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Provincia di BERGAMO
LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE
DELL’EDIFICIO EX-POSTE IN VIA 1° MAGGIO
PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO
RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA
RTP Il progettista
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RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA DEI LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE
DELL’EDIFICIO EX-POSTE IN VIA 1° MAGGIO A COSTA DI MEZZATE (BG).
Premessa
A seguito di elaborazione dello studio di fattibilità redatto nel 2012 scaturito dallo
sviluppo di n.5 diverse soluzioni, l’attuale amministrazione ha approvato a
novembre 2015 il progetto preliminare che ha di fatto recepito la proposta
progettuale soluzione “E”.
Prima di effettuare qualunque tipo di progettazione era già stata effettuata una
preliminare indagine storica illustrata poi a novembre 2015 in apposito incontro con
l’arch. Puglielli della Soprintendenza.
Indagine storica
Sulla base di apposite verifiche effettuate presso l’Archivio di Stato di Bergamo si
rileva che non esistono mappe di Costa di Mezzate nel Catasto Napoleonico (1808-
1811); invece nel Catasto Lombardo Veneto del 1844 esistono diverse mappe di
Costa di Mezzate ma è purtroppo andato perduto l’allegato A all’interno della quale
dovrebbe trovarsi il mappale 930 su cui insiste l’edificio ex-poste.
Nel Cessato Catasto aggiornato al 1935 l’edificio risulta invece esistente come da
sottostante estratto
Tuttavia sulla base di un’analisi sia pure sommaria della tipologia dell’edificio si
può affermare che l’edificio abbia quantomeno un’origine ottocentesca.
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Dall’analisi della mappa del Cessato Catasto (1935) risulta quindi che l’edificio ha
più di 70 anni e pertanto essendo anche di proprietà pubblica ai sensi dell’art.10
comma 5 del D.Lgs n.42 del 22.01.2004 (Codice dei Beni Culturali) è soggetto al
parere della Soprintendenza per i Beni Architettonici di Milano.
Indubbiamente si tratta di un edificio storico con un discreto valore di
testimonianza architettonica anche se nel tempo si sono susseguiti interventi poco
congrui con l’esistente (vedasi all’uopo la documentazione fotografica) che ne
hanno di fatto stravolto il valore originario.
All’uopo l’arch. Puglielli ha segnalato che sarebbe opportuno che la pubblica
amministrazione inviasse al Ministero competente apposita richiesta di
declassamento dell’edificio al fine di togliere l’attuale vincolo (peraltro derivante
esclusivamente da una norma di carattere generale e non da uno specifico vincolo).
Stato di fatto
L’edificio si distribuisce su due piani e attualmente contiene i seguenti spazi:
- Piano terra
a) Ludoteca con angolo fasciatoio e bagno
b) Magazzino (per associazione Mato Grosso)
c) Locali ex poste (non utilizzati)
- Piano Primo
a) Sala riunioni
b) Avis
c) Aido
d) Bagno
e) Ripostiglio
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Destinazione Urbanistica in base al PGT approvato
In base al P.G.T. vigente l’edificio (vedasi estratto sottostante) si trova nella zona
“CS_Ambito di interesse storico-artistico.ambientale. Centri Storici e nuclei di
antica formazione” di cui all’art. 25 del Piano delle Regole per cui è ammessa la
sola ristrutturazione interna.
In base all’allegato 2 del Piano delle Regole del P.G.T. l’edificio ex poste è
assoggettato a un grado 3 di intervento pari alla ristrutturazione P.G.T. (vedasi
pagina seguente)
Vale la pena di precisare che nel grado 3 sono ammessi:
- Il restauro conservativo delle facciate sull’intero perimetro (compresi
cortili e rientranze):
- Il restauro conservativo delle coperture che dovranno mantenere sporgenza
di gronda, imposta del tetto e inclinazione delle falde esistenti.
- Ove manchi, è ammesso in ogni caso lo sporto di gronda nel rispetto del
carattere tipologico-architettonico dell’edificio;
- Gli interventi di ristrutturazione distributiva interna, ai fini della
ridestinazione dell’edificio e del risanamento igienico nel rispetto delle
eventuali tipologie strutturali caratteristiche e nel rispetto altresì della
coerenza architettonica fra l’organismo complessivo risultante e gli
involucri dell’edificio stesso sulla base di adeguate ricerche storiche
filologiche.
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Progetto
La pubblica amministrazione ha esplicitato la propria volontà di ristrutturare
l’edificio al fine di recuperare nuovi spazi sia per le associazioni presenti sul
territorio che per la realizzazione di una nuova sala riunioni/incontri.
L’idea è quella di costruire un nuovo polo caratterizzato dalla socializzazione e
dall’associazionismo.
Dal punto di vista progettuale l’intervento risulta fortemente limitato dalle
prescrizioni del PGT approvato che impongono una sostanziale riconferma
dell’involucro e pertanto l’unico nuovo elemento che è stato assoggettato a
completa revisione e nuova configurazione è il blocco scale esterno mentre, per
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quanto riguarda l’interno, la variazione principale (oltre alla redistribuzione degli
spazi) consiste nella rimozione del solaio in latero-cemento del piano primo e il
completo rifacimento del tetto che sarà realizzato con orditura principale e
secondaria in legno e rimarrà a vista al fine anche di dotare la nuova sala riunioni di
un maggior volume e altezza.
L’attuale gronda, realizzata con pignatte parzialmente armate, sarà demolita
insieme con il tetto e sarà sostituita con travetti in legno rivestiti con pannelli tipo
aquapanel al fine di riprendere la tipologia originale; se richiesto, in corso d’opera
si potrà eliminare il rivestimento riprendendo la tipologia di gronda di numerosi
edifici del centro storico con travetto a vista.
Ovviamente, trattandosi di una ristrutturazione sostanziale (sia pure interna) è
stato ritenuto opportuno applicare la normativa in materia di superamento delle
barriere architettoniche (mediante la realizzazione di un nuovo impianto ascensore
e bagni a norma) e i nuovi parametri in materia di isolamento termico
(compatibilmente con la situazione esistente e cioè l’impossibilità di intervenire
sulla parte esterna delle murature perimetrali per la presenza dei contorni delle
finestre e delle porte). Anche per quanto concerne
In particolare, per quanto riguarda il nuovo corpo scala esterno, si evidenzia che
è stato ritenuto corretto applicare un approccio caratterizzato dal rispetto del
luogo e della importante memoria esplicitata negli edifici del centro storico;
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tale approccio metodologico - che potremmo definire di tipo non invasivo - ha
portato ad una progettualità caratterizzata dall’uso di forme contemporanee
unitamente alla pietra locale che pare essere il filo conduttore di tutti i
fabbricati dell’immediato intorno.
La proposta progettuale che ne è scaturita è quindi la realizzazione di una sorta
di parete/quinta caratterizzata da lastre di pietra con finitura sabbiata disposte
a file alternate con diverse larghezze sostenute da un telaio metallico.
L’intento è quello di evidenziare la contemporaneità dell’intervento senza però
inserire elementi eccessivamente invasivi così come meglio si può notare nelle
immagini seguenti:
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Rendering del nuovo corpo scale/ascensore – versione notturna
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Caratteristiche del nuovo impianto elettrico.
(vedasi relazione specialistica dell’ing. Maurizio Filetti)
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gallerie, esposizioni e mostre.
Cronoprogramma
Si prevedono le seguenti tempistiche di massima:
a) approvazione progetto esecutivo entro il 17.12.2015
b) indizione gara entro il 31.12.2015
c) affidamento lavori entro il 28.02.2015
d) inizio lavori entro il 31.03.2016
e) fine lavori entro il 31.03.2017.
Il progettista architettonico
Arch. Alfredo RONCALLI
Bergamo
Dicembre 2015
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QUADRO ECONOMICO
Il progettista
Arch. Alfredo RONCALLI
Bergamo
Dicembre 2015
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