Questo documento ha come scopo quello di fornire informazioni precise e affidabili riguardo
all'argomento e alla questione trattati. Le informazioni contenute in questo documento sono
esclusivamente a scopo educativo e di intrattenimento, il loro contenuto è derivato da diverse fonti.
L’autore di questo libro non è in nessun modo impegnato a fornire consulenza in materia legale,
finanziaria, medica o professionale. Se è necessaria una consulenza di questo genere è necessario
rivolgersi a un professionista esperto in materia.
In nessun modo è legale riprodurre, duplicare o trasmettere qualsiasi parte di questo documento né in
formato elettronico né in formato cartaceo. La registrazione di questa pubblicazione è severamente
vietata e qualsiasi archiviazione di questo documento non è consentita se non con il permesso scritto
dell'editore.
Tutti i diritti sono riservati.
Le informazioni fornite nel presente documento sono veritiere e coerenti. Qualsiasi responsabilità per
eventuali perdite derivanti dall’utilizzo delle informazioni contenute in questo documento inclusi errori,
omissioni e imprecisioni, è responsabilità esclusiva del lettore. In nessuna circostanza sarà attribuita
alcuna responsabilità legale o colpa all'autore, direttamente o indirettamente.
I rispettivi autori possiedono tutti i diritti non detenuti dall'editore.
Le informazioni qui contenute sono offerte esclusivamente a titolo informativo e pertanto sono
universali. La presentazione delle informazioni avviene senza contratto e senza alcun tipo di garanzia.
Marchi, nomi e personaggi reali o inventati utilizzati in questo libro sono di dominio pubblico. Qualora
esistano diritti di copyright, un eventuale citazione degli stessi è priva di autorizzazione o supporto da
parte del proprietario. Tutti i marchi e brand all'interno di questo libro sono solo a scopo di chiarimento
e sono di proprietà dei creatori degli stessi, non affiliati a questo documento.
Sommario
Introduzione
Esercizi Glutei e Cosce
Addominali
I pettorali
Le braccia
Dorsali
Allenamento HIIT
Introduzione
Il nostro corpo è una macchina perfetta, un vero miracolo della natura in cui
migliaia di elementi lavorano in sincrono in magistrale equilibrio per
mantenerci vivi, sani, forti. Ma una macchina così perfetta può essere
insediata da un pericoloso nemico: l’inattività fisica. Questa come abbiamo
già visto, può provocare innumerevoli e, a volte, irreparabili danni. Per porre
rimedio a questo tipo di complicanze esiste una sola soluzione: l’allenamento,
l’attività fisica, lo sport. E se stiamo leggendo questo testo è perché abbiamo
deciso di allenarci a casa, con tutte le nostre comodità a disposizione,
potendoci permettere liberamente di scegliere in maniera indipendente come,
dove e quando allenarci. Ebbene ai vantaggi di questa scelta possiamo
aggiungere un altro che è un vero e proprio dono che la natura ha fatto a noi
essere umani: il nostro corpo è un’ottima palestra!
Per cominciare, infatti, il nostro programma di allenamento non abbiamo
bisogno altro che delle nostre mani, delle nostre gambe, delle nostre braccia,
perché inizieremo con lo scoprire il mondo degli esercizi a corpo libero, vale
a dire di tutti quegli esercizi che non hanno bisogno dell’utilizzo di strumenti
esterni che non siano il nostro corpo. L’allenamento a corpo libero trae la
propria origine dall’antica Grecia. Le prime testimonianze risalgono agli
spartani e agli atleti olimpici. La belligerante società spartana basava la
preparazione atletica dei propri cittadini su esercizi a corpo libero. Anche gli
atleti greci e romani erano dediti a questo tipo di allenamento, considerato
propedeutico per acquisire mobilità articolare e flessibilità. E fino a che non
sono stati inventati i primi attrezzi da palestra è stato l’unico tipo di
allenamento conosciuto.
Nonostante la sua antica origine l’allenamento a corpo libero è ancora molto
attuale ed utile soprattutto per chi è all’inizio e per una valida serie di motivi.
esercizi come il burpees o il push up, tipici dell’allenamento a corpo libero,
incrementano la forza e aiutano a bruciare i grassi: quindi in un unico
esercizio riusciamo a stimolare in modo significativo sia il miglioramento
della crescita muscolare, sia la capacità di bruciare i grassi allo stesso tempo,
senza dover dividere l’allenamento in diverse fasi.
Tali esercizi sono molto efficaci per velocizzare il metabolismo, risultando
incredibilmente efficaci in un programma di allenamento volto al
dimagrimento. Un beneficio molto importante dato dall’allenamento a corpo
libero è la capacità di adattare ogni esercizio al grado di allenamento, all’età,
rispettando le caratteristiche di ogni atleta che voglia allenarsi con questa
tecnica; ad esempio, non tutte le persone riescono a eseguire esercizi come la
military press oppure lo squat con bilanciere, ma i pushups o lo squat a corpo
libero (apportando le opportune modifiche e aggiustamenti) possono essere
eseguiti da tutti.
Nell’allenamento a corpo libero, gli esercizi eseguiti con un'ampia gamma di
movimenti permetteranno alle articolazioni di muoversi liberamente,
riducendo il rischio dovuto agli infortuni per via di posture scorrette durante
gli esercizi. Solitamente una delle scuse per cui la gente non pratica esercizio
fisico è la mancanza di tempo per andare in palestra; grazie all’allenamento a
corpo libero invece bastano dai 10 ai 30 minuti del proprio tempo libero per
eseguire un workout efficace e che dia risultati nel tempo.
Inoltre, l’allenamento a corpo libero ha il grandissimo pregio di aiutare il
nostro corpo a migliorare il senso d’equilibrio e di aumentare il controllo del
nostro corpo; ad esempio un soggetto può iniziare dagli esercizi di base come
lo squat, dopodiché avendolo appreso bene e avendo un ottimo controllo sul
proprio corpo il soggetto può passare a rendere l’esercizio più intenso grazie
al single-leg squat (chiamato anche pistol squat), che dimostrerà i progressi a
livello sia atletico che di controllo del proprio corpo.
C’è anche da dire che l’allenamento svolto con sovraccarichi se non svolto in
modo sicuro con movimenti controllati e aiuto in caso di bisogno, può
provocare seri infortuni; dall’altra parte abbiamo invece l’allenamento a
corpo libero che è utilizzato per la ginnastica riabilitativa dato che utilizzando
solo il peso del proprio corpo si può riattivare in modo consistente la parte
infortunata senza il rischio di creare patologie da sovraccarico. Inoltre, la
ginnastica a corpo libero può essere svolta da chiunque, indipendentemente
da età, sesso, grado di allenamento. Infine l’allenamento a corpo libero è
stato, come detto all’inizio, da sempre utilizzato come metodo di allenamento
per migliorare le proprie doti fisiche (aumento massa muscolare, aumento
forza, diminuzione grasso); gli esercizi sono composti da movimenti che
utilizzano più gruppi muscolari in un singolo gesto; è stato dimostrato che
questa tipologia di esercizio è molto efficace se si vuole migliorare la forza,
la propria forma fisica e grado di atletismo. Inizieremo dunque un viaggio
nell’universo degli esercizi a corpo libero, andando a scoprire le tecniche
adatte per rafforzare ogni parte del nostro bellissimo e prezioso corpo.
Esercizi Glutei e Cosce
Il desiderio di avere glutei e cosce perfette è un qualcosa che accomuna
moltissime donne e uomini che, però, spesso si trovano nella condizione di
non sapere quali esercizi scegliere da fare a casa per avere un efficace e
duraturo miglioramento di questa parte del corpo a cui, soprattutto le donne,
tengono tanto. Visto che l’obbiettivo di questo libro è quello di raggiungere
un’ottima forma fisica attraverso l’allenamento a casa, affinché ognuno di noi
si senta al meglio guardandosi allo specchio e sia pieno di autostima, a breve
presenteremo una strategia vincente, fondata su un allenamento guidato e
mirato su questa parte del corpo per far sì che avvenga la trasformazione
perfetta.
Prepariamoci dunque ad avere un fondoschiena al top grazie agli esercizi a
corpo libero. Affinché si scelgano gli esercizi per i glutei adatti, è importante
innanzitutto capire quali muscoli bisogna sforzare per ottenere la tanto
agognata tonicità. Questo è l’unico modo perché il fondoschiena assuma una
forma perfetta e la tonicità desiderata. Molte persone sono convinte che il
sedere è composto da un solo muscolo, il che non è affatto vero. Per scegliere
degli esercizi per il sedere ben strutturati, bisogna ricordarsi che il
fondoschiena, in realtà, è composto da tre muscoli diversi. Ecco quali sono:
evitare
una retroversione del bacino.
Single Leg Bridge (Ponte Con Gamba Sollevata)
Passiamo ora al
secondo esercizio, ovvero il Single Leg Bridge, che antro non è se non una
variante più intensa del Bridge. Vediamo l’esecuzione: in posizione supina
con le ginocchia piegate, stendiamo una gamba. Spingiamo con il tallone
della gamba opposta per sollevarci da terra. Manteniamo le anche sullo stesso
livello. Se non sentiamo lo sforzo desiderato da parte dei nostri glutei
possiamo provare con un’altra variante: pieghiamo la gamba estesa e
appoggiamo il piede sul ginocchio della gamba a terra. Ripetiamo con l’altra
gamba.
Hip Thrust Su Panca A Corpo Libero
La spinta dell'anca su
panca secondo alcuni preparatori atletici statunitensi è il migliore esercizio
per i glutei in quanto: attiva i glutei superiori ed inferiori in misura maggiore
rispetto a qualsiasi altro esercizio ed inoltre stimola le fibre muscolari dei
glutei in profondità. La versione con bilanciere è per atleti esperti, vediamo
invece come si esegue la versione a corpo libero. Posizioniamo la parte
superiore della schiena sopra ad una panca con le ginocchia piegate ed i piedi
ben appoggiati sul pavimento. Contraiamo i glutei ed alziamo i fianchi
finché non sono in linea con il nostro corpo. Ritorniamo alla posizione di
partenza in maniera lenta, profonda e controllata.
Affondi a Corpo Libero in Movimento
Quando eseguiamo un affondo i fianchi devono piegarsi profondamente e
questo movimento allunga i glutei. La fase di risalita invece vede i glutei
protagonisti dove il lavoro viene in gran parte svolto da questo potente
distretto muscolare. Consigliamo di effettuare gli affondi in movimento
perché è un modo divertente per effettuare questo esercizio ed inoltre perché
potrete porvi delle distanze come obiettivo e quindi la motivazione nel
raggiungere la meta prefissata, vi farà fare uno straordinario lavoro muscolare
sui glutei. Vediamo ora la corretta esecuzione di questo esercizio davvero
efficace: partendo da una posizione eretta portiamo una gamba in avanti
senza allineare i due piedi. Questo significa che la distanza laterale tra i due
piedi deve sempre aggirarsi attorno alla distanza tra le proprie anche
(ampiezza bacino).
Flettiamo il ginocchio della gamba che viene portata in avanti.
contemporaneamente flettiamo il ginocchio della gamba che è rimasta ferma.
Il peso deve rimanere per la maggior parte sulla gamba portata in avanti. il
rom deve essere tale da far toccare a terra il ginocchio della gamba posteriore.
Da questa posizione spingiamo verso il basso con la gamba anteriore e
contemporaneamente spingiamo indietro con i glutei. Il movimento è una
estensione del ginocchio accompagnata ad una estensione dell’anca. Questo
movimento ci dovrebbe permettere di avanzare con la gamba posteriore che a
questo punto diventerà quella anteriore. Ripetiamo la stessa sequenza per
l’altra gamba.
Step Up a Corpo Libero
Potremmo definire lo step up come un esercizio inconsapevole, in quanto lo
svolgiamo tutti i giorni nelle nostre attività come salire e scendere le scale o
salire e scendere i marciapiedi. Per eseguirlo correttamente avremo bisogno,
nella nostra palestra casalinga, di un piccolo rialzo, come uno sgabellino
basso, come quelli dell’Ikea per intenderci.
Cominciamo mettendo un piede su un box con il peso posizionato al centro
del piede. Spingiamo indietro i fianchi e poi alziamoci in piedi, contraendo il
gluteo della gamba di supporto nella parte superiore del movimento.
Manteniamo questa posizione mantenendo i fianchi e le spalle in asse.
Spingiamo di nuovo indietro i fianchi ed abbassiamo lentamente il piede
posteriore verso il pavimento, impiegando 3 secondi per tornare alla
posizione iniziale.
Donkey Kicks
Altro esercizio semplice ed efficace per il nostro allenamento a casa, vediamo
come si svolgono i “donkey Kicks”: Stendiamoci a terra appoggiandoci su
mani e ginocchia, disposte rispettivamente alla larghezza delle spalle e
dell’anca. Manteniamo contratti addominali e glutei, solleviamo il tallone
destro verso il soffitto in modo che il piede si trovi direttamente sopra il
sedere. Assicuriamoci che la coscia non superi il busto per evitare di sforzare
la spina dorsale. Manteniamo la posizione per qualche secondo e riportiamo
lentamente il ginocchio verso il suolo senza toccarlo. Per iniziare potrebbe
andar bene una serie di quindici ripetizioni, andando poi ad aumentare le
serie con il progredire dell’allenamento.
Per una maggiore efficacia dell’esercizio, soprattutto per coloro che si
trovano già in un buono stato di forma, si possono agganciare dei pesi alle
caviglie, usando ad esempio le nostre cavigliere fatte con calzini di cui
abbiamo parlato nel precedente volume.
Fire Hydrant
Questo esercizio
comincia nella stessa posizione dell’esercizio precedente, ma in questo caso
dovremo aprire la gamba destra verso il lato, aprendo i fianchi e mantenendo
la coscia destra parallela al pavimento, proprio come un cagnolino che fa la
pipì vicino ad un idrante, movimento che ha dato nome all’esercizio.
Nell’esecuzione dobbiamo resistere alla tentazione di portare il ginocchio
nella fase di rientro. Anche in questo caso è consigliabile partire con una serie
singola di quindici ripetizioni per gamba.
Squat
Passiamo adesso ad analizzare uno degli esercizi più “famosi” e performanti
per i glutei e le cosce, ma non solo, lo squat. Che lo squat sia fra gli esercizi
più efficaci per rafforzare e tonificare i muscoli delle gambe non ci sono
dubbi. Non a caso è uno degli esercizi che viene inserito più spesso nei
programmi di allenamento, perché ha il duplice effetto di potenziare i muscoli
della parte bassa del corpo migliorando, allo stesso tempo, l’aspetto estetico
delle gambe e dei glutei, quest’ultimi in particolar modo. Senza contare che è
un validissimo esercizio per rinforzare i muscoli dell’addome e della schiena.
Quando si eseguono esercizi complessi come gli squat bisogna stare attenti ad
eseguirli senza fretta e applicando la tecnica d’esecuzione corretta, oserei dire
“perfetta”, per non commettere errori che potrebbero causare spiacevoli
infortuni. Spesso, infatti, una tecnica e un controllo inadeguato possono
sovraccaricare eccessivamente le articolazioni di ginocchia e schiena e, nel
peggiore dei casi, portare allo sviluppo di patologie dolorose come la
sindrome femoro rutulea (dolore localizzato in corrispondenza della rotula) e
la lombosciatalgia (dolore in corrispondenza della parte bassa della schiena).
Un altro ottimo
esercizio per rinforzare e scolpire i nostri addominali è quello delle alzate
delle gambe, semplice da eseguire ma molto efficace per ottenere ottimi
risultati. Iniziamo sdraiati a terra come nel precedente esercizio, con le gambe
diritte di fronte a noi, quindi quasi parallele al pavimento e le mani sotto i
glutei. Portiamo lentamente i piedi verso l'alto fino a quando si trovano
perpendicolari al suolo. Abbassiamo lentamente le gambe verso il pavimento
con un movimento lento e controllato. Un suggerimento: Cercate di non
permettere ai piedi di toccare il pavimento nella parte inferiore della
ripetizione. Mantenete il vostro addome contratto durante l'esecuzione.
Plank
Un esercizio famoso ed efficace quanto gli squat è il Plank, attività che
apporta al nostro organismo innumerevoli benefici. Il Plank è, infatti, un
esercizio multifattoriale, anche se il focus maggiore è sugli addominali, Fra i
benefici del Plank ricordiamo
1. Glutei più tonici: stimolando i glutei ed i bicipiti femorali, noteremo un
rassodamento del posteriore e una riduzione della cellulite.
Il side
plank sviluppa gli addominali obliqui e si esegue appoggiando un gomito a
terra, lateralmente, e i piedi sovrapposti (puoi anche tenere quello della
gamba che hai sopra davanti all'altro, è un po' più facile). Solleva il bacino da
terra, tenendolo in linea con il resto del corpo, e tieni il braccio non
appoggiato a terra disteso verso l'alto.
Side plank con gamba sollevata
La posizione iniziale è simile a quella dell'esercizio precedente, ma dobbiamo
tenere il braccio sotto disteso, con l'appoggio sulla mano anziché sul gomito.
Solleviamo la gamba che abbiamo sopra mantenendola distesa e staccata
dall'altra, con la punta del piede rivolta verso terra. Mantenere la posizione.
Side plank, ginocchio verso gomito
La posizione iniziale è quella dell'esercizio precedente. Pieghiamo e
stendiamo il ginocchio della gamba che abbiamo sopra portandolo verso la
spalla dello stesso lato. Contemporaneamente avviciniamo il gomito al
ginocchio che stiamo piegando.
Plank esteso
Mettiamoci nella posizione di base, ma portiamo i gomiti un po' più avanti
rispetto alle spalle. Questo esercizio è più intenso e ci aiuta ad allentare gli
addominali bassi e alti! Manteniamo la posizione.
Plank braccia larghe
Dalla posizione di base, portiamo le mani più distanti l'una dall'altra, in modo
da avere le braccia “larghe” (non troppo però!). Manteniamo la posizione.
Su braccio e gamba
Dalla posizione di base, solleviamo una gamba distendendola dietro e
contemporaneamente il braccio opposto, distendendolo in avanti.
Manteniamo la posizione.
Reverse plank
Mettiamoci a pancia in su, distendiamo le braccia e solleva il bacino
rimanendo in appoggio sulle mani (dita verso l'avanti) e sui talloni. Teniamo
bene contratti i glutei e risucchia l'ombelico. Manteniamo la posizione.
Piega e stendi i gomiti
La posizione iniziale è quella del plank base ma con le braccia distese.
Pieghiamo i gomiti tenendoli stretti fino ad appoggiarli al pavimento e poi
torniamo su. Possiamo evitare di appoggiarli del tutto (più difficile) oppure
appoggiarne uno alla volta, alternando le braccia (piega destro, piega sinistro,
distendi destro, distendi sinistro, poi cambia "giro").
I pettorali
Se c’è una parte del corpo che rende il corpo maschile estremamente sexy e
affascinante questi sono senza dubbio dei pettorali scolpiti e tonici. Se
vogliamo anche noi sostituire le nostre “tettine” con dei pettorali ben definiti
e virili, è importante seguire la giusta strategia attraverso degli esercizi per i
pettorali da fare a casa senza attrezzi, particolarmente efficaci se desideriamo
che il nostro petto assuma un aspetto tipicamente maschile.
Un tocco in più viene dato dall’allenamento guidato.
Come già abbiamo visto negli esercizi affrontati per le altre parti del nostro
corpo, per avere un fisico scolpito, in questo caso dei pettorali, è bene
conoscere un minimo l’anatomia di questi muscoli.
I pettorali occupano uno spazio relativamente grande nel nostro corpo. Perciò
in molti sono convinti che esistono tantissime piccole parti da allenare se
vogliamo un petto scolpito. Ciò non è affatto vero. La parte del corpo che la
maggior parte degli uomini desidera modellare è composto da due unità
principali ovvero:
1. muscolo pettorale grande (pectoralis major)
2. muscolo pettorale piccolo (pectoralis minor).
Il Muscolo Grande Pettorale
Il pettorale grande o il pectoralis major, come dice la parola stessa, occupa la
maggior parte del petto. Anche se è responsabile di un movimento semplice –
l’avvicinamento delle braccia, si tratta di un muscolo “misterioso”. Questo è
il motivo per cui la maggior parte degli uomini non riesce a raggiungere
l’obiettivo posto. Le fibre muscolari del pettorale grande, infatti, passano
sotto diversi angoli. Ciò significa che, se desideriamo un’attivazione
completa di tutto il muscolo, dobbiamo scegliere esercizi diversi. E sono
quelli che andremo a vedere dopo aver detto qualche parola del pettorale
piccolo.
Il Muscolo Pettorale Piccolo
Il pettorale piccolo o il pectoralis minor, a differenza del pettorale grande,
occupa uno spazio minore. Nonostante il fatto che questo muscolo triangolare
sottile si nasconde “sotto la superficie”, ciò non significa che possiamo
dimenticartene. Si tratta di un muscolo di appoggio che è fondamentale se
desideriamo un petto perfetto. Perciò è molto importante che, nella scelta
degli esercizi, evitiamo di fare scelte sbagliate.
In questa guida analizzeremo gli esercizi migliori sia per sviluppare i pettorali
che per salvaguardare le articolazioni. In qualsiasi programma d’allenamento,
o nella scelta di un esercizio, la protezione delle articolazioni deve essere
sempre la priorità. Vedremo dunque diverse varianti di Piegamenti a corpo
libero (o Flessioni sulle braccia) man mano sempre più intense e graduali, in
modo da permettere di allenare sia le persone che iniziano completamente da
zero che le persone già allenate.
I Piegamenti sono uno degli esercizi migliori di sempre per lo sviluppo della
muscolatura del busto e permettono di allenare contemporaneamente
Pettorali, Tricipiti, Deltoide Anteriore, Stabilizzatori della Scapola,
Stabilizzatori colonna e Core. Questi Esercizi e Allenamenti si riferiscono sia
a donne che uomini. Come vedremo, in tutti i movimenti di Piegamento o
Flessioni sulle braccia è molto importante scendere bene col petto a terra,
arrivando a sfiorare il pavimento o fermandosi a 1-2 cm da terra. Inoltre,
vedremo anche l’importanza delle Flessioni Eccentriche, soprattutto
all’inizio. In generale è bene ricordare sempre che il movimento di discesa
dei Piegamenti sarà meglio eseguirlo in maniera più lenta e controllata.
Flessioni Su Ginocchia
Se partiamo completamente da zero con i Piegamenti pettorali, è possibile
che in principio non ci sia possibile eseguire le Flessioni Classiche che
vedremo in seguito.
In tal caso nessun problema, iniziamo facendo esclusivamente l’esercizio
appoggiato/a sulle ginocchia. Dopo 2-3 settimane proviamo ad eseguire
Piegamenti sulle braccia completi classici. In genere quando arriviamo a fare
circa una decina di Piegamenti su ginocchia, saremo in grado di fare 1 o 2
Piegamenti classici a corpo dritto. Possibilmente mettiamoci su un tappetino
morbido o una superficie morbida come tappeto, moquette o prato. Altrimenti
su un pavimento pulito. Posizioniamo le mani a terra davanti a noi, in
maniera da tenere i gomiti a circa 45 gradi col corpo. Poggiamo le ginocchia
a terra sul tappetino e incrociamo i piedi. Ora scendiamo lentamente sulle
braccia e quando il petto sfiora terra torniamo su in posizione di partenza.
Questo è un Piegamento. Eseguiamo sempre più Piegamenti possibili ad ogni
serie. Cerchiamo di mantenere sempre un movimento controllato in discesa
per aumentare la forza. Un’accortezza: non teniamo i gomiti eccessivamente
alzati perché può risultare fastidioso per la spalla sul lungo periodo. Le
Articolazioni devono essere la nostra prima preoccupazione quando ci
alleniamo.
Piegamenti Classici
Possibilmente mettiamoci su un tappetino morbido o una superficie morbida
come tappeto, prato o su pavimento pulito. Posizioniamo le mani a terra
davanti a noi, in maniera da tenere i gomiti a circa 45 gradi col corpo.
Appoggiamo la punta dei piedi mantenendo il corpo dritto nella tipica
posizione di Piegamenti. Possiamo tenere i piedi vicini o più aperti per
maggiore equilibrio, come preferiamo. Attenzione a non sollevare il sedere
durante il movimento (agevola lo sforzo). Ora che abbiamo piedi e mani
appoggiate a terra, scendiamo lentamente con il Petto verso terra.
Manteniamo l’anca dritta in linea col corpo sempre durante tutto il
movimento. Per darci un riferimento sulla velocità di movimento,
consideriamo di salire in 1 secondo e scendere in 2-3 secondi. In questo
modo sia la fase Concentrica che la fase Eccentrica saranno sfruttate
pienamente. All’inizio eseguiamo Piegamenti singoli in cui curi solo la
forma, in modo da automatizzare il movimento corretto.
Piegamenti Stretti
Come i Piegamenti pettorali precedenti, ma qui le mani sono vicine, sempre a
pugno o a mano aperta, appoggiate a terra all’altezza del nostro Petto mentre
siamo sdraiati. Mantenendo il corpo dritto si tratta semplicemente di
sollevarsi come in un Piegamento classico, nel solito movimento controllato
in discesa.
Piegamenti Larghi
Questi Piegamenti pettorali sono intensi e difficili, solo per avanzati che già
padroneggiano i Piegamenti precedenti. Si tratta di eseguire un Piegamento
classico, ma con le mani più distanti. Quanto più distanti? Questo dipende,
perché si possono fare a varie larghezze e chiaramente più si allargano più
diventa intenso. Dunque, iniziamo gradualmente. Quando abbiamo trovato la
distanza che ritieni giusta per il tuo livello di forza attuale, trova il modo di
tenere il segno per i prossimi allenamenti. Il movimento sarà più breve
rispetto le flessioni Classiche, dunque assicurati di controllarlo bene durante
tutto l’arco e non fare movimenti esplosivi.
Questo esercizio per i pettorali intende simulare nei limiti del possibile le
Croci in palestra, come tipo di stimolo, con un intervento inferiore del
Tricipite e più esteso del Pettorale.
Piegamenti Rialzati
Questo esercizio è adatto solo a persone allenate e pratiche di Piegamenti
sulle braccia. Come i Piegamenti Classici visti precedentemente, ma questa
volta i piedi saranno poggiati su un rialzo. L’inclinazione del corpo creerà un
sovraccarico sui muscoli dei Pettorali e Deltoidi anteriori, intensificando lo
sforzo della flessione. Si può partire da rialzi diversi (sgabelli, sedie, muretti)
assicurandosi che siano sempre saldi e solidi. Suggeriamo di cominciare da
rialzi relativamente bassi (30-50 cm) e poi aumentare gradualmente nel
tempo man mano che si migliora.
Attenzione a mantenere il corpo ben dritto durante l’arco del movimento.
Questo tipo di esercizio è particolarmente indicato per allenare i nostri
muscoli tricipiti e nello stesso tempo anche, in piccola parte, la fascia dei
pettorali. Per svolgere questo esercizio sono sufficienti due robuste sedie o
due sgabelli che sostengano il tuo peso senza problemi.
Dopo aver fatto ciò posizioniamoci tra le due sedie, sostenendo il tuo peso
sulle mani e con i piedi di fronte. Abbassiamoci lentamente fino a portare le
parti superiori delle braccia parallele alle sedute delle sedie. Manteniamo la
posizione più bassa per qualche secondo, quindi spingiamo le braccia in alto
finché non sono completamente distese. È importante, nell’esecuzione
dell’esercizio, tenere sempre la testa alta, guardando dritto davanti a sé,
durante tutta la durata dell’esercizio e cerca di effettuare le ripetizioni
lentamente, senza rimbalzare alla base del movimento. L'intensità di questo
esercizio può essere regolata utilizzando sedie di diverse altezze o, se
preferisci, sollevando di volta in volta i tuoi piedi poggiandoli su un'altra
sedia. Importante anche non esagerare con il numero di ripetizioni,
soprattutto le prime volte che effettui questo esercizio; in questo modo
eviterai di stressare troppo i tuoi muscoli.
Le braccia
Anche le braccia sono un elemento importante del nostro corpo. Sia agli
uomini che alle donne piace avere braccia ben scolpite, toniche e sode. Come
per le parti analizzate in precedenza, dobbiamo, prima di passare agli esercizi
veri e propri, fare qualche cenno di anatomia del braccio.
Il braccio è formato da due muscoli:
1. il bicipite brachiale (musculus biceps brachii)
2. il tricipite brachiale (musculus triceps brachii).
Ognuno con il suo compito principale.
Il Muscolo Bicipite
Il bicipite o il muscolo bicipite brachiale si trova nella parte anteriore del
nostro braccio. La forma e la perfezione di questo muscolo dipendono da due
fasce muscolari ovvero da due capi, che sono fondamentali per una simmetria
ideale. Perciò è importante tenerli sotto sforzo, tonificandoli con il giusto
allenamento. Questi sono: il capo breve e il capo lungo. I compiti principali
del muscolo sono la flessione dell’articolazione del gomito e rotazione
dell’avambraccio
Il Muscolo Tricipite
Il tricipite o il muscolo tricipite brachiale è quello che si trova nella parte
posteriore del nostro braccio. Un’informazione interessante è che occupa
circa ⅔ del volume muscolare della parte superiore del braccio, il che
sorprende moltissime persone. Perché sia nella sua forma migliore, che
ricorda un ferro di cavallo (se è molto sviluppato), se ne prendono cura tre
capi, dai quali deriva anche il suo nome. Questi sono il capo laterale (caput
laterale), il capo mediale (caput mediale) e il capo lungo (caput longum). IL
compito principale del muscolo è l’abduzione o estensione del gomito. Ma è
vero che per delle braccia ben definite un ruolo fondamentale ce l’hanno
anche i muscoli dell’avambraccio.
Passiamo adesso agli esercizi da fare a casa per ottenere delle braccia sode e
perfette.
Bench Dips
Il Bench Dips è uno degli esercizi più efficaci per allenare al meglio il
muscolo tricipite brachiale e i muscoli posteriori delle spalle. Può essere
svolto ovunque, basta avere una panca, una sedia o una struttura rialzata su
cui poter appoggiare le mani (e anche i piedi). Rappresenta una variabile
facilitata del Parallel Bar Dips ed è pertanto consigliato per chi si approccia
per la prima volta a questo esercizio, per familiarizzare al meglio il
movimento prima di passare ad esecuzioni più complesse. Può essere svolto
sia con i talloni a terra che appoggiati su un rialzo, a seconda dell’intensità
scelta, e utilizzando come carico il proprio peso corporeo o un eventuale
sovraccarico.
Per una corretta esecuzione dell’esercizio appoggiare entrambe le mani sul
bordo di una panca posta dietro di sé. Le mani sono rivolte verso il corpo con
le dita che sporgono sul bordo e i palmi aderenti alla panca. Le gambe
possono essere estese o leggermente piegate e i talloni puntati a terra.
Pieghiamo le braccia e stendiamo le spalle fino a formare con entrambi i
gomiti un angolo di 90° e teniamo la posizione per 2-3 secondi. Ritorniamo
alla posizione di partenza estendendo il gomito (spingere simbolicamente la
panca verso il basso) e ripetiamo. Per una corretta esecuzione il corpo e nello
specifico i glutei non devono toccare il pavimento, ma mantenere sempre una
tensione muscolare. La schiena non deve inarcarsi durante il piegamento
delle braccia.
Wall push-up
Il Wall push-up è un esercizio che richiede un enorme utilizzo del core.
Consiste nell’appoggiare i piedi contro un muro solido ed eseguire un Push-
up mentre il corpo è orizzontale. È molto più difficile di quanto sembri,
principalmente perché richiede che le spalle spingano i piedi con forza contro
il muro, in modo che non scivolino giù. Questo movimento sviluppa anche i
deltoidi anteriori ed è un ottimo esercizio preparatorio per la Planche.
Vedremo come svolgere al meglio questo esercizio: appoggiamoci a terra
posizionando i piedi contro un muro. Con le braccia tese, camminiamo con i
piedi su per il muro fino a raggiungere l’altezza delle spalle. Assicuriamoci di
tenere questa esatta posizione durante tutto il movimento. Da qui, pieghiamo
i gomiti e cominciamo ad abbassare il petto verso terra. Allo stesso tempo,
camminiamo a piccoli passi giù per il muro verso terra, in modo da tenere il
corpo il più orizzontale possibile.
Quando il petto tocca terra, spingiamoci su fino a tendere nuovamente le
braccia. Allo stesso tempo, camminiamo su per il muro fino a raggiungere la
posizione di partenza. Questa vale come una ripetizione. Il primo problema è
che, quando vi terrete contro il muro, il corpo scivolerà giù e si creerà un
grande arco nella zona lombare. Questo è dovuto alla mancanza di forza negli
addominali, la quale migliorerà con il tempo e con un allenamento specifico.
Se non riuscite a mantenere il corpo dritto e contemporaneamente a
camminare con i piedi su e giù per il muro, prima di cimentarvi con questa
variante del Push-up tenete semplicemente la posizione di partenza per
quanto potete in modo da sviluppare lentamente la forza necessaria. Il
secondo problema è che non sarete in grado di spingere indietro con le spalle
con forza sufficiente a tenere i piedi incollati al muro. Ricordate che il solo
fattore che vi consente di tenere i piedi in questa posizione è la frizione dei
piedi stessi o delle scarpe sulla superficie del muro e l’abilità delle spalle e
delle braccia di spingere il corpo contro di esso.
Per facilitare il tutto potete spostare le mani un po’ più lontano dal muro.
Questo significa posizionarle leggermente oltre la testa, rendendo più
semplice l’azione della spinta contro il muro. Il riposizionamento delle mani
può essere usato anche per lo scopo contrario, ovvero rendere l’esercizio più
difficile. In questo caso le mani dovranno essere spostate più vicino al muro,
in modo tale da diminuire l’abilità delle spalle di esercitare forza.
Pike Push Up
L’esercizio dei Pike Push Up, denominati anche V-Push Up, è uno degli
esercizi più efficaci che si esegue a corpo libero. Durante l’esecuzione del
Pike Push Up, il movimento del corpo risulta più obliquo con una
componente verticale progressiva, nel caso in cui si decida di aumentare la
difficoltà dell’esercizio. Di seguito, è possibile seguire l’esecuzione
dell’esercizio seguendo questi 6 step: