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Comune di COSTA DI MEZZATE

Provincia di BERGAMO

LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE
DELL’EDIFICIO EX-POSTE IN VIA 1° MAGGIO

PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO

RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA

RTP Il progettista

Raggruppamento Temporaneo Professionisti


ARCH. ALFREDO RONCALLI
ING. COSTANTE BONACINA
ING. MAURIZIO FILETTI
ING. MICHELE CATTANEO
ARCH. ARIANNA ATI

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RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA DEI LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE
DELL’EDIFICIO EX-POSTE IN VIA 1° MAGGIO A COSTA DI MEZZATE (BG).

Premessa
A seguito di elaborazione dello studio di fattibilità redatto nel 2012 scaturito dallo
sviluppo di n.5 diverse soluzioni, l’attuale amministrazione ha approvato a
novembre 2015 il progetto preliminare che ha di fatto recepito la proposta
progettuale soluzione “E”.
Prima di effettuare qualunque tipo di progettazione era già stata effettuata una
preliminare indagine storica illustrata poi a novembre 2015 in apposito incontro con
l’arch. Puglielli della Soprintendenza.

Indagine storica
Sulla base di apposite verifiche effettuate presso l’Archivio di Stato di Bergamo si
rileva che non esistono mappe di Costa di Mezzate nel Catasto Napoleonico (1808-
1811); invece nel Catasto Lombardo Veneto del 1844 esistono diverse mappe di
Costa di Mezzate ma è purtroppo andato perduto l’allegato A all’interno della quale
dovrebbe trovarsi il mappale 930 su cui insiste l’edificio ex-poste.
Nel Cessato Catasto aggiornato al 1935 l’edificio risulta invece esistente come da
sottostante estratto

Tuttavia sulla base di un’analisi sia pure sommaria della tipologia dell’edificio si
può affermare che l’edificio abbia quantomeno un’origine ottocentesca.

Nel Catasto attuale (vedasi estratto sottostante) l’edificio Ex–Poste è individuato


dal mappale 930 a cui si affianca il piccolo mappale di cui alla particella n. 2396
(sempre di proprietà del Comune di Costa di Mezzate).

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2396

Dall’analisi della mappa del Cessato Catasto (1935) risulta quindi che l’edificio ha
più di 70 anni e pertanto essendo anche di proprietà pubblica ai sensi dell’art.10
comma 5 del D.Lgs n.42 del 22.01.2004 (Codice dei Beni Culturali) è soggetto al
parere della Soprintendenza per i Beni Architettonici di Milano.
Indubbiamente si tratta di un edificio storico con un discreto valore di
testimonianza architettonica anche se nel tempo si sono susseguiti interventi poco
congrui con l’esistente (vedasi all’uopo la documentazione fotografica) che ne
hanno di fatto stravolto il valore originario.
All’uopo l’arch. Puglielli ha segnalato che sarebbe opportuno che la pubblica
amministrazione inviasse al Ministero competente apposita richiesta di
declassamento dell’edificio al fine di togliere l’attuale vincolo (peraltro derivante
esclusivamente da una norma di carattere generale e non da uno specifico vincolo).

Stato di fatto
L’edificio si distribuisce su due piani e attualmente contiene i seguenti spazi:

- Piano terra
a) Ludoteca con angolo fasciatoio e bagno
b) Magazzino (per associazione Mato Grosso)
c) Locali ex poste (non utilizzati)

- Piano Primo
a) Sala riunioni
b) Avis
c) Aido
d) Bagno
e) Ripostiglio

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Destinazione Urbanistica in base al PGT approvato
In base al P.G.T. vigente l’edificio (vedasi estratto sottostante) si trova nella zona
“CS_Ambito di interesse storico-artistico.ambientale. Centri Storici e nuclei di
antica formazione” di cui all’art. 25 del Piano delle Regole per cui è ammessa la
sola ristrutturazione interna.

In base all’allegato 2 del Piano delle Regole del P.G.T. l’edificio ex poste è
assoggettato a un grado 3 di intervento pari alla ristrutturazione P.G.T. (vedasi
pagina seguente)
Vale la pena di precisare che nel grado 3 sono ammessi:
- Il restauro conservativo delle facciate sull’intero perimetro (compresi
cortili e rientranze):
- Il restauro conservativo delle coperture che dovranno mantenere sporgenza
di gronda, imposta del tetto e inclinazione delle falde esistenti.
- Ove manchi, è ammesso in ogni caso lo sporto di gronda nel rispetto del
carattere tipologico-architettonico dell’edificio;
- Gli interventi di ristrutturazione distributiva interna, ai fini della
ridestinazione dell’edificio e del risanamento igienico nel rispetto delle
eventuali tipologie strutturali caratteristiche e nel rispetto altresì della
coerenza architettonica fra l’organismo complessivo risultante e gli
involucri dell’edificio stesso sulla base di adeguate ricerche storiche
filologiche.

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Progetto
La pubblica amministrazione ha esplicitato la propria volontà di ristrutturare
l’edificio al fine di recuperare nuovi spazi sia per le associazioni presenti sul
territorio che per la realizzazione di una nuova sala riunioni/incontri.
L’idea è quella di costruire un nuovo polo caratterizzato dalla socializzazione e
dall’associazionismo.
Dal punto di vista progettuale l’intervento risulta fortemente limitato dalle
prescrizioni del PGT approvato che impongono una sostanziale riconferma
dell’involucro e pertanto l’unico nuovo elemento che è stato assoggettato a
completa revisione e nuova configurazione è il blocco scale esterno mentre, per

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quanto riguarda l’interno, la variazione principale (oltre alla redistribuzione degli
spazi) consiste nella rimozione del solaio in latero-cemento del piano primo e il
completo rifacimento del tetto che sarà realizzato con orditura principale e
secondaria in legno e rimarrà a vista al fine anche di dotare la nuova sala riunioni di
un maggior volume e altezza.
L’attuale gronda, realizzata con pignatte parzialmente armate, sarà demolita
insieme con il tetto e sarà sostituita con travetti in legno rivestiti con pannelli tipo
aquapanel al fine di riprendere la tipologia originale; se richiesto, in corso d’opera
si potrà eliminare il rivestimento riprendendo la tipologia di gronda di numerosi
edifici del centro storico con travetto a vista.
Ovviamente, trattandosi di una ristrutturazione sostanziale (sia pure interna) è
stato ritenuto opportuno applicare la normativa in materia di superamento delle
barriere architettoniche (mediante la realizzazione di un nuovo impianto ascensore
e bagni a norma) e i nuovi parametri in materia di isolamento termico
(compatibilmente con la situazione esistente e cioè l’impossibilità di intervenire
sulla parte esterna delle murature perimetrali per la presenza dei contorni delle
finestre e delle porte). Anche per quanto concerne

In dettaglio i lavori da eseguire sono:


- Demolizione delle pavimentazioni esistenti e relativi massetti;
- Scavo del piano terra per formazione di nuovo vespaio areato mediante posa
di elementi prefabbricati in plastica (tipo igloo) al fine di limitare i
fenomeni di umidità di risalita;
- Realizzazione di intercapedine esterna lungo i fronti principali est/ovest;
- Consolidamento delle fondazioni;
- Demolizione delle tramezzature, del solaio orizzontale e inclinato del piano
della copertura;
- Completo rifacimento del tetto con nuove travi in legno con soprastante
pacchetto isolante;
- Fornitura e posa in opera di nuovo manto di copertura in coppi anticati con
recupero di quelli in buono stato;
- Rifacimento completo della lattoneria in lamiera zincata preverniciata;
- Fornitura e posa in opera di nuova linea vita con elementi antipendolo;
- Irrigidimento del primo solaio;
- Formazione di contropareti perimetrali interne verticali in cartongesso con
interposto strato isolante;
- Rifacimento completo dell’impianto di riscaldamento con posa di nuova
pompa di calore (per produzione di caldo e freddo) e installazione di
ventilconvettori;
- Rifacimento completo dell’impianto elettrico e posa di nuovi corpi
illuminanti;
- Demolizione completa del vano scala esistente (inclusa la rimozione della
caldaia esistente non a norma) e realizzazione di nuova scala con nuovo
ascensore con elementi metallici e vetrati;
- Formazione di nuovi servizi igienici di cui n.2 destinati ai portatori di
handicap;
- Sistemazioni esterne mediante la formazione di un nuovo cortiletto in lato
est e il rifacimento parziale delle pavimentazioni.

In particolare, per quanto riguarda il nuovo corpo scala esterno, si evidenzia che
è stato ritenuto corretto applicare un approccio caratterizzato dal rispetto del
luogo e della importante memoria esplicitata negli edifici del centro storico;

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tale approccio metodologico - che potremmo definire di tipo non invasivo - ha
portato ad una progettualità caratterizzata dall’uso di forme contemporanee
unitamente alla pietra locale che pare essere il filo conduttore di tutti i
fabbricati dell’immediato intorno.
La proposta progettuale che ne è scaturita è quindi la realizzazione di una sorta
di parete/quinta caratterizzata da lastre di pietra con finitura sabbiata disposte
a file alternate con diverse larghezze sostenute da un telaio metallico.
L’intento è quello di evidenziare la contemporaneità dell’intervento senza però
inserire elementi eccessivamente invasivi così come meglio si può notare nelle
immagini seguenti:

Rendering del nuovo corpo scala/ascensore – versione diurna

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Rendering del nuovo corpo scale/ascensore – versione notturna

Rendering del nuovo corpo scale/ascensore – versione notturna

Si ritiene che al termine dei lavori di ristrutturazione l’edificio sarà pienamente


adeguato alle nuove esigenze e potrà essere un effettivo centro di aggregazione e
di socializzazione.

Caratteristiche del nuovo impianto di riscaldamento e raffrescamento.


(vedasi relazione specialistica dell’ing. Maurizio Filetti)

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Caratteristiche del nuovo impianto elettrico.
(vedasi relazione specialistica dell’ing. Maurizio Filetti)

Caratteristiche di intervento sulle strutture.


(vedasi relazione specialistica dell’ing. Bonacina Costante)

Criteri di progettazione finalizzati alla sicurezza, alla funzionalità e


all’economia di gestione (vedasi anche relazione Legge 10/1991).
La scelta di isolare l’edificio con uno strato interno di lana di roccia di 12 cm in
abbinamento con serramenti in legno e doppio vetro con trasmittanza inferiore a
1,4 W/mqK porta ad un notevole risparmio nella gestione dell’edificio.
Allo stesso modo i materiali fonoisolanti indicati nella relazione acustica e la
caratteristica dei serramenti che dovranno avere un Rw maggiore o uguale a 41 Db,
portano ad un alto livello di prestazione dal punto di vista acustico (vedasi all’uopo
la relazione dell’ing. Michele Cattaneo).

Verifiche geologiche, idrogeologiche, topografiche e geotecniche.


Non necessita l’acquisizione di perizie geologiche o geotecniche tenuto conto che
si tratta di interventi sostanzialmente di manutenzione straordinaria: tuttavia si è
proceduto ad effettuare alcuni saggi a campione sulle murature riservandoci di
approfondire in corso d’opera l’effettivo stato dell’arte sia delle murature che
degli impianti ed allacci.
Si prevede inoltre di utilizzare gli scarichi esistenti.

Verifica fattibilità ambientale.


L’intervento sotto il profilo urbanistico e ambientale, l’intervento è conforme alle
disposizioni urbanistiche, edilizie e vincolistiche.
Si conferma che l’intera area oggetto di intervento è di proprietà comunale e
non necessita di nessun esproprio.

Utilizzo di cave e discariche autorizzate


Si specifica che per il materiale di smaltimento derivante dalle demolizioni si
utilizzeranno le discariche autorizzate presenti in zona.

Soluzioni adottate per il superamento delle barriere architettoniche


Si prevede la realizzazione di un nuovo ascensore e di n.2 nuovi bagni per
portatori di handicap.

Verifica interferenze di reti aeree e sotterranee.


Dai sopralluoghi effettuati e da quanto conosciuto dall’ufficio tecnico non
risultano linee sotterrane di particolare importanza che possano interferire con
l’edificio oggetto di intervento. Risultano invece sulla facciata prospettante la via
1° maggio una linea aerea ENEL e telefonica che saranno mantenute. In corso di
scavo si effettueranno comunque ulteriori verifiche non ancora effettuate a causa
dei tempi ristretti di progettazione.

Verifica con la normativa antincendio.


Poiché si prevede un locale riunioni/incontri con una presenza prevista non
superiore a 100 persone e con una superficie del locale stesso non superiore a 200
mq. si ritiene che non si rientri nella categoria n. 65 di cui al DPR 151/2011;
pertanto non essendo l’attività soggetta a C.P.I. non si ritiene applicabile
nemmeno la categoria 72 non contenendo l’edificio biblioteche, archivi, musei,

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gallerie, esposizioni e mostre.

Si prevede comunque ai fini cautelativi l’installazione di n. 3 naspi (1 al piano terra


e 2 al piano primo) e la posa di n. 6 estintori portatili.

Cronoprogramma
Si prevedono le seguenti tempistiche di massima:
a) approvazione progetto esecutivo entro il 17.12.2015
b) indizione gara entro il 31.12.2015
c) affidamento lavori entro il 28.02.2015
d) inizio lavori entro il 31.03.2016
e) fine lavori entro il 31.03.2017.

Progetto di monitoraggio ambientale.


Trattandosi di modeste opere in ampliamento di un edificio esistente non si
ritiene necessario effettuare apposito progetto di monitoraggio ambientale.

Percentuale di incidenza della manodopera.


In relazione alle categorie dei lavori si definiscono le seguenti percentuali di
incidenza media della manodopera.

Categoria prevalente Importo in € Incidenza Importo


media manodopera
manodopera
OG2 (RESTAURO E 340.000,00 30% 102.000,00 €
MANUTENZIONE DEI BENI
IMMOBILI SOTTOPOSTI A
TUTELA AI SENSI DELLE
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI
BENI CULTURALI E
AMBIENTALI)
Categoria subappaltabile Importo in € Incidenza Importo
media manodopera
manodopera
OS28 Impianti termici e di 50.000,00 30% 15.000,00 €
condizionamento
OS30 Impianti interni 41.000,00 30% 12.300,00 €
elettrici, telefonici, radio
telefonici e televisivi

Il progettista architettonico
Arch. Alfredo RONCALLI

Bergamo
Dicembre 2015

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QUADRO ECONOMICO

I. Importo a base d’appalto Euro


I.a Opere edili e di finitura 290.000,00
I.b Impianti meccanici 50.000,00
I.c Impianti elettrici 41.000,00
I.d Lavori per superamento barriere architettoniche (ascensore e
bagni handicap) 50.000,00
Subtotale 431.000,00

I.e Oneri della sicurezza (non assoggettabile a ribasso di gara) 5.000,00

TOTALE LAVORI 436.000,00

II. Somme a disposizione dell’amministrazione Euro


II.a IVA al 10% sui Lavori principali (€ 386.000) 38.600,00
II.b IVA al 4% sui Lavori di superamento barriere architettoniche 2.000,00
(su € 50.000)
II.c Lavori in economia 000,00
II.d. Spese tecniche per progettazione preliminare, definitiva ed
esecutiva e coord sicurezza in fase di progettazione 19.500,00
II.e. Spese tecniche per direzione lavori e coord sicurezza in fase di 19.300,00
esecuzine, misura e contabilità, e CRE
II.f IVA e INARCASSA su spese Tecniche progettazione esecutiva, DL 10.429,44
e coord sicurezza
II.g Rilievi, accertamenti e indagini 500,00
II.h Allacciamenti ai pubblici servizi 1.753,76
II.1 Imprevisti 0.000,00
II.l Acquisizione aree o immobili 000,00
II.m Accantonamento di cui all’art.133 comma 3 del D.Lgs 000,00
n.106/2006 e s.m.i.
II.n Spese per attività tecnico amministrative e percentuale UTC 3.000,00
II.o Spese per commissioni giudicatrici 000,00
II.p Spese per pubblicità – AVCP 500,00
II.r Spese per acquisto arredi sale associazioni e strumenti
multimediali e filodiffusione 16.500,00
II.q Spese per accertamento di laboratorio e verifiche tecniche
previste dal capitolato speciale d’appalto e spese per collaudo
tecnico amministrativo, statico ed eventuali altri collaudi
specialistici 2.416,80
SUBTOTALE 114.000,00

TOTALE COMPLESSIVO LAVORI 550.000,00

Il progettista
Arch. Alfredo RONCALLI

Bergamo
Dicembre 2015

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