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I PONTI STRALLATI
Esempi di recenti realizzazioni in Italia
CABLE-STAYED BRIDGES
Examples of recent constructions in Italy
Ing. Marcello Vaccarezza, Ing. Luca Crespo, Prof. Ing. Pierangelo Pistoletti
Seteco ingegneria S.r.l.*
I ponti strallati sono tra le strutture di maggior valore statico ed estetico, in grado di superare grandi campate e fornire
una forte caratterizzazione architettonica all’ambiente in cui sono inseriti. La scelta dei diversi tipi di layout del sistema
di funi, la forma e l’altezza del pilone e il tipo di ponte sono solo alcuni dei parametri che regolano il dimensionamento
di un ponte strallato, per il quale l’esperienza dell’ingegnere strutturale è un punto chiave. Seteco Ingegneria S.r.l.,
fondata dall’ing. Pierangelo Pistoletti, è un’azienda altamente specializzata nella progettazione di ponti ed è stata
coinvolta nella progettazione di alcuni dei più importanti ponti strallati realizzati in Italia. Tra i più recenti, il ponte San
Francesco da Paola sul fiume Crati a Cosenza e il ponte strallato Zambra sul fiume Elsa.
The cable-stayed bridges are among the structures of greatest static and aesthetic value, capable of overcoming great spans and
providing a strong architectural characterization to the environment in which they are inserted. The choice of the different types of
stay layout, the shape and height of the pylon and the type of deck are just some of the parameters that govern the dimensioning of a
cable stayed bridge, for which the experience of structural engineer is a key-point. Seteco Ingegneria S.r.l., founded by ing. Pierangelo
Pistoletti, is a highly specialized company in the design of bridges and has been involved in the design of some of the most important
cable-stayed bridges made in Italy. Among the most recent, the San Francesco da Paola bridge on the Crati river in Cosenza and the
Zambra cable-stayed bridge on the Elsa river.
Fig. 3 - Ponte dell’asse Nord-Sud di Bari, con sospensione laterale Fig. 4 - Prova su modello sezionale dell’impalcato in galleria del vento
Fig. 5 - Il ponte sul fiume Crati nel contesto della città di Cosenza Fig. 6 - Render del progetto architettonico 1/3
Dettaglio dell’opera strallatura, anche l’impalcato, le opere civili e tutti gli elementi di arredo
Nel disegno del ponte, l’arch. Calatrava ha voluto inserire diversi elementi sono stati studiati per completare al meglio l’intervento, garantendo la
caratterizzanti, spingendo nei minimi dettaglio l’intervento sulle forme massima omogeneità nelle forme e la coerenza nell’aspetto (figure 6,7,8).
strutturali. L’antenna colpisce per l’inclinazione e la sezione variabile dalla base
Oltre alla particolare forma dell’antenna, la sua posizione e l’intreccio della alla sommità: è in posizione laterale rispetto alla campata e contro-
bilancia all’indietro l’immagine dell’impalcato che si protende verso continuità estetica fosse evidente.
la spalla oltre il fiume. La struttura è stata realizzata con impalcato principale in sezione mista.
La strallatura è doppia, ma centrale. Si tratta di 20+20 funi che convergono La campata di accesso è invece rimasta in c.a., realizzata come un tutt’uno
nell’asse dell’antenna e si attaccano all’impalcato nella zona tra la parte con la spalla e la pila centrale sotto l’antenna. Quest’ultima è totalmente
centrale ciclo-pedonale e le carreggiate stradali. in acciaio, incastrata all’impalcato. Supporta le funi anteriori e due stralli
L’impalcato è rettilineo ma costruito su un raggio verticale molto ampio di ancoraggio posteriori di bilanciamento.
che contribuisce ad aumentarne l’immagine di leggerezza. Il fondo è dun- La sezione del ponte ha una larghezza di 24 m costante per tutta la sua
que curvo sia in sezione che nello sviluppo, a parte per i remi esterni che lunghezza. L’impalcato è suddiviso in quattro corsie veicolari, due per
“sporgono” dal cassone centrale. senso di marcia, divise da una corsia centrale pedonale leggermente alzata
La campata di accesso, le opere civili e tutti gli altri elementi architettonici rispetto alle corsie carrabili.
sono stati concepiti per completare l’opera. L’architetto ha previsto un La corsia dei pedoni è larga 6,20 mentre le due carreggiate sono larghe
raccordo di forma tra tutte queste parti con l’impalcato in modo che la 7,00 m ciascuna (figura 9).
Fig. 15 - Antenna del ponte Fig. 16 - Sezioni strutturali dell’antenna agli estremi
tri elementi costanti di questa sezione sono i raggi di curvatura delle parti Le funi utilizzare sono del tipo chiuso, rivestite da guaina spiralata bianca.
di raccordo, dei quali però cambia lo sviluppo con l’altezza (figura 16). La testa fissa è nell’antenna, mentre quella regolabile si trova nell’im-
L’antenna è stata suddivisa in conci di lunghezza da 8 a 11,5 m e all’in- palcato.
terno sono previsti diaframmi con interasse di circa 3 m. Per realizzare Gli attacchi nell’antenna sono collegati a diaframmi realizzati ad hoc con
la sezione ideale del disegno architettonico, i conci sono stati studiati per la stessa inclinazione delle funi (figura 19).
composizione di lamiere curve e piane di forma trapezoidale, ottimizzando Le teste regolabili delle funi sono disposte nell’impalcato, fissate a travi
così sia le lavorazioni di calandratura che quelle di saldatura. longitudinali disposte tra i remi, in affiancamento alle due travi centrali.
Il guscio è strutturale e gli spessori in gioco sono molto elevati, fino a Nella sezione trasversale gli attacchi si posizionato tra la corsia centrale
80 mm. Nella parte più bassa, lungo tutti i primi 30 m di antenna, la ciclo-pedonale e le carreggiate stradali esterne (figura 20).
sezione è rinforzata con un irrigidimento interno a sezione rettangolare, Gli stralli posteriori hanno invece funzione di ancorare l’antenna per
anch’esso di grande spessore, al fine di garantire la massima rigidezza garantire la rigidezza adeguata a tutto il sistema di supporto. A questo
dell’incastro con il ponte. scopo sono stati realizzati utilizzando due funi a trefoli di grosse dimen-
Il basamento dell’antenna prosegue all’interno del concio di incastro sioni. Ciascuna è infatti composta da 169 cavi per un’area efficace pari
dell’impalcato, dove il passaggio degli sforzi è garantito dalla continuità a 253,5 cm2 ciascuno.
dei piatti e da una serie di diaframmi di irrigidimento. Al di sotto del La testa fissa di questi stralli è stata alloggiata nella testa dell’antenna.
concio di incastro sono disposti gli apparecchi di appoggio in modo che Nella sezione terminale è stato predisposto un piano di risconto per questi
il carico verticale dell’antenna sia immediatamente riportato alla pila. elementi, in una seconda fase coperto con un carter non strutturale a
Nella zona superiore sono predisposti i diaframmi con le sedi per le teste completare la “punta” (figura 21).
fisse degli stralli anteriori. I dettagli di queste predisposizioni sono par- La testa regolabile si trova invece nella spalla ovest, dove la fune entra
ticolarmente complessi in quanto l’inclinazione e l’apertura delle funi è e scende fino a raggiungere un locale predisposto per l’installazione,
diversa per ogni coppia (figura 17). regolazione e il controllo futuro dell’ancoraggio (figura 22).
Gli stralli anteriori, quelli che vincolano l’impalcato all’antenna, sono 40,
posti simmetricamente rispetto al piano medio della struttura e disposti Analisi in galleria del vento
secondo una geometria mista tra arpa e ventaglio. La particolare forma dell’antenna e dell’impalcato hanno da subito evi-
Di fatto questa soluzione, oltre che essere esteticamente pregevole, fa in denziato la necessità di realizzare prove in galleria del vento per verificare
modo che sia possibile alloggiare nell’antenna tutte le testa, nonostante la sensibilità delle sezioni ai fenomeni aeroelastici.
che i diversi piani siano molto vicini tra loro (figura 18). Con la collaborazione del CRIACIV dell’università di Firenze, sono state
svolte analisi sezionali di impalcato e antenna, più un secondo approfon- Durante le ultime fasi di montaggio dell’impalcato, è stata preparata
dimento per quest’ultima con un’analisi completa (figura 23). un’area di cantiere dietro la zona ovest. In quest’area l’antenna è stata
Le risultanze di queste analisi hanno consentito di escludere problemi assemblata distesa a terra su un sistema di dime per controllare le geo-
sull’impalcato. Inoltre sono stati previsti accorgimenti circa la finitura metrie (figura 26).
superficiali degli stralli e gli elementi di dissipazione nelle teste delle funi. È stato quindi predisposto un campo di prefabbricazione ad hoc nel quale
la struttura è stata assemblata in tutte le sue parti. Sulla parte superiore
Fasi di montaggio è stata anche completata la verniciatura. Anche le guaine degli stralli
L’impalcato è stato montato su pile provvisorie mediante l’utilizzo di gru posteriori sono state pre-installate ed assicurate al corpo principale me-
a grande portata. È stata realizzata un’area di cantiere per la prefabbri- diante legature.
cazione dei conci in alveo (figura 24). Terminato il montaggio l’antenna è stata traslata fino a posizionarsi all’i-
In quest’area sono stati preassemblati i conci del solo cassone centrale nizio dell’impalcato, in corrispondenza di due grandi torri provvisorie di
che in questa fase, dato un certo interasse delle pile provvisorie, era au- sollevamento. Utilizzando un sistema di martinetti a trefoli (strand-jacks)
toportante. Le operazioni di sollevamento sono iniziate dalla spalla est e l’antenna è stata sollevata e portata nella sua posizione finale (figura 27).
proseguite in direzione ovest (figura 25). Per garantire il corretto posizionamento, la struttura è stata presa in carico
In un secondo momento il cassone è stato completato dai remi esterni, in un punto preciso, calcolato perché si ottenesse la corretta rotazione
dalle travi laterali e dai carter. Le soluzioni tecniche studiate in fase ma con il minimo aggravio di carico alla base dell’antenna. Quest’ultima
di progettazione costruttiva hanno consentito di ridurre al minimo le infatti è stata portata in posizione, accompagnando spostamento alla base
operazioni di saldatura in cantiere e agevolare il montaggio con le gru. generato dalla rotazione. Fissata l’antenna e completate le saldature, gli
Tutte le parti sono state infatti premontate a terra in alveo e successi- stralli sono stati collegati e tesati.
vamente sollevate.
L’impalcato è rimasto su pile provvisorie fino al completamento del piano Termine dei lavori e collaudo
viario con la posa delle predalle, predisposizione delle armature e getto Tutte le opere sono state completate a fine 2017 e collaudate a gennaio
delle solette. Ad impalcato ultimato si è passato al montaggio dell’antenna. 2018. Subito dopo la struttura è stata aperta al traffico.
Fig. 35 - Dettaglio della zona di collegamento stralli Fig. 36 - Il ponte in fase di costruzione
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
[1] M. Vaccarezza, P. Pistoletti, P. Roggero, M. Sciarra “PONTE STRALLATO SUL FIUME CRATI – COSENZA”, XXVII Congresso C.T.A., Bologna 2019
[2] P. Pistoletti, P. Maestrelli, S. Varni, A. Bovolenta, M. Linzi “PONTE STRALLATO SUL FIUME ELSA”, XXVII Congresso C.T.A., Bologna 2019
[3] D.M.M.LL.PP. 9/01/96: ‘ Norme tecniche per il calcolo, l’esecuzione ed il collaudo delle strutture in conglomerato cementizio armato normale e
precompresso e per le strutture metalliche’.