4.1 Generalita’
Rx * Ix = Ra * Ia (5)
Rc * Ix = Rb * Ia (6)
E’ stata cosi trovata la relazione che lega le quattro resistenze del ponte, in
condizioni di equilibrio. In questa condizione il prodotto delle resistenze dei due
lati opposti eguaglia il prodotto delle altre due, è quindi possibile dedurre la
resistenza di un lato, cioè :
Rb (8)
Rx = Ra *
Rc
Ra
rapporto o sulla resistenza R c . Nel seguito si farà riferimento alla soluzione
Rb
Ra
costante e R c variabile, quindi una R c resistenza a decadi.
Rb
(nei ponti ordinari R c varia con salti minori di 1Ω ). Si può ,allora, effettuare
l’indice devia da un lato (per esempio a sinistra dello zero), di δ 1 divisioni e con
riportate in senso opposto rispetto al segmento AC=1 (eguale cioè alla differenza
tra 8716 e 8715 Ω ) le due deviazioni A B =δ 1 e CD=δ 2 (cioè due segmenti ad esse
proporzionali) si confrontino i triangoli rettangoli ABO e OCD, che sono simili
(essendo AB parallelo a CD ed entrambi perpendicolari ad AC; gli angoli BOA e
x δ
= 1
1 − x δ2
da cui,
δ1
x=
δ1 + δ 2
15 15
x= = = 0,42Ω
20 + 15 35
e quindi
R c = 8715,42Ω
Rb
Rx = * Rc
Ra
Rb
Rx = Ra * + Rs
Rc
u 2Rx = u 2 R *R + u dRs
2
a b
Rc
R * Rb
l’incertezza su a si ottiene applicando la legge di propagazione nel caso
Rc
di una produttoria
u! R a *R b = u! Ra + u! Rb + u! Rc
Rc
2
R * Rb
u 2
R a *R b
= a ( )
* u! 2 R *R = R 2x * u! 2Ra + u! 2Rb + u! Rc .
R
c
Rc a b
R
c
Rs
u dRs = .
12
Nel seguito vengono presentati entrambi gli approcci per la valutazione di R s per
ricavare u dRs .
∆R x (10)
Rs = * dλ
∆λ
di conseguenza
quindi la R s si può valutare dando variazione significativa a R x . Tale variazione
∆ R x ∆ Rc
=
Rx Rc
dλ R x
R s = ∆R c * *
∆λ R c
campione R c .
Δλ = 15+20 =35
∆R c * dλ 0.1
Rs = = * 0.5 = 0.0014Ω
∆λ 35
E E
Ia = Ix =
Ra + Rb R x + Rc
Ra Rx
V a = Ra * I a = E * V x = Rx * I x = E *
Ra + Rb R x + Ra
Rx Ra
quindi la tensione a vuoto E o = Vx − Va = E * − ossia
R
a + R c
R a
+ R b
Rx Ra (11)
Eo = E * ( − )
R x + Rc Ra + Rb
Rx Ra
0 = E * −
R
x + R c
R a
+ R b
Il circuito equivalente completo che tiene conto del galvanometro è quello riportato
in figura 4.6.
R s ⇒ I min
∆E 0 (12)
I min =
R eq + R i
∂E 0 (13)
∆E 0 = * Rs
∂R x
∂E 0
∆E 0 = (R eq + R i )* I g = * Rs
∂R x
cioè
(R eq + R i )* I g ( 3* )
Rs =
∂E 0
∂R x
I g = K g *Δλ (14)
– Ampere/Divisione
– Divisione/Ampere
Rc
∂E 0 R + Rc − Rc Rc Rc E Rx
= E* x =E = E* = * (15)
∂R x (R x + R c )2
(R x + R c )2
R x * 1 +
2 Rc Rx
1 +
Rc
R x R x
∂E 0
in realtà poiché nella relazione (3*) e al denominatore è interessante andare a
∂R x
valutare quando esso è massimo per poter cosi dimensionare meglio il circuito.
Rc
Ponendo = m si ha
Rx
∂E 0 E m
= *
∂R x R x 1 + m 2( )
∂E 0
∂R x
per ricavare il massimo in funzione di m si deve porre = 0 ciò
∂m
(1 + m )− 2 * (1 + m)* m = 2m + 1 + m
2 2
− 2m 2 − 2m − m2 + 1
=0 cioè m=±1.
(1 + m )4 1 + m4 1 + m4
Rx
Considerando solo la soluzione positiva si ha m=1 cioè = 1 quindi sostituendo il
Rc
valore numerico nella (15) diventa:
∂E 0 E 1 E
= * 2 =
∂R x R x (2) 4R x
diventa:
Quanto più è elevata la tensione E e tanto più basso è l’errore di sensibilità i limiti
massimi di E dipendono dalla I massima circolabile nei componenti. Quanto più è
minore (R eq + R i ) e tanto più basso è R s . Dunque l’errore di sensibilità non
dipende solo dallo strumento utilizzato ma anche dal circuito in cui è inserito il
galvanometro inoltre il metodo presenta un limite al crescere di R x aumenta la
R eq , di conseguenza aumenta R s .
Il ponte utilizzato quindi per misure di resistenza di valore medio con una
precisione dell’ordine di una parte su diecimila. Sembrerebbe quindi che
trattandosi di precisioni non particolarmente elevate esso possa essere sostituita da
un buon multimetro numerico. In realtà attraverso due tecniche:
– doppia pesata
– sostituzione
si ha un miglioramento della prestazioni in termini di precisioni tale da giustificare
l’utilizzo del ponte.
caratterizzate dagli stessi valori nominali, a causa della loro incertezza pur avendo
R a = R b avrò R c1 ≠ R c 2 Effettuando due misure su R x e scambiando di posto R a
ed R b si ha:
Ra (1)
Rx = * R c1
Rb
Rb (2)
Rx = * R c2
Ra
Ra R (3)
R 2x = * R c 1 * b * R c 2 = R c1 * R c 2
Rb Ra
Quindi
R x = R c1 * R c 2 (4)
R c1 = R 0 + r1 (5)
Rx = (R 0 + r1 )* (R 0 + r2 ) = R 02 + R 0 * (r1 + r2 ) + r1 * r2
r1 + r2 r1 * r2 r +r (6)
= R0 * 1 + + 2
≅ R0 * 1 + 1 2
R0 R0 R0
r *r
modo: (1 + α ) ≅ 1 + nα essendo r1 e r2 << R 0 si può concludere che 1 2 << 1
n
R0
quindi la (6) diviene
Per valutare l’incertezza bisogna tener conto anche dell’incertezza legata alla
sensibilità del ponte. A tal fine le equazioni (1) e (2) vanno così riscritte:
Ra
Rx = * R c1 + dR s1
Rb
Rb
Rx = * R c 2 + dR s 2 quindi sviluppando la (4) e ponendo come prima
Ra
R c1 = R 0 + r1
R c 2 = R 0 + r2
diviene:
R R
R x = R c1 * R c 2 + R s1 * a * R c 2 + R s 2 * b * R c1 + R s1 * R s 2 =
Rb Ra
R s1 * R a R s2
( )
= R 02 + R 0 * rc1 + rc 2 + rc1 * rc 2 +
Rb
* (R 0 + r2 ) +
Rb
* R a * (R 0 + r1 ) =
rc1 + rc 2 rc1 * rc 2 R s1 * R a 1 r Rs 1 r
= R0 * 1 + + 2
+ * + 22 + 2 * R b * + 12 ≅
R0 R 0 Rb R0 R0 Ra R0 R0
rc1 + rc 2 1 Rs * Ra R
≅ R0 * 1 + + * 1 + R s 2 * b ≅
R0 R0 Rb Ra
rc + rc 2 1 R s1 * R a R
≅ R 0 * 1 + 1 + * + R s 2 * b ≅
2 2R 0 R b R a
rc1 + rc 2 1 R R
≅ R0 + + * R s1 * a + R s 2 * b ≅
2 2 Rb Ra
rc1 + rc 2 dR s1 + dR s 2
≅ R0 + + quindi
2 2
1 1 1 2 1 2
u 2Rx = U 2R 0 + u c21 + u c22 + u dRs 1 + u dRs 2
4 4 4 4
R1 (1)
R x1 = * R c1
R2
Quindi si sostituisce la R x1 con l’altra resistenza incognita e si ricava una nuova
condizione d’equilibrio:
R1 (2)
R x2 = * R c2
R2
quindi:
R x1 R c1 (3)
α= =
R x2 R c2
Per valutare l’incertezza sul rapporto bisogna tener conto dell’incertezza sulle due
condizioni di equilibrio si ha:
R c1 + dR s1 (4)
α=
R c 2 + dR s 2
Inoltre R c1 e R c 2 sono due valori diversi dello stesso resistore a decadi quindi le
R c 2 = R 0 + r2
r + dR s1
α ≅ 1 + 1
r + dR s 2
* 1 − 2
(r − r ) + dR s1 − dR s 2 (r1 + dR s1 ) (r2 + dR s 2 )
= 1 + 1 2
2 2
−
R0 R0 R0 R 02
α = 1+
(r1 − r2 ) + dR s1 − dR s 2
R0
quindi l’incertezza assoluta diventa:
(r − r )
2
1
( 1
)
u = 1 2 2 * u 2R 0 + 2 * u r21 + u r22 + 2 * u dRs
2
α
2
(
1 + u dRs 2
2
)
R0 R0 R0
R1 (6)
R c2 = * R c1
R2
quindi R x = R c 2 .
Tenendo conto delle due condizioni di equilibrio la relazione (6) si può riassumere
come :
R x = R c 2 + 2dR
Il ponte di Wheatstone oltre ad essere utilizzato per misure di resistenza può essere
impiegato come circuito di condizionamento per sensori resistivi (estensimetri,
sensori piezoresistivi, termoresistenze termistori) Se al posto di R x si pone un
della ϑ varia la resistenza del sensore, generando quindi uno squilibrio del ponte.
Esiste un legame di proporzionalità tra lo squilibrio in tensione, la resistenza
incognita e la temperatura cioè: ∆E ∝ ∆R x ∝ ∆θ . Se si utilizzano due sensori
uguali posti su due lati opposti si otterrà un squilibrio doppio. come da figura
Utilizzando quattro sensori, due con variazioni positivi e due negativi, si otterrà un
squilibrio quadruplo.
R + ∆R R
∆E '0 = E * −
R + ∆R + R R
2R + 2∆ R − 2R − ∆ R
= E* , se ∆R << R
2 * ( 2R + ∆R )
E * ∆R
∆E '0 ≅ ,
4R
R + ∆R R E * ∆R
∆E '0' = E * − ≅ = 2∆E '0 .
2 R + ∆ R 2R + ∆R 2R
Considerando invece una variazione ∆R positiva e negativa sulle due resistenze
R x e R b lavariazione
R + ∆R R − ∆R E * ∆R
diventa: ∆E '0'' = E * − = R .
R + ∆R + R − ∆R R + ∆ R + R − ∆ R
Emerge che la variazione di ∆R ∝ ∆θ .