’entità della compensazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 291
14.4.7 Segno della compensazione e percorso del centro dell’utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 292
14.5 COMPENSAZIONE RAGGIO UTENSILE C (G40 – G42) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 294
14.6 DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA COMPENSAZIONE RAGGIO UTENSILE C . . . . . 300
14.6.1 Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 300
14.6.2 Movimento dell’utensile all’attivazione della compensazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 301
14.6.3 Movimento dell’utensile nel modo compensazione raggio utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 305
14.6.4 Movimento dell’utensile alla cancellazione della compensazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 319
14.6.5 Controllo di interferenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 325
14.6.6 Sovrataglio causato dalla compensazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 330
14.6.7 Comandi da MDI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 333
14.6.8 Comandi G53, G28, G30, G30.1 e G29 nel modo compensazione raggio utensile C . . . . . . . . . . . . . 334
14.6.9 Interpolazione circolare sugli spigoli (G39) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 353
14.7 COMPENSAZIONE UTENSILE TRIDIMENSIONALE (G40, G41) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 355
14.8 ENTITA’ DELLE CORREZIONI UTENSILE, NUMERO DEI CORRETTORI
E IMMISSIONE DEI DATI DA PROGRAMMA (G10) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 359
14.9 SCALA (G50, G51) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 361
14.10 ROTAZIONE DEL SISTEMA DI COORDINATE (G68, G69) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 366
14.11 CONTROLLO DELLA DIREZIONE NORMALE
(G40.1, G41.1, G42.1 o G150, G151, G152) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 372
14.12 IMMAGINE SPECULARE PROGRAMMABILE (G50.1, G51.1) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 377
14.13 COMPENSAZIONE USURA MOLA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 379

15. MACROISTRUZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 383


15.1 VARIABILI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 384

c–4
B–63014IT/01 INDICE GENERALE

15.2 VARIABILI DI SISTEMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 388


15.3 OPERAZIONI ARITMETICHE E LOGICHE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 396
15.4 FRASI MACRO E FRASI NC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 401
15.5 SALTI E RIPETIZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 402
15.5.1 Salto incondizionato (frase GOTO) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 402
15.5.2 Salto condizionato (frase IF) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 403
15.5.3 Ripetizione (frase WHILE) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 404
15.6 RICHIAMO DELLE MACRO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 407
15.6.1 Richiamo semplice (G65) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 408
15.6.2 Richiamo modale (G66) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 412
15.6.3 Richiamo di macro tramite codici G . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 414
15.6.4 Richiamo di macro tramite codici M . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 415
15.6.5 Richiamo di sottoprogrammi tramite codici M . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 416
15.6.6 Richiamo di sottoprogrammi tramite codici T . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 417
15.6.7 Esempio di programmazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 418
15.7 ELABORAZIONE DELLE FRASI MACRO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 420
15.8 REGISTRAZIONE DEI PROGRAMMI MACRO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 422
15.9 LIMITAZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 423
15.10 COMANDI DI EMISSIONE DEI DATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 424
15.11 MACRO ISTRUZIONI DI TIPO INTERRUPT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 428
15.11.1 Metodo di specifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 429
15.11.2 Descrizione della funzione di interrupt . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 430

16. SCHEMI DI LAVORAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 438


16.1 VISUALIZZAZIONE DEL MENU DEGLI SCHEMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 439
16.2 VISUALIZZAZIONE DEI DATI DEGLI SCHEMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 443
16.3 CODICI DEI CARATTERI, SOTTOPROGRAMMI, MACROISTRUZIONI E
VARIABILI DI SISTEMA PER GLI SCHEMI DI LAVORAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 447

17. IMMISSIONE PARAMETRI DA PROGRAMMA (G10) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 449

18. FORMATO NASTRO DELLA SERIE 15 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 451

19. FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE AD ALTA VELOCITA’ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 452


19.1 CICLO DI LAVORAZIONE AD ALTA VELOCITA’ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 453
19.2 LIMITAZIONE DELLA VELOCITA’ DI AVANZAMENTO IN BASE AL
RAGGIO DELL’ARCO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 455
19.3 CONTROLLO LOOK–AHEAD (G08) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 456
19.4 BUFFER REMOTO AD ALTA VELOCITA’ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 458
19.4.1 Buffer remoto ad alta velocità A (G05) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 458
19.4.2 Buffer remoto ad alta velocità B (G05) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 461
19.5 CONTROLLO DELLA CONTORNATURA AD ALTA PRECISIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 462
19.6 CONTROLLO CONTORNATURA AD ALTA PRECISIONE SEMPLICE (G05.1) . . . . . . . . . . 470
19.7 FUNZIONE DI MONITORAGGIO DELLA FINE DEL PROCESSO DI
DISTRIBUZIONE PER IL COMANDO DI LAVORAZIONE AD ALTA VELOCITA’ (G05) . . 475
19.8 INTERPOLAZIONE LINEARE AD ALTA VELOCITA’ (G05) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 476

20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 479


20.1 CONTROLLO SINCRONO SEMPLICE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 480

c–5
INDICE GENERALE B–63014IT/01

20.2 ROLL–OVER DELL’ASSE ROTATIVO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 483


20.3 RITIRO E RIPRISTINO DELL’UTENSILE (G10.6) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 484
20.4 CONTROLLO TANDEM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 487
20.5 CONTROLLO DELL’ASSE INCLINATO/CONTROLLO DELL’ASSE INCLINATO B . . . . . . 488
20.6 FUNZIONE DI OSCILLAZIONE (G80, G81.1) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 490
20.7 FUNZIONE PER DENTATRICI A CREATORE(G80, G81) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 496
20.8 ACCOPPIAMENTO ELETTRONICO SEMPLICE (G80, G81) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 502
20.9 FUNZIONI DI RITIRO E RIESECUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 507

21. FUNZIONI PER IL CONTROLLO DI DUE PERCORSI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 513


21.1 INTRODUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 514
21.2 ATTESA RECIPROCA DEI DUE PERCORSI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 515
21.3 MEMORIA COMUNE AI DUE PERCORSI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 517
21.4 COPIA DI UN PROGRAMMA FRA I DUE PERCORSI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 518

III. OPERAZIONI
1. INTRODUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 521
1.1 OPERAZIONI MANUALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 522
1.2 MOVIMENTO DELL’UTENSILE DA PROGRAMMA –
FUNZIONAMENTO AUTOMATICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 524
1.3 FUNZIONAMENTO AUTOMATICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 525
1.4 PROVA DEI PROGRAMMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 527
1.4.1 Controllo con movimento della macchina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 527
1.4.2 Visualizzazione della posizione a macchina ferma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 528
1.5 EDITAZIONE DEL PROGRAMMA PEZZO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 529
1.6 VISUALIZZAZIONE E IMPOSTAZIONE DEI DATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 530
1.7 VISUALIZZAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 533
1.7.1 Visualizzazione programmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 533
1.7.2 Visualizzazione della posizione corrente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 534
1.7.3 Visualizzazione allarmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 534
1.7.4 Visualizzazione numero pezzi e ore di funzionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 535
1.7.5 Visualizzazione grafica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 535
1.8 IMMISSIONE/EMISSIONE DEI DATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 536

2. UNITA’ OPERATIVE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 537


2.1 UNITA’ DI IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE DEI DATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 538
2.1.1 Unità CNC con LCD da 7.2”/8.4” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 539
2.1.2 Unità CNC con LCD da 9.5”/10.4” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 539
2.1.3 Unità MDI separata piccola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 540
2.1.4 Unità MDI separata standard (tipo orizzontale) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 541
2.1.5 Unità MDI separata standard (tipo verticale) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 542
2.1.6 Unità MDI separata standard (tipo verticale) (per 160i/180i) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 543
2.2 DESCRIZIONE DELLA TASTIERA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 544
2.3 TASTI FUNZIONE E TASTI SOFTWARE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 546
2.3.1 Schema generale delle operazioni eseguite sui vari schermi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 546
2.3.2 Tasti funzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 547

c–6
B–63014IT/01 INDICE GENERALE

2.3.3 Tasti software . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 548


2.3.4 Tastiera e buffer della tastiera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 564
2.3.5 Messaggi di avvertimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 565
2.3.6 Configurazione dei tasti software . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 566
2.4 UNITA’ ESTERNE DI IMMISSIONE/EMISSIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 567
2.4.1 Handy File GE FANUC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 569
2.4.2 Cassetta Floppy GE FANUC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 569
2.4.3 Scheda FA GE FANUC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 570
2.4.4 GE FANUC PPR . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 570
2.4.5 Lettore di nastro portatile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 571
2.5 ACCENSIONE/SPEGNIMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 572
2.5.1 Accensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 572
2.5.2 Schermo visualizzato all’accensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 573
2.5.3 Spegnimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 574

3. OPERAZIONI MANUALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 575


3.1 RITORNO MANUALE AL PUNTO DI RIFERIMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 576
3.2 AVANZAMENTO IN JOG . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 578
3.3 AVANZAMENTO INCREMENTALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 580
3.4 AVANZAMENTO CON VOLANTINO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 581
3.5 ASSOLUTO IN MANUALE ON E OFF . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 584
3.6 MOVIMENTO TRAMITE VOLANTINO NELLA DIREZIONE DELL’ASSE
UTENSILE/MOVIMENTO TRAMITE VOLANTINO NELLA DIREZIONE
DELL’ASSE UTENSILE B . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 589
3.6.1 Movimento tramite volantino nella direzione dell’asse utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 589
3.6.2 Movimento tramite volantino nella direzione normale all’asse utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 592
3.7 INTERPOLAZIONE LINEARE/CIRCOLARE IN MANUALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 597
3.8 MASCHIATURA RIGIDA IN MANUALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 602
3.9 COMANDO NUMERICO MANUALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 604

4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 612


4.1 FUNZIONAMENTO DA MEMORIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 613
4.2 FUNZIONAMENTO IN MDI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 616
4.3 FUNZIONAMENTO IN DNC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 620
4.4 IMMISSIONE/EMISSIONE SIMULTANEE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 623
4.5 RIPARTENZA DEL PROGRAMMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 625
4.6 FUNZIONE DI SCHEDULAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 632
4.7 FUNZIONE DI RICHIAMO DEI SOTTOPROGRAMMI (M198) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 637
4.8 INTERRUPT DEL VOLANTINO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 639
4.9 IMMAGINE SPECULARE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 642
4.10 RITIRO E RIPOSIZIONAMENTO DELL’UTENSILE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 644
4.11 RITRACCIATURA DEL PROGRAMMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 650
4.12 INTERVENTO MANUALE E RITORNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 658
4.13 FUNZIONI DI RITIRO E RIESECUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 660

5. OPERAZIONI DI TEST . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 664


5.1 BLOCCO MACCHINA E BLOCCO DELLE FUNZIONI AUSILIARIE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 665
5.2 REGOLAZIONE DELLA VELOCITA’ DI AVANZAMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 667

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INDICE GENERALE B–63014IT/01

5.3 REGOLAZIONE DELLA VELOCITA’ IN RAPIDO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 668


5.4 PROVA A VUOTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 669
5.5 BLOCCO SINGOLO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 670

6. FUNZIONI DI SICUREZZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 672


6.1 ARRESTO IN EMERGENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 673
6.2 SOVRACORSA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 674
6.3 ZONE DI SICUREZZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 675
6.4 CONTROLLO DELLE ZONE DI SICUREZZA PRIMA
DELL’ESECUZIONE DEL MOVIMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 679

7. ALLARMI E FUNZIONI DI AUTODIAGNOSI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 682


7.1 VISUALIZZAZIONE DEGLI ALLARMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 683
7.2 VISUALIZZAZIONE DELLA STORIA DEGLI ALLARMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 685
7.3 CONTROLLO TRAMITE LO SCHERMO AUTODIAGNOSTICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 686

8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 689


8.1 FILE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 690
8.2 RICERCA FILE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 692
8.3 CANCELLAZIONE DI FILE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 694
8.4 IMMISSIONE/EMISSIONE DI PROGRAMMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 695
8.4.1 Immissione di un programma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 695
8.4.2 Emissione di programmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 698
8.5 IMMISSIONE/EMISSIONE DEI VALORI DELLE CORREZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 700
8.5.1 Immissione dei valori delle correzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 700
8.5.2 Emissione dei valori delle correzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 701
8.6 IMMISSIONE/EMISSIONE DEI PARAMETRI E DEI DATI DI
COMPENSAZIONE DELL’ERRORE DI PASSO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 702
8.6.1 Immissione dei parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 702
8.6.2 Emissione dei parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 703
8.6.3 Immissione dei dati di compensazione dell’errore di passo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 704
8.6.4 Emissione dei dati di compensazione dell’errore di passo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 705
8.7 IMMISSIONE/EMISSIONE DELLE VARIABILI COMUNI DELLE MACROISTRUZIONI . . 706
8.7.1 Immissione delle variabili comuni delle macroistruzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 706
8.7.2 Emissione delle variabili comuni delle macroistruzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 707
8.8 VISUALIZZAZIONE DELL’INDIRIZZARIO DEL DISCHETTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 708
8.8.1 Visualizzazione dell’indirizzario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 709
8.8.2 Lettura di file . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 712
8.8.3 Emissione di programmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 713
8.8.4 Cancellazione di file . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 714
8.9 EMISSIONE DEI PROGRAMMI DI UNO SPECIFICO GRUPPO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 716
8.10 IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI SULLO SCHERMO I/E GLOBALE . . . . . . . . . . . . . . . . 717
8.10.1 Impostazione dei parametri relativi all’immissione/emissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 718
8.10.2 Immissione/emissione di programmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 719
8.10.3 Immissione/emissione dei parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 724
8.10.4 Immissione/emissione dei valori delle correzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 726
8.10.5 Emissione delle variabili comuni delle macroistruzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 728
8.10.6 Immissione/emissione di file su dischetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 729
8.10.7 Immissione/emissione su scheda di memoria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 734

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B–63014IT/01 INDICE GENERALE

8.11 IMMISSIONE/EMISSIONE DEI DATI TRAMITE UNA SCHEDA DI MEMORIA . . . . . . . . . . 743

9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 755


9.1 INSERIMENTO, MODIFICA E CANCELLAZIONE PAROLE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 756
9.1.1 Ricerca parole . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 757
9.1.2 Ritorno del cursore all’inizio del programma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 759
9.1.3 Inserimento di una parola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 760
9.1.4 Variazione di una parola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 761
9.1.5 Cancellazione di una parola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 762
9.2 CANCELLAZIONE BLOCCHI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 763
9.2.1 Cancellazione di un blocco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 763
9.2.2 Cancellazione di più blocchi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 764
9.3 RICERCA DEL NUMERO DI PROGRAMMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 765
9.4 RICERCA DEL NUMERO DI SEQUENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 766
9.5 CANCELLAZIONE DI PROGRAMMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 768
9.5.1 Cancellazione di un programma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 768
9.5.2 Cancellazione di tutti i programmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 768
9.5.3 Cancellazione di più programmi in un intervallo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 769
9.6 EDITAZIONE ESTESA DEI PROGRAMMI PEZZO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 770
9.6.1 Copia di un intero programma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 771
9.6.2 Copia di parte di un programma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 772
9.6.3 Trasferimento di parte di un programma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 773
9.6.4 Fusione di programmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 774
9.6.5 Spiegazioni supplementari per la copia, il trasferimento e la fusione di programmi . . . . . . . . . . . . . . 775
9.6.6 Sostituzione di parole e indirizzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 777
9.7 EDITAZIONE DELLE MACROISTRUZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 779
9.8 EDITAZIONE IN BACKGROUND . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 780
9.9 FUNZIONE PASSWORD . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 781
9.10 COPIA DI UN PROGRAMMA FRA DUE PERCORSI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 783

10. PROGRAMMAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 788


10.1 PROGRAMMAZIONE TRAMITE IL PANNELLO MDI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 789
10.2 INSERIMENTO AUTOMATICO DEI NUMERI DI SEQUENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 790
10.3 PROGRAMMAZIONE IN AUTOAPPRENDIMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 792
10.4 PROGRAMMAZIONE CONVERSAZIONALE CON FUNZIONE GRAFICA . . . . . . . . . . . . . 795

11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE DEI DATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 799

11.1 SCHERMI VISUALIZZATI CON IL TASTO FUNZIONE ......................... 806


11.1.1 Visualizzazione della posizione nel sistema di coordinate del pezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 807
11.1.2 Visualizzazione della posizione nel sistema di coordinate relative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 809
11.1.3 Visualizzazione della posizione in tutti i sistemi di coordinate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 812
11.1.4 Preset del sistema di coordinate del pezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 814
11.1.5 Visualizzazione della velocità di avanzamento effettiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 815
11.1.6 Visualizzazione del tempo di lavoro e del numero di pezzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 817
11.1.7 Impostazione del punto di riferimento flottante . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 818
11.1.8 Schermo di monitoraggio operativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 819

11.2 SCHERMI VISUALIZZATI DAL TASTO FUNZIONE (NEI NODI MEMORIA O MDI) 821

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INDICE GENERALE B–63014IT/01

11.2.1 Visualizzazione del contenuto del programma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 822


11.2.2 Visualizzazione del blocco corrente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 823
11.2.3 Visualizzazione del blocco successivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 824
11.2.4 Schermo di controllo del programma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 825
11.2.5 Schermo programma per il funzionamento in MDI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 828
11.2.6 Rilevazione del tempo di lavorazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 829

11.3 SCHERMI VISUALIZZATI DAL TASTO FUNZIONE (NEL MODO EDIT) . . . . . . . . . . 837

11.3.1 Visualizzazione della memoria utilizzata e dell’elenco dei programmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 837


11.3.2 Visualizzazione dell’elenco programmi di uno specifico gruppo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 840

11.4 SCHERMI VISUALIZZATI DAL TASTO FUNZIONE ........................... 843

11.4.1 Visualizzazione e impostazione delle correzioni utensili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 844


11.4.2 Misura della lunghezza utensile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 847
11.4.3 Visualizzazione e immissione dei dati di impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 849
11.4.4 Arresto dell’esecuzione ad uno specifico numero di sequenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 851
11.4.5 Visualizzazione e impostazione del tempo di lavoro, del numero pezzi e dell’ora . . . . . . . . . . . . . . . . 853
11.4.6 Visualizzazione e impostazione dell’offset dello zero pezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 855
11.4.7 Immissione diretta dell’offset dello zero pezzo misurato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 856
11.4.8 Visualizzazione e impostazione delle variabili comuni delle macroistruzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 858
11.4.9 Visualizzazione dei menu e dei dati degli schemi di lavorazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 859
11.4.10 Visualizzazione e impostazione del pannello software dell’operatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 861
11.4.11 Visualizzazione e impostazione dei dati della gestione vita utensili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 863
11.4.12 Gestione vita utensili estesa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 866
11.4.13 Visualizzazione e impostazione dei dati della funzione di oscillazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 871
11.4.14 Misura B della lunghezza utensile e dell’origine del pezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 872

11.5 SCHERMI VISUALIZZATI DAL TASTO FUNZIONE ........................... 889

11.5.1 Visualizzazione e impostazione dei parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 890


11.5.2 Visualizzazione e impostazione dei dati della compensazione dell’errore di passo . . . . . . . . . . . . . . . 892
11.6 VISUALIZZAZIONE DEL NUMERO DEL PROGRAMMA, DEL NUMERO DI
SEQUENZA, DELLO STATO E DEI MESSAGGI DI AVVERTIMENTO PER
LE OPERAZIONI DI IMPOSTAZIONE DEI DATI O DI IMMISSIONE/EMISSIONE . . . . . . . 894
11.6.1 Visualizzazione del numero del programma e del numero di sequenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 894
11.6.2 Visualizzazione dello stato e dei messaggi di avvertimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 895

11.7 SCHERMI VISUALIZZATI DAL TASTO FUNZIONE ........................... 897

11.7.1 Visualizzazione della storia dei messaggi dall’esterno per l’operatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 897
11.8 CANCELLAZIONE DELLO SCHERMO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 899
11.8.1 Cancellazione dello schermo visualizzato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 899
11.8.2 Cancellazione automatica dello schermo visualizzato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 900

12. FUNZIONI GRAFICHE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 901


12.1 VISUALIZZAZIONE GRAFICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 902
12.2 VISUALIZZAZIONE GRAFICA DINAMICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 908
12.2.1 Funzione “Path graphic” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 908
12.2.2 Funzione ”Solid graphic” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 917
12.3 DISEGNO NEL BACKGROUND . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 930

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B–63014IT/01 INDICE GENERALE

13. FUNZIONE DI AIUTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 933

IV. MANUTENZIONE
1. METODO DI SOSTITUZIONE DELLE BATTERIE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 941
1.1 SOSTITUZIONE DELLE CELLE ALCALINE A SECCO (DIMENSIONE D) . . . . . . . . . . . . . . 944
1.2 USO DELLE CELLE ALCALINE A SECCO (DIMENSIONE D) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 945
1.3 BATTERIA PER GLI ENCODER ASSOLUTI SEPARATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 946

APPENDICE
A. ELENCO DEI CODICI SU NASTRO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 949

B. ELENCO DELLE FUNZIONI E DEI FORMATI NASTRO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 952

C. VALORI DEI COMANDI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 957

D. NOMOGRAMMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 960
D.1 LUNGHEZZA FILETTATURA NON CORRETTA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 961
D.2 CALCOLO SEMPLIFICATO DELLA LUNGHEZZA DELLA FILETTATURA ERRATA . . . . 963
D.3 PERCORSO DELL’UTENSILE SUGLI SPIGOLI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 965
D.4 ERRORE NELLA DIREZIONE DEL RAGGIO DURANTE L’INTERPOLAZIONE
CIRCOLARE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 968

E. STATO ALL’ACCENSIONE, CON CLEAR E CON RESET . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 969

F. CODICI DEI CARATTERI USATI NEI PROGRAMMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 971

G. ELENCO DEGLI ALLARMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 972

H. UTILIZZO DEL LETTORE DI NASTRO PORTATILE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 998

c – 11
I. INTRODUZIONE
B–63014IT/01 INTRODUZIONE 1. INTRODUZIONE

1 INTRODUZIONE



Questo manuale è costituito dalle seguenti parti:
I. INTRODUZIONE
Descrive l’organizzazione in capitoli del manuale, i modelli per i quali
esso è applicabile e i manuali correlati. Inoltre, l’introduzione fornisce
alcune indicazioni per la lettura del manuale.
II. PROGRAMMAZIONE
Descrive le funzioni del CNC: formati di programmazione nel
linguaggio CNC, caratteristiche e limiti. Riguardo alla creazione dei
programmi attraverso la funzione di programmazione automatica
conversazionale, fare riferimento al manuale relativo a questa
funzione (vedere la tabella 1).
III. OPERAZIONI
Descrive il funzionamento del sistema in manuale e in automatico, le
procedure di immissione/emissione dei dati e le procedure di
programmazione.
IV.MANUTENZIONE
Descrive le procedure per la sostituzione delle batterie
APPENDICE
Fornisce l’elenco dei codici su nastro, gli intervalli entro i quali
possono essere specificati i valori dei comandi, i codici di errore ed
altre utili informazioni.
Alcune delle funzioni descritte in questo manuale possono non essere
valide per alcuni prodotti. Per i dettagli, fare riferimento al manuale
DESCRIZIONI (B–63002)

Questo manuale non descrive dettagliatamente i parametri. Per i dettagli


relativi ai parametri in esso menzionati, fare riferimento al manuale dei
parametri (B–63010).

Questo manuale descrive tutte le funzioni opzionali. Rilevare dal manuale


del costruttore della macchina utensile le opzioni incorporate nel sistema
utilizzato.

I modelli descritti in questo manuale e le rispettive abbreviazioni sono:



  

  
  

GE FANUC Serie 16i–MA 16i–MA Serie 16i

GE FANUC Serie 18i–MA 18i–MA Serie 18i

GE FANUC Serie 160i–MA 160i–MA Serie 160i

GE FANUC Serie 180i–MA 180i–MA Serie 180i

3
1. INTRODUZIONE INTRODUZIONE B–63014IT/01

 
 
Questo manuale usa i seguenti simboli:

  #  )# $" #* $# $"    '($ #!! %&( 


  

  #  !  # ! !$$ $&& '%$# ! $    $ ! $ 

 


    
La seguente tabella elenca i manuali relativi al MODELLO A dei CNC
Serie 16i, Serie 18i, Serie 160i e Serie 180i . Nella tabella, questo manuale
è contrassegnato con un asterisco (*).
Tabella 1 Manuali

Numero di
Nome del manuale
specifica

DESCRIZIONE B–63002

MANUALE DEI COLLEGAMENTI (Hardware) B–63003

MANUALE DEI COLLEGAMENTI (Funzioni) B–63003–1

MANUALE DELL’OPERATORE per torni B–63004

MANUALE DELL’OPERATORE per centri di lavoro B–63014 *


MANUALE DI MANUTENZIONE B–63005

MANUALE DEI PARAMETRI B–63010

MANUALE DI PROGRAMMAZIONE
B–61803–1
(Macro Compiler / Macro Executer)

MANUALE DI PROGRAMMAZIONE FAPT MACRO COMPILER B–66102

GE FANUC Super CAP T/Super CAP II T


B–62444–1
MANUALE DELL’OPERATORE

GE FANUC Super CAP M/Super CAP II M


B–62154
MANUALE DELL’OPERATORE

MANUALE DI PROGRAMMAZIONE GE FANUC Super CAP M B–62153

FUNZIONE DI PROGRAMMAZIONE AUTOMATICA


B–61804–1
CONVERSAZIONALE I per torni MANUALE DELL’OPERATORE

FUNZIONE DI PROGRAMMAZIONE AUTOMATICA


B–61804–2
CONVERSAZIONALE II per torni MANUALE DELL’OPERATORE

FUNZIONE DI PROGRAMMAZIONE AUTOMATICA B–61874–1


CONVERSAZIONALE per centri di lavoro
MANUALE DELL’OPERATORE

GE FANUC Symbolic CAP T B–62824


Modulo base V1 MANUALE DELL’OPERATORE

GE FANUC Symbolic CAP T B–62824–1


Modulo assi C/Y V1 MANUALE DELL’OPERATORE

GE FANUC Symbolic CAP M B–62984


Modulo base V1 MANUALE DELL’OPERATORE

4
B–63014IT/01 INTRODUZIONE 1. INTRODUZIONE

1.1 Nella lavorazione a controllo numerico, viene prima preparato il


programma; poi, la macchina opera sotto il controllo del programma.
SCHEMA
1) Preparate il programma in base al disegno del pezzo.
GENERALE DI
La preparazione dei programmi è descritta nel Capitolo II
UTILIZZO DI UNA PROGRAMMAZIONE.
MACCHINA 2) Registrate il programma nel CNC. Poi, montate sulla macchina il
UTENSILE pezzo e gli utensili e fate operare gli utensili come da programma.
Infine eseguite la lavorazione effettiva.
Il funzionamento del CNC e le operazioni necessarie sono descritti nel
Capitolo III OPERAZIONI.

Disegno Programma-
del pezzo zione

CNC MACCHINA UTENSILE

CAPITOLO II PROGRAMMAZIONE CAPITOLO III OPERAZIONI

    
   
   
  

 

   

       
          
              

      




 
   

   

1 2 3
Lavorazione
Lavorazione Lavorazione
Metodo Foratura
frontale laterale
1. Tipo di lavorazione:
Sgrossatura
Semifinitura
Finitura
2. Utensili
3. Condizioni di taglio:
Avanzamenti
Profondità di taglio
4. Percorso dell’utensile

5
1. INTRODUZIONE INTRODUZIONE B–63014IT/01

Utensile

Lavorazione
laterale
Lavorazione
frontale

Foratura

               


         
    

6
B–63014IT/01 INTRODUZIONE 1. INTRODUZIONE

1.2
NOTE SULLA
NOTA
LETTURA DEL 1 Il funzionamento di una macchina utensile a controllo
MANUALE numerico non dipende soltanto dal CNC, ma dalla
combinazione della macchina, del suo armadio elettrico, del
servo sistema, del CNC, del pannello dell’operatore, ecc.
Descrivere il funzionamento e la programmazione di tutte le
possibili combinazioni è praticamente impossibile. Questo
manuale si occupa genericamente del funzionamento e
della programmazione dal punto di vista del CNC. Per i
dettagli relativi ad una specifica macchina utensile, fare
riferimento al manuale preparato dal costruttore, che deve
avere la precedenza su questo manuale.
2 Per facilitare l’accesso del lettore alle informazioni che gli
sono necessarie, sul margine sinistro delle pagine sono
indicati gli argomenti trattati in ciascun paragrafo.
3 I programmi pezzo, i parametri, le variabili, ecc. sono
registrati nella memoria non volatile del CNC.
Normalmente, questi dati non vengono persi quando il
sistema viene spento. E’ però possibile che questi dati
vengano cancellati in seguito a errori operativi. Si
raccomanda di eseguirne una copia di sicurezza, per poterli
ripristinare rapidamente in caso di necessità.
4 In questo manuale, abbiamo cercato di descrivere tutte le
varie funzioni di questi sistemi. Però, non possiamo
descrivere tutto ciò che non deve essere fatto, né tutto ciò
che non può essere fatto, dato l’elevatissimo numero di
possibilità. Pertanto, le funzioni e le combinazioni di
operazioni che non sono date specificamente come
possibili in questo manuale devono essere considerate
“impossibili” e non devono essere tentate.

7
II. PROGRAMMAZIONE

9
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 1. INTRODUZIONE

1 INTRODUZIONE

11
1. INTRODUZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

1.1 L’utensile si muove sui tratti in linea retta e sugli archi che costituiscono
il profilo del pezzo. (Vedere II–4)
MOVIMENTO
DELL’UTENSILE
LUNGO IL PROFILO
DEL PEZZO –
INTERPOLAZIONE

Spiegazioni
Il movimento dell’utensile in linea retta o lungo un arco si dice
interpolazione.
 Movimento rettilineo
dell’utensile
Utensile Programma
G01 X_ _ Y_ _ ;
X_ _ ;

Pezzo

          

 Movimento dell’utensile
lungo un arco
Programma
G03X_ _Y_ _R_ _;

Utensile
Pezzo

  
        

12
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 1. INTRODUZIONE

I simboli dei comandi programmati, G01, G02, ..., si dicono funzioni


preparatorie e specificano il tipo di interpolazione eseguito nell’unità di
controllo.
(a) Movimento rettilineo (b) Movimento lungo un arco
G01 Y__; G03X––Y––R––;
X––Y––––;

Unità di Controllo

Asse X
Movimento
Interpolazione dell’utensile

Asse Y
a) Movimento
rettilineo
b) Movimento
lungo un arco

     



  

NOTA
Benché in certe macchine possa essere il pezzo a
muoversi, questo manuale assume che sia sempre
l’utensile a muoversi rispetto al pezzo.

13
1. INTRODUZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

1.2 Il movimento dell’utensile ad una specifica velocità per la lavorazione del


pezzo si dice avanzamento.
AVANZAMENTO –
FUNZIONE
AVANZAMENTO mm/min Utensile
F

Pezzo

Tavola

Fig. 1.2 (a) Funzione avanzamento

La velocità di avanzamento può essere specificata con un valore


numerico. Per esempio, per fare avanzare l’utensile alla velocità di
150mm/min, specificare:
F150.0
La funzione che decide la velocità di avanzamento è la funzione
avanzamento (Vedere II–5)

14
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 1. INTRODUZIONE

1.3
DISEGNO DEL
PEZZO E
MOVIMENTO
DELL’UTENSILE

1.3.1 Su una macchina a controllo numerico esiste una posizione fissa.


Punto di riferimento Normalmente, il cambio dell’utensile e la programmazione dello zero
assoluto, descritti più avanti, vengono eseguiti in questa posizione.
(una posizione fissa Questa posizione si dice punto di riferimento.
sulla macchina)
Punto di riferimento

Uten-
sile
Pezzo

Tavola

     
   

Spiegazioni L’utensile può essere portato al punto di riferimento in due modi:


1) Ritorno manuale al punto di riferimento (Vedere III–3.1.)
Il ritorno al punto di riferimento viene comandato da un pulsante.
2) Ritorno automatico al punto di riferimento (Vedere II–6)
Il ritorno al punto di riferimento viene comandato dal programma.
In genere, il ritorno manuale al punto di riferimento viene eseguito
subito dopo l’accensione della macchina. Successivamente, per
portare l’utensile sul punto di riferimento allo scopo di cambiare
l’utensile, viene utilizzata la funzione automatica.

15
1. INTRODUZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

1.3.2
Sistema di
coordinate del Z
Z
disegno del pezzo e

Programma 
sistema di coordinate
specificato dal CNC –
Sistema di  
coordinate Sistema di coordinate
Disegno del pezzo CNC

Comando

Uten-
 sile


Pezzo


Macchina utensile

Fig. 1.3.2 (a) Sistemi di coordinate

Spiegazioni
 Sistemi di coordinate Esistono due tipi di sistemi di coordinate (Vedere II–7).
1) Sistema di coordinate del disegno del pezzo
Il sistema di coordinate è scritto sul disegno del pezzo. Il programma
viene scritto usando queste coordinate.
2) Sistema di coordinate specificato dal CNC
Il sistema di coordinate viene generato sulla macchina utensile.
Questo si ottiene programmando la distanza tra la posizione attuale
dell’utensile e l’origine del sistema di coordinate da impostare.

230 Posizione attuale dell’utensile

300 Distanza dall’origine del sistema di


Zero coordinate da impostare
programma
X

Fig. 1.3.2 (b) Sistema di coordinate specificato dal CNC

16
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 1. INTRODUZIONE

Quando il pezzo è montato sulla tavola, i due sistemi di coordinate


giacciono come segue:
Sistema di coordinate
del disegno stabilito
sul pezzo
Sistema di coordinate speci-
ficato dal CNC stabilito
 
sulla tavola

Pezzo


Tavola

Fig. 1.3.2 (c) Sistema di coordinate specificato dal CNC e sistema di


coordinate del disegno
L’utensile si muove nel sistema di coordinate specificato dal CNC in
accordo con i comandi del programma generati facendo riferimento al
sistema di coordinate del disegno del pezzo, e lavora quest’ultimo
secondo la forma voluta dal disegno.

Pertanto, per lavorare correttamente il pezzo secondo il disegno, i due


sistemi di coordinate devono essere fatti coincidere.

 Metodi per il settaggio dei Questo si ottiene tenendo conto della forma e del numero dei pezzi da
due sistemi di coordinate lavorare, con i metodi descritti qui sotto.
nella stessa posizione 1) Usando un punto standard del pezzo


Punto standard
Distanza fissa del pezzo

Distanza fissa
Zero pro-
gramma







   


 
  

     
   


17
1. INTRODUZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

(2) Montando il pezzo direttamente contro la maschera.

Zero programma

Maschera

Portare il centro dell’utensile sul punto di riferimento e impostare il sistema


di coordinate specificato dal CNC in questa posizione. (La maschera deve
essere montata in una posizione prederminata rispetto al punto di riferi-
mento).

3) Montando un pallet portapezzo contro la maschera.

ÎÎÎÎÎÎÎ
ÎÎÎÎÎÎÎ
Pallet

ÎÎÎÎÎÎÎ
ÎÎÎÎÎÎÎ
Maschera
ÎÎÎÎÎÎÎ
ÎÎÎÎÎÎÎ Pezzo

ÎÎÎÎÎÎÎ
Comportarsi come nel precedente punto 2).

18
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 1. INTRODUZIONE

1.3.3
Programmazione
delle quote per il
movimento
dell’utensile –
Comandi assoluti e
incrementali
Spiegazioni I valori delle coordinate per i comandi di movimento dell’utensile
possono essere specificati in modo assoluto o incrementale (Vedere
II–8.1).
 Comando assoluto L’utensile si porta sul punto che giace alla distanza specificata rispetto
all’origine del sistema di coordinate, cioè, nella posizione indicata dal
valore delle coordinate.

Z
Utensile

X
B(10.0, 30.0, 20.0)

Comando di movimento dal punto G90 X10.0 Y30.0 Z20.0 ;


A al punto B

Coordinate del punto B

 Comando incrementale Specificare la distanza tra la nuova posizione dell’utensile e la posizione


corrente.

Z
Utensile

A
X=40.0

Z=–10.0
G91 X40.0 Y–30.0 Z–10.0 ;
B
X Y=–30.0

Comando di movimento dal punto Distanza e direzione del


A al punto B movimento lungo ciascun asse

19
1. INTRODUZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

1.4 La velocità dell’utensile rispetto al pezzo durante la lavorazione si dice


velocità di taglio. Nel CNC, la velocità di taglio può essere espressa con
VELOCITA’ DI la velocità del mandrino in giri/min.
TAGLIO –
FUNZIONE
VELOCITA’ DEL Utensile
Diametro utensile
MANDRINO Velocità del mandrino N
giri/min φD mm

V: Velocità di taglio
mm/min

Pezzo

Esempi <Supponiamo di dover lavorare un pezzo con una velocità di taglio di


80m/min usando un utensile con un diametro di 100mm.>
La velocità del mandrino è approssimativamente 250 giri/min, che si
ottiene da N = 1000v/D. Pertanto, nel programma pezzo deve essere
specificato:

S250;

I comandi relativi alla velocità del mandrino costituiscono la funzione


velocità mandrino (Vedere II–9).

20
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 1. INTRODUZIONE

1.5 Per l’esecuzione di forature, maschiature, alesature, o fresature, ecc. è


necessario selezionare l’utensile appropriato. Questo si ottiene
SELEZIONE assegnando a ciascun utensile un numero e specificando tale numero nel
DELL’UTENSILE DA programma.
USARE NELLE
VARIE
LAVORAZIONI –
Numero utensile
FUNZIONE
UTENSILE 01
02 Magazzino ATC

Esempi <Supponiamo di aver assegnato ad un utensile il numero 01>


Se l’utensile viene caricato nella posizione 01 del magazzino utensili,
l’utensile viene selezionato specificando: T01. Questa è la funzione
utensile (Vedere II–10).

21
1. INTRODUZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

1.6 Durante la lavorazione, è necessario far ruotare il mandrino, attivare il


refrigerante, ecc. A questo scopo, devono essere controllate le operazioni
COMANDI PER LE di avvio e arresto del motore del mandrino, di apertura e chiusura della
FUNZIONI DELLA valvola del refrigerante, ecc. .
MACCHINA –
FUNZIONI
MISCELLANEE Utensile

Refrigerante

Pezzo

La funzione che specifica le operazioni di attivazione/disattivazione dei


dispositivi della macchina si dice funzione miscellanea. In generale,
questa funzione si specifica con un codice M (Vedere II–11).
Per esempio, quando viene specificato M03, inizia la rotazione in senso
orario del mandrino, alla velocità programmata.

22
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 1. INTRODUZIONE

1.7 L’insieme dei comandi forniti al CNC per il controllo della macchina si
dice programma. Specificando i comandi opportuni, si ottiene il
CONFIGURAZIONE movimento dell’utensile lungo linee rette o archi, si attiva e si disattiva
DEL PROGRAMMA il motore del mandrino, ecc. I comandi devono essere specificati nella
sequenza in cui devono aver luogo le varie operazioni.

Blocco

Blocco Sequenza
delle
operazioni
Blocco

Programma Blocco




Blocco

        


   
Il gruppo di comandi di ciascun passo si dice blocco. Il programma
consiste in un gruppo di blocchi per l’esecuzione di una serie di
operazioni. Il numero che permette di distinguere ciascun blocco è il
numero di sequenza; il numero che permette di distinguere ciascun
programma è il numero programma (Vedere II–12).

23
1. INTRODUZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Spiegazioni Il blocco e il programma hanno la seguente configurazione.


D Blocco
Blocco

Nfffff Gff Xff.f Yff.f Mff Sff Tff ;

Numero di Funzione Funzione di Funzione Funzione Fun-


sequenza preparatoria interpolazione miscella- mandrino zione
nea uten-
sile

Fine
del
blocco

  
   
 
I blocchi iniziano con un numero di sequenza che specifica la sequenza
delle operazioni e terminano con un codice di fine blocco. Questo
manuale indica il codice di fine blocco con il carattere ; (LF in codice ISO
e CR in codice EIA).

D Programma

;
Offff; Numero programma
Blocco
Blocco
Blocco

⋅ ⋅

⋅ ⋅

⋅ ⋅

M30 ; Fine del programma

        


Normalmente, all’inizio del programma, dopo il codice di fine blocco (;),
è specificato il numero del programma, e alla fine del programma si trova
un codice di fine del programma (M02, M30).

24
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 1. INTRODUZIONE

 Programma principale Quando la stessa lavorazione compare in vari punti di un programma, può
e sottoprogrammi venire predisposto un programma specifico per tale lavorazione, che si
dice sottoprogramma. Il programma originale, per contro, si dice
programma principale. Quando, durante l’esecuzione del programma
principale, viene incontrato un comando di esecuzione di un
sottoprogramma, vengono eseguiti i comandi contenuti nel
sottoprogramma. Terminata l’esecuzione del sottoprogramma, il
controllo ritorna al programma principale.

Programma principale
⋅ Sottoprogramma #1

M98P1001 O1001 Programma
per il foro #1


M99
M98P1002


Sottoprogramma #2

M98P1001 O1002 Programma
⋅ per il foro #2


M99

Foro #1 Foro #1

Foro #2 Foro #2

25
1. INTRODUZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

1.8
GEOMETRIA
DELL’UTENSILE E
MOVIMENTI
PROGRAMMATI
DELL’UTENSILE
Spiegazioni
 Lavorazione con l’estre- Generalmente, per lavorare un pezzo sono necessari vari utensili. Gli
mità dell’utensile – Com- utensili hanno lunghezze diverse. Modificare il programma a seconda
pensazione lunghezza dell’utensile impiegato è molto fastidioso. Quindi, viene scelto un
utensile (Vedere II–14.1) utensile standard, e viene misurata la differenza tra la posizione della
punta dell’utensile standard e quella di ciascun utensile utilizzato.
Memorizzando nel CNC questa differenza (Visualizzazione e
impostazione dei dati: vedere III–11), può essere eseguita la lavorazione
senza modificare il programma anche se l’utensile viene sostituito.
Questa funzione si dice compensazione lunghezza utensile.

ÉÉ ÎÎ
ÉÉ ÎÎ
ÉÉ H1 H2 H3 H4
ÎÎ
ÉÉ ÎÎ
Utensile
standard

ÉÉ ÎÎ
ÉÉ Pezzo

 Lavorazione con il lato Il centro dell’utensile contorna il pezzo passando ad una distanza da esso
dell’utensile – Compensa- pari alla lunghezza del raggio.
zione raggio utensile
(Vedere II–14.4, 14.5, 14.6) Percorso dell’utensile
con la compensazione
raggio utensile

Profilo del pezzo

Pezzo

Utensile

Memorizzando il raggio dell’utensile (Visualizzazione e impostazione


dei dati: vedere III–11), il movimento dell’utensile viene spostato,
rispetto al profilo del pezzo, di un distanza pari a tale raggio. Questa
funzione si dice compensazione raggio utensile.

26
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 1. INTRODUZIONE

1.9 Alle estremità di ciascun asse della macchina sono installati dei micro di
fine corsa che impediscono all’utensile di uscire dalla zona prestabilita.
AMPIEZZA DEL La zona in cui l’utensile può muoversi è la sua corsa.
MOVIMENTO
DELL’UTENSILE –
ZONA DI Tavola
Motore
SICUREZZA
Fine corsa

Zero macchina

Specificare queste distanze.

ÉÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉÉ
Gli utensili non possono entrare in quest’area. L’area è specificata da
dati registrati in memoria o inclusi nel programma pezzo.

Oltre alla corsa stabilita per ciascun asse tramite i micro, l’operatore può
definire, da programma o usando dati registrati in memoria, un’area nella
quale l’utensile non può entrare. Questa funzione è detta controllo della
zona di sicurezza (Vedere III–6.3).

27
2. ASSI CONTROLLATI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

2 ASSI CONTROLLATI

28
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 2. ASSI CONTROLLATI

2.1

 
    Voce 16i–MA, 160i–MA 16i–MA, 160i–MA
(Controllo di due percorsi
utensile)
Assi controllati base 3 assi 3 assi per ciascun percorso
(6 assi in totale)
Estensione assi controllati Max. 8 assi Max 7 assi per ciascun per-
(totale) (Incluso l’asse Cs) corso
(6 assi di avanzamento più
asse Cs)
Assi controllati simulta- 2 assi 2 assi per ciascun percorso
neamente base (4 assi in totale)
Estensione assi controlla- Max. 6 assi Max. 6 assi per ciascun
bili simultaneamente percorso

NOTA
Il numero degli assi controllabili simultaneamente per
l’avanzamento manuale, il ritorno manuale al punto di
riferimento, o per il movimento rapido in manuale, è 1 o 3 (1
quando il bit 0 (JAX) del parametro 1002 è 0 e 3 quando lo
stesso bit è 1).

    Voce 18i–MA, 180i–MA


Assi controllati base 3 assi
Max. 6 assi
Estensione assi controllati (totale) (incluso l’asse Cs)
Assi controllati simultaneamente base 2 assi
Estensione assi controllabili simultaneamente Max. 4 assi

NOTA
Il numero degli assi controllabili simultaneamente per
l’avanzamento manuale, per il ritorno manuale al punto di
riferimento, o per il movimento rapido in manuale, è 1 o 3 (1
quando il bit 0 (JAX) del parametro 1002 è 0 e 3 quando lo
stesso bit è 1).

2.2 I nomi dei tre assi base sono sempre X, Y e Z. Il nome di un asse
addizionale può essere scelto tra A, B, C, U, V, W. Per stabilire il nome

 di ciascun asse, si usa il parametro N. 1020.
Se questo parametro è 0, o se gli viene assegnato un carattere non valido,
il nome dell’asse viene assunto per difetto nell’intervallo 1..8.
Nel controllo di due percorsi, i nomi degli assi base sono X, Y e Z, fissi,
per ciascun percorso. Il nome di un asse addizionale, invece, può essere
scelto tra A, B, C, U, V e W tramite il parametro 1020. Nello stesso
percorso non è possibile duplicare il nome di un asse, ma è possibile usare
lo stesso nome asse in percorsi diversi.

29
2. ASSI CONTROLLATI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Limitazioni
 Nome asse per difetto Quando viene usato uno dei nomi asse assegnati per difetto, il
funzionamento nei modi memoria e MDI è disabilitato.

 Nomi asse duplicati Se un nome asse è duplicato, il funzionamento è abilitato solo per l’asse
specificato per primo.

NOTA
Nel controllo di due percorsi, le informazioni sugli assi
visualizzate sullo schermo, come la posizione corrente,
possono contenere il nome dell’asse con un suffisso
indicante il relativo percorso (X1, X2, ecc.). Questo ha lo
scopo di fornire una comprensibile indicazione del percorso
al quale l’asse appartiene. Il suffisso non può essere usato
nel programma; i nomi degli assi devono essere specificati
come X, Y, Z, U, V, W, A, B o C.

30
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 2. ASSI CONTROLLATI

2.3 Il sistema di incrementi è costituito dall'incremento minimo di immissione


e dall'incremento minimo di comando. L'incremento minimo di immissione


  è la più piccola unità di movimento che può essere programmata.
   L'incremento minimo di comando è l'unità minima del movimento
dell'utensile. Ambedue gli incrementi si esprimono in millimetri, in pollici
o in gradi.

Nome del Incremento minimo di Incremento minimo Corsa massima


sistema di immissione di comando
incrementi
0.001mm 0.001mm 99999.999mm
IS–B 0.0001pollici 0.0001pollici 9999.9999pollici
0.001gradi 0.001gradi 99999.999gradi
0.0001mm 0.0001mm 9999.9999mm
IS–C 0.00001pollici 0.00001pollici 999.99999pollici
0.0001gradi 0.0001gradi 9999.9999gradi

L’incremento minimo di comando può essere metrico o in pollici a


seconda della macchina utensile. Specificare il sistema metrico o il
sistema in pollici con il bit 0 (INM) del parametro N. 100.
La selezione fra programmazione in millimetri e programmazione in
pollici si esegue tramite codici G (G20 o G21) o tramite un dato di
impostazione.

Non è consentito l’uso combinato dei sistemi metrico e in pollici.


Esistono funzioni che non possono essere usate tra assi con differenti
unità di misura (interpolazione circolare, compensazione raggio utensile,
ecc.). Per il sistema di incrementi adottato, consultare il manuale del
costruttore della macchina utensile.

31
2. ASSI CONTROLLATI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

2.4 Corsa massima = Incremento minimo di immissione x 99999999


Vedere 2.3, Sistema di incrementi.
CORSA MASSIMA
Tabella 2.4 (a) Corsa massima
Sistema di incrementi Corsa massima
99999.999 mm
Macchina metrica
99999.999 gradi
IS–B
9999.9999 pollici
Macchina in pollici
99999.999 gradi
9999.9999 mm
Macchina metrica
9999.9999 gradi
IS–C
999.99999 pollici
Macchina in pollici
9999.9999 gradi

NOTA
1 Non possono essere specificati comandi che eccedano la
corsa massima.
2 L’effettiva corsa massima dipende dalla macchina utensile.

32
3. FUNZIONI PREPARATORIE
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE (CODICI G)

3 FUNZIONI PREPARATORIE (CODICI G)

Il significato del comando di un blocco è determinato dal codice G


specificato per quel blocco.
I codici G si dividono nei seguenti due tipi.

Tipo Significato
Codici G auto- Il codice G è attivo per il solo blocco in cui è stato
cancellanti programmato.
Codici G modali Il codice G è attivo finché non viene programmato
un altro codice G dello stesso gruppo.
(Esempio)
G01 e G00 sono codici G modali del gruppo 01.
G01X ;
Z ; G01 è attivo in questo intervallo.
X ;
G00Z ;

33
3. FUNZIONI PREPARATORIE
(CODICI G) PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Spiegazioni 1. Quando all’accensione o dopo un reset viene stabilito lo stato di clear


(bit 6 (CLR) del parametro N. 3402), i codici G vengono messi negli
stati descritti qui sotto.
1) I codici G modali sono messi nello stato indicato da nella tabella
3.
2) Quando all’accensione o dopo un reset viene stabilito lo stato di
clear, G20 e G21 non cambiano.
3) Il modo G22 o G23 attivo all’accensione si seleziona con il bit 7
(G23) del parametro N. 3402. Per G22 e G23, all’accensione è
stabilito G22. G22 e G23 non cambiano quando lo stato di clear
viene stabilito da un reset.
4) Il bit 0 (G01) del parametro N. 3402 permette di selezionare G00
o G01.
5) Il bit 3 (G91) del parametro N. 3402 permette di selezionare G90
o G91.
6) I bit ”G18” e ”G19” del parametro N. 3402 permettono di
selezionare G17, G18 o G19.
2. I codici G del gruppo 00, salvo G10 e G11, sono codici G
autocancellanti.
3. Se viene specificato un codice G non compreso nella tabella o un
codice G opzionale non previsto dal sistema, si ha un allarme (N. 010).
4. Un blocco può contenere più codici G, se sono dello stesso gruppo il
codice G attivo è l’ultimo.
5. Se quando è attivo il modo ciclo fisso viene specificato un codice G
del gruppo 01, il ciclo fisso viene automaticamente cancellato,
entrando nel modo G80. Per contro, i codici G del gruppo 01 non sono
influenzati dai codici G dei cicli fissi.
6. I codici G sono elencati per gruppo.
7. Il gruppo di G60 dipende dall’impostazione del bit MDL (bit 0 del
parametro 5431). (Quando il bit MDL è 0, è selezionato il gruppo 00.
Quando il bit MDL è 1, è selezionato il gruppo 01.)

34
3. FUNZIONI PREPARATORIE
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE (CODICI G)

Tabella 3 Elenco dei codici G (1/3)


Codice G Gruppo Funzione

G00 Posizionamento (rapido)

G01 Interpolazione lineare

G02 Interpolazione circolare/elicoidale in senso orario


01
G03 Interpolazione circolare/elicoidale in senso antiorario
G02.2, G03.2 Interpolazione involuta
G02.3, G03.3 Interpolazione esponenziale
G04 Sosta, arresto esatto
G05 Ciclo di lavorazione ad alta velocità
G07 Interpolazione con asse ipotetico
G07.1 (G107) Interpolazione cilindrica
G08 00 Controllo Look–ahead
G09 Arresto esatto
G10 Immissione dati da programma
G10.6 Ritiro e riposizionamento dell’utensile
G11 Cancella il modo immissione dati da programma
G12.1 Modo interpolazione in coordinate polari
25
G13.1 Cancella il modo interpolazione in coordinate polari

G15 Cancella i comandi in coordinate polari


17
G16 Comandi in coordinate polari

G17 Selezione piano XY Xp: Asse X o suo asse parallelo

G18 02 Selezione piano ZX Yp: Asse Y o suo asse parallelo

G19 Selezione piano YZ Zp: Asse Z o suo asse parallelo

G20 Programmazione in pollici


06
G21 Programmazione in millimetri

G22 Attiva il controllo delle zone di sicurezza


04
G23 Disattiva il controllo delle zone di sicurezza
G25 Rilevazione fluttuazioni velocità mandrino off
24
G26 Rilevazione fluttuazioni velocità mandrino on

G27 Controllo del ritorno al punto di riferimento


G28 Ritorno al punto di riferimento
G29 Ritorno dal punto di riferimento
00
G30 Ritorno al secondo, terzo o quarto punto di riferimento
G30.1 Ritorno al punto di riferimento flottante
G31 Funzione di salto della lavorazione
G33 01 Filettatura

35
3. FUNZIONI PREPARATORIE
(CODICI G) PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Tabella 3 Elenco dei codici G (2/3)


Codice G Gruppo Funzione
G37 Misura automatica lunghezza utensile
00
G39 Interpolazione circolare sugli spigoli
Cancella la compensazione raggio utensile/Cancella la compensa-
G40
zione tridimensionale
07 Compensazione raggio utensile a sinistra/Compensazione tridimen-
G41
sionale
G42 Attiva la compensazione raggio utensile a destra

G40.1 (G150) Cancella il modo controllo della direzione normale

G41.1 (G151) 19 Attiva il modo controllo direzione normale a sinistra


G42.1 (G152) Attiva il modo controllo direzione normale a destra
G43 Compensazione lunghezza utensile, direzione positiva
08
G44 Compensazione lunghezza utensile, direzione negativa
G45 Incremento correzione utensile
G46 Decremento correzione utensile
00
G47 Doppio incremento correzione utensile

G48 Doppio decremento correzione utensile

G49 08 Cancella la compensazione lunghezza utensile

G50 Cancella la scala


11
G51 Attiva la scala

G50.1 Cancella l’immagine speculare programmabile


22
G51.1 Attiva l’immagine speculare programmabile
G52 Impostazione del sistema di coordinate locali
00
G53 Selezione del sistema di coordinate della macchina

G54 Selezione del sistema di coordinate del pezzo 1

G54.1 Selezione del sistema addizionale di coordinate del pezzo

G55 Selezione del sistema di coordinate del pezzo 2

G56 14 Selezione del sistema di coordinate del pezzo 3


G57 Selezione del sistema di coordinate del pezzo 4
G58 Selezione del sistema di coordinate del pezzo 5
G59 Selezione del sistema di coordinate del pezzo 6
G60 00 Posizionamento unidirezionale
G61 Modo arresto esatto
G62 Regolazione automatica velocità sugli spigoli
15
G63 Modo maschiatura

G64 Modo lavorazione normale

36
3. FUNZIONI PREPARATORIE
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE (CODICI G)

Tabella 3 Elenco dei codici G (3/3)


Codice G Gruppo Funzione
G65 00 Richiamo macro
G66 Richiamo macro modale
12
G67 Cancella richiamo macro modale

G68 Rotazione coordinate


16
G69 Cancella rotazione coordinate

G73 Ciclo di foratura a tratti


09
G74 Ciclo di contromaschiatura
G75 01 Ciclo di rettifica a tuffo (per rettificatrici)

G76 09 Barenatura fine

G77 Ciclo di rettifica a tuffo con misuratore (per rettificatrici


G78 01 Ciclo di rettifica piana con avanzamento costante (per rettificatrici)
G79 Ciclo di rettifica piana con avanzamento intermittente (per rettificatrici)

G80 Cancella il ciclo fisso

G81 Ciclo di foratura o comando operazione esterna

G82 Ciclo di foratura


G83 Ciclo di foratura a tratti
G84 09 Ciclo di maschiatura
G85 Ciclo di barenatura
G86 Ciclo di barenatura
G87 Ciclo di barenatura posteriore
G88 Ciclo di barenatura
G89 Ciclo di barenatura

G90 Programmazione assoluta


03
G91 Programmazione incrementale

Impostazione del sistema di coordinate del pezzo o limitazione della


G92
00 velocità del mandrino
G92.1 Preset del sistema di coordinate del pezzo

G94 Avanzamento al minuto


05
G95 Avanzamento al giro
G96 Velocità di taglio costante
13
G97 Cancella la velocità di taglio costante

G98 Ritorno al livello iniziale


10
G99 Ritorno al livello del punto R

G160 Cancella la funzione di controllo dell’avanzamento (per rettificatrici)


20
G161 Attiva la funzione di controllo dell’avanzamento (per rettificatrici)

37
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

4 FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

38
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

4.1 Il comando G00 muove l’utensile in rapido, nel sistema di coordinate del
pezzo, portandolo sulla posizione specificata con un comando assoluto
POSIZIONAMENTO o con un comando incrementale.
(G00)
Nel comando assoluto, si programmano le coordinate del punto finale.
Formato
 


            
            
 

Spiegazioni Il tipo di percorso dell’utensile può essere scelto tra i seguenti, tramite il
bit 1 (LRP) del parametro N. 1401:
 Posizionamento senza interpolazione lineare
Il posizionamento viene effettuato per ogni asse separatamente. Il
percorso dell’utensile generalmente non è una linea retta.
 Posizionamento con interpolazione lineare
Il percorso dell’utensile è come nell’interpolazione lineare (G01).
Il posizionamento viene effettuato ad una velocità che permette il
tempo minimo di posizionamento senza superare la velocità in
rapido di ciascun asse.

Punto iniziale
Posizionamento con interpolazione lineare

Punto finale Posizionamento senza interpolazione lineare

La velocità in rapido viene impostata indipendentemente per ciascun asse


dal costruttore della macchina (parametro N. 1420). Nel posizionamento
G00, l’utensile accelera fino alla velocità predeterminata all’inizio del
blocco e decelera alla fine del blocco. Poi l’esecuzione procede con il
blocco successivo, dopo aver confermato la condizione di in–posizione.
“In–posizione” significa che la posizione programmata è stata
effettivamente raggiunta, entro una certa tolleranza specificata dal
costruttore della macchina (parametro N. 1826).
Il controllo in–posizione per ciascun blocco può essere disabilitato
tramite il bit 5 (NCI) del parametro N. 1601.

39
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

Limitazioni La velocità in rapido non può essere specificata programmando un codice


F.
Anche se è specificato il posizionamento con interpolazione lineare, nei
seguenti casi il posizionamento avviene senza interpolazione lineare. Di
conseguenza, fare attenzione che l’utensile non urti il pezzo:
 G28 che specifica il posizionamento fra il punto di riferimento e il
punto intermedio
 G53

40
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

4.2 Per ottenere un posizionamento accurato, senza gioco, è disponibile il


posizionamento finale unidirezionale.
POSIZIONAMENTO
UNIDIREZIONALE Sovracorsa

(G60)
Punto iniziale

Punto iniziale

Arresto temporaneo
Punto finale

Formato

G60 IP-;
IP-: Per un comando assoluto le coordinate del punto
finale e per un comando incrementale l'entità del
movimento dell'utensile.

Spiegazioni Sovracorsa e direzione di posizionamento sono impostate tramite il


parametro N. 5440. Quando la direzione comandata coincide con la
direzione impostata dal parametro, l’utensile si arresta temporaneamente
prima di raggiungere il punto finale.
G60, che è un codice G autocancellante, può essere usato come codice G
modale del gruppo 01 mettendo a 1 il parametro MDL (N. 5431#0).,
eliminando così la necessità di specificarlo per tutti i blocchi. Le altre
specifiche rimangono le stesse.
Il codice G60 modale viene cancellato dalla programmazione di un altro
codice G del gruppo 01.

Esempi
Uso di G60 come Uso di G60
codice G autocancellante. come codice G modale

G90; G90G60; Inizio modo posiziona–


G60 X0Y0; X0Y0; mento unidirezionale
G60 X100; Posizionamento X100; Posizionamento
unidirezionale unidirezionale
G60 Y100; Y100;
G04 X10; G04X10; Sosta
G00 X0Y0; G00X0Y0; Cancellazione modo
posizionamento unidi-
rezionale

41
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

Limitazioni  Nei cicli fissi di foratura, non si ha avvicinamento unidirezionale per


l’asse Z.
 Se non viene impostata tramite parametro la sovracorsa di un asse, per
quell’asse non si ha posizionamento unidirezionale.
 Quando la distanza comandata è uguale a 0, non viene eseguito il
posizionamento unidirezionale.
 La direzione impostata dal parametro non è influenzata dall’immagine
speculare.
 Il posizionamento unidirezionale non si applica al movimento di
allontanamento nei cicli fissi G76 e G87.

42
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

4.3 L’utensile si muove in linea retta.


INTERPOLAZIONE
LINEARE (G01)
Formato
 

        
      ! 
 

 !  !   

Spiegazioni L’utensile va sulla posizione specificata con un movimento rettilineo


eseguito alla velocità di avanzamento specificata con il codice F.
Il codice F è modale e rimane valida finché non viene programmato un
altro codice F. Pertanto non è necessario programmare la velocità di
avanzamento in tutti i blocchi.
La velocità di avanzamento specificata dal codice F è misurata lungo il
percorso dell’utensile.
Se non è mai stato specificato un codice F, la velocità è zero.
La velocità di avanzamento su ciascun asse è la seguente:

G01ααββγγζζ Ff ;

Velocità avanzamento asse α : F    f


L

Velocità avanzamento asse B : F  f
L

Velocità avanzamento asse Γ : F  f
L

Velocità avanzamento asse Ζ : F    f


L

L   2   2   2  2

La velocità di avanzamento di un asse rotativo si programma in gradi al


minuto.
Quando vengono interpolati linearmente l’asse lineare a (come X, Y o Z)
e l’asse rotativo b (come A, B o C), la velocità di avanzamento è tale per
cui la velocità di avanzamento tangenziale nel sistema di coordinate
cartesiane a,b è la velocità comandata da F (mm/min).
Per calcolare la velocità di avanzamento dell’asse b, viene prima
determinato il tempo necessario per la distribuzione usando la suddetta
formula e poi le unità della velocità di avanzamento dell’asse b sono
cambiate in gradi/min.

43
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

Qui di seguito viene dato un esempio di calcolo.


G91 G01 X20.0 C40.0 F300.0;
Se la programmazione è in millimetri, il comando di movimento di 40.0
gradi dell’asse C viene considerato come 40 mm e il tempo richiesto dalla
distribuzione si calcola come segue:
Ǹ20 2 ) 40 2
8 0.14907 (min)
300
La velocità di avanzamento dell’asse C è:
40 8 268.3 gradińmin
0.14907

Nel controllo simultaneo di 3 assi, la velocità di avanzamento viene


calcolata come nel controllo di 2 assi.

Esempi
 Interpolazione lineare

G91 G01X200.0Y100.0F200.0 

Asse Y

(Punto finale)
100.0

Asse X
0 (Punto iniziale) 200.0

 Velocità di avanza-
mento dell’asse rota-
G91G01C–90.0 G300.0 ;Velocità di avanzamento: 300gradi/min
tivo

(Punto iniziale)
90°

(Punto finale)
Velocità di avanzamento = 300 gradi/min

44
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

4.4 L’utensile si muove lungo un arco di cerchio.


 

 

  

Formato
Arco nel piano XpYp
G02 I_ J_
 Xp_Yp_ F_ ;
G03 R_

Arco nel piano ZpXp

G02 I_ K_
G18 Xp_ Zp_ F_
G03 R_

Arco nel piano YpZp

G19 G02 J_ K_ F_
Yp_ Zp_
G03 R_


  
  

 
Comando Descrizione

G17 Specifica di un arco nel piano XpYp

G18 Specifica di un arco nel piano ZpXp

G19 Specifica di un arco nel piano YpZp

G02 Interpolazione circolare in senso orario

G03 Interpolazione circolare in senso antiorario

Xp_ Comando di movimento dell’asse X o di un suo asse paral-


lelo (parametro N. 1022)

Yp_ Comando di movimento dell’asse Y o di un suo asse paral-


lelo (parametro N. 1022)

Zp_ Comando di movimento dell’asse Z o di un suo asse paral-


lelo (parametro N. 1022)

I_ Distanza dal punto iniziale al centro dell’arco lungo l’asse


Xp

J_ Distanza dal punto iniziale al centro dell’arco lungo l’asse


Yp

k_ Distanza dal punto iniziale al centro dell’arco lungo l’asse


Zp

R_ Raggio dell’arco con segno

F_ Velocità di avanzamento lungo l’arco

45
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

Spiegazioni
 Senso dell’interpola- Il senso orario (G02) e il senso antiorario (G03) dell’interpolazione
zione circolare circolare nel piano XpYp (piano ZpXp o piano YpZp) è definito
guardando il piano XpYp nella direzione da positivo a negativo dell’asse
Zp (asse Yp o asse Xp), nel sistema di coordinate cartesiane. Vedere la
sottostante figura.

Yp Xp Zp

G03 G03 G03

G02 G02 G02


Xp Zp Yp
G17 G18 G19

 Comando di movi- Il punto finale dell’arco si specifica con gli indirizzi Xp, Yp o Zp e si
mento esprime in valori assoluti o incrementali, a seconda dello stato G90/G91.
Per i valori incrementali, si specificano le coordinate del punto finale visto
dal punto iniziale.

 Specifica del centro Il centro dell’arco si specifica con gli indirizzi I, J e K, rispettivamente per
dell’arco gli assi Xp, Yp e Zp. I valori che seguono I, J o K sono le componenti di
un vettore in cui il centro dell’arco è visto dal punto iniziale, e sono
sempre specificati come valori incrementali, indipendentemente da
G90/G91 (vedi sotto).
Il segno di I, J e K determina la direzione.

Punto finale (x,y) Punto finale (z,x) Punto finale (y,z)


y x z
x Punto z Punto y
i k j Punto
iniziale iniziale iniziale
j i k
Centro Centro Centro

I0, J0 e K0 possono essere omessi. Se Xp, Yp e Zp sono tutti omessi (il


punto finale coincide con il punto iniziale) e il centro è specificato con I,
J e K, viene assunto un arco di 360 gradi (un cerchio completo).
G02I; Comanda un cerchio completo
Se la differenza fra il raggio al punto iniziale e il raggio al punto finale
dell’interpolazione circolare supera il valore del parametro N. 3410 si
verifica l’allarme N. 020.

46
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Raggio dell’arco Invece di specificare il centro dell’arco con I, J o K, può essere specificato,
con l’indirizzo R, il raggio del cerchio cui l’arco appartiene.
In questo caso, si considerano due tipi di archi:minori di 180 gradi e
maggiori di 180 gradi. Per gli archi maggiori di 180 gradi, il raggio deve
essere specificato come valore negativo. Se Xp, Yp e Zp sono tutti
omessi(il punto finale coincide con il punto iniziale) e si usa R, risulta
programmato un arco di 0 gradi.
G02R; L’utensile non si muove.

   (1) (minore di 180°)


G91 G02 XP60.0 YP20.0 R50.0 F300.0 ;
Per l’arco (2)(maggiore di 180°)
G91 G02 XP60.0 YP20.0 R–50.0 F300.0 ;

2
r=50mm

Punto finale

Punto iniziale r=50mm


Y

 Velocità di avanza- La velocità di avanzamento nell’interpolazione circolare è quella


mento specificata dal codice F e la velocità lungo l’arco (la velocità tangenziale
dell’arco) viene controllata in modo da mantenerla uguale alla velocità di
avanzamento specificata.

Limitazioni L’errore tra la velocità programmata e l’effettiva velocità di avanzamento


è entro #2%. La velocità di avanzamento viene misurata lungo l’arco dopo
aver applicato la compensazione raggio utensile.
Se I, J, K e R vengono specificati contemporaneamente, l’arco specificato
con R ha la precedenza e I, J e K sono ignorati.
Se viene comandato un asse diverso da quelli che formano il piano
specificato, viene visualizzato un allarme.
Per esempio, se l’asse U è specificato come parallelo all’asse X quando
è specificato il piano XY vi verifica l’allarme P/S N. 028.
Se un arco il cui angolo al centro è vicino a 180° viene programmato con
R, il calcolo delle coordinate del centro può generare un errore. In questo
caso, specificare il centro dell’arco con I, J e K.

47
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

Esempi
Asse Y

100
50R

60 60R

40

0 Asse X
90 120 140 200

Il percorso utensile della figura qui sopra si programma come segue:


(1) In programmazione assoluta
G92X200.0 Y40.0 Z0 ;
G90 G03 X140.0 Y100.0R60.0 F300.;
G02 X120.0 Y60.0R50.0 ;
o
G92X200.0 Y40.0Z0 ;
G90 G03 X140.0 Y100.0I–60.0 F300.;
G02 X120.0 Y60.0I–50.0 ;
(2) In programmazione incrementale
G91 G03 X–60.0 Y60.0 R60.0 F300.;
G02 X–20.0 Y–40.0 R50.0 ;
o
G91 G03 X–60.0 Y60.0 I–60.0 F300. ;
G02 X–20.0 Y–40.0 I–50.0 ;

48
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

4.5 L’interpolazione elicoidale si programma specificando fino a due altri assi


che si muovo in sincronia con gli assi dell’interpolazione circolare. In
INTERPOLAZIONE questo modo è possibile comandare un percorso utensile elicoidale.
ELICOIDALE
(G02, G03)
Formato
Movimento sincrono con l’arco nel piano XpYp
G02 IJ
G17 XpYp Α(Β)F
G03 R
Movimento sincrono con l’arco nel piano ZpXp
G02 IK
G18 XpZp αβ)F
G03 R

Movimento sincrono con l’arco nel piano YpZp

G19 G02 JK


YpZp ΑΒ)F;
G03 R

α,β:Due assi non appartenenti al piano dell’interpolazione circolare.


Possono essere specificati fino a due altri assi.

Spiegazioni Il metodo di programmazione consiste nell’aggiungere semplicemente un


comando di movimento di un asse diverso da quelli dell’interpolazione
circolare.
Il codice F specifica la velocità di avanzamento lungo l’arco. Quindi, la
velocità di avanzamento dell’asse lineare è:
Lunghezza del movimento dell’asse lineare
F x ———————————————————————————————————————
Lunghezza dell’arco

Determinare la velocità di avanzamento in modo che la velocità dell’asse


lineare non ecceda alcun limite. Il bit 0 (HFC) del parametro N. 1404 può
essere usato per impedire che la velocità di avanzamento dell’asse lineare
ecceda vari valori limite.
Z

Percorso utensile

X Y
La velocità di avanzamento lungo l’arco
è la velocità di avanzamento specificata.

Limitazioni  La compensazione raggio utensile viene applicata soltanto all’arco.


 La correzione utensile e la compensazione lunghezza utensile non
possono essere usate in un blocco nel quale è comandata
l’interpolazione elicoidale.

49
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

4.6 L’interpolazione elicoidale B muove l’utensile lungo un percorso


elicoidale. Questa interpolazione può essere eseguita specificando il
INTERPOLAZIONE comando di interpolazione circolare insieme ad un massimo di quattro
ELICOIDALE B (G02, assi addizionali, nel modo controllo contornatura ad alta precisione
G03) semplice (vedere II–19.6).

Formato
Con un arco nel piano XpYp

G02 IJ
G17 XpYp αβγδF
G03 R_
Con un arco nel piano ZpXp

G02 IK
G18 XpZp αβγδF
G03 

Con un arco nel piano YpZp

G19 G02 JK


YpZp αβγδF
G03 R
α, β, γ, δ : Un asse qualsiasi al quale non è applicata l’interpola–
zione circolare.
Possono essere specificati fino a quattro assi.

Spiegazioni Il comando è simile a quello dell’interpolazione elicoidale standard


(vedere II–4.5), al quale si aggiungono due assi lineari. L’indirizzo F deve
essere seguito da una velocità tangenziale determinata tenendo in
considerazione anche il movimento lungo gli assi lineari.

Percorso utensile

X Y

La velocità di avanzamento corrisponde alla velocità tangenziale determi-


nata tenendo in considerazione anche il movimento lungo gli assi lineari.

Limitazioni ⋅ Il comando di interpolazione elicoidale B può essere specificato solo


nel modo controllo contornatura ad alta precisione semplice.
⋅ La compensazione raggio utensile è applicata solo all’arco.
⋅ In un blocco contenente il comando di interpolazione elicoidale B non
è possibile specificare i comandi di correzione utensile o di
compensazione lunghezza utensile.

50
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

4.7 L’interpolazione a spirale si abilita specificando il comando di


interpolazione circolare insieme al numero di giri o all’incremento
INTERPOLAZIONE A (decremento) del raggio al giro voluti.
SPIRALE,
INTERPOLAZIONE
CONICA (G02, G03)

Formato
 Interpolazione a spirale
Piano XpYp

G02
G17 







G03

Piano ZpXp

G02
G18 Z_X_K_ I_ Q_ L_ F_ ;
G03

Piano YpZp

G19 G02
Y_ Z_ J_ K_ Q_ L_ F_ ;
G03

X,Y,Z Coordinate del punto finale


L Numero di giri (valore positivo senza punto decimale)(*1)
Q Incremento o decremento del raggio al giro(*1)
I,J,K Distanza con segno dal punto iniziale al centro
(Uguale alla distanza specificata per l’interpolazione circolare)
F Velocità di avanzamento

(*1) E’ possibile omettere la specifica del numero di giri (L) o quella


dell’incremento/decremento del raggio (Q). Se è omesso L, il
numero di giri viene calcolato automaticamente in base alla
distanza fra la posizione corrente e il centro, alla posizione finale
e all’incremento/decremento del raggio. Se è omesso Q, l’incre-
mento/decremento del raggio viene calcolato automaticamente in
base alla distanza fra la posizione iniziale e il centro, alla posizione
finale e al numero di giri. Se sono programmati sia L sia Q, ma i loro
valori si contraddicono, Q ha la precedenza. Generalmente se ne
specifica soltanto uno, o Q o L. Il valore di L deve essere un
numero intero positivo. Per specificare quattro giri più 90°, ad
esempio, arrotondare il numero di giri a 5 e specificare L5.

51
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

 Interpolazione conica

Piano XpYp

G02
G17       
G03

Piano ZpXp

G02
G18 Z_X_K_ I_ Q_ L_ F_ ;
G03

Piano YpZp

G19 G02
Y_ Z_ J_ K_ Q_ L_ F_ ;
G03

X,Y,Z Coordinate del punto finale


L Numero di giri (valore positivo senza punto decimale)(*1)
Q Incremento o decremento del raggio al giro(*1)
I,J,K Due di questi tre valori rappresentano un vettore con segno dal
punto di partenza al centro. L’altro valore è un incremento o un
decremento dell’altezza al giro della spirale per l’interpolazione
conica(*1)(*2)
Quando è selezionato il piano XpYp:
I e J rappresentano un vettore con segno dal punto di partenza
al centro.
K rappresenta l’incremento/decremento al giro della spirale.
Quando è selezionato il piano ZpXp:
K e I rappresentano un vettore con segno dal punto di partenza
al centro.
J rappresenta l’incremento/decremento al giro della spirale.
Quando è selezionato il piano YpZp:
J e K rappresentano un vettore con segno dal punto di partenza
al centro.
I rappresenta l’incremento/decremento al giro della spirale.

F Velocità di avanzamento (determinata tenendo in considerazione


anche il movimento lungo l’asse lineare)

(*1) Fra l’incremento/decremento dell’altezza (I, J o K), l’incremento/


decremento del raggio (Q) e il numero di giri (L), è necessario pro-
grammarne uno soltanto. Gli altri due possono essere omessi.
⋅ Esempio di comando per il piano XpYp
K_
G02
G17   
 Q_  
G03 L_

Se sono programmati sia L sia Q, ma i loro valori si contraddicono,


Q ha la precedenza. Se sono programmati sia L sia l’incremento/
decremento dell’altezza, ma i loro valori si contraddicono, l’incre-
mento/decremento dell’altezza ha la precedenza. Se sono pro-
grammati sia Q sia l’incremento/decremento dell’altezza, ma i loro
valori si contraddicono, Q ha la precedenza. Il valore di L deve
essere un numero intero positivo. Per specificare quattro giri più
90°, ad esempio, arrotondare il numero di giri a 5 e specificare L5.
(*2) Se vengono specificati due assi (di altezza) diversi dagli assi del
piano, l’incremento/decremento dell’altezza (I, J o K) non può
essere specificato. In questo caso, specificare l’incremento/de-
cremento del raggio (Q) o il numero di giri (L).

52
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Spiegazioni
 Funzione dell’interpola- L’interpolazione a spirale nel piano XY è definita come segue:
zione a spirale (X – X0)2 + (Y – Y0)2 = (R + Q’)2
X0 : Coordinata X del centro
Y0 : Coordinata Y del centro
R : Raggio all’inizio dell’interpolazione a spirale
Q’ : Variazione del raggio

Quando il comando programmato viene assegnato a questa funzione, si


ottiene la seguente espressione:
θ
(X – XS – I)2 + (Y – YS – J)2 = (R+ĂĂL'Ă+ąąăQ
2
360
dove
XS : Coordinata X del punto di partenza
YS : Coordinata Y del punto di partenza
I : Componente X del vettore dal punto di partenza al centro
J : Componente Y del vettore dal punto di partenza al centro
R : Raggio all’inizio dell’interpolazione a spirale
Q : Incremento/decremento del raggio al giro della spirale
L’ : (Numero attuale di giri) – 1
θ : Angolo fra il punto di partenza e la posizione corrente
(gradi)

 Movimento fra i blocchi La sovrapposizione fra i blocchi di interpolazione a spirale/conica e gli


altri blocchi viene eseguita solo nel modo controllo contornatura ad alta
precisione semplice (vedere II–19.6). Negli altri modi, il movimento del
blocco che precede questa interpolazione decelera e si ferma, poi inizia
l’interpolazione. Alla fine del blocco di interpolazione a spirale/conica,
il movimento decelera e si ferma, poi viene eseguito il blocco successivo.

 Assi controllati Per l’interpolazione conica è possibile specificare due assi del piano e due
assi addizionali, cioè, quattro assi in totale. Come asse addizionale può
essere specificato un asse rotativo.
 Compensazione raggio E’ possibile programmare il comando di interpolazione a spirale o di
utensile C interpolazione conica nel modo compensazione raggio utensile C. Ai
punti iniziale e finale del blocco, viene tracciato un cerchio virtuale
intorno al centro dell’interpolazione a spirale. La compensazione raggio
utensile viene eseguita lungo il cerchio virtuale, poi viene eseguita
l’interpolazione intorno al risultato della compensazione. Se sia il punto
iniziale sia il punto finale sono al centro, il cerchio virtuale non può essere
tracciato. Se lo si tenta, si verifica l’allarme P/S N. 5124.

 Limitazione della velo- Durante l’interpolazione a spirale, la funzione che limita la velocità di
cità di avanzamento in avanzamento in base al raggio dell’arco (parametri da 1730 a 1732) è
base al raggio dell’arco abilitata. La velocità di avanzamento può diminuire via via che l’utensile
si avvicina al centro della spirale.

 Prova a vuoto Quando il segnale della prova a vuoto viene invertito da 0 a 1 o da 1 a 0


durante il movimento lungo un asse, il movimento viene accelerato o
decelerato per raggiungere la velocità desiderata, senza prima ridurre la
velocità a zero.

53
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

Limitazioni
 Raggio Nell’interpolazione a spirale o conica non è possibile programmare il
raggio dell’arco con l’indirizzo R.
 Decelerazione sugli spi- La decelerazione sullo spigolo fra un blocco di interpolazione a
goli spirale/conica e un altro blocco può essere eseguita solo nel modo
controllo contornatura ad alta precisione semplice.
 Funzioni di avanzamento Non è possibile usare le funzioni di avanzamento al giro, inverso del
tempo, comando F di una cifra, riduzione automatica della velocità sugli
spigoli.
 Ripartenza programma Un programma che include l’interpolazione a spirale/conica non può
essere fatto ripartire.
 Ritracciatura Un programma che include l’interpolazione a spirale/conica non può
essere ritracciato.
Esempi
 Interpolazione a spirale

20. 20.
120 Asse Y
100

80

60

40

20

0
–120 –100 –80 –60 –40 –20 0 20 40 60 80 100 120
–20
Asse X
–40

–60

–80

–100

–120

Il percorso presentato qui sopra può essere programmato, in assoluto o in


incrementale, come segue:
I valori caratteristici di questo percorso sono:
⋅ Punto di partenza : (0, 100.0)
⋅ Punto finale (X, Y) : (0, –30.0)
⋅ Distanza dal centro (I, J) : (0, –100.0)
⋅ Incremento/decremento del raggio (Q): –20.0
⋅ Numero di giri (L) : 4.
(1) Nel modo assoluto, questo percorso si programma come segue:
Q–20.0
G90 G02 X0 Y–30.0 I0 J–100.0 F300;
L4
(2) Nel modo incrementale questo percorso si programma come segue:
Q–20.0
G91 G02 X0 Y–130.0 I0 J–100.0 F300;
L4
(E’ possibile omettere la specifica di Q o di L.)

54
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Interpolazione conica

+Z 25.0 25.0

(0,–37.5,62.5)
25.0

25.0

+Y
100.0

–100.0
+X

Il percorso presentato qui sopra può essere programmato, in assoluto o in


incrementale, come segue:
I valori caratteristici di questo percorso sono:
⋅ Punto di partenza : (0, 100.0, 0)
⋅ Punto finale (X, Y, Z) : (0, –37.5, 62.5)
⋅ Distanza dal centro (I, J) : (0, –100.0)
⋅ Incremento/decremento del raggio (Q) : –25.0
⋅ Incremento/decremento dell’altezza (K) : 25.0
⋅ Numero di giri (L) : 3
(1) Nel modo assoluto, questo percorso si programma come segue:
K25.0
G90 G02 X0 Y–37.5 Z62.5 I0 J–100.0 Q–25.0 F300;
L3
(2) Nel modo incrementale, questo percorso si programma come segue:
K25.0
G91 G02 X0 Y–137.5 Z62.5 I0 J–100.0 Q–25.0 F300;
L3

55
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

4.8 La funzione grazie alla quale il controllo del contorno viene eseguito
convertendo un comando programmato nel sistema di coordinate
INTERPOLAZIONE cartesiane in un movimento dell’asse lineare (movimento dell’utensile)
IN COORDINATE e in un movimento dell’asse rotativo (rotazione del pezzo) è
POLARI l’interpolazione in coordinate polari. Si tratta di una funzione utile per la
lavorazione di un albero a camme.
(G12.1, G13.1)


  Attiva il modo interpolazione in coordinate polari (abilita l'inĆ
terpolazione in coordinate polari)

 Comandare l'interpolazione lineare o circolare nel sistema di


coordinate cartesiane formato dall'asse lineare e dall'asse
rotativo (asse virtuale).

  Cancella il modo interpolazione in coordinate polari (L'interĆ


polazione in coordinate polari non è più eseguita)

Specificare G12.1 e G13.1 in blocchi indipendenti


 
 Piano dell’interpola- G12.1 attiva il modo interpolazione in coordinate polari e seleziona il
zione piano nel quale viene eseguita l’interpolazione (piano dell’interpolazione
in coordinate polari in coordinate polari). Vedere la fig.4.8 (a).

Asse rotativo (asse virtuale)


(unità: mm o pollici)

Asse lineare
(unità:mm o pollici)

Origine del sistema di coordinate locali (commando G52)


(O origine del sistema di coordinate del pezzo)

Fig. 4.8 (a) Piano dell’interpolazione in coordinate polari

All’accensione o dopo un reset, è attivo G13.1 (cancella il modo


interpolazione in coordinate polari).
Gli assi (asse lineare e asse rotativo) per i quali verrà eseguita
l’interpolazione in coordinate polari devono essere preventivamente
impostati tramite parametri (dati N. 5460, 5461).

AVVERTENZA
Il piano usato prima del comando G12.1 (il piano
selezionato con G17, G18 o G19) è cancellato e viene
ristabilito quando viene comandato G13.1.
Quando il sistema viene resettato, il modo interpolazione in
coordinate polari viene cancellato e viene ristabilito il piano
specificato da G17, G18 o G19.

56
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Entità del movimento e Nel modo interpolazione in coordinate polari i comandi vengono
velocità di avanzamento programmati come coordinate cartesiane nel piano dell’interpolazione in
nel modo interpolazione coordinate polari. Nei comandi, si usa come indirizzo del secondo asse del
in coordinate polari piano (l’asse virtuale) l’indirizzo dell’asse rotativo. L’uso della
Le unità con cui sono programmazione radiale/diametrale non dipende dalla specifica del
espresse le coordinate primo asse del piano, ma si applica la specifica dell’asse rotativo.
dell'asse virtuale sono le Immediatamente dopo G12.1, la coordinata dell’asse virtuale è 0:
stesse usate per l'asse
lineare (mm/pollici) l’interpolazione in coordinate polari inizia assumendo un angolo di 0
gradi per la posizione dell’utensile.
Le unità della velocità di Specificare la velocità di avanzamento come la velocità (velocità relativa
avanzamento sono mm/min o fra il pezzo e l’utensile) tangenziale al piano dell’interpolazione in
pollici/min coordinate polari (sistema di coordinate cartesiane) usando il codice F.
 Codici G che possono G01 . . . . . . . . . . . .Interpolazione lineare
essere specificati nel G02, G03 . . . . . . . . . Interpolazione circolare
modo interpolazione in G04 . . . . . . . . . . . . .
Sosta, arresto esatto
coordinate polari G40, G41, G42 . . . . Compensazione raggio utensile
(L'interpolazione in coordinate polari viene eseguita
per il percorso compensato.)
G65, G66, G67 . . . Comandi macro
G90, G91 . . . . . . . . . Comandi assoluti, Comandi incrementali
G94, G95 . . . . . . . . Avanzamento al minuto, avanzamento al giro
 Interpolazione circo- Gli indirizzi I, J, K da usare quando si comanda l’interpolazione circolare
lare nel modo interpo- nel modo interpolazione in coordinate polari dipendono da quale asse del
lazione in coordinate sistema base di coordinate è il primo asse del piano dell’interpolazione in
polari coordinate polari (asse lineare).
– Quando l’asse lineare è l’asse X o è parallelo all’asse X, il piano
considerato è il piano Xp–Yp e gli indirizzi da usare sono I e J.
– Quando l’asse lineare è l’asse Y o è parallelo all’asse Y, il piano
considerato è il piano Yp–Zp e gli indirizzi da usare sono J e K.
– Quando l’asse lineare è l’asse Z o è parallelo all’asse Z, il piano
considerato è il piano Zp–Xp e gli indirizzi da usare sono K e I.
E’ anche possibile specificare il raggio dell’arco con R.
 Movimento lungo gli I comandi di movimento degli assi che non formano il piano
assi non appartenenti dell’interpolazione in coordinate polari, vengono eseguiti
al piano dell’interpola- indipendentemente da quest’ultima.
zione
 Visualizzazione della Sono visualizzate le coordinate effettive. Però, il movimento residuo di
posizione corrente un blocco è visualizzato con riferimento al piano dell’interpolazione in
coordinate polari (sistema di coordinate cartesiane).
Limitazioni
 Sistema di coordinate Prima di comandare G12.1, occorre impostare un sistema di coordinate
per l’interpolazione in locali (o un sistema di coordinate del pezzo) con l’origine sul centro
coordinate polari dell’asse rotativo. Quando è attivo il modo G12.1, il sistema di coordinate
non deve essere cambiato (G92, G52, G53, reset delle coordinate relative,
G54  G59, ecc.).
 Compensazione raggio Il modo interpolazione in coordinate polari non può essere attivato o
utensile cancellato (G12.1, G13.1) nel modo compensazione raggio utensile
(G41, G42). G12.1 e G13.1 devono essere specificati nel modo
compensazione raggio utensile cancellato (G40).

57
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

 Compensazione lun- Specificare la compensazione lunghezza utensile prima di comandare


ghezza utensile G12.1 (cioè, nel modo interpolazione in coordinate polari non attiva).
Non può essere comandata nel modo interpolazione in coordinate polari.
Nel modo interpolazione in coordinate polari, non possono essere
modificati i valori delle correzioni.

 Correzioni utensile Le correzioni utensile devono essere specificate prima di stabilire il modo
G12.1. In questo modo, le correzioni non possono essere modificate.

 Ripartenza del pro- Nel modo G12.1, non è possibile eseguire la ripartenza del programma.
gramma

 Velocità di avanza- Il movimento programmato nel piano cartesiano viene convertito in un


mento dell’asse rota- movimento dell’asse rotativo (asse C) e dell’asse lineare (asse X). La
tivo componente C della velocità aumenta avvicinandosi al centro del pezzo
e può superare la velocità di avanzamento massima dell’asse C
(parametro N. 1422) causando un allarme (vedere la sottostante figura).
Se questo dovesse verificarsi, ridurre la velocità di avanzamento
comandata con l’indirizzo F o non costruire il programma in modo che
l’utensile si avvicini al centro del pezzo (o un programma in cui il centro
dell’utensile si avvicina al centro del pezzo quando viene eseguita la
compensazione raggio utensile).

DIFFIDA
∆X Consideriamo un movimento nel piano cartesiano alla velocità ∆X per unità
θ1 di tempo programmata con l'indirizzo F lungo le linee L1, L2 e L3. Nel
L1
sistema di coordinate cartesiane, per lo stesso movimento ∆X per unità di
θ2 L2 tempo, l'entità del movimento dell'asse C aumenta da q1 a q2 a q3 via via
θ3 che ci si avvicina al centro (L1 → L2 → L3).
L3
L'aumento dell'entità del movimento dell'asse C per unità di tempo significa
che la componente C della velocità cresce quando ci si avvicina al centro
del pezzo e può accadere che la conversione del movimento dell'utensile
dal sistema di coordinate cartesiane ai movimenti dell'asse C e dell'asse X
faccia sì che la componente C della velocità di avanzamento superi la veloĆ
cità di avanzamento massima dell'asse C.

L : Distanza minima (in mm) fra il centro dell'utensile e il centro del pezzo
R : Massima velocità di avanzamento (gradi/min) dell'asse C
La formula che segue fornisce il limite della velocità che può essere specificata con il codice F nel modo interpoĆ
lazione in coordinate polari. Specificare una velocità consentita dalla formula. Il valore fornito dalla formula è
teorico. In pratica può essere necessario specificare un valore leggermente più piccolo, a causa degli errori di
calcolo.
π
F<L×R× (mm/min)
180

58
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Esempio di programmazione dell'interpolazione in coordinate polari fra


l'asse X (asse lineare) e l'asse C (asse rotativo)

C'(asse ipotetico)

Asse C Percorso compensato

Percorso programmato

N204 N203
N205
N202 N201 N200
Asse X

N208 Utensile
N206 N207
Asse Z

O0001 ;

N010 T0101

N0100 G90 G00 X60.0 C0 Z_ ; Posizionamento sul punto iniziale


N0200 G12.1 ; Inizio dell’interpolazione in coordinate polari
N0201 G42 G01 X20.0 F_ ;
N0202 C10.0 ;
N0203 G03 X10.0 C20.0 R10.0 ;
N0204 G01 X–20.0 ; Programmazione della geometria del pezzo
N0205 C–10.0 ; (programmazione in coordinate cartesiane
N0206 G03 X–10.0 C–20.0 I10.0 J0 ; nel piano X–C’)
N0207 G01 X20.0 ;
N0208 C0 ;
N0209 G40 X60.0 ;
N0210 G13.1 ; Cancellazione dell’interpolazione in coordinate polari
N0300 Z_ ;
N0400 X_ C_
;

N0900M30 ;

59
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

4.9 Nel modo interpolazione cilindrica, il CNC converte l’entità del


movimento comandato in gradi per l’asse rotativo in una distanza lineare
INTERPOLAZIONE lungo una circonferenza. Dopo questa conversione, possono essere
CILINDRICA eseguite l’interpolazione lineare e l’interpolazione circolare con l’ altro
(G07.1) asse. Dopo il calcolo dell’interpolazione, questi dati sono convertiti
nuovamente in entità del movimento dell’asse rotativo.
La funzione di interpolazione cilindrica consente di programmare
considerando lo sviluppo nel piano della superficie laterale di un cilindro;
pertanto, essa risulta particolarmente utile per programmare la
scanalatura di camme cilindriche, ecc.

 
        # 


       # 

 ##    "


    

         


"   !$  !  

#
 Selezione del piano Usare il parametro N. 1022 per specificare se l’asse rotativo è X, Y, Z o
(G17, G18, G19) un asse parallelo ad uno di essi. Specificare il codice G che seleziona un
piano un asse del quale è l’asse rotativo. Per esempio, se l’asse rotativo
è un asse parallelo all’asse X, G17 deve definire un piano XpYp, formato
dall’asse rotativo e dall’asse Y, o da un asse a questo parallelo.
Per l’interpolazione cilindrica può essere settato un solo asse rotativo.
 Programmazione della Nel modo interpolazione cilindrica, si comanda la velocità di
velocità di avanza- avanzamento nel piano dello sviluppo del cilindro.
mento
 Interpolazione circo- Nel modo interpolazione cilindrica è possibile comandare
lare (G02/G03) l’interpolazione circolare fra l’asse rotativo e un asse lineare. Nei comandi
si usa il raggio R, come è descritto nella sezione 4.4.
Il raggio deve essere specificato in mm (per la programmazione in
millimetri) o in pollici (per la programmazione in pollici) e non in gradi.
<Esempio: Interpolazione circolare tra l’asse Z e l’asse C>
Designare l’asse C come parallelo all’asse X assegnando “5” al parametro
1022 per l’asse C. In questo caso, il comando dell’interpolazione circolare
sarà come segue:
G18 Z__C__;
G02 (G03) Z__C__R__;
Il valore assegnato al parametro 1022 dell’asse C può essere “6” (asse
parallelo all’asse Y). In questo caso, il comando dell’interpolazione
circolare diventa il seguente:
G19 C__ Z__;
G02 (G03) Z__C__R__;

60
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Specifica della compen- Per eseguire la compensazione raggio utensile nel modo interpolazione
sazione raggio utensile cilindrica, cancellare il modo compensazione prima di entrare nel modo
interpolazione cilindrica. Poi attivare e cancellare la compensazione
raggio utensile all’interno del modo interpolazione cilindrica.
 Precisione Nel modo interpolazione cilindrica, l’entità del movimento dell’asse
dell’interpolazione rotativo, specificata in gradi, viene convertita internamente nella distanza
cilindrica lineare lungo la superficie esterna e, dopo l’esecuzione dei calcoli
dell’interpolazione lineare o circolare, viene riconvertita in gradi. Nella
conversione, l’entità del movimento viene arrotondata all’incremento
minimo di immissione.
Quindi, se il raggio del cilindro è piccolo, l’entità effettiva del movimento
può essere diversa da quella comandata. In questo caso, però, l’errore non
si accumula.
Nello stato di assoluto in manuale attivato, se un’operazione manuale
viene eseguita quando è attivo il modo interpolazione cilindrica, può
verificarsi un errore dovuto a quanto detto sopra.

del movimento

Entità effettiva = MOVIM GIRO x
2 x 2R
 Valore comandato x
2 x 2R
MOVIM GIRO

MOVIM GIRO : Entità del movimento per giro
dell'asse rotativo (parametro 1260)
R : Raggio del pezzo

 : Arrotondamento all'incremento minimo


di immissione più vicino

Limitazioni
 Programmazione del Nel modo interpolazione cilindrica, non è possibile specificare il centro
raggio dell’arco dell’arco con I, J o K. Specificare il raggio dell’arco con l’indirizzo R.
 Interpolazione circo- Se il modo interpolazione cilindrica viene stabilito mentre è applicata la
lare e compensazione compensazione raggio utensile, l’interpolazione circolare non è eseguita
raggio utensile correttamente.
 Posizionamenti Nel modo interpolazione cilindrica non possono essere eseguiti
posizionamenti (inclusi i movimenti in rapido eseguiti per comandi come
G28, G53, G73, G74, G76, G80 G89). Dovendo eseguire un
posizionamento, cancellare prima l’interpolazione cilindrica.
L’interpolazione cilindrica (G07.1) non può essere comandata nel modo
posizionamento (G00).
 Impostazione dei Nel modo interpolazione cilindrica, non possono essere comandati
sistemi di coordinate sistemi di coordinate del pezzo (G92, G54  G59) o sistemi di coordinate
locali (G52).
 Comando del modo Nel modo interpolazione cilindrica, non è possibile comandare
interpolazione cilin- nuovamente G07.1 IP r;. Prima di comandare di nuovo il modo
drica interpolazione cilindrica, cancellarlo.
 Correzioni utensile Le correzioni utensile devono essere specificate prima di stabilire il modo
interpolazione cilindrica. Nel modo interpolazione cilindrica le
correzioni non possono essere cambiate.
 Funzione di indexag- L’interpolazione cilindrica non può essere usata quando è in uso la
gio della tavola rotante funzione di indexaggio della tavola rotante.

61
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE



Esempio di interpolazione cilindrica


C

O0001 (INTERPOLAZIONE CILINDRICA );


N01 G00 G90 Z100.0 C0 ;
N02 G01 G91 G18 Z0 C0 ;
Z R
N03 G07.1 C57299 ;
N04 G90 G01 G42 Z120.0 D01 F250 ;
N05 C30.0 ;
N06 G02 Z90.0 C60.0 R30.0 ;
N07 G01 Z70.0 ;
N08 G03 Z60.0 C70.0 R10.0 ;
N09 G01 C150.0 ;
N10 G03 Z70.0 C190.0 R75.0 ;
N11 G01 Z110.0 C230.0 ;
N12 G02 Z120.0 C270.0 R75.0 ;
N13 G01 C360.0 ;
N14 G40 Z100.0 ;
N15 G07.1 C0 ;
N16 M30 ;

mm
N05 N12 N13
120
110 N06
N11
90
N07
70
N08 N09 N10
60

C
0 30 60 70 150 190 230 270 360 gradi

62
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

4.10 L’interpolazione involuta permette di eseguire la lavorazione di una curva


involuta. L’interpolazione involuta elimina la necessità di approssimare
INTERPOLAZIONE una curva involuta tramite rette ed archi. La distribuzione impulsi non
INVOLUTA subisce interruzioni durante l’esecuzione di microblocchi ad alta velocità
(G02.2, G03.2) e si ottiene un funzionamento regolare ad alta velocità. Il programma
pezzo, la cui preparazione viene semplificata, risulta più breve.

63
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

Formato
Interpolazione involuta nel piano X – Y
G17 G02.2 X__Y__I__J__R__F__ ;
G17 G03.2 X__Y__I__J__R__F__ ;
Interpolazione involuta nel piano Z – X
G18 G02.2 Z__X__K__I__R__F__ ;
G18 G03.2 Z__X__K__I__R__F__ ;
Interpolazione involuta nel piano Y – Z
G19 G02.2 Y__Z__J__K__R__F__ ;
G19 G03.2 Y__Z__J__K__R__F__ ;
Dove,
G02.2 : Interpolazione involuta in senso orario
G03.2 : Interpolazione involuta in senso antiorario
G17/G18/G19 : Selezione del piano X–Y/Z–X/Y–Z
X, Y, Z : Coordinate del punto finale della curva involuta
I, J, K : Centro del cerchio base della curva involuta visto
dal punto iniziale
R : Raggio del cerchio base
F : Velocità di avanzamento
Yp Yp

Po Ps
R I
Punto finale J
Pe 0
Punto iniziale
I Po
Ps
J
0 R

Cerchio base
Pe Punto finale
Xp Xp
Interpolazione involuta in senso orario (G02.2)
Yp Yp

Punto Ro Punto finale


iniziale R Pe
Ps 0
I Po
Pe
Punto finale J J
0 R

I
Ps Punto iniziale
Xp Xp
Interpolazione involuta in senso antiorario (G03.2)

64
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 
 Curva involuta Una curva involuta nel piano XY è definita come segue:
X(q) = r [cosq + (q–qo) senq] + Xo
Y(q) = r [senq + (q–qo) cosq] + Yo
dove,
Xo,Yo : Coordinate del centro del cerchio base
r : Raggio del cerchio base
qo : Angolo del punto iniziale della curva involuta

q : Angolo del punto di contatto della tangente al cerchio base


passante per la posizione corrente.

X(q)Y(q): Posizione corrente degli assi X e Y.

Y
Curva involuta

Punto
iniziale

(X,Y)

R θ0

θ
(X0,Y0)
Punto finale
Cerchio base
X

  
 
 

Le curve involute negli altri piani si definiscono sostituendo a X e a Y i


nomi degli assi del piano corrispondente.

 Punto iniziale e punto Il punto finale della curva involuta si specifica con gli indirizzi X, Y o Z
finale e si esprime come valore assoluto o come valore incrementale. Nel modo
incrementale, si specificano le coordinate del punto finale rispetto al
punto iniziale della curva involuta.
Se non è specificato il punto finale, si ha l’allarme P/S N. 241.
Se il punto iniziale o il punto finale giacciono all’interno del cerchio base,
si ha l’allarme P/S N. 242. Lo stesso allarme si ha se il vettore della
compensazione raggio utensile C entra nel cerchio base. Fare
particolarmente attenzione quando si applica una correzione all’interno
della curva involuta.

 Specifica del cerchio Il centro del cerchio base si specifica con gli indirizzi I, J o K,
base corrispondenti rispettivamente a X, Y e Z. I valori numerici assegnati agli
indirizzi I, J e K rappresentano le coordinate del centro del cerchio base
rispetto al punto iniziale della curva involuta e sono sempre valori
incrementali, indipendentemente da G90/G91. Specificare il segno di I,
J o K in base alla direzione.
Se I, J e K non sono specificati o sono tutti uguali a zero, si hanno gli
allarmi P/S N. 241 o 242.
Se R non è specificato o R < 0, si hanno gli allarmi P/S N. 241 o 242.

65
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

 Scelta tra due tipi di Quando sono dati solo il punto iniziale e i valori di I, J e K, possono essere
curve involute creati due tipi di curve involute. Le curve del primo tipo si avvicinano al
cerchio base, quelle del secondo tipo se ne allontanano. Quando il punto
finale è più vicino al centro del cerchio base del punto iniziale, la curva
involuta si avvicina al cerchio base. Quando il punto finale è più lontano
dal centro del cerchio base del punto iniziale la curva involuta si allontana
dal cerchio base.

 Velocità di avanza- La velocità di avanzamento nell’interpolazione involuta è la velocità


mento specificata con il codice F. La velocità viene controllata in modo che la
velocità di avanzamento lungo la curva involuta (la velocità di
avanzamento nella direzione tangente alla curva involuta) sia la velocità
di avanzamento specificata.

 Selezione del piano Selezionare il piano dell’interpolazione involuta con G17, G18 o G19,
come nel caso dell’interpolazione circolare.

 Compensazione raggio Una curva involuta può essere lavorata con la compensazione raggio
utensile C utensile C. La compensazione raggio utensile si specifica con G40, G41,
G42, come nel caso dell’interpolazione lineare o circolare.
G40 : Cancella la compensazione raggio utensile
G41 : Compensazione raggio utensile a sinistra
G42 : Compensazione raggio utensile a destra
La compensazione raggio utensile nell’interpolazione involuta è
implementata come segue.
Prima, vicino al punto iniziale, viene trovato un arco con una curvatura
vicina a quella della curva involuta. Poi viene trovata l’intersezione fra
questo arco e la retta o l’arco del blocco precedente. Lo stesso viene fatto
per il punto finale. Poi, la curva involuta passante per questi due punti
viene usata come percorso del centro dell’utensile.
Nel modo interpolazione involuta, non possono essere comandate
l’attivazione o la disattivazione della compensazione raggio utensile.

Percorso del cen-


tro dell’utensile

Percorso pro- Punto iniziale


grammato Arco con una curvatura
vicino alla curvatura
R della curva involuta
vicino al punto iniziale Punto finale

Arco con una curvatura della curva involuta


vicino al punto finale

66
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Codici G specificabili I seguenti codici G possono essere specificati nel modo interpolazione
nel modo interpola- involuta:
zione involuta G04 : Sosta
G10 : Impostazione dati
G17 : Selezione del piano XY
G18 : Selezione del piano ZX
G19 : Selezione del piano YZ
G65 : Richiamo macro
G66 : Richiamo macro modale
G67 : Cancellazione richiamo macro modale
G90 : Programmazione assoluta
G91 : Programmazione incrementale

 Modi che permettono L’interpolazione involuta può essere specificata nei seguenti modi
la specifica dell’inter- stabiliti dai codici G:
polazione involuta G41 : Compensazione raggio utensile sinistra
G42 : Compensazione raggio utensile destra
G51 : Scala
G51.1 : Immagine speculare programmabile
G68 : Rotazione delle coordinate

 Errore del punto finale Come si vede nella sottostante figura, il punto finale programmato può
della curva involuta non essere sulla curva involuta passante per il punto iniziale.
Quando l’errore supera il valore stabilito dal parametro N. 5610, si ha
l’allarme P/S N. 243.
Se esiste un errore del punto finale, la velocità di avanzamento non è
garantita.

Y
Punto finale

Errore Pe
Percorso dopo la correzione

Punto
iniziale
Ps

Curva involuta corretta

  


          
    

67
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE


 Numero di giri della Il punto iniziale e il punto finale dell’interpolazione devono trovarsi entro
curva involuta 100 giri dal punto iniziale della curva involuta. In un blocco può essere
specificata una curva involuta che gira più di una volta.

Se il punto iniziale o il punto finale distano più di 100 giri dall’inizio della
curva involuta, si ha l’allarme P/S N. 242.

 Funzioni non specifi- Nel modo interpolazione involuta non possono essere specificate le
cabili nel modo inter- seguenti funzioni: smussi e raccordi (con angolo arbitrario), lavorazione
polazione involuta elicoidale, scala asse per asse.

 Modi che non ammet- L’interpolazione involuta non può essere comandata nei seguenti modi:
tono la specifica G41.1 (G151) : Controllo della direzione normale a sinistra
dell’interpolazione G42.1 (G152) : Controllo della direzione normale a destra
involuta G07.1 (G107) : Interpolazione cilindrica
G12.1 : Modo interpolazione in coordinate polari
G16 : Comando in coordinate polari
G72.1 : Copia del disegno
 Accuratezza della La curvatura della curva involuta varia considerevolmente in prossimità
lavorazione del cerchio base. In tali posizioni, aumenta il carico applicato all’utensile
e la superficie ottenuta può non essere perfettamente regolare.

68
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

4.11 L’interpolazione esponenziale cambia in modo esponenziale la rotazione


del pezzo rispetto al movimento sull’asse rotativo ed esegue
INTERPOLAZIONE l’interpolazione lineare rispetto a un altro asse. Questa funzione è utile per
ESPONENZIALE la lavorazione conica a elica costante nelle macchine per l’affilatura degli
(G02.3, G03.3) utensili.

β3 β2 β1
X
A

Angolo dell'elica
β1 = β2 = β3

X (Asse lineare)

nX

A (Asse rotativo)
nA

Formato
Rotazione positiva (w=0)
G02.3 X__Y__Z__I__J__K__R__F__Q__ ;
Rotazione negativa (w=1)
G03.3 X__Y__Z__I__J__K__R__F__Q__ ;
X__ : Punto finale programmato in assoluto o incrementale
Y__ : Punto finale programmato in assoluto o incrementale
Z__ : Punto finale programmato in assoluto o incrementale
I__ : Angolo I (da ±1 a ±89 gradi in unità di 0.001 gradi)
J__ : Angolo J (da ±1 a ±89 gradi in unità di 0.001 gradi)
K__ : Divisione dell'asse lineare nell'interpolazione esponenziale (ampiezza dell'intervallo). Specificare
un valore positivo.
Se non è specificato, viene assunto il valore del parametro N. 5643.
R__ : Valore della costante R nell'interpolazione esponenziale.
F__ : Velocità di avanzamento iniziale.
Il comando è lo stesso di un codice F normale. Specificare una velocità di avanzamento sintetizzata
includendo l'asse rotativo.
Q__ : Velocità di avanzamento al punto finale.
Usare le stesse unità del comando F. Nell'NC, l'avanzamento dell'utensile viene interpolato tra la
velocità di avanzamento iniziale (F) e la velocità di avanzamento finale (Q) in funzione dell'entità del
movimento lungo l'asse lineare.

69
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE


  
 Espressioni della                  
relazione esponenziale       

θ
1
X(θ)=R * (e k –1) *
tan (I) ⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅ Movimento asse lineare (1)

A(θ)=(-1)ω*360* θ
2π ⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅ Movimento asse rotativo (2)
Dove,
tan (J)
K=
tan (I)
ω=0/1 ⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅ Senso di rotazione
R, I, e J sono costanti, e θ rappresenta un angolo (in radianti)

Dall'espressione (1) si ottiene:


X*tan (I)
θ(X)=K*ln( +1)
R
A fronte di un movimento da X1 a X2 dell’asse lineare, il
movimento dell’asse rotativo è:
∆θ= K*{ ln (
X2*tan (I) +1) - ln ( X1*tan (I) +1)}
R R

Specificare le espressioni (1) e (2) nel formato descritto.


X (Asse lineare)

nX

A (Asse rotativo)
nA

   
 Casi nei quali viene Nel modo G02.3/G03.3, viene eseguita l’interpolazione lineare nei
eseguita l’interpola- seguenti casi:
zione lineare  L’asse lineare specificato con il parametro N. 5641 non è comandato,
o la distanza comandata è zero.
 E’ comandato l’asse rotativo specificato dal parametro 5642.
 L’entità della divisione (valore dell’intervallo) dell’asse lineare è zero.
 Compensazione lun- Nel modo G02.3/G03.3, la compensazione lunghezza utensile e la
ghezza utensile/compen- compensazione raggio utensile non possono essere usate.
sazione raggio utensile

70
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

AVVERTENZA
L’entità della divisione (valore dell’intervallo) dell’asse
lineare influenza la precisione della figura. Però, se l’entità
è troppo piccola, la macchina può fermarsi durante
l’interpolazione. Specificare una divisione ottimale,
tenendo conto delle caratteristiche della macchina utensile
utilizzata.


Lavorazione conica a elica costante

Z
I
A
B
r X
J

Lavorazione conica a elica costante invertita

Z
I
A
B
r X
J

71
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

Espressioni relazionali θ
Z (θ) = { k +Z (0) tan (B) (3)
r -U*tan (I) }*(e -1)*
⋅⋅⋅⋅⋅⋅
2 tan (I)
θ
r -U*tan (I) }*(e -1)* 1
X (θ) = { k ⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅
(4)
2 tan (I)
A (θ) = (-1)ω*360*
θ

dove
K= tan (J)
tan (I)
X (θ), Z (θ), A (θ) : Coordinate assolute degli assi X, Z e A
r : Diametro lato sinistro
U : Tolleranza sulla lunghezza
I : Angolo di inclinazione
B : Angolo di inclinazione in fondo alla gola
J : Angolo dell’elica
X : Entità del movimento dell’asse lineare
ω : Senso dell’elica (0: Positivo, 1: Negativo)
θ : Angolo di rotazione del pezzo

Dalle espressioni (3) e (4) si ottiene: ;


Z (θ) = tan (B) *X (θ) + Z (0) ⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅ (5)

Con l'espressione (5), l'angolo di inclinazione in fondo alla gola (B) può
essere determinato in base alla posizione finale degli assi X e Z. Poi, si
determina l'entità del movimento dell'asse Z tramite l'inclinazione in
fondo alla gola (B) e la posizione dell'asse X.
Dalle espressioni (1) e (4), si ottiene:
R = r/2 –U*tan(I) ................................. (6)
Con l'espressione (6) si determina la costante R, in base al diametro del
lato sinistro e alla tolleranza della lunghezza (U). L'angolo di inclinaĆ
zione (I) e l'angolo di rotazione (J) sono dati dagli indirizzi I e J, rispettiĆ
vamente. Però, nel caso della lavorazione conica a elica costante inverĆ
tita, l'angolo di inclinazione (I) si specifica con un valore negativo. Il
senso di rotazione viene selezionato con G02.3/G03.3. E' possibile eseĆ
guire una lavorazione a elica costante per produrre un figura conica o
una figura conica invertita.

72
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

4.12 Un comando del programma può scegliere fra i seguenti due tipi di
lavorazione:
INTERPOLAZIONE
 Quando la precisione della figura è critica, come sugli spigoli, la
RACCORDATA lavorazione viene eseguita esattamente come è specificato dal
(G05.1) programma pezzo.
 Per le porzioni con un raggio di curvatura grande, dove deve essere
creata una figura regolare, i punti lungo il profilo da lavorare sono
interpolati con una curva regolare, calcolata in base alle linee del
poligono specificato con i comandi del programma pezzo
(interpolazione raccordata).

L’interpolazione raccordata può essere specificata nel modo controllo


contornatura ad alta velocità (fra G05 P10000 e G05 P0), quando CDSP
(bit 5 del parametro N. 8485) è 1. In questa sezione viene descritta
l’interpolazione raccordata eseguita nel modo controllo contornatura ad
alta velocità. Questo modo è descritto nella sezione 20.5.

Formato Attivazione del modo interpolazione raccordata


G05.1 Q2X0Y0Z0;

Cancellazione del modo interpolazione raccordata


G05.1 Q 0;

Spiegazioni
 Caratteristiche dell’inter- Normalmente per lavorare un pezzo con superfici sculturate, come gli
polazione raccordata stampi usati nell’industria automobilistica e aeronautica, il programma
pezzo approssima la superficie voluta con microsegmenti di retta. Come
si vede nella sottostante figura, una superficie sculturata viene
normalmente approssimata usando segmenti di retta con una tolleranza
di circa 10 mm.

Ingrandito

: Punto specificato

10 mm

73
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

Quando un programma pezzo approssima una curva sculturata con


segmenti di retta, la lunghezza di questi segmenti varia fra le sezioni che
hanno un raggio di curvatura piccolo e le sezioni che hanno un raggio di
curvatura grande. I segmenti sono brevi nelle porzioni della curva con
raggio di curvatura piccolo e sono più lunghi nelle porzioni con raggio di
curvatura grande. La funzione di contornatura ad alta precisione muove
l’utensile lungo il percorso programmato permettendo di ottenere una
lavorazione molto precisa. Se applicata alla lavorazione di una curva
sculturata il cui raggio di curvatura è grande e cambia solo gradualmente,
questa funzione produce una curva non regolare. Le irregolarità dovute
alla precisione con cui viene seguito il percorso programmato sugli
spigoli renderanno insoddisfacente il risultato ottenuto, quando sono
richieste superfici lisce.
Porzioni con raggio di Porzioni con raggio di
Profilo
curvatura piccolo curvatura grande
Esempio di pezzi lavo- Componenti di automo- Componenti decorativi
rati bili
Segmenti Corti Lunghi
Superfici ottenute Regolari, anche se la Se la lavorazione viene
usando la funzione di lavorazione viene ese- eseguita seguendo
contornatura ad alta guita esattamente come esattamente il percorso
precisione specificato dal pro- programmato, la superfi-
gramma. cie ottenuta può essere
irregolare.

Esempio di superficie irregolare (poligono) risultante da una


lavorazione che segua esattamente il percorso programmato.

Nel modo interpolazione raccordata il CNC determina automaticamente,


in base ai comandi del programma, se è richiesta una figura precisa, ad
esempio sugli spigoli, o una figura raccordata, nelle posizioni in cui il
raggio di curvatura è grande. Se l’entità o la direzione del movimento
specificato in un blocco sono molto diverse da quelle del blocco
precedente, per tale blocco l’interpolazione raccordata non viene
eseguita. Viene invece eseguita l’interpolazione lineare, esattamente
come è specificato dal programma. In questo modo, la programmazione
è molto semplice.

74
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Esempi

Interpolazione per mezzo di


raccordi

N17

N16
N15 N14 N13 N12
N11
N1
N2 N10
N3 N4 N5 N6 N7

N8 N9

Interpolazione per mezzo di rac- Interpolazione lineare


cordi
Interpolazione lineare

N17

N16
N15 N14 N13 N12
N1 N11

N2 N10
N3 N4 N5 N6 N7

N8 N9

 Condizioni per l’esecu- L’interpolazione raccordata viene eseguita quando sono soddisfatte tutte
zione dell’interpolazione le condizioni che seguono. Se una o più delle suddette condizioni non
raccordata sono soddisfatte il blocco stesso viene eseguito senza applicare
l’interpolazione raccordata, poi le stesse condizioni vengono verificate
per il blocco successivo.
(1) Il tratto di lavorazione specificato nel blocco è più breve di quello
specificato con il parametro N. 8486.
(2) La lunghezza del tratto di lavorazione è diversa da 0.
(3) I modi sono:
G01 : Interpolazione lineare
G13.1 : Interpolazione in coordinate polari cancellata
G15 : Comando in coordinate polari cancellato
G40 : Compensazione raggio utensile cancellata
(eccetto la compensazione tridimensionale dell’utensile)
G64 : Modo taglio
G80 : Ciclo fisso cancellato
G94 : Avanzamento al minuto
(4) La lavorazione è comandata soltanto lungo gli assi specificati nel
blocco G05.1 Q2.
(5) Il blocco viene giudicato adatto all’interpolazione raccordata eseguita
con l’algoritmo interno del CNC.
 Comandi che cancellano (1) Funzioni ausiliarie e seconda funzione ausiliaria
l’interpolazione raccor- (2) M98, M99 : Sottoprogrammi
data M198 : Richiamo di un sottoprogramma su memoria esterna

75
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

Limitazioni
 Assi controllati L’interpolazione raccordata può essere specificata solo per gli assi X, Y
e Z o per gli assi ad essi paralleli (fino a tre assi simultaneamente).

 Modo controllo contorna- I comandi di attivazione e di disattivazione dell’interpolazione raccordata


tura ad alta precisione devono essere eseguiti nel modo controllo contornatura ad alta
precisione.

Esempi Esempio di programmazione dell’interpolazione raccordata

G05 P10000 ; N10 X–1000 Z350 ;


. N11 X–1000 Z175 ;
. N12 X–1000 Z25 ;
G91 ; N13 X–1000 Z– 50 ;
G05. 1 Q2 X0 Y0 Z0 ; N14 X–1000 Z– 50 ;
N01 G01 X1000 Z–300 ; N15 X–1000 Z50 ;
N02 X1000 Z–200 ; N16 X–1000 Z200 ;
N03 X1000 Z–50 ; N17 X–1000 Z300 ;
N04 X1000 Z50 ; G05. 1 Q0 ;
N05 X1000 Z50 ; .
N06 X1000 Z–25 ; .
N07 X1000 Z–175 ; G05 P0 ;
N08 X1000 Z–350 ; .
N09 Y1000 ; .

Interpolazione per mezzo di


raccordi

N17

N16
N15 N14 N13 N12
N11
N1
N2 N10
N3 N4 N5 N6 N7

N8 N9

Interpolazione per mezzo di Interpolazione lineare


raccordi

76
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

4.13 Molti sistemi CAD (computer–aided design) utilizzati per la


progettazione di stampi per l’industria automobilistica e aeronautica
INTERPOLAZIONE esprimono le superfici e le curve sculturate degli stampi attraverso
NURBS (G06.2) B–spline razionali non uniformi (NURBS = non–uniform rational
B–spline).
Questa funzione del CNC permette di specificare direttamente una curva
NURBS. Ciò elimina la necessità di approssimarla con micro segmenti
di retta. I vantaggi che se ne ottengono sono:
1.Nessun errore dovuto all’approssimazione della curva NURBS.
2.Riduzione delle dimensioni del programma pezzo
3.Nessuna interruzione fra microblocchi eseguiti ad alta velocità
4.Nessuna necessità di trasferimento dati ad alta velocità dall’host al CNC
Quando si usa questa funzione, un sistema CAM (computer–aided
machining) crea una curva NURBS in accordo con l’espressione NURBS
generata dal sistema CAD, tenendo in considerazione la lunghezza, il
diametro e altri elementi caratteristici dell’utensile. La curva NURBS
viene programmata nel formato NC utilizzando questi tre parametri di
definizione: punto di controllo, peso e nodo.

CAD (Progettazione di uno stampo)

Generazione di una superficie dello stampo


(Superficie o curva NURBS)

CAM (Creazione di un programma pezzo)

Studio del metodo di lavorazione,


ecc.

File compensazioni utensile

Programma pezzo con compensazioni utensile


(Curva NURBS)

Curva NURBS (punto di controllo, peso, nodo)

Unità CNC Macchina utensile

Fig. 4.13 Programma pezzo per la lavorazione di uno stampo in base ad


una curva NURBS

L’interpolazione NURBS deve essere specificata nel modo controllo


contornatura ad alta precisione (fra G05 P10000 e G05 P0). Il CNC esegue
l’interpolazione NURBS controllando l’accelerazione e la decelerazione
del movimento in modo che l’accelerazione applicata a ciascun asse non
ecceda l’accelerazione massima della macchina. In questo modo il CNC
controlla automaticamente la velocità allo scopo di minimizzare le
sollecitazioni imposte alla macchina. Per i dettagli relativi al controllo di
contornatura ad alta precisione, fare riferimento alla Sezione II–19.5.

77
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

Formato
G05 P10000 ; (Attivazione del modo controllo contornatura ad
alta precisione)
...
G06.2 [P_] K_ X_ Y_ Z_ [R_] [F_] ;
K_ X_ Y_ Z_ [R_] ;
K_ X_ Y_ Z_ [R_] ;
K_ X_ Y_ Z_ [R_] ;
...
K_ X_ Y_ Z_ [R_] ;
K_ ;
...
K_ ;
G01 ...
...
G05 P0 ; (Cancellazione del modo controllo contornatura ad
alta precisione)
G06.2 : Attivazione del modo interpolazione NURBS
P_ : Rango della curva NURBS
X_ Y_ Z_ : Punto di controllo
R_ : Peso
K_ : Nodo
F_ : Velocità di avanzamento

Spiegazioni
 Il modo interpolazione Il modo interpolazione NURBS si seleziona programmando G06.2 nel
NURBS modo controllo contornatura ad alta precisione. G06.2 è un codice G
modale del gruppo 01. Il modo interpolazione NURBS viene cancellato
dai codici G del gruppo 01 diversi da G06.2 (G00, G01, G02, G03, ecc.).
Il modo interpolazione NURBS deve essere cancellato prima di
cancellare il modo controllo contornatura ad alta precisione.

 Rango della NURBS Il rango della NURBS si specifica con l’indirizzo P. Se è specificato, il
rango deve essere definito nel primo blocco. Se si omette la specifica del
rango, per la NURBS viene assunto un rango di 4 (grado tre). Il campo
dei valori validi per l’indirizzo P è 2 .. 4. I valori di P hanno il seguente
significato:
P2: NURBS di rango due (primo grado)
P3: NURBS di rango tre (secondo grado)
P4: NURBS di rango quattro (terzo grado) (assunto per difetto)
Nell’espressione della curva NURBS indicata nella descrizione che
segue, il rango è indicato da k. Ad esempio, una curva NURBS avente un
rango di quattro è di terzo grado. La curva NURBS può essere espressa
dalle costanti t3, t2, e t1.

 Peso E’ possibile definire il peso del punto di controllo programmato in un


blocco. Se la specifica del peso è omessa, viene assunto un peso di 1.0.

78
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Nodo Deve essere specificato un numero di nodi pari al numero dei punti di
controllo più il valore del rango. Nei blocchi che specificano i punti di
controllo, dal primo all’ultimo, devono essere specificati insieme un
punto di controllo e un nodo. Dopo questi blocchi, ne devono essere
programmati altri, tanti quanto è il valore del rango, contenenti solo un
nodo. La curva NURBS programmata per l’interpolazione NURBS deve
iniziare dal primo punto di controllo e finire sull’ultimo punto di
controllo. I primi k nodi (k è il rango) devono avere lo stesso valore degli
ultimi k nodi (nodi multipli). Se le coordinate assolute del punto di
partenza dell’interpolazione NURBS non corrispondono alla posizione
del primo punto di controllo, viene generato l’allarme P/S N. 5117. (Nel
modo incrementale, programmare G06.2 X0 Y0 Z0 K_)
 Curva NURBS Con queste variabili:
k : Rango
Pi : Punto di controllo
Wi : Peso
Xi : Nodo (Xi v Xi + 1)
Vettore dei nodi [X0, X1, ..., Xm] (m = n + k)
t : Parametro della spline,
La funzione base della spline N può essere espressa con la formula
ricorsiva Boor–Cox, come si vede qui sotto:

N i,1(t) + NJ 1 (x i v t v x i)1)
0 (t t x i , x i)1 t t)

(t–x i) N i,k–1(t) (x i)k–t) N i)1,k–1(t)


N i,k(t) + x i)k–1 –x i ) x i)k–x i)1
La curva NURBS P(t) di interpolazione può essere espressa come segue:
n
 N i,k(t)w iP i
P(t) + i+0
n
 N i,k(t)w i
i+0
(x0 v tv xm)

 Reset Un reset eseguito durante l’interpolazione NURBS ha come risultato lo


stato di clear. Il codice modale del gruppo 1 entra nello stato specificato
con il bit G01 (bit 0 del parametro 3402).

Limitazioni
 Assi controllati L’interpolazione NURBS può essere eseguita su un massimo di tre assi.
Gli assi dell’interpolazione NURBS devono essere specificati nel primo
blocco. Non è possibile specificare un altro asse prima dell’inizio di una
nuova curva NURBS o prima della cancellazione del modo
interpolazione NURBS.
 Altri comandi nel modo Nel modo interpolazione NURBS, non possono essere specificati
interpolazione NURBS comandi diversi da quelli dell’interpolazione NURBS (funzioni
miscellanee o altre)
 Interventi manuali Se viene tentato un intervento manuale mentre è settato il modo assoluto
in manuale, si verifica l’allarme P/S N. 5118.
 Compensazione raggio La compensazione raggio utensile è incompatibile con questa funzione.
utensile L’interpolazione NURBS può essere specificata solo dopo aver cancellato
la compensazione raggio utensile.

79
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

Allarmi
Messaggio
N. Descrizione
visualizzato
PS5115 SPL: Errore E’ stato specificato un rango illegale.
Manca la specifica dei nodi.
E’ stato specificato un nodo illegale.
Sono stati specificati troppi assi.
Altri errori di programmazione.
PS5116 SPL: Errore Un blocco guarda avanti contiene un errore di
programmazione.
Il nodo non aumenta a tasso costante.
E’ stato specificato un modo incompatibile con il
modo interpolazione NURBS.
PS5117 SPL: Errore Il primo punto di controllo della NURBS è ille-
gale.
PS5118 SPL: Errore E’ stato fatto un tentativo di riprendere l’interpo-
lazione NURBS dopo un intervento manuale
eseguito nel modo assoluto in manuale.

Esempio <Esempio di programmazione dell’interpolazione NURBS>

G05 P10000;
G90;
...
G06.2 K0. X0. Z0.;
K0. X300. Z100.;
K0. X700. Z100.;
K0. X1300. Z–100.;
K0.5 X1700. Z–100.;
K0.5 X2000. Z0.;
K1.0;
K1.0;
K1.0;
K1.0;
G01 Y0.5;
G06.2 K0. X2000. Z0.;
K0. X1700. Z–100.;
K0. X1300. Z–100.;
K0. X700. Z100.;
K0.5 X300. Z100.;
K0.5 X0. Z0.;
K1.0;
K1.0;
K1.0;
K1.0;
G01 Y0.5;
G06.2 ...
...
G01 ...
G05P0;

80
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

1000.
X
2000.

81
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

4.14 Definendo come asse ipotetico uno degli assi in interpolazione circolare
dell’interpolazione elicoidale, può essere eseguita l’interpolazione
INTERPOLAZIONE sinusoidale.
CON ASSE Con la distribuzione impulsi dell’asse ipotetico (uno degli assi
IPOTETICO (G07) dell’interpolazione circolare), può essere fatta variare sinusoidalmente la
velocità dell’altro asse. Definendo come asse ipotetico l’asse lungo
(l’asse lungo il quale il movimento dell’utensile è maggiore), può essere
eseguita una filettatura con passo frazionario. L’asse ipotetico si definisce
programmando G07.

Formato
G07 a 0; Definizione dell’asse ipotetico
G07 a 1; Cancellazione dell’asse ipotetico
dove a è uno qualsiasi degli assi controllati.

Spiegazioni
 Interpolazione sinusoi- Dopo un comando G07 a0, e finché non viene comandato G07 a1, l’asse
dale a è usato come asse ipotetico.
Supponiamo che l’interpolazione sinusoidale venga eseguita per un ciclo
nel piano YZ.
L’asse ipotetico è in questo caso l’asse X.
X2 + Y2 = r2 (r è il raggio di un arco)
Y = r SIN ( 2p Z )
1
( l è la distanza percorsa lungo l’asse Z in un ciclo.)

p 2p
0 Z
p
2

 Interblocco, limiti di L’interblocco, i limiti di corsa, e il comando di decelerazione dall’esterno


corsa, decelerazione sono validi anche per l’asse ipotetico.
esterna

 Interrupt del volantino Un interrupt causato dal volantino è valido anche per l’asse ipotetico.
Questo significa che il movimento corrispondente all’interrupt del
volantino viene eseguito.

82
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Limitazioni
 Operazioni manuali L’interpolazione con asse ipotetico può essere usata soltanto nel
funzionamento automatico. Nel funzionamento manuale non è efficace e
l’asse si muove.
 Comando di movimento Specificare l’interpolazione con asse ipotetico solo nel modo
incrementale.
 Rotazione delle coordi- L’interpolazione con asse ipotetico non supporta la rotazione delle
nate coordinate.

Esempi
 Interpolazione sinusoi-
dale
Y

10.0

Z
0 20.0

N001 G07 X0 ;
N002 G91 G17 G03 X–20.2 Y0.0 I–10.0 Z20.0 F100 ;
N003 G01 X10.0 ;
N004 G07 X1 ;
Nei blocchi N002 e N003, l’asse X è usato come asse ipotetico.
Il blocco N002 specifica un’interpolazione elicoidale nella quale l’asse Z
è usato come asse lineare. Però, dato che l’asse X non si muove, l’asse Y
si muove in interpolazione sinusoidale con l’asse Z.
Nel blocco N003, dato che l’asse X non si muove, la macchina esegue una
sosta fino al termine dell’interpolazione.
 Variazione sinusoidale (Esempio di programmazione)
della velocità di avanza- G07Z0 ; L’asse Z viene definito come asse ipotetico
mento G02X0Z0I10.0F4. ; La velocità dell’asse X varia sinusoidalmente
G07Z1 ; Viene cancellata la definizione di Z come asse
ipotetico

4.0

Xt

83
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

4.15 Con il comando G33 si possono eseguire filettature parallele a passo


costante. l’encoder montato sul mandrino legge in tempo reale la velocità
FILETTATURA del mandrino. Questa velocità viene convertita nella velocità di
(G33) avanzamento al minuto per il movimento dell’utensile.

 
Z
G33 IP_ F_ ;
F : Passo sull’asse lungo



 
 Generalmente, la filettatura viene eseguita in più passate, dalla
sgrossatura alla finitura. Dato che la filettatura inizia quando il dispositivo
di retroazione del mandrino rileva il segnale di 1–giro, essa inizia ad un
punto fisso e il percorso dell’utensile non muta nelle varie passate. La
velocità del mandrino deve rimanere costante per tutte le passate,
altrimenti il passo risulterà errato.
In generale, l’errore di inseguimento del servo produrrà un errore nel
passo all’inizio e alla fine della filettatura. Per compensare questo errore
specificare una filettatura appena più lunga del necessario.
La tabella 4.15 (a) elenca i campi di specifica del passo.


 
 
   
 

Incremento minimo di
Passo specificabile
comando
0.001 mm da F1 a F50000
Program- (da 0.01 a 500.00mm)
mazione in
mm 0.0001 mm da F1 a F50000
(da 0.01 a 500.00mm)
0.0001 pollici da F1 a F99999
Program- (da 0.0001 a 9.9999pollici)
mazione
in pollici 0.00001 pollici da F1 a F99999
(da 0.0001 a 9.9999pollici)

84
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

NOTA
1. La velocità del mandrino è limitata come segue:
Max velocità avanzamento
1  Velocità del mandrino 
Passo della filettatura
Velocità del mandrino : giri/min
Passo : mm o pollici
Max velocità di avanzamento: mm/min o pollici/min; il minore tra il valore massimo
programmabile e la massima velocità di avanzamento consentita dai motori e dalla macchina
utensile.
2. La regolazione della velocità di avanzamento non viene applicata alla velocità di
avanzamento convertita in nessuna passata, dalla sgrossatura alla finitura. La velocità di
avanzamento è fissa al 100%.
3. Alla velocità di avanzamento convertita viene applicato il limite della velocità di avanzamento.
4. Durante la filettatura, il feed hold è disabilitato. Se il tasto feed hold viene premuto durante
la filettatura, l’utensile si arresta alla fine del blocco senza filettatura successivo all’ultimo
blocco di filettatura (cioè, dopo che è stato cancellato il modo G33).

 Esecuzione di una filettatura con un passo di 1.5mm


G33 Z10. F1.5 ;

85
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

4.16 G31 comanda l’interpolazione lineare come G01. L’immissione di un


segnale esterno di salto durante l’esecuzione di questo comando
FUNZIONE DI interrompe il resto del blocco e fa eseguire il blocco successivo.
SALTO (G31) La funzione di salto si usa quando il punto finale non è noto a priori, ma
è specificato da un segnale della macchina, come, per esempio, nella
rettifica. Questa funzione si usa anche per misurare le dimensioni del
pezzo.




 


 
       
 

! Le macroistruzioni possono usare i valori delle coordinate del punto cui
è pervenuto il segnale di salto in quanto essi vengono memorizzati nelle
variabili di sistema #5061 – #5064 delle macroistruzioni.

#5061 Valore della coordinata X


#5062 Valore della coordinata Y
#5063 Valore della coordinata Z
#5064 Valore della coordinata del quarto asse
#5065 Valore della coordinata del cinque asse
#5066 Valore della coordinata del sei asse
#5067 Valore della coordinata del sette asse
#5068 Valore della coordinata del otto asse

DIFFIDA
Quando la velocità di avanzamento è al minuto, disabilitare
la regolazione della velocità di avanzamento, la prova a
vuoto e l’accelerazione/decelerazione automatica usando
i parametri N. 6200 e successivi (però, queste funzioni
diventano disponibili se viene messo a 1 il bit 7 (SKF) del
parametro N. 6200.), allo scopo di evitare errori di posizione
quando perviene il segnale di salto. Queste funzioni sono
abilitate quando è specificata la velocità di avanzamento al
giro.

NOTA
G31 non può essere usato quando è attiva la
compensazione raggio utensile. Prima di specificare il
comando G31, cancellare la compensazione raggio
utensile con G40, altrimenti si ha l’allarme P/S N. 035.

86
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01


 Il blocco successivo a
G31 contiene un
comando incrementale G31 G91X100.0 F100;
Y50.0;

Segnale di salto ricevuto qui 50.0

100.0
Movimento effettivo
X Movimento senza segnale
di salto
Fig. 4.16 (a) Il blocco successivo è un comando incrementale
 Il blocco successivo a
G31 contiene un
comando assoluto di G31 G90X200.00 F100;
un solo asse Y100.0; Y100.0

Segnale di salto ricevuto qui

X200.0

Movimento effettivo
Movimento senza segnale di salto

Fig. 4.16 (b) Il blocco successivo è un comando assoluto per un asse


 Il blocco successivo a
G31 contiene un
comando assoluto di G31 G90X200.0 F100;
X300.0 Y100.0;
due assi
Y

Segnale di salto ricevuto qui


100 (300,100)

Movimento effettivo
Movimento senza
segnale di salto
X
100 200 300

Fig. 4.16 (c) Il blocco successivo è un comando assoluto per due assi

87
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

4.17 In un blocco contenente P1, P2, P3 o P4 dopo G31, la funzione di salto


multipasso memorizza nelle variabili delle macroistruzioni le coordinate
SALTO MULTIPASSO della posizione in cui si alza un segnale di salto (4 punti o 8 punto; 8 punti
(G31) se si usa il segnale di salto ad alta velocità. Se un blocco di sosta contiene
Q1, Q2, Q3 o Q4, la funzione di salto multipasso può interrompere la sosta.
I parametri da 6202 a 6205 permettono di selezionare un segnale di salto
a 4 punti o a 8 punti (quando si usa un segnale di salto ad alta velocità). Un
segnale di salto può essere fatto corrispondere a più Pn o Qn (n = 1 .. 4),
oppure a uno specifico Pn o Qn. Per la sosta possono essere usati i
parametri da DS1 a DS8 (N. 6206#0-#7).
Con la funzione di salto è possibile utilizzare il segnale emesso da un
dispositivo di misura per saltare la lavorazione comandata dal programma.
Nella rettifica a tuffo, per esempio, è possibile eseguire automaticamente
una serie di operazioni, dalla sgrossatura alla passata di spegnifiamma,
alzando un segnale di salto al completamento di ciascuna operazione di
sgrossatura, semifinitura, finitura o di spegnifiamma.

Formato
Comando di movimento
G31 IP __ F __ P __ ;
IP_ : Punto finale
F_ : Velocità di avanzamento
P_ : P1–P4
Comando di sosta
G04 X (U, P)__ (Q__) ;
X(U, P)_ : Tempo di sosta
Q_ : Q1 – Q4

Spiegazioni Il salto multipasso si comanda programmando P1, P2, P3 o P4 in un


blocco G31. Per la spiegazione di come scegliere P1, P2, P3 o P4,
consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
La specifica di Q1, Q2, Q3 o Q4 in un blocco G04 (comando di sosta)
permette di saltare la sosta allo stesso modo di G31. La sosta può essere
saltata anche senza specificare Qn. Consultare il manuale del costruttore
della macchina utensile.

 Segnali di salto I parametri da 6202 a 6205 permettono di specificare se si usa un segnale


di salto a 4 punti o a 8 punti (quando si usa il segnale di salto ad alta
velocità). La specifica non è limitata alla corrispondenza uno a uno. E’
possibile specificare che un segnale di salto corrisponde a due o più Pn
o Qn (n = 1..4). Inoltre è possibile usare i bit da 0 (DS1) a 7 (DS8) del
parametro N. 6206 per specificare la sosta.

AVVERTENZA
Se non è specificato Qn e non sono settati i parametri DS1
– DS8 (N. 6206#0–#7), la sosta non viene saltata.

88
4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

4.18 La funzione di salto opera in base ad un segnale di salto ad alta velocità


(collegato direttamente al CNC, senza passare per il PMC), invece che
SEGNALE DI SALTO con un segnale di salto normale.
AD ALTA VELOCITA’ In questo caso, possono esistere fino a 8 segnali in ingresso.
(G31) Il ritardo e l’errore dell’ingresso del segnale di salto variano da 0 a 2 msec
dal lato NC (senza considerare quelli del lato PMC).
Questa funzione mantiene il suddetto valore entro 0.1 msec, aumentando
così la precisione della misura.

Per i dettagli consultare il manuale del costruttore della macchina


utensile.

Formato

G31 IP
IP_ ;

G31: Codice G autocancellante (valido solo per il blocco nel quale è


specificato)

89
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 4. FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE

4.19 La funzione di salto ad alta velocità continuo permette di leggere le


coordinate assolute usando il segnale di salto ad alta velocità. Quando,
SEGNALE DI SALTO durante l’esecuzione di un blocco G31P90 viene immesso un segnale di
AD ALTA VELOCITA’ salto ad alta velocità, le coordinate assolute vengono registrate nelle
CONTINUO (G31) variabili macro da #5061 a #5068. L’immissione del segnale di salto non
ferma il movimento dell’asse, permettendo di leggere le coordinate di due
o più punti. Il parametro BHIS (N. 6201#5) permette di selezionare come
trigger il fronte di salita o il fronte di discesa del segnale.

Formato

G31 P90 a__ F__

a__: Indirizzo asse e entità del movimento


Può essere specificato un solo asse. G31 è un codice
G autocancellante.

Spiegazioni
 Variabili macro Quando durante l’esecuzione di un blocco G31P90 viene immesso un
segnale di salto ad alta velocità, le coordinate assolute vengono registrate
nelle variabili macro da #5061 a #5068. Queste variabili vengono
aggiornate immediatamente quando l’utensile raggiunge la successiva
posizione di salto. Di conseguenza la velocità di avanzamento deve essere
specificata in modo che l’utensile non raggiunga la posizione di salto
successiva prima che venga completata la lettura delle variabili. Per i
dettagli consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.

#5061 Coordinata del primo asse


#5062 Coordinata del secondo asse
#5063 Coordinata del terzo asse

#5068 Coordinata dell’ottavo asse

 Segnale di salto ad alta Questa funzione è abilitata quando si utilizza un segnale di salto ad alta
velocità velocità.
Il segnale di salto ad alta velocità utilizzato si specifica con i bit da 0 a 7
del parametro N. 6208 (da 9S1 a 9S8).

 Fine del blocco Il blocco G31P90 termina quando l’utensile raggiunge il punto finale
specificato.

Limitazioni
 Assi controllati In un blocco di comando della funzione di salto ad alta velocità continuo
(G31P90) può essere specificato un solo asse. Se sono specificati due o
più assi si verifica l’allarme P/S N. 5068.

90
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO

5 FUNZIONI DI AVANZAMENTO

91
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

5.1 Le funzioni di avanzamento controllano il movimento dell’utensile. Sono


disponibili le seguenti due funzioni:
 
 Funzioni di avanzamento 1. Rapido
1. Quando viene specificato un comando di posizionamento (G00),
l’utensile si muove alla velocità rapida stabilita per il CNC (parametro
N. 1420).
2. Avanzamento in lavoro
L’utensile si muove alla velocità di avanzamento programmata.
 Regolazione La velocità dell’utensile può essere regolata, sia in rapido sia in lavoro,
usando il selettore che si trova sul pannello dell’operatore.

 Accelerazione e decelera- Allo scopo di ottenere partenze e arresti graduali, all’inizio e alla fine dei
zione automatiche movimenti dell’utensile vengono applicate automaticamente
l’accelerazione e la decelerazione (Fig. 5.1(a)).

Rapido

FR FR : Velocità in rapido

T R : Costante di tempo
per l’accelerazione
/decelerazione in
rapido

 Tempo

TR TR

Avanzamento in lavoro

FC FC : Velocità di avanzamento
T C : Costante di tempo per
l’accelerazione/decele–
razione in lavoro

 Tempo

TC TC

     

  
    
   

92
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO

 Percorso dell’utensile Se fra due blocchi consecutivi di avanzamento in lavoro cambia la


durante l’avanzamento direzione del movimento, può derivarne un arrotondamento dello spigolo
in lavoro (Fig.5.1 (b)).

Y
Percorso utensile programmato
Percorso utensile effettivo

0
X

         


  
In interpolazione circolare, si verifica un errore di raggio (Fig. 5.1 (c)).

Y ∆r:Errore
Percorso utensile
programmato

r Percorso utensile effettivo

0 X

        


 
  

L’arrotondamento dello spigolo illustrato dalla fig. 5.1 (b) e l’errore di
raggio illustrato nella fig. 5.1 (c) dipendono dalla velocità di
avanzamento. Pertanto, se si vuole che l’utensile esegua il percorso
programmato occorre controllare la velocità di avanzamento.

93
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

5.2
RAPIDO
Formato

G00 IP_ ;

G00 : Codice G (gruppo 01) per il posizionamento in rapido


IP_ : Coordinate del punto finale

Spiegazioni Il posizionamento in rapido si ottiene con il comando di posizionamento


(G00). In rapido, il blocco successivo viene eseguito dopo che la velocità
è scesa a 0 e la posizione programmata è stata raggiunta, con una
tolleranza stabilita dal costruttore della macchina utensile (controllo
in–posizione).
Non è necessario programmare la velocità, dato che questa è impostata per
ciascun asse tramite il parametro N. 1420.
La velocità in rapido può essere regolata tramite il selettore che si trova
sul pannello dell’operatore: Fo, 25%, 50%, 100%
Fo è una velocità fissa impostata con il parametro N. 1421.
Per i dettagli, consultare il manuale del costruttore della macchina
utensile.

94
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO

5.3 La velocità di avanzamento per l’interpolazione lineare (G01),


l’interpolazione circolare (G02, G03), ecc. si programma come valore
AVANZAMENTO numerico dopo il codice F.
IN LAVORO Nell’avanzamento in lavoro, il blocco successivo è eseguito in modo da
minimizzare la variazione della velocità di avanzamento.
Sono disponibili quattro modalità di specifica:
1. Avanzamento al minuto (G94)
Dopo il codice F, specificare l’entità dell’avanzamento al minuto .
2. Avanzamento al giro (G95)
Dopo il codice F, specificare l’entità dell’avanzamento al giro del
mandrino.
3. Inverso del tempo (G93)
Dopo il codice F, specificare l’inverso del tempo (FRN).
4. F–1 cifra
Dopo il codice F specificare il numero di 1 cifra corrispondente alla
velocità memorizzata nel CNC che si vuole comandare.

Formato
Avanzamento al minuto
G94 ; Codice G (gruppo 05) per l’avanzamento al minuto
F__: Velocità di avanzamento (mm/min o pollici/min)
Avanzamento al giro
G95 ; Codice G (gruppo 05) per l’avanzamento al giro
F__: Velocità di avanzamento (mm/giro o pollici/giro)
Inverso del tempo
G93 ; Codice G (gruppo 05) per il comando della velocità
di avanzamento con l’inverso del tempo
F__: Velocità di avanzamento (1/min)
F–1 cifra
FN ;
N: Numero da 1 a 9

Spiegazioni
 Controllo della velocità La velocità di avanzamento è controllata in modo che la velocità nella
tangenziale costante direzione risultante sia sempre uguale alla velocità programmata.

Y Y

Punto
Punto finale iniziale

F F

Punto
iniziale Centro Punto
X finale X
Interpolazione lineare Interpolazione circolare

      
     

95
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Avanzamento al minuto Nel modo avanzamento al minuto, G94, la velocità di avanzamento


(G94) dell’utensile al minuto viene direttamente programmata col codice F. G94
è modale, dopo essere stato specificato, rimane valido finché non viene
comandato un altro codice G dello stesso gruppo. All’accensione è attivo
il modo avanzamento al minuto.
Alla velocità di avanzamento al minuto può essere applicata una
regolazione da 0 a 254% (con incrementi di 1%) tramite il selettore che
si trova sul pannello dell’operatore. Per i dettagli, consultare il manuale
del costruttore della macchina utensile.

Avanzamento al minuto
(mm/min o pollici/min)

Utensile
Pezzo

Tavola

   
      

DIFFIDA
Alcuni comandi, come la filettatura, inibiscono la
regolazione della velocità di avanzamento.

 Avanzamento al giro Il modo avanzamento al giro si specifica con G95. L’avanzamento


(G95) dell’utensile al giro del mandrino si specifica direttamente con il codice
F. G95 è modale. Una volta programmato, resta attivo finché non viene
programmato un altro codice G dello stesso gruppo.
Alla velocità di avanzamento al minuto può essere applicata una
regolazione da 0 a 254% (con incrementi di 1%) tramite il selettore che
si trova sul pannello dell’operatore. Per i dettagli, consultare il manuale
del costruttore della macchina utensile.

F
Avanzamento al giro
(mm/min o pollici/min)

          

AVVERTENZA
Quando la velocità di rotazione del mandrino è bassa, la
velocità di avanzamento non è uniforme. Il grado di non
uniformità aumenta con il diminuire della velocità del
mandrino.

96
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO

D Inverso del tempo (G93) Quando viene specificato G93, viene stabilito il modo programmazione
della velocità di avanzamento con l’inverso del tempo (modo G93).
L’inverso del tempo (FRN) si programma con il codice F.
Come FRN può essere specificato un valore nell’intervallo
0.001..9999.99, indipendentemente dal fatto che la programmazione sia
in pollici o in millimetri e che il sistema di incrementi sia IS–B o IS–C.
Specifica del codice F FRN
F1 0.001
F1 *1 1.000
F1.0 1.000
F9999999 9999.999
F9999 *1 9999.000
F9999.999 9999.999

NOTA
*1 Valore specificato nel formato punto fisso quando il bit 0 del
parametro N. 3401 è 1.

 
     

1 Velocità Velocità:mm/min (programm. in mm)
FRN= =
tempo (min) distanza pollici/min (programm. in pollici)
Distanza:mm (programm. in mm)
pollici (programm. in pollici)
- Per eseguire un blocco in 1 minuto
1 1
FRN = = =1 Specificare F1.0.
tempo (min) 1 (min)

- Per eseguire un blocco in 10 secondi


1 1
FRN = = =6 Specificare F6.0.
tempo (sec) / 60 10/60 (sec)

- Per trovare il tempo di movimento corrispondente a F0.5


1 1
Tempo (min) = = =2 Sono richiesti 2 minuti.
FRN 0.5

- Per trovare il tempo di movimento corrispondente a F10.0


160 60
Tempo(sec) = = =6 Sono richiesti 6 secondi.
FRN 10

     



 
1 velocità Velocità: mm/min (metrico)
FRN= = pollici/min (in pollici)
tempo (min) r dell’arco
Raggio: mm (metrico)
pollici (in pollici)

NOTA
Nel caso dell’interpolazione circolare, la velocità di
avanzamento non è calcolata in base all’effettiva entità del
movimento comandato nel blocco, ma in base al raggio
dell’arco.

97
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

G93 è modale e appartiene al gruppo 05, che include anche G95


(avanzamento al giro) e G94 (avanzamento al minuto).
Se la velocità di avanzamento risultante dal valore programmato con F nel
modo G93 eccede la velocità massima di avanzamento, la velocità stessa
è limitata a tale massimo.
Nel caso dell’interpolazione circolare, la velocità di avanzamento non è
calcolata in base all’effettiva entità del movimento comandato nel blocco,
ma in base al raggio dell’arco. Questo significa che il tempo di
lavorazione effettiva sarà più lungo se il raggio dell’arco è più grande
della distanza dell’arco e più breve se il raggio dell’arco è più piccolo.
L’inverso del tempo può anche essere usato per programmare la velocità
di avanzamento in un ciclo fisso.

NOTA
1. Nel modo G93, il codice F non è trattato come codice
modale e di conseguenza deve essere programmato in tutti
i blocchi. Se il codice F non è specificato, si ha l’allarme (P/S
N. 11 (manca la specifica della velocità di avanzamento)).
2. Se nel modo G93 viene specificato F0, si ha l’allarme (P/S
N. 11 (manca la specifica della velocità di avanzamento)).
3. L’inverso del tempo non può essere usato quando è in atto
il controllo asse da PMC.
4. Se la velocità di avanzamento calcolata è minore del
minimo stabilito, si ha l’allarme (P/S N. 11 (manca la
specifica della velocità di avanzamento)).

98
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO

 Codice F1 cifra della velo- Programmando il codice F seguito da un numero di una cifra (da 1 a 9),
cità di avanzamento è possibile comandare la velocità di avanzamento preimpostata tramite
parametro (da 1451 a 1459) per il numero specificato. F0 specifica la
velocità rapida. La velocità di avanzamento corrispondente al numero
specificato può essere variata ruotando il generatore manuale di impulsi
dopo aver messo in ON il commutatore “variazione della velocità di
avanzamento F1 cifra”, che si trova sul pannello dell’operatore.
L’aumento o la riduzione della velocità di avanzamento per grado del
generatore manuale di impulsi sono dati da:
Fmax
nF = ——————
100X
Fmax : massima velocità di avanzamento per F1–F4 (Parametro N.
1460), o massima velocità di avanzamento per F5–F9
(Parametro N. 1465)
X : Un valore compreso tra 1 e 127 (Parametro N. 1450)

La velocità di avanzamento impostata, o modificata, non viene persa


spegnendo il sistema. La velocità di avanzamento corrente viene
visualizzata.

 Limitazione della velocità Con il parametro N. 1422 può essere impostato il limite superiore della
di avanzamento velocità di avanzamento, valido per tutti gli assi. Se la velocità di
avanzamento effettiva (velocità programmata più regolazione) supera
questo limite, essa viene limitata in modo da non eccederlo.
Il parametro N. 1430 permette di specificare il limite massimo della
velocità di avanzamento per ciascun asse solo per l’interpolazione lineare
e l’interpolazione circolare. Se, in seguito all’interpolazione, la velocità
di avanzamento lungo un asse eccede il massimo stabilito per quell’asse,
la velocità di avanzamento è limitata a tale massimo.

NOTA
Il limite superiore della velocità di avanzamento si specifica
in mm/min o in pollici/min.

Eccetto che durante l’accelerazione o la decelerazione,


l’errore aritmetico del CNC rispetto al valore comandato
della velocità di avanzamento è entro il ”2%. Questo errore
si applica al tempo misurato per un movimento dell’utensile
di 500 mm o più, dopo aver raggiunto una velocità
stazionaria.

Riferimento L’intervallo dei valori specificabili per la velocità di avanzamento è


fornito nell’appendice C.

99
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

5.4 La velocità di avanzamento può essere controllata come è indicato nella


tabella 5.4 (a).
CONTROLLO
DELLA
VELOCITA’ DI
AVANZAMENTO

            
Nome della funzione Codice G Validità del codice G Descrizione
Questa funzione è valida Alla fine del blocco l'utensile deceĆ
solo per i blocchi specifiĆ lera e viene eseguito il controllo di
Arresto esatto G09
cati. in posizione. Poi viene eseguito il
blocco successivo.
Una volta specificata queĆ Alla fine del blocco l'utensile deceĆ
sta funzione rimane valida lera e viene eseguito il controllo di
Arresto esatto G61
finché non vengono speciĆ in posizione. Poi viene eseguito il
ficati G62, G63 o G64. blocco successivo.
Una volta specificata queĆ Alla fine del blocco, l'utensile non
sta funzione rimane valida decelera e il blocco successivo
Modo lavorazione normale G64
finché non vengono speciĆ viene eseguito immediatamente.
ficati G61, G62 o G63.
Una volta specificata queĆ Alla fine del blocco, l'utensile non
sta funzione rimane valida decelera e il blocco successivo
finché non vengono speciĆ viene eseguito immediatamente.
Modo maschiatura G63
ficati G61, G62 o G64. La regolazione della velocità di
avanzamento e feed hold sono
disabilitati.
Auto Una volta specificata queĆ Quando l'utensile si muove lungo
sta funzione rimane valida uno spigolo interno nel modo
finché non vengono speciĆ compensazione raggio utensile,
Regolazione automaĆ ficati G61, G63 o G64. viene applicata una regolazione
tica della velocità G62 della velocità di avanzamento allo
sugli spigoli interni scopo di ridurre la quantità di
materiale asportato per unità di
tempo in modo da produrre una
buona finitura della superficie.
Riduzione della veloĆ Questa funzione è valida La velocità di avanzamento per la
cità di avanzamento nel modo compensazione lavorazione interna in interpolaĆ
-
nell'interpolazione cirĆ raggio utensile, indipenĆ zione circolare viene ridotta.
colare all'interno dentemente dal codice G.

NOTA
1. Lo scopo del controllo di in posizione è di controllare che la posizione comandata sia stata
raggiunta, entro un certo intervallo stabilito dal costruttore della macchina utensile tramite un
parametro.
Il controllo di in posizione non viene eseguito quando il bit 5 (NCI) del parametro N. 1601 è 1.
2. Angolo di uno spigolo interno q: 2°  q  a  178°
(a è un valore prestabilito) Pezzo

θ
Utensile

100
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO

 
      
     

 "#   

  !  

# !    " $ !   

5.4.1
Arresto esatto (G09,
G61)
Modo lavorazione (G64)
Modo maschiatura
(G63)

# Il percorso dell’utensile all’intersezione di due blocchi è diverso a


seconda del modo arresto esatto, lavorazione normale o maschiatura (Fig.
5.4.1(a)).

Y
(2) Controllo posizione

Percorso utensile nel modo arresto esatto


(1)
Percorso utensile nel modo lavorazione
normale e nel modo maschiatura
0
X

        


    

AVVERTENZA
All’accensione o in caso di clear, è stabilito il modo
lavorazione normale (G64).

101
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

5.4.2 Quando è attiva la compensazione raggio utensile, il movimento


Regolazione dell’utensile viene automaticamente decelerato sugli spigoli interni e
nell’interpolazione circolare interna.
automatica della Questo riduce il carico sull’utensile e produce superfici più regolari.
velocità sugli spigoli

5.4.2.1
Riduzione della velo-
cità sugli spigoli interni
(G62)
 
 Condizioni di applica- Quando viene specificato G62, se l’utensile lavora uno spigolo interno ed
zione della regolazione è applicata la compensazione raggio utensile, la velocità di avanzamento
viene automaticamente ridotta ai due lati dello spigolo.
I quattro tipi di spigoli interni possibili sono illustrati nella figura
5.4.2.1(a).
Uno spigolo è interno quando:
2  q  qp  178 (vedere la figura 5.4.2.1 (a)).
qp è un valore specificato con il parametro N. 1711. Quando q è
approssimativamente uguale a qp, lo spigolo interno è determinato con
un errore non superiore a 0.001.

1. Linea retta – linea retta :Utensile 2. Linea retta – arco

:Percorso utensile
programmato
:Percorso centro
utensile
θ

4. Arco – arco

3. Arco – linea retta

θ θ

    
   

102
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO

 Applicazione della regola- Quando uno spigolo è considerato interno, la velocità di avanzamento
zione viene ridotta prima e dopo l’intersezione dei due movimenti. Ls e Le sono
distanze lineari fra il centro dell’utensile e il punto di intersezione (Fig.
5.4.2.1 (b), (c) e (d)). Queste distanze sono prestabilite rispettivamente
con i parametri N. 1713 e 1714.

Percorso utensile
programmato Le Ls
a b
Percorso centro utensile

La velocità di avanzamento viene ridotta nel tratto dal punto a al punto b.

   
         
Quando il percorso programmato è costituito da due archi, la regolazione
è applicata se i punti iniziale e finale sono nello stesso quadrante o in
quadranti adiacenti (Fig. 5.4.2.1 (c)).

Le Percorso utensile
Ls programmato
a

b
Percorso centro utensile

La velocità di avanzamento viene ridotta nel tratto dal punto a al punto b.

  


         

103
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

La velocità di avanzamento lungo l’arco (2) è regolata dal punto a al punto


b e dal punto c al punto d (Fig. 5.4.2.1 (d)).

Percorso utensile
programmato
d a

Le Ls Le Ls
c b
(2)

Percorso centro
Utensile utensile

Fig. 5.4.2.1 (d) Applicazione della regolazione (lineare - circolare, circolare -lineare)

 Entità della regolazione L’entità della regolazione è stabilita dal parametro N. 1712 ed è valida
anche per la prova a vuoto e per la specifica F–1 cifra.
Nel modo avanzamento al minuto, la velocità effettiva è la seguente:
F × (regolazione automatica per gli spigoli interni) × (regolazione della
velocità di avanzamento)

Limitazioni
 Accelerazione/decelera- La regolazione automatica della velocità di avanzamento sugli spigoli
zione prima dell’interpo- interni è disabilitata durante il controllo dell’accelerazione/decelerazione
lazione prima dell’interpolazione.

 Attivazione della com- Quando il blocco che precede lo spigolo è un blocco di attivazione della
pensazione raggio uten- compensazione raggio utensile o il blocco che segue lo spigolo include
sile/G41, G42 G41 o G42, questa regolazione è disabilitata.

 Entità della correzione Se l’entità della correzione è 0, questa funzione è disabilitata.

104
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO

5.4.2.2 Nella lavorazione interna in interpolazione circolare, la velocità di


Riduzione della velo- avanzamento specificata con F è la velocità lungo il percorso
programmato e non lungo il percorso compensato (Fig. 5.4.2.2). La
cità nell’interpola- velocità di avanzamento lungo il percorso compensato viene calcolata
zione circolare con l’espressione
interna Rc
F x ——
Rp
Rc: Raggio del percorso del centro dell’utensile
Rp: Raggio programmato
Questa funzione è valida nel modo compensazione raggio utensile,
indipendentemente dalla programmazione di G62, ed è valida anche per
la prova a vuoto e per la specifica F–1 cifra.

Percorso utensile
programmato

Percorso centro

utensile
Rp

       
         

 
 

Se Rc è molto più piccolo di Rp, Rc/Rp tende a zero e l’utensile si ferma. Il


parametro N. 1710 permette di fissare un tasso minimo di decelerazione
(MDR). Se Rc/Rp è minore MDR, la velocità di avanzamento diventa
(FxMDR).

NOTA
Se l’interpolazione circolare interna viene eseguita nel modo G62 (regolazione automatica
della velocità sugli spigoli interni) la velocità di avanzamento effettiva dell’utensile diventa:
Rc
F × —— × (Regolazione per gli spigoli interni) × (Regolazione della velocità di avanzamento)
Rp

105
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

5.4.3 Questa funzione controlla automaticamente la velocità di avanzamento


Decelerazione sugli spigoli in base all’angolo formato dai due movimenti o in base alla
differenza fra le velocità di avanzamento di due blocchi consecutivi,
automatica lungo ciascun asse.
sugli spigoli Questa funzione è effettiva quando il bit 6 del parametro N. 1601 (ADC)
è 1, il sistema è nel modo G64 (lavorazione normale) e un blocco di taglio
(blocco A) è seguito da un altro blocco di taglio (blocco B).
La scelta fra i due metodi di controllo (in base all’angolo o in base alla
differenza di velocità) si esegue con il bit 4 del parametro N. 1602 (CSD).

5.4.3.1 Questa funzione attua la decelerazione quando l’angolo formato dai


Decelerazione sugli blocchi A e B nel piano selezionato è minore dell’angolo specificato con
il parametro N. 1740. La funzione esegue il blocco B quando le velocità
spigoli in base di avanzamento del primo e del secondo asse sono minori della velocità
all’angolo specificata con il parametro N. 1741. In questo caso, la funzione considera
che il numero degli impulsi accumulati sia zero.

 
 Schema di flusso del con- Lo schema di flusso del controllo della velocità di avanzamento è
trollo della velocità di presentato qui sotto.
avanzamento INIZIO

L’angolo dello spigolo è minore dell’angolo specificato


con il parametro N. 1740? No
Si
No
Le velocità di avanzamento lungo gli assi X e Y sono
minori di quella specificata con il PRM N. 1741? Ulteriore decelera-
Si zione nel blocco A.

Il numero di impulsi accumulati è considerato uguale a


zero e viene eseguito il blocco B.

FINE

106
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO

 Velocità di avanzamento La relazione fra la velocità di avanzamento e il tempo quando l’angolo


e tempo dello spigolo è minore dell’angolo specificato dal parametro è illustrata
qui sotto. Benché al tempo t rimangano gli impulsi accumulati equivalenti
all’area tratteggiata, viene eseguito il blocco successivo perché la velocità
di avanzamento del circuito di accelerazione/decelerazione è minore di
quella stabilita dal parametro. Questa funzione è effettiva solo per i
movimenti nel piano selezionato.

Velocità di avanzamento V

Blocco A Blocco B

ÍÍÍÍ
Velocità da parametro
ÍÍÍÍ
 Tempo t

 Accelerazione/ La relazione fra la velocità di avanzamento e il tempo quando è attiva


decelerazione prima l’accelerazione/decelerazione prima dell’interpolazione è la seguente.
dell’interpolazione Quando l’angolo fra i blocchi A e B nel piano selezionato è minore
dell’angolo specificato con il parametro (N. 1740) e le velocità di
avanzamento dei blocchi A e B sono maggiori di quella specificata nel
parametro (N. 1777), il movimento dell’utensile viene decelerato fino al
valore di questo parametro nel blocco A e accelerato fino alla velocità di
avanzamento specificata nel blocco B. L’accelerazione dipende dal
parametro per l’accelerazione/decelerazione prima dell’interpolazione.

Velocità di avanzamento

Blocco A Blocco B

Velocità da parametro
(parametro N. 1777)
Tempo

 Angolo fra i due blocchi L’angolo q fra i blocchi A e B è illustrato nella seguente figura.

107
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

1. Fra due movimenti lineari 2. Fra un movimento lineare e un movi– 3. Fra due movimenti circolari
mento circolare (angolo fra il movi– (Angolo fra le tangenti ai due
mento lineare e la tangente al movi– movimenti circolari)
mento circolare)

θ
θ
θ

 Piano selezionato La comparazione fra l’angolo formato dai due blocchi e l’angolo
specificato con il parametro N. 1740 viene eseguita solo per i movimenti
nel piano selezionato. Le velocità di avanzamento confrontate con la
velocità specificata dal parametro N. 1741 sono solo quelle del primo e
del secondo asse dello stesso piano. Questo significa che quando sono
comandati movimenti di tre o più assi, sono considerati solo i movimenti
del primo e del secondo asse del piano selezionato.

 Arrotondamento degli L’arrotondamento degli spigoli è determinato dall’angolo e dalla velocità


spigoli di avanzamento dei parametri N. 1740 e 1741. Per ottenere sempre spigoli
vivi, specificare 0 per l’angolo e 180000 (equivalente a 180 gradi) per la
velocità di avanzamento.

 Arresto esatto Quando è specificato G90 (arresto esatto), l’arresto esatto viene sempre
eseguito, indipendentemente dai valori assegnati ai parametri (N. 1740
(angolo) e 1741 (velocità di avanzamento)).

 Controllo in avanti I parametri relativi alla decelerazione automatica sugli spigoli nel modo
di controllo in avanti sono indicati qui sotto.
Modo Modo con-
Descrizione parametri normale trollo in
avanti

Scelta del metodo di decelerazione N. 1602#4 N. 1602#4

Limite inferiore della velocità di avanzamento per la N. 1777 N. 1778


decelerazione basata sull’angolo

Angolo limite per la decelerazione basata sull’angolo N. 1740 N. 1779

 Questa funzione è disabilitata nei modi blocco singolo e prova a vuoto.

108
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO

5.4.3.2 Questa funzione riduce la velocità di avanzamento quando la differenza


Decelerazione sugli fra le velocità di avanzamento di ciascun asse comandate nei due blocchi
A e B è maggiore del valore specificato con il parametro N. 1781. La
spigoli in base alla dif- funzione esegue il blocco B quando le velocità di avanzamento di tutti gli
ferenza di velocità fra assi sono minori del valore specificato con il parametro N. 1741. In questo
gli assi caso, la funzione considera che il numero degli impulsi accumulati sia
zero.

 
 Schema di flusso del con- Lo schema di flusso del controllo della velocità di avanzamento è
trollo della velocità di presentato qui sotto.
avanzamento INIZIO

La differenza fra le velocità di avanzamento lungo cia-


scun asse nei due blocchi è maggiore del valore del
parametro (N. 1781)? No
Si
No
Le velocità di avanzamento lungo tutti gli assi sono minori
di quella specificata con il parametro (N. 1741)? Ulteriore decelera-
Si zione nel blocco A
Il numero di impulsi accumulati è considerato uguale a
zero e viene eseguito il blocco B.

FINE

 Velocità di avanzamento La relazione fra la velocità di avanzamento e il tempo quando la differenza


e tempo fra le velocità di avanzamento di ciascun asse è maggiore del valore
specificato con il parametro N. 1781 è illustrata qui sotto. Benché al
tempo t rimangano gli impulsi accumulati equivalenti all’area
tratteggiata, viene eseguito il blocco successivo perché la velocità di
avanzamento del circuito di accelerazione/decelerazione è minore di
quella stabilita dal parametro N. 1741.

Velocità di avanzamento V

Blocco A Blocco B

ÍÍÍ
Velocità da parametro
ÍÍÍ

Tempo t

109
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Accelerazione/ La relazione fra la velocità di avanzamento e il tempo quando è attiva


decelerazione prima l’accelerazione/decelerazione prima dell’interpolazione è la seguente.
dell’interpolazione Quando la differenza fra le velocità di avanzamento di ciascun asse è
maggiore del valore specificato con il parametro N. 1780, l’utensile
decelera fino alla velocità di avanzamento sullo spigolo calcolata per
ciascun asse in base alla differenza fra le velocità dei due blocchi.

Calcolo della velocità di avanzamento sullo spigolo

Considerare una velocità di avanzamento F. Confrontare le differenze di


velocità di ciascun asse (Vc[X], Vc[Y], ...) con il valore del parametro N.
1780, Vmax. Se la differenza eccede Vmax, calcolare R come è indicato
qui sotto:
Vc
R = ————
Vmax
Trovare il valore massimo degli R calcolati come sopra per ciascun asse.
Sia esso Rmax. La velocità di avanzamento sullo spigolo si ottiene come
segue:
1
Fc = F * —————
Rmax



N2 N1 G01 G91 X80. Y20. F3000 ;


N2 X20. Y80. ;
N1

Le velocità di avanzamento di ciascun asse per questi movimenti sono


illustrate nella figura che segue.
VcNX(Y)O
Rmax=
Vmax
1
F*
Rmax

Dalla figura, si può vedere che le differenze delle velocità di avanzamento


in X e in Y (Vc[X] e Vc[Y]) eccedono Vmax. Calcolare Rmax per ottenere
Fc. Quando la velocità di avanzamento scende a Fc, sullo spigolo, queste
differenze non eccedono Vmax.

110
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO

Senza decelerazione
Con decelerazione

Velocità di avan– Vc [X] Vmax


zamento lungo
l’asse X
Vmax

Velocità di avan–
zamento lungo Vc [Y]
l’asse X Vmax

Velocità di avan–
zamento lungo la
tangente allo spi-
golo 1
F
Rmax

N1 N2 t

 Specifica della differenza La differenza accettabile fra le velocità di avanzamento può essere
accettabile fra le velocità specificata per ciascun asse con il parametro N. 1783.
di avanzamento di cia-
scun asse

 Controllo della differenza La differenza fra le velocità di avanzamento è controllata anche nel modo
fra le velocità di avanza- prova a vuoto o durante la decelerazione causata da un segnale esterno,
mento usando i comandi della velocità di avanzamento specificati dal
programma.

 Arresto esatto Quando è specificato G90 (arresto esatto), l’arresto esatto è eseguito
indipendentemente dall’impostazione dei parametri.

 Regolazione Se interviene una variazione della regolazione della velocità di


avanzamento, la differenza fra le velocità di avanzamento non può essere
controllata correttamente.

111
5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Controllo in avanti I parametri relativi alla decelerazione automatica sugli spigoli nel modo
controllo in avanti sono indicati qui sotto.
Modo con-
Modo nor-
Descrizione parametri trollo in
male
avanti

Scelta del metodo di decelerazione N. 1602#4 N. 1602#4

Differenza ammessa fra le velocità di avanzamento di


tutti gli assi N. 1780 N. 1780

Differenza ammessa fra le velocità di avanzamento di


ciascun asse N. 1783 N. 1783

 Questa funzione è disabilitata nei modi blocco a blocco, avanzamento al


giro, comando F–1 cifra e maschiatura rigida.

112
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 5. FUNZIONI DI AVANZAMENTO

5.5
SOSTA (G04)
Formato

Sosta G04 X_ ; oppure G04 P_ ;


X_ : Tempo di sosta (punto decimale ammesso)
P_ : Tempo di sosta (punto decimale non ammesso)

Spiegazioni Quando viene specificata una sosta, l’esecuzione del blocco successivo
è ritardata per il tempo specificato. Specificando una sosta, è possibile
eseguire un controllo esatto nel modo lavorazione normale (modo G62).
Se non sono specificati né P né X, viene eseguito l’arresto esatto.
Il bit 1 (DWL) del parametro N. 3405 può specificare la sosta in giri nel
caso dell’avanzamento al giro (G95).
Tabella 5.5 (a) Intervallo dei valori di comando del tempo di sosta (Comando X)

Intervallo dei valori dei Unità del tempo


Sistema di incrementi
comandi di sosta

IS–B da 0.001 a 99999.999


s
IS–C da 0.0001 a 9999.9999

Tabella 5.5 (b) Intervallo dei valori di comando del tempo di sosta (Comando P)

Sistema di incrementi Intervallo dei valori dei Unità del tempo


comandi di sosta

IS–B da 1 a 99999999 0.001 s

IS–C da 1 a 99999999 0.0001 s

113
6. PUNTO DI RIFERIMENTO PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

6 PUNTO DI RIFERIMENTO

Su una macchina utensile a CNC è definita una posizione speciale nella


quale, generalmente, viene eseguito il cambio utensile o viene stabilito il
sistema di coordinate, come si vedrà più avanti. Questa posizione è detta
punto di riferimento.

114
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 6. PUNTO DI RIFERIMENTO

6.1
RITORNO AL PUNTO
DI RIFERIMENTO


 Punto di riferimento Il punto di riferimento è un punto fisso sulla macchina al quale l’utensile
può essere portato facilmente con la funzione del ritorno al punto di
riferimento.
Per esempio, il punto di riferimento è usato come posizione di cambio
utensile automatico.
Possono essere definiti fino a quattro punti di riferimento, specificandone
le coordinate nel sistema di coordinate della macchina tramite parametri
(da 1240 a 1243).

Y
2° punto di riferimento

3° punto di riferimento

Punto di riferimento

4° punto di
riferimento

Zero macchina

Fig. 6.1 (a) Zero macchina e punti di riferimento

115
6. PUNTO DI RIFERIMENTO PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Ritorno al punto di L’utensile può essere portato automaticamente sul punto di riferimento
riferimento e movimento passando per un punto intermedio lungo l’asse specificato. Oppure,
dal punto di riferimento l’utensile può essere portato automaticamente dal punto di riferimento a
un punto specificato passando per il punto intermedio lungo l’asse
specificato. Al completamento del ritorno al punto di riferimento si
accende la spia corrispondente.
Ritorno al punto di riferimento A→B→R
Ritorno dal punto di riferimento R→B→C R (Punto di riferimento)

B (Punto
intermedio)

A (Posizione di partenza del C (Destinazione del ritorno dal


ritorno al punto di riferimento) punto di riferimento)
  
              
 Controllo del ritorno al Il controllo del ritorno al punto di riferimento (G27) è la funzione che
punto di riferimento controlla se l’utensile è ritornato correttamente al punto di riferimento
come specificato dal programma. Se l’utensile è ritornato correttamente
al punto di riferimento lungo l’asse specificato, la spia dell’asse si
accende.


 Ritorno al punto
di riferimento
G28 IP_ ; Ritorno al punto di riferimento
G30 P2 IP_ ; Ritorno al secondo punto di riferimento
(P2 può essere omesso)
G30 P3 IP_ ; Ritorno al terzo punto di riferimento
G30 P4 IP_ ; Ritorno al quarto punto di riferimento
IP :Comando che specifica la posizione del punto inter-
medio (comando assoluto o incrementale)

 Ritorno dal punto


di riferimento
G29 IP_ ;
 : Comando che specifica la destinazione del ritorno dal punto di
riferimento (comando assoluto o incrementale)

 Controllo del ritorno al


punto di riferimento
G27 IP_ ;
 : Comando che specifica la posizione del punto di riferimento
(comando assoluto o incrementale)

116
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 6. PUNTO DI RIFERIMENTO

 
 Ritorno al punto di Il posizionamento sul punto intermedio e il posizionamento sul punto di
riferimento (G28) riferimento sono eseguiti alla velocità in rapido specificata per ciascun
asse.
Quindi, per sicurezza, la compensazione raggio utensile e la
compensazione lunghezza utensile devono essere cancellate prima di
eseguire questo comando.
Le coordinate del punto intermedio vengono memorizzate dal CNC solo
per gli assi specificati nel blocco G28. Per gli altri assi vengono usate le
coordinate precedentemente specificate.
        
  
     

 Ritorno al secondo, In un sistema senza trasduttore di posizione assoluto, il ritorno al secondo,
terzo e quarto punto terzo o quarto punto di riferimento può essere eseguito solo dopo il ritorno
di riferimento (G30) al punto di riferimento con G28 o il ritorno manuale al punto di
riferimento (vedere III–3.1). Il comando G30 si usa quando la posizione
del cambio utensile automatico (ATC) è diversa dal punto di riferimento.
 Ritorno dal punto di riferi- In generale, viene programmato immediatamente dopo un G28 o un G30.
mento (G29) In programmazione incrementale, i valori comandati rappresentano la
distanza dal punto intermedio.
Il posizionamento è eseguito alla velocità in rapido di ciascun asse.
Se, dopo che l’utensile è ritornato al punto di riferimento passando per il
punto intermedio in seguito ad un comando G28, viene cambiato il
sistema di coordinate del pezzo, anche il punto intermedio viene traslato
nel nuovo sistema di coordinate. Se poi viene comandato G29, l’utensile
va sulla posizione comandata passando per il punto intermedio traslato
nel nuovo sistema di coordinate.
Le stesse operazioni sono eseguite anche per il comando G30.

 Controllo del ritorno al Il comando G27 posiziona l’utensile in rapido. Se l’utensile raggiunge il
punto di riferimento (G27) punto di riferimento, si accende la spia del ritorno al punto di riferimento
e viene eseguito il blocco successivo. Se la posizione raggiunta
dall’utensile non è il punto di riferimento, viene visualizzato un allarme
(N. 092).

 Impostazione della Dopo l’accensione, prima del primo ritorno manuale al punto di
velocità di avanzamento riferimento, che stabilisce il sistema di coordinate della macchina, Le
per il ritorno al punto di velocità di avanzamento per il ritorno manuale e per il ritorno automatico
riferimento al punto di riferimento e la velocità in rapido corrispondono alla velocità
specificata per ciascun asse con il parametro N. 1428. La velocità di
avanzamento per il ritorno manuale al punto di riferimento è quella
indicata da questo parametro anche dopo che è stato stabilito il sistema
di coordinate della macchina con il primo ritorno manuale al punto di
riferimento.

117
6. PUNTO DI RIFERIMENTO PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

NOTA
1 A questa velocità di avanzamento viene applicata la
regolazione della velocità in rapido (F0, 25, 50, 100%), la cui
impostazione è 100%.
2 Dopo che è stato stabilito il sistema di coordinate della
macchina con il primo ritorno al punto di riferimento, la
velocità di avanzamento per il ritorno automatico al punto di
riferimento corrisponde alla normale velocità in rapido.
3 Per la velocità rapida in manuale usata quando il sistema di
coordinate della macchina non è ancora stato stabilito
(prima del primo ritorno manuale al punto di riferimento) è
possibile scegliere con il bit 0 (RPD) del parametro N. 1401
fra la velocità di avanzamento in jog e la velocità rapida in
manuale.

Quando il sistema di Dopo che è stato sta-


coordinate della mac- bilito il sistema di
china non è ancora coordinate della mac-
stato stabilito china
Ritorno automatico al N. 1428 N. 1420
punto di riferimento
(G28)
Velocità in rapido (G00) N. 1428 N. 1420
Ritorno manuale al N. 1428 N. 1428
punto di riferimento
Rapido in manuale N. 1423 *1 N. 1424

NOTA
Se il parametro N. 1428 è 0, le velocità di avanzamento
sono conformi ai valori dei parametri elencati nella
seguente tabella.

Quando il sistema di Dopo che è stato sta-


coordinate della mac- bilito il sistema di
china non è ancora coordinate della mac-
stato stabilito china
Ritorno automatico al N. 1420 N. 1420
punto di riferimento
(G28)
Velocità in rapido (G00) N. 1420 N. 1420
Ritorno manuale al N. 1424 N. 1424
punto di riferimento
Rapido in manuale N. 1423 *1 N. 1424

1420 : Velocità in rapido


1423 : Velocità di avanzamento in jog
1424 : Velocità rapida in manuale
*1 Valore del parametro N. 1424 quando il bit 0 (RPD) del parametro N.
1401 è 1.

118
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 6. PUNTO DI RIFERIMENTO



 Quando la macchina è in Quando è attivo il blocco macchina, la spia che indica il completamento
stato di blocco del ritorno al punto di riferimento non si accende, anche quando l’utensile
è ritornato automaticamente al punto di riferimento. In questo caso, non
viene controllato se l’utensile ha raggiunto il punto di riferimento anche
se è specificato il comando G27.

 Primo ritorno al punto Quando il comando G28 viene eseguito per la prima volta dopo
di riferimento dopo l’accensione senza aver eseguito il ritorno manuale al punto di
l’accensione (senza riferimento, il movimento dal punto intermedio al punto di riferimento è
trasduttore di posizione uguale a quello del ritorno manuale. In questo caso, la direzione dal punto
assoluto) intermedio è quella impostata per il ritorno al punto di riferimento con il
parametro ZMI (N. 1006#5). Di conseguenza, il punto intermedio deve
essere specificato in modo da consentire il ritorno al punto di riferimento.

 Controllo del ritorno al Se è stato specificata una correzione, alla posizione specificata dal
punto di riferimento con comando G27 viene sommata l’entità della correzione. Di conseguenza,
le correzioni attive se la posizione ottenuta applicando la correzione non è il punto di punto
di riferimento, la spia non si accende e si ha l’allarme. Normalmente,
prima di specificare G27 cancellare le correzioni.

 Accensione della spia Su una macchina in pollici programmata in millimetri, la spia del ritorno
quando la posizione pro- al punto di riferimento può accendersi anche se la posizione programmata
grammata non coincide è spostata di un incremento minimo di programmazione rispetto alla
con il punto di riferimento posizione del punto di riferimento. Questo perché l’incremento minimo
di programmazione è più piccolo dell’incremento minimo di comando.

  

 Ritorno manuale al punto Vedere III–3.1.


di riferimento

   G28G90X1000.0Y500.0 ; (Movimento da A a B)
T1111 ; (Sul punto di riferimento viene
eseguito il cambio utensile)
G29X1300.0Y200.0 ; (Movimento da B a C)

Punto di
Y Il cambio utensile avviene R riferimento
al punto di riferimento

500
B

300 A
200 C

200 1000 1300 X

  
              

119
6. PUNTO DI RIFERIMENTO PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

6.2 E’ possibile eseguire il ritorno al punto di riferimento flottante.


Il punto di riferimento flottante è una posizione della macchina utensile
RITORNO AL PUNTO e serve come punto di riferimento per le sue operazioni.
DI RIFERIMENTO Il punto di riferimento flottante non è fisso, ma può essere spostato a
FLOTTANTE (G30.1) seconda delle necessità.




G30.1 IP_ ;
IP_ : Comando del punto intermedio per il ritorno al punto di
riferimento flottante
(Comando assoluto o incrementale)

 
 In generale, su un centro di lavoro o una fresatrice, gli utensili possono
essere cambiati solo in specifiche posizioni. La posizione di cambio
utensile può essere definita come secondo o terzo punto di riferimento.
Usando G30, è facile portare l’utensile sulla posizione voluta. Su alcune
macchine utensili, l’utensile può essere cambiato in qualsiasi posizione
purché non vi sia interferenza con il pezzo.
Su queste macchine, è opportuno eseguire il cambio utensile il più vicino
possibile al pezzo, in modo da minimizzare il tempo di ciclo. A questo
scopo, la posizione di cambio utensile deve variare a seconda della forma
del pezzo. Questo può essere fatto facilmente, ricorrendo a questa
funzione. Essa permette di memorizzare come punto di riferimento
flottante la posizione più adatta per l’esecuzione del cambio utensile. Poi,
il comando G30.1 provocherà il ritorno a tale posizione.
Le coordinate di macchina del punto di riferimento flottante si registrano
premendo il tasto software [SET FRP] sullo schermo della posizione
corrente. (Vedere III–11.1.7.)
Il blocco G30.1 prima posiziona in rapido l’utensile sul punto intermedio
lungo gli assi specificati e poi muove l’utensile in rapido dal punto
intermedio al punto di riferimento flottante.
Prima di comandare G30.1, cancellare la compensazione raggio utensile
e la compensazione lunghezza utensile.
La posizione del punto di riferimento flottante non viene persa quando
viene spenta l’alimentazione.
Per il movimento dell’utensile dal punto di riferimento flottante, può
essere usato il comando G29 (vedere II–6).

  
G30.1 G90 X50.0 Y40.0 ;
Y Punto intermedio (50,40)

Punto di riferimento flot-


tante

Pezzo

120
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 7. SISTEMA DI COORDINATE

7 SISTEMA DI COORDINATE

Quando viene specificata una posizione da raggiungere, il CNC muove


l’utensile, portandolo a tale posizione. La posizione da raggiungere viene
fornita tramite i valori delle coordinate, in un sistema di coordinate. Le
coordinate vengono espresse con una componente per ciascun asse. Se il
sistema dispone di tre assi programmabili (X, Y e Z), il valore delle
coordinate si esprime come segue:
X_ Y_ Z_
Questo comando è detto parola dimensionale.

25.0

Y
50.0

40.0

Fig. 7 Posizione dell'utensile specificata da X40.0 Y50.0 Z25.0

Le coordinate possono essere specificate in uno dei seguenti tre tipi di


sistemi di coordinate:
(1) Sistema di coordinate della macchina
(2) Sistema di coordinate del pezzo
(3) Sistema di coordinate locali
Dato che il numero degli assi programmabili, vale a dire il numero delle
componenti da specificare, varia da macchina a macchina, in questo
manuale una parola delle dimensioni è rappresentata dal simbolo IP_ .

3121
7. SISTEMA DI COORDINATE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

7.1 Lo zero macchina è una posizione standard della macchina, che viene
normalmente stabilita dal costruttore della macchina in base alle
SISTEMA DI caratteristiche della macchina stessa.
COORDINATE Il sistema di coordinate della macchina è un sistema di coordinate che ha
DELLA MACCHINA l’origine sullo zero macchina.
Il sistema di coordinate della macchina viene stabilito quando, dopo
l’accensione, viene eseguito il ritorno manuale al punto di riferimento.
Una volta stabilito, il sistema di coordinate della macchina non cambia
fino allo spegnimento del sistema.


   
     

!
 Selezione del sistema Quando la posizione viene specificata usando le coordinate di macchina,
di coordinate della l’utensile va in rapido su tale posizione. G53, il comando che seleziona
macchina (G53) il sistema di coordinate della macchina, è un codice G autocancellante, è
cioè valido solo per il blocco nel quale è programmato. G53 deve essere
specificato nel modo programmazione assoluta (G90). Se è specificato
nel modo incrementale (G91), viene ignorato. Per portare l’utensile in una
posizione specifica della macchina, per esempio nella posizione di
cambio utensile, programmare un movimento nel sistema di coordinate
della macchina con G53.

!
 Cancellazione delle Prima di comandare G53, cancellare le correzioni utensile, la
compensazioni compensazione raggio utensile e la compensazione lunghezza utensile.
 G53 specificato Dato che per poter comandare G53 deve essere stato stabilito il sistema
immediatamente di coordinate della macchina, dopo l’accensione deve essere stato
dopo l’accensione eseguito almeno un ritorno manuale o automatico (G28) al punto di
riferimento. Questo non è necessario se si usa un trasduttore di posizione
assoluto.

 Quando dopo l’accensione viene eseguito il ritorno manuale al punto di


riferimento, il sistema di coordinate della macchina viene stabilito in
modo che il punto di riferimento sia alle coordinate a e b specificate con
il parametro N. 1240.

Sistema di coordinate della macchina

Zero macchina

Punto di riferimento

3122
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 7. SISTEMA DI COORDINATE

7.2 Il sistema di coordinate utilizzato per la lavorazione di un pezzo si dice


sistema di coordinate del pezzo. Il sistema di coordinate del pezzo deve
SISTEMA DI essere preventivamente stabilito nel CNC (impostazione del sistema di
COORDINATE DEL coordinate del pezzo). Il programma pezzo seleziona un sistema di
PEZZO coordinate del pezzo (selezione del sistema di coordinate del pezzo).
Il sistema di coordinate del pezzo stabilito può essere cambiato
traslandone l’origine (cambiamento del sistema di coordinate del pezzo).

7.2.1 Il sistema di coordinate del pezzo può essere impostato in tre modi:
Impostazione del (1) Con il comando G92
sistema di coordinate Il sistema di coordinate del pezzo viene stabilito specificando i valori
delle coordinate dopo G92.
del pezzo
(2) Automaticamente
Se il parametro ZPR (N. 1201#0) è “1”, il sistema di coordinate del
pezzo viene impostato automaticamente al completamento del ritorno
manuale al punto di riferimento (vedere III–3–1).
(3) Tramite il pannello MDI
E’ possibile presettare sei sistemi di coordinate del pezzo tramite il
pannello MDI (vedere III–11.4.6).
Se si usano comandi assoluti, stabilire il sistema si coordinate del
pezzo in uno qualsiasi dei suddetti modi.

Formato
 Impostazione del
sistema di coordinate
con G92 (G90) G92 IP_ ;

Spiegazioni Un certo punto dell’utensile, per esempio la punta, diventa il punto IP del
sistema di coordinate del pezzo. Se l’impostazione del sistema di
coordinate con G92 viene effettuata con la compensazione lunghezza
utensile attiva, viene impostato un sistema di coordinate in cui la
posizione designata è la posizione precedente all’effettuazione
dell’offset.
G92 cancella temporaneamente la compensazione raggio utensile.
Esempi
Esempio 1 Esempio 2
Impostazione del sistema di coordinate con Impostazione del sistema di coordinate con G92 X600.0 Z1200.0;
G92 X25.2 Z23.0; (Ilpuntobasedelportautensilièsulpuntodipartenzadelprogramma)
(La punta dell'utensile è sul punto di partenza Z Punto base
del programma)
L'esecuzione di un comando
1200.0
Z assoluto porta il punto base
sulla posizione programmata.
Perché la punta dell'utensile
vada sulla posizione programĆ
23.0
mata, la distanza tra la punta
dell'utensile e il punto base
viene compensata dalla correĆ
zione lunghezza utensile.
0 25.2 X X
0 600.0

3123
7. SISTEMA DI COORDINATE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

7.2.2 Il programmatore può scegliere il sistema di coordinate del pezzo come


Selezione del segue. (La descrizione dei metodi di impostazione si trova nella sezione
II–7.2.1)
sistema di coordinate
(1) Dopo che con G92 o con la funzione di impostazione automatica del
del pezzo
sistema di coordinate del pezzo è stabilito un sistema di coordinate del
pezzo, i comandi assoluti lavorano in tale sistema di coordinate.
(2) Scelta fra sei sistemi di coordinate del pezzo specificati tramite il
pannello MDI
Specificando uno dei codici G da G54 a G59, è possibile selezionare
uno dei sistemi di coordinate del pezzo specificati.
G54 . . . . Selezione del sistema di coordinate N. 1
G55 . . . . Selezione del sistema di coordinate N. 2
G56 . . . . Selezione del sistema di coordinate N. 3
G57 . . . . Selezione del sistema di coordinate N. 4
G58 . . . . Selezione del sistema di coordinate N. 5
G59 . . . . Selezione del sistema di coordinate N. 6

I sistemi di coordinate del pezzo da 1 a 6 sono stabiliti con il primo


ritorno al punto di riferimento dopo l’accensione. All’accensione è
selezionato il sistema di coordinate G54.


G90 G55 G00 X40.0 Y100.0 ;
Y
Sistema di coordinate del pezzo N. 2 (G55)

100.0 In questo esempio, viene eseguito un


posizionamento a (X=40.0, Y=100.0)
nel sistema di coordinate del pezzo N. 2.

40.0 X

 

3124
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 7. SISTEMA DI COORDINATE

7.2.3 I sei sistemi di coordinate del pezzo specificati con G54/G59 possono
Cambiamento essere cambiati variando i valori dell’offset esterno dello zero pezzo o
dell’offset dello zero pezzo.
del sistema di Questo può essere fatto in tre modi diversi:
coordinate del pezzo
(1) Tramite il pannello MDI (vedere III–11.4.6)
(2) Da programma con i comandi G10 o G92
(3) Tramite la funzione di immissione dati dall’esterno
Il valore dell’offset esterno dello zero pezzo può essere variato tramite
un segnale esterno. Consultare il manuale del costruttore della
macchina utensile.

Sistema di coor- Sistema di coor- Sistema di coor- Sistema di coor-


dinate del pezzo dinate del pezzo dinate del pezzo dinate del pezzo
N. 1 (G54) N. 2 (G55) N. 3 (G56) N. 4 (G57)

ZOFS2 ZOFS3
ZOFS1 ZOFS4
Sistema di coordinate
del pezzo N. 5 (G58)
ZOFS5

EXOFS
ZOFS6
Zero macchina Sistema di coordinate
del pezzo N. 6 (G59)
EXOFS : Offset esterno dello zero pezzo
ZOFS1–ZOFS6 : Offset dello zero pezzo

   

          

       

 
 Cambiamento con G10

  
p=0 : Offset esterno dello zero pezzo
p=1 – 6: Offset dello zero pezzo del sistema di coordinate
del pezzo 1 – 6
IP : Per un comando assoluto (G90), offset dello zero pezzo per
ciascun asse.
Per un comando incrementale (G91), valore da sommare all’of-
fset dello zero pezzo attualmente impostato per ciascun asse (il
risultato della somma diventa il nuovo offset dello zero pezzo).

 Cambiamento con G92

 

3125
7. SISTEMA DI COORDINATE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 
 Cambiamento con G10 Con il comando G10 è possibile cambiare individualmente ciascun
sistema di coordinate del pezzo.

 Cambiamento con G92 Con questo comando, il sistema di coordinate del pezzo (selezionato con
uno dei codici G54/G59) si sposta per formare un nuovo sistema di
coordinate in cui la posizione attuale dell’utensile diventa il punto
definito dalle coordinate IP comandate con G92.
Dato che la distanza di questo spostamento viene aggiunta a tutti gli offset
dello zero pezzo, tutti i sistemi di coordinate subiscono lo stesso
spostamento.

DIFFIDA
Quando viene settato un sistema di coordinate con G92
dopo aver specificato un offset esterno dello zero pezzo, il
sistema di coordinate non è influenzato dall’offset esterno
dello zero pezzo. Per esempio, se viene programmato
G92X100.0Z80.0; viene stabilito un sistema di coordinate
in cui la posizione del punto di riferimento dell’utensile è X
= 100.0 e Z = 80.0.

3126
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 7. SISTEMA DI COORDINATE


Y Y
Sistema di coordinate del pezzo G54
Se quando l'utensile è a (200, 160) nel
160 100 Posizione utensile sistema di coordinate G54 viene programĆ
matoG92X100Y100,vienecreatoilsistemadi
coordinate 1 (X' - Y') traslato del vettore A.

60 A X Nuovo sistema di coordinate del pezzo


100

100 200 X Sistema di coordinate del pezzo originale

Sistema di coordinate del


pezzo G54 . Supponiamo che sia specificato il
sistema di coordinate del pezzo G54.
Z’ Se la relazione fra i sistemi di coordiĆ
Sistema di coordinate
del pezzo G55 nate G54 e G55 è corretta, il comando
1200.0 Z G92X600.0 Z1200.0; è possibile setĆ
tare un sistema di coordinate G55 nel
Z quale il punto di riferimento dell'utenĆ
1200.0 sile (punto nero nella figura) è a
(600.0, 1200.0). Supponiamo ora di
Z aver caricato due pallet in due diverse
X
600.0 posizioni. Se i sistemi di coordinate
A dei due pallet sono G54 e G55 e la loro
relazione è corretta, il comando G92
X 600.0 X specificato per un pallet provoca la
B A stessa traslazione dei due sistemi di
X coordinate. Questo significa che è
C possibile lavorare due pezzi montati
su due pallet con lo stesso proĆ
gramma, specificando sempliceĆ
X’ – Z’ Nuovo sistema di coordinate del pezzo
mente G54 o G55.
X –Z Sistema di coordinate del pezzo originale
A : Offset creato da G92
B : Offset dello zero pezzo per il sistema di coordinate G54
C : Offset dello zero pezzo per il sistema di coordinate G55

3127
7. SISTEMA DI COORDINATE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

7.2.4 Questa funzione presetta un sistema di coordinate del pezzo traslato con
Preset del sistema di un intervento manuale rispetto al precedente sistema di coordinate. Il
nuovo sistema di coordinate del pezzo è spostato rispetto allo zero
coordinate del pezzo macchina da un offset dello zero pezzo.
(G92.1) Esistono due metodi di utilizzo della funzione di preset del sistema di
coordinate del pezzo. Un metodo usa un comando del programma
(G92.1). L’altro metodo usa una operazione MDI sullo schermo della
posizione assoluta, sullo schermo della posizione relativa o sullo schermo
generale della posizione (vedere III–11.1.4).

 
G92.1 IP 0;
IP 0 : Specifica gli indirizzi degli assi soggetti
all’operazione di preset del sistema di coordinate
del pezzo. Il comando non ha effetto per gli assi
non specificati.


   Quando nello stato di reset viene eseguito il ritorno manuale al punto di
riferimento, viene presettato il sistema di coordinate del pezzo, che è
spostato rispetto al sistema di coordinate della macchina dell’offset dello
zero pezzo. Per esempio, quando il ritorno manuale al punto di
riferimento viene eseguito mentre è selezionato il sistema di coordinate
del pezzo G54, viene automaticamente stabilito (presettato) il sistema di
coordinate del pezzo la cui origine è separata dall’origine del sistema di
coordinate della macchina di un’entità pari all’offset dello zero pezzo
associato a G54, e la distanza tra l’origine del sistema di coordinate del
pezzo e il punto di riferimento rappresenta la posizione corrente nel
sistema di coordinate del pezzo.

Sistema di coordinate del pezzo G54

Offset dello zero pezzo G54

Punto di riferimento

Punto di riferimento
Ritorno manuale al punto di riferimento

Se si usa un trasduttore di posizione assoluto, all’accensione viene


automaticamente impostato (presettato) il sistema di coordinate del pezzo
la cui origine è separata dallo zero macchina di una distanza pari all’offset
dello zero pezzo associato a G54. La posizione della macchina viene letta
dall’encoder assoluto e il valore ottenuto sottraendo l’offset dello zero
pezzo associato a G54 dal valore letto è la posizione corrente nel sistema
di coordinate del pezzo. Il sistema di coordinate del pezzo presettato in
questo modo viene spostato dai comandi e dalle operazioni elencati nella
pagina che segue.

3128
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 7. SISTEMA DI COORDINATE

(a) Intervento manuale con il segnale assoluto in manuale spento.


(b) Comando di movimento eseguito con la macchina in stato di blocco.
(c) Movimento da interruzione del volantino.
(d) Funzionamento con immagine speculare.
(e) Impostazione del sistema di coordinate locali con G52 o spostamento
del sistema di coordinate con G92.

Prendendo il caso (a) come esempio, il sistema di coordinate del pezzo


viene spostato della distanza dell’intervento manuale.

Sistema di coordinate
del pezzo G54 prima
Po Entità del movimento
dell’intervento manuale
durante l’intervento
manuale
Offset dello zero WZo
pezzo

Pn
Zero macchina Sistema di coordinate del
pezzo G54 dopo l’intervento manuale
WZn

Tramite codice G, o da MDI, è possibile ripristinare il sistema di


coordinate del pezzo spostato dalla precedente operazione esattamente
come avverrebbe eseguendo un ritorno manuale al punto di riferimento.
Nella figura qui sopra, questo corrisponde a riportare l’origine WZn del
nuovo sistema di coordinate del pezzo sul punto WZo originale. La
distanza tra WZo e Pn diventa la posizione corrente nel sistema di
coordinate del pezzo. Il bit 3 (PPD) del parametro N. 3104 specifica se
oltre alle coordinate assolute sono presettate anche le coordinate relative.
Se non è selezionata l’opzione sistema di coordinate del pezzo
(G54/G59), il sistema di coordinate del pezzo è presettato nella posizione
dell’impostazione automatica del sistema di coordinate del pezzo. Se
l’impostazione automatica del sistema di coordinate del pezzo non è
selezionata, il sistema di coordinate del pezzo è presettato con l’origine
sul punto di riferimento.


 Compensazione Prima di usare la funzione di preset del sistema di coordinate del pezzo,
lunghezza utensile, cancellare la compensazione raggio utensile, la compensazione
compensazione lunghezza utensile e le correzioni utensile. Se questa funzione viene
raggio utensile, eseguita senza cancellare questi modi, i vettori di compensazione
correzioni utensile vengono temporaneamente cancellati.

 Ripartenza del La funzione di preset del sistema di coordinate del pezzo non è eseguita
programma durante la ripartenza del programma.

 Modi proibiti Non usare la funzione di preset del sistema di coordinate del pezzo quando
sono attivi i seguenti modi: scala, rotazione del sistema di coordinate,
immagine speculare programmabile o copia del disegno.

3129
7. SISTEMA DI COORDINATE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

7.2.5 Oltre ai 6 sistemi di coordinate del pezzo G54/G59 (sistemi di coordinate


Sistemi di coordinate del pezzo standard), possono essere usati altri 48 sistemi di coordinate del
pezzo (sistemi di coordinate del pezzo addizionali). In alternativa,
del pezzo addizionali possono essere utilizzati fino a 300 sistemi di coordinate del pezzo
(G54.1 o G54) addizionali.

Formato
 Selezione di un
sistema
di coordinate del G54.1 Pn; oppure G54 Pn;
pezzo addizionale Pn : Codice che specifica il sistema di coordinate del
pezzo addizionale
n : da 1 a 48

 Impostazione
dell’offset
dello zero pezzo nei G10 L20 Pn IP_;
sistemi di coordinate Pn : Codice che specifica il sistema di coordinate del
del pezzo addizionali pezzo addizionale da settare
n : da 1 a 48
IP_ : Indirizzi asse ed entità dell'offset dello zero pezzo

Spiegazioni
 Selezione del sistema di Quando il codice P viene specificato con G54.1 (G54), viene selezionato
coordinate del pezzo il sistema di coordinate del pezzo addizionale specificato da P (da 1 a 48).
addizionale Una volta selezionato, il sistema di coordinate resta valido finché non
viene selezionato un altro sistema di coordinate. All’accensione, è
selezionato il sistema di coordinate del pezzo standard G54.
G54.1 P1 . . . . Sistema di coordinate del pezzo addizionale N. 1
G54.1 P2 . . . . Sistema di coordinate del pezzo addizionale N. 2


G54.1 P48 . . . Sistema di coordinate del pezzo addizionale N. 48

 Impostazione dell’offset Nel caso di un comando assoluto, il valore specificato diventa il nuovo
dello zero pezzo nei valore di offset; nel caso di un comando incrementale, il valore specificato
sistemi di coordinate del si somma algebricamente all’offset corrente.
pezzo addizionali Come per i sistemi di coordinate standard, relativamente all’offset dello
zero pezzo dei sistemi di coordinate addizionali possono essere eseguite
le seguenti operazioni:
(1) Gli offset possono essere visualizzati e impostati usando il tasto
funzione OFFSET.
(2) Gli offset possono essere impostati da programma usando il comando
G10 (vedere II–7.2.3).

3130
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 7. SISTEMA DI COORDINATE

(3) Gli offset possono essere gestiti come variabili di sistema nelle macro
istruzioni.
(4) Gli offset possono essere immessi ed emessi come dati esterni.
(5) Gli offset possono essere letti come dati modali del programma tramite
la finestra PMC.


 Specifica dei codici P Dopo G54.1 (G54) deve essere specificato un codice P. Se nel blocco
G54.1 non è specificato il codice P, viene selezionato il sistema di
coordinate addizionale N. 1 (come con G54.1 P1).
Se per il codice P viene specificato un valore fuori dai limiti, si ha
l’allarme P/S N. 030.
Un blocco G54.1 (G54) non può contenere codici P che non specifichino
un sistema di coordinate del pezzo addizionale, per esempio:
G54.1 (G54) G04 P1000;

3131
7. SISTEMA DI COORDINATE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

7.3 Quando si programma, è talvolta conveniente disporre, all’interno del


sistema di coordinate del pezzo, di un secondo sistema di coordinate. Tale
SISTEMA DI sistema di coordinate è il sistema di coordinate locali.
COORDINATE
LOCALI (G52)




       



       
       

 Il comando G52 IP_; stabilisce un sistema di coordinate locali per


ciascuno dei sistemi di coordinate del pezzo G54–G59. L’origine di
ciascun sistema di coordinate locali è nella posizione IP di ciascun
sistema di coordinate G54–G59.
Quando viene impostato un sistema di coordinate locali, i comandi di
movimento successivamente programmati in assoluto (G90)
rappresentano i valori delle coordinate nel sistema di coordinate locali. Il
sistema di coordinate locali può essere cambiato specificando, con G52,
una nuova origine del sistema di coordinate locali nel sistema di
coordinate del pezzo. Per cancellare il sistema di coordinate locali,
tornando a specificare le coordinate nel sistema di coordinate del pezzo,
far coincidere l’origine del sistema di coordinate locali con il sistema di
coordinate del pezzo, programmando G52 IP 0;.

(Sistema di coordinate locale)


IP_

(G54: Sistema di coordinate del pezzo 1)


(Sistema di coordinate locale)
G55
G56 IP_
G57
G58 (G59: Sistema di coordinate del pezzo 6)

(Sistema di coordinate della macchina)

Origine del sistema di coordinate della macchina


Punto di riferimento

    

 
  


3132
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 7. SISTEMA DI COORDINATE

DIFFIDA
1. Quando viene eseguito il ritorno manuale al punto di
riferimento di un asse, lo zero del sistema di coordinate
locali di quell’asse coincide con lo zero del sistema di
coordinate del pezzo. Lo stesso è vero quando viene dato
il seguente comando:
G52a0;
a: Asse che ritorna al punto di riferimento.
2. L’impostazione del sistema di coordinate locali non cambia
i sistemi di coordinate del pezzo e della macchina.
3. Se il sistema di coordinate del pezzo viene o non viene
cancellato da un reset dipende dall’impostazione di un
parametro. Il sistema di coordinate locali viene cancellato
quando sono 1 il bit 6 (CLR) del parametro N. 3402 o il bit
3 (RLC) del parametro N. 1202.
4. Se un comando G92 (impostazione del sistema di
coordinate) non specifica tutti gli assi, per gli assi non
specificati il sistema di coordinate locali non viene
cancellato e rimane invariato.
5. G52 cancella temporaneamente la compensazione raggio
utensile.
6. Immediatamente dopo G52 specificare un comando
assoluto.

3133
7. SISTEMA DI COORDINATE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

7.4 Il piano per l’interpolazione circolare, la compensazione raggio utensile


o la foratura si seleziona con un codice G.
SELEZIONE DEL La sottostante tabella indica la relazione fra i codici G e i piani selezionati.
PIANO
Spiegazioni
           


Piano
Codice G Xp Yp Zp
selezionato
G17 Piano XpYp
Asse X o Asse Y o Asse Z o
G18 Piano ZpXp suo asse suo asse suo asse
G19 Piano YpZp parallelo
ll l parallelo
ll l parallelo
ll l

Xp, Yp e Zp sono determinati dagli indirizzi asse specificati nei blocchi


G17, G18, G19.
Se in un blocco G17, G18 o G19 viene omesso un indirizzo asse, viene
assunto l’asse base corrispondente.
Il parametro N. 1022 permette di specificare che un asse opzionale è
parallelo a uno degli assi base X, Y o Z.
Se un blocco non contiene G17, G18 o G19, il piano resta invariato.
All’accensione o dopo un reset del CNC è attivo G17 (piano XY), G18
(piano ZX) o G19 (piano YZ) a seconda dell’impostazione dei bit 1 (G18)
e 2 (G19) del parametro N. 3402.
Quale asse viene considerato tra più assi paralleli viene stabilito
dall’indirizzo asse che compare nel blocco G17, G18 o G19.

Esempi Selezione del piano quando gli assi X e U sono paralleli:


G17 X_Y_ Piano XY
G17 U_Y_ Piano UY
G18 X_Z_ Piano ZX
X_Y_ Il piano non cambia (piano ZX)
G17 Piano XY
G18 Piano ZX
G17 U_ Piano UY
G18 Y_ Piano ZX, l’asse Y si muove senza alcuna relazione con
la selezione del piano.

3134
8. VALORI DELLE COORDINATE
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE DIMENSIONI

8 VALORI DELLE COORDINATE DIMENSIONI

Questo capitolo tratta i seguenti argomenti:


8.1 PROGRAMMAZIONE ASSOLUTA E INCREMENTALE
(G90, G91)
8.2 PROGRAMMAZIONE IN COORDINATE POLARI (G15, G16)
8.3 CONVERSIONE POLLICI/MILLIMETRI (G20/G21)
8.4 PROGRAMMAZIONE DEL PUNTO DECIMALE

135
8. VALORI DELLE COORDINATE
DIMENSIONI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

8.1 Il movimento degli assi può essere programmato con comandi assoluti o
con comandi incrementali. Nei comandi assoluti, vengono programmate
PROGRAMMA- le coordinate del punto finale; nei comandi incrementali viene
ZIONE ASSOLUTA programmata la distanza da percorrere. La selezione tra comandi assoluti
E INCREMENTALE e comandi incrementali si opera programmando G90 o G91.
(G90, G91)

  
     


       






G90 X40.0 Y70.0 ; Comando assoluto
G91 X–60.0 Y40.0 ; Comando incrementale

Y
Punto finale
70.0

30.0 Punto iniziale

40.0 100.0 X

136
8. VALORI DELLE COORDINATE
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE DIMENSIONI

8.2 Il punto finale può essere comandato in coordinate polari (raggio e


angolo).
PROGRAMMA- La direzione positiva dell’angolo corrisponde alla rotazione in senso
ZIONE IN COORDI- antiorario della direzione + del primo asse del piano selezionato, la
NATE POLARI (G15, direzione negativa corrisponde alla rotazione in senso orario.
Raggio e angolo possono essere programmati con comandi assoluti o
G16)
incrementali (G90, G91).


Gjj Gff G16 ; Inizio della programmazione in coordinate polari
(modo coordinate polari)
Gff IP _ ;
Programmazione in coordinate polari

G15 ; Cancella la programmazione in coordinate polari (modo


coordinate polari)
G16 Comando di programmazione in coordinate polari

G15 Cancella la programmazione in coordinate polari

Gjj Selezione del piano dell'interpolazione in coordinate polari


(G17, G18 o G19)

Gff G90 specifica l'origine del sistema di coordinate locali come


origine del sistema di coordinate polari, rispetto alla quale
viene misurato il raggio.
G91 specifica la posizione corrente come origine del sistema
di coordinate polari, rispetto alla quale viene misurato il ragĆ
gio.
IP_ Indirizzi degli assi che costituiscono il piano dell’interpolazione
in coordinate polari e loro rispettivi valori.
Primo asse : raggio
Secondo asse : angolo

D Impostazione dell’origine Specificare il raggio (la distanza fra lo zero e il punto finale) con un
del sistema di coordinate comando assoluto. Lo zero del sistema di coordinate locali diventa
del pezzo come origine l’origine del sistema di coordinate polari.
del sistema di coordinate Se si usa un sistema di coordinate locali (G52), l’origine del sistema di
polari coordinate locali diventa il centro delle coordinate polari.
Posizione comandata
Posizione comandata Raggio
Raggio

Angolo Posizione attuale


Angolo Posizione attuale

Quando l’angolo è specificato Quando l’angolo è specificato


con un comando assoluto con un comando incrementale

137
8. VALORI DELLE COORDINATE
DIMENSIONI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Impostazione della posi- Specificare il raggio (la distanza fra lo zero e il punto finale) con un
zione corrente come ori- comando incrementale. La posizione corrente diventa l’origine del
gine del sistema di coor- sistema di coordinate polari.
dinate polari
Posizione comandata
Posizione comandata Angolo
Raggio Raggio
Angolo

Posizione attuale Posizione attuale

Quando l’angolo è specificato Quando l’angolo è specificato


con un comando assoluto con un comando incrementale

 Cerchio di fori per bulloni


Y – L’origine del sistema di coordinate
locali è settata come origine del
sistema di coordinate polari.
– E’ selezionato il piano XY
150°

30°
270°
X

100mm

 Raggio e angolo in asso- N1 G17 G90 G16;


luto Specifica i comandi in coordinate polari e seleziona il piano XY.
L’origine del sistema di coordinate locali è settata come origine del
sistema di coordinate polari.
N2 G81 X100.0 Y30.0 Z–20.0 R–5.0 F200.0;
Specifica un raggio di 100mm e un angolo di 30 gradi
N3 Y150.0;
Specifica un raggio di 100mm e un angolo di 150 gradi
N4 Y270.0;
Specifica un raggio di 100mm e un angolo di 270 gradi
N5 G15 G80;
Cancella il comando in coordinate polari
 Raggio in assoluto, N1 G17 G90 G16;
angolo in incrementale Specifica i comandi in coordinate polari e seleziona il piano XY.
L’origine del sistema di coordinate locali è settata come origine del
sistema di coordinate polari.
N2 G81 X100.0 Y30.0 Z–20.0 R–5.0 F200.0;
Specifica un raggio di 100mm e un angolo di 30 gradi
N3 G91 Y120.0;
Specifica un raggio di 100mm e un angolo di +120 gradi
N4 Y120.0;
Specifica un raggio di 100mm e un angolo di +120 gradi
N5 G15 G80;
Cancella il comando in coordinate polari

138
8. VALORI DELLE COORDINATE
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE DIMENSIONI


 Specifica del raggio Quando sono selezionati i comandi in coordinate polari,
dell’interpolazione nell’interpolazione circolare o elicoidale (G02, G03), specificare il raggio
circolare nel modo con R.
programmazione in
coordinate polari

 Assi che non sono I seguenti comandi non vengono considerati comandi in coordinate
considerati parte di un polari, anche se specificano un indirizzo asse.
comando in coordinate – Sosta (G04)
polari nel modo
programmazione in – Immissione dati da programma (G10)
coordinate polari – Impostazione del sistema di coordinate locali (G52)
– Cambio del sistema di coordinate del pezzo (G92)
– Selezione del sistema di coordinate della macchina (G53)
– Controllo zone di sicurezza (G22)
– Rotazione del sistema di coordinate (G68)
– Scala (G51)

139
8. VALORI DELLE COORDINATE
DIMENSIONI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

8.3 La programmazione in pollici o in millimetri può essere selezionata


tramite codice G.
CONVERSIONE
POLLICI/MILLIME-
TRI (G20, G21)

G20; Programmazione in pollici
G21; Programmazione in millimetri

Questo codice G deve essere specificato in un blocco indipendente prima


di impostare il sistema di coordinate all’inizio del programma. Quando
viene specificato il codice G per la conversione pollici/millimetri, le unità
dei dati programmati sono commutate nell’incremento minimo di
immissione del sistema di incrementi adottato (IS–B o IS–C, vedere la
sezione II–2.3). Le unità dei dati programmati in gradi non cambiano.
Dopo la conversione pollici/millimetri, cambiano le unità dei seguenti
dati:
– Velocità di avanzamento comandata con il codice F
– Comandi di posizione
– Offset dello zero pezzo
– Correzioni utensili
– Unità di scala per il generatore manuale di impulsi
– Entità del movimento in avanzamento incrementale
– Alcuni parametri

All’accensione il CNC è nello stato in cui si trovava al momento del


precedente spegnimento.

DIFFIDA
1. G20 e G21 non devono essere commutati durante un programma.
2. Quando si passa dalla programmazione in pollici (G20) alla programmazione in millimetri (G21)
e viceversa, i valori degli offset devono essere resettati secondo le unità di programmazione.
Però, se il bit 0 (OIM) del parametro N. 5006 è 1, i valori delle compensazioni utensili sono
convertiti automaticamente e non è necessario reimpostarli.

AVVERTENZA
Per il primo comando G28 specificato dopo una commutazione da pollici a millimetri o
viceversa, il movimento dal punto intermedio al punto di riferimento è lo stesso del ritorno
manuale al punto di riferimento. L’utensile si muove dal punto intermedio nella direzione per
il ritorno al punto di riferimento specificata con il bit 5 (ZMI) del parametro N. 1006.

NOTA
1. Quando le unità di macchina e di programmazione sono diverse, l’errore massimo è pari alla
metà dell’incremento minimo di comando. Questo errore non si accumula.
2. La commutazione pollici/millimetri può essere eseguita anche agendo sui dati di impostazione.

140
8. VALORI DELLE COORDINATE
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE DIMENSIONI

8.4 I valori numerici possono essere immessi con il punto decimale. Il punto
decimale può essere usato nella specifica di distanze, tempi o velocità.
PROGRAMMA- I seguenti indirizzi accettano il punto decimale: X, Y, Z, U, V, W, A, B,
ZIONE DEL PUNTO C, I, J, K, Q, R, F.
DECIMALE

Spiegazioni Esistono due tipi di notazione con punto decimale: notazione tipo
calcolatrice e notazione standard.
Quando si usa l’immissione con punto decimale tipo calcolatrice
tascabile, un valore senza punto decimale è considerato specificato in
millimetri, pollici, o gradi. Se si usa la notazione standard, lo stesso valore
è considerato come specificato in incrementi minimi di immissione. La
scelta tra la notazione standard e la notazione tipo calcolatrice si esegue
con il bit 0 (DPI) del parametro N. 3401. I valori possono essere
specificati con e senza il punto decimale.
Esempi
Comando del proĆ Programmazione del Programmazione del
gramma punto decimale tipo punto decimale stanĆ
calcolatrice dard
X1000 1000mm 1mm
Comando senza punto Unità: mm Unità: Incremento minimo
decimale di immissione (0.001mm)
X1000.0 1000mm 1000mm
Comando con punto deciĆ Unità : mm Unità : mm
male

DIFFIDA
1. In un blocco, prima dei valori numerici, deve essere specificato il codice G appropriato. La
posizione del punto decimale può dipendere dal comando.
Esempi:
G20; Programmazione in pollici
X1.0G04; X1.0 viene considerato come una distanza e trattato come X10000. Questo
comando è equivalente a G04 X10000. Viene eseguita una sosta di 10 secondi.
G04X1.0; Questo viene visto come G04X1000 e viene eseguita una sosta di un secondo.

NOTA
1. I valori al di sotto dell'incremento minimo di programmazione sono troncati.
Esempi:
X1.2345 Troncato a X1.234 se l'incremento minimo di immissione è 0.001.
Processato come X1.2345 se l'incremento minimo di immissione è 0.0001.
2. Se vengono specificate più di 8 cifre si ha un allarme. Se viene programmato un valore con punto deciĆ
male, il numero di cifre viene controllato dopo che il valore immesso è stato convertito in un numero intero
di incrementi minimi di immissione.
Esempi:
X1.23456789; Si ha l'allarme P/S N. 003 perché sono specificate più di 8 cifre.
X123456.7; Se l'incremento minimo di immissione è 0.001mm, il valore è convertito nel numero intero
123456700. Poiché l'intero ha più di 8 cifre, si ha l'allarme.

141
9. FUNZIONE VELOCITA’ MANDRINO
(FUNZIONE S) PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

9 FUNZIONE VELOCITA’ MANDRINO (FUNZIONE S)

La velocità del mandrino può essere controllata specificando un valore


numerico per l’indirizzo S.
Questo capitolo tratta i seguenti argomenti:
9.1 SPECIFICA DELLA VELOCITA’ DEL MANDRINO CON UN
CODICE
9.2 SPECIFICA DIRETTA DELLA VELOCITA’ DEL MANDRINO
(COMANDO S–5 CIFRE)
9.3 CONTROLLO DELLA VELOCITA’ DI TAGLIO COSTANTE
(G96, G97)
9.4 RILEVAZIONE DELL’ERRORE DI VELOCITA’ DEL
MANDRINO (G25, G26)

142
9. FUNZIONE VELOCITA’ MANDRINO
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE (FUNZIONE S)

9.1 Quando viene specificato un valore dopo l’indirizzo S, il segnale del


codice e il segnale strobe vengono inviati alla macchina per il controllo
SPECIFICA DELLA della velocità di rotazione del mandrino. In un blocco può essere
VELOCITA’ DEL programmato un solo codice S. Per le modalità di programmazione,
MANDRINO CON numero di cifre del codice S, ordine di esecuzione delle operazioni quando
lo stesso blocco contiene un codice S e un comando di movimento, ecc.,
UN CODICE
consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.

9.2 La velocità del mandrino può essere specificata direttamente con


l’indirizzo S seguito da un numero di 5 cifre (giri/min). Le unità in cui
SPECIFICA viene espressa la velocità del mandrino possono essere diverse a seconda
DIRETTA DELLA della scelta operata dal costruttore della macchina utensile. Per i dettagli
VELOCITA’ DEL consultare i manuale fornito dal costruttore stesso.
MANDRINO
(COMANDO S–5
CIFRE)

143
9. FUNZIONE VELOCITA’ MANDRINO
(FUNZIONE S) PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

9.3 La velocità di taglio (velocità relativa fra l’utensile e il pezzo) si specifica


con il codice S. La velocità di rotazione del mandrino viene calcolata in
CONTROLLO modo che la velocità di taglio risultante venga mantenuta costante al
DELLA VELOCITA’ variare della posizione dell’utensile.
DI TAGLIO
COSTANTE
(G96, G97)
 
D Attivazione della velocità
di taglio costante

fffff 
↑Velocità di taglio (m/min o piedi/min)
Nota: Le unità usate per specificare la velocità di taglio possono essere
diverse per una scelta del costruttore della macchina utensile.

D Cancellazione della velo-


cità di taglio costante

fffff 
↑Velocità del mandrino (giri/min)
Nota: Le unità usate per specificare la velocità del mandrino possono
essere diverse per una scelta del costruttore della macchina
utensile.

D Specifica dell’asse al
quale si applica il con-
 a  P0:Asse specificato dal parametro N. 3770, P1:Asse X,
trollo della velocità di P2: Asse Y, P3: Asse Z, P4: Quarto asse, P5:Quinto asse,
taglio costante. P6: Sesto asse, P7: Settimo asse, P8:Ottavo asse

D Velocità massima del


mandrino

 Specificare la velocità massima del mandrino (giri/
min) dopo il codice S.

144
9. FUNZIONE VELOCITA’ MANDRINO
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE (FUNZIONE S)

 

 Attivazione della velocità G96 (attivazione della velocità di taglio costante) è un codice G modale.
di taglio costante (G96) Dopo un comando G96, il sistema entra nel modo velocità di taglio
costante (modo G96) e i valori di S specificati sono interpretati come
comandi della velocità di taglio. Un comando G96 deve specificare l’asse
per il quale è eseguito il controllo della velocità di taglio costante. Il
comando G97 cancella il modo G96. Nel modo G96, la velocità del
mandrino (giri/min) è limitata al valore di S specificato nel blocco G92
S__;. All’accensione, la velocità massima del mandrino non è ancora
stabilita e quindi la velocità del mandrino non è limitata. Nel modo G96
S(velocità di taglio) viene visto come S=0 finché non viene comandato
M03 (rotazione del mandrino in senso orario) o M04 (rotazione del
mandrino in senso antiorario).

La velocità del mandrino


Velocità mandrino (giri/min.) (giri/min) è quasi uguale
alla velocità di taglio
(m/min) per un raggio di
circa 160 mm.

Velocità di taglio

S = 600 m/min

Raggio (mm)

Fig. 9.3 (a) Relazione fra il raggio del pezzo, la velocità del mandrino e la
velocità di taglio

 Impostazione del sistema Per eseguire il controllo della velocità di taglio costante, occorre
di coordinate del pezzo impostare il sistema di coordinate del pezzo in modo che il valore della
per il controllo della velo- coordinata al centro dell’asse di rotazione del pezzo, per esempio l’asse
cità di taglio costante Z, (asse a cui si applica il controllo della velocità di taglio costante) sia
zero.

Z
0

Fig. 9.3 (b) Esempio di sistema di coordinate del pezzo per il controllo
della velocità di taglio costante

145
9. FUNZIONE VELOCITA’ MANDRINO
(FUNZIONE S) PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Velocità di taglio specifi-


cata nel modo G96
Modo G96 Modo G97

Specificare la velocità di taglio in m/min


(o piedi/min)

Comando G97

Memorizzazione della velocità di taglio


in m/min (o piedi/min)

Specificato

Comando di Viene usata la velo-


velocità del cità del mandrino
mandrino (giri/min) specificata
Non specificato
La velocità di taglio (m/min o pie-
di/min) viene convertita in velo-
cità del mandrino (giri/min)

Comandi diversi da G96

Comando G96
Specificato
Viene usata la
velocità di Comando
taglio specifi- della velocità
cata di taglio
Non specificato

Viene usata la velocità di taglio preceden-


temente memorizzata. Se non esiste,
viene assunto 0.


 Velocità di taglio costante Il controllo della velocità di taglio costante è attivo anche per la filettatura.
e filettatura Quindi, per la filettatura frontale e conica si raccomanda di cancellare il
controllo della velocità di taglio costante con il comando G97, per evitare
eventuali problemi di risposta del servo sistema alle variazioni di velocità
del mandrino.

 Velocità di taglio costante In un blocco in rapido specificato da G00, la velocità di taglio non viene
e movimenti in rapido calcolata in base al variare della posizione dell’utensile, ma in base alla
(G00) posizione finale del blocco, in quanto durante il rapido non c’è
lavorazione del pezzo.

146
9. FUNZIONE VELOCITA’ MANDRINO
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE (FUNZIONE S)

9.4 Con questa funzione, quando la velocità del mandrino devia dalla velocità
comandata a causa delle condizioni di lavorazione, si ha un allarme di
RILEVAZIONE surriscaldamento (N. 704). Questa funzione è utile a prevenire grippaggi,
DELL’ERRORE DI ecc.
VELOCITA’ DEL
MANDRINO
(G25, G26)
  G26 abilita la rilevazione dell’errore di velocità del mandrino
G25 disabilita la rilevazione dell’errore di velocità del mandrino

 
       
   

      


    

p : Tempo (in msec) fra l’emissione del comando di velocità del


mandrino e l’inizio del controllo. Se il mandrino raggiunge la
velocità comandata prima che sia trascorso il tempo specificato, il
controllo inizia in quel momento.
q : Tolleranza (%) entro la quale si considera raggiunta la velocità
comandata.
velocità effettiva del mandrino
q  1–  100
velocità comandata
Il controllo inizia dopo che la velocità effettiva raggiunge
l’intervallo definito da questa tolleranza.
r : Errore della velocità del mandrino (%) alla quale il sistema riconosce
la possibilità di un surriscaldamento.
velocità che può causare un surriscaldamento
r  1–  100
velocità comandata
G26 abilita la rilevazione, G25 la disabilita. I dati p, q, r non vengono
cancellati da G25.

147
9. FUNZIONE VELOCITA’ MANDRINO
(FUNZIONE S) PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

  La rilevazione avviene come segue:


1. Quando l’allarme si verifica dopo che è stata raggiunta la velocità del
mandrino comandata.
Velocità mandrino

r
q d
Velocità
q d comandata
r

Velocità
Controllo effettiva
non ese-
Controllo guito Controllo

Tempo
Specifica di Inizio del controllo Allarme
un’altra velocità

2. Quando l’allarme si verifica prima che venga raggiunta la velocità del


mandrino comandata.
Velocità mandrino

r
q d Velocità
q d
comandata
r

p Velocità
effettiva
Controllo
Controllo non eseguito Controllo

Tempo
Specifica di Inizio del Allarme
un’altra velocità controllo

Velocità specificata:
(Velocità specificata dal codice S–5 cifre) x (regolazione della velocità
del mandrino)
Velocità effettiva: Velocità rilevata dall’encoder
p: Tempo fra l’emissione del comando di velocità del mandrino e l’inizio
del controllo.
q: (tolleranza percentuale per l’inizio del controllo)x(velocità comandata)
r: (errore percentuale visto come condizione di allarme)x(velocità
comandata)
d: Errore visto come condizione di allarme (specificato con il parametro
N. 4913)
L’allarme si ha quando la differenza fra la velocità comandata e la velocità
effettiva eccede sia r che d.

148
9. FUNZIONE VELOCITA’ MANDRINO
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE (FUNZIONE S)

NOTA
1. Quando l’allarme si verifica nel modo automatico, viene
attivato l’arresto in blocco singolo. Viene visualizzato
l’allarme di surriscaldamento del mandrino e viene emesso
il segnale di allarme “SPAL” (bit = 1), che viene cancellato
dal tasto reset.
2. Se viene premuto il tasto reset senza aver eliminato la
causa dell’allarme, questo ricompare.
3. Il controllo non viene eseguito nello stato di arresto del
mandrino (*SSTP = 0).
4. Settando il parametro N. 4913, è anche possibile
specificare la differenza in numero di giri che non causa
l’allarme. Però, dopo che è trascorso almeno 1 secondo, se
la velocità effettiva è 0 giri/min, si ha comunque l’allarme.

149
10. FUNZIONE UTENSILE
(FUNZIONE T) PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

10 FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)

Sono disponibili due funzioni relative agli utensili. Una è la funzione di


selezione utensile e l’altra è la gestione vita utensili.

150
10. FUNZIONE UTENSILE
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE (FUNZIONE T)

10.1 Specificando un valore numerico lungo fino a 8 cifre per l’indirizzo T,


viene selezionato l’utensile.
FUNZIONE DI In un blocco può essere comandato un codice T. Vedere sul manuale del
SELEZIONE costruttore della macchina il numero di cifre specificabili per l’indirizzo
UTENSILE T e la corrispondenza tra i codici T e le operazioni della macchina.
Quando nello stesso blocco vengono specificati un comando di
movimento e un codice T, i comandi vengono eseguiti in uno dei due modi
seguenti:
(1) Esecuzione simultanea del movimento e della funzione T.
(2) Esecuzione della funzione T al completamento del comando di
movimento.
La scelta della sequenza dipende dal costruttore della macchina utensile.
Vedere i dettagli sul manuale del costruttore.

151
10. FUNZIONE UTENSILE
(FUNZIONE T) PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

10.2 Gli utensili vengono classificati in vari gruppi, per ciascuno dei quali
viene specificata la vita dell’utensile (tempo o frequenza di impiego). La
GESTIONE VITA funzione che accumula la vita utensile e seleziona al momento opportuno
UTENSILI l’utensile successivo nell’ambito di ciascun gruppo è la funzione
“gestione vita utensile”.
Gruppo utensili numero m

Numero Codice che spe- Vita


 cifica le corre- Dati del primo utensile
utensile utensile
zioni utensile

 Dati dell’ennesimo
utensile


           

La gestione vita utensili interviene selezionando un utensile appartenente


al gruppo di utensili specificato dal programma pezzo.

Dati della gestione vita utensili Programma pezzo Operazioni della macchina e del CNC

Gruppo utensili n. 1 Macchina CNC

Mette l’utensile Seleziona automatica-


Selezione mente un utensile non sca-
selezionato
utensile Comando di selezione duto del gruppo m
nello stato di
Gruppo utensili n. m del gruppo m attesa
Monta sul man-
Inizia a contare la vita
drino l’utensile
Comando di cambio dell’utensile montato sul
in stato di
utensile (M06) mandrino.
attesa (cambio
Gruppo utensili n. p
utensile)


     

Per il controllo di due percorsi, la gestione vita utensile viene applicata


indipendentemente per ogni singolo percorso.
Anche i dati della gestione vita utensile sono settati per ogni percorso.

152
10. FUNZIONE UTENSILE
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE (FUNZIONE T)

10.2.1 I dati della gestione vita utensili sono: numero gruppo utensili, numero
Dati della gestione utensile, codici che specificano le correzioni, vita dell’utensile.
vita utensili

 
 Numero gruppo utensili Il numero massimo di gruppi e il numero di utensili registrabili per
ciascun gruppo si specificano con i bit 0(GS1) e 1(GS2) del parametro N.
6800 (tabella 10.2.1 (a)).
Tabella 10.2.1 (a) Numero massimo di gruppi e di utensili registrabili
Numero massimo di gruppi e di Numero massimo di gruppi e di uten-
utensili senza la funzione opzio- sili con la funzione opzionale di 512
GS1 GS2 nale di 512 coppie di utensili coppie di utensili
(N 6800#0)
(N. (N 6800#1)
(N.
Numero di Numero di Numero di Numero di
gruppi utensili gruppi utensili
0 0 16 16 64 32
0 1 32 8 128 16
1 0 64 4 256 8
1 1 128 2 512 4

DIFFIDA
Quando vengono cambiati i bit 0(GS1) o 1(GS2) del
parametro N. 6800, deve essere ripetuta la registrazione
dei dati della gestione vita utensili con il comando G10L3
(registrazione e cancellazione dei dati di tutti i gruppi).
Altrimenti i nuovi dati non possono essere registrati.

 Numero utensile Specificare un numero di 4 cifre dopo l’indirizzo T.

 Codici che specificano I codici che specificano le correzioni utensili sono i codici H (correzione
le correzioni utensile lunghezza utensile) e il codice D (compensazione raggio utensile).
Possono essere registrati fino a 255 codici di specifica delle correzioni
utensili, quando esistono 400 valori di compensazione utensile (anche se
è supportata l’opzione per la gestione di 512 gruppi di gestione della vita
utensili).
Il numero massimo è 32, 64, 99, 200, 499 o 999, quando esistono 32, 64,
99, 200, 499 o 999 valori di compensazione utensile.

NOTA
Se non si usano i codici di specifica delle correzioni utensili,
la registrazione può essere omessa.

 Vita utensile Vedere le sezioni II–10.2.2 e II–10.2.4.

153
10. FUNZIONE UTENSILE
(FUNZIONE T) PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

10.2.2 I dati della gestione vita utensili possono essere registrati, modificati e
Registrazione, cancellati da programma.
modifica e
cancellazione dei dati
della gestione vita
utensili
  Il formato del programma è diverso per ciascuno dei quattro tipi di
operazioni descritti qui sotto.

 Registrazione con cancel- I dati della gestione vita utensili programmati sono registrati dopo la
lazione di tutti i gruppi cancellazione di tutti i dati precedenti.

 Aggiunta o sostituzione I dati della gestione vita utensili programmati per un gruppo sono aggiunti
dei dati della gestione o sostituiti ai dati precedenti.
vita utensili

 Cancellazione dei dati I dati della gestione vita utensili di un gruppo possono essere cancellati.
della gestione vita uten-
sili

 Registrazione del tipo di Il tipo di conteggio (tempo o frequenza) può essere registrato per ciascun
conteggio della vita uten- gruppo.
sili

 Vita dell’utensile Il parametro LTM (N. 6800#2) stabilisce se la vita utensili è indicata con
il tempo (minuti) o con la frequenza di impiego.
I valori massimi della vita utensili sono i seguenti:
Vita espressa in minuti: 4300 (minuti)
Vita espressa in frequenza: 9999 (volte).

154
10. FUNZIONE UTENSILE
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE (FUNZIONE T)


 Registrazione con
cancellazione di tutti i
gruppi Formato Significato del comando

G10L3 ; G10L3 :Registra cancellando tutti i gruppi


P L ; P :Numero di gruppo
T H D ; L :Vita
T H D ; T :Numero utensile
H :Codice che specifica l’entità della
correzione (codice H)
P L ; D :Codice che specifica l’entità della
T H D ; correzione (codice D)
T H D ; G11 :Fine della registrazione

G11 ;
M02 (M30) ;

 Aggiunta e modifica di
dati della gestione vita
utensili Formato Significato del comando

G10L3P1 ; G10L3P1 :Aggiunta o variazione di un gruppo


P L ; P :Numero di gruppo
T H D ; L :Vita
T H D ; T :Numero utensile
H :Codice che specifica l’entità della
correzione (codice H)
P L ; D :Codice che specifica l’entità della
T H D ; correzione (codice D)
T H D ; G11 :Fine della registrazione

G11 ;
M02 (M30) ;

 Cancellazione di dati
della gestione vita
utensili Formato Significato del comando
G10L3P2 ;
G10L3P2 :Cancellazione gruppi
P ;
P :Numero gruppo
P ;
G11 :Fine della cancellazione
P ;
P ;

G11 ;
M02 (M30) ;

155
10. FUNZIONE UTENSILE
(FUNZIONE T) PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Specifica del tipo di


conteggio della vita
utensile Formato Significato del comando

G10L3 Q_ : Tipo di conteggio della vita


o (1: frequenza, 2: tempo)
G10L3P1);
P L Q ;
⋅ D ;
T H
⋅ D ;
T H

P L Q ;
T H D ;
T H D ;

G11 ;
M02 (M30) ;

AVVERTENZA
Se l’indirizzo Q è omesso, il tipo di conteggio della vita
utensili è quello indicato dal bit 7 (LTM) del parametro N.
6800.

156
10. FUNZIONE UTENSILE
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE (FUNZIONE T)

10.2.3
Comando della
gestione vita
utensili in un
programma pezzo
  

 
 
Per la gestione vita utensili si usa il seguente comando:
Toooo ; Specifica un numero di gruppo utensili.
La gestione vita utensili seleziona, dal gruppo specificato, un
utensile la cui vita non è scaduta e emette il corrispondente
codice T.
oooo è il valore ottenuto sommando al numero del gruppo
utensili voluto il valore del parametro 6810 (limite dei codici T
fuori dalla gestione vita utensili). Per esempio, se il valore del
parametro N. 6810 è 100, per specificare il gruppo utensili N. 1,
specificare T101;.

NOTA
Se oooo è minore del valore del parametro N. 6810, il
codice T è trattato come un normale codice T.

M06; . . . Termina la gestione vita utensili per l'utensile precedente e


inizia il conteggio della vita del nuovo utensile selezionato con il
codice T. Può essere usato un codice M diverso, specificandolo
con il parametro N. 6811.

DIFFIDA
Se è installata l’opzione che permette di specificare più
codici M in un blocco, specificare questo codice da solo o
come primo codice M del blocco.

H99; . . . Selezione il codice H della gestione vita utensili per l'utensile


attualmente utilizzato.
H00; . . . Cancella la compensazione lunghezza utensile.
D99; . . . Selezione il codice D della gestione vita utensili per l'utensile
attualmente utilizzato.
D00; . . . Cancella la compensazione raggio utensile.

DIFFIDA
Dopo M06 devono essere specificati H99 o D99. Se dopo
M06 vengono programmati altri codici H o D, i codici
registrati nella gestione vita utensili non vengono
selezionati.

157
10. FUNZIONE UTENSILE
(FUNZIONE T) PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 

Nella gestione vita utensili, sono possibili i quattro tipi di cambio utensile
indicati qui sotto. La scelta del tipo di cambio utensile dipende dalle
caratteristiche della macchina utensile. Per i dettagli, consultare il
manuale del costruttore.

    
  
Tipo di cam- A B C D
bio utensile
N. gruppo Utensile Utensile da usare successivamente
utensili speci- usato prece-
ficato nel dentemente
blocco M06
(comando di
cambio uten-
sile)
Tempifica- Il conteggio della vita è eseguito per l’utensile Il conteggio
zione del appartenente al gruppo utensili specificato della vita
conteggio quando viene successivamente programmato viene ese-
della vita il comando M06. guito quando
utensile è specificato
un utensile
appartenente
al gruppo
utensili speci-
ficato nel
blocco conte-
nente M06
Nota Normalmente, quando il Se è specifi-
numero del gruppo utensili si cato solo
specifica da solo, si usa il tipo M06, si veri-
B. Tuttavia, anche se il fica l’allarme
numero del gruppo utensili P/S N. 153.
viene specificato da solo con
il tipo C, non si hanno allarmi.
Parametri N. 6800#7 N. 6800#7 (M6T) = 1 N. 6801#7
(M6T) = 0 N. 6801#7 (M6E) = 0 (M6E) = 1
N. 6801#7
(M6E) = 0

NOTA
Quando viene specificato un numero di gruppo utensili ed
è selezionato un nuovo utensile, viene emesso il segnale di
selezione nuovo utensile.

 

  
  



                 
T101; E' selezionato un utensile non scaduto del gruppo 1.
 (Per esempio, l'utensile N. 10)
M06; Conteggio della vita utensile per l'utensile del gruppo 1.
 (Viene contata la vita dell'utensile N. 10)
T102; E' selezionato un utensile non scaduto del gruppo 2.
 (Per esempio, l'utensile N. 100)
M06T101; Conteggio della vita utensile per l'utensile del gruppo 2.
(Viene contata la vita dell'utensile N. 100)
Il numero dell'utensile attualmente in uso (del gruppo 1) viene
emesso con un segnale del codice T (Viene emesso il numero
utensile 010).

158
10. FUNZIONE UTENSILE
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE (FUNZIONE T)

    

       
 

 


  
 

T101; E' selezionato un utensile non scaduto del gruppo 1.


 (Per esempio, l'utensile N. 10)

M06T102; Conteggio della vita utensile per l'utensile del gruppo 1.
 (Viene contata la vita dell'utensile N. 10)
 E' selezionato un utensile non scaduto del gruppo 2.
 (Per esempio, l'utensile N. 100)

M06T103; Conteggio della vita utensile per l'utensile del gruppo 2.
(Viene contata la vita dell'utensile N. 100)
E' selezionato un utensile non scaduto del gruppo 3.
(Per esempio, l'utensile N. 200)
    

     
 

 


  
 

T101M06; E' selezionato un utensile non scaduto del gruppo 1.


 (Per esempio, l'utensile N. 10)
 Conteggio della vita utensile per l'utensile del gruppo 1.

T102M06; E' selezionato un utensile non scaduto del gruppo 2.
(Per esempio, l'utensile N. 100)
Conteggio della vita utensile per l'utensile del gruppo 2.
(Viene contata la vita dell'utensile N. 100)

159
10. FUNZIONE UTENSILE
(FUNZIONE T) PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

10.2.4 La vita di un utensile può essere specificata con la frequenza di impiego


Vita utensili (numero di volte) o con il tempo di impiego (minuti).

 
   
 Il contatore della frequenza di impiego viene incrementato di 1 per
ciascun utensile usato dal programma. In altre parole, il contatore è
incrementato di 1 solo quando il numero del gruppo utensili e il comando
di cambio utensile sono specificati per la prima volta dopo che il CNC
passa dallo stato di reset allo stato di funzionamento automatico.

AVVERTENZA
Anche se lo stesso numero di gruppo utensili è specificato
in un programma più di una volta, il contatore viene soltanto
incrementato di 1 e non viene selezionato un nuovo
utensile.

 

 Quando viene specificato un cambio utensile (M06), inizia la gestione
vita utensili per il gruppo utensili specificato. Nella gestione vita utensili,
il tempo durante il quale un utensile è usato nel modo lavorazione è
contato in incrementi di quattro secondi. Se il gruppo utensili cambia
prima che siano trascorsi quattro secondi, il tempo non è contato. Il tempo
di arresto in blocco singolo, feed hold, rapido, sosta, blocco macchina e
interblocco non è contato.

NOTA
1. Quando deve essere selezionato un utensile, la ricerca
inizia dall’utensile corrente e procede verso l’ultimo utensile
per trovarne uno non ancora scaduto. Arrivata all’ultimo
utensile, la ricerca riparte dal primo utensile. Se non
vengono trovati utensili non ancora scaduti, viene
selezionato l’ultimo utensile. Se l’utensile corrente deve
essere cambiato in seguito ad un segnale di salto utensile,
il nuovo utensile è selezionato con questo stesso metodo.
2. Quando la vita utensile è espressa come tempo di impiego,
il conteggio della vita può essere regolato usando un
segnale di regolazione del conteggio vita utensile. Può
essere applicata una regolazione nell’intervallo 0..99.9. Se
è specificato 0, il tempo non è contato. Per usare la
regolazione occorre mettere a 1 il bit 2 (LFV) del parametro
6801.
3. Quando il conteggio della vita utensile indica che è scaduto
l’ultimo utensile di un gruppo, viene emesso il segnale di
cambio utensile.
Se la vita utensili è in minuti, il segnale viene emesso
quando termina la vita dell’ultimo utensile. Se la vita è in
numero di impieghi, il segnale viene emesso quando viene
resettato il CNC o viene specificato il codice M di ripartenza
del conteggio della vita utensile.

160
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 11. FUNZIONE AUSILIARIE

11 FUNZIONI AUSILIARIE

Esistono due tipi di funzioni ausiliarie: funzioni miscellanee (codici M)


per specificare la rotazione del mandrino, l’arresto del mandrino, la fine
del programma, e così via, e seconda funzione ausiliaria (codice B) per
specificare l’indexaggio della tavola rotante.
Quando nello stesso blocco vengono specificati un comando di
movimento e una funzione miscellanea, i comandi vengono eseguiti in
uno dei due modi seguenti:
(1) Esecuzione simultanea del comando di movimento e della funzione
miscellanea.
(2) Esecuzione della funzione miscellanea dopo il completamento del
comando di movimento.
La scelta tra queste due sequenze dipende dalle specifiche del costruttore
della macchina. Consultare il manuale del costruttore per i dettagli.

161
11. FUNZIONE AUSILIARIE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

11.1 Quando viene specificato l’indirizzo M seguito da un numero, vengono


trasmessi alla macchina segnale del codice e un segnale strobe. La
FUNZIONI macchina usa questi segnali per attivare o disattivare le proprie funzioni.
AUSILIARIE Normalmente, in un blocco può essere specificato un solo codice M. In
(FUNZIONI M) alcuni casi, però, per certi tipi di macchine, è possibile specificarne un
massimo di tre.
La corrispondenza tra codici M e funzioni della macchina è determinata
dal costruttore della macchina stessa.
Tutte le operazioni specificate con i codici M, salvo M98, M99, M198,
i codici M usati per il richiamo di sottoprogrammi (parametri da 6071 a
6079) e i codici M usati per il richiamo di macroistruzioni (parametri da
6080 a 6089), vengono eseguite dalla macchina. Per i dettagli, consultare
il manuale del costruttore della macchina utensile.

  I seguenti codici M hanno un significato speciale:

 M02, M30 Questo indica la fine del programma principale. Le operazioni hanno fine
(Fine del programma) e il CNC viene resettato. Questo varia da costruttore a costruttore. Dopo
l’esecuzione del blocco che specifica la fine del programma, il controllo
ritorna all’inizio del programma stesso. E’ possibile usare il bit 5 del
parametro N. 3404 (M02) o il bit 4 del parametro 3404 (M30) per
disabilitare la restituzione del controllo all’inizio del programma con
M02, M30.

 M00 Dopo un blocco contenente M00, il ciclo si arresta. Con questo arresto,
(Arresto del programma) tutte le informazioni modali restano invariate. Il ciclo può essere riavviato
specificando la ripartenza del CNC. Le modalità dipendono dal
costruttore della macchina utensile.

 M01 Come per M00, il ciclo si arresta dopo un blocco contenente M01. Questo
(Arresto opzionale) codice, però, è effettivo soltanto se è stato premuto il tasto arresto
opzionale sul pannello dell’operatore.

 M98 Questo codice si usa per richiamare i sottoprogrammi. Vedere i dettagli


(Richiamo sottopro- nella sezione II–12.3.
gramma)
 M99 Questo codice indica la fine di un sottoprogramma. Il segnale del codice
(Fine sottoprogramma) e il segnale strobe non sono emessi. Vedere i dettagli nella sezione
II–12.3.

 M198 Questo codice si usa per richiamare un sottoprogramma contenuto in un


(Richiamo file residente su un supporto esterno. Vedere i dettagli nella sezione
sottoprogramma) III–4.7.

NOTA
Gli eventuali blocchi che seguono M00, M01, M02, o M30
non vengono caricati nel buffer. Tramite parametri (N. 3411
– 3420) possono essere definiti altri dieci codici M che non
fanno caricare nel buffer il blocco successivo. Vedere a
questo proposito il manuale del costruttore.

162
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 11. FUNZIONE AUSILIARIE

11.2 Normalmente, in un blocco può essere specificato un solo codice M. Però,


mettendo a 1 il bit 7 (M3B) del parametro N. 3404, diventa possibile
PIU’ CODICI M IN specificare fino a 3 codici M in un solo blocco.
UN BLOCCO I codici M specificati in un blocco vengono inviati alla macchina
simultaneamente, consentendo di ridurre il tempo totale del ciclo.


   Il CNC permette di specificare fino a tre codici M in un blocco. Però
alcuni codici M non possono essere programmati contemporaneamente
a causa di restrizioni dovute alle operazioni meccaniche. Per maggiori
informazioni sulla programmazione di più codici M per blocco,
consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
M00, M01, M02, M30, M98, M99 e M198 non possono essere specificati
in un blocco insieme ad altri codici M.
Alcuni altri codici M, oltre a M00, M01, M02, M30, M98, M99 e M198,
non possono essere specificati insieme ad altri codici M e devono essere
specificati in un blocco indipendente. Questi codici M sono quelli che
oltre ad essere inviati alla macchina vengono anche usati internamente dal
CNC. Per esempio, i codici M che richiamano i sottoprogrammi da 9001
a 9009 e i codici M che inibiscono la pre–lettura del blocco successivo
(esclusione del buffer). In un blocco possono essere specificati più codici
M, ma limitatamente ai codici M che il controllo invia alla macchina
senza eseguire altre elaborazioni.

 

Un codice M in un blocco Più codici M in un blocco
M40 ; M40M50M60 ;
M50 ; G28G91X0Y0Z0 ;
M60 ; :
G28G91X0Y0Z0 ; :
: :
: :
: :

163
11. FUNZIONE AUSILIARIE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

11.3 La funzione di controllo dei gruppi di codici M controlla se una


combinazione di codici M (fino a tre) programmata in un blocco è
FUNZIONE DI corretta. Questa funzione ha due scopi. Il primo consiste nel rilevare se
CONTROLLO DEI uno dei codici M programmati deve invece essere comandato da solo. Il
GRUPPI DI secondo consiste nel rilevare se due o più dei codici M programmati nel
blocco appartengono allo stesso gruppo. In ambedue i casi, si ha l’allarme
CODICI M
P/S N. 5016.
Per i dettagli, consultare il manuale del costruttore della macchina
utensile.

 
 Impostazione dei Possono essere specificati fino a 500 codici M. In generale, i codici da M0
codici M a M99 sono sempre specificati. I codici M da M100 in poi sono opzionali.

 Numerazione dei gruppi I numeri dei gruppi possono essere settati da 0 a 127. I numeri 0 e 1 hanno
un significato speciale. Il gruppo numero 0 rappresenta i codici M che non
devono essere controllati. Il gruppo numero 1 rappresenta i codici M che
devono essere specificati da soli.

164
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 11. FUNZIONE AUSILIARIE

11.4 L’indexaggio della tavola si comanda programmando l’indirizzo B


seguito da un numero di 8 cifre. La relazione fra i codici B e l’indexaggio
SECONDA corrispondente è stabilita dal costruttore della macchina utensile. Per i
FUNZIONE dettagli, consultare il manuale del costruttore stesso.
AUSILIARIA
(CODICI B)

Spiegazioni
 Campo di validità dei da 0 a 99999999
dati
 Specifica 1. Per consentire l’uso del punto decimale, mettere a 1 il bit 0 (AUP)
del parametro N. 3450.
Comando Valore in uscita
B10. 10000
B10 10

2. Usare il bit 0 (DPI) del parametro N. 3401 per specificare se, quando
viene omesso il punto decimale, il moltiplicatore del valore
dell’indirizzo B deve essere 1000 o 1.
Comando Valore in uscita
DPI = 1 B1 1000
DPI = 0 B1 1

3. Usare il bit 0 (AUX) del parametro N. 3405 per specificare se, quando
viene omesso il punto decimale per un sistema con immissione in
pollici, il moltiplicatore del valore dell’indirizzo B deve essere
1000 o 10000.
(solo se DPI = 1)
Comando Valore in uscita
AUX = 1 B1 10000
AUX = 0 B1 1000

 Se si usano queste funzioni, la lettera B non può essere usata come
indirizzo asse.

165
12. CONFIGURAZIONE DEL
PROGRAMMA PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

12 CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA



 Programma principale Esistono due tipi di programmi: programma principale e
e sottoprogramma sottoprogramma. Normalmente, il CNC opera sotto il controllo del
programma principale, ma, quando viene incontrato un comando che
richiama un sottoprogramma, il controllo passa al sottoprogramma.
Quando, poi, viene incontrato un comando di ritorno al programma
principale, il controllo viene restituito al programma principale.

Programma principale Sottoprogramma


Istruzione 1 Istruzione 1
Istruzione 2 Istruzione 2

Segui le istruzioni
del sottoprogramma
Istruzione n
Istruzione n+1

Ritorna al programma principale

         
    
Nella memoria del CNC possono essere registrati fino a 63 (standard) o
fino a 400 (opzione) programmi principali e sottoprogrammi, e il CNC
usa uno di questi programmi per governare la macchina. Vedere il capitolo
10 della parte III per i metodi di registrazione e di selezione dei
programmi. Vedere la sezione III–9.3 o il capitolo III–10 (OPERAZIONI)
per i metodi di registrazione e di selezione dei programmi.

166
12. CONFIGURAZIONE DEL
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMA

 Componenti del Un programma è composto dalle seguenti sezioni:


programma

 
    


Componente Descrizione

Inizio nastro Un simbolo che indica l’inizio di un file di programma

Sezione leader Usata per il titolo del file di programma, ecc.

Inizio programma Un simbolo che indica l’inizio del programma

Sezione programma I comandi di lavorazione

Sezione commento Commenti o istruzioni per l’operatore

Fine nastro Un simbolo che indica la fine del file di programma

Sezione leader

Inizio nastro % TITOLO ; Inizio programma


O0001 ;

(COMMENTO) Sezione commento


Sezione programma

M30 ;
% Fine nastro

    
  


 Configurazione della La sezione programma è costituita da vari blocchi, inizia con il numero
sezione programma di programma e termina con il codice di fine programma.
    

     
    
Numero di programma O0001 ;
Blocco 1 N1 G91 G00 X120.0 Y80.0 ;
Blocco 2 N2 G43 Z–32.0 H01 ;
: :
Blocco n Nn M2 ;
Fine programma M30 ;
Un blocco contiene le informazioni necessarie per la lavorazione, come
i comandi di movimento o i comandi di attivazione/disattivazione del
refrigerante. E’ possibile disabilitare l’esecuzione di un blocco
specificando una barra (/) seguita da un valore numerico all’inizio del
blocco stesso (vedere “Salto blocco opzionale” nella sezione II–12.2).

167
12. CONFIGURAZIONE DEL
PROGRAMMA PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

12.1 Questo paragrafo descrive le componenti del programma diverse dalla


sezione programma. La sezione programma è descritta nel paragrafo
COMPONENTI DEL II–12.2.
PROGRAMMA
Sezione leader
DIVERSE DALLA
SEZIONE Inizio nastro % TITOLO ; Inizio programma
PROGRAMMA O0001 ;

(COMMENTO) Sezione commento


Sezione programma

M30 ;
% Fine nastro

Fig. 12.1 (a) Configurazione del programma (esempio in codice ISO)

 
 Inizio nastro Il simbolo di inizio nastro indica l’inizio di un file che contiene uno o più
programmi pezzo. Questo simbolo non è richiesto quando i programmi
pezzo sono registrati con il SYSTEM P o con normali personal computer
e non è visualizzato sullo schermo.
Però, nella emissione di file, questo simbolo viene sempre scritto
all’inizio del file.
Tabella 12.1 (a) Codice di inizio nastro
Nome ISO EIA Notazione usata in
questo manuale

Inizio nastro % ER %

 Sezione leader I dati del file che precedono i programmi costituiscono la sezione leader.
All’accensione o dopo un reset eseguito per iniziare una lavorazione, il
sistema è normalmente nello stato di label skip. In questo stato del
sistema, tutte le informazioni che precedono il primo codice di fine blocco
sono ignorate. Quando un file viene registrato nel CNC da una unità di
I/O, le sezioni leader sono saltate dalla funzione label skip. Generalmente,
la sezione leader contiene informazioni quali la testata del file. Quando
questa sezione viene saltata, il controllo di parità TV non è eseguito.
Quindi una sezione leader può contenere qualsiasi codice, salvo il codice
di fine blocco (EOB).
 Inizio programma Il codice di inizio programma deve comparire immediatamente dopo la
sezione leader, cioè, immediatamente prima della sezione programma.
Questo codice indica l’inizio di un programma ed è sempre necessario per
disabilitare la funzione label skip.
Con il SYSTEM P o un normale personal computer, questo codice può
essere registrato premendo il tasto return.
Tabella 12.1 (b) Codice di inizio programma
Nome ISO EIA Notazione usata in
questo manuale

Inizio programma LF CR ;

168
12. CONFIGURAZIONE DEL
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMA

NOTA
Se un file contiene più programmi, non è necessario che il
codice EOB (fine blocco) per la disabilitazione della
funzione label skip compaia anche all’inizio dei programmi
successivi al primo.

 Sezione commenti Le informazioni contenute fra i codici Control–out e Control–in vengono


considerate come commenti e saltate dal CNC. In questa sezione possono
essere inseriti un titolo, dei commenti, delle istruzioni per l’operatore e così
via. Non esistono limiti alla lunghezza della sezione commenti.



         
Nome ISO EIA Notazione usata in Significato
questo manuale

Control–out ( 2–4–5 ( Inizio sezione commento

Control–in ) 2–4–7 ) Fine sezione commento

Quando un programma pezzo viene caricato in memoria, la sezione com-


menti viene letta. Però, i codici non elencati nell’appendice A vengono
ignorati. Quando i dati memorizzati vengono perforati su nastro di carta,
vengono anche perforate le informazioni contenute nella sezione com-
menti. Quando i dati in memoria sono inviati a una unità esterna di immis-
sione/emissione (Vedere la sezione III–8), vengono emesse anche le
sezioni commento. La sezione commenti viene visualizzata sullo schermo
programma. Però, i codici ignorati durante la lettura non vengono né perfo-
rati, né visualizzati. Nel funzionamento da memoria, la sezione commenti
viene ignorata.
Durante il funzionamento da memoria o in DNC, le sezioni commento sono
ignorate. Il controllo TV può essere abilitato per la sezione commenti set-
tando il parametro CTV (bit 1 del parametro N. 0100).

AVVERTENZA
Se la sezione commenti è all’interno della sezione
programma ed è lunga, il movimento subisce una lunga
interruzione. Quindi, la sezione commenti deve essere
messa in un punto in cui il movimento possa essere
interrotto o in un punto senza movimento.

NOTA
1 Quando il codice “control–in” non è preceduto dal codice
“control out”, viene ignorato.
2 Il codice EOB non può essere usato in un commento.

169
12. CONFIGURAZIONE DEL
PROGRAMMA PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Fine nastro Alla fine di un file contenente uno o più programmi pezzo, deve essere
registrato un carattere di fine file. Se i programmi sono caricati nel CNC
usando il sistema di programmazione automatica, non è necessario
immettere questo carattere. Il carattere di fine file non viene visualizzato
sullo schermo. Al termine dell’emissione di un file, il carattere di fine file
viene registrato automaticamente. Se alla fine del programma non ci sono
M02 o M30 e si tenta di eseguire un %, si ha l’allarme P/S N. 5010.

         
Nome ISO EIA Notazione usata in
questo manuale

Fine nastro % ER %

170
12. CONFIGURAZIONE DEL
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMA

12.2 Questo paragrafo descrive gli elementi della sezione programma. Le altre
componenti del programma pezzo sono descritte nel paragrafo II–12.1.
CONFIGURAZIONE
DELLA SEZIONE
% TITOLO ;
PROGRAMMA Numero programma
O0001 ;
N1 … ;
Numero di sequenza
(COMMENTO) Sezione commento
Sezione programma

Fine programma
M30 ;
%

        


   
 Numero programma Il numero programma è costituito dall’indirizzo O seguito da un numero
di quattro cifre ed ha lo scopo di distinguere i programmi registrati in
memoria. In ISO, invece di O si possono usare i due punti (:). Quando
all’inizio del programma non viene specificato il numero del programma,
viene assunto come tale il numero di sequenza (N...) specificato all’inizio
del programma. Se il numero di sequenza è di 5 cifre, il numero di
programma è costituito dalle 4 cifre meno significative. Se queste sono
tutte 0, il numero del programma è il numero del programma precedente
più 1. N0 non può essere usato come numero del programma.
Se all’inizio del programma non sono specificati né il numero del
programma né il numero di sequenza, il numero del programma deve
essere specificato tramite la tastiera MDI quando il programma viene
registrato. (Vedere III–8.4 e III–10.1.)

NOTA
I numeri di programma da 8000 a 9999 possono essere
utilizzati dal costruttore della macchina utensile, nel qual
caso non sono a disposizione dell’utilizzatore.

171
12. CONFIGURAZIONE DEL
PROGRAMMA PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Numero di sequenza Un programma è costituito da vari comandi. Un comando è detto blocco.


e blocco I blocchi sono separati l’uno dall’altro da un codice di fine blocco.
Tabella 12.2 (a) Codice di fine blocco (EOB)
Nome ISO EIA Notazione usata in
questo manuale

Fine blocco (EOB) LF CR ;

All’inizio di un blocco può essere specificato un numero di sequenza (da


1 a 99999) con l’indirizzo N. L’ordine dei numeri di sequenza è arbitrario
e non è necessario che i numeri siano consecutivi. Il numero di sequenza
può essere specificato per tutti i blocchi o per i soli blocchi per cui è
necessario.
In genere è però conveniente assegnare i numeri di sequenza in ordine
ascendente in base alla successione dei passi di lavorazione (ad esempio,
quando viene eseguito un cambio utensile o quando la lavorazione passa
ad un’altra superficie con l’indexaggio della tavola).

N300 X200.0 Z300.0 ; Il numero di sequenza è sottolineato.

Fig. 12.2 (b) Numero di sequenza e blocco (esempio)

NOTA
Per compatibilità con altri sistemi CNC, il numero di
sequenza N0 non deve essere utilizzato. Poiché il numero
di programma 0 non è valido, un numero di sequenza visto
come numero di programma non deve essere 0.

 Controllo TV (controllo Sui blocchi letti da nastro viene eseguito un controllo di parità verticale.
di parità verticale) Sul blocco viene eseguito un controllo di parità orizzontale e viene
visualizzato l’allarme P/S No. 002 se il blocco contiene un numero dispari
di caratteri (tra il codice immediatamente successivo ad un EOB e l’EOB
successivo). Il controllo TV non viene eseguito soltanto per quelle parti
che vengono saltate dalla funzione label skip. Il bit 1 (CTV) del parametro
N. 0100 permette di specificare se i caratteri dei commenti racchiusi tra
parentesi vengono contati per il controllo TV. Il controllo TV può essere
abilitato/disabilitato usando l’unità MDI (vedere III–11.4.3).

172
12. CONFIGURAZIONE DEL
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMA

 Configurazione del Gli elementi che costituiscono un blocco sono le parole. Una parola è
blocco (parole e indirizzi) costituita da un indirizzo e da un numero di una o più cifre che segue
l’indirizzo. (I numeri possono essere preceduti dai segni algebrici + o –.)
Parola = Indirizzo + numero (Esempio : X–1000)
L’indirizzo è una lettera (da A a Z) che indica il significato del valore
numerico che la segue. Gli indirizzi utilizzabili e il loro significato sono
elencati nella tabella 12.2 (b).
E’ possibile che un indirizzo abbia diversi significati in base alla funzione
preparatoria attiva in quel momento.


     
   
Funzione Indirizzo Significato

Numero programma O (*1) Numero programma


Numero di sequenza N Numero di sequenza
Funzione preparatoria G Tipo di moto (Lineare,circolare,ecc)
Parole dimensionali X, Y, Z, U, V, Comandi di movimento
W, A, B, C
I, J, K Coordinate del centro dell’arco
R Raggio dell’arco
Funzione avanzamenti F Velocità di avanzamento
Funzione velocità S Velocità del mandrino
mandrino
Funzione utensili T Numero utensile
Funzioni ausiliarie M ON/OFF delle funzioni della macchina
B Indexaggio tavola, ecc.
Numero correttore D, H Numero correttore
Sosta P, X Specifica del tempo di sosta
Numero sottopro- P Specifica numero sottoprogramma
gramma
Ripetizioni P Numero di ripetizioni del sottopro-
gramma

Parametro P, Q Parametro del ciclo fisso

Nota
In codice ISO, come indirizzo per il numero di programma
possono essere usati i “due punti” (:).

N_ G_ X_ Y_ F_ S_ T_ M_ ;
Numero Funzione Parole Funzione Funzione Funzione Funzioni
di prepara- dimen- avanza- velocità utensili ausiliarie
sequenza toria sionali menti mandrino
       

173
12. CONFIGURAZIONE DEL
PROGRAMMA PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Indirizzi principali e inter- Nella tabella 12.2 (c) sono elencati gli indirizzi principali e i valori
vallo dei valori ammessi ammessi per ciascun comando. Va però osservato che si tratta dei limiti
per i comandi imposti dal CNC, i limiti imposti dalla macchina possono essere molto
diversi. Per esempio, il CNC è in grado comandare un movimento
dell’asse X di circa 100 metri (nel caso di programmazione in millimetri),
mentre la corsa massima della macchina per l’asse X può essere di soli due
metri. Lo stesso vale per la velocità di avanzamento; il CNC è in grado
di controllare velocità di avanzamento fino a 240 m/min, mentre il limite
imposto dalla macchina può essere di soli 3 m/min. Durante la
programmazione, si raccomanda di consultare sia questo manuale sia il
manuale del costruttore della macchina utensile.

     
    
Funzione Indirizzo Programma- Programma-
zione in mm zione in pollici
Numero programma O (1) 1–9999 1–9999
Numero sequenza N 1–99999 1–99999
Funzioni preparatorie G 0–99 0–99
Parola Sistema di X, Y, Z, 99999.999mm 9999.9999
dimen- incrementi IS–B U, V, W, pollici
sionale A B,
A, B C,
C
Sistema di I, J, K, R, 9999.9999mm 999.99999
incrementi IS–C pollici
Avanza- Sistema di F 1–240000 0.01–9600.00
mento al incrementi IS–B mm/min pollici/min
minuto
Sistema di 1–100000 0.01–4000.00
incrementi IS–C mm/min pollici/min
Avanzamento al giro F 0.001–500.00 0.0001–9.9999
mm/giro pollici/giro
Funzione della velocità del S 0–20000 0–20000
mandrino
Funzione utensile T 0–99999999 0–99999999
Funzioni ausiliarie M 0–99999999 0–99999999
B 0–99999999 0–99999999
Numero correttore H, D 0–400 0–400
Sosta Sistema di X, P 0–99999.999s 0–99999.999s
incrementi IS–B
Sistema di 0–9999.9999s 0–9999.9999s
incrementi IS–C
Specifica di un numero di P 1–9999 1–9999
programma
Numero di ripetizioni del P 1–999 1–999
sottoprogramma

NOTA
In codice ISO, come indirizzo per il numero di programma
possono essere usati i “due punti” (:).

174
12. CONFIGURAZIONE DEL
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMA

 Salto blocco opzionale Quando all’inizio di un blocco viene specificata un barra seguita da un
numero (/n, n= 1 – 9) e lo switch n del salto blocco opzionale sul pannello
dell’operatore è ON, il blocco con /n corrispondente al numero n dello
switch viene ignorato nel funzionamento in DNC o da memoria.
Quando lo switch n è OFF, il blocco con /n è valido. L’operatore ha così
la possibilità di saltare un blocco con /n a sua discrezione. In /1, 1 può
essere omesso, ma se per il blocco sono specificati più switch, il numero
1 di /1 non può essere omesso.
(Esempio)
Errato: //3 G00X10.0;
Corretto: /1/3 G00X10.0;
Questa funzione è ignorata durante la registrazione in memoria del pro-
gramma. I blocchi contenenti /n vengono registrati indipendentemente
dalla posizione del selettore del salto blocco opzionale.
I programmi registrati in memoria possono essere emessi indipendente-
mente dalla posizione del selettore del salto blocco opzionale.
Il salto blocco opzionale è valido durante la ricerca del numero di
sequenza.
Non tutte le macchine utensili dispongono di 9 selettori del salto blocco
opzionale. A questo proposito, consultare il manuale del costruttore della
macchina utensile.

DIFFIDA
1. Posizione della barra
La barra (/) deve essere specificata all’inizio del blocco. Se
la barra si trova in un altro punto del blocco, vengono
ignorate le informazioni che si trovano tra di essa e l’EOB.
2. Attuazione del salto blocco opzionale
I blocchi designati per il salto blocco opzionale vengono
riconosciuti al momento della loro lettura nel buffer, da
nastro o dalla memoria. Se quando viene messo in ON lo
switch del salto blocco opzionale il buffer contiene un blocco
preceduto dalla barra, tale blocco non viene ignorato.

NOTA
Controlli TV e TH
Quando lo switch è ON, per le porzioni saltate vengono
eseguiti i controlli TH e TV, come quando lo switch è OFF.

175
12. CONFIGURAZIONE DEL
PROGRAMMA PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Fine del programma La fine del programma si indica programmando i seguenti codici alla fine
del programma:

Tabella 12.2 (d) Codici di fine programma


Codice Uso principale

M02 Per il programma


rinci ale
principale
M30

M99 Per il sottoprogramma

Quando viene eseguito uno dei suddetti codici di fine programma,


l’esecuzione del programma ha termine e il CNC entra nello stato di reset.
Quando viene eseguito il codice di fine sottoprogramma, il controllo
ritorna al programma che ha richiamato il sottoprogramma in esecuzione.

DIFFIDA
Un blocco con un codice di salto opzionale come /M02;,
/M30;, o /M99;, non viene visto come fine del programma,
se lo switch del salto blocco opzionale sul pannello
dell’operatore è ON.
(Vedere ” Salto blocco opzionale”.)

176
12. CONFIGURAZIONE DEL
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMA

12.3 Quando esistono sequenze fisse ripetitive, queste sequenze possono


essere caricate in memoria come sottoprogrammi, semplificando la
SOTTOPROGRAMMI programmazione. Un sottoprogramma può essere richiamato dal
(M98, M99) programma principale. Un sottoprogramma richiamato può a sua volta
richiamare un altro sottoprogramma.
 
D Configurazione del
sottoprogramma
Un sottoprogramma

O jjjj ; Numero del sottoprogramma


(In codice ISO è possibile utilizzare
la notazione ” : ” )

M99 ; Fine programma

Come si può vedere nell’esempio qui sotto, non è necessario che


M99 costituisca un blocco separato.
Esempio) X100.0 Y100.0 M99 ;

D Richiamo del
sottoprogramma
M98 P fff ffff ;
↑ ↑
Numero di ripetizioni Numero del
del sottoprogramma sottoprogramma
Se il numero di ripetizioni non è specificato, il sottoprogramma
viene eseguito una sola volta.

 
 Quando il programma principale richiama un sottoprogramma si ha un
livello di richiamo di sottoprogramma. I richiami di sottoprogramma
possono essere annidati fino a quattro livelli, come si vede nella
sottostante figura.
Programma Sottopro- Sottopro- Sottopro- Sottopro-
principale gramma gramma gramma gramma
O0001 ; O1000 ; O2000 ; O3000 ; O4000 ;

M98P1000 ; M98P2000 ; M98P3000 ; M98P4000 ;

M30 ; M99 ; M99 ; M99 ; M99 ;


(Livello 1) (Livello 2) (Livello 3) (Livello 4)

Il richiamo di un sottoprogramma può chiedere più ripetizioni (fino a


9999) del sottoprogramma. Per compatibilità con i sistemi di
programmazione automatica, come numero del sottoprogramma si può
usare “Nxxxx” (numero di sequenza del primo blocco) invece di O o :. In
questo caso, viene registrato come numero del sottoprogramma il numero
di sequenza dato dopo N.

  
 Il metodo di registrazione dei sottoprogrammi è descritto nel capitolo 10
della parte III.

177
12. CONFIGURAZIONE DEL
PROGRAMMA PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

NOTA
1. Il segnale del codice e il segnale strobe dei codici M98 e
M99 non vengono inviati alla macchina utensile.
2. Se il numero del sottoprogramma specificato con l’indirizzo
P non esiste, si ha l’allarme N. 078.

 

l
 
Con questo comando, il sottoprogramma numero 1002
viene richiamato 5 volte consecutivamente. M98P_ può
essere programmato in un blocco contenente un
comando di movimento.

l 
 
In questo esempio, il sottoprogramma numero 1200 viene
richiamato una volta, al termine del movimento dell'asse
X.

l La sequenza di esecuzione di un programma che richiama


un sottoprogramma è:
Programma principale Sottoprogramma
1 2 3
N0010 0; O1010 0;
N0020 0 ; N1020 0 ;
N0030 M98 P21010 ; N1030 0 ;
N0040 0; N1040 0 ;
N0050 M98 P1010 ; N1050 0 ;
N0060 0; N1060 0 M99 ;

Un sottoprogramma può richiamare un altro sottoproĆ


gramma nello stesso modo in cui il programma principale
richiama il sottoprogramma.

178
12. CONFIGURAZIONE DEL
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMA



 
 Specifica del numero di Se nell’ultimo blocco (M99) di un sottoprogramma viene specificato P
sequenza per il ritorno al seguito da un numero di sequenza, il controllo non ritorna al blocco
programma principale immediatamente successivo al blocco di richiamo, ma al blocco con il
numero di sequenza specificato con P. Se il programma principale è
eseguito in un modo diverso dal funzionamento da memoria P viene
ignorato. Il tempo richiesto per il ritorno al blocco specificato è
considerevolmente più lungo di quello del ritorno normale.

Programma principale Sottoprogramma


N0010 … ; O0010 … ;
N0020 … ; N1020 … ;
N0030 M98 P1010 ; N1030 … ;
N0040 … ; N1040 … ;
N0050 … ; N1050 … ;
N0060 … ; N1060 M99 P0060 ;

 Uso di M99 nel pro- Se M99 viene eseguito nel programma principale, il controllo ritorna
gramma principale all’inizio dello stesso programma. Per esempio, se in una appropriata
posizione del programma viene inserito un blocco ’/M99;’ e il salto
blocco opzionale non è attivo, il comando M99 viene eseguito, il
controllo ritorna all’inizio e il programma principale viene rieseguito. Se
il salto blocco opzionale è attivo, il comando M99 non viene eseguito e
il controllo passa al blocco successivo. Se viene programmato /M99Pn;
il controllo non torna all’inizio del programma, ma al blocco il cui numero
di sequenza è “n”. Il tempo di elaborazione richiesto per il ritorno al
blocco specificato è considerevolmente più lungo di quello del ritorno
all’inizio.

N0010 … ;
N0020 … ;
N0030 … ;
Salto blocco opzionale N0040 … ;
OFF
N0050 … ;
/ N0060 M99 P0030 ; Salto blocco opzionale
ON
N0070 … ;
N0080 M02 ;

179
12. CONFIGURAZIONE DEL
PROGRAMMA PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Esecuzione indipendente E’ possibile comandare l’esecuzione di un sottoprogramma


di un sottoprogramma specificandone la ricerca dalla tastiera MDI come si fa per i programmi
principali. (Vedere III 9.3 per la ricerca.) In questo caso, M99 restituisce
il controllo all’inizio del sottoprogramma e questo viene rieseguito. Se
viene eseguito M99Pn, il controllo ritorna al blocco specificato con n. In
queste condizioni, se si vuole arrestare l’esecuzione, inserire un /M02 o
un /M30 nel punto appropriato. Quando viene disattivato il salto blocco
opzionale, questo comando viene eseguito, mettendo fine all’esecuzione
del sottoprogramma.
N1010 … ;
N1020 … ;
N1030 … ;
Salto blocco opzionale
/ N1040 M02 ; ON
N1050 M99 P1020 ;

180
12. CONFIGURAZIONE DEL
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMA

12.4 La funzione numero programma di 8 cifre permette di specificare il


numero programma usando 8 cifre dopo l’indirizzo O (da O00000001 a
NUMERO O99999999).
PROGRAMMA DI 8
CIFRE
Spiegazioni
 Disabilitazione E’ possibile disabilitare l’editazione dei sottoprogrammi da O00008000
dell’editazione dei a O00008999, da O00009000 a O00009999, da O80000000 a
programmi O89999999, e da O90000000 a O99999999.
Parametro Programmi la cui editazione è disabilitata
NE8(N.3202#0) O00008000 – O00008999
NE9(N.3202#4) O00009000 – O00009999
PRG8E(N.3204#3) O80000000 – O89999999
PRG9E(N.3204#4) O90000000 – O99999999

NOTA
Se la parola chiave specificata per la funzione password
(vedere la sezione III–9.9) non è corretta, l’impostazione di
NE9 (bit 3 del parametro N. 3202) e PRG9E (bit 4 del
parametro N. 3204) non può essere modificata.

 Nome del file Per l’emissione dei programmi tramite la specifica di un intervallo (primo
e ultimo numero programma) i file sono denominati come segue:
Se vengono specificati O00000001 e O00123456:
”O00000001–G”
Se vengono specificati O12345678 e O45678900:
”O12345678–G”
SE è applicato il controllo di 2 percorsi, il nome del file per il primo
percorso avrà il suffisso ”–1” e quello del file per il secondo percorso avrà
il suffisso ”–2”.

 Programmi speciali I numeri dei sottoprogrammi speciali possono essere cambiati usando il
bit 5 (SPPR) del parametro N. 3204.
1) Richiamo macro tramite codice G
Parametro usato per la Numero programma
specifica del codice G
Se SPPR = 0 Se SPPR = 1
N.6050 O00009010 O90009010
N.6051 O00009011 O90009011
N.6052 O00009012 O90009012
N.6053 O00009013 O90009013
N.6054 O00009014 O90009014
N.6055 O00009015 O90009015
N.6056 O00009016 O90009016
N.6057 O00009017 O90009017
N.6058 O00009018 O90009018
N.6059 O00009019 O90009019

181
12. CONFIGURAZIONE DEL
PROGRAMMA PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

2) Richiamo macro tramite codice M


Parametro usato per la Numero programma
specifica del codice M
Se SPPR = 0 Se SPPR = 1
N.6080 O00009020 O90009020
N.6081 O00009021 O90009021
N.6082 O00009022 O90009022
N.6083 O00009023 O90009023
N.6084 O00009024 O90009024
N.6085 O00009025 O90009025
N.6086 O00009026 O90009026
N.6087 O00009027 O90009027
N.6088 O00009028 O90009028
N.6089 O00009029 O90009029

3) Richiamo sottoprogramma tramite codice M


Parametro usato per la Numero programma
specifica del codice M
Se SPPR = 0 Se SPPR = 1
N.6071 O00009001 O90009001
N.6072 O00009002 O90009002
N.6073 O00009003 O90009003
N.6074 O00009004 O90009004
N.6075 O00009005 O90009005
N.6076 O00009006 O90009006
N.6077 O00009007 O90009007
N.6078 O00009008 O90009008
N.6079 O00009009 O90009009

4) Richiamo macro tramite codice T


Parametro usato per la Numero programma
specifica del codice M
Se SPPR = 0 Se SPPR = 1
TCS(N.6001#5) O00009000 O90009000

5) Richiamo macro tramite codice ASCII


Parametro usato per la Numero programma
specifica del codice ASCII
Se SPPR = 0 Se SPPR = 1
N.6090 O00009004 O90009004
N.6091 O00009005 O90009005

182
12. CONFIGURAZIONE DEL
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMA

6) Funzione dati degli schemi di lavorazione


Numeri programma
Se SPPR = 0 Se SPPR = 1
O00009500 O90009500
O00009501 O90009501
O00009502 O90009502
O00009503 O90009503
O00009504 O90009504
O00009505 O90009505
O00009506 O90009506
O00009507 O90009507
O00009508 O90009508
O00009509 O90009509
O00009510 O90009510

 Ricerca numero E’ possibile usare segnali in ingresso dall’esterno per la ricerca del
programma dall’esterno numero programma. E’ possibile selezionare un programma registrato
nella memoria del CNC immettendo dall’esterno un numero programma
compreso fra 1 e 99999999. Per i dettagli consultare il manuale del
costruttore della macchina utensile.

Limitazioni
 Richiamo di Questa funzione disabilita il richiamo di sottoprogrammi, a meno che non
sottoprogrammi si usi il formato nastro FS15 (vedere la sezione II–19). Questa limitazione
vale anche per il richiamo di sottoprogrammi residenti su un supporto
esterno (M198).

(Esempio)

M98 P12345678 ;
Numero sottoprogramma

 DNC Il numero di programma O8 cifre non può essere usato in DNC1, DNC2,
ethernet, data server, open CNC e funzione conversazionale grafica.

183
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA

13 PROGRAMMAZIONE


 Questo capitolo descrive le seguenti funzioni:
13.1 CICLI FISSI
13.2 MASCHIATURA RIGIDA
13.3 CICLI FISSI DI RETTIFICA (PER RETTIFICATRICI)
13.5 COMPENSAZIONE USURA MOLA CON RAVVIVATURA
CONTINUA
13.6 RETTIFICA LUNGO IL PROFILO DEL PEZZO (PER RETTIFIĆ
CATRICI)
13.7 SMUSSI E RACCORDI OPZIONALI
13.8 FUNZIONE DI MOVIMENTO ESTERNO
13.9 COPIA DELLA FIGURA (G72.1, G72.2)
13.10 CONVERSIONE DELLE COORDINATE NELLO SPAZIO
(G68, G69)
13.11 FUNZIONE DI INDEXAGGIO DELLA TAVOLA ROTANTE

184
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

13.1 I cicli fissi semplificano la programmazione consentendo di specificare


con un solo blocco operazioni che altrimenti richiederebbero più blocchi
CICLI FISSI di programma.
La tabella 13.1 (a) elenca i cicli fissi.

      
Codice Foratura Operazione al fondo Ritrazione
Applicazione
G (Direzione –Z) del foro (Direzione +Z )
G73 Avanzamento intermittente – Rapido Foratura a tratti ad alta velocità

G74 Avanzamento Sosta – Mandrino in senso orario Avanzamento Maschiatura sinistrorsa

G76 Avanzamento Arresto orientato del mandrino Rapido Alesatura fine

G80 – – – Cancella

G81 Avanzamento – Rapido Foratura, centratura

G82 Avanzamento Sosta Rapido Foratura, allargamento foro

G83 Avanzamento intermittente – Rapido Foratura a tratti

G84 Avanzamento Sosta – Mandrino in senso antiorario Avanzamento Maschiatura

G85 Avanzamento – Avanzamento Alesatura

G86 Avanzamento Arresto mandrino Rapido Alesatura

G87 Avanzamento Mandrino in senso orario Rapido Alesatura posteriore

G88 Avanzamento Sosta – Arresto mandrino Manuale Alesatura

G89 Avanzamento Sosta Avanzamento Alesatura

185
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

  Un ciclo fisso consiste delle sei operazioni seguenti (Fig. 13.1 (a)):
Operazione 1 Posizionamento degli assi X e Y
(incluso un asse addizionale)
Operazione 2 Movimento in rapido al punto R
Operazione 3 Esecuzione del foro
Operazione 4 Operazione al fondo del foro
Operazione 5 Ritorno al punto R
Operazione 6 Ritorno in rapido al punto iniziale

Operazione 1
Livello iniziale

Operazione 2 Operazione 6

Livello del punto R

Operazione 5
Operazione 3

Rapido
Operazione 4 Avanzamento

       

 Piano di posizionamento Il piano di posizionamento è determinato da G17, G18 e G19. Gli assi di
posizionamento sono gli assi diversi dall’asse di foratura.

 Asse di foratura Benché i cicli fissi includano, oltre alle operazioni di foratura, operazioni
di maschiatura e di barenatura, per fare riferimento alle operazioni
eseguite dai cicli fissi verrà usato il termine generico foratura. L’asse di
foratura è l’asse base (X, Y, Z) che non appartiene al piano di
posizionamento, o un asse ad esso parallelo. L’indirizzo asse specificato
nel blocco che comanda il ciclo fisso (G73 – G89) determina se per la
foratura viene usato l’asse base o un asse parallelo. Se l’indirizzo asse non
è specificato, come asse di foratura viene assunto l’asse base.


             
Codice G Piano di posizionamento Asse di foratura
G17 Piano Xp–Yp Zp
G18 Piano Zp–Xp Yp
G19 Piano Yp–Zp Xp

Xp: Asse X o asse parallelo all’asse X


Yp: Asse Y o asse parallelo all’asse Y
Zp: Asse Z o asse parallelo all’asse Z

186
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

 Assumiamo che U, V e W siano gli assi paralleli a X, Y e Z,


rispettivamente. Questa condizione è specificata dal parametro N. 1022.

G17 G81 ..... Z __ : L'asse Z è l'asse di foratura


G17 G81 ..... W __ : L'asse W è l'asse di foratura
G18 G81 ..... Y __ : L'asse Y è l'asse di foratura
G18 G81 ..... V __ : L'asse V è l'asse di foratura
G19 G81 ..... X __ : L'asse X è l'asse di foratura
G19 G81 ..... U __ : L'asse U è l'asse di foratura

G17, G18 e G19 possono essere specificati in un blocco diverso da quello


che comanda il ciclo fisso.

DIFFIDA
La commutazione dell’asse di foratura deve essere
eseguita solo dopo aver cancellato il ciclo fisso.

NOTA
E’ possibile impostare un parametro (N. 5101#0, FXY) in
modo che l’asse di foratura sia sempre l’asse Z.
Quando FXY = 0, l’asse Z è sempre l’asse di foratura.

 Entità del movimento L’entità del movimento lungo l’asse di foratura varia a seconda del modo
lungo l’asse di foratura G90 o G91:
(G90/G91)
G90 (Comando Assoluto) G91 (Comando Incrementale)

R
Punto R Punto R
Z=0 Z

Punto Z
Punto Z Z

 Modo foratura G73, G74, G76 e G81 – G89 sono codici G modali e rimangono attivi
finché non vengono cancellati. Quando è attivo uno di questi codici G lo
stato corrente è il modo foratura. Una volta specificati i dati di foratura
nel modo foratura, tali dati rimangono validi finché non vengono
modificati o cancellati. Specificare tutti i dati di foratura necessari
all’inizio del ciclo fisso; Durante l’esecuzione del ciclo fisso, specificare
solo le eventuali modifiche.

187
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Livello del punto di Quando l’utensile raggiunge il fondo del foro, l’utensile stesso può essere
ritorno G98/G99 riportato al punto R o al punto corrispondente al livello iniziale. Queste
operazioni si specificano con G98 e G99. Il movimento dell’utensile con
G98 o G99 è illustrato qui sotto. Generalmente, G99 si usa per la prima
operazione di foratura e G98 si usa per l’ultima operazione di foratura.
Anche se la foratura viene eseguita nel modo G99, il livello iniziale non
cambia.
G98(Ritorno al livello iniziale) G99(Ritorno al livello del punto R)

Livello iniziale

Livello del
punto R

 Ripetizione del ciclo fisso Quando con lo stesso ciclo fisso devono essere eseguiti più fori
equidistanti, è possibile specificare il numero delle ripetizioni con
l’indirizzo K. K è valido per il solo blocco in cui è specificato. Specificare
la posizione del primo foro con un comando incrementale (modo G91).
Se la posizione del primo foro è specificata con un comando assoluto
(modo G90), il foro viene eseguito più volte nello stesso punto.

Valore massimo del comando K (numero di ripetizioni): 9999

Se viene specificato K0 i dati di foratura vengono memorizzati, ma la


foratura non viene eseguita.
 Cancellazione del ciclo Per cancellare un ciclo fisso, usare G80 o un codice G del gruppo 01.
fisso 

  
 : Posizionamento in rapido
 : Interpolazione lineare
 : Interpolazione circolare o elicoidale in senso orario
 : Interpolazione circolare o elicoidale in senso antiorario
 : Posizionamento unidirezionale (quando il bit MDL (bit 0 del pa-
rametro 5431) è 1)
 Simboli usati nelle figure Le sezioni che seguono descrivono ciascun ciclo fisso. Le figure
che illustrano i cicli fissi contenute in queste descrizioni usano i seguenti simboli:

Rapido (Posizionamento G00)


Avanzamento in lavoro (Interpolazione lineare G01)
Avanzamento manuale
OSS Arresto orientato del mandrino
(Il mandrino si ferma in una posizione fissa)
Spostamento (G00)
P Sosta

188
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

13.1.1 Questo ciclo esegue una foratura a tratti ad alta velocità. L’avanzamento
Ciclo di foratura a intermittente agevola la rimozione dei trucioli.
tratti ad alta velocità
(G73)

G73 X_ Y_ Z_ R_ Q_ F_ K_ ;
X_ Y_ : Posizione del foro
Z_ : Distanza dal punto R al fondo del foro
R_ : Distanza dal livello iniziale al punto R
Q_ : Entità di ciascun tratto di avanzamento in lavoro dell’asse Z
F_ : Velocità di avanzamento
K_ : Numero di ripetizioni

G73 (G98) G73 (G99)

Livello iniziale

Punto R Punto R Livello del punto R

q q
d d

q q
d d

q q

Punto Z Punto Z

189
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Spiegazioni Il ciclo di foratura a tratti ad alta velocità esegue un avanzamento


intermittente lungo l’asse Z semplificando l’evacuazione dei trucioli e
permettendo di usare un valore di ritrazione assai piccolo; si ottiene così
una lavorazione molto efficiente.
L’entità della ritrazione “d” si imposta con il parametro N. 5114.
L’utensile viene ritirato in rapido.
Prima di specificare G73, comandare la rotazione del mandrino usando
una funzione miscellanea (codice M). Quando G73 e un codice M sono
specificati nello stesso blocco, il codice M è eseguito al primo
posizionamento. Poi viene eseguita la seconda operazione del ciclo.
Se è specificato il numero di ripetizioni K, il codice M viene eseguito solo
per il primo foro; per il secondo foro e per i fori successivi, il codice M
non è eseguito.
Se è specificata una correzione lunghezza utensile (G43, G44 o G49), la
correzione è applicata al momento del posizionamento sul punto R.

Limitazioni
 Cambiamento dell’asse Prima di cambiare l’asse di foratura, cancellare il ciclo fisso.
di foratura

 Foratura In un blocco che non contiene comandi asse, X, Y, Z, R o un altro asse,


la foratura non viene eseguita.

 Q/R Specificare Q e R in blocchi che eseguono la foratura. Se sono specificati


in blocchi senza foratura, questi valori non sono memorizzati come dati
modali.

 Cancellazione Non specificare un codice G del gruppo 01 (da G00 a G03 o G60 (quando
il bit MDL (bit 0 del parametro 5431) è 1)) e G73 nello stesso blocco. Se
sono specificati insieme, G73 è cancellato.

 Correzioni utensile Nel modo ciclo fisso, le correzioni utensile sono ignorate.

Esempi M3 S2000 ; Comanda la rotazione del mandrino.

G90 G99 G73 X300. Y-250. Z-150. R-100. Q15. F120. ;


Posizionamento, primo foro, ritorno al punto R.
Y-550. ; Posizionamento, secondo foro, ritorno al punto R.
Y-750. ; Posizionamento, terzo foro, ritorno al punto R.
X1000. ; Posizionamento, quarto foro, ritorno al punto R.
Y-550. ; Posizionamento, quinto foro, ritorno al punto R.
G98 Y-750. ; Posizionamento, sesto foro, ritorno al livello
iniziale.
G80 G28 G91 X0 Y0 Z0 ; Ritorno al punto di riferimento.
M5 ; Arresto del mandrino.

190
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

13.1.2 Questo ciclo esegue una maschiatura sinistrorsa. Nella maschiatura


Ciclo di maschiatura sinistrorsa, quando viene raggiunto il fondo del foro il mandrino ruota in
senso orario.
sinistrorsa (G74)

 
G74 X_ Y_ Z_ R_ P_ F_ K_ ;
X_ Y_ : Posizione del foro
Z_ : Distanza dal punto R al fondo del foro
R_ : Distanza dal livello iniziale al punto R
P_ : Tempo di sosta al fondo del foro
F_ : Velocità di avanzamento
K_ : Numero di ripetizioni

G74 (G98) G74 (G99)

Livello iniziale
Mandrino
in senso
antiorario
Mandrino P
in senso
Livello del
Punto R P antiorario Punto R
punto R

P Punto Z
Punto Z
P
Mandrino in senso orario
Mandrino in senso orario


   La maschiatura viene eseguita ruotando il mandrino in senso antiorario.
Quando viene raggiunto il fondo del foro, il mandrino ruota in senso
orario per il ritiro dell’utensile. Questo crea una maschiatura sinistrorsa.

Durante l’esecuzione del ciclo G74, la regolazione della velocità di


avanzamento viene ignorata e feed hold non arresta la macchina fino al
completamento dell’operazione di ritorno.
Prima di specificare G74, comandare la rotazione in senso antiorario del
mandrino usando una funzione miscellanea (codice M).
Quando G74 e un codice M sono specificati nello stesso blocco, il codice
M è eseguito al primo posizionamento. Poi viene eseguita la seconda
operazione del ciclo.
Se è specificato il numero di ripetizioni K, il codice M viene eseguito solo
per il primo foro; per il secondo foro e per i fori successivi, il codice M
non è eseguito.
Se è specificata una correzione lunghezza utensile (G43, G44 o G49), la
correzione è applicata al momento del posizionamento sul punto R.

191
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Limitazioni
 Cambiamento dell’asse Prima di cambiare l’asse di foratura, cancellare il ciclo fisso.
di foratura
 Foratura In un blocco che non contiene comandi asse, X, Y, Z, R o un altro asse,
la foratura non viene eseguita.

 R Specificare R in blocchi che eseguono la foratura. Se è specificato in


blocchi senza foratura, questo valore non è memorizzato come dato
modale.

 Cancellazione Non specificare un codice G del gruppo 01 (da G00 a G03 o G60 (quando
il bit MDL (bit 0 del parametro 5431) è 1)) e G74 nello stesso blocco. Se
sono specificati insieme, G74 è cancellato.

 Correzioni utensile Nel modo ciclo fisso, le correzioni utensile sono ignorate.

Esempi M4 S100; Comanda la rotazione del mandrino.


G90 G99 G74 X300. Y-250. Z-150. R-120. F120. ;
Posizionamento, prima maschiatura, ritorno al punto R.
Y-550. ; Posizionamento,seconda maschiat., ritorno al punto R.
Y-750. ; Posizionamento, terza maschiatura, ritorno al punto R.
X1000. ; Posizionamento, quarta maschiat., ritorno al punto R.
Y-550. ; Posizionamento,quintamaschiatura,ritornoalpuntoR.
G98 Y-750. ; Posizionamento, sesta maschiatura, ritorno al livello
iniziale.
G80 G28 G91 X0 Y0 Z0 ; Ritorno al punto di riferimento.
M5 ; Arresto del mandrino.

192
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

13.1.3 Questo ciclo esegue una barenatura di precisione. Quando viene


Ciclo di barenatura raggiunto il fondo del foro, il mandrino si ferma e l’utensile viene
allontanato dalla superficie del pezzo prima di essere ritirato.
fine (G76)


G76 X_ Y_ Z_ R_ Q_ P_ F_ K_ ;
X_ Y_ : Posizione del foro
Z_ : Distanza dal punto R al fondo del foro
R_ : Distanza dal livello iniziale al punto R
Q_ : Entità dell’allontanamento al fondo del foro
P_ : Tempo di sosta al fondo del foro
F_ : Velocità di avanzamento
K_ : Numero di ripetizioni

G76 (G98) G76 (G99)

Mandrino in Mandrino in
senso orario senso orario
Arresto orientato mandrino Livello ini-
ziale
Utensile Livello del
punto R
Punto R Punto R

P P
OSS Punto Z OSS q Punto Z
q
Entità dello
spostamento

DIFFIDA
Q (entità dell’allontanamento al fondo del foro) è modale.
Dato che serve anche per specificare la lunghezza di
ciascun tratto di avanzamento con G73 e G83, specificarlo
facendo molta attenzione.

193
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Spiegazioni Al fondo del foro viene eseguito un arresto orientato del mandrino,
l’utensile si allontana dalla superficie del pezzo con un movimento in
direzione opposta alla punta dell’utensile stesso e poi viene ritirato.
Questo assicura una barenatura precisa ed efficiente, senza scalfire la
superficie del pezzo.
Prima di specificare G76, comandare la rotazione del mandrino usando
una funzione miscellanea (codice M).
Quando G76 e un codice M sono specificati nello stesso blocco, il codice
M è eseguito al primo posizionamento. Poi viene eseguita la seconda
operazione del ciclo.
Se è specificato il numero di ripetizioni K, il codice M viene eseguito solo
per il primo foro; per il secondo foro e per i fori successivi, il codice M
non è eseguito.
Se è specificata una correzione lunghezza utensile (G43, G44 o G49), la
correzione è applicata al momento del posizionamento sul punto R.

Limitazioni
 Cambiamento dell’asse Prima di cambiare l’asse di foratura, cancellare il ciclo fisso.
di foratura
 Foratura In un blocco che non contiene comandi asse, X, Y, Z, R o un altro asse,
l’alesatura non viene eseguita.

 Q/R Il valore di Q è sempre positivo. Se viene specificato un valore negativo,


il segno viene ignorato. La direzione di allontanamento si specifica con
i bit 4 (RD1) e 5 (RD2) del parametro N. 5101. Specificare Q e R in
blocchi che eseguono la foratura. Se sono specificati in blocchi senza
foratura, questi valori non sono memorizzati come dati modali.

 Cancellazione Non specificare un codice G del gruppo 01 (da G00 a G03 o G60 (quando
il bit MDL (bit 0 del parametro 5431) è 1)) e G76 nello stesso blocco. Se
sono specificati insieme, G76 è cancellato.

 Correzioni utensile Nel modo ciclo fisso, le correzioni utensile sono ignorate.

Esempi M3 S500; Comanda la rotazione del mandrino.


G90 G99 G76 X300. Y-250. Posizionamento, primo foro, ritorno al punto R.
Z-150. R-120. Q5. Orientamento al fondo del foro e allontanamento
di 5mm.
P1000 F120. ; Sosta di un secondo al fondo del foro.
Y-550. ; Posizionamento, secondo foro, ritorno al punto R.
Y-750. ; Posizionamento, terzo foro, ritorno al punto R.
X1000. ; Posizionamento, quarto foro, ritorno al punto R.
Y-550. ; Posizionamento, quinto foro, ritorno al punto R.
G98 Y-750. ; Posizionamento, sesto foro, ritorno al livello
iniziale.
G80 G28 G91 X0 Y0 Z0 ; Ritorno al punto di riferimento.
M5 ; Arresto del mandrino.

194
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

13.1.4 Questo ciclo si usa per la foratura normale. L’avanzamento in lavoro viene
Ciclo di foratura, eseguito fino al fondo del foro. Poi l’utensile viene ritirato in rapido.
ciclo di centratura
(G81)
 
G81 X_ Y_ Z_ R_ F_ K_ ;
X_ Y_ : Posizione del foro
Z_ : Distanza dal punto R al fondo del foro
R_ : Distanza dal livello iniziale al punto R
F_ : Velocità di avanzamento
K_ : Numero di ripetizioni

G81 (G98) G81 (G99)

Livello iniziale

Punto R Punto R Livello del


punto R

Punto Z Punto Z


   G81 esegue il posizionamento nel piano XY, muove in rapido l’utensile
portandolo sul punto R ed esegue la foratura dal punto R al punto Z.
Completata la foratura, l’utensile viene ritirato in rapido.
Prima di specificare G81, comandare la rotazione del mandrino usando
una funzione miscellanea (codice M).
Quando G81 e un codice M sono specificati nello stesso blocco, il codice
M è eseguito al primo posizionamento. Poi viene eseguita la seconda
operazione del ciclo.
Se è specificato il numero di ripetizioni K, il codice M viene eseguito solo
per il primo foro; per il secondo foro e per i fori successivi, il codice M
non è eseguito.
Se è specificata una correzione lunghezza utensile (G43, G44 o G49), la
correzione è applicata al momento del posizionamento sul punto R.

195
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Limitazioni
 Cambiamento dell’asse Prima di cambiare l’asse di foratura, cancellare il ciclo fisso.
di foratura

 Foratura In un blocco che non contiene comandi asse, X, Y, Z, R o un altro asse,


la foratura non viene eseguita.

 R Specificare R in blocchi che eseguono la foratura. Se è specificato in


blocchi senza foratura, questo valore non è memorizzato come dato
modale.

 Cancellazione Non specificare un codice G del gruppo 01 (da G00 a G03 o G60 (quando
il bit MDL (bit 0 del parametro 5431) è 1)) e G81 nello stesso blocco. Se
sono specificati insieme, G81 è cancellato.

 Correzioni utensile Nel modo ciclo fisso, le correzioni utensile sono ignorate.

Esempi M3 S2000; Comanda la rotazione del mandrino.


G90 G99 G81 X300. Y-250. Z-150. R-100. F120. ;
Posizionamento, primo foro, ritorno al punto R.
Y-550. ; Posizionamento, secondo foro, ritorno al punto R.
Y-750. ; Posizionamento, terzo foro, ritorno al punto R.
X1000. ; Posizionamento, quarto foro, ritorno al punto R.
Y-550. ; Posizionamento, quinto foro, ritorno al punto R.
G98 Y-750. ; Posizionamento, sesto foro, ritorno al livello iniziale.
G80 G28 G91 X0 Y0 Z0 ; Ritorno al punto di riferimento.
M5 ; Arresto del mandrino.

196
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

13.1.5 Questo ciclo si usa per la foratura normale. L’avanzamento in lavoro viene
Ciclo di foratura, eseguito fino al fondo del foro. Al fondo del foro viene eseguita una sosta,
poi l’utensile viene ritirato in rapido. Questo ciclo permette di eseguire
ciclo di allargamento fori più precisi riguardo alla profondità.
del foro (G82)

 
G82 X_ Y_ Z_ R_ P_ F_ K_ ;
X_ Y_ : Posizione del foro
Z_ : Distanza dal punto R al fondo del foro
R_ : Distanza dal livello iniziale al punto R
P_ : Tempo di sosta al fondo del foro
F_ : Velocità di avanzamento
K_ : Numero di ripetizioni

G82 (G98) G82 (G99)

Livello iniziale

Punto R Punto R Livello del


punto R

P Punto Z Punto Z
P


   G82 esegue il posizionamento nel piano XY, muove in rapido l’utensile
portandolo sul punto R ed esegue la foratura dal punto R al punto Z.
Completata la foratura, viene eseguita una sosta e poi l’utensile viene
ritirato in rapido.
Prima di specificare G82, comandare la rotazione del mandrino usando
una funzione miscellanea (codice M).
Quando G82 e un codice M sono specificati nello stesso blocco, il codice
M è eseguito al primo posizionamento. Poi viene eseguita la seconda
operazione del ciclo.
Se è specificato il numero di ripetizioni K, il codice M viene eseguito solo
per il primo foro; per il secondo foro e per i fori successivi, il codice M
non è eseguito.
Se è specificata una correzione lunghezza utensile (G43, G44 o G49), la
correzione è applicata al momento del posizionamento sul punto R.

197
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Limitazioni
 Cambiamento dell’asse Prima di cambiare l’asse di foratura, cancellare il ciclo fisso.
di foratura
 Foratura In un blocco che non contiene comandi asse, X, Y, Z, R o un altro asse,
la foratura non viene eseguita.

 R Specificare R in blocchi che eseguono la foratura. Se è specificato in


blocchi senza foratura, questo valore non è memorizzato come dato
modale.

 Cancellazione Non specificare un codice G del gruppo 01 (da G00 a G03 o G60 (quando
il bit MDL (bit 0 del parametro 5431) è 1)) e G82 nello stesso blocco. Se
sono specificati insieme, G82 è cancellato.

 Correzioni utensile Nel modo ciclo fisso, le correzioni utensile sono ignorate.

Esempi M3 S2000; Comanda la rotazione del mandrino.


G90 G99 G82 X300. Y-250. Z-150. R-100. P1000 F120. ;
Posizionamento, primo foro, sosta di 1 s al fondo
del foro e ritorno al punto R.
Y-550. ; Posizionamento, secondo foro, ritorno al punto R.
Y-750. ; Posizionamento, terzo foro, ritorno al punto R.
X1000. ; Posizionamento, quarto foro, ritorno al punto R.
Y-550. ; Posizionamento, quinto foro, ritorno al punto R.
G98 Y-750. ; Posizionamento, sesto foro, ritorno al livello iniziale.
G80 G28 G91 X0 Y0 Z0 ; Ritorno al punto di riferimento.
M5 ; Arresto del mandrino.

198
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

13.1.6 Questo ciclo esegue la foratura a tratti. Esso esegue un avanzamento


Ciclo di foratura a intermittente fino al fondo del foro con rimozione dei trucioli.
tratti (G83)

 
G83 X_ Y_ Z_ R_ Q_ F_ K_ ;
X_ Y_ : Posizione del foro
Z_ : Distanza dal punto R al fondo del foro
R_ : Distanza dal livello iniziale al punto R
Q_ : Entità di ciascun tratto di avanzamento in lavoro dell’asse Z
F_ : Velocità di avanzamento
K_ : Numero di ripetizioni

G83 (G98) G83 (G99)

Livello iniziale

Punto R Punto R Livello del punto R

q d q d

q d q d

q q
Punto Z Punto Z


   Q rappresenta la profondità di ciascun avanzamento in lavoro. Deve
sempre essere specificato come valore incrementale.
A partire dal secondo passo di foratura, l’utensile va in rapido fino a un
punto che si trova alla distanza d dal punto in cui è terminato il passo di
foratura precedente, poi viene di nuovo eseguito l’avanzamento in lavoro.
La distanza d si specifica con il parametro N. 5115.
Q deve sempre essere positivo. I valori negativi sono ignorati.
Prima di specificare G83, comandare la rotazione del mandrino usando
una funzione miscellanea (codice M).
Quando G83 e un codice M sono specificati nello stesso blocco, il codice
M è eseguito al primo posizionamento. Poi viene eseguita la seconda
operazione del ciclo.
Se è specificato il numero di ripetizioni K, il codice M viene eseguito solo
per il primo foro; per il secondo foro e per i fori successivi, il codice M
non è eseguito.
Se è specificata una correzione lunghezza utensile (G43, G44 o G49), la
correzione è applicata al momento del posizionamento sul punto R.

199
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Limitazioni
 Cambiamento dell’asse Prima di cambiare l’asse di foratura, cancellare il ciclo fisso.
di foratura

 Foratura In un blocco che non contiene comandi asse, X, Y, Z, R o un altro asse,


la foratura non viene eseguita.

 Q/R Specificare Q e R in blocchi che eseguono la foratura. Se sono specificati


in blocchi senza foratura, questi valori non sono memorizzati come dati
modali.

 Cancellazione Non specificare un codice G del gruppo 01 (da G00 a G03 o G60 (quando
il bit MDL (bit 0 del parametro 5431) è 1)) e G83 nello stesso blocco. Se
sono specificati insieme, G83 è cancellato.

 Correzioni utensile Nel modo ciclo fisso, le correzioni utensile sono ignorate.

Esempi M3 S2000; Comanda la rotazione del mandrino.


G90 G99 G83 X300. Y-250. Z-150. R-100. Q15. F120. ;
Posizionamento, primo foro, ritorno al punto R.
Y-550. ; Posizionamento, secondo foro, ritorno al punto R.
Y-750. ; Posizionamento, terzo foro, ritorno al punto R.
X1000. ; Posizionamento, quarto foro, ritorno al punto R.
Y-550. ; Posizionamento, quinto foro, ritorno al punto R.
G98 Y-750. ; Posizionamento, sesto foro, ritorno al livello
iniziale.
G80 G28 G91 X0 Y0 Z0 ; Ritorno al punto di riferimento.
M5 ; Arresto del mandrino.

200
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

13.1.7 Viene utilizzato un albero con la funzione di rilevazione della coppia di


Ciclo di foratura a sovraccarico e, quando si alza il segnale di rilevazione della coppia di
sovraccarico (segnale di salto), l’utensile viene ritirato. La foratura
tratti con rilevazione riprende dopo che sono state cambiate la velocità del mandrino e la
del sovraccarico profondità di taglio. In questo ciclo di foratura a tratti, questi passi
(G83) vengono ripetuti. Questo modo del ciclo di foratura a tratti si seleziona
con il codice M specificato nel parametro N. 5163. Il ciclo può essere
avviato comandando G83 in questo modo operativo. Questo modo è
cancellato quando viene comandato G80 o viene eseguito un reset.

G83 X_ Y_ Z_ R_ Q_ F_ I_ K_ P_ ;

X_ Y_ : Posizione del foro


Z_ : Distanza dal punto R al fondo del foro
R_ : Distanza dal livello iniziale al punto R
Q_ : Entità di ciascun tratto di avanzamento in lavoro dell’asse Z
F_ : Velocità di avanzamento
I_ : Velocità del movimento in avanti o all’indietro (stesso formato di F)
(Se è omesso, vengono assunti i valori specificati con i parametri
N. 5172 e 5173.)
K_ : Numero di ripetizioni (se richiesto)
P_ : Tempo di sosta al fondo del foro (Se è omesso, viene assunto P0.)

G83(G98) G83(G99)

Livello iniziale

Punto R Punto R

Q Q
∆ ∆

∆ ∆

Coppia di sovraccarico ∆ Coppia di sovraccarico ∆


Punto Z Punto Z
Sosta Sosta

∆ : Distanza di sicurezza iniziale quando l’utensile viene ritirato al punto R


e distanza di sicurezza dal fondo del foro nel secondo tratto di foratura
e in quelli successivi (parametro N. 5174).
Q : Entità di ciascun tratto in avanzamento di lavoro

Movimento dell’utensile in rapido


Movimento dell’utensile (in avanti o all’indietro) in rapido durante il
( ) ciclo specificato dai parametri
Movimento dell’utensile alla velocità di avanzamento programmata

201
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Spiegazioni
D Operazioni del ciclo
* Posizionamento lungo gli assi X e Y
* Posizionamento al punto R sull'asse Z
* Foratura lungo l'asse Z (prima foratura, profondità di taglio Q, incrementale)
Ritiro (fondo del foro → distanza di sicurezza n, incrementale)
Ritiro (fondo del foro → punto R)
Avvicinamento (punto R → punto alla distanza n dal fondo del foro)
Foratura (seconda foratura e successive, profondità di taglio Q +n ,
incrementale)
* Sosta
* Ritorno al punto R (o al punto finale) lungo l'asse Z, fine del ciclo
L’accelerazione/decelerazione durante l’avvicinamento e il ritiro è con-
trollata in base alla costante di tempo per l’accelerazione/decelerazione
in lavoro. Quando viene eseguito il ritiro, la posizione viene controllata
al punto R.

D Specifica del codice M Quando viene specificato il codice M del parametro 5163, il sistema entra
nel modo foratura a tratti con rilevazione del sovraccarico. Questo codice
M non attende il segnale FIN. Fare particolare attenzione quando si
programma questo codice in un blocco contenente un altro codice M.

(Esempio) Mjj M03 ; → Attende il segnale FIN


M03 Mjj ; → Non attende il segnale FIN

D Specifica del codice G Quando viene specificato G83 nel modo foratura a tratti con rilevazione
del sovraccarico, viene avviato questo ciclo.
Questo codice G modale rimane invariato finché non vengono
programmati un altro ciclo fisso o un codice G che cancella il ciclo fisso.
Questo elimina la necessità di specificare i dati di foratura in tutti i
blocchi, se deve essere ripetuta la stessa foratura.

D Segnale di processo In questo ciclo viene alzato uno specifico segnale dopo il posizionamento
in corso lungo gli assi X e Y. Questo segnale continua durante il posizionamento
dell’asse di foratura sul punto R e termina dopo il ritorno al punto R o al
livello iniziale. Per i dettagli, consultare il manuale del costruttore della
macchina utensile.

D Segnale di rilevazione Come segnale di rilevazione della coppia di sovraccarico, è usato un


della coppia di segnale di salto. Il segnale di salto è effettivo mentre l’utensile è in
sovraccarico avvicinamento o in foratura e la punta dell’utensile è fra i punti R e Z.
(Questo segnale provoca il ritiro dell’utensile.) Per i dettagli, consultare
il manuale del costruttore della macchina utensile.

202
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

 Variazione delle In un ciclo G83, le condizioni di foratura variano ad ogni operazione di


condizioni di taglio foratura (avvicinamento → foratura → ritiro). I bit 1 e 2 del parametro N.
5160 permettono di sopprimere la variazione delle condizioni di foratura.
1. Variazione della velocità di avanzamento
La velocità di avanzamento programmata con il codice F varia per ogni
operazione di foratura successiva alla prima. I parametri 5166 e 5167
specificano rispettivamente il tasso di variazione applicato quando
nell’operazione precedente si è alzato o non si è alzato il segnale di
salto.
Velocità di avanzamento = F x a

<Prima foratura> a = 1.0


<Forature successive> a = a x b  100, dove b è il tasso
di variazione per ciascuna operazione
di foratura
Quando nella precedente operazione di foratura è stato rilevato il segnale
di salto: b = b1% (parametro N. 5166)
Quando nella precedente operazione di foratura non è stato rilevato il
segnale di salto: b = b2% (parametro N. 5167)
Se applicando il coefficiente di variazione la velocità di avanzamento
scende al di sotto del valore specificato con il parametro 5168, la
velocità di avanzamento non cambia. La velocità di avanzamento può
essere aumentata fino alla massima velocità di avanzamento.
2. Variazione della velocità del mandrino
La velocità del mandrino programmata con il codice S, varia per ogni
operazione di foratura successiva alla prima. I parametri 5164 e 5165
specificano rispettivamente il tasso di variazione applicato quando
nell’operazione precedente si è alzato o non si è alzato il segnale di
salto.
Velocità del mandrino = S x γ

<Prima foratura> γ = 1.0


<Forature successive> γ = γ x d : 100, dove d è il tasso di variazione
per ciascuna operazione di foratura
Quando nella precedente operazione di foratura è stato rilevato il segnale
di salto, b = b1% (parametro N. 5164)
Quando nella precedente operazione di foratura non è stato rilevato il
segnale di salto, b = b2% (parametro N. 5165)
Se applicando il coefficiente di variazione la velocità di avanzamento
scende al di sotto della velocità minima, la velocità del mandrino non
cambia. La velocità del mandrino può essere aumentata fino al valore
massimo del dato analogico S.
 Avvicinamento e ritiro L’avvicinamento e il ritiro dell’utensile non sono eseguiti come nel
posizionamento in rapido. Come per l’avanzamento in lavoro, le due
operazioni sono eseguite come operazioni interpolate. La velocità è
soggetta all’accelerazione/decelerazione esponenziale. La gestione vita
utensili esclude il tempo di avvicinamento e di ritiro dal calcolo della vita
utensile.

203
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Specifica dell’indirizzo I La velocità dei movimenti in avanti o all’indietro può essere specificata
con l’indirizzo I nello stesso formato dell’indirizzo F:
G83 I1000 ; → 1000 mm/min
G83 I1000. ; → 1000 mm/min

L’indirizzo I specificato con G83 rimane valido finché non viene


programmato G80 o non viene eseguito un reset.

 Funzioni specificabili In questo modo di ciclo fisso, possono essere specificate le seguenti
funzioni:
 Posizione del foro sugli assi X e Y e movimento asse
addizionale
 Operazioni e salti comandati tramite macro
 Richiamo di sottoprogrammi (gruppi di posizioni del foro)
 Commutazione assoluto/incrementale
 Rotazione del sistema di coordinate
 Scala (Questo comando non influenzerà la profondità di taglio
Q o la distanza di sicurezza d1.)
 Prova a vuoto
 Feed hold
 Blocco singolo Quando viene abilitato il funzionamento blocco a blocco, la foratura si
frema dopo ogni ritiro.

 Regolazione della La regolazione della velocità di avanzamento è abilitata durante la


velocità di avanzamento foratura, il ritiro e l’avvicinamento dell’utensile.

 Interfaccia con le Il numero dei ritiri eseguiti durante la lavorazione e il numero dei ritiri
macro istruzioni eseguiti in risposta al segnale di sovraccarico ricevuti durante la
l’esecuzione del ciclo può essere registrato nelle variabili comuni (#100
– #149) specificate nei parametri N. 5170 e N. 5171. I parametri N. 5170
e N. 5171 possono specificare un numero di variabile comune compreso
fra 100 e 149.
Parametro N. 5170: Specifica il numero della variabile comune che registra
il numero dei ritiri normali.
Parametro N. 5171: Specifica il numero della variabile comune che registra
il numero dei ritiri eseguiti in risposta al segnale di
sovraccarico.

204
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE


 N01 M03 S___ ;
N02 MVV ;
N03 G83 X_ Y_ Z_ R_ Q_ F_ I_ K_ P_ ;
N04 X_ Y_ ;
:
:
N10 G80 ;

<Descrizione di ciascun blocco>


N01 : Comanda la rotazione in avanti del mandrino e ne specifica la velocità.
N02 ; Specifica il codice M che determina l’esecuzione di G83 come ciclo di
foratura con rilevazione della coppia.
Il codice M è quello indicato dal parametro N. 5163.
N03 : Specifica il ciclo di foratura con rilevazione della coppia. I dati di foratura
(salvo K e P) vengono memorizzati ed ha inizio la foratura.
N04 : Esegue un altro foro con gli stessi dati di foratura del blocco N03.
N10 : Cancella il ciclo di foratura con rilevazione della coppia. Viene cancellato
anche il codice M specificato nel blocco N02.

13.1.8 Questo ciclo esegue la maschiatura.


Ciclo di maschiatura In questo ciclo di maschiatura, quando viene raggiunto il fondo del foro
viene invertito il senso di rotazione del mandrino.
(G84)

  
G84 X_ Y_ Z_ R_ P_ F_ K_ ;
X_ Y_ : Posizione del foro
Z_ : Distanza dal punto R al fondo del foro
R_ : Distanza dal livello iniziale al punto R
P_ : Tempo di sosta
F_ : Velocità di avanzamento
K_ : Numero di ripetizioni

G84 (G98) G84 (G99)

Livello iniziale

Mandrino in
Mandrino in senso orario
senso orario
P
Punto R Punto R Livello del
P
punto R

Punto Z Punto Z
P P

Mandrino in senso antiorario Mandrino in senso antiorario

205
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Spiegazioni La maschiatura viene eseguita ruotando il mandrino in senso orario.


Quando viene raggiunto il fondo del foro, il mandrino ruota in senso
antiorario per il ritiro dell’utensile. Questo crea una maschiatura.
Durante l’esecuzione del ciclo G84, la regolazione della velocità di
avanzamento viene ignorata e feed hold non arresta la macchina fino al
completamento dell’operazione di ritorno.
Prima di specificare G84, comandare la rotazione in senso orario del
mandrino usando una funzione miscellanea (codice M).
Quando G84 e un codice M sono specificati nello stesso blocco, il codice
M è eseguito al primo posizionamento. Poi viene eseguita la seconda
operazione del ciclo.
Se è specificato il numero di ripetizioni K, il codice M viene eseguito solo
per il primo foro; per il secondo foro e per i fori successivi, il codice M
non è eseguito.
Se è specificata una correzione lunghezza utensile (G43, G44 o G49), la
correzione è applicata al momento del posizionamento sul punto R.

Limitazioni
 Cambiamento dell’asse Prima di cambiare l’asse di foratura, cancellare il ciclo fisso.
di foratura
 Foratura In un blocco che non contiene comandi asse, X, Y, Z, R o un altro asse,
la foratura non viene eseguita.

 R Specificare R in blocchi che eseguono la foratura. Se è specificato in


blocchi senza foratura, questo valore non è memorizzato come dato
modale.

 Cancellazione Non specificare un codice G del gruppo 01 (da G00 a G03 o G60 (quando
il bit MDL (bit 0 del parametro 5431) è 1)) e G84 nello stesso blocco. Se
sono specificati insieme, G84 è cancellato.

 Correzioni utensile Nel modo ciclo fisso, le correzioni utensile sono ignorate.

Esempi M3 S100; Comanda la rotazione del mandrino.


G90 G99 G84 X300. Y-250. Z-150. R-120. P300 F120. ;
Posizionamento, prima maschiatura, ritorno al punto R.
Y-550. ; Posizionamento, seconda maschiat., ritorno al punto R.
Y-750. ; Posizionamento, terza maschiatura, ritorno al punto R.
X1000. ; Posizionamento,quartamaschiatura,ritornoalpuntoR.
Y-550. ; Posizionamento,quinta maschiatura, ritorno al punto R.
G98 Y-750. ; Posizionamento, sesta maschiatura, ritorno al livello
iniziale.
G80 G28 G91 X0 Y0 Z0 ;Ritorno al punto di riferimento.
M5 ; Arresto del mandrino.

206
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

13.1.9 Questo ciclo si usa per barenare un foro.


Ciclo di barenatura
(G85)

 
G85 X_ Y_ Z_ R_ F_ K_ ;
X_ Y_ : Posizione del foro
Z_ : Distanza dal punto R al fondo del foro
R_ : Distanza dal livello iniziale al punto R
F_ : Velocità di avanzamento
K_ : Numero di ripetizioni

G85 (G98) G85 (G99)

Livello iniziale

Livello del
Punto R Punto R
punto R

Punto Z Punto Z


   G85 esegue il posizionamento nel piano XY, muove in rapido l’utensile
portandolo sul punto R ed esegue la barenatura dal punto R al punto Z.
Completata la barenatura, l’utensile viene ritirato in avanzamento di
lavoro.
Prima di specificare G85, comandare la rotazione del mandrino usando
una funzione miscellanea (codice M).
Quando G85 e un codice M sono specificati nello stesso blocco, il codice
M è eseguito al primo posizionamento. Poi viene eseguita la seconda
operazione del ciclo.
Se è specificato il numero di ripetizioni K, il codice M viene eseguito solo
per il primo foro; per il secondo foro e per i fori successivi, il codice M
non è eseguito.
Se è specificata una correzione lunghezza utensile (G43, G44 o G49), la
correzione è applicata al momento del posizionamento sul punto R.

207
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Limitazioni
 Cambiamento dell’asse Prima di cambiare l’asse di foratura, cancellare il ciclo fisso.
di foratura
 Foratura In un blocco che non contiene comandi asse, X, Y, Z, R o un altro asse,
la foratura non viene eseguita.

 R Specificare R in blocchi che eseguono la foratura. Se è specificato in


blocchi senza foratura, questo valore non è memorizzato come dato
modale.

 Cancellazione Non specificare un codice G del gruppo 01 (da G00 a G03 o G60 (quando
il bit MDL (bit 0 del parametro 5431) è 1)) e G85 nello stesso blocco. Se
sono specificati insieme, G85 è cancellato.

 Correzioni utensile Nel modo ciclo fisso, le correzioni utensile sono ignorate.

Esempi M3 S100; Comanda la rotazione del mandrino.


G90 G99 G85 X300. Y-250. Z-150. R-120. F120. ;
Posizionamento, primo foro, ritorno al punto R.
Y-550. ; Posizionamento, secondo foro, ritorno al punto R.
Y-750. ; Posizionamento, terzo foro, ritorno al punto R.
X1000. ; Posizionamento, quarto foro, ritorno al punto R.
Y-550. ; Posizionamento, quinto foro, ritorno al punto R.
G98 Y-750. ; Posizionamento, sesto foro, ritorno al livello iniziale.
G80 G28 G91 X0 Y0 Z0 ;Ritorno al punto di riferimento.
M5 ; Arresto del mandrino.

208
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

13.1.10 Questo ciclo si usa per barenare un foro.


Ciclo di barenatura
(G86)

 
G86 X_ Y_ Z_ R_ F_ K_ ;
X_ Y_ : Posizione del foro
Z_ : Distanza dal punto R al fondo del foro
R_ : Distanza dal livello iniziale al punto R
F_ : Velocità di avanzamento
K_ : Numero di ripetizioni

G86 (G98) G86 (G99)

Mandrino in
senso orario

Livello iniziale Mandrino in


senso orario

Punto R Punto R Livello del


punto R

Punto Z Punto Z

Arresto mandrino Arresto mandrino


   G86 esegue il posizionamento nel piano XY, muove in rapido l’utensile
portandolo sul punto R ed esegue la foratura dal punto R al punto Z.
Al fondo del foro il mandrino si arresta e l’utensile viene ritirato in rapido.
Prima di specificare G86, comandare la rotazione del mandrino usando
una funzione miscellanea (codice M).
Quando G86 e un codice M sono specificati nello stesso blocco, il codice
M è eseguito al primo posizionamento. Poi viene eseguita la seconda
operazione del ciclo.
Se è specificato il numero di ripetizioni K, il codice M viene eseguito solo
per il primo foro; per il secondo foro e per i fori successivi, il codice M
non è eseguito.
Se è specificata una correzione lunghezza utensile (G43, G44 o G49), la
correzione è applicata al momento del posizionamento sul punto R.

209
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Limitazioni
 Cambiamento dell’asse Prima di cambiare l’asse di foratura, cancellare il ciclo fisso.
di foratura
 Foratura In un blocco che non contiene comandi asse, X, Y, Z, R o un altro asse,
la foratura non viene eseguita.

 R Specificare R in blocchi che eseguono la foratura. Se è specificato in


blocchi senza foratura, questo valore non è memorizzato come dato
modale.

 Cancellazione Non specificare un codice G del gruppo 01 (da G00 a G03 o G60 (quando
il bit MDL (bit 0 del parametro 5431) è 1)) e G86 nello stesso blocco. Se
sono specificati insieme, G86 è cancellato.

 Correzioni utensile Nel modo ciclo fisso, le correzioni utensile sono ignorate.

Esempi M3 S2000; Comanda la rotazione del mandrino.


G90 G99 G86 X300. Y-250. Z-150. R-100. F120. ;
Posizionamento, primo foro, ritorno al punto R.
Y-550. ; Posizionamento, secondo foro, ritorno al punto R.
Y-750. ; Posizionamento, terzo foro, ritorno al punto R.
X1000. ; Posizionamento, quarto foro, ritorno al punto R.
Y-550. ; Posizionamento, quinto foro, ritorno al punto R.
G98 Y-750. ; Posizionamento, sesto foro, ritorno al livello iniziale.
G80 G28 G91 X0 Y0 Z0 ; Ritorno al punto di riferimento.
M5 ; Arresto del mandrino.

210
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

13.1.11 Questo ciclo esegue una barenatura accurata.


Ciclo di barenatura,
ciclo di barenatura
posteriore (G87)

G87 X_ Y_ Z_ R_ Q_ P_ F_ K_ ;
X_ Y_ : Posizione del foro
Z_ : Distanza dal punto R al fondo del foro
R_ : Distanza dal livello iniziale al punto R (fondo del foro)
Q_ : Entità dell’allontanamento al fondo del foro
P_ : Tempo di sosta al fondo del foro
F_ : Velocità di avanzamento
K_ : Numero di ripetizioni

G87 (G98) G87 (G99)

Arresto orientato mandrino q


Utensile OSS

Mandrino in
senso orario
Non usato
OSS
Punto Z
P

Mandrino in
Entità dello senso orario Punto R
spostamento

DIFFIDA
Q (entità dell’allontanamento al fondo del foro) è modale.
Dato che serve anche per specificare la lunghezza di
ciascun tratto di avanzamento con G73 e G83, specificarlo
facendo molta attenzione.

211
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Spiegazioni Dopo il posizionamento dell’utensile in X e Y, il mandrino si arresta in


posizione orientata. Il mandrino viene poi spostato in direzione opposta
a quella della punta dell’utensile e posizionato in rapido al fondo del foro
(punto R).
Qui, viene ripristinata la posizione del mandrino, che viene fatto ruotare
in senso orario. La lavorazione viene eseguita nella direzione positiva
dell’asse Z, fino al punto Z.
In questa posizione si ha un nuovo arresto orientato del mandrino, che si
sposta in direzione opposta all’utensile e si ritira dal foro. Quando
l’utensile è nuovamente sul punto iniziale, la posizione del mandrino
viene ripristinata. Riprende la rotazione in senso orario del mandrino e
l’utensile va sulla posizione comandata dal blocco successivo.
Prima di specificare G87, comandare la rotazione del mandrino usando
una funzione miscellanea (codice M).
Quando G87 e un codice M sono specificati nello stesso blocco, il codice
M è eseguito al primo posizionamento. Poi viene eseguita la seconda
operazione del ciclo.
Se è specificato il numero di ripetizioni K, il codice M viene eseguito solo
per il primo foro; per il secondo foro e per i fori successivi, il codice M
non è eseguito.
Se è specificata una correzione lunghezza utensile (G43, G44 o G49), la
correzione è applicata al momento del posizionamento sul punto R.

Limitazioni
 Cambiamento dell’asse Prima di cambiare l’asse di foratura, cancellare il ciclo fisso.
di foratura

 Barenatura In un blocco che non contiene comandi asse, X, Y, Z, R o un altro asse,


la barenatura non viene eseguita.

 Q/R Il valore di Q è sempre positivo. Se viene specificato un valore negativo,


il segno viene ignorato. La direzione di allontanamento si specifica con
i bit 4 (RD1) e 5 (RD2) del parametro N. 5101. Specificare Q e R in
blocchi che eseguono la foratura. Se sono specificati in blocchi senza
foratura, questi valori non sono memorizzati come dati modali.

 Cancellazione Non specificare un codice G del gruppo 01 (da G00 a G03 o G60 (quando
il bit MDL (bit 0 del parametro 5431) è 1)) e G87 nello stesso blocco. Se
sono specificati insieme, G87 è cancellato.

 Correzioni utensile Nel modo ciclo fisso, le correzioni utensile sono ignorate.
Esempi M3 S500; Comanda la rotazione del mandrino.
G90 G87 X300. Y-250. Posizionamento, primo foro
Z-150. R-120. Q5. Orientamento al livello iniziale e movimento di 5mm.
P1000 F120. ; Sosta di un secondo al punto Z.
Y-550. ; Posizionamento, secondo foro.
Y-750. ; Posizionamento, terzo foro.
X1000. ; Posizionamento, quarto foro.
Y-550. ; Posizionamento, quinto foro.
Y-750. ; Posizionamento, sesto foro.
G80 G28 G91 X0 Y0 Z0 ; Ritorno al punto di riferimento.
M5 ; Arresto del mandrino.

212
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

13.1.12 Questo ciclo si usa per barenare un foro.


Ciclo di barenatura
(G88)

 
G88 X_ Y_ Z_ R_ P_ F_ K_ ;
X_ Y_ : Posizione del foro
Z_ : Distanza dal punto R al fondo del foro
R_ : Distanza dal livello iniziale al punto R
P_ : Tempo di sosta al fondo del foro
F_ : Velocità di avanzamento
K_ : Numero di ripetizioni

G88 (G98) G88 (G99)

Mandrino in
senso orario

Livello iniziale
Mandrino in
senso orario

Punto R Punto R Livello del


punto R

Punto Z Punto Z
P P
Arresto mandrino Arresto mandrino
dopo la sosta dopo la sosta


   G88 esegue il posizionamento nel piano XY, muove in rapido l’utensile
portandolo sul punto R ed esegue la barenatura dal punto R al punto Z.
Al fondo del foro viene eseguita una sosta e il mandrino si arresta.
L’utensile viene ritirato in manuale dal fondo del foro (punto Z) al punto
R. Al punto R, riprende la rotazione in senso orario del mandrino e viene
eseguito un movimento in rapido fino al livello iniziale.
Prima di specificare G88, comandare la rotazione del mandrino usando
una funzione miscellanea (codice M).
Quando G88 e un codice M sono specificati nello stesso blocco, il codice
M è eseguito al primo posizionamento. Poi viene eseguita la seconda
operazione del ciclo.
Se è specificato il numero di ripetizioni K, il codice M viene eseguito solo
per il primo foro; per il secondo foro e per i fori successivi, il codice M
non è eseguito.
Se è specificata una correzione lunghezza utensile (G43, G44 o G49), la
correzione è applicata al momento del posizionamento sul punto R.

213
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Limitazioni
 Cambiamento dell’asse Prima di cambiare l’asse di foratura, cancellare il ciclo fisso.
di foratura
 Foratura In un blocco che non contiene comandi asse, X, Y, Z, R o un altro asse,
la foratura non viene eseguita.

 R Specificare R in blocchi che eseguono la foratura. Se è specificato in


blocchi senza foratura, questo valore non è memorizzato come dato
modale.

 Cancellazione Non specificare un codice G del gruppo 01 (da G00 a G03 o G60 (quando
il bit MDL (bit 0 del parametro 5431) è 1)) e G88 nello stesso blocco. Se
sono specificati insieme, G88 è cancellato.

 Correzioni utensile Nel modo ciclo fisso, le correzioni utensile sono ignorate.

Esempi M3 S2000; Comanda la rotazione del mandrino.


G90 G99 G88 X300. Y-250. Z-150. R-100. P1000 F120. ;
Posizionamento, primo foro, sosta di 1s al fondo del
foro, arresto del mandrino, ritorno manuale al punto R.
Y-550. ; Posizionamento, secondo foro, ritorno al punto R.
Y-750. ; Posizionamento, terzo foro, ritorno al punto R.
X1000. ; Posizionamento, quarto foro, ritorno al punto R.
Y-550. ; Posizionamento, quinto foro, ritorno al punto R.
G98 Y-750. ; Posizionamento, sesto foro, ritorno al livello iniziale.
G80 G28 G91 X0 Y0 Z0 ; Ritorno al punto di riferimento.
M5 ; Arresto del mandrino.

214
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

13.1.13 Questo ciclo si usa per barenare un foro.


Ciclo di barenatura
(G89)

 
G89 X_ Y_ Z_ R_ P_ F_ K_ ;
X_ Y_ : Posizione del foro
Z_ : Distanza dal punto R al fondo del foro
R_ : Distanza dal livello iniziale al punto R
P_ : Tempo di sosta al fondo del foro
F_ : Velocità di avanzamento
K_ : Numero di ripetizioni

G89 (G98) G89 (G99)

Livello iniziale

Livello del
Punto R Punto R
punto R

Punto Z Punto Z
P P


   Questo ciclo è simile a G85; però questo ciclo esegue una sosta al fondo
del foro.
Prima di specificare G89, comandare la rotazione del mandrino usando
una funzione miscellanea (codice M).
Quando G89 e un codice M sono specificati nello stesso blocco, il codice
M è eseguito al primo posizionamento. Poi viene eseguita la seconda
operazione del ciclo.
Se è specificato il numero di ripetizioni K, il codice M viene eseguito solo
per il primo foro; per il secondo foro e per i fori successivi, il codice M
non è eseguito.
Se è specificata una correzione lunghezza utensile (G43, G44 o G49), la
correzione è applicata al momento del posizionamento sul punto R.

215
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Limitazioni
 Cambiamento dell’asse Prima di cambiare l’asse di foratura, cancellare il ciclo fisso.
di foratura
 Foratura In un blocco che non contiene comandi asse, X, Y, Z, R o un altro asse,
la foratura non viene eseguita.

 R Specificare R in blocchi che eseguono la foratura. Se è specificato in


blocchi senza foratura, questo valore non è memorizzato come dato
modale.

 Cancellazione Non specificare un codice G del gruppo 01 (da G00 a G03 o G60 (quando
il bit MDL (bit 0 del parametro 5431) è 1)) e G89 nello stesso blocco. Se
sono specificati insieme, G89 è cancellato.

 Correzioni utensile Nel modo ciclo fisso, le correzioni utensile sono ignorate.

Esempi M3 S100; Comanda la rotazione del mandrino.


G90 G99 G89 X300. Y-250. Z-150. R-120. P1000 F120. ;
Posizionamento, primo foro, sosta di 1s al fondo del
foro, ritorno al punto R.
Y-550. ; Posizionamento, secondo foro, ritorno al punto R.
Y-750. ; Posizionamento, terzo foro, ritorno al punto R.
X1000. ; Posizionamento, quarto foro, ritorno al punto R.
Y-550. ; Posizionamento, quinto foro, ritorno al punto R.
G98 Y-750. ; Posizionamento, sesto foro, ritorno al livello iniziale.
G80 G28 G91 X0 Y0 Z0 ; Ritorno al punto di riferimento.
M5 ; Arresto del mandrino.

216
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

13.1.14 G80 cancella i cicli fissi.


Cancellazione del
ciclo fisso (G80)

 




! G80 cancella tutti i cicli fissi e riprende il funzionamento normale.


Vengono cancellati anche i punti R e Z (cioè, diventa R = 0 e Z = 0, in
programmazione incrementale). Vengono cancellati anche gli altri dati di
foratura.
   Comanda la rotazione del mandrino.
   

    


Posizionamento, primo foro, ritorno al punto R.
 Posizionamento, secondo foro, ritorno al punto R.
  Posizionamento, terzo foro, ritorno al punto R.
 Posizionamento, quarto foro, ritorno al punto R.
 Posizionamento, quinto foro, ritorno al punto R.

  Posizionamento, sesto foro, ritorno al livello iniziale.

 
     Ritorno al punto di riferimento, cancellazione
del ciclo fisso
 Arresto del mandrino.

217
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

       
       
        

Punto di riferimento

350

#1 #11 #6
100
#7 #10
100
#2 #12 #5
100
Y #8 #9
200
100 #3 #13 #4

X
400 150 250 250 150

#1  # 6 Foratura diametro 10mm


#7  #10 Foratura diametro 20mm
#11  #13 Barenatura diametro 95mm (profondità 50 mm)

Z
Posizione di ritiro
250
Livello iniziale
X 50
50
30
20

T 11 T 15 T 31

200 190 150

218
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

Entità delle correzioni: Correttore n. 11 = +200.0, Correttore n. 15 =+190.0, Correttore n. 31 = +150.0.


Esempio di programma
;
N001 G92X0Y0Z0; Impostazione coordinate al punto di riferimento
N002 G90 G00 Z250.0 T11 M6; Cambio utensile
N003 G43 Z0 H11; Livello iniziale, compensazione lunghezza utensile
N004 S30 M3 Avviamento mandrino
N005 G99 G81X400.0 R Y–350.0
Z–153,0R–97.0 F120; Posizionamento, poi esecuzione foro #1
N006 Y–550.0; Posizionamento, esecuzione foro #2, ritorno al punto R
N007 G98Y–750.0; Posizionamento, esecuzione foro #3, ritorno al livello iniziale
N008 G99X1200.0; Posizionamento, esecuzione foro #4, ritorno al punto R
N009 Y–550.0; Posizionamento, esecuzione foro #5, ritorno al punto R
N010 G98Y–350.0; Posizionamento, esecuzione foro #6, ritorno al livello iniziale
N011 G00X0Y0M5; Ritorno al punto di riferimento, arresto mandrino
N012 G49Z250.0T15M6; Cancellazione compensazione lunghezza utensile, cambio utensile
N013 G43Z0H15; Livello iniziale, compensazione lunghezza utensile
N014 S20M3; Avviamento mandrino
N015 G99G82X550.0Y–450.0
Z–130.0R–97.0P300F70; Posizionamento, esecuzione foro #7, ritorno al punto R
N016 G98Y–650.0; Posizionamento, esecuzione foro #8, ritorno al livello iniziale
N017 G99X1050.0; Posizionamento, esecuzione foro #9, ritorno al punto R
N018 G98Y–450.0; Posizionamento, esecuzione foro #10, ritorno al livello iniziale
N019 G00X0Y0M5; Ritorno al punto di riferimento, arresto mandrino
N020 G49Z250.0T31M6; Cancellazione compensazione lunghezza utensile, cambio utensile
N021 G43Z0H31; Livello iniziale, compensazione lunghezza utensile
N022 S10M3; Avviamento mandrino
N023 G85G99X800.0Y–350.0
Z–153.0R47.0F50; Posizionamento, esecuzione foro #11, ritorno al punto R
N024 G91Y–200.0K2; Posizionamento, esecuzione fori #12 e #13, ritorno al punto R
N025 G28X0Y0M5; Ritorno al punto di riferimento, arresto mandrino
N026 G49Z0; Cancellazione compensazione lunghezza utensile
N027 M0; Arresto programma

219
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

13.2 Per i cicli di maschiatura (G84) e di maschiatura inversa (G74) sono


disponibili il modo convenzionale e il modo rigido.
MASCHIATURA Nel modo convenzionale, la rotazione e l’arresto del mandrino durante il
RIGIDA movimento sono comandati usando le funzioni ausiliarie M03 (rotazione
del mandrino in senso orario), M04 (rotazione del mandrino in senso
antiorario) e M05 (arresto del mandrino). Il modo rigido controlla il
motore del mandrino allo stesso modo di un motore asse e la maschiatura
viene eseguita tramite interpolazione fra l’asse di maschiatura e il
mandrino.
Durante la maschiatura nel modo rigido, il mandrino esegue un giro per
ogni avanzamento (passo di filettatura) dell’asse di maschiatura. Questo
non cambia neppure durante l’accelerazione/decelerazione. In questo
modo viene eliminata la necessità di utilizzare un maschio flottante
ottenendo maschiature di elevata precisione eseguite ad alta velocità.

220
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

13.2.1 Quando il motore mandrino è controllato in modo rigido, come se fosse


Maschiatura rigida un motore asse, il ciclo di maschiatura può essere più veloce.
(G84)
 
G84 X_ Y_ Z_ R_ P_ F_ K_ ;
X_ Y_ : Posizione del foro
Z_ : Distanza dal punto R al fondo del foro e posizione del fondo
del foro
R_ : Distanza dal livello iniziale al punto R
P_ : Tempo di sosta al fondo del foro e al punto R dopo un ritorno
F_ : Velocità di avanzamento
K_ : Numero di ripetizioni(solo se sono necessarie delle ripetizioni)
G84.2 X_ Y_ Z_ R_ P_ F_ L_ ; (Formato della Serie 15)
L_ : Numero di ripetizioni (solo se sono necessarie delle ripetizioni)
G84(G98) G84(G99)

Arresto mandrino
Arresto mandrino
Livello iniziale
Operazione1
Operazione2 Operazione6 Mandrino in
senso orario Arresto mandrino
Mandrino in Arresto
senso orario P P
mandrino Livello del
Punto R Punto R punto R

Operazione3 Operazione5

Punto Z Punto Z
P P
Mandrino Mandrino
Arresto Operazione4 in senso Arresto in senso
mandrino antiorario mandrino antiorario


   G84 esegue il posizionamento nel piano XY, muove in rapido l’utensile
portandolo sul punto R ed esegue la maschiatura dal punto R al punto Z.
Completata la maschiatura, il mandrino si ferma e viene eseguita una
sosta.
Poi inizia la rotazione del mandrino in senso inverso, l’utensile viene
ritirato fino al punto R e il mandrino si arresta.
Poi viene eseguito un movimento in rapido fino al livello iniziale.
Durante la maschiatura, la regolazione della velocità di avanzamento e la
regolazione della velocità del mandrino sono bloccate al 100%. Tuttavia,
la velocità di ritiro dell’utensile (operazione 5) può essere regolata fino
al 200% settando il bit 4 (DOV) del parametro N. 5200 e il parametro N.
5211.
 Modo rigido Il modo rigido può essere specificato con uno dei seguenti metodi:
 Specificando M29 S***** prima di un comando di maschiatura.
 Specificando M29 S***** nel blocco che contiene il comando di
maschiatura.
 Definendo G84 come comando di maschiatura rigida con il
parametro G84(N. 5200#0) = 1.

221
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Passo Nel modo avanzamento al minuto, il passo della maschiatura è dato


dall’espressione (velocità di avanzamento)/(velocità del mandrino). Nel
modo avanzamento al giro, il passo corrisponde alla velocità di
avanzamento.

 Compensazione Se per il ciclo fisso è specificata una compensazione lunghezza utensile


lunghezza utensile (G43, G44 o G49), la compensazione è applicata al momento del
posizionamento sul punto R.

 Comando nel formato La maschiatura rigida può essere specificata usando i comandi nel
della Serie 15 formato della Serie 15. La maschiatura rigida (incluso lo scambio di dati
con il PMC) viene eseguita in accordo con la sequenza della Serie 16/18.


 Cambiamento dell’asse Prima di cambiare l’asse di foratura, cancellare il ciclo fisso. Se l’asse di
di foratura foratura viene cambiato nel modo rigido, si ha l’allarme N. 206.

 Comando S Se viene comandata una velocità più alta della velocità massima della
gamma selezionata, si ha l’allarme P/S N. 200.
 Entità della distribuzione Per il circuito di controllo del mandrino analogico
per il mandrino Se viene specificato un comando di velocità che richiede più di 4096
impulsi (in unità di retroazione) ogni 8 ms, si verifica l’allarme P/S N.
202, perché il risultato di tale operazione è imprevedibile.
Per il circuito di controllo del mandrino seriale
Se viene specificato un comando di velocità che richiede più di 32767
impulsi (in unità di retroazione) ogni 8 ms, si verifica l’allarme P/S N.
202, perché il risultato di tale operazione è imprevedibile.
 Comando F Se viene comandata una velocità più alta del limite della velocità di
avanzamento, si ha l’allarme P/S N. 011.
 Unità del comando F Immissione Immissione
Note
in millimetri in pollici
G94 1 mm/min 0.01 pollici/min E’ ammesso il punto decimale

G95 0.01 mm/giro 0.0001 pollici/giro E’ ammesso il punto decimale

 M29 Se fra i comandi M29 e G84 sono specificati un comando S o un


movimento asse, si ha l’allarme P/S N. 203. Se M29 è specificato in un
ciclo di maschiatura, si ha l’allarme P/S N. 204.

 R Specificare R in blocchi che eseguono la foratura. Se è specificato in


blocchi senza foratura, questo valore non è memorizzato come dato
modale.

 Cancellazione Non specificare un codice G del gruppo 01 (da G00 a G03 o G60 (quando
il bit MDL (bit 0 del parametro 5431) è 1)) e G84 nello stesso blocco. Se
sono specificati insieme, G84 è cancellato.

 Correzioni utensile Nel modo ciclo fisso, le correzioni utensile sono ignorate.

222
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

Esempi Velocità di avanzamento dell'asse Z 1000 mm/min


Velocità del mandrino 1000 giri/min
Passo della maschiatura 1.0 mm
<Programmazione in avanzamento al minuto>
G94 ; Specifica dell'avanzamento al minuto
G00 X120.0 Y100.0 ; Posizionamento
M29 S1000 ; Specifica del modo rigido
G84 Z-100.0 R-20.0 F1000 ; Maschiatura rigida
<Programmazione in avanzamento al giro>
G95 ; Specifica dell'avanzamento al giro
G00 X120.0 Y100.0 ; Posizionamento
M29 S1000 ; Specifica del modo rigido
G84 Z-100.0 R-20.0 F1.0 ; Maschiatura rigida

223
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

13.2.2 Quando il motore mandrino è controllato in modo rigido, come se fosse


Maschiatura rigida un motore asse, il ciclo di maschiatura può essere più veloce.
sinistrorsa (G74)
Formato
G74 X_ Y_ Z_ R_ P_ F_ K_ ;
X_ Y_ : Posizione del foro
Z_ : Distanza dal punto R al fondo del foro e posizione del fondo
del foro
R_ : Distanza dal livello iniziale al punto R
P_ : Tempo di sosta al fondo del foro e al punto R dopo un ritorno
F_ : Velocità di avanzamento
K_ : Numero di ripetizioni(solo se sono necessarie delle ripetizioni)
G84.3 X_ Y_ Z_ R_ P_ F_ L_ ; (Formato della Serie 15)
L_ : Numero di ripetizioni (solo se sono necessarie delle ripetizioni)

G74 (G98) G74 (G99)

Arresto mandrino
Arresto mandrino
Livello iniziale
Operazione1
Operazione2 Operazione6 Arresto
Mandrino mandrino
Mandrino Arresto in senso
in senso P mandrino antiorario P
antiorario Livello del Livello del
Punto R punto R Punto R punto R

Operazione3 Operazione5

Punto Z Punto Z
P P
Mandrino in Arresto Mandrino in
Arresto Operazione4 mandrino
senso orario senso orario
mandrino

Spiegazioni G74 esegue il posizionamento nel piano XY, muove in rapido l’utensile
portandolo sul punto R ed esegue la maschiatura dal punto R al punto Z.
Al fondo del foro viene eseguita una sosta e il mandrino si arresta. Poi
inizia la rotazione del mandrino in senso normale, l’utensile viene ritirato
fino al punto R e il mandrino si arresta. Poi viene eseguito un movimento
in rapido fino al livello iniziale.
Durante la maschiatura, la regolazione della velocità di avanzamento e la
regolazione della velocità del mandrino sono bloccate al 100%.
Tuttavia, la velocità di ritiro dell’utensile (operazione 5) può essere
regolata fino al 200% settando il bit 4 (DOV) del parametro 5200 e il
parametro 5211.

 Modo rigido Il modo rigido può essere specificato con uno dei seguenti metodi:
 Specificando M29 S***** prima di un comando di
maschiatura.
 Specificando M29 S***** nel blocco che contiene il
comando di maschiatura.
 Definendo G84 come comando di maschiatura rigida con il
parametro G84(N. 5200#0) = 1.

224
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

 Passo Nel modo avanzamento al minuto, il passo della maschiatura è dato


dall’espressione (velocità di avanzamento)/(velocità del mandrino). Nel
modo avanzamento al giro, il passo corrisponde alla velocità di
avanzamento.

 Compensazione Se per il ciclo fisso è specificata una compensazione lunghezza utensile


lunghezza utensile (G43, G44 o G49), la compensazione è applicata al momento del
posizionamento sul punto R.

 Comando nel formato La maschiatura rigida può essere specificata usando i comandi nel
della Serie 15 formato della Serie 15. La maschiatura rigida (incluso lo scambio di dati
con il PMC) viene eseguita in accordo con la sequenza della Serie 16/18.


 Cambiamento dell’asse Prima di cambiare l’asse di foratura, cancellare il ciclo fisso. Se l’asse di
di foratura foratura viene cambiato nel modo rigido, si ha l’allarme P/S N. 206.

 Comando S Se viene comandata una velocità più alta della velocità massima della
gamma selezionata, si ha l’allarme N. 200.
 Entità della distribuzione Per il circuito di controllo del mandrino analogico
per il mandrino Se viene specificato un comando di velocità che richiede più di 4096
impulsi (in unità di retroazione) ogni 8 ms, si verifica l’allarme P/S N.
202, perché il risultato di tale operazione è imprevedibile.
Per il circuito di controllo del mandrino seriale
Se viene specificato un comando di velocità che richiede più di 32767
impulsi (in unità di retroazione) ogni 8 ms, si verifica l’allarme P/S N.
202, perché il risultato di tale operazione è imprevedibile.
 Comando F Se viene comandata una velocità più alta del limite della velocità di
avanzamento, si ha l’allarme P/S N. 011.
 Unità del comando F Immissione Immissione
Note
in millimetri in pollici
G94 1 mm/min 0.01 pollici/min E’ ammesso il punto decimale

G95 0.01 mm/giro 0.0001 pollici/giro E’ ammesso il punto decimale

 M29 Se fra i comandi M29 e G84 sono specificati un comando S o un


movimento asse, si ha l’allarme P/S N. 203. Se M29 è specificato in un
ciclo di maschiatura, si ha l’allarme P/S N. 204.

 R Specificare R in blocchi che eseguono la foratura. Se è specificato in


blocchi senza foratura, questo valore non è memorizzato come dato
modale.

 Cancellazione Non specificare un codice G del gruppo 01 (da G00 a G03 o G60 (quando
il bit MDL (bit 0 del parametro 5431) è 1)) e G74 nello stesso blocco. Se
sono specificati insieme, G74 è cancellato.

 Correzioni utensile Nel modo ciclo fisso, le correzioni utensile sono ignorate.

225
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Esempi Velocità di avanzamento dell'asse Z 1000 mm/min


Velocità del mandrino 1000 giri/min
Passo della maschiatura 1.0 mm
<Programmazione in avanzamento al minuto>
G94 ; Specifica dell'avanzamento al minuto
G00 X120.0 Y100.0 ; Posizionamento
M29 S1000 ; Specifica del modo rigido
G74 Z-100.0 R-20.0 F1000 ; Maschiatura rigida
<Programmazione in avanzamento al giro>
G95; Specifica dell'avanzamento al giro
G00 X120.0 Y100.0 ; Posizionamento
M29 S1000 ; Specifica del modo rigido
G74 Z-100.0 R-20.0 F1.0 ; Maschiatura rigida

226
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

13.2.3 Se il foro da maschiare è profondo, la lavorazione può essere resa


Maschiatura rigida a difficoltosa dalla presenza dei trucioli e dalla maggiore resistenza
incontrata. Per questi casi, è disponibile il ciclo di lavorazione a tratti, che
tratti (G84 o G74) permette di eseguire la lavorazione suddividendo in più tratti la distanza
fra i punti R e Z.
Sono disponibili il ciclo normale e il ciclo ad alta velocità, selezionabili
tramite il parametro PCP (N. 5200#5)

G84 (or G74) X_ Y_ Z_ R_ P_ Q_ F_ K_ ;

X_ Y_ : Posizione del foro


Z_ : Distanza dal punto R al fondo del foro e posizione del fondo
del foro
R_ : Distanza dal livello iniziale al punto R
P_ : Tempo di sosta al fondo del foro e al punto R dopo un ritorno
Q_ : Profondità di ciascun avanzamento in profondità
F_ : Velocità di avanzamento
K_ : Numero di ripetizioni

G84, G74 (G98) G84, G74 (G99)

 Ciclo di maschiatura a tratti ad d= distanza di ritiro


alta velocità (Parametro PCP
(N.5200#5)=0)
Livello iniziale
(1) L’utensile si muove alla velocità di
avanzamento programmata.
La lavorazione viene eseguita Punto R Livello del punto Punto R Livello del punto
con la costante di tempo normale. R R
q (1) q (1)
(2) La velocità di ritiro può essere (2) d (2) d
regolata. Viene usata la costante
di tempo per il ritiro. q q
d d

q q

Punto Z Punto Z
 Ciclo di maschiatura a tratti d= distanza di inizio lavorazione
(Parametro PCP (N. 5200#5) = 1)
(1) L’utensile si muove alla velocità di Livello iniziale
avanzamento programmata. La
lavorazione viene eseguita con la
costante di tempo normale. Punto R Livello del punto Punto R Livello del punto
R (3) R (3)
(2) La velocità di ritiro può essere q (1) q (1)
regolata. Viene usata la costante (2) d (2) d
di tempo per il ritiro.
(3) La velocità di ritiro può essere q q
d d
regolata. Viene usata la costante
di tempo normale.
q q
Alla fine delle operazioni (1) e (2) di un
ciclo di maschiatura rigida a tratti il
CNC esegue il controllo di in–posi-
zione.
Punto Z Punto Z

227
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01


  
 Ciclo di maschiatura Dopo il posizionamento lungo gli assi X e Y, l’utensile viene posizionato
a tratti ad alta velocità in rapido sul punto R. Da punto R, viene eseguito l’avanzamento in lavoro
Q (entità del tratto di maschiatura), poi l’utensile viene ritirato per la
distanza d. Il parametro DOV (N. 5200#4) specifica se la velocità di ritiro
può essere regolata oppure no. Quando viene raggiunto il punto Z, il
mandrino si ferma e il senso di rotazione del mandrino stesso viene
invertito per il ritiro.
Specificare l’entità del ritiro , d, con il parametro N. 5213.
 Ciclo di maschiatura Dopo il posizionamento lungo gli assi X e Y, l’utensile viene posizionato
a tratti in rapido sul punto R. Da punto R, viene eseguito l’avanzamento in lavoro
Q (entità del tratto di maschiatura), poi l’utensile viene ritirato fino al
punto R. Il parametro DOV (N. 5200#4) specifica se la velocità di ritiro
può essere regolata oppure no. Viene eseguito un movimento rapido dal
punto R fino alla distanza d dal punto finale dell’avanzamento precedente,
punto dal quale riprende l’avanzamento in lavoro. La specifica del
parametro DOV (N. 5200#4) è valida anche per questo movimento in
rapido. Quando viene raggiunto il punto Z, il mandrino si ferma e il senso
di rotazione del mandrino stesso viene invertito per il ritiro.
Specificare d (distanza dal punto finale dell’avanzamento precedente) con
il parametro N. 5213.

   
 Cambiamento dell’asse Prima di cambiare l’asse di foratura, cancellare il ciclo fisso. Se l’asse di
di foratura foratura viene cambiato nel modo rigido, si ha l’allarme P/S N. 206.
 Comando S Se viene comandata una velocità più alta della velocità massima della
gamma selezionata, si ha l’allarme P/S N. 200.
 Entità della distribuzione Per il circuito di controllo del mandrino analogico
per il mandrino Se viene specificato un comando di velocità che richiede più di 4096
impulsi (in unità di retroazione) ogni 8 ms, si verifica l’allarme P/S N.
202, perché il risultato di tale operazione è imprevedibile.
Per il circuito di controllo del mandrino seriale
Se viene specificato un comando di velocità che richiede più di 32767
impulsi (in unità di retroazione) ogni 8 ms, si verifica l’allarme P/S N.
202, perché il risultato di tale operazione è imprevedibile.
 Comando F Se viene comandata una velocità più alta del limite della velocità di
avanzamento, si ha l’allarme P/S N. 011.
 Unità del comando F Immissione Immissione
Note
in millimetri in pollici
G94 1 mm/min 0.01 pollici/min E’ ammesso il punto decimale

G95 0.01 mm/giro 0.0001 pollici/giro E’ ammesso il punto decimale

 M29 Se fra i comandi M29 e G84 sono specificati un comando S o un


movimento asse, si ha l’allarme P/S N. 203. Se M29 è specificato in un
ciclo di maschiatura, si ha l’allarme P/S N. 204.
 Q/R Specificare Q e R in blocchi che eseguono la foratura. Se sono specificati
in blocchi senza foratura, questi valori non sono memorizzati come dati
modali. Se viene specificato Q0, il ciclo di maschiatura rigida a tratti non
viene eseguito.

228
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

 Cancellazione Non specificare un codice G del gruppo 01 (da G00 a G03 o G60 (quando
il bit MDL (bit 0 del parametro 5431) è 1)) e G74 o G84 nello stesso blocco.
Se lo sono, G74 o G84 sono cancellati.

 Correzioni utensile Nel modo ciclo fisso, le correzioni utensile sono ignorate.

13.2.4 G80 Cancella il ciclo fisso di maschiatura rigida. La descrizione di questo


Cancellazione del comando è fornita nella Sezione II–13.1.14.
ciclo fisso (G80)

229
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

13.3 Questi cicli fissi semplificano i programmi di rettifica. Essi permettono


di specificare con solo blocco operazioni ripetitive di rettifica che
CICLI FISSI DI usualmente richiedono la scrittura di molti blocchi. L’impiego dei cicli
RETTIFICA (PER fissi di rettifica accorcia i programma riducendone l’occupazione di
RETTIFICATRICI) memoria. Sono disponibili i seguenti 4 cicli fissi di rettifica:
 Ciclo di rettifica a tuffo (G75)
 Ciclo di rettifica a tuffo con misuratore (G77)
 Ciclo di rettifica piana con avanzamento continuo (G78)
 Ciclo di rettifica piana con avanzamento intermittente (G79)

230
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

13.3.1 G75 specifica un ciclo di rettifica a tuffo.


Ciclo di rettifica a
tuffo (G75)

 


G75 I_ J_ K_ X(Z)_ R_ F_ P_ L_ ;

I_ : Profondità di taglio 1 (il segno specifica la direzione di taglio)


J_ : Profondità di taglio 2 (il segno specifica la direzione di taglio)
K_ : Profondità di taglio totale
X(Z)_ : Campo di rettifica (il segno specifica la direzione di rettifica)
R_ : Velocità di avanzamento per I e J
F_ : Velocità di avanzamento per X (Z)
P_ : Tempo di sosta
L_ : Compensazione usura mola (Solo per ravvivatura continua)



Y X(Z
)

I (1) (R) (3) (F)


J (2) P (4)
(6) (F) (R)
(5) P

X(Z)

  Il ciclo di rettifica a tuffo è costituito dalle sei operazioni che seguono.
Queste operazioni vengono ripetute fino a raggiungere la profondità di
taglio totale specificata con l’indirizzo K. Nel modo blocco singolo, le
operazioni da (1) a (6) sono eseguite con un solo cycle start.
 Avanzamento (1) L’utensile si muove in avanzamento di lavoro lungo l’asse Y per la
distanza specificata da I (profondità di taglio 1). La velocità di
avanzamento è quella specificata con R.
 Sosta (2) Viene eseguita la la sosta specificata con P.
 Rettifica (3) L’utensile si muove in avanzamento di lavoro lungo gli assi X o Z per
la distanza specificata con X o Z. La velocità di avanzamento è quella
specificata con F.
 Avanzamento (4) L’utensile si muove in avanzamento di lavoro lungo l’asse Y per la
distanza specificata da J (profondità di taglio 2). La velocità di
avanzamento è quella specificata con R.
 Sosta (5) Viene eseguita la sosta specificata con P.
 Rettifica (6) L’utensile si muove all’indietro per la distanza specificata con X o Z
(in senso inverso) alla velocità specificata con F.

231
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01


D X(Z), I, J, K I comandi X (Z), I, J e K sono incrementali.

D Cancellazione Nei cicli fissi di rettifica, I, J, X e Z sono valori modali comuni a G75,
G77, G78 e G79. Una volta specificati, questi valori rimangono validi
finché non vengono specificati valori diversi. Essi vengono cancellati dai
codici G del gruppo 00 diversi da G04 e dai codici G del gruppo 01 diversi
da G75, G77, G78 e G79.

D Operazioni eseguite al Se la profondità di taglio totale viene raggiunta con gli avanzamenti
raggiungimento della specificati con I e J, il ciclo termina al completamento dell’operazione .
profondità di taglio totale In questo caso, la lavorazione si ferma esattamente alla profondità di
taglio totale.
D Schema delle operazioni quando la profondità di taglio totale viene
raggiunta con gli avanzamenti I e J:

 
I
K
J 


 

K
I 
 



D Schema delle operazioni quando la profondità di taglio totale viene


raggiunta durante l’avanzamento I o J.


I 
K 
J 



K
I  



232
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

13.3.2 G77 specifica un ciclo di rettifica a tuffo con misuratore.


Ciclo di rettifica a
tuffo con misuratore
(G77)

 

G77 I_ J_ K_ X(Z)_ R_ F_ P_ L_ ;

I_ : Profondità di taglio 1 (il segno specifica la direzione di taglio)


J_ : Profondità di taglio 2 (il segno specifica la direzione di taglio)
K_ : Profondità di taglio totale
X(Z)_ : Campo di rettifica (il segno specifica la direzione di rettifica)
R_ : Velocità di avanzamento per I e J
F_ : Velocità di avanzamento per X (Z)
P_ : Tempo di sosta
L_ : Compensazione usura mola (Solo per ravvivatura continua)

G77

Y X(Z
)

 (R)  (F)
I
J P  (R)
 (F) P

X(Z)


   Il ciclo di rettifica a tuffo con misuratore è costituito dalle sei operazioni
che seguono. Queste operazioni vengono ripetute fino a raggiungere la
profondità di taglio totale specificata con l’indirizzo K.
D Avanzamento  L’utensile si muove in avanzamento di lavoro lungo l’asse Y per la
distanza specificata da I (profondità di taglio 1). La velocità di
avanzamento è quella specificata con R.
D Sosta  Viene eseguita la la sosta specificata con P.
D Rettifica  L’utensile si muove in avanzamento di lavoro lungo gli assi X o Z per
la distanza specificata con X o Z. La velocità di avanzamento è quella
specificata con F.
D Avanzamento  L’utensile si muove in avanzamento di lavoro lungo l’asse Y per la
distanza specificata da J (profondità di taglio 2). La velocità di
avanzamento è quella specificata con R.
D Sosta  Viene eseguita la sosta specificata con P.
D Rettifica  L’utensile si muove all’indietro per la distanza specificata con X o Z
(in senso inverso) alla velocità specificata con F.

233
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Segnale di salto Il ciclo G77 può terminare in seguito all’immissione di un segnale di


salto.
Quando perviene il segnale di salto, la sequenza di operazioni in corso di
esecuzione può essere interrotta o completata.
Qui sotto è descritto il comportamento del sistema a seconda
dell’operazione in esecuzione nel momento in cui perviene il segnale di
salto.
 Quando il segnale è immesso durante le operazioni 1 e 4 (avanzamenti
I e J), l’avanzamento termina immediatamente e l’utensile ritorna alla
coordinata X o Z in cui si trovava all’inizio del ciclo.

Segnale di salto
(Fine)
Segnale di salto

(Fine)

 Quando il segnale è immesso durante le operazioni 2 e 5 (sosta), la


sosta termina immediatamente e l’utensile ritorna alla coordinata X o
Z in cui si trovava all’inizio del ciclo.
 Quando il segnale è immesso durante le operazioni 3 e 6 (rettifica
lungo X o Z), l’utensile ritorna alla coordinata X o Z in cui si trovava
all’inizio del ciclo alla fine del movimento specificato con X o Z.

Segnale di salto
(Fine)
Segnale di salto
(Fine)


 X(Z), I, J, K I comandi X (Z), I, J e K sono incrementali.

 Cancellazione Nei cicli fissi di rettifica, I, J, X e Z sono valori modali comuni a G75,
G77, G78 e G79. Una volta specificati, questi valori rimangono validi
finché non vengono specificati valori diversi. Essi vengono cancellati dai
codici G del gruppo 00 diversi da G04 e dai codici G del gruppo 01 diversi
da G75, G77, G78 e G79.

234
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

13.3.3 G78 specifica il ciclo di rettifica piana con avanzamento continuo.


Ciclo di rettifica
piana con
avanzamento
continuo (G78)
 

G78 I_ (J_) K_ X_ F_ P_ L_ ;

I_ : Profondità di taglio 1 (il segno specifica la direzione di taglio)


J_ : Profondità di taglio 2 (il segno specifica la direzione di taglio)
K_ : Profondità di taglio totale
X(Z)_ : Campo di rettifica (il segno specifica la direzione di rettifica)
R_ : Velocità di avanzamento per I e J
F_ : Velocità di avanzamento
P_ : Tempo di sosta
L_ : Compensazione dell’usura della mola (Solo per ravvivatura
continua)

G78

 P(Sosta)
 (F)
I
I(J  P(Sosta)
)  (F)


   Il ciclo di rettifica piana con avanzamento continuo è costituito dalle
seguenti quattro operazioni. Queste operazioni vengono ripetute fino al
raggiungimento della profondità di taglio totale K. Nel modo blocco
singolo, le operazioni da  a  sono eseguite con un solo cycle start.
 Sosta
 Rettifica
 Sosta
 Rettifica (in senso inverso)

235
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01


D J Se J non è specificato, viene assunto J = I. J non è modale ed è valido solo
per il blocco nel quale è specificato.

D X(Z), I, J, K I comandi X (Z), I, J e K sono incrementali.

D Cancellazione Nei cicli fissi di rettifica, I, J, X e Z sono valori modali comuni a G75,
G77, G78 e G79. Una volta specificati, questi valori rimangono validi
finché non vengono specificati valori diversi. Essi vengono cancellati dai
codici G del gruppo 00 diversi da G04 e dai codici G del gruppo 01 diversi
da G75, G77, G78 e G79.

D Operazioni eseguite al Se la profondità di taglio totale viene raggiunta con gli avanzamenti
raggiungimento della specificati con I e J, il ciclo termina al completamento dell’operazione .
profondità di taglio totale In questo caso, la lavorazione si ferma esattamente alla profondità di
taglio totale.
D Schema delle operazioni quando la profondità di taglio totale viene
raggiunta con gli avanzamenti I e J:

K  
I

J


K 
I  


D Schema delle operazioni quando la profondità di taglio totale viene


raggiunta durante l’avanzamento I o J.


K 
I

J



K 
I 


236
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

13.3.4 G79 specifica il ciclo di rettifica con avanzamento intermittente.


Ciclo di rettifica
piana con
avanzamento
intermittente (G79)
 
G79 I_ J_ K_ X_ R_ F_ P_ L_ ;

I_ : Profondità di taglio 1 (il segno specifica la direzione di taglio)


J_ : Profondità di taglio 2 (il segno specifica la direzione di taglio)
K_ : Profondità di taglio totale
X(Z)_ : Campo di rettifica (il segno specifica la direzione di rettifica)
R_ : Velocità di avanzamento per I e J
F_ : Velocità di avanzamento per X (Z)
P_ : Tempo di sosta
L_ : Compensazione dell’usura della mola (Solo per la
ravvivatura continua)

G79

Z X

I  (R  (F)
)
J P  (R)
(F) P


   Il ciclo di rettifica con avanzamento intermittente è costituito dalle sei
operazioni che seguono. Queste operazioni vengono ripetute fino a
raggiungere la profondità di taglio totale specificata con l’indirizzo K. Nel
modo blocco singolo, le operazioni da  a  sono eseguite con un solo
cycle start.
D Avanzamento  L’utensile si muove in avanzamento di lavoro lungo l’asse Z per la
distanza specificata da I (profondità di taglio 1). La velocità di
avanzamento è quella specificata con R.
D Sosta  Viene eseguita la la sosta specificata con P.
D Rettifica  L’utensile si muove in avanzamento di lavoro per la distanza
specificata con X. La velocità di avanzamento è quella specificata con
F.
D Avanzamento  L’utensile si muove in avanzamento di lavoro lungo l’asse Z per la
distanza specificata da J (profondità di taglio 2). La velocità di
avanzamento è quella specificata con R.
D Sosta  Viene eseguita la sosta specificata con P.
D Rettifica  L’utensile si muove all’indietro per la distanza specificata con X, alla
(in senso inverso) velocità specificata con F.

237
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01


 X, I, J, K I comandi X, I, J e K sono incrementali.

 Cancellazione Nei cicli fissi di rettifica, I, J, X e Z sono valori modali comuni a G75,
G77, G78 e G79. Una volta specificati, questi valori rimangono validi
finché non vengono specificati valori diversi. Essi vengono cancellati dai
codici G del gruppo 00 diversi da G04 e dai codici G del gruppo 01 diversi
da G75, G77, G78 e G79.

238
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

13.4 Questa funzione abilita la ravvivatura continua.


Durante lo sfrangiamento in un ciclo fisso di rettifica piana (G75, G77,
COMPENSAZIONE G78 o G79), la profondità di taglio della mola e del ravvivatore è
USURA MOLA CON continuamente compensata in base all’entità della ravvivatura continua.
RAVVIVATURA
CONTINUA (PER
RETTIFICATRICI)
 
 Specifica Specificare un numero di correttore (numero della compensazione usura
mola) con l’indirizzo L nel blocco di un ciclo di rettifica piana. L’entità
della ravvivatura da applicare è un valore di compensazione registrato nel
correttore identificato dal numero specificato.
Possono essere specificati fino a 400 correttori (da L1 a L400).
L’entità della compensazione deve essere stata preventivamente registrata
tramite il pannello MDI nella memoria corrispondente al numero di
correttore specificato.
Se nel blocco del ciclo fisso di rettifica L non è specificato, o è specificato
L0, la compensazione non viene eseguita.

 Compensazione Nel ciclo fisso di rettifica, la compensazione ha luogo ogni volta che viene
eseguita una operazione di rettifica (ogni volta che l’utensile si muove
lungo l’asse X). Quando l’utensile si muove lungo l’asse X, viene
applicata una interpolazione simultanea di tre assi, includendo la
compensazione lungo l’asse Y (taglio con la mola) e l’asse V (taglio con
il ravvivatore).
L’entità del movimento di compensazione lungo l’asse Y è l’entità della
ravvivatura specificata.
L’entità del movimento lungo l’asse V è due volte più grande (diametro)
dell’entità della ravvivatura specificata.

239
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

13.5
COMPENSAZIONE
AUTOMATICA DEL
DIAMETRO DELLA
MOLA DOPO LA
RAVVIVATURA
13.5.1 La funzione di compensazione utensile dall’esterno o i comandi del
Controllo del programma (modifica delle correzioni tramite variabili macro) possono
modificare l’entità delle compensazioni registrate nella memoria dei
diametro minimo correttori utensili.
della mola (per Con queste funzioni, è possibile variare l’entità della compensazione del
rettificatrici) diametro della mola dopo la ravvivatura.
Quando la compensazione viene eseguita in seguito ad un comando (G43
o G44), se l’entità della compensazione corrispondente al numero di
correttore specificato dal codice H è minore del diametro minimo della
mola specificato con il parametro N. 5030, viene inviato un segnale al
PMC.

a : Entità della ravvivatura


Ravvivatore

2a
V Y Mola
a
X

Pezzo

240
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

13.6 Ogni volta che perviene un segnale dall’esterno, il pezzo viene rettificato
con una profondità di taglio costante in base al profilo specificato nel
RETTIFICA LUNGO piano Y–Z.
IL PROFILO DEL
PEZZO (PER
RETTIFICATRICI)
Formato
G161 R_ ;
Programma del profilo
G160 ;

Spiegazioni
 G161R_ Specifica l’inizio di questo modo operativo e della programmazione del
profilo. Specifica anche la profondità di taglio R
 Programma del profilo Programmare il profilo del pezzo nel piano Y–Z usando G01
(interpolazione lineare, G02 (interpolazione circolare) o G03
(interpolazione circolare). Possono essere specificati uno o più blocchi.
 G160 Specifica la cancellazione di questo modo operativo. (fine del programma
del profilo).
Limitazioni
 Programma del profilo Nel programma del profilo non usare codici G diversi da G01, G02 e G03.

Esempi
O0001 ;
:
N0 G161 R10.0 ;
N1 G91 G01 Z–70.0 F100 ;
N2 G19 G02 Z–80.0 R67.0 ;
N3 G01 Z–70.0 ;
N4 G160 ;
:
70. 80. 70.
0 0 0
α

N2

N1 N3

R=67.000 

Questo programma muove l'utensile di 10.000 lungo il profilo mostrato qui


sopra ogni volta che viene immesso il segnale di inizio dell'avanzamento
della mola. a è la distanza percorsa dalla mola ogni volta che perviene il
segnale. La velocità di avanzamento è specificata da un codice F comandato
nel programma.

241
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

13.7 E’ possibile inserire automaticamente blocchi di smusso o raccordo fra:


SMUSSI E  Due blocchi in interpolazione lineare

RACCORDI  Un blocco in interpolazione lineare e un blocco in interpolazione circolare


 Un blocco in interpolazione circolare e un blocco in interpolazione lineare
OPZIONALI
 Due blocchi in interpolazione circolare

Formato

,C_ Smusso
,R_ Raccordo

Spiegazioni Specificando i comandi ,C_ o ,R_ alla fine di un blocco che comanda
un’interpolazione lineare (G01) o una interpolazione circolare (G02,
G03), vengono inseriti rispettivamente uno smusso o un raccordo. Due o
più blocchi consecutivi possono contenere i comandi di smusso o
raccordo.

 Smusso Dopo C, specificare la distanza tra il punto di intersezione dei due


movimenti (spigolo virtuale) e i punti iniziale e finale dello smusso.
(1) G91 G01 X100.0 ,C10.0 ;
(2) X100.0 Y100.0 ;

Blocco di smusso inserito

Intersezione ipotetica

 Raccordo Dopo R, specificare il raggio del raccordo.


(1) G91 G01 X100.0 ,R10.0 ;
(2) X100.0 Y100.0 ;
Centro del raccordo di raggio R

242
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

 N001 G92 G90 X0 Y0 ;


N002 G00 X10.0 Y10.0 ;
N003 G01 X50.0 F10.0 ,C5.0 ;
N004 Y25.0 ,R8.0 ;
N005 G03 X80.0 Y50.0 R30.0 ,R8.0 ;
N006 G01 X50.0 ,R8.0 ;
N007 Y70.0 ,C5.0 ;
N008 X10.0 ,C5.0 ;
N009 Y10.0 ;
N010 G00 X0 Y0 ;
N011 M0 ;

Y
N008
70.
0 N007

60.
N006
0

50.
0

40.
0 N009
N005
30.
0

20. N004
0

10.
N003
0N010 N002
N011
0 N001 X
10. 20. 30. 40. 50. 60. 70. 80.
0 0 0 0 0 0 0 0

243
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01


D Selezione del piano Questi comandi sono validi solo per il piano specificato da G17, G18 o
G19 (selezione del piano). Essi non possono essere eseguiti per gli assi
paralleli.

D Blocco successivo Il blocco che segue immediatamente quello nel quale sono specificati lo
smusso o il raccordo deve contenere G01 (interpolazione lineare), G02
(interpolazione circolare) o G03 (interpolazione circolare). Altrimenti si
verifica l’allarme P/S N. 052.

D Commutazione del piano I blocchi di smusso o raccordo possono essere inseriti soltanto per
comandi di movimento eseguiti nello stesso piano. In un blocco
immediatamente successivo alla commutazione del piano (G17, G18 o
G19) non possono essere specificati né lo smusso né il raccordo.

D Uscita dal percorso Se l’inserimento dello smusso o del raccordo provoca l’uscita
utensile originale dell’utensile dal percorso originale, si ha l’allarme P/S N. 055.

G91 G01 X30.0 ;


G03 X7.5 Y16.0 R37.0 ,C28.0 ;
G03 X67.0 Y–27.0 R55.0 ;

La linea continua indica C C


il percorso dell’utensile
senza la specifica dello
smusso.

Blocco di smusso tentato

D Sistema di coordinate In un blocco immediatamente successivo al cambiamento del sistema di


coordinate (G92 o G52 – G59) o al ritorno al punto di riferimento (G28
– G30) non possono essere specificati né lo smusso né il raccordo.

D Entità del movimento Fra due interpolazioni lineari, l’entità del movimento del blocco di
uguale a zero smusso o raccordo è considerata uguale a zero se l’angolo fra i due
movimenti lineari è entro ±1_.
Fra una interpolazione lineare e una interpolazione circolare, l’entità del
movimento del blocco di smusso o raccordo è considerata uguale a zero
se l’angolo fra il movimento lineare e la tangente all’arco è entro ±1_.
Fra due interpolazioni circolari, l’entità del movimento del blocco di
smusso o raccordo è considerata uguale a zero se l’angolo fra le tangenti
ai due archi è entro ±1_.

D Codici G non utilizzabili I seguenti codici G non possono essere usati nel blocco che comanda lo
smusso o il raccordo o fra blocchi di smusso o raccordo che definiscono
una figura continua.
D Codici del gruppo 00, salvo G04
D G68 del gruppo 16

D Filettatura    

       

244
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

13.8 Al completamento del posizionamento comandato da ciascun blocco del


programma, può essere inviato alla macchina un segnale che comanda
FUNZIONE DI l’esecuzione di una specifica operazione.
MOVIMENTO Riguardo all’operazione eseguita, consultare il manuale del costruttore
ESTERNO (G81) della macchina utensile.

 


         

  Questo comando abilita l’invio del segnale della funzione di movimento
esterno dal CNC alla macchina, ogni volta che viene completato il
posizionamento su IP___. Il segnale viene inviato per tutti i
posizionamenti, finché non viene cancellato con un G80 o un codice G del
gruppo 01.

 
 Blocco senza X e Y Il segnale di movimento esterno non viene inviato per i blocchi che non
contengono né X né Y.

 Relazione con il ciclo G81 può anche essere usato per comandare un ciclo fisso di foratura
fisso G81 (II–13.1.4). Se G81 si usa per comandare un movimento esterno o un ciclo
di foratura, dipende dal bit 1 (EXC) del parametro N. 5101.

245
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

13.9 Le lavorazioni ripetitive possono essere eseguite attraverso la rotazione


o la traslazione di una figura programmata con un sottoprogramma.
COPIA DELLA
FIGURA (G72.1,
G72.2)

Formato
 Copia con rotazione
Piano Xp-Yp (selezionato con G17) G72.1 P_ L_ Xp_Yp_ R_;
Piano Zp-Xp (selezionato con G18) G72.1 P_ L_ Zp_Xp_ R_;
Piano Yp-Zp (selezionato con G19) G72.1 P_ L_ Yp_Zp_ R_;
P : Numero del sottoprogramma
L : Numero di ripetizioni
Xp : Coordinata del centro di rotazione sull’asse Xp
(Xp: asse X o asse parallelo all’asse X)
Yp : Coordinata del centro di rotazione sull’asse Yp
(Yp: asse Y o asse parallelo all’asse Y)
Zp : Coordinata del centro di rotazione sull’asse Zp
(Zp: asse Z o asse parallelo all’asse Z)
R : Angolo di rotazione
(Un valore positivo indica la rotazione in senso antiorario. Speci-
ficare l’angolo di rotazione con valore incrementale)
Il piano nel quale deve essere effettuata la copia con rotazione si seleziona
con un comando di selezione del piano (G17, G18, G19).

 Copia con traslazione Piano Xp-Yp (selezionato con G17) G72.2 P__ L__ I__J__;
Piano Zp-Xp (selezionato con G18) G72.2 P__ L__ K__I__;
Piano Yp-Zp (selezionato con G19) G72.2 P__ L__ J__K__;
P : Numero del sottoprogramma
L : Numero di ripetizioni
I : Entità della traslazione lungo l’asse Xp
J : Entità della traslazione lungo l’asse Yp
K : Entità della traslazione lungo l’asse Zp
Il piano nel quale deve essere effettuata la copia con traslazione si
seleziona con un comando di selezione del piano (G17, G18, G19).

Spiegazioni

 Primo blocco del Il blocco iniziale del sottoprogramma che esegue la copia deve sempre
sottoprogramma contenere un comando di movimento. Se il blocco iniziale non specifica
un movimento, come quando il numero del programma è specificato in
un blocco indipendente (per esempio O1234;), il movimento può fermarsi
al punto iniziale della figura della figura generata dall’ennesima (n=1, 2,
3 ... ) copia.
Il primo comando di movimento deve essere specificato nel modo
assoluto.
(Esempio di programma errato)
O1000 ;
G00 G90 X100. Y200.0 ;
... ;
M99 ;

246
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

(Esempio di programma corretto)


O1000 G00 G90 X100. Y200.0 ;
... ;
M99 ;

 Combinazione di copia La copia con traslazione può essere comandata in un sottoprogramma per
con rotazione e copia la copia con rotazione e la copia con rotazione può essere comandata in
con traslazione un sottoprogramma per la copia con traslazione.

 Richiamo del Il sottoprogramma che esegue la copia, con rotazione o traslazione, può
sottoprogramma eseguire il richiamo di sottoprogrammi con M98 e il richiamo di macro
con G65.

 Specifica del centro Il comando del centro di rotazione di G72.1 viene sempre visto come
di rotazione comando assoluto, indipendentemente dal modo G90/G91.

 Specifica degli indirizzi Nel blocco G72.1, gli indirizzi diversi da P, L, Xp, Yp, Zp e R sono
ignorati. In questo blocco, specificare sempre il numero del
sottoprogramma (P), le coordinate del centro di rotazione (Xp, Yp, Zp) e
l’angolo di rotazione (R).
Nel blocco G72.2, gli indirizzi diversi da P, L, I, J e K sono ignorati. In
questo blocco, specificare sempre il numero del sottoprogramma (P) e
l’entità della traslazione (I, J, K).

 Indirizzo P Se il sottoprogramma specificato da P non viene trovato, si verifica


l’allarme P/S 078. Se P non è specificato si verifica l’allarme P/S 076

 Indirizzo L Se L viene omesso, il numero di ripetizioni è 1. In altre parole, il


sottoprogramma viene eseguito una sola volta.

 Incremento dello Con G72.1, l’angolo di rotazione R specifica un incremento. L’angolo di


spostamento angolare rotazione dell’ennesimo profilo sarà R* (N–1) gradi.
o della traslazione Con G72.2, l’entità della traslazione (I, J, K) specifica un incremento.
L’entità della traslazione dell’ennesimo profilo sarà uguale alla distanza
specificata da I, J, K moltiplicata per (N–1).

 Livello di annidamento Il richiamo del sottoprogramma con G72.1 e G72.2 incrementa di 1 il


del sottoprogramma livello di annidamento, come il richiamo con M98.

 Posizione finale Le coordinate di una figura ruotata o traslata (punto finale del blocco)
del blocco possono essere lette con le variabili di sistema #5001 e successive delle
macroistruzioni.

 Discordanza fra il punto Se il punto finale della figura generata dall’ennesima copia non coincide
finale e il punto iniziale con il punto iniziale della figura generata dalla copia successiva, la figura
viene traslata dal punto finale al punto iniziale, poi inizia la copia.
(Generalmente, questa discordanza si verifica in seguito ad un errore di
specifica dell’angolo di rotazione o dell’entità della traslazione.)

247
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Y
Punto finale della prima copia

P4 P5
 

P2
P1      
P3 P6 P7
Punto iniziale della seconda copia
 X
Punto iniziale P0
90

Programma principale
O1000 ;
N10 G92 X–20.0 Y0 ;
N20 G00 G90 X0 Y0 ;
N30 G01 G17 G41 X20. Y0 D01 F10 ; (P0)
N40 Y20. ; (P1)
N50 X30. ; (P2)
N60 G72.2 P2000 L3 I90. J0 ;
Benché sia richiesto uno spostamento di 70mm, è
stato programmato I90.0 invece di I70.0. Dato che
è stato specificato un errato spostamento, il punto
finale della figura generata dall’ennesima copia
non coincide con il punto iniziale della figura gene-
rata dalla copia successiva (n + 1).
Sottoprogramma
O2000 G90 G01 X40. ; (P3)
N100 Y40. ; (P4)
N200 G01 X80. ; (P5)
N300 G01 Y20. ; (P6)
N400 X100. ; (P7)
N500 M99;


 Specifica di due o più G72.1 non può essere specificato più di una volta in un sottoprogramma
comandi per la copia per l’esecuzione della copia con rotazione (se lo si tenta, si verifica
di una figura l’allarme P/S N. 160). G72.2 non può essere specificato più di una volta
in un sottoprogramma per l’esecuzione della copia con traslazione (se lo
si tenta, si verifica l’allarme P/S N. 161).
 Comandi che non devono In un programma che esegue una copia con rotazione o con traslazione,
essere specificati non è possibile specificare:
 Comando di selezione del piano (G17, G18, G19)
 Comando per la specifica di coordinate polari
 Ritorno al punto di riferimento
 Rotazione del sistema di coordinate, scala, immagine speculare
programmabile
E’ possibile comandare la copia con rotazione o con traslazione dopo aver
comandato la rotazione del sistema di coordinate, la scala, o l’immagine
speculare programmabile.

248
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

 Modi che non devono La copia della figura non può essere eseguita durante l’esecuzione dello
essere selezionati smusso o del raccordo o durante la correzione utensile.

 Unità di misura I due assi del piano della copia devono avere lo stesso sistema di
incrementi.

 Blocco singolo Per i blocchi G72.1 e G72.2, non viene eseguito l’arresto in blocco
singolo.

 Compensazione raggio In un sottoprogramma per la copia della figura, il codice G per la


utensile e sistema di compensazione raggio utensile B o C o l’entità della compensazione
coordinate del pezzo (codici D o H) non possono essere cambiati. Non possono essere cambiati
neppure G92 e G54/G59. Questi codici devono essere specificati prima
di iniziare la copia della figura.


 Copia con rotazione Y

P4 P3
Punto iniziale

P5 P2
P0
P6 120
P1 X

Programma principale
O1000 ;
N10 G92 X40.0 Y50.0 ;
N20 G00 G90 X_ Y_ ; (P0)
N30 G01 G17 G41 X_ Y_ D01 F10 ; (P1)
N40 G72.1 P2000 L3 X0 Y0 R120.0 ;
N50 G40 G01 X_ Y_ I_ J_  (P0)
N60 G00 X40.0 Y50.0 ;
N70 M30 ;

Sottoprogramma
O2000 G03 X_ Y_ R30.0 ; (P2)
N100 G01 X_ Y_ ; (P3)
N200 G03 X_ Y_ R10.0 ; (P4)
N300 G01 X_ Y_ ; (P5)
N400 G03 X_ Y_ R30.0 ; (P6)
N500 M99;

249
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Copia con rotazione Y


(foratura)
P1
P0
Punto iniziale
60°

Programma principale
O3000 ;
N10 G92 G17 X80.0 Y50.0 ; (P0)
N20 G72.1 P4000 L6 X0 Y0 R60.0 ;
N30 G80 G00 X80.0 Y50.0 ; (P0)
N40 M30 ;

Sottoprogramma
O4000 N100 G90 G81 X_ Y_ R_ Z_ F_ ; (P1)
N200 M99 ;

250
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

 Copia con traslazione Y

P4 P5

Punto ini- P2 P7
P6
ziale P1 P3
X
P0 70 70 70 P8

Programma principale
O1000 ;
N10 G92 X–20.0 Y0 ;
N20 G00 G90 X0 Y0 ;
N30 G01 G17 G41 X_ Y_ D01 F10 ; (P0)
N40 Y_ ; (P1)
N50 X_ ; (P2)
N60 G72.2 P2000 L3 I70.0 J0 ;
N70 X_ Y_ ; (P8)
N80 X0 ;
N90 G00 G40 X–20.0 Y0 ;
N100 M30 ;

Sottoprogramma
O2000 G90 G01 X_ ; (P3)
N100 Y_ ; (P4)
N200 G02 X_ I_ ; (P5)
N300 G01 Y_ ; (P6)
N400 X_ ; (P7)
N500 M99 ;

251
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Combinazione di Y
copia con rotazione e
copia con traslazione P0
(cerchio di fori per Punto iniziale
bulloni)

P1

45°

Programma principale
O1000 ;
N10 G92 G17 X100.0 Y80.0 ; (P0)
N20 G72.1 P2000 X0 Y0 L8 R45.0 ;
N30 G80 G00 X100.0 Y80.0 ; (P0)
N40 M30 ;

Sottoprogramma (copia con rotazione)


O2000 N100 G72.2 P3000 I0 J_ L3 ;
N200 M99 ;
Sottoprogramma (copia con traslazione)
O3000 N110 G90 G81 X_ Y_ R_ Z_ F_ ; (P1)
N210 M99 ;

252
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

13.10 E’ possibile eseguire la conversione delle coordinate intorno ad un asse


specificando il centro di rotazione, la direzione dell’asse di rotazione e lo
CONVERSIONE spostamento angolare. Questa funzione è molto utile per la lavorazione
DELLE tridimensionale su macchine per lavorazione stampi e simili. Per
COORDINATE esempio, Se un programma che specifica una lavorazione sul piano XY
viene convertito usando questa funzione, la stessa lavorazione può essere
NELLO SPAZIO
eseguita sul piano voluto nello spazio tridimensionale.
(G68, G69)
Z

Y Conversione delle coordinate nello spazio


X
Z Y

 
G68 Xp x1 Yp y1 Zp z1 I i1 J j1 K k1 R α ; Inizio della conversione
delle coordinate nello
spazio
Modo conversione delle
coordinate nello spazio
G69  Cancellazione della conversione delle
coordinate nello spazio
Xp, Yp, Zp : Coordinate assolute (X, Y, Y, o assi paralleli) del centro
di rotazione
I, J, K : Direzione dell’asse di rotazione
R : Spostamento angolare

 

 Comando per la conver- N1 G68 Xp x1 Yp y1 Zp z1 I i1 J j1 K k1 R α ;
sione delle coordinate N G68 Xp x Yp y Zp z I i J j K k R β ;
nello spazio La conversione delle coordinate nello spazio può essere eseguita due
(sistema di coordinate volte.
del programma)
Nel blocco N1, specificare il centro, la direzione dell’asse di rotazione e
lo spostamento angolare della prima rotazione. Quando viene eseguito
questo blocco, il centro del sistema di coordinate originale viene traslato
a (x1, y1, z1), poi viene ruotato intorno al vettore (i1, j1, k1) dello
spostamento angolare a. Il nuovo sistema di coordinate è chiamato
X’Y’Z’. Nel blocco N2 specificare il centro, la direzione dell’asse di
rotazione e lo spostamento angolare della seconda rotazione. Nel blocco
N2, specificare con Xp, Yp, Zp, I, J, K e R le coordinate e l’angolo nel
sistema di coordinate ottenuto con il blocco N1. Quando viene eseguito
il blocco N2, il centro del sistema di coordinate originale viene traslato
a (x2, y2, z2), poi viene ruotato intorno al vettore (i2, j2, k2) dello
spostamento angolare b. Il nuovo sistema di coordinate è chiamato
X”Y”Z”. Nel successivo blocco N3, Xp, Yp e Zp specificano le
coordinate nel sistema di coordinate X”Y”Z”. Il sistema di coordinate
X”Y”Z” è il sistema di coordinate del programma.

253
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Se (Xp, Yp, Zp) non è specificato nel blocco N2, (Xp, Yp, Zp) specificato
nel blocco N1 è anche il centro della seconda rotazione (i blocchi N1 e N2
hanno il centro di rotazione in comune). Se il sistema di coordinate deve
essere ruotato una sola volta, non è necessario programmare il blocco N2.

Esempio) G68 Xx0 Yy0 Zz0 I0 J0 K1 Rα ;


G68 I1 J0 K0 Rβ ;

Z Z’
Z

Y
β

Y’
β

P (x, y, z)
z

Y α x
y
O (x0, y0, z0)
α

X, Y, Z : Sistema di coordinate del pezzo


X’, Y’, Z’ : Sistema di coordinate generato dalla prima conversione
X”, Y”, Z” : Sistema di coordinate generato dalla seconda conversione
α : Spostamento angolare della prima rotazione
β : Spostamento angolare della prima rotazione
O (x0, y0, z0) : Centro di rotazione
P (x, y, z) : Coordinate nel sistema di coordinate X’’Y’’Z’’ (sistema di
coordinate del programma)

 Errori di formato Se viene rilevato uno dei seguenti errori di formato, si ha l’allarme P/S
N. 5044:
1. I, J o K non sono specificati in un blocco G68 (manca un parametro
della rotazione del sistema di coordinate)
2. I, J e K sono tutti a 0 in un blocco G68
3. R non è specificato in un blocco G68
 Centro di rotazione In un blocco G68, Xp, Yp e Zp devono essere specificati in coordinate
assolute.

254
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

 Equazioni per la Le seguenti equazioni forniscono la relazione generale fra (x, y, z) nel
conversione delle sistema di coordinate del programma e (X, Y, Z) nel sistema di coordinate
coordinate nello spazio originale (sistema di coordinate del pezzo).

X x x1
Y = M1 y + y1
Z z z1
Quando la conversione viene eseguita due volte, la relazione si esprime come
segue:
X x x2 x1
Y = M1 M2 y + M1 y2 + y1
Z z z2 z1

X, Y, Z : Coordinate nel sistema di coordinate originale


(sistema di coordinate del pezzo)
x, y, z : Valori programmati
(coordinate nel sistema di coordinate del programma)
x1, y1, z1 : Centro di rotazione della prima conversione
x2, y2, z2 : Centro di rotazione della seconda conversione
(coordinate nel sistema di coordinate generato dalla prima
conversione)
M1 : Matrice della prima conversione
M2 : Matrice della seconda conversione

M1 e M2 sono matrici di conversione determinate dallo spostamento angolare e


dall’asse di rotazione. Generalmente, queste matrici si esprimono come segue:

n12+(1–n12) cosθ n1n2 (1–cosθ)–n3sinθ n1n3 (1–cosθ)+n2sinθ


n1 n2 (1–cosθ)+n3 sinθ n22+(1–n22) cosθ n2 n3 (1–cosθ)–n1 sinθ
n1 n3 (1–cosθ)–n2 sinθ n2 n3 (1–cosθ)+n1 sinθ n32+(1–n32) cosθ
i
n1 : Coseno dell’angolo fra l’asse di rotazione e l’asse X
p
j
n2 : Coseno dell’angolo fra l’asse di rotazione e l’asse Y p

n3 : Coseno dell’angolo fra l’asse di rotazione e l’asse Z k


p
θ : Spostamento angolare

Il valore di p si ottiene come segue:


p= i2+j2+k2

Le matrici di conversione per la rotazione nel piano sono le seguenti:

(1) Conversione delle coordinate nel piano XY


cosθ –sinθ 0
M= sinθ cosθ 0
0 0 1

(2) Conversione delle coordinate nel piano YZ

1 0 0
M= 0 cosθ -sinθ
0 sinθ cosθ

(3) Conversione delle coordinate nel piano ZX


cosθ 0 sinθ
M= 0 1 0
–sinθ 0 cosθ

255
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Assi base e assi paralleli La conversione delle coordinate nello spazio può essere applicata alla
combinazione voluta di tre assi scelti fra gli assi base (X, Y, Z) e i rispettivi
assi paralleli. Il sistema di coordinate tridimensionali soggetto alla
conversione delle coordinate nello spazio è determinato dagli indirizzi
asse specificati nel blocco G68. Se Xp, Yp o Zp non sono specificati,
vengono assunti gli assi base X, Y o Z.
Se i tre assi base non sono specificati nel parametro N. 1022, si ha
l’allarme P/S N. 047.
(Esempio)
Se gli assi U, V e W sono rispettivamente paralleli agli assi X, Y e Z:
   Sistema di coordinate XYZ

   Sistema di coordinate UVZ
   Sistema di coordinate XYW

 Specifica della seconda La conversione delle coordinate nello spazio può essere eseguita due
conversione volte. Il centro di rotazione della seconda conversione deve essere
specificato con gli stessi indirizzi asse usati nella prima conversione. Se
esistono differenze, gli indirizzi asse diversi sono ignorati. Un tentativo
di eseguire la conversione delle coordinate nello spazio tre o più volte
causa l’allarme P/S N. 5043.

 Spostamento angolare R Un valore positivo di R (spostamento angolare) indica una rotazione in


senso orario lungo l’asse di rotazione. Specificare lo spostamento
angolare R in 0.001 gradi, nell’intervallo –360000..360000.

 Codici G che possono Nel modo conversione delle coordinate nello spazio possono essere
essere specificati specificati i seguenti codici G:
G00 Posizionamento
G01 Interpolazione lineare
G02 Interpolazione circolare in senso orario
G03 Interpolazione circolare in senso antiorario
G04 Sosta
G10 Impostazione dati
G17 Selezione del piano (XY)
G18 Selezione del piano (ZX)
G19 Selezione del piano (YZ)
G28 Ritorno al punto di riferimento
G29 Ritorno dal punto di riferimento
G30 Ritorno al secondo, terzo, quarto punto di riferimento
G40 Cancella la compensazione raggio utensile
G41 Compensazione raggio utensile a sinistra
G42 Compensazione raggio utensile a destra
G43 Compensazione lunghezza utensile +
G44 Compensazione lunghezza utensile –
G45 Incremento correzione utensile
G46 Decremento correzione utensile
G47 Doppio incremento correzione utensile
G48 Doppio decremento correzione utensile
G50.1 Cancella l’immagine speculare programmabile
G51.1 Immagine speculare programmabile
G53 Selezione del sistema di coordinate della macchina
G65 Richiamo macroistruzione
G66 Richiamo macroistruzione modale

256
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

G67 Cancella richiamo macroistruzione modale


G73 Ciclo fisso (foratura a tratti)
G74 Ciclo fisso (maschiatura inversa)
G76 Ciclo fisso (barenatura fine)
G80 Cancella il ciclo fisso
G81–G89 Cicli fissi
G90 Modo assoluto
G91 Modo incrementale
G94 Avanzamento al minuto
G95 Avanzamento al giro
G98 Ritorno al punto iniziale del ciclo fisso
G99 Ritorno al punto R del ciclo fisso

 Movimenti in rapido Nel modo conversione delle coordinate nello spazio, la velocità in rapido
dei cicli di foratura per le operazioni dei cicli fissi di foratura è uguale alla velocità massima
di avanzamento.

 Funzioni di Se nel modo conversione delle coordinate nello spazio vengono


compensazione specificate la compensazione lunghezza utensile, la compensazione
raggio utensile o la correzione utensile, prima viene eseguita la
compensazione e poi viene eseguita la conversione delle coordinate.

 Conversione delle La conversione delle coordinate nello spazio e la conversione delle


coordinate nello spazio coordinate nel piano usano gli stessi codici G (G68 e G69). Un codice G
e nel piano (G68, G69) specificato con I, J e K indica la conversione nello spazio e un codice G
senza I, J e K indica la conversione nel piano.

 Variabili di sistema Le coordinate nel sistema di coordinate del pezzo sono assegnate alle
delle macroistruzioni variabili di sistema da #5041 a #5048 (posizione corrente di ciascun asse).

 Reset Se durante il modo conversione delle coordinate nello spazio viene


eseguito un reset, il modo conversione è cancellato e il sistema entra nel
modo G69.

 Visualizzazione della Nel modo conversione delle coordinate nello spazio possono essere
posizione assoluta visualizzate le coordinate assolute basate sul sistema di coordinate del
programma o sul sistema di coordinate del pezzo. La scelta si opera con
il bit DAK (bit 6 del parametro N. 3106).

 Maschiatura rigida Se il comando di maschiatura rigida viene specificato nel modo


conversione delle coordinate nello spazio, la maschiatura può essere
eseguita nella direzione dell’angolo programmato con il comando della
conversione tridimensionale delle coordinate.
Nel modo conversione delle coordinate nello spazio, l’”Errore di
posizione asse Z”, visualizzato sullo schermo per la regolazione del
mandrino, è rilevato sull’asse longitudinale di maschiatura, dopo la
conversione tridimensionale.
Nel modo conversione delle coordinate nello spazio, il posizionamento
deve essere del tipo con interpolazione lineare (il bit LRP (bit 1 del
parametro 1401) deve essere a 1).
La maschiatura rigida tridimensionale non può essere eseguita per un asse
sottoposto a controllo sincrono semplice.

257
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01


 Interventi manuali La conversione delle coordinate nello spazio non influenza il grado di
intervento manuale o di interruzione con volantino.

 Posizionamento nel La conversione delle coordinate nello spazio non influenza il


sistema di coordinate posizionamento nel sistema di coordinate della macchina (per esempio il
della macchina posizionamento con G28, G30 o G53).

 Specifica del tipo di Quando viene eseguita la conversione delle coordinate nello spazio,
movimento in rapido specificare il posizionamento in rapido con interpolazione lineare (bit 1
del parametro N. 1401, LRP = 1).

 Blocchi G68 e G69 In un blocco G68 o G69 non devono essere specificati altri codici G. G68
deve essere specificato con I, J e K.

 Immagine speculare L’immagine speculare programmabile può essere specificata, ma


l’immagine speculare non può essere comandata dall’esterno (segnale
dell’immagine speculare o impostazione). La conversione delle
coordinate è eseguita dopo l’applicazione dell’immagine speculare
programmabile.

 Visualizzazione Per visualizzare la posizione assoluta quando viene eseguita la


della posizione conversione delle coordinate nello spazio, mettere a 0 i bit da 4 a 7 del
e compensazione parametro N. 3104 (DRL, DRC, DAL e DAC).

 Conversione delle I cicli fissi, G41, G42 o G51.1 devono essere specificati all’interno di G68
coordinate nello spazio e G69.
e altri comandi modali (Esempio)
G68 X100. Y100. Z100. I0. J0. K1. R45. ;

G41⋅⋅⋅D01 ;

G40⋅⋅⋅;

G69⋅⋅⋅;

258
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

 N1 G90 X0 Y0 Z0 ; Posizionamento sul punto zero (H)


N2 G68 X10. Y0 Z0 I0 J1 K0 R30. ; Generazione del sistema di coordinate
X’Y’Z’.
N3 G68 X0 Y–10. Z0 I0 J0 K1 R–90. ; Generazione del sistema di coordinate
X’’Y’’Z’’. L’origine è il punto (0, –10, 0)
nel sistema di coordinate X’Y’Z.
N4 G90 X0 Y0 Z0 ; Posizionamento sul punto zero (H’’)
nel sistema di coordinate X’’Y’’Z’’.
N5 X10. Y10. Z0 ; Posizionamento sul punto (10, 10, 0)
nel sistema di coordinate X’’Y’’Z’’.

Y Y’

X’
10 30°
H H’
X
N4 Y”
–10

H”
N5
Z Z’ (10, 10, 0)
30°

Z”
X”

259
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

13.11 Specificando la posizione (angolo) dell’asse di indexaggio (uno degli assi


rotativi A, B o C) è possibile indexare la tavola di un centro di lavoro.
FUNZIONE DI Prima e dopo l’indexaggio, la tavola è sbloccata e bloccata
INDEXAGGIO automaticamente.
DELLA TAVOLA
ROTANTE

 

 Posizione di indexaggio Specificare la posizione di indexaggio con gli indirizzi A, B o C (bit


0(ROTx) del parametro N. 1006).
La posizione di indexaggio può essere specificata in uno dei seguenti due
modi a seconda del parametro G90(N. 5500#4):
1. Solo con un valore assoluto
2. Con un valore assoluto o incrementale a seconda del modo G90/G91

Un valore positivo indica l’indexaggio in senso antiorario. Un valore


negativo indica l’indexaggio in senso orario.
L’angolo minimo di indexaggio è il valore attribuito al parametro N.
5512. Possono essere specificati solo multipli dell’incremento minimo di
immissione. Se viene specificato un valore che non è un multiplo di tale
incremento, si ha l’allarme P/S N. 135. Possono essere immessi valori con
il punto decimale, in questo caso, la prima cifra intera corrisponde ai
gradi.

A Valore specificato per la rotazione da A a


B (caso 2 precedentemente descritto)
G90 B–45.0 ; o
+60° G91 B–105.0;

–45°

 Senso e entità della Il senso di rotazione e l’entità del movimento angolare sono determinati
rotazione con uno dei seguenti due metodi. Consultare il manuale del costruttore
della macchina utensile riguardo al metodo adottato.
1. Con la funzione miscellanea specificata con il parametro N. 5511
(Indirizzo) (Posizione di indexaggio) (Funzione miscellanea);
Rotazione in senso negativo
(Indirizzo) (Posizione di indexaggio);
Rotazione in senso positivo
Il bit 2(ABS) del parametro N. 5500 permette di ridurre i movimenti
angolari maggiori di 360 gradi al corrispondente movimento angolare
entro i 360 gradi.
Per esempio, se viene programmato G90 B400.0 (funzione
miscellanea); nella posizione 0, la tavola ruota di 40 gradi in senso
negativo.

260
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE

2. Senza funzione miscellanea


Settando i bit 2(ABS), 3(INC) e 4(G90) del parametro N. 5500, è
possibile eseguire una scelta fra i seguenti due metodi.
Consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
(1) Rotazione nel senso del percorso più breve
Questo è valido in programmazione assoluta. Il bit 2(ABS) del
parametro N. 5500 permette di ridurre i movimenti angolari
maggiori di 360 gradi al corrispondente movimento angolare entro
i 360 gradi.
Per esempio, se viene programmato G90 B400.0; nella posizione
0, la tavola ruota di 40 gradi in senso negativo.
(2) Rotazione nel senso specificato
In programmazione assoluta, il bit 2(ABS) del parametro N. 5500
permette di ridurre i movimenti angolari maggiori di 360 gradi al
corrispondente movimento angolare entro i 360 gradi.
In programmazione incrementale, il movimento angolare non
viene ridotto.
Per esempio, se nella posizione 0 viene programmato G90 B720.0;
e non è selezionata la riduzione del movimento, la tavola ruota due
volte.
 Velocità di La tavola ruota sempre in rapido.
avanzamento La prova a vuoto non può essere eseguita per l’asse di indexaggio.

DIFFIDA
Se viene eseguito un reset durante l’indexaggio della
tavola, prima di comandare di nuovo l’indexaggio deve
essere eseguito un ritorno al punto di riferimento dell’asse
di indexaggio.

NOTA
1. Specificare il comando di indexaggio in un blocco
indipendente. Se il comando è specificato in un blocco che
contiene un comando di un’altro asse controllato, si ha
l’allarme P/S N. 136.
2. Lo stato di attesa del bloccaggio/sbloccaggio della tavola è
indicato dal dato diagnostico N. 12.
3. La funzione miscellanea che specifica la rotazione negativa
è processata dal CNC. Tuttavia, il CNC e la macchina
devono scambiarsi il segnale del codice M e il segnale di
completamento della funzione ausiliaria.
4. Se viene eseguito un reset nello stato di attesa del
completamento del bloccaggio o dello sbloccaggio, i
segnali corrispondenti vengono cancellati e il CNC esce
dalla condizione di attesa.

261
13. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Funzione di
indexaggio
e altre funzioni

           

Funzione Spiegazione
Questo valore è ridotto entro i 360 gradi se così è specificato dal
Visualizzazione della posizione relativa
bit 1(REL) del parametro N. 5500.
Questo valore è ridotto entro i 360 gradi se così è specificato dal
Visualizzazione della posizione assoluta
bit 29(REL) del parametro N. 5500.
Ritorno automatico dal punto di riferimento (G29)
Impossibili.
e ritorno al secondo punto di riferimento (G30)
Movimento nel sistema di coordinate della macchina Impossibile.
Posizionamento unidirezionale Impossibile.
Possibile se per l’asse di indexaggio è utilizzato un indirizzo
Seconda funzione ausiliaria (codice B)
diverso da B.
Se non è altrimenti determinato dalla macchina, feed hold, inter-
Altre operazioni durante il movimento dell’asse di blocco e arresto in emergenza possono essere eseguiti.
indexaggio Il blocco macchina può essere eseguito dopo il completamento
dell’indexaggio.
Disabilitato.
Segnale SERVO OFF
L’asse di indexaggio è normalmente nello stato di servo off.
Relativamente all’asse di indexaggio, il sistema di coordinate del
Comandi incrementali per l’indexaggio della tavola pezzo e il sistema di coordinate della macchina devono sempre
coincidere (l’offset dello zero pezzo deve essere uguale a zero).
Le operazioni manuali sono disabilitate nei modi JOG, INC o
HANDLE. Il ritorno manuale al punto di riferimento può essere
Operazioni manuali eseguito. Se il segnale di selezione asse va a 0 durante il ritorno
manuale al punto di riferimento, il movimento si interrompe e il
comando di blocco della tavola non viene eseguito.

262
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

14 FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

 
  
    
 


  
 

14.1 COMPENSAZIONE LUNGHEZZA UTENSILE (G43, G44, G49)


14.2 MISURA AUTOMATICA DELLA LUNGHEZZA UTENSILE (G37)
14.3 CORREZIONE UTENSILE (G45 - G48)
14.4 COMPENSAZIONE RAGGIO UTENSILE B (G39 - G42)
14.5 COMPENSAZIONE RAGGIO UTENSILE C (G40 - G42)
14.6 COMPENSAZIONE RAGGIO UTENSILE C (DESCRIZIONE
DETTAGLIATA)
14.7 COMPENSAZIONE UTENSILE TRIDIMENSIONALE (G40, G41)
14.8 ENTITA' DELLE CORREZIONI, NUMERO DEI CORRETTORI E
IMMISSIONE CORREZIONI DA PROGRAMMA (G10)
14.9 SCALA (G50, G51)
14.10 ROTAZIONE DEL SISTEMA DI COORDINATE (G68, G69)
14.11 CONTROLLO DELLA DIREZIONE NORMALE
(G40.1, G41.1, G42.1 O G150, G151, G152)
14.12 IMMAGINE SPECULARE PROGRAMMABILE (G50.1, G51.1)
14.13 COMPENSAZIONE USURA MOLA

263
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

14.1 Questa funzione può essere usata per compensare la differenza tra la
lunghezza utensile assunta nella programmazione e la lunghezza
COMPENSAZIONE dell’utensile effettivamente utilizzato per la lavorazione, registrandola
LUNGHEZZA UTEN- nella memoria delle correzioni. In questo modo è possibile tenere conto
SILE delle differenze senza modificare il programma.
La direzione della compensazione viene stabilita con G43 e G44, l’entità
(G43, G44, G49)
della correzione viene selezionata specificando con l’indirizzo H il
numero del correttore interessato.

Utensile conside- Utensile effettiva-

ÉÉ ÉÉ
rato durante la mente utilizzato
programmazione

ÉÉ ÉÉ
ÉÉ ÉÉ Specificare questa
distanza come entità
della compensazione
lunghezza utensile

      


  
Può essere usato uno dei seguenti tre metodi, a seconda dell’asse lungo
il quale viene applicata la compensazione lunghezza utensile.
 Compensazione lunghezza utensile A
Compensa la differenza della lunghezza utensile lungo l’asse Z.
 Compensazione lunghezza utensile B
Compensa la differenza della lunghezza utensile lungo gli assi X, Y
o Z.
 Compensazione lunghezza utensile C
Compensa la differenza della lunghezza utensile lungo l’asse
specificato.

14.1.1
Introduzione


Compensazione G43 Z_ H_ ; Significato degli indirizzi
lunghezza utensile A
G44 Z_ H_ ; G43 : Compensazione
positiva
Compensazione G17 G43 Z_ H_ ; G44 : Compensazione
lunghezza utensile B negativa
G17 G44 Z_ H_ ;
G17 : Selezione piano XY
G18 G43 Y_ H_ ; G18 : Selezione piano ZX
G18 G44 Y_ H_ ; G19 : Selezione piano YZ
α : Indirizzo asse
G19 G43 X_ H_ ; H : Numero correttore
G19 G44 X_ H_ ;

Compensazione G43 α_ H_ ;
lunghezza utensile C
G44 α_ H_ ;
Cancellazione della
compensazione lun- G49 ; o H0 ;
ghezza utensile

264
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

Spiegazioni

 Selezione del tipo Il tipo di compensazione lunghezza utensile (A, B o C) si seleziona


di compensazione tramite i bit 0(TLC) e 1(TLB) del parametro N. 5001.
lunghezza utensile

 Direzione della Quando viene specificato G43, l’entità della compensazione lunghezza
compensazione utensile (registrata nella memoria delle correzioni) specificata con il
codice H viene sommata alla coordinata del punto finale specificata dal
programma. Quando viene specificato G44, l’entità della compensazione
lunghezza utensile (registrata nella memoria delle correzioni) specificata
con il codice H viene sottratta alla coordinata del punto finale specificata
dal programma. La coordinata risultante indica la posizione finale dopo
la compensazione, indipendentemente dal modo assoluto/incrementale.
Se non è specificato un movimento asse, il CNC assume che sia stato dato
un comando con movimento uguale a 0.
Se l’entità della correzione è positiva, quando viene specificato G43
l’utensile si muove in direzione positiva e quando viene specificato G44
l’utensile si muove in direzione negativa.
Se l’entità della correzione è negativa, l’utensile si muove nella direzione
opposta. G43 e G44 sono codici G modali e pertanto rimangono validi
finché non viene specificato un altro codice G dello stesso gruppo.

 L’entità della L’entità della compensazione lunghezza utensile assegnata al numero


compensazione (numero di correttore) specificato con il codice H viene acquisita
lunghezza utensile leggendola nella memoria delle correzioni e viene sommata o sottratta dal
comando di movimento programmato.
(1) Compensazione lunghezza utensile A/B
Quando vengono specificati i numeri dei correttori per la
compensazione lunghezza utensile A/B, l’ordine di validità dei
correttori specificati varia come segue, a seconda delle condizioni.

 Quando OFH (bit 2 del


parametro N. 5001) = 0 Oxxx ;
H01 ;
:
G43 Z_ ; (1)
:
G44 Z_ H02 ; (2) (1) E’ valido il correttore H01.
: (2) E’ valido il correttore H02.
H03 ; (3) (3) E’ valido il correttore H03.
:

 Quando OFH (bit 2 del


parametro N. 5001) = 1
Oxxx ;
H01 ;
:
G43 Z_ ; (1)
:
G44 Z_ H02 ; (2) (1) E’ valido il correttore H00.
: (2) E’ valido il correttore H02.
H03 ; (3) (3) E’ valido il correttore H02.
:

265
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

(2) Compensazione lunghezza utensile C


Quando vengono specificati i numeri dei correttori per la
compensazione lunghezza utensile C, l’ordine di validità dei
correttori specificati varia come segue, a seconda delle condizioni.

 Quando OFH (bit 2 del


parametro N. 5001) = 0 Oxxx ;
H01 ;
:
(1)E’ valido il correttore H01.
G43 P_ ; (1)
: (2)E’ valido il correttore H02.
G44 P_ H02 ; (2) (3)E’ valido il correttore H03, ma solo per
: l’asse al quale la compensazione è
H03 ; (3) stata applicata più recentemente.
:

 Quando OFH (bit 2 del


parametro N. 5001) = 1
Oxxx ;
H01 ;
:
(1)E’ valido il correttore H00.
G43 P_ ; (1)
: (2)E’ valido il correttore H02.
G44 P_ H02 ; (2) (3)E’ valido il correttore H02. (Tuttavia, il
: codice H visualizzato diventa H03.)
H03 ; (3)
:

L’entità della correzione può essere registrata nella memoria delle


correzioni tramite il pannello MDI.
L’intervallo dei valori che possono essere specificati è il seguente.
Input in millimetri Input in pollici
Entità della compensazione lun-
da 0 a ±999.999mm da 0 a ±99.9999pollici
ghezza utensile

DIFFIDA
Quando l’entità della compensazione lunghezza utensile
cambia a causa della programmazione di un nuovo numero
di correttore, la nuova compensazione non si somma alla
precedente, ma la sostituisce.
H1 : entità della compensazione lunghezza utensile 20.0
H2 : entità della compensazione lunghezza utensile 30.0
G90 G43 Z100.0 H1 ; Entità del movimento = 120.0
G90 G43 Z100.0 H2 ; Entità del movimento = 130.0

AVVERTENZA
Quando si usa la compensazione lunghezza utensile e il
parametro OFH (N. 5001#2) è 0, specificare la
compensazione lunghezza utensile con il codice H e la
compensazione raggio utensile con il codice D.

266
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

NOTA
Il valore del correttore H0 è sempre 0. E’ impossibile
assegnargli un valore diverso.

 Esecuzione della La compensazione lunghezza utensile può essere eseguita lungo 2 o più
compensazione assi, purché gli assi siano specificati in due o più blocchi.
lunghezza utensile Compensazione lungo gli assi X e Y.
su due o più assi G19 G43 H_ ; Compensazione lungo l'asse X
G18 G43 H_ ; Compensazione lungo l'asse Y
(Sono eseguite le compensazioni lungo gli assi X e Y)
Se il bit TAL (bit 3 del parametro N. 5001) è 1, l’esecuzione della
compensazione lunghezza C su due o più assi non genera alcun allarme.

 Cancellazione della Per cancellare la compensazione, programmare G49 o specificare H0.


compensazione Quando sono comandati H0 o G49, la cancellazione ha luogo
lunghezza utensile immediatamente.

NOTA
1. Quando la compensazione lunghezza utensile B è eseguita
su due o più assi, G49 cancella la compensazione per tutti
gli assi e H0 la cancella soltanto per l’asse perpendicolare
al piano specificato.
2. Se la compensazione è applicata a tre o più assi e viene
cancellata con G49, si ha l’allarme P/S N. 015. Cancellare
la compensazione usando G49 e H0.

267
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Esempi
Esempio di compensazione lunghezza utensile (1, 2, e 3: alesatura)

t1

t3
20

30 (6)
(13) (9) +Y
(1) t2
30 +X

120 30 50 +Z
Posizione effettiva
(2)

Posizione 35 3
programmata (12)
(3) (5) (10)
18 (7) (8) 22
Entità della 30
compensazione (4) (11)
ε = 4mm 8

Programma
H1 = –4.0 (Entità della compensazione lunghezza utensile)
N1 G91 G00 X120.0 Y80.0 ; . . . . . . . . . . . . . . . (1)
N2 G43 Z–32.0 H1 ; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (2)
N3 G01 Z–21.0 F1000 ; . . . . . . . . . . . . . . . . . . (3)
N4 G04 P2000 ; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (4)
N5 G00 Z21.0 ; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (5)
N6 X30.0 Y–50.0 ; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (6)
N7 G01 Z–41.0 ; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (7)
N8 G00 Z41.0 ; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (8)
N9 X50.0 Y30.0 ; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (9)
N10 G01 Z–25.0 ; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (10)
N11 G04 P2000 ; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (11)
N12 G00 Z57.0 H0 ; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (12)
N13 X–200.0 Y–60.0 ; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (13)
N14 M2 ;

268
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

14.1.2 Questa sezione descrive la cancellazione e il ripristino della


Comandi G53, G28, compensazione lunghezza che hanno luogo quando G53, G28, G30 o
G30.1 sono specificati nel modo compensazione lunghezza utensile. E’
G30 e G30.1 nel modo anche descritta la tempificazione della compensazione lunghezza
compensazione lun- utensile.
ghezza utensile (1) Cancellazione e ripristino del vettore della compensazione lunghezza
utensile eseguiti quando G53, G28, G30 o G30.1 sono specificati nel
modo compensazione lunghezza utensile.
(2) Specifica di G43/G44 per la compensazione lunghezza utensile A/B/C
e specifica indipendente del comando H.

Spiegazioni
 Cancellazione del vettore Quando G53, G28, G30 o G30.1 vengono specificati nel modo
della compensazione compensazione lunghezza utensile, i vettori della compensazione
lunghezza utensile lunghezza utensile vengono cancellati come segue. Tuttavia, rimane
visualizzato il codice G modale precedentemente specificato: il codice
modale visualizzato non diventa G49.

(1) Quando è specificato G53

Comando Asse specificato Comune ai tipi A/B/C

G53 P_; Asse della compensazione Cancellata all’esecuzione


lunghezza utensile del movimento specificato

Altri assi Non cancellata

NOTA
Se la compensazione lunghezza utensile è applicata a più
assi, tutti gli assi specificati sono soggetti a cancellazione.

Quando contemporaneamente al comando G53 viene specificata la


cancellazione della compensazione, la cancellazione del vettore di
compensazione è eseguita come segue.

Comando Asse specificato Comune ai tipi A/B/C

G49 G53 P_ ; Asse della compensazione Cancellata all’esecuzione


lunghezza utensile del movimento specificato

Altri assi Cancellata all’esecuzione


del movimento specificato

(2) Quando sono specificati G28, G30 o G30.1

Comando Asse specificato Comune ai tipi A/B/C

G28 P_ ; Asse della compensazione Cancellata all’esecuzione


lunghezza utensile del movimento al punto di
riferimento

Altri assi Non cancellata

269
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

NOTA
Se la compensazione lunghezza utensile è applicata a più
assi, tutti gli assi specificati nel comando di ritorno al punto
di riferimento sono soggetti a cancellazione.

Quando contemporaneamente al comando G53 viene specificata la


cancellazione della compensazione, la cancellazione del vettore di
compensazione è eseguita come segue.
Comando Asse specificato Comune ai tipi A/B/C

G49 G28 P_ ; Asse della compensazione Cancellata all’esecuzione


lunghezza utensile del movimento sul punto
intermedio

Altri assi Cancellata all’esecuzione


del movimento sul punto
intermedio

 Ripristino del vettore Il ripristino dei vettori della compensazione lunghezza utensile cancellati
della compensazione dalla specifica di G53, G28, G30 o G30.1 nel modo compensazione
lunghezza utensile lunghezza utensile avviene come segue.

(1) Quando OFH (bit 2 del parametro N. 5001) = 0


Tipo EVO (bit 6 del para- Blocco di ripristino
metro N. 5001)
A/B 1 Blocco successivo da caricare nel buffer
0 Blocco contenente un comando H o un
comando G43/G44
C Ignorato Blocco contenente un comando H
Blocco contenente un comando
G43P__/G44P__

(2) Quando OFH (bit 2 del parametro N. 5001) = 1


In un modo diverso dal modo compensazione lunghezza utensile.
Tipo EVO (bit 6 del para- Blocco di ripristino
metro N. 5001)
A/B 1 Blocco successivo da caricare nel buffer
0 Blocco contenente un comando H o un
comando G43/G44
C Ignorato Blocco contenente un comando H
Blocco contenente un comando
G43P__/G44P__

270
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

Nel modo compensazione lunghezza utensile


Tipo EVO (bit 6 del para- Blocco di ripristino
metro N. 5001)
A/B 1 Blocco contenente un comando G43/G44
0 Blocco contenente un comando H e un
comando G43/G44
C Ignorato Blocco contenente un comando G43P__
H__/G44P__ H__

DIFFIDA
Quando la compensazione lunghezza utensile è applicata
a più assi, tutti gli assi per i quali viene specificato un
comando G53, G28, G30 o G30.1 sono soggetti alla
cancellazione. Tuttavia, il ripristino è eseguito solo per
l’ultimo asse al quale la compensazione lunghezza utensile
è stata applicata; per gli altri assi, il ripristino non viene
eseguito.

NOTA
In un blocco contenente G40, G41 o G42 il vettore della
compensazione lunghezza utensile non viene ripristinato.

271
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

14.2 Comandando G37 l’utensile comincia a muoversi verso la posizione di


misura e il movimento continua fino all’emissione di un segnale da parte
MISURA AUTOMA- del dispositivo di misura. Quando l’utensile raggiunge la posizione di
TICA DELLA LUN- misura, si ferma. La differenza tra il valore della coordinata in cui viene
GHEZZA raggiunta la posizione di misura e il valore comandato da G37 viene
sommata alla compensazione lunghezza utensile attiva.
DELL’UTENSILE
(G37) Z
É
Rapido
É A (Punto di partenza)
La posizione di misura è comandata
con G37
B (Punto di decelerazione)

Velocità di
misura
C (Posizione di misura)
L’utensile si ferma quando si alza il
segnale di fine avvicinamento.
X
0
Entità della compensazione = (Entità attuale della compensazione + [coordi-
nata della posizione di arresto dell’utensile) – (coordinata della posizione di
misura)]

   
     


  Stabilisce il sistema di coordinate del pezzo (può
essere stabilito con G54/G59. Vedere il capitolo 7,
Sistemi di coordinate".)

 Specifica il numero del correttore per la compensaĆ
zione lunghezza utensile.
   Comando assoluto
G37 è valido solo per il blocco nel quale è speĆ
cificato.
IP_ indica gli assi X, Y, Z o il quarto asse.

Spiegazioni
 Impostazione del sistema Prima di eseguire la misura della lunghezza utensile, stabilire il sistema
di coordinate del pezzo di coordinate del pezzo. Questo sistema di coordinate deve coincidere con
il sistema di coordinate del pezzo usato per la programmazione.

 Programmazione di G37 La posizione di misura a deve essere specificata con un comando


assoluto.
Questo comando muove l’utensile in rapido verso la posizione di misura,
la velocità diminuisce a metà strada, poi il movimento continua finché,
dallo strumento di misura, non perviene il segnale di fine avvicinamento.
Quando la punta dell’utensile raggiunge la posizione di misura, lo
strumento di misura invia un segnale al CNC, che ferma l’utensile.

272
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

 Variazione delle La differenza fra la coordinata del punto nel quale l’utensile tocca il pezzo
correzioni e la coordinata specificata da G37 viene sommata al valore della
correzione selezionata.
Entità della correzione =
(Valore corrente) + [(Coordinata della punto nel quale l’utensile
tocca il pezzo) – (Coordinata specificata da G37)]
L’entità della correzione può essere variata manualmente tramite il
pannello MDI.

 Allarme della misura Quando viene eseguita la misura automatica della lunghezza
lunghezza utensile dell’utensile, l’utensile stesso si muove come è illustrato nella fig. 14.2
(b). Se il segnale di fine avvicinamento si alza durante il movimento da
B a C, si ha un allarme. Se il segnale non si alza prima che l’utensile abbia
raggiunto il punto F, si ha lo stesso allarme (P/S N. 080).

Rapido Velocità di Segnale di fine


misura avvicinamento ON

A B
Punto di C D E F
partenza
Posizione comandata
da G37

Zona in cui è abilitato il segnale di fine avvicinamento

   
     

273
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

DIFFIDA
Quando, durante il movimento in velocità di misura, viene
inserito un movimento manuale, prima di ripartire occorre
riportare l’utensile sulla posizione precedente al movimento
manuale inserito.

NOTA
1. Se un blocco G37 contiene un codice H, viene generato un
allarme. Specificare il codice H prima del blocco G37.
Inoltre, G37 deve essere comandato nello stato di
compensazione lunghezza utensile cancellata (G49).
2. La velocità di misura (parametro N. 6241), la posizione di
decelerazione (parametro N. 6251) e l’ampiezza della zona
entro la quale è atteso il segnale di fine avvicinamento
(parametro N. 6254) sono specificati dal costruttore della
macchina utensile.
3. Con la memoria A delle correzioni utensili, cambia il valore
della correzione
Con la memoria B delle correzioni utensili, cambia il valore
della correzione usura
Con la memoria C delle correzioni utensili, cambia il valore
della correzione usura per il codice H
4. Il segnale di fine avvicinamento viene controllato ogni 2 ms.
Viene generato il seguente errore di misura:
ERRmax: Fm x 1/60 x TS/1000
TS: periodo di campionatura, normalmente 2ms
ERRmax: Errore massimo di misura (mm)
Fm: Velocità di avanzamento durante la misura (mm/min)
Per esempio, se Fm = 1000 mm/min, ERRmax = 0.003 mm
5. L’utensile si ferma dopo un massimo di 16 ms dopo la
rilevazione del segnale di fine avvicinamento. Però, l’entità
della correzione è determinata dalla posizione in cui è stato
emesso il segnale, non dalla posizione di arresto
dell’utensile. La sovracorsa per 16 ms è:
Qmax = Fm x 1/60 x 16/1000
Qmax : sovracorsa massima (mm)
Fm : velocità di avanzamento per la misura (mm/min)

274
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

Esempi  
 Programmazione dello zero (impostazione del
sistema di coordinate)
    Porta l'utensile a X850.0
L'utensile viene portato in una posizione che è
alla distanza specificata dal punto di misura
lungo l'asse Z.
 Seleziona il correttore N. 1

 Comando di movimento sulla posizione di
misura.
 Breve allontanamento lungo l'asse Z.
Se l’utensile raggiunge la posizione di misura a Z198.0, dato che la
posizione di misura corretta è Z200.0, l’entità della correzione viene
diminuita di 2 mm (198.0 – 200.0 = –2.0)
Z

ÉÉÉÉ
ÉÉÉÉ
760 ÉÉÉÉ
200
Posizione di
misura dell’asse Z
0 850 1100 X

275
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

14.3 E’ possibile allungare o accorciare il movimento comandato per l’asse


specificato, in base al valore di correzione memorizzato o al suo doppio.
CORREZIONE
UTENSILE La funzione di correzione dell’utensile può essere applicata anche ad un
(G45 – G48) asse addizionale.

Pezzo

ÉÉÉ
ÉÉÉ
ÉÉÉ
Percorso centro utensile Percorso
Utensile programmato

 

  Incrementa di una correzione l'entità del movimento

  Decrementa di una correzione l'entità del movimento

  Incrementa di due correzioni l'entità del movimento

  Decrementa di due correzioni l'entità del movimento
G45-G48: Codici G autocancellanti per l'incremento o il
decremento dell'entità del movimento.
IP : Comando di movimento dell’utensile
D : Specifica del numero di correttore

276
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

Spiegazioni
 Incremento e Come si vede nella tabella 14.3 (a), l’entità del movimento dell’utensile
decremento aumenta o diminuisce del valore della correzione specificata.
In assoluto, viene aumentata o ridotta l’entità del movimento dal punto
finale del blocco precedente al punto specificato dal blocco contenente
G45 – G48.

          

Codice G Correzione positiva Correzione negativa

G45
Punto iniziale Punto finale Punto iniziale Punto finale

G46
Punto iniziale Punto finale Punto iniziale Punto finale

G47

Punto iniziale Punto finale Punto iniziale Punto finale

G48
Punto iniziale Punto finale Punto iniziale Punto finale

Comando di movimento
Entità della correzione
Movimento effettivo

Se viene specificato un movimento di entità 0 nel modo incrementale


(G91), l’utensile si muove per la distanza corrispondente alla correzione
specificata.
Se viene specificato un movimento di entità 0 nel modo assoluto (G90),
l’utensile non si muove.

 Valore della correzione Una volta selezionato con il codice D, il valore della correzione non
cambia finché non viene selezionato un altro correttore.
Le correzioni possono essere impostate entro i seguenti intervalli:

   
       

Input in millimetri Input in pollici

0–±999.999mm 0–±99.9999pollici
Entità della correzione
0–±999.999gradi 0–±999.999gradi

D0 indica sempre una correzione utensile uguale a zero.

277
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

DIFFIDA
1. Quando un codice G45–G48 viene specificato simultaneamente per n assi (n = 1 – 6) in un
blocco di movimento, la correzione viene applicata a tutti gli assi comandati nel blocco.
Se come entità della correzione si specifica il raggio della fresa può essere programmato il
profilo del pezzo. Però, nella lavorazione di conicità, si verificano sovrataglio o sottotaglio.
Quindi usare, invece, la compensazione raggio utensile (G40 – G42), descritta nelle sezioni
II–14.4 o 14.5.

ÉÉÉ ÉÉÉ
Profilo lavorato Profilo voluto

ÉÉÉ ÉÉÉ
ÉÉÉ Profilo
voluto
ÉÉÉProfilo lavorato

ÉÉÉ Asse Y
ÉÉÉ Asse Y

ÉÉÉ ÉÉÉ
ÉÉÉSovrataglio
Asse
ÉÉÉ
Sottotaglio Asse
X X
G01 X_ F_ ; G01 G45 X_ F_ D_;
G47 X_ Y_ D_ ; X_ Y_ ;
Y_ ; G45 Y_ ;

2. Nei modi G41 o G42 (compensazione raggio utensile), i codici G45 – G48 (correzione utensile)
non devono essere usati.

278
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

NOTA
1. Se la riduzione determinata dalla correzione memorizzata è maggiore della distanza
programmata, l’utensile si muove nella direzione opposta.
Comando del
Movimento dell’utensile programma
Punto Esempio
iniziale Punto G46 X2.50 ;
finale Entità correzione Comando equivalente
+3.70 X–1.20 ;

Entità correzione
2. Tramite impostazione parametrica, la correzione utensile G45 – G48 può essere applicata
all’interpolazione circolare (G02, G03), ma solo per archi di 1/4 e di 3/4 di cerchio e usando gli
indirizzi I, J, K, purché non sia contemporaneamente comandata la rotazione delle coordinate.
Questa funzione viene resa disponibile per compatibilità con eventuali programmi pezzo
preesistenti, senza compensazione utensile. Non deve essere usata nella preparazione di
nuovi programmi.
Correzione utensile
ÉÉÉ
ÉÉÉ
nell’interpolazione circolare
Programma

N4
ÉÉÉ
ÉÉÉ N3
N1 G46 G00 X_ Y_ D_ ;
N2 G45 G01 Y_ F_ ;

ÉÉÉ
N3 G45 G03 X_ Y_ I_ ;

ÉÉÉ
N4 G01 X_ ;
Percorso programmato

N2 Percorso effettivo

ÉÉÉ
ÉÉÉ N1

ÉÉÉ
3. Per la correzione utensile (G45 – G48) deve essere usato il codice D. Impostando il parametro
TPH (N. 5001#5), diventa possibile usare il codice H, per compatibilità con altri formati nastro.
Il codice H può essere usato solo con la compensazione lunghezza utensile non attiva (modo
G49).
4. Quando è attivo un ciclo fisso, i codici G45 – G48 sono ignorati. Eseguire la correzione
specificando G45 – G48 prima di entrare nel modo ciclo fisso e cancellare la correzione dopo
averlo rilasciato.

279
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Esempi
Programmazione con la correzione utensile

N12
N11 30R

N9
40 N10
N13
N8
N4 30R

40
N3 N5

N1 N2 N6 N7

ÉÉÉ
50

ÉÉÉ
ÉÉÉ
N14
80 50 40 30 30
Origine
Asse Y
Diametro utensile : 20φ
Numero correttore.: 01
Entità correzione : +10.0

Asse X



N1 G91 G46 G00 X80.0 Y50.0 D01 ;


N2 G47 G01 X50.0 F120.0 ;
N3 Y40.0 ;
N4 G48 X40.0 ;
N5 Y–40.0 ;
N6 G45 X30.0 ;
N7 G45 G03 X30.0 Y30.0 J30.0 ;
N8 G45 G01 Y20.0 ;
N9 G46 X0 ; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Riduzione in direzione + di un movimento di
entità 0. L’utensile si muove nella direzione –X
per l’entità della correzione.
N10 G46 G02 X–30.0 Y30.0 J30.0 ;
N11 G45 G01 Y0 ; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Incremento in direzione + di un movimento di
entità 0. L’utensile si muove nella direzione +Y
per l’entità della correzione.
N12 G47 X–120.0 ;
N13 G47 Y–80.0 ;
N14 G46 G00 X80.0 Y–50.0 ;

280
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

14.4 Il percorso utensile programmato può essere compensato in base al raggio


dell’utensile stesso (Fig. 14.4).
COMPENSAZIONE La compensazione viene eseguita creando un vettore di lunghezza pari a
RAGGIO UTENSILE quella del raggio dell’utensile (attivazione). Il vettore di compensazione
B (G39 – G42) è perpendicolare al percorso dell’utensile ed è orientato verso il centro
dell’utensile.
Durante la lavorazione, per i comandi di interpolazione lineare, di
compensazione sullo spigolo e di interpolazione circolare successivi
all’attivazione della compensazione, il percorso utensile subisce una
traslazione pari alla lunghezza del vettore.
Per riportare l’utensile sul punto iniziale alla fine della lavorazione, il
modo compensazione raggio utensile deve essere cancellato.
Interpolazione circolare
compensata sullo spi-
golo Interpolazione
circolare
Interpolazione
lineare

Interpolazione
circolare
compensata
sullo spigolo R1

Interpolazione
lineare

R2
Vettore di
compensazione

Attivazione

ÉÉÉ
Interpolazione Interpolazione
lineare circolare

ÉÉÉ
Percorso programmato
Cancellazione

ÉÉÉ
Posizione di
Percorso del centro
dell’utensile
Asse Y

partenza
Asse X


      

   

281
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Formato

 Attivazione G00 (o G01) G41 (o G42) IP_ I R_ H_ ;


(Inizio della
compensazione raggio G41 : Compensazione raggio utensile a sinistra (Gruppo 07)
utensile) G42 : Compensazione raggio utensile a destra (Gruppo 07)
I P_ : Comando di movimento
I R_ : Distanza incrementale dal punto finale. Perpendicolare al
vettore di compensazione al punto finale.
H_ : Numero del correttore (da 1 a 3 cifre)

 Interpolazione circolare G39 IP_ (o IR_) ;


compensata sugli
spigoli G39 : Interpolazione circolare compensata sullo spigolo (gruppo 00)
I P_ (o) I R_ :Distanza incrementale dal punto finale. Perpendicolare
al vettore di compensazione al punto finale.

 Cancellazione della G40 IP_ ;


compensazione raggio
utensile G40 : Cancellazione della compensazione raggio utensile (Gruppo 07)
I P_ : Comando di movimento
 Selezione del piano
di compensazione Piano Comando di selezione del piano IP_ IR_

XpYp G17 ; Xp_Yp_ I_J_


ZpXp G18 ; Xp_Zp_ I_K_
YpZp G19 ; Yp_Zp_ J_K_

Spiegazioni

 Codice H La selezione del correttore per la compensazione raggio utensile si esegue


programmando un numero di 1 – 3 cifre dopo l’indirizzo H (codice H).
Il codice H può essere programmato in qualsiasi punto del programma,
prima dell’attivazione della compensazione. Se l’entità della
compensazione non cambia, non è necessario rispecificare il codice H.
L’entità delle compensazioni raggio utensile si assegna ai codici H tramite
il pannello MDI. Per i dettagli, fare riferimento alla sezione III–11.4.1.
La sottostante tabella fornisce gli intervalli entro i quali possono essere
specificati i valori di compensazione.
Tabella 14.4 Intervalli dei valori della compensazione raggio utensile

Input metrico Input in pollici

Entità della compensazione 0–±999.999mm 0–±99.9999pollici

NOTA
Il valore della compensazione corrispondente al correttore
numero 0 (H00) è sempre 0.
E’ impossibile assegnare ad H00 un valore diverso.

282
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

 Selezione del piano e La compensazione raggio utensile è attuata nel piano determinato da G17,
vettore di compensazione G18, e G19 (codici G per la selezione del piano). Questo piano è il piano
della compensazione. Se il piano della compensazione non è specificato,
viene assunto G17.
Le quote programmate per gli assi che non sono in questo piano non sono
soggette a compensazione e i valori programmati sono usati così come
sono.
Nel seguito, la creazione del vettore e i calcoli eseguiti vengono descritti
come se il piano selezionato fosse sempre il piano XY. La descrizione vale
per qualunque altro piano.
Il vettore di compensazione viene cancellato da reset.
Subito dopo l’accensione, la lunghezza del vettore di compensazione è
zero e il modo compensazione raggio utensile è cancellato.

Note
 Transizione dal modo
senza compensazione
raggio utensile al modo NOTA
compensazione raggio
All’attivazione della compensazione raggio utensile, il modo
utensile (attivazione
della compensazione) dei comandi di movimento deve essere G00
(posizionamento) o G01 (interpolazione lineare). Il modo
dei comandi di movimento non può essere G02 o G03
(interpolazione circolare).

283
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

14.4.1 G41 sposta l’utensile verso sinistra guardando nella direzione del
Compensazione rag- movimento dell’utensile stesso.
gio utensile a sinistra
(G41)
Spiegazioni
 G00 (posizionamento) G41 X_ Y_ I_ J_ H_ ;
o G01 (interpolazione
lineare) determina la creazione sul punto finale di un nuovo vettore normale alla
direzione specificata da (I, J) e il centro dell’utensile si muove verso la
punta del nuovo vettore dalla punta del vecchio vettore sul punto iniziale.
(I, J) è un valore incrementale rispetto al punto finale ed è significativo
solo per la direzione. La sua entità è arbitraria.

ÉÉÉÉÉ ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ Percorso centro utensile
ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ Vettore Nuovo
ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ Punto iniziale
precedente vettore
ÉÉÉÉÉ
(X, Y) (I, J)

Percorso programmato

Se il vecchio vettore è zero, questo comando attiva il modo


compensazione raggio utensile. Il numero del correttore è specificato dal
codice H.

ÉÉÉÉÉ ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ ÉÉÉÉÉ
Percorso centro utensile
Punto iniziale

ÉÉÉÉÉ ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ ÉÉÉÉÉ
Nuovo
vettore

(X, Y) (I, J)
Vettore precedente=0 Percorso programmato

Se I o J sono omessi, il CNC assume che (I, J) sia uguale a (X, Y). Il
seguente comando specifica la creazione di un nuovo vettore normale alla
direzione indicata da (X, Y).
G41 X_ Y_ ;
Però, se il modo dei comandi di movimento è G00, ciascun asse si muove
indipendentemente in rapido.

ÉÉÉÉÉ ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ Percorso centro utensile
ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ
Punto iniziale
Vettore precedente
ÉÉÉÉÉ
(X, Y)
Nuovo
vettore

Percorso programmato

284
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

 G02, G03  ... ;


(Interpolazione
circolare)      

Questo comando specifica la creazione di un nuovo vettore a sinistra


guardando nella direzione di avanzamento dell’arco sulla linea che unisce
il centro dell’arco con il punto finale dell’arco stesso. Il centro
dell’utensile si muove lungo l’arco andando dalla punta del vecchio
vettore, sul punto iniziale, alla punta del nuovo vettore. (Questo vale se
il vecchio vettore era corretto).
Il vettore viene creato verso il centro dell’arco o in direzione opposta.

ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ
Nuovo vettore

ÉÉÉÉÉ
Percorso centro

ÉÉÉÉÉ
utensile

(X, Y)

ÉÉÉÉÉ Percorso programmato

ÉÉÉÉÉ
R

ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ Punto iniziale

ÉÉÉÉÉ Vettore precedente

ÉÉÉÉ Nuovo vettore

ÉÉÉÉ
ÉÉÉÉ
(X, Y)

R
ÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ Percorso centro

ÉÉÉÉÉ
utensile

ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ
Vettore precedente

ÉÉÉÉÉ
Percorso
programmato
Punto iniziale

285
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

14.4.2 G42, al contrario di G41, specifica l’offset dell’utensile a destra del pezzo
Compensazione guardando nella direzione di avanzamento dell’utensile. La direzione del
vettore generato da G42 è quindi opposta alla direzione del vettore
raggio utensile generato da G41. A parte questo, il metodo di compensazione è
a destra (G42) assolutamente lo stesso.

Spiegazioni
 G00 (posizionamento) G42 X_ Y_ I_ J_ H_ ;
o G01 (interpolazione
lineare) Percorso programmato (I, J)

ÉÉÉÉÉ Punto iniziale


ÉÉÉÉ
(X, Y)

ÉÉÉÉÉ ÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ ÉÉÉÉ
Vettore Nuovo
precedente vettore

ÉÉÉÉÉ ÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ Percorso centro
utensile ÉÉÉÉ
G42 X_ Y_ ;

Percorso programmato

ÉÉÉÉÉ
Punto iniziale
ÉÉÉÉÉ
(X, Y)

ÉÉÉÉÉ Vettore Nuovo


ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ precedente vettore
ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ ÉÉÉÉÉ
Percorso centro
utensile

Con G00, gli assi si muovono indipendentemente, in rapido.

286
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

 G02 o G03
 ... ;
(interpolazione 
circolare)
 
   

ÉÉÉÉ (X, Y)

ÉÉÉÉ
Percorso programmato
ÉÉÉÉ Nuovo

ÉÉÉÉ vettore

ÉÉÉÉ
Percorso centro utensile

ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ
R

Punto iniziale
ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ
Vettore
ÉÉÉÉÉ
Nuovo vettore

ÉÉÉÉÉ
precedente

ÉÉÉÉÉ
(X, Y)

ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ
R

Percorso programmato

ÉÉÉÉ
Punto iniziale
Percorso centro

ÉÉÉÉ
utensile

ÉÉÉÉ
ÉÉÉÉ
Vettore precedente

287
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

14.4.3 I seguenti comandi, se vengono specificati nei modi G01, G02 o G03,
Interpolazione permettono di eseguire l’interpolazione circolare compensata con
l’utensile su uno spigolo.
circolare compensata
sugli spigoli (G39)

Formato
Nel modo compensazione

X_Y_
G39 X_Z_ ;
Y_Z_

I_J_
G39 I_K_ ;
J_K_

Viene creato un nuovo vettore a sinistra (G41) o a destra (G42) guardando


verso (X, Y) dal punto finale, ad angolo retto. L’utensile si muove lungo
l’arco che congiunge la punta del vecchio vettore alla punta del nuovo
vettore.
X, Y e Z sono coordinate assolute o incrementali a seconda di G90/G91.
I, J e K sono incrementali, rispetto al punto finale.

Con G41 Vettore precedente


Nuovo vettore

Percorso centro

ÉÉÉÉ
(X, Y) o (I, J)
utensile

ÉÉÉÉ
ÉÉÉÉ
ÉÉÉÉ Percorso
programmato

Con G42
Nuovo vettore
Vettore precedente
Percorso centro
(X, Y) o (I, J)

ÉÉÉÉÉ
utensile

ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ
Percorso programmato

Questo comando può essere programmato solo nel modo compensazione


attiva, cioè dopo aver specificato G41 o G42. La direzione dell’arco, in
senso orario o in senso antiorario, è determinata rispettivamente da G41
o G42. Questo comando non è modale ed esegue un’interpolazione
circolare quale che sia il codice G del gruppo 01 attivo. Il codice G del
gruppo 01 resta attivo anche dopo la specifica di G39.

288
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

14.4.4 Quando il seguente comando è specificato nei modi G00 o G01,l’utensile


Cancellazione della esegue un movimento dalla punta del vettore sul punto iniziale al punto
programmato. In G01, il movimento è lineare. In G00 ciascun asse si
compensazione rag- muove indipendentemente, in rapido.
gio utensile (G40)    

ÉÉÉÉÉ ÉÉÉÉÉ
Percorso centro

ÉÉÉÉÉ utensile
ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ ÉÉÉÉÉ
(X, Y)
Vettore precedente
Punto iniziale
Percorso programmato

Questo comando mette il sistema nel modo compensazione raggio


utensile cancellata.
Se viene specificato solo G40;, omettendo X_ Y_, l’utensile si muove per
una distanza pari alla dimensione del vecchio vettore, in direzione
opposta.

NOTA
La compensazione raggio utensile non può essere
cancellata nel modo interpolazione circolare (G02, G03).

289
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

14.4.5 Generalmente, la commutazione della direzione della compensazione da


Commutazione fra sinistra a destra e viceversa si esegue cancellando prima il modo
compensazione. Però, in posizionamento (G00) o in interpolazione
compensazione a sini- lineare (G01), questo può essere evitato. In questo caso, il percorso
stra e compensazione dell’utensile è quello illustrato nella figura 14.4.5.
a destra
G41……… ;

ÉÉÉÉÉ
G00 G42 X_ Y_ ;

ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ
Percorso centro utensile

ÉÉÉÉÉ
(Normalmente non è
Vettore rettilineo.)

ÉÉÉÉÉ ÉÉÉÉ
precedente (X, Y)

ÉÉÉÉ Nuovo

ÉÉÉÉ
Percorso programmato vettore

ÉÉÉÉ
G42……… ;

ÉÉÉÉ
G00 G41 X_ Y_ ( o I_ J_)
F_ ;

ÉÉÉÉ
ÉÉÉÉ
ÉÉÉÉ
Percorso centro

ÉÉÉÉÉ ÉÉÉÉ
utensile Nuovo
vettore

ÉÉÉÉÉ (X, Y)  (I, J)

ÉÉÉÉÉ
Vettore
precedente

ÉÉÉÉÉ
Percorso programmato

ÉÉÉÉÉ
Fig. 14.4.5 Commutazione della direzione della compensazione

290
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

14.4.6 L’entità della compensazione viene generalmente variata quando si


Variazione dell’entità cambia l’utensile, nel modo compensazione cancellata. In
posizionamento (G00) e in interpolazione lineare (G01), l’entità della
della compensazione compensazione può essere variata anche nel modo compensazione attiva.
Programmare il seguente comando:
  
  (H indica il numero del nuovo correttore.)
La figura 14.4.6 Illustra il movimento dell’utensile quando cambia il
valore della compensazione.

ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ
Percorso centro
ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ
utensile

ÉÉÉÉÉ Nuovo vettore

ÉÉÉÉÉ Vettore precedente

ÉÉÉÉÉ
Punto iniziale Percorso programmato (X, Y)

ÉÉÉÉÉ ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ Nuovo vettore
ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ
Vettore precedente

Punto iniziale Percorso programmato (X, Y)

Fig. 14.4.6 Variazione dell’entità della compensazione

291
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

14.4.7 Se il valore della compensazione è negativo (–), è come se G41 e G42


Segno della compen- fossero invertiti. Di conseguenza, se il centro dell’utensile passa
all’esterno del profilo del pezzo, esso passerà all’interno e viceversa.
sazione e percorso La figura 14.4.7 contiene un esempio. Generalmente parlando, è bene
del centro dell’uten- specificare una compensazione positiva (+).
sile Se con la compensazione negativa (–) il percorso utensile viene
programmato come in (1), il centro dell’utensile si muoverà come in (2).
Se il valore della compensazione è negativo, quando il percorso utensile
è programmato come in (2), l’utensile segue il percorso (1).
(1)
ÉÉÉ (2)

ÉÉ
ÉÉÉ Percorso centro

ÉÉ
ÉÉÉ utensile

ÉÉ
Percorso programmato

Fig. 14.4.7 Percorso dell’utensile a seconda del segno (+ o –) della


compensazione raggio utensile

Per un profilo che includa degli spigoli (interessati dalla interpolazione


circolare sugli spigoli) non si può assegnare alla compensazione un valore
negativo per lavorare all’interno. Per lavorare con regolarità uno spigolo
interno, deve essere inserito in quel punto un arco di raggio appropriato.

DIFFIDA
Se mentre è attiva la compensazione raggio utensile viene
comandata la compensazione lunghezza utensile, è come
se venisse variata l’entità della compensazione raggio
utensile.

292
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE



N6

N5
20.0 N7

N4 40.0

R1=40.0

40.0
N3 R2=20.0
20.0

N2
N8
N10 N9

ÉÉÉ
20.0 N1

ÉÉÉ
Asse Y
N11

ÉÉÉ 20.0 Asse X Unità : mm

N1 G91 G17 G00 G41 X20.0 Y20.0 H08 ;


N2 G01 Z–25.0 F100 ;
N3 Y40.0 F250 ;
N4 G39 I40.0 J20.0 ;
N5 X40.0 Y20.0 ;
N6 G39 I40.0 ;
N7 G02 X40.0 Y–40.0 R40.0 ;
N8 X–20.0 Y–20.0 R20.0 ;
N9 G01 X–60.0 ;
N10 G00 Z25.0 ;
N11 G40 X–20.0 Y–20.0 M02 ;
(H08 è il numero del correttore utensile utilizzato. L'entità della compensazione
raggio utensile deve essere stata preventivamente registrata nella memoria
corrispondente a questo correttore.)

293
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

14.5 Il percorso utensile programmato può essere compensato in base al raggio


dell’utensile stesso (Fig. 14.5 (a)).
COMPENSAZIONE La compensazione viene eseguita creando un vettore di lunghezza pari a
RAGGIO UTENSILE quella del raggio dell’utensile (attivazione). Il vettore di compensazione
C (G40 – G42) è perpendicolare al percorso dell’utensile ed è orientato verso il centro
dell’utensile.
Durante la lavorazione, per i comandi di interpolazione lineare, di
compensazione sullo spigolo e di interpolazione circolare successivi
all’attivazione della compensazione, il percorso utensile subisce una
traslazione pari alla lunghezza del vettore.
Per riportare l’utensile sul punto iniziale alla fine della lavorazione, il
modo compensazione raggio utensile deve essere cancellato.

Cancellazione

ÉÉÉ
Attivazione

ÉÉÉ
ÉÉÉ
Fig. 14.5 (a) Compensazione raggio utensile C

294
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

Formato
 Attivazione G00 (o G01) G41 (o G42) IP_ D_ ;
(Inizio della
compensazione raggio G41 : Compensazione raggio utensile a sinistra (Gruppo 07)
utensile) G42 : Compensazione raggio utensile a destra (Gruppo 07)
IP_ : Comando di movimento
D_ : Numero correttore (codice D)

 Cancellazione della G40 IP_ ;


compensazione raggio
utensile G40 : Cancellazione della compensazione raggio utensile

I P_ : Comando di movimento
 Selezione del piano
Piano Comandi di selezione del piano I P_
di compensazione
XpYp G17 ; Xp_Yp_
ZpXp G18 ; Xp_Zp_
YpZp G19 ; Yp_Zp_

Spiegazioni
 Modo compensazione Subito dopo l’accensione, il controllo è nel modo compensazione raggio
raggio utensile cancellata utensile cancellata. In questo modo, il vettore è sempre 0 e il percorso del
centro dell’utensile coincide con il percorso programmato.

 Attivazione Quando, nel modo compensazione raggio utensile cancellata, è


specificato un comando di compensazione raggio utensile (G41 o G42,
comando di movimento diverso da zero nel piano di compensazione,
codice D diverso da D00), il CNC entra nel modo compensazione.
Questo comando è il comando di attivazione della compensazione raggio
utensile.
Nel blocco di attivazione, specificare il posizionamento (G00) o
l’interpolazione lineare (G01). Se è specificata l’interpolazione circolare
(G02, G03), si ha l’allarme P/S N. 34.
Quando processa il blocco di attivazione e tutti i blocchi successivi, il
CNC legge in anticipo due blocchi.

 Modo compensazione Nel modo compensazione raggio utensile, questa viene applicata al
raggio utensile posizionamento (G00), all’interpolazione lineare (G01) e
all’interpolazione circolare (G02, G03); non devono essere programmati
consecutivamente due o più blocchi senza movimento (come funzioni
ausiliarie o blocchi di sosta), altrimenti ne risulta un sovrataglio o un
taglio insufficiente. Nel modo compensazione non deve essere cambiato
il piano di compensazione, altrimenti si ha l’allarme P/S N. 37 e l’utensile
si arresta.

295
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Cancellazione del Quando la compensazione è attiva e viene eseguito un blocco che soddisfa
modo compensazione una delle seguenti due condizioni, il sistema entra nello stato di
compensazione raggio utensile cancellata.
1. Viene specificato G40
2. Come numero del correttore per la compensazione raggio utensile
viene specificato 0.
La cancellazione della compensazione non deve essere specificata
insieme ad un comando di interpolazione circolare (G02 o G03),
altrimenti si ha l’allarme P/S N. 34 e l’utensile si ferma.
Durante la cancellazione della compensazione, vengono eseguiti il blocco
di cancellazione e il blocco contenuto nel buffer della compensazione.
Nel modo blocco singolo, il controllo legge un blocco, esegue un blocco,
e si arresta. Quando viene premuto START, viene eseguito un blocco
senza leggere il blocco successivo.
Poi, il sistema entra nel modo compensazione non attiva e nel buffer viene
caricato solo il blocco da eseguire successivamente. Nel buffer della
compensazione raggio utensile non vengono caricati altri dati.

Attivazione
Modo compensazione (G41/G42) Modo compensa–
raggio utensile zione raggio
cancellata Cancellazione utensile
(G40/D0)

Fig. 14.5 (b) Commutazione del modo della compensazione raggio utensile

 Variazione dell’entità In generale, il valore di compensazione viene variato nel modo


della compensazione compensazione non attiva, quando si cambia l’utensile. Se il valore di
compensazione viene variato quando è attiva la compensazione, il vettore
al punto finale del blocco viene calcolato per il nuovo valore di
compensazione.

Calcolato in base all’entità della Calcolato in base all’entità della


compensazione del blocco N6 compensazione del blocco N7

N7
N8
N6
Percorso programmato

Fig. 14.5 (c) Commutazione del modo della compensazione raggio utensile

296
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

 Segno del valore di Se il valore della compensazione è negativo (–), è come se G41 e G42
compensazione e fossero invertiti. Di conseguenza, se il centro dell’utensile passa
percorso del centro all’esterno del profilo del pezzo, esso passerà all’interno e viceversa.
dell’utensile La figura 14.5 (d) contiene un esempio. Generalmente parlando, è bene
specificare una compensazione positiva (+).
Se con la compensazione negativa il percorso utensile viene programmato
come in (1), il centro dell’utensile si muoverà come in (2) e viceversa.
Di conseguenza, lo stesso programma consente di eseguire sia forme
maschio sia forme femmina, e la distanza tra i due profili può essere
gestita selezionando l’entità di compensazione appropriata. (Attuabile
con l’attivazione e la disattivazione di tipo A, vedere le sottosezioni

ÉÉÉ
II–14.6.2 e 14.6.4.)

ÉÉÉ ÉÉ
(1) (2)

ÉÉÉ Percorso centro


ÉÉ
ÉÉ
utensile

Percorso
programmato
Fig. 14.5 (d) Percorso dell'utensile a seconda del segno (+ o -) della
compensazione raggio utensile

  
   Assegnare i valori della compensazione raggio utensile ai codici D
  
  tramite il pannello MDI. La seguente tabella indica l’intervallo dei valori
specificabili.

Input in millimetri Input in pollici

Entità della compensazione 0–±999.999mm 0–±99.9999pollici

NOTA
1. L’entità della compensazione corrispondente al correttore
N. 0 (codice D00) è sempre 0. E’ impossibile assegnare a
D0 un valore diverso.
2. La compensazione raggio utensile C può usare il codice H
se il parametro OFH (N. 5001 #2) è 1.

  
  
  Il vettore di compensazione è un vettore bidimensionale di dimensione
equivalente al valore di compensazione specificato dal codice D e viene
calcolato dal CNC e la sua direzione varia da blocco a blocco in base al
movimento dell’utensile.
Questo vettore viene cancellato da reset.

 

    L’entità della compensazione è determinata dal contenuto del correttore

 selezionato con il codice D (da 1 a 3 cifre).
Una volta comandato, il codice D resta valido finché non viene
comandato un altro codice D.
Oltre a specificare l’entità della compensazione raggio utensile, il codice
D serve anche a selezionare l’entità della correzione utensile.

297
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Selezione del piano I calcoli relativi alla compensazione vengono eseguiti nel piano
e vettore determinato da G17, G18, e G19 (codici G per la selezione del piano).
Questo piano è il piano della compensazione. Le quote programmate per
gli assi che non sono in questo piano non sono soggette a compensazione.
Nel controllo simultaneo di tre assi, viene compensato il percorso utensile
proiettato sul piano di compensazione.
Il piano di compensazione deve essere cambiato con la compensazione
non attiva. Se viene cambiato con la compensazione attiva, viene
visualizzato l’allarme P/S N. 37 e la macchina si ferma.

298
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE



N5 250R

C1(700,1300)

C3 (–150,1150) P4(500,1150) P5(900,1150) C2 (1550,1550)


650R 650R
N4 N6

N3 N7

P3(450,900)
P2 P6(950,900) P7
(250,900) (1150,900)
N8

N2
P9(700,650)
P1 P8
(250,550) (1150,550)

N10 N9

N1
Asse Y
N11

ÉÉÉ
ÉÉÉ
ÉÉÉ
Asse X Unità : mm
Posizione di
partenza

G92 X0 Y0 Z0 ; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Coordinate assolute.


Utensile Posizionato sulla posizione di partenza (X0, Y0, Z0).
N1 G90 G17 G00 G41 D07 X250.0 Y550.0 ; Attiva la compensazione raggio utensile. L’utensile viene
spostato verso sinistra rispetto al percorso programmato per la
distanza specificata dal correttore D07: il percorso dell’uten–
sile è spostato di 15 rispetto al percorso programmato (15, il
il raggio dell’utensile, deve essere stato precedentemente as–
segnato al correttore D07).
N2 G01 Y900.0 F150 ; . . . . . . . . . . . . . . . . . Specifica la lavorazione da P1 a P2.
N3 X450.0 ; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Specifica la lavorazione da P2 a P3.
N4 G03 X500.0 Y1150.0 R650.0 : . . . . . . . . Specifica la lavorazione da P3 a P4.
N5 G02 X900.0 R–250.0 ; . . . . . . . . . . . . . . Specifica la lavorazione da P4 a P5.
N6 G03 X950.0 Y900.0 R650.0 ; . . . . . . . . . Specifica la lavorazione da P5 a P6.
N7 G01 X1150.0 ; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Specifica la lavorazione da P6 a P7.
N8 Y550.0 ; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Specifica la lavorazione da P7 a P8.
N9 X700.0 Y650.0 ; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Specifica la lavorazione da P8 a P9.
N10 X250.0 Y550.0 ; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Specifica la lavorazione da P9 a P1.
N11 G00 G40 X0 Y0 ; . . . . . . . . . . . . . . . . . . Cancella il modo compensazione raggio utensile.
Riporta l’utensile alla posizione di partenza (X0, Y0, Z0).

299
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

14.6 Questa sezione fornisce una descrizione dettagliata dei movimenti


dell’utensile con la compensazione raggio utensile C descritta nella
DESCRIZIONE DET- sezione 14.5
TAGLIATA DELLA Questa sezione è costituita dalle seguenti sottosezioni:
COMPENSAZIONE
RAGGIO UTENSILE 14.6.1 Introduzione
C 14.6.2 Movimento dell'utensile all'attivazione della compensazione
14.6.3 Movimento dell'utensile nel modo compensazione raggio utensile
14.6.4 Movimento dell'utensile alla cancellazione della compensazione
14.6.5 Controllo di interferenza
14.6.6 Sovrataglio causato dalla compensazione
14.6.7 Comandi da MDI
14.6.8 Comandi G53, G28, G30 e G29 nel modo compensazione
raggio utensile C
14.6.9 Interpolazione circolare sugli spigoli (G39)

14.6.1
Introduzione

D    L’angolo di intersezione creato da due blocchi di movimento è


  considerato interno quando è maggiore di 180 gradi e viene considerato
esterno quando è tra 0 e 180 gradi.
Interno Esterno

Percorso programmato
Pezzo α
Pezzo α

Percorso programmato

180°α 0°α<180°

D 
     Nelle figure che seguono sono utilizzati i seguenti simboli:
– S indica una posizione nella quale l’arresto in blocco singolo è
eseguito una volta.
– SS indica una posizione nella quale l’arresto in blocco singolo è
eseguito due volte.
– SSS indica una posizione nella quale l’arresto in blocco singolo è
eseguito tre volte.
– L indica un movimento rettilineo dell’utensile.
– C indica un movimento dell’utensile in interpolazione circolare.
– r indica l’entità della compensazione raggio utensile.
– Una intersezione è una posizione nella quale i percorsi programmati
in due blocchi consecutivi si intersecano dopo essere stati traslati di
r.
– indica il centro dell’utensile.

300
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

14.6.2 Il movimento dell’utensile nei blocchi di attivazione della


Movimento dell’uten- compensazione raggio utensile è illustrato nelle figure che seguono:
sile all’attivazione
della compensazione

Spiegazioni
 Movimento dell'utensile
lungo il lato interno di Lineare→Lineare
uno spigolo (180°a)
α
Pezzo

Percorso programmato
r
G42

S L Percorso centro utensile


L

Punto iniziale
Lineare→Circolare
α

Pezzo
r
G42

S
C
L

Punto iniziale Percorso centro utensile

301
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Movimento Il percorso dell’utensile può essere di due tipi (A e B) scelti tramite il


dell’utensile parametro SUP (N. 5003#0).
all’esterno di uno
Lineare→lineare Punto iniziale
spigolo ad angolo
ottuso (90°a<180°) G42
α Pezzo

L Percorso programmato
r

S L
Percorso centro utensile
Tipo
A Lineare→Circolare
Punto iniziale
G42
α

r Pezzo

S
C

Percorso centro utensile Percorso programmato

Lineare→Lineare Punto iniziale


G42
α
Pezzo
L
Percorso programmato
r
r
S
L
Percorso centro utensile
Intersezione
Tipo L
B Lineare→Circolare Punto iniziale

G42
α
L

r Pezzo
r
S

C
L L
Intersezione Percorso programmato
Percorso centro utensile

302
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

 Movimento Il percorso dell’utensile può essere di due tipi (A e B) scelti tramite il


dell’utensile parametro SUP (N. 5003#0).
all’esterno di uno
Lineare→Lineare Punto iniziale
spigolo ad angolo
acuto (a<90°)
G42
L Pezzo
α

Percorso programmato
r

S L Percorso centro utensile


Tipo
A Lineare→Circolare Punto iniziale

G42
L
α

r Pezzo

S C
Percorso centro utensile

Percorso programmato

Lineare→Lineare Punto iniziale


L
S G42
Pezzo
r α
L
Percorso programmato
r
L Percorso centro utensile
L L
Tipo
B Lineare→Circolare Punto iniziale
L
S G42
r α
L

r
L
Pezzo
L C
Percorso centro utensile
Percorso programmato

 Movimento
lineare → lineare
Percorso centro utensile
dell'utensile all'esterno di S L
uno spigolo ad angolo
acuto minore di 1 grado r L
(a<1°) G41
Percorso programmato

G41 Meno di 1 grado Punto iniziale

303
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Specifica di un blocco Se all’attivazione viene specificato un blocco senza movimento, il vettore


senza movimento di compensazione non viene generato.
all’attivazione della
compensazione G91 G40 … ;
:
N6 X100.0 Y100.0 ;
N7 G41 X0 ;
N8 Y–100.0 ;
N9 Y–100.0 X100.0 ;
SS
N7

N6 N8 S

Percorso centro utensile

N9

Percorso programmato

NOTA
Per la definizione di blocco senza movimento, vedere la
sottosezione II–14.6.3.

304
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

14.6.3 Il movimento dell’utensile nel modo compensazione raggio utensile è


Movimento dell’utensile illustrato dalle seguenti figure.
nel modo compen–
sazione raggio utensile
Spiegazioni
 Movimento dell'utensile
all'interno di uno spigolo Lineare→Lineare
(180°a) α
Pezzo

Percorso programmato

Percorso centro utensile


S L
Intersezione
L

Lineare→Circolare
α

Pezzo

Intersezione
S C

L
Percorso programmato
Percorso centro utensile

Circolare→Lineare
α Pezzo

Percorso programmato

L
S
C Intersezione Percorso centro utensile

Circolare→Circolare α

Intersezione Pezzo

C S C

Percorso programmato
Percorso centro utensile

305
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Movimento
dell’utensile all’interno Intersezione
di uno spigolo (a<1°)
con un vettore troppo r Percorso centro utensile
lungo,
lineare → lineare Percorso programmato
r

r
S
Intersezione

Considerare nello stesso modo i casi lineare – circolare, circolare – lineare


e circolare–circolare.

306
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

 Movimento
dell’utensile
Lineare→Lineare
all’esterno di uno
spigolo ad angolo
ottuso (90°a<180°) α
Pezzo

L Percorso programmato

Percorso centro utensile


S
Intersezione L

Lineare→Circolare

L r Pezzo

S L C
Intersezione

Percorso centro utensile Percorso programmato

Circolare→Lineare

α
Pezzo

Percorso programmato
r
C Percorso centro utensile
S
Intersezione L
L

Circolare→Circolare

Percorso programmato
r Pezzo
r
C
Percorso centro utensile L
L
Intersezione C

307
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Movimento
dell’utensile
all’esterno di uno
spigolo ad angolo Lineare→Lineare
acuto (a<90°) L

Pezzo
r α
L
Percorso programmato
S r
L Percorso centro utensile
L L

Lineare→Circolare
L

r α
L
S
r Pezzo
L
L C
Percorso centro utensile Percorso programmato

Circolare→Lineare

S
α Pezzo
r
L
Percorso programmato
r
L Percorso centro utensile
L L

Circolare→Circolare

C
S
α
r
L
Pezzo
r
L

L C

Percorso centro utensile Percorso programmato

308
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

 Casi particolari

  
   
 Se come punto finale dell’arco viene programmato il punto finale di una
 
 
   linea, come si vede nella figura qui sotto, il CNC esegue la
  compensazione rispetto a un arco immaginario avente lo stesso centro e
passante per il punto finale programmato. Il percorso utensile risultante
è diverso da quello creato applicando la compensazione al percorso
programmato tenendo in considerazione la linea.

Punto finale
Linea di congiunzione dell’arco Pezzo

Cerchio immaginario

Percorso programmato

r r Percorso centro
utensile
S
r C L
L
L
Centro dell’arco

Lo stesso vale per i movimenti dell’utensile fra due percorsi circolari.



 
 Se il raggio dell’utensile è piccolo, l’intersezione dei due archi del
percorso compensato di un arco esiste al punto (P). Però se il raggio è
troppo grande, l’intersezione può non esistere. In questo caso, l’utensile
si ferma alla fine del blocco precedente e viene indicato l’allarme 33. Nel
sottostante esempio, il punto di intersezione dei due archi A e B esiste nel
punto P dopo la compensazione quando l’entità della compensazione
raggio utensile è sufficientemente piccola. Se l’entità della
compensazione è troppo grande, questa intersezione non si verifica.

Si verifica l’allarme N. 033 e l’utensile si ferma


Quando l’entità della compensazione
è grande

Quando l’entità della compen-


sazione è piccola

Centro dell’arco B Centro dell’arco A

Percorso programmato r r

Arco A Arco B
P

309
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Il centro dell'arco coinĆ Se il centro dell’arco coincide con il punto iniziale o con il punto finale,
cide con il punto iniziale o si verifica l’allarme N. 038 e l’utensile si ferma alla fine del blocco
con il punto finale dell'inĆ precedente.
terpolazione circolare
Si verifica l’allarme N. 038 e l’utensile si (G41)
ferma. N5 G01 X100.0 ;
N6 G02 X100.0 I0 J0 ;
Percorso centro N7 G03 Y–100.0 J–100.0 ;
utensile r
N5 N6
Percorso programmato

N7

 Cambio di direzione della La direzione della compensazione è stabilita dai codici G (G41, G42)
compensazione nel modo della compensazione raggio utensile e dal segno del valore di
compensazione raggio compensazione.
utensile
Segno della correzione
Codice G + –

G41 Correzione a Correzione a


sinistra destra
G42 Correzione a Correzione a
destra sinistra

La direzione della compensazione può essere cambiata nel modo


compensazione attiva. Nel blocco per il quale viene cambiata la direzione
della compensazione, viene generato un vettore all’intersezione fra il
percorso del centro dell’utensile in tale blocco e il percorso dell’utensile
nel blocco precedente. La direzione della compensazione non può essere
cambiata nel blocco di attivazione né in quello immediatamente
successivo.

310
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

   
 


 
 


Lineare→Lineare
S
Pezzo
G42 L

r r
Percorso programmato
L G41

Percorso centro utensile Pezzo

Lineare→Circolare

Pezzo r
G41
G42
Percorso programmato
r
Pezzo
L
Percorso centro utensile S

Circolare→Lineare
Pezzo

G42
Percorso programmato

r
Percorso centro utensile
C L
S
r

G41
Pezzo

Circolare→Circolare

Pezzo C
G42

r
Percorso programmato
r
G41
C
Percorso centro utensile Pezzo
S

311
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

   
  Quando la direzione della compensazione viene commutata con G41 o

 
 
 G42 fra il blocco A e il blocco B, se non è necessario calcolare
l’intersezione fra i due movimenti compensati dell’utensile, viene creato
un vettore normale al blocco B sul punto iniziale dello stesso blocco.

Lineare→Lineare
S L

Pezzo r
(G42) (G42) G41
Percorso programmato A B
L
r Pezzo
Percorso centro utensile
L

G42

Percorso programmato G41

Percorso centro utensile L S

Lineare→Circolare
S

L
L
Percorso centro utensile
A
(G41) G42 B
(G41) r
Percorso programmato
S

Circolare→Circolare
C

S
Un arco il cui punto finale
non è sull’arco r
C
G41

Percorso programmato (G42)


(G42)

r r

C L SL
Percorso centro utensile
Centro
Centro

312
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

     Normalmente è quasi impossibile generare una tale situazione, che può
 
 
 
  tuttavia verificarsi quando si scambiano G41 e G42 o quando viene

   programmato G40 con gli indirizzi I, J, o K.
Nel caso della sottostante figura, la compensazione non è eseguita con più
di una circonferenza: viene formato un arco da P1 a P2, come si vede nella
figura. A seconda delle circostanze, il controllo di interferenza, descritto
più avanti, può attivare un allarme. Per eseguire un arco più lungo di una
circonferenza, occorre specificarlo per segmenti.

Percorso centro utensile Percorso programmato

N5 N7

P1 P2

(G42)
N5 G01 G91 X500.0 Y–700.0 ; N6
N6 G41 G02 J–500.0 ;
N7 G42 G01 X500.0 Y700.0 ;

313
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Cancellazione Se i seguenti comandi vengono specificati nel modo compensazione,


temporanea della viene eseguita una cancellazione temporanea della compensazione, poi,
compensazione il sistema ripristinerà il modo compensazione automaticamente. Vedere
raggio utensile le sezioni II–14.6.2 e 14.6.4.

Specifica di G28 Se G28 viene specificato nel modo compensazione, la compensazione


(ritorno automatico al viene cancellata al punto intermedio. Se il vettore rimane ancora dopo che
punto di riferimento) nel l’utensile è tornato al punto di riferimento, le componenti del vettore
modo compensazione corrispondenti agli assi per i quali è stato eseguito il ritorno al punto di
raggio utensile riferimento vengono azzerate.

G28 Punto intermedio

S
r
G00 r

S
(G42 G00) S
S
Punto di riferimento

Specifica di G29 Se G29 viene specificato nel modo compensazione, la compensazione


(ritorno automatico dal viene cancellata al punto intermedio, e il modo compensazione viene
punto di riferimento) nel automaticamente ripristinato per il blocco successivo.
modo compensazione
raggio utensile G29 specificato immediatamente dopo G28

Punto intermedio
Percorso programmato G28 G29
r S G00
G29 r

S S
(G42 G00)
S
Punto di riferimento
Percorso centro utensile
G29 specificato non immediatamente dopo G28

Punto intermedio
Percorso programmato G29 G29
r S G00
r
S S

(G42 G00)
Percorso centro utensile

314
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

 Codici G della Il vettore di compensazione può essere reso perpendicolare alla direzione
compensazione raggio dell’utensile nel blocco precedente, indipendente dalla lavorazione
utensile nel modo interna/esterna, specificando un codice G per la compensazione raggio
compensazione utensile (G41, G42) con il modo compensazione attivo,
indipendentemente. Se questo codice è incluso in un comando circolare,
non sarà ottenuto un movimento circolare corretto.
Quando, a causa della programmazione di un codice G41/G42, cambia la
direzione di compensazione, vedere la sottosezione 14.6.3.

Lineare→Lineare

Modo G42 Un blocco specificato da G42

r L
L
Percorso centro utensile S Intersezione
Circolare→Lineare

Un blocco specificato da G42

Modo G42 r
L
C
S Intersezione

Percorso programmato

  
  
  Se nel modo compensazione viene programmato G92 (programmazione
 
 
  dello zero assoluto), viene temporaneamente cancellato il vettore di
 

 compensazione, poi, viene automaticamente ripristinato il modo
compensazione.
In questo caso, senza movimento di cancellazione, l’utensile va
direttamente dal punto di intersezione al punto comandato, dove viene
cancellato il vettore di compensazione. Quando il sistema torna nel modo
compensazione, il centro dell’utensile va direttamente al punto di
intersezione.

S S

L L
L L
Percorso centro
utensile N6
N5 S N8
Percorso programmato
N7
(G41) Blocco G92
N5 G91 G01 X300.0 Y700.0 ;
N6 X–300.0 Y600.0 ;
N7 G92 X100.0 Y200.0 ;
N8 G90 G01 X400.0 Y800.0 ;

315
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Blocchi senza I seguenti blocchi sono senza movimento. In questi blocchi, l’utensile non
movimento si muove anche se viene attivata la compensazione raggio utensile.
M05; . . . . . . . . . . Emissione di un codice M
S21; . . . . . . . . . . Emissione di un codice S
G04X10.0; . . . . . Sosta I comandi da (1) a
G10 L11 P01 R10.0; Impostazione offset (6) sono senza
(G17) Z200.0; . . Movimento fuori dal piano movimento.
di compensazione
G90; . . . . . . . . . . Codice G da solo
G91 X0; . . . . . . . Movimento con distanza zero


      Quando viene programmato un solo blocco senza movimento nel modo
   
 compensazione, il vettore e il percorso dell’utensile sono come se il
    blocco non fosse stato specificato. Questo blocco viene eseguito al punto
di arresto in blocco singolo.

N6 G91 X100.0 Y100.0 ; N7 N8


N7 G04 X10.0 ; Percorso programmato
N8 X100.0 ;
N6
L
SS Percorso centro utensile
L
Il blocco N7 è eseguito in
questo punto

Però, nel caso del blocco di movimento con distanza uguale a zero, anche
se il blocco viene specificato una sola volta, il movimento avviene come
se fossero specificati consecutivamente più blocchi senza movimento.
(Questo verrà spiegato più avanti.)

N6 G91 X100.0 Y100.0 ; N7 N8 Percorso programmato


N7 X0 ;
N8 X100.0 ;
N6 L
SS
L Percorso centro utensile

Non devono essere programmati due o più blocchi senza movimento


consecutivi, altrimenti viene generato un vettore di lunghezza pari alla
compensazione in direzione normale al percorso dell’utensile nel blocco
precedente. In questo caso, può aversi sovrataglio.

Percorso programmato
N6 G91 X100.0 Y100.0 ; N7 N8 N9
N7 S21 ;
N8 G04 X10.0 ;
N9 X100.0 ; N6 L
SSS
L Percorso centro utensile
I blocchi N7 e N8 sono eseguiti in
questo punto.

316
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

 Movimento sugli Quando si generano due o più vettori alla fine di un blocco, l’utensile si
spigoli muove linearmente da un vettore all’altro. Questo movimento si dice
movimento sullo spigolo.
Se i vettori sono quasi coincidenti, il movimento sullo spigolo non viene
eseguito e l’ultimo vettore viene ignorato.

nVx

Percorso centro utensile

r nVY

Questo vettore è ignorato se


r ∆Vx∆V Limite, a
∆VY∆V Limite

Percorso programmato

Se nVx  nVlimite e nVy  nVlimite, l’ultimo vettore viene


ignorato. Il valore di nVlimite si specifica con il parametro N. 5010.
Se i vettori non si sovrappongono, viene generato un movimento che
aggira lo spigolo. Questo movimento appartiene al secondo blocco.
Questo movimento appartiene al blocco N7, per-
tanto la velocità di avanzamento è quella specifi-
cata in quel blocco.
S Se il blocco N7 è in G00, l’utensile si muove in
rapido, se invece il blocco N7 è in G01, G02 o
G03, l’utensile si muove alla velocità di avanza-
mento in lavoro.

N6 N7

Però, se il percorso del blocco successivo è un semicerchio o più, la


suddetta funzione non viene eseguita per la seguente ragione:

317
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

N4 G41 G91 G01 X150.0 P2 P3 P4 P5


Y200.‘0 ;
N5 X150.0 Y200.0 ;
N6 G02 J–600.0 ; P1 P6
N7 G01 X150.0 Y–200.0 ;
N8 G40 X150.0 Y–200.0 ; N5 N7

N4 N8

Percorso programmato
Percorso centro utensile
N6

Se il vettore non viene ignorato, il percorso è il seguente:


P1 → P2 → P3 → (cerchio) → P4 → P5 → P6
Ma, se la distanza tra P2 e P3 è trascurabile, il punto P3 viene ignorato.
Quindi, il percorso diventa:
P 2 → P4
Cioè, il cerchio del blocco N6 viene ignorato.

 Intervento di Per le operazioni manuali durante la compensazione raggio utensile,


operazioni manuali vedere la sezione III–3.5, “Assoluto in manuale”.

318
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

14.6.4
Movimento dell’uten-
sile alla cancella-
zione della compen-
sazione
Spiegazioni
 Movimento dell'utensile
all'interno di uno spigolo
Lineare→Lineare
(180°a)
Pezzo α

Percorso programmato
r
G40

Percorso centro utensile L S


L

Circolare→Lineare
α

r
G40
Pezzo
S S
C
L

Percorso programmato Percorso centro utensile

319
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Movimento Il percorso dell’utensile può essere di due tipi (A e B) scelti tramite il


dell’utensile parametro SUP (N. 5003#0).
all’esterno di uno
Lineare→Lineare
spigolo ad angolo
ottuso (90°a<180°) G40
α
Pezzo

Percorso programmato L

L
Percorso centro utensile S
Tipo
A Circolare→Lineare

α G40

L
Pezzo
r

S
C

Percorso programmato Percorso centro utensile

Lineare→Lineare

G40
α
Pezzo
L
Percorso programmato
r
Percorso centro utensile
L
S
Intersezione
Tipo
B Circolare→Lineare

G40
α

Pezzo r
r

S
C L
L Intersezione
Percorso programmato Percorso centro utensile

320
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

 Movimento Il percorso dell’utensile può essere di due tipi (A e B) scelti tramite il


dell’utensile parametro SUP (N. 5003#0).
all’esterno di uno
Lineare→Lineare
spigolo ad angolo
acuto (a<90°)
G40
Pezzo L α

Percorso programmato G42


r

Percorso centro utensile L S


Tipo
A Circolare→Lineare

G40
L α

r
G42
Pezzo S
C

Percorso programmato
Percorso centro utensile

Lineare→Lineare

L
G40
Pezzo
α r L
Percorso programmato

Percorso centro utensile r L


L L S
Tipo
B
Circolare→Lineare
L

r
α
L

r L
Pezzo
S L
C
Percorso centro utensile
Percorso programmato

321
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Movimento
lineare → lineare
dell’utensile S Percorso centro utensile
L
all’esterno di uno
spigolo ad angolo r L
acuto minore di 1 (G42) Percorso programmato
grado (a<1°) 1°o meno
G40 Punto iniziale

 
      Quando un blocco senza movimento viene programmato insieme ad un
      

 comando di cancellazione della compensazione, viene generato un


 

  

   vettore di lunghezza uguale alla compensazione in direzione normale al


      movimento specificato nel blocco precedente, e questo vettore viene

 cancellato quando viene eseguito il successivo comando di movimento.

N6 G91 X100.0 Y100.0 ; N7 N8


N7 G40 ;
N8 X100.0 Z0 ;
N6 L
Percorso programmato SS
L
Percorso centro utensile

322
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

 Blocco contenente
G40 e I_J_K_

   



Se un blocco G41 o G42 precede un blocco contenente G40 e I_, J_, K,
 

   il CNC assume che sia stato programmato un movimento dalla posizione
finale determinata per il blocco precedente a un vettore determinato da (I,
J), (I, K) o (J, K). Viene ereditata la direzione di compensazione del blocco
precedente.

N1 (Modo G42) ; Nel blocco G42, l’utensile si muove verso X.


N2 G40 Xa Yb I_ J_ ; Nel blocco G40, l’utensile si muove verso E.

E(a, b)

(I, J)
G40
N2
X Percorso centro utensile

r S N1

r Percorso programmato
(G42)
Pezzo

In questo caso, osserviamo che il CNC ottiene un’intersezione con il


percorso dell’utensile indipendentemente dalla lavorazione
interna/esterna.
E

G40
X
S Percorso centro utensile
r
Percorso programmato
(G42)
r

(I, J)

Quando non può essere ottenuta l’intersezione, l’utensile va su una


posizione normale al percorso programmato alla fine del blocco
precedente.
E
G40
X
S Percorso centro utensile
r
(G42) Percorso programmato

(I, J)
r

323
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

     In questo caso, il centro dell’utensile non percorre l’intera circonferenza,


  
 
  ma si muove lungo l’arco da P1 a P2. In certe situazioni può venire

  
   generato un allarme da parte del controllo di interferenza descritto più
avanti (sezione II–14.6.5).

Percorso centro utensile P1

N7 P2
Percorso programmato
N5
N6
(I, J)

(G41)
N5 G01 G91 X100.0 ;
N6 G02 J–60.0 ;
N7 G40 G01 X50.0 Y50.0 I–10.0 J–10.0 ;

Se si vuole che il centro dell’utensile percorra un cerchio più di una volta,


programmare due o più archi.

324
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

14.6.5 Il sovrataglio viene detto “interferenza”. La funzione del controllo di


Controllo di interfe- interferenza controlla in anticipo se si avrà un sovrataglio. Però, non tutte
le interferenze possono essere controllate da questa funzione. Il controllo
renza può indicare una interferenza anche in assenza di sovrataglio.


 

 

  

 (1) La direzione del percorso del centro dell’utensile con la
 
  compensazione è diversa da quella del percorso programmato (da 90
a 270 gradi tra i due percorsi).

Percorso centro utensile Percorso programmato

Le direzioni di questi
due percorsi sono
diverse (180°).

Percorso centro utensile

Percorso programmato

Le direzioni di questi
due percorsi sono
diverse (180°).

325
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

(2) Oltre alla precedente condizione, l’angolo tra il punto iniziale e il


punto finale del percorso del centro dell’utensile è molto diverso da
quello tra il punto iniziale e il punto finale del percorso programmato
in interpolazione circolare (più di 180 gradi)

Percorso centro utensile r2


r1
N5
N6
Percorso
programmato
N7

Centro

(G41)
N5 G01 G91 X800.0 Y200.0 D1 ;
N6 G02 X320.0 Y–160.0 I–200.0 J–800.0 D2 ;
N7 G01 X200.0 Y–500.0 ;
(Entità della compensazione corrispondente a D1 : r1 = 200.0)
(Entità della compensazione corrispondente a D2 : r2 = 600.0)

Nel soprastante esempio, l’arco specificato nel blocco N6 è in un


quadrante. Ma, dopo la compensazione raggio utensile, l’arco passa per
quattro quadranti.

326
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

 Correzione anticipata (1) Rimozione del vettore causante interferenza


dell’interferenza Quando la compensazione raggio utensile viene eseguita per i blocchi
A, B, e C e vengono generati i vettori V1, V2, V3 e V4 tra i blocchi A e B,
e i vettori V5, V6, V7 e V8 tra i blocchi B e C; i vettori più vicini vengono
controllati per primi. Se si ha interferenza, essi vengono ignorati. Ma se
i vettori da ignorare a causa dell'interferenza sono gli ultimi vettori su
un angolo, essi non possono essere ignorati.
Controllo tra i vettori V4 e V5
Interferenza -- V4 e V5 sono ignorati
Controllo tra V3 e V6
Interferenza -- V3 e V6 sono ignorati
Controllo tra V2 e V7
Interferenza -- V2 e V7 sono ignorati
Controllo tra V1 e V8
Interferenza -- Non possono essere ignorati
Se, durante il controllo, viene rilevato un vettore senza interferenza, i
vettori successivi non vengono controllati. Se il blocco B è un
movimento circolare e i vettori interferiscono viene generato un
movimento lineare.

          


 



V1 V7 V2
V8

C
Percorso centro V3 C
r V6 r
utensile

A C
Percorso V5 V4
programmato
B

V4, V5 : Interferenza
V3, V6 : Interferenza
V2, V7 : Interferenza
V1, V8 : No interferenza

O1 O2

327
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

(Esempio 2) L’utensile si muove linearmente da V1, V2, V7 a V8:


V2 V7
V1 V8
Percorso
centro C V6 V3 C
utensile r r

A C
V5 V4
Percorso
programmato
B
V4, V5 : Interferenza
V3, V6 : Interferenza
O1 O2 V2, V7 : No Interferenza

(2) Se l’interferenza avviene dopo la correzione (1), l’utensile si ferma con


un allarme.
Se l’interferenza avviene dopo la correzione (1) o se esiste una sola
coppia di vettori e questi interferiscono, viene visualizzato l’allarme
P/S N. 41 e l’utensile si ferma immediatamente dopo l’esecuzione del
blocco precedente. Se il blocco è eseguito in singolo, l’utensile si
ferma alla fine del blocco.
Percorso
centro
utensile Fermato

Percorso programmato

A
V1

V6
V5 V2

Dopo che i vettori V2 e V5 sono stati ignorati a causa dell’interferenza,


si ha interferenza anche tra i vettori V1 e V6. Viene visualizzato
l’allarme e l’utensile si ferma.

328
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

 Quando si verifica
l’allarme anche se in (1) Una cavità poco profonda, minore del raggio dell’utensile
realtà non esiste
interferenza
Percorso programmato Percorso centro utensile

Fermato

A C
B

Benché non vi sia interferenza, l’utensile si ferma con un allarme,


perché la direzione del percorso dell’utensile non è la stessa del
percorso programmato nel blocco B.
(2) Una gola la cui profondità è minore del raggio utensile

Percorso
programmato Percorso centro utensile

Fermato

A B C

Come (1), l’allarme P/S è visualizzato perché l’inversione della


direzione nel blocco B indica una interferenza.

329
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

14.6.6
Sovrataglio causato
dalla compensazione

Spiegazioni
 Lavorazione di un angolo Quando il raggio dell’angolo è minore del raggio dell’utensile, lo
interno con un raggio spostamento dell’utensile darebbe luogo a un sovrataglio. L’utensile si
minore del raggio arresta all’inizio del blocco e viene visualizzato un allarme. In blocco
dell'utensile singolo, si ha sovrataglio in quanto l’utensile si arresta dopo l’esecuzione
del blocco.

Percorso centro utensile


Si verifica un allarme e
l’utensile si ferma.
Percorso programmato

Pezzo
Si verifica un allarme e
l’utensile si ferma in blocco

ÉÉ
singolo.

ÉÉ
Se il CNC non si fer-
masse, si verifiche- ÉÉ
ÉÉÉÉ
ÉÉÉÉ
rebbe un sovrataglio.

 Lavorazione di una gola Dato che la compensazione del raggio utensile forza il movimento del
più piccola del diametro centro dell’utensile in direzione opposta alla direzione programmata,
dell'utensile risulta un sovrataglio. In questo caso, viene visualizzato un allarme e l’NC
si arresta all’inizio del blocco.

Si verifica un allarme e l’utensile si ferma.


Percorso centro utensile

Percorso programmato

ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ
Pezzo

ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉ
Se il CNC non si fermasse, si verificherebbe un sovrataglio.

330
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

 Quando si lavora un Quando un programma contiene un arco più breve del raggio
tratto più breve del dell’utensile, il percorso del centro dell’utensile può essere in direzione
raggio dell’utensile opposta a quella programmata. In questo caso, il primo vettore viene
ignorato, e l’utensile si muove linearmente alla posizione del secondo
vettore. Nel funzionamento in blocco singolo l’utensile si arresta in
questa posizione. Se non si è in blocco singolo, l’esecuzione del ciclo
continua. Se il tratto più breve del raggio dell’utensile è lineare, la
compensazione viene regolarmente eseguita senza generare alcun
allarme. Però, possono rimanere parti non lavorate.

Movimento lineare Posizione di arresto in blocco singolo

ÉÉÉÉÉÉÉ S

ÉÉÉÉÉÉÉ
Percorso centro utensile
Il primo vettore è ignorato

ÉÉÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉÉÉ Percorso programmato

ÉÉÉÉÉÉÉ Centro dell’interpola-

ÉÉÉÉÉÉÉ
zione circolare

ÉÉÉÉÉÉÉ Pezzo

Se il vettore non venisse ignorato, si avrebbe un sovrataglio.


Tuttavia, l’utensile si muove linearmente.

    

 In genere si usa il metodo di muovere l’utensile lungo l’asse Z dopo


     l’attivazione della compensazione portandolo ad una certa distanza dal
   

  pezzo all’inizio della lavorazione.


Se si vuole dividere il movimento lungo l’asse Z in un tratto in rapido e
un tratto in avanzamento, seguire questa procedura:

N1 G91 G00 G41 X500.0 Y500.0 D1 ;


N3 G01 Z–300.0 F100 ;
N6 Y1000.0 F200 ;

ÇÇÇÇ
Dopo la compensazione Pezzo

ÇÇÇÇ N6

ÇÇÇÇ
ÇÇÇÇ N3: Comando di movimento dell’asse Z

ÇÇÇÇ N1
(500, 500)

In questo programma, quando viene eseguito il blocco N1, vengono


caricati nel buffer i blocchi N3 e N6, e, in base alle loro reciproche
relazioni, la compensazione viene eseguita correttamente, come si vede
nella figura qui sopra. Se il blocco N3 viene diviso in modo da generare
due movimenti fuori dal piano di compensazione, il blocco N6 non può
essere caricato nel buffer e il percorso del centro dell’utensile viene
calcolato in base alle informazioni del blocco N1. Il vettore di
compensazione non può essere calcolato nel blocco di attivazione e ne
può derivare un sovrataglio.

331
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

L’esempio precedente deve essere modificato come segue.


N1 G91 G00 G41 X500.0 Y500.0 D1 ;
N3 G01 Z–250.0 ;
N5 G01 Z–50.0 F100 ;
N6 Y1000.0 F200 ;
Pezzo

ÇÇÇÇ
Dopo la compensazione
N6

ÇÇÇÇ
ÇÇÇÇ
ÇÇÇÇ
ÇÇÇÇN1
N3, N5: Comandi di movimento
dell’asse Z
(500, 500)

Deve essere programmato un comando di movimento nella stessa


direzione di quello successivo al movimento lungo l’asse Z.

N1 G91 G00 G41 X500.0 Y400.0 D1 ;


N2 Y100.0 ;
N3 Z–250.0 ;
N5 G01 Z–50.0 F100 ;
N6 Y1000.0 F200 ; Pezzo

ÇÇÇÇ
Dopo la compensazione

ÇÇÇÇ
N6

ÇÇÇÇ
ÇÇÇÇ N2

ÇÇÇÇ
N3, N5 : Comandi di movimento
dell’asse Z (2 blocchi).
(500, 500)
N1

Dato che la direzione del movimento comandato dal blocco N2 è la stessa


del blocco N6, la compensazione viene eseguita correttamente.

332
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

14.6.7 Per i comandi immessi in MDI, la compensazione non viene eseguita.


Comandi da MDI Però, quando il funzionamento in automatico con un programma
composto da comandi assoluti viene temporaneamente arrestato dalla
funzione blocco singolo, vengono eseguite operazioni in MDI, e viene
infine ripreso il funzionamento in automatico, il percorso dell’utensile è
come segue.
In questo caso, i vettori al punto iniziale del blocco successivo vengono
traslati e gli altri vettori vengono generati dai due blocchi successivi.
Quindi, dal punto Pc, la compensazione raggio utensile C viene eseguita
correttamente.

VC1’
VB2 VC1

VC2
VB1 PC
PB

Comando
in MDI
VB2’
PA PD

VB1’
PB ’

I punti PA, PB, e PC sono programmati con comandi assoluti, l’utensile


viene fermato dalla funzione blocco singolo dopo l’esecuzione del blocco
da PA a PB e poi viene mosso in MDI. I vettori VB1 e VB2 sono traslati a
V’B1 e V’B2 e i vettori di compensazione sono ricalcolati per i vettori VC1
e VC2 tra i blocchi PB–PC e PC–PD.
Però, dato che il vettore VB2 non viene ricalcolato, la compensazione
viene eseguita correttamente dal punto PC.

333
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

14.6.8 E’ stata aggiunta una funzione che, quando il comando G53 viene
Comandi G53, G28, specificato nel modo compensazione raggio utensile C, esegue il
posizionamento dopo aver cancellato automaticamente il vettore di
G30, G30.1 e G29 nel compensazione, per ristabilirlo con l’esecuzione del successivo comando
modo compensazione di movimento. Il ripristino del vettore avviene con le modalità della Serie
raggio utensile C 16 se il bit 2 (CCN) del parametro N. 5003 è 0 o con le modalità della Serie
15 se lo stesso bit è 1.
Quando i comandi G28, G30 o G30.1 vengono specificati nel modo
compensazione raggio utensile C, il vettore di compensazione viene
cancellato automaticamente prima del ritorno al punto di riferimento, per
essere ristabilito dal successivo comando di movimento. La cancellazione
e il ripristino del vettore avvengono con le modalità della Serie 15 se il
bit 2 (CCN) del parametro N. 5003 è 1.
Se il bit 2 (CCN) del parametro N. 5003 è 0, è valida la specifica
convenzionale.
Quando il comando G29 viene specificato nel modo compensazione
raggio utensile C, il vettore viene cancellato/ripristinato
automaticamente. La cancellazione e il ripristino del vettore avvengono
con le modalità della Serie 15 se il bit 2 (CCN) del parametro N. 5003 è
1.
Se il bit 2 (CCN) del parametro N. 5003 è 0, è valida la specifica
convenzionale.

Spiegazioni
 Comando G53 nel modo Quando un comando G53 viene eseguito nel modo compensazione raggio
compensazione raggio utensile C, il vettore generato alla fine del blocco precedente è
utensile C perpendicolare alla direzione del movimento comandato in tale blocco.
Quando l’utensile esegue il movimento specificato da G53, il vettore
viene cancellato. Quando l’utensile esegue il movimento comandato dal
blocco successivo, il vettore viene ripristinato automaticamente.
Le modalità di ripristino del vettore sono del tipo attivazione della
compensazione raggio utensile quando il bit 2 (CCN) del parametro N.
5003 è 0 e del tipo intersezione (tipo Serie 15) quando lo stesso bit è 1.

334
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

(1)G53 specificato nel modo compensazione


Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 0

O××××;
[Tipo A] Attivazione
G90G41_ _;
r r
G53X_Y_; G00
(G41G00) s s
G53
G00

s
[Tipo B]

Attivazione
r r
s s G00
G53
G00

Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 1

[Tipo FS15]

r
(G41G00) s s G00

G53 G00

(2) G53 incrementale specificato nel modo compensazione


Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 0

O××××; Attivazione
[Tipo A]
G91G41_ _;
r
r
G53X_Y_; s G00
(G91G41G00) s
G53 G90G00

[Tipo B]
Attivazione
r
r
r
s G00
(G91G41G00) s
G53 G90G00

335
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 1

[Tipo FS15]

r s
G00
(G91G41G00) s
G53 G90G00

(3) G53 senza movimento specificato nel modo compensazione


Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 0

O××××; [Tipo A]
G90G41_ _; r
Attivazione s G00
G00X20.Y20. ; G00
r
G53X20.Y20. ;
(G41G00) s
G53
[Tipo B]

r
Attivazione G00
s
G00
r
(G41G00) s
G53

Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 1

[Tipo FS15]

s G00

r G00
(G41G00) s
G53

336
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

DIFFIDA
1. Quando un comando G53 viene eseguito nel modo compensazione raggio utensile C ed è
applicato il blocco macchina su tutti gli assi, il posizionamento per gli assi ai quali è applicato
il blocco macchina non viene eseguito e il vettore di compensazione non viene cancellato. Se
il bit 2 (CCN) del parametro N. 5003 è 0 o se è applicato il blocco macchina per asse, il vettore
di compensazione viene cancellato. (Notare che se è applicato il blocco macchina per asse,
il vettore viene cancellato anche per il formato della Serie 15.)

Esempio 1: Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 0, si usa il tipo A ed è specificato il
blocco macchina per tutti gli assi

r s
G00
(G41G00) s
G00
G53

Esempio 2: Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 1 ed è specificato il blocco macchina
per tutti gli assi [Tipo Serie 15]

r s
G00
(G41G00) s
G00
G53

Esempio 3: Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 1 ed è specificato il blocco macchina
per asse [Tipo Serie 15]

r s
G00
(G41G00) s
G00
G53

2. Quando il comando G53 specifica un asse della compensazione raggio utensile, vengono
cancellati anche i vettori per gli altri assi della compensazione. Questo vale anche quando il
bit 2 (CCN) del parametro N. 5003 è 1. (La Serie 15 cancella il vettore solo per l’asse specificato.
Notare che riguardo a questo punto, la cancellazione tipo Serie 15 è diversa dalla specifica
della Serie 15.)

Esempio: Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 1 [Tipo Serie 15]

s G00

(G41X_Z_)
r G00

s G53Z_ s

337
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

NOTA
1. Quando un comando G53 specifica il movimento di un asse non appartenente al piano della
compensazione raggio utensile C, alla fine del blocco precedente viene creato un vettore
perpendicolare alla direzione del movimento dell’utensile e l’utensile stesso non si muove. Il
modo compensazione viene ristabilito automaticamente a partire dal blocco successivo (come
quando vengono eseguiti due o più blocchi senza movimento consecutivi).

Esempio: Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 0 e si usa il tipo A

G53Z
_
r Attivazione
(G41G00X_Y_) s

G00 r G00
s G00 s
2. Quando il comando G53 è specificato nel blocco di attivazione della compensazione raggio
utensile, il blocco di attivazione è in realtà il blocco successivo. Però, se il bit 2 (CCN) del
parametro N. 5003 è 1 il blocco successivo genera un vettore di intersezione.

Esempio: Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 0 e si usa il tipo A

s
G00
Attivazione
G41G53 G00
r

s s
G00

338
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

 Comandi G28, G30, Se uno dei comandi G28, G30 o G30.1 viene eseguito nel modo
G30.1 nel modo compensazione raggio utensile C, l’ operazione specificata dal comando
compensazione raggio viene eseguita secondo il formato della Serie 15 se il bit 2 (CCN) del
utensile parametro N. 5003 è 1.

Questo significa che alla fine del blocco precedente viene creato un
vettore di intersezione e sul punto intermedio viene creato un vettore
perpendicolare. Il vettore di compensazione viene cancellato nel
movimento dal punto intermedio al punto di riferimento e viene
ripristinato come vettore di intersezione fra un blocco e il blocco
successivo.
(1) Comandi G28, G30 o G30.1 specificati nel modo compensazione (con
esecuzione dei movimenti al punto intermedio e al punto di
riferimento)
(a) Per il ritorno con G29
Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 0

O××××;
[Tipo A] Punto intermedio
G91G41_ _ _; G28/30/30.1 s Punto di ritorno
G28X40.Y0 ; s s r G01
G29X45.Y15. ; (G42G01) r

G29

s
Punto di riferimento o punto di
riferimento flottante
[Tipo B]
Punto intermedio
G28/30/30.1 Punto di ritorno
s
(G42G01)
s s r G01

G29
s
Punto di riferimento o punto di
riferimento flottante

 Comandi G29 nel modo


compensazione raggio
Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 1
utensile
[Tipo FS15]
Punto intermedio
G28/30/30.1 s Punto di ritorno
s s
G01

(G42G01)
G29

s
Punto di riferimento o punto di
riferimento flottante

339
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

(b) Per il ritorno con G00


Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 0

O××××; [Tipo A] Punto intermedio


G91G41_ _ _; G28/30/30.1
s s s G01
G28X40.Y0 ;  
G00
(G42G01)

s
Punto di riferimento o punto di
riferimento flottante
[Tipo B]
Punto intermedio
G28/30/30.1
s s s G01
 G00 
(G42G01)

s
Punto di riferimento o punto di
riferimento flottante

Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 1

[Tipo FS15]
Punto intermedio
G28/30/30.1
s s s G01
 
(G42G01) G00

Punto di riferimento o punto di


s
riferimento flottante

(2) Comandi G28, G30 o G30.1 specificati nel modo compensazione


(senza movimento al punto intermedio)
(a) Per il ritorno con G29
Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 0

O××××;
[Tipo A]
G91G41_ _ _; Punto intermedio = punto di ritorno
(G42G01) s G01
G28X0Y0 ; s
r
G29X0Y0 ; G01
G28/30/30.1 G29

Punto di riferimento o punto di s


riferimento flottante
[Tipo B] Punto intermedio = punto di ritorno
(G42G01) s G01 s
r
G29 G01
G28/30/30.1

s
Punto di riferimento o punto di
riferimento flottante

340
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 1

[Tipo FS15] Punto intermedio = punto di ritorno

(G42G01) s G01 s
r G01
G28/30/30.1 G29

Punto di riferimento o punto di


s
riferimento flottante

(b) Per il ritorno con G00

Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 0

O××××; Attivazione
[Tipo A]
G91G41_ _ _;
r r
(G42G01) s
G28X0Y0 ; Punto s G01
intermedio G00
s
G28/30/30.1
Punto di riferimento o punto di
riferimento flottante
[Tipo B] Attivazione

r r
(G42G01) Punto s s G01
intermedio s G00
G28/30/30.1

Punto di riferimento o punto di


riferimento flottante

Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 1

[Tipo FS15]
s
r
(G41G01) Punto
s G01
intermedio s G00
G28/30/30.1
Punto di riferimento o punto di
riferimento flottante

341
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

(3) Comandi G28, G30 o G30.1 specificati nel modo compensazione


(senza movimento al punto di riferimento)
(a) Per il ritorno con G29
Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 0

O××××; [Tipo A]
G91G41_ _ _; Punto di ritorno
(G42G01) s s G01
r G28/30/30.1 r
G28X40.Y–40.; G29
G29X40.Y40.; s Punto di riferimento o punto
di riferimento flottante =
Punto intermedio
[Tipo B]
Punto di ritorno
(G42G01) s s G01
r G28/30/30.1
r
G29
s Punto di riferimento o punto
di riferimento flottante =
Punto intermedio

Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 1

[Tipo FS15] Punto di ritorno


(G42G01) s s G01
G28/30/30.1
G29
s
Punto di riferimento o punto
r
di riferimento flottante =
Punto intermedio

(b) Per il ritorno con G00


Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 0

O××××;
[Tipo A]
G91G41_ _ _; Attivazione
r r
G28X40.Y–40.;
(G41G01) s s G01
G00
G28/30/30.1 s
Punto di riferimento o punto
di riferimento flottante =
Punto intermedio
[Tipo B]
Attivazione
r
(G41G01) s r s G01
G28/30/30.1 s G00 Punto di riferimento o punto
di riferimento flottante =
Punto intermedio

Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 1

[Tipo FS15]

(G41G01) s s G01
G28/30/30.1 G00
s Punto di riferimento o punto
r
di riferimento flottante =
Punto intermedio

342
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

(4) Comandi G28, G30 o G30.1 specificati nel modo compensazione


(senza movimento)
(a) Per il ritorno con G29
Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 0

O××××;
[Tipo A]
G91G41_ _ _;
G28/30/30.1/G29 Vettore di intersezione
G28X0Y0; (G41G01) r
G29X0Y0; s G01
G01
Punto di riferimento o punto
di riferimento flottante =
punto intermedio =
punto di ritorno
[Tipo B]
G28/30/30.1/G29 Vettore di intersezione
(G41G01) r
s G01
G01
Punto di riferimento o punto
di riferimento flottante =
punto intermedio =
punto di ritorno

Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 1

[Tipo FS15]
G28/30/30.1/G29
Vettore di intersezione

(G42G01) r
s G01
Punto di riferimento o punto G01
di riferimento flottante =
punto intermedio =
punto di ritorno

(b) Per il ritorno con G00


Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 0

O××××;
[Tipo A]
G91G41_ _ _;
G28/30/30.1 Attivazione
G28X0Y0; (G41G01) r
s G00 s
Punto di riferimento o punto
di riferimento flottante = G01
Punto intermedio
[Tipo B]
Attivazione
G28/30/30.1
(G41G01) r r
s G00 s
Punto di riferimento o punto
di riferimento flottante =
Punto intermedio G01

343
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 1

[Tipo FS15]
G28/30/30.1

(G41G01) r
s G00
Punto di riferimento o punto G01
di riferimento flottante =
Punto intermedio

DIFFIDA
1 Quando un comando G28, G30 o G30.1 viene eseguito nel modo compensazione raggio
utensile ed è applicato il blocco macchina su tutti gli assi, al punto intermedio viene creato un
vettore perpendicolare al movimento dell’utensile. In questo caso, l’utensile non va sul punto
di riferimento e il vettore di compensazione non viene cancellato. Notare, però, che se è
applicato il blocco macchina per asse il vettore viene cancellato anche quando si usa il formato
della Serie 15 (La Serie 15 preserva il vettore anche nel caso in cui sia applicato il blocco
macchina per asse.)

Esempio 1: Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 1 ed è specificato il blocco macchina
per tutti gli assi

[FS15Tipo ]
(G42G01)
rs
G28 s G01
G01
r Punto di riferimento o punto di
riferimento flottante
Punto intermedio s s

Esempio 2: Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 1 ed è specificato il blocco macchina
per asse
[FS15Tipo]

(G42G01) s
G28 s G01

r G01 Punto di riferimento o punto di


riferimento flottante
Punto intermedios s

2 Quando un comando G28, G30 o G30.1 specifica un asse della compensazione raggio
utensile, vengono cancellati anche i vettori per gli altri assi della compensazione. Questo vale
anche quando il bit 2 (CCN) del parametro N. 5003 è 1. (La Serie 15 cancella il vettore solo per
l’asse specificato. Notare che riguardo a questo punto, la cancellazione tipo Serie 15 è diversa
dalla specifica della Serie 15.)

Esempio: Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 1


s

G00
(G41G00X_Z_)
s s
r G00
G28Z_ Punto di riferimento o punto di
Punto intermedio riferimento flottante

344
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

NOTA
1 Quando un comando G28, G30 o G30.1 specifica il movimento di un asse non appartenente
al piano della compensazione raggio utensile C, alla fine del blocco precedente viene creato
un vettore perpendicolare alla direzione del movimento dell’utensile e l’utensile stesso non si
muove. Il modo compensazione viene ristabilito automaticamente nel blocco successivo (come
quando vengono eseguiti due o più blocchi senza movimento consecutivi).

Esempio : Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 1


[Tipo FS15]
G28(G30/30.1)Z__

r
(G41G01X_Y_) s
G01
G01
s
s

2 Quando un comando G28, G30 o G30.1 viene specificato nel blocco di attivazione della
compensazione, al punto intermedio viene creato un vettore perpendicolare al movimento
dell’utensile. Il vettore viene poi cancellato al punto di riferimento. Il blocco successivo crea un
vettore di intersezione.

Esempio: Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 1


[Tipo FS15] G01 G01
s s
G42G28
G01

r
s s
Punto di riferimento o punto di
Punto intermedio riferimento flottante

345
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Comandi G29 nel modo Quando G29 viene specificato nel modo compensazione raggio utensile
compensazione raggio C, se CCN (bit 2 del parametro N. 5003) è 1, viene eseguita un’operazione
utensile del tipo Serie 15.

Questo significa che nel blocco precedente viene generato un vettore di


intersezione e che la cancellazione del vettore viene eseguita nel
movimento al punto intermedio. Quando viene eseguito il movimento dal
punto intermedio al punto di ritorno, il vettore viene ripristinato; fra il
blocco e il blocco successivo viene generato un vettore di intersezione.
(1) G29 specificato nel modo compensazione (con esecuzione di ambedue
i movimenti)
(a) Quando è specificato immediatamente dopo il ritorno automatico
al punto di riferimento
Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 0

O××××;
[Tipo A]
G91G41_ _ _; Punto di ritorno
Punto intermedio s
G28X40.Y0; G28/30/30.1 s
s G01
G29X45.Y15.;
r
(G42G01) G29

s
Punto di riferimento o punto di
riferimento flottante
[Tipo B] Punto di ritorno
Punto intermedio
s
G28/30/30.1
s s G01

(G42G01) G29

s
Punto di riferimento o punto di
riferimento flottante

Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 0

[FS15Tipo]
Punto di ritorno
Punto intermedio s
G28/30/30.1
s s G01
r
(G42G01)
G29

s
Punto di riferimento o punto di
riferimento flottante

346
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

(b) Quando non è specificato immediatamente dopo il ritorno al punto


di riferimento
Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 0
O××××; [Tipo A] Punto di ritorno
G91G41_ _ _; G01
(G42G01) s
Punto intermedio r
G29X40.Y40.;

s G29 s
r Attivazione

[Tipo B]
Punto di ritorno
(G42G01) s G01
r
Punto intermedio
s G29 s
r Attivazione

Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 1

[Tipo FS15]
Punto di ritorno
s G01
(G42G01)
Punto intermedio
s G29 s

(2) G29 specificato nel modo compensazione (senza il movimento al


punto intermedio)
(a) Quando è specificato immediatamente dopo il ritorno automatico
al punto di riferimento
Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 0

O××××;
[Tipo A]
G91G41_ _ _; Punto di ritorno
(G42G01) G01
s s
G28X40.Y–40.; G28/30/30.1
r r
G29X40.Y40.;
G29
s Punto di riferimento o punto
di riferimento flottante =
Punto intermedio
[Tipo B]
Punto di ritorno
(G42G01)
s s G01
G28/30/30.1 r

G29
s Punto di riferimento o punto
di riferimento flottante =
Punto intermedio

347
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 1

[Tipo FS15] Punto di ritorno


(G42G01) s s G01
G28/30/30.1

G29
s Punto di riferimento o punto
r di riferimento flottante =
Punto intermedio

(b) Quando non è specificato immediatamente dopo il ritorno al punto


di riferimento
Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 0

O××××;
[Tipo A]
G91G41_ _ _;
Punto intermedio
G29X40.Y–40.; (G42G01) G01
s s
r
G29 G01
Attivazione
s
r
[Tipo B]
Punto di ritorno
Punto intermedio
(G42G01) s s G01
r
G29 G01
Attivazione
s
r r

Punto di ritorno

Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 1

[Tipo FS15]

Punto intermedio
(G42G01) s s G01
r
G29
G01

Punto di ritorno

348
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

(3) G29 specificato nel modo compensazione (senza il movimento al


punto di riferimento)
(a) Quando è specificato immediatamente dopo il ritorno automatico
al punto di riferimento
Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 0

O××××;
[Tipo A]
G91G41_ _ _;
Punto intermedio = punto di ritorno
G28X0Y0; (G42G01) G01
s s
G29X0Y0;
r
G01
G28/30/30.1 G29
s
Punto di riferimento o punto di
riferimento flottante

[Tipo B]

Punto intermedio = punto di ritorno


(G42G01)
s G01 s
r G01
G28/30/30.1 G29

s
Punto di riferimento o punto di
riferimento flottante

Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 1

[Tipo FS15]
Punto intermedio = punto di ritorno
(G42G01) s G01 s
r
G01
G28/30/30.1 G29

Punto di riferimento o punto di


riferimento flottante s

349
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

(b) Quando non è specificato immediatamente dopo il ritorno al punto


di riferimento

O××××;
[Tipo A]
G91G41_ _ _;
(G42G01) G01
s s
G29X0Y0;
r G29 G01

Punto intermedio = punto di ritorno

[Tipo B]

(G42G01) s s G01
G29 G01

Punto intermedio = punto di ritorno

Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 1

[Tipo FS15]

(G42G01)
s s G01
G29 G01

Punto intermedio = punto di ritorno

350
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

(4) G29 specificato nel modo compensazione (senza movimenti)


(a) Quando è specificato immediatamente dopo il ritorno automatico
al punto di riferimento
Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 0

O××××;
[Tipo A]
G91G41_ _ _;
G28/30/30.1,G29
Vettore di intersezione
G28X0Y0; s
G29X0Y0; (G41G01) r

s G01 s
Punto di riferimento o punto G01
di riferimento flottante =
punto intermedio =
punto di ritorno
[Tipo B]
G28/30/30.1,G29 Vettore di intersezione
(G41G01) r
s G01 s
Punto di riferimento o punto G01
di riferimento flottante =
punto intermedio =
punto di ritorno

Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 1

[Tipo FS15]

G28/30/30.1,G29 Vettore di intersezione


(G42G01) r
s G01 s
Punto di riferimento o punto G01
di riferimento flottante =
punto intermedio =
punto di ritorno

351
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

(b) Quando non è specificato immediatamente dopo il ritorno al punto


di riferimento
Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 0

O××××;
[Tipo A]
G91G41_ _ _;
G29
s
G29X0Y0;
(G41G01) r G01 G01
s
Punto intermedio = punto di ritorno

[Tipo B]

G29
s
(G41G01) r G01 G01
s
Punto intermedio = punto di ritorno

Quando CCN (bit 2 del parametro N. 5003) = 1

[Tipo FS15]

G29 s
G01 G01
(G41G01) r
s
Punto intermedio = punto di ritorno

NOTA
Quando un comando G29 specifica il movimento di un asse
non appartenente al piano della compensazione raggio
utensile C, alla fine del blocco precedente viene creato un
vettore perpendicolare alla direzione del movimento
dell’utensile e l’utensile stesso non si muove. Nel blocco
successivo, viene generato un vettore di intersezione
(come quando vengono eseguiti due o più blocchi senza
movimento consecutivi).

G29Z__
s
r G01 G01
s
(G41G01X_Y_)

352
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

14.6.9 Specificando G39 nel modo compensazione raggio utensile C, è possibile


Interpolazione circo- eseguire l’interpolazione circolare su uno spigolo. L’entità della
compensazione viene utilizzata come raggio dell’arco.
lare sugli spigoli (G39)

Formato
Nel modo compensazione
G39 ;
o
I_J_
G39 I_K_ ;
J_K_

Spiegazioni

 Interpolazione circolare Questo comando permette di lavorare uno spigolo eseguendo


sugli spigoli un’interpolazione circolare con un raggio pari all’entità della
compensazione. L’interpolazione sarà in senso orario o in senso antiorario
a seconda dell’ultimo comando G41 o G42 specificato. G39 è un codice
G autocancellante.

 G39 senza I, J o K La specifica di G39; crea sullo spigolo un arco per il quale il vettore creato
sul punto finale è perpendicolare al punto iniziale del blocco successivo.

 G39 con I, J o K Se G39 è programmato con gli indirizzi I, J o K, l’arco generato sullo
spigolo è tale per cui il vettore creato sul punto finale è perpendicolare al
vettore definito con i valori I, J o K.

Limitazioni

 Comandi di movimento Un blocco G39 non può contenere comandi di movimento.

 Blocchi senza movimento Immediatamente dopo un blocco G39 senza I, J, K, non devono essere
programmati due o più blocchi consecutivi senza movimento. (Se viene
specificato un comando di movimento di entità zero, è come se fossero
specificati due o più blocchi consecutivi senza movimento.) Se questi
blocchi vengono programmati, il vettore di compensazione viene
cancellato temporaneamente. Poi il sistema ritorna automaticamente al
modo compensazione.

353
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Esempi
 G39 senza I, J, o K

.
. Asse X
.
. (Nel modo compensazione)
N1 Y10.0 ;
N2 G39 ;
N3 X-10.0 ; Asse Y
.
.
.
. Vettore di compensazione
Blocco N1

Blocco N2

(0.0, 10.0)
Blocco N3

Percorso programmato

Percorso centro
utensile

(-10.0, 10.0)

 G39 con I, J, e K

.
. Asse X
.
. (Nel modo compensazione)
N1 Y10.0 ;
N2 G39 I–1.0 J2.0 ;
Asse Y
N3 X-10.0 Y20.0 ;
.
.
.
.

Blocco N2
Blocco N1 Vettore di compensazione

Blocco N3
Percorso pro-
grammato
(0.0, 10.0)
(I=-1.0, J=2.0)

Percorso
centro uten-
sile

(–10.0, 20.0)

354
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

14.7 La compensazione utensile C è una compensazione bidimensionale


dell’utensile, che agisce nel piano selezionato. L’utensile può anche
COMPENSAZIONE essere compensato nello spazio, con la compensazione utensile
UTENSILE TRIDI- tridimensionale, programmando la direzione della compensazione
MENSIONALE (G40, tridimensionale.
G41)

Formato

 Attivazione della
Il seguente comando, programmato con la compensazione utensile non
compensazione utensile
attiva, mette il sistema nel modo compensazione utensile tridimensionale.
tridimensionale
G41 Xp_ Yp_ Zp_ I_ J_ K_ D_ ;
Xp: asse X o suo asse parallelo
Yp: asse Y o suo asse parallelo
Zp: asse Z o suo asse parallelo
I
J Vedere ”Spiegazioni”.
K
D : Codice per la selezione dell’entità della compensazione
(da 1 a 3 cifre) (codice D)

 Cancellazione della
Quando, nel modo compensazione utensile tridimensionale attiva, viene
compensazione utensile
programmato il seguente comando, il sistema entra nel modo compensa-
tridimensionale
zione utensile cancellata.

Cancellazione della compensazione con movimento


G40 Xp_ Yp_ Zp_ ;
oppure
Xp_ Yp_ Zp_ D00 ;

Cancellazione senza movimento


G40;
oppure
D00;

 Selezione dello spazio


Lo spazio in cui viene eseguita la compensazione tridimensionale è deter-
della compensazione
minato dagli indirizzi asse specificati nel blocco di attivazione (G41). Se Xp,
Yp o Zp non sono specificati, vengono assunti gli assi base X, Y e Z.

(Esempio)
U, V e W sono gli assi paralleli a X, Y e Z, rispettivamente.
G41 X_ I_ J_ K_ ; Spazio X, Y, Z
G41 U_ V_ Z_ I_ J_ K_ ; Spazio U, V, Z
G41 W_ I_ J_ K_ ; Spazio X, Y, W

355
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01


 


 Vettore della               


   
compensazione                 
utensile     
tridimensionale
Percorso programmato
Percorso dopo la compensazione utensile
tridimensionale
Vettore della compensazione
utensile tridimensionale

G40

G41

Il vettore della compensazione utensile tridimensionale è ottenuto dalle


seguenti espressioni:
i⋅r
Vx = (Componente Xp)
p
j⋅r
Vy = (Componente Yp)
p
k⋅r
Vz = (Componente Zp)
p

Nelle precedenti espressioni, i, j e k sono i valori specificati per I, J e K


nel blocco di attivazione. r è l’entità della compensazione corrispondente
al numero di correttore specificato. p è determinato dalla seguente
espressione:
p= i2 + j2 + k2

Quando l’utilizzatore vuole programmare il modulo del vettore, oltre alla


sua direzione, il valore di p può essere impostato come costante tramite
il parametro N. 5011. Se al parametro N. 5011 viene assegnato 0, però,
p è determinato come segue:
p= i2 + j2 + k2

  
   
  
   

La compensazione utensile tridimensionale viene ese-


 
     Compensazione
guita per prima, poi, per il percorso compensato, viene
   


lunghezza utensile
eseguita la compensazione lunghezza utensile.
  
 
Nel modo compensazione utensile tridimensionale, la
Correzione utensile correzione utensile non può essere specificata (si
avrebbe l’allarme P/S 042).
Quando nel blocco di attivazione vengono specificati
tutti gli indirizzi I, J e K, viene attivata la compensazione
utensile tridimensionale. Se I, J e K non sono tutti speci-
Compensazione
ficati, viene attivata la compensazione utensile C. Di
utensile C
conseguenza, la compensazione utensile tridimensio-
nale non può essere specificata contemporaneamente
alla compensazione utensile C.

356
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

 Specifica di I, J e K Nel blocco di attivazione della compensazione utensile tridimensionale,


I, J e K non possono essere omessi. Se anche uno solo degli indirizzi I,
J e K è omesso, viene attivata la compensazione raggio utensile C. ,
comporta l’attivazione della compensazione utensile C. Se un blocco
programmato nel modo compensazione utensile tridimensionale non
contiene nessuno degli indirizzi I, J e K, alla fine del blocco viene
generato lo stesso vettore del blocco precedente.

  Generalmente, per attivare la compensazione utensile tridimensionale si


usa G41. Anziché G41 è possibile specificare G42. Se viene specificato
G42, la compensazione utensile tridimensionale viene eseguita nella
direzione opposta.

    # Quando vengono specificate l’interpolazione circolare, l’interpolazione


 # elicoidale (ambedue specificate con G02 , G03) o l’interpolazione
 involuta (G02.2, G03.2), viene mantenuto il vettore generato nel blocco
precedente.
Vettore generato nel blocco che precede un arco

Viene generato lo
stesso vettore

Percorso programmato
Percorso dopo la compensazione
utensile tridimensionale
Vettore della compensazione utensile tridimensionale

       Prima di specificare il controllo del ritorno al punto di riferimento (G27),
!       cancellare la compensazione utensile tridimensionale. Nel modo
compensazione, G27 porta l’utensile su una posizione spostata dell’entità
della compensazione. Se la posizione raggiunta dall’utensile non
corrisponde al punto di riferimento, la spia del ritorno al punto di
riferimento non si accende e si ha l’allarme P/S N. 092.

    !   $ Se il ritorno al punto di riferimento (G28), il ritorno al secondo, terzo o
    
 
 quarto punto di riferimento (G30) o il ritorno al punto di riferimento
flottante (G30.1) nel modo compensazione utensile tridimensionale, il
vettore è cancellato al punto intermedio.

   "# Se al momento dell’attivazione della compensazione utensile


 # tridimensionale è presente una delle seguenti condizioni, si ha un allarme:
!  
 Sono specificati due o più assi nella stessa direzione (l’allarme P/S N.
047).
 Xp, Yp o Zp sono omessi e non sono stati settati i tre assi base
(l’allarme P/S N. 048).

  !   Se uno dei seguenti codici G viene specificato nel modo compensazione
# !  utensile tridimensionale, si ha un allarme:
 G05 Ciclo di lavorazione ad alta velocità l'allarme (P/S N. 178)
G31 Funzione di salto (l'allarme P/S N. 036)
G51 Scala (l'allarme P/S N. 141)

357
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Comandi che Quando uno dei seguenti comandi è specificato nel modo compensazione
cancellano il vettore utensile tridimensionale, il vettore viene cancellato.
G73 Ciclo di foratura a tratti
G74 Ciclo di maschiatura inversa
G76 Barenatura fine
G80 Cancellazione del ciclo fisso
G81 Ciclo di foratura
G82 Ciclo di foratura
G83 Ciclo di foratura a tratti
G84 Ciclo di maschiatura
G85 Ciclo di barenatura
G86 Ciclo di barenatura
G87 Ciclo di barenatura posteriore
G88 Ciclo di barenatura
G89 Ciclo di barenatura
G53 Selezione del sistema di coordinate della macchina
   
     Quando uno dei seguenti codici G è specificato nel modo compensazione
       utensile tridimensionale, sul punto finale del movimento viene generato
     un vettore uguale a quello generato nel blocco precedente:
G02 Interpolazione circolare o elicoidale in senso orario
G03 Interpolazione circolare o elicoidale in senso antiorario
G02.2 Interpolazione involuta in senso orario
G03.2 Interpolazione involuta in senso antiorario
G04 Sosta
G10 Impostazione dati
G22 Abilitazione del controllo delle zone di sicurezza

358
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

14.8 Le correzioni utensile includono la correzione geometria e la correzione


usura utensile (Fig. 14.8 (a)).
ENTITA’ DELLE
CORREZIONI UTEN-
SILE, NUMERO DEI
ÉÉ
Posizione di riferimento
CORRETTORI E
IMMISSIONE DEI OFSG
ÉÉ
ÉÉ
DATI DA PRO-
GRAMMA (G10) OFSW ÉÉ OFSG: Correzione geometria
OFSW: Correzione usura

Fig. 14.8 (a) Correzione geometria e correzione usura


Le correzioni utensile possono essere registrate nella memoria del CNC
tramite il pannello MDI (vedere III–11.4.1) o da programma.
Il programma pezzo seleziona una particolare correzione utensile
specificando il corrispondente numero di correttore con gli indirizzi H o
D.
Questi valori sono utilizzati dalle funzioni compensazione lunghezza
utensile, compensazione raggio utensile e correzione utensile.

Spiegazioni La tabella 14.8 (a) fornisce l’intervallo dei valori delle correzioni utensile.

 Intervallo dei valori delle


correzioni utensile Tabella 14.8 (a) Intervalli dei valori delle correzioni utensile

Sistem Correzione geometria Correzione usura


a di
i
incre-
menti Input metrico Input in pollici Input metrico Input in pollici

IS–B 999.999 mm 99.9999” 99.999 mm 9.9999”


IS–C 999.9999 mm 99.99999” 99.9999 mm 9.99999”

 Numero di correttori e La memoria può contenere 32, 64, 99, 200, 400, 499 o 999 valori di
indirizzi da specificare compensazione utensile o correttori (opzione).
In un programma pezzo si usano i codici D o H. L’indirizzo usato dipende
dalla funzione utilizzata: compensazione lunghezza utensile (sezione
II–14.1), correzione utensile (sezione II–14.3), compensazione raggio
utensile B (II–14.4), compensazione raggio utensile C (sezione II–14.6).
L’intervallo dei valori programmabili con gli indirizzi D e H dipende dal
numero di correttori disponibili: da 0 a 32, da 0 a 64, da 0 a 99, da 0 a 200,
da 0 a 400, da 0 a 499, da 0 a 999.

359
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Memoria delle Sono disponibili le memoria A, B o C delle correzioni utensile.


correzioni utensile e Il tipo di memoria determina i valori di compensazione che vengono
valori di registrati (tabella 14.8 (b)).
compensazione da
immettere
Tabella 14.8 (b) Contenuto della memoria delle correzioni e valore delle correzioni

Memoria A delle correzioni Memoria B delle correzioni Memoria C delle corre-


Correzione
utensile utensile zioni utensile
Correzione geometria per Specificare (correzione geo- Specificare la correzione geo-
Specificare
l’indirizzo D metria + correzione usura) metria per gli indirizzi D e H,
per gli indirizzi D e H
H, che pos
pos- che possono essere usati
Correzione geometria per
sono essere usati indifferente- indifferentemente. Specificare
l’indirizzo H
mente.
Correzione usura per Specificare la correzione
Specificare
l’indirizzo D usura per gli indirizzi D e H,
che possono essere usati
Correzione usura per
indifferentemente. Specificare
l’indirizzo H

   Il formato di programmazione dipende dal tipo di memoria utilizzato.

     

     
   Tabella 14.8 (c) Memoria delle correzioni utensile e formato di programmazione

Memoria delle correzioni utensile Formato


Correzione utensile (correzione geometria + G10L11P_R_;
A
correzione usura)
Correzione geometria G10L10P_R_;
B
Correzione usura G10L11P_R_;
Correzione geometria per il codice H G10L10P_R_;
Correzione geometria per il codice D G10L12P_R_;
C
Correzione usura per il codice H G10L11P_R_;
Correzione usura per il codice D G10L13P_R_;

P: Numero del correttore


R: Entità della correzione in programmazione assoluta (G90) o valore da
sommare alla correzione precedente in programmazione incrementale
(G91).

NOTA
Allo scopo di permettere la compatibilità con il formato di
precedenti programmi pezzo, il sistema permette di
programmare L1 invece di L11.

360
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

14.9 Alle quote programmate può essere applicato un fattore di scala.


Il fattore di scala applicato alle coordinate X_, Y_ e Z_ può essere lo
SCALA (G50, G51) stesso oppure può essere specificato per ciascun asse.
Il fattore di scala può essere specificato dal programma.
Se programma non specifica il fattore di scala, viene assunto il fattore
specificato tramite parametro.

P4
P3

P4l P3l
P0

P1l P2l

P1 P2
0 X
P0: Centro di scala

   


P1 P2 P3 P4”P1lP2lP3lP4l)



APPLICAZIONE DELLO STESSO FATTORE DI SCALA A TUTTI GLI ASSI

Formato Significato dei comandi

G51X_Y_Z_P_ ; Inizio scala X_Y_Z_ : Comando assoluto


del centro di scala
La scala è abilitata P_ : Fattore di scala
(Modo scala)

G50 ; Cancellazione
scala

APPLICAZIONE DI UN FATTORE DI SCALA DIVERSO


A CIASCUN ASSE (Immagine speculare)

Formato Significato dei comandi

G51_X_Y_Z_I_J_K_; Inizio scala X_Y_Z_ Comando assoluto del


centro di scala
La scala è abilitata I_J_K_ Fattori di scala per gli
(Modo scala) assi X, Y e Z,
rispettivamente.
G50 Cancellazione
Scala

DIFFIDA
Specificare G51 in un blocco indipendente.
Dopo l’ingrandimento o la riduzione della figura, specificare
G50 per cancellare il modo scala.

361
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Spiegazioni
 Scala su tutti gli assi L’incremento minimo del fattore di scala è 0.001 o 0.00001, a seconda
dell’impostazione del parametro SCR(N. 5400#7). Se nel blocco di
comando della scala (G51 X_ Y_ Z_ P_ ;) P è omesso, viene usato il valore
del parametro N. 5411. Se X, Y, Z sono omessi, la posizione dell’utensile
nella quale è specificato G51 diventa il centro della scala.

 Scala asse per asse, E’ possibile specificare un fattore di scala diverso per ciascun asse. Se il
immagine speculare fattore di scala è negativo viene applicata un’immagine speculare. Per
programmabile (fattore prima cosa, settare il parametro XSC (N. 5400#6), che abilita la funzione
di scala negativo) di scala asse per asse (immagine speculare).
Poi, settare il parametro SCLx (N. 5401#0) per abilitare la scala lungo
ciascun asse.
L’incremento minimo del fattore di scala per ciascun asse (I, J, K) è 0.001
o 0.00001, a seconda dell’impostazione del parametro N. 5400#7.
Il fattore di scala si specifica con il parametro N. 5421 entro gli intervalli
±0.00001..±9.99999 o ±0.001..±999.999.
Se il valore specificato è negativo, viene attuata l’immagine speculare.
Se I, J o K non sono specificati, viene assunto il fattore di scala stabilito
con il parametro N. 5421. A questo parametro deve essere assegnato un
valore diverso da 0.

NOTA
Il fattore di scala (I, J o K) deve essere programmato senza
punto decimale.

a/b : Fattore di scala per l’asse X


c/d : Fattore di scala per l’asse Y
0 : Centro di scala

Asse Y

Figura programmata

d
Figura dopo l’appli-
cazione del fattore
di scala
c 0

Asse X
a
b

   

 
 


362
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

 Scala Se in una interpolazione circolare vengono applicati agli assi fattori di


dell’interpolazione scala diversi, l’utensile non traccia una ellisse.
circolare Se i fattori di scala degli assi sono diversi e l’interpolazione circolare
viene comandata specificando il raggio R, si ottiene il percorso utensile
illustrato nella figura 14.9 (c) (in questo esempio, all’asse X è applicato
un fattore di scala uguale a 2 e all’asse Y è applicato un fattore di scala
uguale a 1).
G90 G00 X0.0 Y100.0 ;
G51 X0.0 Y0.0 Z0.0 I2000 J1000;
G02 X100.0 Y0.0 R100.0 F500 ;

Questi comandi equivalgono ai seguenti:

G90 G00 X0.0 Y100.0 Z0.0 ;


G02 X200.0 Y0.0 R200.0 F500 ;

L’ingrandimento del raggio R dipende dal più grande fra I e J.


Y

Figura dopo l’applicazione del fattore di scala

X
(0,0) (100.0) (200.0)

   
       
Se i fattori di scala degli assi sono diversi e l’interpolazione circolare
viene comandata specificando il centro dell’arco con I, J o K, si ottiene
il percorso utensile illustrato nella figura 14.9 (d) (in questo esempio,
all’asse X è applicato un fattore di scala uguale a 2 e all’asse Y è applicato
un fattore di scala uguale a 1).
G90 G00 X0.0 Y0.0 ;
G51 X0.0 Y0.0 I2000 J1000;
G02 X100.0 Y0.0 I0.0 J–100.0 F500 ;

Questi comandi equivalgono ai seguenti:

G90 G00 X0.0 Y100.0;


G02 X200.0 Y0.0 I0.0 J–100.0 F500 ;

In questo caso, il punto finale non è sul raggio, viene inserita una
sezione lineare.
Y
(200.0)

Figura dopo l’applicazione del fattore di scala


(100.0)

(0,0) (100.0) (200.0) X

   
       

363
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Compensazione La scala non è applicabile ai valori della compensazione raggio utensile,


utensile della compensazione lunghezza utensile e della correzione utensile (Fig.
14.9 (e)).

Figura programmata

Figura in scala

Il fattore di scala non viene applicato all’entità della


compensazione raggio utensile.

   


 
 
 
  

 Inapplicabilità della La scala non è applicabile ai movimenti dell’asse Z nei seguenti cicli fissi:
scala
 Profondità di taglio Q e entità della ritrazione nei cicli di foratura a
tratti (G83, G73).
 Barenatura fine (G76)
 Entità dello spostamento Q degli assi X e Y nella barenatura posteriore
(G87).
In manuale, l’entità del movimento non può essere modificata usando la
funzione di scala.
 Comandi relativi al Nel modo scala, G28, G30 o i comandi relativi al sistema di coordinate
ritorno al punto di (da G52 a G59) non devono essere specificati. Se è necessario specificare
riferimento e al sistema uno di questi codici G, farlo dopo aver cancellato il modo scala.
di coordinate

DIFFIDA
1. Se viene impiegato un fattore di scala preimpostato, senza specificare P, resta comunque
valido il valore assegnato al momento della programmazione di G51; se il valore del parametro
viene successivamente variato, il nuovo valore non ha effetti.
2. Prima di specificare i codici G per il ritorno al punto di riferimento (G27, G28, G29, G30) o per
l’impostazione del sistema di coordinate (G92), cancellare il modo scala.
3. L’arrotondamento dei risultati della scala può condurre ad un movimento di entità uguale a zero.
In questo caso, il blocco viene visto come blocco senza movimento e può influenzare il
movimento dell’utensile nella compensazione raggio utensile C. (Vedere la descrizione dei
blocchi senza movimento fornita nella sezione II–14.6.3)

364
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

NOTA
1. La visualizzazione della posizione rappresenta le coordinate dopo l’applicazione del fattore di
scala.
2. Quando l’immagine speculare viene applicata a un asse del piano selezionato, si ha:
(1) Interpolazione circolare . . . . . . . . . . . . . . Il senso di rotazione è invertito
(2) Compensazione raggio utensile C . . . . La direzione della compensazione è invertita
(3) Rotazione del sistema di coordinate . . . L’angolo di rotazione è invertito
(4) Compensazione raggio utensile B . . . . La direzione della compensazione è invertita
(incluso G39)

 Esempio di programmazione con immagine speculare


Sottoprogramma
O9000 ;
G00 G90 X60.0 Y60.0;
G01 X100.0 F100;
G01 Y100.0;
G01 X60.0 Y60.0;
M99;
Programma principale
N10 G00 G90;
N20M98P9000;
N30 G51 X50.0 Y50.0 I–1000 J1000;
N40 M98 P9000;
N50 G51 X50.0 Y50.0 I–1000 J–1000;
N60 M98 P9000;
N70 G51 X50.0 Y50.0 I1000 J–1000
N80 M98 P9000;
N90 G50;

Y
100

60
50
40

X
0 40 50 60 100

      



  
  


365
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

14.10 La forma programmata può essere ruotata. Questa funzione consente, per
esempio, di modificare un programma usando un comando di rotazione
ROTAZIONE DEL quando il pezzo viene piazzato sulla macchina ruotandolo di un certo
SISTEMA DI COOR- angolo rispetto alla posizione programmata. Inoltre, se un profilo
DINATE comprende più ricorrenze della stessa forma il tempo richiesto per la
programmazione e la lunghezza del programma possono essere ridotti
(G68, G69)
preparando un sottoprogramma per la lavorazione di tale forma e
richiamandolo dopo aver comandato la rotazione del sistema di
coordinate.

Angolo di rotazione

Centro di rotazione

X
0

  
 
   
  



Formato

G17
G18 G68 α_β_R_ ; Comando di rotazione del sistema di coordinate
G19
Modo rotazione del sistema di coordinate
(Il sistema di coordinate è ruotato.)

G69 ; Cancella la rotazione del sistema di Coordinate

Significato dei comandi

G17 (G18 o G19) : Selezione del piano contenente la figura da ruotare


α_β_ Comandi assoluti per i due assi (X, Y o Z) costituenti
il piano selezionato con G17, G18 o G19. Il comando
specifica il centro di rotazione del sistema di coordinate
per i comandi successivi a G68.
R_ Angolo di rotazione (un valore positivo indica la rotazione
in senso antiorario). Il bit 0 del parametro N. 5400 stabi–
lisce se l’angolo è sempre un valore assoluto o se è asso–
luto o incrementale a seconda del modo G90 o G91.

Incremento minimo di programmazione : 0.001 gradi


Intervallo : –360,000..360,000

366
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

Angolo di rotazione R (valore incrementale)


Centro di Angolo di rotazione (valore assoluto)
rotazione

(α, β)
Z

    
  
  


NOTA
Quando una frazione decimale viene usata per specificare
l’angolo di rotazione (R) la prima cifra corrisponde alle unità
di grado.

 
 Codici G di selezione I codici G di selezione del piano (G17, G18, G19) possono essere
del piano: G17, G18, specificati prima del blocco che comanda la rotazione del sistema di
G19 coordinate (G68). G17, G18 e G19 non devono essere specificati nel
modo rotazione del sistema di coordinate.

 Comandi incrementali Il centro di rotazione di un comando incrementale programmato dopo


nel modo rotazione del G68, ma prima di un comando assoluto, è la posizione in cui è comandato
sistema di coordinate G68 (Fig. 14.10 (c)).

 Centro di rotazione Se a e b sono omessi, il centro di rotazione è la posizione in cui è


comandato G68.

 angolo di rotazione Se R è omesso, l’angolo di rotazione è determinato dal parametro N. 5410.

 Comando di cancella- Il codice G usato per cancellare la rotazione del sistema di coordinate
zione della rotazione del (G69) può essere specificato in blocco contenente anche altri comandi.
sistema di coordinate

 Compensazione utensile Le compensazioni utensile: compensazione raggio, compensazione


lunghezza, correzioni, ecc. vengono eseguite dopo la rotazione del
sistema di coordinate in cui sono stati dati i comandi.

 Relazione con la La rotazione del sistema di coordinate e la conversione delle coordinate


conversione delle nello spazio usano gli stessi codici G: G68 e G69. Un codice G
coordinate nello spazio programmato con gli indirizzi I, J e K viene processato come un comando
(G68, G69) di conversione delle coordinate nello spazio. Un codice G programmato
senza gli indirizzi I, J e K viene processato come un comando di rotazione
del sistema di coordinate.

367
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01


 Comandi relativi al Nel modo rotazione del sistema di coordinate, i codici G relativi al ritorno
ritorno al punto di al punto di riferimento (G27, G28, G29, G30, ecc.) e quelli relativi al
riferimento e al sistema sistema di coordinate (da G52 a G59, G92, ecc.) non devono essere
di coordinate specificati. Se è necessario specificare uno di questi codici G, farlo dopo
aver cancellato il modo rotazione del sistema di coordinate.

 Comandi incrementali Il primo comando di movimento dopo il comando che cancella la


rotazione del sistema di coordinate (G69) deve essere un comando
assoluto. Se il comando è incrementale, il movimento eseguito non sarà
corretto.

Spiegazioni

Comandi assoluti e
comandi incrementali
N1 G92 X5000 Y5000 G69 G17 ;
N2 G68 X7000 Y3000 R60000 ;
N3 G90 G01 X0 Y0 F200 ;
(G91X5000Y5000)
N4 G91 X10000 ;
N5 G02 Y10000 R10000 ;
N6 G03 X10000 I5000 J5000 ;
N7 G01 Y10000 ;
N8 G69 G90 X5000 Y5000 M02 ;

Percorso utensile quando il


comando del blocco N3 è incre-
mentale (in parentesi)
Percorso programmato originale

Centro di rota-
zione
(7000,3000)
(0,0)
60,

(–500.0,–500.0)
Percorso utensile dopo la rotazione

Fig. 14.10 (c) Programmazione assoluta/incrementale nel modo


rotazione del sistema di coordinate

368
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE



 Compensazione raggio
utensile C e rotazione E’ possibile specificare G68 e G69 nel modo compensazione raggio utensile
del sistema di C. Il piano di rotazione deve coincidere con il piano di compensazione.
coordinate
N1 G92 X0 Y0 G69 G01 ;
N2 G42 G90 X1000 Y1000 F1000 D01 ;
N3 G68 R30000 ;
N4 G91 X2000 ;
N5 G03 Y1000 R1000 J500 ;
N6 G01 X2000 ;
N7 Y1000 ;
N8 G69 G40 G90 X0 Y0 M30 ; Forma programmata prima della
rotazione del sistema di coordinate

Forma programmata dopo


la rotazione del sistema di
coordinate
30°

(0, 0)

Percorso utensile

     


 
    
   

  

        Se un comando di rotazione del sistema di coordinate viene eseguito nel

     modo G51, il fattore di scala viene applicato alle coordinate a e b del
centro di rotazione, ma non all’angolo di rotazione R. Per i comandi di
movimento, prima viene applicato il fattore di scala e poi vengono ruotate
le coordinate.
La rotazione del sistema di coordinate (G68) non deve essere comandata
nel modo compensazione raggio utensile C (G41, G42) se è già attivo il
modo scala (G51). Il comando di rotazione deve essere dato prima di
attivare la compensazione raggio utensile.
1. Quando il sistema non è nel modo compensazione raggio utensile C,
specificare i comandi nel seguente ordine:
G51    
  
G68    
    
    
|
|
|
|

G69      
    
    
G50      
  

369
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

2. Quando il sistema è nel modo compensazione raggio utensile C,


specificare i comandi nel seguente ordine (Fig. 14.10 (e)).
(Compensazione raggio utensile cancellata)
G51 ; (Modo scala)
G68 ; (Rotazione del sistema di coordinate)
:
G41 ; (Inizio della compensazione raggio utensile C)
:
G92 X0 Y0 ;
G51 X300.0 Y150.0 P500 ;
G68 X200.0 Y100.0 R45.0 ;
G01 X400.0 Y100.0 ;
Y100.0 ;
X–200.0 ;
Y–100.0 ;
X200.0 ;

Quando sono applicate la scala e la


rotazione del sistema di coordinate Quando è applicata solo la rota-
Y
zione del sistema di coordinate.

Quando è applicata
solo la scala
200.0

Programma pezzo
100.0

X
0 200.0 400.0

  


            
     

370
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

 Comandi ripetitivi per E possibile memorizzare un programma come sottoprogramma e


la rotazione del richiamarlo dopo aver cambiato l’angolo di rotazione.
sistema di coordinate

Qui sotto è presentato un esempio di programma per il caso in cui il bit


RIN (bit 0 del parametro 5400) è 1.
L’angolo di rotazione è trattato come valore assoluto o incrementale
indipendentemente dal codice G specificato (G90 o G91).
G92 X0 Y0 G69 G17;
G01 F200 H01 ;
M98 P2100 ;
M98 P072200 ;
G00 G90 X0 Y0 M30 ;

O 2200 G68 X0 Y0 G91 R45.0 ;


G90 M98 P2100 ;
M99 ;

O 2100 G90 G01 G42 X0 Y–10.0 ;


X4.142 ;
X7.071 Y–7.071 ;
G40 ;
M99 ;

Percorso programmato

(0, 0)
Percorso
compensato
(0, –10.0)

Sottoprogramma

   


   
   
  


371
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

14.11 Quando un utensile con un asse di rotazione (asse C) si muove nel piano
XY durante la lavorazione, questa funzione può controllare l’utensile in
CONTROLLO modo che l’asse C sia sempre perpendicolare al percorso dell’utensile
DELLA DIREZIONE (Fig. 14.11 (a)).
NORMALE (G40.1,
G41.1, G42.1 O
G150, G151, G152)

Percorso utensile programmato

Asse C

Asse C

Utensile

Utensile

Direzione normale (nella


quale si muove l’utensile)

   
       


Codice G Funzione Spiegazioni

Controllo direzioneSe il pezzo è a destra del percorso


G41.1 o G151 dell’utensile guardando nella direzione di
normale a sinistra
avanzamento, specificare il controllo
d ll di
della direzione
i normalel a sinistra
i i t (G41
(G41.1
1
Controllo direzione o G151).
G42.1 o G152
normale a destra I comandi G41.1 (o G151) o G42.1 (o
G152) abilitano il controllo della direzione
Cancella il controllo normale (modo controllo della direzione
normale).
G40.1 o G150 della direzione nor-
Il comando G40.1 (o G150) cancella il
male modo controllo della direzione normale.

372
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

Percorso centro utensile


Percorso centro utensile

Percorso programmato

Centro dell’arco
Percorso programmato

Fig. 14.11 (b) Controllo della direzione normale a Fig. 14.11 (c) Controllo della direzione normale a destra (G42.1)
sinistra (G41.1)

 

 Angolo dell’asse C Come si vede nella figura 14.11(d), l’angolo dell’asse C è definito in
modo che, guardando dal centro di rotazione dello stesso asse, la direzione
+X è a 0 gradi, la direzione +Y è a 90 gradi, la direzione –X è a 180 gradi
e la direzione –Y è a 270 gradi.

+Y

90°

180° 0° +X

Centro di rotazione 270°


      

  



    Quando viene attivato il controllo della direzione normale, l’asse C


 
 

  diventa perpendicolare al percorso dell’utensile all’inizio del blocco nel


quale sono comandati G41.1 o G42.1.
Tra i vari blocchi, viene automaticamente inserito un movimento
dell’asse C in modo che questo sia sempre perpendicolare al percorso
dell’utensile all’inizio di ciascun blocco. Prima, l’utensile viene orientato
in modo che l’asse C diventi perpendicolare al percorso utensile
specificato dal comando di movimento, poi viene eseguito il movimento
lungo gli assi X e Y.
Se è attiva la compensazione raggio utensile, l’utensile viene orientato in
modo che l’asse C sia perpendicolare al percorso utensile compensato.
Nel funzionamento in blocco singolo, l’arresto in blocco singolo ha luogo
solo dopo il movimento degli assi X e Y.

373
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Percorso centro utensile


S : Punto di arresto in blocco singolo
S
N1

Percorso programmato
N2
S
N3

Fig. 14.11 (e) Punto di arresto in blocco singolo nel


modo controllo della direzione normale

In caso di interpolazione circolare, l’asse C viene prima ruotato, in modo


da essere perpendicolare al punto di partenza dell’interpolazione, e poi
viene controllato in modo da tenerlo costantemente perpendicolare al
percorso utensile determinata dall’interpolazione circolare.
L’utensile è controllato in modo che Viene inserito un comando di rota-
l’asse C sia sempre perpendicolare al zione in modo che l’asse C diventi
percorso utensile determinato dall’in- perpendicolare all’arco, sul punto
terpolazione circolare. iniziale.

Percorso centro
utensile

Centro dell’arco
Percorso programmato

Fig. 14.11 (f) Controllo della direzione normale


e interpolazione circolare

NOTA
Durante il controllo della direzione normale, l’angolo di
rotazione dell’asse C è sempre minore di 180 gradi.
Cioè, la rotazione avviene sempre nel senso del percorso
più breve.

374
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

 Velocità di La velocità di avanzamento per il movimento dell’asse C inserito fra i


avanzamento dell’asse blocchi viene fissata tramite il parametro N. 5481. Però, nella prova a
C vuoto, la velocità di avanzamento è la velocità specificata per
quest’ultima. Inoltre, se il movimento degli assi X e Y è in rapido (G00),
anche per l’asse C viene usata la velocità in rapido.

La velocità dell’asse C durante un’interpolazione circolare è definita dalla


seguente formula:
Entità del movimento dell'asse C (gradi)
F x ĊĊĊĊĊĊĊĊĊĊĊĊĊĊĊĊĊĊĊĊĊĊ (gradi/min)
Lunghezza dell'arco (mm o pollici)

F   
        
 
  
   


L’entità del movimento dell’asse C è la differenza angolare tra l’inizio e


la fine di un blocco.

NOTA
Se la velocità dell’asse C supera la velocità massima
specificata per l’asse C dal parametro N. 1422, la velocità
di avanzamento degli altri assi viene limitata in modo da
mantenere la velocità dell’asse C entro il limite specificato.

 Asse del controllo della L’asse C al quale viene applicato il controllo della direzione normale può
direzione normale essere assegnato a qualsiasi asse tramite il parametro N. 5480.

 Angolo per il quale Quando l’angolo di rotazione da inserire, calcolato dal controllo della
l'inserimento del blocco direzione normale, è minore del valore specificato con il parametro N.
di rotazione è ignorato 5482, il corrispondente blocco di rotazione dell’asse al quale il controllo
della direzione normale è applicato non viene inserito. Questo angolo
viene sommato all’angolo di rotazione del movimento successivo e
l’angolo totale è a sua volta sottoposto a questo controllo.
Se è specificato un angolo di 360 gradi o più, il corrispondente blocco di
rotazione non è inserito.
Se è specificato un angolo di 180 gradi o più in un blocco diverso da quello
per l’interpolazione circolare con un angolo di rotazione dell’asse C di
180 gradi o più, il corrispondente blocco di rotazione non è inserito.

375
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Movimento per il quale Specificare la distanza massima per la quale la lavorazione viene eseguita
l’inserimento dell’arco con la stessa direzione normale del blocco precedente.
è ignorato  
    
Se la distanza N2 della sottostante figura è minore del valore
prestabilito, la lavorazione per il blocco N2 viene eseguita usando la
stessa direzione normale del blocco N1.
Percorso centro utensile
N2

N3
N1
Distanza

Percorso programmato

 
   
 
Se il diametro del blocco N2 della sottostante figura è minore del
valore prestabilito, la lavorazione per il blocco N2 viene eseguita
usando la stessa direzione normale del blocco N1. L’orientamento
dell’asse al quale è applicato il controllo della direzione normale,
relativamente alla direzione normale del blocco N2, non cambia
mentre la lavorazione procede lungo l’arco.

Percorso centro utensile


N2

N3

Diametro

Percorso programmato

N1

NOTA
1. Un eventuale comando di movimento dell’asse C durante
il controllo della direzione normale viene ignorato.
2. E’ necessario impostare preventivamente la
corrispondenza tra la posizione dell’asse C nel sistema di
coordinate del pezzo e la posizione di macchina dell’asse
C usando l’impostazione del sistema di coordinate con G92
o simili.
3. Per usare questa funzione è necessaria l’opzione
interpolazione elicoidale. Non specificare l’interpolazione
elicoidale durante il controllo della direzione normale.
4. Il controllo della direzione normale non può essere eseguito
per il comando di movimento G53.
5. L’asse C deve essere un asse rotativo.

376
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

14.12 E’ possibile produrre l’immagine speculare rispetto ad un asse di


simmetria programmato di un comando programmato (Fig. 14.12 (a)).
IMMAGINE SPECU-
LARE PROGRAM- Y Asse di simmetria (X=50)
MABILE (G50.1, (2) (1)
100
G51.1)

60
50 Asse di simmetria
(Y=50)
40

0
(3) (4)

0 40 50 60 100 X

(1) Immagine originale del comando programmato


(2) Immagine simmetrica intorno ad una linea parallela all’asse Y e interse–
cante l’asse X a 50
(3) Immagine simmetrica intorno al punto (50, 50)
(4) Immagine simmetrica intorno ad una linea parallela all’asse X e interse–
cante l’asse Y a 50.

  
 
  
 



 


 Attivazione dell'immagine speculare


|
| Per i comandi specificati in questi blocchi,
| viene prodotta un'immagine speculare
|
rispetto all'asse di simmetria specificato
|
| da G51.1 IP_ ;

 Cancellazione dell'immagine speculare


 Punto (posizione) e asse di simmetria per la
produzione di un'immagine speculare quando
è specificato con .
Asse di simmetria per produrre un'immagine
speculare quando è specificato con .
Il punto di simmetria non è specificato.

377
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 
 Immagine speculare Se la funzione immagine speculare programmabile è specificata quando
tramite impostazione è selezionato anche il comando dell’immagine speculare tramite un
commutatore esterno o tramite i dati di impostazione (vedere III–4.7),
l’immagine speculare programmabile viene eseguita per prima.

 Immagine speculare su L’applicazione dell’immagine speculare a uno degli assi del piano
un solo asse del piano selezionato modifica come segue i seguenti comandi:
selezionato
Comando Spiegazione
Interpolazione circolare G02 e G03 sono scambiati
Compensazione raggio utensile G41 e G42 sono scambiati
Il senso di rotazione (orario e antiorario) è
Rotazione delle coordinate
invertito

Limitazioni
 Scala/rotazione del L’elaborazione procede dall’immagine speculare all’applicazione del
sistema di coordinate fattore di scala, alla rotazione delle coordinate, nell’ordine. I comandi di
attivazione devono essere dati nello stesso ordine e i comandi di
cancellazione devono essere dati nell’ordine inverso. Non programmare
G50.1 o G51.1 nei modi scala o rotazione delle coordinate.

 Comandi relativi al Nel modo immagine speculare programmabile, i codici G relativi al


ritorno al punto di ritorno al punto di riferimento (G27, G28, G29, G30, ecc.) e quelli relativi
riferimento e al sistema al sistema di coordinate (da G52 a G59, G92, ecc.) non devono essere
di coordinate specificati. Se è necessario specificare uno di questi codici G, farlo dopo
aver cancellato il modo immagine speculare programmabile.

378
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

14.13 La funzione compensazione usura mola crea un vettore di compensazione


estendendo la linea che congiunge il centro di compensazione selezionato
COMPENSAZIONE e il punto finale specificato, nel piano di compensazione specificato.
USURA MOLA
Vettore di compensazione

Percorso programmato
Centro di compensazione
Percorso del centro
dell’utensile

Formato
 Selezione del centro di
compensazione G41 Pn (n=1, 2, 3);
G41 P1; Seleziona il primo centro di compensazione
G41 P2; Seleziona il secondo centro di compensazione
G41 P3; Seleziona il terzo centro di compensazione

 Attivazione D_; Codice D diverso da D0

 Cancellazione del D0;


modo compensazione
 Mantenimento del vettore G40;
di compensazione

Spiegazioni
 Impostazione e selezione E’ possibile preimpostare tre centri di compensazione specificandone le
del centro di coordinate con i parametri dal N. 5081 al N. 5086. Il comando G41 Pn (n
compensazione = 1, 2 o 3) seleziona il centro di compensazione da utilizzare.
G41 P1 ; . . . . . . Seleziona il primo centro di compensazione
G41 P2 ; . . . . . . Seleziona il secondo centro di compensazione
G41 P3 ; . . . . . . Seleziona il terzo centro di compensazione
Quando deve essere selezionato il centro di compensazione specificare
P1, P2 o P3 insieme a G41. Se G41 viene specificato senza il comando
P o con un comando P diverso da P1, P2 o P3, si ha l’allarme P/S 5069.
Per impostare i parametri che specificano i centri di compensazione usare
le coordinate del pezzo.
 Attivazione Per entrare nel modo compensazione specificare il centro di
compensazione, poi specificare un codice D diverso da D0. Viene creato
un vettore di compensazione e l’utensile si muove di conseguenza, anche
se il blocco nel quale è specificato il codice D non contiene un comando
di movimento.

379
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Vettore di Il vettore di compensazione viene creato estendo la linea che congiunge


compensazione il centro di compensazione e il punto finale specificato. La lunghezza del
vettore è uguale al valore di compensazione corrispondente al numero di
correttore specificato con il codice D.
Se il valore di compensazione è positivo, il vettore di compensazione
viene aggiunto al punto finale specificato. Se il valore di compensazione
è negativo, il vettore di compensazione viene sottratto dal punto finale
specificato.

+
Z Vettore di com-
pensazione (+)
Centro di
compensa- Percorso programmato
zione
Percorso del centro
dell’utensile

Y+

Valore di compensazione positivo

Vettore di com-
pensazione (+)
+
Z
Centro di
compensa- Percorso programmato
zione Percorso del centro
dell’utensile

Y+

Valore di compensazione negativo

 Cancellazione del modo Il comando D0 cancella il modo compensazione, disabilitando la


compensazione creazione del vettore di compensazione.

 Mantenimento del Il comando G40 seleziona un modo nel quale viene mantenuto il vettore
vettore di di compensazione corrente. In questo modo, al punto finale viene
compensazione applicato sempre lo stesso vettore di compensazione finché non viene
specificato un diverso modo di compensazione.
La specifica di D0 nel modo mantenimento del vettore di compensazione
azzera il vettore di compensazione e cancella il modo compensazione.

380
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE

 Interpolazione circolare La compensazione usura mola può essere applicata anche


e interpolazione all’interpolazione circolare e all’interpolazione elicoidale. Se il raggio al
elicoidale punto iniziale e il raggio al punto finale differiscono, la figura non diventa
un arco, ma un’elica.

Vettore di compensazione

Percorso del centro


Centro dell’arco dell’utensile

Percorso programmato

Centro di compensazione

I valori compensati continuano ad essere soggetti al controllo del limite


di errore del raggio dell’arco (parametro N. 3410).

 Interpolazione circolare La specifica di un arco nel modo G40 causa lo spostamento del centro
nel modo G40 dell’arco di un’entità pari alla lunghezza del vettore, generando un arco
e non un’elica.

Centro dell’arco
programmato Vettore mantenuto

Percorso del centro


dell’utensile

Percorso programmato

 Interpolazione La compensazione usura mola può essere applicata anche


esponenziale all’interpolazione esponenziale. L’interpolazione esponenziale viene
eseguita per le posizioni compensate.

 Piano di compensazione Il vettore di compensazione viene sempre creato nel piano (piano di
e piano selezionato con compensazione) corrispondente agli assi specificati con i parametri N.
G17/G18/G19 5071 e 5072 (assi di compensazione).
Nel modo compensazione (incluso il modo mantenimento del vettore di
compensazione), il vettore di compensazione viene sempre creato nel
piano di compensazione specificato tramite parametri (N. 5071 e 5072),
indipendentemente dal piano selezionato con i comandi G17, G18 o G19.
Ad esempio, la compensazione può essere eseguita nel piano YZ mentre
l’interpolazione circolare viene eseguita nel piano XY (G17).
Se nel modo compensazione viene specificato un comando di movimento
per uno degli assi del piano di compensazione, la componente dell’altro
asse del vettore di compensazione può cambiare durante la creazione del
vettore stesso, causando un movimento dell’utensile anche lungo tale
asse.

381
14. FUNZIONI DI COMPENSAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

(Esempio 1) Quando gli assi di compensazione sono Y e Z e viene


eseguita un’interpolazione lineare per gli assi X e Y
Percorso programmato: a → b, percorso compensato: a’
→ b’

+ a’ Vay + Vay a’
Y Y
Vb a Va
a
Vaz
b’ Centro di com-
Vby pensazione V b’
by
b b
Vbz

X+ Z+
Percorsi nel piano XY Percorsi nel piano YZ

(Esempio 2) Quando gli assi di compensazione sono Y e Z e viene


eseguita un’interpolazione circolare per gli assi X e Y
Percorso programmato: a → b, percorso compensato: a’
→ b’

+ + Vay a’
Y a’ Y
Vb a Va
a
Vaz
b’ Centro di com-
pensazione Vby b’
b
b
Centro dell’arco Vbz

X+ Z+
Percorsi nel piano XY Percorsi nel piano YZ

 Modo compensazione Immediatamente dopo l’accensione o un reset è selezionato il modo


cancellata compensazione cancellata.
 Cambiamento del Prima di tentare di cambiare il sistema di coordinate, cancellare il modo
sistema di coordinate compensazione.
 Ritorno al punto di Prima di tentare di eseguire un ritorno al punto di riferimento (G28 o
riferimento (G28, G30) G30), cancellare il modo compensazione.

Limitazioni
 Cambiamento degli assi Gli assi di compensazione possono essere cambiati solo nel modo
di compensazione compensazione cancellata.
 Relazione con le altre Quando sul sistema è abilitata la funzione di compensazione dell’usura
funzioni di della mola non è possibile usare la compensazione raggio utensile né la
compensazione compensazione tridimensionale dell’utensile. La compensazione
lunghezza utensile e la correzione della posizione dell’utensile possono
essere usate insieme alla compensazione dell’usura della mola.
 Relazione con le funzioni Le coordinate del centro di compensazione non sono soggette
che cambiano le all’immagine speculare programmabile, alla scala o alla rotazione delle
coordinate coordinate.

382
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 15. MACROISTRUZIONI

15 MACROISTRUZIONI

I sottoprogrammi sono utili per ripetere la stessa operazione. Le macro


istruzioni, invece, permettendo di usare variabili, istruzioni aritmetiche
e logiche e istruzioni di salto condizionato, consentono di sviluppare
facilmente programmi di uso generale quali operazioni di esecuzione di
tasche e cicli fissi definiti dall’utilizzatore. Un programma pezzo può
richiamare una macro con un semplice comando, simile a quelli utilizzati
per richiamare i sottoprogrammi.

Programma pezzo Programma macro

O0001 ; O9010 ;
: #1=#18/2 ;
: G01 G42 X#1 Y#1 F300 ;
: G02 X#1 Y–#1 R#1 ;
G65 P9010 R50.0 L2 ; :
: :
: :
M30 ; M99 ;

383
15. MACROISTRUZIONI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

15.1 In un normale programma pezzo i codici G e le coordinate sono specificati


direttamente con un valore numerico; possibili esempi sono G100 e
VARIABILI X100.0. In una macro, i valori numerici possono essere specificati
direttamente o usando il numero di una variabile, il cui valore può essere
modificato dal programma o manualmente, tramite il pannello MDI.
#1=#2+100 ;

G01 X#1 F300 ;

 

 Rappresentazione delle Le variabili si specificano con il simbolo # seguito da un numero. I personal


variabili computer permettono di assegnare un nome alle variabili, ma questo non è
possibile per le macro istruzioni.


  

Per specificare il numero di una variabile si può usare una espressione. In


questo caso, l'espressione deve essere messa fra parentesi quadre.


  
 Tipi di variabili Le variabili sono classificate in quattro tipi diversi in base al numero di
variabile.
Tabella 15.1 Tipi di variabili

Numero variabile Tipo di Funzione


variabile

#0 Sempre Questa variabile è sempre nulla. Non può


nulla esserle assegnato alcun valore.

#1 – #33 Variabili Le variabili locali possono essere usate


locali solo all’interno di una macro. All’accen-
sione, le variabili locali sono nulle. Quando
viene richiamata una macro, gli argomenti
sono assegnati alle variabili locali.

#100 – #149 (#199) Variabili Le variabili comuni possono essere condi-


comuni vise fra più macro. All’accensione, le varia-
#500 – #531 (#999)
bili #100 – #149 sono nulle. Le variabili
#500 – #531 contengono i valori prece-
denti. Come opzione, sono disponibili
anche le variabili #150 – #159 e #532 –
#999. In questo caso, la lunghezza della
memoria programmi diminuisce di 8.5m.

#1000 – Variabili Le variabili di sistema si usano per leggere


di e scrivere vari dati del CNC, come la posi-
sistema zione corrente e i valori delle correzioni
utensile.

NOTA
Le variabili comuni #150 – #199 e #532 – #999 sono
opzionali.

384
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 15. MACROISTRUZIONI

 Intervallo dei valori delle Le variabili locali e le variabili comuni possono avere un valore uguale a
variabili zero o un valore compreso nei seguenti intervalli:

-1047 .. -10-29
10-29 .. 1047

Se il risultato di una espressione non è valido, si ha l'allarme P/S N. 111.

 Omissione del punto Quando il valore di una variabile è definito dal programma, è possibile
decimale omettere il punto decimale.

Esempio:
Se è programmato #1 = 123; il valore della variabile #1 è 123.000.

 Uso delle variabili Per fare riferimento al valore di una variabile all'interno di un programma
pezzo, specificare un indirizzo seguito dal numero della variabile che
interessa. Se per specificare il numero della variabile si usa un'espressione,
metterla fra parentesi quadre.

Esempio: G01 X[#1 + #2] F#3 ;

Il valore della variabile viene automaticamente arrotondato all'incremento


minimo di immissione dell'indirizzo.

Esempio:
Quando viene eseguito G00 X#1; su un CNC con incremento minimo di
1/1000 mm e il valore della variabile #1 è 12.3456, il comando viene
interpretato come G00 X12.346;.

Per invertire il segno del valore della variabile, anteporre il segno meno (-)
a #.

Esempio: G00 X-#1;

Se viene fatto riferimento a una variabile non definita, la variabile e


l'indirizzo per il quale è specificata sono ignorati.

Esempio:
Se il valore della variabile #1 è 0 e il valore della variabile #2 è nullo, il
comando G00 X#1 Y#2; viene interpretato come G00 X0;.

 Variabili comuni ai due Per il controllo di due percorsi, ciascun percorso dispone di proprie variabili
percorsi (controllo di due macro. Tuttavia, impostando opportunamente i parametri N. 6036 e 6037,
percorsi) alcune variabili comuni possono essere usate per ambedue i percorsi.

 Variabile non definita Quando il valore di una variabile non è definito, la variabile stessa si dice
nulla" o <vacante>. La variabile # è sempre una variabile nulla. Non può
essere assegnato un valore, ma può essere letta.

(a) Utilizzo
Quando viene utilizzata una variabile non definita, anche l'indirizzo
con il quale è specificata viene ignorato.
[Esempio]
Se #1 è 0 e #2 è nulla, il risultato dell’esecuzione di G00 X#1 Y#2;
sarà lo stesso dell’esecuzione di G00 X0;.

385
15. MACROISTRUZIONI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 
 
<vacante> è uguale a 0, salvo che nell'assegnazione.

Quando #1 = < vacante > Quando #1 = 0

#2 = #1 #2 = #1
# #
#2 = < vacante > #2 = 0

#2 = #1*5 #2 = #1*5
# #
#2 = 0 #2 = 0

#2 = #1+#1 #2 = #1 + #1
# #
#2 = 0 #2 = 0

 
     
<vacante> è diverso da 0 solo per le istruzioni EQ e NE.

Quando #1 = < vacante > Quando #1 = 0

#1 EQ #0 #1 EQ #0
# #
Stabilita Non stabilita

#1 NE 0 #1 NE 0
# #
Stabilita Non stabilita

#1 GE #0 #1 GE #0
# #
Stabilita Stabilita

#1 GT 0 #1 GT 0
# #
Non stabilita Non stabilita

 Visualizzazione dei
valori delle variabili
VARIABILE MACRO O1234 N12345
NO. DATI NO. DATI
100 123.456 108
101 0.000 109
102 110
103 111
104 112
105 113
106 114
107 115

POSIZ ATTUALE (RELATIVA)


X 0.000 Y 0.000
Z 0.000 B 0.000

MEM **** *** *** 18:42:15

[ MACRO ] [ MENU ] [ OPR PN ] [ ] [ (OPRT) ]

 Se il valore visualizzato è in bianco, la variabile è nulla.


 Il simbolo ******** indica un overflow (il valore assoluto della
variabile è maggiore di 99999999) o un underflow (il valore assoluto
della variabile è minore di 0.0000001).

386
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 15. MACROISTRUZIONI

                   


       
    


 !       


  

 

387
15. MACROISTRUZIONI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

15.2 Le variabili di sistema possono essere usate per leggere e scrivere dati
interni del CNC come i valori delle correzioni utensile e i dati della
VARIABILI DI posizione corrente. Alcune variabili di sistema possono soltanto essere
SISTEMA lette. Le variabili di sistema sono essenziali per lo sviluppo di programmi
per l’automazione e per uso generale.

 

 Segnali di interfaccia E' possibile lo scambio di segnali fra il PMC e le macro.


Tabella 15.2 (a) Variabili di sistema per i segnali di interfaccia

Numero Funzione
variabile

#1000–#1015 Il PMC può inviare un segnale di 16 bit a una macro. Le


variabili da #1000 a #1015 si usano per leggere il segnale
#1032
bit per bit. La variabile #1032 si usa per leggere contem-
poraneamente tutti i 16 bit del segnale.

#1100–#1115 Una macro può inviare un segnale di 16 bit al PMC. Le


variabili da #1100 a #1115 si usano per scrivere il segnale
#1132
bit per bit. La variabile #1132 si usa per scrivere contem-
poraneamente tutti i 16 bit del segnale.

#1133 La variabile #1133 si usa per scrivere contemporanea-


mente tutti i 32 bit di un segnale inviato dalla macro al
PMC. L’intervallo dei valori assegnabili alla variabile #1133
è –99999999 .. +99999999.

Per i dettagli, consultare il manuale dei collegamenti (B-63003-1).

 Valori delle I valori delle correzioni utensili possono essere letti e scritti usando le
correzioni utensili variabili di sistema. Le variabili utilizzabili dipendono dal numero di coppie
di correttori, dalla distinzione fra le correzioni geometria e le correzioni
usura e dalla distinzione fra la compensazione lunghezza utensile e la
compensazione raggio utensile. Se il numero delle coppie di correttori non
è maggiore di 200, possono essere usate anche le variabili da #2001 a
#2400.
Tabella 15.2 (b) Variabili di sistema per la memoria A delle
correzioni utensili

Numero correttore Variabile di sistema

1 #10001 (#2001)
: :
200 #10200 (#2200)
: :
999 #10999

Tabella 15.2 (c) Variabili di sistema per la memoria B delle


correzioni utensili

Numero Correzione geometria Correzione usura


correttore

1 #11001 (#2201) #10001 (#2001)


: : :
200 #11200 (#2400) #10200 (#2200)
: : :
999 #11999 #10999

388
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 15. MACROISTRUZIONI

Tabella 15.2 (d) Variabili di sistema per la memoria C delle correzioni


utensili

Numero Lunghezza utensile (H) Raggio utensile (D)


correttore Geometria Usura Geometria Usura

1 #11001(#2201) #10001(#2001) #13001 #12001


: : : : :
200 #11201(#2400) #10201(#2200)
: : : : :
999 #11999 #10999 #13999 #12999

 Allarmi delle macro


Tabella 15.2 (e) Variabile di sistema per gli allarmi macro

Numero Funzione
variabile

#3000 Quando alla variabile #3000 viene assegnato un valore da


0 a 200, il CNC si ferma in allarme. Dopo il valore numerico,
può essere scritto un messaggio di allarme non più lungo di
26 caratteri. Il CRT visualizza il numero di allarme som-
mando 3000 al valore della variabile #3000 e il messaggio
di allarme.

Esempio:
#3000=1(UTENSILE NON TROVATO);
→ Sullo schermo degli allarmi viene visualizzato:
3001 UTENSILE NON TROVATO"

 Dati relativi al tempo  


         
Tabella 15.2 (f) Variabili di sistema relative al tempo

Numero Funzione
variabile

#3001 Questa variabile funziona come un temporizzatore che conta


continuamente con incrementi di 1 millisecondo. All’accen-
sione, il valore di questa variabile è 0. Dopo 2147483648 milli-
secondi il valore di questo temporizzatore ritorna a 0.

#3002 Questa variabile funziona come un temporizzatore che conta


con incrementi di 1 ora quando la spia di cycle start è accesa.
Questo temporizzatore preserva il proprio valore anche
quando il CNC viene spento. Dopo 9544.371767 ore, il valore
di questo temporizzatore ritorna a 0.

#3011 Questa variabile può essere utilizzata per leggere la data cor-
rente (anno/mese/giorno). Il dato anno/mese/giorno è conver-
tito in un numero decimale apparente. Per esempio, 28 marzo
1996 è rappresentato come 19960328.

#3012 Questa variabile può essere usata per leggere l’ora corrente
(ore/minuti/secondi). Il dato ore/minuti/secondi è convertito in
un numero decimale apparente. Per esempio 34 minuti e 56
secondi dopo le ore 15 è rappresentato come 153456.

389
15. MACROISTRUZIONI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Controllo del Lo stato di controllo del funzionamento automatico può essere cambiato.
funzionamento Tabella 15.2 (g) Variabile di sistema per il controllo del funzionamento automatico
automatico
#3003 Blocco singolo Completamento delle fun-
zioni ausiliarie

0 Abilitato Atteso
1 Disabilitato Atteso
2 Abilitato Non atteso
3 Disabilitato Non atteso

 All'accensione il valore di questa variabile è 0.

 Quando il blocco singolo è disabilitato, l'arresto in blocco singolo non


viene eseguito anche se il relativo commutatore è su ON.

 Se non è specificata l'attesa del completamento delle funzioni ausiliarie


(funzioni M, S e T), l'esecuzione del programma passa al blocco
successivo prima del completamento delle funzioni ausiliarie. Inoltre, il
segnale di fine distribuzione DEN non è emesso.
Tabella 15.2 (h) Variabile di sistema per il controllo del funzionamento automatico

#3004 Feed hold Regolazione Arresto esatto


avanzamento

0 Abilitato Abilitato Abilitato


1 Disabilitato Abilitato Abilitato
2 Abilitato Disabilitato Abilitato
3 Disabilitato Disabilitato Abilitato
4 Abilitato Abilitato Disabilitato
5 Disabilitato Abilitato Disabilitato
6 Abilitato Disabilitato Disabilitato
7 Disabilitato Disabilitato Disabilitato

 All'accensione il valore di questa variabile è 0.

 Quando feed hold è disabilitato:

(1) Se si tiene premuto il pulsante feed hold, la macchina si ferma nel


modo arresto in blocco singolo. Però, se il modo blocco singolo è
disabilitato dalla variabile #3003, l'arresto non si verifica.

(2) Se il pulsante feed hold viene premuto e poi rilasciato, la spia feed
hold si accende, ma la macchina non si ferma; l'esecuzione del
programma continua e la macchina si ferma al primo blocco per il
quale feed hold è abilitato.

 Quando la regolazione della velocità di avanzamento è disabilitata,


viene sempre applicata una regolazione del 100%, indipendentemente
dalla posizione del selettore della regolazione posto sul pannello
dell'operatore.

390
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 15. MACROISTRUZIONI

 Quando l'arresto esatto è disabilitato, Il controllo di in posizione non


viene eseguito neppure per i blocchi di posizionamento.
O0001 ;
N1 G00 G91 X#24 Y#25 ;
N2 Z#18 ;
G04 ;
N3 #3003=3 ;
N1 N8, N9, N4 #3004=7 ;
N10 N5 G01 Z#26 F#9 ;
N2 N6 M04 ;
N7 G01
Z–[ROUND[#18]+ROUND[#26]] ;
N3, N4 G04 ;
N7 N8 #3004=0 ;
N5 N9 #3003=0 ;
N10 M03 ;
M99 ;
N6
Fig. 15.2 (a) Esempio di utilizzo della variabile #3004 in un ciclo di maschiatura

 Dati di impostazione Possono essere letti e scritti i dati di impostazione. I valori binari sono
convertiti in numeri decimali.

#3005
Bit #15 #14 #13 #12 #11 #10 #9 #8
FCV

Bit #7 #6 #5 #4 #3 #2 #1 #0
SEQ INI ISO TVC

#9 (FCV) : Uso della funzione di conversione del formato nastro FS15


#5 (SEQ) : Inserimento automatico del numero di sequenza
#2 (INI) : Immissione in millimetri o in pollici
#1 (ISO) : Uscita in codice EIA o in codice ISO
#0 (TVC) : Esecuzione del controllo TV

 Immagine speculare Lo stato dell'immagine speculare di ciascun asse settato con un


commutatore esterno o con un'operazione di impostazione può essere letto
tramite il segnale in uscita (segnale di controllo dell'immagine speculare).
Può essere controllato lo stato dell'immagine speculare presente in quel
momento (vedere III-4.7).
Il valore ottenuto in formato binario è convertito in notazione decimale.
#3007

Bit #7 #6 #5 #4 #3 #2 #1 #0
asse 8 asse 7 asse 6 asse 5 asse 4 asse 3 asse 2 asse 1

0 (immagine speculare disabilitata)


Per ciascun bit è indicato: o
1 (immagine speculare abilitata)

Esempio: Se il valore di #3007 è 3, l'immagine speculare è abilitata per il primo e per il secondo asse.

 Quando l'immagine speculare è settata per un certo asse sia con il


segnale dell'immagine speculare sia tramite impostazione, viene
eseguita una operazione OR fra il segnale e l'impostazione.

391
15. MACROISTRUZIONI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Se viene alzato il segnale di immagine speculare per un asse non


controllato, questo si riflette sul valore della variabile #3007.
 La variabile di sistema #3007 può essere solo letta. Se si tenta di
assegnarle un valore, si ha l'allarme P/S 116 VARIABILE PROTETTA
DALLA SCRITTURA".

 Numero di pezzi Il numero dei pezzi richiesti e il numero dei pezzi lavorati possono essere
letti e scritti.
Tabella 15.2 (i) Variabili di sistema per il numero dei pezzi richiesti e per il numero
dei pezzi lavorati

Numero variabile Funzione

#3901 Numero dei pezzi lavorati

#3902 Numero dei pezzi richiesti

NOTA
Non assegnare a queste variabili un valore negativo.

 Dati modali Possono essere letti i valori dei dati modali specificati fino al blocco
immediatamente precedente.
Tabella 15.2 (j) Variabili di sistema per i dati modali

Numero Funzione
variabile

#4001 G00, G01, G02, G03, G33 (Gruppo 01)


#4002 G17, G18, G19 (Gruppo 02)
#4003 G90, G91 (Gruppo 03)
#4004 (Gruppo 04)
#4005 G94, G95 (Gruppo 05)
#4006 G20, G21 (Gruppo 06)
#4007 G40, G41, G42 (Gruppo 07)
#4008 G43, G44, G49 (Gruppo 08)
#4009 G73, G74, G76, G80–G89 (Gruppo 09)
#4010 G98, G99 (Gruppo 10)
#4011 G50, G51 (Gruppo 11)
#4012 G65, G66, G67 (Gruppo 12)
#4013 G96, G97 (Gruppo 13)
#4014 G54–G59 (Gruppo 14)
#4015 G61–G64 (Gruppo 15)
#4016 G68, G69 (Gruppo 16)
: : :
#4022 (Gruppo 22)
#4102 Codice B
#4107 Codice D
#4109 Codice F
#4111 Codice H
#4113 Codice M
#4114 Numero di sequenza
#4115 Numero programma
#4119 Codice S
#4120 Codice T
#4130 Codice P (Numero del sistema di coordinate del
pezzo addizionale attualmente selezionato)

392
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 15. MACROISTRUZIONI

Esempio:
Quando viene eseguita l’istruzione #1=#4001, il risultato è 0, 1, 2, 3
o 33.
Se viene specificata una variabile di sistema per la lettura dei valori
modali corrispondente a un gruppo di codici G non utilizzabile, si
verifica un allarme P/S.

 Posizione corrente I dati di posizione non possono essere scritti, ma possono essere letti.
Tabella 15.2 (k) Variabili di sistema per i dati di posizione

Numero Tipo di dato Sistema di Correzioni Lettura


variabile coordinate utensile durante il
movimento

#5001–#5008 Punto finale del Sistema di Non Abilitata


blocco coordinate incluse
del pezzo

#5021–#5028 Posizione corrente Sistema di Incluse Disabilitata


coordinate
della mac-
china

#5041–#5048 Posizione corrente Sistema di


coordinate
#5061–#5068 Posizione del del pezzo Abilitata
segnale di salto

#5081–#5088 Entità della com- Disabilitata


pensazione lun-
ghezza utensile

#5101–#5108 Errore di posizione


del servosistema

 La prima cifra (da 1 a 8) rappresenta il numero dell'asse.

 Le variabili da #5081 a #5088 contengono il valore delle correzioni


utensile attualmente utilizzato piuttosto che il valore immediatamente
precedente.

 Le variabili da #5061 a #5068 contengono le coordinate della posizione


del segnale di salto in un blocco G31. Se non si è avuto il segnale di salto,
queste variabili contengono le coordinate del punto finale del blocco.

 Quando la lettura durante il movimento è disabilitata", questo


significa che il valore atteso non può essere letto a causa della funzione
di bufferizzazione (prelettura).

393
15. MACROISTRUZIONI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Offset dello zero pezzo       


     
Tabella 15.2 (l) Variabili di sistema per gli offset dello zero pezzo

Numero variabile Funzione

#5201 Offset esterno dello zero pezzo per il primo asse


: :
#5208 Offset esterno dello zero pezzo per l’ottavo asse

#5221 Offset dello zero pezzo per il primo asse (G54)


: :
#5228 Offset dello zero pezzo per l’ottavo asse (G54)

#5241 Offset dello zero pezzo per il primo asse (G55)


: :
#5248 Offset dello zero pezzo per l’ottavo asse (G55)

#5261 Offset dello zero pezzo per il primo asse (G56)


: :
#5268 Offset dello zero pezzo per l’ottavo asse (G56)

#5281 Offset dello zero pezzo per il primo asse (G57)


: :
#5288 Offset dello zero pezzo per l’ottavo asse (G57)

#5301 Offset dello zero pezzo per il primo asse (G58)


: :
#5308 Offset dello zero pezzo per l’ottavo asse (G58)

#5321 Offset dello zero pezzo per il primo asse (G59)


: :
#5328 Offset dello zero pezzo per l’ottavo asse (G59)

#7001 Offset dello zero pezzo per il primo asse (G54.1 P1)
: :
#7008 Offset dello zero pezzo per l’ottavo asse

#7021 Offset dello zero pezzo per il primo asse (G54.1 P2)
: :
#7028 Offset dello zero pezzo per l’ottavo asse
: :

#7941 Offset dello zero pezzo per il primo asse (G54.1 P48)
: :
#7948 Offset dello zero pezzo per l’ottavo asse

#14001 Offset dello zero pezzo per il primo asse (G54.1 P1)
: :
#14008 Offset dello zero pezzo per l’ottavo asse

#14021 Offset dello zero pezzo per il primo asse (G54.1 P2)
: :
#14028 Offset dello zero pezzo per l’ottavo asse
: :

#19980 Offset dello zero pezzo per il primo asse (G54.1 P300)
: :
#19988 Offset dello zero pezzo per l’ottavo asse

394
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 15. MACROISTRUZIONI

         






Asse Funzione Variabile
Primo asse Offset esterno dello zero pezzo #2500 #5201
Offset dello zero pezzo G54 #2501 #5221
Offset dello zero pezzo G55 #2502 #5241
Offset dello zero pezzo G56 #2503 #5261
Offset dello zero pezzo G57 #2504 #5281
Offset dello zero pezzo G58 #2505 #5301
Offset dello zero pezzo G59 #2506 #5321
Secondo Offset esterno dello zero pezzo #2600 #5202
asse Offset dello zero pezzo G54 #2601 #5222
Offset dello zero pezzo G55 #2602 #5242
Offset dello zero pezzo G56 #2603 #5262
Offset dello zero pezzo G57 #2604 #5282
Offset dello zero pezzo G58 #2605 #5302
Offset dello zero pezzo G59 #2606 #5322
Terzo asse Offset esterno dello zero pezzo #2700 #5203
Offset dello zero pezzo G54 #2701 #5223
Offset dello zero pezzo G55 #2702 #5243
Offset dello zero pezzo G56 #2703 #5263
Offset dello zero pezzo G57 #2704 #5283
Offset dello zero pezzo G58 #2705 #5303
Offset dello zero pezzo G59 #2706 #5323
Quarto asse Offset esterno dello zero pezzo #2800 #5204
Offset dello zero pezzo G54 #2801 #5224
Offset dello zero pezzo G55 #2802 #5244
Offset dello zero pezzo G56 #2803 #5264
Offset dello zero pezzo G57 #2804 #5284
Offset dello zero pezzo G58 #2805 #5304
Offset dello zero pezzo G59 #2806 #5324

NOTA
Per poter usare le variabili da #2500 a #2806 e da #5201 a
#5328, sono necessarie le variabili opzionali per i sistemi di
coordinate del pezzo.
Le variabili da #7001 a #7948 (da G54.1 P1 a G54.1 P48)
sono variabili opzionali per i 48 sistemi di coordinate del
pezzo addizionali.
Le variabili da #14001 a #19988 (da G54.1 P1 a G54.1
P300) sono variabili opzionali per i 300 sistemi di coordinate
del pezzo addizionali. In questo caso si possono usare
anche le variabili da #7001 a #7948.

395
15. MACROISTRUZIONI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

15.3 Sulle variabili possono essere eseguite le operazioni elencate nella tabella
15.3 (a). La parte destra di un comando aritmetico o logico può contenere
OPERAZIONI costanti e/o variabili combinate da funzioni o operatori. Negli esempi che
ARITMETICHE E seguono, le variabili #j e#k possono essere sostituite da una costante. I
LOGICHE numeri delle variabili della parte sinistra del comando possono essere dati
da una espressione.
Tabella 15.3 (a) Operazioni aritmetiche e logiche

Funzione Formato Note


Definizione #i=#j
Somma #i=#j+#k;
Differenza #i=#j–#k;
Prodotto #i=#j*#k;
Quoziente #i=#j/#k;
Seno #i=SIN[#j]; Gli angoli si esprimono in
gradi. Un angolo di 90 gradi
Coseno #i=COS[#j]; e 30 primi si rappresenta
Tangente #i=TAN[#j]; come 90.5 gradi.
Arcotangente #i=ATAN[#j]/[#k];
Radice quadrata #i=SQRT[#j];
Valore assoluto #i=ABS[#j];
Arrotondamento #i=ROUND[#j];
Arrotondamento per difetto #i=FIX[#j];
Arrotondamento per eccesso #i=FUP[#j];
Logaritmo naturale #i = LN[#j];
Funzione esponenziale #i = EXP[#j]
OR #i=#j OR #k; Le operazioni logiche sono
eseguite su numeri binari
XOR #i=#j XOR #k; bit per bit.
AND #i=#j AND #k;
Conversione da BCD a BIN #i=BIN[#j]; Usate per lo scambio di
segnali con il PMC.
Conversione da BIN a BCD #i=BCD[#j];

 
D Unità degli angoli Le unità degli angoli usati con le funzioni SIN, COS, ASIN, ACOS, TAN e
ATAN sono i gradi. Per esempio, 90 gradi e 30 minuti si rappresenta come
90.5 gradi.

D ARCOSENO S Il campo delle soluzioni dipende come segue dal bit NAT (bit 0 del
#i =ASIN[#j]; parametro N. 6004:
Quando il bit NAT è 0: da 270_ a 90_
Quando il bit NAT è 1: da -90_ a 90_

S Se #j è fuori dall'intervallo -1 .. 1, si verifica l'allarme P/S N. 111.

S Invece della variabile #j è possibile usare una costante.

D ARCOCOSENO S La soluzione è nell'intervallo 180_ .. 0_


#i =ACOS[#j]; S Se #j è fuori dall'intervallo -1 .. 1, si verifica l'allarme P/S N. 111.

S Invece della variabile #j è possibile usare una costante.

396
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 15. MACROISTRUZIONI

D ARCOTANGENTE S Specificare le lunghezza dei due lati, separate da una barra (/).
#i =ATAN[#j]/[#k];
S Il campo delle soluzioni dipende come segue dal bit NAT (bit 0 del
parametro N. 6004:

Quando il bit NAT è 0: da 0_ a 360_

[Esempio] Se viene specificato #1 = ATAN[-1]/[-1]; , #i è 225.0

Quando il bit NAT è 1: da -180_ a 180_

[Esempio] Se viene specificato #1 = ATAN[-1]/[-1]; , #i è -135.0.0.

S Invece della variabile #j è possibile usare una costante.

D Logaritmo naturale S L'errore relativo può diventare 10–8 o più.


#i =LN[#j];
S Se l'antilogaritmo (#j) è zero o negativo, si verifica l'allarme P/S N. 111.

S Invece della variabile #j è possibile usare una costante.

D Funzione esponenziale S L'errore relativo può diventare 10–8 o più.


#i =EXP[#j];
S Se il risultato dell'operazione è maggiore di 3.65 X 1047 (j è uguale a
circa 110), si verifica l'allarme P/S N. 111.

S Invece della variabile #j è possibile usare una costante.

D Funzione ROUND S Quando è inclusa in un comando aritmetico o logico, in una frase IF o in


una frase WHILE, la funzione ROUND arrotonda alla prima posizione
decimale.

Esempio:
Se #1=ROUND[#2]; è eseguito quando #2 contiene 1.2345, il
valore di #1 è 1.0.

S Quando è usata in un comando NC, la funzione ROUND arrotonda il


valore specificato in base all'incremento minimo di immissione
dell'indirizzo per il quale è specificata.

Esempio:
Creazione di un programma che esegue un movimento in base ai
valori delle variabili #1 e #2 e poi ritorna al punto iniziale.
Assumendo che il sistema di incrementi sia 1/1000 mm, che la variabile
#1 contenga 1.2345 e che la variabile #2 contenga 2.3456, si ha:
G00 G91 X-#1; Movimento di 1.235 mm
G01 X-#2 F300; Movimento di 2.346 mm
G00 X[#1+#2];
Dato che 1.2345 + 2.3456 = 3.5801, l'entità dell'ultimo movimento è
arrotondata a 3.580, che non riporta l'utensile nella posizione
originale.
Questa differenza dipende dal fatto che l'arrotondamento è eseguito
dopo la somma. Per riportare l'utensile alla posizione originale si deve
specificare G00 X[ROUND[#1]+ROUND[#2]];

397
15. MACROISTRUZIONI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

D Arrotondamento per Quando il valore assoluto dell'intero prodotto da una funzione è maggiore
eccesso e per difetto del valore assoluto del numero originale, si ha l'arrotondamento per
(Funzioni FUP e FIX) eccesso. Al contrario, se il valore assoluto dell'intero è minore del valore
assoluto del numero originale si ha l'arrotondamento per difetto. Fare
particolare attenzione quando si manipolano numeri negativi.

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D Abbreviazioni dei In un programma, è possibile specificare una funzione usando i primi due
comandi aritmetici e caratteri del suo nome (vedere III-9.7).
logici '"% $

 → 
 → 

D Priorità delle operazioni In una espressione, la priorità di esecuzione è la seguente:


 Funzioni
 Operazioni come la moltiplicazione e la divisione (*, /, AND, MOD)
 Operazioni come l'addizione e la sottrazione (+, -, OR, XOR)
Esempio) #1=#2+#3*SIN[#4];

,  e  indicano la sequenza delle operazioni.

D Annidamento delle Per modificare la priorità di esecuzione delle operazioni, si usano le


parentesi quadre parentesi quadre. Possono essere annidati fino a cinque livelli di parentesi
quadre, incluse quelle usate nelle funzioni. Se viene superata la profondità
di cinque livelli, si ha l'allarme P/S N. 118.

Esempio) #1=SIN [ [ [#2+#3] *#4 +#5] *#6] ;






 –  indicano la sequenza delle operazioni.

398
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 15. MACROISTRUZIONI



 Parentesi quadre In una espressione, devono essere usate le parentesi quadre. Le parentesi
tonde sono utilizzate per delimitare i commenti.

 Precisione delle Quando viene eseguita una operazione può aversi un errore.
operazioni Tabella 15.3 (b) Errori di esecuzione delle operazioni

Operazione Errore Errore Tipo di errore


medio massimo

a = b*c 1.55×10–10 4.66×10–10 Errore relativo(*1)

a =b/c 4.66×10–10 1.88×10–9 e


a
a  b 1.24×10–9 3.73×10–9

a=b+c 2.33×10–10 5.32×10–10 (*2)


Min
e e
a=b–c b ” c
a = SIN [ b ] 5.0×10–9 1.0×10–8 Errore assoluto(*3)
a = COS [ b ]
ε gradi
a = ATAN [ b ] / [ c ] (*4) 1.8×10–6 3.6×10–6

NOTA
1. L’errore relativo dipende dal risultato dell’operazione.
2. Considerare il minore dei due.
3. L’errore assoluto è costante, indipendentemente dal
risultato dell’operazione.
4. La funzione TAN esegue SIN/COS.

 La precisione dei valori delle variabili è di circa 8 cifre decimali. Se


vengono eseguite l'addizione o la sottrazione di numeri molto grandi,
può non essere ottenuto il risultato che si si aspetta.

Esempio:
Se si assegnano alle variabili #1 e #2 i seguenti valori:
#1 = 9876543210123.456
#2 = 9876543277777.777
I valori delle variabili diventano:
#1 = 9876543200000.000
#2 = 9876543300000.000
In questo caso, calcolando #3=#2-#1, si ottiene #3 = 100000.000.
(Il risultato effettivo è leggermente diverso perché l'operazione è
eseguita in formato binario.)

399
15. MACROISTRUZIONI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Fare anche attenzione agli errori che possono verificarsi per le


espressioni condizionali che usano EQ, NE, GE, GT, LE e LT.

Esempio:
IF[#1 EQ #2] è influenzata dall'errore di #1 e #2 e può dar luogo ad
una decisione errata. Quindi, invece di confrontare le due variabili,
testare la differenza fra le due variabili con IF[ABS[#1-#2] LT
0.001], assumendo che il valore delle due variabili sia lo stesso se la
loro differenza è minore di un valore limite (in questo caso, 0.001).

 Fare anche attenzione nell'arrotondare un valore per difetto.

Esempio:
Quando si calcola #2=#1*1000; e #1=0.002; il risultato non è
esattamente 2, ma è 1.99999997.
In questo caso, se successivamente viene eseguito #=FIX[#2], il
risultato non è 2.0, ma 1.0. In questo caso, eseguire l'arrotondamento
per difetto dopo aver corretto l'errore in modo che il risultato sia
maggiore del numero atteso o eseguire l'arrotondamento come segue:
#3=FIX[#2+0.001]
#3=ROUND[#2]

 Divisore Se si specifica una divisione per 0 o TAN[90], si ha l'allarme P/S N. 112.

400
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 15. MACROISTRUZIONI

15.4 I seguenti blocchi sono frasi macro:


FRASI MACRO E  Blocchi contenenti un'operazione aritmetica o logica (=)
FRASI NC  Blocchi contenenti una frase di controllo (come GOTO, DO, END)

 Blocchi contenenti un comando di richiamo macro (come G65, G66,


G67, richiamo macro con codice G o M)

Tutti gli altri blocchi sono blocchi NC.

 

 Differenze fra le frasi  Per le frasi macro, anche se è attivo il modo blocco singolo, la macchina
macro e le frasi NC non si arresta. Però, se il bit 5(SBM) del parametro N. 6000 è 1, l'arresto
in blocco singolo viene eseguito anche per le frasi macro.

 I blocchi macro non sono visti come blocchi senza movimento nel modo
compensazione raggio utensile (vedere la sezione II-15.7).

 Frasi NC aventi le stesse  Se un blocco contiene il richiamo di un sottoprogramma (M98, un


proprietà delle frasi codice M che richiama un sottoprogramma o un codice T che richiama
macro un sottoprogramma) e non contiene altri indirizzi oltre a O, N, P o L,
quel blocco è equivalente a una frase macro.

 Se un blocco contiene M99 e nessun altro indirizzo oltre a O, N, P o L,


quel blocco è equivalente a una frase macro.

401
15. MACROISTRUZIONI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

15.5 Il flusso del programma può essere controllato usando frasi come GOTO
IF. Si possono usare tre tipi di salti e ripetizioni:
SALTI E
RIPETIZIONI Salti e ripetizioni Frase GOTO (salto incondizionato)

Frase IF (salto condizionato: se .., allora ..)

Frase WHILE (ripetere finché ... )

15.5.1 Può essere comandato un salto ad uno specifico blocco (n). Se il numero
Salto incondizionato di sequenza specificato è fuori dall’intervallo 1..99999, si ha l’allarme P/S
N. 128. Il numero di sequenza può essere specificato usando
(frase GOTO) un’espressione.

GOTO n; (n: numero di sequenza, da 1 a 99999)


 
 
 

402
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 15. MACROISTRUZIONI

15.5.2 Dopo IF, specificare un’espressione condizionale.


Salto condizionato
(frase IF)

 IF[<Espressione condi- Se la condizione specificata è soddisfatta, viene eseguito un salto al


zionale>] GOTOn numero di sequenza indicato. Se la condizione non è soddisfatta, viene
eseguito il blocco successivo.
Se il valore della variabile #1 è maggiore di 10, viene eseguito un salto al
blocco N2.
Se la condizione IF [#1 GT 10] GOTO 2 ;
non è soddisfatta
Processo Se la condizione è soddisfatta
N2 G00 G91 X10.0 ;
:

 IF[<Espressione condi- Se la condizione specificata è soddisfatta, viene eseguita la frase macro


zionale>] THEN prefissata. E’ possibile condizionare una sola frase macro.
Se le variabili #1 e #2 hanno lo stesso valore, alla variabile #3 viene asse-
gnato zero.

IF [#1 EQ #2] THEN #3=0;

 

 Espressioni condizionali Una espressione condizionale deve includere un operatore logico inserito
fra due variabili o fra una variabile e una costante e deve essere racchiusa
fra parentesi quadre ([, ]). In luogo di una variabile può essere usata una
espressione.

 Operatori Gli operatori logici sono costituiti da due lettere e si usano per confrontare
due valori per determinare se sono uguali o se uno è più grande o più
piccolo dell'altro. Notare che il segno di disuguaglianza non può essere
usato.
Tabella 15.5.2 Operatori logici

Operatore Significato

EQ Uguale a (=)

NE Non uguale a ()

GT Maggiore di (>)

GE Maggiore di o uguale a ()

LT Minore di (<)

LE Minore di o uguale a ()

403
15. MACROISTRUZIONI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Esempio di programmazione Il seguente esempio, trova la somma dei numeri da 1 a 10.

O9500;
#1=0; . . . . . . . . . . . . . . . . Valore iniziale della variabile usata per il risultato
#2=1; . . . . . . . . . . . . . . . . Valore iniziale della variabile usata come addendo
N1 IF[#2 GT 10] GOTO 2; Salto a N2 se l’addendo è maggiore di 10
# 11=#1+#2; . . . . . . . . . . . Calcolo per trovare la somma
#2=#2+1: . . . . . . . . . . . . . . Addendo successivo
GOTO 1: . . . . . . . . . . . . . Salto incondizionato al blocco N1
N2 M30; . . . . . . . . . . . . . . . Fine del programma

15.5.3 Dopo WHILE, specificare una espressione condizionale. Finché è


Ripetizione soddisfatta la condizione specificata, viene eseguita la porzione di
programma da DO a END. Quando la condizione non è soddisfatta,
(frase WHILE) l’esecuzione del programma continua dal blocco immediatamente
successivo a END.

WHILE [espressione condizionale] DO m ; (m = 1, 2, 3)


Se la condizione
non è soddisfatta Se la condizione Processo
è soddisfatta

END m ;
:

  Finché la condizione è soddisfatta viene eseguita la porzione di programma


compresa fra DO e END immediatamente dopo WHILE. Se la condizione
non è soddisfatta, l'esecuzione del programma continua dal blocco
immediatamente successivo a END. Si applica lo stesso formato della frase
IF. Il numero che segue DO e END identifica il ciclo. Si possono usare i
numeri 1, 2 e 3. Se si usa un numero diverso da 1, 2 o 3, si ha l'allarme P/S N.
126.

404
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 15. MACROISTRUZIONI

 Annidamento I numeri di identificazione (da 1 a 3) in un ciclo DO - END possono essere


usati tante volte quante sono necessarie. Però, se un programma include dei
cicli incrociati (cicli DO-END sovrapposti), si ha l'allarme P/S N. 124.
1. I numeri di identificazione (1, 3. I cicli DO possono essere
2 o 3) possono essere usati annidati fino a tre livelli.
tante volte quanto è necessario.
WHILE [ … ] DO 1 ;
WHILE [ … ] DO 1 ; :
WHILE [ … ] DO 2 ;
Processo
:
END 1 ; WHILE [ … ] DO 3 ;
: Processo
WHILE [ … ] DO 1 ;
END 3 ;
Processo
:
END 1 ; END 2 ;
:
END 1 ;
2. I cicli DO non possono intersecarsi.
4. Il controllo può essere trasferito
WHILE [ … ] DO 1 ; all’esterno del ciclo.

Processo
WHILE [ … ] DO 1 ;
WHILE [ … ] DO 2 ; IF [ … ] GOTO n ;
:
END 1 ; END 1 ;
Processo Nn

END 2 ; 5. Non può essere eseguito un


salto dall’esterno all’interno di
un ciclo.
IF [ … ] GOTO n ;
:
WHILE [ … ] DO 1 ;

Nn … ;
END 1 ;



 Cicli infiniti Se viene specificato DO n senza specificare WHILE, si ha un ciclo


DO-END infinito.

 Tempo di elaborazione Quando viene eseguita una frase GOTO, viene cercato il numero di
sequenza specificato. Per questa ragione, il salto all'indietro richiede più
tempo del salto in avanti. L'uso della frase WHILE per comandare le
ripetizioni riduce il tempo di esecuzione del programma.

 Variabili non definite Nelle espressioni condizionali che usano EQ e NE, i valori nullo e zero sono
diversi. Nelle altre espressioni condizionali, nullo è visto come 0.

405
15. MACROISTRUZIONI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 
 
             
 
   

O0001;
#1=0;
#2=1;
WHILE[#2 LE 10]DO 1;
#1=#1+#2;
#2=#2+1;
END 1;
M30;

406
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 15. MACROISTRUZIONI

15.6 Un programma macro può essere richiamato usando uno dei seguenti
metodi:
RICHIAMO DELLE
MACRO Richiamo macro Richiamo semplice (G65)
Richiamo modale (G66, G67)
Richiamo macro con codice G
Richiamo macro con codice M
Richiamo sottoprogramma con codice M
Richiamo sottoprogramma con codice T



 Differenze fra il richiamo Le differenze fra il richiamo macro (G65) e il richiamo sottoprogramma
macro e il richiamo sotto- (M98) sono le seguenti:
programma  G65 può includere argomenti (dati passati alla macro), M98 non può.

 Quando un blocco M98 contiene altri comandi NC (per esempio, G01


X100.0 M98Pp), il sottoprogramma viene richiamato dopo l'esecuzione
degli altri comandi. G65 richiama la macchina incondizionatamente.

 Quando un blocco M98 contiene altri comandi NC (per esempio, G01


X100.0 M98Pp), nel modo blocco singolo la macchina si ferma. Con G65
la macchina non si ferma.

 Con G65, il livello delle variabili locali cambia. Con M98 il livello delle
variabili locali non cambia.

407
15. MACROISTRUZIONI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

15.6.1 Quando viene specificato G65, viene richiamata la macro specificata con
Richiamo semplice l’indirizzo P. E’ possibile passare dei dati (argomenti) alla macro.
(G65) G65 Pp L <specifica degli argomenti> ;
P : Numero del programma da richiamare
 : Numero di ripetizioni (1 per difetto)
Argomento : Dato passato alla macro

O0001 ; O9010 ;
: #3=#1+#2 ;
G65 P9010 L2 A1.0 B2.0 ; IF [#3 GT 360] GOTO 9 ;
: G00 G91 X#3 ;
M30 ; N9 M99 ;

 

 Richiamo  Dopo G65, specificare con l'indirizzo P il numero del programma macro
da richiamare.

 Se è richiesto un numero di ripetizioni, specificarlo dopo l'indirizzo L


(1..9999). Se L è omesso, viene assunto 1.

 Se sono specificati degli argomenti, i rispettivi valori sono assegnati alle


corrispondenti variabili locali.

 Specifica degli Sono disponibili due tipi di specifica degli argomenti. La specifica di tipo I
argomenti usa le lettere diverse da G, L, O, N e P una volta ciascuna. La specifica di tipi
II usa le lettere A, B e C una volta ciascuna e le lettere I, J e K fino a 10 volte.
Il tipo di specifica è riconosciuto automaticamente in base alle lettere
utilizzate.

    
  

Indirizzo Numero Indirizzo Numero Indirizzo Numero


variabile variabile variabile
A #1 I #4 T #20
B #2 J #5 U #21
C #3 K #6 V #22
D #7 M #13 W #23
E #8 Q #17 X #24
F #9 R #18 Y #25
H #11 S #19 Z #26

 Gli indirizzi G, L, N, O e P non possono essere utilizzati.

 Gli indirizzi non necessari possono essere omessi. Il valore delle


variabili locali corrispondenti agli indirizzi omessi è nullo".

408
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 15. MACROISTRUZIONI

    
  
La specifica argomenti II usa le lettere A, B e C una volta ciascuna e usa le
lettere I, J e K fino a 10 volte. La specifica argomenti II si usa per passare
come argomenti valori quali le coordinate tridimensionali.

Indirizzo Numero Indirizzo Numero Indirizzo Numero


variabile variabile variabile
A #1 K3 #12 J7 #23
B #2 I4 #13 K7 #24
C #3 J4 #14 I8 #25
I1 #4 K4 #15 J8 #26
J1 #5 I5 #16 K8 #27
K1 #6 J5 #17 I9 #28
I2 #7 K5 #18 J9 #29
J2 #8 I6 #19 K9 #30
K2 #9 J6 #20 I10 #31
I3 #10 K6 #21 J10 #32
J3 #11 I7 #22 K10 #33

 Gli indici delle lettere I, J e K usati nella tabella per indicare l'ordine di
specifica dell'argomento non devono essere scritti nel programma.



 Formato G65 deve essere specificato prima degli argomenti.

 Uso contemporaneo delle Il CNC identifica internamente la specifica argomenti I e la specifica


specifiche argomenti I e II argomenti II. Se vengono usate entrambe contemporaneamente, il tipo di
specifica usato per ultimo ha la precedenza.

 Posizione del punto Le unità degli argomenti passati senza punto decimale corrispondono
decimale all'incremento minimo di immissione di ciascun indirizzo. Il valore di un
argomento passato senza punto decimale può essere diverso a seconda
della configurazione del sistema. E' buona pratica usare il punto decimale
per mantenere la compatibilità dei programmi.

 Annidamento dei I richiami possono essere annidati fino ad una profondità di quattro livelli,
richiami inclusi i richiami semplici (G65) e i richiami modali (G66). Questo non
include i richiami di sottoprogrammi (M98).

 Livelli di variabili locali  Per l'annidamento sono disponibili le variabili locali per i livelli da 0 a 4.

 Il livello del programma principale è il livello 0.

 Ogni volta che viene richiamata una macro (con G65 o con G66), il
livello delle variabili locali aumenta di 1. I valori delle variabili locali del
livello precedente sono salvati nel CNC.

409
15. MACROISTRUZIONI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Quando in una macro viene eseguito M99, il controllo ritorna al


programma richiamante, il livello delle variabili locali diminuisce di uno
e i valori delle variabili locali precedentemente salvati sono ripristinati.
Programma
principale Macro Macro M a c r o Macro
(livello 0) (livello 1) (livello 2) (livello 3) (livello 4)
O0001 ; O0002 ; O0003 ; O0004 ; O0005 ;
: : : : :
#1=1 ; #1=2 ; #1=3 ; #1=4 ; #1=5 ;
G65 P2 A2 ; G65 P3 A3 ; G65 P4 A4 ; G65 P5 A5 ; :
: : : : :
: : : : :
M30 ; M99 ; M99 ; M99 ; M99 ;

Variabili locali
(livello 0) (livello 1) (livello 2) (livello 3) (livello 4)

#1 1 #1 2 #1 3 #1 4 #1 5
: : : : : : : : : :
#33 #33 #33 #33 #33

Variabili comuni

#100–, #500– Variabili che possono essere lette e scritte da


tutte le macro, indipendentemente dal livello,

 
 
  Viene creata una macro che esegue H fori a intervalli di B gradi dopo un
angolo iniziale A lungo la circonferenza un cerchio di raggio 1.
Il centro del cerchio è (X, Y). I comandi possono essere specificati in
incrementale o in assoluto. Per eseguire i fori in senso orario, specificare un
valore negativo per l'indirizzo B.

H=3 ÉÉ
ÉÉ ÉÉÉÉÉ
H=2
H=1

H=4
ÉÉ ÉÉÉ B B

Centro (X,Y)
Raggio I

410
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 15. MACROISTRUZIONI

 Formato del richiamo


G65 P9100 X x Y y Z z R r F f I i A a B b H h ;

X : Coordinata X del centro del cerchio (specifica assoluta o


incrementale) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (#24)
Y : Coordinata Y del centro del cerchio (specifica assoluta o
incrementale) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (#25)
Z : Profondità del foro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (#26)
R : Coordinata del punto di avvicinamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (#18)
F : Velocità di avanzamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (#9)
I : Raggio del cerchio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (#4)
A : Angolo iniziale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (#1)
B : Angolo incrementale (esecuzione dei fori in senso orario
se è negativo) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (#2)
H : Numero dei fori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (#11)

 Programma che O0002;


richiama la macro G90 G92 X0 Y0 Z100.0;
G65 P9100 X100.0 Y50.0 R30.0 Z–50.0 F500 I100.0 A0 B45.0 H5;
M30;

 Programma macro O9100;


(programma #3=#4003; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Salva il codice G del gruppo 3
richiamato) G81 Z#26 R#18 F#9 K0; (Nota) . . . . . . . . . . . . . . . . . Ciclo di foratura
Nota: Si può usare anche L0
IF[#3 EQ 90]GOTO 1; . . . . . . . . . . . . . . . . . Nel modo G90 salta a N1
#24=#5001+#24; . . . . . . . . . . . . . . . Calcola la coordinata X del centro
#25=#5002+#25; . . . . . . . . . . . . . . . Calcola la coordinata Y del centro
N1 WHILE[#11 GT 0]DO 1;
. . . . . . . . . . . . . . . . . . Finché il numero dei fori residui non diventa 0:
#5=#24+#4*COS[#1]; . . . Calcola una posizione di foratura sull’asse X
#6=#25+#4*SIN[#1]; . . . . Calcola una posizione di foratura sull’asse Y
G90 X#5 Y#6; . . . . . . . . . . . . . Esegue il posizionamento e la foratura
#1=#1+#2; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Aggiorna l’angolo
#11=#11–1; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Decrementa il numero dei fori
END 1;
G#3 G80; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Ripristina il codice G originale
M99;

Significato delle variabili:


#3: Memorizza il codice G del gruppo 3
#5: Coordinata X del foro successivo
#6: Coordinata Y del foro successivo

411
15. MACROISTRUZIONI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

15.6.2 Dopo il comando di richiamo modale G66, la macro specificata viene


Richiamo modale richiama alla fine di tutti i blocchi che specificano un movimento asse.
Questo continua finché non viene programmato G67, che cancella il
(G66) richiamo macro modale.

G66 Pp L <specifica degli argomenti> ;


P : Numero del programma da richiamare
 : Numero di ripetizioni (1 per difetto)
Argomento : Dato passato alla macro

O0001 ; O9100 ;
: :
G66 P9100 L2 A1.0 B2.0 ; G00 Z–#1 ;
G00 G90 X100.0 ; G01 Z–#2 F300 ;
Y200.0 ; :
X150.0 Y300.0 ; :
G67 ; :
: :
M30 ; M99 ;


  

 Richiamo  Dopo G66, specificare con l'indirizzo P il numero del programma macro
da richiamare.

 Se è richiesto un numero di ripetizioni, specificarlo dopo l'indirizzo L


(1..9999). Se L è omesso, viene assunto 1.

 Come nel caso del richiamo semplice (G65), i dati da passare al


programma macro si specificano come argomenti.

 Cancellazione G67 cancella il richiamo macro modale. I blocchi successivi non richiamano
più la macro specificata dal precedente blocco G66.

 Annidamento di richiami I richiami possono essere annidati fino ad una profondità di quattro livelli,
inclusi i richiami semplici (G65) e i richiami modali (G66). Questo non
include i richiami di sottoprogrammi (M98).

 Annidamento di richiami I richiami modali possono essere annidati specificando un altro G66
modali durante un richiamo modale.

     In un blocco G66 non possono essere richiamate macro.

 G66 deve essere specificato prima degli argomenti

 I blocchi successivi a G66 che non contengono comandi di movimento,


per esempio i blocchi che comandano solo funzioni ausiliarie, non
richiamano la macro.

 Gli argomenti possono essere specificati solo nel blocco G66. Le


variabili locali non vengono settate ogni volta che viene eseguito un
richiamo modale.

412
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 15. MACROISTRUZIONI


    Viene creata una macro che esegue le stesse operazioni del ciclo fisso di
foratura G81 e il programma pezzo esegue un richiamo modale. Per
semplificare il programma, tutti i dati di foratura sono specificati in
programmazione assoluta.

Il ciclo fisso è costituito dalle seguenti Rapido


operazioni base:
Lavoro
Operazione 1:
Posizionamento assi X e Y Operazione 1 Punto I
Operazione 2:
Rapido fino al punto R Operazione 2 Operazione 4

Operazione 3: R Punto R
Avanzamento in lavoro fino al punto Z
Z=0
Operazione 4:
Rapido fino ai punti R o I Operazione 3
Punto Z
Z


   
G65 P9110 X x Y y Z z R r F f L l ;

X: Coordinata X del foro (solo specifica assoluta) . . . . . . . . . . . . . (#24)


Y: Coordinata Y del foro (solo specifica assoluta) . . . . . . . . . . . . . (#25)
Z: Coordinata del punto Z (solo specifica assoluta) . . . . . . . . . . . (#26)
R: Coordinata del punto R (solo specifica assoluta) . . . . . . . . . . . (#18)
F: Velocità di avanzamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (#9)
L: Numero di ripetizioni

  
   O0001;
  G28 G91 X0 Y0 Z0;
G92 X0 Y0 Z50.0;
G00 G90 X100.0 Y50.0;
G66 P9110 Z–20.0 R5.0 F500;
G90 X20.0 Y20.0;
X50.0;
Y50.0;
X70.0 Y80.0;
G67;
M30;
   O9110;
     #1=#4001; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Salva G00/G01.
#3=#4003; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Salva G90/G91.
#4=#4109; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Salva la velocità di avanzamento.
#5=#5003; . . . . . . . . . . . Salva la coordinata Z all’inizio della foratura.
G00 G90 Z#18; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Posizionamento al punto R
G01 Z#26 F#9; . . . . . . . . . . . . Avanzamento in lavoro fino al punto Z
IF[#4010 EQ 98]GOTO 1; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Ritorno al punto I
G00 Z#18; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Posizionamento al punto R
GOTO 2;
N1 G00 Z#5; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Posizionamento al punto I
N2 G#1 G#3 F#4; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Ripristino dei dati modali.
M99;

413
15. MACROISTRUZIONI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

15.6.3 Tramite parametri è possibile specificare il richiamo non modale (come


Richiamo di macro G65) di specifiche macro tramite codici G.
tramite codici G
O0001 ; O9010 ;
: :
G81 X10.0 Y20.0 Z–10.0 ; :
: :
M30 ; N9 M99 ;
Parametro N. 6050 = 81


   E' possibile richiamare un programma macro (da O9010 a O9019) con un
codice G (da 1 a 9999) assegnando il valore del codice G al parametro
corrispondente (da N. 6050 a N. 6059). Il richiamo del programma macro è
di tipo non modale (come G65).
Per esempio, settando un parametro in modo che il codice G81 richiami il
programma macro O9010, è possibile richiamare un ciclo specifico
dell'utilizzatore, senza modificare il programma pezzo.
 Corrispondenza fra i
parametri e i numeri dei Num. programma Numero parametro
programmi richiamati O9010 6050
O9011 6051
O9012 6052
O9013 6053
O9014 6054
O9015 6055
O9016 6056
O9017 6057
O9018 6058
O9019 6059

 Ripetizioni Come nel caso dei richiami semplici, è possibile specificare il numero di
ripetizioni (da 1 a 9999) con l'indirizzo L.

 Specifica degli argomenti Come nel caso dei richiami semplici, sono disponibili due tipi di specifica
degli argomenti: specifica argomenti I e specifica argomenti II. Il tipo di
specifica argomenti è riconosciuto automaticamente in base agli indirizzi
utilizzati.

   

 Annidamento dei In un programma macro richiamato con un codice G, non è possibile


richiami quando si richiamare altre macro con i codici G. Un codice G in tale programma è
usano i codici G trattato come un codice G normale. In un sottoprogramma richiamato con i
codici M o T, non è possibile richiamare altre macro con i codici G. Un
codice G in tale sottoprogramma è trattato come un codice G normale.

414
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 15. MACROISTRUZIONI

15.6.4 Tramite parametri è possibile specificare il richiamo non modale (come


Richiamo di macro G65) di specifiche macro tramite codici M.
tramite codici M O0001 ; O9020 ;
: :
M50 A1.0 B2.0 ; :
: :
M30 ; M99 ;

Parametro N. 6080 = 50


   E' possibile richiamare un programma macro (da O9020 a O9029) con un
codice M (da 1 a 9999999) assegnando il valore del codice M al parametro
corrispondente (da N. 6080 a N. 6089). Il richiamo del programma macro è
di tipo non modale (come G65).
 Corrispondenza fra i
parametri e i numeri dei Num. programma Numero parametro
programmi richiamati O9020 6080
O9021 6081
O9022 6082
O9023 6083
O9024 6084
O9025 6085
O9026 6086
O9027 6087
O9028 6088
O9029 6089

 Ripetizioni Come nel caso dei richiami semplici, è possibile specificare il numero di
ripetizioni (da 1 a 9999) con l'indirizzo L.

 Specifica degli argomenti Come nel caso dei richiami semplici, sono disponibili due tipi di specifica
degli argomenti: specifica argomenti I e specifica argomenti II. Il tipo di
specifica argomenti è riconosciuto automaticamente in base agli indirizzi
utilizzati.

     Un codice M usato per richiamare un programma macro deve essere


programmato all'inizio del blocco.

 In un programma macro richiamato con un codice G o in un


sottoprogramma richiamato con i codici M o T, non è possibile
richiamare altre macro con i codici M. Un codice M in tale
sottoprogramma è trattato come un codice M normale.

415
15. MACROISTRUZIONI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

15.6.5 Tramite parametri è possibile specificare il richiamo di un


Richiamo di sottoprogramma (programma macro) tramite codici M. Il programma
macro può essere richiamato con le stesse modalità del richiamo di
sottoprogrammi sottoprogrammi con M98.
tramite codici M
O0001 ; O9001 ;
: :
M03 ; :
: :
M30 ; M99 ;

Parametro N. 6071 = 03


   E' possibile richiamare un sottoprogramma (da O9001 a O9009) con un
codice M (da 1 a 9999999) assegnando il valore del codice M al parametro
corrispondente (da N. 6071 a N. 6079). Le modalità del richiamo sono le
stesse di M98.
 Corrispondenza fra i
parametri e i numeri dei Num. programma Numero parametro
programmi richiamati
O9001 6071
O9002 6072
O9003 6073
O9004 6074
O9005 6075
O9006 6076
O9007 6077
O9008 6078
O9009 6079

 Ripetizioni Come nel caso dei richiami semplici, è possibile specificare il numero di
ripetizioni (da 1 a 9999) con l'indirizzo L.

 Specifica degli argomenti Non è ammessa la specifica degli argomenti.

 Codici M Un codice M specificato in un programma macro che è stato richiamato è


trattato come un codice M normale.

    In un programma macro richiamato con un codice G o in un


sottoprogramma richiamato con i codici M o T, non è possibile richiamare
altri sottoprogrammi con i codici M. Un codice M in tale macro o
sottoprogramma è trattato come un codice M normale.

416
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 15. MACROISTRUZIONI

15.6.6 Tramite un parametro è possibile abilitare il richiamo di sottoprogrammi


Richiamo di (programmi macro) tramite codice T. Il programma macro è richiamato
ogni volta che nel programma pezzo è specificato un codice T.
sottoprogrammi
tramite codici T O0001 ; O9000 ;
: :
T23 ; :
: :
M30 ; M99 ;

Bit 5 del parametro N. 6001 = 1


  

 Richiamo Mettendo a 1 il bit 5(TCS) del parametro N. 6001, il programma macro


O9000 viene richiamato ogni volta che il programma pezzo specifica un
codice T. Il codice T specificato dal programma è assegnato alla variabile
comune #149.

    In un programma macro richiamato con un codice G o in un


sottoprogramma richiamato con i codici M o T, non è possibile richiamare
altri sottoprogrammi con i codici T. Un codice T in tale macro o
sottoprogramma è trattato come un codice T normale.

417
15. MACROISTRUZIONI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

15.6.7 Usando la funzione di richiamo sottoprogrammi con i codici M, è


Esempio di possibile determinare il tempo totale di impiego di ciascun utensile.
programmazione

    Il tempo di impiego viene conteggiato per gli utensili da T01 a T05. Il
tempo non viene conteggiato per gli utensili il cui numero è maggiore di
T05.

 Per accumulare il tempo di impiego di ciascun utensile si utilizzano le


seguenti variabili:
#501 Tempo totale di impiego dell’utensile numero 1
#502 Tempo totale di impiego dell’utensile numero 2
#503 Tempo totale di impiego dell’utensile numero 3
#504 Tempo totale di impiego dell’utensile numero 4
#505 Tempo totale di impiego dell’utensile numero 5

 Il conteggio del tempo inizia quando viene comandato M03 e termina


quando viene comandato M05. La variabile di sistema #3002 è usata
per misurare il tempo durante il quale è accesa la spia di cycle start. Il
tempo di arresto della macchina in feed hold o in blocco singolo non è
conteggiato, ma il tempo usato per cambiare gli utensili e i pallet è
incluso.
  

   

 Impostazione parametri Assegnare 3 al parametro N. 6071 e assegnare 05 al parametro N. 6072.

 Impostazione variabili Assegnare 0 alle variabili da #501 a #505.

 Programma che O0001;


richiama la macro T01 M06;
M03;
:
M05; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Cambia #501.
T02 M06;
M03;
:
M05; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Cambia #502.
T03 M06;
M03;
:
M05; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Cambia #503.
T04 M06;
M03;
:
M05; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Cambia #504.
T05 M06;
M03;
:
M05; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Cambia #505.
M30;

418
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 15. MACROISTRUZIONI

  


 O9001(M03); . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Macro per l’inizio del conteggio
  

  
  M01;
IF[#4120 EQ 0]GOTO 9; . . . . . . . . . . . . . Nessun utensile specificato
IF[#4120 GT 5]GOTO 9; . . . . . . . . . . Numero utensile fuori dai limiti
#3002=0; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Azzera il temporizzatore
N9 M03; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Ruota il mandrino in avanti
M99;

O9002(M05); . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Macro per la fine del conteggio


M01;
IF[#4120 EQ 0]GOTO 9; . . . . . . . . . . . . . Nessun utensile specificato
IF[#4120 GT 5]GOTO 9; . . . . . . . . . . Numero utensile fuori dai limiti
#[500+#4120]=#3002+#[500+#4120]; . . . . Calcola il tempo cumulativo

N9 M05; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Ferma il mandrino


M99;

419
15. MACROISTRUZIONI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

15.7 Per ottenere una lavorazione regolare, il CNC legge in anticipo la frase
NC da eseguire successivamente. Questa operazione è detta
ELABORAZIONE bufferizzazione. Nel modo compensazione raggio utensile (G41, G42), il
DELLE FRASI CNC legge in anticipo due o tre blocchi allo scopo di trovare le
MACRO intersezioni. Le frasi macro contenenti espressioni aritmetiche e salti
incondizionati sono processate non appena vengono lette nel buffer. I
blocchi contenenti M00, M01, M02 o M30, i blocchi contenenti i codici
M che sopprimono la bufferizzazione (definiti con i parametri da N. 3411
a N. 3420) e i blocchi contenenti G31 non sono letti in anticipo.

 

D Quando il blocco succes-


sivo non è bufferizzato > N1 G31 X100.0 ; N1
(codici M non bufferizzati, N2 #100=1 Esecuzione
: frase NC
G31, ecc.)
N2
Esecuzione frase macro
> :Blocco in esecuzione

Buffer

D Bufferizzazione del
blocco successivo nei
> N1 X100.0 ; N1 N4
modi diversi dalla com- Esecuzione
N2 #1=100 ; frase NC
pensazione raggio uten- N3 #2=200 ;
sile (G41, G42) (prelettura N4 Y200.0 ; N2 N3
: Esecuzione
normale di un blocco) frase macro
N4
Buffer
> : Blocco in esecuzione
j : Blocco letto nel buffer

Durante l'esecuzione di N1, viene letta nel buffer la frase NC successiva


(N4). Le frasi macro (N2 e N3) fra N1 e N4 sono processate durante
l'esecuzione di N1.

420
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 15. MACROISTRUZIONI

D Bufferizzazione del
blocco successivo nel
> N1 G01 G41 G91 X50.0 Y30.0 F100 Dd ;
modo compensazione
raggio utensile (G41, N2 #1=100 ;
N3 X100.0 ; > : Blocco in esecuzione
G42) N4 #2=200 ; j : Blocchi letti nel buffer
N5 Y50.0 ;
:

N1 N3
Esecuzione
frase NC
N2 N4
Esecuzione frase
macro
N3 N5
Buffer

Durante l'esecuzione di N1, vengono lette nel buffer le frasi NC dei due
blocchi successivi (fino a N5). Le frasi macro (N2 e N4) fra N1 e N5 sono
processate durante l'esecuzione di N1.

D Quando il blocco succes-


sivo è senza movimento
> N1 G01 G41 X100.0 G100 Dd ;
nel modo compensazione
N2 #1=100 ;
raggio utensile C (G41, N3 Y100.0 ; > : Blocco in esecuzione
N4 #2=200 ; j : Blocchi letti nel buffer
G42)
N5 M08 ;
N6 #3=300 ;
N7 X200.0 ;
:

N1 N3
Esecuzione
frase NC
N2 N4 N6
Esecuzione frase
macro
N3 N5 N7
Buffer

Durante l'esecuzione di N1, vengono lette nel buffer le frasi NC dei due
blocchi successivi (fino a N5). Dato che N5 è un blocco senza movimento,
non è possibile calcolare l'intersezione. In questo caso, vengono lette le
frasi NC dei blocchi successivi (fino a N7). Le frasi macro (N2, N4 e N6) fra
N1 e N7 sono processate durante l'esecuzione di N1.

421
15. MACROISTRUZIONI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

15.8 I programmi macro sono simili ai sottoprogrammi e possono essere


registrati ed editati nello stesso modo. La capacità della memoria è
REGISTRAZIONE determinata dalla lunghezza totale del nastro usato per registrare le macro
DEI PROGRAMMI e i sottoprogrammi.
MACRO

422
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 15. MACROISTRUZIONI

15.9
LIMITAZIONI
 MDI Il comando di richiamo macro può essere specificato nel modo MDI.
Durante il funzionamento automatico, però, non è possibile commutare nel
modo MDI per richiamare un programma macro.

 Ricerca del numero di La ricerca del numero di sequenza non viene eseguita in un programma
sequenza macro.

 Blocco singolo Durante l'esecuzione di un programma macro, i blocchi possono essere


fermati nel modo blocco singolo.
Un blocco contenente un comando di richiamo macro (G65, G66, G67) non
si ferma in blocco singolo. I blocchi contenenti operazioni aritmetiche o
comandi di controllo possono essere fermati in blocco singolo mettendo a 1
il bit 5 del parametro N. 6000 (SBM). Il modo arresto in blocco singolo si usa
per testare i macro programmi.
Se l'arresto in blocco singolo si verifica per una frase macro nel modo
compensazione raggio utensile C, la frase viene trattata come un blocco
senza movimento e in molti casi non è possibile ottenere una
compensazione corretta. (Strettamente parlando, la frase macro viene vista
come un blocco che specifica un movimento di entità uguale a zero.)

 Salto blocco opzionale Una / che compare all'interno di una espressione (racchiusa fra parentesi
quadre ([, ]) nel lato sinistro di una espressione aritmetica) è vista come un
operatore aritmetico (divisione) e non come specificatore del salto blocco
opzionale.

 Editazione Mettendo a 1 NE8 (bit 0 del parametro N. 3202) e NE9 (bit 4 del parametro
N. 3202), si disabilitano la cancellazione e l'editazione dei programmi
macro e dei sottoprogrammi con numero di programma da 8000 a 8999 e da
9000 a 9999, rispettivamente. Questo evita che i programmi macro
registrati vengano distrutti accidentalmente. Quando viene cancellata
l'intera memoria (premendo contemporaneamente i tasti e
all'accensione), sono cancellati anche i macro programmi.

 Reset Quando viene eseguito un reset, alle variabili locali e le variabili comuni da
#100 a #149 viene assegnato nullo". Questo può essere evitato settando
CLV e CCV (bit 7 e 6 del parametro N. 6001). Le variabili di sistema da
#1000 a #1133 non sono cancellate. Un reset cancella tutti gli stati di
richiamo di macro programmi o di sottoprogrammi e tutti gli stati DO,
restituendo il controllo al programma principale.

 Visualizzazione della Come per M98, i codici M e i codici T usati per i richiami di sottoprogrammi
pagina della ripartenza non sono visualizzati.
programma
 Feed Hold Quando viene abilitato feed hold durante l'esecuzione di una frase macro,
la macchina si ferma dopo l'esecuzione della frase macro. La macchina si
ferma anche in caso di reset o allarme.

 Valori delle costanti usate Da +0.0000001 a +99999999


nelle espressioni Da -99999999 a -0.0000001
Il numero di cifre significative è 8 (in notazione decimale). Se questo limite
vengono superati, si ha l'allarme P/S N. 003.

423
15. MACROISTRUZIONI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

15.10 Oltre ai comandi macro standard, possono essere eseguiti i seguenti


comandi, detti comandi esterni di emissione:
COMANDI DI
- BPRNT
EMISSIONE DEI - DPRNT
DATI - POPEN
- PCLOS
Questi comandi permettono l'emissione dei valori delle variabili attraverso
l'interfaccia lettore/perforatore.

Spiegazioni Specificare questi comandi nel seguente ordine:


Comando di apertura: POPEN
Prima dell'esecuzione dei comandi di emissione, specificare questo
comando per istituire il collegamento con l'unità esterna di I/O.

Comando di emissione dei dati: BPRNT o DPRNT


Vengono eseguiti i comandi di emissione richiesti.

Comando di chiusura: PCLOS


Questo comando deve essere specificato alla fine dei comandi di
emissione allo scopo di scollegare l'unità esterna di I/O.

 Comando di apertura POPEN


POPEN Questo comando serve a collegare l'unità esterna di I/O e deve essere
specificato prima dei comandi di emissione. Il CNC trasmette il codice di
controllo DC2.

 Comando di emissione
dei dati BPRNT BPRNT [ a #b [ c ] … ]

Numero di cifre decimali significative


Variabile
Carattere
Con BPRNT i caratteri vengono emessi come tali e i valori delle variabili
vengono emessi in formato binario.
(i) I caratteri specificati sono convertiti in codici corrispondenti allo stato
del dato di impostazione (ISO) valido in quel momento.
Possono essere specificati i seguenti caratteri:
- Lettere (da A a Z)
- Numeri
- Caratteri speciali (*, /, +, -, ecc.)
L'asterisco (*) viene emesso come spazio.
(ii) Dato che in memoria tutte le variabili hanno il punto decimale, la
specifica della variabile deve essere seguita dall'indicazione del
numero di posizioni decimali che devono essere emesse. Il numero di
posizioni decimali deve essere specificato tra parentesi quadre. I
valori delle variabili sono trattati come numeri di 32 bit (2 parole)
tenendo conto del numero di posizioni decimali e vengono emessi
come dati binari, cominciando dal byte di ordine più elevato.
(iii) Alla fine dei dati specificati, viene emesso un codice di fine blocco
conforme allo stato del dato di impostazione (ISO).
(iv) Le variabili nulle sono viste come 0.

424
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 15. MACROISTRUZIONI



BPRINT [ C** X#100 [3] Y#101 [3] M#10 [0] ]


Valori delle variabili
#100=0.40956
#101=–1638.4
#10=12.34

LF
12 (0000000C)
M
–1638400(FFE70000)

110 (0000019A)
X
Spazio

 Comando di emissione
dei dati DPRNT DPRNT [ a #b [cd] …]

Numero di cifre decimali significative


Numero di cifre intere significative
Variabile
Carattere

Con DPRNT sia i caratteri che i valori delle variabili vengono emessi in
accordo con il codice settato in impostazione (ISO).
(i) Per la descrizione di DPRNT, fare riferimento ai punti (i), (iii) e (iv)
relativi al comando BPRNT.
(ii) Per emettere il valore di una variabile, specificare il numero della
variabile preceduto da #, poi, specificare tra parentesi il numero di
cifre prima del punto decimale e il numero di cifre dopo il punto
decimale racchiusi in parentesi quadre.
Il valore della variabile viene emesso utilizzando il numero di cifre
specificato cominciando dalla cifra più significativa, con un codice in
accordo con l'impostazione (ISO). Anche il punto decimale viene
emesso in un codice in accordo con l'impostazione (ISO).
Il valore della variabile viene visto come un valore numerico di al
massimo 8 cifre. Se le cifre più significative sono 0, se PRT (parametro
N. 6001#1) = 1 non viene emesso alcun codice; se PRT = 0, viene
emesso il codice dello spazio.
Se il numero di posizioni decimali è diverso da 0, le cifre
corrispondenti vengono emesse. Se il numero di posizioni decimali è 0,
il punto decimale non viene emesso.
Per il segno +, se PRT (parametro 6001#1) = 0, viene emesso il codice
dello spazio, se PRT = 1, non viene emesso alcun codice.

425
15. MACROISTRUZIONI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01


DPRNT [ X#2 [53] Y#5 [53] T#30 [20] ]
Valori delle variabili
#2=128.47398
#5=–91.2
#30=123.456
(1) Parametro PRT(No.6001#1)=0

LF
T sp 23

Y – sp sp sp 91200

X sp sp sp 128474

(2) Parametro PRT(No.6001#1)=0

LF
T23
Y–91.200
X128.474

 Comando di chiusura 

PCLOS Questo comando si specifica dopo tutti i comandi di emissione, per
rilasciare il collegamento con l'unità esterna di I/O. Il CNC trasmette il
codice di controllo DC4.

 Impostazioni Specificare il canale usato con il dato di impostazione (canale I/O).


necessarie Conformemente alla specifica eseguita, impostare i dati relativi
all'interfaccia lettore/perforatore (velocità di trasmissione, ecc.)

    

    

    
Non specificare mai le unità di emissione Cassetta o Floppy GE FANUC
per la perforazione.
Se si intende usare il comando DPRNT, specificare se gli zeri a sinistra
devono essere emessi come spazi oppure no (parametro bit 1 del parametro
N. 6001, PRT).
Specificare se per il codice di fine riga in codice ISO deve essere usato solo
un LF (bit 4 del parametro 6001, CRO, = 0) o se devono essere usati LF e
CR (CRC, bit 4 del parametro N. 6001, è 1).

426
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 15. MACROISTRUZIONI

NOTA
1 Non è necessario specificare il comando di apertura
(POPEN), i comandi di emissione dei dati (BPRNT, DPRNT)
e il comando di chiusura (PCLOS) consecutivamente. Una
volta specificato il comando di apertura all’inizio del
programma, non è più necessario specificarlo di nuovo,
finché non viene specificato il comando di chiusura.
2 In un programma, i comandi di apertura e di chiusura
devono sempre essere accoppiati. Specificare il comando
di chiusura alla fine del programma. Non specificare mai un
comando di chiusura senza avere prima specificato il
comando di apertura.
3 L’operazione di reset interrompe l’esecuzione di un
comando di emissione dei dati, cancellando i dati
successivi. Di conseguenza, se M30 specifica il reset, alla
fine di un programma di emissione di dati specificare il
comando di chiusura in modo che M30 non venga eseguito
finché non sono stati emessi tutti i dati.
4 Le parole macro specificate in forma abbreviata entro [ ]
restano in forma abbreviata. Però, se [ ] contiene due o più
abbreviazioni, la seconda abbreviazione e le successive
sono convertite e poi immesse.
5 “O” può essere immesso tra [ ]. Però, se sono immessi due
o più “O”, il secondo “O” e i successivi vengono omessi.

427
15. MACROISTRUZIONI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

15.11 Durante l’esecuzione di un programma, è possibile richiamare un altro


programma immettendo un segnale di interrupt (UINT) trasmesso dalla
MACRO macchina. Questa funzione viene detta macro istruzione di tipo interrupt.
ISTRUZIONI DI TIPO Programmare i comandi di interrupt nel seguente formato:
INTERRUPT

 
M96 Pffff ; (Interrupt abilitato)

M97 ; (Interrupt non abilitato)


   Questa funzione permette di richiamare un altro programma durante
l'esecuzione di qualsiasi blocco; pertanto, l'esecuzione del programma può
adattarsi alle mutevoli condizioni operative.

(1) Le operazioni conseguenti alla rilevazione della rottura dell'utensile


sono attivate da un segnale esterno.

(2) Un nuovo programma viene inserito in una sequenza di operazioni


senza fermare la macchina.

(3) Vengono periodicamente acquisite varie informazioni sullo stato della


lavorazione, dando origine ad applicazioni di controllo adattativo.

M96 Pxxxx;

Segnale di
interrupt O xxxx;
(UINT)*
Segnale di
interrupt
(UINT)*

M99 (Pffff);
Nffff;

M97 Segnale di
; interrupt
(UINT)*

        




Quando in un programma viene specificato M96Pxxxx, l'esecuzione del


programma può essere interrotta dall'immissione del segnale UINT, allo
scopo di eseguire il programma specificato da Pxxxx.
Il segnale di interrupt viene ignorato durante l'esecuzione del programma
richiamato o dopo M97 (segnali di interrupt contrassegnati con * nella
figura 15.11).

428
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 15. MACROISTRUZIONI

15.11.1
Metodo di specifica

 

  




  Le macro istruzioni di tipo interrupt possono essere usate solo durante
l'esecuzione di un programma. Quindi, la funzione è effettiva quando:
- E' stato selezionato il modo di funzionamento da memoria o in MDI;
- La spia dello start (STL) è accesa;
- Non è in corso l'esecuzione di un altro interrupt.

  

 La funzione di interrupt si controlla abilitando e disabilitando il segnale di
interrupt (UINT) tramite i comandi M96 e M97. Cioè, un segnale di
interrupt ricevuto dopo l'esecuzione di un M96, e prima dell'esecuzione di
un M97 o di un reset, provoca il richiamo della macro di tipo interrupt.
D'altra parte, l'immissione di un segnale di interrupt che avviene dopo
l'esecuzione di un M97 o dopo un reset, non provoca il richiamo della macro
di tipo interrupt, ma i segnali di interrupt vengono ignorati fino
all'esecuzione di un M96.

M96 M97 M96

1
0
Segnale di
interrupt
(UINT)

Segnale di inter-
rupt effettivo
Quando UINT viene
mantenuto

Il segnale di interrupt è abilitato dopo l'esecuzione di un M96 e viene


ignorato dopo l'esecuzione di un M97. In questo caso, però, se il segnale
viene mantenuto fino all'esecuzione di un M96, esso provoca il richiamo
della macro immediatamente dopo l'esecuzione di M96 in caso di status
trigger (viene considerato lo stato del segnale). In caso di edge trigger
(viene considerato solo l'innalzamento del segnale), la macro non viene
richiamata anche se viene comandato un M96.

NOTA
Per il significato di status trigger e di edge trigger, vedere
”segnale di interrupt (UINT)” nella sezione II–15.11.2.

429
15. MACROISTRUZIONI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

15.11.2
Descrizione della
funzione di interrupt

Spiegazioni

 Interrupt di tipo sottoproĆ L'interrupt può essere di tipo sottoprogramma o di tipo macroistruzione.
gramma e interrupt di tipo La scelta tra i due tipi si esegue tramite il parametro N. 6003#5, MSB.
macro        
 
Il programma di interrupt viene richiamato come sottoprogramma.
Cioè, il livello delle variabili locali non cambia e l'interrupt non
incrementa il livello di annidamento di sottoprogrammi.

       


Il programma di interrupt viene richiamato come macro. Cioè, il
livello delle variabili locali cambia prima e dopo l'interrupt. Questo
interrupt non incrementa il livello di annidamento delle macro.
Il richiamo di una macro o di un sottoprogramma eseguito nel
programma di interrupt incrementa il rispettivo livello di
annidamento.
Il programma la cui esecuzione viene interrotta non può passare
parametri al programma di interrupt, anche se l'interrupt è di tipo
macro.

 Codici M per il controllo In linea di principio, l'interrupt è controllato da M96 e M97. Per consentire
dell'interrupt l'uso di questi codici M per altri scopi, è disponibile un parametro che ne
consente la sostituzione (dato N. 6003#4, MPR).
Quando MPR specifica l'impostazione dei codici M, questi vengono
impostati tramite i parametri N. 6033 e 6034 come segue.
Assegnare al parametro N. 6033 il codice M che abilita l'interrupt.
Assegnare al parametro N. 6034 il codice M che disabilita l'interrupt.
Se MPR non specifica la sostituzione dei codici M, l'interrupt viene
controllato da M96 e M97, indipendentemente dal contenuto dei parametri
N. 6033 e 6034.
I codici M di controllo dell'interrupt vengono processati internamente,
senza emettere i corrispondenti segnali. Per il controllo dell'interrupt è
però preferibile, in vista della compatibilità del programma, utilizzare i
normali codici M96 e M97.

 Interrupt e frasi NC Sono possibili due tipi di interrupt: l'interrupt che arresta l'esecuzione del
blocco in corso e l'interrupt eseguito al completamento di tale blocco. La
scelta tra questi due modi si esegue tramite il parametro N. 6003#2, MIN.

Tipo I (i) Il segnale di interrupt (UINT) provoca l'arresto del movimento o della
(L’interrupt ha luogo anche sosta in corso e l'esecuzione del programma di interrupt.
durante l’esecuzione di un
blocco) (ii) Se il programma di interrupt contiene dei comandi CNC, il blocco
interrotto sparisce e vengono eseguiti i comandi contenuti nel
programma di interrupt. Al ritorno dall'interrupt, l'esecuzione del
programma originale riprende dal blocco successivo.

430
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 15. MACROISTRUZIONI

(iii) Se il programma di interrupt non contiene dei comandi CNC, al


ritorno dall'interrupt, l'esecuzione del programma originale riprende
dal comando interrotto.

Interrotta dall’interrupt

ÉÉÉÉ
Esecuzione in
corso

Programma normale
ÉÉÉÉ
Esecuzione dei comandi
CNC (quando il sottopro-
Segnale di interrupt (UINT) gramma di interrupt non
contiene frasi NC.
Esecuzione in
corso

interrupt

Tipo II (i) Se il blocco in esecuzione non è un blocco di comando di un ciclo che dà


(L’interrupt viene eseguito origine a più blocchi, come un ciclo di foratura o un ritorno automatico
alla fine del blocco) al punto di riferimento (G28), l'interrupt è eseguito come segue:
Quando viene ricevuto il segnale di interrupt, le frasi macro del
programma di interrupt vengono eseguite immediatamente, fino alla
prima frase NC. Le frasi NC vengono eseguite solo alla fine del blocco
in esecuzione.

(ii) Se il blocco in esecuzione è un blocco di comando di un ciclo che dà


origine a più blocchi, l'interrupt è eseguito come segue:
Quando viene ricevuto il segnale di interrupt, le frasi macro del
programma di interrupt vengono eseguite quando inizia l'ultimo
movimento del ciclo. Le frasi NC vengono eseguite al termine
dell'intero ciclo.
Esecuzione in
corso

Programma normale

Segnale di interrupt (UINT)

ÉÉÉ
Esecuzione in
corso

interrupt
ÉÉÉ Frasi NC nel pro-
gramma di interrupt

431
15. MACROISTRUZIONI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Condizioni di Il segnale di interrupt diventa efficace dopo che un blocco M96 abilita
abilitazione e di l'esecuzione dell'interrupt e diventa non efficace quando inizia
disabilitazione del l'esecuzione di un blocco contente M97.
segnale di interrupt Durante l'esecuzione di un programma di interrupt, il segnale di interrupt
non ha effetti. Al ritorno dal programma di interrupt, quando inizia
l'esecuzione del blocco successivo al blocco interrotto, il segnale di
interrupt torna ad essere efficace. Nel caso di interrupt del Tipo 1, se il
programma di interrupt è costituito esclusivamente da frasi macro, il
segnale di interrupt torna ad essere efficace quando riprende l'esecuzione
del blocco interrotto del programma originale.
     

     


  Quando il segnale di interrupt perviene durante l'esecuzione di ciclo, il
movimento viene interrotto e viene eseguito il programma di interrupt. Se
questo non contiene comandi NC, al ritorno dall'interrupt riprende
l'esecuzione del ciclo. Se il programma di interrupt contiene almeno un
comando NC, il ciclo interrotto viene cancellato e viene eseguito il blocco
successivo.


  Le frasi macro contenute nel programma di interrupt vengono eseguite
quando inizia l'ultimo movimento del ciclo, mentre i comandi NC vengono
eseguiti al completamento del ciclo stesso.

432
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 15. MACROISTRUZIONI

 Segnale di interrupt Esistono due metodi di accettazione del segnale di interrupt: lo status
(UINT) trigger e l'edge trigger. Con lo status trigger il segnale è effettivo quando è
on; con l'edge trigger, il segnale è effettivo quando passa da off a on. La
scelta tra i due metodi si esegue tramite il parametro N. 6003#3, TSE.
Quando questo parametro specifica lo status trigger, se il segnale di
interrupt è on quando viene abilitato l'interrupt, questo viene eseguito.
Quindi, se il segnale resta on, il programma di interrupt può essere eseguito
più volte.
Quando questo parametro specifica l'edge trigger, il segnale di interrupt è
effettivo solo quando si alza. In questo caso, il programma di interrupt
viene eseguito una sola volta.
Quindi, quando lo status trigger non è adatto, o quando il programma di
interrupt deve essere eseguito una sola volta (e il segnale di interrupt resta
on), può essere usato questo metodo.
In pratica, i due metodi hanno gli stessi effetti, salvo che nei casi speciali
citati più sopra. Il tempo che intercorre fra l'immissione del segnale UINT e
l'esecuzione della macro di interrupt non varia fra i due metodi.

0
Segnale di interrupt (UINT) Esecu– Esecu– Esecu– Esecu–
zione zione zione zione
interrupt interrupt interrupt interrupt

Tipo
Status–trigger

Esecuzione
Interrupt

Tipo
Edge–trigger

L'esempio qui sopra mostra che con il primo metodo (status trigger) il
programma di interrupt viene eseguito quattro volte, mentre con il secondo
metodo (edge trigger) il programma viene eseguito una sola volta.

433
15. MACROISTRUZIONI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Ritorno al programma M99 comanda il ritorno dal programma di interrupt al programma


dopo un interrupt originale. L'indirizzo P permette di specificare il numero di sequenza del
programma originale al quale ritornare. In questo caso, viene eseguita una
ricerca dall'inizio del programma fino a trovare il numero di sequenza
specificato. Il controllo viene restituito alla prima ricorrenza del numero di
sequenza specificato.
Durante l'esecuzione di un programma di interrupt, non vengono accettati
altri interrupt, ma M99 cancella questa situazione. Quando M99 viene
specificato da solo in un blocco, esso viene eseguito prima del
completamento del comando precedente. Quindi, l'interrupt viene
abilitato anche per l'ultimo comando del programma di interrupt. Se
questo non è voluto, controllare l'interrupt con M96 e M97 nell'ambito del
programma di interrupt. Nel seguente esempio, il blocco Gxx del
programma O1234 può essere interrotto e se viene ricevuto il segnale, il
programma O1234 viene rieseguito. Invece, nel programma O5678
l'interrupt è controllato con M96 e M97, e l'interrupt viene abilitato solo
dopo il ritorno al programma O1000.

O1000;

M96P1234;
Interrupt O1234 Interrupt

GxxXxxx;

M99;
M96P5678 O5678
M97
Interrupt

GxxXxxx;
M96;
M99; Interrupt
M97

434
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 15. MACROISTRUZIONI

NOTA
Quando il blocco M99 contiene solo gli indirizzi O, N, P, L o
M, viene visto come parte del blocco precedente del
programma e, quindi, non viene eseguito l’arresto in blocco
singolo. In programmazione, i seguenti esempi (1) e (2)
hanno fondamentalmente gli stessi effetti. (Essi differiscono
soltanto in quanto Gff viene o non viene eseguito prima
che sia riconosciuta la presenza di M99).
(1) Gff Xfff;
M99;
(2) Gff Xfff M99;

D Interrupt e dati modali A differenza dei normali richiami di programmi, il richiamo del programma
di interrupt viene comandato dal segnale di interrupt (UINT). In generale,
non è bene che le variazioni delle informazioni modali contenute in questo
programma influenzino il programma originale. Per questa ragione, se il
programma di interrupt modifica le informazioni modali, quando il
controllo ritorna al programma originale con M99, le informazioni modali
precedenti all'interruzione vengono ripristinate.
Quando il ritorno dal programma di interrupt viene eseguito con M99
Pxxxx, le nuove informazioni modali generate nel programma di interrupt
sono passate al programma interrotto. Il ripristino delle vecchie condizioni
modali precedenti l'interruzione non è desiderabile, perché le informazioni
modali presenti prima dell'interruzione possono modificare il
comportamento del programma nella posizione alla quale viene restituito il
controllo. In questo caso sono applicabili le seguenti misure:
(1) Specificare nel programma di interrupt le informazioni modali da
usare dopo la restituzione del controllo al programma interrotto.

435
15. MACROISTRUZIONI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

(2) Specificare le necessarie informazioni modali nel punto di ritorno.


O∆∆∆∆

M96Pxxx
Oxxx;
Segnale di interrupt (UINT)

Modifica i dati modali

(P non specificato)
I dati modali
sono quelli M99(Pffff);
precedenti
l’interruzione

Nffff;
(P specificato)

I dati modali sono quelli specificati nel pro-


gramma di interrupt



 
Restano valide le informazioni modali precedenti all'interruzione. Le
   
 

 informazioni modali specificate nel programma di interrupt sono ignorate.
 



 
Dopo il ritorno sono valide le informazioni modali specificate dal
   
 

 programma di interrupt.
  ffff Le informazioni modali del programma originale sono memorizzate nelle
variabili di sistema da #4001 a #4120.
Quando nel programma di interrupt vengono variate le informazioni
modali, i valori di queste variabili non cambiano.

D Variabili di sistema  Le coordinate della posizione A possono essere lette usando le variabili
(dati di posizione) per #5001 e successive fino a che non viene incontrata la prima frase NC.
il programma di
interrupt  Le coordinate della posizione A' possono essere lette dopo che è stata
incontrata la prima frase NC senza movimento.

 Le coordinate di macchina e le coordinate nel sistema di coordinate del


pezzo della posizione B' possono essere lette usando le variabili #5021 e
successive e #5041 e successive, rispettivamente.

Percorso centro utensile


Interrupt generato
B

B’

A’

Vettore di offset

Percorso utensile programmato

436
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 15. MACROISTRUZIONI

       Quando, in seguito al segnale di interrupt (UINT), viene richiamato il


 
 programma di interrupt, il richiamo macro modale viene cancellato (modo
G67). Tuttavia, se G66 è specificato nel programma di interrupt, il modo
richiamo macro viene regolarmente stabilito. Quando il controllo ritorna al
programma originale con M99, lo stato del richiamo macro ritorna a quello
che era attivo al momento dell'interruzione. Se il ritorno viene eseguito con
M99Pxxxx, lo stato del richiamo modale resta quello attivo nel programma
di interrupt.

       
Quando il segnale di interrupt (UINT) viene ricevuto durante una
   operazione di ritorno eseguita nel modo prova a vuoto dopo l'operazione di
ricerca per la ripartenza del programma, il programma di interrupt viene
richiamato al termine dell'operazione di ripartenza per tutti gli assi. Questo
significa che in questo caso è utilizzato l'interrupt di tipo II,
indipendentemente dall'impostazione del corrispondente parametro.

437
16. SCHEMI DI LAVORAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

16 SCHEMI DI LAVORAZIONE

Questa funzione consente di programmare il CNC utilizzando i dati


numerici che compaiono sul disegno del pezzo e introducendo questi dati
dal pannello MDI, senza utilizzare un particolare linguaggio NC.

Tramite questa funzione, il costruttore della macchina può liberamente


preparare cicli di foratura (alesatura, maschiatura, ecc.), per esempio,
utilizzando le macroistruzioni e caricando il ciclo di lavorazione nella
memoria programmi.
I cicli si possono designare con sigle mnemoniche come ALE1, MAS2,
FOR2, ecc.

L'operatore può scegliere la lavorazione voluta su un menu visualizzato


sullo schermo.
I dati dello schema di lavorazione che devono essere specificati
dall'operatore devono essere preventivamente creati come variabili in un
ciclo di foratura.
Le variabili possono essere identificate come PROFONDITA',
DISTACCO, AVANZAMENTO, MATERIALE, o altri nomi specifici
dello schema di lavorazione. L'operatore assegna dei valori a questi nomi.

438
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 16. SCHEMI DI LAVORAZIONE

16.1 Quando vengono premuti i tasti e [MENU], compare il


VISUALIZZAZIONE seguente menu degli schemi di lavorazione.
DEL MENU DEGLI
SCHEMI MENU : HOLE PATTERN O0000 N00000
1. TAPPING
2. DRILLING
3. BORING
4. POCKET
5. BOLT HOLE
6. LINE ANGLE
7. GRID
8. PECK
9. TEST PATRN
10. BACK

> _
MDI **** *** *** 16:05:59
[ MACRO ] [ MENU ] [OPR PN ] [ ] [ (OPRT) ]

  
 : Titolo del menu. Può essere specificata una stringa
di 12 caratteri.
  : Nome dello schema. Può essere specificata una
stringa di 10 caratteri, inclusi i caratteri katakana

Il costruttore della macchina utensile deve programmare le stringhe del


titolo del menu e dei nomi degli schemi tramite le macroistruzioni e
caricarle in memoria come sottoprogramma N. 9500.

439
16. SCHEMI DI LAVORAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

D Macroistruzione per il Titolo del menu : C1 C2 C3 C4 C5 C6 C7 C8 C9 C10 C11 C12


titolo del menu C1, C2 .... C12 : Caratteri del titolo del menu (12 caratteri)
Macroistruzione : G65 H90 Pp Qq Rr Ii Jj Kk;
H90 : Specifica il titolo del menu
p : Assumendo che a1 e a2 siano i codici dei caratteri C1 e C2, p=a1x103+a2

Pfff fff

Codice a2 del carattere C2


Codice a1 del carattere C1

q : Assumendo che a3 e a4 siano i codici dei caratteri C3 e C4, q=a3x103+a4


r : Assumendo che a5 e a6 siano i codici dei caratteri C5 e C6, r=a5x103+a6
i : Assumendo che a7 e a8 siano i codici dei caratteri C7 e C8, i=a7x103+a8
j : Assumendo che a9 e a10 siano i codici dei caratteri C9 e C10, j=a9x103+a10
k : Assumendo che a11 e a12 siano i codici dei caratteri C11 e C12, k=a11x103+a12
Esempio) Per il titolo HOLE PATTERN", la macroistruzione è:

G65 H90 P072079 Q076069 R032080


HO LE P
I065084 J084069 K082078;
AT TE RN
Vedere II-16.3 per i codici dei caratteri.

440
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 16. SCHEMI DI LAVORAZIONE

 Macroistruzione per il Nome dello schema : C1 C2 C3 C4 C5 C6 C7 C8 C9 C10


nome dello schema C1, C2 ...... C10 : Caratteri del nome dello schema (10 caratteri)
Macroistruzione : G65 H91 Pn Qq Rr Ii Jj Kk;
H91 : Specifica il nome dello schema
n : Numero di menu dello schema (1  n  10)
q : Assumendo che a1 e a2 siano i codici dei caratteri C1 e C2, q=a1x103+a2
r : Assumendo che a3 e a4 siano i codici dei caratteri C3 e C4, r=a3x103+a4
i : Assumendo che a5 e a6 siano i codici dei caratteri C5 e C6, i=a5x103+a6
j : Assumendo che a7 e a8 siano i codici dei caratteri C7 e C8, j=a7x103+a8
k : Assumendo che a9 e a10 siano i codici dei caratteri C9 e C10, k=a9x103+a10
Esempio) Se il nome dello schema è BOLT HOLE", la macroistruzione è:
G65 H91 P1 Q066079 R076084 I032072 J079076 K069032 ;
BO LT H OL E

 Selezione del numero Immettere da tastiera il numero dello schema desiderato quando compare
dello schema il menu degli schemi, per esempio:

1
Il numero dello schema immesso viene assegnato alla variabile #5900". La
macro corrispondente allo schema selezionato può essere attivata avviando
l'esecuzione di un programma prefissato con un segnale esterno (ricerca
numero programma dall'esterno) e facendo riferimento alla variabile di
sistema #5900 all'interno del programma.

NOTA
Se vengono omessi P, Q, R, I, J o K, per i due caratteri
corrispondenti si assumono due spazi.

441
16. SCHEMI DI LAVORAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Esempi 




     


 


MENU : HOLE PATTERN O0000 N00000


1. TAPPING
2. DRILLING
3. BORING
4. POCKET
5. BOLT HOLE
6. LINE ANGLE
7. GRID
8. PECK
9. TEST PATRN
10. BACK

> _
MDI **** *** *** 16:05:59
[ MACRO ] [ MENU ] [OPR PN ] [ ] [ (OPRT) ]

O9500 ;
N1G65 H90 P072 079 Q076 069 R032 080 I 065 084 J 084 069 K082 078 ; HOLE PATTERN
N2G65 H91 P1 Q066 079 R076 084 I 032 072 J 079 076 K069 032 ; 1.BOLT HOLE
N3G65 H91 P2 Q071 082 R073 068 ; 2.GRID
N4G65 H91 P3 Q076 073 R078 069 I 032 065 J 078071 K076069 ; 3.LINE ANGLE
N5G65 H91 P4 Q084 065 R080 080 I 073 078 J 071 032 ; 4.TAPPING
N6G65 H91 P5 Q068 082 R073 076 I 076 073 J 078 071 ; 5.DRILLING
N7G65 H91 P6 Q066079 R082073 I 078 071 ; 6.BORING
N8G65 H91 P7 Q080 079 R067 075 I 069 084 ; 7.POCKET
N9G65 H91 P8 Q080069 R067075 ; 8.PECK
N10G65 H91 P9 Q084 069 R083 084 I032 080 J065 084 K082 078 ; 9.TEST PATRN
N11G65 H91 P10 Q066 065 R067 0750 ; 10.BACK
N12M99 ;

442
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 16. SCHEMI DI LAVORAZIONE

16.2 Quando viene selezionato uno schema, vengono visualizzati i dati


necessari.
VISUALIZZAZIONE
DEI DATI DEGLI
SCHEMI VAR. : BOLT HOLE O0001 N00000
NO. NOME DATI COMMENT
500 TOOL 0.000
501 STANDARD X 0.000 *BOLT HOLE
502 STANDARD Y 0.000 CIRCLE*
503 RADIUS 0.000 SET PATTERN
504 S. ANGL 0.000 DATA TO VAR.
505 HOLES NO 0.000 NO.500–505.
506 0.000
507 0.000
POSIZ ATTUALE (RELATIVA)
X 0.000 Y 0.000
Z 0.000
> _
MDI **** *** *** 16:05:59
[ MACRO ] [ MENU ] [OPR PN ] [ ] [ (OPRT) ]

    : Titolo dello schema. Una stringa di 12 caratteri.

 : Nome della variabile. Una stringa di 10 caratteri

   

 : Commento. Una stringa di caratteri lunga fino a 8
righe di 12 caratteri.

(Una stringa può contenere caratteri katakana)


Il costruttore della macchina deve programmare le stringhe del titolo dello
schema, del nome dello schema, e dei nomi delle variabili tramite le
macroistruzioni e caricarle in memoria come sottoprogramma N. 9500 +
numero dello schema" (O9501 - O9510).

443
16. SCHEMI DI LAVORAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Macroistruzione per il Titolo dello schema : C1 C2 C3 C4 C5 C6 C7 C8 C9 C10 C11 C12


titolo dello schema C1, C2 ...... C12 : Caratteri del titolo dello schema (12 caratteri)
Macroistruzione : G65 H92 Pp Qq Rr Ii Jj Kk;
H92 : Specifica il titolo del menu

p : Assumendo che a1 e a2 siano i codici dei caratteri C1 e C2, p=a1x103+a2


Vedere 16.3 per i codici dei caratteri.
q : Assumendo che a3 e a4 siano i codici dei caratteri C3 e C4, q=a3x103+a4
r : Assumendo che a5 e a6 siano i codici dei caratteri C5 e C6, r=a5x103+a6
i : Assumendo che a7 e a8 siano i codici dei caratteri C7 e C8, i=a7x103+a8
j : Assumendo che a9 e a10 siano i codici dei caratteri C9 e C10, j=a9x103+a10
k : Assumendo che a11 e a12 siano i codici dei caratteri C11 e C12, k=a11x103+a12

Esempio) Se il titolo dello schema è BOLT HOLE", la macroistruzione è:


G65 H92 P066079 Q076084 R032072 I079076 J069032;
BO LT H OL E

 Macroistruzione per il Nome della variabile : C1 C2 C3 C4 C5 C6 C7 C8 C9 C10


nome della variabile C1, C2 ...... C10 : Caratteri del nome della variabile (10 caratteri)
Istruzione macro : G65 H93 Pn Qq Rr Ii Jj Kk;
H93 : Specifica il nome della variabile

n : Numero della variabile (n= 500..531)


q : Assumendo che a1 e a2 siano i codici dei caratteri C1 e C2, q=a1x103+a2
r : Assumendo che a3 e a4 siano i codici dei caratteri C3 e C4, r=a3x103+a4
i : Assumendo che a5 e a6 siano i codici dei caratteri C5 e C6, i=a5x103+a6
j : Assumendo che a7 e a8 siano i codici dei caratteri C7 e C8, j=a7x103+a8
k : Assumendo che a9 e a10 siano i codici dei caratteri C9 e C10, k=a9x103+a10

Esempio) Se il nome della variabile N. 503 è RADIUS", la


macroistruzione è:

G65 H93 P503 Q082065 R068073 I085083 ;


RA DI US

NOTA
Le variabili utilizzate sono le 32 variabili comuni #500 –
#531, che non vengono azzerate allo spegnimento.

444
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 16. SCHEMI DI LAVORAZIONE

 Macroistruzione per la Una riga di commento : C1 C2 C3 C4 C5 C6 C7 C8 C9 C10 C11 C12


specifica di un C1, C2 ...... C12 : Caratteri del titolo dello schema (12 caratteri)
commento Macroistruzione : G65 H94 Pp Qq Rr Ii Jj Kk;
H94 : Specifica il commento

p : Assumendo che a1 e a2 siano i codici dei caratteri C1 e C2, p=a1x103+a2


Vedere 16.3 per i codici dei caratteri.
q : Assumendo che a3 e a4 siano i codici dei caratteri C3 e C4, q=a3x103+a4
r : Assumendo che a5 e a6 siano i codici dei caratteri C5 e C6, r=a5x103+a6
i : Assumendo che a7 e a8 siano i codici dei caratteri C7 e C8, i=a7x103+a8
j : Assumendo che a9 e a10 siano i codici dei caratteri C9 e C10, j=a9x103+a10
k : Assumendo che a11 e a12 siano i codici dei caratteri C11 e C12, k=a11x103+a12

Un commento può essere visualizzato su 8 righe. Il commento è costituito


dalle righe da 1 a 8 della sequenza programmata di G65H94.....

Esempio) Se il commento è *BOLT HOLE", la macroistruzione è:

G65 H94 P042066 Q079076 R084032 I072079 J076069;


*B OL T HO LE

445
16. SCHEMI DI LAVORAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Esempi      


      

VAR. : BOLT HOLE O0001 N00000


NO. NOME DATI COMMENT
500 TOOL 0.000
501 STANDARD X 0.000 *BOLT HOLE
502 STANDARD Y 0.000 CIRCLE*
503 RADIUS 0.000 SET PATTERN
504 S. ANGL 0.000 DATA TO VAR.
505 HOLES NO 0.000 NO.500–505.
506 0.000
507 0.000
POSIZ ATTUALE (RELATIVA)
X 0.000 Y 0.000
Z 0.000
> _
MDI **** *** *** 16:05:59
[ MACRO ] [ MENU ] [OPR PN ] [ ] [ (OPRT) ]

O9501 ;
N1G65 H92 P066 079 Q076 084 R032 072 I 079 076 J069 032 ; VAR : BOLT HOLE
N2G65 H93 P500 Q084 079 R079076 ; #500 TOOL
N3G65 H93 P501 Q075 073 R074 085 I078 032 J088 032 ; #501 KIJUN X
N4G65 H93 P502 Q075 073 R074 085 I 078 032 J089 032 ; #502 KIJUN Y
N5G65 H93 P503 Q082 065 R068 073 I 085 083 ; #503 RADIUS
N6G65 H93 P504 Q083 046 R032 065 I 078 071 J 076 032 ; #504 S.ANGL
N7G65 H93 P505 Q072 079 R076 069 I 083 032 J078 079 K046 032 ; #505 HOLES NO
N8G65 H94 ; Commento
N9G65 H94 P042 066 Q079 076 R084 032 I072 079 J076 069 ; *BOLT HOLE
N10G65 H94 R032 067 I073 082 J067 076 K069 042 ; CIRCLE*
N11G65 H94 P083 069 Q084 032 080 065 I084 084 J069 082 K078 032 ; SET PATTERN
N12G65 H94 P068 065 Q084 065 R032 084 I079 032 J086 065 K082046 ; DATA NO VAR.
N13G65 H94 P078 079 Q046 053 R048 048 I045 053 J048 053 K046 032 ; No.500–505
N14M99 ;

446
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 16. SCHEMI DI LAVORAZIONE

16.3
CODICI DEI

 
    



CARATTERI, Carattere Codice Commento Carattere Codice Commento

SOTTOPROGRAMMI, A 065 6 054


MACROISTRUZIONI E B 066 7 055
VARIABILI DI C 067 8 056

SISTEMA PER GLI D 068 9 057

SCHEMI DI E 069 032 Spazio

LAVORAZIONE F 070 ! 033 Punto esclamativo


G 071 ” 034 Virgolette
H 072 # 035 Cancelletto
I 073 $ 036 Dollaro
J 074 % 037 Percento
K 075 & 038 E commerciale
L 076 ’ 039 Apostrofo
M 077 ( 040 Parentesi sinistra
N 078 ) 041 Parentesi destra
O 079 * 042 Asterisco
P 080 + 043 Segno più
Q 081 , 044 Virgola
R 082 – 045 Segno meno
S 083 . 046 Punto
T 084 / 047 Barra
U 085 : 058 Due punti
V 086 ; 059 Punto e virgola
W 087 < 060 Minore
X 088 = 061 Uguale
Y 089 > 062 Maggiore
Z 090 ? 063 Punto interrogativo
0 048 @ 064 Chiocciolina
1 049 [ 091 Parentesi quadra sx
2 050 ^ 092
3 051 ¥ 093 Yen
4 052 ] 094 Parentesi quadra dx
5 053 _ 095 Sottolinea

NOTA
Le parentesi destra e sinistra non possono essere usate.

447
16. SCHEMI DI LAVORAZIONE PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Tabella 16.3(b) Sottoprogrammi relativi agli schemi di lavorazione

N. sottopro- Funzione
gramma
O9500 Specifica le stringhe di caratteri del menu iniziale
O9501 Specifica le stringhe di caratteri dei dati corrispondenti allo schema numero 1
O9502 Specifica le stringhe di caratteri dei dati corrispondenti allo schema numero 2
O9503 Specifica le stringhe di caratteri dei dati corrispondenti allo schema numero 3
O9504 Specifica le stringhe di caratteri dei dati corrispondenti allo schema numero 4
O9505 Specifica le stringhe di caratteri dei dati corrispondenti allo schema numero 5
O9506 Specifica le stringhe di caratteri dei dati corrispondenti allo schema numero 6
O9507 Specifica le stringhe di caratteri dei dati corrispondenti allo schema numero 7
O9508 Specifica le stringhe di caratteri dei dati corrispondenti allo schema numero 8
O9509 Specifica le stringhe di caratteri dei dati corrispondenti allo schema numero 9
O9510 Specifica le stringhe di caratteri dei dati corrispondenti allo schema numero 10

Tabella 16.3(c) Macroistruzioni relative agli schemi di lavorazione

Codice G Codice H Funzione


G65 H90 Titolo del menu
G65 H91 Nome dello schema
G65 H92 Titolo dello schema
G65 G93 Nome della variabile
G65 H94 Commento

Tabella 16.3 (d) Variabili di sistema relative agli schemi di lavorazione

Variabile di sistema Funzione


#5900 Numero dello schema selezionato dall’operatore

448
17. IMMISSIONE PARAMETRI DA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMA (G10)

17 IMMISSIONE PARAMETRI DA PROGRAMMA (G10)


 
 I valori dei parametri possono essere caricati con un programma. Questa
funzione si usa per settare i dati della compensazione errore di passo in caso
di sostituzione di componenti o per variare da programma parametri quali
la velocità massima di avanzamento e le costanti di tempo in base alle
condizioni di lavorazione.
Formato
 o

G10 L50 ; Modo immissione parametri da programma


N_ R_ ; Per i parametri non specificati asse per asse
N_ P_ R_ ; Per i parametri specificati asse per asse

G11 ; Cancellazione del modo immissione parametri

Significato dei comandi


N_ : Numero del parametro (4 cifre) o numero di posizione per la compen-
sazione dell’errore di passo + 10000 (5 cifre)
R_ : Valore del parametro (gli zeri a sinistra possono essere omessi)
P_ : Numero asse da 1 a 8 (Usato per immetterei parametri di tipo asse per
asse)

 

 Specifica del valore Non usare il punto decimale nei valori dei parametri (R_). Il punto
del parametro (R_) decimale non può essere usato neppure in una variabile macro specificata
per R_.
 Numero asse (P_) Per i parametri di tipo asse per asse specificare il numero dell'asse(P_) da 1
a 8 (fino a 8 assi). Gli assi controllati sono numerati nell'ordine in cui sono
visualizzati. Per esempio,specificare P2 per l'asse controllato visualizzato
per secondo.

DIFFIDA
1 Dopo aver variato i dati della compensazione errore di
passo o i dati della compensazione del gioco eseguire
sempre il ritorno manuale al punto di riferimento. Se non
viene fatto, la posizione della macchina può essere diversa
dalla posizione corretta.
2 Prima di programmare l’immissione dei parametri,
cancellare il modo ciclo fisso. Se il modo ciclo fisso non è
cancellato, viene attivato il movimento di foratura.

NOTA
Nel modo immissione parametri da programma, non
possono essere specificate altre frasi NC.

449
17. IMMISSIONE PARAMETRI DA
PROGRAMMA (G10) PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 1. Settare il bit 2 (SPB) del parametro di tipo bit N.3404

G10L50; Modo immissione parametri


N3404 R00000100; Impostazione di SBP
G11; Cancellazione del modo immissione parametri

2. Cambiare i valori specificati per gli assi Z (terzo asse) e A (quarto asse)
nel parametro di tipo asse N. 1322 (coordinate della zona di sicurezza
2 in direzione positiva)

G10L50; Modo immissione parametri


N1322P3R4500; Coordinata asse Z
N1322P4R12000; Coordinata asse A
G11; Cancellazione del modo immissione parametri

450
18. FORMATO NASTRO DELLA
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE SERIE 15

18 FORMATO NASTRO DELLA SERIE 15

Introduzione Il funzionamento da memoria con un programma registrato nel formato


della serie 15 è possibile settando il bit 1 del dato di impostazione N. 0001.

Spiegazioni I formati dei dati per la compensazione raggio utensile, per il richiamo di
sottoprogrammi e per i cicli fissi della serie 16/18 e della serie 15 sono
diversi. I dati nel formato della serie 15 possono essere usati per il
funzionamento da memoria. Gli altri dati devono rispettare il formato
della serie 16/18. Se viene specificato un valore fuori dall’intervallo
specificato per la serie 16/18, si ha un allarme. Le funzioni non disponibili
nella serie 16/18 non possono essere registrate o usate per il
funzionamento da memoria.

D Indirizzo del numero di Nella serie 15, i numeri dei correttori si specificano con l’indirizzo D.
correttore per la compen- Quando un numero di correttore è specificato con l’indirizzo D, il valore
sazione raggio utensile modale specificato con l’indirizzo H è sostituito da quello specificato con
l’indirizzo D.

D Richiamo di sottopro- Se è specificato un numero di sottoprogramma di più di 4 cifre, sono viste


grammi come numero di sottoprogramma le quattro cifre meno significative. Se
non è specificato il numero di ripetizioni, viene assunto 1.
Tabella 18 (a) Formato del richiame di sottoprogrammi

CNC  
  

Serie 15 M98 Pfffff Lffff ;
P : Numero sottoprogramma
L : Numero di ripetizioni

   M98 Pffff VVVV ;

Numero ripetizioni N. sottoprogramma

D Indirizzo del numero di La serie 15 e la serie 16/18 usano indirizzi diversi per la specifica del
ripetizioni dei cicli fissi numero di ripetizioni dei cicli fissi, come è indicato nella tabella 18 (b).
Tabella 18 (b) Formato del richiamo di sottoprogrammi
CNC Indirizzo
Serie 15 L

Serie 16/18 K

451
19 FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE
AD ALTA VELOCITA’ PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

19 FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE AD ALTA VELOCITA’

452
19. FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE AD ALTA VELOCITA’

19.1
CICLO DI
LAVORAZIONE AD
ALTA VELOCITA’

Introduzione Questa funzione converte la definizione del profilo da lavorare in un


gruppo di dati che possono essere distribuiti come impulsi ad alta velocità
tramite il macro compiler/macro executor, e consente di richiamare ed
eseguire il gruppo di dati sotto forma di ciclo di lavorazione tramite il
comando G05.


G05 P10fff Lfff ;
P10fff è il numero del primo ciclo di lavorazione da richiamare:
da P10001 a P10999
Lfff è il numero di ripetizioni del ciclo di lavorazione
(da L1 a L999, se non è specificato viene assunto L1)

Richiamare ed eseguire i dati per il ciclo di lavorazione ad alta velocità


specificato dal macro compiler/macro executor usando il soprastante
comando.
I dati di ciclo possono essere preparati per un massimo di 999 cicli.
Specificare il ciclo di lavorazione con l’indirizzo “P”. Più cicli possono
essere richiamati ed eseguiti consecutivamente grazie ai dati di
collegamento registrati nella testata.
Specificare il numero di ripetizioni con l’indirizzo L.
Il numero di ripetizioni può essere specificato per ciascun ciclo.
Il collegamento e il numero di ripetizioni del ciclo sono spiegati con un
esempio.

Esempio) Assumendo:
Ciclo 1 Dato di collegamento 2 Numero di ripetizioni 1
Ciclo 2 Dato di collegamento 3 Numero di ripetizioni 3
Ciclo 3 Dato di collegamento 0 Numero di ripetizioni 1
G05 P10001 L2
Vengono eseguiti in sequenza i seguenti cicli:
1,2,2,2,3,1,2,2,2,3

NOTA
1 Se questo ciclo viene comandato nei modi G41 o G42,
viene dato un allarme.
2 Durante il ciclo ad alta velocità, l’arresto in blocco singolo,
la prova a vuoto e la regolazione della velocità di
avanzamento, l’accelerazione/decelerazione automatica e
l’intervento manuale con il volantino non sono validi.

453
19 FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE
AD ALTA VELOCITA’ PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Allarmi
Numero Descrizione
allarme

115 Il contenuto della testata è errato. Questo allarme si verifica nei


seguenti casi:
1. La testata corrispondente al numero del ciclo specificato
non è stata trovata
2. Il dato di collegamento del ciclo è fuori dai limiti (0..999)
3. Il numero di dati della testata è fuori dai limiti (1..32767)
4. Il numero della prima variabile contenente i dati in formato
eseguibile è fuori dai limiti (da #20000 a #85535)
5. Il numero dell’ultima variabile contenente i dati in formato
eseguibile è fuori dai limiti (da #20000 a #85535)
6. Il numero della prima variabile contenente i dati in formato
eseguibile interferisce con il numero di una variabile usata
nella testata.

178 Il ciclo di lavorazione ad alta velocità è stato comandato nel


modo G41/G42

179 Il numero di assi controllati specificato con il parametro 7510


supera il numero massimo consentito.

454
19. FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE AD ALTA VELOCITA’

19.2 Nella lavorazione ad alta velocità di un arco, esiste un errore radiale fra
il percorso effettivo dell’utensile e il raggio programmato. Questo errore
LIMITAZIONE può essere calcolato, approssimativamente, con la seguente formula:
DELLA VELOCITA’
DI AVANZAMENTO Y
∆r:Errore
IN BASE AL
Percorso programmato
RAGGIO
Percorso effettivo
DELL’ARCO
r

0 X

1 v2
∆R= 2 2
2 (T1 +T2 ) r

∆r : Errore radiale massimo (mm)


v : Velocità di avanzamento (mm/s)
r : Raggio dell’arco (mm)
T1 : Costante di tempo (s) per l’accelerazione/decelerazione
esponenziale in avanzamento di lavoro
T2 : Costante di tempo del motore asse (s)

Quando si esegue la lavorazione, sono dati il raggio dell'arco (r) e la


tolleranza (nr), che consentono di calcolare la massima velocità di
avanzamento ammessa v (mm/min) grazie alla suddetta espressione.
Questa funzione limita automaticamente la velocità di avanzamento lungo
un arco al valore massimo specificato con un parametro. questa funzione
opera quando la velocità di avanzamento specificata può causare un errore
rispetto al raggio programmato maggiore dell'errore ammesso.
Per i dettagli, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.

455
19 FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE
AD ALTA VELOCITA’ PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

19.3 Questa funzione serve per la lavorazione di precisione ad alta velocità.


Con questa funzione, il ritardo dovuto all’accelerazione/decelerazione e
CONTROLLO il ritardo del servo sistema, che aumentano con l’aumentare della velocità
LOOK–AHEAD di avanzamento, possono essere soppressi.
(G08) Di conseguenza, l’utensile può seguire accuratamente il percorso
programmato e gli errori del profilo lavorato possono essere ridotti.
Questa funzione diventa attiva quando il sistema entra nel modo
“look–ahead”.
Per i dettagli consultare il manuale del costruttore della macchina
utensile.

Formato
G08 P_
P1: Attivazione del modo look–ahead
P0: Disattivazione del modo look–ahead

Spiegazioni
 Funzioni disponibili Nel modo look–ahead, sono disponibili le seguenti funzioni:
(1) Accelerazione/decelerazione lineare prima dell'interpolazione
(2) Decelerazione automatica sugli spigoli

Per i dettagli, vedere la descrizione di queste funzioni.


Per le funzioni (1) e (2) esistono specifici parametri.
 Reset Il modo look–ahead è cancellato da reset.

Limitazioni
 Comando G08 Specificare G08 da solo in un blocco.

456
19. FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE AD ALTA VELOCITA’

 Funzioni che non Nel modo look–ahead, le seguenti funzioni non possono essere
possono essere specificate. Per specificare una di queste funzioni, cancellare il modo
specificate look–ahead, specificare la funzione voluta e poi riattivare il modo
look–ahead.
 Maschiatura rigida
 Controllo asse Cs
 Avanzamento al giro
 Avanzamento F-1 cifra
 Controllo della direzione normale con l'asse C
 Interpolazione in coordinate polari
 Interpolazione cilindrica
 Interpolazione involuta
 Interpolazione esponenziale
 Conversione in coordinate tridimensionali
 Ritracciatura
 Controllo della direzione normale
 Comando in coordinate polari
 Indexaggio tavola
 Ritiro e ripristino dell'utensile
 Filettatura e avanzamento sincrono
 Ciclo di lavorazione ad alta velocità
 Intervento manuale con volantino
 Ripartenza del programma
 Controllo sincrono semplice
 Arresto dell'avanzamento
 Segnale di salto della lavorazione ad alta velocità
 Velocità di taglio costante
 Macro di tipo interrupt
 Ciclo di foratura ad alta velocità con rilevazione del carico
 Buffer remoto ad alta velocità A/B
 Misura automatica della lunghezza dell'utensile
 Salto della lavorazione
 G28 (ritorno al punto di riferimento a bassa velocità)

457
19 FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE
AD ALTA VELOCITA’ PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

19.4 Tramite il collegamento con interfaccia seriale a un calcolatore ospite o


a un’unità di immissione/emissione, un buffer remoto può fornire con
BUFFER REMOTO continuità al CNC una grande massa di dati ad alta velocità.
AD ALTA
VELOCITA’
RS–232–C / RS–422 Calcolatore
Buffer ospite
CNC Remoto

Unità di
immissione/
emissione

Quando il buffer remoto è collegato in linea al calcolatore ospite, è


possibile un funzionamento in DNC veloce ed affidabile.
La funzione buffer remoto include il buffer remoto ad alta velocità A e il
buffer remoto ad alta velocità B. Il buffer remoto A usa dati in formato
binario. Il buffer remoto B usa il linguaggio NC. Per le specifiche di
dettaglio del buffer remoto, consultare il manuale “Supplemento per il
buffer remoto” (B–61802–1).

19.4.1 Specificare G05 da solo in un blocco usando il formato normale dei


Buffer remoto ad alta comandi NC. Poi specificare i dati di movimento nel formato speciale
descritto sotto. Quando per il movimento di tutti gli assi viene specificata
velocità A (G05) una distanza uguale a zero, diventa di nuovo possibile usare il formato
normale dei comandi NC.

CNC

Buffer Remoto

RS–232–C / RS–422
Calcolatore ospite

458
19. FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE AD ALTA VELOCITA’

 
⋅Immissione in formato binario abilitata : G05;
⋅Immissione in formato binario disabilitata :
L’entità del movimento lungo tutti gli assi viene azzerata.
⋅Formato dei dati:

Byte

Byte alto
Primo asse
Byte basso
Sequenza
dei dati
Byte alto
Secondo asse
Byte basso

⋅⋅⋅⋅

Byte alto
Ennesimo asse
Byte basso

Byte di controllo

Nell’immissione in formato binario, si specifica con 2 byte l’entità del


movimento per unità di tempo lungo ciascun asse. Questi dati si spe-
cificano in sequenza per tutti gli assi a partire dal primo e alla fine si
aggiunge un byte di controllo. (La lunghezza dei dati di un blocco è (2 x
N + 1) Byte).
Tutti i dati devono essere specificati in formato binario.


  

 Selezione del tempo L’unità di tempo (in ms) può essere selezionata tramite i bit 4(IT0),
unitario 5(IT1), 6(IT2) del parametro N. 7501.

 Unità dei dati di Per specificare l’entità del movimento lungo ciascun asse, si usano le
movimento seguenti unità. (un movimento in direzione negativa è indicato con il
complemento a 2)

Sistema di incrementi IS–B IS–C Unità

Macchina in millimetri 0.001 0.0001 mm

Macchina in pollici 0.0001 0.00001 Pollici

 
  
   


    
   
 
 
 

 
  
 
   


459
19 FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE
AD ALTA VELOCITA’ PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0
* * * * * * * 0 * * * * * * * 0

Esempio: Quando l'entità del movimento per unità di tempo è 700mm


(macchina in millimetri con il sistema di incrementi IS-B):
15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0
0 0 0 0 1 0 1 0 0 1 1 1 1 0 0 0

 Byte di controllo Tutti i byte del blocco salvo il byte di controllo ([2*N]) sono sommati e
i bit oltre l’ottavo sono scartati.

 Velocità di trasferimento Il CNC legge (2xN+1) byte di dati (dove N è il numero degli assi) per unità
di tempo, specificata con il parametro. Per consentire al CNC di
continuare la lavorazione senza interruzioni, è necessaria la seguente
velocità minima di trasmissione fra l’ospite e il buffer remoto:
11
(2×N+1) × ×1000 baud (T : Unita di tempo)
T

 Compensazione raggio Se G05 è specificato nel modo compensazione raggio utensile, si ha


utensile l’allarme P/S 178.

 Feed hold e interblocco Feed hold e l’interblocco sono effettivi.

 Immagine speculare L’immagine speculare (immagine speculare programmabile e


impostazione dell’immagine speculare) non può essere attivata o
disattivata nel modo G05.

 Tipo di accelerazione/de- Nel modo di immissione in formato binario, quando il movimento


celerazione dell’utensile inizia e termina in lavoro, è applicata
l’accelerazione/decelerazione esponenziale (viene usata la costante di
tempo per l’accelerazione/decelerazione stabilita con il parametro N.
1622).



 Comandi modali Nel modo di immissione in formato binario, viene eseguita soltanto
l’interpolazione lineare specificata nel formato di dati definito
(equivalente all’interpolazione lineare in programmazione incrementale).

 Funzioni non valide Il blocco singolo, la regolazione della velocità di avanzamento e la


limitazione della velocità di avanzamento non hanno effetti. La ripartenza
del programma, la ripartenza del blocco e la funzione di lavorazione ad
alta velocità non possono essere usati. Inoltre, in questo modo di
funzionamento non possono essere eseguite le funzioni ausiliarie.

 Registrazione in memoria I dati non possono essere registrati in memoria.

460
19. FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE AD ALTA VELOCITA’

19.4.2 Mentre il buffer remoto A usa dati in formato binario, il buffer remoto B
Buffer remoto ad alta può usare direttamente dati in formato NC preparati con sistemi di
programmazione automatica.
velocità B (G05)



G05P01 ; Inizio della lavorazione ad alta velocità


G05P00 ; Fine della lavorazione ad alta velocità
Esempio : O1234 ;
:
G05P01 ; ← Inizio della lavorazione ad alta
velocità
X_ Y_ Z_ ;
:
G05P00 ; ← Fine della lavorazione ad alta
velocità
:
M02 ;

 


 Dati specificati Durante la lavorazione ad alta velocità possono essere specificati i


seguenti dati.

Indirizzo Dato

X Entità del movimento lungo l’asse X

Y Entità del movimento lungo l’asse Y

Z Entità del movimento lungo l’asse Z

F Velocità di avanzamento

       
  

 Numero di assi controllati Assegnare sempre 3 al parametro N. 7510, che stabilisce il numero degli
assi controllati.

 


 Comandi incrementali I comandi di movimento possono essere specificati solo in


programmazione incrementale.

 Funzioni che non pos- Le compensazioni raggio utensile B e C non possono essere specificate.
sono essere specificate La regolazione della velocità di avanzamento non può essere usata.

 Limitazione della velocità La funzione che limita la velocità di avanzamento è disabilitata.


di avanzamento

 Dati in formato binario Per il buffer remoto B può essere usato il formato del buffer remoto A. I
due formati non possono però essere usati insieme nello stesso
programma.

461
19 FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE
AD ALTA VELOCITA’ PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

19.5 Alcuni errori di lavorazione sono dovuti al CNC. Questi errori includono
gli errori di lavorazione causati dall’accelerazione/decelerazione dopo
CONTROLLO l’interpolazione. Per eliminare questi errori vengono eseguite le seguenti
DELLA funzioni ad alta velocità, tramite un processore RISC. Queste funzioni
CONTORNATURA sono dette funzioni di controllo della contornatura di alta precisione.
AD ALTA (1) Accelerazione/decelerazione prima dell'interpolazione con funzione
look-ahead multiblocco.
PRECISIONE (2) Funzione di controllo automatico della velocità che abilita
accelerazioni e decelerazioni regolari considerando i cambiamenti di
profilo e velocità e tenendo conto della accelerazione ammessa dalla
macchina. Questo è ottenuto leggendo in anticipo più blocchi.
Per i dettagli sul controllo della contornatura di alta precisione, consultare
il manuale del costruttore della macchina utensile.

 

G05P10000 ; Inizio del modo HPCC (High Precision Contour Control)


G05P0 ; Fine del modo HPCC


  

 Modo HPCC Il modo usato per effettuare il controllo della contornatura di alta
precisione usando un processore RISC è detto modo HPCC.
Per iniziare il modo HPCC da un certo blocco, programmare G05P1000
prima di quel blocco. Per mettere fine al modo HPCC, programmare
G05P0.

 Dati che possono essere Nel modo HPCC possono essere specificati i seguenti dati:
specificati G00 : Posizionamento (nota)
G01 : Interpolazione lineare
G02 : Interpolazione circolare in senso orario
G03 : Interpolazione circolare in senso antiorario
G17 : Selezione del piano XpYp
G18 : Selezione del piano ZpXp
G19 : Selezione del piano YpZp
Dove Xp è l'asse X o un suo asse parallelo, Yp è l'asse Y o
un suo asse parallelo e Zp è l'asse Z o un suo asse
parallelo)
G38 : Compensazione raggio utensile C con mantenimento del
vettore
G40 : Cancellazione della compensazione raggio utensile
G41 : Compensazione raggio utensile sinistra
G42 : Compensazione raggio utensile destra
G90 : Comandi assoluti
G91 : Comandi incrementali
Dxxx : Specifica del codice D
Fxxxxx : Specifica del codice F
Nxxxxx : Specifica del numero di sequenza
G05P10000 : Inizio del modo HPCC
G05P0 : Fine del modo HPCC

462
19. FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE AD ALTA VELOCITA’

I, J, K, R : I, J, K e R specificati per l'interpolazione circolare


Dati di movimento : Dati per il movimento dell'utensile lungo gli assi
stabiliti con il parametro N. 1020 (qualsiasi asse
scelto fra X, Y, Z, U, V, W, A, B, C)
() : Comandi di control-in e control-out
(delimitazione dei commenti)
/n : Comando di salto blocco opzionale (n è un numero)
Mxxxx : Funzione ausiliaria (nota)
Sxxxx : Funzione ausiliaria (nota)
Txxxx : Funzione ausiliaria (nota)
Bxxxx : Funzione ausiliaria (nota)
M98, M198, ecc. : Richiamo di sottoprogramma (nota)

NOTA
1 G00, le funzioni ausiliarie, i richiami di sottoprogramma
(M98, M198) e i richiami di macro con i codici M e T possono
essere specificati nel modo HPCC solo se il bit 1 (MSU) del
parametro N. 8403 è 1. Se questi codici sono specificati
quando MSU è 0, si ha un allarme.
2 Per specificare le seguenti funzioni nel modo HPCC, è
richiesta l’impostazione dei seguenti parametri. Se si
specifica una di queste funzioni e il parametro ad essa
corrispondente non è impostato, si verifica un allarme.
Interpolazione elicoidale : Parametro G02 (N. 8485*)
Interpolazione involuta : Parametro INV (N. 8485)
Scala, rotazione coordinate : Parametro G51 (N. 8485)
Ciclo fisso, maschiatura rigida : Parametro G81 (N. 8485)

 Quando sono La programmazione di dati non specificabili nel modo HPCC causa un
programmati dati non allarme. Se questi dati devono essere specificati in un programma,
specificabili comandare G05P0 per uscire dal modo HPCC prima di farlo.

<Esempio di programma>
Programma principale Sottoprogramma
O0001 ; O0002 ;
G05P10000 ; HPCC–ON G00X50.Y50. ;
G00X100.Y200. ; M11 ;
G91G01X100Y200Z300F2000 ; G02I20.F3000 ;
X200Y300Z400 ; G01X100. ;
X300Y400Z500 ; G03I80. ;
X400Y500Z600 ; G01X–50. ;
X300Y400Z500 ; G02I100.F5000 ;
M98P0002 ; Sottoprogramma ⋅⋅⋅⋅
X10. ;
G05P0 ; HPCC–OFF G01X200.Y300.F1500 ;
G90G51X0Y0Z0 ; X50.Y100.Z150. ;
X500Y400Z300 ; T24 ;
X600Y500Z400 ; M99 ;
G50 ;
G05 P10000 ; HPCC–ON
X100Y200 ;
X200Y400 ;
Nota) Quando il bit 1 del PRM
G05P0 ; HPCC–OFF
G04X3. ; No. 8403 (MSU) è 1
M30 ;

463
19 FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE
AD ALTA VELOCITA’ PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Compensazione raggio Se è disponibile l'opzione compensazione raggio utensile C, questa può


utensile C essere usata anche nel modo HPCC. Il funzionamento della
compensazione nel modo HPCC non cambia rispetto al modo normale,
salvo che nei seguenti casi:
 Quando il punto finale di un arco non è sull'arco
Nel modo HPCC, quando il punto finale di un arco non è sull'arco, il
punto iniziale e il punto finale sono connessi con una curva regolare; la
linea alla fine dell'arco non viene creata. In questo caso, il sistema
assume un cerchio immaginario passante per il punto finale e il cui
centro coincide con il centro dell'arco ed esegue la compensazione
creando il vettore rispetto a questo cerchio immaginario.

Cerchio immaginario

Punto finale
Percorso programmato dell’arco

r
r S
L
Centro L
L

 Quando il modo compensazione è cancellato temporaneamente


Nel modo HPCC, il ritorno al punto di riferimento (G28) e il ritorno dal
punto di riferimento (G29) non possono essere specificati. Quindi, i
comandi che cancellano temporaneamente la compensazione raggio
utensile non possono essere specificati.

Quando si usa la compensazione raggio utensile C nel modo HPCC, tenere


presenti i seguenti punti:
(1) Il modo HPCC non può essere attivato o disattivato nel modo
compensazione raggio utensile. Se è necessario usare
contemporaneamente la compensazione raggio utensile e il modo
HPCC, programmare G41/G42 e G40 nei blocchi compresi fra
G05P10000 e G05P0. Se si tenta di attivare o di disattivare il modo
HPCC nel modo compensazione raggio utensile (G41 o G42) si hanno
gli allarmi P/S N. 0178 o 5013.

464
19. FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE AD ALTA VELOCITA’

(Esempio di programma corretto)

G05 P10000 ;

G41 X__ Y__ D01 ;


Modo compensazione
raggio utensile (G41)
G40 X__ Y__ ;
Modo HPCC
G42 X__ Y__ D02 ;
Modo compensazione
raggio utensile (G42)
G40 X__ Y__ ;
⋅⋅⋅
G05 P0 ;

(Esempio di programma non corretto (1))

G41 X__ Y__ D01 ;

G05 P10000 ; Se l’inizio del modo HPCC viene specificato nel


modo compensazione raggio utensile, si ha l’al-
larme P/S N. 0178.

(Esempio di programma non corretto (2))

G05 P10000 ;

G41 X__ Y__ D01 ;


⋅⋅⋅

G05 P0 ; Se la cancellazione del modo HPCC viene spe-


cificata nel modo compensazione raggio uten-
sile, si ha l’allarme P/S N. 5013.

(2) Se viene programmato un blocco senza movimento insieme al codice di


cancellazione della compensazione raggio utensile (G40), viene creato
un vettore perpendicolare alla direzione del movimento del blocco
precedente e di lunghezza pari all'entità della correzione. Il modo
compensazione viene cancellato, ma questo vettore rimane e sarà
cancellato all'esecuzione del successivo comando di movimento.

465
19 FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE
AD ALTA VELOCITA’ PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

N7 N8
N6 G91 X100. Z100. ;
N6 N7 G40 ;
N8 X100. ;

Se il modo compensazione raggio utensile viene cancellato senza


cancellare il vettore e il modo HPCC viene cancellato prima della
specifica di un comando di movimento, si ha l'allarme P/S N. 5013.

N6 G91 X100. Z100. ;


N7 G40 ;
N8 G05 P0 ; Genera l’allarme P/S N. 5013.

(3) Se il valore di una correzione viene cambiato durante la


compensazione raggio utensile C nel modo HPCC, il nuovo valore non
viene usato finché non viene programmato un blocco contenente un
codice D.

466
19. FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE AD ALTA VELOCITA’

 Posizionamento e Quando il bit 1 (MSU) del parametro N. 8403 è 1, G00 e i codici M, S, T e B


funzioni ausiliarie possono essere specificati anche nel modo HPCC. In questo caso,
considerare i seguenti punti:
(1) Quando G00, M, S, T o B sono specificati nel modo compensazione
raggio utensile, viene mantenuto il vettore di compensazione del
blocco precedente.
(Esempio 1) Quando viene eseguito il seguente programma e la compen-
sazione corrispondente a D1 è 10mm, il punto iniziale di N6 è
determinato dal vettore di compensazione creato fra N3 e N4.

N1 N2 N5 N6
N3 N4

N7

Fra i blocchi N4 e N6 viene usato N8


questo vettore.
O0001 ;
G92 G90 X–10. Y20. ;
G05 P10000 ;
Percorso programmato N1 G01 G42 X0 D1 F1000 ;
Percorso utensile N2 X20. ;
In questa zona viene utiliz- N3 X40. Y0 ;
zato un valore di compensa- N4 X60. Y20 ;
N5 M01 ;
zione errato. N6 X80. ;
N7 X90. Y–20. ;
N8 G40 Y–50. ;
G05 P0 ;
M30
(Esempio 2) Quando viene eseguito il seguente programma e la compen-
sazione corrispondente a D1 è 10mm, il punto iniziale del
blocco N5 è determinato dal vettore creato fra i blocchi N3 e
N4. Se è abilitata la funzione di esecuzione semplificata di
G00 (bit 7 (SG0) del parametro N. 8403 = 1), può essere otte-
nuto il vettore corretto all’intersezione fra i blocchi N4 e N5.

N1 N2 N5
N3 N4

N6

Fra i blocchi N4, N5 e N5, N6 viene N7


usato questo vettore. O0001 ;
G92 G90 X–10. Y20. ;
G05 P10000 ;
N1 G01 G42 X0 D1 F1000 ;
Percorso programmato N2 X20. ;
Percorso utensile N3 X40. Y0 ;
In questa zona viene utiliz- N4 X60. Y20 ;
N5 G00 X80. ;
zato un valore di compensa- N6 G01 X90. Y–20. ;
zione errato. N7 G40. Y–50. ;
G05 P0 ;
M30

467
19 FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE
AD ALTA VELOCITA’ PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

(2) Quando viene programmato G00 con il bit 7 (SG0) del parametro N.
8403 uguale a 1, considerare i seguenti punti:
 Dato che il comando G00 è sostituito dal comando G01, l'utensile si
muove alla velocità di avanzamento stabilita con il parametro N. 8481
anche se è specificato il movimento di due assi.
Esempio) Se viene programmato il seguente comando e la
velocità specificata con il parametro 8481 è
1000mm/min, viene usato F1000 invece di F1414
G00 X100. Y100.;
 Dato che il comando G00 è sostituito dal comando G01, la
regolazione della velocità in rapido è disabilitata ed è abilitata la
regolazione della velocità di avanzamento in lavoro.
 Per l'accelerazione/decelerazione dopo l'interpolazione, viene
selezionata la costante di tempo usata per
l'accelerazione/decelerazione dopo l'interpolazione in lavoro.
 Nel modo HPCC sono abilitate l'accelerazione/decelerazione lineare
e l'accelerazione/decelerazione a campana.
 Non viene eseguito il controllo di in posizione.
 Viene eseguito il posizionamento di tipo interpolazione lineare.

 Visualizzazione dello Quando viene specificato G05P10000, nella parte in basso a destra dello
stato schermo comincia a lampeggiare HPCC". Questo indica che il CNC
esegue le operazioni automatiche nel modo HPCC.
Esempio di visualizzazione quando il sistema è nel modo HPCC
(Schermo programma)

PROGRAMMAMEMORY O1234 N00010


G05 P10000 ; Blocco eseguito
N10 X10. Y10. Z10. ; Blocco in esecuzione
N20 X10. Y10. Z10. ;
/ N30 X10. Y10. Z10. ;
/2 N40 X10. Y10. Z10. ;
N50 X10. Y10. Z10. ;
N60 X10. Y10. Z10. ;
N70 (FANUC Series 16) ;
N80 X10. Y10. Z10. ;
N90 X10. Y10. Z10. ;
N100 X10. Y10. Z10. ;
N110 X10. Y10. Z10. ;
G05 P0 ;
MEM STRT MTN * * * 01 : 23 : 45 HPCC
PRGRM SUCCSV (OPRT)

468
19. FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE AD ALTA VELOCITA’



 Modi che possono Prima di specificare G05P10000, devono essere stabilite le seguenti
essere specificati condizioni modali. Se queste non sono stabilite, si ha l'allarme P/S N. 5012.
Codice G Significato

G13.1 Cancella l’interpolazione in coordinate polari

G15 Cancella il comando in coordinate polari

G40 Cancella la compensazione raggio utensile (sistemi M)

G40.1 Cancella il controllo della direzione normale (solo per


sistemi M)

G50 Cancella la scala

G50.1 Cancella l’immagine speculare programmabile

G64 Modo lavorazione normale

G69 Cancella la conversione delle coordinate

G80 Cancella i cicli fissi

G94 Avanzamento al minuto

G97 Cancella il controllo della velocità di taglio costante

M97 Cancella le macro di tipo interrupt

 Blocco singolo Il blocco G05P10000 non può essere eseguito nel modo blocco singolo.

 Seconda regolazione Le funzioni seconda regolazione della velocità di avanzamento e salto


della velocità di avanza- blocco opzionale non possono essere usate nel modo HPCC se queste
mento e salto blocco opzioni non sono fornite.
opzionale
 Comandi non validi I comandi di decelerazione dall’esterno, i comandi della velocità di
avanzamento programmati con il codice F–1 cifra e i comandi di
regolazione automatica della velocità sugli spigoli sono ignorati.

 MDI Nel modo HPCC, non può essere selezionato il modo MDI. Il
funzionamento in MDI è impossibile.

 Interblocco Nel modo HPCC, il modo interblocco (per asse e direzione) è disabilitato.

 Immagine speculare e Nel modo HPCC non cambiare mai il segnale esterno di immagine
blocco macchina speculare (segnale DI), l’immagine speculare da parametro e il blocco
macchina per asse.

 Immissione tipo calcola- Nel modo HPCC, l’immissione tipo calcolatrice (bit 0(DPI) del
trice parametro N. 3401 uguale a 1) è ignorata.

 Ripartenza del pro- Un programma contenente G05P10000 non può essere riavviato.
gramma

 Macroistruzioni Nel modo HPCC non possono essere specificate macroistruzioni.

469
19 FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE
AD ALTA VELOCITA’ PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

19.6 Questa funzione usa un processore RISC per il controllo di contornatura


ad alta precisione e permette di eseguire lavorazioni di alta precisione ad
CONTROLLO alta velocità senza richiedere l’installazione di hardware speciale.
CONTORNATURA AD Essa abilita l’accelerazione lineare prima dell’interpolazione con lettura
ALTA PRECISIONE in anticipo di un massimo di 15 blocchi. Questo da luogo ad
accelerazioni/decelerazioni graduali su più blocchi, oltre a permettere di
SEMPLICE (G05.1)
di eseguire lavorazioni ad alta velocità.

Formato
G05.1 Q_ ;

Q1 : Attivazione del modo controllo contornatura ad alta velocità


semplice
Q0 : Disattivazione del modo controllo contornatura ad alta velocità
semplice
Un blocco contenente G05.1 non può contenere altri comandi.
Il modo controllo contornatura ad alta velocità semplice viene cancel-
lato anche da un reset.

Spiegazioni
 Controllo guarda avanti Questa funzione richiede la funzione controllo contornatura ad alta
precisione semplice. Quando è selezionata la funzione controllo
contornatura ad alta precisione semplice, è possibile programmare il
comando che specifica il controllo guarda avanti (G08 P1).

 Prova a vuoto Quando viene invertito lo stato del segnale di prova a vuoto, da 0 a 1 o
da 1 a 0, la velocità di esecuzione del movimento viene aumentata o
diminuita fino alla velocità desiderata senza essere prima ridotta a zero.

 Arresto con Quando nel modo controllo contornatura semplice viene incontrato un
decelerazione blocco senza movimento o un codice G autocancellante come G04, il
movimento decelera e si ferma alla fine del blocco precedente.

 Specifiche Assi controllati


Voce Descrizione

Assi controllati Da 3 a 8

Assi controllati simulta- Fino 6


neamente

Nomi degli assi Assi base: Sempre X, Y e Z. Altri assi: U, V, W, A,


BoC

Incremento minimo di 0.001mm, 0.001 gradi, 0.0001 pollici


immissione

Incremento di immis- 0.0001mm, 0.0001 gradi, 0.00001 pollici


sione 1/10

470
19. FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE AD ALTA VELOCITA’

Funzioni di interpolazione
 Possibile
 Impossibile
Nome Descrizione
Posizionamento (G00)  (tipo interpolazione lineare)
Posizionamento unidirez. (G60) 
Arresto esatto (G09) 
Modo arresto esatto (G61) 
Modo maschiatura (G63) 
Riduzione velocità sugli spigoli 
(G62)
Interpolazione lineare (G01) 
Interpolazione circolare  (anche multiquadrante)
(G02,G03)
Interpolazione elicoidale  (Interpolazione circolare)+(fino a quat–
(G02,G03) tro assi in interpolazione lineare)
Con la funzione interpolazione elicoi-
dale possono essere specificati fino a
due assi lineari. Con la funzione inter-
polazione elicoidale B possono essere
specificati fino a quattro assi lineari. La
velocità di avanzamento specificata
deve tenere in considerazione anche il
movimento lungo l’asse elicoidale.
Interpolazione a spirale/interpola- 
zione conica (G02,G03)
Interpolazione involuta 
(G02.2,G03.2)
Interpolazione esponenziale 
(G02.3,G03.3)
Sosta (G04)  (In secondi o in giri)
Per specificare la sosta in numero di
giri, occorre che sia stata selezionata la
funzione filettatura/avanzamento sin-
crono.
Interpolazione in coordinate 
polari (G12.1,G13.1)
Interpolazione cilindrica (G07.1) 
Filettatura/avanzamento sincrono 
(G33)
Funzione di salto (G31)  *
Funzione di salto ad alta velocità  *
(G31)
Funzione di salto multipasso  *
(G31 Px)
Ritorno al punto di riferimento  *
(G28) Se il punto zero non è stabilito, si ha l’al-
larme P/S N. 90.
Controllo del ritorno al punto di  *
riferimento (G27)
Ritorno al secondo, terzo o  *
quarto punto di riferimento (G30)
Ritorno al punto di riferimento  *
flottante (G30.1)
Cicli fissi (G73 – G89)  *
Maschiatura rigida 

471
19 FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE
AD ALTA VELOCITA’ PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Nome Descrizione
Ritorno al punto iniziale (G98)  *
/Ritorno al punto R (G99) del
ciclo fisso
Controllo della direzione normale 
(G41.1,G42.1)
Ravvivatura continua 
Controllo avanzamento in profon- 
dità
Indexaggio tavola (G161) 
Ciclo di lavorazione ad alta velo- 
cità
Programmazione assoluta (G90)/ 
Programmazione incrementale
(G91)

Funzioni di avanzamento
 Possibile
 Impossibile
Nome Descrizione
Velocità rapida Fino a 240m/min (0.001mm)
Fino a 100m/min (0.0001mm)
Regolazione rapido F0, 25, 50, 100 %
Regolazione rapido in unità 0% – 100%
dell’1%
Avanzamento al minuto (G94) 
Avanzamento al giro (G95) 
Accelerazione/decelerazione a 
campana per il rapido
Acc/dec lineare prima dell’inter-  (Controllo guarda avanti fino a 15
polazione per l’avanzamento in blocchi)
lavoro
Regolazione avanzamento 0% – 254%
Seconda regolazione avanza- 
mento
comando avanzamento F1 cifra 
Avanzamento con l’inverso del 
tempo (G93)
Decelerazione dall’esterno 

Funzioni di compensazione utensile


 Possibile
 Impossibile
Nome Descrizione
Compensazione raggio utensile 
C (G40,G41,G42)
Compensazione lunghezza uten- 
sile (G43,G44,G49)

472
19. FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE AD ALTA VELOCITA’

Programmazione
 Possibile
 Impossibile
Nome Descrizione
Selezione del piano 
(G17,G18,G19)
Sistema di coordinate locali  *
(G52)
Sistema di coordinate del pezzo  *
(G54–G59)
(G54.1Pxx)
Sistema di coordinate del pezzo 
(G92)
Preselezione del sistema di coor-  *
dinate del pezzo (G92.1)
Macro di tipo interrupt 

Altro
 Possibile
 Impossibile
Nome Descrizione
Cycle start/Feed hold 
Prova a vuoto 
Blocco singolo 
Interblocco 
Blocco macchina  Quando cambia lo stato di un segnale
di blocco asse (MLK1 – MLK8), l’acce-
lerazione e la decelerazione non sono
eseguite per l’asse tenuto sotto il
blocco macchina.
Comandi control–in/control–out () 
Salto opzionale di blocco (/n: n è 
un numero)
Funzioni miscellanee (Mxxxx)  Sono emessi solo il segnale del codice
della funzione e il segnale strobe.
Funzione mandrino (Sxxxx) 
Funzione utensile (Txxxx)  Sono emessi solo il segnale del codice
della funzione e il segnale strobe.
Seconda funzione ausiliaria  Sono emessi solo il segnale del codice
(Bxxxx) della funzione e il segnale strobe.
Controllo sincrono semplice  Il controllo sincrono semplice non può
essere abilitato/disabilitato.
Ripartenza programma 
Funzione ritracciatura pro- 
gramma
Gestione vita utensili 
Macro executor 
(esecuzione macro)

473
19 FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE
AD ALTA VELOCITA’ PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Nome Descrizione
Funzionamento in MDI  Se G05.1 Q1 viene specificato nel
modo MDI, si ha l’allarme P/S N. 5113.
Quando è attivo il modo controllo con-
tornatura ad alta precisione semplice, il
modo operativo non può essere com-
mutato nel modo MDI.
Interventi manuali  Alla ripartenza dopo un intervento
manuale, deve essere ripristinata la
posizione nella quale l’intervento ha
avuto luogo. Se la posizione non viene
ripristinata, si ha l’allarme P/S N. 5114.

Le funzioni contrassegnate da un asterisco (*) non eseguono la lettura


anticipata di più blocchi (controllo guarda avanti).

Limitazioni
 Condizioni per prima di comandare G05.1 Q1, devono essere specificati i seguenti codici
l’attivazione del modo modali. Se questa condizione non è soddisfatta, si ha l’allarme P/S N.
controllo contornatura 5111.
ad alta precisione
semplice Codice G Descrizione

G00 Posizionamento
G01 Interpolazione lineare
G02 Interpolazione circolare oraria
G03 Interpolazione circolare antioraria
G13.1 cancella il modo interpolazione in coordinate
polari
G15 Cancella il comando in coordinate polari
G25 Disattiva il controllo dell’errore di velocità del
mandrino
G40 Cancella la compensazione raggio utensile
G40.1 Cancella il modo controllo direzione normale
G49 Cancella la compensazione lunghezza utensile
G50 Cancella la scala
G50.1 Cancella l’immagine speculare programmabile
G64 Modo lavorazione normale
G67 Cancella il richiamo macro modale
G69 Cancella la rotazione delle coordinate
G80 Cancella il ciclo fisso
G94 Avanzamento al minuto
G97 Cancella il controllo della velocità di taglio
costante
G160 Cancella la funzione di controllo dell’avanza-
mento in profondità

 Interruzione del Quando è attivo il modo controllo contornatura ad alta velocità semplice,
volantino l’interruzione del volantino è disabilitata.

474
19. FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE AD ALTA VELOCITA’

19.7 Durante la lavorazione ad alta velocità viene monitorato lo stato del


processo di distribuzione. Se il processo di distribuzione ha termine, al
FUNZIONE DI completamento del comando di lavorazione ad alta velocità vengono
MONITORAGGIO generati gli allarmi P/S N. 000 e 179 (in base all’impostazione del bit 7
DELLA FINE DEL (ITPDL) del parametro N. 7501).
PROCESSO DI
Questi allarmi P/S possono essere cancellati solo spegnendo il CNC.
DISTRIBUZIONE PER
IL COMANDO DI
LAVORAZIONE AD
ALTA VELOCITA’
(G05)

Spiegazioni
 Comandi di lavorazione Lavorazione ad alta velocità tramite la funzione buffer remoto ad alta
ad alta velocità velocità A, la funzione buffer remoto ad alta velocità B e la funzione ciclo
ad alta velocità con il comando G05.

 Fine del processo di Mancata esecuzione del normale processo di distribuzione in quanto
distribuzione questo eccede la capacità di elaborazione del CNC o perché i dati di
distribuzione trasmessi dall’host sono ritardati per qualche motivo
durante l’utilizzo delle funzioni di buffer remoto ad alta velocità A o B.
Numero Messaggio Significato

000 SPEGNERE IL CNC Durante la lavorazione ad alta velocità,


è terminato il processo di distribuzione.
Parametri relativi:
Velocità di trasmissione del buffer
remoto ((parametro
arametro N.
N 133)
179 ERRATA IMPOSTA- Numero di assi controllati durante la
ZIONE PARAMETRO lavorazione ad alta velocità (parametro
N. 7510 N. 7150)
Selezione asse ad alta velocità durante
la lavorazione ad alta velocità (bit 0 del
parametro N. 7510)

475
19 FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE
AD ALTA VELOCITA’ PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

19.8 La funzione interpolazione lineare ad alta velocità usa, per processare un


comando di movimento relativo a un asse controllato, non la normale
INTERPOLAZIONE interpolazione lineare, ma un’interpolazione lineare ad alta velocità.
LINEARE AD ALTA Questa funzione permette di eseguire ad alta velocità un programma
VELOCITA’ (G05) costituito da una serie di piccola entità.
Formato
G05 P2 ; Attiva il modo interpolazione lineare ad alta velocità
G05 P0 ; Cancella il modo interpolazione lineare ad alta velocità

Un blocco contenente G05 non deve contenere altri comandi.

Spiegazioni
 Modo interpolazione Il comando G05 P2; mette il sistema nel modo interpolazione lineare ad
lineare ad alta velocità alta velocità, modo nel quale viene eseguita l’interpolazione lineare ad
alta velocità. Il comando G05 P0; mette il sistema nel modo standard di
esecuzione del programma.
All’accensione, o nello stato di reset, il sistema è nel modo standard di
esecuzione del programma.
 Comandi programmabili I comandi che possono essere programmati nel modo interpolazione
nel modo interpolazione lineare ad alta velocità sono:
lineare ad alta velocità Comandi incrementali degli assi X/Y/Z/C, comando della velocità di
avanzamento, comando di fine del modo interpolazione lineare ad alta
velocità.
Nel modo interpolazione lineare ad alta velocità, i comandi non inclusi
nella seguente tabella vengono ignorati.
Indirizzo Descrizione

X–––.––– Comando incrementale asse X


Y–––.––– Comando incrementale asse Y
Z–––.––– Comando incrementale asse Z
C–––.––– Comando incrementale asse C
G05 P0 ; Fine del modo interpolazione lineare ad alta
velocità

 Comandi degli assi X, Y, Nel modo interpolazione lineare ad alta velocità, i comandi di movimento
Z, C sono sempre considerati come comandi incrementali, indipendentemente
dal modo G90/G91 attivo.
 Velocità di avanzamento Nel modo interpolazione lineare ad alta velocità è possibile specificare la
in lavoro velocità di avanzamento in lavoro. Se questa velocità non è specificata,
viene assunto il valore modale F.
Avanzamento Periodo di interpola- Periodo di interpola-
massimo zione: 8 msec zione: 4 msec
(IS–B, input metrico) 122848 mm/min 245696 mm/min
(IS–B, input in pollici) 12284.8 inch/min 24569.6 inch/nim
(IS–C, input metrico) 12284 mm/min 24569 mm/min
(IS–C, input in pollici) 1228.48 inch/min 2456.96 inch/min
(Avanzamento massimo) =
8
122848  (IS–B, input metrico)
(periodo di interpolazione)

476
19. FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE AD ALTA VELOCITA’

Periodo di interpola- Periodo di interpola-


Avanzamento minimo zione: 8 msec zione: 4 msec
(IS–B, input metrico) 4 mm/min 8 mm/min
(IS–B, input in pollici) 0.38 inch/min 0.76 inch/mim
(IS–C, input metrico) 4 mm/min 8 mm/min
(IS–C, input in pollici) 0.38 inch/min 0.76 inch/min
(Avanzamento minimo) =
8
4 (IS–B, input metrico)
(Periodo di interpolazione)

 Periodo di interpolazione Nel modo interpolazione lineare ad alta velocità è possibile selezionare
il periodo di interpolazione del CNC. La velocità e la precisione della
lavorazione aumentano con il diminuire del periodo di interpolazione.
bit IT2, IT1 e IT0 (bit 6, 5 e 4 del parametro 7501)
IT2 IT1 IT0 Periodo di interpolazione

0 0 0 8 msec nel modo interpolazione lineare a.v.


0 1 0 4 msec nel modo interpolazione lineare a.v.
0 0 1 2 msec nel modo interpolazione lineare a.v.
0 1 1 1 msec nel modo interpolazione lineare a.v.
1 1 1 0.5 msec nel modo interpolazione lineare a.v.

Limitazioni
 Assi controllati Possono essere controllati fino a quattro assi. I nomi degli assi controllati
sono X, Y, Z e C. Qualsiasi altro nome asse è ignorato. Specificare X,
Y, Z e infine C con il parametro di definizione del nome asse 1020.

 Interpolazione abilitata E’ possibile eseguire solo l’interpolazione lineare. L’interpolazione


circolare e le altre funzioni di interpolazione non possono essere eseguite.

 Comandi assoluti I movimenti non possono essere specificati con comandi assoluti. Il
valore di un comando di movimento è sempre considerato come
incrementale, indipendentemente dal modo G90/G91 selezionato.

 Avanzamento al giro Non è possibile specificare l’avanzamento al giro. Viene sempre assunto
il modo avanzamento al minuto, indipendentemente dal modo G94/G95
selezionato.

 Compensazione raggio I comandi di interpolazione lineare ad alta velocità non possono essere
utensile specificati nel modo compensazione raggio utensile (G41/G42). Se il
comando di inizio dell’interpolazione lineare ad alta velocità viene
specificato nel modo compensazione raggio utensile, si ha l’allarme P/S
178.

 Modi relativi al sistema I comandi di interpolazione lineare ad alta velocità non possono essere
di coordinate specificati nel modo interpolazione in coordinate polari (G12.1), nel
modo scala (G51), o nel modo rotazione del sistema di coordinate.

477
19 FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE
AD ALTA VELOCITA’ PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Funzionamento in blocco Nel modo interpolazione lineare ad alta velocità il funzionamento in


singolo blocco singolo è disabilitato.
:
G05 P2 ;
X10 Z20 F1000 ;
:
: Trattati come un solo blocco
:
Y30 ;
G05 P0 ;
:
 Feed hold Nel modo interpolazione lineare ad alta velocità feed hold è disabilitato.
 Regolazione della La regolazione della velocità di avanzamento è abilitata. A causa del
velocità di avanzamento buffer intermedio fra l’elaborazione dell’interpolazione lineare ad alta
velocità e l’elaborazione del comando di movimento, la regolazione è
applicata con un breve ritardo rispetto all’attivazione del segnale di
regolazione.
 Velocità massima di Nel modo interpolazione lineare ad alta velocità, la specifica della
avanzamento per velocità massima di avanzamento per ciascun asse (parametro 1430) non
ciascun asse è valida. E’ invece valida la velocità massima di avanzamento per tutti gli
assi (parametro 1422).
 Macroistruzioni/salto Nel modo interpolazione lineare ad alta velocità non è possibile usare né
blocco opzionale variabili macro né macroistruzioni. Se si tenta di usarle, si ha l’allarme
P/S N. 009. L’allarme P/S N. 009 si ha anche se è specificato il codice di
salto blocco (/).
 Commenti Non è possibile specificare commenti.
 Codici G Se nel modo interpolazione lineare ad alta velocità viene specificato un
codice G diverso da G05 P0, si ha l’allarme P/S N. 010.

Esempio <Esempio di programma>


Programma pezzo
O0001 ;
G00 X0 Y0 Z0 ;
: Modo standard
:
: Comando di attivazione del
G05 P2 ; modo interpolazione lineare ad
X10 Y20 F1000 ; alta velocità
X5 Y6 Z7 ;
Modo interpolazione lineare ad
:
alta velocità
:
:
G05 P0 ; Comando di fine del modo
G00 DDD ; interpolazione lineare ad alta
: velocità
: Modo standard
:
M02 ;
%

478
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI

20 FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI

479
20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

20.1 Tramite un segnale proveniente dalla macchina, è possibile la


commutazione tra funzionamento sincrono e funzionamento normale per
CONTROLLO due o più specifici assi.
SINCRONO Il controllo sincrono può essere eseguito per un massimo di quattro coppie
SEMPLICE di assi per la serie 16, o per un massimo di tre coppie di assi per la serie
18, in base all’impostazione del parametro N. 8311.
Su una macchina che dispone di due tavole controllate indipendentemente
da due diversi assi controllati, sono possibili le seguenti operazioni. Nella
descrizione che segue, le due tavole sono controllate indipendentemente
dagli assi Y e V. Qualora i nomi degli assi fossero diversi, eseguire le
opportune sostituzioni.

Y V

      
       




 
  

 

 Controllo sincrono Questo modo si usa per la lavorazione di un pezzo di grandi dimensioni che
occupa ambedue le tavole.
In questo modo, è possibile far muovere un asse in sincronia con il
movimento dell'altro asse, in base ai comandi programmati.
Nel controllo sincrono, l'asse per il quale viene specificato il comando di
movimento è l'asse principale, mentre l'asse che si muove in sincronia con
l'asse principale è l'asse asservito.
Se, per esempio, l'asse principale è l'asse Y e l'asse asservito è l'asse V, l'asse
Y e l'asse V si muoveranno in modo sincrono in base ai comandi Yyyyy
programmati per l'asse Y.
Il controllo sincrono invia i comandi di movimento specificati per l'asse
principale ai motori dell'asse principale e dell'asse asservito. Non vengono
eseguite compensazioni volte a minimizzare l'errore di posizione dell'asse
asservito, che viene costantemente rilevato. Gli allarmi corrispondenti non
sono indicati.
Il controllo sincrono può essere applicato alle operazioni automatiche e alle
operazioni manuali come l'avanzamento in JOG, l'avanzamento tramite
volantino e l'avanzamento incrementale, ma non è possibile durante il
ritorno manuale al punto di riferimento.

480
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI

 Controllo normale Questo modo operativo si usa per lavorare separatamente un pezzo su
ciascuna tavola. Questo controllo è il controllo normale del CNC. I
movimenti dell'asse principale e dell'asse asservito si comandano
specificando separatamente gli indirizzi dei due assi (Y e V). Lo stesso
blocco può contenere comandi di movimento per entrambi gli assi.
(1) L'asse Y si muove normalmente in seguito al comando Yyyyy"
specificato per l'asse principale.
(2) L'asse V si muove normalmente in seguito al comando Vvvvv"
specificato per l'asse asservito.
(3) Quando viene comandato Yyyyy Vvvvv", gli assi Y e V si muovono
simultaneamente.
Il funzionamento automatico e il funzionamento manuale sono quelli
normali del CNC.

 Commutazione fra Per il metodo di commutazione fra controllo sincrono e controllo normale,
controllo sincrono e consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
controllo normale
 Ritorno automatico al Nel ritorno automatico al punto di riferimento (G28) e nel ritorno al
punto di riferimento secondo, terzo e quarto punto di riferimento (G30) durante il controllo
sincrono, l'asse V esegue gli stessi movimenti dell'asse Y.
Se al completamento dell'operazione di ritorno l'asse V è posizionato sul
punto di riferimento si alzano contemporaneamente i segnali del
completamento del ritorno al punto di riferimento degli assi V e Y.
Di regola, comandare G28 e G30 nel controllo normale.

 Controllo del ritorno al Nel controllo del ritorno automatico al punto di riferimento (G27) durante
punto di riferimento il controllo sincrono, l'asse V esegue gli stessi movimenti dell'asse Y.
Se le posizioni raggiunte dagli assi Y e V sono i rispettivi punti di
riferimento, si alzano i segnali del completamento del ritorno al punto di
riferimento, se non lo sono, si verifica un allarme. Di regola, comandare
G27 durante il controllo normale.

 Comandi di movimento Quando nel modo controllo sincrono viene specificato un comando
dell’asse asservito dell'asse asservito, si ha l'allarme P/S N. 213.

 Asse principale e asse L'asse principale si stabilisce con il parametro N. 8301. L'asse asservito è
asservito selezionato da un segnale esterno.

 Visualizzazione della La visualizzazione della velocità reale dell'asse asservito può essere
velocità reale per il solo soppressa mettendo a 1 il bit 7 (SYCCF) del parametro N. 3105.
asse principale

481
20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01



 Impostazione del sistema Nel modo sincrono, i blocchi senza movimento, come l'impostazione del
di coordinate sistema di coordinate del pezzo con G92 o l'impostazione del sistema di
coordinate locali con G52, ecc., devono specificare l'asse Y, programmando
il comando Yyyyy per l'asse principale.

 Decelerazione comandata Durante il controllo sincrono, per la decelerazione comandata dall'esterno,


dall’esterno, interblocco l'interblocco, il blocco macchina, ecc., sono validi solo i segnali dell'asse
e blocco macchina principale. I segnali dell'asse asservito sono ignorati.

 Compensazione errore La compensazione dell'errore di passo e la compensazione del gioco


passo vengono eseguite indipendentemente per l'asse principale e per l'asse
asservito.

 Assoluto in manuale Durante il funzionamento sincrono mettere ON il commutatore


dell'assoluto in manuale (ABS=1). Se questo commutatore è OFF, il
movimento dell'asse asservito può non essere corretto.

 Controllo dell’errore di La differenza fra gli errori di posizione del servo dell'asse principale e
sincronizzazione tramite dell'asse asservito è costantemente controllata. Se questa differenza eccede
l’errore di posizione il limite stabilito tramite un parametro, si ha l'allarme P/S N. 213.

 Controllo dell’errore di La differenza fra le coordinate di macchina della posizione dell'asse


sincronizzazione tramite principale e dell'asse asservito è costantemente controllata. Se questa
le coordinate di macchina differenza eccede il limite stabilito tramite un parametro, si ha l'allarme P/S
N. 407.

 Sincronizzazione All'accensione, vengono inviati all'asse asservito gli impulsi di


compensazione necessari per far coincidere le posizioni di macchina
dell'asse principale e dell'asse asservito. (Questo è possibile solo se è
utilizzato un trasduttore di posizione assoluto.)

 Compensazione del fuori La compensazione del fuori sincronismo (monitoraggio della differenza fra
sincronismo gli errori di posizione dell'asse principale e dell'asse asservito e
compensazione del motore dell'asse asservito per ridurre la differenza) non
è eseguita.

 Ritorno manuale al punto Se il ritorno manuale al punto di riferimento viene eseguito nel modo
di riferimento sincrono, il movimento dell'asse principale e il movimento dell'asse
asservito sono sincronizzati fino al completamento della decelerazione.
Poi, la rilevazione della griglia è eseguita indipendentemente.

482
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI

20.2 La funzione di roll–over evita l’overflow delle coordinate dell’asse


rotativo. Questa funzione si abilita mettendo a 1 il bit 0(ROAx) del
ROLL–OVER parametro N. 1008.
DELL’ASSE
ROTATIVO

Spiegazioni Con un comando incrementale, l'utensile esegue un movimento di entità


pari all'angolo specificato nel comando. Con un comando assoluto, le
coordinate del punto finale sono determinate sulla base del valore
assegnato al parametro N. 1260 (entità del movimento al giro) e vengono
ridotte entro l'angolo corrispondente a un giro. Il parametro RABx (N.
1008#1) specifica se la direzione del movimento dell'asse rotativo è
determinata dal segno del comando o è determinata dal percorso più breve
verso il punto finale. I valori visualizzati per le coordinate relative sono
mantenuti entro l'angolo corrispondente ad un giro quando il bit 2(RRLx)
del parametro N. 1008 è 1.

Esempi Assumiamo che l'asse A sia l'asse rotativo e che l'entità del movimento al
giro specificata sia 360.000 (parametro N. 1260 = 360000). Quando il
seguente programma viene eseguito usando la funzione di roll-over
dell'asse rotativo, l'asse si muove come è indicato qui sotto.
Numero di Entità effet- Coordinata assoluta alla
G90 A0 ; sequenza tiva del fine del movimento
movimento

N1 G90 A–150.0 ; N1 –150 210


N2 G90 A540.0 ; N2 –30 180
N3 G90 A–620.0 ; N3 –80 100
N4 G91 A380.0 ; N4 +380 120
N5 G91 A–840.0 ; N5 –840 0

Coordinata –0°
–720° –360° 360°
Relativa

Coordinata
assoluta –0° –0° –0° –0°

210°(Assoluto)
N1
180°
N2
100°
N3
120°
N4
N5

NOTA
Questa funzione non può essere usata insieme alla
funzione di indexaggio della tavola rotante.

483
20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

20.3 E’ possibile ritirare l’utensile dal pezzo per sostituire l’utensile stesso se
è danneggiato o per controllare lo stato della lavorazione. L’utensile può
RITIRO E poi essere riportato a contatto con il pezzo per riprendere la lavorazione.
RIPRISTINO L’operazione di ritiro e ripristino dell’utensile è costituita dai seguenti
DELL’UTENSILE quattro passi:
(G10.6)  Ritiro
L'utensile viene ritirato a una posizione predefinita agendo sull'apposito
commutatore.
 Allontanamento
L'utensile viene portato manualmente nella posizione di cambio utensile.
 Ritorno
L'utensile ritorna alla posizione di ritiro
 Riposizionamento
L'utensile ritorna alla posizione di interruzione della lavorazione.
Per i dettagli operativi vedere la sezione III-4.10.

: Posizione in cui viene premuto il pulsante RITIRO UTENSILE

: Posizione programmata

:Posizione alla quale viene ritirato manualmente l’utensile

: Percorso di ritiro

: Operazione manuale
(percorso di allontanamento)

: Percorso di ritorno

: Riposizionamento Z

 Specificare l'asse e l'entità del movimento di ritiro nel seguente formato.

Specificare l’entità del ritiro con il comando G10.6.


G10.6 IP_ ;
IP_ : Nel modo incrementale, l’entità del movimento di ritiro;
nel modo assoluto, la posizione finale del movimento di ritiro.
Una volta specificata, l’entità del ritiro rimane valida finché non
viene eseguito un altro comando G10.6. Per cancellare il ritiro,
specificare:
G10.6 ; (Questo blocco non deve contenere altri comandi.)

484
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI

 

 Ritiro Quando sul pannello dell'operatore viene premuto il pulsante RITIRO


UTENSILE durante il funzionamento automatico o nello stato di arresto
del funzionamento automatico, l'utensile si ritira dal pezzo per la distanza
specificata dal programma. La posizione finale di questa operazione è la
posizione di ritiro. Quando il ritiro dell'utensile è completato, sul pannello
dell'operatore si accende la spia POSIZIONE DI RITIRO.
Se il pulsante RITIRO UTENSILE viene premuto durante l'esecuzione di
un blocco nel modo di funzionamento automatico, l'esecuzione del blocco
viene sospesa immediatamente e viene eseguito il ritiro. Completato il
ritiro, la macchina va nello stato di sospensione del ciclo automatico. In
questo stato, l'utensile può essere mosso manualmente.
La distanza e la direzione di ritiro devono essere specificate dal
programma. Se il programma non specifica questi valori, il ritiro non ha
luogo.
Quando il pulsante RITIRO UTENSILE viene premuto durante un
arresto o una sospensione del ciclo automatico, viene eseguito il ritiro. Poi,
la macchina torna nello stato di arresto o sospensione del ciclo automatico.
Quando viene premuto il pulsante RITIRO UTENSILE, la macchina va
nello stato di ritrazione dell'utensile e sul pannello dell'operatore si
accende la spia UTENSILE IN RITIRO.

 Allontanamento Quando è stabilito il modo manuale l'utensile può essere mosso in manuale
(Avanzamento manuale continuo o avanzamento manuale con volantino)
per la sua sostituzione o per eseguire la misura del pezzo (jog, avanzamento
manuale incrementale, avanzamento manuale tramite volantino). Questa
operazione si chiama allontanamento". Il percorso seguito dall'utensile
durante l'allontanamento viene memorizzato automaticamente dal CNC.

 Ritorno Quando viene ripreso il modo di funzionamento in automatico e sul


pannello dell'operatore viene premuto il pulsante RITORNO UTENSILE,
il CNC riporta automaticamente l'utensile sulla posizione di ritiro
rifacendo all'indietro il percorso del movimento manuale. Questa
operazione si dice ritorno. Quando l'utensile raggiunge la posizione di
ritrazione, si accende la spia POSIZIONE DI RITIRO.

 Riposizionamento Quando, con l'utensile nella posizione di ritiro, viene premuto il pulsante
cycle start, l'utensile viene portato nella posizione in cui era stato premuto il
pulsante RITIRO UTENSILE. Questa operazione si dice
riposizionamento. Completato il riposizionamento, la spia UTENSILE IN
RITIRO si spegne, per indicare la fine del modo ritiro utensile. Le
operazioni successive sono diverse, a seconda dello stato del
funzionamento automatico nel momento in cui la macchina è entrata nel
modo ritiro utensile.
(1) Se la macchina era entrata nel modo ritiro utensile durante il ciclo
automatico, il ciclo, che era stato sospeso, viene ripreso al termine del
riposizionamento.
(2) Se la macchina era entrata nel modo ritiro utensile durante un arresto o
una sospensione del ciclo automatico, completato il riposizionamento,
la macchina torna a questi modi. Quando viene nuovamente premuto
cycle start, il ciclo automatico riparte.

485
20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01



 Offset Se l'origine, i valori di preset o l'offset dello zero pezzo (o l'offset esterno
dello zero pezzo) vengono cambiati dopo la specifica del ritiro dell'utensile
con G10.6 nel modo assoluto, la variazione non si riflette nella posizione di
ritiro. Dopo aver eseguito queste variazioni, specificare di nuovo la
posizione di ritiro con G10.6.
Quando l'utensile è danneggiato, il funzionamento automatico può essere
interrotto con una operazione di ritiro e ripristino dell'utensile allo scopo di
sostituirlo. Se dopo la sostituzione l'entità della correzione utensile cambia,
quando il funzionamento riprende dal punto iniziale o da un altro punto del
blocco interrotto, la variazione è ignorata.

 Blocco macchina, imma- Quando si muove l'utensile in manuale nel modo ritiro utensile, non usare il
gine speculare e scala blocco macchina, l'immagine speculare o la funzione di scala.

 Filettatura Le operazioni di ritiro e ripristino dell'utensile non possono essere eseguite


durante la filettatura.

 Cicli fissi di foratura Le operazioni di ritiro e ripristino dell'utensile non possono essere eseguite
durante un ciclo fisso di foratura.

 Reset Dopo un reset, i dati di ritiro specificati con G10.6 sono cancellati. Questi
dati devono essere nuovamente specificati.

 Comando di ritiro La funzione di ritiro e ripristino dell'utensile è abilitata anche se non viene
specificato il comando di ritiro. In questo caso, il ritiro e il riposizionamento
non sono eseguiti.

DIFFIDA
L'asse di ritiro e l'entità del ritiro devono essere cambiati con
G10.6 in un blocco appropriato, in base alla figura del
pezzo. La distanza di ritiro deve essere specificata con
molta cura, poiché una distanza di ritiro errata può
danneggiare l'utensile, il pezzo o la macchina.

486
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI

20.4 Quando un solo motore non è in grado di generare la coppia sufficiente


per azionare una tavola di grandi dimensioni, per il movimento di un asse
CONTROLLO possono essere usati due motori.
TANDEM Il posizionamento è effettuato solo dal motore principale. Il motore
sussidiario si usa solo per generare la coppia richiesta. Con questa
funzione è possibile raddoppiare la coppia generata.

Motore
Tavola principale

Vite a sfere
Motore
sussidiario

  
   



In generale, il CNC vede il controllo tandem come eseguito per un solo asse.
Però, per la gestione dei parametri dei servo e per il monitoraggio degli
allarmi dei servo, il controllo tandem è visto come eseguito per due assi. Per
i dettagli, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.

487
20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

20.5 Quando l’angolo formato da due assi è diverso da 90_, questa funzione
controlla la distanza percorsa lungo ciascun asse (asse inclinato e asse
CONTROLLO perpendicolare) in base all’angolo di inclinazione. Con la normale
DELL’ASSE INCLINATO funzione di controllo dell’asse inclinato, l’asse Y è sempre trattato come
/CONTROLLO asse inclinato e l’asse Z è sempre trattato come asse perpendicolare. Con
il controllo B dell’asse inclinato, invece, la specifica dell’asse inclinato
DELL’ASSE INCLINATO
e dell’asse perpendicolare è arbitraria e si realizza tramite parametri.
B Quando viene scritto, un programma assume che i due assi formino un
angolo retto. Però, l’entità effettiva del movimento viene controllata in
base all’angolo di inclinazione.

+Y Sistema di coordinate usato dal programma

+Y Sistema di coordinate reale


(asse inclinato)
θ

+Z (asse perpendicolare)

θ : Angolo di inclinazione

Spiegazioni Se Y è l’asse inclinato e Z è l’asse perpendicolare, l’entità del movimento


lungo ciascun asse viene controllata in base alle seguenti formule.
La distanza percorsa lungo l’asse Y è determinata da:
Ya=Yp/cosθ
La distanza percorsa lungo l'asse Z viene corretta per
l'inclinazione dell'asse Y ed è determinata da:
Za=Zp–Yp*tanθ
La componente Y della velocità di avanzamento è determinata da:
Fa=Fp/cosθ
Ya, Za, Fa : Distanza e velocità effettive
Yp, Zp, Fp : Distanza e velocità programmate

   

 Gli assi, inclinato e perpendicolare, ai quali viene applicato il controllo


dell’asse inclinato devono essere preventivamente specificati usando i
parametri N. 8211 e 8212.
Il parametro AAC (N. 8200#0) abilita o disabilita la funzione di controllo
dell’asse inclinato. S questa funzione è abilitata, la distanza percorsa
lungo ciascun asse viene controllata in base all’angolo di inclinazione (N.
8210).
Il parametro AZR (N. 8200#2) abilita il ritorno manuale al punto di
riferimento dell’asse inclinato con un movimento del solo asse inclinato.

 Disabilitazione della Se il segnale di disabilitazione del controllo asse inclinato/perpendicolare


funzione per l’asse NOZAGC viene messo a 1, la funzione di controllo dell’asse inclinato
normale agisce solo sull’asse inclinato. In questo caso, la coordinata dell’asse
inclinato viene convertita in una coordinata nel sistema di coordinate
inclinato, senza influenzare i comandi di movimento dell’asse normale.

488
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI

D Visualizzazione della La posizione assoluta e la posizione relativa sono indicate nel sistema di
posizione (assoluta e coordinate cartesiane programmato.
relativa)

D Visualizzazione della La posizione di macchina è indicata nel sistema di coordinate della


posizione di macchina macchina considerando il movimento effettivo in base all’angolo di
inclinazione. Se viene eseguita la conversione pollici/millimetri, la
posizione indicata è quella risultante dall’applicazione della conversione
al risultato del calcolo relativo all’inclinazione dell’asse.

DIFFIDA
1 Dopo aver impostato i parametri del controllo dell’asse
inclinato eseguire sempre il ritorno manuale al punto di
riferimento.
2 Se il bit 2 (AZK) del parametro N. 8200 è 0: il ritorno manuale
al punto di riferimento dell’asse inclinato provoca un
movimento dell’asse perpendicolare, dopo aver eseguito il
ritorno manuale al punto di riferimento dell’asse inclinato
eseguire sempre il ritorno manuale al punto di riferimento
dell’asse perpendicolare.
3 Dopo un movimento dell’utensile lungo l’asse inclinato con
il segnale NOZAGC (disabilitazione del controllo asse
inclinato/perpendicolare) messo a 1, deve sempre essere
eseguito il ritorno manuale al punto di riferimento.
4 Prima di eseguire un movimento manuale simultaneo
dell’utensile lungo gli assi inclinato e perpendicolare
mettere il segnale NOZAGC (disabilitazione del controllo
asse inclinato/perpendicolare) a 1.

NOTA
1 Nel caso del controllo dell’asse inclinato B, se per ambedue
i parametri N. 8211 e 8212 viene specificato lo stesso
valore, o se per uno o l’altro di questi parametri viene
specificato un valore fuori dai limiti, l’asse inclinato e l’asse
perpendicolare saranno i seguenti:
Asse inclinato: Secondo asse
Asse perpendicolare: Terzo asse
2 Se l’angolo di inclinazione è troppo vicino a 0_ o a 90_,
può verificarsi un errore. (L’angolo deve essere entro
l’intervallo 20_ – 60_.)
3 Prima di effettuare il controllo del ritorno al punto di
riferimento (G27) per l’asse perpendicolare, eseguire
sempre un ritorno al punto di riferimento dell’asse inclinato.

489
20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

20.6 La funzione di oscillazione può essere usata per rettificare la superficie


laterale di un pezzo. Tramite questa funzione l’asse con la mola (asse di
FUNZIONE DI rettifica) si muove verticalmente durante l’esecuzione di un programma
OSCILLAZIONE (G80, di contornatura lungo gli altri assi.
G81.1) Per le operazioni di rettifica con oscillazione è supportata una funzione
di compensazione del ritardo del servo. Durante il movimento verticale
ad alta velocità dell’asse di rettifica, si verificano un ritardo del servo e
un ritardo di accelerazione/decelerazione. Questi ritardi impediscono
all’utensile di raggiungere la posizione specificata. La compensazione del
ritardo del servo compensa l’eventuale errore aumentando la velocità di
avanzamento. In questo modo, la rettifica può essere eseguita fino a un
punto molto vicino alla posizione specificata.
Esistono due tipi di funzione di oscillazione: quella specificata dal
programma e quella attivata da un segnale in ingresso. Per i dettagli sulla
funzione di oscillazione attivata tramite un segnale esterno, consultare il
manuale del costruttore della macchina utensile.

Formato

G81.1 Z__ Q__ R__ F__ ;


Z : Punto morto superiore
(Per un asse diverso dall’asse Z specificare il corrispondente
indirizzo asse.)
Q : Distanza fra il punto morto superiore e il punto morto
inferiore (Specificare questa distanza con un valore
incrementale, rispetto al punto morto superiore.)
R : Distanza fra il punto morto superiore e il punto R
(Specificare questa distanza con un valore incrementale,
rispetto al punto morto superiore.)
F : Velocità di avanzamento per la funzione di oscillazione
G80; Cancella la funzione di oscillazione

Spiegazioni
 Oscillazione attivata da Prima di iniziare l’oscillazione, è necessario specificare l’asse di
un segnale in ingresso oscillazione, la posizione di riferimento, il punto morto superiore, il punto
morto inferiore e la velocità di avanzamento in oscillazione usando lo
schermo parametri (o lo schermo dei dati di oscillazione).
Per i dettagli consultare il manuale del costruttore della macchina
utensile.
 Velocità di avanzamento L’utensile va dal punto di partenza dell’oscillazione al punto R con un
in oscillazione (velocità movimento rapido (velocità specificata con il parametro N. 1420).
di avanzamento del La regolazione della velocità di avanzamento può essere abilitata per la
movimento sul punto R) normale velocità in rapido o per la velocità di avanzamento in
oscillazione, la cui selezione si opera impostando il bit 0 (CPRPD) del
parametro N. 8360.
Quando viene regolata la velocità di avanzamento in oscillazione, i valori
da 110% a 150% sono limitati a 100%.

 Velocità di avanzamento Fra il punto R, raggiunto all’inizio dell’oscillazione, e il punto nel quale
in oscillazione (velocità l’oscillazione viene cancellata, l’utensile si muove alla velocità di
di avanzamento dal avanzamento in oscillazione (specificata con il parametro N. 8374).
punto R in poi)
490
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI

La velocità di avanzamento in oscillazione è limitata alla velocità


massima di avanzamento in oscillazione (specificata con il parametro N.
8375). Se la velocità di avanzamento in oscillazione specificata è
maggiore della velocità massima stabilita con il parametro, viene assunta
quest’ultima.
La velocità di avanzamento può essere regolata nell’intervallo 0% – 150%
tramite il corrispondente segnale di regolazione.
 Impostazione dei dati di Impostare i seguenti dati:
oscillazione  Asse di oscillazione: Parametro N.8370
 Punto di riferimento (punto R): Parametro N.8371
 Punto morto superiore: Parametro N.8372
 Punto morto inferiore: Parametro N.8373
 Velocità di avanzamento in oscillazione: Parametro N.8374
 Velocità massima di avanzamento in oscillazione: Parametro N.8375
Tutti questi dati, salvo l’asse di oscillazione e la velocità massima di
avanzamento in oscillazione, possono essere impostati sullo schermo dei
dati di oscillazione.
Per i dettagli relativi all’impostazione dei dati sullo schermo dei dati di
oscillazione fare riferimento alla sezione III–11.4.13, Visualizzazione e
impostazione dei dati di oscillazione.
 Comportamento della Quando vengono modificati il punto morto superiore o il punto morto
funzione di oscillazione inferiore durante l’esecuzione dell’oscillazione, l’utensile va nella
dopo una variazione del posizione specificata dal dato precedente. Poi l’oscillazione continua con
punto morto superiore o il nuovo dato.
del punto morto inferiore Durante l’esecuzione dell’oscillazione, i dati possono essere modificati
solo sullo schermo dei dati di oscillazione. La variazione dei dati eseguita
sullo schermo parametri, non ha effetti sull’oscillazione in esecuzione.
Quando inizia il movimento in base ai nuovi dati, la funzione di
compensazione del ritardo del servo mette fine alla compensazione per i
vecchi dati e inizia la compensazione per i nuovi dati.
Il seguito descrive le operazioni eseguite dopo la variazione dei dati.
(1) Quando viene cambiato il punto morto superiore durante il movimento
dal punto morto superiore al punto morto inferiore

Nuovo punto morto superiore

Punto morto superiore precedente

Punto morto inferiore precedente

L’utensile raggiunge il punto morto inferiore, poi va sul nuovo punto


morto superiore.
Alla fine del movimento sul punto morto inferiore, la precedente
compensazione del ritardo del servo viene azzerata, poi la
compensazione del ritardo del servo viene eseguita in base al nuovo
dato.

491
20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

(2) Quando viene cambiato il punto morto inferiore durante il movimento


dal punto morto superiore al punto morto inferiore

Punto morto superiore precedente

Nuovo punto morto inferiore

Punto morto inferiore precedente

L’utensile raggiunge il punto morto inferiore precedente, va sul punto


morto superiore, poi va sul nuovo punto morto inferiore.
Alla fine del movimento sul punto morto superiore, la compensazione
del ritardo del servo viene azzerata, poi essa viene eseguita in base al
nuovo dato.
(3) Quando viene cambiato il punto morto superiore durante il movimento
dal punto morto inferiore al punto morto superiore

Nuovo punto morto superiore

Punto morto superiore precedente

Punto morto inferiore precedente

L’utensile raggiunge il precedente punto morto superiore, va sul punto


morto inferiore, poi va sul nuovo punto morto superiore.
Alla fine del movimento sul punto morto inferiore, la compensazione
del ritardo del servo viene azzerata, poi essa viene eseguita in base al
nuovo dato.
(4) Quando viene cambiato il punto morto inferiore durante il movimento
dal punto morto inferiore al punto morto superiore.

Punto morto superiore precedente

Punto morto inferiore precedente

Nuovo punto morto inferiore

L’utensile raggiunge il punto morto superiore, poi va sul nuovo punto


morto inferiore.
Alla fine del movimento sul punto morto superiore, la compensazione
del ritardo del servo viene azzerata, poi essa viene eseguita in base al
nuovo dato.

492
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI

 Funzione di Quando l’asse di rettifica si muove ad alta velocità, si verificano un ritardo


compensazione del del servo e un ritardo di accelerazione/decelerazione. Questi ritardi
ritardo del servo impediscono all’utensile di raggiungere la posizione specificata. L’unità
di controllo misura la differenza fra la posizione specificata e la posizione
reale dell’utensile, compensando automaticamente l’errore. La
compensazione viene eseguita sommando all’entità del movimento
determinata dalla distanza fra il punto morto superiore e il punto morto
inferiore un valore appropriato. Quando viene specificato un comando di
oscillazione, la velocità di avanzamento viene determinata in modo che
il numero di operazioni per unità di tempo sia uguale al numero
specificato. Quando, dopo l’inizio dell’oscillazione, la differenza fra
l’errore al punto morto superiore e l’errore al punto morto inferiore è
minore del valore assegnato al parametro N. 8377, l’unità di controllo
esegue la compensazione.
Quando viene applicata la compensazione, l’asse di oscillazione supera
il punto morto superiore e il punto morto inferiore specificati e la velocità
di oscillazione aumenta gradualmente.
Quando la differenza fra la posizione reale della macchina e la posizione
specificata scende al di sotto della tolleranza prestabilita (parametro N.
1826), l’unità di controllo smette di applicare la compensazione e
l’utensile continua a muoversi alla velocità di avanzamento corrente.
Il parametro N. 8376 permette di specificare un coefficiente per l’entità
della compensazione dell’errore generato dal ritardo del servo durante
l’oscillazione e dal ritardo di accelerazione/decelerazione.

Punto R

Punto morto superiore


L2 L4 L6

L1 L3 L5
Punto morto inferiore

Tempo

Errore di posizione al punto morto superiore: L2, L4, L6


Errore di posizione al punto morto inferiore: L1, L3, L5
La compensazione inizia quando:
| L3 – L2 | < (parametro N. 8377)
Quando è soddisfatta la seguente condizione, la compensazione non viene più applicata e il
movimento dell’utensile continua alla velocità di avanzamento corrente:
| L6 | < tolleranza prestabilita (parametro N. 1826)

493
20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Commutazione del modo Se il modo viene commutato durante l’oscillazione, questo non si ferma.
durante l’oscillazione Nel modo manuale, l’asse di oscillazione non può essere mosso
manualmente. Esso può, tuttavia, essere mosso manualmente per mezzo
dell’interrupt manuale.
 Reset durante Se durante l’oscillazione viene eseguito un reset, l’utensile va
l’oscillazione immediatamente sul punto R, poi il modo oscillazione viene cancellato.
Se durante l’oscillazione si hanno un arresto in emergenza o un allarme
asse, il modo oscillazione viene cancellato e l’utensile si arresta
immediatamente.
 Arresto dell’oscillazione La seguente tabella elenca le operazioni e i comandi che possono essere
usati per fermare l’oscillazione, le corrispondenti posizioni di arresto e le
operazioni eseguite dopo l’arresto dell’oscillazione.
Operazione o Operazione dopo
Posizione di arresto
comando l’arresto
Il modo oscillazione
G80 Punto R
è cancellato
L’utensile va sul punto morto Il modo oscillazione
CHPST: ”0”
inferiore, poi ritorna al punto R. è cancellato
Il modo oscillazione
*CHLD: ”0” Punto R riprende quando
*CHLD diventa ”1”.
Il modo oscillazione
Reset Punto R
è cancellato
Il modo oscillazione
Arresto in emergenza Arresto immediato
è cancellato
Il modo oscillazione
Allarme asse Arresto immediato
è cancellato
L’utensile va sul punto morto Il modo oscillazione
Allarme P/S
inferiore, poi ritorna al punto R. è cancellato
L’utensile va dal punto morto
Allarme OT (sovra- Il modo oscillazione
superiore o dal punto morto
corsa) è cancellato
inferiore al punto R.

 Editazione nel Se durante l’editazione nel background si verificano un allarme o un


background allarme della batteria, l’utensile non si ferma al punto R.
 Segnale di blocco durante l’oscillazione, anche se viene immesso il segnale di blocco
singolo singolo, SBK, l’oscillazione continua.

Limitazioni
 Sistema di coordinate Durante l’esecuzione dell’oscillazione, non cambiare il sistema di
del pezzo coordinate del pezzo per l’asse di oscillazione.
 Asse PMC Se come asse di oscillazione viene selezionato l’asse controllato dal
PMC, l’oscillazione non parte.
 Immagine speculare Durante l’esecuzione dell’oscillazione non tentare di applicare
l’immagine speculare all’asse di oscillazione.
 Comandi di movimento Se durante l’oscillazione viene specificato un comando di movimento
durante l’oscillazione dell’asse di oscillazione si ha l’allarme P/S 5050.
 Controllo guarda avanti La funzione di oscillazione non supporta il controllo guarda avanti.

494
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI

 Ripartenza del Se si tenta di eseguire la ripartenza del programma da un blocco


programma contenente i comandi di partenza (G81.1) o di arresto (G80)
dell’oscillazione, si ha l’allarme P/S 5050.
Se la ripartenza del programma viene eseguita durante l’oscillazione per
un blocco che non include l’asse di oscillazione, le coordinate e l’entità
del movimento specificate per l’asse di oscillazione non sono influenzate
dopo la ripartenza del programma.

Esempi G90 G81.1 Z100. Q–25. R10. F3000 ;


 Posizionamento rapido dell’utensile su Z110. (punto R).
 Poi, movimento alternativo lungo l’asse Z da Z100. (punto morto
superiore) a Z75. (punto morto inferiore) alla velocità di 3000
mm/min. E’ abilitata la regolazione dell’oscillazione.

Punto R
(Z110. )

Punto morto superiore


(Z100. )

Punto morto inferiore


(Z75. )
Tempo

Per cancellare il modo oscillazione specificare il seguente comando:

G80 ;
 L’utensile si ferma al punto R.

495
20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

20.7 E’ possibile lavorare un ingranaggio sincronizzando la rotazione del


pezzo (asse C) con la rotazione del mandrino (asse utensile), sul quale è
FUNZIONE PER DEN- montato un creatore.
TATRICI A CREA- Inoltre è possibile lavorare un ingranaggio elicoidale, sincronizzando la
TORE(G80, G81) rotazione del pezzo (asse C) con il movimento dell’asse Z (asse di
avanzamento assiale).

Ingranaggio
elicoidale

Mandrino
Creatore

Asse C

Materiale dell’ingranaggio

Formato

G81 T_ L_ Q_ P_ ;
T : Numero di denti (Campo di specifica: 1 .. 5000)
L : Numero di filetti del creatore
(Campo di specifica: 1 .. 20 con segno)
⋅ Il segno di L specifica il senso di rotazione dell’asse C.
⋅ Se L è positivo, la rotazione dell’asse C è positiva (+).
⋅ Se L è negativo, la rotazione dell’asse C è negativa (–).
Q : Modulo o passo diametrale
Per la programmazione in millimetri, specificare il modulo.
(Unità: 0.00001 mm, Campo di specifica: 0.01 .. 25.0 mm)
Per la programmazione in pollici, specificare il passo diametrale.
(Unità: 0.00001 pollici–1,
Campo di specifica: 0.01 250.0 pollici–1)
P : Angolo d’elica dell’ingranaggio
(Unità: 0.0001 gradi, Campo di specifica: –90.0 .. +90.0 gradi)

P e Q sono obbligatori per la lavorazione di un ingranaggio elicoi-


dale.
G80; Cancella la sincronizzazione fra l’asse utensile e l’asse C.

Spiegazioni
 Impostazione dell’asse C L’asse C (pezzo) è normalmente il quarto asse. Tuttavia, è possibile
definire come asse C qualsiasi asse, impostando appropriatamente il
parametro corrispondente. (parametro N. 7710).

 Mantenimento dello stato La sincronizzazione viene mantenuta quando:


di sincronizzazione ⋅ E’ attivo il segnale di interblocco dell’asse C.
⋅ Esiste lo stato di feed hold.

496
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI

 Cancellazione dello stato La sincronizzazione fra l’asse utensile e l’asse C viene cancellata quando:
di sincronizzazione ⋅ Viene tolta l’alimentazione elettrica.
⋅ Si verificano un arresto in emergenza o un allarme.
⋅ Viene eseguito un reset (segnale esterno di reset, segnale reset &
rewind, tasto reset del pannello MDI).
E’ possibile sopprimere la cancellazione della sincronizzazione in caso di
reset settando il bit 0 (HBR) del parametro N. 7700.

 Compensazione per Quando deve essere lavorato un ingranaggio elicoidale, è necessario


ingranaggi elicoidali compensare l’asse C in base all’entità del movimento lungo l’asse Z (terzo
asse) (avanzamento assiale) e all’angolo d’elica dell’ingranaggio.
La compensazione per ingranaggi elicoidali è realizzata sommando
all’asse C, sincronizzato con l’asse utensile, gli impulsi di compensazione
calcolati con la seguente formula:
Zsen (P)
Angolo di compensazione =  360 (prog. in millimetri)
πTQ
o
ZQsen (P)
Angolo di compensazione =  360 (prog. in pollici)
πT
dove
Angolo di compensazione : Valore assoluto con segno (gradi)
Z : Entità del movimento dell’asse Z dopo la speci–
fica di G81 (mm o pollici)
Entità totale del movimento lungo l’asse Z, sia in
automatico che in manuale.
P : Angolo d’elica dell’ingranaggio, con segno (gra–
di)
T : Numero di denti
Q : Modulo (mm) o passo diametrale (pollici–1)

I valori di P, T e Q devono essere programmati.

497
20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Direzione della 1 Quando il bit 2 (HDR) del parametro N. 7700 è 1


compensazione

(a) (b) (c) (d)


+Z +C +Z +C +Z +C +Z +C

–Z –Z –Z –Z

C: + C: + C: + C: +
Z: + Z: + Z: – Z: –
P: + P: – P: + P: –
Direzione della Direzione della Direzione della Direzione della
compensazione: + compensazione: + compensazione: + compensazione: +

(e) (f) (g) (h)


+Z –C +Z –C +Z –C +Z –C

–Z –Z –Z –Z

C: – C: – C: – C: –
Z: + Z: + Z: – Z: –
P: + P: – P: + P: –
Direzione della Direzione della Direzione della Direzione della
compensazione: + compensazione: + compensazione: + compensazione: +

2 Quando il bit 2 (HDR) del parametro N. 7700 è 0 (I casi da (a) a (d) sono
come per 1)

(e) (f) (g) (h)


+Z –C +Z –C +Z –C +Z –C

–Z –Z –Z –Z

C: – C: – C: – C: –
Z: + Z: + Z: – Z: –
P: + P: – P: + P: –
Direzione della Direzione della Direzione della Direzione della
compensazione: + compensazione: + compensazione: + compensazione: +

498
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI

D Impostazione dell’asse L’asse Z (avanzamento assiale) è normalmente il terzo asse. Tuttavia, è


per l’avanzamento possibile definire come asse Z qualsiasi asse, impostando
assiale appropriatamente il parametro corrispondente (parametro N. 7709).

D Compensazione del Il ritardo del servo è proporzionale alla velocità dell’asse utensile. Di
ritardo del servo conseguenza l’esecuzione di un ciclo che include la sgrossatura e la
dell’asse C (G82, G83, finitura richiede la compensazione di questo ritardo.
G84) Il ritardo del servo si calcola come segue:
Fc 1
E= {( )( +C:M+L) +Sup}  N
60 Ks
dove
E : Compensazione ritardo servo asse C . . . (gradi)
Fc : Velocità asse C alla specifica di G83 . . . (gradi/min)
Ks : Guadagno anello servo
(LPGIN del parametro N. 1825) . . . (sec–1)
C : Ritardo del CNC . . . (sec)
M : Fattore 1 della compensazione del ritardo del
CNC (SVCMP1 del parametro N. 7715)
L : Ritardo di smorzamento, come specificato
dal parametro N. 7701 . . . (sec)
Sup : Errore per impulsi residui causato
dall’accelerazione/decelerazione . . . (deg)
N : Fattore 2 della compensazione del ritardo del
servo dell’asse C (SVCMP2 del parametro N. 7714)
Quando cambia la velocità dell’asse utensile, viene eseguita la
compensazione del ritardo del servo dell’asse C, usando i seguenti due
metodi:
S La compensazione è specificata sia prima che dopo la variazione
di velocità. Ogni volta che è specificato G83, viene applicata la
compensazione corrispondente al ritardo esistente in quel
momento.
S Viene memorizzato il ritardo del servo prima della variazione di
velocità. Dopo la variazione, viene applicata la compensazione
corrispondente alla differenza fra il ritardo memorizzato e quello
esistente quando viene specificato il comando.
Il secondo metodo, con il quale viene memorizzata la compensazione
anteriore alla variazione di velocità, si seleziona mettendo a 1 il bit 5
(DLY) del parametro N. 7701. Questo metodo offre, rispetto a quello che
non prevede la memorizzazione dell’entità della compensazione, il
vantaggio di una maggiore velocità di elaborazione.

499
20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

⋅ Esecuzione della compensazione del ritardo in seguito a un


comando (G82, G83)
G82: Cancella la compensazione del ritardo dell’asse C.
G83: Esegue la compensazione del ritardo dell’asse C.
(Esempio)
G81 T__ L__ ; · · · Inizio della sincronizzazione.
M03 S100 ; · · · Rotazione dell’asse utensile.
G04 P2000 ; · · · Sosta per assicurare la stabilizzazione della
velocità di rotazione dell’asse utensile.
G01 G83 F__ ; · · · Compensazione del ritardo dell’asse C
G01 X__ F__ ;
·
G82 ; · · · Cancella la compensazione.
S200 ; · · · Variazione di velocità.
G04 P2000 ; · · · Sosta per assicurare la stabilizzazione della
velocità di rotazione dell’asse utensile.
G01 G83 F__ ; · · · Compensazione del ritardo dell’asse C.
⋅ Memorizzazione del ritardo esistente prima della variazione di
velocità (G82, G83, G84)
G82: Cancella la compensazione del ritardo dell’asse C.
G83: Esegue la compensazione corrispondente alla differenza fra il
ritardo dell’asse C esistente quando è specificato G83 e il ritardo
memorizzato con G84.
G84: Memorizza il ritardo dell’asse C esistente in quel momento. (Il
valore memorizzato rimane finché non vengono specificati G81
o un altro G84.)
(Esempio)
G81 T__ L__ ; · · · Inizio della sincronizzazione.
M03 S100 ; · · · Rotazione dell’asse utensile.
G04 P2000 ; · · · Sosta per assicurare la stabilizzazione della
velocità di rotazione dell’asse utensile.
G84 ; · · · Memorizzazione del ritardo dell’asse C
alla velocità attuale.
G01 X__ F__ ;
·
S200 ; · · · Variazione di velocità.
G04 P2000 ; · · · Sosta per assicurare la stabilizzazione
della velocità di rotazione dell’asse utensile.
G01 G83 F__; · · · Compensazione del ritardo dell’asse C.
⋅ Note
S Specificare il blocco G83 nel modo G01. Specificare anche la
velocità di avanzamento con il codice F.
S Dopo la specifica di un comando G83, non è possibile
programmare un altro G83 prima di aver cancellato la
compensazione con G82 o di aver cancellato la sincronizzazione
dell’asse C

500
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI

S Specificare G83 solo dopo la stabilizzazione della velocità di


rotazione dell’asse utensile.
S Nella compensazione del ritardo dell’asse C (G83), la
compensazione non è applicata alla parte intera del passo
dell’ingranaggio. La direzione di compensazione è opposta al
senso di rotazione dell’asse C.
D Spostamento sincrono S Interrupt del volantino dell’asse C
dell’asse C Durante la sincronizzazione fra l’asse utensile e l’asse C, è possibile
eseguire un’intervento manuale con il volantino dell’asse C. Lo
spostamento dell’asse C corrisponderà all’entità dell’intervento
manuale.
Per i dettagli consultare il manuale fornito dal costruttore della
macchina utensile.
S Spostamento sincrono da programma
Durante la sincronizzazione fra l’asse utensile e l’asse C, è possibile
intervenire sull’asse C con un comando G01. In questo caso, fare
attenzione a non superare la velocità massima di avanzamento in
lavoro.
Esempio: Spostamento durante la sincronizzazione
G01 Y__ C__ F__ ;
D Impostazione manuale Quando viene fermata la rotazione dell’encoder, la posizione del segnale
del segnale di un giro di un giro memorizzata nel CNC risulta spostata, come se il segnale di un
giro fosse stato emesso con l’encoder nella posizione corrente.
Per i dettagli consultare il manuale fornito dal costruttore della macchina
utensile.

D funzione di ritiro Sia nel modo automatico che nel modo manuale, è possibile eseguire un
movimento di ritiro per la distanza specificata con il parametro N. 7741,
lungo l’asse specificato con il bit 0 (RTRx) del parametro N. 7730.
Per i dettagli consultare il manuale fornito dal costruttore della macchina
utensile.

Limitazioni
D Impostazione dell’asse Definire come asse C (asse del pezzo) un asse rotativo. (Bit 0 (RoTx) del
rotativo parametro N. 1006 = 1)

D Rapporto di Il rapporto di accoppiamento fra il mandrino e l’encoder deve essere 1.


accoppiamento fra il (Bit 0 e 1 del parametro N. 3706 = 0)
mandrino e l’encoder

501
20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

20.8 Per lavorare (rettifica/taglio) un ingranaggio, la rotazione dell’asse del


pezzo collegato a un servomotore è sincronizzata con la rotazione
ACCOPPIAMENTO dell’asse dell’utensile (mola/creatore) collegato al motore mandrino. Per
ELETTRONICO sincronizzare l’asse utensile con l’asse pezzo, si usa una funzione di
SEMPLICE (G80, G81) accoppiamento elettronico (EGB = Electronic Gear Box), che fornisce un
controllo diretto tramite il servosistema digitale. Con la funzione EGB
l’asse pezzo può seguire senza errori le variazioni di velocità dell’asse
utensile, permettendo di lavorare gli ingranaggi con grande precisione.
L’impostazione dell’asse utensile e dell’asse pezzo deve soddisfare varie
condizioni. per i dettagli consultare il manuale del costruttore della
macchina utensile.

Formato
G81 T _ L _ Q _ P _ ; Inizio della sincronizzazione
S_ M03 (o M04) ; Inizio della rotazione dell’asse utensile
M05 ; Fine della rotazione dell’asse utensile
G80 ; Fine della sincronizzazione

T : Numero di denti (campo di specifica: da 1 a 1000)


L : Numero di filetti del creatore
(Campo di specifica: da –21 a +21, 0 escluso)
Q : Modulo o diametral pitch
Specificare il modulo per la programmazione in millimetri.
(Unità: 0.00001 mm, campo di specifica: da 0.01 a 25.0 mm)
Specificare il diametral pitch per la programmazione in pollici.
(Unità: 0.00001 pollici –1, campo di specifica: da 0.01 a 25.0
pollici–1)
P : Angolo d’elica dell’ingranaggio
(Unità: 0.0001 gradi, campo di specifica: da –90.0 a 90.0 gradi)

* Q e P ammettono l’uso del punto decimale.

Spiegazioni
 Controllo della 1 Inizio della sincronizzazione
sincronizzazione Quando viene stabilito il modo sincronizzazione con G81,
l’interruttore di sincronizzazione della funzione EGB si chiude e inizia
la sincronizzazione fra l’asse utensile e l’asse pezzo.
Contemporaneamente si alza il segnale del modo sincronizzazione,
SYNMOD. Durante il modo sincronizzazione, la rotazione dell’asse
utensile e la rotazione dell’asse pezzo sono controllate in modo da
mantenere la relazione fra T (numero di denti) e L (numero di filetti
del creatore). Quando è attivo questo modo, la relazione di
sincronizzazione viene mantenuta sia nel funzionamento manuale che
nel funzionamento automatico.
Non è possibile specificare di nuovo G81 durante la sincronizzazione.
Inoltre, durante la sincronizzazione non è possibile cambiare la
specifica di T, L, Q e P.

2 Inizio della rotazione dell’asse utensile


Quando inizia la rotazione dell’asse utensile, inizia anche la rotazione
dell’asse pezzo, in modo da mantenere la relazione di sincronizzazione
specificata nel blocco G81.

502
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI

Il senso di rotazione dell’asse pezzo dipende dal senso di rotazione


dell’asse utensile. Cioè, se il senso di rotazione dell’asse utensile è
positivo, anche il senso di rotazione dell’asse pezzo è positivo; se il
senso di rotazione dell’asse utensile è negativo, anche il senso di
rotazione dell’asse pezzo è negativo. Tuttavia, specificando un valore
negativo per l’indirizzo L, è possibile invertire il senso di rotazione
dell’asse pezzo rispetto al senso di rotazione dell’asse utensile.
Durante la sincronizzazione, le coordinate di macchina dell’asse pezzo
e dell’asse EGB vengono aggiornate via via che il movimento
sincrono procede. D’altra parte, un comando di movimento sincrono
non ha effetti sulle coordinate assolute e relative.

3 Fine della rotazione dell’asse utensile


L’asse pezzo viene decelerato e fermato in sincronia con l’arresto
graduale dell’asse utensile. Quando viene specificato il
corrispondente comando dopo l’arresto del mandrino, la
sincronizzazione viene cancellata e l’interruttore della
sincronizzazione EGB si apre. Contemporaneamente il segnale del
modo sincronizzazione (SYNMOD) si spegne.

4 Cancellazione della sincronizzazione


Quando viene cancellata la sincronizzazione la posizione dell’asse
pezzo successiva ai movimenti eseguiti durante la sincronizzazione si
riflette sulle coordinate assolute; da questo momento, sono abilitati i
comandi assoluti dell’asse pezzo. Se il bit 0 (HOBRST) del parametro
N. 7700 è 0, la sincronizzazione è cancellata anche da un reset.
* Il modo sincronizzazione è cancellato da un allarme asse,
dall’allarme PS000 e dall’arresto in emergenza.
 Compensazione per Quando deve essere lavorato un ingranaggio elicoidale, è necessario
ingranaggi elicoidali compensare la rotazione dell’asse pezzo in base alla distanza percorsa
dall’asse Z (avanzamento assiale).
La compensazione per ingranaggi elicoidali è realizzata sommando
all’asse pezzo gli impulsi di compensazione calcolati con la seguente
formula:
Z  sin (P)
Angolo di compensazione =  360 (immissione
TQ
in millimetri)
o
Z  Q sin (P)
Angolo di compensazione =  360 (immissione
T
in pollici)
dove
Angolo di compensazione : Valore assoluto con segno (gradi)
Z : Entità del movimento lungo l’asse Z dopo la specifica di G81 (mm
o pollici)
P : Angolo d’elica dell’ingranaggio con il segno (gradi)
T : Numero di denti
Q : Modulo (mm) o diametral pitch (pollici–1)

I valori di P, T e Q devono essere programmati.

503
20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Direzione della 1 Quando il bit 2 (HDR) del parametro N. 7700 è 1


compensazione per
ingranaggi elicoidali

(a) (b) (c) (d)


+Z +C +Z +C +Z +C +Z +C

–Z –Z –Z –Z

C : + C : + C : + C : +
Z : + Z : + Z : – Z : –
P : + P : – P : + P : –
Direzione della Direzione della Direzione della Direzione della
compensaz. : + compensaz. : – compensaz. : – compensaz. : +

(e) (f) (g) (h)


+Z –C +Z –C +Z –C +Z –C

–Z –Z –Z –Z
C : – C : – C : – C : –
Z : + Z : + Z : – Z : –
P : + P : – P : + P : –
Direzione della Direzione della Direzione della Direzione della
compensaz. : – compensaz. : + compensaz. : + compensaz. : –

2 Quando il bit 2 (HDR) del parametro N. 7700 è 0 (I casi da (a) a


(d) sono come per 1)

(e) (f) (g) (h)


+Z –C +Z –C +Z –C +Z –C

–Z –Z –Z –Z

C : – C : – C : – C : –
Z : + Z : + Z : – Z : –
P : + P : – P : + P : –
Direzione della Direzione della Direzione della Direzione della
compensaz. : + compensaz. : – compensaz. : – compensaz. : +

504
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI

 Coordinate nella Nella compensazione elicoidale le coordinate di macchina e le coordinate


compensazione assolute dell’asse pezzo (quarto asse) sono aggiornate in base all’entità
elicoidale della compensazione elicoidale.

 Ritiro Alzando il segnale di ritiro RTRCT (sul fronte di salita) durante il


funzionamento automatico o manuale, è possibile eseguire un movimento
di ritiro per la distanza specificata con il parametro N. 7741 lungo l’asse
stabilito con il bit 0 (RTRx) del parametro N. 7730. Al completamento
dell’operazione di ritiro viene emesso il segnale di completamento del
ritiro RTRCTF.

 Velocità di avanzamento Per l’operazione di ritiro viene usata la velocità di avanzamento


durante il ritiro specificata con il parametro N. 7740. Durante l’operazione di ritiro la
regolazione della velocità di avanzamento è disabilitata.

 Ritiro durante il Quando il segnale di ritiro viene alzato durante il funzionamento


funzionamento automatico, viene eseguita l’operazione di ritiro e contemporaneamente
automatico viene fermato il funzionamento automatico.

 Coefficiente di Per eliminare gli errori viene determinato internamente un coefficiente di


sincronizzazione sincronizzazione rappresentato da una frazione (K2/K1). Per il calcolo del
coefficiente viene usata la seguente formula (a, b: numero di impulsi di
retroazione al giro dell’asse utensile e numero di impulsi di retroazione
al giro dell’asse pezzo, rispettivamente):
K2 L b
Coefficiente di sincronizzazione = = 
K1 T a

In questa formula K2/K1 è ottenuto riducendo ai minimi termini


l’espressione di destra, però K1 e K2 devono soddisfare le seguenti
condizioni:
–2147483648  K2  –2147483647
1  K1  65535
Se queste condizioni non sono soddisfatte, quando viene specificato G81
si verifica l’allarme PS181.

 Interrupt del volantino Durante la sincronizzazione, è possibile usare l’interrupt del volantino
manuale manuale per l’asse pezzo e per gli altri assi.

 Comandi di movimento Durante la sincronizzazione è possibile programmare comandi di


durante la movimento dell’asse pezzo e degli altri assi. Tuttavia, per specificare un
sincronizzazione movimento dell’asse pezzo deve essere usato un comando incrementale
di avanzamento in lavoro.

Limitazioni
 Feed hold durante il ritiro Durante il movimento di ritiro la funzione feed hold è disabilitata.

 Ritiro quando si verifica Questa funzione non include una funzione di ritiro da usare quando si
un allarme verifica un allarme.

 Movimento rapido Nel modo sincronizzazione è possibile comandare un movimento in


durante la lavoro per l’asse pezzo (quarto asse). Non è invece possibile specificare
sincronizzazione un movimento rapido con G00.

505
20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

 Velocità massima Le velocità massime dell’asse utensile e dell’asse pezzo dipendono dai
trasduttori utilizzati.

 Programmazione dei Durante la sincronizzazione G00, G28, G27, G29, G30, G53, G20 e G21
codici G durante la non possono essere specificati.
sincronizzazione

 Ciclo fisso di foratura Quando si usa questa funzione non è possibile usare il ciclo fisso di
foratura.

Esempi O1000 ;
N0010 M19 ; Orientamento dell’asse utensile
N0020 G28 G91 C0 ; Ritorno al punto di riferimento dell’asse
pezzo
N0030 G81 T20 L1 ; Inizio della sincronizzazione fra l’asse
utensile e l’asse pezzo. (L’asse pezzo ruota di
18_ mentre l’asse utensile esegue un giro)
N0040 S300 M03 ; Rotazione dell’asse utensile a 300 giri/min
N0050 G01 X_ F_ ; Movimento dell’asse X (avanzamento)
N0060 G01 Z_ F_ ; Movimento dell’asse Z (lavorazione)
––––––––––––;
––––––––––––;
N0100 G01 X_ F_ ; Movimento dell’asse X (ritiro)
N0110 M05 ; Arresto dell’asse utensile
N0120 G80 ; Fine della sincronizzazione fra l’asse utensile
e l’asse pezzo
N0130 M30 ;

506
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI

20.9 Le funzioni di ritiro e riesecuzione incorporano le funzioni necessarie ad


abilitare operazioni di ritiro e di riesecuzione tramite PMC o
FUNZIONI DI RITIRO macroistruzioni. Se la lavorazione viene interrotta da un reset o da un
E RIESECUZIONE arresto in emergenza, l’utensile può essere facilmente riportato dal punto
di interruzione della lavorazione (funzione di ritiro dalla lavorazione) alla
posizione di ripartenza definita dal blocco iniziale della lavorazione
interrotta (funzione di riesecuzione della lavorazione).

Le funzioni di ritiro e riesecuzione sono costituite dalle seguenti funzioni.


(1) Gestione dei cicli di lavorazione per mezzo dei numeri di sequenza
La gestione dei cicli di lavorazione si realizza usando i seguenti numeri
di sequenza:
da N7000 a N7998: Punto di inizio della lavorazione
N7999: Cancellazione dei dati memorizzati per la
riesecuzione della lavorazione (Finché non
viene specificato N7999, i dati per la
riesecuzione dell’operazione non vengono
cancellati.)
da N8000 a N8999: Punto di inizio del ciclo di lavorazione
da N9000 a N9999: Punto di fine del ciclo di lavorazione
(2) Salvataggio in variabili macro dei dati di posizione e dei dati modali
al punto di inizio della lavorazione e al punto di inizio del ciclo di
lavorazione.
(3) Funzione di ritorno dalla maschiatura rigida
(4) Ripartenza della lavorazione dal punto di inizio della lavorazione o dal
punto di inizio del ciclo di lavorazione.

Formato Creare il programma pezzo nel formato descritto qui sotto.


O0001 ;
(Per un normale ciclo di lavorazione)
N7000········ (1) Punto di inizio della lavorazione
···········
N8000········ (2) Ciclo di lavorazione
N9000········ (3)
N8010········ Ciclo di lavorazione
N9010········
···········
N7999········ (4) Cancellazione dei dati di lavorazione
N7100
(Per un ciclo fisso di foratura)
N7010······· · Punto di inizio della lavorazione

N8010········ Ciclo di lavorazione


N8020········ Ciclo di lavorazione
···········
N7020········ Punto di inizio della lavorazione
···········
M30

507
20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

(1) Dopo aver comandato il posizionamento sul punto di inizio della


lavorazione specificare un numero di sequenza da 7000 a 7998 in un
blocco contenente le funzioni preparatorie (M, S e T) per il ciclo di
lavorazione. Il punto iniziale di un blocco il cui numero di sequenza
è nell’intervallo 7000 ... 7998 viene visto some punto di inizio della
lavorazione. Le coordinate assolute di questo punto sono
memorizzate, insieme al numero di programma e al numero di
sequenza in apposite variabili macro. Il codice M specificato nel
blocco viene anch’esso memorizzato in una variabile macro.
(2) In un blocco nel quale inizi effettivamente la lavorazione (ciclo di
lavorazione), come fresatura o foratura, specificare un numero di
sequenza da 8000 a 8999. Il punto iniziale di un blocco il cui numero
di sequenza è nell’intervallo 8000 ... 8999 viene visto come punto di
inizio di un ciclo di lavorazione. Le coordinate assolute di questo
punto sono memorizzate, insieme al numero di sequenza in apposite
variabili macro. Anche i codici S/F e i codici G del gruppo 05
(G94/G95) sono memorizzati in variabili macro.
Quando viene specificato un numero di sequenza da 8000 a 8999 la
variabile macro usata per l’indicatore di fondo del foro raggiunto
(descritto più avanti) viene cancellata.
Se si usa un ciclo fisso di foratura, la posizione memorizzata in base
a un numero di sequenza da 8000 a 8999 non è la posizione del foro,
ma la posizione nella quale è specificato il ciclo fisso.
(3) Per mettere fine al ciclo di lavorazione specificare un numero di
sequenza da 9000 a 9999. Quando viene specificato un numero di
sequenza da 9000 a 9999, viene assunta la specifica del punto di fine
del ciclo; viene settata la variabile macro usata come indicatore di
fondo del foro raggiunto.
Questa variabile viene cancellata quando viene specificato un numero
di sequenza da 8000 a 8999.
Se si usa un ciclo fisso di foratura, non è possibile usare i numeri di
sequenza da 9000 a 9999 e l’indicatore di fondo del foro raggiunto
viene settato automaticamente al completamento del ciclo fisso.
(4) Quando viene specificato il numero di sequenza 7999 i dati registrati
nelle variabili macro vengono cancellati. Questo serve per indicare la
fine di un’operazione di lavorazione e per evitare che il pezzo venga
danneggiato nel caso in cui venga inavvertitamente specificato un
comando di ripartenza, riportando l’utensile alla posizione
precedentemente memorizzata.
Un comando di ripartenza specificato quando i dati registrati nelle
variabili macro sono stati cancellati è ignorato.

508
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI

Spiegazioni
 Funzione di ritiro Il costruttore della macchina utensile deve creare il programma della
funzione di ritiro. Questo programma verrà avviato dal PMC usando la
funzione di ricerca del numero pezzo o la funzione di ricerca del numero
programma. Per le informazioni dettagliate, consultare il manuale del
costruttore della macchina utensile. Il punto di inizio della lavorazione o
il punto di inizio del ciclo di lavorazione sono memorizzati in una
variabile macro e possono quindi essere usati in base alle necessità. Se
l’operazione di ritiro varia da un ciclo di lavorazione all’altro, specificare
una funzione M per ciascun ciclo di lavorazione. La funzione M verrà
memorizzata in una variabile macro come codice M del tipo di
lavorazione. Diventa così possibile specificare un’operazione di ritiro
diversa per ciascun ciclo di lavorazione facendo riferimento alla
corrispondente variabile macro nel programma di ritiro.
 Funzione di riesecuzione Quando il PMC specifica la ripartenza della lavorazione, la funzione di
riesecuzione porta il puntatore di esecuzione del programma pezzo a uno
dei seguenti punti:
A. Ultimo punto di inizio lavorazione eseguito
B. Ultimo punto di inizio ciclo eseguito
(Se viene interrotta una lavorazione come la fresatura o la foratura il
puntatore viene riportato a questo punto quando la lavorazione non è
completata.)
C. Punto di inizio ciclo successivo all’ultimo punto di inizio ciclo
eseguito.
(Se viene interrotta una lavorazione come la fresatura o la foratura il
puntatore viene riportato a questo punto quando la lavorazione è
completata.)
Poi, quando viene attivato il pulsante cycle start, l’esecuzione del
programma riprende dalla posizione del puntatore. Questa si realizza
tramite la funzione di ripartenza del programma. Per le informazioni circa
le limitazioni esistenti, vedere la descrizione della ripartenza dei
programmi nella parte del manuale relativa alle operazioni.
Se dopo che il puntatore di esecuzione è stato riportato al blocco voluto
con la funzione di riesecuzione è necessario specificare una funzione
miscellanea per la ripartenza della lavorazione, visualizzare lo schermo
della ripartenza programmi e specificare i comandi richiesti nel modo
MDI. Quando la lavorazione deve essere ripresa da un punto di inizio
ciclo successivo al punto di inizio ciclo eseguito per ultimo, se prima di
tale punto di inizio ciclo viene incontrato un punto di inizio lavorazione
si ha l’allarme P/S N. 5066.
 Ritorno dalla Se una maschiatura rigida viene interrotta da un reset o da un arresto in
maschiatura rigida emergenza, è possibile eseguire un movimento lungo l’asse di
maschiatura fino al punto iniziale o al punto R, in sincronismo con il
mandrino, in base ai dati del comando di maschiatura rigida
programmato. A questo scopo, eseguire il seguente comando nel
programma di ritiro.
Il comando della maschiatura rigida è un codice autocancellante.
G30 P99 M29 S rpm ;

509
20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

(Esempio)
Programma pezzo
⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅
N7000 M29 S1000 ;
N8000 G84 X20. Y20. R–10. Z–30. F500 ;
N8010 X50. Y50. ;
N8020 X100. Y100 . ;
G80 ;
⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅
Programma di ritiro
⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅
IF [#mmm NE 29 ] GOTO 1000 ;
G30 P99 M29 S1000 ;
G00 Z–10. ;
G00 X#xxx Y#yyy Z#zzz ;
GOTO 2000 ;
⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅

NOTA
1 La maschiatura rigida non può essere ripresa da un foro
intermedio. Riprendere sempre la maschiatura rigida dal
blocco di inizio della stessa (M29).
2 Se il parametro N. 5210 contiene un valore diverso da 0, nel
precedente esempio specificare tale valore anziché M29.

510
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI

 Variabili macro I dati usati dalle funzioni di ritiro e riesecuzione sono memorizzati in
specifiche variabili macro. Il numero della prima di queste variabili è
stabilito dal parametro N. 7351. Sono utilizzate 25 variabili consecutive
a partire da quella indicata dal parametro.

# ? 00 Numero del programma in esecuzione

01 Numero di sequenza del punto di inizio della lavorazione

02 Punto di inizio della lavorazione (per 8 assi)

· · · · ·
· · · · ·
09

Codice M del tipo di lavorazione


10

Numero di sequenza del punto di inizio del ciclo di


11
lavorazione

12
Punto di inizio del ciclo di lavorazione (per 8 assi)

· · · · ·
· · · · ·
19

20 Codice F al punto di inizio del ciclo di lavorazione

21 Codice S al punto di inizio del ciclo di lavorazione

22 Indicatore di fondo del foro raggiunto

23 Codice G del gruppo 05

24 (Riservato)

511
20. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

Esempi
O1000 ;
⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅
G00 X100. Y100. Z100. ; (A)
N7010 M101 T10 S100 ; (B)
G00 X0. Y0. Z0. ; (C)
N8010 G01 Z– 20. F100 ; (D)
Z– 40. ; (E)
Y20. ; (F)
N9010 G00 Z0. ; (G)
X20. ; (H)
N8020 G01 Z– 40. F200 ; (I)
Z– 60. ; (J)
Y40. ; (K)
N9020 G00 Z0. ; (L)
X40. ; (M)
N8030 G01 Z– 80. F300 ; (N)
Z– 100. ; (O)
Y60. ; (P)
N9030 G00 Z0. ; (Q)
X100. Y100. Z100. ; (R)
N7020 M102 T11 S200 ; (S)
⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅ (T)

(A) Punto di inizio della lavorazione


(R) Punto di inizio del ciclo di lavorazione
(B)
Posizione del fondo del foro
(S)
Fine del blocco

(C) (G) (H) (L) (M) (Q)


(Y)

(D)

(E) (F) (I)


(X) ⇒
(J) (K) (N)

Avanzamento in lavoro
(O) (P)
Posizionamento in rapido

512
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 21. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI

21 FUNZIONI PER IL CONTROLLO DI DUE PERCORSI

513
21. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

21.1 La funzione ”controllo di due percorsi” è stata concepita per essere usata
su un centro di lavoro in cui due sistemi operano simultaneamente e
INTRODUZIONE indipendentemente l’uno dall’altro.

 Controllo simultaneo e Le operazioni dei due percorsi si programmano indipendentemente le une


indipendente di due dalle altre, e ciascun programma viene registrato nella memoria riservata
percorsi al percorso corrispondente. per eseguire il funzionamento automatico,
ciascun percorso viene attivato dopo aver selezionato il programma ad
esso corrispondente. Poi i programmi così selezionati vengono eseguiti
indipendentemente e simultaneamente. Se durante la lavorazione è
necessario sincronizzare il funzionamento dei due percorsi, è possibile
fare ricorso alla funzione di attesa dei percorsi (sezione 21.2).
Il pannello MDI è usato in comune per i due percorsi. Prima di ogni
operazione deve essere usato il segnale di selezione del percorso per
eseguire la commutazione fra i percorsi.

Linea transfer

Centro di lavoro (sinistro)


Trasportatore

Centro di lavoro (destro)

CNC
Controllo di due percorsi

DIFFIDA
Un pulsante del pannello dell’operatore permette di
scegliere fra il funzionamento simultaneo dei due percorsi
e il funzionamento di un solo percorso. Per i dettagli,
consultare il manuale del costruttore della macchina
utensile.

514
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 21. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI

21.2
ATTESA RECIPROCA
DEI DUE PERCORSI

Spiegazioni Per controllare l’attesa reciproca dei due percorsi durante la lavorazione,
si usano degli specifici codici M. Specificando questi codici M nei
programmi di entrambi i percorsi, ciascuno di essi può essere messo in
attesa dell’altro in uno specifico blocco. Quando, durante il
funzionamento automatico, in un blocco del programma di un percorso
è specificato un codice M di attesa, l’altro percorso attende l’esecuzione
dello stesso codice M prima di iniziare l’esecuzione del blocco
successivo. Questa è la funzione di attesa dei percorsi.
L’intervallo dei codici M usati da questa funzione deve essere specificato
preventivamente tramite parametri (N. 8110 e 8111).

Esempio I codici M da M100 a M103 sono codici M di attesa


Impostazione parametri:
N. 8110 = 100 (Primo codice M di attesa: M100)
N. 8111 = 103 (Ultimo codice M di attesa: M103)

Programma per il percorso 1 Programma per il percorso 2

01357 ; 02468 ;
G50 X Z ; G50 X Z ;
G00 X Z T0101 ; G00 X Z T0202 ;
S1000 M03 ; S2000 M03 ;
M100 ; M100 ; In attesa
N1100 G01 X Z F ; N2100 G01 X Z F ;

Funzionamento simulta-
neo e indipendente del
N2199 ;
percorso 1 (da N1100 a
M101 ; N1199) e del percorso 2
(da N2100 a N2199)
<In attesa (M101)>
N1199 ;
M101 ; In attesa
M102 ; N2200 S3000 ;
G00 X Z T0202 ;
Funzionamento del
<In attesa (M102)> solo percorso 2 (da
N2200 a N2299)
N2299 ;
M102 ; In attesa
N1300 ; N2300 ;
G00 X Z T0505 ; G00 X Z T0707 ; Funzionamento simulta-
neo e indipendente del
percorso 1 (da N1300 a
N1399) e del percorso 2
(da N2300 a N2399)
N1399 ; N2399 ;
M103 ; M103 ; In attesa
M30 ; M30 ; Fine del programma

515
21. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

NOTA
1 I codici M di attesa devono essere specificati da soli in un
blocco.
2 Se un percorso è in attesa a seguito di un codice M e per
l’altro percorso è stato specificato un codice M diverso, si
verifica un allarme P/S (N. 160). In questo caso si arrestano
entrambi i percorsi.
3 Interfaccia PMC–CNC
A differenza degli altri codici M, i codici M di attesa non sono
inviati al PMC.
4 Funzionamento di un sol percorso
Se si deve operare con un solo percorso, non è necessario
cancellare dal programma i codici M di attesa. Il segnale
NOWT (G0063, #1) permette di ignorare questi codici. Per
i dettagli, consultare il manuale del costruttore della
macchina utensile.

516
B–63014IT/01 PROGRAMMAZIONE 21. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI

21.3 Per una macchina a due percorsi, le aree di memoria per le variabili
comuni delle macroistruzioni e per le correzioni utensili sono diverse per
MEMORIA COMUNE i due percorsi. I percorsi 1 e 2 possono condividere le variabili comuni
AI DUE PERCORSI delle macroistruzioni e le correzioni utensili se alcuni parametri vengono
impostati in questo senso.

Spiegazioni
 Variabili comuni delle Il percorso 1 e il percorso 2 possono condividere tutte o parte delle
macroistruzioni variabili comuni delle macroistruzioni (#100 – #149 e #500 – #531) se i
parametri 6036 e 6037 sono impostati in questo senso. (Le variabili
condivise possono essere lette e scritte da ambedue i percorsi.) Vedere la
sezione II–15.1.

517
21. FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI PROGRAMMAZIONE B–63014IT/01

21.4 In un CNC che supporta il controllo di due percorsi, quando il bit 0 (PCP)
del parametro N. 3206 è 1, è possibile copiare specifici programmi da un
COPIA DI UN percorso all’altro. La copia può essere eseguita specificando un solo
PROGRAMMA FRA I programma o un gruppo di programmi. Per i dettagli, fare riferimento alla
DUE PERCORSI sezione 9.10 della parte III.

Spiegazioni
 Copia di un solo
programma
Numero del programma da copiare : 0001
Numero del programma risultante : Non specificato

Programma da copiare Nuovo programma risultante

O0001 O0001

Numero del programma da copiare : 0001


Numero del programma risultante : 0010

Programma da copiare Nuovo programma risultante

O0001 O0010

 Copia di un gruppo di
programmi
Numeri dei programmi da copiare : da 0001 a 0100
Numero del primo programma risultante : Non specificato

Programmi da copiare Nuovi programmi risultanti

O0001 O0001
O0010 O0010
O0100 O0100
O1000
O2000

Numeri dei programmi da copiare : da 0001 a 0100


Numero del primo programma risultante : 1000
Programmi da copiare Nuovi programmi risultanti

O0001 O1000
O0010 O1001
O0100 O1002
O1000
O2000

518
III. OPERAZIONI
B–63014IT/01 OPERAZIONI 1. INTRODUZIONE

1 INTRODUZIONE

521
1. INTRODUZIONE OPERAZIONI B–63014IT/01

1.1
OPERAZIONI
MANUALI

Spiegazioni
 Ritorno manuale al punto Sulle macchine utensili a controllo numerico è definita una posizione per
di riferimento (Vedere la la determinazione della posizione di macchina.
sezione III–3.1) Questa posizione si dice punto di riferimento, e serve per il cambio
utensile e l’impostazione del sistema di coordinate. Ordinariamente, dopo
l’accensione, l’utensile viene portato sul punto di riferimento.
Il ritorno manuale al punto di riferimento consiste nel muovere l’utensile
sul punto di riferimento usando interruttori e pulsanti posti sul pannello
dell’operatore.

Punto di riferimento

Utensile

Pannello dell’operatore

      


  
 


L’utensile può essere portato sul punto di riferimento anche tramite


comandi del programma. Questa operazione si dice ritorno automatico al
punto di riferimento (vedere la sezione II–6).

522
B–63014IT/01 OPERAZIONI 1. INTRODUZIONE

 Movimento manuale Tramite gli interruttori e i pulsanti del pannello dell’operatore o il


dell’utensile volantino manuale, è possibile muovere l’utensile lungo ciascun asse.

Pannello dell’operatore

Generatore
manuale di
impulsi

Utensile

Pezzo

   
       

L’utensile può essere mosso nei seguenti modi:


i) Avanzamento manuale continuo (Sezione III–3.2)
L’utensile si muove finché viene tenuto premuto un pulsante.
ii) Avanzamento incrementale (Sezione III–3.3)
L’utensile si muove per una distanza predeterminata ogni volta che
viene premuto un pulsante.
iii) Avanzamento manuale con volantino (Sezione III–3.4)
Ruotando il volantino, l’utensile di muove per una distanza
corrispondente ai gradi di rotazione del volantino.

523
1. INTRODUZIONE OPERAZIONI B–63014IT/01

1.2 Il funzionamento automatico consiste nel far operare la macchina sotto il


controllo di un programma. Include il funzionamento da memoria, in
MOVIMENTO MDI e in DNC (vedere la sezione III–4).
DELL’UTENSILE DA
Programma
PROGRAMMA –
01000 ;
FUNZIONAMENTO M_S_T ;
G92_X_ ; Utensile
AUTOMATICO G00... ;
G01...... ;
.
.
.
.

Fig. 1.2 (a) Movimento dell'utensile comandato dal programma

Spiegazioni
 Funzionamento da memo- Una volta caricato in memoria il programma, la macchina può operare in
ria base alle istruzioni del programma stesso. Questo tipo di funzionamento
si dice funzionamento da memoria.

CNC Macchina

Memoria

Fig. 1.2 (b) Funzionamento da memoria

 Funzionamento in MDI Immesso da tastiera MDI il programma come gruppo di comandi, la


macchina opera in base al programma stesso. Questo tipo di
funzionamento si dice funzionamento in MDI.

CNC Tastiera MDI Macchina

Introduzione
manuale del
programma

Fig. 1.2 (c) Funzionamento in MDI

 Funzionamento in DNC In questo modo operativo, il programma non è registrato nella memoria
del CNC. Esso viene invece letto da una unità esterna di
immissione/emissione. Questo viene detto ”funzionamento in DNC”.
Questo modo operativo è utili quando il programma è troppo grande per
essere contenuto nella memoria del CNC.

524
B–63014IT/01 OPERAZIONI 1. INTRODUZIONE

1.3
FUNZIONAMENTO
AUTOMATICO
Spiegazioni
 Selezione del programma Selezionare il programma da usare per il pezzo. In genere, a un pezzo
corrisponde un programma. Se in memoria si trovano due o più
programmi, selezionare il programma da usare ricercando il numero del
programma (Sezione III–9.3).

In memoria o su nastro
O1001 N. programma
G92 ––––––

Programma per
il pezzo N.1
M30
O1002 N. programma
G92 Ricerca numero
––––––
programma Funziona-
Programma per mento
il pezzo N. 2 automa-
tico
M30
O1003 N. programma
G92 ––––––
Programma per
il pezzo N. 3

M30

  
   

 


 

 Avvio e arresto Il funzionamento automatico si avvia premendo il pulsante Cycle start.


(vedere la sezione III–4) Premendo i tasti feed hold o reset, si sospende o si arresta il
funzionamento automatico. Includendo nel programma i comandi di
arresto o di fine del programma, si ha un arresto della lavorazione durante
il funzionamento automatico. Il funzionamento automatico si arresta al
completamento della lavorazione.

Cycle start Avvio manuale

Arresto manuale Funzionamento


Feed hold
Reset automatico

Arresto programma Arresto causato


Fine programma dal programma

     


  


 

525
1. INTRODUZIONE OPERAZIONI B–63014IT/01

 Interrupt del volantino Durante l’esecuzione di operazioni in automatico, il movimento


(vedere la sezione dell’utensile può essere corretto ruotando il volantino.
III–4.8)
Posizione dell’utensile nel
 funzionamento automatico
Posizione dell’uten-
sile dopo l’interrupt

Profondità
di taglio
programmata


Profondità di taglio
dell’interrupt

  
             


526
B–63014IT/01 OPERAZIONI 1. INTRODUZIONE

1.4 Prima di iniziare la lavorazione, il programma può essere provato in


funzionamento automatico. In tal modo si può verificare se il programma
PROVA DEI fa operare la macchina come si voleva. Questo controllo può essere
PROGRAMMI eseguito facendo effettivamente lavorare la macchina o visualizzando i
cambiamenti di posizione (senza movimento della macchina) (vedere la
sezione III–5)

1.4.1
Controllo con
movimento della
macchina

Spiegazioni
 Prova a vuoto (vedere la Rimuovere il pezzo, controllare solo i movimenti dello utensile.
sezione III–5.4) Selezionare la velocità del movimento dell’utensile tramite il selettore sul
pannello dell’operatore.

Utensile

Tavola

  
 



 Regolazione della velo- Controllare il programma regolando la velocità su un valore minore di


cità di avanzamento quello programmato.
(Sezione III–5.2)
Velocità di avanzamento specificata
dal programma: 100 mm/min.
Utensile
Velocità di avanzamento dopo la
regolazione: 20 mm/min.

Pezzo

    


 
  




527
1. INTRODUZIONE OPERAZIONI B–63014IT/01

 Blocco singolo (vedere Quando viene premuto cycle start, l’utensile esegue una operazione e poi
la sezione III–5.5) si ferma. Premendo nuovamente cycle start, l’utensile esegue
l’operazione successiva e si ferma. Il programma può essere controllato
in questo modo.

Cycle start

Cycle start Cycle start

Utensile
Arresto
Cycle start Arresto

Pezzo

Arresto

   
 

  

1.4.2
Visualizzazione della
posizione a macchina
ferma
Spiegazioni
 Blocco macchina (vedere
la sezione III–5.1) MDI

X
Utensile Y
Z

Variazione causata dai


comandi di movimento
Pezzo
L’utensile resta fermo e cambia
solo la posizione visualizzata.

     

 



 Blocco delle funzioni Quando nel modo automatico viene attivato il blocco delle funzioni
ausiliarie (Sezione III–5.1) ausiliarie con la macchina in stato bloccato, le funzioni ausiliarie
(rotazione mandrino, cambio utensile, attivazione/disattivazione del
refrigerante, ecc.) non vengono eseguite.

528
B–63014IT/01 OPERAZIONI 1. INTRODUZIONE

1.5 Una volta creato e caricato in memoria il programma, questo può essere
corretto o modificato tramite il pannello MDI (vedere la sezione III.9).
EDITAZIONE DEL Questa operazione può essere eseguita usando la funzione
PROGRAMMA memorizzazione/editazione programmi.
PEZZO Registrazione del Correzione o modifica
programma del programma

MDI
Lettore di nastro

CNC CNC
Nastro CNC (programma)

     
  
  

529
1. INTRODUZIONE OPERAZIONI B–63014IT/01

1.6 I dati memorizzati nel CNC possono essere visualizzati e corretti tramite
l’unità MDI (vedere la sezione III–11)
VISUALIZZAZIONE
E IMPOSTAZIONE
DEI DATI Impostazione dati

Visualizzazione dati
Schermo Tasti

MDI

Memoria del CNC

          

Spiegazioni
 Correzioni

   Correzione
Imposta– 
 usura
zione Correttore utensile
numero 1 12.3 25.0
Correttore utensile
numero 2 20.0 40.0
Schermo Tasti Visualiz– Correttore utensile
zazione numero 3 ⋅⋅⋅ ⋅⋅⋅
⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅ ⋅⋅⋅ ⋅⋅⋅
MDI

Memoria del CNC

  
          

L’utensile ha una lunghezza e un diametro. Nella lavorazione di un pezzo,


il percorso dell’utensile dipende dalle sue dimensioni.
Con i dati dimensionali degli utensili preventivamente caricati in
memoria, il CNC genera internamente e automaticamente i percorsi
utensile che consentono di lavorare il pezzo come specificato dal
programma. I dati dimensionali degli utensili si dicono valori di
correzione (vedere la sezione III–11.4.1).

530
B–63014IT/01 OPERAZIONI 1. INTRODUZIONE

Percorso del primo utensile


Pezzo
lavorato

Percorso del secondo utensile

Entità della correzione del primo utensile


Entità della correzione del secondo utensile

   
   
 

 Visualizzazione e Oltre ai parametri, esistono vari dati che vengono impostati


impostazione dei dati dall’operatore. Questi dati modificano le caratteristiche della macchina e
di impostazione sono detti dati di impostazione.
Per esempio, possono essere impostati:
 Selezione pollici/millimetri
 Selezione delle unità di immissione/emissione
 Attivazione/disattivazione immagine speculare
Questi dati sono detti dati di impostazione (vedere la sezione III–11.4.3).

Imposta- Dati di impostazione


zione Pollici/millimetri
Selezione delle unità di immis-
sione/emissione
Immagine speculare ON/OFF
Schermo Tasti Visualizza– ⋅
zione ⋅

Memoria del CNC

Caratteristiche
Funziona- operative
Programma mento
automatico
Movimento della
macchina

              

531
1. INTRODUZIONE OPERAZIONI B–63014IT/01

•  
  
 Le funzioni del CNC sono versatili, in modo da potersi adeguare alle

     caratteristiche di varie macchine. Per esempio è possibile specificare:
 Velocità in rapido per ciascun asse
 Se il sistema di incrementi è metrico o in pollici
 Specifica dei moltiplicatori del comando e della retroazione
(CMR/DMR).
I dati usati per le suddette specifiche si dicono parametri (Sezione
III–11.5.1). I parametri variano da macchina a macchina.

Parametri
Velocità in rapido
Impostazione Controllo posizione
Ritorno al punto di riferimento
Compensazione gioco
Compensazione errore
Schermo Tasti Visualizzazione passo ⋅

MDI ⋅

Memoria del CNC


Caratteristiche
operative
Funziona- Movimento
Programma mento auto- della
matico macchina

    



 
  

 

 Chiave di protezione dei Può essere definita una chiave di protezione dei dati. Si usa per evitare che
dati i programmi vengano registrati, modificati, o cancellati per errore (vedere
la sezione III–11).

Impostazione dati

Schermo Tasti
Chiave di protezione
MDI
Inibizione registrazione e impostazione
Pannello dell’opera-
tore

Programmi
Correzioni
Parametri Segnale Chiave di prote–
zione dei dati
Dati di impostazione

Memoria del CNC

    


    


532
B–63014IT/01 OPERAZIONI 1. INTRODUZIONE

1.7
VISUALIZZAZIONE

1.7.1 Viene visualizzato il contenuto del programma corrente. Inoltre, possono


Visualizzazione essere visualizzati il programma schedulato successivamente e la lista dei
programmi (vedere la sezione III–11.2.1).
programmi Numero di sequenza attivo
Numero del programma attivo

PROGRAMMA 1100 00005


N1 G90 G17 G00 G41 D07 X250.0 Y550.0 ;
N2 G01 Y900.0 F150 ;
N3 X450.0 ;
N4 G03 X500.0 Y1150.0 R650.0 ;
N5 G02 X900.0 R-250.0 ;
N6 G03 X950.0 Y900.0 R650.0 ; Contenuto
N7 G01 X1150.0 ; del
N8 Y550.0 ; programma
N9 X700.0 Y650.0 ;
N10 X250.0 Y550.0 ;
N11 G00 G40 X0 Y0 ;

>_
STOP **** *** 13 : 18 : 14
PRGRM VERIF. ATTUAL SUCCSV (OPRT)

Programma in esecuzione
Il cursore indica il blocco in esecuzione

PROGRAMMA 1100 00003


MODIFICA SISTEMA B0A1 – 03
PROGRAMMA UTILIZZ: ’ 10 FREE ’ 53
ZONA MEM UTILIZ. : ’ 960 FREE ’ 5280

BIBLIOTECA PROGRAMMI
O0001 O0002 O0010 O0020 O0040 O0050
O0100 O0200 O1000 O1100

>_
EDIT * * * * *** *** 13 : 18 : 14
PRGRM LIB (OPRT)

533
1. INTRODUZIONE OPERAZIONI B–63014IT/01

1.7.2 Vengono visualizzate le coordinate della posizione corrente dell’utensile.


Visualizzazione della Può anche essere visualizzata la distanza tra la posizione corrente e la
posizione comandata (vedere le sezioni da III–11.1.1 a 11.1.3).
posizione corrente
Y

X
Sistema di coordinate del pezzo

POSIZ ATTUALE (ASSOLUTO) 0003 00003

X 150.000
Y 300.000
Z 100.000
CONT PEZZI 30
TMP LAV 0H41M TMP CICLO 0H 0M22S
AUTO * * * * *** *** 19 : 47 : 45
ASSOLT REL TUTTO (OPRT)

1.7.3 Quando si verifica un problema di funzionamento, sullo schermo


Visualizzazione allarmi vengono visualizzati il codice e il messaggio dell’allarme corrispondente
(vedere la sezione III–7.1). L’appendice G fornisce l’elenco dei codici di
errore ed il loro significato.

MESSAGGIO D' ALLARME 1000 00003

010 CODICE G ILLEGALE

>_
STOP **** * * * ALM 19 : 55 : 22
ALLARM MESSAG STORIA

534
B–63014IT/01 OPERAZIONI 1. INTRODUZIONE

1.7.4 Quando viene selezionata questa opzione, possono essere visualizzati due
Visualizzazione tipi di ore di funzionamento e di numero di pezzi (vedere la sezione
III–11.4.5).
numero pezzi e ore di
funzionamento POSIZ ATTUALE (ASSOLUTO) 0003 00003

X 150.000
Y 300.000
Z 100.000
CONT PEZZI 18
TMP LAV 0H16M TMP CICLO 0H 1M 0S
MEM STRT * * * * FIN 20 : 22 : 23
ABS REL TUTTO (OPRT)

1.7.5 I movimenti programmati dell’utensile possono essere visualizzati nei


Visualizzazione seguenti piani (vedere la sezione III–12):
grafica 1) Piano XY
2) Piano YZ
3) Piano XZ
4) Visualizzazione tridimensionale

(1) Y (2)

X Y

Visualizzazione nel piano XY Visualizzazione nel piano YZ

(3) (4) Z

X
X Y
Visualizzazione nel piano XZ Visualizzazione tridimensionale
(isometrica)

Fig. 1.7 (a) Visualizzazione grafica

535
1. INTRODUZIONE OPERAZIONI B–63014IT/01

1.8 Programmi, correzioni, parametri, ecc. possono essere salvati copiandoli


dalla memoria su nastro, cassetta, o dischetto. Da questi supporti, i dati
IMMISSIONE/EMIS- salvati possono essere nuovamente caricati nella memoria del CNC.
SIONE DEI DATI
Lettore di nastro portatile

GE FANUC PPR
Memoria Nastro di carta
Programmi
Adattatore cas- Cassetta
Interfaccia letto- setta GE GE FANUC
Correzioni re/perforatore FANUC
Parametri
.
.
.
Dischetto

SYSTEM P

CNC
Sistema di programmazione automatica

Scheda di memoria

Adattatore scheda
di memoria

(incorporato nel CNC)

       



536
B–63014IT/01 OPERAZIONI 2. UNITA’ OPERATIVE

2 UNITA’ OPERATIVE

Le unità operative disponibili includono l’unità di impostazione e


visualizzazione dei dati fornita con il CNC, il pannello dell’operatore di
macchina e le unità esterne di immissione/emissione dei dati, quali il
lettore di nastro, il PPR, la cassetta floppy e la scheda FA.

537
2. UNITA’ OPERATIVE OPERAZIONI B–63014IT/01

2.1  & %)  "!$%(!   '$&(((!   % $! ! &$%#% 


$!%%!$(!  
  
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   %)  !   
                          
 
 
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538
B–63014IT/01 OPERAZIONI 2. UNITA’ OPERATIVE

2.1.1
Unità CNC con LCD da
7.2”/8.4”

2.1.2
Unità CNC con LCD da
9.5”/10.4”

539
2. UNITA’ OPERATIVE OPERAZIONI B–63014IT/01

2.1.3
Unità MDI separata
piccola

Tasti numerici/indirizzo

Tasti funzione

Tasto shift
Tasto cancella (CAN)
Tasto input

Tasti di edit
Tasto aiuto
Tasto reset

Tasti cursore

Tasti pagina

540
B–63014IT/01 OPERAZIONI 2. UNITA’ OPERATIVE

2.1.4
Unità MDI separata
standard (tipo
orizzontale)

Tasti numerici/indirizzo
Tasto aiuto
Tasto reset

Tasti di edit
Tasto cancella
(CAN)

Tasto input

Tasto shift Tasti funzione


Tasti pagina
Tasti cursore

541
2. UNITA’ OPERATIVE OPERAZIONI B–63014IT/01

2.1.5
Unità MDI separata
standard (tipo
verticale)

Tasto aiuto Tasto reset


Tasti numerici/indirizzo

Tasti di edit
Tasto cancella
(CAN)

Tasto input

Tasto shift Tasti cursore Tasti funzione


Tasti pagina

542
B–63014IT/01 OPERAZIONI 2. UNITA’ OPERATIVE

2.1.6
Unità MDI separata
standard (tipo
verticale) (per
160i/180i)

Tasto aiuto Tasto reset


Tasti numerici/indirizzo

Tasti di edit
Tasto cancella
(CAN)

Tasto input

Tasto shift Tasti cursore Tasti funzione


Tasti pagina

543
2. UNITA’ OPERATIVE OPERAZIONI B–63014IT/01

2.2
DESCRIZIONE
DELLA TASTIERA
Tabella 2.2 Descrizione della tastiera MDI

Numero Nome Spiegazione

1 Tasto RESET Premere questo tasto per resettare il CNC, per cancellare un allarme, eccetera.

2 Tasto AIUTO Premere questo tasto per usare la funzione di aiuto quando si è incerti sul funzio-
namento di uno dei tasti del pannello MDI.

3 Tasti software I tasti software hanno varie funzioni, che dipendono dalle applicazioni. Le funzioni
dei tasti software sono visualizzate nella parte bassa dello schermo.

4 Tasti indirizzo e tasti numerici Premere questi tasti per immettere caratteri alfabetici, numerici o speciali.
N 4 …
(
5 Tasto SHIFT Alcuni tasti indirizzo corrispondono a due caratteri. Il tasto <SHIFT> permette di
commutare fra questi due caratteri. Quando è abilitato il carattere in basso a
destra, sullo schermo è visualizzato il simbolo ^.

6 Tasto INPUT I dati immessi usando la tastiera sono registrati in un buffer e vengono visualiz-
zati. Per trasferire il contenuto del buffer della tastiera nel dato, offset, ecc., voluto,
premere il tasto <INPUT>. Questo tasto è equivalente al tasto software
[ENTRAT]. Premendo uno di questi due tasti, si ottiene lo stesso risultato.

7 Tasto Cancella Premere questo tasto per cancellare l’ultimo carattere o simbolo caricato nel buf-
fer della tastiera. Il contenuto di questo buffer è visualizzato.

Quando il buffer della tastiera contiene


>N001X1000Z_
e viene premuto il tasto <CAN>, Z viene cancellato
e la visualizzazione diventa
>N001X1000_

8 Tasti di edit del programma Questi si usano durante l’editazione dei programmi pezzo.

: Modifica

: Inserimento

: Cancellazione

9 Tasti funzione Questi tasti servono per visualizzare gli schermi delle varie funzioni.
Vedere la sezione III–2.3 per la descrizione dettagliata dei tasti funzione.

544
B–63014IT/01 OPERAZIONI 2. UNITA’ OPERATIVE

Tabella 2.2 Descrizione della tastiera MDI

Numero Nome Spiegazione

10 Tasti cursore Il movimento del cursore è controllato dai quattro seguenti tasti:

: Questo tasto si usa per brevi spostamenti verso destra o in avanti del
cursore.

: Questo tasto si usa per brevi spostamenti verso sinistra o all’indietro


del cursore.

: Questo tasto si usa per lunghi spostamenti verso il basso o in avanti


del cursore.

: Questo tasto si usa per lunghi spostamenti verso l’alto o all’indietro


del cursore.

11 Tasti pagina Per cambiare pagina sono a disposizione i due seguenti tasti:

: Questo tasto sostituisce la pagina corrente con la pagina


successiva.

: Questo tasto sostituisce la pagina corrente con la pagina


precedente.

Spiegazioni
 Controllo di due percorsi Nel controllo di due percorsi, selezionare sempre la testa per la quale
vengono specificati i dati, usando l’apposito selettore posto sul pannello
dell’operatore. Poi operare tramite tastiera per visualizzare o impostare i
dati, editare i programmi, ecc.

545
2. UNITA’ OPERATIVE OPERAZIONI B–63014IT/01

2.3 I tasti funzione si usano per selezionare il tipo di schermo (funzione) da


visualizzare. Premendo un tasto software (tasto software di selezione
TASTI FUNZIONE E della sezione) immediatamente dopo aver premuto un tasto funzione, è
TASTI SOFTWARE possibile visualizzare lo schermo (sezione) corrispondente alla funzione
selezionata.

2.3.1
Schema generale delle
operazioni eseguite
sui vari schermi
1 Premere un tasto funzione sul pannello MDI. Compariranno i tasti
software di selezione dei capitoli relativi alla funzione selezionata.
2 Premere uno dei tasti software di selezione dei capitoli. Comparirà lo
schermo del capitolo selezionato. Se il tasto software del capitolo
voluto non è visualizzato, premere il tasto di continuazione del menu.
In taluni casi, all’interno di un capitolo è possibile selezionate capitoli
Tasti funzione addizionali.
3 Quando è visualizzato lo schermo del capitolo voluto, premere il tasto
(OPRT)
di selezione delle operazioni per visualizzare i dati da manipolare.
4 Per visualizzare di nuovo i tasti software di selezione dei capitoli,
Tasti di selezione premere il tasto ritorno.
dei capitoli Tasto di sele-
zione delle   
  




  


operazioni

   


  
  
 

 
 
  






 



Tasto di ritorno Tasto di continuazione


del menu

546
B–63014IT/01 OPERAZIONI 2. UNITA’ OPERATIVE

2.3.2 I tasti funzione si usano per selezionare il tipo di schermo da visualizzare.


Tasti funzione Sul pannello MDI sono presenti i seguenti tasti funzione:

Premere questo tasto per visualizzare lo schermo posizione.

Premere questo tasto per visualizzare lo schermo programma.

Premere questo tasto per visualizzare lo schermo delle


correzioni/impostazioni.

Premere questo tasto per visualizzare lo schermo sistema.

Premere questo tasto per visualizzare lo schermo messaggi.

Premere questo tasto per visualizzare lo schermo grafico.

Premere questo tasto per visualizzare lo schermo personalizzazione


(schermo delle macro conversazionali).

547
2. UNITA’ OPERATIVE OPERAZIONI B–63014IT/01

2.3.3 Per visualizzare uno schermo più dettagliato, dopo il tasto funzione
Tasti software premere un tasto software. I tasti software servono per eseguire
effettivamente le operazioni.
Le figure che seguono illustrano le possibili transizioni dei tasti software.

Il significato dei simboli usati nelle figure è il seguente:

: Indica gli schermi

: Indica uno schermo visualizzabile premendo


un tasto funzione (*1)

[ ] : Indica un tasto software (*2)

( ) : Indica una immissione eseguita tramite il


pannello MDI

[ ] : Indica un tasto software visualizzato in verde


o ad alta intensità

: Indica il tasto di continuazione del menu


(tasto software più a destra) (*3)

*1 Premere i tasti funzione per commutare fra gli schermi usati


frequentemente.
*2 La visualizzazione di alcuni tasti software dipende dalla
configurazione delle opzioni.
*3 In alcuni casi, il tasto di continuazione del menu è omesso quando si
usa l’unità di visualizzazione a 12 tasti software.

548
B–63014IT/01 OPERAZIONI 2. UNITA’ OPERATIVE

SCHERMO POSIZIONE Transizione tasti software iniziata dal tasto

Coordinate assolute

[ASSOLT] [(OPRT)] [PART 0] [ESEC]


[ESEC 0] [ESEC]

Coordinate relative

[REL] [(OPRT)] (Asse o numero) [PRESET]


[ORIGIN] [TUT AS]
(Nome asse) [ESEC]
[PART 0] [ESEC]
[ESEC 0] [ESEC]

Posizione corrente

[TUTTO] [(OPRT)] (Asse o numero) [PRESET]


[ORIGIN] [TUT AS]
(Nome asse) [ESEC]
[PART 0] [ESEC]
[ESEC 0] [ESEC]

Interruzione da volantino

[INTR.M] [(OPRT)] [PART 0] [ESEC]


[ESEC 0] [ESEC]

Schermo di monitoraggio

[MONI] [(OPRT)] [PART 0] [ESEC]


[ESEC 0] [ESEC]

549
2. UNITA’ OPERATIVE OPERAZIONI B–63014IT/01

SCHERMO PROGRAMMA Transizione tasti software iniziata dal tasto


nel modo MEM

1/2

Schermo programma

[PRGRM] [(OPRT)] [COR–BG] Vedere "Quando viene premuto [COR-BG] "


(O numero) [RICE O]
(1) (N numero) [RICE N]
[RIAVLG]

[TIPO P]
[TIPO Q]

[RICE F] [ANNUL]
(F numero) [ESEC]

Schermo controllo programma

[VERIF.] [ASSOLT] [(OPRT)] [COR–BG] Vedere "Quando viene premuto [COR-BG] "
[REL] (O numero) [RICE O]
(N numero) [RICE N]
[RIAVLG]

[TIPO P]
[TIPO Q]

[RICE F] [ANNUL]
(N numero) [ESEC]

Schermo blocco corrente

[ATTUAL] [(OPRT)] [COR–BG] Vedere "Quando viene premuto [COR-BG] "

Schermo blocco successivo

[SUCCSV] [(OPRT)] [COR–BG] Vedere "Quando viene premuto [COR-BG] "

Schermo riavvio programma

[RIPART] [(OPRT)] [COR–BG] Vedere "Quando viene premuto [COR-BG] "

(2)(Continua nella pagina seguente)

550
B–63014IT/01 OPERAZIONI 2. UNITA’ OPERATIVE

2/2
(2)

[FL. SDL] [PRGRM] Ritorna a (1) (Schermo programma)

Schermo indirizzario file

[DIR] [(OPRT)] [SELEZ] (Numero) [SETT F]


[ESEC]

Schermo operazioni schedulate

[PIANO] [(OPRT)] [RIPOS.] [ANNUL]


[ESEC]
(Dati schedulaz.) [ENTRAT]

551
2. UNITA’ OPERATIVE OPERAZIONI B–63014IT/01

SCHERMO PROGRAMMA Transizione tasti software iniziata dal tasto


nel modo EDIT

1/2

Schermo programma

[PRGRM] [(OPRT)] [COR–BG] Vedere "Quando viene premuto [COR-BG] "


(O numero) [RICE O]
(Indirizzo) [RICE↓]
(Indirizzo) [RICE↑]
[RIAVLG]

[RICE F] [ANNUL]
(N numero) [ESEC]
[LEGGI] [CATENA] (Il cursore va alla fine del programma.)
[STOP]
[ANNUL]
(O numero) [ESEC]
[SCRIVI] [STOP]
[ANNUL]
(O numero) [ESEC]
[CANCEL] [ANNUL]
(N numero) [ESEC]
[EDI–EX] [COPI] [CURS–] (O numero) [ESEC]
[–CURS]
[–FONDO]
[TUTT]
[MUOVI] [CURS–] (O numero) [ESEC]
[–CURS]
[–FONDO]
[TUTT]
[UNISCI] [–CURS] (O numero) [ESEC]
[–FONDO]
[CAMBIA] (Indirizzo) [PRIMA]

(Indirizzo) [DOPO] [SALTO]


[ES–SGL]
[ESEC]

(1)(Continua nella pagina successiva)

552
B–63014IT/01 OPERAZIONI 2. UNITA’ OPERATIVE

2/2
(1)

Indirizzario programmi

[LIB] [(OPRT)] [COR–BG] Vedere "Quando viene premuto [COR-BG] "


(O numero) [RICE O] Ritorno al programma

[LEGGI] [CATENA]
[STOP]
[ANNUL]
(O numero) [ESEC]
[SCRIVI] [STOP]
[ANNUL]
(O numero) [ESEC]

Programmazione grafica conversazionale

[C.A.P.] [PRGRM] Ritorno al programma


[MENU G]
(G numero) [BLOCCO] (Dati) [ENTRAT]
Quando G numero è omesso, compare lo schermo standard.
[(OPRT)] [ENTRAT]

Indirizzario floppy

[FLOPPY] [PRGRM] Ritorno al programma


[DIR] [(OPRT)] [RICE F] (Numero) [SETT F]
[ANNUL]
[ESEC]
[LEGGI] (Numero) [SETT F]
(O numero) [SETT O]
[STOP]
[ANNUL]
[ESEC]
[SCRIVI] (Numero) [SETT F]
(O numero) [SETT O]
[STOP]
[ANNUL]
[ESEC]
[CANCEL] (Fumero) [SETT F]
[ANNUL]
[ESEC]

553
2. UNITA’ OPERATIVE OPERAZIONI B–63014IT/01

SCHERMO PROGRAMMA Transizione tasti software iniziata dal tasto


nel modo MDI

Schermo programma

[PRGRM] [(OPRT)] [COR–BG] Vedere "Quando viene premuto [COR-BG] "

Schermo immissione programma

[MDI] [(OPRT)] [COR–BG] Vedere "Quando viene premuto [COR-BG] "


(Indirizzo) [RICE↓]
(Indirizzo) [RICE↑]
[RIAVLG]

Schermo blocco corrente

[ATTUAL] [(OPRT)] [COR–BG] Vedere "Quando viene premuto [COR-BG] "

Schermo blocco successivo

[SUCCSV] [(OPRT)] [COR–BG] Vedere "Quando viene premuto [COR-BG] "

Schermo ripartenza programma

[RIPART] [(OPRT)] [COR–BG] Vedere "Quando viene premuto [COR-BG] "

554
B–63014IT/01 OPERAZIONI 2. UNITA’ OPERATIVE

SCHERMO PROGRAMMA Transizione tasti software iniziata dal tasto


nei modi HNDL, JOG o REF

Schermo programma

[PRGRM] [(OPRT)] [COR–BG] Vedere "Quando viene premuto [COR-BG] "

Schermo blocco corrente

[ATTUAL] [(OPRT)] [COR–BG] Vedere "Quando viene premuto [COR-BG] "

Schermo blocco successivo

[SUCCSV] [(OPRT)] [COR–BG] Vedere "Quando viene premuto [COR-BG] "

Schermo ripartenza programma

[RIPART] [(OPRT)] [COR–BG] Vedere "Quando viene premuto [COR-BG] "

SCHERMO PROGRAMMA Transizione tasti software iniziata dal tasto


nei modi TJOG o THDL

Schermo programma

[PRGRM] [(OPRT)] [COR–BG] Vedere "Quando viene premuto [COR-BG] "


(O numero) [RICE O] Ritorno al programma
(Indirizzo) [SRH↓]
(Indirizzo) [SRH↑]
[RIAVLG]

Program directory display

[LIB] [(OPRT)] [COR–BG] Vedere "Quando viene premuto [COR-BG] "


(O numero) [RICE O] Ritorno al programma

555
2. UNITA’ OPERATIVE OPERAZIONI B–63014IT/01

SCHERMO PROGRAMMA Transizione tasti software iniziata dal tasto


(Quando viene premuto il tasto software [COR-BG])
1/2

Schermo programma

[PRGRM] [(OPRT)] [FIN–BG]


(O numero) [RICE O]
(Indirizzo) [RICE↓]
(Indirizzo) [RICE↑]
[RIAVLG]

[RICE F] [ANNUL]
(N numero) [ESEC]
[LEGGI] [CATENA] (Il cursore va alla fine del programma.)
[STOP]
[ANNUL]
(O numero) [ESEC]
[SCRIVI] [STOP]
[ANNUL]
(O numero) [ESEC]
[CANCEL] [ANNUL]
(N numero) [ESEC]
[EDI–EX] [COPI] [CURS–] (O numero) [ESEC]
[–CURS]
[–FONDO]
[TUTT]
[MUOVI] [CURS–] (O numero) [ESEC]
[–CURS]
[–FONDO]
[TUTT]
[UNISCI] [–CURS] (O numero) [ESEC]
[–FONDO]
[CAMBIA] (Indirizzo) [PRIMA]

(Indirizzo) [DOPO] [SALTO]


[ES–SGL]
[ESEC]

(1)(Continua nella pagina successiva)

556
B–63014IT/01 OPERAZIONI 2. UNITA’ OPERATIVE

2/2
(1)

Indirizzario programmi

[LIB] [(OPRT)] [COR–BG]


(O numero) [RICE O] Ritorno al programma

[LEGGI] [CATENA]
[STOP]
[ANNUL]
(O numero) [ESEC]
[SCRIVI] [STOP]
[ANNUL]
(O numero) [ESEC]

Programmazione grafica conversazionale

[C.A.P.] [PRGRM] Ritorno al programma


[MENU G]
(G numero) [BLOCCO] (Dati) [ENTRAT]
Se G numero è omesso, compare lo schermo standard.
[(OPRT)] [ENTRAT]

Indirizzario floppy

[FLOPPY] [PRGRM] Ritorno al programma


[DIR] [(OPRT)] [RICE F] (Numero) [SETT F]
[ANNUL]
[ESEC]
[LEGGI] (Numero) [SETT F]
(O numero) [SETT O]
[STOP]
[ANNUL]
[ESEC]
[SCRIVI] (Numero) [SETT F]
(O numero) [SETT O]
[STOP]
[ANNUL]
[ESEC]
[CANCEL] (F numero) [SETT F]
[ANNUL]
[ESEC]

557
2. UNITA’ OPERATIVE OPERAZIONI B–63014IT/01

SCHERMO OFFSET/SETTING Transizione tasti software iniziata dal tasto

1/2

Schermo correzioni utensile

[COMPEN] [(OPRT)] (Numero) [RIC NO]


(Nome asse) [ENTR C]
(Numero) [+ENTR]
(Numero) [ENTRAT]

[RIPOS] [TUTTO]
[USURA]
[GEOMET]
[LEGGI] [ANNUL]
[ESEC]
[SCRIVI] [ANNUL]
[ESEC]

Schermo dati di impostazione

[PREPRA] [(OPRT)] (Numero) [RIC NO]


[ON:1]
[OFF:0]
(Numero) [+ENTR]
(Numero) [ENTRAT]

Schermo sistema di coordinate del pezzo

[LAVORO] [(OPRT)] (Numero) [RIC NO]


(Numero) [+ENTR]
(Numero) [ENTRAT]

Schermo variabili macro

[MACRO] [(OPRT)] (Numero) [RIC NO]


(Nome asse) [ENTR C]
(Numero) [ENTRAT]

[SCRIVI] [ANNUL]
[ESEC]

(1)

558
B–63014IT/01 OPERAZIONI 2. UNITA’ OPERATIVE

2/2
(1)

Schermo programmazione a menu

[MENU] [(OPRT)] (Numero) [SELEZ]

Pannello software dell’operatore

[OPR PN]

Schermo gestione vita utensili

[VITA.U] [(OPRT)] (Numero) [RIC NO]


[RIPOS.] [ANNUL]
[ESEC]
(Numero) [ENTRAT]

559
2. UNITA’ OPERATIVE OPERAZIONI B–63014IT/01

SCHERMO SISTEMA Transizione tasti software iniziata dal tasto

1/2

Schermo parametri

[PARAM] [(OPRT)] (Numero) [RIC NO]


[ON:1]
[OFF:0]
(Numero) [+ENTR]
(Numero) [ENTRAT]

[LEGGI] [ANNUL Nota) Per le operazioni di lettura/scrittura, cer-


][ESEC] care l’inizio del file usando lo schermo PRGRM.
[SCRIVI] [ANNUL
][ESEC]

Schermo diagnostico

[DIAGNS] [(OPRT)] (Numero) [RIC NO]

Schermo PMC

[PMC]

Schermo configurazione sistema

[SISTEM]

Compensazione errore passo

[PASSO] [(OPRT)] (N.) [RIC NO]


[ON:1]
[OFF:0]
(Numero) [+ENTR]
(Numero) [ENTRAT]

[ANNUL] Nota) Per le operazioni di lettura/scrittura, cer-


[LEGGI]
[ESEC] care l’inizio del file usando lo schermo PRGRM.

[SCRIVI] [ANNUL]
[ESEC]

(1)
(continua nella pagina successiva)

560
B–63014IT/01 OPERAZIONI 2. UNITA’ OPERATIVE

2/2

(1)

Parametri assi

[SV–PRM] [SV.SET] [ON:1]


[(OPRT)]
[REG.SV] [OFF:0]
(Numero) [ENTRAT]
[TRACE]
[SV.TRC] [(OPRT)]
[TRNSF]

Parametri mandrino

[SP–PRM] [SP.SET] [ON:1]


[(OPRT)]
[REG.SP] [OFF:0]
[SP.MON] [ENTRAT]

Diagnostica in forma d’onda

[D ONDA] [P ONDA]
[G ONDA] [AVVIAR]
[TIME→]
[←TIME]
[H–DOBL]
[H–HALF]

[AVVIAR]
[CH–1 ↑]
[CH–1 ↓]
[V–DOBL]
[V–HALF]

[AVVIAR]
[CH–2 ↑]
[CH–2 ↓]
[V–DOBL]
[V–HALF]

561
2. UNITA’ OPERATIVE OPERAZIONI B–63014IT/01


   Transizione tasti software iniziata dal tasto

Schermo allarmi

[ALLARM]

Schermo messaggi

[MESSAG]

Storia allarmi

[STORIA] [(OPRT)] [RIPOS.]


  Transizione tasti software iniziata dal tasto

Descrizione allarmi

[1 ALAM] [(OPRT)] [SELEZ]

Metodi operativi

[2 OPR] [(OPRT)] [SELEZ]

Tabella parametri

[3 PARA]

562
B–63014IT/01 OPERAZIONI 2. UNITA’ OPERATIVE

SCHERMO GRAFICO Transizione tasti software iniziata dal tasto

Percorso utensile

Percorso utensile

[PARAM]
[ESEC] [(OPRT)] [AUTO]
[AVVIAR]
[STOP]
[RIAVLG]
[RIPOS.]
[SCALA] [(OPRT)] [ESEC]
[←]
[→]
[POS]
[↑]
[↓]

Grafica solida

Grafica solida

[PARAM]
[BIANCO] [(OPRT)] [DI NUO]
[+ ROT]
[– ROT]
[+INCL]
[–INCL]
[ESEC] [(OPRT)] [A.ST]
[F.ST]
[STOP]
[RIAVLG]
[RIVIST] [(OPRT)] [DI NUO]
[+ ROT]
[– ROT]
[+INCL]
[–INCL]

[PARAM]
[3–PIAN] [(OPRT)] [ ]
[←]
[→]
[↑]
[↓]

563
2. UNITA’ OPERATIVE OPERAZIONI B–63014IT/01

2.3.4 Quando vengono premuti un tasto indirizzo o un tasto numerico, il


Tastiera e buffer della carattere ad essi corrispondenti viene caricato nel buffer della tastiera. Il
contenuto del buffer della tastiera è visualizzato nella parte bassa dello
tastiera schermo. Per indicare che si tratta di dati immessi da tastiera, il contenuto
del buffer è preceduto immediatamente dal simbolo “>”. La posizione in
cui verrà registrato il carattere successivo è indicata dal simbolo “_”.

Visualizzazione del buf-


> N001X100Z_
fer della tastiera
EDIT ALM 12:35:45
[ ] [ ] [ ] [ ] [ ]

   
  
  

Per immettere il carattere inferiore di un tasto al quale corrispondono due


caratteri, premere prima il tasto e poi il tasto in questione. Quando

viene premuto il tasto , il simbolo “_” diventa “^” e indica che verrà
immesso il carattere inferiore del tasto.
Dopo l’immissione di ogni carattere lo stato di “shift” viene cancellato.
Lo stato di shift si cancella anche premendo di nuovo il tasto .
La capacità del buffer della tastiera è di 32 caratteri.
Per cancellare un carattere o un simbolo dal buffer della tastiera premere
il tasto .

(Esempio)
Quando il buffer della tastiera è
>N001X100Z_
e viene premuto il tasto , Z viene cancellato
e il buffer diventa
>N001X100_

564
B–63014IT/01 OPERAZIONI 2. UNITA’ OPERATIVE

2.3.5 Quando sono stati digitati dei dati e viene premuto il tasto , o un tasto
Messaggi di software, viene eseguito un controllo sui dati immessi. Se i dati non sono
avvertimento corretti o se è stato commesso un errore operativo, sulla riga dei dati
immessi compare un messaggio di avvertimento.

Visualizzazione dati
immessi >_
Visualizz. messaggio
Visualizzazione stato EDIT MODO ERRATO

Visualizzazione tasti [ ] [ ] [ ] [ ] [ ]
software

      


 
  
 


Tabella 2.3.5 Messaggi di avvertimento

Messaggio Significato

FORMATO ERRATO Il formato non è corretto.

SCRITTURA PROTETTA L’immissione da tastiera non è valida perché la


memoria è protetta o la scrittura dei parametri
non è abilitata.

DATI FUORI Il valore immesso eccede i limiti ammessi.


TOLLERANZA

CI SONO TROPPE Il dato immesso contiene troppe cifre.


CIFRE

MODO ERRATO L’immissione dei parametri non è possibile nei


modi diversi dal modo MDI.

EDIT IMPOSSIBILE Lo stato attuale del CNC non permette di ese-


guire operazioni di edit.

565
2. UNITA’ OPERATIVE OPERAZIONI B–63014IT/01

2.3.6 Gli LCD da 9.5” o da 10.4” hanno 12 tasti software. Come si vede nella
Configurazione dei sottostante figura, i cinque tasti software di destra e i tasti menu alle due
estremità funzionano allo stesso modo degli LCD da 8.4” o da 7.2”,
tasti software mentre i cinque tasti software di sinistra sono tasti addizionali specifici
degli LCD da 9.5” o da 10.4”.

Tasti software degli LCD da 8.4” o da 7.2”

Tasti software degli LCD da

ÉÉÉÉÉÉÉÉÉ
9.5” o da 10.4”

ÉÉÉÉÉÉÉÉÉ
Tasti software addizionali degli LCD da 9.5” o da 10.4”

Fig. 2.3.6 (a) Configurazione dei tasti software degli LCD

Quando nella parte sinistra dello schermo compare una visualizzazione


della posizione selezionata con un tasto funzione diverso da , i tasti
software della metà di sinistra sono visualizzati come segue:

ASSOLT REL TUTTO INTR. M

I tasti software corrispondenti alla visualizzazione della posizione sono


a fondo invertito.

Questo manuale fa talvolta riferimento agli LCD da 10.4” o da 9.5” come


a unità di visualizzazione a 12 tasti software e agli LCD da 7.2” o da 8.4”
come a unità di visualizzazione a 7 tasti software.

566
B–63014IT/01 OPERAZIONI 2. UNITA’ OPERATIVE

2.4 Sono disponibili cinque tipi di unità esterne di immissione/emissione


(I/O). Questa sezione ne dà una descrizione sommaria. Per i dettagli,
UNITA’ ESTERNE DI consultare i manuali corrispondenti a ciascuna unità, elencati qui sotto.
IMMISSIONE/EMIS-
SIONE Tabella 2.4(a) Unità esterne di immissione/emissione

Nome dell’unità Uso Capacità Manuale di


max di riferimento
memoria

GE FANUC Handy File Unità di immissione/emis- 3600m B–61834I


sione multifunzione, facile da
usare. E’ concepita per appa-
recchiature FA e usa i
dischetti.

Cassetta floppy GE Unità di immissione/emis- 2500m B–66040


FANUC sione. utilizza i dischetti.

Scheda FA GE FANUC Unità compatta di immissio- 160m B–61274


ne/emissione

GE FANUC PPR Unità di immissione/emis- 275m B–58584


sione costituita da un lettore
di nastro, un perforatore di
nastro e una stampante.

Lettore di nastro portatile Unità di immissione per la let- ______ Appendice


tura di nastri di carta. H

Tramite l’unità esterna di I/O, possono essere letti o scritti i seguenti dati:
1 Programmi
2 Correzioni
3 Parametri
4 Variabili comuni delle macroistruzioni
Per le procedure di immissione/emissione, vedere il capitolo III–8.

567
2. UNITA’ OPERATIVE OPERAZIONI B–63014IT/01

 Prima di utilizzare una unità esterna di I/O, è necessario impostare i


seguenti parametri.

CNC

SCHEDA CPU PRINCIPALE SCHEDA OPZIONE 1

CANALE 1 CANALE 2 CANALE 3


JD5A JD5B JD5C JD6A

RS–232–C RS–232–C RS–232–C RS–422

Lettore/per– Lettore/per– Calcolatore Calcolatore


foratore foratore ospite ospite

CANALE I/O=0 CANALE I/O=2 CANALE I/O=3 CANALE I/O=3


o
CANALE I/O=1

il CNC ha tre canali di interfaccia lettore/perforatore. L’unità di I/O da


usare si specifica settando il canale al quale l’unità è collegata nel dato di
impostazione CANALE I/O.
I dati relativi all’unità, quali la velocità di trasmissione e il numero di bit
di stop, devono essere stati settati preventivamente nei parametri del
canale utilizzato.
Per il canale uno sono disponibili due combinazioni di parametri per
specificare i dati dell’unità di I/O.
La relazione fra i parametri dell’interfaccia lettore/perforatore e i canali
disponibili è illustrata qui sotto.
Numero canale I/O
(parametro N. 0020) 0101 Bit di stop e altri dati
CANALE I/O=0 Numero specificato per
0102 l’unità I/O
(canale 1)
0020 CANALE I/O 0103 Baud

Specificare un canale 0111 Bit di stop e altri dati


per una unità I/O
CANALE I/O=1 Numero specificato per
0112
(canale 1) l’unità I/O

CANALE I/O 0113 Baud


= 0 : Canale 1
= 1 : Canale 1 0121 Bit di stop e altri dati
= 2 : Canale 2
= 3 : Canale 3 CANALE I/O=2 Numero specificato per
0122
(canale 2) l’unità I/O

0123 Baud

0131 Bit di stop e altri dati

0132 Numero specificato per


l’unità I/O
CANALE I/O=3 0133 Baud
(canale 3)
0134 Selezione del protocollo

Numero parametro 0135 Selezione di RS–422 o


RS232C e altri dati

568
B–63014IT/01 OPERAZIONI 2. UNITA’ OPERATIVE

2.4.1 Lo Handy File è una unità di I/O a dischetti multifunzione, facile da usare
Handy File GE e progettata per i sistemi FA. Lo Handy File permette il trasferimento e
l’editazione di programmi operando direttamente o in remoto tramite una
FANUC unità ad esso collegata.
Lo Handy file usa dischetti da 3.5”, che non presentano i tipici problemi
di disturbi, di rottura e di spazio del nastro di carta.
Un dischetto può contenere uno o più programmi (fino a 1.44 Mbyte, che
equivale a una capacità di 3600 metri di nastro di carta).
Interfaccia
RS–422

Interfaccia
RS–232–C

FANUC
Handy File

Interfaccia
RS–232–C o RS–422
(Pannello perforatore, ecc)

2.4.2 Collegando una Cassetta Floppy al CNC è possibile salvare sulla cassetta
Cassetta Floppy GE i programmi pezzo registrati nella memoria del CNC stesso ed è possibile
trasferire al CNC i programmi precedentemente salvati, in caso di
FANUC necessità.


FANUC







Interfaccia RS–232–C POWER
(Pannello perforatore, etc.) ON OFF

569
2. UNITA’ OPERATIVE OPERAZIONI B–63014IT/01

2.4.3 La scheda FA è una scheda di memoria usata come supporto di dati nei
Scheda FA GE sistemi FA. E’ compatta, ma ha una grande capacità di memoria di elevata
affidabilità e non richiede una particolare manutenzione.
FANUC Collegando tramite un adattatore la scheda FA al CNC è possibile salvare
sulla scheda stessa i programmi pezzo registrati nella memoria del CNC
ed è possibile trasferire al CNC i programmi precedentemente salvati, in
caso di necessità.

EJECT

FANUC

READY

READ

WRITE

ALARM
Interfaccia RS–232–C RESET
(Pannello perforatore, etc.)

2.4.4 Il GE FANUC PPR è costituito da tre unità: una stampante, un perforatore


GE FANUC PPR di nastro e un lettore di nastro.
Quando il PPR è usato da solo, i dati possono essere letti dal lettore di
nastro per stamparli o perforarli. E’ anche possibile eseguire i controllo
TH e TV sui dati che vengono letti.

Interfaccia RS–232–C
(Pannello perforatore, etc.)

570
B–63014IT/01 OPERAZIONI 2. UNITA’ OPERATIVE

2.4.5 Il lettore di nastro portatile si usa per introdurre nel CNC i dati registrati
Lettore di nastro su nastro di carta.
portatile

}



+ + +

Interfaccia RS–232–C
(Pannello perforatore, etc.)

571
2. UNITA’ OPERATIVE OPERAZIONI B–63014IT/01

2.5
ACCENSIONE/SPE-
GNIMENTO

2.5.1
Accensione



    



               



            
   

             


             
              
         

POSIZ ATTUALE (ASSOLUTO) O1000 N00010

X 123.456
Y 363.233
Z 0.000
cONT PEZZI 5
TMP LAV 0H15M TMP CICLO 0H 0M38S
F.ATT 3000 MM/M S 0 T0000

MEM STRT MTN *** 09:06:35


[ASSOLT ] [ REL ] [ TUTTO ] [INTR.M ] [ OPRT ]

         

DIFFIDA
Finché, dopo l’accensione, non vengono visualizzati lo
schermo posizione o lo schermo allarmi, non toccare alcun
tasto. Alcuni tasti servono per la manutenzione o hanno altri
scopi particolari. Se vengono premuti, possono aversi effetti
non voluti.

572
B–63014IT/01 OPERAZIONI 2. UNITA’ OPERATIVE

2.5.2 Se si verificano un guasto dell’Hardware o un difetto di installazione, il


Schermo visualizzato sistema visualizza uno dei seguenti schermi e si ferma.
Questi schermi forniscono informazioni quali le schede installate nei vari
all’accensione slot. Queste informazioni, insieme alle indicazioni dei LED sono utili per
la ricerca del guasto.

 
 


 

SLOT CONFIGURATION DISPLAY
0 : 003E4000 0:
1 : 30464202 1:
2 : 00504303 2:
3: 3:
4: 4:
5: 5:

Numero slot fisico Numero slot fisico


(primario) (secondario)

Informazioni relative alla scheda installata nello slot

Numero slot assegnato internamente

Tipo di scheda Funzione del modulo

Per ulteriori informazioni sui tipi di schede a circuiti stampati e sulle


funzioni dei moduli, fare riferimento al manuale di manutenzione
(B–63005).

573
2. UNITA’ OPERATIVE OPERAZIONI B–63014IT/01

Schermo indicante lo
stato di settaggio dei
moduli

B0F1 – 01
SLOT 01 (3046) : FINE FINE: Settaggio completato
SLOT 02 (3050) : Blank: Settaggio non
completato
ID del modulo
Numero dello slot

Visualizzazione della
configurazione del
software

B0F1 – 01 Software di controllo del


CNC

SERVO : 9090–01 ROM dei servo digitali


SUB : xxxx–xx Sub CPU (buffer remoto)
OMM : yyyy–yy Macro su ordinazione/macro
compiler
PMC : zzzz–zz
PMC

La configurazione del software può anche essere visualizzata sullo


schermo della configurazione del sistema.
La descrizione dello schermo della configurazione del sistema si trova nel
MANUALE DI MANUTENZIONE (B–63005)

2.5.3
Spegnimento

Procedura di spegnimento

Procedura        #   !    
 

    !         !" 


  %   ! ! $    


 !  ! $

  !   ! 



    

 !   !   !       

574
B–63014IT/01 OPERAZIONI 3. OPERAZIONI MANUALI

3 OPERAZIONI MANUALI

Le OPERAZIONI MANUALI sono di nove tipi:


3.1 RITORNO MANUALE AL PUNTO DI RIFERIMENTO
3.2 AVANZAMENTO IN JOG
3.3 AVANZAMENTO INCREMENTALE
3.4 AVANZAMENTO CON VOLANTINO
3.5ASSOLUTO IN MANUALE ON/OFF
3.6 MOVIMENTO TRAMITE VOLANTINO NELLA DIREZIONE
DELL’ASSE UTENSILE / MOVIMENTO TRAMITE VOLAN-
TINO NELLA DIREZIONE DELL’ASSE UTENSILE B
3.7 INTERPOLAZIONE LINEARE/CIRCOLARE IN MANUALE
3.8 MASCHIATURA RIGIDA IN MANUALE
3.9 COMANDO NUMERICO IN MANUALE

575
3. OPERAZIONI MANUALI OPERAZIONI B–63014IT/01

3.1 Il ritorno dell’utensile al punto di riferimento è eseguito come segue:


Il movimento dell’utensile nella direzione specificata dal parametro ZMI
RITORNO (bit 5 del parametro N. 1006) si comanda per ciascun asse premendo il
MANUALE AL pulsante ritorno al punto di riferimento sul pannello dell’operatore.
PUNTO DI RIFERI- L’utensile si muove in rapido fino al punto di decelerazione, poi prosegue
fino al punto di riferimento alla velocità FL (parametri N. 1420, 1421 e
MENTO
1425). Durante il movimento in rapido, è attiva la regolazione a quattro
gradini della velocità in rapido.
Quando l’utensile raggiunge il punto di riferimento, si accende la spia
corrispondente. Generalmente l’utensile si muove lungo un solo asse, ma
può essere mosso simultaneamente lungo tre assi settando il parametro
JAX (bit 0 del parametro N. 1002).

ÉÉ ÉÉ
Punto di

ÉÉ ÉÉ
riferimento
Punto di
decelerazione

Movimento rapido Movimento


Velocità in rapido lento
(La regolazione della velo- Velocità FL
cità in rapido è abilitata)

     
       
 

MODE                
     
EDIT MEMORY REMOTE MDI

               
              
HANDLE JOG ZERO TEACH
RETURN

      


RAPID TRAVERSE              
OVERRIDE (%)
       
  
F0 25 50 100    !         
AXIS DIRECTION "             #
                #
+C +Z +Y                

–X RAPID +X              

–Y –Z –C Questa procedura è solo un esempio. Per le operazioni effettivamente


necessarie, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.

ZERO POSITION MIRRROR IMAGE


X Y Z C X2 Y2 Z2 X Y Z

PRO- M02/ MANU SPINDLE ATC


GRAM M30 ABS ORI TAP READY MC?
STOP

576
B–63014IT/01 OPERAZIONI 3. OPERAZIONI MANUALI

Spiegazioni
 Impostazione automatica Il bit 0 (ZPR) del parametro N. 1201 si usa per specificare l’impostazione
del sistema di coordinate automatica del sistema di coordinate. Quando ZPR è 1, il sistema di
coordinate è automaticamente determinato quando viene eseguito il
ritorno manuale al punto di riferimento.
Se con il parametro N. 1250 sono specificati i valori α, β e γ, il sistema
di coordinate è determinato in modo che la posizione del punto standard
del portautensile o della punta dell’utensile standard sia X = α, Y = β e
Z = γ quando viene eseguito il ritorno al punto di riferimento. Questo ha
lo stesso effetto della programmazione del seguente comando:
G92 Xα Yβ Zγ ;
Tuttavia, se è selezionata l’opzione relativa al sistema di coordinate del
pezzo questa possibilità non può essere usata.


 Nuovo movimento Quando si accende la spia RITORNO AL PUNTO DI RIFERIMENTO
dell’utensile alla fine del ritorno al punto di riferimento, l’utensile non si muove finché
il commutatore RITORNO AL PUNTO DI RIFERIMENTO non viene
messo in off.

 Spia del La spia RITORNO AL PUNTO DI RIFERIMENTO si spegne in questi


completamento del due casi:
ritorno al punto di – Allontanamento dell’utensile dal punto di riferimento.
riferimento
– Entrata nello stato di arresto di emergenza.
 Distanza da percorrere Per la distanza da percorrere (non in decelerazione) nel ritorno al punto
nel ritorno al punto di di riferimento, consultare il manuale del costruttore della macchina
riferimento utensile.

577
3. OPERAZIONI MANUALI OPERAZIONI B–63014IT/01

3.2 Nel modo JOG, tenendo premuto un pulsante di selezione asse e direzione
sul pannello dell’operatore si comanda il movimento dell’utensile lungo
AVANZAMENTO IN l’asse e nella direzione corrispondenti al pulsante.
JOG La velocità di avanzamento in jog si specifica con il parametro N. 1423.
Questa velocità di avanzamento può essere regolata con il selettore della
regolazione della velocità in jog.
MODE
Se viene premuto il pulsante della velocità rapida, l’utensile si muove in
rapido (parametro N. 1424), indipendentemente dalla posizione del

ÎÎ
EDIT MEMORY REMOTE MDI

selettore della regolazione della velocità in jog. Questa funzione è detta

ÎÎ
HANDLE JOG ZERO TEACH
RETURN movimento rapido in manuale.
In manuale può essere mosso un solo asse per volta. Tramite il parametro
JAX (N. 1002#0) è possibile specificare la selezione di tre assi
contemporaneamente.

ÉÉ
ÉÉ
Z

ÉÉ
Y

Finché il pulsante non viene


rilasciato, l’utensile si muove
X nella direzione corrispondente
al pulsante stesso.

Procedura per l'avanzamento in JOG

AXIS DIRECTION  Premere il pulsante JOG, uno dei pulsanti di selezione del modo.

+C +Z +Y
 Premere il pulsante di selezione asse e direzione corrispondente al moviĆ
mento voluto dell'utensile. L'utensile si muove alla velocità di avanzaĆ
–X RAPID +X mento specificata con il parametro N. 1423 finché il pulsante è premuto.
Quando il pulsante viene rilasciato, l'utensile si ferma.
–Y –Z –C
 La velocità di avanzamento in jog può essere regolata usando l'apposito
selettore.
 Se, mentre si tiene premuto il pulsante di selezione asse e direzione si
preme e si tiene premuto anche il pulsante del rapido, l'utensile si muove
in rapido. In questo caso, è abilitata la regolazione della velocità in
rapido.
0 2000 Questa procedura è solo un esempio. Per le operazioni effettivamente
REGOLAZIONE VELOCITA’ necessarie, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
AVANZAMENTO IN JOG

RAPID TRAVERSE
OVERRIDE (%)

F0 25 50 100

578
B–63014IT/01 OPERAZIONI 3. OPERAZIONI MANUALI

Limitazioni
 Accelerazione/deceler La velocità di avanzamento, la costante di tempo e il metodo di
azione per il rapido accelerazione/decelerazione automatiche per il rapido in manuale sono
come per i comandi programmati con G00.

 Commutazione del Se all’accensione, o quando il modo passa a JOG con la macchina accesa,
modo la selezione di asse e direzione risulta già eseguita, l’asse non si muove.
La selezione dell’asse deve essere ripetuta.

 Movimento rapido Il pulsante del rapido viene premuto prima di aver eseguito il ritorno al
prima del ritorno al punto di riferimento dopo l’accensione o dopo il rilascio dell’arresto in
punto di riferimento emergenza, il movimento non è in rapido, ma viene usata la velocità di
avanzamento in JOG. Questa funzione può essere disabilitata con il
parametro RPD (N. 1401#01).

579
3. OPERAZIONI MANUALI OPERAZIONI B–63014IT/01

3.3 Nel modo avanzamento incrementale (INC), quando viene premuto un


pulsante di selezione asse e direzione l’utensile si muove di un passo
AVANZAMENTO lungo l’asse e nella direzione selezionati. L’entità minima di questo passo
INCREMENTALE è l’incremento minimo di immissione. Un passo può essere 10, 100 o
1000 incrementi minimi di immissione.
Questo modo è disponibile quando non è montato un generatore manuale
di impulsi.

Z Ogni volta che viene


premuto un pulsante,
Utensile l’utensile si muove di un
passo nella direzione
corrispondente al pul-
sante stesso.

Procedura per l'avanzamento incrementale


             
               
X10 X100 

              
             
      !     "      #
X1 X1000
  
                
AXIS DIRECTION                 
"       !   
+C +Z +Y

Questa procedura è solo un esempio. Per le operazioni effettivamente


–X RAPID +X necessarie, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
–Y –Z –C

580
B–63014IT/01 OPERAZIONI 3. OPERAZIONI MANUALI

3.4 Nel modo volantino (HANDLE), l’utensile può essere mosso con
precisione ruotando il generatore manuale di impulsi montato sul pannello
AVANZAMENTO dell’operatore. Selezionare l’asse lungo il quale l’utensile deve muoversi
CON VOLANTINO con il selettore dell’asse del volantino.
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Z

X
ÉÉ
ÉÉ
ÉÉ Generatore manuale di impulsi

Procedura per l'avanzamento con volantino

 $$  "'% &     ' !  "'% &  %)!   !!
MODE
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EDIT MEMORY REMOTE MDI

HANDLE JOG ZERO


RETURN
TEACH  )! $  !&"&!$  %& ) !$$%"!  &  '  $,
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Generatore manuale di impulsi

581
3. OPERAZIONI MANUALI OPERAZIONI B–63014IT/01

Spiegazioni
 Disponibilità del Il parametro JHD (N. 7100 bit 0) abilita o disabilita il generatore manuale
generatore manuale di di impulsi nel modo JOG.
impulsi nel modo Jog Quando il parametro JHD (N. 7100 bit 0) è 1, sono abilitati sia
(JHD) l’avanzamento con volantino sia l’avanzamento incrementale.

 Disponibilità del Il parametro THD (N. 7100 bit 1) abilita o disabilita il generatore manuale
generatore manuale di di impulsi nel modo TEACH IN JOG.
impulsi nel modo
Autoapprendimento in
Jog (THD)

 Comando da volantino Il parametro HPF (N. 7100 bit 4) o (N. 7117) stabilisce quanto segue:
eccedente la velocità
 Parametro HPF (N. 7100 bit 4)
rapida (HPF)
QUANDO E’ 0:
La velocità di avanzamento è limitata alla velocità in rapido e gli
impulsi che eccedono questa velocità sono ignorati. (La distanza
percorsa dall’utensile può non corrispondere alla rotazione del
volantino.)
QUANDO E’ 1:
La velocità di avanzamento è limitata alla velocità in rapido e gli
impulsi che eccedono questa velocità non sono ignorati ma
vengono accumulati dal CNC. (Quando termina la rotazione del
volantino l’utensile continua a muoversi fino all’esaurimento degli
impulsi accumulati.)
 Parametro HPF(N.7117)(E’ disponibile quando il parametro HPF è 0.)
QUANDO E’ 0:
La velocità di avanzamento è limitata alla velocità in rapido e gli
impulsi che eccedono questa velocità sono ignorati. (La distanza
percorsa dall’utensile può non corrispondere alla rotazione del
volantino.)
QUANDO E’ 1:
Diverso da 0: La velocità di avanzamento è limitata alla velocità
rapida e gli impulsi generati in eccesso rispetto a tale velocità non
sono ignorati, ma vengono accumulati nel CNC entro il limite
specificato con il parametro N. 7117. (Quando termina la rotazione
del volantino l’utensile continua a muoversi fino all’esaurimento
degli impulsi accumulati.)

 Direzione di Il parametro HNGX (N. 7102#0) inverte la direzione del movimento


movimento dell’asse e dell’utensile rispetto al senso di rotazione del volantino.
senso di rotazione del
volantino

Limitazioni
 Numero di generatori Possono essere collegati fino a tre generatori manuali di impulsi, uno per
manuali di impulsi asse. I tre generatori manuali di impulsi possono essere ruotati
simultaneamente.

582
B–63014IT/01 OPERAZIONI 3. OPERAZIONI MANUALI

DIFFIDA
Se il volantino viene ruotato rapidamente con un
moltiplicatore elevato, per esempio x100, la velocità di
avanzamento risultante è troppo elevata. La velocità di
avanzamento è limitata alla velocità in rapido.

NOTA
Ruotare il generatore manuale di impulsi a una velocità non
superiore a cinque giri al secondo. Se il volantino viene
ruotato a più di cinque giri al secondo, l’utensile può non
fermarsi quando termina la rotazione o la distanza percorsa
dall’utensile può non corrispondere all’entità della rotazione
stessa.

583
3. OPERAZIONI MANUALI OPERAZIONI B–63014IT/01

3.5 Agendo sul commutatore assoluto in manuale del pannello dell’operatore


è possibile selezionare se il movimento manuale dell’utensile viene
ASSOLUTO IN aggiunto alle coordinate. Se il commutatore è ON, il movimento manuale
MANUALE ON E viene aggiunto alle coordinate. Se il commutatore è OFF, il movimento
OFF non viene aggiunto alle coordinate.

Asse Y

P2 Operazione manuale

P1
O Asse X
I valori delle coordinate cambiano dell’entità del movimento manuale

Fig. 3.5 (a) Coordinate con il commutatore ON

Y2
Y1

P2

O2 P1
X2

O1 X1
Le coordinate non cambiano.

Fig. 3.5 (b) Coordinate con il commutatore OFF

584
B–63014IT/01 OPERAZIONI 3. OPERAZIONI MANUALI

  La relazione fra i movimenti manuali e le coordinate quando il


commutatore assoluto in manuale è ON o è OFF è descritta usando il
seguente esempio di programma.

G01G90 X100.0Y100.0F010 ; 
X200.0Y150.0 ; 
X300.0Y200.0 ; 


           

           


           

Le coordinate dopo l’operazione manuale includono la distanza percorsa


dall’utensile nel movimento manuale. Quindi, quando il commutatore è
off, sottrarre l’entità di questo movimento.

D Operazione manuale Coordinate quando il blocco  viene eseguito dopo che alla fine del
dopo la fine del blocco blocco  si è avuta un’operazione manuale (asse X +20.0, asse Y
+100.0).
Y

(220.0 , 250.0)
(120.0 , 200.0)

Operazione Switch ON
(200.0 , 150.0)
manuale
Switch OFF
(100.0 , 100.0)
X

D Operazione manuale Coordinate quando, durante l’esecuzione del blocco , viene premuto il
dopo un feed hold tasto feed hold, viene eseguita un’operazione manuale (asse Y +75.0) e
il tasto Cycle start viene premuto e rilasciato.
Y

(300.0 , 275.0)
(200.0 , 225.0)
(150.0 , 200.0)
Operazione
manuale
(200.0 , 150.0) (300.0 , 200.0)
(150.0 , 125.0)
X
Switch ON
Switch OFF

585
3. OPERAZIONI MANUALI OPERAZIONI B–63014IT/01

 Quando viene eseguito Coordinate quando, durante l’esecuzione del blocco (2), viene premuto
un reset dopo una feed hold, viene eseguita un’operazione manuale (asse Y + 75.0), l’unità
operazione manuale di controllo viene resettata con il tasto RESET e il blocco (2) viene
nello stato di feed hold rieseguito.

(300.0 , 275.0)
(200.0,225.0)
(150.0 , 200.0)
Operazione
manuale (300.0 , 200.0)
(200.0,150.0)
(100.0 , 100.0) (150.0 , 125.0) Switch ON
X
Switch OFF

 Quando il blocco Quando nel blocco successivo viene comandato un solo asse, ritorna
successivo comanda soltanto l’asse comandato.
un solo asse
N1G01X100.0Y100.0F500;
N2X200.0; Y (200.0 , 150.0)
N3Y150.0;

Operazione
manuale N3

Switch ON N2 (200.0 , 100.0)


Switch OFF N1
(100.0 , 100.0)
X

 Quando il blocco di Quando i comandi successivi sono incrementali, il risultato è lo stesso di


movimento quando il commutatore è off.
successivo è
incrementale

 Operazioni manuali Quando il commutatore è OFF


durante la Dopo l’esecuzione di un’operazione manuale con il commutatore OFF
compensazione raggio durante la compensazione raggio utensile, il funzionamento automatico
utensile è riavviato con movimenti paralleli ai movimenti che sarebbero stati
eseguiti senza l’operazione manuale, a una distanza dai movimenti
originali pari all’entità del movimento manuale.

Percorso utensile dopo


l’operazione manuale

Operazione
manuale

Percorso utensile
Percorso programmato

586
B–63014IT/01 OPERAZIONI 3. OPERAZIONI MANUALI

Quando il commutatore è ON
Il funzionamento della macchina al ritorno in automatico dopo
un’operazione manuale eseguita con il commutatore ON nel modo
compensazione raggio utensile durante l’esecuzione di un programma in
assoluto viene descritto qui di seguito. Il vettore generato dalla parte
residua del blocco corrente e dall’inizio del blocco successivo è traslato
in parallelo. Viene generato un nuovo vettore basato sui due blocchi
successivi e sull’entità del movimento manuale. Questo vale anche
quando l’operazione manuale viene eseguita su uno spigolo.

Operazione manuale eseguita fuori da uno spigolo


Nel sottostante percorso programmato (PA – PB – PC – PD), supponiamo
che l’utensile venga traslato manualmente (dopo aver premuto feed hold)
da PH, tra PA e PB, a PH’. Il punto finale PB del blocco corrente viene
traslato al punto PB’ per l’entità del movimento manuale e vengono anche
traslati i vettori (VB1 e VB2) su PB. (I vettori traslati sono rispettivamente
VB1’ e VB2’). I vettori tra il blocco successivo (percorso utensile da PB
a PC) e il seguente (da PC a PD) vengono cancellati. I nuovi vettori di
compensazione VC1’ e VC2’ (in questo esempio, VC2’ = VC2) sono
generati dalla relazione tra i due blocchi (percorso programmato da PB’
a PC e da PC a PD). Però, dato che il vettore VB2’ non è stato ricalcolato,
per il percorso utensile tra PB’ e PC la compensazione raggio utensile non
viene eseguita correttamente. La compensazione raggio utensile viene
eseguita correttamente per i blocchi successivi al punto PC.

VC1’
VB2 VC1

VB1 PB PC VC2

VB2’ PD
Percorso program-
VB1’ PA mato (assoluto)
Percorso utensile P’B PH
dopo l’operazione
manuale Percorso utensile prima
dell’operazione manuale

Operazione manuale

PH’

587
3. OPERAZIONI MANUALI OPERAZIONI B–63014IT/01

Operazione manuale durante la lavorazione su uno spigolo


Questo esempio riguarda un movimento manuale eseguito durante la
lavorazione su uno spigolo in compensazione raggio utensile. I vettori
VA2’, VB1’, e VB2’ nella sottostante figura sono calcolati traslando i
vettori VA2, VB1, e VB2 per l’entità del movimento manuale. I nuovi
vettori vengono calcolati in base a VC1 e VC2’. La compensazione raggio
utensile viene eseguita correttamente per i blocchi successivi al punto PC.
VC1’
VB2
VC1
VB1 PB PC
VC2

VB2’

VB1’ Percorso programĆ


mato (assoluto)
Percorso utensile dopo PA
l'operazione manuale
Percorso utensile prima
VA2 VA1 dell'operazione manuale
PH
PA’ Operazione manuale

VA1’
VA2’
PH ’

Operazione manuale eseguita dopo un arresto in blocco singolo


I vettori VB1 e VB2 vengono traslati per l’entità del movimento manuale.
Il percorso utensile successivo è determinato come in (a). Dopo l’arresto
in singolo può essere specificato un comando in MDI. Il movimento
successivo al comando in MDI è uguale al movimento successivo
all’esecuzione di un’operazione manuale.

Percorso utensile dopo VC1’


l'operazione manuale
VB2 VC1

VB1 PB PC VC2
Operazione
manuale

VB2’

VB1’ Percorso programmato


PB ’ (assoluto)
PA
Percorso utensile prima
dell'operazione manuale

588
B–63014IT/01 OPERAZIONI 3. OPERAZIONI MANUALI

3.6 La funzione movimento tramite volantino nella direzione dell’asse


utensile muove l’utensile per la distanza specificata tramite volantino
MOVIMENTO TRAMITE
nella direzione dell’asse utensile inclinato da un movimento dell’asse
VOLANTINO NELLA rotativo.
DIREZIONE DELL’ASSE La funzione movimento tramite volantino nella direzione dell’asse
UTENSILE/MOVIMENTO utensile B ha, oltre alla funzione precedente, la funzione di movimento
TRAMITE VOLANTINO tramite volantino nella direzione normale all’asse utensile, che permette
di comandare con il volantino movimenti ad angolo retto rispetto all’asse
NELLA DIREZIONE
utensile.
DELL’ASSE UTENSILE B

3.6.1 Quando viene selezionato il modo volantino per la direzione dell’asse


Movimento tramite utensile e viene ruotato il generatore manuale di impulsi, l’utensile si
muove per la distanza specificata nella direzione dell’asse utensile
volantino nella inclinato da un movimento dell’asse rotativo.
direzione dell’asse
utensile

A&C,
B&C

Procedura per l’avanzamento con volantino nella direzione dell’asse utensile

Procedura 1 Selezionare il modo HANDLE


MODE
2 Selezionare l’avanzamento tramite volantino nella direzione
dell’asse utensile.
EDIT MEMORY

ÎÎ
REMOTE MDI

ÎÎ
3 Selezionare l’asse del modo avanzamento tramite volantino nella
HANDLE JOG ZERO
RETURN
TEACH direzione dell’asse utensile come asse corrispondente al primo
generatore manuale di impulsi (parametro N. 7121).
4 Quando viene ruotato il volantino, l’utensile si muove nella direzione
dell’asse utensile, per la distanza corrispondente.
Se si selezionano contemporaneamente il modo avanzamento tramite
volantino nella direzione dell’asse utensile e il modo avanzamento
tramite volantino nella direzione normale all’asse utensile, non viene
stabilito nessuno di questi due modi, ma viene stabilito il normale
modo volantino.
Questa procedura è solo un esempio. Per le operazioni effettivamente
necessarie, consultare il manuale del costruttore della macchina
utensile.

589
3. OPERAZIONI MANUALI OPERAZIONI B–63014IT/01

Spiegazioni
 Configurazione degli Assumiamo che gli assi rotativi corrispondenti ai tre assi base X, Y e Z
assi siano rispettivamente A, B e C. Assumiamo anche che l’asse Z sia l’asse
utensile. A seconda della configurazione degli assi della macchina, sono
possibili quattro tipi di direzione dell’asse utensile. Specificare la
direzione con il parametro N. 7120.

(1) Assi A–C (2) Assi B–C


Z (asse utensile) Z (asse utensile)

C C
B

A
 Y X Y

(3) Assi A–B (A–asse principale) (4) Assi A–B (B–asse principale)

Z (asse utensile) Z (asse utensile)

B B

A A
X Y X Y

 Distribuzione degli La sottostante figura illustra la distribuzione degli impulsi del volantino
impulsi per gli assi base (Hp) per l’asse X, per l’asse Y e per l’asse Z per ciascuna delle quattro
direzioni.

(1) Assi A–C


Xp = Hp  sen (a) sen (c)
Yp = –Hp  sen (a) cos (c)
Zp = Hp  cos (a)
Z

a
Zp
Hp

Xp

Yp Y
X Hpxy

590
B–63014IT/01 OPERAZIONI 3. OPERAZIONI MANUALI

(2) Assi B–C Z


Xp = Hpsen (b)cos (c)
Yp = Hpsen (b)sen (c)
Zp = Hpcos (b)

b
Zp
Hp
X
b

Yp

Y Xp
Hpxy

(3) Assi A–B (A–asse principale)


Xp = Hpsen (b) Z
Yp = –Hpcos (b)sen (a)
Zp = Hpcos (b)cos (a)

Zp b

Yp

Y
X
Xp

(4) Assi A–B (A–asse principale)


Xp = Hpcos (a)sen (b)
Yp = –Hpsen (a) Z
Zp = Hpcos (a)cos (b)

Zp

Xp Yp
X

591
3. OPERAZIONI MANUALI OPERAZIONI B–63014IT/01

Nella precedente figura, a, b e c rappresentano le posizioni (angoli) degli


assi A, B e C rispetto allo zero macchina. Sono utilizzati i valori presenti
quando viene stabilito il modo avanzamento con volantino nella direzione
dell’asse utensile o viene eseguito un reset. Per cambiare la direzione di
avanzamento, rientrare nel modo avanzamento con volantino nella
direzione dell’asse utensile o premere il pulsante reset.
Per la determinazione della direzione dell’asse utensile, è possibile
impostare le coordinate (angoli di rotazione) degli assi rotativi usando i
bit 3 e 4 (3D1X e 3D2X) del parametro N. 7104 e i parametri N. 7144 e
7145.
 Impostazione degli assi Gli assi base X, Y e Z sono determinati dal parametro N. 1022 (selezione
base e degli assi rotativi del piano). Gli assi rotativi A, B e C sono determinati dal parametro N.
1020 (nome asse).
 Direzione dell’asse La direzione dell’asse X utensile si determina settando il bit 0 (TLX) del
utensile parametro N. 7104.
 Impostazione per una Generalmente questa funzione è usata su macchine a 5 assi. Tuttavia, può
macchina a 4 assi essere usata anche su una macchina a 4 assi (un asse è rotativo) mettendo
a 1 il bit 2 (CXC) del parametro N. 7104.

Limitazioni
 Configurazione degli Se uno dei due assi selezionati nella specifica del tipo basata sulla
assi configurazione degli assi non esiste come asse, si ha l’allarme P/S N.
5015.

3.6.2 Quando viene selezionato il modo volantino per la direzione normale


Movimento tramite all’asse utensile e viene ruotato il generatore manuale di impulsi,
l’utensile si muove per la distanza specificata nella direzione normale
volantino nella all’asse utensile, inclinato da un movimento dell’asse rotativo.
direzione normale
all’asse utensile
Assi A e C
Assi B e C

Centro di rotazione

Utensile

A&C , B&C
C

Direzione trasversale
dell’utensile (asse X) Direzione longitudi-
nale dell’utensile
Y
B
Direzione trasversale A
dell’utensile (asse Y) X
Pezzo

592
B–63014IT/01 OPERAZIONI 3. OPERAZIONI MANUALI

Procedura per il movimento tramite volantino nella direzione normale all’asse utensile

 1 Selezionare il modo HANDLE.

MODE
2 Selezionare l’avanzamento tramite volantino nella direzione normale
all’asse utensile.

ÎÎ
EDIT MEMORY REMOTE MDI

3 Selezionare l’asse del modo avanzamento tramite volantino nella

ÎÎ
ZERO
HANDLE JOG
RETURN
TEACH
direzione dell’asse utensile come asse corrispondente al primo
generatore manuale di impulsi (parametro N. 7141, N. 7142).
4 Quando viene ruotato il volantino, l’utensile si muove nella direzione
normale all’asse utensile, per la distanza corrispondente.
Se si selezionano contemporaneamente il modo avanzamento tramite
volantino nella direzione dell’asse utensile e il modo avanzamento
tramite volantino nella direzione normale all’asse utensile, non viene
stabilito nessuno di questi due modi, ma viene stabilito il normale
modo volantino.
Questa procedura è solo un esempio. Per le operazioni effettivamente
necessarie, consultare il manuale del costruttore della macchina
utensile.

Spiegazioni
 Configurazione degli Assumiamo che gli assi rotativi corrispondenti ai tre assi base X, Y e Z
assi siano rispettivamente A, B e C. Assumiamo anche che l’asse Z sia l’asse
utensile. A seconda della configurazione degli assi della macchina, sono
possibili due tipi di direzione dell’asse utensile, direzione dell’asse X e
direzione dell’asse Y. Specificare la direzione con il parametro N. 7120.

(1) Assi A–C (2) Assi B–C


Z (asse utensile) Z (asse utensile)

C C
B

A
 Y X Y

593
3. OPERAZIONI MANUALI OPERAZIONI B–63014IT/01

 Distribuzione degli La sottostante figura illustra la distribuzione degli impulsi del volantino
impulsi per gli assi base (Hp) per l’asse X, per l’asse Y e per l’asse Z per ciascuna delle quattro
direzioni.

(1) Assi A–C (direzione dell’asse X)


Xp = HpCOS (C)
Yp = HpSEN (C)
Zp = 0

0 Y

E’ tracciato il piano XY perché


sono specificati gli assi A e C e
0’ Yp C perché la rotazione dell’asse A,
che è sull’asse X, non causa la
rotazione dell’utensile intorno
all’asse X sulla punta dell’uten-
sile. Assumere che la direzione
C Hp (direzione X)
Xp dell’asse Z da questo lato del
piano XY sia positiva.

X’ X

(2) Assi A–C (direzione dell’asse Y)


Xp = –HpCOS (A)SEN (C)
Yp = HpCOS (A)COS (C)
Zp = HpSEN (A)

Hp (direzione Y)
Hpxy

A Zp

Yp
Xp

X Y

594
B–63014IT/01 OPERAZIONI 3. OPERAZIONI MANUALI

(3) Assi B–C (direzione dell’asse X)


Xp = HpCOS (B)COS (C)
Yp = HpCOS (B)SEN (C)
Zp = –HpSEN (B)

Xp 0’
Zp
X
Hp (direzione X)

B
C

X’ C

Yp 0
Hpxy

(4) Assi B–C (direzione dell’asse Y)


Xp = –HpSEN (C)
Yp = HpCOS (C)
Zp = 0

X 0
C E’ tracciato il piano XY perché
sono specificati gli assi B e C e
perché la rotazione dell’asse B,
Xp che è sull’asse Y, non causa la
rotazione dell’utensile intorno
0’ all’asse Y sulla punta dell’uten-
sile. Assumere che la direzione
dell’asse Z da questo lato del
piano XY sia positiva.
Yp Hp (direzione Y)
C

Y’ Y

Nella precedente figura, a, b e c rappresentano le posizioni (angoli) degli


assi A, B e C rispetto allo zero macchina. Sono utilizzati i valori presenti
quando viene stabilito il modo avanzamento con volantino nella direzione
dell’asse utensile o viene eseguito un reset. Per cambiare la direzione di
avanzamento, rientrare nel modo avanzamento con volantino nella
direzione dell’asse utensile o premere il pulsante reset.

Per la determinazione della direzione dell’asse utensile, è possibile


impostare le coordinate (angoli di rotazione) degli assi rotativi usando i
bit 3 e 4 (3D1X e 3D2X) del parametro N. 7104 e i parametri N. 7144 e
7145.

595
3. OPERAZIONI MANUALI OPERAZIONI B–63014IT/01

 Impostazione degli assi Gli assi base X, Y e Z sono determinati dal parametro N. 1022 (selezione
base e degli assi rotativi del piano). Gli assi rotativi A, B e C sono determinati dal parametro N.
1020 (nome asse).

 Direzione dell’asse La direzione dell’asse X utensile si determina settando il bit 0 (TLX) del
utensile parametro N. 7104.

 Impostazione per una Generalmente questa funzione è usata su macchine a 5 assi. Tuttavia, può
macchina a 4 assi essere usata anche su una macchina a 4 assi (un asse è rotativo) mettendo
a 1 il bit 2 (CXC) del parametro N. 7104.

Limitazioni
 Configurazione degli Se uno dei due assi selezionati nella specifica del tipo basata sulla
assi configurazione degli assi non esiste come asse, si ha l’allarme P/S N.
5015.
Inoltre, come tipo di configurazione degli assi devono essere selezionati
il tipo A–C o il tipo B–C.

596
B–63014IT/01 OPERAZIONI 3. OPERAZIONI MANUALI

3.7 Per l’avanzamento manuale con volantino o in jog, oltre al normale


avanzamento lungo l’asse specificato (asse X, asse Y, asse Z e così via)
INTERPOLAZIONE basato sul controllo di un solo asse per volta, sono abilitati i seguenti tipi
LINEARE/CIRCO- di movimento:
LARE IN MANUALE  Avanzamento lungo una linea retta nel piano XY (avanzamento
lineare) basato sul controllo simultaneo di due assi.
 Avanzamento lungo una arco di cerchio nel piano XY (avanzamento
circolare) basato sul controllo simultaneo di due assi.

Y Y

Pezzo

Pezzo

Utensile Utensile
X X
<<Avanzamento lineare>> <<Avanzamento circolare>>

NOTA
L’asse X e l’asse Y devono essere rispettivamente il primo e il secondo asse controllato.

Procedura per l’interpolazione lineare/circolare in manuale

Procedura 1 Per eseguire l’avanzamento con volantino, selezionare il modo


volantino. Per eseguire l’avanzamento in jog, selezionare il modo
jog.
2 Per eseguire l’avanzamento manuale con volantino selezionare l’asse
(per l’avanzamento lungo un solo asse (X, Y o Z) o per l’avanzamento
simultaneo di due assi lungo una linea retta o lungo un arco nel piano
XY) soggetto a questa operazione. Per eseguire la selezione usare il
selettore dell’asse del volantino.
Per eseguire l’avanzamento in jog, selezionare l’asse e la direzione
usando i corrispondenti pulsanti. Mentre sono specificati un asse e la
sua direzione, l’utensile si muove lungo l’asse e nella direzione
selezionati, oppure lungo una linea retta o un arco, alla velocità di
avanzamento in jog specificata con il parametro N. 1423.
3 Per l’avanzamento con volantino
L’utensile viene mosso lungo l’asse specificato ruotando il
corrispondente volantino. La velocità di avanzamento dipende dalla
velocità con cui si ruota il volantino. E’ possibile selezionare l’entità
del movimento corrispondente ad un impulso del volantino tramite
l’apposito selettore.

597
3. OPERAZIONI MANUALI OPERAZIONI B–63014IT/01

Per l’avanzamento in jog


La velocità di avanzamento può essere regolata agendo sul selettore
della regolazione della velocità di avanzamento in manuale.
Questa procedura è solo un esempio. Per le operazioni effettivamente
necessarie, consultare il manuale del costruttore della macchina
utensile.

Spiegazioni
 Definizione della linea Per l’avanzamento lungo un solo asse, non è necessario definire né una
retta o dell’arco retta né un arco. Per l’avanzamento lineare o circolare devono essere
preventivamente definiti la retta o l’arco. (Per l’avanzamento circolare,
ad esempio, devono essere definiti dati come il raggio e il centro
dell’arco.) Per i dettagli consultare il manuale del costruttore della
macchina utensile.

 Avanzamento con Nell’avanzamento con volantino, l’utensile può essere mosso lungo uno
volantino specifico asse (asse X, asse Y, asse Z, ..., ottavo asse) o può essere mosso
lungo una linea retta inclinata (avanzamento lineare) o lungo un arco
(avanzamento circolare).
(1) Avanzamento lungo l’asse specificato (controllo di un solo asse per
volta)
Ruotando un volantino manuale è possibile muovere l’utensile lungo
l’asse desiderato (ad esempio, X, Y o Z) sulla base del controllo di un
solo asse per volta. (Questo è il tipo normale di avanzamento con
volantino.)

Percorso del movimento ottenuto ruo-


tando il volantino dell’asse Y

Percorso del movimento ottenuto ruo-


tando il volantino dell’asse X
X

Avanzamento lungo uno specifico asse

598
B–63014IT/01 OPERAZIONI 3. OPERAZIONI MANUALI

(2) Avanzamento lineare (controllo simultaneo di 2 assi)


Ruotando un volantino è possibile muovere l’utensile lungo una linea
retta parallela alla linea retta specificata, sulla base del controllo
simultaneo di 2 assi. Questo volantino è detto volantino di guida.
Inoltre, ruotando un altro volantino l’utensile può essere mosso ad
angolo retto rispetto alla linea specificata, sulla base del controllo
simultaneo di 2 assi. Questo volantino è detto volantino di
avvicinamento. La direzione positiva o negativa del movimento
dipende dal senso di rotazione orario o antiorario del volantino di
guida o del volantino di avvicinamento.

Percorso del movi-


mento ottenuto ruo-
tando il volantino di
avvicinamento

Linea retta specificata


Utensile

Percorso del movimento ottenuto


ruotando il volantino di guida
X

Avanzamento lineare

(3) Avanzamento circolare (controllo simultaneo di 2 assi)


Ruotando un volantino è possibile muovere l’utensile lungo un
cerchio concentrico al cerchio specificato, sulla base del controllo
simultaneo di 2 assi. Questo volantino è detto volantino di guida.
Inoltre, ruotando un altro volantino l’utensile può essere mosso lungo
la normale al cerchio specificato, sulla base del controllo simultaneo
di 2 assi. Questo volantino è detto volantino di avvicinamento. La
direzione positiva o negativa del movimento dipende dal senso di
rotazione orario o antiorario del volantino di guida o del volantino di
avvicinamento.

Percorso del movimento


ottenuto ruotando il
volantino di avvicina-
mento

Cerchio specifi-
cato

Percorso del movimento


ottenuto ruotando il volan-
tino di guida

Avanzamento circolare

599
3. OPERAZIONI MANUALI OPERAZIONI B–63014IT/01

 Velocità di avanzamento Velocità di avanzamento


per l’avanzamento
manuale con volantino La velocità di avanzamento dipende dalla velocità di rotazione del
volantino. La distanza percorsa dall’utensile (lungo una tangente nel caso
dell’avanzamento lineare o circolare) a fronte di un impulso del volantino
può essere selezionata tramite l’apposito selettore.

 Selezione del volantino I CNC della serie 16/18 hanno tre interfacce per i generatori manuali di
impulsi, che permettono di collegare fino a tre volantini. Per le
informazioni relative all’impiego dei volantini collegati alle interfacce (se
un volantino è usato per il movimento lungo un asse, come volantino di
guida o come volantino di avvicinamento) consultare il manuale del
costruttore della macchina utensile.

 Direzione E’ possibile specificare la direzione del del movimento dell’utensile


dell’avanzamento con lungo una linea retta o un cerchio (ad esempio, se il movimento lungo un
volantino cerchio è in senso orario o in senso antiorario) quando si ruotano in senso
orario o antiorario il volantino di guida o il volantino di avvicinamento.
Per i dettagli, consultare il manuale del costruttore della macchina
utensile.

 Avanzamento in jog Nell’avanzamento in jog, l’utensile può essere mosso lungo uno specifico
(JOG) asse (X, Y, Z, ..., ottavo asse), oppure può essere mosso lungo una linea
retta inclinata (avanzamento lineare) o lungo un arco (avanzamento
circolare).
(1) Avanzamento lungo l’asse specificato (controllo di un solo asse per
volta)
Mentre, tramite il corrispondente pulsante, sono selezionati un asse e
la sua direzione, l’utensile si muove nella direzione specificata alla
velocità di avanzamento stabilita con il parametro N. 1423. Questa
velocità di avanzamento può essere regolata agendo sul selettore della
regolazione della velocità di avanzamento in manuale.
(2) Avanzamento lineare (controllo simultaneo di due assi)
Definendo preventivamente una linea retta, è possibile muovere
l’utensile come segue:
 Mentre, tramite il corrispondente pulsante, sono selezionati un asse
e la sua direzione, l’utensile si muove lungo una linea retta parallela
alla linea retta specificata, sulla base del controllo simultaneo di 2
assi.
 Mentre, tramite il corrispondente pulsante, sono selezionati un asse
e la sua direzione, l’utensile si muove ad angolo retto rispetto alla
linea retta specificata, sulla base del controllo simultaneo di 2 assi.
La velocità di avanzamento nella direzione tangenziale è specificata
dal parametro N. 1410. Questa velocità può essere regolata agendo sul
selettore della regolazione della velocità di avanzamento in manuale.
(3) Avanzamento circolare (controllo simultaneo di due assi)
Definendo preventivamente un cerchio, è possibile muovere l’utensile
come segue:
 Mentre, tramite il corrispondente pulsante, sono selezionati un asse
γ la sua direzione, l’utensile si muove dalla posizione corrente
lungo un cerchio concentrico al cerchio specificato.

600
B–63014IT/01 OPERAZIONI 3. OPERAZIONI MANUALI

 Mentre, tramite il corrispondente pulsante, sono selezionati un asse


 la sua direzione, l’utensile si muove lungo la normale al cerchio
specificato.
La velocità di avanzamento nella direzione tangenziale è specificata
dal parametro N. 1410. Questa velocità può essere regolata agendo sul
selettore della regolazione della velocità di avanzamento in manuale.
 Avanzamento con L’avanzamento con volantino può essere abilitato anche nel modo JOG,
volantino nel modo JOG usando il bit 0 (JHD) del parametro N. 7100. In questo caso, però,
l’avanzamento con volantino è abilitato solo quando non è già in corso
l’avanzamento in jog dell’utensile.

Limitazioni
 Immagine speculare Non usare mai la funzione immagine speculare quando si esegue
un’operazione manuale. (Eseguire le operazioni manuali solo quando il
commutatore dell’immagine speculare è off ed è off anche l’impostazione
dell’immagine speculare.)

601
3. OPERAZIONI MANUALI OPERAZIONI B–63014IT/01

3.8 Per eseguire la maschiatura rigida, stabilire il modo rigido; poi


selezionare il modo volantino e muovere l’asse di maschiatura con il
MASCHIATURA volantino. Per ulteriori informazioni sulla maschiatura rigida vedere la
RIGIDA IN MANUALE sezione II–4.2 e consultare il manuale del costruttore della macchina
utensile.

Procedura per la maschiatura rigida in manuale

Procedura 1 Fermare il mandrino e gli assi. Poi selezionare il modo MDI


premendo il corrispondente pulsante di selezione del modo.
2 Introdurre ed eseguire un programma simile al seguente:
M29 S1000 ;
G91 G84 Z0 F1000 ;
Questo programma serve per determinare il passo della vite e per
stabilire il modo maschiatura rigida. In questo programma deve
essere specificato l’asse di maschiatura. Specificare un valore che non
provochi un movimento dell’asse di maschiatura.

DIFFIDA
In questo programma MDI non specificare mai comandi di
posizionamento dell’utensile su una posizione di foratura o
sul punto R. Altrimenti l’utensile si muoverà lungo un asse.

3 Quando viene eseguito il programma così introdotto, viene stabilito il


modo maschiatura rigida.
4 Dopo che, completata l’esecuzione del programma MDI, è stato
stabilito il modo maschiatura rigida, selezionare il modo volantino
premendo il corrispondente pulsante di selezione del modo.

AVVERTENZA
A questo punto, evitare di premere il tasto reset o verrà
cancellato il modo rigido.

5 Per eseguire la maschiatura rigida, selezionare l’asse di maschiatura


con il selettore dell’asse del volantino e muovere tale asse ruotando il
volantino.

602
B–63014IT/01 OPERAZIONI 3. OPERAZIONI MANUALI

Spiegazioni
 Maschiatura rigida in La maschiatura rigida in manuale è abilitata quando il bit 0 (HRG) del
manuale parametro N. 5203 è 1.
 Cancellazione del modo Per cancellare il modo rigido specificare G80 come per la normale
rigido maschiatura rigida. Se viene premuto il tasto reset, il modo rigido viene
cancellato senza cancellare il ciclo fisso.
Quando per cancellare il modo rigido deve essere messo in off
l’interruttore del modo rigido (quando il bit 2 (CRG) del parametro N.
5200 è 0), il comando G80 termina dopo che l’interruttore del modo rigido
è stato messo in off.
 Senso di rotazione del Il senso di rotazione del mandrino è determinato dal codice G specificato
mandrino per la maschiatura rigida e dallo stato del bit 1 (HRM) del parametro N.
5203. Ad esempio, se il parametro HRM è 0 ed è specificato G84, il
mandrino ruota in avanti mentre l’asse di maschiatura si muove nella
direzione negativa. (Quando l’asse di maschiatura si muove nella
direzione positiva, il mandrino inverte il senso di rotazione.)
 Asse di maschiatura Se il bit 0 (FXY) del parametro N. 5101 è 1, è possibile selezionare
arbitrario arbitrariamente l’asse di maschiatura. In questo caso specificare il codice
G per la selezione del piano e l’indirizzo dell’asse di maschiatura nel
programma MDI che stabilisce il modo maschiatura rigida.
 Specifica di M29 e G84 Nel programma MDI usato per stabilire il modo rigido, G84 può essere
nello stesso blocco usato come codice G per la maschiatura rigida, oppure M29 e G84
possono essere specificati nello stesso blocco.
 Specifica di un Mettere a 0 il bit 0 (HPF) del parametro N. 7100, in modo da ignorare gli
avanzamento con impulsi in eccesso quando l’avanzamento con volantino supera la velocità
volantino superiore alla rapida.
velocità rapida

Limitazioni
 Controllo dell’errore di Nel modo maschiatura rigida, l’errore di posizione viene controllato solo
posizione l’errore di posizione dell’asse durante il movimento.
 Avanzamento tramite L’avanzamento tramite volantino nella direzione dell’asse utensile è
volantino nella direzione disabilitato.
dell’asse utensile
 Regolazione della Nel modo maschiatura rigida, la funzione di regolazione della velocità di
velocità di ritiro ritiro dell’utensile è disabilitata, né è possibile usare una costante di
tempo per l’accelerazione/decelerazione durante il ritiro stesso.
 Numero di ripetizioni Nel programma MDI non specificare mai K0 o L0, che si usano per
specificare che il numero di ripetizioni è 0 e per disabilitare l’esecuzione
del blocco G84. Se sono specificati K0 o L0, il modo rigido non può
essere stabilito.
 Posizionamento Per posizionare l’utensile nella posizione di foratura, selezionare l’asse
dell’utensile sulla X o l’asse Y con il selettore dell’asse del volantino. Non comandare il
posizione di foratura posizionamento dell’utensile nel modo MDI o nel modo MEM.
Quest’ultimo metodo può provocare un movimento dell’asse di foratura.

603
3. OPERAZIONI MANUALI OPERAZIONI B–63014IT/01

3.9 La funzione comando numerico in manuale permette di eseguire dati


programmati in MDI nel modo manuale. I comandi numerici in manuale
COMANDO NUME- possono essere eseguiti ogni qualvolta il sistema è pronto per
RICO MANUALE l’avanzamento in jog. Sono supportate le seguenti funzioni:
(1) Posizionamento (G00)
(2) Interpolazione lineare (G01)
(3) Ritorno automatico al punto di riferimento (G28)
(4) Ritorno al secondo, terzo o quarto punto di riferimento (G30)
(5) Codici M (funzioni miscellanee)
(6) Codici S (funzioni mandrino)
(7) Codici T (funzioni utensile)
(8) Codici B (seconda funzione ausiliaria)
I comandi di movimento e le funzioni M, S, T e B possono essere
disabilitati impostando i seguenti parametri:
(1) Posizionamento (G00) . . . . . . . . . . . . . . . . . .
(2) Interpolazione lineare (G01) . . . . . . . . . . . . . Bit 0 (JAXx) del
(3) Ritorno automatico al punto di riferimento (G28) parametro N. 7010
o o o
(4) Ritorno al 2 , 3 o 4 punto di riferimento (G30)
(5) Codici M (funzioni miscellanee) : Bit 0 (JMF) del parametro 7002
(6) Codici S (funzioni mandrino) : Bit 1 (JSF) del parametro 7002
(7) Codici T (funzioni utensile : Bit 2 (JSF) del parametro 7002
a
(8) Codici B (2 funzione ausiliaria) : Bit 3 (JBF) del parametro 7002

Procedura per il comando numerico manuale

 1 Premere il tasto JOG (uno dei tasti di selezione del modo).

2 Premere il tasto funzione .


MODE

EDIT MEMORY REMOTE MDI


3 Premere il tasto software [JOG]. comparirà il seguente schermo:
Esempio 1: Quando il numero massimo di assi controllati è sei
HANDLE JOG ZERO TEACH
RETURN

PROGRAMMA (MANUALE) O0010 N00020


G00 P (ASSOLUTO) (DIST. MANCANTE)
X X 0.000 X 0.000
Y Y 0.000 Y 0.000
Z Z 0.000 Z 0.000
U U 0.000 U 0.000
V V 0.000 V 0.000
W W 0.000 W 0.000
M
S
T
B
>_

JOG **** *** *** 00 : 00 : 00


PRGRM JOG ATTUAL SUCCSV (OPRT)

604
B–63014IT/01 OPERAZIONI 3. OPERAZIONI MANUALI

Esempio 2: Quando il numero massimo di assi controllati è 7 o 8

PROGRAMMA (MANUALE) O0010 N00020


G00 P (ASSOLUTO) (DIST. MANCANTE)
X X 0.000 X 0.000
Y Y 0.000 Y 0.000
Z Z 0.000 Z 0.000
U U 0.000 U 0.000
V V 0.000 V 0.000
W W 0.000 W 0.000
A A 0.000 A 0.000
C C 0.000 C 0.000
M T
S B
>_

JOG **** *** *** 00 : 00 : 00


PRGRM JOG ATTUAL SUCCSV (OPRT)

4 Introdurre i comandi necessari usando i tasti indirizzo e i tasti


numerici del pannello MDI, poi premere il tasto software [ENTRAT]
o il tasto funzione , per acquisire i dati introdotti.

PROGRAMMA (MANUALE) O0010 N00020


G00 P (ASSOLUTO) (DIST. MANCANTE)
X 10.000 X 0.000 X 0.000
Y Y 0.000 Y 0.000
Z Z 0.000 Z 0.000
U U 0.000 U 0.000
V V 0.000 V 0.000
W W 0.000 W 0.000
M
S
T
B
>Z120.5_

JOG * * * * *** *** 00 : 00 : 00


RIPOS ENTRAT

E’ possibile specificare i seguenti dati:

1. G00: Posizionamento
2. G01: Interpolazione lineare
3. G28: Ritorno automatico al punto di riferimento
4. G30: Ritorno al secondo, terzo o quarto punto di riferimento
5. Codici M: Funzioni miscellanee
6. Codici S: Funzioni mandrino
7. Codici T: Funzioni utensile
8. Codici B: Seconda funzione ausiliaria

I dati specificati non vengono persi in caso di commutazione del modo o


dello schermo.

605
3. OPERAZIONI MANUALI OPERAZIONI B–63014IT/01

NOTA
Se esiste uno stato di allarme, l’introduzione dei dati è
impossibile.

5 Per iniziare l’esecuzione del comando premere il pulsante cycle start


sul pannello dell’operatore. Lo stato è indicato come ”MSTR.” (Se si
usa uno schermo da 9”, sono visualizzate anche la velocità di
avanzamento ”F REA” e la velocità del mandrino ”S REA” reali.) Il
segnale del funzionamento automatico, STL, sarà o non sarà attivo a
seconda dell’impostazione del bit 2 (JST) del parametro N. 7001
~ ~

F REA 1000 S REA 0


JOG MSTR *** MTN 00 : 00 : 00

~ ~

NOTA
Se il pulsante cycle start viene premuto mentre esiste uno
stato di allarme, compare il messaggio ”PARTENZA
IMPOSSIBILE” e i dati introdotti non possono essere
eseguiti.

6 Alla fine dell’esecuzione, l’indicazione ”MSTR” viene cancellata


dallo schermo e il segnale del funzionamento automatico, STL, si
spegne. I dati introdotti vengono completamente cancellati. Il modo
diventa G00 o G01 a seconda dell’impostazione del bit 0 (G01) del
parametro N. 3402.
Spiegazioni
 Posizionamento L’entità del movimento viene data come valore numerico preceduto da un
indirizzo come X, Y o Z. Questo viene sempre visto come un comando
incrementale, indipendentemente dal modo G90/G91.
L’utensile si muove lungo ciascun asse indipendentemente, in rapido. E’
possibile eseguire un posizionamento con interpolazione lineare
(l’utensile segue un percorso lineare) impostando appropriatamente il bit
1 (LRP) del parametro N. 1401.

Commutatore per la selezione del rapido in manuale


Off On
Velocità di Velocità di avanzamento in Velocità rapida per ciascun
avanzamento jog per ciascun asse asse
(parametro) (N. 1423) (N. 1420)
Accelerazione/ Accelerazione/decelerazione Accelerazione/decelerazione
decelerazione esponenziale in jog per cia- lineare in rapido per ciascun
automatica scun asse asse
(parametro) (N. 1624) (N. 1620)
Regolazione della velocità di Regolazione della velocità in
Regolazione
avanzamento in manuale rapido

606
B–63014IT/01 OPERAZIONI 3. OPERAZIONI MANUALI

NOTA
Se il commutatore per la selezione della velocità rapida in
manuale è nella posizione OFF, la velocità di avanzamento
in JOG per ciascun asse è limitata in modo da non superare
la velocità indicata dal parametro selezionato dal bit 1 (LRP)
del parametro N. 1401, come è indicato qui sotto.
LRP = 0: Velocità rapida in manuale per ciascun asse
(parametro N. 1424)
LRP = 1: Velocità rapida per ciascun asse
(parametro N. 1420)

 Interpolazione lineare L’entità del movimento viene data come valore numerico preceduto da un
(G01) indirizzo come X, Y o Z. Questo viene sempre visto come un comando
incrementale, indipendentemente dal modo G90/G91. I movimenti degli
assi vengono sempre eseguiti nel modo incrementale, anche durante la
scala o l’interpolazione in coordinate polari. Inoltre i movimenti vengono
sempre eseguiti nel modo avanzamento al minuto, indipendentemente
dalla specifica di G94/G95.
Velocità di avanzamento Velocità per la prova a vuoto
(parametro) (N. 1410)

Accelerazione/decelerazione Accelerazione/decelerazione espo-


automatica nenziale in lavoro per ciascun asse
(parametro) (N. 1622)

Regolazione Regolazione avanzamento manuale

NOTA
Dato che la velocità di avanzamento è sempre la velocità
per la prova a vuoto, essa non può essere specificata con
il codice F. La velocità è limitata in modo da non superare
la velocità massima di avanzamento, specificata con il
parametro N. 1422.

 Ritorno automatico al L’utensile ritorna direttamente al punto di riferimento senza passare per
punto di riferimento alcun punto intermedio, indipendentemente dalle quote specificate.
(G28) Tuttavia, il ritorno al punto di riferimento non viene eseguito per gli assi
per i quali non viene specificato il movimento.
Velocità di avanzamento Velocità rapida
(parametro) (N. 1420)

Accelerazione/decelerazione Accelerazione/decelerazione lineare


automatica in rapido per ciascun asse
(parametro) (N. 1620)

Regolazione Regolazione della velocità in rapido

607
3. OPERAZIONI MANUALI OPERAZIONI B–63014IT/01

 Ritorno al secondo, terzo L’utensile ritorna direttamente al secondo, terzo o quarto punto di
o quarto punto di riferimento senza passare per alcun punto intermedio, indipendentemente
riferimento (G30) dalle quote specificate. Per selezionare il punto di riferimento, specificare
2, 3 o 4 con l’indirizzo P. Se l’indirizzo P è omesso, viene eseguito un
ritorno al secondo punto di riferimento.
Velocità di avanzamento Velocità rapida per ciascun asse
(parametro) (N. 1420)

Accelerazione/decelerazione Accelerazione/decelerazione lineare


automatica in rapido per ciascun asse
(parametro) (N. 1620)

Regolazione Regolazione della velocità in rapido

NOTA
La funzione ritorno al secondo, terzo o quarto punto di
riferimento è opzionale.
⋅ Se l’opzione non è stata selezionata
Viene eseguito il ritorno al secondo punto di riferimento,
indipendentemente dal valore specificato con l’indirizzo
P.
⋅ Se l’opzione è stata selezionata
Se per l’indirizzo P viene specificato un valore diverso da
2, 3 o 4, compare il messaggio ”PARTENZA IMPOSSI–
BILE” e i dati introdotti non possono essere eseguiti.

 Codici M (funzioni Dopo l’indirizzo M, specificare un valore con un numero di cifre non più
miscellanee) grande di quello stabilito con il parametro N. 3030. M98 e M99 vengono
eseguiti, ma non vengono inviati al PMC.

NOTE
Non possono essere eseguiti richiami di sottoprogrammi o
di macro usando i codici M.

 Codici S (funzioni Dopo l’indirizzo S, specificare un valore con un numero di cifre non più
mandrino) grande di quello stabilito con il parametro N. 3031.

NOTE
Non possono essere eseguiti richiami di sottoprogrammi
usando i codici S.

 Codici T (funzioni Dopo l’indirizzo T, specificare un valore con un numero di cifre non più
utensile) grande di quello stabilito con il parametro N. 3032.

NOTE
Non possono essere eseguiti richiami di sottoprogrammi
usando i codici T.

608
B–63014IT/01 OPERAZIONI 3. OPERAZIONI MANUALI

 Codici B (seconda Dopo l’indirizzo B, specificare un valore con un numero di cifre non più
funzione ausiliaria) grande di quello stabilito con il parametro N. 3033.

NOTE
1 I codici B possono essere ridenominati ”U”, ”V”, ”W”, ”A” o
”C” tramite il parametro N. 3460. Se il nuovo nome è anche
un nome asse, viene usato ”B”. Se è utilizzato ”B” ed esiste
un asse B, ”B” è un nome asse. In questo caso, non è
possibile specificare la seconda funzione ausiliaria.
2 Non possono essere eseguiti richiami di sottoprogrammi
usando i codici B.

 Introduzione dei dati (1) quando, dopo aver introdotto gli indirizzi e i valori numerici di un
comando, viene premuto il tasto software [ENTRAT], i dati introdotti
vengono acquisiti dal CNC. In questo caso, l’introduzione dei dati può
aver luogo in incrementi minimi di immissione o nel formato tipo
calcolatrice tascabile, in base all’impostazione del bit 0 (DPI) del
parametro N. 3401.

Invece del tasto software [ENTRAT], è possibile usare il tasto del


pannello MDI.
(2) Possono essere introdotti consecutivamente più comandi.
(3) Durante l’esecuzione l’introduzione dei dati è disabilitata.

Se il tasto software [ENTRAT] o il tasto vengono premuti durante


l’esecuzione, compare il messaggio ”ESECUZIONE/COMMUTA-
ZIONE MODO IN CORSO”.
(4) Se i dati introdotti contengono errori, compaiono i seguenti messaggi:

Messaggio Descrizione

⋅ E’ stato specificato un codice G diverso da G00, G01


o G28.
ERRORE DI FOR-
MATO ⋅ E’ stato specificato un indirizzo diverso da quelli che
compaiono sullo schermo del comando numerico
manuale.

E’ stato specificato un valore che eccede le seguenti


specifiche:
⋅ Indirizzo G: 2 cifre
TROPPE CIFRE ⋅ Indirizzo P: 1 cifra
⋅ Indirizzo asse: 8 cifre
⋅ M, S, T, B: Numero di cifre stabilito con il parametro
corrispondente

NOTA
L’introduzione dei dati è possibile anche se è attiva la chiave
di protezione della memoria.

609
3. OPERAZIONI MANUALI OPERAZIONI B–63014IT/01

 Cancellazione dei dati (1) Quando viene premuto il tasto software [RIPOS] seguito dal tasto
software [ESEC], vengono cancellati tutti i dati introdotti. In questo
caso, il codice G attivo sarà G00 o G01, a seconda dell’impostazione
del bit 0 (G01) del parametro N. 3402.
I dati possono essere cancellati anche premendo il tasto del
pannello MDI.
(2) Se il tasto software [RIPOS] viene premuto durante l’esecuzione,
compare il messaggio ”ESECUZIONE/COMMUTAZIONE MODO
IN CORSO”.
 Arresto dell’esecuzione Se si verifica una delle seguenti condizioni durante l’esecuzione, questa
si ferma e i dati vengono cancellati come quando viene premuto il tasto
software [RIPOS]. La distanza residua del movimento viene cancellata.
(1) Viene applicato un feed hold
(2) Viene selezionato un modo diverso dall’avanzamento in jog
(3) Si verifica un allarme
(4) Vengono applicati reset o l’arresto in emergenza
Le funzioni M, S, T e B rimangono effettive anche hanno luogo i suddetti
eventi, con l’eccezione di (4).
 Dati modali I codici G modali e gli indirizzi usati nel funzionamento automatico o nel
funzionamento in MDI non sono influenzati dall’esecuzione dei comandi
specificati con la funzione comando numerico manuale.
 Avanzamento in jog Quando è selezionato lo schermo del comando numerico manuale e viene
eseguito un movimento asse tramite i pulsanti di selezione asse e
direzione, l’entità residua del movimento è sempre indicata come ”0”.

Limitazioni
 Controllo della velocità I codici S non possono essere specificati nel modo controllo della velocità
di taglio costante di taglio costante.
 Funzioni M, S, T e B Durante l’arresto del funzionamento automatico, è possibile eseguire
comandi numerici manuali. Tuttavia, nei seguenti casi viene visualizzato
il messaggio ”PARTENZA IMPOSSIBILE” e l’esecuzione dei comandi
è disabilitata.
(1) Quando è già in esecuzione una funzione M, S, T o B, non è possibile
eseguire un comando numerico manuale contenente una funzione M,
S, T o B.
(2) Quando è già in esecuzione una funzione M, S, T o B e questa funzione
è stata comandata da sola o il blocco in cui era specificata conteneva
un altro comando (come un comando di sosta o un comando di
movimento) la cui esecuzione è già stata completata, non è possibile
eseguire comandi numerici manuali.
 Avanzamento in jog Quando viene specificato un comando numerico manuale durante un
movimento dell’utensile comandato tramite un pulsante di selezione asse
e direzione, il movimento dell’asse viene interrotto e viene eseguito il
comando numerico manuale. Di conseguenza, l’utensile non può essere
mosso lungo un asse usando un pulsante di selezione asse e direzione
durante l’esecuzione di un comando numerico manuale.

610
B–63014IT/01 OPERAZIONI 3. OPERAZIONI MANUALI

 Immagine speculare Al movimento asse specificato non può essere applicata l’immagine
speculare.

 Modo REF Lo schermo dei comandi numerici manuali compare anche quando è
selezionato il modo REF. Tuttavia, se si tenta di impostare ed eseguire dei
dati, compare il messaggio ”MODO ERRATO” e il tentativo fallisce.

 Indexaggio tavola e Non possono essere specificati comandi numerici manuali per un asse
funzione di oscillazione mentre questo è usato per l’indexaggio tavola o è soggetto alla funzione
di oscillazione.
Se viene specificato tale asse, il comando non viene eseguito e compare
il messaggio ”PARTENZA IMPOSSIBILE”.

611
4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO OPERAZIONI B–63014IT/01

4 FUNZIONAMENTO AUTOMATICO

Il funzionamento di una macchina utensile CNC in base ad un programma


pezzo si dice funzionamento automatico.
Questo capitolo descrive i seguenti tipi di funzionamento automatico:
 FUNZIONAMENTO DA MEMORIA
Viene eseguito un programma pezzo registrato nella memoria del
CNC.
 FUNZIONAMENTO IN MDI
Viene eseguito un programma pezzo immesso tramite il pannello
MDI.
 FUNZIONAMENTO IN DNC
Viene eseguito un programma pezzo letto da un’unità esterna di
immissione/emissione.
 IMMISSIONE/EMISSIONE SIMULTANEE
L’esecuzione e la registrazione in memoria del programma possono
essere eseguite simultaneamente
 RIPARTENZA DEL PROGRAMMA
Ripartenza dell’esecuzione di un programma pezzo da un punto
intermedio.
 FUNZIONE DI SCHEDULAZIONE
Esecuzione di programmi (file) registrati su dispositivi esterni di
immissione/emissione (Handy file, Cassetta floppy, Scheda FA).
 FUNZIONE DI RICHIAMO DI SOTTOPROGRAMMI
E’ possibile richiamare ed eseguire sottoprogrammi (file) registrati su
dispositivi esterni di immissione/emissione (Handy file, Cassetta
floppy, Scheda FA).
 INTERRUPT DEL VOLANTINO
Questa funzione permette di eseguire operazioni manuali durante il
movimento comandato dal programma nel funzionamento
automatico.
 IMMAGINE SPECULARE
Questa funzione abilita il movimento in immagine speculare durante
il funzionamento automatico.
 RITIRO E RIPOSIZIONAMENTO DELL’UTENSILE
Questa funzione permette di ritirare l’utensile dal pezzo e di
riposizionarlo correttamente per riprendere la lavorazione.
 FUNZIONE DI RITRACCIATURA
Questa funzione permette di muovere l’utensile all’indietro per
ritracciare il percorso seguito e per muovere di nuovo l’utensile in
avanti lungo il percorso ritracciato.
 INTERVENTO MANUALE E RITORNO
Questa funzione permette di riavviare il funzionamento automatico
riportando l’utensile nella posizione in cui ha avuto inizio un
intervento manuale durante il funzionamento automatico.
 FUNZIONI DI RITIRO E RIESECUZIONE
Questa funzione permette di riprendere la lavorazione dal blocco di
inizio.

612
B–63014IT/01 OPERAZIONI 4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO

4.1 I programmi pezzo vengono caricati nella memoria del CNC. Quando
viene selezionato uno di questi programmi e viene premuto il pulsante
FUNZIONAMENTO cycle start, inizia il funzionamento automatico e la spia cycle start si
DA MEMORIA accende.
Quando viene premuto il pulsante feed hold durante il funzionamento
automatico, il funzionamento automatico stesso viene sospeso. Quando
viene nuovamente premuto cycle start il funzionamento automatico
riprende.
Quando viene premuto il tasto del pannello MDI il funzionamento
automatico ha termine e il sistema entra nello stato di reset.
Per il controllo di due percorsi, è possibile eseguire simultaneamente i
programmi per le due teste, che possono, quindi, operare
indipendentemente e contemporaneamente.
La seguente procedura viene data come esempio. Per le operazioni
effettivamente necessarie, consultare il manuale del costruttore della
macchina utensile.

Procedura per il funzionamento da memoria

Procedura    ! 


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613
4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO OPERAZIONI B–63014IT/01

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Spiegazioni
Funzionamento da memoria Dopo l’avvio del funzionamento da memoria avviene quanto segue:
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Arresto e fine del funzionaĆ Il funzionamento da memoria può essere arrestato in due modi:
mento da memoria includendo nel programma un comando di arresto nel punto voluto, o
premendo un tasto appropriato sul pannello dell’operatore.
 I comandi di arresto includono M00 (arresto programma), M01
(arresto opzionale), e M02 e M30 (fine del programma).
 Per l’arresto del funzionamento da memoria sono disponibili due
pulsanti: il pulsante feed hold e il pulsante reset.
 Arresto programma Il ciclo si ferma dopo l’esecuzione di un blocco M00. Quando il
(M00) programma si arresta, tutte le informazioni modali restano invariate come
nel funzionamento in blocco singolo. Il ciclo può essere riavviato
premendo il pulsante cycle start. Le operazioni necessarie possono essere
diverse da costruttore a costruttore. Consultare il manuale del costruttore
della macchina utensile.
 Arresto opzionale Quando viene eseguito M01, il ciclo si arresta come per M00. Questo
(M01) codice è effettivo solo se il commutatore arresto opzionale sul pannello
dell’operatore è ON. Le operazioni necessarie possono essere diverse da
costruttore a costruttore. Consultare il manuale del costruttore della
macchina utensile.
 Fine del programma Quando vengono eseguiti M02 o M30 (specificati alla fine del
(M02, M30) programma principale), il funzionamento da memoria ha termine e il
CNC entra nello stato di reset.
Il comando M30 può restituire il controllo all’inizio del programma.
Consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
 Feed hold Quando il pulsante feed hold sul pannello dell’operatore viene premuto
durante il movimento, l’utensile decelera e si ferma.
 Reset Il ciclo automatico può essere fatto terminare in stato di reset tramite il
pulsante sul pannello MDI o con un segnale esterno di reset. Se il reset
viene applicato durante il movimento dell’utensile, questo decelera e si
ferma.

614
B–63014IT/01 OPERAZIONI 4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO

 Salto blocco opzionale Se il commutatore del salto blocco opzionale sul pannello dell’operatore
è ON, i blocchi contenenti una barra (/) sono ignorati.

 Cycle start per il Per il controllo di due percorsi, è disponibile un pulsante cycle start per
controllo di due percorsi ciascuna testa. Questo permette all’operatore di attivare singolarmente le
due teste, facendone operare una nel modo memoria e l’altra nel modo
MDI, simultaneamente. In generale, selezionare la testa da controllare
con l’apposito selettore montato sul pannello dell’operatore e poi premere
il pulsante cycle start per attivare la testa selezionata. (La procedura può
essere diversa a seconda della macchina utensile, consultare il manuale
del costruttore.)

Richiamo di un sottoproĆ Durante il funzionamento da memoria, è possibile richiamare ed eseguire


gramma registrato su una un file (sottoprogramma) residente su una unità esterna di
unità esterna di I/E immissione/emissione, come una cassetta floppy. Per i dettagli, vedere la
sezione 4.7.

615
4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO OPERAZIONI B–63014IT/01

4.2 Nel modo MDI, è possibile creare ed eseguire un programma pezzo


costituito da un massimo di 10 righe. Il formato di questo programma è
FUNZIONAMENTO lo stesso dei programmi normali.
IN MDI Il funzionamento in MDI si usa normalmente per semplici operazioni di
prova.
La seguente procedura viene data come esempio. Per le operazioni
effettivamente necessarie, consultare il manuale del costruttore della
macchina utensile.

Procedura per il funzionamento in MDI

Procedura  ##  !&$%  &  !&$%  $(     


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PROGRAMMA ( MDI ) 0010 00002



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G17 G22 G21 G49 G98 G67 G64 G15
B H M
T D
F S


MDI **** *** *** 20 : 40 : 05
PRGRM MDI ATTUAL SUCCSV (OPRT)

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616
B–63014IT/01 OPERAZIONI 4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO

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PROGRAMMA ( MDI ) O0001 N00003


O0000 G00 X100.0 Y200 
M03 ;
G01 Z120.0 F500 ;
M93 P9010 ;
G00 Z0.0 ;
%
G00 G90 G94 G40 G80 G50 G54 G69
G17 G22 G21 G49 G98 G67 G64 G15
B H M
T D
F S
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MDI **** *** *** 12 : 42 : 39
PRGRM MDI ATTUAL SUCCSV (OPRT)

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617
4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO OPERAZIONI B–63014IT/01

Spiegazioni La descrizione delle modalità di esecuzione e di arresto del programma


nel funzionamento da memoria vale anche per il funzionamento in MDI,
salvo che in MDI il comando M30 non restituisce il controllo all’inizio
del programma (questo si ottiene con M99).
 Cancellazione del I programmi preparati in MDI vengono cancellati nei seguenti casi:
programma  Nel modo MDI, quando vengono eseguiti M02, M30 o ER(%).
(Se il bit 6 (MER) del parametro N.3203 è 1, il programma viene
cancellato quando termina l’esecuzione dell’ultimo blocco del
programma stesso nel modo blocco singolo.)
 Nel modo MEMORY, quando viene eseguito un programma registrato
in memoria.
 Nel modo EDIT, quando viene eseguita qualunque operazione di edit.
 Viene eseguita l’editazione in background
 Viene eseguito un reset e il bit 7 (MCL) del parametro N. 3203 è 1.
 Ripartenza Dopo un’operazione di edit durante l’arresto del funzionamento in MDI,
l’esecuzione del programma inizia dalla posizione corrente del cursore.
 Editazione di un Durante il funzionamento in MDI è possibile editare un programma.
programma durante il Tuttavia, se il bit 5 (MIE) del parametro N. 3203 è settato
funzionamento in MDI appropriatamente, l’editazione di programmi è disabilitata finché non
viene resettato il CNC.

Limitazioni
 Registrazione del I programmi creati nel modo MDI non possono essere registrati.
programma
 Numero di righe in un Un programma può avere tante righe quante ne può contenere una pagina
programma dello schermo.
Normalmente può essere creato un programma lungo fino a sei righe. Se
il parametro MDL (N. 3107#7) viene messo a 0 per sopprimere la
visualizzazione dei dati modali, è possibile creare un programma lungo
fino a 10 righe.
Se il programma creato eccede il numero di righe specificato, % (ER)
viene cancellato (previene l’inserimento e la modifica).
 Annidamento di Un programma creato in MDI può contenere il comando M98 (richiamo
sottoprogrammi sottoprogramma). Questo significa che i programmi registrati in memoria
possono essere richiamati ed eseguiti durante il funzionamento in MDI.
Oltre al programma principale sono possibili fino a due livelli di
annidamento di sottoprogrammi (quando è disponibile l’opzione
macroistruzioni, sono possibili fino a quattro livelli).
Programma principale Sottoprogramma Sottoprogramma
O0000; O1000; O2000;

M98P 1000; M98P 2000; M98P 3000;

M30; M99; M99;


Annidamento a un livello Annidamento a due livelli

       

 
  

618
B–63014IT/01 OPERAZIONI 4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO

 Richiamo di Se è presente l’opzione macroistruzioni, è possibile preparare, richiamare


macroistruzioni ed eseguire programmi macro anche nel modo MDI. Tuttavia, i comandi
di richiamo delle macroistruzioni non possono essere eseguiti quando
viene selezionato il modo MDI dopo un arresto del funzionamento da
memoria durante l’esecuzione di un sottoprogramma.

 Area di memoria Un programma preparato in MDI usa la memoria programmi libera. Se


non c’è memoria disponibile, la preparazione di un programma in MDI
non è possibile.

619
4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO OPERAZIONI B–63014IT/01

4.3 Attivando il funzionamento automatico nel modo operativo DNC (RMT),


è possibile eseguire una lavorazione (funzionamento in DNC) leggendo
FUNZIONAMENTO IN il programma attraverso l’interfaccia lettore/perforatore o il buffer
DNC remoto.
Se è disponibile l’opzione visualizzazione del direttorio della cassetta
floppy, è possibile selezionare i file (programmi) salvati su un’unità
esterna di immissione/emissione con formato a dischetto (Handy file,
Cassetta floppy, Scheda FA) e specificare (schedulare) la sequenza e la
frequenza di esecuzione dei programmi. (Vedere III–4.4.)
Per usare questa funzione, è necessario impostare preventivamente i
parametri relativi all’interfaccia lettore/perforatore e al buffer remoto.

Procedura per il funzionamento in DNC

 1. Eseguire la ricerca del programma (file) da eseguire.


2. Premere il pulsante REMOTO sul pannello dell’operatore per
stabilire il modo RMT, poi premere il pulsante cycle start. Il file
selezionato viene eseguito. Per i dettagli relativi al pulsante
REMOTO, consultare il manuale del costruttore della macchina
utensile.

 Schermo verifica
programma (LCD da
7.2”/8.4”) VERIFICA PROGRAMMA O0001 N00020

N020 X100.0 Z100.0 (DNC–PROG) ;


N030 X200.0 Z200.0 ;
N050 X400.0 Z400.0 ;

(RELATIVA) (DIST DA FR) G00 G17 G90


X 100.000 X 0.000 G22 G94 G21
Y 100.000 Y 0.000 G41 G49 G80
Z 0.000 Z 0.000 G98 G50 G67
A 0.000 A 0.000 B
C 0.000 C 0.000 H M
HD.T NX.T D M
F S M
F.ATT SACT REPETI
RMT STRT MTN *** *** 21:20:05
[ASSOLT][ REL ][ ][ ][ (OPRT) ]

620
B–63014IT/01 OPERAZIONI 4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO

 Schermo programma
(LCD da 7.2”/8.4”)
PROGRAMMA O0001 N00020

N020 X100.0 Z100.0 (DNC–PROG) ;


N030 X200.0 Z200.0 ;
N040 X300.0 Z300.0 ;
N050 X400.0 Z400.0 ;
N060 X500.0 Z500.0 ;
N070 X600.0 Z600.0 ;
N080 X700.0 Z400.0 ;
N090 X800.0 Z400.0 ;
N100 x900.0 z400.0 ;
N110 x1000.0 z1000.0 ;
N120 x800.0 z800.0 ;

RMT STRT MTN *** *** 21:20:05


[PROGRM][ VERIF ][ ][ ][ (OPRT) ]

 Schermo programma
(LCD da 9.5”/10.4”)
PROGRAM
F0001 N00020

N020 X100.0 (DNC–PROG) ; N180 Z50.0 ;


N030 X90.0 ; N190 Z40.0 ;
N040 X80.0 ; N200 Z30.0 ;
N050 X70.0 ; N210 Z20.0 ;
N060 X60.0 ; N220 Z10.0 ;
N070 X50.0 ; N230 Z0.0 ;
N080 X40.0 ; N240 M02 ;
N090 X30.0 ; %
N100 X20.0 ;
N110 X10.0 ;
N120 X0.0 ;
N130 Z100.0 ;
N140 Z90.0 ;
N150 Z80.0 ;
N160 Z70.0 ;
N170 Z60.0 ;

RMT STRT MTN *** *** 22:23:24

PROGR VERIF (OPR 


M T)

Durante il funzionamento in DNC, il programma in esecuzione è


visualizzato sullo schermo di controllo del programma e sullo schermo
programma.
Il numero dei blocchi visualizzati dipende dal programma in esecuzione.
Sono visualizzati anche i commenti (inclusi fra il codice control–out ”(”
e il codice control–in ”)”).

Spiegazioni
 Durante il funzionamento in DNC è possibile richiamare i programmi
registrati in memoria.
 Durante il funzionamento in DNC è possibile richiamare le macro
registrate in memoria.

621
4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO OPERAZIONI B–63014IT/01

Limitazioni
 Limite sul numero di Nella visualizzazione del programma, non possono essere visualizzati più
caratteri di 256 caratteri. Di conseguenza, la visualizzazione può essere troncata
all’interno di un blocco.

 M198 (comando per il Nel funzionamento in DNC, non è possibile eseguire il comando M198.
richiamo di un Se è specificato questo comando, si verifica l’allarme P/S N. 210.
programma registrato su
un supporto esterno)

 Macroistruzioni Nel funzionamento in DNC, possono essere specificate le


macroistruzioni, però non possono essere usate le istruzioni relative alle
ripetizioni e ai salti. Se viene incontrata un’istruzione di ripetizione o di
salto, si verifica l’allarme P/S N. 123. Nella visualizzazione del
programma durante il funzionamento in DNC, le parole chiave (come IF,
WHILE, COS e NE) usate nelle macroistruzioni vengono visualizzate
inserendo uno spazio fra i caratteri adiacenti.
Esempio [Durante il funzionamento in DNC]
#102=SIN[#100]; #102 = S I N[#100];
IF[#100NE0]GOTO5; I F[#100N E0] G O T O 5 ;

 M99 Quando il controllo viene restituito al programma principale dal


sottoprogramma o dal macro programma, non è possibile usare il
comando di ritorno (M99P****) che specifica il numero di sequenza.

Allarmi
Numero Messaggio Significato
086 SEGNALE DR Durante l’immissione di dati tramite l’inter-
SPENTO faccia lettore/perforatore, si è spento il
segnale di pronto (DR) dell’unità esterna.
Manca l’alimentazione dell’unità di immis-
sione/emissione, un cavo non è collegato o
una scheda è difettosa.
123 COMANDO MACRO I comandi di controllo delle macro non pos-
NON UTILIZZ. IN sono essere usati nel modo DNC,
DNC Modificare il programma.
210 ESECUZIONE M198 non può essere usato nel modo
M198/M99 ERRATA DNC. Modificare il programma.

622
B–63014IT/01 OPERAZIONI 4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO

4.4 Durante il funzionamento automatico un programma immesso da


un’unità di immissione/emissione collegata all’interfaccia
IMMISSIONE/EMIS- lettore/perforatore può essere eseguito ed emesso tramite l’interfaccia
SIONE SIMULTANEE lettore/perforatore, simultaneamente.

Procedura per l’immissione/emissione simultanee

Procedura
 Procedura base di 1 Ricercare il programma (file) che deve essere emesso ed eseguito.
immissione simultanea
2 Premere il pulsante REMOTO sul pannello dell’operatore per
stabilire il modo RMT. Per i dettagli relativi al pulsante REMOTO,
consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
3 Mettere a 1 il segnale di selezione del modo operativo emissione
simultanea.
4 Premere il pulsante cycle start.
5 L’emissione e l’esecuzione del programma vengono eseguiti blocco a
blocco.
 Schermo di verifica del
programma
VERIFICA PROGRAMMA O0001 N00100

N100 X100. Y100. ;


N200 G01 X50. Y50. ;
N300 G00 X0 Y0 ;

(RELATIVA) (DIST DA FR) G00 G17 G90


X 100.000 X 0.000 G22 G94 G21
Y 100.000 Y 0.000 G41 G49 G80
Z 0.000 Z 0.000 G98 G50 G67
A 0.000 A 0.000 B
C 0.000 C 0.000 H M
HD.T NX.T D M
F S M
F.ATT SACT REPETI
RMT STRT MTN *** *** 21:20:05
[ASSOLT][ REL ][ ][ ][ (OPRT) ]

Sono visualizzati tre blocchi: il blocco in esecuzione e i due blocchi


successivi. Se è selezionata la funzione blocco singolo, viene visualizzato
solo il blocco in esecuzione.
I commenti (inclusi fra i codici control–out ”(” e control–in ”)”) contenuti
in un blocco non sono visualizzati.
 Procedura base di 1 Ricercare il programma (file) che deve essere emesso ed eseguito.
emissione simultanea
2 Premere il pulsante REMOTO sul pannello dell’operatore per
stabilire il modo RMT. Per i dettagli relativi al pulsante REMOTO,
consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
3 Mettere a 1 il segnale di selezione del modo operativo emissione
simultanea.

623
4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO OPERAZIONI B–63014IT/01

4 Premere il pulsante cycle start.


5 L’emissione e l’esecuzione del programma vengono eseguiti blocco a
blocco.

Limitazioni
 M198 (comando per il Nel modo immissione, emissione e esecuzione simultanee, non è
richiamo di un possibile eseguire il comando M198. Se è specificato questo comando, si
programma registrato su verifica l’allarme P/S N. 210.
un supporto esterno)

 Comandi di controllo Nel modo immissione, emissione e esecuzione simultanee, i comandi di


delle macro controllo delle macro non possono essere eseguiti. Se viene incontrato un
comando di controllo delle macro, si verifica l’allarme P/S N. 123.

 Allarmi Se nel modo immissione, emissione e esecuzione simultanee si verifica


una condizione di allarme durante l’immissione, il blocco per il quale si
verifica l’allarme e tutti i blocchi precedenti sono immessi o emessi.

 Nome del file Nel modo emissione e esecuzione simultanee, se l’unità esterna è un’unità
a dischetto o una scheda FA, il nome del file e il numero del programma
eseguito.

 Sottoprogrammi Se durante l’esecuzione nel modo emissione e esecuzione simultanee il


programma richiama un sottoprogramma, viene emesso solo il
programma principale.

Allarmi
Numero Messaggio Significato
123 COMANDO MACRO I comandi di controllo delle macro non pos-
NON UTILIZZ. IN sono essere usati nel modo DNC,
DNC Modificare il programma.
210 ESECUZIONE M198 e M99 sono eseguiti nel funziona-
M198/M99 ERRATA mento schedulato. Oppure M198 è ese-
guito nel funzionamento in DNC. Modificare
il programma.
222 NON ESEGUIRSI Immissione e emissione sono eseguite
NELLO STESSO contemporaneamente nell’edit in back-
TEMPO ground. Procedere correttamente.

624
B–63014IT/01 OPERAZIONI 4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO

4.5 Questa funzione permette di riprendere la lavorazione specificando il


numero di sequenza del blocco desiderato, in caso di rottura di un utensile
RIPARTENZA DEL o dopo aver spento il sistema. Il blocco da cui ripartire si specifica tramite
PROGRAMMA il numero di sequenza. Questa funzione può anche essere utilizzata per un
controllo rapido del programma Esistono due metodi di ripartenza del
programma: il metodo di tipo P e il metodo di tipo Q.

Il funzionamento può essere ripreso in qualunque posizione.


TIPO P Questo metodo di ripartenza si usa in caso di arresto dovuto ad
una rottura dell’utensile.

Punto di partenza del programma (punto di inizio della lavorazione)

ÉÉ
ÉÉ
ÉÉ
Operazione
di ritorno

Posizione di ripartenza

Prima di riprendere l’esecuzione del programma, la macchina


TIPO Q deve essere portata sul punto di partenza programmato (punto
di inizio della lavorazione.

ÉÉ
ÉÉ
ÉÉ Operazione
di ritorno

Punto di partenza del programma


(punto di inizio della lavorazione)

Posizione di
ripartenza

625
4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO OPERAZIONI B–63014IT/01

Procedura per la ripartenza del programma specificando un numero di sequenza

Procedura 1

[ TIPO P ]  "   #"!  !!""#   ' !!      &


   !! 
[ TIPO Q ]  !    $ !"  !"   &
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 #"   "
  "  #"   !# !&   "& 
   #"  &  $ &  "   "   
!!"   "  !"!! & &  $ &
  !!      &

Procedura 2

(COMUNE AL TIPO P  ""  !#  #""   "&     !# 
E AL TIPO Q)  " 

     "!"  $!#&&      ! "


[TIPO Q]
   &    
N fffff o

""   #   !#&    #    
[TIPO P] $ &       "!" !"% 
  
 

Numero di sequenza

[TIPO Q]

N fff fffff o
  !"!! #   !#&   (  # $" $ !! 
[TIPO P] !"  !&   $#"    #  
Frequenza  &   #   !#&
Numero di sequenza

626
B–63014IT/01 OPERAZIONI 4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO

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,#. ( .',.0#*5 "#( ,.+%.))

RIPARTENZA PROGRAMMA O0002 N01000

DESTINAZIONE M 1 2
X 57. 096 1 2
Y 56. 877 1 2
Z 56. 943 1 2
1 2
1 ********
DIST MANCANTE ******** ********
X 1. 459
Y 10. 309 T ******** ********
Z 7. 320 S *****

S 0 T0000
AUTO * * * * *** *** 10 : 10 : 40
RIPART FL.SDL (OPRT)

  '*"'! ( ,+/'5'+*# '* !1' "#2# .',.#*"#.# (


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    '*"'! ( "'/0*5 $. ( ,+/'5'+*# 001(#
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0.)'0# ,.)#0.+ "' )+2')#*0+ "#((//# *#( .'0+.*+ (( ,+/'5'+*# "'
.',.0#*5
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# '( 2+/0.+ /'/0#) & /#' + ,'8 //' 7 ,+//' '(# 2'/1('55.# ' "0' "#(
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+ /!&#.)+ "#(( .',.0#*5 "#( ,.+%.)) 2'/1('55 /+(+ %(' //'
!+*0.+((0' "( 
 (' 1(0')' 
!+"'!'  /,#!'$'!0'
  "1# !+"'!'  ,'8 .#!#*0'
 1(0')+ !+"'!#  /,#!'$'!0+
 1(0')+ !+"'!#  /,#!'$'!0+
 !+"'!' /+*+ 2'/1('550' *#((+."'*# '* !1' /+*+ /00' /,#!'$'!0' 100' '
!+"'!' /+*+ !*!#((0' "( !+)*"+ "' .',.0#*5 "#( ,.+%.)) + "(
!+)*"+ "' !4!(# /0.0 *#((# !+*"'5'+*' "' .#/#0
 #00#.# '*  (+ /3'0!& "#(( .',.0#*5 ,.+%.))' -1#/0+ ,1*0+ '(
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(#/#!15'+*# .'/0 '('.# '( )+"+ ,.#!#"#*0# 1#/0' !+"'!' *+*
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  2#./+ ( ,+/'5'+*# "' .',.0#*5 +' .',.#*"# ( (2+.5'+*#

627
4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO OPERAZIONI B–63014IT/01

Procedura per la ripartenza del programma specificando un numero di blocco

Procedura 1

[ TIPO P ]  (&& )("'   '#'(()& #  - "''&# !&  #&&,#"


 "&  $''# 
[ TIPO Q ]  "'#" 

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 #&(& !") !"(  !" ')  $#',#"  $&(", 
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  "''&# !&  #&&,#"

Procedura 2

(COMUNE AL TIPO P  ((& ')   #!!)((#& &$&(",  $&#&!! ') $"" #


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[TIPO Q]
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[TIPO P]
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Numero di blocco
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&$&(",  $&#&!!

RIPARTENZA PROGRAMMA O0002 N01000

DESTINAZIONE M 1 2
X 57. 096 1 2
Y 56. 877 1 2
Z 56. 943 1 2
1 2
1 ********
DIST MANCANTE ******** ********
X 1. 459
Y 10. 309 T ******** ********
Z 7. 320 S *****

S 0 T0000
AUTO * * * * *** *** 10 : 10 : 40
RIPART FL.SDL (OPRT)

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 )("'    $#',#"  &$&(",   *#&,#" ")!&# 
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628
B–63014IT/01 OPERAZIONI 4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO

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  "1# !+"'!'  ,'8 .#!#*0'
 1(0')+ !+"'!#  /,#!'$'!0+
 1(0')+ !+"'!#  /,#!'$'!0+
 !+"'!' /+*+ 2'/1('550' *#((+."'*# '* !1' /+*+ /00' /,#!'$'!0' 100' '
!+"'!' /+*+ !*!#((0' "( !+)*"+ "' .',.0#*5 "#( ,.+%.)) + "(
!+)*"+ "' !4!(# /0.0 *#((# !+*"'5'+*' "' .#/#0

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*1)#.+  /'*'/0. "#( *+)# "#((//#   (),#%%'

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*#!#//.'+ /#(#5'+*.# '( )+"+  # !+)*".# -1#((' )*!*0' +,+
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# #/'/0# -1#/0 ,+//' '('06 ,+.0.# )*1()#*0# (10#*/'(# '* 1*
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21+0+ (1*%+ 1* //# ,#. 2+(0 *#((+."'*# /,#!'$'!0+ 0.)'0# ,.)#0.'
  2#./+ ( ,+/'5'+*# "' .',.0#*5 +' .',.#*"# ( (2+.5'+*#

Spiegazioni

 Numero del blocco Quando il CNC viene fermato, sullo schermo programma e sullo schermo
per la ripartenza del programma viene visualizzato il numero dei blocchi
eseguiti fino a quel momento. L’operatore può specificare il numero del
blocco da quale deve essere riavviato il programma facendo riferimento
al numero visualizzato. Il numero visualizzato è il numero del blocco
eseguito per ultimo. Per esempio, per riavviare il programma dal blocco
al quale era stata interrotta la lavorazione specificare il numero
visualizzato più uno.
I blocchi sono contati dall’inizio della lavorazione, assumendo che una
riga in formato NC del programma pezzo sia un blocco.

/#),'+ 

Programma CNC Numero di blocchi


O 0001 ; 1
G90 G92 X0 Y0 Z0 ; 2
G01 X100. F100 ; 3
G03 X01 –50. F50 ; 4
M30 ; 5

629
4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO OPERAZIONI B–63014IT/01

< Esempio 2>

Programma CNC Numero di blocchi


O 0001 ; 1
G90 G92 X0 Y0 Z0 ; 2
G90 G00 Z100. ; 3
G81 X100. Y0. Z–120. R–80. F50. ; 4
#1 = #1 + 1 ; 4
#2 = #2 + 1 ; 4
#3 = #3 + 1 ; 4
G00 X0 Z0 ; 5
M30 ; 6

Le frasi macro non sono contate come blocchi.


 Memorizzazione/can- Il numero del blocco viene conservato in memoria anche se il CNC è
cellazione del numero spento. Questo viene cancellato da un cycle start eseguito nello stato di
del blocco reset.
 Numero del blocco Normalmente, sullo schermo programma compare il numero del blocco
all’arresto del in esecuzione. Quando termina l’esecuzione del blocco, il CNC viene
programma resettato o il programma viene eseguito in blocco singolo, il numero
visualizzato è il numero dell’ultimo blocco eseguito.
Quando l’esecuzione del programma viene interrotta da feed hold, da
reset o dall’arresto in blocco singolo, il numero del blocco visualizzato
è:
          
         
 
      
        
 
Per esempio, quando il CNC viene resettato durante l’esecuzione del
blocco 10, il numero di blocco visualizzato passa da 10 a 9.
 Intervento in MDI Se mentre l’esecuzione del programma è ferma in blocco singolo viene
eseguito un intervento in MDI, i comandi CNC usati per questo intervento
non sono contati come un blocco.
 Numero blocco oltre le Se il numero di blocco visualizzato sullo schermo programma supera le
otto cifre otto cifre, il numero di blocco ritorna a zero e il conteggio continua.

Limitazioni
 Ripartenza di tipo P Nelle seguenti condizioni, il programma non può essere riavviato con il
metodo di tipo P.
 Quando dopo l’accensione non è stata eseguita nessuna operazione in
automatico.
 Quando non è stata eseguita alcuna operazione in automatico dopo
aver rilasciato l’arresto di emergenza.
 Quando nessuna operazione automatica è stata eseguita dopo aver
modificato o spostato il sistema di coordinate (variazione dell’offset
esterno dello zero pezzo).
 Blocco di ripartenza Il blocco di ripartenza del programma non deve essere necessariamente
il blocco che era stato interrotto; L’esecuzione del programma può essere
ripresa da un blocco qualsiasi. Quando viene eseguita la ripartenza di tipo
P, il blocco di ripartenza deve usare il sistema di coordinate attivo al
momento dell’interruzione.

630
B–63014IT/01 OPERAZIONI 4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO

 Blocco singolo Se il movimento alla posizione di ripartenza viene eseguito nel modo
blocco singolo, si verifica un arresto alla fine del movimento lungo
ciascun asse. Durante l’arresto in blocco singolo non è possibile attuare
un intervento in MDI.
 Intervento in manuale Durante il movimento alla posizione di ripartenza è possibile intervenire
manualmente per eseguire il ritorno di un asse per il quale questo non è
ancora avvenuto. Se un asse ha già raggiunto la posizione di ripartenza,
l’intervento manuale non è più possibile per tale asse.
 Reset Non eseguire mai un reset fra l’inizio della ricerca del blocco e la ripresa
della lavorazione. Se questo avviene, la procedura di ripartenza deve
essere di nuovo eseguita dall’inizio.
 Assoluto in manuale Tutte le operazioni in manuale devono essere eseguite con il commutatore
assoluto in manuale ON.
 Ritorno al punto di Se non è montato un encoder assoluto, dopo l’accensione del CNC e
riferimento prima della ripartenza del programma deve essere eseguito un ritorno al
punto di riferimento.

Allarmi
N. allarme Significato
071 Il numero del blocco specificato per la ripartenza del programma
non è stato trovato.
094 Dopo l’interruzione è stato stabilito un nuovo sistema di coordi-
nate. Poi è stata specificata la ripartenza del programma di tipo P.
095 Dopo l’interruzione è stato cambiata l’entità dello spostamento
del sistema di coordinate. Poi è stata specificata la ripartenza di
tipo P.
096 Dopo l’interruzione è stato cambiato il sistema di coordinate. Poi
è stata specificata la ripartenza del programma di tipo P.
097 Dopo l’accensione, dopo il rilascio dell’arresto in emergenza o
dopo il reset degli allarmi da 094 a 097 è stata specificata la ripar-
tenza del programma di tipo P, senza che siano intervenute ope-
razioni in automatico.
098 Dopo l’accensione, è stata eseguita la ripartenza del programma
senza aver prima eseguito il ritorno al punto di riferimento, ma il
programma contiene un comando G28.
099 Durante una operazione di ripartenza, è stato specificato un
comando di movimento dal pannello MDI.
5020 E’ stato specificato un parametro errato per la ripartenza del pro-
gramma.

DIFFIDA
Come regola generale, le seguenti operazioni impediscono il ritorno alla posizione corretta.
Occorre fare particolare attenzione perché nessuno dei seguenti casi provoca un allarme:
 Movimento manuale dell’utensile con il commutatore assoluto in manuale OFF.
 Operazione manuale con la macchina in stato di blocco.
 Uso dell’immagine speculare.
 Intervento manuale durante il ritorno degli assi.
 Comando di ripartenza del programma per un blocco compreso tra un blocco di salto della
lavorazione e un blocco contenente un comando assoluto.

631
4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO OPERAZIONI B–63014IT/01

4.6 La funzione di schedulazione permette all’operatore di selezionare i file


(programmi) registrati su un supporto inserito in una unità esterna di
FUNZIONE DI immissione/emissione (Handy file, Cassetta floppy, o Scheda FA)
SCHEDULAZIONE specificandone l’ordine di esecuzione e il numero di ripetizioni
(schedulazione) nel funzionamento automatico.
E’ anche possibile selezionare uno solo dei file contenuti nell’unità
esterna ed eseguirlo durante il funzionamento automatico.
Questa funzione è valida quando è disponibile l’opzione ”visualizzazione
del direttorio della cassetta floppy e la cassetta floppy è selezionata come
unità di immissione/emissione attiva.

DIRETT ARCHIVIO
NUM ARCH NOME FILE

 
 
 
 

Elenco dei file sull’unità esterna di I/O


Specificare il numero
d’ordine del file e il
numero di ripetizioni.

SEQUENZ NUM ARCH RIPETIZIONI

01 0002 2
02 0003 1
03 0004 3
04 0001 2

Schermo della schedulazione

Esecuzione delle operazioni auto-


matiche

632
B–63014IT/01 OPERAZIONI 4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO

Procedura per l'esecuzione della funzione di schedulazione

Procedura
 Procedura per  &"& ! %)!'#(   ')! %##!!$ !!$%&($& %$ %&"&
l’esecuzione di un file
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'&"$ %&"#$ ! ('($ % # ')! %##!!$  

DIRETT ARCHIVIO O0001 N00000


SELEZION CORREN : PIANO
NO. NOME FILE (METRO) VOL
0000 PIANO
0001 PARAMETRO 58.5
0002 TUTTI PROGRAMMI 11.0
0003 O0001 1.9
0004 O0002 1.9
0005 O0010 1.9
0006 O0020 1.9
0007 O0040 1.9
0008 O0050 1.9

AUTO * * * * *** *** 19 : 14 : 47


PRGRM DIR PIANO (OPRT)

Schermo N..1

 &"& ('( '$(+&    


 %& * ')! ,,& -  
   '&"$   ""((& )# #)"&$   !  %&"& ('(
'$(+&      # '!, $#($ !  ! $&& '%$##( !
#)"&$ ""''$  ! ')$ #$" $"%& $%$ -    


DIRETT ARCHIVIO O0001 N00000


SELEZION CORREN :O0040
NO. NOME FILE (METRO) VOL
0000 PIANO
0001 PARAMETRO 58.5
0002 TUTTI PROGRAMMI 11.0
0003 O0001 1.9
0004 O0002 1.9
0005 O0010 1.9
0006 O0020 1.9
0007 O0040 1.9
0008 O0050 1.9
SELEZ NO. FILE=7
>_
AUTO * * * * *** *** 19 : 17 : 10
SETT F ESEC

Schermo N..2

633
4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO OPERAZIONI B–63014IT/01

4 +!'!+! %& *.&,(-! REMOTE ,.& *((!&&) !&&)*!+-)+! *!+ !(-++!


(!& ') ) RMT *)% *+!'!+! %& *.&,(-! 1&! ,-+- & "%&! ,!&!2%)(-)
/%!(! !,!#.%-) !+ % !--#&% +!&-%/% & *.&,(-! REMOTE )(,.&-+! %&
'(.&! !& ),-+.--)+! !&& '$%( .-!(,%&! & (.'!+) !& "%&!
,!&!2%)(-) 4 %( %-) (!&&(#)&) %( &-)  !,-+ !&&) ,$!+') )'!
(.'!+)  %(/!! $! )'! (.'!+) 

DIRETT ARCHIVIO F0007 N00000


SELEZION CORREN:O0040

RMT * * * * *** *** 13 : 27 : 54


PRGRM DIR PIANO (OPRT)

Schermo N..3

 Procedura per 1 %,.&%22+! & &%,- !% "%&! +!#%,-+-% ,.& ,.**)+-) !,-!+() *,,% !

l’esecuzione della !&& *+)! .+ % !,!.2%)(! % .( "%&!


funzione di 2 .&&) ,$!+') 
*+!'!+! % -,-% ,)"-0+! [(OPRT)] ! [SELEZ] *!+
schedulazione
/%,.&%22+! 3  
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[ESEC] )*) 3   )'*+! 3 
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[PIANO] %!(! /%,.&%22-) &) ,$!+')  

DIRETT ARCHIVIO F0000 N02000


SEQUENZ NO. FILE INF. RICH INF. ATTUA
01
02
03
04
05
06
07
08
09
10


AUTO * * * * *** *** 22 : 07 : 00
PRGRM DIR PIANO (OPRT)

Schermo N..4
.)/!+! %& .+,)+! ! %''!--!+! % (.'!+% % "%&! ! % (.'!+% % +%*!-%2%)(%
(!&&)+ %(! % !,!.2%)(! !% "%&! + %& (.'!+) )++!(-! % +%*!-%2%)(%
3   4 

634
B–63014IT/01 OPERAZIONI 4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO

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DIRETT ARCHIVIO O0000 N02000


SEQUENZ NO. FILE INF. RICH INF. ATTUA
01 0007 5 5
02 0003 23 23
03 0004 9999 156
04 0005 LOOP 0
05
06
07
08
09
10

RMT * * * * *** *** 10 : 10 : 40

PRGRM DIR PIANO (OPRT)

Schermo N..5

Spiegazioni
 Numero di file non Se sullo schermo N. 4 non viene specificato un numero di file (il campo
specificato del numero di file è in bianco), l’esecuzione si arresta in quel punto. Per
lasciare in bianco il numero di file premere il tasto numerico 0 e poi

il tasto .

 Ripetizione infinita Se viene specificato un numero di ripetizioni negativo, viene visualizzato


<LOOP> e il file viene ripetuto all’infinito.

 Cancellazione Quando sullo schermo N. 4 vengono premuti i tasti software [(OPRT)],


[RIPOS.] e [ESEC], tutti i dati vengono cancellati. Questi tasti non
funzionano durante l’esecuzione di un file.

 Ritorno allo schermo Premendo il tasto [PRGRM] sugli schermi N. 1, 2, 3, 4 e 5 si ritorna allo
programma schermo programma.

Limitazioni
 Numero di ripetizioni Possono essere specificate fino a 9999 ripetizioni. Se il numero di
ripetizioni è 0, il file non viene eseguito.

 Numero di file Premendo il tasto pagina sullo schermo N. 4 è possibile registrare fino a
registrati 20 file.

 Codici M L’esecuzione di un codice M diverso da M02 o M30 non incrementa il


numero di ripetizioni corrente.

635
4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO OPERAZIONI B–63014IT/01

 Visualizzazione Durante l’esecuzione di un file non è possibile selezionare lo schermo


dell’indirizzario del dell’indirizzario della cassetta durante l’editazione in background.
dischetto durante
l’esecuzione del file

 Ripartenza del Per riprendere il normale funzionamento automatico dopo che questo è
funzionamento stato sospeso per l’esecuzione della schedulazione, premere il pulsante
automatico reset.

 Funzione di La funzione di schedulazione può essere usata solo per una testa.
schedulazione per il
controllo di due percorsi

Allarmi
N. allarme Significato
086 E’ stato fatto un tentativo di eseguire un file non registrato sul
supporto esterno.
210 M198 e M099 sono stati eseguiti durante l’esecuzione della
schedulazione o M198 è stato eseguito durante il funzionamento
in DNC.

636
B–63014IT/01 OPERAZIONI 4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO

4.7 La funzione di richiamo dei sottoprogrammi permette di richiamare ed


eseguire come sottoprogramma un file registrato su supporto esterno
FUNZIONE DI (Handy file, Cassetta floppy, Scheda FA) durante il funzionamento da
RICHIAMO DEI SOT- memoria.
TOPROGRAMMI Quando in un programma residente nella memoria del CNC viene
eseguito il blocco che segue, viene richiamato il file di un
(M198)
sottoprogramma registrato sul supporto esterno.
Per poter usare questa funzione occorre che sia installata l’opzione
direttorio della cassetta floppy.

Formato
1. Formato nastro della serie 15
M198 Pffff L∆∆∆∆ ;

Numero di ripetizioni
Numero del file sull’unità esterna di I/O
Istruzione di richiamo dall’unità di I/O

2. Formato nastro delle altre serie


M198 Pffff ∆∆∆∆ ;
Numero del file sull’unità
esterna di I/O
Numero di ripetizioni
Istruzione di richiamo dall’unità di I/O

  Questa funzione è abilitata quando il parametro dell’unità di


immissione/emissione N. 0102 è uguale a 3. Se è presente l’opzione
macroistruzioni, possono essere usati i formati 1 o 2. Con il parametro N.
6030 è possibile specificare un codice M diverso da M198 per il richiamo
del sottoprogramma. In questo caso, M198 diventa un codice M normale.
Con l’indirizzo P si specifica un numero di file. Se il bit 2 (SBP) del
parametro N. 3404 è 1, può essere specificato un numero di programma.
Se con l’indirizzo P si specifica un numero di programma, viene indicato
Fxxxx invece di Oxxxx.

Programma in esecuzione Programma sull’unità


nel modo MEMORIA esterna di I/O

N1 ;
N2 ; 0123 .... Numero file
N3 M198 P0003 0123 ;
N4 ;
N5 ;
: Primo richiamo/ritorno
: Secondo richiamo/ritorno
: Terzo richiamo/ritorno


   
           

637
4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO OPERAZIONI B–63014IT/01

Limitazioni
 Funzione di richiamo dei Per il controllo di due percorsi, non è possibile richiamare i
sottoprogrammi con il sottoprogrammi registrati su cassetta floppy per le due teste
controllo di due percorsi. contemporaneamente.

NOTA
1 Se M198 viene eseguito da un programma salvato sulla
cassetta floppy, viene dato l’allarme P/S 210. Se durante
l’esecuzione di un file salvato sulla cassetta floppy viene
richiamato un programma in memoria e questo esegue un
M198, questo codice diventa un codice M normale.
2 Se intervengono operazioni in MDI e viene eseguito M198,
dopo averlo già eseguito nel modo MEMORY, M198 diventa
un codice M normale. Se l’operazione di reset viene
eseguita in MDI dopo aver comandato M198 nel modo
MEMORY, essa non ha effetti e il funzionamento continua
ripartendo nel modo MEMORY.

638
B–63014IT/01 OPERAZIONI 4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO

4.8 Il movimento manuale comandato dal volantino può essere sovrapposto


al movimento comandato dal programma nel modo di funzionamento
INTERRUPT DEL automatico.
VOLANTINO
Posizione dell’utensile nel
 funzionamento automatico
Posizione dell’uten-
sile dopo l’interrupt

Profondità
di taglio
programmata


Profondità di taglio
dell’interrupt

      


   

 Segnali di selezione dell’asse per l’interrupt del volantino


Per la descrizione di questi segnali, consultare il manuale del
costruttore della macchina utensile.
Durante il funzionamento automatico l’interrupt del volantino è abilitato
per l’asse il cui segnale di selezione è on. L’interrupt viene eseguito
ruotando il generatore manuale di impulsi.

DIFFIDA
L’entità del movimento generato dall’interrupt del volantino
è determinato dall’entità della rotazione del generatore
manuale di impulsi e dal moltiplicatore dell’avanzamento
con volantino (x1, x10, xM, xN). Dato che questo movimento
non è accelerato/decelerato, è molto pericoloso usare un
moltiplicatore troppo grande.
L’entità del movimento per grado a x1 è 0.001 mm (uscita
in mm) o 0.0001 pollici (uscita in pollici).

NOTA
L’interrupt del volantino è disabilitato quando la macchina
è in stato di blocco durante il funzionamento automatico.

639
4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO OPERAZIONI B–63014IT/01

Spiegazioni
 Relazione con altre La seguente tabella indica la relazione esistente tra varie funzioni e il
funzioni movimento generato dall’interrupt del volantino.
Segnale Relazione
Il blocco macchina è valido. Se questo segnale è on,
Blocco macchina
l’utensile non si muove.
L’interblocco è valido. Se questo segnale è on, l’utensile
Interblocco
non si muove.
L’immagine speculare non è valida. Con un comando in
Immagine
direzione positiva, l’interrupt funziona in direzione posi-
speculare
tiva, anche in presenza di questo segnale.

 Visualizzazione della La seguente tabella mostra la relazione tra varie posizioni visualizzate e
posizione il movimento generato dall’interrupt.
Visualizzazione Relazione
L’interrupt del volantino non cambia le coordinate
Coordinate assolute
assolute.
L’interrupt del volantino non cambia le coordinate
Coordinate relative
relative.
Le coordinate di macchina cambiano in relazione
Coordinate di macchina
al movimento generato dall’interrupt del volantino.

 Visualizzazione
Premere il tasto funzione , poi premere il tasto software di selezione
dell’entità del
movimento del capitolo [INTR. M]. L’entità del movimento generato dall’interrupt
del volantino è visualizzata sulla quarta pagina dello schermo della
posizione. Sono visualizzati contemporaneamente i seguenti quattro tipi
di dati.

INTERR.VOLANTINO O0000 N02000


(INPUT UNIT) (OUTPUT UNIT)
X 69.594 X 69.594
Y 137.783 Y 137.783
Z –61.439 Z –61.439

(RELATIVA) (DIST MANCANTE)


X 0.000 X 0.000
Y 0.000 Y 0.000
Z 0.000 Z 0.000
CONT PEZZI 287
TMP LAV 1H 12M TMP CICLO 0H 0M 0S

MDI **** *** *** 10 : 29 : 51


ASSOLT REL TUTTO INTR.M (OPRT)

640
B–63014IT/01 OPERAZIONI 4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO

(a) INPUT UNIT:


Entità del movimento in unità di immissione
Indica l’entità del movimento generato dall’interrupt del volantino
usando l’incremento minimo di immissione.
(b) OUTPUT UNIT:
Entità del movimento in unità di emissione
Indica l’entità del movimento generato dall’interrupt del volantino
usando l’incremento minimo di comando.
(c) RELATIVA:
Posizione nel sistema di coordinate relative
Questi valori non hanno relazioni con il movimento specificato
dall’interrupt del volantino.
(d) DIST MANCANTE:
L’entità del movimento residuo del blocco corrente non ha relazioni
con il movimento specificato dall’interrupt del volantino.
L’entità del movimento generato dall’interrupt del volantino viene
cancellata alla fine del ritorno manuale al punto di riferimento per tutti gli
assi.

641
4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO OPERAZIONI B–63014IT/01

4.9 Durante il funzionamento automatico è possibile applicare l’immagine


speculare al movimento lungo un asse. Per usare questa funzione mettere
IMMAGINE SPECU- in ON il commutatore dell’immagine speculare sul pannello
LARE dell’operatore o settare l’immagine speculare tramite il pannello MDI.

Y Attivazione dell’immagine speculare sull’asse Y.

Percorso utensile
programmato

Percorso utensile dopo


l’attivazione dell’immagine
Utensile speculare
X

Fig. 4.9 (a) Immagine speculare

Procedura La seguente procedura viene data come esempio. Per le operazioni


effettivamente necessarie, consultare il manuale del costruttore della
macchina utensile.

1   
    

  



  
  
  
 


   
 
  
2   
 
  
  


  
 






 
  
  
2-1 
    MDI

2-2   
 

2-3   
 
 [PREPRA]  

   
 


PREPARA (IMMAG SPECUL) O0020 N00001

IMMAG SPECUL X = 1 (0 : OFF 1 : ON)


IMMAG SPECUL Y = 0 (0 : OFF 1 : ON)
IMMAG SPECUL Z = 0 (0 : OFF 1 : OM)


AUTO * * * * *** *** 14 : 47 : 57
COMPEN PREPRA LAVORO (OPRT)

642
B–63014IT/01 OPERAZIONI 4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO

     !   


         
     !  

 
  
      

    L’immagine speculare può essere attivata anche mettendo a 1 (on) o
a 0 (off) il bit 0 del parametro N. 0012.
 Per i pulsanti dell’immagine speculare, consultare il manuale del
costruttore della macchina utensile.

    La direzione dei movimenti manuali, la direzione del movimento dal


punto intermedio al punto di riferimento durante il ritorno automatico al
punto di riferimento (G28), la direzione di avvicinamento nel
posizionamento unidirezionale (G60) e la direzione dello spostamento
eseguito nei cicli di barenatura (G76, G87) non possono essere invertite.

643
4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO OPERAZIONI B–63014IT/01

4.10 L’utensile può essere ritirato dal pezzo allo scopo di sostituirlo o per
controllare lo stato della lavorazione. Poi l’utensile può essere
RITIRO E RIPOSI- riavvicinato al pezzo per riprendere la lavorazione.
ZIONAMENTO
DELL’UTENSILE
: Posizione in cui viene premuto il pulsante RITIRO UTENSILE
: Posizione programmata
: Posizione alla quale l’utensile viene portato in manuale
 Percorso di ritiro
 Operazione manuale (allontanamento)
 Percorso di ritorno
 Riposizionamento

X
Y

Procedura per il ritiro e il riposizionamento dell'utensile

Procedura 1 Specificare preventivamente l’asse e l’entità della ritrazione


Programmazione programmando G10.6IP__. Nel seguente esempio, il blocco N20
specifica che l’asse di ritrazione è l’asse X e che l’entità della ritrazione
è –50 mm.

(Esempio di programma)
N10 G91 Z–50. ;
N20 G10.6 Z–50. ;
N30 G01 X150. F500. ;

N10 Z

N30
X
Y

644
B–63014IT/01 OPERAZIONI 4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO

    Supponiamo che durante l’esecuzione del blocco N30, quando l’utensile
   è sul punto A, sul pannello dell’operatore venga premuto il pulsante
RITIRO UTENSILE.

Pannello dell’operatore

U T E N- POSIZIO–
SILE IN NE DI
RITIRO RITIRO

A RITIRO RITOR–
U T E N- N O
N30 SILE U T E N-
SILE

Viene stabilito il modo ritiro utensile e si accende la spia RITIRO


UTENSILE IN CORSO e l’utensile viene ritirato per la distanza
programmata. A questo punto il funzionamento automatico si arresta
temporaneamente. Se il punto A è il punto finale del blocco, il ritiro
dell’utensile viene eseguito dopo l’arresto del funzionamento
automatico. Il ritiro dell’utensile viene eseguito in interpolazione lineare,
alla velocità di avanzamento stabilita per la prova a vuoto. Al termine del
movimento di ritiro, sul pannello dell’operatore si accende la spia
POSIZIONE DI RITIRO.

Pannello dell’operatore

U T E N- POSIZIO–
Punto E SILE IN NE DI
RITIRO RITIRO
RITIRO RITOR–
U T E N- N O
SILE U T E N-
A SILE

N30

 
 Durante il ritiro dell’utensile, sono visualizzati PTRR e STRT.

AUTO STRT MTN  0 : 00 : 00 PTRR

 PTRR lampeggia nel campo che indica gli stati come lo stato di
editazione programmi.
 STRT è visualizzato nel campo dello stato del funzionamento
automatico.
 MTN è visualizzato nel campo che indica gli stati come il movimento
lungo un asse.

645
4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO OPERAZIONI B–63014IT/01

    Stabilire il modo manuale e allontanare l’utensile in jog o usando il


  
  volantino.

11
12

10 9

8
3 4

7
2
5 6
Z
Punto E
1

Punto A X
Y

646
B–63014IT/01 OPERAZIONI 4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO

Procedura 4 Dopo aver eseguito l’allontanamento manuale e le eventuali operazioni


Ritorno necessarie, come la sostituzione dell’utensile, l’utensile deve essere
riportato alla posizione di ritiro.
Per riportare l’utensile alla posizione di ritiro, ristabilire il modo di
funzionamento automatico poi premere e rilasciare il pulsante RITORNO
UTENSILE sul pannello dell’operatore. L’utensile ritorna sulla posizione
di ritiro alla velocità di prova a vuoto, indipendentemente dallo stato del
selettore della prova a vuoto. Quando l’utensile raggiunge la posizione di
ritiro si accende la spia POSIZIONE DI RITIRO.

12 11

9
10
8
3 4

7
2
5 6
Punto E 1 Z

X
Punto A
Y

 Schermo Durante l’operazione di ritorno, il CRT visualizza PTRR e MSTR.

AUTO MSTR MTN  0 : 00 : 00 PTRR

 PTRR lampeggia nel campo che indica gli stati come lo stato di
editazione programmi.
 MSTR è visualizzato nel campo dello stato del funzionamento
automatico.
 MTN è visualizzato nel campo che indica gli stati come il movimento
lungo un asse.

647
4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO OPERAZIONI B–63014IT/01

Procedura 5 Quando l’utensile è sulla posizione di ritiro (punto E della sottostante


Riposizionamento figura) e la spia POSIZIONE DI RITIRO è accesa, premere il pulsante
cycle start. L’utensile viene riposizionato sul punto dal quale era iniziato
il ritiro (il punto nel quale era stato premuto il pulsante RITIRO
UTENSILE).

Punto E

N30 A⊗

Terminato il riposizionamento, il modo ritiro utensile è cancellato e la


spia RITIRO UTENSILE IN CORSO si spegne.

Spiegazione 1
Ritiro
 Quando non è Se non sono specificate la distanza e la direzione del ritiro, quando viene
specificata la distanza premuto il pulsante RITIRO UTENSILE l’utensile non viene ritirato dal
di ritiro pezzo, ma il funzionamento automatico si interrompe. In questo stato,
l’utensile può essere allontanato e riavvicinato.

Punto E
N30  

 Ritiro dell’utensile Quando viene attivato il modo blocco singolo durante il funzionamento
nello stato di automatico o il pulsante RITIRO UTENSILE viene premuto nello stato
sospensione del di feed hold, viene eseguito il ritiro dell’utensile e poi il sistema rientra
funzionamento nello stato di feed hold.
automatico
 Arresto del movimento Durante il ritiro, feed hold è ignorato. Invece, il reset è abilitato (in caso
di ritiro di reset, il movimento di ritiro si arresta). Se durante il ritiro si verifica un
allarme, il movimento si arresta immediatamente.

 Riposizionamento Al termine del movimento di ritiro è possibile eseguire immediatamente


immediatamente il riposizionamento, senza eseguire le operazioni di allontanamento e di
successivo al ritiro ritorno.

648
B–63014IT/01 OPERAZIONI 4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO

Spiegazione 2
Allontanamento
 Selezione asse Per muovere l’utensile lungo un asse, alzare il corrispondente segnale di
selezione asse. Non selezionare mai due o più assi contemporaneamente.

 Memorizzazione del Durante l’allontanamento manuale dell’utensile lungo un asse, il CNC


percorso memorizza il percorso per un massimo di dieci movimenti. Se dopo il
movimento lungo un asse l’utensile viene fermato e poi viene mosso
lungo un altro asse, la posizione in cui viene cambiato l’asse viene
memorizzata. Il CNC non memorizza eventuali posizioni di cambio asse
successive alla decima.

 Reset In caso di reset, le posizioni memorizzate vengono perse e il modo ritiro


utensile viene cancellato.

Spiegazione 3
Ritorno
 Percorso di ritorno Se vi sono più di dieci percorsi di ritorno, l’utensile va inizialmente sulla
decima posizione, poi sulla nona, poi sull’ottava e così via fino a
raggiungere il punto di ritiro.

 Blocco singolo Durante l’operazione di ritorno il modo blocco singolo è abilitato. Se il


commutatore del blocco singolo è off, l’operazione di ritorno è eseguita
in continuo. Se il commutatore del blocco singolo è on, l’utensile si ferma
su ciascuna posizione memorizzata. In questo caso, l’operazione di
ritorno può essere riavviata premendo e rilasciando il pulsante RITORNO
UTENSILE.

 Interruzione del Se durante l’operazione di ritorno si verifica un allarme, il movimento si


movimento di ritorno arresta.

 Feed hold Durante l’operazione di ritorno feed hold è abilitato.

Spiegazione 4
Riposizionamento
 Feed hold Durante il riposizionamento feed hold è disabilitato.

 Operazioni successive Le operazioni che vengono eseguite al termine del posizionamento


al riposizionamento dipendono dallo stato del funzionamento automatico nel momento in cui
era stato premuto il pulsante RITIRO UTENSILE.
1 Se il funzionamento automatico era in corso
Dopo il completamento del riposizionamento, riprende l’esecuzione
del blocco interrotto.
2 Se il funzionamento automatico era sospeso
Dopo il completamento del riposizionamento, l’utensile si ferma sul
punto di riposizionamento e viene ripristinato lo stato originale di
sospensione del funzionamento automatico. Il funzionamento
automatico riprende quando viene premuto il pulsante cycle start.

649
4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO OPERAZIONI B–63014IT/01

4.11 La funzione di ritracciatura consente di ritirare l’utensile lungo il percorso


eseguito fino a quel momento, agendo sull’apposito commutatore durante
RITRACCIATURA il funzionamento automatico. Inoltre, è possibile far riavanzare l’utensile
DEL PROGRAMMA lungo il percorso ritracciato. Quando l’utensile raggiunge il punto in cui
aveva avuto inizio la ritracciatura, la lavorazione continua secondo i
comandi del programma.

          

Procedura
 Movimento in avanti ! Per muovere l’utensile in avanti, mettere l’apposito commutatore su off
Movimento all’indietro e premere il pulsante cycle start. Se questo commutatore è on, l’utensile
si muove all’indietro o completa il movimento invertito.
Per muovere l’utensile all’indietro lungo il percorso programmato sono
disponibili tre metodi:

           



       
           

       
           

       

Nel caso 1), l’utensile inizia il movimento all’indietro dopo il


completamento del blocco in esecuzione (nel punto in cui si avrebbe
l’arresto in blocco singolo). In questo caso il movimento all’indietro non
inizia immediatamente dopo che il commutatore viene messo su ON.

Commutatore ON
Cycle start Movimento in avanti
(Inizio movimento in avanti) Movimento all’indietro

Inizio movimento all'indietro

Nel caso 2), l’utensile inizia il movimento all’indietro dalla posizione di


arresto in blocco singolo quando viene premuto il pulsante cycle start.

Arresto in blocco singolo,


commutatore ON,
cycle start

Cycle start
Movimento in avanti
(Inizio movimento in avanti)
Movimento all’indietro

Inizio movimento all'indietro

Nel caso 3), l’utensile inizia il movimento all’indietro dalla posizione di


arresto in feed hold quando viene premuto il pulsante cycle start.

650
B–63014IT/01 OPERAZIONI 4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO

Feed hold,
commutatore ON,
cycle start

Cycle start
Movimento in avanti
(Inizio movimento in avanti)
Movimento all’indietro

Inizio movimento all'indietro

 Movimento all’indietro Per muovere nuovamente in avanti l’utensile lungo il percorso ritracciato
! movimento di sono disponibili tre metodi:
ritorno in avanti
         

       
         

       
         

       
Nel caso 1), l’utensile inizia il movimento in avanti dopo il
completamento del blocco in esecuzione (nel punto in cui si avrebbe
l’arresto in blocco singolo). In questo caso il movimento in avanti non
inizia immediatamente dopo che il commutatore viene messo su OFF.
Cycle start
(Inizio movimento in avanti)

Inizio movimento all'indietro

Inizio movimento CommutaĆ Movimento in avanti


di ritorno in avanti tore OFF Movimento all’indietro
Movimento di ritorno in avanti

Nel caso 2), l’utensile inizia il movimento in avanti dalla posizione di


arresto in blocco singolo quando viene premuto il pulsante cycle start.

Cycle start
(Inizio movimento in avanti)
Arresto in blocco
singolo, commu- Inizio movimento
tatore OFF, all'indietro
Cycle start Movimento in avanti
Movimento all’indietro
Inizio movimento Movimento di ritorno
di ritorno in avanti in avanti

Nel caso 3), l’utensile inizia il movimento in avanti dalla posizione di


arresto in feed hold quando viene premuto il pulsante cycle start.

651
4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO OPERAZIONI B–63014IT/01

Cycle start
(Inizio movimento in avanti)

Feed hold, Inizio movimento


commutatore OFF, all'indietro
Cycle start
Movimento in avanti
Movimento all’indietro
Inizio movimento
Movimento di ritorno
di ritorno in avanti
in avanti

 Movimento all’indietro Quando non ci sono più blocchi da ritracciare (quando l’utensile è
! Completamento del ritornato all’inizio del primo blocco o l’utensile non ha ancora eseguito
movimento all’indietro movimenti in avanti) il sistema entra nello stato di completamento del
! Movimento di movimento all’indietro e il movimento si ferma.
ritorno in avanti Se in queste condizioni viene premuto il pulsante cycle start con il
commutatore in posizione ON, non viene eseguita alcuna operazione (lo
stato di completamento del movimento all’indietro non cambia). Se il
pulsante cycle start viene premuto dopo aver messo in posizione OFF il
commutatore, inizia il movimento in avanti dell’utensile.

Cycle start
(Inizio movimento in avanti)

Completamento Inizio movimento


movimento all’in- all'indietro
dietro,
commutatore OFF, Movimento in avanti
Cycle start Inizio movimento Movimento all’indietro
di ritorno in avanti Movimento di ritorno
in avanti

 Movimento di ritorno Quando l’utensile completa il movimento di ritorno fino al punto in cui
in avanti ! Movimento era iniziato il movimento all’indietro, viene automaticamente ripreso il
in avanti normale movimento in avanti. I comandi programmati vengono letti e
l’esecuzione del programma continua. Per riprendere il normale
movimento in avanti non è richiesta alcuna operazione particolare.
Quando l’utensile riprende il normale movimento in avanti, la
visualizzazione di RTRY (Re–TRY) nell’angolo in basso a destra dello
schermo scompare.

Inizio movimento
Cycle start all'indietro
(Inizio movimento in avanti)
Inizio movimento in
avanti

Movimento in avanti
Movimento all’indietro
Inizio movimento
Movimento di ritorno
di ritorno in avanti
in avanti

Se il movimento all’indietro era iniziato nello stato di feed hold, il


movimento di ritorno in avanti termina nella posizione di arresto in feed
hold, poi riprende il normale movimento in avanti. Se il movimento
all’indietro era iniziato dopo un arresto in blocco singolo, il movimento
di ritorno in avanti termina nella posizione dell’arresto in blocco singolo.

652
B–63014IT/01 OPERAZIONI 4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO

Feed hold,
commutatore ON,
Cycle start cycle start
(Inizio movimento in avanti)
Inizio movimento
all'indietro

Inizio movimento in
avanti
Inizio movimento Movimento in avanti
di ritorno in avanti Movimento all’indietro
Movimento di ritorno
in avanti

Spiegazioni
 Movimento in avanti e Nel funzionamento automatico, un programma viene normalmente
movimento all’indietro eseguito nell’ordine di specifica dei comandi. Questo modo di esecuzione
del programma genera il movimento in avanti. La funzione di ritracciatura
permette di eseguire al contrario i blocchi già eseguiti normalmente.
Questo modo di esecuzione del programma genera il movimento
all’indietro. Nel movimento all’indietro, l’utensile ritraccia il percorso
seguito nel movimento in avanti.
Un programma può essere eseguito al contrario solo per i blocchi già
eseguiti normalmente.
Possono essere eseguiti all’indietro da 40 a 80 blocchi a seconda del
programma.
Durante il movimento all’indietro, è accesa la spia corrispondente e
nell’angolo in basso a destra dello schermo lampeggia RVRS, per indicare
che l’utensile si sta muovendo all’indietro.
Nel modo blocco singolo, l’utensile esegue il movimento all’indietro
blocco per blocco.
 Movimento di ritorno L’utensile può essere di nuovo mosso in avanti lungo il percorso
in avanti ritracciato fino al blocco da quale era iniziato il movimento all’indietro.
Questo movimento si dice movimento di ritorno in avanti. Nel
movimento di ritorno in avanti l’utensile riesegue il percorso già eseguito
fino al blocco dal quale era iniziato il movimento all’indietro.
Quando l’utensile ritorna a questo blocco, riprende l’esecuzione normale
del programma.
Durante il movimento di ritorno in avanti, la spia del movimento invertito
è spenta e nell’angolo in basso a destra dello schermo lampeggia RTRY
(Re–TRY), per indicare che è in corso questo tipo di movimento. Quando
riprende il movimento normale, RTRY (Re–TRY) scompare dallo
schermo.
Nel modo blocco singolo, l’utensile esegue il movimento di ritorno in
avanti blocco per blocco.
 Completamento del Quando non ci sono più blocchi da ritracciare (quando l’utensile è
movimento all’indietro ritornato all’inizio del primo blocco o l’utensile non ha ancora eseguito
movimenti in avanti) il sistema entra nello stato di completamento del
movimento all’indietro e il movimento si ferma.
In queste condizioni, la spia del movimento all’indietro si spegne e
nell’angolo in basso a destra dello schermo lampeggia RVED (ReVerse
EnD) per indicare che il movimento all’indietro è stato completato.

653
4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO OPERAZIONI B–63014IT/01

 Reset In caso di reset (quando viene premuto il pulsante RESET sul pannello
MDI, viene applicato il segnale esterno di reset o viene applicato il
segnale reset & rewind) i blocchi memorizzati durante il movimento
all’indietro sono cancellati.

 Velocità di La velocità di avanzamento per il movimento all’indietro può essere


avanzamento specificata con il parametro N. 1414. Se questo parametro è 0, viene usata
la velocità di avanzamento programmata per il movimento in avanti.
Per il movimento di ritorno in avanti viene sempre usata la velocità di
avanzamento programmata.
La funzione di regolazione della velocità di avanzamento, la funzione di
regolazione della velocità in rapido e la funzione di prova a vuoto sono
abilitate sia per il movimento all’indietro sia per il movimento di ritorno
in avanti.

Limitazioni
 Blocchi che Il movimento all’indietro si ferma quando incontra uno dei comandi o
disabilitano il modi elencati qui sotto. Se durante il movimento in avanti viene attivato
movimento all’indietro feed hold e si inizia il movimento all’indietro, quando è specificato uno
dei seguenti comandi o modi, il sistema entra nello stato di
completamento del movimento all’indietro.
 &,*('$/"'& "&.'$-, 

 

 &,*('$/"'& +('&&/"$ 
   
 &,*('$/"'& "$"&*"   
 '' "&,*('$/"'& "& ''*"&, ('$*" 
 
 '&.*+"'& ('$$""%"$$"%,*" 
 

 '&,*'$$' $ *",'*&' $ (-&,' " *"*"%&,' 

 ",'*&' $ (-&,' " *"*"%&,' 

 ",'*&' $ (-&,' " *"*"%&,' 

 ",'*&' $ +'&' ,*/' ' )-*,' (-&,' " *"*"%&,'  
 ",'*&' $ (-&,' " *"*"%&,' $',,&,   
 "$,,,-*  
 $/"'& $ +"+,% " ''*"&, $$ %!"&  
 '%&' " '+"$$/"'&   
 -&/"'& " '+"$$/"'& 1 +*",, ("2 .&,"
 "$' " %+!",-* *" " 
  
 "$' " $.'*/"'&  $, .$'",0  
 -* *%','  $, .$'",0   
 -* *%','  $, .$'",0   
 '&,*'$$' $$ '&,'*&,-*  $, (*"+"'&   
 '&,*'$$' $''#! 
 '&,*'$$' '&,'*&,-* +

654
B–63014IT/01 OPERAZIONI 4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO

 Interpolazione Specificare sempre il raggio dell’arco con R.


circolare (G02, G03)
DIFFIDA
Se il punto finale programmato non è sull’arco (se viene
generata una linea di congiunzione) ed è stato
programmato il centro dell’arco con I, J o K, l’utensile non
esegue un movimento all’indietro corretto.

 Macroistruzioni di tipo       


    
 
interrupt         
        
        

 Gestione vita utensile La funzione di ritracciatura non supporta la gestione della vita utensili.

 Commutazione del Se durante il movimento all’indietro o durante il movimento di ritorno in


modo operativo avanti il modo viene commutato da memoria a MDI o viceversa, il
movimento all’indietro, il movimento di ritorno in avanti e il movimento
in avanti normale non vengono più eseguiti. Per riavviare il ciclo,
ritornare al modo originale e poi premere il pulsante cycle start.

 Posizionamento (G00) Se il posizionamento viene eseguito senza interpolazione lineare (bit 1


(LRP) del parametro N. 1401 = 0) il percorso dell’utensile durante il
movimento all’indietro non coincide con quello del movimento in avanti.
Il percorso del movimento di ritorno in avanti è lo stesso del movimento
in avanti originale.
Se il posizionamento viene eseguito con interpolazione lineare (bit 1
(LRP) del parametro N. 1401 = 1) il percorso dell’utensile durante il
movimento all’indietro coincide con quello del movimento in avanti.
Posizionamento non in interpo- Posizionamento in interpola-
lazione lineare (LRP=0) zione lineare (LRP=1)

Y
Movimento in avanti
Movimento all’indietro
X Movimento di ritorno in avanti

 Sosta (G04) Durante il movimento all’indietro e durante il movimento di ritorno in


avanti, il comando di sosta (G04) viene eseguito come nel normale
movimento in avanti.

 Impostazione dati da Durante il movimento all’indietro e durante il movimento di ritorno in


programma (G10) avanti, i comandi di impostazione o variazione dei dati (correzioni,
parametri, dati dell’errore di passo, ecc.) sono ignorati.

 Attivazione/disattivazi Lo stato della funzione di controllo delle zone di sicurezza (attivo/non


one delle zone di attivo) presente alla fine del movimento in avanti rimane invariato
sicurezza (G22, G23) durante il movimento all’indietro e durante il movimento di ritorno in
avanti. Questo significa che lo stato di questa funzione può essere diverso
dall’indicazione del modo G22/G23. Quando questi due movimenti
vengono cancellati da un reset, l’indicazione modale G22/G23 di quel
momento diventa valida. L’impostazione di un’area con G22
X_Y_Z_I_J_K_ alla fine del movimento in avanti resta invariata.

655
4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO OPERAZIONI B–63014IT/01

 Funzione di salto della Durante il movimento all’indietro e durante il movimento di ritorno in


lavorazione (G31), avanti, il segnale di salto e il segnale di misura automatica dell’utensile
Misura automatica sono ignorati. Durante questi movimenti l’utensile si muove lungo il
della lunghezza percorso effettivamente eseguito durante il movimento in avanti.
utensile (G37)

Movimento di Movimento
ritorno in avanti all’indietro
Quando il segnale di salto
non è applicato (G31)
(percorso programmato)

Movimento in avanti Segnale di salto ON (G31) o segnale della


(percorso effettivo) misura automatica dell'utensile ON (G37)

 Funzione di L’esecuzione o meno dell’oscillazione durante il movimento all’indietro


oscillazione (G81.1) e durante il movimento in avanti dipende dallo stato della funzione alla
fine del movimento in avanti.
Se l’utensile inizia il movimento all’indietro con il modo oscillazione
inattivo e durante questo movimento incontra un blocco per il quale il
modo oscillazione è attivo, l’asse in oscillazione mantiene la sua
posizione al punto R.
Se durante il movimento all’indietro viene incontrato un blocco G81.1
(comando di oscillazione) il movimento all’indietro ha termine e il ciclo
si arresta.

 Programmazione della Lungo il percorso di un blocco nel quale l’utensile si era mosso in base
velocità di all’inverso del tempo durante il movimento in avanti, l’utensile si muove
avanzamento con all’indietro alla velocità di avanzamento stabilita con il parametro N.
l’inverso del tempo 1414.
(G93) Se il parametro non è settato (=0), la velocità di avanzamento del
movimento all’indietro è la stessa del movimento in avanti.

 Velocità di taglio Se durante il movimento all’indietro viene incontrato un comando di


costante (G96, G97) attivazione/disattivazione della velocità di taglio costante, per i
movimenti successivi viene usato il modo specificato. In altre parole,
quando durante il movimento all’indietro viene incontrato un blocco che
specifica G96Sxxxx; il controllo della velocità di taglio costante è attivo
per i movimenti all’indietro successivi. Se viene incontrato un blocco che
specifica G97Sxxxx; il controllo della velocità di taglio costante è
disattivato per i movimenti all’indietro successivi.
Notare che lo stato attivo/disattivo del controllo della velocità di taglio
costante valido per il movimento in avanti viene invertito per il
movimento all’indietro.

 Velocità massima del Se il comando di limitazione della velocità del mandrino viene incontrato
mandrino (G92Sxxxx) durante il movimento all’indietro, il limite specificato viene applicato ai
successivi movimenti all’indietro. In altre parole, Quando durante il
movimento all’indietro viene eseguito G92Sxxxx, la velocità del
mandrino è limitata a Sxxx. Notare, però, che la velocità del mandrino è
limitata sono quando è stabilito il modo G96.

656
B–63014IT/01 OPERAZIONI 4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO

 Funzioni ausiliarie Le funzioni M, S e T e la seconda funzione ausiliaria (funzione B) sono


emesse direttamente durante il movimento all’indietro e durante il
movimento di ritorno in avanti.
Quando una funzione M, S, T o B è specificata in un blocco che contiene
un comando di movimento, la funzione e il comando di movimento hanno
la stessa tempificazione nel movimento in avanti, nel movimento
all’indietro e nel movimento di ritorno in avanti. Questo significa che la
posizione nella quale vengono emesse queste funzioni è diversa nel
movimento in avanti, nel movimento all’indietro e nel movimento di
ritorno in avanti.

 Entità della Anche se l’entità della compensazione utensile o l’entità della


compensazione compensazione lunghezza utensile cambiano durante il movimento
utensile all’indietro o durante il movimento di ritorno in avanti, l’utensile si
muove in base ai valori di compensazione usati quando il blocco era stato
eseguito durante il movimento in avanti.

 Macroistruzioni Durante il movimento all’indietro e durante il movimento di ritorno in


avanti. tutte le macroistruzioni sono ignorate. I valori delle variabili
macro presenti alla fine del movimento in avanti rimangono invariati.

 Interventi manuali Se dopo un arresto in blocco singolo o in feed hold l’utensile viene mosso
in manuale, riportare l’utensile nella posizione originale prima di iniziare
il movimento all’indietro. Durante il movimento all’indietro, l’utensile
non può muoversi lungo il percorso generato dai movimenti manuali.
Durante il movimento all’indietro e durante il movimento di ritorno in
avanti, tutti i movimenti generati da eventuali interventi manuali sono
ignorati.

 Funzione di ritiro e L’utensile non può muoversi lungo i percorsi di ritiro e riposizionamento
riposizionamento generati da questa funzione. Durante il movimento all’indietro e durante
dell’utensile il movimento di ritorno in avanti, tutte le operazioni di ritiro e
riposizionamento sono ignorate.

 Immagine speculare Quando durante il movimento in avanti viene memorizzato un blocco


eseguito con l’immagine speculare specificata da un segnale o tramite i
dati di impostazione, l’immagine speculare è eliminata e il blocco viene
memorizzato così come era stato programmato.
Di conseguenza, durante il movimento all’indietro e durante il
movimento di ritorno in avanti, l’utensile si muove lungo il percorso
programmato. Durante questi movimenti è possibile specificare
l’immagine speculare tramite un segnale o tramite impostazione.
Quando l’utensile esegue il movimento all’indietro o il movimento di
ritorno in avanti per un blocco nel quale l’immagine speculare è
comandata dal programma (G51.1), l’utensile stesso si muove lungo il
percorso effettivo, che incorpora l’immagine speculare.

657
4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO OPERAZIONI B–63014IT/01

4.12 Questa funzione riporta l’utensile nella posizione in cui ha avuto inizio
un intervento manuale quando il funzionamento automatico riprende
INTERVENTO dopo essere stato sospeso da feed hold per procedere alla sostituzione
MANUALE E dell’utensile dopo un movimento manuale.
RITORNO Le funzioni convenzionali di ripartenza del programma e di ritiro e
riposizionamento dell’utensile richiedono l’uso di pulsanti del pannello
dell’operatore e di tasti del pannello MDI. Questa funzione non richiede
tali operazioni.
Questa funzione può essere usata solo se il bit 0 (MIN) del parametro N.
7001 è 1.

Spiegazioni
 Assoluto in manuale Nel modo assoluto in manuale off, l’utensile non ritorna alla posizione di
on/off arresto, ma opera in base alla funzione manuale in assoluto on/off.

 Velocità di Per l’operazione di ritorno viene usata la velocità di prova a vuoto ed è


avanzamento abilitata la regolazione della velocità di avanzamento in jog.

 Operazione di ritorno L’operazione di ritorno ha le caratteristiche del posizionamento senza


interpolazione lineare.

 Blocco singolo Se durante l’operazione di ritorno il commutatore blocco singolo è on,


l’utensile si ferma una volta raggiunta la posizione di arresto e il
movimento riprende quando viene premuto il pulsante cycle start.

 Cancellazione Se durante l’intervento manuale o durante l’operazione di ritorno si


verificano un reset o un allarme, questa funzione viene cancellata.

 Modo MDI Questa funzione può essere utilizzata anche nel modo MDI.

Limitazioni
 Abilitazione e Questa funzione è abilitata solo quando è accesa la spia di feed hold. Se
disabilitazione della l’entità del movimento residuo è 0, questa funzione non ha effetti anche
funzione intervento se viene eseguito un feed hold usando il segnale *SP (bit 5 di G008).
manuale e ritorno

 Correzioni utensile Quando l’utensile viene sostituito dopo un intervento manuale, il


movimento non può essere ripreso con una correzione cambiata
all’interno del blocco interrotto.

 Blocco macchina, Quando si esegue un intervento manuale, non usare mai le funzioni blocco
immagine speculare e macchina, immagine speculare o scala.
scala

658
B–63014IT/01 OPERAZIONI 4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO



1. Il blocco N1 lavora il pezzo


Utensile N2

Punto di inizio N1
del blocco
2. L’utensile viene fermato premendo il pulsante feed hold
durante l’esecuzione del blocco N1 (punto A).

N2

N1 A

3. Dopo il ritiro manuale dell’utensile fino al punto B, il movimento


viene riavviato.

N2

N1 A

4. Dopo il ritorno automatico al punto A alla velocità di prova a vuoto,


viene eseguito il movimento residuo del blocco N1.

B
N2

N1 A

DIFFIDA
Nell’eseguire un intervento manuale, prestare particolare
attenzione alle condizioni di lavorazione e alla forma del
pezzo onde evitare di danneggiare la macchina o l’utensile.

659
4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO OPERAZIONI B–63014IT/01

4.13 Le funzioni di ritiro e riesecuzione incorporano le funzioni necessarie ad


abilitare operazioni di ritiro e di riesecuzione tramite PMC o
FUNZIONI DI RITIRO E macroistruzioni. Se la lavorazione viene interrotta da un reset o da un
RIESECUZIONE arresto in emergenza, l’utensile può essere facilmente riportato dal punto
di interruzione della lavorazione (funzione di ritiro dalla lavorazione) alla
posizione di ripartenza definita dal blocco iniziale della lavorazione
interrotta (funzione di riesecuzione della lavorazione).

660
B–63014IT/01 OPERAZIONI 4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO

Procedura per le funzioni di ritiro e riesecuzione

La spiegazione delle sequenze di ritiro e riesecuzione è basata sul


seguente esempio di programmazione:

O1000 ;
⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅
G00 X100. Y100. Z100. ; (A)
N7010 M101 T10 S100 ; (B)
G00 X0. Y0. Z0. ; (C)
N8010 G01 Z– 20. F100 ; (D)
Z– 40. ; (E)
Y20. ; (F)
N9010 G00 Z0. ; (G)
X20. ; (H)
N8020 G01 Z– 40. F200 ; (I)
Z– 60. ; (J)
Y40. ; (K)
N9020 G00 Z0. ; (L)
X40. ; (M)
N8030 G01 Z– 80. F300 ; (N)
Z– 100. ; (O)
Y60. ; (P)
N9030 G00 Z0. ; (Q)
X100. Y100. Z100. ; (R)
N7020 M102 T11 S200 ; (S)
⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅ (T)

(A) Punto di inizio della lavorazione


(R) Punto di inizio del ciclo di lavorazione
(B)
Posizione del fondo del foro
(S)
Fine del blocco

(C) (G) (H) (L) (M) (Q)


(Y)

(D)

(E) (F) (I)


(X) ⇒
(J) (K) (N)

Avanzamento in lavoro
(O) (P)
Posizionamento in rapido

661
4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO OPERAZIONI B–63014IT/01

Procedura 1 Programma Se il ciclo di lavorazione in esecuzione viene interrotto da un reset o da


di ritiro dalla lavorazione un arresto in emergenza nel punto (X), viene richiamato ed eseguito,
tramite le funzioni ricerca del numero pezzo o ricerca numero
programma, il programma di ritiro. Per le informazioni relative alle
funzioni ricerca numero pezzo e ricerca numero programma consultare il
manuale del costruttore della macchina utensile. Nel programma di ritiro,
specificare un’operazione di ritorno facendo riferimento ai dati registrati
nelle corrispondenti variabili macro.
Il punto iniziale del blocco (B) con numero di sequenza N7010 è
memorizzato come punto di inizio della lavorazione in una variabile
macro e il punto iniziale del blocco (I) con numero di sequenza N8020 è
memorizzato come punto di inizio del ciclo di lavorazione in un’altra
variabile macro.
Il comando M101 contenuto nel blocco (B) con numero di sequenza
N7010 è memorizzato come codice M del tipo di lavorazione in una
variabile macro. Tramite questa variabile macro è possibile determinare
il tipo di lavorazione in esecuzione eseguendo in tal modo un’operazione
di ritiro coerente con la lavorazione in corso. Nel caso della maschiatura
rigida è disponibile un codice G per la specifica del ritorno dalla
medesima.

Procedura 2 Ripresa Se il ciclo di lavorazione in esecuzione viene interrotto da un reset o da


della lavorazione dal un arresto in emergenza nel punto (X), è possibile riprendere la
punto di inizio della lavorazione dal punto di inizio della lavorazione (B) dopo aver avviato il
lavorazione programma di riesecuzione della lavorazione. In questo caso, usare la
sequenza che segue:
1 Riportare l’utensile al punto di inizio della lavorazione (B) usando il
programma di ritiro.
2. Premere il tasto .
3. Selezionare la ripartenza della lavorazione dal punto di inizio della
lavorazione agendo sul selettore del punto di ripartenza della
lavorazione.
4. Mettere in ON il commutatore della ripartenza programma
5. Mettere in ON il commutatore della ripartenza lavorazione.
In questo modo, l’operazione di ricerca viene eseguita eseguendo
virtualmente i blocchi dall’inizio del programma al blocco di inizio della
lavorazione, N7010, registrato nella corrispondente variabile macro. Al
completamento della ricerca, si accende la spia del completamento della
riesecuzione della lavorazione.

Poi, quando viene premuto il pulsante cycle start, la lavorazione riprende


a partire dal blocco (B).

662
B–63014IT/01 OPERAZIONI 4. FUNZIONAMENTO AUTOMATICO

Procedura 3 Ripresa Se il ciclo di lavorazione in esecuzione viene interrotto da un reset o da


della lavorazione dal un arresto in emergenza nel punto (X), è possibile riprendere la
punto di inizio del ciclo lavorazione dal punto di inizio del ciclo di lavorazione (H) dopo aver
di lavorazione A avviato il programma di riesecuzione della lavorazione. In questo caso,
usare la sequenza che segue:
1. Riportare l’utensile al punto di inizio del ciclo di lavorazione (H)
usando il programma di ritiro.
2. Premere il tasto .
3. Selezionare la ripartenza della lavorazione dal punto di inizio del ciclo
di lavorazione agendo sul selettore del punto di ripartenza della
lavorazione.
4. Mettere in ON il commutatore della ripartenza programma
5. Mettere in ON il commutatore della ripartenza lavorazione.
In questo modo, l’operazione di ricerca viene eseguita eseguendo
virtualmente i blocchi dall’inizio del programma al blocco di inizio del
ciclo di lavorazione, N8020, registrato nella corrispondente variabile
macro. Al completamento della ricerca, si accende la spia del
completamento della riesecuzione della lavorazione.
Poi, quando viene premuto il pulsante cycle start, la lavorazione riprende
a partire dal blocco (I).

Procedura 4 Ripresa Se il ciclo di lavorazione in esecuzione viene interrotto da un reset o da


della lavorazione dal un arresto in emergenza nel punto (X), è possibile riprendere la
punto di inizio del ciclo lavorazione dal punto di inizio del ciclo di lavorazione dopo aver avviato
di lavorazione B il programma di riesecuzione della lavorazione. In questo caso, la
sequenza di ripartenza è la stessa della ”ripartenza della lavorazione dal
punto di inizio del ciclo di lavorazione A”, salvo che il numero di
sequenza per la ripartenza è 8030 e la lavorazione viene ripresa dal blocco
(N) poiché risulta settata la variabile usata come indicatore di fondo del
foro raggiunto.

Limitazioni Per la ripresa della lavorazione devono essere soddisfatte le seguenti


condizioni:
1 E’ stabilito il modo memoria.
2 E’ stabilito lo stato di reset.
3 Non è in esecuzione l’editazione nel background.
4 I dati richiesti da questa funzione sono registrati nelle variabili macro.
5 Devono essere osservate le note per l’operazione di ripartenza del
programma (vedere III–4.5).

663
5. OPERAZIONI DI TEST OPERAZIONI B–63014IT/01

5 OPERAZIONI DI TEST

Le seguenti funzioni si usano per controllare il funzionamento del


programma prima di iniziare la lavorazione effettiva del pezzo.
5.1 Blocco macchina e blocco delle funzioni ausiliarie
5.2 Regolazione della velocità di avanzamento
5.3 Regolazione della velocità in rapido
5.4 Prova a vuoto
5.5 Blocco singolo

664
B–63014IT/01 OPERAZIONI 5. OPERAZIONI DI TEST

5.1 Per visualizzare i cambiamenti della posizione senza movimento


dell’utensile, usare il blocco macchina.
BLOCCO MAC- Esistono due tipi di blocco macchina: blocco macchina su tutti gli assi,
CHINA E BLOCCO che impedisce il movimento lungo tutti gli assi, e blocco macchina per
DELLE FUNZIONI asse, che impedisce il movimento solo lungo gli assi specificati. Inoltre,
è disponibile il blocco delle funzioni ausiliarie, che disabilita i comandi
AUSILIARIE
M, S e T e che può essere usato insieme al blocco macchina per il controllo
dei programmi.

MDI


Utensile 

Pezzo
L’utensile non si muove, ma la visua-
lizzazione della posizione cambia.

     




Procedura per il blocco macchina e il blocco delle funzioni ausiliarie

 Blocco macchina Premere il pulsante blocco macchina sul pannello dell’operatore.


L’utensile non si muoverà, ma la visualizzazione della posizione
cambierà come se gli assi si muovessero.
Alcune macchine dispongono di un pulsante di blocco macchina per
ciascun asse. Su queste macchine, premere i pulsanti di blocco macchina
corrispondenti agli assi lungo i quali l’utensile non deve muoversi.
Consultare il manuale del costruttore della macchina utensile per i
dettagli.

DIFFIDA
La relazione posizionale fra il sistema di coordinate del
pezzo e il sistema di coordinate della macchina può essere
diversa pria e dopo il funzionamento automatico nello stato
di blocco macchina. In questo caso, specificare il sistema di
coordinate del pezzo usando un comando di impostazione
delle coordinate o eseguendo il ritorno manuale al punto di
riferimento.

 Blocco delle funzioni Premere il pulsante di blocco delle funzioni ausiliarie sul pannello
ausiliarie dell’operatore. I codici M, S e T sono disabilitati e non vengono eseguiti.
Consultare il manuale del costruttore della macchina utensile per i
dettagli.

665
5. OPERAZIONI DI TEST OPERAZIONI B–63014IT/01



 Comandi M, S e T con Nello stato di blocco macchina, i comandi M, S e T sono eseguiti


il solo blocco normalmente.
macchina

 Ritorno al punto di Se viene programmato un comando G27, G28, o G30 nello stato di blocco
riferimento nello stato macchina, l’utensile non va sul punto di riferimento e la spia
di blocco macchina corrispondente non si accende.

 Codici M non M00, M01, M02, M30, M98 e M99 vengono eseguiti normalmente anche
disabilitati dal blocco in condizioni di blocco delle funzioni ausiliarie. Vengono eseguiti anche
delle funzioni i codici M che richiamano un sottoprogramma (parametri da 6071 a 6079)
ausiliarie e quelli che richiamano una macroistruzione (parametri da 6080 a 6089).

666
B–63014IT/01 OPERAZIONI 5. OPERAZIONI DI TEST

5.2 La velocità di avanzamento programmata può essere ridotta o aumentata


di una percentuale (%) selezionata con il selettore della regolazione.
REGOLAZIONE Questa prestazione si usa per controllare i programmi.
DELLA VELOCITA’ Per esempio, se il programma specifica una velocità di avanzamento di
DI AVANZAMENTO 100 mm/min e il selettore della regolazione è posizionato su 50%,
l’utensile si muove a 50 mm/min.

Velocità di avanzamento Utensile


specificata dal programma: Controllare la lavorazione
100mm/min riducendo la velocità di
Velocità di avanzamento avanzamento programmata.
dopo la regolazione:
50mm/min

Pezzo

   
  

 
  


Procedura per la regolazione della velocità di avanzamento

Posizionare sulla percentuale di regolazione voluta il selettore della


regolazione della velocità di avanzamento sul pannello dell’operatore,
prima o durante il funzionamento automatico.
Su alcune macchine, per la regolazione della velocità di avanzamento e
per la regolazione della velocità in jog si usa lo stesso selettore. A questo
0 200 proposito, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.

REGOLAZIONE DELLA VELOCITA' DI


AVANZAMENTO

Limitazioni

 Intervallo di Il CNC permette di specificare la regolazione nell’intervallo da 0 a 254%.


regolazione L’effettivo intervallo di regolazione utilizzabile su una macchina dipende
dalle specifiche del costruttore.

 Regolazione durante la Durante la filettatura, la regolazione è ignorata e la velocità di


filettatura avanzamento rimane quella specificata dal programma.

667
5. OPERAZIONI DI TEST OPERAZIONI B–63014IT/01

5.3 Alla velocità in rapido può essere applicata una regolazione a quattro
gradini (F0, 25%, 50% e 100%). La velocità F0 è stabilita dal parametro
REGOLAZIONE N. 1421.
DELLA VELOCITA’
IN RAPIDO

ÉÉ ÉÉ
ÉÉ ÉÉ
ÉÉ
Velocità in rapido: Regolazione
ÉÉ
5m/min
10m/min 50%

Fig. 5.3 Regolazione della velocità in rapido

Procedura per la regolazione della velocità in rapido

Procedura Selezionare una delle quattro posizioni del selettore della velocità in
LOW
25 50
100
rapido durante il movimento in rapido. A questo proposito, consultare il
manuale del costruttore della macchina utensile.

Regolazione della velocità


in rapido

Spiegazioni I tipi di movimento in rapido sono i seguenti. La regolazione può essere


applicata a ciascuno di essi.
     
       
            

    

          

668
B–63014IT/01 OPERAZIONI 5. OPERAZIONI DI TEST

5.4 L’utensile si muove alla velocità di avanzamento specificata da un


parametro, indipendentemente dalla velocità di avanzamento specificata
PROVA A VUOTO dal programma. Questa funzione si usa per controllare i movimenti della
macchina dopo aver rimosso il pezzo dalla tavola.

Utensile

Tavola

   
  

Procedura per la prova a vuoto

Procedura Premere il pulsante prova a vuoto sul pannello dell’operatore durante il


funzionamento automatico.
L’utensile si muove alla velocità specificata dal parametro. Per cambiare
la velocità di avanzamento è anche possibile agire sul pulsante del rapido.
Consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.

Spiegazione

 Velocità di prova a La velocità di prova a vuoto varia in base allo stato del pulsante del rapido
vuoto e all’impostazione dei parametri, come è indicato nella sottostante
tabella.
SINGLE OPT BLOCK MC
SKIP LOCK
BLOCK STOP
Pulsante del Comando del Programma
rapido
DRY MST WORK Rapido Avanzamento
RUN LOCK LIGHT
ON Velocità in rapido Velocità di prova a vuoto
Max.JV
OFF Velocità di prova a vuoto x Velocità di prova a
JV o velocità in rapido *1) vuotoJV

$$ ' %*  ')%   !%    !#%#   


 %* #!                  !%    !#%#   
 %*  !# '  '& %          !%    !#%#   
  )   ' %*  ')%   
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  +   %* #! "&  !#%#   + 
 %%  ' %* $$  ')% 
 (  # $$  # )   ' %* 
')%   

669
5. OPERAZIONI DI TEST OPERAZIONI B–63014IT/01

5.5 Il modo blocco singolo si stabilisce premendo il corrispondente pulsante


sul pannello dell’operatore. In questo modo operativo, quando viene
BLOCCO SINGOLO premuto il pulsante cycle start il CNC esegue un blocco e si ferma. Il
modo blocco singolo permette di controllare il programma eseguendolo
blocco per blocco.

Cycle start Cycle start

Utensile

Cycle start Arresto Arresto

Pezzo

Arresto

  
     

  

  

   


 
     






 

    
  

  



 


 

 


 
  
  
 


  

 
Per i dettagli, consultare il manuale del costruttore della macchina
utensile.

670
B–63014IT/01 OPERAZIONI 5. OPERAZIONI DI TEST

 

D Ritorno al punto di Per i comandi da G28 a G30, la funzione blocco singolo è abilitata al
riferimento e blocco punto intermedio.
singolo
D Blocco singolo In un ciclo fisso, i punti di arresto in blocco singolo sono alla fine delle
durante un ciclo fisso operazioni ,  e , indicate qui sotto. Quando l’arresto in blocco
singolo avviene ai punti  o , si accende la spia di feed hold.

 
Rapido

  Avanzamento

    

   

 

D Richiamo di L’arresto in blocco singolo non viene eseguito per i blocchi contenenti
sottoprogrammi e M98 P_;, M99; e G65.
blocco singolo Però, se un blocco con M98P_ o M99 contiene un indirizzo diverso da O,
N, P o L, l’arresto in blocco singolo viene eseguito.

671
6. FUNZIONI DI SICUREZZA OPERAZIONI B–63014IT/01

6 FUNZIONI DI SICUREZZA

Per fermare immediatamente la macchina in caso di pericolo, premere il


pulsante di arresto in emergenza. Per limitare i movimenti della macchina
sono disponibili il controllo dei fine corsa e il controllo delle zone di
sicurezza. Questo capitolo descrive l’arresto in emergenza, il controllo dei
fine corsa e il controllo delle zone di sicurezza.

672
B–63014IT/01 OPERAZIONI 6. FUNZIONI DI SICUREZZA

6.1 Quando viene premuto il pulsante di arresto in emergenza sul pannello


dell’operatore, il movimento della macchina si arresta immediatamente.
ARRESTO IN
EMERGENZA
Rosso

ARRESTO IN EMERGENZA


  
   

Quando viene premuto, questo pulsante resta bloccato. Benché questo


vari da macchina a macchina, usualmente il pulsante può essere sbloccato
ruotandolo.

  L’arresto in emergenza toglie corrente al motore.


Prima di rilasciare l’arresto in emergenza, deve essere risolto il problema
che lo ha determinato.

673
6. FUNZIONI DI SICUREZZA OPERAZIONI B–63014IT/01

6.2 Quando l’utensile tenta di superare il fine corsa stabilito dal micro
montato sulla macchina utensile, l’utensile stesso decelera e si ferma
SOVRACORSA perché scatta il micro di fine corsa. In questo caso viene visualizzato un
allarme di sovracorsa.

Decelerazione ed arresto Y

Fine corsa Micro di fine corsa


     

  


 Sovracorsa durante il Quando la macchina tocca un un micro di fine corsa durante il movimento
funzionamento automatico lungo un asse, l’utensile decelera e il movimento si ferma per
automatico tutti gli assi, mentre viene visualizzato un allarme di sovracorsa.

 Sovracorsa durante il Nel funzionamento manuale, l’utensile decelera e si ferma solo per l’asse
funzionamento del quale è stato toccato il fine corsa. L’utensile continua a muoversi lungo
manuale gli altri assi.

 Rilascio dell’allarme di Resettare l’allarme premendo il pulsante reset dopo aver mosso
sovracorsa manualmente l’utensile nella direzione opposta a quella del movimento
che ha causato l’allarme. Per i dettagli, consultare il manuale del
costruttore della macchina utensile.

 

N. Messaggio Descrizione
L’utensile ha superato il fine corsa hard–
506 Oltrecorsa: +n ware lungo la direzione positiva dell’asse n
(n: da 1 a 8).
L’utensile ha superato il fine corsa hard–
507 Oltrecorsa: –n ware lungo la direzione negativa dell’asse n
(n: da 1 a 8).

674
B–63014IT/01 OPERAZIONI 6. FUNZIONI DI SICUREZZA

6.3 E’ possibile definire tre aree nelle quali l’utensile non può entrare: la zona
di sicurezza 1, la zona di sicurezza 2 e la zona di sicurezza 3.
ZONE DI SICU-

ÉÉÉÉÉÉÉÉÉ
É
REZZA (X,Y,Z)

ÉÉÉÉÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉÉÉÉÉ
ÉÉ
ÉÉÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉÉÉÉÉ
(I,J,K)

ÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉ
(1) Area proibita all’interno.

ÉÉÉÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉ
(X,Y,Z)

ÉÉÉÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉ
(I,J,K)

ÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉ
ÉÉ
(2) Area proibita all’interno
: Area nella quale l’utensile non può entrare

       
 

Quando l’utensile supera i limiti di una zona di sicurezza viene


visualizzato un allarme e l’utensile decelera e si ferma.
Quando l’utensile entra in una zona proibita e viene generato un allarme,
l’utensile stesso può essere mosso nella direzione opposta.

 

 Zona di sicurezza 1 I parametri N. 1320, 1321 e 1326, 1327 stabiliscono i confini di questa
zona.. L’area all’esterno dei limiti così definiti è l’area proibita.
Normalmente il costruttore della macchina utensile imposta quest’area in
modo che corrisponda alla corsa massima della macchina.

 Zona di sicurezza 2 I limiti di questa zona si specificano con i parametri N. 1322 e 1323, o da
(G22, G23) programma. L’area proibita può essere all’interno o all’esterno di di
questi limiti. Se si tratta dell’area interna o dell’area esterna viene definito
dal parametro INOUT (N. 1300 bit 0).
G22 impedisce all’utensile di entrare nell’area proibita definita dalla zona
di sicurezza 2, G23 glielo consente. G22 e G23 devono essere
programmati in blocchi indipendenti.
Il seguente comando crea o modifica l’area proibita.

675
6. FUNZIONI DI SICUREZZA OPERAZIONI B–63014IT/01

G 22X_Y_Z_I_J_K_;

ÉÉÉÉÉÉÉÉ (X,Y,Z)

ÉÉÉÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉÉÉÉ
(I,J,K)
ÉÉÉÉÉÉÉÉ
X>I, Y>J, Z>K
X–I >ζ (in incrementi minimi di comando)
Y–J >ζ (in incrementi minimi di comando)
Z–K >ζ ((in incrementi minimi di comando)
F
ζ (mm)=
7500
F=Velocità rapida (mm/min)

Fig. 6.3 (b) Creazione o modifica dell'area proibita da programma

Quando l’aera è definita tramite parametri, devono essere definiti i punti


A e B della sottostante figura.

ÉÉÉÉÉÉÉÉ A (X,Y,Z)

ÉÉÉÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉÉÉÉ
B (I,J,K)
ÉÉÉÉÉÉÉÉ
X>I, Y>J, Z>K
X–I >ζ (in incrementi minimi di comando)
Y–J >ζ (in incrementi minimi di comando)
Z–K >ζ ((in incrementi minimi di comando)
F
ζ (mm)=
7500
F=Velocità rapida (mm/min)

Fig. 6.3 (c) Creazione o modifica dell'area proibita tramite parametri

Nel caso della zona di sicurezza 2, anche se l’ordine delle coordinate dei
due punti viene invertito, come zona di sicurezza viene stabilito un
rettangolo con i vertici sui due punti specificati.
Quando l’area proibita viene impostata tramite parametri (N. 1322,
1323), i dati devono essere specificati come distanze dall’origine del
sistema di coordinate della macchina, in incrementi minimi di comando.
(Incrementi di uscita)
Con il comando G22, i dati si specificano come distanze dalla posizione
di riferimento in incrementi minimi di programmazione. I dati
programmati vengono convertiti in incrementi minimi di comando e e i
valori ottenuti sono assegnati ai parametri.

 Zona di sicurezza 3 Specificare i limiti dell’area proibita con i parametri N. 1324 e 1325.
L’area all’interno di questi limiti diventa un’area proibita.

676
B–63014IT/01 OPERAZIONI 6. FUNZIONI DI SICUREZZA

 Punto di controllo La programmazione dell’area proibita deve tenere conto del punto
dell’area proibita controllato dell’utensile (punta dell’utensile o mandrino portautensile).
Facendo riferimento alla figura 6.3 (d), se viene controllato il punto A
(punta dell’utensile), la distanza da specificare per la funzione di controllo
della zona di sicurezza è “a”, se viene controllato il punto B (mandrino
portautensile), la distanza è “b”. Se viene controllata la punta dell’utensile
(punto A) e la lunghezza di ciascun utensile è diversa, la specifica
dell’area proibita considerando l’utensile più lungo non obbliga a
ristabilire l’area di sicurezza ad ogni cambio utensile e fornisce un
funzionamento più sicuro.

B
Posizionedell'utensile
dopo il ritorno al
punto di riferimento
b

A a

ÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉ
Limite dell'area

ÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉ
Fig. 6.3 (d) Impostazione dell'area proibita

 Sovrapposizione delle Le aree possono sovrapporsi.

ÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉ
aree proibite

ÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉ
ÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉ
Fig. 6.3(e) Impostazione di aree proibite sovrapposte
I limiti non necessari devono essere stabiliti al di fuori della corsa della
macchina.
 Entità della sovracorsa Se la velocità massima in rapido viene indicata con F(mm/minuto),
in caso di violazione dei l’entità massima della sovracorsa, L (mm), si ottiene con la seguente
limiti della zona di espressione:
sicurezza L (mm) = F/7500
L’utensile entra nell’area proibita per una distanza massima di L (mm).
Il bit 7 (BFA) del parametro N. 1300 può essere usato per fermare
l’utensile quando questo raggiunge un punto a L mm dall’area specificata.
In questo caso, l’utensile stesso non entrerà mai nell’area proibita.

 Validità dell’area Dopo l’accensione, i limiti diventano effettivi dopo il ritorno al punto di
proibita riferimento, manuale o con G28.
Dopo l’accensione, se il punto di riferimento si trova nell’area proibita,
si produce immediatamente un allarme. (Solo nel modo G22 per la zona
di sicurezza 2)

677
6. FUNZIONI DI SICUREZZA OPERAZIONI B–63014IT/01

 Rilascio degli allarmi Se l’utensile entra nell’area proibita e si verifica un allarme, l’utensile può
essere mosso solo nella direzione opposta. Per cancellare l’allarme,
portare l’utensile fuori dall’area proibita e resettare il sistema. Dopo la
cancellazione dell’allarme, l’utensile può muoversi sia in avanti che
all’indietro.

 Commutazione del Se il modo passa da G23 a G22 con l’utensile nell’area proibita:
modo da G23 a G22  
  

 
 
     

  
nell’area proibita    
 
  

 
 
 

    
 


 Tempificazione della Il parametro BFA (N. 1300 bit 7) seleziona se l’allarme viene visualizzato
visualizzazione immediatamente prima che l’utensile entri nell’area proibita o
dell’allarme immediatamente dopo l’ingresso dell’utensile nell’area proibita stessa.

 Impostazione dell’area Per il controllo di due percorsi, definire un’area proibita per ciascun
proibita per il controllo di percorso.
due percorsi
NOTA
Se i due punti forniti nella definizione dell’area proibita
coincidono, i due limiti si comportano come segue:
1 Se l’area proibita appartiene alla zona di sicurezza 1,
tutte le aree sono proibite.
2 Se l’area proibita appartiene alla zona di sicurezza 2 o
alla zona di sicurezza 3, tutte le aree sono accessibili.


Numero Messaggio Descrizione
500 Oltrecorsa: +n Violazione della zona di sicurezza 1 nella dire-
zione + dell’asse n (n: 1–8)
501 Oltrecorsa: –n Violazione della zona di sicurezza 1 nella dire-
zione – dell’asse n (n: 1–8)
502 Oltrecorsa: +n Violazione della zona di sicurezza 2 nella dire-
zione + dell’asse n (n: 1–8)
503 Oltrecorsa: –n Violazione della zona di sicurezza 2 nella dire-
zione – dell’asse n (n: 1–8)
504 Oltrecorsa: +n Violazione della zona di sicurezza 3 nella dire-
zione + dell’asse n (n: 1–8)
505 Oltrecorsa: –n Violazione della zona di sicurezza 3 nella dire-
zione – dell’asse n (n: 1–8)

678
B–63014IT/01 OPERAZIONI 6. FUNZIONI DI SICUREZZA

6.4 Durante il funzionamento automatico, prima dell’inizio del movimento


specificato da un blocco, questa funzione controlla, in base alla posizione
CONTROLLO DELLE di partenza e all’entità del movimento, che l’utensile non entri nell’area
ZONE DI SICUREZZA proibita di una delle zone di sicurezza 1, 2 o 3. Se questa funzione rileva
PRIMA DELL’ESECU- che l’utensile entrerà in una delle aree proibite, l’utensile stesso viene
fermato all’inizio del movimento e si verifica un allarme.
ZIONE DEL MOVI-
MENTO

DIFFIDA
Questa funzione controlla se le coordinate del punto finale sono in
una zona proibita, ma non controlla preventivamente il percorso
dell’utensile. Il normale controllo delle zone di sicurezza, però,
fermerà l’utensile con un allarme nel momento in cui l’utensile
stesso raggiungerà uno dei limiti delle zone di sicurezza.
Esempio 1)

Area proibita delle zone di sicu-


rezza 1 o 2

Punto finale
Punto iniziale
L’utensile viene fermato in questo punto dal
controllo delle zone di sicurezza 1 o 2.
Area proibita delle zone di sicu-
rezza 1 o 2
Punto finale

L’utensile viene fermato immediatamente


all’inizio del movimento dal controllo delle
zone di sicurezza prima del movimento.

679
6. FUNZIONI DI SICUREZZA OPERAZIONI B–63014IT/01

Esempio 2)

Area proibita delle zone di sicu- Punto finale


rezza 1 o 2

L’utensile viene fermato in questo punto dal


Punto iniziale
controllo delle zone di sicurezza 1 o 2.

Area proibita delle zone di sicu-


rezza 1 o 2
Punto finale

L’utensile viene fermato immediatamente


all’inizio del movimento dal controllo delle
zone di sicurezza prima del movimento.

Spiegazione Quando è abilitata la funzione di controllo delle zone di sicurezza prima


del movimento, è possibile specificare con il bit 2 (NPC) del parametro
N. 1301 se questo controllo deve essere eseguito anche per i blocchi G31
(salto della lavorazione) e G37 (misura automatica della lunghezza
utensile.

Limitazioni
 Blocco macchina Se all’inizio del movimento è attivo il blocco macchina, il controllo delle
zone di sicurezza prima del movimento non viene eseguito.

 G23 Quando la zona di sicurezza 2 è disabilitata (modo G23), il controllo per


determinare se l’utensile entrerà nella zona di sicurezza 2 non viene
eseguito.

 Ripartenza del Alla ripartenza di un programma, se la posizione di ripartenza è all’interno


programma di un’area proibita, si verifica un allarme.

 Intervento manuale dopo Se l’esecuzione di un blocco viene ripresa dopo un intervento manuale
un arresto in feed hold successivo ad un arresto in feed hold, non viene dato alcun allarme, anche
se il punto finale dell’intervento manuale è all’interno di un’area proibita.

 Blocco costituito da più Se viene eseguito un blocco costituito da più operazioni (come un ciclo
operazioni fisso o un’interpolazione esponenziale), si verifica un allarme di ogni
operazione il cui punto finale è all’interno di un’area proibita.

680
B–63014IT/01 OPERAZIONI 6. FUNZIONI DI SICUREZZA

 Modo interpolazione Nel modo interpolazione cilindrica, non viene eseguito alcun controllo.
cilindrica

 Modo interpolazione in Nel modo interpolazione in coordinate polari, non viene eseguito alcun
coordinate polari controllo.

 Controllo dell’asse Se è selezionata l’opzione ”controllo dell’asse inclinato”, il controllo non


inclinato è eseguito.

 Controllo sincrono Nel controllo sincrono semplice, viene controllato solo l’asse principale;
semplice l’asse asservito non viene controllato.

 Conversione delle Nel modo di conversione delle coordinate tridimensionali non viene
coordinate eseguito nessun controllo.
tridimensionali

 Disegno Il controllo non è eseguito durante l’esecuzione del disegno nell’ambito


della visualizzazione grafica dinamica (quando viene eseguito solo il
disegno, senza lavorazione).

 Asse controllato dal PMC Per i movimenti di un asse controllato dal PMC, non viene eseguito alcun
controllo.

 Controllo della Nessun controllo viene eseguito per un movimento basato sul controllo
profilatura ad alta della profilatura ad alta velocità e alta precisione.
velocità

Allarmi
Numero Messaggio Significato
510 SOVRACORSA: +n Il controllo delle zone di sicurezza prima del
movimento ha rilevato che l’utensile entrerà
in un’area proibita nella direzione +
511 SOVRACORSA: –n Il controllo delle zone di sicurezza prima del
movimento ha rilevato che l’utensile entrerà
in un’area proibita nella direzione –

681
7. ALLARMI E FUNZIONI DI
AUTODIAGNOSI OPERAZIONI B–63014IT/01

7 ALLARMI E FUNZIONI DI AUTODIAGNOSI

Quando si verifica un allarme, viene visualizzato lo schermo degli allarmi


per indicare la causa dell’allarme stesso. Le cause degli allarmi sono
classificate tramite i codici di errore. Possono essere memorizzati fino a
25 allarmi precedenti, visualizzabili sullo schermo della storia degli
allarmi.
Talvolta può sembrare che il sistema sia fermo benché non sia visualizzato
alcun allarme. In questo caso, può essere in corso l’elaborazione di
qualche processo particolare. E’ possibile controllare lo stato del sistema
tramite le funzioni di autodiagnosi.

682
7. ALLARMI E FUNZIONI DI
B–63014IT/01 OPERAZIONI AUTODIAGNOSI

7.1
VISUALIZZAZIONE
DEGLI ALLARMI

Spiegazioni
 Schermo degli allarmi Quando si verifica un allarme, viene visualizzato lo schermo degli
allarmi.

MESSAGGIO D’ ALLARME O0000 00000

100 PUO SCRIVERSI PARAMETRO


510 OLTRECORSA :+1
520 OLTRECORSA :+2
530 OLTRECORSA :+3

S 0 T0000
MDI **** *** *** ALM 18 : 52 : 05
ALLARM MESSAG STORIA

 Metodo di visualizzazione In alcuni casi, lo schermo degli allarmi non viene visualizzato
degli allarmi automaticamente, ma nella parte bassa dello schermo viene visualizzato
ALM.

PARAMETER (RS232C INTERFACE) O1000 N00010

0100 ENS NCR CTV


0 0 0 0 0 0 0 0
0101 NFD XIK ASI SB2
0 0 0 0 0 0 0 1
0102 DEVICE NUM. (CH0) 2
0103 BAUDRATE (CH0) 10
0111 NFD ASI SB2
0 0 0 0 0 0 0 0
0112 DEVICE NUM. (CH1) 0
0113 BAUDRATE (CH1) 0

 S 0 T0000
MEM * * * * *** * * *  08 : 41 : 27
RIC NO ON:1 OFF:0 +ENTR ENTRAT

In questo caso, visualizzare lo schermo degli allarmi come segue:

  
    
  
   

683
7. ALLARMI E FUNZIONI DI
AUTODIAGNOSI OPERAZIONI B–63014IT/01

•    
 I codici di errore indicano le cause degli allarmi. Per rilasciare un allarme,
rimuoverne la causa e premere il tasto reset.

 Codici di errore I codici di errore sono classificati come segue:


N. 000 - 255 : Errori di programma (*)
N. 300 - 349 : Allarmi dell'encoder assoluto (APC)
N. 350 - 399 : Allarmi dell'encoder seriale (SPC)
N. 400 - 499 : Allarmi dei servo
N. 500 - 599 : Allarmi di sovracorsa
N. 700 - 749 : Allarmi di surriscaldamento
N. 750 - 799 : Allarmi del mandrino
N. 900 - 999 : Allarmi di sistema
N. 5000- : Allarmi P/S (Errori di programmazione)

* Per un allarme (N. 000 - 255) che si verifica durante un'operazione in


background, viene data l'indicazione allarme xxxBP/S" (xxx: numero
dell'allarme). Per l'errore N. 140 esiste solo l'allarme BP/S.
Per la descrizione dei codici di errore, vederne l'elenco fornito in appendice.

684
7. ALLARMI E FUNZIONI DI
B–63014IT/01 OPERAZIONI AUTODIAGNOSI

7.2 Il CNC memorizza gli ultimi 25 allarmi, che possono essere visualizzati.
Per visualizzare la storia degli allarmi procedere come segue.
VISUALIZZAZIONE
DELLA STORIA
DEGLI ALLARMI

Procedura per la visualizzazione della storia degli allarmi

Procedura      "!" #& 

     "!" !"%   



 $!#&&"  !"    
  "  !#"  &
  "  # ! ' $ "  
  #   
   !! "$   #    "
!!

       "!" 

      &  &&"     "!" !"% 



    "!" 


STORIA ALLARM O0 N0


(1)90.02.14 16:43:48 PAGE=1
(2)010 (3)CODICE G ILLEGALE (4)
90.02.13 8:22:21
506 OLTRECORSA : +1
90.02.12 20:15:43
417 SERVO ALLARM : X ASSE PARAM. DGTL

AUTO * * * * *** *** 19 : 47 : 45

ALLARM MESSAG STORIA (OPRT)

  "  # ! ' $ "  


  #   
   !! "$   #    "
!!

   

685
7. ALLARMI E FUNZIONI DI
AUTODIAGNOSI OPERAZIONI B–63014IT/01

7.3 Talvolta può sembrare che il sistema sia fermo benché non sia visualizzato
alcun allarme. In questo caso, può essere in corso l’elaborazione di
CONTROLLO qualche processo particolare. E’ possibile controllare lo stato del sistema
TRAMITE LO visualizzando lo schermo autodiagnostico.
SCHERMO
AUTODIAGNOSTICO
Procedura per la visualizzazione dello schermo autodiagnostico

    " 

    !  




     #    "  


     "
      
      !

       ""
   


DIAGNOSTIC (GENERAL) O0000 N0000

000 WAITING FOR FIN SIGNAL :0


001 MOTION :0
002 DWELL :0
003 IN–POSITION CHECK :0
004 FEEDRATE OVERRIDE 0% :0
005 INTERLOCK/START–LOCK :0
006 SPINDLE SPEED ARRIVAL CHECK :0


EDIT * * * * *** *** 1 :  : 
PARAM DIAGNS PMC SISTEM (OPRT)

Spiegazioni
 Schermo Per il controllo di due percorsi, viene visualizzato lo schermo relativo alla
autodiagnostico per il testa selezionata con l’apposito selettore. Per visualizzare lo schermo
controllo di due percorsi autodiagnostico dell’altra testa, selezionarla con tale selettore.

686
7. ALLARMI E FUNZIONI DI
B–63014IT/01 OPERAZIONI AUTODIAGNOSI

  I dati diagnostici da 000 a 015 indicano gli stati nei quali sembra che il
comando specificato non venga eseguito. La sottostante tabella descrive
gli stati interni corrispondenti alla visualizzazione di 1 alla fine di
ciascuna riga.

Tabella 7.3 (a) Stati nei quali sembra che un comando non venga eseguito

N. Visualizzazione Stato interno quando è visualizzato 1


000 WAITING FOR FIN SIGNAL Funzione M, S o T in esecuzione
001 MOTION Comando di movimento in esecuzione in automa-
tico
002 DWELL Sosta in esecuzione
003 IN–POSITION CHECK Controllo in–posizione in esecuzione
004 FEEDRATE OVERRIDE 0% Regolazione della velocità di avanzamento = 0%
005 INTERLOCK/START LOCK L’interblocco è ON
006 SPINDLE SPEED ARRIVAL CHECK Attesa del segnale di velocità del mandrino rag-
giunta
010 PUNCHING Emissione di dati tramite l’interfaccia lettore/perfora-
tore in esecuzione
011 READING Lettura di dati tramite l’interfaccia lettore/perforatore
in esecuzione
012 WAITING FOR (UN) CLAMP Attesa di blocco/sblocco tavola rotante prima/dopo
l’indexaggio con l’asse B
013 JOG FEEDRATE OVERRIDE 0% Regolazione della velocità di avanzamento in JOG
= 0%
014 WAITING FOR RESET, ESP,RRW OFF Arresto in emergenza, reset & rewind esterno o atti-
vazione reset da MDI
015 EXTERNAL PROGRAM NUMBER SEARCH Ricerca del numero programma specificato
dall’esterno in esecuzione

Tabella 7.3 (b) Informazioni relative all'arresto del funzionamento automatico

No. Descrizione Stato interno quando viene visualizzato 1


020 CUT SPEED UP/DOWN Arresto in emergenza o allarme servo
021 RESET BUTTON ON Pulsante reset ON
022 RESET AND REWIND ON Segnale reset & rewind ON
023 EMERGENCY STOP ON Segnale dell’arresto in emergenza ON
024 RESET ON Arresto in emergenza, reset & rewind esterno o attiva-
zione reset da MDI
025 STOP MOTION OR DWELL Questo è un indicatore che arresta la distribuzione degli
impulsi.
E’ 1 nei seguenti casi:
(1) Segnale di reset esterno ON
(2) Segnale di reset & rewind ON
(3) Segnale dell’arresto in emergenza ON
(4) Segnale di feed hold ON
(5) Tasto reset del pannello MDI ON
(6) Modo manuale (JOG/HANDLE/INC)
(7) Altri allarmi (esistono allarmi che non lo settano)

687
7. ALLARMI E FUNZIONI DI
AUTODIAGNOSI OPERAZIONI B–63014IT/01


                 
      "     !     
      

020 CUT SPEED UP/DOWN 1 0 0 0 1 0 0


021 RESET BUTTON ON 0 0 1 0 0 0 0
022 RESET AND REWIND ON 0 0 0 1 0 0 0
023 EMERGENCY STOP ON 1 0 0 0 0 0 0
024 RESET ON 1 1 1 1 0 0 0
025 STOP MOTION OR DWELL 1 1 1 1 1 1 0
Segnale di arresto in emergenza
Segnale di reset dall’esterno
Pulsante reset premuto
Segnale Reset & rewind
Allarme asse
Commutazione del modo o feed hold
Arresto in blocco singolo

                

N. Visualizzazione Significato del dato


030 CHARACTER NUMBER TH ALARM Posizione del carattere che ha generato l’allarme
TH, a partire dall’inizio del blocco
031 TH DATA Codice del carattere che ha generato l’allarme TH

688
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

8 IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

E’ possibile scambiare i dati NC fra il CNC e una unità esterna di


immissione/emissione come lo Handy File.
Possono essere scambiati i seguenti dati:
1. Programmi
2. Correzioni
3. Parametri
4. Dati della compensazione dell’errore di passo
5. Variabili comuni delle macroistruzioni
Prima di effettuare una operazione di immissione/emissione di dati
devono essere impostati i necessari parametri.
Per l’impostazione di questi parametri, vedere il capitolo III–2 “UNITA’
OPERATIVE”.
Interfaccia
RS-422

Interfaccia
RS-232-C

FANUC
Handy File

Interfaccia
RS-232-C o
RS-422

689
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

8.1 Fra le unità di immissione/emissione, lo Handy File e la Cassetta Floppy


usano come supporto i dischetti e Scheda FA usa una scheda.
FILE In questo manuale il supporto per l’immissione/emissione dei dati è
genericamente chiamato dischetto. Quando la descrizione di un supporto
è diversa da quella di un altro, viene usato il nome specifico del supporto
descritto. Nel testo che segue, si usa il termine dischetto per indicare sia
il dischetto sia la scheda FA.
A differenza del nastro di carta, un dischetto permette all’utilizzatore di
scegliere liberamente fra vari tipi di dati memorizzati su un singolo
supporto in diversi file.
E’ possibile che un gruppo di dati (file) si estenda su più dischetti.

Spiegazioni
 Che cosa è un file L’unità di dati che viene scambiata fra il dischetto e il CNC con una
singola operazione di input/output (premendo i tasti [LEGGI] o
[SCRIVI]) si chiama “file”. Quando per esempio vengono scambiati dei
programmi tra il CNC e la cassetta o la scheda, uno o tutti i programmi
contenuti nella memoria del CNC sono trattati come un file.
Ai file vengono assegnati automaticamente dei numeri: 1, 2, 3, 4, e così
via, il primo file è il file numero 1.
File 1 File 2 File 3 File n Vuoto

 Richiesta di sostituzione Quando un file si estende su due dischetti, al termine dell’emissione o


del dischetto dell’immissione dei dati del primo dischetto, le spie dell’adattatore si
accendono e si spengono alternativamente, richiedendo la sostituzione
del dischetto. In questo caso, estrarre il primo dischetto dall’adattatore e
inserire il secondo al suo posto. Poi, l’operazione di
immissione/emissione riprende automaticamente.
La sostituzione del dischetto viene richiesta quando è necessario il
dischetto successivo durante la ricerca di un file, l’immissione/emissione
dati tra il CNC e il dischetto, o la cancellazione di file.
Dischetto 1
File 1 File 2 File 3 File (k–1) File k

Dischetto 2
Seguito del
file k File (k+1) File n Vuoto

Dato che la sostituzione del dischetto è gestita dall’adattatore, non sono


richieste operazioni speciali. Il CNC interrompe l’operazione di
immissione/emissione finché non viene inserito nell’adattatore il
dischetto successivo.
Quando viene applicata al CNC un’operazione di reset durante la richiesta
di sostituzione del dischetto, il CNC non viene immediatamente resettato,
ma viene resettato solo dopo che il dischetto è stato sostituito.

690
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

 Switch di protezione Il dischetto ha uno switch di protezione dalla scrittura. Prima di iniziare
una operazione di emissione, mettere lo switch nella posizione di
abilitazione della scrittura.

Protezione dalla scrittura di un dischetto Protezione dalla scrittura di una scheda

Switch di protezione

(1) Protetto dalla (2) Scrittura abilitata (può (1) Protetta dalla (2) Scrittura abilitata (può
scrittura (può essere letto, scritto e cancelĆ scrittura (può essere letta, scritta e cancelĆ
solo essere letto) lato) solo essere letta) lata)


       

 Promemoria Una volta scritti sul dischetto, i dati possono poi essere letti in base alla
corrispondenza tra numero del file e dati contenuti. Questa
corrispondenza non può essere verificata senza ricorrere alla funzione di
visualizzazione dell’indirizzario del dischetto, che ne richiede la lettura
da parte del CNC.
(Vedere la sezione III–8.8)
E’ opportuno quindi scrivere i numeri dei file e il loro contenuto sul
promemoria che si trova sul retro del dischetto.

(Esempio di promemoria)
File 1 Parametri CNC
File 2 Dati di offset
File 3 Programma CNC O0100
. .
. .
File (n–1) Programma CNC O0500
File n Programma CNC O0600

691
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

8.2 Per immettere un programma da dischetto, occorre prima cercare il file


da leggere. A questo scopo, procedere come segue:
RICERCA FILE
File 1 File 2 File 3 File n Vuoto

Ricerca del file n


        


  1 !, $#& "$  $  

2 &"& ! ('($ )#, $#  $"%& &##$ !$ '&"$ !


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4 &"& ! ('($ '$(+&  '(&" '(& $#( #), $# !


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"''$ )'( $# , $# * # #!!( !! ' #, $#  
    $  )# &'(

7 &"& ('( '$(+& [RICE F]  [ESEC]


!  ! '%  ($ * # &($

Spiegazione
 Ricerca file con N–9999 Cercare sequenzialmente i file da N1 a N9999 o cercare il primo file
usando successivamente il metodo N–9999 danno lo stesso risultato.
Però, nel secondo caso, il tempo di ricerca è più breve.

692
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI


N. Descrizione
Il segnale Pronto (DR) dell’unità di immissione/emissione è off.

Nell’unità NC non viene immediatamente indicato un allarme


anche se si verifica un allarme durante la ricerca del file
(quando un file non viene trovato o simili).

L’allarme viene indicato quando inizia l’operazione di immissio-
ne/emissione in tale condizione. Questo allarme si ha anche
quando per scrivere i dati su un dischetto vuoto si specifica N1
(in questo caso, specificare N0).

693
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

8.3 Quando è necessario, i file su dischetto possono essere cancellati file per
file.
CANCELLAZIONE
DI FILE

Procedura per la cancellazione di file

Procedura 1 !    !"" #"'  !!!!   


#!" !  "  ! $ 

2 &    

3     "!" #&    '  !   "#" 


  

4     "!" !"%  [(OPRT)]

5     "!" !"%   !"  !"  "#& 


#

6 "   && 

7 "   #         



8     "!" !"%  [CANCEL]       "!" !"% 


[ESEC]
  !"  !! ( "

Spiegazioni
 Numerazione degli altri Quando viene cancellato un file, i numeri dei file ad esso successivi
file dopo la cancellazione diminuiscono di 1. Supponiamo che sia stato cancellato il file numero k.
di un file In questo caso, la numerazione dei file diventa:
Prima della cancellazione Dopo la cancellazione
da 1 a (k–1) da 1 a (k–1)
k cancellato
da (k+1) a n da k a (n–1)

 Switch di protezione Prima di cancellare un file abilitare la scrittura del dischetto agendo sullo
switch di protezione.

694
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

8.4
IMMISSIONE/EMIS-
SIONE DI PRO-
GRAMMI
8.4.1 Questa sezione descrive come caricare nel CNC un programma registrato
Immissione di un su dischetto o su nastro di carta.
programma
Procedura per l'immissione di un programma

Procedura 1 #%#$  &%*  $$  $ !# % !#  %%&#


#   %#   & !# #$ &$# !! $% $%% # !#
$) #  %$%  "& $ ##$  !# #  %%#

2 ) #     

3  $ &$ & $%%  ##   $$#    !# &#


$#%%  $)  


4 ##  %$% &)    !##  $# 


 %&%  !# #  $#  #%% # !# #

5 ##  %$% $ %(# [(OPRT)]

6 ##  %$% $ %(#  $%# $%#  %&)  


&

7 ! '# %% #))  $!#  &#  $$# 


!# #   &# !# #   ' $!%    &$
 &# !# # #$%#% $& $%% $& $%# 

8 ##  %$% $ %(# [LEGGI]  [ESEC]


 !# # ' #%     !# # $%$$ '
$$%  &# $!%  !$$ 

Spiegazioni
 Collazione Se un programma viene letto mentre la chiave di protezione dei dati sul
pannello dell’operatore è ON, il programma residente in memoria viene
confrontato con quello registrato sul dischetto o sul nastro.
Se viene riscontrata una discordanza, la collazione ha termine e si ha
l’allarme P/S N. 79.
Se la precedente operazione viene eseguita mentre la chiave di protezione
dei dati è OFF, non viene eseguita la collazione, ma il programma viene
registrato nella memoria del CNC.

 Immissione di più pro- Se un nastro contiene più programmi, il nastro viene letto fino al codice
grammi da un nastro di ER (o %).
carta O1111 M02; O2222 M30; O3333 M02; ER(%)

695
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

D Numeri dei programmi D Quando un programma viene caricato senza specificarne il numero.
su nastro  Al programma viene assegnato il valore dell’indirizzo O registrato
sul nastro. Se un programma non ha l’indirizzo O, viene usato il
valore di N del primo blocco.
 Se il programma su nastro non ha né O né N, viene incrementato
di uno il numero programma precedente e il risultato viene
assegnato al nuovo programma.
 Se il programma su nastro non ha l’indirizzo O e il numero
specificato per l’indirizzo N del primo blocco è di cinque cifre,
vengono assunte come numero di programma le quattro cifre meno
significative del numero di sequenza. Se queste cifre sono tutte
degli zeri, viene incrementato di uno il numero programma
precedente e il risultato viene assegnato al nuovo programma.
D Quando un programma viene caricato specificandone il numero.
L’indirizzo O del programma registrato su nastro è ignorato e al
programma viene assegnato il numero specificato. Se si stanno
caricando più programmi, il numero specificato viene assegnato al
primo programma. I numeri dei programmi successivi vengono
calcolati sommando 1 al numero del programma precedente.
D Registrazione di pro- Il metodo di registrazione è lo stesso usato per la registrazione nel
grammi nel background foreground. Però, questa operazione registra il programma nell’area
dell’editazione in background. Come per le operazioni di edit, alla fine
della registrazione sono necessarie le operazioni descritte qui sotto per
trasferire il programma nella memoria programmi del foreground.

  

D Immissione di un E’ possibile immettere un programma da appendere alla fine di un


programma addizionale programma registrato.

Programma registrato Programma immesso Programma dopo


l’immissione
f1234 ; f5678 ; f1234 ;
jjjjjjj ; fffffff ; jjjjjjj ;
jjjjj ; fffff ; jjjjj ;
jjjj ; ffff ; jjjj ;
jjj ; fff ; jjj ;
% % %
f5678 ;
fffffff ;
fffff ;
ffff ;
fff ;
%

In questo esempio, tutte le righe del programma O5678 vengono appese


alla fine del programma O1234. In questo caso, il numero programma
O5678 non viene registrato. Per immettere un programma da appendere
ad un programma registrato, premere il tasto software [LEGGI] senza
specificare un numero programma nel passo 8. Poi, premere i tasti
software [CATENA] e [ESEC].
S Nell’immissione dell’intero programma, vengono appese tutte le righe
del programma salvo il suo numero O.

696
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

S Per cancellare il modo immissione addizionale, premere il tasto reset o


i tasti software [CAN] o [STOP].
S Quando viene premuto il tasto software [CATENA], il cursore si
posiziona alla fine del programma registrato. Dopo l’immissione di un
programma, il cursore si posiziona all’inizio del nuovo programma.
S L’immissione addizionale è possibile solo quando un programma è già
stato registrato.
D Specifica dello stesso Se si tenta di registrare un nuovo programma avente lo stesso numero di
numero programma di uno dei programmi già registrati, si verifica l’allarme P/S 073 e il
un programma già programma non può essere registrato.
esistente

N. Descrizione
La dimensione della memoria non è sufficiente per registrare i
70
programmi immessi.
Si tenta di registrare un programma con un numero pro-
73
gramma già esistente.
La collazione ha trovato una discordanza fra il programma
79 residente in memoria e il programma registrato sul dischetto o
sul nastro.

697
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

8.4.2 Un programma residente in memoria può essere scritto su un dischetto o


Emissione di su nastro di carta.
programmi

Procedura per l'emissione di programmi

Procedura 1 (*()!   "+$!*/ ! #!))!%$ )! &(%$*


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9 (#( ! *)*! )%*-( [SCRIVI]  [ESEC]
" &(%(## % ! &(%(##! )&!!*! ,$%$% #))!
Spiegazioni
(Emissione su dischetto)
D Posizione del file Se l’emissione avviene su dischetto, il programma viene scritto in un
nuovo file, dopo i file già esistenti sul dischetto stesso. Se i file
preesistenti devono essere cancellati, usare la precedente procedura di
emissione dopo aver cercato l’inizio del dischetto con N0.

D Allarme durante l’emis- Se durante l’emissione di un programma si verifica l’allarme P/S 86, il
sione di un programma dischetto viene rimesso nelle condizioni precedenti l’emissione.

D Emissione di un pro- Quando viene eseguita l’emissione di un programma dopo l’esecuzione


gramma dopo una ricerca della ricerca file con N1–N999, il nuovo file viene emesso come n–esimo
file file. In questo caso, i file da 1 a n–1 restano attivi, ma i file successivi al
vecchio file n vengono cancellati. Se durante l’emissione si verifica un
allarme, vengono ripristinati solo i file da 1 a n–1.

D Uso efficiente della Per l’emissione dei programmi su dischetto mettere a 1 il parametro NFD
memoria su dischetto (0101#7, 0111#7 o 0121#7) allo scopo risparmiare spazio inibendo
l’emissione delle code di nastro.

698
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

 Registrazione sul prome- Quando un file precedentemente copiato dalla memoria del CNC al
moria dischetto deve essere ricaricato in memoria o confrontato con il contenuto
della memoria, deve esserne prima ricercato l’inizio tramite il numero di
file. Quindi, subito dopo la scrittura del file, registrarne il numero e il
contenuto sul promemoria del dischetto.

 Emissione di programmi L’emissione di programmi può essere eseguita nel background con la
nel background stessa procedura usata nel foreground. Solo questa funzione permette
l’emissione del programma selezionato per l’editazione nel background.
<O> (N. programma) [SCRIVI] [ESEC]:
Emissione del programma specificato.
<O> (–9999) [SCRIVI] [ESEC]:
Emissione di tutti i programmi.
Spiegazioni
(Emissione su nastro)
 Formato Un programma viene emesso su nastro con il seguente formato:
ER Programma ER
(%) (%)

Coda di 3 piedi Coda di 3 piedi

Se tre piedi di coda sono troppi, premere il tasto CAN durante l’emissione
della coda per cancellarla.

 Controllo TV Il codice di spazio per il controllo TV viene perforato automaticamente.

 Codice ISO Se il programma viene perforato usando il codice ISO, dopo LF vengono
perforati due CR.
LF CR CR

Settando il bit 3 (NCR) del parametro N. 0100, è possibile omettere


l’emissione dei CR e ciascun LF comparirà senza CR.

 Interruzione della
Per fermare la perforazione, premere il tasto RESET .
perforazione
 Perforazione di tutti i pro- L’emissione su nastro di tutti i programmi avviene con il seguente
grammi formato:
ER Programma Programma Programma ER
(%) (%)

Coda di un piede Coda di 3 piedi

La sequenza dei programmi perforati è indefinita.

699
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

8.5
IMMISSIONE/EMIS-
SIONE DEI VALORI
DELLE CORRE-
ZIONI

8.5.1 I valori delle correzioni possono essere caricati nel CNC da dischetto o
Immissione dei valori da nastro di carta. Il formato dei dati è lo stesso usato per l’emissione di
questi valori. Vedere la sezione III–8.5.2.
delle correzioni Se viene caricata una correzione con lo stesso numero di correttore di
un’altra già registrata in memoria, il nuovo valore sostituisce il
precedente.

Procedura per l'immissione dei valori delle correzioni

Procedura 1    ! %         !
     !  !     
$     !    $   
2 $  

3   ! !   !       !
   $ 

4     !$  %   


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5      # [(OPRT)]

6      #       !$ 


!
7      # [LEGGI]  [ESEC]
8     "  " "!$$ 

700
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

8.5.2 Tutti i valori delle correzioni residenti nella memoria del CNC possono
Emissione dei valori essere scritti su dischetto o su nastro di carta.
delle correzioni

Procedura per l'emissione dei valori delle correzioni

Procedura 1  "-/-.& %" '0)&/4 !& "(&..&*)" .& +-*)/  . -&1"-"


"- &' *)/-*''* !& !0" +"- *-.& 0.-" '++*.&/* ."'"//*-" +"-
."'"3&*)-" ' /"./ '' ,0'" .& -&#"-&. *)* '" *--"3&*)& ! "("//"-"
2 +" &#& -" &' *!& " !& +"-#*-3&*)"  *  0.)!* 0) +-("/-*
3 "'"3&*)-" &' (*!* 

4 -"("-" &' /./* #0)3&*)"  *(+-&-4 '* . %"-(* !"''"


*(+").3&*)& 0/").&'"
5 -"("-" &' /./* .*#/2-" [(OPRT)]

6 -"("-" &' /./* .*#/2-" !& "./-"( !"./-  *)/&)03&*)" !"'


(")0
7 -"("-" & /./& .*#/2-" [SCRIVI] " [ESEC]
 1'*-& !"''" *--"3&*)& 1")$*)* "("..& )"' #*-(/* %" ."$0"
Spiegazioni
 Formato di emissione Il formato di emissione è il seguente:
Formato
  "- ' ("(*-&  !"''" *--"3&*)& 0/").&'&
   
!*1"
 0("-* !"' *--"//*-"
 '*-" !"'' *--"3&*)"

 "- ' ("(*-&  !"''" *--"3&*)& 0/").&'&
(+*./3&*)"1-&3&*)" !"''" *--"3&*)& $"*("/-&
    
(+*./3&*)"1-&3&*)" !"''" *--"3&*)& 0.0-
   
  "- ' ("(*-&  !"''" *--"3&*)& 0/").&'&
(+*./3&*)"1-&3&*)" !"''" *--"3&*)& $"*("/-& +"- &' *!& " 
    
(+*./3&*)"1-&3&*)" !"''" *--"3&*)& $"*("/-& +"- &' *!& " 
  

(+*./3&*)"1-&3&*)" !"''" *--"3&*)& 0.0- +"- &' *!& "
   
(+*./3&*)"1-&3&*)" !"''" *--"3&*)& 0.0- +"- &' *!& "
   
Per compatibilità con altri CNC, in luogo di L11 può essere usato il
comando L1.
 Nome del file Se l’emissione avviene su dischetto, il nome assegnato al file generato
dall’emissione dei valori delle correzioni è OFFSET.

701
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

8.6 I parametri e i dati di compensazione dell’errore di passo si immettono ed


emettono usando schermi diversi.
IMMISSIONE/EMIS-
SIONE DEI PARAME-
TRI E DEI DATI DI
COMPENSAZIONE
DELL’ERRORE DI
PASSO

8.6.1 I parametri possono essere caricati nel CNC da dischetto o da nastro di


Immissione dei carta. Il formato di immissione è uguale al formato di emissione. Vedere
la sezione III–8.6.2. Se viene caricato il valore di un parametro già
parametri esistente in memoria, il nuovo valore sostituisce il precedente.

Procedura per l'immissione dei parametri

Procedura  Accertarsi che l'unità di immissione sia pronta a leggere.


Per il controllo di due percorsi, usare l'apposito selettore per
selezionare la testa alla quale si riferiscono i parametri da immettere.
 Se si usa un dischetto, eseguire la ricerca del file con la procedura
descritta nella sezione 8.2.
 Premere il pulsante di arresto in emergenza sul pannello dell'operatore.

 Premere il tasto funzione .

 Premere il tasto software di selezione del capitolo ,


comparirà lo schermo dei dati di impostazione.

 Immettere 1 in risposta al prompt per la scrittura dei parametri (PWE).
Compare l'allarme P/S 100 (indicante che è possibile scrivere i
parametri).

 Premere il tasto funzione .

 Premere il tasto software di selezione del capitolo , comparirà


lo schermo dei parametri.
 Premere il tasto software .

 Premere il tasto software di estrema destra (continuazione del


menu).
 Premere i tasti software  e .
I parametri vengono caricati in memoria. Alla fine dell'operazione,
l'indicatore INPUT" scompare dall'angolo in basso a destra dello
schermo.

 Premere il tasto funzione .

 Premere il tasto software .


 Immettere 0 in risposta al prompt per la scrittura dei parametri.

702
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

15  "  ""   
16 ""  %#$  ""#$  "( #%   "$"

8.6.2 Tutti i parametri residenti nella memoria del CNC possono essere scritti
Emissione dei su dischetto o su nastro di carta.
parametri

Procedura per l'emissione dei parametri

Procedura 1 "$"#  %$)  ## # "$  #"&"


"  $"  % ""# %#"  #$ #$$" "
#("  $#$  !% # ""#  "$"  $$"
2  "    ""(     %# % "$"
3 ("  


4 ""  $#$ %(   "")  #"  "$"

5 ""  $#$ #$'" [PARAM]


6 ""  $#$ #$'" [(OPRT)]

7 ""  $#$ #$'"  #$" #$" $%( 


%
8 ""  $#$ #$'" [SCRIVI]
9 " $$" $%$$  "$" ""  $#$ #$'" [TUTTO] "
$$" #  "$"  % &" * &"#   ""  $#$
#$'" [NON-0]
10 ""  $#$ #$'" [ESEC]
"$" & ##  "$  #%
Spiegazioni
 Formato di emissione Il formato di emissione è il seguente:
N .. P .....;
N .. A1P ... A2P ... AnP ...;
N .. P .....;

N: numero parametro
A: numero asse (n è il numero dell’asse controllato)
P: Valore del parametro
 Soppressione Per sopprimere l’emissione dei seguenti parametri, dopo aver premuto il
dell’emissione dei tasto software [SCRIVI], premere il tasto software [NON–0].
parametri a 0
Non di tipo asse Di tipo asse
Tipo bit Parametro i cui bit sono Parametro di un asse i cui
tutti a 0 bit sono tutti a 0
Tipo valore Parametro il cui valore è 0 Parametro di un asse il cui
valore è 0

703
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

 Nome del file Se l’emissione avviene su dischetto, il nome assegnato al file generato
dall’emissione dei parametri è PARAMETER.
Se vengono emessi tutti i parametri, il nome del file generato è ALL
PARAMETER. SE vengono emessi solo i parametri il cui valore è diverso
da 0, il nome del file generato è NON–0. PARAMETER.

8.6.3 I dati di compensazione dell’errore di passo possono essere caricati nel


Immissione dei dati CNC da dischetto o da nastro di carta. Il formato di immissione è uguale
al formato di emissione. Vedere la sezione III–8.6.4. Se viene caricato un
di compensazione dato di compensazione con un numero di dato già esistente in memoria,
dell’errore di passo il nuovo valore sostituisce il precedente.

Procedura per l'immissione dei dati di compensazione dell'errore di passo

Procedura  Accertarsi che l'unità di immissione sia pronta a leggere.


Per il controllo di due percorsi, usare l'apposito selettore per
selezionare la testa alla quale si riferiscono i dati della compensazione
dell'errore di passo da immettere.
 Se si usa un dischetto, eseguire la ricerca del file con la procedura
descritta nella sezione 8.2.
 Premere il pulsante di arresto in emergenza sul pannello dell'operatore.

 Premere il tasto funzione .

 Premere il tasto software .



 Immettere 1 in risposta al prompt per la scrittura dei parametri (PWE).
Compare l'allarme P/S 100 (indicante che è possibile scrivere i
parametri).

 Premere il tasto funzione .

 Premere il tasto software di estrema destra (continuazione del


menu) e premere il tasto software .
 Premere il tasto software .

 Premere il tasto software di estrema destra (continuazione del


menu).
 Premere i tasti software  e .
I dati vengono caricati in memoria. Alla fine dell'operazione,
l'indicatore INPUT" scompare dall'angolo in basso a destra dello
schermo.

 Premere il tasto funzione .

 Premere il tasto software .


 Immettere 0 in risposta al prompt per la scrittura dei parametri.

704
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

15 !  !!   
16 !!  $"#  !!"#  !' "$  !#!

Spiegazioni
 Compensazione dell'erĆ Per poter applicare correttamente la compensazione dell’errore di passo,
rore di passo i parametri dal numero 3620 al numero 3624 e i dati di compensazione
dell’errore di passo devono essere settati con cura. (Vedere la sezione
III–11.5.2.)

8.6.4 $##  #  "' !!!  "" !"#  !


   "" ""! "!## "$ "##  "$ "#!  !#
Emissione dei dati di
compensazione
dell’errore di passo

Procedura per l'emissione dei dati di compensazione dell'errore di passo

Procedura 1 !#!"  $#(  "" " !#  "!%!


!  #!  $ !!" $"! "# "##! !
"'!  #"#  $ " !!"  #  "'
!!!  ""  ##!

2 !    !!'   


 $" $ !#!

3 '!  


4 !!  #"# $' 

5 !!  #"# "#&!  "#! "#! #$' 


$  !!  #"# "#&! [PASSO]

6 !!  #"# "#&! [(OPRT)]

7 !!  #"# "#&!  "#! "#! #$' 


$

8 !!  #"# "#&! [SCRIVI]  [ESEC]


#  "' % ""  !#  "$

Spiegazioni
 Formato di emissione Il formato di emissione è il seguente:
N 10000 P .....;
N 11023 P .....;

N: numero del dato di compensazione dell’errore di passo + 10000


P: dato di compensazione dell’errore di passo
 Nome del file Se l’emissione avviene su dischetto, il nome assegnato al file generato
dall’emissione dei dati di compensazione dell’errore di passo è “PITCH
ERROR”.

705
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

8.7
IMMISSIONE/EMIS-
SIONE DELLE
VARIABILI COMUNI
DELLE MACRO-
ISTRUZIONI
8.7.1 I valori delle variabili comuni (da #500 a #9999) possono essere caricati
Immissione delle nel CNC da dischetto o da nastro di carta. Il formato di immissione è
uguale al formato di emissione. Vedere la sezione 8.7.2. Per convalidare
variabili comuni delle le variabili comuni, i dati immessi devono essere eseguiti premendo il
macroistruzioni pulsante cycle start alla fine dell’immissione. Quando viene caricato in
memoria il valore di una variabile comune, questo valore sostituisce il
valore della stessa variabile già esistente in memoria.

Procedura per l'immissione delle variabili comuni delle macroistruzioni

Procedura 1 '& ! %&$)& '& (( #!! '- $#  


 %& & '(&& #
""$&  ! %&$&"" "''$ $# ! %&$)& '& (( #!! '- $#
   

2 !!  # !! "" '' $# %&"& ! %)!'#(  ')! %##!!$
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3 &"& ! %)!'#( ,! '(&( %& ') & ! %&$&"" & ($

4  ')! --& !$ '&"$ !! *&  ! "&$ %& $#(&$!!& ' *!$&
!! *&  ! $")# '$#$ '(( '((( $&&(("#(
Visualizzazione dello schermo delle variabili macro
 &"& ! ('($ )#- $# 
 &"& ! ('($ '$(+&  '(&" '(& $#( #)- $# ! "#)
 &"& ! ('($ '$(+& [MACRO]
 $#(&$!!& ! *&  ! )'#$ ('( % # $ ('( #)"&   ! ('($
'$(+& [RIC NO]

Spiegazioni
 Variabili comuni Possono essere immesse ed emesse le variabili comuni da #500 a #531.
Se è presente l’opzione delle variabili comuni addizionali, possono essere
immessi ed emessi i valori delle variabili comuni da #500 a #999.
L’immissione/emissione delle variabili da #100 a #199 è possibile
quando il bit 3 (PU5) del parametro N. 6001 è 1.

706
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

8.7.2 Le variabili comuni (da #500 a #999) residenti nella memoria del CNC
Emissione delle possono essere scritte su dischetto o su nastro di carta.
variabili comuni delle
macroistruzioni
Procedura per l'emissione delle variabili comuni delle macroistruzioni

Procedura 1 Accertarsi che l'unità di emissione sia pronta a scrivere.


2 Specificare il codice di perforazione (ISO o EIA) usando un parametro.
3 Selezionare il modo EDIT.

4 Premere il tasto funzione .

5 Premere il tasto software di estrema destra (continuazione del


menu) e premere il tasto software [MACRO].
6 Premere il tasto software [(OPRT)].

7 Premere il tasto software di estrema destra (continuazione del


menu).
8 Premere i tasti software [SCRIVI] e [ESEC].
Le variabili comuni vengono emesse nel formato che segue.

Spiegazioni
 Formato di emissione Il formato di emissione è il seguente:

%
;
#500=[25283*65536+65536]/134217728 . . . . (1)
#501=#0; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (2)
#502=0; . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (3)
#503= . . . . . . . . . . . . . . ;
..................... ;
..................... ;
#531= . . . . . . . . . . . . . . ;
M02;
%

(1) La precisione di una variabile viene mantenuta emettendone il valore


con una <espressione>
(2) Variabile indefinita
(3) Variabile uguale a 0

 Nome del file Se l’emissione avviene su dischetto, il nome assegnato al file generato
dall’emissione delle variabili comuni è “MACRO VAR”.

 Variabili comuni Possono essere immesse ed emesse le variabili comuni da #500 a #531.
Se è presente l’opzione delle variabili comuni addizionali, possono essere
immessi ed emessi i valori delle variabili comuni da #500 a #999.
L’immissione/emissione delle variabili da #100 a #199 è possibile
quando il bit 3 (PU5) del parametro N. 6001 è 1.

707
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

8.8 Sullo schermo dell’indirizzario del dischetto, vengono visualizzati gli


indirizzari dello Handy file, della Cassetta floppy o della scheda FA.
VISUALIZZAZIONE Inoltre, è possibile comandare la lettura, la scrittura e la cancellazione dei
DELL’INDIRIZZARIO file.
DEL DISCHETTO
DIRECTORY (FLOPPY) O0001 N00000
NO. NOME FILE (METRO) VOL
0001 PARAMETER 58.5
0002 O0001 1.9
0003 O0002 1.9
0004 O0010 1.3
0005 O0040 1.3
0006 O0050 1.9
0007 O0100 1.9
0008 O1000 1.9
0009 O9500 1.6

 * * * * *** ***  :  : 


PROGRM DIR (OPRT)

708
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

8.8.1
Visualizzazione
dell’indirizzario
Procedura per la visualizzazione dell'indirizzario dei file su dischetto

Procedura 1 Usare la seguente procedura per visualizzare l'indirizzario di tutti i file


registrati sul dischetto:

1
         

2
      

3
           


4
      [FLOPPY]

5
       

6       

DIRECTORY (FLOPPY) O0001 N00000


NO. NOME FILE (METRO) VOL
0001 PARAMETER 58.5
0002 O0001 1.9
0003 O0002 1.9
0004 O0010 1.3
0005 O0040 1.3
0006 O0050 1.9
0007 O0100 1.9
0008 O1000 1.9
0009 O9500 1.6


* * * * *** ***  :  : 
RICE F LEGGI SCRIVI CANCEL

Fig.8.8.1 (a)

7
               
 

709
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

 
  Usare la seguente procedura per visualizzare l'indirizzario dei file
registrati sul dischetto, a partire da un dato numero di file:

1     


    

2     ! 

3           ! 




4       [FLOPPY]

5       [(OPRT)]

6       [RICE F]

7
    

8       [SETT F]  [ESEC]

9         !!     


!! 

10       [ANNUL]      !! ! 
           

DIRECTORY (FLOPPY) O0001 N00000


NO. NOME FILE (METRO) VOL
0005 O0040 1.3
0006 O0050 1.9
0007 O0100 1.9
0008 O1000 1.9
0009 O9500 1.6

RICERCA
NO. FILE =
>_
EDIT * * * * *** *** 11 : 54 : 19

SETT F ANNUL EXEC

Fig.8.8.1 (b)

710
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

 
 Campi dello schermo e   #%''  %"  
loro significato 
 #%''     
    #    & &#%''$  $" 
#$"  %(  ##" #!"##    
#!  !"  $  ! #$' 
  
     #$$   %$& %

(Es.) Dischetto A
Dischetto B
Dischetto C
C01
C02
L03

C(numero) significa . . . . CONTINUA


L(numero) significa . . . . ULTIMO
numero . . . . . . . . . . . . . . numero del dischetto

711
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

8.8.2 Il contenuto del file specificato viene registrato in memoria.


Lettura di file

         


      
   
          
#           

     # 

    "     # 


 

    " 

    " 


    " 

DIRECTORY (FLOPPY) O0001 N00000


NO. NOME FILE (METRO) VOL
0001 PARAMETER 58.5
0002 O0001 1.9
0003 O0002 1.9
0004 O0010 1.3
0005 O0040 1.3
0006 O0050 1.9
0007 O0100 1.9
0008 O1000 1.9
0009 O9500 1.6
INGRESSO
NO. FILE= NO. PROGRAM=
>_
 * * * * *** ***  :  : 

SETT F SETT O STOP ANNUL ESEC

      

    "  

           !   


   "  

    "        


      $    


     "        
 " 

712
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

8.8.3 Uno o più programmi residenti in memoria possono essere scritti sul
Emissione di dischetto sotto forma di file.
programmi
Procedura per l'emissione di programmi

Procedura  Premere il pulsante EDIT sul pannello dell'operatore.


Per il controllo di due percorsi, usare l'apposito selettore per
selezionare la testa alla quale si riferisce il file da emettere.

 Premere il tasto funzione .

 Premere il tasto software di estrema destra (continuazione del


menu).

 Premere il tasto software .

 Premere il tasto software .


 Premere il tasto software .

DIRECTORY (FLOPPY) O0002 N01000


NO. NOME FILE (METRO) VOL
0001 PARAMETER 58.5
0002 O0001 1.9
0003 O0002 1.9
0004 O0010 1.3
0005 O0040 1.3
0006 O0050 1.9
0007 O0100 1.9
0008 O1000 1.9
0009 O9500 1.6
USCITA
NO. FILE= NO. PROGRAM =
>_

* * * * * * * * * *     

SETT F SETT O STOP ANNUL ESEC

 Immettere un numero di programma. Per scrivere tutti i programmi in


un solo file, immettere -9999 nel campo del numero di programma. In
questo caso, il nome del file sarà ALL.PROGRAM".

 Premere il tasto software  .

 Premere il tasto software . Il programma o i programmi


specificati nel passo 7 vengono scritti dopo l'ultimo file presente sul
dischetto. Per scrivere sul dischetto il programma dopo aver cancellato i
file preesistenti a partire da un certo numero di file, digitare il numero
del file e premere il tasto software   seguito dal tasto software
.

 Per ritornare ai tasti software indicati nella figura 8.8.1 (a), premere il
tasto software .

713
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

8.8.4    ! "    ! %  


Cancellazione di file

     
 
   

   1   ! 


 !   

2     !$ 

3      #       !$ 


!
4      # [FLOPPY]
5      # [(OPRT)]
6      # [CANCEL]

DIRECTORY (FLOPPY) O0001 N00000


NO. NOME FILE (METRO) VOL
0001 PARAMETER 58.5
0002 O0001 1.9
0003 O0002 1.9
0004 O0010 1.3
0005 O0040 1.3
0006 O0050 1.9
0007 O0100 1.9
0008 O1000 1.9
0009 O9500 1.6
CANCELLA
NO. FILE = NOME=
>_
EDIT * * * * * * * * * * 11 : 55 : 51
SETT F NOME F ANNUL EXEC

7     "   


   !      !     
 # [SETT F]           
     # [NOME F]
8      # [ESEC]
   ! !    !  "  
! "   !   !     !"
!  !
9        #    !    
   # [ANNUL]

714
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

Limitazioni
 Immissione da tastiera Se [SETT F] o [SETT O] vengono premuti senza aver prima digitato il
dei numeri di file e di numero di file o di programma, il campo del numero di file o di
programma programma rimane in bianco. Se viene digitato 0, viene visualizzato 1.

 Unità di Se si usa il canale 0, specificare il numero dell’unità con il parametro N.


immissione/emissione 102. Se si usa il canale 1, specificare il numero dell’unità con il parametro
N. 112 e se si usa il canale 2 specificarlo con il parametro N. 122.

 Cifre significative Per il numero di file e per il numero di programma sono valido solo le 4
cifre meno significative del numero immesso.

 Collazione Quando la chiave di protezione dei dati sul pannello dell’operatore è ON,
i programmi letti dal dischetto non vengono caricati, ma vengono
confrontati con il contenuto della memoria del CNC.
Allarmi
N. Contenuto
E’ stato immesso un numero di file o di programma non valido.
71
(il numero specificato non è stato trovato.)
Durante la collazione, è stata riscontrata una discordanza fra il
79
programma residente in memoria e il contenuto del dischetto.
Il segnale Data set ready (DR) dell’unità di immissione/emis-
sione è off. (Nell’unità di immissione/emissione si sono verifi-
86 cati gli errori di file inesistente o di file duplicato a causa
dell’immissione di un numero di file, di un nome di file o di un
numero di programma non validi.)

715
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

8.9 I programmi registrati nella memoria del CNC possono essere


raggruppati in base al loro nome, permettendo così di emettere i
EMISSIONE DEI PRO- programmi pezzo per gruppi. La sezione III–11.3.3 descrive la
GRAMMI DI UNO SPE- visualizzazione dell’elenco programmi per gruppi.
CIFICO GRUPPO
Procedura per l’emissione dei programmi di uno specifico gruppo

Procedura 1 Visualizzare lo schermo dell’elenco programmi procedendo come è


descritto nella sezione III–11.3.2.

LISTA PROGRAMMI (GRUPPO) O0001 N00010

PROGRAMMA(NUM.) MEMORIA(CHAR)
USATO: 60 3321
FREE: 2 429
O0020 (GEAR–1000 MAIN )
O0040 (GEAR–1000 SUB–1 )
O0200 (GEAR–1000 SUB–2 )
O2000 (GEAR–1000 SUB–3 )


EDIT * * * * *** *** *** 16 : 52 : 13
PRGRM LISTA (OPRT)

2 Premere il tasto software [(OPRT)].


COR–BG RICE O GRUPPO 3 Premere il tasto software di estrema destra (tasto di
continuazione del menu).
LEGGI SCRIVI 4 Premere il tasto software [SCRIVI].
5 Premere il tasto software [AL–GRP].
AL–GRP STOP CAN ESEC

Vengono emessi i programmi pezzo del gruppo per il quale viene


eseguita la ricerca. Se questi programmi vengono scritti su un
dischetto, il nome del file generato è GROUP.PROGRAM.

716
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

8.10 Normalmente, per eseguire l’immissione o l’emissione di un particolare


tipo di dati si seleziona lo schermo ad esso corrispondente. Ad esempio,
IMMISSIONE/EMIS- per l’emissione/emissione dei parametri si usa lo schermo parametri e per
SIONE DI DATI l’emissione/emissione dei programmi si usa lo schermo programmi. E’
SULLO SCHERMO I/E però possibile eseguire l’immissione/emissione di programmi, parametri,
GLOBALE correzioni e variabili macro usando un solo schermo comune a tutti, vale
a dire lo schermo I/E GLOBALE.

IMMISS/EMISS (PROGRAMMA) O1234 N12345

CANALE I/E 3 CONTROLLO TV OFF


NUM. UNITA’ 0 CODICE EMISS ISO
BAUDRATE 4800 CODICE IMMISS ASCII
BIT DI STOP 2 CODE NASTRO FEED
CAR. NULL (EIA) NO EMISS. EOB (ISO) CR
CONTR. TV (NOTE) ON CLK BAUDRATE. INNER
CONTR. CD (232C) OFF RESET/ALLARM ON
BIT DI PARITA’ OFF COMANDO SAT HOST
INTERFACCIA RS422 PROTOC. COMUN. A
CODICE FINE EXT CODICE COMUN ASCII
(0:EIA 1:ISO)>1_
MDI **** *** *** *** 12:34:56
PRGRM PARAM COMPEN MACRO (OPRT)

Fig. 8.10 Schermo I/E GLOBALE (quando per l’immissione/


emissione si usa il canale 3)

717
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

8.10.1 Lo schermo I/E GLOBALE permette di impostare i parametri relativi


Impostazione dei para- all’immissione/emissione dei dati. L’impostazione di questi parametri è
sempre possibile, indipendentemente dal modo.
metri relativi all’immis-
sione/emissione

Procedura per l’impostazione dei parametri relativi all’immissione/emissione

 1 Premere il tasto funzione .

2 Premere più volte il tasto software di estrema destra (menu suc-


cessivo).
3 Premere il tasto software [TUT IO] per visualizzare lo schermo I/E
GLOBALE.

NOTE
1 Se nel modo EDIT si selezionano programma o floppy,
compaiono, rispettivamente, l’indirizzario programmi o lo
schermo floppy.
2 All’accensione è selezionato programma.

IMMISS/EMISS (PROGRAMMA) O1234 N12345

CANALE I/E 3 CONTROLLO TV OFF


NUM. UNITA’ 0 CODICE EMISS ISO
BAUDRATE 4800 CODICE IMMISS ASCII
BIT DI STOP 2 CODE NASTRO FEED
CAR. NULL (EIA) NO EMISS. EOB (ISO) CR
CONTR. TV (NOTE) ON CLK BAUDRATE. INNER
CONTR. CD (232C) OFF RESET/ALLARM ON
BIT DI PARITA’ OFF COMANDO SAT HOST
INTERFACCIA RS422 PROTOC. COMUN. A
CODICE FINE EXT CODICE COMUN ASCII
(0:EIA 1:ISO)>1_
MDI **** *** *** *** 12:34:56
PRGRM PARAM COMPEN MACRO (OPRT)

NOTA
Le voci clock baudrate, controllo CD (232C), rapporto
reset/allarme e bit di parità (parametro N. 134), così come
le voci codice comunicazione, codice fine, protocollo
comunicazione, interfaccia e comando SAT (parametro N.
135) sono visualizzate solo se per l’immissione/emissione
si utilizza il canale 3.

4 Premere il tasto software corrispondente al tipo di dati che interessa


(programmi, parametri, e così via).
5 Impostare i parametri corrispondenti al tipo di unità utilizzata (l’im-
postazione dei parametri è possibile indipendentemente dal modo).

718
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

8.10.2 E’ possibile eseguire l’immissione/emissione di un programma usando lo


Immissione/emissione schermo I/E GLOBALE.
Se l’immissione del programma avviene tramite una cassetta o una scheda
di programmi di memoria, l’operatore deve specificare il nome del file contenente il pro-
gramma (ricerca file).

Ricerca file

 1 Premere il tasto software [PRGRM] sullo schermo I/E GLOBALE,


descritto nella Sezione 8.10.1.
2 Selezionare il modo EDIT. Comparirà l’indirizzario programmi.
3 Premere il tasto software [(OPRT)]. Lo schermo e i tasti software
cambiano come segue.
⋅ L’indirizzario programmi compare solo nel modo EDIT. In tutti gli
altri modi, compare lo schermo I/E GLOBALE.

O0001 N00010

PROGRAMMI (NUM) MEMORIA (CAR.)


USATI : 60 3321
LIBERI : 2 429

O0010 O0001 O0003 O0002 O0555 O0999


O0062 O0004 O0005 O1111 O0969 O6666
O0021 O1234 O0588 O0020 O0040


EDIT **** *** *** *** 14:46:09
RICE F LEGGI SCRIVI CANCEL (OPRT)

4 Introdurre l’indirizzo N.
5 Introdurre il numero del file da cercare.
⋅ N0
Viene cercato il primo file del dischetto.
⋅ Un numero da N1 a N9999
Viene cercato il file specificato.
⋅ N–9999
Viene cercato il file immediatamente successivo a quello usato per
ultimo.
⋅ N–9998
Se viene specificato –9998, viene cercato il file successivo. Poi
ogni volta che viene eseguita un’operazione di
immissione/emissione di file, viene inserito,automaticamente
N–9999. Questo permette di cercare in sequenza più file
consecutivi.
Questo stato si cancella specificando N0, N1 – N9999, o N–9999,
oppure eseguendo un reset.

719
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

6 Premere i tasti software [RICE F] e [ESEC].


ANN ESEC
Viene trovato il file specificato.

Spiegazioni
 Differenza fra N0 e N1 Quando la cassetta o la scheda contengono almeno un file, N0 e N1 hanno
lo stesso effetto. Se N1 viene specificato per una scheda o una cassetta
vuote, si verifica un allarme perché il file N. 1 non esiste. N0 va all’inizio
della cassetta o della scheda, indipendentemente dalla presenza di file. Di
conseguenza, non si verificano allarmi. N0 può essere usato, ad esempio,
per scrivere un programma su una scheda o una cassetta nuove, oppure
quando si usano una scheda o una cassetta precedentemente utilizzate,
dopo averne cancellato l’intero contenuto.

 Allarmi che si verificano Se durante la ricerca file si verifica un allarme (ad esempio, un errore di
durante la ricerca file ricerca file), il CNC non genera immediatamente un allarme. Tuttavia, se
successivamente si tenta di eseguire un’operazione di immissione/emis-
sione usando il file in questione, si ha l’allarme P/S N. 086.

 Ricerca file con N–9999 Invece di cercare in sequenza più file specificandone il numero, ogni
volta, l’operatore può specificare il numero del primo file e poi continuare
specificando N–9999. La specifica di N–9999 può ridurre il tempo richie-
sto per la ricerca del file.

720
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

Immissione di un programma

 1 Premere il tasto software [PRGRM] sullo schermo I/E GLOBALE,


descritto nella Sezione 8.10.1.
2 Selezionare il modo EDIT. Comparirà l’indirizzario programmi
3 Premere il tasto software [(OPRT)]. Lo schermo e i tasti software
cambiano come segue.
⋅ L’indirizzario programmi compare solo nel modo EDIT. In tutti gli
altri modi, compare lo schermo I/E GLOBALE.

O0001 N00010

PROGRAMMI (NUM) MEMORIA (CAR.)


USATI : 60 3321
LIBERI : 2 429

O0010 O0001 O0003 O0002 O0555 O0999


O0062 O0004 O0005 O1111 O0969 O6666
O0021 O1234 O0588 O0020 O0040


EDIT **** *** *** *** 14:46:09
RICE F LEGGI SCRIVI CANCEL (OPRT)

4 Per specificare il numero programma da attribuire al programma


immesso, introdurre l’indirizzo O seguito dal numero desiderato.
Se il numero programma non viene specificato, viene assunto quello
esistente nel file che viene letto.
5 Premere il tasto software [LEGGI], poi [ESEC].
STOP ANN ESEC
Il programma viene caricato nel CNC e gli viene assegnato il numero
specificato nel passo 4.
Per annullare l’operazione premere il tasto software [ANNULL].
Per fermare l’operazione prima del suo completamento premere il
tasto software [STOP].

721
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

Emissione di programmi

 1 Premere il tasto software [PRGRM] sullo schermo I/E GLOBALE,


descritto nella Sezione 8.10.1.
2 Selezionare il modo EDIT. Comparirà l’indirizzario programmi
3 Premere il tasto software [(OPRT)]. Lo schermo e i tasti software
cambiano come segue.
⋅ L’indirizzario programmi compare solo nel modo EDIT. In tutti gli
altri modi, compare lo schermo I/E GLOBALE.

O0001 N00010

PROGRAMMI (NUM) MEMORIA (CAR.)


USATI : 60 3321
LIBERI : 2 429

O0010 O0001 O0003 O0002 O0555 O0999


O0062 O0004 O0005 O1111 O0969 O6666
O0021 O1234 O0588 O0020 O0040


EDIT **** *** *** *** 14:46:09
RICE F LEGGI SCRIVI CANCEL (OPRT)

4 Introdurre l’indirizzo O.
5 Introdurre il numero programma desiderato.
Se si specifica –9999, vengono emessi tutti i programmi.
Per emettere un gruppo di programmi consecutivi, introdurre
O∆∆∆∆, OVVVV.. Vengono emessi i programmi il cui numero è
compreso fra ∆∆∆∆ e VVVV.
Se il bit 4 (SOR) del parametro N. 3107 (visualizzazione ordinata)
viene messo a 1 sullo schermo della libreria programmi, i programmi
vengono emessi in ordine, a partire da quello il cui numero è più pic-
colo.
6 Premere il tasto software [SCRIVI], poi [ESEC].
STOP ANN ESEC
Vengono emessi il o i programmi specificati. Se vengono omessi i
passi 4 e 5, viene emesso il programma attualmente selezionato.
Per annullare l’operazione, premere il tasto software [ANNULL].
Per fermare l’operazione prima del suo completamento, premere il
tasto software [STOP].

722
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

Cancellazione di file

 1 Premere il tasto software [PRGRM] sullo schermo I/E GLOBALE,


descritto nella Sezione 8.10.1.
2 Selezionare il modo EDIT. Comparirà l’indirizzario programmi
3 Premere il tasto software [(OPRT)]. Lo schermo e i tasti software
cambiano come segue.
⋅ L’indirizzario programmi compare solo nel modo EDIT. In tutti gli
altri modi, compare lo schermo I/E GLOBALE.

O0001 N00010

PROGRAMMI (NUM) MEMORIA (CAR.)


USATI : 60 3321
LIBERI : 2 429

O0010 O0001 O0003 O0002 O0555 O0999


O0062 O0004 O0005 O1111 O0969 O6666
O0021 O1234 O0588 O0020 O0040


EDIT **** *** *** *** 14:46:09
RICE F LEGGI SCRIVI CANCEL (OPRT)

4 Premere il tasto software [CANCEL].


5 Introdurre un numero file, da 1 a 9999, per indicare il file da cancel-
lare.
6 Premere il tasto software [ESEC].
ANN ESEC
Il k–esimo file, specificato nel passo 5, viene cancellato.

Spiegazioni
 Numerazione dei file Dopo la cancellazione del k–esimo file, i precedenti numeri file da (k+1)
dopo la cancellazione a n vengono decrementati di 1 e diventano k .. (n–1).
Prima della cancellazione Dopo la cancellazione
da 1 a (k–1) da 1 a (k–1)
K Cancellato
da (k+1) a n da k a (n–1)
 Protezione dalla scrittura Prima di cancellare un file togliere la protezione dalla scrittura della cas-
setta.

723
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

8.10.3 I parametri possono essere immessi ed emessi attraverso lo schermo I/E


Immissione/emissione GLOBALE.
dei parametri

Immissione dei parametri

 1 Premere il tasto software [PARAM] sullo schermo I/E GLOBALE,


descritto nella Sezione 8.10.1.
2 Selezionare il modo EDIT.
3 Premere il tasto software [(OPRT)]. Lo schermo e i tasti software
cambiano come segue.

IMMISS/EMISS (PARAMETER) O1234 N12345

CANALE I/E 3 CONTROLLO TV OFF


NUM. UNITA’ 0 CODICE EMISS ISO
BAUDRATE 4800 CODICE IMMISS ASCII
BIT DI STOP 2 CODE NASTRO FEED
CAR. NULL (EIA) NO EMISS. EOB (ISO) CR
CONTR. TV (NOTE) ON CLK BAUDRATE. INNER
CONTR. CD (232C) OFF RESET/ALLARM ON
BIT DI PARITA’ OFF CODICE COMUN ASCII
CODICE FINE EXT PROTOC. COMUN. A
INTERFACCIA RS422 COMANDO SAT HOST
(0:EIA 1:ISO)>1_
MDI **** *** *** *** 12:34:56
LEGGI SCRIVI

4 Premere il tasto software [LEGGI], poi [ESEC].


ANN ESEC
Inizia la lettura dei parametri e nell’angolo in basso a destra dello
schermo lampeggia l’indicatore ”ENTRATA”. Completata l’opera-
zione, l’indicazione ”ENTRATA” scompare dallo schermo.
Per annullare l’operazione premere il tasto software [ANNULL].

724
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

Emissione dei parametri

 1 Premere il tasto software [PARAM] sullo schermo I/E GLOBALE,


descritto nella Sezione 8.10.1.
2 Selezionare il modo EDIT.
3 Premere il tasto software [(OPRT)]. Lo schermo e i tasti software
cambiano come segue.

IMMISS/EMISS (PARAMETER) O1234 N12345

CANALE I/E 3 CONTROLLO TV OFF


NUM. UNITA’ 0 CODICE EMISS ISO
BAUDRATE 4800 CODICE IMMISS ASCII
BIT DI STOP 2 CODE NASTRO FEED
CAR. NULL (EIA) NO EMISS. EOB (ISO) CR
CONTR. TV (NOTE) ON CLK BAUDRATE. INNER
CONTR. CD (232C) OFF RESET/ALLARM ON
BIT DI PARITA’ OFF CODICE COMUN ASCII
CODICE FINE EXT PROTOC. COMUN. A
INTERFACCIA RS422 COMANDO SAT HOST
(0:EIA 1:ISO)>1_
MDI **** *** *** *** 12:34:56
LEGGI SCRIVI

4 Premere il tasto software [SCRIVI], poi [ESEC].


ANN ESEC
Inizia la scrittura dei parametri e nell’angolo in basso a destra dello
schermo lampeggia l’indicatore ”USCITA”. Completata l’opera-
zione, l’indicazione ”USCITA” scompare dallo schermo.
Per annullare l’operazione, premere il tasto software [ANNULL].

725
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

8.10.4 I valori delle correzioni possono essere immessi ed emessi attraverso lo


Immissione/emissione schermo I/E GLOBALE.
dei valori delle corre-
zioni

Immissione dei valori delle correzioni

 1 Premere il tasto software [COMPEN] sullo schermo I/E GLOBALE,


descritto nella Sezione 8.10.1.
2 Selezionare il modo EDIT.
3 Premere il tasto software [(OPRT)]. Lo schermo e i tasti software
cambiano come segue.

IMMISS/EMISS (COMPEN) O1234 N12345

CANALE I/E 3 CONTROLLO TV OFF


NUM. UNITA’ 0 CODICE EMISS ISO
BAUDRATE 4800 CODICE IMMISS ASCII
BIT DI STOP 2 CODE NASTRO FEED
CAR. NULL (EIA) NO EMISS. EOB (ISO) CR
CONTR. TV (NOTE) ON CLK BAUDRATE. INNER
CONTR. CD (232C) OFF RESET/ALLARM ON
BIT DI PARITA’ OFF CODICE COMUN ASCII
CODICE FINE EXT PROTOC. COMUN. A
INTERFACCIA RS422 COMANDO SAT HOST
(0:EIA 1:ISO)>1_
MDI **** *** *** *** 12:34:56
LEGGI SCRIVI

4 Premere il tasto software [LEGGI], poi [ESEC].


ANN ESEC
Inizia la lettura dei valori delle correzioni e nell’angolo in basso a
destra dello schermo lampeggia l’indicatore ”ENTRATA”.
Completata l’operazione, l’indicazione ”ENTRATA” scompare dallo
schermo.
Per annullare l’operazione premere il tasto software [ANNULL].

726
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

Emissione dei valori delle correzioni

 1 Premere il tasto software [COMPEN] sullo schermo I/E GLOBALE,


descritto nella Sezione 8.10.1.
2 Selezionare il modo EDIT.
3 Premere il tasto software [(OPRT)]. Lo schermo e i tasti software
cambiano come segue.

IMMISS/EMISS (COMPEN) O1234 N12345

CANALE I/E 3 CONTROLLO TV OFF


NUM. UNITA’ 0 CODICE EMISS ISO
BAUDRATE 4800 CODICE IMMISS ASCII
BIT DI STOP 2 CODE NASTRO FEED
CAR. NULL (EIA) NO EMISS. EOB (ISO) CR
CONTR. TV (NOTE) ON CLK BAUDRATE. INNER
CONTR. CD (232C) OFF RESET/ALLARM ON
BIT DI PARITA’ OFF CODICE COMUN ASCII
CODICE FINE EXT PROTOC. COMUN. A
INTERFACCIA RS422 COMANDO SAT HOST
(0:EIA 1:ISO)>1_
MDI **** *** *** *** 12:34:56
LEGGI SCRIVI

4 Premere il tasto software [SCRIVI], poi [ESEC].


ANN ESEC
Inizia la scrittura dei valori delle correzioni e nell’angolo in basso a
destra dello schermo lampeggia l’indicatore ”USCITA”.
Completata l’operazione, l’indicazione ”USCITA” scompare dallo
schermo.
Per annullare l’operazione premere il tasto software [ANNULL].

727
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

8.10.5 Le variabili comuni delle macroistruzioni possono essere emesse attra-


Emissione delle varia- verso lo schermo I/E GLOBALE.
bili comuni delle
macroistruzioni

Emissione delle variabili comuni delle macroistruzioni

 1 Premere il tasto software [MACRO] sullo schermo I/E GLOBALE,


descritto nella Sezione 8.10.1.
2 Selezionare il modo EDIT.
3 Premere il tasto software [(OPRT)]. Lo schermo e i tasti software
cambiano come segue.

IMMISS/EMISS (MACRO) O1234 N12345

CANALE I/E 3 CONTROLLO TV OFF


NUM. UNITA’ 0 CODICE EMISS ISO
BAUDRATE 4800 CODICE IMMISS ASCII
BIT DI STOP 2 CODE NASTRO FEED
CAR. NULL (EIA) NO EMISS. EOB (ISO) CR
CONTR. TV (NOTE) ON CLK BAUDRATE. INNER
CONTR. CD (232C) OFF RESET/ALLARM ON
BIT DI PARITA’ OFF CODICE COMUN ASCII
CODICE FINE EXT PROTOC. COMUN. A
INTERFACCIA RS422 COMANDO SAT HOST
(0:EIA 1:ISO)>1_
MDI **** *** *** *** 12:34:56
LEGGI SCRIVI

4 Premere il tasto software [SCRIVI], poi [ESEC].


ANN ESEC
Inizia la scrittura delle variabili comuni delle macroistruzioni e
nell’angolo in basso a destra dello schermo lampeggia l’indicatore
”USCITA”.
Completata l’operazione, l’indicazione ”USCITA” scompare dallo
schermo.
Per cancellare l’operazione, premere il tasto software [ANNULL].

NOTE
Per eseguire l’immissione delle variabili delle
macroistruzioni, caricare le corrispondenti istruzioni sotto
forma di programma, poi eseguire il programma.

728
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

8.10.6 Lo schermo I/E GLOBALE supporta la visualizzazione dell’indirizzario


Immissione/emissione di file su dischetto (floppy), oltre all’immissione/emissione di tali file.
di file su dischetto

Visualizzazione dell’indirizzario dei file

 1 Premere il tasto software di estrema destra (menu successivo)


sullo schermo I/E GLOBALE, descritto nella Sezione 8.10.1.
2 Premere il tasto software [FLOPPY].
3 Selezionare il modo EDIT. Viene visualizzato lo schermo Floppy
4 Premere il tasto software [(OPRT)]. Lo schermo e i tasti software
cambiano come segue.
⋅ Lo schermo Floppy viene visualizzato solo nel modo EDIT. In tutti
gli altri modi, viene visualizzato lo schermo I/E GLOBALE.

IMMISS/EMISS (FLOPPY) O1234 N12345

>
MDI **** *** *** *** 12:34:56
RICE F LEGGI SCRIVI CANCEL

5 Premere il tasto software [RICE F].


6 Introdurre il numero del file desiderato, poi premere il tasto software
F SET ANN ESEC
[SETT F].

7 Premere il tasto software [ESEC]. Viene visualizzata una pagina


dell’indirizzario, nella quale il file specificato compare per primo. il
tasto pagina permette di visualizzare gli altri file dell’indirizzario.

729
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

IMMISS/EMISS (FLOPPY) O1234 N12345


N. NOME FILE (Metri)VOL
0001 PARAMETER 46.1
0002 ALL.PROGRAM 12.3
0003 O0001 11.9
0004 O0002 11.9
0005 O0003 11.9
0006 O0004
0007 O0005 11.9
0008 O0010 11.9
0009 O0020 11.9
11.9
RICE F
N. file=2
>2_
EDIT * * * * * * * *** *** 12:34:56
RICE F ANNULL ESEC

Per visualizzare l’indirizzario dall’inizio, a partire dal primo file, pre-


mere semplicemente il tasto pagina. (Non è necessario premere il
tasto software [RICE F].)

730
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

Immissione di un file

 1 Premere il tasto software di estrema destra (menu successivo)


sullo schermo I/E GLOBALE, descritto nella Sezione 8.10.1.
2 Premere il tasto software [FLOPPY].
3 Selezionare il modo EDIT. Viene visualizzato lo schermo Floppy
4 Premere il tasto software [(OPRT)]. Lo schermo e i tasti software
cambiano come segue.
Lo schermo Floppy viene visualizzato solo nel modo EDIT. In tutti
gli altri modi, compare lo schermo I/E GLOBALE.

IMMISS/EMISS (FLOPPY) O1234 N12345

>
MDI **** *** *** *** 12:34:56
RICE F LEGGI SCRIVI CANCEL

5 Premere il tasto software [LEGGI].


6 Introdurre il numero del file o programma da immettere.
⋅ Specifica del numero file: Introdurre il numero del file desiderato,
SET F SET O STOP ANN ESEC

poi premere il tasto software [SETT F].


⋅ Specifica del numero programma: Introdurre il numero del pro-
gramma desiderato, poi premere il tasto software [SETT O].
7 Premere il tasto software [ESEC].
Inizia la lettura del file o del programma specificati e nell’angolo in
basso a destra dello schermo lampeggia l’indicatore ”ENTRATA”.
Completata l’operazione, l’indicazione ”ENTRATA” scompare dallo
schermo.

731
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

Emissione di un file

 1 Premere il tasto software di estrema destra (menu successivo)


sullo schermo I/E GLOBALE, descritto nella Sezione 8.10.1.
2 Premere il tasto software [FLOPPY].
3 Selezionare il modo EDIT. Viene visualizzato lo schermo Floppy
4 Premere il tasto software [(OPRT)]. Lo schermo e i tasti software
cambiano come segue.
Lo schermo Floppy viene visualizzato solo nel modo EDIT. In tutti
gli altri modi, compare lo schermo I/E GLOBALE.

IMMISS/EMISS (FLOPPY) O1234 N12345

>
MDI **** *** *** *** 12:34:56
RICE F LEGGI SCRIVI CANCEL

5 Premere il tasto software [SCRIVI].


6 Introdurre il numero del programma da emettere e il numero del file
SET F SET O STOP ANN ESEC
da generare.
⋅ Specifica del numero del file: Introdurre il numero del file deside-
rato, poi premere il tasto software [SETT F].
⋅ Specifica del numero del programma: Introdurre il numero del pro-
gramma desiderato, poi premere il tasto software [SETT O].
7 Premere il tasto software [ESEC].
Inizia la scrittura del file o del programma specificati e nell’angolo in
basso a destra dello schermo lampeggia l’indicatore ”USCITA”.
Completata l’operazione, l’indicazione ”USCITA” scompare dallo
schermo.
Se il numero del file non viene specificato, il programma viene scritto
dopo i file attualmente registrati nel dischetto.

732
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

Cancellazione di un file

 1 Premere il tasto software di estrema destra (menu successivo)


sullo schermo I/E GLOBALE, descritto nella Sezione 8.10.1.
2 Premere il tasto software [FLOPPY].
3 Selezionare il modo EDIT. Viene visualizzato lo schermo Floppy
4 Premere il tasto software [(OPRT)]. Lo schermo e i tasti software
cambiano come segue.
Lo schermo Floppy viene visualizzato solo nel modo EDIT. In tutti
gli altri modi, compare lo schermo I/E GLOBALE.

IMMISS/EMISS (FLOPPY) O1234 N12345

>
MDI **** *** *** *** 12:34:56
RICE F LEGGI SCRIVI CANCEL

5 Premere il tasto software [CANCEL].


6 Introdurre il numero del file desiderato, poi premere il tasto software
SET F ANN ESEC
[SETT F].

7 Premere il tasto software [ESEC]. Il file specificato viene cancellato.


Dopo la cancellazione di un file, i file successivi si spostano verso
l’alto.

733
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

8.10.7 I dati contenuti nella memoria del CNC possono essere salvati in formato
Immissione/emissione MS–DOS su una scheda di memoria. I dati salvati su una scheda di memo-
ria possono essere caricati nella memoria del CNC.
su scheda di memoria Le operazioni di salvataggio e di caricamento dei dati possono essere ese-
guite tramite tasti software quando il CNC è in funzione.
Il caricamento può essere eseguito in due modi. Nel primo modo, ven-
gono caricati tutti i dati salvati. Nel secondo modo vengono caricati solo
i dati selezionati.

IMMISS/EMISS(SCHEDA M) O1234 N12345


*1 : Memoria del CNC
RAM CNC Scheda memoria
512K byte 2. 000M byte S- RAM *2 : Tipo e capacità della scheda di memoria

File ( 1/ 1)
SRAM0_5A. FDB 524288 byte 97/ 01/ 23 *3 : Nome, dimensione, data e numero dei
file registrati sulla scheda di memoria
Messaggio
COMPLETATO. *4 : Messaggi operativi
SPEGNERE.

Selez.: Tutto *5 : Specificare il tipo di dati solo quando si sele–


S 0 T0000 ziona [CARICA].
EDIT **** - - EMG- - 12: 15: 00
[FORMAT] [ SALVA ] [ CARICA] [CANCEL ] [ ]

[ ANNUL ] [ ] [ ] [ ANNUL ] [ ESEC ] Quando sono selezionati [FORMAT],


[SALVA] o [CANCEL]

[ SELEZ ] [ ] [ ] [ ANNUL ] [ ESEC ] Quando è selezionato [CARICA]

⋅ La dimensione della memoria del CNC(*1) è sempre visualizzata.


⋅ Se non è inserita nessuna scheda di memoria, il campo messaggio
(*4) visualizza l’invito a inserirne una e i campi relativi allo stato
della scheda di memoria (*2 e *3) non sono visualizzati.
⋅ Se la scheda di memoria inserita non è valida (se manca l’attributo
di memoria o se questo non contiene le informazioni necessarie),
il campo messaggio (*4) contiene un’indicazione di errore e i
campi relativi allo stato della scheda di memoria (*2 e *3) non sono
visualizzati.

734
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

Salvataggio dei dati I dati residenti nella memoria del CNC possono essere salvati su una
scheda di memoria, in formato MS–DOS.

Salvataggio dei dati

 1 Premere il tasto software di estrema destra (menu successivo)


sullo schermo I/E GLOBALE, descritto nella Sezione 8.10.1.
2 Premere il tasto software [M–CARD].
3 Mettere il CNC nello stato di arresto in emergenza.
4 Quando viene inserita una scheda di memoria, lo stato della scheda
viene visualizzato come segue.

IMMISS/EMISS(SCHEDA M) O1234 N12345

RAM CNC Scheda memoria


512K byte 2. 000M byte S- RAM

File ( 1/ 1)
SRAM0_5A. FDB 524288 byte 97/ 01/ 23

Messaggio

Selez.: Tutto
S 0 T0000
EDIT **** - - EMG- - 12: 15: 00
[FORMAT] [ SALVA ] [ CARICA] [CANCEL ] [ ]

5 Premere il tasto software [SALVA].


ANN ESEC
6 Viene visualizzato un messaggio che invita a confermare l’opera-
zione. Premere il tasto software [ESEC] per confermare.
7 Durante il salvataggio dei dati lampeggia l’indicazione ”ESECU-
ZIONE” e nel campo messaggio viene visualizzato il numero dei byte
salvati.
8 Quando tutti i dati sono stati salvati sulla scheda, nel campo messag-
gio compare ”COMPLETATO”, con il messaggio ”PREMERE IL
TASTO RESET.” visualizzato sulla seconda riga.
9 Premere il tasto RESET. I messaggi visualizzati scompaiono dallo
schermo e lo stato della scheda di memoria viene sostituito con l’indi-
cazione del file salvato.

NOTE
Sulla scheda di memoria vengono salvati tutti i dati
contenuti nella memoria del CNC. I dati residenti nella
memoria del CNC non possono essere salvati
selettivamente.

735
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

Spiegazioni
 Nome del file Il nome del file usato per il salvataggio dei dati è determinato dalla capa-
cità della SRAM montata nel CNC. Il file contenente i dati salvati è diviso
in blocchi di 512KB.
File HEAD1 SRAM

Capacità della SRAM 256KB 0.5 MB 1.0 MB 2.5 MB

Numero di file 1 SRAM256A. FDB SRAM0_5A. FDB SRAM1_0A. FDB SRAM2_5A. FDB
2 SRAM1_0B. FDB SRAM2_5B. FDB
3 SRAM2_5C. FDB
4 SRAM2_5D. FDB
5 SRAM2_5E. FDB

File HEAD2 SRAM

Capacità della SRAM 256KB 0.5 MB 1.0 MB 2.5 MB

Numero di file 1 SRAM256A. OP2 SRAM0_5A. OP2 SRAM1_0A. OP2 SRAM2_5A. OP2
2 SRAM1_0B. OP2 SRAM2_5B. OP2
3 SRAM2_5C. OP2
4 SRAM2_5D. OP2
5 SRAM2_5E. OP2

 Cancellazione del Per cancellare il salvataggio prima che abbia termine, premere il tasto
salvataggio
del pannello MDI.

 Richiesta di sostituzione Se la scheda di memoria ha meno di 512 byte di spazio libero, viene visua-
della scheda di memoria lizzata la richiesta di sostituzione della scheda di memoria. Inserire una
scheda di memoria nuova.

736
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

Caricamento in memoria I dati salvati su una scheda di memoria possono essere ricaricati (ripristi-
dei dati (ripristino) nati) nella memoria del CNC.
I dati possono essere ripristinati in due modi. Con il primo metodo, ven-
gono ripristinati tutti i dati precedentemente salvati. Con il secondo
metodo vengono ripristinati solo i dati specificati.

Caricamento in memoria dei dati

 1 Premere il tasto software di estrema destra (menu successivo)


sullo schermo I/E GLOBALE, descritto nella Sezione 8.10.1.
2 Premere il tasto software [M–CARD].
3 Mettere il CNC nello stato di arresto in emergenza.
4 Quando viene inserita una scheda di memoria, lo stato della scheda
viene visualizzato come segue.

IMMISS/EMISS(SCHEDA M) O1234 N12345

RAM CNC Scheda memoria


512K byte 2. 000M byte S- RAM

File ( 1/ 1)
SRAM0_5A. FDB 524288 byte 97/ 01/ 23

Messaggio

Selez.: Tutto
S 0 T0000
EDIT **** - - EMG- - 12: 15: 00
[FORMAT] [ SALVA ] [ CARICA] [CANCEL ] [ ]

5 Premere il tasto software [CARICA].

6 Usare i tasti cursore e per selezionare il file da caricare.


Un sistema con 1.0MB o 2.5MB di RAM del CNC può richiedere il
caricamento di più file. Per ciascun file è possibile specificare il cari-
camento globale o selettivo.
7 Per eseguire il caricamento selettivo dei dati, premere il tasto soft-
SELECT ANN ESEC
ware [SELEZ], poi selezionare i dati da caricare. Ogni volta che viene
premuto il tasto software il tipo di dati visualizzato cambia come
segue.

Compen-
Tutto Programmi Parametri Dati PMC
sazioni

C Dati macro

8 Dopo aver controllato la selezione eseguita, premere il tasto software


[ESEC].

737
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

9 Durante il caricamento lampeggia l’indicazione ”ESECUZIONE” e


nel campo messaggio compare il numero dei byte caricati.
10 Alla fine del caricamento dei dati, nel campo messaggio compare
”COMPLETATO.”, con il messaggio ”PREMERE IL TASTO
RESET.” visualizzato sulla seconda riga.
11 Premere il tasto RESET. I messaggi visualizzati sullo schermo ven-
gono cancellati.

Spiegazioni
 Cancellazione del Per cancellare il caricamento dei dati prima del suo completamento, pre-
caricamento
mere il tasto del pannello MDI.

 Spegnimento del CNC A seconda del tipo di dati, può essere necessario spegnere e riaccendere
dopo il caricamento il CNC per far sì che i dati caricati diventino validi. In questo caso, alla
fine del caricamento nel campo messaggio compare l’indicazione ”SPE-
GNERE.”.

 Parametri/dati del PMC Prima di eseguire il caricamento dei parametri o dei dati del PMC, abili-
tare la scrittura dei parametri.

 Programmi/correzioni Prima di eseguire il caricamento dei programmi o delle correzioni, met-


tere la chiave di protezione dei dati, sul pannello dell’operatore, nella
posizione ON.

 Caricamento di file che Quando i file da caricare occupano più schede di memoria, viene visualiz-
occupano più schede di zato un messaggio che richiede la sostituzione della scheda di memoria.
memoria
NOTE
Se i dati salvati e il sistema CNC sul quale essi vengono
ripristinati non soddisfano le seguenti condizioni, nel campo
messaggio compare un messaggio di errore e il
caricamento viene disabilitato. Però, nel caso del
caricamento selettivo, anche se la struttura del sistema
CNC è diversa da quella del file salvato, il file viene
comunque caricato.
⋅ La dimensione del file salvato non corrisponde a quella
della RAM del CNC.
⋅ Il file salvato ha un’estensione diversa.

738
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

Formattazione della Per poter salvare un file sulla scheda di memoria, questa deve essere
scheda di memoria formattata.

Formattazione di una scheda di memoria

 1 Premere il tasto software di estrema destra (menu successivo)


sullo schermo I/E GLOBALE, descritto nella Sezione 8.10.1.
2 Premere il tasto software [M–CARD].
3 Mettere il CNC nello stato di arresto in emergenza.
4 Quando viene inserita una scheda di memoria, lo stato della scheda
viene visualizzato come segue.

IMMISS/EMISS(SCHEDA M) O1234 N12345

RAM CNC Scheda memoria


512K byte 2. 000M byte S- RAM

File ( 1/ 1)
SRAM0_5A. FDB 524288 byte 97/ 01/ 23

Messaggio

Selez.: Tutto
S 0 T0000
EDIT **** - - EMG- - 12: 15: 00
[FORMAT] [ SALVA ] [ CARICA] [CANCEL ] [ ]

5 Premere il tasto software [FORMAT].


6 Compare un messaggio che chiede all’operatore di confermare l’ope-
ANN ESEC
razione. Premere il tasto software [ESEC] per eseguire la formatta-
zione della scheda.
7 Durante l’esecuzione della formattazione, lampeggia il messaggio
”FORMATTAZIONE”.
8 Al termine della formattazione, nel campo messaggio compare
”COMPLETATO.”.

739
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

Cancellazione di file E’ possibile cancellare dalla scheda di memoria i file che non sono più
necessari.

Cancellazione di file

 1 Premere il tasto software di estrema destra (menu successivo)


sullo schermo I/E GLOBALE, descritto nella Sezione 8.10.1.
2 Premere il tasto software [M–CARD].
3 Mettere il CNC nello stato di arresto in emergenza.
4 Quando viene inserita una scheda di memoria, lo stato della scheda
viene visualizzato come segue.

IMMISS/EMISS(SCHEDA M) O1234 N12345

RAM CNC Scheda memoria


512K byte 2. 000M byte S- RAM

File ( 1/ 1)
SRAM0_5A. FDB 524288 byte 97/ 01/ 23

Messag-
gio

Selez.: Tutto
S 0 T0000
EDIT **** - - EMG- - 12: 15: 00
[FORMAT] [ SALVA ] [ CARICA] [CANCEL ] [ ]

5 Premere il tasto software [CANCEL].

ANN ESEC
6 Per selezionare il file da cancellare usare i tasti cursore e .

7 Dopo aver controllato la selezione eseguita, premere il tasto software


[ESEC].

8 Durante l’esecuzione dell’operazione, nel campo messaggio lampeg-


gia l’indicazione ”CANCELLAZIONE”.
9 Terminata la cancellazione, nel campo messaggio compare ”COM-
PLETATO.”

NOTE
Una SRAM da 1M byte o più conterrà più file. Per cancellare
il contenuto di tale SRAM, cancellare tutti i file
corrispondenti.

740
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

Messaggi e limitazioni

Messaggi

Messaggio Descrizione

INSERT MEMORY CARD La scheda di memoria non è ancora stata inserita.

CARD NOT BE USED La scheda di memoria non contiene le informazioni relative all’unità.

PLEASE FORMAT La scheda di memoria non è formattata. Eseguire la formattazione.

FILE NOT BE USED Il formato o l’estensione del file da caricare non sono validi. In alterna-
tiva, i dati registrati nella scheda di memoria non corrispondono alla
dimensione della memoria del CNC.

PLEASE CHANGE MEMORY CARD Sostituire la scheda di memoria.

FILE SYSTEM ERROR VVV Si è verificato un errore durante l’elaborazione del file system. VVV
rappresenta un codice di errore del file system.

PLEASE EMERGENCY STOP Le operazioni di salvataggio/ripristino sono abilitate solo nello stato di
arresto in emergenza.

WRITE PROTECT Salvataggio: Lo switch di protezione della scheda di memoria è nella


posizione che ne disabilita la scrittura.
Ripristino: La scrittura dei parametri è disabilitata.

BATTERY VOLTAGE DECLINE La tensione della batteria è troppo bassa. (La batteria deve essere
sostituita.)

DEVICE BUSY Un altro utente sta usando la scheda di memoria. In alternativa, non è
possibile accedere all’unità in quanto è in corso il funzionamento auto-
matico.

SRAM => MEMORY CARD OK ? Questo messaggio chiede all’operatore di confermare l’inizio del salva-
taggio dei dati.

MEMORY CARD => SRAM OK ? Questo messaggio chiede all’operatore di confermare l’inizio del ripri-
stino dei dati.

FILE DELETE OK ? Questo messaggio chiede all’operatore di confermare l’inizio della


cancellazione.

MEMORY CARD FORMAT OK ? Questo messaggio chiede all’operatore di confermare l’inizio della
formattazione.

SAVE EXECUTING E’ in corso il salvataggio dei dati.

LOAD EXECUTING E’ in corso il caricamento (ripristino) dei dati.

DELETE EXECUTING E’ in corso la cancellazione di file.

FORMAT EXECUTING E’ in corso la formattazione di una scheda di memoria.

COMPLETE Il processo richiesto è stato completato.

PUSH RESET KEY Premere il tasto RESET.

POWER MUST BE OFF Spegnere il sistema e riaccenderlo.

741
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

Codici di errore del file


system
Codice Significato

102 Lo spazio libero sulla scheda di memoria è insufficiente.

105 La scheda di memoria non è stata montata.

106 E’ già montata una scheda di memoria.

110 L’indirizzario specificato non può essere trovato.

111 L’indirizzario radice contiene troppi file e di conseguenza non


può essere creato un nuovo indirizzario.

114 Il file specificato non può essere trovato.

115 Il file specificato è protetto.

117 Il file non è ancora stato aperto.

118 Il file è già aperto.

119 Il file è bloccato.

122 Il nome del file specificato non è valido.

124 L’estensione del file specificato non è valida.

129 E’ stata specificata una funzione non corrispondente.

130 La specifica di una unità non è valida.

131 La specifica del nome di un percorso non è valida.

133 Sono aperti più file contemporaneamente.

135 L’unità non è formattata.

140 Il file ha l’attributo di disabilitazione di lettura/scrittura.

Limitazioni
 Dimensione della scheda La dimensione della scheda di memoria utilizzata deve essere più grande
di memoria di quella della RAM montata sul CNC. La dimensione del modulo RAM
può essere determinata visualizzando lo schermo della configurazione del
sistema.
 Specifiche della scheda Usare una scheda di memoria conforme a PCMCIA Ver. 2.0, o JEIDA Ver.
di memoria 4.1.
 Memoria Attributi Una scheda che non ha memoria attributi o la cui memoria attributi non
contiene le informazioni relative all’unità non può essere usata.
 Compatibilità dei dati I dati salvati su una scheda di memoria sono compatibili solo con CNC
salvati che hanno la stessa configurazione hardware e la stessa configurazione di
opzioni.
 Scheda Flash ROM Una scheda flash ROM può essere usata solo per il caricamento dei dati.
 Uso della scheda di Durante il funzionamento automatico, non è possibile visualizzare, for-
memoria durante il mattare o cancellare il contenuto di una scheda di memoria. Per abilitare
funzionamento queste operazioni, quindi, fermare o sospendere il funzionamento auto-
automatico del CNC matico.

742
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

8.11 Quando il parametro N. 20 (selezione del canale I/O) è 4, è possibile fare


riferimento ai file contenuti in una scheda di memoria ed è possibile pro-
IMMISSIONE/EMIS- cedere all’immissione/emissione di vari tipi di dati, quali programmi,
SIONE DEI DATI TRA- parametri e correzioni, sotto forma di file di testo.
MITE UNA SCHEDA Le funzioni principale sono seguenti:
DI MEMORIA ⋅ Visualizzazione dell’indirizzario dei file registrati.
I file registrati sulla scheda di memoria possono essere visualizzati
sullo schermo indirizzario.
⋅ Ricerca di un file
Può essere eseguita la ricerca di un file registrato sulla scheda di
memoria; se trovato, il file viene visualizzato sullo schermo
indirizzario.
⋅ Lettura di un file
I file in formato testo residenti nella scheda di memoria possono essere
letti.
⋅ Scrittura di file
I dati, ad esempio i programmi pezzo, possono essere scritti su una
scheda di memoria come file in formato testo.
⋅ Cancellazione di un file
E’ possibile selezionare e cancellare un file residente nella scheda di
memoria

CNC

Scrittura file

Lettura file

Visualizz. indirizzario Scheda di memoria

Ricerca file

Cancellazione file

743
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

Visualizzazione dell’indirizzario dei file registrati

 1 Premere il tasto EDIT sul pannello dell’operatore.

2 Premere il tasto funzione .

3 Premere il tasto software di estrema destra (menu successivo).

4 Premere il tasto software [CARD]. Comparirà lo schermo presentato


qui sotto. I tasti pagina e , permettono di far scorrere il
contenuto dello schermo.

DIRECTORY (SCHEDA M) O0034 N00045


N. NOME FILE DIMENS. DATA
0001 O1000 123456 96/07/10
0002 O1001 118458 96/07/30
0003 O0002 113250 96/07/30
0004 O2000 173456 96/07/31
0005 O2001 113444 96/07/31
0006 O3001 118483 96/08/02
0007 O3300 111406 96/08/05
0008 O3400 112420 96/07/31
0009 O3500 117460 96/07/31

~ ~
PROG DIR + (OPRT)

5 E’ possibile visualizzare i commenti relativi a ciascun file, premendo


il tasto software [DIR+].

DIRECTORY (SCHEDA M) O0034 N00045


N. NOME FILE COMMENTO
0001 O1000 (COMMENT )
0002 O1001 (SUB PROGRAM )
0003 O0002 (12345678 )
0004 O2000 ( )
0005 O2001 ( )
0006 O3001 (SKIP–K )
0007 O3300 (HI–SPEED )
0008 O3400 ( )
0009 O3500 (TEST PROGRAM)

~ ~
PROG DIR + (OPRT)

6 Il tasto software [DIR+] permette di commutare fra la visualizzazione


del commento e la visualizzazione della dimensione e della data dei
file.
Viene visualizzato il commento specificato dopo il numero O. sono
visualizzati fino a 18 caratteri.

744
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

Ricerca di un file

 1 Premere il tasto EDIT sul pannello dell’operatore.

2 Premere il tasto funzione .

3 Premere il tasto software di estrema destra (menu successivo).

4 Premere il tasto software [CARD]. Comparirà lo schermo presentato


qui sotto.

DIRECTORY (SCHEDA M) O0034 N00045


N. NOME FILE DIMENS. DATA
0001 O1000 123456 96/07/10
0002 O1001 118458 96/07/30
0003 O0002 113250 96/07/30
0004 O2000 173456 96/07/31
0005 O2001 113444 96/07/31
0006 O3001 118483 96/08/02
0007 O3300 111406 96/08/05
0008 O3400 112420 96/07/31
0009 O3500 117460 96/07/31

~ ~
PROG DIR + (OPRT)

5 Premere il tasto software [(OPRT)].


6 Impostare il numero del file desiderato con il tasto software [RICE F].
RICE F LEGGI F LEGGI N SCRIVI CANCEL
Poi, iniziare la ricerca premendo il tasto software [ESEC]. Se trovato,
il file viene visualizzato all’inizio dello schermo indirizzario (direc-
tory).
Quando viene cercato il file N. 19

DIRECTORY (SCHEDA M) O0034 N00045


N. NOME FILE COMMENTO
0019 O1000 (MAIN PROGRAM)
0020 O1010 (SUBPROGRAM–1)
0021 O1020 (COMMENT )
0022 O1030 (COMMENT )
~ ~

745
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

Lettura di un file

 1 Premere il tasto EDIT sul pannello dell’operatore.


2 Premere il tasto funzione PROG.
3 Premere il tasto software di estrema destra (menu successivo).
4 Premere il tasto software [CARD]. Comparirà lo schermo presentato
qui sotto.

DIRECTORY (SCHEDA M) O0034 N00045


N. NOME FILE DIMENS. DATA
0001 O1000 123456 96/07/10
0002 O1001 118458 96/07/30
0003 O0002 113250 96/07/30
0004 O2000 173456 96/07/31
0005 O2001 113444 96/07/31
0006 O3001 118483 96/08/02
0007 O3300 111406 96/08/05
0008 O3400 112420 96/07/31
0009 O3500 117460 96/07/31

~ ~
PROG DIR + (OPRT)

5 Premere il tasto software [(OPRT)].


RICE F LEGGI F LEGGI N SCRIVI CANCEL
6 Per specificare un numero di file, premere il tasto software [LEGGI
F]. Comparirà lo schermo presentato qui sotto.

DIRECTORY (SCHEDA M) O0001 N00010


N. NOME FILE COMMENTO
0019 O1000 (MAIN PROGRAM)
0020 O1010 (SUBPROGRAM–1)
0021 O1030 (COMMENT )

~ ~
INGRESSO
NOME FILE=20 N. PROGRAMMA=120
>
EDIT * * * **** *** **** 15:40:21

NOME F SETT O STOP ANNUL ESEC

7 Ad esempio, introdurre dal pannello MDI il numero 20 e acquisirlo


come numero di file premendo il tasto software [SETT F]. Poi intro-
durre il numero 120 e acquisirlo come numero di programma pre-
mendo il tasto software [SETT O]. Infine, premere il tasto software
[ESEC].
⋅ Il file numero 20 viene registrato nel CNC come programma
O0120.
⋅ La specifica del numero di programma è necessaria se si vuole cam-
biarlo. Se il numero di programma non viene specificato, il numero
O rimane quello registrato nel file.

746
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

8 Per specificare un file usandone il nome, premere il tasto software


[LEGGI N] nel precedente passo 6. Comparirà lo schermo presentato
qui sotto.

DIRECTORY (SCHEDA M) O0001 N00010


N. NOME FILE COMMENTO
0012 O0050 (MAIN PROGRAM)
0013 TESTPRO (SUB PROGRAM–1)
0014 O0060 (MACRO PROGRAM)

~ ~
INGRESSO NOME FILE =TESTPRO
N. PROGRAMMA =1230
>
EDIT * * * **** *** **** 15:40:21

NOME F SETT O STOP ANNUL ESEC

9 Per registrare il file TESTPRO come programma O1230, introdurre


dal pannello MDI il nome TESTPRO e acquisirlo come nome file pre-
mendo il tasto software [NOME F]. Poi introdurre il numero 1230 e
acquisirlo come numero di programma premendo il tasto software
[SETT O]. Infine, premere il tasto software [ESEC].

747
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

Scrittura di un file

 1 Premere il tasto EDIT sul pannello dell’operatore.


2 Premere il tasto funzione .
3 Premere il tasto software di estrema destra (menu successivo).
4 Premere il tasto software [CARD]. Comparirà lo schermo presentato
qui sotto.

DIRECTORY (SCHEDA M) O0034 N00045


N. NOME FILE DIMENS. DATA
0001 O1000 123456 96/07/10
0002 O1001 118458 96/07/30
0003 O0002 113250 96/07/30
0004 O2000 173456 96/07/31
0005 O2001 113444 96/07/31
0006 O3001 118483 96/08/02
0007 O3300 111406 96/08/05
0008 O3400 112420 96/07/31
0009 O3500 117460 96/07/31

~ ~
PROG DIR + (OPRT)

5 Premere il tasto software [(OPRT)].


6 Premere il tasto software [SCRIVI].
RICE F LEGGI F LEGGI N SCRIVI CANCEL
7 Introdurre dal pannello MDI il numero O desiderato, poi acquisirlo
premendo il tasto software [SETT O].
Quando, al termine delle impostazioni illustrate qui sotto, viene pre-
muto il tasto software [ESEC], viene scritto un nuovo file contenente
il programma O1230.
~ ~
USCITA NOME FILE =
N. PROGRAMMA =1230
>
EDIT * * * **** *** **** 15:40:21
NOME F SETT O STOP ANNUL ESEC

8 Così come per l’impostazione del numero O, introdurre il nome da


attribuire al file e acquisirlo premendo il tasto software [NOME F].
Quando, al termine delle impostazioni illustrate qui sotto, viene pre-
muto il tasto software [ESEC], viene scritto un nuovo file denominato
ABCD12, contenente il programma O1230.
~ ~
USCITA NOME FILE =ABCD12
N. PROGRAMMA =1230
>
EDIT * * * **** *** **** 15:40:21
NOME F SETT O STOP ANNUL ESEC

748
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

Spiegazioni
D Duplicazione del nome Se nella scheda di memoria esiste già un file con il nome specificato, il
del file file esistente viene sovrascritto.

D Scrittura di tutti i Per scrivere tutti i programmi, specificare –9999 come numero pro-
programmi gramma. In questo caso, se non viene specificato il nome del file, per la
registrazione viene usato il nome PROGRAM.ALL.

D Limitazioni del nome del Il nome del file è soggetto alle seguenti limitazioni:
file <Nome del file> . VVV
° °
Non più di 8 caratteri Estensione non più
lunga di 3 caratteri

749
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

Cancellazione di un file

 1 Premere il tasto EDIT sul pannello dell’operatore.

2 Premere il tasto funzione .

3 Premere il tasto software di estrema destra (menu successivo).

4 Premere il tasto software [CARD]. Comparirà lo schermo presentato


qui sotto.

DIRECTORY (SCHEDA M) O0034 N00045


N. NOME FILE DIMENS. DATA
0001 O1000 123456 96/07/10
0002 O1001 118458 96/07/30
0003 O0002 113250 96/07/30
0004 O2000 173456 96/07/31
0005 O2001 113444 96/07/31
0006 O3001 118483 96/08/02
0007 O3300 111406 96/08/05
0008 O3400 112420 96/07/31
0009 O3500 117460 96/07/31

~ ~
PROG DIR + (OPRT)

5 Premere il tasto software [(OPRT)].


6 Impostare il numero del file desiderato con il tasto software [CAN-
RICE F LEGGI F LEGGI N SCRIVI CANCEL
CEL], poi premere il tasto software [ESEC]. Il file viene cancellato e
viene nuovamente visualizzato lo schermo dell’indirizzario..
Quando viene cancellato il file numero 21

DIRECTORY (SCHEDA M) O0034 N00045


N. NOME FILE COMMENTO
0019 O1000 (MAIN PROGRAM)
0020 O1010 (SUBPROGRAM–1)
0021 O1020 (COMMENT )
0022 O1030 (COMMENT )
~ ~
Viene cancellato il File O1020.

DIRECTORY (SCHEDA M) O0034 N00045


N. NOME FILE COMMENTO
0019 O1000 (MAIN PROGRAM)
0020 O1010 (SUBPROGRAM–1)
0021 O1020 (COMMENT )
0022 O1030 (COMMENT )
~ ~

Il numero 21 viene assegnato al file successivo.

750
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

Immissione/emissione a blocchi con una scheda di memoria

Attraverso lo schermo I/E GLOBALE è possibile eseguire l’immissione/


emissione di vari tipi di dati, come programmi pezzo, parametri, corre-
zioni, dati dell’errore di passo, macroistruzioni e dati del sistema di coor-
dinate del pezzo; non è così necessario visualizzare lo schermo specifico
di ciascun tipo di dati.

Tipi di dati
Programmi pezzo
Parametri
Correzioni
Scheda di ² Schermo
Dati dell’errore di passo
memoria I/E GLOBALE
³ Macroistruzioni
Dati del sistema di coordinate del
pezzo
(sistemi di coordinate addizionali)

 1 Premere il tasto EDIT sul pannello dell’operatore.


2 Premere il tasto funzione .
3 Premere più volte il tasto software di estrema destra (menu suc-
cessivo).
4 Premere il tasto software [TUT IO]. Comparirà lo schermo presentato
qui sotto.

IMMISS/EMISS (PROGRAMMA) O0001 N00001


N. NOME FILE DIMENS. DATA
*0001 O0222 332010 96–04–06
*0002 O1003 334450 96–05–04
*0003 MACROVAR.DAT 653400 96–05–12
*0004 O0002 341205 96–05–13
[PROGRAMMI]
*O0001 O0002 O0003 O0005 O0100 O0020
*O0006 O0004 O0110 O0200 O2200 O0441
*O0330
>
EDIT * * * * * * * * * * * * * * 10:07:37

PROG PARAM COMPEN (OPRT)

Parte superiore : Indirizzario dei file della scheda di memoria


Parte inferiore : Indirizzario dei programmi registrati
5 Con i tasti cursore e , l’operatore può scegliere fra lo scorri-
mento della parte superiore e lo scorrimento della parte inferiore. (Un
asterisco (*) visualizzato sul lato sinistro indica la parte che è possi-
bile far scorrere.)
: Seleziona per lo scorrimento l’indirizzario dei file

: Seleziona per lo scorrimento l’indirizzario dei programmi.

6 La parte selezionata si fa scorrere usando i tasti pagina e .

751
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

Spiegazioni
 Selezione del tipo di dati Il dati selezionati quando questo schermo viene visualizzato sono i pro-
grammi pezzo. Il tasto software di estrema destra (menu successivo)
permette di visualizzare altri tasti software. Il tasto software [M–CARD]
rappresenta un’altra funzione della scheda di memoria, usata per il salva-
taggio e il ripristino dei dati registrati nella RAM del sistema. (riferirsi
alla sezione 8.10.7.)

MACRO PASSO LAVORO (OPRT)

M–CARD (OPRT)

Se viene selezionato un tipo di dati diverso dai programmi pezzo, sullo


schermo compare soltanto l’indirizzario dei file.
Il tipo di dati selezionato compare fra parentesi nella riga del titolo.

IMMISS/EMISS (PARAMETER) O0001 N00001


N. NOME FILE DIMENS. DATA
0001 O0222 332010 96/04/06
0002 O1003 334450 96/05/04
0003 MACROVAR.DAT 653400 96/05/12
0004 O0003 334610 96/05/04
0005 O0001 334254 96/06/04
0006 O0002 333750 96/06/04
0007 CNCPARAM.DAT 334453 96/06/04

~ ~

 Visualizzazione La visualizzazione dell’indirizzario programmi non corrisponde al bit 0


dell’indirizzario (NAM) del parametro N. 3107, o al bit 4 (SOR) del parametro N. 3107.
programmi
 Uso di ciascuna funzione Visualizzare i seguenti tasti software premendo [(OPRT)].

RICE F LEGGI F LEGGI N SCRIVI CANCEL

Le funzioni dei tasti sono le stesse dello schermo indirizzario (scheda di


memoria). Il tasto software [SETT O], usato per l’impostazione del
numero programma, e il campo ”N. PROGRAMMA”, non sono visualiz-
zati per i dati diversi dai programmi pezzo.
[RICE F] : Cerca un file.
[LEGGI F] : Legge un file in base al numero specificato.
[SCRIVI] : Scrive un file
[LEGGI N] : Legge un file in base al nome specificato.
[CANCEL] : Cancella un file in base al numero specificato.

NOTA
Il modo RMT e la funzione di richiamo di sottoprogrammi
residenti su supporto esterno (comando M198) non
possono essere usati per la scheda di memoria.

752
B–63014IT/01 OPERAZIONI 8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI

Formato dei file e messaggi di errore

Formato Tutti i file letti e scritti su una scheda di memoria sono in formato testo.
Il formato è descritto qui sotto.
Un file inizia con un carattere % o LF, seguito dai dati. Un file termina
sempre con un %. Nella lettura, i dati compresi fra il primo % e il carattere
LF immediatamente successivo vengono saltati. Ciascun blocco termina
con un LF e non con un punto e virgola (;).
⋅ LF: Codice ASCII 0A (esadecimale)
⋅ Durante la lettura di un file, le lettere minuscole, i caratteri kana, e
alcuni caratteri speciali (come $, \ e !) vengono ignorati.
Esempio:
%
O0001(ESEMPIO DI FILE SU SCHEDA DI MEMORIA)
G17 G49 G97
G92 X–11.3 Y2.33


M30
%
⋅ Per l’immissione/emissione viene utilizzato il codice ASCII, indipen-
dentemente dall’impostazione dei parametri (ISO/EIA).
⋅ Il bit 3 del parametro N. 0100 può essere usato per specificare se il
codice EOB (fine blocco) viene emesso come ”LF” o come ”LF, CR,
CR”.

Messaggi di errore Se durante un’operazione eseguita con una scheda di memoria si verifica
un errore, viene visualizzato il messaggio ad esso corrispondente.

~ ~
0028 O0003 777382 96–06–14
ERRORE SCHEDA M 
N. FILE = 1 N. PROGRAMMA =13
>
EDIT * * * **** *** **** 15:40:21
F SET SETT O STOP ANNUL ESEC

 rappresenta un codice di errore della scheda di memoria.

753
8. IMMISSIONE/EMISSIONE DI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

Codici di errore della


scheda di memoria
Codice Significato

102 Lo spazio libero sulla scheda di memoria è insufficiente.

105 La scheda di memoria non è stata montata.

106 E’ già montata una scheda di memoria.

110 L’indirizzario specificato non può essere trovato.

111 L’indirizzario radice contiene troppi file e di conseguenza non


può essere creato un nuovo indirizzario.

114 Il file specificato non può essere trovato.

115 Il file specificato è protetto.

117 Il file non è ancora stato aperto.

118 Il file è già aperto.

119 Il file è bloccato.

122 Il nome del file specificato non è valido.

124 L’estensione del file specificato non è valida.

129 E’ stata specificata una funzione non corrispondente.

130 La specifica di una unità non è valida.

131 La specifica del nome di un percorso non è valida.

133 Sono aperti più file contemporaneamente.

135 L’unità non è formattata.

140 Il file ha l’attributo di disabilitazione di lettura/scrittura.

754
B–63014IT/01 OPERAZIONI 9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO

9 EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO

Questo capitolo descrive le operazioni di editazione dei programmi.


L’editazione include l’inserimento, la modifica, la cancellazione e la
sostituzione di parole. Questa funzione include anche la cancellazione di
un intero programma e l’inserimento automatico dei numeri di sequenza.
L’editazione estesa dei programmi pezzo permette di copiare, muovere e
fondere programmi. Questo capitolo descrive anche le operazioni di
ricerca del numero del programma, ricerca del numero di sequenza,
ricerca delle parole e ricerca degli indirizzi, eseguite per effettuare
l’editazione dei programmi.

Registrazione

Editazione

1) Ricerca del programma: Sezione III–9.3


Ricerca della parte
2) Ricerca del numero di sequenza: Sezione III–9.4
di programma da
3) Ricerca parola: Sezione III–9.1.1
editare 4) Ricerca indirizzo: Sezione III–9.1.1

1) Inserimento, modifica, cancellazione di una parola:Sezioni III–9.1.3 – 9.1.5


Inserimento,
2) Sostituzione di parole e indirizzi: Sezione III–9.6.6
modifica e can-
3) Cancellazione di blocchi: Sezione III–9.2
cellazione di 4) Copia, trasferimento e fusione di programmi: Sezioni III–9.6.1 – 9.6.5
programmi 5) Cancellazione di programmi: Sezione III–9.5

Emissione Esecuzione

755
9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO OPERAZIONI B–63014IT/01

9.1 Questa sezione descrive le procedure di inserimento, modifica e


cancellazione di una parola in un programma registrato in memoria.
INSERIMENTO,
MODIFICA E
CANCELLAZIONE
PAROLE
Procedura per l'inserimento, la modifica e la cancellazione parole
 &!  


 !! 

 &!  !!  #!


  !!  #! ( ' "&# "$!  !&  "
  ( "$!  !!  $!  !!
 !!  !  !
$) ""! $"#  ""  !  $! $) ""! !# 
! %$#
 ! "!!  ! $ !

Spiegazioni

 Concetto di parola e unità Una parola è costituita da un indirizzo e dal valore numerico che lo segue.
di editazione Nelle macro, però, il concetto di parola è ambiguo. Di conseguenza, qui
viene usato il termine “unità di editazione”.
Le unità di editazione sono gli oggetti su cui vengono eseguite le
operazioni di modifica e cancellazione. Una scansione porta il cursore
all’inizio della successiva unità di editazione. Nell’inserimento, i dati
vengono inseriti dopo una unità di editazione.
Definizione di unità di editing:
  !&  !!  $ !&& !&& "$""%
"$"
 !&& ( $ !##! #    
 
     
  
Secondo questa definizione, una parola è anche un’unità di editazione.
Quando nella spiegazione che segue si parla di parole, si dovrebbe, a
rigore, parlare di unità di editazione.

DIFFIDA
Non è possibile continuare l’esecuzione di un programma dopo aver modificato, inserito, o
cancellato dei dati mentre questa era stata sospesa con un arresto in blocco singolo, feed hold,
ecc. In questo caso non sarebbe più garantita l’esecuzione corretta del programma in base ai
dati visualizzati sullo schermo dopo la ripresa dell’esecuzione del programma stesso. Se si
desidera modificare i dati in memoria tramite la funzione di editazione dei programmi, essi
devono essere modificati nella condizione di reset, oppure, deve essere eseguito un reset dopo
l’editazione e prima di eseguire il programma.

756
B–63014IT/01 OPERAZIONI 9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO

9.1.1 Una parola può essere cercata muovendo semplicemente il cursore lungo
Ricerca parole il testo (scansione), tramite la ricerca della parola o tramite la ricerca
dell’indirizzo.


     
  


     
 

   
      


           

     
 

      
      


            

       

Programma O0050 N01234


O0050 ;
N01234 X100.0 Z1250.0 ;
S12 ;
N56789 M03 ;
M02 ;
%

       
       




        
      






       
      



 


            

 


         


    

   



         


    

   
 

               

 

757
9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO OPERAZIONI B–63014IT/01

         

Esempio) Ricerca di S12

PROGRAMMA O0050 N01234


O0050 ; Il cursore è posiziona–
N01234 X100.0 Z1250.0 ; to su N1234.
S12 ; Deve essere cercato
N56789 M03 ; S12.
M02 ;
%

1  !! S 

2  1 2 
   "     
   "      
      
3      [RICE↓] !     

      !         
[RICE↓]     [RICE↑] !   

        

Esempio) Ricerca di M03

PROGRAMMA O0050 N01234


O0050 ; Il cursore è posiziona–
N01234 X100.0 Z1250.0 ; to su N1234.
S12 ;
N56789 M03 ; Deve essere cercato
M02 ; M03.
%

1  !! M 
2    [RICE↓]

       !       
 [RICE↓]     [RICE↑] !   

 


Numero allarme Descrizione

71 La parola o l’indirizzo cercati non sono stati trovati.

758
B–63014IT/01 OPERAZIONI 9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO

9.1.2 Il cursore può essere riportato all’inizio del programma con uno dei tre
Ritorno del cursore metodi descritti in questa sezione.
all’inizio del
programma

Procedura per il ritorno all'inizio del programma

Metodo 1 1           


     
            
   

Metodo 2          

1       O        


     MEMORY     EDIT
2      
3       [RICE O]

Metodo 3 1      MEMORY     EDIT

2  

3  [(OPRT)]
4  [RIAVLG]

759
9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO OPERAZIONI B–63014IT/01

9.1.3
Inserimento di una
parola

Procedura per l'inserimento di una parola


                 
       
     
       


 

Esempio di inserimento di T15

Procedura 
               

Programma O0050 N01234


O0050 ; Il cursore è posizio-
N01234 X100.0 Z1250.0 ; nato su Z1250.0.
S12 ;
N56789 M03 ;
M02 ;
%

   T 1 5 


    

Programma O0050 N01234


O0050 ;
N01234 X100.0 Z1250.0 T15 ; T15 è stato inserito.
S12 ;
N56789 M03 ;
M02 ;
%

760
B–63014IT/01 OPERAZIONI 9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO

9.1.4
Variazione di una
parola

Procedura per la variazione di una parola


    
  
      
     

      

Esempio di sostituzione di T15 con M15

   
  
   

 

Programma O0050 N01234


O0050 ;
Il cursore è su T15.
N01234 X100.0 Z1250.0 T15 ;
S12 ;
N56789 M03 ;
M02 ;
%

   M 1 5 

      

Programma O0050 N01234


O0050 ;
N1234 X100.0 Z1250.0 M15 ; T15 è sostituito da
S12 ; M15.
N5678 M03 ;
M02 ;
%

761
9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO OPERAZIONI B–63014IT/01

9.1.5
Cancellazione di una
parola

Procedura per la cancellazione di una parola

         





 


 

Esempio di cancellazione di X100.0

         


   
  

Programma O0050 N01234


O0050 ; Il cursore è su
N01234 X100.0 Z1250.0 M15 ; X100.0.
S12 ;
N56789 M03 ;
M02 ;
%

 


 

 O0050 N01234


O0050 ;
N01234 Z1250.0 M15 ; X100.0 è stato can-
S12 ; cellato.
N56789 M03 ;
M02 ;
%

762
B–63014IT/01 OPERAZIONI 9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO

9.2 E’ possibile cancellare dal programma uno o più blocchi.


CANCELLAZIONE
BLOCCHI

9.2.1 La procedura che segue cancella un blocco fino al suo codice di fine
Cancellazione di un blocco; il cursore avanza fino all’indirizzo della parola successiva.
blocco

Procedura per la cancellazione di un blocco


         


    EOB 


    

Esempio di cancellazione del blocco N01234


              

Programma O0050 N01234


O0050 ;
N01234 Z1250.0 M15 ; Il cursore è su
N01234.
S12 ;
N56789 M03 ;
M02 ;
%


    EOB 


    

Programma O0050 N01234


O0050 ; Il blocco N01234 è
S12 ; stato cancellato.
N56789 M03 ;
M02 ;
%

763
9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO OPERAZIONI B–63014IT/01

9.2.2 Può essere cancellata la porzione di programma compresa tra la parola su


Cancellazione di più cui si trova il cursore e il blocco di cui viene specificato il numero di
sequenza.
blocchi

Procedura per la cancellazione di più blocchi


         

    N 
             


    

Esempio di cancellazione di tutti i blocchi da N01234 a N56789


              

Programma O0050 N01234


O0050 ;
N01234 Z1250.0 M15 ; Il cursore è su
N01234.
S12 ;
N56789 M03 ;
M02 ;
%

   N 5 6 7 8 9 

Programma O0050 N01234


O0050 ;
N01234 Z1250.0 M15 ; Verrà cancellata que-
S12 ; sta parte del pro-
N56789 M03 ; gramma.
M02 ;
%


    

Programma O0050 N01234


O0050 ; I blocchi da N01234
M02 ; a N56789 sono stati
% cancellati

764
B–63014IT/01 OPERAZIONI 9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO

9.3 Quando in memoria sono presenti più programmi, può essere cercato il
numero di programma che interessa.
RICERCA DEL
NUMERO DI
PROGRAMMA

Procedura per la ricerca del numero di programma

Metodo 1  *! $  !


 !


 $$  &%&! "$ (%'**$ ! %$! "$!$

 &$  $**! O 


 &$  '$!  "$!$  $$
 $$  &%&!  

  &$   $$  '$!  "$!$ (!'&! !"$ %'!
%$!  &!  %&$   "$!$ ! (  &$!(&! % 
$   
Metodo 2  *! $  !
 !


 $$  &%&! "$ (%'**$ ! %$! "$!$

 $$  &%&!  

 #'%&! %! (  $&!  "$!$ %'%%(!  $**$!

Metodo 3 ! #'%&! &!! (  $&!  '$!  "$!$   



 !$$%"!  &  ' %        *! 
' *!  &! '&!&! $  && ! %'&$   '
"$%"!%&!  !%&$'&&!$    '& %
 *! $  !!

 &$ ! %&&!  $%&
  ! *!   $%&  %"  ! + %" & ! %'&$ 
 '  !%&$'&&!$    '& %
 &&($  %  "$  %*!   '$!  "$!$ %' &!
    

   !$ ! + "$% &  "$!$ !$$%"!  &  % 
%  $   

 $$  &%&! ) %&$&
  $$  '$!  "$!$ ! (  %'& #' ! 
%  %' &!   + 

Allarmi
N. Significato

59 Il programma specificato nella ricerca dall’esterno del


numero di programma non è stato trovato.

71 Il numero di programma specificato non è stato trovato.

765
9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO OPERAZIONI B–63014IT/01

9.4 La ricerca del numero di sequenza trova un dato numero di sequenza


all’interno di un programma e si usa, di solito, per iniziare o riprendere
RICERCA DEL l’esecuzione di un programma dal blocco con quel numero di sequenza.
NUMERO DI #  "  $"  #!$% 
 "" 
SEQUENZA
Programma
O0001 ;
N01234 X100.0 Z100.0 ;
S12 ;
Programma :
selezionato O0002 ; La ricerca viene ese-
N02345 X20.0 Z20.0 ; guita in questa
Il numero di N02346 X10.0 Y10.0 ; sezione, partendo
sequenza è stato : dall’inizio. (La ricerca
trovato. O0003 ; viene eseguita solo
: all’interno di un pro-
gramma.)

Procedura per la ricerca del numero di sequenza

 $    

  

     !!"! $! !  " 


"$ #"!  "  " # $      
     & " #"! $  
!!  "  "$  

 ! $$ N 
!  "  "$  

  ! !  
 "  "$ ! %  !   !  
 !!  
  "  "$ !  # !#!   
  


766
B–63014IT/01 OPERAZIONI 9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO

Spiegazioni

 Esecuzione della ricerca Il blocco o i blocchi saltati durante la ricerca non influenzano il CNC; i
valori delle coordinate, e i codici M, S o T dei blocchi saltati non
cambiano i valori delle coordinate e i dati modali nel CNC.
Pertanto, occorre specificare i codici M, S o T, l’impostazione del sistema
di coordinate, ecc. nel primo blocco da cui deve partire o ripartire
l’esecuzione del programma. Il blocco che viene cercato è di solito in un
punto di passaggio da un processo ad un altro. Se si desidera partire da un
blocco all’interno di un processo, esaminare le condizioni della macchina
e del CNC e specificare i necessari codici M, S, T o G e l’impostazione
del sistema di coordinate da MDI.

 Controlli eseguiti durante Durante la ricerca, vengono controllati:


la ricerca  Salto opzionale di blocco
 Allarmi P/S da 003 a 010

Limitazioni

 Ricerca in un Il comando M98Pxxxx (richiamo sottoprogramma) non viene eseguito


sottoprogramma durante la ricerca. La ricerca di un numero di sequenza appartenente ad
un sottoprogramma richiamato dal programma selezionato genera
l’allarme P/S N. 060.

Programma principale Sottoprogramma


O1234 O5678
: :
: N88888
M98 P5678 ; :
: M99 ;
: :

In questo esempio, la ricerca di N8888 genera un allarme.

Allarmi

  


         
    

767
9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO OPERAZIONI B–63014IT/01

9.5 I programmi registrati in memoria possono essere cancellati. possono


essere cancellati tutti i programmi o un solo programma. Possono anche
CANCELLAZIONE essere cancellati tutti i programmi inclusi in un certo intervallo.
DI PROGRAMMI

9.5.1 E’ possibile cancellare uno dei programmi registrati in memoria.


Cancellazione di un
programma

Procedura per la cancellazione di un programma

  
     

      

     



 
   O 
 
     



 
 

     
   

    
  

 


9.5.2 Possono essere cancellati tutti i programmi registrati in memoria.


Cancellazione di tutti
i programmi

Procedura per la cancellazione di tutti i programmi

  
     

      

     



 
   O 
 
 

     
  
 
   


768
B–63014IT/01 OPERAZIONI 9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO

9.5.3 Possono essere cancellati dalla memoria del CNC tutti i programmi
Cancellazione di più inclusi nell’intervallo specificato.
programmi in un
intervallo

Procedura per la cancellazione di più programmi in un intervallo


    

       

             


     !  
 
 !         !
     

           


 

769
9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO OPERAZIONI B–63014IT/01

9.6 La funzione editazione estesa dei programmi pezzo mette a disposizione


le seguenti operazioni eseguibili tramite i tasti software sui programmi
EDITAZIONE registrati in memoria:
ESTESA DEI  Copia o trasferimento in tutto o in parte di un programma in un altro
PROGRAMMI programma.
PEZZO  Inclusione di un programma in un punto qualsiasi di un altro
programma.
 Sostituzione di una parola o di un indirizzo con un’altra parola o un
altro indirizzo nell’intero programma.

770
B–63014IT/01 OPERAZIONI 9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO

9.6.1 E’ possibile creare un nuovo programma copiandone un altro.


Copia di un intero
programma
Prima della copia Dopo la copia
Oxxxx Oxxxx Oyyyy

A Copia A A

Fig. 9.6.1 Copia dell'intero programma

Nella figura 9.6.1 il programma numero XXXX è copiato nel nuovo


programma numero YYYY. Il programma risultante è identico al
programma originale, salvo che per il numero di programma.

           

1        EDIT

2          
    

3          [(OPRT)]
(OPRT)

Tasto di continua-
4       
    
zione del menu

EDI–EX
5          [EDI-EX]

COPI
6  
        
     
     [COPI]

TUTT
7          [TUTT]

Tasti numerici 0 X 9 8                



      
ESEC

9          [ESEC]

771
9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO OPERAZIONI B–63014IT/01

9.6.2 E’ possibile creare un nuovo programma copiando parte di un altro


Copia di parte di un programma.
programma
Prima della copia Dopo la copia

Oxxxx Oxxxx Oyyyy

A Copia A B

B B

C C

Fig. 9.6.2 Copia di una parte del programma

Nella figura 9.6.2, la porzione B del programma XXXX viene copiata nel
nuovo programma numero YYYY. Il programma XXXX non subisce
modifiche.

           

1    

1
6 
  III-9.6.1

2 
  
 



     


 [CURS]
CURS

3 
  

 



     


 [CURS]      
 
 [FONDO]  
CURS FONDO   
 



  


  


     

   

4         



 

  

    
 
Tasti numerici 0  9

5     
 
 [ESEC]

ESEC

772
B–63014IT/01 OPERAZIONI 9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO

9.6.3 E’ possibile creare un nuovo programma attraverso il trasferimento di una


Trasferimento di parte di un altro programma.
parte di un
Prima del
programma trasferimento Dopo il trasferimento
Oxxxx Oxxxx Oyyyy

A Muovi A B

B C

Fig. 9.6.3 Trasferimento di una parte del programma

Nella figura 9.6.3 la porzione B del programma XXXX viene cancellata


dopo essere stata copiata nel nuovo programma numero YYYY.

Procedura per il trasferimento di parte di un programma

1     1 5   III-9.6.1

2              


    [MUOVI]
MUOVI

3
              
CURS
  [CURS]

4
               
CURS FONDO
  [CURS]        [FONDO] 
               
      

5              


Tasti numerici 0  9

    

ESEC
6
      [ESEC]

773
9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO OPERAZIONI B–63014IT/01

9.6.4 E’ possibile inserire un programma in qualsiasi posizione del programma


Fusione di selezionato.
programmi
Prima della fusione Dopo la fusione

Oxxxx Oyyyy Oxxxx Oyyyy

A B Unisci A B

C B
Destina-
zione C

 
  $# %!  & "#!#  &  $" "!$'! 

Nella figura 9.6.4 il programma il cui numero è YYYY viene inserito nel
programma OXXXX. Il programma OYYYY non subisce modifiche.

Procedura per la fusione di programmi


       !  


     !            


   
UNISCI

      !      


’CURS FONDO            
           !    
      !  

              

Tasti numerici 0  9      

       


      "          
ESEC    !     

774
B–63014IT/01 OPERAZIONI 9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO

9.6.5
Spiegazioni
supplementari per la
copia, il
trasferimento e la
fusione di programmi

Spiegazioni

 Impostazione E’ possibile specificare l’inizio ([CURS]) dell’intervallo di edit tante


dell'intervallo di edit volte quante si vuole, finché non ne è stata specificata la fine ([CURS]
o [FONDO]).
Se l’inizio dell’intervallo di edit è settato dopo la fine, l’intervallo di
editazione deve essere resettato cominciando dal punto di inizio.
L’impostazione dei limiti dell’intervallo di edit resta valida finché non
viene eseguita un’operazione che la cancella.
Operazioni che cancellano l’impostazione:
 Una operazione di edit, eccetto ricerca indirizzo, ricerca/scansione
parole e ricerca dell’inizio del programma, eseguita dopo
l’impostazione del punto iniziale o del punto finale.
 Ritorno al modo selezione operazione dopo aver impostato il punto
iniziale o il punto finale.

 Quando non viene specifiĆ Se, nella copia o nel trasferimento del programma, viene premuto il tasto
cato il numero del proĆ [ESEC] senza aver immesso il numero del programma, viene generato il
gramma programma O0000. Questo programma ha le seguenti caratteristiche:
 Può essere editato come un programma normale (non può essere
eseguito).
 Se vengono nuovamente eseguite le operazioni di copia o di
trasferimento, il contenuto di questo programma viene cancellato e
viene sostituito dai nuovi dati copiati o trasferiti. (I vecchi dati non
vengono cancellati in caso di fusione di programmi.) Se il programma
è selezionato nel foreground, esso non può essere utilizzato nel
background. (Si ha l’allarme BP/S140). Quando viene una successiva
operazione di edit esteso utilizza questo programma, si crea un’area
libera che deve essere cancellata con il tasto .
 Quando il programma non è più necessario, cancellarlo con la normale
operazione di edit.

 Editazione quando il Nello stato di attesa dell’immissione del numero di programma, non sono
sistema è in attesa possibili operazioni di edit.
dell'immissione di un
numero di programma

Limitazioni
 Numero di cifre del Se per il numero di programma sono specificate più di quattro cifre, viene
numero di programma generato un errore di formato.

775
9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO OPERAZIONI B–63014IT/01

 

  Significato
Durante la copia o il trasferimento di un programma, la
70 memoria è diventata insufficiente.
L’alimentazione è stata interrotta durante la copia, il
trasferimento o l’inserimento di un programma ed è
necessario cancellare la memoria usata per tale oper-
101 azione. Se si verifica questo allarme, premere il tasto
tenendo premuto il tasto .
Viene cancellato solo il programma in editazione.

776
B–63014IT/01 OPERAZIONI 9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO

9.6.6 E’ possibile sostituire una o più parole specificate.


Sostituzione di La sostituzione può essere applicata a una sola o a tutte le ricorrenze della
parola o dell’indirizzo all’interno di un programma.
parole e indirizzi
Procedura per la sostituzione di parole o indirizzi

1      1 5  



2       [CAMBIA]


CAMBIA

3
       

PRIMA 4       [PRIMA]

5
        

DOPO
6       [DOPO]

7       [ESEC]       


      
      [ES-SGL]       
SALTO ES–SGL ESEC

         


      [SALTO]        
         

Esempi
 Sostituzione di X100 con
[CAMBIA] X 1 0 0 [PRIMA] Y 2 0 0
Y200
[DOPO] [ESEC]

 Sostituzione di X100Y200 [CAMBIA] X 1 0 0 Y 2 0 0 [PRIMA]


con X30
X 3 0 [DOPO] [ESEC]

 Sostituzione di IF con
[CAMBIA] I F [PRIMA] W H I L E
WHILE
[DOPO] [ESEC]

 Sostituzione di X con ,C10 [CAMBIA] X ,


[PRIMA] C 1 0 [DOPO] [ESEC]

777
9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO OPERAZIONI B–63014IT/01

Spiegazioni
 Sostituzione di macroĆ Possono essere sostituite le seguenti parole, usate nelle macroistruzioni:
istruzioni IF, WHILE, GOTO, END, DO, BPRNT, DPRINT, POPEN e PCLOSE.

Possono essere specificate le abbreviazioni di queste parole.

Se si usano le abbreviazioni, sul CRT esse compaiono così come sono


state immesse, anche dopo che sono stati premuti i tasti software
[PRIMA] e [DOPO].

Limitazioni
 Numero di caratteri delle Una parola prima/dopo la sostituzione può essere lunga fino a 15 caratteri.
stringhe oggetto della (Non possono essere specificati 16 o più caratteri.)
sostituzione
 Formato delle stringhe Il primo carattere delle parole prima/dopo la sostituzione deve essere un
oggetto della sostituzione indirizzo. (In caso contrario si ha un errore di formato.)

778
B–63014IT/01 OPERAZIONI 9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO

9.7 A differenza dei programmi normali, i programmi macro sono modificati,


inseriti o cancellati sulla base delle unità di editazione.
EDITAZIONE DELLE Le parole delle macro istruzioni possono essere immesse in forma
MACROISTRUZIONI abbreviata.
Un programma può contenere dei commenti (vedere la sezione 10.1).

Spiegazioni
 Unità di editazione Quando viene editata una macro precedentemente immessa, il cursore
può essere portato esclusivamente sui seguenti caratteri e simboli, che
identificano una unità di editazione:
 $!&!**%
  ""!$!*!% " (&#!$ ! '!$!'(& ! )$ &' ! '' $*!%$
    
 &((& !$!*!" !         

   
I suddetti caratteri e simboli compaiono sullo schermo preceduti da uno
spazio.
(Esempio) Posizione iniziale del cursore
N001 X–#100 ;
#1 =123 ;
N002 /2 X[12/#3] ;
N003 X–SQRT[#3/3*[#4+1]] ;
N004 X–#2 Z#1 ;
N005 #5 =1+2–#10 ;
IF[#1NE0] GOTO10 ;
WHILE[#2LE5] DO1 ;
#[200+#2] =#2*10 ;
#2 =#2+1 ;
END1 ;

 Abbreviazione delle Quando si inseriscono o si modificano le parole chiave delle


parole usate nelle macroistruzioni è possibile usare le prime due lettere, o più, invece
macroistruzioni dell’intera parola.

Cioè,
WHILE → WH GOTO → GO XOR → XO AND → AN
SIN → SI COS → CO TAN → TA ATAN → AT
SQRT → SQ ABS → AB BCD → BC BIN → BI
FIX → FI FUP → FU ROUND → RO END → EN
POPEN → PO BPRNT → BP DPRNT → DP PCLOS→PC

(Esempio) Scrivere
WH [AB[#2] LE RO[#3]]
è come scrivere
WHILE [ABS[#2] LE ROUND[#3]].
Inoltre, il programma viene visualizzato in questo modo.

779
9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO OPERAZIONI B–63014IT/01

9.8 L’editazione di un programma durante l’esecuzione di un altro


programma si dice editazione in background. I metodi operativi sono gli
EDITAZIONE IN stessi dell’editazione normale (editazione in foreground).
BACKGROUND E’ necessario salvare nella memoria programmi di foreground un
programma editato in background, eseguendo la specifica operazione
descritta nella sottostante procedura.
Nell’editazione in background, non è possibile cancellare
contemporaneamente tutti i programmi.

Procedura per l'editazione in background

1 +"!%  " EDIT " MEMORY


 ""  "% , "!&!''" ! (%!' &(+"! 
#%"% 

2 % %  '&'" (!+"! 

3 % %  '&'" &"'*% [(OPRT)]  #" #% %  '&'" &"'*%
[COR_BG]
! )&(++'" " &% " #% '+"! ! %"(!
   


4 '%  #%"%  (&!"  &'&& #%"(% '+"!


!"% 

5 % !' '+"! #% % ! &$(!+  '&' &"'*% [(OPRT)] 


[FIN_BG] #% %&'%%  #%"%  !  "%  "%%"(!

Spiegazioni

 Allarmi durante l'editaĆ Gli allarmi che si verificano nel background non influenzano le
zione in background operazioni eseguite nel foreground. Allo stesso modo, gli allarmi del
foreground non influenzano il background. Se nel background si tenta di
editare un programma selezionato nel foreground si ha l’allarme BP/S N.
140. Se si tenta di selezionare nel foreground, per esempio in seguito al
richiamo di un sottoprogramma o alla ricerca dall’esterno del numero di
programma, un programma soggetto a editazione nel background, nel
foreground si hanno gli allarmi P/S N. 059, 078. Durante l’editazione nel
background possono verificarsi degli allarmi. Per distinguerli dagli
allarmi del foreground, essi sono preceduti dalla sigla BP/S.

780
B–63014IT/01 OPERAZIONI 9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO

9.9 La funzione password (bit4 (NE9) del parametro N. 3202) può essere
bloccata usando il parametro N. 3210 (PASSWD) e il parametro N. 3211
FUNZIONE (KEYWD) per proteggere i programmi da O9000 a O9999. Nello stato
PASSWORD bloccato, non è possibile mettere a 0 il parametro NE9. In questo stato,
i programmi da O9000 a O9999 non possono essere modificati senza
specificare la parola chiave corretta.
Lo stato di blocco si ha quando il valore del parametro PASSWD è diverso
dal valore del parametro KEYWD. I valori assegnati a questi parametri
non sono visualizzabili. Lo stato di blocco viene rilasciato quando il
valore già assegnato al parametro PASSWD viene assegnato anche al
parametro KEYWD. Se per il parametro PASSWD viene visualizzato 0,
il parametro PASSWD non è settato.

Procedure di blocco e sblocco


Blocco  Selezionare il modo MDI.
 Abilitare la scrittura dei parametri. A questo punto si ha l'allarme P/S N.
100.
 Settare il parametro N. 3210 (PASSWD). Viene stabilito lo stato di
blocco.
 Disabilitare la scrittura dei parametri.

 Premere il tasto per rilasciare lo stato di allarme.

Sblocco  Selezionare il modo MDI.


 Abilitare la scrittura dei parametri. A questo punto si ha l'allarme P/S N.
100.
 Assegnare al parametro N. 3211 (KEYWD) il valore precedentemente
assegnato al parametro N. 3210 (PASSWD). Lo stato di blocco viene
rilasciato.
 Mettere a 0 il bit 4 (NE9) del parametro N. 3202.
 Disabilitare la scrittura dei parametri.

 Premere il tasto per rilasciare lo stato di allarme.

 I sottoprogrammi da O9000 a O9999 sono ora editabili.

Spiegazioni
 Impostazione del parameĆ Lo stato di blocco viene stabilito quando al parametro PASSWD viene
tro PASSWD assegnato un valore. E’ possibile assegnare un valore a questo parametro
solo quando lo stato di blocco non è stabilito (PASSWD = 0 o PASSWD
= KEYWD). Se si tenta di assegnare un valore a PASSWD in condizioni
diverse dalle precedenti, viene dato un messaggio di avvertimento per
indicare che la scrittura è disabilitata. Quando è stabilito lo stato di blocco
(PASSWD =/ 0 e PASSWD =/ KEYWD), il parametro NE9 è messo
automaticamente a 1. Se si tenta di metterlo a 0, viene dato un messaggio
di avvertimento per indicare che la scrittura è disabilitata.
 Modifica del parametro Il parametro PASSWD può essere modificato solo quando lo stato di
PASSWD blocco è rilasciato (PASSWD = 0 o PASSWD = KEYWD). Dopo il passo
3 della procedura di sblocco, al parametro PASSWD può essere assegnato
un nuovo valore. Da quel momento in poi, per rilasciare lo stato di blocco
occorre assegnare al parametro KEYWD questo nuovo valore.

781
9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO OPERAZIONI B–63014IT/01

 Assegnazione di 0 al Quando al parametro PASSWD viene assegnato 0, viene visualizzato il


parametro PASSWD numero 0 e la funzione password è disabilitata. In altre parole, la funzione
può essere disabilitata non settando mai il parametro PASSWD o
assegnandogli 0 dopo il passo 3 della procedura di sblocco. Per essere
certi che non si verifichi mai lo stato di blocco, non assegnare un valore
diverso da 0 al parametro PASSWD.

 Ristabilimento dello stato Dopo aver rilasciato lo stato di blocco, questo può essere ristabilito
di blocco assegnando un valore diverso al parametro PASSWD o spegnendo e
riaccendendo il CNC per resettare il parametro KEYWD.

AVVERTENZA
Una volta stabilito lo stato di blocco, il parametro NE9 non
può più essere messo a 0 e il parametro PASSWD non può
più essere cambiato finché non viene rilasciato lo stato di
blocco o non viene eseguita la cancellazione dell’intera
memoria. Il parametro PASSWD deve essere settato con
particolare attenzione.

782
B–63014IT/01 OPERAZIONI 9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO

9.10 Su un CNC predisposto per il controllo di due percorsi, è possibile


abilitare la copia di un programma pezzo da un percorso all’altro,
COPIA DI UN PRO- mettendo a 1 il bit 0 (PCP) del parametro N. 3206. Sono supportate la
GRAMMA FRA DUE copia di un solo programma e la copia di un gruppo di programmi.
PERCORSI

Procedura per la copia di un programma fra due percorsi

 1 Selezionare il modo EDIT per ambedue i percorsi.

2 Premere il tasto funzione .

3 Premere il tasto software [(OPRT)].


4 Premere il tasto software [P COPY].
Compariranno i seguenti tasti software:

PROGRAMMA O1357 N00130

O1357 (PROGRAMMA PRINC. TESTA 1) ;


N010 G90 G00 X200.0 Z220.0 ;
N020 T0101 ;
N030 S30000 M03 ;
N040 G40 G00 X40.0 Z180.0 ;

N080 X100.0 Z80.0 ;


N090 Z60.0 ;
N100 X140.0 Z40.0 ;

>_

EDIT * * * * *** *** 14:25:36 TEST1

PATH 1 PATH 2 ANNUL

5 Premere i tasti software [PATH 1] o [PATH 2] per selezionare il


percorso dal quale deve essere copiato il programma.
(Esempio) Se viene premuto il tasto software [PATH 1], compare
la sottostante guida operativa.

SOURCE : PATH 1 =1357


DEST : PATH 2 = REPLACE. : OFF
>_
EDIT * * * * *** *** 14:25:36 TEST1

SOURCE DEST REPLACE ANNUL ESEC

⋅ Il programma attualmente selezionato nel percorso prescelto viene


visualizzato come programma da copiare. Se non è selezionato
nessun programma, viene visualizzato ”0000”.

783
9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO OPERAZIONI B–63014IT/01

6 Selezionare uno o più programmi da copiare.


⋅ Copia di un solo programma
(1) Introdurre il numero del programma da copiare
→ ””
(2) Premere il tasto software [SOURCE] per acquisire il numero.
→ SOURCE:PATH?=””
⋅ Copia di un gruppo di programmi
(1) Introdurre i numeri che indicano l’inizio e la fine dell’intervallo
→ ”–VVVV”
Simbolo di intervallo
[Formato] –VVVV
Fine dell’intervallo (numero più grande)
Inizio dell’intervallo (numero più piccolo)

(2) Premere il tasto software [SOURCE] per acquisire l’intervallo


→ SOURCE:PATH?=”–VVVV”
⋅ Per cancellare la selezione eseguita, premere di nuovo [SOURCE].
7 Specifica del numero del programma copiato.
Il programma o i programmi selezionati possono essere copiati
assegnando alle copie numeri diversi da quelli originali..
(1) Digitare il nuovo numero.
→ ”∆∆∆∆”
(2) Premere il tasto software [DEST] per acquisire il numero.
→ DEST:PATH?=”∆∆∆∆”
⋅ Se si preme [DEST] senza introdurre alcun numero, vengono
conservati il numero o i numeri dei programmi originali vengono
conservati.
⋅ Per cancellare il numero introdotto, premere di nuovo [DEST].
⋅ Nel caso della copia di un gruppo di programmi, il numero
specificato viene assegnato al primo programma del gruppo. Ai
programmi successivi viene assegnato un numero ottenuto
incrementando ogni volta di 1 il numero precedente,.
8 Specifica della sostituzione.
Se il numero assegnato al programma risultante dalla coppia è già
stato usato per un programma registrato nel percorso di destinazione,
è possibile specificare se il programma esistente deve essere
sostituito con quello copiato.
Se la sostituzione è attualmente disabilitata, il tasto software
[REPLACE] la abilita. Questo tasto software permette di commutare
fra l’abilitazione e la disabilitazione della sostituzione.
”REPLACE=ON” indica che la sostituzione è abilitata.
”REPLACE=OFF” Indica che la sostituzione è disabilitata.
9 Premere il tasto software [ESEC] per iniziare la copia.

784
B–63014IT/01 OPERAZIONI 9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO

Spiegazioni
 Flusso operativo

Schermo programma

Modo EDIT/modo EDIT in BG

Mettere la chiave di protezione dati su ON (edit abilitato

Tasto software per la selezione della copia fra percorsi [P COPY]

Tasto software per la selezione dell’origine [PATH 1] o [PATH 2]

Non impostata (Numero O selezionato)


<”SORGENTE”>

Impostata

Non impostata (Numero O selezionato)


<”DESTINAZIONE”>

Impostata


<Tasto software [ANNUL]?>

No
<Stato sostituzione>

Abilitata Non abilitata

REPLACE=ON REPLACE=OFF

Inizio della copia: tasto software [ESEC]

Copia completata normalmente Fine dovuta ad un allarme

 Editazione nel La copia può anche essere eseguita durante l’editazione nel background.
background

785
9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO OPERAZIONI B–63014IT/01

 Allarmi principali Allarmi principali


Numero allarme Descrizione Percorso interessato

P/S 70,70 BP/S0 Memoria libera insufficiente Destinazione


P/S 71,71 BP/S Programma non trovato Sorgente
P/S 72,72 BP/S Troppi programmi Destinazione
P/S 73,73 BP/S Numero programma duplicato Destinazione
P/S 75,75 BP/S Programma protetto Sorgente/destinazione

⋅ BP/S indica un allarme verificatosi durante l’editazione nel


background.
⋅ Gli allarmi vengono indicati per il percorso nel quale è eseguita
l’operazione che li genera.

Limitazioni
 Condizioni che non La copia non è possibile in presenza di una delle seguenti condizioni:
permettono l’esecuzione ⋅ La chiave di protezione dati del percorso di destinazione è nella
della copia posizione OFF.
⋅ Il numero O specificato è protetto.
⋅ Il numero O specificato è già usato nel percorso di destinazione (se la
sostituzione è disabilitata).
⋅ La memoria programmi del percorso di destinazione non ha spazio
libero sufficiente.
⋅ Uno dei due percorsi è in uno stato di allarme. Tuttavia, durante
l’editazione nel background, solo gli allarmi P/S 000 e 101
disabilitano la copia.
 Copia di un gruppo di Durante la copia di un gruppo di programmi, se la memoria programmi
programmi del percorso di destinazione diventa insufficiente, se il numero massimo
di programmi registrabili nel percorso di destinazione viene superato, se
il numero programma specificato per il programma copiato esiste già nel
percorso di destinazione, o se un numero programma è protetto, viene
immediatamente generato un allarme e la copia si interrompe.

Destinazione Sorgente

O0001 ← O0001
O0020 ← O0020
O0200 ← O0200
Memoria insufficiente, O1100
registrazione duplicata, O2000
numero protetto, o numero mas-
simo di programmi superato

Allarme, fine della copia

786
B–63014IT/01 OPERAZIONI 9. EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO

 Sostituzione Anche se è abilitata la sostituzione, il programma non viene sostituito se


nella memoria programmi del percorso di sostituzione non c’è spazio
libero sufficiente. Durante l’editazione nel background, la copia con
sostituzione del programma in esecuzione non è consentita.

AVVERTENZA
Dopo essere stata iniziata, la copia fra percorsi non può più
essere cancellata. Prima di iniziare la copia, controllare
attentamente le impostazioni eseguite.

787
10. PROGRAMMAZIONE OPERAZIONI B–63014IT/01

10 PROGRAMMAZIONE

I programmi possono essere creati con uno dei seguenti metodi:


   
        


          
 
          
              
 
Questo capitolo descrive la programmazione tramite il pannello MDI, il
modo TEACH IN e la programmazione conversazionale con funzione
grafica. Questo capitolo descrive anche l’inserimento automatico del
numero di sequenza.

788
B–63014IT/01 OPERAZIONI 10. PROGRAMMAZIONE

10.1 I programmi possono essere creati nel modo EDIT, usando le funzioni di
editazione descritte nel capitolo III–9.
PROGRAMMA-
ZIONE TRAMITE IL
PANNELLO MDI

Procedura per la creazione di programmi con il pannello MDI

Procedura 
    

     

      O        

     

               


 
Spiegazioni
 Commenti in un Usando i codici control–in e control–out, è possibile includere dei
programma commenti in un programma.
Esempio)
O0001 (GE FANUC SERIE 16);
M08 (ATTIVAZIONE REFRIGERANTE);
 Quando viene premuto il tasto dopo aver digitato il codice
control–out “(”, il commento e il codice control–in “)”, il commento
digitato viene inserito nel programma.
 Se il tasto viene premuto durante la scrittura del commento, per
esempio allo scopo di immettere il resto del commento in un momento
successivo, i dati digitati prima di premere il tasto possono non
essere registrati correttamente (non caricati, modificati o persi) perché
i dati stessi sono soggetti al controllo di immissione eseguito durante
l’editazione normale.
Riguardo ai commenti, considerare i seguenti punti:
 Il codice control–in “)” non può essere registrato da solo.
 I commenti immessi dopo aver premuto il tasto non devono
iniziare con un numero, uno spazio o con l’indirizzo O.
 Se viene introdotta una abbreviazione di una parola macro,
l’abbreviazione è convertita nella parola corrispondente prima di
essere registrata (vedere la sezione 9.7).
 L’indirizzo O e i numeri che lo seguono o uno spazio possono essere
immessi ma non vengono registrati.

789
10. PROGRAMMAZIONE OPERAZIONI B–63014IT/01

10.2 Durante la creazione di un programma tramite il pannello MDI nel modo


EDIT, è possibile assegnare automaticamente il numero di sequenza a
INSERIMENTO tutti i blocchi. L’incremento del numero di sequenza si specifica con il
AUTOMATICO DEI parametro N. 3216.
NUMERI DI
SEQUENZA
Procedura per l'inserimento automatico dei numeri di sequenza

Procedura  **!%) # +& " "$'&*+."&%   -)


  

 #."&%) "# $&& 

 )$) "# +*+& 

 )) & )!"*+)) "# %,$)& # ')&!)$$  "+)  '&)+) "#
,)*&) *,# &" " "% #&&   # #&& &'& "# (,# - "%".")
#"%*)"$%+& ,+&$+"& " %,$)" " *(,%.
,%& -"% )!"*+)+& ,% %,&-& ')&!)$$  -"% "$$**& ,% &"
" "% #&&   &% "# +*+&  " %,$)" " *(,%. -%!&%& "%*)"+"
,+&$+"$%+ "%"."%&    %**)"& $") "# -#&)
"%"."# &$ / *)"++& %# '**&   %) # ',%+& 
 "!"+) #"%")"..&   "$$++) "# -#&) "%"."# # %,$)& "
*(,%.

 )$) 

 %*)") +,++ # ')&# # #&&

 )$) EOB  "% #&&

790
B–63014IT/01 OPERAZIONI 10. PROGRAMMAZIONE


            
       
   
      !            
   !          


PROGRAMMA O0040 N00012


O0040 ;
N10 G92 X0 Y0 Z0 ;
N12
%


EDIT * * * * *** *** 13 : 18 : 08

PRGRM LIB C.A.P (OPRT)

              


          
 !     
              !
              
             

791
10. PROGRAMMAZIONE OPERAZIONI B–63014IT/01

10.3 Se è selezionata l’opzione playback, vengono aggiunti i modi TEACH IN


JOG e TEACH IN HANDLE. In questi modi, la posizione della macchina
PROGRAMMA- lungo gli assi X, Y e Z, raggiunta in manuale, viene memorizzata come
ZIONE IN AUTOAP- posizione programmata, creando così un programma.
PRENDIMENTO ! +-*'! % %1!-.!    !             ! 
+*..*)* !..!-! (!(*-%22/! *(! )!' (* *


Procedura per la creazione di programmi nel modo TEACH IN

 +-*! 0- +!- ' (!(*-%222%*)! !'' +*.%2%*)! !'' ($%) '0)#* #'%
..%   !  3 ' .!#0!)/!

 !'!2%*)-! %' (* *      * %' (* *     


 

 *-/-! ' ($%) .0'' +*.%2%*)! 1*'0/ %) &*# * 0.) * %' 1*')/%)*

 !'!2%*)-! '* .$!-(* +-*#-((% +-!(!) * %' /./*  !--! *


-!#%./--! %' )0(!-* !' +-*#-((  ! %/-! ! +*-/-! %' 0-.*-! .0''
+*.%2%*)! )!'' ,0'! !1! !..!-! -!#%./-/ %).!-%/ ' +*.%2%*)! !''
($%)

 ((!//!-! '%) %-%22* 

 -!(!-!  ! ' +*.%2%*)! !'' ($%) .0''..!  1%!)!


(!(*-%22/
(Esempio)
X10.521 Posizione assoluta (per input metrico)
X10521 Dato registrato in memoria

 ''* ./!..* (* * %#%/-!  ! +-!(!-! %' /./*  %!)! (!(*-%22/


' +*.%2%*)! !'' ($%) .0''..!  )"%)! %#%/-!  ! +-!(!-! %'
/./*  %!)! (!(*-%22/ ' +*.%2%*)! !'' ($%) .0''..! 

Le coordinate memorizzate con questo metodo sono sempre assolute.

Esempi

O1234 ;
N1 G92 X10000 Y0 Z10000 ;
N2 G00 G90 X3025 Y23723 ;
N3 G01 Z–325 F300 ; Z
N4 M02 ;
P1
(3.025, 23.723, 10.0)

P0

(10.0, 0, 10.0) Y

X (3.025, 23.723, –0.325)


P2

792
B–63014IT/01 OPERAZIONI 10. PROGRAMMAZIONE

 ,99,7, (
01 +(94 +0 025489(<043, = ! #' 80 (88:2, :3
;(147, 03*7,2,39(1, +0
5(7(2,974 

 !,1,<043(7, 01 24+4 "  
 480<043(7, 1( 2(**/03( 8:1 5:394  *43 01 .,3,7(947, 2(3:(1, +0
025:180
 !,1,<043(7, 14 8*/,724 574.7(220
 22,99,7, 01 3:2,74 574.7(22( 
*42, 8,.:,
O 1 2 3 4
$0,3, 2,2470<<(94 01 3:2,74 +0 574.7(22( 

40 57,2,7, 0 8,.:,390 9(890
EOB

454 01 3:2,74 +,1 574.7(22( 


 ;0,3, 038,7094 :3 *4+0*, +0 -03,
)14**4  40*/? +454  343 > 85,*0-0*(94 (1*:3 3:2,74 0 3:2,70 +0
8,6:,3<( ;,3.434 (:942(90*(2,39, 038,7090 ( 5(7907, +(  , 01 57024
)14**4 
 ;0,3, 7,.0897(94 03 2,2470(
 22,99,7, 1, *447+03(9, +,11( 5480<043, 2(**/03(  , 0 +(90 +,1 57024
)14**4 *42, 8,.:,
G 9 2 X Y Z
EOB

$0,3, 7,.0897(94 03 2,2470( 01 )14**4  %


& '
 (
-:3<043, +0 038,702,394 (:942(90*4 +,1 3:2,74 +0 )14**4 7,.0897( 
*42, 3:2,74 +,1 8,*43+4 )14**4
 480<043(7, 1:9,3801, ( 
:8(3+4 01 .,3,7(947, 2(3:(1, +0 025:180
22,99,7, 1, *447+03(9, +,11( 5480<043, 2(**/03( 
, 0 +(90 +,1 8,*43+4
)14**4 *42, 8,.:,
G 0 0 G 9 0 X Y
EOB

$0,3, 7,.0897(94 01 )14**4   % &   ( -:3<043, +0


038,702,394 (:942(90*4 +,1 3:2,74 +0 )14**4 7,.0897(  *42,
3:2,74 +,1 9,7<4 )14**4

480<043(7, 1:9,3801, (  :8(3+4 01 .,3,7(947, 2(3:(1, +0 025:180
 22,99,7, 1, *447+03(9, +,11( 5480<043, 2(**/03(  , 0 +(90 +,1 9,7<4
)14**4 *42, 8,.:,
G 0 1 Z F 3 0 0
EOB

$0,3, 7,.0897(94 01 )14**4 


'   ( -:3<043, +0 038,702,394
(:942(90*4 +,1 3:2,74 +0 )14**4 7,.0897(  *42, 3:2,74 +,1 6:(794
)14**4
 22,99,7,   *42, 8,.:,

M 0 2 EOB

( -:3<043, +0 038,702,394 (:942(90*4 +,1 3:2,74 +0 )14**4 7,.0897(


 *42, 3:2,74 +,1 6:0394 )14**4 (3*,11(714 57,2,3+4 01 9(894


43 6:,894 /( 9,7203, 1( 7,.0897(<043, +,1 574.7(22( +,11,8,2504

793
10. PROGRAMMAZIONE OPERAZIONI B–63014IT/01

 
 Controllo del contenuto Il contenuto della memoria può essere controllato nel modo TEACH IN
della memoria con le stesse operazioni valide per il modo EDIT.

PROGRAMMA O1234 N00004


RELATIVA ASSOLUTO
X –6.975 X 3.025
Y 23.723 Y 23.723
Z –10.325 Z –0.325

O1234 ;
N1 G92 X10000 Y0 Z10000 ;
N2 G00 G90 X3025 Y23723 ;
N3 G01 Z–325 F300 ;
N4 M02 ;
%
_
TMPG **** *** *** 14 : 17 : 27
PRGRM LIB (OPRT)

 Correzione della
Se, dopo X, Y o Z si immette un valore numerico e si preme , il
posizione registrata
valore immesso viene sommato alla posizione della macchina
memorizzata. Questo serve per correggere tramite tastiera la posizione
memorizzata.

 Registrazione dei I comandi che devono essere immessi prima e dopo la posizione della
comandi diversi dai macchina vengono immessi con le stesse operazioni eseguite per
comandi di posizione modificare il programma nel modo EDIT, rispettivamente prima e dopo
la registrazione della posizione.

794
B–63014IT/01 OPERAZIONI 10. PROGRAMMAZIONE

10.4 I programmi possono essere creati blocco dopo blocco sullo schermo
conversazionale, visualizzando il menu dei codici G.
PROGRAMMAZIONE I blocchi di un programma possono essere modificati, inseriti o cancellati
CONVERSAZIONALE usando il menu dei codici G e lo schermo conversazionale.
CON FUNZIONE GRA-
FICA

Procedure per la programmazione conversazionale con funzione grafica

Procedura 1  #    


Creazione di un proĆ
              
gramma
   " !            
  !  #   !    
!!

PROGRAMMA O0000 N0000


EDIT * * * * *** *** 11 : 59 : 46
PRGRM LIB (C.A.P) (OPRT)

  "  ##   !  !"   


 ##      


    "    O 1 0  
    !"  

795
10. PROGRAMMAZIONE OPERAZIONI B–63014IT/01


      
      
   
       !!         
           !!      


PROGRAMMA O1234 N00004


G00 : POSIZIONAM
G01 : INT LINEARE
G02 : INT CIRCOLARE CW
G03 : INT CIRCOLARE CCW
G04 : PAUSA
G09 : CTRL ARRESTO ESATT
G10 : INTRODUZIONE CORRETTORI (0)
G17 : PIANO XY
G18 : PIANO ZX!
G19 : PIANO YZ
G20 : POLLICI!
G21 : METRICO


EDIT * * * * *** *** 14 : 26 : 15
PRGRM MENU G BLOCCO

         !   


  
  !       
         !     
          !!    
     ! #    
  !      !      " 
     


             
           
         

PROGRAMMA O1234 N00000


G00 : POSITIONAM

G00 G G G
X 100. Y 50.0
Z (X, Y, Z, )
H N. CORRETS
M
S
T
B


EDIT * * * * *** *** 14 : 32 : 57


PRGRM MENU G BLOCCO (OPRT)

          !!    


       

796
B–63014IT/01 OPERAZIONI 10. PROGRAMMAZIONE

PROGRAMMA O0010 N00000

G G G G
X Y
Z
H F
R M
S T
B I
J K
P Q
L
:

EDIT * * * * *** *** 14 : 41 : 10

PRGRM MENU G BLOCCO (OPRT)

7 Muovere il cursore finché non raggiunge il dato da immettere. In questa


fase, l'indirizzo su cui si trova il cursore lampeggia.
8 Immettere i dati numerici da tastiera, premendo il tasto software
[ENTRAT] o il tasto alla fine di ciascun dato. Questo completa
l'immissione di un dato.
9 Ripetendo questa operazione quante volte è necessario, completare i
dati richiesti dal codice G.

10 Premere il tasto . Così, viene caricato nella memoria programmi un


blocco di dati. Ricompare il menu dei codici G ed è possibile immettere
un nuovo blocco di dati. Ripetere di conseguenza le operazioni da 5 in
poi.
11 Completata l'immissione del programma, premere il tasto software
[PRGRM]. Il programma caricato fino a questo momento compare sullo
schermo dopo essere stato convertito nel formato usuale.

12 Premere il tasto per andare all'inizio del programma.

   1 Sullo schermo programma, portare il cursore sul blocco che deve essere

     modificato e premere il tasto software [C.A.P]. Oppure, premere prima il
tasto software [C.A.P] per visualizzare lo schermo della programmazione
conversazionale, poi usare i tasti pagina o per visualizzare il
blocco da modificare.
2 Per variare i dati diversi dal codice G portare il cursore sul dato da
modificare, immettere il nuovo dato e premere il tasto software
[ENTRAT] o il tasto .

3 Per variare il codice G stesso, premere il tasto di ritorno e il tasto


software [MENU G], visualizzando il menu dei codici G. Scegliere il
codice G richiesto e immetterne da tastiera il valore numerico. Per
esempio, per l'avanzamento in lavoro il menu dei codici G indica G01,
così, immettere 01 da tastiera. Poi, quando viene premuto il tasto
software [BLOCCO], compare lo schermo di dettaglio del nuovo codice
G. Immettere i dati necessari.

797
10. PROGRAMMAZIONE OPERAZIONI B–63014IT/01

      !  !    


   !   

Procedura 3 
   !           !!  
Inserimento di un blocco          
 
                   
           
   
       
   !!     
      

               


   " 

Procedura 4   !!     !        
Cancellazione di un     
blocco
    !!            
          !
 !    

798
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

11 IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE DEI DATI

    Per azionare una macchina utensile a controllo numerico, è necessario


registrare nel CNC vari dati operando attraverso il pannello MDI.
Per azionare una macchina utensile a controllo numerico, è necessario
registrare nel CNC vari dati. L’operatore può controllare lo stato delle
operazioni tramite i dati visualizzati durante il funzionamento del CNC.


 

 Transizioni degli schermi Nello schema che segue sono descritte le transizioni degli schermi
corrispondenti ai tasti funzione del pannello MDI. Nello schema sono
indicate anche le sottosezioni del manuale relative agli schermi. Vedere
la sottosezione appropriata per i dettagli e per le procedure di
impostazione dei dati su ciascuno schermo. Per gli schermi non descritti
in questo capitolo, vedere gli altri capitoli del manuale.
Vedere il capitolo 7 per lo schermo visualizzato quando viene premuto il
Tasti funzione del pannello MDI
(I tasti ombreggiati ( ) sono tasto funzione . Vedere il capitolo 12 per lo schermo visualizzato
descritti in questo capitolo.)
quando viene premuto il tasto . Vedere il capitolo 13 per lo schermo

visualizzato quando viene premuto il tasto . In generale, il tasto

funzione è preparato dal costruttore della macchina e si usa per le


macro. Consultare il manuale del costruttore della macchina utensile per
lo schermo visualizzato quando viene premuto il tasto .

 Chiave di protezione dei La macchina può essere dotata di una chiave di protezione dei dati per
dati proteggere i programmi pezzo, le correzioni utensili, i dati di
impostazione e le variabili delle macroistruzioni. Consultare il manuale
del costruttore della macchina utensile per la posizione di montaggio e per
le modalità di impiego della chiave di protezione.

799
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

SCHERMO POSIZIONE Transizione dello schermo iniziata dal tasto

Schermo della posizione corrente

ASSOLT REL TUTTO INTR. M (OPRT)

Visualizz. della Visualizz. della Visualizz. della


pos. nel sistema di pos. nel sistema pos. in tutti i Interrupt del volan-
coordinate del di coordinate relaĆ sistemi di coordiĆ tino (III–4.6)
pezzo (11.1.1) tive (11.1.2) nate (11.1.3)

Visualizzazione Visualizzazione Visualizzazione


del numero di del numero di del numero di
pezzi e del tempo pezzi e del tempo pezzi e del tempo
di lavoro (11.1.6) di lavoro (11.1.6) di lavoro (11.1.6)

Visualizzazione Visualizzazione Visualizzazione


della velocità della velocità della velocità
effettiva (11.1.5) effettiva (11.1.5) effettiva (11.1.5)
. . .

Impostazione del Impostazione del Impostazione del


punto di rif. flotĆ punto di rif. flotĆ punto di rif. flotĆ
tante (11.1.7) tante (11.1.7) tante (11.1.7)

Preset delle coorĆ Preset delle coorĆ


dinate relative dinate relative
(11.1.2) (11.1.2)

Schermo della posizione corrente

MONI (OPRT)

Visualizzazione
del monitor operaĆ
tivo (11.1.8)
.

800
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

SCHERMO PROGRAMMA Transizione dello schermo iniziata dal tasto


nei modi MEMORY o MDI

* : Visualizzato nel modo MDI

Schermo programma

*
MEM MDI

PROGRM VERIF. ATTUAL SUCCSV (OPRT)

Visualizzazione del Visualizzazione Visualizzazione


contenuto del proĆ del blocco corĆ del blocco sucĆ
gramma (11.2.1) rente e dei dati cessivo (11.2.3)
modali (11.2.2)

Visualizzazione n.
programma e n.
di sequenza
(11.6.1)

[ASSOLT] [REL]
Comandi per il
funzionamento in
Programma in esecuzione Programma in esecuzione MDI (11.2.5)
Coordinate assolute Coordinate relative
Distanza residua Distanza residua
Valori modali Valori modali (Visualizzato nel
(11.2.4) (11.2.4)
modo MDI)

Schermo programma

MEM

RIPART FL.SDL (OPRT)

Schermo della [PROGRM] [DIR] [PIANO]


ripartenza del
Programma
(Sezione III-4.3)
Indirizzario dei
file Schedulazione
(Sezione III-4.4) (Sezione III-4.4)

801
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

SCHERMO PROGRAMMA Transizione dello schermo iniziata dal tasto


nel modo EDIT

Schermo programma

EDIT

PROGRM LIB C.A.P. (OPRT)

Schermo per l'ediĆ Memoria proĆ Schermo della


tazione del proĆ grammi e indirizzaĆ programmazione
gramma rio programmi conversazionale
(capitolo III-9) (11.3.1) (sezione III-10.4)

Schermo programma

EDIT

FLOPPY (OPRT)

Indirizzario file
su dischetto
(sezione III-8.8)

802
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

SCHERMO OFFSET/SETTING Transizione dello schermo iniziata dal tasto

Correzioni utensili

COMPEN PREPRA LAVORO (OPRT)

Visualizzazione Visualizzazione Visualizzazione


correzioni utenĆ dati di impostaĆ del sistema di
sili (11.4.1) zione (11.4.3) coordinate del
pezzo (11.4.6)

Impostazione Impostazione paraĆ Impostazione


metri (11.4.3)
correzioni utenĆ .
dell'offset dello
sili (11.4.1) Impostazione del zero pezzo (11.4.6)
. numero di sequenza
Misura lunghez- per l'arresto del proĆ
gramma (11.4.4)
za utensile
(11.4.2) Visualizzazione tempo
lavoro e numero
pezzi (11.4.5)

Impostazione del numero di pezzi


richiesto (11.4.5)

Visualizzazione
e impostazione
dell'ora (11.4.5)

Correzioni utensili

MACRO MENU OPR PN VITA U (OPRT)

Visualizzazione Visualizzazione Visualizzazione Visualizzazione


delle variabili del menu degli del pannello softĆ dei dati della
macro (11.4.8) schemi di lavoraĆ ware dell'operaĆ gestione vita utenĆ
zione (11.4.9) tore (11.4.10) sili (11.4.11)
.

Impostazione Visualizz. dati Commutatori del Preset contatori vita


delle variabili schemi di lavoraĆ pannello soft. Cancellazione dati esecuĆ
macro (11.4.8) dell'operatore tivi (11.4.11)
zione (11.4.9)
(11.4.10)
Visualizzazione dei dati della gestione vita
utensili estesa (11.4.12)

Editazione dei dati della gestione vita utensili


estesa (11.4.12)

803
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

SCHERMO SISTEMA Transizione dello schermo iniziata dal tasto

Schermo parametri

PARAM DIAGNS PMC SISTEM (OPRT)

Visualizzazione Visualizzazione
dei parametri dello schermo
(11.5.1) diagnostico
(sezione III-7.3)

Impostazione dei
parametri (11.5.1)

Schermo parametri

PASSO SV.PRM SP.PRM (OPRT)

Visualizzazione
dei dati dell'errore
di passo (11.5.2)

804
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

 Dati specificabili su La sottostante tabella indica i dati che possono essere impostati su
ciascuno schermo ciascuno schermo.

Tabella.11. Schermi e dati specificabili


N. Schermo Dati specificabili Riferimento
1 Correzioni utensili Correzioni utensili Sottosez. 11.4.1
Correzione lunghezza utensile
Compensazione raggio utensile
Misura lunghezza utensile Sottosez. 11.4.2
2 Dati di impostazione (Handy) Scrittura parametri Sottosez. 11.4.3
Controllo TV
Codice di perforazione
Unità di programmazione (mm/
pollici)
Canale I/O
Inserimento automatico del
numero di sequenza
Formato nastro serie 15
Arresto al numero di sequenza Sottosez. 11.4.4
specificato
3 Dati di impostazione (immagine Immagine speculare Sottosez. 11.4.3
speculare)
4 Dati di impostazione (temporiz- Pezzi richiesti Sottosez. 11.4.5
zatore)
5 Variabili macro Variabili comuni delle macro- Sottosez. 11.4.8
istruzioni
(#100..#149) o (#100..#199)
(#500..#531) o (#500..#599)
6 Parametri Parametri Sottosez. 11.5.1
7 Errore passo Dati compensazione errore Sottosez. 11.5.2
passo
8 Pannello software dell’operatore Selezione del modo Sottosez. 11.4.10
Selezione asse in jog
Jog rapido
Selezione asse per il generatore
manuale di impulsi
Moltiplicatore del generatore
manuale di impulsi
Velocità di avanzamento in jog
Regolazione della velocità di
avanzamento
Regolazione della velocità in
rapido
Salto blocco opzionale
Blocco singolo
Blocco macchina
Prova a vuoto
Chiave di protezione
Feed hold
9 Dati della vita utensili Vita utensili Sottosez. 11.4.11
(Gestione vita utensili)
10 Dati della vita utensili Tipo vita(cicli/minuti) Sottosez. 11.4.12
(Gestione vita utensili estesa) Vita attesa
Contatore vita
Numero utensile
Codice H
Codice D
Nuovo gruppo utensili
Nuovo numero utensile
Salto utensile
Azzeramento utensili
11 Impostazione del sistema di Offset dello zero pezzo Sottosez. 11.4.6
coordinate del pezzo
12 Visualizzazione della posizione Punto di riferimento flottante Sottosez. 11.1.6
corrente

805
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

11.1 Premere il tasto per visualizzare la posizione corrente dell’utensile.


SCHERMI Per visualizzare la posizione corrente dell’utensile si usano i seguenti tre
VISUALIZZATI CON schermi:
IL TASTO  Schermo della posizione nel sistema di coordinate del pezzo
FUNZIONE  Schermo della posizione nel sistema di coordinate relative
 Schermo generale della posizione
Su questi schermi è possibile visualizzare anche la velocità di
avanzamento, il tempo di lavorazione e il numero dei pezzi lavorati.
Inoltre, su questi schermi è possibile impostare il punto di riferimento
flottante.
Il tasto funzione può anche essere usato per visualizzare il carico sui
motori assi e sul motore mandrino, e la velocità di rotazione del mandrino
(schermo del monitor operativo).
Il tasto funzione può anche essere usato per visualizzare l’entità del
movimento generato dall’interrupt del volantino (vedere la sezione
III–4.8).

806
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

11.1.1 Visualizza la posizione corrente dell’utensile nel sistema di coordinate del


Visualizzazione della pezzo. La posizione corrente cambia con il movimento dell’utensile. Le
unità dei valori numerici sono gli incrementi minimi di immissione. Il
posizione nel titolo nella parte alta dello schermo indica che sono visualizzate le
sistema di coordinate coordinate assolute.
del pezzo

Procedura per la visualizzazione della posizione nel sistema di coordinate del pezzo

      

       




   
           

           


 Visualizzazione per il
controllo di un percorso
POSIZ ATTUALE (ASSOLUTO) O1000 N00010

X 123.456
Y 363.233
Z 0.000
CONT PEZZI 5
TMP LAV 0H15M TMP CICLO 0H 0M38S
F.ATT 3000 MM/M S 0 T0000

MEM STRT MTN *** 09:06:35


[ASSOLT] [ REL ] [ TUTTO ] [ INTR.M ] [(OPRT)]

 Visualizzazione con il
controllo di due percorsi
(LCD da 7.2”/8.4”)
POSIZ ATTUALE (ASSOLUTO) O1000 N00010

X1 100.000
Y1 200.000
Z1 300.000
CONT PEZZI 5
TMP LAV 0H15M TMP CICLO 0H 0M38S
F.ATT 3000 MM/M S 0 T0000

MEM STRT MTN *** 09:06:35


[ASSOLT] [ REL ] [ TUTTO ] [ INTR.M ] [(OPRT)]

807
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

 Visualizzazione con il
controllo di due percorsi
(LCD da 9.5”/10.4”) POSIZIONE ATTUALE O1000 N10010 O2000 N20010
(ACTUAL0 (ACTUAL0

X1 100.000 X2 400.000
Y1 200.000 Y2 500.000
Z1 300.000 Z2 600.000

(VELOCI EFFET) F : 0MM/MIN (VELOCI EFFET) F : 0MM/MIN


S : 0RPM S : 0RPM
(CONT PEZZI) 114 (CONT PEZZI) 114
(TMP LAV) 5H 3M (TMP LAV) 5H 3M
(TMP CICLO) 0H 0M 6S (TMP CICLO) 0H 0M 6S

AUTO STOP *** *** 12:34:56 TEST1

ASSOLT REL TUTTO INTR.M (OPRT) 

 

 Visualizzazione della I bit 6(DAL) e 7(DAC) del parametro 3104 possono essere usati per
posizione con i valori di selezionare se i valori visualizzati includono la compensazione lunghezza
compensazione utensile e la compensazione raggio utensile.

 Visualizzazione del sesto Se gli assi sono sei o più, vengono inizialmente visualizzate le coordinate
asse e degli assi succes- dei primi cinque assi. Per visualizzare il sesto asse e gli assi successivi
sivi premere il tasto software [ASSOLT].

808
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

11.1.2 Visualizza la posizione corrente nel sistema di coordinate relative basato


Visualizzazione della sulle coordinate stabilite dall’operatore. La posizione corrente cambia
con il movimento dell’utensile. Le unità dei valori numerici sono gli
posizione nel incrementi minimi di immissione. Il titolo nella parte alta dello schermo
sistema di coordinate indica che sono visualizzate le coordinate relative.
relative

Procedura per la visualizzazione della posizione nel sistema di coordinate relative

    " 

    ! 

   
        ! 
 
""     "

 Visualizzazione per il
controllo di un percorso
POSIZ ATTUALE (RELATIVA) O1000 N00010

X 123.456
Y 363.233
Z 0.000
CONT PEZZI 5
TMP LAV 0H15M TMP CICLO 0H 0M38S
F.ATT 3000 MM/M S 0 T0000

MEM STRT MTN *** 09:06:35


[ASSOLT ] [ REL ] [ TUTTO ] [INTR.M ] [(OPRT)]

  "     " 



 Visualizzazione con il
controllo di due percorsi
(LCD da 7.2”/8.4”) POSIZ ATTUALE (RELATIVA) O1000 N00010

X1 100.000
Y1 200.000
Z1 300.000
CONT PEZZI 5
TMP LAV 0H15M TMP CICLO 0H 0M38S
F.ATT 3000 MM/M S 0 T0000

MEM STRT MTN *** 09:06:35 TEST1


[ASSOLT ] [ REL ] [ TUTTO ] [INTR.M ] [(OPRT)]

809
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

 Visualizzazione con il
controllo di due percorsi
(LCD da 9.5”/10.4”) POSIZIONE ATTUALE O1000 N10010 O2000 N20010
(RELATIVA) (RELATIVA)

X1 100.000 X2 400.000
Y1 200.000 Y2 500.000
Z1 300.000 Z2 600.000

(VELOCI EFFET) F : 0MM/MIN (VELOCI EFFET) F : 0MM/MIN


S : 0RPM S : 0RPM
(CONT PEZZI) 114 (CONT PEZZI) 114
(TMP LAV) 5H 3M (TMP LAV) 5H 3M
(TMP CICLO) 0H 0M 6S (TMP CICLO) 0H 0M 6S

AUTO STOP *** *** 12:34:56 TEST1

ASSOLT REL TUTTO INTR.M (OPRT) 

Spiegazioni

 Impostazione delle La procedura che segue permette di mettere a zero o di presettare con uno
coordinate relative specifico valore la posizione corrente dell’utensile nel sistema di
coordinate relative:

Procedura di preset della coordinata di un asse con uno specifico valore


         !! 
    !          
    "      
X 246.912     !            


Y 913.780             
Z 578.246              
>X
MEM
               
PRESET ORIGIN          

Procedura di reset di tutti gli assi

        


ASSOLT REL TUTTO (OPRT)

        




ORIGIN

        


TUT AS ESEC

           !

810
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

 Visualizzazione della I bit 6(DRL) e 7(DRC) del parametro 3104 possono essere usati per
posizione con i valori di selezionare se i valori visualizzati includono la compensazione lunghezza
compensazione utensile e la compensazione raggio utensile.

 Preset tramite l’imposta- Il bit 3(PPD) del parametro 3104 permette di specificare se le coordinate
zione di un sistema di relative devono essere presettate con gli stessi valori del sistema di
coordinate coordinate del pezzo quando questo viene impostato con un comando
G92 o quando viene eseguito il ritorno manuale al punto di riferimento.

 Visualizzazione della Se gli assi sono sei o più, vengono inizialmente visualizzate le coordinate
posizione del sesto asse dei primi cinque assi. Quando gli assi controllati sono sei o più, premere
e degli assi successivi il tasto software [ASSOLT] per visualizzare il sesto asse e gli assi
successivi.

811
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

11.1.3 Sono visualizzate contemporaneamente le posizioni dell’utensile nel


Visualizzazione della sistema di coordinate del pezzo, nel sistema di coordinate relative e nel
sistema di coordinate della macchina, insieme alla distanza da percorrere
posizione in tutti i residua. Le coordinate relative possono essere impostate anche su questo
sistemi di coordinate schermo (vedere la sottosezione 11.1.2 per la procedura).

Procedura per la visualizzazione della posizione in tutti i sistemi di coordinate

        

 

          
 Visualizzazione per il
controllo di un percorso
POSIZIONE ATTUALE O1000 N00010
(RELATIVA) (ASSOLUTO)
X 246.912 X 123.456
Y 913.780 Y 456.890
Z 1578.246 Z 789.123

(MACCHIN) (DIST MANCANTE)


X 0.000 X 0.000
Y 0.000 Y 0.000
Z 0.000 Z 0.000
CONT PEZZI 5
TMP LAV 0H15M TMP CICLO 0H 0M38S
F.ATT 3000 MM/M S 0 T0000

MEM **** *** *** 09:06:35


[ASSOLT ] [ REL ] [ TUTTO ] [ INTR.M ] [(OPRT)]

 Visualizzazione con il
controllo di due percorsi
(LCD da 7.2”/8.4”) POSIZIONE ATTUALE O1000 N00010
(RELATIVA) (ASSOLUTO)
X1 100.000 X1 100.000
Y1 200.000 Y1 200.000
Z1 300.000 Z1 300.000

(MACCHIN) (DIST MANCANTE)


X1 100.000 X1 0.000
Y1 200.000 Y1 0.000
Z1 300.000 Z1 0.000
Z2 0.000

CONT PEZZI 5
TMP LAV 0H15M TMP CICLO 0H 0M38S
F.ATT 3000 MM/M S 0 T0000

MEM **** *** *** 09:06:35


[ASSOLT ] [ REL ] [ TUTTO ] [ INTR.M ] [(OPRT)]

812
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

 Visualizzazione con il
controllo di due percorsi
(LCD da 9.5”/10.4”)
POSIZIONE ATTUALE O1000 N10010 O2000 N20010
(RELATIVA) (ASSOLUTO) (RELATIVA) (ASSOLUTO)
X1 100.000 X1 100.000 X1 100.000 X1 100.000
Y1 100.000 Y1 100.000 Y1 100.000 Y1 100.000
Z1 300.000 Z1 300.000 Z1 300.000 Z1 300.000

(MACCHINA) (DIST MANCANTE) (MACCHINA) (DIST MANCANTE)


X1 100.000 X1 000.000 X1 100.000 X1 000.000
Y1 100.000 Y1 000.000 Y1 100.000 Y1 000.000
Z1 300.000 Z1 000.000 Z1 300.000 Z1 000.000

(VELOCI EFFET) F : 0MM/MIN (VELOCI EFFET) F : 0MM/MIN


S : 0RPM S : 0RPM
(CONT PEZZI) 114 (CONT PEZZI) 114
(TMP LAV) 5H 3M (TMP LAV) 5H 3M
(TMP CICLO) 0H 0M 6S (TMP CICLO) 0H 0M 6S

AUTO STOP *** *** 12:34:56 TEST1

TUTTO INTR.M (OPRT)


ASSOLT REL 

 

 Visualizzazione delle Vengono visualizzate contemporaneamente le seguenti posizioni


coordinate dell’utensile:
 Posizione corrente nel sistema di coordinate relative
(coordinate relative)
 Posizione corrente nel sistema di coordinate del pezzo
(coordinate assolute)
 Posizione corrente nel sistema di coordinate della macchina
(coordinate di macchina)
 Distanza da percorrere (dist mancante)

 Distanza da percorrere La distanza da percorrere è visualizzata nei modi MEMORY e MDI. Si


tratta della distanza che l’utensile deve ancora percorrere nel blocco
corrente.

 Sistema di coordinate Le unità delle coordinate visualizzate nel sistema di coordinate della
della macchina macchina sono gli incrementi minimi di comando. Però, tramite il bit 0
(MCN) del parametro 3104 possono essere selezionati gli incrementi
minimi di immissione.

 Visualizzazione della Se gli assi sono sei o più, vengono inizialmente visualizzate le coordinate
posizione del sesto asse dei primi cinque assi. Quando gli assi controllati sono sei o più, premere
e degli assi successivi il tasto software [TUTTO] per visualizzare il sesto asse e gli assi
successivi.

 Visualizzazione della Se gli assi sono 5 o più, non è possibile visualizzare contemporaneamente
posizione quando gli le coordinate relative e le coordinate assolute. Il tasto software [TUTTO]
assi sono cinque o più permette di commutare la visualizzazione fra coordinate assolute e
coordinate relative.

 Reset delle coordinate Questo schermo supporta anche l’azzeramento delle coordinate relative
relative o la loro preselezione con specifici valori. Vedere la procedura per il reset
delle coordinate relative, descritta nella sottosezione III–11.1.2.

813
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

11.1.4 Se il sistema di coordinate del pezzo è stato spostato (per esempio in


Preset del sistema di seguito ad una operazione manuale) è possibile ristabilire il sistema di
coordinate del pezzo originale tramite una operazione in MDI. La
coordinate del pezzo distanza fra l’origine di questo sistema di coordinate e lo zero macchina
è pari all’offset dello zero pezzo.
Questo preset del sistema di coordinate del pezzo può essere comandato
anche dal programma con G92.1 (vedere la sezione II–7.2.4).

Procedura di preset del sistema di coordinate del pezzo

(OPR)
1     
  
ASSOLT REL TUTTO

2     
 
 [(OPRT)]

3  
 
 [WRK-CD]   

     
 
WRK-CD


    

4     
 
 [WRK-CD]
TUTTAX AXS-CD

5     
 
 [TUTTAX]     
  


6     
 
 
 
    
      

  X  Y   0       
 

[AXS-CD]

Spiegazioni

 Modo operativo Questa operazione può essere eseguita nello stato di reset o nello stato di
arresto del funzionamento automatico, indipendentemente dal modo
operativo.

 Preset delle coordinate Il bit 3 (PPD) del parametro N. 3104 si usa per specificare se, oltre alle
relative coordinate assolute, devono essere presettate anche le coordinate relative.

814
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

11.1.5 La velocità di avanzamento effettiva della macchina (al minuto) può


Visualizzazione della essere visualizzata su uno degli schermi della posizione o sullo schermo
di controllo del programma settando il bit 0 (DPF) del parametro N. 3105.
velocità di Sullo LCD da 9.5”/10.4”, la velocità di avanzamento effettiva è sempre
avanzamento visualizzata.
effettiva

Procedura per la visualizzazione della velocità di avanzamento effettiva


           
 

POSIZ ATTUALE (ASSOLUTO) O1000 N00010

X 123.456
Y 363.233
Z 0.000
CONT PEZZI 5
TMP LAV 0H15M TMP CICLO 0H 0M38S
F.ATT 3000 MM/M S 0 T0000

MEM STRT MTN *** 09:06:35


[ ASSOLT ] [ REL ] [ TUTTO ] [INTR.M ] [(OPRT)]

   
       
  

Spiegazioni La velocità di avanzamento effettiva è visualizzata in mm/min o in


pollici/min (a seconda dell’incremento minimo di immissione
specificato) sotto la visualizzazione della posizione corrente.
 Valore della velocità di La velocità di avanzamento effettiva è calcolata con la seguente
avanzamento effettiva espressione:

Fact + Ǹȍ n

i+1
(fi) 2

dove
    
               
       
           
          
     
       
La velocità di avanzamento dell’asse controllato dal PMC può essere
omessa dal calcolo settando il bit 1 (PCF) del parametro N. 3105.
 Visualizzazione della Nel caso della velocità di avanzamento al giro e della filettatura, la
velocità di avanzamento velocità visualizzata è sempre la velocità di avanzamento al minuto e non
effettiva in avanzamento al giro.
al giro
815
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

 Visualizzazione della Nel caso di un movimento dell’asse rotativo, la velocità di avanzamento


velocità di è visualizzata in gradi/min, ma sullo schermo compare l’indicazione delle
avanzamento effettiva unità corrispondenti al sistema di misura selezionato in quel momento.
per l’asse rotativo Per esempio, se l’asse rotativo si muove a 50 gradi/min ed è selezionato
il sistema di misura in pollici, la velocità di avanzamento viene
visualizzata come 0.50 INCH/M.

 Visualizzazione della La velocità di avanzamento viene visualizzata anche sullo schermo di


velocità di avanzamento controllo del programma.
effettiva sugli altri
schermi

816
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

11.1.6 Il tempo di lavoro,Il tempo di ciclo e il numero dei pezzi lavorati sono
Visualizzazione del visualizzati sugli schermi della posizione corrente.
tempo di lavoro e del
numero di pezzi
Procedura per la visualizzazione del tempo di lavoro, del tempo di ciclo e del numero di pezzi

   ! ! "$  # "$$ "   


 $ !

POSIZ ATTUALE (RELATIVA) O1000 N00010

X 123.456
Y 363.233
Z 0.000
CONT PEZZI 5
TMP LAV 0H15M TMP CICLO 0H 0M38S
F.ATT 3000 MM/M S 0 T0000

MEM STRT MTN *** 09:06:35


[ASSOLT ] [ REL ] [ TUTTO ] [INTR.M ] [(OPRT)]

 "  $$ #!      !  #  



   !      
  # "$$! !! 
 $ !

Spiegazioni
 CONT PEZZI Indica il numero dei pezzi lavorati. Questo numero viene incrementato di
1 ogni volta che vengono eseguiti M02, M30 o il codice M specificato dal
parametro 6710.
 TMP LAV Indica il tempo complessivo di lavoro durante il funzionamento
automatico, esclusi i tempi di arresto e di feed hold.
 TMP CICLO Indica il tempo di lavoro di una operazione automatica. Viene messo a
zero automaticamente quando viene eseguito un cycle start nello stato di
reset. Viene azzerato anche quando viene spento il CNC.
 Visualizzazione sugli Il tempo di lavoro e il numero dei pezzi lavorati sono visualizzati anche
altri schermi sullo schermo di impostazione. Vedere la sottosezione III–11.4.5.
 Impostazione dei Il numero dei pezzi lavorati e il tempo di lavoro non possono essere settati
parametri sullo schermo della posizione corrente. Possono invece essere settati
tramite i parametri 6711, 6751 e 6752 o sullo schermo di impostazione.
 Incremento del numero Il bit 0 (PCM) del parametro 6700 si usa per specificare se il numero dei
dei pezzi lavorati pezzi lavorati deve essere incrementato ogni volta che vengono eseguiti
M02, M30 o il codice M specificato dal parametro 6710 o se deve essere
incrementato solo quando viene eseguito il codice M specificato dal
parametro 6710.

817
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

11.1.7 Per poter eseguire il ritorno al punto di riferimento flottante con il


Impostazione del comando G30.1, occorre aver preventivamente impostato il punto di
riferimento flottante.
punto di riferimento
flottante

Procedura per l'impostazione del punto di riferimento flottante

1     !$  "!$$  $  


!%  $  !  !  
  
$  "    $ !     
 "!$$$  $  !       
2   !   $  !       
ASSOLT REL TUTTO (OPRT) !"  
3      # [(OPRT)]
4      # [M.FLRP]
M. FLRP

5     $  !         !  


      # [TUTTAX]
       !      
TUTTAX ESEC

          # [ESEC]  


 ! "  !  &     X

Y Z [ESEC]
!  $ $$  $  !    
    !%           
6   4  $  !        ! !
  !%          
         # [M.FLRP]

Spiegazioni

 Preset del sistema di Il bit 3 (FPC) del parametro 1201 permette di presettare a 0 la posizione
coordinate relative relativa quando viene registrata la posizione del punto di riferimento
flottante.

818
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

11.1.8 Se viene messo a 1 il parametro OPM (bit 5 del dato N. 3111), può essere
Schermo di visualizzato l’indicatore di carico di ciascun asse e del mandrino seriale.
Per il mandrino seriale può essere visualizzato anche l’indicatore di
monitoraggio velocità.
operativo

Procedura per la visualizzazione dello schermo di monitoraggio operativo

          


     


          

      

MONITOR OPERANTE O0001 N00001


(CNT CARICO)

X : * * * 80% S1 : 201%

Y : * * * * * 0% (VELOCITA RPM)

Z : * * * * * 0% S1 : * * * 1500

CONT PEZZI 5
TMP LAV 0H15M TMP CICLO 0H 0M38S
F.ATT 3000 MM/M

MEM STRT MTN *** 09:06:35


[ MONI ] [ ] [ ] [ ] [(OPRT)]
[

Spiegazioni

 Visualizzazione degli assi L’indicatore di carico può essere visualizzato per un massimo di otto assi,
settando i parametri da 3151 a 3158.
Quando tutti questi parametri sono 0, i dati sono visualizzati solo per il
terzo asse.

 Visualizzazione del L’indicatore di carico e l’indicatore di velocità del mandrino vengono


mandrino visualizzati solo per il mandrino seriale principale.

 Unità del grafico Il grafico a barra dell’indicatore di carico indica il carico nell’intervallo
da 0 a 200% (se il carico supera il 200% viene visualizzato soltanto il
valore). Il grafico a barra dell’indicatore di velocità indica il rapporto fra
velocità attuale e la velocità massima del mandrino (100%).

 Indicatore di carico La lettura dell’indicatore di carico dipende dal parametro 2086 per gli assi
e dal parametro 4127 per il mandrino.

819
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

 Indicatore di velocità Normalmente, l’indicatore di velocità indica la velocità del motore; se il


parametro OPS (bit 6 del parametro N. 3111) è 1, viene indicata, invece,
la velocità del mandrino.
La velocità del mandrino visualizzata durante il monitoraggio operativo
viene calcolata in base alla velocità del motore mandrino (vedere la
sottostante formula). Durante il monitoraggio operativo, quindi, la
velocità del mandrino può essere visualizzata anche se non si usa un
encoder. Per visualizzare correttamente questa velocità, però, è necessario
specificare con i parametri da 3741 a 3744 la velocità massima del
mandrino per ogni gamma di velocità (velocità del mandrino in ciascuna
gamma quando il motore gira alla massima velocità).

Per determinare la gamma attualmente selezionata, vengono usati i


segnali dell’innesto e dell’Ingranaggio del primo mandrino seriale. I
segnali CTH1A e CTH2A indicano la gamma selezionata come si vede
nella sottostante tabella.

(Formula per il calcolo della velocità del mandrino da visualizzare)


Velocità del motore
Velocità del man- mandrino Velocità massima del
drino visualizzata =  mandrino nella
durante il monito- Velocità massima del gamma selezionata
raggio operativo motore mandrino

La seguente tabella indica la corrispondenza fra i segnali di selezione


dell’innesto e dell’ingranaggio CTH1A e CTH2A, usati per determinare
la gamma in uso, e i parametri
CTH1A CTH2A Parametro
0 0 =N.3741 (Velocità massima del mandrino nella gamma 1)
0 1 =N.3742 (Velocità massima del mandrino nella gamma 2)
1 0 =N.3743 (Velocità massima del mandrino nella gamma 3)
1 1 =N.3744 (Velocità massima del mandrino nella gamma 4)

Le velocità del motore mandrino e del mandrino possono essere


visualizzate, durante il monitoraggio operativo, solo per il primo
mandrino seriale e per l’asse di commutazione mandrino per il primo
mandrino seriale. Non possono essere visualizzate per il secondo
mandrino.

 Colore del grafico Se il valore dell’indicatore di carico supera il 100%, il grafico a barra
diventa di color porpora.

820
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

11.2 Questa sezione descrive gli schermi visualizzati quando viene premuto il
SCHERMI tasto funzione nei modi MEMORIA o MDI. I primi quattro schermi
VISUALIZZATI DAL visualizzano lo stato del programma attualmente in esecuzione nei modi
TASTO FUNZIONE MEMORIA O MDI e l’ultimo schermo visualizza i valori dei comandi
per il funzionamento in MDI nel modo MDI.
(NEI NODI MEMORIA O
     
MDI)     
     
     
     ! 

 !     !

Il tasto funzione può anche essere premuto nel modo MEMORIA


per visualizzare lo schermo della ripartenza del programma e lo schermo
della schedulazione.
Vedere la sezione III–4.5 per lo schermo della ripartenza del programma.
Vedere la sezione III–4.6 per lo schermo della schedulazione.

821
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

11.2.1 Visualizza il programma attualmente in esecuzione nei modi MEMORIA


Visualizzazione del o MDI.
contenuto del
programma

Procedura per la visualizzazione del contenuto del programma

            




      


           

PROGRAMMA O2000 N00130


O2000 ;
N100 G92 X0 Y0 Z70. ;
N110 G91 G00 Y–70. ;
N120 Z–70. ;
N130 G42 G39 I–17.5
N140 G41 G03 X–17.5 Y17.5 R17.5 ;
N150 G01 X–25. ;
N160 G02 X27.5 Y27.5 R27.5
N170 G01 X20. ;
N180 G02 X45. Y45. R45. ;

> _ S 0 T0000
MEM STRT *** 16:05:59
[PROGRM][VERIF. ][ ATTUAL ][SUCCSV][ (OPRT) ]

Spiegazioni

 LCD da 9.5”/10.4” Su un LCD da 9.5”/10.4”, il contenuto del programma può essere


visualizzato nella metà di destra dello schermo o su tutto lo schermo
(questi modi di visualizzazione vengono commutati ogni volta che viene
premuto il tasto software [PRGRM]).

PROGRAMMA O0006 N00000


O0003 ; N015 G99G82X550.0Y–450.0
N001 G92X0Y0Z0; Z–130.0R–97.0P300F70;
N002 G90 G00 Z250.0 T11 M6; N016 G98Y–650.0;
N003 G43 Z0 H11; N017 G99X1050.0;
N004 S30 M3 N018 G98Y–450.0;
N005 G99 G81X400.0 R Y–350.0 N019 G00X0Y0M5;
Z–153.0R–97.0 F120; N020 G49Z250.0T31M6;
N006 Y–550.0; N021 G43Z0H31;
N007 G98Y–750.0; N022 S10M3;
N008 G99X1200.0; N023 G85G99X800.0Y–350.0
N009 Y–550.0; Z–153.0R47.0F50;
N010 G98Y–350.0; N024 G91Y–200.0K2;
N011 G00X0Y0M5; N025 G28X0Y0M5;
N012 G49Z250.0T15M6; N026 G49Z0;
N013 G43Z0H15; N027 M0;
N014 S20M3;

EDIT **** *** *** 07:12:55


RICE O RICE↑ RICE↓ RIAVVO +

822
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

11.2.2 Visualizza il blocco attualmente in esecuzione e i dati modali, nei modi


Visualizzazione del MEMORIA o MDI.
blocco corrente
Procedura per la visualizzazione del blocco corrente

        
         
     
            
                    

    

PROGRAMMA O2000 N00130

(CORRENTE) (MODALE)

G01 X 17.500 G67 G01 F 2000


G17 F 2000 G54 G17
G41 H 2 G64 G91
G80 G69 G22
G15 G94
G40.1 G21 H 2 D
G25 G41
G49 T
G80
G98 S
G50

> _ S 0 T0000
MEM STRT *** 16:05:59
[PROGRM][VERIF. ][ ATTUAL ][SUCCSV][ (OPRT) ]

Spiegazioni
 LCD da 9.5”/10.4” Lo schermo per la visualizzazione del blocco corrente non è disponibile
per gli LCD da 9.5”/10.4”. Premere il tasto software [PROGRM] per
visualizzare il contenuto del programma nella metà destra dello schermo.
il blocco in esecuzione è indicato dal cursore. I dati modali sono
visualizzati nella metà sinistra dello schermo.
Lo schermo visualizza fino a 18 codici G modali.
POSIZIONE ATTUALE
O3001 N00000
(ASSOLUTO)

X 0.000 F 0 MM/MIN
Y 0.000
PROGRAMMA
Z 30.000 O3001 ;
G40 ;
G49 M06 T9 ;
G0 G54 G90 X0 Y0 ;
(MODAL) G43 Z30. H5 S6000 M3 ;
M0 ;
G00 G40 G54 F 500 M 3 X17.5 Y–22 ;
G17 G43 G64 Z–6.5 ;
G90 G80 G69 H 5 G10 P11 R0.995 F500 ;
G22 G90 G15 D T 9 M30 ;
G94 G50 G25 %
G21 G67 S 6000
SACT 0 >_
MEM **** *** *** 07:07:40

ASSOLT REL TUTTO PRGRM SUCCSV (OPRT) +

823
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

11.2.3 Visualizza il blocco in esecuzione e il blocco che sarà eseguito


Visualizzazione del successivamente nei modi MEMORIA o MDI.
blocco successivo

      


    

       

        


    

  
  


   


  
 
     
 
  
 
   


 
  
 
  
 
   

 



PROGRAMMA O2000 N00130

(CORRENTE) (SUCCSV)
G01 X 17.500 G39 I –17.500
G17 F 2000 G42
G41 H 2
G80

> _ S 0 T0000
MEM STRT *** 16:05:59
[PROGRM][VERIF. ][ ATTUAL ][SUCCSV][ (OPRT) ]

824
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

11.2.4 Visualizza il programma attualmente in esecuzione, la posizione corrente


Schermo di controllo dell’utensile e i dati modali, nel modo MEMORIA.
del programma

Procedura per la visualizzazione dello schermo di controllo del programma

 


   


 


   



        

 
    





 

   
 Visualizzazione per il
controllo di un percorso
PROGRAMMA O2000 N00130

O0010
G92 G90 X100. Y200. Z50. ;
G00 X0 Y0 Z0 ;
G01 Z250. F1000 ;
(ASSOLUTO)(DIST MANCANTE) G00 G94 G80
X 0.000 X 0.000 G17 G21 G98
Y 0.000 Y 0.000 G90 G40 G50
Z 0.000 Z 0.000 G22 G49 G67
B
H M
T D
F S

> _ S 0 T0000
MEM STRT *** 16:05:59
[PROGRM][VERIF. ][ ATTUAL ][SUCCSV][ (OPRT) ]

 Visualizzazione con il
controllo di due percorsi
(LCD da 7.2”/8.4”) PROGRAMMA O2000 N00130

O0010
G92 G90 X100. Y200. Z50. ;
G00 X0 Y0 Z0 ;
G01 Z250. F1000 ;
(ASSOLUTO)(DIST MANCANTE) G00 G94 G80
X1 0.000 X1 0.000 G17 G21 G98
Y1 0.000 Y1 0.000 G90 G40 G50
Z1 0.000 Z1 0.000 G22 G49 G67
B
H M
T D
F S

> _ S 0 T0000
MEM STRT *** 16:05:59
[PROGRM][VERIF. ][ ATTUAL ][SUCCSV][ (OPRT) ]

825
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

 Visualizzazione con il
controllo di due percorsi
(LCD da 9.5”/10.4”) VERIFICA PROGRAMMA O1000 N01010 VERIFICA PROGRAMMA O2000 N02010
N01000 G90 X100. Z100.; N02010 G90 X200. Z200.;
N01010 G01 X50. Z50. F2000. ; N02020 G01 X50. Z50. F3000. ;
N01020 X30. ; N02030 G01 X50.. ;
N01030 X50. Z–40. ; N02040 Z–50. ;
N01040 Z–60. ; N02050 X0 Z0 A0 B0 ;

(RELATIVA) (ASSOLUTO) (DIST DA FR) (RELATIVA) (ASSOLUTO) (DIST DA FR)


X1 0.000 X1 0.000 X1 0.000 X2 0.000 X2 0.000 X2 0.000
Y1 0.000 Y1 0.000 Y1 0.000 Y2 0.000 Y2 0.000 Y2 0.000
Z1 0.000 Z1 0.000 Z1 0.000 Z2 0.000 Z2 0.000 Z2 0.000

(MODALE) (MODALE)
G00 G98 G25 G67 M G00 G98 G25 G67 M
G97 G21 G22 G54 M G97 G21 G22 G54 M
G69 G40 G90 G18 M G69 G40 G90 G18 M
T T
F 3000.000 (F ATT) 0MM/MIN F 3000.000 (F ATT) 0MM/MIN
S 1000 (S ATT) 0RPM S 1000 (S ATT) 0RPM
>_ S 0 T0000
AUTO STOP *** *** 14:00:00 TEST1

PROGR. VERIF. SUCCSV (OPRT)




 

 Visualizzazione del Questo schermo visualizza fino a quattro blocchi del programma corrente,
programma iniziando dal blocco in esecuzione. Il blocco in esecuzione è visualizzato
a fondo invertito. Durante il funzionamento in DNC, possono essere
visualizzati solo tre blocchi.

 Visualizzazione della Sono visualizzate la posizione, nel sistema di coordinate del pezzo o nel
posizione corrente sistema di coordinate relative, e la distanza residua. La visualizzazione
della posizione assoluta o relativa si commuta premendo i tasti software
[ASSOLT] e [REL].
Se vi sono sei o più assi controllati, il tasto software [ASSOLT] permette
di commutare tra la visualizzazione della posizione assoluta dei primi
cinque assi e la visualizzazione della posizione assoluta degli assi
successivi (dal sesto all’ottavo). Il tasto software [REL] commuta allo
stesso modo la visualizzazione della posizione relativa.

 Codici G modali Sono visualizzati fino a 12 codici G modali.

 Visualizzazione durante Durante il funzionamento automatico sono visualizzati il numero di


il funzionamento ripetizioni e la velocità effettiva, SACT. Altrimenti, è visualizzato il
automatico prompt per l’immissione da tastiera (>_).

 Codici T Se il bit 2 (PCT) del parametro N. 3108 è 1, invece dei codici T specificati
dal programma sono visualizzati i codici T specificati dal PMC
(HD.T/NX.T). Per i dettagli relativi a HD.T/NX.T, consultare il manuale
di programmazione del PMC.

826
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

 LCD da 9.5”/10.4” Lo schermo di controllo del programma non è disponibile per gli LCD da
9.5”/10.4”. Premere il tasto software [PROGRM] per visualizzare il
contenuto del programma nella metà destra dello schermo. Il blocco in
esecuzione è indicato dal cursore. La posizione corrente dell’utensile e i
dati modali sono visualizzati nella metà sinistra dello schermo.
Sono visualizzati fino a 18 codici G modali.
POSIZIONE ATTUALE
O3001 N00000
(ASSOLUTO)

X 0.000 F 0 MM/MIN
Y 0.000
PROGRAMMA
Z 30.000 O3001 ;
G40 ;
G49 M06 T9 ;
G0 G54 G90 X0 Y0 ;
(MODALE) G43 Z30. H5 S6000 M3 ;
M0 ;
G00 G40 G54 F 500 M 3 X17.5 Y–22 ;
G17 G43 G64 Z–6.5 ;
G90 G80 G69 H 5 G10 P11 R0.995 F500 ;
G22 G90 G15 D T 9 M30 ;
G94 G50 G25 %
G21 G67 S 6000
SACT 0 >_
MEM **** *** *** 07:07:40

ASSOLT REL TUTTO PRGRM SUCCSV (OPRT) +

827
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

11.2.5 Visualizza il programma immesso tramite il pannello MDI e i dati modali,


Schermo programma nel modo MDI.
per il funzionamento
in MDI

Procedura per la visualizzazione dello schermo programma per il funzionamento in MDI

Procedura  


   


 


   

       
  
 

  

PROGRAMMA (MDI) O2000 N00130

O0000 G00 X100.0 Z200.0 ;


M03 ;
G01 Z120.0 F500 ;
Programma M98 P9010 ;
G00 Z0.0 ;
J

G00 G90 G94 G40 G80 G50 G54 G69


G17 G22 G21 G49 G98 G67 G64 G15
H M
Dati modali T D
F S

> _ S 0 T0000
MDI **** *** *** 16:05:59
[PROGRM][ MDI ][ ATTUAL ][SUCCSV][ (OPRT) ]

Spiegazioni

D Funzionamento in MDI Per la descrizione del funzionamento in MDI, vedere la sezione 4.2.

D Dati modali I dati modali sono visualizzati quando il bit 7 (MDL) del parametro 3107
è 1. Sono visualizzati fino a 16 codici G modali. Su un LCD da 9.5”/10.4”,
però, il contenuto del programma è visualizzato nella metà destra dello
schermo e i dati modali sono visualizzati nella metà sinistra,
indipendentemente da questo parametro.

D Visualizzazione durante Durante il funzionamento automatico sono visualizzati il numero di


il funzionamento ripetizioni e la velocità effettiva, SACT. Altrimenti, è visualizzato il
automatico prompt per l’immissione da tastiera (>_).

828
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

11.2.6 Durante l’esecuzione di un programma, il tempo di lavorazione del


Rilevazione del programma principale viene visualizzato sullo schermo per la
visualizzazione del tempo di lavorazione. Viene visualizzato il tempo di
tempo di lavorazione lavorazione in ore/minuti/secondi di un massimo di 10 programmi. Se si
eseguono più di 10 programmi, i tempi più vecchi vengono eliminati.

Procedura per la rilevazione del tempo di lavorazione

Procedura 1  '!   !#%  !  !!  #"# 


Calcolo e visualizzazione
del tempo di lavorazione  '!  "! !!  "'!  !!  $ "
%$ !  #  %!'

"$!  !!  ##% '  %!'

 $ % !$#  #"#  $ % "$# 


   #!  #  #  %!' $ %
"'#  "! !  %"$'''  #  %!'
 #  %!' !%# % %"$''# "  $! 
!! ! "$#
! %"$''!  "!  #  %!' $"!  !$!
 "$   #  %!' $( ""! %"$''#  #$##  
!#%  $!# #'  !$
 !!  #"# $' 
 !! $  $ %#  #"# "#&!  "#! "#! !
%"$''!  #"# "#&! 

 !!  #"# "#&! 
  %"$''#  "! 
#  %!'

!  #  %!'

PROGRAMMA (TEMPO) O0010 N0002

No. TEMP
NO. TIME
O0020 12H48M02S

> _
EDIT **** *** *** 16:52:13
[ TEMP ][ ][ ][ ][ (OPRT) ]

829
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

      "#       ! 


!      "# "!##  !# 
!    !     "  
"#
   "# !$  "!##   !   
   " !  %   
"       % "
     !  
     "!### !     # 
!  "!##     "#   
             ! "   
  "#   

PROGRAMMA (TEMPO) O0000 N0000

NO. TEMP
O0020 12H48M01S
O0040 0H48M01S
O0060 4H16M01S
O0080 0H16M01S
O0100 1H20M01S
O0120 2H08M02S
O0140 2H32M01S
O0160 0H51M01S
O0180 15H04M01S
O0200 0H56M01S

>_
EDIT **** *** *** 16:52:13
[ TEMP ][ ][ ][ ][ (OPRT) ]

PROGRAMMA (TEMPO) O0000 N0000

NO. TEMP
O0040 0H48M01S
O0060 4H16M01S
O0080 0H16M01S
O0100 1H20M01S
O0120 2H08M02S
O0140 2H32M01S
O0160 0H51M01S
O0180 15H04M01S
O0200 0H56M01S
O0220 0H03M01S

>_
EDIT **** *** *** 16:52:20
[ TEMP ][ ][ ][ ][ (OPRT) ]

830
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

Procedura 2  #  "  $ & " $ !!  ! " 
Scrittura del tempo di    !""    " " " $ !! 
$!#&&" !# !    $!#&&&  " 
lavorazione
$ & #    ! $     #  
    !# #!" ! 

 &    
  ""$  "&   #
!&   !      !&       #
! $# !    "  $ &

 !!#  !  !# !   " ! $!#&&" 


"  $ &         "!" !"% 

  $!#&&   "!" !"%   !&   &
   "!" !"%   !"  !"  '     "!"
!"%    # $  #"  "!" !"% 
   # !  $ &       " 
$ & $ ! "  "   #  
  

PROGRAMMA O0100 N0000

O0100 ;
N10 G92 X100. Z10. ;
N20 S1500 M03 ;
N30 G00 X20.5 Z5. T0101 ;
N40 G01 X–10. F25. ;
N50 G02 X–16.5 Z–12. R2. ;
N60 G01 X40. ;
N70 X42. Z–13. ;
N80 Z–50. ;
N90 X44. Z–51. ;
N100 X80. ;

EDIT *** *** *** *** 16:05:59


[ INS–TM ][ ][ ][ ][ ]

PROGRAMMA O0100 N0000

O0100 (001H20M01S) ;
N10 G92 X100. Z10. ;
N20 S1500 M03 ;
N30 G00 X20.5 Z5. T0101 ;
N40 G01 Z–10. F25. ;
N50 G02 X16.5 Z–12. R2. ;
N60 G01 X40. ;
N70 X42. Z–13. ;
N80 Z–50. ;
N90 X44. Z–51. ;
N100 X80. ;

EDIT *** *** *** *** 16:05:59


[ INS–TM ][ ][ ][ ][ ]

831
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

           


     
    
     
   

PROGRAMMA O0100 N0000


O0100 (SHAFT XSF001) ;
N10 G92 X100. Z10. ;
N20 S1500 M03 ;
N30 G00 X20.5 Z5. T0101 ;
N40 G01 X–10. F25. ;
N50 G02 X16.5 Z–12. R2. ;
N60 G01 X40. ;
N70 X42. Z–13. ;
N80 Z–50. ;
N90 X44. Z–51. ;
N100 X80. ;

EDIT *** *** *** *** 16:52:13


[ INS–TM ][ ][ ][ ][ ]

PROGRAMMA O0100 N0000

O0100 (SHAFT XSF001)(001H20M01S) ;


N10 G92 X100. Z10. ;
N20 S1500 M03 ;
N30 G00 X20.5 Z5. T0101 ;
N40 G01 Z–10. F25. ;
N50 G02 X16.5 Z–12. R2. ;
N60 G01 X40. ;
N70 X42. Z–13. ;
N80 Z–50. ;
N90 X44. Z–51. ;
N100 X80. ;

EDIT *** *** *** *** 16:52:13


[ INS–TM ][ ][ ][ ][ ]

   
           
  
         
 
     

PROGRAM DIRECTORY O0001n)00010

PROGRAMMA(NUM.) MEMORIA(CHAR)
USATO: 60 3321
FREE: 2 429
O0020 (GEAR XGR001 ):(012H48M01S)
O0002 (GEAR XGR002 ):(000H48M01S)
O0010 (BOLT YBT001 ):(004H16M01S)
O0020 (BOLT YBT002 ):(000H16M01S)
O0040 (SHAFT XSF001 ):(001H20M01S)
O0050 (SHAFT XSF002 ):(002H08M01S)
O0100 (SHAFT XSF011 ):(002H32M02S)
O0200 (PLATE XPL100 ):(000H51M01S)
>_
EDIT **** *** *** 14:46:09
[PROGRM][ LLISTA ][ ][ ][ (OPRT) ]

832
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI


  

 Tempo di lavorazione Viene conteggiato il tempo compreso tra lo start iniziale dopo un reset nel
funzionamento da memoria e il reset successivo. Se durante l’esecuzione
del programma non avviene un reset, viene rilevato il tempo tra lo start
e l’esecuzione di M02 (o M30). Il tempo di pausa non viene contato. Viene
invece contato il tempo di attesa per il completamento delle funzioni
M/S/T/B.

 Scrittura del tempo di Il tempo di lavorazione visualizzato può essere inserito sotto forma di
lavorazione commento nel programma registrato in memoria, aggiungendolo dopo il
numero del programma.

 Indirizzario programmi Questo tempo può essere visualizzato sullo schermo dell’elenco dei
programmi, mettendo a 1 il bit 0 (NAM) del parametro N. 3107. La
conoscenza del tempo di lavorazione di ciascun programma è
particolarmente utile nella pianificazione delle lavorazioni.

   

 Allarmi Quando l’esecuzione del programma viene interrotta da un allarme


durante la rilevazione del tempo di lavorazione, il conteggio del tempo
continua finché non viene rilasciato l’allarme.

 M02 Se l’utilizzatore stabilisce che M02 non resetta il CNC ma restituisce al


CNC stesso il segnale di completamento FIN per rieseguire il programma
dall’inizio (il bit 5 (M02) del parametro N. 3404 è 0), il conteggio del
tempo di lavorazione termina quando M02 restituisce il segnale di
completamento FIN.

 Scrittura del tempo di Se il tempo di lavorazione non compare sullo schermo per la
lavorazione visualizzazione dei tempi, non può essere inserito nel programma, anche
se viene premuto il tasto software [INS–TM].

833
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

 Indirizzario programmi Quando il tempo di lavorazione inserito nel programma è visualizzato


sullo schermo dell’indirizzario programmi e il tempo di lavorazione è
l’unico commento presente nel blocco del numero del programma, il
tempo di lavorazione viene visualizzato sia nell’area destinata al nome del
programma sia nell’area destinata al tempo di lavorazione. Nei seguenti
casi, il tempo di lavorazione inserito nel programma non viene
visualizzato sullo schermo dell’elenco dei programmi.

Esempio 1: Il nome del programma è più lungo di


16 caratteri

PROGRAMMA O0100 N0000

O0240 (SHAFT XSF301 MATERIAL=FC25)


(001H20M01S);
N10 G92 X100. Z10. ;
N20 S1500 M03 ;
N30 G00 X20.5 Z5. T0101 ;
N40 G01 Z–10. F25. ;
N50 G02 X16.5 Z–12. R2. ;
N60 G01 X40. ;
N70 X42. Z–13. ;
N80 Z–50. ;
N90 X44. Z–51. ;

EDIT *** *** *** *** 16:52:13


[ INS–TM ][ ][ ][ ][ ]

Tutti i caratteri del commento successivi ai primi


16 sono scartati e il campo del tempo di lavoraĆ
zione è lasciato in bianco.

PROGRAM DIRECTORY O0001 N00010

PROGRAMMA(NUM.) MEMORIA(CHAR)
USATO: 60 3321
FREE: 2 429

O0240 (SHAFT XSF301 ):( )

>_
EDIT **** *** *** 16:52:13
[PROGRM][ LLISTA ][ ][ ][ (OPRT) ]

834
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

Esempio 2: Vengono inseriti due o più tempi di


lavorazione

PROGRAMMA O0260 N0000

O0260 (SHAFT XSF302) (001H15M59S)


(001H20M01S) ;
N10 G92 X100. Z10. ;
N20 S1500 M03 ;
N30 G00 X20.5 Z5. T0101 ;
N40 G01 Z–10. F25. ;
N50 G02 X16.5 Z–12. R2. ;
N60 G01 X40. ;
N70 X42. Z–13. ;
N80 Z–50. ;
N90 X44. Z–51. ;

EDIT *** *** *** *** 16:52:13


[ INS–TM ][ ][ ][ ][ ]

Viene visualizzato solo il primo tempo inserito

PROGRAM DIRECTORY O0001 N00010

PROGRAMMA(NUM.) MEMORIA(CHAR)
USATO: 60 3321
FREE: 2 429
O0260 (SHAFT XSF302 ):(001H15M59S)

>_
EDIT **** *** *** 16:52:13
[PROGRM][ LLISTA ][ ][ ][ (OPRT) ]

835
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

Esempio 3: Il tempo di lavorazione viene riscritto in un formato diverso da


hhhHmmMssS" (H dopo un numero di tre cifre, M dopo un
numero di due cifre e S dopo un numero di due cifre, in questo
ordine).
PROGRAMMA O0280 N0000

O0280 (SHAFT XSF303) (1H10M59S)


N10 G92 X100. Z10. ;
N20 S1500 M03 ;
N30 G00 X20.5 Z5. T0101 ;
N40 G01 Z–10. F25. ;
N50 G02 X16.5 Z–12. R2. ;
N60 G01 X40. ;
N70 X42. Z–13. ;
N80 Z–50. ;
N90 X44. Z–51. ;
N100 X80. ;

EDIT *** *** *** *** 16:52:13


[ INS–TM ][ ][ ][ ][ ]

Il campo del tempo di lavorazione è lasciato in bianco.

PROGRAM DIRECTORY O0001 N00010

PROGRAMMA(NUM.) MEMORIA(CHAR)
USATO: 60 3321
FREE: 2 429
O0260 (SHAFT XSF302 ):(001H15M59S)
O0280 (SHAFT XSF303 ):( )

>_
EDIT **** *** *** 16:52:13
[PROGRM][ LLISTA ][ ][ ][ (OPRT) ]

 Correzione del tempo Se per errore viene calcolato un tempo di lavorazione sbagliato, per
di lavorazione esempio, premendo durante l’esecuzione del programma si ha un reset,
ricalcolare il tempo di lavorazione per lo stesso programma. Quando per
un programma sono visualizzati due o più tempi di lavorazione sullo
schermo per la visualizzazione dei tempi, inserire nel programma il più
recente.

836
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

11.3 Questa sezione descrive gli schermi visualizzati quando viene premuto il
SCHERMI tasto funzione nei modi MEMORIA o MDI. Nel modo EDIT, il tasto
VISUALIZZATI DAL funzione può visualizzare lo schermo di edit del programma e lo
TASTO FUNZIONE
schermo della libreria programmi (memoria utilizzata e elenco dei
(NEL MODO EDIT)
programmi). Nel modo EDIT, il tasto funzione può anche
visualizzare lo schermo della programmazione conversazionale grafica e
lo schermo dell’indirizzario del dischetto. Vedere III–9 e 10 per lo
schermo di editazione del programma e lo schermo della
programmazione grafica conversazionale. Vedere il capitolo III–8 per lo
schermo dell’indirizzario del dischetto.

11.3.1 Visualizza il numero di programmi registrati, la memoria utilizzata e


Visualizzazione della l’elenco dei programmi registrati.
memoria utilizzata e
dell’elenco dei
programmi
Procedura per la visualizzazione della memoria utilizzata e dell'elenco dei programmi

       
 

         

          


PROGRAM DIRECTORY O0001 N00010

PROGRAMMA(NUM.) MEMORIA(CHAR)
USATO: 60 3321
FREE: 2 429
O0010 O0001 O0003 O0002 O0555 O0999
O0062 O0004 O0005 O1111 O0969 O6666
O0021 O1234 O0588 O0020 O0040

>_ S 0 T0000
EDIT **** *** *** 16:05:59
[PROGRM][ LISTA ][ ][C.A.P.][ (OPRT) ]

837
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

Spiegazioni

D Dettagli della memoria 



    
utilizzata PROGRAMMA UTILIZZ  
   
   
     
FREE  
   
   
   

 
ZONA MEM UTILIZ.  
   
     

        

  
FREE  
   
    

      
  

D Elenco dei programmi Sono elencati i numeri dei programmi registrati.


Se il bit 0 (NAM) del parametro N. 3107 è 1, vengono visualizzati anche
i nomi dei programmi.

PROGRAM DIRECTORY O0001 N00010

PROGRAMMA(NUM.) MEMORIA(CHAR)
USATO: 60 3321
FREE: 2 429
O0001 (MACRO–GCODE.MAIN)
O0002 (MACRO–GCODE.SUB1)
O0010 (TEST–PROGRAM.ARTHMETIC NO.1)
O0020 (TEST–PROGRAM.F10–MACRO)
O0040 (TEST–PROGRAM.OFFSET)
O0050
O0100 (INCH/MM CONVERT CHECK NO.1)
O0200 (MACRO–MCODE.MAIN)
>_
EDIT **** *** *** 16:05:59
[PROGRM][ LISTA ][ ][C.A.P.][ (OPRT) ]

D Nomi dei programmi Il nome del programma deve sempre essere registrato tra i codici
control–out e control–in, subito dopo il numero del programma.
Per il nome del programma possono essere utilizzati fino a 31 caratteri
racchiusi tra parentesi. Se si usano più di 31 caratteri, i caratteri in eccesso
non sono visualizzati.
Se per un programma non viene registrato il nome, ne viene visualizzato
solo il numero.

f jjjj ∆∆∆∆…∆ 

Numero programma Nome programma (fino a 31 caratteri)

D Numero di serie del softĆ E’ visualizzato il numero di serie del software di sistema.
ware Questo dato serve per la manutenzione; l’utilizzatore non necessita di
questa informazione.

D Ordine nel quale sono Normalmente i programmi sono visualizzati nell’ordine di registrazione.
visualizzati i programmi Se il bit 4 (SOR) del parametro N. 3107 è 1, però, i programmi sono
in libreria visualizzati in ordine ascendente di numero programma.

838
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

 Ordine di registrazione Se nessuno dei programmi registrati è stato cancellato, i nuovi programmi
dei programmi sono registrati in fondo all’elenco.
Se uno o più programmi vengono successivamente cancellati, il nuovo
programma viene inserito nel posto lasciato libero dal programma o dai
programmi cancellati.
Esempio) Quando il bit 4 (SOR) del parametro N. 3107 è 0
 Dopo aver cancellato tutti i programmi, registrare i programmi O0001,
O0002, O0003, O0004 e O0005 in questo ordine. L'elenco dei
programmi sarà visualizzato come segue:
O0001, O0002, O0003, O0004, O0005
 Cancellare O0002 e O0004. L'elenco dei programmi sarà visualizzato
come segue:
O0001, O0003, O0005
 Registrare O0009. L'elenco dei programmi sarà visualizzato come
segue:
O0001, O0009, O0003, O0005

839
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

11.3.2 Oltre alla visualizzazione del normale elenco programmi, è possibile la


Visualizzazione visualizzazione dei programmi per gruppi, ad esempio in base al prodotto
da lavorare.
dell’elenco programmi Per assegnare dei programmi pezzo ad un particolare gruppo, assegnare
di uno specifico ad essi dei nomi inizianti con la stessa stringa di caratteri.
gruppo Eseguendo una ricerca della stringa voluta sui nomi dei programmi, è
possibile ottenere un elenco dei programmi i cui nomi contengono tale
stringa.

Procedura per la visualizzazione dell’elenco programmi di un gruppo

 1 Selezionare il modo EDIT o l’editazione nel background.

2 Premere il tasto funzione .

3 Premere il tasto funzione o il tasto software [LISTA] per


visualizzare l’elenco programmi.

PROGRAM DIRECTORY O0001 N00010

PROGRAMMA(NUM.) MEMORIA(CHAR)
USATO: 60 3321
FREE: 2 429
O0020 (GEAR–1000 MAIN)
O0040 (GEAR–1000 SUB–1)
O0060 (SHAFT–2000 MAIN)
O0100 (SHAFT–2000 SUB–1)
O0200 (GEAR–1000 SUB–2)
O1000 (FRANGE–3000 MAIN)
O2000 (GEAR–1000 SUB–3)
O3000 (SHAFT–2000 SUB–2)
>_
EDIT **** *** *** 16:52:13
[PROGRM][ LISTA ][ ][ ][ (OPRT) ]

4 Premere il tasto software [(OPRT)].

COR–BG RICE O GRUPPO 5 Premere il tasto software [GRUPPO].

(NOME) PR–GRP 6 Premere il tasto software [NOME].

7 Introdurre, usando la tastiera MDI, la stringa di caratteri


corrispondente al gruppo per il quale viene eseguita la ricerca. Non ci
sono limiti alla lunghezza del nome del programma, tuttavia, la
ricerca è basata sui soli primi 32 caratteri.

Esempio: Per cercare i programmi pezzo il cui nome inizia con la


stringa di caratteri ”GEAR–1000”, introdurre:
>GEAR–1000*_

840
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

8 Quando viene premuto il tasto software [ESEC], viene visualizzato


ESEC
l’elenco dei programmi il cui nome include la stringa specificata.

PROGRAM DIRECTORY O0001 N00010

PROGRAMMA(NUM.) MEMORIA(CHAR)
USATO: 60 3321
FREE: 2 429
O0020 (GEAR–1000 MAIN)
O0040 (GEAR–1000 SUB–1)
O0200 (GEAR–1000 SUB–2)
O2000 (GEAR–1000 SUB–3)

>_
EDIT **** *** *** 16:52:25
[PROGRM][ LISTA ][ ][ ][ (OPRT) ]

[Elenco programmi visualizzato quando viene eseguita una ricerca per


”GEAR–1000*”]

Se l’elenco programmi visualizzato è costituito da più di una pagina, è


possibile cambiare pagina usando uno dei tasti pagina.

Spiegazioni
 *e? Nel precedente esempio, l’asterisco (*) non può essere omesso.
L’asterisco indica una stringa di caratteri qualsiasi (wild card).
”GEAR–1000*” indica che i primi nove caratteri dei nomi cercati devono
essere ”GEAR–1000” e che i caratteri successivi non hanno rilevanza. Se
si specifica ”GEAR–1000!, viene eseguita la ricerca dei programmi il cui
nome è la stringa di 9 caratteri ”GEAR–1000”.
Il punto interrogativo (?) si usa per specificare un singolo carattere
qualsiasi. Per esempio, introducendo ”????–1000” si esegue la ricerca dei
programmi il cui nome è formato da 4 caratteri qualsiasi seguiti da
”–1000”.

841
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

[Esempio di utilizzo delle wild card]


(Stringa di caratteri (Gruppo per il quale viene eseguita la ricerca)
introdotta)
(a) “*” Programmi pezzo con qualsiasi nome
(b) “*ABC” Programmi pezzo il cui nome termina con ”ABC”
(c) “ABC*” Programmi pezzo il cui nome inizia con ”ABC”
(d) “*ABC*” Programmi pezzo il cui nome include ”ABC”
(e) “?A?C” Programmi pezzo il cui nome è una stringa di
quattro caratteri, dei quali il secondo e il quarto sono
rispettivamente A e C
(f) “??A?C” Programmi pezzo il cui nome è una stringa di
cinque caratteri, dei quali il terzo e il quinto sono
rispettivamente A e C
(g) “123*456” Programmi pezzo il cui nome inizia con ”123” e
termina con ”456”

 Quando la stringa Se nessuno dei nomi dei programmi registrati nella memoria del CNC
specificata non viene include la stringa di caratteri specificata, sullo schermo della lista dei
trovata programmi compare il messaggio ”DATI NON TROVATI”.

 Conservazione del La lista del gruppo di programmi generato dalla ricerca viene conservata
gruppo per il quale è finché non viene spento il CNC o non viene eseguita un’altra ricerca.
stata eseguita la ricerca

 Gruppo per il quale è Dopo la commutazione dello schermo dalla lista del gruppo di programmi
stata precedentemente ad un altro schermo, il tasto software [PR–GRP] (visualizzato nel passo
eseguita la ricerca 6) permette di visualizzare di nuovo lo schermo della lista del gruppo di
programmi corrispondente all’ultima ricerca eseguita. Questo tasto
software evita di ripetere l’introduzione della stringa precedente per
visualizzare lo stesso gruppo di programmi.

Esempi Assumiamo che il nome del programma principale e dei sottoprogrammi


per la lavorazione dell’ingranaggio il cui codice parte è 1000 includano
tutti la stringa di caratteri ”GEAR–1000”. E’ possibile visualizzare
l’elenco di questo gruppo di programmi eseguendo una ricerca della
stringa di caratteri ”GEAR–1000*” sui nomi dei programmi pezzo.
Questa funzione facilita la gestione dei programmi pezzo registrati in una
memoria di grande capacità.

842
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

11.4 Premere il tasto funzione per visualizzare o impostare i valori delle


SCHERMI compensazioni utensili e altri dati.
VISUALIZZATI DAL
Questa sezione descrive come visualizzare o impostare i seguenti dati:
TASTO FUNZIONE
 !!' $#"
 #   "#'
    %!  $! ''
 "#  '! ''
 ! $  !"#!$'
 $  #  "  %!'

  "#&!  !#!
 #  "# %# $#"
Questa sezione descrive anche le funzioni di misura della lunghezza
utensile e di arresto ad uno specifico numero di sequenza.

I menu e i dati degli schemi di lavorazione, il pannello software


dell’operatore e i dati della gestione vita utensili dipendono dalle
specifiche del costruttore della macchina utensile. Consultare il manuale
del costruttore della macchina utensile per i dettagli.

843
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

11.4.1 I valori delle correzioni utensili, i valori delle correzioni lunghezza


Visualizzazione e utensile e i valori della compensazione raggio utensile si specificano in
un programma usando i codici D e H. I valori di compensazione
impostazione delle corrispondenti ai codici D o H si impostano su questo schermo.
correzioni utensili
Procedura per l'impostazione e la visualizzazione delle correzioni utensili

1 


   


   

  
  






 
 
 
  




   



  
  

2 


   
[COMPEN]  


 




   
 



  
  
 
  
  
 
   
 


 

  

OFFSET O0001 N00000


NO. DATI NO. DATI
001 1.000 009 0.000
002 –2.000 010 –7.500
003 0.000 011 12.000
004 5.000 012 –20.000
005 0.000 013 0.000
006 0.000 014 0.000
007 0.000 015 0.000
008 0.000 016 0.000
POSIZ ATTUALE (RELATIVA)
X 0.000 Y 0.000
Z 0.000

> _
MDI **** *** *** 16:05:59
[ COMPEN ][ PREPRA ][LAVORO][ ][ (OPRT) ]

Memoria A delle correzioni utensili

OFFSET O0001 N00000


NO. GEOM(H) USUR(H) GEOM(D) USUR(D)
001 10.000 0.000 0.000 0.000
002 –1.000 0.000 0.000 0.000
003 0.000 0.000 0.000 0.000
004 20.000 0.000 0.000 0.000
005 0.000 0.000 0.000 0.000
006 0.000 0.000 0.000 0.000
007 0.000 0.000 0.000 0.000
008 0.000 0.000 0.000 0.000
POSIZ ATTUALE (RELATIVA)
X 0.000 Y 0.000
Z 0.000

> _
MDI **** *** *** 16:05:59
[ COMPEN ][ PREPRA ][LAVORO][ ][ (OPRT) ]

Memoria C delle correzioni utensili

844
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI


              
                
          


              
    

                
             
             
         

Spiegazioni

 Punto decimale Nell’immissione dei valori di compensazione può essere usato il punto
decimale.

 Altro metodo di impostaĆ Per eseguire l’immissione o l’emissione dei valori delle correzioni
zione utensili è possibile usare un’unità esterna di immissione/emissione.
Vedere il capitolo III–8. La compensazione della lunghezza utensile può
essere impostata misurando la lunghezza dell’utensile stesso come è
descritto nella prossima sezione.

 Memoria delle correzioni Sono disponibili i tipi A, B e C di memoria delle correzioni utensili,
utensili classificati come segue:
Memoria A delle correzioni utensili
I codici D e i codici H sono trattati allo stesso modo. Le correzioni
geometria e le correzioni usura sono trattate allo stesso modo.
Memoria B delle correzioni utensili
I codici D e i codici H sono trattati allo stesso modo. Le correzioni
geometria e le correzioni usura sono trattate in modo diverso.
Memoria C delle correzioni utensili
I codici D e i codici H sono trattati in modo diverso. Le correzioni
geometria e le correzioni usura sono trattate in modo diverso.

 Disabilitazione L’immissione dei valori di compensazione può essere disabilitata


dell'immissione dei valori settando il bit 0 (WOF) e il bit 1 (GOF) del parametro N. 3290 (Non
di compensazione applicabile per la memoria A delle correzioni utensili). In questo modo,
è possibile inibire l’immissione da MDI dei valori di compensazione per
uno specifico gruppo di correttori. Il primo di questi correttori si specifica
con il parametro N. 3294. Il numero di correttori a partire da quello
specificato con il parametro N. 3294 per i quali è inibita l’immissione di
un valore si specifica con il parametro N. 3295.
L’immissione di valori consecutivi è regolata come segue:
           " 
          !     
         !      
              
       !   
           " 
         !        
      !          
        

845
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

 LCD da 9.5”/10.4”
OFFSET O0000 N00000
NO. DATI NO. DATI POSIZ ATTUALE (RELATIVA)
001 0.000 017 0.000
002
003
0.000
0.000
018
019
0.000
0.000
X–12345.678
004
005
0.000
0.000
020
021
0.000
0.000
Y–12345.678
006
007
0.000
0.000
022
023
0.000
0.000
Z–12345.678
008
009
0.000
0.000
024
025
0.000
0.000
A–12345.678
010
011
0.000
0.000
026
027
0.000
0.000
B–12345.678
012
013
0.000
0.000
028
029
0.000
0.000
C–12345.678
014
015
0.000
0.000
030
031
0.000
0.000
7–12345.678
016 0.000 032 0.000 8–12345.678
>_
MDI **** *** *** 20:45:00


COMPEN 

Memoria A delle correzioni utensili

OFFSET O0000 N00000


(LUNGHEZZA) (RAGGIO) POSIZ. ATTUALE

NO. GEOMET USURA GEOMET USURA (RELATIVA)


001 0.000 0.000 0.000 0.000 X 0.000
002 0.000 0.000 0.000 0.000 Y 0.000
003 0.000 0.000 0.000 0.000 Z 0.000
004 0.000 0.000 0.000 0.000 A 0.000
005 0.000 0.000 0.000 0.000 B 0.000
006 0.000 0.000 0.000 0.000 C 0.000
007 0.000 0.000 0.000 0.000 7 0.000
008 0.000 0.000 0.000 0.000 8 0.000
009 0.000 0.000 0.000 0.000
010 0.000 0.000 0.000 0.000
011 0.000 0.000 0.000 0.000
012 0.000 0.000 0.000 0.000
013 0.000 0.000 0.000 0.000
014 0.000 0.000 0.000 0.000
015 0.000 0.000 0.000 0.000
016 0.000 0.000 0.000 0.000
>_
MDI **** *** *** 20:45:00

COMPEN PREPRA (OPRT)

Memoria C delle correzioni utensili

846
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

11.4.2 E’ possibile misurare la lunghezza dell’utensile e registrarla come


Misura della correzione lunghezza utensile portando l’utensile di riferimento e
l’utensile da misurare su una posizione specifica della macchina.
lunghezza utensile La lunghezza dell’utensile può essere misurata lungo gli assi X, T o Z.

Procedura per la misura della lunghezza utensile

   !       


   !      !!

     !  !! 


!      

POSIZ ATTUALE (RELATIVA) O1000 N00010

X 123.456
Y 363.233
Z 0.000
CONT PEZZI 5
TMP LAV 0H15M TMP CICLO 0H 0M38S
F.ATT 3000 MM/M S 0 T0000

INC **** *** *** 09:06:35


[ASSOLT ] [ REL ] [ TUTTO ] [INTR.M ] [ OPRT ]

 !!          !   




     !  !! 


  ! 
   !        
 !
 !   !!  
   !!     !!
   
         "   
     !  !

    !! Z 

     X  Y     Z  


  !  !!   
   

847
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

 


   
      




  



 





 


ENTR C

ÉÉ ÉÉÉ
ÉÉ ÉÉÉ
Utensile di
riferimento

ÉÉ ÉÉÉ
ÉÉ La differenza viene impostata
come correzione lunghezza
utensile

Una posizione prefissata

848
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

11.4.3 Sullo schermo dei dati di impostazione possono essere settati i dati come
Visualizzazione e l’indicatore del controllo TV e il codice da usare per la perforazione dei
dati. Su questo schermo, l’operatore può anche abilitare o disabilitare la
immissione dei dati scrittura dei parametri, abilitare o disabilitare l’inserimento automatico
di impostazione del numero di sequenza ed eseguire le impostazioni necessarie per
l’arresto ad uno specifico numero di sequenza. Vedere la sezione III–10.2
per l’inserimento automatico del numero di sequenza. Vedere la
sottosezione III–11.4.4 per la funzione di arresto al numero di sequenza
specificato. Qui sono descritte le modalità di impostazione dei dati.

Procedura per l'immissione dei dati di impostazione

Procedura         

        

                 


  
       
  
    
         
       

  
         
       

PREPARA (MANUALE) O0001 N00000

SCRITTURA PARAM = 1 (0:DISABIL 1:ABILIT)


CONTROLLO TV = 0 (0:OFF 1:ON)
CODICE PERFORAZ = 1 (0:EIA 1:ISO)
UNITA D’INPUT = 0 (0:MM 1:INCH)
CANALE D’I/O = 0 (0–3:NO.CANALE)
NO.SEQUENZA = 0 (0:OFF 1:ON)
FORMATO NASTRO = 0 (0:NO CNV 1:F15)
ARRESTO CONFRNT = 0 (NO.PROGRAM)
ARRESTO CONFRNT = 0 (NO.SEQUENZA)

> _
MDI **** *** *** 16:05:59
[ COMPEN ][ PREPRA ][LAVORO][ ][ (OPRT) ]

PREPARA (MANUALE) O0001 N00000

IMMAG SPECUL X = 0 (0:OFF 1:ON)


IMMAG SPECUL Y = 0 (0:OFF 1:ON)
IMMAG SPECUL Z = 0 (0:OFF 1:ON)

> _
MDI **** *** *** 16:05:59
[ COMPEN ][ PREPRA ][LAVORO][ ][ (OPRT) ]

849
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

 

    
   


  

 


  




  
 

Contenuto dei dati

 SCRITTURA PARAM Abilitazione/disabilitazione della scrittura parametri.


0: Disabilitata
1: Abilitata

 CONTROLLO TV Esecuzione del controllo TV:


0: No
1: Si

 CODICE PERFORAZ Stabilisce il codice da usare per l’emissione dei dati tramite l’interfaccia
lettore/perforatore.
0: Codice EIA
1: Codice ISO

 UNITA' DI INPUT Stabilisce il tipo di unità di programmazione.


0: Millimetri
1: Pollici

 CANALE I/O Seleziona il canale dell’interfaccia lettore/perforatore.


0: Canale 0
1: Canale 1
2: Canale 2
3: Canale 3

 NO. SEQUENZA Inserimento automatico del numero di sequenza durante l’editazione


programmi nel modo EDIT.
0: Non eseguito
1: Eseguito

 FORMATO NASTRO Conversione del formato nastro della serie 15.


0: Il formato nastro non è convertito
1: Il formato nastro è convertito
Riguardo al formato nastro della serie 15, vedere la parte II,
PROGRAMMAZIONE.

 ARRESTO CONFRNT Specifica del numero di sequenza e del numero di programma al quale tale
numero di sequenza appartiene, per la funzione di arresto a uno specifico
numero di sequenza.

 IMMAG SPECUL Attivazione/disattivazione dell’immagine speculare per ciascun asse.


0: Immagine speculare non attiva
1: Immagine speculare attiva

 Altri I tasti pagina o permettono di visualizzare lo schermo per


l’impostazione del tempo di lavoro e del numero di pezzi. Vedere la
sottosezione 11.4.5.

850
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

11.4.4 Se nel corso dell’esecuzione del programma viene incontrato un blocco


Arresto con il numero di sequenza prestabilito, l’esecuzione si arresta alla fine di
tale blocco.
dell’esecuzione ad
uno specifico
numero di sequenza
Procedura per l'arresto al numero di sequenza specificato

 #/"&%) "# $&&  

 )$) "# +*+& ,%/"&% 

 )$) "# +*+& *&+.)



 

 *) " +*+" ' "% & ') -"*,#"//) "# * ,%+ *!)$&

PREPARA (MANUALE) O0001 N00000

SCRITTURA PARAM = 1 (0:DISABIL 1:ABILIT)


CONTROLLO TV = 0 (0:OFF 1:ON)
CODICE PERFORAZ = 1 (0:EIA 1:ISO)
UNITA D’INPUT = 0 (0:MM 1:INCH)
CANALE D’I/O = 0 (0–3:NO.CANALE)
NO.SEQUENZA = 0 (0:OFF 1:ON)
FORMATO NASTRO = 0 (0:NO CNV 1:F10/11)
ARRESTO CONFRNT = 0 (NO.PROGRAM)
ARRESTO CONFRNT = 11 (NO.SEQUENZA)

> _
MDI **** *** *** 16:05:59
[ COMPEN ][ PREPRA ][LAVORO][ ][ (OPRT) ]

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**) "#"++ (,*+ ,%/"&% ## -&    "
 
 
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*"% &#&

851
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

Spiegazioni

 Numero di sequenza Dopo che durante l’esecuzione del programma è stato incontrato il
dopo l’esecuzione del numero di sequenza specificato, il numero di sequenza specificato viene
programma diminuito di uno. All’accensione, questo numero è 0.

 Blocchi che fanno ecceĆ Se il numero di sequenza specificato si trova in un blocco contenente solo
zione comandi processati all’interno del CNC, l’esecuzione del programma non
si arresta.
Esempio
N1 #1=1 ;
N2 IF [#1 EQ 1] GOTO 08 ;
N3 GOTO 09 ;
N4 M98 P1000 ;
N5 M99 ;

Nell’esempio qui sopra, se viene incontrato il numero di sequenza


specificato, l’esecuzione del programma non si arresta.

 Arresto nei cicli fissi Se il numero di sequenza specificato viene incontrato in un blocco
contenente un comando di ciclo fisso, l’esecuzione del programma si
arresta dopo il completamento dell’operazione di ritorno.

 Quando lo stesso numero Se il numero di sequenza specificato compare più di una volta nel
di sequenza compare più programma, l’esecuzione del programma stesso si arresta dopo
volte in un programma l’esecuzione del blocco nel quale questo numero di sequenza compare per
la prima volta.

 Quando un blocco deve Se il numero di sequenza specificato viene incontrato in un blocco che
essere ripetuto più volte deve essere eseguito ripetutamente, l’esecuzione del programma si arresta
dopo che il blocco è stato eseguito per il numero di volte specificato.

852
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

11.4.5 Possono essere visualizzati vari tipi di tempo di lavoro, il numero totale
Visualizzazione e dei pezzi lavorati, il numero dei pezzi richiesti e il numero dei pezzi
lavorati. Questi dati possono essere impostati tramite parametri o
impostazione del direttamente su questo schermo (salvo il numero totale dei pezzi lavorati
tempo di lavoro, del e il tempo durante il quale il CNC è acceso, che possono essere impostati
numero pezzi e solo tramite parametri).
dell’ora Questo schermo visualizza anche l’ora, permettendo anche di impostarla.

Procedura per la visualizzazione/impostazione di: tempo di lavoro, numero di pezzi, ora

 &    


    "!" #& 

    "!" !"% 





 !   "!"    $!#&&   !#" ! 

PREPARA (TEMPO) O0001 N00000

PEZZI TOTALI = 14
PEZZI RICHIESTI = 0
PEZZI LAVORATI = 23

ACCESO = 4H 31M
TEMPO OPERATIVO = 0H 0M 0S
TEMPO TAGLIO = 0H 37M 5S
TEMPO DISPOSIZ. = 0H 0M 0S
TEMPO CICLO = 0H 0M 0S
DATA = 1993/07/05
ORA = 11:32:52

> _ S 0 T0000
MDI **** *** *** 16:05:59
[ COMPEN ][ PREPRA ][LAVORO][ ][ (OPRT) ]

  !"   #   && !"  "   # !  !# 




 ""  " # 
  !"     "   # !  !#    "" 
 #$ "      "!" !"%    

Dati visualizzati

 PEZZI TOTALI Questo valore aumenta di uno quando vengono eseguiti M02, M30 o il
codice M specificato con il parametro N. 6710. Non può essere impostato
su questo schermo. Specificarne il valore con il parametro N. 6712.

 PEZZI RICHIESTI Questo campo si usa per impostare il numero dei pezzi richiesti. Se viene
specificato “0”, il numero di pezzi è senza limiti. Può essere impostato
anche con il parametro N. 6713.

853
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

 PEZZI LAVORATI Questo valore aumenta di 1 ogni volta che vengono eseguiti M02, M30
o il codice M specificato con il parametro N. 6710. Può essere impostato
anche con il parametro N. 6711. In generale, viene azzerato quando
raggiunge il numero dei pezzi richiesti. Consultare il manuale del
costruttore della macchina utensile per i dettagli.
 ACCESO Visualizza il tempo totale di accensione del CNC. Questo valore non può
essere impostato su questo schermo, ma può essere presettato con il
parametro N. 6750.
 TEMPO OPERATIVO Visualizza il tempo totale di esecuzione del funzionamento automatico,
escludendo i tempi di arresto e di feed hold. Può essere presettato con i
parametri N. 6751 e 6752.
 TEMPO TAGLIO Visualizza il tempo totale di lavorazione con asportazione di truciolo,
come interpolazione lineare (G01) o interpolazione circolare (G02, G03).
Può essere presettato con i parametri N. 6753 e 67542.
 TEMPO DISPOSIZ Questo dato può essere usato, per esempio, come tempo totale di
attivazione del refrigerante. Consultare il manuale del costruttore della
macchina utensile per i dettagli.
 TEMPO CICLO Indica il tempo totale di lavoro di una operazione automatica, esclusi i
tempi di arresto e di feed hold. Viene azzerato automaticamente quando
viene eseguito un cycle start nello stato di reset. All’accensione del CNC
è uguale a zero.
 DATA e ORA Visualizza la data e l’ora attuali. La data e l’ora possono essere impostate
su questo schermo.

Spiegazione
 Uso Quando vengono eseguiti i comandi M02 o M30, vengono incrementati
di uno il numero totale di pezzi lavorati e il numero di pezzi lavorati.
Quindi, il programma deve essere creato in modo da eseguire M02 o M30
al termine della lavorazione di ogni pezzo. Il numero totale di pezzi
lavorati e il numero di pezzi lavorati vengono incrementati di uno anche
quando viene eseguito il codice M impostato con il parametro N. 6710.
E’ possibile disabilitare il conteggio all’esecuzione di M02 e M30
assegnando 1 al parametro N. 6700#0, PCM. Per i dettagli, consultare il
manuale del costruttore della macchina utensile.

Limitazioni
 Impostazione del tempo Non possono essere usati valori negativi. Inoltre, i valori assegnabili ai
di lavoro e del numero di minuti “M” e ai secondi “S” del tempo di lavorazione vanno da 0 a 59.
pezzi Non assegnare un valore negativo al numero totale di pezzi lavorati.
 Impostazione di data e Non specificare valori negativi o al di fuori dei limiti indicati nella
ora seguente tabella.
Dato Valore massimo Dato Valore massimo

Anno 2085 Ore 23

Mese 12 Minuti 59

Giorno 31 Secondi 59

854
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

11.4.6 Visualizza l’offset dello zero pezzo di ciascun sistema di coordinate del
Visualizzazione e pezzo (da G54 a G59, da G54.1 P1 a G54.1 P48 o da G54.1 P1 a G54.1
P300) e l’offset esterno dello zero pezzo. Gli offset dello zero pezzo e
impostazione l’offset esterno dello zero pezzo possono essere impostati su questo
dell’offset dello zero schermo.
pezzo
Procedura per la visualizzazione e per l'impostazione dello zero pezzo

     # 

    " 



 ! ##     # ##

COORD DI LAVORO O0001 N00000

(G54)
NO. DATI NO. DATI
00 X 0.000 02 X 152.580
(EST) Y 0.000 (G55) Y 234.000
Z 0.000 Z 112.000

01 X 20.000 03 X 300.000
(G54) Y 50.000 (G56) Y 200.000
Z 30.000 Z 189.000

> _ S 0 T0000
MDI **** *** *** 16:05:59
[ COMPEN ][ PREPRA ][ LAVORO ][ ][ (OPRT) ]

   %       '    !   &


 ! ##    
 Premendo i tasti pagina o .
 Immettendo il numero del sistema di coordinate del pezzo che
interessa (0: offset esterno dello zero pezzo, da 1 a 6: sistemi di
coordinate del pezzo da G54 a G59, da P1 a P48: sistemi di
coordinate del pezzo da G54.1 P1 a G54.1 P48, da P1 a P300:
sistemi di coordinate del pezzo da G54.1 P1 a G54.1 P300) e
premendo il tasto software [RIC NO].
       !  !  #
        # ##  
    ! !         
"  
  !     ! 

   $  !#   !   
   "    !  ! 
  ! 
          !    
      !  ! 
#  

855
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

11.4.7 Questa funzione si usa per compensare la differenza fra il sistema di


Immissione diretta coordinate del pezzo programmato e il sistema di coordinate del pezzo
effettivo. L’offset dello zero pezzo misurato può essere immesso tramite
dell’offset dello zero la seguente procedura, allo scopo di far coincidere i valori programmati
pezzo misurato con le quote reali del pezzo. Questa corrispondenza si realizza
selezionando il nuovo sistema di coordinate del pezzo.

Procedura per l'immissione dell'offset dello zero pezzo misurato

Y y

Superficie A

Zero pezzo α
programmato
Superficie B
O’
X

Nuovo offset O x
β
Offset
prece-
Origine dente

    

  







 
 

   

  

     


 
  

 
 
 


 
 


a 

     




  
      
 



   
  

856
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

  $!#&&   !  !"  &  &&     "!"


!"%  
 

COORD DI LAVORO O1234 N56789


(G54)
NO. DATI NO. DATI
00 X 0.000 02 X 0.000
(EST) Y 0.000 (G55) Y 0.000
Z 0.000 Z 0.000

01 X 0.000 03 X 0.000
(G54) Y 0.000 (G56) Y 0.000
Z 0.000 Z 0.000

> Z100. S 0 T0000


MDI **** *** *** 16:05:59
[ RIC NO ] [ MISURA ] [ ] [ +ENTR ] [ENTRAT ]

 !&   # !  !#!"  &  &&  !" 


    "!"  && !!   # $ !!  !""
!"  #!" ! 
 ""   $  !# " a      "!" !"%    
  "  #" #"!   "  """  
!# 
 &&
 "   #"! !&     " 
 !#    !"& b  ""   !" # !!   $ 
$"  ' ! ""  !!   

Limitazioni

 Immissione Non è possibile immettere contemporaneamente gli offset per due o più
consecutiva assi.

 Immissione durante l'eseĆ Questa funzione non può essere usata durante l’esecuzione di un
cuzione di un programma programma.

857
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

11.4.8 Visualizza le variabili comuni (da #100 a #149 o da #100 a #199 e da #500
Visualizzazione e a #531 o da #500 a #999). Se il valore assoluto di una variabile comune
supera 99999999, viene visualizzato ********. E’ possibile assegnare i
impostazione delle valori delle variabili comuni attraverso questo schermo. Alle variabili
variabili comuni delle comuni possono anche essere assegnate le coordinate relative.
macroistruzioni
Procedura per la visualizzazione e l'impostazione delle variabili comuni


    # 

MACRO

     #       
"     ! ##    

Tasto di continuazione
del menu VARIABILE MACRO O0001 N00000
NO. DATI NO. DATI
100 1000.000 108 0.000
101 0.000 109 40000.000
102 –50000.000 110 153020.00
103 0.000 111 0001.000
104 1238501.0 112 0.000
105 0.000 113 20000.000
106 0.000 114 0.000
107 0.000 115 0.000
POSIZ ATTUALE (RELATIVA)
X 0.000 Y 0.000
Z 0.000

> _ S 0 T0000
MDI **** *** *** 16:05:59
[ RIC NO ] [ ] [ENTR C ] [ ] [ENTRAT]


      !       

      !     " 

 !             

   

             "





    !   !   
##           "

 

     !    " 

#    !   !  ! $ 


858
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

11.4.9 Questa sottosezione usa un esempio per descrivere le modalità di


Visualizzazione dei visualizzazione e di impostazione dei menu di lavorazione creati dal
costruttore della macchina utensile. Consultare il manuale del costruttore
menu e dei dati degli della macchina utensile per i menu e i dati reali. Vedere nella parte II,
schemi di PROGRAMMAZIONE, la funzione di immissione degli schemi di
lavorazione lavorazione.

Procedura per la visualizzazione dei menu e dei dati degli schemi di lavorazione

     
  

     
  
          

MENU


 
   

           
     
Tasto di continuazione
del menu
MENU : HOLE PATTERN O0000 N00000
1. TAPPING
2. DRILLING
3. BORING
4. POCKET
5. BOLT HOLE
6. LINE ANGLE
7. GRID
8. PECK
9.
10.

> _
MDI **** *** *** 16:05:59
[ MACRO ] [ MENU ] [OPR PN] [ ] [ (OPRT) ]

           


    
 

 
        5  
  

           
    


VAR. : BOLT HOLE O0001 N00000


NO. NOME DATI COMMENT
500 TOOL 0.000
501 STANDARD X 0.000 *BOLT HOLE
502 STANDARD Y 0.000 CIRCLE*
503 RADIUS 0.000 SET PATTERN
504 S. ANGL 0.000 DATA TO VAR.
505 HOLES NO 0.000 NO.500–505.
506 0.000
507 0.000
POSIZ ATTUALE (RELATIVA)
X 0.000 Y 0.000
> _ Z 0.000
MDI **** *** *** 16:05:59
[ COMPEN ] [SETING] [ ] [ ] [ (OPRT) ]

859
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

         

              



                

Spiegazioni
 Descrizione dello HOLE PATTERN : Titolo del menu
schermo del menu Una stringa opzionale lunga fino a dodici caratteri.
degli schemi di BOLT HOLE : Nome dello schema
lavorazione Una stringa opzionale lunga fino a 10 caratteri.
Il costruttore della macchina utensile programma le stringhe di caratteri
del titolo del menu e dei nomi degli schemi utilizzando le macroistruzioni
e le carica nella memoria programmi.
 Descrizione dello BOLT HOLE : Titolo dello schema
schermo dei dati degli Una stringa opzionale lunga fino a dodici caratteri.
schemi di lavorazione TOOL : Nome della variabile
Una stringa opzionale lunga fino a 10 caratteri.
BOLT HOLE CIRCLE : Commento
Un commento opzionale lungo fino a 8 righe di 12 caratteri.
Il costruttore della macchina utensile programma le stringhe di caratteri
del titolo del menu e dei nomi degli schemi utilizzando le macroistruzioni
e le carica nella memoria programmi.

860
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

11.4.10 Con questa funzione, le funzioni e i commutatori del pannello


Visualizzazione e dell’operatore possono essere controllati dal pannello MDI.
L’avanzamento in jog può essere eseguito usando i tasti numerici.
impostazione del
pannello software
dell’operatore
Procedura per la visualizzazione e l'impostazione del pannello software dell'operatore

 


  


OPR PN
 


   

 
   


 
 
 

  
    
 

Tasto di continuazione
del menu

   

 
   

PANNELLO OPERATORE O0000 N00000

MODO : MDI MEM EDIT HND JOG REF

SEL. PAS MAN:. : *1 *10 *100


OVRD RAPIDO. : 100% 50% 25% F0
AVANZ IN MAN : 2.0%
**************
OVRD AVANZ . : 100%
***
POSIZ ATTUALE (ASSOLUTO)
X 0.000 Y 0.000
Z 0.000

>_
MDI **** *** *** 16:05:59
[ MACRO ] [ ] [ OPR PN ] [VITA.U] [(OPRT)]

PANNELLO OPERATORE O0000 N00000

SALTO BLOCCO : AREST J AVIAM


BLOCCO SINGL : J AREST AVIAM
MACCHN BLOCC : AREST J AVIAM
CHIAVE SICURR:: J SBLOCCO PROTEZ
FEED HOLD : J AREST AVIAM

POSIZ ATTUALE (ASSOLUTO)


X 0.000 Y 0.000
Z 0.000

S 0 T0000
MDI **** *** *** 16:05:59
[ MACRO ] [ ] [ OPR PN ] [VITA.U] [(OPRT)]

861
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

 Portare il cursore sul commutatore voluto usando i tasti cursore e

 Usare i tasti cursore e per portare la marca J sulla posizione


voluta e settare la condizione desiderata.
 Per eseguire l'avanzamento in jog, premere uno dei seguenti tasti
freccia. Premere il tasto 5 insieme al tasto freccia per eseguire il jog
in rapido.

8 9

4 5 6

1 2

Spiegazioni

D Operazioni valide Qui sotto sono elencate le operazioni che possono essere eseguite sul
pannello software dell’operatore. Il parametro N. 7200 permette di
scegliere se ciascun gruppo di operazioni si esegue tramite il pannello
MDI o tramite il pannello dell’operatore.
Gruppo 1: Selezione del modo
Gruppo 2: Selezione dell'asse in JOG, JOG in rapido
Gruppo 3: Selezione dell'asse controllato dal generatore manuale di
impulsi, selezione del moltiplicatore del generatore di impulsi
x1, x10, x100
Gruppo 4: Velocità di avanzamento in JOG, regolazione della velocità di
avanzamento, regolazione della velocità in rapido
Gruppo 5: Salto blocco, blocco singolo, blocco macchina, prova a vuoto
Gruppo 6: Chiave di protezione
Gruppo 7: Feed hold

D Visualizzazione I gruppi per i quali il parametro N. 7200 seleziona il pannello


dell’operatore non sono visualizzati sullo schermo del pannello software
dell’operatore.

D Schermi per i quali è Se non sono visualizzati lo schermo del pannello software dell’operatore
valido l'avanzamento in o lo schermo della diagnostica, pur premendo i tasti freccia non si esegue
jog il jog.

D Avanzamento in jog e L’asse e la direzione corrispondenti ai tasti si definiscono con i parametri


tasti freccia da 7210 a 7217.

D Commutatori di uso Come funzione di estensione del pannello software dell’operatore


generale possono essere aggiunti otto commutatori definibili opzionalmente. I
nomi di questi commutatori possono essere dati tramite parametri (da
7220 a 7283) sotto forma di stringhe di un massimo di otto caratteri. Per
il significato di questi commutatori, consultare il manuale del costruttore
della macchina utensile.

862
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

11.4.11 I dati della gestione vita utensili possono essere visualizzati per informare
Visualizzazione e l’operatore sullo stato corrente della vita utensili. Sono visualizzati anche
i gruppi che richiedono la sostituzione degli utensili. I contatori della vita
impostazione dei dati di ciascun gruppo possono essere presettati con un valore arbitrario. I dati
della gestione vita relativi agli utensili (dati esecutivi) possono essere resettati o cancellati.
utensili Per registrare o modificare i dati della gestione vita utensili occorre creare
un programma ed eseguirlo. Vedere il paragrafo Spiegazioni in questa
sezione.
Se il bit 6 (EXT) del parametro N. 6801 è 1, è abilitata la gestione vita
utensili estesa. Vedere la sottosezione III–11.4.12.

Procedura per la visualizzazione e l'impostazione dei dati della gestione vita utensili

       

      
        
VITA U

 
 
       
 
Tasto di continuazione
del menu
  
         
     
        

  
                 

         
          
    



DATI.VITA.UTENSILI: O3000 N00060


GRUPPO IN SLZ 000
GRUPPO 001 : VITA 0150 CONT. 0000
0034 0078 0012 0056
0090 0035 0026 0061
0000 0000 0000 0000
0000 0000 0000 0000

GRUPPO 002 : VITA 1400 CONT. 0000


0062 0024 0044 0074
0000 0000 0000 0000
0000 0000 0000 0000
0000 0000 0000 0000
DA CAMBIARE : 003 004 005 006 –––>

> _
MEM **** *** *** 16:05:59
[ MACRO ][ ][OPR PN][ VITA.U ][ (OPRT) ]

863
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

   !!            


             

  "            
 

            !    


             


               
           
               
               

 
 
                  
   

864
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

 
 Contenuto della
visualizzazione
DATI.VITA.UTENSILI: O3000 N00060
GRUPPO IN SLZ 000
GRUPPO 001 : VITA 0150 CONT. 0007
* 0034 t 0078 w 0012 0056
0090 0035 0026 0061
0000 0000 0000 0000
0000 0000 0000 0000

GRUPPO 002 : VITA 1400 CONT. 0000


0062 0024 0044 0074
0000 0000 0000 0000
0000 0000 0000 0000
0000 0000 0000 0000
DA CAMBIARE : 003 004 005 006 –––>

> _
MEM **** *** *** 16:05:59
[ MACRO ][ ][OPR PN ][ VITA.U ][ (OPRT) ]

 La prima riga contiene il titolo.


 La seconda riga contiene il numero del gruppo attualmente selezionato.
Se non è selezionato alcun gruppo, viene visualizzato 0".
 Le righe da 3 a 7 visualizzano i dati del gruppo.
 La riga 3 contiene il numero del gruppo, la vita impostata e il contenuto
del contatore vita. La vita può essere in ore o in numero di impieghi a
seconda dell'impostazione del parametro LTM (N. 6800#2).
 Le righe 4 e 5 visualizzano i numeri degli utensili. In questo caso,
l'ordine di selezione degli utensili è 0034→0078→0012→0056→0090 ...
I simboli a fianco dei numeri utensili hanno il seguente significato:
* : Indica che la vita dell'utensile è scaduta.
# : Indica che è stato comandato di saltare questo utensile
@ : Indica l'utensile attualmente impiegato
Il contatore della vita visualizza la vita dell'utensile indicato dal simbolo
@.
L'asterisco (*) viene visualizzato quando viene dato il comando
successivo per il gruppo al quale l'utensile appartiene.
 Le righe da 8 a 12 visualizzano i dati del gruppo successivo a quello
visualizzato nelle righe da 3 a 7.
 La riga 13 indica i gruppi che hanno generato un segnale di sostituzione
degli utensili. I numeri dei gruppi vengono visualizzati in ordine
ascendente. Se sullo schermo non possono essere visualizzati tutti i
gruppi che lo richiedono, alla fine viene visualizzata una freccia
(--->).

865
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

11.4.12 Rispetto alla gestione vita utensili normale, la funzione gestione vita
Gestione vita utensili utensili estesa permette di visualizzare informazioni più dettagliate e di
eseguire più funzioni di editazione dei dati. Inoltre, se la vita utensili è
estesa specificata in unità di tempo, è possibile regolarne il contatore.
Se il bit 6 (EXT) del parametro N. 6801 è 0, è abilitata la gestione vita
utensili normale. Vedere la sottosezione III–11.4.11.

Procedura per la visualizzazione e l'impostazione dei dati della gestione vita utensili estesa

Procedura  ##  %$% &)  

RIC NO RIPOS EDIZ (OPRT)


 ##  %$%   %&)   & !# '$&))#  %$%
$ %(#  

Tasto di continuazione  ##  %$% $ %(#   !# '$&))#  $#  %
del menu  $%  '% &%$
& "&$% $# ! $) #  &#$ # $& #&!! &%$  %#

 ##  %$% $ %(# 

##  %$% $ %(#  


 '$&))%  $#  $%  '% &%$ $%$ !# 
#&!! %  &#$ #

REDAZ DATI DURAT GRUP : 001 O0010 N00001


TIPO : 1 (1:C 2:M) GRUP SEGUIE : ***
VITA : 9800 GRUP ATTIVO : ***
CONT. : 6501 GRUPPO IN SLZ : 001
NO. STATO T–CODE H–CODE D–CODE
01 * 0034 011 005
02 # 0078 000 033
03 @ 0012 004 018
04 * 0056 000 000
05 0090 000 000
06 * 0076 023 012

> _
MDI **** *** *** 16:05:59
[ INSERT ][ CANCEL ][ STATO ][ FINE ][ENTRAT ]

%  $%  '% &%$ ! $$  $$# %%   $&


) #    


## %%#  !&$ #$%%#      !#)   


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 %% # '%   % &%$   
 
 &%  & #&!!  &%$ 
 &%  & &# &%$    

866
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

 &$$0#'& # -& !*-((' # -,&+#$# 7-4


 &$$0#'& # ,# # -& -,&+#$ '##   '  7-5
 $,' # -& -,&+#$ 7-6
 00*%&,' $ '&,,'* .#, *+, $$ .#, -,&+#$ 7-7

7-1 Impostazione del tipo di conteggio della vita, della vita attesa, del
contatore vita e dei dati utensile (codici T, H o D)
 '+#0#'&* #$ -*+'* +-$ ,'  %'# #*
  %%,,* #$ .$'* +#*,'

 *%* #$ ,+,' +' ,/* [ENTRAT]

7-2 Aggiunta di un gruppo di utensili


 $ (++' 3 +$0#'&* -& !*-((' (* #$ )-$ &'& +'&' +,,#
#%('+,,# # ,#  .#+-$#00* $' +"*%' # #,0#'&
  %%,,* # &-%*# !$# -,&+#$#

 *%* #$ ,+,' +' ,/* [INSERT]
 & )-+,' +' #$ ,#(' # '&,,'* 1 ,*%#&,' $ (*%,*'
 #, $ ,'    +# $ .#, ,,+ +# #$ '&,,'* .#,
+'&' %++#  
  '##   # '##  +'&' 
 $ -*+'* *#%& +-$ &-%*' -,&+#$ #&"2 &'& .#& +(# #,'
#$ '# 

7-3 Aggiunta di un numero utensile


 '+#0#'&* #$ -*+'* +-$ ,' -,&+#$ '#   '  $$
*#! +',,' $ )-$ . ++* #&+*#, -& &-'. *#!
  %%,,* #$ &-%*' $$-,&+#$

 *%* #$ ,+,' +' ,/* [INSERT]

Esempio) Inserimento dell'utensile N. 1500 fra le righe 1 e 2

NO. STATE T–CODE H–CODE D–CODE


01 * 0034 11 5
02 # 0078 0 33

'+#0#'&* #$ -*+'* +-$ '#     (*%* #$ ,+,'


+' ,/* [INSERT]

NO. STATE T–CODE H–CODE D–CODE


01 * 0034 11 5
02 1500 0 0
03 # 0078 0 33

867
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

7-4 Cancellazione di un gruppo


   $''# 3 $#',#"&  )&'#& ') &)$$#  " & 
*') ,,& # '&!#  (,#"

 &!&  ('(# '#(+& [CANCEL]
  &!&  ('(# '#(+& [GRUPPO]
  &!&  ('(# '#(+& [ESEC]

7-5 Cancellazione dei dati di un utensile (codici T, H o D)


  #',#"&  )&'#& ') )" (# #   #   )("' 
 " &

 &!&  ('(# '#(+& [CANCEL]
  &!&  ('(# '#(+& [<CRSR>]
  & ')  %)  ' (&#*  )&'#& *" " (
  *" " (# )" )("'  #"(&''"(#    '!# #
&(#&"  )("'   ) *( - ')( $. &"(!"( #
 )("'   & '((# ' ((# " %)'(# '#  '!#    
'#"# *') ,,(  #"# "*&((# # * 

7-6 Salto di un utensile
  #',#"&  )&'#& ') )" (# #   #   )("' 
 ' (&

 &!&  ('(# '#(+& [STATO]
  &!&  ('(# '#(+& [SALTO]

7-7 Azzeramento di un contatore vita (reset della vita utensile)


  #',#"&  )&'#& ') )" (# #   #   )("' 
 ,,&&

 &!&  ('(# '#(+& [STATO]
  &!&  ('(# '#(+& [RIPOS.]

8 & #!$ (&  #$&,#"  ( $&!&  ('(# '#(+& [FINE]


" *') ,,(# # '&!#   '(#" *( )("'  #"*",#" 

868
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

 

D Descrizione dei dati


che compaiono sullo
schermo REDAZ DATI DURAT GRUP: 001 O0010 N00001
TIPO : 1 (1:C 2:M) GRUP SEGUIE : ***
VITA : 9800 GRUP ATTIVO : ***
CONT. : 6501 GRUPPO IN SLZ : 001
NO. STATO T–CODE H–CODE D–CODE
01 * 0034 011 005
02 # 0078 000 033
03 @ 0012 004 018
04 * 0056 000 000
05 0090 000 000
06 * 0076 023 012

> _
MDI **** *** *** 16:05:59
[ INSERT ][ CANCEL ][ STATO ][ FINE ][ENTRAT ]

GRUP SEGUIE
          


GRUP ATTIVO
         
GRUPPO IN SLZ
           ! 
   " 
TIPO: 1      
TIPO: 2    
VITA  
CONT  
STATO  
Stato dell’utensile In uso Non in uso

Disponibile @ _(Space)

Saltato # q

Scaduto w : (Nota) :

NOTA
Se il bit 3 (EMD) del parametro N. 6801 è 0, finché non viene
selezionato l’utensile successivo viene visualizzato @.

T-CODE  


H-CODE 
D-CODE  

869
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

 Schermo della Quando è abilitata la funzione gestione vita utensili estesa, sullo schermo
gestione vita utensili della gestione vita utensili vengono aggiunti i seguenti dati:


! !   $ ! ##  !" 
  
! !   !
       "  !   !    ! 

DATI.VITA.UTENSILI O0001 N00001

SEG. *** ATV *** GRUPPO IN SLZ : 001


GRUPPO 001 : C VITA 9800 CONT. 6501
*0034 #0078 @0012 *0056
0090 *0076
GRUPPO 002 : C VITA 9800 CONT. 1001
*0011 #0022 *0201 *0144
*0155 #0066 0176 0188
0019 0234 0007 0112
0156 0090 0016 0232
DA CAMBIARE : 006 012 013 014 –––>

> _ S 0 T0000
MDI **** *** *** 16:05:59
[ RIC NO.][ ][ RIPOS ][ EDIZ. ][ENTRAT ]

 Regolazione del contatore Se il tipo del contatore vita è indicato in minuti e il parametro LFV (bit
vita 2 del dato N. 6801) è 1, il contatore può essere regolato.
L’entità della regolazione può essere specificata nell’intervallo da 0 a 99.9
tramite il selettore posto sul pannello dell’operatore. Se viene selezionato
0, la vita dell’utensile non è contata. Se il tempo effettivo di taglio è
minore di 4 secondi, la regolazione è disabilitata.
Esempio)
Se l'entità della regolazione è 0.1 e il tempo effettivo di taglio è 10 minuti,
per la vita dell'utensile viene contato 1 minuto.
 Visualizzazione del simĆ Il simbolo *, che indica che la vita di un utensile è terminata, può essere
bolo indicante che la vita visualizzato quando inizia l’utilizzo dell’utensile successivo o nel
di un utensile è scaduta momento in cui termina la vita dell’utensile. La selezione fra questi due
metodi si opera con il parametro EMD (bit 3 del parametro N. 6801).

 Effetti della modifica dei     "         "   !#    
dati  !       ! 
  "            
"         " 

870
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

11.4.13 I dati di oscillazione, che includono il punto di riferimento (punto R), il


Visualizzazione e punto morto superiore, il punto morto inferiore e la velocità di
avanzamento in oscillazione, possono essere visualizzati e impostati sullo
impostazione dei dati schermo dell’oscillazione.
della funzione di
oscillazione
Procedura per la visualizzazione e l’impostazione dei dati di oscillazione

 1 Premere il tasto funzione .

2 Premere varie volte il tasto di continuazione del menu , finché


CHOP
non compare il tasto software [CHOP].
3 Premere il tasto software [CHOP]. Comparirà il seguente schermo:

PARAMETRO CHOPP. O1000 N10000


PUNTO RIFERIMENTO = 50.000
PUNTO MORTO SUP = 40.000
PUNTO MORTO INF = 10.000
AVANZAM CHOPPING = 2000

> _
MDI **** *** *** 22:07:08
[ ][ ][ APPREN ][ +ENTR ][ ENTRAT ]

Spiegazioni
 Introduzione dei dati  Posizionare il cursore sul dato da impostare.
numerici  Introdurre il nuovo valore del dato e premere il tasto software
[ENTRAT].
 Per sommare il valore introdotto al valore preesistente, premere il tasto
software [+ENTR].
Il nuovo valore viene visualizzato.
 Autoapprendimento della Il punto di riferimento (punto R), il punto morto superiore e il punto morto
posizione inferiore possono essere impostati usando la funzione di
autoapprendimento della posizione corrente (coordinate assolute).
 Muovere l’utensile lungo l’asse di oscillazione fino alla posizione da
memorizzare.
 Posizionare il cursore sul dato da impostare.
 Premere il tasto software [APPREN] e poi il tasto software [ESEC].
La posizione corrente (coordinate assolute) viene acquisita come valore
del dato indicato dal cursore.
 G81.1 I dati che compaiono sullo schermo dell’oscillazione possono anche
essere modificati eseguendo un comando G81.1.

871
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

Limitazioni

 Velocità di avanzamento Se il bit 7 (CHPX) del parametro N. 8360 è 1, la velocità di avanzamento


per l’oscillazione per l’oscillazione non può essere impostata attraverso lo schermo dei dati
di oscillazione.

 Condizioni per Lo schermo dei dati di oscillazione può essere usato per impostare questi
l’impostazione dei dati di dati indipendentemente dal modo corrente, anche durante il
oscillazione funzionamento automatico o manuale che include l’oscillazione.
Tuttavia, se il livello del segnale di protezione della memoria KEY2
(G046#4) è basso, i dati di oscillazione non possono essere impostati.

11.4.14 La misura della lunghezza utensile può essere eseguita usando le seguenti
Misura B della funzioni: misura automatica della lunghezza utensile con un comando del
programma (G37), (questa funzione è descritta nella sezione II–14.2) e
lunghezza utensile e misura manuale della lunghezza utensile (descritta nella sottosezione
dell’origine del pezzo III–11.4.2). Oltre a queste funzioni, è disponibile la funzione di misura
B della lunghezza utensile e dell’origine del pezzo, che facilita le
operazioni di messa a punto della macchina e ne riduce i tempi. Questa
funzione facilita anche la misura degli offset dello zero pezzo.
questa funzione permette all’operatore di specificare i comandi T/M o il
ritorno al punto di riferimento, per mezzo di un comando numerico
manuale, mentre è visualizzato lo schermo relativo alla misura della
lunghezza utensile.

Procedura per la misura della compensazione lunghezza utensile

La compensazione lunghezza utensile può essere misurata portando


manualmente l’utensile a contatto con il pezzo o con un blocco di
riferimento. Per i dettagli, consultare il manuale del costruttore della
macchina utensile.
 1 Portare l’utensile nella posizione di cambio utensile, ad esempio, con
un ritorno manuale al punto di riferimento.

MODE 2 Selezionare i modi HANDLE o JOG.


EDIT MEMORY REMOTE MDI
3 Mettere nella posizione ON il selettore del modo misura utensile, sul
HANDLE JOG ZERO
RETURN
TEACH pannello dell’operatore. Compare lo schermo per la misura della
compensazione lunghezza utensile, presentato qui sotto, e, nella
visualizzazione dello stato, nella parte bassa dello schermo,
lampeggia l’indicazione ”OFST”.
La struttura dello schermo varia leggermente a seconda del tipo di
memoria delle compensazioni utensili utilizzato: A, B (le
compensazioni geometria e usura sono trattate separatamente) o C (le
compensazioni geometria e usura sono trattate separatamente, e la
compensazione raggio utensile e la compensazione lunghezza
utensile sono trattate separatamente).

872
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

COMPENSAZIONI 01234 N12345


N . GEOMETRIA (MACCHINA)
001 100.000 X–12345.678
002 200.000 Y–12345.678
003 300.000 Z–12345.678
004 400.000 A–12345.678
005 500.000 B–12345.678
006 600.000 C–12345.678
007 700.000 U–12345.678
008 800.000 V–12345.678
009 900.000 (T) 12345678
010 –999.999 (M) 12345678
(HM) –12345.678
>
JOG **** *** *** ALM 13:14:15 OFST

COMPEN PREPRA LAVORO (OPRT)

Schermo per la misura della compensazione lunghezza utensili


(Memoria A delle compensazioni utensili)

COMPENSAZIONI 01234 N12345


N. GEOMETRIA USURA (MACCHINA)
001 100.000 100.000 X–12345.678
002 200.000 200.000 Y–12345.678
003 300.000 300.000 Z–12345.678
004 400.000 400.000 A–12345.678
005 500.000 500.000 B–12345.678
006 600.000 600.000 C–12345.678
007 700.000 700.000 U–12345.678
008 800.000 800.000 V–12345.678
009 900.000 900.000 (T) 12345678
010 –999.999 –999.999 (M) 12345678
(HM) –12345.678
>
JOG **** *** *** ALM 13:14:15 OFST

COMPEN PREPRA LAVORO (OPRT)

Schermo per la misura della compensazione lunghezza utensili


(Memoria B delle compensazioni utensili)

COMPENSAZIONI 01234 N12345


(LUNGH.) (MACCHINA)
N. GEOMETRIA USURA X–12345.678
001 100.000 100.000 Y–12345.678
002 200.000 200.000 Z–12345.678
003 300.000 300.000 A–12345.678
004 400.000 400.000 B–12345.678
005 500.000 500.000 C–12345.678
006 600.000 600.000 U–12345.678
007 700.000 700.000 V–12345.678
008 800.000 800.000 (T) 12345678
009 900.000 900.000 (M) 12345678
010 –999.999 –999.999 (HM) –12345.678
>
JOG **** *** *** ALM 13:14:15 OFST

COMPEN PREPRA LAVORO (OPRT)

Schermo per la misura della compensazione lunghezza utensili


(Memoria C delle compensazioni utensili)

873
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

NOTA
Se viene premuto il tasto , vengono azzerati i valori
visualizzati degli indirizzi T e M. Tuttavia, quando vengono
selezionati i modi MEM o MDI, i valori modali di T e M
vengono visualizzati.

4 Usare i tasti numerici per introdurre la distanza fra la superficie base


per la misura e la superficie di misura, poi premere il tasto software
[ENTR HM] per acquisire questa distanza. Per i dettagli relativi alla
superficie di misura e alla superficie base per la misura, fare
riferimento alle spiegazioni fornite più avanti.
5 Selezionare l’utensile da misurare.
Quando nella parte bassa dello schermo per la misura della lunghezza
utensile lampeggia ”OFST”, è possibile specificare un codice T o un
codice M nei modi jog o volantino (comando numerico manuale).
Introdurre Ttttt (dove tttt è il valore di un codice T), poi premere il
pulsante cycle start, sul pannello dell’operatore o sul pannello MDI.
Viene eseguito il codice Ttttt, che seleziona l’utensile da misurare.
Poi, usualmente, deve essere comandato M06 per mettere l’utensile
nella posizione mandrino. Una volta selezionato l’utensile da
misurare, posizionare il cursore sul numero del correttore nel quale
dovrà essere registrata la compensazione lunghezza utensile.
Normalmente il posizionamento del cursore è effettuato
dall’operatore. alcune macchine, però, posizionano automaticamente
il cursore sul correttore appropriato, alla fine della selezione
dell’utensile (in questo caso il bit 5 (QNI) del parametro N. 5005 è 1).
6 Eseguire un movimento manuale (jog o volantino) per portare
l’utensile a contatto con la superficie di misura del pezzo o del blocco
di riferimento.
7 Premere il tasto software [MISURA B]. La compensazione lunghezza
utensile viene memorizzata nel correttore indicato dal cursore. Se si
usano la memoria B o la memoria C delle correzioni utensili, la
compensazione lunghezza utensile viene registrata nella correzione
geometria e la correzione usura viene azzerata. Il cursore rimane
posizionato sul correttore selezionato. Per far avanzare
automaticamente il cursore dopo l’impostazione di una
compensazione, premere il tasto software [MISURA B+], invece di
[MISURA B].

8 Terminata l’impostazione della compensazione lunghezza utensile,


l’utensile viene portato automaticamente nella posizione di cambio
utensile.
9 Questo completa la misura della compensazione per un utensile. Per
misurare altri utensili, ripetere i passi da 5 a 8.
10 Dopo aver misurato tutti gli utensili, mettere nella posizione OFF il
selettore del modo misura compensazione lunghezza utensile, sul
pannello dell’operatore. L’indicazione ”OFST”scompare dallo
schermo.

874
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

Spiegazioni
 Definizione della In generale, la compensazione lunghezza utensile può essere definita in
compensazione uno dei seguenti due modi. ambedue i metodi si basano sullo stesso
lunghezza utensile concetto: la compensazione lunghezza utensile corrisponde alla
differenza fra la posizione della punta dell’utensile da misurare e la
posizione della punta di un utensile di riferimento
(1) Definizione 1
Con il primo metodo, la compensazione lunghezza utensile
corrisponde all’effettiva lunghezza dell’utensile. In questo caso,
l’utensile di riferimento è un utensile immaginario la cui punta è sullo
zero macchina quando la macchina è posizionata sul punto di
riferimento dell’asse Z. La compensazione della lunghezza utensile è
la differenza fra la posizione della punta dell’utensile da misurare e
quella dell’utensile di riferimento, vale a dire, la distanza lungo l’asse
Z fra lo zero macchina e la punta dell’utensile, quando la macchina è
posizionata sull’origine dell’asse Z.

Uten-
sile di
riferi-
Zero mac- mento
china
(Posizione della punta Uten- Uten-
dell’utensile di riferimento) sile sile
T01 Uten- T03
OFSL01
sile
T02 OFSL03
OFSL02

OFSL01 : Compensazione lunghezza utensile per T01


OFSL02 : Compensazione lunghezza utensile per T02
OFSL03 : Compensazione lunghezza utensile per T03

Con questa funzione, l’utensile viene mosso in jog finché la sua punta
non tocca la superficie superiore del pezzo o del blocco di riferimento.
Questa superficie è detta superficie di misura. Supponiamo che la
superficie di misura sia la superficie superiore della tavola, benché
questo non sia in realtà permesso in quanto la macchina ne sarebbe
danneggiata. La distanza L fra lo zero macchina e la superficie
superiore della tavola è specifica della macchina. Questa distanza si
specifica con un parametro (N. 5022). Chiamiamo Zt la coordinata di
macchina dell’utensile nella quale esso toccherebbe la superficie della
tavola, se questa fosse stata scelta come superficie di misura. La
compensazione lunghezza utensile (OFSL) potrebbe in questo caso
essere facilmente calcolata in base a L e Zt. Poiché, in realtà, la
superficie superiore della tavola non può essere usata come superficie
di misura, essa viene definita come superficie base per la misura ed è
necessario specificare la distanza che la separa dall’effettiva superficie
di misura, deve cioè essere specificata l’altezza del pezzo o del blocco
di riferimento (Hm). L’entità della compensazione lunghezza utensile
(OFSL) può così essere ottenuta usando la formula presentata qui
sotto.

875
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

Zero mac-
china
(Posizione della OFSL Uten- OFSL Uten-
punta dell’utensile sile sile
di riferimento) 01 T01

Zm

Zt Zm

L
Superficie di
misura

Superficie di Pezzo !Hm


misura
Blocco di riferimento Hm
Superficie base
per la misura
Tavola della macchina Tavola della macchina

L : Distanza fra la punta dell’utensile di riferimento e la superficie base per la misura (coordinata di mac–
china della superficie)
Hm : Distanza fra la superficie base per la misura e l’effettiva superficie di misura
Zm : Distanza fra la punta dell’utensile da misurare e la superficie di misura quando l’utensile è posizio–
nato sullo zero macchina
(Zt : Distanza fra la punta dell’utensile da misurare e la superficie base per la misura quando l’utensile è
posizionato sullo zero macchina)
OFSL : Entità della compensazione lunghezza utensile (OFSL = Zm – Hm – L)

La definizione della lunghezza effettiva dell’utensile come


compensazione lunghezza utensile ha il vantaggio di eliminare la
necessità di ripetere la misura della lunghezza utensile in caso di
sostituzione del pezzo, purché l’utensile non sia usurato. Un altro
vantaggio di questo metodo consiste nell’evitare di dover resettare
l’utensile quando viene eseguita la lavorazione multipezzo. In questo
caso, è sufficiente assegnare a ciascun pezzo uno specifico sistema di
coordinate, con G54 – G59, e impostare l’offset dello zero pezzo per
ciascun pezzo. La misura dell’offset dello zero pezzo è descritta più
avanti nella corrispondente sezione.

876
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

(2) Definizione 2
Quando si usa il secondo metodo, la compensazione lunghezza
utensile è definita come la distanza fra la posizione della punta
dell’utensile e l’origine del sistema di coordinate del pezzo, quando la
macchina è posizionata sul punto zero dell’asse Z. In questo caso, la
compensazione sarà, come con il metodo 1, uguale alla differenza fra
la lunghezza dell’utensile da misurare e quella dell’utensile di
riferimento. L’utensile di riferimento per la definizione 2 sarà, però,
un utensile immaginario la cui punta è sull’origine del sistema di
coordinate del pezzo quando la macchina è posizionata sul punto zero
dell’azze Z.

Zero mac-
china
Uten- Uten-
sile sile
T01 T03
Uten-
sile
T02

Uten-
sile di
riferi-
mento
OFSL01

OFSL02 OFSL03

Origine del
sistema di
coordinate
del pezzo
Pezzo

OFSL01 : Compensazione lunghezza utensile per T01


OFSL02 : Compensazione lunghezza utensile per T02
OFSL03 : Compensazione lunghezza utensile per T03

877
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

Con questo metodo, la superficie base per la misura corrisponde


all’origine del sistema di coordinate del pezzo. Poiché anche la punta
dell’utensile di riferimento è posizionata sull’origine del sistema di
coordinate del pezzo, la distanza L fra la superficie base per la misura
e la punta dell’utensile di riferimento è 0. Di conseguenza, specificare
0 nel parametro per la distanza L (N. 5022). La superficie di misura
coincide, normalmente, con la superficie base, posizionata
sull’origine del sistema di coordinate del pezzo. Tuttavia, se la
superficie di misura è la superficie superiore di un blocco di
riferimento, oppure se l’origine del sistema di coordinate del pezzo è
spostata rispetto alla superficie superiore del pezzo (come quando
l’origine è spostata rispetto alla superficie del pezzo di un’entità pari
al sovrametallo), deve essere specificata la distanza Hm fra la
superficie base per la misura e la superficie reale di misura, in modo
da poter calcolare la compensazione lunghezza utensile con la stessa
formula usata per il metodo 1.

Zero mac-
china
Uten- Uten-
sile sile
T01 T01

Zm
OFSL
Zm
OFSL

Superficie di
misura
Hm
Origine del sistema di
coordinate del pezzo

(superficie base per


la misura)
Hm Pezzo

Superficie di
misura
Blocco di riferimento

Tavola della macchina Tavola della macchina

L : Distanza fra la punta dell’utensile di riferimento e la superficie base per la misura (= 0)


Hm : Distanza fra la superficie base per la misura e l’effettiva superficie di misura
Zm : Distanza fra la punta dell’utensile da misurare e la superficie di misura quando l’utensile
è posizionato sullo zero macchina
OFSL : Compensazione lunghezza utensile (OFSL = Zm – Hm – L)

878
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

Nella definizione 2, la punta dell’utensile di riferimento è sull’origine


del sistema di coordinate del pezzo quando la macchina è posizionata
sul punto zero dell’asse Z. Di conseguenza, ogni volta che viene
sostituito il pezzo, occorre misurare di nuovo la lunghezza utensile. La
ripetizione della misura, però, non è necessaria se la differenza fra
l’origine del sistema di coordinate del nuovo pezzo e quella in base alla
quale è stata misurata la compensazione lunghezza utensile viene
usata come nuovo offset dello zero pezzo (uno qualsiasi di G54 – G59).
In questo modo non è necessario modificare la compensazione
lunghezza utensile quando viene cambiato il pezzo.
Da un altro punto di vista, la definizione 2 può essere considerata come
l’impostazione dell’offset dello zero pezzo come compensazione
lunghezza utensile di ciascun utensile.
 Misura della Poiché l’utensile è normalmente montato sull’asse Z, la compensazione
compensazione lunghezza utensile viene misurata muovendo l’utensile lungo questo
lunghezza utensile lungo asse. Alcune macchine, tuttavia, hanno un asse W parallelo all’asse Z, e
l’asse specificato la misura della lunghezza utensile deve essere eseguita muovendo
l’utensile lungo tale asse. Inoltre, alcune macchine hanno la possibilità di
montare l’utensile anche in parallelo con un Per tali macchine, può essere
abilitata la misura della compensazione lunghezza utensile lungo uno
specifica asse, mettendo a 1 il bit 2 (TMA) del parametro N. 5007. Per
misurare la lunghezza utensile lungo un asse diverso dall’asse Z, oltre a
specificare la distanza L fra la posizione dell’utensile di riferimento e la
superficie base per la misura lungo l’asse Z, specificare questa distanza
anche per ciascuno degli assi lungo i quali è possibile misurare la
compensazione lunghezza utensile (parametro N. 5022). Poi specificare
la distanza Hm fra la superficie base per la misura e la superficie di misura
per l’asse lungo il quale deve essere misurato l’utensile (vedere
”Spiegazioni”, qui sotto). Infine, muovere l’utensile lungo tale asse
finché non tocca il pezzo o il blocco di riferimento; poi introdurre il nome
dell’asse prima di premere i tasti software [MISURA B] o [MISURA B+].
Ad esempio, se l’utensile è misurato lungo l’asse W, prima di premere
[MISURA B] o [MISURA B+], introdurre l’indirizzo W.

 Posizione di cambio La posizione di cambio utensile deve essere preventivamente definita con
utensile i bit 1 (TC3) e 0 (TC2) del parametro N. 5007.

TC3 TC2 Significato

0 0 La posizione di cambio utensile è il primo punto di riferi-


mento (G28)

0 1 La posizione di cambio utensile è il secondo punto di riferi-


mento (G30 P2)

1 0 La posizione di cambio utensile è il terzo punto di riferi-


mento (G30 P3)

1 1 La posizione di cambio utensile è il quarto punto di riferi-


mento (G30 P4)

879
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

Procedura per la misura dell’offset dello zero pezzo

Questa funzione permette di misurare facilmente, oltre all’offset dello


zero pezzo (spostamento dell’origine del pezzo) lungo l’asse utensile,
cioè l’asse Z, gli offset dello zero pezzo lungo gli assi X e Y, su un piano
perpendicolare all’asse Z. Gli offset dello zero pezzo possono essere
misurati indipendentemente dal fatto che lo zero pezzo si trovi sulla
superficie del pezzo stesso o al centro di un foro da lavorare. Per i dettagli,
consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.

Misura dell’offset dello 1 Selezionare un utensile con un comando MDI, poi portarlo nella posi-
zero pezzo lungo l’asse Z zione mandrino (riferirsi alla spiegazione della procedura per la
misura della compensazione lunghezza utensile). La compensazione
lunghezza utensile utensile dell’utensile selezionato deve già essere
stata misurata.
MODE 2 Premere il tasto di selezione del modo HANDLE o JOG.
EDIT MEMORY REMOTE MDI 3 Mettere nella posizione ON il selettore del modo misura dell’offset
dello zero pezzo, sul pannello dell’operatore. Comparirà lo schermo
HANDLE JOG ZERO TEACH
RETURN
degli offset dello zero pezzo con l’indicazione ”WOFS” lampeg-
giante nella riga di stato.
4 Introdurre la compensazione lunghezza utensile dell’utensile selezio-
nato, poi premere il tasto software [ENTR UT].

COORD DI LAVORO 01234 N12345


(G54)
N. DATI N. DATI
00 X–12345.678 02 X–12345.678
(EST) Y–12345.678 (G55) Y–12345.678
Z–12345.678 Z–12345.678
A–12345.678 A–12345.678

01 X–12345.678 03 X–12345.678
(G54) Y–12345.678 (G56) Y–12345.678
Z–12345.678 Z–12345.678
A–12345.678 A–12345.678
(MACCHINA) Z–12345.678 (UT) –12345.678
>
JOG **** *** *** ALM 13:14:15 WOFS
COMPEN PREPRA LAVORO (OPRT)

5 Posizionare il cursore sul numero del gruppo di offset da usare (da


G54 a G59). Non è necessario che il cursore sia posizionato precisa-
mente sull’offset dell’asse Z.
6 Muovere l’utensile in jog o con il volantino fino a portarlo a contatto
con la superficie del pezzo.
7 Introdurre il nome dell’asse, Z, premere il tasto software [MISURA
B], poi premere il tasto software [ENTRAT]. Viene impostato l’offset
dello zero pezzo lungo l’asse Z e il cursore va su questo offset. Se è
stato specificato che la misura dell’offset dello zero pezzo viene ese-
guita solo per l’asse Z (bit 3 (WMA) del parametro N. 5007 = 0), non è
necessario introdurre l’indirizzo Z.

880
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

Per stabilire l’origine del pezzo in una posizione diversa dalla superfi-
cie del pezzo (ad esempio per tener conto del sovrametallo), intro-
durre usando i tasti numerici l’entità dello spostamento (S nella figura
che segue) e premere il tasto software [MISURA B], poi premere il
tasto software [ENTRAT].

S
Zero pezzo

Pezzo

8 Per misurare altre origini, ritirare l’utensile dal pezzo e ripetere i passi
da 5 a 7.

Misura dell’offset dello Per stabilire l’origine del pezzo per gli assi X o Y su una superficie del
zero pezzo lungo gli assi pezzo, mettere a 1 il bit 3 (WMA) del parametro N. 5007, poi eseguire la
X e Y in base a una stessa procedura usata per misurare l’offset dello zero pezzo lungo l’asse
superficie di riferimento Z. Nel passo 4, però, introdurre la compensazione raggio utensile, anziché
la compensazione lunghezza utensile. Dopo aver introdotto il valore della
compensazione raggio utensile, premere il tasto software [ENTR UT].

NOTA
Nell’introdurre il valore della compensazione raggio
utensile, fare attenzione al segno.
⋅ Se la superficie di misura si trova nella direzione positiva
(+) rispetto all’utensile, specificare la compensazione
con il segno meno (–).
⋅ Se la superficie di misura si trova nella direzione negativa
(–) rispetto all’utensile, specificare la compensazione
con il segno più (+).

Misura dell’offset dello 1 Montare un tastatore sul mandrino.


zero pezzo lungo gli assi 2 Premere il pulsante di selezione del modo HANDLE o JOG.
X e Y in base a un foro di
riferimento 3 Mettere nella posizione ON il selettore del modo misura dell’offset
dello zero pezzo, sul pannello dell’operatore. Comparirà lo schermo
degli offset dello zero pezzo con l’indicazione ”WOFS” lampeg-
MODE
giante nella riga di stato.
EDIT MEMORY REMOTE MDI

4 Posizionare il cursore sul numero del gruppo di offset da usare (da


HANDLE JOG ZERO
RETURN
TEACH
G54 a G59). Non è necessario che il cursore sia posizionato precisa-
mente sull’offset dell’asse X o dell’asse Y.
5 Muovere il tastatore in jog o con il volantino per portarlo a contatto
con la circonferenza del foro. Muovere il tastatore lungo un solo asse
per volta.

881
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

6 Quando tocca la circonferenza del foro, il tastatore invia un segnale di


salto alla macchina e il movimento assiale si ferma. Simultanea-
mente, la posizione di arresto del movimento viene memorizzata
come primo punto di misura. Le coordinate del punto memorizzato
sono visualizzate come segue:

COORD DI LAVORO 01234 N12345


(G54) (TL) –12345.678
N. DATA (MACCHINA)
00 X–12345.678 X–12345.678
(EST) Y–12345.678 Y–12345.678
Z–12345.678 Z–12345.678
A–12345.678 (FORO MISURATO)
#1 X–12345.678
00 X–12345.678 Y–12345.678
(G54) Y–12345.678 #2 X–12345.678
Z–12345.678 Y–12345.678
A–12345.678 #3 X–12345.678
Y–12345.678
>
JOG **** *** *** ALM 13:14:15 WOFS

COMPEN PREPRA LAVORO (OPRT)

7 Portare il tastatore sul secondo punto. A questo punto il CNC inter-


blocca la macchina per impedire che il tastatore si muova nella stessa
direzione della misura appena effettuata. Ad esempio, se il tastatore
ha toccato il punto misurato dopo un movimento nella direzione +X,
il movimento di misura successivo può essere eseguito solo nella
direzione –X. Il movimento nella direzione +X, +Y o –Y rimane
interbloccato finché il segnale di salto non ritorna a zero. Quando il
tastatore tocca il secondo punto di misura, le sue coordinate vengono
memorizzate con la stessa procedura eseguita per il primo punto.
8 Dopo che il tastatore ha toccato il terzo punto, premere il tasto soft-
ware [MISURA B], poi premere [CENTRO]. Questo calcola il cen-
tro del foro in base alle coordinate dei tre punti misurati e determina
gli offset X e Y dello zero pezzo. Per cancellare la misura in qualsiasi
momento e rieseguirla da capo, premere il tasto . Il tasto
cancella le coordinate di tutti i punti memorizzati fino a quel
momento.

Spiegazioni
 Offset dello zero pezzo Le definizioni 1 e 2, descritte nel precedente paragrafo ”Definizione della
lungo l’asse Z compensazione utensile”, valgono anche per il concetto generale di offset
dello zero pezzo lungo l’asse Z, come segue:
(1) Definizione 1
Nella definizione 1, l’offset dello zero pezzo lungo l’asse Z è definito
come la distanza fra lo zero macchina e l’origine del sistema di
coordinate del pezzo.

882
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

Zero macchina
Uten-
OFSL sile

OFSWG54
ZmG54 OFSWG55! ZmG55

Zero pezzo

(G55)
Zero pezzo
Pezzo (G55)
(G54) Pezzo (G54)

OFSL : Compensazione lunghezza utensile dell’utensile usato per misurare l’offset dello zero pezzo
ZmG54 : Entità del movimento dallo zero macchina all’origine del sistema di coordinate del pezzo G54,
per un utensile di lunghezza OFSL
ZmG55 : Entità del movimento dallo zero macchina all’origine del sistema di coordinate del pezzo G55,
per un utensile di lunghezza OFSL
OFSWG54 : Offset dello zero pezzo per il pezzo G54
OFSWG55 : Offset dello zero pezzo per il pezzo G55

Come si vede nella figura qui sopra, l’offset dello zero pezzo lungo
l’asse Z può essere calcolato con la seguente formula:
OFSW = Zm – OFSL
dove
OFSW : Offset dello zero pezzo
OFSL : Compensazione lunghezza utensile dell’utensile usato per
misurare l’offset dello zero pezzo
Zm : Entità del movimento dallo zero macchina all’origine del
sistema di coordinate del pezzo, per un utensile di
lunghezza OFSL

883
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

(2) Definizione 2
Come precedentemente descritto, nella definizione 2 la
compensazione lunghezza utensile corrisponde all’offset dello zero
pezzo lungo l’asse Z. Quindi, in questo caso non è, normalmente
necessario impostare l’offset dello zero pezzo. Se, però, dopo la
misura della compensazione lunghezza utensile viene cambiato il
pezzo, o se vengono lavorati più pezzi, è possibile eliminare la
necessità di ripetere la misura della compensazione lunghezza
utensile, impostando come segue le coordinate dello zero pezzo
quando si assegnano i sistemi di coordinate del pezzo a G54 – G59.

Zero macchina

Uten-
sile

OFSL ZmG55

Zero pezzo

(G55)

OFSWG55
Zero pezzo
Pezzo (G55)
(G54)

Pezzo (G54)

OFSL : Compensazione lunghezza utensile misurata per il pezzo G54


ZmG55 : Entità del movimento dallo zero macchina allo zero pezzo G55 misurata con un utensile di lun–
ghezza OFSL
OFSWG55 : Offset dello zero pezzo per il pezzo G55 (L’offset dello zero pezzo G54 è 0.)

Per la definizione 2, l’offset dello zero pezzo può essere calcolato con
la stessa formula usata per la definizione 1:
OFSW = Zm – OFSL
dove
OFSW : Offset dello zero pezzo
OFSL : Compensazione lunghezza utensile dell’utensile usato per
misurare l’offset dello zero pezzo
Zm : Entità del movimento dallo zero macchina all’origine del
sistema di coordinate del pezzo, per un utensile di
lunghezza OFSL

884
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

 Offset dello zero pezzo Gli offset dello zero pezzo lungo gli assi X e Y possono essere misurati
lungo gli assi X e Y sia quando l’origine del pezzo è su una superficie dello stesso sia quando
la medesima è al centro di un foro da lavorare.
(1) Quando l’origine del pezzo è su una superficie

+Y

+X Pezzo

Zero pezzo

Offset dello zero


pezzo lungo
l’asse Y

Zero macchina

Offset dello zero pezzo lungo


l’asse X

In questo caso, l’origine del pezzo è su una superficie laterale dello


stesso. La misura degli offset dello zero pezzo lungo gli assi X e Y
quando l’origine è su una superficie del pezzo è simile a quella
dell’offset lungo l’asse Z, ma con la seguente eccezione: invece di
usare la compensazione lunghezza utensile, per misurare gli offset
dello zero pezzo lungo gli assi X e Y si usa la compensazione raggio
utensile.

885
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

+Z

+X

Utensile

Pezzo

OFSR

Xm

OFSW

Zero macchina Zero pezzo

OFSR : Valore della compensazione raggio utensile dell’utensile usato per misurare gli offset dello zero pezzo
Xm : Entità del movimento dallo zero macchina allo zero pezzo misurata con un utensile di raggio OFSR
OFSW : Offset dello zero pezzo

come si vede nella figura qui sopra, l’offset dello zero pezzo può essere
calcolato con la seguente formula:
OFSW = Xm – OFSR
Fare molta attenzione al segno della compensazione raggio utensile
OFSR:
Il segno di OFSR è – quando la superficie di misura si trova nella
direzione positiva (+) rispetto al centro dell’utensile.
Il segno di OFSR è + quando la superficie di misura si trova nella
direzione negativa (–) rispetto al centro dell’utensile.

886
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

(2) Quando l’origine del pezzo è al centro di un foro.

+Y

+X

Zero pezzo
Offset dello zero
pezzo lungo
l’asse Y

Zero
macchina Offset dello zero pezzo lungo
l’asse X

In questo caso, l’origine del pezzo si trova al centro di un foro dello


stesso. Con un tastatore, si misura la posizione di tre punti sulla
circonferenza del foro. I tre punti definiscono univocamente un
cerchio, il centro del quale viene assunto come origine del pezzo lungo
gli assi X e Y. Prima di iniziare la misura, mettere a 1 il bit 4 (WMH)
del parametro N. 5007.

+Z

Tastatore
+X

+Y

+
X

887
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

 Uso di un segnale di Oltre che per misurare gli offset dello zero pezzo lungo gli assi X e Y
salto quando l’origine del pezzo è al centro di un foro, è possibile usare un
tastatore anche per misurare l’offset dello zero pezzo lungo l’asse Z o
misurarne gli offset lungo gli assi X e Y quando l’origine del pezzo è su
una superficie. Quando il CNC riceve il segnale di salto emesso dal
tastatore, l’avanzamento degli assi viene fermato automaticamente. Di
conseguenza, è possibile usare la stessa procedura per ciascuna misura.

888
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

11.5 I parametri devono essere impostati correttamente in modo da


rappresentare pienamente le caratteristiche dei servo motori, nonché le
SCHERMI VISUA- specifiche e le funzioni della macchina utensile.
LIZZATI DAL TASTO #!" " !  !"    "  " "  
FUNZIONE     "  !!  !!  !"" " " # #"' !" 
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     !  !" $!#&&"    "!"
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889
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

11.5.1 I parametri devono essere impostati correttamente in modo da


Visualizzazione e rappresentare pienamente le caratteristiche dei servo motori, nonché le
specifiche e le funzioni della macchina utensile. I parametri vengono
impostazione dei impostati dal costruttore della macchina utensile. Fare riferimento alla
parametri tabella dei parametri da questi predisposta e unita al sistema.
Normalmente, i parametri non devono essere modificati dall’utilizzatore.

Procedura per la visualizzazione e l'impostazione dei parametri

 ""     "  !"& 


     " 
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    "!" #& 

    "!" !"%     $!#&&   !  


 " 

PARAMETRI (PREPARA) O0010 N00002

0000 SEQ INI ISO TVC


0 0 0 0 0 0 0 0
0001 FCV
0 0 0 0 0 0 0 0
0012 MIR
X 0 0 0 0 0 0 0 0
Y 0 0 0 0 0 0 0 0
Z 0 0 0 0 0 0 0 0
0020 CANALE D’I/O 0
0022 0

> _
THND **** *** *** 16:05:59
[ PARAM ][DIAGNS][ PMC ][ SISTEM ][ (OPRT) ]

  "   # !  !#  "      #  !#"


"

""   #    "       "!" !"%  


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 ""     "  !"& 
    
!"   ! ""# 

890
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

Procedura per l'abilitazione/disabilitazione della scrittura dei parametri

1 ( "   
$""  #$$  ""#$  "(
2 ""  $#$ %(  
3 ""  $#$ # $'" [PREPRA] !" &#%(("  #" 
$  ! #$( 

PREPARA (MANUALE) O0001


N00000
SCRITTURA PARAM = 1 (0:DISABIL 1:ABILIT)
CONTROLLO TV = 0 (0:OFF 1:ON)
CODICE PERFORAZ = 1 (0:EIA 1:ISO)
UNITA D’INPUT = 0 (0:MM 1:INCH)
CANALE D’I/O = 0 (0–3:NO.CANALE)
NO.SEQUENZA = 0 (0:OFF 1:ON)
FORMATO NASTRO = 0 (0:NO CNV 1:F10/11)
ARRESTO CONFRNT = 0 (NO.PROGRAM)
ARRESTO CONFRNT = 11 (NO.SEQUENZA)

> _ S 0 T0000
MDI **** *** *** 16:05:59
[ COMPEN ][ PREPRA ][LAVORO][ ][ (OPRT) ]

4  "$"  %"# " #%     %#  $#$ %"# "


5 ""  $#$ # $'" [(OPRT)]  !"" [ON:1] !" $" 
#"$$%"  !"$"   $"  (   "   
6
! &" ! #$$   $" $ $%$$  !"$" $ "" 
#"  $  ! #$(  ! "$"  %"# " #%   
   !""  $#$ # $'" [(OPRT)]  [OFF:0]
 "
7 ""  $#$ !" "#"   (   "  # &"
"   #!"  ""    $"$ "
  & $ 

Spiegazioni
 Impostazione dei Vedere III–8 per l’impostazione dei parametri con una unità esterna di
parametri con una immissione/emissione quale lo Handy File.
unità esterna di
immissione/emissione
 Parametri che richiedono Alcuni parametri diventano validi solo dopo che il CNC viene spento e
lo spegnimento del CNC riacceso dopo averli impostati. L’impostazione di questi parametri
provoca l’allarme 000. In questo caso spegnere il CNC e poi riaccenderlo.
 Elenco dei parametri Per l’elenco dei parametri, consultare il Manuale dei parametri della serie
16i/18i/160i/180i–A (B–63010).
 Dati di impostazione Alcuni parametri possono essere impostati sullo schermo dei dati di
impostazione. Per questi parametri, l’elenco dei parametri indica “Dato
di impostazione”. Quando per impostare i parametri si usa lo schermo dei
dati di impostazione non è necessario mettere a 1 il dato SCRITTURA
PARAM.

891
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

11.5.2 Impostando i dati della compensazione dell’errore di passo, l’errore di


Visualizzazione e passo di ciascun asse può essere compensato in unità di retroazione.
I dati di compensazione si specificano per ciascun punto di
impostazione dei dati compensazione agli intervalli prestabiliti lungo ciascun asse. L’origine
della compensazione della compensazione è il punto di riferimento.
dell’errore di passo I dati di compensazione sono impostati in base alle caratteristiche della
macchina collegata al CNC e variano a seconda del modello della
macchina. Se vengono modificati, la precisione della macchina
diminuisce.
In linea di principio l’utilizzatore finale non deve modificare questi dati.
I dati della compensazione dell’errore di passo possono essere impostati
tramite una unità esterna di immissione/emissione quale lo Handy File
(vedere III–8). I dati di compensazione possono anche essere scritti
direttamente tramite il pannello MDI.
La compensazione dell’errore di passo richiede l’impostazione dei
seguenti parametri. Specificare il valore della compensazione per ciascun
punto di compensazione stabilito da questi parametri.
Nel seguente esempio, il punto di compensazione corrispondente al punto
di riferimento è il punto numero 33.

Entità della compensazione (valore assoluto)


Numero del punto di com-
3 pensazione con il valore
Numero del punto di compensa- più grande (Parametro N..
zione sul punto di riferimento (para- 3622)
metro N.. 3620) 2

31 32 33 34 35 36 37

Punto di riferimento
–1
Moltiplicatore della compen-
sazione (Parametro N..
3623)
–2
Numero del punto di compensa- Intervallo di compensazione
zione con il valore più piccolo (Para- (Parametro N. 3624)
metro N.. 3621)
Numero del punto
di compensazione 31 32 33 34 35 36 37
Entità della com-
pensazione +3 –1 –1 +1 +2 –1 –3

     !      


     

     !    "  
   

     !    "  
   

   !     
  

       !     
  


892
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

Procedura per la visualizzazione e l'impostazione dei dati della compensazione


dell'errore di passo

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     "!"  "#&  #       "!"


Passo

!"%    
 $!#&&"  !#" ! 
Tasto di continuazione
del menu
REGOL ERROR–PASSO O0000 N00000

NO. DATI NO. DATI NO. DATI


0000 0 0010 0 0020 0
0001 0 0011 0 0021 0
0002 0 0012 0 0022 0
0003 0 0013 0 0023 0
(X)0004 0 0014 0 0024 0
0005 0 0015 0 0025 0
0006 0 0016 0 0026 0
0007 0 0017 0 0027 0
0008 0 0018 0 0028 0
0009 0 0019 0 0029 0
> _
MEM **** *** *** 16:05:59
[ RIC NO.][ ON:1 ][ OFF:0 ][ +ENTR ][ ENTRAT ]

  "   # !  !# #"  !&  !"   # 


!#" 
 ""   #   #"  !&      "!"
!"%  
 
 #$   # !  #!  "!"     "!" # ! 

   

 ""   $  ! "   "!" #       "!"
!"%   

893
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

11.6 Il numero del programma, il numero di sequenza e lo stato corrente del


CNC sono sempre visualizzati, salvo che a CNC spento, in caso di allarme
VISUALIZZAZIONE e quando è visualizzato lo schermo del PMC.
DEL NUMERO DEL Se una operazione di impostazione dei dati o di immissione/emissione
PROGRAMMA, DEL non è corretta, il CNC non accetta l’operazione e visualizza un messaggio
di avvertimento.
NUMERO DI
Questa sezione descrive la visualizzazione del numero del programma,
SEQUENZA, DELLO del numero di sequenza, dello stato del CNC, e dei messaggi di
STATO E DEI MES- avvertimento.
SAGGI DI AVVERTI-
MENTO PER LE
OPERAZIONI DI
IMPOSTAZIONE DEI
DATI O DI IMMIS-
SIONE/EMISSIONE

11.6.1 Il numero del programma e il numero di sequenza sono visualizzati


Visualizzazione del nell’angolo in alto a destra dello schermo, come si vede nella sottostante
figura.
numero del
programma e del
PROGRAMMA O2000 N00130
numero di sequenza N. sequenza
O2000 ;
N100 G92 X0 Y0 Z70. ; N. Programma

N110 G91 G00 Y–70. ;


N120 Z–70. ;
N130 G42 G39 I–17.5
N140 G41 G03 X–17.5 Y17.5 R17.5 ;
N150 G01 X–25. ;
N160 G02 X27.5 Y27.5 R27.5
N170 G01 X20. ;
N180 G02 X45. Y45. R45. ;
> _
EDIT **** *** *** 16:05:59
[PROGRM ][VERIF.][ ATTUAL ][ SUCCSV ][ (OPRT) ]

Il numero del programma e il numero di sequenza visualizzati


dipendono dallo schermo nel modo che segue:
Sullo schermo programma del modo EDIT e sullo schermo dell’edit
in background:
Sono indicati il numero del programma in editazione e il numero di
sequenza immediatamente prima del cursore.
Sugli altri schermi:
Sono indicati i numero del programma e il numero di sequenza
eseguiti per ultimi.
Immediatamente dopo la ricerca del numero di programma o del
numero di sequenza:
Sono indicati il numero di programma e il numero di sequenza oggetto
della ricerca.

894
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

11.6.2 Nella penultima riga dello schermo sono visualizzati il modo selezionato,
Visualizzazione dello lo stato del funzionamento automatico, lo stato di allarme, e lo stato di
editazione programmi, allo scopo di informare l’operatore sulle
stato e dei messaggi condizioni operative del sistema.
di avvertimento Se una operazione di impostazione dati o di immissione/emissione non
è corretta, il CNC non accetta l’operazione e visualizza un messaggio di
avvertimento sulla penultima riga dello schermo. Questo evita gli errori
di impostazione e di immissione/emissione dei dati.

Spiegazioni

Descrizione delle visualizzazioni


 Dato fuori dai limiti
(Nota) I messaggi sono visualizzati nell’area che inizia con (2).
(5)
(Nota) Questa indicazione com-
––EMG–– pare al posto di (3) e (4).
(1) (2) (3) (4) (6) (7) (8)
EDIT STOP MTN FIN ALM hh:mm:ss ENTRATA
(10)
(Visualizzazione dei tasti software) HEAD1

NOTA
In realtà, (10) è visualizzato nella posizione in cui nella
figura compare (8).

(1) Modo selezionato MDI : Introduzione manuale dei dati, funzionamento in MDI
MEM : Funzionamento automatico (Funzionamento da memoria)
RMT : Funzionamento automatico (Funzionamento in DNC)
EDIT : Modifica del contenuto della memoria
HND : Avanzamento manuale con volantino
JOG : Avanzamento in JOG
TJOG : TEACH IN JOG
THND : TEACH IN HANDLE
INC : Avanzamento incrementale
REF : Ritorno manuale al punto di riferimento

(2) Stato del funzionamento **** : Reset (Lo stato in cui è terminata l'esecuzione del programma
automatico ed è terminato il funzionamento automatico. Lo stato del
sistema all'accensione.)
STOP : Arresto del funzionamento automatico (Lo stato in cui è stato
eseguito un blocco e il funzionamento automatico è fermo.)
HOLD : Sospensione del funzionamento automatico (Lo stato in cui
l'esecuzione di un blocco è stata interrotta e il funzionamento
automatico è fermo.)
STRT : Funzionamento automatico avviato (Lo stato in cui il sistema
opera automaticamente)

(3) Stato degli assi MTN : Indica che un asse è in movimento


DWL : Indica lo stato di sosta
*** : Indica uno stato diverso dai precedenti

(4) Stato delle funzioni ausiĆ FIN : Indica lo stato in cui è in esecuzione una funzione ausiliaria.
liarie (Attesa del segnale di completamento emesso dal PMC)
*** : Indica uno stato diverso dal precedente.

895
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

(5) Stato di arresto in     .&+%# ,#22'34/ +. '-'2)'.7# ,#-0'))+#.4' ' # (/.&/
emergenza o reset +.6'24+4/

    .&+%# ,# 02'3'.7# &', 3').#,' &+ 2'3'4


(6) Stato di allarme   .&+%# ,# 02'3'.7# &+ 5. #,,#2-' ,#-0'))+#.4' ' # (/.&/
+.6'24+4/
  .&+%# %*' ,# $#44'2+# 8 3%#2+%# ,#-0'))+#.4' ' # (/.&/
+.6'24+4/
(7) Ora 0#7+/  .&+%# 5./ 34#4/ &+6'23/ &#+ 02'%'&'.4+

**--33  2' -+.54+ 3'%/.&+


(8) Editazione programmi     .&+%# %*' 8 +. %/23/ ,+--+33+/.' &+ &#4+
!   .&+%# %*' 8 +. %/23/ ,'-+33+/.' &'+ &#4+
  .&+%# %*' 8 +. %/23/ 5.# 2+%'2%#
"  .&+%# %*' 8 +. %/23/ 5.#,42# /0'2#7+/.' &+ '&+4
+.3'2+-'.4/ -/&+(+%# '%%
  .&+%# +, 3#,4/ &',,'4+%*'44# .',,+--+33+/.' &'+ &#4+
  .&+%# %*' 8 +. %/23/ ,# 2+0#24'.7# &', 02/)2#--#
0#7+/  .&+%# %*' ./. 3/./ +. '3'%57+/.+ /0'2#7+/.+ &+ '&+4

(9) Messaggi di avvertiĆ 5#.&/ 6'.)/./ +--'33+ &#4+ ./. 6#,+&+ (/2-#4/ '22#4/ 6#,/2' (5/2+ &#+
mento ,+-+4+ '%% 15#.&/ ,+--+33+/.' ./. 8 #$+,+4#4# -/&/ '22#4/ 3%2+4452#
&+3#$+,+4#4# '%% / 15#.&/ 5.# /0'2#7+/.' &+ +--+33+/.''-+33+/.' ./. 8
%/22'44# -/&/ '22#4/ '%% 6+'.' 6+35#,+77#4/ 5. -'33#))+/ &+
#66'24+-'.4/ . 15'34+ %#3+ +,  ./. #%%'44# ,/0'2#7+/.' 2+4'.4#2'
,/0'2#7+/.' &/0/ #6'2 2+-/33/ ,# %#53# &', -'33#))+/ &+ #66'24+-'.4/
 3')5'.4+ 3/./ #,%5.+ '3'-0+ &+ -'33#))+ &+ #66'24+-'.4/
Esempio 1)
Quando viene immesso un parametro
>1
EDIT MODO ERRATO

(Tasti software)

Esempio 2)
Quando viene immesso un parametro
> 999999999
MDI CI SONO TROPPE CIFRE

(Tasti software)

Esempio 3)
Quando i parametri vengono inviati a una unità esterna di immissione/emis-
sione
>_
MEM MODO ERRATO

(Tasti software)

(10)Nome della testa (per il    3','7+/.#4# ,# 4'34#


controllo di due perĆ 
  3','7+/.#4# ,# 4'34#

corsi)  0/33+$+,' 53#2' ./-+ &+6'23+ +-0/34#.&/ + 0#2#-'42+ &# # 


, ./-' &',,# 4'34# 3','7+/.#4# %/-0#2' .',,# 0/3+7+/.' +. %5+ /2# 8
6+35#,+77#4/  52#.4' ,'&+4#7+/.' &', 02/)2#--# 8 6+35#,+77#4/ 

896
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

11.7 Premendo il tasto , possono essere visualizzati dati come allarmi,


SCHERMI storia degli allarmi, messaggi dall’esterno. Per le informazioni relative
VISUALIZZATI alla visualizzazione degli allarmi, vedere la sezione III–7.1. Per le
QUANDO VIENE informazioni relative alla visualizzazione della storia degli allarmi,
PREMUTO IL TASTO vedere la sezione III–7.2.Per le informazioni relative alla visualizzazione
dei messaggi dall’esterno, consultare il manuale del costruttore della
FUNZIONE macchina utensile.

11.7.1 E’ possibile conservare come dati storici i messaggi dall’esterno per


Visualizzazione della l’operatore. Questi dati possono essere visualizzati sullo schermo della
storia dei messaggi dall’esterno per l’operatore.
storia dei messaggi
dall’esterno per
l’operatore

Procedura per la visualizzazione della storia dei messaggi dall’esterno per l’operatore

 1 Premere il tasto funzione .

MTOMES
2 Premere il tasto di continuazione del menu , poi premere il tasto
software di selezione del capitolo [STOMES]. Comparirà lo
schermo presentato qui sotto.
Tasto continuazione menu

STORICO MESSAGGI O0000 N00000


Data e numero pagina 94/01/01 17:25:00 PAGIN:1
Numero messaggio NO. ****

Area della visualizzazione


(Fino a 255 caratteri)

MEM STRT MIN FIN ALM 09:36:48


[ ][STOMES][ PUNCH ][ ][ (OPRT) ]

NOTA
Per un messaggio dall’esterno per l’operatore possono
essere specificati fino a 255 caratteri. Tramite MS1 e MS0
(bit 7 e 6 del parametro N. 3113) è possibile limitare il
numero dei caratteri preservati per la storia dei messaggi
dall’esterno e può essere selezionato il numero di dati
storici.

897
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

Spiegazioni
 Aggiornamento della Quando viene specificato un numero di messaggio dall’esterno, inizia
storia dei messaggi l’aggiornamento della storia dei messaggi, che continua finché non
dall’esterno per vengono specificati un nuovo numero di messaggio o la cancellazione dei
l’operatore dati storici dei messaggi dall’esterno per l’operatore.

 Cancellazione dei dati Per cancellare i dati della storia dei messaggi dall’esterno, premer il tasto
della storia dei messaggi software [RIPOS.]. Questo cancella tutti i dati della storia dei messaggi
dall’esterno per dall’esterno per l’operatore. (Mettere a 1 il bit 0 (MSGCR) del parametro
l’operatore N. 3113.)
Notare che quando vengono modificati MS1 e MS0 (bit 7 e 6 del
parametro N. 3113), usati per specificare il numero dei dati della storia dei
messaggi dall’esterno da visualizzare, tutti i dati della storia dei messaggi
dall’esterno vengono cancellati.

Limitazioni
 Controllo di due percorsi Con il controllo di due percorsi, sono visualizzati i messaggi dall’esterno
per l’operatore relativi al sistema 1. (I messaggi dall’esterno per
l’operatore relativi al sistema 2 non sono visualizzati.)

 Opzioni Per poter usare questa funzione, occorre selezionare la funzione di


immissione dati dall’esterno o la funzione messaggi dall’esterno.

898
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
B–63014IT/01 OPERAZIONI DEI DATI

11.8 La visualizzazione degli stessi caratteri nella stessa posizione dello


schermo causa una relativamente rapida degradazione dell’LCD. Per
CANCELLAZIONE evitarlo, è possibile cancellare lo schermo premendo specifici tasti. E’
DELLO SCHERMO anche possibile specificare la cancellazione automatica dello schermo se
non viene premuto alcun tasto per un periodo specificato tramite un
parametro.

11.8.1 Per cancellare lo schermo tenere premuto il tasto e premere un tasto


Cancellazione dello funzione qualsiasi.
schermo visualizzato

Procedura per la cancellazione e il ripristino dello schermo

Procedura
 Cancellazione dello
Tenere premuto il tasto e premere un tasto funzione qualsiasi (come
schermo
o ).

 Ripristino dello schermo Premere un tasto funzione qualsiasi.

899
11. IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE
DEI DATI OPERAZIONI B–63014IT/01

11.8.2 Lo schermo CNC visualizzato viene cancellato automaticamente se non


Cancellazione viene premuto alcun tasto durante il periodo specificato (in minuti) con
un parametro. Lo schermo viene ripristinato premendo un tasto qualsiasi.
automatica dello
schermo visualizzato

Procedura per la cancellazione automatica dello schermo

 Cancellazione dello Trascorso il periodo di tempo specificato (in minuti) con il parametro N.
schermo 3123, se sono soddisfatte le seguenti condizioni lo schermo viene
cancellato.
Condizioni per la cancellazione dello schermo
 Il valore assegnato al parametro N. 3123 è diverso da 0.
 Non è stato premuto nessuno dei seguenti tasti:
Tasti MDI
Tasti software
Tasti immessi dall’esterno
 Non si è verificato nessun allarme.
 Ripristino dello schermo Lo schermo CNC precedentemente cancellato viene ripristinato quando
è soddisfatta almeno una delle seguenti condizioni:
Condizioni per il ripristino dello schermo
 Viene premuto uno dei seguenti tasti:
Tasti MDI
Tasti software
Tasti immessi dall’esterno
 Si verifica un allarme
Alcune macchine dispongono di un tasto speciale per la cancellazione
dello schermo. Per le informazioni relative all’uso e alla posizione di
questo tasto consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.

Spiegazioni
 Cancellazione dello Se il parametro N. 3123 è 0, la cancellazione dello schermo con il tasto
schermo con il tasto e un tasto funzione (III–11.8.1) è disabilitata.
+ tasto funzione

 Periodo specificato Il periodo specificato con il parametro N. 3123 è valido solo per la testa
1.
 Allarme per un altro Lo schermo non viene cancellato se si verifica un allarme per la testa 1,
percorso per la testa 2 o per il caricatore, prima che trascorra il periodo specificato.

AVVERTENZA
Quando lo schermo è cancellato, esso può essere
ripristinato premendo un tasto qualsiasi. In tal caso, però,
viene iniziata la funzione associata al tasto premuto. Di
conseguenza, non premere i tasti , o per
ripristinare lo schermo.

900
B–63014IT/01 OPERAZIONI 12. FUNZIONI GRAFICHE

12 FUNZIONI GRAFICHE

Sono disponibili due funzioni grafiche. Una è la funzione di


visualizzazione grafica e l’altra è la funzione di visualizzazione grafica
dinamica.
La funzione di visualizzazione grafica può disegnare sullo schermo il
percorso utensile del programma in esecuzione. Questa funzione permette
anche di eseguire ingrandimenti e riduzioni della visualizzazione.
La funzione di visualizzazione grafica dinamica può disegnare il percorso
utensile e il profilo del pezzo.
Nel disegno del percorso utensile, sono possibili l’esecuzione automatica
della scala e il disegno solido.
Nel disegno del profilo del pezzo, viene visualizzato graficamente lo stato
della lavorazione in corso, tramite la simulazione. Può anche essere
disegnata la forma del grezzo.
La funzione di disegno nel background permette di eseguire il disegno
mentre la lavorazione è eseguita con un altro programma.

Questo capitolo descrive le procedure di disegno e i parametri grafici per:


       

 

  
 
 


       
  

 





      

  
  


 




   
  


901
12. FUNZIONI GRAFICHE OPERAZIONI B–63014IT/01

12.1 E’ possibile disegnare sullo schermo il percorso utensile programmato.


Questo permette di controllare il procedere della lavorazione osservando
VISUALIZZAZIONE il percorso tracciato sullo schermo.
GRAFICA Inoltre, è possibile ingrandire o ridurre la visualizzazione.
Prima di eseguire il disegno, devono essere impostati i parametri grafici.
Quando si usa la funzione grafica dinamica, la funzione grafica descritta
in questa sezione non può essere usata. Vedere la sezione 12.2 per la
funzione grafica dinamica.

Procedura per la visualizzazione grafica

Procedura      !$  !! %


  


 "!$$           !  
 !          #
  

PARAM GRAFICA O0000 00000

ASSE P= 4
(XY=0.YZ=1,ZY=2, XZ=3, XYZ=4, ZXY=5)
GAMMA (MAX.)
X= 115000 Y= 150000 Z= 0
GAMMA (MIN.)
X= 0 Y= 0 Z= 0
SCALA K= 70
CENTRO GRAFICA
X= 57500 Y= 75000 Z= 0
STOP PROGRAMM N= 0
AUTOCANCEL A= 1

MDI **** *** *** 14 : 23 : 54


PARAM GRAF

    ! !      !    !


     "!       

           !     


      #   

902
B–63014IT/01 OPERAZIONI 12. FUNZIONI GRAFICHE

              


     

O0001 00012
X 0.000
Y 0.000
Z 0.000

X Y
S 0T
MEM * * * * *** *** 14 : 23 : 03
PARAM GRAF

 

 Area grafica Le dimensioni dello schermo per il disegno sono le seguenti:

Gc : Centro dello schermo

45(75)mm 72mm
(120)
Gc

72mm 45(75)mm
(120)

Nota : ( ) indica i valori per un LCD da 9.5”/10.4”.

  
 



Come si può vedere nella figura 12.1(a), l’area massima del disegno è
approssimativamente 144mm (larghezza) x 90 mm (altezza) per un LCD
da 7.2”/8.4” e approssimativamente 240mm (larghezza) x 150mm
(altezza) per un LCD da 9.5”/10.4”.

 Impostazione dei limiti Per contenere entro i limiti dell’area grafica dello schermo il disegno
dell’area grafica della sezione di programma che interessa, sono disponibili i seguenti due
metodi:

                
     

                 

                  
              
    

903
12. FUNZIONI GRAFICHE OPERAZIONI B–63014IT/01

1. Specifica delle coordinate )!"!' !" $)'% " !($% " $)'% ""% ( '#%  !" !($% $0
del centro dell'area ')% " &'%'## &*. ((' %$)$*)% $""' '! ""% ( '#%
grafica e del fattore di (&!!' *$ ))%' ! (" **" 
!" +"%' ))!+#$) (($)%
scala " &'#)'% '!% -

 "' " !($%  )'!' - &!/ '$ % - #%")% &!/ &!%"
""' '! ""% ( '#% + ((' #!)% !" ))%' ! (" "
))%' ! (" +  

 +%")  $'"#$) (! )'#!$ %#
(*
))%' ! ("  " #!$%' ' !" ))%' ! ("    !"
))%' ! (" 

))%' ! ("    a"*$ ,, " &'%'(% (*""(( %'!,0
,%$)"
))%' ! (" 
  b"*$ ,, " &'%'(% (*""(( +'0
)!"
a 
##     
b   ##
a  ##    
 
b 
##

La scala è sempre basata sul centro dello schermo.

Programma Area grafica dopo l’ap–


plicazione del fattore di
scala
Gc Area grafica prima del–
l’applicazione del fattore
di scala

Gc : Centro dello schermo


Pro-
gramma Gc

Area grafica prima dell’appli–


cazione del fattore di scala
Area grafica dopo l’applica-
zione del fattore di scala

               

904
B–63014IT/01 OPERAZIONI 12. FUNZIONI GRAFICHE

2. Specifica delle coordinate    !    "      
massime e minime da         !  "   !  
disegnare per ciascun          '     
asse  "    %  !   
GAMMA X (MAX) (quota X max)
GAMMA Y (MAX) (quota Y max)
GAMMA Z (MAX) (quota Z max)
GAMMA X (MIN) (quota X min)
GAMMA Y (MIN) (quota Y min)
GAMMA Z (MIN) (quota Z min)

  !             # $
% "    !
Gcx = (X (MAX) + X (MIN))/2
Gcy = (Y (MAX) + Y (MIN))/2
Gcz = (Z (MAX) + Z (MIN))/2
 ! &          ! &  )

     "   !    ! " )
           '  )
         (     
 Sistema di coordinate L’origine e il centro grafico non cambiano anche se cambia l’origine del
del pezzo e grafica sistema di coordinate del pezzo.
In altre parole, l’origine delle coordinate del pezzo è sempre coerente con
l’origine grafica.

Y
(Esempio)
Punto grafico (60mm, 90mm)
Y

Gc (=30mm, 50mm)
Dopo l’esecuzione Gc
di G92 X60. Y90. ;
Punto grafico

X X

Origine grafica Origine grafica = Origine del sistema di coordinate del pezzo

Come si vede nell’esempio qui sopra, quando viene comandato G92 il disegno viene traslato come è indicato dalla
freccia ( ). La posizione dell’origine grafica, o centro grafico, non cambia.

Fig. 12.1 (c) Origine del sistema di coordinate del pezzo e origine grafica

905
12. FUNZIONI GRAFICHE OPERAZIONI B–63014IT/01

 Parametri grafici  ASSE


"  " !  &$# "#  $ ! &%((%!# "&, $# # 
$& % $ $$%  !!# %
!  ! %#!!  & "#!#$ + "!$$ $(! # & '#$! $$%
 !!# %  $ ! "# $&   & %$%
Y Z Y =0 : Seleziona (1)
=1 : Seleziona (2)
(1) (2) (3)
=2 : Seleziona (3)
=3 : Seleziona (4)
=4 : Seleziona (5)
X Y Z =5 : Seleziona (6)
Z Z Y
(6)
(4) (5)
X Z

X X Y
L’angolo di rotazione (orizzontale, verticale) per le visualizzazioni isometri-
che 5) e 6) è fisso a 45) in ambedue i casi.
Fig. 12.1 (d) Sistemi di coordinate

 GAMMA (Max., Min.)


&$% "#%# "#%%! !  $%# # '$&((% $&! $#!
$" !  !!# % $$     $& $$
 !!# % $$  !!# %  
 !!# % $$  !!# %  
 !!# % $$  !!# %  
!# "!$%    

NOTA
1 Le unità sono 0.001 mm o 0.0001 pollici. Il valore di MAX
deve essere maggiore del valore di MIN per ciascun asse.
2 Se l’area grafica viene stabilita con i parametri grafici per le
coordinate massime e minime, non impostare
successivamente i parametri relativi al fattore di scala e alle
coordinate del centro dello schermo. Sono validi solo i
parametri impostati per ultimi.

 SCALA
&$%! "#%#! "#%%  $"#  %%!#  $
!# "!$%     & %*  '!%

906
B–63014IT/01 OPERAZIONI 12. FUNZIONI GRAFICHE

 
  



#!"  "   ""  !    "  !!" 
 "  %%   !  "   

NOTA
1 Se vengono impostati i parametri GAMMA MAX e GAMMA
MIN, i valori vengono calcolati automaticamente al
momento dell’esecuzione del disegno.
2 Se si definisce l’area grafica usando i parametri grafici
relativi al fattore di scala e alle coordinate del centro dello
schermo, non impostare successivamente i parametri
relativi alle coordinate massime e minime. Sono validi solo
i parametri impostati per ultimi.

    

#!"  "   ""  !   #   !#% 
  # ! $# # $!#%%%  %
   ! #!" $  $ " #"""
$" 
  


 #"""  !  " # $
$$"  #%"  #""  %  !"
   #"""
 Esecuzione del solo Dato che il grafico viene tracciato in base alle variazioni delle coordinate
disegno nel funzionamento automatico, se è necessario eseguire soltanto il
disegno, selezionare il modo blocco macchina.
 Cancellazione del Quando il funzionamento in automatico viene avviato in condizioni di
disegno precedente reset, il programma viene eseguito dopo aver cancellato automaticamente
il precedente disegno (AUTOCANCELL = 1). E’ possibile evitare la
cancellazione automatica mettendo a 0 il parametro grafico
AUTOCANCELL.
 Disegno di una parte Quando è necessario visualizzare una parte del programma, prima di
del programma avviare l’esecuzione del programma stesso eseguire una ricerca del
numero di sequenza iniziale e impostare il numero di sequenza del blocco
finale nel parametro STOP PROGRAMM prima di avviare il ciclo.
 Disegno con linee Il percorso dell’utensile viene rappresentato con linee tratteggiate
tratteggiate e linee (–––––) per i movimenti in rapido e con linee continue ( ————— ) per il
continue movimento in avanzamento di lavoro.


 Velocità di Se la velocità di avanzamento è molto alta, il disegno può non essere
avanzamento tracciato correttamente. Per l’esecuzione del disegno, diminuire la
velocità, selezionando la prova a vuoto, ecc.
 Controllo di due percorsi Per il controllo di due percorsi, non è possibile visualizzare
contemporaneamente ambedue i percorsi.

907
12. FUNZIONI GRAFICHE OPERAZIONI B–63014IT/01

12.2 La grafica dinamica dispone di due funzioni.


VISUALIZZAZIONE Path graphic Questa funzione si usa per tracciare il percorso del cenĆ
GRAFICA tro dell'utensile comandato dal programma pezzo.
Solid graphic Questa funzione si usa per tracciare la forma del pezzo
DINAMICA lavorato dai movimenti dell'utensile in base ai comandi
del programma.

La funzione path graphic si usa per controllare il programma pezzo


tracciando sullo schermo una linea che rappresenta il percorso
dell’utensile. La funzione solid graphic si usa per disegnare la forma del
pezzo lavorato dal programma. E’ possibile passare liberamente dall’una
all’altra di queste due funzioni.

12.2.1 La funzione path graphic si usa per tracciare il percorso dell’utensile e ha


Funzione “Path le seguenti prestazioni:
graphic”

1. Piano di disegno L’utilizzatore può scegliere il piano di disegno fra quattro tipi di vista nel
piano, due tipi di proiezioni isometriche e la vista su due piani.

2. Rotazione del disegno Quando viene usata una proiezione isometrica, è possibile ruotare il
disegno orizzontalmente e verticalmente.
3. Ingrandimento e riduĆ Un disegno può essere ingrandito o ridotto specificando un fattore di scala
zione del disegno da 0.01 a 100 rispetto alle dimensioni effettive. Inoltre, il disegno può
essere ingrandito o ridotto automaticamente specificando i valori
massimi e minimi.
4. Disegno parziale Può essere disegnata solo una parte del programma specificando i numeri
di sequenza iniziale e finale.
5. Disegno del percorso L’utilizzatore può specificare se devono o non devono essere applicate al
programmato e disegno disegno la compensazione lunghezza utensile e la compensazione raggio
del percorso utensile utensile. In questo modo possono essere tracciati il percorso
programmato o il percorso effettivo dell’utensile.
6. Colore Se il percorso utensile è tracciato su un CRT a colori, i colori da utilizzare
possono essere scelti fra sette colori, incluso il bianco. Il colore del
percorso utensile può essere fatto variare in funzione del codice T.
7. Scala automatica Il CNC determina automaticamente le coordinate massime e minime del
disegno per ciascun programma. Questo significa che il disegno può
essere eseguito con un fattore di scala determinato automaticamente in
base a questi valori massimi e minimi.
8. Ingrandimento parziale Salvo che per la vista su due piani, l’utilizzatore può ingrandire fino a 100
del disegno volte le porzioni del disegno visualizzato che gli interessano.
9. Indicazione della posiĆ E’ possibile visualizzare sullo schermo la posizione corrente
zione corrente dell'utenĆ dell’utensile.
sile con una marca
10. Indicazione delle coordiĆ Possono anche essere visualizzate le coordinate della posizione corrente.
nate della posizione corĆ
rente 908
B–63014IT/01 OPERAZIONI 12. FUNZIONI GRAFICHE

11. Visualizzazione degli Possono essere visualizzati gli assi coordinati e le linee di quotatura in
assi coordinati e delle modo da poter fare riferimento alle dimensioni effettive.
linee di quotatura
Le funzioni da 1. a 6. sono disponibili settando i parametri grafici. Le
funzioni da 7. a 9. si eseguono principalmente usando i tasti software dopo
l’esecuzione del disegno. La funzione 10. si abilita settando un parametro.
La funzione 11. può essere usata in qualsiasi momento.

Procedura per il disegno del percorso utensile

Procedura  Per tracciare il percorso utensile, devono essere preventivamente impoĆ


stati i dati necessari.
Premere ripetutamente il tasto funzione ( per l'unità MDI
compatta) per visualizzare lo schermo GRAFIC CORSA (PARAĆ
METR)".

GRAFIC CORSA (PARAMETR–1) O0000 N00002

ASSE P= 4
(XY=0, YZ=1, ZY=2, XZ=3, XYZ=4, ZXY=5, 2P=6)
ANGOLO
ROTAZIONE A= 0
RIBALTAMENTO A= 0
SCALA K= 0.00
CENTRO O MASS./MIN.
X=130.000 Y=110.000 Z= 50.000
I= 0.000 J=–10.000 K= 0.000
NO.SEQ.AVVIAM. N= 0
NO. SEQ. FIN . N= 0
NO. A=

MDI **** *** *** 14 : 25 : 07


PARAM ESEC SCALA POS

GRAFIC CORSA (PARAMETR–2) O0000 N00001

COMP. UTENSLI P= 0
COLOR (0123456)
CORSA P= 0
UTENSLI Q= 0
CAMBIO AUTO R= 0

MDI **** *** *** 14 : 25 : 51

PARAM ESEC SCALA POS

909
12. FUNZIONI GRAFICHE OPERAZIONI B–63014IT/01

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GRAFIC CORSA (ESECUZIONE) O1126 N01126

25.8

MEM * * * * *** *** 10 : 10 : 40


AUTO AVVIAR STOP RIAVVO CANC.

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[AVVIAR] )+ & + $% -,-( ,(!-0+ [RIAVVO]

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910
B–63014IT/01 OPERAZIONI 12. FUNZIONI GRAFICHE


 
 
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GRAFIC CORSA (SCALA) O1126 N01126

SCALA
1.00

25.8

MEM * * * * *** *** 10 : 10 : 40


ESEC ← → ↓ ↑

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Tasto indirizzo Funzione


P Il fattore di scala relativo aumenta di 0.1
M Il fattore di scala relativo diminuisce di 0.1
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911
12. FUNZIONI GRAFICHE OPERAZIONI B–63014IT/01

Visualizzazione della posiĆ 15 Per visualizzare una marca nella posizione corrente dell'utensile,
zione corrente dell'utensile Visualizzare lo schermo GRAFIC CORSA (POSIZIONE)" premendo
il tasto software [POS] sullo schermo GRAFIC CORSA (PARAĆ
METR)". Sul percorso utensile lampeggia una marca che rappresenta la
posizione del centro dell'utensile selezionato.

GRAFIC CORSA (POSIZIONE) O1126 N01126

25.8

MDI **** *** *** 14 : 27 : 47


PARAM ESEC SCALA POS

Spiegazioni

 ASSE La relazione tra questo parametro e lo schermo grafico è la seguente:


Valore Schermo grafico
0 Vista nel piano (XY)
1 Vista nel piano (YZ)
2 Vista nel piano (ZY)
3 Vista nel piano (XZ)
4 Proiezione isometrica (XYZ)
5 Proiezione isometrica (ZXY)
6 Vista su due piani (XY, XZ)

 Vista nel piano Sono selezionabili i seguenti sistemi di coordinate.


(XY, YZ, ZY, XZ)
Y Z

P=0 P=1

XY X YZ Y
Y Z

P=2 P=3

ZY Z XZ X

Fig. 12.1 (e) Sistemi di coordinate per la vista nel piano

912
B–63014IT/01 OPERAZIONI 12. FUNZIONI GRAFICHE

 Proiezione isometrica E’ possibile tracciare la proiezione isometrica.


(XYZ, ZXY)
Z Y

P=4 P=5

X Y Z X
XYZ ZXY

       


   
   

 Vista su due piani


Y Z
P=6

X X

       


   

  


Possono essere tracciati simultaneamente due piani (XY e XZ). Per


tracciare due piani, impostare sempre i valori massimo e minimo delle
coordinate. Questi valori possono essere impostati anche eseguendo il
calcolo automatico del fattore di scala.

 ANGOLO Quando si seleziona la proiezione isometrica, occorre stabilire la


direzione degli assi coordinati. La direzione si stabilisce specificando
l’angolo di rotazione orizzontale e l’angolo di rotazione verticale. Le
unità usate per la specifica sono i gradi.

 ROTAZIONE L’angolo di rotazione orizzontale si specifica nell’intervallo da –180 gradi


a +180 gradi, con riferimento all’asse verticale. Specificare un valore
positivo per la rotazione in senso orario dell’asse coordinato. Così, la
direzione della proiezione (freccia visuale) diventa antioraria.

Rotazione

   




913
12. FUNZIONI GRAFICHE OPERAZIONI B–63014IT/01

 RIBALTAMENTO L’angolo di inclinazione dell’asse verticale si specifica nell’intervallo da


–90 a +90 gradi con riferimento all’asse orizzontale. Se viene specificato
un valore positivo, l’asse verticale si inclina verso il lato opposto del
disegno. Così, la direzione della proiezione (direzione della freccia)
diventa la direzione orizzontale.

Ribaltamento

     
  

 SCALA Specificare il fattore di scala per il disegno (da 0.01 a 100.00). Se viene
specificato 1.0, il disegno viene eseguito in dimensioni reali. Se viene
specificato 0, il fattore di scala viene calcolato automaticamente in base
alle coordinate massima e minima del disegno.

 CENTRO O Quando per il fattore di scala viene specificato 0, assegnare agli indirizzi
MASS./MIN. X/Y/Z e I/J/K i valori massimi e minimi delle coordinate degli assi X, Y
e Z del sistema di coordinate del pezzo. Quando si richiede la vista su due
piani, specificare sempre questi valori.
Quando per il fattore di scala viene specificato un valore diverso da 0,
assegnare agli indirizzi X, Y e Z i valori delle coordinate degli assi X, Y
e Z del sistema di coordinate del pezzo che diventano il centro del disegno.
Il valore degli indirizzi I, J e K viene ignorato.

La sottostante tabella riassume queste impostazioni.


Fattore di scala Valori da specificare
impostato
Indirizzi X, Y, Z Indirizzi I, J, K
Coordinate X, Y e Z del
Diverso da 0 Ignorati
centro del disegno
0 o vista su due Valori massimi delle coordi- Valori minimi delle coor-
piani nate X, Y e Z del disegno dinate X, Y e Z del dise-
gno

 NO. SEQ AVVIAM e Specificare i numeri di sequenza iniziale e finale dei blocchi da tracciare,
NO. SEQ FIN con un numero di cinque cifre. Il programma pezzo verrà eseguito
dall’inizio, ma solo la porzione inclusa tra questi due numeri di sequenza
verrà tracciata sullo schermo. Se per il numero di sequenza iniziale viene
specificato 0, il programma viene eseguito dall’inizio. Se per il numero
di sequenza finale viene specificato 0, il disegno viene eseguito fino alla
fine del programma. I numeri di sequenza possono essere,
indifferentemente, nel programma principale o in un sottoprogramma.

914
B–63014IT/01 OPERAZIONI 12. FUNZIONI GRAFICHE

 COMP. UTENSLE E’ possibile specificare se il percorso dell’utensile deve essere tracciato


tenendo in considerazione o no le compensazioni utensile (compensa-
zione lunghezza utensile, compensazione raggio utensile).
Valore Compensazioni utensile (Compensazione lunghezza uten-
impostato sile/compensazione raggio utensile)
0 Il disegno tiene conto delle compensazioni (viene disegnato il
percorso utensile effettivo)
1 Il disegno non tiene conto delle compensazioni (viene dise-
gnato il percorso utensile programmato)

Quando sul percorso utensile deve essere indicata la posizione corrente


dell’utensile, specificare sempre 0.
 COLOR Specificare il colore del percorso dell’utensile. Se il l’unità di
visualizzazione è monocromatica, non è necessario impostarlo. La
relazione tra il valore specificato e il colore è la seguente:
Valore Colore
0 Bianco
1 Rosso
2 Verde
3 Giallo
4 Blu
5 Porpora
6 Blu chiaro
 
 
 
 

 


 

    
 
 

     

  
 




 

 


       

  

 
 
 
  

 
  

Valore Funzione
0 Il colore del percorso utensile non cambia
1 Il colore del percorso utensile cambia automaticamente

Se viene specificato 1, il codice del colore impostato con il parametro


CORSA viene incrementato di 1 ogni volta che viene eseguito un codice
T, cambiando il colore con cui viene tracciato il percorso. Se il valore
diventa maggiore di 6, torna a 0.
 Funzioni dei tasti
software che Tasto Funzione
compaiono sullo software
schermo “GRAFIC [AUTO] Determinazione automatica del fattore di scala. Ottiene i valori mas-
CORSA simi e minimi delle coordinate del programma pezzo prima di ese-
(ESECUZIONE)” guire il disegno, imposta i valori massimi e minimi nei parametri del
disegno e mette a 0 il fattore di scala prima di iniziare il disegno. In
questo modo, il disegno risulta ben centrato nello schermo.
[AVVIAR] Inizio del disegno. Se il tasto [AVVIAR] viene premuto mentre il dise-
gno non è in condizione di ARRESTO, il disegno comincia dall’inizio
del programma pezzo. Se viene premuto in condizione di arresto del
disegno, l’esecuzione del disegno stesso riparte dal punto di
arresto.
[STOP] Ferma l’esecuzione del disegno. (Arresto in blocco singolo)
[RIAVVO] Premere questo tasto per cominciare il disegno dall’inizio del pro-
gramma pezzo.
[CANC.] Cancella dallo schermo il disegno del percorso utensile.

915
12. FUNZIONI GRAFICHE OPERAZIONI B–63014IT/01

D Programma usato per Il disegno può essere eseguito solo per i programmi registrati in memoria.
il disegno Inoltre, è necessario che alla fine del programma siano comandati M02
o M03.
D Indicazione della Il periodo di lampeggiamento della marca che indica la posizione corrente
posizione corrente dell’utensile è breve durante il movimento dell’utensile e diventa più
dell’utensile lungo quando l’utensile si ferma.
Nel caso della visualizzazione su due piani, la marca è visualizzata nel
piano XY.
D Tipo di marca Il bit 5 (CSR) del parametro N. 6501 permette di specificare se usare J
o X come marche per l’indicazione della posizione corrente dell’utensile
e del centro di un ingrandimento parziale.
D Visualizzazione delle Il bit 5 (DPO) del parametro N. 6500 permette di specificare se sullo
coordinate schermo del disegno devono essere visualizzate le coordinate della
posizione corrente dell’utensile.
D Cambiamento del Il bit 0 (ORG) del parametro N. 6501 permette di specificare se, nel caso
sistema di coordinate di un cambiamento del sistema di coordinate comandato dal programma,
il disegno viene eseguito senza cambiare il sistema di coordinate o se il
disegno deve essere eseguito considerando la posizione di disegno
corrente come la posizione corrente nel nuovo sistema di coordinate.


D Condizioni per il Se il funzionamento della macchina non è abilitato, il disegno non viene
disegno eseguito. Durante il funzionamento della macchina non è possibile
eseguire il disegno. I dati e i commutatori principali richiesti per il
disegno sono i seguenti:
Dati e commutatori da impo- Stato
stare
Entità delle correzioni utensili Impostarle appropriatamente quando il dise-
gno viene eseguito considerando le compen-
sazioni.
Blocco singolo Off
Salto blocco opzionale Impostare appropriatamente questo commu-
tatore.
Feed hold Off

D Ingrandimento parziale L’ingrandimento parziale può essere eseguito per la vista nel piano e per
la proiezione isometrica. Non può essere eseguito per la vista su due piani.
D Posizione corrente Nella visualizzazione grafica dinamica, il disegno non può essere
dell’utensile eseguito durante il funzionamento della macchina (questo è possibile
usando la visualizzazione grafica normale descritta nella sezione
III–12.1). Però, dopo aver eseguito il disegno, l’operatore può controllare
i movimenti dell’utensile lungo il percorso disegnato facendo funzionare
la macchina e visualizzando la marca che indica la posizione corrente
dell’utensile stesso.
Per ottenere una visualizzazione corretta della posizione dell’utensile sul
percorso disegnato, è necessario che lo stato dei dati di impostazione e dei
commutatori relativi al funzionamento della macchina non cambi fra
l’esecuzione del disegno e il funzionamento della macchina.
D Controllo di due percorsi Per il controllo di due percorsi, non è possibile visualizzare
contemporaneamente ambedue i percorsi.

916
B–63014IT/01 OPERAZIONI 12. FUNZIONI GRAFICHE

12.2.2 Questa funzione si usa per visualizzare la forma del pezzo definita dai
Funzione movimenti dell’utensile e ha le seguenti prestazioni:
“Solid graphics”

1. Modellazione solida Il modello solido del pezzo viene rappresentato tramite superfici. Quindi,
la forma ottenuta dalla lavorazione può essere valutata concretamente.

2. Rappresentazione della E’ possibile visualizzare graficamente la forma del grezzo, prima della
forma del grezzo lavorazione.

Possono essere disegnati un parallelepipedo, una colonna circolare o un


cilindro. La colonna circolare e il cilindro possono essere paralleli all’asse
X, all’asse Y o all’asse Z.

3. Visualizzazione E’ possibile visualizzare il procedere della lavorazione, tramite


dell'avanzamento della simulazione.
lavorazione
4. Visualizzazione della E’ possibile visualizzare la forma finale del pezzo.
forma del pezzo lavorato
5. Cambiamento della direĆ L’utilizzatore può scegliere fra quattro direzioni di disegno e fra otto
zione di disegno angoli di ribaltamento.

6. Vista nel piano Oltre al modello solido, è possibile tracciare la vista nel piano XY. Le
varie altezze del pezzo sono indicate dal colore, se l’unità di
visualizzazione è a colori, o dalla luminosità, se l’unità di visualizzazione
è monocromatica.

7. Vista su tre piani Oltre al modello solido, è possibile tracciare la vista su tre piani.
L’utilizzatore può scegliere fra quattro tipi di vista nel piano e di posizioni
della vista laterale. La posizione della sezione di una vista laterale può
essere cambiata liberamente.

8. Foratura orizzontale Gli utensili possono essere paralleli agli assi X e Y, oltre che all’asse Z.

9. Cambio utensile durante E’ possibile il cambio utensile durante la lavorazione, con un comando
la lavorazione del programma.

917
12. FUNZIONI GRAFICHE OPERAZIONI B–63014IT/01

Procedura per il disegno con la funzione Solid Graphics"

Procedura 1 Per disegnare il pezzo lavorato devono essere preventivamente impoĆ


stati i dati necessari.
Premere il tasto funzione ( per l'unità MDI compatta)
Viene visualizzato lo schermo (GRAFIC SOLID (PARAMET)".

GRAFIC SOLID (PARAMET) O0000 N00003


FORM BIANC P=
X= 0.000 Y= 0.000 Z= 0.000
I= 120.000 J= 100.000 K= 40.000
FORMA UTENS P= 2
R= 7.500 K= 0.000
PROIEZIONE P= 3
Q= 1 R= 0
INTENSITA P= 4
(0123456) Q= 2 R= 1
NO.SEQ.AVVIAM. N= 0
NO. SEQ. FIN. N= 0
VELOCI. ANIM N= 0
>_
MDI **** *** *** 14 : 42 : 17
PARAM BIANCO ESEC RIVIST

2 Usare i tasti cursore per portare il cursore sul dato da impostare.


3 Immettere il valore voluto usando i tasti numerici.

4 Premere il tasto .
Il valore numerico immesso viene assegnato al dato indicato e il cursore
va automaticamente sul dato successivo. I dati impostati vengono manĆ
tenuti anche quando viene tolta tensione. Per i dettagli vedere SpiegaĆ
zioni".
 Disegno del grezzo 5 Per disegnare la forma del grezzo, Visualizzare lo schermo GRAFIC
SOLID (BIANCO)". Questo schermo si seleziona dallo schermo
GRAFIC SOLID (PARAMET)", premendo il tasto software
[BIANCO].

GRAFIC SOLID (BIANC) O1126 N1126

Z
Y

MEM * * * * *** *** 10 : 10 : 40


DI NUO +ROT –ROT +INCL –INCL

918
B–63014IT/01 OPERAZIONI 12. FUNZIONI GRAFICHE

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 Disegno del pezzo
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lavorato
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9 Per disegnare il profilo lavorato, * ')! ,,& !$ '&"$ -  
 

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-    
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GRAFIC SOLID (ESECUZ) O1126 N01126

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Y

A.ST F.ST STOP RIAVLG

GRAFIC SOLID (ESECUZ) O1126 N01126

A.ST F.ST STOP RIAVLG

919
12. FUNZIONI GRAFICHE OPERAZIONI B–63014IT/01

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GRAFIC SOLID (RIVIST) O1126 N01126

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X

DI NUO +ROT –ROT +INCL –INCL

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920
B–63014IT/01 OPERAZIONI 12. FUNZIONI GRAFICHE

15 Per disegnare la figura in modo diverso, )+ & + $ -,-$ ,(!-0+ [+


ROT] [- ROT] [+ INCL] [- INCL]  )+& -+$    %% $+ 5
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   )$'$ . ,-(
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)+ & '( $% -,-( $ ('-$'.1$('  % & '. -,-( ,(!-0+ $ ,-+ &
 ,-+ )($ $ -,-$ ,(!-0+ [3-PIAN] [(OPRT)]

GRAFIC SOLID (3 PIANI) 01126 N01126

← → ↑ ↓

17 "'$ /(%- # /$ ' )+ &.-( $% -,-( ,(!-0+   % /$,- %- +%


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 ↓   ' '( )+ &.-$ *. ,-$ -,-$ %( ,)(,-& '-( 3 ('-$'.(

921
12. FUNZIONI GRAFICHE OPERAZIONI B–63014IT/01

Spiegazioni

PARAMETRI GRAFICI
D FORMA DEL GREZZO
z FORM BIANC (P) Specificare il tipo di forma del grezzo, secondo la seguente tabella:
P Forma del grezzo
0 Parallelepipedo (Cuboide)
1 Colonna o cilindro (parallelo all’asse Z)
2 Colonna o cilindro (parallelo all’asse X)
3 Colonna o cilindro (parallelo all’asse Y)

z Posizione del grezzo Specificare le coordinate sugli assi X, Y e Z del punto standard del grezzo
(X, Y, Z) nel sistema di coordinate del pezzo. Il punto standard è il vertice in direĆ
zione negativa nel caso di un parallelepipedo e il centro della base nel caso
di una colonna o di un cilindro.

z Dimensioni del Specificare le dimensioni del grezzo. Le relazioni tra gli indirizzi I/J/K e i
materiale (I, J, K) valori specificati sono le seguenti:

Forma del I J K
grezzo
Parallelepi- Lunghezza asse X Lunghezza asse Y Lunghezza asse Z
pedo
Colonna Raggio esterno 0 Altezza
Cilindro Raggio esterno Raggio interno Altezza

Y K
K J
X
(X,Y,Z) J
I
(X,Y,Z)
I

922
B–63014IT/01 OPERAZIONI 12. FUNZIONI GRAFICHE

D FORMA
DELL’UTENSILE

z   Specificare la direzione di lavorazione degli utensili in base alla seguente
 
 tabella.
P Direzione direzione di lavorazione degli utensili

0,1 Parallela all’asse Z (lavorazione dalla direzione positiva)

2 Parallela all’asse X (lavorazione dalla direzione positiva)

3 Parallela all’asse Y (lavorazione dalla direzione positiva)

4 Parallela all’asse Z (lavorazione dalla direzione negativa)

5 Parallela all’asse X (lavorazione dalla direzione negativa)

6 Parallela all’asse Y (lavorazione dalla direzione negativa)

z  Specificare le dimensioni dell’utensile. La relazione tra gli indirizzi


    visualizzati e i valori da specificare è la seguente:
Indirizzo Valori da specificare

R Raggio dell’utensile

K Distanza tra il punto programmato e la punta dell’utensile

Punto programmato


Punta dell’utensile

D PROIEZIONE

z      La relazione tra il metodo e la direzione di disegno e i valori specificabili


 
 è la seguente:

P Metodo grafico e direzione

0, 4 Proiezione obliqua (+ asse X)

1, 5 Proiezione obliqua (+ asse Y)

2, 6 Proiezione obliqua (– asse X)

3, 7 Proiezione obliqua (– asse Y)

Questo valore può essere incrementato o decrementato con i tasti software


[+ ROT] o [– ROT]. Se il valore supera 7, torna a zero, se diventa minore
di zero, torna a sette.

923
12. FUNZIONI GRAFICHE OPERAZIONI B–63014IT/01

z  
   Specificare la direzione di inclinazione nel caso di disegno della
 proiezione obliqua. Può essere anche specificata la vista nel piano. La
relazione tra i valori specificati e la direzione di inclinazione è la seguente:
Q Direzione di inclinazione

3 Vista nel piano

2 Direzione (0,2); a = 90 gradi nella sottostante figura

1 Direzione (1,2); a = 60 gradi nella sottostante figura

0 Direzione (2,2); a = 45 gradi nella sottostante figura

–1 Direzione (2,1); a = 30 gradi nella sottostante figura

–2 Direzione (2,0); a = 0 gradi nella sottostante figura

          


  
  
  
       
Esempio) L’angolo della proiezione dipende dal valore specificato.

Angolo di proiezione
B (A,B)

α α
A
Le variazioni di questa figura determinate dai valori specificati sono illustrate qui sotto.

(i) Valore specificato:3 (ii) Valore specificato: 2 (iii) Valore specificato: 1

(Disegno nel piano)


(α=90°) (α=60°)

(iv) Valore specificato: 0 (v) Valore specificato: –1 (vi) Valore specificato: –2

(α=45°) (α=30°) (α=0°)

924
B–63014IT/01 OPERAZIONI 12. FUNZIONI GRAFICHE

z    
  Specificare la direzione dell’asse verticale.
R ASSE VERTICALE

0, 1 Asse Z

2 Asse X

3 Asse Y

La direzione dell’asse verticale specificata diventa effettiva con


l’esecuzione del disegno.

D INTENSITA’ Specificare l’intensità (video monocromatico) o il colore (video a colori)


per il disegno, secondo la tabella che segue.

Nella vista nel piano tracciata sul video monocromatico, la superficie


superiore viene tracciata con il più chiaro tra P e Q.

Valore Intensità Colore

0 Massima luminosità Bianco

1 Rosso

2 Verde
Scuro
3 Giallo

4 ↓ Blu

5 Porpora
Chiaro
6 Blu chiaro

La relazione fra gli indirizzi visualizzati e le superfici/linee del disegno


sono le seguenti:
Indirizzo Proiezione obliqua Vista nel piano Vista su tre piani

P Superficie superiore Superficie superiore Superficie superiore/inferiore

Q Superficie laterale Superficie centrale Superficie destra/sinistra

R Spigoli Spigoli Spigoli

Note L’intensità/colore della superficie frontale La superficie inferiore L’intensità/colore della vista nel piano è
è tra P e Q è in bianco tra P e Q

925
12. FUNZIONI GRAFICHE OPERAZIONI B–63014IT/01

P
Q
P+Q
Proiezione obliqua

P Q Vista nel piano

Grezzo

P+Q Q Vista su tre piani

 NO. SEQ Specificare i numeri di sequenza iniziale e finale dei blocchi da tracciare,
AVVIAM/NO.SEQ FIN con un numero di cinque cifre. Il programma pezzo verrà eseguito
dall’inizio, ma solo la porzione inclusa tra questi due numeri di sequenza
verrà tracciata sullo schermo. Se per il numero di sequenza iniziale viene
specificato 0, il programma viene eseguito dall’inizio. Se per il numero
di sequenza finale viene specificato 0, il disegno viene eseguito fino alla
fine del programma. I numeri di sequenza possono essere,
indifferentemente, nel programma principale o in un sottoprogramma.

 VELOCI. ANIM Specificare la frequenza di esecuzione del disegno durante la


simulazione, nell’intervallo 0..255. Ogni volta che viene eseguito il
numero di blocchi specificato, il disegno viene ripetuto. Se si specifica 0,
il disegno viene ripetuto ad ogni blocco.

 Tasti software dello


schermo “GRAFIC
Tasto software Funzione
SOLID (ESECUZ)”
[A.ST] Simula e disegna il processo di lavorazione.

[F.ST] Durante l’esecuzione del programma non viene disegnato


nulla, ma viene disegnata solo la forma finale del pezzo.

[STOP] Ferma l’esecuzione del disegno alla fine del blocco in


corso (arresto in blocco singolo).

[RIAVVO] Premere questo tasto per cominciare il disegno dall’inizio


del programma pezzo. Quando viene eseguita la fine del
programma (M02/M30), il programma torna automatica-
mente all’inizio.

 Programma usato per Il disegno può essere eseguito solo per i programmi registrati in memoria.
il disegno Inoltre, è necessario che alla fine del programma siano comandati M02
o M30.

926
B–63014IT/01 OPERAZIONI 12. FUNZIONI GRAFICHE

 Specifica da La forma del grezzo e la forma dell’utensile possono essere specificate dal
programma della programma. Il formato dei comandi è descritto qui sotto. Se durante
forma del grezzo e l’esecuzione del disegno vengono incontrati questi comandi, vengono
dell’utensile impostati i dati corrispondenti dello schermo “GRAFIC SOLID
(PARAMET)” e il disegno continua con i nuovi dati.
 

      
G10 L90 P_X_Y_Z_I_J_K_ ;

La sequenza degli indirizzi del comando è la stessa con cui vengono


specificati i dati relativi alla voce FORM BIANC dello schermo
“GRAFIC SOLID (PARAMET)”. Quando viene eseguito questo
comando, il disegno continua dopo che è stata tracciata la nuova forma
del grezzo.
 

       

G10 L91 P_R_K_ ;

La sequenza degli indirizzi del comando è la stessa con cui vengono


specificati i dati relativi alla voce FORMA UTENS dello schermo
“GRAFIC SOLID (PARAMET)”. Se per il raggio dell’utensile viene
specificato 0, da quel momento non viene più eseguita la simulazione
della lavorazione.

 Visualizzazione delle Il bit 5 (DPO) del parametro N. 6500 permette di specificare se sullo
coordinate schermo del disegno devono essere visualizzate le coordinate della
posizione corrente dell’utensile.

 Compensazione Il bit 1 (TLC) del parametro N. 6501 permette di specificare se deve essere
utensile applicata la compensazione lunghezza utensile.

 Metodo grafico Il bit 2 (3PL) del parametro N. 6501 permette di specificare se la vista su
tre piani deve essere visualizzata con il metodo del primo angolo o con
il metodo del terzo angolo.

 Disegno degli spigoli Il bit 3 (RID) del parametro N. 6501 permette di specificare se nel disegno
della vista nel piano devono essere tracciati gli spigoli.

 Modo di Il bit 4 (FIM) del parametro N. 6501 permette di specificare se la figura


visualizzazione del pezzo deve essere visualizzata nel modo fine o nel modo rough. Se
la figura è visualizzata nel modo fine l’esecuzione è più lenta di quella del
modo rough.

 Spostamento della Il parametro N. 6515 permette di specificare l’entità dello spostamento


sezione della sezione per la vista su tre piani quando si preme un tasto software.
Se viene impostato 0, viene visto come 1 (Valori impostabili: da 0 a 10).

927
12. FUNZIONI GRAFICHE OPERAZIONI B–63014IT/01



 Selezione della vista


laterale nel disegno su
tre piani

Esempio) Sono illustrate le viste laterali della sottostante figura.


Vista posteriore

Vista dall’alto

Vista Vista
laterale laterale
sinistra destra

Vista frontale

Le viste laterali visualizzate cambiano come segue.

Vista destra e vista posteriore Vista posteriore e vista sinistra

Premere [ ]

Premere [ ] Premere [ ]

Vista frontale e vista destra Vista sinistra e vista frontale

Premere [ ]

928
B–63014IT/01 OPERAZIONI 12. FUNZIONI GRAFICHE

 Posizione della Qui sotto vengono forniti alcuni esempi di sezioni per la vista da sinistra
sezione nel disegno di e per la vista frontale illustrate nella pagina precedente.
tre piani

Sezione 1 Sezione 2

Ì ÌÌÌ
Ì ÌÌÌ
ÌÌÌ
Ì ÌÌÌ
Ì ÌÌÌÌÌÌÌÌ
Ì ÌÌÌÌÌ
ÌÌÌÌÌ ÌÌÌÌÌ
ÌÌÌÌÌ ÌÌÌÌÌ


 Condizioni per il Se il funzionamento della macchina non è abilitato, il disegno non viene
disegno eseguito. Durante il funzionamento della macchina non è possibile
eseguire il disegno. I dati e i commutatori principali richiesti dal disegno
sono:
Dati e commutatori da Stato
impostare

Impostare appropriatamente la compensazione


Compensazione utensile raggio utensile. La compensazione lunghezza
utensile è ignorata.

Blocco singolo Off

Salto blocco opzionale Impostare appropriatamente questo commuta-


tore.

Feed hold Off

 Forma dell’utensile La figura dell’utensile è limitata alla forma cilindrica (equivalente alla
fresa frontale piatta).

 Interpolazione Nella grafica solida, i percorsi utensile generati dall’interpolazione


elicoidale elicoidale non possono essere tracciati.

 Controllo di due percorsi Per il controllo di due percorsi, non è possibile visualizzare
contemporaneamente ambedue i percorsi.

929
12. FUNZIONI GRAFICHE OPERAZIONI B–63014IT/01

12.3 La funzione di disegno nel background permette di disegnare la figura di


un programma durante la lavorazione di un pezzo sotto il controllo di un
DISEGNO NEL altro programma.
BACKGROUND
Procedura per il disegno nel background

Procedura 1 Premere il tasto funzione ( nel caso di un MDI compatto)


2 Premere il tasto software [PARAM]. Viene visualizzato il seguente
schermo:

GRAFIC CORSA (PARAMETR–1) O0000 N00002

ASSE P= 0.
(XY=0, YZ=1, ZY=2, XZ=3, XYZ=4, ZXY=5, 2P=6)
ANGOLO
ROTAZIONE A= 0
RIBALTAMENTO A= 0
SCALA K= 0.00
CENTRO O MASS./MIN.
X= 130.000 Y= 110.000 Z= 50.000
I= 0.000 J= –10.000 K= 0.000
NO.SEQ.AVVIAM. N= 0
NO. SEQ. FIN . N= 0

>_ BGGRP
MDI **** *** *** 21:34:55
[ PARAM ][ ESEC ][ SCALA ][ POS ][ (OPRT) ]

3 Premere il tasto software [(OPRT)].


RICE O ENTRAT 4 Per selezionare il programma da usare per il disegno, introdurne il
numero e premere il tasto software [RICE O]. (Il numero del
programma selezionato compare in alto a destra preceduto
dall’indirizzo O.) Premendo ripetutamente solo il tasto software
[RICE O] si selezionano tutti i programmi in sequenza.
Per introdurre un parametro grafico, è possibile usare il tasto software
[ENTRAT] anziché il tasto MDI .

5 Premere il tasto software di estrema sinistra (tasto di ritorno al


menu precedente) per riportare i tasti software nello stato in cui si
trovavano alla fine del passo 2.
6 Eseguire la visualizzazione grafica dinamica come è descritto nella
sezione III–12.2.

Spiegazioni
 Selezione del Immediatamente dopo la selezione del modo disegno nel background, il
programma programma precedentemente selezionato rimane selezionato. Tramite lo
schermo del disegno nel background è possibile selezionare qualsiasi
programma del quale si vuole ottenere la figura in questo modo.
Se prima della selezione del modo disegno nel background non è
selezionato nessun programma, il numero programma è 0. In questo caso,
non è possibile avviare il disegno finché non viene selezionato il
programma da disegnare.

930
B–63014IT/01 OPERAZIONI 12. FUNZIONI GRAFICHE

 Correttori utensili Il CNC gestisce internamente correttori separati per la lavorazione e per
il disegno nel background. Quando viene avviato il disegno o quando
viene selezionato un programma per il disegno, il contenuto dei correttori
usati per la lavorazione viene copiato nei correttori usati per il disegno nel
background. La variazione di un correttore con G10 da parte del
programma usato per la lavorazione non ha effetti sul corrispondente
correttore usato per il disegno nel background. Allo stesso modo, la
variazione di un correttore con G10 durante il disegno non influenza il
correttore usato per la lavorazione.

 Parametri I parametri usati per il disegno nel background e per la lavorazione sono
gli stessi.

 Offset del sistema di Gli offset del sistema di coordinate del pezzo, che fanno parte dei
coordinate del pezzo parametri, sono gestiti separatamente per la lavorazione e per il disegno
nel background. Quando viene selezionato un programma per il disegno,
gli offset del sistema di coordinate del pezzo usati per la lavorazione
vengono copiati negli offset del sistema di coordinate del pezzo per il
disegno. La variazione di un offset del sistema di coordinate del pezzo con
G10 da parte del programma usato per la lavorazione non ha effetti sul
corrispondente offset del sistema di coordinate del pezzo usato per il
disegno nel background. Allo stesso modo, la variazione di un offset del
sistema di coordinate del pezzo con G10 durante il disegno non influenza
l’offset del sistema di coordinate del pezzo usato per la lavorazione.

 Variabili macro Le variabili macro sono gestite separatamente per la lavorazione e per il
disegno nel background. Quando viene selezionato un programma per il
disegno, le variabili macro usate per la lavorazione vengono copiate nelle
variabili macro per il disegno. La variazione di una variabile macro con
G10 da parte del programma usato per la lavorazione non ha effetti sulla
corrispondente variabile macro usata per il disegno nel background. Allo
stesso modo, la variazione di una variabile macro con G10 durante il
disegno non influenza la variabile macro usata per la lavorazione.

 Tasto funzione Se il bit 6 (BGOF) del parametro N. 3109 è 1, quando viene premuto il
tasto funzione mentre è visualizzato lo schermo del disegno nel
background vengono visualizzati i correttori, gli offset del sistema di
coordinate del pezzo e le variabili macro per il disegno nel background.
In questo caso, in basso a destra dello schermo compare BGGRP , per
indicare che i dati visualizzati sono quelli usati per il disegno nel
background.

931
12. FUNZIONI GRAFICHE OPERAZIONI B–63014IT/01

 Visualizzazione delle Il bit 5 (DPO) del parametro N. 6500 può essere usato per specificare se
coordinate sul disegno del percorso utensile devono essere visualizzate le coordinate
della posizione corrente.
Nel modo disegno nel background, insieme alla posizione corrente sono
visualizzati i valori modali F, S e T. Se, però, per la visualizzazione grafica
dinamica è stato selezionato il tasto software [POS], i valori F, S e T non
sono visualizzati.

AVVERTENZA
Se durante il disegno nel background si verifica un allarme,
il disegno si ferma e nell’angolo in basso a destra dello
schermo compare la descrizione dell’allarme. Per rilasciare
l’allarme, premere il tasto MDI . Notare che se viene
premuto il tasto , si ferma anche la lavorazione
eventualmente in corso nel foreground. Tuttavia, il bit 0
(RST) del parametro N. 8100 può essere usato per
specificare che la lavorazione non deve essere fermata
quando il tasto viene premuto durante il disegno nel
background.

932
B–63014IT/01 OPERAZIONI 13. FUNZIONE DI AIUTO

13 FUNZIONE DI AIUTO

Questa funzione visualizza informazioni dettagliate riguardo agli allarmi


e alle operazioni del CNC. Sono visualizzate le seguenti informazioni.

 Informazioni dettagliate Quando viene eseguita una operazione in modo non corretto o viene
sugli allarmi eseguito un programma pezzo che contiene degli errori, il CNC entra
nello stato di allarme. Lo schermo di aiuto fornisce dettagliate
informazioni riguardo all’allarme e al modo di resettarlo. Le informazioni
sono visualizzate solo per un numero limitato di allarmi. Questi allarmi
sono spesso interpretati erroneamente e sono abbastanza difficili da
comprendere.

 Metodi operativi In caso di incertezza riguardo a una operazione del CNC, è possibile usare
lo schermo di aiuto per ottenere le informazioni relative a tale operazione.

 Tabella dei parametri Durante l’impostazione o la visualizzazione dei parametri di sistema lo


schermo di aiuto visualizza l’elenco dei parametri relativi a ciascuna
funzione.

       

  

        !#   "!##    #


 !#  ! 

AIUTO(MENU INIZIALE) O1234 N00001

***** AIUTO *****


1. DETTAGLIO D’ALLARME
2. METODO DI OPERAZIONE
3. INDICE DI PARAMETRI

S 0 T0000
MEM * * * * *** *** 10 : 12 : 25
ALARM OPERAT PARAM

    


   


 

 $      !     


  
      
    !"      ! !  
!#

933
13. FUNZIONE DI AIUTO OPERAZIONI B–63014IT/01

Schermo 2 % # &" % "     # & $$"


DETTAGLIO ALLARMI "' $$$ "%" " #$## ""
[ALARM] #% #" 
  


 

AIUTO(DETTAGLIO D’ALLARM) O0010 N00001

NUMERO: 027 N. allarme


MESSAG: MANCA COMANDO ASSI CON G43/G44 Descrizione normale
FUNZIONE: COMPENSAZ LUNGHEZZA UTENSIL C dell’allarme
DET ALM : Classificazione
IN COMPENSAZ LUNGHEZZA UTENSILE DI della funzione
TIPO C,ASSE NON E DESIGNATO IN BLOC–
CO DI G43,G44. IN COMPENSAZ LUNGHEZ– Descrizione detta-
ZA UTENSILE DI TIPO C,PROVASI ESEGU– gliata dell’allarme
IRE SU ALTRO ASSE SENZA CANCEL DI
OFFSET.

>_ S 0 T0000
MEM **** *** *** 10 : 12 : 25
ALARM OPERAT PARAM

Fig. 13 (b) Schermo di dettaglio quando si ha l'allarme P/S 027


 #" $ #%#&$  $$ "$& "
$ '  #" #$##
 $" ( &#%''$  #"  %$ " & $
!%#$ # "#   #"  $$    &
# "

AIUTO(DETTAGLIO D’ALLARM) O1234 N00001

NUMERO:
MESSAG:
FUNZIONE:
DET ALM :

<<NON E DATO L’ALLARME>>


INTRODURRE DA TASTIERA IL NUMERO DI
ALLARME DI CUI SI VUOLE SAPERE IL
DETTAGLIO,IN SEGUITO PREMERE [SELEZ]

>_ S 0 T0000
MEM **** *** *** 10 : 12 : 25
ALARM OPERAT PARAM

Fig. 13 (c) Schermo di dettaglio quando non vi


sono allarmi

934
B–63014IT/01 OPERAZIONI 13. FUNZIONE DI AIUTO

3     $  !       ! 


     # [SELEZ]

>100 S 0 T0000
MEM **** *** *** 10 : 12 : 25
SELEZ

Fig. 13 (d) Schermo DETTAGLIO ALLARME


  !   "       
! " $     

AIUTO(DETTAGLIO D’ALLARM) O1234 N00001

NUMERO: 100
MESSAG: PUO SCRIVERSI PARAMETRO
FUNZIONE:
DET ALM :

<<NON C’E DETTAGLIO PER ALLARME>>


INTRODURRE DA TASTIERA IL NUMERO DI
ALLARME DI CUI SI VUOLE SAPERE IL
DETTAGLIO, IN SEGUITO PREMERE [SELEZ]

>100 S 0 T0000
MEM **** *** *** 10 : 12 : 25
SELEZ

Fig. 13 (e) Schermo DETTAGLIO ALLARME quando è


selezionato l'allarme P/S 100

Schermo 4  "!$$  $  ! !  "  


METODI OPERATIVI   [OPERAT] !   ! $  !$ 
!   "!$$   !     " "  !



AIUTO(METODO DI OPERAZIONE) O1234 N00001

1. REDAZIONE DI PROGRAMMA
2. RICERCA
3. RIPRISTINO
4. INPUT CON MDI
5. INPUT CON NASTRO
6. OUTPUT
7. INPUT CON CASSETTA FANUC
8. OUTPUT IN CASSETTA FANUC
9. ANNULLAMENTO DI MEMORIA

S 0 T0000
MEM **** *** *** 00 : 00 : 00
ALARM OPERAT PARAM (OPRT)

Fig. 13 (f) Schermo del menu dei metodi operativi

 $ ! !  "    ! 


       [SELEZ]

935
13. FUNZIONE DI AIUTO OPERAZIONI B–63014IT/01

>1 S 0 T0000
MEM * * * * *** *** 10 : 12 : 25
SELEZ

   (!   "#!&# !"#%'  $ #


Se viene scelto 1. REDAZIONE DI PROGRAMMA", per esempio,
compare lo schermo della figura 13 (h).
Su tutti gli schermi dei metodi operativi è possibile cambiare la pagina
visualizzata usando il tasto pagina. Il numero della pagina corrente è
visualizzato in alto a destra.
Per Ciascuna
operazione
AIUTO(METODO DI OPERAZIONE) 01234 N00001 Pagina/numero
<<1.REDAZIONE DI PROGRAMMA>> 1/4 di pagine
*CANCELLAZIONE DI TUTTI PROGRAMMI Operazione
MODO : REDAZIONE Modo operativo
SCHERM: PROGRAMMA Schermo
OPR : (O–9999) – <DELETE>
Procedura
operativa
*CANCELLAZIONE DI PROGRAMMA
MODO : REDAZIONE
SCHERM: PROGRAMMA
OPR : (O+NO.PROGRAM) – <DELETE>

>_ S 0 T0000
MEM **** *** *** 10 : 12 : 25
ALARM OPERAT PARAM

   #!  %!! !"#%'! $(! %!

 Per tornare al menu dei metodi operativi, premere il tasto di ritorno al


menu precedente per visualizzare di nuovo    e poi premere
nuovamente questo tasto.
Per selezionare direttamente un altro metodo operativo dallo schermo
Tasto di ritorno al menu precedente della figura 13 (h), immettere il numero che interessa con la tastiera e
premere il tasto  .

>3 S 0 T0000
MEM * * * * *** *** 10 : 12 : 25
SELEZ

  
! $(! # & %#! %!! !"#%'!

Schermo  Se non ci si ricorda il numero del parametro di sistema che interessa,


TABELLA PARAMETRI premere    sul menu iniziale dello schermo di aiuto. Viene
visualizzata la tabella dei parametri relativi a ciascuna funzione (vedere
la figura 13 (j)).
E' possibile fare scorrere le pagine della tabella.

936
B–63014IT/01 OPERAZIONI 13. FUNZIONE DI AIUTO

                

AIUTO(INDICE DI PARAMETRI) 01234 N00001


1/4

* PREPARAZIONE (No. 0000–)


* INTERF LETT PERFE (No. 0100–)
* CONTROLLO DI ASSE
/UNITA REGISTRATA (No. 1000–)
* SISTEMA DI COORDINATE (No. 1200–)
* LIMITE DI CORSA (No. 1300–)
* VELCITA DI ALIMENTAZIONE (No. 1400–)
* CTRL ACCEL E DECEL (No. 1600–)
* RELATIVO A SERVO (No. 1800–)
* DI/DO (No. 3000–)

S 0 T0000
MEM * * * * *** *** 10 : 12 : 25
ALARM OPERAT PARAM

    


 


      
             

  

 

 Configurazione dello
schermo di AIUTO

Tasto
Schermo
Schermo
MENU
CNC
INIZIALE
Tasto
o
tasto funzione
[ALARM] [OPERAT] [PARAM]

Schermo Schermo Schermo


DETTAGLIO METODI INDICE
ALLARMI OPERATIVI PARAMETRI
Tasto Tasto PAGINA
o
tasto funzione

(N.)+[SELEZ] [OPERAT]

(N.)+[SELEZ]

Schermo istru- Tasto


zioni per ciascuna o
operazione tasto funzione

(N.)+[SELEZ]

937
IV. MANUTENZIONE
1. METODO DI SOSTITUZIONE DELLE
B–63014IT/01 MANUTENZIONE BATTERIE

1 METODO DI SOSTITUZIONE DELLE BATTERIE

Questo capitolo descrive il metodo di sostituzione delle batterie ed è


costituito dalle seguenti sezioni:
1.1 SOSTITUZIONE DELLE CELLE ALCALINE A SECCO
(DIMENSIONE D)
1.2 USO DELLE CELLE ALCALINE A SECCO
(DIMENSIONE D)
1.3 BATTERIA DELL’ENCODER ASSOLUTO SEPARATO

Batteria della memoria I programmi pezzo, le correzioni e i parametri di sistema sono registrati
nella memoria CMOS dell’unità di controllo. L’alimentazione della
memoria CMOS è assicurata da una batteria al litio montata sul pannello
frontale dell’unità di controllo. In questo modo, i dati registrati nella
memoria CMOS non si cancellano anche se cessa l’alimentazione
principale. La batteria di sicurezza viene montata sull’unità di controllo
prima della spedizione dalla fabbrica. la durata della batteria è di circa un
anno.
Se la tensione della batteria si abbassa, sullo schermo del CNC lampeggia
l’indicazione di allarme ”BAT” e viene inviato al PMC il segnale di
allarme della batteria. Se viene visualizzato questo allarme, sostituire la
batteria il più presto possibile. In generale, la sostituzione della batteria
può essere eseguita entro un periodo di due o tre settimane, ma questo
dipende dalla configurazione del sistema.
Se la tensione della batteria si abbassa ancora, la memoria non può più
essere alimentata. Quando il CNC viene acceso in queste condizioni, si
ha l’allarme di sistema N. 910 (allarme di parità SRAM), perché il
contenuto della memoria è stato perso. In questo caso, sostituire la
batteria, cancellare l’intera memoria e reintrodurre i dati.
Sostituire la batteria con l’unità di controllo spenta.
Possono essere usati i seguenti due tipi di batterie:
 Una batteria al litio, incorporata nell’unità di controllo del CNC
 Due celle alcaline a secco (dimensione D) in una scatola esterna

NOTA
Una batteria al litio viene installata in fabbrica come
standard.

941
1. METODO DI SOSTITUZIONE DELLE
BATTERIE MANUTENZIONE B–63014IT/01

Sostituzione della 1 Munirsi di una nuova batteria al litio (numero di disegno per
batteria al litio l’ordinazione: A02B–0200–K102).
2 Accendere il CNC Serie 16i/18i/160i/180i per circa 30 secondi.
3 Spegnere il CNC Serie 16i/18i/160i/180i.
4 Rimuovere la vecchia batteria dall’unità di controllo (vedere la
sottostante figura).
Prima scollegare il cavo della batteria poi estrarre la batteria dalla scatola.
La scatola batteria di un’unità di controllo senza slot opzionali si trova
sull’estremità destra superiore dell’unità. Quella di un’unità di
controllo con 2 o 4 slot si trova al centro, fra i ventilatori..

Scatola
batteria

Connettore

Batteria al litio


5 Inserire una nuova batteria e ricollegare il cavo.

NOTE
Completare i passi da 3 a 5 entro 30 minuti (entro 5 minuti
per la Serie 160i/180i con funzioni di PC).
Se la batteria rimane scollegata più a lungo, il contenuto
della memoria viene perso.
Se per qualche ragione si ritiene impossibile completare la
sostituzione della batteria entro il tempo indicato, salvare
preventivamente l’intero contenuto della memoria CMOS
su una scheda di memoria. Sarà così possibile ripristinare
facilmente i dati nel caso che venga perso il contenuto della
memoria.
Per la spiegazione della procedura operativa, fare
riferimento al manuale di manutenzione.

DIFFIDA
L’uso di una batteria diversa da quella raccomandata, può
dare luogo all’esplosione della batteria,
Sostituire la batteria esclusivamente con il tipo specificato
(A02B–0200–K102).

942
1. METODO DI SOSTITUZIONE DELLE
B–63014IT/01 MANUTENZIONE BATTERIE

Evacuare come segue le batterie usate:


(1) Piccole quantità (meno di 10)
Trattare le batterie come normali rifiuti non infiammabili.
(2) Grandi quantità
Consultare la GE FANUC.

943
1. METODO DI SOSTITUZIONE DELLE
BATTERIE MANUTENZIONE B–63014IT/01

1.1 1 Munirsi di due celle alcaline a secco (dimensione D) nuove.


SOSTITUZIONE 2 Accendere il CNC Serie 16i/18i/160i/180i.
DELLE CELLE ALCA- 3 Rimuovere il coperchio della scatola della batteria.
LINE A SECCO 4 sostituire le batterie facendo attenzione al loro orientamento..
5 Rimettere a posto il coperchio della scatola della batteria.
(DIMENSIONE D)
NOTA
Se si sostituiscono le celle a secco con il CNC spento, usare
la stessa procedura precedentemente descritta per la
sostituzione della batteria al litio.

Cella a secco  2

Coperchio

Terminale di con-
nessione sul retro
Foro di montaggio  4

Scatola batteria

944
1. METODO DI SOSTITUZIONE DELLE
B–63014IT/01 MANUTENZIONE BATTERIE

1.2
USO DELLE CELLE
ALCALINE A SECCO
(DIMENSIONE D)
Connessione L’alimentazione fornita dalle batterie esterne viene fornita attraverso allo
stesso connettore usato per la batteria al litio. La batteria al litio, fornita
come standard, può essere sostituita con batterie esterne alloggiate in una
apposita scatola (A02B–0236–C281), usando le procedure di
sostituzione della batteria precedentemente descritte.

NOTA
Installare la scatola della batteria(A02B–0236–C281: cavo
14–m) in una posizione che permetta di sostituire le batteria
con l’unità di controllo accesa.
Il connettore del cavo della batteria è attaccato all’unità di
controllo per mezzo di un semplice sistema di blocco. Per
evitare che il connettore si stacchi a causa del peso o della
tensione del cavo, fissare quest’ultimo entro 50 cm dal
connettore.

945
1. METODO DI SOSTITUZIONE DELLE
BATTERIE MANUTENZIONE B–63014IT/01

1.3 Una batteria può mantenere i dati della posizione corrente registrati in un
encoder assoluto per circa un anno.
BATTERIA PER GLI La caduta della tensione della batteria è indicata sullo schermo dagli
ENCODER ASSOLUTI allarmi APC da 306 a 308. Se compare l’allarme APC 307, sostituire la
SEPARATI batteria il più presto possibile. In generale, la batteria dovrebbe essere
sostituita entro una o due settimane dalla prima comparsa dell’allarme.
Questo, però, dipende dal numero degli encoder utilizzati.
Se la tensione della batteria scende ancora, la posizione corrente registrata
negli encoder viene persa. Quando l’unità di controllo viene accesa in
queste condizioni, si ha l’allarme APC 300 (richiesta di ritorno al punto
di riferimento). Eseguire il ritorno al punto di riferimento dopo aver
sostituito la batteria.
Fare riferimento alla sottosezione 7.9.2 per i dettagli relativi al
collegamento della batteria per gli encoder assoluti. La batteria per
l’encoder assoluto incorporato è installata nell’azionamento. Per la
spiegazione della procedura di sostituzione, fare riferimento al manuale
di manutenzione degli AZIONAMENTI GE FANUC della serie α.

946
APPENDICE
B–63014IT/01 APPENDICE A. ELENCO DEI CODICI SU NASTRO

A ELENCO DEI CODICI SU NASTRO

Codice ISO Codice EIA Significato

Carattere 8 7 6 5 4 3 2 1 Carattere 8 7 6 5 4 3 2 1 Macroistruzioni B

Non usate Usate

0    0   Numero 0
1      1   Numero 1
2      2   Numero 2
3      3     Numero 3
4      4   Numero 4
5      5     Numero 5
6      6     Numero 6
7        7     Numero 7
8      8   Numero 8
9      9     Numero 9
A    a     Indirizzo A
B    b     Indirizzo B
C      c       Indirizzo C
D    d     Indirizzo D
E      e       Indirizzo E
F      f       Indirizzo F
G      g       Indirizzo G
H    h     Indirizzo H
I      i       Indirizzo I
J      j      Indirizzo J
K      k     Indirizzo K
L      l     Indirizzo L
M      m     Indirizzo M
N      n     Indirizzo N
O        o     Indirizzo O
P    p       Indirizzo P
Q      q     Indirizzo Q
R      r     Indirizzo R
S      s     Indirizzo S
T      t     Indirizzo T
U      u     Indirizzo U
V      v     Indirizzo V
W        w     Indirizzo W
X      x       Indirizzo X
Y      y     Indirizzo Y
Z      z     Indirizzo Z

949
A. ELENCO DEI CODICI SU NASTRO APPENDICE B–63014IT/01

Codice ISO Codice EIA Significato

Carattere 8 7 6 5 4 3 2 1 Carattere 8 7 6 5 4 3 2 1 Macroistruzioni B

Non usate Usate

DEL f f f f f f f f f Del f f f f f f f f Cancella un errore di  


perforazione
NUL f Blank f Nessun foro. In EIA,  
non può essere usato
nelle sezioni significa-
tive.
BS f f f BS f f f f Backspace  
HT f f f Tab f f f f f f Tabulazione  
LF o NL f f f CR o EOB f f Fine blocco
CR f f f f f ___ Ritorno carrello  
SP f f f SP f f Spazio V V
% f f f f f ER f f f f Stop riavvolgimento
( f f f (2–4–5) f f f f Control out
(inizio commento)
) f f f f f (2–4–7) f f f f Control in
(fine commento)
+ f f f f f + f f f f Segno più 
– f f f f f – f f Segno meno
: f f f f f ___ Due punti
(indirizzo O)
/ f f f f f f f / f f f f Salto blocco
. f f f f f . f f f f f f Punto decimale
# f f f f f Parametro Cancelletto
N.6012
$ f f f ___ Dollaro  f
& f f f f f & f f f f E commerciale  f
’ f f f f f ___ Apostrofo  f
* f f f f f Parametro Asterisco 
N.6010
, f f f f f , f f f f f f Virgola
; f f f f f f f ___ Punto e virgola  
< f f f f f ___ Minore  
= f f f f f f f Parametro Uguale 
N.6011
> f f f f f f f ___ Maggiore  
? f f f f f f f ___ Punto interrogativo  f
@ f f f ___ Chiocciolina  f
” f f ___ Virgolette  
[ f f f f f f f Parametro Parentesi quadra sini- 
N.6013 stra
] f f f f f f f Parametro Parentesi quadra 
N.6014 destra

950
B–63014IT/01 APPENDICE A. ELENCO DEI CODICI SU NASTRO

NOTA
1 I simboli usate nella colonna note hanno il seguente significato:
(Spazio) : Il carattere viene registrato in memoria ed ha uno specifico significato. Se non è
usato correttamente in una frase che non è un commento, si verifica un allarme.
 : Il carattere non viene registrato in memoria, ma viene ignorato.
n : Il carattere viene registrato in memoria, ma viene ignorato durante l’esecuzione del
programma.
f : Il carattere viene registrato in memoria. Se viene usato in una frase che non è un
commento, si verifica un allarme.
j : Se è usato in una frase che non è un commento, il carattere non viene registrato
in memoria. Se è usato in un commento, viene registrato in memoria.
2 I codici non compresi nella tabella sono ignorati, se la loro parità è corretta.
3 I codici con parità errata provocano l’allarme TH. Tuttavia, essi vengono ignorati senza
generare alcun allarme se si trovano nella sezione commenti.
4 Un carattere per il quale tutti gli otto fori sono perforati non genera l’allarme TH, in codice EIA.

951
B. ELENCO DELLE FUNZIONI E
DEI FORMATI NASTRO APPENDICE B–63014IT/01

B ELENCO DELLE FUNZIONI E DEI FORMATI NASTRO

Alcune funzioni non possono essere aggiunte come opzioni in base al


modello.
Nelle tabelle che seguono, IP_ rappresenta una combinazione arbitraria
degli indirizzi asse X, Y, Z, A, B e C (quale X_Y_Z_A_).
x: Primo asse base (normalmente X)
y: Secondo asse base (normalmente Y)
z: Terzo asse base (normalmente Z)

Funzione Illustrazione Formato nastro

IP
Posizionamento (G00) G00 IP _ ;
Punto iniziale

IP
Interpolazione lineare (G01) G01 IP _ F_;
Punto iniziale

Punto iniziale
G02 R_
Interpolazione circolare G17 X_ Y_ F_ ;
(G02, G03) G03 I_ J_
R G02
J
G02 R_
G18 X_ Z_ F_ ;
G03 I_ K_
I (x, y)
(x, y) G03 G02 R_
G19 Y_ Z_ F_ ;
Punto iniziale G03 J_ K_

R J

 
  
 G02 R_
  Z G17 X_ Y_ α_ F_ ;
G03 I_ J_

G02 R_
G18 X_ Z_ α_ F_ ;
G03 I_ K_
Punto
iniziale (xyz) G02 R_
G19 Y_ Z_ α_ F_ ;
G03 J_ K_
(x, y)
 : Un indirizzo asse scelto fra quelli
G03 per il piano XY che non formano il piano
dell’interpolazione circolare.

952
B. ELENCO DELLE FUNZIONI E DEI
B–63014IT/01 APPENDICE FORMATI NASTRO

Funzione Illustrazione Formato nastro

Sosta (G04) X_ ;
(Nel caso del piano X–Y) G04
P_

Controllo guarda G08 P1 : Attivazione del modo


avanti (G08) controllo guarda avanti
G08 P0 : Cancellazione del modo
controllo guarda avanti

Arresto esatto (G09) Velocità

G09 IP _;
Tempo

Variazione offset da
programma (G10) G10 P_R_;

Programmazione in coordi- Yp
Sistema di G17 G16 Xp_ Yp_ . . ;
nate polari (G15, G16) Yp G18 G16 Zp_ Xp_ . . . ;
coordinate
locali G19 G16 Yp_ Zp_ . . . ;
Xp G15 ; Cancellazione
(x y)
Xp
Sistema di coordinate del
pezzo

Selezione piano G17 ;


(G17, G18, G19) G18 ;
G19 ;

Conversione G20 ; Programmazione in pollici


pollici/millimetri (G20, G21)
G21 ; Programmazione in millimetri

Controllo delle zone di (XYZ) G22 X_Y_Z_I_J_K_;


sicurezza (G22,G23)
G23 ; Cancellazione

(IJK)

IP
Controllo del ritorno al G27 IP _ ;
punto di riferimento (G27)
Punto iniziale

Punto di riferimento (G28)


Ritorno al punto di G28 IP _ ;
riferimento (G28)
Punto intermedio G30 IP _ ;
Ritorno al secondo punto IP
di riferimento (G30)
Secondo punto
di riferimento Punto iniziale
(G30)
Punto di riferimento
Ritorno dal punto di riferi- G29 IP _ ;
mento (G29)

IP
Punto intermedio

953
B. ELENCO DELLE FUNZIONI E
DEI FORMATI NASTRO APPENDICE B–63014IT/01

Funzione Illustrazione Formato nastro

IP G31 IP _ F_;
Funzione di salto della
lavorazione (G31)

ÉÉÉ
Punto iniziale Segnale di salto

Compensazione raggio
utensile B (G39 – G42) ÉÉÉ
ÉÉÉ ÉÉÉ
G40
G41 G17
G18
G41
G42 H_ ;

ÉÉÉ ÉÉÉ
G19
Compensazione raffio

ÉÉÉ ÉÉÉ
utensile C (G40 – G42)
H : Numero del correttore
G42
Utensile G40 : Cancellazione

G43
Compensazione Compensa- Z_ H_ ;
lunghezza utensile A zione G44
(G43, G44, G49) G43
H_ ;
G44
Z
H : numero del correttore
G49 : Cancellazione
G17 G43 Z_
Compensazione G18 Y_
lunghezza utensile B G44 H_ ;
G19 X_
(G43, G44, G49)
G17 G43
G18 H_ ;
G19 G44

H : Numero del correttore


G49 : Cancellazione

P4 P3
Scala (G50, G51) G51 IP _ P_;
P4 ’ P3 ’
IP P : Fattore di scala

P1 ’ P2 ’ G50 ; Cancellazione
P1 P2

Impostazione del sistema di G52 IP _ ;


coordinate locali (G52) Sistema di coordi-
x nate locali
IP
y

Sistema di coordinate
del pezzo
Comando nel sistema di
coordinate della macchina G53 IP _ ;
(G53)

954
B. ELENCO DELLE FUNZIONI E DEI
B–63014IT/01 APPENDICE FORMATI NASTRO

Funzione Illustrazione Formato nastro

Selezione del sistema di Cambia-


IP G54
coordinate del pezzo mento del
(G54 – G59) sistema di : IP 
coordinate G59
del pezzo Sistema di coor-
dinate del pezzo

Sistema di coordinate
della macchina

Posizionamento unidirezio- IP G60 IP _ ;


nale (G60)

Modo taglio/Modo arresto G64_ ; Modo taglio


esatto, modo maschiatura, v G61_ ; Modo arresto esatto
regolazione automatica G63_ ; Modo maschiatura
della velocità sugli spigoli G64 G62_ ; Regolazione automatica
t della velocità sugli spigoli

G61
t

Macroistruzioni Richiamo semplice


(G65,G66,G67) Macro G65 P_L_<specifica argomenti>;
P : Numero del programma da
G65P_L_; O_; richiamare
M99; L : Numero di ripetizioni
Richiamo modale
G66 P_ L_ <specifica argomenti>;
G67;... Cancellazione

Rotazione del sistema di Y G17 X_ Y_


coordinate G68 G18 Z_ X_ Rα
(G68, G69)
 G19 Y_ Z_
(x y) G69 ; Cancellazione

G80 ; Cancellazione
G73
Cicli fissi Vedere la sezione II–13. G74
(G73, G74, G80 – G89) FUNZIONI CHE SEMPLIFI- G76
CANO LA PROGRAMMAZIONE X_ Y_ Z_ P_ Q_ R_ F_ K_ ;
G81
:
G89

955
B. ELENCO DELLE FUNZIONI E
DEI FORMATI NASTRO APPENDICE B–63014IT/01

Funzione Illustrazione Formato nastro

Programmazione G90_ ; Comandi assoluti


assoluta/incrementale
G91_ ; Comandi incrementali
(G90/G91)

G90_ G91_ ; Uso combinato

ÉÉ
ÉÉ
G92 IP _ ;
Cambio del sistema di IP
coordinate del pezzo
(G92)

Preset del sistema di G92.1 IP 0;


coordinate del pezzo
(G92.1)

Avanzamento al minuto, G98 F_ ;


avanzamento al giro mm/min pollici/min
(G94, G95) mm/giro pollici/giro G99 F_ ;

Controllo della velocità di G96 S_ ;


taglio costante
(G96, G97) G97 S_ ;

G98 G98_ ;
Livello
iniziale
Ritorno al punto iniziale/ri- G99_ ;
G99
torno al punto R (G98, Punto R
G99)
Punto Z

956
B–63014IT/01 APPENDICE C. VALORI DEI COMANDI

C VALORI DEI COMANDI

Assi lineari

D Programmazione in
millimetri, vite in
millimetri

Sistema di incrementi
IS–B IS–C

Incremento minimo di immissione 0.001 mm 0.0001 mm

Incremento minimo di comando 0.001 mm 0.0001 mm

Dimensione massima programma- ±99999.999 mm ±9999.9999 mm


bile

Velocità massima in rapido Nota 240000 mm/min 100000 mm/min

Velocità di avanzamento Nota 1  240000 mm/min 1  100000 mm/min

Avanzamento incrementale 0.001, 0.01, 0.1, 1 mm/passo 0.0001, 0.001, 0.01, 0.1 mm/passo

Compensazioni utensili 0  ±999.999 mm 0  ±999.9999 mm

Tempo di sosta 0  99999.999 sec 0  99999.999 sec

D Programmazione in
pollici, vite in
millimetri
Sistema di incrementi
IS–B IS–C

Incremento minimo di immissione 0.0001 pollici 0.00001 pollici

Incremento minimo di comando 0.001 mm 0.0001 mm

Dimensione massima programma- ±9999.9999 pollici ±393.70078 pollici


bile

Velocità massima in rapido Nota 240000 mm/min 100000 mm/min

Velocità di avanzamento Nota 0.01  9600 pollici/min 0.01  4000 pollici/min

Avanzamento incrementale 0.0001, 0.001, 0.01, 0.1 pollici/passo 0.00001, 0.0001, 0.001, 0.01
pollici/passo

Compensazioni utensili 0  ±99.9999 pollici 0  ±99.9999 pollici

Tempo di sosta 0  99999.999 sec 0  9999.9999 sec

957
C. VALORI DEI COMANDI APPENDICE B–63014IT/01

D Programmazione in
pollici, vite in pollici

Sistema di incrementi
IS–B IS–C

Incremento minimo di immissione 0.0001 pollici 0.00001 pollici

Incremento minimo di comando 0.0001 pollici 0.00001 pollici

Dimensione massima programma- ±9999.9999 pollici ±9999.9999 pollici


bile

Velocità massima in rapido Nota 9600 pollici/min 4000 pollici/min

Velocità di avanzamento Nota 0.01  9600 pollici/min 0.01  4000 pollici/min

Avanzamento incrementale 0.0001, 0.001, 0.01, 0.1 pollici/passo 0.00001, 0.0001, 0.001, 0.01
pollici/passo

Compensazioni utensili 0  ±99.9999 pollici 0  ±99.9999 pollici

Tempo di sosta 0  99999.999 sec 0  9999.9999 sec

D Programmazione in
millimetri, vite in
pollici
Sistema di incrementi
IS–B IS–C

Incremento minimo di immissione 0.001 mm 0.0001 mm

Incremento minimo di comando 0.0001 pollici 0.00001 pollici

Dimensione massima programma- ±99999.999 mm ±9999.9999 mm


bile

Velocità massima in rapido Nota 9600 pollici/min 4000 pollici/min

Velocità di avanzamento Nota 1  240000 mm/min 1  100000 mm/min

Avanzamento incrementale 0.001, 0.01, 0.1, 1 mm/passo 0.0001, 0.001, 0.01, 0.1 mm/passo

Compensazioni utensili 0  ±999.999 mm 0  ±999.9999 mm

Tempo di sosta 0  99999.999 sec 0  9999.9999 sec

958
B–63014IT/01 APPENDICE C. VALORI DEI COMANDI

D Asse rotativo

Sistema di incrementi
IS–B IS–C

Incremento minimo di immissione 0.001 gradi 0.0001 gradi

Incremento minimo di comando 0.001 gradi 0.0001 gradi

Dimensione massima programma- ±99999.999 gradi ±9999.9999 gradi


bile

Velocità massima in rapido Nota 240000 gradi/min 100000 gradi/min

Velocità di avanzamento Nota 1  240000 gradi/min 1  100000 gradi/min

Avanzamento incrementale 0.001, 0.01, 0.1, 1 gradi/passo 0.0001, 0.001, 0.01, 0.1 gradi/passo

NOTA
L’intervallo indicato per il valore della velocità di
avanzamento rappresenta i limiti della capacità di
interpolazione del CNC. Nelle specifiche applicazioni
devono essere considerati anche i limiti del servo sistema.

959
D. NOMOGRAMMI APPENDICE B–63014IT/01

D NOMOGRAMMI

960
B–63014IT/01 APPENDICE D. NOMOGRAMMI

D.1 Generalmente, nei tratti d1 e d2 nella figura D.1(a) il passo della filettatura
non è corretto a causa dell’accelerazione/decelerazione automatica.
LUNGHEZZA Nel programma occorre tener conto di queste distanze.
FILETTATURA NON
CORRETTA

δ δ

Fig. D.1 (a) Lunghezza filettatura non corretta

Spiegazioni

D Determinazione di d2

 2  T 1V (mm) . . . . . . . (1)

V  1 RL
60
T1 : Costante di tempo del servosistema
V : Velocità di taglio (mm/sec) Costante di tempo T1 (sec)
R : Velocità del mandrino (giri/min) del servosistema: usual-
L : Passo (mm) mente 0.033 s.

D Determinazione di d1

 1  {t–T 1  T 1 exp(– t )}V . . . . . . . (2)


T1
a  exp(– t ) . . . . . . . (3)
T1
Costante di tempo T1 (sec)
T1 :Costante di tempo del servosistema (sec)
del servosistema: usual-
V :Velocità di taglio (mm/sec)
mente 0.033 s.
Il passo all’inizio della filettatura è più corto del passo specificato, L, e
l’errore accettabile L. Quindi:

a  L
L

Determinato il valore di “a”, il tempo t necessario ad ottenere la filettatura


precisa può essere calcolato tramite la formula (3). Il tempo t si sostituisce
nella formula (2) per determinare d1. Le costanti V, T1, e T2 si
determinano come per d2. Dato che il calcolo di d1 è abbastanza
complesso, nelle pagine che seguono viene fornita una nomografia.

961
D. NOMOGRAMMI APPENDICE B–63014IT/01

D Come usare un Prima specificare la classe e il passo della filettatura. La precisione del
nomogramma passo, a, si ottiene a (1), e, a seconda della costante di tempo
dell’accelerazione/decelerazione della velocità di avanzamento (T1 o
T2), il valore di d1 quando V = 10 mm/sec si ottiene a (2). Poi, a seconda
della velocità di filettatura, per le velocità superiori a 10 mm/sec, la
distanza di avvicinamento d1 si ottiene a (3).

δ1(V=10mm/sec)

V=20mm/sec
V=40mm/sec

Costante di tempo
del servosistema
(2)

T1
(3)
(1)
T2
δ1
a
Vedere il nomogramma dato come 0
riferimento più avanti in questo L
manuale per un esempio reale. L

Fig. D.1 (b) Nomogramma

NOTA
Quando la costante di tempo dell’accelerazione/decelera-
zione per la velocità di avanzamento è 0, si usano le equa-
zioni di d1, d2.

962
B–63014IT/01 APPENDICE D. NOMOGRAMMI

D.2
CALCOLO SEMPLI-
FICATO DELLA
LUNGHEZZA
DELLA FILETTA- δ δ

TURA ERRATA

Fig. D.2 (a) Filettatura errata

Spiegazioni

D Determinazione di d2
2 + LR
1800 * (mm)
R : Velocità del mandrino (giri/min) * Quando la Costante di tempo T
L : Passo (mm) del servosistema è 0.033 s.

D Determinazione di d1
1 + LR (–1–lna)
1800 * (mm)
+  2(–1–lna) (mm)

R : Velocità del mandrino (giri/min) * Quando la Costante di tempo T


L : Passo (mm) del servosistema è 0.033 s.

I valori ammessi sono i seguenti:

a –1–lna

0.005 4.298

0.01 3.605

0.015 3.200

0.02 2.912

Esempi
R=350 giri/min
L=1mm
a=0.01 Allora

 2 + 350 1 + 0.194 (mm)


1800
1 + 2 3.605 + 0.701 (mm)

963
D. NOMOGRAMMI APPENDICE B–63014IT/01

Riferimento
V: Velocità in filettatura

Costante di tempo del


servosistema

Filettatura metrica
Passo L
Passo L
Filettatura unificata Filetti per pollice
Filetti per pollice
(Accuratezza
teorica)

Fig. D.2 (b) Nomogramma della distanza d1

964
B–63014IT/01 APPENDICE D. NOMOGRAMMI

D.3 Quando il ritardo del servo sistema (dovuto all’accelerazione/decele–


razione esponenziali durante la lavorazione o causato dal sistema di
PERCORSO posizionamento quando si usa un servo motore) si combina con i
DELL’UTENSILE cambiamenti di direzione, si produce una lieve deviazione del percorso
SUGLI SPIGOLI dell’utensile (percorso del centro dell’utensile) rispetto al percorso
programmato, come nella figura D.3 (a).

La costante di tempo T1 dell’accelerazione/decelerazione esponenziale è


0.

θ
V2

Percorso
programmato

Percorso utensile

V1

Fig. D.3 (a) Percorso utensile sugli spigoli

Questo percorso è determinato dai seguenti parametri:


 "   !   

   q
    !! !  
   !   
 !  !  
Questi parametri si usano nell’analisi teorica del percorso dell’utensile e
il percorso utensile illustrato in figura è solo un esempio.
Nella programmazione, questi parametri devono essere tenuti ben
presenti, per ottenere la precisione voluta.
Se la precisione teorica non rientra in quella voluta, deve essere
specificato un comando di sosta in modo che il blocco successivo non
venga letto finché la velocità di avanzamento non va a zero.

965
D. NOMOGRAMMI APPENDICE B–63014IT/01

Analisi L’analisi del percorso utensile della figura D.3 (b) si basa sulle seguenti
condizioni:
            
  
             
               
 

V
VY2 φ2
VX2
θ

V
Z

VY1
φ1
VX1 0 X

Fig. D.3 (b) Esempio di percorso utensile

D Descrizione delle condizioni


e dei simboli
V X1  V cos  1
V Y1  V sin  1
V X2  V cos  2
V Y2  V sin  2
V : Velocità di avanzamento dei blocchi prima e dopo lo spigolo
Vx1 : Componente asse X della velocità di avanzamento del blocco precedente
Vy1 : Componente asse Y della velocità di avanzamento del blocco precedente
Vx2 : Componente asse X della velocità di avanzamento del blocco successivo
Vy2 : Componente asse Y della velocità di avanzamento del blocco successivo
q : Angolo dello spigolo
f1 : Angolo fra direzione comandata nel blocco precedente e asse X
f2 : Angolo fra direzione comandata nel blocco successivo e asse X

966
B–63014IT/01 APPENDICE D. NOMOGRAMMI

D Calcolo del valore iniziale

Y0

X0

Fig. D.3 (c) Valore iniziale

Il valore iniziale in cui comincia il cambiamento di direzione, cioè, le


coordinate X e Y finali del comando del controllore, è determinato dalla
velocità di avanzamento e dalla costante di tempo del servo motore.

X 0 + V X1(T 1 ) T 2)
Y 0 + V Y1(T 1 ) T 2)
T1 : Costante di tempo dell'accelerazione/decelerazione esponenziale
T2 : Costante di tempo del sistema di posizionamento
(inverso del guadagno dell'anello di posizione)

D Analisi del percorso Le seguenti equazioni rappresentano le velocità di avanzamento sulla


dell’utensile sezione dello spigolo nelle direzioni X e Y

V X1
V X(t) + (V X2–V X1)[1– {T exp(– t )–T 2 exp(– t )} ) V X1]
T 1–T 2 1 T1 T2
V X1
+ V X2[1– {T exp(– t )–T 2 exp(– t )}]
T 1–T 2 1 T1 T2
V Y1–V Y2
V Y(t) + {T 1 exp(– t )–T 2 exp(– t )} ) V Y2
T 1–T 2 T1 T2

Quindi, le coordinate del percorso utensile al tempo t si calcolano con le


seguenti equazioni:

ŕ V (t)dt–X
t

X(t) + X 0
0

V X2–V X1
+ {T 1 exp(– t )–T 2 exp(– t )}–V X2(T 1 ) T 2–t)
2 2
T 1–T 2 T1 T2

Y(t) + ŕ V (t)dt–Y
t

Y 0
0

V Y2–V Y1
+ {T 1 exp(– t )–T 2 exp(– t )}–V Y2(T 1 ) T 2–t)
2 2
T 1–T 2 T1 T2

967
D. NOMOGRAMMI APPENDICE B–63014IT/01

D.4 Quando è impiegato un servo motore, il sistema di posizionamento


inserisce un ritardo tra l’ingresso e l’uscita del comando asse.
ERRORE NELLA Nell’interpolazione lineare, non si producono errori in quanto l’utensile
DIREZIONE DEL avanza lungo il segmento programmato. Ma in una interpolazione
RAGGIO DURANTE circolare eseguita ad una velocità particolarmente elevata, si produce un
errore nella direzione del raggio. Questo errore può essere calcolato come
L’INTERPOLA-
segue:
ZIONE CIRCOLARE
Y r

Percorso programmato

Percorso effettivo

X
2
r  1 (T 1  T 2 ) Vr
2 2
. . . . . . . (1)
2
r : Errore massimo del raggio (mm)
v : Velocità di avanzamento (mm/s)
r : Raggio del cerchio (mm)
T1 : Costante di tempo dell'accelerazione/decelerazione esponenziale
durante la lavorazione (sec) (=0)
T2 : Costante di tempo del sistema di posizionamento (sec)
(Inverso del guadagno dell'anello di posizione)

Nel caso dell'accelerazione/decelerazione a campana e dell'accelerazione/deceleraĆ


zione lineare dopo l'interpolazione, una approssimazione dell'errore può essere
ottenuta con la seguente espressione:
2
r  ( 1 T 1  1 T 2 ) Vr
2 2
24 2
Così, escludendo eventuali errori causati dalla costante di tempo dell'anello di posiĆ
zione, l'accelerazione/decelerazione a campana e l'accelerazione/decelerazione
lineare dopo l'interpolazione riducono l'errore del raggio di 12 volte rispetto all'acceĆ
lerazione/decelerazione esponenziale.

Dato che il raggio dell’interpolazione r (mm) e l’errore tollerabile r (mm)


sono dati per una specifica lavorazione, il limite accettabile della velocità
di avanzamento v (mm/sec) è determinato dall’equazione (1).
Dato che la costante di tempo dell’accelerazione/decelerazione in
lavorazione dipende dalla macchina utensile, fare riferimento al manuale
del costruttore.

968
E. STATO ALL’ACCENSIONE, CON
B–63014IT/01 APPENDICE CLEAR E CON RESET

E STATO ALL'ACCENSIONE, CON CLEAR E CON RESET

Il bit 6 del parametro N. 3402 (CLR) stabilisce se il reset mette il sistema


nello stato di clear o nello stato di reset (0: stato di reset/1: stato di clear).
Il significato dei simboli usati nella sottostante tabella è il seguente:
o: Lo stato non cambia o il movimento continua
x: Lo stato è cancellato o il movimento è interrotto
Voce All’accensione Con clear Con reset

Dati di Correzioni   
impostazi
im ostazi
one Dati impostati da MDI   

Parametri   

Altri dati Programmi in   


memoria

Contenuto del buffer × ×  : Modo MDI


× : Altri modi

Visualizzazione   (Nota 1)  (Nota 1)


numero di sequenza

Codici G non modali × × ×

Codici G modali Codici G iniziali. (Fra G20 e Codici G iniziali. 


G21, quello attivo al (G20/G21 non
momento dello cambiano.)
spegnimento.)

F Zero Zero 

S, T, M ×  

K (numero di × × ×
ripetizioni)

Coordinate del pezzo Zero  

969
E. STATO ALL’ACCENSIONE, CON
CLEAR E CON RESET APPENDICE B–63014IT/01

Voce All’accensione Con clear Con reset

Operazio Movimento × × ×
ni in
esecuzio Sosta × × ×
ne
Emissione codici × × ×
M/S/T

Compensazione × Dipende dal parametro  : Modo MDI


lunghezza utensile LVK (N. 5003#6) Negli altri modi dipende
dal parametro LVK
(No.5003#6).

Compensazione × ×  : Modo MDI


raggio utensile × : Altri modi

Memorizzazione N. × × (Nota 2)  : Modo MDI


sottoprogramma × : Altri modi (Nota 2)
richiamato

Segnali in Segnale di allarme del Spento, se non ci sono Spento, se non ci sono Spento, se non ci sono
uscita CNC (AL) cause di allarme cause di allarme cause di allarme

LED del ×  (× : Arresto in  (× : Arresto in


completamento del emergenza) emergenza)
ritorno al punto di
riferimento

Codici S, T e B ×  

Codice M × × ×

Segnali strobe M, S, T × × ×

Segnale velocità ×  
mandrino (segnale
analogico S)

Segnale CNC pronto ON  


(MA)

Segnale servo pronti ON (se non ci sono ON (se non ci sono ON (se non ci sono
(SA) allarmi sui servo) allarmi sui servo) allarmi sui servo)

LED di cycle start × × ×


(STL)

LED di feed hold × × ×


(SPL)

NOTA
1 Quando un programma viene riportato all’inizio, viene visualizzato il numero del programma
principale.
2 Quando reset viene effettuato durante l’esecuzione di un sottoprogramma, l’esecuzione torna
all’inizio del programma principale tramite l’operazione rewind. L’esecuzione non può ripartire
dall’interno di un sottoprogramma.

970
F. CODICI DEI CARATTERI USATI
B–63014IT/01 APPENDICE NEI PROGRAMMI

F CODICI DEI CARATTERI USATI NEI PROGRAMMI

Caratte Codice Commento Caratte Codice Commento


re re

A 065 6 054
B 066 7 055
C 067 8 056
D 068 9 057
E 069 032 Spazio
F 070 ! 033 Punto esclamativo
G 071 ” 034 Virgolette
H 072 # 035 Cancelletto
I 073 $ 036 Dollaro
J 074 % 037 Percento
K 075 & 038 E commerciale
L 076 ’ 039 Apostrofo
M 077 ( 040 Parentesi sinistra
N 078 ) 041 Parentesi destra
O 079 * 042 Asterisco
P 080 + 043 Segno più
Q 081 , 044 Virgola
R 082 – 045 Segno meno
S 083 . 046 Punto
T 084 / 047 Barra
U 085 : 058 Due punti
V 086 ; 059 Punto e virgola
W 087 < 060 Minore
X 088 = 061 Uguale
Y 089 > 062 Maggiore
Z 090 ? 063 Punto interrogativo
0 048 @ 064 Chiocciolina
1 049 [ 091 Parentesi quadra sin
2 050 ^ 092
3 051 ] 094 Parentesi quadra dst
4 052 _ 095 Sottolinea
5 053

971
G. ELENCO DEGLI ALLARMI APPENDICE B–63014IT/01

G ELENCO DEGLI ALLARMI

1) Errori di programma (Allarmi P/S)


Numero MESSAGGIO Significato
000 SPEGNERE IL CNC E’ stato immesso un parametro che richiede lo spegnimento del sistema.
Spegnere il CNC.
001 ALLARME PARITA TH Allarme TH (La parità di un carattere è errata). Correggere il nastro.
002 ALLARME PARITA’ TV Allarme TV (Il numero di caratteri del blocco è dispari.) Questo allarme si
verifica solo se è attivo il controllo TV.
003 DATI ECCESSIVI E’ stato immesso un dato che eccede il numero di cifre consentito.
(Vedere il valore max del comando)
004 INDIRIZZO NON TROVATO Un valore numerico o il segno “–” sono stati immessi senza un indirizzo.
Correggere il programma.
005 NESSUN DATO DOPO L’INDIRIZZO Un indirizzo non è seguito da un valore appropriato, ma da un altro indi-
rizzo o dal codice di fine blocco. Correggere il programma.
006 SEGNO NEGATIVO ERRATO E’ stato specificato il segno “–” per un indirizzo che non lo accetta o sono
stati specificati due o più segni “–”. Correggere il programma.
007 PUNTO DECIMALE ERRATO E’ stato specificato il punto decimale per un indirizzo che non lo accetta,
o sono stati specificati due o più punti decimali. Correggere il programma.
009 INDIRIZZO ERRATO Nell’area significativa è stato letto un carattere non utilizzabile. Correg-
gere il programma.
010 CODICE G ILLEGALE E’ stato specificato un codice G non utilizzabile. Correggere il pro-
gramma.
011 VELOCITA D’AVANZAMENTO NON Non è stata comandata la velocità di avanzamento per un movimento in
DESIG lavoro o la velocità di avanzamento non è adeguata. Correggere il pro-
gramma.
014 NON PUO COMANDARSI L’AVAN E’ stato specificato un avanzamento sincrono senza l’opzione filettatura/
SINCRO avanzamento sincrono.
015 TROPPI ASSI SIMULTANEI Il numero di assi comandati è maggiore del numero di assi controllabili
simultaneamente.
020 RAGGIO FUORI TOLLERANZA Nell’interpolazione circolare (G02 o G03), la differenza fra il raggio al
punto iniziale e il raggio al punto finale dell’arco eccede il valore specifi-
cato con il parametro N. 3410.
021 PROIBITO COMANDO D’ASSE DI Nell’interpolazione circolare è stato comandato un asse non apparte-
PIANO nente al piano selezionato con G17, G18 o G19. Correggere il pro-
gramma.
022 MANCA RAGGIO DEL CERCHIO Nel comando di una interpolazione circolare, non sono specificati nè R
(raggio dell’arco) nè I, J e K (distanza dal punto iniziale al centro dell’arco).
025 F1 NON PROGRAMMABILE IN F0 (rapido) è stato comandato nel modo F1 cifra per l’interpolazione cir-
G02/G03 colare. Correggere il programma.
027 MANCA COMANDO ASSI CON In un blocco G43 o G44 per la compensazione lunghezza utensile C non
G43/G44 è stato specificato alcun asse.
La compensazione non è cancellata e la compensazione lunghezza
utensile C è applicata ad un altro asse. Correggere il programma.
028 ERRORE DI SCELTA DI PIANO Nel comando di selezione del piano sono stati specificati due o più assi
paralleli. Correggere il programma.
029 VALORE OFFSET ERRATO Il valore del codice H è troppo grande. Correggere il programma.

972
B–63014IT/01 APPENDICE G. ELENCO DEGLI ALLARMI

Numero MESSAGGIO Significato


030 NUMERO OFFSET ERRATO Il numero di correttore specificato dai codici D/H è troppo grande. Correg-
gere il programma.
031 ERRORE DI COMANDO P IN G10 Nell’impostazione delle correzioni con G10, il numero di correttore speci-
ficato con l’indirizzo P è troppo grande o manca. Correggere il pro-
gramma.
032 VALORE OFFSET ERRATO IN G10 Nell’impostazione con G10 o nella scrittura tramite variabili di sistema
delle correzioni, l’entità di una correzione è eccessiva.
033 INTERSEZIONE NON DETERM A Punto di intersezione non trovato nella compensazione raggio utensile C.
CRC Correggere il programma.
034 ST–UP/EXT BLK IN G02/G03 Impossibile attivare/disattivare la compensazione raggio utensile in
G02/G03. Correggere il programma.
035 COMANDO G39 ERRATO G39 è comandato nel modo compensazione raggio utensile B cancellata
o su un piano diverso da quello della compensazione. Correggere il pro-
gramma.
036 COMANDATO G31 IN COMP. Salto della lavorazione (G31) comandato nel modo compensazione rag-
RAGGIO gio utensile. Correggere il programma.
037 NON PUO CAMBIARSI IL PIANO G40 comandato su un piano diverso da quello della compensazione rag-
CORRT gio utensile B. Commutazione del piano selezionato con G17, G18, G19
nel modo compensazione raggio utensile C. Correggere il programma.
038 INTERFERENZA IN BLOCCO Sovrataglio nella compensazione raggio utensile C perché il punto ini-
CIRCOLARE ziale o il punto finale coincidono con il centro dell’arco. Correggere il pro-
gramma.
041 INTERFERENZA COMP RAGGIO Si avrà sovrataglio nella compensazione raggio utensile C. Nel modo
compensazione raggio utensile C sono stati programmati due o più bloc-
chi consecutivi senza movimento. Correggere il programma.
042 COMANDO G45/G48 IN COMP La correzione della posizione dell’utensile (G45 – G48) è comandata nel
RAGGIO modo compensazione raggio utensile. Correggere il programma.
043 CODICE T ERRATO In un sistema che utilizza il DRILL–MATE con un ATC, non è stato specifi-
cato il codice T insieme al comando M06. Oppure, il codice T è fuori dai
limiti.
044 G27–G30 NON PERMESSI IN Uno dei comandi G27 – G30 è stato specificato nel modo ciclo fisso. Cor-
CICLO reggere il programma.
046 ERRORE DI RITORNO AL Nel comando del ritorno al secondo, terzo o quarto punto di riferimento
RIFERIMENTO è specificato altro rispetto a P2, P3 o P4.
047 SELEZIONE ASSE ILLEGALE Per l’attivazione della compensazione tridimensionale dell’utensile o per
la conversione tridimensionale delle coordinate sono stati specificati due
o più assi nella stessa direzione (asse basse e assi paralleli).
048 3 ASSI BASE NON TROVATI I tre assi base usati quando nell’attivazione della compensazione tridi-
mensionale dell’utensile o nella conversione tridimensionale delle coor-
dinate vengono omessi Xp, Yp e Zp non sono stati specificati con il para-
metro N. 1022.
050 CHF/CNR DURANTE LA Lo smusso o il raccordo sono specificati in un blocco di filettatura. Correg-
FILETTATURA gere il programma.
051 INADATTO MOVIMENTO DOPO Il tipo o l’entità del movimento specificati nel blocco successivo a quello
CHF/CNR che comanda lo smusso o il raccordo non sono corretti. Correggere il pro-
gramma.
052 CODICE NON E G01 DOPO Il blocco successivo a quello nel quale sono comandati lo smusso o il rac-
CHF/CNR cordo non è G01, G02 o G03. Correggere il programma.
053 ECCESSIVI COMANDI D’INDIRIZZO Per un sistema senza la prestazione “smusso o raccordo ad angolo arbi-
trario”, è stata specificata una virgola. Per un sistema con questa presta-
zione, il carattere dopo la virgola non è C o R. Correggere il programma.

973
G. ELENCO DEGLI ALLARMI APPENDICE B–63014IT/01

Numero MESSAGGIO Significato


055 MOVIMENTO MENO DI CHF/CNR In un blocco che specifica lo smusso o il raccordo ad angolo arbitrario,
l’entità del movimento comandato è minore dell’entità dello smusso o rac-
cordo.
058 NESSUN PUNTO FINALE In un blocco che specifica lo smusso o il raccordo ad angolo arbitrario,
uno degli assi comandati non è nel piano selezionato. Correggere il pro-
gramma.
059 NESSUN NUMERO PROGRAMMA Nella ricerca dall’esterno del numero del programma, il numero pro-
gramma specificato non è stato trovato. Oppure, il programma oggetto
della ricerca è in corso di editazione nel background. Controllare il
numero del programma e il segnale esterno. Oppure, chiudere l’edita-
zione nel background.
060 NESSUN NUMERO SEQUENZA Nella ricerca del numero di sequenza, il numero di sequenza specificato
non è stato trovato. Controllare il numero di sequenza
070 INSUFFICIENTE MEMORIA La memoria programmi è insufficiente. Cancellare i programmi non più
necessari e riprovare.
071 DATO NON TROVATO L’indirizzo da cercare non è stato trovato. O non è stato trovato il pro-
gramma con il numero specificato nella ricerca del numero di pro-
gramma. Controllare i dati.
072 NUMERO PROGRAMMI ECCESSIVI Il numero di programmi da registrare è maggiore di 63 (base), 125
(opzione), 200 (opzione) o 400 (opzione). Eseguire la registrazione dopo
aver cancellato i programmi non più necessari.
073 NUMERO PROGRAMMA Il numero di programma specificato è già stato usato. Eseguire la registra-
ESISTENTE zione dopo aver cambiato il numero del nuovo programma o aver cancel-
lato il precedente.
074 NUMERO PROGRAMMA ERRATO Il numero programma è fuori dall’intervallo 1..9999. Cambiare il numero
del programma.
075 PROTEZIONE E’ stato fatto un tentativo di registrare un programma il cui numero è pro-
tetto.
076 NON DESIGNATO L’INDIRIZZO P L’indirizzo P (numero programma) non è stato specificato nel blocco che
contiene i comandi M98, G65 o G66. Correggere il programma.
077 ERRORE DI CHIAMATA DI Richiamo sottoprogramma di quinto livello. Correggere il programma.
SUBPROGRAM
078 NUMERO PROGRAMMA NON Il numero programma o il numero di sequenza specificato con l’indirizzo
TROVATO P in un blocco M98, M99, G65 o G66 non è stato trovato. Il numero di
sequenza specificato in una frase GOTO non è stato trovato. Oppure, il
programma richiamato è in corso di editazione nel background. Correg-
gere il programma, o chiudere l’editazione nel background.
079 MEMORIA E PROGRAMMA NON Il contenuto del programma registrato in memoria non concorda con
CORRISP quello letto dall’unità I/O. Controllare sia il programma residente in memo-
ria sia il programma letto dall’unità I/O.
080 NON ACCESSO SEGNALE Nella funzione di misura automatica della lunghezza utensile (G37), il
D’ARRIVO G37 segnale di posizione di misura raggiunta (XAE, YAE o ZAE) non si è
alzato entro l’area specificata dal parametro N. 6254 (valore e). Questo
è dovuto ad un errore di impostazione o ad un errore dell’operatore.
081 NESSUN CODICE H IN G37 E’ stato programmato un blocco G37 (misura automatica della lunghezza
utensile) senza aver comandato un codice H. Correggere il programma.
082 G37 E T NELLO STESSO BLOCCO Il codice H e G37 (misura automatica della lunghezza utensile) sono spe-
cificati nello stesso blocco. Correggere il programma.
083 ERRORE DI COMANDO Nel blocco G37 (misura automatica della lunghezza utensile) è stato spe-
DELL’ASSE cificato un asse non valido o il comando è incrementale. Correggere il
programma.
085 ERRORE DI COMUNICAZIONE Nell’immissione di dati con interfaccia lettore/perforatore si è verificato un
errore di overrun, parità o frame. Il numero di bit del dato, la velocità di tra-
smissione in baud o il codice del tipo di unità I/O sono errati.

974
B–63014IT/01 APPENDICE G. ELENCO DEGLI ALLARMI

Numero MESSAGGIO Significato


086 SEGNALE DR SPENTO Nell’immissione di dati con interfaccia lettore/perforatore, il segnale ready
(DR) del lettore/perforatore è off. L’alimentazione dell’unità I/O è spenta,
il cavo non è collegato o una delle schede è guasta.
087 CAPACITA’ DI BUFFER SUPERATA Nell’immissione di dati con interfaccia lettore/perforatore, la trasmissione
non si è fermata dopo 10 caratteri dal segnale di fine lettura. L’unità I/O
o la scheda sono guaste.
088 ERRORE TRASM FILE–LAN Il trasferimento del file di dati su OSI–Ethernet è terminato a causa di un
(CANALE–1) errore di trasferimento.
089 ERRORE TRASM FILE–LAN Il trasferimento del file di dati su OSI–Ethernet è terminato a causa di un
(CANALE–2) errore di trasferimento.
090 AZZERAMENTO NON ESEGUITO Il ritorno al punto di riferimento non può essere eseguito normalmente
perché il punto di partenza è troppo vicino o la velocità è troppo bassa.
Allontanare a sufficienza il punto di partenza dal punto di riferimento o
specificare una velocità sufficientemente elevata.
091 AZZERAMENTO NON ESEGUITO Nello stato di arresto del funzionamento automatico, non è possibile ese-
guire il ritorno manuale al punto di riferimento.
092 ASSE NON SU PUNTO ZERO L’asse comandato da G27 (controllo del ritorno al punto di riferimento)
non è ritornato al punto di riferimento.
094 SISTEMA DI COORDINATE Per la ripartenza del programma non può essere specificato il tipo P.
DESIGNATO (Dopo l’interruzione è stata eseguita l’impostazione del sistema di coordi-
nate.) Eseguire l’operazione corretta, secondo le indicazioni del manuale
dell’operatore.
095 VALORE D’OFFSET ESTERNO Per la ripartenza del programma non può essere specificato il tipo P.
CAMBIATO (Dopo l’interruzione è stato cambiato l’offset esterno del pezzo).
096 VALORE D’OFFSET LAVORO Per la ripartenza del programma non può essere specificato il tipo P.
CAMBIATO (Dopo l’interruzione è stato cambiato l’offset dello zero pezzo).
097 FUNZIONAMENTO AUTO NON Per la ripartenza del programma non può essere specificato il tipo P.
ESEGUITO (Dopo l’accensione, l’arresto in emergenza o il reset di P/S 94  97, non
è stata eseguita nessuna operazione in automatico).
098 G28 TROVATO DURANTE LA E’ stata comandata la ripartenza del programma senza aver eseguito il
RICERCA ritorno al punto di riferimento dopo l’accensione o l’arresto in emergenza
e nella ricerca è stato incontrato G28. Eseguire il ritorno al punto di riferi-
mento.
099 MOVIMENTO A MDI DOPO LA Dopo il completamento della ricerca per la ripartenza del programma è
RICERCA stato dato un comando di movimento in MDI.
100 PUO SCRIVERSI PARAMETRO Il dato di impostazione PWE è 1. Metterlo a 0 e resettare il sistema.
101 AZZERARE LA MEMORIA Durante la riscrittura di un programma in una operazione di edit, si è
spenta l’alimentazione. Premere <RESET> tenendo premuto <PROG>.
Verrà cancellato solo il programma in corso di editazione.
Registrare di nuovo il programma cancellato.
109 ERRORE DI FORMATO G08 In un blocco G08, dopo P è stato specificato un valore diverso da 0 o 1.
Oppure, non è stato specificato alcun valore.
110 DATO ECCESSIVO Il valore assoluto di un dato con punto decimale fisso è fuori dai limiti. Cor-
reggere il programma.
111 DATI CALCOLATI IN ECCEDENZA Il risultato del calcolo di una macroistruzione esce dai limiti
(–1047..–10–29 , 0, 10–29..1047).
112 DIVISORE ZERO E’ stata specificata una divisione per zero (incluso tan(90@)).
113 FUNZIONE COMANDATA ERRATA E’ stata comandata una funzione non usabile nelle macro. Correggere il
programma.
114 ERRORE DI FORMATO IN MACRO C’è un errore in un formato diverso da <formula>. Correggere il pro-
gramma.

975
G. ELENCO DEGLI ALLARMI APPENDICE B–63014IT/01

Numero MESSAGGIO Significato


115 NUMERO VARIABILE ERRATO In una macro o nel ciclo di lavorazione ad alta velocità è stato specificato
un valore non definito come numero di variabile. Il contenuto della testata
di un ciclo di lavorazione ad alta velocità è errato. Questo allarme si veri-
fica nei seguenti casi:
1. Testata corrispondente al numero del ciclo specificato non trovata
2. Il dato di collegamento del ciclo è fuori dai limiti (0..999)
3. Il numero di dati della testata è fuori dai limiti (0..32767)
4. Il numero della variabile contenente l’inizio dei dati in formato esegui-
bile è fuori dai limiti (#20000..#85535)
5. Il numero della variabile contenente la fine dei dati in formato esegui-
bile è fuori dai limiti (#20000..#85535)
6. Il numero della variabile contenente l’inizio dei dati in formato esegui-
bile interferisce con il numero della variabile usata nella testata.
Correggere il programma.
116 VARIABILE IN P NON PERMESSA Il lato sinistro di una assegnazione è una variabile che non può essere
scritta. Correggere il programma.
118 NUMERO PARENTESI ECCESSIVE Il numero delle parentesi utilizzate è eccessivo (più di 5). Correggere il
programma.
119 VALORE NEGATIVO NON L’argomento di SQRT è negativo, o l’argomento di BCD è negativo, o l’ar-
PERMESSO gomento di BIN contiene valori diversi da 0..9. Correggere il programma.
122 CHIAMATA MACRO DOPPIA Il richiamo macro modale è specificato due volte. Correggere il pro-
gramma.
123 NON PUO UTILIZZARSI MACRO IN I comandi di controllo delle macro sono usati nel funzionamento in DNC.
DNC Correggere il programma.
124 DO–END NON CORRISPONDENTE DO e END non si corrispondono 1 a 1. Correggere il programma.
125 ERRORE DI FORMATO FORMULA Il formato di <formula> è errato. Correggere il programma.
126 ERRORE DI CHIAMATA DO In DOn, n è fuori dall’intervallo 1..3. Correggere il programma.
127 NC E MACRO NELLO STESSO I comandi macro e i comandi NC coesistono. Correggere il programma.
BLOCCO
128 ERRORE DI NUMERO DI Il numero di sequenza dato in un comando di salto non è nell’intervallo
SEQUENZA MAC 0..9999 o non esiste. Correggere il programma.
129 ERRORE D’INDIRIZZO MACRO E’ usato un indirizzo non utilizzabile in <specifica argomenti>. Correg-
gere il programma.
130 ERRORE DI COMANDO ASSE Il PMC ha emesso un comando per un asse controllato dal CNC o vice-
versa. Correggere il programma.
131 NUMERO DI ALLARMI ECCESSIVI Sono stati generati 5 o più allarmi dall’esterno. Controllare il ladder del
PMC.
132 NUMERO D’ALLARME MANCANTE Il numero di allarme specificato per la cancellazione dei messaggi di
allarme dall’esterno non esiste. Controllare il ladder del PMC.
133 DATI MANCANTI NEL MESSAGGIO Una sezione di dati del messaggio di allarme o del messaggio per
l’operatore dall’esterno è errata. Controllare il ladder del PMC.
135 ORIENTAMENTO MANDRINO L’angolo di indexaggio della tavola non è un multiplo intero dell’angolo
ERRATO unitario. Correggere il programma.
136 NON ALTRO ASSE NELLO STESSO Nell’indexaggio della tavola, insieme all’asse B è stato comandato un
TEMPO altro asse. Correggere il programma.
138 OWERFLOW DATI SOVRASCRITTI Nel controllo asse da PMC, gli incrementi per la distribuzione degli
impulsi sul lato CNC e sul lato PMC sono troppo grandi, quando si usa
la funzione estesa di controllo sovrapposto.

976
B–63014IT/01 APPENDICE G. ELENCO DEGLI ALLARMI

Numero MESSAGGIO Significato


139 NON POSSIBILE PROGRAMM. Selezione asse nel comando del controllo asse da PMC. Correggere il
ASSE PMC programma.
141 COMANDO G51 IN COMP. RAGGIO G51 (scala ON) comandato nel modo compensazione raggio utensile.
Correggere il programma.
142 ERRORE DI SCALA Il fattore di scala specificato è fuori dall’intervallo 1..999999. Correg-
gere l’impostazione del fattore di scala (G51Pp.. o parametri N. 5411,
5421).
143 VALORE COMANDO MASSIMO I risultati della scala, entità del movimento, valore delle coordinate o
ECCESSO raggio dell’interpolazione circolare superano il valore massimo del
comando. Correggere il programma o cambiare il fattore di scala.
144 ARCO O PIANO INADATTO Il piano della rotazione delle coordinate, dell’interpolazione circolare, e
della compensazione raggio utensile deve essere lo stesso. Correg-
gere il programma.
145 ERRORE IN G112/G113 All’attivazione o alla cancellazione dell’interpolazione in coordinate
polari, le condizioni non sono corrette.
1. Il modo non è G40 quando sono comandati G12.1/G13.1.
2. La selezione del piano è errata. I parametri 5460 e 5461 sono errati.
Correggere il programma o modificare i parametri.
146 CODICE G CHE NON PUO E’ stato specificato un codice G non usabile nell’interpolazione in coor-
COMANDARSI dinate polari. Consultare il manuale e correggere il programma.
148 VALORE DESIGNATO ERRATO Il tasso di decelerazione sugli spigoli è fuori dall’intervallo specificabile
dell’angolo di valutazione. Modificare i parametri (dal numero 1710 al
N. 1714).
149 ERRORE DI FORMATO G10 L3 Nella gestione vita utensili estesa, è stato specificato un valore diverso
da Q1, Q2, P1 o P2 per il tipo di conteggio della vita utensile.
150 GRUPPO FUORI DELL’AMBITO Il numero del gruppo utensili supera il massimo consentito. Correggere
il programma.
151 GRUPPO UTENSILI NON DEFINITO Il numero del gruppo utensili comandato non esiste. Correggere il pro-
gramma o modificare il parametro.
152 NUMERO UTENSILI ECCESSIVI Il numero di utensili di un gruppo supera il massimo consentito. Modifi-
care il numero di utensili
153 CODICE T NON COMANDATO Il codice T non è presente in un blocco che lo richiede. Correggere il
programma.
154 GRUPPO NON DEFINITO PER H/D H99 o D99 sono stati programmati senza aver comandato un gruppo
99 utensili. Correggere il programma.
155 T NON CORRISPONDENTE AL Il codice T specificato in un blocco M06 non corrisponde al gruppo in
GRUPPO uso. Correggere il programma.
156 CODICI P O L MANCANTI All’inizio del programma che imposta i gruppi di utensili mancano P e
L. Correggere il programma.
157 NUMERO DI GRUPPO IN Il numero dei gruppi di utensili da impostare supera il massimo con-
ECCEDENZA sentito.(Vedere i bit 0(GS1) e 1(GS2) del parametro N. 6800). Correg-
gere il programma.
158 VALORE VITA UTENSILE La vita utensile specificata è eccessiva. Modificare il valore impostato.
ECCESSIVO
159 ESECUZIONE PROGRAMMA Durante l’esecuzione del programma per l’impostazione dei dati della
INTERROTTA gestione vita utensili, è stata tolta l’alimentazione. Ripetere l’esecu-
zione del programma.
160 ERRORE INNESTATO DI G72.1 Il codice G72.1 è stato specificato in un sottoprogramma dopo che lo
stesso codice era già stato specificato per la copia con rotazione.
161 ERRORE INNESTATO DI G72.2 Il codice G72.2 è stato specificato in un sottoprogramma dopo che lo
stesso codice era già stato specificato per la copia con traslazione.

977
G. ELENCO DEGLI ALLARMI APPENDICE B–63014IT/01

Numero MESSAGGIO Significato


175 ERRORE D’INTERPOLAZIONE DI Le condizioni per l’attivazione o la cancellazione dell’interpolazione
CLNDR cilindrica non sono corrette. Per selezionare il modo interpolazione
cilindrica specificare “G07.1, nome asse rotativo, raggio del cilindro”.
176 CODICE G CHE NON PUO E’ stato specificato un codice G che non può essere usato nel modo
COMANDARSI interpolazione cilindrica.
1. Codici G che comandano il posizionamento, quali G28, G73, G74,
G76, G81– G89, inclusi i codici che specificano il posizionamento in
rapido.
2. Codici G per l’impostazione del sistema di coordinate: G52, G92.
3. Codici G per la selezione del sistema di coordinate: G53, G54–G59.
Correggere il programma.
177 ERRORE DI SOMMA Errore di checksum.
CONTROLLATA (G05)
178 G05 COMANDATO NEL MODO G05 comandato nel modo G41/G42. Correggere il programma.
G41/G42
179 ERRORE DI PARAMETRO (NO Il numero di assi controllati specificato con il parametro 7510 supera il
7510) numero massimo consentito. Correggere il parametro.
180 ERRORE DI COMUNICAZION (BUF Allarme della linea del buffer remoto. Controllare i cavi, i parametri e
A DIST) l’unità I/O.
181 ERRORE DI FORMATO NEL Errore di formato del blocco G81 (Dentatrice a creatore)
BLOCCO G81 1. 1) T (numero di denti) non specificato.
(dentatrice a creatore, EGB)
2. 2) Per T, L, Q o P è stato specificato un valore fuori dai limiti.
3. Il calcolo del coefficiente di sincronizzazione ha ecceduto il limite.
Correggere il programma.
182 NESSUN COMANDO SINCRONO E’ stato comandato G83 (offset del ritardo del servo dell’asse C) ma la
(dentatrice a creatore) sincronizzazione con G81 non è stata specificata (dentatrice a crea-
tore). Correggere il programma.
183 DOPPIO COMANDO DI G83 G83 è stato comandato prima di averlo cancellato con G82 (dentatrici
(dentatrice a creatore) a creatore).
184 COMANDO SINCRONO ERRATO Comando non ammesso durante la sincronizzazione con G81 (denta-
(dentatrice a creatore, EGB) trici a creatore)
1. 1) E’ stato dato un comando dell’asse C con G00, G27, G28, G29,
G30, ecc.
2. 2) E’ stata comandata la commutazione pollici/millimetri con G20/G21.
185 G81 SENZA RITORNO AL G81 è stato comandato senza aver eseguito il ritorno al punto di riferi-
RIFERIMENTO mento dopo l’accensione o un arresto in emergenza (dentatrice a
(dentatrice a creatore) creatore). Eseguire il ritorno al punto di riferimento.

186 ERRORE DI DESIGNAZIONE DI Parametro relativo a G81 errato (dentatrice a creatore)


PARAM 1. L’asse C non è stato definito come asse rotativo.
(dentatrice a creatore, EGB) 2. Rapporto di accoppiamento asse creatore–encoder errato.
190 ERRORE DI DESIGNAZIONE Nel controllo della velocità di taglio costante, la specifica dell’asse è
D’ASSE errata (Vedere il parametro N. 3770). Il comando asse contiene un
valore illegale. Correggere il programma.
194 NON D’ASSE PRINCIPALE E Il modo contornatura, il posizionamento del mandrino (controllo asse
SINCRONO Cs) o il modo maschiatura rigida sono stati comandati nel modo con-
trollo sincrono del mandrino seriale. Correggere il programma in modo
da rilasciare il modo controllo sincrono prima di dare questi comandi.
197 ASSE C NON ABILITATO (CON = 0) Il programma ha comandato un movimento dell’asse Cf mentre il
segnale CON (DGN=G027#7) era OFF. Correggere il programma o
controllare il ladder del PMC per vedere perché questo segnale non è
ON.

978
B–63014IT/01 APPENDICE G. ELENCO DEGLI ALLARMI

Numero MESSAGGIO Significato


199 INDIRIZZO MACRO NON DEFINITO Parola macro non definita. Correggere la macro.
200 COMANDO DI ROTAZIONE Nella maschiatura rigida, il valore di S non è specificato o è fuori limiti.
ECCESSIVO Il valore massimo di S è determinato dai parametri da 5241 a 5243.
Cambiare i parametri o correggere il programma.
201 MANCA F IN MASCHIATURA Nella maschiatura rigida, non è specificato il valore di F. Correggere il
RIGIDA programma.
202 TROPPA DISTRIBUZIONE ALL’ASS Nella maschiatura rigida, il valore della distribuzione del mandrino è
PR eccessivo.
203 ERRORE DI MASCHIATURA Nella maschiatura rigida, la posizione di un codice M della maschiatura
RIGIDA rigida o di un comando S è errata. Correggere il programma.
204 MOV D’ASS TRA CODICE M RGD E Nella maschiatura rigida, è specificato un movimento asse fra il codice
G84 M della maschiatura rigida e il blocco G84 (G74). Correggere il pro-
gramma.
205 ERRORE PMC IN MASCHIATURA Il segnale DI del modo rigido (DGN G061#1) non è ON quando viene
RIGIDA eseguito G84 (G74) dopo la specifica del codice M del modo rigido.
Controllare il ladder del PMC. Correggere il programma.
206 NON CAMBIARSI PIANO IN MOD E’ stata comandata la commutazione del piano nel modo maschiatura
RGD rigida. Correggere il programma.
207 DATI MASCHIATURA RIGIDA Nella maschiatura rigida, la distanza specificata è troppo breve o
ERRATI troppo lunga.
210 ESECUZIONE M198/M99 ERRATA 1. M198 e M99 sono eseguiti nel funzionamento schedulato. Oppure
M198 è eseguito nel funzionamento in DNC.
2. In un ciclo multiplo ripetitivo di esecuzione tasche, è stata specificata
una macro di interrupt ed è stato eseguito M99.
212 SELEZIONE PIANO ERRATA Programmazione diretta quote disegno comandata su un piano che
include un asse addizionale. Correggere il programma.
213 MOVIMENTO DELL’ASSE Nel modo controllo sincrono semplice, si è verificata una delle seguenti
SINCRONO condizioni:
1. Il programma contiene un comando dell’asse asservito.
2. E’ stato dato un comando di movimento manuale per l’asse asservito.
3. Il programma contiene un comando di ritorno automatico al punto di
riferimento e dopo l’accensione non è stato eseguito il ritorno manuale.
4. La differenza fra gli errori di posizione dell’asse principale e dell’asse
asservito eccede il valore del parametro 8313.
214 TRASLAZIONE ORIGINI NON Nel modo controllo sincrono, sono state comandate l’impostazione del
PERMESSA sistema di coordinate o la compensazione utensile con spostamento
dell’origine. Correggere il programma.
222 NON ESEGUIRSI NELLO STESSO Immissione e emissione sono eseguite contemporaneamente nell’edit
TEMPO in background. Procedere correttamente.
224 RITORNARE AL RIFERIMENTO Prima dell’inizio del funzionamento automatico non è stato eseguito il
ritorno al punto di riferimento. Eseguire il ritorno al punto di riferimento
solo se il bit 0 (ZRNx) del parametro N. 1005 è 0.
230 VALORE R DI TAGLIO NON Nel blocco G160 non è stato specificato R, o il suo valore è negativo.
DESIGNATO Correggere il programma.

979
G. ELENCO DEGLI ALLARMI APPENDICE B–63014IT/01

Numero MESSAGGIO Significato


231 ERRORE DI FORMATO IN G10 L50 Il formato del comando di immissione dati da programma contiene uno
dei seguenti errori:
1. Mancano gli indirizzi N o R.
2. E’ stato specificato il numero di un parametro inesistente.
3. Il numero asse è troppo grande.
4. Per un parametro di tipo asse manca il numero dell’asse.
5. E’ stato specificato il n. asse per un parametro non di tipo asse.
6. E’ stato fatto un tentativo di resettare il bit 4 del parametro N. 3202 (NE9
o di cambiare il parametro 3210 (PSSWD) mentre sono protetti da una
password.
Correggere il programma.
232 TROPPI ASSI IN INTERP Nel modo interpolazione elicoidale 3 o più assi (2 o più nel controllo
ELICOIDALE della direzione normale) sono stati specificati come assi elicoidali.
233 DISPOSITIVO OCCUPATO E’ stato fatto un tentativo si utilizzare una unità collegata con l’interfac-
cia RS–232–C mentre questa era utilizzata da qualcun altro.
239 BP/S ALARM Durante la perforazione eseguita con la funzione di controllo delle
unità esterne di immissione/emissione, è stata eseguita l’editazione in
background.
240 BP/S ALARM L’editazione in background è stata eseguita durante il funzionamento
in MDI.
241 FORMATO ILLEGALE IN Punto finale, I, J, K o R non specificati per l’interpolazione involuta.
G02.2/G03.2
242 COMANDO ILLEGALE IN Per l’interpolazione involuta, è stato specificato un valore errato.
G02.2/G03.2 Il punto iniziale o il punto finale specificati sono all’interno del cerchio
base.
Per I, J, K o R è stato specificato 0.
Il punto iniziale o il punto finale sono a più di 100 giri dall’inizio della
curva involuta.
243 PUNTO FINALE FUORI DI Il punto finale non è sulla curva involuta e l’errore eccede il limite spe-
EVOLUENTE cificato con il parametro N. 5610.
250 COMANDO ERRATO DI ASSE Z In un sistema che usa il DRILL–MATE con un ATC, è stato comandato
(ATC) un movimento dell’asse Z in un blocco contenente un comando di
cambio utensile (M06).
251 ERRORE ATC Questo allarme del DRILL–MATE si verifica nei seguenti casi:
Quando in M06 T_ viene specificato un codice T non utilizzabile.
Quando il codice M06 viene specificato mentre la coordinata dell’asse
Z nel sistema di coordinate della macchina è positiva.
Quando il parametro N. 7810, che specifica il numero utensile cor-
rente, è zero.
Quando M06 viene specificato nel modo ciclo fisso.
Quando M06 viene specificato in un blocco contenente un comando
relativo al punto di riferimento: G27, G28, G29 o G30.
Quando M06 viene specificato nel modo compensazione utensile (da
G41 a G44).
Quando M06 viene comandato prima di aver eseguito il ritorno al
punto di riferimento dopo l’accensione o il rilascio dell’arresto in emer-
genza.
Quando il segnale di blocco macchina o di disabilitazione dell’asse Z si
alzano durante un cambio utensile.
Quando durante il cambio utensile viene rilevata una condizione di
“prying”.
Utilizzare il dato diagnostico N. 530 per identificare la situazione verifi-
catasi.
252 ALLARME MANDRINO ATC Errore di posizione eccessivo nel posizionamento mandrino durante
una operazione di cambio utensile automatico. Per i dettagli, vedere il
dato diagnostico N. 531. (Solo per il DRILL–MATE)

980
B–63014IT/01 APPENDICE G. ELENCO DEGLI ALLARMI

Numero MESSAGGIO Significato


253 G05 NON DISPONIBILE Un’operazione a input binario con memoria tampone remota ad alta
velocità (G05) o con un ciclo macchina ad alta velocità (G05) è stata
programmata nel modo di controllo di lettura anticipata (G08P1). Prima
di tentare di programmare questi comandi, bisogna programmare
innanzitutto il G08P0 per cancellare il modo di controllo di lettura antici-
pata.
5000 CODICE DI COMANDO ILLEGALE Nel modo controllo contornatura ad alta precisione (HPCC) è stato
(HPCC) specificato un codice errato.
5003 PARAMETRO ILLEGALE (HPCC) Il parametro inserito non è corretto.
5004 HPCC NON PRONTO Il controllo contornatura ad alta precisione non è pronto.
5006 TROPPE PAROLE IN UN BLOCCO Il numero di parole specificate in un blocco eseguito nel modo HPCC è
maggiore di 26.
5007 DISTANZA TROPPO LARGA Nel modo HPCC, la macchina si è mossa oltre il limite.
5009 PARAMETRO = 0 (PROVA A Nel modo HPCC, la velocità massima di avanzamento (parametro N.
VUOTO) 1422) o la velocità di prova a vuoto (parametro N. 1410) sono a zero.
5010 FINE DEL RECORD E’ stata specificata la fine del record (%).
5011 PARAMETRO = 0 (VEL. MAX) Nel modo HPCC, la velocità massima di avanzamento (parametro N.
1422) è zero.
5012 AVVIO ILLEGALE G05 P10000 G05 P10000 è stato programmato in un modo da cui non è possibile
introdurre il modo HPCC.
5013 HPCC:CRC OFS MANTENUTI G05P0 è stato programmato nel modo G41/G42.
DOPO CANC
5014 DATI DI TRACCIA NON TROVATI I dati di tracciatura non sono disponibili. Questo impedisce l’esecu-
zione del trasferimento.
5015 MANCA ASSE ROTATIVO Durante l’avanzamento manuale della direzione dell’asse dello stru-
mento, l’asse di rotazione programmato è introvabile.
5016 COMBINAZIONE ILLEGALE DI COD Un blocco contiene più codici M appartenenti allo stesso gruppo.
M Oppure, un codice M che deve essere specificato da solo si trova in un
blocco con altri codici M.
5020 ERRORE PARAMETRO DI Il parametro per la specifica della ripartenza programma non è impo-
RESTART stato correttamente.
5043 TROPPE CHIAMATE A G68 Il comando G68 per la conversione delle coordinate nello spazio è
stato specificato tre o più volte.
5044 ERRORE FORMATO G68 Il blocco G68 contiene un errore di formato. Questo allarme si verifica nei
seguenti casi:
1. Nel blocco G68 non sono specificati I, J o K (manca un parametro della
rotazione delle coordinate).
2. Nel blocco G68, I, J e K sono tutti a zero.
3. Nel blocco G68 non è specificato R.
5046 PARAMETRO ILLEGALE E’ stato specificato un parametro illegale per la compensazione della
(ST.COMP) perpendicolarità. Le possibili ragioni sono:
1. Non esiste l’asse corrispondente al numero asse specificato per l’asse
in movimento o per l’asse compensato.
2. Più di 128 punti di compensazione dell’errore di passo non sono
numerati consecutivamente.
3. I punti di compensazione della perpendicolarità non sono numerati in
sequenza.
4. Un punto di compensazione della perpendicolarità è fuori
dall’intervallo definito dai punti di compensazione dell’errore di passo
aventi le massime coordinate positiva e negativa.
5. Il valore di compensazione specificato per uno o più punti è troppo
grande o troppo piccolo.
5050 COM ILLEGALE IN MODO Quando è utilizzata la funzione chopping, è stato specificato un
CHOPPING comando di movimento per l’asse di chopping nel modo chopping
(durante il movimento alternato fra il punto morto superiore e il punto
morto inferiore).

981
G. ELENCO DEGLI ALLARMI APPENDICE B–63014IT/01

Numero MESSAGGIO Significato


5051 ERRORE CODICE M–NET Quando è utilizzata la funzione chopping, è stato specificato un
comando di movimento per l’asse di chopping nel modo chopping
(durante il movimento alternato fra il punto morto superiore e il punto
morto inferiore).
5052 ERRORE ETX M–NET Il codice ”ETX” è anormale.
5053 TIMEOUT CONNESSIONE M–NET Errore di supervisione del tempo di connessione (parametro N. 175)
5054 TIMEOUT RICEZIONE M–NET Errore di supervisione del tempo di alesatura (parametro N. 176)
5055 ERRORE PRT/FRM M–NET Errore di parità verticale o di sequenza.
5057 ERRORE SCHEDA SISTEMA Errore di time–out durante la trasmissione (parametro N. 177)
M–NET Errore di parità ROM
Interrupt CPU diverso dai precedenti.
5060 PARAMETRO ILLEGALE L’impostazione di uno o più dei seguenti parametri è errata.
G02.3/G03.3 N. 5641 (specifica dell’asse lineare) non è impostato.
N. 5641 specifica un asse non lineare.
N. 5642 (specifica dell’asse rotativo) non è impostato.
N. 5642 specifica un asse non rotativo.
Il CNC non può controllare l’asse lineare o l’asse rotativo (è stato
superato il valore del N. 1010).
5061 FORMATO ILLEGALE G02.3/G03.3 Il comando dell’interpolazione esponenziale (G02.3/G03.3) contiene
un errore di formato.
Indirizzi I, J o K non specificati. Indirizzi I, J e K tutti a zero.
5062 COMANDO ILLEGALE G02.3/G03.3 Il comando di interpolazione esponenziale (G02.3/G03.3) contiene un
valore illegale. Il valore specificato non è adatto all’interpolazione
esponenziale (per esempio, ln di un numero negativo).
5063 NON TROVATO DOPO REF Questo messaggio compare quando il contatore di posizione non è
stato presettato prima di iniziare la misura dello spessore della piastra.
Questo allarme si verifica:
1. Quando si tenta di eseguire la misura prima di aver stabilito il punto di
riferimento.
2. Quando, dopo il ritorno manuale al punto di riferimento, si tenta di
eseguire la misura senza acer presettato il contatore di posizione.
5064 UNITA’ ASSE ERRATA (IS–B,IS–C) E’ stata specificata l’interpolazione circolare in un piano formato da
assi con diversi sistemi di incrementi.
5065 UNITA’ ASSE ERRATA (PMC AXIS) Nel controllo assi da PMC, per lo stesso gruppo di DI/DO sono stati
specificati assi con diversi sistemi di incrementi. Correggere il parame-
tro N. 8010.
5066 NUMERO SEQ. RESTART Durante la ripartenza del programma usando la funzione ritorno/ripar-
ILLEGALE tenza, durante la ricerca del numero di sequenza successivo è stato
letto un numero di sequenza compreso fra 7000 e 7999.
5068 ERRORE FORMATO G31 P90 Non è stato specificato il movimento di nessun asse.
E’ stato specificato il movimento di due o più assi.
5069 WHL–C:P–DATA ILLEGALE Il valore di P, specificato per selezionare il centro di compensazione
per la compensazione usura mola, non è valido.
5073 MANCA PUNTO DECIMALE Non è stato specificato il punto decimale per un comando che lo
richiede.
5074 ERRORE DI DUPLICAZIONE Lo stesso indirizzo compare più di una volta in un blocco. In alterna-
INDIRIZZO tiva, un blocco contiene due o più codici G appartenenti allo stesso
gruppo.
5082 ERRORE DATA–SERVER I dettagli sono visualizzati sullo schermo del data server.
5085 SMOOTH IPL ERROR 1 Un blocco che specifica l’interpolazione raccordata contiene un errore
di sintassi.
5110 IMPROPER G–CODE (G05.1 Q1 E’ stato specificato un codice G non ammesso nel modo controllo contor-
MODE) natura ad alta precisione semplice.
E’ stato specificato un comando per l’asse di indexaggio della tavola nel
modo controllo contornatura ad alta precisione semplice.

982
B–63014IT/01 APPENDICE G. ELENCO DEGLI ALLARMI

Numero MESSAGGIO Significato


5111 IMPROPER MODAL G–CODE Un codice G modale non compatibile non è stato cancellato prima di atti-
(G05.1 Q1) vare il modo controllo contornatura ad alta precisione semplice.
5112 G08 CAN NOT BE COMMANDED Controllo guarda avanti (G08) specificato nel modo controllo contorna-
tura ad alta precisione semplice.
5113 CAN NOT ERROR IN MDI Il modo controllo contornatura ad alta precisione semplice è stato specifi-
MODE(G05.1) cato in MDI
5114 NOT STOP POSITION (G05.1 Q1) Al momento della ripartenza dopo un intervento manuale, non è stata
ripristinata la posizione nella quale ha avuto luogo l’intervento.
5115 SPL: ERROR Esiste un errore nella specifica del rango.
Non è specificato alcun nodo.
La specifica di un nodo contiene un errore.
Il numero degli assi eccede i limiti.
Altri errori di programmazione.
5116 SPL: ERROR Esiste un errore in un blocco soggetto a controllo guarda avanti.
L’incremento monotono dei nodi non è rispettato.
Nel modo interpolazione NURBS è specificato un modo incompatibile.
5117 SPL: ERROR Il primo punto di controllo della NURBS non è corretto.
5118 SPL: ERROR L’interpolazione NURBS è ripartita dopo un intervento manuale nel modo
assoluto in manuale.
5122 ILLEGAL COMMAND IN SPIRAL Un comando di interpolazione a spirale o conica contiene un errore. Spe-
cificamente, questo errore è causato da una delle seguenti cause:
1) E’ specificato L = 0.
2) E’ specificato Q = 0.
3) E’ specificato R/, R/, C.
4) E’ specificato un incremento in altezza uguale a zero.
5) Per l’incremento in altezza sono specificati tre o più assi.
6) Incremento in altezza specificato con due assi di altezza.
7) Interpolazione conica specificata in assenza dell’opzione interpola-
zione elicoidale.
8) E’ specificato Q < 0 quando differenza raggio > 0.
9) E’ specificato Q > 0 quando differenza raggio < 0.
10) Incremento in altezza specificato senza l’asse di altezza.
5123 OVER TOLERANCE OF END POINT La differenza fra il punto finale specificato e quello calcolato supera la tol-
leranza stabilita con il parametro N. 3471.
5124 CAN NOT COMMAND SPIRAL E’ stato specificato un comando di interpolazione a spirale o conica in uno
dei seguenti modi:
1) Scala
2) Immagine speculare programmabile
3) Interpolazione in coordinate polari
Nel modo compensazione raggio utensile C, il centro coincide con il
punto iniziale o con il punto finale.
5134 FSSB:OPEN READY TIME OUT L’inizializzazione non ha posto lo FSSB nello stato di pronto per l’aper-
tura.
5135 FSSB:ERROR MODE Lo FSSB è entrato nel modo errore.
5136 FSSB:NUMBER OF AMPS IS Rispetto al numero degli assi controllati, il numero degli azionamenti rico-
SMALL nosciuti dallo FSSB non è sufficiente.
5137 FSSB:CONFIGURATION ERROR Lo FSSB ha rilevato un errore di configurazione.
5138 FSSB:AXIS SETTING NOT Nel modo di impostazione automatica, l’impostazione degli assi non è
COMPLETE ancora stata eseguita. Eseguire l’impostazione degli assi sullo schermo
di impostazione FSSB.

983
G. ELENCO DEGLI ALLARMI APPENDICE B–63014IT/01

Numero MESSAGGIO Significato


5156 ERRORE DI COMANDO ASSE Nel modo controllo contornatura ad alta precisione semplice (SHPCC),
(SHPCC) il segnale di selezione dell’asse controllato (controllo asse da PMC) cam-
bia.
Nel modo SHPCC, il segnale di selezione asse per il controllo sincrono
semplice cambia.
5197 FSSB:OPEN TIME OUT Il CNC ha abilitato l’apertura dello FSSB, ma questo non è stato aperto.
5198 FSSB:ID DATA NOT READ L’assegnazione temporanea è fallita, così non è stato possibile leggere
le informazioni iniziali di identificazione dell’azionamento.

2) Allarmi dell'edit in background


Numero MESSAGGIO Significato
??? BP/S ALARM Gli allarmi BP/S hanno lo stesso numero degli allarmi P/S che si verificano
nell’edit in foreground.
(Allarme P/S N. 070, 071, 072, 073, 074, 085, fino a 087)
Modificare il programma
140 BP/S ALARM Tentativo di selezionare o di cancellare in background un programma sele-
zionato in foreground. (Nota)
Usare correttamente l’editazione in background.

NOTA
Gli allarmi dell’editazione in background sono visualizzati sulla riga dei dati immessi da tastiera
dello schermo di editazione in background e sono resettabili premendo un tasto qualsiasi del
pannello MDI.

3) Allarmi dell'encoder assoluto (APC)


Numero MESSAGGIO Significato
300 AZZERARE ASSE N Eseguire il ritorno manuale al punto di riferimento dell’asse n (n = 1 ..
8).
301 ALLARME APC ASSE N: Errore di comunicazione dell’encoder assoluto dell’asse n (n = 1 .. 8).
COMUNICAZIONI Trasmissione dati difettosa. Le possibili cause includono: encoder
assoluto, cavo o modulo di interfaccia guasti.
302 ALLARME APC ASSE N: FUORI Errore di fuori tempo dell’encoder assoluto dell’asse n (n = 1 .. 8). Tra-
TEMPO smissione dati difettosa. Le possibili cause includono: encoder asso-
luto, cavo o modulo di interfaccia guasti.
303 ALLARME APC ASSE N: FRAMING Errore di framing dell’encoder assoluto dell’asse n (n = 1 .. 8).Trasmis-
sione dati difettosa. Le possibili cause includono: encoder assoluto,
cavo o modulo di interfaccia guasti.
304 ALLARME APC ASSE N: PARITÀ Errore di parità dell’encoder assoluto dell’asse n (n = 1 .. 8).Trasmis-
sione dati difettosa. Le possibili cause includono: encoder assoluto,
cavo o modulo di interfaccia guasti.
305 ALLARME APC ASSE N: MANCA Errore negli impulsi dell’encoder assoluto dell’asse n (n = 1 .. 8).
IMPULSO L’encoder o il cavo possono essere guasti.
306 ALLARME APC ASSE N: La tensione della batteria dell’encoder assoluto dell’asse n (n = 1 .. 8)
BATTERIA ZERO è scesa sotto il livello di mantenimento dei dati.
La batteria o il cavo possono essere difettosi.
307 ALLARME APC ASSE N: La tensione della batteria dell’encoder assoluto dell’asse n (n = 1 .. 8)
BATTERIA GIU1 ha raggiunto il livello di sostituzione. Sostituire la batteria.
308 ALLARME APC ASSE N: La tensione della batteria dell’encoder assoluto dell’asse n (n = 1 .. 8)
BATTERIA GIU2 ha raggiunto il livello di sostituzione della batteria (incluso alimenta-
zione OFF). Sostituire la batteria.
309 APC ALLARME: N ASSE ZRN E’ stato fatto un tentativo di eseguire il ritorno al punto di riferimento
IMPOSSIB. senza aver ruotato il motore per uno o più giri. Ruotare il motore per
uno o più giri, spegnere e riaccendere. Poi, eseguire il ritorno al punto
di riferimento.

984
B–63014IT/01 APPENDICE G. ELENCO DEGLI ALLARMI

4) Allarmi dell'encoder seriale (SPC)


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Numero Messaggio Significato
360 ASSE n: ABNORMAL CHECKSUM Errore di checksum nell’encoder incorporato.
(INT)
361 ASSE n: ABNORMAL PHASE DATA Errore dei dati di fase nell’encoder incorporato.
(INT)
362 ASSE n: ABNORMAL REV. DATA Errore di conteggio della velocità di rotazione nell’encoder incorporato.
(INT)
363 ASSE n: ABNORMAL CLOCK (INT) Errore di clock nell’encoder incorporato.
364 ASSE n: SOFT PHASE ALARM Il software del servo digitale ha rilevato dati non validi nell’encoder incorpo-
(INT) rato.
365 ASSE n: BROKEN LED (INT) Errore del LED dell’encoder incorporato.
366 ASSE n: PULSE MISS (INT) Errore di impulso nell’encoder incorporato.
367 ASSE n: COUNT MISS (INT) Errore di conteggio nell’encoder incorporato.
368 ASSE n: SERIAL DATA ERROR I dati trasmessi dall’encoder incorporato non possono essere ricevuti.
(INT)
369 ASSE n: DATA TRANS. ERROR Errore CRC o del bit di stop nei dati trasmessi dall’encoder incorporato.
(INT)
380 ASSE n: BROKEN LED (EXT) Il trasduttore separato è difettoso.
381 ASSE n: ABNORMAL PHASE Errore dei dati di fase della scala lineare separata.
(EXT LIN)
382 ASSE n: COUNT MISS (EXT) Errore di impulso nel trasduttore separato.
383 ASSE n: PULSE MISS (EXT) Errore di conteggio nel trasduttore separato.
384 ASSE n: SOFT PHASE ALARM Il software del servo digitale ha rilevato dati non validi nel trasduttore sepa-
(EXT) rato.
385 ASSE n: SERIAL DATA ERROR I dati trasmessi dal trasduttore separato non possono essere ricevuti.
(EXT)
386 ASSE n: DATA TRANS. ERROR Errore CRC o del bit di stop nei dati trasmessi dal trasduttore separato.
(EXT)

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N. 350
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985
G. ELENCO DEGLI ALLARMI APPENDICE B–63014IT/01

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N. 351
203 DTE CRC STB PRM

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5) Allarmi degli assi


Numero MESSAGGIO Significato
401 ALLARME ASSE n: VRDY DISATTI Il segnale di azionamento pronto (DRDY) dell’asse n (n = 1 .. 8) è OFF.
Fare riferimento alle procedure di ricerca guasti.
404 ALLARME ASSE n: VRDY ATTIVAT Anche se il segnale di pronto (MCON) dell’asse n (n = 1 .. 8) è OFF, il
segnale di azionamento pronto (DRDY) è ancora ON. Oppure, all’accen-
sione, DRDY è già ON quando MCON è ancora OFF.
Controllare che l’interfaccia e l’azionamento asse siano collegati.
405 ALLARME ASSE: (REF ERRATO) Difetto del sistema di posizionamento. A causa di un guasto nell’NC o nel
servo sistema, esiste la possibilità che il ritorno al punto di riferimento non
venga eseguito correttamente. Ritentare dal ritorno manuale al punto di
riferimento.
407 ALLARME ASSE: ERR ECCESS La differenza fra gli errori di posizione degli assi del controllo sincrono
eccede il limite prefissato.
409 ALLARME ASSE n: ALM COPPIA E’ stato rilevato un carico anomalo sul motore asse. In alternativa, è stato
rilevato un carico anomalo sul motore mandrino durante il controllo Cs.
410 ALLARME ASSE n: ERR ECCESS L’errore di posizione all’arresto dell’asse n (n = 1 .. 8) supera il valore pre-
fissato (parametro N. 1829).
411 ALLARME ASSE n: ERR ECCESS L’errore di posizione in movimento dell’asse n (n = 1 .. 8) supera il valore
prefissato (parametro N. 1828).
413 ALLARME ASSE n: LSI OVER Il contenuto del contatore di errore dell’asse n (n = 1 .. 8) è fuori dall’inter-
vallo –2^31..2^31. Questo allarme, generalmente, dipende da un para-
metro errato.
414 ALLARME ASSE n: ERR. TRASD. Difetto nel servo sistema digitale dell’asse n (n = 1 .. 8). Vedere i dati dia-
gnostici 200 e 204 per i dettagli.
415 ALLARME ASSE n: DERIVA ECCES Per l’asse n (n = 1 .. 8) è comandata una velocità superiore a 511875 uni-
tà/s. Questo errore si verifica in seguito all’impostazione di un CMR
errato.

986
B–63014IT/01 APPENDICE G. ELENCO DEGLI ALLARMI

Numero MESSAGGIO Significato


416 ALLARME ASSE n: SCOLLEGATO Allarme di scollegamento dell’encoder dell’asse n (n = 1 .. 8). Vedere il
dato diagnostico 201 per i dettagli.
417 ALLARME ASSE n: PARAM DGTL Questo allarme si verifica quando l’asse n (n = 1 .. 8) è in una delle
seguenti condizioni (Allarme dei servo sistemi digitali):
1. Il valore del parametro 2020 (tipo di motore) è fuori dai limiti ammessi.
2. Il parametro 2022 (senso di rotazione del motore) non è corretto (111
o –111).
3. Dato illegale (minore di 0, ecc.) assegnato al parametro 2023 (numero
di impulsi della retroazione di velocità al giro del motore).
4. Dato illegale (minore di 0, ecc.) assegnato al parametro 2024 (numero
di impulsi della retroazione di posizione al giro del motore).
5. I parametri 2084 e 2085 (rapporto di accoppiamento flessibile) non
sono stati impostati.
6. Al parametro 1023 (numero servo asse) è stato assegnato un valore
fuori dai limiti {1..numero di assi controllati} o non consecutivo (per
esempio, 4 non preceduto da 3).
420 ALLARME ASSE n: COPPIA SINC Quando è applicato il controllo sincrono semplice, la differenza fra i
comandi di coppia per l’asse principale e per l’asse asservito è maggiore
del valore specificato con il parametro N. 2031.
421 ALLARME ASSE n: ECCESS.ER(D) Mentre è applicata la funzione di retroazione di posizione duale, la diffe-
renza fra l’errore di posizione dell’anello semi chiuso e l’errore di posi-
zione dell’anello chiuso è eccessiva. Controllare il fattore di conversione
per la posizione duale stabilito con i parametri N. 2078 e 2079.
422 ALLARME ASSE n Nel controllo della coppia o nel controllo asse da PMC, è stata superata
la velocità accettabile specificata.
423 ALLARME ASSE n Nel controllo della coppia o nel controllo asse da PMC, è stata superata
la distanza cumulativa accettabile, stabilita con un parametro.
430 ASSE n: SV MOTOR OVERHEAT Surriscaldamento del motore asse.
431 ASSE n: CNV. OVERLOAD 1) PSM: Surriscaldamento.
2) SVU serie b: Surriscaldamento.
432 ASSE n: CNV.LOWVOLT CON./ 1) PSM: Fase mancante nella tensione in ingresso.
POWFAULT 2) PSMR: Caduta di tensione dell’alimentazione di controllo.
3) SVU serie a: Caduta di tensione dell’alimentazione di controllo.
433 ASSE n: CNV. LOW VOLT DC LINK 1) PSM: Caduta di tensione nel DC LINK.
2) PSMR: Caduta di tensione nel DC LINK.
3) SVU serie a: Caduta di tensione nel DC LINK.
4) SVU serie b: Caduta di tensione nel DC LINK.
434 ASSE n: INV. LOW VOLT CONTROL SVM: Caduta di tensione dell’alimentazione di controllo.
435 ASSE n: INV. LOW VOLT DC LINK SVM: Caduta di tensione nel DC LINK.
436 ASSE n: SOFTTHERMAL (OVC) Il software del servo digitale ha rilevato lo stato termico soft (OVC).
437 ASSE n: CNV. OVERCURRENT PSM: Sovracorrente nel circuito di ingresso.
POWER
438 ASSE n: INV. ABNORMAL 1) SVM: La corrente del motore è troppo alta.
CURRENT 2) SVU serie a: La corrente del motore è troppo alta.
3) SVU serie b: La corrente del motore è troppo alta.

987
G. ELENCO DEGLI ALLARMI APPENDICE B–63014IT/01

Numero MESSAGGIO Significato


439 ASSE n: CNV. OVERVOLT POWER 1) PSM: La tensione del DC link è troppo alta.
2) PSMR: La tensione del DC link è troppo alta.
3) SVU serie a: La tensione del C link è troppo alta.
4) SVU serie b: La tensione del link è troppo alta.
440 ASSE n: CNV. EX DECELERATION 1) PSMR: L’entità della dissipazione rigenerativa è troppo grande.
POW. 2) SVU serie a: L’entità della dissipazione rigenerativa è troppo
grande. In alternativa, il circuito di dissipazione rigenerativa è anor-
male.
441 ASSE n: ABNORMAL CURRENT Il software del servo digitale ha rilevato un’anomalia nel circuito di rileva-
OFFSET zione della corrente del motore.
442 ASSE n: CNV. CHARGE FAULT/INV. 1) PSM: Il circuito di dissipazione di riserva del DC link è anormale.
DB 2) PSMR: Il circuito di dissipazione di riserva del DC link è anormale.
3) SVU serie a: Il circuito di frenatura dinamica è anormale.
443 ASSE n: CNV. COOLING FAN 1) PSM: Il ventilatore interno è guasto.
FAILURE 2) PSMR: Il ventilatore interno è guasto.
3) SVU serie b: Il ventilatore interno è guasto.
444 ASSE n: INV. COOLING FAN SVM: Il ventilatore interno è guasto.
FAILURE
445 ASSE n: SOFT DISCONNECT Il software del servo digitale ha rilevato un filo rotto nell’encoder.
ALARM
446 ASSE n: HARD DISCONNECT L’hardware ha rilevato un filo rotto nell’encoder incorporato.
ALARM
447 ASSE n: HARD DISCONNECT(EXT) L’hardware ha rilevato un filo rotto nel trasduttore esterno.
448 ASSE n: UNMATCHED FEEDBACK Il segno dei dati di retroazione dell’encoder incorporato è diverso da
ALARM quello dei dati di retroazione del trasduttore separato.
449 ASSE n: INV. IPM ALARM 1) SVM: L’IPM (intelligent power module) ha rilevato un allarme.
2) SVU serie a: L’IPM (intelligent power module) ha rilevato un allarme.
460 ASSE n: FSSB DISCONNECT Le comunicazioni FSSB si sono interrotte improvvisamente. Le possibili
cause sono:
1) Il cavo delle comunicazioni FSSB è stato scollegato o si è rotto.
2) L’alimentazione dell’azionamento è stata spenta improvvisamente.
3) L’azionamento ha emesso un allarme di bassa tensione.
461 ASSE n: ILLEGAL AMP INTERFACE Gli assi dell’azionamento per 2 assi sono stati assegnati all’interfaccia di
tipo veloce.
462 ASSE n: SEND CNC DATA FAILED A causa di un errore di comunicazione FSSB, un sistema asservito non
ha ricevuto dati corretti.
463 ASSE n: SEND SLAVE DATA A causa di un errore di comunicazione FSSB, servo sistema non ha rice-
FAILED vuto dati corretti.
464 ASSE n: WRITE ID DATA FAILED E’ stato fatto un tentativo di scrivere informazioni di manutenzione sullo
schermo per la manutenzione dell’azionamento, ma esso è fallito.
465 ASSE n: READ ID DATA FAILED All’accensione, non è stato possibile leggere le informazioni iniziali di
identificazione dell’azionamento.
466 ASSE n: MOTOR/AMP COMBINA– La corrente nominale massima dell’azionamento non corrisponde a
TION quella del motore.
467 ASSE n: ILLEGAL SETTING OF Non è stata abilitata la funzione per quanto segue quando, sullo schermo
AXIS di impostazione assi, è stato specificato un asse che occupa un singolo
DSP (corrispondente a due assi normali):
1) Controllo apprendimento (bit 5 del parametro N. 2008 = 1)
2) Anello di corrente ad alta velocità (bit 0 del parametro N. 2004 = 1)
3) Asse con interfaccia ad alta velocità (bit 4 del parametro N. 2005 =
1)

988
B–63014IT/01 APPENDICE G. ELENCO DEGLI ALLARMI

• Dettagli dell'allarme asse  ,,!$# $$$$*% 



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204 OFS MCC LDA PMS


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201 ALD EXP

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ALD EXP Descrizione dell’allarme


1 0 Scollegamento dell’encoder incorporato (har-
dware)
1 1 Scollegamento dell’encoder separato (hardware)
0 0 Encoder non collegato a causa del software

989
G. ELENCO DEGLI ALLARMI APPENDICE B–63014IT/01

6) Allarmi di sovra corsa


Numero Messaggio Significato
500 OLTRECORSA: + n Fine corsa memorizzato I nella direzione + dell’asse n (n = 1 .. 8) supe-
rato. (Parametri N. 1320 o 1326 NOTA)
501 OLTRECORSA: – n Fine corsa memorizzato I nella direzione – dell’asse n (n = 1 .. 8) superato.
(Parametri N. 1321 o 1327 NOTA)
502 OLTRECORSA: + n Fine corsa memorizzato II nella direzione + dell’asse n (n = 1 .. 8) supe-
rato. (Parametro N. 1322)
503 OLTRECORSA: – n Fine corsa memorizzato II nella direzione – dell’asse n (n = 1 .. 8) supe-
rato. (Parametro N. 1323)
504 OLTRECORSA: + n Fine corsa memorizzato III nella direzione + dell’asse n (n = 1 .. 8) supe-
rato. (Parametro N. 1324)
505 OLTRECORSA: – n Fine corsa memorizzato III nella direzione – dell’asse n (n = 1 .. 8) supe-
rato. (Parametro N. 1325)
506 OLTRECORSA: + n Fine corsa hardware nella direzione + dell’asse n (n = 1 .. 8) superato.
507 OLTRECORSA: – n Fine corsa hardware nella direzione – dell’asse n (n = 1 .. 8) superato.
510 OLTRECORSA: + n Il controllo delle zone di sicurezza prima del movimento a rilevato che il
punto finale del movimento specificato è all’interno del lato positivo (+)
dell’area proibita definita per l’asse n. Correggere il programma.
511 OLTRECORSA: – n Il controllo delle zone di sicurezza prima del movimento a rilevato che il
punto finale del movimento specificato è all’interno del lato negativo (–)
dell’area proibita definita per l’asse n. Correggere il programma.

NOTA
I parametri 1326 e 1327 sono validi quando EXLM (segnale del micro di fine corsa) è on.

7) Allarmi di surriscaldamento

Numero Messaggio Significato


700 SOVRATEMPER: CONTROL UNIT Surriscaldamento dell’unità di controllo
Controllare che il ventilatore funzioni normalmente e pulire il filtro dell’aria.
701 SOVRATEMPER: MOTORE FAN Il ventilatore dell’armadio dell’unità di controllo è surriscaldato.
Controllare il funzionamento del ventilatore e se necessario sostituirlo.
704 SOVRATEMPER: MANDRINO Surriscaldamento del mandrino indicato dalla funzione di rilevazione
delle fluttuazioni della velocità del mandrino.
1. Se il carico è eccessivo, alleggerire le condizioni di taglio.
2. Controllare se l’utensile è rotto.
3. Un’altra possibile causa è un guasto dell’azionamento mandrino.

8) Allarmi della maschiatura rigida

Numero Messaggio Significato


740 ALL. MASCH RIGIDA:ERR Durante la maschiatura rigida, l’errore di posizione all’arresto del man-
ECCESSIVO drino supera il limite specificato.
741 ALL. MASCH RIGIDA:ERR Durante la maschiatura rigida, l’errore di posizione durante il movimento
ECCESSIVO del mandrino supera il limite specificato.
742 ALL MASCH RIGIDA: LSI Durante la maschiatura rigida, si è verificato un overflow nel circuito LSI
OVERFLOW del lato mandrino.

990
B–63014IT/01 APPENDICE G. ELENCO DEGLI ALLARMI

9) Allarmi del mandrino


Numero Messaggio Significato
749 ERRORE LSI DELL’ASSE S Si è verificato un errore di comunicazione del mandrino seriale. Le
cause possono essere lo scollegamento di un cavo o l’interruzione
dell’alimentazione dell’azionamento mandrino.
(Nota) A differenza dell’allarme N. 750, questo allarme può verificarsi
solo dopo che l’azionamento mandrino è stato attivato normalmente.
750 ERRORE COLLEG. MANDR. SER. Questo allarme si verifica quando l’unità di controllo del mandrino
non è pronta quando viene accesa l’alimentazione (sistemi con man-
drino seriale).
Possono essere considerati i seguenti quattro motivi:
1. Il collegamento di un cavo non è corretto o l’unità di controllo del
mandrino è spenta.
2. Accensione del CNC in condizioni di allarme diverse da SU–01 o
AL–24. Queste condizioni sono indicate dai LED dell’unità di con-
trollo del mandrino. In questo caso, spegnere l’azionamento man-
drino, riaccenderlo e rieseguire lo startup.
3. Altre ragioni (combinazione impropria di hardware). Questo allarme
si verifica solo all’accensione.
4. Il secondo mandrino (quando SP2. bit 4 del parametro 3701 è 1) è
in una delle condizioni 1) – 3).
Vedere il dato diagnostico N. 409 per i dettagli.
751 MANDRIN–1 INDIV ALLARME Questo allarme indica nel CNC che si è verificato un allarme nell’unità
(AL–XX) di controllo del mandrino seriale. L’allarme è visualizzato nella forma
AL–xx (xx: numero). Vedere (11) Allarmi visualizzati sull’aziona-
mento mandrino. Il numero xx è il numero indicato dall’azionamento.
Il CNC memorizza questo numero e lo visualizza.
752 MANDRIN–1 CAMBIO MODO Questo allarme si verifica se il sistema non completa correttamente una
ERRATO commutazione del modo. I modi includono la contornatura Cs, il posi-
zionamento mandrino, la maschiatura e il controllo mandrino. L’allarme
si verifica quando l’unità di controllo del mandrino non risponde corret-
tamente al comando di commutazione del modo trasmesso dal CNC.
754 MANDRIN–1 ALM COPPIA ANOMALA E’ stato rilevato un carico anomalo sul motore del primo mandrino.
761 MANDRIN–2 INDIV ALLARME Vedere l’allarme N. 751. (Per il secondo asse)
(AL–XX)
762 MANDRIN–2 CAMBIO MODO Vedere l’allarme N. 752. (Per il secondo asse)
ERRATO
764 MANDRIN–2 ALM COPPIA ANOMALA Come l’allarme N. 754 (per il secondo mandrino)
771 MANDRIN–3 INDIV ALLARME(AL–XX) Come l’allarme N. 751 (per il terzo mandrino)
772 MANDRIN–3 CABIO MODO ERRAT Come l’allarme N. 752 (per il terzo mandrino)
774 MANDRIN–3 ALM COPPIA ANOMALA Come l’allarme N. 754 (per il terzo mandrino)

991
G. ELENCO DEGLI ALLARMI APPENDICE B–63014IT/01

D Dettagli dell’allarme I dettagli dell'allarme N. 750 sono visualizzabili con il dato diagnostico N.
mandrino N. 750 409, descritto qui sotto.

#7 #6 #5 #4 #3 #2 #1 #0
409 SPE S2E S1E SHE

  Il modulo delle comunicazioni seriali del CNC è normale

 Il modulo delle comunicazioni seriali del CNC è difettoso

  Nello startup del controllo seriale, il primo mandrino è normale

 Nello startup del controllo seriale, il primo mandrino risulta guasto

  Nello startup del controllo seriale, il secondo mandrino è normale

 Nello startup del controllo seriale, il secondo mandrino risulta guaĆ


sto

  Nel controllo seriale del mandrino, i parametri del mandrino


seriale soddisfano le condizioni di startup dell'unità mandrino

 Nel controllo seriale del mandrino, i parametri del mandrino


seriale non soddisfano le condizioni di startup dell'unità mandrino

10) Allarmi di sistema


Questi allarmi non possono essere cancellati con il tasto reset.
Numero MESSAGGIO Significato
900 ROM PARITY Errore di parità della ROM (CNC/macro/servo). Correggere il contenuto
della flash ROM con il numero visualizzato.
910 SRAM PARITY: (BYTE 0) Errore di parità nel modulo RAM della memoria programmi. Cancellare la
memoria oppure
o ure sostituire il modulo SRAM o la scheda madre.
madre
911 SRAM PARITY: (BYTE 1) Dopo questa operazione ripristinare i parametri e tutti gli altri dati.
912 DRAM PARITY: (BYTE 0) Errore di parità nel modulo DRAM della memoria programmi. Sostituire
il modulo DRAM.
DRAM
913 DRAM PARITY: (BYTE 1)
914 DRAM PARITY: (BYTE 2)
915 DRAM PARITY: (BYTE 3)
916 DRAM PARITY: (BYTE 4)
917 DRAM PARITY: (BYTE 5)
918 DRAM PARITY: (BYTE 6)
919 DRAM PARITY: (BYTE 7)
920 SERVO ALARM (1–4 AXIS) Allarme servo (dal primo al quarto asse). Allarme watchdog o errore di
parità della RAM della scheda assi.
Sostituire la scheda assi.
921 SERVO ALARM (ASSI 5 .. 8) Allarme servo (dal quinto all’ottavo asse). Allarme watchdog o errore di
parità della RAM della scheda assi.
Sostituire la scheda assi.
926 FSSB ALARM Allarme FSBB.
Sostituire la scheda assi.
930 CPU INTERRUPT Errore CPU (interrupt anomalo).
La scheda madre o la scheda CPU possono essere guaste.
950 PMC SYSTEM ALARM Si è verificato un guasto del PMC.
Il circuito di controllo del PMC sulla scheda madre può essere guasto.
951 PMC WATCH DOG ALARM Errore nel PMC (allarme watchdog).
La scheda madre può essere guasta.

992
B–63014IT/01 APPENDICE G. ELENCO DEGLI ALLARMI

Numero MESSAGGIO Significato


972 NMI OCCURRED IN OTHER NMI in una scheda diversa dalla scheda madre.
MODULE La scheda opzionale può essere difettosa.
973 NON MASK INTERRUPT NMI verificatosi per una ragione sconosciuta.
974 F–BUS ERROR Errore del BUS GE Fanuc.
La scheda madre o la scheda opzionale possono essere guaste.
975 BUS ERROR Errore del BUS della scheda madre.
La scheda madre può essere guasta.
976 L–BUS ERROR Errore del bus locale.
La scheda madre può essere guasta.

11) Allarmi visualizzati sull'azionamento mandrino


N. Messaggio N. Significato Descrizione Rimedio
Allarme
”A” ROM pro- Indica che il programma di Installare la ROM cor-
grammi ano- controllo non è operante (ROM retta.
mala (non non installata, ecc.)
installata)
7n01 SPN_n_: MOTOR AL–01 Surriscalda- Indica che la temperatura Controllare lo stato di
OVERHEAT mento del interna del motore ha superato carico. Raffreddare il
motore il valore specificato. motore e resettare l’al-
larme.
7n02 SPN_n_: EX SPEED AL–02 Errore ecces- Indica che la velocità del Controllare lo stato di
ERROR sivo di velocità motore supera in modo ecces- carico. Resettare l’al-
sivo la velocità specificata. larme.
7n03 SPN_n_: FUSE ON DC AL–03 Fusibile bru- Indica che è bruciato il fusibile Controllare il transistore
LINK BLOWN ciato nella F4 nella sezione DC LINK di potenza, ecc. Sosti-
sezione DC (modelli 30S e 40S). tuire il fusibile.
LINK
7n04 SPN_n_: INPUT AL–04 Fusibile bru- Indica un fusibile (F1 – F3) Sostituire il fusibile. Con-
FUSE/POWER ciato. Fase ali- bruciato, una fase aperta o trollare la fase aperta e il
FAULT mentazione una mancanza momentanea circuito rigenerativo
aperta. di alimentazione (modelli 30S dell’alimentazione.
e 40S).
7n05 SPN_n_: POWER AL–05 Fusibile ali- Indica un fusibile bruciato Controllare il circuito di
SUPPLY FUSE mentaz. con- (AF2 o AF3) (alimentazione di alimentazione. Sostituire
BLOWN trollo bruciato controllo) (modelli 30S e 40S) il fusibile.
7n07 SPN_n_: OVERSPEED AL–07 Velocità ecces- Indica che la rotazione del Resettare l’allarme.
siva motore ha superato il 115%
della sua velocità nominale.
7n08 SPN_n_: HIGH VOLT IN– AL–08 Tensione in Indica che il selettore è posi- Posizionare il selettore
PUT POWER ingresso zionato su 200VCA mentre la sulla tensione corretta.
troppo alta tensione in ingresso è 230
VCA o più. (Modelli 30S e
40S)
7n09 SPN_n_: OVERHEAT AL–09 Carico ecces- Indica un aumento anormale Raffreddare il radiatore e
MAIN CIRCUIT sivo sulla della temperatura del radiatore poi resettare l’allarme.
sezione del cir- del transistore di potenza.
cuito principale
7n10 SPN_n_: LOW VOLT AL–10 Tensione di ali- Indica una caduta della ten- Rimuovere la causa e
INPUT POWER mentazione sione di alimentazione. resettare l’allarme.
troppo bassa
7n11 SPN_n_: OVERVOLT AL–11 Sovratensione Indica una tensione di alimen- Rimuovere la causa e
POW CIRCUIT nella sezione tazione in CC anormalmente resettare l’allarme.
DC LINK alta nella sezione del circuito
di alimentazione.

993
G. ELENCO DEGLI ALLARMI APPENDICE B–63014IT/01

N. Messaggio N. Significato Descrizione Rimedio


Allarme
7n12 SPN_n_: OVERCURREN AL–12 Sovracorrente Indica un flusso di corrente Rimuovere la causa e
T POW nella sezione anormalmente grande nella resettare l’allarme.
CIRCUIT DC LINK sezione CC del circuito di ali-
mentazione.
7n13 SPN_n_: DATA MEMORY AL–13 Anomalia della Indica una anomalia della Rimuovere la causa e
FAULT CPU memoria memoria interna della CPU. resettare l’allarme.
interna della Questo controllo è eseguito
CPU solo all’accensione.
7n15 SPN_n_: SP SWITCH AL–15 Allarme della Indica una sequenza errata Controllare la sequenza.
CONTROL commutazione delle operazioni di commuta-
ALARM mandrino/com- zione mandrino/commutazione
mutazione uscita.
uscita
7n16 SPN_n_: RAM FAULT AL–16 Anomalia della Indica una anomalia della Rimuovere la causa e
RAM RAM per i dati esterni. Questo resettare l’allarme.
controllo è eseguito solo all’ac-
censione.
7n18 SPN_n_: SUMCHECK AL–18 Errore di chek Indica un errore nella ROM dei Rimuovere la causa e
ERROR PGM sum della programmi. Questo controllo è resettare l’allarme.
DATA ROM pro- eseguito solo all’accensione.
grammi
7n19 SPN_n_: EX OFFSET AL–19 Corrente di Indica una corrente di fase U Rimuovere la causa e
CURRENT U fase U ecces- eccessiva. Questo controllo è resettare l’allarme.
siva eseguito solo all’accensione.
7n20 SPN_n_: EX OFFSET AL–20 Corrente di Indica una corrente di fase V Rimuovere la causa e
CURRENT V fase V ecces- eccessiva. Questo controllo è resettare l’allarme.
siva eseguito solo all’accensione.
7n24 SPN_n_: SERIAL AL–24 Errore trasferi- Indica un errore nel trasferi- Rimuovere la causa e
TRANSFER mento dati mento dei dati seriali (come: resettare l’allarme.
ERROR seriali alimentazione NC spenta,
ecc.)
7n25 SPN_n_: SERIAL AL–25 Arresto trasfe- Indica che il trasferimento dei Rimuovere la causa e
TRANSFER rimento dati dati seriali si è fermato. resettare l’allarme.
STOP seriali
7n26 SPN_n_: DISCONNECT AL–26 Scollegamento Indica una anomalia nei Rimuovere la causa e
C–VELO del segnale segnali dell’encoder (come: resettare l’allarme.
DETECT della retroa- cavo scollegato, errore di set-
zione di velo- taggio dei parametri).
cità per il con-
trollo dell’asse
Cs
7n27 SPN_n_: DISCONNECT AL–27 Scollegamento Indica una anomalia nei Rimuovere la causa e
POS–CODER del segnale segnali dell’encoder (come: resettare l’allarme.
dell’encoder cavo scollegato, errore di
regolazione).
7n28 SPN_n_: DISCONNECT AL–28 Scollegamento Indica una anomalia nei Rimuovere la causa e
C–POS del segnale segnali dell’encoder (come: resettare l’allarme.
DETECT della retroa- cavo scollegato, errore di
zione di posi- regolazione).
zione per il
controllo Cs
7n29 SPN_n_: SHORTTIME AL–29 Sovraccarico Indica un sovraccarico conti- Rimuovere la causa e
OVERLOAD di breve nuo per un breve periodo di resettare l’allarme.
periodo tempo (come: asse trattenuto
nel posizionamento).

994
B–63014IT/01 APPENDICE G. ELENCO DEGLI ALLARMI

N. Messaggio N. Significato Descrizione Rimedio


Allarme
7n30 SPN_n_: OVERLOAD AL–30 Sovracorrente Indica la presenza di una Rimuovere la causa e
POW CIRCUIT nel circuito di sovracorrente nel circuito di resettare l’allarme.
ingresso ingresso.
7n31 SPN_n_: MOTOR LOCK AL–31 Scollegamento Indica che il motore non è in Rimuovere la causa e
OR V–SIG LOS della retroa- grado di ruotare alla velocità resettare l’allarme.
zione di velo- specificata o che il motore è
cità, motore bloccato (ruota molto lenta-
trattenuto o mente o è fermo). Controllare il
motore bloc- cavo della retroazione di velo-
cato cità.
7n32 SPN_n_: RAM FAULT AL–32 Anomalia della Indica una anomalia della Rimuovere la causa e
SERIAL LSI RAM interna RAM interna del circuito per il resettare l’allarme.
del circuito per trasferimento dei dati seriali.
il trasferimento Questo controllo è eseguito
dei dati seriali solo all’accensione.
7n33 SPN_n_: SHORTAGE AL–33 Carica insuffi- Indica una carica insufficiente Rimuovere la causa e
POWER ciente nella nella sezione in CC del circuito resettare l’allarme.
CHARGE sezione DC di alimentazione quando il
LINK contattore magnetico dell’azio-
namento è attivato (come:
fase aperta o resistore di
carica difettoso).
7n34 SPN_n_: PARAMETER AL–34 Valori parame- Indica che uno o più parametri Correggere i parametri.
SETTING trici fuori dai sono stati impostati con valori
ERROR limiti fuori dai limiti ammessi.
7n35 SPN_n_: EX SETTING AL–35 Valori del rap- Indica che i dati relativi al rap- Correggere i dati.
GEAR RATIO porto di accop- porto di accoppiamento sono
piamento fuori fuori dai limiti ammessi.
dai limiti
7n36 SPN_n_: OVERFLOW AL–36 Contatore Indica un overflow del conta- Rimuovere la causa e
ERROR errore in over- tore dell’errore. resettare l’allarme.
COUNTER flow
7n37 SPN_n_: SPEED AL–37 Errore di set- Indica un errore di settaggio Correggere i parametri.
DETECT taggio dei del numero di impulsi della
PAR.ERROR parametri del retroazione di velocità.
trasduttore di
velocità
7n39 SPN_n_: 1–ROT CS AL–39 Errore di rile- Indica una anomalia nella rile- Regolare il segnale di 1
SIGNAL vazione del vazione del segnale di 1 giro giro. Controllare la scher-
ERROR segnale di 1 nel controllo Cs. matura del cavo.
giro nel con-
trollo Cs

995
G. ELENCO DEGLI ALLARMI APPENDICE B–63014IT/01

N. Messaggio N. Significato Descrizione Rimedio


Allarme
7n40 SPN_n_: NO 1–ROT CS AL–40 Mancata rile- Indica che durante il controllo Regolare il segnale di 1
SIGNAL vazione del Cs non è stato emesso il giro.
DETECT segnale di 1 segnale di 1 giro.
giro nel con-
trollo Cs
7n41 SPN_n_: 1–ROT AL–41 Errore di rile- Indica una anomalia nella rile- Regolare i segnali per il
POS–CODER vazione del vazione del segnale di 1 giro circuito di conversione
ERROR segnale di 1 dell’encoder. dei segnali. Controllare la
giro dell’enco- schermatura del cavo.
der
7n42 SPN_n_: NO 1–ROT AL–42 Mancata rile- Indica che non è stato emesso Regolare il segnale di 1
POS–CODER vazione del il segnale di 1 giro dell’enco- giro per il circuito di con-
DETECT segnale di 1 der. versione dei segnali.
giro dell’enco-
der
7n43 SPN_n_: DISCON.PC AL–43 Scollegamento Indica che il segnale dell’enco- Controllare che il
FOR del segnale der del mandrino principale segnale dell’encoder del
DIF.SP.MODE dell’encoder usato per il modo velocità dif- mandrino principale sia
per il modo ferenziale non è ancora colle- collegato al connettore
velocità diffe- gato (o è scollegato). CN12.
renziale
7n44 SPN_n_: CONTROL AL–44 Allarme del cir- Indica un’anomalia nel circuito Sostituire il circuito di
CIRCUIT(AD) cuito di con- di controllo (convertitore A/D). controllo (convertitore
ERROR trollo (A/D) A/D)
7n46 SPN_n_: SCREW 1–ROT AL–46 Errore di rile- Indica una anomalia nella rile- Regolare il segnale di 1
POS–COD.ALA vazione del vazione del segnale di 1 giro giro per il circuito di con-
RM segnale di 1 dell’encoder durante la filetta- versione dei segnali.
giro dell’enco- tura. Controllare lo schermo
der in filetta- del cavo.
tura
7n47 SPN_n_: POS–CODER AL–47 Anomalia del Indica un errato conteggio del Regolare il segnale per il
SIGNAL segnale segnale dell’encoder. circuito di conversione
ABNORMAL dell’encoder dei segnali. Controllare la
schermatura del cavo.
7n49 SPN_n_: HIGH AL–49 Velocità diffe- Indica che la velocità dell’altro Calcolare la velocità dif-
CONV.DIF.SPE renziale con- mandrino convertita in velocità ferenziale moltiplicando
ED vertita troppo del mandrino locale eccede il la velocità dell’altro man-
alta limite ammesso nel modo dif- drino per il rapporto di
ferenziale. accoppiamento. Control-
lare che il valore così
determinato non superi
la velocità massima del
mandrino.
7n50 SPN_n_: SPNDL AL–50 Eccessivo Indica che il valore calcolato Calcolare la velocità del
CONTROL comando di del comando di velocità motore mandrino moltipli-
OVERSPEED velocità nel eccede il limite ammesso nel cando la velocità specifi-
controllo sin- controllo sincrono del man- cata del mandrino per il
crono del man- drino. rapporto di accoppia-
drino mento. Controllare che il
valore così determinato
non superi la velocità
massima del motore.

996
B–63014IT/01 APPENDICE G. ELENCO DEGLI ALLARMI

N. Messaggio N. Significato Descrizione Rimedio


Allarme
7n51 SPN_n_: LOW VOLT DC AL–51 Bassa ten- Indica una caduta della ten- Rimuovere la causa e
LINK sione nella sione di alimentazione in CC resettare l’allarme.
sezione del (dovuta a una mancanza
DC LINK momentanea di alimentazione
o a contatti laschi del contat-
tore magnetico).
7n52 SPN_n_: ITP SIGNAL AL–52 Anomalia I del Indica una anomalia del Sostituire la scheda
ABNORMAL I segnale ITP segnale di sincronizzazione dell’azionamento.
(segnale ITP) usato dal soft-
ware.
7n53 SPN_n_: ITP SIGNAL AL–53 Anomalia II del Indica una anomalia del Sostituire la scheda
ABNORMAL II segnale ITP segnale di sincronizzazione dell’azionamento.
(segnale ITP) usato dall’har-
dware.
7n54 SPN_n_: OVERLOAD AL–54 Corrente di Indica un perdurante eccesso Controllare se esiste un
CURRENT sovraccarico di corrente nel motore. sovraccarico o se la fre-
quenza di accelerazione/
decelerazione è ecces-
siva.
7n55 SPN_n_: POWER AL–55 Anomalia della Indica che il segnale di richie- Controllare lo stato della
ABNORMAL ON linea di alimen- sta della commutazione non linea di alimentazione.
SWITCH tazione nella concorda con il segnale di Controllare se il segnale
commutazione controllo dello stato della linea di controllo è processato
mandrino/com- di alimentazione. normalmente.
mutazione
uscita
7n56 SPN_n_: INNER AL–56 Il ventilatore Il ventilatore per il raffredda- Controllare il funziona-
COOLING FAN per il raffredda- mento del circuito di controllo mento del ventilatore. Se
STOP mento si è fermato. è necessario sostituirlo.
dell’unità è
fermo
7n57 SPN_n_: EX DECELE– AL–57 Energia rige- Il flusso di corrente nel resi- Controllare il tipo di resi-
RATION nerativa store di dissipazione è durato store utilizzato. In alter-
POWER eccessiva più a lungo di quanto specifi- nativa, controllare se il
cato. ventilatore di raffredda-
mento si è fermato.
7n58 SPN_n_: OVERLOAD IN AL–58 Sovraccarico Il dissipatore di calore del cir- Eliminare la causa, poi
PSM sul circuito cuito principale si è surriscal- resettare l’allarme.
principale PSM dato. (Guasto del ventilatore,
ventilatore sporco o opera-
zione causante sovraccarico)
7n59 SPN_n_: COOLING FAN AL–59 Il ventilatore Il ventilatore per il raffredda- Controllare il funziona-
STOP IN PSM per il raffredda- mento del circuito di controllo mento del ventilatore. Se
mento del cir- si è fermato. è necessario sostituirlo.
cuito PSM è
fermo

997
H. UTILIZZO DEL LETTORE DI
NASTRO PORTATILE APPENDICE B–63014IT/01

H UTILIZZO DEL LETTORE DI NASTRO PORTATILE

Il lettore di nastro portatile è l’unità che permette di caricare nella


memoria del CNC i programmi pezzo e i dati registrati su nastro di carta.

D Nome e descrizione
delle varie sezioni del
lettore
6. Maniglia 11. Alloggiamento cavi
3. Puleggia

4. Selettore di 13. Adattatore


controllo
2.Lettore 1. Fonte luminosa
ottico
8. Alloggiamento A
7. Avvolgitore

9. Blocco del
coperchio

10.Leva di bloccaggio

5. Scatola nastro
12. Fotoamplificatore

    



   

N. Nome Descrizione
Per ciascun canale e per il foro di trascinamento è montato un LED (9 diodi in totale). Un
freno a ceppo ha la funzione di rallentare il nastro. La sorgente luminosa è attratta verso
1 Sorgenti luminose il lettore ottico da un magnete in modo che il nastro rimane in posizione corretta. Questa
unità può essere aperta verso l’alto, mettendo il selettore di controllo del lettore nella
posizione RELEASE (questo diseccita il magnete).
Legge i dati perforati sul nastro attraverso una finestra in vetro. Polvere o rigature sul
2 Lettore ottico
vetro possono causare errori di lettura. Tenetelo pulito.
Puleggia di trasci- Controlla il trascinamento del nastro guidata dall’unità di controllo.
3
namento
Un selettore a 3 posizioni usato per controllare il lettore.
RELEASE Usata per liberare il nastro o aprire la fonte luminosa. Scegliere questa
posizione per montare o smontare il nastro.
Selettore di AUTO Il nastro viene tenuto in posizione dal ceppo. L’avanzamento e l’arre-
4 sto del nastro sono controllati da comandi del CNC. Durante l’immis-
controllo
sione dati da nastro, la fonte luminosa deve essere chiusa e deve
essere scelta questa posizione.
MANUAL Il nastro può essere fatto scorrere in avanti. Se viene scelta un’altra
posizione, lo scorrimento del nastro è bloccato.
Sotto al lettore si trova una scatola per la raccolta del nastro. La scatola contiene una
5 Scatola nastro cinghia che serve ad estrarre agevolmente il nastro. La scatola può contenere fino a 15
metri di nastro.
6 Maniglia Serve per il trasporto del lettore.

998
H. UTILIZZO DEL LETTORE DI
B–63014IT/01 APPENDICE NASTRO PORTATILE

N. Nome Descrizione
7 Avvolgitore Usato per alimentare o riavvolgere il nastro.

Bloccaggio
(normalmente aperto)

8
Alloggiamento A

Spingere Inserire
Nastro di carta
Nastro di carta

Per togliere il nastro riavvolto, diminuire il diametro


interno spingendo il dispositivo di chiusura.

9 Blocco coperchio Durante il trasporto del lettore, il coperchio deve essere bloccato.
Quando il lettore è alzato, il dispositivo di chiusura fissa il lettore. Come risultato, il lettore
non è abbassato. Il dispositivo si blocca con la leva di blocco verso il basso. Cosi’, il
dispositivo non è rilasciato alzando il lettore con la maniglia.
Leva blocco Quando il lettore è sotto al coperchio, la leva è orizzontale. Nel riporre il lettore, rilasciare
10
abbassamento il blocco premendo questa leva. Poi, alzare il lettore con la maniglia, e rilasciare il dispo-
sitivo.
Rilasciato il dispositivo il lettore può essere calato nella scatola nastro. Poi, occorre fis-
sare il lettore con il blocco del coperchio.
I cavi dell’alimentazione e dei segnali sono arrotolati. La lunghezza dei cavi è di 1.5
11 Alloggiamento cavi
metri.
12 Fotoamplificatore Fotoamplificatore del lettore.
Adattatore interfac- Alimentatore 200VAC 5VDC e adattatore interfaccia lettore/perforatore
13 cia lettore/perfora-
tore

Procedura per l'utilizzo del lettore di nastro portatile

Preparazione  "#      $  !!    


  " "      !!  " ! "!  !! %
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Montaggio del nastro 


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999
H. UTILIZZO DEL LETTORE DI
NASTRO PORTATILE APPENDICE B–63014IT/01

 (# &%)  $ #% & $  $##  $%#  $$&# 


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Fori di
trascina-
mento
Direzione di avanzamento del nastro

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Smontaggio del nastro  %%#  $%% # $& 





 (#  $ #% & $  #& '#  $%# 
 $$#  $ #% & $

Trasporto del lettore  ! ##  '   #  % 
 ## '#$  $$  '   %#  %
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%  !#   

AVVERTENZA
1 CARICAMENTO DEL NASTRO

Quando viene caricato un nastro, deve essere attiva la funzione Label skip per leggere, ma
saltare, i dati finché non viene incontrato il primo codice di fine blocco (CR in EIA e LF in ISO).
Caricando il nastro, la posizione del nastro da cui iniziare la lettura deve essere scelta
correttamente e il nastro deve essere posizionato come si vede qui sotto.

; ;

Il programma che deve essere letto

Montare il nastro in modo che questa In realtà, il codice di fine blocco (;) è CR in codice
sezione sia sotto la finestra in vetro. EIA e LF in codice ISO.

1000
H. UTILIZZO DEL LETTORE DI
B–63014IT/01 APPENDICE NASTRO PORTATILE

AVVERTENZA
2 COLLEGAMENTO E SCOLLEGAMENTO DEI CAVI DEL LETTORE DI
NASTRO PORTATILE
Non collegare o scollegare il cavo di connessione tra il CNC e il lettore (cavo dei segnali)
senza aver spento il CNC e il lettore, altrimenti la scheda del lettore e la scheda principale
del CNC possono essere danneggiate.

1001
B–63014IT/01 INDICE
Ciclo di barenatura (G85), 207
[A]
Ciclo di barenatura (G86), 209
Accensione, 572
Ciclo di barenatura (G88), 213
Accensione/spegnimento, 572
Ciclo di barenatura (G89), 215
Accoppiamento elettronico semplice (G80, G81), 502
Ciclo di barenatura fine (G76), 193
Allarmi e funzioni di autodiagnosi, 682
Ciclo di barenatura, ciclo di barenatura posteriore (G87), 211
Arresto dell’esecuzione ad uno specifico numero di sequenza, 851
Ciclo di foratura a tratti (G83), 199
Arresto esatto (G09, G61), 101
Ciclo di foratura a tratti ad alta velocità (G73), 189
Arresto in emergenza, 673
Ciclo di foratura a tratti con rilevazione del sovraccarico (G83), 201
Assi controllati, 28, 29
Ciclo di foratura, ciclo di allargamento del foro (G82), 197
Assoluto in manuale ON e OFF, 584
Ciclo di foratura, ciclo di centratura (G81), 195
Attesa reciproca dei due percorsi, 515
Ciclo di lavorazione ad alta velocità, 453
Avanzamento al giro (G95), 96
Ciclo di maschiatura (G84), 205
Avanzamento al minuto (G94), 96
Ciclo di maschiatura sinistrorsa (G74), 191
Avanzamento con volantino, 581
Ciclo di rettifica a tuffo con misuratore (G77), 233
Avanzamento in JOG, 578
Ciclo di rettifica piana con avanzamento continuo (G78), 235
Avanzamento in lavoro, 95
Ciclo di rettifica piana con avanzamento intermittente (G79), 237
Avanzamento incrementale, 580
Ciclo di rettifica a tuffo (G75), 231
Codice F1 cifra della velocità di avanzamento, 99
Codici dei caratteri usati nei programmi, 971
[B] Codici dei caratteri, sottoprogrammi, macroistruzioni e variabili di
sistema per gli schemi di lavorazione, 447
Batteria per gli encoder assoluti separati, 946
Comandi da MDI nel modo compensazione raggio utensile C, 333
Blocco macchina e blocco delle funzioni ausiliarie, 665
Comandi di emissione dei dati, 424
Blocco singolo, 670
Comandi G53, G28, G30 e G30.1 nel modo compensazione lun-
Buffer remoto ad alta velocità, 458 ghezza utensile, 269
Buffer remoto ad alta velocità A (G05), 458 Comandi G53, G28, G30, G30.1 e G29 nel modo compensazione
raggio utensile C, 334
Buffer remoto ad alta velocità B (G05), 461
Comando della gestione vita utensili in un programma pezzo, 157
Comando numerico manuale, 604
Commutazione fra compensazione a sinistra e compensazione a
destra, 290
[C]
Compensazione automatica del diametro della mola dopo la ravvi-
Calcolo semplificato della lunghezza della filettatura errata, 963 vatura, 240
Cambiamento del sistema di coordinate del pezzo, 125 Compensazione lunghezza utensile (G43, G44, G49), 264
Cancellazione automatica dello schermo visualizzato, 900 Compensazione raggio utensile a destra (G42), 286
Cancellazione blocchi, 763 Compensazione raggio utensile a sinistra (G41), 284
Cancellazione del ciclo fisso (G80), 217 Compensazione raggio utensile B (G39 – G42), 281
Cancellazione della compensazione raggio utensile (G40), 289 Compensazione raggio utensile C (G40 – G42), 294
Cancellazione dello schermo, 899 Compensazione usura mola, 379
Cancellazione dello schermo visualizzato, 899 Compensazione usura mola con ravvivatura continua (per rettifi-
catrici), 239
Cancellazione di file, 694, 714
Compensazione utensile tridimensionale (G40, G41), 355
Cancellazione di più blocchi, 764
Componenti del programma diverse dalla sezione programma,
Cancellazione di più programmi in un intervallo, 769 168
Cancellazione di programmi, 768 Configurazione dei tasti software, 566
Cancellazione di tutti i programmi, 768 Configurazione del programma, 166
Cancellazione di un blocco, 763 Configurazione della sezione programma, 171
Cancellazione di un programma, 768 Controllo contornatura ad alta precisione semplice (G05.1), 470
Cancellazione di una parola, 762 Controllo del diametro minimo della mola (per rettificatrici), 240
Cassetta Floppy GE FANUC, 569 Controllo del programma con movimento della macchia, 527
Cicli fissi, 185 Controllo dell’asse inclinato/controllo dell’asse inclinato B, 488
Cicli fissi di rettifica (per rettificatrici), 230 Controllo della contornatura ad alta precisione, 462

i– 1
INDICE B–63014IT/01

Controllo della direzione normale (G40.1, G41.1, G42.1 o G150, Emissione di programmi, 698, 713
G151, G152), 372
Entità delle correzioni utensile, numero dei correttori e immissione
Controllo della velocità di avanzamento, 100 dei dati da programma (G10), 359
Controllo della velocità di taglio costante (G96, G97), 144 Errore nella direzione del raggio durante l’interpolazione circolare,
968
Controllo delle zone di sicurezza prima dell’esecuzione del movi-
mento, 679
Controllo di interferenza, 325
Controllo look–ahead (G08), 456 [F]
Controllo sincrono semplice, 480
File, 690
Controllo tandem, 487 Filettatura (G33), 84
Controllo tramite lo schermo autodiagnostico, 686 Formato nastro della serie 15, 451
Conversione delle coordinate nello spazio (G68, G69), 253 Frasi macro e frasi NC, 401
Conversione pollici/millimetri (G20, G21), 140 Funzionamento automatico, 525, 612
Copia della figura (G72.1, G72.2), 246 Funzionamento da memoria, 613
Copia di parte di un programma, 772 Funzionamento in DNC, 620
Copia di un intero programma, 771 Funzionamento in MDI, 616
Copia di un programma fra due percorsi, 783 Funzione ”path graphic”, 908
Copia di un programma fra i due percorsi, 518 Funzione ”Solid graphics”, 917
Correzione utensile (G45 – G48), 276 Funzione di aiuto, 933
Corsa massima, 32 Funzione di controllo dei gruppi di codici M, 164
Funzione di indexaggio della tavola rotante, 260
Funzione di monitoraggio della fine del processo di distribuzione
per il comando di lavorazione ad alta velocità (G05), 475
[D] Funzione di movimento esterno (G81), 245
Dati della gestione vita utensili, 153 Funzione di oscillazione (G80, G81.1), 490
Decelerazione automatica sugli spigoli, 106 Funzione di richiamo dei sottoprogrammi (M198), 637
Decelerazione sugli spigoli in base all’angolo, 106 Funzione di salto (G31), 86
Decelerazione sugli spigoli in base alla differenza di velocità fra gli Funzione di schedulazione, 632
assi, 109 Funzione di selezione utensile, 151
Descrizione della funzione di interrupt, 430 Funzione password, 781
Descrizione della tastiera, 544 Funzione per dentatrici a creatore (G80, G81), 496
Descrizione dettagliata della compensazione raggio utensile C, Funzione utensile (Funzione T), 150
300
Funzione velocità mandrino (Funzione S), 142
Disegno nel background, 930
Funzioni ausiliarie, 161
Funzioni ausiliarie (Funzioni M), 162
Funzioni che semplificano la programmazione, 184
[E] Funzioni di avanzamento, 91
Editazione dei programmi pezzo, 755 Funzioni di compensazione, 263
Editazione del programma pezzo, 529 Funzioni di controllo assi, 479
Editazione delle macroistruzioni, 779 Funzioni di interpolazione, 38
Editazione estesa dei programmi pezzo, 770 Funzioni di ritiro e riesecuzione, 507, 660

Editazione in background, 780 Funzioni di sicurezza, 672

Elaborazione delle frasi macro, 420 Funzioni grafiche, 901

Elenco degli allarmi, 972 Funzioni per il controllo di due percorsi, 513

Elenco dei codici su nastro, 949 Funzioni per la lavorazione ad alta velocità, 452
Funzioni preparatorie (codici G), 33
Elenco delle funzioni e dei formati nastro, 952
Fusione di programmi, 774
Emissione dei dati di compensazione dell’errore di passo, 705
Emissione dei parametri, 703
Emissione dei programmi di uno specifico gruppo, 716
Emissione dei valori delle correzioni, 701 [G]
Emissione delle variabili comuni delle macroistruzioni, 707, 728 GE FANUC PPR, 570

i– 2
B–63014IT/01 INDICE

Generatore manuale di impulsi, 581 Interpolazione in coordinate polari (G12.1, G13.1), 56


Gestione vita utensili, 152 Interpolazione involuta (G02.2, G03.2), 63
Gestione vita utensili estesa, 866 Interpolazione lineare (G01), 43
Interpolazione lineare ad alta velocità (G05), 476
Interpolazione lineare/circolare in manuale, 597
Interpolazione NURBS (G06.2), 77
[H] Interpolazione raccordata (G05.1), 73
Handy File GE FANUC, 569 Interrupt del volantino, 639
Intervento manuale e ritorno, 658
Inverso del tempo (G93), 97

[I]
Immagine speculare, 642
Immagine speculare programmabile (G50.1, G51.1), 377 [L]
Immissione dei dati di compensazione dell’errore di passo, 704 Lettore di nastro portatile, 571
Immissione dei parametri, 702 Lettura di file, 712
Immissione dei valori delle correzioni, 700 Limitazione della velocità di avanzamento, 99
Immissione delle variabili comuni delle macroistruzioni, 706 Limitazione della velocità di avanzamento in base al raggio
dell’arco, 455
Immissione di un programma, 695
Lunghezza filettatura non corretta, 961
Immissione diretta dell’offset dello zero pezzo misurato, 856
Immissione parametri da programma (G10), 449
Immissione/emissione dei dati, 536
Immissione/emissione dei dati tramite una scheda di memoria, 743 [M]
Immissione/emissione dei parametri, 724 Macroistruzione di tipo interrupt, 428
Immissione/emissione dei parametri e dei dati di compensazione Macroistruzioni, 383
dell’errore di passo, 702 Maschiatura rigida, 220
Immissione/emissione dei valori delle correzioni, 700, 726 Maschiatura rigida (G84), 221
Immissione/emissionedelle variabili comuni delle macroistruzioni, Maschiatura rigida a tratti (G84 o G74), 227
706
Maschiatura rigida in manuale, 602
Immissione/emissione di dati, 689
Maschiatura rigida sinistrorsa (G74), 224
Immissione/emissione di dati sullo schermo I/E globale, 717
Memoria comune ai due percorsi, 517
Immissione/emissione di file su dischetto, 729
Messaggi di avvertimento, 565
Immissione/emissione di programmi, 695, 719
Metodo di sostituzione delle batterie, 941
Immissione/emissione simultanee, 623
Metodo di specifica delle macroistruzioni di tipo interrupt, 429
Immissione/emissione su scheda di memoria, 734
Misura automatica della lunghezza dell’utensile (G37), 272
Impostazione del punto di riferimento flottante, 818
Misura B della lunghezza utensile e dell’origine del pezzo, 872
Impostazione del sistema di coordinate del pezzo, 123
Misura della lunghezza utensile, 847
Impostazione e visualizzazione dei dati, 799 Modo lavorazione normale (G64), 101
Impostazione dei parametri relativi all’immissione/emissione, 718 Modo maschiatura (G63), 101
Inserimento automatico dei numeri di sequenza, 790 Movimento dell’utensile all’attivazione della compensazione rag-
Inserimento di una parola, 760 gio utensile C, 301

Inserimento, modifica e cancellazione di parole, 756 Movimento dell’utensile alla cancellazione della compensazione
raggio utensile C, 319
Interpolazione a spirale, interpolazione conica (G02, G03), 51
Movimento dell’utensile da programma – Funzionamento automa-
Interpolazione cilindrica (G07.1), 60 tico, 524
Interpolazione circolare (G02, G03), 45 Movimento dell’utensile nel modo compensazione raggio utensile,
305
Interpolazione circolare compensata sugli spigoli (G39), 288
Movimento tramite volantino nella direzione dell’asse utensile, 589
Interpolazione circolare sugli spigoli (G39), 353
Movimento tramite volantino nella direzione dell’asse utensile/mo-
Interpolazione con asse ipotetico (G07), 82 vimento tramite volantino nella direzione dell’asse utensile B,
589
Interpolazione elicoidale (G02, G03), 49
Movimento tramite volantino nella direzione normale all’asse uten-
Interpolazione elicoidale B (G02, G03), 50 sile, 592
Interpolazione esponenziale (G02.3, G03.3), 69

i– 3
INDICE B–63014IT/01

Procedura per l’emissione dei dati di compensazione dell’errore di


[N] passo, 705
Nomi degli assi, 29 Procedura per l’emissione dei parametri, 703
Nomogrammi, 960 Procedura per l’emissione dei programmi di uno specifico gruppo,
716
Numero programma di 8 cifre, 181
Procedura per l’emissione dei valori delle correzioni, 701
Procedura per l’emissione delle variabili comuni delle macroistru-
zioni, 707
[O] Procedura per l’emissione di programmi, 698, 713

Operazioni aritmetiche e logiche, 396 Procedura per l’esecuzione della funzione di schedulazione, 633

Operazioni di test, 664 Procedura per l’immissione dei dati di compensazione dell’errore
di passo, 704
Operazioni manuali, 522, 575 Procedura per l’immissione dei dati di impostazione, 849
Procedura per l’immissione dei parametri, 702
Procedura per l’immissione dei valori delle correzioni, 700
[P] Procedura per l’immissione delle variabili comuni delle macroistru-
zioni, 706
Percorso dell’utensile sugli spigoli, 965
Procedura per l’immissione di un programma, 695
Più codici M in un blocco, 163 Procedura per l’immissione diretta dell’offset dello zero pezzo
Posizionamento (G00), 39 misurato, 856
Posizionamento unidirezionale (G60), 41 Procedura per l’immissione/emissione simultanee, 623
Preset del sistema di coordinate del pezzo, 814 Procedura per l’impostazione dei parametri relativi all’immissione/
emissione, 718
Preset del sistema di coordinate del pezzo (G92.1), 128
Procedura per l’impostazione del punto di riferimento flottante, 818
Procedura di accensione, 572
Procedura per l’inserimento automatico dei numeri di sequenza,
Procedura di preset del sistema di coordinate del pezzo, 814 790
Procedura di preset della coordinata di un asse con uno specifico Procedura per l’inserimento di una parola, 760
valore, 810
Procedura per l’inserimento, la modifica e la cancellazione di
Procedura di reset di tutti gli assi, 810 parole, 756
Procedura di spegnimento, 574 Procedura per l’interpolazione lineare/circolare in manuale, 597
Procedura per il blocco macchina e il blocco delle funzioni ausilia- Procedura per l’offset dello zero pezzo, 880
rie, 665
Procedura per l’utilizzo del lettore di nastro portatile, 999
Procedura per il blocco singolo, 670
Procedura per la cancellazione automatica dello schermo visualiz-
Procedura per il comando numerico manuale, 604 zato, 900
Procedura per il disegno con la funzione ”Solid graphics”, 918 Procedura per la cancellazione dello schermo visualizzato, 899
Procedura per il disegno del percorso utensile, 909 Procedura per la cancellazione di file, 694, 714
Procedura per il disegno nel background, 930 Procedura per la cancellazione di più blocchi, 764

Procedura per il funzionamento da memoria, 613 Procedura per la cancellazione di più programmi in un intervallo,
769
Procedura per il funzionamento in DNC, 620
Procedura per la cancellazione di tutti i programmi, 768
Procedura per il funzionamento in MDI, 616
Procedura per la cancellazione di un blocco, 763
Procedura per il movimento tramite volantino nella direzione nor-
male all’asse utensile, 593 Procedura per la cancellazione di un programma, 768

Procedura per il ritiro e il riposizionamento dell’utensile, 644 Procedura per la cancellazione di una parola, 762

Procedura per il ritorno del cursore all’inizio del programma, 759 Procedura per la copia di parte di un programma, 772

Procedura per il ritorno manuale al punto di riferimento, 576 Procedura per la copia di un intero programma, 771

Procedura per il trasferimento di parte di un programma, 773 Procedura per la copia di un programma fra due percorsi, 783
Procedura per la creazione di programmi con il pannello MDI, 789
Procedura per l’abilitazione/disabilitazione della scrittura dei para-
metri, 891 Procedura per la creazione di programmi nel modo TEACH–IN,
792
Procedura per l’arresto dell’esecuzione ad uno specifico numero
di sequenza, 851 Procedura per la fusione di programmi, 774
Procedura per l’avanzamento con volantino, 581 Procedura per la lettura di file, 712
Procedura per l’avanzamento con volantino nella direzione Procedura per la maschiatura rigida in manuale, 602
dell’asse utensile, 589
Procedura per la misura della compensazione lunghezza utensile,
Procedura per l’avanzamento in JOG, 578 872
Procedura per l’avanzamento incrementale, 580 Procedura per la misura della lunghezza utensile, 847
Procedura per l’editazione in background, 780 Procedura per la prova a vuoto, 669

i– 4
B–63014IT/01 INDICE

Procedura per la regolazione della velocità di avanzamento, 667 Procedura per la visualizzazione e l’impostazione dei parametri,
890
Procedura per la regolazione della velocità in rapido, 668
Procedura per la visualizzazione e l’impostazione del pannello
Procedura per la ricerca del numero di programma, 765 software dell’operatore, 861
Procedura per la ricerca del numero di sequenza, 766 Procedura per la visualizzazione e l’impostazione del tempo di
lavoro, del numero pezzi e dell’ora, 853
Procedura per la ricerca di file, 692
Procedura per la visualizzazione e l’impostazione dell’offset dello
Procedura per la ricerca di un indirizzo, 758 zero pezzo, 855
Procedura per la ricerca di una parola, 758 Procedura per la visualizzazione e l’impostazione delle variabili
Procedura per la rilevazione del tempo di lavorazione, 829 comuni delle macroistruzioni, 858

Procedura per la ripartenza del programma specificando un Procedura per la visualizzazione grafica, 902
numero di blocco, 628 Procedura per le funzioni di riesecuzione e ritiro, 661
Procedura per la ripartenza del programma specificando un Procedure di blocco e sblocco, 781
numero di sequenza, 626
Procedure per la programmazione conversazionale con funzione
Procedura per la ritracciatura del programma, 650 grafica, 795
Procedura per la scansione di parole, 757 Programmazione, 788
Procedura per la sostituzione di parole e indirizzi, 777 Programmazione assoluta e incrementale, 136
Procedura per la variazione di una parola, 761 Programmazione conversazionale con funzione grafica, 795
Procedura per la visualizzazione dei menu e dei dati degli schemi Programmazione del punto decimale, 141
di lavorazione, 859
Programmazione in autoapprendimento, 792
Procedura per la visualizzazione del blocco corrente, 823
Programmazione in coordinate polari (G15, G16), 137
Procedura per la visualizzazione del blocco successivo, 824
Programmazione tramite il pannello MDI, 789
Procedura per la visualizzazione del contenuto del programma,
822 Prova a vuoto, 669
Procedura per la visualizzazione del tempo di lavoro, del tempo di Prova dei programmi, 527
ciclo e del numero di pezzi, 817 Punto di riferimento, 114
Procedura per la visualizzazione dell’elenco programmi di uno
specifico gruppo, 840
Procedura per la visualizzazione dell’indirizzario dei file su
dischetto, 709
[R]
Procedura per la visualizzazione della memoria utilizzata e
dell’elenco dei programmi, 837 Raggio dell’arco, 47
Procedura per la visualizzazione della posizione in tutti i sistemi di Rapido, 94
coordinate, 812
Registrazione dei programmi macro, 422
Procedura per la visualizzazione della posizione nel sistema di
coordinate del pezzo, 807 Registrazione, modifica e cancellazione dei dati della gestione vita
utensili, 154
Procedura per la visualizzazione della posizione nel sistema di Regolazione automatica della velocità sugli spigoli, 102
coordinate relative, 809
Regolazione della velocità di avanzamento, 667
Procedura per la visualizzazione della storia degli allarmi, 685
Regolazione della velocità in rapido, 668
Procedura per la visualizzazione della storia dei messaggi
dall’esterno per l’operatore, 897 Rettifica lungo il profilo del pezzo (per rettificatrici), 241
Procedura per la visualizzazione della velocità di avanzamento Ricerca del numero di programma, 765
effettiva, 815
Ricerca del numero di sequenza, 766
Procedura per la visualizzazione dello schermo autodiagnostico,
686 Ricerca file, 692
Procedura per la visualizzazione dello schermo di controllo del Ricerca parole, 757
programma, 825 Richiamo delle macro, 407
Procedura per la visualizzazione dello schermo di monitoraggio Richiamo di macro tramite codici G, 414
operativo, 819
Richiamo di macro tramite codici M, 415
Procedura per la visualizzazione dello schermo programma per il
funzionamento in MDI, 828 richiamo di sottoprogrammi tramite codice T, 417
Procedura per la visualizzazione e impostazione delle correzioni Richiamo di sottoprogrammi tramite codici M, 416
utensili, 844
Richiamo modale (G66), 412
Procedura per la visualizzazione e l’impostazione dei dati della
compensazione dell’errore di passo, 893 Richiamo semplice (G65), 408

Procedura per la visualizzazione e l’impostazione dei dati della Riduzione della velocità nell’interpolazione interna, 105
funzione di oscillazione, 871 Riduzione della velocità sugli spigoli interni (G62), 102
Procedura per la visualizzazione e l’impostazione dei dati della Rilevazione del tempo di lavorazione, 829
gestione vita utensili, 863
Rilevazione dell’errore di velocità del mandrino (G25, G26), 147
Procedura per la visualizzazione e l’impostazione dei dati della
gestione vita utensili estesa, 866 Ripartenza del programma, 625

i– 5
INDICE B–63014IT/01

Ripetizione (frase WHILE), 404 Sistemi di coordinate del pezzo addizionali, 130
Ritiro e riposizionamento dell’utensile, 644 Smussi e raccordi opzionali, 242
Ritiro e ripristino dell’utensile (G10.6), 484 Sosta (G04), 113
Ritorno al punto di riferimento, 115 Sostituzione delle celle alcaline a secco (dimensione D), 944
Ritorno del cursore all’inizio del programma, 759 Sostituzione di parole e indirizzi, 777
Ritorno manuale al punto di riferimento, 576 Sovracorsa, 674
Ritracciatura del programma, 650 Sovrataglio causato dalla compensazione raggio utensile C, 330
Roll–over dell’asse rotativo, 483 Specifica della velocità del mandrino con un codice, 143
Rotazione del sistema di coordinate (G68, G69), 366 Specifica diretta della velocità del mandrino (Comando S–5 cifre),
143
Spegnimento, 574
Spiegazioni supplementari per la copia, il trasferimento e la fusione
di programmi, 775
[S]
Stato all’accensione, con clear e con reset, 969
Salti e ripetizioni, 402
Salto condizionato (frase IF), 403
Salto incondizionato (frase GOTO), 402
Salto multipasso (G31), 88 [T]
Scala (G50, G51), 361 Tastiera e buffer della tastiera, 564
Scheda FA GE FANUC, 570 Transizione dello schermo iniziata dal tasto funzione OFFSET/
SETTING, 803
Schemi di lavorazione, 438
Transizione dello schermo iniziata dal tasto funzione POS, 800
Schermi visualizzati con il tasto funzione POS, 806
Transizione dello schermo iniziata dal tasto funzione PROG nei
Schermi visualizzati dal tasto funzione OFFSET/SETTING, 843 modi MEM o MDI, 801
Schermi visualizzati dal tasto funzione PROGRAMMA (nei modi Transizione dello schermo iniziata dal tasto funzione PROG nel
MEMORIA o MDI), 821 modo EDIT, 802
Schermi visualizzati dal tasto funzione PROGRAMMA (nel modo Transizione dello schermo iniziata dal tasto funzione SISTEMA,
EDIT), 837 804
Schermi visualizzati dal tasto funzione SISTEMA, 889 Transizione tasti software iniziata dal tasto funzione AIUTO, 562
Schermi visualizzati quando viene premuto il tasto funzione MES- Transizione tasti software iniziata dal tasto funzione GRAFICA,
SAGGI, 897 563
Schermo aiuto, 562 Transizione tasti software iniziata dal tasto funzione MESSAGGI,
562
Schermo di controllo del programma, 825
Transizione tasti software iniziata dal tasto funzione OFFSET/
Schermo di monitoraggio operativo, 819 SETTING, 558
Schermo grafico, 563 Transizione tasti software iniziata dal tasto funzione POSIZIONE,
549
Schermo messaggi, 562
Transizione tasti software iniziata dal tasto funzione PRO-
Schermo offset/setting, 558 GRAMMA (quando viene premuto il tasto software [COR–BG],
Schermo posizione, 549 556

Schermo programma, 550, 552, 554, 555, 556 Transizione tasti software iniziata dal tasto funzione PRO-
GRAMMA nei modi HNDL, JOG o REF, 555
Schermo programma per il funzionamento in MDI, 828
Transizione tasti software iniziata dal tasto funzione PRO-
Schermo sistema, 560 GRAMMA nei modi TJOG o THDL, 555
Schermo visualizzato all’accensione, 573 Transizione tasti software iniziata dal tasto funzione PRO-
GRAMMA nel modo EDIT, 552
Segnale di salto ad alta velocità (G31), 89
Transizione tasti software iniziata dal tasto funzione PRO-
Segnale di salto ad alta velocità continuo (G31), 90 GRAMMA nel modo MDI, 554
Segno della compensazione e percorso del centro dell’utensile, Transizione tasti software iniziata dal tasto funzione PRO-
292 GRAMMA nel modo MEM, 550
Selezione del piano, 134 Transizione tasti software iniziata dal tasto funzione SISTEMA,
560
Selezione del sistema di coordinate del pezzo, 124
Trasferimento di parte di un programma, 773
Senso dell’interpolazione circolare, 46
Sistema di coordinate, 121
Sistema di coordinate del pezzo, 123
Sistema di coordinate della macchina, 122 [U]
Sistema di coordinate locali, 132 Unità CNC con LCD da 7.2”/8.4”, 539
Sistema di incrementi, 31 Unità di impostazione e visualizzazione dei dati, 538

i– 6
B–63014IT/01 INDICE

Unità esterne di immissione/emissione, 567 Visualizzazione della posizione corrente, 534


Unità MDI separata piccola, 540 Visualizzazione della posizione in tutti i sistemi di coordinate, 812
Unità MDI separata standard (tipo orizzontale), 541 Visualizzazione della posizione nel sistema di coordinate del
pezzo, 807
Unità MDI separata standard (tipo verticale), 542
Visualizzazione della posizione nel sistema di coordinate relative,
Unità MDI separata standard (tipo verticale) (per 160i/180i), 543 809
Unità operative, 537 Visualizzazione della storia degli allarmi, 685
Utilizzo del lettore di nastro portatile, 998 Visualizzazione della storia dei messaggi dall’esterno per l’opera-
tore, 897
Visualizzazione della velocità di avanzamento effettiva, 815
Visualizzazione dello stato e dei messaggi di avvertimento, 895
[V] Visualizzazione e immissione dei dati di impostazione, 849
Valori dei comandi, 957
Visualizzazione e impostazione dei dati, 530
Valori delle coordinate e dimensioni, 135
Visualizzazione e impostazione dei dati della compensazione
Variabili, 384 dell’errore di passo, 892
Variabili di sistema, 388 Visualizzazione e impostazione dei dati della funzione di oscilla-
zione, 871
Variazione dell’entità della compensazione, 291
Visualizzazione e impostazione dei dati della gestione vita utensili,
Variazione di una parola, 761 863
Visualizzazione, 533 Visualizzazione e impostazione dei parametri, 890
Visualizzazione allarmi, 534 Visualizzazione e impostazione del pannello software dell’opera-
tore, 861
Visualizzazione degli allarmi, 683
Visualizzazione e impostazione del tempo di lavoro, del numero
Visualizzazione dei dati degli schemi di lavorazione, 443 pezzi e dell’ora, 853
Visualizzazione dei menu e dei dati degli schemi di lavorazione, Visualizzazione e impostazione dell’offset dello zero pezzo, 855
859
Visualizzazione e impostazione delle correzioni utensili, 844
Visualizzazione del blocco corrente, 823
Visualizzazione e impostazione delle variabili comuni delle macro-
Visualizzazione del blocco successivo, 824 istruzioni, 858
Visualizzazione del contenuto del programma, 822 Visualizzazione grafica, 535, 902
Visualizzazione del menu degli schemi di lavorazione, 439 Visualizzazione grafica dinamica, 908
Visualizzazione del numero del programma e del numero di Visualizzazione numero pezzi e ore di funzionamento, 535
sequenza, 894
Vita utensili, 160
Visualizzazione del tempo di lavoro e del numero di pezzi, 817
Visualizzazione dell’elenco programmi di uno specifico gruppo,
840
Visualizzazione dell’indirizzario del dischetto, 708, 709
[Z]
Visualizzazione della memoria utilizzata e dell’elenco dei pro-
grammi, 837 Zone di sicurezza, 675
Visualizzazione della posizione a macchina ferma, 528

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Elenco delle revisioni

GE FANUC Serie 16i/18i/160i/180i–MA MANUALE DELL’OPERATORE (B–63014IT)

01 Lug. ’97 ________________________________________

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