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REGIONE AUTONOMA

DELLA SARDEGNA
ASSESSORATO AL LAVORO,
FORMAZIONE PROFESSIONALE ,
COOPERAZIONE E SICUREZZA
SOCIALE
ADEGUAMENTO DI STRUTTURE ED IMPIANTI ALLE
VIGENTI NORMATIVE IN MATERIA DI PREVENZIONE
INCENDI, SICUREZZA DEL LAVORO E ABBATTIMENTO
BARRIERE ARCHITETTONICHE DEL CENTRO DI
FORMAZIONE PROFESSIONALE DI CARBONIA

PROGETTO ESECUTIVO

TITOLO:
RELAZIONE

ELABORATO:

PROGETTISTA:
DOTT. ING. ITALO STAGNO
Via Cimarosa, 81 09128 CAGLIARI Tel/Fax 070/495020

DATA:
OTTOBRE 2002

RELAZIONE GENERALE

Lavori di Adeguamento di strutture ed impianti alle vigenti normative di


sicurezza in materia di prevenzione incendi, sicurezza del lavoro e
abbattimento barriere architettoniche del centro di formazione professionale
di CARBONIA
-1- GENERALITA
Il presente progetto riguarda gli interventi di ristrutturazione edile ed impiantistica per
ladeguamento della struttura esistente alle normative vigenti in termini di abbattimento delle
barriere architettoniche, prevenzione incendi, sicurezza degli impianti (L.46/90).
Non sono previsti ampliamenti,e pertanto, la volumetria complessiva non subir variazoni.

-2- SITUAZIONE ATTUALE


Attualmente nellarea destinata ad ospitare il centro professionale vi un unico corpo di
fabbrica in quanto due, in condizioni fatiscenti, sono stati recentemente demoliti a seguito di
ordinanza dei VV.FF. di Cagliari.
Il fabbricato principale, posizionato in maniera baricentrica rispetto allarea complessiva, sar
oggetto delle opere di adeguamento di cui alla presente relazione.
Tale edificio si sviluppa su due piani collegati da vari vani scala senza ascensore.
Allesterno delledificio e allinterno della corte vi un piazzale con due grosse piante di pino,
le cui radici creano pregiudizio alla statica delle fondazioni dello stabile e grave pericolo, in
quanto affioranti dal terreno, per le persone che attraversano il piazzale stesso.
Tutto ledificio necessita, oltre che delle opere di adeguamento, di interventi di restauro e
ripristino causati dalla vetust della costruzione.
Dalledificio scolastico allingresso principale vi un camminamento da ripristinare assieme
alla pensilina di protezione dellingresso principale.
Il numero e la dislocazione dei servizi igienici esistenti risulta inadeguato per gli utilizzi
scolastici delledificio.

Al piano secondo vi un porticato aperto sul quale si affacciano gli ingressi dei vari locali
aule, uffici e laboratori.

-3- OPERE EDILI


Sono previste alcune ridistribuzioni degli spazi interni per meglio adeguarli alle necessit
funzionali della attivit didattica.
Verranno previste due aule per i corsi di informatica e le restanti saranno per lattivit
didattica tradizionale, anche se potranno essere predisposte per utilizzi diversi.
Dove fatiscenti verranno demoliti i pavimenti esistenti e il sottostante massetto per
predisporre il nuovo massetto e il nuovo pavimento. Dove si trova in buone condizioni il
pavimento esistente verr messo in opera il nuovo sopra quello vecchio.
Tutti gli infissi di porta e di finestra verranno sostituiti con altri in alluminio a taglio termico con
doppio vetro per ladeguamento alla L.10/91. Alcuni infissi di finestra saranno del tipo a
monoblocco, con annesso avvolgibile in PVC.
Il ballatoio al pri mo piano e parte di quello al piano terra verranno chiusi con infissi a vetro per
rendere confortevoli i percorsi esterni alle aule e agli uffici e contenere i consumi energetici ai
sensi della legge 10/91.
Parte degli intonaci degradati allinterno e allesterno verranno rifatti mentre le nuove
tinteggiature saranno previste su tutte le superfici interne ed esterne.
Verr realizzato un marciapiede perimetrale su tutto ledificio, pavimentato in cotto toscano,
come pure i ballatoi esterni e i pavimenti dei terrazzini. Anche le scale esterne saranno
pavimentate in cotto.
La pensilina di ingresso verr completamente restaurata compresa la guaina impermeabile
di copertura.
Nel cortile prospicente il fabbricato verr realizzato un locale tecnico su un piano adibito a
centrale idrica nel quale verranno ubicati il gruppo di pressurizzazione idrica e la centrale
antincendio nella quale verranno posizionati i dispositivi di comando e pressurizzazione
dellimpianto antincendio.
In prossimit di tali locali verr anche ubicata la nuova vasca interrata di riserva idrica ai fini
antincendio realizzata in calcestruzzo armato e la vasca di accumulo per lidrico sanitario.

Al piano terra verranno ristrutturati completamente i servizi igienici esistenti per


ladeguamento alla normativa sullabbattimento delle barriere architettoniche. Il centro servizi
esistente in prossimit della zona depositi verr spostato in posizione diversa e pi agevole.
Verranno realizzati due centri di servizio per il personale docente e non docente oltre che per
gli alunni e per i visitatori esterni.
Al primo piano verranno realizzati i servizi per il personale separati da quelli per gli allievi e
contestualmente verr realizzato il servizio per invalidi.
Sono previste opere di demolizione e rifacimento di parti di murature e tramezzi al fine di
meglio ridistribuire gli spazi interni in funzione del tipo di didattica praticata attualmente e per
dotare la struttura di ambienti di supporto allo svolgimento dei corsi di informatica.
A un lato delledificio verr ricavato il vano ascensore in calcestruzzo armato.
In

tale

struttura

verr

posizionato

lascensore

per

adeguamento

alla

normativa

sullabbattimento delle barriere architettoniche.

-4- IMPIANTI IDROSANITARI


Limpianto di alimentazione e distribuzione dellacqua per usi igienicosanitari, e costituito
dalla rete di adduzione esterna che, dipartendosi dalla rete pubblica, viene distribuita
allinterno del lotto con tubazioni interrate in polietilene da 2. E prevista ladozione di un
riduttore di pressione per adattare le pressioni di esercizio alle pressioni della rete pubblica.
Dai pozzetti di adduzione vengono alimentate, con tubazioni in polietilene da 1, le centraline
di distribuzione del tipo a collettore complanare, dalle quali vengono alimentati i singoli
apparecchi utilizzatori, con rete di tubazioni in rame coibentato.
Gli apparecchi utilizzatori sono in vetrochina di prima scelta.
I servizi igienici per disabili sono dotati di corrimano e maniglioni di appoggio e apparecchi
igienico sanitari a norma.
Lacqua calda e prodotta con scaldacqua elettrici.
La rete di scarico delle acque nere e realizzata con tubazioni in PVC rigido antiacido tipo
Geberit pesante della serie 302 per scarichi domestici, nei diametri di 50 mm per le
diramazioni e 100/110 per i collegamenti esterni dalle braghe dei WC alla rete di smaltimento
esterna. I pozzetti ai piedi delle colonne sono sifonati ed e presente la colonna di ventilazione
per ciascuna braga di scarico.

La rete di distribuzione esterna e realizzata con tubazioni in PVC pesante del tipo 303/2 per
scarichi esterni , con i relativi pozzetti di ispezione e incrocio.
La rete di scarico acque bianche e realizzata tramite pluviali in lamiera zincata preverniciata
del diametro di 10 cm e canali di gronda dello spessore di 8/10 mm con sviluppo di 50 cm.
Alla base dei pluviali sono previsti pozzetti di innesto e rete di smaltimento e convogliamento
realizzata con tubazioni in PVC e pozzetti di ispezione come da disegni allegati.
Verr realizzata la rete esterna di smaltimento delle acque nere fognarie e bianche pluviali
interamente indipendenti , con collegamento diretto alle reti urbane.
Sar rifatta completamente la rete di adduzione idrica , compresa la realizzazione di una
vasca di accumulo interrata in c.a. e di un gruppo idrico di pressurizzazione.

-5-

ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE (RELAZIONE

TRASMESSA AL COMUNE DI CARBONIA)


La normativa di riferimento nella progettazione degli accorgimenti volti allabbattimento delle
barriere architettoniche la seguente:
- Circolare Ministero dei Lavori Pubblici 19 giugno 1968 n 4809
Norme per assicurare lutilizzazione degli edifici sociali da parte dei minorati fisici e per
migliorarne la godibilit generale.
- Legge 30 marzo 1971 n 118
Conversione in legge del D.L. 30 gennaio 1971 n 5 e nuove norme in favore dei mutilati ed
invalidi civili.
- Decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1978 n384
Regolamento concernente norme di attuazione dellart.27 della legge 30 marzo 1971 n 118
a favore degli invalidi civili, in materia di barriere architettoniche e di trasporti pubblici.
-

Decreto del Presidente della Repubblica 24 Luglio 1996 n503

Regolamento per leliminazione delle barriere architettoniche negli edifici , spazi e servizi
pubblici.
DESCRIZIONE INTERVENTI PREVISTI
Ledificio scolastico , gia esistente ,di propriet della Regione Autonoma della Sardegna , e
adibito a sede del C.R.F.P., nel quale si tengono corsi di formazione professionale .

Ledificio , sito nel centro abitato di Carbonia , nella Via Costituente al civico n43 , isolato
rispetto ad altri fabbricati , ed articolato su due piani fuori terra.
Laccesso allarea della scuola , in cui insiste il fabbricato , si puo avere sia dal lato Via
Costituente ( ingresso principale solo pedonale ) e anche dalla Via Curie (ingresso carrabile).
Al piano terra verranno ricavati gli uffici di ricezione e di segreteria , lufficio copia , locali
adibiti ad attivita parascolastiche (6.1), depositi di materiale didattico ( 6.2 ) e biblioteca archivio ( 6.2 ) , oltre a una aula e due centri di servizi igienici suddivisi per uomini e donne
alunni , personale docente e portatori di handicap.
Al primo piano si accede tramite quattro scale esterne che conducono ad un ballatoio esterno
, sul quale danno gli accessi alle aule e agli uffici .
Ledificio presenta due ingressi principali dal cortile interno per i quali stato necessario
approntare degli scivoli aventi pendenza del 5% realizzati in calcestruzzo con pavimentazione
antisdrucciolo.
Per gli ingressi stato necessario sostituire le porte esistenti con porte a vetri aventi luce
netta di 1.50 m.
Poich ledificio si sviluppa su due piani sar necessario installare un ascensore avente
dimensioni della cabina 1.50x1.40 m e luce netta della porta di 0.90 m.
Linstallazione a norma dellart.15 del D.P.R. 27.4.78 n384 , per consentire laccesso a tutti
i locali scolastici da parte dei disabili.
Verranno ricavati inoltre i servizi igienici per disabili, al piano terra nei due centri di servizi e al
primo piano , operando una completa ristrutturazione degli spazi adibiti a servizi igienici .
I servizi per disabili saranno rispondenti alle norme e saranno dotati di tutti gli accessori
previsti dalla normativa quali maniglioni, specchio inclinato, segnale dallarme.
Nella progettazione si terr conto oltre che dei valori dimensionali imposti dalla Legge anche
di tutti quegli accorgimenti atti a migliorare la fruibilit dello spazio in questione come laltezza
dei sanitari ,lassenza di colonna nel lavabo ,le distanze dei sanitari dalle pareti e la presenza
di una apertura avente luce netta di 85 cm ed apribile dallesterno mediante un maniglione.

Per quanto possibile ma non specificatamente descritto nella presente relazione verranno
adottati tutti gli accorgimenti necessari per laccessibilit completa della struttura ai portatori
di handicaps.
ALTRI INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE EDILE
Per evitare inutili dispersioni di calore ed adeguare ledificio ai sensi della Legge 10/91 sul
contenimento dei consumi energetici ,nonch per rendere maggiormente fruibili gli spazi
didattici ed i relativi percorsi ,tutto il loggiato del secondo piano verr chiuso mediante una
vetrata di tamponamento costituita da un telaio in alluminio e vetro camera.
Inoltre verr chiuso laccesso alle scale esterne con muratura un semipieni e inserita una
porta daccesso da ambo i lati del fabbricato .
Saranno sostituiti tutti gli infissi al fine di contenere le dispersioni di calore.
A un lato delledificio stato ri cavato il vano ascensore in calcestruzzo armato.
Lintera facciata delledificio verr infine tinteggiata con vernici per esterni a base di resine
sintetiche al quarzo del tipo graffiato.
Verr realizzata la rete esterna di smaltimento delle acque nere fognarie e bianche pluviali,
con collegamento diretto alle reti urbane.
Sar rifatta completamente la rete di adduzione idrica , compresa linstallazione di

un

serbatoio di accumulo e un adeguato gruppo di pressurizzazione.


La posizione originaria delle aperture di porte e finestre verso lesterno stata ,per quanto
possibile ,e compatibilmente con ladeguamento alle normative di sicurezza,mantenuta
inalterata.
1-Volumi aggiuntivi per locali tecnologici
Per poter consentire ladeguamento alle normative vigenti in materia di sicurezza, di
antincendio e abbattimento barriere architettoniche e stato necessario edificare alcuni locali
tecnici , di seguito descritti :
-1) locale gruppo di pressurizzazione antincendio e riserva idrica
-dimensioni lorde in pianta = mq.4.00X8.75 = mq 35.00
volume mc.91.00
Laltezza fuori terra del locale gruppo pressurizzazione inferiore allaltezza del muro
di cita esistente lungo la Via Curiel.
-2) locale vano ascensore
dimensioni lorde in pianta = 2.15 X 2.95 = mq 6.35

volume mc 46.00
-3) locale copertura ingresso
dimensioni lorde in pianta = 2.65 X 3.50 = mq 9.30
volume mc. 28.00
-4) locale centralina quadro elettrico ascensore
dimensioni lorde in pianta = 2.20 X 1.90 = mq 4.20
volume mc 8.40
Sommano volumetria locali tecnologici

mc 173.40

2-Volumi aggiuntivi per chiusura vetri ballatoi esterni


Ml 67.00 x 1.30 largh. X 3.70 alt. =

mc. 322.27

Volumetrie demolite a seguito di Ordinanza del VV.FF. n.3940 del 09.09.1997:


a)Edificio in c.a. e muratura
Dimensioni lorde in pianta mq. 19.00 x 8.60 = mq. 163.40
Volumetria demolita

mc. 735.00

b)Edificio in acciaio e laterizi


Dimensioni lorde in pianta

mq. 220.00

Volumetria demolita

mc. 1320.00

Totale volumetria demolita

mc. 2055.00

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA LEGGE 13 / 89.


Ai sensi della legge 13/89 nel progetto sono state eseguite le piante che
illustrano i criteri di progettazione adottati per la accessibilit del fabbricato in
oggetto allo scopo di renderlo idoneo alle necessit delle persone con ridotta o
impedita capacit motoria, garantendo il soddisfacimento dei requisiti previsti
dalle norme re lative alla fruibilit, ai sensi della legge 9 gennaio 1989, n. 13,
recante disposizioni per favorire il superamento e leliminazione delle barriere
architettoniche negli edifici privati.
A tal fine vengono rispettate le seguenti prescrizioni tecniche cont enute nel D.M.
14 giugno 1989, n. 236 riguardo alle SPECIFICHE FUNZIONALI E DIMENSIONALI
DI CUI ALLART.8:

Porte interne: dimensioni minime di cm. 80, maniglie di apertura poste a cm.
90 dal pavimento, spazi antistanti e retrostanti percorribili da persone su sedie a
ruote: specifica 8.1.1.;

Porte esterne: si sono rispettate le indicazioni e le specifiche dellart. 8.1.1.;

Pavimenti: si sono rispettate le indicazioni e le specifiche dellart. 8.1.2.;

Infissi esterni: si sono rispettate le indicazioni e le specifiche dellart. 8.1.3.;

Arredi fissi: vengono rispettate le indicazioni e le specifiche dellart. 8.1.4.:

Terminali degli impianti: vengono rispettate le indicazioni e le specifiche


dellart. 8.1.5.;

Servizi igienici: sono assicurati laccostamento frontale al lavabo e laterale al


W.C., vasca e doccia e relativi spazi di manovra secondo le indicazioni e le
specifiche dellart. 8.1.6.;

Percorsi orizzontali: hanno una larghezza minima di cm. 100 e allargamenti atti
a consentire linversione di marcia secondo le specifiche e le indicazioni dellart.
8.1.9.;

Rampe:

stata assicurata la pendenza compatibilmente con il dislivello

esistente nel rispetto delle specifiche dellart.8.1.11;

Ascensore : Sono rispettate le prescrizioni al punto 8.1.12;

Si certifica inoltre la conformit del progetto alle prescrizioni contenute nel D.M.
14.6.1989, n. 236, e il rispetto delle prescrizioni previste nel suddetto D.M. ai
punti 4.1-4.2-4.3 , atte a garantire il soddisfacimento di tali requisiti, come
richiesto dai punti 5.5 -5.6 .

-6-

IMPIANTO

ANTINCENDIO

(RELAZIONE

TRASMESSA

AL

COMANDO VV.FF. DI CAGLIARI)


Attivit individuata al punto n85 del D.M. 16.02.1982.

GENERALITA
Lattivit soggetta a controlli di prevenzione incendi da parte dei Vigili del Fuoco ,ai fini del
rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi,in quanto individuata al punto 85 del D.M.

16.2.1982 (Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie e simili per oltre 100
persone presenti).
Nel dimensionamento dellimpianto antincendio e stata tenuta presente tutta la normativa in
vigore , con particolare riferimento alle seguenti:
-Decreto Ministeriale 30 Novembre 1983 Termini,definizioni generali e simboli grafici di
prevenzione incendi.
-Decreto Ministeriale 26 Agosto 1992 Norme di prevenzione incendi per ledilizia scolastica.

Ledificio scolastico , gia esistente ,di propriet della Regione Autonoma della Sardegna , e
adibito a sede del C.R.F.P., nel quale si tengono corsi di formazione professionale .
Ledificio , sito nel centro abitato di Carbonia , nella Via Costituente , isolato rispetto ad altri
fabbricati , ed articolato su due piani fuori terra.
Laccesso allarea della scuola , in cui insiste il fabbricato , si puo avere sia dal lato Via
Costituente ( ingresso principale solo pedonale ) e anche dalla Via Curie ( ingresso carrabile
).
Ledificio e stato edificato in data antecedente alla entrata in vigore del decreto
ministeriale18 dicembre 1975 ed e completamente sprovvisto di impianto
antincendio.

CARATTERISTICHE DELLATTIVITA
Al piano terra si trovano gli uffici di ricezione e di segreteria , lufficio copia , locali adibiti ad
attivita parascolastiche (6.1), depositi di materiale didattico (6.2) e biblioteca - archivio (6.2),
oltre a una aula e due centri di servizi igienici suddivisi per uomini e donne alunni , personale
docente e portatori di handicap.
Al primo piano si accede tramite quattro scale esterne che conducono ad un ballatoio esterno
, sul quale danno gli accessi alle aule e agli uffici .
Ledificio e classificabile di tipo 1 ( scuole con numero di presenze contemporanee da 101 a
300 persone ) in quanto la presenza contemporanea di persone nella scuola puo arrivare a
200 , comprendendo personale docente fisso , non docente e visitatori occasionali.
La presenza contemporanea di alunni in ciascuna aula , indipendentemente dalla sua
dimensione e di max 20.

Sono previsti ,al piano terra ,due spazi modulari polivalenti ( 6.4 ) da adibire ad attivit
parascolastiche , quali lezioni collettive , proiezioni di materiale didattico , esposizioni ,
piccole conferenze.
Allinterno degli spazi modulari polivalenti la presenza contemporanea di persone e sempre
inferiore a 100 , se considerati nella loro globalit ( 1+2+3+4 e 5+6+7 ) , e max 20 se presi
singolarmente o piu di uno contemporaneamente.
In caso di utilizzo dellintero modulo , sono presenti 2 aperture , di larghezza 1.20 m. apribili
nel senso di deflusso , che adducono verso luogo sicuro.

La biblioteca-sala lettura e i locali deposito-archivio presentano un carico di incendio inferiore


a 30 Kg/mq e una superficie di areazione superiore a 1/40 della superficie in pianta.
I locali deposito per materiale didattico che non hanno accesso diretto verso lesterno sono
compartimentati con porta REI60 dotata di congegno di autochiusura.
Si fa presente,inoltre che nellattivit non sono presenti locali che prevedono un affollamento
superiore a 100 persone n locali di pubblico spettacolo.

Resistenza al fuoco delle strutture,collegamenti verticali del fabbricato e carichi di


incendio.

Resistenza al fuoco delle strutture


Per la valutazione delle caratteristiche di resistenza al fuoco degli elementi di separazione
corrispondenti ai valori prescritti dalla vigente normativa ,si applicano le tabelle e le modalit
specificate nella circolare del ministero dellInterno n.91 del 14.9.1961.
Le strutture verticali del complesso sono costituite da muri portanti in pietrame dello spessore
di cm 50 e da tramezzi di ripartizione interna in laterizi . I solai sono del tipo misto in cemento
armato e laterizi.
Detta struttura portante idonea a garantire una resistenza al fuoco non inferiore a REI 120.
Collegamenti verticali
Il collegamento verticale verr effettuato con linstallazione di un ascensore di tipo protetto per
adeguamento a normativa abbattimento barriere architettoniche.

Il vano ascensore verr realizzato allesterno delledificio esistente , e collegato con


pianerottoli di accesso al piano terra e primo. Il vano sar realizzato con pareti REI 60 e cosi
pure la porta dellascensore.Il vano ascensore dotato di finestra di areazione.

Dimensionamento vie di esodo


Per il dimensionamento del sistema delle vie duscita verranno considerati quattro criteri
fondamentali e precisamente:
La lunghezza del percorso necessario al raggiungimento del luogo sicuro non sar mai
superiore a 30 metri ,tale distanza misurata dalla porta del locale pi distante al punto di
accesso al luogo sicuro.
Ledificio dotato, in preesistenza, di n4 scale esterne che mettono in comunicazione il
primo piano con il piano terra verso il cortile esterno allaperto.La larghezza delle scale di
m.1.40,lalzata e la pedata rientrano nelle dimensioni di legge avendo valore rispettivamente
di cm.16 e 30.

Carichi di incendio
La determinazione del carico di incendio viene effettuata per i singoli compartimenti
dellattivit considerando tutte le sostanze combustibili presenti nei locali.
Il carico di incendio viene calcolato con i criteri di cui alla circolare del Ministero dellInterno
n.91 del 14.9.61 applicando la formula:

q =

i g

Hi

4400 A

dove:
q= carico di incendio in Kg/mq di legna standard;
gi= peso in Kg del materiale combustibile;
Hi= potere calorifico superiore del materiale combustibile
4400 = potere calorifico superiore della legna standard (cal/Kg)
A= superficie in pianta del locale.
DEPOSITO 1
CARTA = 2000 Kg con H=4000 Kcal/Kg

Superficie in pianta del locale mq 61.00


Q = 29.81 Kg/mq

DEPOSITO 2
CARTA = 2000 Kg con H=4000 Kcal/Kg
Superficie in pianta del locale mq 62.00
Q = 29.33 Kg/mq

DEPOSITO 3
CARTA = 3500 Kg con H=4000 Kcal/Kg
Superficie in pianta del locale mq 115.00
Q = 27.67 Kg/mq
Il carico di incendio nei locali adibiti a deposito non sar mai,singolarmente,
superiore a 30Kg/mq di legna standard.
Il carico di incendio, nei locali adibiti a qualunque altro uso diverso da deposito non
sar mai,singolarmente, superiore a 30Kg/mq di legna standard.

1)IMPIANTO IDRICO DI ESTINZIONE ( AD IDRANTI ).

A)Caratteristiche:
Limpianto sar realizzato in conformit al disposto del punto 9.1 del D.M.26.8.92.
L'impianto sar costituito da un anello di distribuzione idrica realizzato in acciaio zincato SS
DN 100 situato parte allesterno e parte allinterno del fabbricato , ma sempre interrato.
Dall anello con tubazioni in acciaio zincato SS, si diramano gli allacci per le cassette
antincendio di tipo UNI 45 e il tratto di tubazione che collega lo stesso all'attacco per la
motopompa dei VV.FF. del tipo UNI 70.
Le cassette antincendio saranno distribuite in diversi punti in modo da garantire la protezione
di ogni punto dell'edificio.

B)Attacco autopompe vigili del fuoco.


L'attacco del tipo UNI 70 sar:
-accessibile;

-protetto da urti;
-dotato di tappo di protezione a chiusura rapida con catenella;
-segnalato da apposito cartello.

C)Dimensionamento dell'impianto.
Saranno installati 10 idranti antincendio del tipo UNI 45 capaci di garantire cad. una portata di
Q = 120 l/min cad.
Sar garantito il funzionamento in contemporanea di 5 degli idranti in modo da assicurare una
portata globale agli idranti di:
Qi = 120 l/min X 5 idranti = 600 l/min ed una pressione alla lancia di 2 Bar.
La portata di ricircolo considerata per il raffreddamento della pompa di:
Qr = 50 l/1
La portata agli idranti dovr essere erogata per non meno di 60 min .
Il gruppo di pressurizzazione alimentato da un serbatoio di approvvigionamento idrico
interrato della capacit di 21.00 mc.
La prevalenza necessaria per il funzionamento dellimpianto cos calcolata:

Pressione necessaria agli idranti = mt. 20

Dislivello tra livello geodetico e idranti = mt. 7

Perdite di carico nella tubazione considerando lidrante pi sfavorito = mt. 4

Perdite localizzate = mt. 2

Pertanto il gruppo di pressurizzazione dovr avere le seguenti caratteristiche:


Portata totale - Qt = Qi + Qr = 600 l/min + 50 lt = 650 (minimo garantito).
Prevalenza totale - Ht = 20 + 7 + 4 + 2 = 33 mt.
Considerando la portata necessaria agli idranti di 600 lt./1, si utilizza una tubazione dal
collettore di mandata delle elettropompe allingresso dellanello in tubo acciaio DN 125. La
velocit in questo tratto di tubazione di 1,6 m/sec.
Lanello sar in tubazione acciaio DN 100 mm, dimensionato in modo da contenere le perdite
di carico e con una velocit dell'acqua di 1,3 m/sec.

D)Pressurizzazione dell'impianto
L'impianto a valle dell'alimentazione sar tenuto in pressione in fase non operativa tramite
pompa pilota di compensazione, la quale non sar computata nel calcolo dell'alimentazione.

Portata :

80/100 l/min.

Prevalenza : 45/50 mt

E)Requisiti funzionali
Le pompe sono conformi alle norme UNI ISO 2548.
In particolare la curva caratteristica portata-prevalenza sar tale che la prevalenza diminuisca
con l'aumentare della portata ma con variazione molto ridotta.
Saranno utilizzate pompe del tipo ad asse verticale con motore elettrico trifase V.380 e, in
soccorso pompa ad asse verticale con motore diesel.
Lelettropompa pilota sar del tipo sommerso verticale.
L'alimentazione avviene tramite linea elettrica preferenziale a servizio dell'impianto
antincendio.
L'interruttore generale a servizio dell'impianto protetto contro la possibilit di aperture
accidentali e dotato di cartello indicante l'avviso:

"Alimentazione della pompa per gli impianti antincendio"


NON APRIRE L'INTERRUTTORE IN CASO DI INCENDIO

F)Caratteristiche del gruppo antincendio in base alle norme UNI 9490

N. 1

Elettropompa ad asse verticale avente le seguenti caratteristiche tecniche:


Portata
Prevalenza

N. 1

1200 1400 l/min


39

34,5 mt.

Lunghezza

mm 2350

Motore

KW 15

Giri/min

2900

Tensione

V.380/660

Elettropompa ad asse verticale avente le seguenti caratteristiche tecniche:


Portata
Prevalenza
Lunghezza

1200 1400 l/min


38

33

mm 2300

mt.

Motore

DIESEL (di primaria marca)

Avviamento Elettrico
Giri/min

2650

Potenza

KW 15

Testata

Rinvio ad angolo

Completa di giunto accoppiamento

N. 1

Elettropompa sommersa pilota per il mantenimento costante dellimpianto in pressione

del tipo verticale mod. SRT 15-8/80 - KW 1,1 - V.380/50.

N. 2

Mandate per pompe verticali composte da:


n.2 curve flangiate DN 100
n.2 maggiorazioni flangiate DN 100x125
n.2 ricircolo da 1 completo di valvola e raccordi per raffreddamento pompa.
n.2 pressostati segnalazione pompa in moto
n.2 manometri con rubinetto
n.2 valvole di ritegno a clapet DN 125 del tipo ispezionabile
n.2 valvole di farfalla DN 125
n.2 tronchetti flangiati DN 125 da mm 350
n.1 giunto antivibrante DN 125 per motopompa
n.1 serie bulloni e guarnizioni

N. 1

Mandata per pompa pilota composta da:


n.1 valvola di ritegno del tipo a molla da 1 1/4 per pompa di mantenimento
n.1 valvola a sfera da 11/4 per pompa di mantenimento
n.1 serie raccordi di collegamento per pompa di mantenimento

N. 1

Collettore generale di mandata con mt.3 tubo DN 125 composto da:


n.2 stacchi DN 125 flangiati per collegamento mandata pompe verticali
n.1 stacco 1 1/4 per collegamento mandata pompa sommersa
n.1 stacco DN 125 flangiato completo di valvola a farfalla DN 125 e misuratore di

portata

DN 125 tipo Woltmann con tubazione DN 125 mt. 2 per scarico


n.1 stacco DN 125 flangiato per collegamento alla Vs. condotta premente
n.1 valvola per prova impianto da 2 del tipo a sfera
n.3 pressostati completi di valvole di scarico e serie raccordi
n.1 serbatoio pressurizzato da lt.24 completo di valvola a sfera da 1
n.1 manometro completo di valvole di scarico e serie raccordi
n.1 serie bulloni e guarnizioni

N. 1

Quadro di comando elettropompa principale HP 20 a norme UNI 9490 composto cad.

da:
Armadio in lamiera grado di protezione IP 54
Sezionatore principale con blocco porta
Trasformatore per ausiliari B.T. protetto da terna fusibili
Contattore tripolare per avviamento stella-triangolo elettropompa
Rel per presenza rete a 380 V. con contatti liberi in uscita
Selettore Man-0-Aut con chiave estraibile solo in posizione Automatico
Lampade di segnalazione di presenza rete
Lampade di segnalazione di marcia e di ausiliari inseriti
Contatti senza tensione per marcia mancanza rete automatica
Amperometro con T.A.
Voltmetro con commutatore e fusibili
Pulsanti di marcia-arresto per manovre in manuale
Serie di morsetti di potenza e ausiliari
Orologio timer per prova settimanale
Lampada lampeggiante con sirena ( da montare allesterno della sala pompe )
N. 1

Quadro di comando elettropompa di mantenimento a norme UNI 9490 composto cad.

da:
Armadio in lamiera grado di protezione IP 54
Sezionatore principale con blocco porta
Portavalvole di potenza con fusibili
Trasformatore per ausiliari B.T. protetto da terna fusibili
Contattore tripolare per avviamento diretto elettropompa

Rel termico autocompensato


Selettore Man-0-Aut
Lampade di segnalazione di presenza rete
Lampade di segnalazione di marcia
Amperometro con T.A.
Voltmetro con commutatore

N. 1

Quadro di comando ad avviamento automatico per motopompa composto da:


Contenitore in lamiera con grado di protezione IP 54
Sezionatore blocco porta
Logica di controllo elettronica completa di voltmetro digitale
Batterie da 100 A/h
Amperometri batterie
Pulsanti marcia-arresto
Rel di scambio automatico batterie
Contagiri elettronico

--N. 1 Impianto elettrico generale di potenza da pompe a quadri di comando, da pressostati


a quadri di comando, da sirena e lampada lampeggiante a quadri di comando, tutto sotto
tubo RK/FLEX e cavi di adeguata sezione. Compreso interruttore magnetotermico di
adeguata portata in scatola stagna per alimentazione elettropompe.
--N. 1 Sezionatore generale di adeguata portata completo di fusibili con scatola stagna.
--N. 1 Linea elettrica di alimentazione da sezionatore a sala gruppo antincendio di adeguata
sezione,sotto tubo RK.

G)Descrizione sommaria componenti impianto pressurizzazione antincendio:


--N. 18

Cassette UNI 45 in acciaio inox complete di m. 25 di manichetta raccordata tipo

EURO certificata UNI 9487 a norma di legge 46/90, lancia rame UNI 45, idrante da 1 1/2 e
lastrasafe crash in composito plastico trasparente con incisioni per rottura facilitata.
--N. 1 Gruppo attacco motopompa. VV.FF. verniciato rosso da 4, completo di 2 rubinetti UNI
70 con girello femmina, valvola di intercettazione a saracinesca, valvola di non ritorno, valvola
di sicurezza. Completo di cassetta da esterno in acciaio inox.

--N. 1 Serie cartelli segnalatori per idranti, attacco VV.FF., gruppo antincendio, interruttore
generale.

2)ALTRE MISURE ANTINCENDIO


A)Estintori
Nei locali dellattivit verranno dislocati estintori portatili del tipo a polvere chimica da Kg.6.00
di tipo approvato dal Ministero dellInterno con capacit estinguente non inferiore a 13,89BC,idonei ad essere utilizzati anche su apparecchiature elettriche sotto tensione.Lesatta
ubicazione indicata sui disegni allegati.
Nel locale pompe di pressurizzazione previsto un estintore ad anidride carbonica da Kg.5 di
tipo approvato dal ministero dellInterno.
Il numero di estintori superiore a quanto stabilito dal D.M. 12.09.1980.

B)Impianto elettrico
Tutte le apparecchiature , i materiali , le installazioni , gli impianti elettrici e di messa a terra
dellattivit saranno adeguati alle norme di cui alla legge 1.3.1968 n186 e precisamente alle
norme C.E.I.
Il quadro di manovra dellimpianto elettrico installato in posizione accessibile al personale
addetto ed segnalato a norma.
Il gruppo di pressurizzazione alimentato da linea preferenziale in partenza dal quadro
generale.

C)Illuminazione di sicurezza
Nelledificio sar assicurata una illuminazione di sicurezza con apposite lampade con
alimentazione autonoma localizzata.
I punti luce costituiti dalle suddette lampade saranno installati in prossimit delle uscite di
sicurezza ,lungo le vie di esodo , in tutti i luoghi di passaggio e nei locali di affollamento.
Il sistema di illuminazione di sicurezza garantir unaffidabile segnalazione delle vie di esodo
per una durata non inferiore a due ore.
Anche lilluminazione di sicurezza sar conforme alle vigenti normative C.E.I.

Limpianto autonomo di illuminazione di emergenza alimentato da linea preferenziale in


partenza dal quadro generale.

D)Segnaletica di sicurezza
Nellattivit sar installata una segnaletica di sicurezza , espressamente finalizzata alla alla
sicurezza antincendi , avente le caratteristiche di cui al D.P.R. 8.6.82 n524.
Saranno installati , in particolare , cartelli indicanti le uscite , il divieto di fumare nei locali con
affollamento , il divieto di usare acqua sui quadri elettrici nonch cartelli di segnalazione dei
mezzi antincendi.

E)Impianto di condizionamento
Le apparecchiature dellimpianto sono posizionate allesterno della struttura edilizia (le unit
esterne a pompa di calore nel cortile esterno e le Unit Trattamento Aria sono ubicate nei
terrazzini esterni al piano primo).
Le condotte a servizio dei vari ambienti di lavoro sono dotate ,negli attraversamenti,di
strutture tagliafuoco,di serrande motorizzate con resistenza al fuoco del tipo REI 120 il cui
azionamento avviene automaticamente nel caso in cui la temperatura allinterno della
condotta aumenti di 20 C rispetto ai valori normali.
I dispositivi di funzionamento delle serrande tagliafuoco comandano automaticamente,in caso
di chiusura delle serrande,anche lo spegnimento dellimpianto.
Sono installati inoltre,in posizione segnalata e facilmente accessibile,dispositivi a comando
manuale per larresto dellimpianto in caso dincendio e dispositivi automatici ,installati in pi
punti,che arrestano limpianto nel caso in cui la temperatura nelle condotte superi i 70 C.

CONCLUSIONI
Si precisa,infine che sono rispettate tutte le norme di sicurezza vigenti e precisamente:
-Decreto Ministeriale 30 Novembre 1983 Termini,definizioni generali e simboli grafici di
prevenzione incendi.
-Decreto Ministeriale 26 Agosto 1992 Norme di prevenzione incendi per ledilizia scolastica.

-7- IMPIANTI ELETTRICI

7.1 Oggetto
La presente riguarda

la realizzazione degli impianti elettrici di adeguamento alle vigenti

normative, dellintero complesso scolastico.


7.2 Generalit
In ottemperanza a quanto previsto dalla legge 46/90, si rende necessario provvedere al
rifacimento di tutti gli impianti elettrici esistenti.
Risulta evidente che gli impianti di cui all'oggetto sono da considerarsi insicuri ed inadeguati
per il normale esercizio delle attivit tecnico-culturali del Centro di Formazione Regionale.
Scopo della presente tracciare le linee di intervento, atte all'adeguamento, trasformazione
ed ampliamento, dell'attuale impianto, in un nuovo sistema elettrico, che assicuri, nel pieno
rispetto di tutte le norme vigenti, il massimo utilizzo di tutte le strutture didattiche.
Il nuovo sistema elettrico del tipo TT, come definito dalle norme CEI ed ha origine dai
morsetti del contatore trifase ENEL, di potenza contrattuale pari a 50 Kw. Dal contatore,
protetta dal limitatore ENEL, si ripartisce la linea elettrica principale, che posata entro
apposita tubazione in PVC sottotraccia, alimenta il Quadro Elettrico Generale, origine di tutti
gli impianti elettrici dell'edificio.
Sul quadro generale, sono posti gli interruttori di protezione e comando di tutti i circuiti
elettrici.
In particolare si identificano in partenza i seguenti circuiti:
- circuito luce normale
- circuito luce privilegiata
- circuito prese luce
- circuito prese PC
- circuito prese FM luce esterna
- circuito antintrusione
- circuito antipanico
- circuito impianti tecnologici
- circuito servizi di portineria
Le nuove dorsali elettriche saranno opportunamente predisposte entro canali posacavi, che
fissati sotto controsoffitto, lungo i percorsi gi identificati, serviranno da montanti di
distribuzione principale. La suddivisione di questi circuiti entro le rispettive canale
deducibile dagli elaborati di progetto.

La sezione delle linee elettriche stata calcolata secondo quanto previsto dalle norme CEI
64-8 ed in particolare si proceduto alla verifica delle protezioni dei cavi da sovraccarico,
correnti di corto circuito e contatti indiretti. I cavi di collegamento sono del tipo isolato in
gomma G5 e/o PVC, comunque rispondenti alle norme CEI 20-22 che definisce i cavi non
propaganti l'incendio ed a bassa emissione di gas nocivi.
Il sistema di canalizzazioni, cos realizzato, sar tale da garantire la specializzazione per
tipologia, dei circuiti da distribuire, in modo da garantirne la suddivisione per tensione e/o
servizio ed un pi facile riconoscimento.
Le canale sono state dimensionate in base alle norme CEI 23-31.
Il coefficiente di riempimento dei cavidotti non sar mai superiore al 70% dello spazio totale.
Con lo stesso principio, in uscita dalla canala ed in prossimit di ogni singolo locale, saranno
posizionate le cassette di derivazione e/o infilaggio.
Quest'ultime, contenenti ogni qualsivoglia accessorio utile alle connessioni e/o derivazioni tra
i fili conduttori, dovranno pertanto essere appositamente numerate e/o siglate.
Il numero e l'esatta ubicazione, delle stesse, risulta dagli elaborati di progetto, comunque
necessario garantire, anche in questo caso, la suddivisione dei vari circuiti distribuiti e
l'immediato riconoscimento della loro specializzazione.
Allo stesso modo, anche i vari conduttori saranno sempre siglati, quando, attraversano le
cassette suddette ogni qualvolta si diramano dai montanti principali ed in partenza e/o arrivo
dal quadro elettrico.
Tutti i circuiti di potenza, sono attestati sul quadro generale, e solo alcuni servizi faranno capo
al locale portineria.
In particolare, entro tale locale, sar posizionata la centralina telefonica, il posto operatore
dei circuiti video-citofonici, la centralina del sistema di antintrusione, ed infine sar ripetuto il
segnale di intervento, del sistema antipanico previsto dentro i servizi igienico-sanitari.
Alcuni dei locali, identificabili dai disegni di progetto, sono adibiti a reparti tecnologici
specifici.
In questi reparti, gli impianti elettrici sono distribuiti, da un quadretto in essi posizionato con
l'esclusione dei circuiti luce e presa PC/FM/LUCE che saranno comunque alimentati dal
quadro generale.
La scelta dettata dalla specificit delle attivit svolte entro tali reparti, ed alla possibilit di
adeguare la consistenza dagli impianti alle reali esigenze didattiche.

Anche le aule destinate ai corsi di informatica saranno dotate di un centralino da incasso, da


cui si diramano le linee di alimentazione prese P.C. opportunamente protette da interruttore
automatico magnetotermico differenziale.
Le linee saranno distribuite a mezzo di sistema a binario elettrificato a sospensione.
Anche in questi ambienti, i circuiti luce e prese normali, sono distribuiti direttamente dal
quadro generale, sar comunque possibile comandare i punti luce da apposito interruttore,
posto entro ogni singolo ambiente.
Nei servizi igienici, non sar consentito posizionare nessun organo di comando luce, che sar
centralizzato sul quadro generale, sez. privilegiata, onde evitare interruzioni involontarie di tale
servizio.
Saranno invece dotati di linee prese F.M. distinte per l'alimentazione di Boyler, e di una presa
luce per eventuali utilizzi di utenze portatili.
Anche queste linee sono protette singolarmente, in partenza da un interruttore automatico
magnetotermico differenziale a bassa sensibilit.
Sempre dalla sezione privilegiata saranno diramati i circuiti luce delle vie comuni di accesso
mentre l'illuminazione degli uffici assicurata da un sistema elettrico normale suddiviso in pi
linee, atte a garantire in caso di interventi una maggiore indipendenza tra le varie zone.
E' altres prevista l'illuminazione esterna con l'utilizzo di proiettori ai vapori di gas, che
opportunamente posizionati assicurano la visibilit delle aree esterne.
Una linea elettrica, in particolare verr destinata ad alimentare il vialetto di ingresso, sul lato di
via Curie, nel quale saranno ubicati dei corpi illuminanti montati in testa palo di tipo stradale.
E' altres previsto un sistema di illuminazione di emergenza, costituito da corpi illuminanti a
sorgente autonoma, normalmente spenti, che posizionati, come meglio descritto negli
elaborati, assicurano il minimo illuminamento, necessario ad identificare in caso di bisogno
tutte le vie di sfollamento e/o uscita.
La continuit di servizio dei circuiti cosiddetti PRIVILEGIATI e/o di sicurezza quali i circuiti
antipanico, antintrusione ed antincendio, sar assicurata dalla installazione di un gruppo
soccorritore di emergenza con un periodo di lavoro continuativo a pieno carico non inferiore a
6 ore (non prevista nel presente intervento).
A completamento dell'impianto sar necessario verificare, tramite apposite misure, i valori di
resistenza elettrica dell'impianto di messa a terra che costituito da una maglia di rame nudo

interrata e connessa ai dispersori entro appositi pozzetti ispezionabili, non dovr in nessun
caso superare i 20 cos come previsto dal D.P.R. 547.
Il collegamento tra la maglia esterna ed i conduttori PE distribuiti sar realizzato mediante
nodo equipotenziale che con opportuno organo di sezionamento consentir di effettuare tutte
le verifiche di funzionalit del sistema di messa a terra.

7.3 Descrizione montaggi

7.3-1 Quadri elettrici


7.3-1,1 Quadro Generale
Il quadro elettrico generale, siglato QGEN, ubicato al PT, sul lato SN in prossimit
dell'ingresso principale dell'edificio, in vicinanza dei servizi igienici, entro apposito locale,
dove si trovano installati pure i gruppi di misura e consegna ENEL.
Il quadro sar idoneo per l'installazione all'interno e per funzionare in ambiente avente le
seguenti caratteristiche climatiche:
temperatura ambiente

= 30C

clima

= temperato

umidit

= 80%

Il quadro sar realizzato in conformit alle norme nazionali ed internazionali attualmente in


vigore con particolare riferimento a:
- CEI 17-13/1 fascicolo 1443
- IEC 439-1 1985
- BS 5486-1
- NF C63410 1985
- VDE 0660-50
ed alla classificazione "AS" (apparecchiatura costruita in serie come definita nelle norme CEI
17-13/1).
Il costruttore dovr garantire che il montaggio ed il cablaggio del quadro, saranno realizzati in
un reparto la cui organizzazione e qualit siano rispondenti al minimo della normativa ISO
9003 attualmente in vigore.
La carpenteria del quadro costituita da un armadio a cellule componibili, costituito da una
struttura di base realizzata in lamiera di acciaio di spessore non inferiore a 20/10.

La struttura, i diaframmi di segregazione e le porte saranno realizzati in lamiera elettrozincata


verniciata con polveri termo-indurenti a base di resina epossidica poliestere.
La base dotata di zoccolo per ancoraggio a pavimento e tutte le portelle sono munite di
serrature a chiave.
L'involucro esterno assicurer un grado di protezione non inferiore ad IP 419 (secondo NF
C20-010) o IP 44 (secondo norme IEC 529 e CEI 70.1).
Il quadro sar costituito da n4 (quattro) colonne di dimensioni 2000x600x400 ognuna per una
lunghezza complessiva di 2.400 mm.
Il quadro sar suddiviso in sezioni ben distinte e facilmente riconoscibili che sono siglate:
- PRESE P.C.
- PRESE F.M.
- PRESE LUCE
- SERVIZI TECNOLOGICI
- LUCE NORMALE
- PRIVILEGIATA
Sul fronte quadro dovranno essere ben identificate tutte le utenze in partenza, a mezzo di
targhette pantografate e/o con sistemi equivalenti.
Il cablaggio interno sar realizzato con conduttori flessibili unipolari isolati in P.V.C. tipo
NIVVK, rispondenti alle norme CEI 20-14 e 20-22 , fissati sempre a mezzo capicorda e/o
faston.
In alternativa potranno essere utilizzati dei sistemi di collegamento equivalenti reperibili sul
mercato, e tecnicamente ricono sciuti, quali pettini, barrette, ecc.
I conduttori sono infine attestati su apposita morsettiera posta sulla parte bassa del quadro ed
atta a ricevere le linee elettriche di alimentazione opportunamente siglate ed attestate.
7.3-1,2 Quadri di reparto
Nei locali adibiti a reparti specializzati, dove si svolgono le attivit di apprendimento tecnicomanuale saranno installati dei centralini a parete, siglati QTEC da cui si comanderanno gli
impianti elettrici di corredo ai reparti.
In tali reparti gli impianti saranno realizzati in esecuzione mista, sar cio consentito, dove
possibile, il riutilizzo di percorsi sottotraccia esistenti ed in parte si provveder a realizzare i
nuovi percorsi cavi. Il grado di protezione non sar comunque inferiore ad IP 44.

Il centralino invece avr, a sportello chiuso, un grado di protezione di IP 55, e conterr tutte le
apparecchiature di comando e protezione atte al funzionamento delle MACCHINE
ELETTRICHE esistenti di sussidio alle attivit specifiche svolte nei reparti.

7.3-2 Impianti luce normale


Gli impianti luce normale, avranno origine dal quadro generale QGEN, sezione omonima, e
saranno suddivisi in pi circuiti, protetti singolarmente da interruttore automatico
magnetotermico differenziale.
Questa sezione alimenta i circuiti luce delle aule, i reparti e gli uffici.
L'esatta suddivisione dei circuiti deducibile dalle piante in allegato, il criterio comunque
quello di suddividere in zona DX, SN e centrale, l'intero edificio.
Dalla canala principale si diramano, entro apposita cassetta, le linee elettriche di
alimentazione preventivamente siglate.
Queste ultime, saranno attestate in apposita cassetta, all'interno di ogni locale in posizione
definita.
Dalla cassetta si ripartiranno i conduttori sino ai singoli apparecchi illuminanti.
In linea di massima si pu osservare che la posizione dei nuovi corpi luce, ricalca la posizione
di quelli da sostituire, pertanto possibile il riutilizzo dei cavidotti sottotraccia esistenti.
I punti luce saranno comandati da apposito interruttore posto in prossimit dell'ingresso.
Il numero, la posizione ed il tipo di plafoniera tale da garantire, nelle zone di lavoro un valore
di illuminamento non inferiore a 300 LUX, mentre nelle restanti zone servizi ed accessi tale
valore non sar inferiore a 150 LUX.
I corpi illuminanti saranno del tipo a fluorescenza da 1 x 58 W per le zone comuni di accesso
e da 2x58 W per le aule e gli uffici.
L'illuminazione delle aree esterne sar realizzata mediante proiettori da esterno a vapori di
gas, ubicati come meglio definito negli elaborati di progetto.
L'accensione sar comandata da interruttore crepuscolare e/o interruttore orario.
Il viale principale di ingresso sar invece illuminato con armature di tipo stradale, montati in
testa palo, con lampade a vapori di mercurio da 80 W.

7.3-3 Impianti luce privilegiata


Questi impianti, hanno origine dal quadro QGEN sezione privilegiata, e sono protetti in
partenza da interruttore automatico magnetotermico.
Le linee sono posate entro apposita canala, opportunamente predisposta e dedicata e
contenere tutti i circuiti privilegiati.
Da questa sezione si alimenteranno i circuiti luce di tutte le zone comuni di accesso e dei
servizi igienici a cui sar garantita continuit di esercizio anche in mancanza di tensione di
rete.
I corpi illuminanti sono del tipo fluorescente per le zone di accesso, mentre per i servizi
igienici sar consentito l'utilizzo di lampade ad incandescenza con plafoniera a doppio
isolamento.
In prossimit delle vie di uscita principali e di accesso alle rampe scala, saranno installati dei
corpi illuminanti di segnalazione di sicurezza, a sorgente autonoma, ricaricabile con riserva di
carica non inferiore a 1 h.
Queste lampade sono del tipo normalmente spente, e assicurano un illuminamento non
inferiore a 3 lux.

7.3-4 Prese luce


E' prevista l'installazione di un certo numero di prese luce, deducibile dagli elaborati di
progetto, che saranno alimentate dal quadro QGEN sezione omonima, sotto interruttore
automatico magnetotermico differenziale.
Le prese luce saranno suddivise su pi circuiti secondo il criterio generale gi esposto per gli
impianti luce normale, e secondo quanto previsto dalle norme CEI 64-8.
Le prese saranno del tipo 2P+t da 10A serie "civile a marchio IMQ, poste entro apposita
scatola portafrutto.
E' altres previsto che in alcuni locali la posa dei punti presa siano realizzati a vista in tubo
PVC tipo RK15 in esecuzione IP 44
Inoltre non sar possibile riutilizzare i percorsi sottotraccia esistenti, e sar necessario rifare
integralmente tutte le condutture sottotraccia.

7.3-5 Impianto prese F.M.


I circuiti elettrici prese F.M., hanno origine dal quadro QGEN sezione omonima, e sono
protetti in partenza da interruttore automatico magnetotermico differenziale ad alta sensibilit
Le prese saranno del tipo 2P+T 15A serie "civile" a marchio IMQ, poste entro apposita
cassetta fissata sulla colonna.
Le prese, identificabili tramite opportuna sigla, sono state suddivise per zona e per numero,
come previsto dalle normative vigenti.
L'esatta consistenza di tali circuiti deducibile dagli elaborati di progetto.
I percorsi cavi sono realizzati come al precedente paragrafo.

7.3-6 Impianti prese P.C.


E' prevista l'installazione di un certo numero di prese P.C. (computer), per altro deducibile
dalle piante in allegato, in ogni ambiente, con l'esclusione dei servizi e zone di accesso.
Nel piano primo si identifica una aula destinata ai corsi di informatica mentre al primo piano
le aule sono 6 .
In queste aule saranno installati dei centralini a parete da dove si comanderanno i circuiti
prese opportunamente suddivisi per numero e protetti singolarmente da interruttore
automatico magnetotermico.
Nei vari uffici e aule le prese P.C. saranno installate a parete ad altezza di normativa.
Nelle aule specialistiche, la distribuzione sar realizzata con la stessa metologia.

7.3-7 Impianto antintrusione


L'edificio scolastico sar dotato di un impianto antintrusione che permetta di meglio
proteggere le attrezzature e le macchine installate entro le aule ed i laboratori.
Tutte le vie di accesso ai locali suddetti, saranno controllati da rilevatori a raggi infrarossi,
opportunamente predisposti, ad esclusione delle finestre che saranno comunque protette da
opportuni sbarramenti.
I sensori installati, faranno capo ad una centrale elettronica di comando e microprocessore,
programmabile a mezzo tastiera LCD.

I collegamenti saranno realizzati con cavo schermato opportunamente posato entro specifica
canala posacavi.
L'intervento di un sensore attiver il sistema acustico e tramite un combinatore telefonico
automatico l'allarme potr essere trasmesso e abbinato fino a 7 numeri telefonici.
Le apparecchiature utilizzate dovranno avere l'omologazione ministeriale.

7.3-8 Impianto antipanico


All'interno dei servizi igienici, destinati all'utilizzo degli studenti, saranno installati dei pulsanti a
tirante e/o similari, con lo scopo di consentire in caso di malore e/o necessit di diversa
natura, l'attivazione di un sistema di allarme ottico ed acustico
I pulsanti la cui posizione definita negli elaborati di progetto, saranno comunque posti in
luogo facilmente accessibile con particolare attenzione nei servizi destinati ai portatori di
handicap.
L'intervento di un pulsante, attiver il sistema acustico posto nelle immediate vicinanze dei
servizi e un sistema ottico-visivo ubicato entro il locale di portineria.
La linea di collegamento sar posata entro cavidotto specifico opportunamente predisposto.
Il sistema sar alimentato in bassissima tensione a 12 V.

7.3-9 Impianto di messa terra


Gli impianti elettrici in oggetto sono alimentati direttamente dalla rete ENEL di distribuzione in
bassa tensione, e pertanto si identifica un sistema del tipo TT, cos come definito dalle norme
CEI 64.8.
In questo sistema, per garantire la protezione delle persone contro i contatti indiretti, dovr
essere soddisfatta la seguente relazione:
VL

a= ----------

dove:

RA

a la corrente che provoca l'intervento del dispositivo automatico (A).


VL la tensione limite di contatto (V) pari a 50V (25V in ambienti a maggior rischio).
RA la somma delle resistenze del dispersore e dei conduttori di protezione delle
masse ( ).

I dispositivi automatici ammessi dalla norma sono il dispositivo a corrente differenziale ed il


dispositivo di protezione contro le sovraccorrenti.
Utilizzando i dispositivi differenziale ad alta sensibilit, il collegamento delle masse con la
terra pu avere un valore di resistenza elevato senza compromettere l'intervento del
dispositivo.
L'impianto di messa a terra, ha origine dal nodo principale di terra, posto nelle immediate
vicinanze del quadro elettrico generale.
Al nodo faranno capo, i conduttori di protezione giallo-verdi, estesi a tutte le utenze elettriche
installate e, tramite opportuno organo di sezionamento, la rete generale di messa a terra, che
sar realizzata, come meglio descritto negli elaborati di progetto, in corda di rame nuda
direttamente interrata, connessa ai dispersori di terra, entro appositi pozzetti di tipo
ispezionabile.
La sezione dei conduttori di protezione sar uguale alla sezione del conduttore di fase sino a
25 mmq., oltre, la sezione sar uguale alla met di quella di fase.

-8- IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO

8.1- Premesse e riferimenti legislativi


La progettazione si sviluppata dopo unaccurata analisi che si essenzialmente basata su
criteri tecnici-economici che tenessero conto dei seguenti fattori:

conseguimento del risparmio energetico

soddisfacimento delle diverse utenze

flessibilit dimpianto

Nella progettazione dellimpianto di condizionamento al servizio delledificio scolastico in


oggetto si tenuto conto delle prescrizioni normative contenute nel:
D.M. 18 dicembre 1975 Norme tecniche aggiornate relative alledilizia scolastica e della
normativa riguardante pi specificamente gli impianti di condizionamento e cio:

Legge 9 gennaio 1991 n10 Norme per lattuazione del piano energetico nazionale in
materia di uso razionale dellenergia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti
rinnovabili di energia;

Decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993 n412 Regolamento recante
norme per la progettazione, linstallazione, lesercizio e la manutenzione degli impianti

termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energi, in attuazione
dellart.4, comma 4, della legge 10/91;

Legge 5 marzo 1990 n46 Norme per la sicurezza degli impianti;

D.P.R. 6 dicembre 1991 n447 Regolamento di attuazione della legge 46/90 in


materia di sicurezza degli impianti.

8.2- Analisi energetica


Limpianto stato dimensionato tenendo conto del massimo carico delledificio che stato
determinato tenendo conto dellinfluenza di diversi fattori, quali lesposizione alle radiazioni
solari, la destinazione degli ambienti, che nel caso specifico sono stati individuati ad uso
ufficio, scuola e sale aperte al pubblico, e dai relativi orari di occupazione.
Il metodo di calcolo su cui si basa le scelta delle apparecchiature necessarie per assicurare il
condizionamento degli ambienti, tiene conto sia degli apporti di calore che provengono
dallesterno sia di quelli che si creano allinterno degli ambienti stessi.

La stima dei carichi termici stata eseguita tenendo conto del massimo carico esterno
sensibile e latente, del massimo valore della radiazione solare e con i valori normali dei
carichi termici interni.
Si tenuto conto delle infiltrazioni e dei ricambi daria minimi necessari a garantire le
condizioni di benessere umano standard.
Il calcolo arriva a determinare il massimo carico ambiente per ambiente ed il massimo carico
contemporaneo che consentir di dimensionare le potenzialit necessarie per le unit esterne
a pompa di calore.
Il calcolo della potenza termica per riscaldamento stato effettuato in funzione dei singoli
disperdimenti e per la temperatura esterna minima di progetto.
Oltre al calore necessario per compensare le dispersioni stato valutato anche quello
necessario per riscaldare laria esterna di rinnovo e le infiltrazioni.
8.3 Dati generali di progetto
Condizioni climatiche ESTERNE:
INVERNO:

temperatura esterna B.S. (C) : 3


temperatura esterna B.U. (C) : 3

ESTATE:

temperatura esterna B.S. (C) : 35


temperatura esterna B.U. (C) : 29

Condizioni climatiche INTERNE:


INVERNO:

temperatura (C) : 20 (+o- 2)


umidit relativa (%) : 50

ESTATE:

temperatura (C) : 26
umidit relativa (%) : 50

8.4 Descrizione dellimpianto di condizionamento


Il carico adottato consente la contemporanea utilizzazione di tutti gli ambienti ma, considerato
che detta circostanza pu verificarsi solo in particolari condizioni , si ritenuto dover
suddividere la completa potenza necessaria per la produzione del caldo e del freddo su
diversi generatori, scelta che consentir anche la programmazione del sistema a seconda
dellesigenza ed una migliore gestione delle risorse energetiche con conseguente notevole
risparmio economico nellutilizzo.
Il tipo di impianto proposto scaturisce innanzi tutto dai vincoli riscontrabili in un edificio
esistente, quali strutture non modificabili e configurazione dei locali interni, in secondo luogo
dallesigenza dellamministrazione di poter disporre di un impianto che possa essere
regolato, sia manualmente dalloccupante del singolo locale, sia in modo centralizzato, oltre
che a dover garantire,unitamente alle condizioni termoigrometriche in ambiente, anche il
ricambio dellaria esterna.
E stato scelto un impianto del tipo a espansione diretta, con portata variabile di fluido
refrigerante, in grado di risolvere i vincoli progettuali di tipo strutturale e di garantire un ottimo
livello di regolazione e comfort ambientale.
Sono stati previsti pi distributori (unit esterne), posizionati sulle terrazzine aperte esistenti, i
quali sono in grado di alimentare, contemporaneamente fino a 14 unit interne, che
funzionano, tutte, in modo indipendente luna dallaltra, garantendo allimpianto la massima
flessibilit di funzionamento, in funzione dellutilizzo frazionato. Il fluido refrigerante viene
distribuito sia per il raffreddamento (refrigerante in fase liquida) che per il riscaldamento
(refrigerante in fase gassosa) attraverso appositi scambiatori di sottoraffreddamento,
utilizzando linee frigorifere atte a collegare, attraverso giunti di diametro variabile e collettori
con pi derivazioni, le sing ole unit interne.
Il percorso delle linee di distribuzione del refrigerante stato previsto lungo i corridoi
perimetrali e in controsoffitto, ottimizzando le perdite di carico distribuite e concentrate.

Il controllo delle singole unit interne avviene tramite comandi sullunit e prevede la
variazione della potenzialit erogata in funzione delle variazioni di carico degli ambienti.
Le unit interne sono del tipo a parete per le aule e gli ambienti adibiti ad attivit
parascolastiche, sale polivalenti, uffici e biblioteca, mentre saranno del tipo a pavimento per
la sola aula magna.

I prezzi sono stati desunti da analisi dei prezzi elaborate con riferimento al Prezziario Ufficiale
della Regione Sardegna, e dove mancanti, ricavati con riferimento a prezzi simili esistenti
nello stesso Prezzario e con riferimenti ai reali valori correnti di mercato.

-9- QUADRO ECONOMICO GENERALE


A)Importo lavori a base dasta

E. 868.000,00

A1)Oneri di sicurezza
non soggetti a ribasso

E.

10.000,00

Importo dei lavori

E. 878.000,00

B)Somme a disposizione
1)I.V.A. sui lavori (10%)

E. 87.800,00

2)Spese tecniche Prog-D.L.-Cont-L10

E. 95.588,00

Spese tecniche D.L.vo 494/96

E. 19.424,00

Spese tecniche collaudo

E.

Somma spese tecniche

E. 117.693,00

C.N.P.A.I.A. 2% su spese tecniche

E.

I.V.A. 20% su spese tecniche

E. 24.009,89

2.681,00

2.353,86

3)Oneri appalto

E.

12.500,00

4)Imprevisti e arrotondamento

E.

7.443,25

5)Oneri per allacci utenze

E.

5.200,00

Sommano

E. 257.000,00
E.

Importo complessivo

257.000,00

E. 1.135.000,00

Dott. Ing. Italo Stagno

INDICE DELLA RELAZIONE


1- GENERALITA
2- SITUAZIONE ATTUALE
3- OPERE EDILI
4- IMPIANTO IDROSANITARIO
5- ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE
6- IMPIANTO ANTINCENDIO
7- IMPIANTI ELETTRICI
7.1 Oggetto
7.2 Generalit
7.3 Descrizione montaggi
7.3-1 Quadri elettrici
7.3-1,1 Quadro generale
7.3-1,2 Quadri di re parto
7.3-2 Impianti luce normale
7.3-3 Impianti luce privilegiata
7.3-4 Prese luce
7.3-5 Impianto prese F.M.
7.3-6 Impianti prese P.C.
7.3-7 Impianto antintrusione
7.3-8 Impianto antipanico
7.3-9 Impianto di messa a terra
7.4 Calcoli elettrici di verifica
8-IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO
8.1 Premesse e riferimenti legislativi
8.2 Analisi energetica
8.3 Dati generali di progetto
8.4 Descrizione dellimpianto di condizionamento
8.5 Calcoli dei carichi termici
9- QUADRO ECONOMICO GENERALE
Cagliari, Ottobre 2002
IL PROGETTISTA
(Ing. Italo Stagno)

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