Sei sulla pagina 1di 9

Una sfida tecnologica tra storia e archeologia

Lutilizzo della tecnica del microtunnelling rappresenta una valida alternativa ai tradizionali
G
sistemi di posa in opera delle condotte fognarie. Nellesperienza trattata, relativa al progetto
di completamento e ristrutturazione della rete fognaria del comune di Pompei (II e III lotto),
ladozione di questa tecnologia ha permesso di superare notevoli difficolt legate sopratutto alla
peculiarit del territorio comunale. La bont della scelta progettuale stata ulteriormente
avvalorata dal confronto della tecnica del microtunnelling con la posa tradizionale mediante
trincea aperta con lausilio di palancole metalliche.
di Gianluca De Risi

uando si parla di Pompei


immediata lassociazione
con uno dei luoghi pi frequentati al mondo; quattro milioni
di persone visitano complessivamente ogni anno gli scavi (tra i siti
archeologici pi importanti del
mondo), e il Santuario della Beata
Vergine del Rosario (meta di pellegrinaggi e partecipate manifestazioni religiose).
Lintero territorio sottoposto a
ristretti vincoli sia di carattere
ambientale che archeologico. Il Centro Storico caratterizzato da piccole stradine delimitate da fabbricati
prevalentemente in muratura.
Il Comune si estende su una superficie di circa 14 Kmq, contando una
popolazione residente di circa
26.000 abitanti.
Come tutti i comuni dellarea c.d.
del medio Sarno, rientra nel territorio dichiarato ad elevato
rischio di crisi ambientale del bacino idrografico del fiume Sarno,
per lassenza di impianti di depurazione e soprattutto per la carenza
e/o inadeguatezza della rete
fognaria.
Per tale motivo lAmministrazione,
consapevole che al recupero
ambientale sarebbe seguito anche
il recupero turistico ed economico
dellarea, nel 1994 ha avviato il
procedimento per la progettazione

AREA INTERVENTO
e la realizzazione delle opere di
completamento e ristrutturazione
della rete fognaria comunale.
Qui di seguito si descrive lintervento relativo alla realizzazione
del II e III lotto funzionale, finanziato ed appaltato dal Commissario Delegato per lEmergenza Sarno (gen. Roberto Jucci) e, caratte-

rizzato da notevoli difficolt di


progettazione connesse alle particolarit degli ambiti interessati, il
Centro Storico e lArea Archeologica; difficolt superate solo grazie allutilizzo di tecnologie innovative e sistemi alternativi di posa
in opera delle tubazioni: il microtunnelling.

SERVIZI A RETE LUGLIO-AGOSTO 2009

57

MICROTUNNELLING

A Pompei tecnologie
innovative per costruire
la rete fognaria

MICROTUNNELLING

A Pompei tecnologie innovative per costruire la rete fognaria


necessit di garantire la funzionalit del sistema fognario attuale nelle more della realizzazione
degli impianti di depurazione
presenza di collettori in cemento
che ingombrano notevolmente la
sede stradale
presenza di fabbricati in muratura con fondazioni superficiali
presenza di falda superficiale
presenza diffusa di sottoservizi in
molti casi disposti secondo tracciati non lineari
necessit di sottopassare il canale
Bottaro alla quota della futura
sistemazione idraulica (circa 7 m
dal piano campagna)
presenza della rete attuale a
profondit notevoli (5 6 m)
anche nelle vicinanze delle strutture del Santuario di Pompei.

OBIETTIVI DI PROGETTO

PLANIMETRIA

SITUAZIONE EX ANTE
Il sistema fognario del Centro Storico del Comune di Pompei era di
tipo separato. Lo schema idraulico,
progettato e realizzato negli anni
sessanta, era formato da due collettori principali e da una serie di
collettori secondari. I collettori
principali, uno di raccolta delle
acque nere e laltro delle acque
meteoriche, si sviluppavano longitudinalmente nel Centro Storico, in
direzione Nord-Sud, mentre i collettori secondari trasversali si sviluppavano in direzione Est-Ovest.
Infine, nei collettori secondari si
immettevano i rami minori della
rete fognaria.
Il collettore di raccolta delle acque
meteoriche era costituito da uno
scatolare in conglomerato cementizio armato in opera che, in corrispondenza delle stradine del Centro Storico, interessava quasi lintera larghezza della carreggiata stradale (B scat.= 250 cm).
La progressiva realizzazione di tratti non previsti nel progetto originario e il notevole sviluppo antropico
hanno fatto s che il collettore
destinato al convogliamento delle
acque nere non risultasse pi sufficiente e, pertanto, che il collettore
progettato per le sole acque bianche fosse utilizzato come collettore
misto, trasformando, di fatto, un
sistema separato in sistema misto.

58

SERVIZI A RETE LUGLIO-AGOSTO 2009

Assolutamente inesistente era il


sistema fognario dellarea archeologica ed alberghiera. Inoltre, a fronte
dellorografia pianeggiante del territorio Comunale, la rete nera esistente era stata progettata con
tubazioni in gres di piccolo diametro e con forti pendenze, rendendo
necessari approfondimenti delle
condotte dellordine di 5-6 metri,
con la conseguente realizzazione di
ben 7 stazioni di sollevamento.

INTERFERENZE TERRITORIALI
Il territorio comunale attraversato in direzione Est Ovest da elementi naturali ed antropici che
hanno influenzato ed influenzano
lo sviluppo urbano:
il fiume Sarno, il Canale Bottaro
ed il canale Conte di Sarno
la linea ferroviaria della Circumvesuviana Poggiomarino-Napoli,
lAutostrada A3 Napoli-Salerno e
la linea ferroviaria Trenitalia.

CRITICIT PROGETTUALI
La situazione di fatto della rete
fognaria, limportanza archeologica del territorio e le interferenze
territoriali, hanno segnato notevolmente le linee progettuali dovendosi superare le seguenti criticit:
presenza diffusa sul territorio di
beni archeologici, con la necessit di limitare al massimo lesecuzione di scavi

Con la progettazione sono stati fissati i seguenti obiettivi principali:


la rifunzionalizzazione della rete
fognaria del Centro Storico
leliminazione di sei stazioni di
sollevamento (a partire da quella
in corrispondenza di piazza Bartolo Longo) e la rimodulazione
della funzionalit di quella lungo
via Mazzini
lattraversamento in corrispondenza del fondo del canale Bottaro nella sua futura configurazione idraulica
limmissione delle portate nel
recapito del collettore comprensoriale Medio Sarno subcomprensorio N.1
la realizzazione della rete fognaria
a servizio dellArea archeologica.

SCELTA PROGETTUALE
La necessit di risolvere le criticit
individuate e perseguire contestualmente gli obiettivi progettuali
fissati per lintervento in argomento, hanno indirizzato le scelte progettuali verso lutilizzo di tecnologie e metodologie di realizzazione
non tradizionali. In particolare
stata esaminata e studiata la tecnologia del microtunnelling. Lo studio
di tale tecnica di posa delle tubazioni ha messo subito in evidenza
la bont della soluzione ipotizzata.
Infatti la possibilit della realizzazione del collettore fognario alla
profondit di circa 6 m, senza la
necessit di demolire le opere ed i

TABELLA 1
Ripartizione % dei costi per l'esecuzione
del tratto di via Duca d'Aosta

TRINCEA
APERTA

MICRO
TUNNELING

Accantieramento

1,00%

3,50%

Movim. terra (scavi, ritombamenti, palancole,


aggottamenti)

67,10%

1,50%

Ripristini

7,20%

0,80%

Pozzetti

1,00%

2,50%

Tubazioni (compresa la spinta)

5,50%

65,00%

Spostamento sottoservizi

18,20%

3,00%

Totale

100,00%

76,30%

punto di vista tecnico la soluzione


progettuale da adottare per la realizzazione della rete fognaria nellambito del Centro Storico, in prossimit dellarea archeologica, si
ritenuto opportuno materializzare
anche economicamente i vantaggi
della soluzione scelta, mediante il
confronto con tecniche tradizionali
di scavo aperto.
Il confronto stato effettuato con
la soluzione della Trincea aperta

grazie allausilio di palancole


metalliche. Nel caso di adozione di
tale soluzione, andava considerata:
la esigua larghezza delle sede
stradale del Centro Storico
la presenza di fabbricati prospicienti il ciglio stradale
lesistenza dei manufatti fognari
esistenti e di sottoservizi primari
diffusi lungo tutto il percorso
la presenza della falda rinvenibile gi alla profondit di 2 m dal

MICROTUNNELLING

collettori presenti in superficie,


avrebbe consentito di perseguire in
maniera semplice e rapida tutti gli
obiettivi fissati, risolvendo al contempo le criticit evidenziate in
fase di rilievo.
Il sistema esistente stato utilizzato
come sistema secondario e superficiale di raccolta. Sono stati riattivati
anche i collettori delle acque nere,
mediante semplice parzializzazione
delle lunghezze idrauliche di raccolta. Le stazioni di sollevamento presenti lungo il tracciato esistente
sono state tutte intercettate ed eliminate. Tutti i lavori di posa del
nuovo collettore principale potranno essere realizzati senza interferire sul funzionamento dellattuale
sistema fognario, rendendo al minimo le interferenze con la rete esistente dei sottoservizi. Quando
entrer in funzione il depuratore
comprensoriale, il nuovo sistema
potr essere messo in funzione con
piccolissimi interventi e senza
necessit di scavi e/o allacciamenti.
Sebbene fosse chiara ed univoca dal

MICROTUNNELLING
MICROTUNNELLING
piano ccampagna, con evidenti
problemi esecutivi e di sicurezza
in fase di realizzazione.
Inoltre la presenza della falda
superficiale, avrebbe richiesto
notevoli interventi di aggottamento con possibilit di sifonamento e
quindi di danni ai fabbricati limitrofi allo scavo.
Non andava trascurato, poi, la
necessit di non interrompere il funzionamento della fogna. Nella
tabella 1 sintetizzato il raffronto
economico tra le due soluzioni indicate ponendo come costo di riferimento lintervento a trincea aperta.
La tabella 1 evidenzia la convenienza della soluzione tecnica ipotizzata anche dal punto di vista economico, con un abbattimento materiale dei costi di circa un quarto. Per
quanto riguarda le scelte progettuali, in tema di condotte si optato per tubazioni in gres ceramico in
quanto soluzione in grado di
coniugare elevate perfomances sia
per la fase di spinta sia per la successiva fase di esercizio-gestione.

LA TECNICA DEL
MICROTUNNELLING
Il metodo per la posa in opera di
condotte fognarie con microtunnelling consiste nel fare avanzare a
spinta tubazioni rigide di qualsiasi
diametro dentro una microgalleria
realizzata nel sottosuolo da una
particolare testa di avanzamento, a
ruota fresante, con sistema di guida laser.

60

SERVIZI A RETE LUGLIO-AGOSTO 2009

Lo stato di avanzamento della


tubazione ed i vari parametri di
spinta sono costantemente tenuti
sotto controllo da un sistema computerizzato, il che garantisce la
massima precisione in qualsiasi terreno si operi.
La realizzazione di condotte fognarie con il sistema microtunnelling
implica la costruzione di due pozzi,
chiamati di spinta e di arrivo. Dal
pozzo di partenza comincia la fase
di perforazione a sezione piena
mediante una testa di perforazione
cilindrica detta scudo o microtunneller. Lo scudo cilindrico fresante
ha frontalmente degli scalpelli ruotanti, rulli o dischi, la cui dimensione scelta in base al diametro del
tubo ed alla morfologia del terreno. Subito dietro la testa fresante
vengono poste direttamente le
condotte di gres, montate in successione con lavanzamento della
perforazione che ha un diametro
pari a quello della condotta. La
spinta di avanzamento fornita
mediante lazione di martinetti
idraulici montati su un telaio meccanico e viene applicata sullultimo
tubo; da questo, a risalire, la spinta
arriva alla testa fresante. La direzione di avanzamento costantemente monitorata e teleguidata a
distanza da un sistema laser che
consente di evidenziare tempestivamente eventuali deviazioni. Nel
caso si rilevi uno scostamento
possibile correggere la traiettoria,
agendo sullinclinazione della testa

fresante e sulla spinta dei martinetti idraulici azionabili singolarmente. Il sistema di avanzamento
richiede notevoli forze di spinta ed
per questo motivo che i tubi
impiegati nel microtunnelling
devono essere rigidi e dotati di
notevoli prestazioni meccaniche.
Le condotte in gres per microtunnelling differiscono da quelle per la
posa tradizionale nello spessore,
decisamente maggiore per sopportare la spinta di avanzamento, e
per lassenza del bicchiere di giunzione. Di fatto le condotte per
microtunnelling hanno un giunto a
manicotto senza risalto esterno sul
mantello del tubo per renderne
possibile la posa a spinta.
Il manicotto pu essere realizzato
in elastomero e polipropilene (diametri piccoli) e in acciaio inossidabile per i diametri maggiori.
Le tubazioni in gres per microtunnelling sono conformi alla Norma
UNI EN 295 parte 7.
Tutti i sistemi di controllo e comando si trovano fuori del pozzo di
spinta e solitamente sono installati
in un container posto in prossimit
della cameretta di partenza.

INDAGINI ESEGUITE
Per valutare la fattibilit tecnica
della scelta progettuale e consentire lindividuazione dei parametri
per lesecuzione della spinta, e
quindi accertare eventuali problemi legati alla natura ed alle caratteristiche dei terreni in sottosuolo,

MICROTUNNELLING
INDAGINE GEOFISICA
stata realizzata una dettagliata
campagna di prospezione geognostica concretizzatasi con lesecuzione di:
prove penetrometriche dinamiche
sondaggi stratigrafici
indagini geofisiche.

Le prospezioni geofisiche, con


metodo geoelettrico multielettrodico, hanno permesso di ottenere
delle pseudosezioni di resistivit
dellarea (tomografie geoelettriche) e di acquisire informazioni sulla natura litologica dellarea inda-

gata, determinando profondit e


pendenze degli orizzonti stratigrafici indagati, verificando anche leventuale presenza di elementi
archeologici significativi senza la
esecuzione di saggi di tipo distruttivo.

FASE DI AFFONDAMENTO DEL POZZO

SEZIONE POZZO

POZZO DI SPINTA

SERVIZI A RETE LUGLIO-AGOSTO 2009

63

LA SCHEDA
Progettazione
e Direzione dei lavori
Ing. Maria Rosaria Reielli
Ing. Gianluca De Risi
Geologia
Dott.ssa Giovanna Cavallaro
Indagini geofisiche
Enki srl
Committente
Commissario delegato per il
superamento dellemergenza socioeconomico-ambientale del bacino
idrografico del fiume Sarno Ex
Ordinanza n.3270 del 12.03.2003 G.U. n.70 del 25.03.2003
R.U.P. Ing. Raffaele ABAGNALE
Impresa Esecutrice
(opere in microtunnelling)
Consorzio SIM - Casoria (NA)
Fornitore tubazioni
TESTA DI PERFORAZIONE E TUBAZIONI IN GRES MICROTUNNELING
Linterpretazione dei sondaggi
geognostici, integrata con i risultati ottenuti dalle prospezione
geoelettriche ha permesso di ottenere la:
ricostruzione del profilo litostratigrafico con eventuale individuazione del bedrock e/o di trovanti
parametrizzazione di massima
del comportamento meccanico
dei terreni
stima del livello della falda idrica
individuazione di eventuali
oggetti sepolti, ad esempio corpi
metallici o strutture archeologiche non conosciute.

DATI DIMENSIONALI
Lintervento prevede:
la posa di circa 1700 m di condotta fognaria in gres ceramico
(490m di tubazione DN 400 e
1200 m di tubazione DN 700) con
la tecnica del microtunnelling
laffondamento di 16 pozzi, 8 di
spinta e 8 di arrivo, realizzati in
anelli di calcestruzzo armato prefabbricato dellaltezza di 2000
mm e diametro interno di 3200
mm, che consentono ampia
libert di direzionalit dellattrezzatura per la spinta. Laltezza
complessiva dei pozzi di 8 m
oltre 3 di tappo di fondo in cal-

cestruzzo, necessario per contrastare le pressioni idrostatiche


dovute alla presenza della falda
idrica
distanze di spinta tra due pozzi
comprese tra i 70 e i 160 m.

CONCLUSIONI
I lavori sono iniziati nel marzo 2008
e ad oggi sono in avanzata fase di
realizzazione. La realizzazione delle opere con lutilizzo della tecnica
del microtunnelling ha dimostrato,
con i risultati riscontrati nella fase
di esecuzione, la bont della scelta
progettuale, con la sostanziale conferma sia delle previsioni tecniche
che economiche. La certezza della
spesa un aspetto di primaria
importanza per la pubblica amministrazione nella pianificazione e realizzazione di unopera pubblica. Nel
caso di studio si pu affermare che,

Gianluca De Risi

Societ del Gres s.p.a.


a lavori eseguiti, il progetto del
tratto di collettore fognario progettato in microtunnelling validato
secondo il principio pi ampio
applicabile alle norme UNI ENISO
9001:2008. Lesperienza maturata
nellesecuzione della rete fognaria
nel Centro Storico del Comune di
Pompei e dellArea Archeologica ha
dimostrato inoltre che, in contesti
come quelli in esame, la tecnologia
microtunnelling risulta conveniente
rispetto alla tecnica tradizionale a
scavo aperto, anche per profondit
non rilevanti, proprio per la verifica
ex post della certezza della spesa.
Infatti nei tratti eseguiti con la tecnica del microtunnelling stata
verificata la stabilit del progetto
rispetto ad eventuali imprevisti;
condizione, questultima che non
stata sempre confermata per i tratti a cielo aperto.

LAUTORE

gderisi@cavallaroemortoro.it
Ingegnere civile, specializzato in Ingegneria Sanitaria ed Ambientale presso
lUniversit degli Studi di Napoli, si dedicato allaspetto strutturale ed impiantistico
delle progettazioni che ha seguito, curando tra laltro anche casi di risanamento
idrogeologico e verifiche idrauliche per la aree a rischio alluvione. Ha curato inoltre la
progettazione e lesecuzione di complessi sistemi fognari e di depurazione.
socio della Cavallaro & Mortoro s.r.l. societ di ingegneria che opera nel campo
dellingegneria civile, dellarchitettura e della geologia.

SERVIZI A RETE LUGLIO-AGOSTO 2009

65

MICROTUNNELLING

A Pompei tecnologie innovative per costruire la rete fognaria

Potrebbero piacerti anche