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Politecnico di Torino

Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale


Marco Gherlone
Analisi statica di piastre multistrato
caricate trasversalmente
Strutture Aeronautiche
1 Analisi statica di piastre multistrato caricate trasversalmente
2
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Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale
Marco Gherlone
Contenuto dellesercitazione
Lesercitazione si divide in tre fasi:
1. richiami teorici sulla teoria di Kirchhoff per lanalisi delle piastre, con
particolare riferimento alla risposta statica di piastre multistrato, ortotrope,
simmetriche, appoggiate sui 4 lati e caricate trasversalmente;
2. scrittura di un programma in ambiente MATLAB

che implementi tale


soluzione statica;
3. applicazione di tale programma allo studio di due casi particolari.
Scopo dellesercitazione
Gli scopi dellesercitazione sono essenzialmente 2:
sviluppare una serie di programmi di analisi strutturale in ambiente MATLAB

secondo la logica pre-processing, processing, post-processing;


analizzare il comportamento statico delle piastre ortotrope e simmetriche soggette
a carichi trasversali.
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1 Analisi statica di piastre multistrato caricate trasversalmente
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Richiami teorici
a
z
y
x
b
h
z
q
( ) ( ) ( )
( ) ( ) ( )
( ) ( ) y x, w z y, x, w
y x, zw y x, v z y, x, v
y x, zw y x, u z y, x, u
(0)
(0)
y ,
(0)
(0)
x ,
(0)
=
=
=
Campo di spostamenti
Ipotesi cinematiche (rototraslazione rigida):
1. i segmenti di spessore, inizialmente rettilinei,
rimangono tali a deformazione avvenuta;
2. i segmenti di spessore mantengono invariata
la loro lunghezza a deformazione avvenuta;
3. i segmenti di spessore, inizialmente
perpendicolari alla superficie di riferimento,
lo sono ancora a deformazione avvenuta.
x
(0)
x ,
w
(0)
u
(0)
w
(0)
x ,
w
z
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Richiami teorici
Ipotesi sullo stato tensionale:
1. La tensione trasversale normale
z
nulla.
Campo di tensioni (piano: si ottiene

xz
=
yz
=0 oltre allipotesi
z
=0)
x 11 12 16 x
y 12 22 26 y
xy 16 26 66 xy
Q Q Q
= Q Q Q
Q Q Q

(

(
` `
(

(

) )
{ } [ ]{ }
P P P
= Q
Campo di deformazioni (piano: si ottiene
z
=
xz
=
yz
=0)
{ }
(0)
x ,xx
(0)
P y ,yy
(0)
xy ,xy
w
= =- w
2w


` `

) )
{ }
(0) (0)
x ,x
(0) (0) (0)
P y ,y
(0) (0) (0)
xy ,y ,x
u
= = v
u +v


` `

) )
{ }
x ,x
P y ,y
xy ,y ,x
u
= = v
u +v


` `

) )
{ }
{ }
{ }
(0)
P P P
= +z
deformazioni membranali deformazioni totali
curvature
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Spieghiamo pi in dettaglio perch il campo di tensioni risulta piano e come si
calcolano i coefficienti della matrice [Q
P
].
Per uno strato di materiale ortotropo con le fibre parallele ad uno degli assi
geometrici (x o y), si ha in generale
Richiami teorici
x x
11 12 13
y y
12 22 23
z z
13 23 33
xz xz
44
yz yz
55
xy xy
66

C C C 0 0 0

C C C 0 0 0

C C C 0 0 0
=

0 0 0 C 0 0

0 0 0 0 C 0

0 0 0 0 0 C
(
(
(
(

(
` `
(

(

(

(
) )
Poich nel nostro caso
xz
=
yz
=0, si ha subito che anche
xz
=
yz
=0. Si ha quindi:
x x
11 12 13
y y
12 22 23
z z
13 23 33
xy xy
66

C C C 0

C C C 0
=

C C C 0

0 0 0 C

(

(

(

` `
(

(

(

) )
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A questo punto aggiungiamo lipotesi che
z
sia nulla; dalla terza equazione si
ottiene:
Richiami teorici
z 13 x 23 y 33 z
=C +C +C =0
Si possono allora scrivere le relazioni costitutive in termini di rigidezze ridotte:
x 11 x 12 y 13 z
=C +C +C
y 12 x 22 y 23 z
=C +C +C
2
13 13 23
x 11 x 12 y
33 33
C C C
= C - + C -
C C
| | | |
| |
\ \
2
13 23 23
y 12 x 22 y
33 33
C C C
= C - + C -
C C
| | | |
| |
\ \
da cui si ricava
Le prime 2 equazioni scritte per esteso sono:
che diventano, sostituendo lespressione ricavata per
z
,
x 11 12 16 x
y 12 22 26 y
xy 16 26 66 xy
Q Q Q
= Q Q Q
Q Q Q

(

(
` `
(

(

) )
i3 j3
ij ij
33
16 26
66 66
C C
Q C - , i,j=1,2
C
Q =Q =0
Q =C

13 23
z x y
33 33
C C
=- -
C C
(A)
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Se consideriamo lipotesi cinematica 2, si ha
z
=0; dalla relazione (A), invece, si
ricava che non necessariamente
z
=0. In pratica, la deformazione
z
ottenuta
derivando il campo di spostamenti nulla mentre quella ricavata dalle equazioni
costitutive non lo ! Si tratta di una (lieve) contraddizione del modello di Kirchhoff.
Per concludere, ricordiamo come calcolare alternativamente le rigidezze ridotte:
Richiami teorici
dove E
L
e E
T
sono i moduli di Young nelle due direzioni principali,
LT
e G
LT
sono il
coefficiente di Poisson e il modulo di taglio nel piano (L,T). Vale, infine, la seguente
relazione:
TL
=
LT
E
T
/E
L
.
( )
T
1 1
(k) (k) (0) (k)
P P
Q Q

( ( ( ( =

L LT T
LT TL LT TL
(0)
LT T T
P
LT TL LT TL
LT
E E
0
1- 1-
E E
Q = 0
1- 1-
0 0 G
(
(
(
(
(
(

(
(
(

( )
( )
2 2
(k) 2 2
2 2
(k)
(k)
c s 2cs
= s c -2cs
-cs cs c -s
c cos
s sen
(
(
(
(
(

(k)
x
y
L
T
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Passiamo ora a definire le risultanti ed i momenti risultanti delle tensioni (sono forze
e momenti per unit di lunghezza del lato su cui agiscono):
Richiami teorici
( )

=
h/2
h/2
dz ... ...
{ } { }
x x
y y P
xy xy
N
N = N =< >=< >
N


` `

) )
{ } { }
x x
y y P
xy xy
M
M = M =<z >=<z >
M


` `

) )

x
x
z
y

xy

xy
z
y
x
N
x
N
xy
N
y
N
xy
M
x
M
xy
M
y
M
xy
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Calcolando gli integrali introdotti in precedenza, si ottengono le equazioni costitutive
della piastra (di Kirchhoff):
Richiami teorici
{ } [ ]
{ }
[ ]{ }
{ } [ ]
{ }
[ ]{ }
(0)
P P
(0)
P P
N = A + B
M = B + D
matrice delle rigidezze di accoppiamento
[ ] [ ]
P
A Q
[ ] [ ]
P
B z Q
[ ] [ ]
2
P
D z Q
matrice delle rigidezze membranali
matrice delle rigidezze flesso-torsionali
Considerando NS strati ortotropi, possiamo anche scrivere:
[ ] [ ]
( ) ( )
[ ] [ ]
( )
(k)+ (k)+
(k)- (k)-
(k)+ (k)+
(k)- (k)-
(k)+ (k)-
z z
NS NS NS NS
(k) (k) (k) (k) (k)
P P P P P
k=1 k=1 k=1 k=1
z z
2
(k)+
z z
NS NS
(k) (k) (k)
P P P P
k=1 k=1
z z
z - z
A Q = Q dz= Q dz= Q = Q h
1
z -
B = z Q = z Q dz= Q zdz= Q
| |
| ( ( ( ( =

|
\
( ( (





( )
[ ] [ ]
( ) ( )
(k)+ (k)+
(k)- (k)-
2
(k)-
NS
k=1
3 3
(k)+ (k)-
z z
NS NS NS
2 2 (k) (k) 2 (k)
P P P P
k=1 k=1 k=1
z z
z
2
z - z
D = z Q = z Q dz= Q z dz= Q
3
| |
|
|
\
| |
|
( ( (

|
\



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Vediamo alcune propriet delle matrici contenute nelle equazioni costitutive:
[A], [B] e [D] sono simmetriche essendo pure [Q
P
] simmetrica;
[A] dipende solo dal numero e dal tipo di strati, non dalla loro posizione lungo lo
spessore (si consideri la sua definizione);
[B] dipende dal numero, dal tipo e dalla posizione degli strati; in particolare
[B]=[0] per laminazioni simmetriche (per ogni strato ne esiste un altro
simmetricamente posizionato rispetto alla superficie di riferimento);
[D] dipende dal numero, dal tipo e dalla posizione degli strati.
E di particolare importanza la differenza di comportamento tra piastre non
simmetriche ([B][0]):
Richiami teorici
e piastre simmetriche ([B]=[0])
{ } [ ]
{ }
[ ]{ }
{ } [ ]
{ }
[ ]{ }
(0)
P P
(0)
P P
N = A + B
M = B + D
{ }
{ } { }
{ } { } { }
(0) * *
P
T
* *
P
= A N + B M
= B N + D M
( (

( (

Il comportamento membranale e
quello flesso-torsionale sono
accoppiati: gli sforzi {N}
provocano anche flesso-torsioni
ed i momenti {M} generano
anche deformazioni membranali.
{ } [ ]
{ }
{ } [ ]{ }
(0)
P
P
N = A
M = D
{ }
[ ] { }
{ } [ ] { }
1
(0)
P
1
P
A N
D M

=
=
Il comportamento membranale e
quello flesso-torsionale sono
disaccoppiati: gli sforzi {N}
provocano solo deformazioni
membranali ed i momenti {M}
generano solo flesso-torsioni.
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Richiami teorici
Piastra simmetrica
(0/90/0/90/90/0/90/0)
Piastra non simmetrica
(0/0/90/90/0/0/90/90)
Come si deduce
dallesempio, nel caso
di una laminazione
non simmetrica la
risposta statica di una
piastra pu essere
tuttaltro che intuitiva.
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Richiami teorici
Sostituendo alle forze e ai momenti le loro espressioni in termini di derivate degli
spostamenti (equazioni costitutive), si ricava:
x,x xy,y
xy,x y,y
x,xx xy,xy y,yy z
N +N =0
N +N =0
M +2M +M +q =0
( )
( )
( )
(0) (0) (0)
11 ,xx 66 ,yy 12 66 ,xy
(0) (0) (0)
12 66 ,xy 66 ,xx 22 ,yy
(0) (0) (0)
11 ,xxxx 12 66 ,xxyy 22 ,yyyy z
A u +A u + A +A v =0
A +A u +A v +A v =0
-D w -2 D +2D w -D w +q =0
Piastre cross-ply simmetriche
( ) ( )
( ) ( )
( )
(0) (0) (0) (0) (0)
11 ,xx 66 ,yy 12 66 ,xy 11 ,xxx 12 66 ,xyy
(0) (0) (0) (0) (0)
12 66 ,xy 66 ,xx 22 ,yy 12 66 ,xxy 22 ,yyy
(0) (0) (0)
11 ,xxxx 12 66 ,xxyy 22 ,yyyy
(0)
11 ,xxx 12 6
A u +A u + A +A v -B w - B +2B w =0
A +A u +A v +A v - B +2B w -B w =0
-D w -2 D +2D w -D w +
+B u + B +2B
( ) ( )
(0) (0) (0)
6 ,xyy 12 66 ,xxy 22 ,yyy z
u + B +2B v +B v +q =0
Piastre cross-ply non simmetriche
Scriviamo ora le equazioni di equilibrio per una piastra cross-ply (
(k)
=0,90 k)
soggetta al solo carico distribuito trasversale q
z
(x,y). Si parte dal considerare un
concio elementare di piastra e nellimporre lequilibrio alla traslazione ed alla
rotazione; si ottiene quindi (dopo semplici manipolazioni delle equazioni):
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I problemi proposti riguardano piastre (i) cross-ply e (ii) simmetriche; possiamo
quindi considerare il secondo set di equazioni di equilibrio scritto in precedenza. La
terza equazione contiene il solo spostamento trasversale w
(0)
mentre le prime 2
contengono solo gli spostamenti tangenziali u
(0)
e v
(0)
. Per calcolare gli spostamenti
fuori dal piano (quelli tangenziali sono nulli per carico trasversale) ci basta la terza
equazione:
Analisi statica di piastre cross-ply simmetriche
Sappiamo inoltre che le piastre da studiare sono (iii) rettangolari e (iv)
semplicemente appoggiate su tutti e 4 i lati; le condizioni al contorno sono quindi le
seguenti:
( )
(0) (0) (0)
11 ,xxxx 12 66 ,xxyy 22 ,yyyy z
D w +2 D +2D w +D w =q
0 w w w b 0, y , a 0, x yy ,
(0)
xx ,
(0) (0)
= = = = =
yy ,
(0)
22
xx ,
(0)
12 yy
yy ,
(0)
12
xx ,
(0)
11 xx
w D w D M
w D w D M
=
=
0 M , 0 w b 0, y
0 M , 0 w a 0, x
yy
(0)
xx
(0)
= = =
= = =
Nel nostro caso si ha (piastra cross-ply simmetrica D
16
=D
26
=0, [B]=[0]):
per cui le condizioni al contorno si possono scrivere nel seguente modo
(1)
(2)
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Analisi statica di piastre cross-ply simmetriche
da cui
A seconda del tipo di carico trasversale, cambier lespressione dei q
mn
:
( ) n m, q w D w ) 2D 2(D w D
mn mn
4
n 22 mn
2
n
2
m 66 12 mn
4
m 11
= + + +
4
n 22
2
n
2
m 66 12
4
m 11
n m
mn
D ) D 2 (D 2 D
q
w
+ + +
=
Sostituendo lespressione di w e quella di q
z
nellequazione di equilibrio, otteniamo:
( ) ( )
mn m n m n z
m=1 n=1
m n
q (x,y)= q sen x sen y con e
a b

Supponiamo che il carico trasversale distribuito sia sviluppabile in serie di Fourier:


allora una soluzione della (1) che rispetta le (2)
( ) ( )
(0)
mn m n m n
m=1 n=1
m n
w (x,y)= w sen x sen y con e
a b

Carico concentrato nel punto (x


c
,y
c
) di intensit Q
c
Carico distribuito uniforme di intensit q
z
0

=
pari n o m 0
dispari n e m mn q 16
q
2
0
z
mn
( ) ( ) ( )
c n c m c mn
y sen x sen ab 4Q q =
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Analisi statica di piastre cross-ply simmetriche
Una volta calcolato il campo di spostamenti w
(0)
(x,y), possiamo studiare anche i
campi di deformazione e di tensione. Per le deformazioni si ha
dove le deformazioni membranali sono assenti perch u
(0)
(x,y)=v
(0)
(x,y)=0. Notiamo
che le deformazioni sono lineari nello spessore e si annullano per z=0.
Per le tensioni si ha semplicemente
(0)
x ,xx
(0)
y ,yy
(0)
xy ,xy
w
= - z w
2w


` `

) )
(k) (k) (k) (k)
x 11 12 16 x
(k) (k) (k) (k)
y 12 22 26 y
(k) (k) (k) (k)
xy 16 26 66 xy
Q Q Q
= Q Q Q
Q Q Q
(
(
` `
(

(
) )
Le tensioni risultano lineari a tratti nello spessore perch le rigidezze cambiano da
strato a strato; anche le tensioni si annullano tutte in corrispondenza della superficie
di riferimento (z=0).
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Analisi statica di piastre cross-ply simmetriche (facoltativo)
Sebbene il modello di Kirchhoff non le preveda, possibile calcolare anche le due
tensioni di taglio trasversale
xz
e
yz
. Partendo dalle equazioni indefinite di equilibrio
in direzione x ed y (in assenza di forze di volume)
e, note
x
,
y
e
xy
, si possono determinare le tensioni di taglio trasversale per
integrazione lungo lo spessore. Proviamo, per esempio, a calcolare la tensione
xz
:
Sostituendo alle tensioni le deformazioni (vedere la slide 15, piastra cross-ply
Q
16
=Q
26
=0 in ogni strato) e raccogliendo, la funzione integranda diventa
0
0
z yz, y y, x xy,
z xz, y xy, x x,
= + +
= + +
( )
y xy, x x, z xz,
+ =
( ) ( ) ( )dz h/2 y, x, z y, x,
z
h/2
(k)
y xy,
(k)
x x, xz xz

+ =
da cui
( ) ( ) ( )
(k) (k) (k) (0) (k) (0) (k) (0) (k)
x,x xy,y 11 ,xx 12 ,yy 66 ,xy
,x ,y
Q w Q w 2Q w z f (x,y) z
(
+ = + + =
(

per cui, essendo
xz
(x,y,-h/2)=0,
( ) ( )
( )
z
(k)
xz
h/2
x,y,z f x,y z dz

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Analisi statica di piastre cross-ply simmetriche
Per il calcolo delle matrici [A], [B] e [D] si procede semplicemente come segue:
Per quanto riguarda il calcolo dello spostamento trasversale in un punto fissato
(x
c
,y
c
), con luso di M funzioni lungo x e di N lungo y, si ha:
Per tracciare gli andamenti lungo lo spessore delle deformazioni e delle tensioni
nello stesso punto (x
c
,y
c
), si scrive in modo analogo
E
L
, E
T
,
LT
, G
LT
[Q
P
(0)
] k [
(k)
] [Q
P
(k)
] [A], [B], [D]
q
mn
w
mn
( ) ( )
M N
(0)
c c mn m c n c
m=1 n=1
w (x ,y )= w sen x sen y

{ } { }
( ) ( )
( ) ( )
( ) ( )
M N
2
m mn m c n c
(0)
m=1 n=1
,xx c c
M N
(0) 2
P c c P c c ,yy c c n mn m c n c
m=1 n=1
(0)
M N
,xy c c
m n mn m c n c
m=1 n=1
w sen x sen y
-w (x ,y )
(x ,y ) z (x ,y ) =z -w (x ,y ) z w sen x sen y
-2w (x ,y )
-2 w cos x cos y





= =
` `

{ } { }
P P
(k) (k)
c c P c c
k (x ,y ) = Q z (x ,y ) (

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Suggerimenti per la programmazione
Si suggerisce di organizzare il calcolo secondo le fasi e i programmi MATLAB

elencati nel diagramma di flusso seguente:


Inserimento dei dati per lanalisi
Calcoli preliminari
Calcolo statico
Salvataggio dei risultati
Elaborazione dei risultati
Pre-processing
Processing
Post-processing
PIASTRA_EX.m
OUT_PIASTRA_EX.m
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Inserimento dei dati per lanalisi:
dati sui materiali (E
L
, E
T
, G
LT
e
LT
);
dati sulla geometria e sulla stratificazione (dimensioni lati e sequenza strati);
dati sulla soluzione (numero di funzioni degli sviluppi in serie);
dati sui carichi (tipologia ed intensit).
Suggerimenti per la programmazione
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Inserimento dei dati per lanalisi:
dati sui materiali (E
L
, E
T
, G
LT
e
LT
)
Bisogna considerare la possibilit che gli strati siano realizzati in diversi materiali;
allora necessario inserire i valori delle costanti ingegneristiche E
L
, E
T
, G
LT
e
LT
per
ognuno di essi (attraverso opportuni vettori riga di dimensione 1 x ns, dove ns il
numero degli strati, che verr calcolato poi successivamente). Considerando che la
soluzione adottata vale solo per laminazioni simmetriche, i vettori inseriti dovranno
essere simmetrici, cio invarianti al ribaltamento.
Si suggerisce di contare gli strati secondo il verso positivo dellasse z.
Dora in poi, il simbolo ??? Indica che il comando va completato dal lettore.
Suggerimenti per la programmazione
disp(' si ricorda che gli strati vengono contati dal basso verso l''alto');
EL=input(' vettore riga dei moduli elastici longitudinali degli strati: ');
ET=input(' vettore riga dei moduli elastici ??? degli strati: ');
GLT=input(' vettore riga dei ???: ');
vLT=???
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Inserimento dei dati per lanalisi:
dati sui materiali (E
L
, E
T
, G
LT
e
LT
)
Per linserimento di questi dati, cosi come per quelli discussi nelle slides successive,
possibile usare una modalit alternativa a quella del comando input; elencarli
tutti in un file .m che viene richiamato allinizio dellesecuzione del programma di
analisi PIASTRA_EX.m.
Suggerimenti per la programmazione
EL=[100 200 200 100];
ET=[10 20 20 10];
GLT=[3 5 5 3];
vLT=[0.25 0.35 0.35 0.25];

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Suggerimenti per la programmazione
Inserimento dei dati per lanalisi:
dati sulla geometria e sulla stratificazione (dimensioni lati e sequenza strati)
Prima di tutto dobbiamo inserire a e b, dimensioni dei lati della piastra.
Poi, dobbiamo introdurre dei vettori (che hanno come dimensione ancora ns)
contenenti la sequenza degli spessori spes e la sequenza degli angoli teta (sono
ammessi solo 0 e 90 essendo le piastre cross-ply). Anche i vettori spes e teta
devono essere simmetrici.
a=input(???);
b=???
spes=???
teta???
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Inserimento dei dati per lanalisi:
dati sulla soluzione (numero di funzioni degli sviluppi in serie)
Bisogna inserire i valori di M (numero di funzioni dello sviluppo in serie secondo x)
ed N (numero di funzioni dello sviluppo in serie secondo y).
Suggerimenti per la programmazione
???
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Suggerimenti per la programmazione
Inserimento dei dati per lanalisi:
dati sui carichi (tipologia ed intensit)
In primo luogo dobbiamo specificare di che tipo di carico trasversale si tratta
(distribuito uniforme, distribuito sinusoidale, distribuito di altro tipo o concentrato in
un punto).
disp(' indica il tipo di carico trasversale:');
disp(' 1 => distribuito uniforme;');
disp(' 2 => distribuito sinusoidale;');
disp(' 3 => distribuito di altro tipo;');
disp(' 4 => concentrato;');
tq=input(' scrivi il numero corrispondente: ');
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Suggerimenti per la programmazione
Inserimento dei dati per lanalisi:
dati sui carichi (tipologia ed intensit)
Nel caso in cui il carico sia uniforme o sinusoidale bisogna poi inserirne lintensit
massima, se distribuito di altro tipo dobbiamo indicare direttamente i coefficienti
q
mn
(in una opportuna matrice qmn di dimensioni M x N); se concentrato bisogna
specificare il modulo della forza Qc e le coordinate del punto di applicazione
(xc,yc).
if tq==1
q0=input(' intensit del carico uniforme: ');
elseif tq==2
qm=input(' intensit massima del carico sinusoidale: ');
elseif tq==3
qmn=input([' matrice ',num2str(M),' x ',num2str(N),' con i coefficienti qmn del carico: ']);
else
Qc=???
???
???
end
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Calcoli preliminari:
matrici [A], [B], [D] e [Q
p
];
matrice con i coefficienti q
mn
del carico.
Suggerimenti per la programmazione
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Calcoli preliminari:
matrici [A], [B], [D] e [Q
p
]
Il calcolo delle matrici va svolto in una function alla quale, come input, si passano le
quote delle interfacce zeta (ottenute a partire da spes e basate sul fatto che nella
mezzeria della laminazione si ha z=0), lorientazione dei vari strati e i valori delle
relative costanti ingegneristiche (E
L
, E
T
, G
LT
e
LT
). La scrittura della function viene
lasciata interamente al lettore.
Per quello che riguarda [A], [B] e [D] saranno di dimensione 3 x 3, essendo valide
per lintero laminato; la matrice [Q
p
], invece, cambia da strato a strato per cui, se gli
strati sono in numero di ns, [Q
p
] pu essere costruita come una matrice Qpv di
dimensioni 3 x 3 x ns.
Suggerimenti per la programmazione
ns=length(spes);
Htot=sum(spes);
zeta=-0.5*Htot;
for k=1:ns
zeta=[zeta zeta(end)+???(k)];
end
[A,B,D,Qpv]=nomefunction(zeta,teta,EL,ET,GLT,vLT);
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Suggerimenti per la programmazione
Calcoli preliminari:
matrice con i coefficienti q
mn
del carico
I coefficienti q
mn
del carico sono salvati nella matrice qmn di dimensioni M x N.
Per il carico distribuito uniforme e sinusoidale e per quello concentrato, qmn si
calcola con le note formule; per il carico distribuito generico, qmn gi dato in
input.
if tq==1
qmn=zeros(M,N);
for m=1:M
for n=1:N
if rem(m,2)==1 & rem(n,2)==1
qmn(m,n)=16*q0/???
end
end
end
elseif tq==2
qmn=zeros(M,N);
qmn(1,1)=qm;
elseif tq==4
???
end
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Calcolo:
calcolo statico (coefficienti w
mn
).
Suggerimenti per la programmazione
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Calcolo:
calcolo statico (coefficienti w
mn
)
Per il calcolo dei coefficienti w
mn
dello sviluppo in serie di w (contenuti nella
matrice wmn), occorre conoscere i coefficienti q
mn
(matrice qmn) e le rigidezze
flesso-torsionali contenute nella matrice [D] (ricavata dalla function dedicata). La
formula da utilizzare riportata nella slide 14.
Suggerimenti per la programmazione
for ???
for ???
lm=m*pi/a;
ln=???
kmn=D(1,1)*lm^4+???+D(2,2)*ln^4;
wmn(m,n)=???
end
end
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Salvataggio dei risultati:
salvataggio dei risultati statici.
Suggerimenti per la programmazione
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Salvataggio dei risultati:
salvataggio dei risultati statici
Prima di tutto bisogna inserire il nome del file nel quale si vogliono salvare i dati.
Poi bisogna salvare tutte le informazioni necessarie al post-processing statico (si
tratter, in particolare, delle dimensioni a e b della piastra, di M ed N, del numero di
strati ns, dello spessore totale Htot, delle quote delle interfacce zeta, delle
matrici [A], [B], [D] e [Q
p
] e del risultato vero e proprio del calcolo, cio wmn.
Suggerimenti per la programmazione
nomesave=input([' scrivi il nome (tra apici) del file nel quale salvare i risultati statici: ']);
str=['save ',nomesave,' a b M N ???;'];
eval(str);
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Elaborazione dei risultati:
richiamo dei risultati;
inserimento delle coordinate del punto P
v
dove valutare deformazioni e tensioni;
realizzazione del grafico della deformata statica;
calcolo degli andamenti delle deformazioni e delle tensioni nel punto P
v
.
Suggerimenti per la programmazione
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Elaborazione dei risultati:
richiamo dei risultati
Inserendo il nome del file nel quale sono stati salvati i dati di una precedente analisi,
possibile aprirlo e richiamarne i risultati.
Suggerimenti per la programmazione
nomefile=input([' scrivi il nome (tra apici) del file di dati statici da usare: ']);
str=['load ',nomefile,';'];
???
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Suggerimenti per la programmazione
Elaborazione dei risultati:
inserimento delle coordinate del punto P
v
dove valutare deformazioni e tensioni
Tra le funzioni del programma di post-processing OUT_PIASTRA_EX.m c anche
quella di tracciare gli andamenti di deformazioni e tensioni lungo lo spessore in un
particolare punto P
v
. Bisogna allora inserire le coordinate (xv,yv) di tale punto.
xv=???
???
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Elaborazione dei risultati :
realizzazione del grafico della deformata statica
Una funzione di due variabili come w(x,y) si pu calcolare nel seguente modo; in
primo luogo si creano i due vettori x e y di npg termini tra 0 e le lunghezze dei
rispettivi lati; poi si creano, con il comando meshgrid, le due matrici npg x npg
X e Y (controllarne la struttura); infine si calcola la funzione W(X,Y).
npg=31;
x=linspace(0,a,npg);
y=linspace(0,???,npg);
[X,Y]=meshgrid(x,y);
W=zeros(npg);
for ???
for ???
lm=???
ln=???
W=W+wmn(m,n).*sin(lm.*X).*sin(???);
end
end
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Elaborazione dei risultati :
realizzazione del grafico della deformata statica
La rappresentazione grafica di una funzione scalare di due variabili si pu ottenere
con molti comandi (mesh, surf, etc.).
figure(1);
hold on;
grid on;
surf(X,Y,W);
view(3);
xlabel('x');
ylabel(???);
???
title(???);
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Elaborazione dei risultati:
calcolo degli andamenti delle deformazioni e delle tensioni nel punto P
v
In primo luogo dobbiamo creare un vettore zg che contenga le quote (npz per ogni
strato, comprese le quote estreme dello stesso) alle quali le varie grandezze di
interesse verranno calcolate.
npz=5;
zg=[];
for k=1:ns
zg=[zg' linspace(???,???,npz)]';
end
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Elaborazione dei risultati:
calcolo degli andamenti delle deformazioni e delle tensioni nel punto P
v
Bisogna poi calcolare le curvature (derivate seconde di w
(0)
(x,y)) nel punto P
v
.
wxxv=0;
wxyv=0;
wyyv=0;
for ???
for ???
???
???
wxxv =wxxv -(lm^2) *wmn(m,n)*sin(lm*xv)*sin(ln*yv);
wxyv =wxyv +???
wyyv =???
???
???
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Elaborazione dei risultati:
calcolo degli andamenti delle deformazioni e delle tensioni nel punto P
v
E quindi semplice determinare landamento lungo z delle deformazioni (exxg,
eyyg e gxyg).
exxg=- wxxv*zg;
eyyg=- ???*zg;
gxyg=???
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Elaborazione dei risultati:
calcolo degli andamenti delle deformazioni e delle tensioni nel punto P
v
Il calcolo delle tensioni (sxxg, syyg e txyg) deve tenere in conto il fatto che, da
strato a strato, pu cambiare la matrice [Q
p
] che moltiplica le tre componenti di
deformazione valutate alle varie quote di quello strato.
for k=1:???
for i=1:npz
tk=Qpv(:,:,k)*[exxg(npz*(k-1)+i)
??? (npz*(k-1)+i)
???];
sxxg(npz*(k-1)+i,1)=tk(1);
syyg(npz*(k-1)+i,1)=???
???
end
end
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Elaborazione dei risultati:
calcolo degli andamenti delle deformazioni e delle tensioni nel punto P
v
Nella rappresentazione grafica di deformazioni e tensioni possibile inserire (per le
labels) le lettere greche con la sintassi \epsilon, \sigma, \gamma, \tau, etc.
figure(2);
hold on;
grid on;
plot(exxg,zg);
xlabel(['\epsilon_{xx}(x=',num2str(xv),',y=',num2str(yv),',z)']);
ylabel('z');
...
figure(5);
hold on;
grid on;
plot(???);
xlabel(['\sigma_{xx}(x=',num2str(xv),',y=',num2str(yv),',z)']);
ylabel('z');
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Applicazione
Si considerino 2 piastre rettangolari (a=60 cm m, b=30 cm, spessore totale h=1
cm), semplicemente appoggiate sui 4 lati, caricate trasversalmente da un carico
uniforme di intensit q
z
0
=-0.3 MPa. Le caratteristiche meccaniche del singolo strato
sono E
L
=180 GPa, E
T
=10 GPa, G
LT
=6 GPa e
LT
=0.25. Le stratificazioni delle due
piastre sono:
piastra a: (0/90/90/0);
piastra b: (90/0/0/90);
e gli spessori sono tra loro uguali (laminazione regolare).
Si chiede di determinare, per ognuna delle 2 piastre:
le matrici [A], [B] e [D];
la massima deflessione w
max
(w
(0)
(a/2,b/2));
landamento lungo lo spessore delle deformazioni
x
e
y
, e delle tensioni
x
e
y
nel punto centrale (a/2,b/2);
landamento lungo lo spessore della tensione
xz
nel punto (0,b/2) (facoltativo).
Per la soluzione si usino almeno 17 termini negli sviluppi in serie (M=17, N=17).
Si traccino infine gli andamenti di w
max
e
x
(a/2,b/2,-h/2) al variare di
M=N=1,5,9,13,17 per entrambe le piastre.

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