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Cilc per tutti gli appunti (AUTOMAZIONE – TRATTAMENTI TERMICI ACCIAIO – SCIENZA delle COSTRUZIONI…)
sostituendo la (2.5.58):
Av ⋅ f yk
Vc ,Rd = (2.5,60)
3 ⋅ γ M0
Fig.2.67
V⋅S
τ = (2.5.60)
J⋅b
dove:
V sforzo di taglio;
b corda della sezione passante per il punto ove si deve determinare la tensione
di taglio τ .
Dalla espressione (2.5.60) si osserva che dove la sezione è più stretta (b minore), si ha una
tensione di taglio maggiore.
Ne deriva che in un profilato a I o H il taglio è assorbito quasi interamente dall’anima del
profilato. Le ali offrono uno scarso contributo alla resistenza al taglio.
Ciò premesso vengono qui di seguito riportate le sezioni resistenti dei principali profilati ,
indicate nella normativa NTC, DM 2008.
tw spessore dell’anima;
r raggio di raccordo tra ala e anima.
Con approssimazione, a favore della sicurezza si può porre:
Av = 1,04 ⋅ h t w
Av = hw ⋅ t w
89 Dott. ing Paolo Serafini
tw spessore dell’anima;
r raggio di raccordo tra ala e anima.
Av = A − ∑ hw ⋅ t w (2.5.63)
dove:
A area lorda della sezione del profilato;
hw lunghezza di ciascuna anima;
tw spessore di ciascuna anima;
r raggio di raccordo tra ala e anima.
(
Av = 0 ,9 ⋅ A − b ⋅ t f ) (2.5.64)
dove:
Si distinguono.
Fig.2.72
A⋅ h
Av = (2.5.65)
b+ h
dove:
A area lorda della sezione del profilato;
b larghezza della sezione cava
h altezza della sezione cava
Fig.2.73
A⋅ h
Av = (2.5.66)
b+ h
dove:
A area lorda della sezione del profilato;
b larghezza della sezione cava;
h altezza della sezione cava.
2⋅ A
Av = (2.5.67)
π
dove:
A area lorda della sezione del profilato
91 Dott. ing Paolo Serafini
f yk
τ Ed ≤ ovvero:
3⋅γ M0
τ Ed
≤1
f yk (2.5.68)
3⋅γ M0
Un altro modo di eseguire la verifica in presenza delle due sollecitazioni di taglio e torsione
è indicato nella normativa NTC.
In una sollecitazione a taglio, con presenza di torsione, si esegue una verifica al solo taglio,
riducendo la sua resistenza in funzione dell’entità del valore della tensione tangenziale τ t ,Ed di
torsione, (resistenza ridotta).
Si distinguono:
Sezioni I, H
La tensione resistenza è ridotta attraverso il rapporto tra la tensione di torsione τ t ,Ed e
f yk
la tensione resistente al taglio τ Rd = :
3 ⋅ γ M0
τ t ,Ed
Vc ,Rd ,red = Vc ,Rd 1 −
f yk (2.5.69)
1,25 ⋅
3 γ M0
dove:
Deve risultare:
VEd
≤ 1
Vc ,Rd ,red
92 Dott. ing Paolo Serafini
Sezioni cave
τ t ,Ed
Vc ,Rd ,red = 1− ⋅ Vc ,Rd (2.5.70)
f yk
3⋅γ M0
verifica.
Deve risultare:
VEd
≤ 1
Vc ,Rd ,red
Se la condizione (2.5.71) non è soddisfatta, e il taglio di calcolo VEd è superiore alla metà
della resistenza di calcolo a taglio, allora si può considerare l’influenza della sollecitazione a
taglio nella combinazione con quella di flessione, eseguendo una verifica a sola flessione con
una riduzione della tensione di snervamento, in modo da assumere un momento resistente M c ,Rd
ridotto rispetto a quello che si avrebbe in una sollecitazione a semplice flessione, senza taglio.
'
La tensione di snervamento ridotta f yk è:
'
f yk = ( 1 − ρ ) ⋅ f yk
dove ρ è dato dall’espressione:
2
2 ⋅ VEd
ρ = − 1
Vc ,Rd
Si esegue poi la verificata a flessione con il metodo dipendente della classe di
appartenenza della sezione. Così con y asse neutro si ha:
93 Dott. ing Paolo Serafini
(1 − ρ ) ⋅ f yk ⋅ W y , pl
Classe 1,2 M y ,V ,Rd = W y , pl = 2 ⋅ S y
γ M0
(1 − ρ ) ⋅ f yk ⋅ W y ,el Jy
Classe 3 M y ,,V ,Rd = W y ,el =
γ M0 zmax
Verifiche
M Ed
≤1
M V ,rd
Per le sezioni a I e H di classe 1,2 doppiamente simmetriche, soggette a flessione e taglio nel
piano dell’anima, l’influenza del taglio può essere valutato riducendo il momento resistente di
calcolo a flessione M c ,Rd attraverso la riduzione del modulo di resistenza plastico W pl ,
ponendo:
ρ ⋅ Av2
W y' , pl = W pl −
4 tw
dove:
Verifica
M Ed
≤ 1
M y ,V ,Rd
inoltra deve risultare ovviamente:
94 Dott. ing Paolo Serafini
ρ ⋅ Av2
W
pl , y − ⋅ f yk
4 tw
M y ,V ,Rd = ≤ M y ,c ,Rd
γ M0
peso proprio g k = 80 kN / m
peso accidentale qk = 90 kN / m
-----o-----
La combinazione delle azioni per gli stati limite ultimi SLU determina il carico distribuito
di progetto pd :
pd = γ G 1 ⋅ g k + γ Q 1 ⋅ q k
Tabella 2.6.I - Coefficienti parziali per le azioni o per l’effetto delle azioni nella verifiche SLU
Coefficiente A1 A2
γ EQU
F STR GEO
si ha:
γ G 1 = 1,3
γ Q1 = 1,5
risulta:
pd = 1,3 ⋅ 80 + 1,5 ⋅ 90
95 Dott. ing Paolo Serafini
pd = 239 kN / m
VEd = pd ⋅ l
VEd = 239 ⋅ 0 ,4
VEd = 95 ,6 kN (1.e)
pd ⋅ l 2
M Ed =
2
239 ⋅ 0 ,4 2
M Ed =
2
M Ed = 19 ,12 kN ⋅ m (2.e)
Occorre scegliere un profilato capace di resistere alla combinazione delle sollecitazioni di
flessione e taglio.
Il calcolo è iterativo. Comunque, per una scelte orientativa, si può considerare la sola
sollecitazione di flessione su un profilato IPE (che risulta della classe 1,2), calcolando un
'
momento resistente con una tensione di snervamento di calcolo ridotta f yk < 275
Deve risultare:
M Ed
≤1
M c ,Rd
consideriamo il limite
M Ed
= 1
M c ,Rd
M c ,Rd = M Ed (3.e)
con:
'
f yk ⋅ W y , pl
M c ,Rd = (4.e)
γ M0
Consideriamo una tensione di snervamento di calcolo ridotta per tener conto della
sollecitazione a taglio:
poniamo:
' 2 ' 2
f yk = ⋅ f yk f yk = ⋅ 275
3 3
' 2
f yk = 183 ,3 N / mm
sostituendo la (4.e) nella (3.e)
'
f yk ⋅ W y , pl
= M Ed (5.e)
γ M0
con W y , pl = 2 ⋅ S y
96 Dott. ing Paolo Serafini
'
f yk ⋅ 2 Sy M Ed ⋅ γ M 0 19 ,12 ⋅ 10 6 1,05
= M Ed Sy = ' Sy =
γ M0
2 f yk 2 ⋅ 183,3
Dalla (5.e) si può determinare direttamente W y , pl da confrontare con i valori dei profilati
riportati nei prontuari aggiornati (prontuario Hoepli)
h = 160 mm A = 20 ,1 cm 2
b = 82 mm S y = 61,9 cm3
t f = 7 ,4 mm W pl = 123 ,8 cm 2
t w = 5 mm r = 9 mm
W y , pl = 2 ⋅ S y W y , pl = 2 ⋅ 61,9
W y , pl = 123 ,8 cm3 3
( W y , pl = 123 ,9 cm nel prontuario indicato)
Av ⋅ f yk 967 ⋅ 275
Vc ,Rd = Vc ,Rd =
3⋅γ M0 3 ⋅ 1,05
risulta:
VEd > 0 ,5 ⋅ Vc ,Rd
Nella verifica in oggetto, oltre alla sollecitazione di flessione, occorre considerare anche
il contributo offerto dalla sollecitazione a taglio.
Secondo la normativa NTC per la resistenza a flessione e taglio, in generale, si può
considerare una flessione equivalente di calcolo con una tensione di snervamento ridotta:
'
f yk = ( 1 − ρ ) ⋅ f yk
con
2
2 ⋅ Ved
ρ = − 1
Vc ,Rd
2
2 ⋅ 95 ,6 ρ = 0 ,095
ρ = − 1
146 ,2
'
f yk = ( 1 − 0 ,095 ) ⋅ 275 '
f yk = 248 ,6 N / mm 2 (6.e)
C = 127 ,2 mm
t = 5 mm
235 235
ε = = ε = 0 ,92
f yk 275
c c c
Classe1 ≤ 72 ⋅ ε ≤ 72 ⋅ 0 ,92 ≤ 66 ,1
t t t
98 Dott. ing Paolo Serafini
c c c
Classe2 ≤ 83 ⋅ ε ≤ 83 ⋅ 0 ,92 ≤ 76 ,36
t t t
c 127 ,2 c
= = 25 ,5
t 5 t
c c c
Classe1 ≤ 9⋅ε ≤ 9 ⋅ 0 ,92 ≤ 8 ,29
t t t
c c c
Classe2 ≤ 10 ⋅ ε ≤ 10 ⋅ 0 ,92 ≤ 9 ,2
t t t
Per IPE 160 si ha:
c 29 ,5
= = 3,98
t 7.4
L’ala del profilato IPE 160 è di classe 1.
'
f yk ⋅ W y , pl
M c ,V ,Rd =
γ M0
con:
'
f yk = 248 ,6 N / mm 2 tensione di snervamento di calcolo ridotta (6.e)
W y , pl = 123 ,8 cm3 modulo di resistenza plastico
123 ,8 ⋅ 10 3 ⋅ 248 ,6
M y ,V ,Rd =
1,05
M y ,V ,Rd = 293 ,1 kN ⋅ m
Verifica
99 Dott. ing Paolo Serafini
M Ed 239
= <1
M y ,V ,Rd 293
La verifica è soddisfatta
peso proprio g k = 25 kN / m
peso accidentale qk = 35 kN / m
-----o-----
La combinazione delle azioni per gli stati limite ultimi SLU determina il carico distribuito
di progetto pd :
pd = γ G 1 ⋅ g k + γ Q 1 ⋅ q k
si ha:
γ G 1 = 1,3
γ Q1 = 1,5
risulta:
pd = 1,3 ⋅ 25 + 1,5 ⋅ 35
pd = 85 kN / m
VEd = pd ⋅ l
VEd = 85 ⋅ 0 ,7
VEd = 59 ,5 kN (1.e’)
pd ⋅ l 2
M Ed =
2
85 ⋅ 0 ,7 2
M Ed =
2
100 Dott. ing Paolo Serafini
M Ed = 20 ,8 kN ⋅ m (2.e’)
h = 140 mm A = 16 ,4 cm 2
b = 73 mm S y = 44 ,2 cm3
t f = 6 ,9 mm W y , pl = 88 ,4 cm 3
t w = 4 ,7 mm r = 9 mm
W y , pl = 2 ⋅ S y W y , pl = 2 ⋅ 61,9
W y , pl = 88 ,4 cm3 3
( W y , pl = 88 , ,34 cm nel prontuario indicato)
Av ⋅ f yk 761 ⋅ 275
Vc ,Rd = Vc ,Rd =
3⋅γ M0 3 ⋅ 1,05
Vc ,Rd = 115071 N
risulta:
VEd > 0 ,5 ⋅ Vc ,Rd
Nella verifica a flessione e taglio occorre considerare anche il contributo offerto alla
sollecitazione dal taglio.
Il profilato IPE 140 è di classe 1 (il lettore lo può verificare per esercizio)
La verifica di resistenza alla sollecitazione combinata di flessione e taglio può essere
condotta considerando la sola sollecitazione di flessione, con un momento resistente
convenzionale ridotto, ottenuto riducendo il modulo di resistenza plastico W y , pl
ρ ⋅ Av2 f yk
M y ,V ,Rd = W pl , y − ⋅ (4.e’)
4 tw γ M 0
con
2 2
2 ⋅ VEd 2 ⋅ 59 ,5
ρ = − 1 ρ = − 1
Vc ,Rd 115
ρ = 1,2 ⋅ 10 − 3
concludendo si ha:
Momento di calcolo M Ed = 20 ,8 kN ⋅ m (2.e’)
Momento resistente M y ,V ,Rd = 23 ,1 kN ⋅ m (5,e’)
Verifica
Confrontando la (2.e’) con la (5,e’) si ha:
M Ed 20 ,8
= < 1
M y ,V ,Rd 23 ,1
la verifica è soddisfatta
102 Dott. ing Paolo Serafini
Si è nell’ipotesi che l’asta, nel caso di compressione non abbia instabilità laterale e sia
λ < 0 ,2
Si considerano i profilati doppiamente simmetrici I, H di classe 1,2, caricati assialmente
con uno sforzo normale di progetto N Ed e con un momento, o nel piano dell’anima M y ,Ed , o
nel piano delle ali M z ,Ed
Si indica con
N Ed sforzo normale di progetto
M y ,Ed momento di progetto nel piano dell’anima
M pl , y ,Rd momento resistente di progetto a semplice flessione nel piano
dell’anima
N pl ,Rd resistenza plastica della sezione al carico assiale
f yk ⋅ W y , pl
M pl , y ,Rd =
γ M0
A ⋅ f yk
N pl ,Rd =
γ M0
Considerando la sollecitazione combinata di flessione e sforzo normale, per la verifica di
sezioni classe 1,2 si considera, una sollecitazione convenzionale di flessione con un momento
resistente plastico ridotto M N , y ,Rd di progetto, inferiore a M pl , y ,Rd della semplice flessione:
1− n
M N , y ,Rd = M pl , y ,Rd ⋅ ≤ M pl , y ,Rd
1 − 0 ,5 a
dove:
n è la frazione dello sforzo normale di progetto N Ed rispetto alla
resistenza plastica della sezione N pl ,Rd
N Ed
n=
N pl ,Rd
all’aumentare di n ovviamente diminuisce il momento resistente
plastico ridotto
Verifica
Deve risultare:
M y ,Ed
≤ 1
M N , y ,Rd
Si distinguono due casi a seconda del confronto dei valori tra due parametri n , a , già
definiti
Dove:
N Ed A− 2⋅ b tf
n= a= ≤ 0 ,5
N pl ,Rd A
1° caso n ≤ a
M N , z ,Rd = M pl , z ,Rd
W pl , z ⋅ f yk
M N , z ,Rd =
γ M0
104 Dott. ing Paolo Serafini
2° caso n > a
quando n > a nel calcolo del momento resistente convenzionale occorre considerare
l’influenza dello sforzo normale di progetto, sia la geometria della sezione.
Il momento resistente convenzionale di progetto è:
n− a
2
M N , z ,Rd = M pl ,z ,Rd ⋅ 1−
1 − a
M z ,Ed
≤ 1
M N ,z ,Rd
N Ed = 2200 kN
p Ed ,max = 3000 kN / m
------o------
Il calcolo è ovviamente iterativo, ma par orientarsi, conviene eseguire un
predimensionamento a semplice flessione, assumendo, poi un profilato maggiorato.
H
M max = Q ⋅
3
750 ⋅ 0 ,5
M max =
3
105 Dott. ing Paolo Serafini
M max = 125 kN ⋅ m
Si pone:
Deve essere:
M y ,Ed
≤1
M c ,rd
Al limite, poniamo
M c ,Rd = M y ,Ed
f yk ⋅ W y , pl
= M y ,Ed
γ M0
da cui
M y ,Ed ⋅ γ M0 125 ⋅ 10 6 ⋅ 1,05
W y , pl = W y , pl =
f yk 235
W y , pl = 558510 mm3
W y , pl = 558 ,50 mm3
W y , pl
Sy =
2
3
S y = 279 ,25 mm
h = 230 mm A = 76 ,8 cm 2
b = 240 mm S y = 372 cm3
t f = 12 mm W y , pl = 744 cm3
t w = 7 ,5 mm iz = 6 cm
106 Dott. ing Paolo Serafini
λ < 0 ,2
Determiniamo λ
f yk ⋅ A λ
λ = =
N cr λp
l0
λz = l0 = β ⋅ l β = 2 l0 = 2 ⋅ 500
iz
l0 = 1000 mm
1000
λz =
60
λ z = 16 ,7
E 210000
λp=π ⋅ λp=π ⋅
f yk 235
λ p = 94
λ 16 ,7
λ = λ =
λp 94
λ = 0 ,18
Essendo λ < 0 ,2 può essere trascurato il fenomeno di instabilità per le aste compresse e si
può eseguire la verifica a presso flessione.
Deve risultare:
M Ed
≤ 1
M N , y ,Rd
Dove M N , y ,Rd è il momento resistente convenzionale che tiene conto delle contemporanee
sollecitazioni di flessione e compressione:
1− n
M N , y ,Rd = M pl , y ,Rd ⋅
1 − 0 ,5 ⋅ a
107 Dott. ing Paolo Serafini
si ha:
M pl , y ,Rd Momento resistente plastico
è il momento resistente nella sollecitazione a semplice flessione retta per
una sezione di classe 1
f yk ⋅ W y , pl 235 ⋅ 744000
M pl , y ,Rd = M y ,Rd =
γ M0 1,05
M pl , yRd = 166 ,5 ⋅ 10 6 N ⋅ mm
M pl , yRd = 166 ,5 kN ⋅ m
N pl ,Rd = 1719 ⋅ 10 3 N
N pl ,Rd = 1719 kN
risulta:
1200
n=
1719
n = 0 ,698
A− 2⋅ b tf 7680 − 2 ⋅ 240 ⋅ 12
a= a=
A 7680
a = 0 ,25 < 0 ,5
M y ,Ed
> 1
M N , y ,Rd
h = 270 mm A = 97 ,3 cm 2
b = 280 mm S y = 556 cm3
t f = 13 mm W y , pl = 1112 cm3
t w = 8 mm i z = 7 ,0 cm
Ovviamente con tale profilato a maggior ragione non si ha instabilità laterale di asta
compressa.
In breve.
235 ⋅ 1112 ⋅ 10 3
M pl , y ,Rd =
1,05
M pl , y ,Rd = 248 ,9 ⋅ 10 6 N ⋅ mm
M pl , y ,Rd = 248 ,9 kN ⋅ m
Parametro n
N Ed
n=
N pl ,Rd
f yk ⋅ A 235 ⋅ 9730
N Ed = 1200 kN N pl ,Rd = = N pl ,Rd = 2177 ,6 kN
γ M0 1,05
109 Dott. ing Paolo Serafini
1200
n= n = 0 ,55
2177 ,6
Parametro a
A− 2⋅ b tf 9730 − 2 ⋅ 280 ⋅ 13
a= a=
A 9730
a = 0 ,25
1− n
M N , y ,Rd = M pl , yRd ⋅
1 − 0 ,5 ⋅ a
1 − 0 ,55
M N , y ,Rd = 248 ,9 ⋅
1 − 0 ,5 ⋅ 0 ,25
M N , y ,Rd = 128 ,0 kN ⋅ m
Verifica
M y ,Ed 125
= = 0 ,97 < 1
M N , y ,Rd 128
SEGUE