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Corso di Ingegneria Antisismica

Cosenza, 30 aprile - 5 maggio / Rossano, 6-8 maggio

GLI STATI LIMITE

Dott. Ing. Fabio Mazza

Ordine degli Ingegneri Dipartimento di Strutture


di Cosenza Università della Calabria
CODICE DEL RE BABILONESE HAMMURABI (1750 a.C.)
Distinzione tra crollo e dissesto
• Se la costruzione crolla e causa la morte del padrone, il costruttore verrà ucciso
• Se causa la morte del figlio del padrone, il figlio del costruttore verrà ucciso
• Se causa la morte di uno schiavo del padrone, il costruttore darà uno schiavo al
padrone
• Se la costruzione ha qualche inconveniente durante il suo uso, sarà ricostruita a
spese del costruttore

CODICE DI NAPOLEONE (1804)


Limiti temporali alla garanzia della sicurezza
• Se una costruzione soffre danni parziali o totali, e quindi perde in parte o comple-
tamente la sua utilizzabilità, se ciò è causato per colpa delle fondazioni o di scarsa
qualità della mano d‘opera, il costruttore o l’architetto andranno in prigione, se i
danni si verificano nei primi dieci anni dall’esecuzione

CODICI ATTUALI
Sicurezza legata a principi e regole da rispettare
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
D.M. LL. PP. 09/01/1996
Norme tecniche per il calcolo, l’esecuzione ed il collaudo delle strutture
in cemento armato, normale e precompresso, e per le strutture metalliche
CIRCOLARE M. LL. PP. 15/10/1996, n. 252
Istruzioni per l’applicazione del D.M. 09/01/1996

D.M. LL. PP. 16/01/1996


Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza
delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi
CIRCOLARE M. LL. PP. 15/10/1996, n. 156
Istruzioni per l’applicazione del D.M. 16/01/1996

ORDINANZA P.C.M. 20/03/2003, n. 3274


Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica
del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona
sismica
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
D.M. LL. PP. 09/01/1996
Parte I: cemento armato normale e precompresso
Sezione I: Prescrizioni generali e comuni
Sezione II: Metodo agli stati limite: progetto ed esecuzione
Sezione III: Eurocodice 2 – UNI ENV 1992-1-1 – criteri e prescrizioni
Parte II: acciaio
Sezione I: Prescrizioni generali e comuni
Sezione II: Metodo agli stati limite: progetto ed esecuzione
Sezione III: Eurocodice 3 – UNI ENV 1993-1-1 – criteri e prescrizioni

La sezione III costituisce il D.A.N. (Documento di Applicazione Nazionale)


Il metodo delle tensioni ammissibili può essere applicato così come previsto
dal D.M. LL. PP 14/02/1992
METODI DI VERIFICA DELLA
SICUREZZA STRUTTURALE
METODI DETERMINISTICI
Cautela contro possibili errori ed aleatoreità limitando rispetto
ai loro valori ultimi:
• Le azioni, in particolare i carichi applicati (calcolo a rottura)
• Gli effetti: tensioni e deformazioni (metodo delle tensioni ammissibili)
METODI PROBABILISTICI
Diversi livelli di precisione
• Metodo ″esatto″ (3° livello)
• Metodo dei due momenti o dell’indice di sicurezza β (2° livello)
• Metodo semiprobabilistico agli stati limite (1° livello)
SI DEFINISCONO STATI LIMITE TUTTI GLI STATI IL
CUI RAGGIUNGIMENTO PREGIUDICA L’USO DI UNA
STRUTTURA O DI SUE PARTI

STATI LIMITE ULTIMI


• Sono legati alla capacità portante della struttura ed alla salvaguardia
delle vite umane
• Corrispondono all’occorrenza di fenomeni tali da rendere necessaria
la sostituzione della struttura o di sue parti significative

STATI LIMITE DI ESERCIZIO


• Sono legati alla esigenze di normale impiego e di durata della struttura
• Corrispondono all’occorrenza di fenomeni tali da precludere
momentaneamente l’uso normale della struttura o da limitarne la
durevolezza
RESISTENZA
La resistenza (R) è una variabile aleatoria
La probabilità che R sia contenuta
f(R) nell’intervallo R1-R2 è:
R2
P( R 1 ≤ R ≤ R 2 ) = ∫R1
f (R )dR

La funzione densità di probabilità,


σR2 σR2<σR1 se normale (o Gaussiana):
1 ( R −µ R )2

1 2 σ 2R
σR1 σR1 f (R ) =
σ R 2π
e

dipende solo da 2 parametri:


R1 R2 µR R µR: media
σR: deviazione standard
SOLLECITAZIONE
La sollecitazione (S) è una variabile aleatoria
La probabilità che S sia contenuta
f(S) nell’intervallo S1-S2 è:
S2
P(S1 ≤ S ≤ S2 ) = ∫ S1
f (S)dS

La funzione densità di probabilità,


σS2 σS2<σS1 se normale (o Gaussiana):
1 (S−µ S )
2

1 2 σS2
σS1 σS1 f (S) =
σ S 2π
e

dipende solo da 2 parametri:


µS S1 S2 S µS: media
σS: deviazione standard
RESISTENZE CARATTERISTICA E DI CALCOLO
f(R) Rk = µR - 1.645 σR
Rd = Rk / γm
γm: coefficiente di sicurezza
5% σR σR • stato limite
• materiale
Rd Rk µR R
STATI LIMITE ACCIAIO ACCIAIO CLS (c.a.* / CLS (c.a.p.)
(c.a.) (carpenteria) c.a.p. parziale)
γs=1
ULTIMI γs=1.15 γc=1.6 γc=1.5
γs=1.12
DI ESERCIZIO γs=1 γc=1
* Nel caso di compressione semplice γc viene maggiorato del 25%
AZIONI CARATTERISTICA E DI CALCOLO

f(F) Fk = µF + 1.645 σF
Fd = γF Fk
F'k = µF - 1.645 σF
σF σF 95% F'd = γ'F Fk
γF, γ'F: coefficienti di sicurezza
Fk Fd µF Fk Fd F

STATI LIMITE γG γQ γP
diminuisce la sicurezza 1,4 1,5 1,2
ULTIMI aumenta la sicurezza 1,0 0 0,9
DI ESERCIZIO 1,0 1,0 1,0
PROBABILITA‘ DI COLLASSO (valori di calcolo)

f(S), f(R) γFSk Rk/γm


Sd = Rd

Pc Pc = P(R<S) =
10-5÷10-7 SLU
Sd = Rd S, R 10-2÷10-3 SLE
Pc funzione dell’età della costruzione (Eurocodice 1)

SLU P c =10 -6 1 anno di vita


SLE P c =10 -3 1 anno di vita

Pc=10 To anni di vita


-4
Pc=1.5*10-1 To anni di vita
CLASSIFICAZIONE DELLE AZIONI
- secondo la tipologia
- secondo la variazione d’intensità nel tempo
- secondo la variazione nello spazio
- secondo la risposta strutturale
SECONDO LA TIPOLOGIA
azioni dirette: comprendono le forze concentrate o distribuite
(peso proprio, sovraccarichi permanenti e accidentali, spinta della terra e
dell’acqua, precompressione, vento, neve)
azioni indirette: comprendono le deformazioni imposte
(ritiro, fenomeni viscosi, cedimento dei vincoli, variazioni termiche)
azioni chimico-fisiche
(agenti aggressivi, umidità, gelo, materiali nocivi)
CLASSIFICAZIONE DELLE AZIONI
SECONDO LA VARIAZIONE NEL TEMPO DELL’INTENSITA’
azioni permanenti (G): agiscono durante tutta la vita della struttura con
trascurabili variazioni di intensità (peso proprio, sovraccarichi
permanenti, precompressione, spinta della terra e dell’acqua, ritiro del cls,
cedimento dei vincoli)
azioni variabili (Q): agiscono sulla struttura con valori istantanei che
possono essere sensibilmente diversi tra loro
azioni variabili di lunga durata: agiscono per un tempo non trascurabile
rispetto alla vita di progetto della struttura (mobili, merce immagazzinata,
automobili parcheggiate)
azioni variabili di breve durata: agiscono per un tempo breve rispetto alla
vita di progetto della struttura (transito di persone e veicoli, sisma, vento)
azioni eccezionali: la loro presenza non può essere esclusa ma è molto
improbabile (terremoti in zone non sismiche, esplosioni, frane, tornado)
CLASSIFICAZIONE DELLE AZIONI
SECONDO LA VARIAZIONE NELLO SPAZIO
azioni fisse: la loro distribuzione spaziale è determinata a priori (pesi
permanenti, precompressione, spinta delle terre)
azioni libere: possono avere, entro certi limiti, una qualsivoglia
distribuzione spaziale (carichi mobili, effetti delle variazioni termiche)

SECONDO LA RISPOSTA STRUTTURALE


azioni statiche: sono applicate alla struttura senza causare valori
significativi della velocità e dell’accelerazione strutturale
azioni dinamiche: causano valori significativi della velocità e
dell’accelerazione strutturale
SLU: COMBINAZIONE DELLE AZIONI
γG γQ γP
⎡ n

Fd = γ g G k + γ p Pk + γ q ⎢Q1k +


i=2
(ψ 0i Qik )⎥

1,4 1,5 1,2
1,0 0 0,9

Gk: valore caratteristico delle azioni permanenti


Pk: valore caratteristico della forza di precompressione
Qik: valore caratteristico delle azioni variabili tra loro indipendenti
Q1k: valore caratteristico dell’azione di base di ogni combinazione
ψ0: coefficiente di combinazione allo s.l.u. che tiene conto della ridotta
probabilità che tutte le azioni variabili siano contemporaneamente
presenti con il loro valore caratteristico
Coefficienti di combinazione SLU e SLE: D.M. 96
Azione ψ0 ψ1 ψ2
Carichi variabili nei fabbricati per:
abitazioni 0,7 0,5 0,2
uffici,negozi,scuole,ecc 0,7 0,6 0,3
autorimesse 0,7 0,7 0,6
Vento, neve 0,7 0,2 0

Coefficienti di combinazione SLU e SLD: Ordinanza 3274


Destinazione d’uso ψ0 ψ2
abitazioni, uffici 0,7 0,3
uffici aperti al pubblico, scuole,
0,7 0,6
negozi, autorimesse
tetti e coperture con neve 0,7 0,2
magazzini, archivi 1 0,8
vento 0 0
Fattore d’importanza: Ordinanza n. 3274

Categoria Edifici γI

Edifici la cui funzionalità durante il terremoto ha


importanza fondamentale per la protezione civile (ad
I 1.4
es., ospedali, municipi, caserme dei vigili del
fuoco)
Edifici importanti in relazione alle conseguenze di un
II 1.2
eventuale collasso (ad es., scuole, teatri)
Edifici ordinari, non compresi nelle categorie
III 1.0
precedenti
STATI LIMITE ULTIMI
Sollecitazioni che generano tensioni normali
Sforzo normale (trazione o compressione)
Flessione semplice (retta o deviata)
Flessione composta (retta o deviata)
Sollecitazioni che generano tensioni tangenziali
Taglio
Torsione
Taglio + torsione

STATI LIMITE DI ESERCIZIO


Deformazione
Fessurazione (decompressione, formazione e apertura delle fessure)
Punte di tensione
DIAGRAMMA DI CALCOLO DEL CALCESTRUZZO

Tensioni ammissibili Stati limite ultimi

σc σc
σc,am 0 ≤ ε c ≤ ε co
σco 2σ co ε c2
σc = (ε c − )
Ec ε co 2ε co
0.2% 0.35%
εc εco εcu εc
R ck − 15 f ck 0.83R ck
σ c,am = 6 + N mm 2 σ co = 0.85 = 0.85 = 0.44R ck
4 γc 1.6
σ c,am (ridotta ) = 0.7σ c,am
f ck 0.83R ck
σ co = 0.85 = 0.85 = 0.35R ck
E c = 5700 R ck N mm 2 γc 1.6 x1.25
DIAGRAMMA DI CALCOLO DELL’ACCIAIO

Tensioni ammissibili Stati limite ultimi

σs f yk f yk σs
σs,am = = σso
γs 1.15

Es
-εcu -εsy 1%
εs 0.35% εsy εsu εs
Es

−σs,am -σso

Es=206.000 N/mm2
S.L.U. PER TENSIONI NORMALI:
DIAGRAMMI DI DEFORMAZIONE
asse di riferimento
accorciamenti
delle deformazioni
0.2% 0.35%
εco εcu
εc
2 B
2
As 1

H C
3
As A 45
εs ε εsy 6
su
1%
b allungamenti
CAMPO 1: TRAZIONE SEMPLICE O COMPOSTA

accorciamenti
0.2% 0.35%
εco εcu
εc
Cedimento di una
As 8 1 o di entrambe le

0
armature tese
xc =
H
xc

Assenza di contributo
As A del calcestruzzo, teso
εs ε εsy
su su tutta la sezione
1%
b allungamenti
CAMPO 2': FLESSIONE SEMPLICE O COMPOSTA

accorciamenti
0.2% 0.35%
εco εcu
εc Calcestruzzo compresso
As 2 in campo elasto-plastico

0
xc =
H
xc=0.167h
As A
εs ε Cedimento della
su εsy armatura tesa inferiore
1%
b allungamenti
ε co 0.002
xc = h= h = 0.167 h
ε co + ε su 0.002 + 0.01
CAMPO 2″: FLESSIONE SEMPLICE O COMPOSTA

accorciamenti
0.2% 0.35%
εco εcu
εc Calcestruzzo compresso
xc=0.167h 2
As in campo plastico

5 9h
.2
As A =0
it.
,cr
Cedimento della
xc
εs εsu εsy armatura tesa inferiore
1%
b allungamenti

Rottura critica: massimo ε cu 0.0035


x c,cr = h= h = 0.259h
sfruttamento dei materiali ε cu + ε su 0.0035 + 0.01
CAMPO 3: FLESSIONE SEMPLICE O COMPOSTA

accorciamenti
0.2% 0.35%
εco εcu
εc Cedimento del cls
B compresso

h
As

59
.2
=0 it.
H
,cr
xc 3

lim
As
xc,
Armatura tesa in
εs εsu εsy campo plastico
1%
b allungamenti
ε cu 0.0035
Rottura bilanciata o limite x c,lim = h= h
ε cu + ε sy σ so
0.0035 +
Es
CAMPO 4: FLESSIONE SEMPLICE O COMPOSTA

accorciamenti
0.2% 0.35%
εco εcu
εc Cedimento del cls
B compresso
As

lim
As
xc, 4 xc=h Armatura tesa in
εs εsu εsy campo elastico
1%
b allungamenti
CAMPO 5: FLESSIONE COMPOSTA

accorciamenti
0.2% 0.35%
εco εcu
εc Cedimento del
B cls compresso
As

H
xc=h
As Entrambe le
εs 5 xc=H armature sono
εsu εsy compresse
1%
b allungamenti
CAMPO 6: COMPRESSIONE SEMPLICE O COMPOSTA

accorciamenti
0.2% 0.35%
εco εcu
εc Schiacciamento del
cls compresso
As

H C
xc=H 8 Entrambe le
As armature sono

xc
εs εsu εsy 6 compresse
1%
b allungamenti
FLESSIONE SEMPLICE

asse di riferimento
accorciamenti
delle deformazioni
0.2% 0.35%
εco εcu
εc
2 B
2
As

H
3
As A 4
εs ε εsy
su
1%
b allungamenti
FLESSIONE SEMPLICE
La ricerca della resistenza a flessione di una sezione in c.a. comporta
l’individuazione della posizione dell’asse neutro
C=T xc Mu = C h* = T h*
Trattandosi dell’individuazione di uno SLU dovranno considerarsi
raggiunte una o entrambe le seguenti condizioni:
εc<0.35% σc<σco
rottura
δ As duttile xc C
*
H G Mu rottura
h Campi di rottura
fragile 2', 2″, 3, 4
As T
δ εs<1% σs=Esεs<σso
b
FLESSIONE SEMPLICE: metodo semplificato
In alternativa al diagramma parabola-rettangolo la distribuzione delle compressioni
può essere assunta uniforme con valori:
se la zona compressa presenta se la zona compressa presenta
larghezza costante o crescente larghezza decrescente
verso la fibra più compressa verso la fibra più compressa
σ′co = 0.85 f cd = 0.441 R ck σ′co
′ = 0.80 f cd = 0.415 R ck

σco=0.441Rck σco=0.415Rck
δ As As xc 0.8xc δ As xc 0.8xc

h G G h G

As As As
σs=σso σs=σso

b b b
FLESSIONE SEMPLICE: metodo semplificato
Dati geometrici:
VERIFICA (ipotesi: regione 3) b=30cm
H=50cm
xc=0.259h As=10.17 cm2 (=4φ18)
εc=0.35% σco
0.4xc
0.8xc Calcestruzzo:
0.8bxcσco
Rck=250 daN/cm2
h G
Md =12.000 daNm 0.83R ck daN
σ co = 0.85 = 110
1 .6 cm 2
As
εs=εsu=1% Acciaio (FeB38K):
b 3800 daN
σ so = = 3304
1.15 cm 2
3304
ε sy = 6
= 0.00157
2.1 × 10
FLESSIONE SEMPLICE: metodo semplificato
VERIFICA (ipotesi: regione 3)

A s σ so 10.17 × 3304
xc = = = 12.7 cm 2
0.8b σ′co 0.8 × 30 × 110
x crit. = 0.259 × 47 = 12.2cm
0.0035
x lim = 47 = 32.4cm
0.00157 + 0.0035
x crit. ≤ x c ≤ x lim Ipotesi verificata

M u = A s σ so (h − 0.4 x c ) =
= 10.17 × 3304 × (47 − 0.4 × 12.7 ) = 14055 daNm

M u = 14055 daNm > M d = 12000 daNm Verifica soddisfatta


FLESSIONE SEMPLICE: uso di tabelle

VERIFICA (geometria e resistenze note)

Sono disponibili tabelle che in funzione del tipo di


acciaio e del rapporto tra le armature compressa e
δ tesa (u=A's/As) forniscono i valori di:
As xc xc Aσ
0≤s= ≤ 1 r ′ = r σ co q = s so
h bhσ co
G Note le caratteristiche geometriche (b, H, As, A's) e
h meccaniche (σco, σso) si ha:
Md A s σ so r′
q= r′ r=
As bhσ co σ co
tabella
e, analogamente al metodo delle tensioni ammissibili
b h 2b
Mu = 2 ≥ Md
r
FLESSIONE SEMPLICE: uso di tabelle

PROGETTO (resistenze e dimensioni note; incognita: As)

Nota la geometria della sezione (b, H) ed il momento


esterno (Md) si calcolano:
δ h
r= q
xc Md tabella
b
h G Nota la percentuale meccanica di armatura (q) e le
resistenze di calcolo dei materiali (σco, σso) si calcola
Md l’armatura:
As
bhσ co
As = q
σ so
b
FLESSIONE SEMPLICE: uso di tabelle

PROGETTO (resistenze e larghezza note; incognite: H, As)

Viene fissato un valore di s(=xc/h) in funzione del


grado di duttilità voluta. Tra tutti i valori di s ne
esiste uno che corrisponde alla massima economia:
δ
xc s = 0.259 (r, q) per u = 0
As =
Md tabella
0.896hσ so

h G Note la larghezza della sezione (b) e le resistenze di


calcolo dei materiali (σco, σso) si hanno:
Md
As Md
h=r
b

b bhσ co
As = q
σ so
FLESSIONE SEMPLICE: uso di tabelle

PROGETTO (resistenze e dimensioni note; incognite: As, A's)


Nota la geometria della sezione (b, H) e le resistenze
dei materiali (σco, σso) si calcolano:
r ′ = r σ co
h
δ r= r ′ = r σ co
As Md
xc
b
Dalla tabella relativa al tipo di acciaio scelto si ha:
h G
u = 0.20 (q1 , s1 ) Limite posizione
Md u = 0.40 (q 2 , s 2 )
asse neutro:
qbhσ co r′ u = 0.60 (q 3 , s 3 )
As As =
u = 0.80 (q 4 , s 4 ) s i ≤ s = 0.259
σ so
tabella
u = 1.00 (q 5 , s 5 )
da cui:
b
bhσ co
As = q A′s = uA s
σ so
FLESSIONE COMPOSTA: abachi
VERIFICA N VERIFICA
u=1 As
As2 N
M M u= As1
m= 2 As M As1
m= M
bH σco 2 As2
bH σco
Asσso
q= As2σso
m*d P bHσco q=
md m*
md
d P bHσco

nd
N nd N
n= n=
bHσco bHσco

Si considera un’eccentricità, nella direzione più sfavorevole, da sommare a quella


indotta dai carichi:
*
N * M + N e
e* = max(20mm; H / 30) nd = d
md = d d
bHσ co bH 2 σ co
FLESSIONE COMPOSTA: metodo semplificato

PROGETTO (incognite b, H, As e A's)


IPOTESI:
• Condizione di massimo sfruttamento dei materiali (rottura critica: xc=0.259h)
• Schematizzazione uniforme delle tensioni per il calcestruzzo compresso
εck εcu=0.35% σco σco Cs
δ
As 0.8xcrit. xcrit.
Cc
n n
H Gg Md
Nd
As
δ Ts
εsu=1% σso σso

b
FLESSIONE COMPOSTA: metodo semplificato

PROGETTO (incognite b,H,As e A's)


Equazioni di equilibrio alla traslazione ed alla rotazione (rispetto all’asse baricentrico
della sezione di calcestruzzo)

C c + C s − Ts = N d
⎛H ⎞ ⎛H ⎞
(H, A s )
C c ⎜ − 0.4 x c ⎟ + (C s + Ts )⎜ − δ ⎟ = M d
⎝2 ⎠ ⎝2 ⎠
dove (b e A's si ipotizzano assegnati):

x cr = 0.259h
C c = 0.8x cr bσ co
C s = A′s σ so
Ts = A s σ so
FLESSIONE COMPOSTA: abachi

PROGETTO (dimensioni note; incognite As, A's)


Si valutano le caratteristiche
della sollecitazione ridotte Acciaio FeB ..K u=A's/As=1.0
(b ed H assegnati):
Nd Md M N
nd = md = m= 2 As
bHσ co bH 2 σ co bH σco
M
As
Si considera un’eccentricità,
m*d
nella direzione più sfavorevole, md P
da sommare a quella indotta dai q q2>q1
carichi: q1 N
n=
e* = max(20mm; H / 30) bHσco
Nd * M d + N d e* nd
nd = md =
bHσ co bH 2 σ co
bHσ co
Si valuta q dall’abaco As = q A′s = uA s
σ so
S.L.U. PER TENSIONI TANGENZIALI (taglio)
Quando le tensioni principali di trazione ση superano la resistenza a trazione del
calcestruzzo la trave in c.a. si fessura, si ha una radicale ridistribuzione degli sforzi
interni ed il taglio viene trasmesso da una sezione all’altra attraverso vari e
complessi meccanismi

Alla resistenza a taglio partecipano


Modello di Ritter-Mörsch
più o meno direttamente tutte le
Traliccio ad aste incernierate ai nodi
armature della trave:
• armatura longitudinale inferiore
• armatura longitudinale superiore
• armatura longitudinale di parete
• armatura trasversale
(staffe e ferri piegati)
S.L.U. PER TENSIONI TANGENZIALI
EFFETTO SPINOTTO
Le barre che attraversano una fessura opponendosi allo scorrimento relativo delle
due parti separate dalla fessura offrono una resistenza a taglio

EFFETTO PETTINE
Le bielle d’anima di calcestruzzo si comportano come mensole incastrate (e non
incernierate come nel modello di Ritter-Mörsch) nel corrente compresso e caricate
dalla variazione ∆Ns della forza di trazione nell’armatura longitudinale
S.L.U. PER TENSIONI TANGENZIALI
EFFETTO ARCO
Meccanismo mediante il quale i carichi si trasmetto agli appoggi attraverso la
formazione nella trave di un arco-tirante
Parte del carico si incanala verso l’appoggio secondo traiettorie inclinate di
compressione

EFFETTO CORRENTE COMPRESSO CLS


E’ il taglio portato sia dalle tensioni tangenziali (τ) che si hanno nel calcestruzzo
non fessurato, sia dalla componente trasversale della risultante di compressione

EFFETTO INGRANAMENTO DEGLI INERTI


Attrito del calcestruzzo lungo la fessura obliqua ed ingranamento dei due labbri
della fessura quando le due parti separate da questa tendono ad avere uno
scorrimento relativo
S.L.U. PER TENSIONI TANGENZIALI

Verifica della biella compressa di calcestruzzo

Il D.M. 09/01/1996 impone:


Vd ≤ 0.30b w hσ co per α = 90°
Vd ≤ 0.30b w hσ co (1 + cot gα) ≤ 0.45b w hσ co per α = 45° ÷ 90°
S.L.U. PER TENSIONI TANGENZIALI

Verifica dell’armatura trasversale d’anima


Il D.M. 09/01/1996 impone: σ so,rid = 0.8σ so per ferri piegati
A sw σ so
Vd ≤ 0.60b w hσ cto δ + (senα + cos α ) 0.9h
p
sezione tutta tesa (asse neutro esterno) δ=0
sezione parzialmente compressa (asse neutro interno) δ =1
M dec
sezione tutta compressa (asse neutro esterno) δ =1+ ≤2
Md
S.L.U. PER TENSIONI TANGENZIALI

Verifica dell’armatura longitudinale


Traslazione del diagramma del momento flettente lungo l’asse longitudinale, nel
verso che dà luogo ad un aumento del valore assoluto del momento flettente, della
quantità:
a1 a1
a 1 = 0.9h (1 − cot gα) ≥ 0.2h
a1 a1
L’ancoraggio delle barre è
progettato per lo stesso
diagramma del momento - -
traslato
a1 a1
+

a1 a1
S.L.U. PER TENSIONI TANGENZIALI

ELEMENTI SENZA ARMATURA A TAGLIO


D.M. 09/01/1996
E’ consentito l’impiego di elementi sprovvisti di armature resistenti a taglio per
solette, piastre e membrature a comportamento analogo, a condizione che detti
elementi abbiano sufficienti capacità di ripartire i carichi trasversalmente
Solette: in ogni caso l’armatura di ripartizione non deve essere inferiore al 20%
di quella principale necessaria
Solai: adeguata armatura della soletta pari ad almeno 3φ6/ml o al 20% di quella
longitudinale nell’intradosso del solaio
S.L.U. PER TENSIONI TANGENZIALI

Verifica del calcestruzzo teso e dell’armatura longitudinale


Il taglio di calcolo deve risultare minore o al limite uguale a quello che determina la
formazione delle fessure oblique
Vd ≤ 0.60b w hσ cto δ
Il D.M. 09/01/1996 impone:
Vd ≤ 0.25r (1 + 50ρ l ) b w hσ cto δ
che fa dipendere la resistenza del calcestruzzo da:
A sl percentuale di armatura da
ρl = ≤ 0.02 flessione, ancorata al di là di
bw h
possibili fessure a 45°
r = 1.6 − h con h ≤ 0.6m (altezza della sezione)
δ: coefficiente legato alla presenza di sforzo normale
S.L.U. PER TENSIONI TANGENZIALI (Torsione)
Quando le tensioni principali di trazione ση superano la resistenza a trazione del
calcestruzzo la trave in c.a. si fessura, si ha una radicale modifica del meccanismo
resistente con l’intervento diretto delle armature
Le fessure risultano inclinate all’incirca di 45° e si sviluppano con un andamento
a spirale lungo la superficie del solido
Solo uno strato di calcestruzzo vicino alla superficie esterna della trave in c.a.
contribuisce alla resistenza (elemento tubolare a parete sottile localizzato sul
perimetro dell’elemento)
Le tensioni tangenziali τ sono calcolabili mediante la formula di Bredt:
Mt
τ=
2Ωb
Schema a traliccio tubolare isostatico (traliccio spaziale di Mörsch) costituito da:
A) Bielle di calcestruzzo compresso parallele alle fessure
B) Armature tese: ferri longitudinali e staffe verticali (armatura ad elica preferibile!)
S.L.U. PER TENSIONI TANGENZIALI
Sezione anulare fittizia resistente
La sezione anulare fittizia resistente è definita dai seguenti parametri:

de spessore della sezione fittizia


hs = (nel caso di sezione anulare si Be
6 adotterà lo spessore effettivo
se questo risulta minore di hs) pe
d e diametro del cerchio massimo inscritto linea
nel poligono pe de media
p e poligono avente per vertici i
baricentri delle armature longitudinali
hs=de/6
Be area racchiusa nel poligono pe
u e lunghezza del perimetro pe
S.L.U. PER TENSIONI TANGENZIALI
Verifica delle armature
Imponendo le condizioni di verifica (S≤R) si ha:
Armatura longitudinale
2B e
M td ≤ A sl σ so
ue
Staffe
ωst
M td ≤ 2Be σ so
∆ st
Verifica della biella compressa di calcestruzzo
Quantomeno su un lato del perimetro della sezione le bielle compresse saranno
soggette contemporaneamente a due stati tensionali assiali che si cumulano
direttamente
Il D.M. 09/01/1996 impone:
Vd M td
+ ≤1
Vr M tr
S.L.U. PER TENSIONI TANGENZIALI
(Sollecitazione composta di torsione e di taglio)
Verifica della biella compressa di calcestruzzo
Quantomeno su un lato del perimetro della sezione le bielle compresse saranno
soggette contemporaneamente a due stati tensionali assiali che si cumulano
direttamente
Il D.M. 09/01/1996 impone:
Vd M td
+ ≤1
Vr M tr
S.L.U. PER TENSIONI TANGENZIALI
(Sollecitazione composta di torsione e di taglio)
Armature
Il D.M. 09/01/1996 impone che le armature necessarie si ottengano cumulando
quelle che derivano dai due calcoli separati:
=0
A sw σ so
Vd ≤ 0.60b w hσ cto δ + (senα + cos α ) 0.9h A sw
p
ωst
M td ≤ 2Be σ so ωst
∆ st
2B e
M td ≤ A sl σ so A sl
ue
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
E. Giangreco, Teoria e tecnica delle costruzioni
(vol. I), Liguori editore
A. La Tegola, Progettazione delle strutture in
calcestruzzo armato agli stati limite, Liguori editore
G. Ballio, F.M. Mazzolani, Strutture in acciaio, Hoepli
editore
D.M. LL.PP. 09/01/1996, Norme tecniche per il calcolo,
l’esecuzione ed il collaudo delle strutture in c.a., normale
e precompresso, e per le strutture metalliche
CIRCOLARE M. LL.PP. 15/10/1996 – N. 252, Istruzioni
per l’applicazione del D.M. 1996

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