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Dr.

Alessandro Beraldi
Odontoiatra e Protesista Dentale

Manuale di
fisioterapia
cranio
cervico
mandibolare
“I tessuti molli vincono sempre sui tessuti
duri, è solo questione di tempo.”
M. Rocabado (Sansepolcro, 2010)

Ringrazio il Prof. Mariano Rocabado, Fisiatra cileno, i


cui insegnamenti hanno sostanzialmente modificato il mio
modo di lavorare, aiutato i miei Pazienti e sono guida di
questo protocollo.

Grazie anche alla Dr. Claudia Nicolai, che mi ha


pazientemente aiutato ad illustrare il lavoro.
Regole da osservare sempre
> i problemi sono sempre per il 50% postero-inferiori, cranio-
cervicali, e per il 50% antero-superiori, cranio-mandibolari,
esercitate entrambe le regioni
> lavorate prima sulle zone dolenti, ma in direzione opposta a
quella che provoca dolore. Fermatevi prima che un movimento o
un allungamento provochi dolore. Non cercate di ottenere tutto
subito, pena infiammazione e dolore, i movimenti devono essere
molto delicati, gli allungamenti si ottengono frazione di millimetro
per frazione di millimetro. Ricordate: la cervicale è a contatto
con strutture vitali. L’infiammazione provoca immobilizzazione,
l’opposto di quello che vogliamo ottenere
Regole da osservare sempre
> le prime manovre sono sempre di allungamento e
distrazione. Fate gli allungamenti ogni 2 ore (6 volte al giorno)
> seguono gli esercizi di rinforzo muscolare più volte la giorno
(almeno 3-4) inizialmente 3 giorni la settimana, poi 4 o 5. Alla
fine del trattamento usate gli attivatori della muscolatura
masticatoria tutti i giorni. Dopo il trattamento ogni tanto
riprendeteli per il mantenimento
> perché siano efficaci distrazioni ed allungamenti devono
durare almeno 6 secondi, quando eseguite l’esercizio mantenete
la posizione contando da 1’001 a 1’006/1’010
> se Vi risulta difficile mantenere la posizione per 6 secondi
all’inizio sostituite la ripetizione da 6 secondi con 6 ripetizioni da
1 secondo, l’effetto è uguale ma le articolazioni lavorano
di più (controindicato se infiammate)
Regole da osservare sempre
> ricapitolando: 1 esercizio da 6 ripetizioni richiede circa 1
minuto e può essere eseguito in due modi: 6 ripetizioni
della durata di 6-10 secondi (preferibile) o 36 ripetizioni da 1
secondo
> evitate di mangiarVi le unghie e di usare apparecchi
antirussamento (dopo consulto odontoiatra-internista)
> cercate posizioni confortevoli per essere rilassati.
Rilassamento = minori tensioni muscolo-ligamentose. Quando
lavorate supini mettete qualcosa sotto le ginocchia per allungare
la colonna vertebrale ed evitare tensioni lombosacrali. Da proni
è utile un cuscino sotto il bacino e/o uno sotto le caviglie
Regole da osservare sempre
> abbiate pazienza: eliminare l’infiammazione richiede 3 o 4
settimane, riparare i tessuti altre 3 o 4 settimane, stabilizzare i
risultati dai 3 ai 6 mesi
> l’età non è un problema, ovviamente maggiore è l’età più
tempo richiede la terapia, più ci si dovrà accontentare della
scomparsa della sintomatologia senza cercare una
perfetta “restitutio ad integrum”

COLLABORAZIONE! Se aveste una capsulite ad un ginocchio,


un’ernia discale ecc. fareste 6-12 mesi di riabilitazione: per la
bocca è uguale. L’Odontoiatra non fa miracoli, il bite non è un
talismano, scegliete: o dolore e degenerazione del sistema
cranio-cervico-mandibolare o collaborazione!
Regole per chi Vi assiste:
> sono sufficienti 2-3 sedute settimanali, cominciate con le
distrazioni, preparate un programma di esercizi domiciliari e,
soprattutto, controllate che il Paziente li sappia eseguire
correttamente anche da solo
> lavorate con il soggetto seduto o disteso. Disteso gli appoggi
sono più sicuri e muscoli e legamenti sono più rilassati
> sempre delicatezza, testa e collo sempre sostenuti
da mano o supporto
> lavoro millimetrico e molto fine, 1 millimetro in più di
distrazione o movimento fanno la differenza tra dolore e no, a
livello cervicale possiamo provocare anche vertigini, vomito ecc.
Regole per chi vi assiste:
> gli iperlassi richiedono maggior delicatezza di trattamento
> accordateVi sull’alzata di mano, “sento dolore = alzo la
mano”, tenete d’occhio la mano del Paziente e sospendete
l’esercizio appena la muove
> nei bimbi fate solo rotazioni pure (asse passante per le
tempie, come spiegato in seguito) e sostenute della testa, non
flessioni, pur guidate, del collo. La flessione anteriore è ancora a
livello di C2-C3, dove ci sono i centri della respirazione
> non lasciate passare più di 10 secondi tra una distrazione e
la successiva, possono arrivare reazioni muscolari reattive che
impediscono la corretta esecuzione dell’esercizio
Distrazione longitudinale ATM
Chiedete di aprire la bocca di 1 cm. e
una leggera protrusione mandibolare,
afferrate il corpo della mandibola e
appoggiare il pollice sul 1° molare. La
mandibola deve essere rilassata, cominciate a muoverla
delicatamente avanti-indietro per favorire la possibilità di
dirigerla. Quindi spingete caudalmente (in basso) col pollice e,
applicando anche una rotazione, in alto con medio e anulare
sotto il mento. Prima l’ATM dolente poi l’altra. Questa
distrazione, definita “di cortesia” da Rocabado, dovrebbe seguire
ogni intervento odontoiatrico, o almeno quelli lunghi a
bocca spalancata.

Terapia assistita cranio-mandibolare


Terapia assistita cranio-mandibolare


Distrazione laterale ATM
Chiedete di aprire la bocca di 1 cm. e
una leggera protrusione mandibolare,
afferrate il corpo della mandibola e
appoggiate il pollice lingualmente al 1° molare, indice e medio
esternamente sull’angolo della mandibola. Con la testa
stabilizzata e la mandibola sempre rilassata e ben tenuta fate
rotazioni con piccole trazioni laterali sul condilo e mediali sul
mento. Poi stabilizzate la mandibola e inclinate lateralmente il
cranio (delicatezza, possibili solo micromovimenti).

Terapia assistita cranio-mandibolare


Terapia assistita cranio-mandibolare
Distrazione e mobilizzazione cervicale
Distrazione “di
cortesia”: dita
sul triangolo
suboccipitale,
fate trazione con
delicatezza.
Alternate sempre
una distrazione
“di cortesia” a
qualunque
esercizio sulla
cervicale.

Terapia assistita cranio-cervicale


Distrazione e
mobilizzazione
cervicale
Distrazione
aspecifica: una
mano sotto la nuca
l’altra sulla fronte.
Non è una
semplice trazione:
la mano sulla fronte spinge caudalmente e in basso, quella sulla
nuca cranialmente e in alto. L’asse di rotazione del cranio passa
per le tempie, dietro l’angolo degli occhi, la fronte va in avanti e il
mento indietro. Il collo resta in asse, non si piega in avanti.

Terapia assistita cranio-cervicale


Terapia assistita cranio-cervicale
Distrazione e
mobilizzazione
cervicale
Mobilizzate C0-C3
inclinando la testa
a destra e a sinistra.
L’inclinazione ha
asse passante per il
Nasion, la fossetta
della radice del naso, il collo resta in asse, non si piega, se la
fronte va a sinistra il mento va a destra. Mani laterali al cranio e
su occipitale, i medi si uniscono sulla spinosa di C2, una spinge
la spinosa di C2 da una parte, l’altra la calotta dall’altra.

Terapia assistita cranio-cervicale


NO SI’

Terapia assistita cranio-cervicale


Distrazione e mobilizzazione cervicale
Distrazione specifica da supino: con la mano sotto il collo
avvertite la spinosa di C2 e tenete le apofisi trasverse, con
l’altra eseguite la
trazione sulla
nuca (occipite).
La mano che
stabilizza scende
caudalmente di
apofisi in apofisi
o di 2 cm. in 2
cm..

Terapia assistita cranio-cervicale


Distrazione e mobilizzazione cervicale
Distrazione specifica con sovrarotazione, da supino: sempre
tenendo C2 e facendo trazione con l’altra mano sull’occipite,
spingendo con la spalla ruotate la testa in avanti. La spalla
spinge sia in
senso caudale
che verso il
basso. In questo
caso il soggetto
può non
respirare per il
senso di
occlusione: non
superate i 6-10
secondi!

Terapia assistita cranio-cervicale


Fate seguire alla
sovrarotazione una
iperestensione con mano sulla
fronte, che può anche essere
attiva, accompagnata dal
soggetto.

Terapia assistita cranio-cervicale


Distrazione cervicale
Se lavorate con soggetto seduto
fate la distrazione “di cortesia”
tenendo il collo in asse e la testa
appoggiata al vostro torace. Con
una mano fasciate la testa del
paziente, il palmo sull’orecchio,
l’altra posta alla base del collo,
fa trazione verso il basso. Per
una distrazione specifica la
mano sotto l’occipite con pollice
ed indice afferra le apofisi
trasverse scendendo trasversa
per trasversa e fa trazione
caudalmente mentre stabilizzate la testa con l’altra mano
e il vostro corpo.
Terapia assistita cranio-cervicale
Distrazione cervicale
Se preferite fissate le apofisi trasverse delle vertebre e fate
trazione verso l’alto sul cranio. O invece di far trazioni potete
sfruttare la respirazione: chiedete una bella inspirazione,
accompagnate la testa nell’estensione della colonna, quindi la
fissate tra mano sulla nuca, mano sul lato e torace e ottenete la
distrazione con una profonda espirazione. La distrazione diviene
specifica se la mano sull’occipite scende vertebra per vertebra.

Terapia assistita cranio-cervicale


Distrazione e mobilizzazione cervicale
Da seduti si mobilizza la cervicale alta ruotando la testa,
sostenuta tra mano e torace, a destra o sinistra mentre l’altra
mano fa trazione caudale sulle apofisi trasverse di C2 e C3.

Terapia assistita cranio-cervicale


Distrazione cervicale
Con soggetto prono, fronte appoggiata sulle sue mani, fate una
distrazione aspecifica con una mano sull’occipite e una sulla
base del collo. Poi, con gli indici e i pollici sulle trasverse,
scendete caudalmente per una distrazione specifica vertebra
per vertebra.
Alternate le
distrazioni specifiche
dei vari segmenti
con distrazioni
aspecifiche.
Distraete anche
col capo ruotato
a destra e a
sinistra.
Terapia assistita cranio-cervicale
Terapia assistita cranio-cervicale
C1 ruotata
a sinistra

Derotazione di C1 (atlante)
C1 è ruotata dal lato opposto a quello dove avvertite la trasversa
come più alta e in avanti (palpare tra angolo della mandibola e
processo mastoideo del temporale). O dalla parte in cui il
soggetto riesce a fare una rotazione cervicale alta più ampia
(collo esteso, testa ruotata in avanti a destra e sinistra
prendendo come riferimento mento e clavicola).
Terapia assistita cranio-cervicale
Soggetto supino,
testa leggermente
inclinata e ruotata
dal lato opposto
alla rotazione di C1
(ricordarsi l’asse di
rotazione passante
per il Nasion). Fa
forza contro la
vostra mano
(esercizio
isometrico). Fate inclinare e ruotare ulteriormente e ripetete, poi
ripetete con testa alla massima inclinazione e rotazione. Dopo
aver fatto questo esercizio per 2-3 settimane alternatelo al
controlaterale.

Terapia assistita cranio-cervicale


Mobilizzazione da C3 a C7
Vedi la mobilizzazione di C0-C3. Mani lateralmente al collo del
soggetto supino, con le dita di quella caudale fissate le spinose
delle vertebre, con l’altra prima distraete poi inclinate a destra e
sinistra. Alternando mobilizzazioni a distrazioni di cortesia
scendete di spinosa in spinosa da C3 fino a C7, sporgente. Se
non avvertite le spinose scendete di 2-3 cm. per volta.

Terapia assistita cranio-cervicale


Normalizzazione muscolatura cervicale posteriore
Soggetto prono, testa sospesa sostenuta in relazione malare-
sternale (zigomi allineati allo sterno), il soggetto fa movimenti di
apertura/chiusura della mandibola con la mandibola distratta per
gravità.

Terapia assistita cranio-cervicale


Normalizzazione muscolatura cevicale posteriore
Soggetto prono, fronte sulle mani, con una mano stabilizzate i
segmenti della cervicale tenendo le apofisi trasverse con pollice
ed indice, spostandovi vertebra per vertebra (o di 2-3 cm.) in
senso caudale, con l’altra mano sulla fronte accompagnate
l’estensione fino a che il naso raggiunge le mani che sostengono
il capo (non di più per non provocare compressioni). Poi fate
eseguire l’estensione senza la mano sulla fronte ma
mantenendo la presa apofisi per apofisi come guida.

Terapia assistita cranio-cervicale


Terapia assistita cranio-cervicale
Allungamento muscolare
e mobilizzazione prima
costa
Soggetto supino, la testa del
soggetto può essere bloccata
dalla parte della spalla su cui
eserciterete pressione o,
sostenuto e fissato l’occipite,
ruotata verso il lato di
pressione.

Terapia assistita cervico-toracica


O può essere prima
ruotata e sostenuta in
leggera estensione dal lato
della pressione, poi dal
lato opposto in flessione.
Appoggiate l’altra mano sul
terzo distale della spalla
facendo pressione in
senso caudale, meglio se
aiutati dall’espirazione del
soggetto.

Terapia assistita cervico-toracica


Allungamento muscolare e mobilizzazione costo-
vertebrale
Soggetto seduto, testa piegata in avanti, braccia appoggiate
sulle vostre, i vostri indici si congiungono sulle spinose di T1-T2,
con le
dita
premete
con
energia
verso di
voi e in
alto.

Terapia assistita cervico-toracica


Limitare l’apertura della bocca

Questo esercizio non migliora la


Vostra condizione, ma Vi fa assumere
un’abitudine quotidiana che evita
l’ulteriore infiammarsi di articolazione
e legamenti. Con lingua sul palato
fate 10 aperture e chiusure dalla posizione di riposo sfruttando
solo i primi 2 cm. circa di apertura della bocca, evitando di
completare la traslazione in avanti della mandibola (ulteriori 2
cm. ca. di apertura). Imparate a riconoscere il “confine” del
movimento. Si sente bene appoggiando gli indici sui condili e
mettendo la lingua sul palato: nella prima parte dell’apertura
avvertite solo un piccolo movimento, nella seconda i condili
sporgono lateralmente.

Terapia individuale cranio-mandibolare


NO SI’
E se le articolazioni sono
dolenti inizialmente è meglio
mangiare cibi molli.

Terapia individuale cranio-mandibolare


Allungamento muscoli
sovramandibolari

Bocca alla massima apertura


consentita in assenza di
dolore/indolenzimento, fate
pressione sulle arcate
dentarie con le dita (pollice su
incisivi superiori, indice su
premolari/molari, prima a
destra poi a sinistra) cercando
di migliorare l’apertura.

Terapia individuale cranio-mandibolare


Potete aiutarvi ruotando
tra gli incisivi un
cucchiaio di legno (non
rovina i denti) largo circa
come tre delle Vostre dita. Ogni giorno forzate un po’ di più,
sempre senza avvertire dolore e ricordando che è attiva solo la
mano, la bocca è passiva. L’obiettivo è un’apertura fluida in cui
passano tre dita in verticale, ma un’apertura senza fastidi di
solo due dita è più che sufficiente.

Terapia individuale cranio-mandibolare


Rinforzo muscoli sovramandibolari e sottomandibolari
(apertura e chiusura bocca)
Esercizio isometrico: ponete la lingua sul palato, gli indici dietro i
canini inferiori, con la mandibola aperta di 1 cm. e leggermente
in avanti, fate pressione con la mandibola sugli indici. Dopo 1
settimana usate 2 dita, quindi 3. Ponete il pollice sotto la
mandibola in corrispondenza dei canini e fate resistenza
all’apertura della bocca, dopo i pollici passate ai pugni. Per
rilassamento fate lo stesso movimento con lingua al palato
senza resistenza una decina di volte.

Terapia individuale cranio-mandibolare


Terapia individuale cranio-mandibolare
Rinforzo sovramandibolari (lateralità)
Esercizio isometrico: ponete la lingua sul palato, aprite la
mandibola di 1 cm., fate pressione con la mandibola sugli indici
posti lateralmente sul corpo della mandibola sotto i canini
inferiori. Dopo 1 settimana usate 2 dita, quindi 3 o il pugno. Fate
pressione a destra e a sinistra, cominciando dal lato dell’ATM
dolente, se c’è. Alternate facendo l’esercizio a destra e sinistra
ponendo il canino superiore in contatto con l’inferiore.

Terapia individuale cranio-mandibolare


Terapia individuale cranio-mandibolare
Attivatore di Rocabado
(distrazione ATM,
allungamento muscoli,
legamenti, capsula,
rinforzo muscolare)

… e l’alternativa economica:
attaccate i Pazienti alla canna
del gas!

Terapia individuale cranio-mandibolare


Lavorate con
movimenti di
retrusione/protrusione
(avanti/indietro con la
mandibola) con
l’attivatore tra gli
incisivi centrali.
Serrate con
delicatezza alla
massima escursione
poi tornate al testa a
testa, rilassate e
ripetete il ciclo.

Terapia individuale cranio-mandibolare


Con l’attivatore a livello dei centrali fate
movimenti di lateralità. Tenete gli indici sulle
ATM, servono da guida e avvertono la simmetria
dei movimenti. Le prime due settimane usate il
paraboloide più piccolo, poi il medio, quindi il più
grande. Se c’è dolore rallentate la
progressione.
Terapia individuale cranio-mandibolare
Altro esercizio: con l’attivatore stretto tra i
centrali prima, dietro i canini poi,
prendete l’attivatore con le dita e fate 6
secondi di trazione e 6 di pressione.

Terapia individuale cranio-mandibolare


Normalizzazione labbro superiore
Allungate il labbro superiore con un paraboloide (una delle punte
dell’attivatore di Rocabado) legato con un filo da pesca e messo
in corrispondenza del frenulo. Fate trazioni verso il basso sul filo
mentre il labbro trattiene.

Terapia individuale cranio-mandibolare


Attivatore di
Soulet-Besombes
(rinforzo muscolare,
simmetrizzazione
forza, educazione
lingua, eliminazione
precontatti dentali)
Usate l’attivatore 1 ora
al giorno, possibilmente
divisa in 4 periodi di 15 minuti o 3 di 20. Alternate movimenti di
lateralità a serramenti energici e a spinte linguali sul palato,
dove l’attivatore tocca il palato dietro gli incisivi centrali. Potete
usarlo per più tempo, attivamente come descritto o
passivamente. Se prescritto portatelo anche di notte.

Terapia individuale cranio-mandibolare


Soggetto collaborante
IP
Attivatore nuovo

D
9 mesi di esercizio in soggetto di 40 anni: netto miglioramento
della massima intercuspidazione (IP) e dei precontatti/piani di
scivolamento (D). Sospendere/rivalutare l’esercizio in caso di
indolenzimenti, dolori o stanchezza a denti (anche
mobilità), articolazioni e muscoli, cranici o cervicali.
Terapia individuale cranio-mandibolare
Bite 3 in 1 (alterazione degli
engrammi muscolari, riduzione
tono sovramandibolari)
Portate tutte e 3 le parti del bite nelle
8 ore notturne, di giorno per 8 ore
portate la parte anteriore del bite e
per le altre 8 ore le 2 parti posteriori.

(M.
Rocabado)

Terapia individuale cranio-mandibolare


Un Collega ci invia un Paziente: gli ha
fatto un bite ma non ha i risultati sperati.
Perché offenderlo rifacendo il bite
appena fatto? Anzi, va benissimo! Lo
utilizziamo solo in altro modo!

Terapia individuale cranio-mandibolare


Allungamenti muscolari
Allungate i muscoli orbicolari (labbra),
buccinatori (guance), sovraioidei
(sottomentali) e sottoioidei (anteriori del
collo) con trazioni digitali. Il buccinatore,
che continua le fibre del costrittore
superiore della faringe, allungatelo in
posizione di riposo, con la mandibola
avanzata e con la mandibola avanzata
e la testa ruotata in avanti. I muscoli
sovra e sotto ioidei si mettono in
evidenza con una leggera estensione e
rotazione dal lato opposto del cranio.
Oltre che con le trazioni gli allungamenti si fanno con pressioni
sul ventre del muscolo o massaggio anteroposteriore,
mesiolaterale, rotatorio.
Terapia individuale cranio-cervico-mandibolare
Terapia individuale cranio-cervico-mandibolare
Mobilizzazione ioide, riposizionamento lingua
Con 2 dita e con delicatezza, muovete lo ioide in alto e in basso,
a destra e a sinistra, avanti e indietro, mantenendo
una piccola estensione della testa.

Terapia individuale cranio-cervico-mandibolare


Normalizzazione muscolatura sottomentoniera
Esercizio isometrico: appoggiate un dito sotto la mandibola,
davanti allo ioide, contraete la muscolatura sottomandibolare
senza aprire la bocca, con la lingua appoggiata al palato dietro
agli incisivi superiori. Il dito avverte la contrazione.

Terapia individuale cranio-cervico-mandibolare


Mira di mobilizzazione di Rocabado
Realizzate questa mira
60 x 60 cm. (6 fogli A4
attaccati), appendetela
con il centro all’altezza
degli occhi e ponetevi ad
un braccio di distanza.
Più volte al giorno, con
movimenti molto lenti e
prestando attenzione a
che livello lavora la
cervicale, seguite le linee
nere, muovendo la testa,
non gli occhi, in una
direzione e
nell’altra.
Terapia individuale cranio-cervicale
Normalizzazione muscolatura cervicale
Esercizio isometrico: seduti, sostenendo il collo con una mano,
inclinate la testa in avanti di 15° ca. e mantenete gli zigomi
allineati allo sterno. L’asse di rotazione passa in mezzo alle
tempie, il collo resta in asse. Mettete un dito sulla fronte e
cercate di ruotare la testa in avanti contro resistenza. Spostate il
dito su una tempia e spingete per ruotare la testa, poi passate al
lato opposto. La testa può essere leggermente inclinata e
ruotata dal lato della pressione. Dopo 1-2 settimane usate 2-3
dita, poi il pugno o il palmo.

Terapia individuale cranio-cervicale


Terapia individuale cranio-cervicale
Normalizzazione
muscolatura cervicale,
derotazione di C1
(atlante)

Esercizio isometrico: seduti,


sostenendo il collo con una
mano, spingete contro l’altra
mano per inclinare la testa
dal lato opposto a quello
della rotazione di C1. Dopo
aver fatto questo esercizio
per 1-2 settimane alternatelo
con il controlaterale.

Terapia individuale cranio-cervicale


Successivamente complicate l’esercizio facendo pressione sulle
tempie con la testa inclinata a destra e sinistra e ruotata di pochi
gradi a destra e a sinistra per meglio simmetrizzare la risposta
ligamentosa e muscolare. Per 1-2 settimane usate 1 dito, poi 2-3
dita, quindi il pugno o il palmo.

Terapia individuale cranio-cervicale


Normalizzazione
muscolatura cervicale
anteriore
Supini, ruotate prima la testa
sullo sterno senza perdere il
contatto col lettino, poi la
sollevate mantenendola sollevata di solo 1 cm., quindi ritornate
con movimenti sempre lenti.

Terapia individuale cranio-cervicale


Con un bracciolo da nuoto
per bimbi, un solo comparto
gonfiato, sotto il collo e la
nuca sempre appoggiata,
inclinate la testa in avanti e
spingete sul bracciolo. Chi ha
la rettilinearizzazione o
l’inversione della curvatura
cervicale tra C3 e C7 non
deve mai rinforzare i flessori
senza l’asse corretto di
rotazione per le tempie, il
capo sostenuto da un
appoggio o da un operatore
e il cuscino che mantenga la
lordosi, o
peggiorerebbe!
Terapia individuale cranio-cervicale
Normalizzazione muscolatura
cervicale anteriore, derotazione
di C1
Supini, ruotate la testa sullo sterno
senza perdere il contatto posteriore,
ruotate a destra, estendete il capo,
tornate sullo sterno e ripetete a
sinistra. Alternate a questo esercizio
la rotazione con la testa già in
partenza inclinata a destra e sinistra.

Terapia individuale cranio-cervicale


Normalizzazione muscolatura cervicale
Appoggiati allo stipite di una porta, senza perdere il contatto tra
spigolo e occipite/spinose delle vertebre toraciche, ruotate la
testa in avanti per aprire gli spazi suboccipitali, mantenendo la
contrazione.
Quindi,
sempre
mantenendo
il contatto,
ruotate la
testa indietro.

Terapia individuale cranio-cervicale


Sempre
in
contatto
con lo
stipite,
con una
banda elastica dietro la nuca fate
trazioni in avanti sulla banda
(esercizio isometrico), prima con la
testa dritta poi inclinata a destra e
sinistra di 45° circa (50% della
rotazione possibile, naso rivolto a
metà clavicola). Potete usare il
bracciolo dietro la cervicale per mantenere la lordosi e ogni 10-
15 giorni passate ad una banda più resistente (il colore
della banda indica la resistenza).
Terapia individuale cranio-cervicale
Normalizzazione muscolatura cervicale posteriore
Supini, bracciolo sotto la nuca (occipite), spingete sul cuscino ed
estendete.

Terapia individuale cranio-cervicale


Altro esercizio: da supini ponete il
bracciolo sotto il collo, una banda
elastica sotto la nuca, fate trazione
sulla banda e resistenza con la
cervicale (esercizio isometrico).

Terapia individuale cranio-cervicale


Normalizzazione muscolatura
cervicale posteriore
Proni, con la fronte appoggiata
sulle mani, estendete il capo finchè
il naso non è rivolto alle nocche,
quindi ruotate la testa finchè il naso
non volge ai polsi.

Terapia individuale cranio-cervicale


Ancora: da proni tenete la banda elastica ed estendete la testa
contro resistenza, è sufficiente alzarla di 10 cm. circa. Poi
allungate muscoli
e legamenti:
fronte appoggiata
ruotate la testa in
avanti estendendo
il collo.

Terapia individuale cranio-cervicale


Rinforzo
muscolare
Soggetto prono,
testa sospesa in
relazione malare-
sternale, mantenere
la posizione con le braccia
aperte e leggermente
sollevate dal lettino.

Terapia individuale cervico-toracica


Rinforzo muscolare
Seduti o in piedi, schiena ben dritta, fate
trazioni sulla banda elastica in orizzontale, verticale ed obliquo,
davanti al torace e dietro la schiena. Passate man mano a
bande sempre più resistenti.

Terapia individuale cervico-toracica


Terapia individuale cervico-toracica
Magg. S. Cavelli
Solista, PONY 10

Ten. M. Zoppitelli
1° Fanalino,
PONY 6

Dr. A. Beraldi

Appendice
Bilanciamento gnato-posturale Piloti P.A.N. Frecce Tricolori
2009 - Analisi occlusale computerizzata T-Scan lll
Ist. Med. Legale “A. Mosso” Aereonautica Militare Italiana
L’EICMER di Rocabado
Il massaggio decontratturante 24 ore su 24

Svantaggi delle normali terapie:


- terapia individuale
> collaborazione
- terapia assistita (laser, massaggi, fisioterapia ecc.)
> tempo, costi

L’EICMER elimina le contratture muscolari in 5-7 giorni,

Appendice
lavorando 24 ore su 24, con una sensazione di dolore o
fastidio che scompare per inibizione in meno di 24 ore,
senza costi e necessità di collaborazione.
I materiali: in farmacia, al bricocenter. Preparazione del
Fischer.

Appendice
piccolo medio grande

Appendice
Il Fischer si sceglie in base alle dimensioni del muscolo
da trattare e si posiziona perpendicolare alle fibre
muscolari.
Appendice
piccolo

medio
Localizzazione
della
contrattura/
punto dolente

Appendice
Preparazione del bottone
Fischer-isolante adesivo,
che aumenta la pressione
del Fischer sui tessuti.
Appendice
Il “sandwich”: Fixomull sulla cute, bottone Fischer-isolante,
Leukoplast ben teso a spingere ed isolare il tutto.
Precauzioni e consigli d’uso:

- se dà reazioni toglierlo
- non usare su piani/spine ossee
- premere bene il bottone Fischer/isolante sulla cute
prima di fissarlo col Leukoplast
- premendo e/o massaggiando perpendicolarmente
alle fibre muscolari 6 volte x 6 secondi diverse
volte al giorno l’effetto è maggiore e più rapido
- il dolore/contrattura, eliminati da un punto, possono
apparire in un punto secondario: spostiamo

Appendice
l’EICMER
Dr. Alessandro Beraldi

Odontoiatra e Protesista Dentale


Perfezionato in Posturologia e Gnatologia Cliniche
Perfezionato in Odontostomatologia dello Sport
Libero Professionista

Consigliere Nazionale e
Responsabile Lombardia
S.I.O.S. (Società Italiana
Odontostomatologia dello Sport)

V.le Brianza 28 - 20127 Milano - Tel. 02.28.28.487


www.studioberaldi.net – info@studioberaldi.net

Dicembre 2013

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