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MOSAICI GIUSTINIANO E TEODORA

DATI TECNICI: I mosaici di Giustiniano e Teodora sono collocati nello spazio absidale
della Basilica di San Vitale a Ravenna. I Mosaici di san Vitale furono commissionati dal
vescovo Massimiano e complessivamente furono realizzati nella prima metà del VI secolo.

DESCRIZIONE: Giustiniano occupa il centro della scena del suo mosaico ed è affiancato da
altre figure maschili. L’imperatore appare in abiti cerimoniali purpurei con inserti dorati.
Inoltre porta sul capo un diadema, tempestato di gemme e pietre preziose ed ha tra le mani
una patera. Alla sua sinistra sono presenti due diaconi e il vescovo di Ravenna, Massimiano,
di cui è riportato il nome al di sopra del capo. I diaconi indossano tuniche bianche decorate
con bande nere. Uno di loro regge un evangelario e l’altro un turibolo. L’uomo che si
interpone tra Giustiniano e il vescovo è Giuliano Argentario, finanziatore della costruzione
della Basilica. A destra, invece, spiccano le figure di due alti dignitari di corte, un adulto con
barba e capelli scuri, e un giovane privo di barba. L’uomo con la barba è probabilmente
Belisario. Nella parte più a destra sono raffigurati sei soldati armati di lancia e schierati su
due file.
Il mosaico di Teodora è rappresentato in modo più ricco e vi sono presenti molti più dettagli.
Teodora è scortata da due dignitari di corte e da alcune dame, che indossano dei vestiti
decorati con stampe pregiate. Anche Teodora è vestita in modo sontuoso con i colori
imperiali: il porpora e l’oro. Sul capo porta un diadema e i capelli sono raccolti
nell’acconciatura propria delle donne di quel periodo. Nelle mani tiene una simbolica coppa
di vino. Nel mosaico di Teodora, la donna è circondata da due figure maschili e sette figure
femminili. Alla sua sinistra, si trovano due dame, identificate come la moglie e la figlia di
Belisario. La prima ha un’apparente età matura e indossa una tunica color porpora decorata;
la seconda è più giovane e veste una tunica decorata con figure stilizzate di volatili. Le cinque
dame che si trovano a destra sono riunite in gruppo. Tre di loro sono rappresentate a figura
intera e in primo piano, mentre delle altre due sono visibili solo le teste. Tutte le donne
portano vesti ricche e decorate con ricami, gioielli e un semplice copricapo. Due dignitari
sono in piedi a sinistra dell’Imperatrice. Il primo di loro scosta con la mano destra una tenda
decorata, mentre il secondo nasconde le braccia sotto la clamide.
A differenza del pannello di Giustiniano, in quello di Teodora si trovano alcuni elementi
d’arredo, vista la sua ambientazione a corte: una porta parzialmente chiusa da una tenda a
sinistra, una fontanella appoggiata su una colonnina (simbolo della vita eterna) e, sullo
sfondo, al centro, una nicchia decorata “a conchiglia”.

ANALISI TECNICA: Per la realizzazione del mosaico, viene riprodotto un determinato


disegno per mezzo di frammenti, detti tessere, di diversi materiali, come: pietre
naturali/marmi, ceramica smaltata o paste vitree colorate. In genere, tali frammenti o tessere
sono inserite in uno strato di intonaco o di collante fresco, che indurendo le blocca.
ANALISI FORMALE E STILISTICA:

- Tendenza all’ASTRAZIONE, forme semplificate, molto stilizzate (tipica


bizantina);
- BIDIMENSIONALITA’, ossia assenza di profondità e volumetria (tipica
bizantina);
- forte LINEARISMO, ossia importanza della linea di contorno, che delimita le
figure;
- disposizione RITMICA delle figure;
- importanza simbolica della LUCE;
- raffinato gusto per il dettaglio.
Tutte le figure dei mosaici sono fisse, statiche e ieratiche.
Vi è inoltre una struttura gerarchica e viene utilizzato il linguaggio celebrativo del rilievo
storico romano.

ANALISI ICONOGRAFICA: Nel suo mosaico Giustiniano si trova al centro di un Corteo.


Egli viene rappresentato con i tipici tratti imperiali (frontale, statico, ieratico, vestito di
porpora, con occhi grandi, piedi distanti e una sorta di aureola che simboleggia il potere
sacrale) e tiene in mano un bacile d’oro per richiamare la liturgia. Il vescovo Massimiano è
raffigurato in modo simile all'imperatore. Ha però dei caratteri somatici che gli corrispondono
e tiene tra le mani la croce gemmata.
Anche Teodora si trova al centro di un corteo e compie il gesto sacro di offrire il vino
(simbolo del sangue di Cristo).
Generalmente gli oggetti sacri venivano fatti sfilare durante un momento della celebrazione.
Sono quindi raffigurati degli omaggi a Cristo, ad imitazione dei Re magi.
Inoltre, viene rappresentata simbolicamente la gerarchia del mondo.

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