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DIPARTIMENTO LAVORI PUBBLICI, MOBILITÀ E PATRIMONIO

Settore Manutenzione

PROGETTO: RIQUALIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL TEATRO


COMUNALE DI BOLOGNA

Richiesta di espressione del Consiglio Comunale in merito a deroghe al RE

Relazione

RUP: Arch. Manuela Faustini Fustini


DIPARTIMENTO LAVORI PUBBLICI, MOBILITÀ E PATRIMONIO
Settore Manutenzione

Premessa

Il settecentesco Teatro Comunale di Bologna è un edificio di grande pregio


architettonico ed artistico che ospita le stagioni di musica, opera e balletto e di
musica sinfonica della Fondazione omonima e altre iniziative prevalentemente a
carattere musicale. Il teatro si colloca in un ambito del centro storico della città,
comunemente definito “zona U” con riferimento alla presenza di sedi ed istituti
dell’Università di Bologna. Questa zona, in particolare la piazza Verdi antistante il
Teatro e la perpendicolare via del Guasto, a dispetto della sua elevatissima valenza
culturale e storica, è quotidianamente al centro di diffusi fenomeni di
marginalizzazione e degrado sociale, con frequenti episodi di illegalità.

L’amministrazione comunale ha ottenuto un primo finanziamento FSC per


riqualificare l’edificio in un’ottica di riqualificazione generale del comparto urbano
di piazza Verdi e dintorni.

Il Teatro, oltre alla funzione di leva culturale, assume in tale contesto il ruolo di
fulcro di un più vasto progetto di rigenerazione urbana, volto alla riduzione di
questi fenomeni, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del
tessuto sociale ed ambientale.

In tale ottica si inquadra il progetto di valorizzazione dell’area del Teatro


Comunale, all’origine del concorso internazionale di idee “Raccordi in teatro”,
bandito dal Comune di Bologna nel 2019, in ottemperanza all’art. 17 della LR
24/2017. Il concorso ha avuto come oggetto l’acquisizione della migliore proposta
ideativa relativa alla riqualificazione e valorizzazione del Teatro Comunale di
Bologna e del contesto urbano in cui è inserito.
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Il progetto architettonico

Il progetto vincitore del concorso di idee nasce dalla volontà di riorganizzare dal
punto di vista funzionale e socio-culturale gli spazi del Teatro collegandoli al suo
intorno, per renderlo maggiormente permeabile al contesto, coinvolgendo i
frequentatori della zona, il pubblico tradizionale ed i giovani nelle attività del teatro
in modalità innovative. La proposta progettuale mira a ricucire percorsi, connettere
funzioni, creare accessibilità, al fine di liberare le enormi potenzialità che l’attività e
gli spazi del Teatro offrono alla città, incidendo sia sullo stato fisico dei luoghi che
sulla qualità delle relazioni fra le funzioni urbane.

Il progetto viene realizzato in due lotti, come già previsto in sede di concorso.

Nel primo lotto è prevista la demolizione della torre dell’acqua, già autorizzata
dalla Soprintendenza, e di alcuni edifici di via del Guasto per realizzare nuovi spazi
al piano interrato in cui collocare gran parte dell’impiantistica, attualmente
collocata in modo disordinato nel cortile interno.

Il progetto di fattibilità di questo lotto è stato approvato con PG 496156/2020 in


data 23 novembre 2020.

Nel secondo lotto è prevista la demolizione della restante parte di edifici non
sottoposti a vincolo lungo via del Guasto e la costruzione di un nuovo volume che
fungerà da sala prove e locali ad uso del teatro.

Da un punto di vista architettonico l’intervento mira a ricomporre i volumi esistenti


e a evidenziare le principali direttrici spaziali del complesso. Il rapporto con la
parte storica, caratterizzata dal portico del Bibiena e dalla terrazza novecentesca,
si coniuga con la creazione di un nuovo corpo trasparente che ospita le funzioni
distributive, completa l’allineamento dei volumi retrostanti e consente la piena
accessibilità al Teatro con un nuovo ascensore e un nuovo corpo scale.

Da un punto di vista urbano si ritiene decisivo promuovere funzioni attive lungo via
del Guasto, per la rigenerazione di questo percorso cittadino: su tale strada si crea
il nuovo accesso al Teatro, collegato alla biglietteria integrata con gli spazi
ristorativi, che diventano polo attrattore del progetto con la rifunzionalizzazione
del bar esistente, connesso con l’esterno. Il nuovo edificio si apre verso il Guasto
con una scalinata/auditorium facente parte della sala prove al piano superiore:
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questo spazio, aperto verso l’esterno, è autonomo e funzionale a piccoli spettacoli


e intende diventare la scintilla per l’apertura dei Giardini del Guasto verso il teatro
e per una serie di interventi di valorizzazione urbana.

L’edificio proposto ha una quinta semitrasparente lungo via del Guasto e il colore
dei materiali evoca quelli storici, pur nella contemporaneità dell’involucro. Nel
complesso il nuovo volume avrà caratteristiche prestazionali energetiche di alto
livello, attraverso l’uso di materiali particolarmente performanti e un nuovo
sistema impiantistico, che servirà l’intero teatro.
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Iter progettuale

L’intervento di riqualificazione del teatro, che prevede la fattibilità in due lotti


separati, ha avuto il seguente iter:

- approvazione del progetto di fattibilità tecnico economica del primo lotto in con
prot. 496156/2020 in data 23 novembre 2020;

- approvazione da parte del Segretariato Regionale per l’Emilia-Romagna del


Ministero della Cultura della demolizione della torre piezometrica in data 5 maggio
2021, prot. MIC_SRE-RO 2717;

- approvazione da parte della Soprintendenza del progetto definitivo del primo


lotto e approvazione del progetto di fattibilità generale pervenuto con pec, n.15651
del 02/07/2021.

A livello di programmazione della spesa, il finanziamento del primo lotto è previsto


nel 2021 mentre il secondo lotto è previsto nel 2022.

1- Il primo lotto

Nel progetto definitivo del primo lotto, trattandosi di opera pubblica inserita nel
piano triennale dei Lavori Pubblici il cui progetto di fattibilità è stato approvato in
data 23 novembre 2020, è prevista la demolizione di una parte di edifici di via del
Guasto e della torre piezometrica, ma non sono previsti nuovi volumi fuori terra. E’
prevista la costruzione di ulteriori volumi tecnici al piano interrato per potere
ospitare gli impianti meccanici, come ammesso all’art.59 c3 del RUE.

VTE oggetto di demolizione = 676,40 mc

VT di progetto = 128,80 mc

La demolizione della torre piezometrica, vincolata ai sensi del D.Lgs. 42/2004 ha


ottenuto in data 5 maggio 2021 il parere favorevole da parte del Segretariato
Regionale per l’Emilia-Romagna del Ministero della Cultura (prot. MIC_SRE-RO
2717)

2- Il secondo lotto
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IL secondo lotto, la cui approvazione del progetto di fattibilità tecnico economica


sarà successiva all’adozione del PUG, prevede la demolizione di edifici lungo via del
Guasto e la costruzione di un nuovo volume. Il teatro comunale, vincolato ai sensi
del D.lgs 42/2004, è un bene di interesse storico monumentale, ma i volumi
oggetto di demolizione con costruzione di un nuovo edificio a servizio delle attività
teatrali sono esclusi da tale vincolo. Il bene è comunque riconosciuto interamente
come edificio di interesse storico architettonico dagli strumenti urbanistici
comunali (Rue - art. 57/Pug - azione 2.4c) per cui, in considerazione delle
valutazioni complessive sul progetto formulate dalla Soprintendenza, sarà
opportuno procedere, in seguito, all’adeguamento della Tavola dei vincoli da parte
dell’ufficio competente.

Qualità architettonica e ambientale

Il progetto ha come obiettivo la riqualificazione degli spazi urbani di piazza Verdi,


attraverso un percorso prospettico attrattivo che da piazza Verdi giunge ai giardini
retrostanti il teatro, il quale non verrà più vissuto come “retro” del teatro stesso
ma come luogo in cui si svolgono attività e dove è possibile incontrarsi nella hall o
nel caffè aperto al pubblico. Nella zona restrostante, di fronte ai giardini, la grande
scalinata dove si svolgeranno le prove, diventerà luogo di interesse e potrà essere
vissuto come momento di divulgazione culturale della musica.

Contemporaneamente, con altri finanziamenti, sul lato di Largo Respighi sarà


realizzato un nuovo ascensore, le cui caratteristiche cromatiche saranno del tutto
similari a quelle della nuova costruzione su via del Guasto, dando alla facciata un
nuovo segno architettonico innovativo e tecnologico. Recentemente si sono infine
conclusi anche i lavori di rifacimento della pavimentazione del sottoportico e la
tinteggiatura dell’accesso in piazza Verdi.

La costruzione del nuovo volume si inserisce quindi in un complesso di operazioni


di riqualificazione urbana diffusa, in alcuni casi condivisa anche con l’Università di
Bologna, che si è resa parte attiva nel progetto ROCK europeo e da cui è scaturito
un progetto di nuova illuminazione di via Zamboni, con nuovi corpi illuminanti ad
alte prestazioni energetiche, che presto verrà concluso.

Considerato che i volumi che saranno demoliti ospitano in gran parte gli impianti
meccanici e luoghi di servizio non riscaldati e che il nuovo edificio dovrà
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necessariamente essere riscaldato e raffrescato, la nuova impiantistica dovra’


trattare una superficie maggiore, ma le alte prestazioni sia impiantistiche che
prestazionali del nuovo volume consentiranno una diminuzione dei consumi di tutto
il teatro di circa il 20%.

Il progetto complessivo di riqualificazione edilizia si sviluppa elevando gli standard


di qualità ambientale e architettonica ponendosi come obiettivo non solo la qualità
urbana ma anche la riduzione dei consumi energetici dell’intero edificio, il
superamento delle barriere architettoniche, la sicurezza degli impianti e
l’adeguamento alle norme antincendio.

Mobilità e accessi

Il volume che ospiterà la sala prove, la nuova biglietteria e il caffè e altri servizi
sempre connessi all’attività teatrale, non comporta un aggravio urbanistico rispetto
allo stato attuale in quanto non vi è alcuna modifica funzionale sostanziale.

Il teatro comunale è collocato all’interno di un’area pedonale; intorno ad essa vi


sono diverse piste ciclabili utilizzabili per raggiungere il teatro. Il trasporto pubblico
garantisce un ottimo servizio di collegamento tra il teatro e la stazione e le aree
periferiche della città. Molto vicina è collocata anche l’autostazione, da cui partono
molte linee di trasporto extraurbano. Infine, nelle immediate vicinanze è collocato
un vasto parcheggio per le auto (piazza VIII Agosto) che garantisce l’accesso agli
spettacoli anche utilizzando il mezzo privato.

Il teatro, sede storica dei concerti di musica lirica e sinfonica, è collocato quindi in
una posizione strategica che consente il suo raggiungimento sia con mezzi privati
(auto o bicicletta) che con mezzi pubblici.

Considerato pertanto che l’area è in parte pedonalizzata e contemporaneamente


ben servita da un punto di vista del trasporto pubblico e dei parcheggi pubblici, e
che non vi è un aumento del carico urbanistico rispetto allo stato attuale, in
conformità a quanto previsto all’art.9 lett. e della LR 24/2017 il PUG può
disciplinare “la realizzazione di interventi di rigenerazione urbana che escludono
l’utilizzo di auto private e nei quali non trovano applicazione le disposizioni generali
e settoriali che stabiliscono standard di parcheggi pubblici e pertinenziali”.
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In considerazione di tale contesto, si chiede quindi di valutare la deroga agli


standard previsti in merito ai parcheggi pertinenziali, trattandosi di un intervento
di rigenerazione urbana nel centro storico, in cui si vuole privilegiare la mobilità
sostenibile, ciclabile e pedonale e dove la creazione di nuovi i parcheggi
pertinenziali provocherebbe un peggioramento della mobilità complessiva dell’area.

L’azione 2.2.a della Disciplina di Piano precisa che dovranno garantirsi adeguate
quote di parcheggi di tipo pertinenziale, d'uso riservato o comune per gli abitanti e
gli utenti dei singoli organismi edilizi (parcheggi pertinenziali al servizio degli edifici
- PE), in misura non inferiore a un metro quadrato per ogni dieci metri cubi del
Volume totale, equivalenti a 121 mq di PE (considerando un incremento
volumetrico di 1.209 mc, come specificato di seguito).

Incremento di volume

Come sopra detto, il progetto prevede la demolizione di alcuni volumi lungo via del
Guasto e la costruzione di un nuovo volume, con modifica della sagoma esistente.

In merito a questo aspetto, anche la Giuria, in fase di valutazione del progetto


vincitore del Concorso internazionale, ha ritenuto la proposta meritevole in quanto
è prevista una regolarizzazione del prospetto frontale, con un progressivo
allargamento di via del Guasto verso piazza Verdi, delineando l’intervento con un
nuovo un segno urbano di riqualificazione non solo del teatro comunale ma
dell’intero aggregato urbano, il cui fulcro è appunto piazza Verdi.
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Il nuovo volume si sviluppa sostanzialmente in altezza, rimanendo all’interno della


sagoma a terra esistente, aumentando le distanze tra gli edifici in prossimità del
portico che si sviluppa in via del Guasto.

In base all’art. 10 della LR 24/2017 “deroghe al decreto ministeriale n.1444 del


1968” trattandosi di un edificio sottoposto a vincolo ai sensi del D.lgs 42/2004, e
considerato che l’immobile è oggetto di un intervento di riqualificazione urbana
oltre che di riqualificazione edilizia, è ammessa la deroga alle distanze minime con
gli edifici antistanti. Tale deroga è stata autorizzata dalla proprieta’ dell’edificio di
fronte a via del Guasto.

Il secondo lotto completerà quindi l’intervento del primo lotto attraverso la


demolizione di edifici in via del Guasto per un totale di mc 2.393 e la costruzione di
un nuovo volume con sagoma diversa rispetto allo stato di fatto, con un aumento
del volume complessivo di mc 3.602-2.393= 1.209 mc
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VTE oggetto di demolizione totale (lotto 1 e lotto 2) = 2.393 mc

VT di progetto = 3.602 mc .

Conclusioni

La nuova costruzione, che conterrà servizi quali la nuova biglietteria, il nuovo


servizio di caffè/ristorazione, la sala prove, che può essere usata anche come
piccola sala di concerti aperti verso il giardino, il nuovo ascensore, sono servizi
essenziali per portare il teatro a un livello qualitativo europeo, in grado di attrarre
nuovi spettatori ma anche compagnie internazionali.

L’intervento di rigenerazione urbana, che contribuirà a migliorare la qualità


architettonica e ambientale del comparto di piazza Verdi, darà la possibilità al
teatro di organizzare programmazioni liriche e sinfoniche internazionali e di
prevedere iniziative di carattere culturale all’interno della sala prove, dove è
prevista anche la presenza di pubblico. Il teatro, con il nuovo volume annesso,
diventerà il fulcro culturale dell’area urbana di via Zamboni, in grado di ospitare e
accogliere diverse programmazioni nell’arco dell’intero anno solare, compreso
iniziative all’aperto nella stagione estiva.

Il progetto si prefigura come un intervento di rigenerazione urbana, come definito


all’art. 7 della LR 24/2017, in cui è previsto un miglioramento della qualità
architettonica, ambientale, prestazionale e di superamento delle barriere
architettoniche di un bene pubblico ad uso pubblico.

L’area oggetto di intervento è inserita nella Disciplina di Piano nell’azione 2.4b,


“Valorizzazione dei tessuti specializzati della città storica”, in cui “occorre garantire
accessibilità universale agli immobili anche mediante la riqualificazione dello spazio
pubblico che li connette”.

Il teatro comunale, vincolato ai sensi del D.lgs 42/2004 è un bene di interesse


storico monumentale, ma i volumi oggetto di demolizione con costruzione di un
nuovo edificio a servizio delle attività teatrali sono esclusi da tale vincolo.
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Si chiede pertanto l’espressione di parere da parte del Consiglio comunale in


merito a:

demolizione della torre piezometrica prevista nella fase realizzativa del primo lotto,
che ha già ottenuto il parere favorevole del Segretariato Regionale per l’Emilia-
Romagna del Ministero della Cultura della demolizione della torre piezometrica in
data 5 maggio 2021, prot. MIC_SRE-RO 2717;

deroga per quanto riguarda le dotazioni dei parcheggi pubblici e pertinenziali


previsti nel RE adottato, in quanto il bene ad uso pubblico è ben servito da una
viabilità sostenibile e nelle vicinanze sono presenti diversi parcheggi a pagamento
che garantiscono il parcheggio di auto private per raggiungere agevolmente il
teatro;

deroga all’implementazione del volume costruito rispetto a quello demolito, in


quanto i nuovi spazi sono totalmente a servizio del teatro stesso e solo in tal modo
è possibile collocare i nuovi impianti nell’interrato, riordinando il fronte del
prospetto storico del teatro su via del Guasto, dando al teatro la possibilità di
dotarsi sia di una grande sala prove che di un nuovo accesso per biglietteria e
punto di ristoro;

applicazione dell’art. 10 della LR 24/2017 circa la deroga al DM 1444/68 sulle


distanze tra gli edifici, avendo ottenuto il benestare da parte della proprietà
frontale su via del Guasto.

MANUELA
FAUSTINI
FUSTINI
COMUNE DI
BOLOGNA
07.07.2021
06:13:45
UTC

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