Sei sulla pagina 1di 13

DIDATTICA METACOGNITIVA E COOPERATIVA

Prof.ssa Doris Valente


(possibili domande d’esame)

LEZIONE 1

DOMANDA RISPOSTA

1) Che cos’è la “classe”? La classe è una rete complessa fatta


di relazioni affettive, percorsi,
interazioni, apprendimenti. La classe
è fatta anche di appartenenze, di
regole e valori con una storia e una
cultura. E’ infine uno spazio o un
tempo che si costruisce e che
diventa funzionale
all’apprendimento con la gestione
consapevole del docente.

2) Quali sono i tipi di attenzione di cui ha Attenzione di tipo:


bisogno una classe?
- personale;

- interpersonale;

- sistemico (ruoli, regole, orari…).

3) Quali sono i tipi di interazione in una Interazione di tipo:


classe?
- simmetrico (cioè tra pari);

- complementare (alunno/docente);

- individualistico;

- competitivo;

- cooperativo.

4) Quanti e quali sono i metodi di Sono 2.


insegnamento?
1
Modello Autoritario = L’insegnante
è al centro come attore principale
che trasmette il suo sapere,
favorisce la dipendenza cognitiva,
valorizza stili cognitivi simili ai suoi.
Gli studenti sono passivi (ascoltatori,
esecutori).

Modello Democratico =
L’insegnante mette al centro gli
studenti favorendone un ruolo attivo
(partecipativo e collaborativo),
incoraggia e valorizza la
partecipazione di tutti, progetta
dando spazio all’interdipendenza
positiva e a momenti di confronto e
metacognizione.

5) Quanti e quali sono gli atteggiamenti Sono 3.


educativi?
Aggressivo = Riguarda una didattica
autoritaria (impositiva, trasmissiva,
con studenti sottomessi e che
colpevolizza gli errori);

Passivo permissivo = Riguarda una


didattica non direttiva (laissez faire,
autoapprendimento spontaneo,
capacità di autocorreggersi e
atteggiamento passivo nei confronti
degli alunni con difficoltà);

Assertivo-metacognitivo = Riguarda
una didattica propositiva attiva
(individuazione punti
forza/debolezza, consapevolezza del
proprio funzionamento cognitivo,
errore come opportunità per trovare
2
strategie per migliorare).

6) Quando la classe diventa una “comunità” Quando:


di relazioni?
- si vive un senso di appartenenza;

- ci si sente stimati;

- si può contribuire con le proprie


capacità;

- si hanno diritti e si assumono


responsabilità.

7) Cosa riguardano le strategie Riguardano:


dell’accoglienza?
- dare tempo, valore e spazio alla
conoscenza reciproca, alla
comunicazione, all’ascolto,
all’osservazione dei bisogni
(individuali e di gruppo), alla
gestione dei conflitti.

8) Perché è importante il lavoro di gruppo? Perché favorisce lo sviluppo delle


abilità sociali e di comportamenti
collaborativi. E’ inoltre un metodo di
sviluppo cognitivo, di facilitazione e
di potenziamento
dell’apprendimento.

9) Che cos’è il cooperative learning? E’ una metodologia di


insegnamento/apprendimento che
si basa su attività didattiche che
responsabilizzano gli studenti nel
compito di apprendere, riducendo
l’utilizzo della lezione trasmissiva.

Nasce dal bisogno di rispondere ad


una domanda di socializzazione e di
educazione alla convivenza civile.

3
10) Dove e quando nasce il cooperative Nasce negli USA intorno al 1960-
learning? Quando arriva in Italia? 1970.

In Europa si intreccia con la scuola


francese di FREINET.

In Italia si diffonde negli Anni ‘90.

11) Perché utilizzare il cooperative E’ funzionale ad una scuola inclusiva


learning? grazie ai:

- fattori sociali (lavorare in gruppo,


collaborare, coordinarsi…);

- fattori tecnologici (collaborazione


con le TIC);

- fattori cognitivi (permette uno


scambio reciproco continuo).

12) Quali sono le condizioni fondamentali Sono 2:


del cooperative learning?
- l’interdipendenza positiva (tutti

4
sono necessari e indispensabili);

- la responsabilità personale di ogni


membro del gruppo.

13) Quali sono gli elementi essenziali del Sono 8:


cooperative learning?
- l’interdipendenza positiva;

- la responsabilità individuale e di
gruppo;

- interazione faccia a faccia;

- abilità interpersonali e sociali;

- piccoli gruppi eterogenei;

- leadership condivisa e
assegnazione di ruoli;

- monitoraggio e revisione del


gruppo sul proprio comportamento;

- valutazione (individuale e di
gruppo)

14) Quali sono gli effetti Sono 3 e sono intercollegate tra di


dell’interdipendenza positiva del loro:
cooperative learning?
- impegno e sforzo verso i risultati;

- relazioni interpersonali;

- equilibrio psicologico.

15) Come può essere l’interdipendenza Di 3 tipi:


sociale secondo Deutsch?
- positiva (contesto cooperativo);

- negativa (contesto competitivo);

- assente (contesto individualistico).

16) Perché è importante una buona Perchè:


5
organizzazione spaziale (setting fisico)?

- migliora le prestazioni del gruppo;

- agevola le relazioni;

- determina la qualità del processo


di apprendimento.

17) Che cosa vuol dire setting psicologico? Vuol dire atteggiamento mentale,
relazionale, emozionale poiché nel
gruppo ognuno mette in gioco la sua
identità, le sue emozioni…

18) Come deve essere il compito? Chiaro (non generico), pratico,


concreto, accattivante, creativo.

19) Come può essere la valutazione? Di gruppo o individuale.

Attraverso il monitoraggio e
l’osservazione. Favorendo
l’autovalutazione sul proprio
processo di apprendimento.

20) Come si definisce il “Tutoring”? Tutoring = Attività svolta da persone


che non sono insegnanti
professionisti (genitori, fratelli o
sorelle, volontari, gruppo dei pari…).
Consiste nell’aiuto
all’apprendimento di altri in modo
interattivo, intenzionale e
sistematico.
21) In cosa consiste il “Tutoring” a scuola? Nell’insegnamento reciproco tra pari
(compagni di classe o meno) in cui
uno studente insegna (tutor) al
compagno (tutee).

L’insegnante progetta, monitora e


supervisiona.

E’ stato sperimentato nelle scuole


inglesi tra la fine del 1700 e l'inizio
6
del 1800 da due pedagogisti
(Andrew Belle Joseph Lancaster).

22) Come può essere il “Peer tutoring”? Pari livello e/o diverso livello.

Pari livello (same level) = tra


compagni di classe (con ruolo
reciproco o fisso);

Diverso livello (cross level) = tra


studenti di età diversa (della stessa o
di diversa Istituzione Scolastica).

23) Quali devono essere le competenze del Abilità cognitive e sociali;


Tutor? atteggiamento affettivo (saper
ascoltare, avere pazienza, saper
osservare e monitorare, incoraggiare
e gratificare, saper affrontare i
conflitti, ecc…).

24) Cosa si valuta nel Peer Tutoring? Si valutano il processo e il prodotto


attraverso strumenti (come
questionari, colloqui, prove,
autovalutazione) e feedback (tutor,
tutee, insegnante).

25) Perchè il Peer Tutoring è efficace? Perchè:

- riduce la distanza tra abilità e


potenzialità del soggetto (vedi Zona
Sviluppo Prossimale di Vygotskij);

- i coetanei aiutano il soggetto nei


suoi processi di assimilazione e
accomodamento (vedi Piaget).

7
LEZIONE 2

DOMANDA RISPOSTA

1) Quali sono i principali modelli di Sono:


Cooperative Learning?
- Learning Together;

- STL (Student Team Learning);

- Jigsaw;

- Structural Approach;

- Group Investigation;

- Complex Instruction;

- Collaborative Approach.

2) Quali sono i ruoli del docente nel Il docente progetta, struttura il


Cooperative Learning? setting della lezione, facilita fornisce
aiuti mirati e personalizzati,
incoraggia, monitora e valuta
(processi e prodotti)

3) Quali sono i compiti del docente nel Ci sono un prima, un durante e un


Cooperative Learning? dopo.

PRIMA (progettazione) = Individua


competenze, obiettivi e abilità.
Decide modalità, setting, tempi,
materiali di lavoro. Predispone
monitoraggio, valutazione e
autovalutazione.

DURANTE = Stipula un “Contratto


d’aula”, motiva, presenta e discute
con la classe il lavoro (obiettivi,
compiti, ruoli…), spiega i criteri di
valutazione e autovalutazione,

8
monitora, supporta.

DOPO = Elabora i dati (su proposta


iniziale, processi attivati,
apprendimenti degli studenti, punti
di forza/criticità) e li analizza con gli
studenti (dando dei feedback,
discutendo, punti di forza/criticità,
miglioramenti possibili).

4) In cosa consiste il “Learning Together”?

5) In cosa consiste lo “Student Team


Learning”?

6) In cosa consiste il “Jigsaw”? Apprendimento a “puzzle” in gruppi


eterogenei (3/6 studenti).

Ogni studente:

- affronta una parte del compito


diventandone esperto;

- è responsabile dell’insegnamento
agli altri componenti del gruppo;

- contribuisce all’obiettivo del


gruppo.

Ricomponendo tutte le parti (del


puzzle) gli studenti raggiungono
l’obiettivo comune.

7) In cosa consiste lo "Structural


Approach”?

8) In cosa consiste il “Group Investigation”?

9) In cosa consiste il “Complex Instruction”?

9
10) In cosa consiste il “Collaborative
Approach”?

11)

12)

13)

14)

15)

LEZIONE 3

DOMANDA RISPOSTA

1)

2)

3)

4)

5)

6)

7)

8)

10
9)

10)

11)

12)

LEZIONE 4

DOMANDA RISPOSTA

1)

2)

3)

4)

5)

6)

7)

8)

9)

10)

11)

12)

LEZIONE 5

DOMANDA RISPOSTA

1)

11
2)

3)

4)

5)

6)

7)

8)

9)

10)

11)

12)

LEZIONE 6

DOMANDA RISPOSTA

1)

2)

3)

4)

5)

6)

7)

8)

9)

12
10)

11)

12)

13

Potrebbero piacerti anche