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Progetto teatro classico

I Classici Oggi
L’esperienza svolta durante il corso di teatro è stata fondamentale al fine di
potenziare la conoscenza riguardante la cultura teatrale greca integrando alla teoria
un’attività atta a approfondire la nostra comprensione di ciò che il teatro aveva voluto
dire.
Avvalendoci della presenza di un professionista in campo attoriale siamo stati capaci
di integrare alla perizia in campo culturale l’approfondimento di una competenza
originale rispetto alla nostra preparazione curricolare.
La presenza di Pasquale de Cristofaro, attore e regista teatrale, ci ha permesso di
affacciarsi ad una realtà, se non lavorativa comunque amatoriale, che per molti di noi
era una piena incognita. Grazie alla sua esperienza e alla coesione del gruppo
abbiamo ottenuto risultati distinti anche nei momenti in cui i mezzi sembravano porsi
contro di noi. Anche l’osservazione dei più talentuosi nella nostra classe ha
permesso ai meno spigliati e estroversi di potersi affacciare all’esperienza senza
limitazioni di sorta e con la consapevolezza di disporre di una rete di competenze e
supporto finalizzata al nostro aiuto.
Gestendo parallelamente una tragedia e una commedia abbiamo avuto modo di fare
esperienza teatrale-culturale, con la tragedia antigone, ma anche l’atto stesso della
scrittura, difatti una delle attività più interessanti che abbiamo svolto è stata proprio
la stesura di un copione in cui, mi sento di affermare, siamo riusciti abilmente a
reinterpretare in chiave comica moderna riferimenti alle tragedie antiche.
Non solo, con la tragedia dell’Antigone, si sono affrontati i temi e la filosofia
dell’autore Sofocle, celebre per la concezione della vita struggente, come si ravvisa
anche nell’Aiace, ma abbiamo anche approfondito l'interpretazione profonda dei
personaggi entrando nella loro psicologia e nei loro sentimenti al fine di realizzare
una prova attoriale verosimile.
Entrando nello specifico la tragedia dell’antigone tratta la legittimità della legge, e la
disputa tra le leggi divine, ovvero quelle giuste a prescindere dall’autorità politica,
che potremmo far corrispondere modernamente al diritto naturale di ciceroniana
memoria, e le leggi degli uomini, che sono invece finalizzate alla necessità politica,
difatti possiamo osservare come il personaggio di Creonte (re e principale
antagonista della storia) decida di attuare una giustizia con l’unico scopo di
delegittimare l’opposizione al suo dominio, tra l’altro condannando un personaggio
come Polinice, che approfondendo la complessità della storia che parte da Edipo, si
scopre essere nient’altro che vittima degli eventi.

Proprio questa complessità tematica ben si incastra con l’istruzione al nostro livello,
è infatti importante tramite queste antiche discussioni alimentare lo spirito critico di
coloro che si vuole istruire, che tra l’altro è lo stesso fine che il teatro greco aveva in
origine. Come ben sappiamo durante l’età delle Poleis greche era tipico addirittura
venir pagati per assistere al teatro, e nella volontà di istruire la popolazione, a
prescindere dal suo ceto economico possiamo ritrovare un prototipo della scuola
pubblica. In conclusione questa esperienza non è solo stata istruttiva dal punto di
vista artistico, ma ha anche conferito un potenziamento della nostra cultura e un
seme per la costruzione di uno spirito critico

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