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Lettino per massaggio deve essere posto in modo che le braccia possano essere distese per avere
una spinta anche con il corpo. Circa 80 cm.
Il corpo deve avere il fluido in equilibrio e deve essere nei parametri della norma per funzionare
bene.
Nella linfa scorrono sostanze che se ben bilanciate aiutano l’organismo a stare bene perché crea
immunologia.
Il liquido o linfa viene assorbita nello spazio interstiziale delle cellule. L’eccesso di liquido
interstiziale genera un edema quindi si necessita di rimettere in circolo la linfa attraverso le
manovre fino ai linfonodi di riferimento in modo da riequilibrare la quantità di linfa in eccesso.
Le scorie sono dette Cataboliti.
Il sistema linfatico è un sistema aperto quindi non funziona come quello circolatorio che ha una
pompa (cuore)e un circuito chiuso, vene e capillari. Di conseguenza il flusso della linfa deve essere
aiutato .
I vasi linfatici sono chiamati pre-collettori (più piccoli) e collettori (più grandi) in base alla loro
dimensione.
Il dotto toracico grande come un mignolo, è per indicazione quello sinistro, dove viene convogliata
la maggior parte della linfa. Dagli arti dalle viscere……
Il dotto destro non è proprio un dotto in quanto molto irregolare e formato da una serie di capillari
linfatici.
La pulizia della linfa avviene nei nodi linfatici che hanno più ingressi e una sola uscita, attraverso la
quale la linfa viene rimessa in circolo.
Il punto nodale più importante è chiamato terminus.
I capillari sottili sono formati da strati di cellule poste a tegola, e consentono di far fluire le proteine
più grandi e non sono dotati di valvole di non ritorno.
Il sistema linfatico non essendo dotato di motore, si muove attraverso la differenza pressoria.
Durante la respirazione il diaframma si abbassa e comprime la parte sottostante, alleggerendo
quella sopra. La differenza crea un squilibrio di pressioni e quindi consente di far drenare la linfa.
I vasi pre-collettori e collettori sono più simili ai vasi venosi. Sono dotati al loro interno di una
valvola a coda di rondine che evita il reflusso del liquido. Lo spazio tra le camere dei collettori e
detto anche linfagione. Una piccola muscolatura posta sulle parti esterne di ogni linfagione spinge
la linfa da una camera all’altra per circa 6/8 cicli al minuto. L’aumentare dei cicli di spinte determina
un afflusso maggiore di linfa ed avviene in caso di edemi.
Nel massaggio la fase di spinta del fluido è uguale a quella di rilascio.
Il dotto sinistro termina con un rigonfiamento etto anche cisterna di Paquet o del chilo.
Un altro motore della linfa è la contrazione muscolare. Quindi per attivare la linfa si deve muovere
la muscolatura. Anche la posizione supina con gli arti inferiori alzati consente il ritorno di linfa.
I linfonodi si raggruppano in stazioni linfatiche. In ogni stazione specifica confluisce la linfa di una
zona del corpo.
Quando i linfonodi sono gonfi è perché è in atto una risposta immunitaria, in questo caso i linfonodi
possono essere doloranti. Vedi palpazione del medico durante la visita. Tocca i linfonodi principali
posti sotto la mandibola.
Quindi non trattare mai i linfonodi in risposta immunitaria. I linfociti e macrofagi determinano un
abbassamento delle difese immunologiche.
Le stazioni linfonodali all’ inguine puliscono tutta la linfa derivante dagli arti inferiori i glutei e il
settore addominale sotto l’ombelico.
Le stazioni linfonodali ascellari si prendono carico della linfa degli arti superiori e della parte
addominale e dorsale al di sopra dell’ombelico.
Le stazioni del collo, del cavo popliteo del viso e del gomito, sono stazioni di passaggio.
La stimolazione dei linfonodi profondi del cavo toracico, si stimolano con manovre pressorie e
respirazione.
Qualsiasi tipo di massaggio lavora sul sistema neuro vegetativo para simpatico.
Per ottenere risultati ottimali non è sufficiente il massaggio LDM ma deve essere abbinato il
movimento e la cura dell’alimentazione.
La manovra deve avere una pressione verticale minima. La spinte deve essere longitudinale.
La fase di manipolazione è composta da appoggio spinta rilascio recupero. La fase di spinta e
recupero hanno lo stesso tempo.
La posizione del corpo dell’operatore è fondamentale, quindi usare il baricentro per lo
spostamento e la manipolazione. Evitare di incurvare schiena e spalle per evitare dolori di
affaticamento. Il massaggio deve apparire aggraziato e fluido.
La tecnica si divide per la maggior parte di manovre definite prossimo distali o disto prossimali.
Sempre in riferimento alla stazione linfonodale di riferimento. Per tanto il pompaggio è prossimo
distale e lo svuotamento disto prossimale.
L’ambiente per il massaggio deve essere caldo 23/25° e la luce deve essere bassa.
Utilizzare coperte per tenere al caldo le parti non trattate. Evitare termocoperte perché sono per
natura vasodilatatorie quindi aumenterebbero l’affluenza di sangue e di cellule che per natura
aumentano la quantità di linfa.
Parasimpaticotonia = fase di rilassamento del corpo – Ortosimpaticotonia= fase di tensione del
corpo.
FASI E TECNICHE DEL MASSAGGIO LDM VODDER