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Alda Giuseppina Merini 

era nata in una famiglia di modeste condizioni


economiche: il padre Nemo era dipendente in una società di assicurazioni, mentre
la madre Emilia era casalinga. In seguito Merini si descrisse come una bambina
sensibile e malinconica, che stava quasi sempre per conto proprio e poco compresa
dai genitori, ma con buoni risultati a scuola. Cercò di farsi ammettere al Liceo
Manzoni, uno dei più prestigiosi di Milano, ma non riuscì a superare la prova di
italiano al test di ammissione. Fu il critico letterario e poeta Giacinto Spagnoletti a
scoprire le capacità poetiche di Alda Merini, facendola esordire a 15 anni con alcuni
scritti.
Merini iniziò a conoscere alcuni dei più importanti poeti e scrittori dell’epoca, come
Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo. Nel 1953 si sposò con Ettore Carniti, che
aveva la proprietà di alcune panetterie milanesi.
In quel periodo ebbe la prima figlia, Emanuela.
Nel 1962 iniziò un periodo piuttosto complicato e doloroso per Alda Merini:
trascorse per quasi dieci anni lunghi periodi di ricovero con fasi di salute e malattia
mentale, dovuta probabilmente a un disturbo bipolare. Nei momenti di salute,
Merini passava comunque il tempo in famiglia ed ebbe tre altre figlie.
Alla fine degli anni Settanta, il racconto degli anni di ospedale prese forma nella
raccolta di poesie La Terra Santa, considerata in seguito da molti critici e studiosi
come il più importante lavoro letterario di Alda Merini, ma accolto inizialmente con
scetticismo dai principali editori.
Dopo la morte del marito, negli anni Ottanta Alda Merini si trasferì a Taranto dove
si sposò con il poeta Michele Perri, ex medico che si prese cura di lei. Tornò a
Milano nel 1986, dopo un altro difficile ricovero all’ospedale psichiatrico di Taranto,
e riprese a scrivere con maggiore continuità.
la produzione di poesie e scritti fu particolarmente intensa e sfociò nel 1992 con il
Premio Librex Montale per la Poesia, uno dei più importanti in Italia.
Nel 2004 Alda Merini fu nuovamente ricoverata per alcuni problemi di salute,
mentre era in condizioni economiche piuttosto precarie.
Il primo novembre 2009, Alda Merini morì a causa di un tumore osseo. Vicino
all’ingresso della sua casa sui Navigli dal 2010 c’è una targa che la ricorda: “Ad Alda
Merini, nell’intimità dei misteri del mondo”.
Sorridi donna
sorridi sempre alla vita
anche se lei non ti sorride
Sorridi agli amori finiti
sorridi ai tuoi dolori
sorridi comunque.
Il tuo sorriso sarà
luce per il tuo cammino
faro per naviganti sperduti.
Il tuo sorriso sarà
un bacio di mamma,
un battito d’ali,
un raggio di sole per tutti.

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