Sei sulla pagina 1di 36

Maurizio Giugni

Titolo della lezione


Normativa tecnica per le tubazioni. Posa in opera.
Collaudo
Lezione n. 8
Parole chiave:
Convogliamento a
pressione ed a pelo
libero. Materiali sintetici.
Materiali compositi.
Corso di Laurea:
Ingegneria per
l’Ambiente e il Territorio

Insegnamento:
Infrastrutture
Idrauliche

Email Docente:
Inserire testo

A.A. 2009-2010
Normativa tecnica sulle condotte

Norme tecniche relative alle tubazioni (D.M. LL.PP. del 12.12.1985, pubbl.
G.U. 14.03.1986, n. 61)
Normativa tecnica sulle condotte
Posa delle tubazioni
Posa delle tubazioni
Posa delle tubazioni

La profondità di posa dipende dalla funzione della tubazione e dalle condizioni


in sito: soprattutto in corrispondenza dei centri cittadini, infatti, la coesistenza
di più reti di sottoservizi comporta la necessità di organizzare lo spazio
disponibile posizionando ciascuna di esse a un diverso livello.
In generale, per l’acquedotto esterno si ritiene adeguata una profondità di posa
dell’ordine di 1.50 m, al fine di proteggere l’acqua da fenomeni di riscaldamento
in fase di adduzione.
Per le reti di distribuzione idrica si ritiene, invece, adeguata una profondità di
posa dell’ordine di 1.00 m.

Posa reti idrica e fognarie in un


centro urbano
Posa delle tubazioni

Sezione di posa acquedotto esterno


Posa delle tubazioni
Posa delle tubazioni
Posa delle tubazioni
Posa delle tubazioni
Posa delle tubazioni

I sistemi relativi a servizi strategici di pubblica utilità (reti tecnologiche) in


tutto o in parte alloggiati nel sottosuolo sono in linea generale:
• rete di distribuzione idrica
• rete di drenaggio urbano mista o reti bianca e nera
• rete elettrica
• rete dell’illuminazione pubblica (come sottoinsieme della rete elettrica)
• rete gas
• rete delle telecomunicazioni
• rete di teleriscaldamento
• altre reti eventualmente presenti (oleodotti, gas, tecniche, …)
Posa delle tubazioni

Schemi tipici di cunicoli tecnologici tratti


dal Manuale della Regione Lombardia
Posa delle tubazioni

Schemi tipici di cunicoli tecnologici tratti


dal Manuale della Regione Lombardia
Posa delle tubazioni

Esempi di cunicoli tecnologici prefabbricati


Collaudo
Collaudo

Prova idraulica per condotte metalliche. Andamento della pressione indotta


Collaudo
Posa a spingitubo

19
Posa “no dig”
dig” delle tubazioni

Il no-dig (o Trenchless Technology) rappresenta il complesso di


tecnologie e metodi esecutivi che consentono di installare,
risanare o sostituire servizi interrati (tubazioni e cavi) con un
limitato o nullo ricorso agli scavi a cielo aperto.

L'utilizzo delle tecnologie no-dig permette non solo di limitare o


eliminare gli effetti indesiderati di scavi a cielo aperto, ma
anche di effettuare interventi innovativi (ad es. il risanamento o
la sostituzione in sito di condotte interrate) o interventi che con
uno scavo a cielo aperto risulterebbero proibitivi da un punto di
vista tecnico o economico.

Il ricorso alle tecnologie no-dig consente anche di frequente di


abbattere gli impatti ambientali e il consumo di risorse.

20
Posa “no dig”
dig” delle tubazioni

Il DIRECTIONAL DRILLING
(Perforazione Orizzontale Controllata o
Trivellazione Orizzontale Controllata -
T.O.C. o Trivellazione Orizzontale
Teleguidata - T.O.T.) è una tecnologia di
perforazione con controllo attivo della
traiettoria.
Le tubazioni o i cavi vengono installati
per tiro all'interno di un foro
opportunamente allargato mediante uno
o più passaggi di alesatura, a partire da
un foro pilota di piccolo diametro che
viene realizzato guidando con precisione
centimetrica una punta di perforazione
nel sottosuolo.
Mediante Directional Drilling si possono
fare installazioni in qualunque tipo di
terreno o roccia. 21
Posa “no dig” delle tubazioni

Il PIPE JACKING raggruppa tutte le tecniche di installazione


senza scavo a cielo aperto, in cui il manufatto viene
installato per spinta nel terreno, al seguito di una testa di
escavazione.
Si passa quindi dallo SMALL BORE TUNNELLING (SBT),
operato con unità di piccolo/medio diametro, allo spingitubo
classico (ANGER BORING) sino al MICROTUNNELLING (che
prevede unicamente lo smarino idraulico).
Un'evoluzione recente di questa tecnologia prevede
l'impiego di teste fresanti ad avanzamento autonomo (senza
gruppo di spinta esterno) e con coclee di piccolo diametro
(Motorized-SBT).

22
Posa “no dig” delle tubazioni

23
Posa “no dig” delle tubazioni

Nel PIPE RAMMING


(letteralmente "battitura del
tubo") si utilizzano battipali
idraulici o pneumatici per
l'installazione per infissione di
condotte in acciaio,
prevalentemente
nell'attraversamento di corpi
stradali o ferroviari.

24
Posa “no dig” delle tubazioni

L’IMPACT MOLING (installazione


con siluro battente) è una tecnica
con cui la tubazione (in materiale
plastico) viene posata in un foro
realizzato mediante utensili
percussivi, detti mole (talpe),
alimentati in genere
pneumaticamente, che vengono
fatti avanzare nel terreno senza
alcun controllo attivo della
direzione. Si tratta di una tecnica
molto semplice ed economica utile
per la realizzazione di
attraversamenti di limitata
estensione in terreni omogenei.

25
Tecnologie di risanamento delle tubazioni
La tecnologia dello SLIP LINING consiste nell’inserimento all’interno della condotta da
rinnovare, di un tubo di polietilene (generalmente ad alta densità), avente diametro
lievemente inferiore a quello del tubo esistente, che ha funzione di “carrier”, ovvero
tubo guida. La conseguente riduzione di sezione non penalizza la rete in termini di
pressioni e di portate, poiché i materiali usati nel processo di inserzione hanno dei
coefficienti di scabrezza tali da compensare di frequente la piccola diminuzione di
diametro.
Le operazioni di scavo sono limitate a quelle necessarie per consentire il lining della
tubazione. Con tale sistema è possibile eseguire, in un’unica soluzione e con due soli
scavi alle estremità, tratti da 100 a 300 metri con diametri da 63 mm a 1000 mm per
acqua e fino a 630 mm per il gas. Oltre ai pozzetti di inserzione, necessari nelle tratte
rettilinee, bisogna approntare scavi aggiuntivi per ciascun vertice planimetrico ed
altimetrico della rete poiché il sistema ha come unico svantaggio l’impossibilità di
seguire i cambi di direzione.
Lo spazio anulare che rimane tra la vecchia e la nuova tubazione, viene poi riempito
pompando all’interno malta fluida che, a stagionatura avvenuta, avrà il compito di
evitare il galleggiamento della nuova condotta all’interno di quella riabilitata, di
proteggere le tubazioni preesistenti da un ulteriore deterioramento e di eliminare una
eccessiva concentrazione di carichi. Al termine della inserzione, le derivazioni di
utenza vengono ripristinate saldando prese in carico a sella, previa apertura di
opportune finestre su entrambi i tubi.
26
Tecnologie di risanamento delle tubazioni

27
Tecnologie di risanamento delle tubazioni

Le tecniche CLOSE FIT


A differenza della pura inserzione, le tecniche Close Fit prevedono la
totale aderenza tra la vecchia e la nuova tubazione.
Si realizzano impiegando un tubo in PEAD di diametro leggermente
maggiore di quello della condotta da risanare. Dopo aver ridotto
temporaneamente la sua sezione, per consentire l’operazione di
inserzione, vengono ripristinate le dimensioni geometriche originali
mediante l’ausilio di vapore ad alta temperatura e pressione.
Le tecniche sono essenzialmente due e prevedono:
- la riduzione del diametro in sede di cantiere senza mutare la
geometria della sezione del tubo: Rolldown
- utilizzando una tubazione a sezione pre-deformata: U-Liner

28
Tecnologie di risanamento delle tubazioni

Il sistema Rolldown consente di rinnovare condotte per il trasporto di


acqua, gas o acque reflue con diametro fino a 500 mm, realizzando un
decremento temporaneo di diametro eseguito senza variazione di
forma della sezione.
La tubazione in PEAD viene sottoposta ad una laminazione tramite
una macchina idraulica munita di una coppia di rulli emisferici
contrapposti. Singole canne standard vengono saldate tra loro sino ad
ottenere la lunghezza corrispondente al tratto da rinnovare. La
tubazione viene allora inserita nella condotta o per trazione, mediante
un’argano motorizzato, o per spinta, utilizzando una macchina spingi-
tubo. Terminata questa fase, l’azione della pressione idraulica riporta
la tubazione di PE al suo diametro iniziale, grazie alla memoria
elastica del PE.

29
Tecnologie di risanamento delle tubazioni

Sistema Rolldown
30
Tecnologie di risanamento delle tubazioni

La tecnica U-liner brevettata e sviluppata negli Stati Uniti garantisce un risanamento


semplice e veloce anche in presenza di un tracciato non rettilineo della rete. Un tubo
di risanamento a forma di U in PEAD ultraresistente ad alta pressione viene inserito
nella vecchia condotta difettosa. Successivamente, con impostazione dell'esatto
controllo della temperatura e della pressione necessaria, si procede al ripristino della
forma rotonda originaria del tubo.
Il tubo viene prodotto nelle lunghezze da 150 fino a 200 m e nelle dimensioni da 100
a 300 DN. Le caratteristiche della tubazione in PEAD sono differenti a seconda del
campo di utilizzo (acqua, fognature, reti gas) e sono distinguibili tramite differenti
colorazioni. L’operazione di deformazione provvisoria avviene in stabilimento,
ottenendo una riduzione del diametro interno pari al 55% senza cedimenti strutturali
del materiale. Il tubo viene poi avvolto su di un tamburo e trasportato direttamente
nell'area di intervento.

31
Tecnologie di risanamento delle tubazioni

Per l'installazione possono


essere utilizzati pozzetti
esistenti. L’inserimento
all’interno del vecchio
tubo, preventivamente
pulito, viene facilitato con
opportuni inviti o pattini
scorrevoli che hanno lo
scopo anche di protegge il
tubo da eventuali
danneggiamenti.
Al termine del processo di
inserimento avviene
l'espansione del tubo in
PEAD alla sua forma
originaria, generalmente
utilizzando vapore in
pressione. Il passaggio di
aria fredda consolida
ulteriormente la struttura.

32
Tecnologie di risanamento delle tubazioni

La tecnologia CIPP (Cured In Place Pipe o Lining) - Risanamento


con tubi reticolati in sito, è una metodica di risanamento basata
sull’inserimento, all’interno del tubo da risanare (tubo ospite) di un
tubolare (detto liner) in feltro poliestere o fibra di vetro che,
preliminarmente all’inserimento, viene impregnato con resina
(poliestere, vinilestere o epossidica) e quindi gonfiato all’interno
del tubo da risanare, in modo da aderire perfettamente alle pareti
di questo.
Una volta inserito e gonfiato, il tubolare impregnato di resina viene
fatto indurire attraverso la reticolazione (polimerizzazione) della
resina di cui è impregnato.
La polimerizzazione può avvenire grazie alla somministrazione di
calore (Thermal curing) o di energia radiante (UV-Lining). Il
risultato è costituito da un nuovo tubo perfettamente aderente alla
condotta da risanare, qualsiasi sia la forma di questa.

33
Tecnologie di sostituzione delle tubazioni

Con le tecnologie di relining sostitutivo (PIPE


BURSTING), la sostituzione di una tubazione
interrata avviene mediante distruzione del
tubo per frantumazione e contemporaneo
infilaggio di un nuovo speco.
I materiali che possono essere frantumati
sono necessariamente di tipo fragile (gres,
calcestruzzo, cemento-amianto).
La nuova tubazione installabile con queste
tecnologie, che può avere un diametro
superiore a quello del tubo preesistente anche
del 30-50%, è quasi sempre costituita da
materiale plastico, prevalentemente PEAD o
PVC; più raramente le tubazioni installate con
pipe bursting e con pipe splitting (proposto
subito dopo) sono in acciaio.

34
Tecnologie di sostituzione delle tubazioni

La tecnologia del PIPE SPLITTING


(tagliatubi) è del tutto simile, sia per
quanto riguarda le fasi di lavorazione,
che la composizione dell'impianto di
cantiere, al pipe bursting, e ne
rappresenta la naturale estensione ai
materiali ferrosi duttili e ai materiali
plastici (acciaio, ghisa, rame, piombo,
PVC, PEAD, PRFV).
La differenza sostanziale rispetto al
pipe bursting consiste nel fatto che
invece di utilizzare espansori conici o
dirompenti, si impiegano speciali teste
taglianti, denominate splitter, dotate di
lame affilate, capaci di “affettare” con
facilità tubi in materiale duttile.

35
Materiali di studio
IPPOLITO, G., Appunti di Costruzioni Idrauliche, Liguori Editore, Napoli

MILANO, V., Acquedotti, Hoepli Editore

Cataloghi vari

Potrebbero piacerti anche