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Il documento EC2 al punto 7.1 prende in considerazione i seguenti stati limite di esercizio
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Limitazione delle tensioni
(1)P Lo sforzo di compressione nel calcestruzzo deve essere limitato per evitare
fessure longitudinali, micro-fessurazioni o livelli elevati di deformazioni viscose
(creep), dove possono condurre ad effetti inaccettabili per la funzionalità della
struttura.
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Limitazione delle tensioni
Calcestruzzo
σs ≤ k 4 f yk k4 = 1 Deformazioni imposte
x ί As
d' O
y yG=h/2
z' yn
G d yn =posizione asse neutro
h
x'
z
αe=n=Es/Ec=15
b β=A’s/As
As y'
( d-y n ) +β ( d'-y n )
2 2
I yn h
= =e+ -y n yn ≤ 0
Syn ( d-y n ) +β ( d'-y n ) 2 5
Controllo della fessurazione
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Controllo della fessurazione
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Controllo della fessurazione
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Controllo della fessurazione
Armatura minima
(2) A meno che calcoli più rigorosi dimostrino la possibilità di adottare un’area minore, le
aree di armatura minime richieste possono essere calcolate con la relazione:
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Controllo della fessurazione
Armatura minima
As è l’area di armatura nella zona tesa;
Act è l’area di calcestruzzo nella zona tesa: la zona tesa è quella parte di sezione che
risulta in trazione prima della formazione della fessura;
σs è la massima tensione ammessa nell’armatura subito dopo la formazione della
fessura. Tale tensione può essere assunta pari al 90% della tensione di snervamento
fyk dell’armatura;
fct,eff è la resistenza efficace a trazione del calcestruzzo al momento in cui si suppone
insorgano le prime fessure. I valori di fct,eff possono ricavarsi dal prospetto 3.1: se non
è possibile stabilire con certezza che il momento della fessurazione sia anteriore di 28
giorni, si suggerisce di adottare una resistenza minima a trazione pari a 3 N/mm2;
kc è un coefficiente che tiene conto del tipo di distribuzione delle tensioni all’interno della
sezione immediatamente prima della fessurazione. (kc=1 per trazione pura; kc=0.4 per
flessione semplice);
k è un coefficiente che tiene conto degli effetti di tensioni auto-equilibrate non uniformi
(k=1.0 per tensioni di trazione dovute a deformazioni estrinseche impedite - valore
cautelativo).
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11
Controllo della fessurazione
Calcolo dell’ampiezza di fessura
La teoria della flessione nel c.a. ai fini esclusivi della valutazione della resistenza è
stata formulata escludendo a priori qualsiasi contributo alla trazione da parte del
calcestruzzo (II e III° stadio) che tra l’altro assume valori modesti. Nella realtà la
resistenza a trazione del calcestruzzo assume un ruolo fondamentale nella
trasmissione delle forze tra armatura tesa a calcestruzzo essendo l’unico mezzo che
permette il passaggio delle tensioni stesse (sviluppo tensioni di aderenza).
La formazione delle lesioni da flessione dipende ovviamente da tale resistenza. Una
loro valutazione quantitativa è operazione complessa in quanto coinvolge fenomeni
complessi, difficili da rappresentare con modelli affidabili. Utilizzando il semplice
schema di tirante in calcestruzzo armato si può però formulare una teoria in grado
di determinare quantitativamente distanza tra le fessure e la loro ampiezza.
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Controllo della fessurazione
Calcolo dell’ampiezza di fessura
τb N = σs As
Lb
Lunghezza di ancoraggio, Lb
4 τb
σs ( x ) = σs − πφ2
φ
x
σs σs = τb πφ Lb
4
σs φ
Lb =
τb τb 4
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Controllo della fessurazione
Calcolo dell’ampiezza di fessura
Si consideri un tirante di calcestruzzo armato con sezione Ac e armatura As
sottoposto a trazione. Tutte le sezioni risultano quindi sottoposte a trazione uniforme.
All’aumentare della trazione nella sezione più debole si supererà la resistenza a
trazione con la conseguente formazione di una fessura. Nel calcestruzzo la tensione si
annulla in corrispondenza della fessura aumentando man mano che ci si allontana da
essa. Quando la tensione cresce di nuovo a livelli superiori alla resistenza a trazione
del calcestruzzo si rileva la formazione di una nuova lesione.
N = σ s As
N = σc Ac (1 + n ρ s ) τb N = σ s As
τb
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Controllo della fessurazione
Calcolo dell’ampiezza di fessura
σ s = n σc
N N
σc = =
Aid Ac (1 + n ρs )
N = σ s As N = σ s As
N = σc Ac (1 + n ρ s )
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Controllo della fessurazione
Calcolo dell’ampiezza di fessura
N = σ s As N = σ s As
N = σc Ac (1 + n ρ s )
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Controllo della fessurazione
Calcolo dell’ampiezza di fessura
N = σ s As N = σ s As
N = σ s As N = σ s As
N = σ s As N = σ s As
N = σ s As N = σ s As
Una volta formata una lesione la sua apertura w è evidentemente legata alla differente
deformazione tra acciaio e calcestruzzo. Dunque appare logico determinare w come
differenza tra allungamento dell’acciaio e allungamento del calcestruzzo. In genere
quest’ultimo è trascurabile e quindi l’ampiezza della lesione può con buona
approssimazione essere calcolata come segue:
[ε s − εct ] dx ∫0
sr sr
w=∫ ε s dx = ε sm sr
0
20
Controllo della fessurazione
Calcolo dell’ampiezza di fessura
N = σ s As = σ sA As + τb πφsr / 2 Lcr ≤ sr ≤ 2 Lcr ⇒ sr = α Lcr
4τb sr f ct φ
σ sA = σ s − (τb πφsr / 2) /(πφ2 / 4) = σ s − sr = α
2φ τb 4 ρ s
σ s + σ sA
σ sm = = Deformazione media acciaio, εsm
2
1⎡ ⎛ 4τ s ⎞ ⎤
= ⎢σ s + ⎜ σ s − b r ⎟ ⎥ =
φ 2 ⎠⎦ σ sm σ s ⎡ Δσ s ⎤ ⎡ Δσ s ⎤
2⎣ ⎝ ε sm = = ⎢1 − ⎥ s ⎢1 −
= ε ⎥
⎡ τ s ⎤ ⎡ α f ct ⎤
Es Es ⎣ σs ⎦ ⎣ σ s ⎦
= σ s ⎢1 − b r ⎥ = σ s ⎢1 − ⎥=
⎣ σs φ ⎦ ⎣ 4 ρs σs ⎦ α f ct
⎡ Δσ ⎤ Δσ s =
= σ s ⎢1 − s ⎥ 4 ρs
⎣ σs ⎦
Ampiezza fessura, w
σ s ( sr 2 )
w = ε sm ⋅ sr =
σ sm
σs σ ⎡ α f ct ⎤ ⎛ f ct φ ⎞
= s ⎢1 − ⎥ ⋅⎜ α ⎟
Es ⎣ 4 ρ s σ s ⎦ ⎝ τb 4 ρ s ⎠ 21
Controllo della fessurazione
Calcolo dell’ampiezza di fessura
f ct φ
w ∼ σs
τb ρ s
fy
Δσ s
Δε s =
Es σ sm σ s ⎡ Δσ s ⎤ ⎡ Δσ s ⎤
ε sm = = ⎢1 − ⎥ s ⎢1 −
= ε ⎥
Es Es ⎣ σs ⎦ ⎣ σ s ⎦
σ s ,cr σs
εs = α f ct
Es Δσ s =
4 ρs
ε sm
N cr f ct Ac (1 + n ρ s ) f ct
Cracking steel stress σ s ,cr = = = (1 + n ρs ) 23
As As ρs
Controllo della fessurazione
Flessione semplice
Nel caso della flessione semplice la deformazione media dell’acciaio tra le fessure
può essere sempre espressa da una formula analoga a quella appena determinata. In
particolare si può scrivere:
σ sm σ s ⎡ ⎛ σ s ,cr ⎞ ⎤
n
ε sm = = ⎢1 − ⎜ ⎟ ⎥
Es Es ⎢ ⎝ σ s ⎠ ⎥
⎣ ⎦
Dove l’esponente n tiene conto del differente contributo irrigidente del calcestruzzo
(tension stiffening).
σs
n=1 Ferry-Borges
n=2 Leonhardt-Falkner
n=3 Brandson (ACI) n
n=∞ Tension stiffening nullo
ε sm 24
Controllo della fessurazione
Flessione semplice
GI I idI ,n bh 2
M cr = f ct f ct
ys
I
y I
I
yinf 6
As inf
f ct
ysII
σ s ,cr = n M cr II
I id ,n
G II
II M cr M cr f ct
ys 0, 20
As σ s ,cr n 0,9 d ⋅ As ρs
25
Controllo della fessurazione
Calcolo dell’ampiezza di fessura (EC2)
L’Eurocodice 2 fornisce la seguente formula per il calcolo dell’ampiezza delle
fessure, del tutto simile a quelle poc’anzi determinate:
wk = sr ,max ( ε sm − ε cm )
σs ⎡ Δσ s ⎤ σ s ⎡ σ s ,cr ⎤ σs f ct ,eff
( sm cm )
ε − ε = ⎢1 −
σ
⎥ = ⎢1 −
σ
⎥ ≥ 0, 6 Δσ s = σ s ,cr = kt
ρ p ,eff
(1 + α e ρ p ,eff )
Es ⎣ s ⎦ E s ⎣ s ⎦ Es
kt fattore che dipende dalla durata del carico (kt = 0,4 lunga durata; kt = 0,6 breve
durata)
ρp,eff = As/Ac,eff, percentuale geometrica di armatura efficace
Ac,eff = b heff, area efficace di calcestruzzo teso nell’intorno dell’armatura
heff = min{2,5(h-d), (h-x)/3, h/2}, altezza efficace della zona tesa
αe rapporto tra moduli elastici (= 15)
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Controllo della fessurazione
Calcolo dell’ampiezza di fessura (EC2)
σs
σs
( ε sm − εcm ) = 0, 6
Es
σs
( ε sm − εcm ) =
Es
2,5 σ s ,cr
σ sm σ s ⎡ σ s ,cr ⎤
( ε sm − εcm ) = = ⎢1 − ⎥
Es Es ⎣ σs ⎦
σ s ,cr f ct ,eff
σ s ,cr = kt
ρ p ,eff
(1 + α e ρ p ,eff )
( ε sm − εcm )
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Controllo della fessurazione
Calcolo dell’ampiezza di fessura (EC2)
La distanza tra le fessure deriva invece da una formula semi-sperimentale:
φ
sr ,max = k3 ⋅ c + k1k2 k4
ρ p ,eff
c copriferro
k1 coefficiente che tiene conto della tipologia di barra d’armatura
= 0,8 barre ad aderenza migliorata
= 1,6 barre lisce e trefoli di presollecitazione
k2 coefficiente che tiene conto del tipo di sollecitazione
= 0,5 flessione
= 1,0 trazione pura
k3 = 3,4 (valore raccomandato)
k4 = 0,425 (valore raccomandato)
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Controllo degli spostamenti
Limitazione del rapporto l/d
Il calcolo diretto degli spostamenti trasversali di una trave o soletta può essere
omesso se si rispettano i seguenti limiti:
⎡ 3
⎤
ρ ⎛ ρ ⎞ 2 ⎛ 310 ⎞
≤ K ⎢11 + 1,5 f ck 0 + 3, 2 f ck ⎜ 0 − 1⎟ ⎥ ⋅ ⎜
l
⎟ ρ ≤ ρ0
d ⎢ ρ ⎝ ρ ⎥
⎠ ⎥ ⎝ s ⎠σ
⎢⎣ ⎦
l ⎡ ρ0 1 ρ ' ⎤ ⎛ 310 ⎞
≤ K ⎢11 + 1,5 f ck + f ck ⎥ ⋅⎜ ⎟ ρ > ρ0
d ⎣ ρ − ρ ' 12 ρ 0 ⎦ ⎝ σ s ⎠
Sistema strutturale K
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Controllo degli spostamenti
Limitazione del rapporto l/d
In generale si può assumere in via conservativa:
As,req area di armatura richiesta allo SLU in mezzeria (all’incastro per mensole)
As,prov area di armatura tesa effettivamente disposta in mezzeria (all’incastro per
mensole)
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Controllo degli spostamenti
Calcolo diretto degli spostamenti
Il calcolo diretto degli spostamenti trasversali di una trave tiene conto del
comportamento intermedio dell’elemento strutturale reale tra i casi teorici di sezione
interamente reagente e sezione parzializzata, considerando pertanto il contributo
irrigidente del calcestruzzo teso tra fessura e fessura (tension stiffening).
Una buona previsione del comportamento effettivo è fornita dalla seguente formula:
α = ζ α II + (1 − ζ ) α I
Dove α è il parametro di deformazione considerato, tipicamente la curvatura χ. αI e αII
sono rispettivamente i parametri di deformazione calcolati in I stadio e II stadio.
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Controllo degli spostamenti
Calcolo diretto degli spostamenti
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Controllo degli spostamenti
Calcolo diretto degli spostamenti
Diagramma Momenti-Curvature
χ = ζ χ II + (1 − ζ ) χ I
M
I stadio
2
c −1 ⎛M ⎞
Δχ II = (1 − ζ ) ⋅ χ II II stadio ζ = 1 − β ⎜ cr ⎟
c ⎝ M ⎠
Δχ I = ( c − 1) ζ ⋅ χ I
II
M
c= >1
I II
⎡ c −1
M cr χ = χ II ⎢1 − (1 − ζ ) ⎤⎥
⎣ c ⎦
χ = χ I ⎡⎣1 + ( c − 1) ζ ⎤⎦
χI =
M
χ=
M χ II =
M χ
EI I EI EI II 34
Controllo degli spostamenti
Calcolo diretto degli spostamenti
v = ζ vII + (1 − ζ ) vI
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