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RELAZIONE TECNICA

Dal progetto preliminare (2010) al progetto definitivo (2012)

Il progetto definitivo redatto con il finanziamento dell’8 per mille per l’anno finanziario

2010, mira a dare risposta organica e complessiva alle diverse problematiche

attualmente presenti nella Biblioteca e già evidenziate nell’analisi dello stato di fatto, in

un’ottica più ampia che tiene conto dei precedenti interventi, realizzati nel corso degli

ultimi 10 anni, (cfr. Relazione dello stato di fatto) nonché di quelli che potranno essere

realizzati con futuri finanziamenti.

La strategia d’intervento del progetto generale presentato alla Presidenza del Consiglio

dei Ministri per la richiesta di un finanziamento pari a euro 3.445.000,00, era volta

prioritariamente ai seguenti obiettivi:

1. la messa in sicurezza e la riorganizzazione dei percorsi interni alla Biblioteca,

ripensati all’interno di un’idea generale di miglioramento impiantistico e

distributivo per separare le funzioni e le destinazioni degli spazi: i depositi

dalle aree aperte al pubblico e queste dalle aree ad uso ufficio.

2. la messa in atto di opere manutentive per risolvere i diffusi problemi

d’infiltrazione dai diversi sistemi di copertura, legati al cattivo smaltimento

delle acque meteoriche, al degrado dei materiali e alla mancanza di

manutenzione programmata nel tempo, con la realizzazione di un nuovo

sistema di copertura in corrispondenza della ‘callesella’ in grado di risolvere in

modo unitario il problema della raccolta e dello smaltimento delle acque e di

aumentare la superficie utile destinata a deposito libri.

3. La manutenzione delle coperture della Sala di lettura della Biblioteca.

Alla luce del finanziamento concesso pari a complessivi 2.160.000,00 euro, è stato

necessario effettuare una rimodulazione del progetto attraverso l’individuazione di

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interventi prioritari valutati sulla base delle principali criticità rilevabili allo stato

attuale.

Per il progetto definitivo sono state fatte pertanto le seguenti valutazioni:

• tutte le strutture di copertura degli edifici che compongono il complesso della

Biblioteca Marciana (Zecca – corpo verso il Molo e ex cortile attuale Sala di lettura -,

Libreria sansoviniana, callesella) hanno presentato, nel corso degli ultimi 10 anni,

problemi di infiltrazioni d’acqua diffusi che hanno spesso richiesto impegni economici

da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per l’attuazione di pronto

interventi efficaci nell’immediato ma non certo risolutivi. Le infiltrazioni d’acqua oltre

ad innescare cinematismi di degrado successivi e determinare condizioni di disagio per

il personale della Biblioteca, costituiscono un serio pericolo per il prezioso patrimonio

di libri e manoscritti raccolto all’interno della biblioteca nonché per gli apparati

decorativi e per i dipinti del Salone del Sansovino all’interno della Libreria marciana;

• la realizzazione di una nuova copertura in corrispondenza della callesella,

prevista nel progetto preliminare, avrebbe implicato delle modifiche sostanziali rispetto

alla sicurezza dell’intero compendio della biblioteca in quanto, ad esempio, molte delle

finestre dei depositi, che attualmente affacciano all’esterno sulla callesella e che dunque

consentono una ventilazione dei locali, si verrebbero a trovare chiuse all’interno del

nuovo vano corrispondente alla callesella coperta, nella quale, inoltre, sarebbero

incrementate le superfici adibite a deposito. Dal punto di vista economico, tale

intervento assorbirebbe inoltre più della metà del finanziamento. L’intervento, inoltre,

avrebbe implicato modifiche rilevanti al progetto di prevenzione incendi dell’intero

complesso della biblioteca, nonché la richiesta di redazione di una variante da approvare

da parte del Comando dei Vigili del Fuoco con una tempistica non compatibile con le

scadenze previste dalla Presidenza del Consiglio per il finanziamento.

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• L’intervento di manutenzione ordinaria delle coperture esistenti della

‘callesella’, invece, non pregiudica comunque la possibilità di realizzare con un

successivo finanziamento il progetto della nuova copertura.

Alla luce di queste considerazioni il progetto definitivo oggetto della presente relazione

prevede i seguenti interventi di manutenzione ordinaria e restauro (ex art 31 L 457/78,

art. 3 DPR 380 /01) rientranti nella categoria OG2 (Restauro e manutenzione di beni

immobili sottoposti a tutela ai sensi delle disposizioni in materia di beni culturali ed

ambientali) indispensabili per garantire la salvaguardia degli edifici monumentali e del

patrimonio in essi custodito; tenuto conto della necessità di dare continuità al regolare

funzionamento della Biblioteca Marciana durante i lavori, vista anche l’eterogeneità

delle lavorazioni, l’intervento è stato organizzato come segue in più stralci operativi in

relazione ai diversi corpi di fabbrica ed alla soluzione delle criticità sopra citate:

1. Restauro della copertura della Sala di Lettura;

2. Restauro della copertura della Zecca;

3. Restauro della copertura della Libreria Marciana, nella porzione del Salone
Sansovino;

4. Manutenzione delle coperture della callesella e del passaggio sulla Corte;

5. Interventi puntuali di manutenzione di componenti di sicurezza (rivelatori, porte di

compartimentazione, estintori, pareti REI, naspi).

Considerato che gli interventi previsti in progetto verranno realizzati senza sospendere

la funzionalità della Biblioteca Marciana, il personale della Biblioteca dovrà collaborare

per l’attuazione del progetto secondo la tempistica prevista operando i necessari

spostamenti delle attività sulla base del cronoprogramma già consegnato alla Direzione

della Biblioteca e con questa condiviso.

Il cronoprogramma individua le fasi di lavoro con scadenze temporali per ciascuna

sottofase individuando anche le interferenze con le attività della biblioteca e,

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conseguentemente, i periodi in cui alcune aree interne della Biblioteca diventeranno

parzialmente area di cantiere o area in uso al cantiere e costituisce parte integrante del

progetto posto a base di gara.

Interventi previsti

Restauro delle coperture (Sala di lettura, Zecca, Libreria Marciana)

L’intervento di restauro delle coperture con manto di copertura in piombo e in parte a

lucernario (foto 2), si estende a quasi tutti gli edifici del complesso della Biblioteca

Marciana fatta eccezione per una porzione delle coperture della Libreria Marciana già

oggetto di precedenti interventi (TAV. 2) , ed è mirato a rendere nuovamente efficienti

le lastre di copertura in piombo che, nel tempo, a causa di una mancanza di

manutenzione si sono fessurate facilitando le infiltrazioni d’acqua all’interno degli

ambienti della biblioteca.

Per consentire le lavorazioni in sicurezza sulle coperture, saranno montate strutture di

ponteggi in parte impostate direttamente sulle coperture, in parte realizzate a sbalzo

dalle finestre dell’ultimo piano dei depositi della Biblioteca, in parte impostate al piano

terra in corrispondenza del fronte ovest della Libreria all’interno del cortile del Museo

Archeologico. I ponteggi saranno dotati di impianto antiintrusione e di rilevazione

incendi.

Tutte le lastre in piombo saranno verificate e, qualora necessario, saranno restaurate

mediante saldature delle lesioni e/o dei fori eseguite a stagno o la realizzazione di una

‘toppa’ fissata all’intredosso della lastra e fissata su tre lati in modo da lasciare il bordo

verso valle libero per consentire le eventuali infiltrazioni di acqua (TAV. 64-65).

L’intervento prevede lo smontaggio di tutte le lastre, previo il rilievo con la

numerazione di ciascuna, per consentirne la ricollocazione in opera. Sarà quindi

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eseguita una revisione delle strutture lignee con eventuali interventi di consolidamento

delle teste danneggiate che potranno essere realizzati secondo tre tipologie (TAV 51-53-

55-57-59-61):

1. la ricostruzione del nodo catena-puntone nel caso le teste dell’elemento in

trazione e di quello in compressione fossero completamente compromesse,

mediante il sistema di ricostruzione di parti con legno lamellare in opera

idoneamente incollato e poi imperniato con barre in acciaio inox passanti;

2. la ricostruzione dell’appoggio nella muratura del solo elemento in trazione

mediante fettonature con tavoloni in legno di larice da 5-7 cm di spessore fissati

con barre inox filettate passanti;

3. il rinforzo del collegamento tra catena e puntone mediante staffature metalliche

in acciaio inox.

Per potere eseguire le opere di consolidamento, dovrà essere preliminarmente spostato il

materiale librario presente nelle scaffalature dei depositi al secondo piano in

corrispondenza dell’area di intervento, in modo da consentire la rimozione della

porzione di controsoffitto lungo il corridoio perimetrale dei depositi del secondo piano

in corrispondenza delle teste delle travi. Lo spostamento dei libri dovrà essere

coordinato con l personale responsabile della Biblioteca secondo la tempistica prevista

dal cronoprogramma allegato.

Una volta revisionata la struttura lignea, i bagatelli per il fissaggio delle lastre di piombo

saranno ricollocati in opera, con impiego di elementi prevalentemente di nuova

fornitura. Al di sopra del tavolato sarà realizzato uno strato di lastre nuove in piombo,

delle stesse dimensioni delle lastre esistenti, necessario per garantire l’efficienza del

manto di copertura rispetto a possibili infiltrazioni d’acqua mentre il manto superficiale

sarà formato con le lastre vecchie restaurate in modo da non modificare l’immagine

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cromatica delle coperture storiche già ossidate. Il fissaggio di entrambe le lastre (nuove

e vecchie) verrà realizzato mediante delle fascette in piombo, opportunamente fissate al

tavolato ligneo, piegate e ribattute in modo da garantire, sia in orizzontale che in

verticale, un sormonto delle lastre di almeno 10-12 cm.

Saranno quindi realizzati dei nuovi controsoffitti nei depositi del secondo piano in

corrispondenza delle teste delle strutture lignee di copertura e, successivamente, sarà

realizzato un nuovo controsoffitto in lastre REI esteso a tutti i soffitti dei depositi del

secondo piano.

Sulla copertura del corpo di fabbrica della Zecca verso il bacino di San Marco insistono

due strutture di particolare interesse: un comignolo in conci di pietra d’Istria di

dimensioni notevoli svettante sul fronte est in corrispondenza della cornice di gronda e

un lanternino a pianta circolare con colonnine in pietra e una cupola di copertura

installato nel punto di colmo della copertura (foto n. 3, 5, 6).

Il comignolo sarà restaurato con interventi di stuccatura dei giunti tra gli elementi in

pietra, la cucitura degli elementi fratturati e/o lesionati con perni in acciaio inox, la

messa in opera di idonee staffature in acciaio inox AISI 316 per assicurare la stabilità

della struttura del comignolo, particolarmente snella,ancorate alle strutture di copertura.

Per il lanternino, saranno restaurate le colonnine in pietra mediante lavaggi con acqua e

con l’impiego localizzato di sostanze basiche, il trattamento con idoneo prodotto

biocida, la revisione della struttura di copertura con il restauro della copertura in lastre

di piombo con le stesse modalità già descritte per le coperture in piombo della Zecca.

Per quanto riguarda la Sala di Lettura, nella parte centrale formata dal grande lucernario

vetrato, il progetto prevede il restauro dei telai metallici, mediante lo smontaggio, la

rimozione delle lastre vetrate, la spazzolatura del serramento per la rimozione delle parti

decorse e ossidate, l trattamento con idoneo convertitore di ruggine, la verniciatura e la

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successiva ricollocazione in opera delle vetrate con l’eventuale sostituzione delle lastre

rotte. Al fine di evitare infiltrazioni di acqua, si prevede di inserire idonei profili e

guarnizioni lungo il bordo della lastra.

Saranno inoltre eseguiti interventi di manutenzione dei serramenti vetrati con telaio

ligneo posti in corrispondenza delle falde di copertura del lucernario della Sala di

lettura; per consentire le necessarie opere di manutenzione, i fori finestra saranno

temporaneamente protetti con un telaio provvisorio con resina traslucida. (TAV. 69-70).

Il grande serramento vetrato con telaio in legno a chiusura del timpano sul fronte nord

(foto n. 9), sarà smontato e restaurato con lo smontaggio preliminare delle lastre vetrate,

la rimozione dello strato di vernice, la realizzazione di tasselli con legno di abete o di

larice, la registrazione delle cerniere e di tutta la ferramenta, l'applicazione di una mano

di olio di lino cotto e, dopo un tempo adeguato, l'applicazione di tre mani di vernice

trasparente per esterni di prima qualità, intervallando le mani con leggera

scartavetratura, l'applicazione sul foro finestra di un telaio provvisorio protettivo in

legno e resina traslucida (TAV. 67-68).

Le cornici di gronda in pietra d’Istria saranno completamente revisionate previa

rimozione delle lastre di rivestimento in piombo ormai non più efficienti per le diffuse

rotture e mancanze (foto n. 25). Saranno verificate le pendenze del canale di gronda e

sigillati in profondità i giunti tra gli elementi lapidei mediante impiego di malta di calce

e polvere di marmo a granulometria differenziata con eventuale aggiunta di idonei

additivi che migliorino le caratteristiche di elasticità del composto in modo da rendere il

giunto sufficientemente elastico da assorbire le dilatazioni termiche dei conci in pietra.

Il canale sarà nuovamente rivestito con lastre di piombo in modo da assicurare la tenuta

della falca in mattoni aggiunta per ampliare la capacità del canale di gronda.

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Sarà infine eseguita una revisione della passerella metallica antincendio presente sulla

copertura della Sala di lettura, con la verifica degli ancoraggi metallici alla struttura

lignea di copertura ed eventuale sostituzione degli elementi non più efficienti, la

protezione in piombo del punto di innesto della struttura metallica nella copertura e

l’installazione di una linea vita ancorata direttamente alla passerella realizzata con cavo

metallico e anelli.

Manutenzione delle coperture della callesella e del passaggio sulla


Corte

La callesella fino alla metà dell’800 si configurava come spazio aperto alle spalle delle

botteghe, interrotta a piano terra soltanto dall’ambiente voltato dell’atrio di accesso alla

Zecca.

Questa sorta di ‘manica lunga’ è andata progressivamente connotandosi come spazio

chiuso: in un primo momento, verso la fine del XIX secolo, con la formazione di solai

costituiti da volte in mattoni a copertura del piano terra (locali attualmente in buona

parte utilizzati dal Caffè Chioggia) e del piano ammezzato (locale deposito della

biblioteca); successivamente, negli anni ’50-’60 del ‘900, la cosiddetta ‘callesella’ è

stata interamente chiusa con il solaio di copertura del primo piano, realizzato in

vetrocemento, e la copertura con struttura metallica e lastre di vetro fratturate, oggi

particolarmente degradata e pericolante, in corrispondenza del passaggio tra il secondo

piano della Zecca (quota +10.33 m) e il locale deposito del secondo piano della Libreria

(quota +12.24 m) (foto n. 30, 31, 32; TAV. 46-48-50-52-54-56-58-60).

Tali orizzontamenti, oltre a determinare un’alterazione architettonica in quanto

impediscono la leggibilità del vano della calle che originariamente era una lunga “lama”

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a tutta altezza a separare due prospetti indipendenti (foto n. 34, 35), sono soprattutto

causa di infiltrazioni d’acqua negli ambienti sottostanti adibiti a deposito (foto n. 37).

Il progetto, pertanto, è finalizzato in primo luogo alla messa in sicurezza delle coperture

della callesella con la realizzazione dei seguenti interventi:

1. Rimozione della copertura in ferro e vetro in corrispondenza del passaggio tra il

secondo piano della Zecca (quota +10.33 m) e il locale deposito del secondo

piano della Libreria (quota +12.24 m) e ricostruzione di una nuova struttura con

elementi portanti metallici installati in corrispondenza dei fori già presenti per

l’alloggiamento della vecchia struttura e realizzazione di un nuovo solaio di

copertura con pannelli coibentati e rivestimento con lastre in zinco-titanio (TAV.

47-49-53). Per garantire l’illuminazione del passaggio, verrà mantenuto il foro

finestra verso sud sostituendo il serramento vetrato, attualmente con telaio in

ferro particolarmente ossidato, con un nuovo serramento vetrato a due ante con

telaio in legno che consente una più facile manutenzione nel tempo. Il progetto

prevede la sostituzione del manto di copertura dei vari passaggi esistenti nella

‘callesella’ a collegamento della Zecca con la Libreria a quote differenti

attualmente realizzati tutti con materiali diversi con l’impiego di un unico

materiale omogeneo per tutte le strutture consistente in lastre di zinco – titanio

già sperimentato in ambiente veneziano in edifici di interesse storico-aristico;

l’utilizzo di tale materiale si motiva per le seguenti ragioni:

• trattandosi di porzioni di copertura di difficile manutenzione e

accessibilità, lo zinco – titanio è un materiale di qualità e durabilità che

richiede un livello minimo di manutenzione;

• sotto il profilo estetico, è un materiale che presenta una finitura simile a

quella delle lastre di piombo anche in virtù delle modalità di

installazione e di collegamento delle lastre tra loro mediante piegatura;

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• l’utilizzo di un unico materiale nuovo garantisce un’omogeneità oltre

che estetico-cromatica anche di prestazioni rispetto alla necessità di

garantire condizioni di protezione dalle infiltrazioni d’acqua, e consente

la riconoscibilità del nuovo intervento secondo un criterio di unitarietà.

2. Interventi di impermeabilizzazione del solaio esistente in vetrocemento e di

miglioramento dello smaltimento delle acque piovane con installazione di

idonee scossaline in rame e/o in zinco-titanio e, nelle parti di difficile

accessibilità, con l’ausilio di eventuali guaine a protezione del canale di raccolta

delle acque meteoriche per assicurarne la perfetta tenuta e rimuovere il rischio di

infiltrazioni negli ambienti sottostanti (foto n. 26, 27; TAV. 57-61);

3. Sostituzione delle coperture in coppi con un manto di copertura in zinco-titanio,

previa verifica dello stato delle strutture di copertura e realizzazione di eventuali

interventi di consolidamento dell’orditura portante e sostituzione o integrazione

dell’orditura secondaria di morali e impalcato soprastante (tavelle in cotto e/o

tavolato ligneo; TAV. 47-49-51);

4. Nei due tratti di prospetto esterno che affacciano sulla ‘callesella’ (fronte est

della Zecca e fronte ovest della Libreria) e in corrispondenza dei prospetti che

affacciano sulla piccola corte della Libreria, saranno eseguite opere di

manutenzione e restauro consistenti in (TAV 47-49-63):

• restauro degli elementi lapidei delle finestre con interventi di pulitura con

acqua e/o lavaggi o impacchi con sostanze basiche, incolaggi delle parti

fessurate e/o distaccate con eventuale impiego di perni in acciaio Inox,

stuccatura delle lesioni o fessurazioni con impasto a base di calce,

sabbia, polvere di pietra d’Istria ed impiego di eventuale resina acrilica,

il trattamento di disinfestazione biologica eseguito a pennello con idoneo

prodotto a scelta della D.L.;

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• manutenzione delle grate metalliche mediante spazzolatura per

rimuovere le parti attaccate da processi di ossidazione, il trattamento con

idoneo convertitore di ruggine e protettivo finale a base di olio di lino e

graffite;

• manutenzione dei serramenti lignei comprendente lo smontaggio degli

stessi e dei vetri, la rimozione dal telaio fisso e dalle ante mobili delle

vecchie vernici, la formazione di eventuali piccoli tasselli realizzati con

legno della medesima essenza del serramento, l'applicazione di una mano

di olio di lino cotto e, dopo un tempo adeguato, l'applicazione di tre mani

di vernice trasparente per esterni di prima qualità, intervallando le mani

con leggera scartavetratura, l'applicazione sul foro finestra di un telaino

provvisorio in legno e resina traslucida, la registrazione delle ante, dei

cardini e delle maniglie di chiusura per garantire la perfetta funzionalità

del serramento;

• La revisione delle cornici di gronda in pietra d’Istria, previa rimozione

delle lastre di rivestimento in piombo ormai non più efficienti per le

diffuse rotture e mancanze. Saranno verificate le pendenze del canale di

gronda e sigillati in profondità i giunti tra gli elementi lapidei mediante

impiego di malta di calce e polvere di marmo a granulometria

differenziata con eventuale aggiunta di idonei additivi che migliorino le

caratteristiche di elasticità del composto in modo da rendere il giunto

sufficientemente elastico da assorbire le dilatazioni termiche dei conci in

pietra. Il canale sarà nuovamente rivestito con lastre di piombo in modo

da assicurare la tenuta della falca in mattoni aggiunta per ampliare la

capacità del canale di gronda.

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• Il restauro degli intonaci ammalorati, previa la rimozione delle porzioni

decoese in condizioni di degrado tali da non risultare più recuperabili,

consistente nel consolidamento delle parti distaccate dal supporto

murario mediante iniezioni a base di calce, polvere di marmo e resina

acrilica in dispersione, , il lavaggio delle superfici con acqua ed utilizzo

di eventuale prodotto biocida scelto dalla Direzione Lavori sulla base di

idonee campionature, la ricostruzione delle porzioni completamente

mancanti con intonaco a base di calce omogeneo per composizione e

finitura superficiale all’intonaco esistente e l’eventuale velatura finale

eseguita in modo localizzato per armonizzare le nuove integrazioni con

gli intonaci esistenti.

5. La verifica dei pluviali di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche con

impermeabilizzazione dei canali incassati nelle murature mediante l’inserimento

di una ‘calza in vetroresina’ a protezione di eventuali perdite interne nella

muratura con esecuzione di opportuna videoscopia eseguita in via preliminare

per accertarsi dell’andamento delle tubazioni all’interno della muratura.

6. Esecuzione di opportuni accertamenti finalizzati ad individuare il percorso dei

sistemi di raccolta delle acque, verificarne la funzionalità ed il corretto

dimensionamento in relazione alle superfici di copertura. Saranno inoltre

verificati i pozzetti di raccolta delle acque meteoriche per accertarne il

collegamento funzionale con il sistema del pozzo presente al di sotto della quota

di pavimentazione nella Sala di lettura e per ristabilirne la funzionalità in

particolare per quel che riguarda il pozzetto attualmente presente nella sala

cataloghi interessato da fenomeni di tracimazione dell’acqua in casi di

precipitazioni molto abbondanti prodotte in un breve periodo di tempo.

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7. Installazione dei ponteggi metallici all’interno della corte su cui affaccia lo

scalone della Libreria Marciana (foto n. 38, 39), in modo da consentire gli

interventi sulla copertura del passaggio aereo che attraversa in quota la corte

(foto n. 40, 41).

8. Restauro della copertura con manto in lastre di piombo del passaggio aereo,

previo smontaggio delle lastre di copertura, la verifica della struttura con

eventuali interventi di riparazione puntuali, la formazione di una nuova

copertura realizzata con lastre in zinco-titanio in analogia con le nuove coperture

che saranno realizzate in corrispondenza dei passaggi tra le Zecca e la Libreria

presenti nella callesella. Saranno anche installate nuove gronde in zinco-titanio

per la raccolta dell’acqua della copertura del passaggio.

Interventi puntuali di manutenzione di componenti di sicurezza

Innanzitutto si è provveduto alla ricognizione dello stato di fatto alla luce di quanto

documentato dal Progetto Generale di Coordinamento di Prevenzione incendi degli

spazi comuni di ex-Palazzo Reale-Procuratie nuove-Zecca ala Napoleonica in Venezia

redatto nel 1989 dall’architetto Michele Pagliarini per conto della Soprintendenza

(TAV. da 3 a 9).

Alla lettura di questi elaborati, unitamente alla presa visione del Piano di Emergenza

vigente è stata eseguita una ricognizione dei locali per la verifica delle destinazioni

d’uso attuali e dello stato di fatto degli impianti.

1. Risultano cambiate alcune destinazioni d’uso, in particolare:

- la conversione di alcuni locali al piano terreno prospicienti il cortile da deposito

a locali di distribuzione;

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- il parziale sgombero dei locali al piano primo della Libreria, ex alloggi dei

Procuratori, fino al 2011 utilizzati come uffici con presenza di materiale librario

che determinava un carico d’incendio; gli ex alloggi, presentano superfici

decorate ad affresco e saranno oggetto di restauro con altro finanziamento.

Si accerta, comunque, il permanere in alcuni locali della destinazione d’uso ad ufficio

con presenza di carico d’incendio (TAV. da 10 a 16).

2. Per quanto riguarda le compartimentazioni è stato verificato che in molti casi le porte

tagliafuoco REI 120 in corrispondenza delle aree a deposito, presentano problemi di

mancata manutenzione e malfunzionamento di alcune componenti quali (cerniere,

maniglie, maniglione antipanico, magnete, ancoraggio alla parete, registrazione) .

Nella maggior parte dei casi le guarnizioni risultano distaccate o poco efficienti, spesso

sostituite in interventi successivi alla posa in opera delle porte. Lo stato di fatto è tale da

compromettere il buon funzionamento della compartimentazione stessa.

Le porte ed infissi vetrati REI 60 posti in opera in corrispondenza di porte e finestre

della Sala di Lettura, ed in buona parte al piano terra, risultano in alcuni limitati casi

malfunzionanti in alcune componenti (in particolare maniglie, chiusura o magneti) e

necessitano in generale di interventi di manutenzione ordinaria.

Le pareti tagliafuoco presentano in diversi casi fori per il passaggio degli impianti che

ne compromettono il buon funzionamento e la tenuta al fuoco (TAV. da 17 a 23).

3. Gli estintori risultano regolarmente manutenuti da parte della Biblioteca; risultano

per quantità e collocazione sostanzialmente rispondenti al piano di emergenza, solo in

alcuni casi sono mancanti dell’adeguato supporto e segnalazione (TAV. da 31 a 37).

4. E’ presente all’interno dei locali della Biblioteca un impianto di spegnimento a naspi

in parte non più collegato per la presenza all’interno dell’ambiente di materiale cartaceo

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di pregio (ad esempio il locale deposito manoscritti al primo piano) che potrebbe essere

danneggiato dall’impiego di acqua.

In un secondo momento si è provveduto ad acquisire le certificazioni delle

compartimentazioni che risultano spesso completamente mancanti o, laddove esistenti,

non sono più utilizzabili in quanto le compartimentazioni, a seguito dell’installazione

originaria, sono state manomesse.

In particolare è stato possibile verificare quanto segue:

- le porte REI 120 sono state certificate nel 1996 (con dichiarazione di conformità

al DM 14/12/93, certificate secondo norma CNVVF/CCI UNI 9723) e pertanto i

successivi interventi di manutenzione-sostituzione delle guarnizioni non trovano

corrispettivo nella certificazione;

- le porte e finestre vetrate REI 60 (del 1996) risultano mancanti di certificazione;

- le pareti e rivestimenti REI mancano di certificazione.

Preso atto della assenza e lacunosità delle certificazioni e verificato lo stato di

funzionalità attuale delle compartimentazioni, vista l'impossibilità attuale di fornire

l'omologazione delle porte (anche attuando interventi di manutenzione straordinaria),

perché poste in opera in epoca antecedente all'entrata in vigore della normativa vigente,

non disponendo di finanziamenti necessari per prevedere una sostituzione totale di porte

e finestre tagliafuoco, visto lo stato di discreta funzionalità di gran parte dei serramenti

tagliafuoco si prevedono il progetto è mirato alla messa in atto di tutti gli interventi di

manutenzione e/o sostituzione di porte ed infissi tagliafuoco, oltre alla verifica e

sigillatura di pareti tagliafuoco manomesse da interventi per il passaggio di canale

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impiantistiche con l’obiettivo finale di ristabilire la funzionalità delle porte sotto il

profilo della resistenza al fuoco garantendo un utile livello di sicurezza nelle more del

pieno adeguamento alle norme vigenti.

1. Sono pertanto previsti interventi di revisione con manutenzione di porte finestre ed

infissi REI, consistenti in (TAV. da 24 a 30):

-registrazione di tutte le porte e finestre

-eventuale sostituzione di cerniere rotte o non funzionanti

-sostituzione delle guarnizioni di tutte le porte (scollate, assenti, o non in grado di

garantire la tenuta dell'infisso) e posa di nuove guarnizioni

-sostituzione o nuova fornitura e posa di magneti per porte e finestre

-sostituzione di maniglie non funzionanti

- interventi di sigillatura con silicone espandente REI, in corrispondenza di tutte le

fessure o fori praticati nell'infisso (in particolare intorno telaio di infissi lignei che

presentano fessurazioni perimetrali)

- sostituzione di maniglioni antipanico non più funzionanti installati riutilizzando i

fori del maniglione sostituito.

2. Laddove mancanti o completamente compromesse, si prevede la fornitura e posa in

opera di una nuova porta antincendio a uno o due battenti della misura massima di

120cm in lamiera d'acciaio a doppio pannello con isolante termico, idrofugo, completa

di serratura e maniglia, controtelaio con zanche, cerniera con molla regolabile per la

chiusura automatica e profilo di guarnizione antifumo, opportunamente fissata

all’interno del foro porta e sigillata, completa di certificato di omologazione per

resistenza al fuoco nella classe e misura REI 120 e certificazione del montaggio.

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3. Interventi di manutenzione di pareti tagliafuoco, sia pareti lineari che bussole

appositamente realizzate per l’installazione di porta tagliafuoco, consistente in (TAV. da

24 a 30):

- verifica della sigillatura della parete in tutte le sue parti, compresa la formazione di

sigillature con silicone espandente REI, in corrispondenza di piccoli fori o

fessurazioni

- l'eventuale fornitura e posa in opera di manicotti certificati, in corrispondenza del

passaggio di canale d'impianti

- la certificazione di tutte le pareti REI, compreso l'eventuale prelievo di campioni di

parete da analizzare ed il ripristino della parete stessa tale da garantirne la perfetta

funzionalità.

4. Interventi di manutenzione straordinaria dell'impianto di rivelazione della Biblioteca,

consistente nella rimozione del vecchio impianto dismesso e ancora presente in alcuni

locali, la sostituzione dei rivelatori non funzionanti e l'aggiunta di alcuni rivelatori in

zone da potenziare in cui è cambiata la destinazione d’uso.

Il locale deposito manoscritti, presente al primo piano della Biblioteca e che affaccia

sulla Sala di Lettura, contiene un patrimonio librario e di manoscritti di particolare

pregio e risulta attualmente sprovvisto di impianto di spegnimento. A protezione dei

manoscritti, si ritiene pertanto indispensabile implementare l’impianto esistente

mediante l’installazione di un sistema di rivelazione precoce ad aspirazione con centrale

tipo a LASER-SCANNER da installare all’interno di questo deposito e collegare con il

sistema di controllo generale di tutti gli apparati di sicurezza della Biblioteca

attualmente presente nella Sala Regia nel locale al piano terra immediatamente al di

sotto del deposito in questione. In mancanza di un sistema di spegnimento, l’impianto

sarà in grado di rilevare con grande anticipo l’eventuale presenza di elementi di rischio

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che potrebbero essere fonte di innesco di incendio e, quindi, consentire l’accertamento

preliminare e, eventualmente, l’intervento diretto sulla fonte.

5. Interventi di verifica della funzionalità dei naspi esistenti in particolare di quelli che

risultano attualmente scollegati dall’impianto di spegnimento (TAV. 38-44).

6. Potenziamento della segnaletica di sicurezza con fornitura e posa di piantane e/o

ganci di supporto degli estintori e verifica del recipiente di pressione degli estintori a

CO2.

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