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ALESSANDRO MANZONI

Alessandro Manzoni fu uno scrittore, poeta e drammaturgo italiano; considerato uno dei maggiori romanzieri italiani di tutti i tempi, principalmente per il suo celebre romanzo I promessi sposi, caposaldo della letteratura italiana. Fu senatore del Regno d'Italia. Il nonno materno di Manzoni era Cesare Beccaria, noto illuminista, autore del trattato Dei delitti e delle pene posto nell'Indice dei libri proibiti; la madre, Giulia Beccaria (17621841), era una donna di grande cultura e sensibilit letteraria. Il padre dello scrittore don Pietro Manzoni, membro di un'antica famiglia lecchese, stabilitasi in citt nel 1612 con Giacomo Maria Manzoni. Il padre naturale di Alessandro potrebbe essere stato un amante di Giulia, Giovanni Verri (fratello minore di Alessandro e Pietro Verri). Manzoni nacque a Milano nel 1785; i suoi genitori si separarono quando egli era ancora molto giovane, perci trascorse linfanzia e la prima giovinezza, fino al 1801, in collegi di padri Somaschi e Barnabiti, dove ricevette uneducazione classica, ma sub anche larido formalismo e la regola tipica di quegli ambienti. Quando usc dal collegio aveva sedici anni e idee razionaliste e libertarie. Si inser presto nellambiente culturale milanese del periodo napoleonico, strinse amicizia con importanti personalit, frequent poeti gi affermati e noti come Foscolo e Monti. Trascorse questo periodo lietamente, tra il gioco e le avventure galanti, ma dedicandosi anche al lavoro intellettuale e alle composizioni poetiche. Nel 1804 termin la stesura di quattro Sermoni e lanno successivo lasci la casa paterna e raggiunse la madre a Parigi. Carlo Imbonati, compagno della madre dopo la separazione, era ormai morto. Egli non aveva mai avuto un rapporto stretto con la madre, ma tra loro si cre ben presto una affettivit intensa, che fu destinata a cambiare la vita dello scrittore. A Parigi frequent ambienti intellettuali e il rapporto pi importante fu per quello stretto con Claude Fauriel. A Parigi, il contatto con ecclesiastici di orientamento giansenista incise anche sulla conversione religiosa. Dovette essere importante linflusso della giovane moglie, Enrichetta Blondel, figlia di un banchiere ginevrino, conosciuta a Blevia sulle colline bergamasche. Ella fece avvicinare il marito al cattolicesimo. Nel 1810 lo scrittore lasci Parigi per tornare definitivamente a Milano. La sua visione della realt era ormai completamente improntata alla religione. Il mutamento si ripercosse anche sulla sua attivit letteraria: smise di comporre versi dal tono classico per dedicarsi alla stesura degli Inni sacri poi una produzione di stampo romantico, oltre che storico e religioso. La sua esistenza fu dedicata allo studio, alla scrittura, alle intense pratiche religiose, alla famiglia numerosa. Fu vicino al movimento romantico milanese ma a differenza di altri artisti romantici, Manzoni condusse una vita appartata, priva di azioni o dichiarazioni spettacolari. La sua fama, grande gi tra i contemporanei, legata pertanto soprattutto alle sue opere, che segnano una tappa fondamentale per il Romanticismo italiano, perch Manzoni espresse alti sentimenti patriottici, diventando un ispiratore del Risorgimento nazionale; esprimono anche una profonda fede religiosa, cercando di mantenere un riferimento costante alla realt e alla vicenda concreta degli uomini; -per la nostra letteratura, perch con I promessi sposi ha posto le basi per l'italiano moderno e ha offerto il modello per il romanzo, una forma narrativa fino ad allora sconosciuta nella letteratura italiana.

Anche nei confronti della politica ebbe un atteggiamento analogo, di sinceri sentimenti patriottici e unitari, segu con entusiasmo gli avvenimenti del 1820-1821, ma non vi partecip attivamente e non venne colpito dalla dura repressione austriaca che ne segu. Sono questi gli anni di pi intenso fervore creativo, in cui nacquero le odi civili, la Pentecoste, le tragedie (Il conte di Carmagnola, Adelchi), le prime due stesure de I promessi Sposi (inizialmente intitolato Fermo e Lucia), che vengono pubblicati nel 1827. I suoi successivi tentativi lirici rimangono incompiuti. Negli anni della maturit, la vita di Manzoni fu sconvolta da crisi epilettiche, una serie interminabile di lutti familiari e dalla condotta dissipatrice dei figli maschi. Nel 1837 si rispos con Teresa Borri Stampa, che mor poi nel 1861. Il suo stato danimo si specchia nella sua opera Storia della colonna infame in cui Manzoni evita qualsiasi spunto narrativo, rimettendo in questo modo al lettore di fronte alla crudezza di quanto accaduto, evitando giudizi. Ormai lo scrittore era un personaggio pubblico, nonostante latteggiamento sempre schivo e appartato. Durante le Cinque giornate, nel 1848, segu con vigore gli eventi politici, pur senza parteciparvi attivamente e diede alle stampe Marzo 1821, per anni tenuta nascosta. Quando il regno dItalia si ricostitu nel 1860, fu nominato senatore. Pur essendo profondamente cattolico, era contrario al potere temporale della Chiesa, e favorevole a Roma capitale. Nel 1861, infatti, vot a sfavore del trasferimento della capitale da Torino a Firenze, come tappa intermedia verso Roma. Nel 1872, dopo la conquista della citt da parte delle truppe italiane, ne accett la cittadinanza onoraria, con scandalo degli ambienti cattolici pi retrivi. Negli anni della sua lunga vecchiaia fu circondato dalla venerazione della borghesia italiana, che vedeva in lui non solo il grande scrittore, ma anche un maestro, una guida intellettuale, morale e politica. Soprattutto il suo romanzo fu assunto nella scuola con tale funzione. Mor a Milano nel 1873, a ottantotto anni, in seguito a una caduta che gli aveva provocato gravi sofferenze. Gli furono tributati solenni funerali, alla presenza del principe ereditario Umberto. Verdi gli dedic la sua Messa da Requiem al primo anniversario dalla morte. Fu sepolto nel cimitero monumentale della citt.

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